IL BIDENTAL DI MINTURNO ATTILIO DEGRASSI Roma G li scavi condotti nel 1932-33 a M inturno da J. Johnson sotto gli auspici d ell’Associazione nazionale degli studi m ed iterran ei sono stati stra ­ ordin ariam en te proficui di risu ltati. Lo Johnson h a dedicato u n prim o volum e a ll’illustrazione dei m onum enti del foro republicano, m entre in un secondo ha illustrato m ag istralm ente le iscrizioni dei m agistri repubbli­ cani.1 Le iscrizioni sono sta te ripubblicate da E. Lom m atzsch1 2 e successi­ v am ente riprese da m e,3 m en tre A. A driani h a pubblicato le sculture.4 A ttendiam o ancora la pubblicazione dell’altro m ateriale scoperto.5 Lo Johnson h a cercato di supplire alla m ancanza con u n ’am pia trattazione della voce M inturnae del Pauly-W issow a.6 P artico larm en te interessante dal punto di v ista antiquario è u n singolare m onum ento chiam ato dallo Johnson, che lo ha esaurientem ente illustrato, bidental.7 C onsta di due parti: u n puteal leggerm ente sagom ato che si elevava dal terren o p er m. 1,36 e, sotto il puteal, un pozzo profondo m. 2,67. E ntro il puteal si rinvennero u n a statuina incom pleta di m arm o e il capitello di un pilastro p u re di m arm o. Più im ­ p o rtan ti gli oggetti tro v ati en tro il pozzo: fram m en ti di tegole ed em brici, una tegola e em brice intero, l’acroterion di u n a v itto ria alata, u n fram m ento di la stra calcare con l ’iscrizione, rip e tu ta sui due la ti conservati, di fulgur, due capitelli di tufo, u n tronco di colonna, cocci di vasi di età repubblicana, ossa di anim ali, una m oneta di Domiziano e u n ’a ltra di M assenzio; la m u ra­ tu ra in calcestruzzo del pozzo era form ata nella p a rte inferiore quasi esclu­ sivam ente da fram m enti di te rra c o tta architettonica. Si è occupato recente­ m ente del m onum ento P. M ingazzini in u n ’am pia trattazione dedicata a fu lg u r e bidental, pubblicando anche una sezione del puteal e del pozzetto.8 1 Excavations at M inturnae. I, M onum ents of th e Republican Forum, P h ila­ delphia, 1935; II, Inscriptions 1, Republican m agistri, Rom e and Philadelphia 1933. 2 CIL, P, Suppl. 2678—2708 cfr. p. 844 sg. 3 ILLRP 724—746. Devo alla cortesia dello Johnson e del D irettore dell’Uni- versity M useum di P hiladelphia le fotografie 269—281 delle mie Imagines, CIL A uctarium , Berolini 1965. 4 Notizie scavi 1938, p. 159—226. 5 La dedica deivo Iulio lege Rufrena, alla quale accenna lo Johnson nell’a r­ ticolo M inturnae (vedi nota seguente), coll. 478 e 487, è stata publicata da m e in M em orie Acc. Lincei, ser. V ili, vol. X III, 1967, pp. 12—15. Scriti vari di antichità. I li pp. 102—106. 6 RE, Suppl. VII, 1940, coll. 458—494, cfr. col. 1664. 7 Excavations, I, pp. 29—36 con figure 9, 12, 16. Védi anche RE, col. 472. 8 Gli archeologi italiani in onore di Amedeo M aiuri, a cura del Centro Studi Ciociaria, pp. 317—335. Ringrazio ancora l’am ico Mingazzini del cortese dono dell’éstratto. Secondo il M ingazzini il puteal sopra il pozzetto proverebbe che il luogo fosse stato colpito due volte dal fulm ine. E v eram ente secondo lo scoliasta di Persio citato dal M ingazzini9 bidental può significare anche il luogo sul quale due volte è caduto il fulm ine. Ma è questa l ’unica testim onianza di tale significato di puteal, tan to che il Thesaurus sub voce bidental p rem ette allo scolio un dubitans. Nè io vedo la necessità di accogliere l’ipotesi del M ingazzini, anche e so p rattu tto perchè il bidental di M inturno non è il luogo colpito dal fulm ine, ma, come è evidente dal m ateriale scoperto e come fu già visto dallo Johnson, è il deposito di m ateriali colpiti dal fulmine. F ulgur o fulgur conditum e form ole sim ili raccolte da C. P ietrangeli1 0 1 1 e bidental non indicano, come spesso si ritene, soltanto il luogo colpito dal fulm ine, m a anche il luogo ove sono depositati oggetti colpiti dal fu l­ mine. A bbiam o più di un esem pio letterario. A crone, scoliasta di Orazio, dice ad A rs poetica 471: bidental a bidentibus dictum : nam reliquias p o n ti­ fices cum sacrificio sepeliebant. P iù chiaro lo scoliasta di Giovenale, VI, 587: condi fu lm ina dicuntur quotienscum que p o n tifex dispersos ignes in u n u m redigit et quadam tacita ignorata prece locum aggestione consecratum facit. Alle testim onianze le tte ra rie 1 1 si aggiungono, oltre al bidental di M inturno, quelle archeologiche. A Rom a in scavi fa tti nel 1750 nella zona del Castro P retorio sopra una cassa fa tta con lastre di trav ertin o , su una delle quali era l’iscrizione Fulgur D ium , si rinvennero calcinacci e p ietre appartenenti, come visto dal Pietrangeli, ad una casa folgorata;1 2 a Pom pei nel cortile della casa detta dei Q uattro stili u n pozzetto sotto u n comulo di pietre, sul quale era incassata una tegola con l’iscrizione Fulgur, conteneva fram m enti di tegole e di intonaco.1 3 E le testim onianze archeologiche non saranno certam ente queste sole.1 4 Come dissi più sopra, nel pozzetto si trovarono, oltre alla la stra iscritta che lo copriva e ad altro m ateriale, due capitelli e u n tronco di colonna di tufo, e lo Johnson attesta che il pozzo era stato costruito appositam ente p er i due capitelli, più larghi del fusto della colonna, perchè il diam etro del pozzo è di pochissimo superiore a quello dei capitelli. Livio n a rra che il tem pio di Giove a M inturno fu colpito due volte dal fulm ine, una p rim a volta nel 207, una seconda nel 191 a. C.1 5 Lo Johnson non crede che la 9 A d sat., 2, 27 : bidental dicitur locus secundo percussus fulm ine, qui bidente ab aruspicibus consecratur, quem calcare nefas est; ergo bis eadem de caelo tacta, quia expiari non possunt nisi bidente. 1 0 Rendiconti Pont. Acc. rom. archeol., XXV—XXVI, 1949—1951, p. 39 sg. — Altri ; esempi di possono ora aggiungere. 1 1 Cfr. anche Lucano, I, 607 e M arquardt, Rom. Staatsverw altung,2 1885, p. 262, nota 7. 1 2 Si veda l’accurata descrizione in Pietrangeli, op. cit., p. 38 sg. ripresa dal D anzetta in Saggi dell’Accadem ia di Cortona, V, 1751, p. 160 sgg. 1 3 A. M aiuri, Rendiconti Acc. archeol. Napoli, 1941, pp. 53—72; cfr. P ietran ­ geli, op. cit., p. 37. 1 4 II Pietrangeli (op. cit., p. 39, nota 10) accenna a un bidental di Vulci, di cui parla il Mommsen in Sächs. Acad. Berichte, 1849, p. 292 sgg. Dovrebbe esser l’iscrizione CIL, XI, 7394. E’un a lastra di peperino con la scritta [cfonditum \ fu l- g[ur], che copriva una cavità nella quale v’era una statu a m uliebre, forse M inerva. E’ sorprendente l’analogia col seppellim ento dell’Èrcole M astai illustrato tanto bene dal Pietrangeli, pp. 44—52. Si dovrà intendere f(ulgur) c(onditum) e non f(aciendum) c(uravit), come pensa il Borm ann, la scritta su una sim ile lastra trovata nello stesso posto (CIL. XI, 7396). 1 5 Liv., XXVII, 37, 2; XXXVI, 37, 3. costruzione del pozzetto possa esser m essa in relazione con Tuna o con l’a ltra testim onianza di Livio perchè non avrem m o esem pi di costruzioni in calcestruzzo prim a della m età 2 sec. a. C. C apitelli e fusto di colonna ap p arterreb b ero al tem pio costruito dopo il 191, tem pio che sarebbe stato d istru tto n ell’ultim o tem po d e ll’età repubblicana, e a questa seconda folgo­ razione sarebbe dovuto il bidental. Oppone il M ingazzini che i resti a ttri­ b u iti dallo Johnson al tem pio di G iove costruito dopo l’incendio del 191 sono senz’altro più antichi e ne tra e la conclusione che il pozzetto non dovrebbe esser posteriore al 191. N aturalm ente, se h a ragione il M ingazzini ad a ttri­ b u ire ad età più antica gli oggetti del pozzetto, non p er questo sarebbe in ­ firm a ta la datazione dello Johnson, perchè gli edifici colpiti potevano sussistere da decenni se non da secoli. Minturno. L’iscrizione del bidental Minturno. Napis bidentala M a guardiam o u n po’ l ’iscrizione che sem bra sia stata trascu rata o non sufficientem ente considerata (fig.) Essa corre con le tte re dim ezzate su due bo rd i della lastra di cui re sta la p arte inferiore. Su u n lato leggiam o ancora [--------] gur, sull’altro fulg [------------- ]. Lo Johnson h a creduto di in teg rare [aujgur julg[uralis] o julg[urator]lB e la sua integrazione è stata accolta dal 1 6 1 6 Excavations at M inturnae, I, p. 34, nota 66; cfr. RE, Suppl. V ili, 1940, col. 472. Lom m atzsch.1 7 Si tra tte re b b e di un sacerdozio che sarebbe stato istituito per te n e r vivo il ricordo d ell’incendio del 191 e im pedire altre sim ili calam ità, e lo Johnson si riferisce al c a rattere arcaico delle lettere. Io non vedo come tale ufficio sacerdotale, di cui non conosciamo altro esempio, potrebbe stare in relazione con la costruzione del bidental che sarebbe avvenuta un secolo e mezzo dopo. V orrebbe d ire che esso fu costruito d all’ augur fulguralis o fulgurator? Il P ietrangeli1 8 prim a e il M ingazzini dopo, che del resto non m enziona nè l’interpretazione dello Johnson nè la pubblicazione del Lom m atzsch, hanno visto giustam ente che la stessa parola fulgur era rip e ­ tu ta sui due bordi della lastra, uso questo di cui non m ancano esem pi.1 9 E’ probabile anzi, come h a pensato il Pietrangeli, che la scritta sia stata rip e tu ta anche sui due a ltri bordi m ancanti della lastra. Fulgur solo non è la form ula più commune; più frequente è fulgur canditum .2 0 Che io sappia, fu lg u r solo ricorre, oltre che a M inturno, n ell’iscrizione già ricordata di Pom pei e ad A quileia.2 1 M a vediam o anche i c a ra tte ri dell’iscrizione, che lo Johnson dice arcaici. A differenza di ta n ti archeologi, io non ho creduto m ai — e l’ho rip etu to più d i u n a volta — che d alla paleografia si possa determ inare l’età di un ’ iscrizione a un breve periodo di tem po e talv o lta anche di un secolo. Ma, se è talv o lta m olto arduo distinguere i caratteri di u n ’iscrizione degli ultim i tem pi della repubblica da u n a della prim a età im periale, iscrizioni dell 3 e 2 sec. a. C. si distinguono facilm ente da quelli d ell’età im periale. O ra io ho la n etta im pressione che le le tte re non possano essere del principio del 2 see., come lo Johnson, o a d d irittu ra del 3, come preferisce il M ingazzini. Si v ed a so p rattu tto la form a della L con la linea inferiore perfettam ente perpendi­ colare all’asta e quella-della R con la corda cu rv ata e tanto ampia. In d u b b ia­ m ente la form a delle lettere conviene meglio al 1 sec. d. C. che a ll’età repubblicana, se anche tard a. Si è detto che il bidental di M inturno non è il luogo colpito dal fu l­ mine. E ntro il puteal si rin v en n ero oggetti di età più tarda. Io penso che anche questi siano oggetti folgorati durante l’età im periale e deposti nel luogo ove giàcevano altri oggetti che avevano avuto eguale sorte.2 2 Non posso credere che siano, come pensa il M ingazzini, — lo Johnson non si esprim e — oggetti gettativ i dentro quando fu abbandonata la città2 3 o cadu­ tivi d u ra n te l’interram ento dei ruderi. L ’iscrizione sul coperchio che chiu­ deva il pozzetto potrebbe esser stata incisa, m agari in luogo di una prece­ dente guasta dal tem po, quando avvenne questo secondo deposito di oggetti folgorati. R esta da dire delle due m onete di Dom iziano e di Massenzio che lo Johnson e il M ingazzini ritengono scese occasionalm ente nel fondo del pozzetto. E sarà probabilm ente così. Ma anche le due m onete potrebbero esser an d ate a finire entro il puteal, e quindi nel pozzetto, perchè state in contatto con oggetti colpiti dal fulm ine. 1 7 CIL, I2 , 2720. 1 8 Loc. cit, p. 42. 1 9 Cfr. CIL. V, 6778 = I. I., XI, 2, 3; Bull. com. LXX, 1942, App., p. 54 sg. 2 0 Cfr. Pietrangeli, p. 39 sg. 2 1 Pais, Suppl. Ital., 158. 2 2 A sostegno di questa ipotesi non riporto l’iscrizione CIL, XII, 4219 [fulgura cofndrta perchè l’ integrazione non è sicura (vedi Pietrangeli, p. 40). 2 0 La città che esisteva ancora nel 6 see. sem bra esser stata d istru tta dai Longobardi; cfr. Johnson, RE cit., col. 491. POVZETEK Bidental v Minturnah Johnsonova izkopavanja v M inturnah so m ed drugim odkrila tudi zidan 1,36 m visok puteal in pod njim 2,67 m globoko jamo. V putealu samem je ležal del m arm ornega kipca, kapitel pilastra, v jam i so ležali fragm enti tegul ter imbreksov, nepoškodovana tegula, cel imbrex, okroterion v obliki krilate zmage, odlomek plošče iz apnenca s fragm entiranim napisom fulgur na obeh robovih, dva kapitela iz groha, del stebra, keram ični črepi iz republikanskega obdobja, živalske kosti, Domici j ano v in M aksencijev novec. M ingazzini meni —• verjetno pod Kivijevim vplivom, ki piše, da je Jupitrov hram v M inturnah dvakrat (207. in 191. pred n. š.) strela zadela — in skladno s P ersijevim sholiastom, da kaže puteal na dvojni udarec strele. A vtor oporeka, ker je jasno, da je zakopan zgolj m aterial, ki ga je strela zadela. Tudi tak zakop so označevali s formulo fulgur canditum, za kar navaja tako literarne kot arheo­ loške paralele. Arheološki razlogi, predvsem starost zakopanih ostankov, n av a­ jajo Johnsona k m nenju, da ne gre za strelin grob v zvezi z Livi j evo omembo, am pak za nekega m lajšega. Po enem robu ohranjene plošče piše [—]gur, po drugem fulg[—], k ar je do­ polnjeval Johnson v [aufgur fulgfuralisf — sacerdotalna funkcija, ki je doslej brez paralele. Avtor meni, da je vzdolž obeh robov stalo zgolj fulgur, za kar navaja prim ere. M nenja je, da črke niso bile oblikovane v republikanskem obdobju, m arveč v 1. stoletju n. š. V strelin grob, meni, so polagali zadete stvari in ruševine postopoma, k ad a r je kje udarilo.