Non „speranze“ di revisione ma lotta cosciente per il rispetto del trattato di pace 1949 Anno II N. 37 TASSA POSTALE PAGATA ESCE TE SABATO la nostra lotta ORGANO DELL'U. A. I. S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE Il progetto del programma elettorale del F. P. italo - slavo soddisfa le aspirazioni di tutti i democratici. Studiatelo, diffondetelo DIREZIONE - REDAZIONE . AMMINISTRAZIONE: Riva Castelleone 2 — CAPODISTRIA, tei. 138 ABBONAMENTI: Zona B: anno jugl. 300; semestre Jugl. 170; trimestre Jugl. 90. Zona A: anno L. 700; semestre L. 870; trimestre L. 190 — Jugoslavia: anno dia 90; semestre dia 48; trimestre dia 2S JGL 7.-L. 15.-DIN. 2 Conio con. nulls ORPELLI E VERITÀ’ LO SBLOCCO DI BERLINO UNA DECISA VITTORIA DELLA PAGE JILL’ WWm i f ‘ ‘ 1 La campagna elettorale a Trieste si è iniziata. Le mura delle case si stanno coprendo di manifesti, non c’è posto, per quanto fuorimano ohe non ne porti tracce. Un po’ ovunque vengono tenute riunioni, comizi. Ma non è questo aspetto, per quanto chiassoso ed appariscente, qual che può e deve colpire ognuno cui stiano a cuore i reali interessi della città. Sotto la valanga di parola bisogna rintracciare a nocciolo, ciò che costituisce l’essenza della competizione elettorale a Trieste. Quest’essenza non è poi tanto secondi to. In effetti vi è praticamente a Trieste un solo gruppo politico che si ostini ancor ogg‘. a considerare le elezioni come amministrative. Sono questi f Vìdaliani che nell loro sforzo di rendere accettabile SI proprio pragramma elementi di tutte le tinte politiche, dimenticano che tutta la reazione triestina conduce la battaglia elettorale sotto la parola d’ordine del ritorno di Trieste all’Italia. S; dia pure uno sguardo ai variopinti manifesti. Questi, del «blocco italiano», dichiara che non vuol odiare i cittadini' con programmi che si risolvono 'in ■una vuota chlacchera, ma intende perseguire scopi nettamente . nazionalistici. Altri poi sono pieni di motti: Italia, Italia, Italia e slmili. Ci sa potrebbe domandare come mai tutti questi partiti non abbiamo trovato una piattaforma comune per «difendere» la «italianità di Trieste», così «minacciata» a loro parere. Ma è evidente! Questi partiti vogliono influire sui sentimentalismo della massa italiana per cercare di cogliere, ognuno per proprio confo, nefll’interesse del proprio gruppo, T frutti della «vittoria» elettorale. Dietro alla epazzosa facciata, ricoperta dii Invocazioni aM’Italia. si nasconde ii può frettò interesse della classe dominante che oggi crede superato il perìcdlo ritenendo quindi df potersi permettere la concorrenza dei gruppi in cui si divide. E’ perlomeno degno d'i attenzione che tutti questi gruppi si proclamino paladini della «italianità». Ovvia è la conclusione che qual che lì divide non ha nulla in comune con i reali interessi della popolazione triestina. La ragione del fatto che i ridalla«! s; sono sempre ostinati a non voler vedere questo carattere politico delle elezioni, non si trova però soltanto in quel che già si è detto. Anzi quello è solo un motiva oppariscente. La ragione vera è un’altra. I Vìdaliani sanno perfettamente che l’unico programma conseguentemente democratico e progressista è unicamente quello che tien conto della realtà esistente. Questa realtà dice che il ritorno di Trieste all’Italia è voluto essenzialmente dalle forze retrive, imperialiste. Questa realtà dice Inoltre che Trieste può vivere unicamente collegato al suo retroterra naturale. Tutto ciò non piace però 1 vìdaliani. Un programma del genere combatterebbe la reazione sull’unico terreno eonseguente-melite rivoluzionario. No! bisogna star zitti su tale argomento, a costo di dare ai lavoratori l’impressione che la reazione ha ragione. Una sottile e velenosa campagna fatta specialmente di Silenz-- smobilita progressivamente le masse che ancor Viđali riese? A Trieste vi è un solo raggruppamento politico che ha impostato la campagna elettorale nei suoi giusti limiti. Soltanto ä Fronte popolare italo-slavo ha ingaggiato la battaglia su un piano che da maledettamente sui nervi alla reazione ed anche ai vidaliani. La prima crede forse che ormai non ,ci sia più rulla da temere e che gli orpelli riescano a mascherare ancora le verità nude e cru de. No, certamente! La storia si è sempre incaricata di distinguere il falso dal vero. E ciò vale anche ed in misura ancor maggiore per coloro che ostacolano l’unità delie masse popolari trle stine. Nella nuova Cina Costituz’ooe di Organi Popolari — Radio Pechino ha annunciato la creazione a Nanchino d’una Municipalità popolare, in seno alla quale il generai® Liu Po Cheng è sitato designato a rivestire le funzioni di sindaco Il «Comitato per ili mantenimento del l’ordine» che era stato creato dopo lo sgombero dei nazionalisti, vliene rimpiazzato da un comitato d: controllo militare presieduto da Ma Ching Yuan, ex alto consigliere dei ministro per la difesa nazionale L’URSS ia fca la Cönveflztofle DaiÄana BELGRADO, — L’incaricato d’atffari Bei!'Ambasciata sovietica in Jugoslavia, Sniukov, ha consegnato oggi al viceministro degli esteri jugoslavo dott. Bebler gli strumenti di ratifica con i quali il Presidium del Soviet Supremo del1!’URSS ha ratificato la convenzione sul regime delia navigazione danubiana, firmata a Belgrado ii 18 agosto XXX 1948. BERLINO. Ad un’ora e 25 (locale) il pi : mo treno alleato proveniente dalla zona britannica ha lasciato la stazione di Helmstedt In direzione di Berlino. Alle ore 0 ed un minuto la barriera dai colori prussiani (nero e bianco) ohe sbarrava l’autostrada Berlino —Helmstert ai limiti del settore americano e della zona sovietica, è stata tolta. Una colonna di vetture si è messa immediatamente in moto in direzione ovest, con affila testa una Jeep americana, posti dì sorveglianza della polizia tedesca del settore sovietico al limiti dei settari occidentali sono stati rilevati a mezzanotte, ora locale. La c’rcolazìone è ora libera nella città di Berlino. A mezzanotte, ora locale, i settori occidentali di Beitelo, anziché essere immersi nell’oscurità a causa del blocco sono stati normalmente illuminati per la prima vòlta dopo II 20 giugno 1948. Inaftti la compagnia di elettricità berlinese ha ripreso l’erogazione deill’energìa elettrica permettendo in tal modo dì assicurar la illuminazione delle strade. A mezzanotte ed un minuto ora locale, sul ponte che sovrasta il canale dt Teltow, al limiti del settore americano di Berlino, si è alzata la barriera. Sotto l’incrociare dei fari, una colonna di vetture si è messa in movimento in presenza del pubblico numeroso che si era ammassato sotto il ponte di legno òhe ha preso il posto del ponte che la «Wehrmacht» ha fatto saltare nell’aprile. del 1945, al momento dell’avanzata sovietica su Berlino. A mezzanotte due coAcne di vetture hanno raggiunto il posto di guardia sovietico a circa un chilometro ad sta autostrada dovevano essere munite dì u0 permesso di circolazione sovietico. Per contro, a partire dal 12 maggi 1949. tutte le vetture di Beri ino che prende-, ranno itinerari diversi rimarranno sottoposte ail’obbligo di munirsi del permesso d; c’ i-. zione. Sottocomitato sulle colonie italiane LAKE SUCCESS — Il paragra- i fó della risoluzione che verrà I sottoposto all’esame della com-1 missione politica prevede che appropriati accordi per l’applicazione delle raccomandazioni precitate verranno sottoposti alla prossima sessione dell’assemblea generale, tranne ene per quanto concerne l’accordo relativo al mandato sulla Trìpòtitania, che sarà presentato all’assemblea solamente nel 195L II consiglio fiduciario è incaricato di presentare questi accordi all’assemb'.ea generale per i preparativi, salv-per il caso dell’Eritrea in cui non è previsto un accordo per l’amministrazione fiduciaria ed in cui sarà la «piccola assemblea» ohe si occuperà di formulare i particolari. Il Consiglio fiduciario e la piccola assemblea coopereranno col governo di Roma CONTRASSEGNO ELETTORALE DEL F.P ITALO-SLAVO rt vw » rTff rrtrT-r- LE PAROLE ED I FATTI nella discussione dei punti condì la della linea di demarcazione. I cementi l’Italia, L’Argentina, il Le sent melile sovietiche erano al j loro posto mentre un colonnello russo, cosciente daiirimportanza Brasile, il Cile, a Danimarca, la Gran Bretagna, TEtopSa, la Lo stato d'Israele nelle Nazioni Unite li RtìOVO degli scrittori jugoslavi BELGRADO — A Belgrado è stato aperto il circolo degli scrittori jugoslavi, presènti il vice presidente del presidium dell’assemblea nazionale della RP di Jugoslavia, Pijade, ed il noto scrittore americano di origine jugoslava, Louis Adami'ch, che attualmente soggiorna in Jugoslavia. FLUSHING MEADOWS — Al termine della votazione che ha dato i seguenti risultati: 37 voti a favore, 12 voti contrari e 9 a-stensäoni (Belgio, Brasile, Danimarca, San Salvador, Grecia, Siam, Svezia, Turchia e Gran Bretagna) lo Stato d’Israele è divenuto il 59esi'mo membro delle Nazioni Unite. Le delegazioni arabe hanno abbandonato » sala dell’assemblea non appena è stato dato annuncio deTammissìone dello Stato d’Israele aìl’ONU. Interrogate sul senso del oro abbandono della sala le delegazioni si sono rifiutate di' esprimere qualsiasi commento. Solamente il delegato egiziano Fawzì ha dichiarato: «Saprete più tardi». Dopo essere stato invitato a prendere posto all’assemblea generale, il ministro degli affari e-storica che viveva, passeggiava I Francia, il Messico, l’Africa del ] steri d’Israe.e Mcshe Sbarett è suTl/autostrađa. Nono appena si è'sud e stati Urliti -hanr>0‘ .^al-lto • tr’b^rKv presentata la prima Jeep amer!-1 cana, le «enfineille hanno tolto la barriera ed hanno lasciato passare la colonna senza nemmeno verìfloare i documenti. Parecchi automobil isti riesportavano vodka e gin che volevano ad ogni costo spartire calle sentinelle del posto dii controllo sovietico. Ma il co-1 annello russo Kalinin ha declinato in perfetto inglese tutte le offerte , di «fratemizzazione» ed ha aggiunta: «Sono malto contento ma preferisco non bere nulla prima dì domattina». Gli automobitósti utilizzanti l’autostrada Berlino—Melmstedt non avranno più bisogno di munirsi del permesso d? circolazione : sovietico, come ha annunciato la commissione economica tedesca della zona sovietica. Basterà che il passaporto interzonale rechi il numero -deila vettura, e ohe l’iscrizione venga legalizzata dal timbro della Komandatura sovietica di Berlino. Prima del primo marzo 1948, tutte le vetture tedesche che sì servivano di que- tato a favore del progetto di. risoluzione, mentre - l’Unione Sovietica, la Polonia, l’Egitto e Tirale hanno votato contro, e l’Austria si è astenuta. Il sottocomitato, dopo l’adozione della risoluzione, ha aderito alla richiesta del delegato irakeno di trasmettere nel suo rapporto alla commissione politica come proposta della minoranza una risoluzione in cui sì raccomanda la concessione deT.’lmmediata indipendenza alla Libia. Il presidente, che è il delegato messicano, ha sotto-lineato di non aver ritirato il. progetto di risoluzione da lui presentato a nome delle delegazioni dell’America latina affinchè venga posto ai voti se la risoluzione del sottocomitato non viene adottata dalla commissione politica. pronunciare un discorso. «L’ammissione del mio paese all’ON.J significai il passaggio daU’ànoni-mo politico a una netta identità», .egli ha dichiarato, sottolineando in seguito che «la lealtà verso i prìncipi fondamentali delTONU, l’amicizia con tutti gli stati pacifici, ed in particolare con l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti, sono i punti cardinali della polisca estera ebraica». «Il mìo paese, ha proseguito Sharett, cercherà di realizzare un’alleanza arabo-ebraica basata sulla cooperazione politica ed economica colle nazioni vicine. Questa alleanza si iscriverà nel quadro de'TONU e non sarà diretta contro alcuno dei membri dell’organizzazione Internazionale». «Noi non vediamo alcun serio conflitto tra di noi e ì nostri vicini che non potrebbe «sere risolto mediante pacified risultati». Ü 28. Congresso del P.S. italiano ROMA — Con la partecipazione di 800 delegati, si è aperto oggi a Firenze il 28. congresso nazionale del partito socialista italiano. Parlando al congresso, il capo comunista Togliatti ha messo più volte in rilievo la necessità e l’importanza del patto d'unità d’azione tra i partiti comunista e socialista, affermando che i due partiti lottano per la stessa causa ed hanno gli stessi principi fonda-mentali. «E’ impossibile — egli ha detto — rinunciare all’unità d’azione diei nostri due partiti in quanto che ciò significherebbe rinunciare ad uno dei nostri principi». Il mio partito non ha Tintenzione di sopprimere I vostro partito e trasformarlo :n un'appendice del partito r u-nista». ----a---- Dichiarazioi) di Dennis WASHINGTON — Il segretario del partito comunista americano, Eugen« Dènnis, ha dichiarato che il patto atlantico «Impegna gli Stati Uniti a sopprimere con la forza tutti i movimenti popolari» nei Paesi' firmatari del. Patto. Tale dichiarazione è stata letta oggi alla commissione senatoriale per gli affari e-steri da] membro del partito comunista Howard Johnson. E’ noto che Dennis è presentemente giudicato a New York insieme con altri dieci capi comunisti. Dennis ha dichiarato Inoltre: «Il nostro governo non può pretendere di essere in buona fede nei negoziati per una so.uzione pacifica delle divergenze con TU. R.S.S. se prima di' trattare conclude quest’alleanza militare ag-I gressiva». «Noi non siamo contro il popolo iugoslavo, nor non siamo contro il Partito Comunista Jugos.a-vo, non siamo contro ii Ironie Popo.a.e, coruro i partigiani: ri-conosc.amo che ne.«a Jugoslavia il popOiO ha conquistato posiziona avanzate e ne conquisterà ancora delie mig.iori. Noi siamo soltanto contro la ^cricca di Tito, Rankovié, Karde-'lj, Diijas, — così è iniziato il concerto di Viđali a.l’ìnuomanI deala pubblicazione delia Risoluzione del Commiormbirò. E, localmen.e. «Noi non siamo e non saremo mai, contro ia ii-ànea dei Partito Comunista fino a-I desso adottata, non siamo contro la linea politico-sindacale della Confederazione dei Sindacati U-nici nè siamo contro la lotta sostenuta dal popo.o lavoratore». Ed ancora! «Noi affermiamo essere stata giusta, marxisiarieninlsta, la linea e la lotta per l’unione di Trieste ai.a Jugoslavia quale Settima Repubblica. Noi non siamo contro TU.A.I.S. Anzi dichiariamo solennemente che soltanto chi ha combattuto disciplinatamente a-gli ordini del partito per gli o-biettivi da esso indicati, di cui il fondamentale è quello dell’appartenenza statale, ha il diritto di parlare, di giudicare e di essere sconfessato della lotta passata, che tutto era patrimonio del partito e che tutti dovevano essere orgogliosi di questa lotta, dei suoi risultati e della grandiosa esperienza. «Qui si tratta, — affermavano ancora, «di aiutare i compagni Jugoslav a correggere i propri errori». Questa è stata la musica di e-sordio. Musica sincera? Niente affatto! I tatti, più forti delle frasi, dimostrano una cosa soia. Dimostrano che tutti' i giorni, tutte le ore, sempre, dal 1 luglio 1948 ad oggi, si sta dando mài teliate sul patrimonio ideologico, organizzativo ed amministrativo delle forze democratiche di Trieste, dei lavoratori, tutti i giorni si sta lavorando per seppellire questa gloriosa parentesi di storia, vomitando 'ingiurie sui fatti che hanno inorgoglito diecine e diecine dì migliaia di lavoratori; si sta rinnegando, un pò alla volta tutta l’azione politica svolta dal Partito e dalle organizzazioni de-mocra'iohe dal 1 Maggio 1945 in poi', e, per rinnegare questa, si rinnega io I principi ed i postulati dell guerra di liberazione stessa. Per evitare apertamente Tin- i seTiq e per lungo tempo. Questa cooerenza, si riesuma sopplatta- ' simpatica città farebbe loro eo- dìchiarare che questa organizzazione era impastala di nazionalismo e di settarismo; si parla del-l’U.G.A. per proclamare che era una porcheria, cosi come si può dimostrare, Lenin e Stalin alla mano, che giovani dell’U.G.A. non sapevano nulla dei principi leninisti. SI esaltano i perseguitati politici per aggredire poi ed offendere autentici perseguitati ed invalidi e bastonare ed ingiuriare le migliori donne del popolo, tra le quali, particolarmente prese di mira, alcune che tanto hanno dato alla lotta per la democrazia, per la pace e per la libertà dei popoli. Si tratta del congresso del Konsomol, senza che il rilievo di questo importante avvenimento della Gioventù comunista sovietica suggerisca due parole di elogio e di esaltazione per la gioventù comunista e democratica al congresso di Lubiana. Amici del popolo jugoslavo, del Partito Comunista della Repub» blica Federativa Popolare Jugoslava, a parole, perchè non trovano volontà e tempo per rilevare sul «Lavoratore» la lotta del popolo jugoslavo per consolidare le riconosciute conquiste democratiche, l’eroica lotta di tutta la gioventù democratica, di' tutti i lavoratori, di tutti ì comunisti della Jugoslavia per edificare il socialismo. Altro che amici del popolo jugoslavo, altro che conseguenti alla lotta dei popoli della Regione Giulia, conseguenti alla guerra di liberazione altro che internazionalisti. Un articolo della Pravda GH „YANKEES“ a Parigi MOSCA. — «Yankees a Parigi», è il titolo di un articolo di Juri Zhukov pubblicato TU maggio dalla Pravda. I giornali parig.ni, scrive Zhukov, recano molti avvisi economi«; sul tipo di questo: «Il signor Brown, cittadino americano, cerca appartamento mobiliato peT un lungo periodo»; «Il piano Marshall!!) cerca appartamenti mobiliati forniti di tutti i conforti per un lungo periodo». Gli «ysnkees», continua Zhukov, vogliono insediarsi a Parigi sui mente, pezzo per pezzo, il passato e si tenta di demolirlo nella mente e nei cuori dei lavoratori. Si parla dell’U.A.I.S. per svalutarlo e sminuirlo, in attesa di liquidarlo; si parla dei partigiani per dire ed insinuare che partigiano non è eguale a comunista, si parla deTU.D.A.I.S. per Nella trascorsa settimana, a Trieste si è avuto un importante ed istruttivo avvenimento sindacale: la conclusione dell’agitazione dello sciopero dei dipendenti agli Enti locali. Alla mezzanotte del 5 maggio, dopo sette giorni lo sciopero š stato fatto cessare dai dirigenti camerali dell’Unione Provinciale dipendenti Enti locali senza che RASSEGNA SINDACALE I-, fosse stato raggiunta alcun risul-ad influenzare. Senza vanto non j ei muove foglio, d3c-e un vecchio ‘ odagio e sembra che anche la «Emancipazione» degli azionisti triestini abbia saputo adattarlo bene al caso del vìdaliani. Dice il giornale in parola: «Sono dieci mesi che 1 compagni del P Ć. T. L. T. sono in cris; di coscienza ed in privato studiano M modo di come cominciar a gridare «V.va l’Italia». Non vi è dubbio. Vidal; si è La decisione gravissima è stata presa sulla base di un sospetto e magro compromesso, che mette in risalto .il fallimento dell’agitazione sindacale conclusasi con uno sciopero di' sette giorni. Un altro colpo al morale dei lavoratori, un altro colpo alla loro fiducia. Una seconda edizione dello sciopero dei metallur- tì alle volte piccanti, approdano su commissioni e sot.ocommis-sioni che apprestano tabelle re-tributtive e concetti normativi. La soluzione della vertenza più quali, tramite la stampa amica, spiegano «ohe non si poteva fare altro, che hanno tenta-o di tutto per evitare dì essere spinti allo sciopero, che deplorano la volte sembra prossima, se non poca comprensione delle autori-che intervengono gli espedienti 'tà, che sono per questa sconcer-dello scaricabile che mandano ] tati». Ma la questione era trop- tutto a* monte. L’U.P.D.E.L. agisce, sulla linea degli eunuchi' e la sua azione tiepida ottiene soltanto ulteriori tergiversazioni, dilungamenti per richieste dì notizie agli organi similari della Repubblica Italiana. Ma la base preme, Impone la sua volontà. Convocata più volte in assemblea reclama lo sciopero, la lotta decisa. Il disagio gici, peggiorata ad alcuni fattori intestardito sulle posizioni delle dl cui d'remo ln seSuito’ che è è forte, la questione è grave. Si elezioni «amministrative», per- bene prima fare un pò di crona- rl-6Sce però rimandare ancora. I eh è ha compreso che col suo ca su questa interessante verten- dirigenti camerali Volentieri si orientamento effettivo non poteva 2a sindacaie. ; lasciano abbindolare da nuove far a meno di aderire alla parola . . ., ... promesse. E’ chiaro che vogliono đ’ordtne lanciata dalla reazione. azione ^ impedire una lotta a fondo. Non l’ha potuto" fare perchè le Enti locali risale sfa dall’agosto Con un accont0 si tenta di in- 1948. In quest’epoca l’U.P.D.E.L. fondere speranza e rafforzare la (Camera del Lavoro) inizia Ita- pazienza nel lavoratori. Ma è gitazione per la rivalutazione de- masse dei cantieri, tutto a nostro popolo, avrebbero accolto con Indignazione una simile presa, di posizione. Bisogna perciò pazientare ancora, preparare il terreno. N n bisogna però preoccuparsi dei reali interessi del popo’o lavoratore. Si scende bensì alla ch’accherata in famiglia con 1 democristiani, in ossequio alla democrazia (quale?), ma s! permette nel contempo che la riscossa reazionaria dilaghi un po’ péT tutta Trieste, abbandonando quelle quattro vie che neppur era riuscita a tenere un paio d’anni fa. Le masse popolari triestine sentono che qualche cosa non va bene. Gli stessi vìdaliani di base chiedono l’unità perchè fanno la amara constatazione che da quando lo «internazionalismo» ha «trionfato», il movimento demo cratico ha subito una scossa tre- menda. t'i agli Enti locali capiscono ciò gli stipendi e salari al persona- che à~ vuo]e da lor0i intendono le del Comune, Provincia, E.C.A., che si tenta di evitare di dover Ospedali Riuniti. Ciò sull’esem- affrontare il problema radical-pio di quanto avviene nelle pro- menté, e la massa degli interes-V toc le venete della Repubblica satj esplode. 'I dirigenti camera-italiana. j-li do'TU.P.D.E.L. presi di petto e Una serie di interventi, richte- messi di fronte alle loro respon-ste e rifiuti, manovre controma- sab'-lftà proclamato -o sciòpero, novre, servilità ed umiliazioni ha j si .può immaginare con quale inizio da allora. j entusiasmo e con quanta volontà Il G.M.A., Ü presidente di zo- di portarlo a buon termine. Sona. i grandi! ammettono il disa-'no queste forme di lotta che fan-gio e riconoscono la necessità di no venire i brividi agli .allievi di provvedere. Su questo riconosci- Don Marzari. Lo sciopero per es-mento si sviluppa una snervan- sì rappresenta un accidente. Si te «guerriglia» tra rappresentan- tratta di mettersi contro «le auti camerali dei lavoratori e gli , tarità», ricorrere ad un atto dì organi di governo responsabili. I forza «che arreca danno al.a po-metodi e la procedura sono quel- jpolazione». li particolari' de'la «terza forza». ! Lo sciopero si inizia con la ■Le lunghe trattative, con aspet-‘guida di dirìgenti «sconvolti?, i po seria, la pressione dal basso troppo forte, la durata dell’agitazione lunga ed i ni delle autorità ormai una collana. Uno sciopero proclamato dalla Camera del Lavoro, in queste condizioni, con un tale spirito e diretto da dirigenti cosi carichi di prevenzioni non poteva finire che come è finito. Durante tutte l’agitazione si è adottato una tattica ed una linea intese a non urtare,« a non altari mare eccessivamente. Alla stessa maniera dello sciopero dei metallurgici, così anche questa volta si è agito nel modo pi adatto per scoraggiare, per avvilire gli scioperanti. I Corifei camerali hanno trascinato l’agitazione attraverso l’opinione pubblica cittadina col solo scopo di dare spettacolo del come si imposta una lotta viziatamente, perduta già in partenza e che durante la strada manifesta periodicamente la mancanza di volontà di vittoria. E’ sembrato quasi che si volesse Impartire una «lezione» alle intemperanze dei lavoratori addetti agli Enti locali. «Vpce Libera», il «Lavoro». e gli altri periodici della «Giunta» espongono i termini della vertenza quali una ribellione incontenibile provocata da condizioni insostenibili. Sembra ohe chiedessero perdono. «Voce Libera» infatti chiama gli scioperanti «categoria di lavoratori conosciuti come i più 'omprensivi e coscienti del loro dovari ohe non ha potuto ulteriormente sopportare le condizioni economiche, però cui lo sciopero è: giusto, sentito perche esclusivamente e-conomico». Il G.M.A. non tiene conto pero della comprensiva categoria e tanto meno dei panegirici dei servitori: organizza il crumiraggio, rimpiazza disoccupati a. scioperanti e, per i riluttanti adotta la minaccia della cancellazione dalle liste e dai sussidi della disoccupazione. I Sindacati Unici, che fanno? Vediamo. Per tutto il periodo delTagitazione i camerati si sono sforzati di tenerli lontani con pretesti di nessun valore sindacale. I dirigenti deli’U.P.D.E.L. hanno rifiutata sistematicamente la collaborazione dei S.U., I cu: inscritti dipendenti comunali 0 addetti agli Enti locali davano un pò di tono all’agitazione e un pò di coerenza alla lotta. Sono sorte polemiche, pre esazioni, interpretazioni: spettacolo alle volte pietoso. Anche i ligi tini di cose sindacali capivano subito, sin dall’assemblea lai 3 maggio, come si sarebbero concluse le cose. L’assemblea r.Metteva il basso tono di tutta l’agitazione svolta e decideva la continuazione dello sciopero con «mandato elastico» al Comitato Questo elegante eufemismo di un mandato elastico al Comitato dello sciopero rappresenta il piu elastico del compromessi sulle tre proposte fatte per lo sciopero ad oltranza, per la cessazione dello sciopero e per lo sciopero dal mandato elastico. Ha vinto logicamente la tesi rigo «idente ai principi costituzionali della Camera del Lavoro di' Trieste, quelli trasmessile dai generato ri del gesuita Don Marzari. Assemblea burrascosa perchi- tra l’altro s* è tentato di Inibr.-re • l’accesso e la parola agli iscritti ai S.U. Si temeva la loro crìtica, il loro spirito di lotta. 11 don Vasccn espone la situazione pessima Reamente e riputa di riconoscere importane un’azione unitaria con gli unici. Ai vivaci interventi risponde Geppi con un’attacco feroce ai Sindacati Unici, accusati di demagogia e chiude con l’esortazione alTaccettaziome de.ia soluzione del «mandato elastico», non prima però di aver fatto il generoso accettando la collaborazione dei S.U., utile, dopo chetai è rovinato tutto, per «dividere» ie responsabilità. Si spiega. La stampa filocamerale era partita all’attacco, aveva detto basta: «In alcuni seriori della vita cittadina l’asteiisione del lavoro dei dipendenti agii Enti locali ha portato ad una situazione Insostenibile». Capito?. I dirigenti della Confederar. >-ne dei Sindacati Unici si sono lasciati ancora una volta intrappolare. Ancora una volta non panno voluto far lezione dei. fatti e ricavare dalla situazione quelli elementi di schiarimento ■ atti a mettere ne.la giusta luce i dirigenti della Camera del Lavico. . L’agnazione è stata stroncata, lo sciopero fatto cessare nel modo che era da prevedersi. la stampa camerale strepita non per questo fatto gravissimo ma per la «tentata speculazione degli Unici», sui quali si vuole riversare la responsabilità del fallimento dello' sciopero, E con la tattica che gli Unici stanno Impiegando anche questo è possibile. II 5 maggio la stampa «indipendente» annuncia entusiasticamente la cessazione dello sciopero. I Sindacati Unici ce proclamano invece la continuazione ed indicono un’assemblea straordinaria di tutti gli scioperanti invitandovi pure 1 dirigenti camerali. Alla riunione in vìa Conti' partecipano molti scioperanti, pochi camerali, nessun dirigente. I S.U. anche in questa circostanza non sanno trarre alcun profitto per educare le masse in quanto che, ai fatti, l’attuale loro linea è quella stessa della C. d. L. Žbogar — Brocchi ha parlato con lo stesso linguaggio che a-vrebbe parlato II barone Rinal-dini, soltanto con meno abilità perchè ha detto parecchie «monade». Anche in questa circostanza, si ha la conferma che i lavoratori indistintamente, alle prese come sono con i drastici argomenti regolanti la loro vita economica capiscono soltanto e cercano il linguaggio della lotta di classe conseguente, il linguaggio e la linea politica sindacale di una direzione composta da uomini schietti, decisi e tenaci nell’azione. I lavoratori triestini hanno conosciuto ancora una volta il tra- j e. dìmento. Hanno lottato e non hanno vìnto perchè sussiste sem-ipre nel campo sindacale l’equivoco camerale, il bisticcio Gep-pl, Radich e la confusione ad arte mantenuta dalla stampa sedicente democratica. Non basta accusare la C. d. L. di' aver rifiutato l’azione unitaria per spiegare il successo dei padróni. Il male ha più profonde radici e và ricercato nell’opera disfattista della C.d.L. sorta appunto affinchè i lavoratori non possano vìncere battaglie di classe. Con il concorso dei frazionisti vìdaliani, l’opera disgregatrice del fronte unico dei lavoratori triestini dà ogni giorno i suoi tristi risultati; I lavoratori vengono man mano disarmati. Ernesto Radich non vede altro che il dualismo sindacale. A Trieste di sindacati classisti c’è (continua In 4.a pag.) modo quale centro della colonia americana nell’Europa occidentale. I residenti americani a Parigi aumentano di numero dì giorno fa giorno. In atauni blocchi di edifici, fra i più rispettabili naturalmente, Tinsfese parlato c oli ’ incori fond i b ile accento americano può essere udito più di frequente de] francese. I maggiori edifici del centro parigino sono interamente occupati dagli uffici e dagli appartamenti dei «marshallisti» americani. Questi «yankees» non si perdono negli affari, nota Zhukov, e non per nulla hanno tralasciato il loro lavoro corrente a Wall Street per badare al piano Marshall. Quò negli uffici di Harriman e di Bruce, capo delia «missione spedale» m Francia, sf architettano e mettono in movimento i plani che hanno lo scopo di soggiogare l’Europa occidentale al capitalismo americano. Nella stessa città d'f Parigi, tutte le porte, e siamo pur anco le più segrete, si aprono con obbedienza agli «yan-kees». Zhukov sottolinea ohe le rivelazioni scandalistiche del-l’Humànitè nello scorso marzo hanno provocato ampi commenti nella capitale francese. Il foglio comunista pubblicò la fotografia di ^ un documento ufficiale con cui si permetteva agli assistenti dell’addetto aeronautica dell’am. basciata americana di visitare gli stabilimenti e' prèndere i disegni degli uffici delle fabriche aeronautiche nazionalizzate «Snecma» di controllare ed esaminare I tipi di motori a reazione francesi. E’ stato accertato che questo permesso venne dato agli americani colla benedizione de] ministro' della guerra francese Ramadler. GII «osservatori» americani st recarono nelle fabbriche che naturalmente non lavoravano a causa della mancanza di energ'a e-lettrica, e cofl’aiuto del governo studiarono accuratamente la produzione ed ottennero tutti i dati che li Interessavano.. I francesi Impiegati negli uffici americani, continua fi corrispondente, vtir-gono trattati come rappresentanti di una razza inferiore. Si fa loro capire senza trop'Pi equivoci che debbano obbedire non già alle legg; francesi ma a quelle americane. Per qualche tempo gli «yankees» che sapevano arrangiarsi nelle speculazioni col cambi hanno avuto un insolita predilezione per f viaggi turistici. Tn conseguenza della svalutazione il (continua ita 4,a pagj La nosđra Lolla Per il benessere ed il progresso nel Circondario LA MASSIMA DECORAZIONE SUL LAVORO Al COMPAGNI RAFFORZATORI DEL SOCIALISMO Simultaneamente alla celebrazione del I Maggio, manifestazione di lotta e di forza del proletariato internazionale, è avvenuta nel circondarlo istriano, la proclamazione di lavoratori das salto che è uno dei maggior! titoli di merito per coloro che hanno prodigato le loro forze e capacità per l’aumento della produzione, e che, con 11, loro esempio, sono stati di stimolo al loro compagni per l’emulazione. Per coloro che si sono meritati l’ambita qualifica di lavoratori d’assalto ci sono operai e tecnici i quali, non badando a sacrifici, si sono contraddistinti neha lotta per SI potenziamento della nostra economia, Il loro fulgido esempio deve essere di sprone per tutti coloro che, «vendo la possibilità, dovrebbero prestarsi maggiormente per incrementare e sviluppare la produ-duzione. Invaino la stampa reazionaria -sciovinista, in collaborazione con «Il Lavoratore», organo degli pseudo internazionalisti di marca Videili, compie ogni sforzo per distogliere I nostri operai dal lavoro allo scopo di sabotare *a nostra economia; invano la succursale «internazonaiista» di Isola si adopera per fomentare agitazioni per aumenti di paghe, i nostri operai sanno bene che con i'anmemito delle paghe non si migliorerebbe per nulla la situazione, che, nel caso nostro, solamente con l’aumento della produzione si aumenta il valore di acquisto della moneta, che con rammento delia produzione si realizza il programma economico, base fondamentale per migliorare le condizioni di vita della popolazione del nostro circondario. Ed è appunto in conseguenza della maturità paliittca a ***11 a fede verso ili Potere popolare, delle nostre maestranze nelle fabbriche, nelle aziende o comunque Intente al lavoro produttivo che oggi possiamo proclamare I lavoratori d’assalto. A costano vada il nostro caloroso plauso con l’augurio di migliori successi nella lotta per il po!en-t lamento della nostra economia. Nei giorni 29 e 30 aprile, nelle fabbriche, nelle aziende, presso 1 collettivi di lavoro, gli enti ecc. nei comizi ai quali erano presenti tutte le maestranze sono stati proclamati lavoratori d’assalto l seguenti compagni: Fabbrica Arrigoni dì Isola: Maria Globač, da Pinguenrte, di anni 32, ha con il proprio lavoro superato d,ei 30 per cento l’aumento della produzione rispetto alle altre compagne; Dorina Benvenuti, di anni 31, operala (dia Isola, ha superato le compagne con Si 28 per loento di aumento nella produzione, Marcella D’Este, di anni ?0, da Isaia, operaia, per zelo e capacità ha contribuito .Bill’aumento della produzione in ragione del 55 per cento. Lucinda Zairo, di anni 87, da Isola, operala, distintasi nel lavoro di confezionamento delle saliste eoe.; Salvatore Zaro, da isola, ,dì anni 37, ha dimostrato ottima capacità realizzando un risparmio del materiale misura de! 30 pei- cento. Rodolfo Mulo, da Isola, di anni 43, ha dimostrato zelo, capacità e serietà sul lavoro superando del 30 per cento la norma. Nell a fabbrica Ampel (-a sono «tati proclamati lavoratori d’assalto I compagni: Augusto Va-seotto, da Isola, operaio, per capacità, serietà e slancio su! lavoro; Giuseppe Del Gos, da Cher-so, per uguali titoli del precedente: Anna Coetanei eh, da Ionia, operaiia seria ed abile h« superato la norma del 40 per cento rispetto alle- altre: Norma Colomban, dia Isola, operaia, ha superato la norma del 45 per cento; Vittorio Delise, da Isola, è stato proclamato lavoratore di assalito per la seconda volta data 1« sua capacità ed il risparmio realizzato sul lavoro; Anna. Coronitela in Chicco, dia Isola, Ila superato il 40 per cento della in breve tempo egli ha superato gli altri apprendisti ed è divenuto operaio qualificato; Antonio Gtassi, da Pirano, carpentiere, ha superato la norma del 20 per cento; Giovanni Tagliaptetra, d« Pirano, carpentiere, ottimo la. voratore. Nelle Saline dii Pirano: Giovanni Bernardi, da Mallo, è uno dei migliori operai superando la norma di produzione del 60 per cento; Nazaric Jakomin, da Co-vedo, due volte lavoratore d’assalto, ha superato al norma del 30 per cento: Giorgio Fonda, da Pirano, due volte lavoratore d’as salto, tra 1 migliori operai, ha superato dell 60 per cento la norma dì produzione; Antanto Babich, Giuseppe Fìmderie, da S. Lucia e Dei bello Pietro, da S. Pietro che hanno superato ]« norma dejj 60 per cento. AU’Officima diel Gas dì Pirano: Francesco Radin, da Cittanova, ha realizzato li 6 per sento dii economia del materiale e superato del 10 per cento la norma di lavoro; Mario Metton, da Pt-raoo, ha superato la norma del 15 per cento ed à uno dei migliori operai Presso la fabbrica Sai retti di Pirano: Odorileo Fonda, buon risparmi ator® di materiali ed ottimo lavoratore. Il compagno Pietro Jurissevich, da Umago, che lavora presso la cooperativa di consumo di Piranu. è stato amiche lui proclamato lavoratore d’assalto, cosi 11 compagno Giovanni Giurgevich, occupato in qualità idi! stradino del CPC di Piramo e ì’operalo- Giuseppe Dalibello, occupato presso la fornace di Baodel, ottimo elemento e di buona volontà. Presso l’Autotrasporti «Adria» sorto staiti proclamati lavoratori d’assalto: Metod Remar, da Vi-paicco, ha superato del 22 per cento la norma di lavoro rispetto «eli altri operai; Libero Stef-fè, dia Capodistria, per 1« seconda volta lavoratore d’assalto ha validamente contribuito al buon andamento dell’azienda ed ha effettuato ben 225 ore di lavoro volontario; Giovanni Giorgesl ohe è stato proclamato per ia se. conda volta lavoratore d’assalto. Giuseppe Dobrigna, muratore della cooperativa di ricostruzione di Maresego, di 76 anni, nonostante la sua età avanzata, in breve tempo ha istruito 4 giovani, M suo gruppo ha raggiunto e superato la norma. Presso l’Impresa costruzione Russian di Capodlstria: Antonio Lubiana, da Pie no, ha superato la norma del 10 per cento; Federico Verch, da Isola, autista, ha superato la norma del 10 per cento rispetto agli altri. Presso l’Ente «Ruda» t lavoratori premiarti sono: Emiliano Sträflich, da Meti (Umago), ha eco. nomlzzato il 25 per cento sul materiale; Antonio Mauro, da Castel venere, è stato proclamato per la seconda volta lavoratore di assalito, ha superato la norma di produzione dal 30 per cento; Virgilio Miloš, d« Momo Umago. L’operaio Paolo Tose an, da Decani, ha superato 1« norma del 30 per cento. L’operaio Lino Vllgiini, da Bo-scari (Grislgnana), addetto alla costruzione della casa cooperativistica di Buie, proclamato per la seconda volta lavoratore d’assalto, ha superato del 32 per cento la norma produttiva; Isidoro ToncheJilia, pure lui proclamato per la seconda volta lavoratore d’assalto, ha superato ia norma del 31 per cento. Presso l’impresa costruzioni «Edìllt» di Capodlstria hanno meritato 1« qualifica di lavoratore d’assalto: Costante Fosarl, da Pordenone (Italia), proclamato la. voratore d’assalto per la seconda volta, ha superato la norma del 20 per cento; Giovanni Piantoni, da Brescia (Italia), per la lerza volta lavoratore d’iassalto, ha »uperio la norma del 40 per cento; Mirko Unter, da Mar ase- go, proci amato per la seconda volta lavoratore d’assalto, nel lavoro di demolizione ha superato il 100 per cento delia norma raggiunta dagli altri operai; Aloisio Praselj, da Trieste (Contovello), ingegnere, ha economizzato nàte-voli quantità d.; materiale per la costruzione ded magazzino della OMNIA ed è di esempio ai tecnici dell'«Edillt». Presso la fabbrica STIL è stato proclamato lavoratore d’assalto Mario Pesaro, da Capodistria, per esemplare attività ed Interessamento sul lavoro, ha economizzato Il 10 per cento del materiale. Dionisio Gregoričih, da Trieste ha di sua iniziativa creato una nuova tecnica nella fabbricazione in serie dal mobilio, ottenendo' un aumento della produzione del 20 per cento; il suo repam ha dato il massimo rendimento. Nei lavori di costruzione della casa del cooperatore di Matter»-da sono stati proclamati due lavoratori d’assai!to e precisamente: Antonio Visintin da Boseari« e Giovanni Bencìch ohe hanno superato la norma del 30 per centa Questi I nominativi di coloro checom SI loro diuro lavoro si sono maggiormente prodigati per l’aumento della produzione. A loro vada il plauso e la riconoscenza dulia collettività. All’impresa costruzioni autogarage Semedeli] a sono stati proclamati lavoratori d’assalto f seguenti compagni: Carlo Bisiak, da Opic ina (Trieste), ottimo lavoratore, ha risparmiato il 10 per cento dii combustibili in confronto agii altri operali Augusto Muslović, da Scuffie, supera la norma del 25 per cento: Giovanni Palčić supera del 25 per cento la norma; Ettore Bonin, da Capo-distria, supera del 25 per cento la norma; Giovanni Ko ciano sé supera la norma del 20 per cento e Enrico Delis e, da Isola, supera del 20 per cento la nonna. BRUNO D’ESTE SENZA MASCHERA Piu speculatore degli speculatori critica la giustizia del popolo Il popolo del circondario nella | Questa è la miglior prova del sua quotidiana lotta per il poten- ; meritando continuamente li iniziamento dell’economia, può oggi ; mero degli operai ed elevando con orgoglio volgere lo sguardo indietro e osservare I grandi progressi raggiunti in questo campo nel breve periodo di un anno. Gli operai delle fabbriche di Isola « gli altri lavoratori, vedono questi progressi poiché ricordano bene quale era ia situazione nelle fabbriche durante i’in- ««nsibilmente il livello della produzione dalla quale deriva i mi-come fossero giuste, legittime e doverose le misure adottate dai Potere Popolare nei confronti di sìmile gente. Tutto ciò non Incontra però oggi l’approvazione ed fi consenso di Bruno D’Este trasformatosi, da verno 1947-48, quando nelle stes- , «llora, in strenuo e tenace pala-se era occupata una percentuale dino di questi tipici sabotatori bassa' di lavoratori. Era quello il della nostra economia. periodo che può esser* definito uno dei peggiori per i nostri o- Bruno D’Este, «Internazionalista» proclamatosi : «difensore perai, ed era anche il periodo in | accanito degli interessi dei 1 a vo- cila I cui & Potere Popolar« faceva tutti gli sforzi per riattivare il lavoro nei due più importanti stabilimenti di Isola. Di contro agli sforzi II Potere Popolare per 1« ripresa dell’industria conserviera, si ergevano gli ostacoli, 1« opposizioni e gli impedimenti dei nemici di tale potere, 1 quali tutto facevano perchè non rimanessero deluse le loro speranze di far emigrare gli operai Isolani per inquadrarli nei branchi di esuli che, in nome e sotto la protezione dell’Italia di De Gasperi dormono nei silos ed In altri centri di raccolta uguali o peggiori. L’azione nefasta e sabotatrice di questi nemici politici delia classe operaia era fiancheggiata da altri elementi della loro risma, i noti speculatori ohe impedivano la riattivazione dell’industria conserviera. A quest’ultima categoria appartenevamo alcuni capi- ratori di Isola», patrocina oggi i loschi interessi degli speculatori e contrabbandieri di pesce di Isola, e promuovendo ed inviando delegazioni di questi ultimi a Ca-podietria per reclamare il rilascio dell* barche sequestrate. Quasi ciò non bastasse, egli dichiara di non essere stato d’accordo, nell’epoca In cui venne disposto il sequestro, con gli altri compagni del CPD e del Comitato circondariale. Evidentemente la sua opera In produzione rispetto allf? altre opr- j barca dì «-frettante saccaleve, 1 vaie; Carolina Razza, da Isola, ha j 1uaìì' »nzichè portare 11 loro pe superato del 25 per cento la produzione rispetto alle altre operate; Maria. Predonza.ni, da Pirano, ha superato il 25 per cento della produzione; Anna Pauli, da Isola, è una delle migliori operala della fabbrica e si è distinta sul lavoro Sebbene le sue condizioni fisiche siano inferiori a quelle delle altre operaie ed ha contribuito all’aumento della pro-uldzione nella misura del 40 per cento; Stefania Morgan, da Capodlstria, operaie, ha superato del 25 per cento la produzione; Maria Éasez, da S. Pietro, sebbene da poco assunta nella fabbrica, si è distinta fra le migliori operaie superando del 20 per cento la medita produttiva delle compagne di lavoro. Nella fabbrica Langlade d' Ca-podistriia, Idi» Derìn in Bussami ha superato la produzione delle compagne melila misura del 50 per cento; Giovanni Rios», da Capodlstria, ha superato gli altri opterai nella misura del 30 per cento. Nella fabbrica Nairdone ad Isola .sono stati proclamati lavoratori d’assalto: Ernesto Babich, operaio, da Modiano, per il grande rendimento e la sua capacità nel lavoro; Antonio Plciur, da Isola, pure lui capace nel lavoro e di grande rendimento; Giovanni ChellerI, fabbro-meccanico, ha eseguito importanti lavori ed ha realizzato notevole risparmio di materiale. Nei Cantieri Navali Piranesi sono stati proclamati,: Fulvio Protean, da Pirano, apprendista, scalo nelle fabbriche ex Arrigoni ed Ampeiea « dar così possibilità di un maggior impiego di mano d’opera e, conseguentemente di dar lavoro ai nostri operai ed o-perale, allora disoccupati, e nel medesimo tempo concorrere all’aumento della produzione in vantaggio comune del popolo lavoratore, preferivano portare tonnellate su tonnellate di pesce a Trieste, favorendo cosi la possibilità di ulteriori arricchimenti dei capitalisti Trestini,fra i quali il noto «Tozzo-» ecc. ed infischiandosi dei propri concittadini in attesa di lavoro. Ma ciò non è tutto. Con le me-trolire ricevuto per effetto del loro contrabbando, speculavano anche sugli stessi lavoratori ed altre categorie, esercitando U cambio illegale di valuta In contrasto con 1« disposizioni emanate dalla «Vuja» in materia valutaria. Accertato tale stato di cose, il Potere Popolare, del quale in quel periodo faceva parte anche Bruno D’Este, decise di punire i menzionati speculatori e sabotatori della nostra economia, nell’interesse ed in difesa della classa operaia, sequestrando le barche e le rispettive saccaleve. Quale sia stato il risultato di' questo provvedimento non necce-sitano molte parole per dimostrarlo. Basti dire che le due fabbriche de’l’industrfa conserviera lavorano ora a pieno ritmo, au-gioramento delle condizioni di vita disile masse lavoratrici. questo senso è in piena conformità con ie direttive ricevute da Viđali. Inoltre, questo «strano tipo di internazionalista», che ha convinto altri compagni a mettere I loro negozi a disposiziona delle cooperative, nel mentre concedeva licenze d’esercizio a fratelli e AIL' AMPELEA DI ISOLA E’ doveroso ammettere che la elevatezza ed i pregi della produzione , della fabbrica «Ampeiea» di Isola, specializzatasi nell’industria conserviera, hanno raggiunto li grado odierno In modo veloce. La «Ampeiea» è attrezzata per qualsiasi lavorazione e produzione conserviera, ma attualmente essa dà la preferenza alla preparazione del pesce salato col quale confeziona i barili della sua specialità. In secondo ordine cura la preparazione degli ortaggi (soprattutto piselli e fagiolini) coi quali ricava j sottaceti ed infine produce vari tipi dì confetture di frutta. La lev orazione del pesce fresco salato ha inizilo con la riduzione in filetti del pesce di varie specialità e grandezza e si conclude col suo inserimento a sistema razionale in barili di varia capacità Oltre a queste, 1« «Ampeiea» dedica una particolare cura alla preparazione del pesce marinato, cioè del pesce fresco salato conservato iin vasi, misto ad aceto ed a cipolla; minore viceversa è l’attività produttiva dello specialità degli antipasti. Un anno fa la fabbrica era rimasta sprovvista di materi« pri-ma ossia dei metalli occorrenti per confezionare lo scatolame, mancanza eliminata mercè l’interessamento delle autorità popolari. cosicché quest’anno la «Ampe ita» potrà dar inizilo • corso in pieno alla sua complessa attività nella stagione della pesca che ormai è prossima. Quali fautori delil’aumemto della produzione, che è la premessa fondamente!e per migliorare le condizioni di vita della classe operaia — cut tend® particolarmente ü Potere popolar* — sono stoti premiati alcuni operai della «Ampeiea» che sonc stati d’esempio agli altri per la loro dedlzio n® al lavoro, per la loro capacità e per 1« decisa volontà da essa dimostrata di operar» per T&u-mento della produzione. L’alta coscienza degl} operai e dei dirigenti della «Ampeiea» dà affidamento e garanzia che il preventivo di produzione da essa f ssato per questo anno sarà senza altro superato. In tal modo verrà compiuto un altro passo decisivo ia avanti nel rafforzamento della nostra economia previsto dal programma annuale, di ricostruzione « di sviluppo ' economico. UN AMICO INGRATO Il comp. Bru no Grgi eh, impiegato presso la fabbrica Stil di Capodlstria, è veramente »fortunato, Repentemente aveva ospitato nella sua stanza certo Bruno Vengerin da. Trieste, che si era occupato, in qualità di falegna- parenti, non ha viceversa convia- j me, presso la fabbrica Stil pure to nessuno di questi a formare i lui, e che era privo di alloggio, pairte della collettività nàll’mte- Per un cerio periodo le comu- ressa comune. Egli coi sul attuali atteggiamenti dimostra il suo vero volto che vorrebbe ricoprire con la maschera del a risoluzione dell’U.I. L’ultimo smascheramento del-l’animo « deH’indjrìzzo politico-sociale del d’Este è dato dal fatto che egli ha rifiutato di apporre la sua firma «He petizioni per la pace. Questo rifiato è di tale gravità da non richiedere commento alcuno, sopratutto da parte di chi ha sofferto le conseguenze della ultima guerra, di chi sa sofferto e sì è sacrificato per sconfiggere la tirannia nazifascista e per conquistare la libertà con la pace ed il lavoro. nanza dell’alloggio amico non aveva causato ine Prevenienti nè sospetti, ma un bel giorno il Grtgich ebbe 1« sgradita sorpresa di trovare, rientrando nei suo alloggio, dopo il lavoro quotidiano, che la stanza era messa a soqquadro, « che gl; mancavano parecchi effetti di vestiario, un orologio • documenti vari. Accertò Inoltre eh* era scomparsa anche la biancheria con gli indumenti personali del Wengerin. Questi dopo aver così, bene ringraziato l’amico della accordata ospitalità, sì era reso uccel di bosco. Per il compleanno del Maresciallo Tito SOLO GOD IL LAV0II0 COSTRITTIVO SI AHIiOLLAHO LE OOCICAL001I9SE torre per la riparazione df Btrade e per la ricostruzione del paese I pionieri raccoglieranno 800 kg. di vecchia ferramenta. Verrà inoltre tenuta una conferenza per glf agricoltori ed una manifestazione culturale. — A Villa Decani Non sono ancora «pentì gli echi dei successi conseguiti dalla nostra popolazione democratica nella gara di emulazione, che già se n’è iniziata una nuova Indétta sotto gli euspisi del comitato Circondariale dell’UAIS, per il eom. pleano del maresciallo Tito che cade il 25 maggio. . La popolazione delie città ed i paesi; gli operai dell® fabbriche, aziende, enti, delle opere fa costruzione scuole eco. gareggeran-n° programma an- verrenno costituiti 4 gruppt di lavoro di complessivi 100 membri* eh* daranno 1000 ore lavorative per la costruzione della casa cooperativistica. Verranno scavati 100 m, cubi di terra e 20 m. cubi di nell’ambito del nuale di ricostruzione economica «Per TITO», questa è la parola d’ordine de! democratici) istriani che prodigheranno 1* loro forze e la loro volontà per JL miglior successo della gura di emulazione. Nelle riunioni dH massa »ono già statt prasi degli impegni da realizzare — to varie organizzazioni dì massa gareggiano tra loro per chi assolverà il maggior numero dt impegni. Dall* relazioni »Inora pervenuteci possiamo fornire to seguenti precisazioni: Pirano 150 compagni daranno la loro oper» per la costruzione della canalizzazione effettuando 600 ore lavorative. — A Bieciol®, 65 membri della brigata di lavoro diell’UAIS eseguiranno 350 ore lavorative per la costruzione del campo sportivo effettuando trasporti di materiali con 90 carri. Verrà inoltre organizzata una manifestazione culturale. — AS. Onofri* verrà Iniziato il lavoro per la riparazione della strada — 30 membri -deli’UAIS daranno 130 ore lavorative « prepareranno 120 m. cubi di ghiaia. Sarà inoltre sistemata la sede settoriale delle organizzazioni di massa. — A Corte d’Iaola 300 compagni, membri deH’UAlS, eseguiranno 2500 ore lavorative. Verranno preparati 100 m. cubi di pietra e 50 m. cubi di drati di muro. La gioventù 6i recherà a lavorare sulla strada Monte—Villano va • parteciperà alla staffetta, anche le donne daranno il loro apporto partecipando attivamente alla ricostruzione del paese. Per il compleanno del maresciallo TITO il paese verrà imbandì erato ed addobbato. — À Semedeli a 83 membri delle organizzazioni df massa effettueranno 873 are lavorative per la ricostruzione * la Gioventù parteciperà alla staffetta. Avremmo luogo riunioni dì massa ed una manifestazione culturale. — A Vanganello i membri dell* 8 brigate di lavoro del Fronte lavoreranno, alla costruzione della casa cooperativistica. Complessivamente interverranno oltre 200 compagni che effettueranno 2000 ore lavorative impiegando 110 carri per il trasporto del materiale che verrà scavato. Nel sefeora di Mallo—Cetore 75 compagni effettueranno 445 ore lavorativa per la ricostruzione del paese. Nel campo culturale verranno tenute una manifestazione culturale; una conferenza politico-economica ed una riunione di massa — Le vari® brigato del Fronte di Campei Salar« lavoreranno attivamente per la ricostruzione, prestando la loro opera 140 compagni con 1400 ore lavorative. Le donne lavoreranno per il mìg,libramento detlTecono-mia locale. — I membri del S U. per la messa a punto dell’ammi- nistrazione locale. Verranno inoL. tre tenute riunì on f dì massa. —« A Pobeghi verrà iniziata la rac. colta dei ferro vecchio. Saranno tenute due riunioni di mussa ; sarà sistemata sede organizzazio. n® di massa locale e avrà inizio la costruzione della cooperativa calzolai, serti e febbri. — A Monte di Capodlstria 320 membri del-rUAIS effettueranno 2800 ore lavorative per la costruzione della cooperativistica, per l’elettrificazione del paese e per la ricostruzione. — Nel settore di Tinian® verranno effettuate da parte di 137 membri deil’UAIS 3863 ore lavorative per la riparazione dell® strade eh« «rilegano la località con I paesi di Urbanci e Rombi. Verrà data una maggior diffusi o. ne ella stampa democratica e verranno sistemati t giornali murali eoe. — A Pomiano e Fieroga ver, ranno eseguite 1150 ore lavorata ve fn lavori vari, compresa la costruzione del monumento ai ca, dutt nella lotta di liberazione. —» A Babici e Rojci 80 compagni da. ratino 1280 ©re lavorative per la ricostruzione e jr?r la costruzione della casa cooperativistica di Van. gamello, inoltre verranno tenute due manifestazioni culturali. Questi sono gli fmpegni presi dall« popolazióne del distretto dt Capodlstria nella gara di emula, rione «Per TITO». — Per la rea, lizzazfone dl questi impegni le or, ganìzzazioni di massa hanno mo, biuta to tutte le forza che daran, no un eoncreto apporto alla edificazione della nostra vita migliore. Con il lavoro costruttiva e con la realizzazione degli im, pegni del programma economico, la nostra popolazione risponde alle calunnie che tutti I nemici, vecchi e nuovi, del Potere Popo. lare, lanciano contro la zona B. Ma sono t fatti quelli che contano, e «on 1 fatti viene a galla la verità. La lotta contro i „kulak" In dura lotta continua per un migliore avvenire DALLA SEZIONE ECONOMICA CIRCONDARIALE Distribuzione generi razionati per il mese di maggio La sezione Alimentazione del Dip-Economia e Commercio del Comitato Popolare Circondariale per l’Istrla rende noto che nel mese di maggio verranno distribuiti i seguenti generi razionati: CATEGORIA R-l Pane di frumento, oppure farina di frumento gr. 700, su un tagliando. oppure kg. 16.275 su tutti i tagliandi. — Farina granoturco gr. 2000. sul tagliando R-l, K-l, V. —> Grassi gr. 1200 sui tagliandi 101-102 e 103-104. — Zuochero gr. 1500 sul tagliandi 121-122. — Carne gr. 3000 sui tagliandi 113-114. — Caffè gr, 150 sui tagliandi 123-124. — Sapone da bucato gr. 300 sul tagliando 125. — .Riso gr. 1000 sul tagliando 126.— Pasta oppure farina bianca gr. 3000 sul tagliando R-l, K-2, V. — Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 127. — Conserva di pomodoro gr. 500 sul tagliando 128. CATEGORIA R-2 pane di frumento gr. 500, su un tagliando, oppure farina integrale gr. 11.625 su tutti i tagliandi. — Farina gialla gr. 1000 sul tagliando R-2. K-l, V. — Grassi gr. 1100 sui tagliandi 201-202 e 203-204. — Zucchero gr. 120 sul tagliandi 221-222. — Carne gr. 2400, sui tagliandi 11-212 e 213-214. — Caffè gr. 100 sui tagliandi 223-224. — Sapone gr. 300 sul tagliando .225. — Riso gr. 500 sul tagliando 226. — Pasta, oppure farina bianca gr. 2000 sul tagliando R-2, K-2, V. — Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 227. — Conserva di pomidoro gr. 500 sul tagliando 228. I CATEGORIA R-3 Pane di frumento su un tagliando gr. 400, oppure farina integrale gr. 9.300 su tutti 1 tagliandi. — Farina di ganotureo gr, 1000 sul tagliando R-3, K-l, V. — Grassi gr. 1000 sui tagliandi 301-3020 e 3003-304. Zucchero gr. 1050 sui tagliandi 321-322. — Carne gr. 2000 sui tagliandi 311-312 e 313-314. — Sapone gr. 300 sul tagliando 325. — Caffè gr. 100 sui tagliandi 323-324. — Riso gr. 500 sul tagliando 326. — Pasta, oppure farina bianca gr. 1000 sul tagliando R-3, K-2. — Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 327. —* Conserva di pomidoro gr. 500 sul tagliando 328. CATEGORIA D-l Pane di frumento gr. 300, opoure farina integrale gr. 6.975 su tutti i tagliandi. — Grassi gr. 400 sui tagliandi 401-402 e 403-404. — Zucchero gr. 750 sui tagliandi 421-422. — Carne gr. 600 sui tagliandi 411-412 e 413-414. — Prodotti di cacao gr 100 sul tagliando 423-424. — Sapone da bucato gr. 300 sul tagliando 425. — Gries gr. 1000 sul tagliando D-l, K-2. — Sapone da toeletta gr. 100 sul tagliando 327. CATEGORIA D-2 Pane di frumento gr. 300, su un tagliando, oppure farina integrale gr. 6.975 su tutti 1 tagliandi. — Grassi gr. 600 sul tagliandi 501.-502 e 503-504. — Zucchero gr. 750 sui tagliandi 521-522. — Carne gr. 1000 sul tagliandi 511-512 e 513-514. — Prodotti di cacao gr 200 sul tagliandi 523-524. — Sapone da toeletta gr. 150 sul tagliando 525. — Gries gr. 1000 sul tagliando D-2, K-2, V. CATEGORIA D-3 Pane di frumento gr. 350 su un tagliando, oppure farina integrale gr. 8.135 su tutti 1 tagliandi. — Grassi gr. 800 sul tagliandi 6001-602 e 603-604. — Zucchero gr. 800 sul tagliandi 621-622. — Carne gr. 1200 sul tagliandi 611-612 e 613-614. — Cacao gr. 300 sul tagliandi 623-824. — Sapone da toeletta gr. 125 sul tagliando 625 CATEGORIA G-l Pane di frumento gr. 300 su un tagliando, oppure farina integrale gr. 6.975 su tutti i tagliandi. Grassi gr. 600 sui tagliandi 701-7002 e 703-704. — Zucchero, gr. 600 sul tagliandi 721-722. — Carne gr. 1600 sui tagliandi 711-712 e 713-714. — sapone da toeletta gr. 150 sul tagliando 723. Tessere annonarie supplementari Tessere supplementari per prezzi collegati VC: VC-k per granaglie a prezzi collegati gr. 7000 di farina integrale sul tagliando VC-09, sul tagliando VC-10 gr. 500» di farina di granoturco: Tessere VC-M per grasso — sul tagliando VC-24 gr. 800 di grassi. Tessere VC-R Per sapone e vario a prezzi collegati. Zucchero gr. 1000 »ul tagliando VC-119. Carne gr. 300 sul tagliando VC-117 e gr. 300 sul tagliando VC-118. Sapone gr. 300 sul tagliando V-120. Tessere Annonarie per donne gestanti: Sul tagliando li-v gr. 300 dì grassi. — 12-V gr. 1600 di zucchero. — 13-14 e 15-16 gr. 1500 di carnè; tut-tociò mensilmente. Ammalati non ricoverati: Mensilmente gr. 500 di grassi sul tagliando 1-V . —■ gr. 1000 di zucchero sul tagliado 2-V. — gr. 3000 di carne sul tagliando 3-4 e 5-6. Tabacco gr. 140 sui tagliandi 41, 42, 43, 44. ISTRUZIONI Sotto prodotti dt cacao si intendono: cacao, cioccolatta e bonbons di cioccolato. La distribuzione dovrà essere effettuata secondo le giacenze effettive. Dal quantitativo disposo sotto la r jee pasta, oppure farina bianca, ogii consumatore deve ritirare un minimo del 30 per cento di grtes. Le crtigorie D-l e D-2 dovranno provvedere al ritiro del 100 per cento dal quantitativo di glie». Due messeri, di Ancarano «Bo nifica», cui si addice la qualifica di Kulak, sono stati deferiti aito giustizia del Popolo, por. uh» grava su loro l’accusa di sabotaggio economico e di falsa denuncia dei grano seminato. Il nominativo del primo di questi kulak è Battaglia Anto nuo che possiede un appezzamen to di arativo in bonifica che gl rende bene, come l’anno acorso to cui ha ricavato circa 80 q, di frumento, del quale & è ben guardato dal consegnarne un chicco solo all’ammasso. Nein avendo potuto consumarlo tuitto e non essendo riuscito a contrabbandarlo, è risultato da recenti accertamenti, che di tale grano giacevano in soifit-ta circa 14 q. in parte marciti, e per il resto avariati in ragione de! 60 % e più. In stesso Battaglia, per meglio rendersi «benemerito» del popolo lavoratore, ha denunciato in occasione della semina, l’impiego di 20 q. di frumento, nel mentre in realtà ne aveva seminati solo 12: degli altri 8 nessuno, alì’in-fuori di lui, conosca 1« fine o la destinazione. Tuttociò il suo deferimento alla giustizia del Popolo quale imputata di sabotaggio economico e di falsa denuncia di cui dovrà rispondere davanti ai giudici popolari. Non diversa è la posizione deì-’altro kulak, ossia di Zanella Riccardo che ha denunciato il consumo nella semina da 10 q. di frumento in luogo di 6 effettivamente seminate. Anche lui seguirà la scarte del suo degno collega. 11 popolo lavoratore del circon daino, dhe si è impegnato in una dura lotta per realizzare un domani migliore, non può ulteriormente consentire che simili e-lement'i dannosi possono perseverare impunemente nella loro attività delittuosa lasciando mar ciré nele soffitte il gramo che è pane per la nostra popolazione. Il popolo chiede che ai due ku- ORARI MARE Con II 1» di aprile gli ©rari della linea di navigazione costiera Pirano—Isola—Trieste • viceversa hanno subito le seguenti variazioni. Partenza da Pirano ©re 6,— GIORNI FERIALI arrivo ad Isola » 6,30 partenza da Isola » 6,35 arrivo a Trieite » 7,30 Partenza da Trieste » 12,— arrivo ad Isola » 12,33 partenza da Isola » 13,- arrivo a Pirano » 13,30 Partenza da Pirano » 14,30 arrivo ad Isola » 15,- partenza da Isola » 15,05 arrivo a Trieste » ld- Partenza da Trieste » is,os arrivo ad Isola » 19,10 partenza da Isola » 19,15 arrivo a Pirano ' » 19,45 GIORNI FESTIVI Partenza da Piran© ore 8,— arrivo ad Isola » 8,30 partenza da Isola » 8,35 arrivo a Trieste » 9,30 Partenza da Trieste » 18,- arrivo ad Isola » 18,55 partenza da Isola » 19,— arrivo * Pirano * W,3Q lak venga inflitta una severa lezione che serva di monito a tutti gli speculatori che ne imitano* le gesta. Preferenze significative Sf è costituito alcun.! giorni « sono alla D. P. di Pirano certo Giovanni Fonda detto «P ischio» il quale si era rifugiato ranno scorso a Trieste, dopo essersi reso colpevole di un furto dt reti al danni di alcuni pescatori di Pirano. Dal tribunale popolare era stato condannato a 4 mesi di lavoro obbligatorio per tale rea- to. Il «Fischio» uscito dalle maglia dulia giustizia con la fuga a Trieste. ove ai Illudeva di trovare la manna che cade dal cièlo, dovette ben presto risvegliarsi dall’in-cantesimo e affrontare le dure necessità della vita quotidiana. Egli soffri le pene dell’inferno, pad la fame eco., esperiimentando Ila sorte dei poveri illusi che abbandonano la loro casa ed i loro averi per raggiungere la «terra promessa» dal'« stampa falsa a bugiarda della reazione. La nuova situazione era davvero toso» stenlbile per M «Ptachto», a quale un bel giorno si decisa a ritornare fa Zona B per scontare la sua pena ossia per sanare col lavoro la sua colpa. Possiamo aggiungere, senza tema di smentite da parte di chi non è traditore, vendute e disonesto, che M «Plschio» entrando nelle carceri di Pirano «ha scelto la libertà» straziata da qualche altro per un pugno di dollari. Bollettino stato civile distretto di Capodistria NASCITE: Caversich Claudio, Babil Rodolfo, Panile Eài, Umer Elvira, Bertok Tullia, Slatich Tullio, Grison Maria, Craljavich Giuliano, Gladleh Italo, Corrente Sergio, Crai Dragica, Chermaz Edi, Vascon Nevia, Greblo Srećko, Zetto Luda, Perossa Mariella, Bo«id Silva, Prlbaz Vilma, Pechiar Adriano, Steffè Giuseppe .Bordon Gessi, Ramato Anna, Kociianćić Milan., Mfautti Bruna, Sturman Alcide, Hrovat Marinella, Gerebizza Flavio* Tedesco Nevio, Scher Fabio, Bažec Fiorella, Sain Esvaldo, Bussato Sergio, Apollonio Adlalgisa, Descovich Giorgina. MORTI: Sau Gallo Antonio di anni 82; Rlosa Romana di enn! 67, Coslovich Giuseppe dii anni 57; Urban az Francesca di anni 81; Madotto Caterina dii anni 62; Gragorlch Angela di anni 78, j Tremul Antonia di 04. nanze: uno dal Dipartimento fa« dustria; uno del Dipartimento commerci© ed. approvvigionamento ed uno del Dipartimento costruzioni, I rispettivi referentu saranno nominati alla carica di membri della Commissione dal Comitato esecutivo dei CPCI. Nella prima seduta la commissione nominerà, dal propri® seno, uno o più vicepresidenti. Art 3 Lo scopo delTIstituto sarà la sistematiioa. utilizzazione, Tfacre-rnento e la protezione del patrimonio statale, parastatale ed altro, del diritti patrimoniali a delle umiltà economiche di ogni «pecfe ohe per un qualsiasi motivo noe siano utilizzate sufficientemente nell’interesse dettai economia popolare dei circondario dellTstrla. Nei casi ove ciò si renda necessario, l’Istituto potrà effettuare anche la liquidazione di strigo'a MATRIMONI: Pedata Carmine e Orszem Emilia; Oien ich Guido unità economiche, e Viler Nazarms; Detela Silvano e Maral Ernesta; Suber Lodo-vico e Bortolto] Gioconda; Clo-bas Giovanni e Glavina Chiara. ISTITUTO PER L’INCREMENTO DELL’ ECONOMIA DECRETO sulla costituzione dell’Istituto per l’incremento dell’economia Art 1 Nell’ambito del CPCI viene costituito l’Istituto par l’incremento dell’ac onorala. L’Istituto è persona giuridica. La sede dello Istituito à Capodlstria. Art. 2 L’Istituto verrà amministrato da una commissione di sei persone. Sono membri dalla commissione: quale presidente: ffl segretario defila Commissione economica dei Comitato esecutivo del CPCI: quale segretario: li referente j di elaborare 1 regolamenti per :a Art. 4 Il patrimonio, 1 diritti patrimoniali e 1« unità economiche dt cui al precedente articolo, saranno determinati e consegnati all’Istituto, tn possesso ed amministrazione, dal Comitato esecutivo del CPCI il quale sorveglierà la attività complessiva delTIstituto e della commissione. Art. 5 L’attività delTIstituto comp-en-derà anch^ lìa conclusione dt contratti, la concessone di mutui ed anticipazioni necessarie, come pure ogni disposizione con I proventi della gestione complessiva, necessaria per II oensegu’m--to degli scopi dell’Istituto. Art. 6 Trattandosi di patrimonio eh, perde di valore, ovvero se pei un dato patrimonio vi sues'sta un tale pericolo, dovranno venire trovat! i mezzi adatti per conser. vare un tale patrimonio che fa caso diverso bisognerà vendere. Art. 7 L® dichiarazioni con cui l’Istt-tetto assume obblighi, saranno firmate dai presidente o vicepresidente della commissione. Art. 8 La commissione è autorizzala legale del Comitato esecutivo dal CPCI. I rimanenti membri earanno: un referente del Dipartimento fi- attività deRTstituto. Art. 9 Il presente decreto entra in vigore subito. ““ La nostra Lolla CRITICI BEFFATI | LE STfiMTE Dl IUA imiKBHRC PARIGI — ilja Ehrenburg è, fra gli . scrittori sovieti-ci, quello che per il suo «mordente», dà più ombra ai giornalisti «indipendenti». E’ un uomo di mezza altezza, con g’: occhi grigi, movimentato e nervoso. leni sera, nel bar della Sala Pleyel, c’erano più di cinquanta giornalisti inglesi, francesi, americani, tedeschi, e italiani, alla sua conferenza stampa. Ehrenburg arrivo’, sedette e cominciò a guardare in faccia i presenti. Fumava calmo, attendendo che la gente prendesse posto. «Non ha poi un aspetto molto selvaggio», morrmorò uno degli «Hearst». «Parla solo il rus so», lo confortò un eulilega il quale, come si scoprì poi, parlava solo l’inglese. Poi Ehrenburg si levò in piedi e attaccò a parlare spedito e disinvolto, in un francese perfetto Cominciò col piegare quei col-leghi che ne avessero eventualmente l'Intenzione, di astenersi, per piacere, dal deformare le sue parole. Fu una specie di doccia fredda, lanciata con estrema cortesia e dolcezza. «Sono a vostra disposizione», disse poi Ehrenburg. E cominciarono a piovere le domande. «E’ vero che voi siete stato fortemente criticato come «co-amopolista? », disse uno in inglese. Ehrenburg sorrise, «Esatto — rispose. — Nel mio Paese, come del resto non accade dovunque, giti scrittori sono tartassati dalle critiche. Io modestamente, sono stato oggetto di parecchie critiche: i critici esistono appunto per questo. E quindi, a me, hanno detto anche che sono un cosmopolista. Io non ci credo, anche perchè molti altri critici mi danno ragione e mi sostengono. Comunque, non sono stato inviato in Siberia; ne credo vi sarò inviato. Ma una cosa vorrei che fosse chiara: è necessario che la gente stia molto attenta: i giornali avversari di tutto il mondo si servono di tutto, nella loro propaganda an-tisovietica. Così quando la critica sovietica prende posizione in favore di uno scrittore, i giornali avversari dicono che la critica, in Unione Sovietica, è incatenata. Quando, poi, la cràtìica passa all’offensiva, gli stessi giornali dicono subito che incatenato è lo scrittore. Sarebbe tira che Si decidessero, invece, a Chiuse la bocca e guardò da un’altra parte: aveva finito, giornalisti di lingua inglese guardavano imbarazzati il loro infelice collega. Costui seccatissimo allora scattò: «Il signor Ehren-burg ci dica quando crede che i russi leveranno il blocco di Ber. lino». Ehrenburg lo guardò ce'missimo: «Ho già detto che io non sono un diplomatico. E voi?». La gente scoppiò a ridere questa volta decisamente; tl « diploma tico» arrossì e si mise definitivamente a sedere. Un altro, poi gli domandò qua le scrittore americano preferis se «Fauìkener», rispose. Un altro ritornò sul problema della Grecia: era un inglese, ed Ehrenburg _gli rispose che, in Grecia, il progresso stava dalia parte di quelli che combattono sulle montagne. «E’ un vero pec cato che i dirigenti di un Paese che ha dato i natali a Lord Byron, morto in Grecia coimb tten-do per la liberà di quel Paese, dimostrino di non aver capito bene cerne stanno le cose». Poi, un’altra domanda: « Perchè la Russia concede pochi visti per scopi culturali? ». Ne concede, più o meno, quanti ne vengano concessi ai russi, negli altri Paesi. Tutti voi — disse Ebrenburg — sapete come è andato a finire ni viaggio di Scio-stakovie in America, venni costretto ad accettare la compagnia di un funzionario del Dipartimento di Stato. Io sono un uomo pacifico, non porto con me mai ne armi, ne «oro di Mosca.» Accettai di. buon grado la compagnia del funzionàrio, che vìsse con pie per lungo tempo, e devo dire che, tutto sommato in quella occasione iti Dipartimento di Stato dimostrò di aver fatto molto male i suoi conti. In fatti, alia fine del viaggio, ili mio accompagnatore era divenuto molto più progressivo dii quando era partito. Diventò, anzi, talmente progressivo che oggi a:l Dipartimento di Stato lo ha cac ciato via». I Superconcetti nazisbagliati | JAZZ« SmillF ma A Schangai e tornata la Cina, nelle desolate contrade ove sinora è regnata sovrana assoluta la miseria, Mao Tse è entrato come un raggio di speranza per questo popolo «he ha conosciuto soltanto l'oppressione e l’inedia dire la verità». Terminò di parlare e la metà deU ucuiore già rideva alle spalle di quello che aveva pensato di aver posto una domanda «trabocchetto». Un giioirnaliista di lingua inglese. che non aveva riso, fece la faccia austera ed impegnata e passò un biglietto a Ehrenburg: questi inforcò gli occhiati e less«: «MI si domanda se è vero che l'Albania e la Bulgaria aiutano i partigiani greci», diisse. Mise giù il foglio, sorrise e rispose. «Ho già detto che io sono uno scrittore, non un diplomatico o un uomo politico in senso stretto. Ma ho l’impressione che Ü popolo greco vsappia benissimo aiutarsi da sè. Piuttosto vorrei sapere chi dà le armi a! governo di Atene: non mi sembra che sia 'a Bugaria o f A'pania. I Governi di quei Paesi, infatti, non sor.o teneri con i 'ascisi:: e ad Atene vi sono i fascisti, su que. sto sono tutti d’accordo. Anche quelli che li aiutano; lo sanno. Non è così:». La conferenza stampa si avviava aiHa. fine. Ehrenburg raccolse un mucchio di biglietti e disse: «Non posso rispondere a tutte queste domande, adesso. Lo farò separatamene più tardi;. Il prosciugamento del lago di Scutari L'avventuriamo di HOXA DEFRAUDA ou ALBANESI Migliaia di ettari di terreno produttivo perduti per l’ostruzionismo di un politicante arrivista Ad una domanda, comunque, io non risponderò: è troppo imbarazzante. Uno di voi mi ha domandato, infatti, quali provvedimenti to prenderei per il ministro delila Guerra americano, mister Fcrrestal, recentamente chiuso in manicomio. Mi dispiace: non posso rispondere. Io non sono un medico». Fot, levandosi in piedi, soggiunse: «Signori, c’è un’ultima cosa che io volevo dirvi. E questo per rispondere ad una domanda che mi è stata rivolta a-desso oralmente: la Russia non vuole la guerra. Non può volerla. Noi sovietici, abbiamo pagato troppo cara la pace, con troppi milioni di morti, per desiderare un’altra guerra. Troppo caro è stato iil prezzo della pace, per noi: e lasciatemelo dire, non è un vanto, abbiamo guadagnato la pace con i nostri morti, anche per molti Paesi dell’Occidente europeo». MAURIZIO FERRARA Nel lago di Scutari si inizieranno prossimamente 2 lavori per la riattivazione di mille ettari di terreno coltivabile. il quale è, con SI continuo crescere dell’acqua, ogni anno sempre più danneggiato. Per questi lavori è stata istituita una speciale direzione delle imprese per il prosciugamento del lago. Nei cantieri si preparano e montano già le baracche per io alloggio dagli operai, per il deposito dì arnesi ed altri materiali. Com altri molti miglioramenti nella RP del Montenegro, la regolarizzazione del lago d! Scutari rappresenta un grande successo per li: passaggio di questa repubblica dal passivo ad una economia attiva. Questo e nei međašimo tempo uno dei più grandi compiti del Piano quinquennale. In conseguenza di questi miglioramenti, Un grande gruppo di nostri specialisti, idrotecnici, pedaioghi, trigonoimetrlsti e altri eseguiscono ora ; preparativi dei lavori necessari per l’inizio delle migliorie dei lago di Scutari. Si eseguisce li rilievo del terreno. l’esame della qualità del terreno e si raccolgono i dati necessari su detto luogo!; Questi preparativi sono complessi ed esigono una grande esperienza dai specialisti perchè 1 /lavori, con il nuovo progetto, sono molto più complicati. E’ risaputo che esìsteva una via migliore dell’attuale- progetto: la regòtozione unita dell lago di Scutari con la RP di Albania. Questa avrebbe dato incaUcolabi- li benefici tanto alle popolazioni allib&nesi che a quelle jugoslave. Autorità aderenti alle decisioni dell’Ufficio di informazioni hanno respinto le proposte di una risoluzione unita di questa, per gli abitanti attorno al lago di Scutari, questione di vita. Con il prosciugamento unito del Iago si avrebbe ottenuto per la coltivazione 44.272 ettari di terreno fertile. Di questi la nostra terra avrebbe ricevuto soltanto 13.041 ed -1 resto l’Albania. Questa grande supericele di anno in anno era innondata dal lago di Scutari a causa d*i corsi irregolari del Prim, Bojana, Drinjač e altri torrenti dedi’Albania. Catastrofali sono le innodazio-ni in Albania causa l’affluire di questi fiumi. Queste si ripetono i due le repubbliche. Con la mì-quasl ogni due anni. L’acqua so- glioria si aumenterebbe la pro-vente spazza via ricchi raccolti J duzione agricola, progredirebbe ai contadini albanesi,. e lascia j Tallevamento del bestiame, la squallori, nuove paludi e mala- ! pesca e le comunicazioni sul lago. ria. Con un’intesa jugoslava e albanese la regolazione del lago di Scutari verrebbe condotta a termine in 3 anni. Gli specialisti hanno proposto di regolare il Drim e la Bojana, chiudere il Drinj.aè e rendere possibile l'uscita delle acque dai lago di Scutari. Con l’investimento di 2,8 miliardi di dinari si otterrebbe, ro oltre 44 mila ettari di terreno coltivabile; il livello del lago, il quale continuamente cresce, cadrebbe, si innalzerebbe lo standard di vita della popolazione e la partenza economica di ambe- » \5: ' ' - ' V-'\x >. •v»S- ■ M' """ " Un disegno del lago di Scutari I governanti albanesi non hanno accondisceso alle proposte del Governo jugoslavo. A causa di questo non soffrirà la poponazio-ne jugoslava. Il miglioramento del lago d' Scutari si inizia già sotto nuovo progetto. Con il nuovo progetto li li' Ilo dell’acqua del lago non scenderà ma si separerà con degli argini il 'ago dalle terre innondate a sud d-Božaja, Tostfl/je, Podhuma ed altri luoghi fino a Virpazar. Lungo il detto fiume si costruirà un lungo, solido e robusto argine. Esso fornirà circa 15 mila ettari di terreno il quale si trova sott’acqua o che è periodicamente Innondato. Da questa parte del lago »I avvierà l’acqua a mezzo di canali di scarico nella nostra zona del lago di Scutari. Perchè a causa d; questo non aumenti il livello dell’acqua e provochi l’innondazione del ter. ritorio albanese, si incanalerà l’acqiua in avanti nei tunnel fino ai mare. Alila popolazione montenegrina si ritornerà 1000 ettari di terreno innondato, lacustre e marcio. Con grande interessamento ed animosità jj popolo di queste regioni accompagna jì lavoro degli specialisti' e la preparazione de! lavori sul terreno. Le chiacchiere sul prosciugamento del lago, sentite in tempi lontani dai contadini, ora sono realtà. Il prosciugamento del lago è oggetto di discussione non solo BOMBA ATOMICA (continua in IV pag.) I tedeschi non arrivstroino a scoprire la bomba atomica sopratutto per il loro spirito nazionalista; essi erano convinti che gli altri nqn potessero superare la scienza tedesca. Il fisico Walter Gerlach dichiarava nel dicembre 1944: «Sono convinto che nod abbiamo ancora un grande vantaggio sull’America». Gli scienziati alleati, al contrario, durante tutta la guerra ebbero il terrore che i nemici arrivassero prima, e questo fu un grande stimolo alla ricerca. Naturalmente non tutti i tedeschi furono nazisti. La missione «Alsos», diretta dal fisico Samuele A. Goudsmit, inviata al seguito delle truppe alleate per accertare a che punto si trovassero le ricerche tedesche, catturò diversi scienziati tedeschi, e spesso quelli che non erano nazisti si tennero più riservati degli altri. Invece Osemberg, il quale aveva Incarichi dalia Gestapo, appena arrestato comunicò subito il luogo dove erano sotterrati i suoi documenti. U professore Werner Helsem-berg, indiscutibile autorità nei campo teorico, era così convinto deda superiorità tedesca, che quando fu interrogato ad Aidel-berga, dichiarò, senza Ironia: «Se ì colleghi americani desi, aerano essere informati del problema dell’uranio, sarò lieto dimostrar loro i risultati delle nostre ricerche, se vogliono venire nel mio laboratorio.» Qualche mese più tardi, nel luglio 1945, il capo della missione alleata, professar Goudsmit, potè arrivar« infine a Berlino e constatare presso l’Istituto Kaiser Wilhelm a che punto fossero !e ricerche tedesche. Scrive il professor Goudsmit (Bulletin of Atomic Scientists, aprile 1948): «Rimasi là un breve istante, e, nella penombra, ringraziai Dio del grande privilegio che mi era accordato di vedere con i mìei propri occhi, ed in un linguaggio a me chiaro, il simbolo fisico della sconfitta del Nazismo». Nell’archivio personale del Ministro Rosenberg sono stati rinvenuti alcuni documenti, pubblicati dalla rivista «Europe» nel suo numero di novembre. Tra essi vi è un rapporto del dott. Wagner al Ministro Rosenberg, in data 15 aprile 1944: E’ oggetto del rapporto la «Situazione presente nel campo della fisica»», e vi dice tra l’altro: «Per la fisica moderna le formule d'i quella che si è convenuto di chiamare la teorìa della relatività hanno una parte stabilita nel 1905 dall’ebreo Einstein. I nomi di altri ebrei, come Mìchel-soq (181), Minkowski 1908, sono legati « questa teoria. La propaganda svolta In proposito, non era giustificata dai fatti, pesche non c’è alcun dubbio che Einstein si è limitato a formulare ciò che Fitzgerald (1892) e Loientz (1893) avevamo già scoperto; se Einstein non avesse allora stabilito le formule matematiche df queste scoperte, un altro le avrebbe stabilite altrettanto bene qualche tempo dopo; d’altra parte i principi matematici sono già opera di Gauss. «Ciononostante è bastato E ao» me di Einstein per indurne »u< merosì seguaci delle scienze naturali — e non fisici veri — a ria. negare tutta la fisica moderna. • • • • » • «Le conseguenze apparvero subito: i rari teorici seni delia fisica che erano stati fino allora riconosciuti pionieri della scienza. furono eliminati dalla giovane generazione; non esistono attualmente istituti di fisica di valore nelle facoltà tedesche; * se ne rivelarono ben presto 1« conseguenze per la condotta deL la guerra. Firmato: Wagner» Data questa situazione, così elo.' quentemente descritta da uno stesso funzionario del Reich, noti c’è da meravigliarsi che 1« ri. cerche per la bomba atomica fossero assolutamente fuori strada; gli scienziati tedeschi facevano ricerche sulla pila atomica, e non sulla bomba, per il semplice fatto «che essi — come scrive il prof. Goudsmit — non erano riusciti a realizzar» la differenza tra l’apparecchio e la bomba».' In una località nelle vicinanze di Londra vennero racGolti quegli scienziati tedeschi, catturati dagli Alleati che si erano occupati delle ricerche sull’uranio. Quando II 6 agosto 1945 gli angloamericani non si fecero acrupo'o dì portare la strage tra la popolazione di Hiroshima, parve eh* la bomba fosse caduta, non sulla lontana isola, ma in mezzo egli scienziati tedeschi prigionieri. Essi rimasero sbigottiti e soggiacquero successvamentea sentimenti di incredulità, di abbattimeli, to e di ribellione. I più giovani espresso il dubbio che i maestri non avessero capito nulla. Sorsero tra loro interminabili discussioni Interrotte solo di quando in quando dalle trasmissioni di Radio Londra, e soltanto dopo 24 ore il prof. Heisemberg riunì I col-leghi e spiegò loro la differenza tra una pila e una bomba. L’unico dei presenti che non perse la calma e valutò subito U possibile portata deU’avvenimexu to fu il prof. Von Lane, premio Nobel per la fisica, ed avversario del regime hitleriano. ANGELO COEN UNIONE SOVIETICA E ITATI UNITI L’arma psicologica impiegate dalla propaganda americana per varare il Patto Atlantico, è stata quella di risvegliare i popoli del-VEuropa occidentale facendo appello al loro istinto d’ conservazione. Occorreva usare il grido di Annibaie è alle porte, che risvegliasse i popoli, che creasse falangi d’improvvisati sanfedisti-di neofiti delia famiglia, della democrazia, della patria, della civiltà accidentale, che tacitasse le coscienze del dubbiosi, del pacifisti, degl; ideologia. Se e quanto questa politica ab. Pia possibilità di successo è un discorso che riguarda fi futuro; qui Interessa soltanto stabilire se e quanto ci sia di vero in questa impostazione della propaganda americana. É’ vero cioè che l’idea del Patto Atlantico è stata imposta agli americani dalla politica di aggressione e dì espansione diell’Unione Sovietica dopo la guerra« E’ vero cioè che essa è sì una svolta della politica occidentale, ma Imposta dalla nuova situazione di fatto, sorta indipendentemente e contro la volontà delle democrazie occidentali? Abbandoniamo il terreno insidioso della polemica e delle congetture, della definizione delle responsabilità della crisi mondila, le postbellica. Rifacciamoci invece alle origina, cioè al momento in cui gli Stati Uniti entrarono in guerra contro il Giappone, la Germania e (.’Italia diventando cosi automaticamente alleato dell’Unione Sovietica. Soltanto cosi sì potrà fare un po’ di luce fra le tenebre e conoscere quale fosse Torfenta-mento politico americano, prima dalle polemiche postbelliche. A questo scopo ho scelto un gruppo di scritti pubblicati tra la fire del 1942 e l’inizio del 1943. per vari motivi che elencherò T----- — A v, n>?+i vt f A nCirl 0/~i V» n 1 tori e per la diversità delle ten. dienze politiche alle quali appartenevano; in secondo luogo perchè in quel periodo l’eroica resistenza dell’armata sovietica sui fronte orientale aveva sopito le polemiche sul patto russo-tedesco di non aggressione del 1939 ed entusiasmato Topi-mone pubblica americana. creando un clima unico nella storia dei rapporti fra Stati Uniti e Unione Sovietica. Cinque libri fondamentali furono scritti allora: «One World» (Un solo mondo) di Wendel L. Willkie. già candidato repubblicano alle elezioni presidenziali del 1940 e allora capo del partito repubblicano: «The Problems of Lasting Pease» (I problemi di una pace durevole) dii Herbert Hoover, l’ultimo presidente repubblicano degli S. U., il cui nome è legato alla crisi mondiale del 1929; «The Century of the Common Man» (Il secolo dell’uomo qualsiasi) di Wallace. allora vice-presidente democratico degli S. U. con Roosevelt; «The World of the Four Freedoms» (H mondo delle quat. tro libertà) dà Sumner Welles, il noto uomo di stato braccio destro della politica economica dì Roosevelt, e. infine; «United States Foreign Policy» (La polìtica degli Stati Uniti) di Walter Llflp-man. Il famoso collaboratore del «New York Herald Tribune», allora come oggi la < firma più autorevole in materia di pclitiòa estera del giornalismo americano. Pur nelle differenze di vedute e d’interessi, da Hoover, l’uomo di Wall Street, a Wallace, allora esponente dei medi e piccoli agricoltori «mericami, troviamo un giudizio fondamentale comune per quanto riguarda i futuri rapporti di pace con gli alleati dt guerra. Nessun dubbio sulla futura stretta oollaboraztone di1 pace fra Stati Uniti, Inghilterra. Domini e TrVnnrttcf mr»lt? rwimti iinfp-rrrwtativf messa o dalla, costatazione che Talleanza delle Nazioni Unite non era un’alleanza indifferenziata, ma che al contrario nel seno di essa occorreva distinguere o si distìnguevano due tipi di alleanze. quella dei paesi della «comunità àtlantica» (Stati Uniti, Inghilterra. Francia, Belgio. Olanda, Norvegia) fra dii loro, e quella dei paesi della comunità atlantica con rUnìoine Sovietica. Si presupponeva cioè fin da allora un’alleanza naturale, quella atlantica, dovuta ad interessi comuni permanenti, in pace e in guerra, ed accanto ad essa una alleanza occasionale, dovuta alla guerra che aveva unito l’Unione Sovietica alle potenze occidentali contro il comune nemico. Se il primo tipo di alleanza era destinato a proiarsi al di là della sconfitta della Germania e del Giappone, il secondo tipo veniva Invece giudicato estremamente più fragile, essendo possibile che, cessata la causa, cessasse l’effetto. WÉilkie, sostenitore di «un solo mondo», scriveva: «Credo che sia possibile per la Russia e l’America, forse le più potanti nazioni del mondo, lavorare assieme per il benessere economico e per la pace del mondo. Almeno, sapendo ohe non ci può essere pace, durevole, nè stabilità economica, senza che questi due paesi lavorino Efksìeme. non c’è cosa che io abbia desiderato di credere di più che alla possibilità dii questa collaborazione». Non v’è chi non veda in questo linguaggio, pubblicamente espresso in piena guerra, tutte le riserve * e già il germe della sfiducia sul futuro di «un solo mondo». L’alleanza con la Unione Sovietica era. insomma, quel tino di alleanza che il Lipo. mann ritrovava nella storia dei rapport? diplomatic; fra Stati Uniti e Russia, fin dalla guerra di ìnri:*ve esso si produca in sale teatrali grandi, mentre per le minori adduce II -©- Al Congresso dei Sind. Sovietici MOSCA — I giornali riportano la risoluzione votata dal Congresso dei sindacati sovietici II 24 aprile nonché I nuovi statuti dei sindacati approvati nella stessa giornata. La risoluzione racoomanda fra l’altro di estendere nel campo internazionale i rapporti con I sindacati stranieri di rafforzare l’unità internazionale dei lavoratori, di combattere all’avanguardia dei movimento operaio mondiale per una pace duratura e per la democrazia. La risoluzione approva l’atteggiamento del comitato centrale Inteso a rafforzare la Federazione Sindacale Mondiale ed a combattere gli scissionisti, appoggia la politica estera sovietica che è rappresentata da una «politica» di pace e di amicizia tra i popoli del mondo» e ringrazia il governo sovietico per l’appoggio dato alla proposta della Federazione Sindacale Mondiale in seno alì’ONU nell’interesse della classe lavoratrice. Un caso tipico come le direzioni cominformlste di alcuni partiti comunisti trattano ooioro che non sono d’accordo con la Risoluzione dell'Ufficio d’Xnfor-zioni e con le calunnie dì questa nei confronti del popoli e della direzione della Jugoslavia, è dato dal minatore Milan Ralich, presidente della filiale della ex Associazione degli amici della Jugoslavia di Tito» a Mort vicino a Praga Milan Rallch è stato nel luglio deU’anno scorso in Jugoslavia In qualità di dirigente della brigata di minatori. Dopo il suo ritorno nella Cecoslovacchia, egli ha pubblicamente rivelato a più riprese la verità sulla Jugoslavia, controbattendo cosi le calunnie della risoluzione dell’U.I. In occasione dell.As-s-embiea della «Associazione degli amici della Jugoslavia» che si è tenuta nel ’48 Ralich ha protestato contro le calunnie diffuse contro il PC J. e la RJ.p.J. dal membro del C.C. del P.C. della Cecoslovacchia Si rostri. Quest’ultimo tolse allora la parola al Ralich. Per tale motivo venne poi espulso dal Partito. I cominformistl cecoslovacchi non si sono però limitati a oiò. Ralich venne licenziato dal lavoro. Ammalato di petto richiese l’Intervento del medico che prima l’aveva curato. Questo però rispose che dò gli era stato vietato. In merito a dò 11 Ralich sporse reclamo ai comitato distrettuale del P.C. a Praga. Copia della lettera è stata ricevuta aneti« dal compagno Ivan Seks, o-peraio nella fabbrica di motori a Rahcvica, al quale era stata inviata da un conoscente ceco-slovacco che è membro del comitato di Partito df Praga. Sek-slofha conosciuto al tempo della sua permanenza a Praga in occasione delia fiera. Nella lettera in parola Ralich descrive l’istruttoria operata dal Partito ed i relativi risultati. Sulla base dì ta-'le istruttoria e del verbale falsificato, venne presa la decisione di «cancellarlo» Partito. Diversa-mente non poteva neppure scadere perchè — sottolinea II Ralich nella sua lettera — già antecedentemente era pronta la proposta di' espulsione e precisa-mente tn base a un ordine «dall’alto». Quantunque i membri che hanno partecipato alla riunione non abbiano compreso neppur approssimativamente di che si tratti, ugualmente venne presa la decisione di' espellerlo dal Partito, con la possibilità di rientrarvi p«Tò. Ciò contro il desiderio di coloro che esigevano l’espui-sion© senza possibilità di rientro, il che dine ohe I membri hanno subodorato trattasi di faccenda sospetta. In riferimento alla sua posizione nei confronti della Risoluzione del’U.I., il Ralich dichiarava nella sua lettera, fra l’altro: «L’ho letta (si riferisce alla Risoluzione dell’U.I.) è studiata quando è stata pubblicata dal «Rude pravo». Tanto per me quanto per I miei compagni cui stava a cuore il movimento comunista mondiale, il fatto costituì una grande e dolorosa sorpresa. Molte cose in essa contenute mi apparivano poco credibili perchè nel 1947 ero stato In Jugoslavia dove (ho visto come si costruisce il socialismo. Ralich rileva inoltre nella sua lettera la propria fede nel P.C.C. lo spirito di disciplina e la contentezza di essere diventato dirigente della brigata di minatori che appena a un mese dì distanza su eressi'vernante alla Rigolu- zione dell’U.I. si è recato in Jugoslavia. La sua gioiosa sorpresa non ebbe limiti quando constatò il reale stato di cose nella Jugoslavia. Così egli si esprime nella lettera: «La classe operai, alleata ai contadini più poveri e diretta dal P.C.J. ha II ruolo direttivo nella vita pubblica Jugoslava. M grande slancio lavorativo della class© operaia, dei minatori e di tutto il popolo lavoratore è degno di ammirazione. Un’atteggiamento sincero ed amichevole verso l’Unione Sovietica e tutti i paesi a democrazia popolare s’incontra ovunque, tanto presso tutti j funzionari del P.C.J. quanto presso il popolo. La solidarietà con il movimento internazionale del popolo lavoratore è completa La stampa jugoslava scrive diffusamente e soddisfacentemente dei successi della costruzione dal socialismo nell’Unione SovYeti'oa, nella Cecoslovacchia e negli altri paesi a democrazia popolare. La verità viene difesa, con tutto II diritto certamente, diali© accuse Ingiusta, da qualsiasi parte provengano queste». Dopo aver visto la realtà socialista della R.F.P.J. Ralich demolisce I« calunnie che vengono fatte circolare sulla Jugoslavia. A coloro che si nascondono dietro la schiena di autorità, egli dedica queste parole: «Se tenessimo le infallibili autorità più in considerazione della verità, al nostro Partito toccherebbe la sorte della Chiesa cattolica che bruciava gli Ebrei, oppure il triste destino del vecchio partito social-democratico che ha tradito gli interessi della classe operaia preferendo 1© cariche ministeriali ed altre per i funzionari che avevano cessato di essere quel che una volta e-rano stati». Sforzandosi di far si che la verità sulla nuova Jugoslavia penetri fra le larghe masse del P. C.C. Ralich chiede nella sua lettera r-he la verità venga resa di pubbtica ragione — che. si abolisca la censura sulla stampa jugoslava, che si autorizzi gli operai cecoslovacchi a recarsi in Jugoslavia, con una parola che si faccia tutto quel che i veri comunisti non devono temere, che cioè si conosca veramente la reale situazione in Jugoslavia. Come vero comunista il Ralich condanna al termine della sua lettera, apertamente, onestamente e rettamente, un pugno. di relitti jugoslavi eh© in Cecoslovacchia hanno trovato asilo e da il seguente consiglio: «Esaminate attentamente anche quei cosiddetti jugoslavi che qui pubblicano un giornale, che della Jugoslavia scrivono come già ha scritto la stampa belogard'sta suT.’Unione Sovietica (pubblicata anche que-st’ultima a Praga). L’esemplo di Milan Ralich' è molto caratteristico. Quest’esempio dice che i membri di Partito nelle cui direzioni siedono aranti dell’U.I., cominciano apertamente esprimersi contro la Risoluzione dellTT.I., comprendendo la sua essenza liquida trice e la caduta morale dei suoi compilatori e propugnatori. (dalla «Borba») » ' ■ p----- Contro gli interessi del popolo germanico Aoornvato io Statuto della Germania occidentale BERLINO, JS — Ij cosiddetto Consigliò parlamentare di Bonn approvato lo Statuto con il qual© viene creato lo Stato sena- rato della Germania occidentale. Per l’approvazione del'o Statuto hanno votato 53 delegati, mentre 6 membri dei Partito s oeialis ta-cràstiain© delia Baviera, diu© membri del Partito comuniste, due membri dei Partito del centro e due deputati dei Partito germanico hanno votato contro. Nei dibattito che ha preceduto l’approvazione dello Statuto ha preso la parola ii presidente del Partito comunista delia Germania Reimamn il quale ha detto tra l’altro: «I comunisti si oppongono all’approvazione dello Statuto poiché esso è contrario agli interessi dei popolo germanico». ReSmann sii è dichiarato pure contrario alila costituzione del cosiddetto Comitato provvisorio che dovrebbe rappresentare ä Governo della Gemmante occidentale. Egli ha rilevato che gli interessi della. Germanica esìgono la costituzióne di un governo democratico per tutta la Germania. Alla fine del suo discorso Reimana ha proposto la collaborazione del Consiglio parlamentare di Bonn con il Consiglio nazionale nella Gemmante orientale ai fini della emanazione di una dichiarazione comune sulla Germania. I fautori del frazionamento della Germania hanno respinto questa proposta del presidente dei Partito comuniste della Germania, Discorsi di Henry Wallace in difesa della pace NUOVA YORK, 'te — I discorsi pronunciati da Henry Wallace in difesa della pace, hanno avuto grand© successo nonostante gli aperti tentativi del Ministero a-marìcano degli affari esteri di impedirli. Decine di migliaia di persone hanno partecipato ai comizi tenuti da Wallace a Chicago, Boston, Cleveland, Filadelfia, Nuova York, Detroit, Minneapolis e Baltimora, R comizio di Baltimora è stato ij più grande che si sia tenuto in questa città dall’ooeettazione della legge antidemocratica dä Ober che è stata condannata da Wallace i|l quale l’ha definita isterismo provocato per esaltare il patto atlantico e prova dell’aumento delle tendenze fasciste negli Stati Uniti d’America. Sciopero generale a Chioggia VENEZIA, « — Giorni or sono è stato proclamato a Chioggia lo sciopero generale in seguito all’arresto del dirìgente della Camera del lavoro Ecìdio Perrìni e di altri quattro funzionari sin. da cali Gli arrestati sono Imputati di avere attivamente partecipato alla manifestazione di protesta in occasione deU’attentato all’on. Togliatti del 15 luglio scorso. In occasione dello sciopero dei chimici si sono verificati alcuni incidenti negli* stabilimenti «Videi» di Marghera e «Marchi Marano», nel nrAssi d( Mira._________ Solo ohi ha vìssuto la vite del prigioniero in Germania può for. mar&ì un’opinione reale delle sofferenze patfte: gli altri no. L© bastonate erano spesso all’ordine del giorno; © sono certo eh© se la guerra si fosse protratta ancora per poco tempo, molti di noi non sarebbero fra i sopravissuti. Mi trovavo coattato a lavorare in Turfngia (Rotola), nome tristemente famoso per la memoria di ehi ha lavorato perchè la media dei morti giornalieri Raggirava suf sette-otto. E morivano di freddo, fame « percosse; zeppi di pidocchi ih quanto al mattino era persino proibito lavarsi il viso, poiché l’operazione causava ritardo el lavoro! — Si dormiva sulla terra nuda, senza copene: trattati peggfo delle bestie. Alle 4 del mattino era già ora di sveglia, e chi non sì alzava sollecitamente incontrava subito le percosse, Inferi© con nodosi legni. Per giungere al posto di lavoro, dislocato in cima ad una montagna, bisognava camminare per due ore al buio, scivolando o incespicando per la strada impervia. Si ritornava a sera, affamati, stanchi © col... miraggio, poco confortevole di una zuppa di ra. pe e 200 gr di pane nero. Anche la Domenica ero giornata di lavoro, non e’era tregua. Una notte, in una delle solite spedizioni nei campì vicini per ricercar© patate, fummo scoperti dagli agenti della Gestapo. Colle rivòltene Intimidatorie puntate all© nostre spalle, venimmo condotti ai comando tedesco, dove fummo gratificati, con 30 bastonate sul dorso, applicate con un tubo gommato ripieno di fili di ferro. Pòrto ancora II ricordo atroce del sangue schizzato sul muro. Per 3 volte fui avviato al campo disciplinare, perchè anziché sottostare al lavoro per la grande Germania (come dicevano loro), andavo per le campagne In cerca di tuberacci. La vita nei campi di disciplina era insostenibile: lavoro forzato, consistente nel trasporto di tronchi, lunghissimi e pesantissimi. Quando qualcuno cadeva, allo stremo delle forze, lo «chef», armato di carabina, piombava addosso ad malcapitato sfogando la sua incoscienza, nel colpirlo col calcio della carabiina e apostrofandolo: «O ti alzi, oppure ti finisco, Bandit, traditore.» Era proprio fa quelle contingenze inumane che le nostra anima anelava di evadere da quel-l’inferoo attraverso la immagine della libertà e delle nostalgie di casa. E quante volte abbiamo invocato la morte come unica liberatrice df una vita impossibile; quando dovevamo lavorare senza rallentamenti di ritmo, sotto la pioggia, scalzi, affammati, con 1« mani cosparse dii sangue! Tanti che avevano perduto lo ultimo lievito spirituale della speranza, sono morti cosi, lente-mente, abbandonati alle forze negative della vita, con nella mente il senso lancinante di una guerra protratta all’infinito. Ricordo che 3 campo di concentramento disciplinare era diretto da elementi della SS e belgi volontari. Quest! ultimi disponevamo di grossi cani, ammaestrati perchè sì slanciassero contro di noi; e ridevano come bruti, divenuti folli-La notte ci chiudevano in un buggaittol© capace per tre, quattro persone; a volte eravamo invece In 7 od 8 e dovevamo tra- scorrere tutta la notte, impediti nei movimenti. E’ così successo che qualcuno, costretto da pressanti ed intimi bisogni, abbia con. eluso per farli addosso a qualche altro. Poi venne finalmente la fine della guerra. Allora piansi cocenti lacrime che potevano finalmente solle, varmf l’anima In pena. Anche se adesso tutto è finito, una cosa non potrà mai addormentarsi nel nostro animo: il ri, cordo i'mplacabilt della nostra Terra, la continuata schiavitù a coloro che tradiscono !1 senso del. l’equità, della giustizia e delMl democrazìa, addentellate ai pròpri egoismi Imperiai!stici. GINO defrauda gli albanesi (continuazione dalla 3.a pag.) Nuova Cina comunica TAYUAN — L’agenzia di notizie «Nuova Cina» riferisce ohe nel corso del prossimo processo contro i criminali di guerra del Kuomintang sarà proiettato un film girato da operatori delTe-sercito di liberazione nazionale sui crimini e sulle distruzioni commessi dai soldati' del Kuomintang a Tayuan. Il film presenta l’assacslnlo di migliaia di uomini avvenuto alla viglglia della liberazione della città. Prima di abbandonare Tayuan, le truppe del Kuomintang hanno distrutto il 70 per cento delle case dei suoi sobborghi. L’agenzia di notizie «Nuova Cina» riferisce eh© i villaggi liberati a sud del flume Yang Ts-e sono ritornati alla normalità. Subito dopo la liberazione di Tsing-kiang sono stati riattivati la centrale elettrica, la fornitura dell’acqua ed i vari servizi comunali'. Le scuole sono 6tate riaperte, Sono stati ristabiliti di traffico postai© e le comunicazioni ferroviarie con Nanchino e con le altre regioni' liberate. Subito dopo la liberazione, le fabbriche della città industriale di Vusiihu. a 75 miglia ad occidente di Sci'angai, hanno ripreso la toro attività. MATERIE PLASTICHE Senza dubbio le materie plastiche sono fra le sostanze che vantano ii maggior numero dii applicazioni. E le novità non accennano a finire. Già da qualche anno si usano materie plastiche per « l’imbalilaggio » di oggetti da grandi dimensioni con un processo ..uanto mai semplice, che è servito p. es. agli S.U. per proteggere le batterie delle navi alla fine delia guerra: basta polverizzare sull’oggetto che sii vuole «conservare» una soluaiore di materie pia stäche che evaporando sa trasformano in un involucro i-nattacabsle. Ma ora si è fatto di piu’: n-che gli oggetti di piccole dimensioni possono ventre «conservati» applicando il medesimo principio, e se si vuole preservare un oggetto metallico oltreché dagli urti anche dall’ossidazione si unisce dell’olio alla soluzione di materia plastica j che può essere per es. cellulosa Avvenuta l’evaporazione a. remo quindi il nostro oggetl, ricoperto di una pellicola di c lui osa resistente anche ai più violenti urti e che preserva il metallo oome se fosse in un ua-gno d’olio. A quando l’applicazione generi alimentari.? ' lag© ma di tutto 0 Montenegro. Aei contadini dedite vicinanze del Dopo 1 miglioramenti del lago d! Scutari la struttura della produzione agriloola earà cambiata nel principi. Ecco ora con calcolo approssimato quanto si potrà produrre nelle parti migliorate del lago di Scutari. Il valore del racconto complessivo di cotone ammonterebbe ad oltre 132 milioni di dinari. Se si aggiunge ancora ii valore del riso, frutta e girasole, I quali verrebbero coltivati tn questa zona, Il valore complessivo annuale della produzione nòti© 20n© migliorate dal lago di Scutari sarebbe vicina a 400 milioni dii dinari. La semina delle singole colture in queste regioni influirebbe sulla diminuzione dei costi di produži cine di queste piantagioni in tutta la regione. L’odierno costo medio di I kg di cotone nella RFPJ diminuirà con la produzione delle più pregiate qualità di cotone nelle zone migl’orate, di un terzo; 11 riso di metà, e così H prezzo di Altri prodotti. Si costruiranno canali di irrigazione i quali daranno al terreno II grado necessario di umidità così da ottenere j migliori risultati. Si svilupperà e si farà progredire anche l’alle-vamento del bestiame. La forza economica di questa regione e le mèta del Montenegro aumenteranno sensibilmente. La regolazione del lago di Scutari permette anche la costruzione di nuovi vill aggi, retimi nazione delila malaria ed altri miglioramenti come la costruzione di fabbriche per la lavorazione del prodotti animali ed agricoli. Là, non lontano, oltre il confine albanese,, la popolazione pure paria dèi lago di Scutari ma però non una parola da parte di Radio Tirana. Di questo non si può parlare apertamente in Albania. Molti fuggiaschi, tra 5 quali componenti del PC albanese, 1 quali non furoniQ d’accordo con la dannosa politica dèi governanti gibane®!, parlano di questo. I poveri contadini albanesi, i quali molto Sj attendevano dal prosciugamento del lago, non accondiscendono con ; procedimenti avventuristici di Enver Hoxha ed altri governanti albanesi. Essi non possono comprendere, dicono i fuggiaschi, perchè ti Governo albanese abbia respinto le proposte della Jugoslavia per il prosciugamento unito del lago di Scutari, quando questo avrebbe significato benessere per il popolo albanese e miglioramento della situazione economica dela RP di Albania. L’80 per cento della popolazione lacustre è ammalata di malaria, la quale diminuisce II laverò produttivo del 40 per cento. Ogni'anno muoiano di malaria 560 abitanti. * Sotto la guida del loro Partito t lavoratori jugoslavi iniziano a creare ancora una delle grandi opere della costruzione socialista della propria patria, il miglioramento dei lago di Scutari. (7 anjug) (Trad, dii Camillo Pope) Unione Sovietica e Stati Uniti (continuazione dalla 3.a pag.) oa dell’«open door», cioè delTiim-perialfìmo economico americano. Ai centro di questo sistema la comunità atlantica, massiccio raggruppamento di Interessi imperta-listici mondiali, Inghilterra Francia, Belgio, Olanda, regolato e diretto dal capitale americano, unico disponibile sulla piazza. Gli sviluppi successi della situazione. hanno chiaramente dimostrato che quel che scriveva allora il Lippmann non era soltanto l’opinione personale di un giornalista, sia pure autorevole. Imondo del lavoro), commenta la ai ma aveva un fondamento obiettivo proprio nella politica dell’alleanza di guerra, con la quale si preparava la manovra dì accerchiamento della Russia, e la futura deprecata «pax americana». Furono proprio questi sintomi di un’alleanza artificiale, pubblicamente confessati da uomini politici responsabili, che aprirono fin d’allora la speranza dei cìrcoli reazionari tedeschi in Germania e all’estero per una pace separata con là «comufità atlantica» e portarono l’URSS a reagire immediatamente con ia formula della «pace una e Indivisìbile». ________Tinun vprrmpTTT politica dei Vaticano «fedele al--eatò» — scrive il settimanale degli imperialisti americani». Il settimanale così continua: «Non atta del clero cattolico nel servire i capitalisti nel campo della guerra ideologica o dello spionaggio e nel mobilitare tutte le forze reazionarie contro il movimento progressiste dei popoli». L’editoriale cosi termina: «Dopo la disfatta del fascismo tedesco e di quello italiano, sono soltanto gli attacchi della polizia a* mericana contro l’URSS, le democrazie popolari o il movimento operaio ad essere sostenuti e ben edotti da! FaDa».__________ Rassegna sindacale (continazione dalla 1 pag.) ne uno solo: i Sindacati Unici, Il resto è trappola,. quinte colonna dell’imperialismo. Non è indicando il mal© iri questi termini, ponendosi obiettivamente sulla linea della Camera dal Lavoro e dei partiti della Giunta d’Intesa che si risana la situazione sindacale; d vuole altro. Anche in questo ultimo sciopero non si è stati capaci dì diffei-renziazione e si è voluto insìstete nel ripetere l’esperienza dello sciopero dei metallurgici, senza vedere che la C.d.L. tende in maniera aperta ormai a far perder© definitivamente al propri aderenti 11 buzzo di scioperare. Infatti, i-n questa ultima circostanza essa ha fatto come fanno certe mamme che mettono pepe sul police dei bambini per farli desistere da succhiarsi il dito. I lavoratori devono conoscerle queste cose. Questo è 11 dover« della dirigenza dei Sindacati U*f nicf, questo è II dovere di tutti I conseguenti sindacalisti. B. P. Gli „Yankees“ a Parigi '(continazione dalla 1 pag.) franco è stato tanto deprezzato che a Parigi è possibile comperare per un dollaro cambiato (a franchi molte più merci che a New York. Gli uomini d’affari con la testa «uKle apatie possono fare uno splendido uso dii questo mezzo. Il capo del Dipartimento turistico dell’ammlinistrazione del piano Marshall ha dichiarato che da 250 mila a s°0 mila turisti americani si peccheranno nell’Europa occidentale nel corso del corrente anno. La stagione turistica non è ancora cominciata ma Parigi già pullula di ospiti degli Stati Uniti, I quali si sentono costi come i pesci nelTacqua. Coloro che dispongono del dollari hanno per se f migliori alberghi ed t teatri con il repertorio scelto apposita per loro. Nelle edìcole del giornali si possono compe» rare in giornata le riviste ed i quotidiani giunti per via aerea in cambio di dollari, le case cinematografiche danno la palma alle «stara» americane. Cinquan-tacimque pellicole francesi già pronte, in cui sono protagonista o comparse 112 attrici cinematografiche francesi rimangono in magazzino ed attendono che Tarzan, Dorothy Lamour ed altre favorite di Hollywood facciano loro un po’ di posto e permettano loro di giungere sullo schermo. «Il signor Brown cittadino americano» sta cercando a Parigi un appartamento con tutti i conforti per un lungo periodo, conclude Zhukov. Nella sua illimitata protervia egli presume che sarà capace di comperare l’intera città e Muterò paese, così come ha potuto comperare un,a cricca dj politicanti. Ma ci seno nel mondo delle cose che non sì vendono nè si comperano. Una di queste èia coscienza e l’onore dell’uomo comune, è fl suo orgoglio nazionale, la sua incaglia bile volontà di lottare per la libertà. Gli' operai metallurgici di Parigi ed l pescatori della Bretagna, i vignaioli delia Borgogna ed i portuali di Marsiglia non si sono inclinati di fronte aii fascisti tedeschi. Non sì chineranno nemmeno dinanzi agli «yankees». Il Vaticano ed i dollari PRAGA — In un editoriale dal titolo «La tiara ed 1 dollari», il settimanale «Svet Prače» (Il