ANNO I AGOSTO 1914 NUMERO I L 'ERIOI7IQP (MENSILE w WJ Ufficio m Reazione ISTITUTOGRISONl SOMMARIO: — Risorgendo — II Conte Francesco G risoni (con ritratto) — Stalo personale del Pio Istituto (con ritratto del Preside) — Cronaca dell'Istituto — In memoria (con ritratto) — Varietà — Passatempi « premio — Pro ,,Nuova Aurora" — Po<:ta dall'Aurora. 1 RISORGENDO.. A mici lèttovi, ìicordate l'aurora, il minuscolo per iodico che sorto fra noi, piccoli giornalisti in erba del Pio Istituto Grisoni, fu da voi accolto sì favorivo lmente ? A dir il vero, l'idea di tale periodi-chetto non c'era frullata pel capo cosi di pnnto in bianco, come potreste immaginarlo, ma c'era stata suggerita da una compagnia di collegiali, che in altro tempo ed in fb altro luogo avevan fatto alcunché di simile per variare la monotonia delle vacanze estive. E poiché «e-xempla trahunt», noi, che ci sentivamo indosso un po' di spirito giornalistico, si penso tosto alla compila zione prima della nostra cronaca e poi di un periodichetto, secondo l'esempio propostoci... in varie copie manoscritte. Gli abbonati e-rnno naturalmente ristretti alla «erchia... dei soli Superiori; ma perché «fama volat», nevvero?! ecco parecchie altre persone di questa e di altre città chiederci copia di un periodico si... prezioso, cioè veramente si costoso e raro. Fu allora che si venne nella determinazione di pubblicarlo in veste poligrafica un po' riveduto migliorato e un tale progresso ci moltiplicò gli abbonati e ci fruttò una vera pioggia di incoraggiamenti che ci animarono a proseguire nella via intrapresa. Per ben tre anni l'«Aurora» continuò a diffondere la modesta sua luce con le sue pubblicazioni bimensili; poi mori. Andò incontro rassegnata alla morte sapendo essere questa la dura sorte di tutti i suoi confratelli poligrafati e stampati. Perché morì? La ragione é semplice. Chi stendeva la copia modello per la poligrafia era uno studente, aggravato ogni di' più dalle materie scolastiche:un giorno queste l'obbligarono di consigliare ai Compagni redattori uno sciopero generale che durò sino...ad oggi. -Non era cosi facile alla Direziope venir incontro alle condizioni degli scioperanti, prima delle quali era la compera di una macchinetta tipografica coi caratteri e gli ac- cessori per stampare i! periodico. Quantunque una piccola tipografia privata sia sempre stata"in votis,, dei nostri Superiori,cosi pei' esercizio di quelli allievi che vogliono dedicarsi all'arte meravigliosa di Guftemberg, come per istruzione e diversivo degli altri, pure il de siderio era ostacolato da varie ragioni d'indole specialmente economica: quand'ecco presentarsi una favorevolissima occasione, che indusse l'amministrazione all'acquisto di una macchina tipografica pedalina coi suoi accessori ealcime cassette di caratteri. Deo gratias! Lo sciopero non ha più nessuna ragione di esistere. L'2lurara, che era t. amontata per »mor della stampa, stampata risorge, e, battendo alla porta dei suoi lettor1, porge loro il saluto augurale. 11 suo scopo, il suo programma? Quello di una volta. Colla pretesa che possono avere Redattori imberbi anzi fanciulli cercheremo di formare un nuovo legame fra gli allievi e le loro famiglie, fra gli allievi e le persone benevole versp l'Istituto. Mentre ci studieremo dà illustrare il Grisoni e l'Opera sua eminentemente benefica faremo la cronaca delle nostre bagatelle & cosuccie e pubblicheremo articoli-di varietà con largo contingente Conte FRANCESCO Fondatore del Pio GRISONI Istituto - . H v : ■ ' 41 » '•-> | ■■ t ■ ii?....... .... . : : * ' it ?.. i ■ - - ■.-.■■ dell'ameno e del lepido. — Che ve ne pare? 11 disrgto certamente vi piscerà; ma per....l'e?ecuzioT e noi chiediamo sin d'ora il votra benigno compatimento. — ssm Ili CONTR FRANCESCO GRIDONI Ben lungi dal voler atendere una vera ed ampia biografia, quale si converrebbe a tanto Benefattore della patria, per la e-siguità del periodico e più ancora per la scarsezza di docnmentinoi ci limiteremo unicamente a dare in varie riprese le notizie più importanti riferentesi al Nostro Fondatore la cui opera altamente umanitaria abbiam caro far conoscere a quanti ammirano i cuori generosi. * * * Da una attestazione dei Giudici, Sindaci e Vicedomini di questa città di Ca-podistria, compilata nel 1793 su documenti preesistenti risulta che la famiglia ©risoni nera antica Patrizia Venata, che rimase in Consiglio di quella Repubblica al serrarsi di esso nel 1297, ed ebbe distinte Cariche ed Onori in quellaRepubblica finché Francesco Grisoni li 10 Agosto 1378 fn escluso dal Consiglio in perpetuo con tutta la sna Discendenza per aver commessa la frode di tenere una balla d'oro fra le dita accostandosi all'Urna per essere più spesso elettore delle cariche dei suoi Concittadini. Non valsero a salvarlo i merili di Andrea suo padre, il quale si portò •e'regiamente nel 1310 in occasione della Congiura di Bajamonte Tiepolo. Si ritiro •quindi esule in Capodistria, e la sua fami glia fu subito aggregata al Consiglio dul- ia Citta nostra, e di padre in figlio si mantenne sempra nell'esercizio della cariche primarie e più distinte, solite dispensarsi da questo Consiglio. Alc-Ji.i Soggetti di questa famiglia comandarono in questa Piovincia ìe Milizie nel Principe i i tempo di guerra senza volere stipendio, nò gratificazione di sorte alcuna; quindi meritamente l'Ecc.mo Senato li fi Aprile 1754 con suo onorevole Diploma dichiarò:« Disi i nt a per la nascita e benemerita per i servizi resi, nonoliè per le chiare e replicate prove di divozione e di fede contribuite in ogni tempo alla Signoria ncstrat la famiglia Grisoni delli fratelli Fanto, Antonio e Francesco Nobili di Capodistria ecc.... concede ad e si e discendenti loro in perpetuo il titolo di Conte...« Da questa illustre famiglia dunque discende il nostro Benefattore Francesco Andrea Flio Grisoni, che nacque il 13 settembre 1772 dal Conte Santo Grisoni e dalla Baronessa Gioseffa Brigido di Trieste. Era il quartogenito dopo le so" r^lle Marianna, Polissena e Caterina, che in~>ri poco prima della nascita di Francesco Fu battezzato de Hcentia Parochi da Don Ottaviano Manzioli canonico scolastico il 20 successivo e al sacro fonte funsero da padrini il nob. signor Giov-Barbabianca e la nob. signora Teresa, moglie del nob. march. Anteo Gravisi, col-l'assistenza del nob. signor march. Flio Gravisi. Trascorre i primi due lustri in seno alla famiglia e n^Il'undecimo anno poco dopo la morte del padre avvenuta '1 4 aprile 1783, fu mandato nel nobi'e Collegio Tolomei di Siena, dove passò in educizion? un novennio. Uscitone rei 1702 fece ritorno in famiglia e quivi si trovò possessore assoluto del 'ingenta faao'tà patern i, che inventariata e stimata giudizialmente dopa la Hi fui morie ascese a fino milioni di coro-11« di Convenzione. Essa comprendeva vaste teinte nei dintorni di Capodistria, la p<> sessione in contrada S. Onofrio nel distretto di Pirano, quella del ciroynlario di Treviso, parte delle saline di Pirano e il no Vi le le udj di S. Giovanni di Dai-la vicino a Cittanova, che lafainigliaGriso-ni aveva erelitato liei 17S J dai Conti Sa bini. Dell.- due sorelle di Francesco, Marianna andò sposa il 16 settembre 17H7 al nob. signor Annibale de Conti d Trieste, mentre Polissena visse sempre in famiglia fino alla sua morte avvenuta il 3 maggio 184(5. Nell'ottobre del 1 Ti*H, come risulta dall'attestazione citata da principio, il Ponte si assentò per qualche tempo dal. la patria per portarsi in paese estero. Dove si sia recato, non m'è concesso di determinare per quante ricerche abbia fatte. Tornito a Capodistria, fu eletto alle enr che pi im trie che il n -stro Mog-qi,,r Cunsiijlio soleva allora dispensare ai soli suoi niHi"b"i nobili. Nel 171M fu Provvedi (ore alla Sanità; quattro anni più tird'i fu nominato contemporaneamente tìiudtC", Provveditore alla Sanità e Sindaco LcpuInlo e fin dniente nel 18i'0 s'ebbe di nuovo la eari.-a di Soidiuv Deputino. Ai 20 aprile del I8U5 cele'iriva nella città di Treviso il suo matrimonio con la nobile sig.a Contessa Maria Anna C a terina, figlia del nob. Conte Antonio P -la di Treviso, nata il IH luglio del 1780. Testimoni all'att nuziale furono il nob. barone Venceslao Brigido del fu Girolamo, zio del Conte, ed il nobile signor Urbano Rizzi del fu Francesco. Fruito di questo connubio furono due soli figli: Gioseifa, nata il 27 marzo del 1808, e Santo Raimondo Pompeo, che nacque a Venezia il 20 marzo dell' anno —— seguente e fu battezzato nella chiesa del SS.ino Salvatore di quella citta. ( Con t i ni'a) DUX STATO PERSONALE citi IMO ISTITUTO 0! USO NI Auro 11)14 PRESIDE S.E.Rev.ina M Vescovo Andrea Karl in Consiylieri d'Amministrazione Mnns. Francese« Fonda Amili 1 ai r. 1). Giov. Loinv, I)irett«re del Pi« Istituto Amministratore Sig. CailoPercolt SEZIONE MASCHILE Direttore—I'. Giovanni l.mia Maestro — I». Alessandro Attici-Prefetto — Sig.Pernarilino GaVuzzi Sirto-aiìuerieri' — Sig (YlestinX» Oia- CMlllIIX/i l'uri ina in — Sig.a Maria Giac«iuuzzi Unsi »Ido — Sig. Doiiieiiico Gonzo Allievi (secon lo l'ordine tli anzianità nell'Istituto). Cari« Kiccobon, Egidio Fonda, Pietro Aliiierig«gna, Fia»ce>co Vittori,Giaco» o Itiìilm, Francesco Stirian, Luigi Ciiacli.it), Giovanni Dobrigna, Mario Pao-latto. Giovami! Meffé, Giovanni Sesta», Antonio Zecchini, Luigi Benedetti, Antonio Gerin, Valentino Giollo, Vittorio Delbello, Giorgio Parenzan, Umberto Gioii«, Edoardo Uplaznik, Nazario Viola, Silvio Veronese, Liberato Sestan, Nico lò M las, Luigi Polli. SEZIONE FEMMINILE Superiora-cco::bMa — Suor I.rcina Co ni ir M'U'sl)\i ili. v t — Suor. Marcella Diilincnecli Mac&U-a di ìav ro —Suor Germana Toni.laudi SofCfi/liaiil ; allic re — Suoi Edvige Vascotto Cuoca — Suor M irglierita Vanii» Ai ut mie cuci.iu — Si0r lui Adele Po- ruzzi Allieve Anna Top eli, Santa l>u'4 f'libraio a Crociera e Gasimi, dovi minuse li suonatori tarono accolti t'es.osamente da i|iiei bnoui villici I.o iil.lii;vi< iuvi co per bea due volte sostennero le loro parti di attrici. L'u'.timo tr.tteni-niento ili chiusa lo diedero domenica '-lì febbraio. Tutti i numeri dell'attraente progrinina: l'esilarantissima farsa „l)ue pirrucclie in guerra" .,'Jli zoccoli ' (scherzo comico) il moiioh go „1 conigli" lo scherzo „1 tre gobbi 'elio feco sbellicar dallii risa, coun pure i pezzi scelti di musica k canto, riscossero gli applausi del pubblico intervenuto alla bulli serata. Vin'u — Ai 7 i»e il ila io e 18 febbraio avemmo 11 pn-ziosa visita di Sua Ecc Moiis Vescovo Andrea Karlin, nostro amatissiino preside che venne qii da Trieste per importanti affari riguardanti il nostro Istituto. - Il 17 febbraio venne a trovare i sivi con-frat. lli di questi casa il Ifev.mo Padre Giovanni Ratt,.a Tonmasi Superiore generale degli Stiinatini. Parti la mattina del 18 l,a sera del giov dì '.) aprile, giunse nuovamente Sua Ecc. iMons. Vescovo, per presenziare, come tutti gli anni, la funzione nella cattedrale e la solenne processione della s. Croce dei venerdì santo Nella sua permanenza presso di noi l'eccelso ospite si degnò di visitare la nostra piccola «Scuola tipogralica», e ne fu ass i so listati». (i la - Domenica 8 marzo gli allievi si recarono in gita a Valdoltra per visitare la villi estiva restaurata e passare alcune ore di svago nell'amena campagna. Partenza-* 11 giorno 88 marzo Suor Edvige Vascotto con grande ■ incresciuionto delle consorelle ed ùllieve dovette recarsi a Pola per subire una dolorose operazione. Auguri vivissimi di celerò e perfetta guarigione. Eìircis '. Spirita tli e Prima Comunione.— I santi Esercizi elbero lufgo quest'i,imo dal 10 al 11) aprile. Li predicò il P. Giacinto Largher, direttore dogli Stinimatini a Parma, il quale, ce li spppe renderò più cari, attraent ed efficaci colla sua parola popolare, calda. affettuosa. Vada a lui un grazie di cuore '.Miche da queste colonne. Nel giorno di chiami (domenica in all.is) si accostarono alla I Comunione cinque allieve ed un allievi d»l imtro fs:itut o : Valeria 'foto, Ida Vattnvaz, An ia Steff>, Francesca Giu-seppini, Maria Riceo'ion e Luigi Polli. Altre visite — Il 2 maggio l'i, r. ispettore scolastico distrettuale signor Giuseppe Paren-tin fece la solita visita annuale de la scuola privata dd nostro Istituto. — Nei giorni 15 e 16 dello stessi mese a v.emmo la visita del Rev.ino Commissario vescovile il Oli s. Giovanni Kavaljch, che assistette all'istruzione religiosa si nella sezione maschile che femin i ti ilo. Livori di ristauro — I lavori di i istauro dui nostro edificio in ambedue le sezioni, i-niziati il febbraio son ora ultimati. Nell'ampio locai; di ricreazione degli allievi prima sì tetro e scarso di luce furono a-p»rte due nuove finestre, stabiliti i muri, cosicché ora la salii si presenta rident", Ivn a-ri'ggiata e illuminata. Anche il lavatoio fu arricchito d'aria e di luce con una nuova seconda finestra diri lupetto alla prima e s'ebbe nuova iulbiancatura insieme con l'annesso dormitorio. Questo fornito delle nuove magnifiche lettiere di ferro a retina doppia acquistate lo scorso dicembre, nulli lascia ora a desiderare quanto alla convenienza, alla comodità e all'igiene. Nella sezione femminile fu rinnovata parte del tetto, l'arco del corridoio presso la cappellina e l'imbiancamento del dormitorio e lavatoio delle allieve e annesse stanze delle suore. h a RIO RIA Presentiamo ai nostri lettori il ritratto di Giuseppe Paolato, aspirante missionario,uscito dal Pio Istituto «risoni nel 1933 coll'ideale d. consacrarsi a Dio nella Congregazione dei Padri Stimma'.ini di V'ero, i.i. Il 1(3 Dicembre dello scorso anno 1913 ci giungeva straziante la nuova della sua morte: fu il tifo a mieterlo sul Tore dell'età, mentre nella V classe di Ginnasio sognava vicino il be ito giorno della sua ve- stizione religiosa. Di lui cosi sorivj a i su » co.n-p ignr nel Periodico „ Il Bertoaiaio" : Era il nostro caro Giuseppe Allevo d -1 Pi i Istituto Grisoni, cresciuto fra le amorose cure dei nostri Padri residenti nella gentil Capodi-stria, sua patria. Il suo fare aperto, espansivo, l'indole sua semplice e gioviale, il carattere, le doti morali e sopr .tutto l i b intì che gli si leggeva negli occhi dolci, ingoimi gli conciliò la simpatia di noi tutti. L'amore allo studio e il b ll'ingegno aveano fatto sì che i Su- S. E. Rev. ma Wons. ANDREA KARL1N Preside del Pio Istituto Grisoni i . > I , - : j . i ržfiv" N " ■ ■ LA NL'i .VA AURnRA periori ponessero in lui speranze non infondato d'un futuro apostolo e zi-lante missionario. La predilezione per le cose sante, l'interesse e la gioi;i che dimostrava udendo i buoni successi dei nostri Padri, la brama ansiosa della vestizione e dei voti per strettamente legarsi al Per-toni e agli altri lratelli, la divozione speciale alla Madonna cui diede spirando l'ultimo sguardo, l'ultimo bacio, rivelava in lui un'anima candida ardente di amore e di zelo. Piccolo fiore che pn metteva gran frutto cresceva buono, forte nei suoi propositi, quando lo colse il turbine che lo divelse da! piccolo giardino della Congregazione trapiantandolo in cielo, lasciando a noi solo il profumo o-lezzante delle sue virtù e dei suoi pregi... Pace a te buon Giuseppe, piccolo fratello •lungamente provata nel crogiuolo doloroso della malattia. Tu qui non hai le lacrime del padre e dei parenti, non il bacio delle tue aure natie, del tuo mare che sussurri alla timba una parola di ricord«.! no! ma hai l'affetto di cent » tuoi fratelli in Cristo, che anelando sull'esempio tuo al c elo, orneranno di cri salitemi la tua fossa, piccolo morto, avrani o per te una lacrima, un ricordo, una preghiera. Giuseppe Parlato era nato il 21 ottobre 1897 ed entrato nel Pio Istituto il 4 novembre 1903. 77*" <-3ft t VARIETÀ 4 ---$ LA BAMBINA DEL BEONE Siamo in un villaggio della Baviera. Il padre, che era fabbro, aveva il vizio di bere. Non passava quasi giorno senza prendere il suo mezzo litro di assenzio. La sua figlia di soli 5 anni doveva ogni mattina, far buon tratto di strada per comperare e portare al padre la bibita favorita: e se la povera bambina tardava un poco, al suo ritorno P attendevano i più inumani trattamenti. Le privazioni e la mise- ria si fecero sentire con tutto il rigore nella famiglia di quel fabbro infelice. Teresa era questo il nome della fanciulletta, s[ ammalò e, prossima a morire, aveva accanto la mamma che le diceva: » C'ara Teresa, quando sarai in cielo con Dio, lo pregherai, nevvero, affinchè Egli chiami anche me lassù con te '? » n Sì, mamma, «Ioni inderò a Dio sì bella grazia, n Nonostante fosse maltrattata dal marito quella povera donna Pamava ancora, e perciò soggiunse: «Tu pregherai anche per il papà, nevvero, Teresa?« «Per il papà ? no, no, mamma; .....se viene in cielo il papà, io dovrò ancora andare in cerca di assenzio per lui, ed e-gli mi batterà ancora. Xo.no io non prego per il papà, perchè venga in cielo..,.-! DISTRAZIONE Un TpoUceman degli Stati Uniti d'America affronta un emigrato italiano s-analfabeti: "Lei deve ritornare donde è venuto... Non ha letto il decreto governativo che proibisce l'immigrazione agli analfabeti ?n "Io letto?!!! Come potevo,-se no:i so leggere ?! ! ! « "Oh asino che sono io!... •> PASSATEMPI A PREMIO LA FISICA IN CUCINA Prendfte un piattino da caffè, un bicchiere e due fiammiferi. Intugliato uu fiammifero in modo che introducendo !' altro nella spaccatura ne risulti un treppiede. Versate un po' d'acqua nel piattino e collocate il treppiede suddetto il i mezzo. Accise con un altro zolfino le capocchie dei fiammiferi, copritele subito col bicchiere — Avverrà un fenomeno di cui vi chiediamo la facile spiegazione. L'acqua cioò del piattino entrerà gorgogliando n 1 bicclfi.-io dando l'illusione di una vera ebollizione e il piatto resterà asciutto. — Torcliè? Eccovi un problema fisico da sciogliere. Cymindis 1/ ANGOLO DELL' LN1MM0F1L0 SCIARADA É nota musical il mio primiero. Duplice membro uuian il mio secondo, Di tutti i giorni il più vicin l'intero. ANAGRAMMA 123 4— l'arte del corpo umano 341 ■> — Ana^rainmata va per l'ocoàno MOXOVElìlìO e E NB Inviare le suluz'oni entro il 15 ago to. Fra i solutoii di almeno du« di questi quattro rompicapi sa.tà sorteggiato uu premio. PRO rNUOVA AURORA" Come i nostri lettori potranno osservare, la ..Nuova Aurora" esigerebbe miglior veste tipografica, specialmente nei titoli, l'i egri ecc. eco, Ma anche cosi com'è richiede sempie delle susine per carta, cltchès, et... reliqua. Per questo ci raccomandiamo caldamente alla nota generosità dei nostri amici e bene fattori. * * Venuti a cognizione della nascente Aurora, fecero già la loro oTerta- — I). Erminio Lona, già nostro Direttore, o:a Direttore degli Stimatini a Mil-ford Mass. (Stati Uniti) Coi'. — 5 — I). Carlo de Ferrari, Direttore degli Stimatini a Piacenza Cor. — ■) — Signor Carlo Lona, maestro dell J Scuole cittadine, Trieste Cor. — 2 — Signor Carlo Percolt, ainiu. del Pio Istituto Grisoni Cor. — (> — Sig.na Anna Riccobon Cor. — 2 A tutti questi l'espressione della nostra più viva riconoscenza, in particolare al signor Carlo Percolt, che tanto s'interessò per l'acquisto della nostra macchinetta tipografica. POSTA DKLI.^ACUUKÀ". D. C. de F., Piacenza — Tandem aliquan-do!! Eh, se sapesse cosa vuol dire farai d'un tratto redattori e tipografi... Scusi dunque il ritardo. Saluti affittuosida tutti. D. G. Ludescher, Trento— Grazie delle sue notizie; questa volta ci siamo forniti presso una ditta di Vienna. D. G. M. Udine, — Aspettiamo da Lei, cui la Musa sempre sorride, qualche Sorelli io poetico per le treccie della rNuo-va Aurorai.. A. Delcontc, Mmfaìcone — Vedi, caro Toni, di mantenere la promessa!! AVVERTENZA Chiedamo venia ai nostri lettori se il periodico lascia molto a desiderare quanto alla veste tipografica. E la prima prova di novelli li tipograti dilettanti.— Come é annunciato sul frontispizio ia „Nuova Aurora" uscirà ojui mase. Il numero delle pagine potrà variare da otto a quattro a seconda del tempo e dello circostanze ecc. Questo perchè il periodico abbia ad essere non t;ia di peso ma di diversivo e di svago. Scuola Tipografica Grisoni — Capodistria. I f