narodna in univerzitetna knjižnica v Ljubljani 168421 DESCR1ZI0NE. llElíl PATPJAIL fililí,I FATTA NEL SECOLO XVI 0AL CONTE GIBOLAUO DI POECIA • • V DESCKIZME ÜELLA PATRIA 1 III FATTA NEL SECOLO XYI DAL CONTE GI ROL AMO DI PORCIA PUBMJCATA DAL SEMINARIO ARCIVESCOVILE / PEL SOLENNE INGKESSO DI SUA ECC.ZA ILL.MA E KEV.MA Möns. PIETRO ZAMBURLINI AUA SEDE UDINESE U I) 1 N E TIPOGRAFIA DEL PATRONATO 1897. /i km t 168421 ir lUIllUE " I V4 i D'm/4 m A RUA ECCELLENZA MÖNS. PIETRO ZAMBURLINI DALLA CHIESA DI CONCORDIA ELEVATO ALLA SEDE ARCIVESCOVILE DI UDINE NEL DI DEL SUO SOLENNE INGRESSO 25 MARZO 1897 QUE STA DESCRIZIONE STATISTICA DELLA PATRIA DEL FRIULI NEL SECOLO XVI REDATTA DAL NOB. CO. G1ROLAMO DI PORCIA E FIN ORA INEDITA IN SEGNO DI FESTIVA ESULTANZA DT FILIALE AFFETTO DI RIVERENTE OSSEQUIO IL RETTORE I MODERA TORI E ] PROFESSO R! DEL SEMINARIO ÜDINESE DD. 00. NOZIONI PRELIMINARI ALLA « DESCRIZIONE DELL A PATRIA DEL FRI1TLI » dcl Co. Girolamo di Porcia il manoscritto. — Due copio manoscritte di quest" opera si trovano nella biblioteca ex Cernazai che ora appartiene al Seminario di Udine. La prima copia fu traita nel 1742; e il manoscritto, oltre a questa Descrizione, contiene un' informazione dei feudi nel Friuli, dei loro diritti, ecc. di Daniele Fabrizio avvocato fiscale in Udine; opera importante pel giure di que' tempi, ed ora per la storia e per ben intendere le complicatissime giurisdizioni d'allora. Ma qui taie informazione sut feudi non è stata trascritta per intero, bensi per una metà circa soltanto. Credo perô che sia edita per intiero. L'altra copia è alquanto piû recente. Anche questo manoscritto contiene insieme colla Descrizione, altro scritto giâ edito : Oppugnatio germánico, Civitatis Forijulii anni M DIX, s cripta a Francisco Cremense civitatensi. Q.uesta seconda copia, oltre che esser scritta in carattere piíi bello, ha il pregio di avère premesso alla Descrizione un prezioso Prolegomenon del valente storiografo friulano Gian Giu-seppe Liruti, che ci dà in esso e la critica délia. Descrizione e contezza breve delP autore. Fino ad ora V operetta che pubblichiamo fu inédita; del resto era ben nota ai lotterati íriulani ; e moite copie manoscritte sono sparse qua e là nelle biblioteche : e da una nota apposta nel 184S alia prima pagina délia seconda vin copia, forse dal suo antico proprietario Dott, Pietro Cerna-zai nomo eruditissimo, veniamo a conoscere che ambedue queste Opere (la Descrizione e 1' Oppugnatio....) e.sistono in copia del secolo XVIII anche in un Códice rniscellaneo posseduto già dal padre Giambernardo Maria de Jiubeis, ed oggi dalla Marciana (Códice num. cliii, classe xiv). Del resto le due copie per riguardo a questa Descrizione sono quasi perfettamente conformi ; ed è evidente che non furono tratte 1'una dall'altra. Collazionate diligentemente offrono qualche variante di poco conto. VAutore. — Dell' autore di questa Descrizione della Patria del Friuli, che fu il Conte Girolamo di Porcia, il I.iruti dá un cenno nel Prolegomenon, ma ne parla assai piíi a lungo nel vol. IV delle Notizie de' lelterati friulani (Venezia, Alvisopoli 1830, in 4o gr. volume assai raro). — Non isfuggirà al lettore lo sbaglio nel Prolegomenon caduto o al Liruti o alP ammanuense, ove il nostro Girolamo è detto prima figlio di Venceslao e poi ílglio di Alfonso. Nelle Notizie de' lelterati invece è detto figlio di Alfonso. Con esitanza afferma il Liruti che sia nato verso il 1540; il Manzano ne mette i natali al 1531, e lo dice figlio di Venceslao. Concordano gli storici nel dire che fu Cameriere segreto di S. Pió V, che fu dottissimo e piissimo, e che da Pió e dal successore Gregorio XIII íu impiegato in man-sioni importante Quanto ad altre circostanze della sua vita,, gli storici non si trovano concordi tra loro : lo confondono talora con líartolomeo di Porcia, che fu abbate commendatario di Moggio subito dopo s. Cario Jiorromeo e Visitatore aposto-lico del patriarcato d'Aquileia nel 1570: e piú ancora lo confondono per identitá di nome con altro Girolamo di Porcia ñipóte del primo. Per esempio altri col Liruti af-fermano che fu il nostro autore quegli che tenue la sede vescovile di Adria dal 1598 al 1612; altri col Manzano che fu il costui ñipóte omonimo. Tra queste affermazioni contrarie, nulla osiamo aggiun-gere, non avendo alia mano documentí bastanti a risolvere la questione, e stiamo aspettando che si faccia la luce, lí farebbe veramente cosa commendevole chi con buona critica e con la disamina di nuovi documenti si iacesse ad i Ilustrare il Bartolomeo e i due Girolami di Porcia che ri-splendettero nel cinquecento tra noi, e a sceverar bene quel che di confuso hanno attorno ad essi accumulato gli storici. U Opera — Sappiamo dalla lettera dedicatoria che il nostro Giro lamo dovette lasciar Roma ove si trovava, per venire a Venezia a, trattare urgenti interessi di famiglia. Passó poi al Castello di Ragogna, feudo provenuto alla sua famiglia un secolo prima; e di là dató la sua lettera, con cu i accompagna al vescovo di Nicas tro nunzio a Yenezia la presente Descrizione compiuta nel 15(57, avendo appro-fittato di questo tempo per estenderla. Fornita ogni sua faccenda, torno a Roma e fu alia Corte di Pió. L' opera del resto è statistica più che descrittiva : quindi non si aspetti il lettore di trovarvi amonita, ma bensi quello ch' è più importante per 1a. storia, lo stato e le varie con-dizioni della. riostra Patria in quei tempi. Quanto al mérito intrínseco, ci rimcttiamo al giudizio alquanto severo che ne fa il Liruti nel Prolegomenon. Se anche fu descritto meglio il Friuli dopo del Porcia, come osserva lo stesso Liruti, è già un gran mérito 1'averio fatto il primo e additata agli altri la via. Il Liruti pure attesta che fu tratto da quest'opera un compendio per istamparlo in capo alie leggi e decreti della Patria, perchó servisse di norma a' pubblici magistrat! ; circostanza che costituisce da sé un buon testimonio in favore del libro. II destinatario. — Sembra che il Liruti quando cstese il Prolegomenon non abbia saputo chi fosse questo vescovo di Nicastro legato . pontificio a Yenezia, di cui il Porcia non ía il norne ; ond' è che lasció in bianco lo spazio che vi si riferisce. Ma nelle Notizie de' letterati ci la sapere ch' era Giovanni Antonio Facchinetti, col quale il nostro Girolamo avea contratto rclazione in Roma. Era costui un prelato di nobile famiglia nato a Bologna nel 1519. Da Daolo IV era stato fatto vescovo di Nicastro in Calabria: ora intervenuto e si era segnalato al conciglio di Trento. Poi lo troviamo a Venezia presso la Serenissima legato di s. Pió V. In seguito fu nominate patriarca di Geruealemme e prete cardinale del titolo di ss. Quattro Coronati, innal-zatovi, come pare, da Gregorio XIII, e si chiamava il cardinal di Bologna. I)opo la morte di Gregorio XIV, che ac-cadde li 15 ottobre 1591, fu eletto a succedergli sulla catted ra pontificia ad umanitá di voti li 29 ottobre del I' anno stesso, e prese il nome d' Innocenzo IX. Aveva giá 72 anni. Ormai logorato dalle fat i che, dovette ben presto ridursi a star sempre a letto, ed i vi accogliere in udienza. Visse nel pontificate soli due inesi, e morí li 30 dicembre del lo stesso anno, compianto da tutti e per l'esimie sue virtú, o per le speranze che di lui s'erano concepite. A quest'esimio personaggio pertanto era diretta questa Descrizione del Porcia ; anzi ne fu egli stesso il Facchi-netti 1'ispiratore, come appare dalla lettera dedicatoria. K veniamo a capire che non fu scritta per genio lettera,rio del-T autore, nè per somplice curiositá dell'amico, Non è sein-plice congettura il dire che un legato del Papa domandava per iscopo diplomático un quadro statist ico siffatto. Tutto questo fa crescere ai nostri occhi 1' importanza del documento, che or col mezzo della stampa fatto piú comune, potra agli amatori di storia patria tornare di qualche utilitá. IOANNIS IOSEPHI LIRUTI PROLEGOMENON AD N0T1TIAM PATRIAE FORIJUMI CÖM1TIS MERONYMI BE PUKMLIIS EPISCOPI HAWRIENSIS ■ PROLEGOMENON loannks iose i'm llruti de Vi l la f re d d a natalis filio Noiîili Viro Lucretio Treo Utinensi ïlaec politici provinciac nostrae Status Notitia non ultimum inter Manuscripta Foroiuliensia Lipsana locum obtinere debet, potiorem profecto habitura, si eius compi-lator diligentius, et enucleatius ne dicam in quibusdam vérins, rem posteris tradidisset ; aliis saltern exemplum in melius notionem eandem condendi praebuit, praetulitque facem iis, qui Eectoribus circumstantes politicum Regionis huius sistema noscere tenentur, ut Praesides, novos pene homines, de eo certiores redderent ; quapropter bine laci-niam detraXit, qui Legibus, et Decretis nostris similem (sicciorem, et breviorem tamen) preambulam typis editam voluit. Breviarium hoc in gratiam.............. ......Neocastri Episcopi, et ad Rempublicam Venetam Apostolicae Sedis Nuncii, cui id epistola in fronte nuncupa-vit, conscripsit Hieronymus Comes ex illustri Purliliorum, vel; ut haben t aevi sequioris chartae nostrae, et forte vérins; Purciliorum Gente ; non equidem scriptor ab omni passione immunis, nec omnino res nostras, quas sibi pro-posuit scribendas, recte, et adamussim tenens ; Castellani enim ut nostra.tes appellant, mores et personam optime sibi inhaerere palam facit; huiusmodi namque homines sua nbique, perpetuoque ad sydera tollere, alios non ex eorum ordine deprimere, et flocci iacere soient; ita noster Parlamenti, ut vocant, dignitatem, authoritatem, et iurisdictio- nom, quoties mentio occurrit, ëtiarn Principis Patriarchae authoritati praeponit, quod an verum sit, qui res nostras ex autographis chartis callent, bene noverint; et alia quo-que, quae ad sui ordinis dignitatem et gloriam sublevan-dam inservire possunt, magnifice expromit; utinam non Cum veritatis et fidei liistoricae iactura. Cum vero de al i is sermo illi occurrit, stylum in deiectionem convertit; quae de Iltini 11 r ho sibi placentia contra veritatem edisserît, et in urbis illius, quamvis non antiquissimae pulcherrimae tamen, magnificae et illustris, contemptum et depressionom, pro omnibus memorare sufïiciat. Coeterum cum multa de nostrae Patriae Xotitia hic desint, quae diligentius edoceri, et curiosius inquirere scriptorein nostrum decebat ; plura tamen hinc nobis suppetunt quae ad quandam non inutilem notionem tribuere possunt; ita ut Comiti nostro Hieronyino suum sit bene de Patria merituin, et laus non módica tri-buenda, ut primo compilatori saltem, et qui hac scriptione alios ad benemerendum copiosius, et distinctius excitar i t. Qu is hic Comes Hieronymus fuerit dicere, et prodere in animo est, sed haeret aqua. Tres Ilieronymi Purlilii saeculo XVIo occurrunt. Hieronymus Beachini Alius Epi-scopus Torcellanus, cuius meminit Germ. Vecchi in sua Xemesi, et Ca.podaleus in Udifie IUustrata, huneque anti-quiorem fuisse memorati scriptores evineunt. Hieronymus alter Venceslai filius antiquioris nepos Kpiscopus Hadriensis, laudatus a pluribus nostris ; et tertius Hieronymus, qui Hadriensi Episcopo, gentili suo, in Dioecesi vicarius fuit, quemque laudat Fontan. in Eleg. Ital. Hieronymum antiquiorem, cum vivere desierit anno 1526, huic Xotitiae manum non admovisse est in aperto : tertium Hieronymum utpote iuniorem, et qui totus in aliena ditione Ecclesiasticis muneribus addictus fuerit, quique initio saeculi XVII.' potius florero visus sit huic profanae scriptioni, anno 1567 conditae operam deilisse, absonum videtur; Hieronimo igitur Hadriensi Episcopo adscribenda est, quod et Anonymus quidam nostras, (orte ipsi coaevus, confirmât. Hieronymus hic noster Alfonsi illius ab intimo cubículo S. Pii V Pontificis primum fuit, et exinde eius Apostolicus Nuncius in Germania omnes implevit muneris sui numéros, laudesque omnium meritus est, et quas prae-sertim excellentes Leonardus Ckrius noster, Arcbiducum Austriae Graecii Arcbijater, Carmine Itálico inter illius edita ipsi iure tribuit. Salutis inde suae gratia patrium aerem hausturus Regoniam, Castrum suum, revisere coactus est, ibique dum valetudini suae coníirmandae operam daret, non modicum temporis moratus'est; unde ocium nactus, ab aliis curis et muneribus vacuus, Notitiae huic consar-cinandae manum dedit, eamque Neocastri Episcopo eiusdem Pii nomine ad Venetos Legato, utpote amico et familiari suo nuncupavit. Coníirmatus deinde Romam repetiit, Clemente VI11.0 Pontiilce régnante, a quo Episcopus Hadriensis anno 1598 renunciatus, Dioecesi suae administrandae religiose, et pie incumbens, e vivis anno 1612 sublatus est. Hinc nil mirum, si Ecclesiasticis muneribus extra Patriam pene aetate ornni distentus, quaedam ignorarit, quaedam bona fide ab aliis hauserit, et quaedam alia pro aliis supposuerit, nec omnino diligenter et ad unguem Notitiam banc protulerit. Manuscriptum, a quo hoc est desumptum, amanuensis recentioris novirnus, <¿uî erroribus quibusdam non carebat, levibus tamen ; quod in sciolo i 1 lo amanuensi plurimum damnavi, fuit, ipsum linguam scriptoris arbitratu suo per-poliisse, usuique recenti locucionem adaptasse, et ortogra-phiam ; quod desiderium mi h i originalis locution is fecit. DESORIZIONE DELLA PATRIA DEL FRIULI CON L' UTILE, CHE CAVA IL SERENISSIMO PEENCIPE E CON LE SPESE, CHE FA Opera perché era tutta una Famiglia: Ministeriali, uno de quali aveva il suo officio, overo ministerio al tempo, che li Reverendissimi Patriarchi erano Prencipi, e Padroni della Patria: a chi verbi gratia era stato dato il carico di Mastro di Casa, a chi di Stalla, a chi di Cucina, a chi di Camera, a chi di Canava etc. Questi pero non si nominavano precisamente; ma erano di quelle famiglie descritte prima in ordine, eccetto Polcenigo, che non avea.no alcun officio, perché non riconoscevano le investiture da Patriarchi, ma da Vescovi di Cividal di Belluno. Allora i Patriarchi trattavano in Parlamento ogni materia di pace, e guerra : era la terza sorte di feudi, che si chiamavano di Abitanza. Questi erano dati dalli Patriarchi a suoi Ser-vidori a beneplácito, e non avevano tutti mero, e misto impero: di questi non si sa, che più ve ne siano. Corto ó, che tutti quelli, che sono qui descritti hanno voce in Parlamento, e che hanno il mero, e misto impero, eccetto li Nobili di S. Daniele, di Fagagna, di Aviano, e Manzano. Sono in Patria cinque Contadi sotto il Dominio Veneto : Porzia, o Brugnera : Prata: Polcenigo, e Fanna : Belgrado: e Salvarolo. Sono poi fuori del Dominio Veneto, ma pero in Patria Gorizia, e Latisana: oltre di ció i Conti della Torre, i quali non hanno Contado; ma solamente privilegio di Conti di Valsassina, il quale Contado è del Re Catolico. Tutti Ii sopranominati, anche in casi pensati, bandiscono dalla sua Giurisdizíone, ed in materia di scaricaro Archi-busi li mandano alia parte di bandirli dallo Torre, o luoghi della Signoria di Venezia ; e se alcun delinquente, come ru ha tori di strada, Assassi ni, od Omioidari cominottessero alcun delitto nella Giurisdizione de sopranominati, o per-ven issero in mano del Clarissimo Signor Luogotenente, in vi rtu de privilegi do Giusdicenti, ed antichissirne consue-tudini, é obligate rimandarli a chi si aspetta tal giudieio nella Giurisdizione ove ha commesso tal fallo: o poi il Giusdicente amministra giustizía secondo il delitto banden-dolo, o confinándolo (o li Giudici, che giudicano in prima istanza secondo i luoghi) in Galera, sospendendolo, e but-tandolo in quattro parti, ponendo a luoghi soliti della Giurisdizione loro li quarti a specchio de Malfattori. Li detti Giurisdicenti hanno niiam un'altro privilegio Regale otte-nuto sotto i Reverendissimi Patriarchi, o poi confirmato da questa felicissima República, nell'aquisto di questa sua íedelissima Patria, ed últimamente V auno 1560 passato confermato nell' Eccelso Conšiglio di Xci, che tutti li Giusdi-centi di questa Patria possano assicurare nelle giurisdi-zioni loro tutti li banditi per omicidio puro, benche li banditi da tutta la Patria,, etiam banditi dal Clarissimo Luogotenente superiore a tutti li Giusdicenti, non ostanto, che ponesse nel bando, che non potesse csser assicurato da niun Giusdicente, tutti possono assicurare si del numero de Reverendi Prelati, corne de Magnifici Castellani, e Spet-tabili Communitá: salvo che i Castellani Feudatarii essi non possono essere assicurati, ed occorendo il caso, che il Clarissimo Signor Luogotenente prendesse, overo li suoi Ministri prendessero alcuno bandito da Sua Signoria Cla-rissima assicurato in qualche luogo, il Clarissimo subito e obbligato ritornarlo al luogo dov' era stato preso. Ma ora questo privilegio è sospeso. Ha ancora questa Patria un'altro Privilegio, che essendo osservato da tutti gl'altri del Dominio Veneto, non si osserva in detta Patria, il qual é, che essendo soliti, ed avendo autorité tutti i Magistrati, che van no al governo delle Città, come Padova, Verona, Vicenza, Dressa, Rergamo, Treviso bandire non solamente da quel luogo, e Territorio, ma ancora 15 miglia oltre i conflni, in detta nostra Patria possono stare per tutto oltre i con fini, non s'intendendo tal parte aver effetto nelli confini nostri : e ne sono stali presi, e rilasciati. Nelle difficoltá, e liti, che nascono tra Castellani : il Clarissimo Signor Luogotenente è solo Giudice, e n issu n' al tro. Questo é quanto generalmente mi ó parso di dire della Patria tutta, del Magnifico Parlamento, e de suoi Ministri. Soleva anche il sudetto magnifico Parlamento mandare Ambasciadore al Concilio Generale, quando si addunava, come si 6 inteso. Sei ruitano le Giurisdizioni secondo che sono chiamate. Concordia. Cittá rovinata, ora Veseovato tra, mezodi, e Ponente di iá da Portogruaro un miglio, ô lontana da Udine miglia •-6, ed è situata sopra il Fiume Lemene. Paga per ogni imposizione L. 86:16. Ha ancora Communitá e Capitolo, nel quale sono Canonicati N. 8, Víceario e Decano, perô sola-mente il Vescovo ha giurisdizione. In questo luogo V anno 1548 si trovarono huomini di íatti N. 247, inútil i N. 1010. Ville sotto Concordia sono: Andreis, S. Giusto,- Teglio, Arba, Concordia la Villa, Cordovato Castello, e Villa, Cintel lo, Fossalta, Frattuzza, Gorgo, Iussago, Ligugnana, Me-duno, Castello e Villa, Navarons, Portovecchio, Sacudello, Seletto, Tramontz di sopí*a, Tramontz di sotto, Villanova, Vato, S. Giovanni di Casarsa. Nelle quali Ville si trovarono del 1548 uomini di f'atti N. 1010, inutili N. 3332. Gli abitanti del Castello di Cordovato sono giudicati si in civile, che in Crimínale dal Capitanio del Reveren-dissimo Vescovo di Concordia, e con lui due Nobili Con-sorti di detto luogo, mutandosi tra essi nobili ogn'anno : e da due Popolari si di dentro, come di fuori, i quali sono eletti dal Popolo, le appellazioni de quali vanno al Reve-rendissimo Vescovo, overo suo Viccario, e poi al Clarissimo Signor Luogotenente. In questo Castello vi sono due í'ami-glie, una detta Faga ni, i quali hanno voce in Parlamento, come Nobili di Fagagna, l'altra detta Ridolfl, i quali non hanno voce in Parlamento. II Vescovo di Concordia a titolo di Duca, Márchese e Conte. Ha detto Vescovo giurisdizione in spirituale tra ¡I Tagliamento e la Livenza, che divido la Patria, eccetto la Pieve di Sacile, la Pieve di Meduna, e la Capella di Aviano, le quali tre Pievi sono in spirituale del Reverendíssimo Patriarca d'Aquilea. II Capitolo di Aquileia. Ha un Decano, e Canonici N. 24, ha ancora tre Vicca-riati, uno delP Illustrissimo Möns. Patriarca, r altro di Sua Macstá Cesarea, e I' ultimo dell' Illustre Sig. Co. di Gorizia: e ad essi sta il conferire detti Viccariati: e trovandosi in Patria li principali di detti Viccariati guadagnano, como servissero la S. Chiesa : ed essendo in Capitolo ballotano como Canonici, e non come Principi ; ma li suoi Viccari non hanno voce ¡n Capitolo. II Capitolo poi ha in quelle Ville, che qui sotto si nominerano giurisdizione in civile, e crimínale, e spirituale in tutti li suoi luoghi. Si cava in ílctto Reverendo Capitolo per sorte de suoi Reverendi Ca-nonici residenti per Vicedominio di quelT anuo uno, il quale oltreche è obligato riscuotere le rendite tutte di detto Capitolo, rende ancora ragione in eivile, e le appellazioni vanno al Reverendo Capitolo, poi al Clarissimo Luogotenente. In crimínale esso Reverendo Capitolo elegge un suo Gastaldo, che sia Dottore, il quale rende ragione, ed ammi-nistra la giustizia, e le appellazioni vanno al Clarissimo Luogotenente, delle Ville pero sottoposte al Serenissimo Dominio Veneto: di quell'altre, che sono sotto gl'Austriaci, vanno le appellazioni o a (iorizia, o a Gradisca, secondo che sono sottoposte o alP uno, o all'altro luogo. Le Ville di Giurisdizione di esso Capitolo sono queste: Viscon di Torre, Midiuzza, Raspano, Rive d'Arcano, liattaglia, S. Lorenzo di sotto Selva, S. Maria la Longa, Mereto di Capitolo, Palmada, Ronchis del Capitolo, Ronchietis, Moruzzis, S. Mar-gherita, Morsan di Strada, Castiglion di Strada, S. Andrat, Torrean una parte, il resto sotto la Communitá, di Faga-gna ; Merlana, S. Giorgio e Nogaro. Queste ultime due Ville, per la. Capitolazione di Vormazia, sono sotto Tedeschi quanto alla supériorité. Masserie de Fuochi Capitolo ri. Nella, Villa di Ceresetto Masserie . \. 5 Nella Villa di Plain Massarie . . » 7 Nella Villa di Alnico Massarie . . » 4 Nella Villa di Martignaeo Massarie » -3 Nella Villa di Faugnaco Massarie . » 1 Nella Villa di Lazacço Massarie . . » 3 Per le quali Massarie s1 intende, che detti M asi sono del detto Reverendo Capitolo: e per conseguenza le giu« risdizioni di esse del te terre, non oslante, che le Ville, dove sono dette Massarie siano sotto la Communitá di F a,gagna. Tutte le sopradetto Ville sono di esso Reverendo Capitolo, nelle quali del 1548 si trovarono Uomini da. iatti N. 973, inuthli N. 4077; e del 1557 si trovarono da íátti N. 820, inutili N. 3512. Abbazia di Ilosazzo Castello. È siUiato in Colle verso Levante oltre il flume Nati-sone sito amenissimo distante da Udine 8 miglia. Vogliono alcuni, che iosse fabricato dal Co. di Gorizia. Paga per ogni imposizione L. 49:12, Ha sotto di se le infrascritte Ville: Gleis, Levrons, Dolegnan, Corno, Bolzan, Noax, Mernich, Pasean di Prat; ha ancora molte Ville in monte verso Plez. le (piali non sono qui descritte. Nel 1548 si trovarono uomini da íatti N. 322, inutili N. 995. — Nel 1557 si trovarono uomini da íatti N. 326, inutili N. 1330. 11 Rmo Abbate sostituisce un suo Governatore, ed il Governatore un Gastaldo, il quale rende ragione in civile, ed in crimínale : le appellazioni vanno al Governatore sudetto, e poi al Clarissimo Sig. Luogotenente delle Ville, che sono sotto il Dominio. IIa giurisdizione Spirituale in tutte le nomínate Ville si in monte, corne in piano eccetto in Pasean di Prat, che in ció e giurisdizione del Reverendo Capitolo di Udine; ed ha ancora giurisdizione spirituale nelle seguenti Ville: Pavia e Percotto, le quali due Ville sono di giurisdizione temporale del limo Patriarca per-la Gastaldia di Aiello; Manzinello, la qual villa è giurisdizione del Clarissimo Luogotenente ; Camino, Caminetto. Queste sono sotto li Signori di Cucagna chiamati Freschi. Buri la Villa, ed il Castello sono soggetti a medesimi Signori Freschi. Manzano, S. Giovanni di Manzano, S. Lorenzo di Sole-schiano, Brazzano; queste quattro A7i 11 e sono sotto la Giurisdizione di Cividale. Predamano è giurisdizione de Signori Savorgnani. Rizzolo è sotto la giurisdizione (li Tricésimo Gastaldia. La Pieve di Prampergo, e la Pieve di Idrit. Ha ancora altre Ville in monti, che non si scrivono nel libro de Fuoglii della Patria, perché sono esenti per 1' Kccellen-tissimo Consiglio di Xci, le quali per non avere pieria, notizia non si possono al presente descrivere, come nepur altre, le quali sono sotto il Serenissimo Arciducato d'Austria. Abbazia
  • n Roda nella centrada do Schiavi. Manzani in Orsaria nel piano ed in Lonzan : non rendono pero ragione se non colla presenza del Sig. Gastaldo del Serenissimo Dominio: sono ancora Consorti nella giurisdizione di Pontegliaco Vili;», nella contrada de Schiavi. Attimis in Cialla, e sono ancora consorti di Pontegliaco. Boiani in Patseria, o sono consorti d i Pontegliaco, Por tis in S. Leonardo, in S. Pietro e senza Ville nella centrada de Schiavi, e sono consorti di Pontegliaco. Forraentini in Savogna nella contrada do Schiavi e sono consorti di Pontegliaco, Cusani in Sinich e Cosizza nelli Monti. Puppi in Mersino nella contrada de Schiavi, in Villanova nel piano, od iri Prepotischis ed Arcat nei monti. Galli, ovvero Galluzzi in costa di Vernassino nella detta contrada. Conti in Sorzento ne Schiavi, Canussi in Oblizza, Vercoglio e Setiler, Ville nella medesima contrada. Ronconi in Visnivicco, in Cladrecis e Fragellis nelli monti. Pertoldi in Clastra ed in S. Pietro di Chiazzaco, Ville situate ne monti. Cotis in centa d'Albana. Brandis in Zoplatischis no monti. Nord is in Vernassio nella contrada de Schiavi, Nicoletti in Canalutto sopra Torriano ne Schiavi. Saloni in Altavizza, o Clenia ne Schiavi. Le appellazioni del le sentenze di detti giurisdicenti si Ecclesiastici che Socola,ri si devolvono direttamente a.1 Clarissimo Sig. Prov-veditore. Territorio ne Monti. Il Territorio ne monti è di Ville N. 90 al più, ed è diviso in due parti, cioè nella Contrada di Antro, e di Mersio. In Antro si sogliono creare ogn'anno 12 Giudici del Corpo degP Affîttuali della, Gastaldia dell' Ill.mo Dominio, li quali con la presenza del Sig. Gastaldo gimjjcano in civile, criminale, e crimina lissimo. le appellazioni per ordinario v"erigono alla Spettabile Communitá di Cividale, e poi al Clarissimo suo Sig. Proveditore, e volendo procedere* piíi innanzi vanno a Venezia agí'ufíicii ordinarii : e questo Giudizio d'Antro è chiamato la Banca delli 12 d'Antro. In Merzo medesimamente si creano ogn'anno 12 Giudici del Corpo stesso degl' afflt.ua 1 i della Gastaldia, di San Marco, e giudicano tutte le cause civili, criminali, e crim'i-nalissime delle Ville, che sono annesse alia Contrada di Merzio, ovvero S. Leonardo,e le appellazioni vanno in Antro al giudicio degl' altri Giudici, e poi si devolvono alla Città secondo l1 ordinario detto di sopra, e quantunque siano divise in due contrade; nondimeiio ocorrendo negozio, che concerna al publico, tutte due chiamate da due Decani detti Decani grandi si riducono insieme appresso una Chiesa di S. Quirino, ove già tu la Villa detta Brossa, notabile per il fatto d1 armi successo tra i Longobardi, e Schiavi poco discosta dalle rive del Natisone; ed ivi fanno il suo Rengo. Queste Contrade custodiscono il passo della Strada, che viene per li Monti dalla Germania, ed a tempo di guerra sono obligati a dare a Soldati paglia, fieno, craticci per fare Scale, e passatori nelle inura delle Città. Altri Giudicii nel Territorio di Cividale. Sono nel piano due Banche, overo Giudicii, ne quali si ha civile, criminate, e criminalissimo. I/una e l'altra Banca di Manzano, chiamata già Gastaldia di Manzano. Questo (Gastaldo o Giudicio) del corpo di Villani ogn'anno in certo tempo crea Giudici N. i quali giudieano, come di sopra, ogni causa colla presenza del Signor Gastaldo del Serenissimo Dominio ; le condannagioni si (li questa Banca, come di quella d'Antro, di Mersio, e di Brazzano sono del Sig. Gastaldo, le appellazioni vengono alia Community di Cividale, e poi procedono secondo 1'ordinario : le Ville sottoposte a questa Banca sono Manzano, S. Zuan di Manzano, le Case, e Solescbiano; queste Ville pero ob-bediscono alla Città nelle angarie, tanse, ed altre íazioni. L' altra Banca è la Banca di Brazzano, chiamata già Gastaldia di Nieula o Nebula: ha civile, crimínale, e criminalissimo. La preeminenza, o piutosto il carico di render ragione è in feu d ata in tre Masi, overo possession i di essi Masi, i quali sono chiamati giudici della Banca di Brazzano; questi sono ora magnifico llelíorte Miottino possessore di un Maso, magnifico Pietro Nivileüi, e Fratelli pos-sessori d'un'altro Maso, ed un Contadino della Villa di S. Andrato possessore del terzo Maso: ha sotto di se queste Ville Brazzano, Jassico, S. An d rat, Visi na, le, Nebula, Corso, Brizza, S. Lorenzo di Nebula : le sue apellazioni passa.no come quelle dell'altre Banche, Ha auto ancora Cividale più ampio Territorio; imper-ciochè il Castello di Tolmino con più di 180 Ville era sot-toposto a, Cividale, e si perdette tra il 1509, cd il 1511 a.l tempo delle guerre di Massimiliano Imperatore coli'Illu-strissimo Dominio Vencto. IIa ancora questa preeminenza, che P Abbate di Rosazzo nelle Ville soggettc a Rosazzo e vicine al Territorio di Cividale non puô far moriré alouno reo di morte, ma è obbligato a darlo in mano della G i u-stizia dolía Città, perché il Fortilizio di Rosazzo spetta, ed appartieno alia detta Communitá; ma ora è tenuío senza diílicultá dali'Abbate: o giá ora solita ella tenere continuamente un Castellano, che lo guardasse dai suoi Nem ici, e vaccante sede al tempo de Patriarchi, Cividale era padrone di Suffumbcrgo, e della Chiusa, sopra Venzone, li quali luoghi creato il nuovo Patriarca si restituivano alia Chiesa d'Aquilea.. Sono ancora li Consorti del Castello di Tolmino, e giudicano tutte le cause de sudditi a Tolmino in seconda istanza, perché la prima istanza è de Sudditi. L'Arciduca Carlo ora tiene un Capitanio a Tolmino a suo arbitrio, siccomo la Communitá di Cividale ogn'anno, overo ad arbitrio suo quando era padrona ne creava uno, il quale custodisse a spese de Consorti li due Castelli di Tolmino, cioé quel di sopra, e quel di sotto: le appellazioni si de-volevano alia Spet.tabile Communitá di Cividale, ora vanno al Capitanio di Gorizia. Erano Consorti di Tolmino gP in-frascritti : Cusani, Formentini, Attimis, Manzani, Cottis, Ca-nussi, Pupp i. Contrade de Schiavi. lo scrivero le Ville delle due contrade de Schiavi, alie quali sono annesse altre Villette, le quali si lasciano per brevità. Contrada d'Antro: Vernas di sotto, Oculis, Costa Pera-ria, Spignon, Poian, Lu ich, Brissa, Altavizza, Clastra ed Antro la Villa, Tarcetta, a cui soprasta il Forame d'Antro, (che oggidi ê Fortilizio de Schiavi, e disotto nel piano sono i vestiggi d'un'antico Castello rovinato, ov'è ancora un pezzo di Torre usato dagli Schiavi in luogo di prigione : Lusiz, Erbez, Monfoschia al Montefresco, Marsino, Roda, Brischis, Fontegí iaco, S. Pietro, Surzint, Biarz, Alzida, o Azi d a, C le ni a, Yernassino di sotto, Vernassino di sopra, Costa di Vernassino, Savogna, Terzimont, Gabraviza, Zo-, platischis. Contrada di S. Leonardo o Mersio: Mersio di sotto, Scrut, Dolegna, Cosizza, Cernizza, Grimach, Trenchia, Tribil di sopra, Cosna, Oblizza, Draga, Duga, Cravor, Sotto Cra-vor, Saban, Usivizza, Mersio di sopra, Cí^ro, S. Leonardo, Altana, Iainich, Scuza prima, Seuza seconda, Tribil di sotto, Sottostregna, Serestia, Potclanz posto nel Canal dell'Idria, ove sono altre Villette di poche case, le quali qui non si scrivono: Gnedavizza, Montemaggiore, ove sono molte Villette che per brevità si lasciano. Ville annesse alia Contrada d'Antro, pero abitate da Schiavi : Cialla, S. Pietro di Chiazzaco, Cladrezis, Celso, F rage 11 is, Propotischis, Albana, Senicco, Yersoglia, Prepot, Cravoret, Noachuz. Udine. Non è Città. o per non essere forte, e perché non ha Vescovo, tuttochè il Patriarca vi tenghi il suo Viccario da un corto tempo in qua; ma sta a Sua Signoria Revercn-dissima il levarlo; ha ben Duomo e Canonici : è terra múrala con due muraglie : prima è la terra rnurata attorno la quale vi corre un' aquedotto detto la Roia,, la quale nel tempo del calilo suole mancare; poi li Borghi, li quali sono mu rati anche loro e circondati di muro, e prima erano Ville, ed ancora oggidï ciascuno di quelli Borghi ha il suo Decano, e si governa como le altre Ville della Patria : hanno molte case di Paglia, e si chiamano secondo che quelle Ville si chiamava.no anticamente. K porô buona terra grossa, che circonda da quattro miglia, ben adornata si di ediíici pubblici, come di Moni-steri di Frati e di Monache, di Ospitali, di Palazzi, e principalmente del Palazzo del Magnifico Parlamento e di quello della Communitá; questa terra fa da 12000 Anime e più, cd è ben fabricata. Qui rissiede il Clarissimo Sig. Luogotenente raprescntante il Serenissimo Dominio, e qui si fanno li Parlamenti. Vi ô il Palazzo ove sta il Clarissimo Signor Luogotenente, chiamato il Palazzo \ Pijana ^ gotenente. Questo luogo di Aviano é con la Patria, ed ha due voci in Parlamento, una è delli Consorti, l'altra è della Communitá di quel luogo; ma )i Consorti, non hanno per ora altra Giurisdizione, se non come della Communitá. II detto luogo ha sotto di se assai Ville, e sono descritte in 12 Con trade, e sono Colle di Paderno, Colle di Mazor, Cavo di Gesia, Costa, di sotto Cortina, Marsu ris, Omet, Pedemont, Poiris, Somprat, Sotto Cortina, e Villotta. Xel qual luogo, c Ville del 1548 erano uomini da fatti N. 842, inutli N. 4912. — Del 1557 erano uomini da fatti X. 910, inutili X. 3642. Le Ville sotto Aviano sono Giais, Griz, S. Leonardo, Monteregale la Villa, e S. Martino. Caneva. Castello distrutto di là della Livenza., ma fa con la Patria, ed è Communitá, ô posta in Monte verso Ponente, Ion tana da Ud i no miglia 32, nel qual luogo vi va un Podestà, Gentiluomo Veneziano, il quale guidica in civile, o crimínale, lo appellazioni vanno a Venezia, paga d' imposizione L. 6:04; paga il sussidio colla Patria, nel resto non ía fazione alcuna con essa: ha sotto di se 1'infrascritte Ville Fratta, Pradego, Sarone, Stevená, Vallagria. Del 1548 orano uomini da íatti N. 447, inutili N. 1272. \ * Mossa. Villa, altrevolte Communitá, al presento tenuta dagli Austriaci, è posta alia radico do Monti verso Levanto dis-sotto Gorizia, lontana da Udine miglia 15, ha al presente voce in Parlamento, vien chiamata, ma tiene oggidl il luogo l'Avvocato Fiscale per nome dolía Serenissima Signoria : ora ó sottoposta a Gradišča. Med una. Castello non molto abitato, e Communitá posta di là del Tagliamento sopra la Meduna fiume verso Ponente, lontana da Udine miglia 30, nel qual luogo li Magnifici Michieli Nobili Venezia,ni hanno giurisdizione, od un bel Palazzo, mettono un Capitanio, il quale è presente a render ragione insieme cogl'Astanti di quella Communitá, i quali Astanti fanno loro le sentenze, ed il Capitanio le publica senza metter voce, e cosi in civile, corne in crimínale: le appellazioni vanno al Clarissimo Sig. Luogotenente ; detta Communitá ha voce in Parlamento, ma non ha Signoria: paga L. 18:12 per ogn'imposizione : ha sotto di se Axzanello, Meduna la Villa, Belveder, Bosco di S. Biagio, Brischis, Casale, Cídrugno, Cinto, Corte delPAbbá, Danon, Giai di Spadacenta, Lison, Margher, Mazzolada, Melon, Mura di Meduna, Oltraiosca, Paseglian di sotto, Pra di Pozzo, Pra Maior, Quartavezza, Spadacenta, Squarcereda, Villata. Ne quali luoghi del 1548 erano uomini da fatti N. 669, inutili 3192. — Del 1557 erano uomini da fatti N. 868, inutili N. 3511. Sono finite le Giurisdizioni, che hanno voce in Parlamento: seguitano le giurisdizioni dominicali, le quali sono cosi di quelli, che hanno voce in Parlamento, come di quelli che non l'hanno ; ma per conto di questi luoghi niuno ha voce in Parlamento. Tricésimo. Castello, e ^apitaneato, il Castello é in Colle ed lia un bel Palazzo, il quale ô delli Montagnà cittadini d'Udine: la Terra, o Villa, che vogliamo dire, perché non ha mura, ma è luogo di passo, abitata da persone civili, e dal Capitanio ; non ha voce nel magnifico Parlamento, ma si vende il Capitaneato ogni tre anni per quelli Clarissimi Luogotenti, che pro tempore si ritrovano, il quale Capitanio cogP Asta.nti della giurisdizione rende ragione in civile, e criminale, dove non s'ingerisce in pena di sangue, perché il criminale maggiore è subito del Clarissimo Sig. Luogotenente. lia sotto di se le infrascritte Ville: Ade-gliaco, Adorgnano, Ara, Bergogna, Bilirs, Vivorcis, Cergneo di sopra, Cassaco la Villa, il di cui Castello ô sotto li Signori di Montagnaco, Coneglano, Córtale, Laipaco, Luinaco, Luseriaco, Magnano, Monesteto, Montagnaco in pertinence deir Eccellentissimo Mr. Girolamo di Montagnaco, Nimis, Muga rola, Prossenico, Subj, Povoleto, 'Procus, Q.ualso, lía-vosa, Roana,, Ribbis, Rizzuolo, Taipana, Tavagnaco, Trice- simo la Villa, Vallo, Vergnaco, Fraolaco, Villafredda,, Stabile. Nelle quali Ville dol 1548 orano uomini da fatti N. 2181, inutili N. 5014. — Del 1557 erano uomini da fatti N. 1998, inutili N. 6629. Giurisdizioni Dominicali, le quali non hanno roce in Parlamento. Sedeano. Villa e Gastaldia, lontana da Udine miglia 12, non ha voce in Parlamento. In questo luogo il Magnifico Sig. Kavalier Nicolô de Signori di Valvason mette un Gastaldo, il quale rende ragione in prima istanza in civile; le appellazioni ed il criminale è del Clarissimo Sig. Luogotenente. Ha sotto di sè le infrascritte Ville Sedeano, Gradišča di Sedeano, Griglion di Sedeano, e Persereano di Lonca. Nolle quali Ville del 1548 erano uomini da fatti N. 305, inutili N. 1525. — Del 1557 erano uomini da fatti N. 356, inutili N. 1281. Gl' Eredi del Co. Giovanni di Porzia hanno giurisdizione nelle infrascritte Ville, cioé in S. Odorico presso Sa-cilo, in Corte, la quale o dietro il Castello di Sacile, e chi amazza uno in Sacile è salvo in quel luogo. Questi Conti hanno giurisdizione in prima istanza in civile e criminale. Reverendo Möns. Giustiniano Kavalier di Malta ha giurisdizione in S. Giovanni presso Sacile, nel qual luogo del 1557 erano uomini da fatti N. 22, inutili 121. Li Magnifici Barbarighi Gentiluomini Veneziani hanno giurisdizione in S. Floreano, donato loro da Signori di Va r in o. Li Magnifici Tiepoli gemelli Gentiluomini Veneziani hanno giurisdizione in Bando di Scutelle, ed in Vilalta presso Chions, nelle quali del 1557 erano uomini da fatti N. 19, inutili N. 91. Magnifico Domino Andrea Delfin del Banco ha giurisdizione nella villa di Scodovacca presso Aquilea, nel qual luogo del 1557 erano uomini da fatti N. 41, inutili N. 161. Li Nobili Signori Curzio e Fratelli di Colloredo oltre Colloredo hanno ancora giurisdizione in Guriz ed in Gra- dischiutta appresso Belgrado, la quale non ostante che per Capitolazione di Vormazia restasse sotto iL Dominio Veneto, fu nondimeno occupata dagl' Imperiali. Li Nobili Signori Francesco e Fratelli Arcoloniani oltre la giurisdizione di Moruzzo hanno ancora quella di Pozzo appresso Codroipo e di Goriziz, nelle quali del 1557 erano uomini da fatti N. 155, inutili N. 488. Li Nobili Domini Bernardino e Soldoniero Strassoldi oltre la giurisdizione di Strassoldo, hanno ancora Chiar-Inazis appresso Arjs, nella qual Villa del 1557 erano uomini da fatti N. 28, inutili N. 84. Domini Antonini Cittadini d' Udine hanno giurisdizione nel Castello di Saciletto e Villa nel qual luogo del 1557 erano uomini da fatti N. 70, inutili N. 191. Domino Giambattista Montagnaco ha giurisdizione nel Castello di Cassaco solo, perché la Villa é sotto Tricésimo. Nobile Mr. Tomaso Colloredo, oltre Colloredo ha giurisdizione nella Villa di Driulassa la mita, perché l'altra mita è sotto Mr. Giacomo Codroipo Kavalier, e Mr. Ludo-vico. K nota, che la supériorité, è del Contado di Gorizia. Nobili Domini Giacomo Kavalier e Ludovico Codroipo hanno giurisdizione in Isernico Castello, Fiambro di sotto, Civigliano e Diolassa la nietá. Questi Signori hanno il civile e criminale in prima istanza e le appellazioni vanno a Gorizia. Mr. Girolamo e Giambattista di Montagnaco Cittadini