COMPTES RENDUS, RECENSIONS, NOTES POROČILA, OCENE, ZAPISI Goran Filipi, ISTR.ORUMUNJSK.I LINGVISTIČK.I ATLAS. ATLASUL LINGVIS­TIC ISTROROMAN. A1LANTE LINGUISTICO ISTRORUMENO, Knjižnica Atlas, Knjiga 2, Znanstvena udruga Mediteran=Societas studiorum Mediterraneum, Pula 2002, pag. 785. L'edizione di un atlante linguistico e sempre fonte di giustificato orgoglio per l'autore ed enello stesso tempo fonte di allegria, di entusiasmo per chi si accinge a servirsene. II detto vale anche per l'apparizione dell'Atlante linguistico istrorumeno. Tuttavia, all'allegria si associa un sentimento di malinconia: si tratta di un pezzo della Romania che a poco a poco sta scomparendo, l'istrorumeno. II fenomeno non e proprio sorprendente, ne eccezionale: per limitarci al mondo romanzo si con­statano territori latinizzati o romanizzati nell'epoca antica, l'epoca dell'espansione della forza politica romana e della lingua di Roma, dove la latinita fu sommersa nel corso della storia dalle ondate di altre lingue. Un esempio geograficamente vicino all'istrorumeno ci eofferto dalla sorte del dalmatico scomparso alla fine dell'Otto­cento. "La morte di una lingua" el'espressione abituale per un tale fenomeno. Certo, una lingua non muore: si tratta di un processo meno poetico, anzi molto prosaico. Per varie ragioni la gente a poco a poco abbandona la lingua materna e ricorre ad usare, dapprima nella vita sociale, poi addirittura in famiglia, un'altra lingua, evi­dentemente di maggior prestigio. II rumeno s'insedio nell'Istria nord-orientale, sulle falde del monte Učka, non lontano da Rijeka/Fiume in Croazia, con un piccolo nucleo di Rumeni alla fine del Quattrocento. La linguistica romanza considera questa padata, l'istrorumeno, o una variante del dacorumeno, o addirittura un'isola rumena nel mondo slavo, le altre essendo il dacorumeno in Romania e fuori dai confini dello Stato, il rumeno megle­nitico, parte in Macedonia e parte in Grecia, e l'arumeno nella ex-Jugoslavia (oggi, nella Serbia meridionale e in Macedonia) e in Bulgaria, con in piu alcuni territori sparsi in Grecia e in Albania. L'istrorumeno el'isola romanza piu piccola nel mare linguistico slavo. L'Istria e considerata giustamente miraculum per vari aspetti. Ne euno anche il suo frastaglia­mento linguistico; vi si trovano due, anzi tre lingue slave: lo sloveno nella piccola parte nord-occidentale, il croato come lingua piu diffusa, e poi il montenegrino, in un solo paesino, Peroj a nord di Pola, resto di una colonizzazione dalla meta del 161 Seicento. Per la parte romanza, anche tralasciando Muggia, friulana nella sua imma­gine linguistica di due o tre secoli addietro, i1 veneto insediatosi sulle coste istriane dalla fine del Millennio in poi, per non dimenticare le vetuste padate dell'istrioto -Pavao Tekavčic, l'eminente linguista croato ed esperto di questa padata, sconsiglia i1 termine istroromanzo che effettivamente potrebbe provocare una confusione -, resto della latinita nell'Antichita, oggi ridotto a lingua materna in sei paesi, e infine l'istro­rumeno che, appunto, estato oggetto del lavoro sul campo e dello studio del prof. Goran Filipi. L'autore ha dedicato all'Istria linguistica molti anni di lavoro e tutta la sua ener­gia scientifica. A parte i singoli articoli nelle riviste linguistiche -anche la nostra ne vanta alcuni, sui nomi di uccelli in Istria, ad es. quello di pettirosso -ha dimostrato la maestria nel maneggiare i1 difficile campo della raccolta del materiale e del suo riordinamento nel primo volume della stessa collana: Goran Filipi e Barbara Buršic­Giudici, Istriotski lingvistički atlas/Atlante linguistico istrioto, pubblicato nel 1998. L'Atlante, concepito in veste trilingue, i1 croato -i1 romeno -l'italiano, contiene nell'introduzione i dati essenziali sulle padate istrorumene, vale a