641 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 original scientifi c article DOI 10.19233/ASHS.2017.45 received: 2016-11-08 LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA Irena MARKOVIĆ Sveučilište u Zadru, Odjel za talijanistiku, Ulica Mihovila Pavlinovića 1, 23 000 Zadar, Hrvatska e-mail: imarkov@unizd.hr SINTESI La ricerca consiste nell’analisi comparativa dei romanismi trovati nel campo semantico marinaresco della parlata ciacava (croata) di Zara in confronto con altri campi semantici nella stessa parlata. Con il campione di 23 intervistati ed in base al questionario di ALI (Atlante linguistico italiano) vengono raccolti circa 4000 lessemi, sia per la gene- razione anziana che per quella giovane, con il risultato di circa 800 romanismi attraverso tutti i campi semantici. La preservazione dei romanismi (più di 50%) nella terminologia marinaresca viene spiegata specialmente dagli strati romanzi più antichi (dalmatici) perché spesso esclusivi per la parlata ciacava (croata), e non di rado non avendo un’altro equivalente croato (standard). In più la stessa conservazione anche nelle generazioni giovani (anche di 50%), oltre al prestigio e infl uenza della Venezia marittima, porta i giovani ad usare la terminologia romanza anche per i lessemi semanticamente generali (spesso anche extraregionali) e anche quando esiste un equivalente croato. Parole chiave: Prestiti romanzi, terminologia marinaresca, conservazione, ciacavo, generazione giovane, generazione anziana, parlata di Zara URBAN MARITIME VOCABULARY – ROMAN LOANWORDS IN ZADAR ABSTRACT The research consists in the comparative analysis of the romance loanwords found in the maritime semantic fi eld of the spoken chakavian (Croatian) idiom of Zadar with other semantic fi elds. With the sample of 23 respondents and on the basis of ALI (Italian Linguistic Atlas) questionnaire about 4000 words were collected (for each specifi c so- ciolinguistic groups: older and younger generation), resulting in more than 800 romance loanwords spread through all the semantic fi elds. The preservation of maritime romance loanwords (over 50%) can be explained especially by the highest percentage of ancient romance layers (Dalmatian) because often exclusive for the spoken chakavian (Croatian), and frequently not possessing another Croatian equivalent. In addition a similar conservation even in the younger generation (also 50%) can be motivated not only by specifi c terminology taken by the most prestigious lender at the sea – Venetian, but also by the general terminology (extra regional) that by a young person can be perceived as more familiar in comparison with a Croatian equivalent. Keywords: Romance loanwords, maritime terminology, conservation, chiacavian, young generation, older generation, vernacular of Zadar 642 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 INTRODUZIONE Quale sarebbe la causa della preservazione dei prestiti romanzi nella terminologia marinaresca? Perché la maggior parte dei prestiti di diversi campi semantici sembra ad essere sostituita dagli equivalenti croati, mentre invece il lessico del mare continua la sua ascesa soprattutto e anzitutto nella varietà dei parlanti più an- ziani, ma anche in quelli più giovani? A queste domande cercheremo di rispondere analizzando un vasto corpus della parlata croata di Zara raccolto recentemente. Ab- biamo analizzato la situazione linguistica incorporando tutti i possibili argomenti dalle vicende storiche regiona- li e nazionali, possibili strutture del lessico e etimologia alla situazione sociolinguistica e contesto d’uso, sempre tenendo conto anche degli altri campi semantici. MATERIALI E METODOLOGIA Il lavoro presenta i risultati della ricerca linguistica effettuata sul corpus di termini marinareschi romanzi raccolti nella parlata contemporanea croata a Zara. Esso approfondisce lo studio di un corpus molto più vasto di 4077 lessemi, dai quali 829 di prestiti romanzi estesi entro diversi campi semantici1. Per quanto riguarda il lessico del mare, la ricerca si restringe a due sottocampi2 Al mare navi e navigazione e Pesca, fl ora e fauna marina con un questionario di 280 risposte. Il questionario è stato ripreso dall’Atlante linguistico Italiano raccolto per la parlata veneta di Zara nella prima metà del secolo scorso, permettendoci così un’analisi comparativa di tutti i lessemi (è la loro fi sionomia) che si sono conser- vati anche nella parlata zaratina3. Per poter analizzare la preservazione dei prestiti, oltre alla generazione più anziana, sono stati intervistati anche i parlanti croati più giovani. I risultati hanno indicato un’alta percentuale dei prestiti romanzi nella varietà della generazione più anziana, ma la stessa preservazione (possiamo dire di circa la stessa quantità) è stata calcolata anche per la generazione più giovane, proprio in un campo molto specifi co (nonostante anche familiare nella località di Zara) come la pesca, navi e navigazione. Per poter fare un’analisi dei romanismi della parlata di Zara, prima di tutto presentiamo i contatti di tutte le parlate, dialetti e lingue che erano e sono responsabili per quello che oggi chiamiamo la parlata urbana di Zara e soltanto in segui- to arriviamo alla stratifi cazione dei romanismi trovati. STORIA LINGUISTICA DI ZARA La storia linguistica di Zara comincia molto prima dell’insediamento romano. Nonostante ciò la mancanza delle fonti scritte della lingua liburnica e la simbiosi slavo-romanza ci avvia alle prime fonti latine. In par- ticolare (come nelle diverse parti della colonizzazione romana) esistevano due varianti del latino, il registro alto e quello volgare (Brozović, 1975–76, 51). Con la penetrazione degli slavi nel settimo secolo nella città e nei dintorni comincia la lotta tra il dominio linguistico croato e romanzo. Croato generalmente usato come ma- drelingua della popolazione rurale, mentre la variante romanza (sia il dalmatico, o dopo il veneto/veneziano) dalla popolazione urbana. Per il dalmatico la simbiosi slavo-romanza si può attestare con relitti lessicali, fonetici, o morfologici resistiti e conservatisi così nella lingua croata fi no ai nostri giorni (Muljačić, 1995). Il dialetto ciacavo (o meglio dire la sua variante preciacava) è stato il primo dialetto croato parlato nella città di Zara e i suoi dintorni (Brozović, 1975–76, 52)4. Hraste (1964, 443) conferma che all’inizio del tredicesimo secolo a Zara vivono molti croati, mentre i luoghi circostanti sono già completamente slavizzati (da quel periodo e fi no alla prima entrata dei turchi con il modello linguistico ciacavo generalmente ecavo-icavo). 1 La parlata contemporanea di Zara si riferisce al repertorio linguistico che è un continuo del dialetto ciacavo, il quale dopo la seconda guerra mondiale diventa sempre più nuovostocavizzato, risultando anche nella perdita dei prestiti romanzi. Sulla parlata contemporanea croata di Zara si veda Storia linguistica di Zara, in questo articolo. Per lettura più chiara noi la chiamiamo parlata/idioma croata/o di Zara solo come riferimento alla relazione genealogica. Vedi anche Marković (2012) e Marković (2013). 2 Ripresi dal questionario dell’Atlante linguistico Italiano (ALI) nella Parte Speciale. 3 L’inchiesta è stata eseguita nel periodo dal 2008–2010. I campi semantici accumunavano (Bartoli, Vidossi, Terracini, 1995): Parte generale (Introduzione; Individuo; La famiglia: La cucina, La casa, La vita in famiglia; Società; La natura) e Parte speciale (Mare, navi e navigazione, Arti e mestieri). Questo questionario non possiede tutte le qualità che un questionario dovrebbe possedere, specialmente perché molti campi semantici della prima metà del secolo scorso sono completamente scomparsi (arti e mestieri), ed esso non prevede variazioni diastatiche o diafasiche, variazioni sociolinguistiche, nonostante ciò, questo corpus è l’unico largo ed in fi ne l’ultimo corpus della parlata veneta a Zara, dopo il taglio dalla matrice italiana/veneta nel 1945. Inoltre l’analisi comparativa era possibile soltanto se si cercavano equivalenti assoluti anche nel ciacavo (ovviamente attraverso lo stesso questionario). Le interviste venivano fatte con doman- de dirette, parafrasi, gesti, disegni e nel caso che i parlanti fossero bilingui anche nella lingua italiana (per avere meno contaminazione linguistica della parlata geneticamente più vicina). I criteri per la selezione degli intervistati prima di tutto si basavano sullo sfondo lin- guistico degli intervistati (oltre all’età), però anche sulla conoscenza del campo semantico (es. si cercavano pescatori o conoscenti del mare per avere le risposte sul campo semantico Mare, navi e navigazione). Con 23 intervistati (sia di generazione più anziana, che quella giovane) abbiamo registrato circa 4000 termini (per il totale di circa 8000 risposte). Le persone intervistate dovevano essere di Zara (sia anziani che i giovani), ed i loro genitori non dovevano essere venuti da atre parti della Croazia, eccetto le vicinanze della città. Inoltre, si è cercato di seguire il criterio del genere bilanciato con circa uguale frequenza degli intervistati e delle intervistate. In aggiunta, il criterio sociolinguistico del livello d’educazione è stato adattato agli intervistati anziani e giovani secondo il periodo e situazione delle scuole obbligatorie. In questo senso, gli intervistati anziani (da 50–90 anni), dovevano aver frequentato almeno le scuole elementari obbligatorie (da 2 a 8 anni), mentre tra i giovani potevano essere intervistati con scuole medie superiori fi no all’università. 4 Per approfondimenti sulle varianti dialettali croate di Zara e dintorni vedi Lisac (1991, 1996, 2003, 2009). 643 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 Lo scambio costante di governo tra l’Impero bizantino (con sostegno croato) e veneziani (cominciando dall’un- dicesimo secolo), fassì che la situazione linguistica di Zara rimanga instabile – con un bilinguismo più di tipo croato-romanzo, che romanzo-croato5. A quel periodo si può parlare ancora di un veneziano come strato lin- guistico più antico, con lessemi che comprendono for- me fonetiche e morfologiche molto simili al dalmatico, come conseguenza d’innovazioni/conservazioni orien- tali (un’interferenza bidirezionale – siccome il veneto dalmata in generale si sviluppa sul sostrato romanzo e adstrato slavo). È molto probabile che i primi contatti e prestiti romanzi entrino proprio in questo periodo (fi no al quindicesimo secolo) nell’idioma ciacavo. Questa ipotesi può essere confermata proprio con certe forme fonetiche o morfologiche che i lessemi conservano quando entrano nell’idioma ciacavo6. Nonostante ciò è molto diffi cile differenziare lo strato dalmatico da quello veneziano più antico7. Diverso il caso con la situazione linguistica a partire dal quindicesimo secolo. Con l’ini- zio della Repubblica di Serenissima il veneziano entra nelle parlate ciacave della costa croata, con prestiti facilmente decifrabili e chiari (Bidwell, 1967; Folena, 1968–1970)8. Anche se in questo periodo dell’insedia- mento dei Turchi nelle vicinanze di Zara esistevano spostamenti di parlanti ciacavi, la popolazione croata che abitava a Zara rimase ugualmente ciacava – con certe particolarità e diversifi cazioni non elementari per il dialetto (Hraste, 1964, 448), mentre l’area circo- stante di Ravni Kotari comincia l’evoluzione stocava. È evidente che l’idioma ciacavo come portatore della cultura croata a Zara (ma anche su tutta la costa dal- mata) avrebbe prestato la terminologia marittima ed il lessico marinaresco da un idioma (o dai parlanti di una lingua) che ne era piena, come il veneziano. Venezia come modello, e come radiatrice di una lingua che a Zara sarà confermata per quattro secoli, si infi ltrerà tra tutti i livelli di società in tutte le occasioni (fatta qualche eccezione) fi no alla caduta della Serenissima nel 1797. Nonostante ciò, il modello italiano dal diciannovesimo secolo in poi, e specialmente tra le due guerre mondiali, non infl uenzerà troppo la parlata veneta di Zara (anche se si introducono delle innovazioni di stampo italiano), a differenza dal modello triestino che è più presente nella variante istriana9. L’idioma ciacavo altrettanto sente di una sua discesa, specialmente dopo la seconda guerra mondiale (e lo scambio di popolazione) permettendo al croato standard, però anche al novostocavo della parlata del retroterra, di allagare il ciacavo zaratino. Oggi il repertorio linguistico zaratino è un misto di vernacoli ciacavi (originariamente dalla costa o isole vicine) e quelli nuovostocavi (del retroterra) parlati abitualmente dalle generazioni generalmente di media età o quelle più anziane, e di un’ zaratino sovraregio- nale (pieno di adriatismi), parlato dalle generazioni più giovani e caratterizzato da un evidente colorito gergale. Negl’ultimi 60 anni il dialetto veneto zaratino testimo- nia una forte discesa, agganciandosi ai pochi parlanti rimasti. I loro fi gli generalmente hanno competenza passiva, conoscono e capiscono il dialetto veneto, come altrettanto l’italiano, ma non lo parlano. La terza gene- razione invece ha perso completamente la competenza linguistica delle varietà romanze. La maggioranza di frasemi o lessemi che sono di etimologia romanza i parlanti croati di Zara conoscono soltanto come prestiti nelle parlate croate (generalmente ciacave)10. RISULTATI: LESSICO MARINARESCO – ANALISI DEL CORPUS Nel corpus raccolto abbiamo individuato una grossa sproporzione di prestiti romanzi tra il lessico marinare- sco (di media 50%) e altri campi semantici11. Specifi ca- mente il campo semantico di Mare, navi e navigazioni e Flora e fauna nella parlata croata di Zara comprende 273 risposte nelle quali (tra generazioni giovani e 5 Intendendo anche quello dalmatico-croato (almeno nel 12., 13., e 14. sec.). Signifi ca che i parlanti croatofoni erano più spesso anche venetofoni, anche se occorrono gli esempi opposti. 6 Come per esempio sabȗn < dalmatico *sabun dal lat. sabulum (SKOK III:181) > tal. sabbione, da sabbia, ven. sabiòn (DDV:590), mȗl < dalmatico *mul < tlat. molum, da lat. moles (SKOK II:480) > tal. molo, ven. molo (DDV:422), jarglȕta < dalmatico argutula, argluta da lat. ergeta > *argaola > ven. argòla (SKOK I:59/60), (FBB:95/76). Nell’ it. manovella del timone e molti altri. 7 Il carattere conservativo del dalmatico e veneto antico presenta caratteristiche colte generalmente nella fonetica come: la preservazione dei nessi consonantici con l come clave, claro, pleno tovagla che può indicare il periodo che precede il 14. secolo (Sočanac, 2004, 89); la mancanza della sonorizzazione delle consonanti intervocaliche come muneta, catenela; la chiusura delle vocali toniche in –u, o –i, oppure la chiusura delle vocali ultime nei sostantivi o aggettivi in – u pizulu, zopulu (Ursini, 2002, 358). Il veneto antico d’altra parte presenta le affricate come brazi, calze, zoè (Sočanac, 2004, 89), mentre per il dalmatico questo non viene attestato. 8 Per approfondimenti sulla storia veneta di Zara e la simbiosi slavo-romanza in Dalmazia vedi Metzeltin (1988), Zamboni (1989), Wen- gler (1915), Cronia (1940), Gačić (1979), Tekavčić (1982), Musić (1978). 9 Nel periodo dell’inchiesta di Pellis (1929 e 1932) si vede il passaggio dal dialetto veneziano a quello più italianizzato. Con gli intervistati più anziani che danno risposte veneziane e generazioni più giovani che usano lessemi più italiani. Per esempio: deo vs. dito, pontapet vs. špila, škafeto vs. kašetin, goto vs. bičer, bebel vs. zogatolo, fameu vs. familia, foi vs. giornali. Nella fonetica gli intervistati più giovani pronunciano molto più spesso la đ (basandosi sul modello italiano) così orolojo diventa, orolođo, judize diventa đudiče. Per approfon- dimenti sulla parlata veneta di Zara vedi Chiaroni (1984, 1995), Ursini (1987, 1989, 1995, 2002), Miotto (1984). 10 Per approfondimenti sulla storia di Zara vedi Rubić (1964), Suić (1964), Lovrovich (1974), e demografi a Graovac (2004). 11 La stratifi cazione dei prestiti romanzi è stata eseguita sul principio di Muljačić sull’etimologia prossima e il contesto linguistico-storico. Signifi ca che i prestiti sono sempre veneti se di forma sono equivalenti alla variante veneziana o veneta, mentre italianismi sono i prestiti attestati nella lingua italiana, però non nei dizionari veneto/veneziani. I relitti dalmatici e diretti latinismi vengono defi niti come essi 644 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 anziane) abbiamo etimologicamente individuato 147 romanismi (54%), mentre nei sostantivi la percentuale arriva ai 60% di romanismi. Esaminando gli altri campi semantici la situazione si spiega da sola (Individuo – Corpo e Abbigliamento 17%, Famiglia – Cucina 34%, Casa 20% (sostantivi – 45%), Vita in famiglia – 13%, Società – 11%, Natura - 6%, Arti e mestieri 32%). Con la diminuzione nell’uso del dialetto ciacavo la perdita dei prestiti romanzi sembra ad essere irrefre- nabile, specialmente nei campi semantici con termini più generali. Nonostante ciò la terminologia marittima rimane conservata. Con questo lavoro abbiamo cercato di spiegare due fenomeni: • Perché così alta percentuale dei prestiti romanzi nel campo semantico del mare, navigazione, pesca? • Perché così alta percentuale dei prestiti romanzi conservatasi anche nelle generazioni giovani? È naturale che due o più lingue a contatto fi niscano spesso a trasferire lessemi. Questo succede nelle situa- zioni di bilinguismo o diglossia, specialmente quando il contatto è intenso. La situazione di commutazione di codice porta generalmente a non sentire il prestito come “strano”. In ogni modo la domanda principale è perché si prestano certi lessemi e altri no? Il criterio principale è: o non esiste una forma verbale per un certo concetto, oppure il lessema equivalente è più debole nell’uso del prestito (per diversi motivi). Come succede frequentemente anche nelle lingue d’oggi i prestiti inse- diati nelle lingue native dei parlanti portano la cultura o l’invenzione dalla lingua prestatrice. Signifi ca che si PRESTANO non soltanto NEOLOGISMI, ma anche (oso chiamarli) NEOCONCETTI. Più frequente è l’uso della parola (come portatore della sfera culturale nuova), più probabile il prestito. Nel caso che la lingua ricevente possieda il detto termine sarà proprio il prestigio socioe- conomico o culturale della lingua vicina che spingerà la lingua ricevente ad usare il prestito. E questo fu anche il percorso della terminologia marittima. Nella diversifi cazione tra gli strati antichi e quelli più recenti, siamo dovuti entrare nel campo etimologico. La percentuale relativamente alta dello strato romanzo più antico ci conferma i primi neoconcetti e neologismi entrati come prestiti nella parlata ciacava di Zara. La mancanza degli equivalenti di etimologia croata/slava (che di conseguenza mette il prestito romanzo in una situazione di esclusiva nella lingua standard croata) ci può far da guida come i nostri antenati si siano per la prima volta scontrati con certi concetti e situazioni culturali – navigazione (plima, koča, jargluta), nomi di pesci (morina, grancigul, dupin, sklad) etc. La tesi che spesso non esistono equivalenti croati, e che i prestiti romanzi si conservano come esclusivi nella parlata croata a Zara, ed in questo senso anche nella lingua standard croata, ci conferma che essi sono entrati nella lingua standard proprio tramite le parlate della costa croata (maestral, plima, fl ok, inčun, špar). DISCUSSIONE Stratifi cazione linguistica Circa il 4% di tutti i prestiti ci riporta all’etimologia latina diretta con esempi come ȃlga (g,a)12, horizȍnt13 (g,a), jȁstog (g,a), medȗza (g,a), grȕg (g,a), tȑlja (g), men- tre la percentuale dei relitti dalmatici (specialmente se si considerano soltanto i sostantivi), è considerevolmente più alta ed arriva ai 13%. Fatta qualche eccezione, la maggior parte di questi esempi sono entrati anche nel croato standard. Analizzando lo strato più recente abbiamo indivi- duato l’80% di venetismi che con gli italianismi arriva fi no al 85%. La maggior parte di essi possono far parte anche di un repertorio geografi co più vasto perché sono comuni all’area linguistica della Dalmazia. Questa per- centuale, anche se in generale più alta dagl’altri campi semantici, non si distanzia di gran misura dalla media. Quello che coglie la nostra attenzione (a differenza degli altri campi semantici) è la frequenza dei prestiti verbali (30%)14, come altrettanto anche negli aggetti- vali (20%). I verbi completamente adattati secondo le regole della lingua croata vengono sentiti dall’orecchio del parlante zaratino come una forma completamente soltanto se sono stati attestati e confermati da altri autori come Vinja o Skok o dizionari etimologici. I dizionari consultati sono: Boerio (1998), Durante-Turato (1987), Filipi (1997), Doria (1984), Rosamani (1958, 1975), Skok (1971–1974), Vinja (1998–2004), Zingarelli (2000), Cortelazzo (1991), Hrvatski jezični portal (web), Sapere (web). 12 g – risposte delle generazioni più giovani, a – risposte dalle generazioni più anziane. 13 Alcuni puri regionalismi, mentre altri di stampo internazionale (horizont, alga, ecc.). 14 In altri campi i verbi romanzi non superano più di 10% (come nella cucina), nella media 7%. Tab. 1: Prestiti romanzi a Zara attraverso campi seman- tici di due generazioni 645 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 naturale, verbi come navȉgat (a) ‘navigare’, rekupèrat se (g) ‘recuperarsi’, škàpȕlat (a) ‘sottrarsi a situazioni difi cili’, àrmat (a) ‘armare (la nave)’, pȅškat (a) ‘pesca- re’, kȁlat, kàlati (g,a) ‘ammainare’, šìjati (g,a) ‘sciare, arrestare la barca dando indietro’, làškati (g), mòlati (a) ‘allentare a prua’, pártiti (g) ‘partire a navigare’. Ge- neralmente essi non fanno parte del repertorio croato standard. È possibile che tutti questi venetismi siano stati prestati già dal quindicesimo secolo in poi, nella seconda ondata del veneziano, anche se sicuramente sono stati affermati fi no alla fi ne della seconda guerra mondiale. Nonostante ciò, non sono mai riusciti ad entrare, in un numero signifi cativo, nel repertorio della lingua standard croata. Una grande quantità dei prestiti romanzi nella par- lata croata di Zara si differenzia dalle risposte venete in ALI proprio perché il relitto dalmatico è stato conservato entro le parlate ciacave (alla base della parlata croata di Zara), mentre nell’ALI di Zara troviamo sempre la va- riante veneta invece di quella dalmatica. Cosi invece di sabbia abbiamo sabun, jargluta invece di orgola, lignja invece di kalamar, pirka invece di perga, trlja invece di barbon, sklad per squaena, ecc. Gli altri romanismi si differenziano generalmente dal veneto zaratino in circa 20% dei casi: • sia perché sono ibridi alla zona dalmata: peškaf- ondo vs. brakarela, grancigula vs. grancijevola, bitva vs. bite, bokun vs. pesce grando, nevera vs. temporale, ragan de vento; • sia perché sono puri e diretti italianismi: kavical vs. gavitella; • o semplicemente sono diversi equivalenti perche ristretti o allargati semanticamente: cima, lancana per z.ven. gomena, tromba vs. z. ven. sionada, koča vs. z.ven. barca da pesca (perché cocchia è solo la rete), baškotini vs. z.ven buzolai, škaram vs. z.ven forkola, soha, bando, vs. z.ven. fi anchi, trlja vs. z.ven. barbun, švoja vs. z.ven. pašera. Signifi ca che sono venezianismi di origine però non sono presenti nel veneto zaratino. Gli altri prestiti romanzi (circa il 60%) coincidono anche con la variante veneta a Zara come bava, bonaza, porat, lanterna, školj, reful, prova, vapor, leut, gajeta, guc, batana, škver e molti altri. Dall’analisi fatta possiamo constatare: • che esisteva una lacuna di termini per il lessico marinaresco in confronto con altri campi seman- tici (dall’arrivo degli slavi sulla costa dalmata). Tab. 2: Stratifi cazione linguistica dei prestiti romanzi a Zara secondo etimologia proxima Lessico marinaresco Altri campi semantici15 Esempi16 Relitti damatici 13% 1%–7% dupȋn, dȕpin, lȉgnja, pȋrka, sȉpa, sklȃd, sdȅla, sardȋna, tȕna, murȉna, mòrina, škarpȋna, šk(a)rpȗn, mȗl, plȋma, puntȋn, pȗnta, jarglȕta, sabȗn, kàlvȃrija, kalvȃrija, vȁla Venetismi 80% 62%–87% cìma, lancȃna, bȁnak, bȃnda, bandijȇra, bȃrba, kápo, barkajȏl, barkajȏlo, baštȗn, batȃna, sandolȋna, bȃva, paškóti, baškotîni, bȉtva, bòkapȏrta, škȁfa, bonȁca, bȏva, kalafȃt, kȍča, kolȕmba, kuvȇrta, kùvērta, mȃnkul, maškȅta, muškȅta, mèzomariniȇr, mȅdzomarinȇr, fl ȍk, ȍrdza, pajȅt, pàjōl, pajȏl, pángul, paštȅka, parànak, pàràngȃl, pȁrangȃl, pȅškafȏndo, pȍrat, pòrat, pȍšta,, prȏva, rȇful, škȃram, škȍlj, škòta, sȉka, santȋna, šȅšula, škvȇr, štíva, tìmūn, timȗn, timunjȇr, tȕnja, trabàkul, trȁta, šúvra, korȅnat, gajȅta, gȕc, lànterna, lantȅrna, bujȏl, sȉć, levȃnt, lévant, maèstrāl, maestrȃl, tramontȃna, nevȇra, nèvȇra, fortȗna, àrbūn, bràncīn, brancȋn, bokȗn, kavȁlo, kavȁla, grancȋgula, grȏpi, jȅška, lȉca, mȏl, mȕšula, pidȍča, pedȍča, orȃda, palamȋda, rȃnj, rȍšpa, šampjȇr, švȍja, špȃr Italianismi 5% 6%–15% kavicȃl, korȅnat, marȅta, lȅut, banjȋno 15 Relitti dalmatici trovati in altri campi semantici sono: Individuo 6% (102:6), Cucina 3,8% (104:4), Casa e vita in famiglia 6,4% (66:4), Società 6,5 % (139:9), Natura: 9,5% (21:2), Arti e mestieri 1,6% (245:4). 16 Per l’etimologia, la defi nizione e i signifi cati di tutti i romanismi trovati nella parlata croata di Zara si veda il dizionario nella tesi di dot- torato Marković (2011). 646 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 • che è possibile che anche altri lessemi oggi di etimologia veneziana fossero dalmatici, però sono stati sostituiti dagli equivalenti veneziani nel lungo percorso di dominazione veneziana di quattro secoli. Non c’è ragione perche dal. pirka e škarpina non abbiano avuto un coabitante marittimo con un nome dalmatico equivalente ad odierno ven. zaratino arbun o grancigula. • che guardando la situazione linguistica croata nell’ultimo secolo ci fa pensare che il dominio statale di una lingua non forza necessariamente i parlanti ad usare un equivalente nuovo croato. Così per esempio hrid, luka, oluja, pramac, kor- milo, dagnja non hanno sostituito prestiti romanzi škoj, porat, nevera, prova, timun, pedoča17. Anche se kobilica, zatega o svjetionik si usano ugualmente con le varianti romanze kolomba, škota, lanterna. Fattori di conservazione Con la percentuale di circa il 50% dei prestiti romanzi il lessico del mare e navigazione si presenta come campo semantico con maggior numero di prestiti romanzi nella parlata croata di Zara. Analizzando le risposte degli intervistati giovani e quelli della gene- razione più anziana la differenza nella percentuale di presenza dei romanismi rimane considerevolmente piccola. Soltanto il 0,3% di romanismi in più sono stati menzionati dalla generazione più anziana nel campo del mare (G – 47,9% vs. A – 48,2%). Con sostantivi e verbi di origine romanza la situazione è simile. Parago- nando i risultati negl’altri campi semantici si presenta ovvia la maggior intensità di perdita dei prestiti nelle generazioni più giovani, anche in campi molto specifi ci. Si veda la tabella 3. Quali potrebbero essere i fattori che infl uiscono sulla conservazione dei prestiti romanzi sia nelle generazioni anziane che in quelle più giovani? 1. La conservazione prima di tutto può essere spiegata dalla terminologia molto specifi ca. Si- gnifi ca che l’infl usso del croato standard, oppure il novostocavo del retroterra sta infl uenzando la parlata croata di Zara, però la specifi cità del campo semantico fassì che questi termini non trovino facilmente anche un’equivalente croato. Così che è molto più economico e giustifi cabile l’uso del termine santina invece di ‘donji dio bro- da, prostor između podnica broda’. Invece, nel caso che esista un equivalente croato, il termine spesso resta un puro regionalismo. Nell’ascol- tare le previsioni del tempo nella lingua croata frequentemente sentiamo espressioni come nagli udari vjetra ‘una raffi ca di vento’, udari bure ’*raffi ca di borra’ come termine standard croato. Nonostante ciò reful rimane (di nuovo senza alcun problema per la generazione giovane) un regionalismo molto presente. 2. Interessante anche la percentuale della terminolo- gia marina con i prestiti romanzi che fanno parte Tab. 3: Prestiti romanzi attraverso campi semantici di due generazioni (in tutte le categorie grammaticali e soltanto in sostantivi) % Gen. Anziana Gen. Giovane Sostantivi Anziani Sostantivi Giovani Individuo 13,3 6,6 18 9,2 Abbigliamento 42,6 19,7 46,8 28,6 Cucina 31 25,7 43,6 34,9 Casa 19,3 10,3 42 21,2 Famiglia 11,5 7,0 14,8 9,8 Società 12,6 6,9 28,1 19,0 Natura 4,2 4,2 6,9 8,1 Arti e mestieri 31,4 16,03 36,4 19,03 Mare 48,1 47,9 56,7 56,4 17 La questione se i parlanti percepiscono questi prestiti come elementi romanzi? Spesso ne sono coscienti ed è proprio il loro uso nella parlata di Zara che delinea l’appartenenza e l’identità linguistica e culturale dei parlanti in confronto con altri dialetti croati o lingua standard croata. 647 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 del croato standard. Facendo parte anche del croato standard un termine marittimo romanzo si conserva di più nella parlata di Zara? All’incirca 30% di tutti i prestiti nel campo Mare, nave e navigazioni fanno parte anche del croato standard (signifi ca che il 70% di essi sono puri regionalismi, specifi ci proprio per la costa Adriatica). I termini si rifferiscono ai nomi di venti (maestral), nomi per le navi (trabakul, leut, gajeta), terminologia di navigazione e costruzione (škaram, baštun, fl ok), oppure sono entrati nel lessico standard croato come forte e intensiva frequenza d’uso di termini più generici (mul, bonaca, bova, horizont, nevera). Non possiamo invece tralasciare la percentuale (76%) dei prestiti che fa parte del croato standard nel campo semantico Flora e fauna marina. La maggior parte del lessico si riferisce proprio ai nomi di pesci etimologicamente spesso relitti dalmatici. Detto questo, il fenomeno ci porta a due constata- zioni: 1. L’intensità dei contatti dalmatico-ciacavi (slavi) è proporzionale alla necessità di stabilire i nomi propri di pesci dentro una lingua che non ne co- nosceva l’esistenza come pirka, škarpina, srdela ecc. La presenza di questi prestiti anche nella generazione più giovane proprio perché esistenti e confermati anche nella lingua standard, spesso senza un’altro equivalente standard croato (du- pin, tuna, sipa etc). 2. Invece, per quanto riguarda i verbi la situazione è un po’ diversa. Essi rimangono puri regionalismi (partit, armat, kalat), anche se spesso presenti anche nella generazione più giovane, vengono poco a poco sostituiti o usati ugualmente con gli equivalenti croati standard (spustiti, pecati, plo- viti). E saranno sempre più sostituiti dai termini croati, proprio perche non specifi ci nel contesto soltanto per l’area di pesca, o mare (spustiti qual- siasi cosa, ukrcati qualsiasi cosa). Quanto sia forte l’infl usso e la necessità degli prestiti romanzi nella terminologia del mare si può facilmente capire proprio perché questi regionalismi sono frequen- temente accompagnati da un altro equivalente croato, di nuovo, spesso anche di etimologia romanza, per esempio – nevera per fortuna, kalamar per lignja, barbun per trlja, lampadina per feral). CONCLUSIONE Il repertorio linguistico zaratino è un misto di verna- coli ciacavi (originalmente della costa, o isole vicine) e novostocavi (del retroterra), parlati generalmente dalle generazioni più vecchie, di un zaratino sovraregionale18 (della Dalmazia in generale) parlato dalle generazioni più giovani, con ovviamente un colorito gergale. Il dia- letto veneto testimonia una forte discesa agganciandosi ai pochi parlanti rimasti. La terminologia marinaresca oggi conosce il veneziano, dalmatico o italiano soltanto come prestiti romanzi. Dal corpus raccolto abbiamo individuato una grossa sproporzione di prestiti romanzi tra il lessico marinaresco (50%) e altri campi semantici. Con la diminuzione nell’uso del dialetto ciacavo la perdita dei prestiti romanzi sembra ad essere irrefre- nabile, specialmente nei campi semantici con termini più generali. Nonostante ciò la terminologia marittima rimane conservata. Prima di tutto, i prestiti romanzi marittimi spesso sono di genere prestiti di necessità. Signifi ca che al momento di entrata nella lingua ricevente non si pre- stavano soltanto neologismi, ma generalmente nuovi concetti. Cosicché la parlata croata di allora non aveva spesso un equivalente per un ente culturale della co- sta. Il fenomeno può essere attestato (oltre dalle fonti storiche) trovando i termini romanzi più antichi (relitti dalmatici) nella lingua croata, o nei dialetti croati. Essi, inoltre, si trovano frequentemente nella lingua standard croata come esclusivi, senza alcun equivalente croato19. In secondo caso si parla di presiti intimi, che per ragioni di dominazione politica linguistica (di molti secoli), oltre al prestigio che rifl etteva la ricchezza (che fosse linguistica, politica, culturale) della Serenissima, si con- fermano con l’uso frequente nella bocca sia dei parlanti italiani che dei croati e respingono l’equivalente croato, abitualmente d’infl uenza novostocava. La conservazione dei prestiti romanzi anche nelle generazioni più giovani non può sempre essere spiegata dalla presenza dello stesso lessema anche nella lingua standard croata (Flora e fauna marina 76%, Nave, mari e navigazione 30%). Per quanto riguarda i pesci proprio perche esclusivi e confermati anche nel repertorio lin- guistico standard essi vengono conservati nella parlata zaratina dei giovani. In quanto fa parte della terminologia specifi ca spesso esistono equivalenti croati, nonostante ciò sono lontani dall’uso economico (santina vs. voda u donjem dijelu broda). Per quanto riguarda i verbi e gli aggettivi che in questo campo semantico sembrano ad essere molto più presenti, vengono generalmente classi- fi cati come regionalismi, e proprio per questo tendono sempre di più ad essere usati con equivalenti croati. Testimoni viventi della perdita della parlata ciacava a Zara, e presenza dell’uso sovraregionale delle varianti dalmate ci porta a constatare che certi campi semantici specifi ci, però comuni alla vita quotidiana dei parlanti, riesce a conservare il più ricco repertorio del romanzo presente sulla costa croata. Come si svilupperà il lessico 18 Sempre di base ciacava. 19 E in caso che ci sia, anche questo equivalente sembra spesso di etimologia romanza. 648 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 in futuro si può assumere dalle risposte dei giovani. Le loro risposte, accanto alle varianti romanze oggi si presentano come equivalenti che possibilmente si use- ranno anche in futuro. Per esempio dal croato standard abbiamo lessemi e espressioni mrtvo more vs. mrtva mareta, uvala per vala, vjetrić per bava, kobilica per kolumba, zatega per škota, bokobran per pajet, pajalo pajalica per šešula, podlanica per orada, pauk per ranj, list per švoja; dal gergo giovanile pizdica per pedoča, o bejvuoč per banjino. Slika 1: Cerkev Sv. Donata iz 9. stoletja zgrajena na ostankih rimskega foru- ma (Wikimedia Commons) 649 ANNALES · Ser. hist. sociol. · 27 · 2017 · 3 Irena MARKOVIĆ: LESSICO MARINARESCO URBANO – PRESTITI ROMANZI A ZARA, 641–650 URBANI POMORSKI BESEDNJAK – ROMANSKE SPOSOJENKE V ZADRU Irena MARKOVIĆ Univerza v Zadru, Oddelek za italijanistiko, Ulica Mihovila Pavlinovića 1, 23 000 Zadar, Hrvaška e-mail: imarkov@unizd.hr POVZETEK Ohranjanje romanske pomorske terminologije v zadarskem čakavskem govoru je odraz različnih dejavnikov in razlogov: približno 50 % romanizmov (tako pri starejših kot mlajših) uhaja izven norm, tako ko jih primerjamo s splošnim semantičnim področjem, kot s specifi čnim semantičnim področjem. Ugotavljamo, da lahko ohranitev pripišemo predvsem specifi čni terminologiji, ki pogosto nima hrvaških ekvivalentov. Po drugi strani, odvisno od semantičnega podpodročja (Morja, ladja in plovba ali Morska fl ora in favna), so romanske sposojenke, ki niso čisto regionalno pogojene in so del standardiziranega hrvaškega jezika (30 % jih spada v prvo, 70 % pa v drugo skupino), vplivale na njihovo ohranitev tudi med mlado generacijo. Dalmatinski ostanki so resnična pričevanja terminološke pomanjkljivosti v slovanskem govoru na začetku slovansko-romanske simbioze. Ti so prisotni prav v čakavskem govoru, za razliko od zadarske beneščine, ki ima vedno svoj beneški ekvivalent. Ključne besede: romanske sposojenke, pomorska terminologija, ohranjanje, čakavščina, mlada generacija, starejša generacija, zadarski govor FONTI E BIBLIOGRAFIA Bartoli, M., Vidossi, G. & B. Terracini (1995): Atlante linguistico italiano – Verbali delle inchieste. Tomo I, Libreria dello stato Roma. Bidwell, C. (1967): Colonial Venetian and Serbo-Cro- atian in the Eastern Adriatic: A case Study of Language in Contact. 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