ANNUARIO DELLA CIVICA SCUOLA REALE SUPERIORE ALL’ ACQUEDOTTO IN TRIESTE PUBBLICATO ALLA FINE DELL’ ANNO SCOLASTICO 1910-1911 TRIESTE Stab. Artistico Tipografico G. Capiin 1911. Editrice la Direzione della scuola. ANNUARIO DELLA CIVICA SCUOLA REALE SUPERIORE ALL’ ACQUEDOTTO IN TRIESTE PUBBLICATO ALLA FINE DELL’ ANNO SCOLAST1CO 1910-1911 TRIESTE Stab. Artistico Tipografico G. Caprin 1911 ' /! ty G~b MARIO PICOTTI I POLIPEPTIDI PARTE PRIMA Le sostanze proteiche, gli albuminoidi di alcuni libri, sono combinazioni contenenti carbonio, e fanno perciö parte della «eni-mica dei composii di carbonio» detta anche «chimica organica»; fra le innumerevoli combinazioni di questa, änno la costituzione chimica piti complessa. La classificazione artificiosa di tali sostanze lascia subito intravedere ch’ esse, pur essendo molto stu-diate, sono poco conosciute, giacche la determinazione della loro configurazione chimica e difficilissima o in certi casi impossibile, coi mezzi odierni di indagine scientifica. Eppure mentre i chi-mici cercano nuovi elementi e nuovi composti e si sbizzarriscono per dar vita alle combinazioni ehe formano nel loro cervello, rimangono perplessi dinanzi a quelle, che la Natura si larga-mente diffuse sulla superficie della terra, quelle cioe dei vege-tali e degli animali e specialmente di questi ultimi, che ad ec-cezione dei grassi, degli idrati carbonici e di una parte di sostanze inorganiche, constano essenzialmente di sostanze proteiche. Piccola invero e la conoscenza ehe noi abbiamo, del la-vorio chimico cosi del corpo nostro, come di quello degli animali e dei vegetali. Prima del 1828 affermavasi come cosa certa, ehe per ottenere una sostanza vegetale o animale (come si compia-cevano chiamarla i chimici del XVII secolo) fossero necessarie le cosidette «forze vitali». In quell’anno Wöhler otteneva casualmente da isocianato d ’ammonio 1’ urea, prodotto di secrezione del san-gue, proveniente dalla decomposizione delle proteine negli animali superiori. Numerose furono le ricerche da Wöhler fino ad oggi, tanto, ehe E. Fischer di Berlino ritiene, ed a ragione, certi suoi composti parti integranti della complessa molecola proteica. Dapprima, e fu durante tutto il secolo passato, gli studi avevano carattere analitico. Lo scopo delle indagini chimiche nel campo delle proteine, era quello, di cercare di ricostruire teoreticamente, dai frammenti ben individualizzati, 1’ edificio com-plesso della molecola distrutta, proprio come fanno gli archeo-logi, che da singole pietre ricostruiscono intere civiltä scomparse. Al principio di questo secolo le pietre furono tante per il chimico-fisiologo, che egli pensö di ottenere nel laboratorio quello, che la Natura opera negli organismi e ci riusci, perö in piccola parte. Oggi e la chimica delle proteine che si occupa di questi problemi, essa cerca di seguire nelle evoluzioni fisiologiche le sostanze, che introdotte in un organismo come nutrimento, diventano simili a quelle, che giä lo compongono e di questo vengono a farne parte, cooperando alle sue funzioni, finche sfruttate ed inutili, quando non riescano persino dannose, vengono dal corpo stesso eli-minate. — L’organismo, come insegna la fisiologia, disgrega le combinazioni in esso introdotte, in altre, che essendo piti suscettibili a modificazioni vengono poi adoperate nella costru-zione della molecola proteica vivente. — La stessa operazione viene ripetuta nel laboratorio, dove le proteine degli organismi vengono sottoposte alla scissione idrolitica, per studiarne poi le proprietä dei prodotti ottenuti, riottenerli in via del tutto sinte-tica e combinarli a complessi simili ai naturali. II lavoro si di-vide perciö in tre fasi: 1. decomporre la molecola proteica in un prodotto chiaramente definibile (individuo chimico); 2. ottenere queste combinazioni artificialmente; 3. costruire con queste quelle sostanze proteiche, che si riscon- trano in natura. La decoqiposizione della molecola proteica e assolutamente necessaria per lo studio della costituzione chimica, e questo emerge senz’ altro, quando si pensi, che p. es. I’ emoglobina (la sostanza rossa nel sangue dei vertebrati, quella che effettua il trasporto deli’ ossigeno dagli organi di respirazione al corpo), una delle combinazioni maggiormente studiate, ä presso a poco un peso molecolare corrispondente a 15000. ') ') Secondo Hüfner (Journal für praktische Chemie 22, 385) il peso molecolare per 1' emoglobina del cane e eguale a 14129 e la formola (minima) e Cf.nr, H|o25 Nu,4 Fe S-. 0>sl ; secondo Zinnoffsky invece e C7|2 H113u N2]j S2 Fe (Hoppe-Seylers-Zeitschrift für physiologische Chemie 10, 33). Essendo impossibile una suddivisione in base alla costitu-zione chimica delle proteine, quesie vengono raggruppate se-condo alcune delle loro proprietä ehe emergono maggiormente in: A) Proteine native: 1. ALBUMINE (coagulabili e solubili nell’acqua senza sale. Vi appartengono : la sieroalbumina, 1’ ovoalbumina, la lattalbu-mina, I’ albumina dei muscoli ecc.) 2. GLOBULINE (coagulabili, insolubili nell’ acqua pura, negli acidi diluiti, solubili invece negli aleali e nelle soluzioni neutrali dei sali. Vi appartengono: la sieroglobulina, la ovoglobulina, la lattoglobulina, la cristallina ecc.) 3. FITOGLOBUL1NE (solubili in soluzioni di sali) e FITOVI- TELL1NE (solubili negli aleali, insolubili invece nelle soluzioni neutrali dei sali) 4. F1BRINOGEN1 (coagulano per 1’azione dei fermenti) 5. M10S1NE (coagulano spontaneamente) (causa della rigiditä cadaverica) 6. NUCLEO-ALBUMINE (proteine contenenti fosforo. Vi appar- tengono : la caseina, la vitellina, la nucleo-albumina del protoplasma, le nucleo-albumine gelatinöse, ecc.) 7. 1STON1 (proteine molto basiche e perciö ricche di azoto. Vi appartengono: i nucleo-istoni, la globina ecc.) 8. PROTAMINE (ancor piii ricche di azoto degli istoni [molta arginina]. Vi appartengono : la salmina, la sturina, la clu-peina ecc.) B) Prodotti di trasformazione delle proteine pro-priamente dette: 1. ACIDALBUMINE (sintonine) E ALCALl ALBUMINATl (a mezzo della scissione idrolitica con acidi o con aleali) 2. ALBUMOSE, PEPTONl E PEPTIDl (come sopra, perö coli’ idrolisi piü energica) 3. PROTEINE ALOGENATE, OSSIPROTEINE, ecc. C) Proteidi (combinazioni deli’ albumina con altri composti) : 1. NUCLEO-PROTEIDI (nucleo delle cellule). Nucleine (combi-nazione di albumina e acido nucleico) 2. EMOGLOBINE (sostanze coloranti del sangue dei vertebrati, formate da albumina, globina ed ematina) 3. GLICOPROTEIDI (proteine con idrati carbonici o derivati di questi. Vi appartengono : le sostanze mucoidi, le mucine) D) Albuminoidi (proteine del tessuto intercellulare, cartila-ginoso, connettivo e deli’ epidermide, mai perö della cellula) : 1. COLLAGEN! (sostanze dei tendini, delle cartilagini e delle ossa) 2. CHERATINE (sostanze deli’ epidermide e organi derivati, come unghie, capelli ecc.) 3. ELAST1NE (sostanze elastiche dei tendini e dei legamenti) 4. FIBROINE (sostanze contenute nel filo serico, del filugello) 5. SPONG1NE (sostanze dello scheletro delle spugne) 6. AM1L01DI (sostanze ehe si riscontrano solamente nel corpo anormale [patologico]. «Corpora amylacea» del cervello, parenchima del fegato, della milza e dei reni nella degene-razione amiloide). 7. ALBUMOIDI (sostanze delle membrane cellulari). 8. SOSTANZE COLORATE (ehe si ottengono dalle proteine). L’ idrolisi della molecola puö venir effettuata a mezzo di acidi, di basi, del vapore acqueo soprariscaldato1), dell’ossidazione con: 1. ipermanganato di potassio“), 2. acido solforico ed acido cromico3. ipermanganato di potassio in soluzione alcalina'*), 4. perossido di idrogeno in soluzione acida“), inoltre con acido nitroso '') e successiva riduzione con sodio, col bromo 7), coli’ acido ') Lubavin: Hoppe-Seylers Mediz. ehem. Untersuch. 463, 1871; Steudel: « « Zeit. f. physiol. Chemie 35, 540. 2) Liebig-Guckelberg : Liebigs Ann. 64, 39. 3) E. Fischer: Hoppe-Seylers Zeitsch. f. phys. Chemie 33, 151. 4) Benert: ibid 26, 272; Kutscher: ibid. 32, 413; Lossen: Liebigs Ann. 201, 369. 5) C. Neuberg e F. Blumental : Hofmeisters Beitr. 2, 238; Deutsche Med. Wochenschf. 1901/6; Orgler : Hofm. Beitr. 1, 583. r’) Ducceschi: ibid. 1, 339; Spiro : ibid. 1, 347. T) Hlasiwetz e Habermann : Liebigs Ann. 159, 304. nitrico ') ed infine a mezzo dei fermenti. Maggiormente adoperati sono gli acidi, e precisamente 1’acido solforico e ]’ acido clo-ridrico, dei quali metodi si dira piti innanzi. Durante 1’idrolisi la decomposizione della molecola proteica avviene gradualmente ed i prodotti ehe si ottengono sono : albu-mose, peptoni, polipeptidi, amidoacidi, e precisamente come si puo dimostrare con scissioni idrolitiche parziali2) (specialmente a mezzo di fermenti), si formano dapprima 1’ acidalbumina (sin-tonina), poi 1’albumosa primaria, la proto- ed etero-albumosa che possono venir separate con cloruro di sodio, segue la deu-tero-albumosa (che puö venir separata da solfato d’ ammonio), poi i peptonis), penultimi i peptidi e infine gli amidoacidi (Kühne, Neumeister e Pick loc. cit.). In tal modo e necessario ricono-scere nelle albumose combinazioni piti complesse e piti vicine alle proteine, che non nei peptoni, i quali invece s’ accostano piti agli amidoacidi. Le albumose sono complessi, molto simili alle ’) Mühlhäuser : Liebigs Ann. 90, 171; v. Fürth: Strassburger Habilita-tions Schrift 1899 ; Haber-nann e Ehrenfeld Hoppe-Seylers Zeitsch. f. phys. Chemie 35, 231. 2) E. Abderhalden e L. E. Weber änno potuto seguire Ia decomposizione che avviene dei polipeptidi con fermenti differenti, misurando il potere rotatorio durante 1’idrolisi. P. es.: nella d- alanil-glicil-glicina (a = +31°) se si stacca per 1? prima 1’ alanina, allora a deve diminuire, giacche la glicilglicina e inattiva, se si stacca invece la glicocolla a deve aumentare, giacche il potere rotatorio per la d- alanil-glicina e +50° (Be.* 43, 2429). 3) II passaggio albumose-peptoni di Kühne venne da altri messo in dubbio, mentre Neumeister e Pick änno ottenuto da albumose primarie, deu-teroalbumose e peptoni a mezzo della pepsina. Nella decomposizione con tripsina, Kühne ä osservato che alcuni gruppi si staccano rapidamente (leu-cina e tirosina); una parte perö della proteina non viene intaccata dalla tripsina e questa la chiamö «antipeptone» e nella molecola proteica «antigruppo», la prima invece «emipeptone» rispettivamente «emigruppo». (Verhandl. d. Heidelberger Naturhist. Med. Ver. N. F. I, 236, 1876; Kühne e Chittenden: Zeitsch. f. Biol. 19, 159, 1883; Neumeister: ibid. 23, 381, 1887 e Lehrbuch d. phys. u. patholog. Chemie — Jena 1897 pag. 228). Secondo Pick (scuola di Hofmeister) appartengono all' emigruppo le albumose primarie e le protoalbumose, all'antigruppo 1’eteroalbumose; tirosina e triptofano fanno parte dell’ emigruppo, glicocolla e fenilalanina deli' antigruppo. (Hoppe-Seylers Zeitsch. f. phys. Chemie 28, 219, 1899). * Be. per Berichte der deutschen chemischen Gesellschaft. proteine, colle quali änno di comune molte reazioni. Secondo Kühne ') esse sono caratterizzate dalla solubilitä nell’acqua, sono levogire, contengono zolfo, a differenza dei peptoni che non ne änno, non coagulano, si possono perö ottenere a mezzo della sa-latura con solfato d’ ammonio o solfato di zinco in soluzione acida. Dalla precipitazione frazionata con solfato d’ ammonio e possibile separare le singole albumose *). Queste vengono pre-cipitate da cloruro ferrico, acetato di piombo neutrale e basico, sublimato, cloruro di platino; tutti questi precipitati sono solubili neli’eccesso del reagente. Vengono precipitate inoltre, non sempre perö, dal solfato di rame, dali’ acetato di rame (e precisa-mente le albumose primarie perche piü prossime alle proteine, non le deutero-albumose, piü vicine ai peptoni). L’acido ferro-cianidrico (ferrocianuro di potassio -t~ac'd° acetico) da un pre-cipitato solubile a caldo, che riprecipita a freddo; dall’ acido nitrico le albumose primarie, diluite con cloruro di sodio, danno un precipitato, e in soluzione concentrata di cloruro di sodio lo danno anche i composti piü semplici. Questo precipitato e solubile nell’ eccesso del reagente, oppure a caldo, riprecipita perö a freddo. Le albumose vengono precipitate ancora dall’ acido picrico, tricloracetico, metafosforico, fosfomolibdico, fosfotungstico (volframico), dagli acidi tannici (il precipitato e solubile a caldo). Inoltre le albumose vengono precipitate dall’ ioduro di mercurio sciolto in ioduro di potassio. Ioduro di potassio (+ acido clo- drico) le fa precipitare, perö i precipitati delle deutero-albumose sono solubili nell’acido cloridrico :i). Protamine e istoni precipitano le albumose primarie4), le deutero-albumose vengono precipitate invece dalla soda caustica con globuline, miosine o sintonine in soluzione 5). ') W. Kühne: Verli. d. Naturhist.- Med. Vereins zu Heidelberg N. F. III, 286 e Baumann e Römer: Zeitsch. f. Unters, d. Nahrungsm. u. Genussmittel 1, 106. 2) Hoppe-Seylers : Zeitschrift f. phys. Chemie 24, 246 e 28, 219. 3) R. Neumeister: Zeitsch. f. Bio], 26, 324, 1890 e Kühne ibid. 30, 221, 1894; Hofmeister: Zeitsch. f. physiol. Chemie 24, 246, 1897 e Folin ibid. 25, 152, 1898; Kutscher: Zeitsch. f. phys. Chemie 23, 115, 1897. 4) Kossel : Deutsch, med. Wochenschrift 1894, 146. 5) Kutscher: Hoppe-Seylers. Zeitsch. f. phys. Chemie 23, 115. Kühne distingue (loc. eit.): albumose primarie (proto-albumose solubili nell’ acqua, ed etero-albumose, solubili sola-mente in presenza di sale e separabili dalle proto a mezzo della dialisi), albumose secondarie, che si formano dalle primarie, e peptoni. Hofmeister e Pick separano le albumose a mezzo della precipitazione frazionata col solfato d’ ammonio. I risultati si trovano riassunti nella tabella a pag. 10 ’), ricerche che si rife-riscono al «peptonum siccum» di Witte. Da questo si ottengono: 1. Le etero-albumose, a mezzo della precipitazione frazionata con solfato d’ ammonio tra il 24—42 grado di precipitazione (in percento di solfato d’ ammonio)~); contengono leucina; glicocolla e pochissima tirosina. 2. proto-albumose, nella precipitazione frazionata dal 24—42° di precipitazione, contengono molta tirosina (con fusione di po-tassa caustica si ottiene sviluppo di indolo e scatolo), poca leucina e niente glicocolla : Le deutero-albumose danno a mezzo dell’ idrolisi: istidina 1'5, arginina 7’ 1, lisina 6'9, ammoniaca 0'98, I’etero-albumose !) invece: istidina 2'2, arginina 4'9, lisina 3'5, ammoniaca 0'79. Le proto-albumose danno secondo Levene:4) glicocolla, alanina, leucina, prolina, fenilalanina, asparagina, arginina, lisina, molta tirosina e non contengono istidina ; le etero-albumose (sempre secondo Levene) danno colla scissione idrolitica, tirosina, glicocolla (traccie), alanina, acido aspartico, acido glutammico, arginina, lisina e istidina. Questi risultati non concordano perö con quelli di Pick. I peptoni non contengono mai zolfo, perciö 1’ ipotesi del Kühne, che le albumose per idrolisi continuata si trasformano in peptoni e contradittoria, perche mentre le albumose contengono zolfo, i peptoni ne sono privi. E perö vero, e ciö parla a ') Dal Hofmeister Asher Spiro, Ergeb. d. Phys. I, 1, 759 pag. 781 o Cohnheim-Eiweisskörper 89. 2) Hofmeister separa le differenti albumose con solfato d’ ammonio e alcool di differente concentrazione, i peptoni invece con ioduro di potassio in soluzione concentrata di solfaLo d ammonio (vedi tabella). 3) Haslam: Hoppe-Seylers Zeitsch. f. phys. Chemie. 32, 54. *) Journ. of. Biological Chemistry 1, 45. Frazioni Gradi di pre-cipitazione espressi in "/o di solfato di ammonio con-tenuto nella soluzione Albumose Solubilita nell’ alcool diluito Costituzione Per- c H Etero-Proto- albumose 24—42 Etero-albumose Proto-albumose ins. 32 "/o sol. 80 70 55-12 55-64 6-61 6-80 Deutero- albumose-A 54-62 Tio-albutnose A-albumose con poco zolfo ins. 60—70 "/n sol. 70 "/n 4896 53-11 6-90 716 B 1-albumose ins. 35 "/o _ Deutero-albumose -B 70—95 B II- » (gluco-albumose) B lll-a-albumose ins. 60—70 "/o sol. 80 "/o 48-72 43-98 703 6-91 B III-ß-albumose sol. 80% 5232 732 Peptomelanina sol. 80—90 “/„ 60-70 668 Deutero- 100"/o piü C-albtimose sol. 67-80 % 34-52 585 albumose-C ') acido Fibrina 52-68 6-83 Peptoni non precipi-tabili a mezzo della salatura Peptone A") Peptone B 3) ins. 96 % sol. 96"/,, ‘) formatesi probabilmente dali’ etero-albumosa. a) formatosi probabilmente dalla gluco-albumosa. 3) formatosi probabilmente dalla proto-albumosa. chimica centuale di : Reazione del biureto Reazione di Millon Reazione xanto- proteica d’ indolo fondendo 3tassa tiča Reazione di furfurolo (idrati carbonici) Reazione al solfuro di pioinbo N S O Sviluppo (scatolo) con p< caus 17-98 1-22 1907 positiva debole positiva molto debole manca positiva 1766 1*21 1869 » marcata • molto marcata * • 1602 297 25' 15 positiva positiva positiva positiva manca molto marcata 1786 0-8 21-07 » » » * positiva 1694 — — positiva positiva positiva — manca molto marcata positiva 1376 30- 49 » » - debole * 14-25 1-63 3323 • » » marcata manca manca 1536 1-21 2379 » » » » » *> 11-46 21- 16 manca manca ? » * 1724 42- 89 positiva manca o tracce molto marcata manca o tracce manca manca 16 91 110 2248 positiva manca o tracce positiva manca marcata manca » positiva * manca favore del Kühne, che durante 1’idrolisi si sviluppa idrogeno solforato, cosicche i prodotti ottenuti possono non contenere zolfo. I peptoni sono delle polveri incolore, facilmente solubili nell’acqua, rtell’acido acetico glaciale, in soluzioni contenenti sali e un poco pure nell’alcool al 96%; danno la reazione della xantoproteina e del biureto, non vengono precipitati da metalli pesanti, ma bensi dali’ acido fosfovolframico e picrico in soluzione concentrata (solubile a caldo). Con tannino danno un precipitato se la soluzione e concentrata, solubile in acido acetico. Ioduro di mercurio, di bismuto, acido iodidrico e tricloracetico, non danno precipitati:) da soli, epperö in soluzione con cloruro di calcio"), nitrato di calcio J), solfato d’ ammonio “)a). Sublimato da un intorbidamendo, acido ferrocianidrico ed acido metafosforico sono negativi, acido nitrico non precipita neanche in soluzioni concentrate con sale, i peptoni infine sono levogiri. Le albumose ed i peptoni vengono scissi da erepsina *). Per le prime Cohnheim stabilisce un peso molecolare di circa 2600; 1’antipeptone k secondo Siegfried il peso molecolare eguale a 273. Le albumose diffondono adagio, i peptoni invece con una velocitä eguale circa alla metä di quella dello zucchero d’ uva. Nella scissione idrolitica completa si ottengono come pro-dotto finale di decomposizione delle proteine gli amidoacidi. In queste operazioni idrolitiche vengono adoperati, come giä detto, specialmente acido solforico e acido cloridrico. Cucinando a riflusso, in un matraccio, la sostanza proteica con 5 o 6 parti di acido solforico (25%) per 12—15 ore, ä luogo la scissione idrolitica quasi completamente, 1’acido solforico viene allontanato a mezzo deli’ idrossido di bario o del carbonato di bario, dal solfato ottenuto si eliminano gli amidoacidi, inclusi nella massa, con ripetute lavature nell’ acqua *) Kühne : Zeitsch. f. Biologie 29, 320. 2) Cohnheim : ibid. 49, 95. 3) Pick : Zeitsch. f. phys. Chemie 24, 246. *) Cohnheim : Zcitsch. f. phys. Chem. 33, 451 ; 35, 134. bollente. Dalla soluzione concentrata cristallizza la tirosina1), ehe nell’ acqua e difficilmente solubile. Coli’ acido cloridrico, 1’ idrolisi viene effettuata aggiungendo tre parti di acido cloridrico (peso specifico =1'19) per una parte di sostanza proteica, facendo bollire dopo aver lasciato la massa in riposo un certo tempo (5-6 ore, metodo E. Fischer)2)1’); oppure con 2 parti di acido cloridrico concentrato, due parti di acqua e 0'75 parti di cloruro stannoso4), cucinando invece per tre giorni. La separazione degli amidoacidi e pero piuttosto lunga con quest’ ultimo metodo 5). Dopo 1’ ebollizione, Fischer separa i prodotti secondari (le sostanze umiche coloranti) colla filtrazione, depura per di piii col carbone animale, filtra coli’ asbesto, concentra ne! vuoto, satura a freddo coli’acido cloridrico, tenendo poi per piti giorni il miscuglio a 0U; aggiungendo un egual volume d’alcool fortemente raffreddato (0°) si ottiene 1’acido glu-tammico cristallizzato (cloridrato), ehe viene depurato. II rima-nente viene concentrato nel vuoto, aggiunto deli’ alcool assoluto (1 «/j L. per 500 gr. di proteina) e saturato con acido cloridrico a temperatura poco elevata (bagnomaria), il liquido ottenuto viene concentrato a pressione ndotta ("15 30 6 50°) per eliminare 1’ acqua formatasi; questa operazione viene ripetuta due volte col residuo e precisamente con 1 litro e mezzo d’ alcool per volta e acido cloridrico sino a saturazione com-pleta. Gli amidoacidi vengono in tal modo eterificati. Dal miscuglio, mantenuto a temperatura bassa per 12 ore, cristallizza (inoculando con un cristallino) il cloridrato deli’ etere di glico-colla, ehe viene filtrato e depurato con alcool assoluto a 0° 6), se c’ e un grande quantitativo di glicocolla 1’ operazione viene ‘) mescolata a leucina ed ad acido diamidotriossidodecanoico, perciö questo metodo viene adoperato quando si vogliono preparare queste due combi-nazioni soltanto. 2) Be: 39, 530. 3) L’acido cloridrico evapora e rimane una soluzione al 25 °/0 circa. *) Secondo HIasiwetz c Habermann : Liebigs Ann. 169, 150. 5) Loc. cit. e Hoppe-Seylers, Zeitsch. f. phvs. Chem. 36, 18. 6) La glicocolla, viene poi identificata a mezzo delle proprietä dei de- rivati. ripetuta, piccole quantitä invece si ottengono piü innanzi nella distillazione degli eteri. La soluzione viene concentrata di nuovo, (a 40" e a pressione convenientemente ridotta) e poi si possono estrarre gli eteri o colla potassa caustica concentrata ed etere etilico, oppure i cloridrati degli eteri con una quantitä calcolata di etilato di sodio. Lo sciroppo concentrato, dopo ottenuto il cloridrato dell’etere di glicocolla, viene suddiviso in porzioni corrispondenti a 250 gr di proteina adoperata e aggiunto 1 '/2 volume di etere, raffreddando subito dopo in un miscuglio di ghiaccio e sale; si versa poi soda caustica concentrata per neutrali^TTe 1’ acido cloridrico, indi un eccesso di carbonato di potassio. Con quest’ operazione gli eteri (debolmente basici) dell’acido glutammico e dell’asparigina ven-gono separati. La massa cosi preparata viene sbattuta, 1’ etere allontanato, aggiuntone del nuovo, vi si getta dentro soda caustica (al 33%) e carbonato di potassio in piccole frazioni scuotendo bene ogni volta J). L’ etere (o le porzioni riunite di etere colorate in bruno) viene sbattuto ancora per 15 minuti con carbonato di potassio e dopo aver allontanato quest’ultimo, il miscuglio conte-nente gli eteri degli amidoacidi viene asciugato con sale di Glauber anidro per parecchie ore. L’ etere viene distillato a pressione molto ridotta (una piccola parte degli eteri di glicocolla ed alanina distillano)2) e l’olio bruno che rimane, (eteri degli amidoacidi) viene sottoposto alla distillazione frazionata senza cambiare 1’ apparato. Si distilla con una pressione di 8—15 m/m (aspiratore ad acqua) ottenendo 3 frazioni: 1. sino a 60° 2. da 60°—80° j (temperatura del bagno) e poi 3. da 80°—100° ) 4. a 100° e 0'5 m!m (con 1’aspiratore a mercurio). ') t conveniente cambiare 1’etere parecchie volte; la soda caustica ä lo scopo di combinare tutto 1’ acido cloridrico, il carbonato di potassio viene aggiunto sino ad ottenere una poltiglia densa nella quäle gli eteri dell’ aspa-ragina e dell’ acido glutammico sono insolubili. La temperatura durante tutta 1’ operazione e da mantenersi molto bassa (0°). 2) Si possono riottenere ed evitare cosi una perdita trattando con acido cloridrico, evaporando si ottengono i cloridrati di questi amidoacidi. Ottenute queste 4 frazioni, viene continuata la distillazione in un bagno ad olio, con una pressione di appena 0'5 m/m di mer-curio ottenendo in altre 2—3 frazioni i prodotti di distillazione fra 100° e 160° (temperatura del bagno). Le prime 4 frazioni vengono nuovamente distillate con una fiamma libera e una pressione di 10 m/m, prendendo la temperatura dei vapori come base di separazione (4 frazioni dai 40° ai 100°). Gueste frazioni contengono piccoli quantitativi di etere di glicocolla, alanina, prolina, acido a- amidovalerianico, quasi tutto l’etere della leucina e un po’ d’etere d’isoleucina. Le frazioni distillate col bagno ad olio (0‘5 m/m), contengono gli eteri deli’asparagina, deli’acido glutammico, quasi tutta la fenilalanina, la serina, eventualmente l’ acido pirrolidincarbo-nico (prodotto derivante dalla decomposizione deli’ acido glutammico) ed altri derivati ancora. L’ olio che non distilla, e costituito generalmente da diche-topiperazine, leucinimide e sostanze sconosciute. SkraupJ) separa gli eteri degli amidoacidi con etere ed alcool ed il residuo precipita con acido fosfovolframico al 50% (ripetutamente) ottenendo tirosina e acido glutammico, poi a mezzo del carbonato di rame e deli’ ossidrato di rame, ottiene il sale doppio «caseato di rame—cloruro di rame» quasi insolubile nel-l’alcool al 50% ed il sale deli’acido caseinico 2) solubile nell’ alcool al 75%, insolubile in quello al 96%. Dalla frazione (100—130°, 0'5 m/m) si ottiene la fenilalanina aggiungendo 4—5 parti d’ acqua ed un egual volume d’ etere. Nell’ acqua si sciolgono 1’ etere deli’ asparagina e deli’ acido glutammico, non quello della fenilalanina, ehe viene ottenuto dal-1’ etere a mezzo della distillazione, e depurato colla cristallizza-zione adoperando a questo scopo dell’acido cloridrico concentrato. Dalla stessa frazione si puö ottenere 1’ etere della serina, ch’ e insolubile nell’ etere di petrolio. Aggiungendo un po’ di acqua e da 5—8 volumi di etere di petrolio, si separa come un olio 1’ etere della serina. Gli altri eteri (di leucina, fenilalanina, *) Hoppe-Seylers Zeitsch. f. phys. Chemie 42, 274, 3) acido diamidotriossidodecanoico di Fischer. asparagina, deli’ acido glutammico) sono invece solubili nell’ etere di petrolio. Separati in tal modo gli eteri degli amidoacidi, si pos-sono ottenere gli acidi (per la prima frazione da 60—100°, 15 m/m) cucinando a riflusso con acqua per parecchie ore, finche la reazione alcalina scompare. Se c’ e molta leucina questa si se-para dalla soluzione, essendo difficilmente solubile nell’acqua; la frazione sopra 100° viene saponificata invece con idrossido di bario, riscaldando per 1Y2 ora a bagnomaria. L’ etere della fenilalanina, ehe si trova nella frazione (55"— 80°, 10—12 m/m di mercurio), viene saponificato con acido clo-ridrico concentrato, si ottiene naturalmente in tal modo il clori-drato della fenilalanina, oppure si saponifica coli’acqua, e si depura eventualmente a mezzo del derivato di benzoile. E op-portuno eseguire tutte queste operazioni rapidamente, senza in-terruzioni (le saponificazioni degli eteri in un sol giorno), affinche non subentrino cambiamenti negli eteri, che sono molto instabili; ciö non toglie, ehe una parte venga decomposta e se la deter-minazione degli amidoacidi ä da essere un’ operazione quasi quantitativa, allora e forse meglio riottenere gli eteri degli amidoacidi non con potassa caustica, ma bensi con un quantitativo calcolato di etilato di sodio in forma di una soluzione di sodio nell’ alcool al 3 % ’). 11 cloruro di sodio formatosi viene filtrato, 1’alcool distillato (onde evitare una perdita di eteri si ripete 1’ operazione descritta nella nota 2 a pag. 14) e gli eteri sottoposti alla distillazione frazionata giä descritta. (Gli eteri della tirosina e dei diamido-acidi non distillano, ma rimangono come residuo, che in questo caso e maggiormente complicato). Levene e Alsberg ottengono dai cloridrati gli eteri a mezzo deli’ ossido di bario e del idrossido di bario 2). La prolina (acido pirrolidin - a - carbonico) si trova special-mente nella frazione contenente leucina e acido a- amidovalerianico. ') Confronta i metodi per la determinazione quantitativa delle proteine di Hausmann: Hoppe-Seylers, Zeitsch. f. phys. Chemie 27, 95 e Kossel e Kutscher: Hoppe-Seylers, Zeitsch. f. phys. Chemie 31, 165. :) Journ. of Biolog. Chemistry 2, 127. Gli eteri vengono saponificati coli’ acqua e la prolina estratta ripetutamente coli’ alcool assoluto. L’acido a- amidovalerianico si trova nella frazione (60°— 90°) insieme colla leucina. La separazione e difficile, special-mente se il quantitativo e piccolo e viene effettuato a mezzo della cristallizzazione frazionata degli amidoacidi liberi o del rispettivo šale di rame. La leucina si trova specialmente nella frazione (70°—90", 10 m/m) e si ottiene, se il quantitativo e grande, dalla soluzione rigenerando 1’ acido dal rispettivo etere (leucina e isoleucina). L' acido aspartico, ehe si trova insieme alla serina ed al-1’acido glutammico nell’ultime frazioni, si separa in forma di sale di bario, saponificando 1’etere con idrossido di bario. L’ acido glutammico delle ultime frazioni, quando non sia stato separato dopo 1’ idrolisi con acido cloridrico come clori-drato, viene ottenuto cristallizzato saturando con acido cloridrico la soluzione e lasciando questa in riposo a 0°. L' ossiprolina (acido ossipirrolidin - a - carbonico) si ottiene dopo aver separato gli altri acidi, a mezzo, della cristallizzazione, deli’ eterificazione ed in parte anche con la precipitazione coli’acido fosfovolframico; viene identificata col derivato ß-naf-talinsolfonico '). La tirosina si prepara molto speditamente nell’idrolisi col-1’acido solforico2). L’ acido diamidoiriossidodecanoico (dalla caseina) si trova mescolato colla tirosina e differisce da quest’ ultima per il pre-cipitato ehe si ottiene coli’acido fosfovolframico, reazione ehe per la tirosina e negativa3)4). La scissione idrolitica puö venir effettuata anche con al-cali, in questo caso pero 1’ azione e piii lenta, tanto, ehe dopo ') Be: 35, 2660 e 3785, 1902. 2) cft. pag. 13. 3) Skraup : Be. 37, 1596, 1904 e Monatshefte f. Chemie : 25, 633 e 26, 1343. Fischer e Leuchs : Be. 35, 3795, 1902. 4) Per la čistina, i diamidoacidi ed il triptofano confr.: K. A. Mörner Hoppe-Seylers Zeit. f. phys. Chemie: 34, 207, 1901. F. G. Hopkins e S. W. Cole : Journ. of. Physiol. 27, 418; 29, 451 ed altri ancora, 65 ore appena, cucinando la proteina con 5 parti di soda cau-stica al 10%, (sec. Fischer), scompare la reazione del biureto J); si ottengono naturalmente anche in questo caso amidoacidi, alcuni pero vengono decomposti con sviluppo di ammoniaca e trasfor-mati nel rispettivo acido grasso. Schützenberger2), adoperando barite a 200° ottenne: leucina, acido amidovalerianico, amidobutirrico, glutammico, alanina, tiro-sina, asparagina; Schulze e Bossharda): leucina, fenilalanina, asparagina ed acido glutammico; Bennert4): istidina e lisina Steudel 5): lisina e tirosina; E. Fischer: acido pirrolidincar-bonico b). Con alcali fusi la decomposizione e ancor maggiore 7). Piii lenta e meno energica e la scissione idrolitica con fermenti, col quäle metodo e stato possibile interrompere 1’ idro-lisi in modo da ottenere dei polipeptidi naturali8). Coi fermenti si ottiene quäle prodotto di decomposizione anche il triptofano, ehe viene invece distrutto dagli acidi ed alcali, e di grande impor-tanza e il fatto, ehe fra i prodotti si rinviene pure la prolina e la ossiprolina. Ciö verrebbe a dimostrare che questo gruppo e contenuto effettivamente nella molecola proteica insieme con 1’acido a- amido -S- ossivalerianico, dal quäle Sörensen 9) col riscaldamento con acido cloridrico concentrato ottenne prolina (arginina e ornitina non danno invece prolina). 1 risultati dei vari lavori analitici sulle differenti proteine vengono dal Cohnheim nella «Eiweisschemie» (42) riassunti in una bellissima tabella qui riportata con la relativa letteratura: ') Hoppe-Seylers Zeit. f. phys. Chemie: 39, 81, 1903. 2) Bull, de la Soc. chimique 23 e 24, 1875. ;:) Hoppe-Seylers Zeit. f. phys. Chemie 9, 63, 1884. 4) ibid. 26, 272, 1898. — 5) ibid. 35, 540, 1902. — '*) loc. cit. 7) Bopp : Liebig. Ann. 69, 29 ; Kühne: Be. 8, 206, Nenki : ibid. 8, 236, e Journ. f. prak. Chemie [2] 17, 97, 1878. Sieber e Schoubenko : Arch. d. Sciences d. St. Petersbourg 1, 314 ; Rubner : Arch. f. Hygiene : 19, 136 ed altri ancora. 8) cft. la letter. citata del Fischer e Abderhalden, specialmente nella Hoppe-Seylers Zeit. f. phys. Chemie. !)) Sörensen e altri ritengono la prolina delle idrolisi, derivata dall’acido a- amido -G- ossivalerianico, mentie e possibile che esistano tutti e due nella molecola proteica. Sörensen: Trav. du Labor. Carsberg 6, 137, 1905 Fischer e Abderhalden Hoppe-Seylers Zeit. f. phys. Chemie 33, 169; 35, 227; 40, 215. Amidoacidi contenuti nelia sostanza proteica FORMOLA RAZIONALE I 1. Glicocolla NHo. CH2. COOH acido amidoacetico 2. Alanina CH3. CH2. COOH acido ß-amidopropionico 3. Leucina CH. CH,. CH (NH,). COOH acido “-amidoisobutil-CH3 - acetico 4. Fenilalanina CH,. CH. COOH Ci H- NH . acido p-fenil-a-amidopropionico 5. Acido #-pirrolidincar- HjC CH.,. bonico H2C (NH) ČH. COOH Prolma 6. Acido glutammico CH.,. CH,. CH. COOH COOH NH» acido ß-amidoglutarico 7. Acido aspartico CH (NHf). CH2. COOH ČOOH acido amidosuccimco 8. Čistina CH2 — S S CH,. CH. COOH acido 2-diamido-ß-ditio-CH2 (NHa). COOH NHo lattico 9. Serina CH2. CH. COOH .j • i q ÖH NH acido 2-amido-H-ossipropionico 10. Acido ossi-2-pirroli- OH. C,H7N. COOH ossiprolina dincarbonico 11. Tirosina CH2. CH (NH2). COOH acido p-ossifenil-Ä-amidopropio-CgH4. OH nico 12. Lisina CH„. CH2. CH.,. CH. COOH .. _ x,," “ MfI acido a-£-diamidocapronico Pl 2 • IN 2 IN il 2 13. Istidina HC C(a). CH2. CH. COOH acido a.amjdo-ß-imid-NH—CH N NH2 azolpropionico 14. Arginina HN = C - NH, CH (NHo). COOH acido guanidin.a-NH. CH2. CH2. CH2 amidovalerianico 15. Triptofano C(1H4 C. CH2. CH. COOH ., , ., • ... ”, acido scatolamidoacetico INH. Ln IN M 2 • 16. Ammoniaca NHo 17. Cisteina CH2. CH (NH,). COOH ., o . acidoß-amido-p-tiopropionico 18. Acido amidovaleria- NHo. CH,,. CH,. CH2. CH2. COOH nico 19. Glucosamina CG H„ 05. NH„ *) E. Fischer: Zeitsch. f. pliysiol. Chem. 33, 151, (1901). — 2) E. Fischer e A. Skita: ibid. 33, 177, (1901). - 3) E. Fischer: ibid. 33, 412, (1901). — 4) E. Fischer, P. A. Le-vene e R. H. Aders: ibid 35, 70, (1902) — 5) E. Fischer e A. Skita: ibid. 35, 221, (1902). — 6) E. Fischer: ibid. 35, 227, (1902). — J) E. Fischer e Abderhalden: ibid. 36, 268, Formola empirica 1 2 3 4 5 ' Globina dali’ ossi-emoglobina del sangue del cavallo Sieroalbumina dal sangue del cavallo Sieroglobulina Albume d’ uovo (Bianco d’uovo) Albumina d’ uovo ( cristallizzata ! C, Hr, NO, 0°) 0>°) 3-5 >3) — — 1 C:l H7 NO., 419°) 2-68 1C) — — — 2 C,; H,s NOo 30 00 '■') 20-48'») — 22-6 40) — 3 C, H„ NO, 4-249) 3 08 10) 2-7 >3) +3) — 4 Cr, H, NOo 2-34») 1-04 ">) 2 5 13) +3) — 5 Cr, H., N04 1-73 ”) 1-52»») — +4CI) +4a) 6 C4 H- NO, 4-43 ») 3-12 >°) — +4s) 7 C,-, H„ N, S, 0, 0-31 9) 2-53 ‘:1) 1-51 ‘3) 0 4 *3) 029 43) 8 C;, Hr NO:, 0-56!l) 0-6 i(0 — — — 9 Cr, H„ NO;, 1 04 ■•) — — — — 10 C,, H„ NO:: 1 33") 2-1 10) — 0-5806) 1-5 3‘) 11 C„ Hu N, O., 4-28") — — +"r6) — 12 C„ H.j N;, 02 10-96") — — +,8I +1“) 13 C„ Hu N, 0, 5-42 !1) — — +") + 1C) n) 14 C„ H,, N, 0, +a) + i„) — + 80) — 15 N H;, 0-93 =") 1 .2 49) 175 49) — 1-5 *'■>) 16 C3 H, NSO, — + “) — +44) — 17 Cr, H„ NO, — — — — — 18 Cr, H1;, NOr, — — — — 10-11«) 19 (1902). — s) E. Fischer e T. Dörpinghaus: ibid. 36, 462, (1902). — 9) E. Abderhalden: ibid. 37, 484, (1903). — 10) Lo stesso: ibid. 37, 495, (1903). — ") Lo stesso: ibid. 37, 499, (1903). -- >2) L. Langstein: ibirf. 37, 508, (1903). — >3) E. Abderhalden e W. Falta: ibid. 39, 143, (1903) — “) E. Fischer: ibid. 39, 155, (1903). — l5) E. Fischcr: Ber. d. 6 7 8 9 10 11 12 13 Albumina dal tuorlo d’ uovo Caseina Sintonina, dai muscoli . Fibrina Glutina Proteine del siero (uomo). Edestina da semi di canapa Zeina dal grano-turco (mais) — 0«) — +45) 16-5 4) 3 8”) O12) 1 — . +') — — 0-8 ‘) + .3) 3 6 '») 0-5 ,2j 2 — molta :!C) +5’) molta 214) + U) 22-7 “) 11-25 12) 3 — 3-5 S2) — + 044) + 13) 40) 2-4”) 6-96 l2) 4 — 3-2 >) — +') 5-2 4) + 1-7 u) 1-49 >2) 5 — 29 42) — 0-66 25)r'9) 14™) + 6-3 ") 11-78 12) 6 — +’)42) — M 26) 69) 0-56 4) + '4-25 u) I.4 37) 7 — +43) — 1 17 *3) — 1-2 43) 0-25 n) — 8 — 0 43 >4) — — + ,r.) — 0 33 41) — 9 — 0-23 u) — — 3 0 v-) — 2-0 ") — 10 — 4-5 :ul)6r') 1-37“) 3-82««) 0 2-7 43) 2-13 41) 10-0621) 11 — 5-8 2») 3-262f') 4 25) 09) 5-6 2<>) — 1-65 2I) 0 20) 21) 12 + M) 2.6 2C) 2-66 2,i) + C9) 0-4 2C) — 2-19 27) 0-81 2") 13 + ”) 4-8 2C) 5-062C) 3 2S) G9) 9 3 20) — 14 172‘) 1 82 20) 14 — 1-5 5<) — +81) 0 — + n) 0*5) 15 — 1 -8 2C) 0 83 2r') + :,9) 043ao) — 1-74 27) 2-56 2") 16 — 0«) — — — — +44) — 17 — +’) — — — — —t * + H) 18 — 0") — — 0 0 S3) 84) — 19 deutsch, ehem. Ges. 35, 111, 2660, (1902). — lfi) E. Drechsel: Arch. f. (Anat. u.) Physiol. 1891, S. 248 — n) S. G. Hedin: Zeitsch. f. physiol. Chemie, 21, 155, (1895). — 18) Lo stesso: ibid. 22, 191, (1896). - 19) A. Kossel: ibid. 26, 588. (1899). — 2") Lo stesso e F. Kutscher: ibid. 31, 165, (1900). — 2‘) F. Kutscher: ibid. 38, 111, (1903). - 22) H. 14 15 16 17 18 19 20 21 es •S KJ C. t3 Ü c a g S dai pinus na Proteina dai semi del : .2 O 7, + 31) molta 37) 17 9 40) — — 1 2 3 — — — • — +«) — — — 4 18-54 2 >) 2-5 37) 13 07 21) 9-02 >) 3—5 37) 1-53?) _ 6 — 11 0-33 37) 4 1 35) 3-5 8;) — 7 8 2-092 >) 2-35 21) 4-4321) 2-7521) 3-2 3r-) 2^) — — 10 11 0 2") 0 20) 0 20) 2152") 2-1 32) 5 05 32) 0 5 a2) 0-25 32) 12 1-22") 0-432") 1 5320) 116'-"') 0-65 32) 11 32) 0-7 32) 0-62 32) 13 2-75 2“) 3 1320) 3-05 2°) 4-42») 6-6 32) 4-6 32) 12 5 ’") 10-9 32) 14 15 16 17 18 4 1 2I) 4-232") 3-89 2") 382») — -- — — — ~ — — + 7‘) — — — - — — — — — — 19 C. Haslam: ibid. 32, 54, (1901). - 23) F. Kutscher: ibid. 32, 59, (1901). — 2‘) R. Ehr-ström: ibid. 32, 350, (1901). — 25) F. Kutscher: Die Endprodukte der Trypsinverdauung. Habilitationsschrift, Marburg, 1899. — 2li) E. Hart: Zeitsch. f. physiol. Chemie 33, 347, (1901). — 2|) A. Kossel e A. J. Platten: ibid. 38, 39, (1903). — 2S) M. Goto: ibid. 37, ! 22 23 24 25 26 27 28 29 Proteina dai semi del : Proteina dai semi di zucca Cheratina da : Gorgonina, Iodo-cheratina, dai coralli 1 Fibroina della seta pino marittimo I’ abete rosso trucioli di corno capelli dell’ uomo guscio del-1’ uovo ' — — — 0-34 x) — — 362) 1 — — — 1-2 s) — — — 21 2) 2 — + W) — 18-3 *) 14 70) +«) +“) 1 52) 3 — — + 72) 3 0 s) — — - 1-5 2) 4 — — — 3-6 s) — — - 0-3 '*) 5 — -- — 14 ™) 12"°) — - — 6 — — — 2-5 s) + 70) — — — 7 — — — 6-8 *■') 13-9243) 7-62 ,3) — — 8 — — — 0 68 s) — — — 1-6») 9 — — — — — — — — 10 — +i.) — 4-58 M) 3 7") + 05) 2 5 5I) 102) 11 0-79 M) 1-2 31) 1-6 32) — — — 1-5 + 5) 12 0-78 :)2) 2-0 3>) 0-7732) — — — + 57) + 5) 13 113 :12) 14-3") 7-6 “) 2-25 >■) -- — 2-2 5») io5) 14 1 — — + 70) — — + 57) + 15 1 — -- molta T") molta 7fl) — — — 16 17 — — — 5-7 s) — — — +2) 1 / 18 — -- — 0 n) - — - — 19 94, (1902). — 2!l) A. Cossel: Ber. d. deutsch ehem. Ges. 34, III, 3216. (1901). — 3(l) G. Wetzel: Zeitsch f. physiol. Chem. 26, 535, (1899). — 3I) E. Schulze e E. Winterstein: ibid. 28 459, (1899). — 32) Gli stessi: ibid. 33, 547, (1901). — 3:i) F. Kutscher: Zeitsch. mf. phys. Che. 28, 123, (1899). - 3‘) L. Langstein: ibid. 31, 49. (1900). - 35. F. Hof- 30 31 32 33 34 35 36 37 Glutine della seta Conchiolina dai gusci di molluschi Elastina Spongina Etero-albumose da Sintonine Etero-albumose da peptone di Witte Proto-albumose da Sintonine Istone la glandola «timo» 01-0-21) 4 55) +“) +•") +Ji) +‘5) 0 4i) — 1 5 0 •') — — — — — — 2 + 59) +56) 45 <■-) — + 71) +’*) — 3 — + 55) — — — +71) 0 ■') - 4 K — — 0M) 122") — — - 3-66 2I) o 6 — — 0 03) — — — - — 7 O 6-6 ') — — -- — — — - o 9 i n 5i?) 5 55) Ü-34 M) — — 071) +71) 6-31 -') 1U n +5) — +n 3-4 “) 7-032,i) 3-5 22) 3-08 »») 11so) 12 — — — — 112 2f>) 2-2 22) 3 35 20) 1-21 2") 13 4‘) — 0 3 “) 5-6 -'<) 8-52 M) 4-9 22) 4-55 2ß) 14-362o; 14 — — — — — 0 ”) +71) — 15 1-87“) 0 7 “) — 0-97 2rj 0 8 22) 0-76 2(;) 1-66 2U) 16 17 — — +?''3) — — — — — 1 1 18 — — — — — 0 7I) 0 ;l) — 19 meister: Ergebnisse d. Phys. 1, I, 759,(1902). — 30) R. Kohn: Zeitsch. f. physiol. Chem. 22, 153, (1896). — :i1) H. Ritthausen e U. Kreusler: Journ. f. prakt. Chem. N. F. 3, 314, (1871). — 3S) S. Radziejewski e E. Salkowski: Ber. d. deutsch, chem. Ges. 7, 1050, (1874). — 3!l) E. Stadelmann: Zeitsch. f. Biol. 24, 261, (1888) — 4") Hlasiwetz e Haber- ~ 38 | 39 40 41 42 j 43 L 44 | 45 dal : Protamina o tenuta dal: lo sperma della «Gadus morrhua» lo sperma della «Lota vulgaris» 1 lo sperma del salmone (Salmina) 1 1 lo storione j (Sturina) le aringhe (Clupeina) ciclottero (Ciclopterina) lo sgombro (Scombrina) la carpa (a- Ciprinina) — — -- — — — — I 1 — — — - — — — — 2 — — — — — — — 3 -- — — — — — — — 4 — -- +8°) — - — — — 5 — — — — — — — — 6 — — 0 20) 0 20) Q20) Q20) Q20) 081) 7 8 — — + s») — + ") — — — . 9 — — — — — - — — 10 — — 0 20) 0 20) 0 20) 8 3 2n) — 0»’) 11 8-3 20) 3-17 24) 02") 1220) 020) 0 0 1!1) +87) 12 2-34 2I>) 2 85 24) 0 2°) 12-92") Q20) 0 0 ,!l) 08’) 13 15 52 2") 12 0 24) 84-32") 58-22(l) 82 220) 62-520) + M) +87) 14 — — — — — + 80) — — 15 0 74 2") 0-662J) Q20) 0211) 0 2") — — — 16 — — 0 0 0 0 0 0 17 - — + 89) — +20) — — — 18 — +2J) — — — — — — 19 mann: Liebigs Ann. d. Chem. 159,304, (1871) - 41) Hlasiwetz: Anzeiger d. Wiener Akad. 1872 S. 114. — 42) Hlasiwetz e I. Habermann: Liebigs Ann. d. Chemie 169, 150, (1873). — 43) K. A. H. Mörner: Zeitschr. f. physiol. Chem. 34, 207, (1901). — 44) G. Embden : ibid. 32, 94, (1900). — 4S) K. Spiro: ibid. 28, 174, (1899). — 4C) V. Ducceschi : Hofmeisters 46 47 48 49 50 51 03 3 _ ! g.g cs 3 1 - Proteina digeribile: CO prendere formile 2), anzi con quest’ ultimo si riottiene piti facilmente 1’amidoacido libero. Diamidoacidi risultano dai rispettivi acidi grassi aloge-nici coli’ammoniacaa), (p. es. da acido a- ß- dibrompropionico 1’acido a-ß diamidopropionico) molte volte pero la sostituzione non ä luogo nel modo previsto (p. es. invece di acido a- S- dia-midovalerianico si ottiene acido a - pirrolidincarbonico)4). Fischer 5) applicö in questi casi la sintesi di Gabriel. Ossiacidi si possono ottenere a mezzo della sintesi di Streckner applicata alle ossialdeidi(Confr.)7) ') Bosshard: Hoppe-Seylers-Zeit. f. phys. Chemie 10, 138, (1886)- Fischer: Be 32, 2454, 2460, 2464, 3638, (1899), 33, 2383, 2370, 2390(1900). Lo stesso e Hagenbach: ibid. 34, 3764, (1901). 2) Fischer e Warburg: Be 38, 3997, (1905). 3) Klebs: Hoppe-Seylers Zeit. f. phys. Chemie 19,’301, (1894); Fischer e Schlotterbeck: Be 37, 2357,(1904); Fischer e Raske: Be 38, 3607, (1905). 0 Fischer: Be, 1160, (1900). 5) Lo stesso: Be, 34, 454, (1901); Sörensen : Compt. rend. d. trav. d. Laborat. Carlsberg VI; E. Schulze e Winterstein: Be, 32, 3191, (1899); Fischer: Be, 34, 2900: F. Weigert: ibid. 35, 3772, (1902); Fischer e Suzuki: Be, 38, 4181, (1905 . ") Be: 35, 3769, 3787, (1902). ‘) Sörensen loc. cit; Leuchs: Be, 38, 1937, (1905). La raccolta della letteratura e delle proprietä dei singoli amidoacidi seguirä nella seconda parte. Premessi questi ed altri studi sulle proteine e loro derivati alcuni non citati 1), quasi tutti perö di carattere analitico si arriva ai lavori sintetici. Fu merito specialmente del Fischer di Berlino, coadiuvato da E. Abderhalden, Bergell, Leuchs e da molti altri ancora, di aver aperto un nuovo campo d’indagine in questo capitolo della chimica. — E. Fischer cercö di ottenere sinteticamente dapprima gli amidoacidi non ancora costruiti da altri, e poi con questi, accoppiandoli differentemente, ottenne complessi, che molte volte dov’ era possibile il confronto, risultarono perfetta-mente eguali ai prodotti naturali della scissione idrolitica delle proteine, altre invece, a dei composti, che da essi differiscono pochissimo. Ancora all’ inizio di questi suoi studi e nella speranza di arrivare un giorno a composti, che sieno diversi dai naturali ') Studi e lavori concernenti le proteine e derivati si trovano specialmente nei giornali: Berichte der deutschen chemischen Gesellschaft, Comptes rendus de la Societe de biologie, Paris, Dubois Archiv f. Physiologie (Neuere Jahrgänge: Engelsmanns Archiv) Hofmeisters Beiträge zur ehem. Physiologie und Pathologie, Hoppe-Seylers Zeitschrift für physiologische Chemie, Liebigs Annalen der Chemie, Wiener Monatshefte für Chemie (Sitzungsberichte der k. Akademie zu Wien, matematisch-naturwissenschaftliche Klasse blaues Heft), Pflügers Archiv für Physiologie, Zeitschrift für Biologie, Zentralblatt für Physiologie, Archiv für experimentelle Pathologie und Pharmakologie, Archiv für klinische Medizin, Berliner klinische Wochenschrift, Berichte der morphologisch-physiologischen Gesellschaft, München, Comptes rendus de l’Accademie des Sciences, Paris, Deutsches Archiv für klinische Medizin, Deutsche medizinische Wochenschrift, lournal of American Medical Association, Münchener medizinische Wochenschrift, Proceedings of Royal Society, London, Virchows Archiv für pathologische Anatomie, Wiener klinische Wochenschrift, Zeitschrift für klinische Medizin. solamente per il luogo d’ origine, gli chiamö polipeptidi ') 2). Dal punto di vista chimico i polipeptidi sono amidoacidi concatenati insieme probabilmente a mezzo dei gruppi (Rt. COOH) e (R2. NHo): Rj. COOH + R2. NH, == Rx. CO. NH R., + HoO. Giova notare perö, che sono possibili 4 disposizioni. P. es. per la glicilglicina: a) lattame : 1. amidoacido libero N1" Ho. CH,. CO. NH. CH. COOH 2. sale intramolecolare NvH3. CH,. CO. NH. CH., COO ß) lattime: 1. amidoacido libero N"'H2. CH2. C(OH): N. CHo. COOH 2. sale intramolecolare Nv H3. CH.,' C (OH): N. CH,. COO :i) Piü complessa e la concatenazione per gli acidi amidati-dicarbonici e per i diamidoacidi. P. es. per il dipeptide dell acido diamidopropionico sono possibili i 2 casi : CHo. CH. CO. NH. CH. COOH 1 NH2 NHo a CHo. NH, CHo. CH. CO. NH. CH2. CH. COOH 2- NH, NH, ß NH., ') Fischer: Bc, 530, (1906). [Polipeptide venne chiamato da E. Fischer e Abderhalden (Hoppe-Seylers Zeitsch. f. physiol. Chemie 39, 81; 40, 215; 44, 284) un prot/otto ottenuto dali’ idrolisi con succo panrrreatico], 2) Nell’idrolisi dell’edestina (da semi di cotone) e della fibroina serica, si ottennero amidoacidi e peptidi perfettamente uguali ai prodotti sintetici (Be: 2331, 1909). 3) Confronta la solubilitä della leucil-diglicilglicina nell'alcool, Be: 38, 611, (1905). e per il dipeptide asparagilglicina : COOH CO. NH. CH2. COOH 1. CH. NHo 2. CH. NH2 CH,. CO. NH. CH„. COOH CH,. COOH II carattere contemporaneamente acido e basico di queste combinazioni [gruppo (COOH) e (NHo)], e la reazione del biureto parla in favore della concatenazione « a—1 » (lattame), la guanidina si concatena perö coli’ acido amidovalerianico, costituendo l’argiriina, tanto frequente nelle proteine, non nella forma «amide» bensi «imide», gruppo che non da la reazione del biureto, che e molto resistente di fronte alla tripsina, erepsina ed acidi bollenti, che viene perö sciolto dall’ arginase (fermento di Kossel e Dalkin)') : NH NH2 NH, C. NH. CH2. CH». CH„. CHz. COOH arginina Nella molecola proteica ci sono molti amidogruppi liberi, (nella arginina, nella lisina, nei diamidoacidi e nell’ istidina). Con questi, il carattere basico aumenta. In alcune combinazioni perö si riscontrano pure molti carbossili, come nell’acido ottaspartico, che ne contiene 9 (esso e perö ottobasico). Nella molecola proteica ci sono moltissime concatenazioni oltre alla forma «lattime — acido libero» p. es.: 1) unione diretta a mezzo dell’atomo di carbonio (Schiff): CO COOH NHä. CH C4 H., £,NH- Leucina - acido aspar.ico. tn2 COOH x) Zeitsch. f. phys. Chemie 41, 2) unione del leucinimide: 3) unione col resto della guanidina : NH C,H0. HC OC CO CH. C4H;i CO—NH—C(NH)—NH-C NH 4) oppure colla stessa guanidina, perö all’ estremitä (Kossel): NHo. C(NH). NH. C.... Oggi giorno si conoscono dei polipeptidi con 18 acidi concate-nati p. es. la 1-leucil-triglicil-l-leucil-triglicil-l-leucil-ottoglicilglicina con la formola empirica C4sHs0Oi,,N18 ed un peso molecolare di 1212-81 ’)2)- II numero degli amidoacidi piü importanti ascende circa a 30; la somma delle variazioni con ripetizione tra questi 30 acidi e un numero di ben 42 cifre 3). Ctuesto calcolo approssimativo (la serie degli amidoacidi au-menta continuamente), da un’ idea del numero molto grande dei polipeptidi possibili, e questa enorme quantitä e assolutamente neces-saria, quando si pensi alla infinita varietä di individui organizzati, vegetali e animali, ehe popolano la terra, nei quali ci sono differenze grandissime non solamente fra specie e specie e in-dividuo e individuo, ma nell’ istessa specie e nell’ istessa razza, fra i rappresentanti di una famiglia e persino nel singolo individuo osservato in un periodo d’ anni abbastanza lungo. ’) Be : 40, 1754 (1907). -) La combinazione organica col peso molecolare maggiore ottenuta in via sintetica. Un peso molecolare 2-3 volte piü grande darebbe una combinazione molto vicina ad aleune proteine. (La determinazione del peso molecolare nei polipeptidi viene eseguita applicando la legge di Raoul, perö la solubilitä e piccola e si ottengono notevoli differenze fra teoria ed esperimento). 3) Somma delle variazioni con n 30 elementi e ripetizioni dalla 2.a-30.a classe: S = n2(nn'1~1.) - 31 03482. (6 8630587 ...). 10'0 n—1 i J Con ciö e dimostrato sufficientemente la quantitä di tali combinazioni, ehe sono appena un frammento della molecola proteica. Tutte queste combinazioni si possono ottenere oggi in via sintetica a mezzo delle sintesi della scuola di E. Fischer. Nel caso piči semplice il processo e il seguente: H . NH. CH2. COOH NH. CH2. COOH HO L OC. CHo. NH2 = ČO. CH2. NH2 + H2° 2 Molecole glicocolla = 1 molecola glicilglicina 4* 1 molecola [acqua. Quanto alla nomenclatura, essa e molto semplice, giacche si serivono soltanto i nomi dei radicali degli amidoacidi, col coefficente anteposto, indicante il numero di volte ehe compa-risce quest’ acido, eventualmente il suo carattere ottico ') e po-nendo questi radicali nello stesso ordine “). Nella sintesi del Fischer vennero accoppiati i seguenti radicali: Glicile, alanile, diamidopropionile, at - amidobutirrile, valile, a - 3 - diamidovalerile, a - ossicapronile, leucile, isoleucile, a-amidostearile, fenilglicile, fenilalanile, p - iodfenilalanile, tirosile, 3—5 diiod - tirosile, serile, isoserile, lisile, čistina, cisteina, isti-dile, prolile, ossiprolile, asparagile, acido aspartico e acido glu-tammico, glutamile, triptofile. Concatenazioni di amidoacidi vennero ottenute giä dal Curtius nel 1881, facendo agire sul cloruro di benzoile il sale d’argento della glicocolla. In tal modo si ottiene acido ippurico, ippurilamidoacetico, e nel 1884 ottenne il Curtius una serie di combinazioni, nella quäle ogni singolo termine differisce dali’ an-tecedente del gruppo (NH. CHo. CO.). Di questa serie Curtius ottenne sinteticamente le seguenti combinazioni: a) ‘) d = destrogiro, 1 = levogiro, r = racemico, i = inattivo. 2) Confronta 1’ esempio a pag. 34. 3) Confr. la nota 3) pag. 36. C„H;,. CO. NH. CHo. COOH acido benzoilamidoacetico (ippurico) [P. F.1)“) - 187° C,H5. CO. NH. CHo. CO. NH. CH,. COOH acido benzoilglicil-[amidoacetico (ippurilamidoacetico) P. F. 206 5° C„H5. CO. (NH. CH2. CO),. NH. CH,. COOH acido benzoil- [biglicilamidoacetico P. F. = 215—216" C,,H5. CO. (NH. CHo. CO)s. NH. CH2 COOH acido benzoiltri- [glicilamidoacetico P. F. 235” C„H,. CO. (NH. CH*. CO)t NH. CHo. COOH acido benzoilte- [traglicilamidoacetico P. F. = 246—51" C,H,. CO. (NH. CHo. CO), NH. CHo. COOH acido benzoilpen- [taglicilamidoacetico P. F. 268° Tutte queste combinazioni danno la reazione del biureto. Con questo procedimento si ottengono parecchi derivati della glicocolla o di altri amidoacidi tutti perö legati al gruppo benzoile :i). Nel 1901 E. Fischer ed E. Fourneau 4) ottennero dall’ ani-dride della glicocolla, trattando con acidi, il primo polipeptide puro : la glicilglicina, al quäle venne poi unito il radicale leucile e ne risultö in tal modo il primo tripeptide5). Due anni dopo E. Fischer ed E. Otto B) riscaldando carbe-tossilglicina 7) e cloruro di tionile ottennero il cloruro di carbe-tossilglicina CoH6. o c nh ch^ co C1) che coli’ etere di glicocolla o di alanina da il rispettivo dipep-tide, (derivato carbetossilico) e questo con la sapor.ificazione del gruppo ') Punto di fusionc. 2) Vedi derivati deli’ acido benzoico coi polipeptidi a pag. 57. 3) Curtius: 178, (1904) N. F. 70 Journ. f. prak. Chemie e Be, 35, <3226, (1902). *) Be: 34, 2868, (1901). ') Be: 35, 1095, (1902). “) Be: 36, 2993, (1903). 7) sec. Fischer: Be, 34, 2868, (1901). *) R= Radicale, in questo caso: (NH. CH-. CO. NH. CH... COOH). si trasforma in un acido dicarbonico : H02C. (NH. CH„. CO.)3. nh. ch2. cooh acido triglicilglicincarbonico. Q.ueste combinazioni sono molto si-mili ai polipeptidi, nei quali perö non si lasciano trasformare, non cedendo 1’anidride carbonica del secondo gruppo carbossilico. Volendo ottenere i polipeptidi liberi, per poter poi studiare le proprietä di queste combinazioni tanto importanti nello schiari-mento della molecola proteica, il Fischer ideö un secondo metodo. Etere etilico di glicilglicina venne combinato con cloruro di cloracetile in soluzione eterea, di cloroformio oppure d’etere di petrolio (e questo nel caso, ehe le combinazioni aiogenate vengano decomposte dali’ acqua, come p. es. il cloruro di cloracetile e bromuro di brom-propionile), dalla saponificazione del-1’ etere e successivo riscaldamento con ammoniaca risulta la diglicilglicina. H NH. CH2. CO. NH. CH«. CO. O. C H,1) etere etilico di glicilglicina Cl OC. CH,. C1 NH. CHo. CO. NH. CH2 CO. O. C„H5 0:č. CHo Cl + HC1 etere etilico di cloracetilglicilglicina NH. CH.,. CO. NH. CHo. CO. OH CO. CHo Cl +' | H i NH2 cloracetilglicilglicina -f- ammoniaca = HCl + NH2. CH2. CO. NH. CH,. CO. NH. CH,. COOH diglicilglicina Naturalmente i cloruri di cloracile si possono combinare anche con gli acidi amidati e coi polipeptidi non eterificati, fa-cendo agire 1’ alogenato di clor-(brom-) acile nella soluzione ') bisogna prendere 2 molecole di etere, perche una viene eliminata dalla reazione in forma di cloridrato. lacalina (di idrossido o carbonato di potassio) dell’amidoacido o del polipeptide, e da questi prodotti di condensazione si ottiene col-1’ammoniaca il dipeptide o rispettivamente il polipeptide. P. es.: CI. CH,. CO. NH. CH„. COOH + 2 NH3 '= NH4 C1 + NH2. CH.,. CO. NH. CH2 COOH glicilglicina, ehe con una seconda molecola di cloruro di cloracetile da CI. CH„. CO. NH. CH,. CO. NH. CH2. COOH, e coli’ ammo-niaca diglicilglicina. Si puö adoperare tanto ammoniaca liquida quanto in soluzione acquosa, dipendente e la scelta dalle com-binazioni ehe si vogliono ottenere. Giova osservare, ehe con ammoniaca liquida il risultato finale e migliore ed e necessario una temperatura pili bassa, che non con ammoniaca in soluzione, cosa eh’ e specialmente importante per i polipeptidi otticamente attivi, dove ad alta temperatura (e piü facilmente con ammoniaca in soluzione) subentra la racemizzazione. L’ ammoniaca liquida bisogna adoperarla in quei casi, nei quali le combinazioni sono insolubili nell’acqua. Con le sintesi sopra deseritte si possono ottenere facilmente polipeptidi con una concatenazione molto lunga ')• Nel 1904—1905, sempre nella scuola tanto feconda di E. Fischer a Berlino, veniva adoperato un nuovo metodo per la prepara-zione dei polipetidi. Secondo questo gli amidoacidi o i polipeptidi vengono trasformati in cloruri da pentacloruro di fosforo, e come mezzo solvente si adopera il cloruro di acetile. Ottenuto cosi il polipeptide clorurato2) si ottiene con un etere la concatenazione'*) come nella sintesi antecedente. P. es. a- bromisoca-pronilglicina da con pentacloruro di fosforo, in soluzione di ') In aleuni casi pero, 1’ ammoniaca non agisce come venne detto nella sintesi, cosi p. es. cloruro di a-3 dibromovalerile da con ammoniaca 1’anello della pirrolidina, alogenato di succinile non da il gruppo asparagile bensi derivati di fumarile. J) Quando il cloruro sia molto solubile nel cloruro d’acetile, e meglio adoperare il cloridrato del rispettivo amidoacido clorurato (R. CH. COCI), NHo. HC1 che generalmente e insolubile nel solvente. (Be: 38, 606, 2414, 1905). ■') Be: 37, 3070, 1904 e Be: 38, 605, 1905. cloruro di cloracetile un prodotto corrispondente alla formola : C4H„. CHBr. CO. NH. CH2. COC1, il quäle con etere etdico di glicina da C4H„. CHBr. CO. NH. CH2. CO. NH. CH„. CO. O. .C2Hr, e quest’ ultimo saponificato e trattato con ammoniaca si trasforma nel tripeptide : leucilglicilglicina : C4H9. CH (NH.,). CO. NH. CH2. CO. NH. CH, CO. OH.1) 1 polipeptidi si possono ottenere dagli eteri, col riscalda-mento. Cosi p. es. 2 molecole di 2) NH,. CH2. CO. NH. CH,. CO. NH. CH2. CO. OCH3 CH3. C02. CH2. NH. CO. CH2. NH. CO. CH2. NH. H etere metilico di diglicilglicina, si trasformano a 100" in CH.OH + NH2. CH2. CO (NH. CH2. CO)4. NH. CH2. C02. CH3 etere metilico di pentaglicilglicina. Importanti per la sintesi dei dipeptidi e per la separazione di questi dai polipeptidi sono le 2-5-dichetopiperazine !i)4). Etere etilico di glicocolla in soluzione acquosa si trasforma nell’ anidride giä a temperatura ordinaria5). H HN. CHo. CO. O. C2 H, C, H,. O . CO. CH„. NH H /CH2—CO 2 CoHfiO + NH NH xCO —CH„ a-Y o 2-5 dichetopiperazine, anidride, che puö venir trasformata nel rispettivo dipeptide. ‘) Be: 37, 3070, (1904) e 38, 610, (1905). 2) Curtius: Be, 37, 1300, (1904) e Fischer: Be, 37, 2501, (1904). 3) Anche diacipiperazine, confronta Bischoff e altri Be: 21, 1257, 1662, (1881); Be: 25, 1977, (1892) e Be: 38, 998, (1905). *) per le quali sono possibili 3 costituzioni differenti: 1. forma chetolica 2. forma enolica 3. tutte e due contempora- neamente (cheto-enolica) NH/CO—CH;.\»||_| »,^0(014) CH2\n n/C(OH)-CHAnh \CH2—C0/ N\CH„—C(OH)^ 1N \C H, - CO/1Nn 5) Curtius e Goebel: Journ. f. prak. Chemie 37, 150, (1888). Per gli amidoacidi con piii atomi di carbonio (alanina, acido a-amidobutirrico, leucina, acido a-amido-n-capronico, fenilalanina, tirosina, istidina, lisina, asparagina, d - alanina) la trasformazione avviene facilmente a 150—180", 1’ etere perö deil’ acido glutam-mico si trasforma in quello dell’ acido pirrolidoncarbonico. Le 2 - 5 - dichetopiperazine si possono ottenere pure da ammoniaca e dagli eteri degli amidoacidi contenenti a alogenati di acili p. es.: ’) CH;i CH. CO NH \ CO CHo etere etilico di a- cloracetilalanina CH., CH. CO NH4C1 + C., H, O + NH NH CO. CH„ ß - metil - « - y - dichetopiperazina. 11 lattone deli'acido a - amido - Y - ossivalerianico si polime-rizza a solita temperatura trasformandosi nel corrispondente derivato della piperazina. Riscaldando la 2-5 dichetopiperazina con acido cloridrico concentrato ") si ottiene il cloridrato della glicilglicina ') CH.,. COx NH ’ )NH + H.,0 + HCl = xCO. CH./ (NH,. CHj. CO. NH. CHo. COOH). HCl ') con acido cloridrico alcoolico invece, il cloridrato del rispettivo etere etilico. Riesce difficile pero di far cristallizzare il dipeptide (specialmente per 1’alanina). ') E. Fischer e E. Otto: Be, 36, 2112, (1903). 2) Per la leucina invece acido bromidrico. s) Be: 35, 1103, (1902. *) Se non si formasse il cloridrato la reazione sarebbe reversibile. 0. C.,H, /1 + NH H H CI + nh3 L’ anello della 2-5 dichetopiperazina puö venir aperto con soluzioni normali alcaline ') a solita temperatura e in pochi minuti. La soda o potassa caustica viene poi neutralizzata con acido iodidrico oppure acido acetico e precipitato il sale forma-tosi coli’ alcool. II riscaldamento non e consigliabile perche puö subentrare facilmente la scissione idrolitica, e perciö per facili-tare la reazione negli amidoacidi ricchi di carbonio, bisogna sbattere per piü giorni per accelerare in tal modo la reazione. Interessante e il fatto, ehe dalle 2 - 5 - dichetopiperazine asim- metriche si ottengono due dipeptidi (se i prodotti sono ottica- mente attivi, in gran parte racemizzati) p. es. : CO. CH. C4H0 , NH„. CH. CO. NH. CH.2. COOH N H NH * Č4H„ leucilglicina CH.,.CO. ^ Da butil-2-5-dichetopiperazina si ottiene2) NH,. CH2. CO. NH. CH. COOH Č.,H„ glicilleucina e dai due dipeptidi naturalmente una sola dichetopiperazina. Le sintesi dei dipeptidi con ossiacidi sono piü difficili ad eseguirsi, inquantoche 1’ idrossile entra in reazione col penta-cloruro di fosforo. Fischer;i) segui durante la preparazione dei derivati della tirosina questa via: Cloracetil - 1 - tirosina viene fatta reagire con etere metilico deli’ acido clorocarbonico in soluzione alealina : /O °H 0 c O. CH. .O. CHj + CO Čl + HC1 CH2. CH. COOH CH.t. CH. COOH NH. CO. CH2C1 NH. CO. CH2C1 si ottiene cloracetil - carbometossil -1 - tirosina, ') Be: 38, 2375, (1905). - 2) Ann. d. Chemie: 340, 127, (1905). 8) Be: 2860, (1908); Sitz- Berichte der k. Akad. d. Wiss. Berlin 542, (1908). che con cloruro di acetile e pentacloruro di fosforo si lascia clorurare (R. COOH in R. CO. CI), e questo cloruro da con 1’ etere di glicocolla in soluzione eterea o di cloroformio : O o. c o. ch;! + CH.,. CO. O. C2H, NH,, CH,. CH. COC1 NH. CO. CH,C1 /0 O. C O. CH, + HCl CH,. CH. CO. NH. CH.,. CO. 0. C2H5 NH. CO. CH2C1, etere etilico di cloracetil - carbometossil -1 - tirosil - glicina, che con la saponificazione a mezzo deli’ alcali e successiva amidazione si trasforma nella glicil -1 - tirosil - glicina. Questa reazione dovrebbe aver luogo pure colla serina, nella sintesi si formano perö dei composti racemici. Le combinazioni naturali sono otticamente attive e perciö E. Fischer cercö di ottenere anche queste sinteticamente. Degli ami-doacidi, meno la glicocolla, tutti sono otticamente attivi pel fatto che contengono almeno un gruppo Rj. CH. R2. NH„ II numero di isomeri otticamente attivi e dato dalla for-mola di van-t-Hoff 2n, dove «n» e il numero degli atomi di carbonio asimmetrici contenuti nella molecola, quello delle iso-merie racemiche invece si ottiene dalla formola 22n, assieme dunque 2"+^ • Ciö significa che p. es. giä per il dipeptide alanilleucina abbiamo 6 composti cioe: d d’, 11’, d’l, dl’ e due corpi racemici d d’ + 11’ e dl’ + ld’ cioe d-alanil-d-leucina 1-alanil-l-leucina d-alanil-l-leucina l-alanil-.d-leucina e le due combinazioni racemiche: 1) d-alanil-d-leucina -(- !-alani!-!-leucina (B)1) 2) d-alanil-l-leucina + 1-alanil-d-leucina (A), oppure: 1) dl alanil-dl-leucina 2) dl alanil-ld-leucina. II numero dei polipeptidi giä grandissimo, come venne di-mostrato a pag. 34, diventa enorme con 1’ applicazione della isomeria ottica. Dall’etere etilico di d-alanina non si otterrä che: d-alanil-d-alanina, perö dalla concatenazione di d-alanina e 1-alanina si ottengono 2 dipeptidi: d-alanin-l-alanina e 1-ala-nin-d-alanina. Le modificazioni racemiche si possono riconoscere a mezzo del loro comportamento cogli enzimi. Per la alanil-leucina dei due corpi racemici la modificazione B non viene intaccata, la A invece viene intaccata dagli enzimi, non essendo ora la forma d-d o 1-1 suscettibile a scissioni, mentre lo e la modificazione d-1, conviene al composto A la seconda formola, al B la prima. Le sintesi dei polipeptidi otticamente attivi sono piii dif-ficili perche bisogna evitare molti processi, che condurrebbero solamente a prodotti racemici; in quei casi poi dov’ e possibile la formazione di piii isomeri si osserva, che una combinazione ä la preferenza e questa s’ottiene con una percentuale maggiore, quindi la configurazione sterica ha molta influenza sulla velocitä della reazione. Due combinazioni otticamente inattive, ognuna perö con 1 atomo di carbonio asimmetrico") (contrassegnate dai numeri 1 e 2) danno luogo nella loro concatenazione a 2 isomeri racemici: *) Designate da E. Fischer con lettere A e B (con A la combinazione piü insolubile) Zeitsch. f. pHy. Chemie 46, 54, (1905). 2) Be: 37, 2130 (1907). (d! d2 -f- 1[ 12) e (dj 1, -f- lx d2) formatisi dalle 4 combinazioni dt, lt e d2, ]ä; di questi due pero, uno k uno sviluppo maggiore nella reazione. Molte volte si puö ritenere d’ aver ottenuto 1 isomero solo, ma ciö non si e avverato ancora, giacche essendo i due isomeri molto simili, e formando cristalli misti, la loro identificazione riesce in alcuni casi realmente difficile. Per la čistina, i casi di isomeria sono eguali a quelli del-l’ acido tartarico, essendo simmetrica la molecola rispetto ai 2 atomi di carbonio otticamente attivi: (COOH. CH. CHo. S-S. CH2. CH. COOH). nh2 NH, Sinteticamente si possono ottenere questi polipeptidi a mezzo degli acili alogenati con gli amidoacidi otticamente attivi, oppure si possono adoperare acili otticamente attivi (cloruro di l-a-brompropionile e glicina in l-alanil-glicina) quantunque questi ultimi siano di difficile preparazione. Piii facile riesce la sintesi di questi polipeptidi coi cloruri degli amidoacidi attivi. Dai dipeptidi otticamente attivi si ottengono naturalmente, a mezzo della fusione, anidridi attive, ehe si possono pero ottenere anche riscaldando i corrispondenti amidoacidi in una corrente di acido cloridrico o anidride carbonica, oppure dagli eteri dei ri-spettivi acidi. Queste anidridi presentano un’ isomeria analoga a quella dei polipeptidi; I’anidride di alanil-leucina ä 4 isomeri ottici e 2 composti racemici, se i due acidi sono eguali si änno (come nell’ acido tartarico) 2 isomeri otticamente attivi, un com-posto racemico e la meso-modificazione; quest’ ultima non puö venire scissa nei singoli componenti.1) Riesce difficile evitare, che i composti attivi si trasformino nella modificazione racemica, e in moltissimi casi venne osser-vata e studiata la cosidetta «inversione di Waiden» ') pag. 45. £ interessante il fatto che tanto la 1-alanil-d-alanina, quanto la d-alanil 1-alanina danno una piperazina inattiva (meso-modificazione), e siccome dalla trasformazione deli' anidride in peptide risulta sempre il dipeptide A, cosi si puö trasformare la modificazione racemica in B in 2-5 dichetopiperazina, e questa in A-peptide, quindi nella dichetopiperazina ä luogo una trasposizione sterica. Waiden aveva fatto 1’ osservazione, che alcune sostanze änno la proprietä di coadiuvare la trasposizione sterica, e chiamö queste otticamente-anormali, [ossido di argento, cloruro e bro-muro di nitrosile, (NOC1 e NOBr)] a differenza delle combina-zioni otticamente-normali (potassa caustica e pentacloruro di fosforo nella trasforinazione asparagina-acido malico). La «inver-sione di Waiden» venne osservata dal Fischer in parecchi casi. Eccone alcuni esempi, dove le freccie indicano il decorso della reazione: d-alanina •‘-NH3"<_ acido d-brompropionico I t NOBr NOBr l t acido 1-bromproprionico NH-. -*■ 1-alanina NOBr e nella trasformazione «etere di d-alanina ->■ NOBr -*■ etere di acido d-brompropionico», normale, menlre nella trasformazione «etere di d-alanina ->• NOBr -*■ etere di acido 1-brompropionico», anormale, ln questo esempio dunque, la stessa sostanza k due comportamenti differenti in due casi diversi : acido 1-aspartico NOBr -*■ acido di 1-bromsuccinico etere dell’acido 1-aspartico ->■ NOBr -> etere dell’acido d-brom- [succinico d-valina -* NOBr -*■ acido 1-bromisovalerianico -*• NH3 -*■ d-valina concatenando queste 2 combinazioni I 1-bromvaleril-d-valina I nh3 1-valil-d-valina a mezzo dell’ idrolisi -► d-l-valina 1 T trans.-anidride di valina ') Waiden: Be, 29, 133 ; 30, 2795, 3146 ; 32, 1833, 1855. E. Fischer: Be, 40, 490, 1051 (1907), 39, 3981, (1906), 41, 889, (1908), 41, 2891 (1908). (Sec. E. Fischer; Waldetische Umkehrung). 1- valina -*■ NOBr -*■ acido d-bromisovalerianico cloruro di d-bromisovalerile -► glicocolla -*■ d-bromisovalerilglicina d-bromisovalerilglicina —* NH3 —d-valeril-glicina d-valil-glicina a mezzo deli’ idrolisi -+ d-valina dunque da d-bromisovalerile —*■ NH3 —► 1-valina e da d-bromisovalerilglicina —► NH3 —* idrolisi -► d-valina. Le proprietä. dei singoli polipeptidi si assomigliano molto fra loro. Quasi tutti sono solubili nell’ acqua e la solubilitä di-minuisce col crescere del peso molecolare. 1 polipeptidi formati da piii acidi sono maggiormente solubili, che quelli formati dallo stesso o da due amidoacidi soltanto. (Coincidenza colle proprietä dei peptoni, ehe sono solubili nell’ acqua). — Neli’ alcool invece sono insolubili ad eccezione della leucilpro-lina, ehe si scioglie persino nell’alcool e nell’etere acetico. La leucilglicilglicina invece, e solubile nell’alcool nella modifi-cazione amorfa e si riottiene poi cristallizzata. Molte volte i polipeptidi sono solubili nell’alcool contenente ammoniaca; se questa viene scacciata precipita il polipeptide. Nei solventi orga-nici essi sono generalmente insolubili. I polipeptidi difficilmente solubili nell’acqua, si sciolgono bene negli acidi minerali e negli aleali generando dei sali, ehe per i polipeptidi con grande peso molecolare sono insolubili; piü piccola e invece la solubilitä di questi polipeptidi nell’ acido acetico. II punto di fusione (determinato riscaldando rapidamente la sostanza per evitare una decomposizione) e superiore gene-neralmente ai 200“ ed avviene con sviluppo di gas e decomposizione (annerimento della sostanza), i dipeptidi si trasformano nelle rispettive dichetopiperazine, molti si decompongono senza liquefarsi (i derivati della glicocolla). II sapore dolce degli amidoacidi e scomparso e quando i polipeptidi non siano privi affatto, änno un sapore debolmente acido, come i peptoni naturali; (la leucilprolina k sapore amaro). Differenze notevoli si riscontrano negli isomeri ottici. Le alanilleucine isomere änno sapore amaro, la leucilalanina invece e insapora. In questi polipeptidi attivi il potere rotatorio e maggiore ehe negli amidoacidi, manca il feno-meno della multirotazione. Reazioni dei polipeptidi: 1) Coll’acido fosfovolframico i depeptidi änno un comporta-mento uguale a quello degli amidoacidi, i tripeptidi vengono preci-pitati in soluzione acidulata di acido solforico, maggiore e la preci-pitazione nei peptidi superiori, solubile nell’ eccesso del reagente. 2) Cucinate le soluzioni dei polipeptidi coli’ ossido di rame, esse si colorano in azzurro, oppure in azzurro-violaceo, per le dichetopiperazine e per la leucilprolina x) la reazione e negativa. I sali di rame dei polipeptidi sono solubili nell’ acqua, insolubili nell’alcool, cristallizzano difficilmente. 3) 1 polipeptidi con peso molecolare elevato precipitano anche con tannino. 4) Molto importante e la combinazione col rame e col po-tassio conosciuta anche col nome di reazione del biureto. £ una reazione caratteristica per le sostanze proteiche, si ottiene aggiungendo alla soluzione spiccatamente alealina della proteina (rispettivamente del polipeptide), solfato di rame, in piccole dosi perö, e si forma una colorazione, ehe dal rosso al violetto e persino ali’ azzurro puö presentare tutte le graduazioni possibili. Schiff“) studiö queste combinazioni e diede per il biureto la costituzione: O OH OH O Il I I II C. NH2 — Cu — nh2. c NH < > NH C. NH2 — K K - NH2. C Il I II O OH OH O Cristallizza in aghi rossi, adoperando invece del solfato di rame sali di nichelio si ottengono colorazioni rossoaranciate [L. Tschugaeff (Be : 40, 1973) le ottenne anche col mercurio]. ') Questo dipeptide si scosta notevolmente per le sue proprietä dagli altri. ■) Ann. 310, 37, 1900. Secondo Schiff affinche un corpo dia la reazione del biu-reto deve contenere uno dei gruppi: CO. N|i2 CO. NH2 CO. NH, NH < ' ' CH, < CO. NH, CO. NH2 CO. NH, biureto ossamide malondiamide perö dei 2 gruppi (CO. NH2), uno puö essere sostituito dal gruppo (CH2. NH2), (CS. NH2) o [C (NH) .NH..,] e quindi danno reazione anche i gruppi: CH,. NH2 CH,. NH2. CH, CO. NH. CO. NH. CO. NH. CO. NH2 CO. NH. CO. NH., glicinamide sarcosinamide ossalildiureide CO. NH. OH. CO. CO. NH2 CO. NH2 NH. CO. NH2 idrosilamide ossalurdiamide Le sostanze proteiche contengono il complesso /.CH. NH —\ VČO. NH—/* Ad ogni modo non e del tutto chiaro quando si debba attendere questa reazione (gruppi «NH2» facilitano la reazione, sostituzioni dell’idrogeno nel gruppo «NH2» la diminuiscono o eliminano del tutto). I dipeptidi generalmente non la danno ; per l’etere di carbetossildiglicilglicina e 1’ acido triglicilglicincarbo-nico e positiva, pur avendo modificato il suddetto gruppo. Q,uesta reazione e inoltre positiva per i derivati di glico-colla, dell’ acido, ippurico di Curtius e Göbel!) e per gli acidi poliaspartici di Schiff2). Nei polipeptidi la reazione aumenta in ragione della lunghezza della catena, per quelli della glicocolla essa comincia col tetrapeptide, negli altri amidoacidi si riscontra debolmente giä nel tripeptide; eterificando il carbossile o so-stituendo 1’ idrossile con 1’ amido-gruppo, la reazione si fa piü intensa3). 4) La reazione di Millon e positiva nei polipeptidi conte-nenti tirosina e si ottiene aggiungendo a una soluzione di nitrato ') Loco cit. 2) Ann: 303, 183, (1898); 307, 231, (1899); 310, 301, (1899). 3) Be: 35, 1105, (1902). di mercurio un po’ di acido nitroso, (reagente di Millon). II precipitato rosso o la colorazione rossa vierte data da tutte le combinazioni contenenti un anello di benzolo con idrossile (delle sostanze proteiche quelle contenenti tirosina). 5) La reazione di Adamkiewitz (acido acetico e poi acido solforico) manca ai composti che non contengono triptofano (nei quali naturalmente e positiva). Manca pure la reazione dello zolfo (eccettuata la čistina). 6) Coli’ acido nitroso i polipeptidi svolgono azoto come gli amidoacidi. 7) 11 reagente di Baeyer (ipermanganato di potassio sciolto nel carbonato di sodio) non ha aleuna influenza sui polipeptidi, e se la reazione e molte volte positiva sui prodotti impuri delle sintesi, lo si deve alle sostanze secondarie, a caldo vengono ossidati dal reagente anche i polipeptidi. 8) Acido cloridrico concentrato produce durante un’ebolli-zione per lo spazio di tempo di 5 ore, scissione idrolitica com-pleta, al 10% e a 100° 1’azione e assai pili debole1)2). Colle soluzioni alealine normali, alla solita temperatura, non avviene nessun cambiamento neppure in 24 ore, perciö si possono otte-nere i polipeptidi a mezzo degli aleali dalle combinazioni ete-rificate e dai derivati di formile. 9) La reazione della xantoproteina (coll’acido nitrico concentrato) e positiva soltanto per le proteine contenenti tirosina, fenilalanina e triptofano. 10) Di grande importanza per la chimica degli albuminoidi e il comportamento dei polipeptidi di fronte agli enzimi. Questi provocano delle scissioni idrolitiche, non sempre perö, ed e di grande influenza il tipo e la provenienza deli’ en-zima ; cosi succo pancreatico preparate di fresco k un’ azione ben differente dagli enzimi conservati (panereatina ecc. ecc.), tanto ehe laddove i primi operano alle volte molto energica-mente, i secondi possono non intaccare affatto il polipeptide. Molti polipeptidi, ehe dalla panereatina non vengono dis-gregati, lo sono dal succo gastrico, ciö dimostra, ehe nella ') Be: 39, 466, (1906). 2) Zeitsch. f. physiol. Chemie: 46, 52 (1905). digestione si formano amidoacidi giä nello stomaco (leucilglicina, leucilalanina, leucilleucina). La scissione idrolitica a mezzo degli enzimi viene effet-tuata con toluolo ed enzima a 37°, e viene controllata dal cam-biamento che subentra nel potere rotatorio, sino a tanto ehe quest’ ultimo rimane costante. L’ idrolisi dipende non solamente dalla specie di amidoacidi, ma pure dalla loro disposizione nella molecola. A mezzo deli’ idrolisi si puö conoscere nei polipeptidi la disposizione degli amidoacidi formando il derivato ß-naftalinsol-fonico, e sottoponendo questo all’ azione dei fermenti. Dei due ami oacidi, quello che si trova combinato al radicale della naftalina il primo nella molecola del dipeptide ; per i polipeptidi, con questo metodo, non si arriva a conoscere ehe il primo ami-doacido soltanto. La separazione degli amidoacidi risultanti dalla scissione idrolitica, dopo d’ aver separato la čistina e la tirosina dalla soluzione madre, viene effettuata col metodo della eterificazione giä deseritto. Proprietä delle singole serie dei polipeptidi. La prima serie e quella della glicocolla (NH2. CH2. COOH), o acido amidoacetico. II numero dei composti conosciuti e di gran lunga maggiore a quello degli altri amidoacidi (eccezion fatta per la leucina). La glicilglicina fu il primo polipeptide otte-nuto sinteticamente. In questi peptidi i gruppi (NH2. R) e (Rj. COOH) danno facilmente dei derivati, notevoli sono le combinazioni carbetos-siliche, inquantoche in queste venne riscontrato un nuovo caso di isomeria.1) I derivati di benzoile furono ottenuti per la prima volta dal Curtius.1) ’) Confr. loco cit. Di fronte agli enzimi i polipetidi semplici sono piii resi-stenti d ei polipepfidi con peso molecolare elevato, la cosidetta »base di Curtius» viene perö decomposta. La seconda serie e qu ella deli’ alanina (NH,. CH. COOH) ch3 (acido a-amidopropionico). In questa combinazione abbiamo un atomo di carbonio asimmetrico, risultano perciö da questo amido-acido composti otticamente attivi e racemici. Ottenendo il dipeptide dalla piperazina a mezzo della po-tassa caustica, si ottiene un preparato che si lascia facilmente depurare, se invece si adopera acido cloridrico, allora la depu-razione completa non puö venire effettuata solamente col derivato carbetossilico. II dipeptide con 2 atomi di carbonio asimmetrici ä naturalmente 4 isomeri ottici con 2 composti racemici. Nelle sintesi la velocitä per le singole modificazioni steriche e differente, probabilmente si sviluppa un solo, giacche con un terzo atomo di carbonio asimmetrico risultano due isomeri (A e B) soltanto (p. es. nella a-bromisocapronilalanilalanina). L’ etere del dipeptide e molto instabile e si trasforma nell’ anidride. II dipeptide stesso poi, viene scisso dagli enzimi, dunque i polipeptidi di alanina sono meno resistenti di fronte agli enzimi che quelli della glicocolla. Le sintesi dei composti di fenilalanina non presentano nulla di straordinario, solamente nella reazione del dipeptide fenilalanil - fenilalanina il prodotto principale che si ottiene e cinnamoil-fenilalanina. ’) L’acido a-ß-diamidopropionico, la serina, l’isoserina, la tirosina, l’istidina ed il triptofano si possono considerare come derivati deli’ acido a-amidopropionico. La sostituzione di CI nel carbossile dell’acido a-ß-diamidopropionico a mezzo del pentacloruro di fosforo, non riesce penche si ottengono combinazioni contenenti fosforo. II numero degli isomeri possibili e maggiore, giacche ci sono 2 posti di unione pel carbossile il gruppo (NH2)-a ed il gruppo (NH2)-ß, cos'i per il dipeptide ci sono due modificazioni possibili: >) o Cinnamil (C6H5 - CH = CH — CO). 1) NH.,. CH*. CH. CO. NH. CH.,. CH. COOH NH* ß NH/ 2) NH2. CH,. CH. CO. NH. CH. COOH NH, a CH2. NH2 La reazione del biureto e molto marcata, non deve perö venir attribuita a! dipeptide, ma ai polipeptidi superiori, che risultano dalla sintesi quali prodotti secondari. La serina venne riscontrata negü amidoacidi ottenuti dal-I’idrolisi della seta, dalla quäle si ottiene pure l’anidride ed il dipeptide d-alanil-l-serina, mentre 1’ isoserina non da anidride, e ciö in seguito alla posizione ß del gruppo (NH.,); tanto 1’isoserina quanto la tirosina aumentano in un polipeptide la velocitä della scissione idrolitica coi fermenti, specialmente la tirosina, che si riscontra fra i primi prodotti. La tirosina impartisce alla molecola dei polipeptidi le pro-prietä delle albumose (p. es.: la precipitazione col solfato d’am-monio) 1J, non e la medesima cosa che essa si trovi nel mezzo della molecola oppure all’ estremitä. Nell’idrolisi della fibroina serica si ottiene un tetrapeptide (2 Mol. di glicocolla, 1 Mol. di alanina, 1 Mol. di tirosina), che precipita con solfato d’ammonio. Ciö verrebbe a dimostrare, che le albumose (precipitabili dal solfato di ammonio) non devono avere un peso molecolare ele-vato, ma che questa proprietä dipende semplicemente dagli amidoacidi contenuti.2) Essendo stato riconosciuto nell’acido iodgorgonico, con-tenuto nello scheletro della «Gorgonia Cavolini»8), da Henry C. Wheeler e G. S. lamieson4) e da M. Henze 5) la 2-5 di-io-dotirosina, vennero costruiti da Abderhalden e Guggenheim6) derivati polipeptidici e ciö nella speranza di facilitare la soluzione della costituzione della iodotirina della glandola tiroide. ’) Be: (1907), 3704, 3544. 2) Sitzungsberichte der Beri. Akad. d. Wiss. (1907), 574. 8) M. Guggenheim e Drechsel: Zeitsch. f. Biologie: 33, 90, (1896). *) Americ. Chein. Journ. : 33, 365, 1905. 5) Zeitsch. f. phys. Chemie: 51, 64, (1907). 6) Be: 41, 1238, (1908). La struttura del triptofano tanto tempo discussa e oggi finalmente ben definita, il gruppo amide (NHä) si trova nella po-sizione a1) e non ß. La sua formola razionale e la seguente: ß « CH,. CH. COOH. NH, NH I polipeptidi derivati cristallizzano male e precipitano co! solfato di mercurio in soluzione al 5% di acido solforico. Inol-tre si ottiene coi derivati di triptofano secondo Tiedemann e Gmelin ") coli’acqua di cloro una soluzione rossa (nei polipeptidi bisogna prima far agire del succo pancreatico). Con acido fosfovolframico (1:1) si ottiene un precipitato amorfo giallo-bruno, solubile nell’ eccesso del reagente, con co-lorazione bruna. Con solfato di ammonio la reazione e negativa. Leucilgliciltriptofano non da la reazione del biureto. 1 polipeptidi degli acidi a-amidobutirrico e a-aminovaleria-nico resistono molto all’azione del succo pancreatico. Molto facile riesce la concatenazione dell’asparagina. L’ etere di asparagina si trasforma col semplice riscaldamento nel rispettivo derivato di piperazina, che con ammoniaca, viene trasformato nell’imide dell’asparagina. I polipeptidi dell’asparagina si possono ottenere a mezzo delle combinazioni alogenate di succinile o di fumarilejle prime si trasformano in combinazioni di fumarile, che con ammoniaca danno i derivati dell’asparagile. Liquefando 1’ asparagina Schiff ottenne tetra ed ottaspar-tide con eliminazione d’acqua e da questi a mezzo delle combinazioni col rarrie 1’acido tetra e ottaspartico. Quest’ultimo ha la costituzione seguente: ') A. Ellinger e C. Flamand: Be 40, 3029, (1907). ■) Verdaungs-Versuche Heidelberg u. Leipzig 1826. CO CO_ CO_ CO^ CO- CO_ CO. COOH ČH(NHS) NH.ČH NH.ČH NH.ČH NH.ČH NH.CH NH.ČH NH.ČH CH2 CH,, CH, CH, CH2 CH2 c’h2 CH2 COOH COOH COOH COOH COOH COOH COOH COOH Schiff ottenne poi dei derivati introducendo il gruppo della anilina, della fenilidrazina al carbossile oppure del fenile all’ami-dogruppo, e questi sono i tipi delle combinazioni ottenute: CO \ \ CO v* CO N CO \ NH. CH NH. CH (C,H,)N. CH (C0H6)N. CH ČH2 ČH, CH2 CH, ČO. N2H2. CftH, ČO. NHa. C,H, ČOOH CO. NH. C,Hß fenilidrazina anilina fenile fenile e anilina 1 polipeptidi dell’acido pirrolidincarbonico si possono ottenere dali’ acido a-S-bromvalerianico con ammoniaca, rispetti-vamente dai derivati di quest’ultimo. Per la prolilalanina p. es.: CH2Br. CH2. CH,. CHBr. CO. NH. CH.(CH,). COOH — NH3 H, a-5-dibromvalerilalanina CHŽ H2C ' CH. CO. NH. CH. COOH C-N ČH:' H2 H prolilalanina. L’ anidride di questo dipeptide venne riscontrata nell’idro-lisi della fibroina serica. I polipeptidi della čistina sono i soli che contengano zolfo. L’isomeria ottica e quella dell’acido tartarico (dd, 11, dl, dd-j-11), 1 “ 3 4 probabilmente nelle sintesi gli isomeri 1 e 2 si formano in una percentuale eguale, e la modificazione dl in una quantitä dalla prima indipendente, e che puö essere anche 1’ unico prodotto della reazione, (p. es. nella dibrompropionil-cistina.1) Colla leucina si ottenne il polipeptide col peso molecolare piü eie vato (1-leucil-triglicil-l-leucil-triglicil-l-leucil-ottoglicilglicina). ') Fischer e Suzuki: Be 37, 4576, (1904). In queste combinazioni il lavoro e un po’ differente, giacche non si änno piü mezzi solventi per esse ne nell’ acqua e nemmeno nell’ alcool. I solventi adoperabili sono alcali e specialmente am-moniaca. La sintesi e resa inoltre piü difficile da uno spumeg-giare molto energico. II quantitativo finale e piccolo e per aumentarlo bisogna adoperare piü sostanza di quella, che non stabilisca la teoria. 1 polipeptidi ottenuti sono incolori, non änno ne forma caratte-ristica, ne punto di fusione, perche prima di fondere si decom-pongono, e come venne giä detto, la solubilitä diminuisce enor-memente. Durante l’idrolisi si ottiene fra i primi prodotti la leucina, accompagnata spesso dalla tirosina. Per la leucil-isoserina erano possibili 2 isomeri: C4H0. CH. CO. NH. CH2 CH. COOH NHa OH e C4H„. CH. CO. O. CH. COOH NH2 CH. NH2 perö non essendo subentrato nessun cambiamento, ne nella basicitä, ne nel comportamento con acido nitroso ed acido fosfovolframico, viene senz’ altro presa in considerazione la prima formola. La glicil-l-asparagil-l-leucina1) contiene il gruppo (.CO. NH2)', che nell’idrolisi totale sviluppa ammoniaca, proprietä tanto ca-ratteristica delle proteine. La 1-leucil-l-cistina viene precipitata da solfato di ammonio anche in soluzione diluita, perciö puö venir considerata una albumosa^) come la leucil-triglicil-tirosina. I polipeptidi dell’ acido glutammico cristallizzano male. Dei polipeptidi si conoscono parecchi derivati, di questi alcuni änno importanza sintetica, altri invece, giovano molto al-1’ identificazione di alcuni composti. Gli eteri sono molto importanti, inquantoche le combinazioni adoperate nella sintesi vengono eterificate per impedire un’eventuale concatenazione nel carbossile; a mezzo della saponificazione *) E. Fischer e E. Königs: Be, 40, 2048. a) Fischer e Otto Gerngross: Be, 40, 1485, (1909). si ottengono i polipeptidi puri. L’ eterificazione subentra facilmente cucinando con acido cloridrico alcoolico per un tempo piuttosto lungo, e ciö per evitare la scissione idrolitica. Cristallizzano bene, sono solubili di solito tanto nell’ acqua quanto in solventi organici, specialmente nel doroformio, poco nell’ etere solforico e difficilmente in quello di petrolio. Di qualche importanza sono pure i cloridrati degli eteri specialmente per !a identificazione di molte combinazioni. Gli eteri vengono saponificati dagli alcali senza ehe avvenga 1’idrolisi del polipeptide, non cosi dali’acqua calda con la quäle subentrano facilmente dei cambiamenti (dichetopiperazine); 1’ am-moniaca alcoolica opera pure questa trasformazione, i tripeptidi si cangiano in amidi, cosicche e possibile con questo mezzo una separazione dei dipeptidi dai polipeptidi. Un caso molto strano di isomeria si riscontra nell’ etere di carbetossilglicilglicina') ed in quello della carbetossildiglicil-glicina.2) Dali’ etere di carbetossiglicilglicina si ottiene colla sapo-nificazione un acido dicarbonico : a) c,h5. o2c. nh. ch2. co. nh. ch2. co. co2. ch5 I Y ho2 c. nh. ch„. co. nh. ch2. co. cooh acido glicilglicincarbonico. Eterificando quest’ ultimo, invece di riottenere 1’ etere-a, risulta un secondo etere della stessa formola empirica e con proprietä differenti, contrassegnato perciö da E. Fischer colla lettera ß. Questa isomeria, come venne dimostrato piti tardi,8) dipende da una trasposizione intramolecolare del gruppo (.CO. NH.) nel gruppo «lattime» [.C (OH): N.], che ä luogo allorche 1’ etere - a viene saponificato. Sostituendo il gruppo fenile ali’ azoto si ottengono due combinazioni: ‘) E. Fischer: Be, 36, 2094, (1903). 2) H. Leuchs e Manasse: Be, 40, 3235, (1907), e 41, 2586, (1908). M. Siegfried e H. Liebermann : Hoppe- Seylers Zeitsch f. phys. Chem. 54, 439. Confr. Leuchs e altri lett, cit. C,HS. O.,C. NH. CH... CO. N (C,H5). CH2. C02. C2H5 * oppure C,H5. O..C. N (C6H5). CH., CO. NH. CH,. CO,. C,H, * il primo etere da colla saponificazione un acido N-carbonico molto instabile, che si decompone subitamente in anidride car-carbonica e peptide, mancando in questo caso il gruppo [.CO. NH.] nell’ atomo d’ azoto *, ed essendo perciö impossibile la trasposizione intramolecolare. 11 secondo etere invece, si tra-sforma facilmente in un acido dicarbonico, che eliminando una molecola d’acqua da un Y'la^one: HOOC. N(CßH5). CH2. C: N. CH,. COOH — H,0 = OH OC. N(CGH5). CH2. C:N. CH2. COOH I___________ö Y-lattone e questo perche 1’ atomo d’ azoto * e contenuto nel firuppo [.C (OH): N.]. Perciö le due formole per gli eteri a e ß sono: a) C,H.-. 02C. NH. CH2. CO. NH. CH2. CO,. C,Hr, ß) C2Hs. 03C. NH. CH,. C:N. CH2. C02. C,H3 ÖH Analoghi sono gli eteri delle carbetossildiglicilglicina. 1 derivati carbetossilici ') si ottengono facilmente coll’etere dell’ acido clorocarbonico; vengono adoperati specialmente per preservare 1’ amidogruppo da reagenti energici (p. es. nelle clorurazioni). I derivati di benzoile si possono ottenere o col cloruro di benzoile oppure secondo il metodo Curtius i) a mezzo degli azidi. La benzcilglicocolla (oppure un altro benzoil-amidoacido) viene eterificata, 1’ etere trasformato in idrazide, questa in azide, che si concatena facilmente con un altro amidoacido, e si ottengono in tal modo i derivati benzoilici dei polipeptidi. P. es. : ') Be: 34. 2875, (1901). 2) Journ. f. prak. Chemie : N. F. 70, 178, (1904). C6H5. CO. NH. CH2. CO. NH. CH. COOH CH2. COOH acido ippurilaspartico C6H5. CO. NH. CH2. CO. NH. CH. CO. NH. ch) 2‘ ’ CH2. COOH Si ottennero prodotti di condensazione della ippurilazide con acido ß- amidobutirrico e Y' amidobutirrico, non perö con acido ß - amido - « - ossipropionico. La concatenazione subentra piti facilmente secondo Curtius mescolando 1’ etere dell’ amidoacido in soluzione eterea coll’azide (sviluppo d’ ammoniaca), che non a mezzo della reazione di Schotten e Baumann. Non riesce p. es. di concatenare 1’ azide dell’ acido ippurilaspartico coli’ acido aspartico se la soluzione e alcalina, facilmente invece quando si operi cogli eteri. I derivati di benzoile 1) Ippurilasparagilaspartico di Curtius. a) Acido ippurildiasparagilaspartico di Curtius. sono prodotti di identificazione di grande importanza essendo le loro proprietä ben note. Non si puö dire altrettanto dei fenilisocianati, ehe sola-mente in singoli casi rendono qualche servizio, questi non si possono trasformare nelle fenilidantoine, ehe avrebbero il van-taggio di cristallizzare meglio dei primi. Giovano molto bene alla separazione dei polipeptidi i derivati ß- naftalinsolfonici *), ehe sono difficilmente solubili nel-1’ acqua. Gli acil-derivati änno poi grandissima importanza nella preparazione sintetica dei polipeptidi. Fischer ottenne pure prodotti di riduzione dei polipeptidi. 11 metodo primitivo era quello di trattare 1’ etere corrispondente con amalgama di sodio, processo che da perö cattivi risultati '). Se 1’ amidoacetale viene messo in contatto con cloruro di clor-acetile in soluzione eterea si forma cloracetil-amidoacetale : C1CH,. CO. NH. CHj,. CH> c^e coli’ammoniaca da: (J. L2H5 NHZ. CH2. CO. NH. CHS. CH<^- £*H8 glidlamidoacetale. Quest’ ultimo riduce la soluzione di Fehling (con acidi) come 1’ amidoacetale, al quäle del resto assomiglia moltissimo :J). ( Continua). ') Be: 35, 3786, (1902). 2J Confr. Riduzione deli' etere di glicocolla ad amidoaldeide ed amidoacetale: E. Fischer: Be, 41, 1019, (1908); C. Neuberg : Be, 41, 956, (1908). 3) E. Fischer : Sitz.- Ber. d. Berliner Akad. 542, (1908). s .. *r. J .■ ‘ ■ - ’ ' . NOTIZIE SCOLASTICHE COMPILATE DAL DIRETTORE. ' PERSONALE INSEGNANTE. DIRETTORE: 1. Suppan Erminio. PROFESSORI: 2. Antonaz Guido, capoclasse della IV a, insegnö matematica nelle classi II b, 1V «, V« e VII b\ Jisegno geometrico nella II b e fisica nella III b. — Ore settimanali 21. 3. Baschiera Giulio, custode del gabinetto di chimica, insegnö storia naturale nelle classi I a, II c e VI a ; chimica nella IV «, V « e VI a, e chimica analitica in due corsi. — Ore settimanali 18 nel primo semestre, 19 nel secondo. 4. Braun Giacomo, dottore in filosofia, custode della biblio-teca dei professori, insegnö lingua ttahana nelle classi III a, IV b e VII b ; lingua tedesca nella VI b e VII b e dopo il 22 marzo, anche nella VII«. — Ore settimanali fino al 22 marzo 18, poi 21. Insegnö ancora stenografia nelle due sezioni dcl primo corso. 5. Budinich Antonio, custode del gabinetto di geografia e storia, capoclasse della VII insegnö geografia e storia nelle classi I b, II a, III b, IV b, VI b e VII b. — Ore settimanali 22. 6. Corä Carlo, capoclasse della V «, insegnö fino al 14 marzo lingua tedesca nelle classi II a, Wb, V a, V b e VII a.— Ore settimanali 19 (vedi Cronaca). 7. Cortivo Emesto, custode del gabinetto A di disegno, insegnö disegno a mano nelle classi I a, I c, II a, II c, III a, IV a, V«, VI« e VII«. — Ore settimanali 31. 8. Cumin Giovanni, capoclasse della VI a, insegnö lingua italiana nella Va t VI«; lingua tedesca nella III«, IV«, VI« e, dopo il 22 marzo anche nella V b. —.Ore settimanali fino al 22 marzo 17, poi 20. 9. Farolfi Luigi, capoclasse della VI /;, insegno lingua italiana nelle dassi III ö, III c e VI b; lingua francese nella V «, VI b e VII b. — Ore settimanali 20. 10. Furlani Vittorio, capoclasse della I «, insegno geografia e sioria nelle classi la, 11 b, III«, V« e VI«. — Ore settimanali 19. 11. Grandi Luigi, dottore in lettere,. capoclasse della III insegno geografia e storia nelle classi 1 c, U c, III c, IV«, Vb e VII«. — Ore settimanali 23. 12. Grignaschi Emilio. membro deli' i. r. commissione esa- minatrice per il magistero nelle scuole commerciali superiori, custode del gabinetto di fisica, capoclasse della V b, insegno matematica nella V b e fisica nelle classi III«, IV«, VI« e VII« — Ore settimanali 17. 13. Hess Gustavo, custode del gabinetto B di disegno, insegno disegno a mano nelle classi Ib. II b, 111(5, III c, IV b, V b, VI b e VII b. — Ore settimanali 27. 1-1. Ivancich Antonio, custode del gabinetto di storia naturale, capoclasse della le, insegno matematica nella I c, e storia naturale nelle classi le, II«, II b, V b, VI b, VII« e VII b. — Ore sett. 19 nel primo semestre, 20 nel secondo. 15. Luciani don Luciano, esortatore per le classi superiori e custode della bibliotheca pauperum, insegno nel primo semestre religione cattolica nelle classi I c, II c, III«, III b, III c, V«, V b, VI«, \Lb, VII« e VII 6; nel secondo semestre in luogo delle classi I c e II c insegno nella IV a e IV b. -- Ore settimanali 20. 16. Nordio Attilio, custode del gabinetto di geometria, capoclasse della II«, insegno matematica nella I«, II « e VII«; disegno geomehico nella II« e IV«; geometria Jescrittiva nella V b e VI«. — Ore settimanali 22. 17. Pierobon Rocco, capoclasse della VII«, insegno lingua italiana nella Vil«; lingua tedesca nella III b; e lingua francese nelle classi V b, VI« e VII« — Ore settimanali 17. 18. Rossmann Enrico, custode della biblioteca giovanile, capoclasse della II b, insegno lingua italiana nella V b ; hngua tedesca nella le, 11 b e III c. — Ore settimanali 18. 19. Sandri Alfonso, capoclasse della IV b, insegno matematica Jiella. IV b e VI b ; disegno geometnco nella IV e geometria descrittiva nelle classi V «, VI b. Vil a e VII b. — Ore settimanali 21 nel primo §emes.tre, 20 nel se.condo. 20. Stecher Umberto, capoclasse della III«, insegnb matematica nelia 111 a e Via; disegno geometrico nella III«; e fisica nelle classi III c, IV b, VI b e VII b. — Ore setti-manali 22 ne] primo semestre, 21 nel secondo. SUPPLENTI: 21. Apollonio don Giovanni, esortatore per le classi infe-riori, insegnö dal r. febbraio in poi religione cattolica nelle classi I a, Ib, I c, II a, II b, II c. -- Ore settimanali 12 (vedi Cronaca). '22. Borri Vittorio Ferruccio, capoclasse della I b, insegnö linguc. italiana nelle classi I a, I c e 11 b\ e lingua tedesca nella Ib. — Ore settimanali 18. 23. Capietano Mario, insegnö matematica e disegno geometrico nella II c e III c. — Ore settimanali 10. 24. Coen Davide, maestro della Scuola popolare della Comu-nitä israelitica, insegnö religione israelitica in tutte le classi. — Ore settimanali 5. 31. Giacomelli don Michele, esortatore per le classi infe-riori, insegnö fino al 31 gennaio religione cattolica nelle classi I a, \b, II«, 11^, IV a e IV b. — Ore settimanali 12. (vedi Cronaca). 21). GregOretti Ettore, insegnö lingua italiana nella I b e lingua tedesca nella I a. Dopo il 22 marzo assunse il capo-classato della V a ed insegnö ancora lingua tedesca nelle classi IV b eVn. — Ore settimanali 10; dopo il 22 marzo 17. ‘27. Mauroner Cristiano, capoclasse della II c, insegnö lingua italiana nelle classi II a, II c, IV a ; lingua tedesca nella II c e, dopo il 22 marzo anche nella II a. — Ore settimanali 17; dopo il 22 marzo 22. 28 Picotti Mario, capoclasse della III b, insegnö chimica nella IV b, Yb e VI b; storia naturale nella I b e V a; matematica nella I b e III ^; e disegno geometrico nella III b. Ore settimanali 20. ASSISTENTI: 29. Krammer Guglielmo, assistette all’insegnamento del disegno a mano nelle classi I b, II b, III b, III c, IV b, V b, VI b e VII b\ € insegnö calligrafia nella I b e, nel secondo semestre, anche nella Itf e I c. — Ore settimanali-30. 30. Fonda Attilio, assistette all’ insegnamento del diseguo a mano nelle classi I a, I c, II«, II c, III«, IV a, V a, VI a e VII«; e insegnö nel primo semestre, calligrafia nelle classi Irte I c. — Ore settimanali 31. 31. Furlani Giuseppe, (vedi Cronaca). DOCENTI AUSILIARI: 31?. Cordon Tullio, docente della civica Scuola di ginnastica, insegnö ginnastica nelle classi I a, I b, le, 11 a, 11^ e II r. — Ore settimanali 12. 33. Doff-Sotta Giacomo, docente della civica Scuola di ginnastica, insegnö ginnastica nelle classi V - VII. — Ore settimanali 2. 34. Palin Antonio, professore della civica Scuola Reale di S. Giacomo, insegnö stenografia nel secondo e terzo corso. — Ore settimanali 4. 35. Paulin Eugenio, docente della civica Scuola di ginnastica, insegnö ginnastica nelle classi III a, b, c, e IV a, b. -- Ore settimanali 4. JI. PIANO DELLE LEZIONI SEGUITO DURANTE L’ANNO SCOLASTICO 1910-1911. Nelle classi I-VI 1’insegnamento venne impartito secondo il nuovo piano normale d’insegnamento per le Scuole Reali pubbli-cato coli'ordinanza deli' i. r Ministero del Culto e delTIstruzione d. d. 8 aprile 1909 N. 14741, e, per la lingua italiana, secondo il piano didattico fissatc con disp. minist, del 22 settembre 1909 N. 20620. Per le lingtie tedesca e francese, a sensi del disp. luogot. d. d. 10 novembre 1909 N. VII-602/7-09 resta per il momento in vigore il piano didattico finora in uso. L'insegna-mento della religione cattolica segul secondo il piano stabilito dal disp. minist, del 16 gennaio 1906 N. 47887 ex 1905; la ginnastica, a sensi del disp. minist, del 30 luglio 1909 N. 31089, contimia ad essere materia non obbligatoria. II nuovo piano normale šara introdotto n el p. v. anno sco-lastico anche nella classe VII cosicche 1’ insegnamento verrä impartito in tutte le classi esclusivamente sulla base di questo. Le disposizioni transitorie, valevoli per quest’anno per pas-sare nelle classi III-VI daü’applicazione del vecchio piano didattico al nuovo, sono indicate in calce al nuovo piano d’insegnamento. NUOVO PIANO NORMALE DIDATTICO MATERIE D’ O B B L I G O. CLASSE I Religione, 2 ore per settimana. Dottrina della religione cattolica, con spiegazione occasio-nale delle cerimonie e dei riti liturgici. (Fede, Grazia e Ss. Sacramenti ; principali feste, e cerimonie dei Ss. Sacramenti). Grammatica. Avviamento alla retta pronunzia; ripetizione della materia grammaticale richiesta all’ esame di ammis-sione, aggiungendovi quanto e necessatio per lo studio della lingua tedesca. Letlura e esercizi di esposizione orale. (Almeno due ore la set-tima). Lettura corretta e chiara di brevi poesie, nella maggior parte narrative, facilmente comprensibili, di rac-conti, favole, fiabe, leggende. Riproduzione libera e com-mento del brano letto Riproduzione orale di altre cose udite o lette, e all’occasione esposizione di cose osservate Recitazione di poesie non troppo ampie, per eccezione anche di piccoli brani in prosa. Lavori in iscriito. In iscuola brevi esercizi di riproduzione e di narrazione secondo i bisogni dell’istruzione. Ogni semestre 6 brevi compiti di scuola e 3 di casa Riproduzione di brani letti e narrazioni, di difficoltä gradatamente maggiore. I lavori in iscritto servono anche da esercizi di ortografia. Ripetizione e applicazione di regole orto grafiche durante la correzione di compiti. Lingua tedesca, ore 6 per settimana. Pronunzia e lettura -- Morfologia: Articolo. Sostantivo. Nome proprio Pronome personale. Aggettivo possessivo. Aggettivo attributivo. Presente indicativo e imperativo dei verbi deboli. Comparazione deli’aggettivo e dell’avverbio. (Defant, p. I, pag. 1-64). Lavori in iscritto: Brevi dettature in stretta relazione con la materia studiata, piü tardi con lievi modificazioni del testo; risposte a domande facili, tolte dalla materia tiattata; esercizi di grammatica. Da Natale alla fine dell’anno sco-lastico 7 compiti scolastici, di cui 3 dettature; inoltre esercizi secondo il bisogno. Geografia, ore 2 per settimana. Esposizione intuitiva dei concetti fondamentali della geografia dapprima in relazione al proprio paese, poi in continuo nesso con la materia trattata progressivamente. Posizione del sole rispetto all'edificio scolastico e all’ a-bitazione nelle diverse ore del giorno e nelle varie sta-gioni (verso la fine dell’ anno riassunzione delle singole osservazioni per dare un’ idea del movimento spirale dei sole). Poi orientazione sulla terra e sulla carta. Nozioni elementari sulla rete dei meridiani e paralleli del globo. Descrizione e spiegazione delle condizioni di illu-minazione e riscaldamento entro i limiti del proprio paese, in quanto esse dipendono della lunghezza del giorno e dall’altezza del sole. Forme piincipali della superficie so-lida e liquida, loro distribuzione sulla terra e loro descrizione. Posizione degli stati e delle cittä piü importanti, con esercizi continui di lettura della carta. Esercizi di disegno delle piü semplici forme geografiche. Storia, ore 2 per settimana. Evo antico Esposizione particolareggiata delle leggende. I personaggi e gli avvenimenti piü importanti della storia, specialmente dei Greci e dei Romani. Mateniatica, ore 3 per settimana. Aritmetica. Le quattro operazioni fondamentali con numeri interi concteti ed astratti, estese gradatamente a numeri piü grandi. Cifre romane. Monete, misure e pesi in uso nella Monarchia. Numeri decimali, considerati dapprima secondo il sistema di posizione, poi come frazioni decimali, insieme con esercizi preparatori per il calcolo colle frazioni. (Frazioni comuni i cui denominatori constano di pochi e piccoli fattori primi ehe si possono trattare, con esempi intuitivi, quali numeri concreti speciali senza le cosidette regole per il calcolo con frazioni). Geometria. Esercizi preliminari nell’intuizione dei corpi sem-plici, specialmente del cubo e della sfera, esercizi nell’uso del compasso, della riga, dello squadretto, della misura metrica e del rapportatore. Misurazione e disegno di og-getti a portata di mano. Proprietä e relazioni delle piü semplici forme geometriche (angolo di 9O0, 6o°, triangoli isosceli, rettangoli ed equilateri, ecc.), posizione parallela e perpendicolare di rette e piani su figure piane e corpi. Area del quadrato e del rettangolo, superficie e volume del cubo e del parallelepipedo rettangolare. Lavori in iseritto. 3 compiti scolastici al semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Nei primi sei mesi dell’anno scolastico: Zoologia, e precisa-mente descrizione di forme tipiche di mammiferi e di uc-celli, con riguardo a quelle proprietä biologiche ehe pos-sono essere ammesse con certezza. Negli ultimi quattro mesi deli’ anno scolastico : Botanica, e precisamente descrizione delle fanerogame piu semplici come avviamento alla conoscenza dei concetti morfologici piu importanti con riguardo ai piü semplici rapporti biologici. Disegno a mano, ore 4 per settimana. Semplici motivi omamentali piani (tanto moderni ehe storici) sviluppati da forme fondamentali geometriche. Forme na-turali stilizzate. Oggetti in alzato geometrico. Spiegazioni intorno alle applicazioni delle forme ornamen-tali rappresentate. Ogni tanto disegno a memoria di forme giä disegnate. Materiali: Matita, colori. Calligrafia, ore 1 per settimana. Gorsivo italiano e tedesco. Scrittura rotonda. CLASSE II. Religione, ore 2 per settimana. Dottrina della religione cattolica, con spiegazione occasio-nale delle cerimonie e dei riti liturgici. (Speranza e Caritä, precetti della Chiesa, Sacrificio della S. Messa, Giustizia cristiana; devozioni, processioni, pellegrinaggi, immagini, altari, ciö che nella Liturgia si riferisce alla S. Messa). Lingua italiana, ore 4 per settimana Grammatica. Ripetizione e ampliamento delle nozioni gram-maticali giä acquistate, con riguardo a quanto e neces-sario per lo studio della lingua tedesca. Lettura e esercizi di esfosizione orale. (Almeno 2 ore la settimana). Estensione della lettura a brani ehe trattino la storia, la storia naturale e la geografia ; e a poesie al-quanto piü ampie. Esercizi di dizione come nella classe p rima. Lavori in iscritlo come nella classe prima. Vi si aggiungono ancora rifacimenti, brevi riassunti e primi saggi di descrizione. Riassunto di quanto fu pertrattato nel corso precedente. Morfologia : I verbi composti. I pronomi I numerali. Co-niugazione del verbo. (Indicativo attivo e passivo). — De-fant, p. I, pag. 65-110). Lavori in iscritto. Esercizi come nella classe prima. Compiti scolastici: 4 il semestre. Materia per questi esercizi e compiti come nella classe I. Geografia, ore 2 per settimana. H movimento del sole sopra orizzonti di altre latitudini par-tendo dalle cognizioni acquistate per 1' orizzonte del proprio paese e premettendo la descrizione dei rispettivi paesi; forma e grandezza della terra. Nozioni piü ampie intorno al globo terrestre. L’Asia e l’Africa: posizione, configurazione orizzontale e verticale, idrografia, topografia e climatologia. Vegeta-zione, prodotti, occupazione degli abitanti in quanto di-pendono dal suolo e dal clima. da dimostrarsi con singoli esempi evidenti L’Europa: Sguardo generale dei contorni, del rilievo e del-1’idrografia. L’Europa meridionale e Ie isole britanniche secondo i criteri esposti per 1’ Asia e per 1’ Africa. Schizzi di carte geografiche (esclusivamente come esercizi). Storia, ore 2 per settimana. Evo medio ed evo moderno fino alla pace di Vestfaiia: i personaggi e gli avvenimenti piü importanti della storia universale, con speciale riguardo aila stoiia della Mo-narchia austro-ungarica. Matematica, ore 3 per settimana. Aritmelica. Divisori e multipli; fattori primi di numeri dap-prima piccoli, poi maggiori. Generalizzazione delle regole per il calcolo colle frazioni; trasformazione di frazioni comuni in decimali e viceversa. Quantita direttamente ed inversamente proporzionali nel calcolo di conclusione (concettö della dipendenza funzionale). Esercizi continui di calcolo con numeri decimali concreti per mezzo di problemi guadualmente ampliati. I piü semplici calcoli d’ interesse. Geometria. Concetto intuitivo della simmetria di forme solide e piane. Elementi necessari alla detenninazione di una figura piana per mezzo della costruzione (in sostituzione alle dimostrazioni di congruenza) Svariate applicazioni a misurazioni nell’ aula scolastica, possibilmente anche all’ aperto. Triangoli, quadrilateri, poligoni (particolar-mente i regolari); il cerchio. I corrispondenti prismi, le piramidi, i cilindri ed i coni retti. La sfera per quanto !o richieda 1’ insegnamento contemporaneo della geografia. Cambiamento di forma e grandezza delle figure geome-triche col variarne gli elementi ehe le determinano. Lavori in iscritlo. 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Disegno geometrico, ore 2 per settimana. Esercizi continuati neU'uso degli strumenti da disegno. Problemi di costruzione in relazione colla materia trattata nella geometria, applicati anche al disegno di semplici forme ornamentali. Storia naturale, ore 2 per settimana. Nei primi sei mesi deU’anno scolastico: Zoologia. Descri-zione dei rappresentanti principali dei vertebrati non an-cora studiati, degli insetti e degli altri invertebrati, e loro modo di vita. Sguardo generale alla divisione del regno animale. Negli ultimi quattro mesi dell’anno scolastico: Botanica. Descrizione di fanerogame meno semplici e di aleune crit-togame con riguardo alle loro proprietä biologiche. Clas-sificazione generale del regno vegetale. Disegno a mano, ore 4 per settimana. Introduzione intuitiva nel disegno prospettico: disegno di corpi fondamentali da gruppi adatti di modelli, congiunto col disegno di lispettive forme usuali; breve spiega-zione degli effetti prospettici; passaggio al disegno di corrispondenti oggetti e di semplici oggetti naturali, sia singoli ehe disposti in gruppo. In secondo luogo continua-zione degli esercizi nel disegno piano. Disegni a memoria e schizzi Materiali: matita. crayon (eventualmente anche carbone) e colori. CLASSE III. Religione, ore 2 per settimana. Primo semestre: Liturgia della chiesa cattolica. Secondo semestre: Storia del Vecchio Testamento. Lingua italiana, ore 4 per settimana. Gramma/ica. La morfologia, la dottrina della formazione delle parole e la teoria della proposizione semplice, trattate sistematicamente, con riguardo alle varietä e alle oscilla-zioni deli’ uso moderno Esercizi per sviluppare il senso linguistico, da farsi allocca-sione anche durante la lettura: frasi fatte del linguaggio figurato, nomi di persone e di luoghi, omonimi e sinonimi, cenili sulla differenza fra lingua parlata e lingua letteraria, parole di origine dottrinale e parole di origine straniera. Capitoli scelti di semasiologia. Lettura Ai brani soliti si aggiungono poesie liriche e poesie epiche di maggior ampiezza, brevi descrizioni, da usarsi come modelli per componimenti, racconti alquanto estesi, di chiara disposizione, analisi piü accurata dello svolgi-mento del pensiero e deli’espressione linguistica. Notizie biografiche su autori noti. Esercizi di recitazione. Esercizi di esposizione orale. Brevi saggi dinanzi alla classe, con preparazione o senza, e precisamente racconti, rias-sunti, e relazioni di fatti osservati direttamente. Lavori in iscri/lo. Esercizi in iscuola secondo il bisogno e secondo il criterio dell'insegnante, specialmente quando si devono preparare gli allievi a nuove forme di esposizione, prima che queste vengano assegnate, come compiti di scitola o di casa. Ogni semestre 4 compiti scolastici e 2 domestici. Descrizioni di varia maniera, contenuti, rifacimenti liberi quanto allo stile, di argomenti conosciuti dalla lettura tedesca. Lingua tedesca, ore 4 per settimana. Ripetizione per sommi capi di quanto fu pertrattato nei corsi precedenti — Morfologia : Coniugazione del verbo (Congiuntivo, attivo o passivo e forme nominali). La pre posizione. L’interiezione. (Defant, p. I, pag. 111-150). Nel secondo semestre le pag. 1-31 della II parte della gram-matica del Defant, ehe si riferiscono alla ripetizione generale della morfologia. Lettura. Schmid, Erzählungen. Lavori in iscrilto. Riproduzione libera di piccoli racconti, risposte a domande ehe si riferiscono a cose lette, brevi riassunti di brani di lettura piü ampi. Traduzioni dali’ ita-liano nel tedesco. Numero dei compiti scolastici e degli esercizi come nella II. Geografia, ore 2 per settimana I paesi deli’Europa non trattati nella seconda classe (esclusa la Monarchia austro-ungarica). L'America e 1'Australia secondo i criteri esposti per la seconda classe, special-mente per quanto riguarda la spiegazione delie condizioni climatiche. Ripetizione e completamento della geografia astronomica con riguardo alle nozioni di fisica acquistate dagli scolari in questa classe. Schizzi di carte geografiche come nella classe II. Storia, ore 2 per settimana. L’etä moderna dalla pace di Vestfalia fino all’epoca presente. I personaggi e gli avvenimenti piü importanti della storia universale con speciale riguardo alla storia della Monarchia austro-ungarica. Mateniatica, ore 3 per settimana. Principi di aritmetica generale come riassunto deli’ insegna-mento finora seguito ; regole aritmetiche espresse in parole e con lettere, i piü semplici cambiamenti di forma, esercizi di sostituzione (frequenti prove di calcoli generali mediante sostituzioni di numeri particolari nei dati e nel risultato). Numeri negativi nelle applicazioni piü semplici (scale termometriche e di altezze, livelli deli’ acqua, linea numerale). Relazioni fra aree (confronti, le piü semplici trasformazioni, formule per il calcolo), vohuni di piismi e cilindri retti corrispondenti. Misurazioni e confronti sti oggetti dell’aula scolastica, e possibilmente anche all’aperto. Teorema di Pitagora con svariati metodi intuitivi e applicazioni dello stesso a figure piane ed ai piü semplici corpi (p. e. diagonale del cubo, altezza di piramidi quadrangolari rego-lari). La piramide (il cono), la sfera ; superficie e volume di questi corpi (per la sfera senza dimostrazione delle formole). L’aritmetica combinata in vario modo alla geometria: Rap-presentazione grafica delle quattro operazioni aritmetiche con segmenti, e delle espressioni (a+b)2, (a —b)2, (a+b). (a—b), (a+b)3 ecc. su rettangoli e cubi. Estrazione della radice quadrata e cubica in relazione ai calcoli planime-trici e stereometrici. Operazioni abbreviate. Grado di esat-tezza ehe si intende di raggiungere e quello che si puö realmente ottenere colla misurazione effettiva degli elementi determinatori. Stima e calcolo dei risultati e veri-ficazione di questi per mezzo di susseguente misurazione e pesatura del modello. Ulteriori impulsi allo sviluppo del concetto funzionale : il crescere delle dimensioni lineari, della superficie e del volume delle forme di cui sia giä riconosciuta la simiglianza (coli’intuizione diretta o col disegno in scala ridotta) in ragione della prima, della seconda o della terza potenza, rispettivamente della seconda o della terza radice degli elementi determinatori. Le piü semplici equazioni determinatorie, in quanto si venga con-dotti alle stesse coi calcoli plaiumetrici e stereometrici trattati in questa classe. Lavori in iseritto. 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Disegno geometrico, ore 2 per settimana. Continuazione ed ampliamento degli esercizi fatti nella seconda classe. Fisica, ore 3 per settimana. Introdusione: Estensione, stati di aggregazione. Peso, peso specifico. Pressione deli’ aria. Del calore: sensazioni termiche, temperatura. Cambiamento di volume dovuto al calore. Termometri. Misura del calore, calorico specifico. Cambiamento dello stato di aggregazione Pressione dei vapori. Principio della macchina a vapore. Sorgenti di calore. Conduzione del calore, irradiazione. Del magnetismo: calamite naturali e artificiali, ago magnetico, azione reciproca di due poli. Induzione magnetica, magne-tizzazione col contatto. Čampo magnetico terrestre. Decli-nazione ed inclinazione magnetica, richiamandosi- ai con-cetti astronomici relativi. Bussola. Dell’ eleltricitä: Elettrizzazione per strofinio o per contatto. Conduzione deli' elettricita. Elettroscopio. Distribuzione della carica elettrica. Azione delle punte. Elettrizzazione per influenza. Macchina elettrica. Condensatori. Temporale. Parafulmine. Gli elementi galvanici piu semplici. Corrente elettrica. Svi-luppo di calore e di luce dovnto alla corrente elettrica. Elettrolisi (scomposizione deli’ acqua e galvanoplastica). Čampo magnetico della corrente. Telegrafo. Esperienze fondamentali sull’ induzione elettrica. Telefono e microfono. Del suono: Produzione e propagazione del suono. Suoni mu-sicali e rumori. Intensitä e altezza. Corde, diapason, tubi sonori. Riflessione. Risonanza. Percezione del suono. Della luce: Sorgenti luminose. Propagazione rettilinea della luce, ombre, fasi lunari, eclissi, camera oscura. Intensita d’ illuminazione. Leggi della riflessione. Immagini negli specchi piani e concavi. Rifrazione (qualitativamente), pas-saggio della luce attraverso piastre, prismi e lenti. Immagini prodotte dalle lenti. Occhio, suo accomodamento oc-chiali, angolo visuale, microscopio semplice, dispersione della luce accennando all’arco baleno Fenomeni celesli (durante tutto 1’anno scolastico) : Primo orientamento del sole rispetto alle stelle fisse. Disegno a mano, ore 4 settimanali. Continuazione del disegno di oggetti (anche tecnici e della industria artistica) e di adatti modelli naturali (piante viventi e altre cose naturali di qualsiasi specie). Schizzi. CLASSE IV. Religione, ore 2 per settimana. Storia sacra del Nuovo Testamento. Grammatica: Studio sistematico della proposizione complessa e del periodo con riguardo alle varietä ed alle oscilla-zioni deli’ uso moderno. Analisi e costruzioni di periodi. Teoria dell’interpun/ione. Esercizi per sviluppare il senso linguistico, come nella classe terza Lettura come nella classe terza, ma di brani piü difficili. let-tura dei Prontessi Sfosi del Manzoni (da un’edizione scola-stica), che di regola si finirk in questa classe. Secondo il criterio del docente, codesta lettura puo continuarsi anche nella classe quinta e puö esser fatta oggetto di compo-nimenti di casa e di scuola. Notizie delle principali specie di versi e di strofe, procurando che 1’ alunno 1 iesca a sentire la qualitä dei versi dalla semplice audizione Avviamento a distinguere quei generi let-terari che sono giä noti agli scolari dalla lettura di nu-merosi esempi, e la cui caratteristica sia ben delineata. Esercizi di esposizione orale, come nella terza classe. Lavori in iscritto. Per il numero come nella classe terza; gli argomenti sono da prendersi dalle letture (anche da quelle di tedesco); composizioni molto semplici; illustrazioni di proverbi, sentenze ecc., di cui il libro ha da dare modelli Lingua tedesca, ore 4 per settimana. Sintassi: La proposizione semplice. Coordinazione e subor-dinazione delle preposizioni. II discorso indiretto. Propo-sizioni avverbiali (Defant, p. II, pag. 77-122). Lettura: Grimm, Märchen. Lavori in iscritto come nella classe terza. Geografia, ore 2 per settimana. Geografia fisica e politica della Monarchia austro-ungarica con esclusione della parte puramente statistica, perö con particolare considerazione dei prodotti delle provincie, e dell’ occupazione, della vita commerciale e delle condizioni di cultura dei suoi popoli. Schizzi di carte come nella terza classe. Avviamento allo studio della storia; storia deli’antichitä, specialmente dei Greci e dei Romani, fino alla caduta del-1’impero romano d’occidente. Matematica, ore 4 pel- settimana. Aritmetica generale. Spiegazione delle leggi delle operazioni e delle loro relazioni reciproche, esercizi sulle medesime per mezzo di trasformazioni e specialmente colla risoluzione di equazioni determinatorie unitamente alle prove delle stesse fornite dalla sostituzione dei risultati (numerici ed alge-brici) nelle equazioni date. Accenni alla variabilitä dei risultati in dipendenza da quella degli elementi del calcolo, come esercizi per lo sviluppo del concetto funzionale. Studio piu profondo del sistema decadico, ed esercizi piu sem-plici con altri sistemi numerali. Fattori, multipli, frazioni, equazioni di primo grado ad una e piü incognite; rapporti, proporzioni ; equazioni di secondo grado pure, in quanto occorrono nell' insegnamento della planimetria. Rappresen-tazione grafica della funzione lineare e applicazione della stessa nella risoluzione di equazioni di primo grado. Planimetria (fino alla congruenza e sue applicazioni comprese). Ripetizione ed approfondimento della materia giä trattata con illustrazione del metodo euclidico per mezzo di esempi caratteristici, pertrattazione del resto della materia possi-bilmente per mezzo di problemi. Problemi di costruzione con metodi generali variati (anche colla costruzione di espressioni algebriche) escludendo tutti quei problemi ehe si possono risolvere soltanto con artifizi speciali. Problemi di calcolo in relazione naturale alla materia rimanente. Lavori in iseritto: 3 compiti scolastici al semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Disegno geometrico, ore 3 per settimana. Rappresentazione delle sezioni coniche sulla base delle loro proprieta focali. Tangente in un punto, e tangenti da punti esterni. Relazioni di posizione. Disegno intuitivo della pianta e dell’alzato di corpi semplici in posizioni speciali rispetto ai piani di proiezione. Concetto della proiezione orizzontale e verticale del punto, della linea ecc. Vera grandezza ed angoli d’inclinazione di segmenti coi piani di proiezione e vera grandezza di figure rettilinee poste in piani proiettanti. Rappresentazione di poliedri. Terze proiezioni e proiezioni oblique di questi corpi. Sezioni con piani proiettanti, sviluppi di corpi a superfici piane, semplici costruzioni di ombre di questi corpi per illuminazione parallela. Brevi esercizi di casa (nel fascicolo) di settimana in setti-mana. Fisica, ore 2 per settimana. Dell’ equilibrio e del moto: Misura delle forze per mezzo di pesi e loro rappresentazione grafica. Leva, bilancia, tornio, carrucola, piano inclinato, (condizioni statiche, composizione e scomposizione delle forze). Centro di gravitä. Specie di equilibrio. Movimento uniforme. Caduta libera. Corpi lan-ciati in alto. Composizione e scomposizione dei movimenti. Rappresentazione grafica del moto di proiettili lanciati in direzione orizzontale e obliqua. Movimento lungo il piano inclinato. Attrito. Leggi del pendolo. Forza centrifuga. Fenomeni fondamentali deli’ urto di corpi elastici ed anelastici. Cenni sul concetto di energia, trasformazione di energia meccanica in calore. Ripetizione riassuntiva dei fenomeni celesti e spiegazione degli stessi in base. al sistema di Copernico. Dei liqnidi: Proprietä. Propagazione della pressione. Livello Pressione idrostatica. Vasi comunicanti (fenomeni di capil-laritä). Principio di Archimede. I casi piü semplici della determinazione del peso specifico in base alla misura della spinta verticale. Galleggiare dei corpi, areometri a scala. Degli aeriformi: Proprietä, barometri, manometri. Legge di Mariotte. Macchine pneumatiche e pompe. Sifoni. Aerostati. Chimica, ore 3 per settimana. Chimica e mineralogia: Introduzione allo studio dei fenomeni chimici e avviamento graduale ali' interpretazione scientifica dei piu comuni fenomeni, coli’ aiuto di esperimenti semplici ed evidenti, cominciando dallo studio dell’aria e dei minerali. Pertrattazione dei piü importanti elementi chimici e delle loro principali combinazioni, dei minerali e delle rocce piü comuni, senza riguardo all’ordine sistematico degli elementi. La chimica organica limitata alle cognizioni piü indispen-sabili: il petrolio, i principali idrocnrburi. gli alcooli, gli acidi, gli idrati carbonici, i composti del cianogeno, i derivati del benzolo ed i composti albuminoidi. Disegno a mano, ore 3 pel- settimana Continuazione e ampliamento del disegno da modelli natu-rali e da oggetti deli' industria artistica. Vasi singoli e in gruppi. Eventualmente esercizi di figura da stampe e gessi. Schizzi di oggetti naturali e, ali’occasione, di paesaggi. CLASSE V. Religione, ore 2 per settimana. 1’rimo semestre. Apologetica. Secondo semestre. Dogmatica : Dogmi preliininari. Attributi di Dio, Ss. Trinitä, Creazione, Gesü Cristo. Lingua italiana, ore 3 per settimana. Storia letteraria: (secondo un Sommario della letteratura italiana fatto con metodo storico da usarsi in tutte le classi superiori). Avviamento allo studio della letteratura. Fatti pili importanti della storia letteraria dalle origini fino al secolo XVI. Letteratura del secolo XVI, con speciale riguardo agli autori contenuti nell’Antologia o letti in una edizione scolastica. Letture: a) dali’ Antologia: Scelta di alcune poesie liriche facili di Dante e del Petrarca; alcune novelle del Boccaccio e brevi squarci dal Poliziano. Scelta dai migliori scrittori del secolo XVI, come dal Machiavelli, dal Tasso (Lettere e uno squarcio deli’Aminta), dal Cellini, Vasaii, Alamanni, Rucellai, Bembo e Michelangelo. Oltre ai brani contenuti nell’Antologia se ne leggeranno parte a scuola, parte a casa, sotto la direzione deli’inse gnante, deli’Orlando Furioso e della Gerusalemme libe-rata, tutti e due (da un' edizione scolastica) 6 ore al mese. b) Letture scelte di prosatori moderni e contemporanei da un libro di lettura apposito. (Raccolta di prose moderne). Possibilmente saggi deli’Eneide di Virgilio. 6 ore al mese. Esercizi di recitazione. Esercizi di esposizione orale: Possibilmente lina volta la set-timana brevi relazioni libere (della durata di circa iomin) di cose lette od osservate. Componimenti: 5 il semestre, 3 di scuola e 2 di casa. Per i componimenti di scuola si possono lasciare talvolta due ore di tempo. Lingua tedesca, ore 3 per settimana. Sintassi: Uso dell’articolo. L’ oggetto. Reggenza degli ag-gettivi e dei verbi. Uso delle preposizioni. (Defant, p. II, pag. 32 76). — Lettura di brani deli’Antologia, con con-tinuo riguardo alla fraseologia e alla morfologia. Lavori in iscri/io: Riproduzioni piü libere di racconti, lettere. 4 compiti scolastici il semestre. Lingua francese, ore 3 per settimana. Grammatica: Regole di pronunzia e di lettura; elementi della teoria delle forme (comprendendo nello studio dei verbi gli irregolari che piü di frequente occorrono). Regole sin-tattiche necessarie all’ intelligenza dei piü facili componimenti. Lettura: Semplici brani, adatti ad addestrare l’allievo nell’uso elementare della lingua a voce ed in iseritto. Esercizi di memoria. Lavori in iseritto: Dettature, risposte a domande facili in relazione alla materia trattata, esercizi di grammatica. Da Natale alla fine dell’anno scolastico 6 compiti scolastici; inoltre esercizi secondo il criterio del docente. Geografia e Storia, 4 ore per settimana. Geografia, 1 ora per settimana. L'Europa: Descrizione generale. Ripetizione, completamento e nozioni piü profonde della geografia dell’Europa meridionale, della Francia, del Helgio, dei Paesi bassi e dell lnghilterra, dando maggior importanza alle relazioni causali dei fenomeni geografici plastica del suolo e sua origine; corso del sole e clima; clima, flora e fauna; sviluppo della civilta in dipendenza dai fattori geografici, forme economiche e loro cause, scambio dei prodotti e vie di comunicazione). L’America e 1’Australia sommariamente. Storia, ore 3 per settimana. Storia del medio evo e dell’etä moderna fino alla pace di Vestfalia. Matematica, ore 4 settimanali. Aritmetica: Potenze e radici con esercizi su problemi 11011 artificiosi. Equazioni di secondo grado ad un’incognita (e le piü semplici a piü incognite). Le piu semplici equazioni di grado superiore riducibili senza artifici ad equazioni quadratiche. Numeri irrazionali, immaginari e com-plessi, per quanto occorrono nelle soluzioni delle equazioni sopra indicate. Rappresentazione grafica delle fun-zioni di secondo grado e sua applicazione alla risoluzione delle equazioni quadratiche. Logaritmi. Planimetria: Continuazione e completamento della materia della IV classe. Stereometria: Proprieta. fondamentale deü'angolo solido in generale e del triedro in particolare (triedro polare). Proprieta, superficie e volume del prisma (cilindro), della piramide (cono), della sfera e di parti della stessa. Teorema di Euler, poliedri regolari. Lavori in iscritto: 3 compiti scolastici al semestre, inoltre brevi esercizi di volta in volta. Geometria descrittiva, ore 3 per settimana. Pertrattazione sistematica dei problemi fondamentali della geometria descrittiva ehe riguardano il punto, la retta e il piano, con due proiezioni coordinate ed eventualmente con terze proiezioni, in stretto nesso a quanto venne in-segnato nella classe IV. Applicazione di queste costru-zioni alla risoluzione di problemi complessi, particolarmente alla rappresentazione di prismi e di piramidi regolari di data forma e posizione e alla determinazione delle loro ombre. Sezioni piane di prismi, di piramidi e di altri poliedri, penetrazione di questi corpi nelle posizioni piü semplici. Brevi esercizi di casa di settimana in settimana. Storia naturale, ore 2 per settimana. Bolanica: I Semestre: Breve compendio dell'anatomia e della fisiologia delle piante. Studio sommario delle sporofite fondato su criteri morfologici e filogenetici con speciale riguardo a quelle forme che hanno importanza nell'econo-mia della natura e deli’ uomo, II Semestre : Sguardo generale del le famiglie piü importanti delle spermatofite nel loro ordine naturale, secondo le relazioni morfologiche, anatomiche e biologiche. La scelta delle famiglie da per-trattarsi e da farsi con riguardo alle forme utili o dannose. Chimica, ore 3 per settimana. Chimica inorganica: Ampliamento delle cognizioni di chimica inorganica avute nella IV classe, col sussidio di esperi-menti, pertrattando esaurientemente i metalloidi e loro principali composti, usando le formole chimiche e appli-cando le leggi ehe reggono lo svolgimento dei fenomeni chimici. Esposizione piana dei fondamenti della fisico-chimica, dei principali concetti chimici, delle teorie e delle ipotesi (Analisi e sintesi chimica, sostituzione, leggi ste-chiometriche e loro interpretazione in base alla teoria atomistica, la teoria della valenza chimica, 1’ energia chimica, la termochimica, la dissociazione elettrolitica e la teoria degli ioni, 1’ equilibrio nelle reazioni chimiche, la velocitä reattiva e le reazioni inverse). Pertrattazione delle caratteristiche generali dei metalli, chimica dei metalli piü importanti e dei loro composti, ap-poggiata al sistema periodico degli elementi, con frequenti paragoni dei metalli fra loro. Disegno a mano, ore 3 settimanali. Disegno di figura dopo spiegazione della testa deli’uomo sni cranio e sul modello vivente. Disegno da stampe an-tiche e moderne e da gessi. Eventualmente esercizi nel disegno di figura dal vero (testa e figura intera). In seconda linea continuazione del disegno e della pittura da oggetti, da piante e da animali imbalsamati. Schizzi nel disegno di figura. CLASSE VI. Religione, ore ,2 per settimana. Primo semestre: Dogmatica: Trattato della Grazia e dei Ss. Sacramenti. Secondo semestre; Morale. Storia letteravia : I secoli XVII e XVIII. Lettura : a) Dali’ Antologia : Scelta degli scrittori principali del Seicento (brevi saggi della Secchia rapita del Tassoni e delle opere piü importanti del Marino, Filicaia, Redi, Galilei) e del Settecento (Gozzi, Baretti, Odi del Parini). Oltre a quello che contiene l’Antologia, sono da leggersi (da un’edizione scolastica), parte in iscuola, parte priva-tamente, sotto la direzione deli’ insegnante, II Giorno del Parini, un’ opera drammatica del Metastasio, una dell’Al-fieri e una del Goldoni. Un'ora la settimana. b) Lettura della Divina Commedia di Dante. L’ Inferno (da un’edizione scolastica). Un’ora la settimana. c) Dalla Raccolta, come nella V. Un’ora la settimana. Esercizi di recitazione. Esercizi di esposizione orale e comfonimenti come nella V. Lingua tedesca, ore 3 per settimana. Grammatica: Ripetizione della morfologia: i capitoli piü importanti della sintassi, seguendo la grammatica dello Stejskal. Esercizi di traduzione dall’italiano in tedesco. (DalPAntologia italiana). Nel primo semestre, lettura dalla Antologia del Noe, p. I, come nell’ anno precedente, scegliendo brani narrativi e descrittivi piü difficili. Nel secondo semestre, breve sunto della storia della letteratura tedesca, dalle origini a Klop-stock, con speciale riguardo alla prima epoca di splendore (Noe, p. II). Compiti: Come nella classe V. Lingua francese, ore 3 per settimana Grammatica .-Ricapitolazione ecompletamento della teoria delle forme. Ripetizione ed ampliamento delle leggi sintattiche. Lettura di scelti brani prosastici di genere narrativo e de-scrittivo, come pure di facili poesie. Contemporaneamente continuazione ed ampliamento degli esercizi orali con li-bera applicazione delle voci e delle frasi apprese. Lavori in iscritto: Risposte e domande fatte in lingua francese in relazione a cose lette, dettature piü libere, ripro-duzioni, versioni di poesie narrative in prosa, esercizi di grammatica. 4 compiti scolastici il semestre. Geografia, I ora per settimana. L’ Europa settentrionale, orientale e centrale (esclusa l’Au-stria-Ungheria) secondo le norme seguite nella classe pre-cedente. L’Africa e l'Asia sommariamente Storia. 2 ore settimanali. Storia dell’evo moderno dalla pace di Vestfalia fino al 1815. Matematica, I semestre ore 4, II semestre ore 3 per settimana. Arilmetica: Le piü semplici equazioni logaritmiche e espo-nenziali. Serie aritmetiche (di piimo ordine) e geometi iche, applicazione delle ultime particolarmente al calcolo del-1’ interesse composto e di rendita. Goniometria, trigonometria piana e sferica: Le funzioni ango-lari, rappresentazione grafica delle stesse, alla quaie e da ricorrere anche per imprimerne nella mente le proprietä e le relazioni. Risoluzioni di triangoli. Confronti fra i teoremi e metodi trigonometrici e quelli della planimetria e stereometria. Teoria fondamentale della trigonometria sferica limitata a quelle relazioni e formole che trovano applicazione nella limanente materia da pertrattarsi (nel triangolo obliquangolo limitata in complesso al teorema dei seni e a quello dei coseni). Variata applicazione della trigonometria alla soluzione di problemi di geodesia, di geografia, di astronomia ecc., per i quali i rispettivi dati siano da piocurarsi possibilmente dagli scolari stessi me-diante misurazioni, sia pure approssimative. Lavori in iscrilto: 3 compiti scolastici il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Geometria descrittiva, 3 ore per settimana. Proiezioni ortogonali dei cerchio, ombre portate dallo stesso sopra piani, per illuminazione parallela. Proiezione obliqua dei cerchio. Proprietä piü importanti, dal lato costruttivo, dell’ elisse, considerata quäle proiezione ortogonale od ob-bliqua dei cerchio, dedotte dalle proprietä corrispondenti dei cerchio. Rappresentazione di cilindri e di coni (particolarmente di rotazione) e corpi composti dagli stessi, anche in proiezione obliqua. Piani tangenziali a supei fici coniche e cilindriche. Sezioni piane, sviluppi e semplici casi di pe-netrazione di queste superfici. Costruzioni di ombre per illuminazione parallela. Pertrattazione piü profonda delle sezioni piane del cono di rotazione ; deduzione delle pro-prieta costruttivamente piü importanti di queste sezioni. Brevi esercizi di casa, di settimana in settimana. Storia naturale, I semestre ore 2, II semestre ore 3 setti- manali. Zoologia, Somatologia con ispeciale riguardo ai fatti piü importanti della fisiologia e deli’ igiene. Le classi degli animali sulla base di forme tipiche conside-rate dal lato morfologico, anatomico e, a suo luogo, anche dal punto di vista genetico evolutivo, escludendo tutti i particolari superflui del sistema. Fisica, ore 4 per settimana. Introduzione: Brevi osservazioni sul compito della fisica. Estensione. Meccanica: Concetti fondamentali del moto. Moto uniforme e uniformemente variabile. Caduta, resistenza del mezzo. Principio d’ inerzia, forza. Peso, misura statica e dinamica della forza. Massa, sistema assoluto di misura. Principio dell’ indipendenza. Corpi lanciati in alto. Lavoro, forza viva ed energia. Parallelogramma delle velocitä Corpi lanciati in direzione orizzontale ed obbliqua (per gli Ultimi soltanto graficamente). Parallelogramma delle forze. Moto lungo il piano inclinato. Attrito. Momento di «na forza rispetto ad un punto. Coppie di forze. Centro di gravitä (senza calcoli per determinare la sua posizione). Specie di equilibrio. Macchine semplici dando rilievo al principio della conservazione del lavoro: leva, bilancia, carrucola fissa e mobile (con funi parallele) taglie, tornio, vite (qualitativamente). Movimento curvilineo di un punto materiale. Forza centri-peta e centrifuga Moto centrale. (All’ insegnamento sul moto dei pianeti e sulla gravitazione universale si do-vranno premettere e completare le nozioni di astronomia che hanno attinenza con questo argomento; in relazione poi alle esperienze sugli assi permanenti di rotazione si tratterä della percessione, dell’ anno tropico e simili). Moto armonico. Leggi del pendolo. Forze molecolari, elasticitä. Urto (soltanto esperimentalmente). Idromeccanica: Ripetizione e continuazione della materia per-trattata nelle classi inferiori. Influenza delle forze mole-colari sull’equilibrio dei liquidi. Correnti. Aeromeccanica: Ripetizione e continuazione della materia pertrattata nelle classi inferiori. Spinta nei gas. Determi-nazione barometrica deli’ altezza (seriza derivazione della formola). Azione aspirante di una corrente di gas. Diffu-sione. Assorbimento. Termologia: Termometri. Dilatazione. Legge di Mariotte-Gay-Lussac. Misura del calore. Calorico specifico. Rela-zione fra il lavoro meccanico e il calore. Ipotesi sul calore. Cambiamento dello stato di aggregazione per effetto del calore. Proprietä dei vapori. Liquefazione di gas. Umiditä deli’ aria. Macchina a vapore. Conduzione e irradiazione. Sorgenti di calore. Isoterme. Isobare, venti. Chimica, ore 2 per settimana. Chimica organica. Concetto generale dei composti organici e ricerca degli elementi ehe li compongono. Forma di rap-porto atomico, formola molecolare, empirica e razionale. Pertrattazione dei composti organici ehe hanno speciale im-portanza per le derivazioni teoriche, per le industrie chi-miche e agrarie e per lo scambio materiale dei processi vitali, raggruppandoli con ordine sistematico. I principali composti del cianogeno. I derivati piu impor-tanti degli idrocarburi del metano, etileno e acetilene; i grassi naturali (sapone e candele); gli idrati carbonici (fermentazioni). I derivati principali del benzolo, toluolo, xilolo, dei di e trifenilmetano, della naftalina ed antracene con accenni ai colori del catrame. Alcuni terpeni, i piü importanti composti eterocicli, spe-cialmente derivati della piridina, alealoidi e combinazioni albuminoidi. Disegno a mano, ore 2 per settimana. Continuazione del disegno di figura a pieno effetto. Schizzi in tutti i rami della materia trattata. Religione, ore i per settimana. Storia della chiesa cattolica. Lingua italiana, ore 4 per settimana. Storia Iclleraria: II secolo XIX e 1’etä presente Sguardo generale sullo svolgimento complessivo della lette-ratura, trattando con mag^ior ampiezza le partite omesse antecedentemente, in ispecie le origini, il secolo XIV e il XV, e facendo rilevare il nesso della letteratura con la cultura generale. In unione con la storia letteraria si leg-gano le opere omesse nelle classi precedenti per la loro difficoltä, e da ultimo si trattino i caratteri e le forme principali della poesia con riguardo alla letteratura mondiale. Lettura: a) Dali’Antologia. Scelta dai piu importanti scrit-tori dell'ottocento, specialmente dal Monti, Foscolo, Man-zoni, Tommaseo, Prati, Aleardi, Zanella, Carducci, Leopardi, Giusti, Ferrari. b) Parte in iscuola, parte privatamente sotto la direzione dell’in-segnante (da edizioni scolastichej: La Bassvilliana del Monti, i Sepolcri del Foscolo, e una tragedia del Man-zoni. Saggi deli' Iliade e deli’ Odissea di Omero (nelle traduzioni del Monti, Pindemonte e Maspero). Se ne puö incominciare la lettura gia, nella sesta. Fin dove e possibile, lettura di brani magistrali di prosa scientifica, con speciale riguardo di scritti estetico-filoso-fici. Anche singoli capolavori della letteratura mondiale si possono leggere in questa classe, come del resto gik nelle classi V e VI, quando la lettura di autori italiani vi dia occasione. Due ore la settimana. c) Lettura della Divina Commedia di Dante (da un’ edizione scolastica) ; Scelta dal Purgatorio e brevi saggi del Para-diso, eventualmente continuazione dell’Inferno. Un’ora la settimana. Esercizi di esfosizione orale: Come nella V e VI, per altro con esperimenti di vero discorso, della durata di circa 20 minuti; breve critica a cui partecipi la classe. Si lasci agli scolari una certa libertä di scelta entro i limiti sta-biliti dalla scuola e dalle sne norme. Esercizi Ai recitazione con riguardo alla capacita individuale e particolarmente agli altii lavori degli scolari. Componimenti: Nel I semestre come nella V, nel secondo 4 compiti, alternando uno di scuola con uno di casa, con-cedendo talvolta la scelta fra dne o tre temi. Nella preparazione e nella discussione dei componimenti si spieghino alcuni concetti logici fondamentali di speciale importanza per lo svolgimento del tema. Lingua tedesca, ore 3 per settlmana. Grammatica come nella classe VI. Esercizi di traduzione dali’italiano in tedesco come nella classe VI La lettera-tura tedesca nella seconda epoca di splendore. Brevi bio-grafie dei maggiori poeti da Klopstock a Goethe, e cenni sulle loro opere principali. I poeti austriaci. (Noe. p. II). P'ventuale lettura di 1111’opera classica da un’ edizione sco-lastica. Compiti come nella classe VI, inoltre facili e brevi temi liberi. Lingua francese, ore 3 per settimana. Grammatica: Ripetizione della materia trattata nei corsi pre-cedenti. Completamento della sintassi. Lettura di brani prosastici e poetici di vaiio genere. Lavori in iscritto: Come nella classe VI, con esigenze maggiori; sunti Traduzioni dal francese nell’ italiano. 4 compiti scolastici il semestre. Geografia e storia, ore 3 per settimana (per la geografia, storia e istituzioni politiche e amministrative). a) Geografia della Monarchia austro-ungarica con speciale riguardo a quei fatti della geologia, 010 idrografia, clima-tologia e della geografia politica ed economica (prodotti, commercio e comunicazioni) ehe determinano la sua strut-tura, il suo aspetto, il clima e la distribuzione degli abi-tanti. Sua posizione nel commercio mondiale b) Storia■' Completamento della storia moderna. Pertratta-zione sommaria della storia della Monarchia austro-ungarica nella sua origine, formazione e nel suo sviluppo interno ; sue relazioni con gli altri paesi e stati, dando rilievo alla storia della cultura e ai fenomeni economici. c) Istituzioni foliliehe e amministrative. Costituzione e ammi-nistrazione della Monarchia austro-ungarica con speciale riguardo ai regni e paesi rappresentati nel Consiglio del-l’Impero, premettendo un’introduzione generale sull’essenza dello stato e sulle sue principali funzioni in riguardo po-litico, civile ed economico; diritti e doveri dei cittadini. Matematica, ore 5 per settimana. Arilmctica: 1 casi piu semplici delle permutazioni, combina- zioni e variazioni. Teorema binomiale per esponenti interi positivi. Elementi del calcolo di probabilitä con applica-zioni ai piü semplici problemi di assicurazione sulla vita. Geometria analitica: Applicazione del metodo analitico alle linee di primo e di secondo grado in continuazione alla rappresentazione grafica di singole funzioni seguita nelle classi precedenti: ove se ne presenta 1’ occasione, accenni alle soluzioni planimetriche dei problemi proposti. II differenziale e 1’ integrale nelle piü semplici applicazioni delle partite di matematica e di fisica fin qui studiate. Risoluzione approssimativa di equazioni algebriche (even-tualmente di semplici equazioni trascendenti) con metodi grafici. Rifetizionc sommaria di tutta la matematica, particolarmente delle equazioni e progressioni, della stereometria, trigono-metria e della geometria analitica, con ampliamento di qualche partita Applicazione ai diversi rami deli’ insegna-mento e alla vita pratica, in sostituzione a problemi pura-mente formali. Accenni dal punto di vista storico e filosofico. Lavori in iscrillo: 3 compiti scolastisi il semestre, inoltre brevi esercizi domestici di volta in volta. Geometria deserittiva, ore 2 per settimana. Rappresentazione delle superfici di rotazione coli’ asse normale ad un piano di proiezione, piani tangenziali e se-zioni. Gli elementi della prospettiva, in quanto occorrono alla rappresentazione di oggetti a superfici piane, dati per mezzo delle sue proiezioni ortogonali. Ripetizione e completamento dei capitoli della geometria descrittiva pertrattati, da farsi per mezzo di problemi istrnttivi e complessi, riferiti ad applicažioni pratiche. Brevi esercizi di casa, di settimana in settimana storia naturale, ore 3 per settimana. I semestre. Mineralogia: Studio dei minerali piü importanti quanto alle loro forme cristallografiche, ai loro caratteri fisici e chimici, alla loro formazione e trasformazione ed alle relazioni istruttive a seconda di un sistema, perö con esclusione di tutte le forme rare e di quelle che non sono alla portata degli scolari. Le rccce piü comuni, II semestre. Geologia: La terra come corpo cosmico. Le singole parti della terra (atmosfera, idrosfera, litosfera) Gli elementi esogeni ed endogeni che determinano la formazione e la lenta trasformazione della crosta terrestre (geologia di-namica). Le epoche geologiche con riguardo alle trasformazioni av-venute nel mondo animale e vegetale nel corso dello sviluppo della terra (geologia storica). Rapporti della geologia colla vita pratica (miniere, sorgenti, petrolio, ecc.) Bellezze naturali della patria. Fisica, ore per 4 settimana. (Nel II semestre un’ ora settimanale e da dedicarsi esclusi-vamente ad una ripetizione riassuntiva della materia). Magnetismo •' Ripetizione dei fenomeni fondamentali. Legge di Coulomb. Massa magnetica. Intensita dei campo. Linee di forza. Posizione dei poli. Momento magnetico. Elementi del magnetismo terrestre. Elettricitä statica: Ripetizione delle esperienze fondamentali sulla elettrizzazione per strofinio, contatto e influenza. Macchine d’influenza. La legge di Coulomb e la misura elettrostatica della carica elettrica. Campo elettrico, potenziale in un punto dei campo. Potenziale di un conduttore. Dilucidazione dei concetto di potenziale per mezzo di esperimento. Capacitä, condensa-tori. Influenza dei dielettrico. Energia elettrica di un corpo caricato. Elettricitä atmosferica. Correnti elettriclie: Differenza di potenziale in un elemento galvanico aperto. Forza elettromotrice, pile. Čampo magnetico della corrente elettrica. Legge di Biot-Savart. La unitä elettromagnetica della intensitä di corrente e 1’Ampere. Bussola delle tangenti e galvanometro. Legge di Ohm. Elettrolisi, polarizzazione, elementi costanti, accumulatori. Calore sviluppato dalla corrente. La legge di Ioule. Unita elettromagnetiche della resistenza e della forza elettromotrice, Ohm e Voltampere, Watt, Kilowatt-ora. Illumina-zione elettrica. Correnti termoelettriche. Correnti derivate. Misura della resistenza e della forza elettromotrice. Čampo magnetico di un circuito chiuso. Azione reciproca di dne correnti. Čampo magnetico di un solenoide. Elettroca-lamite e loro applicazioni. Corrente mobile in un campo magnetico. Amperometro e Voltometro. Correnti indotte (accennando al principio della conservazione deli’energia). Spiegazioni delle macchine dinamoelettriche. Rocchetto induttore. Telefono e microfono. Raggi Röntgen, Radioattivitä. Telegrafia senza filo. Del moto ondiilalorio: Onde progressive trasversali e longitu-dinali. Riflessione e interferenza delle onde. Onde stazio-narie. (Rappresentazione grafica ed esperienze). Principio di Huygens. Acustica: Produzione del suono. Altezza, Consonanza e disso-nanza. Note prodotte da corde tese. Armoniche supe-riori, timbro. Diapason, lastre e membrane, tubi sonori. Risonanza. Organo vocale deli’ uomo. Propagazione del suono. Sua intensitä. Riflessione e interferenza delle onde sonore. Percezione del suono. Otlica: Ripetizione di quanto e stato esposto nella IV classe sulla propagazione della luce. Ipotesi sulla natura della luce. Determinazione della velocitä di propagazione se-condo il metodo di Römer e quello di Fizeau, Fotometria, Riflessione. Immagini negli specchi piani e sferici. Rifrazione. Riflessione totale. Rifrazione attraverso a lastre (senza calcolo) e prismi, deviazione minima (soltanto espe-rimentalmente). Determinazione deli' indice di rifrazione. Lenti, calcolo e costruzione delle immagini, aberrazione di sfericita. Dispersione della luce. Aberrazione cromatica, lenti acro-matiche. Arcobaleno. Spettri di emissione e assorbimento e le parti piü importanti deli’ analisi spettrale (alcuni fatti di astronomia fisica ehe si collegano a questi fenomeni). Colore dei corpi. Brevi cenni sulla fluorescenza e fosfore-scenza. Azioni chimiche della luce. Azioni termiche, raggi ultrarossi. Apparati di proiezione, camera fotografka. Occhio. Micro-scopio e cannocchiali diottici con brevi discussioni sull’in-grandimento. Interferenza: Colori delie lamine sottili, diffrazione prodotta da fenditure e reticoli. Luce polarizzata per riflessione e rifrazione semplice. Pola-rizzazione per doppia rifrazione. Pinzette e tormalina, prisma di Nicol, rotazione del piano di polarizzazione (saccarimetro). Disegno a mano, ore 3 per settimana. Continuazione del disegno di figura a pieno effetto. Schizzi su tutti i rami della materia trattata. DISPOSIZIONI TRANS1TORIE valevoli per 1’ anno scolastico 1910-1 1, per passare nelle classi III-VI dali’applicazione del vecchio piano al nuovo. Storia, Cl asse III. Medio evo da Rodolfo di Absburgo e evo moderno. Classe IV. Evo moderno dal 1648 in succinto. Evo antico, trattato esaurientemente. Classe V. Evo antico dalla storia romana in poi. Storia del medio evo. Classe VI. Storia del medio evo da Rodolfo d'Absburgo e dell’evo moderno fino al 1815. Geometria deserittiva, Classe V. Come preseritto dal nuovo piano, piü le proiezioni oblique di corpi a superficie piane MATERIE LIBERE Esercizi pratici nel laboralorio chimico (secondo il nuovo piano) : I CORSO. Per principianti (allievi della V classe), ore 2 set-timanali. Esecuzione delle principali operazioni: dissoluzione, precipi-tazione, filtrazione, cristallizzazione, distillazione, ecc., eser-citandosi nell’uso degli utensili di laboratorio Reazione dei principali elementi in composti minerali per via secca ed umida. Ricerche chimiche in rapporto colle lezioni pertrattate in classe, allo scopo di approfondire le cognizioni teoriche. 1 lavori vengono eseguiti dagli allievi sotto la guida del professore. II CORSO Per allievi che hanno giä frequentato il I corso (classi VI e VII), 2 ore settimanali. Continuazione delle ricerche eseguite nel 1 corso, estenden-dole ad aleuni importanti composti organici. Esercizi sem-plici di analisi volumetiica. Per la disposizione esterna, per 1’accettazione degli allievi e per la durata deli’istruzione restano in vigore i punti 2, 3 e 4 dell'ordine ministeriale del i g luglio 1894 N. T352 (Bollett. delle ordin. N. 36). Stenografia, soltanto per allievi della classe quarta in su, in due corsi. CORSO I. Dne ore per settimana. Segni stenografici ed unione di essi per la formazione delle parole. Abbreviazione delle parole Sigle. CORSO II. Due ore per settimana. Abbreviazione logica: a) Abbreviazione radicale ; b) Abbreviazione formale ; c) Abbreviazione mista. Sigle. Frasi avverbiali Esercizi pratici. CORSO III. Due ore per settimana. Ripetizione della materia pertrattata nel secondo corso e esercizi pratici di perfezionamento. Testo : Manuale di stenografia secondo il sistema di Gabels-berger, adattato alla lingua italiana da Enrico Noe. Ediz. 18. curata dal Dr. G. du Ban; Jacobi, Dresda 1909. Ginnastica, due ore settimanali per classe. L' istruzione fu impartita secondo il piano d’ insegnamento della ginnastica, pubblicato coli’ ordinanza ministeriale del 12 febbraio 1897, N 17261 ex 1896. PROSPETTO delle ore settimanali d’ insegnamento. MATERIE C L A S S E a S E I II III IV V VI VII C/2 Religione cattolica 2 2 2 2 2 2 1 13 „ ebraica 1 1 1 I 1 1 1 7 Lingua italiana 4 4 4 4 3 3 4 26 s tedesca 6 5 4 4 3 3 3 28 francese . . — — — — 3 3 3 9 Geografia 1 2 2 2 2 1 1 j 10 2 2 2 2 3 2 1 3 16 Matematica 3 3 3 4 4 Is.4 IIs.3 5 26 (-5) Disegno geometrico (geoin. descrittiva) — 2 2 3 3 3 2 15 Fisica — — 3 2 — 4 4 13 Storia naturale 2 2 — I 2 I s. 2 II s. 3 3 11 (12) Chimica — — — 1 3 3 2 — 8 Disegno a mano 4 4 4 3 3 2 3 23 Calligrafia 1 1 Somma per i cattolici . 26 26 26 29 30 31 31 199 Somma per gl’israeliti . 25 25 25 28 29 30 30 193 Materie libere: Chimica analitica (soltanto per allievi delle classi superiori), 2 corsi con due ore settimanali. Stenografia (per allievi dalla quarta in su), 3 corsi con due ore settimanali. Ginnastica, due ore settimanali per classe. LIBRI Dl TESTO USATI NELL’ ANNO SCOLASTICO 1910-1911 (Per 1’anno 1911-1912 vedi 1’annotazione alla fine di questo capitolo). Religione cattolica. Classe I: Catechismo grande della religione cattolica, ediz. Monauni, Trento, 1899-1906. Classe II : Catechismo grande della religione cattolica, come nella classe I; Cimadomo, Catechismo del culto cattolico, ediz. VI-IX, Seiser, Trento 1895-1906. Classe III: Cimadomo, Catechismo del culto cattolico, come nella classe II ; Patiholzer G., Storia sacra deli’ antico e del nuovo Testamento, per la gioventü cattolica delle scuole civiche, i. r. disp. dei libri scolastici, Vienna 1908. Classe IV: Dr. Schuster, Storia sacra del vecchio e del nuovo Testamento, i. r. disp. libri scol., Vienna. Classi V e VI : F. S. Schouppe, Breve corso di religione, ed. Artigianelli, Torino 1906. Classe VII: Zieger Fr. Compendio di storia ecclesiastica, ediz. Monauni, Trento 1908. Lingua italiana. Classe I : Nuovo libro di letture italiane, p. I. soltanto ed. Schimpff, Trieste, X907 ; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana, ediz. II-VI Vram, Trieste, 1903-1910. Classe II: Nuovo libro di letture italiane, p II, ed. Schimpff, Trieste, 1900; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana, come nella classe I. Classe III: Nuovo libro di letture italiane, p. III, soltanto ed. Schimpff, Trieste, 1907; Curto dott. G., Grammatica della lingua italiana, come nelle classi I e III. Classe IV: Nuovo libro di letture italiane, p IV, soltanto ed. SchimpfF, Trie.ste, 190g ; Curto dutt. G., Grammatica della lingua italiana, come nelle classi I-III; Manzoni, Promessi sposi, Hoepli, Milano, 1900. Classe V : Antologia di poesie e prose italiane, p. IV e III, ediz. II, Chiopris, Trieste-Fiuine, 1891; Ariosto, Orlando Furioso, ediz. scol. ; Tasso, La Gerusalemme liberata, ediz. scol. Classe TI: Antologia di poesie e pros« italiane, p. II e III, ediz. II, Chiopris, Trieste - Fiume, 1891 ; Danic, La Divina Commedia, ed. Barbera, Firenze, 1903. Classe VII: Antologia di poesie e prose italiane, p. I e II, ediz. II, Chiopris, Trieste Fiume, 1891. — Dante, La Divina Commedia, come nella VI. Lingua tedesca. Classe I e II: Defant G., Corso di lingua tedesca, p. I, soltanto ediz. III, Monauni, Trento, 1902. Classe III: Defant G., Corso di lingua tedesca, p. I, come nelle classi I e II; Defant G., Corso di lingua tedesca, p. II, soltanto edizione II, Monauni, Trento, 1906 ; Cr. v. Schmid, Hundert kurze Erzählungen, Oldenbourg, München. Classe IV : Defant G , Corso di lingua tedesca, p. II, come nella classe III; Grimms Märchen, ausgewählt vom Hamburger Jugendschriften Ausschuss, A. Jansen, Hamburg, 1907. Classe V : Defant G., Cor.so di lingua tedesca, p. II, come nelle classi III e IV ; Noe E., Antologia tedesca, p. I, soltanto ediz. IV, Manz, Vienna, 1905. Classe AI: Dr K. Kummer, Deutsche Schul^rammatik, ediz. VII, Tempsky, Vienna, 1906 ; Noč E., Antologia tedesca, p. 1, come nella classe V ; Noe E., Antologia tedesca, p. II, soltanto ediz. IV, Manz, Vienna, 1906; Nuovo libro di letture italiane, p. II, (come nella classe seconda), come libro di versione dal-1’ italiano nel tedesco; come libro ausiliario: Die deutsche Heldensage (ed. scol. Graeser, Vienna). Classe VII: Dr. K. Kummer, Deutsche Schulgrammatik, come nella classe VI ; Noe E., Antologia tedesca, p. II, come nella classe VI; Nuovo libro di letture italiane, p. II, come nella VI. Come libri ausiliari: Schiller, Kabale und Liebe (ed. scol. Graeser); Schiller, Gedichte (ed. scol. Graeser). Classe V : Zatelli D., Corso di lingua francese, p. I, sol-tanto ediz. IV, Grandi, Rovereto, 1910; testo ausiliario: Ch. Lebaigue, Morceaux choisis de litterature franpaise, classe de cinquieme, Ed. XIII, Paris, Belin Freies, 1909. Classe VI : Zatelli D., Corso di lingua francese, p. II, sol-tanto ediz. II, Sottochiesa, Rovereto, 1901 ; A. Bechtel, Französische Chrestomathie, ediz. IV-VI, Manz, Wien, 1892-1902. Classe VII: A. Bechtel, Französische Chrestomathie, come nella classe VI. Geografia. Classe I: Gratzer Dr. C., Testo di geografia per le scuole medie, p. I , ed. Monauni, Trento, 1905 ; Kozenn B.-Stenta Dr. M., Atlante geografko ad uso delle scuole medie, ediz. Holzel, Vienna, 1904. Classe II: Gratzer Dr. C., Testo di geografia per le scuole medie, p. II, ed. Monauni, Trento 1909 Kozenn-Stenta, Atlante geografico, come nella classe I. Classe III : Morteani L., Compendio di geografia per la terza classe delle scuole medie, ed. II, Schimpff, Trieste, 1908 ; Kozenn Stenta, Atlante geografico, come nelle classi I e II. Classe IV: Morteani L., Compendio di geografia della Mo-narchia austr -ung. per la quarta classe delle scuole medie, ed. II Quidde (Schimpff), Trieste, 1910; Kozenn- Stenta, Atlante geografico, come nelle classi I-I1I Classi V e VI: Kozenn-Stenta, Atlante geografico, come nelle classi I-IV. Storia. Classe I : Mayer F., Manuale di Storia per le classi infer. delle scuole medie, p. I, ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1898; Putzger F. W., Historischer Schulatlas, ed. XI-XXXI, Pichler, Wien, 1899-1909. Classe II: Mayer F., Manuale di Storia, p II, ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1897; Putzger Historischer Schulatlas, come nella classe I. Clusse III: Mayer F., Manuale di Storia, p. II, come nella II, e p. III ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1895 ; Putzger, Historischer Schulatlas, come nelle classi I-II. Classe IV : Mayer F., Manuale di Storia, p. III, come nella classe III, e Zeehe A , Manuale di storia antica, ed. Monauni, Trento, 1906; Putzger, Historischer Schulatlas, come nelle classi I e III. Classe V: Zeehe A., Manuale di storia antica, come nella classe IV, e GiuJely A., Manuale di storia universale per i gin-nasi superiori, vol. II, ed. Loescher e Tempsky, Torino e Praga, 1887; Putzger, Historischer Schulatlas, come nelle classi I-IV. Classe VI: Gindely A., Manuale di storia universale, vol. II, come nella V. e vol. III, ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1895 ; Putzger F. W., Historischer Schulatlas, come nelle classi I-V. Classe VII: GmJely A., Storia universale, tomo III, come nella classe VI ; Hannak Dr. E., Compendio di storia, geografia e statistica della Monarchia aiist.-ung. ediz. III, Holder, Vienna, 1894 ; Haardt V., Geographischer Atlas der österr.-ungar. Monarchie, ediz. III, Holzel, Wien, 1882 ; Putzger F. W., Historischer Schulatlas, come nelle classi I-VI. Matematica. Classi I e II: WalUntin dott. F., Manuale di aritmetica per la prima e la seconda classe delle scuole medie, ediz. Monauni, Trento, 1896. Classe III: Wallent'm dott. F., Manuale di aritmetica per la terza e quarta classe delle scuole medie, ediz. Monauni, Trento, 1892. Classe IV-VII: Wallentin dott. F., Trattato di aritmetica per le classi superiori dei ginnasi e delle scuole reali, ed. Monauni, Trento, 1895 ; Postet Fr., Raccolta di quesiti di esercizio, ediz. Monauni, Trento, 1895 ; Močnik dutt. F., Trattato di geometria, ed. Dase, Trieste, 1891. Geometria, disegno geometrico e geometria descrittiva. Classi II-IV: Ströll A., Elementi di geometria, ediz II, Holder, Vienna, 1903. Classi V-VII: Menger G , Elementi di geometria descrittiva, ed. Holder, Vienna, 1888. Storia naturale. Classe I: Pökorny dott. A., Storia naturale del regno animale, ed. Loescher, Torino e Vienna, 1902; Schnicil dott. 0 -E. Scholz, Regno vegetale, ed. Schimpff, Trieste, 1909. Classe II: Pokorny dott. A., Storia naturale del regno animale, come nella classe I; Pokomy dott. A.-Caruel T., Storia illustrata del regno vegetale, ed. V-VII, Loescher, Torino e Vienna, 1891-1908. Classe V: Burgerstein dott. A., Elementi di botanica, ed II, Holder, Vienna, 1909. Classe TI: Dott. Grober, Elementi di zoologia, ed. Tempsky, Vienna e Praga, 1896. Classe VII: Hochst&tter dott. F. e Bischiug dott. A., Elementi di mineralogia e geologia, ed. Holder, Vienna, 1882. Fisica. Classe III e IV: Dott. G. Krist, Elementi di fisica per le classi inferiori delle scuole reali, ed. Monauni, Trento, 1909. Classi VI e VII: Münch P, Trattato di fisica, ed. Holder, Vienna, 1898. Chimica. Classe IV: Fiumi G., Elementi di chimica e mineralogia, ediz. I e II, Grigoletti, Rovereto 1900, e Monauni, Trento, 1904. Classi V e VI: Fiumi G., Trattato di chimica, ed. II-III, Rovereto, 1894, Monauni, Trento, 1905. Nell’anno scolastico 1911-1912 si avranno 1 seguenti Cartl* biamenti: Religione: Cesserä, nella IV, 1’uso della Storia sacra del Dr. Schuster, e si continuera con la Storia sacra di G. Panholzer, usata nella classe III. Lingua tedesca: Cesserä, nelle classi VI e VII. 1’uso del Nuovo libro di letture italiane p. II, come libro di versione dali’ italiano nel tedesco, e si adopererä, in sua vece, l’Antologia di poesie e prose italiane prescritta in queste classi per 1’ italiano. I libri ausiliari per queste classi verranno indicati nel corso dell’ anno dal rispettivo insegnante. Lingua fraticese: Nella classe VI in luogo del Bechtel, Französische Chrestomathie, verrä introdotto il L. Herrtg, La France litteraire, edition abregee, Vienne, Tempsky, 1911. Geografia: Cesserä, nella classe III, 1’uso del Morteani p. II, e si continuera col testo di geografia p. II del Dr. C. Gralzer, usato nella classe II. Si continuerä poi nella classe VII con 1'Atlante geografico Kozenn-Stenta, usato nelle classi I-VI, e cesserä quindi 1' uso, in questa classe, del Haardt V., Geographischer Atlas, adoperato finora. Storia: Si adopererä, nella classe III, solamente il Mayer p. III; nella classe IV cesserä l’uso del Mayer p. III e dello Zeehe A., Manuale di storia antica e verrä introdotto il Manuale di Storia universale di Ar/wo Hondi (vol. I, Storia orientale e greca; vol. II Storia dei Romani), Trieste, E. Vram, 1910.— Nella classe VI, in luogo del Gindely p. II e III, verrä introdotto lo Zeehe - Grandi, Manuale di storia, Evo medio, Trento, Monauni 1910. — E nella classe VII, in luogo del Hannak, esaurito, verrä introdotto il „Compendio di Storia e Geografia della Monarchia austro-ungarica per 1’ ultimo corso delle scuole medie“, del dott. C. Gralzer, ed. Monauni, Trento 1910, a con-dizione che esso consegua prima dell’apertura del p. v. anno scolastico 1’ approvazione ministeriale. Storia naturale: Nella classe I cesserä 1’ uso del Pokorny, Regno animale, e verrä introdotta la Storia naturale del regno animale del dott. O. Schnieil, tradotta da V. Largaiolli, M. Quidde, Trieste 1910. — Nella classe II in luogo del Pokorny, Regno vegetale, si continuera col Regno vegetale del dott. 0. Schnieil, adoperato nella I. TEMI DI LINGUA ITALIANA svolti dagli scolari dei corsi superiori, ed esercizi rettorici CLASSE V A. La memoria degli estinti (scol.) — II secolo della carta (dom.) — La fuga d’Angelica (scol.) — Anclie chi nasce d’ umile condizione puö nelle scienze e nelle arti onorare la patria (dom.) — L’oro ed il ferro (scol.) — Spiegate alcune riflessioui morali dell’Ariosto nell’«Orlando Furioso» e dite in die nesso esse stanno con 1’ argOmento (scol). — Fiumi e mari (dom.) — Le vit-time del dovere (scol.) — Alcun non puö saper da chi sia amato Quando felice in sulla ruota siede Perö che ha i veri e falsi amici a lato ... (Orl. Für. c. XIX). Spiegate il concetto di questa sentenza e illustratelo con 1’ esempio di Cloi idano e Medoro (scol.) — Studisi ognun giovare altrni; che rade Volte il ben far senza il suo premio fia (Orl. Für. c. XIII) (dom.) Prof. G. Cumin. CLASSE V B. I primi giorni di scuola (scol. e dom.) — La morte di Laura (scol.) — Le vacanze di Natale (dom) — Poca favilla gran fiamma seconda (scol.) — II primo Canto deli’ Orlando Furioso, (scol.) — Una visita all’Esposizione Permanente (dom.) — Le mie letture preferite (scol.) — Una bella escursione (dom.) — Bilancio intellettuale di un*annata di scuola (scol.) Prof. E. Rossmann. CLASSE VI A La fama e la morte (scol.) — Quanto piü la societä b selvaggia, tanto piu adora la forza e la violenza (dom.) — Eroi antichi ed eroi moderni (scol.) -- Una scuola che si apre fa — löä — chiudere una prigione (dom ) — La luce (scol.) — L’incontro d! Dante con Ciacco (scol.) — Cristoforo Colombo in viaggio per 1’America (dom.) — L’ osservazione della natura e il fondamento dei capolavori d arte e delle grandi scoperte scientifiche (scol.) — II denaro (scol.) — Oh tiranno signore De’ miseri mortali; Oh male, oh persuasore Orribile di mali, Bisogno. . (dom.) Prof. Giov. Cumin. CLASSE VI B Geo Chavez, il giovane eroe alato, si e offerto in sacrificio per liberare gli uomini dalla servitü dell’aria; a prezzo della sna vita egli ha compiuto il suo volo portentoso sopra l’Alpe omicida, che lo ha brutalmente abbattuto d’un colpo (scol.) — All’ombra dei cipressi : 1’espressione del dolore, della pietä, del conforto e della fede nei monumenti funerari (dom.) — I cattivi poeti del seicento nella satira di un contemporaneo (scol.) — La conservazione dell’eriergia e 1’ indistruttibilitä della materia (dom.) — E semplicitä l’andar cercando i sensi delle cose della natura nelle carte di questo o di quel filosofo, piü che nelle opere della natura, la quäle vive sempre ed operante ci sta presente davanti gli occhi veridica ed immutabile in tutte le cose sue (Galileo Galilei) (scol.) — Dai torchi gementi alle moderne macchine di rotazione (scol) — Non e dormendo che si giunge alla perfezione o alla rinomanza, si bene vegliando e studiando e lavorando senza posa (Giorgio Vasari) (dom.) — Dal carbon fossile al gas illuminante (scol.) — L' uomo sbalzato a vivere fuori del suo paese, e come un albero svelto, che lascia nel terreno molta parte delle sue radici (Gius. Giusti) (dom.) — Gli insegnamenti civili del Parini nelle sue grandi odi (scol.) Prof. G. Farolfi. CLASSE VII A. II volo mortale di Geo Chavez. (scol.) — Le ragioni de nostri discorsi e delle nostre letture usuali (scol.) — Una pas-seggiata architettonica per Trieste (dom.) — A scelta: a) II con-trappasso nel čanto dei simoniaci b) II mercato di San Niccolö. (scol.) — Pirro e Cinea (dom.) — A scelta: a) II Galateo di un uomo del secolo XX b) Io l’immagino si che giä li sento (scol.) — La pittura allegorica nel Quattrocento e la Calunnia di Sandro Botticelli (dom.) — A scelta: a) L’ufficio delle ipotesi nella lisica, b) Nel mondo fisico contiinio e il processo d’integrazione e di dissolvimento, e in quello del pensiero? Le premesse stoiiche dell’ imprecazione leopardiana: .. .dalle nostre menti Se mai ca-desti amor, s’unqua cadrai, Cresca. se crescer puö. nostra sciaura, IC in sempiterni guai Pianga tua stirpe a tutto il mondo oscura (scol.) — Che cosa avete letto e che cosa avete visto sui danni deli' alcoolismo (dom.) Prof. R. Pierobon. CLASSE VII B A scelta: a) In un sol parto La fatica e l'onor nacquero in terra (Fulvio Testi), b) ... biancheggia fra i poli del mondo Galassia (Dante) (scol.) — Dante e Cacciaguida (dom.) — A scelta: a) Indole e carattere b) Le forme dell’ acqua (scol.) — Come narra la pittura e come descrive la poesia. (Secondo il Lao-coonte) (dom) — A scelta: n) Le grandi invenzioni e le grandi scoperte del secolo XV. b) La palude Stigia (scol.) — L’azione dell’Orfeo (dom.) — A scelta: a) L'Ulisse di Dante, b) Giusta di gloria dispensiera e Morte (Foscolo) (scol.) — II paesaggio nel primo canto del l’urgatorio (dom.) — A scelta : a) Le co-lonie. b) II carbone. c) La potenza della parola (scol.) Prof. dott. G. Braun. ESERCIZI RETTORICI CLASSE VII. II Timeo di Platone (Faiilutti). — II telegrafo senza fili (Lu/.zatto). — Materia ed energia (Negii) — La commedia del-1’arte (Olivieri) — La Ginestra del Leopardi (Pertot) — Lo sviluppo deli'astronomia presso gli antichi (Rossaro). RAGGUAGLI STATISTICI. i. Numero. Alla fine del 1909-1910 Al principio del 1910-1911 Entrati durante l’anno Inscritti quindi in tutto Di questi sono: a) Scolari nuovi: promossi . , ripetenti b) deli’ Istituto: promossi ripetenti Uscirono durante 1' anno Rimasero alla fine dell’anno: pubblici privati Somma 2. Luogo di nascita Trieste e territorio .... Istria.............................. Gorizia-Gradisca.................... Dalmazia............................ Trentino............................ Altre province della monarchia Estero (compr. Ungheria) Somma Italiana Tedesca Slovena Croata Greca Spagnola 3. Lingua famigliare. Somma 39 45 45 42 35 42 45 45 1 46 42 1 37 23 6 1 1 1 35 33 1 35 29 4 37 44 1 45 37 37 4i 38 38 38 38 38 37 43 43 30 9 39 39 n b 44 39 39 39 43 43 32 IO 39 39 31 S 39 39 41 44 44 2 1 34 7 4i 41 41 4i 41 SSE III IV V VI VII aj CS a b c a b a b a b a b ro 32 34 31 43 41 40 39 30 31 21 22 612 32 31 32 43 44 33 33 34 34 24 28 632 1 1 1 1 2 1 I 10 33 32 32 44 45 35 34 3 + 34 25 28 642 1 3 1 4 1 1 z 4 I 147 • • • 4 8 28 25 3° 3& 40 3o 26 30 22 23 28 414 4 4 1 4 5 4 7 3 4 I 73 2 2 • 4 1 2 1 3 52 3t 30 32 39 43 33 33 34 3i 25 28 588 • 1 1 • • 2 3i 30 32 40 44 33 33 34 3i 25 28 590 22 23 26 30' 31' 27 25 24 17 '5 21 4392 3 2 3 7 4 2 4 2 5 0 4 09 3 . . 2 2 1 3 2 . 19 • . 1 . 1 2 I 8 . 2 . 1 5 I 1 I I 1 1 1 . 4 j 1 2 2 3 1 2 4 2 2 38 31 3° 32 391 43’ 33 33 34 3i 25 28 5S82 29 29 32 391 43' 33 32 34 30 25 28 5812 • 1 • 1 • . . 1 . 1 2 . 1 . 2 2 1 31 3° 32 39’ 43' 33 33 34 3< 25 28 588* CLA 4. Religione. Greco-orientale Evangel. di conf. elvet Senza confessione . a I b c a II c 33 1 1 36 1 . 36 2 36 1 2 J9 38 1 2 Somma . . . 35 37 38 39 39 41 5 Eta, 9 12 16 „ 12 '7 «3 h 10 4 7 „ 6 10 7 8 12 18 „ H • • * 2 2 . 12 12 13 !5 1 8 9 3 16 • 1 1 17 1 • 18 *9 „ 21 v 23 Somma . . . 35 37 38 39 39 41 6. Domicilio dei genitori. 3* 35 34 36 37 36 Altrove 4 2 4 3 2 S Somma . . . 35 37 38 39 39 41 7. Glassificazione. a) alla fine deli’anno scol. 1910-1911: Vennero dichiarati : eminentemente idonei ... 1 1 1 26 I 22 19 22 21 24 7 6 9 9 6 S 4 1 3 7 4 4 Ammessi ad im esame di riparazione 2 4 1 4 2 3 Non furono classificati * 1 1 3 Somma . . . 35 37 00 1 fO j 1 39 39 4i b) Completamento della classificazione dell’anno scolastico 19091910: Ammessi ali’esame di riparazione 2 • 4 1 2 3 2 . 4 1 2 3 Non corrisposero 0 non comparvero . . . . . • • * ' S S E T otale a III b c IV a b V a b VI a ii b V a [I č 31 28 29 351 39 32 32 33 3° 23 26 5561 1 2 . 1 • 1 4 . 1 . 1 1 1 . 4 1 1 2 41 1 . 1 2 2 22 1 • 1 • * 1 * 1 31 3o 1 32 391 43' 33 33 j 34 31 25 28 00 00 m 37 65 7 5 9 . 82 14 10 10 8 14 97 6 9 9 ii’ 14 11 6 871 4 6 2 10 IO1 6 11 6 4 611 2 8 5 11 6 8 10 6 5 63 2 7 9 10 10 I X 52 2 1 8 4 2 5 22 1 2 3 3 5 h 1 I 2 2 6 i 1 • 1 1 31 30 S2 391 431 33 33 34 3i 25 28 5882 25 28 3° 35' 37' 3° 29 31 25 22 22 523 2 6 2 2 4 6 3 i 4 3 6 3 6 t>5 31 3° 32 39' 43’ 33 1 1 33 34 31 25 28 5882 6 3 ! 1 2 1 1 1 19 2 5 25 22 I51 33 17 18 19 23 25 27 383 1 5 1 ♦ 3 2 2 6 7 2 8 7 ’ 6 5 3 * 59 68 2 8 1 8 6 9 4 53 • • o1 1 61 31 3° 32 39' 431 33 33 34 31 25 28 OO OO 10 1 4 1 1 2 5 7 9 6 4' 2 521 3 1 2 5 6 5 6 4' 1 45' 1 • • 1 4 • * 1 7 C L A a I b c a II b c Accordato 1' esame snppletorio ' • 0' ol . Non corrisposero • . • • . Non comparvero • Quindi il risultato fina’e per l'anno 1909-1910 b il seguente: Eminentemente idonei 1 1 2 t 4 27 21 27 261 20 22 In complesso idonei 3 IO 6 2 5 b Non idonei • 8 IO 10 8 18 9 Non classificati • • Somma . . 39 42 45 361 44 41 8 Tasse. Alla fine del I semestre erano: Paganti 19 26 29 18 18 18 Esentati della melk 2 . . 1 2 Esentati 19 15 14 22 23 24 Totale . . 40 41 43 40 42 44 Alla fine del It semestre erano: Paganti x3 16 18 21 12 '5 Esentati del!a metä 4 2 2 3 Esentati 18 19 20 l8 25 23 Totale . . 35 37 38 39 39 41 Importo pagato: nel 1 semestre .... corone 610 780 870 540 555 57° nel 11 semestre coione 45c* 540 540 630 400 480 Totale . . 1060 1320 1410 1170 955 I05° i La tassa d’iscrizione a cor. 4 ammonto a cor 160 160 164 16 4 12 La tassa per la biblioteca degli scolari a cor. 1 ammonto ... • a cor. 45 46 45 43 43 44 La tassa duplicati a cor. 2 ammonto a cor. • 2 • 9. Materie libere. Chimica analitica: I II corso . . • Stenografia : I corso . II corso • III corso (di perfezionamento) . . • Ginnastica 29 3i 32 22 23 25 10. Stipendi. Numero degli stipendisti J Importo totale cor. • • * ■ NB. Dal titolo 2 in poi gli scolari privatisti sono resi evidenti _ S S E 111 IV V VI VII tale a b c a b a b a b a b 3 H ‘ 1 • ■ 2 . 1 1 1 • 51 I 1' . . . 1 . 1 1 . 1 1 2 I 1 • 1 . • 3 3 1 2 2 2 . 1 1 2 21 251 18 26 201 27 28 29 22 24 271 19 18 4013 3 5 3 6 3 . . . 52 8 3 0 7 8 9 H 6 2 1 127 • 1 2 3 32 34 301 43 41 40 39 3° 3°> 2 I 211 6os* ‘3 15 IÖ 17 26 13 13 15 16 , 8 287 1 3 4 3 2 1 3 1 2 28 >9 16 13 21 16 18 20 16 16 | '5 18 305 33 3' 32 42 45 33 34 34 33 25 28 620 14 15 16 24' 281 19 5 19 15 11 10 2712 1 . 3 2 2 1 1 3 2 2 2 3° 16 15 13 13 13 >3 27 12 14 12 16 287 3i 30 32 39' 431 33 33 34 31 25 28 Cn 00 . 00 1 405 450 525 570 825 420 405 495 495 255 270 9040 435 45° 525 780 900 5«5 165 585 480 360 330 8635 840 900 1050 1350 1725 1005 570 1080 975 615 600 17675 4 8 4 12 4 4 4 32 4 . 592 33 32 32 44 45 35 34 34 34 25 28 642 2 2 | • S 1 2 2 . 14 • 32 I * • 9 1 10 • 3 I • 4 19 26 6 2 2 2 . 57 • . 9 11 2 2 I • 25 . . 1 2 I 3 1 8 13 H 6 I I 18 16 20 7 9 7 * 283 | 1 1 1 4 7 • . • 300 . 300 200 1000 1800 == dall’ esponente posto accanto al numero degli scolari pubblici. BENEFICENZA. • Per 1’ acquisto di libri per scolari poveri e meritevoli il Comime provvide generosamente coli’ assegnare a questo scopo il cospicuo importo di corone 1700.— La spettabile Ditta editrice di libri scolastici M. Quidde, giä F. H. Schimpff, di Trieste, donö allo stesso scopo alla bi-bliotheca pauperum 60 Zoologie e 60 Botaniche Schmeil-Largaiolli. Vennn o sussidiati : Cinque allievi con un importo complessivo di 400 corone, largito anche quest’ anno dall’ lllustrissimo Signor Barone Giovanni Economo. Due allievi con un importo complessivo di 50 corone, largito dai sig.ri Basilio e Margheiita Cassab in memoria del loro indimenticabile figlio Graziadio, gia allievo della scuola. Godetlero stipendio : 1) Un allievo della I a dal fondo civanzi di multe di fi-nanza, di amuie corone 200. 2) U11 allievo della IV b, uno della VI a ed uno della VII b, della fondazione Nicolb Mazzoni, di annue corone 300. 3) U11 allievo della VI b, dal fondo scolastico degli addetti alle ferrovie dello Stato, nell’ importo di corone 200 4) Un allievo della VII b, dal fondo provinciale dell'Istria, nell’importo di corone 100. 5) Un allievo della VII b, della fondazione Bott. Vitale Landi, di annue corone 200. 6) U11 altro allievo della VIII b, della fondazione Marco Levi, di annue corone 400. Fondo di soccorso per allievi poveri della civica Scuola Reale superiore all’Acquedotto in Trieste. Fu istituito allo scopo di venir in aiuto con sussidi di danaro ad allievi poveri e meritevoli per contegno, diligenza e profitto. II relativo statuto, accolto dal corpo insegnante nella con-ferenza tenuta addi 5 aprile 1906 e dal Magistrato civico con decreto del 3 febbraio 1907 N. 21321-06- VI, ottenne 1’ appro-vazione deli' I. R. Luogotenenza del Litorale con dispaccio del 3 maržo 1907 N. VII 295-07. Resoconto per 1’ anno scolastico 1910-1911. Introlti. Libretto della Cassa di risparmio triestina N, 156737 Corone (vedi resoconto 1909-1910) 965.51 Interessi depositati alla stessa cassa „ „ 98.53 In contanti................................„ „ 200.14 17-6-10 Dsl corpo insegnante in morte del prof. Benco 10.40 22-6-10 Elargizione della Cassa di Risparmio triestina . 1000.— 6-9-10 Dalla Sig.na E. Vidich in memoria del prof. G. Benco..............................................20.— 5-9-10 Dal sig. Bruno Thiimmel................................. 2.— 5-9-10 Dal corpo insegnante.................................... 17.— 30-9-10 Ricavato dalla vendita delle notizie scolastiche 60.— 23-12-10 Da aleuni allievi delle classi VI e VII . . . 15.— 3-3-11 In morte della signora Antonietta ved. Luciani: dal figlio Don L. Luciani............................. 50.— dal corpo insegnante ................................. 52.— dagli allievi della III c............................. 15.— dagli allievi della VII b............................. 18.— dal signor Romano Vellam.............................. 2.— dali’allievo A Sacher della VIB....................... 2.— 17-3-11 In morte del sig. Giuseppe Pellarin, dalla famiglia Ad. Schaffenhauer-Neys................................30.— 10-4-11 Dal prof. G. Stancovich, in memoria del signor Giulio Cesare.........................................20.— 24-4-11 I11 morte della signora Anna ved. Antonaz madre del prof. Guido, dal corpo insegnante . 52.— 27-4-11 Dagli allievi della IV a nella stessa occasione . 20.— * n n n n n VII b „ „ r l6. 16-6-11 Dal direttore in memoria della madre v. Elisabetta 20.— 17-6-11 Dal corpo insegnante nella stessa occasione . . 52.— 20-6-11 Civanzi di aleune riparazioni............................... 3.58 Interessi pro 1910 sul libretto della Cassa di risparmio 53-97 2795-I3 triestina Totale — 114 -Esiti. Per la quietanza della elargizione della cassa di ri- Corone sparmio triestina................................................. 5 — Per dieci sussidi in denaro......................................... 445 Per vestiti e scarpe................................................ 148 40 Per libri scolastici........................................ 15.80 Antecipate alla Scuola Reale di S Giacomo .... 200.— Libretto della Cassa di risparmio triestina .... 1665.51 Interessi depositati alla stessa....................................... 152 50 I11 contanti............................................. 162.92 Totale . . 2795.13 Fondo gite. 30-4-11 Civanzo della gita di S. Canziano Cor. 39.43. Trieste, 20 giugno 1911. II cassiere prof. A. Nordio. La Direzione por ge i j> ih vivi ringraziamenti a tutti i generosi ob/'atori. AUMENTO DELLE COLLEZIONI SCIENTIFICHE. Le spese per i gabinetti e per la biblioteca dei professori furono fatte coll’importo di 1950 corone derivante dalla dota-zione fissata per quest’ anno scolastico dall’autoiitä magistratuale. Vennero assegnati: a) alla biblioteca dei professori..............................cor. 400.— b) per acquisti nei gabinetti...................................... 1550.— Totale cor. 1950.— Per completare i mezzi didattici dei gabinetto di geografia e storia la Giunta municipale concesse ancora 1’ importo straor-dinario di corone 300 (decr. mag. dd. 20 marzo 1911 N. VI- 234/1 -11); ed alla biblioteca dei professori venne assegnato anche l’importo di cor. 32 derivante da tasse incassate dalla Direzione per attestati duplicati rilasciati. Le spese per la biblioteca giovanile vennero fatte col-1’ importo di 642 corone incassato da altrettanti scolari inscritti. Biblioteca dei professori. Custode: prof. dott. G. Braun. DONI: Dali' i. r. Luogotenenza di Triesle: Bollettino delle leggi ed ordinanze per il Litorale austro-illirico, 1910-11. Dal Mimicifio di Triesle: Bollettino statistico mensile, 1910-n. — Riassunto di statistica per l’anno 1910, Trieste 1911. — Prospetto dei personale insegnante e statistica degli allievi delle civiche scuole popolari e cittadine alla fine dell’anno scolastico 1909-10 — Archeografo triestino, terza serie, vol. V, 2. — Muratori, Rerum italicarum scriptores, fasc. 78 - 87 ; inoltre le copertine di pergamena e tela per i vol. III 2, VI 1, VIII 2, IX 5, IX 9, XI i, XII 3, XVI 1, XVIII 2, XIX 2, XXI 4, XXII 2, XXII 3, XXIV 13, XXIV 14, XXIV 15, XXVII 1, XXVIII 2, XXXI i, XXXII1. — Archivio storico muratoriano, n. 7-9. — Societa Alpina delle Giulie, Guida dei dintorni di Trieste, 1909 (3 esem-plari). — Eugenio Boegan, La grotta di Trebiciano, Trieste 1910; La grotta e il castello di S. Servolo, Trieste 19U. — Jacopo Cavalli, Commercio e vita privata di Trieste nel 1400, Trieste (Vram) 1910. — Attilio Gentille, II primo secolo della Societa di Minerva 1810-1909, Trieste (Caprin) 1910. — Bolt. A. Iellersits, Relazione sul III congtesso internazionale di igiene scolastica ehe si tenne a Parigi dal 2 al 7 agosto 1910, Trieste 1911. (2 esemplari). — Miscellanea di studi in onore di Attilio Hortis, Trieste 1910. 2 vol. — Giovanni Moise, Regole ed esettipi della grammatica italiana, Firenze 1884 (2 esemplari). — Pagine Istriane, VIII 6-9. Fascicolo straordinario pubblicato in occasione della Plima Esposizione Provinciale Istriana. Capodistria 1910. Ferdinando Pasini, Clementino Vannetti. Rovereto 1907. — Relazione sul primo decennio d’attivitä della Universita popolare triestina 1900-1910. Dalla Direzione di pubblica beneficenza: La beneficenza pub-blica di Trieste nel 1909, Trieste 1910. Dal Curatorio dellebibiiotechepopolari comunali: Relazione virtuale e bilancio per il 1910 delle quattro bibiioteche popolari comunali. Dali'i r. Osservatorio maritlimo di Trieste: Rapporto annuale per 1'anno 1906, Trieste 1910. Dal Curatorio del Museo Commerciale di Trieste: Relazione sull’attivitä del Museo Commerciale di Trieste nell’ anno 1910 (IV anno di gestione). Trieste 1911. Dal Mnnicipio di Parenso: Parenzo. Per 1’inaugurazione del nuovo palazzo del Comune, Parenzo 1910. Dalla Societa del Civico Museo di Rovereto: Elenco dei do- natori e dei doni fatti al Civico Museo di Rovereto dal 1 gennaio al 31 dicembre 1910. Dalla stazione sperimentale agrario-chimica di Spalato: Bericht über die Tätigkeit der K. K. landw.-chem Lehr- und Versuchsanstalt in Spalato im Jahre 1909. 1910. Dali' i r. Politecnico di Graz: Programm der K. K. technischen Hochschule in Graz für das Studienjahr 1910-11. Dal regio. Istituto Tecnico suferiore di Milano: Programma, Anno 1910-11. Dali’Universild comm. Luigi Bocconi (Milano): Annuario per 1'anno scolastico 1908-09, Anno VII, id. per l’anno scolastico 1909-10, Anno VIII. Dalla Redazione della Favilla Enimmistica: I numeii del periodico pubblicati durante 1’anno Per incarico di Sna AUezza reale don Alfonso di Borbone e d' Austria-Este, infante di Sfagna: Kurzgefasste Geschichte der Bildung und Entwicklung der Ligen wider den Zweikampf und zum Schutze der Ehre in den verschiedenen Ländern Europas (1900-1908), Vienna 1909. DalVautore frof. dott. Luigi Candotti: La famiglia Giulia-Claudia da Cesare a Nerone, Trieste (Caprin) 1910. DalV autore, ing. Andrea Ghira: L’ acquedotto combinato Trcbiciano-Recca ed il Timavo, Trieste (Caprin) 1910. Dali’ autore, signor Eugenio Paulin: Scuole all’aria aperta, Trieste 1909. Dal dott. Salvatore Besso, in adempimento di un incarico avuto dal suo compianto zio frof. Davide Besso: Cristoforo Alasia, Icomplementi di geometria elementare, Milano 1903 (Man. Hoepli). — Baden Powell, Storia del progresso delle scienze fisiche e matematiche, Torino, (Pomba) 1841. — Giuseppe Baretti, Lettere familiari e scritti critici, Milano (Sonzogno) 1893. — G. Battaglini, Trattato elementare sulla meccanica razionale, Napoli 1873, 2 vol. — Vittorio Bellio, II mare, Milano 1886 (Man. Hoepli). -- Giuseppe Beitrand, Trattato di algebra elementare, Firenze (Le Monnier) 1883; Trattato d’aritmetica, Firenze (Le Monnier) 1862. — Davide Besso, Elementi di trigonometria piana, Roma (Loescher) 1880. — Antonio Bordoni e Carlo Pasi, Proposizioni teoriche e pratiche, Pavia (Bizzoni) 1829. — Alfredo Capelli, Istituzioni di analisi algebrica, Napoli (Pellerano) 1902. — Gli Elementi di Euclide, per cura di Enrico Betti e Francesco Brioschi, Firenze (Le Monnier) 1889. — Aureliano Faifofer, Elementi di aritmetica. Venezia (Tip. Emiliana) 1892; Trattato di arit-metica teorico - pratica, Venezia (Tip. Emiliana) 1899. — Galileo Ferraris, Sulla illuminazione elettrica, Torino (Bertolero) 1879. — Giovanni Frattini, Aritmetica pratica per le scuole elementari, Torino (Paravia) 1901-1906. — Guglielmo Kingdon Clifford, II senso comune nelle scienze esatte, Milano (Dumolard) 1886. — dott. Lasser-Cohn, La cliimica nella vita quotidiana, Torino (Bocca) 19CO — Dott. Giulio Lazzeri, Trattato di gemetria analitica, Livorno (Giusti) 1893. — Lorenzo Mascheroni, Problemi di geometria, Milano, Anno X; Nuove ricerche sull'e-quilibrio delle volte, Milano (Silvestri) 1829. — C. Matteucci, Della pila di Volta, Torino (Franco) 1864. — Tito Molinari, II congegno matematico delle assicurazioni sulla vita, Roma (Loe-scher) 1899. — prof. Enrico Morelli, Primi elementi di computi-steria, Milano 1900-1904. — Giovanni Novi, Trattato di algebra superiore, parte prima : Analisi algebrica, Firenze (Le Monnier) 1863. — Angelo Pavesi, Guida allo studio della analisi chimica qualitativa, Milano (Trevisini) 1884. — Periodico di matematica per 1’insegnamento secondario, Roma 1886-1893, vol. I-VIII. — Giuseppe Pešci, Trattato elementare di trigonometria piana e sferica, Livorno (Giusti) 1904. — S. Pincherle, Algebra elementare, Milano 1903 (Man. Hoepli), Geometria pura elementare, Milano 1903 (Man. Hoepli); Geometria metrica e trigonometria, Milano 1882 (Man. Hoepli); Algebra compiementare, Milano 1893 (Man. Hoepli), 2 vol. — Dr. F. Schaub, Guida allo studio deli' astronomia nautica, Trieste (Lloyd) 1856. — U. Scarpis, Primi elementi della teoria dei numeri, Milano 1897 (Man. Hoepli). — Guido Schreiber, II disegno lineare, Torino (Loescher) 1882. — I, Todhunter, Trigonometria piana, Napoli (Pellerano) 1888; Complementi di algebra, Napoli (Pellerano) 1875 ; Trattato del calcolo dififerenziale, Napoli (Pellerano) 1874; Trattato sul calcolo integrale, Napoli (Pellerano) 1874. Dal frof. Guglielmo Krammer: Alpi Giulie, vol. XII, XIII XV (1907, 1908 1910) — L’Eneide di Virgilio del commenda-tore Annibal Caro, Bassano 1820 Dal frof. Enrico Rossmann; Dr. Carlo Schenkl, Nuovi eser-cizi greci Trento (Monauni) 1892. Dalla K. k. graphische- u. Versuchs-Anstalt in Vienna: Pro-gramma del 1911. ACQUISTI: Periodici (1910 e 11): Nuova Antologia — Rassegna biblio-grafica della Letteratura italiana. — Bullettino della Societä Dantesca. — Atti e memoiie della Societä Italiana di archeologia e -storia patria. — Bollettino della Societä geografica italiana. — Anmrario scientifico ed industriale XLVII-1910. — Effemeridi astronomiconautiche per 1’anno 1911. — Guida generale di Trieste, 1911. — Verordnungsblatt für Kultus und Unterricht (2 esemplari). — Jahrbuch des höheren Unterrichtswesens in Österreich, 24 Jahrgang, Vienna 1911. Zeitschrift für das Realschulwesen (col supplemento : Berichte über den mathematischen Unterricht in Österreich, fase. 1-7). — Germanisch-Romanische Monatsschrift. — Meteorologiche Zeitschrift. — Jahrbuch der Chemie, XIX-1909, Braunschweig 1910. — Zeitschrift des deutschen und österr. Alpenvereins, XLI-1910. Berlolini: Di/.ionario universale di storia, fase. 81 85, Milano (Vallardi). — Dizionario di cultura universale, punt. 18-20, Milano (Vallardi). — Meyers Grosses Konversations-Lexikon, VI. Aufl , XXII. Band (Jahres-Supplement 1909-10), Lipsia 1910. Ferdinand Brunot: Histoire de la langue frat^aise, tome III, Paris 1909-11. — Benedetto Croce, Saggi sulla letteratura ita-liana del seicento, Bari (Laterza) 1911. — Alessandro d’Ancona, Carteggio di Michele Amari, volume III, Torino 1907. — Alessandro e Nicola Fabre, Millecinquanta temi di componimento, Torino (Paravia) 1906, 2 vol. — Dr. Wilhelm Fiedler, Die darstellende Geometrie in organischer Verbindung mit der Geometrie der Lage, Lipsia (Teubner) 1888-1904, 3 vol. — Namen- und Sachregister zu den Bänden I-XXV (1884-1904) der meteorologischen Zeitschrift, Braunschweig, Vieweg) 19IO. Daniel Sanders, Moment-Lexikon und Fremdwörterbuch, Berlin (Steinitz) 1907. — Scrittori d’Italia, vol. 1-12, Bari (Laterza) 1910-11 (Matteo Ban-dello, Le novelle, vol. I-III; Luigi Blanc, Deila scienza militare; Traiano Boccalini, Ragguagli di Parnaso, vol. I; Merlin Cocai [Teofilo Folengo], Le maccheronee, vol. I; Giambattista Deila Porta, Le commedie, vol. I; Carlo Gozzi, Memorie inutili, 2 vol.; Lirici marinisti; Giambattista Vico, L’autobiografia, il carteggio e le poesie vane; Jacopo Vittorelli, Poesie). — Vorschrift für das ehrenrätliche Verfahren im k. u. k. Heere, Vienna 1908 (2 esem.) — Dr. A. Halma u. Dr. G. Schilling, Die Mittelschulen Österreichs, Vienna e Praga 1911 (2 esemplari). La biblioteca conta presentemente 2284 opere in 3790 vo-lumi e 541 opuscoli. 2. Biblioteca giovanile. Custode: prof. E. Rossmann. DONI: Dal Municifio di Trieste: A. Gentille. II primo secolo della Societä di Minerva — Guida dei dintorni di Trieste (3 esempl.). Dali’Amministrazione del Giornalino della Domenica: Salgari. II corsaro del le Bermude. — Savi-Lopez. La storia d’Orlando. — Caverni. Con gli occhi per terra. Dal prof. G. Farolfi: Fata Nix. II libro dell'omino grigio. Salgar. Le aquile della Steppa — Yambo. Dne anni in velocipede. Dal prof E. Rossmann: Barrili. La Montanara (2 vol.) — De Amicis. Olanda. — Garollo. Geografia elementare. Dagli alunni: N. N. (III b): Salgari, I pescatori di Trepang. — Leban (II b): Salgari, Storie rosse. Thouar, Nuovi racconti. Rembadi-Mongiardini, 11 segreto di Pinocchio. Pignotli, Favole, Cioci Moccolo, L’amico di Lucignolo. — Lozar (II b): Salgari, II corsaro nero — Nasso (II b): Salgari, Le meraviglie del due mila. Mioni, La cavalcata della morte. Soave, Novelle morali. — Menegon (I b): Salgari, II corsaro nero. — Švara (I c): Baronio, Don Chisciotte della Mancia. ACQUISTI : Agnelli. Ferrara e Pomposa. — Aicard. Papä Lebonnard. — Alfieri. Tragedie scelte (2 esempl.). — Angeli Stretta la foglia — Ariosto. Orlando Furioso. — Bacci V. Castruccio (scene storiche 1314-1328). — Baccini I. Cristoforo Colombo. — Barbani. Patria; Mucillaggine in Sicilia. — Baronio Don Chisciotte della Mancia. — Barrili. La Montanara (2 vol); Cuor di ferro e Cuor d’oro; Capitan Dodero; Santa Cecilia; II libro nero; L’ olmo e 1’edera. -- Beecher-Slome. La capanna dello zio Tom (2 esempl.). — Benco. Trieste. — Biagi e Bianchi La storia orientale e greca ; La storia di Roma nei monumenti e nelle arti figurative. — Caultt C. Margherita Pusterla. — Cappelli. Storia di un gatto. — Capuana. Re Bracalone; Chi vuol tiabe, chi vuole ? — Carcano. Novelle e racconti. — Cardini. L' uomo qual e ; Carducci, Rime nnove (scelta) I.a parte. — Cavallotti. Sie vos 11011 vobis. — Cesareo. Storia della letteratura italiana. — Cherubini. La storia deli’arte; Pinocchio in Africa. — Colonna V. Rime. — Cordelia. Per ven-detta. — Collodi. Le avventure di Pinocchio. — Collodi nipote. Le avventure di Chifellino; Sussi e Biribissi. — Compagni. La cronica (5 esemp!.). — Corazzini. Sommario di storia fiorentina (2 esemp!.). — D'Ancona-Bacci. Manuale della letteratura italiana 5 vol. (3 esempl.) — Daudet. Fromont Jeune et Risler Aine; L’Immortel; Tartarino di Tarascona — D’Azegiio. I miei ricordi; Ettore Fieramosca; Nicold de’ Lapi — De Amicis. Alla gioventü. Letture scelte ; Sull'Oceano; Coraggio e costanza — De Gorsse e Jacquin. I Cadetti di Guascogna. — De Gorsse. La giovinezza di Cyrano. — De Marchi. Storie d’ogni colore; Arabella; .11 cappello del prete ; Giacomo 1’ ideallista; Demetrio Pianelli. — Dickens. II grillo del focolare. — Dumas. Kean. — Dupre. Pensieri sull’ arte e ricordi autobiografici (3 esempl.), — Eckstein. I Claudii — Enciclopedia dei ragazzi (dispense I-XX). — Evangelisti. Cento favolette classiche. — Fanfani. Cecco d’Ascoli, racconto storico del secolo XIV. — Fava II teatrino dei pupi. — Farina. II signor io. — Federzoni. II romanzo di Beatrice Portinari. — Ferrari. II ridicolo ; La medicina di una ragazza ammalata. — Feuillel. Le Roman d’1111 Jeune Homme Pauvre. — Fogazzaro. Daniele Cortis ; II mistero del poeta. — Fumagalli. — La vita dei Romani. — Gherardi Del Testa. Oro ed orpello. — Giacomelli. La morte civile. — Giannilrapani. Le grandi comunicazioni di terra e di mare — Giordano. La Divina Commedia in 3 quadri. — Giornalino della Domenica, Annata 1910 .(N. 27-52), Annata 1911 (N. 1-26). — Girault. Tony a Paris. — Goethe. Torquato Tasso. — Goldoni. Commedie scelte. — Graf. II riscatto. — Grimm. II libro delle fiabe; Le novelle per tutti; Le novelle per le famiglie; Le novelle celebri; Novelle straordinarie. — Grossi. Marco Visconti. — Jack la Bolina. Stanley in Africa. — Ibsen. Imperatore e Galileo — Kluge. Storia della letteratura tedesca (trad.'i ; Geschichte der deutschen National-Litteratur. — La Fruston. Echo Framjais. — Lattducci. Avventure fra le Pelli-rosse. — Leopardi. I canti. — Lettura (La) Annata 1910 (N. 7-12), Annata 1911 (N. 1-6). — Mago Bum (Mario Morais) Le avventure dei barone e dei baronetto di Münchhausen. — Manzoni. Adelchi. — Marieton. La terre proven^ale. — Mayne-Reid. II capitano cfella Pandora. — Mellano. Le avventure di R. Crosue. — Mon-giardini. II capitombolo di Visnü. — Moschino. Tristano e Isolda (2 esempl.); La reginetta di Saba. — Mosso. La paura; La fatica. — Motta. I devastatori della Polinesia. — Omero. Odissea (trad. Mäspero) — Palmarini. Ricciolino; I tamburini. — Pascoli. My-ricae (2 esempl.); Canti di Castelvecchio. — Petrarca. II canzoniere (comm. Scartazzini) — Poliziano (II). II Magnifico; Lirici del 400. — Rasi. Monellacci. — Ravizza La conquista dell’A-tlantico. — Ricci. Michelangelo. — Rossi Storia della letteratura italiana (3 vol.). — Ros/and. La princesse lointaine; Cyrano de Bergerac (2 esempl.). — Salgari. 11 corsaro delle Bermude; II tesoro misterioso; II corsaro »ero; Gli orrori della Siberia; Le tigri di Mompracem; Al polo australe in velocipede; I predoni del Sahara. — Salani. Le novelle delle fate. Fiabe dei miglioii scrit-tori italiani. — Schmid. Genoveffa; Hundert kurze Erzählungen — Scienza (La) fer tuiti. Rivista quindicinale (Ann. XVIII N. 47-59). — Scott W. Quintino Durvvard; Ivanlioe. — Serao Evviva la vita! — Sienkievicz. Quo vadiš ? — Shakespeare. Teatro (trad. Carcano); Macbeth (trad. Rusconi). — Shakespeare e Gozzi. Macbeth-Turandot (Mafifei). — Solmi. Leonardo. — Slofpani. II bel paese. — Tasso La Gerusalemme liberata. — Teresah. I racconti di sorella Or-setta. — Tigri. Selvaggia de’ Vergiolesi. — Tortolani. Novita scientifiche volgarizzate. — Toscani. Giacosa. — Twain [Mark). Le avventure di Tom Sawyer. — II biglietto di lire 25.000.000. — Vamba. La storia di un naso; Novelle lunghe; Ciondolino. — Vasari. Vite di artefici e Scritti diversi. — Verne. L’ agenzia Thomson & Co.; Una cittk galieggiante; Avventure del capitano Hatteras; Dalla terfa alla luna — Vigevani (Dr.). Ciö che 11011 si deve nascondere alla gioventu. — Werner Reietto e redento; San Michele; U11 eroe della penna; Sull’ altare. — Wolfram. Deutsches Echo. — Yambo (E. Novelli). Due anni in velocipede; Burchiello; Teatro dei burattini. — Zingarelli. La vita di Dante in compendio. La biblioteca conta presentemente 1436 volumi. 3) Oabinetto di Fisica. Custode: prof. E. Grignaschi. ACQU1STI: Termometro per la determinazione deli’equivalente mecca-nico del calore da I4°-2 1° diviso in cinquantesimi di grado. — Metronomo. — Nuovo apparato per esperienze di giroscopio. — Apparato per dimostrare le leggi della caduta e la trasforma-zione di energia cinetica in energia potenziale. Apparati eseguiti dal meccanico della scuola A. Tinta: U110 specchio girevole con sostegno. — U11 sostegno universale in ottone. — Macchina idroelettrica d’influenza. (Thomson). — Ago d'inclinazione. — Sistema di aghi astatici. — Modello per dimostrare il principio dei trasformatori. — Apparato per dimostrare il fenomeno di Geysio. — Apparato per dimostrare la deviazione di conduttori mobili attraversati dalla corrente elettrica in un campo magnetico. — Apparato per dimostrare la differenza di velocita nella diffusione dei gas attraverso pareti porose. — Scuretto per 1’eliostata e 3 schermi. 4) Gabinetto di Chimica. Custode: prof. G. Baschiera. DONI: Campioni di cacciü (B. Valmarin, IV a). — Alcuni minerali (II. Conighi, V a). ACQUISTI: Modelli d’atomi per lo studio della valenza. — Un volta-metro da 25 Volt. — Evaporatore a sabbia. — Minerale di zolfo e Rhodocrosite. -- Eprovette, bicchieri reattivi, matracci, cannule e bastoncini di vetro. — Cannule e tappi di gomma elastica. — Acidi, sali, preparati organici, minerali e merceo-logici, reattivi analitici. 5) Gabinetto di Storia naturale. Custode : prof. A. Ivancich. DONI: Una tabella murale della divisione cellulare indiretta e tina grande tabella rappresentante la divisione sistematica del regno vegetale, secondo Wittstein (disegnata da R. Moro, V a). — Tre modelli di cristalli in cartoncino (costruiti da R. Borghi, VII b). — Un fanone di balena (F. Mazzieri, II b). — Una mascella di orata (A. Saversnich, VII b). — Un’ incrostazione calcarea della grotta di Basoviz.za (F. Zuebel, VI b). -- Un fossile da Comen (G. Candusso, VI a). — Stalattiti, stalagmiti e incrostazioni dalle grotte di Nabresina e delle Torri presso Li-pizza (prof. A. Ivancich). — Un esemplare di giovane selace in alcool (T. Micic. I b). ACQUISTI: Due tavole zoologiche del Pfurtscheller (lepidotteri). — Una tavola zoologica dello Schmeil (coralli del Mediterraneo). — Una tavola botanica dello Schmeil (campantila). — Sedici tavole bota-niche (anatomia e biologia) di Kny. — Due modelli smontabili dimostranti lo sviluppo d’un muschio (Mnium cuspidatum). — Un modello rappresentante un protallo di Aspidium Pilix mas. — Modello decomponibile, in acciaio, per dimostrare gli assi nei diversi sistemi cristallini, del Nestler. 6) Gabinetto di Geografia e Storia. Custode: prof. A. Budinicli. ACQUISTI: Holzel-Heiderich : Carte oroidrografiche delle Alpi, dell’Asia, dell’America settentrionale e dell’America meridionale. — Rothaug: Carte oroidrografiche deli’ Australia, deli' Africa e dei paesi carsici. — Noe: Carta geologica delle Alpi. — Sydov'-Habenicht: Carte oroidrografiche della Francia, della Russia, della Scandi-navia, della Granbi ettagna ed Irlanda, dell'America settentrionale e dell’ America meridionale. — Langhaus: Carta delle con-dizioni economiche dell’ Europa. — Gaebler: Carta dei Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. — Raab: Carta delle ferrovie dell’Europa centrale. — Weisel: Carta per 1’ insegnamento della matematica. — Simony: II fenomeno dei ghiacciai. — Roth: Rilievo delle forme piü importanti della superficie terrestre. 7) Gabinetto di geometria. Custode: prof. A. Nordio. Apparato per dimostrare il ribaltamento di una figura piana. — Apparato per spiegare le costruzioni di ombre d’un cono cavo. 8) Gabinetto di disegno a mano A. Custode: prof. E. Coriivo. DONI: Una volpe imbalsamata (A. Camus, IV a). Una poiana (T. Picciola, IV a). ACQUISTI: Due teste di gesso, greche. — Tre busti (S. Giovanni, M. Strozzi e Davide) — Venti modelli di foglie a carbone (prof. d’ Eugenio). — Due pomidoro di cera, una gazza marina, un parrocchetto, un Parus major, un Parus minor, una ghiandaia pendente, quattro rose di battista, un vaso per fiori, uno bocca-letta di porcellana colorata, una boccaletta di terra verniciata, con coperchio, una cucuma di porcellana verniciata, una chicchera con piatto, un calice di vetro. 9) Gabinetto di disegno a mano B. Custode: prof. G. Hess. DONI: Un vaso di terracotta (U. Hirn, IV b). ACQUISTI: Bargne et Gerome: Dodici teste (stampe). — Uno scoiattolo imbalsamato. — Dieci farfalle in astucci di legno con vetro. --Andel: cinque scatole di modelli stereometrici di legno. — Gessi: le maschere di Leopardi, di Goethe, di Liszt e di fanciulla ridente. — Modelli imbalsamati: Un’upupa, una rondine, una cingallegra ed una gazza. ESAMI DI MATURITÄ. Anno scolastico 1909-1910. Sessione di estate 1910. Gli esami orali si tennero nei giorni 2-7 luglio sotto la presidenza deli’ i. r. ispettore scolastico di-stettuale cav. Michele dott. Stenta. Vi assistettero il Magnifico Podestä avv. Alfonso Valerio, i membri della deputazione municipale della scuola on. E. prof. Nordio e D. Risigari, il dirigente del civico Magistrato dott. A. Boccardi e 1' assesscre alla pubblica istruzione dott. P. Rozzo. Sessione di autunno 1910. Le prove in iscritto si fecero nei giorni 21 24 settembre, le prove orali nei giorno 27 settembre sotto la presidenza dell’ i. r. ispettore scolastico provinciale cav. Nicolö frof. Ravalico. Nella sessione di febbraio 1911 non si tennero esami di maturitä. II risultato complessivo delle due sessioni e stato il seguente : Pubblici Priratisti Esttrni Total! Si annunziarono all* esame 39 I 5 45 N011 si presentarono — I I Non furono ammessi 1 — I 2 Ricevettero un attestato di maturitä: con distinzione 6 I 7 ad unanimita di voti 17 — — 17 a maggioranza di voti — 2 17 Furono rimessi — — 1 I Somma . . 39 I 5 45 Candidati dichiarati maturi. bil o o. Ž Cognome e nome Luogo nativo Anni d’ etii Anni di studio pubblico 1 Apollonio Mariano Pietro Portole l7 7 2 Basilio Francesco* Trieste 18 7 3 Batera Menotti Milano [7 7 4 Bellia Adelchi Trieste 18 8 5 Boccuzzi Bruno 21 9 6 de Bonfioli-Cavalcabö Art. Sacco (Tirolo) 20 9 7 Cartagine Luciano Trieste 19 7 8 Chenda Giovanni (esterno) T) 20 9 Chierzi Domenico Tuenno (Tirolo) 22 8 10 Cuizza Silvio Trieste 17 7 11 Damiani Virgilio Enemonzo (Ital.) 20 8 12 Dapinguente Andrea Rovigno 20 7 13 Davanzo Nicolö Pitano 18 7 14 Denon Ruggero* Trieste !7 7 15 Dejale Camillo * n 19 8 16 Depangher-Manzini Gius. Pola 17 7 17 Destradi Giulio Trieste iS 8 18 Ferlesch Emilio Strassoldo 19 7 r9 Fischer Italo Trieste 18 8 20 Fonda Ettore. Capodistria 18 8 21 Gembrecich Manlio Parenzo 20 9 22 Ghersiach Giorgio * Trieste 18 7 23 Gianni Vincenzo n 18 8 24 Iuh Bruno » 17 7 25 Latzer Paolo Graz 19 8 20 Mayer Loris Trieste 21 8 2 7 Michalich Mario Muggia 18 7 28 Müller Attilio Trieste 18 7 29 Paolina Egidio n !9 9 30 Pascoli Ugo Muscoli 21 8 31 Pascutti Bruno Trieste 17 7 32 Petinello Renato 18 7 33 Piacentini Giulio * J7 7 34 Sambo Romano l9 8 35 Sintich Gastone (esterno) Pola 18 — 36. Thiimel Bruno Vienna 21 10 37 Vaucich Riccardo * Trieste 18 7 38 Viezzoli Ermanno (priv )* » T9 7 39 Walcher Giovanni Rovereto 21 10 40 Zanutti Fortunato Trieste 19 9 41 Zlobec Renato * Maturi con distinzioae. rt 17 7 Di tutti i candidati maturi dichiararono di dedicarsi agli studi : Pubblici Privatisti Esterni Totale di legge I I di scienze storico-filologiche — I — I esatte e naturali 3 — I 4 presso Scuole tecniche superiori . . . 16 — I 17 „ . montanistiche ~ .... I — — T „ „ di commercio » .... 5 — --- 5 „ „ di costruzione navale . . 1 — — 1 , „ di veterinaria 1 — — 1 Alla vita pratica 10 — — 10 Somma . . 38 I 2 4i Anno scolastico 1910-1911. Sessione di estale 1911. Agli esami vennero ammessi 49 allievi pubblici dell’ Isti-tuto e 4 candidati esterni. Furono assegnati i seguenti temi, che si elaborarono nei giorni 7-10 giugno : Lingua italiana. Nella sezione A, a scelta : 1) Le industrie triestine. 2) II desiderio e la poesia della vita, e piü che la poesia ne e la condizione necessaria. 3) In che modo nella storia delle letteie operino la tiadi-zione popolare e la letteraria. II primo tema e stato scelto da 14 candidati, il secondo da 10, il terzo da nessuno. Nella sezione B, a scelta : 1) La civiltä e 1’ aspetto della terra. 2) Si confrontino, quanto al pensiero, il Cinque maggio e il secondo Coro dell’Adelchi. 3 ).......... sempre 1’ uom in cui pensier rampolla Sopra pensier, da se dilunga il segno. (Dante). II primo tema e stato scelto da 23 candidati, il secondo da 3, il terzo da 3. Lingua tedesca. Nelle sezioni A e B : Ein unnütz Leben ist ein früher Tod. (Goethe). (Tema libero). Lingua francese. Nella sezione A : Versione dal francese nell’ italiano: «Le centenaire de Boileau». Nella sezione B : Versione dal francese nell’italiano: «Schiller» (Madame de Stael). Geometria descrittiva. Nella sezione A: 1) Una piramide esagonale regolare e mezzo cilindro cavo poggiano sn px; eseguire la completa costruzione d’ ombre Deila piramide sono dati il centro della base A (6, 14, o), 1111 vertice 15 (o, 14, o) e l’altezza h =? 16; del mezzo cilindro: il centro della base inferiore C (12, 8, o), il raggio interno r = 6, il raggio esterno R = 7 e l'altezza a = 8; la cavitä del cilindro e rivolta verso la piramide, la sezione assiale e parallella a P2. II raggio luminoso e determinato dall’ombra del vertice D1 (34, — 14,0). 2) U11 cono doppio equilatero consistente di due parti per-fettamente uguali poggia su p3. Sono dati: il centro della base A (o, 8, o) e il raggio r =6. Determinare la sezione col piano S( oc, 18, 16). 3) Sono dati due piani Ä (19, 30, 14). B (-13, 7, 23) e una retta r = [P (o, 5, 5) Q (26, o, 5)]; si conduca per r un piano che tagli Ä e B in due rette perpendicolari fra loro. Nella sezione B: 1) Una nicchia e un cono circolare retto poggiano su Pj! eseguire la completa costruzione d’ombre per illuminazione paral-lela a 450. La nicchia e determinata dal centro della base A(i7, o, o), dal raggio della base 1=6 e dall’altezza del cilin- dro h=i2 La cavita e rivolta verso il cono, la linea limite della stessa giace in p2; il cono: dal centro della base B (6, 7, o), dal raggio dalla base r' = 6 e dall’altezza a = 20. 2) U11 cono doppio poggia su pr S0110 dati il raggio della base r= 7. il centro della base A (o, 10, o) ed il vertice B (o, io, 10). Determinare la sezione col piano §(14. 14, 26) 3) Rappresentare un quadrato per modo che la sua prima proiezione sia uri rettangolo e la seconda un rombo. Dati: la prima traccia del suo piano Qj, 1’angolo Qt x = 30°, la prima proiezione Aj di un suo vertice e il lato del quadrato, 1. Gli esami orali si terranno nei giorni 6-13 Inglio, sotto la presidenza del diiettore delI’ i. r. Scuola Reale dello Stato in Pola doti. Ruggero Solla. II risultato degli esami veriä pubblicato, insieme con quello delle p. v. sessioni di autunno e di febbraio, nell'annuario del venturo anno scolastico. IX. CRONACA. Colla sistemazione del pošto di direttore della Succursale di questa scuola, avvenuta nella seduta del Consiglio comunale del 28 maggio 1910, e colla nomina al suddetto pošto, seguita nel settembre successivo, del prof. Ottone Crusiz, (vedi decreti), si compi un atto di somma importanza per 1’ istituto : la com-pleta separazione della Succursale dalla Scuola madre, la quäle divenne cosl la seconda Scuola Reale indipendente. La Giunta municipale stabili di denominare questa scuola Civica Scuola Reale sape nore all’ Acqnedotto, e la nuova : Civica Scuola Reale di S. Giacomv, denominazioni queste che vennero preše a notizia deli' i. r. Miuistero del Culto ed Istruzione. (Vedi decreti) Rimasero intanto assegnati a questa scuola i ptofessori effettivi indicati al Capitolo I. 11 Corpo insegnante venne com-pletato coli’assunzione dei supplenti Vittorio Fermccio Boru, Mario Capietano, Davide Coen, Etlore Gregoretti, Cristiano Mau-roner, Mano Picotti, e deyli assistenti Gngltclmo Kr (immer, Attilio Fonda e Giuseppe Fin lani (Decr mag del 22 sett 1910 N. VI-974-10). L'istruzione sussidiaria della religione cattolica infine venne, dali’ Ordinariato vescovile, affidata al Rev. D. Michele Giacomelli. (Decr. mag. del 19 settembre 1910 N. VI-1009/1-10). Nel corso deli’ anno scolastico si ebbero i seguenti cain-biamenti: II catechista sussidiario D. M Giacomelli passo col 1. ftjbbraio 1911 al Ginnasio super, comunale come catechista effettivo ; ed il prof. Carlo Corä, col giorno 1. aprile 1911 alla civica Scuola Reale di S. Giacomo. (Decr. mag. del 22 maržo 1911 N. VI-156/3-11) II primo venne sostituito dal R. D. Giovanni Apollonia (Decr. mag. deli’8 fcbbraio 1911 N. Vlil 76/2-10): ed il secondo dai docenti di questa Scuola Dr. /■Iranu (VII a). Cumin (V b), Mauroner (II a) e Gregoretti (IV b e V a). * * * Gli esami di ammissione al primo corso si tennero nei giorni i luglio e 15 settembre, quelli alle altre classi, come pure gli esami di riparazione ed i suppletori nei giorni 15-17 settembre. L’ Ufficio divino d’ inaugurazione del nuovo anno scolastico si celebio il 19 settembre ed il 20 cominciarono le lezioni re-golari II giorno 4 di ottobre, onomastico di S. M. 1’Imperatore, venne festeggiato con particolare solennitä. Si celebio un solenne, Ufficio divino; quindi il direttore, dopo di aver osservato ehe le vacanze estive non avevano permesso di festeggiare in co-mune il fausto avvenimento deli’ 80. giorno natalizio di S. M. avvemito addi 18 agosto, rilevö, nei suo discorso, le rare virtü e le preziose doti del cuore ehe adornano il nostro Monarca, ricordo le Sne gioie ed i Suoi dolori, la Sua pietä per gli infelici ed il Suo amore per 1’ infinzia, e chiuse il suo dire coli’innalzare im Evviva alla prosperitä di Sua Maestä. Alla fine della festa si suonö la prima strofa deH’Inno dell’Impero. II giorno 19 novembre venne celebrata la messa funebre in suffragio di S. M. la defunta Imperatrice Elisabetta, ed il 21 novembre fu data vacan/.a per la festa della H. V. della Salute. II primo semestre si chiuse il 31 gennaio, ed il giorno se-guente comincio il secondo. II signor Edoardo Brec/iJer, i. r. consigliere scolastico ed ispettore speciale per 1’ insegnamento del dist-gno a mano, fece, addi 27 aprile, una visita alla scuola, ed espresse la sua sod-disfazione per i buoni risultati ottenuti nell’insegnamento del disegno II 1 di maggio fu data vacanza per le solite passeggiate (vedi X). L’ insegnamento della Religione cattolica fu ispezionato dal Commissario vescovile R mo Monsignore dott Carlo Meccliia nei giorni 9-i3 maggio; ed il 14 maggio egli assistette anche alle Esortazioni domenicali ed alla S. Messa ehe si celebra nel-1’ lstituto. II 13 di giugno, in cui si tennero le elezioni al Consiglio deH’Impei'o, nGm si fece scuola (decr. luog del 23/5/11 N. VII-čoo/n)ed il 24 giugno fu pure giorno di vacan/.a per offrire agli scolari 1’ opportunitä di assistere al varo della nave da guerra „Viribus Unitis“ ; 60 allievi delle classi superiori, accom-pagnati da professori, ebbero la possibilitä di godere di questo bello spettacolo da bordo della nave da guerra .Zriny*, messa espressamente a disposizione degli allievi di tutte le scuole medie di Trieste (disp. Pres. luog. 731/2 del 19/6/11). Le iscrizioni degli allievi alla prima classe (sessione di estate) si fecero nei giorni i, 3 e 4 luglio, i rispettivi esami di ammissione il 5 luglio, ultimo giorno di scuola II 6 luglio co-mincerannno gli esami orali di maturitä. * * * L’assistente al disegno a mano Giuseppe Furlani % ammalö il 7 ottobre di neurastenia e non fu in grado di riprendere piü il suo servizio. Esso venne sostituito, dapprima parzialmente, poi del tutto, dagli assistenti Krammer e Fonda. Si ammalö poi, addi 4 maržo, di cerebrastenia, il prof. Giulio Baschiera. Durante la sua assenza, che si protrasse fino al 19 aprile, le sue ore di lezione vennero assegnate ai professori Ivancich (st. nat. VI a) e Picotti (st. nat. I a, II c.; chim. IV a, V a e VI a), che cedette le ore di matematica e disegno georn. nellä III b al supplente Caßietano. Prescindendo dalle brevi assense per leggere indisposizioni di alcuni insegnanti, e da quelle di 6-12 giorni causate da varie circostanze, dei professori Anton as, Braun, Corlivo, Fonda, Vit-torio Furlani, Gregoretti, Ivancich e Luciani, ebbero ancora per-messi di assenza il supplente Gregoretti, il quäle incominciö 1’ esame di abilitazione al magistero, e 1’ assistente Krammer, che, compiuto I'esame, fu abilitato all'insegnamento del disegno a mano nelle scuole medie. * * * Lo stato di salute della scolaresca non lasciö nulla a desi-deräre. EDUCAZIONE FISICA ED ESCURSIO NI DEGLI SCOLARI. II Ministero del Culto e deli' Istruzione, col dispaccio del-1’8 maggio 1910 riguardante 1’ educazione fisica della scolaresca, pubblicato in seguito allMnchiesta avviata in proposito nel gen-naio 1910, dopo di aver accertato i progressi avuti finora in questo riguardo nelle scuole medie, riconobbe la necessitä di un ulteriore sviluppo deli’educazione fisica degli scolari; e mentre esortava le direzioni ed i corpi insegnanti ad attendervi colla massima cura, raccomandava 1’ introduzione degli esercizi di voga, di tiro a segno, di scherma, ed in genere di ogni altro šport adatto e consentaneo agli tisi ed alle condizioni delle singole localita. Ed il Comune nostro, sempre pronto a qualunque sacri-fizio quando si tratta di promuovere il bene del suoi istituti di educazione, non venne meno alla sua fama Infatti su proposta dclla Commissione scolastica, ehe si occupö molto della cosa, 1’Inclita Giunta municipale deliberava addi 3 maggio 1911 di introdurre 1’ esercizio del remo nelle scuole medie comunali per gli allievi delle due ultime classi. Questi esercizi potranno spe-rabilmente essere cominciati nel p. v. anno scolastico, appena cioč le tre imbarcazioni clie si trovano in via di costruzione, saranno ultimate. Piu facilmente poterono essere attuati gli esercizi di tiro a segno, poiche, concessi dall’Incl. Giunta municipale 1'uso della terrazza e della palestra della scuola popolare di via Ruggero Manna ed i mezzi pecuniari, e messo, da parte dell Autoritä militare, a disposizione della scuola tutto 1' occorrente materiale, questi esercizi poterono essere cominciati col giorno 10 dicembre 1910, e continuarono sino alla fine di maggio con un’ interru-zione di circa sei settimane, dovuta a ritardo nella consegna delle munizioni. Gli esercizi si tennero, in conformitä alle dispo-sizioni pubblicate dal Ministero nel , Progi amma per gli esercizi facoltativi di tiro a segno nelle scuole medie“, ogni secondo sabato, con due ore per volta, sotto la direzione dei professori Antonio Budinicli, Carlo Cora e Ferruccio Borri, ehe sostitui il secondo dali’ aprile in poi. Gli esercizi, ai quali possono prendere parte soltanto gli allievi delle due ultime classi, furono frequentati dai 66 allievi inseritti in modo soddisfacente : gli stessi si limi-tarono quest' anno al tiro a capsula. Gli scolari che frequentarono la ginnastica, vennero divisj in 9 sezioni con due ore settimanali per ciascuna. L’istruzione fu impartita agli allievi delle classi I e II (6 sezioni) nella palestra della Societä di ginnastica, a quelli delle altre classi (3 sezioni) nella palestra della civica Scuola di ginnastica. Coi primi di maržo cominciarono gli esercizi ed i giuochi all’aperto, che si tennero col medesimo orario delle lezioni di ginnastica nel giar-dino della Societä di ginnastica e nel campo di giuoco di via Tommaso Grossi. Gli esercizi ebbero termine colla fine dell’anno scolastico. * * * Nel corso deli’ anno vennero fatte le seguenti gite ed escursioni: 15 febbraio : Visita dello stabilimento tipografico M. Quidde, con 45 allievi delle classi V b e VI b. (prof. Picotti) 23 aprile: Visita della grotta presso la stazione di Nabre-sina, con 5 allievi della classe VII a. Una giornata. (prof. Ivancich). 26 aprile: Visita deli’ofticina comunale del gas illuminante e della Centrale elettrica, con 29 allievi della classe VI b. (prof. Picotti). 30 aprile e r. maggio : Causa 1’ incostanza del tempo, gran parte delle gite primaverili, fissate per questi due giorni, do-vettero essere sospese. Poterono essere effettuate le seguenti: 1) In ferrovia fino a Draga, passeggiata lnngo la valle della Rosandra per Borst, Cacciatore e Trieste. 64 partecipanti delle classi I b, II b e III c. Mezza giornata (prof. Rossmann, Borri e Capietano). 2) In ferrovia fino a Divaccia. Passeggiata per S. Canziano, visita della grotta. Ritorno a piedi fino ad Erpelle, poi in ferrovia Una giornata. 79 partecipanti delle classi III-VII (Diret-tore, prof. Farolfi e Borri). 3) In ferrovia fino a S.a Croce ; passeggiata attraverso il Carso per Comen e Reifenberg'. Kitorno colla ferrovia. Una giornata. 20 partecipanti delle classi IV a e VI a. (prof. Ba-schiera). 4) In ferrovia fino ad Assling. Passeggiata alla Rotweinklamm, visita deli’ impianto idroelettrico; passeggiata intorno al lago di Veldes; visita delle ferriere di Assling e Jauerburg : šalita del monte Musakla (1396 m.); passeggiata ai due laghi di Weissenfels. Giornate due e mezzo. 8 partecipanti della classe VI b. (prof. 1’icotti). 12 maggio: Passeggiata per la vedetta Alice, Trebiciano, Opicina a Tiieste, con 30 allievi della classe I c. Mezza giornata. (doc. Cordon). 14 maggio: Visita della grotta deile Toni presso Lipizza con 4 allievi della VII a. Una giornata. (prof Ivancich). 3 g’ugno : Passeggiata fino a S. Servolo e ritorno, con 25 proginnasti delle classi I e II. Visita della grotta. Una giornata (doc. Cordon). 8 giugno: Visita del civico Orto botanico con gli allievi della classe I b. (prof Picotti). * * * La Direzione porge sentite grazie alla Giunta della ,Se-zione Litorale del Club Alpino germanico ed austriaco* per il dono di 50 esemplari della „Nuova gnida per i visitatori delle caverne di S. Canziano* e per le facilitazioni concesse in occa-sione della visita di questa grotta ; e ringrazia pure i proprietari e direttori degli stabilimenti visitati per la cortese accoglienza fatta a professori ed allievi. DECRETI PIÜ IMPORTANTI PERVENUTI ALLA SCUOLA DALLE AUTORITÄ PREPOSTE. Decr. mag. del 7 giugno 1910 N. VI-213/1-10 Rimette avviso di concorso al posto di direttore dell’attuale succursale di questa scuola, da coprirsi col principio deli’anno scolastico 1910-11 e sistemato dal Consiglio comunale nella seduta del 28 maggio 1910. Decr. mag. del 27 giugno 1910 N. VI-741/1-10. Comunica che la Giunta municipale ha concesso al docente effettivo Alfonso Sandri la definitivitä di servizio. Decr. mag. del 4 luglio 1910 N VIII-9896-10. Comunica che la Giunta municipale ha adottato che d’ ora in poi venga incassata ali'atto dell’iscrizione da tutti gli allievi indistinta-mente la tassa di una corona a beneficio esclusivo della biblio-teca giovanile. Decr. mag. del 12 luglio 1910 N. VI-464/1-10. Comunica che la Commissione scolastica ha preso notizia del disp. luog. dd. 23/3/10 N. VII-554-10. rilevando con piaceie che 1’i. r. Ispettore scolastico provinciale durante 1’ ultima ispezione fatta a questa scuola, ha osservato un sensibile miglioramento tanto nella disciplina che nel profitto. Disp. luog. del 17 agosto 1910 N. VII-700/24-10. Comunica che il Signor Luogotenente con riguardo alle condizioni clima-tiche ha concesso a tutte le scuole medie di Trieste vacanza dal 9 a tutto il 17 settembre, disponendo che le iscrizioni e gli esami di ammissione si tengano prima del 17 settembre. Disp. luog. del 23 agosto 1910 N. VII-i 180-10. Rimette copia del decr. ministeriale del 28 luglio 1910 N. 16770 che stabilisce 1) che un allievo che abbia riportato nella calligrafia la nota ,sufficiente‘ possa essere dichiarato .eminentementč idoneo“ solamente per voto speciale della conferenza dei docenti, a condizione sempre che a questa nota sia contrapposta una nota ,molto buono*; 2) die un allievo che riporti alla fine dell’ anno scol. la nota „insufficiente' nella calligrafia ed in un’ altra materia, 11011 possa essere ammesso ad esame di Hparazione in questa ultima, ne essere dichiarato »in complesso» idoneo a passare nella classe superiore. Disp. luog. del 9 settembre 19io N. VII-1207 09. Comunica die 1’ i. r. Ministero d. C. ed I. con disp. dell’8 settembre 1909 N. 37242 ha ordinato che nel primo corso delle scuole commer-ciali superiori possano venire accettati solamente q'uegli scolari di una scuola media i quali nell’attestato della IV classe abbiano riportato almeno la nota „sufficiente“ in tutte le materie obbli-gatorie. Agli allievi che aspirano a passare a scuole commer-ciali super, e che avessero riportato in una materia la nota „insufficiente“, ma pero fossero stati dichiarati in complesso idonei a passare nella classe superiore, resta libero di rivolgere alla competente Autoritä scol. la preghiera di essere ammessi in via straordinaria alla ripetizione dell’esame della relativa materia, indicando espressamente lo scopo del chiesto esame. Decr. mag. del 19 settembre 1910 N. VI-213/1-10. Comunica che il Consiglio comunale nella seduta del 16 settembre ha nominato a direttore della civica Scuola Reale di S. Giacomo, giä succursale di questa scuola, il professore del Ginnasio comunale superiore Ottone Crusis. Decr. mag. del 26 settembre 1910 N. VI-1062/1-10 Comunica che la Giunta municipale nella seduta del 19 settembre a. c., visto che la Succursale di questa scuola venne elevata a scuola indipendente, ha deciso di denominare questa scuola ,Civica Scuola Reale superiore all’ Acquedotto“ e l’altra „Civica Scuola Reale di S. Giacomo*. Decr. mag. del 20 ottobre 1910 N. VI-963/1-10. Comunica la riforma delle paghe dei docenti comunali e degli inservienti. Disp. luog. del 9 novembre 1910 N. VII-ic>95/t-10. Ri- mette il programma per gli eserciz? facoltativi del tiro a segno. Disp. luog. dell’ 1 1 novembre 1910 N. VII-275/14-10. Co- munica che il Signor Ministro del Culto ed Istruzione con disp. del 23 ottobre 1910 N. 26502 ha nominato il professore Emilio Grignaschi a membro della Commissione esaminatrice per il ma-gistero nelle scuole commerciali superiori con lingua d'istruzione italiana, per la durata degli anni scolastici 1910-11, 1911-12 e 1912-13. Decr. mag. del 12 movembre 1910 N. VI-1295/1-10. Comn-nica che la Giunta municipale approvd 1'istituzione presso questa scuola di un terzo corso di perfezionamento nella stenografia con due ore settimanali d’ istru/.ione Decr. mag. del 13 dicembre 1910 N. VI-1453/1-10. Comu-nica che la Giunta municipale per il caso venissero attuati gli esercizi di tiro, ha concesso il permesso di teuere gli stessi sulla terrazza della scuola in via Ruggero Manna ed in caso di cat-tivo tempo nella palestra di quella scuola ; e di aver messo inoltre a disposizione della scuola 1’ importo necessario per lo acquisto della munizione. Decr. mag. del 25 gennaio 1911 N. VI 1062/2 10. Comu-nica che l’i. r. Ministero del Culto e dell’Istruz. con disp. del 26 nov. 1910 N. 45741 ha preso atto della denominazione di questa scuola Decr mag. del 20 marzo 1911 N. VI 234/1 11. Comunica che la Giunta municip ha concesso 1' importo di cor. 300 per completare i mezzi didattici del gabinetto di geografia e storia. Disp. luog. dell’ 11 aprile 191 1 N VII-96/1-11. Comunica quanto segue : L’ i. r. Ministero del Culto e dell’ Istruzione dispose in data 30 marzo 1911 N 8601 che le vacanze principali del corrente anno scolastico abbiano di nuovo a durare per le scuole medie, i licei femminili, gli istituti magistrali e le scuole commerciali e nautiche — come fino all’anno 1907 — dal 16 luglio al 15 settembre Per avere poi il tempo necessario agli esami di maturitä, agli esami dei privatisti e a quelli di ammissione, come pure al disbrigo degli altri lavori di fine d’anno, I’ insegnamento va a cessare negli istituti in parola giä negli ultimi dieci giorni prima del principio delle vacanze. Nel primo o nel secondo di questi giorni liberi si celebrera l’ufficio divino di chiusura e si distri-buiranno gli attestati. » Fino al 5 luglio inclusivo 1' insegnamento dovrä essere impartito senza restrizione alcuna. Gli esami di maturitä do-vranno perciö essere tenuti dal 6 fino al 15 luglio inclusivo Inoltre fu disposto che presso le scuole delle suaccennate categorie: 1) il giurno 2 gennaio sia libero per gli istituti nei quali se-condo le vigenti disposizioni le ferie di Natale durano dal 24 dicembre al 1. gennaio; . 2) il primo semestre si chitida con 1' ultimo sabato prima del 16 febbraio ed il secondo semestre cominci con la suc-cessiva domenica. II lunedi šara pero giorno libero. Disp. luog. del 27 aprile 1911 N. VII-456/5 08. Comunica ehe 1’i. r. Ministero del C ed I. con disp. del 14 aprile 191t N. S597 ha stabilito, ehe le norme colle qtiali venivano, in via di prova, regolati i permessi d’assenza dei direttori durante le vacanze, debbano continuare a valere fino a nuovo ordine. Decr. mag. del 29 aprile 1911 N. VI-88/1-11. Comunica ehe la civica Tesoreria e incaricata di mettere in corso, dal 15 febbraio 1911 in poi, alla Direzione di questa scuola la dota-zione per la biblioteca ed i gabinetti nell’ importo di annue corone 2000 Decr. mag. deli’S giugno 1911 N. VI-687/1-11. Comunica ehe il Consiglio comunale nella seduta del 6 m. corr. ha sta-b 1 lito che in tutti i pensionamenti di funzionari comunali ehe si concederanno prima della regolazione delle pensioni, vengano assicurati ai pensionati, nei rispeltivi decreti di pensionamento, tutti i vantaggi che potrebbero derivare ad essi da un eventuale computo nella pensione, degli aumenti delle paghe votati nel luglio 1910. ELENCO DEGLI SCOLARI rimasti nell’ Istituto fino al termine deli’ anno scolastico 1910-1911. (L’asterisco indica gli scolari ehe furono dichiarati eminentemente idonei). Adam Clemente d’Alessandro Ettore Amadei Vito Angeli Luigi Augustinzhizh Guido Aumaitre Francesco Aureli Guglielmo Beliuschi Manlio Biecher Attilio Bittisnig Marcello. Bole Silvio Bonifacio Pietro CLASSE I a). Borghi Francesco Borghi Vittorio Boschi Edmondo Botteri Aurelio JJrasolin Francesco Bravi Ireneo Bronzin Raffaele Camocino Alfredo Casati Armando Celar Ernesto Celic Francesco Cerlenizza Vladimiro Cirilli Ugo Cociancig Ugo Coen Giuseppe Colich Bruno Francesco de Comelli Giovanni* Crisantopulo Andrea Cusin Alfredo Cuzzi Ezio Davanzo Dario Delsenno Domenico Miotto Ercole Debegnak Renato Dechecchi Guido Degasperi Bruno Delfiol Umberto Delfiol Vittorio Dellamartina Bruno Del Piccolo Enrico Demanins Biuno Dvorzak lliccardo Florjancich Giulio Fonda Bruno Frausin Virgilio. Garimberti Annibale CLASSE I b). Gelletich Giuseppe Grablovitz Antonio Graovaz Claudio Gregorat Antonio Gropaic Bruno Ieric Giovanni Ierouschek Ermanno Katelan Antonio Kert Rodolfo Klančar Vittorio Klun Antonio Komotar Costantino Levi Emilio Lipari Mariano Lučan Giuseppe Luccardi Mario Mermol Romano Michelic Lodovico Micich Trifone Mosettig Giacomo Mrach Bruno Mrak Vittorio de Nardo Vittorio Nastran Renato CLASSE I c). Iglesias Salvatore Magazzin Mario Negode Giorgio Nemarnich Pietro Nitsche Egone Novelli Enrico Padoani Romano Pascot Giacinto Pavan Giuseppe Penco Antonio Picotti Carlo Pierobon Giacomo Pogorelz Alberto Poljak Mario Quarantotto Francesco Rebez Bruno Reggio Giacomo Saplja Enrico Sartori Gustavo Savorgnani Bruno Schvigl Emilio Šebenik Stefano Seisa Antonio Shromek Francesco Simič Arrigo Sivilotti Adelchi Smrekar Raffaele Stella Mario Supancig Silvio Švara Nicolö Tedeschi Milan Tommasini Ferruccio Tommasini Ugo Valentinuz Attilio* Valenzin Giulio Venier Carlo Zollia Adolfo Zoppolato Luigi Alessandrino Umberto Angeli Emilio Antonini Giovanni Azzoni Ruggero Bencich Marco Blasevich Giuseppe Bolaffio Giuseppe Briscik Francesco Bulang Emilio Büsch Pietro Callin Carlo Cargnelli Giuseppe Carlet Renato Felszegi Egone Fumi Galliano Gaberšek Giorgio Giovanella Carlo Grandis Mario Hvala Zoran Karkovic Vincenzo Klauer Dionisio Konjenik Giuseppe Kump Siegfiied Lanza Cesare Leban Bruno Lozar Carlo CLASSE II a). Cesari Luciano Cesari Mario Chalupa Brano Chiaruttini Arturo Circovich Augusto de Colombani Umberto Cossutta Romano Cozzi Angelo D’ Agnolo Umberto Debeuz Alessandro Dechecchi Arturo Declich Giorgio Deila Savia Gastone CLASSE II b). Lupetina Carlo Machnizh Giorgio Macor Ernesto Maffei Mario Majcen Antonio Majer Oliviero Marotti Guido Martini Giovanni Mayer Arrigo Mazzoli Giulio Menis Pietro Moradei Vittorio de Mottoni Gustavo De Mori Arnaldo Denon Riccardo* Deschmann Alfredo Dobre Ermapno Dorcich Silvio Dossi Umberto Duller Giovanni Eppinger Giorgio Fantini Ferruccio Ferluga Mario Filippon Galliano Hatze Antonio Matze Giovanni Muran Ettore de Nardo Guido Nasso Paolo Nemenz Emilio Nicolini Francesco Ortolani Argimiro Pelizer Luigi Pellarin Eusebio Penne Carlo Pergami Romolo Pharisien Ugo Pieri Orseolo Zanlucchi Luciano Hartkopp Riccardo Pausche Bruno Pittani Umberto Pogliacco Manlio Polacco Ferdinando Portoghese Ferruccio Poschich Arluro Puppis Marcello Quarantotto Giacomo Rassol Riccardo Redaelli Emilio Riavitz Cesare Robba Guido Rossit Giovanni Allegretto Renato Amadei Giuseppe Angelini Emilio Bearzatto Giordano Birsa Francesco Boban Federico Bonavia Enrico Borghi Guido Borgnolo Galliano Bosich Francesco Buda Albino Casagrande Roberto Del Torre Giulio Hanzal Ettore Hirsch Ugo Höller Federico Hreglich Guido Ivancich Giulio Katalan Ernesto Keirrer Augusto Kobau Pilade Maramaldi Riccardo Panizon Ettore Petteln Umberto Pittana Bruno Pontelli Guido CLASSE II c). Sabidussi Gastone Salom Giuseppe Samblich Gaetano Sandri Vittorio Sbisä Domenico Scantimburgo Mario* Simundja Rodolfo Sivilotti Aldo Sivilotti Renato Slamic Renato Štolfa Vittorio Stossich Plinio Stranschi Renato Streinz Sergio CLASSE III a). Buich Guido Bussanich Francesco Camus Bruno Cante Virgilio Carbonaro Roberto Cargnello Tullio Catolla Giovanni Conighi Cesare Conte Attilio Debiasi Gino Delpin Giorgio CLASSE III b). Konder Federico Kovačič Giovanni Lampe Carlo Lapaiowker Mario Magagnato Mario Miani Antonio Millevoi Vittorio Mingotti Luciano Mitis Paolo Nigris Francesco CLASSE III c). Poropat Bruno Potok Bruno Rankel Mario Riavitz Edoardo Rimini Riccardo* Tomadesso Ezio Trocha Carlo Velicogna Giovanni Veljak Cesare Verzier Renato Vezzani Enrico Viezzoli Giuseppe Vram Luigi Wechsler Alberto Zach Silvio Zennaro Mario Zuccherich Mario Zuzic Santo De Zorzi Umberto Foretich Alfonso Ant. Foretich Vincenzo Frediani Vittorio Gerdol Rodolfo Giller Attilio Gladich Giovanni Gulič Luciano Gulja Mario Nodus Giordano Norsa Ettore Palanch Adelio Pirotti Umberto Pitt Vittorio Rouschias Alessandro Samero Aldo S'amic Francesco Venier Emilio Zuttioni Marino Risegari Bruno Saraval Ezio Sauli Sergio Scampicchio Pietro Sedmak Silvano Sichert Bruno* Silvestri Giuseppe Simicich Edoardo Spangaro Ferruccio* Sponza Alberto* Sotlar Carlo Decolle Bruno Devetak Ercole Francechinis Silvio Frausin Vittorio Furlani Oreste Gattegno Guido Gelletich Gioas Gerzabek Carmelo Gherzabek Giuseppe Giller Mario Godina Ernesto Godnig Eugenio Grioni Giorgio Hannappel Sergio Hirn Ugo Antoniani Attilio* Berlot Carlo Borghi Mario Borgnolo Alessandro Bortolotti Carlo Bortolussi Galliano Tamburlini Giorgio Tedeschi Bruno Tenze Ferdinando Tomicich Ettore Trevisani Ernesto Valentinuz Mario* CLASSE IV a). CLASSE IV b). Hrovat Riccardo Iermou Mario Levi-Minzi Mario Magris Virgilio Malusä Enrico Marot Guglielmo Matiz Attilio Mazorana Edoardo Morin Mario Morpurgo Giorgio Morterra Armando Muiesan Lorenzo Mussinano Costantino Nardelli Pietro de Nardo Mario CLASSE V a). Brunetti Oliviero Büsch Paolo Calligarich Luigi Camocino Paolo Camus Carlo Celeghin Arturo Villis Mario* Violin Carlo Waschek Rodolfo Zottig Giacomo Zuani Iginio Moze Carlo Picciola Teodoro Pillin Romeo Postogna Pompeo Psylas Alessandro Samblich Mario Sauli Luciano Sivilotti Marino Skobital Vittorio Sulligoi Teodoro Timeus Francesco (priv.) Valmarin Bruno Nitsche Bruno Notarangelo Giulio Pacor Carlo Peresson Ezio Puppis Renato Scampicchio Paolo Tamaro Eldo Valenzin Oscar Valenzin Raffaele Walmarin Adolfo (priv). Woiwodich Marco de Zadro Giuseppe Zhepirlo Mario Zherne Duilio Chiandussi Antonio Conighi Riccardo Cossutta Edoardo Costa Domenico Cozzi Ramiro Damini Luigi Apollonio Mariano Gius. Aye Pietro Bacich Guglielmo Bambouschek Mario Bartole Bruno Bastiancich Giuseppe Bidoli Mario Bieli-Bianchi Cesare Bozzer Orazio Brandl Oscar Brocchi Lucillo Camerini Vittorio Camus Alberto* Catolla Guido Cesare Carlo* Cipriani Ermenegildo Codrig Giorgio Cramasteter Gastone Deluch Antonio Dobauschek Gastone Dobner Giovanni Echardt Bruno Eppinger Fabio Fachiri Pantaleone* l'ano Emilio Lusa Cesare Mesgec Emanuele Monicini Luigi De Lorenzi Lorenzo Dolcher Ernesto Fanin Umberto I'rediani Neri Mazzon Menotti Moro Romano Oblaschiak Ferruccio Padovan Bruno Pirc Tiziano Rencel Riccardo Risserson Bruno Robba Vittorio Rubbino Umberto Sardotsch Bruno Taucer Egidio Bradamante Ferdinando Buchbinder Oscar Ersehen Carlo Finazzer Guglielmo Fogher Antonio Freisinger Lodovico Gembrecich Diego Giaccioli Italo Gianni Mario Gobis Giovanni Heiland Italo CLASSE V b). Heiland Libero Iasbez Silvio Kers Arrigo* Licen Giuseppe Madriz Platone Marangon Giovanni Masutti Marino* Modugno Ruggero Mussinano Mario Pieri Pietro Pison Attilio Poduje Amerigo Rovis Fabio Sepele Antonio Stella Gaetano Stoka Marino Valentič Giovanni Viezzoli Mario Visal Giorgio Zanetti Ernesto Zannier Carlo Zavagna Ireneo Adamich Guido Adamich Romano Andolfi Ernesto Astori Bruno Baschiera Vittorio Battera Bruno Battistig Ferruccio Benussi Antonio Benussi Ugo Boso Ferruccio Bradicich Bruno Bressan Mario CLASSE VI a). Candusso Guido Carlino Mario Coininotti Remigio Delorenzi Angelo De Savorgnani Marino Dinon Giovanni Dorligo Paolo Duimich Guido Ferfoglia Romano Fornasir Virgilio Frausin Alberto Gridelli Edoardo* Ianki Mario Maiani Antonio Miazzi Giovanni Morpurgo Emilio Noulian Riccardo Peresson Gabrio Rassevieh Giuseppe Riccoboni Alberto Rinaldi Pio Scampicchio Nicolö Clerici Isidoro Clev^a Fiore Contin Osvaldo* Fedrigoni Carlo Ferra de Antonio Herbon Carlo Kabiglio Salomone B. Lamprecht Aldo Lonschar Carlo Lorenzi Enrico Luchi Ciro CLASSE VI b). Luzzatto Lionello Mayer Bruno Merk Giorgio Mirosevic Umberto Mlaker Gualtiero Pauletich Domenico Perotti Francesco Petravich Vincenzo Polli Carlo Radman Guido Ruzzier Dante Sacher Arturo Sessa Riccardo Simeoni Romano Sindelar Giuseppe Skobrtal Ernesto Tavolato Cesare Tonon Gastone Zanetti Vittorio Znebel Francesco Adam Rodolfo Arrigoni Arrigo Bagatella Nicolö Bartole Mario Beacco Mario Bettiol Bruno Bonifacio Luciano Cadalbert Alfredo Crevatin Giuseppe Borghi Carlo Faidutti Marcello Gonano Giusto Kukez Ernesto Kunstel Antonio Luzzatto Guido Marass Manlio Marcovig Romeo Morpurgo Gino Negri Giorgio* CLASSE Vil a). Danielli Vittorio Dougan Mario Ferialdi Ottavio Fronz Gracco Gorgatto Renato Guadagni Oreste Herbich Carlo Kerscak Giovanni Liebmann Roberto CLASSE Vil b). Novak Umberto Olivieri Luigi Pertot Alberto Petech Giuseppe Pogačnik Giuseppe Ragusin Antonio Ricci Prospero Rossaro Ferruccio Saversnig Adimaro Schaffenhaucr-Neys Lucovich Alessandro Marinčič Antonio Rankel Giuseppe Speccher Italo Suppan Marino Vragnizan Giovanni Zaban Achille Seraflni Giuseppe Škamperle Mario Spadiglieri Italo de Tuoni Dario Varnerin Giovanni Vuicic Vittorio Wittes Marino Zaia Luigi A V V I S O PER L’ ANNO SCOLASTICO 1911-1912. L’iscrizione degli scolari verrä fatta nei giorni 12-15 set-tembre, dalle 9 ant. a mezzogiorno. Gli scolari clie (loinandano 1’ aimnissione per la priina volta, o ehe intendono di riprendere gli studi interrotti, si pre-senteranno, accompagnati dai genitori o dai loro rappresentanti, alla Direzione deli’Istituto ed esibiranno : 1) la fede di nascita-, 2) 1’ attestato di vaccinazione, 3) un cerlificato medico sulla sanitä degli occhi ; 4) i documen/i scolaslici. Questi consistono : a) per gli allievi ehe domandano 1’ ammissione alla prima classe e ehe vengono da una scuola popolare, nell’ attestalo di fre-que'ntazione; b) per gli allievi ehe domandano 1’ ammissione alle altre classi e ehe vengono da altri istituti pubblici, nell' ultimo attestalo semestrale, munito della preseritta clausola di dimissione. La tassa d’ iscrizione per gli scolari che entrano per la prima volta nell’ Istituto, b di corone 4.—, il contributo per la biblioteca degli scolari di cor. 1.—, da pagarsi ali’ atto deli’iscrizione. Gli scolari appartenenti ali’ Istituto si presenteranno da sč soli nei giorni suindicati al professore incaricato deli’iscrizione; quelli che hanno da subire 1’ esame di riparazione in una materia, o il suppletorio., s' inscriveranno dopo dati questi esami. AU’atto dell’iscrizione gli allievi pagheranno indistintarmente cor. 1.— quäle contributo per la biblioteca giovanile e indiche-ranno anche le materie libere che intendono di frequentare. Ritardi che non venissero a tempo debito giustificati, equi-varranno ad un volontario abbandono della scuola, e, passati i giorni dell’ iscri/.ione, per esservi riammessi si dovrä chiedere formale permesso all’ Autoritä superiore. La tassa scolastica importa corone 30 al semestre, e va pagata all' Esattoria presso il Magistrato eivico antecipatamente ; puö anche esser pagata in tre rate. Ad allievi poveri e meritevoli per comportamento e profitto la Giunta municipale poträ con-cedere l’esenzione della tassa o la riduzione a metä. Ad allievi poveri della prima classe, ed a quelli che vengono inscritti in un’ altra classe in seguito ad esame d’ ammissione, il pagamento potra esser prorogato fino alla fine del i° semeste, ove nel primo periodo di scuola gli aspiranti dimostrino buon contegno e profitto. L’ esenzione o riduzione definitiva avviene in questo caso appena sulla base della classificazione semestrale L’esenzione e la riduzione valgono soltanto per l’anno scolastico in cui furono concesse, e vanno perdute nel seccndo semestre, se 1’ allievo nella classificazione semestrale non ha corrisposto nei costumi e nel progresso. * * * Per T ammissione alla prima classe si richiede: a) 1’eta di 10 anni compiuti o da compiersi entro l’anno solare in corso ; b) la prova di possedere una corrispondente preparazione. Questa vien data per mezzo di un esame che comprende i seguenti oggetti : a) Religione. Si richiedono quelle cognizioni che vengono acquistate nella scuola popolare. Gli scolari provenienti da una scuola popolare i quali nel certificato di frequentazione abbiano riportato nella religione almeno la nota «buono», sono dispensati da tale esame. b) Lingua italiami. L’ esame vien dato in iscritto ed a voce. Si richiede speditezza nel leggere e nello scrivere; sicu- rezza nello scrivere sotto dettatura, conoscenza degli elementi della morfologia e deli’ analisi di proposizioni semplici e complesse. c) Aritmetica. L’ esame si fa in iscritto ed a voce. Si esige la conoscenza delle quattro operazioni fondamentali con nu-meri interi. Per questi esami non si paga alcuna tassa. Gli seolari che in base a questo esame sono dichiarati non idonei ad esser ammessi alla scuola media, tanto nella sessione d’ estate che in quella d’ autunno, 11011 possono dare una seconda volta 1’ esame di ammissione ne nell’ Istituto dal quäle furono dichiarati non idonei, ne in un altro che abbia la medesima lingua d’ insegnamento, ma sono rimandati al prossimo anno scolastico. A questi seolari viene restituita la tassa d’ iscrizione ed il contributo per la biblioteca giovanile. pagati all’atto dell’iscrizione. Per P ammissione alle altro classi si richiede: a) 1’ eta corrispondente, b) la prova di possedere le cognizioni fissate dal piano d’ in- segnamento. Questa vien data o col dimostrare di aver assolto nell' anno precedente la classe corrispondente di una Scuola Reale di eguale organizzazione o per mezzo di un esame di ammissione. Gli seolari che vengono da Scuole Reali con altra lingua d' insegnamento o di altra organizzazione, daranno quest’ esame soltanto nella lingua italiana, rispettivamente in quelle lingue moderne nelle quali 11011 ebbero un’ eguale preparazione. Per questi esami non si paga alcuna tassa. Gli seolari che non hanno frequentato nell’ anno precedente una Scuola Reale pubblica, quelli che hanno abbandonato la Scuola Reale prima della classificazione finale e quelli che hanno studiato privatamente, daranno 1111 esame di ammissione, 1’ esten-sione del quäle varierä a seconda dei casi. Per questo esame si deve pagare a titolo di tassa d’ esame d' ammissione 1’ importo di corone 24.—. (ili esami di ammissione alla prima classe si terranno il giorno 16 settembre dalle ore 8 ant. in poi. Gli esami di ammissione alle altre classi si terranno nei giorni 16 settembre dalle 9 ant. alla 1 pom., e 18-19 settembre dalle ore 8 ant. alla 1 pom. Gli seolari obbligati a dare questi esami si presenteranno il giorno 16 settembre alle ore 9 ant. tiella Direzione deli’ Istituto, dove verranno debitamente infor-mati in proposito. Gli esami tli riparazione e gli esami supplet.ori si terranno nei giorni 16 settembre dalle ore 9 ant. alla 1 pom., e 18-19 set' tembre dalle oie 8 ant. alla 1 pom. Gli scolari ai quali venne concesso di dare 1’ esame di riparazione, si presenteranno il giornu 16 settembre alle 9 ant. dal rispettivo professore ; quelli cui venne concesso 1’ esame supple-torio, il giorno 16 settembre alle ore 9 ant. nella Direzione del-1’ Istituto. Gli scolari clie non si presentassero nei giorni stabiliti e non potessero giustificare il ritardo, perderanno il diritto di sostenere o di continuare gli esami. II giorno 20 settembre verrä celebrato nell’ oratorio della scuola 1’ ufficio divino d’ inaugurazione dell’anno scolastico, ed il giorno 21 settembre alle ore 8 ant. principieranno regolarmente le lezioni. INDICE Prof. M. Picotti: I Polipeptidi........................................... 3 Notizie scolastiche compilate dal diretfore: I. Personale insegnante...............................................63 II. Piano delle lezioni.................................................67 III. Libri di testo usati nell' anno scolastico 1910-1911 . . 96 IV. Temi di lingua italiana............................................102 V. Ragguagli statistici................................................105 VI. Beneficenza........................................................112 VII. Aumento delle collezioni scientifiche..............................115 VIII. Esami di maturitä..................................................126 IX. Cronaca della scuola...............................................131 X. Educazione fisica ed escursioni.....................................134 XI. Decreti piü importanti.............................................137 XII. Elenco degli scolari...............................................141 XIII. Avviso per l’anno scolastico 1911-1912.............................147 ' ' . ! ■ ' ? ir/.