1° Maggio, giornata di festa e di lotta per i lavoratori di tutto il mondo I 1° Maggio 1947, giornata di festa dei lavoratori del T. L. T. in lotta per la democrazia. Accorriamo tutti a Trieste! Tutto e tutti per Trieste! Si stringe il blocco dei lavontori ! L’Usila Sindacale sarà realizzata! Per la seconda volta è stata fissata la data per la conclusione dei lavori per la fusione dei due sindacati esistenti a Trieste. Secondo il protocollo firmato a Parigi nll’ottobre scorso, la fusio- legate alla reazion locale e di fuori : zona. Comunque dei notevoli pas- | ' si in avanti sono stati fatti anche i ; qui, in quanto ormai! pochi sono i ; ; lavoratori, anche intellettuali, che \ sono fuori deU’orgamzzazione sin- j dapale, e di questi pochi, limitati j inte- | te comunisti e socialisti, per mantenere l’unità sindacale raggiunta ! ad una o due cittadine. Certo, con tanta fatica e sacrificai ^ _ ! buona parte, pur sentendo Uno dei principali motivi e il : resse per l’organizzazione, non j fatto che certa gente, dopo aver ; riesce ad uscire dalie cerchia in cui; .. . . ereditato, per così dire, la sotto- j ancora è stretta. In ogni caso non j ne doveva essere sompletata en- missione ad una situazione sociale ì potrà passar molto tempo che la l tro il primo marzo. Secondo il co- statica, in seguito è rimasta seni-, classe lavoratrice del T. L. sarà ; municato del Comitato Centrale pre sottoposta ad una tale influen- ; tutta un blocco compatto. d’Intesa Sindacale apparso il gior- za che veniva rafforzata nella ■ Questo nell’mteresse della de- : squaie e negli uffici con una con-1 mocrazia e della prosperità della ; tinua propaganda _ ammaestrata, j popolazione lavoratrice del T. L. ; conformemente agli interessa! di chi. dominava ed intende ancora dominare, e ancor oggi, molto difficilmente riesce ad uscire da quel cerchio ristretto in cui è sempre | vissuta, per vedere ali’intomo che | l’umanità tutta si muove e progredisce. e che certi principi ej certe affermazioni fisse, che lega- ì vano le masse al carro dei così|la De]egazio.ne đel c. R. L. N. per il, oei/ti patrioti Uberali e simili, que— ; Ldora’e Sloveno con kapprovazio- j ne del!Amministrazione Militare Ju-1 no il marzo c. a., il Congresso per la costituzione del nuovo organismo sindacale unitario dovrà essere inaugurato il giorno 14 maggio; sarà dunque questa la data definitiva? Auguriamoci che lo sia nello interesse della classe lavoratrice e della democrazia del Territorio Libero. Comunque risulta che i lavoratori del Territorio Libero, zona ; A, furono divisi in due organizzazioni sindacali due mesi e mezzo li che erano destinati, per la loro AUMENTO SALARIALE nei BisJrdfo di Capodisiria 10 -f- 10 0l(t, arretrati dal 1° Gennaio 1547 Su proposta dei Sindacati Unici, ' ' ~ ~ ' " per più di quanto era stato stabilito a posizione e per la iO.ro isti uzione, : g0S]ayai ]la emanato un’ordiannza che Parigi, dove si era dato tempo ^ a formare la classe dirigente, sono. stabìlisce per tutti ; lavoratori del quattro mesi per concludere i la-, ormar superate di molto. ..'nostro Distretto l’aumento dei 10 più bon e per caso che ai Sindacati{jq (21)% sugli attuali salari. 11 sen- Unici aderiscono la stragrande • šibile aumento, frutto del; costante ! interessamento dei Sindacati Unici, j per il miglioramento delia classe j operaia è la più chiara dimostra- ; i dirigenti del Potere Po- ’ polare sono realmente i rappresen-1 popolo lavoratore. — Men- | tre in regime capitalistico i lavora-1 tori devono lottare strenuamente e1 mezzi a loro disposizio-j vord. A che cosa è dovuto- dunque i tale ritardo? Apparentemente è dovuto al ! maggioranza degli! operai e confatto che fra i componenti il C.C.1 ladini, quella parte cioè di lavo-i. S. vi esistevano opinioni diverse | ratori che vengono fruttati nel su alcuni punti riguardanti il mo- ! modo più brutale, senza alcuna j 2ione * che do di procedere alle elezioni, la ' mascheratura da parte della clas-i sistemazione delle categorie è l’in-, se sfruttatrice e che, appunto ve- ; jan|j dej terpretazione della bilinguità in ; dendo in faccia una tale realtà, seno alla nuova orgaiiizzazione. j furono sempre i primi a risoileyar-Sostamziaimente, tutto ciò è dovu- si, i primi a lottare per l emahci-( con j to alla stessa ragione per cui i la-j pazione e ben pochi indossarono ; ne (proteste SCjoperi, ecc.) per voratori sono rimasti da visi per, la camusa. n«aa perdare. 1 awott-1 strappare ai padroni un aumento di quasi due anni, e precisamente. grò diretto o indiretto al regime j ^ . regime popolare, senza i SSTS: nS? 13 ; — «t«„e « protesta, s=„- i lavoratori e possibilmente in ' oggi pure disposti a lottare con lotta fra loro per poter mano- ogni) mezzo per difendere quanto vrarne una parte ad uso e con-, con la lotta è stato ottenuto e per sumo di privilegi di classe di un [ opporsi ad ogni possibilità di ripugno di ricchi del luogo, legati torno al passato, ma anzi per pro-alla reazione intemazionale che ! cedere verso sempre migliori for-vorrebbero perpetrare le loro pos- ! me di vita sociale, sibilità di sfruttamento della! Non è per caso che alla Carne grande maggioranza del popolo i ra del Lavoro aderiscono in mag- lavoratore facendosi apporre S cioè quella parte di lavoratori che ; ^,ria'1 vangon.° s, pPp „..a: t T sono sfruttati quanto gli operai ed, flt^rdo’ đop.0 p . cindpCali i contadini e forse qualche voltai ! ,ra.1 ,.r?ppr';. „ Hrmn tiurnprn di più, ma in un modo più velato,; ed 1 datori, di lavoro P • - sembrerebbe che per loro gli sfrut-; Sl e 'uny'n sci0p®ri da p‘ . g tato-ri abbiano più riguardo, Gttenuto 1 aumento, in con. inoltre la posizione rispetto alla seguenza d, esso, vengono nuova-produzione in cui questi lavora- mente aumentati i .sied e ,1 tori si trovano non dà loro modo; salano corrisponde sempre meno al di sentire direttamente l’oppres- ' cc>st0 de!,a za alcuna dimostrazione o sciopero;; i rappresentanti sindacali trattano diri rettamente con il potere popolare i quei miglioramenti che intendono giu- i sti e che sono consentiti dalla situa- ; zione economica. — Nel regime ca- ; pitalistico, in cui l’economia non è' controllata, sono i salari che devono rincorrere l’aumonto dei prezzi e mentre i prezzi solgono vertiginosa- dall’intervento della reazione straniera, assicurando a questa il compenso per tale intervento a scapito della pace e della democrazia. Cosa ne pensano in merito i lavoratori? Da quanto s’è potuto vedere in alcun aziende a Trieste, dove da soli i lavoratori tutti d’accordo, hanno effettuato la fusione, e da quanto s’è sentito quà e là in altre aziende dove, salvo elementi isolati i cui interessi collimano. o credono che collimino con quelli dei circoli1 già sopra acennati, tutti i lavoratori esprimono la loro impazienza di veder realizzata la fusione; si può dunque affermare che senz altro tutti i lavoratori, sia sii aderenti alla Camera del Lavoro che ai Sindacati1 Unici, vedono chiaramente la necessità di avere ama forte organizzazione sindacale unitaria in grado di affrontare e risolvere i problemi', non certo semplici, che si presenteranno nel campo del lavoro nel Territorio Libero. E’ il caso,di domandarsi: perche dunque una parte di lavoratori, pur vedendo quale sia l’urgenza di raggiungere l’unità, rimangono passivi e con ciò appoggiano coloro che tirano i fili delle manovre cavillatrici per ritardare la fusio-ne? , Vi è un complesso di motivi, gli stessi diciamo noi, per cui! quegli elementi che, più o meno nascosti, manovrano per impedire o almeno ritardare la fusione, sono riusciti nel 1945 a creare la scissione sindacale, che erano riusciti già nel periodo prefascista a mantenere in ima certa misura divisa vita. Viceversa nel n severo con- ed i reali sione quanto la sentono gii operai j Potere^opobre vi è^ benefici alle dei lavoratori, perchè il Potere Popolare si preoccupa di impedire il rialzo dei prezzi ed ha consentirli esclusivamente nei settori di produzione - in cui vedrà necessità. — L’attuale aumento, pur essendo sensibile, non contadini. Gli statali sono . spesso convinti che nei confronti salariale . porta . dello Stato non si possa avanzare condizioni economiche delle rivedicaziiomi, altri ancora pur di far carriera sono disposti a far da strumento al servizio della classe dominante per. oppri- ; mere le grandi masse, e ciò senza lel!eaiva ' cèssità dei lavoratori, tuttavia esso per cui queste categorie un tempo, cessit ciei ______________™ncpn«tn erano ben lontane ri all’or caniz- ! rappresenta, il .massimo ! dalle disposizioni della nostra eco "Queste eaSf=eso„o le ragioni j ^ ^auelle chete ne- rie un tempi erano ben lontane daH’organiz- zarsi in Sindacati e poi con una.—- ---------- rvo*,,,«,» non à certa faciiità si addattavano al, nomia. — Il nostro Disti etto clima fascista anche se di senti- j ricco, la maggior parte de e sue in menti antifascisti; perciò non dob : dustrie sono passive, 1 agneo UT ’ -biamo meravigliarci molto se an-.per la configurazione de suolo, c cora oggi sottostanno con facilità ve essere lavorato con mezzi primi-alle influenze ed alle manovre ; tivi, sia per lo spezzettamen della reazione e dei suoi agenti. ; proprietà, sia per la scarsna c ei c -Solo a causa di tali ragioni' certe1 cimi necessari e per la sicci , r icorrenti riescono in parte scindere ! de poco — Se contiamo poi r i i-e, fino un certo punto, mantenere ciale divisione della nostra r-i Sociale; tale Disposizione nei vagoni dei treni, tanto che già 0g-! viene a migliorare sensibilmente gi rimpiangono di aver abbandonato Te condizioni dei lavoratori della la loro città e maiediscono la propa-1nostra zona liberandoli da ganda dei capitalisti, la propaganda’., dei signori fascisti con la camicia : bianca. F.to Un gruppo di operaie democratiche della fabbrica «AR-RIGONI» di Umago. Gli stradini ieri e oggi A nome di tutti i compagni posso dire di essere fiero di vivere nell’attuale regime democratico dove veramente godiamo la libertà di parola, di riunione, eco. Oggi gli operai sono uniti nei Sindacati, partecipano alle riunioni e possono difendere i loro diritti, si vede la vera democrazia stando1 fra i compagni ed osservando il loro trattamento. Non è più come sotto il regime fa- zona 1 liberandoli da una, no indifrente, trattenuta mensile ( ed aumentando in tal modo le lo-! re entrate, e Oltre ciò la stessa or-' dinanza stabilisce che ai lavorato-■ ri con famiglia a carico vengano jpagati, gli assegni famigliari peri figli fino ai 17 anni di età e fino ai 23 anni per i figli che studiano. Considerevole e degno di rilievo è il fatto che soltanto i lavoratori dell’Unione Sovietica e della Jugoslavia godono di questo trattamento sociale. Ecco che cosa significa il potere nelle mani del popolo-, con esso noi abbiamo la certezza di magliorare costantemente le nostre condizioni eliminando fin S?igg?siHodóIcasa e dar loro da mar'2iare e da la minaccia del fascismo più 0 meno scista dove eravamo dei veri schiavi ì 'ultima parvenza di sfruttamen-e non avevamo diritto di dire la no- L marciancfo sicliri verso, un>av_ stra parola. Le parole usate erano da . ... , , una parte: schiavo e dali’aitra; si-!vemre dl P^pena e d benessere, gnorsi. j Lavoratori stringetvi attemo ai Nel tempo passato lo stradino non j vostri Sindacati per la salvaguar-era nemmeno calcolato un’operaio, ma j dia di quanto abbiamo ottenuto, era una specie di mezzadro, il suo misero stipendio loi doveva dividere con diversi vergognosi mangioni, a cominciare del capo per finire con il geometra ed il signor ingegnere. Tutti pretendevano di mangiare alle spaile dell’operaio, se erano le uo- j va, erano per loro, cosi il capretto1, il] prosciutto ecc., si doveva invitarli in i mascherato. Un bel esempio ci è dato dalla po- , scrivono i lavoratori costituzione del Territorio Libero le' conquiste raggiunte potranno essere ! mantenute solamente se tutte le don- ! ne saranno strettamente unite e lotte-1 ranno decisamente per far si'che an- Uno dei capisaldi della stabilità poche nel Territorio Libero siano assi- litica, prosperit» economica e demo- -IL PENSIERO DI UN OPERAIO -SUI SINDACATI j bere finché erano ben sazi e ubriachi. ' Loro non erano coscienti, non ve-I devano i bambini nudi e crudi, scalzi j e denutriti, non vedevano! tutte le mi-■ serie che erano in casa, non vedevano che la povera moglie non sapeva più cosa fare. Per gli operai esisteva solo una speranza, e questa è stata realizzata solo grazie al movimento di liberazione, oggi abbiamo quanto abbiamo sempre aspirato. Siamo fieri di esser liberi e desideriamo di vivere nella 'curate: Per medesimo lavoro degli craticità del neo costituito Territo-; vera democrazia e lotteremo affinchè p j uomini, medesimo salario, pagamento rio Libero, è indubbiamente, l’unità e; questa smo esasperato dal terreno perduto ! dell’intero salario, prima e dopo del la saldezza dell’organizzazione sinda- ! si sforza di trasformare la girnata ! Parto, pagamento delle ferie, camere cale, l’unità cioè dei lavoratori. sia sempre più allargata. Compagno Valentich del Lo Alaggio da simbolo di solidarietà universale, a motivo1, di divisione e di òdio tra i popoli. Nel nostro territorio la reazione fa di tutto per limitare la partecipazio- di allattamento nelle nostre fabbriche,! I Sindacati devono aver l’appo'ggio- assicurazioni sociali, assistenza scolastica per i nostri figli, lavoro per tutti e salario adeguato al costo della vita, abolizione del mercato nero e ne della popolazione alle manifesta-! della speculazione; in ultima analisi zioni che avranno luogo a Trieste; ! possibilità di accesso a tutti gli impie-cerca di dividerla in due campi posti, ove crede di poter influire su sentimenti operastici e settari attra- di tutte le forze del lavoro sia del! braccio che intellettuali, perchè attra- ] verso i Sindacati i lavoratori possono i manifestare la loro volontà ed impor- j re i loro diritti alla classe padronaìte. j Nei paesi in cui il popolo ha impu- ; Pagamento della indennità di disoccupazione Con deceoreenza aprile a avranno vemo i suoi agenti lancia la parola di ordine di usare nelle manifestazioni solo la bandiera rossa, con l’evidente l’intenzione di creare l’incertezza 0 allontanare le masse democratiche, che con la bandiera rossa desiderano le bandiere nazionali; nella nostra parte dellTstria invece fa circolare la voce che a Trieste verrano lanciate bombe, che vi saranno massacri, che è pericoloso navigare perchè il mare è sosparso di mine ecc., ecc.; tutti i mezzi sono usati per raggiungere certi scopi per limitare la riuscita delle manifestazioni del l.o Maggio. Ma il nostro popolo ha fatto già molte esperienze in merito, conosce simili1 voci messe intenzionalmente in circolazione, sa che si tenta di influire su di esso per indebolirlo e per ingannarlo e, forte della sua coscienza democratica parteciperà compatto alle manifestazioni dimostrando cosi la volontà di costituire un blocco formidabile per la conquista delia democrazia e di un avvenire di benessere. Lavoratori viva il Lo Maggio festa internazionale de! lavoro! Lavoratori tutti e tutto per il l.o Maggoi! Lavoratori in gara, chi fa pi1'1 e meglio per la solidarietà internazionale i ___________________ _ ______ _ __ r r________________j l.o op- j ghi ed ai posti del governo. Solamen-. gnato saldamente il Potere non vi so- : tutti $ disoccupati che te unite ed organizzate potremo con- no e non vi possono1 essere dualismi pagato regolarmente i contributi tinuare la lotta per la nostra totale sindacati poiché l’organizzazione dei d’asricurazione per il periodo fis- dei lavoratori può liberamente sviluppar- ; sato ,jajje disposizioni in materia,1 nell’attesa che Hai --^ /-v /-v < -f/-\ vi/-1 o w-i ri r »-> I. f\i I n _ • . ; emancipazione, per la conquista nostri diritti, per l’estirpazione dei resti del fascismo nella nostra Regione. Sindacati eel regime borghese e neS regime de! potere popolare Mentre nei paesi capitalistici i sindacati debbono lottare per i diritti dei lavoratori con gli scioperi, manifestazioni, ecc., nei paesi dove il popolo è al potere come nell’Unione Sovietica, in Jugoslavia e da noi. I lavoratori, siucri dùn migliore avvenire garreggiano fra loro per aumentare la produzione e per ricostruire nel tempo più breve tutto quello che è stato1 distrutto dalia guerra. Le organizzazioni sindacali si fanno promotrici per l’attuazione dei piani quinquennali in quanto sanno che con tali piani si ricostruisce, si industrializza e si aumenta lo sviluppo del paese. Con lo Sviluppo del paese migliorano le condizioni dei lavoratori. Nelle fabbriche, nelle imprese ecc- i Sindacati introducono il sistema della gara, vengono dati dei premi ai migliori lavoratori cosi ogni operaio ingaggia la gara nei confronti degli altri operai: Chi più lavora più guadagna. Tale.sistema forse non è ancora applicato in tutte le fabbriche ma Felluga Anita Lavoratori, acquistate tutti il vostro giornale. Leggetelo diffondetelo, sorreggetelo, esso è il vostro simbolo, «TSTwK « ! »;rTSTipi JiiT b* ; j regolatore , consigliatore. i SSS Ivé S“ra? L” "ber" .! j Per quanto riguarda la vita econo^ indennità d! disoccupazione. q s{ruttamento e dalro,ppresst(v ; mica e sociale, nella nostra zona, ad 1 Tutti gk interessati che avendo ’ esempio i Sindacati, pur tra innume- pagato regolarmente TAssicura-revoli difficoltà create dal dapoguer- 2,jone Sociale per almeno 8 mesi ra hanno lenito la disoccupazione col-^. esentÌR0 «Itereri mfor- locando un gran numero di ^occu-sindacale Cit. sulle ' ladino più vicino, uppure all’Uf- , m‘c‘ interni e stranieri. di disoccupati anche nei momenti più difficili. E recente l’aumento del 21% paghe di tutti i lavoratori. I Sindacati ne e sono sicuri del loro migliore avvenire. Lavorano e gareggiano sotto la guida del potere popolare e di quei capi che già li hannno1 guidati nelle lotte *di liberazione contro i ne- ficio di Collocamento Distretuale inoltre, si sono preoccupati di accap-, per compilare gk appositi mo- pararsi dei quantitativi di merci varie per distribuirli ai lavoratori come supplemento alla loro normale spettanza. In tal modo furono fatte delie distribuzione di zucchero, di grassi e ultimamente, di salame. Gli operai del Cantiere Navale S. Giusto ne hanno ricevuto un quantitativo extra non indifferente. Questa attività sindacale fu sempre duli. F.to Diminié Stanislav y , J’ 1 t \ Pienamente appoggiata dagli organi la VOStra arma al tOr-i superiori del Potere Popolare. Per cati, essi difendono i vostri interessi, ] rendersi esatto conto della enorme lottano per le vostre rivendicazioni e In In linvlrn iminnin differenza esistente fra i Sindacati nel per j vostri diritti sul lavoro. iu, tu uvo.ru. UVIVULU. potere Popolare ed i Sindacatine!: Viva l’unità di tutti i lavoratori! ; potere capitalistico, basta considerare ! Viva i Sindacati Unici! che nello stato popolare non v’è biso-; Fragiacomo Vittorio gno ne di scioperi ne di agitazioni per j , Nessuno deve sot- ottenere i diritti spettanti al lavoro,1 frarsi dal dimostrare bensì i lavoratori stessi discutono i loro problemi nelle riunioni sindacali di categoria, elaborano le proposte che poi dai rappresentanti sindacali ; vengono portate alle autorità popola-; ri che le sanciscono e le rendono esecutive. Lavoratori la solidarietà dei lavoratori del T. L. T. con le masse lavora- unitevi tutti nei^ Sinda-j ^ // jnondo nel 1° di Maggio. Tutti a Trieste ! LA PAGINA DELLA CULTURA Le conquiste della scienza nel Campo dell9 agricoltura nell9 Unione Sovietica I lavori c le scoperte dell* accademico T. Lissenko Figlio di un contadino e ora presi- Zizim ha dovuto lavorare molto per incrociare questa gramigna con il frumento. I risultati delFincrocio vennero mostrati all’esposizione agricola deU’Unione Sovietica del 1939. La qualità del grano, della farina e di queste esperienze, ha constatato che le piante la cui cima era stata tagliata in primavera, perivano mme-diatamente, mentre in un’altra esperienza fatta nell’estate, le radici di | questa stessa pianta divise in piccoli dente dell’Accademia di agricoltura ' pezzi piantati separatamente, si sono del pane degli ibridi di gramigna e dell’U.R.S.S., T. Lissenko è fecondo ' sviluppate rigogliosamente. Ci si pu5 di frumento è uguale a quella del fru-di idee originali, per quanto sempli- immaginare: quale rapporto può ave- mento primaverile «Liteszens 062» e ci, alle quali riesce sempre a trovare | re tuttociò con le erbacee? ì del frumento autunnale «Kooperator- una applicazione pratica. j Bisogna ricordarsi che il Kok-sagys fui Proce^£ ' ibrido. Avendo stabilito, dopo lunghi stu- è una specie di radichena selvatica e I Quest estate> malgrado la siccità ec-di e numerose esperienze in quali fasi niipst’nitima è ,u, flno-piir» npr iP cessiva nel campo sperimentale del-del suo sviluppo la pianta esige ca-; L Tagliano le cime delle l’economia agraria a Nemcikovka (17 Lissenko ha proposto la cosidetta lore e freddo; luce oppuie umidità, radjchie]ie jn primavera come nell’e- sperienza, con il Kok-sagyz le piante | km. da Masca) Zizim, che è direttore, ha ottenuto un raccolto di grano- «invernizzazione» del grano che con-; nodve m’uoion(>; mentre se la stessa ! 2raIni£na di 30 e?0 q' Per ettaro; vi- operazione viene fatta d’estate non clno’ su* campi site nel provocare preventivamente, con mezzi artificiali, una fase dello sviluppo del seme che abitualmente avviene dopo la semina. L’inverniz-zazione, applicata ai campi dei Colcos e dei Sovkhos dà annualmente diecine di milioni di mentari di grano. Lissenko da studiato le cause della degenerazione delle patate nelle regioni meridionali, degenerazione che obbligava ogni anno a trasportare dal Nord al Sud un’enorme quantità di patate per la semina, ed ha stabilito che i tuberi delle patate : stesso segreto deve essere sopportano male il calore estivo che con molte altre erbe nocive, ne arrestano lo sviluppo e porta alla Lissenko personalmente ha degenerazione. Perciò egli ha propo>-sto di seminare le patate d’estate in modo che lo sviluppo del tubero avvenga nei mesi in cui il calore estivo è già passato. Questa proposta ha soltanto non muiono1, ma al contrario, °.rLdltia^!^ ognnuna di esse getta qualche nuovo pollone. E’ facile immaginarsi ci5 che avviene sui campi invasi dalla radi-. chieda dopo i lavori estivi. Le radici quintali supple- ^ dejje er^accje tagliate dai vomeri degli aratri, generano milioni di nuove erbacce. Ora conoscendo il segreto di questa idra-radichiella, e sapendo come bisogna tagliarle le teste, si può distruggerla definitivamente. 1 I Sindacati nell’ Unione Sovietica di controllo, il grano è stato bruciato dalla sic-‘ cità. Oli ibridi di grano-gramigna quest’anno sono stati seminati su una estensione di mille ettari vicino a Mosca, nell’Ucraina, nella Bielorussia, in Siberia, nel Kasahkistan e nella Kirghisia. N. Zizim non si dedica soltanto al frumento. I collaboratori dell’Istituto di Ricerche Scientifiche in Siberia, hanno ottenuto, sotto la direzione dello scienziato, ibridi di segala e di Questo ; gramigna. trovato, a Nemcinovka sono in corso i la-j vori per Tibridazione del frumento e trovato ! dell’orzo con una pianta selvaggia, il mezzo per liberare i seminativi da ! l’elimus. Le piante di questa specie si una specie di erbacce. Ma some è già j trovano sulle rive dell’Oceano Glacia-avvenuti in altri simili casi, le ricer- ! le e nei deserti di Kasahkastan, han-1 che ben indirizzate di diecine di mi- no una grande vitalità e resistono ! Operai stranieri vanno nell’U. R.S.S. e trovano lavoro, possono, se lo desiderano, e se si adattano allo statuto dei Sindacati Sovietici, essere ammsssi in un Sindacato sovietico. La maggior parte dei fondi dei Sindacati vengono adibiti per il lavoro culturale di massa tra i membi e per il miglioramento del loro tenore di vita. Nel 1937 esistevano 162 Sinda cati. Nel 1932 furono rimesse ài Sindacati le funzioni statali del-l’assicurazione sociale, della protezione del lavoro e della prevenzione sugli infortuni. Le forme organizzative dei Sindacati sovietici non sono stabili, ma si trasformano continuamente per prmettere agli operai di adempiere meglio il loro compito nello • Stato socialista sovietico. to che ben presto si estese in tutta ru.R.s.s. Mentre nei poesi capitalistici i lavoratori vodono di malocchio una razionalizzazione della produzione, perchè vedono in essa il pericolo di disoccupazione nell’U. R.S.S., dove il lavoro è solo di sette o sei ore al giorno, sono i1 lavoratori stessi che richiedono le macchine più moderne per facilitare il lavoro e per produrre sempre di più. E gli operai societici' si sforzano di dominare la tecnica delle nuove macchine con corsi speciali: ramministrazione della fabbrica è obbligata a mettere a disposizione degli operai che vogliono studiare sale e maestri scelti tra gli ingegneri e mezzi di studio. Nei primi nove mesi del 1936, 601.400 operai deH’in-dustria hanno superato l’esame tecnico. .Miglioramenti e scoperte per opera degli operai in Jugoslavia Che cosa possono i lavoratori liberati dallo sfruttamento gliaia di agronomi e milioni di kol-eliminato la necessità di trasportare khosiani porteranno presto i loro frutte patate per la semina ed ha portato ti, nella ricerca dei mezzi di lotta ad un grande aumento nel raccolto anche contro le altre specie di erbac- delle patate nelle regioni meridio- eie. ______ nali. ! Appartiene a Lissenko annche ^ dea di ordanizzare su vasta scala la: riproduzione degli insetti che ucci- i dono altri insetti, nocivi alle piante;; Nikolaj Zizim, membro dell’Acca-ciò che ha salvato dalla distruzione! demia delle Scienze dell’U.R.S.S. e milioni di ettari di seminativi. j Vice-presidente dell’Accademia di Ecco ora una nuova proposta di Scienze agricole «Lenin», si dedica Lissenko per la lotta contro le er-‘alla creazione di specie altamente bacce. I produttive di frumento perenne resi- la una conferenza Lissenko con al- : stente alla siccità e ai geli, capace di tanto al freddo quan- cuni esempi caratteristici, ha dime- ; crescere in terreni salmastri, strato quanto siano utili i lavori de-j Per ottenere il frumento perenne, gli uomini di scienza nello studio di, Zizim, seguendo le dottrine di Miciu-problemi particolari, i quali a prima ! rin sull’ibridazione di specie eteroge- ì a _ ! vista sembra non avere alcuna rela- j nee, ha utilizzato la gramigna selvag-zione con i problemi generali. Per esempio, l’accademico ha fatto parecchie esperienze per trovare un nuovo mezzo per moltiplicare il Kok-sagjz, interessante pianta dalla quale si estrae il caucciù. Durante una già, una pianta perenne con potenti radici che cresce in qualsaisi condizione, e si distingue per la sua grande quantità di albumina e per le ottime qualità foraggere delle sue squa- perfettamente to al caldo. j Nel 1942, Zizim ed i suoi aitanti | ottennero, per la prima volta nella j storia della selezione, un ibrido di ; ! frumento con l’elirnus e alcuni ibridi ; con differenti graminacee coltivabili.! Nell’Istituto vi sono piante ancori più interessanti, sono gli ibridi peren- ; ni e triennnali di segala, frumento, ; gramigna selvatica, anch’essi ottenuti j negli ultimi anni. Queste piante, riu-j niscono alle qualità della segala, delj frumento e della gramigna selvatica, j Una sezione molto interessante del- ' l’Istituto è quella dedicata all’avvicinamento vegetativo delle piante le- ; gnose con quelle erbacee. Nelle ser-1 re dell’Istituto, sulle acacie crescono ' piselli, fagioli, cresce pure la «cifoman-dra», il cosidetto albero di pomidori. Su esso sono stati innestati il pomo-. doro, il peperone, la melanzana. «Siamo certi, dice Zizim, che in un futuro non lontano riusciremo a vedere crescere sulle erbe ciò che prima cresceva sugli alberi e viceversa.» me fogliacee e del suo rizoma. La democrazia ne!!9 insegnamento indroduzione delio studio delie lingue italiana e slovena nelle scuole medie del distretto Con recente provvedimento del Comitato Popolare Distrettuale di L. N. nelle scuole del Distrettto è stato introdotto lo studio delle due lingue dichiarate ufficiali nello Statuto del Territorio Libero di Trieste ed approvato dai 4 ministri degli esteri; l’italiano viene cosi introdotto nelle scuole slovene e lo sloveno ' nelle scuole italiane. Ogni onesto democratico non può che plaudire a questa innovazione che riconoscendo da una parte i diritti della popolazione slovena, bestialmente calpestati dal regime fascista, getta le basi per una reale intesa tra i due popoli qui conviventi, rendendo possibile un costante e sempre più ampio scambio culturale che andrà a tutto vantaggio della cultura di ambedue le nazionalità. L’introduzione dello studio delle due lingue nel campo dell’insegnamento scolastico risponde talmente ai più elementari principi di giustizia e di democrazia, che non sarebbe il caso di dilungarsi molto sull’argomento se non fosse per l’incomprensione con cui fu accolta la misura in un primo tempo in alcuni ambienti dell’insegnamento italiano presso cui si fanno ancor sentire alcune nostalgie del passato. Noi lavoratori non possiamo disin-teresarci di un problema cosi delicato, quale l’educazione della nostra gioventù; molti sono i nostri figli che con gravi sacrifici proseguono gli strigli e vogliamo che essi siano educati secondo lo spirito di Una reale democrazia che non conosce odii nazionali, te il fascismo in ogni sua teoria e forma, e a combattere quei gruppi sociali in putrelazione che creano ed alimentano il fascismo e l’oppressione sociale. Noi lavoratori abbiamo combattuto duramente e tenacemente perchè ai nostri figli sia data un’educazione che li stimoli a lottare per il progresso e non perchè di essi si faccia lo strumento del privilegio e dell’ingiustizai sociale. Per questo noi non possiamo che plaudire al provvedimento del Potere Popolare, del nostro potere, che rende obbligatorio lo studio della lingua del popolo che con noi convive. Non ci devono essere scuse, nè di carattere tecnico nè di carattere psicologico. Qualcuno in un primo tempo ha protestato asserendo che l’introduzione della lingua slovena ostacola la educazione degli studenti. Non si studiano forse il francese, l’inglese e il tedesco nella nostra scuola? Non si studiava però lo sloveno, questo dimostra che la teoria, sulla superiorità di fazza, cultura, educazione, ecc. cosi amorosamente usata dal fascismo per trascinare il popolo italiano alla guerra di aggressione, permane ancora in alcune nostre scuole. Queste teorie prettamente fasciste portarono l’Italia alla rovina provocando distruzioni e morte in tutto il mondo, e chi ancor oggi ne continua l’insegnamento è un nemico del popolo e della democrazia, e come tale deve essere trattato. Ci si obbietterà che l’inglese, il francese e il tedesco voglamo che le nuove generazioni sia-1 sono facoltativi nelle scuole, mentre no educate verso l’amore e il rispet- lo sloveno è stato reso obbligatorio, do degli altri popoli, vogliamo che ad non solo-, ma si dira che menti e 1 Incessi sia insegnato- ad odiare solamen- ! ghilterra, la Francia e la Germania hanno una viva letteratura tecnica, scientifica, filosofica, ecc., la Slovenia è arretrata sia nella scienza che nella cultura e che perciò, mentre dallo studio delle tre prime lingue se ne può ricavare dei benefici, dallo studio della lingua slovena non se ne trae alcuno. Risponderemo a costoro che lo studio della lingua slovena è un’assoluta necessità: l) perchè, volenti o nolenti, dovremo vivere con la popolazione slovena che abita il Territorio Libero e quindi dovremo intenderci; —■ 2) perchè confinando con la Jugoslavia, conoscendo la lingua potremo stabilire degli ottimi rapporti di vicinato, agevolandoci negli scambi economici e culturali ed assicurandoci pace e tranquillità; — 3) perchè, anche se oggi la Jugoslavia non ha una cultura letteraria e e scientifica pari all’Inghilterra, alla Francia e alla Germania, tuttavia è una nazione in rapida ascesa che sta costruendo un nuovo sistema sociale da cui potremo trarre delle esperienze di capitale impartanza per il futuro sviluppo della nostra cultura; — 4) perchè stabiliremo una solida base di compren- L’operaio tessile Ranko Paulović nella fabbrica tessile di Novi Sad ha portato 7 innovazioni nel campo della lavorazione tessile. Prima delle sue innovazioni, la produzione media di tessuto in tutti i paesi del mondo era di 960 m. in 8 ere di lavoro, i suoi perfezionamenti consentano di produrre m. 1470. Egli è stato chiamato a far parte degli scienziati della Jugoslavia. Il movimento stakhanovisia ad i consigli- di produzióne I Sindacati sovietici, inaitarono, fin dal primo giorno, il lavoratori a una più intensa produzione. I lavoratori dell’URSS, che sanno che le fabbriche sono proprietà collettiva, danno prova di una gran produttività, la quale trova la sua più alta espressione nel movimento stakhanovista, il quale supera di molto la produttività dei paesi capitalistici, contribuendo all’abbassamento del costo di vita e dei prezzi, e quindi al miglioramento delle condizioni di' vita dei lavoratori. La potenza deTeconomia pianificata socialista, e la realtà del-l’esecuziome dei piani poggia su-l’attiva partecipazione delle masse al progetto dei piaru, richiede una lotta, piena di abnegazione da parte delle masse per attuare questi piani nel tempo presta- sione fra la gioventù studiosa italiana bilito o anche in minor tempo e quella slovena che eliminerà rapi- ; (primo piano quinquennale in /1 n »T-in 4- /-» n-n 1 1 n r> r» m mronciruip» rwortl i .. ; quatro anni). demente ogni incomprensione ed ogni motivo di divisione, stringendo fra i giovani delle due nazionalità saldi e duraturi vincoli di fratellanza che renderanno impossibile il sorgere di un nuovo fascismo. In tal modo contribuiremo a rafforzare la fratellanza nel Territorio petrolifera, nell’industria dei trattori, in quella delle scarpe, e nell’estrazione del rame, ed è al ( primo posto nel mondo nella co-Libero di Trieste, che anziché essere | struzi,0ne di falciatrici. Il lavoro motivo di discordie, sarà realmente j neiruRSS è diventato un’impresa un ponte fra i popoli della Repubbli-1 er0;;ca ca Federativa Jugoslava ed il popolo ! della Repubblica Italiana. I Stakhanov iniziò un movimen- L’importanza del movimento stakhanovista sta nel fatto che esso prepara le condizioni per il passaggio alla società comunista. Stalin vide in esso l’inizio di un aumento del livello tecnico e cul-turàle della classe lavoratrice, che porterà alla liquidazione del-Tintellettuale. La prova migliòre dell’intensa partecipazione degli operai all’e-dificazione socialista sta nel fatto che centinaia di migliaia di progetti di modfeazione di macchine, allo scopo di aumentare la produzione, furono fatti da operai. Questo porta ad un continuo aumento dei salari. Sono proprio i Sindacati che nell’URSS chiamano gli operai, gli impiegati, gli ingegneri ed ii tecnici! a partecipare attivamente alla direzione della produzione; a questo scopo si costituirono i congressi di fabbrica, i quali affidano ad operai esperti posti di grande responsabilità nella produzione. Per Consiglio di fabbrica si in-Per questo TURSS è al primo tende la riunione dei lavoratori posto in Europa nell’industria di una brigata, di una sezione o di una fabbritea intera, nella quale questi, dopo essersi formato un quadro sulla situazione economica della fabbrica, sulla possibilità del loro lavoro nel mese o anno seguente, sspri'momo il loro parere, constatano gli inconvenienti il mezzo per evitarli. Avvisi e notizie vari© da cronaca locale DA CAPODISTRIA UNA NOTTATA AL FRESCO FA COMPRENDERE... MOLTE COSE Gride sfatare alcune dicerie messe in circolazione per coprire il reale motivo delle misure prese a suo tempo dal Comitato Cittadino dei S. Unici, a carico di alcuni negozianti di Capodistria, pubblichiamo, anche se in ritardo, il vero motivo del loro arresto (per un giorno) affinchè la lezione sia di monito a tutti coloro che non intendessero adempiere ai loro obblighi verso i propri dipendenti. Il 28 gennaio 1947 il Comitato Cittadino Sindacati Unici di Capodistria inviava una nota ai negozianti; Scala Marino, Corva Emilo, Riosa Bruno, G. B. Derrn, Bepangher Filippo, Vattovani Giovanni, in cui, comunicando d’aver riscontrato il trattamento salariale dèi loro dipendenti, inferiore a quanto stabilito dalle vigenti leggi sindacali nel nostro distretto, invitava detti negozianti a regolare 10 stipendio ed a liquidazione gli arretrati entro il 5 febbraio u. s. Mentre Ì negozianti Scala Mario e Corva Emilio regolavano con comprensione si trattamento salariale ai loro dipendenti sulla base ■ stabilita ed entro il termine fissato, i negozianti Ri osa Bruno, G. B. Derin, Bepangher Filippo e Vattovani Giovanni, versando in gravi condizioni finanziarie (sic) credettero opportuno far l’orecchio da mercante (o negoziante) ignorando Tinvito dei Sindacati. I Sindacati atteresero fino al 17 di febbraio dopodiché denunciarono alla pubblica Accusa del C. P. Cittadina la mancata applicazione delle deposizioni sindacali, sicché i quattro recalcitranti furono messi un po’ al fresco; evidentemente la solitudine li invitò alla meditazione e la brezza notturna di febbraio rischiarò loro la memoria; infatti verso mezzogiorno piombarono, liberi come uccellini, all’ufficio sindacale sventolando trionfalmente i biglietti di banca neces' sari alla liquidazione dei loro di pendenti; durante la notte s’erano ricordati ov’erano i lore ultimi sudati ...? risparmi. — Tutta la cittadinanza biasima severamente la deprecabile crudeltà dei rappresentanti Sindacali che furono si severi verso quattro poveri ed one" sti..,? negozianti. I diritti dei lavoratori devono essere tutelati. Continua l’opera del Co nitato Cittadino ricostruzione in favore degli Inquilini più poveri Pur con mezzi limitati, il Comitato Cittadino per la ricostruzione prose-. gue la riparazione delle case della popolazione più povera della città. Negli ultimi tempi sono state riparate, le case dei seguenti abitanti: Giovanna ved. Parovel. Nella sua casa era completamente crollato il tetto, esso fu ricostruito, fu rinnovato il pavimento della soffitta, fu riparata la porta esterna; fra materiale e mano d’opera fu compito un lavoro di un valore complessivo di lire 86.078. Riccobon Margherita. Fu completamente rimesso il pavimento nella sua cucina e furono compiuti altri lavori minori per un valore totale di lire 3.236. Viola Annamaria. Fu cambiato il pavimento della sua casa e furono eseguiti lavori minori per un valore complessivo di lire 5.330. Come si vede nonostante i gravi problemi del momento le organizzazioni popolari non trascurano nessun mezzo onde alleviare anche in questo campo le condizioni immediate della popolazione più povera. Certamente il problema degli alloggi a Capodistria assume una gravità particolare, che i miseri mezzi oggi a nostra disposizione non riescono che a sfiorare. Basta girare per le viuzze della nostra città, visitare i tuguri della calle della Bissa, di Bossedraga o di altri Rioni per vedere quanto spietato fu lo sfruttamento a cui fu sottoposta la nostra popolazione dalle vecchie classi dirigenti, ovunque case in decomposizione, opresse dalla vecchiaia, disposte alla rinfusa senza alcun criterio igienico e sanitario se non fossero adossate le une alle altre, puntellandosi, non resisterebbero al minimo soffio di bora. Ed è in queste spelonche che è costretta a vivere la nostra popolazione, nella più nera indigenza, fra le peggiori malattie. Hanno mai visto ciò i ben pasciuti signori di Capodistria, si sono mai preocupati di come vivono i loro1 più poveri concittadini? Certamente no! E’ troppo incomodo preoccuparsi dei mali del prossimo quando si vive alle spalle di chi suda, in case spaziose, arredate con lusso ed eleganza, muniti di tutti i più moderni comfort. Però oggi che i loro privilegi di classe vengono ad uno ad uno sommersi, queste sanguisughe rigonfie del sangue del popolo lavoratore, questi parassiti che mai seppero che cosa fosse la solidarietà verso i diseredati, fanno appello ad una solidarietà nazionale, facendo assegnamento sulla immaturità in cui essi stessi hanno tenuto il popolo, invitandolo a difendere l’italianità minacciata. Non dicono che vogliono salvare i loro capitali, le proprietà terriere ed ogni altro privilegio. Ma il popolo sa bene che simili vampiri non mirano che a conservare le loro posizioni di priviiegio; sà bene che come è stato inverosimilmente sfruttato mentre qui era il fascismo e Fimperialismo italiano, cosi sarebbe sfruttato se costoro dovessero ritornare al potere, perciò saprà difendere le conquiste realizzate e saprà annientare i rappresentanti dello sfruttamento più inaudito- DA FIR A N O Verità sulle saline di Pirano Allo scopo di disgregare la forza vitale delle nostre masse lavoratrici, le correnti reazionarie locali, hanno a suo tempo fatto circolare la voce (eco perfetto di quella «___Lìbera»), che le saline quest’anno non assumeranno i salinari e che questi non avranno più colà lavoro, in quanto le Saline, in seguito all’asporto di macchinari, non potrannno produrre sale. li . 24 u. s. alle ore 17.30 alla Casa del Popolo di Pirano, si è effettuata la riunione dei salinari, alla quale hanno partecipato circa 200 lavoratori di questa categorai, i quali con tutta tranquillità, fiducia e con tutta la competenza che hanno acquisita nella loro lunga pratica, hanno discusso le modalità di ripartizione delle zone salifere fra i singoli capicultori. Dalla discussione non è risultato il minimo dubbio che la produzione futura sia in alcun modo pregiudicata da nessun motivo, mentre in chiusura della riunione un compagno è stato salutato da totali consensi, quando ha parlato a nome di tutti i lavoratori delle Saline, affermando la volontà di poter ad ogni costo, anche nell’avvenire, discutere, come attualmente, i loro problemi e di essi problemi, loro soli a deciderne la sorte nel bene deha collettività. campando discretamente. Molti di essi hanno da uno a tre dipendenti che si preparano le malizio tare la vita imparando le malizio e tutti gli ascorgimenti dell’arte. — Una ordinanza del potere popolare rende obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti riscrizione all’IRAS affinchè ad ossi siano assicurate le cure e l’assistenza nocesaria in caso di malattia o infortunio oltre che la pensione nella vecchiaia. Nessuno o quasi nessuno, dei dipendenti dali’artigianato sono iscriti al-l’IRAS e molti di essi non ricevono la paga seconda le vigenti leggi sindacali. Abbiamo esaminato attentamente tutti gli aspetti del problema, tenedo conto delle affermazioni degli stessi artigiani e considerando ch’essi sono in fondo dei lavoratori. Molti artigiani (forse tutti) affermano di non poter pagare i centributi IRAS per i propri dipendenti perchè non ricaverebbe-re dal loro lavoro un guadagno sufficiente per vivere, dicono ch’essi prendeno i ragazzi per far piacere ai genitori e per far loro imparare il mestiere, esprimano inoltre il loro punto di vista personale sul trattamento, cioè: «si miei tempi per imparare il mestiere bisognava lavorare gratis per un lungo periodo e per più di 19 ore giornoliere senza alcuna assicurazione, ecc... Abbiamo esamnato quanto d vero ci sia nell’afferrnazione di non poter pagare l’assicurazione ai loro dipendenti ed abbiamo constatato che ad eccezione di uno o.due artigiani, tutti gli altri guadagnane bene e possono perciò pagare rassicurazione ai dipendenti. Se un tempo gli apprendisti erano maltrattati dai propri datori di lavoro ed erano costretti a sforzi fisici superiori alle loro forze, oggi grazie alla lotta dei Sindacati in tutti i paesi del mondo e specialmente nei paesi in cui il popolo è al potere, agli apprendisti sono dedicate delle leggi IV. Assemblea del Comitato regionale di Sindacati Unici dei la-compat- Nella Casa del Popolo di Isola il j leva contraporre all’ascesa giorno 13 ebbe luogo la conferenza J voratori più democratici del Comitato Regionale dei Sinda- ' tivi. cati Unici per esaminare al situa- j Trattando la tanto dibattuta que-zione determinatasi in seguito alla j stione della politicità od apolitici-suddivisione della Regione Giulia in i tà dei Sindacati, il compagno Destra-tre distinte zone di diversa appar- di mostrò ampiamente quanto sia temenza statale e per diiiberare in pari tempo importanti decisioni atte ad orientare i lavoratori delle varie zone nel prossimo futuro. Dopo le elezioni della che risultò composta da 5 membri e precisamente dai compagni Juraga, Stoka, Batič, Carniel e la compagna Casali, prese la parola il compagno Destradi che dopo una breve introduzione per illustrare l’azione de Sindacati Unici con la loro denominazione di Unità Operaia durante l’occupazione dei nazisti è passato a parlare dell’attività sindacale svolta dal giorno delia liberazione. Chiara ed esauriente fu la espozi-zione del relatore, tocando tutti gli aspetti della lotta sostenuta dai Sindacati Unici facendo risaltare chiaramente tutto il lavoro compiuto in favore deila classe lavoratrice, vivo biiancio di attività combattiva che mai ebbe soste e tentennamenti, contro tutte le manovre dell’imperiaiismo che nella nostra Regione ha concentrato tutte le sue forze per stroncare nei lavoratori ogni desiderio di vita e di libertà. Chiara, senza possibilità di equivoci risultò la responsabilità dei dirigenti dei Sindacati Giuliani per la frattura creatasi in seno alle masse lavoratrici della zona A. I Sindacati Unici hanno la coscienza del dovere compiuto e fecero sempre quanto era in loro potere, per scongiurare la scissione prima che avvenisse e per colmare quando essa era già avvenuta. La scissione delle masse lavora- assurda Taffermazione che i Sindacati debbano essere apolitici citando in proposito il preambolo deilo Statuto della. Federazione Sindacale presidenza ! Mondiale in cui si dice di «Prose-* ‘ guire la lotta per Io sterminio di tutte le forze fasciste di governo1 e di tutte le manifestazioni di fascismo«. «di combattere !a guerra e le cause della guerra e di lavorare per una pace stabile fra l’altro, proseguendo la lotta contro la reazione per il pieno diritto di tutti gli esercizi democratici e delle libertà di tutti i popoli«. »di organizzare la lotta comune dei Sindacati in tutti i paesi, fra l’altro contro tutti gli attentati ai diriti economici di tutti i lavoraorj e gii attentati alle libertà democratiche«. Hanno i Sindacati Unici assolto al programma ed agli obbiettivi essenziali che si è posta fa Federazione Sindacale Mondiale? La risposta è data da tutta l’attività dei Sindacati Unici. Dagli scioperi cosi-detti politici in difesa delie libertà democratiche a tutta l’azione che i Sindacati Unici hanno svolto in ogni campo. Presero in seguito la parola vari oratori che trattarono ampiamente e con profonda conoscenza i problemi di tutte le categorie di lavoratori. Alla fine, dopo aver stabilito che i lavoratori appartenenti ai Sindacati Unici nelle località che rimangono all’infuori del Territorio Libero devono aderire alle rispettive Organizzazioni Sindacali Nazionali, fu data lettura ai telegrammi da inviarsi alla Federazione Sindacle Mondiale tnci fu voluta dagli agenti della ; a Parigi, alla C. G. I. L. a Roma ed classe padronale che, facendo leva su : ai Sindacati Unici delia Jugoslavia a sentimentalismi nazionalistici tentò ed ! Belgrado, ringraziando; per i buoni in parte vi riusci di creare una mas- j uffici prestati per la Fusione Sinda-sa di manovra che il capitalismo voleale che oggi si realizza a Trieste. gTore di quella sottoscritta. L’Invito all’assemblea viene affisso sul bando della cooperativa. ! filone cooperativistica, ' questióni della pesca e di Liberazro del territorio. Tutti i membri devono ricevere almeno 8 giórni 1 prima dell’assemblea. Il Comitato Amministrativo è Si iscnvmo i dipendenti dell’artigiana!© all’ L K. À. S. Capodstria che per il volerò dei suoi più abbienti cittadini, nobili e borghesi, che non avrebbero resistito al volgare odor di pesce, non ebbe un grande conservificio, che per non turbare il silenzio dei suoi «grandi» non ebbe il campo d’aviazione, che per non scrostare i preziosi mosaici dei palazzi (dei ricchi) con le vibrazioni dei motori e per non rompere la pace regnante negli «harems» degli «illustri» non ebbe un grande cantiere, ha un forte stuolo di artigiani, fabbri, meccanici, falegnami, ecc. che al sicuro dalle rovinosa concorrenza di grandi officine lavorano tenacemente e speciali, che tendono appunto ad . . , evitare ciò a cui invece erano c0A ^Mnam0 nel contempo a tutti stretti gli apprendisti di 20-30 ; 1 Comitati Popolari anni fà, e secondo cui essi, non de- ne vono lavorare più di otto ore,,,, giornaliere devono avere il loro ; 1 scròto regolare stipendio devono essere trattati umanamente, devono esse-, , . ,, re assicurati ed i datori di la-:^osto: Presidente, _ Segretario, voro sono tenuti responsabili del-| £assier® e duo membrr eletti dalla loro preparazione professio-,1 a®ScI” a- na2e ‘ j La Lo operativa e rapprsentata Particolarmente deprecabile è i d,al Presidente e dal Segretario, il trattamento dei dipendenti-sar-|che.?sfnoza d! }oro vengono ti- orario superiore alle 10-12 ì da 2 membrl autorizzati, ore giornaliere - elemosine co-1 11 Comitato Amministrativo si me pagamente (salvo eccezioni) I c0!^0nc dei seguenti membri; non iscrizioni all’IRAS. - Invi-! . ^c»a Andrea Presidente, Mar- tiamo gli artigiani a regola- im«=Santo Segretario, Franare la posizione dei loro dipenden- I «>m.0, Llbero, Cassiere, Bartolmi ti, sia per quanto concerne Tassi- j ' ev_lde membro, Knsman Bruna, curazione, sia per l’orario, sia per ! la paga. Facciamo presente che i Giudizio licenziamenti sono proibili se non sono autorizzati dall’ufficio di collocamento, un licenziamento acusive sarebbe subito conosciuto trattare questioni Inerenti all’andamento della cooperativa. La quota sociale è fissata in lire 300.— Ogni socio presta la garanzia con la somma maggiore 3 volte di quella sottosoritta. Addì dai Sindacati, che sono sesso di ogni indicazione. m zos- Pufeblicaziom ufficiali DAL BOLLETTINE UFFICIALE N.o 24 Addì 28 gennaio 1947 si è iscritta nei registri consorziali di questo Ufficio la Cooperativa calzolai (di produzione) con garanzia limitata con sede a Parano. La Cooperativa è stata costituita con la deliberazione dell’As-semblea del l.o agosto 1946 per un periodo indeterminato. Il coompito della Cooperativa è: Procurare ai propri membri! la materia grezza; gli attrezzi' e tutto il necessario, nonché curare lo sviluppo professionale. La quota sociale è fissata in lire 500 ed ogni socio presta la garan- mmbro, distrettuale del popolo Capodistria 28 gennaio 1947. CONS III 82 Il giorno 28 gennaio 1947 viene scritta nei registri commerciali la cooperativa pescatori di Isola d’Istria, cooperativa con garanzia limitata. il compito della cooperativa è: a) La pesca e vendita del pesce nei mercati senza intermediari, esportazione del pesce diretta-mente oppure tramite enti statai;. b) Acquisto, rivendita di materiali ed attrezzi da pesca, e generi di uso dei pscatori. c) Perfezionamento del sistema e della attrezzatura da pesca al fine di incrementare la pesca stessa. d) Acquisto ed affitto di beni mobili ed immobili sempre a be-nifrció dello; sviluppo della cooperativa. e) Indire convegni sociali, con- zia con la somma 10 volte mag-ferenze per approfondire l’edua- La Cooperativa pubblica tutte le decisione all’Albo mediante affi sione. L’invito di partecipazione ail’Assemblea è fissato sull’Albo della cooperativa e viene spedito a tutti i Comitati di Liberazióne nel cui territorio la cooperativa volge la sua attività. Tali inviti devono essere spediti almeno 8 giorni prima dell’assemblea. Il Comitato di amministrazione è: Il Presdente, Il Segretario, Cassiere od altri membri. La Coonrativa viene rappresentata dal Presidente e dal Segretario e nel caso della loro assenza per essi firmano due membri autorizzati, i membri del Comitato Amminlstrattivo sono: 1. Degrassi iGovamii da Isola d’Istria Porto Ughi 12 2. Degrassi Nerio Isola d’Istria Via Mansioli. 3. Degrani Aurelo Isola d’Istria Via Allecorti 14. 4. Colomban Giovanni Isola d’Istria Via Carducci 19. 5. Degrassi Giovanni Isola d’Istria Via Pompieri 9. 6. Bacca Giovanni Isola d’Istra Besenghi 6. 7. Zanon Adalgario Isola — d’Istria Via Contesini. Giudico Dstrettuale del popolo Capodistria. Addì 28 gennaio 1947. Redattore responsabile: Lori Bruno. Redazione: Capodistria, Via Del-TAnnunziata n. 801/A, tei. 76.