iussig ; ASSICUF La tua pi è assi IUSSIG ZULIANI ZULIANI (AZIONI wtezione curata Via Carlo Alberto, 3 Td. 0432.732112-e-mail: assicurazioi /assicurazioni -Cividale del Friuli -Rx 0432.583880 ii@iussig-zuliani.it novi AutoControllo 1*Smeno —RteHl tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDAIE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajur@spin.it • Poštni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1,00 evro Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine I TAXE PERCUE 1 133100 Udine 1 | TASSA RISCOSSA] Italy št. 6 (1655) Čedad, četrtek, 11. februarja 2010 I l j LA NUOVA FORMA TARIFFARIA A CONSUMO! i i i IUSSIG ZULIANI ASSICURAZIONI I I Agente Generale Groupama Assicurazioni S.p.A. I 0432 732112 (Udine) 040 636088 (Trieste) I Va'»' Groupama La scuola e l’importanza della memoria Cosa resterà della geografìa Ace Mermolja nelle pagine di questo giornale tratta, con l’acume che lo contraddistingue, il tema della Giornata del Ricordo. Vorrei affrontare qui la stessa questione ma vista in un contesto più generale: quanto è importante sapere, conoscere, avere memoria, oggi, per le giovani generazioni. Non è un tema nuovo, ma per l’appunto: occorre ricordarlo, tornarci sopra. Lo si può fare, ad esempio, rammentando come la riforma scolastica voluta dal ministro Gelmini ha previsto un ridimensionamento dell’insegnamento, nelle scuole superiori, di materie come geografia e storia dell’arte. Così si pensa di formare, evidentemente, la nuova classe dirigente italiana: nell’epoca della globalizzazione scompare la conoscenza, e quindi la memoria, ed emergono i non-luo-ghi, i centri commerciali, gli aeroporti, gli studi televisi- vi, le banche, i fast food, asettici e uguali in tutto il pianeta. Riguardo la storia dell’arte basterebbe citare Giulio Carlo Argan, uno dei maggiori intellettuali, critici e storici dell’arte del secolo scorso: “Non è possibile conoscere la storia d’Italia senza conoscere la sua storia dell’arte.” Vale anche per il resto del mondo, credo. Per conoscere la geografia sembra che basti un Gps, per conoscere la storia dell’arte ci si affiderà, forse, ai musei virtuali. Il fatto è che tutti, ma soprattutto noi - orfani dei confini - abbiamo bisogno di sapere chi siamo, cosa ha portato allo smembramento di Stati, quale catena di eventi ha costruito le geografie passate e quelle attuali. Proprio perché globalizzati, abbiamo bisogno di conoscere il mondo. Se no, che memoria avremo -avranno - di ciò che siamo stati? (m.o.) • V • Dan slovenske kulture: ma_,_________________ želi investirati v mlade in znanje Na proslavi v Tržiču Skgz in Sso nagradila Borisa Pahorja in Donatello Ruttar Donatella Ruttar (a destra), premiata assieme a Boris Pahor, con i presidenti di SKGZ Rudi Pavšič e SSo Drako Štoka Cultura slovena, premiata Donatella Ruttar “Sono molto felice di aver ricevuto questo riconoscimento da parte della SKGZ e della SSO in occasione della festa della cultura slovena. Mi sento particolarmente onorata perché lo stesso premio è stato assegnato anche a Boris Pahor. Noi due rappresentiamo due mondi diversi sia per le esperienze vissute, che per ragioni anagrafiche e geografiche, ma abbiamo anche una cosa in comune. Mi sembra che ci unisca la stessa passione, in tutto ciò che facciamo siamo guidati dalla necessità di ri- spondere ad un qualcosa che si muove dentro di noi, nel nostro profondo,” ci ha raccontato Donatella Ruttar, tra le altre cose autrice del progetto Okno na slovanski svet - Finestra sul mondo slavo e direttore artistico (assieme a Moreno Miorel-li) di Stazione Topolò, dopo che le è stato consegnato il riconoscimento per la sua attività culturale e per il suo approccio innovativo e originale nel promuovere la cultura slovena. segue a pagina 6 Slovenci v Italiji smo v soboto, 6. februarja, v Tržiču praznovali dan slovenske kulture, kije bil letos še posebej slovesen in svež, njegovo glavno sporočilo pa je bilo v izrazu složnosti in istočasni odprtosti, v zaupanju mladim ustvarjalcem in prepričanju, da se mora manjšina opirati na strokovnost in torej investirati v mladino in znanje. Prvič seje slovenska manjšina v FJK zbrala na eni sami slovesnosti ob Prešernovem dnevu. Prireditev z naslovom Zajadraj, zapluj! v morje plesa, glasbe in poezije so po zamisli Maje Lapornik sooblikovali gojenci gledališke šole Studio Art, slavnostna govornica je bila Tatjana Rojc. Glavna pobudnika proslave pa sta bila Svet slovenskih organizacij in Slovenska kul-turno-gospodarska zveza, ki sta ob tej priložnosti prvič podelila priznanji za kulturne in umetniške dosežke. Prva nagrajenca sta bila tržaški pisatelj Boris Pahor in beneška arhitektka in kulturna delavka Donatella Ruttar. moški pevski zbor coro maschile Il saluto del presidente Ballaman a S. Pietro Beneški kulturni dnevi, l’intervento di Ballaman I Beneški kulturni dnevi -Incontri culturali della Bene-eia, organizzati dall'Istituto per la cultura slovena a S. Pietro al Natisone, giovedì scorso, 4 febbraio, hanno avuto un ospite d'eccezione. Ad assi- stere infatti agli interventi degli storici Elpidio Ellero e Branko Marušič è stato anche il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Edouard Ballaman. segue a pagina 6 Naš domači praznik slovenske kulture v V soboto v Spetru fotografska razstava an koncert za dvajsetletnico zbora Matajur iz Klenja Matajur 20 liet se kliče CD, ki ga je zbor posnel za počastit svojih dvajset liet diela Rože v naravi, portreti rož, podobe iz našega ambienta, ki se špieglajo na vodi an so bližje dielu slikarja ku fotografa: teli so motivi zlo liepih digitalnih fotografij Daria Simaza, ki so na ogled v Beneški galeriji v Spietru. Tela je njega parva razstava an z njo so v saboto, 6. februarja, odparli praznovanje dneva slovenske kulture, kije biu lietos pru naš, domač, saj so bili vsi protagonisti naši ljudje an njih dielo, ki seje rodilo iz naše zemlje an naših koranin, takuo ki je poviedala Marina Cernetig. O fotografijah Daria Simaza je spre-guoriu Giacinto lussa, nov predsednik Društva beneških likovnih umetnikov, ki je prevzeu štafetno palico od Donatelle Ruttar. V galeriji so pod vodstvom diri- genta Davida Klodiča zapieli pa možje so imiel njih koncert v spodnjih prosto- pevskega zbora Matajur, te drugi pro- rih slovenskega kulturnega centra, tagonisti našega kulturnega praznika, ki na strani 3 Il provvedimento approvato all’unanimità dal Consiglio Dialetti veneti tutelati dalla Regione Il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato la scorsa settimana all’unanimità la legge per la valorizzazione dei dialetti di origine veneta e quella per la promozione e valorizzazione delle produzioni agricole regionali. I dialetti che saranno tutelati dalla legge sono triestino, bisiaco, gra-dese, maranese, muggesano, liventino, istro-veneto e dalmatico, veneto goriziano, pordenonese e udinese. La legge è la sintesi di tre provvedimenti - di cui sono stati firmatari Piero Camber (Pdl), Federico Razzini (Lega) e Piero Colussi (Cittadini) - che in Commissione cultura hanno avuto consenso unanime, tanto che tutti i relatori sono stati di maggioranza, insieme a Roberto Antonaz (Re) e Giorgio Brandolin (Pd). Gli interventi di valorizzazione comprenderanno studi e ricerche, attività culturali e spettacolo, comunicazione, istruzione, toponomastica e cartellonistica. segue a pagina 4 Slovenski kulturni center v Špetru petek, 19. februarja, ob 19.00. uri predstavitev pesniške zbirke Alda Klodiča DUHUORAN LUNA O pesniški zbirki bosta spregovorili Irena Popov-Novak, Univerza v Ljubljani in Lucia Gazzino, pesnica in prevajalka Pesmi bodo predstavili mladi Beneškega gledališča in Davide Klodič ■ Kulturno društvo Ivan Trinko DUHUOR AN LUNA ■ ljubezan narava, življenje Aktualno In commissione va posta anche la questione slovena dell’Udinese Molinaro scrive a Zavoli per la Rai in friulano L’assessore Roberto Molinaro Predsednik Turk o recesiji in svetovni politiki L’assessore regionale alla cultura e alle lingue minoritarie Roberto Molinaro ha inviato nei giorni scorsi al presidente della Commissione parlamentare per la vigilanza sui servizi radiotelevisivi Sergio Zavoli una lettera con la richiesta di “audizione per rappresentare le aspettative del Friuli Venezia Giulia in ordine all’inserimento delle trasmissioni in lingua friulana nella futura programmazione dei palinsesti RAI”. L’iniziativa è meritoria ed utile. Nelle prossime settimane infatti la Commissione di vigilanza esaminerà il nuovo contratto sul servizio pubblico radiotelevisivo. “La Regione - ha scritto Molinaro - assieme alle istituzioni pubbliche e culturali del territorio, quali la Provincia di Udine, il Comune di Udine, l’Università degli studi del Friuli, l’Arcidiocesi friulana, il Comitato 482 e il Comitato per l’Autonomia del Friuli, auspica l’adozione di un indirizzo volto a inserire stabilmente i programmi in lingua friulana nel contratto di servizio radiotelevisivo”. Molinaro ha aggiunto inoltre che i programmi rea- lizzati finora sono il frutto di un diretto intervento della Regione anche se i contratti di servizio succedutisi negli anni già prevedevano una clausola specifica per la va- lorizzazione delle lingue e delle culture locali. Scopo auspicato dell’audizione un indirizzo della Commissione di vigilanza al governo perché le trasmissioni in lingua friulana entrino a pieno titolo tra gli obblighi del nuovo contratto di servizio con la Rai. Mentre ci auguriamo che l’iniziativa vada a buon fine, poiché si tratta di un diritto dei friulani sancito ormai dieci anni fa anche dalla legge di tutela (482) e finora disatteso, non possiamo non sentirci sorpresi e dispiaciuti che l’assessore Molinaro non abbia ritenuto di mettere in luce nella lettera al presidente Zavoli anche l’annosa questione della comunità slovena della provincia di Udine a cui è negato il diritto di vedere i programmi in lingua slovena. Il nostro augurio è che l’assessore sia invitato al più presto in audizione e che in quell’occasione si ricordi anche degli sloveni del Friuli e quella parte del contratto di servizio che ci riguarda. In caso contrario saremmo doppiamente discriminati. Predsednik Republike Slovenije Danilo Turk je na Brdu pri Kranju pripravil sprejem za diplomatski zbor. Poudaril je, daje srečanje tesno povezano s temeljnimi vrednotami, za katere se zavzemajo - s spoštovanjem in prijateljstvom, z iskrenim prizadevanjem za vsestransko mednarodno sodelovanje, z zavestjo, da vsi skupaj pripadajo veliki svetovni družini. “Za nami je težko leto, ki gaje zaznamovala globalna recesija. Taje razkrila mnoge pomanjkljivosti sodobnega sveta in zahtevnost nalog, ki se postavljajo pred vse nas. Hkrati se zavedamo, da je svet tesno povezan in vse bolj soodvisen. Zato ne more biti nobena politika resnično uspešna, če ne upošteva mednarodnih razmer. Sedanji mednarodni gospodarski položaj pa ni edini razlog za zaskrbljenost. Posebno močni so razlogi za zaskrbljenost spričo nezadovoljivega napredka mednarodne skupnosti v poskušanju omiliti posledice podnebnih sprememb in vzpostaviti mehanizem, ki naj nadomesti Kjotski protokol. Prizadevanje, da bi dosegli sporazum na nedavni konferenci v Kobenhavnu, ni dalo rezultatov, ki smo sijih želeli. Diplomatsko delovanje zaostaja za pričakovanji državljanov in celo za interesi, ki jih že izkazuje poslovni svet. Tudi Evropska unija potrebuje nov zagon. V preteklih letih je bilo vloženo veliko energije v vzpostavitev novih institucij Unije. Te so bile z uveljavitvijo Lizbonske pogodbe tudi vzpostavljene, zdaj pa pričakujemo dobre rezultate. Evropska unija se mora izogniti nevarnosti, da bi se pretežno ukvarjala sama s seboj in z lastnimi problemi. Povsod po svetu pričakujejo, da bo postala eden vodilnih dejavnikov izboljšanja sveta in razvoja, ki bo širil območje blaginje in uresničevanja človekovih pravic. Tako vlogo Evropske uni- je pričakujemo tudi v Sloveniji. Slovenija se je v preteklem letu dejavno zavzemala za polno stabilizacijo območja jugovzhodne Evrope in za vključitev držav tega območja v evroatlant-ske povezave. Zadovoljni smo, da se je konec preteklega leta sprostila vizum-ska ureditev za nekatere države jugovzhodne Evrope, in prizadevali si bomo, da bi bili takšne ureditve deležni tudi državljani preostalih držav tega območja. Ne pozabimo, pravica do svobode gibanja spada med temeljne človekove pravice in ta je močno omejena, če ji manjka možnost obiskovanja drugih držav, zlasti v Evropi, ki je v zadnjih dveh desetletjih tako močno napredovala ravno s sprostitvijo gibanja za svoje državljane. Vizumsko liberalizacijo vidimo tudi kot del prizadevanja za vključitev držav jugovzhodne Evrope v Evropsko unijo. Vse si zaslužijo jasno in verodostojno evropsko perspektivo. Če hočemo to doseči, pa moramo vsako leto narediti nekaj korakov, ki predstavljajo oprijemljiv napredek pri izpolnjevanju meril za članstvo, napredek, ki ga bodo ljudje čutili neposredno. S sosednjo Hrvaško je novembra lani na ravni predsednikov vlad podpisala sporazum o arbitražni rešitvi vprašanj meje na kopnem in na morju ter nekaterih drugih vprašanj, povezanih s tem. V tem letu nas v Sloveniji čaka še nekaj nalog na poti k ratifikaciji tega sporazuma. Trdno smo prepričani, da mora biti rešitev mejnega spora v korist obeh držav in njunega prihodnjega sožitja. Nobena od njiju ne sme dobiti občutka, da je karkoli žrtvovala ali neupravičeno pridobila na račun druge. Verjamem, da bo uspešna rešitev tega spora pripomogla h krepitvi volje za reševanje vseh preostalih vprašanj med državama in k hitrejšemu vključevanju držav jugovzhodne Evrope v Evropsko unijo.” A proposito di digitale terrestre In Slovenia e in Italia, entro la fine dell’anno, dovrebbero essere spente tutte le vecchie frequenze analogiche. Per continuare a guardare i programmi TV, gli spettatori dovranno munirsi di un decoder per il digitale terrestre o di un televisore con integrato un sintonizzatore digitale terrestre. L’Italia e la Slovenia però hanno scelto due codifiche diverse: la prima lo standard MPEG2, la seconda il MPEG4. Perciò bisogna prestare particolare attenzione nelPacquisto dei nuovi televisori o dei decoder. Chi vuole vedere anche i programmi sloveni infatti, dovrà necessariamente avere un decoder MPEG4 o un televisore con sintonizzatore digitale terrestre MPEG4 integrato. Generalmente tutti i televisori FULL HD sono muniti di un decoder nello standard MPEG 4 (ma è meglio verificare). Questi sono adatti a ricevere anche il digitale terrestre nello standard MPEG 2. L’MPEG 4, che è un sistema di codifica superiore al MPEG 2, permette di seguire anche i programmi che vengono e verranno trasmessi in Alta Definizione. Con TMPEG4 si è quindi già pronti a ricevere l’Alta Definizione. Pismo iz Rima Stojan Spetič Srž meščanske demokracije je v izmenjavi oblasti. To pomeni, da zmagovalec na volitvah vlada, poraženci pa ga iz opozicije nadzorujejo in kritizirajo, obenem pa pripravljajo pogoje za svojo zmago in posledični prevzem oblasti. V Italiji se sedanja oblast z Berlusconijem na čelu vede, kakor da bi ji bilo usojeno vladati na vekov veke in to z božjim blagoslovom. Ni naključje, da je Berlusconi po božičnem napadu nanj razglasil, da vlada v imenu »stranke ljubezni«, opozicijo pa označil kot »fronto sovraštva«. In kaj se dogaja v opoziciji? Po božični napetosti je sicer popustila in obljubljala sodelovanje pri spremi- njanju ustavnega političnega reda, vendar je kaj kmalu spoznala, da dialog desnice bog-vekaj ne briga. Parlament sklicuje samo, da bi uredila premierove sodne probleme, za drugo, niti gospodarsko in zaposlitveno krizo ji ni mar. Ustavna reforma pa naj bi samo potrdila neomejeno oblast sedanje garniture. Vendar je oblast desnice v resnici posledica prepirljivosti in razdeljenosti opozicije. Demokrati so iz egoističnih razlogov izločili iz igre skrajno levico, na kar so se začeli spori z Di Pie-trovimi justicialisti, ki so dialogu z Berlusconijem nasprotovali. Bersani in njegovi so medtem navezovali stike s Casinijevimi krščanskimi sredinci. Zmeda v opozicijskih klopeh prihaja na dan v parlamentu, kjer vsak glasuje po svoje, pa tudi v deželah, kjer bodo kmalu volitve za dokaj spre- menljiva zavezništva. V tej zmedi se je oglasilo nekaj politikov, ki predlagajo vrnitev k Oljki. Zasnoval jo je Prodi, da bi združil v pluralno zavezništvo vse, kar je v Italiji naprednega in demokratičnega. Oljka je bila tudi zmagovalec političnih volitev, enkrat ob zunanji podpori skrajne levice, drugič z njo kot Unija. Danes bi jo morali razširiti ali pa razmišljati o »stičnih vzporednicah«, kakor seje hermetično izražal rajni Aldo Moro pred več kot tremi desetletji. Bivši turinski župan Chiamparino predlaga Oljko od Vendole do Casini-ja, komuniste pa izključuje. Di Pietro, ki sedaj ponuja demokratom resnejše odnose, pa išče še širša zavezništva in se nad Casinijem zmrduje. Morda je rešitev v posodobljeni Mo-rovi formuli: Oljka na sredi in vzporedno zavezništvo s skrajno levico in sredinci. Ob trdno dogovorjenem programu, seveda. Bo potem možna zamenjava pri krmilu države leta 2013? Potrebujemo tri leta časa in nekaj zdrave pameti. kratke.si Potočnik commissario dell’UE per l’ambiente Martedì, 9 febbraio, il parlamento europeo ha votato la fiducia al nuovo esecutivo che, presieduto da Jose Manuel Barroso, guiderà l’UE fino al 2015. Il commissario sloveno Jože Potočnik, che finora si era occupato di Ricerca scientifica, avrà il “ministero” delTAmbiente, l’italiano Antonio Tajani passa dai Trasporti all’Industria e impresa. Nel nuovo esecutivo i popolari sono 13, 8 i liberali e 6 i socialdemocratici. La minoranza slovena a Strasburgo L’eurodeputata slovena Romana Jordan Cizelj (Partito popolare), prima della seduta del parlamento europeo a Strasburgo, ha sollevato la questione dei problemi finanziari della minoranza slovena in Italia, ma anche in Austria e Ungheria. Con l’accordo di Lisbona c’è la base giuridica e quindi la Commissione UE si deve occupare seriamente delle minoranze, ha detto, chiedendo all’esecutivo anche una relazione sulla loro condizione nei vari paesi. Radio TV Slovenija: eletto Jernej Pikalo Il consiglio di programma della radio Tv slovena, martedì 9 febbraio, ha eletto al suo interno il nuovo presidente. Si tratta di Jernej Pikalo, docente di politologia alla facoltà di Scienze sociali, che è stato nominato dal parlamento su proposta del Partito socialdemocratico. Ha ottenuto 15 voti (su 28), il suo antagonista Hubert Požarnik due di meno. Il consiglio si riunirà in breve per definire il bando per la nomina del nuovo direttore generale della RTV slovena. Altri due ministri in bilico? Mentre il candidato a nuovo ministro dell’ambiente Roko Zar-nič passava al vaglio della commissione parlamentare, si è tenuto un vertice di maggioranza. In Slovenia intanto in questi giorni si discute - e le pressioni dell’opinione pubblica sono molto forti -della sostituzione di altri due ministri, quello delle finanze Frane Križanič e dell’agricoltura Milan Pogačnik. La decisione spetta al premier, hanno commentato i leader dei partiti di maggioranza. In gennaio registrato un lieve calo dei prezzi In Slovenia in gennaio i prezzi sono calati in media dello 0,8%, su base annua invece sono aumentati dell’1,5%. Il 10 febbraio è aumentato il costo della benzina. Quella a 95 ottani ora costa 1,157 euro al litro, quella a 98 ottani invece 1,176 euro al litro. È stato ribassato invece di quasi un centesimo al litro il diesel che ora costa 1,073 al litro, per il gasolio invece bisogna pagare 0,637 al litro. Naš domači praznik slovenske kulture v Prejšnjo soboto z razstavo an koncertom v Spietre Četrtek, 11. februarja 2010 s prve strani 29. oktobra 1989 seje na iniciativo Giordana Sdrauli-ga an Sergia Bevilacque ro-diu v Klenji moški peuski zbor. Samuo iz tiste vasi špietarske občine je bluo takrat sedem pieucu. “Kakuo se bomo klical?”, smo se ten-čas spraševali, je pravu v saboto zvičer Giordano Sdrau-lig, ki je že dvajset liet predsednik zbora. Tončič - Anton Birtič, kije biu njih parvi dirigent, jim je jau: “Se bota klical Matajur, po našem narguoršem briegu. Bota pa muorli bit uriedni telega imena an se lepuo navast piet.” Zbor je prehodu puno poti v telem cajtu, takuo ki je poviedala Marina Cernetig, paršlo je blizu an ga zapustilo kakih 30 pieucu, kajšan je tudi umaru. Po Birtiču so ga vodil Lia Bront an Antonio Qualizza, od lieta 1995 pa Davide Klodič. Z njim so posneli prvi CD, kar so praznoval njih desetlietinco. Sada za dvajsetlietinco so posnel drugega, v njem je 15 piesmi, vse so ljudske, narvič jih je prirediu Davide Klodič, samuo dvie sta avtorski: Triglav Jakoba Aljaža an Moja Nediža Antona Birtiča. Zbor Matajur je pohvalu špietrski župan Tiziano Manzini, pohvalila an zahvalila se mu je tudi predsednica Inštituta za slovensko kulturo Bruna Dorbolò z besiedami mons. Ivana Trinka, ki kar je pišu o naših ljudskih piesmih an naših pieucih, je pravu, de tek jih čuje, če se mu na pretrese dušica, ima kaman na-mest sarca. Matajurju an drugim zbo-ram se muormo zahvalit, če nismo pozabil tiste velike bogatije, ja jala. Zbor sevieda naredijo pieuci, nardi pa ga tudi dirigent. Zatuo se je zahvalila Davidu Klodiču, ki ga vodi tarkaj liet an “spolieta iz dolino v dolino”, je jala, saj vodi otroke v zboru Mali luje-riji, uči v Glasbeni šuoli v Spietru an Bardu, vodi zbor Naše vasi v Tipani an še oktet v Bardu. Mladi peuci iz Terske do- ‘Dal legno al volto’, i Mamuthones in mostra Le maschere tradizionali sarde esposte al Centro visite di Prato di Resia Si chiuderà il 21 febbraio al Centro visite a Prato di Resia la mostra ‘Dal legno al volto - Le maschere dei Mamuthones’ nella rielaborazione di Guido Manca. Manca, sardo di Arborea ma residente in Friuli, ha iniziato da alcuni anni ad intagliare il legno producendo maschere che si rifanno alla tradizione dell'isola di cui è originario ed in particolare a quella dei Mamuthones. Gran parte di questa sua passione la deve ad un suo insegnante dellTstituto tecnico d'arte di Oristano che negli anni '60 si dedicava a questa opera di recupero e rielaborazione della memoria locale. Svariati i tipi di legno utilizzati: faggio, acacia, ciliegio ed altri che gli permettono di ottenere risultati che garantiscano l'espressività e la diversità cromati- ca dei volti che ottiene. Il legno viene scalpellato e successivamente rifinito con spatole e carta vetrata. Ma chi sono i Mamuthones? Nati in tempi assai remoti, come attori attivi nei riti pagani, di loro si è persa l'origine e il significato. I ma-moidiani affermano che "Senza Mamuthones non c'è carnevale": questa è la più importante manifestazione e quasi simbolo del carnevale stesso. I Mamuthones si muovono su due file parallele, fiancheggiati dagli Issohado-res, molto lentamente, curvi sotto il peso dei campanacci e ad intervalli uguali dando tutti un colpo di spalla per scuotere e far suonare tutta la sonagliera. Gli Issohadores si muovono con passi e balzi più agili, poi all'improvviso si slanciano, gettano il laccio (‘Sa Soba’) fulmineamente e colgono e tirano a sé come un prigioniero l'amico o la donna che hanno scelto nella folla. v nediejo-domenica 21.02.2010 ob/alle 17.30 V telovadnici / palestra di Liessa una serata per e con i giovani HRUPNO SREČANJE rumoroso incontro tra giovani band Za nas / per noi: BK EVOLUTION (Beneške vasi) SHAPE (Kozca) WASTED BULLETS (Livek) DSL (Sv. Lienart) Kulturno društvo REČAN V zbirki ‘Duhuor an luna’ pesniško čustveno valovanje Alda Klodiča LJUBEZAN . še toja pamet zmieran buga! Kulturno društvo Ivan Trinko iz Čedada je izdalo primerno opremljeno pesniško zbirko Alda Klodiča ‘Duhuor an luna - težave, Ijube-zan, narava, življenje’. Zbirka ima tudi italijanske prevode Lucie Gazzino, fotografije pa je prispeval Mario Dario Simaz. Aldo Klodič je avtor več zbirk in objav. Piše v beneškem narečju in njegov je znan verz : "Pustita nam rože po našim sadit". Klodiče-va najnovejša zbirka je razdeljena v štiri sklope, ki so navedeni že v naslovu. Če naj pričnemo kar pri jeziku, je Klodičeva pesniška pripoved razumljiva in v bistvu preprosta, čeprav nam avtor postreže tudi s posrečenimi metaforami in podobami. Njegove priljubljene teme so človekova čustva, ljubezen, narava, domači kraji, zvestoba jeziku, skratka to, kar je tloris velike večine sodobnih beneških avtorjev. Obenem dodaja Klodič tematiko staranja, spomin na mladost in to, kar namečejo človeku leta. Poezija pa ostaja izraz pristnosti in nepo- sredne izpovedi, njene ambicije so spregovoriti ljudem. Kar pri bralcu vzbudi posebno pozornost, so pesnikova čustvena valovanja, ki ga vodijo do skorajšnjega obupa in občutka samote, nato pa se povzpne v novo upanje. Najpomembnejše čustvo, ki odloča o veselju ali žalosti, je ljubezen. Dvojnost čutenja, nihanje iz obupa v up in obratno je torej vezna nit Klodičeve pesniške zbirke. Že v uvodni pesmi Praznota lahko beremo: "Zdi se mi, de/ samuo ist videm,/samoten, hudo samoto/ naših dolin..." Žalost in samota pa niso vezane le na doline, ampak sežejo v samega avtorja: "Teži prenašat/ temno tihoto/goreče očitke,/ krive be-siede /an še, an še..." Svet in življenje sta lahko krivična in grda, vendar se že v istem ciklusu avtor temu upre, upre se obupu (Na skali): "Pa jest sam veseu/an veseu hočem bit". Avtor hoče bit ve- sel in ne žalosten, možnost za to pa najde v ljubezni, ki je naslov (Ljubezan) naslednjega cikla pesmi. Klodičeva ljubezen je konkretna, je ljubezen do ženske. Takole pričenja z Žarki ljubezni: "Če an ti me ljubiš,/ je ku kar po nevihti/ se snieg arzstopi./ Travniki so pun/ bielih cveti. " Ljubezen je kot hipna mavrica, čuvati jo je treba (Piuramau-ra): "Sam te objeu an parti-snu h sebe,/ bau se za obiu-no darilo./Piuramaura (ma- vrica), živi kratek čas...uteče!". Narava (naslednji ciklus) ostaja priljubljena tema Klodičeve poezije. Prav v pesmi Ponočne barve avtor odkriva svojo notranjo dvojnost, svoje nihanje: "An videu sam le čarno magio,/ki objela je pamet mojo,/ niesam rabu vic mojih oči,/pa nie-ki še v meni sveti." Noč torej je, obenem pa je v pesniku še vedno nekaj luči. V ciklu Življenje, ki za-klučuje zbirko, skuša pesnik narediti nek red v sebi in svetu. V uvodni pesmi Starček prikazuje stoično držo do sveta: “Mernuo se posmeje,/ obriše se oči,/no faj- fo tabaka kadi. " Pride torej čas miru, odmaknjenega pogleda na svet in tihe spokojnosti. V omenjenem ciklusu pesnik potrdi tudi svojo navezanost na narod (Za vas, ki prideta med nas): "Pa duša je ostala/ zmieram tista, kije bla, kjer slovenski/ narod/ je težkuo,/de se preda. " Narod je tu ob ljubezni in naravi eden izmed stebrov pesnikove biti. Od tod se pesnik vrne v mladost, ki se vrača s spominom v pesmih Nina nana ali v skoraj pripovedno dolgi pesmi Parvi spomin na smart z mojih mladih let. V mladosti je spoznal tudi smrt, vendar nad vsem prevlada moč ljubezni (do ženske, do naroda, do zemlje, do domačih ljudi), kot pravi pesem Kam gresta?: "Kjer na ljubezan,/živa ku oginj,/vse bratre združi,/ ki arztreseni so bli". V ljubezni se torej združi skupnost, kateri Klodič pripada, v ljubezni izginejo strahovi in končno je v ljubezni pesnikova najgloblja domovina. (A.M.) Razstavo fotografij Daria Simaza je odparu nov predsednik Društva beneških likovnih umetnikov Giacinto lussa, koncert zbora Matajur so s svojimi lepimi glasovi obogatile pevke vokalne skupine Vinika iz Dobrovega rriuiuju et line so se to parvo pardruži-li zboru Matajur, potle pa so zapiel sami an so bili zaries lepo darilo an presenečenje za tiste, ki smo jih parvič poslušali. Lepi glasovi an dobro uštimani. An reč, de pojejo kupe le malo miescu, saj se je oktet rodil kumi junija lanskega lieta. Liep koncert za dvajsetlietinco zbora Matajur se je zaparu z nastopom ženske vokalne skupine Vinika iz Dobrovega v Brdih, ki poje pod vodstvom Franke Žgavec. Praznovanje pa je šlo še dugo napri v prijateljski atmosferi s pesmijo an ramo-niko Roberta an Marca. Aktualno La norma approvata all’unanimità dal Consiglio La Regione valorizzerà i dialetti di origine veneta dalla prima pagina Saranno incentivati i progetti di incontro tra comunità venetofone in Italia o all’estero e quelle di lingue friulana, slovena e tedesca in regione. Più in particolare, la Regione promuove, anche in collaborazione con gli atenei della regione, del Veneto e con qualificati istituti, enti e centri culturali, la ricerca scientifica sull’originale patrimonio dialettale veneto del Friuli Venezia Giulia. Promuove la costituzione e l’incremento di fondi bibliografici e archivi, anche sonori e video cinematografici, che raccolgano la documentazione di canti, musiche e danze tradizionali. Nel settore della cultura e dello spettacolo si valorizzeranno iniziative editoriali, discografiche, audiovisive, multimediali ed espositive, festival mušicah e produzioni teatra- li. La Regione per valorizzare i dialetti promuoverà anche la diffusione di trasmissioni radiofoniche e televisive e sosterrà la stampa di giornali e periodici. Nel settore scolastico la Regione si attiverà per favorire progetti didattici diretti alla valorizzazione ed alla conoscenza dei dialetti, an- che ai fini dell’apprendimento della storia locale, infine sosterrà la realizzazione di insegne pubbliche, anche stradali, che utilizzano idiomi autoctoni, da parte di enti locali e di soggetti pubblici e privati che operano nel settore della cultura, dello sport, dell’economia e del sociale. r Deželni svet je sprejel nov zakon o zaščiti in promociji italijanskih narečij venetskega oz. beneškega izvora. V svojem posegu v avli je deželni svetnik SSk Igor Gabrovec izpostavil pomen zakona, ki ovrednoti, promovira in zaščiti narečne govorice, kijih danes ogroža vse večji in vse obsegajoči pritisk knjižnega jezika. “Narečja niso stvar zaostalosti - je poudaril - temveč kažejo na naše korenine, na družinske tradicije, na kulturne prvine nekega teritorija. Včasih pa se zgodi, da nam narečja dovolijo, da kljub vsestranskim pritiskom neka ogrožena skupnost vendarle ohrani kulturni pečat in pripadnost teritorija,” je še povedal Gabrovec in orisal primer slovenskih narečij v videnski pokrajini, ki so ohranila prvine ogroženega slovenskega jezika in kulture. Crico: “Fui il primo a parlarne, è una legge necessaria” Ivan Crico, poeta (per la raccolta ‘De arzent zu’, nel 2009 ha ricevuto il Premio nazionale di poesia Biagio Marin, massimo riconoscimento in Italia per la poesia in dialetto e nelle lingue delle minoranze linguistiche storiche) e pittore originario di Pieris, scrive in dialetto bisiacco, impegnandosi per la sua valorizzazione. Qual è il tuo rapporto con il bisiacco? “La famiglia di mia madre era una delle più antiche di Pieris, a casa nostra si parlava solo bisiacco, è stata la prima lingua che ho appreso e l’unica che ho parlato fino all’età dell’asilo. Anche lì tutti i bambini, escluso uno che veniva da fuori, usavano solo quella parlata, e quindi anche le maestre.” Questo rapporto è continuato anche nella letteratura? “Non proprio, all’età delle medie e dei primi anni delle superiori mi sono distaccato molto dalla parlata, mi dava molto fastidio il ritardo culturale nel quale vivevano i nostri paesi e lo associavo, ingenuamente, al dialetto. La svolta, attorno ai sedici anni, è arrivata con la lettura delle poesie in friulano di Pier Paolo Pasolini, mi sono reso conto che molte delle parole che usava erano simili alle nostre, e soprattutto della forza incredibile di quei suoni. Se volevo dire alcune cose, se volevo leggere nel mio profondo, non potevo fare altro che recuperare questo linguaggio.” Veniamo alla legge di valorizzazione dei dialetti di origine veneta appena approvata dal consiglio regionale. Sei favorevole ad un simile provvedimento? “Penso di essere stato il primo a parlare della necessità di una legge come questa. Già parecchi anni fa in un convegno intervenni per sottolineare il pericolo di isolamento di queste parlate che usano termini che non esistono più neanche nel Veneto. Ho anche dato una mano per la stesura della legge, ovviamente per quanto riguarda gli aspetti storici e culturali. Per me è un provvedimento necessario, per altro da anni altre regioni italiane si stanno attivando, penso ad esempio alla Sardegna dove con la legge per le minoranze linguistiche, oltre al sardo, si è deciso di tutelare il dialetto ligure tabar-chino.” Qual è il tuo pensiero rispetto al futuro di queste parlate ed al loro uso, pen- Ivan Crico sando soprattutto ai giovani? Il dibattito è, se è sufficiente parlarle nell’ambito familiare o è necessario l’insegnamento scolastico. “Credo che in Italia, sia in campo istituzionale che al di fuori di esso, ci sia un’idea della famiglia che non esiste più, e l’idea che la trasmissione di un linguaggio passi solo per la famiglia mi sembra ampiamente superata. La questione importante, non affrontata dalle istituzioni, è: se vogliamo conservare un certo tipo di patrimonio culturale legato al territorio, lo dobbiamo portare nelle scuole ed in altri ambiti. Anche perché quando gli interventi assumono un aspetto più istituzionale, assumono un altro aspetto. L’ultima cosa che volevo chiederti è, tornando alla parlata bisiacca, quanto è usata e vissuta dai giovani oggi? “Quelli di origine veneta sono linguaggi che esistono ancora, anche se molto influenzati dall’italiano, cosa che accade anche per altre lingue, ad esempio il friulano. Quasi tutti ormai tendono a tradurre, e non si sa bene se questo significa la morte del linguaggio o la sua trasformazione in qualcosa d’altro. Esiste una crisi ma, rispetto ad altre regioni, si mantengono, lavoriamo su qualcosa che è abbastanza vivo su cui si può fare ancora opera di valorizzazione.” Michele Obit ZELENI / LISTI 't Ace Mermolja Smrt v belem snegu V nedeljo zvečer nam po radiu in televiziji redno poročajo o smrtnih žrtvah na snegu. Nesreče v gorah so iz leta v leto pogostejše in to v vseh letnih časih. Množijo pa se tudi nesreče na smučarskih progah in nesreče, kijih povzročijo snežni plazovi. Nisem planinec in mi bodo zato planinci odpustili kako bodico, vendar se sprašujem, zakaj v moji mladosti ni bilo slišati o tolikih nezgodah. Časopisi veliko pišejo o gorskih tragedijah, televizijski novinarji sprašujejo izvedence, reševalce, gorske vodiče za vzroke nesreč. Pazljivost, pripravljenost in podobne zadeve so refren, ki ga poslušamo, a nič ne koristi. Ker sem se v mladosti vendarle dovolj intenzivno ukvarjal s smučanjem, lahko primerjam sedanjost z bližnjo preteklostjo, ko gorski in smučarski športi niso bili masovni. Prvi podatek je treba iskati prav v množičnosti. Ko mi je bilo kakih 15-16 let, sem poznal vse go-riške smučarje, ki so smučali na Lokvah in se spuščali po ozki progi z Višarij. Bilo nas je za dober avtobus. Danes se iz istega mesta pomikajo na sneg kolone avtomobilov. Smučarska oprema je bila bistveno drugačna od današnje, začenši pri smučeh. Obvladovati strmine je bilo zelo zahtevno. Mladim so starši kupili dolge smuči, da si moral krepko stegniti roko, da si se dotaknil konice. Take dile je bilo težko obvladati, izkušenim, pa je dolžina smuči zagotavljala boljšo držo na ledu. Večina prog ni bila “polizanih”, kot so to danes. Spominjam se, kako so ubogi alpinci teptali v Sappadi smučarske proge. Mnogi med njimi niso znali niti stati na kratkih in lesenih smučeh, ki so bile primerne kvečjemu za hojo po snegu. V teh pogojih je bila hitrost smučanja manjša, strme proge so bile neobljudene, v svežem snegu si se mučil, da si prišel v dolino. Ko sem veliko pozneje poizkušal tako široke in do kraja steptane proge kot nove smučarske čevlje in smuči, se mi je zdelo, da je vse skupaj enostavno. V par tednih se lahko naučiš tega, za kar si nekoč uporabil nekaj let. To pomeni, da se množice podijo po smučiščih brez pravega treninga, kondicije in nenazadnje znanja. Nekoč si je tu pa tam kdo zlomil nogo, danes se na smučarskih progah pobivajo v iskanju adrenalinske emocije. Redki so bili tisti, ki so zapuščali kratke proge in se odpravljali v višine hribov na turno smuko. Spominjam se, da mi je učitelj smučanja pripovedoval, kako seje z visokega hriba spuščal v dolino sredi snežnega plazu. Bil je izjemen smučar in rad je kaj tvegal. Ko smo smučali, smo pogostokrat slišali grmenje plazov in gledali oblake belega prahu. Ponavljam, redki so bili tisti, ki so se spravili na bele vršace. Danes je turna smuka postala množični šport. Kdor si želi nekaj več težav in svežega snega, se odpravi po manj obljudenih smereh nad zelenjem gozdov. Tu so plazovi. Oprema omogoča spust po svežem snegu. Smučarske deske se na primer malo ugrezajo. S smučmi, ki so bile dolge 2,15 metra, si bil v svežem snegu kot pribit in si se po vsakem tretjem zavoju zaril v kup pršiča. Čevlji so se zmočili, v prstih je zeblo, premočeni pulover pa je segel do kolen. Danes vsega tega ni in ljudje gredo z lahkoto tja, kamor so nekoč hodili redki gorniki. Boljši smučarji pa iščejo ekstremne strmine za večjo dozo adrenalina. Brez resnične nevarnosti ni dogodivščine. V bistvu velja to za večino gorskih športov. Treba je namreč ločiti nesrečo, ko se nekomu zdrsne na navadni poti in butne ob spodnje skale, od kakega plezanja po ledenih žlebovih. Tu ni več stvar večje ali manjše spretnosti. Več tvegaš, močnejši so občutki. Tveganje postane droga. Že romanja na Himalajo in njene osemtisočake dokazujejo, kako človek ne išče novosti, ampak ga mami skrajnost. Eno so bile prve ekspedicije na osemtisočake, ko so sredi polne samote alpinisti in obenem iskalci novih krajev lezli na Everest in druge hribe. Drugo so današnji “turistični” množični naskoki na osemtisočake ali pa iskanje novih smeri, ki nujno pomenijo odločitev za tveganje. Tako je alpinizem podoben vsem ekstremnim športom in ga je težko plemenititi z razmišljanji o čaru narave in gor, o človeku sredi samote v stiku z naravo itd. Ekstremni športniki so bionična bitja, saj je vse prepojeno s tehnologijo: od opreme do hrane, obenem pa z omamo rizika in nenazadnje slave ali pa samohvale pred prijatelji. Menim, da je malo ljudi, ki divja po smučarskih progah, ki zapušča proge za neomadeževane snežne planjave ali pa išče ledene žlebove in skoraj nemogoče smeri, tako naivnih, da ne vedo, kaj tvegajo. Seveda so med množico tudi taki, ki se lotijo prehude strmine v telovadnih copatah in brez cepina. Menim, da je več tistih, ki vedo in obvladajo tehniko, a jih neustavljivo vabi tisti prekleti “nekaj več”. Skratka, tveganje je bistvo določenega početja. Brez nevarnosti plazov, bi iskalci adrenalina ostali na navadni smučarski progi ali pa se sončili pred kočo ob kozarčku žganja. Presentati dalla Regione assieme a due per le infrastrutture Albergo diffuso, altri due bandi Durante i lavori del convegno “Nuovi investimenti per le aree montane”, che si è tenuto a Udine martedì 9 febbraio, sono stati presentati i quattro nuovi bandi POR, Programma operativo regionale - FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale, destinati a famiglie, piccole imprese artigiane e Comuni. I primi due bandi, con scadenza il 30 giugno, destinano contributi (per i privati fino ad un massimo di 200 mila euro in regime di ‘de minimis’ e per i Comuni fino al 77 per cento della spesa ammissibile) per il consolidamento e per nuove iniziative di albergo diffuso per complessivi 14.500.000 euro. "Un intervento che considero molto importante - ha commentato il presidente della Regione Tondo - e che prosegue il percorso già avviato dalLAmministrazione precedente, dal presidente Illy e dall'assessore Bertos-si, ai quali va dato merito di aver per primi considerato l'albergo diffuso come rete privilegiata di diffusione del turismo montano". Tondo ha rivolto un appello affinché le Amministrazioni comunali, le Province e gli operatori siano coerenti con le finalità richieste dai bandi. "In alcuni casi - ha detto - sono state segnalate 'furbizie' nell'utilizzo di fondi comunitari che sono stati destinati esclusivamente al recupero del patrimonio edilizio, ancorché importante, e non per lo sviluppo turistico e imprenditoriale del territorio che è invece la finalità ispiratrice dei bandi". Gli altri due bandi - presentati martedì nel dettaglio dal vicedirettore centrale Relazioni internazionali e comunitarie, Giuseppe Napoli, dal direttore del Servizio coordinamento politiche per la montagna, Emanuela Blancuzzi e, per l'Autorità di gestione del POR, da Raffaella Silvestri e Ivano Trevisanutto - riguardano contributi per il ripristino e riqualificazione di infrastrutture, aree pubbliche, itinerari e percorsi attrezzati e per il recupero di edifici e piccoli manufatti di pregio. La scadenza per le domande è fissata per il 16 marzo. Aktualno Con Mismotu.it in rete l’Istituto per la cultura slovena Www.mismotu.it è il sito dell'Istituto per la cultura slovena - Inštitut za slovensko kulturo voluto ed istituito dalle organizzazioni ed associazioni della minoranza slovena della provincia di Udine che da molti decenni, come ha detto la presidente dell’Istituto Bruna Dor-bolò, “animano la vita sociale valorizzando e difendendo la propria lingua e la propria cultura, cercando di uscire dall'isola- mento che finora, da una parte il confine imponeva, dall'altra l’indifferenza o peggio la discriminazione determinavano. Circoli ed associazioni che continuano con impegno il loro cammino, ma che han sentito la necessità di rendere più visibile il loro lavoro nei vari settori ed armonizzare le tonalità dialettali di ogni valle in un unico coro, la cui potente voce rieccheggi in tutto il Friuli ed in Slovenia, richiedendo MI SMO TU 1SKI Inštitut za slovensko kulturo Istituto per la cultura slovena Chi siamo Kdo smo Attività Dejavnosti Pubblicazioni Publikacije Dove siamo I Contatti j Link | Kje smo | Kontakti I Link Home Glavna stran Chi siamo L'istituto per l'istruzione slovena è un'associazione con lo scopo di promuovere, diffondere e valorizzare la lingua, la storia e la cultura della comunità slovena della provincia di Udine oltre che l’affermazione della sua identità. Coordina inoltre le iniziative culturali su tutto il territorio provinciale dove vivono gli Sloveni, valorizzando i legami con altre comunità linguistiche. Kdo smo Inštitut za slovensko kulturo je društvo, ki promovira, širi in vrednoti jezik, zgodovino in kulturo ter identiteto slovenske skupnosti v Videmski pokrajini. Društvo koordinira tudi kulturne pobude na pokrajinskem območju, kjer prebivajo Slovenci, in vrednoti vezi z drugimi jezikovnimi skupnostmi. » Statuto dell'istituto a Statut instituta a Fotosrafie Conferenza stampa di presentazione dell' Istituto per la cultura slovena a nnrh^'dente predsednica Bruna la stessa attenzione e perseguendo gli stessi scopi”. Il sito presenta nella prima pagina il programma di inziative in corso e naturalmente in primo piano ci sono gli incontri di storia dei Beneški kulturni dnevi. Ven- gono poi presentati l'Istituto, ma anche la comunità slovena del Friuli anche grazie alla pubblicazione Mi smo tu che dà il nome al sito. Il sito è stato realizzato da Simone Gariup. J Slovenska manjšina potrebuje uspešno gospodarstvo. To ji daje moč, večjo neodvisnost od dnevne politike, nudi mladim generacijam nove priložnosti in možnost zaposlitve ter seveda krepi teritorij na katerem je naseljena. To spoznanje je v deželi Furlaniji Julijski krajini zelo razširjeno, močno je bilo in je tudi med Slovenci videnske pokrajine, kjer sta gospodarska šibkost in marginalnost skupaj s političnimi in drugimi pritiski skoraj uničili našo skupnost. Tu so se od Špetra do Rezije na pobudo Skgz v času popotresne obnove in po osimskem sporazumu pojavile pomembne gospodarske iniciative, ki so pozitivno vplivale tudi na kulturno rast skupnosti. Tisto obdobje s svojimi uspehi in porazi je zdavnaj za nami. Sedaj seje po epohalnih spremembah v srednji Evropi in s padcem Posvet med predstavniki Slovenije in štirih slovenskih manjšin Potrebna je skupna strategija gospodarskega razvoja schengenske meje naš prostor odprl, huda socialna in ekonomska kriza, ki je zajela ves svet pa vse sili k iskanju novih povezav in novih oblik čezmejnega sodelovanja. Taka in podobna razmišljanja so bila v ospredju v torek, 9. februarja, v slovenskem državnem zboru, kjer je potekal celodnevni posvet na temo Sodelovanje med gospodarskimi dejavniki slovenske narodne skupnosti v sosednjih državah ter med organizacijami narodne skupnosti in Republiko Slovenijo. Priredili sta ga Urad Vlade RS za Slovence v zamejstvu in po svetu in Slovensko deželno gospodarsko združenje (SDGZ). Udeležili pa so se ga vidni predstavniki slovenske vlade z ministroma Boštjanom Zek-šem in Henrikom Gjerke-šem (za lokalno samoupravo) na čelu in gospodarskih subjektov ter gospodarsko-inštitucionalni predstavniki slovenskih manjšin v Italiji, Avstriji, na Madžarskem in Hrvaškem. Posvet je bil seveda priložnost za pregled stanja v posameznih državah, ki imajo vsaka svojo specifiko, a tudi za razmišljanje o bodočih načrtih. Vsi so opozorili na pomen sodelovanja manjšinskih skupnostih v čezmejnih projektih, a tudi spodbujanja razvoja obmejnih regij. Skupna pa je bila tudi ugotovitev, da je potrebno na tem področju izoblikovati strategijo razvoja slovenskega gospodarstva v skupnem slovenskem gospodarskem prostoru, ki bo omogočila preskok od idej do konkretnih dejanj. Zasedanje seje zaključilo z dokumentom, v katerem so se med drugim zavzeli za ustanovitev posebnega delovnega omizja, ki bo izdelalo strategijo razvoja, ki naj bi bilo vključeno v širše razvojne evro-spke in državne dokumente kot sta npr. načrtovana Strategija Evropska Unija za rast za obdobje do 2020 in Strategija razvoja RS do 2020. Riordino enti montani all’assemblea delle Autonomie Un ente di area vasta con personalità giuridica Il riordino delle funzioni amministrative delle Comunità Montane e una proposta di legge per il risanamento e il recupero dei terreni incolti di montagna. Ne ha discusso il Consiglio delle Autonomie Locali, tenutosi martedì 9 ad Udine sotto la presidenza di Attilio Vu- ga\ E toccato all’assessore comunale di Gorizia, Guido Germano Pettarin (delegato dal Consiglio di coordinare la posizione dei 96 Comuni situati sui territori classificati montani in merito al riordino degli enti montani), relazionare su- gli incontri tenuti con i rappresentanti dei Comuni coinvolti. Montaneità e omogeneità sono i criteri che, secondo quanto emerso, dovrebbero ispirare il riordino delle Comunità montane. In modo specifico, il concetto di montaneità del territorio dovrebbe essere adeguato allo stato attuale delle cose. Sono infatti cambiate nel tempo le esigenze del- la società locale e dei servizi. Da parte dei Comuni consultati nell'occasione degù incontri indetti dal Consiglio delle Autonomie è stata altresì auspicata la creazione di uno o più enti di area vasta, purché dotato (o dotati) di personalità giuridica, quindi in grado di favorire la progettualità necessaria alla ripresa del territorio montano. Il Consiglio delle Autonomie ha quindi ringraziato per il proficuo lavoro svolto, anche in questa occasione, il presidente dell'UNCEM del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Marinig, che lascia l'incarico e sarà sostituito da Alessio Belgrado. Parere favorevole, con 14 voti e un'astensione, ha poi ottenuto la proposta di legge per interventi di promozione per la cura e la conservazione finalizzata al risanamento e al recupero dei terreni incolti e/o abbandonati nei territori montani, illustrata dal consigliere regionale Franco Baritussio. Giorno del Ricordo, i veleni tra politica e indagine storica “Il giorno del Ricordo”, istituito con legge nel 2004 e celebrato il 10 febbraio di ogni anno, è passato anche quest'anno con il solito strascico di polemiche. Le questioni delle foibe e dell'esodo degli Istriani rimarranno ancora per lungo tempo un argomento di valenza politica e non tema di indagine storica. Una parte della destra italiana, nella nostra regione ed in altre parti d'Italia, continuerà a tacere il fascismo ed a promuovere la tesi della barbarie slava che alla fine della seconda guerra mondiale si abbattè sulla popolazione inerme della Venezia Giulia, prima con la pulizia etnica eseguita con ferocia dagli slavi-Titini con le foibe e poi in Istria e Dalmazia con l’espulsione, la persecuzione e la spogliazione dei beni degli italiani ivi residenti. Inesistente il fascismo, fu lo slavo-comunismo il male assoluto del 20. secolo. La sinistra italiana fu ingenua a pensare che ricordando essa stessa delitti reali, conseguenza di una lunga persecuzione fascista degli Sloveni residenti in Italia e a seguito dell'occupazione militare del territorio jugoslavo e sloveno, avrebbe tolto argomenti alla destra. Il Giorno del Ricordo rimarrà politico ed antislavo finché esisterà una certa destra. Lo storico triestino Jože Pirjevec, già docente all'università di Padova ed ora collaboratore di quella di Capodistria, ha poco tempo fa pubblicato con Einaudi un libro sulle Foibe. E un libro storico con le sue tesi, le sue verità e contiene una ricca documentazione che Pirjevec aggiorna in continuazione. A questa storia i consiglieri regionali del Pdl, primo firmatario Roberto Novelli, hanno risposto con una mozione, nella quale chiedono “la costituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta, affinchè venga fatta definitivamente luce su questi tragici fatti”. Gli stessi parlamentari attaccano Pirjevec, indicato come professore di Capodistria, e ripropongono le arcinote “verità”. A confermare la mia tesi, che le foibe rimarranno una verità politica, è la richiesta degli stessi consiglieri regionali di una Comissione parlamentare che dica sulle foibe la verità definitiva ed univoca. Sarà dunque la politica e non l'indagine storica a decidere chi ha torto o chi a ragione. Era Stalin a decidere quali scoperte scientifiche potevano essere pubblicate, affinchè non nuocessero alla causa socialista. Il prof. Pirjevec ha accolto la proposta della Commissione, aggiungendo che si dovrebbe invitare anche il parlamento sloveno ad una riflessione comune in nome degli ideali europei dei due stati entrambi membri della UE. Ha proposto inoltre di invitare anche i tedeschi in quanto in possesso di diversi documenti. La prima proposta dello stesso Pirjevec rimane dunque politica con l'intento di chiudere a Bruxelles la questione antislava. In quanto al suo libro e a chi dissente propone di rispondere semplicemente con altri documenti, se ci sono, e con un altro libro... La questione non finisce qui. In puro stile Min-Cul-pop dell'era fascista i membri della Consulta culturale del PDL Fabio Gargagnani e Paola Frassinetti (vicepresidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera), accompagnati dal presidente delle associazioni degli esuli Lucio Toh, hanno proposto di stilare un “Albo per le associazioni che andranno a parlare nelle scuole”. I vari relatori sul tema delle foibe e dell'esodo dovrebbero avere la “licenza” rilasciata dalle associazioni elencate nell'albo. Sarebbero questi i soli e autentici custodi della Verità. Più illiberale di così si muore... Sarà poi il ministro Gelmini, come quest'anno, ad invitare i nuovi sacerdoti a raccontare il Verbo nelle scuole. Forse c'è di che preoccuparsi, (ma) Chiude Lenghe.net, il portale in lingua friulana Kmečka zveza Čedad V petek, 19. februarja , ob 20.00 uri v gostilni “Alla posta” v Hlodiču (Grmak) občni zbor Kmečke zveze Dnevni red: - poročilo predsednika; - poročilo tajnika; - odobritev obračuna 2009 in proračuna za 2010; - izvolitev notranjih organov; - pozdravi in razprava; - razno. Dopo dieci anni si chiude una bella esperienza editoriale in lingua friulana che però, come si augura la direttrice responsabile Anna Bogaro, in qualche modo continuerà perchè “un seme per il futuro” è stato gettato. Lenghe.net il portai de len-ghe furlane è nato da un'esperienza editoriale tradizionale. Nel 2001 l'Istituto ladino friulano Pre Checo Placerean ha iniziato a pubblicare un mensile interamente bilingue INT, un gior- nale fresco e vivace, attento anche alle esperienze di altre minoranze linguistiche in Europa, che nel 2004 ha subito una radicale trasformazione. Per superare problemi di ordine finanziario, ma anche sulla spinta del desiderio di avvicinare alla questione friulana un pubblico più ampio e le molte persone che vivono al di fuori del territorio d'insediamento tradizionale, si era trasferito su Internet. Nasceva così il portale www.Lenghe.net. Aggiornare quasi giornalmente il sito e quindi offrire un servizio di informazione quotidiana in lingua friulana ha richiesto un impegno grande e costante, ha scritto Anna Bogaro nella sua lettera di commiato. “Un impegno che oggi è diventato impossibile portare avanti non solo per un discorso di sostenibilità finanziaria, che in ogni caso va fatto, a seguito dei pesanti tagli subiti, anno dopo anno, ma soprattutto per la mancanza di prospettive di un settore - quello dell'informazione in friulano - che negli ultimi anni è stato collocato in fondo alla lista delle priorità da parte delle istituzioni chiamate a promuovere le politiche di tutela”. L'esperienza però continuerà e verrà in breve ripresa, assicura la direttrice, con un altro volto, un'altra struttura ed altri obiettivi, sempre su internet. “In questi anni abbiamo lavorato, abbiamo seminato e coltivato questa nostra terra - conclude Anna Bogaro - siamo sicuri che i semi, prima o poi, daranno i loro frutti”. Kultura Na osrednji Prešernovi proslavi Slovencev v Italiji z naslovom Zajadraj, zapluj! v Tržiču je bila slavnostna govornica Tatjana Rojc. Za odrsko postavitev proslave je poskrbel Studio Art Prva nagrajenca ob prazniku slovenske kulture sta bila tržaški pisatelj Boris Pahor in beneška umetnica in kulturna delavka Donatella Ruttar “Esatto, ed è stata proprio questa secondo me la cosa più importante di tutta la ricerca, oltre ovviamente ad aver ottenuto dati che prima non conoscevamo. Noi siamo stati sempre un popolo semplice che girava Uberamente, che viveva senza confini e tutto ciò ha portato ricchezza economica e culturale. Purtroppo questo nostro modo di vivere è stato interrotto dalla prima guerra mondiale e le sue conseguenze hanno compieta-mente stravolto anche il nostro senso d'identità.” Come vede il futuro della Benecia? “Direi che è necessario riportare al centro la questione culturale, far crescere la consapevolezza che la nostra cultura è una ricchezza e non rappresenta un limite. Tenere lo sguardo aperto è fondamentale per non soccombere anche quando la nostra comunità per ragioni storiche e geografiche va riducendosi sempre di più. Ciò accade un po' in tutte le zone di montagna. Ma senza la comunità non ci può essere nemmeno la cultura. Bisognerà trovare delle nuove forme per mantenerla, anche per il futuro dell'Europa è secondo me necessario che le piccole culture, quelle locah, si mantengano vive. Non le chiamerei minori, non è il termine appropriato. Esse avranno infatti secondo me un ruolo chiave nella costruzione della nuova identità europea. Ma per ottenere ciò dovranno essere riconosciute e valorizzate le varie sfumature delle principali culture europee, i dialetti in questo senso avranno un ruolo ancora più importante nella costruzione di un Europa nuova e forte.” (T.G.) dalla prima pagina L'artista beneciana si è detta però allo stesso tempo stupita del fatto che avessero premiato proprio lei: “Pur stando da sempre nelle organizzazioni slovene ho sempre mantenuto una certa autonomia, una mia libertà. Inoltre noi Benecia-ni abbiamo sempre vissuto un po' ai margini anche della stessa minoranza slovena. Credo che ciò sia in ogni caso un segnale molto positivo, coraggioso da parte della SKGZ e della SSO. Non vivo certamente il premio come un traguardo raggiunto, lo considero invece un riconoscimento a tutta la mia generazione che ha dovuto percorrere una strada lunga e difficile per mantenere la nostra identità slovena.” Cosa significa essere slovena in Benecia? “Diciamo che si tratta di un percorso che parte nel nostro intimo, di una ricerca continua della propria identità, della propria cultura che rimane tutt'ora non conclusa. Per me ad esempio, è iniziato tutto con un grande dolore prò- “La cultura non deve mai chiudersi se vuole mantenersi viva” vocato dall'involontaria rottura con la famiglia, un incrinarsi del tutto inaspettato dei miei legami affettivi. A casa mia mamma si rivolgeva a me sempre in sloveno, era in questa lingua che mi rivolgeva le frasi più dolci. Anche nel bar che gestiva la mia famiglia si parlava principalmente il dialetto sloveno. Allo stesso tempo però, ci dicevano che non dovevamo usarlo né in pubblico nè a casa. A me tutto questo sembrava assurdo, per me lo sloveno era la lingua degli affetti e delle emozioni. Quando mi ricordo di tutto questo mi viene sempre in mente Canetti. Sono infatti sempre gli affetti a mantenere vive le culture. Già a quattordici anni il cuore e la pancia mi hanno portato ad unirmi ad un circolo culturale sloveno, il Rečan, e ho cominciato a cantare nel suo coro. Ed è proprio in quel momento che i rapporti con la mia famiglia si sono incrinati.” Cos'è successo? “I miei non erano d'accordo con la mia decisione. Loro vivevano questo nostro essere sloveni in un modo più prudente, se così si può definire. Non erano tempi facili, ma io allora non potevo capire. Solo col passare degli anni assieme alla curiosità per questa nostra cultura è aumentata anche la consapevolezza di tutto quello che abbiamo perso noi Beneciani, di quanto siamo stati, come ha detto anche Boris Pahor all'ultimo Dan emigranta, umiliati e offesi. Ad un certo punto però ho sentito che questa nostra dimensione non mi dava più le risposte che stavo cercando.” Perché? “La cultura non deve mai chiudersi, se vuole mantenersi viva, deve cercare il contatto con gli altri, non deve rimanere legata al passato. È sì profondamente legata al territorio, ma ciò non significa che debba essere limitata da questo legame. Anch'io ho sentito ad un certo punto l'esi- genza di vivere il presente gli strumenti conoscitivi mi ero formata ed è così che è nato il progetto della Postaja di Topolò. L'arte che spesso non ha bisogno di parole è riuscita ad entrare nelle lacerazioni del territorio guarendo le ferite. La nostra cultura si è aperta all'esterno ed è risultata interessante per tutti quegli artisti che ritrovavano in questa nostra ricchezza un valore aggiunto. Ciò ha modificato anche lo sguardo di chi ancora diffidava di questo nostro essere sloveni e ci ha permesso di far conoscere la Benečija oltre i confini. E tanti hanno potuto apprendere con stupore che in questa parte della provincia di Udine vive una maggioranza storicamente slovena.” Anche l'ultima ricerca svolta dall'Okno na slovanski svet sui 'guziranci' parla di persone che non vivevano confinate nel loro territorio, persone che si sono aperte ad un mondo più vasto. Konec 19. stoletja iz različnih vidikov v _ Sesto srečanje Beneških kulturnih dnevov Branko Marušič, Giorgio Banchig in Elpidio Ellero dalla prima pagina Il presidente del consiglio regionale Ballaman al termine delle interessanti relazioni dei due storici ha sottolineato come la nostra regione sia molto di più che una semplice terra di confine, ma soprattutto l'importanza dello studio della storia. “In fondo anche oggi si può rilevare una certa distanza tra il popolo, che però è più consapevole dei propri mezzi e non gli basta più solo sopravvivere, e chi detiene il potere, l'Unione europea, le superpotenze le grandi multinazionali. Ma ciò che permette alle persone di essere protagonisti nella società odierna è la conoscenza della storia,” ha detto Ballaman che ha lodato gli organizzatori per la loro iniziativa. Il presidente ha seguito con interesse gli interventi di Ellero e Marušič: “Sembrava di ascoltare due storie diverse, storie di due mondi contemporanei ma molto distanti tra loro. Ed è stato molto bello apprendere la storia da due punti di vista diversi, quello del popolo e quello delle case regnanti ovvero del mondo degli intellettuali.” Povezava med italijanskim Risorgimentom in Slovenci ter položaj Beneške Slovenije iz različnih zornih kotov v obdobju med letom 1866, ko je bila priključena Italiji, in prvo svetovno vojno, sta bila glavni temi šestega srečanja v okviru letošnje izvedbe Beneških kulturnih dnevov, kijih prireja Inštitut za slovensko kulturo. Predavanji zgodovinarjev Elpidia Ellera oziroma Branka Marušiča sta v špetrsko občinsko dvorano privabili številne poslušalce. Med uglednimi gosti pa naj tokrat omenimo predsednika deželnega sveta Furlanije Julijske krajine Edouarda Ballamana, kije med drugim poudaril velik pomen poznavanja zgodovine. Elpidio Ellero je predvsem z družbenega in gospodarskega vidika predstavil položaj Furlanije in Benečije konec 19. stoletja in pred prvo svetovno vojno. Večina prebivalcev se je takrat tako v Furlaniji kot v Nadiških dolinah ukvarjala s kmetijstvom. V glavnem so pri tem izkoriščali vse to, kar je nudil teritorij, tako da so bili pridelki v posameznih predelih različni. V Nadiških dohnah seje tako razvilo predvsem sadjarstvo (jabolka in slive), nabirali so kostanj in pridelovali krompir. Dodatne težave pa je predstavljalo trženje sadja in pridelkov. Uspešno so prodajali le krompir, z ostalim pa beneški kmetje niso imeh velikega zaslužka, tako daje sadje v glavnem ostajalo za domačo uporabo. Sicer pa prav zaradi tega prebivalci Nadiških dolin niso bili podvrženi vsem tistim boleznim, ki so bile v Furlaniji značilne za to obdobje. V Benečiji je marsikdo tudi redil krave. V glavnem pa so bili hlevi neprimerni, kmetje so premalo izkoriščali naravne pašnike, poleg tega pa so redih le krave vrste Mòllt-hal. Sloje za majhne krave, ki so dajale zelo malo mleka. Dodatno težavo so zanje predstavljale tudi dajatve, ki jih je od njih zahtevala država. Itahjanska država na splošno ni bila posebno naklonjena kmetovalcem. Tudi tisti, ki so delali na polju, so bili slabo plačani. Moški so na dan povprečno dobivali od 66 centov do 1,60 lir (za primerjavo naj povemo, daje bila cena šoti 55 centov), plača žensk, ki so morale včasih delati še več kot moški, pa je bila še nižja (30 do 40 centov). Delati so morah tudi mladoletni, večkrat celo v tujini. V Furlaniji je bil sicer položaj kljub vsemu boljši kot v Nadiških dolinah. Zelo aktivni so bili predstavniki Cerkve. Na njihovo pobudo so ustanavljali kmečke hranilnice, družbene mlekarne in živinske zavarovalnice. Vsega tega pa v Nadiških dohnah ni bilo. Tu so bili duhovniki bolj aktivni na kulturnem in jezikovnem področju, premalo pa na gospodarskem oziroma družbenem. Branko Marušič pa je za temo svojega predavanja izbral italijanski in slovenski preporod, ki pa je bil v glavnem omejen na kulturno delovanje oziroma na zahteve po enakopravnosti svojega jezika, ni bilo pa zahtev po neodvisnosti. V Itahji se je takrat rodila ideja o nacionalni državi, ozemlje, na katerem so živeli Slovenci, ki je bilo takrat pod Avstrijo, pa je bilo za Italijane s strateškega vidika zelo pomembno. Zato je bilo vprašanje meje že v tistem obdobju zelo pomembno in italijanski domoljubi so se zavzemali zato, da bi bila meja Itahje čim bolj pomaknjena na vzhod. Se sam Mazzini, ki je v svojih mladih letih mejo italijanske države postavljal vzdolž reke Soče, jev sedemdesetih letih devetnajstega stoletja menil, da bi moralo italijansko ozemlje segati do Julijskih Alp, Postojne in Kvarnerja. Na slovenski strani so bili dokaj dobro osveščeni o tem, kar seje dogajalo v Itahji, saj so o italijanskih karbonaijih pisah razni časopisi, marsikdo pa seje tudi šolal v Itahji oziroma po njej potoval zaradi službenih obveznosti. Vedeh so tudi za negativen odnos do slovenskega jezika, ki gaje imela itahjanska oblast v Benečiji, zato so v glavnem prisegah zvestobo Avstriji, saj so se bah italijanskih asimilacijskih teženj. Predvsem na Primorskem so bila narodnostna nasprotja vedno večja. Sicer pa je bil odnos do italijanskih rodoljubov v osrednji Sloveniji različen. Konservativni staroslovenci so bih do njih bolj kritični, liberalni mladoslovenci pa so na primer Garibaldija in Mazzinija občudovali. Nekateri so tudi mishh, da bi se lahko Slovani združiti po zgledu Italijanov in da bi lahko Srbija prevzela vlogo, ki jo je v Itahji imel Piemont. (T.G.) — Otroška stran-----------------------------------7 Veliko obiskovalcev na Dnevu odprtih vrat Potekal je v Dvojezičnem šolskem centru ci strumenti alcune canzoni in lingua slovena ed italiana imparate quest'anno. Gli alunni delle classi seconda e terza hanno spiegato l'importanza del linguaggio teatrale e presentato la scenetta ‘Animali in fuga’. I bambini stessi hanno sottolineato l'importanza del gioco nell'apprendimento. Hanno dimostrato come si possono imparare, giocando, lo sloveno, l'inglese, l'italiano, la destrezza, la coordinazione... Fondamentale è stato il coinvolgimento dei genitori che hanno partecipato ai giochi di ‘Giocando si impara’ seguendo le indicazioni date dai bambini in lingua slovena, inglese ed italiana. Tutti si sono divertiti un sacco! Gli alunni più grandi della scuola primaria , classe 4A e classe 5A, hanno presentato le attività svolte in Settimana verde attraverso la visione di un video e l'indice di gradimento relativo ottenuto valutando i dati di un questionario. In collaborazione con i genitori gli alunni delle classi quinte hanno presentato il progetto KATAPULT - CATAPULTA svolto in tecnologia e relativo alla progettazione e la realizzazione di vere e proprie catapulte il cui funzionamento è stato provato nel corso della serata con giochi ed animazioni. È stato narrato anche un racconto fantastico ideato da uno dei genitori e rielaborato dagli alunni, in cui la catapulta, da strumento di guerra, si trasforma in mezzo di comunicazione utilizzato da ‘vernassini’ e ‘san-pietrini’, abitanti di due villaggi separati dalle impetuose acque del fiume Nati-sone. I ragazzi della scuola secondaria hanno presentato le attività di ricerca relative al ‘Teatro greco’, argomento trattato in lingua italiana in alcune classi e il lavoro svolto sul tema ‘Sicurezza a scuola’. Le attività svolte dalla scuola dell'infanzia sono state presentate dalle insegnanti con l'ausilio di un video relativo ad una giornata a scuola. I visitatori sono stati numerosi. Fondamentali sono stati il coinvolgimento e l'attenzione delle famiglie, elementi che stimolano e gratificano l'impegno dei bambini. Che dire?! Grazie a tutti i genitori che hanno collaborato e complimenti ai protagonisti: GLI ALUNNI! V petek, 15. januarja, je v Dvojezičnem šolskem centru v Špetru potekal dan odprtih vrat. Sola je odprla vrata vsem tistim, ki so si jo želeli ogledati in pobliže spoznati dejavnosti in projekte, ki se odvijajo v vrtcu, osnovni šoli in nižji srednji šoli. Obiskovalcem so se učenci predstavili z različnimi dejavnostmi in delavnicami. Vzdušje na šoli je bilo res enkratno, veselo in polno energije. Obiskovalcev je bilo res veliko. Bistveno pa je bilo to, da so na večeru odprtih vrat sodelovale družine, kar je predstavljalo dodatno spodbudo za nastopajoče učence. Ob koncu naj gre zahvala staršem, ki so sodelovali, posebna pohvala pa naj gre seveda učencem. I genitori ballano seguendo le indicazioni dei bambini Sulle porte di ogni aula c'era un cartello con il nome dell'attività presentata. I bambini delle classi pri- In te?npi remoti, gli abitanti dei luoghi che molti anni più avanti sarebbero stati denominati San Pietro e Vemasso erano costretti a vivere separati, perchè il fiume Natisone era costantemente in piena per lo scioglimento dei residui dell'ultimo periodo Glaciale (10.000 anni fa circa), cosa che non consentiva loro di attraversarne le acque, impedendogli così di stringere i rapporti di buon vicinato e amicizia tanto desiderati. Trascorrevano gran parte del loro tempo affacciandosi sui punti più stretti tra le due sponde a urlare frasi, cercando di sovrastare inutilmente il frastuono delle sottostanti acque turbolente... si sa che l'uomo ama la socialità e questa barriera naturale procurava un senso di frusti-azione e inquietudine sempre più pesante. Dopo svariati tentativi per avvicinare le sponde gli uni con riti sciamanici e gli altri con micidiali sforzi muscolari applicati su cime, corde, canapi tesi tra le due terre divise, il desiderio di superare l'ostacolo aguzzò progressivamente l'ingegno: provarono a camminare sulle funi già tese (come funamboli non erano granché), provarono a realizzare ponti tibetani (senza conoscere il Tibet e le sue millenarie tradizioni)... dopo aver inutilmente messo a repentaglio la vita dei più temerari, i nostri pro-geni-tori non si scoraggiarono e, spremendo le meningi, si misero ad ideare soluzioni via via più ardite, ma sicure, per scambiarsi messaggi, doni e ricette... me hanno presentato un video relativo ai primi mesi di scuola, hanno cantato e suonato con l'ausilio di sempli- La prima delle soluzioni scelte tra tante, era costituita da una lunga pertica alla cui sommità veniva assicurato un cesto: un adeguato numero di volonterosi spendeva le proprie energie per recapitarlo sulla opposta sponda. La regola della reciprocità, allora molto sentita, faceva sì che dall'altra sponda in risposta ai doni ricevuti, dopo alcuni giorni giungesse un cesto più capiente e ricco (da qui il termine SPERTICARSI in complimenti, manifestazioni di rispetto o ammirazione). Va da sé che in breve tempo il peso e le dimensioni del cesto superassero i limiti offerti da quel mezzo: nuovi sforzi creativi nel frattempo erano messi in gioco su entrambe le sponde per trovare soluzioni più efficaci. Ecco che qualcuno sperimentò il punto d'appoggio per alleviare gli sforzi di reggere tutto il peso con il solo uso delle braccia, un altro pensò di utilizzare la pertica in modo innovativo: fu così che si ebbe il primo salto con l'asta che, per un banale errore di calcolo sulla lunghezza della rincorsa terminò miseramente con la perdita dell'intrepido saltatore tra i flutti! Qualcun'altro intravide la potenzialità dell'esperimento appena fallito : i più abili maestri d'ascia furono convocati a mettere a disposizione le loro abilità per elaborare e costruire un macchinario all'avanguardia nello scagliare ad una distanza sufficiente qualsiasi cosa si avesse in mente di recapitare sulla opposta sponda. Dopo una serie di iniziali fallimenti e geniali tentativi sempre più efficaci, con il perfezionamento dell'idea iniziale, con pazienza, entusiasmo e perseveranza, ecco che prese forma qualcosa che solo molti secoli più tardi sarebbe passata alla storia con il nome con cui tuttora è conosciuta: la CATAPULTA. Perfezionando il gioco delle leve, dei contrappesi, e la precisione dei lanci e allo stesso tempo realizzando soffici punti di atterraggio per ammorbidire l'impatto, ecco che qualsiasi cosa poteva es- sere recapitata con successo!! Non dovette trascorrere molto tempo per trovare qualcuno più sfegatato ed ambizioso (o anche uno che voleva a tutti i costi trovare una morosa o provare emozioni forti), che volesse cimentarsi nel lancio di sé stesso! Dopo mesi di duro lavoro, con la realizzazione di un manufatto di dimensioni adeguate, il successo arrivò quasi inaspettato, senza inutili incidenti (a parte qualche contusione ed alcune escoriazioni) e con festeggiamenti che pareva non dovessero più terminare: il primo impavido, ripresosi dall'emozione, pare abbia dichiarato: “Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un balzo enorme per l'umanità.” Infatti nel volgere di pochi decenni, il nuovo capo villaggio (non si sa di che sponda), facendosi forte delle capacità tecnologiche acquisite, che ben presto resero obsoleto lo strumento di lancio, annunciò che sarebbe passato alla Storia con l’imminente costruzione di una grande opera: il Ponte sul Natisone! Porte aperte: lo spettacolino ‘Animali in fuga’ Aktualno Po potieh, koder je šlo na milijone mornarju Beneške žene lani na poti v Santiago de Compostela Korajžne beneške žene pred žačetkam duhe hoje zlo zguoda zjutra 12 km iz miesta Leon “Po dažu, po sniegu san pustila moje štopienje v veliki luži. Sonce an vietar so jih posušili. Sla san do konca. Paršla do sebe.” V telih besiedah Luise Battistig, ki jih je poviedala v saboto, 30. januarja, v slovenskem kulturnem centru v Špietre na večeru Planinske družine Benečije, je lepuo zaobjet an zgoščen glabok pomien ruomanja v Santiago de Compostela. V njih je tudi fadija kilometru an kilometru poti vsak dan gor an dol po klancih, stazah an ciestah. Grede povedo tudi, kaka je pomlad severne Španije an posebno Galicije, kjer se ureme zelo hitro obrača an spreminja. Sada je jasno, sada se mede. Bluo je nepozabno za njo, za Carmen Fantini, Flavio Iuretig an Miro Grgič an tudi za Danielo Lauretig, Rosino Tomasetig an Mariate-reso Trusgnach. Šle so na tisto dugo pot lanskega lieta aprila za velikonočne praznike, zatuo nie-so imiele dost dni cajta, so pa prehodile zaries dugo pot. Parve štieri korajžne žene od Leona do Santiaga: 317 kilometru v osam dni an pu... za se ustrašt. Te druge no- malo manj. Vsa pot pa, ki se začne v Franciji na meji s Španijo, je duga vič ku 800 kilometru. Biu je liep večer s Planinsko družino, na njem smo lahko gledal fotografije tistega ruomanja an poslušal spomine telih beneških žen, ki so pune moči an kuraže. Pruzapru besied je bluo malo, guorile so buj fotografije. Sevieda so jih posnele na stuojke, za špietarski večer pa so vebrale le nekatere: videl smo ruralno Španijo, kije puno podobna našim dolinam, čeglih je tam šele puno kumetu an žvine an je vse buj obdielano, videl smo vasi an miesta, stare cierkve an mostuove, skuoze katere so pasale. An lahko smo tudi zasto-pil, kaj je tel Camino di Santiago de Compostela, koder je hodilo že na milijone ljudi iz cielega sveta an koder jih vsako liet gre na taužen-te, vsieh starosti an vsieh socialnih skupin, od dieluca do intelektualca, od viernika do neviernika. Ankrat so hodil samuo ruomarji. Donašnji dan hodijo vsi tisti, ki želijo doživiet nieko posebno duhovno esperienco. Deleč od diela an družine, odtargan od vsak- danjih reči an skarbi, vsak človek hodi po poti, ki ga na-zadnjo pelje do samega sebe, takuo kije poviedala Luisa. Svet Jakob se praznuje 25. julija. Kadar je guod na ne-dieljo (takuo bo lietos), praznujejo njega Sveto lieto an viernikam, ki gredo na ruo-manje, so odpuščeni vsi grie-hi. An lietos bo rieko ljudi hodilo po štopienjah srednjeveških ruomarju. Le iniziative di Ambito distrettuale e Comune di Cividale Due progetti per le Pari Opportunità Grandi progetti per le Pari Opportunità nel 2010. L’Ambito Distrettuale del Cividale-se e l’Ufficio Pari Opportunità del Comune di Cividale hanno ricevuto significativi finanziamenti regionali per la realizzazione di due impor- r tanti iniziative a favore delle donne del territorio. Il progetto denominato 1 “Tempo per la conciliazione: donne, famiglie, territorio e servizi in rete”, messo a punto dall’Ambito distrettuale, dai Comuni di Cividale, Corno di Rosazzo, Premariacco, S. Giovanni al Natisone, in collaborazione con l’Avos di Cividale, l’Associazione “La famiglia” di Udine e l’Auser di San Pietro, è stato accolto e finanziato dalla Regione per un importo complessivo pari a 45.000 euro. L’iniziativa è indirizzata alle donne che si tro- J vano in situazioni di precarietà occupazionale tassativamente previste, e precisa-mente: cassa integrazione o mobilità, collaboratrici a progetto che hanno perso il lavoro e lavoratrici autonome il cui volume d’affari nel 2008 non abbia superato i 30.000 euro e che abbiano subito nel primo semestre del 2009 una riduzione di affari di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Altro requisito fondamentale è la struttura del nucleo familiare a cui la donna appartiene, in cui dev’essere presente un minore in età scolare o prescolare (0-14 anni), un anziano invalido al 100% o un diversamente abile a carico della famiglia, cioè non accolto in strutture protette. Nel concreto, l’obiettivo di questo progetto è quello di sostenere le donne attraverso interventi specifici, quali l’assistenza ai minori, agli anziani o ai disabili, il sostegno delle spese per l’accoglimento dei minori ai nidi d’infanzia e altro ancora. Le domande per partecipare al progetto devono essere consegnate entro il prossimo 5 marzo: il modulo è scaricabile dal sito www.cividale.net. Altro progetto delle Pari Opportunità è quello denominato “TAGESMUTTER - percorsi formativi e laboratori job per l’avvio di nuove professionalità”, messo a punto dal Comune di Cividale in collaborazione con il club Soropti-mist di Cividale, e finanziato dalla Regione per un importo complessivo pari a 10.600,00 euro. In questo caso vengono attivate delle attività formative volte a creare una nuova professionalità femminile, cioè un’imprenditrice in grado di gestire dei servizi per l’infanzia. Glasbena Matica Špeter Špeter - Slovenski kulturni center venerdì /petek 12.02.2010 ob/alle 19.30 9VSTM I___________ ___________________ Judje dolin! Od Tera do Karnahte Nova hiša judi, kulture in muzike tou Barde V saboto, 13. februarja, ob 17.00, bo odperla svoja vrata zgodovinska barska Nova coop, ki bo imela novo ime: Bar-Do, hiša judi, kulture in muzike. Marina Gelleni in družina Cerno jo bosta vodila. Hiša bo ponudila vsem dobre jedi, koncerte, liepe razstave in kulturne konference. Zatuo bodo liepo sprejeti tou hišo sou-se tiezje, ki imajo dobre ideje. A Bardo aprirà i battenti il Bar-Do, nuovo centro di aggregazione, arte e musica del capoluogo della Terska dolina. Lo farà in grande stile sabato 13 febbraio alle ore 17.00, subito dopo il Pust, che come di tradizione si svolgerà a Se-dlišča alle ore 14.30 in Piazza. L’attesa apertura del locale sarà accompagnata dalle fisarmoniche di Ivan Michelizza e Loris Cher, allievi della Barška Glasbena Matica, dal Barski oktet nonché da uno sfizioso banchetto. La gestrice, Marina Gelleni, istriana e barščica allo stesso tempo, ha in mente un bel progetto. Il Bar-Do - ha detto Marina - sa- rà la casa della gente e degli artisti che vorranno condividere la propria arte. La nostra intenzione - ha sottolineato la gestrice -è di organizzare mostre di pittura e fotografia, nonché concerti ed incontri culturali: sono perciò ben accette idee e proposte artistiche. La stessa Marina ha già in programma qualcosa: i polkaperiti-vi. Si tratta - ha spiegato - di serate che cominceranno verso sera, alle 18.30, accompagnate dal- le fisarmoniche diatoniche dei migliori diatonicisti della Benečija (Ivan, Loris, Cižguj, Franco di Sriednje, ...) e dalla mitica Laško, ovviamente, točena. Altro punto forte del locale sarà la cucina, che proporrà specialità locali (ocikana, friko, štak) ed istriane (fusi con sugo di gallina, baccalà, sardoni in savor). Nicolò Cerno, pasticciere, deli-zierà i palati dei golosi di dolci con torte, gubane caserecce, palačinke. Porzus a breve monumento nazionale Domenica 7 febbraio sono stati ricordati a Fojda i caduti delle Malghe di Porzùs. L’eccidio di Porzùs - avvenuto il 7 febbraio 1945 - fu uno degli episodi più controversi della Resistenza italiana: l’esecuzione capitale di alcuni componenti della Brigata Osoppo, formazione di orientamento cattolico e laico-socialista, da parte di alcuni partigiani della brigata Garibaldi, gruppo di orientamento comunista. Ora quei luoghi, come ha annunciato il sindaco di Fojda, Cristiano Shaurli, stanno per diventare monumento nazionale. La proposta, sollevata dalla Provincia di Udine nel 2008, ha trovato l’appoggio sia del centro-destra che del centrosinistra, ma su motivazioni diverse. Prevale nel centrodestra la volontà di mettere sul banco d’accusa i garibaldini, i comunisti ed i partigiani sloveni dell’ex-Jugoslavia e, al contempo, di sdoganare la “Gladio” che si è spesa per negare i diritti culturali e linguistici degli sloveni della Slavia friulana più che per “difendere” i confini. Per anni, nel dopoguerra, Igor Cerno questi “patrioti” hanno identificato il comuniSmo con la lingua slovena delle popolazioni del Friuli orientale, fomentando altro odio. Si noti che oggi l’associazione degli ex appartenenti a questa struttura paramilitare ha una sede ufficiale proprio sulla piana di Porzùs. Il centrosinistra auspica, invece, che il Topli Varh diventi luogo di memoria storica e di riconciliazione. “Non va dimenticato quello che è successo - ha detto Shaurli durante la cerimonia di domenica scorsa alla quale erano presenti i rappresentanti della Regione e della Provincia di Udine - anche se la verità storica non è univoca. L'auspicio - ha concluso - è che possa trovarsi un sentire comune.” Ma se si vuole veramente che Porzùs diventi luogo di memoria e monumento nazionale di riconciliazione sarebbe opportuno apporre sulla piana anche un’insegna che ammonisca al rispetto di ogni comunità, di ogni popolo anche se di lingua diversa, anche se di minoranza. Un monito contro ogni forma di nazionalismo. Proprio così, come ha proposto il sacerdote e comandante degli Osoppo, Aldo Moretti-Lino. v — Sport Na rallyju lep dosežek slovienskih dirkačev Andreja Jereba in Mirana Kacina V Montecarlu med parvimi desetimi Na rallyju v Montecarlu, ki je med te narbuj poznanimi na svie-tu, an tudi med te narbuj težkimi Andrej Jereb je rally “Montecarlo” zaključu na sanjskem desetem mestu an dugimi (400 km hitrostnih preizkušenj - prove speciali), sta se slovienska dirkača Andrej Jereb an Miran Kacin uvarstila med parvih deset. Je te narbuojši slovienski dosežek (risultato) na telem rallyju, pa tudi te narguorški uspeh (sučes) vsieh cajtu v telim športu za Slovenijo. Jereb in Kacin sta pru zadovoljna. “Ta rally je iz nas potegnil vse moči. Je biu te narbuj težki ral- ly v vsiem mojem življenju. Fizično an psihično težak. Je bluo za-ries težkuo ostat zbran, kar si muo-ru voziti tudi ponoč po sniegu an po ledu, potle ki si vozu že cieu dan... pru zavojo tega tel uspeh je še buj velik, an veseje tudi,” je na koncu jau Jereb. Velih upseh za slovenski šport, pa tudi za našo deželo, saj Jereb - Kacin sta paršla med te parvimi desetimi z avtom od firme Friul motor iz Manzana, ki je tudi po-skarbiela za tehnično pomoč. Važno, important, je tudi po-viedat, de na tem rallyju so se mierli te narguorši dirkači (equipaggi) na svietu telega športa, udobila sta Hirvonen - Lehtinen s Ford Fiesta S2000. Terza prova del campionato del CSI Gs Natìsone senza rivali anche nella prova di Codroipo Francesca Gariup Il rifugio speleologico di Taipana, sotto l’esplorazione di una grotta a Platischis Iniziativa del Centro ricerche carsiche Seppenhofer Fenomeni carsici, da Taipana sette itinerari Ancora protagonista il Gruppo sportivo Natisone di Cividale nella terza prova di corsa campestre del CSI svoltasi domenica 7 febbraio a Codroipo. Alla manifestazione hanno partecipato gli atleti civida-lesi e quelli del Gsa Pulfero. Ecco per categoria i risultati personali ottenuti entro i primi cinque posti. Esordienti femminile: 3) Federica Iuri, 4) Anna Cleber; Ragazze: 3) Francesca Gariup; Ragazzi: 2) Giacomo Mulloni; Cadetti: 3) Mauro Tomat, 5) Francesco Chiabai; Allieve: 2) Marta Busolini, 3) Beatrice Pascolini; Senior femminile: 3) Roberta Siili (Gsa Pulfero), Barbara Callegher; Amatori femminile/B: 2) Federica Qualizza, 3) Oriana Drosghig, 4) Michela Tonerò; Veterani femminile: 2) Eliana Toma-setig; Junior maschile: 4) Gabriele Snidaro; Amatori ma-schile/A: Alessandro Leban (Gsa Pulfero); Amatori ma-schile/B: 4): Giuseppe Pagano, 5) Walter De Laurentis (Gsa Pulfero). Nella classifica per società al primo posto il Gs Natisone, al 14° il Gsa Pulfero, nel trofeo Carlevaris terza piazza per il team ducale; nel trofeo Comitato pro- vinciale CSI primo posto del Gs Natisone e 17° per Pulfero, infine nel trofeo del Comitato regionale CSI secondo posto del gs Natisone e quinto del Gsa Pulfero. Grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale di Taipana, il Centro ricerche carsiche ‘C. Seppenhofer’ di Gorizia gestisce da tempo un rifugio speleologico situato proprio al centro di questo paese che, in una splendida cornice di vallate e bassi rilievi, è posto ai piedi del Gran Monte nel cuore delle Prealpi Giube. Allo scopo di valorizzare l’ambiente carsico e sfruttando l’ubicazione del rifugio speleologico sono state programmate una serie di escursioni guidate che hanno come meta le principab e più caratteristiche località presenti nelle valli del Torre e Natisone. Gli itinerari non presentano particolari difficoltà, generalmente vengono effettuati nel fine settimana, orari e ritrovo vengono concordati al momento della richiesta. Ogni itinerario affronta una determinata tematica: ‘I fenomeni carsici nel Flysch’. Escursione guidata alla Grotta di San Giovanni d’Antro - Montefosca - Piani delle Fracadice - Prossenicco - Taipana. ‘Villanova delle Grotte’. Il Centro ‘C. Seppenhofer’ offre la possibilità di effettuare delle visite guidate nelle principali cavità dell’altipiano della Bernadia (zona di Villanova delle Grotte) tra cui la visita integrale della Grotta di Villanova. ‘Morfologie carsiche nella valle dello Judrio’. Guida ai fenomeni carsici presenti in questa interessante valle a cavallo del confine. ‘La zona carsica del monte Matajur’. Escursione guidata alla cima del Matajur attraverso i principali fenomeni carsici superficiah esistenti sui versanti. ‘Le Valli del Natisone’. Visita ai principali fenomeni carsici e lo-cabtà più caratteristiche delle Vaiti del Natisone. ‘Il sentiero del rio Gorgons’. Escursione naturalistica lungo il sentiero che fiancheggia il rio Gorgons - Taipana. ‘Grotta Pre-Oreak’. Visita guidata della grotta situata lungo il torrente Comappo nei pressi di Nimis. Considerando che tutta l’attività del Centro viene svolta a titolo di volontariato, è necessario che per le escursioni guidate venga fatta la richiesta con largo anticipo. Per maggiori dettagli si può consultare il sito web: www.sep-penhofer.it o scrivere all’indirizzo mail: seppenhofer@li-bero.it. (Maurizio Tavagnutti) Eliana Tomasetig e (a destra) Federica Qualizza Četrtek, 11. februarja 2010 NOVI MATAJUR NAROČNINA 2010 Abbonamento Cajtj e do 28. februarja 2010 ITALIJA....................... 35 evrov EVROPA........................ 40 evrov AMERIKA IN DRUGE DRŽAVE (z letalsko pošto) 62 evrov AVSTRALIJA (z letalsko pošto) 65 evrov Četrtek, 11. februarja 2010 Risultati 1. Categoria Valnatisone - Torreanese 1:1 Juniores OI3 - Valnatisone post. Allievi Ancona - Valnatisone 2:2 Nuova Sandanielese - Moimacco 0:1 Giovanissimi Moimacco - Opicina 4:1 Valnatisone - OI3 0:4 Pagnacco - Moimacco 3:1 Amatori Anni ‘80 - Pizzeria Le Valli rinv. Sos Putiferio - Latteria Tricesimo 1:0 Dinamo Korda - Savognese 1:1 Poi. Valnatisone - Paura&Delirio 4:0 Calcetto Reai Feletto - Paradiso dei golosi 4:5 Paradiso golosi - Boca Juniors 8:6 Merenderos - Casomai spazio notturno 13:6 Prossimo turno 1. Categoria Risanese - Valnatisone Juniores Valnatisone - Tarcentina Allievi Valnatisone - Brugnera Moimacco - Manzanese Giovanissimi Bearzi - Moimacco Graph.Tavagnacco/B - Valnatisone Tolmezzo Carnia - Moimacco Amatori Pizzeria Le Valli - Carpacco (13/02) Cicconicco Villalta - Sos Putiferio (12/02) Savognese - Chiasiellis (13/02) Montegnacco- Poi. Valnatisone (14/02) Calcetto Copia & Incolla - Paradiso golosi (16/02) Artegna - Merenderos (15/02) Dlf Energia & Natura - Essiccatoio Dorbolò (17/02) Classifiche 1. Categoria Valnatisone 37; Reanese 36; Caporiacco 35 Lavarian Mortean 32; Tarcentina 31 ; Risanese 27; Bujese, Ancona 26; Pagnacco, Riviera 24; Torreanese 23; Cassacco, Santamaria 22; Paviese 20; Rive d’Arcano 18; Moraro 6. Juniores (Provinciali - Girone C) Azzurra 32; OI3* 30; Forum Julii 27; Valnatisone* 26; Serenissima 25; Riviera 23; Reanese 22; Arteniese 19; Chiavris* 18; S. Gottardo 14; Tarcentina* 13; Venzone 10; Prog&T 6; Fortissimi 0. Allievi (Regionali - Girone A) Sanvitese 39; Donatello 37; Sacilese 35; Manzanese, Muggia 30; Tolmezzo 29; Futuro Giovani 24; Sangiorgina* 21 ; Trieste cal- V Sport ciò 19; Moimacco, Nuova Sandanielese 18; Pro Romans 9; Cormonese 7; I Falchi 1. Allievi (Regionali - Girone B) S. Luigi 40; Brugnera, Ancona 37; Pordenone 35; S. Giovanni 31; Valnatisone 28; Union '91* 22; Virtus Corno 21; Bearzi 20; Pro Gorizia 13; Sesto Bagnarola 12; Pro Cer-vignano 8; OI3, Fiume Veneto Bannia* 6. Giovanissimi (Regionali - Gir. A) Ancona 48; S. Luigi 45; Veneto Bannia 37; Moimacco, Sanvitese 36; Bearzi 30; Azza-nese 26; Virtus Corno 21 ; Maniago 20; San Canzian 17; Union '91 * 16; Opicina 13; Montatone 11 ; Rangers 4; Pro Romans* 1. Giovanissimi (Provinciali - Gir. B) OI3 36; Esperia ‘97 25;Lib. Atl. Rizzi 23; Centro Sedia, S. Gottardo, Serenissima 21 ; Forum Julii 20; Valnatisone 16; Buttrio 8; Chiavris 7; Reanese/A 6; Fortissimi 1. Giovanissimi (Sperimentali - Gir. C) Ancona 24; Pagnacco 23;Tolmezzo 22; Virtus Corno* 21; Bearzi 19; Nuova Sanda- nielese* 15; Spilimbergo* 7; Moimacco 6; Rangers* 4; S. Gottardo -1. Amatori (1. Categoria - Gir. A) Pizzeria Le Valli 17; LatteriaTricesimo 16; Extrem 15; Carpacco, Warriors 12; Sos Putiferio 11 ; Ci-conicco Villalta, Amaranto 10; Anni ‘80, Carr. Tarando 8; Tramonti 7; Bar Al Gambero Amaro 6. Amatori (2. Categoria - Gir. D) Beivars 18;Turkey Pub 17; Chiasiellis 16; Dinamo Korda, Campeglio 15; Pizzeria Mo-by Dick, Savognese 12; Trattoria da Raffaele, Adorgnano 8; Sammardenchia 6; Il Gabbiano, Pizzeria al sole due Tarcento 2. Amatori (3. Categoria - Gir. B) Poi. Valnatisone, OverGunners 17; Friuldean 15; Tuttomeccanica 12; Orzano 11 ; Racchiuso, Montegnacco 9; Collettivo Savio 8; Pingalon-galong 6; Enoteca Sandi 4; Paura&Delirio a Col-losomano 2. * Una partita in meno. Le classifiche amatori sono aggiornate al turno precedente. Nel derby di Prima categoria allo scadere la Torreanese raggiunge i sanpietrini, che però allungano in vetta Basta un punto, la Valnatisone sta davanti Pareggio d’oro per gli Allievi regionali contro l’Ancona - La Sos Putiferio regola la seconda della classe Si è chiuso in parità l'atteso derby di Prima categoria tra la Valnatisone e la Torreanese. I padroni di casa nel primo tempo hanno fallito tre occasioni per sbloccare il risultato. A cinque minuti dalla fine della gara la Valnatisone è passata in vantaggio grazie al calcio di rigore trasformato da Gabriele Miano. Gli ospiti hanno rimediato allo svantaggio riportandosi in parità allo scadere con Basso. Il punto conquistato permette ai ragazzi del presidente Andrea Specogna di portarsi solitari in vetta alla classifica viste le sconfitte rimediate dalle più dirette concorrenti. E stata rinviata a mercoledì 24 febbraio la gara degli Juniores della Valnatisone. Grande impresa degli Allievi regionali della Valnatisone che, sotto di due reti nei confronti della seconda della classe, l'Ancona, hanno rimontato il passivo. Gli autori dei due gol, Marco Sit-taro e Biagio Capizzi, hanno frenato così la corsa verso la vetta degli udinesi che ora sono distanziati di tre lunghezze dalla capolista S. Luigi- Nell'altro girone il Moi- macco è tornato con tre punti preziosi dalla trasferta di S. Daniele. Quattro reti dei Giovanissimi regionali del Moimacco, che hanno regolato l'Opicina grazie alla tripletta di Marco Zufferli ed alla rete siglata da Daniel Cudi-cio. I provinciali della Valnatisone, in formazione rimaneggiata, hanno disputato una buona gara con la capolista 013, squadra questa che avrebbe tranquillamente primeggiato in campo regionale. Sconfitti invece a Pagnacco gli sperimentali del Moimacco. Nel campionato di Prima categoria degli Amatori del Friuli collinare rinviata per impraticabilità del campo la partita tra gli Anni ‘80 e la Pizzeria Le Valli. La seconda della classe, la Latteria Tricesimo, era impegnata a Merso di Sopra contro la Sos Putiferio. Una rete siglata da Alessandro Bergnach ha punito gli ospiti, confermando, se era ancora necessario, le potenzialità tecniche della squadra guidata da Walter Petricig, che prosegue la sua salita verso l’alta classifica. In seconda Categoria la Savognese si è trovata ad un passo dalla clamorosa impresa in quel di Campeglio, dove è passata in vantaggio grazie alla rete messa a se- gno da Marco Domeniš, ma è stata poi raggiunta all'ultimo istante di gara dai padroni di casa. In Terza categoria, infine, ritorna a giocare alla grande la Polisportiva Valnatisone di Cividale che a Podpolizza, su un campo al limite della praticabilità, grazie alla doppietta di Enrico Bait ed alle reti di Michele Andresini e Giuseppe Susca ha travolto la Paura&Delirio. Paolo Caffi Dal 22 febbraio il Corso di speleologia Dal 22 febbraio al 28 marzo la Scuola di speleologia di Cividale con i gruppi Forum Iulii speleo e Gruppo speleo Valli del Natisone organizza il 20° corso di speleologia di 1° livello. È un corso aperto a tutti (bisogna aver comunque compiuto i 16 anni), si svolge nelle più belle aree carsiche del Friuli ed è composto da una parte teorica, che si terrà nella sede CAI di Cividale, in via Carraria 99, e da una pratica con uscite in grotta nel Carso triestino. Questo corso ha lo scopo, oltre che di far conoscere l’ambiente ipogeo, anche di imparare ad usare le varie attrezzature per la progressione su corda ed allo stesso tempo acquisire un autocontrollo delle stesse, il tutto in massima sicurezza, accompagnati dal numeroso organico di istruttori che compone le due scuole. Ulteriori informazioni sul corso si possono trovare negli opuscoli distribuiti dalla Scuola di speleologia oppure chiamando i seguenti numeri: Forum Iulii speleo: Angelo 333.8038576, Fabio 393.6447721, Speleo Valli del Natisone: Bruno 339.7779367. (Moz) Riportiamo di seguito le classifiche aggiornate all'ultimo turno dei campionati di calcetto. Campionato amatori Uisp - Girone A: Paradiso dei golosi 23; Diavoli volanti 18; Santa Maria 17; Simpri Kei da Moreale 13; Boca Juniors Risano 12; Pizzeria da Raffaele, Reai Feletto 11; Copia & Incolla 6; Folgore 4. Girone B : Engaged in show biz 25; Pilutti's Pub 15; La Viarie, Merenderos 14; Santa Klaus@Nevelandia *, Artegna 12; Zomeais 11; Città di Carlino 9; Casomai Spazio Notturno 5. Campionato amatori Friuli collinare - Girone C: Essiccatoio Dorbolò, Fagagna, Pizzeria Al Baffo, Paulin/Tex Grill 4; Pura Vida Cafè, Pi-trans Bicinicco, Artegna 2; Cdu calcio, DLF Energia & Natura 1; Pizzeria Cantina fredda, Dlf Cervignano, Ri-vignanese 0. SPORT PO SLOVENSKO AVTOMOBILIZEM W./iO % [RA HY W (RE-LI) novi sm PROGÀ _ Kvalifikacijske tekme za evropsko nogometno prvenstvo Italija in Slovenija v isti skupini Žreb kvalifikacijskih skupin za evropsko nogometno prvenstvo 2012 v Varšavi, ki ga bosta gostili Poljska in Ukrajina, je določil, da bo Slovenija v skupini C igrala z reprezentancami Ferskih otokov, Estonije, Severne Irske, Srbije in Italije. Italija in Slovenija pa sta se nazadnje pomerili 8. oktobra 2005 v Palermu, ko je Italija v okviru kvalifikacij za SP 2006 premagala Slovenijo z 1-0. Pred tem je domačo tekmo v okviru istih kvalifikacij prav tako z 1:0 v Celju dobila Slovenija. Nepozabna ostaja tudi slovenska zmaga leta 2002 v Trstu z 1-0. Medsebojni izkupiček je neodločen, saj sta se ekipi doslej pomerili petkrat, Italija in Slovenija sta zmagali po dvakrat, ena tekma se je končala brez zmagovalca, I Slovenski selektor Matjaž Kek skupna razlika v zadetkih med ekipama pa je 3-3. Kvalifikacije se bodo začele 3. in 4. septembra letos ter končale 11. oktobra prihodnje leto. Takrat bodo znani vsi zmagovalci devetih kvalifikacijskih skupin in najboljša drugouvrščena ekipa kvalifikacij, ki se bodo pridružili gostiteljema Poljski in Ukrajini, ki imata nastop na EP že zagotovljen. Ostalih osem drugouvrščenih ekip se bo v dodatnih kvalifikacijah 11. in 12. novembra 2011 ter 15. novembra 2011, ko bodo na sporedu povratne tekme, pomerilo za preostala štiri prosta mesta. Evropsko prvenstvo bo na sporedu med 8. junijem in 1. julijem 2012. — Kronaka----------------------- S Planinsko družino Benečije po gorah, pa ne samuo Četrtek, 11. februarja 2010 Svet Valentin na Liesah Svet Valentin je varuh lieške fare. Navada je, de za tel senjam vsaka vas se zbere v lieški cierkvi za uro češčenja. Tel je program: od 9. do 10. bo ura češčenj a za Velik an Mali Garmak, Dolino an Trebež; od 10. do 11. za Platac, Konauc, Dolenje an Gorenje Bardo, Topo-luove. Ob 11.30 bo sveta maša, par kateri bo pieu zbor Rečan. Zmolejo za gaspuoda nunca Roma-nina an za vse te rance tele fare. Bo tudi oufar za cierku. Po maši se zberejo v telovadnici za se vsi kupe veselit. Od 15. do 16. ure bo ura češčenja za Seuce, Zverinac, Hostne an Podlak; od 16. do 17. ure za Liesa, Hloc-je, Arbida, Slapovik an Petarneu. Ob 17. bo žegan za vse. V saboto, 27. februarja bo občni zbor Planinske družine Benečije, program za lieto 2010 pa so ga že parpravli. Nekatere stvari so jih že tudi spejal, ku pohod na Dražgoše, o katerem smo na Novim Matajurju že napisali. V saboto 23. an nediejo 24. skupina žen od Planinske je bla v Bovcu za an seminar namenjem pru ženam an v saboto 30. januarja je bla v Slovenskem kulturnem centru vičer “Vsak dan... ad-na pot, slike besiede an misli skupine žen od Planinske, ki je prehodila pot do San-tiaga de Compostela”. Pogledimo pa, kaj je v programu od seda napri. FEBRUAR Od 10. februarja do 30. aprila telovadba v Špetru - odg. Daniela in Flavia Sobota 20./nedelja 21. - Kredarica 2.514 m. / Triglav 2.864 m., zimski vzpon (odg. Pavel 348 2299255 - Boris 0481/81965) Sobota 27. - Občni zbor in večerja MAREC Od 7. do 21. marca štiri nedelje na snegu na Kaninu za tečaj smučanja -odg. Flavia in Daniela Nedelja 7. - Škrbina 2.054 m - zimski vzpon - skupaj s Slovenskim planinskim društvom Gorica (SPDG) - odg. Boris 0481/81965) Sobota 20. - Planica - (izlet z avtobusom za smučarske skoke) - odg. Joško 328 4713118 APRIL Ponedeljek 5. - velikonočni ponedeljek - Glinščica / Val Rosandra - odg. Igor 0432 727631 Nedelja 18. - Svet Kocjan iz Saržen-te - odg. Igor 0432/727531 MAJ Sobota 1. - Tradicionalni pohod na Krn - odg. Giampaolo Nedelja 16. - Golica - avtobusni izlet - odg. Joško in Daniela Sobota 29. - Tek prijateljstva Sužid / Nokula - odg. Igor Nedelja 30. - Pohod Podbela / Ple-stišča - odg. Alvaro JUNIJ Nedelja 13. - Srečanje slovenskih planinskih društev v Gorici - odg. Joško Sobota 26. in nedelja 27. - Bohinj / 7 jezer / Triglav - odg. Germano JULIJ Petek 16., sobota 17. in nedelja 18. -Argenterà (Alpi Marittime) 3.286 m. -skupaj s planinskim društvom Kobarid - odg. Alvaro Nedelja 25. - Gran Zebra (grappo Ort-les), 3.581 m. - odg. Boris AVGUST Sobota 7. / nedelja 8. - Dolomiti - Passo Falzarego (camminate - arrampica- te) - odg. Pavel Sobota 14. in nedelja 15. - senoseki in grabiče na Matajurju (pri koči Dom na Matajure), delovna akcija Sobota 28., nedelja 29. avgusta - Romanje v Maria Worth (Avstrija) - za romanje peš (par nogah) odg. Alvaro - za izlet v nedeljo 29. odg. Daniela SEPTEMBER Nedelja 5. - Praznik gore na Matajurju - odg. vsi Nedelja 12. - Rezijanska dolina, avtobusni izlet - odg. Daniela Nedelja 26. - Monte Sart m. 2.150 odg. Pavel OKTOBER Do decembra telovadba v Špetru -odg. Daniela in Flavia Nedelja 10. - Pala Fontana (Prealpi Carniche) skupaj s Cai Val Natisone Nedelja 17. - Burnjak - odg. Dante in Bruno, za sladčine odg. žene od Planinske Nedelja 24. - desetletnica otvoritve Koče Nedelja 31. - Spominski pohod na Globočak - odg. Joško NOVEMBER Nedelja 7. - Izlet v neznano - odg. Igor Sobota 13. - Krnsko jezero - odg. Livio DECEMBER Nedelja 5. - Miklavžev pohod na Kra-sji Vrh (Drežnica) - odg. Alvaro in Gianpaolo Petek 31./sobota 1. januarja - Silvestrovanje v koči za člane in prijatelje V nedeljah in praznikih dežurstva v koči na Matajurju in delovne akcije Vzdrževanje in čiščenje stez Bella festa per i 70 anni di Gianni Conosciuto non solo nelle Valli del Natisone, ma anche in regione e all’estero, giovedì 4 febbraio ha tagliato il traguardo dei settanta anni Giovanni Caffi di Ponte S. Quirino. Sabato 6 lo hanno raggiunto per festeg- giarlo una trentina di amici, ex emigranti in Svizzera che, dopo avere concluso la fase lavorativa, sono rientrati a casa. Giovanni, Gianni per gli amici, è emigrato da giovanissimo in Svizzera per lavoro e qui ha conosciuto e portato all’altare la sua Helen. Al raggiungimento della meritata pensione, Gianni ed Helen sono rientrati a Ponte S. Quirino. Durante la festa sono stati ricordati tutti gli amici scomparsi. I presenti hanno sfogliato gli album fotografici, dove sono gelosamente custodite le immagini scattate in Svizzera e che riguardano gli anni della loro gioventù vissuta a lavorare da emigranti e, come Gianni, per divertirsi nei momenti liberi prima a calciare un pallone e quindi a diventare un valido dirigente della locale formazione calcistica. Una gradita sorpresa per Gianni è arrivata con la visita dei rappresentanti del comitato Insieme per Vernasso, che gli hanno fatto un presente, molto gradito. Non è mancata la mega torta che Gianni ha offerto ai presenti con un arrivederci alla prossima occasione. Tanti auguri, Gianni! novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst/Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 35 evro • Druge države: 40 evro Amerika (po letalski pošti): 62 evro Avstralija (po letalski pošti): 65 evro Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 25 Z 05040 63740 000001081183 SWIFT: ANTBIT2P97B m Včlanjen v USPI Associato alPUSPI Planinska družina Benečije 18. OBČNI ZBOR assemblea generale sobota, 27. februarja ob 19. uri v v Spetru, Al belvedere * pozdravi - poročila / saluti - relazioni * kulturni program - programma culturale Vpisovanje na vičer j o / iscrizioni cena (18 € odrasli, 6 € otroci) do srede 24. / entro mercoledì 24: Daniela 0432/714303 - 0432/731190 - Flavia 0432/727631 (v večernih urah) Bo možno obnoviti članarino ali pa se na novo vpisati v Planinsko - Sarà possibile rinnovare l’iscrizione o iscriversi alla Planinska KREDARICA 2.514 m TRIGLAV 2.864 m sobota, 20. - nedelja, 21. februarja Zimski vzpon Odg. Pavel 348 2299255 - Boris 0481 81965 ❖ ♦> ❖ TEČAJ SMUČANJA CORSO Dl SCI Kanin, 7. /14. / 21. / 28.03.2010 Predvpis / preiscrizione: do 13. februarja - Potrditev vpisa / conferma iscrizione: do 20. februarja. TELOVADBA PALESTRA V Speter, od srede 10. februarja Inf o in vpisovanje: Flavia 0432/727631 v večernih urah - Daniela 0432/714303 v večernih urah Adna stara žena se je griela za kotam v nje majhani hišici. Glih o punoči se je parkazala pred njo adna vila (fata), ki je z nje mgično palco rasvetlila prestrašeno ženico an ji je j ala: - Morete vprašat tri želje, bojo uslišane vse tri! Zenica, šele močnuo začudvana za kar se ji je parkazalo, je vprašala to parvo željo: - Snemite mi petdeset liet, de se znajdem nazaj liepa an mlada! Vila ji je položla nje magično palčico na glavo an glih takuo se je zgodilo. Hitro potle ženica je vprašala to drugo željo: - Spremenite mojo majhano hišico tu an liep, velik grad, kastel! Vila je položla nje palčico na steno, an glih takuo se je zgodilo. Prečudvana an zlo vesela ženica, ki je bla spet ratala liepa čeča, je pomislila, de bo slavo sama živiet v tajšnim velikim gradu, zatuo za to trečjo an zadnjo željo je poprašala: - Nardite, de muoj mačak rata muoj mladi princ iz sanj (principe azzurro)! Vila je položla nje palčico na mačka, an glih takuo seje zgodilo. Ganljiv je biu njih objem an puno suzi je teklo po licah, kadar liepi prinčipin je žalostno vzkliknu: - Je nanunco me objemat, moja draga ga-spodinja, al se zmisleš, kadar sem biu an mlad an liep mačak an ti si poklicala veterinarja za me skopit?! ★ ★ ★ - Ustavita ga, ustavita ga! -je uekala na vas glas adna žena že par lieteh, potle ki an mož jo je teu posilit. - Gospa - je jau an puob, ki je atu tode šu an ki je vse videu - al čete ga ovadit? - Ne, ne, sem ga tiela samuo vprašat njega naslov (indirizzo)! ★ ★ ★ - Sem zastopu, de Pauli nie an pravi par-jateu. - Zaki? - Zatuo, ki sem ga vprašu, de naj mi par-nese hitro an bukau, pa mi ga nie parnesu. - Antada, ki pride reč? - Pride reč, de Pauli nie biu an pravi parja-teu! - Zaki moreš tuole reč? - Zatuo, ki parjatelje, prave an stari pregovor, se jih spozna v trenutku potriebe! II Ja, ja, si pru ti, draga Carmela! Draga čičica, je kaka, de gledaš okuole an okuole: na ušafaš maj take lepe, simpatik, pridne, modre kolege, ki bugajo nimar, kot smo mi! Poštudieri, smo se zmisinle an na tuoj rojstni dan! Al poznaš kajšnega, de se zmisle, kada njega kapo dopune lieta? Mi ne! Veseu rojstni dan, draga Carmela! Ti želmo še puno puno liet zdravih an veselih z vsiem tistim, kijih imaš rada... per cui, an z nam! Q.A.S. Četrtek, 11. februarja 2010 12 Po tarkaj puobčju, adna čičica ! Francesca, Fabiano an Andrea imajo seda tudi Giulio Ciao vsiem! San Giulia an san paršla med vas na 17. dičemberja. Kar san se rodila, san bla pru “debeluška” an duga duga! Kar san bla šele tu trebuhu od moje mame, so bli vsi sigurni, de bon an puobič... pa sam jim nardila no lepo sorprežo! An seda me videta, ku no krajico, miez vsieh puobu naše družine: moji kužini Mattia, Roberto an Alessio, an muoj brat Andrea (tisti tan zad na fotografiji)- Mama Francesca an tata Fa- biano nieso na fotografiji, zak imata puno diela za diet če h kraju vse oblieke za puobčja, an napravt tiste za čičico. Poštudierita, sam zaviedela, de v družini Sdraulig se nie rodila obedna čičica že 42 liet! Ta zadnja je bla moja teta Eliana... opsss, se troštan de se na ujeze, ki sam po-viedala nje lieta! Kar san se rodila, so bli vsi okuole mene: noni Amabile, Olga an Giordano. Nono Egidio je vse tuole iz ne- bes gledu an za šigurno je biu zlo veseu tudi on. Bli so tudi teta Paola an stric Alessandro, teta Eliana an stric Cristian. So se troštal, de se jim posmie-jem, pa tisti dan sam jim storia čut samuo muoj glas... močan ku tist od nona Giordana! Sam pru vesela, de sam med vam an za šigurno me srečata gor po Špietre, kjer živim, pa tudi po drugih vaseh naših liepih dolin. Giulia Sdraulig Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto cieu dan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špieter na številko 727282, za Čedajski okraj v Čedad na številko 7081. Poliambulatorio S. Pietro al Nat, via Klančič 4 Consultorio familiare 0432.708611 Servizio infermier. domic. 0432.708614 Kada vozi litorina Železniška postaja / Stazione di Cividale: tel. 0432/731032 DO 5. JUNIJA 2010 Iz Čedada v Videm: 6.00, 6.30*, 7.00, 7.30*, 8.00, 9.00, 10.00, 11.00, 12.00, 12.30*, 13.00, 13.30*, 14.00, 15.00, 16.00, 16.30*, 17.00, 17.30*, 18.00, 18.30*, 19.00, 19.30*, 20.00, 22.00, 23.00** Iz Vidma v Čedad: ob 6.33*, 7.03*, 7.33, 8.03*, 8.33, 9.33,10.33,11.33,12.33, 13.03*, 13.33, 14.03*, 14.33, 15.33, 16.33, 17.03*, 17.33, 18.03*, 18.33, 19.03*, 19.33, 20.03*, 20.33, 22.33, 23.33** * samuo čez tiedan ** samuo tu nediejo an ob praznikih Bolnica Čedad ... 7081 Bolnica Videm .. .5521 Policija - Prva pomoč .. ....113 Komisarjat Čedad .703046 Karabinierji ....112 Ufficio del lavoro .731451 INPS Čedad .705611 URES - INAC .730153 ENEL 167-845097 Kmečka zveza Čedad . .703119 Ronke Letališče . .0481 -773224 Muzej Čedad .700700 Čedajska knjižnica .732444 Dvojezična šola .717208 K.D. Ivan Trinko .731386 Zveza slov. izseljencev . .732231 Dreka .721021 Grmek .725006 Srednje .724094 Sv. Lenart .723028 Špeter .727272 Sovodnje .714007 Podbonesec .726017 Tavorjana .712028 Prapotno .713003 Tipana .788020 Bardo .787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost ... .727325 San šigurna, de vsi tisti, ki poznata mojga tata Massima, porčeta: “Oh, ma tela je njega čičica, je Emily!” Pru takuo, san Emily Liberale an vsi tisti, ki so me do seda vidli, so jal: “Oh kuo je lie-pa, je pru adna Liberale! Je pru ku nje tata!” Se troštan, de mama Magda na bo jezna za tuole! Mislen, de ne, sa kar diejo tuole, ona se po- Draga čičica, duo te lieuš varje, tuoj brat Alan, ki ma dvie lieta, al nono Romano, ki jih ima kiek vič??? Za šigurno, obadva te varjejo z veliko ljubeznijo: Alan zak si njega parva sestrica, nono Romano, zak je še ankrat ratu nono. Ne se bat, seda povemo duo si. Se kličeš Kristal Maria, si se rodila na 18. že-narja v Z viceri. Tuoj tata se kliče Karim, mama pa Floriana Buco-vaz. Bucovaz ja, zak ima nje koranine v Topoluovem, kjer seje rodiu tuoj nono (an nje tata) Romano, ki je Na var- “Vesta, de seje rodiu muoj kužin Alex?!” Emily, liepa ku na rožca... ... an vsi pravejo, deje vsa podobna tatu Massimu! Informacije za vse Kristal Maria, ta mala družine Na varte tih te tih po domače. Kristal an Alan imata tudi nono Teresino, an none dol v Abrucu, puno žlahte an par-jatelju. An pru žlahta, ki živi tle doma, želi mali čičici srečno an veselo življenje, s tro-štam, de kupe z Alanam pride tle damu za spoznat vse tiste, ki jo imajo radi. Se kličem Martin, san šele an minen znam, zak mi jih lepuo učita mama Ro-puobič, sa dopunem dvie lieta šele ju- mina an tata Massimiliano - Max. Ponija, pa vesta, de znam že puno reči? Jih študierita, je bluo na koncu polietja, smo šli hodit an ist, takuo minen, san že ušafu gobe! Tata an mama niesta mogla viervat! Ist san biu pru veseu, de sam jim naredu tako sorprežo. Noni Anna Carlig -Pinkova z Bare an Marino Crisetig -Varhuščaku po domače iz Podsried-njega pa sta jala: “Eh, je takuo bar-dak, zak je naš na-vuod! Bardak an liep!” Mislem, de imajo ražon, zak vsi tisti, ki so okuole mene, noni po strani mojga tata, strici, tete, muoj kužin te velik Nicholas, ki ima že 18 liet, parjate-lji... vsi pravejo tuole. Ma vesta, de san pru veseu vam napisat, de imam še ad-nega kužina? Je minen buj ku ist, sa se je rodiu na 11. dičemberja. Se kliče Alex. Njega mama je moja teta Simona Crisetig, njega tata pa Omar Cucovaz. Kar se je rodiu, smo bli pru vsi veseli v družini, moji noni Anna an Marino, ki seda so an njega, tete Mirella an Romina (kije moja mama), strici, an še nona Lorena, kije iz Flaibana (njega nono, kije biu iz Marsina, nas je že zapu-stu), an še Barbara an Mirella. Kar zrase nomalo, se bomo kupe igrala an ist ga bom učiu vse tiste reči, kijih že znam. Ciao vsiem, Martin Sibau smieje. Ona je zlo zlo vesela, de me ima an zak prave, de sam pru pridna: spijem an jem, jem an spijem an če kajšan mi die ki, se tudi po-smiejem. Kuo bi se na mogla posmejat, kar tu me gledajo, noni, teta, stric, bižnona, žlahta, parjatelji... V naši hiši je tele dni tajšan živ žav, de je ki! Se mi pari, de no-nam Anni an Gianfrancu jim na gre previč pru, saj riedko kada morejo prid do mene an me povarvat takuo, ki bi tiel! Eh, pride ben ura an cajt! Bota vidli, kuo me bota lovil!!! An z mojim nasmieham pozdravem vse tiste, ki so se veselili za moje rojstvo, an se mi pari, de jih je zaries puno! Gremo v Beograd od petka, 2., do pandiejka, 5. aprila 30 vpisanih parbližno 340 evrov, 45 pa 305 evrov (avtobus, hotel, od vičerje parvega dneva do fruoštiha zadnjega dneva, s katamaranom po Donavi, izlet v Dedinje, vodič (guida), ki bo z nami od parvega do zadnjega dneva, kolektivni pasaport) Za info in vpisovanje (narbuj pozno do 19. februarja): Daniela 0432/731190 (od 13. do 14. ure vsaki dan) - 0432/714303 v večernih urah). Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 12. DO 18. FEBRUARJA Čedad (Fontana) tel. 0432/731163 Premarjag 0432/729012 - Povoletto 0432/679008 Kam po bencin / Distributori di turno NEDELJA 14. FEBRUARJA Esso Čedad (na poti pruoti Vidnu) Tamoil v Karariji