Anno I. CAPODISTRIA, 11 Ottobre 1913. N. 3. LA GIOVANE ISTRIA Organo del Comitato Giovanile Democratico Sociale. Pubblicasi con preavviso. — Cent. 4 la copia. — Dirigere vaglia e carteggi M?^ pÓ!4'. ìffl™ Capodistria. 18 Olire 1813 - in Olire 1913. Sono cent'anni che nasceva a Busseto Giuseppe Verdi onore e gloria dell' arte musicale. Irredentismo Hdricifico. (Dalla «Rivista Popolare» di N. Colajanni). Da più di un anno giace sul nostro tavolo un libro di Angelo Vivante, che abbiamo letto e riletto col più vivo e doloroso interesse e di cui speravamo che altri meglio informati sulla condizione demografica, etnica e politica delle Provincie irredente si fosse occupato nella Rivista. Noi ci siamo rimproverati il lungo silenzio, nel quale del resto non ci sentimmo incoraggiati e giustificati dal silenzio altrui ; chè esso passò, ingiustamente inosservato dalla grande maggioranza dei giornali italiani. Per parte nostra ripariamo occupandocene oggi, eh' è divenuto di penosa attualità. Qual' è il contenuto di questo libro che dal punto di vista della documentazione e della analisi critica dei fatti e dei documenti ci sembra davvero eccellente ? Esponiamo i punti principali del suo assunto con quanta maggiore fedeltà ci è possibile, avvertendo i lettori che dal nostro riassunto essi non se ne potranno formar una idea adeguata. Angelo Vivante sostiene con grande vigore e con molta apparenza di logica suffragata da fatti questi punti. 1. L'italianità di Trieste, dell'Istria — ed anche del Trentino è di data recente. Sino al 1866 si può dire che non esistesse traccia di quel sentimento ; e molti scrittori e uomini politic', che poscia furono paladini dell' irredentismo, che pel Vivante equivale sempre a desiderio di annessione al Regno d'Italia delle Provincie etnicamente e geograficamente italiane soggette all'Austria sino a quell' epoca gli furono avversi o indifferenti. 2. GÌ' interessi economici di Trieste sono contrari all' Unione coli' Italia. Oggi Trieste ha un grande hinterland e tutte le cure dell'Impero austriaco. Perderebbe il primo e sarebbe posposta a Venezia se si annettesse all' Italia. 3. A Trieste, nell' Istria, in Dalmazia, nel Goriziano, nel Trentino gì' Italiani automaticamente, spontaneamente verranno spostati e numericamente sopraffati per la più alta natalità degli elementi Sloveni e Croati, che li circondano e li assediano. 4. Il processo di slavizzazione di Trieste e di altri centri urbani, che furono per il passato prevalentemente italici, Sequestrato delle campagne verso le città e costituisce il grande fenomeno demografico e sociale, che si chiama urbanismo. ò. Gli elementi italiani, che posseggono la terra, i capitali e che stanno a capo delle industrie favoriscono essi stessi 1' urbanismo e la slavizzazione accordando più facilmente e più volentieri il lavoro agli Slavi, che si contentano di un salario inferiore a quello richiesto dagli Italiani. Per motivi diversi e gravi, in parte imputabili agli stessi Italiani, lo Stato è costretto, senza un determinato preconcetto antitaliano, a dare la preferenza negli impieghi agli Slavi, favorendone 1' immigrazione nelle città e nei centri urbani. Gli Italiani favoriscono il movimento ripugnando per motivi politici e sociali da certi impieghi e certe occupazioni, che si addicono agli elementi inferiori. 6. Per molto tempo le conseguenze dell' urbanismo slavizzante non si marcarono perchè gli accorsi dalle campagne nelle città venivano as sorbiti, assimilati dagli Italiani a civiltà superiore e ne prendevano la lingua, i costumi, i sentimenti nazionali. Questo movimento di assimilazione trasformatrice gradatamente si arrestò : sia pel grande numero degli immigrati, che faceva quasi venir meno, esaurendola, la forza assimilatrice degli Italiani ; sia per la formazione graduale di una letteratura e di una coscienza nazionale negli Slavi. In proposito afferma il Vivante che le cure e gli sforzi degli Slavi per la scuola siano più energici di quelli degli Italiani ; donde il minore analfabetismo dei primi di fronte ai secondi. 7. Il sentimento nazionale slavo si acuisce e si fortifica a misura che si accentuano le pretese degli Italiani. Il risveglio italico, insomma, ha suscitato e promosso il risveglio slavo. 8. Lo Stato austriaco non commette alcuna ingiustizia a danno degli Italiani, ai quali nell' interesse proprio non può'sacrificare gì' interessi degli Slavi che nello Impero rappresentano una forza ben più importante che non sia quella degli Italiani : poche centinaia di migliaia d'Italiani non possono e non devono prevalere su molti milioni di Slavi. La frase fatta che si ripete sempre da coloro che vorrebbero consolidare e rendere popolare 1' alleanza tra l'Italia e l'Austria : «Bisogna che agli Italiani dell'Austria sia resa giustizia !» in fondo s'intende nel senso che lo Stato continuasse a favorire nelle Provincie irredente il predominio italiano rinunziando a tutte le misure equipa-ratorie tra i due elementi etnici. 9. Non potendosi arrestare i fatali movimenti demografici, nè arrestare i fattori economici ; non potendosi fare scomparire gli Slavi dalle zone nelle quali gli Italiani ebbero 1' egemonia e pretenderebbero continuare ad averla, quantunque di molto numericamente inferiori ; non potendosi italianizzare tutta la sponda destra dell'Adriatico, nella quale impresa fallirono Roma e Venezia, che riuscirono soltanto a dominare sulla costa; il politico deve pensare ai modi di rendere possibile e civile la convivenza tra i due elementi attualmente in lotta. Questo grande risultato si potrebbe ottenere : a) istituendo l'uguaglianza scolastica tra gli Italiani e gli Slavi ; b) fondando a Trieste una vera Università, e non una meschina facoltà giuridica esclusivamente italiana : una Università, dalla quale non fossero preventivamente e dogmaticamente bandite cattedre giuridiche, economiche e commerciali in altre lingue (serbo croate, tedesche ecc.), diverrebbe un centro irradiatore di scienza e di coltura italiana nella sponda orientale italiana ; c) rinunziando l'Italia ad ogni velleità di conquista delle provincie irredente ; queste velleità costituiscono un ostacolo allo sviluppe della con- 2 «LA GIOVANE ISTRIA quista commerciale dei Balcani, nella quale all' Italia può essere assegnata una parte notevole ; d) costituendo il trialismo, cioè un terzo regno pari nei diritti con quello austriaco e ungherese e comprendente tutte le zone abitate da Slavi, compresa la Croazia, che dovrebbe essere staccata dall'Ungheria; e) con un siffatto ordinamento risorgerebbe il pensiero dominante della storia Triestina, il voto di Francesco dall' Ongaro, l'augurio di Nicolò Tommaseo : Trieste veicolo ed anello di congiunzione tra correnti etniche ed economiche diverse, in regime necessariamente neutrale edautonomico, che dovrebbe comprendere, per servire a tutti i suoi scopi, anche un più ampio cerchio di costa orientale adriatica, cioè almeno da Trieste a Pola ; f) infine 1' azione del partito socialista marxista, che s' inspira ai criteri economici, che sono essenzialmente antinazionalisti, è intesa e volta a questa opera di pace tra gli elementi etnici in lotta e si crede il più adatto a compierla. {Continua). Le elezioni nel Regno. Le elezioni indette da papà Gio-litti stanno svolgendosi. I partiti si arrabattano vicendevolmente e si disputano con accanimento il primate in ogni collegio. II partito repubblicano ufficiale presenta parecchie candidature nei principali collegi ; figurano diverse personalità, le quali per lo più sono state altre volte a Montecitorio Le divergenze fra i partiti sono numerosissime, e per questo motivo, non é azzardatile far delle previsioni. La battagliera consorella «Voce Mazziniana» di Ravenna con serena e leale campagna propugna l'astensione. Non oso esprimere un giudizio su questa circostanza ; certo però che la campagna mossa dalla «Voce Mazziniana» e particolarmente dal bravo amico A. Guisquiano ha molto di mazziniano, di puro, di fiero, di intransigente... E questo io credo è il cammino per raggiungere la vera meta: La terza Italia ! Rosso- Verde Il partito clericale e le sue benemerenze. In ogni tempo tutti i partiti sono stati sempre necessari ; necessari del resto come lo sono tutte le cose di questo mondo. Nessuno, per esempio, potrebbe pensare all'utilità dello scor- pione ; eppure, uno di questi — ricordo di averlo letto recentemente su di un giornale — aveva punto ed ucciso quel tal malfattore che la giustizia non era ancora stata capace di acciuffare. Anche la rabbia canina può presentare i suoi vantaggi. Non 10 credete ? Ebbene domandatelo a qualche medico, o meglio di tutto.... all' istituto antirabbico di Vienna. Altrettanto adunque — e non vi scandalizzate — si può dire del partito clericale. Ci avete qualche dubbio ? E domandatelo allora... all' orn Spadaro. Perchè io mi ero dimenticato di dirvi un' altra cosa : e precisamente che il merito principale dei partiti è attualmente quello di fare degli uomini. Una volta veramente le cose andavano in modo diverso : erano gli uomini che facevano i partiti. Mazzini creò il partito mazziniano, Cossuth il partito cossutiano. E con tutto ciò — anzi appunto per ciò — Mazzini, quando morì, era un miserabile qualunque, e continuava a gridare «abbasso la monarchia». Al giorno d'oggi si fabbricano ancora i. partiti, ma appena nati... muoiono. Viceversa sono gli uomini... che vivono. Di Enrico Ferri trent' anni fa non si parlava neppure. Ma quando 11 partito socialista lo accettò nelle proprie file, allora appena egli potè lasciarsi crescere la barba, trovò la forza di rompere un vetro al parlamento, potè diventare un uomo celebre, ebbe 30.000 lire di rendita annua, e riesci in fine — in omaggio al padre socialismo — gridare persino... evviva il re. Io non voglio confondere il signor Spadaro col signor Ferri, per quanto tutti e due abbiano la barba. Perchè io sono più r-he certo che l'on. Spadaro nè arri >erà mai a rompere una lastra al pai lamento, nè avrà la fior tuna di guadagnare le 30.000 lire annue, nè diventerà un uomo celebre, e meno che meno arriverà a gridare... evviva il re. Tuttavia, che il partito clericale abbia fatto qualche cosa per lui, questo è indubitabile. Io ricordo benissimo che i suoi colleghi d' ufficio, quando egli era ancora un semplice controllore di finanza, non si sarebbero neppur sognati di protestare se taluno gli avesse dato... dell' imbecille. Io non dico di avere la stessa opinione dei suoi colleghi ; cio-nullemeno debbo credere che, se non ci fosse stato il partito clericale, l'on. Spadaro logorerebbe ancora i propri calzoni... su quella medesima poltrona. E può perdonarmi il suddetto onorevole se ò voluto servirmi di lui in codeste mie chiacchiere ; perchè dopotutto l'ò fatto nella innocente e lodevole intenzione di dimostrare l'utilità del suo partito, ragione per cui dovrebbe anzi essermi grato. Che, se - d'altro canto potevo citare altre persone ed altri nomi, francamente -e tutto a suo onore — mai mi sarebbe venuto un esempio così chiaro e tanto autorevole. Nè mi si ascriva a dimenticanza, e tanto meno a ingratitudine, se fra le benemerenze del partito non vi parlo oggi di ricreatori, di biblioteche circolanti, di cooperative, ecc. ecc. Sono tutte bellissime cose davvero, e se non ànno portato ancora all' u-manità il vantaggio che si ebbe il signor Spadaro dal titolo di onorevole, non sono affatto da disprezzarli. Anzi vi assicuro che in un prossimo numero ve ne parlerò diffusamente. E non già ch'io lo fàccia volentieri; perchè dir bene di un partito che ci è avverso, francamente riesce sempre doloroso. Ma lo dirò istessamente, in omaggio alla verità e alla giustizia, cose che io adoro sopra tutto. Lo dirò a costo anche d' esser ritenuto per un apologista del partito clericale. B. Democratici Istriani ! Affermate dunque la necessità di ottenere : la divisione dei Comuni su base nazionale ; la divisione amministrativa della provincia istriana, distaccandovi la parte montuosa, perchè questa con la parte montuosa dei goriziano formi una quarta provincia sloveno-croata, nella Regione, con propria Dieta e giunta provinciale a Sesana, dipendente dalla Luogotenenza di Trieste ; 1' introduzione di un quarto coipo elettorale nei Comuni, affinchè abbiano diritto di voto anche i non possidenti, fino a quando sarà possibile la conquista del suffragio universale nelle elezioni amministrative. Istituite in ogni paese casse rurali, gruppi della Lega Nazionale, circoli di coltura e associazioni giovanili ; l'innovellate le vecchie Società operaie ; eccitate i giovani, studenti e lavoratori, alle gite e alle escursioni per tutta la provincia, affinchè essi conoscano bene tutta la nostra terra, le sue condizioni fisiche, materiali, culturali e nazionali : «LA GIOVANE ISTRIA» 3 promovete con ogni sforzo il perfezionamento dell' istruzione scolastica popolare italiana ; combattete i camorrismi ; siate inesorabili coi disonesti della vita pubblica ; svelate al pubblico e fustigate i dilapitori, gli arruffoni, i tirannelli nei Comuni ; gli strozzini politicanti, sfruttatori della povera gente ; accendete in ogni italiano, professionista o artigiano, campagnolo o marinaio, la fiamma della nazionalità e il sentimento più fervido e la convinzione più profonda che ognuno deve cooperare all' elevamento e alla grandezza della Nazione, che è superiore a tutti gì' interessi particolari. GROflAGiKITTflDIflA Per Giuseppe Verdi. Un comitato di giovani democratici costituitosi giorni or sono per celebrare degnamente il centenario del Grande Maestro, ha deciso di intervenire con una rappresentanza di alcuni membri al corteo di Trieste che verrà fatto domenica 12 corr. per deporre sul monumento di Verdi, a nome della gioventù mazziniana di Capodistria, una corona d' alloro con una dedica. Inoltre ha stabilito di fare le pratiche opportune perchè entro l'anno corrente venga posta nel nostro teatro Ristori una lapide con una dedica di I. Cappa, che per l'occasione ha voluto inviare. Per la chiusura domenicale. Alla seduta costitutiva del consorzio industriale fra negozianti e commercianti un nostro amico propose che venisse riconfermato nuovamente il voto dato dai commercianti l'anno scorso per il riposo domenicale. La proposta venne presa in considerazione e verrà discussa nella prossima adunanza. Speriamo che la si accoglierà e che si verrà così ad una conclusione in merito. E' certo che qualora i commercianti riconfermino ancora una volta la loro adesione alla chiusura domenicale, non occorrerà più nulla perchè anche questo divenga un fatto compiuto. Innocenzo Cappa agli amici di Capodistria. Al nostro telegramma di plauso per la sacrosanta opera d'umanita, il ce- lebre oratore d'Italia, il noto deputato di Corteolona così rispose : «Amici ! Pazienza e preparazione: ecco le virtù vere che si corazzano e si integrano nella vita». L Cappa. Granchi madornali. Con grande meraviglia abbiamo inteso di alcune perquisizioni e arresti praticatisi negli scorsi giorni nella nostra città. Pare che ciò sia avvenute in seguito a manifestazioni successe il XX settembre scorso e precisamente perchè vennero trovate in parecchi punti della città delle bandiere tricolori. La gendarmeria tanto cauta, probabilmente presa da eccessivo furore, non badò tanto per sottile e mandò a Regina Coeli nientemeno che... un anarchico, di programma anti-nazionalista, accusato di esser compartecipe di manifestazioni... nazionaliste ! Questo — come si vede — è il «record» dei granchi ! ! Sequestrato Flottenverein. In seguito alle staffilate nostre e del giornale socialista possiamo assicurare che anche il sig. maestro Francesco Bonin à rassegnate le dimissioni da socio del «Flottenverein». Constatiamo ciò con grande soddisfazione e vedremo se ci saranno degli altri imitatori. E due di meno!!... Coraggio ' !... I giovani ai giovar... j. Alto là ! non s'è mica babbei nè pecore matte, non s'è mica simile a voi, che prestate cieca fede alle baie de' preti, alle parole «d'oro» di questo o quell'incosciente arrutfapopoli. Noi — vedete — in barba all'acuta mente e alla rara perspicacia del vostro cronista, vi si grida che vi siete traditi, che siete stati sbugiardati dal- l'indecenza e dalla ferocia di quel... famoso articolo, che fece sorgere in noi il dubbio che non avevate la testa a posto. Del che non si sa trovare la giusta causa. Saranno le «troppe faccende», sara la nostra sassata? Si crede la sassata e con ragione per il fatto che prima ragionavate, magari a vostro modo. E per la giustizia si poteva anche non prendere in considerazione la vostra eccessiva occupazione e rendervi pan per focaccia; ma la lealtà sempre tenuta nel nostro battagliar ce n'à distolti. Giovan... i carissimi, a noi non riesce nè mai riescirà discara la polemica da qualsiasi parte ci giunga; ma la vostra — a dir il vero — ci è parsa troppo bassa, troppo triviale; sicché non la si avrebbe accettata, se non si avesse pensato al vile prezzo di tutti i più potenti disinfettanti. Cibin all'anonimo «pretaccio» Tante sono le castronaggini, le sciocchezze, le pagliacciate di questo anonimo pretaccio, ch'io ò creduto bene di ridere e ridere, come si sganghera dalle risa il nostro popolino al numero sciocco e triviale di un «toni» da circo. Avrei voluto assestargli quattro legnate d'orbo, avrei voluto dire a quell'asino da basto, a quel vile bacchettone ch'è bugiardo, sciocco e maleducato. ignorante, se non mi fossi accorto a tempo che sotto le vesti di quell'anonimo «prete» stava niente altro che un... burattino. E voglio giustificare - com'è giusto -tutti gli epiteti che stava per dargli. E' bugiardo: A' sostenuto che il F. G. pagava a titolo di pigione zero o quasi-zero, è stato sbugiardato dall'inserzione del confesso di cassa nell: ultimo numero ed ora viene a dire che sapeva quanto il F. G. pagava. Oh la! non s'è mica babbei ! fciO corone formano un valore ch'è ben distante dallo zero o quasi zero. Lo pregherei di non voler toccare almeno per ora la questione delle cantine; non n'è competente per ora; perchè non riesce a capire le clausole del più semplice contratto E' maleducato e sciocco. Fa dello spirito su un nome che non lascia punto a desiderare, vuole saldare ad ogni costo il conto, per quanto gli gridi che per me è appena aperto, si dice vittorioso e batte in ritirata, imposta la questione, sragionando ne tira la conclusione e s'arrabbia se gli si ride in faccia. E' ignorante Vuole parlare di questioni di lingua non conoscendo il significato delle più comuni parole, sostiene che la stanza è sempre locale, a cui rispondo che è vero; tutte le stanze sono locali, ma non tutti ì locali sono stanze, carino; come tutti i cretini sono purtroppo «uomini»; ma non per questo - come vuole il «prete» - tutti gli uomini sono cretini. Tanto vale il tentativo di arzigo-gogolare, di scappare per il rotto della cuffia. Con questo articolo non ò chiusa — se mai aperta — la partita; purché l'anonimo «pretaccio» firmi i suoi articoli. Perdio n' ò tutto il diritto ! Le condizioni sono impari, s'io combatto a faccia aperta e l'altro si mette la maschera. La forza motrice della ,,Giovane Somma precedente . . . Cor Da Catodi stria. Marcello Zio...... Antonio Pellaschiar . . . Eugenio Brach..... Un mandolinista .... Raccolte al S. Marco . . Aspettando il telegramma da Como ...... Antonio Depangher . . . Da Gorizia. Romolo Trevisani .... Da Trieste. Aisilino Umberto .... Marassin Umberto . . . Da Pisino. Aldini studenti..... Istria." . 95.70 Dal circolo «Giuseppe Mazzini» di Firenze raccolte con sottoscrizione . . . Dal circolo (nome proibito) di Varese...... Da un gruppo di repubblicani romagnoli . . 1.— 1 — 1.60 1.— 3.06 —.70 —.56 2.- 2.24 2.— o.— 50.— 33.— 87.— Somma Cor. 190.16 In nome di Sua maestà l'Imperatore ! L' i. r. Tribunale Provinciale in Trieste quale Giudizio di stampa, deliberando in seduta non pubblica sulla proposta del 11 sett. 1913 Numero d' affari Ss. 155/13/1 di questa i. r. Procura di Stato, ha presa la DECISIONE : Costituire il tenore dell' articolo «Evviva 1' Austria ! !» e precisamente dei brani che cominciano colle parole: a) «Davvero Evviva!» - b) «Il moderato Corriere» - e terminano colle parole : ad a) «principe di Ho-•henlohe» ad b) «cambiar aria» il tenore degli articoli «Flottenverein» e «Bellina quella bandiera !» inserito nel periodico «La Giovane Istria» di Capodistria d.d. 6 settembre 1913 N.o 2 gii eleménti oggettivi ad A) del delitto ex § 300 Cp. ad B) del del delitto ex § 305 Cp. Viene perciò confermato il sequestro di detto numero ordinato dall'i, r. Procura di Stato, e vietato 1' ulteriore diffusione dell' articolo incriminato, ordinandosi la distruzione degli esemplari colpiti dal sequestro e la pubblicazione della presente nei giornali ufficiali e nel periodico «La Giovane Istria» a termini di legge. MOTIVI : Nei brani incriminati dell' articolo «Evviva l'Ausfria!!» si occita all'odio ed al disprezzo contro il Governo e contro la locale i. r. Luogotenenza rispettivamente contro il Luogotenente in riguardo alle funzioni del suo ufficio. Segli articoli ad B) si cerca di esaltare i sentimenti ostiii al Governo e di eccitare terzi a dimostrazioni ostili contro coloro che sono animati da sentimenti patriottici. Dovendori pertanto ravvisare nel tenore dgi brani incriminati di cui 1' articolo ad A) gli elementi oggettivi del delitto di cui al § 300 Cp. e nel tenore degli articoli a B) gli elementi oggettivi del delitto ex § 305 Cp., conveniva decidere come in dispositiva. I. R. Tribunale Provinciale di Trieste li 11 settembre 1913. Il Presidente DAItliA PROVIRGIA PO LA Di una gara. L'organo degli arruffapopoli va alla pesca anche quando sa di.prendere granchi o meglio ancora quando sa di poter essere smentito. Questa volta con una faccia tosta e con una disinvoltura di Don Chisciotte in sessantaquattresimo vuol far credere ai suoi quattro lettori che i mazziniani, i tanto odiati mazziniani di Pola, abbiano in un'orgia d'oro trincato e daurato con i marinai germanici. Però noi che di simili idilii non ci siamo mai sognati diciamo — per mettere le cose a posto — a quel rammolito che ha vergato quelle righe zeppe di citazioni storiche che la Società Polese ch'era sul campo di giuoco di fronte ai germanici della nave «Goeben» è composta di elementi che non appartengono, né appartennero mai alle nostre file, ma di un'accozzaglia di gente raccolta da ogni ceto sociale. E noi di tutta quella spensierata e vigliacca montatura socialista non avremmo detto nulla, se non avessimo notato, che in ogni piccola occasione, nella quale qualche «flottenvereine-sca» società faccia mostra di sé o commetta qualche disprezzabile a-zione come nel caso in questione, i socialisti inalberano le lancie e si pongono alle difese con la menzogna più lurida, più balorda. Così più volte fummo assaliti. Ma ora è tempo di smascherare e di mettere alla luce del sole ciò che il giornale-menzogna va continuamente abboracciando. Nessuno potrà con ragione aver notato in noi cambiamento di disciplina. Abbiamo lottato apertamente sempre, senza vigliaccherie, senza ipocrisie. Né lotte avversarie, né persecuzioni poliziesche ci fecero indietreggiare dalla nostra radiosa meta e tanto meno per amore allo sport devieremo dalla incamminata strada. Arresti e perquisizioni. Numerosi arresti e perquisizioni sono stati fatti in questi giorni. I colpiti sono la maggior parte amici nostri. Non si capisce il motivo di queste repressioni; pare che queste misure sieno state prese in seguito allo scoppio della bomba di Fiume. ISOLA La tanto vantata italianità dei clericali. Riportiamo dall' «Unione» clericale L'on. Spadaro, quale presidente della Federazione Trestino-Istriana in Trieste, ricevette dall'I. R. Luogotenenza di Trieste, il seguente dispaccio che noi con piacere pubblichiamo: TRIESTE, 20 settembre 1913. All' onorevole Sig. Pietro Spadaro Deputato al Consiglio dell' Impero in Capodistria Sua Maestà I. R Apostolica si è graziosissimamente degnata di ordinare, che Le venga espresso il sovrano ringraziamento per l'atto di omaggio umiliato a Sua Maestà dalla Federazione Triestino Istriana in occasione del suo ultimo Congresso annuale. Mi riesce grato di partecipare un tanto a Vostra Signoria Illustrissima in seguito al Dispaccio del Signor Ministro dell'Interno d.d. 12 settembre 1913 N. 10330/M. I. Per il Luogotenente Attems I commenti? Ai minchioni. Piccola Posta. V. D. Pirano. Il comunicato non si può pubblicare per il fatto che non dà soddisfazione agli offesi. Ti vogliamo dare un consiglio : modifica la forma e riconosci i tuoi torti senza reticenze. M. D. Pirano. Attendavamo tua corrispondenza. Manda per il prossimo numero, che uscirà — speriamo — sabato 18 m. c. Pietro Leali Umago. Per tuo consiglio non abbiamo pubblicato. D. R. Muggia. Scusate, abbiamo perduto manoscritto. Inviateci copia. Editore il Comitato Giovanile Democratico Sociale. Redattore responsabile : LUIGI RICCOBOJT. Stab. tip. Carlo Priora, Capodistria.