TESORETTO DEL III SECOLO A L. MUSEO BOTT ACIN DI PADOVA GIOVANNI GORINI M u s e o C ivico , P a d o va T. 1-2: pp. 484-485 N el 1938 fu presentato per l ’acquisto al nostro M useo un complesso di 339 denari rom ani im periali, costituenti un ripostiglio venuto alla luce in Istria nelle vicinanze di Postojna (Postum ia), in seguito alle vicende belliche con­ seguenti alla prim a g u erra m ondiale. Il luogo del rinvenim ento si trova vicino a quello di u n altro grosso ripostiglio di circa 7000/8000 m onete purtroppo, a quanto m i consta, andato irrim ediabilm ente disperso, e si localizza lungo la via da A quileia ad Em ona.1 Il tesoro offerto dal com m erciante Ziliotto di T rieste e acquistato d all’allora conservatore del Museo prof. A ndrea F e rra ri fu im m esso nelle collezioni avendo cura però di indicare con uno speciale car­ tellino l’appartenenza delle m onete ad un unico gruppo. D ata l’im portanza che questo ritrovam ento riveste, a m io avviso, p er la docum entazione archeologica e num ism atica della circolazione m onetaria nel III secolo nella X re g io V e n e tia e t H is tr ia e dei suoi rap p o rti con le aree confinanti delle p ian u re della D rava e del D anubio, non. m i sem bra fu o r di luogo darne qui notizia e precisare che il ripostiglio sarà pubblicato d ettag liatam en te nel prossim o volum e del Boll, del M useo C. di Padova.2 Il gruppo dei denari recu p erati e posseduti ora dal nostro museo, si p re­ senta om ogeneo e in splendide condizioni, in fatti se si esclude il piccolo nucleo degli esem plari più antichi, tu tti gli altri sono in un perfetto stato di conser­ vazione e m ostrano di aver circolato pochissimo o ad d irittu ra di non aver cir­ colato affatto. Esso si com pone esclusivam ente di d en ari emessi dal 70 d. C. sotto il regno di Vespasiano (COS ITER TR. P., R. I. C. 10), al 238 sotto quello di M assim ino il Trace. I 339 pezzi conservati si dividono per im peratore e per zecca n ella m aniera seguente: (vedi tavola 1). Con M assim ino il Trace, l ’ultim o im peratore p resente nel teso retto, con 41 esem plari, ci fornisce anche la d ata del probabile in terram en to che può con una certa approssim azione, fa rsi risalire all’anno 238. N ella prim avera di quell’anno le truppe di M assim ino m uovono verso l’Ita lia (Herod. 7. 8. 9; 8. 1. 2) e da Sirm io l’im peratore, v e h e m e n tia s s a e v ie n s q u a d r a to a g m in e E m o n a m ■ 1 C om unicazione o ra le del prof. A. 2 G. G orini, T esoretto istria n o del F e rra ri, che sen titam en te ringrazio. I l i secolo d. C., B ollettino del M useo Ci- • vico di P adova 60 (1971). T avola — T abela 1 R o m a L a o d ic e a A n tio c h ia T o ta le T o ta le r e g n o V espasiano 4 4 4 Tito 2 2 2 D om iziano 4 4 , 4 N erva 1 1 1 T raiano 8 8 8 A driano 5 5 15 A ntonino Pio — — 11 F au stin a M adre 6 6 M arc’ A urelio 6 6 7 F au stin a F iglia 6 6 Comm odo 7 7 7 Settim io Severo 65 3 68 127 G iulia D om na 12 4 16 C aracalla 24 3 27 P lau tilla 1 1 G eta 14 1 15 C aracalla 29 29 29 E lagabalo 14 3 17 34 G iulia Soem ia 1 1 G iulia M aesa 16 16 A lessandro Severo 34 6 40 59 G iulia M am ea 19 19 M assim ino 41 41 41 T otale 339 11 9 339 339 v e n it (Hist. Aug. 21. 2), m a la popolazione locale all’avanzare delle tru p p e si ritira nelle città lasciando le cam pagne deserte, p er cui Massimino n e c q u e q u ic q u a m c o m m e a tu m r e p p e r it e l’esercito che p o s t A lp e s re c re a ri se p o sse c r e d e b a t protesta; tu ttav ia su p erate queste difficoltà e trovata E m o n a m v a c u a m e t d e s e r ta m .. . A .u ile ia m v e n i t e proprio assediando questa città M assim ino doveva essere ucciso forse il 24 giugno del 238.3 N el nostro tesoretto non sono presenti m onete posteriori a questa data, inoltre le emissioni del 238 riferentesi al periodo 1 gennaio —- 30 m arzo furono »so exiguous th a t it scarcely m ade its 3 L a cronologia dell’anno 238 e delle u ltim e em issioni di M assim ino il T race è discussa atte n ta m e n te da R. A. G. C ar- son, T h e coinage and chronology of A. D. 238, in C entennial P ublication of the A m erican N um ism atic Society (N ew Y ork 1958) pp. 181—199 e rip resa in : C oins of th e R o m a n Em pire, vol. V I, S everus A lexa n d er to B albinus and P upienus (London 1962) pp. 89—97. In effetti nel nostro rip ostiglio m ancano le em issioni PM T R P III COS P P e PM T R P IIII COS PP, il che non deve sorprendere visto che M assim ino perse il controllo della zecca di R om a n ell'ap rile del 238 con reiezione dei G ordiani. im pact fe lt in hoards« cosi C arson.4 Quindi, se è vera qu esta ipotesi, che è p er altro su ffra g a ta dalla p erd ita di controllo, da p arte di M assimino, della zecca di Rom a al m om ento della proclam azione dei due G ordiani, all’inizio dell’aprile del 238, le em issioni della PROVIDENTIA AVG., FID ES MILITVM, VICTORIA GERM., devono datarsi alla fine del 237, e furono certam en te tesaurizzate su ­ bito, d a to il loro perfetto stato di conservazione che non denota alcuna circo­ lazione.5 T u ttav ia è da credere più probabile un in terram en to alla fine del 238, come consequenza dei torbidi seguiti all’uccisione di Massimino, m entre lo splendido stato di conservazione delle m onete ci offre alcuni elem enti per i c rite ri di tesaurizzazione in u n ’età così turbinosa com e il III secolo. Significativo al riguardo è la assoluta m ancanza di antoniniani, nel nostro ripostiglio e in altri coevi, come a T richiana (Belluno)6 42 denari da Domiziano a E lagabalo (221) e a Ellignies (Belgio)7 ove su 276 m onete da M arc’A urelio a G ordiano III (240), non abbiam o alcun antoniniano, m en tre in altri ripostigli che term in an o nello stesso periodo, il num ero di antoniniani è m olto basso e affatto trascurabile. Il tesoro di S tellata (Ferrara)8 p e r esempio, p e r quanto non com pleto, presenta appena 45 antoniniani su di un totale complessivo di 622 m onete, da V espasiano a G ordiano III, da n o tare inoltre, come ap p arirà chiaro più avanti, che di questi 45 antoniniani, ben 39 vanno assegnati a G or­ diano III e si datano tu tti dopo l’aprile del 238 e in pieno 240, quindi non interferiscono come cronologia con il nostro ripostiglio. Così a Kösching (Ba­ viera),9 si h a un antoniniano su 240 pezzi; a G ünzenhausen (Media Franconia, B aviera),1 0 tre antoniniani su 309 esem plari e così a Sopron (U ngheria)1 1 6 su di un to tale di 250, m a anche in questi casi si tra tta sem pre di ripostigli che term inano con G ordiano III e le em issioni di antoniniani del 240 o degli anni successivi. Q uesta assenza di an to niniani o la loro m odesta incidenza, così ca­ ra tte ristic a e rip etu ta in ripostigli in te rra ti tra il 215 e il 240 potrebbe spiegarsi facilm ente con l’ipotesi dell'U lrich-B ansa circa il reale valore dell’antoniniano, pari a mezzo denario.1 2 In fa tti la nuova m oneta in tro d o tta nel 215, p er far fronte alla scivolante inflazione del denarius, subisce »una lunga eclisse«1 3 negli anni d i Severo A lessandro, su p p lita però d all’em issione, m olto significativa di qu in ari argentei, e nei tre di M assimino, p er riap p arire nel 238 con B albino e Pupieno. Non sem bra quindi difficile supporre che l’attento risp arm iato re di P ostojna, Ellignies etc. abbia trascu rato questa n u o v a m oneta di valore in­ trinseco ridotto, per i più sicuri denari. 4 R. A. G. C arson, T h e coinage and chronology, cit., p. 193. 5 Q u esta osservazione può essere u ti­ le a n c h e com e indice d ella v elo cità di diffusione di u n a specie m o n etale sul m ercato, a m eno che no n si am m etta, cosa im p ro b ab ile, u n a coniazione al se­ guito d e lle tru p p e dell’ im p e ra to re o forse a Sirm io. 6 G. F ogolari, in A n n a li 12— 14 (1965 —67) pp. 210— 216. 7 J. L allem and, Le tré so r d ’E llig n ies- S ain te-A n n e: deniers de Mlarc’A u rèle à G ordien III, R. B. N. 114 (1968) pp. 138— 168. 8 L. Rizzoli, T eso retto m o n etale r in ­ venuto a S te lla ta (F errara), R. I. N., 25 (1912) pp. 517— 544. 9 A A W , D ie F u n d m ü n zen der rö­ m ischen Z e it in D eutschland (= FM RD ), I, 1115. 1 0 FM RD , I, 5057, cfr. J. L allem and, op. cit., p. 141, n. 7. 1 1 Fr. K en n er, A rch iv fü r österr. G eschichtsquellen 33 (1865) pp. 95— 101. 1 2 O. U lrich -B an sa, G li A ntoniani colla m arca d ella zecca di M ediolanum (260— 268), R. I. N. 64 (1962) pp. 13—51. 1 3 O. U lrich -B an sa, op. cit., p. 21. A questo proposito è anche m olto interessante e significativa la stru ttu ra stessa del ripostiglio che m ostra una m aggioranza di d enari del regno di S etti­ mio Severo (127), seguito da quello di Severo A lessandro con 59, da M assìmìno con 41 e infine Elagabalo con 34 e C aracalla con 29. La predom inanza di denari emessi nel periodo di circa un quarantennio da Settim io Severo a M assimino 193—238 circa, che si presentano tu tti in splen­ dido stato di conservazione, ci fa concludere che non si tratta, in questo caso, di un ripostiglio di circolazione, m a di tesaurizzazione, in cui si è fatta una scelta oculata delle m onete da conservare con attenzione al peso e alla bontà della lega e forse solo in un secondo momento, sotto l’incalzare degli ev en ti bellici connessi forse col passaggio di truppe, sono stati deposti nel tesoretto i 41 d enari di Massimino dei quali uno solo m ostra i segni di una certa circo­ lazione. In m olti dei ripostigli recentem ente venuti alla luce relativi a questo periodo si nota la preoccupazione del risparm iatore antico, che in tempi di in ­ com bente inflazione cerca di po rre in salvo le m onete che presentino un in ­ trinseco m aggiore in m etallo nobile. Così avviene a Postojna, a Ellignies, a T ri- chiana, a Beachy Head sia nel ripostiglio del 19611 J che in quello del 1964.1 4 1 5 Inoltre i denari anteriori alla svalutazione fa tta da Settim io Severo nel 194/195,1 6 che come è noto ha abbassato il titolo dell’argento da 750 a 500 m ille­ simi, sono poco num erosi a Postojna, ma occupano sem pre un posto cospicuo nell’econom ia di tutto il tesoretto: 49 esemplari, il 14,15 °/o, più di quanto non si verifichi ad esempio ad Ellignies dove abbiam o appena 4 esemplari, p a ri all’ 1,81 °/o. Questo testim onia che all'epoca della form azione del peculio, erano ancora disponibili sul m ercato della X Regio esem plari di denari non svalutati, ma con u n a circolazione m olto rarefatta, destinati ben presto a sparire, in fa tti a T richiana essi rappresentano nel 221 ancora il 54,76 °/o m entre a S tellata che territo rialm en te è vicino ,a Postojna, ma il cui interram ento è posteriore di alcuni anni, circa 245, la percentuale di denari non svalutati è già scesa a 9,64 % su d i un totale di 622 monete, m a è sem pre superiore di 1,81 °/o di Ellignies che pure è del 240 m a topograficam ente si situa nella G allia del Nord. La predom inanza poi del regno di Settim io Severo su quello di Severo A lessandro, se si escludono gli esem plari di M assimino, per le ragioni già 1 4 R. H. M. D olley — M. A. O’D ono- van, T h e 1961 B eachy H ead (Bullock Down) h o a rd of th ird -c e n tu ry coins of th e C e n tra l and G allic E m pires, N um . Chron., 7 s., 2 (1962) pp. 163— 188. ' 1 4 R. A. G. C arson, B each y H ead T reasu re T rove of R om an Im p eria l Silver Coins, N u m . Chron. 7 s., 8 (1968) pp. 67— 69. 1 6 D opo la form ulazione d el M om m - sen-B lacas, H istoire de la m o n n a ie ro­ m aine, III (1873) p. 29, vedi P. L e G entil­ hom m e, L a T rouvaille de N an terre, R. N. (1946) pp. 15— 114, spt. pp. 21—29 e succes­ siv am en te S. Bolin, S ta te and currency in th e R o m a n E m pire to 300 A . D. (1958) pp. 212—214. fino a i lavori di J. Guey, L ’aloi d u den ier rom ain de 177 à 211 après J. C., R. N. (1962) pp. 73— 140; P. Le G entilhom m e, V ariations du titre de l ’a n - to n inianus a u II Ie siècle, R. N. (1962) pp. 141—166; C fr. anche J. Lallem and, op. cit., p. 142, n o ta 10; V. Picozzi, La m onetazio­ ne rom ana im periale (Roma 1966) pp. 13— 15, tu tta v ia il problem a non sem b ra esaurito, sareb b ero forse necessarie n u o ­ ve analisi d el m ateriale, visto che sem b ra im probabile, p e r la legge di G resham , che p e r u n cin q u an ten n io continuino a Circo­ lare alla p a ri m onete di titolo diverso. P e r il significato di questa riduzione v.: L. Cracco R uggini, E sperienze ecònom i- che e sociali n el m ondo rom ano, in N u o ve Q uestioni di storia antica (M ilano 1968) pp. 769-70 e bibl. a p. 807. esposte, non è un fatto isolato, m a è la stessa che si nota oltre che a Ellignies e Stellata, come vedrem o dettagliatam ente, anche a N iederaschau (Baviera)1 7 con 253 d en ari di Settim io Severo, 209 di Elagabalo e 239 di Severo Alessandro, e a Csapòn (U ngheria)1 8 con 21 di S ettim io Severo, 45 di Severo A lessandro e 41 ad Elagabalo. U n rapporto analogo si verifica poi nei già citati ripostigli di G ün­ zenhausen con 143, 99 e 41 e a K ösching con 104, 83, 40 pezzi. T avola — T ab ela 2 R e g n i P o s t o j n a ( P o s tu m ia ) E llig n ie s N . es % N . e s •/. V espasiano 4 1,18 — — T ito 2 0,58 — — D om iziano 4 1,18 — - N erva 1 0.29 — — T raian o 8 2,35 — — A driano 5 1,45 — — A nto n in o P io 11 3,24 — — M arc’ A u relio 7 2,06 2 0,72 C om m odo 7 2,06 1 0,36 Clodio A lbino — — 1 0,36 S ettim io Severo 127 37,65 104 37.68 C aracalla 29 8,55 18 6,52 M acrino — — 3 1,09 E lagabalo 34 10,01 64 23,19 S evero A lessandro 59 17,40 68 24,64 M assim ino 41 12,09 13 4,71 P u p ien o — — 1 0,36 G ordiano III — — 1 0,36 339 100,00 276 99,99 T ornando alla stru ttu ra e alla composizione del ripostiglio di Postojna, ve­ diam one il rapporto con due ripostigli con cui si associa, quello di Ellignies e S tellata.1 9 M entre del prim o possediam o u n a esauriente pubblicazione dovuta alla com petenza della Mad. le L allem and, cui ci siam o atten u ti nella stesura della p resen te nota; p er il secondo non abbiam o u n ’inform azione com pleta, essendo stato pubblicato dal Rizzoli, già conservatore del Museo Bottacin, nel lontano 1912, solo un terzo dell’insiem e delle m onete rinvenute. È tu tta v ia sperabile che alm eno i rap p o rti p ercentuali siano rim asti inalterati, e questo è uno dei m otivi p er il quale ci siam o serviti di questo rinvenim ento oltre che 1 7 F M R D , I, 1229. 1 9 J. L allem an d , op. cit. a nota 7 e L. 1 8 ö . Gohl, N um . K özl. (1914) p. 70. Rizzoli, op. cit. a n ota 8. per la sua vicinanza topografica con il nostro. Bisogna inoltre notare che del complesso di 622 m onete pubblicate, 45 sono antoniniani (2 C aracalla, 2 E la­ gabalo, 1 Iulia Maesa, 1 B albino e ben 39 Gordiano III cioì post 238). Dal pro­ spetto qui allegato (v. tav. 2) credo appaia chiaro il rapporto di stru ttu ra di Postojna con Ellignies; in fa tti con Settim io Severo abbiam o rispettivam ente 127 esem plari e 104 con quasi la stessa percentuale 37,65 % e 37,68 °/o, così con Severo Alessandro, 59 e 68 denari, 17,40 °/o e 24,64 % e Caracalla 29 e 18, 8,55 “Z o e 6,52 °/o, m entre ovviam ente la percentuale non concide per le m onete di M assimino, essendo queste a Postojna le ultim e del ripostiglio, m entre a Ellignies esso term ina qualche anno più tard i con le emissioni di Gordiano III. Interessante è poi anche il confronto, sem pre in percentuale, con il ripostiglio di S tellata ove p er le m onete di Settim io Severo, Severo Alessandro e M assi­ mino, abbiam o rispettivam ente il 39,22’ %, l’l l , 25 % e il 10,61 °/o. C irca poi la presenza di m onete emesse in zecche orientali, queste assom ­ mano solo a 20 con una percentuale del 5,89 % , relativam ente bassa, che però è norm ale2 0 in tesori rin v en u ti nell’area danubiana della Pannonia, del Norico e della Retia e fornisce ora una valida testim onianza anche per l’H istria. Tra queste la predom inanza (11 su 20) si data al regno di Settim io Severo e proviene dalla zecca localizzata in Laodicea e corrisponde in rapporto ad Ellignies 12/20 e a quelli di Éghezée 5/6,2 1 anche se questo ultim o ripostiglio è precedente di 10 anni al nostro. In conclusione dunque il ripostiglio di P o­ stojna si inserisce giustam ente nella serie degli elem enti rilevati dalla L alle­ m and, e non deve fa r m eraviglia la presenza di tale circolante di emissione orientale, data la frequenza di commerci con l’O riente tram ite il porto di A quileia. Qui infatti è m olto ben attestata, da una quantità di epigrafi la p re ­ senza di orientali, so prattutto siriani, com m ercianti in p ietre preziose e tessuti.2 2 II fatto poi che, come ha giustam ente rilevato la studiosa belga, in ripostigli come G unzenhausen, Pfünz e Csapòn e altri si abbia appena il 4 o meno per cento di m onete emesse in zecche orientali, e questo, in località più prossim e all’oriente, rispetto ai ritrovam enti della Galia del Nord (tipo Ellignies), può a mio avviso trovare una spiegazione nel fatto che erano più facili i contatti piuttosto che con l’O riente con Roma. A ciò credo contribuivano non poco le grande vie consolari, quali la Flaminia, Popilia, I’Annia e la Postumia che in brev e tem po portavano da Roma ad A quileia e da qui ad Emona e Sirm io.2 3 M entre p er la G allia è ipotizzabile un rapporto più vivo via m are che avrebbe perm esso un contatto diretto con l’O riente. T uttavia, a parte queste ipotesi che attendono ancora conferm a, possiamo concludere che il ripostiglio di P ostojna può testim oniare una relativ a ra rità di pezzi emessi da zecche orientali nelle regioni danubiane alla m età del III secolo. V ediam o ora di aggiungere alcune considerazioni finali circa il valore e il significato di questo ripostiglio soprattutto in relazione agli altri ritrovam enti m onetali della regione relativam ente al III e al IV secolo. P er quanto si sia 2 0 C fr. J. L allem and, op. cit., pp. 144— 145, con bibliografia re la tiv a . 2 1 M. T hirion, Eghezée: tré s o r de de­ niers ro m ain s s’a rrê ta n t à S év ère A lex an ­ dre, A n n . Soc. A rchéol. N am ur 53 (1956-66) pp. 1— 10. 2 2 F o n d am en tale rim an e G. B rusin, O rientali in A quileia rom ana. A quileia N ostra 24— 25 (1953-54) coll. 55—70. 2 3 L. Bosio, Itinerari e strade della V enetia rom ana (Padova 1969) pass. definito P ostojna come u n ripostiglio di tesaurizzazione in una p artico lare situazione storica., tu tta v ia esso g e tta una qualche luce, fornendoci nuovi d a ti num ism atico - archeologici su di u n periodo m olto im p o rtan te per la storia della nostra regione. In fatti l’ evidenza dei ripostigli m onetali im periali, p er quanto è oggi a n o stra conoscenza, m o stra che per il periodo che va grosso m odo da A ugusto al 238, si hanno ritrovam enti, come C astagnaro,2 4 T richiana,2 5 Cinto C aom aggiore,2 6 Este Cinto E ugano,2 7 V illa Boiani,2 8 A itino,2 9 * che possono essere classificati come tesoretti di tesaurizzazione e non sem brano aver alcun rapporto con le vicende belliche della X Regio, per altro calma, se si escludono le lo tte tra v itellian i e flaviani com battute nel 69 lungo l'asse della Via Postum ia tr a C rem ona e V erona, e un secolo più ta rd i nel 168 l'assedio di A quileia da p a rte dei Q uadi e M arcom anni.3 9 E videntem ente si tra ttò di fa tti isolati che non ebbero forse diretti riflessi su ll’andam ento dell’econom ia e in particolare del risparm io. Il ripostiglio di P o sto jn a invece si pone a cavallo di questo e del periodo seguente, in quanto partecipa, come si è visto della tesaurizzazione e solo con gli ultim i anni, sta re i p er dire gli ultim i mesi, diviene tesoro di circolazione e si accom una ai più num erosi ritro v am en ti che si collocano cro­ nologicam ente tra il 238 e i secoli seguenti. Essi riflettono quasi sem pre il re ­ gim e di te rro re conseguente al passaggio di tru p p e o a v ere e proprie b attag lie che sono com battute allo sbocco delle grandi valli alpine verso la p ian u ra p a ­ dana. V edi ad esempio il grande ripostiglio della V enèra,3 1 ricco di oltre 50.000 m onete, in m assim a p arte antoniniani, che si datano dal 242 (Gordiano III) al 288 (Diocleziano) e a ben vedere dovevano rap p resen tare le casse di u n ’arm ata m ilitare. A questo clim a possiam o ricondurre il più volte citato ripostigli di Stellata, scoperto lungo le riv e del Po e un ripostiglio ancora inedito, conser­ vato n el Museo B ottacin di prossim a pubblicazione e d i provenienza, a qu an to sem bra, istriana, che com prende 165 AE 2 e AE 3 di Costanzo II e si data tra il 340 il 360. A questi possiam o aggiungere la notizia di almeno altri due ripostigli, di cui si è p erd u ta traccia, m a che sono facilm ente riconoscibili nelle collezioni del Museo di P o rto g ru aro e di altri due a V enezia (uno di denari da Settim io Severo ai G ordiani e u n altro di antoniniani da G ordiano III in poi).3 2 Com pletano il quadro quelli già noti di V erona San Zeno,3 3 San Polo di P iave,3 4 M artellago,3 5 Dam bel,3 6 e T recenta.3 7 In teressan te infine n o tare come topograficam ente tu tti questi ritro v am en ti si localizzino lungo la fascia m eridionale della X Regio, racchiusa dalla Via Postum ia a N ord e dal Po e dal M are A driatico a Sud. C ertam ente la zona 24 L . R iz z o li, C a s ta g n a r o (V e ro n a ), T e s o r e tto m o n e t a l e r in v e n u t o i n p r e d io d e l S ig . L u ig i F io c c o a M e n à , R. I. N. 27 (1914) p p . 349— 364: I d e m , N. Se. (1914) p p . 216— 218. 25 G . F o g o la r i, A n n a li 1st. It. di N u ­ m ism atica 1 2 -1 4 (1965-67) p p . 210— 216. 2 9 N. Se. (1905) p . 53. 2 4 R . I. N. 31 (1918) p. 150. 2 8 N. Se. (1891) p p . 279— 281. 29 J . M a rc e llo , La via A n n ia alle p o r­ te di A itin o (V e n e z ia 1956) p p . 83— 84, ta v . V I I. 3 0 R. Cessi, S toria di V enezia, vol. I (1961) pp. 265 s., 274. 3 1 L. A. M ilani, Il ripostiglio d ella V enèra, R. A cc. dei L incei 277 (1879-80). 3 2 R. R eece, R om an C oinage in N o rt­ h ern Italy, N u m . Ch. 7 s., 17 (1971). V e­ nezia, M useo N azionale A rcheologico. 3 3 R .I .N . 11 (1888) p. 229. 3 4 R. I. N. 19 (1906) p. 11. 3 5 R .I .N . 31 (1918) p. 150. 3 6 R .I .N . 8 (1895) p. 140. 3 7 G. G orini, R ipostiglio del V secolo da T recen ta (Rovigo), Padusa 5 (1969) n. 2, pp. 8—24. più viva e ricca econom icam ente, com prendente cen tri im portante come Ve­ rona, Padova, Aitino, Concordia, Aquileia, m a anche la più devastata dalle g uerre a com inciare proprio dal 238 e poi giù p er tu tti gli altri secoli fino alla fine dell’im pero romano. P er u n quadro d’insiem e m anca purtroppo un Corpus di tu tti i ritrovam enti di teso retti di questa regione, come una adeguata pub b li­ cazione di tutto il m ateriale num ism atico conservato nei musei locali. Con- findiam o tu ttav ia che ciò sarà fatto in un prossim o futuro, per addivenire ad una conoscenza sem pre più com pleta e approfondita dei fenom eni m onetali e della loro incidenza e correlazione ai fa tti storici, economici e sociali. D enarni za kla d 3. stoletja iz postojnskega obm očja v p a d o va n skem m u zeju B o tta cin Č lan ek daje k ra te k in o rien tacijsk i pregled zak la d a rim skih denarijev, k i je bil izko pan (prejkone 1938) v se v e rn i Is tri blizu P o sto jn e in kupljen za zbirko p ad o - vanskega m uzeja; d etajln o ob jav o glej v B ollettino d el M useo civico di Padova 60, 1971. N a jsta re jši novec je V espazijanov iz le ta 70, n a jm la jši M aksim a T račan a iz leta 238. K e r o h ran jen o st novcev kaže, d a skoraj niso krožili in k e r je M aksim inov pohod iz E m one n a A kvilejo spom ladi 238 dovolj m očno silil k varnostnim zakopom , ni razloga, da ga n e b i stav ili v to leto. Zanim ivo, d a antoninijanov v zak lad u ni (zaradi n jih nezanesljive v rednosti) in da p rev lad u jejo d e n a riji S eptim ija Severa. V p rim e rja v i z drugim i deln o sočasnim i zakopi p ro u ču je avtor, k ateri kovi in kovanci so krožili po 10. regiji, k ak šn a je b ila torej s tru k tu ra zakopanih p rih ran k o v (podrobnosti v tekstu), in k a te rih kovnic kovi so kro žili (sedaj vidim o, da so o rie n ­ talske, k i so k arak terističn e za podonavske province, pogoste tu d i n a akvilejskem področju, k a r spričo in ten ziv n ih pom orskih zvez tega m esta z vzhodom ne preseneča). T re tji problem , ki se ga a v to r dotakne, je značaj zakopov v 10. regiji. Jasno postane, da g re do M aksim ina v glavnem za kopičenje, te z a v rira n je , torej iebor d e n a rja po v red n o sti in ohranjenosti, saj so bili novci tak o j o d teg n jen i obtoku. Istrsk a n a jd b a stoji n a prelom nici. Z aradi n ep ričak o v an ih n ev arn ih dogajanj prev lad ajo poslej v a r ­ nostni zakopi. Ti so posebej pogosti ob vstopu v alp sk e doline v severni Ita liji (npr. v o jašk a b lag ajn a z n ad 50.000 antoninijani, zakopana okrog 288 v k ra ju V én éra; dalje, zakop iz k ra ja S te lla ta ob P ad u v času G ordiana III. te r še en istrsk i zaklad iz m u zeja B ottacin v Padovi, zakopan prejk o n e za K o n stan cija II. itd.), k je r so se to lik o k rat bile odločilne b itk e in koder so to lik o k rat k o rak ale za p rim at boreče se enote. Ž al pa m arsik aj še n i objavljeno, posebej n e korp u s zakladnih najdb, k i ga av to r p rip rav lja. C A T A L O G O * V E S P A S IA N O R lc R om a IM P . C A E S A R V E S P A S IA N V S A V G . C O S . I T E R T R . P O T . P a x s e d u ta 10 1 IV D E A IM P . C A E S . V E S . A V G . C E N S . 15 1 P O N T IF . M A X IM . 65 1 IM P . C A E S . co s. nn V E S P . A V G . P . M . 42 1 T I T O R om a D IV V S A V G V S T V S V E S P A S IA ­ N V S S C C a p r i c o r n o 63 1 T . C A E S A R IM P . V E S P A S IA N V S P O N T I F . T R . P . C O S . V 193 1 D O M IZIA N O R om a C A E S A R A V G . F . D O M IT IA N V S C O S V L u p a 241 1 C O S V C a v a llo 241 1 IM P . C A E S . D O M IT . A V G . G E R M . P . M . T R . P . V III IM P . X IX C O S X IIII C E N S . P . P . P . M in e r v a s ta n t e 140 1 IM P . X I X C O S X IIII C E N S . P . P . P . M in e r v a a r m a t a 138 1 N E R V A R om a IM P . N E R V A C A E S . A V G . P . M . T R . P . C O S . I l l P . P . F O R T V N A A V G V S T . 16 1 TRAIANO R om a IM P . C A E S . N E R V A T R A IA N . A V G . G E R M . P . M . T R . P . C O S I I I P . P . P a x 38 1 P . M . T R . P . C O S I I I I P . P . V ic ­ t o r i a 60 1 IM P . T R A IA N O A V G . G E R . D A C . P . M . T R . P . C O S V P . P . S . P . Q . R . O P T I­ M O P R I N C I P I R o m a 115 1 C O S V P . P . S . P . Q. R . O P T I- * N ota al C atalogo: Le m o n e te sono state sch ed ate in base a l R. I .C = The R om an Im p eria l Coinage. II. V espasian to H adrian. III. A n to n iu s P ius to C om ­ m odus. IV, 1. P ertin a x to G eta, di H. m e es. M O P R IN C . F e l i c i t a s 120 1 C O S V P . P . S . P . Q . R . O P T I­ M O P R IN C . A r a b i a 142 1 IM P . T R A IA N O A V G . G E R M . D A C . P . M . T R . P . C O S V P . P . S P Q R O P T IM O P R I N C I P I A e q u it a s 169 1 S P Q R O P T IM O P R I N C I P I T r o ­ fe o 225 1 IM P . C A E S . N E R . T R A IA N . O P - T IM . A V G . G E R M . D A C . P A R T H IC O P . M . T R . P . C O S V I P . P . S P Q R 334 1 ADRIANO R om a IM P . C A E S A R T R A IA N . H A D R I- A N V S A V G . P . M . T R . P . C O S I I — IV S T I- T IA (e s e rg o ) 42 1 H A D R IA N V S A V G . C O S I I I P . P . F ID E S P V B L IC A 241 a 1 M O N E T A A V G . 256 1 P R O V ID E N T IA A V G . 261 1 V IC T O R IA A V G . 282 1 ANTONINO PIO — FAUSTINA F A V S T IN A A V G V S T A IV N O N I R E G IN A E 338 1 D IV A F A V S T IN A A V G V S T A C e r e r e 356 1 A V G V S T A C e r e r e o V e s ta 361 1 A V G V S T A C e r e r e 358 1 A V G V S T A P i e t a s 374 1 C O N S E C R A T IO 382 a 1 ANTONINO PIO — MARC’AURELIO R om a A V R E L IV S C A E S A R A V G . P I I F . C O S I I H o n o s 429 a 1 T R . P . V II C O S I I G e n iu s 458 1 A V R E L IV S C A E S . A N T O N . A V G . pn F. T R . P . X I C O S I I V ir tu s (?) 473 1 ANTONINO PIO — FAUSTINA FIGLIA F A V S T IN A A V G V S T A A V G V S T I P I I F IL . S p e s 497 1 M attingly e E. A. S ydenham (L ondra 1926, 1930 e 1936); IV, 2. M acrinus to P u p e- nius, di H. M attin g ly , E. A. S y d en h am e C. H. V. S u th e rla n d (L ondra 1938). es. F A V S T IN A »A V G . P I I A V G . F IL . C O N C O R D IA R IC es. 502 a 1 M A R C ’ A TJ R E L I. O IM P . M . A N T O N IN V S A V G . ' V , P R O V . D E O R . T R . P . X V II CO S n i 70 1 A N T O N IN V S A V G . A R M E N IA - C V S P . M . T R . P . X V n i IM P . I I CO S I I I M a rs 92- 1 M . A N T O N IN V S A V G . A R M . P A R T H . M A X . T R . P . XX IM P . m i C O S m V ic to r ia 163 1 MARC’AURELIO — FAUSTINA FIGLIA F A V S T IN A A V G V S T A C E R E S 669 1 IV N O 688 1 IV N O N I R E G IN A E