ORGANO DELL’UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA Anno I - N. 1 CAPQDISTRiA, 14 ottobre 1945 Prezzo Lire 4 — FRATELLANZA ED 1)1^11^ Il significato della manifestazione di Capodistria . *L’ Istria nuova* non è un giornale «artificiale», uno di più. Non nasce cosi nel corso di una notte, per l’idea di un singolo o di un piccolo gruppo desideroso di aggiungere la propria voce alle tante che oggi gridano al vento le proprie idee portando tanta confusione nelle scombussolate menti della popolazione. ^.Questo giornale nasce pei-soddisfare veramente una necessità della popolazione italiana del nostro distretto che deve conoscere tutti i problemi, seguire lo sforzo della nostra giovane autorità popolare e delle organizzazioni antifasciste, per superare questi momenti difficili ed incamminarsi sulla via del miglioramento economico e sociale. Sarà dunque in primo luogo il giornale della vita locale, economica, culturale, dell’attività svariata delle organizzazioni di massa, dei sindacali, delle cooperative, delle Donne Antifasciste ecc. Sarà il bollettino informativo di tutto ciò che al cittadino del nostro distretto interessa conoscere, sarà il mezzo di collegamento tra gli organi del potere popolare e la popolazione. Non sarà un giornale di propaganda politica. La politica di questo giornale non sarà altro che la politica della yiostra popolazione, cioè politico, di difesa delle conquiste della lotta di liberazione, di rafforzamento della democrazia popolare, politica di fratellanza fra tutti i ceti sociali e fra la popolazione italiana e slovena; quella linea giusta in cui deve tenersi ogni onesto cittadino che desidera veramente il benessere ed il felice avvenire del proprio popolo e di tutti i popoli del mondo. *L’Istria nuova* non dovrà essere frutto di elaborazioni di redazioni, ne potrà avere pretese letterarie. Dovrà essere il giornale che il popolo scriverà da se e per se. Nelle sue colonne dunque ci sarà posto per tutti quei problemi di interesse generale, da chiunque siano presentati. ..............................Hlinili' Apertura del Tribunale del Popolo a Capodistria per i crimini fascisti Il giorno S> ottobre 1945 è stato aperto il Tribunale del Popolo per i Crimini fascisti, con la deposizione del (Giuramento (art. X. 2 e art. 3) da parte del COLLEGIO DEI GIUDICI POPOLARI ìyì conrenuti, in presenza del vice Presidente del Comitato di Liberazione Nazionale per Capodi stria e Pirano, il Referente Giudiziario, il Pubblico Accusatore per i Crimini fascisti, il Pubblico Accusatore Assistente e il Capo della Sezione Criminale. Si fa appello a chiunque fosse a conoscenza o diretta vittima di crimini fascisti perpetrati in danno dell’ esistenza degli averi, di sporgere denuncia in questo Tribunale del Popolo (Sezione Criminale). Si tratta di colpire giuridicamente tutti i fautori dei misfatti che attraverso venticinque anni hanno caratterizzato la nostra esistenza pubblica portando nell’ambito della famiglia, di una fabbrica il dubbio, l’odio, il terrore tra compagno e compagno, tra fratello e fratello, degenerando poi nell’assassinio collettivo, nelle deportazioni in massa, negli incendi, nei Dirti legalizzati ecc. Il popolo deve denunciare questi indivìdui; non si tratta di punire che criminali, specifici nemici diretti del-l’umanità, il cui potere era sinonimo di MORTE individuale e collettiva. Domenica 23 settembre Capodistria è stata testimone di una nuova grande manifestazione di fratellanza fra la popolazione italiana e slovena del nostro distretto. Diverse migliaia di persone del-l’organizzazione Antifascista Italo-slava, si sono radunate nella piazza di Capodistria con un grande sfolgorio di bandiere popolari, slovene, italiane e jugoslave. Durante la manifestazione, continuamente interrotti da acclamazioni alia fratellanza italo-slava, alla Jugoslavia democratica e federativa, al-TUpione Sovietica ed ai grandi alleati, hanno parlato i rappresentati dell’ Unione Antifascista Italo-slava e del potere popolare. Il compagno Abram Mario ha salutato l'assemblea in nome del comitato distrettuale dell’UAIS esaltando il contributo delle popolazioni italiana e slovena della regione Giulia alia causa comune e sottolineando la necessità di una forte unione delle masse popolari, degli operai, degli intellettuali. dei contadini, di tutti gli onesti antifascisti per poter meglio fare fronte a tutte le manovre degli elementi antipopolari che vogliono <£a nostra ECONOMIA NECESSITA’ DI RICOSTRUIRE -PROBLEMI DEL RAZIONAMENTO Politica ed economia: questa è la base sulla quale si appoggia tutta la nostra vita. Tutto il nostro lavoro incomincia e termina su questo fondamento: se uno stato conduce una politica economica sana, tutto il resto dell’ attività si può dire diventa un gioco. Ordinatamente con lo sviluppo economico si risente immediatamente lo sviluppo in ogni altro campo, sociale, culturale, sanitario, ecc. Per questo dobbiamo dare una speciale cura al campo economico porre tutte le nostre forze per il massimo sviluppo dell’economia. Certamente questa non privarci delle conquiste democratiche della lotta di liberazione. In questo momento sta di fronte a noi un compito fondamentale: l’uuio-ne di tutte le forze sane per la difesa ed il rafforzamento del potere popolare. Nelle file dell’UAIS c’è posto per tutti gli onesti antifascisti che amano veramente il proprio popolo e vogliono il suo benessere. Il compagno Petrič, vice presidente del Comitato esecutivo distrettuale di Liberazione Nazionale, ha salutato in nome dell’autorità popolare, poi il compagno Gino, dell’UAIS. distrettuale, ha ribadito la necessità di rafforzare le nostre organizzazioni popolari, concludendo che l'idea che ci lega è un’ idea che sormonta le barriere di confini politici ed etnici, sormonta le differenze sociali ed ideologiche, dilagando fra tutti i popoli sani e progressisti, come espressione di una nuova luce di pace e di lavoro. Dopo la grande manifestazione in piazza, i partecipanti si sono riuniti nella sala di S. Chiara per ascoltare la parola del professor Regent, sui problemi attuali in collegamento con i problemi dell’ Unione Sovietica subito dopo la vittoriosa rivoluzione. è cosa semplice, ma una volta iniziata una attività sistematica e pianificata, si riesce a superare tutte ìe difficoltà. Dopo lunghi anni di sofferenze e torture, di confino e di prigioni, di lotte e di mare di sangue versato, abbiamo conquistata la nostra piena libertà. L’occupatore nazi-fascista non ha lasciato altro nel nostro territorio che macerie di case distrutte, di ponti demoliti, di strade minate. Inoltre abbiamo trovato i magazzini vuoti. Pur tuttavia in soli cinque mesi ab biamo messo a posto molte cose che da principio sembrava impossibile. Dobbiamo ora continuare su questa strada, mettersi al lavoro con più slancio e armati da buona volontà, tutti uniti, contadini, operai, intellettuali. Certamente più di qualcuno si domanda perchè esistono ancora le tessere ed i generi razionati. Molti si aspettavano che DECRETO della Presidenza del Comitato Regionale di Liberazione Nazionale per il Litorale Sloveno per la continuazione delle elezioni dei comitati di liberazione nazionale. Articolo 1 In base all’approvazione dell’Amministrazione Militare dell’Esercito Jugoslavo per la Regione Giulia, 1’ Istria, Fiume ed il Litorale Sloveno ed all’autorizzazione del Comitato Regionale di Liberazione Nazionale per il Litorale Sloveno e Trieste viene indetta la continuazione delle elezioni dei comitati locali, cittadini e distrettuali di liberazione nazionale in quanto non siano state ancora effettuate ed in quanto dimostra la necessità di elezioni suppletive. Le eiezioni si effettueranno dal 25 settembre in poi. Articolo 2 Si autorizza la Commissione Elettorale presso la Presidenza, di indire le elezioni nel territorio della Presidenza, secondo quanto stabilisce il compendio delle norme elettorali per l’attività delle commissioni elettorali circondariali, distrettuali e locali, approvato dal Comitato Regionale di Liberazione nazionale per il Litorale Sloveno il 22 settembre 1944. Articolo 3 Per i singoli luoghi, distretti e città, la data delle elezioni viene fissata dalla Presidenza. Aidussina, 7 settembre 1945 IL PRESIDENTE Perovšek France p. m. Con la partecipazione attiva di tutto il popolo alle elezioni dei Comitati locali e cittadini garantiremo l'elezione negli Organi del potere Popolare degli elementi migliori. con la fine della guerra sarebbe finito il razionamento e sarebbe subito venuta abbondanza. Questo vediamo bene che non può essere. I viveri nel mondo non mancano, ma per poter portarli ai posti di consumo si presentano problemi molto difficili che non si possono risolvere nè in un giorno nè in una settimana. Per risolvere questo problema dobbiamo aspettare che i prodotti vengano divisi con giustizia ed in primo luogo a quei paesi che producono meno e sono stati più colpiti dalla guerra. Per assolvere bene il compito di giusta distribuzione dei prodotti la nostra autorità popolare deve in primo luogo avere la conoscenza esatta degli abitanti del proprio luogo per avere una giusta evidenza delle materie occorrenti e per poter soddisfare la popolazione più bisognosa almeno del più necessario per la vita quotidiana. L’autorità popolare deve avere l’esatta evidenza di quelli che producono per poter assegnare prima i prodotti a quelli che non producono o non possiedono nulla. E’ imperdonabile e da punire severamente colui che in questi momenti specula nel campo economico e colui che preleva i generi razionati con due tessere. Per quanto riguarda le razioni possiamo dire che oggi sono aumentate e possono essere sufficienti per quelli che sono occupati in qualunque lavoro. Supplementi hanno i lavoratori pesanti, i bambini ed i vecchi. In questo momento difficile non dobbiamo essere richiusi, ma guardare un po’ attorno a noi. La linea «blu» non è tanto lontana. Confrontiamo un po’ quello che si è fatto di là e quello che siamo riusciti a fare noi da soli. Anche nel campo dell’ alimentazione abbiamo raggiunto già discreti risultati malgrado le grandi difficoltà proprio nelle comunicazioni che con la linea vengono tagliate e quindi ostacolano lo sviluppo e la ricostruzione del nostro sistema economico. E’ necessario che ognuno sappia oggi giustamente sopportare e dare tutto il proprio contributo per migliorare la situazione, specialmente di quelli più bisognosi. Quindi chi ha prodotto già per i propri bisogni, sia cereali che grassi, deve saper comprendere e rinunciare al prelevamento delle razioni. Poco alla volta tutto si avvierà sul piano della normalizzazione ed allora anche questi problemi saranno risolti. LI POPOLIZIONE DI ISOLI si prepara per le elezioni Su proposta della Commissione elettorale la Presidenza del Comitato Regionale di L N. ha fissato le elezioni per il Comitato Cittadino di Isola per il giorno 14 corrente. In preparazione di queste elezioni tutta la popolazione sta attivamente interessandosi e nelle numerose riunioni dei vari gruppi ed organizzazioni vengono discussi i problemi connessi alle elezioni ed alla lista dei candidati. Già da qualche giorno sono esposte, le liste degli aventi diritto al voto. La commissione elettorale riceve i reclami di tutti i cittadini che non figurano nelle liste ed i reclami per la cancellazione dalle liste di quelli elementi che non sono degni di partecipare alla vita pubblica per essersi macchiati di tradimento del popolo collaborando attivamente con il nemico. Particolare interesse per le nuove elezioni hanno dimostrato le donne che per la prima volta hanno la possibilità di presentarsi davanti all’urna per decidere quali uomini sono degni di amministrare gli interessi della popolazione. SGUARDO noi Ofiòndò- Il Comitato esecutivo della Conferenza mondiale dei Sindacati che si sta svolgendo a Parigi ha eletto a Presidente della nuova Federazione Mondiale dei Sindacati, sir Walter Citrine, Capo della Delegazione Britannica. Nella seduta di sabato il Congresso della Federazione ha approvato un certo numero di mozioni sui problemi mondiali, fra cui una che invita le unioni sindacali nazionali a richiedere ai rispettivi governi di rompere le relazioni con il Governo di Franco. La sera dell' 8 corr. mese al Velodromo d’Inverno di Parigi, circa 20.000 persone si sono radunate per chiedere, la liberazione dei combattenti repubblicani spagnoli Alvarez Santiago, Zapirain Sebastian, attualmente rinchiusi nella prigione di Madrid in attesa di essere condannati a morte per imputazioni imprecisate. La «Pravda» di Mosca sottolinea che la politica sovietica si basa sul principio delie giuste aspirazioni stabilite nei precedenti accordi delle tre grandi potenze. In base a questi principi gli stati come la Jugoslavia, la Polonia e la Cecoslovacchia, che hanno tanto sacrificato per la vittoria sul nazi-fascismo avrebbero maggior diritto di partecipare alla preparazione dei trattati di pace con gli ex stati satelliti della Germania, che non la Francia. niung comunica sugli ultimi avvenimenti che si sono svolti al confine greco-albanese. Il 14 settembre c. ». le bande monaco-fasciste-greche hanno aperto un fuoco di mitragliatrici contro il paese albanese Cosovic ed il 15 settembre tre soldati greci hanno sparato contro la sentinella albanese presso il ponte di Comari. II 18 settembre una pattuglia greca sulle alture di Sopnik è entrata per 100 m. nel territorio albanese ed ha aperto il fuoco con mitragliatrici pesanti e mortai. 11 noto paracadutista sovietico maggiore Vassili Romaniug ha stabilito in questi giorni un nuovo primato mondiale. Decollato dal campo di aviazione di Mosca con un bimotore da caccia si gettava dall’apparecchio dall’ altezza di 12.800 metri, compiendo un volo di ben 12.000 metri con il paracadute chiuso. A soli 800 metri da terra il paracadute si apriva automaticamente permettendo al maggiore Romaniug di prendere contatto con il terreno in modo normale. Questo è il 1309° lancio compiuto dall’eroico paracadutista sovietico. Secondo la stampa slovena i danni finora accertati causati dall’occupa-tore nazi-fascista nel Litorale Sloveno ammontano a 10.803 morti, 11.800 dispersi, 1.951 totalmente invalidi. Fra internati, imprigionati e forzatamente mobilitati 61.326 persone, che costituisce un totale di 1.098.697 mesi di libertà privata alle persone suddette. In Argentina 30.000 studenti hanno iniziato uno sciopero di protesta contro la proclamazione dello stato d’assedio e contro 1' arresto di parecchie centinaia di dirigenti argentini fra i quali ci sono parecchi professori universitari. La cittadinanza di Praga ha deliberato di ereggere un monumento a Masaryku, al Generalissimo Stalin ed a Rcoswelt. In occasione della visita del celebre scrittore sovietico Ulia Ehrem-burg a Sofia, i giornalisti e gli scrittori bulgari gli hanno conferito il diploma di membro onorario dell’ U-nione di giornalisti bulgari. Il giornale americano «Chicago Sun» riporta un’ articolo sul piano russo per 1’ amministrazione delle ex colonie italiane. Fra l’altro l’articolo dice: Se l’U. S. chiede il protettorato sulla Tripolitania, non fa questo per motivi imperialistici come potrebbe fare una potenza coloniale. L’inverso: l’U. S. vuole amministrare 1’ abbandonato paese per dimostrare che cosa si può ottenere con 1’ aiuto di nuovi metodi politico-economici e con i nuovi principi di rapporti fra le diverse razze e nazionalità. La proposta di Molotef si basa sui risultati, che si sono ottenuti nel corso di 25 anni nell’Asia occidentale con i popoli Tadrikl e Opeki, che sono fratelli degli Arabi e del Berberi della Tripolitania. CRONACHE ISTRIANE COMUNICATI DELLA SEZIONE PER ILCOMMERCiO E L’ALIMENTAZIONE presso il Comitato Distrett. di L. N. Commercio del vino. Il prezzo del vino è stato stabilito in Lire 6 al grado presso il produttore. Cosi che vino normale di dieci gradi verrà pagato al produttore in ragione di Lire 60 al litro. La tassa di Lire 10 al litro viene pagata dall’acquirente. La fattura o ricevuta di pagamento del vino e della tassa serve pure quale documento per il trasporto del vino. Il prezzo di vendita al minuto è stato stabilito in Lire 85.— al litro. La Difesa Popolare ha il compito di controllare l’osservanza di questa disposizione. Esportazione dalla zona B Tutta l'esportazione dalla zona B si svolge sotto la presidenza del Comitato Regionale di L. N. — sezione per il commercio e l’alimentazione — a S. Pietro del Carso. Tutte le richieste di esportazione, debitamente confermate dai comitati locali o cittadini di L. N. devono essere inoltrate alla sezione commercio ed alimentazione del Comitato Distrettuale. Ogni altra via per l’esportazione di prodotti dalla zona B si intende illegale, quindi possibile di contravvenzione. Tessere supplementari per ammalati. L’assegnazione di supplemento di viveri su dichiarazione medica per gli ammalati viene fatta nella propria zona dai comitati cittadini di Capodistria, Isola e Pirano. Per i rimanenti paesi l’assegnazione supplementare per gli ammalati viene fatta dalla sezione per il commercio e l'alimentazione presso il Comitato distrettuale ogni giovedì dalle ore 8 alle 12. Gli interessati devono rivolgersi ai propri comitati locali ed il responsabile di ogni comitato locale deve ogni giovedì provvedere presso il Comitato distrettuale a! ritiro delle tessere di supplemento. Assegnazione di oggetti vari, scarpe, vestiario ecc. I buoni per i diversi oggetti, per esempio scarpe e vestiario, vengono rilasciati dalla sezione per il commercio e l’alimentazione del Comitato distrettxtale di L. N. su proposta dei comitati cittadini e locali. I comitati cittadini e locali devono prendere nota di tutti coloro che hanno veramente urgente bisogno di tali generi e farne la richiesta al Comitato distrettuale. Nel caso che il materiale a disposizione non sia sufficente per coprire tutte le richieste i comitati cittadini e locali devono istituire una commissione che avrà il compito di stabilire l’assegnazione a quelli maggiormente bisognosi. I singoli cittadini non devono rivolgersi per 1’ assegnazione di tali generi direttamente alla sezione del Comitato distrettuale bensì ai propri comitati locali. CORSI SERALI per operai e impiegati Prossimamente avranno inizio a Capodistria dei corsi serali di preparazione e perfezionamento per operai ed impiegati. I corsi comprenderanno principalmente la Jpreparazione per 11 conseguimento del diploma di computista e ragioniere, a tali corsi potranno iscriversi tutti coloro che sono forniti della licenza1 d’avviamento. Funzioneranno pure dei corsi di preparazione per la licenza d’avviamento, corsi di lingue, di stenografìa nonché altri conformemente alle richieste degli interessati. Ulteriori precisazioni saranno fornite a mezzo della stampa locale. I migliori al potere La notificazione delle elezioni !!!illilllllllllUIIIIIIIHIIIII!ll!lllllllllllllllllllllll!llll!lllllllllllllllllllllllll!llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllll!llllllllllllllllll!ll!llllllllllllllllll «Lo sviluppo successivo di ogni diritto che il popolo si conquista, dipende da come il popolo sa adoperare il diritto stesso, come il popolo sa raggiungere la competenza per disporre di esso, come sa il po polo sfruttare in pieno il proprio diritto», queste sono le parole che spesso ha ripetuto il compagno Kidrič, presidente del Governo Nazionale della Slovenia. Come altrove, anche nella Regione Giulia, il popolo per centinaia di anni oppresso, ha saputo con il proprio sangue conquistare il potere e per la prima volta nella storia disporre del proprio destino. Alla conquista del proprio potere veramente popolare, il popolo della nostra regione non è giunto così, per caso non è giunto facilmente. I migliori figli della nostra regione, gli antifascisti italiani, sloveni e croati, assieme con gli altri combattenti jugoslavi, hanno liberato pezzo per pezzo la nostra terra e la hanno ripulita dai fascisti stranieri ed interni, e consegnata nelle mani del popolo. Il nostro potere popolare è nato attraverso la lotta, ha richiesto molto sangue, molti dolori e sforzi, ed è nato solo dal comune sacrificio. Per tutto il tempo in cui non esistevano territori liberati, il Fronte di Liberazione rappresentava il potere, ma appena era possibile, cioè appena i nostri combattenti liberavano un territorio, venivano eletti i comitati locali di !j. N. e il Fronte di Liberazione consegnava il potere alle masse popolari, assolvendo uno dei punti fondamentali del proprio programma, scritto nel 1941. Ovunque era possibile si svolgevano le elezioni. Spesse volte, solo a qualche minuto di distanza dalle urne elettorali, cadevano le bombe Prelevamenti di capitali bloccati nelle banche Il problema dello sblocco dei capitali depositati presso le banche, oltre che i proprietari, interessa anche i lavoratori ed altri strati della popolazione che vedono in quel capitale morto un impedimento alla ricostru zione. Ci siamo rivolti direttamente all’incaricato delle finanze presso il nostro distretto per avere informazioni in merito. Ogni persona che ha depositi bloccati presso gli istituti bancari della nostra zona può ottenere lo sblocco di qualunque somma semplicemente presentando un preventivo di spese da sostenere per la ricostruzione o per il pagamento di mano d’opera. Il preventivo di spese deve essere confermato dal Comitato di liberazione nazionale del luogo. Presentando la dimostraziane del-1’ avvenuto impiego della prima parte prelevata, e un successivo preventivo, si possono prelevare altre somme, fino al completo prelevamento del deposito. Il preventivo, confermato del Comitato locale di liberazione nazionale, deve essere presentato all’Ufficio finanziario presso il Comitato Distrettuale di liberazione nazionale che autorizza al prelevamento della somma richiesta Per quel che riguarda i fondi pensione, (invalidi, pensionati statali e civili ecc ) è stato stabilito di assegnare sul fondo pensione un acconto mensile proporzionato alle esigenze della vita attuale. L' Istituto Bancario per l’incremento della ricostruzione e il rinnovamento concede crediti a tutte le imprese e a privati. ed infuriavano accaniti combattimenti. Spesse volte i comitati eletti avevano brevissima durata, perchè le bande fasciste irrompevano nei villaggi uccidendo e deportando i membri dei comitati. Ma malgrado atti di terrore, non ò riuscito ai fascisti, di spegnere nel popolo la volontà di governarsi e di giudicare da se. E’ comprensibile che in tali condizioni le elezioni non potevano essere effettuate secondo tutti i principi democratici, per questo, ora che sono maturate le condizioni necessarie, vengono indette le elezioni suppletive, segrete e nella maniera più democratica e che sono la continuazione -li quelle elezioni iniziate nelle più difficili condizioni sotto l’occupazione nemica. Con le elezioni suppletive, rafforzeremo il nostro potere popolare ed eleggeremo quelli che veramente hanno dimostrato di meritarselo. In queste elezioni non deve giungere nella lista dei candidati chi ha collaborato con l’occupatore, chi ha alimentato la borsa nera e colui che ha fatto proprio quello che è proprietà di tutti. Potranno eleggere solo quelli che godono del diritto elettorale, cioè solo le persone oneste. Il diritto elettorale è un onore per ogni cittadino e per questo è nostro dovere di disporre bene di questo diritto. In queste elezioni, per la prima volta nella storia, parteciperanno, con diritto passivo ed attivo, anche le donne. L’uguaglianza che la donna si è conquistata attraverso la lotta, la dimostrerà ora con i fatti. Anche le donne voteranno, saranno candidate e saranno elette, poiché questo lo hanno guadagnato con il loro lavoro e con i loro sacrifici per la liberazione del popolo. Il giorno 27 settembre c. a. il Segretario del Comitato Regionale di Liberazione Nazionale per il Litorale Sloveno, ha ricevuto una delegazione di rappresentanti dei clero della nostra regione che gli hanno presentato una dichiarazione in cui il clero cosciente ringrazia il Fronte Popolare di Liberazione Nazionale, che ha saputo guidare nella lotta contro il fa-■scismo il popolo del Litorale e liberare la nostra regione. Nel secondo punto della dichiarazione i rappresentanti del clero dichiarano, che come furono per tutti i 25 anni a fianco del popolo nella lotta contro il fascismo oppressore, cosi oggi saranno con il popolo e con tutte le forze collaboreranno per la difesa di tutte le conquiste democratiche e per la ricostruzione della propria terra che i fascisti e i traditori interni hanno distrutto. Nel terzo punto dichiarano, che, dalla collaborazione con il potere popolare, anch’ essi avranno un diretto aiuto per poter meglio assolvere i propri compiti religiosi. In seguito, nella dichiarazione affermano, di non permettere, che quella parte del clero, che si è allontanata dal popolo e che addirittura ha incominciato a lavorare in favore della reazione, cioè contro il popolo pretenda di avere il diritto di parlare in nome del clero nella nostra regione. Essi condannano nel complesso l’atteggiamento di quella parte del clero, che da sola per il suo lavoro antipopolare si è divisa dal popolo mettendosi nella vergogna e facendosi condannare dal popolo stesso. Però, malgrado questo loro atteggiamento negativo hanno in virtù della magnanimità del popolo, che è l’e- Ora ci viene data la possibilità di servirci in piena misura di tutti i nostri diritti: da soli decidiamo del nostro destino, da soli siamo responsabili di tutto ciò che da noi succede. Il diritto di amministrarci da soli lo abbiamo conquistato, ma ancora non potremo avere nelle nostre mani il potere se questo diritto non sapremo adoperarlo. Per la conquista di questo potere molti italiani, sloveni e croati, hanno sacrificato la loro vita. Con le elezioni suppletive dobbiamo rafforzare il potere popolare, e per questo dobbiamo accingerci al lavoro coscienziosamente e con tutta serietà. Già nella compilazione degli elenchi elettorali deve partecipare tutta la popolazione. E’ inutile che qualcuno si tenga in disparte e dica «così non va bene». Sono finiti i tempi in cui del nostro lavoro, del nostro pensiero e della nostra volontà disponevano gli altri. Il diritto di decidere da soli del proprio destino è nello stesso tempo dovere per ognuno di noi, di preoccuparsi per apportare il massimo contributo al rafforzamento della fratellanza fra tutta la nostra popolazione, italiana e slovena, ed al rafforzamento della nostra autorità popolare, perchè solo cosi il nostro sistema di vita sarà quanto prima e tanto meglio regolato. Di tutto quello che succede attorno a noi, siamo soli responsabili quindi prima di dire «così non va bene», ognuno deve riflettere cosa abbia fatto perchè andasse meglio. «Il potere popolare è un’arma potente nelle mani del popolo, il quale deve cambiare tutti quelli che non fanno bene, deve punire i colpevoli, deve allontanare gli incapaci e porre alla testa i migliori», cosi dice il proclama del Fronte Popolare della Jugoslavia. Questo vale anche per noi, anzi da noi vale in maniera particolare, e quindi dobbiamo fare di tutto perchè il nostro potere sia quale 10 desideriamo, perchè sia veramente 11 potare del popolo. MARA RUPENA. spressione della forza del popolo, la possibilità di correggere i propri errori. La dichiarazione è firmata da 15 parroci dei paesi della nostra regione. 7 fiamnUmni si bifyCtoimzaHb In occasione dell’inaugurazione della Casa del Popolo si è tenuta una grande manifestazione, nella quale si ha potuto notare un gruppo inquadrato dei giovanissimi organizzati della gioventù antifascista: i pionieri di Muggia. Circa una cinquantina di giovanetti e ragazzetto al di sotto dei 14 anni facevano bella mostra con la loro bella bandiera Italiana con la stella rossa e con i fazzoletti rossi al collo. Il giovane comandante di compagnia, ci informò che anche i pionieri hanno istituito la loro sede presso la Casa del Popolo a Muggia e che tengono regolarmente le loro riunioni. Per ora hanno in progetto un’ azione di raccolta di ferro vecchio e poi vogliono tutti dedicarsi allo studio. Hanno deliberato di istituire la propria biblioteca e la sera riunirsi per leggere e giocare. «Anche noi - ha detto il giovane comandante - come i pionieri sovietici e quelli della Jugoslavia, vogliamo aiutare perchè presto il paese sia rinnovato. Poi studieremo perchè vogliamo diventare bravi e quando saremo grandi potremo fare tanto bene al popolo». HicO-tt’iUtc. t Afte 3560 ore lavorative Questo bel primato di lavoro ha potuto presentare alla conferenza distrettuale della gioventù la delegata del II battaglione giovanile per la ricostruzione del villaggio Smarie (Monte di Capodistria). Il li battaglione del lavoro comprende 120 giovani e giovanette, e 50 pionieri. Questi ultimi da soli hanno fatto 680 ore lavorative. Ogni martedì e venerdì, la gioventù di Costabona, Figarola, Puce, Hazon, Momian, Pobeghi e Croce Bianca, si raduna nel villaggio distrutto di Smarie e tutto il giorno lavora nello sgombro delle macerie enei preparare le condizioni per l’inizio del lavoro di riedificazione delle case. Finora tutte le macerie sono state ripulite e non si aspetta altro che 1’ opera dei muratori ai quali la gioventù darà ancora il proprio aiuto. Nella gara di emulazione fra i vari gruppi di battaglione è risultato il migliore il gruppo di Costabona e nella gara individuale la migliore è stata finora la giovanotta Lidia da Smerie. Il migliore pioniere è stato il giovane di 6 anni Silvio da Smarie. Fa parte a questo bel battaglione di „saltatori*1 di lavoro un gruppo della gioventù Italiana della Croce Bianca, che hanno dato un valido contributo in questa prima parte della opera di un villaggio distrutto dal comune nemico. ... Sport 0 Torneo Ragazzi a Capodistria Domenica 7 ottobre ben tre incontri di calcio allietarono il numeroso pubblico, accorso ad ammirare le giovanissime squadre calcistiche di Capodistria. Nel primo incontro la squadra dei giovani di S. Pieri batteva per 1-0 quella del „Gruppo Sportivo Azzur-ro“ grazie a un magnifico goal assestato dal giovane Stuie. Nel secondo incontro 1’ AURORA batteva la squadra PONTE per 3-0. Le reti furono segnate da D’Egidio, da Luglio e dal Centro sostegno ZETTO. ili [apodiiiiiaiia-fatua tiaufa S. MÉa di Me: 7 - 0 L’incontro che più ha soddisfatto l'ansia del numeroso pubblico è stato quello deli’ U. S. Capodistriana e la squadra di Trieste F.M.S.A. Subito all’inizio fu manifestata la superiorità dei nostri calciatori, i quali a fine partita aveva insaccato nella porta avversaria ben sette palloni. La squadra avversaria reagiva fiacca e azioni nella nostra area ne furono ben poche ; nessun successo coronò la buona volontà dei giuoca-tori triestini. Il nuovo sistema di giuoco destò meraviglia agli osservatori che videro nella nostra squadra eccelenti doti per raggiungere domani più lontane mete. Palloni ben indirizzati facevano vedere il giuoco semplice spesso coronato da bellissime azioni. Ormai ci attendiamo fulgide conquiste da questi giovani giuocatori che oltre a dare delle soddisfazioni al pubblico esigente, potranno un domani essere inquadrati in ruoli superiori. Il Direttore Respousabile MARIO ABRAM Stabilimento Tipografico Giuliano - Capodistria La parte cosciente del clero è con il popolo per la difesa delle conquiste della nostra lotta GIORNI DI GLORIA Presentiamo ai lettori il seguente articolo del noto scrittore sovietico Ilija Ehrenburg. Dal suo contenuto appare chiaramente quale parte importante abbiano i popoli sovietici nella lotta per la libertà dei popoli e eon quale e quanta decisione essi si siano preparati alla battaglia finale che ha annientato la potenza germanica e punto inesorabilmente tutti i delinquenti nazifascisti. Mosca si ricorda di quella domenica del mese di giugno. Gli uomini stavano davanti agli altoparlanti e con volti seri ascoltavano terribili notizie. Il nemico aveva passato i confini. I tedeschi marciavano e cantavano: «Ha! Ha! E’ allegra questa guerra!». Fischiettavano e sputacchiavano. Andavano a caccia di lardo e di orologi, di miele e di fazzoletti. Sparavano con pistole automatiche sui bambini. I loro carri armati calpestavano I nostri campi. Il loro Fiihrer gridava: «La fine della Russia !». Mosca si ricorda anche d’altro. Allora parlavano 1 cannoni. Abbiamo provato il male in pieno. Il nemico era alle soglie di Mosca. Mosca ha tenuto duro. La Russia ha tenuto duro. Mille giorni e mille notti nel freddo, nel calore soffocante, hanno lottato i soldati del popolo sovietico. Mille giorni e mille notti Mosca ha lavorato a denti stretti. Ora sono spuntati i giorni di gloria Dove sono i vincitori di ParigiV Dove sono i conquistatori della Termopoli e di Narvik? Dove sono gli allevatori di bestiame della Pomerania, i birra-ioli della Baviera, i salsicciai di Francoforte ? Dove sono i Cesari di Schweinfurt? Dove sono i Napoleoni di Schwinemiinde ? Dove sono i Fritz che orgogliosamente gridavano: «Siamo venuti fino al Volga. Ci siamo arrampicati suH’Elbrus. Siamo arrivati nelle vicinanze di Elista» ? Dove sono le divisioni scelte del-l’indemoniato Fiihrer? Le loro ossa son disseminate per la nostra terra. Le loro schifose fantasie sono sparpagliate per il nostro cielo. Il sole del Fiihrer è spuntato a occidente quando è entrato a Parigi. Chi lo ha condotto là? Il tradimento! Il sole del Fiihrer è tramontato a oriente. Chi lo ha fermato? La fedeltà! Non si pronuncia il giudizio su qualcuno al suo arrivo, ma alla sua partenza. Essi hanno attaccato rabbiosamente, e vigliaccamente tentano di fuggire come possono. L’ Armata Rossa é giunta ai confini della Romania. Questa è la fine della marcia guerriera di Hitler. Questo è appena il principio della marcia guerriera dell’Armata Rossa. Per l’Armata Rossa non ci sono altri confini che i confini della vittoria. La brigantesca marcia guerriera è finita. Comincia la marcia guerriera della giustizia verso occidente vanno i giudici. Davanti a loro non si potranno nascondere gli schifosi infanticidi. Non si nasconderanno sotto il letto. Non si camufferanno da innocenti vegetariani. Mosca ricorda tutto. La Russia ricorda tutto. Berlino renderà conto per i nostri campi calpestati, per i campi della nostra gioventù, per la felicità rubata, per le ferite di Leningrado, per le sofferenze di Kiev, per il sangue e le lacrime. Non salveranno la Germania nè monti, nè fiumi, nè Fritz perfetti, nè super-perfetti. Noi con essi non giochiamo. Non è questa una quadriglia. Noi siamo condotti da una coscienza desta. Andiamo col grande giuramento. Così non sarà più ! Non vogliamo che nell’ anno 1965 i tedeschi pensino a una nuova marcia guerriera. Noi non abbiamo cominciato, ma noi termineremo. E termineremo così che essi mai più non cominceranno. Addosso andiamo da loro, e a loro arriveremo. Noi strapperemo la lingua alla vipera. Noi faremo loro disimparare a fare la guerra. In questi giorni, quando sull'Unione Sovietica spunta l’alba della vittoria, ci ricordiamo del triste autunno 1941 e della santa parola: «Tener duro 1». Ci ricordiamo degli eroi caduti : questi sono i nostri fratelli, il nostro orgoglio. La nostra vittoria non è facilmente conquistata. Noi sappiamo il prezzo della libertà. Mosca, cuore della Russia, capitale della Repubblica, quanta ira, passione, orgoglio, vi è nel tuo volto magnifico ! A te guarda tutta Tumanità! Tu sei il ponte di comando della guerra liberatrice. Mosca — questo e Stalin. Mosca — questo è l’Esercito Rosso. Mosca — questo è il sogno dell’ eroico combattente morente sui pendìi dei Carpazi. Su Mosca si giura e a Mosca si risponde. Mosca su tutto. Essa non ha vacanze. Essa è una grande officina. Essa sa che davanti a noi ci sono battaglie e sacrifici. Ma queste saranno le ultime battaglie, gli ultimi sacrifici. Ascoltate ! Lontano, nel sud, sopra le vigne della Moldavia, sopra le montagne e 1 boschi della Bucovina, romba il tuono primaverile. Arriva la primavera della vittoria e l’alba del nuovo giorno risplende sul volto dell’ amata Mosca. ILJA EHRENBURG