WO VI. Capodistria, 1 marzo 1872. N. 5. LÀ PROVINCIA GIORNALE DEGLI INTERESSI CIVILI, ECONOMICI^ IKKlSFSmTIII DELL' ISTRIA, ED ORGANO UFFICIALE PER GLI ATTI DELLA SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA. Kt il 1 ed il 16 d'ogni mese. SOCI AZIOXB per ini unno f.ni interno. Eterico Ile offerte per l'acquisto dei manoscritti andler, conforme a! programma pubbli-Io nel n. 4, a. c. delia i®rovinc!a. lazione della Provincia .... Francesco D.r Cav. Vidulich . _ Andrea D.r Amoroso .... Antonio D'.r Bàrsan . . .... Andrea D.r Petris micipio di Capodistria..... Nicolò Madonizza ...... Giorgio cav. Basegglo avvocato . Matteo Gr. D.r Campite-Ili . . . Cristoforo D.r de Belli . . Giovanni D.r Manzini .... Francesco de li in....... Somma f. 50. — n 50. — » 30. — r 30. — » 30. — "Ti- 200. — ri 20. . — n 5. — n 20. .— Ti- 10. , — ri 10 . — V 5 , — £ 460. Corrispoiuleuze^ l'iremo, febbraio. (G. B) Nel dare un fugace sguardo rotrospeltivo. el poco di rimarchevole che accadde fra noi nel tve giro di questi due ultimi mesi, non sembrerà; Hutto strano che noi cominciamo ad accennare in imo luogo a quei pochi divertiaienti.hfi fra. i rumeni di oiie»t', una serie d'articoli, in cui si propugna con valide ragioni il mantenimento del porto franco di Trieste. Desideriamo che la nostra Camera di Commercio ed industria, manifesti le non meno valide ragioni degli interessi dell'Istria, perchè sieno conservate quelle franchigie - Gli interessi dell'Istria sono inscindibili con quelli di Trieste, sua capitale naturale, e la nostra Camera di Commercio e industria non deve fare a meno di esercitare, anehe(?)in quest'occasione, energicamente la sua azione, sia pure, se vuule, segretissimamente. —r Nel nostro numero del 1° febbrajo, abbiamo accennato alle trattative del ministero del Commercio per l'abolizione del monopolio del sale, e raccomandato alle Presidenze dei Consorzii delle saline di Pirano e di Capodistria, di studiare bene la questione d'accordo con la nostra Camera di Commercio e industria. Ora è noto che il relatore della commissione finanziaria della Camera dei deputati, nella seduta lo febbrajo, proponeva alla Commissione stessa di incaricare il Governo Cisleitano a iniziare pratiche con quello dell' Ungheria, per 1' abolizione del monopolio sali. La proposta non venne accolta. Malgrado ciò, abbiamo buone ragioni per ritenere che la questione non sia dimenticata. Intanto la Camera di Commercio di Trieste, supponiamo in seguito a ricerca governativa, discusse in una delle ultime sue sedute, l'importante argomento e si è pronunciato per 1' abolizione. Se la supposizione non è erronea, ia stessa ricerca sarà slata rivolta anche alla Camera HO di Commercio dell' Istri.". Ignorianio affatto però co--sa abbia deliberato, benst sappiamo che, fin ora, te Presigenze dei Consorzi! di Pirano e Capodistria non vennero interpellate. Per non perdere tempo, queste si amettano dr accordo, come dovrebbero fare sempre, col proposilo di studiare sul serio, la questione, onde noti trovarsi alla sprovvista nel caso, non improtabilc, che la abolizione diventi un latto compiuto. La rappresentanza Comunale di Pola dietro mozione del signori G. A. Wassermann, nella seduta IO febbrajo p. p., ha votato a unanimità, l'annessione dell' Istria a Trieste e la fusione delle due Diete. Annunziamo il fatto inaspettato senza commenti. Bibliografia» Circa due anni fa stimammo nostro dovere di richiamare l'attenzione delli studiosi sopra un'opera colossale,che si vien pubblicando a Milano dall'editore Yallardi e col titolo L'Istria sotto l'aspetto fisico, tlorico, artistico e statistico per opera di una società di persone specialmente competenti nella materia. Ci fermammo allora sopra tutto a considerare il Dizionario Corografico, che forma come la introduzione di tutta l'opera e ne è insieme la parte più voluminosa. Esso è lavoro di queir instancabile e acuto ingegno del prof. Amato .vinati, nome simpatico all'Istria, e formerà a cose finite un'opera a se di nove volumi in A.0 da 6 a 800 pagine f uno. Sarà, certamente il Dizionario più completo di corograria, che possegga l'Italia. s:a. per la estensione, con cui fu ideato, sia per la diligenza e precisione dei dati storici e statistici, che vi sono raccolti, avendo l'Amati potuto ottenere il concorso di molti dotti e più specialmente quello dei Sindaci e delle rappresentanze provinciali Avvertimmo anche in quella occasione come per noi Istriani quest'opera assumes e un pregio speciale, giacché l'egregio compilatoci;, cui il pregiudizio non «ccieca li occhj della mente, aveva latto larga parte alle voci riflettenti la nostra provincia, e de'relativi articoli s' era incaricalo il nostro Tomaso Luciani, che li aveva dettali con quello zelo e quell'amore, che egli pone in tutto quanto risguardi la patria nostra. Anzi, considerando che un'opera di cosi gran mole avrebbe difficilmente potuto correre per le mani dei più ed era piuttosto da biblioteca o da gran signore, ci parve che sarebbe stato assai opportuna cosa, se il Luciani e l'Amali, ponendosi d'accordo col Vallardi, avessero voluto stralciare dal grande Dizionario tutte le voci riflettenti l'Istria e comporre un dizionarietto corografico della nostra provincia, il quale sarebbe slato util;s-simo fra noi, ove un'opera simile non \enne mai fatta, e ove quindi la gioventù avrebbe trovato con poca spesa un manualctto siorico-geografico dell'lslria, e in- sieme non avrebbe mancato di giovare anche nel resto d'Italia, nella quale corrono tuttavia, purtroppo, non pochi errori sul conto di questa mezzo dimenticate provincia (italiana. La proposta nostra non dispiacque al Luciani e all'Amati, soltanto ci fu fatto avvertire che per attuarla bisognava attendere che il Dizionario fosse condotto al termine, mancando ancora alcune voci importanti, le quali non potevano trovar posto che nelli ultimi volumi di esso. E l'osservazione era giusta. Ora però abbiamo sottocehj il fascicolo Ì42 del Dizionario, uscito in quesii giorni, nel quale alla voce Trieste troviamo un lungo e diligente articolo statistico-descrittivo-siorico di questa nostra città; che crediamo dovuto allo sicsso Amati. È una succosa monografia, nella quale si discorre paratamente del materiate della città, delle sue istituzioni, del suo commercio, delle sue industrie, de' sui'i capi d'arte e finalmente della sua storia fino a' di nostri. Forse qualche cenno sull'odierna etnografia, trattandosi di argomento molto contestato, non sarebbe stato inopportuno. Ad ogni modo li intendimenti, con cui lo scritto lu editto, sono ottimi, e specialmente il riassunto storico è pregevole per evidente concisione ed esattezza. Sicché ci parrebbe mancare a uno stretto dovere, se non segnalassimo ai nostri concittadini questo lavoro, che illustra con tanta efficacia la naturale capitale della nostra provincia. La lettura di esso ci ha però ridestato nella memoria la proposta nostra di due anni fa, e se il tempo fin qui trascorso, ha esercitato su di essa qualche influenza, fu appunto questa di confermarci nella persuasi ne della grande opportunità di cavare, come dicemmo, daL Dizionario grande la piccola corografia dell' Istria. Oramai l'opera si può dire completa; questo fascicolo 142, che esaminiamo} arriva fino alla voce Turia, talché poco più inanca alla fine. Per ciò, che riguarda l'Istria, non ci pare che molto siavi da aggiungere. Quando vi si saranno registrate le voci / ermo, Tisiuadti, Fraglia e qualche altra, si sarà fatto tulto. E anzi il tempo, che ancora intercede fino alla pubblicazione delli ultimi fascicoli, potrebbe essere utilmente adoperato per stabilire le opportune intelligenze col-l'editore e apparecchiare la ristampa. INoi preghiamo dunque l'egregio Luciani a voler psendere in considerazione la cosa, e non dubitiamo che l'Amati gli presterà ogni desiderabile appoggio^ Quanto all'editore,che è veramente in questo affare la persona più importante, egli se ne persuaderà facilmente, quando vedrà che il piccolo dizionario, quale noi lo intendiamo, non può fare alcuna concorrenza, al grande, e che anzi esso può diventare per lui una buona speculazione. Giacché non dubitiamo che tuite le persone culti; dell'Istria, intesa nel suo più largo-significato, vorranno possedere un manualetto tanto necessario, ed è cer/o che anche nel Regno molle copte potranno essere smerciate. Si tratta dunque di pigliare due colombi ad una fava: fare una spesa patriotica e insieme un buon' affare. Noi crediamo che ciò basti per raccomandare la nostra proposta e l'urla accettare. y- TIP. DI GIUSEPPE TONDELLI. NICOLO' de MADONIZZA Redattore. SDPPLIMENTO della Provvida N.' 5: — 1.° Marzo 1872".. Società «li Sfilino Soccorso in capodistria. Seduta del 4 febbrajo. Ordine del giorno. Lettura dell'ultimo protocollo. I. Eventuali comuni-moni officiose. II. Relazione sul movimento del-j società durante il 1871. III. Dimostrazione del-» stato matricolare. IV. Esame del resoconto gettale e lettura del Rapporto dei Revisori. V. Dimissione sul conto preventivo per l'anno 1812. 17. Elezione di sei Consiglieri e tre Revisori. Il dottor Cristoforo: de Belli aperse la seduti con un applaudito discorso in cui press' a poco, lisse ai soci riuniti le seguenti parole: Essere la quarta volta questa che prova la com-liacenza di raccoglierli in generale seduta e nel-8 stesso tempo che gli è dato il sommo piacere ii vederli costanti al principio- della mutualità, che non solo toglie dalle strette della miseria l'onesto operajo caduto malato, ma lo emancipa altresì dallo stendere la mano vergognosa alia pubblica carità; che siano dunque i benvenuti e si mantengano ognora, fedeli alla causa fratelfe volte, malgrado le insidie dei tristi- e dei retrivi che tentarono e tenteranno sedurli. — Non intendere di fare nna dettagliata relazione della vita sociale durante 1' anno prossimo decorso;- ciò essere compito del Segretario. Solo voler dir loro- che la Direzione e Consiglio amministrativo si studiarono in principalità di amministrar bene i redditi sociali e di dar vita ad istituzioni che favorissero anche 1? istruzione e 1' educazione dei soci.. — Dall' esposizione matricolare essere rilevabile come al presente il Consorzio si componga di 2.76" soci. Che se però questo numero nou corrisponde- al' maggiore dellte fatte iscrizioni, non doversi temere della esistenza del' sodalizio; anzi avervi guadagnato la Società colla riduzione. Il loglio essersi separato dal grano. I migliori essere restati ; è su questi infatti doversi contare, e raccolte le fila poter dire: » non siamo molti, ma * baciamo, perchè compatti tutti nella sola idea * di giovarci l'un 1! altro e meritarci lo scambio ti di confidenza- e d' affetto. Tra le cose a comunicare dover purtroppo rendere nota la morte teste avvenuta di due soci e capi di famiglia: Tobia Poli e Antonio-Micon. Disse ancora che dietro deliberazione presa dalla Rappresentanza sociale fu ritenuto indispensabile per ragioni di decoro e di convenienza il trasporto della Cancelleria in locali yià ampii e meglio adatti. Quanto ala Bandiera della Società partecipò,, che ? eletto Comitato si pose d' accordo colle gentili signore che- promossero la raccolta del denaro e che- si potè- già acquistare il drappo e far eseguire il ricamo dellie iscrizioni sili nastri; mancare però a completamento- dell' operai ancora cento fiorini circa, deii quali ne venne- anticipata già una parte dalle predette- signore promotrici per l'acquisto» della stoffa. Sperare- egli quindi che non verrebbe meno il buon volere nei soci- per veder compiuta l'insegna della; Società, concorrendovi coi mezzi a loro disposizione^ quando si continuerà a raccogliere il rimanente occorrevole denaro. Aggiunse che ili socio> che era stato1 nominato a Bibliotecario del Consorzio passò in stabile dimora nella vicina MUggiay e- tosto che si conoscerà il risultato dello elezioni generali,, verrebbe provveduto alla sua sostituzione-. Essersi pubblicato di questi giorni nell'interes-se dtei soci una deliberazione presa dalla Direzione assieme al Consiglio--; trattarsi cioè neUe presenti condizioni di minacciante invasione vajuolosa, del-1?obbligo nei membri del Consorzio di assoggettarsi alla tanto utile misura preservativa della- rivaccinazione. Essere obbligo, se anche non espresso a chiare note neilo Statuto e Regolamento interno, però- sottinteso nel vero» spirito della istituzione. Con quella deliberazione essere stata: stabilita la rivaccinazione di tutti i' soci, onde se non preservarli affatto mitigarne almeno in loro i tremendi effètti del vajuolo, pel caso che anche qui, come nei luoghi vicini si sviluppasse una tale epidemia. Essere stato preso per unanime voto che quei soci i quali' fossero colti dal male e non potessero provare di aver subita la ordinata rivaccinazione non potessero accampare diritto al sussidio di malattia. Non occorrere quindi che egli solleciti d:t. parte sua ad uniformarsi-a. così saggia e provvida misura. — Pel caso che urgesse di dare- effetto a questa operazione, aver disposto perchè sia fissato nn giorno ed ora per l'innesto di tutti i soci da eseguirsi per maggiore comoditi nella Cancelleria, sociale. delazione sul movimentò delia Società durante il 187 L Signori! L'art. 25 del Regolamento interno m'impone di presentarvi alla fine d'ogni anno una particolareggiata esposizione sull'operosità del Consorzio.. Mi fo perciò dovere di csporvi. la. seguente Kelaacosie. Con somma compiacenza di tutti gli onesti siamo giunti, o signori, al termine del secondo anno di vita (lolla Società nostra mercè la buona volontà della maggioranza dei soci; imperocché questi, meno qualche eccezione di cui non se ne fa nep-pur calcolo, seppero con fermi propositi c con pari geftnó rendersi invincibili alle seduzioni dei mes-1 a tori, di cui purtroppo anche qui non vi è difetto, rimanti sempre come sono di seminare la zizzania, di insinuare negli animi altrui la diffidenza ed il sospetto, di inceppare insomma, forse coli'intendimento di veder tramontata anche la nostra asso-riunione, di inceppare 1' opera di coloro che pur sono disposti di far qualche cosa. — La Rappresentanza sociale che voi avete scelto perchè reggesse le sorti del nostro Sodalizio non ni sgomentò per questo, e, sostenuta da voi medesimi, mise il maggiore suo studio per opporsi con tutto l'impegno a questa guerra mossa in varie guise da occulti e palesi nemici. Cercò quindi
  • i ^ f.ni Ti Fondo di cassa alla chiusa dell'anno fiorini ottantasei e soldi novantaquattro .... f.ni j Capodistria H 1." gennaro 1872. 3274 3187 86 21 27 94 ! Il Cassiere L. Venuti. Presentato alla Società nella generale adunanza del 4 febbraro 1872 ed approvato. Capodistria 6 febbraro 1872. ; -, . ... . 4 ■.•••■fe-A-HDEi-^-Sègretnrio; : \ f - "• '-•;.*•- • 1 Questo resoconto concorda pienamente col giornale di cassa, col maestro, e cogli allegati di appoggio. vvoc.V. >1 Revisori1 '-% D.r A. Gamwsi -;D. Mància 7-* A. Ma.rsich. >1 Sa N t—' • O » b a I § billiòslr Azfoné Sulle riscossioni della Società di Mutuo soccorso fra gli artieri ed operai della città di Capodistriu eseguite dal 1.° dicembre 1870 al 31 dicembre 1871. PRESCRIZIONE Per contribuzioni Settimanali . . f.ni 39.95 » tasse d'ingressd . . . . d $.50 n stampo . *.....» —.16 Assieme f.ni 48.61 Per contribuzioni settimanali . . » 32$3.20 n tasse d'ingresso 50. — h stampe 4.10 Totale f.ni 3385:91 Capodistria il 1.° gennaro 1872',' Il Cassiere L. f ENUTI< Riscontrato e trófatò in piena regolà Pel Gomitato revisore B. Mastio hi, Relatore. <-i ET te N S- s. o o ■I m Ct) 3 O) S» o o OJ s T3 >-! 5 n> n> «3 I-i Ci -ì o N Pu n n S CO Cd n rr1 h • © INTROITI VERIFICATI. Per Contribuzioni settimanali . . f.ni 38.95 ti tasse d'ingresso ...... » 7.16 »f stampe........v —.16 Assieme.........f.ni 46.27 Per contribuzioni settimanali « tasse d'ingresso' . . . » stampe ...... « 2817.39 « 42:'— 3.46 Totale f.ni 2909.12 £ Per settimane di malattia,■ e pèf chiamate al servizio militare . . f.ni Ì4.88 Debiti eliminati per soci esclusi . » 324:34 Restanze da passarsi in conto nuovo ........... 137.77 Assieme f.ni 476.99 Sommai f.ni 3386.11 NB. Là differenza di soldi 20 è spiegata dall' annotazione al socio N. 199 del quadro dimostrativo, il quia eocio pagò uua settimana in anticipazione. j « Q SC o: H a 04 04 a tn P Oi £3