NUMERO A 6 PAGINE ORGANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VI* - No. 296 Redazione - Amministrazione CAFODISTRIA Via Santorio 26 - tei- 128 a Martedì 26 maggio 1953 Prezzo: 5 din. - 20 lire ABBONAMENTI: T.L.T- Zona Jugoslava e R.F.P.J. annuo din. 250. semestr- din. 130 Spedizione in c. c p- I COMPITI DELL* U. S. NELLE CAMPAGNE Fra i problemi presi in esame dal IV Congresso dell’Unione Socialista dei lavoratori della Jugoslavia e dai Congressi repubblicani della Slovenia e della Croazia, uno dei più attuali e, per i suoi riflessi sullo sviluppo dei rapporti socialisti nella nostra economia, più importanti è senza dubbio la nostra politica nelle campagne. In tal senso si è discusso ai Congressi e in tal senso sono state apportate le decisioni sull’attività futura dell’Unione socialista. A parte queste considerazioni, il solo assunto programmatico, che fa dell’Unione socialista il centro motore di ogni nostra attività sociale e la piattaforma dello sviluppo degli elementi socialisti in ogni campo della nostra vita sociale, ci porta a considerare il problema in tutta la sua importanza. Si tratta, innanzitutto, di assicurare un più rapido sviluppo socialista nelle campagne, attraendo ad esso le più larghe masse contadine. Le nostre organizzazioni e i loro membri devono offrire con maggiore efficacia al piccolo e al medio contadino le prospettive dello sviluppo: d^i rapporti socialisti e delle forze produttive nell’agricoltura, scoprire le cause che frenano questo sviluppo e fargli comprendere che esso è nell’interesse suo e della collettività. Si tratta insomma di un lavoro politico che, rifuggendo da o-gni misura amministrativa e da o-gni metodo coercitivo (da usarsi eccezionalmente per i casi in cui si tratti di eliminare forme di sfruttamento capitalista nelle campagne e, quindi, di difendere gli interessi del contadino stesso), serva a dimostrare al lavoratore dei campi che solo questo sviluppo rende, il contadino libero da ogni forma di sfruttamento, da ogni forma di dipendenza economica e, se vogliamo, politica dai ricchi proprietari. Ciò potrà essere raggiunto, in primo luogo, con una giusta politica sociale dei Comitati popolari comunali per jinteressamento generale delle nostre organizzazioni, che soltanto così potranno essere le vere orientatrici di ogni attività politica, culturale ed economica nelle campagne. Soltanto così il contadino piccolo e medio condurrà una lotta decisa contro lo sfruttamento capitalista, lotta che è la condizione prima per lo sviluppo e il consolidamento degli elementi socialisti e per l’eliminazione di quelli capitalisti nelle campagne. Sostenere e organizzare la lotta dei contadini per il socialismo con ogni possibile mezzo economico e politico-sociale è uno dei compiti fondamentali dell’Unione Socialista. Tale compito è particolarmente attuale e importante nell’Istria dove, le condizioni del clima e del terreno, l’arretratezza dei mezzi di produzione e dei metodi di coltivazione, impongono alle nostre organizzazioni la necessità di incremen-' tare, nell’interesse della collettività tutta e di ogni singolo, le colture intensive, di provvedere ad impianti di irrigazione e di bonifica, di risolvere il problema dell’acqua ad uso agricolo nei villaggi dell’altopiano, di rinnovare e modernizzare centinaia di ettari di vigneti e frutteti. Accanto all’elevamento della coscienza politica e del grado di cultura, per superare l’arretratezza del nostro villaggio ed eliminare la sproporzione esistente nello sviluppo delle forze produttive fra la città e la campagna, l’Unione socialista deve assicurare i mezzi materiali per la creazione delle basi e-conomiche allo sviluppo dei rapporti socialisti nell’agricoltura e, in definitiva, del benessere generale. I mezzi forniti attualmente dalla nostra agricoltura sono, purtroppo, ancora modesti ed appunto perciò si tratta di sfruttarli nel migliore dei modi. L’aiuto della società socialista verrà fornito opportunata-mente nel limite delle possibilità e a condizioni redditizie. Esso tenderà a favorire l’iniziativa nella ricerca e nell’impiego dei mezzi propri delle campagne. In queste condizioni il cooperativismo agricolo offre senza dubbio ai nostri cooperatori un’efficace mezzo^ anche se non il solo, per l’aumento della produzione agricola, per il superamento dell’arretratezza e per lo sviluppo e il consolidamento dei rapporti socialisti nelle campagne. Il nemico di classe, sfruttando l’arretratezza culturale del nostro contadino, cercherà, come ha sempre fattc\, di frenare ancora lo sviluppo degli elementi socialisti nelle nostre campagne. Sta quindi nelle nostre organizzazioni l’impedire, con una decisa lotta politica, ai ricchi proprietari e ai servi della reazione classista nei villaggi, di agire contro gli interessi dei piccoli e medi contadini, contro il cooperativismi in genere, quale una delle vie dell’edificazione socialista. Nello svolgimento di questo compito l’Unione socialista deve rispettare conseguentemente — e le decisioni dei Congressi lo sottolinea-no — il principio della volontarietà nell’adesione alle cooperative e nel ritiro dalle stesse. Soltanto le cooperative, siano esse di tipo generale o di produzione, che si basano o sorgeranno: su tale principio, potranno esercitare un influsso favorevole sullo sviluppo dei rapporti socialisii. Le esperienze ci dicono, infatti, ebe il principio del- la volontarietà nella scelta delle forme di economia cooperativistici, unico può elevare la produzione, sviluppare gli elementi socialisti senza intromissione nei rapporti di proprietà privata. I ricchi proprietari e gli elementi della reazione di classe cercheranno di speculare ai loro fini, in particolare, sulla legge approvata in questi giorni dall’Assemblea Federale sul fondo terriero di proprietà sociale generale che consentirà un’esistenza degna ai lavoratori dei campi senza proprietà terriera. Spetta pertanto ancora all’Unione Socia"-lista e ai suoi mèmbri impedire che questi atteggiamenti antipopolari possane1! avere un qualche successo, come spetta all’Unione socialista c ai suoi membri, agli organi del potere locali di assicurare il maggiore sviluppo delle forme di cooperativismo, in genere, e delle cooperative agricole di tipo gene-ralp, in particolare. L’Unione Socialista, oltre a lottare per il superamento dell’arretratezza economica e per favorire lo sviluppo delle forze di produzione nell’agricoltura e dei rapporti socialisti nelle campagne, deve sviluppare una forte attività contro l’arretratezza culturale dei contadini, e in particolare delle donne, ancora soggetti a concezioni retrograde della vita e legati a metodi arretrati di economia agricola. «Antifascisti ... Croce di guerra al sottotenente di vascello Stelvio Montanari (alla memori a ). Motivazione : «In te.rrito.rio oioouipaTo dal nennt* eo, emtirava a fair patite di bande ipar-tigiiiame, effettoaindo setiviiziio di con-tirosipiiónaigggiiio ..„» Un momento : si tratta d un onori-licenza conferita dal boia di Predap-pio ad uno dei suoi sporchi tirapiedi? No: di un «meritato riconosci-nienton tributato in questi giorni dal-Vaspirante «Caporale d’onore» Ran-dolfo Pacciardi ad un «.valoroso figlio di Trieste» scomparso «nel gorgo della ferocia balcanica)). E la motivazione prosegue: «... riiuseiva a Formine milili inf ormanti orni «ail *GLN, sfidando peiniieoli di ogni sorta». E il solito Giornalino com menta : «Il contributo da lui dato alla ignonra dii lii ter azione costituì per gli oeempatori jugoslavi un? aggravante nei suoi confronti)), eccetera. Quale ignobile soperčhieria nei confronti di quell' eletto rappresentante deZr Armata Atntiifaise ista lit all iati a d i Liberazione ! ... E REPUBBLICANI La federazione provinciale triestina del Partito nazionale monarchico riporta un settimanale della vicina penisola ha inviato alle consorelle delle altre province italiane una circolare «riservata)) in cui, fra Valtro, è detto: «Come vi- è nolo*, nel (Maggio del-Vanno scorso fruromo tenute ile éleiziio-nti amministrative :iin questa città. Per la relativa campagna le Autorità Governative ci avevano assicurato un mmtiniibuito *ehe non iciii venute poi mai concesso*. Dia allora ici stiamo battendo iin tuittii i modi perché ile Au-to-iriità Governative aid empi ano alla promessa fattaci in quelVoccasinne...» Interessante : un Governo repubblicano che promette di finanziare la campagna elettorale d’un partito mio-uairelhiico. E allora, come la mettiamo con la sfuriata antisavoiarda di Avellino, Precidente De Gasperi? IL DISCORSO DEL MARESCIALLO TITO AGLI A VIA JORI DI BA TAJNICA Per il miglioramento dei rapporti internazionali In occasione dell’XI Anniversario della costituzione dell’Aviazione, il Maresciallo Titoi ha tenuto un discorso agli aviatori di Batajnica. Sottolineando i'1 compito d’onore spettante alla nostra aviazione nella difesa dell’indipendenza del paese e i igrandi sacrifici dei nostri popoli per la difesa dall’aggressione, il compagno Tito ha detto: «La nostra aviazione da guerra e, nel ccimplesso, la nostra Armata popolani, hanno ricevuto finora, e ricevono tuttora, aiuto in mezzi difensivi dall’USA, Gran Bretagna e Francia. Questi paesi alleati ci pongono il loro aiuto perchè sanno che noi siamo un paese pacifista e che noi non impiegheremo mai i nostri mezzi bellici, la nostra tecnica militare per fini disonesti di qualsiasi genere. Essi sanno che noi siamo dalla parte di coloro che oggi difendono ’la pace. Noi accettiamo questi mezzi bellici dai nostri alleati proprio, perchè sappiamo che essi non esigeranno mai da noi che li impieghiamo per qualche altro fine, tranne che per salvaguardare la nostra libertà e indipendenza, per salvaguardare la pace in questa parte del mondo. Ma, nel mondo c’è ancora della gente che non è del parere che la Jugoslavia debba essere potente e salda, fattore meritevole di essere nella comunità dei popoli amanti della pace. Per vari, tornaconti ci vengono rinfacciate cose d’ogni sorta. Io ne ho parlato recentemente ed il mio discorso ha suscitato una rabbia inverosimile e tutti i passibili travisamenti, tutte le possibili alterazioni delle mie parole, che, a dire il vero, non erano miti, ma non erano neppure oltraggiose, in quanto giornalmente noi sopportiamo tanti oltraggi che sarebbe veramente difficile trovare le parole per giudicare e condannare sufficientemente le offese, che vengono lanciate attraverso la stampa di vario genere, ma in ispecie in Italia, contro il nostro Paese ed i suoi dirigenti. Compagni, noi facciamo sapere a tutti che tali calunnie non ci faranno vacillare, che nel corso di una serie di anni del dopoguerra abbiamo provato calunnie molto più gravi, oltraggi maggiori, ma che il nastro volto è rimasto, ciono-stante, puro. Noi attendiamo dignitosamente e fieramente tutti coloro che vorrebbero inferirci il colpo, ossia coloro che vorrebbero isolarci dagli alleati occidentali, cosa di cui si tratta oggi, in generale. Si dice che il Governo del nostro Paese ha cominciato ultimamente a fare di nuovo in segreto.' comunella con l’Unione Sovietica circa il nostro ritorno là dove eravamo una volta. Da questo posto io vorrei dire quanto segue: Noi nein vediamo che i rapporti tra noi, l’Unione Sovietica e i paesi sotto il suo influsso siano, fino ad oggi, migliorati. Ai nostri confini echeggiano tuttora coùlpi di fucile, vengono tese tuttora imboscate, vengono tuttora feriti ed uccisi nostri confinari, uomini che stanno a guardia del nostro Paese. La stampa dell’Unione Sovietica calunnia tuttora il nostro Paese ; tuttora si lanciano calunnie contra di noi. Ma in quanto l’Unione Sovietica abbia anche mitigato questa propaganda non significa che sia già sufficente perchè il nostro Paese cs(mbi di punto in bianco atteggiamento ed abbracci in tutta fretta coloro nei quali noi non possiamo aver fiducia per ciò che è successo in passato. Questa fiducia deve essere acquisita con i fatti concreti dai nostri vicini orientali, con la pratica, in base al modo in cui si comportano nei nostri confronti, in base alla politica che attueranno ulteriormente nei nostri riguardi, in base alla politica e alla concezione che avranno dei nostri rapporti internazionali. Noi non ci vergogneremo di dire, in faccia a chiunque che desideriamo rapporti normali, tollerabili con rumane Sovietica e con i paesi limitrofi. Noi siamo! un paese indi-pendente e noi creeremo con ogni paese nel mondo, se ciò .sia possibile, rapporti basati sulla parità di diritti e tollerabili. Rapporti normali non sono ancora rapporti pro-fclndamente amichevoli. E perciò scrivano e parlino quello che vogliono. Noi vogliamo e lavoreremo a questo miglioramento di rapporti, in quanto 11 miglioramento dei rapporti con i paesi limitrofi qui in Oriente significa un possente contributo al consolidamento della pace .in questa parte del mondo e di questo non ci vergognatilo.» Dopo aver rilevata icome, mai nella isua storia, il nostro Paese abbia tradito i propri alleati, cosa cui sono abituati proprio quelli che maggiormente ci calunniano), il comp. Tito ha proseguito : «Si parla, ad esempio, come scrivono alcuni giornali in Austria, che quando sono stato iri Inghilterra, mi sono accordato con il Governo britannico e il signor Churchill che le nostre truppe entrino in Austria. Questa è una volgare invenzione, con l’unico fine di danneggiare il nostro paese. Ma quest’invenzione è stata ugualmente propagata sia dalla stampa cominformista che da quella reazionaria ; così come le .calunnie.e !p menzogne che si propagano in Italia vengono propagate tanto dalla stampa reazionaria e fascista, quanto da quella cciminformista. Io vorrei accennare con qualche parola a quanto ho letto ultimamente e che tralasciai di menzionare nell’ultimo mio discorso. Voi sapete molto bene che noi abbiamo taciuto per mesi sulla campagna della stampa .italiana nei confronti del nostro Paese. Voi sapete che noi non abbiamo reagito e che abbonino atteso di vedere fino a qual punto si sarebbe giunti. Ciò assumeva ogni giorno forme sempre più ampie e sempre più aggressive, tanto che siamei giunti alla convinzione che dietro a questo si stia celando qualche cosa, che alla vigilia delle elezioni in Italia cioè, si tenti nuovamente di portare un attacco agli interessi del nostro Paese. Conoscendo molto bene questi piani, iqi dovevo intervenire energicamente per rendere notò, e ad essi e al mondo intero, che noi staremo a bada da un eventuale attacco del genere. Logicamente ho colpito nel segno. La reazione è talmente furiosa, che costqro sono usciti semplicemente fuori di senno. In precedenza era già stata effettuata una preparazione : colui che. ha, ad esempio, letto quanto scrive il «Manchester Guardian» ha potuto vedere che neppure un giornale fascista italiano avrebbe scritto in maniera più reazionaria e più nemica di quanto ha scritto questa giornale. Esso parla di analogia tra la zona B e la zona della Germania Orientale. Dietro alla zona della Germania Est stanno KÖ-nisgberg, Breslavia ed altre regioni prettamente tedesche avulse dalla Germania, così come qui — a quanto dice questo giornale — dietro alla zona B stanno Pola, Zara e così via. Dunque, il «Manchester Guardian» ha gli stessi colncetti irredentistici circa la sorte delle nostre città, che per secoli e nei secoli, sono state nostre, nelle quali hanno vissuto i nostri nonni e sono nate le nuove generazioni, che hanno sanguinato sinché, infine, non hanno, un tempo-soggiaciuto e non sono state occupate dal nostro avversario storico. Il «Manchester Guardian» calunnia anche la nastra Armata e dice: «Qualora gli eserciti alleati si ritirassero da Trieste, giungerebbero gli jugoslavi e sgozzerebbero metà popolazione». Dunque, nella nostra Armata ci sono degli sbozzatori? Ma chi ha mostrato nella guerra passata di essere sgozzato-re? Noi o quelli, che il «Manchester Guardian» prende ora sotto la propria tutela quale avvocato, im-(Continua in IV poggino) I lavori deli*Assemblea popolare federale LA NUOVA LEGGE sulle comunità religiose Nel; corso dei suoi, lavori la Assemblea popolare federale, riunita a Belgrado per la VI Sessione ordinaria, ha approvato all’unanimità il g. 22 corr. la nuova legge sulla posizione giuridica delle comunità religiose in Jugoslavia. Questa legge è la prima del genere nel nostro Paese, e il suo scopo è di contribuire a meglio regolare e definire i rapporti fra Stato e chiesa. Già con la Costituzione dai 1946 era stata garantita la libertà di pro- IL DISCORSO ELETTORALE DI DE GASPERI A VITTORIO VENETO Una speculazione tallita Il discorso ohe De Gasperi ha pronunciato domenica a V ilio rio Veneto doveva essere una risposta alle parole dette da Tito a Slavonski Bro'd sulla questione del nostro territorio. (Così era stato presentato olamorosa-miante dalla stampa ufficiale italiana, la quale lasciò comprendere .ohe ila risposta sarebbe venuta sotto forma di un annuncio idi nuove .concessioni, occidentali alle pretese imperialiste di Roma. Il discorso dii Tito a Slavonski! Brod fu una riconferma delFatteggiamemto ideila Jugoslavia nei confronti di Trieste e della buona volontà del nostro Paese di risolvere il problema con un giusto accordo con l’Italia, ma fu amebe un fermo monito a non .pregiudicare le prospettive di un tale raccordo con misure unilaterali, decise in assenza e contro la Jugoslavia, e con l’artificiosa attualizza,ziioine e lo sfruttamento del problema in funzione elettorale. A questo proposito Tito disse anche alcune crude verità sulla situazione generale del-l’Itali a e sulla difficile posizione del signor De Gasperi alla vigilia delle elezioni, e queste verità, ohe non hanno miniimam ente toccato il popolo italiano .che le conosce fin t.rcnno bene, hanno invece .avuto l’effetto dii un sasso gettato nella palude della borghesia italiana, che ha reagito in modo forsennato, con metodi che vanno dal falso alla calunnia. Il sasso ha evidentem ent e colpito nel .segno. De Gasperi a Vittorio Veneto avrebbe dovuto .rispondere, ma 'in realtà il suo discorso, secondo i piani dei dirigenti romani, doveva ci amorosamente concludere la nuova speculazione elettorale e la parallela manovra diplomatica, tentata presso gli occidentali per ottenere un nuovo regalo propagandistico, sul ti- po della, cl.iehii'airaziome tripartita del 1948 e dell’accordo di Londra dello scorso anno. Tiutto lasciava prevedere ohe dovesse essere così. L’agemziia ..Italia)) .scriveva alcuni giorni fa : «Qualcosa d'i nuovo Stai maturando per Trieste. Nel discorso del 24 maggio a Vittorio Venato il Presidente dell Consiglio darà probàbilmente T annuncio dei risultati raggiunti dalla nostra diplomazia per ricongiungere Trieste all’Italia. Non sarà una so-luizionie definitiva del problema, ma un passo, din un certo senso risolutivo.» Nei circoli governativi dii Roma si parlò più concretamente di una riconferma della dichiaraaiione tripartita da parte delle tre potenze firmatarie. Poti improvvisamente, qualche giorno prima del discorso, e precisamente dopo il monito di Tito a Slavonski Brod e i successivi interventi degli ambasciatori italiani a Washington e a Londra presso d due igovemii occidentali, si cambiò tono e si disse che non tetra da attendersi alcuna novità sensazionale. La manovra diplomatica evidentemente era fallita. Quegli stessi governi ohe tanto compiaoenitii furono in passato verso Ile sollecitazioni de-gjjii imperialisti italiani e ile loro aspirazioni sul nostro territorio, questa volta hanno ritenuto opportuno dire di no e dii porre fine al gioco di Roma. La delusione per gli irredentisti deve essere stata (ben forte. De Gasperi a Vittorio Veneto non solo non ha fatto nessun annuncio claimonjoso e non ha detto concretamente nulla di nuovo sulla questione di Trieste, ma ha usato un tomo eccezionalmente dimesso, molto diverso da quello di tranquilla e presuntuosa sicumera, caratteristico del suoi precedenti discorsi. Non si trat-ta certo di. una resipiscenza di «cri- stiana umiltà »Idei Presidiente del Consiglio, italiano. In sede dii valutazione poli tira, potrebbe piuttost o essere il risultato di qualche buon consiglio alla • moder azione, datogli da quegli stessi ia.i quali egli si era nuovamente rivolto per ottenere un altro regalo .elettorale, sotto forma dii. muove ooineeissiionii a Trieste. Se non fosse eccessivamente ottimistico, si polirebbe anche dire ohe forse De Gasperi ha cominciato a renderai confo che le pretese irredentiste, le velleità imperialiste e la cocciuta intransigenza a,ntijugoslava del suo Go-verno sono impopolari non solo al-Pesterò,, mia lanche in Italia. De Gasperi ha detto tra l’altro che il tempo lavora per la necessità di una intesa tra i due paesi e .che questa intesa è utile sia per la Jugoslavia che per l’Italia. Nessuno è più cf'aocoirdo di noi ohe queste .cose diciamo non da ora, ma non possiamo non rilevare che ili Presidente italiano ha simora .lavorato contro qualunque intesa, che non sia naturalmente quella voluta 'dagli imperialisti del suo paese, e che alle sue dichiarazioni di buona volontà non sono mai seguiti gesti di d is tensione e di comprensione. Al contrario ogni gesto dd ogni atteggiamento dii Roma verso la Jugoslavia sono stati solo dii preconcetta ostilità in ogni campo. De Gasperi predica bene, ma razzola male. Ora c’è solo da sperare che il fallimento ideila innova speculazione diplomatica ria stato una salutare lezione per i governanti .italiani e che questi comprendano una volita per sempre ohe il tempio delle manovre ricattatorie amtijiugoslàive e delile pressioni in funzione delle loro pretese imperialiste è defilimi, .vilmente tramontato. RENZO FRANCHI fessione religiosa e stalilita anche la posizione della chiesa che staccata dallo stato e libera, autonoma nella propria attività. La nuova legge perfeziona il principio della separazione della chiesa dallo stato e fissa una piena delimitazione giuridica che esclude la ingerenza dello stato negli affari della Chiesa e viceversa. Nel nostro Paese tutte le confessioni religiose hanno uguali diritti a prescindere dal numero dei loro appartenenti. Ogni cittadino della R.P.F.J. ha il diritto di professare e non professare una religione. Ciò riguarda le sue convinzioni personali, e non influisce punto sui suoi diritti e doveri, statuiti dalla legge, nè sulla sua condizione giuridica civile. La legge stabilisce pene detentive e pecuniarie per coloro che ostacolano il libero esercizio del culto, come pure per coloro che operano coercizioni, per indurre, a seguire determinate correnti religiose. Come ha sottolineato il compagno Rankovič nella sua relazione presentata all’Assemblea, la nuova legge ha incontrato il gradimento di tutte le confessioni ad eccezione dell’alto clero della romana-cattolica. E non poteva essere altrimenti quando si consideri il comportamento e gli atteggiamenti del Vaticano nei confronti della Nuova Jugoslavia. Infatti la corte pontificia non potrà mai perdonare e trovare una via di intesa con un paese, come il nostro, dove le estesissime superfici di terra costituenti le «mense» vescovili, (ancora nel 1945 allo stato medievale) sono state assegnate a chi le lavora. Non era certo da attendersi il gradimento alla nuova legge da parte del Vaticano azionista principale di quella «Società Immobiliare di Pubblica Utilità» con sede in Roma, la quale nel 1941 acquistò per un bianco ed. un nero, le proprietà abbandonate dagli abitanti di Kočevje fatti trasmigrare dai nazisti nella Slesia, nè da partei del papa Pio XII il cui nipote, Marcantonio Pacelli, era ed è presidente della Società stessa. Meno ancora era ed è da attendersi il gradimento alla nuova legge da parte di quel Vaticano dal quale riceve direttive, ispirazione ed appoggio il governo democristiano di De Gasperi che per nulla si differenzia nelle mire imperiali da quello di Mussolini. Giova ricordare, infine, che non a caso tutti i preti cattolici della nostra zona vengono definiti dalla stampa irredentista con gli altri organi che le fanno coro : «purissimi fori della italianità». Quindi cattolicismo uguale italianità, C C H I O TOGRAFICO UN TRIBUTO D'AFFETTO £i«n w fa #fo®ip fry ,■ W m Il lil „ V,, hanno portato le staffette delle Repubbliche federate al Maresciallo Tito a nome di tutti i popoli del nostro Paese in occasione del suo 61. mo genetliaco. La foto mostra l’arrivo delle staffette a Capodistria. verrà incoronata regina il 2 giugno prossimo a Londra con una fastosa cerimonia. Nella foto appare al centro fra la regina madre, il Maresciallo Tito, il principe consorte Duca di Edimburgo e la principessa Margaret, durante la visita del Presidente della R. F. P. J, in Granbretagna. LA CROCE ROSSA INTERNAZIONALE I ‘fi si prodiga per alleviare le sofferenze dei prigionieri di guerra in Corea, vittime delle interminabili trattative di Pan Mun Jom. Nella foto i delegati della C. R. I. fra i prigionieri nord-coreani in un campo di concentramento. LE BERMUDE D. EISENHOWER saranno teatro dell’incontro fra i rappresentanti dei governi degli USA, Gran Bretagna e Francia per stabilire una linea di condotta comune nel caso si addivenisse ad un incontro’ a quattro con Malenkov. Ai colloqui parteciperanno Eisenhower per gli USA e Churchill per la Gran Bretagna, mentre Rene Mayer, dimissionario per il voto di sfiducia datogli dall’Assemblea Nazionale francese, non sarà della partita. Come è noto, un incontro) fra le grandi potenze è stato proposto dal Premier britannico, Winston Churchill, nel suo ultimo discorso ai Comuni. W. CHURCHILL RENE’ MATER .J ANCORA UN PARERE SU “Tarkovit - Ferlana o dne principi? Nel precedente numero de «La Nostra Lotta» è apparso un articolo dal titolo «Turkovié-Ferletta o due principi?» al quale ritengo di dover rispondere non perchè dissenta dai principi in esso esposti, ma perchè l’autore dell’articolo, pur partendo da un esempio concreto, non conosce alcuni particolari che forse lo avrebbero portato ad una conclusione diversa da quella presa. Sono d’accordo che bisogna cessare con la politica di concessioni finanziarie e materiali a fondo perduto alle cooperative (ben poche sqno state date alle cooperative del Buiese) pur continuando a dare alle stesse ogni appoggio morale e, benintenso, i crediti bancari quando necessitino. Ritengo però che a questa fase della nostra politica rurale ' si sia giunti con il consolidamento graduale delle nostre cooperative. A mio parere, però, la cosa si presenta in modo diverso per quelle A BUIE LA SETTIMA RASSEGNA DELLA CULTURA CROATA Con la presentazione del dramma in tre atti di Milan Begović «Senza il terzo», si è iniziata sabato a Buie la VII Rassegna della cultura croata. Nel corso della settimana lo stesso teatro dilettantistico croato di Buie presenterà al pubblico la comedia di Marin Držić «Dundo Maroje». Per la prima volta si esibiranno i complessi bandistici delle varie associazioni culturali. Inoltre vedremo sulla scena i gruppi folcloristici, coreografici, i cori ed i complessi di tambu-buritze. IL MARESCIALLO TITO Al PIONIERI In occasione del compleanno del compagno Tito, i pionieri della scuola elementare croata di Buie gli hanno inviato una lettera di auguri alla quale il Maresciallo ha risposto con una lettera cordialissima, nella quale li saluta e promette ai pionieri di venirli a trovare prossimamente quando sarà di passaggio per Buie. I GIOVANI SUL MARE Mercoledì, 20 corr. è partito per la pineta di Salvore il primo gruppo di 25 pionieri di Mondano, Gri-signana e Lozari che trascorrerà sul mare quattro settimane. Tale gruppo verrà seguito poi da altri. cooperative o per quei rami produttivi delle stesse che sono in fase iniziale o di sviluppo e quindi poco redditizie, ma il cui avvenire si prospetta sicuro e redditizio. Sottolineo «si prospetta» perchè ritengo che solo le cooperative, o i rami delle stesse, che hanno un avvenire certo, vanno aiutati (senza "eccedere come nel passato) con qualche concessione, che può essere, ad esempio un pascolo, non solo a prezzo inferiore, ma anche gratuitamente. D’altronde la possibilità di una simile concessione è prevista anche dalla recente ordinanza sui rapporti patrimoniali nelle cooperative. L’autore del suaccennato articolo, per arrivare alla conclusione che lo porta a favorire la tesi del comune di Verteneglio, parte dal punto di vista che la cooperativa di Daila sia un collettivo solidissimo e fin qui siamo d’accordo con lui sia edn il movente, che con la conclusione. La questione si presenta però diversa -se si tien conto che il bosco contestato serve alla cooperativa di Daila per incrementare un ramo quasi nuovo nell’economia agricola del Buiese e cioè l’allevamento degli ovini. Dalla sua nascita, avvenuta qualche anno fa, per vari motivi tra i quali anche la siccità, ma principalmente perchè si tratta di un ramo nuovo, l’allevamento degli ovini è risultato poco o nulla redditizio, nonostante i calcoli teorici contrari. Ma basta considerare che il distretto di Buie dispone di circa 1.000 ettari di pascoli e 7.500 ettari di boschi, in gran parte piccoli querceti, adatti per il pascolo delle pecore, perchè appaia evidente l’avvenire sicuro anche di questo ramo complementare della nastra economia agricola, quindi un ramo che dovrebbe essere aiutato nei suoi primi passi e del cui incremento la cooperativa di Daila,1 come anche le altre, si è fatta l’i-niiziatrice. Se in tale sua opera il Potere popolare non aiuta la cooperativa, essa, guidata dal suo attuale tornaconto economico, potrebbe semplicemente vendere le 170 pecore di cui dispone desistendo da quel ramo di attività. Da ciò deriverebbe un danno solamente alla collettività che verrebbe privata di un determinato quantitativo di lana e formaggio; per di più il fatto porterebbe scapito anche allo sfruttamento più intenso e razionale delle superfici boschive. Ecco perchè il comune di Verteneglio, rispettivamente il suo presidente, non hanno ragione. 99 Anche la tesi che «ciò che è conveniente iagli agricoltori privati dovrebbe esserlo anche alla cooperativa» cade, non in generale, ma almeno in questo caso particolare poiché gli agricoltori privati, oltre ad usare il bosco per pascolo, lo sottopongono, approfittando della quasi inesistenza di un servizio di vigilanza forestale, ad un graduale, disastroso ed illecito taglio, che porta i nostri boschi ad un progressivo depauperamento. Il legno costa caro e perciò essi possono corrispondere un prezzo maggiore della cooperativa che non esercita tale illecita attività. A. GORIAN g#?ONAO£TTg 1,"ULTIMO GRUDI’O DELLA STAFFETTA STA PER PRENDERE LA FI ACCODA ALLA SESSIONE DEL CPD DI CAPQDISTRIA Nella sua riunione della scorsa settimana, di cui abbiamo dato notizia nel numero precedente riservandoci di trattarne in seguito, l’Assemblea del C. P. D. di Capodistria ha approvato un’ordinanza sull’istituzione e sulla frequenza obbligatoria delle scuole professionali complementari. Data Pirnpor-tanza del provvedimento, che costituisce un Ulteriore progresso nel campo dell’istruzione e della cultura, riteniamo opportuno parlarne più ampiamente, come già promesso. L’ordinanza sull’istituzione delle scuole prcifessionali complementari è il risultato di lunghe esperienze e discussioni e persegue il fine di elevare il livello di istruzione e di cultura della nostra popolazione. Essa segna — non occorrerebbe ripeterlo — una nuova conquista dei nostri popoli nella loro aspirazione al progresso sociale. Con il 1949, infatti, è stato già introdotto da noi l’insegnamento ottennale obbligatorio, che apre ai giovani ogni possibilità di accedere, in possesso delle necessarie nozioni, alle scuole superiori. Tuttavia una parte di essi, al termine dell’istruzione base prescritta, trascura la propria istruzione ulteriore, a meno che non intraprenda l’apprendistato per il quale esistono corsi d’istruzione obbligatori. Ciò avviene sopratutto nelle località di campagna, dove lo sviluppo sociale è, in genera, più lento che non in città e nei centri industriali. Per rimediare, appunto, ad una NELLE ORGANIZZAZIONI DELL UNIONE SOCIALISTA PROSSIME LE ELEZIONI H CHPODISTRM Aihibiiamo già dtatio iw0zia, diella preiparazioffie ohe ferve a Parano per le elezioni dei cornatati di base del-rU. S. P. L. Spostiamo ora il discorso su quanto si sta facendo a Ca-podistria. Si tratta in ambedue le località (delila stessa organizzazione di massa, e naturalmente non possono esserci grandi varianti. Dell resto, fra Capoidistria e Parano non ei sono differenti condtiizioni ambientali che possano far differire il lavoro dellluJ. S. P. L. idiall’imia all’altra cittadina. Tuttavia non sarà inutile soffermarsi un pò sul lavoro delle baisi a Capoidiistnia. Entro til mese corrente dovrebbero svolgersi le elezioni dei comitati di base. Ciò significa che Tat tnale attività è in gran parte concentrata sulle riunioni pneelettorali. Il lettore capodiistriano, ammesso ohe ancora non abbia partecipato a nessuna riunione preelettorale della propria base, se ne è certamente accorto passando per le vie, dove sono (attaccati i manifesti che invitano i cittadini a intervenire nelle discussioni in seno alle (cunità)» dall’U. iS. P. L. In queste riunioni vengono tenute relazioni sui lavori del IV. Congresso dell’ex Fronte Popolare, quindi UNA UTILE INIZIATIVA Nozioni li economia peri lavoralo! L’insegnamento delle nozioni fondamentali di economia agli operai era una necessità effettivamente sentita ed il nostro settimanale ha avuto occasione più volte di insistere su tale argomento, purtroppo senza conseguire, negli anni passati, alcun risultato presso i dirigenti responsabili dell’organizzazione sindacale "di allora. Oggi sembra che anche in questo campo ci si sia messi di buzzo buono. Non è una gran cosa e di più non è possibile, dato Timprowiso arrivo della calura estiva, ma quanto si fa vien fatto con serietà e, sopratutto, è stato preceduto da una preparazione meticolosa. Veniamo ai fatti. Il Consiglio distrettuale dei sindacati di Capodistria ha organizzato dei corsi che comprendono otto temi di economia per i membri dei consigli operai e dei comitati sindacali delle aziende. I corsi sono bilingui e si svolgono ogni tre giorni a Capodistria, Isola e Pirano. Sono iniziati il 18 maggio e termineranno il 17 giugno. Terminata la stagione estiva, i corsi riprenderanno con temi allargati, la cui pertrattazione, più dettagliata, non sarà più su un piano cittadino, ma esclusivamente aziendale e non solo per i funzionari sindacali e i membri della gestione operaia, ma per tutti gli operai che vorranno partecipare. Gli attuali corsi, come accennato, son stati preceduti da una prepara^ zione meticolosa, resa difficile particolarmente dalla mancanza di materiale da studio in lingua italiana. I temi fondamentali in lingua slovena si richiamano a una serie numerosa di pubblicazioni, discorsi e articoli usciti in epoche varie e su diverse riviste e giornali. Assieme ai temi) tutto questo materiale è stato raccolto, tradotto e stampato in un unico libro. Ne è uscito un volume di alcune centinaia di pagine che pone i corsi in lingua italiana in posizione avvantaggiata poiché esonera i loro frequentatori della ricerca del materiale di studio prescritto nella determinata lezione. Tutte le biblioteche aziendali sono state inoltre dotate del predetto libro. La preparazione è consistita anche nella scelta e nella nomina dei conferenzieri che sono stati fomiti di tutto il materiale necessario e avvertiti con un buon anticipo sulla data della loro conferenza. Il tutto è stato accompagnato da un’intensa opera di propaganda nelle aziende ed il successo, sia per frequenza che per la discussione e l’interessamento, almeno per le prime due lezioni, non è mancato. L’unico inconveniente emerso è la lontananza del corso di Pirano per i frequentatori di Sicciole. L’inconveniente potrebbe essere eliminato costituendo un corso anche a Sicciole che avrebbe un buon numero di frequentatori, tenuto conto della esistenza in quella località della miniera, delie Saline e della «Vodogradnja». Inoltre bisognerà porre attenzione acchè nessuna delle future lezioni sia procrastinata poiché essa prolungherebbe la durata del corso con il riischio di compromettere, causa il caldo estivo, l’esito dello studio e delle lezioni. si (passa a proporre i oaindidaiti per i nuovi iQoimlitati. Importante è notare che i membri Idei ('(imitaii dhe riuscirai! no eletti, si itmvoranno 'davanti an lavoro più impegnativo e più largo che nel passato. 'Notevoli mutamenti, ehe riobiedoTwi maggiori responsabilità a membri e dirigenti, sono staiti infatti decisi al IV. Congresso. Cerchiamo, di spieigarci lin breve. Finora toma qualsiasi base delil U. S. P. L. (veniva tenuità aperta la sera e un membro gufi servizio» raccoglieva le quoti' mensili oltre che le critiche, le proposte e i pareri dei cittadini dii um determinato rione su questo o iqiuel problema. Alle volte simile attività si svolgeva al margine delle questioni di interesse generale, spesso anzi, nel lavoro politico, la partecipazione 'dei «frontisti» era superficiale e coirne occasionale. D’ora in poi, 'invece, le basi saranno teatro (dii attività politica. Dopo le decisioni del IV. Congresso', all’ U. S. P. L. è demandata infatti la funzione di 'Oirilentamenfio degli organi dèi Potere e il controllo dii essi. In questo allargamento idei compili deb TU. IS. P. L. sta 'la maggiore responsabilità idei nuovi comitati di base. Nelle riunioni in corso vengono proposti a fianco dei danldiitati per li vomitati, i 'delegati per la conferenza comunale del 1LSPL Che sii terrà verso la metà eli giugno. In questa conferenza verranno eletti a loro volta il muovo comitato (comunale e i delegati per la conferenza distrettuale. Associazione Volontaria Vigili del Fuoco a Buie In un’assemblea tenutasi nella Casa del Cooperatore di Buie è stata costituita l’Associazione volontaria dei Vigili del Fuoco alla quale hanno aderito una trentina di giovani dalla località. L’assemblea è stata aperta dai comp. Mocibob Beniamino, il quale dopo avere accentuato l’importanza di questa Associazione costituita per la I. volta nella nostra località, ha dato lettura dello statuto fornendo alcuni chiarimenti in merito. Lo statuto è stato approvato ad unanimità, dopo di che si è proceduto alla elezioni dei membri del consiglio di amministrazione e dei dirigenti tecnici, che sono risultati : presidente, Dambrosi Giovanni; Segretario, Mocibob Beniamino; cassiere: Papo Ottone; magazziniere Agarinis Mario; comand. distacco-mento Baissero Romano; comandante comp. Dusic Aurelio e Barbo Germano. L’esempio di Buie dovrebbe essere di sprone alle altre località perchè, dove passibile, si costituiscano quanto prima nuovi distaccamenti giovando così alla difesa di noi stessi e del patrimonio sociale. PER I PESCATORI UMAGHESI Umago viene trasformata urbanisticamente, però in pari tempo dovrebbero essere risolti anche i problemi che riguardano il suo sviluppo economico e sociale. Ad esempio, in altre località della costa istriana il settore della pesca è curato e attrezzato ■ in tutti 1 minimi particolari, ciò perchè in tali posti vi è possibilità di acquistare i materiali occorrenti per questo lavoro. Ad Umago, invece, sebbene esistano una flottiglia rispettabile e provetti pescatori, questi non hanno la possibilità di acquistare neppure lo spago per riparare le reti, e ciò trascurando tutto il resto che, con notevole perdita di tempo e aggravio di spese, devono procurarsi a Cittanova o a Pirano. Non riteniamo necessiti l’apertura di un apposito negozio, poiché sia l’Impresa commerciale che la cooperativa di tipo generale potrebbero tenere in vendita gli attrezzi pescherecci come già hanno quelli degli altri artigiani. Non bisogna dimenticare che anche la pesca è una fonte d’introiti per ia popolazione di Umago. Favilla Narciso simile situazione e porre in grado la nostra popolazione rurale di dirigere l’economa agricola secondo ì criteri della moderna tecnica agraria e 'assimilarne li più recenti progressi, l’ordinanza in argomento persegue lo 'scopo di assicurare alla nucfva generazione contadina un indirizzo professionale più adeguato alle esigenze e che l’istruzione ottennale non è ancora in grado di darle. A tale riguardo noteremo che L'ATTIVITÀ* DELLA COOPERATIVA GENERALE DI BUIE Nella sua recente VII assemblea annuale la Cooperativa Agricola di acquisti e vendite di Buie ha fatto un bilancio della propria proficua attività. Tale attività si è però limitata, come la stessa Assemblea ha constatato1, quasi esolusivamen-te al ramo commerciale e dei servizi artigiani e culturali, mentre ha trascurato quello, forse oggi meno lucroso, ma di sicure prospettive future, tendente a creare presso le cooperative una produzione agricola propria, abbinata a tutta una serie di servizi per gli agricoltori privati, che vanno dal-l’aratura e la semina con mezzi meccanici, alla diffusione dei moderni sistemi di coltivazione da a-dottarsi nelFagricoltura. L’Assemblea ha emanato in questo senso alcune decisioni che rappresentano un programma minimo suscettibile di ulteriori sviluppi. E’ stato decisa la sistemazione di un reparto per conservare le frutta, l’acquisto di un trattore a più vomeri per l’aratura dei vigneti, la creazione di un vivaio di piantine da frutta e la partecipazione ai lavori di bonifica della valle di Ferne. Perciò come si vede, solo, prospettive per quanto riguarda il ramo produttivo mentre nel ramo commerciale si possono elencare risultati e dettagli. La relazione, presentata dal segretario Vidal Renato, ha sottolineato anche l’attività svolta da cigni singolo 'spaccio dei 12 gestiti ualla cooperativa, oltre al cinema, all’oleificio, alla sartoria, al trasporto con due automezzi, al forno e alle officine da fabbro e radiori-parazioni. Da questa molteplice attività la cooperativa ha tratto un utile netto di 4.245.000 din., dei quali più di un milione e 400 mila verranno nuovamente messi in circolazione come capitale di giro, altri 900 mila verranno investiti in opere utili alla cooperativa stessa, oltre 3UD mila saranno accantonati nel fondo di riserva mentre il resto-verrà distribuito nei vari fondi culturali, sociali e tra i soci. Lo spaccio migliore risulta quello delle manifatture, gestito dalla compagna Zàgante Meiania, che ha avuto un introito lordo di din. 23,503.202. Altro spaccio di notevole importanza è quello gestito da Moratto Antonio, per la vendita dei concimi chimici, anticnttogamici ed attrezzi agricoli. Tale (spaccio, più che per il suo carattere commerciale, è importante per il suo carattere agricolo e comprova che il nostro contadino ha compreso l’utilità dei concimi. Difatti nel 1952 sono stati venduti 98.136 kg. di superfosfato, 28.937 kg. di calcio cianamide ed altri in minore quantità, ma che, in cifre assolute, risultano di gran lunga superiori rispetto all’anno precedente. La gestione del cinema ha dato pure buoni risultati. Infatti sono state eseguite 295 rappresentazioni cinematografiche e 28 rappresentazioni teatrali con un totale di 57.639 spettatori. Esauriti tutti i punti dell’ordine dei giorno, si è passati alle elezioni per il consiglio amministrativo e per il collegio dei sindaci. si sta ora discutendo seriamente se dare anche alle scuole ottennali l’indirizzo professionale di cui eira queste difettano. Le (scuole professionali complementari avranno, di conseguenza, un carattere e una funzione particolari. Esse non seguiranno uno schema rigido d’insegnamento. I programmi saranno elatoojrati per-tieolarmemte per ogni tipo di scuola. Questo tipo di scuola nelle campagne darà ai ragazzi, oltre alle* nozioni di cultura generale, una conoscenza pratica della tecnica agraria e alle ragazze nozioni pratiche di economia domestica. Nelle città invece, tenderà’ alla preparazione dei giovani per l’esercizio di determinate attività, in particolare della pesca. L’ordinanza stabilisce, poi, che la frequenza della scuola professionale complementare sia obbligatoria fino al compimento del 17. anno d’età. L’obbligo è suggerito sopratutto dalla necessità di impedire che, quella parte dii giovani che fofrse più abbisogna di istruzione, possa non comprenderne l’utilità e non frequentare regolarmente o noti frequentare affatto le lezioni. Per (comprendere l’utilità e l’importanza di queste scuole, basti pensare che, (Secondo dati statistici approssimativi, il numero dei giovani che verranno a frequentarle ammonta, fra italiani e sloveni, a qualche migliaio. Nell’ordinanza è prevista poi anche la frequenza obbligatoria a corsi separati per quelle persone che, fino al trentesimo anno d’età, non abbiano conseguito l’istruzione elementare minima, casi frequenti fra la (generazione che avrebbe dovuto, ma non loi potè per cause di forza maggiore o altro, assolvere l’obbligo scolastico nel periodo bellico. B. A. BUIE Dicemmo lo scorso numero che il sesso (debole battei n. in quanto a nascite, i maisohi'. Mai (il (primato elèi-ile donine è subito oro Ila lo al primo attacco '((sul registro dello stato civile) dei frugoli maschi. Inf atti sono natii & Buie: Er tri in i o. dii (li ovari n a e Giorgio Deduca, Idia Critìiigmiama, il 1.3 m,aggio. Franico, dii J«1 acida c Eremo Forza, (da' Umago, il giorno 14. Zlatko, di Prima e Svomikntir Praček, da Grašiča, il 18 correntie. Fidi eroe ora le piccole donne : Rita di Anna e Paolo Vidoniš, da Ca-sltèdvenere'. Sii 12 maggio. Una soltanto-, com e vedele. Si sono sposati, (il 16 corrente: Medio» Gino e Rih ter Maria da Casted-venere, E’ morto a Buie il giorno 19 taile Papo Servolo. Era nato ned 1864. UMAGO Siano stati avvertiti giorni fa che erj, ini munente lo sposalizio di No-viaeco Mania 'dii Umago con Barilotti Araldo da Trieste. A quest’ora i due giovani saranno certamente in luna di miele. Il 20 è nata Maria, dii Giovanni e Miama Liaikatia, da Zaklinje. Chissà poi notne, si farà a distinguere le due Marie, madre e figlia. Un decesso viene registrato ili giorno 15 maggio: Mainizuitto Giuseppe', di 70 'anni. A,1 Jioicaile ambili atonie) sono ricorsi per farsi •medicare : lEainaiana. Taram tima Olga, ehe s"ct;i prodotta delle eomltotsioiniL al braccio' dèstro ruzzolando dalle scale, e. il 23 enne Omam il .noi ano, d'ai S. Lorena«, u n cHN’iijl ì per una caduta che gli è costata' la frattura di un avambraccio. CITTANOVA La cronaca dìi Gitltanova registra questa settimana soltanto alcuni incidenti ’di lieve entità. Il ventenne Grabiič Giuseppe s’è prodotto una Melone a una miano portando pietre dura ole il lavoro in cava. 1 livree la piccola Gioconda Sabadin, dii. Dalla, è caduta su un ferro, ferendosi leggermente,. VERTENEGLIO E’ nato a Buie ili 14 corrente Tullio, dii Ernesta e Narciso Deluca, da V eri eneglio. Il 17 è morta ila 71 enne Sauro Maria', nata Fernetié. Gran lavoro a Verteneglio per il locale -ambulatorio'. ‘Sono incorai alle louire del 'Sanitarnim : Tomčić Josip, dii anni 20, feritosi' a una mano lavorando in Valle del Quieto, e Viseimtiiin Giovatimi, pure per un taglio alila •mano. Il popolare Visentin è lo spazzino' locale e la su a ferita creerà un problema dii... interesse pubblico. La serie continua con tale Benčič ailla presenza dii. un folto stuolo idi iteoniilci, dii lufflitolall e di fumai omari statali, è decollato uni 'apparecchio senza p ilota. aeoom-p agnato da un reattore «Meteor» regolarmente pilotato., dii quale aveva il compilo dii controllarne iij volo. JI «Girnvik 1°» — ohe .così «i. chiama dii nuovo iipparccebiu — «’è sbiiZ- /,.irito nelle più ardite evoluzioni, guidato, dalla radios rientrando ipoi feliiicememte .alla base. Costruttore idei muovo apparecchio è lAyan FieinigB ideglii Sitiabiilimenti Aeronautici iNaiziomali 'di Melbourne: il velivolo, che ha dato ottima prova di sè, è destinato ad intercettare le bombe-razzo eld li proiettili telecomandati. NOVITÀ' RADAR Il primo tpipareecbio radar del mondo «amipleitamemite impermeabile è stato idi recente mostrato, in funzione a bordo dii un yacht a motore in navigazione sui Tamigi. Nello stesso giorno è sitato pure sperimentato il «Deeeaplot», un nuovo dispositivo che permette ài rilevamento diretto della rotita delle navi sullo schermo dove essa viene osservata. — yb 240 ORE SOTTO IL MARE Il sottomarino francese «Roland iMorillloti», stazzante 1600 tonnellate, ha lasciato il porto dii Loriion ,11 9 aprile scorso, per percorrere in 10 gi,Olmi, navigando contiimuamente in immersi one,, la distanza che. separa questa base navale francese sull’Atlantico dal porto di Tolone, sul Me-di terraneo : ben 3 mila 320 eh lituo r-tlrii ! Il «Roland Morlllot» è fornito di motori Di ossei tipo «Semonkol», grazie ai quali ha potuto compiere la straordinaria prova, la prima del genere ohe sia miai stata tentata ei superata. In aleaini tratti, il sommergi-bile* ha 'temuto urna profondità .superiore ali 100 metri, allo scopo di controllare Lazi,one della pressione dell’acqua sullo scafo. L’equipaggio del sottomarino ha trascorso le 240 ore di navigazione in condizioni molto dure: senza vedere mai il sole, li sonunergihi listi hanno dovuto sostenere .una temperatura ‘.variante dai 35 ai 40 gradi Celsius. Essi hanno cercato di trascorrere il tempo nel miglior morio possibile, impiegando le mre di riposo nella lettor a, in esercizi fisici ed assistendo alla pruieiziome di films. — am università conta 5 mila studenti. Per tradizione, la Slovenia potrebbe definirsi «la terra del libro»: non si trova infatti un villaggio, in tutta la Repubblica, che non abbia la sua società culturale. Essa conta complessivamente 414 teatri di dilettanti e professionisti, 62 associazioni per la conservazione e lo sviluppo del patrimonio folkloristi-co, 57 «università popolari» e ben 1555 biblioteche. Non stupisce, dunque, il fatto che questa terra attragga turisti ■in numero sempre crescente, sia dall’interno che dall’estero: con tutte le sue doti, essa non tarderà a svilupparsi sino a raggiungere quel livello, ancor superiore, che davvero le compete. PETER HILKE TELESCRIVENTE SOFIA — Il «Rabotnièesko Deio» constata che in talune miniere bulgare il numero delle assenze ingiustificate raggiunge il 10% della mano d’opera impiegata. Ad esempio, in una sola miniera di carbone, la produzione complessiva del primo trimestre 1953 è stata di 21.500 tonnellate inferiore al previsto. * BOSTON — Di recente è stata introdotta nello Stato del Massachusetts una legge contro -1’ «adescamento» pubblicitario. Le multe comminate ai violatori vanno fino a 500 dollari. * VIENNA — Nel corso di una recente trasmissione da Simferopoli nel servizio radio regionale della Crimea, sono stati riferiti alcuni brani di un editoriale della «Krjm-skaja Pravda». «E’ assolutamente da escludere — affermava il giornale — che prodotti difettosi possano essere immessi nei circuiti commerciali e venduti ai consumatori. Eppure, le sole cooperative di consumo hanno merce invenduta, oltre le norme concesse, per 50 milioni di rubli, e gli spacci locali ne hanno per 3(5 milioni.» t \^fj M dlWMM mm M t'NATO UN BIMBO 2. Oltre alla pulizia «locale» ilei bambino, ogni qual volta lo si deve cambiare di biancheria, gli si dovrà far prendere tin bagno completo, quo- tidiano o, almeno, a giorni alternati. La temperatura dell’acqua dovrà variare tra i 35 e i 36 gradi centigradi, e la durata del bagno non dovrà superare i 10 minuti. Servendosi di saponi neutri e fabbricati appositamente per i bambbini, si laverà bene il fanciullo, usando molti riguardi per «la testa e lo si asciugherà poi con un panno molto morbido, praticando una specie di massaggio, per attivare meglio la reazione. Appena asciugato, il corpici-no venga cbsparso con polvere di talco. Purché sia posta lontana dai pasti, l’ora del bagno non ha nessuna importanza. Se volete sceglierne una, però, adottate la sera, prima dell’ultimo pasto: otterrete sul bimbo, in tal modo, anche un effetto calmante per la notte. IL SONNO del fanciullo, dev'essere il più possibile lungo c tranquillo. Sin dai primi giorni di vita, si deve abituare il bambino a dormire la notte ed è perciò u-tile suddividere i pasti in modo che l’ultimo venga a coincidere con mezzanotte. Può darsi che il bambino si svegli e pianga per la sete: a tale scopo, si tenga pronto un bicchiere d’acqua zuccherata: qualche goccia sarà quasi sempre sufficiente a fargli riprendere il sonno, senza ricorrere ad alimenti, come erroneamente fanno molte madri, le quali attribuiscono il pianto alla fame. Fate così, ed abituerete vostro figlio a lunghi sonni, i quali consentiranno anche ai genitori di riposare tranquilli. Ancora su una cosa vogliamo insistere: sino a quando non riuscirà a balbettare le prime parole, non rimane al bimbo che il pianto per esprimersi, Quando piange, perciò, accertatevi della ragione, e non limitatevi, come detto sopra, a fargli ingerire latte. Molte, moltissime volte, il fanciullo piange per altre ragioni: perchè ha sete, perchè ha bisogno d’essere cambiato, e così via. IL RIPOSO deve avvenire quasi esclusivamente in posizione orizzontale, e quindi la miglior cosa da fare è quella di tenere il bimbo i! più a lungo possibile nella culla o nel lettino. Per i primi sei mesi di vita, comunque, va tenuto pochissimo in braccio o in posizione verticale che, con le scosse, può essere causa di spostamenti delle viscere. IL «SUCCINO», molto usato per tener buono il fanciullo con un facile mezzo, è assolutamente s c o n s i-g 1 i a b i 1 e : anzitutto, perchè quest’apparecchio è un veicolo di microbi e di altre sostanze dannose con le quali entra per forza in contatto e che finiscono fatalmente in bocca al piccolo ; oltre a ciò, l’uso del «succino» può dar luogo a forme adenoidi ed anche a deformazioni della bocca, ove venga costantemente adoperato. L’ALIMENTAZIONE ha pure una grandissima importanza, naturale o artificiale che sia: la prima è ovviamente da preferirsi, ma non sempre si può adottare. Esamineremo, comunque, le due forme di allattamento con la terza puntata di questo nostro breve corso di puerictV -tura. • (Segue) Parliamo, stavolta, un poco dell’agnello, che senza dubbio ha molti affezionati... clienti ma che, proprio per quel certo suo sapore ovino, dispiace a tanti altri. Volete prepararlo come v’in-segnamo noi? Vedrete che anche questi ultimi saranno soddisfatti. AGNELLO FRITTO La parte più indicata per questo piatto, è la lombata. Tagliatela a pezzi e gettateli in padella con strutto. Fateli rosolare bene, poi scolate lo strutto rimasto e versata in padella un pezzetto di burro, lasciando friggere an-coia un poco. Aggiungete sugo di pomodoro o un cucchiaino di conserva diluita nell’acqua, condite con sale e pepe e finite di cuocere. AGNELLO ARROSTO t Prendete un cosciotto d’agnello, bucatelo con il coltello qua e là e fatelo marinare per due ore circa, bagnan- dolo bene tutt’intorno con olio, al quale avrete aggiungo un pochino di aceto, sale ■e pepe. Steccatelo con alcune ciocche di rosmarino e infilatelo allo spiedo, ungendolo molto spesso. AGNELLO AL PESTO Tagliate l’aguello e rosolatelo con oliò, strutto, sale e pepe. Preparate un pesto con rosmarino, prezzemolo, Costumi da bagno insommergibili (adatti specialmente ai colpiti da paralisi infantile) prodotti a Londra. due filetti d’acciuga, diluitelo con mezzo bicchiere d’aceto bianco e mezzo di vino pure bianco, coprite con ciò l’aguello .per tre puarti e lasciate condensare piano aggiungendo un po’ di salsa di pomodoro e un mestc)lino di brodo o d’acqua. COSTOLETTE D’AGNELLO Preparate le costolettine e immergetele nel tuorlo d’uovo che avrete sbattuto con un po’ di burro fuso e d’olio. Passatele poscia nel pangrattato e friggetele con burro, facendole dorare bene da entrambe le parti. Servite con spicchi di limone. COME SI RINNOVANO ... GLI ABITI DI VELLUTO — Avviene spesso che, per l’uso, il «pelo» rimanga schiacciato e rovinato. Per ovviare 'a ciò, esponete l’abito, appeso ad una gruccia, all’aria, preferendo le ore umide della sera. Se questo sistema non darà risultati soddisfacenti, stirate l’abito dal rovescio, tenendolo sospeso: il calcare del ferro, trasformandosi in vapore, avrà il potere di raddrizzare il «pélo». I TESSUTI DI RASO — Per rinnovarne la lucentezza, basta sciogliere in una tazza d’acqua calda mezzo cucchiaino di gomma arabica e passare poi la soluzione sulla stoffa, seguendo il suo verso, con uno spazzolino. Quando il tessuto sarà a-sciutto, si stiri con ferro appena tiepido, mettendo tra questo e la stoffa un foglio di carta velina. GLI INDUMENTI DI PAN-NO — E’ il caratteristico lucido che li fa invecchiare presto: mettete in una tazza d’acqua un cucchiaino d’aceto, imbevetene una spugna e bagnate il panno, stirando poi dal rovescio quand’è ancor umido, e vedrete il lucido sparire. GLI IMPERMEABILI — Se sono soltanto da smacchiare, si potranno conseguire buoni risultati con una soluzione di acqua e ammoniaca in parti uguali, specialmente indicata per il bavero. Le macchie di fango, saranno invece eliminate con una soluzione d’acqua, e aceto, con la quale, in caso-di bisogno potete anche lavare tutto il capo. Fatelo asciugare all’ombra e all’aria. Per ridare all’impermeabile la perduta rigidità, usate i preparati che, a poco prezzo, potrete acquistare in drogheria. LE BORSETTE — Quelle di pelle bianca si puliscono bene con mollica di pane o con una buona gomma da matita, passata sempre nello stesso verso. Le altre, si puliscono con l’interno di una buccia di banana, strofinandole poi con un panno morbido. Infermiere di tutti i Paesi, dalla Svizzera alla Giamaica, alla Costa d’Avorio, frequentano i corsi britannici di perfezionamento Si smacchia così MACCHIE DI CAFFE’ — Può bastare una goccia d’acqua pura, se la macchia è fresca e dH caffè non zuccherato. Altrimenti, bisogna inumidire il tessuto con glicerina, indi lavare con saponata calda, risciacquare ed esporre al sole. CERA — Si elimina sovrapponendo alla macchia un foglio di carta assorbente, sul quale si farà passare un ferro da stiro o un cucchiaio caldo, sino al totale assorbimento. FRUTTA — Se le macchie sono recenti, si possono togliere con acqua bollente. Se sono macchie vecchie, occorre lavarle con acqua fredda nella quale si è fatta sciogliere una presa di borace. Per i tessuti bianchi, bastano 8—10 gocce di acido solforico in un bicchiere d’acqua. GRASSO, UNTO, OLIO, ECC. — Bisogna prima di tutto cospargere la macchia con una polvere assorbente (tal co, saponaria), specie se si tratta di stoffe bianche e delicate. Per quelle colorate, può bastare la cenere. Lasciare la polvere per un’ora, poi spazzolare energicamente. Le tracce eventualmente restanti, si possono far scomparire con un po’ di benzina o d’ammoniaca. umm DOMENICA AL «TRIGLAV» bicchierino dietro un Gli fu dato un secondo di cognac, a cui tennero terzo e un quarto. -— E adesso chiese ancora il dentista, sorridendo, come va? Avete coraggio o no? Il paziente s'alzo con un sogghigno poco promettente: Adesso sibilò dere Vuomo ohe oserebbe denti! PROGRESSO vorrei ve-toccarmi i usare quel coso per chiamarmi? Tanto le consumazioni le pagherete salate lo stesso! Soffrendo un fortq mal di denti, un tizio si fece coraggio e decise, di recarsi da un dentista ma, appena seduto, perse quel po' d'animo che gli era rimatto. Vedendolo in preda al sudore freddo, il medico porse al paziente un bicchierino di cognac. Bene, vi sentite meglio, ora? Vi è ritornato il Coraggio? lo ti regalo sei mele — dice l'insegnante a Pierino, — e tu le devi dividere, in parli uguali con tuo fratello. Quante gliene dai? Due! risponde Pierino. Due? Ma allora non sai contare! lo sì, signor maestro. Ma il mio fratellino, ancora no. ABBIAMO LETTO PER VOI DA LUKNJE ODLOČA tor morale f I .d t ;llri llcttt * jfjjeno utili all'Italia di LA BAMBOLA PINGUINA Allo Zoo di Londra una bambina che teneva in braccio una bella bambola era incantata ad ammirare un gruppo di pinguini. Ad un tratto una pinguina le ha strappato dalle braccia la bambola collocandola nel nido accanto al suo piccolo. Poi s’è messa di guardia al nido, impedendo che il guardiano portasse via ia bambola. PRO MOGLI In un giornale del Texas è apparso un avviso economico del seguente tenore: «Non ammazzate vostra moglie! Risparmiatele il lavoro più pesante e comperatele una macchina da lavare della Ditta X. Y.». LEZIONI DI CORTESIA Elihu Root aveva al suo servizio un giovane svelto, ma troppo rude, che un giorno entrò nel suo studio, appoggiò i gomiti sulla scrivania e disse: «Senta, boss, og- gi c’è una partita di basebali che devo assolutamente vedere ! Mi lascia libero?». Root rispose : «Non è questa la maniera con la quale s’ha da chiedere un favore. Siedi al mio posto ed io ti farò vedere come si deve fare. Root uscì, bussò alla porta, entrò, si tolse il cappello e disse umilmente: «Oggi c’è una partita che mi farebbe molto piacere vedere. Vorrebbe essere tanto gentile da concedermi il pomeriggio libero, se non ha bisogno di me?». Dalla poltrona del padrone il giovane rispose: «Ma certo, Jim. Va pure, ed eccoti mezzo dollaro per pagarti il biglietto d’ingresso». A LODI una mucca, trascurata da un toro[ delle vicinanze per il quale provava viva simpatia, ha tentato di suicidarsi gettandosi in un fiume. La bestia ha riportato nella caduta la frattura di una zampa. I I I I I I I I I I » I I I I i A SCUOLA IN RUSSIA ili ii ili li i 11 i i Su&suwanda buonanotte Nelle nostre quindicinali puntate nel regno della moda, non ci siamo mai occupate delle... «toilettes» per i nostri quotidiani appuntamenti con Morfeo. Vi rimediamo stavolta, presentandovi due pigiamini ed una vestaglia, tutte cose pratiche, semplici ed eleganti, che potete anche portare in casa, specie al mattino, in questa stagione che va facendosi sempre più calda. Il primo è un pigiama in cotone o seta, con la giacca arricciata sotto lo sprone, il collo diritto e l’abbottonatura sul davanti; molto fine la vestaglia del secondo modello, di forma aderente, con ampie tasche, tre bottoni sul davanti e risvolti di colore più scuro. Ispirato alle linee delle tute sportive è invece l’altro pigiama, in cotone o in seta, con la camicetta diritta e i pantaloni «classici» attaccati sotto una cintura a punta. Gaio Petrovič è uno studiente, jugoslavo che ha seguito un corso universitario in Russia al tempo in cui la gioventù considerava un rara privilegio il poterlo tare. Egli ha già raccontato le sue esperienze di vita sovietica al giornale di Belgrado «Republicano». Senza commento, ite pubblichiamo un interessante estratto. Come fai. Gaio Petrovič ehe andasti in Russia? Era una calda sera d'estate, del 1946. Ero appena rientrato da un mese di. campo di lavoro volontario e mi accingevo a riprendere gli studi a casa. In tutto il mese non avevo letto giornali, e una delle cose che meno osavo sognare era una borsa di studio per la Russia, E invece era proprio così. Tra migliaia di candidati avevano scelto me! — Nessuno uno sternuto si, sentiva attraverso sei stanze adiacenti. Non era possibile riposare, dato che l’orario di presènza degli alloggiati variava móltoJ. Il direttore del dormitorio con il quale mi lamentai, un giorno, mi disse ohe la casa era stata costruita da un sabotatore, un nemico del popolo c1u\ era .italo debitamente fucilalo. ■— E iil ,rÌLSoakiannen to c'era ? — Nemmeno l'ombra. D'inverno si moriva. L'inverno che ci fui io, a Leningrado faceva un grande freddo. Nessuno degli studenti russi aveva un cappotto o un soprabito. Sollevavano il colletto delle Loro camicie di confezione casalinga e facevano le viste di gustare il gelo. Gli studenti nel Paese della perf ezione ! — E col mainigli aire, come usi stava ‘i — Non Capivo come gli studenti I I I I I I russi potessero reggersi in piedi con i pasti che riivevtivano. A tavola. ero sempre pallido di sconforto.e-Un giorno un mio vù'ino volle rincuorarmi sostenendo che in Russia l’alimentazione è regolata scientificamente; poca quantità, ma il numero giusto di calorie. Parlava sul serio, ma la fine del discorso fir salutata da una risata generale. Non abbiamo ancora parlalo7 delluinseignia/mento. Che impression e ne hai iavolto ? — Penosa. Un esempio: la mia professoressa di dottrina marxista Mayakovskaya ha svolto l'intero corso dettando da un suo grosso quaderno. Parlava lentamente e con voce monotona, aspettando che scrivessimo tutto quanto diceva. Ci chiedeva ogni tanto citazioni di Lenin a di Stalin su determinati argomenti, ina non dava mai un'opinione, nè permetteva discussioni. Nè' lei nè gli studenti capivano itn'acca della materia. La Mayakovskaya Insegnava a Leningrado ? - Sì, ma i professori dell'Università di Mosca, che pure conobbi da ricino, non erano diversi. CHE COS’E’ ? Un alambicco per la produzione della stricnina in un grande stabilimento farmaceutico scozzese syfi ., Silili ’!? Il ìli 1 IH ;I La torre di lancio per razzi stratosferici destinati allo studio dei raggi cosmici sulla tolda della nave americana «Morton Sound» -a*******************-******** ***************** ************* No. non ancora! — Sai, mi entrava sempre la segatura negli occhi... A quasi tutti i Paesi del Kominform è stata estesa la legge che commina la pena dì morte a chi tenta l’espatrio clandestino. E’ un migratore: alla forcai SETTIMANALE. ROMA ESERCITI Ad una serata di «Botta e risposta» alla radio il comico americano Bob Hawk ha chiesto ad uno spettatore in divisa : «Che cosa eravate da borghese?» Il soldato ha risposto: «Un uomo contento». AMERICA IN LACRIME A Nuova Orleans ha avuto luogo un concorso fra donne per stabilire chi poteva piangere più a lungo. Vincitrice è risultata Margy DUI, che ha pianto per quattro ore consecutive. Un giornalista le ha chiesto com’era riuscita a piangere per tante ore. La risposta è stata: «Ho pensato per tutto il tempo al mio vestito da ballo che avevo prestato a mia sorella e che questa ha strappato». GLI «ANIMALI INNOCUI» In una borgata del West uno sceriffo ha confiscato le macchine da gioco automatiche, applicando una disposizione che vieta «le trappole metalliche per prendere animali innocui» BASTONATE IN TRIBUNALE A Kansas City un tale, rincasando ubriaco, ha litigato con la moglie e l’ha bastonata. La mattina dopo questa ha citato il proprietario del bar che aveva fatto bere eccessivamente il marito chiedendo 10.000 dollari di indennizzo per le bastonature ricevute. Il tribunale dovrà ora decidere se le bastonate valevano effettiva-mente 10.000 dollari. VI PIACEREBBE AIUTARMI A PACE IL- BAGNO AL. CANGUCETTO? Guerre ideologiche In realtà non sii sono mai avute gfiienre rpeir cawse ti dealogiclie, o por motiv)! religiosi. Mr i nostri ciclisti ehe, dopo ilie stiialbc pirove di inizio -stagione, si sono ripresi ed hanno ritrovato la torma d im tempo. Domenica si sono portati al /gran eomipileto a Nuova Gorizia, dove ai disputavano ti campionati su strada defila Repubblica (della Slovenia e, con tra riamente anche alle più otti-mistidie previsioni, hanno Detter al-mente agom i n aito igjli avversari, aggiudicandosi talli a fine tutti e quattro i titoli, gli individuali idi let tanti e allievi ed d relativi primati per squadre. Ambedue le squadre hanno funzionato idomieoiiiea come non mai. I risultati positivi della loro tattica di gara non si sono fatiti attendere. Era veramente bello vedere (gli ormai affermati ,Apollonio e Birajnik ed il mai diomio Lonzarie .dettare il -tempo al gru)ppo, quando Della Santa è fuggito a qualche chilometro dalla partenza. Pochi credevano -al forte ragazzo di Škofije. Tentare una fuga ad oltre 120 km. da-lllarrivo, (infatti, è cosa che ben poche voli te riesce persino ai più consumati professio-niisti del pedale. Invece Della Santa, con passo regolare ed elastico e con Tappoggio dei compagni di squadra, che isi editavano a smorzare l’andatura dell gruppo, ha proseguito imperterrito nella fuga, accumulando minuti, e minuti dii vantaggio sino a raggiungere limit fiquaisi impensati e finendo /in 'helllezza a Nuova Gorizia, Tra le ovazioni di una sportivissima ed applaudente folla. Di Della ìSanta non occorre parlare, (giacché la sua impresa non ha bisogno di- eommentii. Una parola dii elogio al co raggi oso Lonzaric dii Pe-trovia che, ancora a coir to di allenamento, è partito come una saetta a dar man forte a Delila Santa nel periodo iniziale -della sua fuga. Il bravo Piero ha resistito sino a metà percorso, ossia fino a Bovec, -dove è transitato In terza posizione; indi, vinto un pò dalla massacrante fatica, ha dovuto acedere e lasciarsi assorbire dal gruppo. Il suo co-mportj-mento, assieme a quello dii Brajnik ed Apollonio, è stato di grande utilità alla squadra del Proleter ehe ha cosi conquistato il titolo di eampio-ne repubblicano. Non dobbiamo idimenitica-re pure il battagliero Bonin, l’unico concoirren-te colpito dia foratura al primo (chilometro di gara, che, con un coraggioso -insegai imen to, è riuscito a rientrare nel gruppo già dopo una decina di km. Nei pressi idi Caporetto, Bonin era vittima di, una brutta caduta e riportava e-seo Dilazioni che a-vrebbero costretto chiunque al ritiro, ma Bonin è un ragazzo dalla fibra di acciaio e. noncurante del dolore, si rimetteva alla caccila del gruppo, rientrando per la secondta volta. Il suo sforzo veniva coronato da un brillantissimo sesto posto assoluto. Bucina V degna di menzione pure la gara di Mura«, giunto a/1 traguardo con ili gruppo. Questa volta, però, sono stati gli allievi a sbalordirci : su quattro partenti, quattro classificati ai primi quattro posti, Derin, Viisintin, Zucca e Miklavčič. Derin ha sorpreso più id’oigmi -alitano. -Egli ha saputo cogliere acoort amende il momento giusto per involarsi dal gruppo, senza farsi più riprendere, vincendo da gran signore. Sull’esempio di Derin, fuggiva pure Viisintin e conquistava il secondo posto. Veniva poi necessariamente la volta idi Zucca e Miklavčič i quali, per non essere da meno idei compagni, fuggivano insieme e giungevano contemporaneamente all tra- guardo, piazzandosi al terzo e quarto posto. La vittoria degli allievi, ancor più di quella idei dilettanti, ci dimostra che nel futuro lil ciclismo istriano sarà uno dei maggi otri protagonisti delle -nostre corse. Per la cronaca -dobbiamo dire che la corsa dei dilettanti, contrari am ente -alle previsioni, si è conclusa -già nel primi chilometri. Subito dopo la pairtenz a, sc a t tav a Zamošk ar dii Luibi a -ira, che, a pieni pedali, riusciva ad acq-uiisitare in breve un notevole vantaggi«. Alla -sua caccia si gettava Della Santa, Vdie, superato ilferm-aii stanco Zanoišlkiar, tentavà ^avventura del solitario. (Alle sue spalle si formava così il terzetto Lonzarič, Leben e Za-imoakar. Quest’ultimo però, cedeva dopo qualche chilometro. A pochi chilio-metri da Bovec, do-v’era posto il controllo, cedeva -anche Lonza-Tic, per cui le posizioni -a metà gara erano le seguenti: in testa Della Santa, seguito a T 15” da Leben c a 5’ da Lonzaric. Il gruppo, quasi compaitto e comprendente i più noti corridori (Viđali, Grajzer, Polak, Podmilščak, Roižmain, Godnič e Mozetič e -gli altri della- (Proleter) seguiva a distanza dii 6' 30”. Nel ritorno, il distacco aumentava per la giudiziosa gara di Apollonio e Brajnik, che moderavano Pandatura degli inseguitori. Così Della -Saint a, senza il minimo segno di stanchezza, poteva continuare indisturbato la sua igara e terminare in condizioni di freschezza inviidiaibi-li> con quasi otto minuti di vantaggio su 'Lehen, che cedeva nel finale per la fatica. V id ali e Grajzer finivano ai posti d’ionore, causa una malaugurata uscita di strada di Apiollo-nio a meno di due km dal traguardo e relativa caduta che gli faceva perdere preziosi secondi, ormai incolmabili data la prossimità del traguardo. La. gara dilettantistica si risolve a Tolmino-. Quii, gli allievi della Proleter hanno sferrato la preordinata battaglia e tutto è finito secondo il previsto, con la vittoria più netta che una nostra squadra ciclistica abbia -sino ad ora registrato. Bravi, giovanti -ciclisti della Proleter! Il giro dellPItstirila ed i campionati federali, che quest’anno si disputeranno ta Belgrado, sono ile prossime ed (impegnative prove. Il .nostro sportivissimo pubblico si appetita, ormai, molto da voi. Sta in voi non delluderlo. F.S. ORDINE D’ARRIVO DILETTANTI : 1. Della Santa Sil-verio i( Prole ter -Cap.), km. 154 in ore 4 e 38’ (alla media dii km 33; 2. Lehen Frane (Odred Lubiana) a 7’ 74”; 3. Vidiali Ljubo (Odred Lubiana) -a 13’ 14”; 4. Grajizeir Ljubo (Odred Lubiana) a 13’ 15”; 5. Podmilščak Frane (Branilk Maribor) aI5’ 10”; 6. Bonin Vittorio (C. S. Saline Pi-rano); 10. Apollonio Bini no (Proleter Gap.); 12. Brajnik Oreste (Proleter Cap.); 19. Lonzarie Pietro (Proleter Gap.). ALLIEVI: I. Derin Nino (Proleter Gap.), km 84 in 2 h 49’ 4”, alla media dii km. 29,5; 2. Visintin Birun-o (idem) a 1’ 35”; «. Zucca Mario (ll 22’ Shortt da una rete che sembrava già fatta: su corner, eseguito da Vukais, ben tre bolli dii partivano dal piede dei nostri avanti, ma trovavano sempre sulla tra-ieit tonila unta gamba (ruma sich iena provvidenziali che si sostituivano al por-? t i ere. Per altri quiniditi minuti la rappresentativa jugoslava, che appariva ormai paga diel -considerevole vantaggio, ha fatto dell’accademia per divertire il pubblico, ma, come al solito succede sempre in simili occasioni, questo lusso veniva pagato a caro prezzo. Il pallilome è rotondo e può, magari casualmente, sgusciare đ’improvviso fra le maglie della difesa e raggiungere qualche giocatore libero (nel caso nostro Ford al 38’) che procura ili idfepiia-cere : tiro da lon tano e goal quasi senza che Bea -ra se ne accorga. L’improvviso saie-cesso rianimava alquanto i gallesi, ma non serviva dii ammonimento alla nostra difesa. Il primo tempo si PAREGGIO TRIESTINO A PALERMO La penultima giornata idei campionato italiano dii calcio si è svolta aill’limsegna ideila lotta per la salvezza, essendo ormali ài titolo di campione aggiudicato definitivamente al-rintemaizionafc che, domenica, si è concessa pure ài lusso di regolare due puniti in classifica alla pericolante Sampdoria. Quest’ -ultim a si è tolta così da um grosso pasticcio, assicurandosi almeno per uin’altmo anno, la permanenza nella massima divisione. Se la Sampdoria si è salvata, la Pro Patria ormai condannata ha ridato al Como mma piccola speranaiel-la, ohe si concluderà però inevita-billmente domenica prossima, ultima giornata del campionato. La salvezza dieil Como dipenderà solamente dalla Triestina, Tunica compagine che potrà sostituirla meli passaggio alla categoria inferiore, perchè Sampdo-nia a Novara, pure essendo ameora teoreticamente Aggiungilii;li, godono di un quoziente reti favorevole, che le mette con le spalle al sicuro. Dunque Talterniativa è una sola: Como o Triestina oltre, uaitu-ralmieinite alla Pro Patria. Noi diamo il 90 per cen-to (delle possibilità di salvezza alla Triestina ohe, oltre a godere di nn punto idi vantaggio, hia amiche il calendario dalla sua. NelTultìma giornata dovrà incontrare infatti sul terreno amico il’ormaii smobilitata Lazio, ohe da qualche domenica in qua, va collezionando sconfitte su sconfitte. Tanto per cominciare la Triestina è andata domenica a prendersi un prezioso puratiicino in quel di Palermo, ciò che fa ben sperare per il futuro. Se non rose... fioriranno. Chi, oltre alla Sampdoria', si è messo in salivo è il Novara, che ha battuto nettamente il bau bau duna voltai, la Roma. Per non essere a meno degli avversari, tinche la 'Spal ha rinfilato ben quattro palloni nella rete partenopea. La Juventus, vinci- itiriiioe sulla Lazio a Roma, ha conquistato ormai la piaziza d!onore. Un sospirane di sollievo per i tifosi la vittoria dell Torino ottenuta su una Fiorentina accondiscendente e ormai senza preoccupazioni. Con lo stesso metro misuriamo la sconfitta interna delTUdincse, che ha così regalato la permanenza im serie A al-l’A tal anta, /cbe del resto se le ben meritata. Nulla di fatto fra Milan e Bologna, ormai ambedue senza' ambizioni e preoccupazioni. P. S. ; MOTOCICLISMO finti Dl REG0L&RIT4’ Per IVrganfez-aiziiome dleiliL’AiuJtODio-to club di G apod istni a 54 muoitoc idi sit i dii vairie categxmie si somo cimentati domenifea scorsa im una gara dii re* golariità sul ipcrmrso Gapoidistri a-Pino - Caipoìdiielria (via Šmarje e Isola) per compiessi vi 47 Ikm. Eeoo 1 risuilìati: Categoria 125 entesu 14 concorrenti : 1. Mondo Alfredo iin 1 h 15’ 2”; 2. Sardo-S Viilli In Ih 16’; 3. Poms Alfieri in 1 h 17’. Categoria 250 cmc., su 18 concorrenti: L Deu .Pavel in Ih 10’; 2. Rupel Franc in 1 h 12’; 3. Ferfolja Agostino in 1 h 12’ 10 . Categoria 350 cmc., su 15 concorrenti: 1. Š avrò in mil in Ih 5’; 2. Ta-hoga Mario in Ih 6’; 3. Kovačič Mirko in Ih 7’. Categoria 500 Cmc., su 9 concorrenti: 1. Rupe«a Mario in 1 h 0’ 44 ; 2. Vatovec Vladimir in 1 h 2’; 3. Santi« Mario in Ih 3’. U l .— Direttore r nonaab.ue CtÈMFW Stampato pi tabil. tipograf. «/ AD RAN » C apodittrim FwMliemaiemm mmtorUnmtm Si è iniziato finalmente il campionato di pallacanestro. Esso si, svolge sotto il controllo di un comitato, formato dai rappresentanti delle varie società, che avrà il compito di dirigere, aiutare moralmente e, se possibile, materialmente le squadre in lizza. Una commissione tecnica giudicherà e risolverà le eventuali vertenze fra le società. Ogni incontro è diretto da un arbitro designato dalla Federazione, coadiuvato da un arbitro ausiliare, scelto dalla sóttolega di Capodistria. La prima classificata della sottolega di Capodistria, disputerà la finale con la vincitrice del 11 girone e In vincente passerà nella lega repubblicana. Al campionato della sottolega di Capodistria partecipano quattro squadre. Il C.S. PIRANO ha a disposizione atleti fisicamente ben dotati, ma che, per la loro molteplice atti-vità sportiva, non possono venire tecnicamente ben preparati; in Cpso contrario la squadra potrebbe essere una delle migliori. L’ISOLA merita, invece, particolare attenzione in quanto sembra sia la più male in arnese di tutte. A Isola mancano persone che prendano veramente a cuore la pallacanestro. Con l’aiuto degli organi del potere, si sarebbe potuto rimettere a nuovo il campo e dare un’adeguata preparazione alla squadra che, pur difettando dei suor migliori atleti, avrebbe potuto aspirare almeno ad una posizione onorevole nella classifica. La volontà di pochi ragazzi non basta però a superare certi problemi. Vogliamo sperare o’ie in seguito tutto si sistemerà per il meglio. L’AURORA ha cercato di preparare adeguatamente i suoi atleti. Purtroppo dovrà iniziare il campionato a ranghi ridotti, in quanto qualche giocatore è rimasto infortunato durante gli allenamenti. Il PRIMORJE di Trieste sarà una delle squadre a-spiranti al titolo, avendo a disposizione degli ottimi giocatori che però, non molto tempo fa, difettavano ancora nel tiro al canestro. La grande incognita rimane il Nuova Gorizia in quanto è una squadra che da due anni non vediamo giocare: da quando cioè ha affrontato a Capodistria la nostra rappresentativa. Pronastici difficili dunque. Non ci resta che attendere. C.S. PIRANO AURORA 32-50 'PIRANO: Dudime (cap.) (1). Mu-iesiati (4), Sais i(8), iStraih (2), Cucar (17), Hrvatin, Fonda, Ravalàoo, Tarn-burlimi. AURORA: Agostimii (cap.) (23), Simeoni (6), Stoffe (11), Lugli» (4), I If ]ta iigher ( 4), Grassetti (2), D’Agostini, Giollo. ARBITRI : .Kla jùnik di Lubiana e . Vaseoitto di Capodiistiriia. Non è stata urna bella pant ita. I (piranesi mancamo ancora di affiatamento e non hanno potuto fornire comioludeiv» comunque com un eloquente 4-1. La ripresa vedeva i gallesi all’at-taoco. Beava ebbe miodo dii impegnarsi a fondo e sfoderare alcune pairate di gram classe, Pairticoilarmem-te applaudita urna triplice parata su doppietta rawiicwiata 'dii Ford e ripresa al volo di A1 l'Cihuireih al 5\ Se-nonchè la bravura del nostro portiere non riusciva, due minuti piò tardi a fermare uin’effàeiace zampata del pericoloso Ford, che riusciva così a scuotere per la seconda volta la reite di Beaira e, assieme ad essa, ili torpore dei nostri giocatori. Il contrattacco non si faceva attendere. Sii potè assistere così ad um IMA GIORNATA. nuovo periodo dii bel gioco. Al 12’ Vukan, oggi il migliore delTattacco, impossessatosi della palla a tire quar. ti dii campo, passava di precisione n Miiilptinovié che, chiuso fra i due terzini gallesi e impossibilitato nel tiro, passava al volo al sopraggiun-gente, Rajkov. Due passi dell ’ai! a destra, itiiro e goal: 5-2. Il risultato mori mutava più, sebbene i nostri attaccanti avessero parecchie occasioni favorevoli dii aumentare ili bottino. 1 tiri imprecisi e Tindeciisione dei nostri avanti, e particolarmente di Ze-hec hanno irritato lineile gl i spettatori, che in complesso non hanno gradito la prestazione della nostra rappreselo t atiiva. CAMPIONATO JUGOSLAVO DI CALCIO I. L E 6A PARTIZAN, HAJDUK E CRVENA ZVEZDA APPAIATI Il campionato di pallacanestro - Sottolega di Capodistria L'AURORA E’ PARTITA VINCENDO una buona prova 'tecnica e stilistica. Giocando prevalentemente su Guoair, che è stato il suo miglior realizzato-re, il C.S. Pirano ha dimostrato buona volontà (cercando di miantoncTe il punteggio in limiti on o revo H. L’Aurora ha vinto, ma non convinto. Mollo (resta da fare. Infatti, benché in costante vantaggio, la squadra ca-podistriana è scesa più volte in un gioco nervoso, senza assieme. Le ali non ai trovavano nelle azioni di contropiede e i pochi e salvarsi dalla mediocrità somo stati Simeoni, sempre solido ìin difesa, e Stoffe intuitivo e pronto nei marcamenti ed Aigo. sitimi, che è stato il migliore tiratore «Iella giornata. La pairtita è stata diretta bene dell’arbitro e si è mantenuta quasi sempre nei 'limiti della cavalleria. Poca la cronaca. L’Amrora ha mantenuto il vantaggio per tutta la partita. I pi-ramesi reagivano mel iseoomido tempo molto energicamente, mai, .nonostante ili ritmo intenso del loro gioco, non riuscivano a ricuperare le distarne, e TAurora finiva la gara con calma. Le partite di domenica prossima A Isola: Isola—N. Gorizia. A Trieste: Primorje — C.S. Pirano. IL SAGfilO GINNICO i CAP0DISTRIA Qualche centinaio di giovani e ragazzi s’è dato domenica pomeriggio convegno alilo stadio di Capodistriia per presentare ,al 'pubblico i'1 tradizionale saggio ginnico annuale che precede la chiusura dell’anno scolastico. Sul prato verde sono apparsi per primi gli alunni ideile scuole elementari. Sono risultati un pò la delusno-ne del pubblico che s’aspettava un esercizio ginnico coreografico o quii-cosa di simile. Quell’esercizio non sarebbe stato confacente nè alla loro età. nè alla loro mentalità. Hanno presentato invece d loro giochi, i giochi delle ore libere, praticati in letizia e in un allegro cicalar di voci infantili senza inquadramenti militareschi, eoisì come noi preferiamo vedere i nostri più piccini. Sono seguite le nttennaili e le scuole superiori. Di quest’ultiimie so-pratutto I’esecuzione del saggio presentato dalil’Isilitutio Nautico dà Pirano e del Ginnasio Sloveno merita un canno particolare per la disciplina e la maestria. Gli esercizi sulle parallele, sull'asse dcU equìlibrio e sulle cavallette, «some anche i salti acrobatici eseguiti da un gruppo di giovami dei ginnasi superiori hanno suscitato applausi ed ammirazione dal pubblico. Al saggio ha fatto seguito un incontro dii atletica, nel quale il miglior risultato è stato conseguito da Porro -Elda nel salto in lungo che ha raggiunto i, 4,27 m. Non c’è giornata del campionato jugoslavo che non apporti sorprese e relativi mutamenti in classifica. A sole tre giornate dalla fine del campionato la situazione, sia in testa che in coda, è quanto mai intricata e confusa. In testa ad egual punteggio si trovano ben tre squadre, le rivali: Hajduk, Partizan e Crvena Zvezda, che si contenderanno il titolo sul palo di arrivo. Chi vincerà? Chi lo sa ! Comunque domenica l’Hajduk ha perduto mezza lunghezza', e pertanto il 50 % delle possibilità per la vittoria finale, impattando la partita casalinga con l’affatto irresistibile Lokomotiva di Zagabria. Logicamente, pensando che l’Hajduk abbia perduto ben tre punti giocando due incontri con la squadra ragazzi, viene istintivamente di mangiarsi le unghie. Il proverbio, però, dice : chi sbagli di testa paga di tasca e ci sembra che questo sia realmente appropriato per l’Hajduk. Le sue rivali non dormono. La Crvena Zvezda ha avuto un compito facile affrontando sul proprio terreno lo Zagreb, che ha opposto in verità una tenace resistenza, soccombendo alla fine con un punteggio onorevole, in un incontro dubbio sino alla fine. Chi, però, ha dimostrato di avere le migliori carte per la vittoria finale, è il Partizan di Belgrado ohe, dopo un’abbastanza lungo periodo nero, è riuscito a ritrovare l’organicità di squadra che lo ha reso famoso nei cinque continenti. Nulla da fare perciò per Velež, fanalino della -Classifica ed ormai irrimediabilmente condanna^ to alla retrocessione. Quattro sono stati i palloni finiti nella rete del Velež e potevano essere di più, giacchi; il Partizan, oltre a svolgere un giòco sbrigativo e mirante al sodo, si è mostrato una compagine tecnica e veloce degna della sua tradizione. A Subotica la terza delle- belgradesi, il B. S. K. ha lasciato tutte le speranze di una vittoria finale, facendosi sconfiggere da uno Spartak in vena con un secco 2:0 che non ammette discussioni. Sarà forse -per il prossimo anno la volta del B. S. K. La Dinamo di Zagabria, componente ancora l’anno scorso la schiera delia quattro grandi del calcio jugoslavo, non può ritrovare più il ritmo di una volta e perciò colleziona risultati negativi a catena, tanto da trovarsi ormai nelle posizioni più infide della classifica e con lo spauracchio della retro-cessione di fronte. Domenica la Dinamo non è riuscita ad andare oltre il risultato pari nell’incontro che, sul proprio campo, l’opponeva alla battagliera squadra del Sarajevo. Sarebbe un vero peccata se una squadra di tal nome dovesse retrocedere. Stando però alla situazione odierna, non è affatto cosa impossibile. Buon per lei che il Vojvodina ha sconfitto il Vardar, che rimane così, assieme alla terza squadra dii Zagabria, lo Zagreb, la candidata più seria alla retrocessione. Da notare, comunque, che un campionato simile non si è visto da molti anni e che, probabilmente, non lo vedremo tanto facilmente nemmeno nel futuro, con vero disappunto per i numerosi buongustai del gioco della palla rotonda. P. CAMPIONATO RAGAZZI AURORA — ISOLA rag. 2-1 (2-0) AURORA: Cern ivu ni. Carimi, I .-mi -zar, Ramami S., Ramami G., Orlati, Della Valle, Nicheli, Apollonio, Sa-hadim, Burlili. ISOLA: Vittori, Nesič, Deipase, Prelac, Degrassi I, Degrassi II, Uilcàgrai, Zaro, Marchesati, Dagri, Vascotto. Giovedì scorso si è disputato a Isola il ricopierò della -prima giornata dell torneo gi-ovamile Ira le squadre dell’Isola e dell’Aurora. Fin dalle pirimie battuti* dii gioco abbiamo com. preso le intenzioni serie dei eapo-diistri-ami ohe intendevamo assicurarsi imteramenite la posta in palio. Infatti con un gioco veloce e studiiaito, so-stenutii da un-a linea mediana in listato di -grazia, dove Ramami Giorgio h-a eofmipl-eta-menite dominato, hanno ìrieom-i-neiato ad intesseire azioni su azioni chiudendo l’avversario nella propria area e non lasciandogli un attimo ili respiro. A! 14’ del :piràm-o tempo, l’Aurora pentite mi va a l successo medi an te un calcio idi rigore, dhe Sabadin trasformava facilmente. Galvanizzati dal successo, poco dopo aumentavano il bottino mediante una. disgraziata au. toret-e. Paghi del -risultato, i, eaipodi. striami nel secondo tempo a ! lent ava -no le azioni dando modo agli isolani di -pervenire al successo meditante un calcio -di irigore, trasformato abilmc-n. te da Depase. PC IL DISCORSO DEL COMPAGNO RIO (Continuazione dalla 1 pagina) brattando e calunniando il nostro paese? O guardiamo quanto scrive il «New York Times», rispettivamente quanto in questi giorni scrive in quel giornale un certo giornalista. Egli dice : «Sappia Tito e sappiano essi che le nostre simpatie sono dalla parte di De Ga-speri». Ma questo l’ho sempre saputo. lo ndn ho mai creduto che le loro simpàtie fossero dalla nostra parte, ma pensavo che persone che lavorano in un giornale così serio non potessero tuttavia scrivere in esso cose d’agni sorta. E’ stato dimostrato, invece, che lo possono. Ma io non credo che ciò che egli scrive — ciò che questo scribacchino ha scarabocchiato e che ora narrano in Italia — sia l’opinione del popolo -americano e dei circoli ufficiali americani. Io non ci credo, in quanto da lì traspare la lotta ideologica degli elementi più reazionari contro gli elementi più progrediti nel mondo. Io credo che i dirigenti dell’America guardino realisticamente, attraverso il prisma politico, alla questione dei rapporti fra i popoli. Io credo che essi guardino alia misura in cui un paese dà il proprio contributo e si sacrifica per la salvaguardia della pace nel mondo, a quanto un paese abbia dato in passato, da che parte si sia posto e come abbia lottato. Io credo che essi guardino così. Noi stimiamo il popoloi 'americano non soltanto perchè ci aiuta ora, noi lo stimiamo anche perchè in due guerre mondiali è stato da quella parte, che ha lottato per salvare l’umanità dall’oppressione. Ciò concerne anche il popolo inglese che, lo so molto bene, è nostro alleato e amico. Ciò che scrive qualche imbrattacarte non può essere la misura dell’opinione del popolo di un paese. Noi non cambieremo il nostro punto di vista, per quanto buoni possano diventare i nostri rapporti con l’Unione Sovietica. Noi non dimenticheremo mai quale appoggio ci abbiano da- to in Occidente l’America, la Gran Bretagna e la Francia nei tempi più difficili della nostra storia. Noi non abbandoneremo mai il nostro alleato fintantoché egli tuteli la giusta causa e lotti per i giusti rapporti nel mondo.» In conclusione il Maresciallo Tito ha riaffermato che il nostro Paese intende innanzitutto salvaguardare la propria indipendenza e la pace nel mondo. Elezioni neirUnionesocialista A PIRANO Piiramio, ammantata idi bandiieire, ha -rivissuto domenica una imioiva giornata elettorale. Una -i ornat a differente dalle altre, composta e piena di d'iginiitosa eolemmiità. I membri del-rUmione Socialista hammo scelto, a conclusione di una accurata preparazione e di m-atuira riflessi-one, i muovi dirigenti della proprie organiz-zaziioni di base, del Comitato comunale cittadino e i (delegati all’Assem-blea distrettuale, dando la fiducia ai migliori coni])agili. Le operazioni elettorali, iniziatesi alle 7 del mattino si sono cornili-e a mezzogiorno in punto con pieno suieoesso. Il 92,5% degli iscritti ha deposto entro tale termine il voto al rispettivo seggio elettorale. Tutti 1 presenti in città, quindi, siicicihè pos. siamo diirne ohe ile «lezioni di Pirano somo state un nuovo successo e un nuovo passo sulla via del consolidamento e del perfezionamento organizzativo delUUmione socialista. AD ANCARANO Domenica «si è votaito aiutile ad Ancorano e Viollldioitra. Su 476 mjeimlvri iscritti airUraiome Socijalista 465 hanno -depposto il loro Viotto entro ile ore 9, a Valdoltra ed enfcro ile 10 ad Anca rano. Amiche ejuü, quindi, la ormata elettorale è stata una dimioBtra-tione idi eomjpaittezza ed unità. Tolte ,fe assenze, giustificate per traigli fini idi forza maggiore, la parterJpazinne è stata eompfeta.