W1 dkGÄ^Ö CELI'©MONE ANTIFASCISTA ITALO - SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL'ISTRIA IN QUESTO NUMERO POTRETE LEGGERE: 1. pagina: Fine dell'anno scolastico. La nostra brigata per la III volta d’assalto. 2. pagina: Per la tutela della legalità. Cronache varie. 3. pagina: «Alle 21.33» (racconto d’attualità). Battendo gli oscuri sentieri della Natura. Nazim Hikmet <— -poeta progressista turco. 4. pagina: La corsa ciclistica «Coppa Nostra Lotta». Direzione - Redazione - Ammiri. K. castelleone 2 - Cacodlstria tei. 170 AMO IV. No. 198 Capodistrià, Mercoledì, 11. Sigilo ISSI 3 Din. - 15 LIRE ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e nella k. F. P. ì. Arino din. 150.—. sem. din. 75,—i £a (ih€> ddt'ànHb scotastUa Anche gii alunni delle ,scuo|e elementari e deile classi interiori delie scuole ottennali sono in vacanza. All’ultimo giorno di scuoia c’era up insolito brusio sommesso, ma vivace nelle aule, animazione eccezionale; dovuta pure all’affluenza delie mamme, intervenute alia chiusura deIJ’annp scolastico, trepidanti, come i loro bimbi, fino alla conoscenza deìi’es.itp. Distribuite, le pagelle, molti sospiri, di sollievo ed esplosioni di gioia, qualche rammarico e qualche ìagrimuccia. I dirigenti nei loro discorsi, f.i-voHi ai presenti, tra cui i rappresentanti dei Comitati popolari e dei Consigli dei genitori,, misero in rilievo come i risultati raggiunti nel campo dell’educa-zione e dell’istruzione in questo anno scolastico sono stati superiori a quelli ottenuti negli anni precedenti, grazie al nuovo ordinamento, della scuola, più corrispondente alle esigenze della nostra popolazione, ai programmi di studio, zi lavoro più organico degli insegnanti; alla migliore distribuzione e tornitura di mezzi didattici, di,, materiale vario, nonché alle opere multiformi di assistcpza sociale. Tutto ciò, nel complesso, dà una sicura,prospettiva di maggiori progressi, nel futuro. Dopo la consegna dei premi agli alunni che si distinsero nel profitto e nella condotta, seguirono recitazioni di- poesie ed esecuzioni di canti. Si procedette quindi all’apertura delle mostre scolastiche, comprendenti esposizioni di pitture, disegni, saggi di bella scrittura e linguistici, layori manuali, Molte scuole avevano esposto insettari, erbari, raccolte di minerali, di conchiglie, oggetti diversi, albi geografici e storici, giornali murali] Gli asili infantili figuravano nelle stesse mostre con i lavori dei loro minuscoli allievi, se non avevano allestii to delle esposizioni: nei propri locali. Durante la settimana, nei centri più importanti ebbero luogo pubblici trattenimenti, preparati con il concorso dei Circoli di Cultura popolare. A Pi-rano, uno spettacolo con programma scelto ed attraente, ebbe pieno successo. Particolarmente mise in luce l’accurata preparazione e le eccellenti qualità dei piccoli attori. Ad Isola venne presentata, per più sere, la fiaba musicale «Il reuccio ed il suo cruccisi), il numeroso fragorosi a di pubblico, gli applausi fragorosi a scena aperta e alia fine di ogni atto, premiarono le pazienti cure degli i-struttori e la bravura degli interpreti. Nelle località minori gli alunni si esibirono in spettacoli di recitazione, canto e ginnastica ritmica. Ora nelle scuole regna il silenzio. Gli alunni si riversano sulle spiaggia in cerca di refrigerio oppure nei siti ombrosi delle campagne. Molti, bisognevoli del beneficio climatico, sono cordialmente accolti nelle colonie montane della ridente Slovenia ove trascorrono un periodo di svago e di rinvigorimento fisico e morale. LA II ASSEMBLEA DEL COMITATO DISTRETTUALE Vagliato criticamente il lavoro svolto inea da seguire nel futuro ITI -V. *p- g oppili . v.£>.:& INTERNAZIONALE Corea Il comp. Beltram ha sottolineato'che là fratellanza fra i nostri popoli è la base più sicura delFUAIS Domenica 8 coir. ,m. si è tenuta nel teatro Ristori di Caipcldi-str.ia la II. Assemblea -Distr-ett-uale deli’UAIS, li comp. -P-rijo.n Carilo, presidente del Comitato Popolare Distrettuale deli’UAIS, nella sua relazione suj. lavoro svolto ha illustrato le innumerevoli tappe .superate nel lavoro politico-ideologico ed economico. L’oratore é passato quindi alla criticai degli errori commessi, affermando itìhe le deficienze riscontrate non dovranno ripetersi per jjessim motivo. Iftfine-* sir è sof| fermato, su vari iprcfoieimi economici che poliranno tèssere risolti definitivamente soltanto cdm una ' politica di pace, e con ilo smascheramento dei nemici del popolo, coiminforatiisti e la. tifondisti’, che appoggiano l’attuale conflitto armato in Corea. Alle discussioni harmo partecipato numerosi compagni, uno dei quali il cóinip. Beltram Giulio che ’tra l’altro-, ha détto; «L’-UaTÌS.c fcr-tO^lriOlìà' fiotta’ di Liberazione ed ora è importante pure per II ruolo -che esso assolve fra italiani, croati e sloveni. Uno dei compiti iprlriicipall delTUAIS, è lottare contro quelle tendenze e quei singoli individui1 politici che mirano a spezzare l’affratellameinto delle- .popolazioni iqui -conviventi, affratellamento che costituisce la più valida Base La relazione del compagno Carlo Prijon La Jugoslavia è ili cap os il .dò per la salvaguardia .......... dell’UAIS. Alt-r-o compito dell’UAIS fi mantenere la pace con una politica pacifica ed indipendente, traendo gli ammaestramenti daU’a-ttuate conflitto in Corea.» Il comp. Fusilli Leone ha quindi-dimostrato q-uale sia la grande- necessità di educare politicamente ed ideolog icann-erate le più larghe masse, compito difficile, che richiede l’aiuto- del Fronte popolare. . Sono intervenuti inoltre i compagni Rado, -Roter, Babič -eid altri, che hanno discusso 1 vari modi per l’impostazione di un lavoro -che dovrà porta-re nuovi successi aU’organizzazione. Nelle conclusioni si sono rilevati, i cqjmipi-ti per . il rafforzamento della fratellanza — scopo principiale del-TUAIS — per in.di,rizzare più .diretta-mente ,1’UA-IS verso la massa, cornitya-t-t-e-n-do la burocrazia nella organizzazione. Il comp. -Prijon -Carlo, dopo ave-r accennato aH’im'portaniza dell’Asščm-biéa, il cui -programma era di vagliare icrlitifcamente il lavoro e quindi di tra/cciare l’-ari-e-ntamento -per il futuro, ha trattato ìa lotta del -nostro popolo che non ha cessato un -istante di deid'-care tutti i suoi sforzi per l’edificazione socialista. L’oratore, illustrando la posizione della Jugoslava- nel campo -politico i-nte-i-nazionail-e -e n-ei confronti de-1 movimento proletario mondiale, ha esaltato i popoli della, Jugoslavia, che, senza risparmio, conducono una strenua battaglia per la salvaguardia della pace, minacciata dai governanti del-l’URSS -e per difendere nel campo ideologico i principi basilari della scienza marxista-leninista. Il ccim-p. P.r'jon ha ribadito che la Jugoslavia socialista è un ipiae-sè pacifico e che nulla chiede se non -u-na- pacifica convivenza con tattli i -popoli, e special-me-nite -con. i propri. «-Nei confronti, idel-lTtalIia, la Nuova 'Jugoslavia. h,a .dimostrato «b® il suo desiderio Idi pace -è veramente sin-cero, mia ;— -ha conitmiu-ato 'l’oratore — la Jugoslavia non- ha -purtroppo la comprensione dei circoli reazionari -del governo italiano, che speculano e sperano idi imporre a -proposito del nostro territorio -una -soluzione favorevole .‘-alle forze d-elia- reazione. ,-Setnlpr-e in questo camip-o ■— ha prebi,salo .il comip. Prii.join — «Irceli p-itt reaizioparì d’Italia si- servono di tutti i mezzi iposs'lbUi per aic-ca-parrarsi da noi con- la corriuzjone, idei, seguaci, utilizzando,a questo .scopo -gli agenti del C. L. N. -e- quelli: dell'agenzia comi-nfprmis.ta n-el tentativo di ipsce. nare delle provocazioni. Tutti .questi tep-tatlivi però — ha- -affermato Tora-tor-e — sono oaldiuti nel vuoto, grazie alla ccimipatteeza idei nostro popolo organizzato nel -proprio fronte e che annienta già in -embrione ogni tentativo del -nemico.1» Lto-r at of e ;h a avuto »purè “a 1 dime tp a-r-o-te -per, ac-cgn-mar-e al lavoro- svolto per la decentralizzazione delTammi-nistriazione ipùjbbilicà -col ipàssailgiio -di molte irico-rnhenze dagli organi superiori del potere a q-ufeiifi Jpfe-riori.’ -Passando n-e-1 campo delle deficenze, il comp. Prijon; Carlo ha avuto -parole di -critica n-ei confronti, dell’uni-later-aiLità deI lavoro del fronte, il quale ha trascurato fondamentalmente il lavoro ideologico dei lavoratori e la lo-ro -educazione- socialista. Pure nei campo della organizzazione del fronte, il icomiaaigin-p. Prijon vede una defiice-nza neill-o scarso -contributo alla soluzione dei compiti, sociali e poli- -tii4i da parto dell-« nostre . donne. «D’ora- in (poi- — ha aggi-unto l’oratore — le errate .-concezioni n-ei confronti delle nostre -donine dovranno -ess-e-ne eliminate i-mm-attéadote nel lavoro quotidiano e facendole partecipare a tutta la viita sociale in genere.» Dopo -a-v-e-r illustrato brevemente il metodo del lavoro politico tra i lavoratori affinchè tutte le misure prese da-1 Potere popolare vengano illustrate agli init-erièsiati, ili icornip. Prijon Carlo ha trattato l’argomento -delTapprofon-dim-einto della democrazia dichiara,n-doohe il principio basilare deve d’ora Inani! essere liil metodo d-ella- convin-zi on e -e non; (del coimanldo. £a riunione Itelo.E. dell’UAIS Il -giorno 9 luglio -ha av-u-t-o luogo nella sede del comitato Cir-condar-iale deU’UAIS la Pi-unione -del comitato e-seeutfiVO, indetta ipe;r discutere importanti problemi pol-iUi-ci: -eid organizzativi;. , -Dapprima ih a piar lato il- compagno -Beltram, pres, del C. -Circondariale, che h,a fatto una analisi della situazione politica interna -ed esterna, rilevando che le forze guerrafondaie (Continua in IV pagina) Al MARGINI DEL CONFLITTO IN ESTREMO ORIENTE La fine deli© ostilità in Corea non elimina il pericolò glia pace L’ONU deve rafforzarsi come strumento di repressione di ogni tentativo di aggressione Gircve-n-ti degli ultimi gi-ornii. hanno permesso il diffondersi tnel-Tö-plniibne; -pubblica monldj a-l-e .idi- un- largo sepso idi ottimismo. Il -conflitto -coreano sembra al-te-rmi-ne dopo up- anno di alterne Vicende -senza -che nulla; -tranne -ùnà sonora -sconfitta -imaitér.lalè -e morate, sia ri-uscito ad -ottenére -T aggressóre. ■Questa guerra -perliferi,ca d’àssa-g-gio, scatenata per .Interposto -Stato, d.alTag--ig-r assi vita sovietica e che àll’umanita ' è costata -un- milioné -di vj'jte e -ad un tpppol-o la distriuizion-e- del,,-proprio paese, è servita tuttavia- a tìlI-mjOstrar.e- al mondo intero due -questioni sostanziali. Il movimento gollista alla luce del successo elettorale GLI OBIETTIVI DSL RASSEMBLEMENT sono di sTfsiyrcs prettamente fascista ra-x8ž«iEtwižoi«miiwTgai?"!—T,mi,,*-im-M"r~n—rìTitrjTi'"'i t—TrmmrTmnrniiiMiiii ' i-n i, § mi N, Ilmovimentodi De Gaulle renderà la vita difficile a qualunque governo Nel -corso di- questa settimana ;1 presild-en-te d-ella 'Repubblica f-ra-n-cese Vincent Aur.iol, inizia- le iconsulta-zt-bni con i capi dei vari partiti politici pe-r la formazione dal nuovo govèrno di Parigi. Le previsioni circa la' n-uova compagin-e igovernativa sono molte e, tra queste, quella di una possibile ascesa al -governo delle figure più eminenti del movimento gollista, che nelle ultime elezioni ha ottenuto ben- 117 raipipr-ese-ntanitli i-n. seno alla Assemblea Nazionale. E’ probabile però che il muovo,gqvernlo francese -risulti, dal-l’un-ionc dei partiti costituenti la -tradizionale terza- forza, con. l’a-ggi-unta dii aipparteinen-ti al gruppo dei radicali di destra ed al gruppo degli -agrari, con un netto spostamento a destra, -rispetto alla precedente compagine- g-ove-r,nativa. E’ certo comunque -che il -movimento” gollista renderà la vita -difficile a qualunque governo: il gruppo gollista in seno .all’-assembiea, del quale fanno parte Šoiiiote-Me, Palews-ki, Koenig, vgle a di-re -lo stato maggiore- di p-e Ga-ulle, ha un peso' rimancii-evóie, che avrà n,el „futuro una- -importanza -determinante sullo ,stesso. Piano governativo. La campagna elettorale- -è stata condotta dai gollisti in; maniera tatt’altro che chiara: essi h-ann-o volutamente lasciato in ombria alcuni aspetti del loro programma -politico. Tuttavia gli obiettivi -del, «Rassemfolement» sonò stati -più volte illustrati dal generale De Gaulle: dare- a-Hia‘ Francia un governo cosidè-tto -forte; limitare la vita -e l’autorità dà: partiti politici, ridurre 1-a stessa autorità 'dell-e- due Camere, modificare sostanzialmente l’a-ttuàle c-cstiitùKiOne e la figura giuridica del p-residente della R-ep-ufaMi-ca, e -tutto ciò ped ipor-re; fine alla Situazione càotièa della democrazia francese e -per mettere ordine Rial paese. Che il movimento gollista ab- bia potuto afferma-rsi, malgrado questo suo programima di Isipjriaizion-é nièttaimien-te fascistica; noj* 'costituisce un motivo dii mejranfieV», se copsi-deri-am-o le -coh-di-ziio-nii „nelle -quali il, movimento stesso -è npto e si è sviluppato. G-e -si volge lo' sguardo all’inidi-etro, nella -storia sipparentemente confusa del-l’iul-tjma' legislatura, il -primo punto di riferi-m-entq lo si-, trqva- -nel 1945: è il momento. della scelta, di De Gaulle,, il -quale- accoglie- la ipo-litica di Piievem, favorevole, ai -capi-tali-sti, ai propri-etairi fo-ndiari -ed an-che a-i p-rofitta-tori, :a spese- ideila poipolazi-on-e salariata -e -contro la- -politica di Menidiès — France;, il quale v-ol-eva esattamente il.-contrario. A partire- da qu-eil momento i -fatti si incatenano:-la m-'ser.i-à degli uni e i-t lusso, degli altri. -La grande speranza- tìe-H-à liberazione è morta -rapidamente; i profittatori hanno sogghignato, la finanza privata lia scosso il -c-ap-o- dal -giogo, i salariati- tì-ann-o contribuito àid ele-var-e -la -prc-du-zione-'sino al II3*/* -rispetto al 1938, -ma il loro livello di vita è -rimasto -molto al -di sótto di quello -r-àjàtivo -al-l-a ; stessa -epoca. In tali. -condizioni, ■ dinanzi al-rinideiboli-men-to pregr-essi-vo, delle, forze popolari, determ-iirta-to in buqn-a -parte dalla politica cipipc-rtuni-stlca della direzione ccminformista francese, la resurrezione ideile forze reaz-lcn-arie non era da,mettersi i.n dubbio. Se. i-1 Rassem-bl-ement non .fosse nato nel 1947 per volontà di -Qe. Gaulle,' qualche al-tr.a formazione pc-iitica, gj-à esistente; o creata espressam-e-nte, avr-ebb-e servito da Ibà’stj-one e da- -tramlpollno a coloro che 'si -poESono. ben -chiamare con, il 'vecchio -e sempre vaijdo nome di -n-em-ici dei popolo. L’aséeirvi-mento del partito comunista francese a Mosca e l'incertezza dei partiti socialista -e radicale, non consentivano una prospettiva diversa. Si può dire ohe nep corso dei- 4' anni dalla sua -nasci.ta-, i.-l iR;assemibl-e-menit non- -abbia -Svòlto, idlirgttamente , ■ajciun ru-olo, ma, -e-sso, -ciò, no-nostante; ha agito da. cataliizzat-gr-e. Il Rassem-blem-en-t, ib-en-clhiè, in- ipriat’ica- assente dal Parlamento -ha conista-ntem-ente indotto la maggioranza, -costituita, dalla tex-za forza, a con-c-e-SGioni. i-n ogni ordine di attività. Di ciò sano una prova evidente i .numerosi problemi interni -della Francia che sono,tuttora -insoluti. Sl trato? in- -sostanza, di-problemi di -canatter-e -ungente, ti-p-jici delle 'Conitr-aidldizioni idell’-epo-ca decadente -del pa-rla-m-fentali-sm-o borghese, 'per i -quali -fe ipossiibille -so-lo -un,a. solu- ' zion-e radicale: -quella storica socialista. Lo spostamento..-a destra d-ell’-elet-tcirato frianicese, la- iC-orrsegiueute affermazione della destra trad'zionale. e del movimento -gol-lièta, a-p-rono. al cantra-rio per tali -problemi una prospettiva -di soluzione- provvisoria antistorica, , vale a dire -di .tipo fascista. (3i parla , in. Francia già da qualche tempo di ri'jirivaitiizziar-e le , industrie nazignaljzsate., Non, si: -$a-. .qua-n-to sj-a-n-o, .esatte queste vp-cj, ma ra-Kidamein-to idel-l’-ópin-iione., ipuibibUca-, e special-mente la,, im-iopia dei -ce.ti piccolo proprietari, prj.vi -dh-mimaglniazione- -e conserva-tori .accaniti, non lasciano adito all'.ottimi-smo. Subito id-cipo le elezioni del 17 giugno, ne-gli ambienti giornalistici francesi -sj -affermava- che ^sarebbe stato nece-ssarj-o -cinca un. mase -per formare il nuovo -governo. «Sei set timan-e —; idic-eva, u,n giornalista- n-ella sala stampa di. Parigi — giusto i-1 tsm-po -per -farlo -cadere.-» Questa prevista -caducità delle .coalizioni cen-trl-Kito - è eisattamente valutata nei- circoli del movimento -pallista, dove mai :com-e ora André Malraux, ez co-min-formista eid. attuale . teorico dei «ód? lismo, dà prova di realismo. innanzitutto chi -è che oggi con l’ag-grè-ssiianìé vuole risolvere j -protole-mi internazionali, ovvero da quale parte sia -o-gigi ITmiper-ialism-o più aggressivo -e d’altro ca-n-to re-f-ficacl-a delt’a-zio-ne ’de-ll’OlNU c-onitro iTiggresisore. Dopo l’-esp-eri-en-za coreana i-1 mondo ipri-gress'sta -non può -avere più alcun dùbbio sull’ongine ideila maggior mi-in-aiccia -alla -pace mónidial-e. .Questa mi-inaocia vi-ene (proprio da -quel -paese c-he, -imbrattata. nel -modo più vile la (bandiera del socialismio, -osa -ancora -chiamarsi -paese socialista. E’ appunto la' degen-erazlione d-eU’ordihamento interino ciò -che fa dell’Unione Sovietica! e dei, suoi satelliti una- -macchina d’ag-gr-essl-oinie. La isipr-oipiorziione- fra le forze-mia^eiriali -produttive, (,notevolmente progredite, e i rapporti- di produzione-, n-otév-olm-ente arretrati, la.mà-ncata realizzazione .del ipr-inicipi-o base- -dello Stato -socialista, hanno ipermesso U costituirsi di una c-afta burocratica che, appropriandosi lin-teramen-te del plus lavoro idei lavoratori -e governando con •autocrazia assoluta, -ha -trasforroaiti i rapportj -dii produzione -in- statal-capi-talistiioi. In p-o-liitlca -estera -run-lone- sovietica si oipipom-e -all’iimperi-a-Dlsm-o classico, non come avversario; ima semplicemente come -cioincorrente'. Oggi 1’,iniziativa; della ridistrlibiuzi-on-e delle sfe-r-e d’influenza _n-el -mondo è stata presa da-1-rUn-ione iSpyi-e-tica, E, a questa essa -vuol -giungere aid ógni -costo e i mezzi possono vanta,re dalla trasformazione- in strumento della -prop-ilia -politica estera dei, partiti comunisti e dei movimenti di liberazione, alla azione armata diretta. Ovunque le sfere d’influenza ayyerispriie, -calli-mino v’è , il1 pipr-icpl-o diretto dii u-n’-agg ressi one- so--jvì-eti-cà-. Non è diffio le ricordare i -pianti nevralgici: -C-or-ea e Germania sono certamente -i -più salienti. Il caso dèlia -Jugoslavi'a-, sottoposta alle pressioni -e alle -mlnacclie del-Fiintero bl-o-c-co sovietico, è di altra natura. La Jugosla-,iy-a si- -è. mantenuta al di fuori delle sfere dT,nfluenza ma essa è -pur tuttavia -il maggiore ostacolo politico ail-l’az'one dèll.’Uin-iion-e Sovietica. Il suo esem-pii-o- spezza -i doS-mi stalin'iani e-d indica -a-i • -moviimenti .progress,i-sti- del too-n-do -una via fuori da-i ù'.nàri m-ósco-vi-ti -per giungere ada- -liberazione sociale, ai socialismo1. E’ la, stessa esi- ’ istenza della -Jugoslavia, co-m-e -Stato socialista, che provoca .i-1 concentrarsi loq-ntro dii e-ss-a diell’iagsressi-V.i-tà dj Mo- , sca-, -E idi q-uestò abbi-amc) le -prov-e più) evidenti: intensificarsi -della campagna di calunnie, aumento degli incidenti di frontiera, .evacuazione delle zone' di frontiera con la Jugoslavia da -parte' dpi. satelliti sov-ietlici, aggravarsi delle pe;rsgc.ij)Z’ioni contro ,1-e mi-noranize ju-, goslavé. violazione delle clausole militari- dai trattati di pa-c-e -ed infine, m-ov-iimenti -dì tappe’ -alle frio-ntier-e. Soltanto -il sangue fr-eicjido del popoli ju-gaslav’I, soltanto- l’órdln-aroén-to socialista, die -essi, vanno cir-eando e clhe -non permette una -politica avven-turi-• Etica del -gènere di quella voluta ne- gli -Stati -caipiìtallistilc-i-, soltanto questo ha iimiped-ito mari al-runi-o-n-e- Sovieit’-ca idi -passare ai vie idi fatto. Quindi alla- domanda -se'- coin il’ielimiin-aziion-e del focolaio ć&reano ci si > può attenderà un:a generale- distensione della situ-a-aione -e u-na -eliminazione tì-e-l pericolo diretto a-llà -p-a-ce si .deve purtroippo rispondere -negativamente. -La fime de-1-l’o-stilità i-n -Cor-ea el'lmi-na -un focolaio, ma -i-1 ipe-riiicolo alla pace -mondiate permane ed esso è insito nella- politica sovi,etiic-a, La -permanenza d'i tale pericolo impone ai memi-cii d-eirq-ggr-essione di rafforzarsi, di rafforzare -il potenziale-dlifensivo 'e .sopratutt-g di, -consolidare r-o-rigamiizzazlio-ne' -delle- -Na-zìon-i Unite; -A -questa lo-tta -co-nitro il pericolo di ìg-u-erra à-ppo-rtano -un prezioso contributo anche -quei m-ovìim-en-t: progressisti che,abbandonata -il ,ruolo dii a--ge-nt-i della .politica, impe-rialist'jca moscovita-, in-travved-ono -nella lotta p-er il soioi-alismo la lotta- per -la -pace. Lo -sviluppo dei -preparativi, e l’inizio idie-lile tr-atta-tive per la conclusione idell’a-rmistizio im. -Corea, soh-o staiti al centro de-iraittenizion-e deli’òj^ntone pubblica inlterri-azi-on-ale per .tutta la -trascorsa settiimaina. Kaeson-g, la ciit-tadìn-a corieam-a posta quasi- sulla costa occidentale Ideila penisola asiatica, •nella -quale Si sono svolte domenica le trattative -preliminari tra uffiiciiali superiori dei duie -eserciti, e n-ella. qual-e 'ieri sono irsi-ziate le -trattative v-ere e -proprie tra r-a-pipresntanti del comando B-ell’ON-U e appresen-tanti cino-n-or-Idi'sti, sembra destinata a passare alla Istoria. Le trattative di Kaeso-ng sono infatti di -una 'importanza che- va indubbiamente a:l di là de-lla p-ura. e semplice conclusione del conflitto armato in Corea. Già prima i.d-ellttni-zio delle conversazioni militari, in tutti i cir-c-olii dell’ON-U -e id-e-lle icapi-tali occidentali, ài si è {preoccupati della soluzione dei problemi politici -che sono tuttora aperti sullo scacchiere intemazionale e i-n .particolare- in-e-1 settore de-H’Esitremo Oriente.- La -soluzione di tali problemi può esse-re tale da rappresentare una svolta ideila siibuazion-e ìae-n-eral-e n-el mondo. Queste- sono c-ou m-uniq-ue ipr-o-s-peittiv-e generiche per il futuro. Torniamo quindi agli avenlimen-ti di pg-g-i. Le trattative armistiziali si sono-indiziate, -doip-o poco più -dii -un anno dì guerra, di una guerra, -che oggi si è dimostrata, in- tutta la sua inutilità, e che prese-nta questo tragico bilancio: 5 milioni tra morti e f eriti, dei quali quattro, quipiti sono civili, Saul distrutta per il 90 ip-er cento, sette altre città, coreane distrutte -per -una percentuale che varia dai SO a-HW/o, n-om jun pon,te intatto, ile- Campagne- devastate le miniere inondate -o -distrutte dalle-, esplosioni*; -il potenziale Industriale pressoché distrutto. Un bilancio completamente passivo, al quale andrebbero ^aggi-unite ancora le -enormi speise -ohe o-gni giorno vengono sostenute da -una parte -e dall’altra del fronte. Per -gli -amatori delle cifre, diremo -che le- Nazioni Unito spendono c-gni giorno, -solo per il man-tentmiento" militare c Jo-giistico delle- lo. r-a ts-uppe- be-n. ,7 milioni e -mezzo -dì dollari al giorno. Tuitt.ociò per una irppresa. -c-he poteva cpnipludersi -nella stessa m-a-n.i-era -di oggi, non- ,appena iniziata! Siamo veramente alla conclusione? E’ la -domanda ch-e da più parti si pone e che -riassume in sé -tutta la precarietà della congiuntura politica. E’ ancora difficile ipr-eved-e-re quale sarà l’esito ideile trattative i-ni-ziate -ieri, ma è indubbio che la rapidtà con la qu-ale Si è giunti ai colloqui idi ka-esong, costituisco un elemento positivo di un certo valore dimostrativo. D’altra parte -la proposta -di -Malik, i’adasi-c-ne cinese e -nord -coreana a-lla stessa, e; .allargando Torizzontè, la ripresa a Berlino delle conv-ers-azio-ni quadripartite, T-Interven-to a .Tokio del capo dell-a Missione r-ussa, l’accettaei-o-ne del presidente -d-el Soviet di Mosca di re-carsi a Parigi, sono i sintomi di un allargamento della zon-a di distensione, allargamento -operato da Mosca, che vede..seriamente preigiutìicatO-dghì- giorno pili- ii propriiÒ ruòlo -pse-uid-orpa-cifi-Sta -presso Po-piniane pubbl-i-ga internazionale. » L’aggressione fallita in Corea è un motv'to -molto serio per coloro ch-e -nel-l’aggressiope vedono -oggi, alla stessa maniera di Hitler, -la soluzione dei problemi controversi. La -mossa russa ih Corea è stata fatta con un obietti-Vo politico -ben definito: saldare un. -grosso conto, a-perto artifliciosamente, con moneta cinese e nord-coreana, in modo da -poter avere mano libera e maggior credito nella disc-ussione degli altri conti. -Uno di quésti è quello giapponese: il -riarma del Giappone’i-l Cui presupposto -è i-1 trattato di pace, verso il quale gli ametidani stanno andando decisamente, è oggi una dalle maggiori preoccupazioni di Mosca. Il progetto Idi riarmo tedesco -dette origine a suo tempo alla conferenza dei quattri sostituti' a- Parigi, ohe, -seppur fallita, costituiva una prospettiva di' distensione, ed oggi il progetto di rlarmol n-itpponico potrebbe -essere stato il movente della proposta di -Malik. Da ciò deriva che n-essU-no -può fa-risi' illusioni sulle vere rfiire del Cr-emli-nó: ii 'pericolo -rimane -e -rimane quindi attualissima anche l’esig-fenza delta difesa. _______ Iran _________________________ Per quanto riguarda -la vertenza anglo-iraniana per i petroli, gli- avvenimenti -degli ultimi giorni, han-no comportato un- -aggravamento della situazione. Una ideile -piu- serie Speranze di Londra, il verdetto della -Corte dell’Aja, è anidata delusa. Infatti le raccomandazioni del soìónl della •Corte- In terma zi-anale di Giustizia, accettate da -Londra; sono state séccamente respinte- dal governo 0' Teheran, i:l quale ha- «riditiarato il massimo tribunale internazionale come incompet-enite a -risolvere una questione -che riguarda l’Iran- da -Una parte e l’Anglo Iranian dall’altra. Intanto i-n Persia i-e manifestazioni anti-b-ritann-i-ehe sono all’ordine del giorno. Tr-e giorni addietro -1-e truppe persiane dì Albald-an -hanno ricevuto H’oridime di essere -pronte a qualslaEli evento. Va segnalata ancora uria dich i-arazione Idei vice primo-ministro iraniano, Hussein Makkii,''il quale ha esplicitamente affermato -che se gli occidentali -non rnodi-fi-cheranno il loro atteggi amento nei confronti della Persia, questa sarà cosi retta a vendere ili suo -petrolio alla Russia. Lä minaccila è chiara ed apre eventuali nuove prospettive della vertenza aniglo-ifa-ni'a-na. La produzione delle Raffinerie è in-ta-nto sc-esa aid un quinto di quella normale, e t» breve dovrà cessare del tutto. Le mavì petroliere han-no abbandonato i-1 golfo Persico e dinanzi al porto -di Abadan è sempre minaccioso r'nicroci-atore inglese -Maurizius. Una situazione nel complesso confusa e pericolosa, tper la quale si impone con urgenza una soluzione. Europa Il vecchio -continente ha vissuto, po-ìlitica-men-te negli ultimi sette giorni, -com-e -or-mai da qualche tempo, eoip-ra-tutto' ideile riìparicusàìoni degli avv-e-nimrnti i-n altri settorii' dello scacchiere intern azioniate. Tra gli avven irnienti tipicamente -europei vanno segnalati Tini-zio dei lavori dèlia' nuova Assemblea nazionale francese,. le ejtezto-■ni -politi-che -i;n Finlandia -qh-e non- Lanino modificato -sostanziialmianite il prg-beldente panorama politico, e due riunioni poiliti-che in Italia: quella, del Comitato centrale Comi-nfórmista, e qu-:ell-a (del Consìglio -Na-ziònale Democri-islti-an-o, "-.ma e l'altra conclusesi con un nulla.-di riuhyo. - t-artic-ol armante Inter-éssantii sonò -inv-eice le dichiarazioni -dii alcuni .ministri inglesi, «iripragraimima -di difesa si presenta -oigàgli ton. min,ore urgenza di quanto non si presentasse šolo poch! (Continua in IV pagina) Vittorie luminose dei nostri giovani in Jugoslavia Per Si III villa Spigata d'assalto ...... .........I..1.»..I. n — .Tllilnilrr»w.».»a,^»«.»m^^.n^.^l.ll.,.^rmM^,^TO^,MMWnmaan,rB,.|in,|| l ■■■ ■MMIII .HI. MI . Mi.Il Raggiunto Peffetto lavorativo nella misura del 112°|o Alia brigata giovanile del nostro distretto era stato assegnato nella terza decade di giugno un compito abbastanza difficile e faticoso, quello dii scavare 913 m cubi di materiale, di trasportarlo ad una grande distanza e di livellarlo. Con questo compito e con l’impegno preso dalia brigata nell’emulazione per 11 10 anniversario dell’insurrezioné del popolo serbo, il suo piano di lavoro era stato accresciuto del 20"/». Le condizioni atmosferiche (giornalmente cadono pioggie violente) hanno però ostacolato la realizzazione di questo piano cosicché sono stati scavati, trasportati e livellati 634 m cubi di terreno. Per questo lavóro erano previste 3.519 ore di lavoro, ma la brigata ne ha impiegate solo 3.205, raggiungendo in tal modo l’effetto lavorativo nella misura del 112%. Olire a questo compito roncamen-tale la brigata ne ha assolti altri effettuando 911 ore in lavori vari, tra-spprtando, fra l’altro, 39 tonnellate di materiale vario. Complessivamente la brigata ha dato nella terza decade di giugno 4.182 ore di lavoro. Per i meriti conseguiti la brigata' è stata insignita, per là HI. volta dal comando delle brigate giovanili del II- settore delia ferrovia dèlia gioventù deifambita qualifica di brigata d’assalto oltre che essere stata elogiata una volta. li 16 luglio la brigata concluderà i suoi lavori stilla ferrovia, quindi rientrerà nel nostro circondario. I suoi giovani componenti hanno dato una rappresentazione culturale a tutte le brigate presenti sul cantiere di lavoro, meritando il suo complesso gli applausi che sono stati tributai;! anche ai singoli compagni esibitisi In vari a solo. li gruppo culturale sta attualmente preparando un ricco programma pèr la manifestazione conclusiva. In questo pero-do di tempo i compagni hanno trascurato un pò il giornate murale; invece la biblioteca è stata frequentata. La stampa non è pervenuta regolarmente ed i brigadieri sono ansiosi di esser al corrente delia vita nel nostro circondario. biella ultima decade sono state tenute due conferenze a carattere politico-informativo nelle quali sono stati discussi gii ultimi avvenimenti nel mondo. E stata pure studiata la risoluzione della III Conferenza circondariale del PC. La vita nelTaòcantonamento continua sempre con il suo ritmo vivace, i brigadieri organizzano quasi gior-naimente fuochi di bivacco, balli ecc. sicché il tempo trascorre rapidamente. Giornalmente viene effettuata la ginnastica e negli ultimi giorni la brigata si recherà al tiro a segno. Il corso preparatorio per paracadutisti si è concluso. Esso e stato frequentalo da 27 brigadieri, che però non hanno effettuato i lanci come previsto poiché l’aereo meeting, che doveva tenersi a Banjaluka il 28 u. s, è stato rimandato a data da destinarsi. Dei compagni italiani, 22 si sono iscritti e frequentano regolarmente un corso di lingua slovena organizzato nelTambito della brigata. Nel campo organizzativo sono state tenute varie riunioni, dopo la definitiva distribuzione del lavoro, sono state ripristinate le bandierine transitorie per le migliori compagnie. A mezzo di eiezioni segrete è stato eletto il consiglio della brigata, organismo composto da 29 giovani che ha il compito di collaborare con il comando al risolvimento dei vari problemi. 1 brigadièri hanno elètto democraticamente a questa funzione i miglior! compagpi, distintisi nell’emulazione socialista. , Là Situazione igienica e sanitaria è delle più soddisfacenti, non si registrano casi di. malattia ad eccezione di qualche piccolo infortunio accaduto sul lavoro (qualche escoriazione o cose del genere). I problemi che la brigata deve affrontare sono: la mancanza di materiale efficente, la scarsità di libri in lingua italiane e la mensa non ancora definitivamente regolata. La gara d’emulazione è in pieno, sviluppo; i nòstri brigadieri ip stretta comunione con 1 compagni della, brigata di Novi Sad, portano giornalmente a compimento gli impegni e certamente si qualificheranno fra le migliori brigate del settore. — mm id Per la salvaguardia delle nostre colture La lotta a fondo contro la dorifora è compito precipuo di ogni agricoltore Il temibile insetto apparso a Grislgnana e nella Valle del. Quieto. Intraprese misure energiche per stroncarne l'ulteriore swiluppo sìa nostra lotta Per la salute del popolo lavoratore Attuate vaste iniziative nel campo sanitario Una commissione di sanitari sloveni in visita nel distretto di Capodistria Giorni addietro è stato effettuato nel distretto di Buie ,i-l controllo di massa sui campi idi patate onde accertare ,la presenza o meno del peggior flagello delle nostre colture — la do-'rifora della ,:paitata ,— e prendere in conseguenza ,le misure adatte per Stroncare sul nascèré l’in-vasione del calamitoso insetto. A Grisiignana è stata accertata la sua presenza sul campo di Giovanni Sever, nel mentre in valle del Quieto, su due (parcelle 'dei contadini Catturar e (Sassarése -d)I Villanova, la dori-. fora è stata trovata sulle ipi.antiiné delle melanzane e dei pomiildarii. Appena segnalata la comparsa di questo flagello, si è recata sul posto una 'Commissione, formata da esperti, iche ha idisposto severissime misure per stroncare liulteriore invasione dell’insetto. -Nel contempo -è stata formata -a Ca-podi-stria una commissione per il coordinamento e la direzione della lotta contro la dori fona 'commissione che riceve giorn-ailiman-te relazioni 'dalle varie località del circondario. Le azioni, di massa per la ricerca della dorifora verranno continuate senza soste dappertutto. A tutti i iGPL del circondario sono fib Come si presenta l’insetto state i-nv'ate fialette in vetro contenenti la dorifora e la sua larva, onde gli agricoltori abbiano modo di conoscere. l’insetto e rendere edotte le autorità della sua presenza. Vengono tenute nei frattempo numerose -riunioni di massa di agricoltori n cui degli esperti -per la lotta contro la dorilo» ci'niaq-scono ai present il modo’ migliore per combatte,re tale insetto. Son-o giunti nel circonda, .io quanti-tatjVi s-uf-ftic'enti di insett cidi per la lotta contro la dorifora. Sono già a disposizione presso i vari centri: arseni, ati, DDT n -polvere e liquido, nafta eco. mezzi eff caci per combattere l’in-vasione di tale insetto. Allo scopo di -condurre una lotta a fondo Contro Io Svilupparsi della dorifora della patata, è dovere di tutti gli agricoltori di controllare i propri campi e di rendere edotte le più vicinò 'Stazioni della D. P. e le delegazio-* ni per l’ag,ricoltura dei CP-D circa la presenza o meno della dorifora. Istruzioni per combattere la dorifora delia patata. Per l’ispezione generale dei campi di patate, il comitato popolare locale (cittadino) suddividerà la propria circoscrizione in settori, tenendo conto della superficie dei -campi di patate, della dislocazione dei -campi, eoe. -Per effettuare tale ispezione necessità formare per ogni settore delle squadre e ciò in prima linea con la gioventù scolastica come pu-re di contadini. 1,1 numero delle 'squadre' da formarsi è -fissato i-n -relazione al numero delle piantagioni di patate e della superficie comipless'va di queste. Le squadre devono -essere composto da 4 a 10 persone, M iche dipende dall’e-EtenSione media delle p-artli,celle e dal loro dislocamento- (unite o sparpagliate). A capo di agni squadra viene messo un -caposquadra. Prima di iniziare il lavoro, il dirigente del settore precisa ai capisqua-d-ra ed ai componenti della squadra i compiti' da assolvere informandoli nello stesso tempo sulla gravità del dan-no. Effettuando la ispezione, ogni membro della squadra deve essere provvisto dii un ibidoricino, o di altro recipiente da riempirsi per metà d’acqua, aggiungendo a questa un pò di petrolio o di spirito denaturato. In -questo recipiente si getteranno tutti gli insetti adulti, le larve e le uova. Le uova foisoign-a toglierle assieme alle foglie a cui si trovano attaccate. I 'componenti la squadra devono disporsi in -maniera -che ogni componente cammini- tra due file di patate le culi foglie devono essere 'guardate attentamente scartocciando quelle attorcigliate. Necessità guardare -bene pure la" terra circostante. Se vengono -trovate piante di patate le cui foglile sono rosicchiate, bisogna controllare tutti i terreni' all’intorno. Se viene scoperta ila dorifora in qualsiasi suo stadio di sviluppo, l’e-sa-minatoije -raccoglie -tutti gli insetti trovati, chiamando subito il dirigente del settore che -procede agl accertamenti. Le zolle di -patate infestate vengono subito circoscritte con un segnale visibile (targa). II Comitato popolare distrettuale fisserà per la propria circoscrizione le date per il controllo generale. Questi -controlli sono da effettuai nelle ore idi sole e più calde della giornata (dalle 10 alle 15), dato -che in quelle -ore gli insetti adulti -e le larve si. trovano certamente sulle piante. Se nei giorno prestabilito il tempo è pi-ovoiso, il 'controllo deve effettuarsi il primo -giorno di so-l-e sussegu-en-z. Un volta accertata la presenza della dorifora in un dato 'posto, si procede all’accer-tamento .dello stato di invasione ed alia -distruzione della dorifora -nei modi suindicati, adottando inoltre le seguenti misure: Le particelle di terreni infestati si segnano unitamente al -nominativo del proprietario in u-n aipcos.to -schizzo delle mappe catastali. L’ispezione Ideile piantagioni di patate e la raccolta -della -dorifora- viene eseguita-, entro il raggio -di 2 han., dove questa è stata trovata, ogni cinque giorni; nella fascia di 5 km ogni d eci giorni, e nella 'superficie residua, fino -a 20 km, -due- volte al mese. Queste ispezioni isi -ripeteranno secondo la necessità, da determinarsi dal 'Comitato popolare tìisùrettu-ale. Oltre alla semina delle patate, vengono sottoposte -a-1 controllo sistematico anche le semine di ipomo-dorò, melanzane, tabacco -ed altro. L’irrorazione delle piantagioni di patate Infestate, come, ad es esempio’ a Grisignan-a, dove. è stata -riscontrata più- numerosa e 'più 'diffusa, la dorifora nei -suoi diversi stadi di sviluppo, il Comitato popolar,e -locale organizzerà e formerà all’-uopo squadre appositamente -addestrate. La irrorazione sarà effettuata nelle 'Piantagioni di patate infestate e nelle altre piantagioni 'di -patate circostanti, entro una fascia da 3 a .5 km idi -larghezza il che dipende dalla- intensità della invasione e dalla densità e dislocamento delle piantagioni idi patate. .L’irrorazione si ripeterà secondo' -la -necessità, su cui deciderà i-1 Comitato popolare distrettuale. Nel caso che l’inivaslon-e sia, grande e quando viene accertato che la -dorifora sìa (passata -ad altre colture (me-lanzan-e, pomcidoro ed -altro), si deve estendere l’ir-rorazi-one anche a queste. Sia effettuando 1’ speziane, come fissando la cinta di sicurezza, bisogna dedicare particolare attenzione alle pia-nita-g'oni -di -patate che si trovano nella direzione dal vento. L’irrorazione deve -essere effettuata nelle giornate con poco o senza vento e princisam-ente: la mattina allo sparire -della rugiada oppure la sera r-r ma che questa sia caduta. Nelle giornate d sole e calde-, è meglio evitare l’irrorazione durante le ore -di -calura-, poiché potrebbe darsi che -il liquido provochi bruciature. La -prima irrorazione o polverizzazione dev’essere -fatta non appena riscontrata la presenza della dorifora. In seguito i focolai devono essere irrorati ogni dieci giorni; le piantagióni -di patate circostanti entro la fascia di due chilometri ogni 15 a 20 giorni, le rimanenti suipeinfiai, fin-o a 5 -chilometri, una volta al mese. L’ultima irrorazione deve essere fatta al più tardi 15 giorni prima di estrarre le patate. Qualora -dopo l’iir,retrazione, sopravvenga la -pioggia ^operazione deve essere ripetuta. Il Comitato popolare distrettuale deve organizzare tempestivamente i magazzini iper 'conservare i mezzi chimici e -gli apparecchi-in locali da dove possono essere prontamente trasportati nelle zone Infestate o minacciate. In -questi 'magazzini devono essere temuti pronti circa 200 kg idi preparato a -base di arsenico oppure la corrispondente quantità -di 'preparati a base di DD-T. Dei (preparati per la lotta contro la dorifora della patata mediante irrorazione possono impiegarsi i seguenti: 1. ARSE-NIATO DI PIOMB-O PER LT-R-RORAZIONE DI ORIGINE STRANIERA (L’ARSE-NIATO DI PIOMBO DELL,A FABBRICA «ZORKA» SMRVE PER LA POLVERIZZAZIONE). Viene impiegato -nella soluzione di 0.7%, vale a dire nella quantità di 700 -gr di a-rseniato di piombo i-n 100 1-t (d’acqua o di poltiglia bordo-rese air-1%. NeU’impie-gare la .poltiglia bordolese, 1’,arseni aio di piambo viene a-ggiiunto alla poltiglia bordolese già preparata, consegue,nd-o così due sc-oipi, la lotta contro la dorifora e contro .le malattie crittògame delle ipa-tate. 2. ARSEN IATO DI CALCIO ,PE.R LTR-RORAZIO'N'E (DI ORIGINE NOSTRANA O STRANIERA). Viene- Impiegato -nella soluzione di 0.4%, vale a dire nella quantità di 400 gr di arsen iato di calcio i-n 100 1-t d’acqua o di igià -preparata poltiglia bordolese aU’1%, - Poiché l’àrséniftt» di -calcio provoca spesso delle bruciature su -certe parti verdi ideila -pianta, vie-n-e aig-giunta 'preventivamente la quantità doppia (rispetto alla quantità di veleno) di calce spenta fresca. Nei luoghi infestati non deve sopravvivere nemmeno un, esemplai re vivo della dorifora in qualsiasi stadio- di sviluppo -essa si -trovi. Nei. luoghi infestati, -messi 'in quarantena, si osserveranno le seguenti prescrizioni: a) divieto di asportare patate, foglie -d- patate, piantine d. alberi fruttiferi -e di altre qua--liità con radici, nonché - terra e letame; b) Alltre specie di ortaggi, di -colture agricole e per gia-r-di-dino si possono -asportare ne) p-er odo dal 1 aprile al 15 settembre dai luoghi infestati e ciò isenza radici e pulite dalla terra, a coradi-zione che queste siamo- -preventivamente controllate da -parte di un esperto agrario. La situazione sanitaria nel mostro circondario che, -in (conseguenza dello sba-to idi fatto derivato me IT immediato dopoguerra, rappresentava uno dei problemi. più complessi e difficili a risolverai, ha subito di questi' -ultimi anni una trasformazione radicale grazie all’azione decisiva -degli organi del potere popolare dando corso ad una vasta- serie di lavori di ampliamento -della rete ospedaliera e sanitaria. Olii ospedali di Isola, Pirano e C-aipod'IiStiria -n-e fanno fede. In questi ultimi giorni è stato riaperto ad Anearano »niche il sanatorio per le malattie polmonari in cui attualmente sono ricoverati una sessantina di ipazilenti. A Sfcoiòle ed O,apo sono state aperte ambulanze mediche com una consulente pediatrica. A Gaipoidistna, nei -rinnovati locali della siede deUTstituto -per -le Assicurazioni Sociali, ha incominciato a funzionare l’ambulanza centrale, che dispone 'pure delT-apparatiur-a Roentgen per gli esami iradìograf-iei. Annesso all’ambulanza cen,traile, vi è un .ambulatorio -pediatrico per i ragazzi sino ai 14 anni. Quanto prima, sempre nella sede dellTAS, funzionerà un ambulatorio dentistico per ©li assicur-aiti e per le loro famiglie. Tale ambulatorio sarà fornito di attrezzatura tecnica'modernissima iper (praticare tutte le cure 'necessarie. Negli scorsi giorni, proveniente da Lubiana, è giunta una carovana .sanitaria che si tratterà nel nostro distretto par i-1 periodo -di -un mese. La carovana è -composta- da specialisti, da assistenti sanitarie e da frequentanti ila facoltà di medicina. Ber prima -cosa la carovana visiterà1 tutte le località ehe sono loin-- tane dai centri le dii conseguènza prive di assistenza medica immediata e le eoo®, agricole di lavor-o. I ricorrenti, fruiranno della -visita medica e di assistenza .gratuita. La carovana si propone inoltre di -svolgere opera preventiva -contro le malattie ap'-iie-mic-he. La -sezione -pediatrica controllerà tutti i bambini dei -paesi deM’imterno, insegnando alle madri 1-e giuste maniere per allevarli. La sezione tecnico sanitaria, servendosi 'dei più moderni mezzi, provveder;! alla diKÌ-nfeizione delle .abitazioni, delle stalle, dei locali economici ecc. -controllerà le sorgenti ed i pozzi, -provvedendo in conseguenza. Detta commissione -darà pure istruzioni 'per eliminare varie de-f.i-cenze che possono pregiudicare la salute delle -personèi Un ih-gegnöne sanitario elaborerà del -progetti -per la migliore sistemazione' delle- attuali -insta-Ua-ZIonii sanitarie, i-1 che potrà -essere eseguito con l’aiuto del Potere popolare. 'in conclusione alla sua- visita, la carovana sanitaria ter-rà un ciclo di conferenze -i-1 cui tema sarà la lotto contro le malattie infettive, verranno proiettati pure idei films e distribuiti alla popolazione opùscoli, eoe;- Colonie estive Partiti dal cirGuadarlo 1 figli dei lavoratori Sono partiti in questi giorni dal distretto di Capcdistria i primi scaglioni di bambini che per un (periodo di j21—30 giorni verranno ospitati nelle colonie montane delia Repubblica popolare della Slovenia. Quanta gioia per questi figli dei nostri lavoratori di poter viaggiare, veder paesi nuovi, ritemprare il loro fìsico nelle Incantevoli località montane e boschive delle Slovenia, fruendo dell'assistenza dei lavoratori jugoslavi che con le loro mani edificano per se e per noi una vita migliore. Un scaglione di bimbi del nostro distretto è ospitato nella colonia di Ptuj nella Štajerska. Altri due gruppi, composti dai bimbi italiani e sloveni dì Sicciole, S. Lucia e S. Bortolo invece saranno accolti nel rinomato centro climatico di Dobrna. Una settantina dì bimbi dei paesi di Mare-sego, Babici, Borst, Trusche, Vangai nello sono stati ospitati nella colonia elioterapica di Logatec. Giovedì scorso sono partiti i bambini dell’ultimo scaglione, provenienti dalie località di Isola e Baredi, questi saranno accolti nelle colonie delia Gorenjska. Il personale che accompagna questi piccoli ha rifiutato qualsiasi ricompensa per il suo lavoro, dimostrando la maturità e l’alto grado dì coscienza che permea il nostro popo- lo. Anche dal distretto di Buie, sono partiti gruppi di bambini che nel Gorski Kotar, nelle isole dell’arcipelago dalmate ed in Serbia passeranno il loro periodo di vacanze estive. PeuUè... ... e come -può spiegarsi il fatto ohe le farmacie del nostro distretto sono sprovviste di -fior di camomilla che qui da noi cresce ' spontanea ed abbondante? €5« io Pa Rappresentazione culturale delle scuole di Isola -Nei giorni, martedì e .mercoledì, si lè dato ad life uno del: -p-iiù riusciti, spettacoli, -organizzati dal Circolo di Cultura Popolare Italiana. Il pubblico accorso numeroso, -hia applaudito calorosamente gli esecutori. L’a-mimoni-men-to allegorico ohe si- trova nella commedia «Il r-eu-ccto ed.il suo or,uccio», può fortemente ’mpressionare gli spettatori ed in particolar modo i ragazzi. Si parla delto semplicità, della 'bontà -d’animo, che -trionfa sulla cattiveria e sulTin-vlidia. Il soggetto con-' si-st-e nella storia di un ,reiuccio, che, nonostante le mire amb'-zlose di una sua cugina, -riesce a .sposare una con-tadin-ella -apparsagli nel sanno. Il .lavoro è -stato organizzato dal C. I. C. P. con la valida -part-eciipaizi-one idi 30 in-se-gnantii 'delle' scuole italiane, e attori sono stati 70 scolari delle acuol-e -ottenna-li e d’avvi amento, con una ,media del IO“/» di tutti gli alunni delle tocali scuole italiane. Nella preparazione si sono particolarmente distinti: il regista Martini, che ha curiato la complèta p-r-epa,razione dei ragazzi, Deli-ore .Italo segretario dei 'C. I. C. 'P. le Benvenuti, Antonio, scenografo, che ha- disegnato i -bozzetti dei costumi. Alla manifestazione hanno collataorato -pur-e l’o-r-chestria cittajd-in-a diretta dal maestra Rota eid il gruppo degli insegnanti italiani clh-e hanno iciuratp dettagliata-mente la coreografia. iiiiiii[iiiiMiiiiM]ii]iiitiibiiiiiin(!iiiiiriMiiMiiiii[iiiiiiii[iiriii(nimi!M(iìiMiiiiiriiiiininii!it[iiiiiiiiiiiiiM!Miiii!i!:iiiiiiniiN[M!iinnM]iiiii!iiiM!iniiiiiiiiiiiHi]iiiiLiiiiiiiiiiiii!i!M;i[i:iitiinuiii;ii!(iii!iiii;iiiiiiiiisiiiiiiii!uiiiiiiiii(ii!Miiiniiiii!ii!iiiiiiii!iiiiii:iiisini!iiiii(ii:iiiiNiiiiiiii[(irjii!iiiiiiiiiiiNiiiii]it COMPARIRANNO IN POPOLI SEVERI CUSTIGH! agii SPECULATORI che danneggiano il popolo lavoratore -La lotta contro la speculazione illecita è stata intrapresa con energia dagli organi esecutivi del -potere pò-polare, -c-h-e vogliono stroncare una buona volta q-uesta atti-e-rità che procura un indebito -profitto a certi parassiti della società socialista con danno dei lavoratori delle nostre fabbriche e della nostra campagna. Numerosi sono gli' speculatori i quali, sfruittanto la particolare situazione economica id-ella nostra zona — impegnata nella lotta per l’edifiiCazione del socialismo e del -cone-olM-amen-to economico, dopo una guerra che ha danneggiato (gravemente le basi de’ia nostra economi-a — si sono arricchiti ed intendono continuare a svolgere tale attività. Ma i n-o-stri lavoratori non possono permettere ulteriormente che si perpetui un simile stato di cose e pertanto chiedono che si adottino misure di rigore per eliminare questi loro narrici. Il primo -speculatore ad essere giu-d'c.ato sarà Peochiari Carlo da Capodistria, abitante in via Fin,zi, di professione tecnico dentista. L’attività speculato irae del Perchiari è iniziata dal 1949, quando effettuò il oontirabbanido di 8 k,g. di sigarette. Rilevando che la professione di speculatore gli fruttava bene, penso bene di allargare -la sua attività in quel campo. Così" nell’agosto del 1949 iniziò anche il contrabbando dì valuta dalla R. F. P. J. attraverso il nostro territorio e viceversa. Pai passò agli orologi e ad altri oggetti di largo consumo. Infine si dedicò alla attività di oam-biovalute, illegalmente -come ben s’In. téqde. Con l’aiuto di terzi, egli organizzò a Capoidistria una spe-ei-e di centro borsistico dove si effettuava il cambio di dollari, sterline, napoleoni d’oro, ecc. Complessivamente il volume degl} «affari» dj Carlo Peochiari assomma a lire 120.000 circa. E di ciò dovrà1 rispondere davanti alla corte popolare. Più volte, a suo tempo, dalle colonne di questo giornale abbiamo richiamato l’attenzione delle autorità competenti sullo stranio comportamento dell’ex direttone della «Vino» di Capodistria, tale Jeršin Jože che, con lasu» «noncurante» amministrazione e coi suoi sistemi burocratici aveva favorito il formarsi alla «Vino» di un tale sistema di privilegi in vantaggio di terzi, nonché di sprechi a dan-no del patrimonio -popolare, da essere segnalato al biasfimo del popolo. Quasi -ciò non bastasse, l-o Jers-in a-v-eva 'ritenuto di poter meglio arrotondare i propri introiti adottando un altro giro di «affari», c-ioè quello del contrabbando di .orologi, per 9 dei q-ua-l'i, -da lui esportati e venduti a Lubiana, incassò 100.000 dinari contrabbandati poi nella nostra zona. D’ancorido con -eie-menti che lavora, vano nella fabbrica di birra «Union», egli escogitò an-cihe1 un ben indovinato sistema per contrabbandare il vino. Nei carichi di botti vuote che doveva-^ no essere restituite alla birreria, e-gl.i ne riempiva alcune di vino, nascondendole sotto le altre. In tal modo-potè contrabbandane 8 ettolitri di vino-. Valendosi -poi della sua qualifica di «direttore» della «Vino», egli faceva uso delil’automobile della ditta per viaggi di pia-cere, assieme alla moglie ed a terzi. Uno di questi viaggi lo fece sino a Zagabria per visitare la Fiera internazionale. Du un calcolo- approssimativo, i suoi viaggi di piacere dan-no un totale di oltre 2.5000 km., con un consumo abusivo di oltre 300 litri di benzina. Di tutte queste malefatte lo Jeršin dovrà rispondere alla giustizia del popolo che gli affibbierà una condanna* esemplare da scontarsi col lavoro correzionale òhe gli farà provare i calli — poiché per simili residuati della borghesi» questa è la pena più appropriata ed efficace. Appropriazione indebita Fra b-reve comparirà dinanzi ai giudici d'el -popolo tale Rei-chtestain Renato da Capoidistria, abitante in via M. Bratti. Egli dovrà rispondere del reato di appropri azione1 indebita, di speculazione, non-chè di noncuranza nelFamrninisitrazion-e dei -beni popolani'. Sul -Reichteistaln grarva l’aceusa di essersi appropriato-, quale- dirigente della trattoria «Allo Stadio1» e durante jl periodo della sua gestione, della somma di 72.000 dinari da lui spesi per proprio -conto. Non bastandogli ili denaro, egli, a vàrie riprese, sottrasse anche da-l-la trattoria generi alimentari -per un valore complessivo di din 80.000, fra i quali figurano 150 K-g. di -carne, -50 Kg. di grassi ecc. Inoltre, -durante butto il periodo della sua gestione egli trascurava talmente l’ammin-istrazione della trattoria di proprietà dellTm-presa Commerciale Cittadina, che, sebbene il locale fosse sempre affollato,- quando venne effettuata una revisione amministrativa, si riscontrò un deficit di oltre 1.000.000 d-i dinari. Per tali colpe egli verrà giudicato ed in base alle sue responsabilità, condannato ad -una giusta pena. —Pcudofo— Pausic Francesco, da Capodistria, ex responsabile della Sezione Traffico del Comitato Popolare Ejistrettuale dii Biuie, dovrà rispondere del reato di peculato. E-g-li infatti, approfittan-di delle sue- funzioni, ha rilasciato indebitamente dei buoni per oltre-2000 litri di benzina a tale Kodan, Giuseppe di Trieste che faceva con il pròprio camion servìzio nel nostro Circondario, ricevendo quale compenso . la somma di 50.000 lire. Lesioni colpose Il contadino Kocjancic Carlo, da Labor, è imputato di lesioni colpose e di ciò dovrà rispondere dinanzi ai giudici del popolo. Qualche tempo fa egli ha sorpreso nei suo orto un gruppo di ragazzi che stavano mangiando delle frutta. Per scacciarli — senza badare alle conseguenze che dal suo atto potevano die-rivare — scagliò una pietra in direzione! ragazzi. Fatalità volle che rimane®, se colpito alto testa il tredicenne Stulic. Mariano che càiddeinsanguinato, Tra-sportaioSiirospeda!e di Isola, gli ven. ne accertata una larga ferita lacero contusa e la frattura del cranio. L’a-zio-n-e. del Kocjanci-c- si commenta dalle g-ravi conseguenze derivate e di queste faranno giustizia i giudici popo. ilari. FURIO Zattin Nazario, da Campel Salara di professione autista, impiegato presso l’impresa autotrasporti- ADRIA di Ca-poidistria, dovrà -rispondere del reato di furto per essersi appropriato d-i u-n-a ruota completa di camion del valore di 9.000 dinari, di proprietà delTA-DRIA. In difesa della legalità contro ogni arbitrio Un caso di incomprensione degli organi amministrativi Una nuova prora dell' indipendenza ed imparzialità deila nostra magistratura Riferendoci alla relazione: tenuta dal caimip. Rankovtc alla IV. Sessione plenaria (del C. C. (del P. C. J., nella qua-le ha segnalato, fra l’altro: i giùdici che si sono lasciati influenzare da terzi ed hà proclamato che «l’amministrazi'Oine della giustizia deve -essere un’arma ancora più potente della rivoluzione nella -lotta per la democrazia socialista, per la difesa dei diritti « ideile libertà dei cittadini contro ogni maniif-estazione di' arbitrio e di violazione ideila legalità», illustriamo il seguente caso, intervenuto nel nostro -circondario, dal quale appare che non tutti i C. P. L. hanno ben compreso le proprie--funzioni e compiti,, in riflèsso con le attribuzioni e le -competenze specifiche, della magistratura popolare. Venerdì scorso stava svolgendosi davanti il Giudizio distrettuale popolare di Pirano uno dei più banali processi per ingiurire contro cinque persone di Sicciole, certi Rosso Fiore e Neri-na, Dcbernardi Antonio e Amalia e Gherbaz Paimira, i quali pubblicamente avevano offéso l’onore e la riputazione di certa Mauric Albina e di suo marito Antonio col pronunciare delle contumelie ledenti il loro onora. All’udienza dibattimentale, fissata per la discussione di questa insignificante causetta penale, risultavano regolarmente citati tutti gli imputati nonché i testi; però tutti avevano ore. ferito non comparire in giudizio e così il processo minacciava di svolgersi in modo veramente scialbo, nella contumacia legittimamente dichiarata degli imputati, quando perveniva al Collegio giudicante una missiva del C. P. L. di Sicciole (domicilio sia degli imputati che testi) la quale veniva improvvisamente a ravvivare la discussione ed a provocare una elegante questione, non solo di carattere giuridico, ma anche di principio. Nel contempo la citata lettera portava piena luce sul fatto, anche troppo commentato dai presenti, dell’assenza al processo di tutte le parti interessate. La missiva dell’organo amministrativo di Sicciole, letta dal presidente del collegio all’udienza, era scritta in un linguaggio fermo e risoluto — linguaggio che sarebbe stato senza dubbio meglio serbare per più propizia occasione — e fissava con frasi categoriche certi «principi» che, se adottati, renderebbero impossibile una retta amministrazione della giustizia popolare. La già citata lettera, che portava tutti i crismi dell’autenticità, come firme autografe del presidente e de! segretario del C. P. L. e sigillo dell’ufficio, dava comunicazione al Giudizio che la denunciante Albina Mauric era stata invitata due volte davanti l’assemblea degli elettori perchè spiegasse 1 motivi che la avevano indotta a querelarsi per ingiurire contro i cinque compagni dii Sicciole, e che non essendosi essa Mauric presentata, era chiaro che «non aveva la coscienza a posto»; che pertanto «la presidenza dell’assemblea, sempre in base alle proposte del Popolo, aveva deliberato che non era necessario perdere tempo per presentarsi al tribunale per testimoniare oppure per difendere la comp. Mauric che aveva già accusato i compagni sunnominati (falsamente)». Concludeva testualmente la strana missiva: «la proposta è che la presente dichiarazione venga esposta in presenza della comp. Mauric Albina, il giorno 29 giugno 1951, data in cui dovrebbero presentarsi i testimoni a favore della comp. Mauric, e precisa-mente Poropat Guerrino, Radovaz Carlo e Vatta Carlo. Questa dichiarazione credo che basti per dimostrare l’opinione dei testimoni.» Il Collegio giudicante, posto di fronte alla dichiarazione del C. P. L. di Sicciole, si ritirava per deliberare e dopo lunga permanenza in camera di consiglio, emetteva una ordinanza con la quale rilevava come in primo luogo l’assemblea degli elettori con aveva veste giuridica per ingerirsi negli affari attribuiti dalla legge alla esclusiva competenza dell’autorità giudiziaria, ed in secondo luogo come fosse dovere di ogni cittadino, qualunque carica di responsabilità possa occupale, di rispondere ad ogni chiamata dell’autorità giudiziaria, particolarmente poi quando fosse citato come teste in giudizio. Rilevava per di più l’ordinanza che l’assemblea degli elettori aveva commesso un eccesso di potere coll'esorbitare dalie sue specifiche funzioni e coiH'arrogarsi il diritto di prendere dei provvedimenti tali da impedire il libero funzionamento della giustizia popolare, segnatamente col-l’esonerare imputati e testi dall’obbli-go di comparire in giudizio. E ritenuto che Patteggiamento del C. P. L. di Sicciole doveva in ogni caso venir segnalato nell’interesse del retto andamento della giustizia ai competenti fattori, mandava notificarsi copia dell’ordinanza stessa nonché della lettera del predetto C. P. L. alla Commissione di controllo, alla Presidenza del C. P. distrettuale nonché alia Pubblica Accusa del distretto per gli incombenti di loro competenza. Finiva il Tribunale coll’infl-iggere ai testi regolarmente citati e non comparsi un ammenda di dinari 508.— per cadauno, ordinava sempre in contumacia degli imputati la prosecuzione del dibattimento che finiva, essendo stata ,accertata la responsabilità penale dei giudicabili, con la loro condanna a pene pecuniarie da 1000— a 2000— dinari per cadauno. \ Nel caso da noi segna lato ci troviamo di frante a'd una conclamata im-tromiiss-ioine di un organo amministrativo n-elle funzioni .giu-risi-zIon-ali vere e -proprie della' magistratura popolare, f-u-neìò-ni che sono ben delimitate e circo-scritte1 dalle stesse nostre leggi. E’ chiaro come il C. P. L. di Sicciole nel caso concreto sia uscito dai limiti -d'e-lle sue coimip-stenzie, non solo col permettere che nelTassambl-ea degli elettori si discutesse di un caso trovantesi ancora «sub j-udi-ce» e col tollerare per di più che- -detta assemblea deliberasse intorno ad argomenti ohe esulavano del tutto dalla sfera delle1 sue attribuzioni. Il C. P. L. poi -non avrebbe mai dovuto avallare con la propria autorità delle decisioni che nè esso comitato, nè Tassemibiea degli elettori erano autorizzati a prendere i-n -base alle vigenti disiposizioni di legge. I r-a-pipreisentanti del Potere di Sicciole che 'presidevano, come d’ob'bli£o alla assemblèa (degli elettori, a-v-rebbero dovuto i-n primo luogo far comprendere agli intervenuti che ogni intromisissione nella sfera delle attribuzioni specifiche dàU’a-mmimstrazio-ne ideila giustizia era fuori posto e'che costituiva un abuso, che gli elettori non potevano in quella sede erigersi a giudici dei giud ei liberamente eletti dal popolo, e che essi elettori non a-vevano alcuna vaste 'per antecipare una decisione della magistratura, nè 'alcun 'potere per esonerare i cittadini dagli obblighi loro (Impasti dalla legge. Non merita tanto biasimo, seconda noi, l’assemblea degli elettori, quanto ne meritano invece i dirigenti il C.-P. L. (di 'S ociole. al quali la legge dovrebbe- .essere nota, che non solo hanno tollerato quanto sapra, ma che per di più hanno creduto di avallare con le loro firme decisioni nulle ed ir. rite sin dall’orj-gine. La mag-.stratura popolare, creata pe-r -applicare rettamente la legge voluta e sanzionata dal popolo lavoratore, e neH’inte-reisse di questo, non poteva -se non disattendere le artoi-trarie e-d illegali 'decisioni- del C. P. -L. di Sicciole -rispettivamentne dell'assemblea degli elettori, e di conseguenza segnalare a chi di dovere per gli opportuni provvedimenti del caso tali intromissioni fuori posto. La magistratura popolare- ha- così dato ancora una volta .prova della sua indipendenza e de-lla sua imparzialità, venendo meno le qual-i non si potrebbe più (parlare di una giustizia popolare. Accenneremo ancora in fine come l’inltromiissiane ingiustifidata di cui sopra negli affari giudiziari abbia finito per danneggiare proprio gli imputati, i quali, senza pote-r svolgere la lo-ro difese, sono stati condannati- in contumacia leg t'tiimamente dichiarata, ed ora, se vorranno far valere le loro-difese, dovranno interporre appallo avverso la sentenza di condanna con dispendio e perdita di tempo che si sarebbero potuti facilmente- evitare, qualora avessero -corrisposto ana chia_ mata in giudizio, come la le-gge faceva loro obbligo. LOTTA CONTRO LA MOSCA OLEARIA Allo scopo di distruggere o quanto ute-no di ridurre i danni che la mosca olearia causa alla nostra produzione delle olive, il potere popolare ha e-mauato negli scorsi giorni una ordinanza che fa obbligo a tutti i proprietari e usufruttuari di terreni privati, a tutte le Cooperative agricole e a tutti i. comitati popolari che amministrano terreni del patrimonio popolare di procedere alla irrorazione delle piante di olivo, attenendosi alle i-struzioni che saranno impartite dal delegato per l’agricoltura del C. P. C, de-llTstria. La stessa ordinanza fa obbligo inoltre ai comitati popolari locali e cittadini di sorvegliare detta irrorazione nei rispettivi territori, organizzando, dirigendo e controllando 1 lavori all’uopo d'sposti. Sempre per effetto dell’ordinanza in argomento, il comitato esecutivo del C. P. D. deve sorvegliare come procedono le irrorazioni nella propria circoscrizione, prestando aiuto per l’acquisto dei mezzi e- degli apparati occorrenti per la lotta contro la predetta mosca. SPICCIOLE -DI CRONACA -E sitata fermata dagli agenti de-lla D. -P, òli Pirano tale Ce-rneka Maria, originarla -del paese di Grasizza (iBiuie), che, Ida tempo, conduce vita immorale-. Nei -confronti -della Cern-eka saranno adottate le misure previste da-lla legge. — * Nei cantieri Pi'ranesi è scoppiato il giorno 6 luglio un Incendio su una -nave di -proprietà della soc. «Libera navigazione Adriatica» di Fiume. I danni ammontano a cinca mezzo milione tì-i dinari. E’ in co-rso una inchiesta iper gii aioce-r-tamenti delle cause e responsabilità. ii- II ©tornio 6. c. m. nel -golfo di Pirano si è affondato -un motoveliero carico -di sale. Le cause devono ricercarsi- nel fatto clh-e i-1 -carica idèi natante era eccessivo. * A causa di qna avaria si è rifugiato venerdì scorso nel porto dii Isola il motopeschereccio «iDorlano» di Mu-ggia. Dopo, aver -riparato l’avaria, il ipeischer-eoclo è ripartito (per i-i porto di destinazione1. — lift basica mia DomenJ'ca scorsa un camion di Isola, toh-e portava ^ bordo una trentina -di (gitanti e che era -diretto verso la vall-e Trenta, (giunto alla- pericolosa -curva di S. Daniele idie-i Carso, usciva ,df strada precipitando dalla iscaripa-ta a-lta parecchi metri. Ne-1 tragico volo 'pendeva la vita l’operaio Giovanni Ulcfgrai di 60 anni, mentre -altri 3 componenti la com ti va risultavano feristi seriamente. Essi venivamo soccorsi immediatamente da u-na pattugli» d-ell’A. J. e -trasportati, a m-eizzo della Croce Rossa e di altre macchin-e .aU’ospedalte di Vipa-cco. Altri hanno riportato ferite meno gravi. L’autista, rimasto illeso, è stato fermato dalla D, P, per accertamenti, Un reparto della fabbrica mac chine utensili dii Železnik Alle 21 e 30 (racconto d' attualità) Non una ma cento volte glielo aveva detto: «O tu vieni alle 21.30 precise o io non ti aspetto piu!» Macche, come parlare a una sorda. Prima delle 22 Elda ;non si taceva mai vedere. Si, ma era ora di finirla! Se lei credeva di poter fare il proprio comodo, si scegiiese pure un altro ragazzo, che a lui non gliene importava proprio niente! Questi ed altri simili pensieri passano per la mente a Livio che, nervosamente, passeggia su e giù sotto le finestre del Circolo Italiano. Mani in tasca e naso all'aria, vuol sembrare indifferente a tutto e a tutti, ma il suo cuore batte in un modo insolito; e con quale gusto darebbe un calcio a quei ragazzini che gli ballano in giro! L’orologio batte le 22. Finalmente! Con fare 'noncurante si apposta a pochi passi del portone del Circolo e attende. Risate, una corsa per le scale. Non può essere che lei. Escono due giova-, notti e una ragazza, che non è Elda. Altri d!ue minuti e scende un uomo anziano con un mandolino sottobraccio. Poi è la volta di un gruppo di ragazzi che lentamente salgono. E Livio riprende a passeggiare. Suonano le 22 e 15. Ora ,però basta, eh! Se ne va e chi s’è visto, s’è visto. Se Elda crede di fare di lui uno zimbello, si sbaglia. Non ha voluto saperne di non iscriversi al Circolo, ha accettato di re-citare in una commedia: bene, e fin qui, insomma.. . Ma che adesso pretenda di farlo attendere per delle ore a naso all’aria sotto quelle finestre illuminate, no, eh! — Ehi, Livio, vieni su anche tu? — Dice un giovanotto, e senza attendere risposta, sale di corsa le scale che portano a quelic finestre. Livio sorride. Lui, su! Ma per chi lo prendono? Fino a prova contraria è libero di fare quello che gli pare e piace: su non è andato nemmeno quando la sua ragazza s’è messa quasi a piangere. E non ci andrà mai! Alle 22 e 30 non resiste più. — Adesso poi me ne vado davvero! — dice. E, non sa come, si trova dentro quel portone, su per quelle scale, davanti a una fila di porte. In quale entrare per vedere cosa fa quella benedetta ragazza? Ogni porta ha un cartello che Livio non si degna nemmeno di leggere. Decide di incominciare con la prima. E’ sicuro di trovare Elda a fare qualcosa di poco corretto. La stanzetta non è molto grande. Tre o quattro tavolini attorno ai quali seduti silenziosamente, alcuni ragazzi della sua età circa, giocano a dama e scacchi. Livio li guarda con commiserazione: — Guarda un pò dove vanno a perdere le loro sere! — Esce e sente uno schiamazzo prove-nire dalla porta in fondo. Si, soltanto lì dentro può esserci Elda. Con in cuore la tempesta, a passi lunghi e di scatto, entra: un tavolo lungo, ragazzi e ragazze che giocano a ping-pong. Ma dj Elda nessuna traccia. Nel corridoio sta un attimo incerto, poi un dolce suono di mandolini e chitarre lo invita in un’altra stanza dove è certo di trovare Elda che va pazza per la musica. Ma neppure -qui la trova: ci sono soltanto una quindicina di uomini di tutte le età, dal ragazzino all’anziano che intenti stanno suonando un valzer. Livio vorrebbe' uscire sbattendo l’uscio, tanto grande è la sua rabbia: ma si trattiene e gentilmente chiede a un ragazzo che ascolta la musica con la bocca spalancata: «Dove si fanno le prove della filodrammatica?» — La terza porta a destra!» Livio, finalmente soddisfatto, apre la terza porta a destra: vocalizzi, accordi al pianoforte e finalmente: «Traditori» In fretta Livio esce e di Inori a-scolta un coro dell’Aida. Terza porta a destra. Guarda un pò! C’entrano nella terza a sinistra. In punta di piedi con tutta l’intenzione ,di cogliere Elda sul fatto, si avvia. Vede uscire una ragazza. — Sono finite le prove? — — Da un pezzo! — dice lei, e via ingoiata da un’altra porta. Ormai Livio non ha più nessun dubbio. Elda, per restare fino a quell’ora al Circolo, doveva avere i suoi motivi! Si, ma ormai egli era deciso, eh? O non rimettere più piede in quell’ambiente, o perdere lui. C’era poco da scegliere. Lentamente apre la porta e mette il capo dentro. Eccola là, la brava Elda! Pacificamente rivolta verso la, finestra, con alle spalle, poco distante da lei, un uomo anziano! E seduto più in là un giovanotto sta leggendo con l’aria più tranquilla di questo mondo, un libro .. . «Rispondimi, una volta per tutte!» — dice l’uomo anziano con una voce cattiva. «No, Paolo, non posso! La mia vita è un’altra, il mio destino è accanto a un altro uomo!» «Ma io - . . io . .» — e prende Elda per un braccio scuotendola tutta — io non son dunque nulla per te? — Elda piange, disperatamente piange. — «Tu sei tutto per me, Paolo!» — «Ah, no, basta! Questo poi è Leggete e diffondete LANOSTRA LOTTA Realizzazioni socialiste nella Nuova Jugoslavia Rinomati in tu mondo i cineproieHori GLI APPARECCHI MONTATI DALLE ABILI MANI DEGLI OPERAI ORA SONO INSTALLATI NEI CINEMA DELLA R. F. P. J. troppo. — E’ Livio che e scattato ora e che ha preso per un braccio l’uomo anziano allontanandolo da Eida. — E’ ora dii finirla! — continua rosso dalia collera. — Ma che ti prende? — dice Eida mezza spaventata — Noi si sta provando! L’uomo anziano lo fissa. — Giovanotto, lei farebbe proprio al caso mio! Provi a ripetere questa battuta: «Ma io. . . io non son dunque nulla per te?» Lo dica con rammarico, con dolore .. . Provi, provi! ... Elda, mettiti al tuo posto. Giovanotto, lei ia prenda per un braccio e. . . — Ma io. .. io non son dunque nulla per te?» E il tono di Livio è di dolore tanto naturale e ii gesto col quale scuote malamente Elda, è cosi normale, che il regista non può fare a meno di osservare: «Un pò smanierato nei gesti, se vogliamo dire, ma il tono di voce va benìssimo. Aceetta di fare questa parte, giovanotto?» , «Ho altro da fare che perdere il tempo in stupidaggini. Buonasera.» E trascinando per un braccio Eida, esce impettito. — * — La scenata non viene. Elda che se l’aspettava ne è quasi delusa. E la sera dopo quand'o cerne al solito gli dice: «Sai, caro, vado a prove e ci vediamo alle 21 e 30. Aspettami!» Si sente rispondere: «Vengo ad a-spettarti su!» E il regista, con semplicità, gli dà da leggare ii copione e più tardi Io fa provare. Alle 21 e 30, presagendo uno scatto, Elda si scusa: «Stasera sono stanca. Vorrei non provare più la mia scena!» Ma Livio pronto: «Invece la ripeterai. E la prima volta che recito e non voglio far brutte figure. Riprendiamo, per favore!» E si arriva alle 23 e 30. Da quel giorno, ogni sera prima delle 23 e 30 non rincasano. E se qualche volta finiscono le prove verso le 23, Elda e Livio vanno in biblioteca a leggere qualche rivista o a scegliersi qualche libro. Una sera, mentre a braccetto Livio accompagna Elda a casa, essa con un finto viso imbronciato gli dice: «Penso che ora sarai tu a dover scegliere. O il Circolo o me!» Ma Livio, stringendola fra le braccia, risponde: «Ti sarò per Sempra grato di avermi fatti conoscere quella strada che mi fa passare delie serate meravigliosamente attive. E stai pur certa che come ci sono entrato io, saprò convincere ad entrarci tutti i miei amici. Sei contenta?» E soridehdo riprendono il cammino L’anno scorso, alla fiera internazionale di Smirne, destava molto interes, se, fra i visitatori del vicino Oriente l’esposizione dei prodotti della giovane industria jugoslava. La curiosità dei visitatori era richiamata specialmente d'ai cineproiettori bianchi, ohe portavano la scritta «Ma. Sde in, Yuigosliawia» perchè iproidotti dalla fabbrica «[Iskra» dì Kranj. Interesse più che i testificato perchè era notorio ohe la Jugoslavia, nelì’an-tegiuiecra, esportava solarmente grano e legname. Perciò ^esposizione del cineiproiiettori delMskfa.», di fabbricazione modemiissitna, dimostrava j.l grande progresso della nascente industria jugoslava in rapporto all’anteguerra.' — * — Subito doipo la liberazione, gli specialisti della fabbrica di precisione «Iskra» progettarono di costruirle degli aippareccihi da proiezione cinematografici e, sebbene non avessero pratica alcuna in. tal genere di costruzioni, nel 1497 fabbricarono la prima serie dì prova che diede buoni risultati. iMa il lavoro non era facile; per .la costruzione di un cineproiettore necessitava una quindicina di giorni, il processo di produzione1 era lungo, la pratica poca ed il costo relativamente elevato. Tutte queste difficoltà non sicoraig-gtavano 1 tecnici, che approfondirono gli studi, presentando nuovi progetti, alcuni dei quali vennero approvati e messi in atto. La produzione in serie’ dei proiettori venne così iniziata nel 1949 e nel 1950 i prodotti dell’«,Iskra» vennero esportati ali’esitero. Il processo di montaggio venne ridotto dai 15 giorni ad una giornata di lavoro, tenjipo relativamente breve se si tien conto ohe per un montaggio necessitano 70 operazioni varie. In tal modo il prezzo di costo del prodotto finito risultò diminuito di molto coìsì da poter sostenere la concorrenza con altre, nazioni. La composizione, dei cineproiettori dell’«Iskra è complicata; per, il loro montaggio necessità l’impiego di 600 strumenti ordinari e di .2.400 strumenti speciali, tutti 'costruiti nei vari reparti. della fabbrica. Nel reparto dei tornitori prestano ia loro opera numerose donne che, con mano abile, dirigono i meccanismi di precisione per la costruzione delle 3000 parti di cui si compongono i cineproiettori, molte, per la loro capacità, e slancio lavorativo, sono state proclamate lavoratrici d’assalto. Così, usciti dalle abili mani degli operai dell’«Islcr,ai», i cineproiettori sono già stati montati nel vari cinema deìle cittadine, dei! paesi, delie fabbriche, cooperative, eoe. cioè fra il pòpolo lavoratore della Jugoslavia. B. k. In Jugoslavia S lamponi vengono esportati con l’aereo Battendo gli oscuri sentieri dèlia natura L'energia solare immagazzinata dalle piante ia funzionare la nostra macchina vivente Sottoposte delle alghe verdi ai raggi Roentgen, queste divennero rosse e si constatò che contenevano emoglobina Una passeggiata in campagna, sicu-'iio. Oggi vogliamo pròprio cominciare così, con un invito ad uscire, in queste radiose giornate d’estate, attraverso i campi, : I I p ff £ Ir Hammed (il solitario della montagna) e Grio i vincitori morali di questa bella competizione LE VARIE FASI DELL'AVVINCENTE GARA A Grisignana Micie, Osrecki e Pòred CALDO - POLVERE - FORATURE - SETE P3i*titi 40 - 'Arrivati SI tsilaneió della corsa La festosa ed .umida1 accoglienza della popolazione dei paesi L’ascolo di Hammerl sulla salita di Grisignana Partiti 40. Arrivati 12. Bastano queste due cifre a comprendere quanto sia. stara dura la gara di domenica scorsa. Polvere, polvere e ancora polvere. Seguivamo il gruppo a breve distanza e non riuscivamo a vedere la coda di esso perde ii tutto avvolto in. una nube, così d«asa da assomigliare ad.un vulcano- in piena eruzione. Pai, cp.si,.il ’passare, dei : cJtilemctri, cominciarono le prime forature ed i primi ritiri cito, a fine gara, risultarono 30., Troppi, e. .idi ciò . Epa nq devono essere rimasti soddisfatti gli organizzatori che certamente non. sì attèndevano una così severa selezione. Diciamolo pure apertamente, il percorso era troppo lungo ed arduo, il fondo stradale pessimo, con tre difficili rampe da scalare di cui i’uitima (superflua) venne percorsa a piedi da,i pochi rimasti in gara. Non si pensi che queste considerazioni siano derivate da un senso dì pessimismo, abbiamo voluto soltanto «sprinterò uria nostra opinione, nei riguardi degli organizzatori affinchè in. avvenire predispongano un percorso più adatto alle possibilità di chi partecipa alle nostra gare. Se non il sentiménto, tuttavia la ragiona ci spinge a scrìver questo-, perché troppi corridori sono stati stroncati, * i facendo loro compiere uno sforzo superiore alle loro possibilità. Grande è stato (’entusiasmo con cui la popolazione riceveva i protagonisti. Ogni paese, per piccolo che fesse, ha voluto contribuire con un premio per il più bravo. Dappertutto ove passavamo, abbiamo visto tanta gente, chi con bicchieri, chi con vasi, chi eoa secchi, chi con ogni sorta di recipienti che si affannava a soddisfare le piccole esigenze di chi faticava, porgendogli la tanto desiderata acqua. Lungo il percorso tutti chiedevano acqua, anche gli austriaci hanno imparato domenica a gridare «acquati, anche gii jugoslavi, numerosi nella loro partecipazione, gridavano: «acqua» 'e l’acqua, non mancò per nessuno, perchè gii stessi ritirati si apposta-; ;vano nei punti più ardui del percorso e preparavano l’acqua per i compagni rimasti ancora in gara. Prima di passare in rassegna i maggiori protagonisti di questa bella gara, desideriamo informarvi che, fra tanta acqua, un secchio è finito anche addosso a! nostro corettore, accompagnato con grandi risate da chi gli procurò questo refrigerio. Chi invece riteniamo non avesse bisogno dei-ì’acqua deve essere staio il pio Sellier Pio, perchè già dopo pochi chilometri era. talmente bagnato (sudore) da poter dà solo Innaffiare mezzo percorso, pi dispiace per lui, sempre così taciturno e silenzioso, chiuso nel suo mutismo e desideroso di fare bella figura. Una nota allegra invece ce la Offerse il piccolo, .grande Grio, che, ad ogni nostro incitamento' rispondeva intonando romanze, al pari dei più .celebri cantanti nel massimo dei loro acuti. La corsa è stata contraddistinta dà due fìsonomie completamente diverse. Durante la prima parte della gara non c’e stato il minimo sussulto, il gruppo, al completo, assomigliava a un giardino con varietà infinite di fiori e pareva che lo stesso sta,ss« compiendo una gita turistica. Subito dopo Cittanova invece avevamo il primo protagonista, questo era Goza-ric che partiva dì scatto, sorprendendo il plotone e avvantaggiandosi tanto da portare il suo distacco a circa tre minuti. Rimanevano da percorrere ancora circa 108 km e capimmo subito che il suo era un gesto audace e che ben presto sarebbe finito nel nuila. Infatti venne organiz-sa-ió immediatamente l’Inseguimento e, sulla salita che porta a Grisignana, il biondo austriaco Hammerl gli piomba .alle spalle, mettendo cosi fine a tutte le sue speranze. Quando sembrava ormai che dovesse procedere tranquillo, ' data anche la difficoltà della strada che assomigliava ad un sentiero per caprioli, Hammerl partiva come una palla dì fucile, agile e sciolto nella pedalata, aumentando, con il passare del metri, il suo vantaggio tanto da aggiudicarsi due premi delia montagna. Eravamo convinti che la sua, fosse la fuga buona, ma dovemmo ricrederci. Nelle retrovie intanto si stava organizzando la caccia al fuggitivo che, dopo 40 km di «a solo», vide svanire il sogno dì una brinante affermazione. Pensammo in una sua ripresa, lo sforzo compiuto invece fu superiore alle sue possibilità e dovette cedere nel momento cru-ciste della gara. Peccato, avrebbe meritato certamente di più perchè si è dimostrato il migliore e ci ha fatto vedere fin dove possono arrivare sue possibilità. Osréeki invece, il vincitore, ha corn, piuto una gara giudiziosa, ha saputo dosare perfettamente le sue forze compiendo una corsa intelligente-mantenendosi sempre nelle prime posizioni senza dare mai Timipressione di .voler strafare. .Ncli’cìtimo fratto del 'percorso è rimasto incollato sulla ruota di Varga, campione jugoslavo, che voleva staccarlo di forza e, sfruttando al massimo lo scatto di cui maestro, ha battuto nettamente in volata lo stesso. Un’altro protagonista di questa gara che non possiamo e non dobbiamo dimesticare è il piccolo Grio, owe-rossia «Teterna giovinezza». Diciamolo pare francamente, che domenica noe ci. .aspettavamo tanto da lui, il suo quinto posto, è una brillante affermazione che premia la sua tenacia, la sua costanza, la sua grande forza di volontà nel desiderio di superare se stesso. Quando io abbiamo visto tagliare il traguardo, con lo sguardo abbiamo cercato iramediàmente gli altri componenti la squadra del «Proletera, andata completamente a catafascio, e pensammo che molti di loro dovrebbero imparare da lui molte cose. Bravo Grio, bravo anche perchè sei l’unico rappresentante del Circondario che hai tenuto in alio i nostri collari. Prima di chiudere queste noie, desideriamo riportarvi le impressioni de! nostro direttore ospite gradito lungo tutto il percorso. «La gara è stata dura cd estenuante, beilissima La terza edizione -della gara ci.cl'- ■ Etica per rassegnazione delia ceppa «La Nostra Lotta», che potrebbe benissimo essere denominata lina tappa dolomitica tanto è -stato duro e massacrante il percorso scelto quèst'anno dagli -esperti, -ha selezionato severamente gii atleti in gara -cosi da raggiungere uri -primato negli abhanden!. — A fine corsa, -gli atleti provatissimi, dopo una doccia refrigerante eid -un buon pasto -ristoratore, si sono -ritri -r.ati nelle loro stanze per godersi un meritato e sospirato -ripeso, mentre, organizzatori' e dirigenti riuniti stanno -meditando c commentan-to sui -pro -e contro di questa, pur bella competizione, che -passiamo ad ilustrare ■al fe-cleli sostenitori c -itosi: ORE, 8.25 — PARTENZA Ultimati i preparati'vi È> controllo, i corridori, incol._-.nati, aliano per le -vie di Capcdistria fra una -folla festose e impaziente, avviandosi al-l’im-ibo-ccatura del rettiLn-eo di Se-medclla, ove lo starter, Plain-o, abbassa la bandierina dando il via ai 40 partecipanti. Il gruppo camp-atto sì avvia -verso Isola a passo moderato, -quanid’ecoo staccarsi e -rimanere indietro -un corridor-e. — Riconosciuto in -questi il popolare >Grio, si -pensa alla- solita foratura, ma egli ici fa segni e -grida -che ha •perduto gl: occhiali — -Nulla da fare, -perche dietro sono --tutte le macchine \fiel seguito, -e- ji «mali» Grio de-v-e rassegnarsi, — «iMa — eo-mm'enta un-o -della carovana- — domani una parriiiarten-te in -più e gli occihiali saranno (ricuperati,». Passata Isola-, -s’iin-izia la salite che porta -a iStr-u-gin-anò,' ove gli- abitanti inscenano una man-iif-est-aižidn-e -dii- amicizia verso il • variopinto gruppo-. — N-e-lla susseguente -salita, -che porta a Portorose, i ime.no ,preparati incominciano a td-a-r -segni di stanchezza e perdono terreno, Tra q-ueisti, iSe-llier che scrolla' -Ila tasta, sconsolato, tutto in un bagno di -sudore. Egli -poi abbandonerà. Lungo la salita i corridori si sono messi in -lunga fila, guidati dalla sq-uadra dei gialli austriaci, ohe non Vogliono fa-risi sorprendere. — .Si arriva -così nelle vl-cin-anze di iS’Bertolo, (filando sulla brenne salita che porta all’abitato, scatta veloce Rinaldi. guadagnando una ventina- di -metri -e passa -poi- a -tirare tentando i.l colpo -gobbo, -ma il suo 'tentativo è prematuro perchè, dopo poche centinaia * Il Il vincitore Osrecki della Jedinstvo di Zagabria di metri, il gr-uippo. ipi-omha alle sue spalle e -ritorna la -calma. — I primi abbandoni Or-a il gruppo -noni forza e così pos--sonio riprendere anche i ritardatari, Bolo. Ob-rusin-a, che ha delle noie al Cambio, è leg-geinmeiqit-e staccato', rii a (j-oi anche lui preferirà -ritirarsi. — Si va or-a verso -Ma-d-o-nna del Carso, eid. ecco -un.’a-ltr-o cih>e f-u-gge a -pian i -pedali, è Varga che viu-ol saggiare l’iuipno-r-e dei rivali, _mai jpiol desìste, -vista i'i.n-utlUita prpvocarTido- -così il buon umore in -Grio che canterella allegramente came isi- trovasse ad -una scampagli ata. — __ Sì passano . .villaggi -e campagne, e dappertutto folle di tifosi che vogliono vedere, i corridori, -per offrire- da bére e incoraggiarli, ed -ecco Umago ton il suo -entuisiasmio che. saluta, -e via, ed -ec-c-o l,a fase ch-e. pori-e fing all-a calma. Verso Ve-rteneglió f-u-gge a (pieni -pedal; Goižarič che Sorprende il gruppo -e in Ibr-eve -ha duecento metri di y-amtaigigi-o; il -gruppo ipare non- -preoccuparsi troppo -dì -questa tuga -ad il fuggitivo ne approfitta per guadagnare -altro spazio, tanto cii-e a Verte.neglio i-1 suo vantaggio sul gruppo guidato da-Rinaldi, è -di un primo-e 30 secondi. Avvisiamo Gl'io del ritardo, ma egli nano irresistibilmente, ed a metà dei-la salita -vèrso Str-ugnano, raggiungono il rivale talmente -preso dalla cott-a da non -poter nemmeno accodarsi a loro. L’inseguimento di Grio A Pirano la -corsa sembra ormai decisa e ristretta al -que, quando sulia salita infernale, alile loro spalle appare Varga che er,a fortemente in ritardo, -ed è’ /poi sp-undàto fuori ail'im-iprovviso non si sa da dove. P-ò dietro il sorprendente Grio, con un inseguimento davvero fantastico, riesce a raggiungere Hamer-1 e procede con lui all’insegui-m-ento -dei tre fuggitivi. — Da Croce Bianca transitano sempre soli Micie e Osrecki, incalzati da ■vicino dal -campione jugoslavo Varga ch-e li raggiunge nella susseguente discesa. Ned ritorno verso Str,ugnano, Varga, accordatosi con Osrecki, pianta in a‘ssò Mic-i-C, e unitamente si avviano soli verso il traguardo di Capodfstriaj óve riesce a spuntarla su Osrecki, — Terio arriva lo -sfortunato -compagno di fuga, Miicič. — •Oliò sguardo dietro e troviamo Grip in compagnia dell’a-ustriaco ohe fatica 'anche nei brevi tratti di. salita, cosicché 'i.l caipód-istriano potrebbe1 icon facilità -piantarlo e-d avviarsi tutto solo al traguardò, ma -1-a -generosità ,glielo impedisce, talché rincuorando e sostenendo i lame ri si presentano sul rettiliineo tì’arrivo) e- qui (-come si vede -che- i favo-rii si Idiime,ntj-caffio) Hamerl) 'ion- -uh- -guizzo disperato, soffia ài quarto ipots'tó ' al capodistriano. —; A intervalli -arrivano, Rocié, Cova-cin-a, L'I-n-tlhotìit, Godnik, Crnobrnja, -e lo sfortunato Gobari-E. Ultimo rimasto im -gara, il bravo Luglio, iche, malgrado le molte disavventure e-d di -forte 'ritardo, ha portato a termine onorevolmente la sua fatica. — La prova -offerta in -questa gara (svoltasi -su un percorso che -avrebbe sfi-ameato atleti- -dii -più -a-lto rango), dal giovane austriaco Hame-rl e dal caro alle folle -delTIstria, 11 piccolo Grio, sarà ricordata come l’episodio più fulgido, I id-u-e im-e-niziio-nat'ii corridori meritano -il -plauso idei -tifosi -e possono essere coinsMeratiii i trionfatorimorali del-la dura prova. — 31 gruppo nei pressi di Yerteneglio sotto ogni, aspetto e selezionatrice delle forze migliori. Sono orgoglioso di Grio, unico rappresentante- de! «Proleter» che abbia tagliato il traguardo. Il -percórso, è stato troppo lungo e massacrante.» . Un ringraziamento da parte nostra vada a tutti coloro che hanno contribuito validamente alla riuscita della gara, agli organizzatori, ai dirigenti, alle varie società ed enti per i contributi dati, alla Difesa popolare per il suo impeccabile servizio d’ordine: ed agli atleti ai quali diciamo arrivederci alia nostra prossima edizione. Pino. TERNAZEONALI jjkV*Afo' ■ & S ■ • ri ITAssernfolea Nazionale.della Repubblica Federativa Ju-gos-lava si occuperà. itr.a -non molto di due progettl-legge, la cu! importanza appare sin .d’ora decisiva. Essi rif-lettono, infatti, - i -profondi cambiaménti, phe sono stati operati é che sono tuftdra in -atto in Jugoslavia sulla ' via đell’edif-caz'on.è -socialista. -Si* tratta della creazione, orgamz-zata.,e cosciente, di n-uovi rapporti soci-ali, di -un n-uovo or-dine di cose, di- cui il’-esseniaa consisti» nel. fatto che i produttori diretti non 'sono subordinati ré alia classe, capitalista, né aita, casta burocratica, ma dirigono da ,,sq(| la ,propria economia: e dispongono dei frutti dei loro lavoro. Si tratta di una muova -manifestazione' .storica, assai significativa, non soltanto da -ungM-tóó ài vista interno: aittraverso la democrazia, aU’jnfiiori del Molok; capitale e del Molok stato, il socialismo pe-r-co-rre -nuove, libere vie. Dopo la -legge relativa ai consigli operai ed ai coim'tatf d’aroministrazi-one-, rl’aconamia jugoslava si trova sotto la direzione immediata di circa 45 -mila ofpe-rai e -tecnici, senza contare' i membri dei -consigli operai, il cui- -numero è di gran lunga superiore.. L’elezione di detti consigli, la rior-gan-iEzazio-ne- idi butto Taipiparàto statale fe.decaie -c r-e-ou-b'olifcano, con con-sögiüente ^äug’pne.dai difetti organi governativi, costituisc-ono azioni pre- socialismo get-U-il.ògge all’in-iiaio m-enzionati. E’ tatto un ©recesso che si sviluppa nel sonico della graduale .estinzione, dpi-i’amminiska-zi-oriie statale nei settori -ecòh-cimi.ci e sociali -dove astia* è possibile. E’, in -breve, l’sstinz-io-ne dello Stato 'quale potere amministrativo. Le nuove leggi autorizzano 4 produttori -diretti .a -dispo-rir e .— attr averso i -consigli -cpe-rai — dei -frutti del loro lavoro. Se -q-u-esto non. si fòsse .realizzato, -butte' le ©recedenti disposizioni sarebbero- state lettera mo-rta. Infatti, non c’è libertà dov-e gli uomini non possono disporre ideU’u'tiii-zzazion-e dei prodotti -del loro lavoro. Queste- leggi '.dispongono che i collettivi idi lavoro mattano una parte risi benefici dell’impresa in bilancio, mentre Talira parte — assai -p'ii considerevole — è lasciata a loro libera idiaposizioné, e può essere utilizzata iper Tal-la-rgame-n-to -de-H’impre-sa, la costruzione di case d’abitazione, Telavamento del -sa-Iàiri, 1-1 -migli-ora-rnento delle condi-zionii dei lavoratori, ecc. L’Assemblea Nazionale dispone della parte idei -benefici in bilancio, per soddisfare i, bisogni d-ell’ammin'stra-zione pubblica, della difesa nazionale, „«u-.»«, • idelTédpca-zione, delle edificazioni iriidùstria-li e dell’aiuto alle- regioni economicamente arretrate. L’Assemblea stessa fissa la pe-r-c-enituale ich-e 1-e -iirapre-se debbono versare ai- BiÄteSbC L’am-miD-nta-re dei salari degli operai e degli ■■impiagati, la possibilità che -costoro hanno Id’i-agran-dire ila loro impresa,, e- idi migliore- . le , da - lo-ro -conldi-zipni di vita e di* lavoro, ■djipcntìpno -quindi dp-u-a prosperità deìTiimpr-esa 'medesima. Si-nota;.' le imprese versavano tutti i loro benefici al budget come fondo centrale, e ne- -ricevevano : tutto ciò di -cui abbisognavano. Il bilancio era a disposizione dell’Ananini-strazione rjjbblica, H cihè contriibui-va senza dp-t-blo (e ne. ved'.a-mo Tasemoio nei-l’Unione Soviètica) al rafforzamento (dèlia burccraeia,. a tutto -fiOtrimento dei -diritti delia ciässe olperaià. In -tali condizioni la -burocrazia assume ■eviiden-tam-en-te il ruolo di forza reazionaria e sfruttatriice. ll’oTier.itamèìnto delliò sviluppo deL Tecoriorftia iugoslava viene, in-base alle nuove leggi,determinato dal pi-ano sociale generale. Gli organi di Stato, cioè, nori trattano oberile linee econòmiche generali: ,fissazione del grado d’-utiliz-zazione della- capacità delle diverse Imprèse, determinazione delle somme destinate ai pagamenti, fissazione dei tasso medio ße-i benefici che 1-e -imprese sono tenute a realizzare, del tasso di carn:r::>azione che ess-e debbono versare al -bilancio, eccetera.' Nel quadro idi quésti orien-tamentì .sociali e-d -eieono-rn-ei, le- imprese sono autonome sia nella loro gestione ch-e nelT-elabo-razìone -dei loro -piani economici. -E’i*m,portan.te *sotto!inearè che, prima -di essere a-dortaio tìàlTaasemibìea «à-zionale, il ipia.no è sottoposto alla discussione dei consigli operài e delle organizzazioni sindacali e sociali. Il -piano di Stato cessa -gradua-lmente d'essere tale e si trasforma -poco a poco ,in piano generale di tuit-ta la società. Il carattere democratico dell’elabo-raz’iOne del ipiano -co-stituiòce -un nuovo passo -nello svilupipo economico sociale ideila Jugoslavia. Esso *non è importante solo come forma, ma anche sopratutito 'come mezzo che'-permette ai cittadini di, rendersi conto chiaramente ideigli ob-biettivi iper-se-giuiti, dei fini -diretti e conc-reili delia loro lotta € dei mezzi di cui servirsi. Democrazia -e soic-ialisma: -due elementi che . armonizzano i-n modo P-er-.fjejtto n-elle n-uove leggi, ulteriori piètre- aita libera -edificatone, di un futuro di benessere e prosperità. II popolare Grio attorniato dagli ammiratori dopo l’arrivo La squadra -del proleter idi Capo-distria, che tanto dava a sperare, è ìn-vace vol-atti-zzata nella lotta a metà corsa, ad .il merito di averne difeso i colori, con sacrificio immenso, è tutto dei generosi e leali- Grio e .Luglio. — Merita aicioemn-ato in queste righe il grande aiuto morale dato ai corridori durante tutto ili percorso ;da tutti indistintamente gii -a-bjitanitii,. idei, .paesi -avrà -passata la -carovana, Ecco -un esempio: A Cassette,. piccolo paesano, igli abitanti si sqno talme.nite priadigat) -per aiutare i -corridori che.nella loro -ingenua gioia, hanno-perfino .gettata 'in faccia a-l direttore deiTgiornaie un seée-hio id’aciqua fresca per alleviargli la calura -davvero infernale, — Abbiamo idovuto constatare con 'amarezza l’assenza completa idei corridori della Zona A i quali hanno partecipato coni entusiasmo alle precedenti gare. Il solo Zollia presente non ha potuto parte-ciipare perchè ritenuto di categoria superiore. — Da queste colorane porgianno un. icald-o .ringraziamento a -tutti i com-pagnii che hanno 'collaborato alla riuscita di questa lenta-siaismante man-ife-stàzìion-e. — ’ordine di V ■■ .. •- 1. OSREDKI Emil della «Jedinstvo» di Zagabria, che compie j 168 Km del percorso in 5 ore 28’ é 12”, alla media oraria di Km 28. 2. VARGA Franjo dei «Partizan» di Belgrado a 2”. 3. MIC1C živorad dei «Partizan» di Belgrado ad 1’ e 32”. 4. HAMMERL Jožef, «Sport Union; — Wkn a 2’ e 39”. 5. GRIO Alvino, «Proleter, Capodistria» stesso tempo. 6. ROCIC Vid, «Partizan» Balgrad o a 6’e 39”. 7. KOVACINA Zvonktj, «Partizan» Belgrado a IS’ e 49”. 8. LÌNDHOUT Norbert, «Sport U nšon — Wien a 13’ 9. GpDNlC Adolf, «Nova Corica» stesso tqnspo. 1Ó. CRNOBIINJA Mirko, «Miiiciooet; aZgabria» a 13’58”. Il GOSAHIC Ivan, «Zagreb» Zagabria stesso tempo. 12. LUGLIO Giacomo, «Proletera di Capod'istria a 17’ e 12”. Sii limila a scrollare il -capo (tanto, p-ans-a, se non si imiuov-o.no i cannoni!) Rinaldi saputo’del v-amtaggio- di Go-zà-riiE, fa cennio idi non curarsi troppo, coS'cch-è .non ci rimane, che raggi-ur.gere il fuggi-tiVo, ohe- irei frattempo ha le-ggerm-ente aumentato il distacco, e -passa -a -Cittanova- -con, 1,50, di, vantàggio ag'gi'tMlic.aniđ-oši iil premio del traguardo locale. — -Il gruppo, -nel qu-a-lé sono compresi tutti i im.igliori, è regolato da Rinaldi che s’irvcartipa d-ella àin'datura per la A Buie, imaligratìa i:l iza-gàbrese ab-'calc-dia ■’ a Gòizar.iè. — bia Dentata’terreno, bassa e vince quel premio don 40” sul gnuipipetto in-seguitare -che, nella discesa verso Ponta P.io.rt-on, . guidalo (laìTau-stria-co Haimièrì e R'h.alidi, incalza a. veto-cità pazzesca, riu-s-cen-dq suile -prime- rampe che portano a Grilsiginaina, a' -raggiunge, re -lo sfilò,fato, solitario e a piantarlo per conquistare il primo traguardo valevole quale premio- della montagna.— . |Su -queste idurissim-e r-ainipe il gruppo si .spezzetta -c*d anche -Rmalidi deve lasc'-a-re il passo a Hamerl, O-sre-cki, Var-ga(, éd; a-l itena-cisei-mo -e .meravóg-li-oso Anziano Gri-o, il quale, con, volontà indomabile, arranca alle, spalle dei primi. — La fuga di Hammerl A circa 500 -dal culmine, scatta co-d-er-osaimerfte .Hamerl' *e-taglia vittorioso i:l tr-aiguairlđo -con l’,9” -di .vantaggio su Osr-e'c-ki e -gli- altri c-he passano a-d intervalli- -più o im-eso br.evi; p}ù staiCiC-ato, -Rim-alidi che- (manifesta propositi idi abbandono. — Sullo, isiancio, l'austriaco continua la -fuga ch-a iflur-erà ipe-r c.ipca 60 km,. aumentando -gradatamente il vantaggio così '-da- -passare -con- circa 2’ sulla u rna di Vi-llanòva, secóndo premio della, montagna. — Il'solitario ideila montagna; (Hamerl) Continua nella suà azione-, -mientre gli immediati inseguitori scino rimasti due -e precisamente, Osreck1;, Micie, — A -Capodistria 11 vantaggio dì Hamerl -è n-otevoim-ente tìi-miniuito, risen--tèn-do i.l meraviglioso austrìaco gli jeffe-tti: ideila -Lunga -e dura fuga, ma resiste ancora con volontà disperata, passando ad. IJsoiia. viUtforios-p, ma sai A ancora.,per,jpcco ipoiicliè (i,.-due- mgfpj,-itori, àicco-rdà-tisì finalmente, suatìag- Pàrtenti 40 corridori, arrivati 12. — Ritirai! 28. — Due lievi incidenti, dovuti a cause fortuite ai corridori Ce-lesnik e Kamdzjas. I vari premi di traguardo sono stati vinti: Sicciole — S. Bortolo: 1. EOREDSKI Milan, 2. ÓSRÈCKI Emil. Cittanoya: 1—GOSARIC Ivan. Verteoeglio: 2. JESIC Dragiša. Buie: 1. GOSARIC, 2. POREDSKI. Isola:, 1. HAMMERL, Sport Union Wien, Portorose: 1. OSRECKI, 2. OSRECKI, 2. MIC'C. I TRAGUARDI DELLA MONTAGNA I Grisignana: ì". HAMMERL Jožef, 2. ^SREČKI Em-il. S. Pietro: 1. HAMMERL Jožef, 2. OSRECKI. Pirano: 1. MICIO Živorad, 2. OSRECKI. La coppa «NOSTRA LOTTA» è stata assegnata alla squadra del Partizan di Belgrado che ha totalizzato il maggior numero di partecipanti nei primi 10 arrivati. RASSEGNA POLITICA (Continuazione dalla I pagina) gi-c-rinhi-iaddi-etra» — così ha - detto il ministro inigleise- par le. materie1 .prime, JS-tctofs. Due .giorni ,pr,ima il ministro -delia , .difesa , Shìnwe-11,, av-eva dettò: «Noi saremmo più lieti -di .ridurre la inpstra attività e di occuparci delle lair-ti e della -pace al minimo segno di diste-nsion e ,i n(er n-a-zi o n a le,», Le patrole idi Stokes e idi ShinvzeU, sopo la .-rrianifestazione *di unò, stato -d’aniimo *e idi preoccupazioni ben diffuse nei circoli -dirìgenti laburisti, ipr-eopcupaziioini ideile, quali si ebbe una dllimostraizione qualche mese addietro in occasione -del caso Bevan. Le pre-iocou-pazioni inglesi sono -determinate idal [fatto icih-e il ipriogriammia britannico -triennale Idi rliarmo minaiccia seriamente il tenore di vita -delle -masse inglesi e poitr-ebb-e- .provocare una nuo-va crisi- in materia di, -paigaftì-erifl i.n-ter-■naz’o-nai.i. Qe i prograrami -di riarmo -dovranno ess-e-ne reaili-zzati totalmente le. prosipètltive. par il. fut-plro ai presen-tanp assai, ppco. faiviore-yoli, Tut-taviia 1 riespónga bill tì-eila polìtica i-nigles-a san-no Che .il problema della difesa è ancora oggi il proiM-e-ma centrale, nella -congiuntura .politica odièrna. Le (i-niciognite .disi -damami: sono ancora molto, -e quindi,, oggi come oggi, ■possiamo solo augugar.ci. cane scriveva un giornale, italiano, -ch-e dalla Corea..ridotta ad ammassi di r-ovin-e, la distensione si allarghi -alle altre zone •Più nevralgiche e che la guerra- scompaia .daU’oirizzonte .nostro,-e da quella !dqi n-osfcri fiiglj, Renzo Franchi. La riunione del C. E, dell'UfilS (Continuazxcne dalla I pagina) hanno subito -'.in questi -ultimi tempi un ulteriore .scacco. Accennando quindi ad -'alcune concezioni riguardanti il -problema del TLT egli -ha ritenuto .necessario r-i-icihiairiar-e (Taitteniz'-on-e su -certe tendenze -politiche„-che. si manifestano verso queste con-ce^iòn-i ri temendole inesatte e dannose. La perico-iosi-tà di queste è 'tanto, maggj'ore in quanto si- fratta di un.a iin-ea ohe: è ipj.ù fad'-le ed; irigan meiyple è .perciò «KBetfcüb'Ile. d,i tetti trarsi con suic,-c-eisso fra le masse-. Có; tinuandò, 1:1, compagno Beltram ha-' ,po a'iC'hlariätq: «N-oii ci sen-tiaimo' In òbbli go .dii pari-are alla ipo-poi.azione tìe-1 tut to ap-ertaim-ente -e di -condurre una po litl-cn -di. principio. La risoluzione a-p. parsa sul xcPr-cgre-sso» esprime, una -consezione politici che In-o-n possiamo -approvare perché ih-gannevole e pier-chè metterebbe a repentaglio le nostre conquiste idemocra-tiche conseguite con la vi ttoriosa lotta- di' 'liberazione,» -In conclusione alla, sua rel-az'one il corno.' Bie-ltram /ha abitai Meato la necessità -un ulteriore lavoro -aila base o-nde -far .parteciiparè le -.più la,righe masse alT.amimiinistrazio-ne- del potare. Il icoinip. ,-Ma-Co-vaic Jure, segretario -del Com. Cl rcor.dariale d-eH’UAIiS, ha parlato p-oii brevemente sui problemi -organizzativi, rilevando alcune def.i. fc-enze -n,ef lavo-ro Svolto, che non dovranno èssere ipiti ib-ftarriess® tin futuro. Dopo aver preso alcune deli-bcrazìo. 'n)l: ih merito alla -pro-ss'ma ■,convocazione del Comitato Circondariale del-TUA-IS, la riiunlione è stata -conclusa. nun LUTTO Il cìrcolo italiano di cui tura popolare di Isaia assieme agli insegnanti delle scuote italiane di Isola, si associano alVimmenso dolore che colpisce là famiglia della indimenticabile piccola COLOCCI EDDA mancata a tutti i suoi gióvani compagni addi 10 - z.