73 Metka Furlan UDK 811.163.6'373.21(497.472) ZRC SAZU, Ljubljana* DOI: 10.4312/linguistica.55.1.73-87 SULL’IDRONIMO DRAGONJA/DRAGOGNA 1 INTRODUZIONE Tra1 i pochi fiumi sloveni con un antico continuum onomastico preslavo e anche prero- manzo, troviamo anche il Dragogna, fiume istriano lungo 28 km che nasce in Slovenia, ai piedi della Cicceria, e che a valle, prima di tuffarsi nel Golfo di Pirano, coincide par- zialmente con il confine tra Slovenia e Croazia. Poiché l’Istria è caratterizzata da una longeva multiculturalità e dal multilinguismo a cavallo tra il mondo romanzo e quello slavo, non sorprende affatto che il fiume oggi venga denominato con tre idronimi, lo sloveno Dragonja,2 il croato Dragonja e l’italiano Dragogna. Benché la loro omonimia dal punto di vista sincronico non offra alcun segno lingui- stico che possa indicarci se la forma idronimica odierna sia di origine primariamente romanza o slava, nella letteratura onomastica slovena del secolo scorso si è afferma- ta l’interpretazione di Ramovš, fondata probabilmente soprattutto sul documento più antico del nome Dragonja Argaone (Rav. IV, 36, 75), secondo la quale l’idronimo Dragonja/Dragogna sarebbe primariamente slavo e gli Slavi della zona dell’Istria l’a- vrebbero assunto nella forma pre-metatetica agglutinata *d-argone (Ramovš 1927: 22; acettato da Snoj 2009: 122, che ricostruisce *Dorgòn’a). Ciò significa che la forma italiana Dragogna dovrebbe essere un prestito dalla base slava, slovena o croata, e che in sloveno e in croato questo idronimo dovrebbe originare dal substrato preromanzo. La spiegazione secondo la quale l’idronimo Dragonja originerebbe nel substrato, però, non coincide con le note regole della fonetica sostitutiva. Dell’inaccettabilità fo- netica dell’interpretazione di Ramovš ho già discusso anni fa in relazone al presunto so- stituto slavo *-o(n)- per la sequenza del substrato *-o(n)- al posto dell’atteso e ben do- cumentato *-y(n)- in nomi trisillabi del tipo riscontrato nel toponimo sloveno Krmín < *Kъrmýnъ (paradigma accentuale B) ← rom. *Kŏrˈmnĕ, cfr. il toponimo friulano * Inštitut za slovenski jezik Frana Ramovša, ZRC SAZU, Novi trg 4, 1000 Ljubljana, Slovenija; metka.furlan@zrc-sazu.si 1 Il contenuto del presente contributo è stato presentato, in versione più breve, al simposio scienti- fico internazionale VIII Incontri etimologico-onomastici di Skok, tenutosi tra il 23 e il 25 ottobre 2014 a Zara. 2 Questo idronimo, nel 1955, è stato la base della denominazione ufficiale della località nata come abitato indipendente dalla frazione preesistente chiamata Pər stareγa dvora della vicina località di Sveti Peter/San Pietro dell’Amata (Todorović 2015: 65). Né l’idronimo né il toponimo non sono tuttavia in nessuna relazione genetica con il cognome sloveno, probabilmente deantroponimico, Dragonja, di origine slava, in cui si conserva l’aggettivo protoslavo *dorgъ > sloveno drag (‘caro’). Linguistica_2015_FINAL.indd 73 14.3.2016 8:39:30 74 Cormons, oppure il toponimo croato Làbīn < *Albýnъ (pa B) ← rom. *Ălˈbnĕ, cfr., nel 1078, Albona, toponimo italiano Albona,3 facendo notare che l’idronimo Dragonja in sloveno e croato ha origine in un adstrato recente (Furlan 2002: 31 nota 4), nella forma istroveneta Dragogna. Recentemente, tuttavia, ho potuto appurare che il Golfo di Pirano, nel materiale car- tografico del XVI e XVII secolo, è prevalentemente presente con il nome Largon ovvero Largone (Kladnik et alii 2014: 167),4 il che indica che l’idronimo e il mareonimo5 conten- gono la stessa base nominale *Argon-. Il dato sul mareonimo Largon(e) è rimasto com- pletamente ignorato6 nella letteratura onomastica slovena e croata concernente l’idronimo Dragonja, eppure esso è importante poiché permette di arrivare a una spiegazione molto più precisa della formazione dell’odierna forma idronimica Dragonja/Dragogna. 2 ARGAONE : *ARGONE Nel VII secolo, Anonymus di Ravenna indicò l’idronimo Argaone quale secondo di quattro idronimi istriani, Rusano ‘Risano, Rižana’, Argaone ‘Dragogna, Dragonja’, Nengone ‘Quieto, Mirna’ e Arsia ‘Arsa, Raša’, dopo aver notato che in Istria vi sono numerosi fiumi e aver elencato, nella direzione Nord-Sud, i quattro soprammenzionati (Schnetz 1990: 75; Vedaldi Iasbez 1994 s.v. Argaone). La base dell’idronimo Argaon- con la sequenza -ao- è stata documentata solo in un altro caso, nel 1035, … per Arga- onem usque ad mare salsum…, nel testo con cui l’imperatore romano Corrado II rende noto di concedere agli abitanti di Capodistria (civitate Justinopoli) anche il territorio dalla Dragogna fino al mare (Kos 1911:62). In seguito, infatti, la base *Argaon- viene sostituita dalla base *Argon-, la quale però nella maggioranza dei casi ha all’inizio della parola una dentale agglutinata d-, al posto del nesso -ar- si trova -ra-, mentre la parte finale è maggiormente -nja/-gna, ad esempio, nel 110…7 et usque ad aquam Dragugne8 (Kandler CDI: I, 237), 9 nel 1371 unum Molendinum positum super Flumen 3 Sul toponimo croato Labin, cf. Skok: II, 256. 4 Ringrazio il collega geografo dr. Drago Kladnik, con l’aiuto del quale ho potuto accedere a nu- merose fonti geografiche. 5 L’espressione mareonimo viene usata per indicare i toponimi che designano i mari. 6 Esso è menzionato soltanto da Bezlaj (1956: 148), che però non mette in evidenza il fatto che il nome sia collegato al Golfo di Pirano, nel quale il fiume Dragogna sfocia. A questo proposito è interessante l’affermazione pubblicata nel numero 9 della rivista settimanale politica e sociale Mag del 4 maggio 2009, in cui alla pagina 24 il dr. Davorin Rudolf, alla guida della commissione croata di esperti per la risoluzione della questione del confine sloveno-croato, asserisce che il primo nome del Golfo di Pirano presente nelle mappe del XVI secolo, è Golfo della Dragogna, espressione con cui probabilmente intendeva proprio la forma del nome Largon(e). 7 In Kandler, l’anno preciso dopo il 110… non viene fornito. 8 La forma con la -u-, attestata solo in questo documento, potrebbe indicare l’esistenza della va- riante istroveneta *dragun ‘dragone’. 9 In Šimunović (2013: 201) erroneamente scritto come Dragujna. La datazione della fonte segue accuratamente Kandler l.c. Linguistica_2015_FINAL.indd 74 14.3.2016 8:39:30 75 seu in Roya Dragognae (Kandler CDI: III, 1378), nel 1389 super flumine Dragone (Bezlaj 1956: 147),10 il 9 dicembre 1476 possano fabricare molini sopra la aqua della Dragogna (Pahor – Šumrada 1987: II, 758). La base Argaon-, in cui si può identificare la radice indoeuropea *H2erg’- ‘bianco, splendente’, cfr. il latino argentum ‘argento’, l’ittita ḫarki- agg. ‘bianco, chiaro’ ecc., viene derivata secondo l’opinione generale dalla forma primaria *Argāon- e ricollega- ta all’idronimo lituano Argà, così che l’idronimo Argaone (con il nominativo *Argao) viene classificato nell’idronimia europea antica con il conglutinato suffissale *-āon- < *-eH2-on- che origina nelle lingue centum indoeuropee ed è riscontrabile anche dal rapporto tra l’idronimo pannonico Nedao e quello arcadico Νέδα/Νέδη (Karg 1941– 1942: 175; Krahe 1942: 209 ss.; Schmid 1969: 135; Crevatin 1991: 62).11 Anonymus di Ravenna, accanto ad Argaone, indica l’antico nome del fiume Quieto (croato Mirna) Nengone, che ha la stessa sequenza finale -one dell’idronimo Dragone, documentato più tardi. Essendo i due idronimi Argaone e Nengone documentati nello stesso periodo e designando essi due fiumi che scorrono in direzione N–S e distano l’uno dall’altro solo 12 km, il rapporto fonetico delle fini Arg-aone : Neng-one è pro- babilmente condizionato dalle regole della formazione delle parole, mentre il rapporto fonetico -aone : -one nella coppia idronimica attestata in periodi diversi Arg-aone : Drag-one non lo è. Il rapporto -aone : -one deve pertanto riflettere lo sviluppo fonetico non coevo di un sostituto romanzo che prende il posto di un idronimo preromanzo. Da ciò deriva che la base *Argaon- con la sequenza -ao- al posto della più antica *-āo- è un riflesso dello sviluppo romanzo, identificabile nella forma latina pavō, -ōnis ‘pavone’ che attraverso il romanzo *paˈōne sviluppa nell’italiano dialettale come paone,12 anche paon;13 cfr. anche il latino sāpō, -ōnis ‘sapone’, che attraverso il romanzo *saˈōne in Istria ha l’e- sito saon (Doria 1987: 554). È però più probabile, che, a causa del substrato istriota che conserva la -- nelle sequenze romanze -ao- (cfr. a Valle d’Istria/Bale e a Dignano/ Vodnjan śaˈvon ecc., a Dignano śaˈvur ‘sapore’ ecc. – Filipi, Bursić Giudici 1998: 246, 90), la forma sia stata assunta dagli istriani romanzi già come *Argaon-. Lo sviluppo *Argon- < *Argaon-, invece, può essere spiegato se si presuppone che solo dopo la venetizzazione dell’Istria, nonostante la sua probabile diversa accentua- zione (cioè -aó- : -áo-), la sequenza -ao- nelle zone romanze dell’Istria sia stata inserita nello sviluppo fonetico del tipo noto nell’istroveneto tàola ‘tavola, tavolo’ (< tàula < 10 Non sono riuscita a riconfermare la fonte di questo dato di Bezlaj. 11 Cfr. l’analisi in Repanšek (2014: 814 ss.), dove l’autore verifica e respinge l’ipotesi secondo la quale il rapporto fonetico tra l’idronimo Argaone e il mareonimo più recente Largon(e) sarebbe stato causato da fattori legati alla formazione delle parole, segmenta il conglutinato suffissale *-āon- di *Argāon- in *-ā--on- e ricorda che l’identità della fine di parola tra i rapporti lituani Argà : Argaone e Νέδα : Nedao è solo superficiale, poiché non è causata dalla stessa regola della formazione delle parole. 12 La forma paone, che equivale alla forma italiana standard pavóne (Battisti-Alessio: 2810), è attestata per la prima volta solo nel XIII secolo. 13 E anche paun e păun. Sullo sviluppo dettagliato del nesso, cfr. Meyer-Lübke (1917: 64). Linguistica_2015_FINAL.indd 75 14.3.2016 8:39:30 76 rom. *taola < lat. tabula ‘tavola, tavolo’) e si sia realizzata in *Argon- contempora- neamente all’istroveneto tola ‘tavola, tavolo’ (Meyer-Lübke 1917: 78, 80–81; Rohlfs 1966: 65; Doria 1987: 741 s.). Nella zona dell’Istria, lo sviluppo fonetico *Argaon- > *Argon-, ovvero quello del tipo tàola > tola, fa parte del recente superstrato istroveneto che dal X secolo in poi ha lentamente sostituito il substrato istroromanzo/istriota, perciò non è una coincidenza che la base *Argon- sia documentata solo dopo tale periodo. 3 TRANSONIMIZZAZIONI DELL’IDRONIMO *ARGON-: *LARGON-/DARGON- Dopo l’anno 1035, l’idronimo viene scritto con la dentale iniziale d-, mentre la sequen- za originale ar- si presenta come -ra-. Il fenomeno -ar- → -ra- naturalmente non è in collegamento con la metatesi delle liquide slava. Ramovš (1927: 22), nella spiegazione dell’origine della d- iniziale, si richiama all’articolo di Skok del 1923, in cui Skok non parla dell’idronimo Dragonja, 14 ma pone l’attenzione sul fatto che i toponimi nell’area della Dalmazia sono spesso scritti, nei documenti antichi, con la preposizione latina de agglutinata oppure senza di essa e come esempi cita ad esempio Dekatera (anche Ekatera) : Catera (oggi croato Kotor), Dulcinium : Ulcinium (oggi italiano Dulcigno, croato Ocinj < *ъlcin’ь, più recentemen- te Ulcinj). Benché dagli esempi di Skok risulti chiaro che la d- agglutinata non cambia il denotato ed è pertanto meramente strutturale, sembra che nell’idronimo Dragogna essa abbia invece una funzione. Nell’analisi dell’origine della dentale iniziale nell’idronimo Dragonja/Dragogna bisogna, infatti, includere il dato del cartografo Pietro Coppo, il quale passò la maggior parte della sua vita a Isola e fu quindi un ottimo conoscitore della penisola istriana. Nella sua mappa del 1525 denominò il fiume Dragogna Dragogna, 15 non denomino, in- vece, il Golfo di Pirano Largon, come è stato erroneamente letto in Kladnik et alii 2014: 167, ma Largom. In confronto con la denominazine Largon nella mappa di Coppo del 1540 la variante Largom rappresenta una forma fonetica istroveneta tipicamente pira- nese sviluppatasi da Largon, che si può ancora oggi sentire nelle parole piranesi come ˈpam ‘pane’, koˈmum ‘comune’, Piˈram ‘Pirano’ (Todorović 2016: 205). 14 Šimunović (2013: 201) indica erroneamente che Skok, nell’articolo citato, parla dell’idronimo Dragonja. 15 A volte, nel luogo dove ci si aspetta di trovare l’idronimo Dragogna, si trova erroneamente piazzato l’idronimo Risano, ad esempio sulla mappa del 1573 (Lago – Rossit 1981: 108) o sulla mappa del 1596 (Lago – Rossit 1981: 114). Solo sulla mappa del 1573 detta Illyricum, di Ortelio, il fiume Dragogna è rappresentato come Dragiana flu, il che è solo uno degli esempi di nomi erroneamente presentati in questa mappa (Lago – Rossit 1981: 120–121). Linguistica_2015_FINAL.indd 76 14.3.2016 8:39:30 77 Mappa1: La mappa d’Istria di Coppo 1525 (Kladnik et alii 2014: 84–85) Mappa 2: La parte della mappa di Coppo 1525 con la denominazione Largom ‘Golfo di Pirano’ Linguistica_2015_FINAL.indd 77 14.3.2016 8:39:31 78 Mappa 3: La mappa d’Istria di Coppo 1540 (Kladnik et alii 2014: 106) Mappa 4: La parte della mappa di Coppo 1540 con la denominazione Largon ‘Golfo di Pirano’ Medesimo principio di denominazione per il Golfo di Pirano e il fiume Dragogna fu usato nelle mappe dall’esempio di Coppo in poi fino al XVIII secolo, quando il mare- onimo Largon(e) fu sostituito dai mareonimi Valle di Siziole/Siciole e Rada di Pirano (Kladnik et alii 2014:78ss.), mentre il nome della Dragogna, quando il fiume è presen- tato anche con l’idronimo, rimane nelle mappe invariato, ovvero Dragogna. Così, ad esempio, sulla mappa dell’Istria di Giovanni Valle del 1784 troviamo il mareonimo Valle di Siciole e l’idronimo Fiu. Dragogna (Lago – Rossit 1981: 253), sulla carta militare di Giuseppe II (1804), invece, sono scritti il mareonimo Valle di Linguistica_2015_FINAL.indd 78 14.3.2016 8:39:32 79 Siciole e l’idronimo Torente Dragognia (Rajšp – Trpin 1997), che va letto [Dragogna]. Quando per il Golfo di Pirano prevale il nome Largon(e), due volte anche Laron senza la g16 e solo una volta già menzionato Largom sulle mappe tra il 1569 e il 1662 per esso si trova anche la scritta Dragogna (Kladnik et alii 2014: 78s.),17 il che indica che l’idronimo fu due volte transonimizzato e che designò anche il golfo nel quale il fiume Dragogna sfocia. La prima transonimizzazione ebbe luogo ancora prima dell’agglutinazione d-. La forma Largon di Coppo e la forma standardizzata Largone, infatti, non sono altro che l’i- dronimo *Argone, munito di articolo determinativo: *L’Argone > Largone. Similmente anche l’oronimo Istria viene a volte scritto nella variante agglutinata Listria. Benussi (1877: 25) era ancora ben consapevole del legame tra il mareonimo Largone e l’idronimo Dragogna, però della forma Largone, la quale secondo lui era usata, ac- canto alle forme «La rada di Pirano o di Siciole», per denominare il Golfo di Pirano, disse che si trattava di «nome corrotto dall’antico Argaon, l’odierna Dragogna».18 Il nome Largone naturalmente non è la forma corrotta del nome antico Argaone, bensì il prodotto dello sviluppo fonetico istroveneto *Argaon-e > *Argon-e. Il dato di Benussi è altresì importante perché indica che ancora alla fine del XIX secolo, il nome Largone veniva usato almeno in parte accanto agli altri due sinonimi. Proprio il mareonimo Largone indica che al tempo della sua formazione, il fiu- me Dragogna doveva chiamarsi ancora Argone e che l’agglutinazione della d- iniziale deve aver avuto luogo solo dopo la transonimizzazione dell’idronimo in mareonimo. Probabilmente è stata proprio la transonimizzazione a far sì che a causa della tenden- za a identificare chiaramente il fiume Dragogna, per designarlo si sia iniziato a usare sintagmi preposizionali come *fiume d’Argone, ossia ‘fiume del golfo detto Argone = fiume accanto al golfo detto Argone’, mentre il loro uso frequente ha causato l’aggluti- nazione in *Dargone dando così origine a sintagmi del tipo *fiume Dargone. 4 REINTERPRETAZIONE PARETIMOLOGICA: *DRAGON- → DRAGOGNA *‘FIUME DEI DRAGONI’ La metatesi di *Dargone in *Dragone (cfr. nel 1389 flumine Dragone – v. sopra) po- trebbe avere cause fonetiche ed essere dello stesso tipo presupposto nello sviluppo del toponimo Tergeste > *Treˈgeste > Trieste (v. ad esempio Skok 1923: 12), ma è più probabile che lo sviluppo di *Dargone in *Dragone sia dovuto al collegamento pareti- mologico dell’idronimo con la parola dragone (Crevatin 1991:62), dato che i problemi 16 Forse nell’appellativo Laron si conserva indirettamente un dato sulla pronuncia spirantica γ, che in confronto all’occlusiva è meno udibile. Todorović (2015: 175, 89), infatti, osserva che i par- lanti istroveneti di Strugnano e Sicciole pronunciano la faringale come una fricativa, ad esempio fˈjume Draˈγọńa (Strugnano, Sicciole). 17 Più tardi solo un’altra volta sulla mappa dell’Istituto Geografico Militare del 1957 (Trieste) nella forma croata U. Dragonja (Kladnik et alii 2014: 82). 18 Questo legame viene menzionato più tardi da Rosamani (1990: 331 (s.v. Dragogna), 526 (s.v. Largon)). Linguistica_2015_FINAL.indd 79 14.3.2016 8:39:32 80 causati nei periodi di pioggia torrenziale, quando la Dragogna oltrepassa frequente- mente gli argini, sono stati associati dagli abitanti della zona del fiume a un dragone quale causa delle devastanti inondazioni. Tracce di tali associazioni nell’idronimia romanza19 sono state notate da Bezlaj (1956: 148),20 che discutendo dell’idronimo Dragonja, elenca gli autori italiani che hanno riconosciuto l’origine e l’etimologia dell’idronimo Dragogna nell’appellativo dragone, senza tener conto della sua forma documentata più antica, Argaone. Perfino Coppo, che per primo ha usato il nome Largon(e) (accanto alla variante fonetica piranese Largom), nella sua opera Del Sito de l’Istria (1540), espresse il parere che nel nome del Dragogna si conservasse l’appellativo dragone, ma spiegò questo legame paretimologico in modo diverso, scrivendo che «il fiume Dragogna […] ebbe il nome a causa del suo corso sinuoso nella parte in cui sfocia nel mare, per il quale somiglia a un dragone serpeggiante» (Žitko 1999: 51). L’influsso linguistico dell’appellativo dragone sulla formazione dell’idronimo Dragonja è stato evidentemente molto forte. In un libricino stampato nel 1722, intitolato De situ Istria (Sulla posizione dell’Istria, sloveno O legi Istre), il piranese Giovanni Battista Goineo (sloveno Janez Krstnik Gojnej) nominò per la Dragogna la variante latinizzata Draconius, quando scrisse che «tra Pirano e Salvore scorre il fiume Draconius, che adesso si chiama Dragogna» (Darovec 1999: 75, 81). Nella versione originale, la versione latinizzata Draconius viene usata come epiteto accanto a fluvius, dando all’intero sintagma il significato ‘fiume di draghi’. Nel 1885, Fortunato Olmo, in un testo italiano presenta il Golfo di Pirano con un nome ibrido italiano-latino, seno di Draconea (Olmo 1885: 155). Il sintagma significa letteralmente ‘la foce della Dragogna’, la forma Draconea rappresenta la versione lati- nizzata dell’italiano Dragogna. La forma usata da Olmo, Draconea, e l’aggettivo di Goineo, Draconius, mostrano l’esistenza d’un aggettivo latino in -eus, formato dal lat. dracō, -ōnis e indicano la via da intraprendere nella spiegazione dell’ultima questione concernente l’origine dell’i- dronimo Dragonja/Dragogna, ovvero perché invece della forma *Dragone, che ci si aspetterebbe secondo la trasformazione paretimologica, è usata la forma Dragogna, con la parte finale iotizzata e di genere grammaticale femminile. Poiché gli sloveni e i croati hanno sicuramente assunto l’idronimo Dragonja dalla forma Dragogna, usata dai parlanti dell’istroveneto, la «femminizzazione» dell’idroni- mo ha avuto luogo nell’area linguistica romanza, dove però gli appellativi per i fiumi, che avrebbero potuto influire sul genere dell’idronimo,21 sono di norma di genere ma- schile, ad esempio fiume, torrente. 19 Nella toponomastica romanza il sostantivo drago rappresenta spesso anche una base toponoma- stica per la designazione di aree esposte a frequenti intemperie, mentre nel dialetto siciliano, il derivato dragunàra significa ‘acquazzone, diluvio’ (DT 1990: 254). 20 In opere precedenti. Dopo Bezlaj (1956: l.c.), menzionano tale interpretazione Brozović Rončević (1995: 23s.) e Šimunović (2013: 201), senza tuttavia chiarire che si tratta di un’interpretazione paretimologica del nome. 21 Gli idronimi italiani sono sempre di genere maschile solo nell’italiano standard, cfr. Marcato (2010). Linguistica_2015_FINAL.indd 80 14.3.2016 8:39:32 81 La parte finale dell’idronimo Dragogna è simile alle parti finali degli appellativi campagna, montagna, che sono aggettivi sostantivati in -āneus > -ānius dal latino cam- pus (it. campo), latino mons (it. monte). Dal punto di vista etimologico, campagna signi- fica una piana con più campi e in relazione a campus ha la funzione di un nome collet- tivo ovvero di un nomen loci, cioè un luogo con più campi. Similmente montagna, che oggi è un semplice sinonimo di monte, nel senso etimologico è una zona con più monti. Formalmente, invece, il rapporto formativo dracone : Draconius : Draconea è mag- giormente simile alla catena formativa latina vīnum : vīneus : vīnea (> it. vigna), dove l’espressione latina vīnea, it. vigna, indica una zona con viti ed è quindi un nomen loci di vīnum nel significato ‘vite, vitigno’ (e non ‘vino’). Se tali rapporti formali e semantici vengono applicati all’idronimo Dragogna, esso dev’essere un aggettivo sostantivato di genere femminile, attestato nella forma artificialmente latinizzata Draconius (fluvius) da Goineo, mentre nel senso etimologico la variante idronimica Dragogna è, seppure sia stata spinta in questo aspetto semantico dalla paretimologia, un fiume dove ci sono i draghi, quindi in qualche modo una ‘zona (= fiume) di draghi’ ovvero ‘fiume di draghi’. La paretimologia ha dunque trasformato il genere dell’idronimo, che inizialmente era maschile, in femminile, il che probabilmente non disturbava affatto gli Istriani istrove- neti, considerando che anche per un corso d’acqua così grande come il Piave usavano l’idronimo di forma grammaticale femminile la Piaf, la Piau (Marcato 2010). Tomaschek (RE: II, 687) è l’unico ad indicare che la Dragogna fosse presentata nelle fonti italiane come fiume d’Argogna,22 il che potrebbe indicare che la iotizzazione finale -gna avrebbe avuto luogo già prima dell’interpretazione paretimologica con dra- gone nel sintagma *fiume d’Argone. Mi rimangono ignote fonti che attestino la forma fiume d’Argogna, perciò non posso valutare il valore linguistico di questa variante, benché considerando la presenza, già nel 1389, nel sintagma super flumine Dragone, della forma che ha già subito l’agglutinazione e la metatesi, ma non la iotizzazione, è verosimile che il sintagma fiume d’Argogna sia la forma arcaicizzata in base alla cono- scenza che nel nome viene conservata la base *Argon-. Nel materiale cartografico creato tra il 1569 e il 1662, per la prima volta sulla mappa di Ferrando Bertelli, per il Golfo di Pirano si trova la scritta Dragogna (Kladnik et alii 2014: 78s.), che forse non va interpretata come dovuta al posizionamento dell’idronimo Dragogna nel mare per mancanza di spazio (Kladnik et alii 2014: 87), bensì andrebbe riconosciuta in esso una ritransonimizzazione del nome del fiume Dragogna, questa volta nella forma Dragogna. La probabilità che la transonimizzazione dell’idronimo Dragogna fosse di fatto popolare potrebbe essere confermata da uno scritto assai più recente nelle carte dell’Istituto Geografico Militare del 1957, in cui il Golfo di Pirano è presentato con la forma croata U. Dragonja (Kladnik et alii 2014: 82). I dati sarebbero tuttavia più verosimili se questa transonimizzazione più recente in mareonimo fosse confermata da qualche altra fonte, possibilmente non di natura geografica. 22 Tomaschek viene citato da Bezlaj (1956: 147), mentre Šimunović (2013: 202) non indica alcuna fonte per il proprio uso di fiume d’Argogna, né lo indica Krahe (1942: 211). Similmente, non in- dica la fonte neanche Snoj (2009: 121), che presenta addirittura la forma fiume d’Argogna come variante italiana di uso comune al posto di Dragogna. Linguistica_2015_FINAL.indd 81 14.3.2016 8:39:32 82 5 L’IDRONIMO SLOVENO DRAGONJA (← IDRONIMO IT. DRAGOGNA) E ALTRI DENOMINATIVI DELLA DRAGOGNA L’idronimo Dragonja è attestato relativamente tardi in documenti scritti in sloveno. A quanto pare, il nome Dragonja comparve per la prima volta sulla mappa intitolata Zemljovid slovenske dežele in pokrajin del 1853, opera di Peter Kozler, e quindi sulla mappa del 1921 edita dalla Matica Slovenska.23 Esso è stato normato per la prima volta nel manuale di ortografia slovena Slovenski pravopis (SP 2001: 500) nella forma di Dragnja, con il tono acuto della vocale o, sebbene origini in una zona non caratteriz- zata dai toni. Anche il dato sulla tarda menzione in testi scritti dell’idronimo Dragonja avrebbe potuto far pensare agli autori, che hanno ipotizzato la sua origine nel substrato, che esso rappresenti in sloveno un prestito recente, assunto dagli sloveni dell’Istria dai parlanti istriani dell’istroveneto. Questi ultimi, infatti, denominavano questo corso d’acqua anche come el fiume grando (Rosamani 1990: 331). In alcune fonti scritte del XIV secolo, la Dragogna viene chiamata (ultra) flumen de Saçolis, (a) flumine Saçolis (entrambi del 1307), (super) flumine valis Siçolis (del 1326), (supra) flume Siçolis (del 1328) e sim. (Mihelič 2001: 60 ss.), ossia il fiume di Sicciole. Nei villaggi istriani slo- veni la Dragogna viene chiamata semplicemente con i vocaboli per fiume, ovvero roja, fjume e fləm (Todorović 2014, in litteris). Con quest’ultimo appellativo, che deriva dallo strato istroromanzo preveneto, il fiume Dragogna viene chiamato Flum anche a Krkavče (Filipi 1986: 135). Anche Bezlaj (1956: 147) ha osservato che gli sloveni del corso superiore lo chiamano Rokava, quelli del corso medio usano anche Reka o Flum, quando invece si ingrossa, in alcune parti (ad esempio nella frazione di Dolina) viene denominato Soča o Montana.24 Quest’ultima espressione è nota nella forma di appella- tivo monˈtana nei villaggi istriani di Villanova di Pirano, Padena e San Pietro dell’A- mata, dove significa ‘inondazione’ (Todorović - Koštiál 2014: 145); in esso si conserva la parola italiana montana, usata in Istria per denominare le inondazioni causate dai fiumi che in modo improvviso e inaspettato superavano i propri argini e allagavano i campi (Rosamani 1990:644). Anche questo nome del fiume Dragogna, così come l’o- rigine paretimologica della variante Dragogna da *(fiume) d’Argone ‘fiume del golfo di Argone’, indica che a causa delle sue improvvise e minacciose inondazioni il fiume incuteva paura negli istriani, perciò non sorprende che il suo nome fosse interpretato paretimologicamente in ‘zona (= fiume) di draghi’. 6 IN CONCLUSIONE Benché il nome del fiume Dragogna fosse stato attestato già nel VII secolo da Anonymus di Ravenna come Argaone < indoeuropeo *H2arg’-eH2--on-, l’idronimo contempo- 23 Su essa il toponimo odierno Sečovlje è scritto ancora come Sičjole. 24 Bezlaj non indica le fonti di tali denominazioni. Probabilmente gli sono state fornite dal dia- lettologo Tine Logar, che negli anni ‘50 del secolo scorso ha svolto ricerche in loco in questa zona dell’Istria. Negli appunti di campo di Logar per l’atlante linguistico sloveno (Slovenski lingvistični atlas) è possibile riscontrare solo la forma Reka, che sarebbe usata a Krkavče per il fiume Dragogna. Linguistica_2015_FINAL.indd 82 14.3.2016 8:39:32 83 raneo sloveno Dragnja, croato Dragonja, italiano Dragogna, è legato ad esso solo indirettamente. Dopo che la base derivante dal substrato fu assunta probabilmente prima come Argaone dai parlanti romanzi dell’Istria e dopo il X secolo sottoposta allo sviluppo fonetico veneto in *Argone (del tipo taola > tola), l’idronimo fu transonimizzato e usa- to per denotare anche il Golfo di Pirano (Largone, Largon, Laron, Largom). A causa dell’omonimia microareale *Argone ‘fiume Dragogna; Golfo di Pirano’, per il fiume si è iniziato a usare il sintagma *fiume d’Argone, il che ha causato l’agglutinazione in *Dargone. Poiché durante i periodi di forti piogge la Dragogna spesso inondava i dintorni, la forma idronimica soprammenzionata fu associata dagli abitanti della zona della Dragogna a draghi/dragoni quali agenti di devastanti inondazioni. Al livello lin- guistico, ciò si riflette dapprima con la metatesi *Dargone → *Dragone dovuta all’in- flusso dell’italiano dragone, quindi con la trasformazione morfologica *Dragone in Dragogna *‘zona (= fiume) di dragoni’ (del tipo vigna ‘vigneto’ < *‘zona di viti’). In sloveno e in croato l’idronimo Dragonja ha quindi un’origine recente nella forma Dragogna, appartenente all’adstrato istroveneto. L’ipotesi di Ramovš che quest’idronimo sloveno-croato originasse dal substrato e che riflettesse la metatesi delle liquide slava era foneticamente errata, poiché tale so- stituto, in sloveno o in croato, dovrebbe avere la forma **Dragin ovvero **Draginja. Riferimenti bibliografici BATTISTI, Carlo/Giovanni ALESSIO (1950–1957) Dizionario etimologico italiano I–V. 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Riassunto SULL’IDRONIMO DRAGONJA/DRAGOGNA Benché il nome per il fiume Dragogna fosse stato attestato come Argaone < indoeuro- peo *H2erg’eH2on- già nel VII secolo da Anonymus di Ravenna, questa forma è solo indirettamente collegabile alla forma contemporanea dell’idronimo sloveno Dragnja, croato Dragonja, italiano Dragogna. Dopo che la base fu assunta dal substrato dagli Istriani parlanti il romanzo nella probabile forma iniziale Argaone e fu inclusa, nel X secolo, nello sviluppo fonetico veneto in *Argone (seguendo il tipo taola > tola), l’idronimo fu transonimizzato e fu usato anche per designare il Golfo di Pirano (Largone, Largon, Laron, Largom). A causa dell’omonimia microareale *Argone ‘fiume Dragogna, Golfo di Pirano’, per il fiume, si è iniziato a usare il sintagma *fiume d’Argone, il che ha causato l’agglu- tinazione in *Dargone. Poiché durante i periodi di forti piogge la Dragogna spesso inondava i dintorni, la forma idronimica soprammenzionata fu associata dagli abitanti della zona del Dragogna a draghi/dragoni quali agenti di devastanti inondazioni. Al li- vello linguistico, ciò si riflette dapprima con la metatesi *Dargone → *Dragone dovuta all’influsso dell’italiano dragone, quindi con la trasformazione morfologica *Dragone in Dragogna *‘zona (= fiume) di dragoni’ (del tipo vigna ‘vigneto’ < *‘zona di viti’). Linguistica_2015_FINAL.indd 85 14.3.2016 8:39:32 86 In sloveno e in croato l’idronimo Dragonja ha quindi un’origine recente nella forma Dragogna, appartenente all’adstrato istroveneto. L’ipotesi di Ramovš che quest’idronimo sloveno-croato originasse dal substrato e che riflettesse la metatesi delle liquide slava era foneticamente errata, poiché tale so- stituto, in sloveno o in croato, dovrebbe avere la forma **Dragin ovvero **Draginja. Parole chiave: idronimo, etimologia, paretimologia, transonimizzazione, Istria Summary ON HYDRONYM DRAGONJA/DRAGOGNA Although the name of the river Dragonja was as Argaone < PIE *H2erg’eH2on- first mentioned by Anonymus from Ravenna already in the 7th century, the modern hydrony- mic forms Slovene Dragnja, Croatian Dragonja and Italian Dragogna, are only indi- rectly connected with it. After the substratal hydronym was first, most likely as Argaone, borrowed from the Roman spoken Istrian population and after the 10th century underwent the Istro-Vene- tian phonetic change into *Argone (the type taola > tola), it was transonimizated and used also as the name of Piranian gulf (Largom, Largone, Largon, Laron). The ho- monymy *Argone ‘the river Dragonja; the Piranian gulf’ caused that the phrase *fiume d’Argone *‘the river of Argone = Piranian gulf’ began to be used for naming the river Dragonja, which via agglutination brought about the form *Dargone. Because the ri- ver Dragonja often flooded during heavy rainfall, the hydronymic form *Dargone was associated by the people in the area of the river Dragonja with dragons as actors of the devastating floods. The linguistic sign of this perception was at first the metathesis *Dargone → *Dragone, influenced by Italian dragone ‘dragon’ and later the morpho- logical modification of *Dragone into Dragogna *‘the area (= river) of dragons’ (the type vigna ‘vineyard’ < *‘the area of vines’). The Slovene and Croatian hydronymic form Dragonja is therefore a young borrowing from Istro-Ventian Dragogna. The previous interpretation by Ramovš that the Slovene-Croatian hydronym Drago- nja is of substratal origin and reflects the Slavic metathesis of liquids is nowadays una- cceptable because such a form would result in Slovene-Croatian **Dragin or **Draginja. Keywords: hydronym, etymology, folk etymology, transonimization, Istria Povzetek O HIDRONIMU DRAGONJA/DRAGOGNA Čeprav je bilo ime za reko Dragonjo kot Argaone < pide. *H2erg’eH2on- spo- ročeno že v 7. stoletju pri Anonymusu iz Ravenne, je s tem najstarejšim imenom sodobna hidronimska oblika sln. Dragnja, hrv. Dragonja, it. Dragogna povezana le posredno. Linguistica_2015_FINAL.indd 86 14.3.2016 8:39:32 87 Potem ko je bila substratna predloga najprej verjetno kot Argaone prevzeta od ro- mansko govorečih Istranov in po 10. stoletju podvržena beneškemu fonetičnemu ra- zvoju v *Argone (tip taola > tola), je bil hidronim transonimiziran in je označeval tudi Piranski zaliv (Largone, Largon, Laron, Largom). Zaradi mikroarealne homonimije *Argone ‘reka Dragonja; Piranski zaliv’ se je za označevanje Dragonje zato začela uporabljati besedna zveza *fiume d’Argone, kar je povzročilo aglutinacijo v *Dargone. Ker je ob močnem deževju Dragonja pogosto poplavljala, je ta hidronimska oblika prebivalce ob območju Dragonje asociirala na zmaja/e kot akterja/e uničujočih povod- nji. Jezikovni odraz tega je najprej metateza *Dargone → *Dragone pod vplivom it. dragone ‘zmaj’, nato pa morfološko preoblikovanje *Dragone v Dragogna *‘območje (= reka) zmajev’ (tip vigna ‘vinograd’ < *‘območje, kjer so trte’). V slovenščini in hrvaščini je hidronim Dragonja zato mladega adstratnega izvora iz istrsko beneške oblike Dragogna. Ramovševa domneva, da je ta slovensko-hrvaški hidronim substratnega izvora in da odraža slovansko metatezo likvid, je bila fonetično napačna, saj bi se tak substitut v slovenščini oziroma hrvaščini glasil **Dragin oziroma **Draginja. Ključne besede: hidronimi, etimologija, ljudska etimologija, transonimizacija, Istra Linguistica_2015_FINAL.indd 87 14.3.2016 8:39:32