tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/CIVIDALE • UI.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo 1 bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 600 lir Leto XII. Št. 15 (279) • Čedad, Četrtek 18. aprila 1985 Sforzo creativo nelle unitarie In maggio sono le elezioni amministrative. Il vivere democratico della nostra terra sarà posto a verifica. Si aprirà il dibattito tra chi è aperto alla concordia ed al clima di fiducia e tra chi è legato ai preconcetti ed alle concezioni deformate e vecchie che non vogliono estendere il patrimonio della conoscenza e mirano ai privilegi, al potere. L’integralismo politico, con steccati discriminatori, di certe forze illiberali e conservatrici riapparirà. Vorranno riavere in appalto i nostri comuni. A manciate, come negli anni fin qui trascorsi, distribuiranno promesse che, dopo il voto del 12 e del 13 maggio, disperderanno al vento. Finora questi «padroni» ci hanno insegnato ad essere pieghevoli, mentre li avevamo delegati a favorire il nostro ruolo di protagonisti. Oggi è però in atto una nuova realtà che promette un forte impegno sociale. È questa la coscienza politica espressa dalle liste unitarie e libere che si sono fatte promotrici di elementi di iniziativa, di idee, di un governo più aperto, più partecipato al comune. È l’espressione culturale di uomini indipendenti e liberi delle nostre valli che irrompono come i nuovi soggetti per cambiare. Sono intellettuali, giovani, anziani, donne, cristiani, lavoratori della Sla-via Friulana che vogliono superare in positivo i problemi rimasti insoluti per colpa di quelli che hanno lasciato che la nostra gente si cerchi da sè la soluzione dei propri problemi. È la volontà delle valli che è stata Mostra permanente alla Beneška Galerija A partire dal 20 aprile la Beneška galerija sarà aperta ogni sabato dalle ore 18 alle ore 19.30 con la presenza di Sandra Manzini, diplomata all’Istituto d’Arte di Udine. Accanto alle opere artistiche, figureranno anche oggetti di artigianato artistico. La galleria è dotata di telefono, con il numero 727332. sperimentata felicemente nei comuni di Resia, di Taipana, di Faedis, di San Pietro al Natisone, di Grimacco, dove fianno operato amministratori all’insegna dell’unione di tutte le forze. Queste amministrazioni hanno vinto i fumi della propaganda interessata aiutando a ragionare. Esse hanno rotto i luoghi comuni di una storia fatta di buoni e cattivi favorendo una situazione amministrativa nuova, rinnovando la vita sociale, rafforzando la democrazia. Hanno contribuito alla crescita sociale e democratica della nostra società. Possiamo quindi affermare che le liste unitarie hanno sprigionato valori liberanti. Va quindi tenuto presente questo momento amministrativo e va : rafforzato, perchè ci difende e ci organizza. Le liste unitarie introducono infatti nel comune più pluralismo, più sforzo creativo, più unità per il bene di tutti, più verità e giustizia e più autonomia locale. Infatti democrazia non significa visione passiva e totalizzante della vita, ma più entusiasmo, più apertura alle forze interessate alla nostra rinascita, più uguaglianza economica e sociale. Bisognerà allora saper scegliere tra un metodo di lavoro esclusivista ed accentrato di una certa DC ed il metodo della collaborazione e della dialettica democratica delle liste unitarie. La forza di una amministrazione si alimenta da una scelta che risveglia le prospettive di vita, che realizza in definitiva più libertà. Guglielmo Cerno Il calcio delle Valli in Belgio Il Pulfero al 19° Torneo Internazionale di Ougree. l.a comitiva assieme ai nostri emigranti in Belgio ricevuta presso i locali del sig. Chiudi. Durante la breve visita l'Unione Emigranti Sloveni ha donato agli ospiti dell'AS Pulfero una scultura, simbolo del lavoro svolto dai nostri emigrati nelle miniere del Belgio. In occasione delle festività pasquali e della disputa del Torneo delle Regioni sono stati sospesi i campionati dilettantistici locali. A Pulfero per non soffrire troppo in ozio hanno pensato di sfruttare la pausa per concedersi una vacanza in tema. Con la collaborazione della sezione dell’Unione Emigranti Sloveni di Se-raing hanno organizzato una gita per partecipare al 19 Torneo internazionale di Ougree. Al torneo disputato il giorno di Pasqua e Pasquetta, hanno partecipato 8 squadre delle quali due belghe, due francesi, due scozzesi, una tedesca e il Pulfero per i colori italiani. Una manifestazione importante che vedeva un Pulfero orfano del suo bomber Servidio e di altri elementi base come il libero Gasparin, il terzino Qualizza ed altri che però venivano degnamente rimpiazzati da elementi come Dugaro e Birtig della Valnatiso-ne, Cernoia della Cividalese e Gariup dell’Audace. Dopo la giornata di sabato dedicata ad incontri con i nostri emigranti in Belgio, subito lo scontro con la formazione favorita del torneo, gli scozzesi del Tayport. Due modi completamente diversi di giocare a calcio. Il nostro, in contrapposizione con un calcio atletico, grintoso e talvolta pesante messo in atto dagli scozzesi. Un permissivismo forse eccessivo dell’arbitro ha provocato parecchi guai ai malcapitati che comunque riescono a tenere degnamente testa all’incalzare degli scozzesi fino a quando per una banalità (Guion nel rinviare fa all’italiana tiene buoni i quattro secondi mentre per l’arbitro e per il regolamento del torneo contano non più di quattro passi) punizione a due in area, tiro e uno a zero per gli scozzesi. Nel tentativo di riequilibrare la sorte più avanti arriva anche il due a zero e così addio sogni di finale. L’incontro che segue nel pomeriggio è contro gli altri scozzesi del Auch-termuchty. Con i nuovi avversari me- no ruspanti niente problemi: è due a zero e palla al centro. Il giorno dopo per le finali, il Pulfero avendo perso la prima partita, è tagliato fuori dai primi quattro posti e gioca per il quinto e sesto. Anche qui segue in 3 a pagina Ma come, tornano le «Vicinie»? La fase preelettorale ha impegnato centinaia di cittadini. Si sono diffuse ancora le liste civiche. Nel momento in cui scriviamo si stanno ormai presentando le liste per le elezioni comunali. È dunque possibile fare già un primo commento. Ci rifacciamo ad un nostro precedente scritto di qualche tempo fa per ribadire che consideriamo giusto l’orientamento (che è prevalso in quasi tutti i nostri comuni della Slavia friulana) di presentare due sole liste. Questo garantisce prima di tutto che le possibilità di vincere siano più ugualmente ripartite. Certo, dove il PSDI ha scelto l’alleanza con la DC, le «chanches» delle liste civiche sono più ridotte. Dobbiamo però dire che la «santa alleanza» proposta da Simaz, Dorbo-lò e Ruttar, è fallita. Eravamo facili profeti: ci sono ormai ben pochi, anche nella DC, che pensano ancora che un fronte unito sciovinista e antislove-rto sia realizzabile nel concreto. E questa è già una vittoria. Non che siano mancati tentativi di spaccare le liste civiche, ma a onor del vero in questi sforzi non si è avvertito il segno sciovinista invocato da Simaz. Forse sì a Grimacco, ma non altrove. Sull’esito del confronto elettorale sono molti a scervellarsi nelle previsioni: ciò significa che si è realizzata ancora una volta, e questa volta in tutti i comuni, la possibilità dell’alternanza e che dunque i risultati non sono scontati in anticipo. Anche perchè questo ha condotto ad una migliore scelta dei candidati e ad un più preciso impegno sui programmi. Diamo allora un’occhiata proprio a questi due aspetti della fase preelettorale. Qui molti elementi giocano obiettivamente a favore delle cosiddette liste civiche. Queste, proprio per il fatto di essersi dovute basare su accordi, dosaggi politici, di frazione ed altro ancora, hanno dovuto impegnare energie superiori delle liste monocolori democristiane. segue in 2“ pagina Anna Mosolo je dočakala I Anna Mosolo - Skavnikova mali iz Hrastoviega seje rodila 13. aprila 1884 Ni kaj, muormo reč — an ona nam tuole potardi — deje 13 ries srečna številka. Čeglih nie imiela lahkega življenja je nona Ana ne samuo dočakala tarkaj liet, ma je tud bila nimar zdrava an kuražna. An zdrava an kuražna je tud donas, ko s ponosom pravi, de ni bila nikdar v špilalu an de miedihi so miei le malo opravila z njo. Zima je bila lielos huda an težka, ma ona jo je venesla brez težav zak je šele močna — pravajta ji samuo stisenl roko anta ‘bota videl — an zdluo, ki jo družina, posebno sin llario an neviesta Norma ta par katerih živi, takuo ahta an varje. Nona Ana, Novi Matajur vam želi še puno zdravja an veselja an... se videmo spel druge lieto. La scienza dice sì all’educazione bilingue precoce La prof. Silvana Schiavi, dell’Istituto di pedagogia dell’Università di Udine, ha accolto l’incarico di seguire, per gli aspetti didattici e scientifici, l’attività del centro prescolastico bilingue di S. Pietro al Natisone. Prima di tutto ha avuto un colloquio con le educatrici, poi ha assistito ad una giornata di attività didattica. La prof. Schiavi ha quindi compilato un questionario per i genitori circa la situazione linguistica delle famiglie e dell’ambiente sociale dei bambini. È stata poi impegnata nel corso di un intero pomeriggio in un colloquio diretto con le mamm^. La prof. Schiavi ha affermato che le possibilità di apprendimento dei bambini in età precoce sono grandissime. Purtroppo, però, solo una piccola parte delle capacità intellettive dei piccini viene messa a frutto. Questo succede anche in campo linguistico, dove si sprecano ottime occasioni di confronto e di ragionamento, di interesse e disposizione all'apprendimento. La prof. Schiavi si è proposta di intensificare il suo lavoro nella fase conclusiva dell’anno scolastico e in preparazione del prossimo, a settembre. Le prime Segue dalla 1a pagina Ma come, tornano le «Vicinie»? Quante sono state le riunioni preliminari, gli accordi fra i gruppi politici, quante le assemblee di frazione? Decine e decine, in tutti i comuni. Prima di arrivare alla formulazione delle liste, centinaia e centinaia di cittadini sono stati chiamati alla partecipazione attiva, alla discussione franca, allo scontro, in certi casi. A noi pare che in questa attività, svolta per riempire nel miglior modo con nome e cognome le dodici caselle disponibili nelle liste, sia riconoscibile un grande sforzo di democrazia diretta, un vero e proprio ritorno alla partecipazione che ha caratterizzato il periodo storico delle «vicine» e delle «banche». È una cosa importante che la gente riscopre oggi, in forma moderna, quella che è stata l’epopea autonomistica dei tempi della repubblica di Venezia. Certamente la conclusione può aver lasciato qualche strascico di scontenti. È umano: i posti sono dodici e molti «no» debbono essere pronunciati. Ma la democrazia sta anche qui, nel mettere avanti gli interessi collettivi a quelli di parte. E in questo aprile 1985, che celebra ì quarant anni aeiia ìioerta riconquistata, democrazia è anche questa fioritura di partecipazione e, qua e là, perfino di entusiasmo! E i partiti? E i vituperati e criticati partiti, come si sono comportati? Eb-. bene, diciamolo con chiarezza, sempre parlando in generale: forse qui hanno raccolto e anche dato una lezione di grande importanza; quella di essere in grado, almeno in alcuni momenti, di farsi garanti — soprattutto verso l’esterno, cioè verso le segreterie centrali — del diritto dei cittadini della Slavia friulana di essere veramente cittadini liberi senza e con (e questo è anche molto importante) una tessera in tasca. Questo ci pare il minimo che ai partiti che hanno confluito nelle civiche, con tutte le riserve, va onestamente riconosciuto. * * * Riguardo ai programmi: anche qui è evidente la superiorità del metodo della consultazione e della partecipazione. Lo sforzo di mettere insieme le vedute dei gruppi politici con i bisogni e le richieste dei paesi, delle frazioni, dei singoli comuni, con le idee delle giovani generazioni e di quelle più anziane, è un fatto ormai maturato e difficilmente reversibile. È dunque il metodo democratico che trionfa? Si capisce, l’occasione delle amministrative è grossa. Anche se può far sorridere che aita gente paia interessare ai più un tratto di asfalto che, diciamo, le trattative sui missili, ci pare che l’attenzione per l’ambiente, la qualità della vita e la diffusione del vivere civile, l’occupazione, ecc., sia un momento positivo per la ripresa dal basso dell’interesse politico. Per tutte queste considerazioni e non dunque per pregiudizi verso la DC, pensiamo che la stagione delle «civiche» sorta nel 1975 sia un fatto estremamente positivo e che non può che farci fare un passo avanti a tutti, DC compresa. A chi invece avrebbe voluto, o tuttora vuole, trasformare la competizione elettorale in una specie di «guerra santa» contro gli sloveni, ci pare utile ricordare alcuni principi che riteniamo giusti nel rapporto delle nostre associazioni con le amministrazioni: a) tutti gli amministratori pensino tranquillamente con la propria testa. Deve essere loro riconosciuto di poter esprimere liberamente il proprio pensiero e le proprie idee; b) le posizioni degli organi istituzionali, consigli, giunte, ecc., devono essere frutto di scelte collegiali; c) una persona che riveste una carica pubblica ha il dovere di dire sempre la semplice verità dei fatti. Bella scoperta? D’accordo, tutto questo a lume del buon senso è evidente: tuttavia è bene ricordarlo, anche a chi vorrebbe trasformare la competizione elettorale in una rissa. Mercoledì 17 alle ore 12 è scaduto il termine per la presentazione delle liste per le prossime elezioni amministrative. Al momento di andare in stampa erano depositate ufficialmente presso gli uffici comunali solo le liste che pubblichiamo qui di seguito. Ampio servizio nel prossimo numero. LISTA CIVICA DI GRIMACCO Bonini Fabio Canalaz Lucio Paolo -Chiabai Natale Gariup Marino Gus Sergio Predan Albino Rucchin Alberto Rudi Renzo Scuoch Vittorio Trusgnach Maurizio Vogrig Elio Vogrig Sergio LISTA CIVICA DI SAVOGNA Carlig Romeo Cendou Germano Cernoia Ezio Cromaz Renata Gosgnach Valentino detto Gildo Gosgnach Ezio Gosgnach Mirella Marchig Egidio Petricig Pasquale Trinco Pietro Vogrig Alessio Zuanella Pietro LISTA CIVICA DI PULFERO Banchig Giorgio Battistig Emilio Cencig Enzo Clavora Ferruccio Crucil Dorino Domeniš Claudio Domeniš Olivo Domeniš Piergiorgio Gubana Angelo Manzini Gabriele Medves Valentino Melissa Camillo S posegom v slovenščini je začel in zaključil svoje delo na Pokrajini «Prisrčen pozdrav naj gre vsem Slovencem. Obljubljam našemu ljudstvu, da se bom v pokrajinskem svetu v Vidmu zavzemal za vse gospodarske, socialne in kulturne pravice, ki nam pri-tičejo zaradi naše stoletne zgodovine in zaradi uspehov našega kulturnega dela». S temi besedami v slovenščini je pokrajinski svetovalec komunistične partije, Pavel Petričič, začel pred desetimi leti — avgusta 1975. leta — svoje delo v pokrajinskem svetu. Slovensko besedo, ki je takrat prvič odmevala v palači Belgrado, so v videmskem pokrajinskem svetu večkrat slišali. Poslušali so jo le iz njegovih ust pred dobrim mesecem, na zadnji seji te mandatne dobe pred razpustom pokrajinskega sveta. Besede v slovenščini simbolizirajo in hkrati tudi pričajo o delu Petričiča na Pokrajini, o njegovih prizadevanjih še zlasti za priznanje in uveljavitev Slovencev videmske pokrajine ter za ustvarjanje potrebnih pogojev za njihov gospodarski, socialni in kulturni razvoj. Zasluga Pavla Petričiča pa je tudi v tem, da se ni sam boril za pravice Slovencev, pač pa da je tudi vedno iskal zavezništvo kolegov drugih strank in predvsem, da je ob vsaki priliki sprožil razmišljanje in razpravo o jezikovnih, kulturnih in zgodovinskih značilnosti slovenske skupnosti, o njenih perspektivah, potrebah in željah. Če se je v zadnjih letih nekaj spremenilo in premaknilo glede slovenskega vprašanja tudi v zavesti njegovih političnih nasprotnikov, prav gotovo je tudi njegova zasluga. Petričiču, ki po dveh mandatnih dobah ne bo več kandidiral za pokrajinski svet, naj gre naša prisrčna in iskrena zahvala. Poleg tega pa izražamo še željo, da bi bil on, njegovo delo, zgled za tiste, ki ga bodo nadomestili in da bodo nadaljevali po tisti poti, ki jo je on tako jasno začrtal. II Psdi a Taipana Nel numero precedente in seconda pagina nella risposta di Elio Berrà alla seconda domanda, al quinto capoverso invece di leggere «Anche i rapporti con i Socialdemocratici non sono molto migliorati...», va letto «Anche i rapporti con i Socialdemocratici sono molto migliorati...». Si è trattato di un antipatico errore tipografico che ha modificato il senso della frase. Ce ne scusiamo con i lettori e con Elio Berrà. Dopo 2 legislature Petricig (PCI) lascia il consiglio Dopo due legislature lasci i banchi del consiglio provinciale di Udine. Certamente avrai fatto un bilancio di questi dieci anni... Un bilancio è fatto di attivi e passivi. Tra i passivi metterei le lungaggini, le riunioni inutili, i pregiudizi e le asprezze dello scontro politico che sono stati presenti anche nel consiglio provinciale. Tra gli attivi, sul piano personale, metto decisamente l’interessante esperienza realizzata, la conoscenza di nuove persone ed alcuni risultati pratici e politici. Tenuto conto delle limitate competenze della Provincia, che cosa è stato fatto e che cosa si sarebbe potuto o dovuto fare per la rinascita socio-economica delle Valli del Natisone. La Provincia ha potuto disporre comunque di molto denaro soprattutto in un campo di mio interesse, quello culturale. Gli interventi in favore della Benecia sono stati però molto deboli e molte delle mie proposte non sono state recepite. Anche in campo sociale, assistenziale, economico e delle infrastrutture purtroppo non è stato fatto granché. Dopo tanti dibattiti, delibere, varianti, ecc., rimangono cosa fatta la scuola di S. Leonardo ed il ponte di Azzi-da. Il sostegno all’agricoltura è stato ridottissimo e deludente; tant’è vero che ho dovuto criticare, insieme al consigliere socialista Sbuelz, lo stesso progetto integrato per la montagna della giunta. Competenze poche? È vero, ma è anche vero che l’attività programma-toria, affidata quasi sempre a consulenti esterni, è stata debole e non ha mai recepito il carattere speciale della nostra zona. Questo è già un programma per il prossimo consiglio. Le Valli del Natisone ed in particolare l’esigenza di salvaguardare il patrimonio linguistico e culturale, nonché la necessità di un riconoscimento legislativo e di una tutela che interessi tutti gli aspetti della vita della comunità slovena, sono sempre stati in primo piano nella tua attività di consigliere. Che cosa è stato fatto dall’Amministrazione provinciale a questo proposito? Dopo una serie di iniziative e sollecitazioni soprattutto da parte del PCI fin dai 1975, c’è stata — nel 1978 — la conferenza della Provincia sui gruppi etnico-linguistici. C’era stato nel frattempo il terremoto che ha richiesto indubbiamente uno sforzo particolare ed una attività straordinaria del consiglio provinciale. La conferenza è stata un grande fatto politico perchè la Provincia di Udine individuava così le proprie componenti etniche e linguistiche nel popolo friulano, negli sloveni e nei piccoli gruppi tedeschi. Fu un momento importante anche per le nostre associazioni slovene che ebbero, secondo me, il più elevato momento di unità ed impegno. Un secondo avvenimento, più recente, riguarda l’attività politica svoltasi in relazione all’audizione del comitato ristretto della commissione affari costituzionali del senato. È stato senz’altro un evento meno solenne e meno pubblico della conferenza, ma altrettanto importante perchè riguardava esclusivamente la minoranza slovena e perchè si svolgeva con la partecipazione di due istituzioni: il senato e la provincia. Il lavoro si è concluso con dichiarazioni senz’altro rispettabili, sia pure nella diversità delle posizioni politiche. Ritengo infine importante che, proprio nell’ultima seduta dei consiglio, siano stati approvati due ordini del giorno che ho scritto personalmente, uno sullo sviluppo delle aree di confine e l’altro sulle minoranze linguistiche e la minoranza slovena. Già durante la prima seduta del consiglio provinciale a cui hai partecipato, nell’agosto del 1975, sei intervenuto in sloveno. In sloveno hai con- cluso anche il tuo impegno alcune settimane fa. Quali sono state le reazioni oggi ed allora, che cosa è cambiato e in che misura è presente la nostra problematica? Nel concreto siamo allo stesso punto di allora. Tuttavia oggi c’è una maggiore informazione e ci sono soprattutto nuove proposte di tutela della minoranza slovena, fra cui quella della DC. C’è la proposta di legge Senjam Benešk — Vsi morejo pošjat svoje dela, samuo na smiejo bit profesionisti — Piesmi-muzika muorajo bit novi in po sloviensko, po našim — Društvo Rečan vebere piesmi za senjam takuo, ki bo teu in ki mu bojo ušec — Piesmi ostanejo društvu, ki jih bo nucu za senjam in za druge par-ložnosti — Piesmi muorajo prit na sedež društva Rečana — Liesa 33040 Gar-mak (UD), ne bui pozno ku do 25 OBRILA 1985 Za druge stvari tel. 731190. XII Festival della canzone della Benecia — La partecipazione è aperta a tutti i compositori ed autori dilettanti. — Le canzoni — musiche e testi inediti — dovranno essere in dialetto sloveno. — Una commissione del Circolo culturale Rečan a suo insindacabile giudizio sceglierà i testi e le musiche da presentare al Senjam beneške piesmi. — I testi non verranno restituiti e rimarranno proprietà del circolo stesso. -— 1 testi e le musiche dovranno pervenire entro il 25 APRILE 1985 al Circolo culturale Rečan Liessa 33040 Grimacco (UD). Per eventuali informazioni tel. 731190 quadro per le minoranze linguistiche, che oggi (e non nel 1975) è sostenuta anche dalla DC, dal PSI e dal PSDI. Oggi perciò il livello della discussione è ben diverso. La legge per gli sloveni è giunta alla fase legislativa e se ne occupa perfino il governo. I consiglieri provinciali, come del resto tutta la vita pubblica, non possono non accorgersene. Di fronte a certe prese di posizione catastrofistiche che si sono lette di recente sulla stampa, i consiglieri stessi — piuttosto che mostrarsi in preda allo sgomento — hanno mostrato piacere di sentire in consiglio l’opinione di qualcuno dei diretti interessati. Su queste cose ho già espresso il mio giudizio. Ho avuto sempre il rispetto dei colleghi e grande tolleranza da parte del presidente Englaro anche quando le nostre opinioni erano diverse. Opinioni che io stesso, negli altri, ho cercato di rispettare, battendomi tuttavia per affermare le mie. Oltre a te, nelle Valli del Natisone sono stati eletti altri consiglieri. Che ruolo hanno avuto in questo dibattito. Sarebbe bene chiederlo direttamente a loro! Posso però dire che sui problemi grandi e piccoli della nostra comunità c’è stato uno sforzo comune al di là delle divisioni politiche e dei diversi ruoli di ognuno di noi. Io ero stato eletto con l’aiuto del voto dei lavoratori friulani del collegio di Palma-nova ed ho fatto parte del gruppo del PCI, che è all’opposizione. Se mi è permesso voglio concludere con questa considerazione: poiché il livello dei problemi è diverso, è giusto che a battersi sia oggi una persona nuova. Per questo lavoro il PCI ha indicato un giovane comunista, Pino Blasetig, che sarà sicuramente in grado di far sì che il nostro bilancio si arricchisca di cose fatte e non solo di speranze. Novi Matajur odgovorni urednik: Izidor Predan Izdaja in tiska ^ ganf Trst / Trieste f ^ SSiT Fotokompozicija: Fotocomp Videm Settimanale - Tednik Autorizz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/II nad. Tel. 223023 Letna naročnina 480 ND OGLASI: 1 modulo 34 mm x 1 col Komercialni L. 13.000 + IVA 18% Spoznavajmo naše kraje Na Stupici se je rodil Menichini Dino, pesnik, publicist, literarni kritik (1921-1978). Umrl je v Vidnu in je bil pokopan v Briščah. Oče je bil Italijan iz Umbrije mati pa beneška domačinka. Študiral je v Terniju, nato v Rimu, kjer je dokončal učiteljišče. Po drugi svetovni vojni se je vrnil v rodne kraje in poučeval v Vidnu na osnovni šoli. Skoraj 30 let je bil sodelavec dnevnika Messaggero Veneto in urejal njegovo literarno stran. Več let je pisal za mesečnik Friuli nel mondo in bil tudi njegov glavni urednik. Objavil je več pesniških zbirk med katerimi iztopa Paese di frontiera (1972, Premio Alte - Ceccato 1973). «V svojih pesmih doživlja vse zgodovinske dogodke rodnega kraja (vojno, boje, partizanstvo, izseljevanje), obuja spomine na rojstno vas in na dni, ki jih je kot otrok preživel v Nadiški dolini, ter izpričuje svojo ljubezen do narave in do človeka, do preprostega, vsakdanjega življenja. Običajno je pisal v italijanščini, poskušal pa je pisati tudi v slovenščini. V mnogih pesmih se pojavljajo besede in izrazi v benečan-skem narečju, ki dopolnjujejo in bogatijo italijansko besedilo. L. 1974 je pozdravil otroke ob 1. natečaju Moja vas v Špetru» (Vidrih Jožko). Prim. PSBL, 10 snopič, Gorica 1984, str. 403). RÙONAC (it. Rodda), v Ruoncu, riionški, Riiončanji. To je skupno ime 15, sedaj le še 13 obljudenih zaselkov, raztresenih na sončnih jugo — zahodnih pobočjih Matajurja na levi strani Nadiže, dasi se nobeden izmed njih tako ne imenuje. Župnija, župnišče, župnijska cerkev, pokopališče, trgovina z živili, gostilni v zaselku Tuomac, avtobusna postaja in karabinierji Brišče 3-5 km.; občina, pošta, šola, zdravnik Podbonesec 6 km., otroški vrtec Tarčet 9 km., sodnija, bolnišnica, železniška postaja, policija Čedad 15 km. Nadmorska višina ok. 330 - 640 m. Dostop po stranski cesti, ki se odcepi od državne ceste Čedad - državna meja - Kobarid v Briščah in konča v zaselku pri Skubinu. Vec hiš ima privatni telefon. Zaselki so: Zéjac, pri Zéjcu (it Zeiaz); Doméjza, pri Do-mejžih (it. Domeniš); Bizónta, pri Bi-zóntah (it Bizonta); Krànjcove, v Krànjcovem (it. Cranzove); Pókovac, pri Pókovcu (it. Pocovaz); Làhove, v Lahovem (it. Lacove);_ Klavora, pri Klavorih (it. Clavora); Ošjak, v Ošja-ku (it. Ossiach); Butera, pri Biiterah (it. Butterà); Tiiomac, pri Tiiomcu (it. Tuomaz); Uodnjàk, v Uodnjàku (it. Uodgnach); Štiiram, pri Šturmih (it. Sturma); Skubin, pri Skubinu (it. Scu-bina); naslednja dva zaselka sta zapuščena: Orjehuje, v Orjehujem (it. Orie- ^\\\ / cuia) in BročAna, v Bročdni (it. Broc-chiana). Naj tu omenim še Korita, na Koriteh, to je kraj, kjer je stala ena hi- ša, ki pa so jo prebivalci zapustili že pred 50 leti. Vsak zaselek ima majhen vodovod, napeljan iz bližnjih ali bolj oddaljenih studencev. Med domačimi imeni, ki opozarjajo na vodo, so Studenca, Močila, Za kal, Na uodicah, Jezera, Màrznjak in Tàr-nica. Zelo številna so ledinska imena: Varh, Za varh, Pod dob, Brieg, Lopata, Za vartan, Dolina, Na čelč, Za ro-ban, Òpelna, Bardo, Briezac, Beričov-ca, Breznica, Cikove, Gača, Golac, Gradac, Grepa, Kamunja, Kobilinca, Kostanje, Kostanjovca, Košaneja, Kuotarca, Kraguonca, Laz, Laza, La-nišča, Lašča, Lesišče, Lot, Loiac, Luonje, Lužinca, Meja, Mlinarca, Na jauarje, Ohojè, Ostrica, Ozobna, Pod dovca, Pod kras, Pod kukan, Raujn-ca, Ravna, Za rep, Repič, Riese, Robe, Skrila, Turmič, Učja jama, V vu-šah, V rebrah, Za malnan, Za Meča-na, Zavarh, Za kuosta, Host, Planjava, Žerovna, Žlieb, Žnuobarca. Do 1. 1871 so imeli Ruončanji skupne paše, ko pa so si zemljišča razdelili, je paša propadla. Še zdaj se omenjajo pašniki pod sv. Urhom, pod sv. Jurjem, Bukuje, Hlevišča, Petenica in Lanišča. Na majhnih njivah so pred leti pridelovali pšenico, koruzo, ječmen in krompir. Zdaj je večina njiv opuščena ter goje le krompir in zelenjavo za domače potrebe. Se nekaj let po zadnji vojni so se preživljali predvsem z živinorejo, saj je vsaka družina imela več krav in prašiča. Zdaj rede živino le redke. Odkar od 1. 1962 več ne dela 1. 1921 ustanovljena domača mlekarna, vozijo mleko v tarčečansko ali ažljisko mlekarno. Veliko koristi so imeli od ko- stanja. Plod so prodajali ali zamenjavali po Furlaniji za koruzo, z njim so krmili prašiče in ga tudi sami uživali. Iz kostanjevega lesa so izdelovali deske in trame, ki so jih potrebovali pri gradnji in obnavljanju hiš, hlode pa je kupovala tovarna tanina v Čedadu, ki pa je že več let zaprta. Na ruonškem pobočju je bilo mnogo sadnega drevja. Znaten je bil predvsem pridelek hrušk (tako imenovanih ruonk), jabolk, češenj, češpelj, orehov, posebej pa je slovel Ruonac zaradi odličnih breskev. Gojili so tudi vinsko trto, pretežno amerikanko, marvan in klinton. Zdaj vinogradništvo peša, ker je mladina zaposlena izven doma v dolini in v Furlaniji. Velike površine zavzema grmičevje, ki se širi po opuščenih senožetih in pašnikih. Le ponekod so skromni gozdiči in skupine dreves, poleg številnih kostanjev bukve, dobi, gabri, jeseni, breze, javorji itd. Divjad zastopajo zajci, srne, divji prašiči, jerebe, gamse in divje peteline so lovci domala že iztrebili. Stanovanjske hiše so večidel enonadstropne, nekaj jih je zgrajenih v beneško — slovenskem slogu. Zelo zanimiva je Batajknova hiša v Uodnjaku, ker vsebuje značilne arhitekturne elemente, sestavljene iz lesa in kamnitih stebrov, ki podpirajo streho, pod katero je obsežen odprt prostor (sala). Zraven domala vsake hiše so gospodarska poslopja. Kleti se je običajno drže, hlevi in skednji pa stoje ločeno. Časi, ko je bival v vsakern zaselku čevljar, zidar, krojač in kovač, so minili; ostal je le še kak zidar, ki dobiva delo doma ali kje zunaj. B.Z. TROFEO »MlKRr I MARCATORI 22 reti: Liberale Carlo (Valnati-sone); 14 reti: Servidio Gianfranco (Pul-fero); 12 reti: Miano Massimo (Valnati-sone); II reti: Miani Giuliano (Valnatiso-ne), Rot Žarko (Savognese), ecc.; MIGLIORE DIFESA 11 reti: Esordienti Valnatisone; 13 reti: Giovanissimi Valnatisone; 30 reti: Under 19 Valnatisone; 31 reti: G.S.L. Audace; 32 reti: A.S. Pulfero; 36 reti: A.S. Savognese, U.S. Valnatisone. I Pulcini secondi a Pradamano. I risultati la Categoria Valnatisone - Olimpia 1-1 2a Categoria Buttrio - Audace 0-2 Pozzuolo - Savognese 1-0 38 Categoria Pulfero - Linea Zeta 2-2 Under 19 Virtus Tolmezzo - Valnatisone 1-0 Giovanissimi Percoto - Valnatisone 5-1 Esordienti Valnatisone - Buttrio 0-0 Pulcini Valnatisone - Pasianese 3-0 TORNEO PRADAMANO finale 1° - 2° posto Serenissima - Valnatisone 1-0 Dopo la ripresa pasquale continua la serie positiva dei ragazzi di Miani che hanno costretto al pari il Buttrio di Gervasio, mancando due reti fatte. Un vero peccato, ed intanto il campionato prosegue con l’incontro Linea Zeta - Valnatisone sabato prossimo alle ore 17. La formazione partecipante ai Torneo. In piedi da sinistra: Specogna, Bordon /?., Jussig, Jussa, Cosson, Gosgnach, Cernoìa, Birtig, Coni. Accosciati: Vogrig, Lombardi, Guion, Maniini, Bordon P-, Gariup, Dugaro. Marino Gariup Pulfero bravo e sfortunato Dopo la brillante Pasqua in Belgio, il Pulfero si è rituffato nel clima del campionato. Due reti del bomber Servidio, stavano affossando la Linea Zeta, il Pulfero la faceva da padrone sul campo pesante e nonostante la pioggia. Il dominio degli arancione del presidente Crucil incontrastato per tutta la gara, nel finale la sfortunata autorete di un difensore ha privato di una meritata vittoria la squadra allenata da Cont. Domenica Paviese -Pulfero. Under 19 sconfitti a Tolmezzo Nonostante la buona prova sul Inizio folgorante nel campionato C.S.I. La Valnatisone... continua Nove risultati utili consecutivi, malgrado le assenze, per la Valnatisone con quello di oggi che vedeva gli azzurri opposti ad una coriacea Olimpia. Gli ospiti presentatisi al comunale con l’intento di portare a casa un pari hanno badato al sodo. La Valnatisone ha cercato di impostare il proprio gioco ma gli ospiti sono passati in vantaggio con il terzino Vinazza. Il pari della Valnatisone su stupendo colpo di testa di Sedi. Domenica Maniago - Valnatisone. Colpo grosso dell’Audace, Savognese sconfitta a Pozzuolo Il risultato dell’andata si è ripetuto anche in quello di ritorno, per Beuzer & compagni la salvezza è vicina. Sfortunata prova della Savognese che ha perso a Pozzuolo con il minimo scarto contro una diretta avversaria. Domenica si disputeranno i seguenti incontri: Savognese - Reai Udine e Audace - Reanese, con i nostri auguri di successo. campo di Tolmezzo la Valnatisone ha perso con il minimo scarto contro la Virtus, rete subita a dieci minuti dal termine. La pioggia, la grandine, il fango e per finire un’altra grandinata nel finale, non hanno impedito alle due formazioni di giocare una buona gara; il pari avrebbe premiato in maniera giusta le due contendenti. Buona prova di Nadalutti e Terlicher. Domenica Valnatisone - Sangiorgina. Giovanissimi... che botta! Il Percoto ha stentato parecchio nel primo tempo a prendere le misure, per battere sul proprio terreno la Valnatisone, in vantaggio dopo pochi minuti a seguito di un rigore causato da Mas-sera, si è fatto raggiungere dal bel gol di testa di capitan Carlo Liberale. Ha poi subito per alcuni momento l’impeto degli azzurri di Vida, tornando in vantaggio verso lo scadere del primo tempo. Ha poi rifilato tre reti nel secondo tempo agli incompleti sanpie-trini. Sabato prossimo a Cividale ci sarà il derby contro i biancorossi. Pari con il Buttrio, gli Esordienti a quota 12. È così il quinto posto. Un quinto posto che lascia l’amaro in bocca se si pensa che dopo i francesi del Moran-gis, vincitori del torneo con tre vittorie a favore, vengono il Pulfero (5°) e il Tayport (3°) con due vittorie mentre secondi sono i locali dell’Ougree in finale con due vittorie per differenza di corner (in caso di parità infatti passava la squadra che aveva a favore il maggior numero di calci d’angolo) e quarti gli altri francesi del Lamber-sart. Grande festa infine alle premiazioni dove oltre ai riconoscimenti alle società sono stati premiati i migliori per sportività, bravura, ecc.; tra questi c’è anche Dugaro, premiato come miglior giovane del torneo. Buona quindi la prestazione di tutti che con impegno e sportività hanno fatto ben figurare il calcio delle Valli. Nella finale del torneo di Pradamano i Pulcini si sono trovati di fronte i padroni di casa, squadra più dotata fisicamente, che ha vinto per 1 - 0 con una reta segnata su calcio d’angolo nel primo tempo. Per il resto della gara i padroni di casa hanno amministrato il vantaggio conquistando così il trofeo. Per la Valnatisone è il secondo posto, come nell’edizione precedente. Dopo la sconfitta nel torneo di Pradamano i Pulcini della Valnatisone a distanza di quattordici ore hanno iniziato il campionato con il risultato di 3 - 0. Un’autorete degli' ospiti e una doppietta di Becia Gabriele ha regalato la prima vittoria all’esordio, sabato a Mortegliano alle ore 16.30 la seconda gara. Un momento difficile prima del calcio di avvio. A capitan Manzini, in difficoltà nel dialogare in francese con l’arbitro, presta soccorso Guion, mentre Bordon sconcertato abbandona. segue dalla 18 pagina Il Pulfero in Belgio niente problemi nonostante l’assenza di Iussig e Cernoia (malconci dopo i due incontri con gli scozzesi). Il risultato è un netto 2 a 1 con i tedeschi del Buchbach, e poteva finire meglio. ■HH Predsedniki volišč (sečjonu) Bližajo se volitve (elecjoni) an imena kandidatu, ko smo v tiskarni niso še znani an če so liste takuo za pokrajinski svet, ko za občine že vič al manj parpravjene. Tele krat publikamo imena predsedniku volišč (šecjoni). Morebit, de kaj-šnega bojo muorli zamenit, ker bo kan-didan na kaki listi. Bardo: volišče (šecjon) 12 - Gianfranco Cuman; 2 - Adriano De Bellis; 3 -Maurizio Pinosa; 4 - Giordano Molaro. Dreka: volišče 1 - Diego Namor; 2 -Laura Tomasetig Pericoli. Fojda: volišče 1 - Maria Angela Del Fabbro; 2 - Gianni Macor; 3 - Cristiana Marchiol; 4 - Sonia Dorbolò; 5 - Daniele Poiana; 6 - Nevio Vanone; 7 -Chiara Toffoletti; 8 - Silvia Galvani. Grmek: volišče 1 - Giovanni Florean-cig; 2 - Franca Onesti Bonini. Podbonesec: volišče 1 - Giovanni Gubana; 2 - Pia Pussini; 3 - Luciano Bla-sutig; 4 - Elena Virgili Banchig; 5 - Luciano Birtig. Prapotno: volišče 1 - Lino Bordon; 2 - Vanda Furlan; 3 - Maurizio Macorig. Rezija: volišče 1 - Franco Pacilio; 2 -Fabrizio Copetti; 3 - Antonietta Piacentino; 4 - Andreina Barbarino. Sovodnje: volišče 1 - Claudio Cernoia; 2 - Luciano Laurencig; 3 - Marta Trinco. Špeter: volišče 1 - Francesco Coren; 2 - Anna Maria Pecchia; 3 - Giancarlo Venturini; 4 - Lucio Jussig; 5 - Licio Battaino. Srednje: volišče 1 - Paolo Qualizza; 2 - Aldo Clodig. Sv. Lenart: volišče 1 - Donatella Leonardi; 2 - Gemma Crisetig; 3 - Nicola Sittaro; 4 - Rosetta Lauretig. Tavorjana: volišče 1 - Ada Lizzi; 2 -Roberto Cudicio; 3 - Sandro Tosolini; 4 - Licia Laurino; 5 - Ferruccio Donato. Tipana: volišče 1 - Lorenzo D’Andrea; 2 - Mauro Budulig; 3 - Fausto Filippig; 4 - Alba Melissa; 5 - Mauro Noacco; 6 - Paolo Tomasino. Za Veliko nuoč bierme an obhajla SREDNJE Duge Na Veliko Nuoč so zvonovi po vsieh naših dolinah veselo zuonil, posebno pa go na Liesah, go par Svetim Štuoblan-ke, go par Devici Mariji an v Oblic. Go na Liesah trinajst otruok so se parbližal parvemu svetemu obhajlu, v Tapoluovem pa na čičica. Ku za vsako obhajlo an tel otroc so arzdelil med žlahto an parjatelje «ricordine». Adni so jih napravli tudi po sloviensko. Napisano je parvo po taljansko, potle po našim: «Prvo Sveto Obhajlo - Cierku Sv. Marije Dobrega sveta - Liesa: Velika Nuoč - 7. Obrila 1985». Notar je fotografija otroka an ime, na zadnji strani pa je liepa piesem, «Mater Dobrega Sveta», ki jo je napisu an muzi-ku nepozaben Rinaldo Luščak. Tela je zaries na liepa «inicjativa», kieki konkretnega za ohranit naš liep izik. Ries je, de puno liet od tega-an tuole smo mogli videt na razstavi, ki je biu napravu «circolo Stellini» na Svet Rok v Skrutovem — so nimar pisal na tele »ricordine» po sloviensko. Barki tisti, ki so parnesli spet na luč telo navado. V dvieh farah dreškega kamuna je paršu na obisk pomočni škof monsin-jor Emilio Pizzoni. Biermu je 17 mladih: devet go par Devici Mariji, osam pa go par Svetim Štuoblanke. Češ zak je bla Velika Nuoč, češ zak je bila Birma, Dreka je zaries oživiela, an če sa-muo za an dan. Popudan je monsinjor Pizzoni šu v Oblico, kier je karstu no čičico, kateri so dal ime Stefania. Nje mama je Grazia Vogrig, tata pa Marino Predan-Baganu iz Oblice. Po karstu so se bier-mal 5 mladih. Za telo parložnost so Obličan oflokal celo vas. Pru an liep senjam. ft Kv » S9UO L £ M - G .ex «Siti V ' ;r;w, t- m - r.......... X. - 1-v.tì K. .St U Po kratki boliezni je v čedajskem spitale umaru Eugenio Garbaz - Petru’ iz naše vasi. Imeu je 70 liet. Genio Petru’ je umaru glih tisti dan pred Veliko Nočjo, njega pogreb pa je biu v Oblic v pandiejak 8. obrila. V žalost je pustu ženo, sinove, hčera, neviesto an vso žlahto. Tudi Genio, ku puno druzih iz naših dolin je biu šu v Belgijo dielat v mino, kier je biu zaslužu penzion an boliezan. Družina Petruova želi zahvalit vse tiste, ki so mu paršli dajat zadnji pozdrav. SOVODNJE Maser Dobrega Sveta besiede in muzika: Rinaldo Luščak Jelina Na naglim je v čedajskem špitale umarla Pietra Iellina, uduova Iellina iz naše vasi. Imiela je 70 liet. Žalostno novico so sporočil sin, hčera, sestre an vsa žlahta. Nje pogreb je biu go par Tarč-mune v sriedo 3. obrila. PISE PETAR MA TA JURAC Je dala trebuh na fit... Tale čudna novica, ki je arzpartila svet in ljudi na dva kraja, je paršla iz Anglije. Seveda, bi se ne bluo nič zgodilo, če bi ne bli umješani še A meri kani, ki nas postavjajo vsak dan pred nove an čudne reči, tudi pred take, ki pe-štajo, žalijo an tjačejo moralnost. Mlada kopja bogatih Amerikanov, ki ni mogla imeti otruok, je naročila zatuo specializirani agenciji u Londonu, naj jim poišče lepo in mlado žensko, ki bi bla parpravjena umetno (fecondazione artificialej spočeti in zanositi otroka za plačilo. Seveda otrok bi muoru biti po rojstvu izročen plačnikom in takuo bit ločen od matere, ki ga je nosila u trebuhu devet mjescev. Angleška agencija je dobila ženo, res lepo ženo, ki je poročena, ima moža an dva otroka. Ime ji je Kirn Cotton in ima 28 Ijet. Za umetno nosečnost - proti plačilu - je biu dakordo tudi nje mož. Takuo so pošjali iz Amerike moško sjenje (seme) in mlada Kirn je umetno spočela in zanosila. Z nosečnostjo ni imela težav. Vse je šlo lepuo an gladko naprej, do rojstva Ijepe čičice. Za fit trebuha — al pa buojš povje-dano — materince, je potegnila od neznane amerikanske kopije okuole 16 milijonov lir. Potle’je potegnila še več milijonov od intervist, ki so ji jih napravli giornali, radio, televižion... Gledali in poslušali smo jo tudi na italijanskem televižionu, u «Domenica in», ko je odgovarjala na vprašanje, ki jih ji je postavju Pippo Baudo. Pred milijoni poslušalci je kurafno, učasih smeje, učasih jezna in užaljena, s stisnjenimi zobmi, branila svoje «djelo». Pred izročitvijo lepe čičice neznanim amerikanskim zakoncem so nastali majhani komplikacioni z angleško pravico. Tribunal — sodišče je za nekaj dni šekveštralo čičico, ker so se tudi sodniki znajdli pred njekim novim in nje-majo še napisano u njih bukvah, kakuo naj se obnašajo pred takimi rečmi. Potle so paršli dolori in dolari vse pogli-hajo an poravnajo. Poglihal so tud tel krat in lepa čičica, Baby Cotton, je splula čez Atlantik, u neznane roke. Da je imjela mlada gospa Kirn Cotton nekaj težav s pravico (hitro poravnane) me le relativno briga, briga pa me žalostna in nemoralna plat te žalostne zgodbe in bom hitro povjedu, kaj me žali in boli. Parvo. Ko je Kirn Cotton dala za dolarje na «fit» svoj trebuh in maternico, je - po mojim - oskrunla materinstvo, mater, mamo, najsvetejšo, najlepšo, naj milejšo besedo, kije zapisana v slovarjih ali vokabolarjih vsega sveta. Mati, mama! Milijarde milijardov krat izgovorjena beseda! Češčena, od poetov in pisateljev opevana, a predvsem od otroka, od deteta ljubljena. Mati,'ki da otroku kruh iz ust, ki od lakote umre za svoje dete, mati, ki se v nevarnosti varže s svojim telesam na otroka, da mu reši življenje, mati, ki se joče za svojim sinam, ko odhaja v svet ali v nevarnost, mati, ki se joče od veseja, te objame, kadar se vrneš iz nevarnosti, mati, ki moli zate in ne spi, kadar se ne varneš spat ob pravi uri, to je milost in podoba naše mame, naše matere. Lahko bi našteval še in še, a kaj pomaga za ljudi, ki prodajajo svoje drage reči, svoje in drugih vrednote za dolarje? » Banca Agricola Gorizia 1 Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 — Tel. 84206/7 - 85383 Telex 460412 AGRBAN Ti, Kirn Cotton, nisi jokala za dje-tam, ki si ga spočela za denar, brez ljubezni, ko so ga odpeljali u neznane roke, čez Atlantik. Pa vsedno si ga nosila devet mesecev pod nedri. Al ti ni nikdar u devetih mjescih potreslo pod srcem? Za dolarje si oskrunila milost in podobo matere, črne, bjele an armene. Ankrat u življenju sem se nevede par-bližu psici, ki je imjela majhane. Mislila je, da ji ukraden kajšnega, je za-garčala in me jezno oklala. Glih takuo je ankrat nardila z mano mačka, ki je imjela te mlade. Me ni oklala, pa me je lepuo opraskala. Če greš ujunglo, boš videu, da so narbuj žleht, strupene tigre, levinje in druga žvina, kadar imajo te mlade. Majhan tičjac, ki ga preganjaš, se ne more braniti pred tvojo močjo, pa kadar ga preženeš iz gnezda te mladih, ga vidiš, da je jezan in žalostan cvika an se joče. Ni trjeba obednega žegna, obedne vjere za zastopit, da je mati in materinstvo narbuj Ijepa in sveta stvar človeštva in sveta. In ti, Kirn Cotton, si obarnila vse in najsvetejše moralne vrednote z glavo navzdol, narobe! Se samuo troštam, da ne bojo druge ženske sledile tvojemu vzgledu in da ostaneš rjedak madež v Zgodovini materinstva. Če bi ne bluo takuo, bi mati lahko ratala mehanična delavnica (officina) za otroke: tistemu, ki jo buojš plačja, tistemu ga nardi al pa porodi. Ne bo več mati, bo kot Žnidar al pa žnidarca, ki po naročilu ti napravi, zašije kikljo. Nje trebuh in maternica ratajo ku hiša, ku druge reči, ki se dajejo na fit. Problem, ki ga je s svojim početjem, s svojim «djelam» odparla Kirn Cotton, ni samuo nje problem, je tudi muoj problem in bi bluo garduo, če bi se ne biu oglasu. Je problem stotine milijonov ljudi, kise vprašajo, kje je kon-fin, kje je meja, kje in kada začne Jraj-nost škodovat etiki, skrunit in poder-jat vrednote, ki so skupne vsemu človeštvu. Velikanoč je komaj mimo in posebno kristiani, če ne prej in potem, se spomnimo ob tem velikem prazniku tudi sramotnega dejanja, da je Judež Iškar-jot prodau Kristusa za 30 srebarnikov. Od takrat je šlo mimo že 1952 Ijet in svjet je šele podvaržen gospodarju, ki se kliče denar al pa dolar. Al bo zmjeraj denar gospodar nad vsem, kar je dobrega, čednega an Ije-pega na svjetu? Vsak naj da sam sebe svoj odgovor! Vas pozdravja vaš Petpr VJatajurac Kada greš lahko guorit s šindakam Sriednje - torak 18-20, sabota 9-12. Dreka - torak 10-12, sabota 10-12. Garmak - sabota 11-12.30. Sv. Lienart - petak 9-12, sabota 10-12. Savodnje - sabota od 10. napri. Špietar - Srieda 9.30-12, petak 16-18. Podbonesec - vsak dan 10-12; v saboto ga ni. Prapotno - torak - petak od 11. napri. Tipana - srieda - saboda 10-12. Bardo - torak 10-12. Rezija - pandiejak, srieda, petak od 10. napri. Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha po-noč je na razpolago «guardia medica», ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an u saboto od 2. popudan do 8. zjutra od panjdiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špietar na štev. 727282. Za Čedajski okraj v Čedad na štev. 730791, za Manzan in okolico na štev. 750771. Consultorio familiare S. Pietro al Natisone Ass. Sanitaria: I. Chiuch U pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 12. do 14. ure. Ass. Sociale: D. Lizzerò U torak od 11. do 15. ure U pandiejak, sriedo, četartak an petak od 8.30. do 10. ure. Ginecologia: Dr. Casco U torak od-12.30 do 14.30 ure. (Tudi pap test). Pediatra: Dr. Gelsomini U četartak od 11. do 12. ure. Psicologo: Dr. Bolzon U torak od 11. do 16. ure. Ufficiale Sanitario dott. Luigino Vidotto San Leonardo: mercoledì 12.30-13.30 — venerdì 10.00-11.00 San Pietro al Nat.: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato 9.00-10.00. Savogna: mercoledì 10-12. Grimacco: lunedì 10.30-12.30. Stregna: martedì 10.30-12.30. Drenchia: giovedì 10.30-12.30. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia doh. Fogolari, u pandiejak od 11. do 13 ure. Cardiologia doh. Mosanghini, u pandiejak od 14.30 do 16.30 ure. Chirurgia doh. Sandrini, u četartak od 11. do 12. ure. Vsak torak an četartak od 9. do 13.30 so odparti tudi uficihi poliam-bulatorja. Dežurne lekarne Farmacie di turno Od. 20. do 26. aprila 1985 Podbonesec tel. 726150 Čedad (Fornasaro) tel. 731264 S.Giovanni al Nat. tel. 756035 Ob nediejah in praznikah so od-parte samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgente». ^ tuiytiyi