Prejeto I received: 15. 3. 2017. Odobreno I accepted: 12. 4. 2017 DOI: 10.3986Idmd13.1-2.10 "VON HAUßAUS" ESEMPI DI MOBILITA DEI MUSICISTI CESAREI AI TEMPI DI RODOLFO II MICHAELA ZÄCKOVÄ ROSSI Univerzita Karlova, Praha Izvleček: Prispevek se osredotoča na nekatere primere mobilnosti cesarskih glasbenikov v pozni renesansi. Naslanja se na nedavno sistematično raziskavo računskih knjig habsburške glasbene kapele in nekaterih drugih neglasbenih fondov iz časa cesarja Rudolfa II. (1576-1612), ki se danes nahajajo v dunajskem državnem arhivu. Ključne besede: Rudolf II., cesarski glasbeniki, mobilnost, renesansa, srednja Evropa, Habsburžani. Abstract: The author focuses in this paper on the Imperial musicians' mobility in the late Renaissance giving some example based on her systematic research of the Habsburg accounting ledgers and other important non-musical sources regarding the government of Rudolf II (1576-1612) available today in the State Archives in Vienna. Keywords: Rudolf II, Imperial musicians, mobility, Renaissance, Central Europe, the Habsburgs. Il tema della mobilitá e un aspetto molto interessante e pertanto sempre piu frequentemente approfondito dalle varie discipline storiche.1 Il convegno internazionale di musicología Parnassus Musicus Ferdinandaeus (1615) e stato organizzato sotto il patrocinio di un ampio progetto internazionale che ha posto al centro dell'attenzione proprio la mobilitá dei musicisti nell'era moderna.2 Infatti, sempre piu studiosi di varie discipline storiche si domandano in maniera sistematica perché e in quale contesto avvenivano gli spostamenti degli artisti nei secoli passati.3 Nel nostro caso, tali nozioni servono a capire meglio le modalitá di reclutamento dei musicisti, le mansioni secondarie o parallele del loro ser-vizio, lo scambio del personale tra le corti, le vie per l'approvvigionamento delle nuove musiche, dei testi poetici e degli strumenti musicali. Simili indagini di conseguenza contribuiscono alla conoscenza sulla diffusione dei nuovi stili, diventando un ulteriore 1 Un esempio di questo crescente interesse è la monografia di Kim, Traveling Artist. 2 Progetto HERA MusMig (Music Migrations in the Early Modern Age: the Meeting of the European East, West and South; 2013-2016). 3 Praga ha ospitato nei giorni 22 e 23 settembre 2016 un convegno intitolato Oltrepassare le frontiere: migrazione e mobilità nella storia dell 'arte e in altre discipline storiche (Prekracovarn hranic: Mezioborovost, migrace a mobilita v déjinâch uméni a pribuznych oborech). Accesso online 22 gennaio 2017. http://www.konference-udu.cz/. 193 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 strumento utile ad affiancare l'analisi musicale dei brani rinascimentali e lo studio della loro trasmissione. Lo spoglio dei volumi contabili delle singóle corti si e rivelato in tal senso un valido contributo alla ricerca: ad esempio, i libri di conti imperiali relativi al governo di Rodolfo II d'Asburgo (1576-1612) sono una fonte importante, ricca di dati difficilmente reperibili da altri documenti.4 Nel 1583, dopo alcuni piu o meno lunghi periodi passati a Praga, l'imperatore ha trasferito in maniera stabile la sua residenza da Vienna, sede dei suoi predecessori, nella capitale del Regno Boemo. Con lui si e trasferita anche tutta la corte imperiale. 5 Giá Lindell osservava che nella varietá delle nazioni riscontrabile tra i servitori presso la corte si puo osservare una certa distribuzione delle mansioni musicali: i discantisti erano spagnoli, altri cantanti erano fiamminghi o tedeschi.6 Tra i trombettieri spiccavano giá dai tempi dell'imperatore Massimiliano II, padre di Rodolfo, molti italiani; essi provenivano soprattutto dalle cittá facenti parte della Repubblica di Venezia: da Brescia, Verona, Venezia e Udine. I musicisti da camera e i violinisti erano prevalentemente cremonesi. Esclusivamente tedeschi erano i timpanisti, per generazioni membri della stessa famiglia, i Wolff. E noto che presso la corte erano attive famiglie intere, e questo vale non solo per mansioni musicali e non solo per i tedeschi.7 Cosi, hanno servito gli Asburgo per intere generazioni i cantanti fiamminghi Cupers, Vreuen, Le Febure o De Sayve, i musicisti 4 In seguito all'importante edizione degli elenchi di corte (Hofstaats) di Hausenblasová, Der Hof Kaiser Rudolfs II, l'autrice del presente saggio ha svolto progetti di ricerca commissionati dall'Associazione per gli studi culturali dell 'Europa centrale e finanziati dalla Fondazione Ceca per le Scienze (GAČR progetti no. 408/06/0449 e P409/10/1028). I primi risultati di questo ampio studio sono stati anticipati nel 2012 ^ácková Rossi, "The Musicians at the Court of Rudolf II", 330-339); recentemente é stato pubblicato il primo volume della monografia, dedicato alla ricostruzione dell'intero personale musicale di Rodolfo II con le liste delle rispettive paghe (Hofbesoldung) nei singoli anni Musicians at the Court of Rudolf II: The Musical Entourage of Rudolf II (1576-1612) Reconstructedfrom the Imperial Accounting Ledgers (Praga: KLP, 2017). Esempi di mobilitá riportati in questo articolo sono invece risultato della seconda fase di ricerca, finanziata dall'Universitá di Carlo IV di Praga (GAUK - progetto no. 1288213), in cui sono stati analizzati tutti gli altri tipi di pagamenti - ordinari e straordinari - contenuti nei volumi contabili della Hofkammer - soldi per abbigliamento, supplementi allo stipendio, premi di Nuovo Anno, pensioni, provvigioni, soldi per i viaggi, soldi concessi per grazia dell'Imperatore, Extraordinari ecc. I risultati di queste ricerche sono state riassunte nella tesi del dottorato presentata dall'autrice nel 2016 all'Universitá di Carlo IV a Praga. Parallelamente é stata avviata con piccole sonde una terza fase dedicata ad altre tipologie di fonti conservate negli archivi viennesi. Si ringrazia la Direzione dell'Archivio di Stato di Vienna e in particolare dr. Herbert Hutterer e i suoi colleghi del Finanz- und Hofkammer Archiv per il loro generoso sostegno e preziosi consigli durante tutto il progetto. Cf. Hengerer, "Die Abrechnungsbücher", Sapper, "Die Zahlamtsbücher", e Pánek, "Knihy habsburské Dvorské pokladny" per ulteriori notizie sui libri contabili della corte imperiale d'Asburgo. 5 Per una recente bibliografía dedicata alla cultura musicale rodolfina cf. Danék, Auswahlbibliographie. 6 Lindell, "Hudební život na dvore Rudolfa II.", 100-101. Nello stesso articolo Lindell dedica un paragrafo anche ai soggiorni presso la corte cesarea dei musicisti viaggianti: Stefano Rossetto, Stefano Felis, Michael Maier e Tiburzio Massaino - vedi anche Lindell, "Music at the Court of Rudolf II", 163-164. 7 Janácek, "Italové v predbélohorské Praze", 97. 194 Michaela Zácková Rossi: "Von Haußaus" da camera Ardesi, i trombettieri italiani Cappa, Rizzo, Mosto ma anche i de Leon, gli Schoendorff e soprattutto i Zigotta. Tuttavia, i rapporti di parentela erano molto piu ampi anche laddove non lo si evince direttamente dal cognome: ad esempio, il trombettiere Florindo Sertorio era zio di Anthonio Anthonino,8 un altro trombettiere e piu tardi anche il superiore sopra tutti i trombettieri, Dominico Gentili, ha sposato la figlia del cantante Bonaventura Le Febure, Barbara.9 Infine, c'e da tenere presente che spesso anche altri membri di queste famiglie erano al servizio imperiale come guardie del corpo, lavandaie ecc. Mobilita dei musicisti per entrare al servizio di Rodolfo II Era piuttosto comune che piu membri della stessa famiglia fossero al servizio dell'Im-peratore. Questo avveniva in successione, piuttosto che contemporaneamente: una volta che un membro era giá attivo presso la corte, un figlio o un fratello lo raggiungeva per essere ammesso anche lui al servizio. Cosi, il trombettiere Lucas Zigotta, da tempo al servizio di Rodolfo II, e diventato nei primi anni '80 maestro dei suoi due fratelli minori, i giovani apprendisti trombettieri10 Georg e poco dopo anche Paul.11 Similmente Protasio Celotti, un altro trombettiere, ha introdotto a corte nel 1590, dopo quattro anni del servizio imperiale, suo fratello Zuanjosepo Celotti. I due, pero, giá alla fine del 1592 hanno lasciato insieme Praga, per tornare in patria. Con sé portavano un attestato nobiliare concesso appena prima di partire.12 Altre volte le famiglie si formavano progressivamente con il tempo, sposandosi e avendo figli dopo l'inizio del servizio a corte. In effetti, i rapporti tra i connazionali o per-fino tra concittadini avevano un ruolo importante nell'ambito delle corti. Poter affrontare il lungo e spesso pericoloso viaggio dalla propria regione in gruppo, era sicuramente piu sicuro e comodo sotto molti punti di vista. Tale tipo di mobilitá e ben illustrato dal caso dei musicisti italiani che sono giunti insieme alla corte imperiale nel 1578: Alessandro Orologio, Andrea Mosto, Florindo Sertorio e Francisco Sagabria che precedentemente facevano parte della ricostituita compagnia strumentale di Udine, nel Friuli, "sciolta nel gennaio 1571 per far fronte alle necessitá economiche derivanti dai preparativi alla guerra contro i turchi" e ricostituita nel 1573.13 Sappiamo che questi quattro musici erano in realtá strumentisti polivalenti. A giudicare dai documenti presentati all'amministrazione 8 Vedi la nota 18. 9 Il matrimonio del trombettiere Dominico Gentili con Barbara Le Febure è testimoniato da alcune fonti praghesi, tra cui Libri delle nascite e degli sposalizi conservati nell'Archivio Municipale di Praga (AHMP) sotto la segnatura JAK N1a O1a. 10 "Trometter Lehrjungen". 11 Zackova Rossi, Musicians at the Court of Rudolf II, allegati con le liste del personale musicale, dei maestri degli apprendisti trombettieri, dei Singerknaben ecc. 12 Zackova Rossi, "Da Udine a Praga", 267-268, 492 dove è pubblicato anche il facsimile della supplica per la concessione della nobilitazione. Cf. Frank, Standeserhebungen und Gnadenakte, e Margreiter, "Briefe an den Kaiser" per l'approfondimento su altri musicisti che hanno ottenuto la nobilitazione. 13 Colussi, "Introduzione", iv. 195 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 comunale udinese da Alessandro Orologio, è stata presumibilmente l'insoddisfazione per il loro trattamento economico presso la compagnia strumentale a spingerli a presentare le loro dimissioni il 6 aprile14 1578 e a cercare miglior fortuna come aspiranti trombettieri cesarei nel cuore d'Europa.15 Il caso dei quattro udinesi non è isolato anche se di solito, per quanto ne sappiamo, i musicisti si muovevano dalla stessa regione o città in due o al massimo in tre. Ne è dimostrazione l'assunzione dei due trombettieri veronesi - Cesare Bendinelli e Jacob Veruna (Zenar) - dal già citato imperatore Massimiliano II, padre di Rodolfo.16 Va precisato peró che non solo i trombettieri si muovevano in gruppo. Ad esempio, nel 1591 sono giunti a corte due cappellani cantanti - Vincenzo Neriti e Teodoro Bachini - per andarsene, di nuovo presumibilmente insieme, nel 1594.17 Anche dopo l'arrivo nella città residenziale i rapporti tra i connazionali continuavano ad essere importanti. Anzi, lo erano ancora di più, soprattutto nella gestione delle esigenze quotidiane. La comunità italiana nella Praga rodolfina era in tal senso particolarmente consistente e coesa. Gli atti notarili di Giovanni Battista Colombino di Terlago (Trento), notaio attivo a Praga negli anni 1579- 1593, aprono un interessante e per molti aspetti curioso scorcio su questa realtà.18 Non necessariamente i musici dovevano essere della stessa nazionalità per muoversi insieme tra un impiego e l'altro. I libri dei conti imperiali registrano nel 1590 il cornettista Francesco Mosto19 in compagnia dei cantanti Christoph Porro ed Evangelista Vacino, tutti venuti a Praga da Graz.20 In effetti, sappiamo che nel 1590, dopo la morte dell'arciduca Carlo di Stiria, Rodolfo II ha rivolto il suo interesse alla cappella musicale di Graz per procurare alla propria corte alcuni affermati musicisti prima che l'organico dell'arciduca scomparso venisse sciolto dal suo successore.21 14 Ibid., vi. 15 Particolari su questo interessante ed emblematico caso sono stati pubblicati nel già citato saggio Zackova Rossi, "Da Udine a Praga", 266-267. È da notare che nel 1587 Alessandro Orologio, di nuovo insieme a Francisco Sagabria ha lasciato Praga per Dresda, per ritornare solo dopo molti anni per coprire il posto di vicemaestro di cappella imperiale in seguito alla scomparsa di Philippe de Monte. 16 Bendinelli e Veruna entrarono al servizio di Massimiliano a partire dall' 1 agosto 1567. Cf. Pass, Musik und Musiker, 180, 194, 207. 17 Archivio di Stato di Vienna, libri contabili (Finanz- und Hofkammerarchiv, Hofzahlamtsbücher): ÖstA - HKA, HZAB 1591, ff. 221v-222r, e ÖstA - HKA, HZAB 1594, ff. 234v-235v. Vincenzo Neriti componeva anche musiche. 18 Gli atti sono oggi conservati nell'Archivio di Stato di Trento, Notarile, Giudizio di Trento; per le notizie su vari musicisti, tra cui anche Florindo Sertorio e Anthonio Anthonino (Antonio de Antoni) vedi Lunelli, "Notizie di alcuni musicisti". 19 Francesco era cugino del sopracitato Andrea Mosto. Cf. Lunelli, "Notizie di alcuni musicisti", 139. 20 ÖstA - HKA, HZAB 1591, Zehrung und Verehrung, ff. 360r-361r. 21 Federhofer, Musikpflege, 50, 99-100. 196 Michaela Zácková Rossi: "Von Haußaus" Mobilità dei musicisti durante il servizio presso la corte imperiale Dopo aver accennato ad alcune delle modalità di come i musicisti entravano alla corte di Rodolfo II, vediamo adesso quali tipi di mobilità si verificavano durante il loro servizio. Una delle ragioni più frequenti dell'allontanamento dalla residenza era sicuramente quella di procurare nuovi musicisti, strumenti musicali, musiche o poesie per musica. Cosi nel tardo 1577 il trombettiere Lucas Zigotta ha ricevuto 50 fiorini renani per un imminente viaggio in Italia:22 non è escluso che proprio in quella occasione Zigotta abbia incontrato anche i citati quattro musici della banda strumentale di Udine - Alessandro Orologio, Andrea Mosto, Francesco Sagabria e Florindo Sertorio - visto che questi hanno lasciato la città friulana per andare alla corte cesarea in aprile 1578. Un altro motivo di allontanamento dalla corte era l'accompagnamento di un membro della famiglia arciducale o imperiale in viaggio verso le altre residenze degli Asburgo. Questo è il caso del discantista Francisco Caruda (detto anche Navarra) e del cappellano cantante Mateo Flecha che a fine estate del 1581 hanno accompagnato la madre di Rodolfo, Maria d'Asburgo, nella sua nativa Spagna e là ci sono rimasti per più anni:23 Flecha è tornato nel 1585,24 Caruda solo l'anno successivo.25 In altri casi un musicista riconosciuto poteva essere richiesto per il suo servizio presso un'altra corte asburgica come è stato ad esempio per il vicemaestro di cappella Jacob Regnart che nel 1582 è passato a Innsbruck su richiesta esplicita dell'arciduca Ferdinando di Tirolo come si legge nella lettera del maestro di cappella imperiale, Philippe de Monte: "L'Apportatore de la presente sarà Giacomo Regnart al quale sua Maestà Cesarea ha data benigna licenza senza difficoltà alcuna, sapendo che Vostra Altezza lo desiderava."26 Regnart rimarrà a Innsbruck per sedici anni, e tornerà a Praga solo dal 1 gennaio 1598, di nuovo come vicemaestro di cappella.27 Mentre di regola sia i cantanti e i musicisti della cappella imperiale (la Capellnparthey) sia i trombettieri con i timpanisti, appartenenti amministrativamente alla stalla (la Stallparthey), dovevano svolgere servizio fisso presso la corte, ci sono state alcune eccezioni riconosciute ufficialmente. Diversi erano infatti gli obblighi dei "servitori con due cavalli" (Hofdiener auf zwei Pferden). Anche se il personale di questa particolare categoria nella sua stragrande maggioranza non era musicale e svolgeva mansioni varie, ciô nonostante spiccano tra i servitori di corte nomi di due importanti compositori del tardo rinasci-mento. Hans Leo Hassler e Nicolaus Zangius. Hassler, attivo dal primo gennaio 1602,28 è 22 ÖstA - HKA, HZAB 1577, Gnadengeld, f. 659v. 23 ÖstA - HKA, HZAB 1581, Hofbesoldung, ff. 292r-292v e HZAB 1581 Claidergeld, ff. 380r-380v (F. Caruda); ÖstA - HKA, HZAB 1581, Hofbesoldung, ff. 279v-280r e HZAB 1581 Claidergeld, ff. 378r-378v (M. Flecha). 24 ÖstA - HKA, HZAB 1586, Hofbesoldung, f. 210r e HZAB 1588 Claidergeld, f. 401r (M. Flecha). 25 ÖstA - HKA, HZAB 1586, Hofbesoldung, ff. 219r-219v e HZAB 1587 Claidergeld, f. 229v (F. Caruda). 26 Senn, Musik und Theater, 80. 27 ÖstA - HKA, HZAB 1598, Hofbesoldung, f. 208v e HZAB 1600 Claidergeld, ff. 280v-281r. 28 ÖstA - HKA, HZAB 1605, Hofbesoldung, ff. 328v-329r; Hassler e stato pagato per la prima 197 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 registrato nei documenti imperiali "fuori dalla Casa" (von haufiaus)2 e questa periódica assenza è testimoniata anche da alcuni pagamenti per i suoi tre viaggi da Ulm per Praga nel 1605, 1606 e 1607.30 Zangius, al servizio dal primo ottobre dello stesso 1602 almeno fino a dicembre 1605,31 godeva probabilmente della stessa libertà di movimento, dato che al più tardi nel 1604 è stato chiamato in Moravia al servizio di Karl von Liechtenstein e parallelamente era maestro di cappella della chiesa luterana a Danzica.32 Quello che era permesso ai "servitori con 2 cavalli" non era tollerato peró ai regolari servitori, pur essendo anch'essi di un certo livello. Ne è testimonianza una nota nel volume contabile del 1601 secondo la quale Lucas Zigotta, musico e capo dei trombettieri e autore di due composizioni musicali nella raccolta Odae Suavissimae in onore dell'elemosiniere della corte imperiale Jacob Chimarhaeus, ricevette su propria supplica la concessione dei 12 fiorini mensili in aggiunta al suo regolare stipendio per aver insegnato da tanto tempo e a proprie spese a molti giovani la tromba, ogni sorta di strumento e "l'arte di musica" in generale. La nota contiene una significativa parentesi in cui si dice che Zigotta non deve più servire anche altri principi e signori senza che l'imperatore lo sapesse e lo permettesse.33 Mobilità dei musicisti in seguito alla conclusione del servizio presso la corte cesarea Rimane da accennare in conclusione alla tipologia della fine del servizio dei musicisti di Rodolfo II. Per certi versi, il modo in cui i servitori se ne andavano era simile a quello in cui venivano, ovvero a volte più persone insieme: Alessandro Orologio e Francisco Sagabria, due dei quattro udinesi, hanno lasciato Praga nel 1587 probabilmente per Dresda. Anche i due cappellani cantanti Neriti e Bachini, dopo che sono venuti insieme, sono anche partiti insieme nel 1594. Del tutto particolare è il caso dell'intero gruppo di persone (prevalentemente tenori e contralti) che sono state rilasciate tutte al 31 dicembre 157634 probabilmente in relazione alla morte di Massimiliano II e ai conseguenti cambiamenti all'interno della corte: Martin Clericus, Alphonso Coradino, Georg Furtter, Michael de La Follia, Bonaventura Le Febure, Johannes Lotinus, Carl Luython, Daniel de Motta, Jacob von der Pruck, Bartholomeus Schmidt, Simon Straels. Alcuni di loro sono tornati più tardi di nuovo in servizio: Luython già il 11 gennaio 1577, Lotinus il primo giugno 1582, de Motta il primo novembre 1582, Le Febure il primo gennaio 1586 e Furtter il primo febbraio 1592. Alcuni musicisti avevano famiglia dove rifugiarsi alla conclusione del servizio per vecchiaia, altri no. Un bellissimo epitaffio posto sotto le arcate al lato della chiesa di frati minori di Vienna (Minoritenkirche) racconta la vita del contraltista Hieronymus Ramires volta solo dopo tre anni dall'inizio del suo servizio, presentando due quietanze, datate 8 aprile e 20 maggio 1605. 29 Hausenblasová, Der Hof Kaiser Rudolfs II., 267. 30 ÖstA - HKA, HZAB 1609, Zehrung, f. 291r-291v. 31 ÖstA - HKA, HZAB 1603, Hofbesoldung, f. 111r. 32 Mañas, "Dobovy soupis motet Nicolause Zangia", 7. 33 ÖstA - HKA, HZAB 1601, Zupuesgeld, ff. 119v-120r. 34 "[...] mit Gnaden verlassen worden". 198 Michaela Zácková Rossi: "Von Haußaus" che ha nella sua lunghissima carriera servito fedelmente quattro imperatori e alla fine ha preferito andarsene da Praga per finire i suoi giorni a Vienna. Non tutti hanno avuto tuttavia la fortuna di avere un posto dove andare a fine carriera. I cosiddetti Panis Briefe,35 le richieste di assistenza presso qualche monastero, sono quindi una fonte importante per capire meglio la fase di fine servizio e le condizioni sociali di alcuni musicisti. A Vienna sono conservate molte con la firma autografa del richiedente, tra cui anche quelle firmate dai cantanti di Rodolfo II come Christian Hug, Georg Khnes, Andreas Salzman e Michel Bayr, dal trombettiere Anthonio Anthonino, dal musico da camera Georg Kötterle e altri ancora.36 Sul verso di queste richieste, in anni diversi, hanno apportato di propria mano la loro raccomandazione il maestro di cappella Philippe de Monte, il vicemaestro Alessandro Orologio oppure il capo trombettiere Dominico Gentili. Anche per questo motivo i Panis Briefe sono una fonte d'archivio fondamentale per la storia culturale (e non solo musicale) e saranno prossimamente l'oggetto di uno studio approfondito dell'autrice di questo saggio. Appendice 1 Personale musicale alla morte di Rodolfo II Tabella 1 TIPOLOGIE DI CONCLUSIONE SERVIZIO DEI MUSICISTI AL SERVIZIO DI RODOLFO II Tipología di conclusione servizio Numero musicisti Note Musicisti che sono rimasti al servizio di Rodolfo II fino alla morte 78 Musicisti che hanno concluso il servizio e sono stati "rilasciati con grazia" 44 Musicisti con pagamenti non conclusi (pagamenti in sospeso), di cui non conosciamo con precisione la data della fine del servizio 133 Musicisti passati con certezza al servizio dell'Imperatore Mattia (1612) 47 Dopo il 1600 i pagamenti rodolfini cominciano ad accumulare ritardi e sono segnati con sempre maggiori ritardi; probabilmente altri musicisti sono passati al servizio dell'imperatore Mattia Tabella 2 PERSONALE MUSICALE ALL'INIZIO GOVERNO DI RODOLFO II Stato all'inizio del governo Numero musicisti Note Musicisti passati al servizio di Rodolfo II alla morte dell'Imperatore Massimiliano II (ottobre 1576) 76 Si tratta dei musicisti di Massimiliano II ai quali sono stati pagati i loro stipendi con continuité e senza ritardi già nei volumi 1576 e 1577 35 Hirschmann,"Vom kaiserlichen Recht". 36 ÖstA - HHStA, Reichsakten in Specie, no. 64, 65a e 65b. 199 De musica disserenda XIII/1-2 • 2017 Musicisti presumibilmente passati al servizio di Rodolfo II alla morte deU'Imperatore Massimiliano II (ottobre 1576) 46 I tre volumi contabili degli anni 1578-1580, contenenti molti pagamenti degli anni precedenti, sono andati persi; tra questi potevano esserci pagamenti ad altri musicisti relativi agli anni 1576-1577 Musicisti rilasciati alla morte deU'Imperatore Massimiliano (al 31.12.1576) 11 I musicisti che hanno lasciato il servizio alla fine del 1576 erano prevalentemente cantanti; alcuni di loro sono rientrati più tardi di nuovo al servizio imperiale. Appendice 2 Figura 1 Rimborso a Hans Leo Hassler per i suoi viaggi da Ulm a Praga negli anni 1605, 1606 e 1607 (HKA, HZB1609, 291r-291v) 200 Michaela Zácková Rossi: "Von Haußaus" f. .__¿V— -i-'-}- r &fe»8