BOŽIČNI KONCERTI C©MCEDVS Savogna, chiesa parrocchiale Sabato 12 dicembre, ore 20.30 Coro ‘Nove stazice' - Lasiz Coro ‘La solette' - Cividale Corale "Don Luigi Milocco' - Torreano Coro 'Rečan' - Liessa Prepotto, chiesa parrocchiale Sabato 19 dicembre, ore 20.30 Coro ‘Pod Lipo' - S. Pietro al Natisone Orchestrina Glasbena sola - S. Pietro al Natisone Gruppo corale 'Beneške korenine' • Cras (Drenchia), chiesa parrocchiale, domenica 20 dicembre, ore 14 • Merso di Sopra, chiesa parrocchiale, sabato 26 dicembre, ore 20.30. Comunità montana Valli del Natisone CEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • E-mail: novimatajui@spin.it • Postni predai / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir Spedizione in abbonamento postale - 45 % - art 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di Udine TAXEPERCUE 33100 Udine TASSA RISCOSSA Italy St. 47 (937) Čedad, četrtek, 10. decembra 1998 novi tednik Slovencev videmske pokrajine Documento dei sindaci sulla tutela Gli amministratori di tutta la fascia confinaria che sono stati invitati a Roma nell’ambito delle audizioni sulla legge di tutela della minoranza slovena si sono presentati con un documento comune che pubblichiamo per intero. Non lo hanno sottoscritto il vicesindaco di Cividale Mollicone e il sindaco di Pulfero Marseglia che rimarrà negli annali della Camera per lo “stile italianissimo" del suo intervento. L’on. Maselli ed i membri della Commissione Affari Costituzionali della Camera hanno sentito anche la voce delle associazioni slovene, quelle della provincia di Udine rappresentate da Giorgio Banchig e Iole Namor. I sottoscritti Sindaci dei Comuni indicati in calce, quali rappresentanti più vicini alle esigenze primarie e fondamentali dei cittadini, si rendono conto dell’inderogabile necessità di arrivare in tempi più rapidi possibili ad una legge che soddisfi le legittime a-spettative della comunità slovena del Friuli-Venezia Giulia e garantisca alla stessa il pieno diritto di e-sprimere liberamente, preservare e sviluppare la propria identità linguistica e culturale in tutti gli aspetti ed in ogni momento della vita del cittadino italiano che si sente di appartenere a questa comunità. L’Europa sta crescendo politicamente, economicamente e culturalmente ed è pertanto urgente trovare la giusta collocazione anche per i numerosi gruppi minoritari non ancora adeguatamente tutelati che pure fanno parte a pieno titolo della nascente Unione europea. Norme che garantiscano i diritti fondamentali, universalmente accettati, saranno sicuramente un valido contributo e supporto per l’eliminazione di conflitti e la crescita culturale per una non solo pacifica ma anche proficua convivenza di popoli diversi. segue a pagina 2 Dal 15 niente più ricoveri, de profundis per l’ospedale La gente torna in piazza e chiede ai sindaci un gesto politico eclatante Špeter in Sambreville odslej večja prijatelja V Podbonescu 30-ktnka zveze Sbvenci po svetu La battaglia per l’ospedale di Cividale, salvo sorprese, è stata perduta, ma c’è ancora gente che ha voglia di scendere in piazza per protestare e per chiedere le dimissioni dei sindaci del Cividalese, un gesto politico significativo nei confronti della Regione. Invece, per il momento, niente dimissioni dei sindaci. In compenso molte, forse anche troppe proposte alternative ed un annuncio dell’assessore regionale agli enti locali Giorgio Pozzo - presente all’incontro dei sindaci del mandamento, lunedì pomeriggio - che potrebbe dare spazio a qualche speranza: “L’assessore alla sanità Ariis è intervenuto con una lettera chiedendo che non si proceda alla dismissione dei posti letto prima di potenziare il pronto soccorso e l’Rsa e prima che venga istituita la scuola di geriatria”. La riunione dei sindaci ha fatto il paio con la manifestazione di protesta di centinaia di cittadini chiamati a raccolta dal Comitato unitario spontaneo per la difesa dell’ospedale dopo l’annuncio che dal 15 dicembre a Cividare non sarà più possibile effettuare ricoveri. Mol- Posvet o čezmejnem sodelovanju kot prispevek k pobratenju Z liepim praznikom Svete Barbare, na katerem so se srečali ljudje iz belgijskega mesta Sambreville in naši bivši rudarji z njih družinam, se je v nedeljo zaključila serija srečanj an manifestaciji, na katerih je bilo “poZegnano” deset liet pobratenja med Spietram an Sambreville. beri na strani 4 V letu, ki je zaznamovalo 30-letnico njenega obstoja, je zveza Slovenci po svetu priredila tudi posvet o tem, kakšna naj bo vloga beneških izseljencev ob prehodu v novo tisočletje. Posveta, ki je potekal v torek v občinski dvorani v Podbonescu, se je udeležilo veliko delegatov sekcij zveze iz evropskih in prekooceanskih držav. Iz posveta je izšla ugotovitev, da je bila ustanovitev zveze izseljencev pred tridesetimi leti prelomno dejanje v Življenju beneških Slovencev. Po tridesetih letih obstoja se je nabralo veliko rezultatov in izkušenj, na katere bo lahko zveza računala pri na- črtovanju svojega prihodnjega dela. Na posvetu, ki so se ga udeležili tudi gostje iz deZele in Slovenije, so imeli glavne posege ravnatelj zveze Renzo Matelič, docent ljubljanske univerze dr. Miran Ko- mac, senator Stojan Spetič in predsednik zveze Dino Chia-bai. Zborovanje so pozdravili Zupan Nicola Marseglia, deželna svetovalka Bruna Zorzini Spetič in predstavnik urada za Slovence po svetu R Slovenije Anton Novak. ti i giovani, studenti del liceo classico di Cividale e di quello psico-pedagogico e linguistico di S. Pietro al Natisone. Il Comitato unitario spontaneo promette altre iniziative, fino a paventare l’occupazione dell’ospedale, se venisse confermata la scadenza del 15 dicembre. Su un altro fronte si dibattono invece gli amministratori locali, che alla fine hanno deciso di rivolgere un invito al presidente della giunta regionale, all’assessore sanità ed ai capogruppo in consiglio, per un incontro da tenersi a Cividale. (m.o.) La protesta dei cittadini lunedì davanti al municipio di Cividale novi matajur četrtek, 10. decembra 1998 Aktualno A proposito della legge di tutela degli sloveni Ecco U documento dei nostri sindaci segue dalla prima La capacità di uno Stato di garantire alle proprie minoranze la sicurezza e far sì che non si sentano in pericolo di assimilazione dovrebbe essere un motivo d’orgoglio e di alto livello culturale. Cinquant’anni d’attesa dell’applicazione di quanto previsto all’art. 6 della nostra Costituzione e di quanto atti e norme internazionali ed europee prevedono per la tutela delle minoranze, hanno certamente causato un naturale, non più recuperabile impoverimento della comunità slovena ed è per questo che è ormai inderogabile assolvere a questo obbligo costituzionale per un così lungo tempo disatteso. Pur nella differenziazione e nella gradualità, il territorio di riferimento per l’applicabilità di quanto previsto nella legge deve essere quello dell’insediamento storico della minoranza slovena delle provincie di Trieste, Gorizia e Udine, già individuato dalla Presidenza del Consiglio e dalla Commissione Cassandro nonché dall’ISTAT. In merito al testo unificato delle varie proposte di legge ed in particolare in merito all’art. 3 e all’art. 4 che riguardano l’attuazione della legge i Sindaci auspicano che si possono individuare procedure snelle e si- cure dell’applicazione decentrata delle norme legislative. I Sindaci ritengono che nella legge debbano essere introdotte garanzie finanziarie per gli EELL e le loro forme consociate in base alla L. 142/90 ove saranno applicate le norme in particolare per i Comuni piccoli, storicamente in grosse difficoltà finanziarie. Il costo del personale ed ogni altra incombenza per l’applicazione della legge deve intendersi pertanto aggiuntivo rispetto alle entrate erariali derivanti dal trasferimento della regione. I Sindaci infine auspicano che la legge preveda che nell’ambito della riforma delle leggi elettorali a tutti i livelli istituzionali siano dettate norme per favorire l’elezione di candidati appartenenti alla minoranza slovena. Boris Pangerc, sindaco di San Dorligo della Valle; Mario Lavrenčič, sindaco di Do-berdò; Adriano Corsi, sindaco di San Floriano del Collio; Tamara Blažina, sindaco di Sgo-nico; Aleksij Križman, sindaco di Monrupino; Guglielmo Cerno, consigliere di Lusevera e assessore alla Comunità montana Valli del Torre; Marisa Fi-lipig, sindaco di Taipana; Marko Petejan, sindaco di Sa-vogna d’Isonzo; Alessandro O-man, assessore di Malborghet-to; Luigia Negro, consigliere di Resia; Lucio Tollis, sindaco di Tarcento; Marino Vocci, sindaco di Duino Aurisina; Germano Cendou, assessore comune di Savogna; Adriano Persi, sindaco di Monfalcone; Bruna Dorbolò, vicesindaco di San Pietro al Natisone; Rosetta Lauretig, vicesindaco di San Leonardo; Alda Crucil, vicesindaco di Grimacco. t K ima i Stojan SpetiC V neskončni zgodbi slovenske zaščite so “avdicije” posebno poglavje, ki se ga drzi nekakšno prekletstvo. V dvajsetih letih so bile že trikrat. Vsakokrat prej se je prav po avdicijah zataknilo in zaščitnega zakona nismo dobili. Prvič je bilo sredi osemdesetih let. Tedanji predsednik vlade Craxi se je v Beogradu hvalisal, da lahko pripravi zaščitni zakon “v desetih dneh”. Res so v senatu organizirali prve avdivije. Vodil jih je socialist Garibaldi, zraven je bila ranjka Jelka Grbec. Prisluhnili so vsem, tudi demokratičnim Italijanom, ki so podpirali pravice slovenske manjšine. Jabolko spora je bila, kakor že v Cassandrovi komisiji sedem let prej, prav Benečija in njeni Slovenci. Ob Jelki in Garibaldiju je sedel tudi senator Beorchia iz Cente. NaSe je spraSe-val strogo, včasih zafrkljivo. Nismo Se vedeli, da je bil bivSi deželni tajnik KD tudi eden izmed vodilnih “gladiatorjev”. Beneški župani so mu kimali in potrjevali, da v Benečiji ni Slovencev. Kvečjemu Italijani “praslovanske- ga izvora”, kakor so pač prebivalci južne Toskane potomci Etrušča-nov... Beneški župani so pač ponavljali to, kar so na osno-vi Beorchievih okrožnic napisali v odgovor na vprašalnik, ki ga je predsedstvo vlade konec sedemdesetih poslalo upraviteljem 36 občin ob meji. Tako je, kljub izmikajočim in lažnim odgovorom, nastal znani “seznam” narodnostno mešanih občin, na katerega se sklicujemo Se danes. Tista o “desetih dneh” je bila kajpak bosa. Parlament je bil razpuščen in Garibaldijev osnutek je ostal v predalih, napisan Se na roko. V njem je socialistični senator zapisal kakih 20 občin, za katere je trdno verjel, da so slovenske. Potem je na začetku 90-tih bil predstavljen Maccanicov osnutek z “etničnimi rezervati” na Tržaškem in Goriškem ter “ljudmi slovanskega izvora” v Benečiji, od koder so na avdicije prišli ti in oni. Nepozabno je bilo pričevanje mlade Jole Namor, ki je povedala, da moli očenaS po slovensko. Gladiator iz Sentlenarta pa je divje napadel beneške duhovnike, češ da so “komunisti, plačani iz Jugoslavije”. Iz Maccanicovega zakona ni bilo nič, ker je medtem razpadla Jugoslavija, Italija pa je čakala na novega sogo- vornika in obdržala ta adut za boljše čase. Zadnje avdicije so pokazale, da varstvu pravic naše manjšine ne osporava več nihče. O “italijanstvu” Benečije je govoril le desničarski predsednik tržaške pokrajinske uprave, istrski begunec Codarin, in pa župan iz Podbonesca. O njem pravijo, daje prišel iz Apulije kot poštar. Med avdicijo se je obnašal kot pravi neotesanec, da ga je moral predsedujoči poslanec Maselli nekajkrat opomniti, ker je s svojim obnašanjem motil potek avdicij. Utihnil je šele, ko mu je zagrozil, da ga bo dal pospremiti iz dvorane kot provokatorja. Tak je bil klavrn konec zadnje “sirote Gladia” v nadiški dolini. Vsi ostali župani iz Benečije pa so poudarili “evropski duh”, ki ga prinaša obljubljena zaščita naših kulturnih in družbenih pravic. Zadnji dan avdicij se je na seji pojavil tudi predsednik ustavne komisije Maccanico. Obljubil je, da bo po svojih močeh pospešil postopek za sprejem zakona. Svoj nekdanji osnutek je še zdavnaj pozabil, ni pa pozabil, kako so ga italijanski nacionalisti v Trstu opsovali in izžvižgali, ker je samo omenil sodelovanje s Slovenci. Upajmo torej, da avdicije zares niso uročene in da se tokrat ne bo spet zataknilo, kot doslej. Čeprav Scalfarove grožnje z razpustom parlamenta po morebitnem referendumu o volilnem sistemu ne obetajo nič dobrega. Predsednik D’Alema v Ljubljani Novi predsednik italijanske vlade, Massimo D’Alema, bo danes v četrtek 10. decembra uradno obiskal Slovenijo. V trenutku, ko pišemo te vrstice (ponedeljek) ne vemo, kakšen je podroben program D’Alemovega obiska v Ljubljani. 2e sedaj pa lahko rečemo, da obisk predstavlja pomemben mejnik v okviru bilateralnih odnosov med Slovenijo in Italijo ter sploh v odnosih med državami srednjeevropskega prostora. Ce pomislimo, da je italijanski premier potem ko je kot prve obiskal najpomembnejše države Evrope in takoj za tem Slovenijo, pomeni, da tudi zdajšnja italijanska vlada namenja veliko pozornost “vzhodni politiki”, ki jo je uvedel Romano Prodi, ko je diametralno zamenjal zaprto in nesodobno vizijo Berlusconijeve vlade do vzhodnega soseda. Zato lahko pričakujemo, da bo Massimo D’Alema sogovornikom v Ljubljani povedal, da tudi njegova vlada zeli nadaljevati na poti dobrososedskih odnosov in utrjevanja tako gospodarskega kot tudi drugačnega sodelovanja. Pomembno je, da ima Slovenija v tem času, ko se ne brez težav ukvarja z evropsko integracijo, prijatelja na italijanski strani, ki ji bi znal pomagati in jo brez večjih travm pripeljati v Evropsko zvezo. Odnosi med obema državama so navsezadnje dobri in ni odprtih med sosedoma večjih vprašanj, ki bi lahko skvarili zdajšnjo klimo. Z našega vidika pa je D’Alemov obisk pomemben, ker od italijanskega premierja pričakujemo, da bomo slišali odločilne besede, kar zadeva vprašanje zakonske zaščite. Ta argument bo gotovo prisoten na srečanju liderjev obeh vlad in potrebno je, da v tem trenutku, ko vse kaže, da je v Rimu volja po zaključku tega problema, Slovenija pove svoje in “iztrži” od italijanskega sogovornika, da bo stvar pripeljal do konca. Tokrat niso potrebne le “diplomatske” obljube, marveč konkretnejša dejanja. Prepričani smo namreč, da bo tudi od odločnejšega prizadevanja obeh vlad odvisen srečen konec poti našega zakonskega osnutka. Italijanski premier je že med svojim umestitvenim govorom posebej podčrtal pomembnost reševanja vprašanj jezikovnih skupnosti. Te misli je uokviril v evropske dimenzije in potrebe, s čimer se strinjamo, saj smo prepričani, da je Masellijev osnutek “evropsko naravnan”. Zaradi povedanega predstavlja D’Alemov obisk v Ljubljani pomemben dogodek ob iztekajočem se letu. Lahko bi rekli, da je nekakšna krona dosedanjih bilateralnih srečanj in pogajanj. Ob tem ne gre pozabiti, da je Italija v zadnjih mesecih spet pridobila na ugledu znotraj Evropske zveze in njegova politična teža je postala večja in vplivnejša. Tega se zavedajo tudi slovenski politiki in diplomati, ki so modro ravnali, ker so takoj vzpostavili stik z najvidnejšim predstavnikom italijanske vlade. Na diplomatski ravni se stvari ugodno razvijajo. Pomembno bi bilo, ko bi tudi na strankarski ravni (-vsaj na nivoju levo-sredin-skih koalicij, ki ta čas vladata v obeh državah) Slovenija in Italija vzpostavili boljše in trdnejše stike. Doslej jih je bilo premalo in to ni dobro, (r.p.) Giudizi positivi sulla Slovenia Portorose - I lavori di ristrutturazione di una pompa della benzina hanno portato alla luce un importante sito archeologico con resti di un muro risalente alla prima metà del IV. secolo e parte di un edificio collegato con il porto, un centinaio di monete, fibule, gioielli, anfore ed altri oggetti, provenienti dal Mediterraneo orientale e dal nord Africa. Promossa a pieni voti Il prestigioso Wall Street Journal ha pubblicato l’annuale inchiesta per stabilire quale paese tra quelli dell’Europa centrale ed orientale presenta migliori prospettive ed è più adatto alla cooperazione e-conomica in base a parametri economici e politici. La classifica viene compilata grazie alla collaborazione dei più noti economisti ed esperti di analisi di mercato delle più impor- tanti banche e società d’investimento europee ed a-mericane. Tra i 27 paesi presi in e-same la Slovenia si è classificata al primo posto assieme all’Ungheria, al terzo la Polonia, seguita da Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Bulgaria e Slovacchia. Nel 1997 la Slovenia era al terzo posto. I migliori giudizi per la Slovenia riguardano la bilancia dei pagamenti, l’etica commerciale, la produt- tività e la stabilità politica. Buono il voto anche riguardo la stabilità della valuta, la forza economica e l’integrazione nell’economia mondiale. Secondo le previsioni degli analisti del Wall Street Journal la Slovenia nel 1999 avrà una crescita del PIL del 3,9% mentre l’inflazione su base annua si dovrebbe attestare sul 6,8%. Vujanovič a Lubiana Il presidente del gover- no del Montenegro Filip Vujanovič è stato nei giorni scorsi in visita in Slovenia. Accompagnato dai ministri degli esteri, del turismo, del commercio estero e della sanità, il premier montenegrino ha avuto i-contri con il presidente della repubblica Kučan, con il premier Drnovšek ed i rappresentanti della Camera dell’economia della Slovenia. In primo piano in tutti gli incontri i temi della cooperazione economica. Kultura novi mata jur Četrtek, 10. decembra 1998 Beneška realnost na Soških pogovorih Belgija: spominska slika pevskega zbora Matajur “Tournee” zbora Matajur v Belgiji Nasi najbolj prijazni in topli ambasadorji v Belgiji so prav gotovo bili fantje an možje pevskega zbora Matajur iz Klenja, ki ga uspešno vodi dirigent Davide Clodig. Zapiel so vic-krat v teku Štiridnevnega obiska v Belgiji, na uradni otvoritvi razstave Lorette Dorbolò, med viCerjo z beneškimi emigranti v Belgiji an kar je Se posebno naše ljudi razveselilo, so pieli tudi maSo, ki jo je po sloviensko zmolu pre Emilio v Tamines. Piesam, pa naj je vesela al žalostna, cerkvena ali pa posvetna je kiek, ki parhaja iz sarca Clovieka an tuole so zastopil an dobro sparjel takuo nasi novi prijatelji iz Belgije, ki so se z nami pobratili an nasi beneški ljudje v Belgiji. Giacinto lussa v Beneški galeriji V petek 11. decembra ob 18. uri bo v Beneški galeriji V Špetru po dolgem Casu spet razstava posvečena domačemu u-metniku. S samostojno razstavo se bo predstavil Giacinto lussa, ki je komaj doživel precejšen u-speh v Gorici. Gre za prijetno kulturno srečanje, na katerem bo z domaCo beneško pesmijo nastopil moški pevski zbor “Matajur” pod vodstvom Davida Clodig. V okviru pobude “Soški pogovori”, ki jih že vrsto let prirejajo v Bovcu je bil veCer posvečen problematiki Beneške Slovenije. Gostje veCera so bili: prof. Paolo Petricig, duhovnik in raziskovalec Božo Zua-nella in naSa urednica Iole Namor. Prvi je spregovoril o povojnih letih Benečije o vlogi trikoloristov in nacionalistov in v bistvu predstavil svojo zadnjo knjigo “Pod senco trikolo-re”. Zuanella, ki je avtor knjige “Mračna leta Benečije” je torej tisto obdobje Se bolj podrobno o-svetlil, s predstavitvijo z-bornika Piše Petar Mataju-rac je pa Jole Namor predstavila lik Izidorja Predana - Dorica, na kratko orisala zaCetke kulturnega delovanja med beneškimi Slovenci in kasnejšo beneško kulturno pomlad, ki se je razcvetela še posebej po potresu iz leta 1976 in v tem smislu je zaželela tudi Bovčanom, da bi jim obnova po potresu pomenila neko novo pomlad. Božični koncert V petek 18. decembra ob 20. uri bo v občinski dvorani v Spetru BožiCni koncert, ki ga organizira Glasbena Sola iz Š-petra. Vsi toplo vabljeni! Nell’ambito della parrocchia di Liessa una serie di incontri con i ragazzi Una bella sfida ai giovani Un giovane frate capuccinojra Mario, è il punto di riferimento per un’esperienza nuova “Carissimi giovani, sono fra Mario”: iniziava così la lettera inviata ad una ventina di ragazzi, tra i 15 ed i 25 anni, provenienti dalla parrocchia di Liessa, che hanno avuto in questo modo l’occasione di aderire ad una nuova ed interessante iniziativa partita il 23 ottobre ed ideata dalla collabo-razione di Giacomo, Pietro ed il parroco don Azeglio e frate Mario di Castelmon-te. Chi sono i giovani di oggi? Cosa vogliono? Quanto influisce la religione nella loro vita? Il frate capuccino ha lanciato una costruttiva sfida ai giovani, proponendo loro di ritrovarsi tutti insieme il venerdì sera nella sacrestia di Liessa, per provare a rispondere a questi quesiti ed imparando a stare insieme in un modo diverso, per scoprire l’altro attraverso un rapporto diretto, più profondo del solito “ciao” lanciato superficialmente. Forse la curiosità, certo l’interesse per tematiche che sempre meno spesso vengono affrontate in modo semplice, spontaneo e sincero, hanno spinto un nutrito numero di ragazzi a partecipare agli incontri. Grazie alla saggezza e alla semplicità di fra Mario, che bene risaltano sulla sua giovanissima età, si sta formando un gruppo solido e compatto, che ha trovato in un frate quasi un coetaneo, di certo un amico e consigliere che parla il linguaggio dei giovani, ponendo le questioni con spontaneità tipica di quell’amore disinteressato verso il prossimo che ognuno di noi dovrebbe avere. L’incontro inizia con il canto, molte volte in dialetto sloveno (il frate è molto Foto di gruppo con fra Mario interessato alle nostre tradizioni e sta seguendo un corso per imparare la nostra lingua). Si sviluppano poi quesiti e libere considerazioni su un tema prefissato in cui o-gnuno può ascoltare ed essere ascoltato, con le certezze di poter aprire liberamente il proprio cuore nel rispetto di tutti i presenti. Dopo un’ora, si tirano le somme, per giungere a quelle che, chiamate conclusioni, sono invece lo spunto per ulteriori riflessioni personali. Segue generalmente un momento di preghiera (importante è proprio capire il significato della preghiera), ed un canto che congeda tutti al prossimo venerdì. E’ un’esperienza molto positivia e costruttiva: scoprire dall’altro i veri valori della vita, potersi confrontare, poter correggere o riconfermare le proprie idee. Ma, stare insieme, è soprattutto scoprire ed apprezzare un amico che con la sua scelta di vita è forse tanto lontano a noi, eppure così vicino. Grazie, fra Mario. Daniel Bucovaz B Nord-est di Paolini Oggi è, assieme a Dario Fo, forse l’unico attore capace di richiamare le folle e riempire i teatri. Al Palamostre di Udine ha dovuto aggiungere, domenica, una replica allo spettacolo già programmato, l’ultimo di una serie di cinque serate tutte esaurite. Cos’è, l’effetto “Vajont”? Il direttore dell’Ente regionale teatrale Rodolfo Castiglione dice che “non è Paolini che si è giovato della televisione, è la televisione che si è giovata di Paolini”. Ma ha un bel dire: prima della trasmissione di “Vajont”, sempre a Udine, avrà avuto un centinaio di spettatori, ad essere generosi. Eppure Marco Paolini, con questo lavoro “Bestiario veneto”, fa di tutto per non entrare nel mercato nazionale. Il suo spettacolo è per la maggior parte recitato in dialetto veneto, qualcosa in lingua friulana, con citazioni ampie da Confisso, Zanzotto (“La cosa bella è che esistono uomini straordinari che non fanno niente per sembrarlo, lo sono e basta” dice ricordando i giorni passati con lui), Meneghello, Calzavara, Corona, Tavan. E un viaggio che si snoda in una terra che o-dora di nebbia e smog dove un tempo profumava di sole e fieno, il piccolo mondo antico veneto (e in parte anche friulano) dove l’uso del dialetto è fondamentale: serve a capire cosa sta accadendo a questa ter- ra, quali cambiamenti sono avvenuti, come mai molti valori e molte tradizioni si sono perdute. “Bestiario veneto” forse verrà proposto a Napoli, ma tra un anno, prima bisogna smaltire questo benedetto/maledetto nord-est, dove è difficile professare ottimismo. Paolini si lancia, parlando ai giornalisti in una sala del caffè Cauci-gh: “Non ce l’ho con la Lega, ma con la pigrizia di un popolo dove nessuno studia da sindaco. Ho in tasca la seconda lettera che mi è stata inviata dai Serenissimi, quelli che sono saliti sul campanile di S. Marco. A me interessa disattivare la miccia degli scarponi chiodati, l’arroganza che si trasforma in chiusura”. Da questo nasce uno spettacolo provocatorio per stessa ammissione dell’autore, anche se non ha la stessa efficacia del racconto tragico del Vajont. E uno scorrere di pensieri, un andare di qua e di là, in ordine sparso nella poesia dialettale veneta, in quella lingua che appare più viva di quanto sembra. Un esempio? Basta che Pao-lini reciti due frasi dell’Amleto in dialetto alto-vicentino perché si sorrida e ci si sorprenda. Già, perché, come spiega lui stesso, “la lingua alta di Shakespeare, tradotta in dialetto, non perde alcun significato, acquista carne”. Michele Obit 10. DEŽELNI KONGRES SLOVENSKE SKUPNOSTI v soboto 12. decembra 1998, v hotelu Savoia Excelsior, Trst, Nabrežje Mandracchio, ob 16.30 Nadaljevanje v nedeljo, 13. decembra 1998 v Finžgarjevem domu na Opčinah, Narodna Ulica 89, z začetkom ob 9.30. ZELENI LISTI TÉ / Ace Mei molja 4 Fine settimana nel segno del “gemellaggio” Amici in visita da Sambreville Tutela, un incontro a S. Pietro territorio per iniziative realizzate con l’amministrazione comunale o con le associazioni culturali del luogo”. In serata si è tenuto, nella sala consiliare, un incontro organizzato dall’assessore della Comunità montana Nino Ciccone, con lo scopo di verificare la possibilità di avviare lo studio di iniziative comuni, attuando programmi di collaborazioni finanziati dall’Ue, che possano coinvolgere le associazioni locali e quelle di Sambreville. «Si è discusso del fatto che il gemellaggio dovrà riempirsi di contenuti - ci ha detto l’assessore Ciccone ad incontro concluso - attraverso l’attivazione di fondi comunitari che conosciamo poco. L’impegno è intanto rivolto allo scambio di informazioni e indirizzi utili tra le associazioni, mentre la nostra Comunità montana metterà a disposizione delle scuole il sito Internet per i messaggi attraverso la posta elettronica. Con il prossimo incontro, tra due o tre anni, le associazioni saranno più coinvolte e si potrà pensare a qualcosa di concreto». (m.o.) “Le leggi di tutela della minoranza linguistica slovena e per la valorizzazione della lingua e della cultura friulane” è il titolo di un incontro pubblico che si terrà domenica 13 dicembre, a partire dalle 9.30, nella sala consiliare di S. Pietro al Natisone. L’occasione viene data dal neocostituito Comitato dei Democratici di sinistra delle Valli, che intende proporsi come parte attiva della vita politica nella nostra zona, partendo da una discussione sui provvedimenti legislativi previsti dalla Costituzione italiana e dalla Carta europea delle lingue regionali e minoritarie. Questi provvedimenti, sostenuti in testi ormai unificati, prima di essere approvati definitivamente dalla Camera e dal Senato - spiega in una nota il Comitato dei Democratici di sinistra - è bene siano esaminati in pubblici incontri dai cittadini e dalle cittadine, dagli enti e dalle associazioni culturali interessate. All’incontro di domenica parteciperà Elvio Ruffino, deputato della Camera e firmatario della proposta di legge dei Democratici di sinistra. stica delle Valli e in particolare sull’iniziativa del Centro scolastico bilingue di S. Pietro ha parlato Ziva Gruden (gli ospiti belgi hanno potuto poi anche visitare la scuola), mentre sull’importanza della conoscenza di più lingue è intervenuto il coordinatore dei licei di S. Pietro, Giuseppe Schiff. In precedenza avevano portato il loro saluto il presidente della Provincia Giovanni Pelizzo, il sindaco Giuseppe Marinig ed il presidente dell’Unione emigranti sloveni, Dino Chiabai. Nel pomeriggio della stessa giornata è stata inaugurata, nell’atrio della scuola media “Dante Alighieri”, una mostra collettiva di fotografia con sogget- Cisilino izvoljen v deželni V pristojni deželni komisiji se je zaCela razprava o proračunu. Njen izid bo kmalu pokazal, ali se bo obržal manjšinski odbor predsednika Antonioneja, ali pa bomo priCa vladni krizi. Po dosedanjih informacijah naj bi osnutek proračuna podprli svetovalci Severne lige, ne da bi pri tem vstopili v deželni odbor. Tako naj bi se življenje deželne uprave podaljšalo do pomladanskih e-vropskih volitev. Prejšnji teden, je prišlo v deželnem svetu do zamenjave, ker je deželno upravno sodiSCe (TAR) sprejelo volilni priziv pristaSa Forza Italia Adina Cisilina, ki je bil tako izvoljen v deželni svet. Odbornik in svetovalec Ccd Giovanni Vió pa je moral na ta račun odstopiti- to Sambreville. A fare gli onori di casa è stato il preside dell’istituto, Enrico Madussi, secondo cui “la mostra si inserisce in quello che è il nuovo compito di una scuola oggi più autonoma, che può diventare punto di riferimento nel PeCenik spet predsednik Slovensko deželno gospodarsko združenje je po občnem zboru, ki je bil v Trstu 22. novembra izvolilo tudi novo predsedstvo. Njegovi člani so Danilo Cunja, Mikela Dmovšček, Edi Kraus, Vinko Ozbič, Marino Pečenik, Vojko Peric, Boris Siega, Joško Sirk in Robert Vidoni. Člani vodstva so tudi predsedniki raznih sekcij, med katerimi bo Igor Kont odgovoren za videmsko pokrajino. Novo predsedstvo se je sestalo prvega decembra in je ocenilo potek občnega zbora, ki je bil po sploSni oceni na visoki ravni. Sledile so volitve predsednika in podjen je bil Marino Pečenik, podpredsedniki pa bojo Igor Kont, Marko Stavar in Robert Vidoni. V obdobju “tržne” politike Ko po časopisih in televiziji opazujem življenje sedanje, D’ Alemove vlade, se otipljivo zavedam, kako se politika spreminja. Iz načelnih in ideoloških pregrad prehaja na svojevrstno tržišče. V nekaj mesecih se je na primer zgodilo več stvari, ki so se zdele do včeraj nemogoče. Cossiga je podprl D'Alemo, slednji zagovarja uspešnost tržišča in vidi v državi generator in ne lastnika gospodarske rasti, bivši komunist Berlinguer zagovarja pravico državljanov, da prejmejo podporo tudi za vstop v privatno šolo itd. Ob tem nisem prepričan, da med desnico in levico ni razlike. Razhajanja so večja, kot se na videz zdi. V soočanjih in pogajanjih pa prihaja na trgu (beseda ni le pejorativna) do zavezništev, ki smo jih do včeraj zanikovali. Dejstvo na svoj način oddaljuje ljudi od politike, saj se izgublja občutek, da so določene politične poteze usodne in prevratne. Komunizem in z njim komunisti so se borili za brezrazredno družbo, ki je bila v radikalnem konfliktu s kapitalizmom in kapitalisti. Lastnik in delavec sta si bila zgodovinska nasprotnika, celo sovražnika. Nacionalizmi so šli korak dlje in v skrajnih variantah zagovarjali gospodstvo enega naroda in rase. Kapitalizem je imet, skupaj z nacionalizmom, ali pa tudi sam, strogo začrtano mejo med demokrati, in prijatelji, ter sovražniki demokracije in njenega vodilnega (kapitalističnega) razreda. Ker so se danes te sheme podrle, ker ni več tako jasnih in vnaprejšnjih robov, so različne svetovnonazorske opcije zapustile bojišče in se podale na tržišče: glasov, konsenza idej itd. Tudi zaradi tega je opredeljevanje ljudi manj motivirano in po svoje manj mikavno. Tržišče uvaja pravila, ki jih je težje razbirati in se zanje navduševati kot pred filmom, kjer se bijeta dobro in zlo. Po drugi strani pa je “tržna" politika prijaznejša, saj zmaga ali poraz nista tako usodna kot v vojni. Državljani lahko izbiramo tudi na osnovi konkretnih dejanj in ne le s postavko predhodne etikete. Izbira postane bolj racionalna in manj srčno navdušujoča. Verjetno odvisi del razočaranja nad politiko tudi od tega. Tržišče pa prevladuje in znotraj tega političnega trga je tudi zaščitni zakon za Slovence. Dejstvo lahko razočara, saj naj bi s pravicami ne trgovali. Zal pa v borbi velikih načel in v kon-trapoziciji različnih ideoloških svetov slovenska manjšina sploh ni prišla do resne pogajalske mize. To se je zgodilo danes, ko politika zapušča določen svet in se podaja v novega, ki ga je včasih težko “prebaviti”, čeprav je v njem več možnosti za uspeh. COMPAGNIA ITALIANA NORD MATERASSI Proizvodnja Žimnic v vseh merah: • ORTOPEDSKE • ANALERGENE • IZ LATEKSA • IZ LATEKSA IN KOKOSOVIH VLAKEN Ponovna Uporaba Naročnikove Volne Dostava na Dom Prevzem Odrabljenih Žimnic Si è conclusa domenica con la deposizione di una corona di fiori davanti al monumento al minatore di S. Pietro al Natisone l’iniziativa che ha visto protagoniste, nel fine settimana, le comunità gemellate di S. Pietro e Sambreville (Belgio). Almeno tre i momenti degni di nota, in questa visita degli amici di Sambreville che ha contraccambiato quella dei valligiani, avvenuta una settimana prima. Si è iniziato venerdì 4 dicembre, con un convegno sui temi del federalismo e dell’autonomia. Si sono sentiti esempi provenienti sia dalla realtà locale che da quella vicina (per la Slovenia è intervenuto il prefetto di Tolmino Zdravko Likar), oltre che dal Belgio. Interessante è stata, in questo senso, l’esposizione della complessa realtà politica e territoriale belga da parte di Marie Luois Foumier. Sulla realtà scola- Qui a fianco l’apertura della mostra nella scuola media di S. Pietro, sotto il concerto della Glasbena Sola dedicato agli ospiti ClVIDALE DEL FRIULI Piazza S. Francesco Tel. e Fax 0432/700019 jih prave Marija Ivančicova nam iz Kažarše piše: Buohloni tistim, ki pišejo Novi Matajur Je puno naročniku, abonatu, ki nam pišejo. So pisma, ki nam store-jo zviedet za lepe an žalostne novice, kajšan-krat hvalijo naše dielo, kajšankrat nas tudi po-kregajo nomalo. Mi jih vse zvestuo preberemo, nam je všeC imiet take stike, take kontate z našimi ljudmi. Telekrat publikamo adno letero, ki nam je paršla po faxu dol s Ka-žarse. Pošjala nam jo je Maria Vogrig - Ivanči-cjova iz Oblice, ki se je poročila v tisto laško vas. “Za zaCet vas zahvalim s cielim sarcam. Bu-oh vam taužintkrat Ioni vam, an tistim, ki so začel pisat Matajur. Sam prehierala kar sta napisal za rojstvo moje na-vuode an so mi padale suze gor z oči ku čerie-Snje od velikega veseja: veseje za tole lepo čiči-co, ki se nam je rodila an ki me je storia ratat nona. Buj lepuo, ku ta-kuo niesta mogli napisat. Je pru ries, de se na pozabim mojega maternega jezika, zak dost-krat ga guorim an sama s sabo, če nie druzega Slovienja s kuom pre-guorit. Prebieram vse novice od naših kraju, an barzelette, ki potlè jih muoram pravt po laško! ... Seda vas lepuo zahvalim an pozdravim. Daržajta se luStno “saj smo vsi z luštnega kraja z Benečije doma, an ist sam iz Oblice doma!" Maria, Buohloni za toje lepe besiede, ki si nam jih pošjala po faxu an potle pa za tiste, ki si nam jih jala po telefone. Takuo znaš lepo guorit po sloviensko, an take parglihe znaš dielat, de še tisti, ki smo ostal tle doma imamo za se na-vast od tebe! Bi nam muorla vickrat pisat, bi obogatiela naš dialekt, ki za živiet ima potriebo takih ljudi, kot si ti. Ljudje, ki znajo guorit lepuo po našim an ki jih nie špot, paC pa so ponosi bit kar so! Ljudje, ki v kraju, kjer žive so poznani an štimani pru zavojo, ki znajo naš slo-vienski dialekt, ku ti, ki dol tode te vsi poznajo ku “Marija la slava” an te vsi gledajo, vsi praša-jo po te, de jim povieš te zadnje pravce, ki jih prebieraš na Novi Matajur. Marija, oglasi se še, napisajnam še kake toje spomine na mlade lieta, kar si živiela v Oblici! Svet Miklavž an “Babbo Natale” sta zaCela že nosit darila otruocem za božične praznike. Perinac je dobiu ’no lepo zlato uro, pa njega majhen parjateu Gennariel-lo, ki ima oCeta an mater iz Sicilije, ’no majheno puško, lupare. V Suoli sta se pokazala njih darila an obadva sta se zaljubila tu šenk od te druzega, takuo de sta odločila za se jih zamenit. Ku j’ paršu damu, Gennariello je poka-zu njega oCetu zlato uro an mu poviedu, de jo j’ zameniu z lupare. Oca se j’ nicku z Zlagam obarnu an mu dau tajšan žluf, de ji videu zvezde! - Ma tata - je jau joCe otrok - ka’ sem naredu slavega? Sa’ je ’na liepa ura vsa zlata! - Ja, je liepa, pa kadar kajšan ti porCe fardaman teren, tuoj tata an toja mama nosejo roge, ka’ mu odguoriš? De je deseta an dvajst minu-tu?!?!?! ,<«<■ Pa za božiCne praznike je navada kiek šenkat tudi tim velikim, ne samuo otruocem. Zatuo Giova-nin se j’ pobrau v Čedad kupavat an televizor za ga šenkat njega ženi Milici. - Dobar dan, dajte mi an televizor Pil-co. - Na zamierte -mu je hitro odguoriu gospodar - se na reče Pilco, ma Filco, ker Ph se prebere F. Pa tistega niemamo. - Dajtemi pa an Ponola. - Vam muorem nazaj poviedat, de tudi telekrat se reče Fonola, ne Ponola. Pa ga niemam tudi telega. - Ben nu, dajte mi pa an Pilips. - Tudi tele se kliče Filips ne Pilips, ker ph se bere f. Pa mi se huduo zdi, niemamo an telega! - Naj bo, de p se bere f, ma forka fu-tana, niemata pru niC v teli butigi! i _______________________________________novi mata j ur r V0 flsdKCl Četrtek, 10. decembra 1998 “Za se spreluhtat sam šu v Afriko” Berto Uagratih je hodu po sviete za služit kruh, seda pa... Trideset liet odtuod doplih poroka... Berto se je upu se "pejat" s kamelam lepuo! Oh, ka’ san se pre-smejau! San se an spotiu ja, sa’ je bla ica, pa je bu-ojš se potit kar laufaš po sviete, ku kar miešaš mau-to! San šu pru veselo... varnu pa san se nomalo ža-lostan zak san paršu na šuk!” Se nan pari, de ti se je dobro godlo, bašta pogledat fotografije! An Ce si paršu damu na šuk, niC hudega, smo Sigurni, de tu adnin liete diela si že “par-šparu” za iti kam drugam, kene Berto? Daržajse nimar takuo veseu an kuražan! S Peparne roke: Lucio an Anita, Pia an Tinetto Ka’ smo vam pravli zadnji krat na Novem Matajurju? De v Uršini družini v Sauodnji so lietos praznoval kiek posebnega an ker v trecjegre raduo, še ankrat, an je treči, napišemo kiek liepega go mez telo družino. Parvikrat smo napisal go mez tata an nona Be-pulna, potlè go mez mamo an nono Nadaljo an tele krat pa go mez njih otroke. Lietos njih otroc Valen- tino (Tinetto) an Anita sta praznovala trideset liet njih poroke. Oženila sta se ob-dva tu an dan, za svet Mi-heu, na 29. setemberja lieta 1968, v cierkvi v Sauodnji. Tinetto je pejù pred utar lepo CeCo iz Starmice, Pio TumiCovo; Anita je jala “ja” pa liepemu puobu iz JeronišCa, Lucianu Mar-chig. Doplih poroka, doplih senjam za Uršino družino. Od tekrat, takuo ki smo napisal, je šlo napri trideset liet: Tinetto an Pia, Anita an Lucio se imajo radi glih ku tisti dan, an njih družine sp tudi zrasle. Anita an Lucio imajo adnega puoba, an adno CeCo, ki se kličejo Daniele an Silvia; Tinetto an Pia imajo pa dva puoba, Marca an Mattea. “Novicam” Zelmo še puno veselih dnevu, za prit do zlate poroke, an za napri bomo pa vidli. Gor na varh: Berto, kuo si se naštimu? Tle par videmo, kakuo pečejo kruh Berto Uagratih iz Police diela od kar je biu otrok: dielu je doma, dielu je po sviete, md drugim je kopu tudi karbon v Belgiji, diela tudi seda, ki bi mu živiet buj par mieru. Pa nje za anj živiet “da pensionato”. Vseglih pa ’no lieto od tegà, miesca setemberja, je poštudieru: “Ma ka’ muorem nimar se potit!” An takuo je odloCu, je decidu iti na ferje. “Pa ne previe blizu duoma. Rad bi šu v kajšan nuov prestor, v kajšan sviet nomalo drugače ku naš.” An takuo za se spreluhtat nomalo je Su v Afriko. “Oh kuo je bluo 6 novi mata j ur Četrtek, 10. decembra 1998 Minimatajur Come nel Cividalese l’immenso patrimonio archeologico dell’epoca romana ha oscurato le testimonianze preistoriche, così nella valle dell’Ison-zo gli spettacolari ritrovamenti dell’età del ferro hanno fatto schermo a quelli dell’Antichità. In tempi recenti le ricerche sull’età antica nella valle dell’Isonzo hanno già dato buoni risultati e parte del nuovo materiale archeologico è accuratamente conservato ed e-sposto presso il Kobariški muzej di Caporetto, museo che è ben conosciuto soprattutto per l’ampio settore dedicato alla prima guerra mondiale. Le radici dei grossi insediamenti dell’Alto Isonzo, come si è detto, stanno nella prima età del ferro. Essi ebbero una continuità nell’età del ferro recente come dimostra l’introduzione di nuovi modelli nei manufatti, testimoniati dai reperti dello stile La Tène, che si trovano insieme nelle necropoli ad incinerazione. A Caporetto le recenti ricerche sul colle Gradič (o colle di Sant’Antonio, sul quale fu costruito l’ossario dei caduti italiani nella prima guerra mondiale) hanno mostrato che l’area di Caporetto fu intensamente abitata anche fra la metà del II secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C., e che essa godette perciò di buone condizioni di vita. Gli insediamenti erano sparsi sulla parte pianeggiante della zona fino a Robič, località in cui furono scoperte tracce delle fondamenta di una abitazione, mentre poco più ad est, su un terrazzo naturale di Staro selo, è stato segnalato un insediamento. Finora non si è riusciti a valutare l‘anti- Tra gli interessanti reperti in esposizione al Kobariški muzej T estimonianze antiche tra Natisone e Isonzo chità delle macerie del villaggio di Molida, sepolto sotto unq grossa frana del Matajur, né ad attribuirlo ad epoca romana o più recente. Anche il Breginjski kot (la conca di Breginj) presenta evidenze archeologiche di un insediamento protetto presso la chiesa di sv. Helena sopra Pod-bela, quindi sopra Sedlo presso la chiesa di sv. K-riz, dove abbiamo la segnalazione di tombe ad incinerazione. A poca distanza è presente il toponimo Grad, che alluderebbe ad un castelliere, mentre sono invece più affidabili le tracce di una costruzione sul colle sopra Homec in località Na M-lakah. Queste tracce giustificherebbero a loro volta l’esistenza di una strada che dal Friuli, passando per Robidišče e sopra lo Stol (dove è stata raccolta un’ascia di bronzo; di pietra, secondo S. Rutar), conduceva nella valle dell’Uccea e nella conca di Bovec. Costituiva una scorciatoia, utilizzata in periodo estivo, rispetto alla strada che si snodava lungo le valli (S. Rutar, 1899). I siti che suggerirono con maggior precisione l’esistenza di insediamenti erano indicati indirettamente dalle necropoli protostoriche. Così anche il colle Gradič di Caporetto, che fu oggetto di ricerche e scavi specialistici, accertati anche da esplorazioni in superficie. Secon- BENEŠKE KRI2ANKE rešitev prejšnje številke do le attese, l’insediamento si trovava sui terrazzi sudoccidentali del colle, alla cui base furono scoperti resti di una costruzione in muratura con arredo domestico, special-mente ceramica. Nel 1975 la scoperta di Statuetta di bronzo raffigurante la dea-Artemide -Diana, raccolta sul colle Gradič di Caporetto (Kobariški muzej) due piccole statuette di bronzo suggerì che uno di questi terrazzi fosse stato oggetto di raccolta abusiva e furono avviati interventi tutelativi. Nel 1982 fu compiuto un sondaggio in una cavità naturale di tipo carsico che conserva- va un deposito archeologico. I pezzi più rilevanti furono sette statuette di bronzo. Nel 1993, in considerazione dello sconvolgimento del suolo causato dai vari lavori sul terreno, le ricerche furono coadiuvate dallo strumento di rilevazione del metallo e portarono a nuove scoperte (N. Osmuk). Inove piccoli bronzi, e-sposti al Kobariški muzej, sono raffigurazioni di divinità del mondo classico: tre statue rappresentano Apollo, due di stile ellenistico e la terza dovrebbe essere copia di gusto locale di una delle precedenti; Eracle è presente sia in u-na statua ellenistica, che forse in una più antica, locale; Diana (ossia la greca Artemide) è armata di una lunga lancia, in un’immagine evidentemente adattata a modelli locali. Come nel Norico, rivestiva qui il ruolo di patrona della stirpe ed è protet- Galebova razstava v prostorih NTKB 2e par tednov je v prostorih Nove tržaške kreditne banke v ulici Carlo Alberto v Čedadu Galebova razstava, na kateri je razstavljenih več kot petdeset izdelkov otrok vseh petih razredov dvojezične o-snovne šole iz Spetra. Razstava bo ostala na ogled še ves mesec december, te dni pa bo odprta podobna razstava tudi v novi podružnici NTKB v Gorici. Razstava je imela lep uspeh tudi v Trstu, kjer je bila v prostorih podružnice NTKB na Mitnici. Vodstvo Nove tržaške kreditne banke je z razstavami v lastnih prostorih vsekakor dokazalo občutljivost do malih likovnih ustvarjalcev, ki prispevajo svoje risbice za revijo Galeb. Pri kozolcu Mrzi.a burja hui, hui, hui CEZ RAVEN SE ZAPODI. Onkraj polja mlad snezak STARO METLO DVIGNE V ZRAK: ”Kam pa, strina? Čakaj! Stoji! V PLESU SKUSI SE Z MENOj!“ Burje sikne: ”Brz s poti!“ SKOZ KOZOLEC mu zbezi. Jezno krikne beli moz: ”V ROKE SE PRIPLA MI BOS. Ej, POTEM BO SLO ZARES, KOT VRTINEC BO TA PLES!“ ”Kra!“ ZAKRAKA CRNI VRAN, MOZ OBSTANE KOT VKOPAN. Zastrmi se v bližnji breg, KMALU GA ZAMETE SNEG... Vojan Tihomir Arhar trice dei guerrieri; Venere (la greca Afrodite), dea dell’amore, protettrice della famiglia e della fertilità, è raffigurata nella posa della Venere con il sandalo ed è considerata opera prettamente ellenistica; infine abbiamo la statua di Marte (il greco Ares) - o Eracle - di fattura locale. L’archeologa Nada Osmuk ha già pubblicato interessanti conclusioni, ma in occasione di una mia visita, il signor Hobič, custode del museo mi ha informato che solo due anni fa sono state scoperte altre 17 statuette, e mi ha mostrato la vetrina, già pronta, dove saranno ospitate. Anche per questo penso di far cosa utile interrompere provvisoriamente la serie riguardante la presenza archeologica romana nella valle dell’Isonzo per completare più speditamente quella protostorica, dell’età del ferro, ed ovviare oltrettutto ad un indesiderato anacronismo. (Venezia, 39) Paolo Petricig S. Rutar - Beneška Slovenija - Matica Slovenska, Ljubljana 1899 Nada Osmuk - Kobarid - Kobariški muzej, 1997 Settemila anni fa ...il pane C’è anche la ricostruzione a grandezza naturale del “Riparo di Biarzo” tra i siti preistorici del Friuli-Venezia Giulia ospitati nella mostra inaugurata sabato 5 dicembre a Udine, nella chiesa di San Francesco (largo Ospedale vecchio), dal titolo “7000 anni fa... il primo pane. Ambienti e culture delle società neolitiche”. La rassegna è curata dal Museo friulano di Storia naturale e riunisce per la prima volta in Italia materiali di eccezionale valore scientifico appartenenti alle due principali correnti culturali presenti nel Neolitico europeo, snodo fondamentale nella storia dell’essere umano. I reperti esposti nella mostra, che rimarrà aperta fino al 2 maggio 1999 (orari 9-12.30 e 15.30-19, chiusa ii lunedì), sono stati raccolti grazie alla collaborazione, oltre che di alcune Sovrintendenze archeologi-che regionali, di tre musei ungheresi. Gran parte dell’esposizione, oltre ai siti preistorici, comprende ceramiche, strumenti agricoli, monili, opere d’arte e ossidiane risalenti a settemila anni fa. * Špor Risultati 1. Categoria Bearzičolugna - Valnatisone 1 -1 3. Categoria Savognese - Fortissimi 4-0 JUNIORES Valnatisone - Natisone 1-0 Allievi Valnatisone - Fortissimi 5-1 Giovanissimi Audace - Savorgnanese 1 -0 Amatori Chiopris - Reai Filpa 0-0 pol, Valnatisone - Amaro 1-1 Coop. Premariacco - Valli Natisone 1 -1 Vertikal - Bottega longobarda 2-2 Al Bocal - Drenchia/Grimacco 1 -1 Ediltomat - Psm sedie 1-1 Passons - Fantoni 1-1 Četrtek, 10. decembra 1998 Calcetto Las Vegas - Merenderos 5-4 Mai dire gol - Padur est 7-8 Paradiso dei golosi - S. Marino n.p. Prossimo turno 1. Categoria Valnatisone - Bujese 3. Categoria Buttrio - Savognese JUNIORES Azzurra - Valnatisone Allievi Mereto Don Bosco - Valnatisone Giovanissimi Audace - Gemonese Amatori Al sole due - Reai Filpa Fagagna - Poi. Valnatisone Valli Natisone - Pers/S. Eliseo Vertikal Val Torre - Moulin rouge Drenchia/Grimacco - Ai frati Psm sedie Cividale - Old afa Fantoni - Pasian di Prato Calcetto Da Picin - Padur est AL Ledra - Paradiso dei golosi Classifiche 1. Categoria Venzone* 26; Costalunga* 23; Tava-gnacco, Tarcentina 21; Union* 20; Gemonese 19; Valnatisone*, Riviera 17; Reanese 16; Domio* 15; Zaule Rabuje-se*, Natisone 12; Torreanese, Bujese 9; Tre stelle 8; Bearzičolugna 5. 3. Categoria Nimis, Fulgor 19; Comunale Faedis*, Serenissima, Stella Azzurra 17; Buttrio 15; Savognese*, Ciseriis* 12; Cormor 10; Gaglianese 8; Chiavris*** 7; Fortissimi 1. JUNIORES Tavagnacco 25; Valnatisone 24; Pa-gnacco 21; S. Gottardo 15; Comunale Faedis 12; Natisone, Cividalese, Reanese, Chiavris 11; Azzurra 10; Buttrio 9; Cussignacco 7; Assosangiorgina 5; Serenissima 3 Allievi Mereto Don Bosco* 25; Buonacquisto, Nimis 17; Chiavris*, Bujese**, Valnatisone** 15; Reanese 13; Fortissimi* 12; Le-stizza*, San Daniele 10; Rivolto* 9; Tavagnacco* 4; Ragogna* 3; Pasian di Prato 1. Giovanissimi Savorgnanese, Pagnacco 26; Gemonese 20; Astra 92, Majanese 18; Audace* 15; Tre Stelle 14; Riviera 13; Biauzzo 10; Mereto Don Bosco*, Assosangiorgina 8; Tavagnacco 7; Torreanese, Gaglianese 5. Amatori (Eccellenza) Warriors, Coopca Tolmezzo 12; Reai Fil- pa Pulfero, Bar Corrado 11; Mereto di Capitolo 10; Turkey pub, San Daniele 9; Al Sole due, Mobili Mirai 8; Chiopris 7; Termokey Rivarotta 6; Hypobank 5. Amatori (1. Categoria) Racchiuso 14; Fagagna 11 ; Valli del Natisone, Treppo Grande, Coop Prema-riaccco 10; Poi. Valnatisone*, Rojalese, Pers Sant’Eliseo 9; Amaro, Team Calli-garo 8; Venzone* 6; Montenars 2 Amatori (2. Categoria) Dinamo Korda 16; Bottega longobarda*, Ai frati 12; Argonauti, Sedilis 10; Agli a-mici 9; La tana del luppolo*, Vertikal 8; Drenchia/Grimacco 6; Al Bokal*, Mouiin rouge 5; Sittin 3. Le classifiche dei campionati giovanili e a-matoriali sono aggiornate alla settimana precedente. * Una partita in meno, ** Due partite in mano, *** Tre partite in meno. Con un gol di Alex Faracchio nel finale di gara l’Audace si riscatta dalia sconfitta con il Biauzzo I Giovanissimi in “zona Cesarmi” I locali informazione rimaneggiata costringono la capolista al primo ko AUDACE-SAVORGNANESE 1-0 Audace: Besič, Floram, Bergnach, Ruttar, Chiabai, Dugaro, Rucchin (24’ st. Bellida), Bastiancig, Faracchio, Cendou, Crisetig. Merso di Sopra, 6 dicembre - I Giovanissimi, reduci dalla sconfitta di Biauzzo, hanno affrontato oggi la capolista Savorgnanese. L’incontro, programmato a Marsure di sotto, è stato spostato nelle Valli per problemi organizzativi degli ospiti. I locali, scesi in campo largamente rimaneggiati, hanno chiamato due giocatori della categoria inferiore, Simone Crisetig e Gabriele Dorbolò, quest’ultimo in panchina. L’Audace ha disputato una buona gara riuscendo a procurare alla capolista il primo dispiacere stagionale. Dopo un primo tempo e-quilibratissimo, ma senza avere corso nessun pericolo, l’Audace ha cominciato a credere, durante l’intervallo, alla possibilità di salire alla ribalta. Dopo soli quaranta secondi Filippo Rucchin si trovava solitario con la palla al piede ma calciava la sfera sul portiere in uscita. Al 7’ Adnan Besič usciva sui piedi di un attaccante avversario evitando il peg- Dal cassetto dei ricordi: questa fotografia risale al 1966 ed è stata scattata prima di un incontro amichevole giocato a Lubiana dalla Valnatisone t gio. Al 9’ un calcio di punizione di Bastiancig impegnava il portiere ospite. L’unico serio pericolo per la porta di Besič arrivava al 19’ quando un colpo di testa di un attaccante ospite finiva a fil di traversa. A quattro minuti dal termine si registrava l’espulsione di un giocatore ospite per le proteste nei confronti dell’arbitro. Mancavano due minuti alla fine dell’incontro e su azione conseguente a calcio d’angolo l’Audace si portava meritatamente in vantaggio. Alex Faracchio, approfittando di un’uscita a vuoto del portiere ospite ed in semirovesciata, mandava la sfera a gonfiare la rete. Nei restanti minuti i locali amministravano il vantaggio senza correre alcun rischio, (p.c.) Sulla ruota degli amatori esce solo l’ics Dalla trasferta ad Udine col fanalino Bearzičolugna la Valnatisone ritorna con il bottino di un solo punto. A siglare il gol del momentaneo vantaggio per gli azzurri è stato Danilo Bran-dolin. La Savognese rifila un poker ai Fortissimi. I valligiani allenati da Flavio Chiacig sono andati a segno con Benati, Meneghin, Cernotta e con l’udinese Sarno che ha realizzato la classica rete dell’ex. Sudata vittoria degli Ju-niores della Valnatisone che, dopo avere sprecato diverse opportunità e colpito due pali con Peddis, sono riusciti a cinque minuti dal termine a scardinare la porta dei ragazzi allenati dall’ex Claudio Moratti. In attesa del recupero con la Buiese, gli Allievi della Valnatisone hanno surclassato i Fortissimi. Tre teti di Maurizio Suber e due di Besič sono il bottino dei ragazzi allenati da Gianfranco Armellini. Nel campionato amatori di Eccellenza il Reai Filpa di Pulfero, grazie al pareggio di Chiopris a reti inviolate, si mantiene ad un passo dalla vetta. In prima categoria due pareggi per la Valli del Natisone e la Polisportiva Valnatisone di Cividale. Per gli “škrati” è andato in gol su punizione Mauro Clavora. I ducali sono passati per primi in vantaggio con un guizzo di Giovanni Dominici, fallendo in più di una occasione il colpo del definitivo ko nei confronti dell’Amaro. I camici a dieci minuti dalla fine, su azione di contropiede, si sono riportati in parità. In seconda categoria la Vertikal Alta Val Torre costringe al pareggio la seconda in classifica, la Bottega longobarda. Il Drenchia/Grimacco ottiene un buon punto a Zi-racco contro il Bokal. Gianni Qualla mette alle spalle dell’ex compagno di squadra Ettore Tomasetig Gli Juniores della Valnatisone che sabato hanno affrontato il Natisone il pallone del vantaggio, costringendo così i padroni di casa ad una difficile rimonta. Nel girone A degli Over 35 la Psm sedie di Cividale passa in vantaggio a Fe-letto Umberto con un gol realizzato di testa da Go-deas. I ragazzi allenati da Scoyni restano successivamente in dieci a causa di un’espulsione. Con un gioco troppo pesante gli udinesi arrivano a riequilibrare la gara a dieci minuti dal termine. L’altra formazio- ne in lizza nello stesso campionato, la Fantoni Alta Val Torre ha ottenuto un pari sul campo di Pasian di Prato con il Passons. Per i ragazzi di Lusevera l’uomo partita, nel bene e nel male, è risultato Mario Pascolo; prima ha realizzato il gol del vantaggio e quindi, con uno sfortunato autogol, ha permesso ai padroni di casa di ottenere il pari. La Fan-toni mercoledì ha recuperato ad Artegna la gara con la formazione locale del Bar Gardel. Nel campionato di calcetto di Eccellenza i Ran-gers di Grimacco rinunciano alla loro gara in programma, mentre i Merenderos, finalmente al completo, perdono immeritatamente sul terreno della capolista nei minuti di recupero. In prima categoria la Padur Est vince di misura consolidando la tranquilla posizione di classifica. Slovenski “azzurri” nagrajeni Minulo soboto je bilo več slovenskih športnikov v Italiji deležno pomembnih priznanj. Nagrade so podelili v tržaški športni palači, kjer je bila velika športna prireditev, ki jo je organizirala tržaška sekcija združenja “Azzimi d’Italia”. V tem združenju so organizirani nekdanji in sedanji državni reprezentanti vseh športnih disciplin, letos pa so prejeli priznanje športniki, ki so v letošnji tekmovalni sezoni oblekli dres italijanske državne reprezentance. Kot je v svojem nagovoru poudarila predsednica združenja Marcella Škabar Bartoli, ne gre samo za zmagovalce, ampak za vse tiste, ki so dosegli ta velik uspeh, da so bili vključeni v reprezentanco. In nedvomno je tudi velik uspeh, da je bilo v reprezentancah tudi toliko športnikov iz vrst slovenske manjšine. Kot člani slovenskih društev so bili nagrajeni jadralka Sirene Arianna Bogateč, jadralca Cupe Jaro Furlani in Johana Križnič, ski-rolkarica društva Mladina Mateja Bogateč, kotalkarica društva Polet Tanja Romano, plavalka Maja Fichfach ter atletinji Claudia Coslovich in Marga-reth Macchiut. Četrtek, 10. decembra 1998 V nediejo bo sveta Lucija Lietos koledar nam je naklonjen: senjam svete Lucije na jezeru (takuo pravejo vasnjani iz Kravarja, zak ankrat atù je bla uodà) ki je na 13. diCem-berja, lietos pride glih tu nediejo, takuo bomo mogli Se lieuS praznovat tel senjam. Lahko se parlože-jo vasnjanom, ki žive šele v vasi, tudi tisti, ki so šli dol v dolino al v mieste stat, pru takuo se nam par-ložejo an tisti, ki žive v bližnjih vaseh. Sveta maša bo ob 11. v cierkvici Svete Lucije. Pi-eu bo domaci zbor, koro an tiste naše lepe piesmi nas popejejo na tiste cajte, kar predvsem te mladi so parhajal v Kravar za praznovat an poCastit telo sveCenico. Za spoštovat naše navade, blizu cierkve bo lietos tudi kolaCarica. Paš kuo bojo vesel te mali (an tudi te veliki!), kar zagledajo lepuo zložene na žbrincjo, glih ku ankrat, kolaCe, karamele vsieh barv, koluorju an za te velike tudi brulé, Caj an druge gorke pijaCe! Ce bo lie-pa ura, bojo v turme tudi tonkaCi tonkal an takuo, ki muore bit na vsakim domačim sejmu, na bo manjkala domaCa ramonika, ki nam bo godla naše domače viže. Smo Sigurni, de na bo težkuo ušafat kaj-šnega, za zapiet vsi kupe naše domaCe piesmi... Ja, bo pru an liep, domaci senjam an s tem pre-omagamo tudi velik mraz, ki tele dni partiska naše vasi an doline... bo veselo an lepuo, ku ankrat. Pridita na naš senjam! PODBONESEC Tarčet Vič ku an miliardo: ga je uduobu al ne? Pravejo vsi de ja, de je on uduobu an miliardo an šestuomilionu v Velden, kamar je šu igrat v kažind. On, Camillo Mellisa iz naše vasi, prave de ne, de ga nie bluo v Avstriji že Buog vie ki cajta an de magar de bi biu on tist sreCan Človek. Po avstrijskih gjomalah je napisano, de 18. novembe-rja an mož, ki se klice M.C. an ima 44 liet, Italijan, je igru na Magic five jack pot: špindu je samuo 4.000 an je uduobu vse tiste milione. Novica se je arzšerila an takuo se je zviedelo an tle doma. Ce je takuo ki prave on, se nam pru huduo zdi, sa’ mi se pru troštamo, de je on tisti sreCan Človek an magar, de bi jih bluo še pu-no takih tle po naših vaseh an magar... an mi med njimi. novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l Čedad / Cividale Fotostavek in tisk PENTA GRAPH sr! Videm / Udine m Včlanjen v USPl/Associato all’USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 50.000 lir Postni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Se/ana Tel. 067 - 73373 Žiro račun SDK Se2ana Stev. 51420-601-27926 Letna za Slovenijo: 5.000 SIT OGLASI: I modulo 20 mm x I col Komercialni L 25.000 + IVA 19% Žalostna novica iz naše vasi V videmskem Spitale je umaru naš vašnjan Mario Banchig. Imeu je 82 liet. Na telim svietu je zapu-stu ženo, sinuove, nevie-ste, navuode, sestro, kunja-de an vso žlahto. Zadnji pozdrav smo mu ga dali v Cetartak 3. diCem-berja popudan v Landarje. SPETER “Devetica” po naših vaseh Devetica, tista liepa navada, ki ankrat so jo imiel povserode tle po Nediških vaseh za Božic, jo molejo šele par kajšnim kraju. Zadnji krat sta prebral, kje jo bojo molil v garmiškem kamunu. Telekrat vam pa napišemo pa kje jo bojo molil v špietarski fari od 15. do 23. diCemberja, ob osmi zviCer. V torak 15. bojo na var-sto Lipa an Petjag, an bojo molil v kapelci, ki je na sred Petjaga; v sriedo 16. bo v Nokuli, v družini Su-ber; v Cetartak 17. pridejo na varsto TarpeC an KoCe-bar, molili jo bojo v družini Chiabai; v petak 18. bo v cierkvi v Ažli; v saboto 19. v cierkvi v Klenji; v nediejo 20. bo za vasi Sar-ženta an BjarC an se zberejo v družini Pittioni D.; v pandiejak 21., ob štierih popudan jo bojo molil v duomu za te stare v Spietre; v torak 22. se zberejo v MeCani, par Jolandi an v sriedo 23. se zaključi v cierkvi v Bamase. Bjarč Zapustila nas je Andreina Marseu Andreina Marseu, uduo-va Cucovaz, Kekacova tle z naše vasi, nie vic med nam. Ušafal so jo martvo tan domà. Imiela je 71 liet. V žalost je pustila hCere Lidio, ki je živiela ta par nji, an Loretto, ki živi pa v Cedade, zeta Maria, navu-odo Martino an vso drugo žlahto. Zadnji pozdrav smo ji ga ali v Spietre v sriedo 25. novemberja zjutra. Naj v mieru počiva. SVET LENART Zabardo - Galjan Žalostna novica V Cedajskem rikoverje, kjer je Ziveu tele zadnje cajte z ženo Almo, je za venCno zaspau Giuseppe Dugaro. UCaku je zaries vesoko starost, 93 liet. Giuseppe je biu Tonco-ve družine iz Podkravarja, za zeta pa je paršu v BašCi-nelovo hišo v Zabardo. Ze puno puno liet od tegà je šla vsa družina živet v Galjan. Z njega smartjo je v žalost pustu ženo, hCere Elviro, Mariucci, Elso, sinuove Mirka an Luciana, ki je tam v Kanadi, zete, nevie-ste, navuode an vso drugo žlahto. Pogrebna maša je bla v Galjane v petak 4. diCemberja, venCni mier pa bo poCivu v Cedajskim britofe, kjer so ga podkopali. SREDNJE Klinac Zbuogam Rino V Cedajskem Spitale je umaru Rino Clinaz. Imeu je samuo 51 liet. Puno cajta je biu bolan, zadnje cajte je biu pru slap. Rikoveran je biu an v Vidme, kjer so ga varval nuoc an dan. Rino je biu KanauCano-ve družine iz Klinca, mike-na vašCina v srienjskim ka-mune, ki se zaries zgubja. Seda v vasi sta ostala samuo na dva: brat od Rina, Mario, an njega tetà, Ernesta. Kak cajt od tegà je umarla an mama od Rina, Gusta. Z njega smartjo je v žalost pustu brate Maria an Gianna, kunjado Tereso, navuode an vso drugo žlahto. Njega pogreb je biu go par svetim Pavle (Cer-neCje) v Cetartak 10. diCemberja. Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 14. DO 20. DICEMBERJA Podboniesac tel. 726150 OD 12. DO 18. DICEMBERJA Cedad (Minisini) tel. 731175 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali Cas in za ponoC se more klicat samuo, Ce riceta ima napisano »urgente«. VENDO VENDO Volkswagen Golf GL fornello quasi anno 1991 di color nuovo, in ottimo nero, ottimo stato. stato, con piccolo forno, getto aria Prezzo da concorda- re. Tel. 0432/727681, calda. ore pasti. Tel. 0432/714303 SVENDO casa in ristrutturazione, al grezzo in Merso superiore. Tel. 0432/520912 (Ruttar R.) Miedihi v Benečiji DREKA doh. Vittorino Bertolini Kras: v sredo ob 12.00 Debenje: v sriedo ob 15.00 Trinko: v sriedo ob 13.00 GRMEK doh. Lucio Quargnolo Hlocje: v pandiejak ob 11.00 v sriedo ob 10.00 v Cetartak ob 10.30 doh. Vittorino Bertolini Hlocje: v pandiejak ob 11.30 v sriedo ob 10.30 v petak ob 9.30 Lombaj: v sriedo ob 15.00 PODBONESEC doh. Vito Cavallaro Podbuniesac: v pandiejak od 8.30 do 10.00 an od 17.00 do 19.00 v sriedo, Cetartak an petak od 8.30 do 10.00 v saboto od 9.00 do 10.00 (za dieluce) Carnivarh: v torak od 9.00 do 11.00 Marsin: v Cetartak od 15.00 do 16.00 SREDNJE doh. Lucio Quargnolo Sriednje: v torak ob 10.30 v petak ob 9.00 doh. Vittorino Bertolini Sriednje: v torak ob 11.30 v Cetartak ob 10.15 SOVODNJE doh. Pietro Pellegriti Sauodnja: v pandiejak, torak, Cetartak an petak od 10.30 do 11.30 v sriedo od 8.30 do 9.30 SPETER doh. Tullio Valentino Spietar: v pandiejak an Cetartak od 8.30 do 10.30 v torak an petak od 16.30 do 18. v saboto od 8.30 do 10. doh. Pietro Pellegriti Spietar: v pandiejak, torak, Cetartak, petak an saboto od 9.00 do 10.30 v sriedo od 17.00 do 18.00 doh. Daniela Marinigh Spietar: od pandiejka do četartka od 9. do 11v petak od 16.30 do 18. (tel. 0432/727694) PEDIATRA (z apuntamentam) doh. Flavia Principato Spietar: v sriedo an petak od 10.00 do 11.30 v pandiejak, torak, Cetartak SVET LENART doh. Lucio Quargnolo Gorenja Miersa: v pandiejak od 8.00 do 10.30 v torak od 8.00 do 10.00 v sriedo od 8.00 9.30 v Cetartak od 8.00 do 10.00 v petak od 16.00 do 18.00 doh. Vittorino Bertolini Gorenja Miersa: v pandiejak od 9.30 do 11.00 v torak od 9.30 do 11.00 an od 17.00 do 18.00 v Cetartak od 11.30 do 12.30 v petak od 10.00 do 11.00 Guardia medica PonoC je »guardia medica«, od 20. do 8. zjutra an od 14. ure v saboto do 8. ure v pandiejak. Za Nediške doline: tel. 727282. Za Cedad: tel. 7081. Za Manzan: tel. 750771. Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miedi-ha ponoC je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zviCer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282, za Cedajski okraj v Cedad na številko 7081. Ambulatorio di igiene Attestazioni e certificazioni v Cetartak od 9.30 do 10.30 Vaccinazioni v Cetartak od 9. do 10. ure Consultorio familiare SPETER Ostetricia/Ginecologia v torak od 14.00 do 16.00; Cedad. v pandiejak an sriedo od 8.30 do 10.30; z apuntamentam, na kor pa impenjative (tel. 708556) Psicologo: dr. Bolzon v sriedo od 9. do 14. ure Servizio infermieristico Gorska skupnost Nediških dolin (tel. 727565) Kada vozi litorina 12 Čedada v Videm: ob 6.*,6.36*,6.50*, 7.10, 7.37.*,8.07,9.10, 11., 12. , 12.17*, 12.37*, 12.57*, 13.17,13.37,13.57,14.17*., 15.06,15.50,17., 18., 19.07,20. Iz Vidma v Cedad: ob 6.20*, 6.53*,7.13* 7.40, 8.10*, 8.35, 9.30, 10.30, 11.30, 12.20, 12.40*, 13.*, 13.20*, 13.40, 14.*, 14.20, 14.40, 15.26,16.40, 1 7.30,1 8.25,1 9.40, 22.15,22.40 * samuo čez tiedan Nujne telefonske številke Bolnica Cedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoC ....113 Komisarjat Cedad....731142 Karabinierji..............112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Cedad 700961 URES-INAC 730153 ENEL...............167-845097 ACI Cedad 731987 Ronke LetališCe.,0481-773224 Muzej Cedad 700700 Cedajska knjižnica ..732444 Dvojezična šola 727490 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza slov. izseljencev.,.732231 Dreka..................721021 Grmek..................725006 Srednje................724094 Sv. Lenart.............723028 Speter.................727272 Sovodnje...............714007 Podbonesec 726017 Tavorjana..............712028 Prapotno...............713003 Tipana .*. 788020 Bardo..................787032 Rezija 0433-53001/2 Gorska skupnost 727281