Sabato 29 ott. 1949 HÄHÖ il. HO. 86 TASSA POSTALE PAGATA EDIZIONE DEL SABATO la nostra lotta ORGANO DELL* U.A.I.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO . TERRITORIO DI TRIESTE La mostra delle attività economiche s’avvia alla sua conclusione Il risultato?: I orgoglio di un riconoscimento unanime del lavoro compiuto DIREZIONE — REDAZIONE — AMMINISTRAZIONE Riva Ćastelleone 2 — CAPODISTRIA, telef. 170 ABBONAMENTI: Zona B e Jugoslavia anno: Din. 180, semestre Din. 90, trimestre Din. 50. — Zona A: anno L. 1400, semestre L. 740, trimestre L. 380. Costo con. nella ßinca Istriana Nm IL MB ARTICOLO Dl BRANKO BABIC Il II. Congresso del Partito comunista del TLT ha suscitato molto interesse e commenti in tutta la stampa triestina ed anche fuori del nostro territorio. Ciò stà a dimostrare che larghe masse seguivano i lavori del nostro Congresso, che i problemi da esso trattati e li spirito di quella linea politica in cui essi furono trattati hanno trovato la rispondenza nelle masse. Per tale ragione non si è potuto ignorarlo. La stampa a noi avversa ne falsificava, è vero, l’atteggiamento e le decisioni prese, tentando di informare in modo falso i propri lettori circa le questioni trattate dal Congresso. La stampa, quella reazionaria nazionalistica italiana, in parte però anche quella cosi detta obiettivamente democratica teneva su per giù la stessa linea che si esprimeva nel modo seguente: Il Congresso è stato aperto dal rappresentante del PC della Jugoslavia in veste di rappresentante del governo, al Congresso si è manifestato nuovamente il nazional - sciovinismo jugoslavo nelle rivendicazioni su queste terre. Un tale modo di porre le cose ha il preciso scopo di far apparire il II. Congresso del PC del TLT come una semplice questione jugoslava e non come il Congresso dei rappresentanti delle masse popolari triestine che ne interpretano gli interessi e le rivendicazioni. L’accusa di nazionalismo dovrebbe servire poi a mascherare o, quanto meno, a giustificare il proprio nazionalismo. La stampa cosidetta indipendente però tenta (senza nemmeno citarlo) di indentificare il nostro atteggiamento, relativo alla soluzione concordata della questione di Trieste con lo atteggiamento revisionistico della reazione imperialistica italiana, in questo caso però per conto della Jugoslavia. Tutti però hanno evitato l’essenza della questione di Trieste come essa è stata posta dal II. Congresso, ossia che il destino del TLT, non deve essere oggetto di mercanteggiamenti, ma- -la con-seguenza di un accordo fra i popoli interessati, della Jugoslavia e dell’Italia. Tale atteggiamento ci appare logico se non dimentichiamo che a questi portavoce della reazione triestina e dei quasi-democrati-ci speculatori non interessa la soluzione giusta e democratica della questione di Trieste, ed è per questo che essi preferiscono tacere, predicando' le più disparate soluzioni che non esprimono gli interessi della popolazione di Trieste nè gli interessi della pace e di u-na soluzióne democratica di questo problema, ma esprimono invece sempre ed in misura maggiore o minore gli interessi di terzi, per conto dei quali fanno una politica contraria ai veri interessi del popolo triestino. Il putiferio più grande però il II. Congresso del nostro Partito l’ha sollevato presso gli «internazionalisti» sedicenti ortodossi di marca cominformista. In principio essi credettero di potersene liberare dicendo che si trattava di un congresso dell’OZNA e dell’OVRA. Dato però che il nostro Congresso ed i problemi da esso trattati hanno avuto una risonanza positiva fra le larghe masse masse popolari di Trieste (durante i lavori del Congresso la nostra stampa andò letteralmente a ruba; la gente passò giornate intere ad ascoltare la trasmissione radiofonica dei lavori del Congresso), essi si resero conto del pericolo che esso rappresenta per le loro posizioni, d’altronde già molto scosse, per cui le maggiori autorità cominformiste di Trieste si mossero con l’intento di sminuire nella misura del possibile l’effetto — per essi disastroso — del II. Congresso del Partito comunista del TLT. Dopo lungo tempo i cominformisti triestini hanno senttio il bisogno di discutere con noi, sebbene ci avessero (almeno nelle loro teste) sotterrato da un bel po’. Ancora di più. Essi hanno gettato l’allarme, gridando che noi stiamo passando allo attacco e mobilitano tutto il loro apparato pubblico e segreto per contenerlo. Comunque anche in ciò stà il successo del nostro II. Congresso, il quale d’altronde non provoca nei cominformisti il bisogno di una discussione obiettiva e sana intorno a tutte le questioni a cui ha dato origine il Cominform e che si trovano allo ordine del giorno nel movimento operaio, ma è semplicemente la conseguenza dell’atteggiamento delle masse che si volge contro di essi perchè esse si rendono sempre più conto di chi le ha ingannate e continua ad ingannarle e da che parte invece sta la verità e la giustizia. Anche questo risultato noi possiamo ascriverlo al II. Congresso, perchè ci offre la possibilità di conoscere ancora meglio tutta la mnacanza di princìpi, l’opportunismo, il puro e semplice tradimento del marxismo-leninismo, commesso da parte della politica comirifórmista, e ci rende possibile di smascherre davanti alle larghe masse popolari in un modo ancora più rapido e radicale tutta l’attività antipopolare e controrivoluzionaria del Cominform. Anche i cominformisti hanno voluto ignorare la questione essenziale posta dal II. Congresso circa il problema di Trieste e la sua soluzione giusta e definitiva. Tuttavia anche questo ci diventa comprensibile, se pensiamo che la linea dei cominformisti nei riguardi della questione di Trieste collima con la linea nazionalistica della reazione italiana, linea dell’annessione del Territorio di Trieste all’Italia. Per ora bastino le constatazioni di cui sopra; nei prossimi articoli tratteremo in modo più particolareggiato dei metodi e del contenuto politico delle risposte dei cominformisti al II. Congresso del Partito comunista del TLT. FUOCO DI FILA DI CARTUCCE A SALVE SGUARDO QUA E LA’ SUL MONDO Ungheresi anti-cominf orm Inglese anti-imperial ista «Non è concesso fare processi alle dottrine ed alle idee» — dichiara Zilliacus ai Comuni Belgrado — Gli ungheresi della minoranza nazionale ungherese residenti ad Osiek, nella R.P. cn Croazia, hanno unanimemente biasimato la campagna di calunnie diffusa dalla radio di Budapest contro la direzione del partito e dello Stato della Jugoslavia. Nel corso di un grande comizio, al quale avevano assistito duemila ungheresi della minoranza nazionale ungherese, è stata inviata alla radio di Budapest una lettera di protesta hella quale è detto che la minoranza nazionale ungherese in Jugoslavia si tiene fermamente ea incrollabilmente a fianco della direzione del partito e dell Stato della Jugoslavia in quanto essa gode di tutti i benefici conquistati con la lotta di liberazione popolare e con l’edificazione socialista del Paese. «Nonostante tutte le calunnie — è detto nella lettera — i popoli di Jugoslavia edificano vittoriosamente il socialismo, fermamente uniti intorno al partito comunista jugoslavo, al suo comitato centrale ed al Marescia'lo Tito. La minoranza nazionale ungherese partecipa attivamente a questa edificazione. Essa gode di tutti i diritti che la Costituzione le garantisce grazie alla giusta politica del PC jugoslavo e del Maresciallo Tito. Le calunnie e le menzogne diffuse contro la Jugoslavia dalla radio di Budapest non possono ostacolarci nel nostro lavoro in Parigi — La Radio comunista cinese annuncia che quattro armate nazionaliste sono state poste ieri fuori combattimento presso Yueng Kong, a duecento chilometri a sud-ovest di Canton. La radio comunista ha aggiunto che Yueng Kong, la quale si trova sulla strada Kuan-Ciu-Uan, è stata ocupata il 24 ottobre. I nazionalisti vi si erano rifugiati con l’intenzione di fuggire per mare. Nel Hunan meridionale 1370 nazionalisti sono stati fatti prigionieri il 22 ottobre dopo un combattimento di mezz’ora presso Shi Yang. — O — PECHINO — L’agenzia della Nuova Cina informa che tutti i Ministeri, commissioni, Accademie, amministrazioni e banche del Governo centrale popolare cinese inizieranno la loro attività il primo novembre. quanto noi sappiamo da che parte si trova la verità.» — o — LONDRA — Alla fine delia seduta alla Camera dei Comuni il deputato indipendente dell'estrema sinistra Zilliacus ha protestato contro «la sempre più grande intolleranza ed il sempre maggiore autoritarismo negli Stati Uniti» ricordando come gli era stato rifiutato l’accesso in tale paese. Zilliacus ha fatto poi un esposto sul trattamento inflitto ai negri degli Stati Uniti. Allora è intervenuto lo speaker della Camera per far rilevare che un deputato non doveva ricordare dei fatti che sfuggono alla responsabilità del Governo di Sua maestà. Zilliacus ha ribattuto annunciando la sua intenzione di chiedere al Governo di sottoporre alla commissione per i diritti dell’uomo all’ONU i fatti da lui citati. Egli ha pure protestato contro la condanna dei leaders comunisti americani, secondo ciò che lui ha definito «un processo alle dottrine ed alle idee». «Se fossi comunista — ha replicato il sottosegretario di Stato al Foreign Office Mayhew •— preferirei essere processato negli Stati U-niti che in Ungheria». Mayhew ha ricordato quindi a Zilliacus che lui stesso era oggetto degli attacchi di Mosca. «Nell’Europa orientale — ha concluso Mayhew — Zilliacus sarebbe già sul banco degli accusati all’ombra della iorca.» Tale decisione è stata presa ieri nel corso della seconda riunione del Consiglio amministrativo di Stato. Mozione di fede di operai istriani AI SINDACATI CIRCONDARIALI CAPODISTRIA I lavoratori sottofirmati — di ritorno dalla gita in Jugoslavia -dopo aver visitato le località di Postumia, Lubiana — Litostroj, — Hidrocentrala Medvode e Hidrocentrala Moste, Žirovnica e Bled possono attestare la effettiva realtà sulla Jugoslavia. Ivi si edifica realmente il socialismo con un ritmo ed uno slancio ammirevoli. Oggi su questo paese vengono diffuse molte calunnie, ma anche noi oggi abbiamo la parola per manifestare la verità relativa a questo popolo per quanto abbiamo visto e constatato. Siamo rimasti sorpresi dal fatto che in Jugoslavia non esiste disoccupazione. Ciò conferma nel modo migliore che la Jugoslavia del compagno Tito costruisce il socialismo poiché solo nei paesi del socialismo non vi è disoccupazione. Le calunnie del Cominform non tarderanno certamente a venire smascherate dalla verità, resa evidente dai popoli della Jugoslavia con il loro lavoro per il benessere comune, per la loro terra. In realtà ed a scorno dei Cominformisti tutti lavorano sodo in Jugoslavia con slancio ed efficacia e sotto le loro mani, con il loro lavoro sorge rapidamente la nuova Jugoslavia Socialista. E’ questo il vero esercito, l’esercito cosciente e fiero del compagno Tito che ogni giorno apre nuove fabbriche, centrali elettriche, miniere e linee ferroviarie. Questo l’abbiamo visto noi!!! Morte al fascismo! Libertà ai popoli! Seguono 54 firme di lavoratori di Capodistria, Isola, Pirano. Francesi nella F.F.P.J. BELGRADO — E’ arrivato a Zagabria un gruppo di operai ed intellettuali francesi che da alcuni giorni sta visitando la Jugoslavia quale ospite dei sindacati jugoslavi. Gli ospiti francesi hanno visitato a Zagabria la grande officina metallurgica «Rade Končar», i posti di lavoro in cui prestano volontariamente la loro opera i membri del Fronte popolare di Zagabria, nonché alcuni circoli di cultura. E' QUESTA LODATA DA Buenos Aires — Il Ministero del lavoro ha dichiarato illegale lo sciopero dei mugnai e dei panettieri di Buenos Aires. D’altra parte il ministro degli interni Bor-lenghi ha affermato di ' non aver ricevuto alcuna informazione relativa a degli incidenti che si sarebbero verificati nella regione di Ju-juy dove i lavoratori dello zucchero sono in isciopero da quasi due settimane. I ministro degli interni ha tuttavia sottolineato che è innegabile lesistenza di «movimenti di scio-pèro». Borlenghi ha affermato che il governo argentino è sfavorevole Fuoco concentrato sulla zona B. spara il «Messaggero Veneto» spara il «Giornale di Trieste», spara «L’Unità». E’ logico, sono alleati che hanno il sacrosanto dovere di combattere questo male personificato che si chiama potere popolare ed è fatto di «terrore», «minacce», «intimidazioni», «persecuzioni» e chi più ne ha più ne metta. Vediamo un pò alcune «prove», attestanti la consistenza di questo «male». Secondo il Giornale di Trieste, tale Sirotti Maria da Trieste, reca tasi a trascorrere la domenica a Capodistria (una delle ultime domeniche), è stata malmenata, percossa. e inprigionata dagli organi della difesa popolare. Secondo l’Unità, contro Bruno D’Este è stato perpetrato un attentato in un locale pubblico a Isola, con arma munita di «silenziatore». Secondo il Messaggero Veneto le scuole italiane vengono snazionalizzate, gli insegnanti italiani e i genitori minacciati di provvedimenti legali nel caso che non si decidessero di iscrivere i bambini nelle scuole croate in questa zona a «carattere etnico, prettamente e sostanzialmente italiano . . .» Ora l’uno,, ora l’altro, secondo un piano evidentemente comune (abbiamo già detto che sono alleati), scrivono di motopescherecci che sfuggono alla cattura «in barba ai mitra titini», di fughe dalla Jugoslavia, di spari al confine, di rimpatrii di persone deluse e amareggiate dalla Jugoslavia, e via dicendo. Il fine di questi articoli è evidente: gettare il discredito su tutto ciò che è popolare. Questo fine però, nel contempo, automatica-mente, mette a nudo coloro che lo perseguono, si autodefiniscano pure «internazionalisti» fedeli al mo vimento proletario: sono ne più nè meno che nemici del popolo. In quanto alle loro notizie tendenziose, che i creduloni potrebbero inghiottire, diremo a puro titolo di precisazione due parole di chiarimento. La .Sirotti Maria, LA POLITICA VISCI NSKI ? all’intervento delle forze armate per regolare tali movimenti, preferendo lasciare ai sindacati ed alle autorità locali la ricerca di una soluzione. New York — Di ritorno de un viaggio effettuato in Jugoslavia, Tex corrispondente di guerra Pri-bičevič, arrivato oggi a New York con il transatlantico «Queen Mary», ha dichiarato: «La Jugoslavi-a non crede in una guerra con un satellite dell’URSS in quanto il suo esercito sarà in grado di battere una qualsiasi combinazione militare di questi Paesi. ubriaca fradicia, è stata tolta dagli organi della difesa popolare al ludibrio della gente che se la spassava alle sue spalle, accompagnata in caserma e fornita di assistenza medica (il marito, che ha avuto tanta premura di ringraziare gli organi della difesa popolare, ne sa qualche cosa). Per quello che riguarda «l’attentato» a Bruno D’Este, la trovata è talmente stupida che i suoi autori stessi hanno creduto opportuno munire l’arma at-tentatrice — di un silenziatore! Che D’Este abbia bisogno di tutta l’attenzione della sua stampa, siamo d’accordo, perche a Isola nessuno lo guarda e nessun lo segue. Comprendiamo il bisogno dell’Unità di trovare «vittime» e «martiri» per la sua «teoria» cominformista. Con la verità però tutto ciò non ha che fare. La trovata del Messaggero Veneto poi, circa la snazionalizzazione delle scuole italiane in zona B trova la migliore smentita nella cura che il potere popolare dedica a tutte le scuole, senza distinzione di nazionalità. Le minacce ad insegnanti e genitori sono soltanto una creazione della fantasia megolomane fascista dei signori del Messaggero. Chiunque si può convincere che nella zona B esiste completa libertà nazionale per tutte e tre le nazionalità ivi conviventi. Ogni persona onesta riconosce che nella zona B. vive una minoranza italiana nelle cittadine costiere, che gli Slavi sono in maggioranza e che se molti Slavi parlano oggi lo slavo stentatamente, questo è frutto della spietata opera di snazionalizzazione esercitata per decenni da piassati regimi imperialisti, in particolar modo da quello fascista. Naturalmente queste verità storiche danno fastidio ai signori del Messaggero. La loro spudorata affermazióne di «carattere etnico prettamente e sostan1 zialmente italiano» attribuito all« zona B, lo dimostra chiaramente. Per le altre notizie, di fugne dalla Jugoslavia, spari al confin-, ecc., comprendiamo bene che ne il Giornale di Trieste, ne il Messaggero Venetto, nè l’Unita possono non inventarle. Altrimenti perderebbe — secondo il loro pun’o di vista, si capisce — l’attrattiva il riconoscimento a festa nazionale del 4. novembre e «presumibümen te di tutto il calendario delle festività», compresa la marcia su Roma, ciò che farà particolarmente piacere a Davide Lajolo - Ulisse, già segretario federale, volontario del duce in Ispagna ed oggi direttore dell’Unità. Questo per quei che riguarda le trovate. La verità invece è ben altra cosa. Non la si inventa. Essa è il riflesso dei fatti, delle situazioni reali, concrete. Parla il linguaggio della nostra realtà fatta di conquiste lusinghiere, di slancio creativo, di prospettive luminose per il popolo che ha il potere nelle proprie mani, Questo linguaggio è inesorabile, nur > per i nemici del pope’ ). Già. ma evidentemente più du-e sono le teste di questi nemici ehe ancora non hanno capito. ULTIME DALLA NUOVA CINA FUORI COMBATTIMENTO QUATTRO ARMATE Di CHANG CONTINUA L'AFFLUSSO DI VISITATORI ALLA MOSTRA Il padiglione dell’agricoltura presenta un grande interesse per i nostri lavoratori della terra. In questo padiglione essi possono trarre utilissimi insegnamenti Con una visita accurata e facendo tesoro degli utili consigli, statistiche, schemi e grafici che sono esposti, essi hanno la possibilità di aumentare e migliorare di molto la loro produzione. Il visitatore all’entrata e colpito da una grande tabella statistica indicante gli enormi progressi compiuti in questi ultimi anni nel campo dell’allevamento del bestiame. Diamo qui alcuni dati che meglio di qualsiasi altro commento iilu-strano gli sforzi compiuti dai nostri lavoratori della terra per lo svu.ippo del nostro patriu omo zootecnico. La produzione del laite, che era nel AJ47 di 42.000 hi nel 1943, si portò a 48.000/ raggiungendo i G0.000 nel corrente anno, cioè il 30 p. c. di ai.,1 ento nei conf onti del 1947. Il numero del bovini nel 1947 era di 12.112. Oggi raggiunge i 14.859, mentre nello scorso anno era di 14.153. La percentuale di aumento è del 22 p. c. Il numero dei suini è aumentato rapidamente, dato che dai 4535 suini del 1947, si è passati agli 8118 nel 1948 giungendo ai 9117 del 1949. Si è avuto cioè il 100 p. c. di aumento. Nel ramo dell’allevamento del pollame si hanno ora nel nostro Circondario 72.980 capi, mentre nel 1947 si aveva la cifra di 49.200 capi e nel 1948 65.600. L’aumento dà una percentuale del 65 p. c. Il numero delle uova prodotte raggiunge nel 1949 il milione e 749.000 con un aumento del 40 p. c. rispetto al 1947 il cui numero era di 1,180.000. La superficie di terre coltivate ad ortaggi era nel 1947 di 2.262 ha, nel 1949 è di 3.240 con il 34 p. c. di aumento Questi dati sono di una eloquenza straordinaria tali da soddisfare chiunque abbia interesse allo sviluppo della nostra economia. Trli dati smentiscono inoltre tutte le assurdità con cui viene bersagliata la nostra zona e che parlano di fame e carestia. Il primo reparto è dedicato all’imboschimento, che ha la sua importanza poiché gli alberi sono un riparo alle colture, senza pa lar poi del maggior grado di umidita che gli alberi mantengono n'll’atmosfe-ra e la naturale formazione di humus Naturalmente non è dimenti- , cala la «processionarla dei pino», insetti nocivo, conlr.i il quale la loft» deve essere portata a fondo Notevole e di grande importanza: la veterinaria. Con la fecondazione artificiale, si sfrutta meglio il bestiame di razza e si evita il contagio di malattie infettive. Sono esposte delle vagine artificiali per la raccolta del seme fecondativo dei bovini, degli speciali speccoli vaginali per le mucche e fiale per la conservazione del seme stesso. Il seme viene mescolato con il tuorlo d uovo e può conservare la sua vitalità anche per cinque giorni, mantenedolo a 5 gradi di temperatura. Ciò permette il suo trasporto anche in località lontane. La fecondazione artificiale verrà introdotta anche nel nostro territorio, seguendo l’esempio della Jugoslavia nella quale questo sistema e praticato già da tempo. Un modello di ambulatorio veterinario è veramente interessante. Esso è formato di diversi edifici nei quali il bestiame viene curato, I COSTUMI E LE USANZE DELLE POPOLAZIONI LOCALI SONO STATI MESSI IN EVIDENZA CON SOBRIO BUON GUSTO, IN QUESTO SUGGESTIVO STAND. GRANDEMENTE AMMIRATO DA TUT TI I VISITATORI. OGNUNO PUOTNOLTRE RENDERSI CONTO DEILA BELLEZZA DELLE NOSTRE LOCAL' ,’A TURISTICHE fecondato ed isolato se presenta sintomi di malattie infettive. Due di tali ambulatori sorgeranno in un prossimo avvenire nel caoodistria-no e preeisamert-: nel bdieso. Un altro modello, oggetto di commenti. è quello di un silos sotterraneo per la conservazione del foraggio nel periodo invernale. Il foraggio isolato dall’esterno con una parete di argilla e paglia si conserva ottimamente e subisce un processo di fermentazione lattica. Tali silos sono m 'Ito economici ed indicati per gli allevatori di bestiame. Abbiamo detto che l’agricoltore può trarre in questo stand utili insegnamenti. Infatti, ecco un vaso contenente alghe marine indicatis-sime quale mangime delle mucche lattifere. Lo jodio contenuto nelle alghe stimola ed aumenta la produzione del latte. Gli esperimenti hanno dato ottimi ri „-Itati. I suini alimentati con un., ad»g .ata Uose di alghe accelerano il loro sviluppo. Da notare che tale trattamento è ancora in fase speiimetUaie. Però i nostri specialisti intendono estenderlo a tutto il Circondario e tale prodotto verrà messo in vendita presso le cooperative. Continuando la visita, si apprende che le castagne selvatiche sono un ottimo alimento per il bestiame contenendo un alto valore nutritivo in amido ed una percentuale di proteine. I rifiuti della nostra produzione industriale sono anche indicati per la alimentazione del bestiame, avverte un grande grafico I suini possono essere nutriti con una certa dose di rifiuti dei nostri conservifici e dell’industria del pesce. La scuola agraria di S. Canzia-no ha ottenuto buoni risultati anche nutrendo i suini con del sangue bovino, proveniente dai macelli, convenientemente disseccato e ridotto in polvere. Un altro grafico precisa 1 vantaggi che si ottengono nella produzióne con la seminagione e l’aratura nei collettivi agricoli dove i lavori dei campi vengono compiuti con le macchine. Un disegno che particolarmente attira gli sguardi dei visitatori è quello di un uomo semiubriaco seduto in poltrona e simboleggiante il latifondista, degenerato, antico sfruttatore dei nostri agricoltori. Di fianco abbiamo i collettivisti i quali godono i frutti delle loro fatiche. Di profonda importanza politico-economica è la dimostrazione del collegamento tra la città e la campagna, tra il contadino è l’operaio. Il contadino offre all’operaio i prodotti della terra e riceve in cambio i prodotti dell’industria meccanica e chimica. Un prodotto jugoslavo esposto e di somma importanza è l’insetticida Pantakan (DDT). Questo prodotto distrugge tutti gli insetti a sangue feddo che minacciano i raccolti ed i cereali ammassati nei silos. Ancora molto sarebbe da dire in merito al padiglione dell’agricoltura che ha un posto di primo piano alla Mostra. Ci riserviamo però nei prossimi numeri di illustrare, oltre a questo anche altri padiglioni giacché la Mostra aprirà certamente gli occhi ed illuminerà la mente a molti di quelli che continuano a nutrire dubbi sulla strada che il Potere Popolare ha intrapreso nella costruzione del socialismo, o che, accecati dalla propaganda antipopolare, si illudono che nella nostra zona il popolo non abbia conservato ed accresciute le conquiste della gloriosa lotta di liberazione. La Nostra Lotta Cronaca del CircondarioBRAVI APPRENDISTI LAVORO D'ASSALTO NELLA SELVA DI ÌARNOVA Pubblichiamo una lettera piena aggiunte di lede Convinti profondamente della giustezza della linea del nostro Partito, abbiamo risposto, sloveni, italiani, e croati del Territorio, all’appello dei nostri Poteri Popolari ed abbiamo costituito la brigata che porta il nome onorato «Brigata di Lavoro II Congresso del PC del TLT». La nostra brigata è composta di 186 membri, dei quali 46 sono compagne e di esse 15 coniugate. Il brigadiere più anziano ha 63 anni, il più giovane 13, Questa è una grande famiglia di popolo lavoratore del nostro territorio la quale ha compreso la importanza del nostro lavoro per preparare le legna occorrenti per il nostro territorio. La profonda coscienza, la buona volontà e i muscoli forti sono i fattori principali con cui già nei primi giorni abbiamo raggiunto successi soddisfacenti. Sarebbe però un non senso e ingiusto lodarsi e affermare che fin dal principio tutto procedeva bene. Sia nel settore del lavoro nel bosco, come in .uello della disciplina, si sono riscontrate mancanze. Ciò, del resto, è comprensìbile, dato che gran parte di noi non aveva lavorato ancora nei boschi e molti neppure nelle brigate. Ciò nonostante, grazie allo spirito di sacrificio di gran parte dei brigadieri e della direzione della brigata, la situazione migliora giornalmente. Sento il do- vere di ringraziare, in nome di tutti i brigadieri, tutti coloro che si prodigano per far fruttare il lavoro al massimo e perchè lo studio culturale e 1’edücazione fisica siano quanto mai migliori. Il merito maggiore in tutto ciò è del nostro laborioso e vero compagno, il comandante Bassanese Gioacchino, nonché del commissario della brigata, comp. Vuk Mario, il quale, con il suo esempio, stimola noi tutti a successi maggiori nel lavoro e in altri campi d’attività. Ugualmente coscienzioso è il vice comandante comp. Beržan, come pure tutti i brigadieri e vice brigadieri. Non minori sono i meriti del comp. Jazbec Ezio, segretario della gioventù Circondariale, il quale ci ha percisato le direttive di lavoro per conseguire dei successi soddisfacenti in tutti i campi di attività. Alle ore sei andiamo nel bosco al lavoro. Lo spirito d’emulazione fra i singoli gruppi è soddisfacente; Certi gruppi superano la norma spesso anche del 100 p. c. La prima decade di lavoro è passata. Benché varie siano le mancanze soggettive ed obiettive in cui siamo incorsi, tuttavia la norma l’abbiamo raggiunta, e il rendimento del lavoro, come già detto, diventa di giorno in giorno maggiore. Per la prossima abbiamo preso l’impegno di approntare m. cubi 1.622,37 di legna superan- BREVI ISTRIANE MUORE IN BARCA Giraldi Silvestro di 72 anni, pescatore da Pirano, se ne stava tranquillamente a pescare nel golfo di Forforose a bordo della sua barchetta. Ad un tratto, colto da improvviso malore, si abbatteva sul fondo della barca. Alcuni pescatori che si trovavano nelle vicinanze, probabilmente non hanno udito le grida del Giraldi, oppure non vi hanno attribuito eccessiva importanza. Solamente più tardi, accortosi che dalla barca non proveniva alcun segno di vita si avvicinavano e scorgevano il povero Giraldi inanimato. Il medico accorso non potè altro che constatare la morte del Giraldi. L’autopsia più tardi effettuata accertava che il Giralidi era deceduto per una lesione all’endocardio. DI — O — LUTTUOSE CONSEGUENZE UNA LITE Mentre tornavano dal lavoro, non senza aver visitato le trattorie vicine, i salinaroli Codarin Francesco di 32 anni da S. Bortolo e Cerut Nazario da Serga di S. Bortolo, venivano a diverbio per futili motivi. Dato lo stato di ubriachezza il diverbio si trasformò ben presto in furibonda rissa. Ad un tratto, senza che alcuno avesse potuto impedire il gesto, il Cerut afferrò una bottiglia che teneva nella borsa e colpi’ con quella al capo il Codarin. Cosi ebbe termine la rissa e il Codarin rientrò a casa senza mostrare nulla di anormale. Solamente al giorno successivo i famigliari si avvidero che il Codarin perdeva abbondantemente sangue dal naso e che versava in gravi condizioni. Mandato a chiamare il medico, questi giunse appena alle ore 14,30, cioè quando il Codarin era già spirato. Cosi il dott. Cusma non ebbe a fare altro che constatare il decesso. L’autopsia rivelò che il Codarin e-ra deceduto per frattura cranica e conseguente emorragia. Il Cerut è stato tratto immediatamente in arresto e tradotto nelle carceri di Pirano. — O — carbone, i celibi sino ad 1 m cubo di legna e mezza tonnellata di carbone all’anno. Quando non sia disponibile il carbone, gli insegnanti ricevono il quantitativo corrispondente di legna. Art. 3 Gli insegnanti abitanti nelle città non hanno diritto ai benefici di cui agli art 1 e 2 della presente ordinanza. La presente ordinanza vale dal 1. ottobre 1949 in poi. Capodistria, il 31 ottobre 1949. — O — In un controllo effettuato da organi della sez. confinaria della D. P. sul piroscafo Vida veniva accertato che il marinaio Spadaro Tranquillo da Pirano pratacava la speculazione illecita. Nascosti in un stipetto delle stesso venivano rinvenuti diversi oggeti di galanteria. Lo Spadaro è stato denunciato. do la norma del 3—4 p. c. il chè sarà fatto, se il tempo si mantiene bello come finora, I compagni che durante la giornata si distinguono maggiormente sul lavoro, come pure i singoli gruppi, ricevono la bandierina transitoria, onore degli emulatori socialisti. Anche i membri e operai dell’amministrazione della selva ci offrono ogni aiuto, nel consigliare e nella distribuzione del lavoro. Per questo vada loro il nostro ringraziamento. Vi interesserà certamente sapere della frequenza alla cultura fisica e alle manifestazioni culturali nella nostra brigata. In questo settore di lavoro non abbiamo raggiunto ancora successi soddisfacenti. Ma anche in questa attività importantissima è stata iniziata fra i brigadieri una buono preparazione. C’è stata la prima gara di cultura fisica, riuscita molto bene. Il referente per la cultura fisica, comp. Tence Angelo, ha tracciato nell’ul-tima riunione dei brigadieri il programma della cultura fisica, contenente tutti i rami di questa. Egli ha dichiarato che in breve gareggeremo con le squadre di Tolmino, S. Pietro e S. Lucia ed ha indetto un concorso con premi. Il lavoro culturale nella brigata: Abbiamo organizzato un corso per analfabeti, sloveno e italiano, tre volte per settimana; corsi serali per sloveni . ed italiani che non hanno compiuto le 5 classi della scuola elementare; cori di canto sloveni ed italiani; un gruppo filodramatico. Nell’ultima riunione abbiamo tracciato il programma culturale che sarà eseguito in collaborazione coi paesani di Loqua il 7 no vembre all’occasione dell’anniversario della Rivoluzione di Ottobre. Nell’attività culturale ci sono ancora degli ostacoli da eliminare urgentemente per raggiungere ciò che possiamo e dobbiamo. Cosi lavoriamo, cosi ci educhiamo nello spirito d’emulazione socialista nella Brigata «II. Congresso» con la profonda convinzione di lavorare per il potenziamento della nostra economia e di migliorare con ciò il livello di vita del nostro popolo. N. A. VARIE Beve e poi minaccia la moglie. Certo Degrassi Giovanni da Isola il giorno 18 c. m. ha alzato troppe volte il bicchiere in onore a Bacco e rientrando in casa si è messo a litigare minacciando la moglie. Intervenuta la D. P., al Delise è toccato passare una notte al fresco per smaltire la sbornia. L’UDAIS PER LA RICOSTRUZIONE CONCLUDERE CON LAVORI L’ANNATA IMPORTANTI E’ pa’ese il grande contributo che danno le nostre donne organizzate nell’UDAIS per la costruzione della nuova società per la quale tutto il popolo del Circondario è così prodigo di forze e di sacrifici. La donna, dopo la lotta di liberazione, ha raggiunto una posizione dignitosa in seno alla nostra società ed i suoi diritti e doveri sono stati comparati a quelli degli uomini. La sua schiavitù millenna-ria è stata infranta ed essa partecipa ora in tutti i rami delle atti-vita dando un valido appotro, grazie anche alle sue speciali attitudini che la rendono in certi casi particolari più adatta ed idonea dell’uomo. In questo nuovo lavoro trimestrale che chiuderà degnamentee questo anno, che segna per la storia del nostro Circondario una tappa delle più importanti, l’UDAIS del distretto di Capodistria ha assunto nuovi impegni. In ogni località della nostra zona verrà ultimata la statistica delle donne iscritte nell’organizzazione e in occasione del Congresso dell’UDAIS che verrà tenuto nel mese di novembre, le donne hanno deciso di elaborare un programma a parte, la cui attuazione sarà un pegno d’onore da parte di tutte le organizzate. Oltre a 90 riunioni di massa ed a 45 dei comitati locali verranno tenute 3 riunioni distrettuali e 3 dell’Attivo. 12 comitati di base verranno riorganizzati 7 verranno costituiti. Nell’impegno è anche contemplata la costituzione di una brigata di donne con il compito di pulire e conservare le divise dei ginnasti, nonché di allargare l’organizzazione con nuove iscrizioni. L’attivizzazione di tutte le basi avrà un nuovo impulso perchè sia così regolarizzato il pagamento delle quote anche per il futuro. Per il «Nata’e del Bambino» un vasto programma sarà elaborato a parte. MATERNITÀ In occasione del Congresso del-l’UDAIS verranno aperti due asili infantili sloveni a Capodistria ed a Monte. Tutti gli altri, già esistenti, riceveranno particolari cure, ed in seno agli stessi vii ranno costituite commissioni formate dalle madri i cui figli vi ricevono assistenza. In occasione della «Settimana della madre e del bambino» un vasto porgramma verrà realizzato. La lavanderia di Capodistria verrà ultimata e saranno compiute tre visite alla Casa dello studente. Il nido di Capodistria sarà allargato e migliorato, per quello di Isola verrà raccolto tutto Toccorrente per la prossima apertura. CULTURA La rivista ’Nostra donna» riceverà una più grande diffusione, e verranno costituiti 40 circoli di studio sulla maternità per le puerpere e le giovani madri. I corsi per analfabete dovranno avere una larga diffusione onde eliminare nel più breve tempo possibile questa piaga ereditata dalla società borghese. Molti articoli su giornali democratici verranno scriti e pubblicati riportanti i vari problemi della donna. Ver-rano date inoltre tre rappresentazioni culturali. attività varie Verranno organizzate varie visite ad ospedali, asili, scuole, nidi d’infanzia con la consegna di doni. In occasione della tradizionale festa di S. Nicolò i bambini delle scuole del Distretto riceveranno molti doni. Verranno costituite due cooperative di sarte. Come contributo per la costruzione delle case cooperativistiche», di strade e altri importanti obiettivi, l’UDAIS darà 5000 ore di lavoro volontario. La gara trimestrale vedrà alla sua chiusura la premiazione di quelle basi che si stiranno maggiormente distinte nella gara. Questo è il programma di lavoro per l’adempimento del quale le donne del Distretto di Capodistria m I LAVORI DELLA NOSTRA GIOVENTÙ’ OPERAIA DANNO CONFERMA DELLA SUA ALTA SPECIALIZZAZIONE LA daranno tutte le loro capacità affinchè la marcia del popolo lavoratore realizzi il prima possibile le sue mete di libertà e di benessere. Truffatrice smascherata Da parte dei soci della c .'operativa di acquisti e vendite di Pu- ce sono pervenute varie lamentele, e cioè che la gerente della stessa sottraeva lo spettante e truffava i clienti. Le autorità hanno compiuto un controllo nel locale ed accertato le irregolarità lamentate. Conseguentemente la gerente, Mahorcic Antonia, è .stata punita in via amministrativa con una ammenda di 2,500 dinari. NOTIZIARIO SPORTIVO LA FORTE SQUADRA DEL -MEDUSA- SPORT PER LA MOSTRA ODRED JA — — Medusa 5—1 Nell’ambito della settimana sportiva, indetta dall’UCEF in occasione della Il.a Mostra delle attività economiche — mostra che è la rassegna del lavoro socialista di un anno nel nostro circondario — è stato disputato marcoledì alle ore 15,20 allo stadio di Capodistria un incontro di calcio tra le squadre della Medusa di Capodistria e del Distaccamento deìl’AJ di Portorose. NelTincontro cui ha assistito numeroso pubblico, le due squadre hanno rivelato un gioco rapido e snello. La quadrata compagine dell’Armata ha ottenuto una facile vittoria per 5 reti a una, AVVISO La Società sottoscritta rende noto che il sig. Čermelj Stanko non è più alle sue dipendenze e che non ha più il diritto di rappresentarla nè di firmare per la stessa. «VINO» soc. a. r. 1. (spa) Capodistria — O — Ordinanza sul diritto degli insegnanti delle scuole elementari all’alloggio e ri-scaldamento gratuiti. 1. Gli insegnanti delle scuole elementari che sono alloggiati negli edifici scoastici e in altri edifici pubblici, non hanno il dovere di pagare affitto. Quando nell’edificio scolastico non sia disponibile un quartiere d’ abitazione adatto, il comitato popolare locale ha il dovere di procurare a tutti gli insegnanti della propria circoscrizione un quartiere d’abitazione adatto e di sopportarne le spese d’affitto. Art. 2 Gli insegnanti della scuola elementari hanno il diritto al riscaldamento gratuito e cioè: I coniugati sino a 2 m. cubi di legna nonché una tonnellata e mezza di AI BAMBINI LE NOSTRE MIGLIORI CURE La nostra cronista Nada Nadi ha visitato recentemente l’asilo d’infanzia i Capo distrin. Riportiamo qui le sue impressioni, che serviranno a dare una netta visione di quali cure siano rivolte ai bambini nel nostro Circondario. E ’passato un’anno dacché nella casa già appartenente al conte Toto, svolge la sua attività il nido per i più piccini. Qui trovano ospitalità i bambini fino ai 3 anni, le cui mamme sono incluse nel processo del lavoro al fianco dell’uomo, quali compagne eguiparate acquistando giornalmente indipendenza e maturità politica. Da tempo era nei nostri progetti una visita al nido per constatare come è organizzata la vita dei più piccini e come sono curati mentre le loro mamme danno la loro attività alla società. Entrando nel vasto atrio della casa ex nobiliare siamo rimasti subito ben impressionati dalla pullizia che ivi regna, impressione non smentita dal'a visita ai locali rimanenti. Troviamo la direttrice, compag- na Crriovic Manja, n'ella sala d lattanti intenta a persuadere : frugoletto di 16 mesi che le «pape» sono buone e che dunque bisogna mangiarle. Il frugoletto si convince di questa necessità e noi preghiamo la comp. direttrice di volerci dare alcuni informazioni riguardanti il nido. Essa ci accontenta volentieri, premetendo che da appena un mese ha assunto la direzione del nido di Capodistria. Ma essa ha una grnde esperienza in materia, essendo stata per ben 20 anni direttrice e addetta in una casa di orfani e figli illegittimi a Belgrado. La sua competenza ed il suo attaccamento ai bambini si rilevano dalla maniera con la quale essa ha affrontato sin dall’inizio il proprio lavoro. Sono stati introditti metodi utili r-i guardanti l’alimentazione, il controllo regolare settimanale del peso. (Per ogni bambino esiste un cartonico, dove viene segnato il suo aumento settimanalè.’ Diciamo aumento, perchè mai è avvenuto finora che uno di essi sia rimasto allo stesso punto da una settimana all’altra; di diminuizioni neppure parlarne. I progetti per il miglioramento del nido sono vari. Sebbene il funzionamento dello stesso già ora ci sembri soddisfacente, è buon segno che la comp. direttrice non si accontenti. Necessita migliorare continuamente, innovare, trovare metodi sempre più perfetti. Fra i progetti c’è quello dell’acquisto di lettini con ripari più alti per i bambini maggiori, sì da impedire la possibilità di un eventuale «tombolamento». Questo ed altri sono i progetti indubbiamente attuabili con l’aiuto, mai ri fiutato, del Potere Popolare e specialmente dell’Udais. Ma ritorniamo ai piccoli. Essi sono 20, ospitati in 4 grandi sale, dove c’è abbondanza di spazio e di aria. Entriamo per primo nelle 2 stanze occupate dai «grandi», vale a dire da quelli che hanno raggiunto l’età di anni uno e mezzo fino ai tre. Sono 10 i nasini che si volgono all’insù al nostro ingresso. Sembra però che le fisonomie nuove entrino si nella categoria delle cose interessanti, ma non in quella che desta fiducia. Con le allevatrici è un altra cosa, con esse vanno d’accordo, sono le loro seconde mamme. Sorridendo felici le circondano quando viene portato il cibo. I più grandicelli prendono posto ai due tavolini e mangiano da soli, gli altri vengono cibati dalle allevatrici. Nessuno però sfugge al controllo, tutti devono consumare i pasti, che sono abbondanti e bene preparati. Se qualcuno fa i capricci e non vuole o non può mangiare, vengono usati vari sistemi individuali per indurli a compiere questo dovere importante. Alla piccola Borislava piace, per esempio, mangiare a suon di canto, un altro più grandicello preferisce le storielle. Le nutrici gli accontentano volentieri. Se poi la mancanza di appetito ha origini più serie, c’è la visita medica settimanale che ne stabilisce i motivi. In questo momento però tutti sembrano vispi, più degli altri il piccolo Luigi il quale con i cuoi occhietti vivi cerca attorno qualcosa di che occuparsi. Non trovando di meglio, incomincia a picchiare il suo compagno di destra poi quello di sinistra. Ma pare che il personale non abbia una eccessiva tolleranza per questo genere di giochi, perchè interviene immediatamente impedendone la continuazione. Eppure carissimo Luigino, tu hai ragione. Ci rendiamo conto di ciò cercando invano con lo sguardo per la stanza una qualsiasi traccia di giocattolo. Si, in cima all’armadio giacciono 2 cavallini in legno, che possono essere ammirati soltanto da lontano', perchè nelle vostre manine diventano strumenti pericolosi da usare sulla testa di qualcuno. Certamente le compagne dell’U-DAIS, in collegamento con le mamme, non tarderanno ad assumere l’iniziativa utile dell’acquisto di giocattoli adatti, quali palle, pagliacci ecc. Esse sanno che nella vita dei bambini il gioco ha l’importanza stessa del lavoro nella vita degli adulti. Non solo, ma il gioco aiuta e facilita lo- sviluppo intellettuale e fisico dei bambini. Quando questo è poi gioco collettivo, gli educa, sin dalla tenera età, al lavoro collettivo. Salutiamo i bambini e passiamo nella seconda sala, adibita a dormitorio dei 10 «grandi». Una fila di lettini candidi, dove i bambini dormono 2—3 ore dopo il pranzo. Alla nostra domanda, relativa alla permanenza dei piccoli nel nido la comp. direttrice risponde: «Le mamme ci conduccono i figlioli dalle ore 6 alle 7 al mattino per riprenderseli alle 5 del pomeriggio. Questo sarebbe nello stesso tempo l’orario del nostro lavoro. Avviene però, che le mamme tardano la sera per motivi di lavoro. In questo caso noi prolunghiamo ben volentieri il nostro^ orario, sapendo che il loro lavoro è utile per la collettività. Le mamme — continua la compagna — per meglio dedicarsi al lavoro, devono essere del tutto tranquille, quindi pienamente convinte che i loro piccini sono curati bene. Il compito affidato a noi rientra nei compiti della difesa della madre e del bambino, è perciòò d importanza primaria sia economica che sociale.» Discorrendo passiamo nelle altre due grandi e ariose sale occupate dai lattanti fino ad un anno e mezzo. Sono pure essi in 10 alcuni allat- tati ancora dalle mamme, che vengono ogni 3 ore nel nido, per compiere il proprio dovere. I compiti principali di questa categoria sono: dormire, mangiare, subire, più o meno volentieri, la pulizia. Quando tutto ciò è fatto, si divertono nelle tre grandi lettiere ricoperte da candidi lenzuoli, che come ben potete immaginare, devono venire spessissimo cambiati. Il bagno viene fatto a tutti 2 volte la settimana. Per bene assolvere tutti questi servici, sono all’opera cuoca, la cameriera, 2 allevatrici, la lavandaia, e l’economo. Tutti impeg mati a fondo. Non dobbiamo dimenticare un accenno al bellissimo cortile e gairdino annessi al nido. Questi costituiscono la gioia maggiore dei piccoli che qui passano molte ore quando il tempo lo permette. E’ il posto che gli attira maggiormente, perchè si trova sempre qualche cosa di interessante da osservare, magari una fogliolina che cade dall’albero, oppure un sassolino. La sera quando vengono le mamme per ritirare i propri rampolli, esse si trattengono a discutere con la compagna direttrice circa gli -avvenimenti più impor tanti del giorno. Tutto interessa le mamme; quando poi c’è la giornata della visita medica e del peso i discorsi si prolungano. Riteniamo che sarebbe utile la costituzione di una commissione interna composta di mamme per facilitare la soluzione di diversi problemi interessanti il nido e per vieppiù stringere il collegamento fra genitrici e direzione. Il giorno della visita medica c’è un grande movimento nella casa, perchè di questa beneficiano pure i bambini esterni. In quel giorno molte sono le mamme con i ragazzi che vengono per consiglio medico. Lasciamo il nido con la convinzione che il nido è un’istituzione quanto mai progressista ed olile perchè educa i ragazzi a una vita sociale sin da piccoli e permette alle loro mamme di essere incluse nella produzione il che significa per le donne acquistare indipeden-za e svincalo da tutti gli sfruttamenti. IV \DA r ' DI però il Medusa è stato combattivo dal principio alla fine e le reti dellà squadra militare sono state segnate tutte su azioni di contropiede o su improvvisi rovescia menti di fronte. Specialmente l’attacco si è dimostrato il rullo compressore della squadra. Hanno Impressionato il pubblico — per la loro velocità e tecnica di gioco — gli avanti Gebels, Filipčič e Krstič. Il centro attacco Filipčič autore di due reti è stato particolarmente applaudito. Buono pure il gigantesca portiere Dragj che però difetta di presa sicura La squadra Capodistriana, pur subendo le cinque reti, ha svolto un gioco di ottima fattura tecnica ed ha fatto spesse irruzioni nell’area dell’Armata il cui terzetto difensivo ha dovuto sudare non poco, specialmente verso la meta del I tempo, per frenare l’attacco dei Capodistriani. Delle reti potevano essere segnate, quest’è vero, se Parnezan e, maggiormente Vascot-to, avessero avuto più fiuto a rete. Godnik è stato il solito costruttore e distruttore del gioco avversario. Senza dubbio lui e Mora sono apparsi i migliori uomini in campo. Le reti sono state segnate per l’Odred: al 4 minuto da Filipčič, imitato al 40 da Peršin. Nella ripresa, da Krstič che, con un tiro da lontano, sorprende Vascotto, uscito imprudentemente dai pali, indi Ogulevič. Al 33 della ripresa Filipčič, con una perfetta intesa con Peršin, evita quattro difensori del'a Medusa e, dopo aver scartato Vascotto, segna la quinta rete. Il punto della bandiera è stato segnato al 37 da Carini su una ben combinata azione. Pubblico foltissimo, applausi ed acclamazioni all’Odred ed alla Medusa. Hà arbitrato, ottimamente il sig. Volpato Gino da Trieste. CULTURA ITALIANA Il Circolo di Cultura Italiano di Capodistria, sorge a nuova vita, dopo un periodo abbastanza lungo di inattività. Con un vasto programma culturale e sportivo il Circolo si presenta alla ribalta per la stagione 1949—50 con la formazione delle squadre di palla-canestro, maschile e femminile, mentre, con la prossima settimana, si inizierà un torneo di tennis da tavolo. Per il mese di novembre è programmato un corso gratuito per arbitri ed un’altro di perfezionamento per operai qualificati, come pure nella prima quindicina dello stesso mese si inizierà una serie di spettacoli presentati dalla nuova fi'odramatica, diretta dall’instancabile maestro Francesco Lanza che già in altre occasioni ha dato prove della sua lodevole attività. Lo stesso Circolo organizza inoltre dei trattenimenti danzanti per i suoi soci che si effettueranno ogni sabato e domenica. Ottima e lodevole l’iniziativa della ricostituzione della biblioteca che potrà mettere a disposizione dei soci oltre 900 volumi vari. Meritano elogio per la loro proficua attività, il presidente del Circolo, Fizzarello Libero, il responsabile per lo sport e giuochi, Volpato Gino, come pure l’istruttore della compagnia filodrammatica Lanza Francesco. Finalmente anche in Capodisb-ìa abbiamo il piacere di vedere atti vo un Circolo di Cultura Italiani. Fino ad ora il circolo esisteva soltanto di nome, e ciò perchè certi individui, come ad esempio, Meneghino Enzo, ostacolavano ogni azione ed iniziativa per lo sviluppo culturale del popolo.