Sviluppiamo I'emulazione ORGANO DELL'UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SL A VA PER IL CIRCONOARIO DELL' ISTRIA 3 Din. - 15 LIHE Sui rapp orti verso il lavoro Sebbene il problema dei rapport! fra le direzioni delle imprese e delle fabbficbe verso i lavoratori e di questi verso le prime sia stato piü volte trattato ed esaminato anche at-traverso il nostro giornale, la situa-zione in questo campo non ha registrar un miglioramento sufficente. La causa di tuttociö và ricercata sopratutto in alcuni organi dirigenti, referenti per il personale e iu ai-cune filiali síndacali. I compiti dei referenti personaii sono di gran lunga più importanti ed investono uua responsabilità mag-giore di quanto alcuni referenti lo reputino. E’ un fatto che i responsabili del personale non conoscono i dipenden-ti della propria fabbrica od impresa cosí come dovrebbe essere. La pra-tica finora in atto ci dimostra che ¡ vari problemi del personale vengono risoiti in maniera burocrática, senza la collaborazione delle filiali sinda-cali. Tale modo di agire significa una indebità svalutazione del ruolo che ogni filiale sindacale svolge nella produzione ed, in definitiva, è il ri-sultato di una sfiducia senza principi verso i lavoratori, cui vengono tolte cosi tutte le iniziative. Spesso gli opérai criticano giusta-mente le direzioni perché qucste non chiariscono loro i vantaggi del lavoro a norma e le possibilité di guadagno. I lavoratori devono essere messi al corrente, in, modo comprensibile e; chiaro, del problema delle norme la-vorative, poichè solo cosi potranno a-vere delle chiare idee in mérito. Nello stesso tempo urge chiarire ai lavoratori le deficenze di cui si rendono autori quei tali che pretendo-no di ricevere compenso uguate a quelli che producono di più, pur non lavorando come si deve. Di tali esempi possiamo riscontrarne pochi, tuttavia bisogna pensare seriamente ad eliminarli una volta per tutte. Le filiali sindacali hanno il dovere di dimostrare a quei tali elementi che non ci pué essere posto in un collettlvo di lavoro per della gente che non ha voglia di lavorare. Da notarsi che sono appunto i no-stri lavoratori ad esigerlo. Quelli dell’EDILIT, impiegati nel cantiere della cosfruenda cantina «Vino» di Capodistria, in una tiunione di massa, hanno severamente condan-nato gli elementi indisciplinati e pi-gri sul lavoro. II problema non sté nelle norme che sarebbero, sempre a parère di questi elementi, troppo alte, ma il guadagno del lavoratore dipende únicamente dal lavoro compiuto. Altri esempi ci sono. A Capodistria, gié da lungo tempo, si stanno conducendo i lavori per la sistemazione del Brollo, che ancora non è stata portata a termine. Se ci doinandiamo quanto lavoro o megiio quanto denaro richiede soltanto la zappatura delle aiuole, che si svolge a tappe di qualche centinaio di m. quadrati alla settimana con trè opérai, possiamo rispondere che questi elementi, con simili rapporti verso il lavoro, non si guadagnano «emmena il vitto in mensa. Di simili esempi ce ne sono parec-chi, particolarmente nei locali pub-biici e trattorie, dove il rapporto verso il lavoro è irresponsabile, senza tener conto del fatto che la cortesia verso i client! sembra si sia fermata dinnanzi alla porta. D’altro canto abbiamo splendid! ri-snltati di lavoratori cOsciehti che su-perano di gran lunga le norme. Il comp. Mozetič ed il suo grüppo, dell’EDILIT, superano costanteineute la norma del 20 e più per cento e cié appunto perché nei gruppo vi sono lavoratori ché lavorano costantemren-te ed hanno giusti rapporti verso il lavoro. Che le norme siano reali lo dimostra il fatto che il comp. Marc Milan dell'Impresa costruzioni di Séme-della, supera le norme del 100-150% e le gare di emulâzlone per la mag-giore produttività del lavoro, ingag-giate in diversi collettlvi di lavoro del nostro circondario, che hanno dato ottimi risultati. Un’altra deficenèa notevole in tutti i collettivi di lavoro si presenta nella disciplina. Alcuni opérai giungono sul lavoro con ritardi di 15 minuti ed anche di mezz’orà allontanandosi poi anche mezz’ora prima del termine lavorati-vo. Pensano forse essi che le direzioni siano tenute a pagare anche il tempo perduto? Accanto a questi esempi abbiamo casi in cul dei siugoli lavoratori ed impiegati si allontanano durante le dre di lavoro, soffermandosl nei locali pubblici, corne alITmpresa di Se-medella (dove è uù’abitudine) corne pure alla cantina Vino di Capodistria. Altri lavoratori ancora assumo-no lavori in privato, assentandosi in-giustificatamente dal lavoro e non considerando che con cié creano difi-colté alia realizzazione degli obbietti-vi del nostro piano económico. La perccntuale delle assenze inglu-stificate é cosi alta che le direzioni delle imprese e delle fabbriche, le filiali sindacali, che in questo campo hanno il dovere di collaborare con la direzione porgendoie un afficace aiu-to, dovranno prendere serie misure per ovviare al male. Nella gara di emulazione in corso, sará appunto una delle mete più importanti da raggiungere l’eliminazio-' ne conseguente dell’indisciplina sul lavoro, ^elle assenze ingiustificate e la riduzione al minimo di quelle per malattia. Con il rafforzamento della disciplina lavorativa, ci sarà data la garan-zia della realizzazione di tutti gli ob-biettivi di priorité previsti nel piano económico, gié prima del termine pre-stabilito. ùllxàsiû. LA GARA D’EMULAZIONE BIMESTRALE DELL'U. A. I. S. IN PIENO SVILUPPO Per la realizzazione degli obbiettivi del piano nécessita curare l'organizzaziene e l'attivizzazione delle larghe masse L’emulazione sta di giorno in giorno, attirando sempre più larghi strati dei nostri lavoratori e si sviluppa con un crescendo che permette di preve-dere buoni risultati. La realizzazione degli obbiettivi del piano económico è la meta alla quale tendono la volonté e gli sforzi della nostra popolazione lavoratrice. Nelle citté e nelle campagne, nelle fabbriche e nelle cooperative agricole i nostri lavoratori gareggiano per il compimento degli impegni presi. Ma, se da una parte assistiamo a questa larga attività, cosciente e volitiva, dalTaltra dobbiamo rilevare che, tutta questa mole di lavoro gié fatto non venne registrata e controllata corne sarebbe giusto. Le organizzazioni base dell’UAIS ancora non sono riuscite a tenere l’esat-ta evidenza del lavoro compiuto e cié non è giusto perché la nostra popolazione deve essere messa al corrente di cié che essa stessa fa per l’edifica- , zione socialista ed anche perché l’evi- 1 denza esatta serve alle stesse organizzazioni deH’UAIS per un’obbiettiva e giusta dirigenza dell’emulazione. In parecchi casi, possiamo ben dirlo, i nostri lavoratori si sono messi al-l’opera spontaneamente, mentre le di-rigenze di base locali non hanno compreso l’importanza del loro ruolo dirigente o hanno preso questo problema troppo allé leggera. Cosi é il caso di Maresego ed altre localité ancora. E’ un fatto sintomático, poi, che troppo si trascura ancora, nonostante i ripetuti appelli, di inviare le rego- lari relazioni del lavoro compiuto ai comitati distrettuali dell’UAIS, che véngono Cosi a trovarsi neli’impossi-bilitá di controllare l’andamento dell’emulazione stessa e quindi, páticamente, vengono impossibilitati a svol-gere i loro compiti di aiuto a quelle basi che piü ne hanno bisogno. Ad esempio, i’UAIS per il distretto di Capodistria avrebbe dovuto asse-gnare la bandierina transitoria e compilare la graduatoría delle organizzazioni base per i primi 15 giorni di emulazione. Cié non é possibile únicamente perché le relazioni di molte basi non sono ancora pervenute al comitato distrettuale. Molto si pecca ancora dal lato or-ganizzativo del lavoro. Le forme di attrazione al lavoro delle larghe mas-se, come puré i mezzi ed i metodi non sono sempre i migliori. Ancora presso certe basi si insiste su metodi e forme gié supérate, non si valuta giustamente le forze déi nostri lavoratori e ci si restringe ancora in una ingiustificata e settaria posizione che tende aH’opportunismo. Ancora molti pensano che l’emulazione deve essere sviluppata soltanto nel lavoro materiale. Spesso viene trascurato il lavoro ideologico-culturale che sta invece alia base di tutto, poiché soltanto con un’educazione ideológica buona e col daré alie piü larghe masse la possibi-lité di impegnarsi nel lavoro cultúrale, si potré ottenere i risultati attesi anche nel campo del lavoro volontario. Questa tendenza di trascurare il la- vofo ideotogico culturale a scapito di quello materiale, è particolarmente vi-sibile nél distretto di Büie e nelle citté. Affinchè l’UAIS po$sa presentarsi degnamente agli occhi delle masse, nécessita che je nostre organizzazioni alla base sistemino bene le loro sedi, nei quai senso sono stati presi pure gli impegni. Ben poco peré si è fatto in questo campo, soltanto Pirano pué vantare di aver gié provveduto anche il mobilio occorrente per l’arredamento delle sedi stesse. Questo compito, corne quello di a-prire sale pubbliche di lettura, angoli rossi, corsi d’istruzione per analfabeti e linguistici, sono essenziali più di Ùuanto qualcuno lo potrebbe supporre. Il fatto che i nostri lavoratori si siano messi di impegno per la riuscita délia gara di emulazione, pone l’esi-genza che ogni nostra organizzazione alla base perfezioni il suo meccanis-mo ed assuma maggiori responsabilité nell’iniziativa alla base e svolga con-seguentemente il suo compito di guida nel lavoro concreto. S M A H J E Šmarje anche questa volta primeg-gia nel lavoro volontario. 192 perso-ne hanno dato finora 1110 ore di lavoro. TUttavia anche a Šmarje viene trascurato il lavoro ideologico-culturale, ma i bravi conîpagni del paese si ripromettono di essere anche qui i primi, dato che hanno la possibilité di usufruire di una bellissima sala- II Festival délia Cultura Croata, tenutosi a Buie dal 24 al 29 u. s. è * stato per i croati del Buiese una larga rassegna del lavoro fatto nel campo délia cultura e dei risultati con-seguiti nell’eliminazione delle con-seguenze délia politica di snazionaliz-zazione, attuata dai fascismo in modo particolarmente violento nei confronti del popolo croato del buièse. La manifestazione inaugurale. All’apertura del festival, avvenuta il 24 u. s., hanno presenziato il col. Lenac Mirko, comandante délia VUJA, il presidente del C. P. C. per l’Istria Beltram Julij, rappresentanti del P. C. Sloveno e Croato, il comp. Stoka -Franc, membro del C. C. del P. C. TLT, ed altri rappresentanti del P. C. e delle organizzazioni di massa del Circondario. A nome dell’Unione culturale sloveno croata del TLT, il comp. Sraj ha pronunciato il discorso d’apertura in cui ha sottolineato lo sviluppo realizzato dalla cultura popolare croata nel buiese e ha tratto prospettive per l’avvenire. .../ Le altre manifestazioni Il 25 ottobre si sono presentati al festival i C. C. P. croati «Naša Sloga» di Babici, «Bratstvo» di Marušiči ed «Ante Babič» di Buie, Essi hanno ese-guito un ricco e vario programma che Dal Festival della cultura croata a Buie DIMOSTRAZIONE DI VITEÍTA' DELLA POPOLAZIONE CROATA dei BUIESE ha sodidisfatto plenamente il foltissi-mo pubblico. La rappresentazioni sono continúate il 26 ottobre con la partecipazione del C. C. P. croato «Lipa» di Castelvenere. II gruppo folcloristico nell’esecuzione delle danze popolari istriane ha offer-to uno spettacolo veramente attraente e di valore artístico non indifferente. La ftlodrammatica dello stesso C.C.P. ha puré attenuto un meritato süccesso con «Burocrate» e «L’ha vinto con la matita», presentando uñ bel gruppo di buoni filodrammatici. Sabato, vigilia della giornata conclusiva, la filodrammatica del C. C. P. croato di Buie ha presentato la com-média brillante «Giudizio in testa» di Stefano Paviíié, in due atti. II cómplesso ha dimostrato- di essere molto ben -preparato e di possedere ottime individualité. In particolare si é distinto il giovanissimo attore De-grassi Giuseppe, di appena 12 anni, che si é fa applaudire a scena aperta, Egli ha dimostrato di essere uno dei migliori elementi filodramma-tici del circondario. La disinvoltura, la naturalezza, l’interpretazione fe- Una veduta del palcoscenico della di Buie durante la rappresent salé teétro della Césa CodpeYatlvistica azicme cdriclusivá del Festival dele della figura del figlio, una ca-ratteristica tutta personale della di-zione, hanno contraddistinto questo giovane che promette veramente molto se saré curato come si deve. Manifestazione di Chiusura Domenka mattina ha avuto luogo nella sala della casa del cooperatore la cerimonia di chiusura del festival. Vi hanno presenziato il comp. Branko Babič, segretario del C. C. del PC TLT, un rappresentante della VUJA, il comp. Beltram Julij, il comp. Curia, segretario delTUnione dei Circoli di cultura della repubblica croata, il comp. Stoka Franc, membro del CC del PC., rappresentanti delle organizzazioni del partito e di massa. Ai convenuti ha portato i saluti del Comitato Centrale il comp. Babič, il cui discorso ha sollevato l’entusiasmo dei presentí che hanno lungamente applaudito il segretario del nostro Partito. Il magg. Marko ha porto poi il sa-luto della VUJA. Ha preso quindi lá parola il comp. Medica Erminio che ha sottolineato come il pOpolo lavoratore del nostro circondario possa liberamente svilup-pare le proprié culture nazionali nelT-arrjibito del Potere popolare, che é il frutto della lotta rivoluzionaria. In particolare il comp. . ha rilevato il progresso registrato nello sviluppo della cultura popolarč fra ogni singóla nazionalitá, incitando i circoli di cultura ad intensificare ancor piü i pro-pri sforzi per l’elevamento ideologico-culturale delle masse lavoratrici. ll comp. Beltram, salutando a nome dei Potere Popolare, ha messo in ri-lievo che il festival della cultura croata testimonia la vitalitá del popolo croato del buiese. Infine, a nome dei circoli di cultura croati della Croazia, ha salutato il comp. Curia ed il comp. Gorian Antonio, a nome delTUnione degli Ita-liarti, mentre il comp. Race Boris ha porto i saluti a nome dei circoli di cultura sloveni di Trieste. teatro nella casa del cooperatore, che essi stessi hanno costruito. PIFANO La popolazione di Pirano, che, sin all’inizio, ha dimostrato di voler fare del suo meglio per il buon süccesso della gara di emulazione, svolge un’in-tensa attivitá in ogni campo. Cosi gié nei primi giorni le organizzazioni alia base hanno preso tutti i provvedimenti organizzativi adatti alio scopo. 48 compagni hanno dato 162 ore di lavoro volontario. Nelle basi sono stati preparati gli elenchi degli iscritti, mentre nel campo della cultura é stata tenuta una conferenza su «Le lettere dal carcere» di Gramsci cui hanno partecipato 120 persone ed una rappresentazione cultúrale con altri 400 presentí. Per í’arredamento delle sedi sobo stati gié finora preparati i mobili. BEHTOCCHI A Bertocchi é stata formata la bri-gata del ffonte, composta da 160 persone. Membri di questa brigata han-no compiuto 366 ore di lavoro volon-tarío, mentre alia costruzione della nuova scuola hanno iavorato 22 membri delI’UAIS. Come si vede, il lavoro ideológico cultúrale viene peré trascurato e saré pertanto necessario porvi súbito rimedio. GRISIGNANA Pur contando Grisignana il 75 % dei suoi abitanti fra i membri del-l’UAIS i compagni del paece hanno intrapreso una larga azione per l’is-crízione di nuovi membri, che, finora, ha fruttato nuovi otto iscritti. Alia riparazione delle strade sono State dedícate finora 392 ore di lavoro volontario, trasportando 95 m. cubi di pietrisco ed altro materiale. Nel campo della cultura, il CCPI lócale ha dato una rappresentazione cultúrale che ha richiamato un pubblico numerosissimo. BUIE II lavoro organizzativo é stato svolto in tutte le basi. 663 ore di lavoro vo-lontariq sono State fatte poi alia casa del cooperatore. Date le possibiiité che la eittadina offre, il lavoro finora fatto, specie nel campo cultúrale, non pué considerarse soddisfacente. MADONNA DEL CARSO A Madonna dal Carso sono State fórmate 3 brigate de] fronte con 69 membri, che, lavorando agli obbiettivi locali hanno dato 335 ore di lavo-rot per un valore di din.3615. Nella próduzione sono stati inclusi 97 operai e cié conseguentemente alia ■ ricerca della manodopera, che i compagni di Madonna dal Carso hanno compreso essere un problema da risol-versi sul posto. Nel campo cultúrale sono stati for-mati tre gruppi di studio con 39 membri, ma cié é ancora poco ed a Madonna del Carso si pué e si deve fare di piü. VILLANOVA A Villanova é stato formato un gruppo di lettura ed un gruppo di studio marxista. La brigata delí’UAIS lócale, formata da 17 compagni, ha dato 239 ore di lavoro sulla casa del cooperatore, mentre altre 131 ore sono State date dai carri impiegati per trasporti di materiale. M O M I A N O A Momiano sono stati formati due gruppi di studio ed uno di lettura. La brigata del fronte, composta da 32 membri, ha dato finora 195 ore di lavoro volontario per riparazioni alie strade locali e 98 ore per l’ámmasso di frutta e verdure. II lavoro finora fatto a Momiano non ha assunto quel carattere di con-tinuité e quell’ampiezza che sarebbe possibile, se si curasse di piü l’orga-nizzazione e ie forme di lavoro da a-dottarsi. per la realizzazione degli obieitivi del piano «2? ottobre 1945” Riccóre in questi glorfti il V. ah-niversario di una vittoria degli operai e dei contadini della nostra zona sul CLN di Trieste che nel lontano’ 45 alzzó certi commercianti di Capodistria ad opporsi all’introduzione della jugolira nel nostro sistema monetario. La reazione fascista triestina inten-deva servirsi dei residui capitalisti della nostra zona per dimostrare ai mondo T’opposizione del nostro popolo al nuovo ordinamento sociale, sorto dalla lotta di liberazione, ed ostacolare la ripresa económica del nostro territorio, duramente provato dalla guerra. Questa pero fu una nuova prova della cecitá dei nemici del popolo, che non seppero, neanche in quella contingenza, valutare la situazione, non conoscendo le reali forze dei la-voratori che, in massa, si opposero ■'all’intrigo e fecero piazza pulita di tutti quelli che nella loro follia nazio-nalista volevano opporsi alia sua ir-resistibile volonté di rinascita e di vita. \ Ora i circoli della piü ñera e spor-ca reazione piangúno la sconfitta di quei giorni lontani nei quali in loro permaneva ancora la tenue speranza di iriconquistare nelle nostre terre le posizioni perdute. Sono passati cinque anni ■ da allora, il potere popolare si é rinforzato sempre piü, mentre la nostra economía, superando tutti gli cstacoli iniziali, é in grado di realizzare sempre piü vasti piani economici. 1 Ora la reazione a Trieste piange. Piangano pure i nemici degli operai e dei contadini, la loro sconfitta é irrimediabile. Fiorellini d autunno 1 morti d'aprUe Mentre la natura si spoglia del suo manto verde e si prepara al letargo invernale, nelle ubertose fantasie dei nostalgici di madje latina sbocciano strani, ma non tanto, fiorellini fuori stagione degni di trovar posto nelle migliori collezioni botaniche dei mu-sei della stupidaggione umana per il solazzo dei gonzi. Veramente un pó tardi, ma sempre in tempo per i mentitori di professio-ne, é spuntato sulle colone del «Giornale di Trieste» di ieri un altro «mor-to elettorale», Cosían Giuseppe, da Ancarano, deceduto- all’ospedale di Capodistria dove sarebbe stato rico-verato il giorno delle elezioni perché assalito e malmenato da energumeni «titini». Si vede proprio che di martiri ce ne sono ben pochi se la democristia-neria é costretta a scovare effetti a scoppio ritardato dei «terrore balcánico», di nota fama. E cosi anche i tumori al fegéto, causa per cui é morto il sunomina-to lavoratore nonostante le cure avu-te, divengono arma dei titini per la loro sete di sangue italiano! Vorremmo consignare al quotidi-ano parrocchiale di passare la notizia alia TASS, per la riedizione. RINGRAZIAMENTO E’Unione degli Iatliani del Circondario dell’Istria, dopo la felice conclusione della Rassegna Cul-turale, porge il suo ringraziamen-to a tutti i component! dei gruppi artistico-culturali ed a tutti i C. C. P. I. che, contribuendo alia riuscita di questo grande avve-meuto, hanno dato un apporto sensibile all’elevamento ideologico-culturale delle masse lavoratrici italiane del nostro circqndarlo. ......................mu................[ilium......................................................................................................................................................................................................................................................................................................... L’opinione pubblica internazionale, che alla fine della scorsa settimana avevâ voltô improvvisamente la sua attenzione verso la capitale cecoslo-vacca, dove si è tenuta una inaspet-tata riunione dei ministri degli esteri dei paesi dell’Est Europeo, è tomata e volgefsi in questa settimana ai lavori dell’Assemblea Generale dell’Or-ganlzzazione delle Nazioni Unité, la cui attività è stata caratterizzata dalla celebrazione del quinto aniversario della sua fondazione. Leggendo i discorsi che -si sono te-nuti in questa occasione, nonchè quelli che si ripetono in altre circostanze nel corso dei dibattiti, si ha I’im-pressione che tutti i delegati parlino Ja medesima linguâ, ma un’osservàto-re meno superficiale nop pué non rilevare le contraddizioni esistenti tra il linguaggio dei delegati ed i fatti reali, contraddizioni che caratterizza-no prOfondaménte l’atteggiamento delle maggiori potehze, e la situazione internazionale nel suo linsieme. Dopo S. Francisco,, il presidente sta-tunitense Truman, è tornato a prendere la parola a Flushing Medawos, ed il suo discorso è stato al centro dell’austera cerimonia. A parte la dif-ferenza di forma, dovuta alla, ufficia-lità della circcstanza, il discorso di Truman non è stato diverso, nella so-stanza, dai quello pronunciato qualche giorno prima nelia capitale della California, dopo Tincontro con il generale Mac Arthur. Infatti, il presidente statunitense, pur riaffermando la volonté pacifista del suo governo e La Rassegna politica settimanale U. S. A. - U. R. S. S eFo. N. U. dopo aver indicâto le linee fonüamen-tali di un piano generale di disarmo per il futuro, ha confermato Tattuale politica di riarmo degli stati Uniti, politica dettata — seconde il presidente americano — dalla necessitj.di difendere la pace, messa in pericolo dalTaggressività delTUnione Soviética. Con tutte le riserve esistenti nei confronti della politica americana, non possiamo non mettere in rilièvo che l’imperialismo occidentale non avrebbe mai potuto spèrare di poter ¿justificare la sua corsa agli armamenti, e la sua politica liberticida contro ( movimenti operai delle metropoli e contro i movimenti nazionali di liberazione nelle colonie, con la nécessita di difendere la stabilité del mondo dalla politica delTUnione Soviética. E’ facile prevedete che il capitalismo in-tejnazionale vorré trarre il massimo vantaggio dalTattuale congluntura ad esso favorevole, e questa prospettiva é uno dei pericoli più gravi per la s¡-curezza e la pace dei popoli. Intanto l’altra campana ha suonato per bocea di Višinski, che ha tenuto, il giorno precedente alia cerimonia, un lungo discorso in seno alia com-missione politica delTAssemblea Generale, aprendo il dibattito sulla sua proposta per l’adozione di una «di-chiarazioné intesa ad evitare la mi-naccia di una nuova guerra ed a raf-forzare la pace e la sicurezza dei popoli». Il discorso del delegato soviético, che potremmo definiré come il discorso dei riferimenti storici, é stato dedicato quasi esclusivamente al tentativo di dimostrare la coerenza continua e lineare della política estera delTUnione Soviética, al fine di as-sicurare una libera convivenza del sistema socialista ,e del sistema capitalista, e con ció la pace nel mondo. L’esperienza ha dimostrato che i di-rigenti sovietici hanno della questio-ne della coesistenza pacifica dei- due sistemi politici ed economici una cu., cezione che é una ennísr;—.a liimo-strazione della loro involuzione ideológica controrivoluzionaria: infatti, in nome della convivenza dei due mag-glori stati del mondo, hanno sacri-ficato le pessibilité di sviluppo rivo-luzionario dei movimenti democratici e popolari di numerosi paesi, movimenti che il Crémlino vuol monopo-lizzare alio scopo di indirizzarli se-condo i suoi particolari interessi. Passando in rassegna la politica del suo governo, Visinski ha rammentato i patti di non aggressione e di ami- cizia, conclusi dalla Russia con vari stati, negli anni inmediatamente precedent! Tultimo conflitto mondiale. Ma gli elementi di giudizio della politica estera soviética sono altfi, piü recenti e certamente piü proba-nti, quéli la spartizione della Polonia, concordata tra Hitler e Stalln, la divi-slóne in sfére di1 intéréssi dell’Europa Centro-Meridionale, concordata tra Churchill e Stalin, che ha sacrificato Tindipendenza di molti .paesi dell’Est Europeo, e la campagna violenta di calunnie e di provocazioni organizza-ta dal Crémlino contro la Jugoslavia socialista. La proposta soviética, contenuta nella. risoluzione presentata al comitato politico, per la conclusione di un pat-to fra le cinque grandi potenze, é una nuova dimostrazione del deside-rio dei dirigenti del Crémlino di es-cludere tutte le piccble nazioni dalla discussione sul problem! fondámentali dell’umanité e di conférmare ai maggiori stati il diritto di disporre uni-lateralmén^te del destino degli uomi-ni. Contro le intenzioni e gli scopi della proposta soviética per un patto a cinque, .sui quali non ci sono dub-bi, dopo le esperienze del patto russo germánico e degli accordi di Yalta e di Potsdam, si erge l’esigenza di valorizzare il piü possibile l’ONU, e di dotare questa organizzazione del potere effettivo per assicurare la pace nel mondo ed il rispetto dei prin-cipi della Carta costitutiva. Nel quadro del riarmo dei paesi del-l’occidente, si sono iniziati sabato mattina a Washington i lavori della conferenza dei ministri della difesa dei paesi aderenti al Patto Atlántico. Questa conferenza avré al centro della sue discussioni il problema del riarmo della Germania, che fu gié un mese addietro motivo di disaccordo nella precedente conferenza atlántica. Come si rammenta, la proposta ame-f ricana. di consentiré al governo fedérale di Bonn di ricostituire un proprio stato maggiore ed un proprio esercito nazionale, da inquadrare nel sistema militare atlántico, fü respinta dai rappresentanti del governo tráncese. La proposta é rimasta tuttavia sul tappeto, ed i rappresentanti fran-cesi si sono presentati all’attuale conferenza di Washington con un loro piano sul riarmo europeo, che si fonda su una concezione totalmente diversa da quella ¿Su cui si basa il progetto americano. Ei fronte alie dichiarazione, a chiaro scopo propagandístico, di Praga ed alie brutal! decisioni di Washington, il popolo tedesco sta assumendo un atteggiamento sempre piü densamente ostile alia politica dei due blocchi e delle due maggiori potenze oceu-panti, in quanto comprende ogni giorno piü chiaramente che sull’altare di contrastanti interessi estranei al suo futuro, stanno per essere sacrifícate la sua sicurezza e. la pacifica rico-struzione del suo paese, Renzo Franchi Compiti dei C.C.P.L alia luce della rassegna Martedi, 31 ottobre, si é tenuta a Capodistria una consultazione dei dirigenti dei C. C. P. I. per l’esame del lavoro svolto in preparazione alia Rassegna, dei risultati ottenuti e delle prospettive per il futuro lavoro. II comp. Sabati Clemente ha ténuto una relazione analítica della quale ne diamo un riassunto. * II Analizzando i risultati ottenuti dalia Rassegna cultúrale delTUnione de-degli italiani é neccessario non solo ri-levarne l’importanza, ma, sopratutto, trarre da essi quégli insegnamenti che ci permettano di sfruttare tutte le esperienze ed eliminare le deficenze riscoatrate. Per prima cosa saré bene precisare che il süccesso, conseguito da questa grande manifestazione cultúrale degli italiani del circondario, éostt-tuisce un contributo efficace dei lavoratori italiani per la edificazione socialista. Piü che le cifre, gié di per se elo-quenti, il fatto, che per la prima vol-ta ed in modo cosi imponente i com-piessi partecip«(nti provenissero dr< ogni circolo di cultura, significa che fra la popolazione italiana é sorta e si é sviluppata un’attivité cultúrale ed artística degna delle tradizioni della cultura italiana, che rivive nelle condizioni nuove create dal Potere popolare. Un altro lato positivo é costituito dal rafforzamento organizzativo e dal-Tailargamento del lavoro cultúrale alia base, nei circoli di cultura, e, sopratutto, dal soddisfacente consoli-damento organizzativo, che pué per-mettere ai vari C.C.P.I. di agire in continuitá, quali organismi direttivi neU’attivité artsitico-cuite rale delle varié localité. Sopratutto quest’uitima constatazio-ne ci permette di guardare serenamente alio sviluppo in prospettiva. Un altro fatíore significativo, é costituito poi dall’apparizioue, per la prima volta, dei folclore lócale italiano, rappresentato alia Rassegna dai gruppi di Buie e Grisignana. Vaste prospettive alio sviluppo ul-teriore — grazie ail’aiuto dato dal Potere popolare alie organizzazioni cuiturali in genere ed alia possibiiité di introdurre e rafforzare nelle isti-tuzioni scoiastiche la cultura progres-sista per Teducazione di nuovi qua-dri — si aprono mercé la imponente partecipazione dei pionieri delle nostre señóle, che, nella manifestazione a loro dedicata e da loro preparata durante la Rassegna, banno dato dimostrazione di poter ottenere grandi risultati. Saré bene peré tener conto, non solo dei latí positivi della Rassegna, ma ricercare e studiare il modo di eliminare le deficenze e le manchevo- lezze riscoütrate. Innanzitutto sta di fronte a noi la ccnstatazione che la Rassegna ci indica che, al rápido sviluppo quanti-tativo dei gruppi artístico cuiturali e dei véri C.C.P.L, r.on corrisponde at-tualmente uno sviluppo uguate nella qualita dei lavori scelti per i vari programmi e delle opere preséntate alie mostré. Quale compito fondamentaie, dun-que, si pone il miglioramento quali-tativo piü conseguente dal punto di vista artístico sociale. Inoltre alcuni C.C.P.I. hanno sopra-valutato le prourie forze, scegliendo lavori non corrispondeoti alie nroprié forze, compromettendone cosi la riuscita. II principio che deve guidare i no-srti C.C.P.I. ed informare l’attivité é che il lavoro artístico culturalé non pué essere fine a se stesso e che, non ha i! solo scopo di elevare i membri dei compiessi cuiturali, ma, Sopratutto, di contribuiré all’elevamento artístico cultúrale della piü larghe masse lavoratrici, nel senso di educarle nella realté sociale in cui noi viviamo. Parecchi gruppi artistico-cultural! si sonó preparati allá Rassegna Un pé affrettatamente, cié che ha puré influito sulla quaiité dei lavori presentati. Ció é in parte dovuto alia brevité del tempo avuto per la preparazione stessa, ma denota puré *una tendenza negativa cui molti C.C.P.I. vanno soggetti. I Se vegliamo offrire ai nostri lavoratori degli spettacoli oualitativi e se vogliamo soddisíare veramente le aspi-azioni dei nostri lavoratori della cultura, dobbiamo tener conto che la preparazione dei vari compiessi in ogni caso deve essere minuziosa ed accurata, vaiütando anché i! tgrapo necessario per portarla a termíne. Indubbiamente I’esito della Rassegna é stato positivo, checché ne dicano i signori infetti di scioviñistiio e di cominformismo ed esso avré ed ha gié una influenza favorevole alio sviluppo ulteriore. Sta a noi tutti, dperai contadini e lavoratori del pensiero italiani, trarre gli insegnamenti dovuti ed, in base alie esperienze del iavoro svolto, impostare il nostro lavoro in modo da renderlo efficace, ponendolo come base e quindi nella lotta dei nostri lavoratori per il conseguimento di ancor maggiori e migliori risultati nel-I’attivité artistico-culturale per il be-nessere della nostra collettivité socialista. PAG ÍÑ'&2 Sa nostra lotta m ' m ..j' *■ NPMH Le iniziative degli opérai hanno dato i più bene-fici effetti suU'aumento della produzione e nella gara d'emulazione Emülazione per la costruzione di una casa cooperativistica i yiii a * « ¿r « dn$ ) Si lavora d’assalto per l’a Hargamenlo di una strada »O PERCHE' MON PROCEDE BENE IL LAVORO VOLONTARIO A BUIE? Gli impiegati ed i funzionari deli' apparç j amministrativo 'brillano per la loro assen. a ‘ fiUIE — Nella gara di etnulagione, gtä iiiiztata.i rifetl!ac:‘;cat!tadin;a ,di cBuie non si 'f! ancoria £>viiüppatä I’äzione di massa al lavoro volontariö, cöme e ' avVenüto ?fi; 'altre :iocalitiä. j Varie f jjiali,; sindacaii liannö“ bensi assunto gli impegni, ma il lavoro concreto non e ätieora spuritato. goAamfip4p i ydi-pendenti''ä'€gfi"'eriti "löcali: ed alc'uni compagni coscienti hanno lavörato in ta 11. t tcv !: a-d ,0 , questj Ultimi giortji. sulla . casa ^ del cocperatore ; doye,, <äi. . firopria inizi,a- ti'väi/si sono stiddivisi il lavoro. Fra questi' compagni meritaho nominati: Aga-rinis Nazario,, .Crugilla Caterina, ®asperini Edda e Bosich, Mario che, lävoranüo ‘-fff'i.'Ba&fiai'-iKßa, imsegnano a moiti äitri fcdfne si ccn'cretizzano i piani locali di lavoro. Gli ¡:r.;".ie-gati ed i, tunzionari dall’apparato amministrativo, di cui si nota l’assen-teismo sul lavoro volontario, dovreb-bero trame esempio e daré pure essl la propria opera per la collettivitá. II Comitato Cittadino dell’UAIS, a süa volta, dovrebbe procederé alia rioïganizzazione delle brigaté di lavoro, aff¡dando loro impégni concre-ti. Se non si adotteran.no le dovute mi,sure per avere un’esatta evidenza sulla realizzazione delle direttive ema-nate e non si procederá al coordina-mento del lavoro, la situazione rimar-rá tale e quale. Di ció devono tener conto i compagni preposti alia direzione cittadina dell’UAIS. * II A Buie, come noto, si sta edificando una nuova falegnameria. La co-struzioue di questo obbiettivo económico viene effettuata dall’impresa dis-trettuale di costruzioni «Graditelj», che si é assunta l'impegno di realiz-zarla nell’ambito del nostro piano. Ma mentre, in un primo tempo, i lavori procedevano con un ritmo ve-loce, successivamente si. é rivelato un rilassarnento nello slancio lavorativo degli operai, rilassarnento che ha ral-lentato il proseguimiento dei lavori. Lai causa di ció era dovuta alia in-comprensione della direzione per i problemi degli operai e alia mancata dimostrazione della grande utilitá, del lavoro a norma. La filíale sindacale, a sua volta, invece di interessarsi sollecitamente per il risolvimento del problema de-rivato da questi rapporti negativi fra operai e direzione, rimaneva del tutto passiva. Di tale situazione approfitta-va il capo cantiere dell’impresa, certo Tuiak Piero da Cittanova, il quale con La lotta contro la mosca delle olive Causa la poca afficacia della lotta nei periodo pió adatto, si é diffuso, in modo veramente preoccupante nei nostri oliveti, il piü temibile degli insetti, la mosca delle olive. In qual-che plaga del nostro territorio essa ha attaccato sino il 70 % degli at-beri. Poiché siamo nei periodo in cui la mosca ha giá complétalo il suo stadio di sviluppo, non possiamo ora combatterla con ritrovati chimici. At-tualmente ci rimane un solo modo di lotta é cioé la raccolta a mano delle frutta bacate nelle quali si annidano le larve dell’insetto. Raccogliendo le olive cadute dalle piante e quelle bacate sulle piante stesse, abbiamo la possibilitá di distruggere l’insetto ef-ficacemente. Considerato tutto ció, la Delegazio-ne dell’Agricoltura Distrettuale ha emanato le seguenti disposizioni ai CPL: 1. Si rende necessario raccogliere le frutta dell’olivo due volte sia sulla pianta come sul terreno. Le frutta scadenti devono esser fatte bollire nell’acqua. Raccogliendo le frutta bacate, non mature, assieme alie frutta mature si p ‘rebbe guastare l’intera produzione. 2. L’olio prodotto dalle frutta non mature e bacate risulta scadente, tut-tavia conviene fare la raccolta. 3. La lotta dev’essere organizzata. I CPL e le organizzazioni di massa devono interessarsi di ció, curando che tutte le piante inféstate siano bene pulite dalle frutta bacate. Operando in questo modo, diminuiremmo sensi-bilmente l’apparizione dell’insetto nei prossimo anno. UNIOME) ITALÎAXI DEL CIRCONDARIO DELL’ ISTRIA Rassegna locale C.C.P,I. Buie C.C.P.I. Copodistria La Rassegná Locale a Buie ha ot-terîutè, come del resto in tutta le al-tre r.csire citadine, un successo. su-perio.re. ad ogni. pió, ottimistica precisión«., j a: La grande sala della Casa del Cooperatore, nei giorni precedenti alia grande Rassegna di Isola, ha rçgistra-to ogni sera un tutto ésaurito. Mella sérata di martedi piú di 800 persone hanno assistito alie essecuzioni del coro-, deUeomplesso musicale e del gruppo. folclçristico. Tutti hanno ottenuto íá.,piú¿Aíjy,a ;approvazione dei buiesi isfquali,' ora, hanno la dimostrazione .ehe la loro casa del coopera.tore è uno rdeirmezíú piú^efficaci per lo sviluppo della cultura popolare, ed è Lambiente dove i membri del circolo di cultura troyeranno la possibilitá di de-dicarsi alia preparazione di altre Ras-s’egne i cui fruttl andranno-a beneficio di lutta- la coMettïvità, .i. .... La,.Rassegna loclae di Buie si è ..¡qhiusa’.diôvedt ccii .ïa «Cavallërïa Rusticana»,. d.ramma di cui parliamo in ultra parte del giornale. In chiüsura .; il ççmplpsso' musicale ha suónáfb pëz-,^zi. scplti,. qüaliVc^’Cmaggio' à Dáhte» e «La Lucia di" Larnethour». Rassegna lócale C.C.P.I. Grisignana Giórni addietro alltíhe la popolazione di Grisignana ha potut-o assistere alia rappresentazione data dal Circolo di Cultura,! ! ; •« '1 La filcdfâisrmafrcâ‘''Ka~’presentiato il bozzetto ,in,<.ci|areI,, come esempio :!.jl rápido syilji^ppo, del c.oro. di Pirano. Questo coro — íormatosi poco tempo fá y--,. gra?ipÿ.d4ja/vqlen{.|s,,guida. dal maestro Beviiácqua e la ferma volontà del suoi componenti di ottenere una sicu-"rà âffèrmazion'é rièlta Rassééna — si è imposto domehica" 22 s. m. ad Isola córr.e uno dei migliori del circondario. Tale successo non sará iperó che un * principíd poiche siamo certi che le " traliziortí ' cfffftiraü “dèï piraneài, in spécial mcdo nél canipo della música, fa’rann'ó si; ché'1 ^ibóífr fe niolti altri cttifr.i démenti fararthe parte di que-s,o caro per p-'ríare il ‘loro circolo di tuiLirr in lee a a .'.itU.________________ Un elogio speciale vada al nostro quintetto «Amici della Música» che essendo in ritardo con la preparazione dei pezzi a causa della malattia di alcuni esecutori, negli ultimi quin-dici giorni si é messo d’impegno ed ha ottenutoi un pieno successo, dimostrando che con la buona volontá si puó superare qualsiasi ostacolo. * Per gli amanti della mandolinistica, il Circolo di Cultura di Capodistria fa invito di trovarsi assieme a quelli che si dedicano a questo istrumerjto, per formare un nuovo complesso che potrá preparare dei programmi, onde far amare al pubblico anche questa música, suonando per esso i pezzi pió popolari. * Dal risultato ottenuto con la confe-r.enza del pro,f. Marras, é apparso chiaro che il nostro popolo ha sete di sapere, e perció i professori, i mae-stri e gli intellettuali in genere devono sentirsi interessati a tenere sempre piü spesso conferenze, avendo ormai assicurata l’affiuenza degli as- coltatori: facendo cosí, gli insegnanti svilupperanno culturalmente le masse. * Si ricorda altresi che nei mese di novembre comincerá a funzionare la r.eocostituita Sezione per l’escursio-nismo e pertanto si invitano tuttl gli amanti della montagna ad iscriversi ed a partecipare attivamente a questo sano ed importante sport. * In seguito alie numerosissime richie-ste, sabato 4 e domenica 5 novembre verrá rappresentata la «Locandiera» di Cario Goldoni, che, causa la malattia di uno degli interpreti principan, ha subito dei mutamenti. Vedre-mo cosí Anton Marti nella parte del «Marchese di Forlimpopoli», Dario Scher nella parte del« Conte d’Albafio-rita» e Brunoi Paoletti nella parte di «Fabrizio». Siamo certi che questo cambiamiento sará bene accolto dal pubblico. * Venerdi 27 alie ore 20 hanno avuto inizio i corsi per analfabeti e di Cultura generale. S’invitano tutti gli interessati ad aderire ad uno o all’al-tro corso, a seconda della cultura personale. una propaganda subu.l" fra gli operai, èë'rcava di distoglierli dal:.' r'Miz-zazione dei loro impegni di ' la-vorO. Ne era derivato uno stato di cose talmente critico che nei primi giorni del mese di ottobre l’effetto di lavoro risultava del 40 % inferiore al normale. Per far cessare questo stato di fat-to sono intervenüti i S. U. del dis-tretto. In una riunione di massa, con-’vocata alio scopo, sono stati aspra-mente criticati direzione e. filiale sindacale, mentre t’attività antipopolare del Tuiak veniva, messa alio! scoperto. Si passava quindi alia riorganizzazio-ne delle brigate di lavoro ed alia ele-zione dei capobrigata. Gli operai sceglievano questi fra i migliori compagni. In una -riunione successiva veniva discusso il piano di lavoro e gli operai davano utili con-sigli per la sua realizzazione. Nella medesima riunione gli operai si impegnavano di daré il massimo contributo alia gara di emulazione bimestrale per le elezioni dell’UAIS, assumendo i relativi impegni di lavoro. Copo pochi giorni i risultati di questa riorganizzazione apparvero e-videnti. — La norma veniva supera-ta, di oltre 11,70 % dalla brigata del compagno Razza Antonio, alia quale veniva aggiudicata la bandierina transitoria dei cantiere, mentre le brigate dei compagni Sain e Marusic superavano la norma in media del 60—65%. Quanto verificatosi alia «Graditelj» di Buie dovrebbe serviré di regola agli altri collettivi di lavoro, tenen-do nei debito conto che l’applicazio-ne del lavoro a norma dará mag-giori risultati se a tutti gli operai verra ben spiegata l’utilitá che ne deriva" al lavoro ed a se stessi. Per Faumento del patrimonio zootécnico Quando si parla di bestiame in genere si pensa al bestiame bovino, rare volte ai cavalli, alie pecore, alie câpre, ai maiali e cosí via. Certo è che il bestiame che maggiormente serve all’uomo e gli dà il maggior utile è quello bovino. Esso ci dà il lavoro, il latte, la carne e, cifr che conta molto da noi, il letame. Di contro all’utile che ci danno i bovini, sta perô il loro allevamento che è costoso e spesso congiunto con grandi sacrifici, anche perché gli a-gricoltori non sfruttano racionalmente i sottoprodotti, che possono serviré come mangine. Questo consentirebbe l’allevamento di un maggiore numero di bestiame. Lell’allevamento dei suini non sa-rebbe nemmeno il caso di paríame — dato che ogni contadino cerca di pos-sedere almeno un maiale — se questo bastasse anche per la parte della popolazione che non è in condizioni di áRevarne. Prima della guerra i contadini vendevano sul mercato il maiale o una sua parte perché ne-cessitavano del danaro occorrente per pagare le tasse o fare altri acquisti. Oggi il livello di vita del contadino si è elevato ed egli non pensa più di portare dei maiali in piazza, ma li consuma a casa sua con la propria famiglia, mentre gli operai e i di-pendenti rimangono senza. Ci sono perô degli animali di cui si parla poco. Essi sono quelli della bassa corte: galline, anitre, oche, tacchini, conigli ecc. L’allevamento di questi animali è più facile. Si moltiplicano presto ed In numero rilevante, sono anche di grande utilitá. I volatili ci danno uova,„ carne i piume; queste ultime, se bene scelte e pulite, sono un ar-ticolo prezioso d’esportazione. I conigli ci danno carne molto saporita e le loro pelli, se bene trattate, ven-gono bene pagate. Quanto detto. vale per la valoriz-zazione dei bestiame in genere. Quest’anno perô l’allevamento dei piccolo bestiame è di grande importan-za. Le conseguenze della siccità, che ha colpito le nostre campagne, si fa-ranno sentire ogni giorno di più. Per alleviarle bisogna sfruttare tutti i mezzi possibili per contribuiré all’ap-provvigionamento della popolazione. Squarci di vita triestim I rivoluzíonari La stampa cominformista piange ora sullo sfratto súbito dell’U. S. O. ad opera della reazione che, facendosi forte di un’ordinanza del GMA ema-nata tempo fa, si valeva del diritto di usare tutti i locali degli ex dopo-lavoro fascisti e di installarvi l’EN-AL, organizzazione di pretta marca fascista. E’ significativo il fatto che l’ordi-ne del GMA sia stato emanato nei 1948 cioé quando le bande fasciste si accanivano contro il blocco compatto dei lavoratori che resistettero validamente, come dimosfrato dal fatto che l’ordine in questione restó sulla carta, non osando l’amministrazione an-glo-americana tradurlo in pratica. Ora siamo nei 1950, la situazione e completamente capovolta. II comin-formism 1 ha distrutto l’unitá delle masse denlos rat i che, ha allontanato i piü conseguenti 1 ivoluzionari ed in-debolito il movimento operaio. Era facile perció per la reazione esigere la messa in vigore del famigerato or-dine e far tornare alia ribaltá un’or-ganizzazione dopolavoristica. Anche con questo fatto. con questa sconfitta per la classe operaia, l’opportunismo antirivoluzionario dei cominformisti si é mésso in chiara luce. A ricevere i rappresentanti dell’EN-AL e della Camera del Lavoro, ve-nuti per esigere lo sfratto, si trova-vano il «rivoluzionario» Radie ed il «seminarista» Semilli. Possiamo ben immaginare, conoscendo i precedenti di lotta di questi due gabbatori, quali siano State le loro orgomentazioni, i loro piangistei, durante le ipocrite trattatlve. II loro vergognoso conte-gno arrivó fino al punto di andaré a O- o. TRIESTE ITALIA JUGOSLAVIA Esemplare azione deir equipaggiondel Vida La sera dei 19 u. s. il P/fo «Vida» doveva fare buncheraggio cioè prov-vista di carbone a Pirano. Siccome il motoveliero che doveva portare il carbone dall’Arsa non era ancora giunto, necessitava disporre il buncheraggio l’indomani a. Capodistria durante la breve sosta di 50 minuti, dato che alla sera il «Vida» doveva proseguire per Pola onde trovarsi alla mattina dei 21. nei cantiere. Si riuni l’equipaggio ed il capita-no Di-minic spiego il caso, proponendo di caricare il carbone con il per-sonale di bordo ed a base volontaria, senza ritardare di 1 minuto il ser-vizio -di linea, né la partenza per Pola, dove era stato fissato il doc-caggio, per il mattino dei 21. L’equipaggio accettô all’unanimità di effet-tuare la provvista dei carbone dalle ore 11.10 aile 12, ora della partenza. Infatti macchinisti e marinai, col capitano compreso, si misero al lavoro e, nei giro di 40 minuti, cari-carono anzichè 80 quintali corne era previsto, ben 132 quintali di carbone, superando la norma dei 100 %, cal-colati 40 minuti invece di 50. L’equipaggio dei «Vida» continuera nei lavoro volontario per contribuire all’attuale gara bimestrale, in onore aile elezioni dell’UAIS che avranno luogo nei mese di dicembre. Ci scrivono i lettori == Martedi 24 ottobre c. a., si é svolta nella tra-ttoria alio Stadio, una simpática festa, organizzata dall’UCEF, in onore agli arbitri del nostro Circondario, per premiare l’attivitá svolta dagli stessi nei precedenti anni di Campionato del TLT e Zona. Trascorsa la sera-ta in allegria e perfetto-spirito Sportivo, piú tardi la comitiva si recava al Caffé alia «Log-gia» per brindare alie prossime fati-che del Campionato in corso, ed or-dinava per la bicchierata, una botti-glia di liquore «Crema Cacao», per maggiore comoditá el per risparmio d1 spesa. Enorme era poi la meraviglia di tutti, quando il cameriere presentava il conto della bobtiglia i.n parola. Il prezzo richiesto era di Din 700 (setteeento) che fu pagato, prima per evitare chiacchere inutili, poi, perché il cameriere non era certa-mente responsabile del sistema di strozzinaggio praticato dalla Direzione della «Loggia», con prezzi proibi-tivi ed alia portata dei soli capitali- sti- ■ lini I commenti dei presentí non sono stati certo tanto favorevoli alTindiriz-zo della Direzione stessa. II prezzo praticato é superiore del 120 % al costo di detto liquore, pre-levato dal magazzino «Vino». Portiamo questo fatto, poco simpático, a conoscenza delle autoritá preposte ai controllo dei prezzi e per la difesa delFeconopiia della nostra zona. " lifJi Ringraziando per l’ospitalitá. La Sezione dejl’ A. T. A. II piano locale di Cittanova prevede l’erezione di una casa del cocperatore, la riparazione di strade ed ¡1 restauro di case danneggiate, non-che di diversi appartamenti inabita-jt>ili. Nei quadro della gara di emulazione in onore alie prossime elezioni dell’UAIS, i membri deU’organizzazio-ne si sono assunti, oltre a vari impegni di carattere ideologico-cultura-le, anche quello di dare durante il periodo dell’emulazione 700 ore di lavoro, iter ognuno dei tre settori di Cittanova,, da compiersi sui vari obi-- etlivi del piano. Sin dai prirr.i giorni il terzo seítore si é dimostrato il migliore. superando gli altri per numero di partecipanti al lavoro volontario. Questo fatto si è verificato perché ognuno dei tre settori possiede delle éaratteristiche sue spécificité che gli brganizzatori dell’emulazione devono tener presentí ed adeguarsi alie stesse nell’attivizzazione dei membri dell’-UAIS. II lavoro arganizzativo avrà il maggior successo se ogni compagno saprá la situazione del suo settore, tenendo conto della maturitá ideológica dei membri del’UAIS ivi abitanti. Tale necessaria analisi permetterá di procederé con una chiara visione della situazione ottenendo l’applicazione del sistema di lavoro piú adatto. Osserviamo ora la situazione dei 11 ¡....... ........... Sul lavoro volontario a Cittanova per la realizzazione del piano locale lavoro volontario dal 10 ottobre ad E’ appunto su questi migliori com- lavoro volontario dal 10 ottobre ad oggi. Prendiamo in analisi il primo set-tore abitato in prevalenza da pesca-tori. Questo settore nella attuale gara ha dato sinora poco poichè 1 pesca-tori sono occupati ogni notte alla pesca. Certamente perô con la nuova luna che sospenderà la loro attività in mare questi lavoratori daranno il loro contributo nella gara. Allô scopo di coordinare la loro attività sono stati convocati in un primo tempo i capibarca ed in seguito fu indetto una riunione di massa con tutti i pe-scatori, 55 dei quali si sono impe-gnati di dare la loro opéra per l’estra-zione della sabbia occorrente alla costruzione della casa dei cooperatore. E’ chiaro dunque ché, se finora, questo settore ha poco contribuito nella gara attuale, i suoi membri daranno il massimo della attività nei prossimo futuro corne l’hanno data in Valle dei Quieto per l’escavo dei si-fone. In tutti i casi fra di essi vi sono dei compagni che potranno con il loro esempio attrarre gli altri al lavoro volontario. Uno di questi è il compagno Demitri Gino i cui precedenti danno la certezza che la sua attività in questo senso farà si che ;i ___B B 11........I I 1 E’ appunto su questi migliori compagni che l’organizzazione deve con-tare per adempiere i suoi compiti. Nei secondo settore si riscontra invece la quasi compléta passività dei suoi membri. Finora la pàftëcipazione al lavoro volontario è trascurabile, corne pure quella aile riunioni di studio. Anche più il maggior compito spetta ai compagni che maggiormente in pas-sato si sono distinti per la loro cosci-enza. Sara compito quindi di Radin Ugo e BRoslavo Pietro far opéra di persuasione presso gli altri membri ^^Il'IJjgsirlf’é l’utiiità sociale che a-vrà la casa dél cooperatore ed il van-taggio che dérivera a tutti con la riparazione della strade e delle case danneggiate. Un completo successo sa-rà infine raggiunto se: parallelamen-te ail’ opéra di convinziome, sarà uni-to l’esempio pratico per la soluzione di quei problemi che interessano di-rettamente i membri abitanti nelle singole strade e caseggiati. Il terzo settore, a differenza degli altri diue, è ottimo sotto tutti i punti di vista. La partecipazione al lavoro volontario è numeresa, e anche il gruppo <3: siudio c attivamente fre- Le ragioni di questo successo devono ricercarsi nella frequenza alie riunioni di massa, dove i membri apprendono l’importanza per la col-lettivitá della realizzazione del piano lócale, e nella attiva opera della com-pagna Metlica che ha saputo attiviz-zare le donne del settore che, con il loro esempio, incitano anche gli uo-mini al lavoro volontario. Caso significativo é che questo settore ha accendo.no per il giorno dei S. Pietro e Paolo, le ghirlande che si appendono alia porta di casa delle ragazze per il primo mag-gió;!ll’usanza che lo sposo paghi perché gli si apra la porta della sua spo-Sa e che questa infili neüe ccrna del bue i| dolce sponsale, quándo per la prima volta entra nella casa del ma- Mostra fotográfica della scultura croata Nei locali della imponente Casa dei Cooperatore di Buie ha trovato posto la nos.ra fotográfica artística delle riproduzioni della scultura croata dei secoli decimono e ventesimo. Questra mostra ha lo scopo precipuo di riveiare alia piü larghe masse popolari tutto ció che é stato creato dall’arte figurativa croata negli ulti-mi due secoli. La riproduzione delle opere esposte ci dimostra in grande trasformazione che subisce Parte figurativa croata, durante gli ultimi due secoli, nei quali la Croazia cambia con relativa rapiditá la sua struttura sociale. La scultura della meta dei secolo decimonono é l'arte della giovane classe borghese, che trapassa poi in quella esprimente la realtá capitalistica della monarebia austroungarica. L’arte fra le due guerre mendiali esprime a sua volta in declino della borghesia nazionale degii stati Centro Europei di fronte al grande capitale finanziario deli’occidente: Solamente la lotta po-: polare di Iiberazione ha aperto la-vía libera alie capacita della nostra crea-zione artística. Gli artisti, liberati dal misticismo e staecatisi nettamente dal formalismo, creano ora quell’arte che, per forma e sostanza, é la vera espres-sione della nostra realitá sociale. E la temática degii scultori del popolo si imphsta Sulle forme dell’edificazio-ne socialista del Paese, sugli eroi popolari, sui martiri della lotta di lí-berazione e sugli eroi del lavoro. Questa espressione artística é Topera della scultura croata contemporánea. Questa mostra ha attirato l’interes-se della popolazione di Buie che é affluita a visitare la stessa. 3.800-000 ore di lavoro voluntario a Zagabria A quanto annuncia la «Tanjug», ¡I membri del Fronte Popolare di Zar gabria hanno fornito quest’anno vo-lontariamente 3 milioni 600 mila ore lavorative, costruendo, tra l’altrOj 264 abitazicni, 10 Km. di linee tran-viarie, il teatro estivo ed altre opere di grande utilitá per la cittá. per un valore complessivo di oltre 200 milioni di dinari. ri'.c, ecc. Di ció parlano anche i monúmenti ccuie: il monumento glagolico de! xvi stc. a MatLerada, la lapide mortuariu del XVI secolo e Marischia, la cas-sapanca con caratteristici ornamerit'i croati a Cuberton ed altri. Le barbare, perseçuzioni sofférte non hanno potutó fiaccáre la volontá dei: croati ed il sentimento nazionale profondo, che, nascosto nell’intimo, atten-deva il giorno della riscossa. Anche parlando in italiano — per tema del peggio — il buiese pensava in croato. Cosí ad eeempio: «lui se ride» (co-struzione croata) invece di «lui ride» (costruzione italiana). Con l’oppressione secolare, sorse l’avversione e la lotta sempre cre-scente del popo-lo croato e degii ita-liani onesti fino alia riscossa comune ed alia Íiberazione, l’oppressore è stato cacciató dall’Istria per sempre! Questa é la iégge della storia che non tollera oppressioni. L’oppressoré é scomparso, lasciando aperte profonde ferite nel corpo del popolo croato. II popolo è rimasto é divenuto pa-drone della sua terra, in liberta e in un clima di fratellanza con gli itaiiani. Oggi esso si sforza di risanare qqelle ferite, reálizza e sviluppa, sulle tradizioni tramandategli dagli an-tenati, le sue aspirazioni sociali, po-litiche, culturan e nazionali da, secoli represse. L'ESC UL APIO fiflizio lÉOtep Mí) aoni là una scuola di medicina ) .....................................................minim......i..........................................mu niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiW Nel!’ imlialsamaziona dei catlaveri oli aniielii egizi mantenoono ancor oggi un’indiscusso primato Secondo quanto rivelano i papiri riferentesi alia medicina (papiro di Londra, di Berlino, di Ebers u queilo di Smiih) siamo sufficientemente do-cumentati perché ci sia possibile giu-dicare della cor.oscenza posseduia dagli egizi d?.I 2530 al 1030 a. C. in fatto di medicina. i i certo Si é voluto ampiamente e-sagerare, magnificando la scienza medica egiziana in quei tempi; tuttavia non possiamo disconoscere un’embrio-nale conoscenza di talune forme di terapia. Soltanto nelTimbalsamazione dei ca-daveri degii egizi questi possedevano un alto grado di abilitá e metodi, ri-masti segreti, che noi tutt’ora invi-diamo: in questo campo essi detene-vano un indiscusso primato. Anche per quanto riguarda la conoscenza anatómica, gli egizi possedevano un discreto corredo di cogni-zioni. Abbiamo notizia di atti ope-rativi veramente rimarchevoli e al-cune ¡nterpretazioni in rapporto alia diagnostica, ci fanno ritenere che l’a- 'El minueto' Il legno é una delle magg iori risorse della Jugoslavia CARLO ÜOLDONI |¡||||||| |||||lii|imlll|il|||¡|||||ilii|.Ul|ll||||||||l.I|||¡||||lli|""""l|ill|||||||ll"."m INESAURIBILE COMMEDIOGRAFO RIEMPI’ UNA LACUNA nella LETTERATURA ITALIANA |:!!l!!|||||,..lllÉlllmn.Nllftlll,...lUlílllllmr.¡Itltalm.„llllll!lHl!m:im,»ill¡l¡¡li!llllll.rH'ltilliHill..Mlllllllnil.i,M,il1lllÉllllli,iiU»i-ll!ll IIII LA SUA FIGURA PRENDE POSTO NEL QUADRO DELLA CULTURA DEL SUO TEMPO E STIMPONE COME MODELLO Al POSTERl LEGGETEe DIFFOMDETE "La nostra !otta„ In occasione della III Mostra delle attivitá economiche del nostro circondario, il Teatro Nazionale Sloveno di Trieste, e recen-temente per la Rassegna della Cultura popolare Italiana, alcuni nostri gruppi filodrammatici han-no rappresentato sui palcoscenici dei nostri teatri la «Locandiera», le «Baruffe chiozzotte» ed altre commedie del Goldoni molto gradite del pubblico. Considerato un tanto e consci che qui da noi i compíessi ed i gruppi liiodrammatici prenderan-no sempre maggiore sviluppo, ji-teniamo opportuno fornire alcuni cenni relativi alia vita ed alia ricchissima, molteplice produzio-ne teatrale del Goldoni. A mezza strada fra 11 gusto poético delTArcadia e il rinnovamento cultúrale ¡lluministico si colloca Parte del Goldoni, il auale é una delle figure piü rappresentative dello spi-riito medio del suo tempo. Lo svolgimento dell’arte goldoniana prende forma e carattere dalla rela-zione dialettica fra un’esigenza musi-cale fantástica“ e una tenace volontá di osservazione realística e morali-stica. Cario Goldoni nacque a Venezia il 25 febbraio 1.707 e fece i primí studi a Perugia presso il padre medico e poi a Rimini. Dal’ 23 al’ 25 seguí i corsi del diritto a Pavía dove venne espuiso dal collegio Ghislieri per aver scritto e divulgato una satira contro le donne pavesi. Nel’31 si laureó a Padova in avvo-catura che esercitó, sebbene saltua-riamente, fino al 1747 in Venezia, alternándola con incarichi diplomatici e viaggi nelle varíe regioni d’Italia e con una ricca e multiforme attivitá di scrittore. Al teatro s’era accostato con passio-ne sino dalTinfanzia, divertendosi con le marionette. Mentre studiavá filosofía a Rimini, si distraeva frequen-tando le recite di una compagnia cómica con la quale scappó in barca fino a Chioggia e piü tardi, leggendo a Pavia raccolte di opere teatrali in-glesi, francesi' e spagnole, si meravi-glió che non ve ne fosse alcuna di autore italiano. Fin d’allora avverti-va con pena questa lacuna della let-teratura italiana a cui si ripromise di contribuiré per por rimedio. In seguitq conobbe le commedie del Delia Porta, del Gigli, del Fagiuoli, del Nelli; ammiró la «Mandragola», lesse Aristofane, Plauto, Terenzio; studio il teatro francese, specialmente Molière e nr-n gli furono ignote le opere sull’arte drammatica, dal Ca-stelvetro al Gravina, dal Muratori al Maffei. Nel’ 32 aveva composto la prima commedia per música la «Amalasunta» e negli anni successivi scriveva e fa-ceva rappresentare melodrammi,' intermezzi, tragicommedie e commedie. Passando per diversi tentativi veniva cosí preparando se stesso e il pubblico a quella riforma della commedia, considerata come organismo lettera-rio- che egli vagheggiava e che dove-va attuare in seguito e che giá s’an-nunzia nel «Momolo cortesan» (1738) e piü nella «Donna di Garbo» (1743). Nel’ 1747 divenne il poeta stipen-diato della compagnia di Girolamo Medebac. Le commedie da lui dettate e recítate dai comici della Medebac nel teatro di Sant’Angelo a yénezia gli procuravano una rapida fama, che s’accrebbe nel febbraio del 1750 quan-do, per un momentáneo voltafaccia del pubblico e per riconquistarne la simpatía, promise di comporre per la prossima stagione 16 commedie e man-tenne l’impegno presentandone addi-rittura 17. Dal 53 at’62 passó a lavorare per il teatro S. Lúea di Francesco Vendra-min cui diede alcune delle sue opere più belle e piiü nüove. Amareggiato peró dalTaccanimento e dalla perfidia con cui 10 combatte-vano i suoi nemici. ed i suoi emuli, nel’62 accettó l’invito di recarsi a Farigi a dirigere gli spettacoli della «Commedie Italienne». Là dovette riprendere da capo la sua battaglia, rassegnandosi prima a compilare.canovacci per la recitazione all’improvviso e conquistandosi poi la stima del pubblico, del letterati e della corte fino al successo pieno del «Bourru bienfaisan» (1771). Nell’83 intraprese a scrlvere, íri Tráncese, le sue Memorie che poi condusse fino all’87. Mori il 6 febbraio 1793. Le sue memorie ci danno il ritratto di una vita assaii Varia ed avventu-rosa ed insieme dell’animo sereno e pacato del Goldoni non mai profon-damente intaccato da pene ed avver-sitá. Nelle sue Memorie si rileva un’idea Durante la Rassegna Culturale, delTUnione degii Itaiiani, si alternó sui palcoscenico dell’Arrigoni nel po-meriggio di sabato il gruppo filodram-matico del Circolo di Cultura di Ca-podistria, diretto da Francesco Lanza, con il lavoro, in 1 atto, in dialetto veneziano, di Sarfatti «El Minueto». Scrivendo che sia risultato fra i mi-gliori presentati, riteniamo di non peccare di parzialitá e che corrispon-da a¡ commenti del pubblico. L’inter-pretazione di Lucia Pugliese-Scher, nella parte di Nina, quella di Dario Scher in quella di Nane e di Crollini Elia in quella di Anzólela, é stata sempre consone alio spirito che Tautore voleva significare. Infatti la Pugliese-Scher ha vissuto il per-sonaggio con una varietá di partiro-lari e controscene da far pensare se era finzione o realtá quella a cui il pubblico assisteva tra le scene dell'Ar-rigoni. Come Dario Scher fu galante, brorttolone, e amoroso, a seconda délia stato d’animo di cui viveva il per-sonagglo, cosí la Crollini fu una ser-vetta adulatrice e chiaccherina quale la parte richiedeva. II pubblico presente tributó molti e calorosi applausi alia fine del bell’atto. ' Z .„.V.. ----r.- Una scena de «II Titano» che le informa dal principio alia fine, quella della missione che il Goldoni s’era assunto e sforzato di attuare, la riforma della commedia italiana. In virtü di questo proposito la sua attivitá poética prende posta nel quadro della cultura del suo tempo e cioé si determina storica,mente e si propone come modello ai posteri. La forma antiiclassica della sua opera, la sua attenzione rivolta piü alie cose che alie parole, rispondono ai desideri di una forte corrente poética contemporánea. Perció il Goldoni eb-be i consensi e l’ammirazione degii innovatori e riivoluzionari in letteru-tura, come Pietro Verri in Italia, Voltaire e Diderot in Francia, e il disprezzo ¡roía dei conservatori e puristi, da Cario Gozzi al Baretti. La riforma goldoniana, d’inserisce nella storia dei tentativi fatti all’ini-zio del secolo XVIII per ricondurre la commedia ad un tono decoroso e ragionevole. La lunghissima serie delle opere -goldoniane incomincia con una tragedia per música e continua, fra il 1734 e il’ 47, con una feconda produzione di tragicommedie, di me-lodrammi e di intermezzi. La commedia vera e propria nasce solo dopo il 1738 col «Momolo cortesan», col «Prodigo», con la «Bancarotta», con la «Donna di Garbo». Capitolo XXI. IL RUGGITO DELLA BESTIA Durante il nostro prolungato sog-giorno nel rifugio, restammo perfetta-.mente informati di quanto avveniva nel mondo esterno, e questo ci per-mise di valutare esattamente la forza dell’Oligarchia contro la quale ci tro-vavamo in guerra. Eagli ondeggiamen-ti di quell’epoca di transizione, la nuove istituzioni si sviluppavano in forme piü nette, con caratteri e con gli attributi della permanenzá. Gli Oligarchi erano riusciti ad inventare una macchina di governo tanto complicata quanto vasta, ma che funzio-nava, a dispetto di tutti i nostri sfor-zi per ostacolarla e sabotarla. Questa fu una sorpresa per molti rivoluzionari. Essi non avevanno im-maginato una tale possibilitá. Tuttavia, l’attivitá del paese continuava. Uomini faticavano nei campi e nelle miniere, e naturalmente non erano al-tro che schiavi. Quanto alie industrie essenziali, esse prosperavano su tutta la linea. I membri delle grandi caste operaie erano soddisfatti e lavorava-no di buona voglia. Per la prima volta nella loro vita, conoscevano la pace industríale. Non avevano piü da preoccuparsi di riduzioni d’orario, di seioperi, di serrate, né di timbri di Sindacati. Vivevano in case piü co- IL TALLONE DI FERRO DI JACK LONDON 54. puntata ghetti dove abitavano una volta. Ave-vano un mantenimento migliore, un minor numero d’ore di lavoro quoti-diano, maggiori vacanze, úna piü varia scelta di piaceri e di distrazioní intellettuali. Quanto ai loro fratelli e; sorelle meno fortunati, quanto ai Ia-ji voratori non favoriti, al popolo troppol affaticato delTabisso, non se ne da-Váno nessun penjiero. Un’era di egois-í mo si annunziava nell’umanitá. Ma; questo non é ancora completamente: giüsto: perché le classi operaie formi-: colavano di agenti nostri, di uomini che al di iá dei bisogni del ventre, percépivano le radióse figure della Libertá e della Fratellanza. Un’altra grande istituzione che ave^ va preso forma e funzionava perfetta-mente era quella dei mercenari. Questo corpo di truppe era uscito dall’an-tico esercitó regolare e i suoi effettivi erano stati portati ad un milione di uomini, senza parlare delle forze co-loniali, T mercenari costituivano una razza a sé- Abitavano cittá loro pro-prie, erario amminlstrati da un gover-no virtualrr.enie autonorqo, c gedeva-no r.uincrosi privilegi, Essi consüma-vpfjo upa grossa parte dell’ingombran- • - -----* 1 * il - — -/3i í'iff'hpv'/p <“ro popolo, e svilupparono una coscienza ed una moralitá di classe particolare. E tuttavia noi avevamo in mezZo a loro migliaia di agenti (1). L’Oligárchia stessa si sviluppó in modo notevole e, dobbiamo confessar-lo, inatteso. Come classe, si disciplinó. Ciascuno dei suoi membri ebbe assegnato un suo compito nel mondo e fu obbltgato' ad osservarlo. Norí vi furono piü giovanr rlcchi e oziosi. La loro forza era impiegata per consolidare quella deil’Oligarchia. Essi ser-vivano sia come ufficiali superiori nel-l’esercito, sia come capitani o luogo-tenenti nell’industria. PercorreVáno carrière nelíe scienze applicate, ' e molti fra loro diventarono famosi in-gegneri. Entravano nelle numeróse ammlnistrazioni del governo, prende-vano impieghi nei possedimenti colo-niali, ed erano accolti a migliaia nei diversi servizi segreti. Facevano il loro noviziato, se posso dire cosí, nel-l’insegnamento, nelle arti, nella Chie-sa, nella scienza e nella letteratura; e in questi diversi rami svolgevano una funzioné importante, foggiando la méntaíitá' nazionale in modo da assi-curare la; perpetuitá dell’Oligarchia. Si íriáégnava loro, e piü tardi essi ro modo d’agire era queilo buono. Si assimilavano Tides aristocrática fin dal momento in cui, ancor bambini, cominciavano a ricevere le impressio-ni del mpndo esterno; quell’idea era tessuta nelle loro fibre finché facesse parte delle loro ossa e della loro carne. Si consideravano come domato.ri di animali, educatori di belve. Sotto i loro piedi si levavano sempre sordi e sotterranei rumori di rivolta. In mezzo a loro, a passi furtivi, si aggirava sempre la morte violenta; le bombe, le palle e i coltélli rapprésentaváno gli artigli di quella ruggente bestia delTabisso ch’essi dovevafio^oinitra-e perché Tumanità sussistessé. Si créde-vano i salvatori del genere umano, e si consideravano come eroici lavora-tori sacrificantisi per il bene di queilo. Erano convinti che la loro classe fosse Túnico sostegno della civiltà, erano convinti che, se avessero cedu-to per un solo minuto, il mostro li avrebbe inghiottiti nel suo ventre vi-scido e cavernoso con tutta la bellez-za, la bentà. le, g.ioie e le meraviglie del mondo. Senza di loro, Tanarchia regnerebbe e Tumanità ricaderebbe nella notte primordiale dalla quale era emersa con tanta fatica. L’orribilc im- te messa sotto gli occhi dei loro figli, finche questi, ossessionati dal timore di essa, mantenuto ad arte, fossero pronti ad ■ ossessionarne i loro proprii discendenti. Tale era la bestia che si doveva schiacciare sotto i piedi, e lo schiacciarla costituiva il supremo do-vere dell’aristocrazia. Insomma, essi soli, graze ai loro sforzi e sacrifici incessanti, stavano fra la debole uma-nita e il mostro divoratore: lo cre-devano fermanente, ne erano sicuri. Non saprei insistere troppo su questa convinzione di rettitudine. morale comune a tutta la dlasse degii oligarchi. Essa fece la forza del Tallone di ferro, e molti compagni misero trbppo tempo o troppa ripugnanza a capire cib. La maggior parte di essi attribui la forza del Tallone di ferro al suo sistema di ricompense e di punizioni. E’ un errore. Il cielo e l’inferno pos-sono entrare come fattori principal! nello zelo religioso di un fanatico: ma per la grande maggioranza, sono fattori accessori per rapporto al bene e al male. L’amore del bene, il desi-derio del bene, il malcontento di cio che non e completamente buono, in una parola la buona condotta 6 il fat-tore primordiale della religione. Al-trettanto si pud dire dell’Oligarchia. L’incarceramento, il bando, la degra-dazione da una parte, e dall’altra gli onori, i palazzi, le, citta meraviglibse, non sono altro che contingenze. La grande forza motrice degii oligarchi (1) I mercenari sostenevano una parte importante negli ultimi giorni del Tallone di ferro. Essi determina-vano l’equilibrio del potere nei con-flitti fra gli Oligarchi e le caste operaie, gettando il peso della loro forza da una parte o dall’altra secondo il giuoco degii intrighi e delle cospira-zioni. natomia fosse giá basata su ragiona-menti ben fondati. Infatti, troviamo postumi di fratture guarite perfetta-mente mediante apposizione di stec-che fissate con intelligenti bendaggi. In quell’epoca erano pure giá conos-ciute e venivano applicate delle po-mate per la cura di parecchie oftal-mie. L’EscuIapio egizio, Imhotep, aveva fondato piü di 5.000 anni Ja una scuola notevole nella quale si formavano i medici di corte, da questa scuola usci anche Pepi-Ank medico del re. Ed è il papiro di Smíth che el ha per-messo di conoscere Tesistenza di Imhotep, del medico Ni-Ank-Rè e del chirurgo Sesa, specializzato in circon-cisioni e intervenu sulle mani e sui piedi. I papiri di Ebers e di Londra ci rivelano, invece, una grande varietá di ricette e prescrizioni, tra cui degii insegnamenti per procurare Ta-borto di cui si valse piü di una regina. Inoltre — ci risulta — i fetl venivano raccolti e conservati mediante una spéciale mummificazione. Questa vasta documentazione ci ga-rantisce che giá durante la V dinastía diagnosi e terapia tendevano ad un orientamento piü esatto, poggiando su osservazioni ed elementi di una certa consistenza. Anche gil atti operativi erano guidati da un certo criterio e venivano condotti con intelligenza; st hanno pure notizie di trapanazioni del cranio, praticate felicemente e con buoní esiti, di cui troviamo tracce inequivocapili in alcune mummie. La terapia chimiica, invece, era sempre mescolata a formule magiche atte a suggestionare il paziente, ma anche oggi si riscontrano talune formule che, in fatto di fantasia, non la cedono all'empirismo egizio . . . Bruno Píceo C. C. P.I. Buie “La cavalleria rusticana‘ Concertó al Ristori Venerdi 3 novembre al Teatro Ristori di Capodistria avrá luogo un concertó al quale collaboreranno exclusivamente dei giovani artisti. Tra essi sará una vera attrazione Dejan Bravničar, di appena 13 anni che quest’anno ha giá conseguito il diploma della scuola media musicale con ottimo profitto e con soli 5 anni e mezzo di studi. Programma; 1. Matija Bravničar: Preludio in stile antico per violino e pianoforte. 2. G. S. Bach: Preludio della VI par-tita per violino solo. 3. Cl. Debussy; «Syrings» per flauta solo. 4. F. Lisst: Variazioni su un tema di G. B. Bach per pianoforte. 5. Mendelssohn: Concertó per violino in Mi minore. 6. Chaminade: Concertino per flauto e pianoforte. 7. Pugnani-Kraisler: Preludio e alie-' gro per violino e pianoforte. 8. F. Schubert: L’ape per violino e pianoforte. Il concertó avrá inizio alie ore 20. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!iniiiiiiiiiMmimiiiimiiiiiiiiii!iiiiiiiiiiiiiiiiminiiiiiiiiiiiii!iinniimi!imiiniiimiiiiiimiiMmiiiiii!iiiniiiiiii!iuiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiii!uiiiiiiiiM^ Non fermiamoci alle eccezioni; non teniamo conto dell’oppressione e del-l’ingiustizia in mezzo ai quali it Tallone di ferro e nato. Tutto cib e no-to, ammesso, inteso. Il punto di cui qui si tratta 6 questo, che attual-mente la forza dell’Oligarchia consi-ste nella sua concezione soddisfatta della propria rettitudine (2). Sabato nel pomeriggio, 21 corr., nel programma délia Rassegna culturale delTUnione degii Itatiani, il C. C. P. I. di Buie si presentó con le scene popolari di Verga «la Cavalle-ria Rusticana». Questo complesso è quasi all’inizio della attivitá artística filodrammatica e presentarsi con un lavoro cosi impegnativo corne la «Cavalleria Rusticana» dimostra gran volontá. Infatti il gruppo, affinchè lo spetta-colo si présentasse bene, prodigo tut-te le sue forze. L’interpretazione fu soddisfacente ed i dirigenti poîsono essere orgogliosi della prova data; anche se, dal lato interpretativo, non sono riusciti alla perfezione perché, mentre il lavoro si sviluppava bene nelle scene più drammatiche, manca-va lo stato psicológico in cui i per-sonaggi dovevano trovarsi,, il che non si piùù pretende da filodrammatici all’inizio della loro carriera. Appena con il tempo e con l’esperienza gcqui-sita sui palcoscenico, s’arriverà a comprendere profondamente certi stati d’animo e a renderli sulla scena. Non ne facciamo loro una colpa, ma diamo isuggerimenti atti a miglio-rarsi. Bortolin Anita, quale Santuzza, trovo accenti accorati, ma non dram-matici ,corne la parte richiedeva, cosí Gigante Giovanni fu un Turiddu troppo freddo, un pô di maggior calore con Santuzza non avrebbe di-spiaciuto, meptre nella scena con Compar Alfid visse il personaggio. Compar Alfio di Licodiano, interprétate, da Posar Silvano, nella ri-velazione fattagli da Santuzza non dimostró quella gelosia che dlvampa improvvisa nel suo cuore, i sardi hanno iil sangue caldo! Anna Antoní-ni, nella parte di Gná Nunzia, fu aderente al personaggio, mentre Posar Riña in Gná Lola, come físico di ruolo andava bene, ma la sua recitazione é troppo dilettantistica. Chi recito bene fu Agarinis Anita, nella parte di comare Camilla e Mi-niussi Pietro in quella di Zio Brasi, cosí Lucia Zanon e Agarinis Maria, rispettivamente, Zia Filomena e Pi-puzza. La regia era del comp. Matizar! Fran cesco, aiutato da un compagno, Uel Teatro del Popolo di Fiume. Queilo che ha impressionato favo* revolmente gli spettatori fu il perfet-to movimento di scena come ricnie-de un’interpretazione di massa. Siamo certi, a questo proposito, che se la filodrammatica di Buie continua su questa strada, essa potrá raggiun-gere brillanti e lusinghierí risultati. Le scene di Agarinis Giuseppe furono buone, anche se mancavano un pó di prospettiva. C.C.P.I. Pirano “II1 Titano' (2) Dall’incoscienza e dall’incoeren-za morale del capitalismo, gli oligarchi emersero con una nuova morale, coerente, definita, rigida, la piü as-surda e meno scientifica, ma in pari tempo la piü possente che una classe di tiranni abbia mai posseduto. Gli Oligarchi credevano nella loro morale, benchè questa fosse contraddetta dalla biología e dail’evoluzione; gra-zie a questa fede poterono per tre secoli conteneré l’ondata del progresse: esempio terribile e sconcertante per il moralista metafisico, e che al materialista deve ispirare molti dubbi e La filodrammatica del Circolo di Cultura Italiana di Pirano si presentó alia Rassegna nel programma serale del Sabato con il secondo atto della commedia «II Titano» di DariO Nicodemi. Anche se abbiamo assistito ad un solo atto, possiamo ben dire che la filodrammatica di Pirano puO esser soddisfatta della sua opera. Certa-mente pero la Scelta della commedia avrebbe dovuto esser fatta con criterio assolutamente diverso. Un lavoro più in carattere con la nostra vita reale, avrebbe senz’altro soddi-sfatto di più il pubblico. L’interpretazione che il Michelini ci ha dato della figura di Marco è stata perfetta ed il Peric, nella parte di Gilberto, visse il suo tormento nella colpa, con reale senso psicológico. La piccola Novello Marisa è stata brava, certi bambini ci danno la possibilitá d’imparare come si recita, a posto gli altri. Mondo Sergio è stato un’ottima comparsa. CAMPlOMflTO DI CALCIO DEL TLT - Girone fl Arrigoni e Pirano prime g giano in classifica la nostra lotta CAMPIONATO DEL T.L.T. GIRONE «A» I RISULTATI Qome. del resto era prevedibile, la seeonda giornatá del campionato di calcio del TLT — girone A — non ha portato ad alcun cambiamento in classifíca. L’Arrigoni tiene saldamen-te in pugno le redini del girone, tal-lonata dal Pirano, quest’anno deciso a tutto'. A tre punti di distacco seguo-no la Medusa e l’Arrigoni di Umago. L’Aurora questa volta non ha avuto un felice inizio e a Pirano ha dovuto lasciar le penne. II Buie invece a Capodistria é riuscito a s\rappare un prezioso punticino alia Medusa. Stru-gnano e Cittanova sono ancora a quota zero, speriamo bene che que-sto sia solo una cosa momentánea e che si risollevino ben presto. II Verteneglio, dinnanzi alia compagine Iso-lana, ha dovuto piegare il capo, ma conta di rifarsi in futuro. Domenica prossima vedremo in liz-za a S. Lucia l’Arrigoni di Umago contro il Pirano. Segnale rosso per gli umaghesi questa volta, poiché il Piranq é ben intenzionato di aggiudi-carsi la posta in palio. A Strugnano giocherá la Squadra campione del TLT, che, secondo il pronostico, dovrebbe aver partita vin-ta. La Medusa trovera del filo da torceré a Verteneglio. Mentre, a sua volta, l’Aurora dovrebbe piegare fácilmente i cittanovesi a Capodistria. Meinsa-Bnie i-l (0-1) MEDUSA: Vascsn, Lonzar, Santin, BiasSani, Corte, Parenzan, Clementi, Stradi, Sabadin, Giovannini, Valenti, BUIE: Bartolin, Potleca, Manzin, Fur-lan II, Bartolin II, Sarnelli, Petenari, Vidali, Vascotto, Miniussi. Arbitro Suplina. II terreno pesante, e la soliditá del terzetto difensivo del Buie hanno scon-volto il pronostico della gara. I nu-merosi tifosi capodistriani accorsi al campo I Maggio sono rimastí questa volta con la saliva in bocea. Sara per un’altra volta. Le reti sono State segnate da Vascotto per il Buie al 10 del I tempo e al 16 della ripresa da Valenti. Pirano-Aurora 2-1 Formazione delle squadre: Pirano; Dapfetto, Argéntin, Keric, Contento, Dudine, Biancorosso, Franceschini, Remor, Zanetto, Tagliapietra, Fiumi. Aurora: Zoppolato, Calenda, Apóllenlo, Vascon, Castellani, Sauro, Zetto, Deponte, Della Valle, Defin, Vascon, Gíuctice df campo — Lonzar di Ca-podistriá. Campionato Jugoslavo di calcio La parti^ ha rivelato un Pirano qdadrato, degno del secondo posto conquistato nello scorso campionato. Sebbene questa squadra sia formata di giovani, essa ha dimostrato delle buone qualita, che fanno sperare in un buon piazzamento nell’attuale campionato. La partita ha rivelato due faccie ovverossia nel I tempo at-tacchi inconcludenti dell’Aurora e nel-la ripresa l’attacco a valanga dei Piranesi, che al 15 con Fiumi ben ser-vito da Remor passano in vantaggio. Rete questa contestata dai capodistriani. striani, i quali perdono una occa-sione d’oro *con Zetto. Poi al 27 Remor porta a due le reti per il Pirano. Al 29, il punto della bandiera per 1’Aurora realizzato questo da Della Valle. j Arrigoni -Verteneglio 4-0 L’undici del Verteneglio ha subito domenica scorsa una severa sconfit-ta ad opera degli isolani, i quali nel primo tempo non hanno premuto ec-cessivamente sotto la rete di Fernetti, ma nella ripresa il loro quintetto avanzato ha fatto per tre volte breccia nella rete dei vertenegliesi. Inoltre nel I tempo Degrassi ha sciupato banalmente un rigore con-cesso dall’arbitro per un fallo di ma-no di Petocelli. Le‘ reti sono state segnate al 3 mi-nuto del I tempo da Degrassi, poi al 25 della ripresa da Degrassi nuova-mente, indi al 35 ed al 37 da Depase. CÄMPI0MTQ TLT GIRONE «Bn I RISULTATI: Mesghez - Aurisina 4-0 S. Giusto - S.W. Servóla 6-4 Olimpia - Opicina 4-3 Montebello - Contovello 6-2 LA CLASSIFICA: La squadra Vincente hà giocato nella seguente formazione: Rusignàn, Corbatto, Delise, Costanzo, Lorenzutti, Sorgo, Marchese, Bologna, Delise II, Depase, Degrassi. LE PARTITE DI DOMENICA GIRONE A A Pirano : Pirano — Arrigoni (U-mago); a Strugnano: Strugnano — Arrigoni; a Verteneglio: Verteneglio — Medusa; a Capodistria: Aurora — Cittanova; riposa Buie. Pirano - Aurora 2-1 Arrigoni - Verteneglio 4-0 Medusa - Buie 1 1-1 Umago - Strugnano non disputata Campionati di atlética leggera del TLT La squadra del Pirano campione 1950 Ha riposato Cittanova. LA CLASSIFICA: Arrigoni 2 2 0 0 -7 0 4 Pirano 2 2 0 0 3 1 4 Medusa : u s 1 0 1 0 1 1 1 'Umago 1 0 1 0 1 I 1 Buie n 2 0 1 1 1 4 1 Verteneglio 2 0 1 1 1 4 1 Aurora 1 0 0 1 1 2 0 Strugnano 1 0 0 1 0 1 0 Cittanova 0 0 0 0 0 6 0 L’atletica leggera sembra a molti uno sport umile, inteso piú a daré soddisfazione ai singoli atleti, che a suscitare l’interesse e l’entusiasmo delle masse. Invece ,proprio nell’in-cpntro a tre, si é visto che le nostre masse sono sanamente sportive, che amano e si entusiasmano per qualsia-si vero sport, anche per l’atletica leggera, se bene preparata e técnicamente a posto. Gara ciclistica a cronometro «Corsa della Fratellanza» Grevai vincitore Ma CapotiisMonte talonato da Grio e da Brainik Domenica 29 otíobre la ;Sezione ciclismo della S. S. S. Proleter lia organizzatá un gara ciclistica a cronometro intitolata «Gara della Fratellanza», gara che in collaborazione con il Circolo Sportivo di Monte si è svol-ta sul percorso Capodistria — Monte per un totale di chilom’etri dieci; valida a tutte le categorie. — Il percorso della gara si è svolto tutto in salita, il che ha messo a dura prova i con-correnti, i quali. hanno dovuto lottare anche contro un vento freddo e molesto. — Per quanto a dette irfanifesta-zione di chiusura non abbiâno data la loro adesione tutti i corridori del TLT, ció nonostante essa ha aVuto un magnifico successo, siá per l’organiz-zazione curata egregiamente, quanto pér l’accoglienza entusiamante fatta dagli atottanti del paese à tutti i par-tecipanti e dirigenti, che sono stati festeggiati, ed hanno trovato un ambiente sportivamente eccéllente, merí- to questo del compagno Stemberger Józe responsabile per lo sport- del luogo: La paftenza é stata data alie ore 14,35 precise dallo Stadio, ed ha visto sfrécciare per primo l’allievo Brainik, seguito a tre minuti dagli altri partecipanti. Gli atleti in gara hanno profuso tutte le loro energie per lottare contro il cronometro e ció ci. ha fatto assistere ad una gara che mai fino ad ora sia stata organizzata in questa Zona, piena di emozíóni e di sor-prese Speciálménte neil’ultima parte quando il noto Grio che era partito per ultimo (largo ai giovani) é rms-cito a superare l’avvérsario che era partito tre mihuti prima. L’entusiasmo dei paesani si é ma-nifestato qüándo il tenace cófridore ha tagliato il traguardo. — Magni-fiche le prove degli allievi Brainik ed Apollonio, sorprendente addirittura FIGURE DEL NOSTRO CICLISMO Montebello 3 3 0 0 16 2 6 Mesghez 3 3 0 0 11 3 6 S. Giusto 3 2 0 1 9 9 4 S.W. Serv. 3 1 0 2 8 11 2 Olimpia 3 1 0 2 6 8 2 Opicina 3 10 2 7 8, 2 Contov. 3 1 0 2 3 9 2 Aurisina 3 0 0 3 0 15 0 Gare auto-motociclisüche a Fiume Fiume, ottobre lo ha costretto a ritirarsi. Nella cat. FIOME - Si è svolia alcuni gior- -° ‘‘ sillnto I,rimo S:,leinik Luciano ni orsorto, in occasione della «Gior-nata della Técnica» ed in ottoré delle prossime elezioni per il Sabor, lina importante manifestazione sportiva auto-motociclistica ché ha átti-rato l’interesse dei moltissimi amato-ri di questo genere di sport. Sin alie prime ore del mattino lé strade, si animavano di appassionati sportivi. -1 " « L’Hajduk un II problema della squadra che si fregierá del titolo di campione jugoslavo sembra aver trovato oggi una soluzione, a seguito dell’incontro fra i due pretendenti al titolo, l’Hajduk di Spalato e la Stella Rossa di Belgrado. L’Hajduk, il quale giocava in casa, si é aggiudicato l’intera posta, coi risultato di 2-1 (primo tempo 0 a 1), Sicché esso si trova a capeg-giare la classifica assieme al Partizan con 26 punti, mentre la Stella Rossa ne ha 24. Entrambe le squadre devono disputare ancora un incontro: l’Hajduk a Spalato con tro il Bu-dücrtóst di Titograd, mentro la Stella Rossa’ sará di fronte, in casa pro-pria, alio spartak di Subotica. Si prevede che l’Hajduk si aggiudicherá il titolo, in quanto una sua vittoria sul Budučnost é ritenuta pressoché certa. Sarebbe questo, in tale caso, il primo campionato vinto dall’Hajduk dopo la liberazione. Dopo questa giornata, la penúltima, in testa alia classifica si trova momentáneamente la squadra campione dello scorso anno, cioé ií Par-tizan, che ha battuto oggi il Budu-Inók 'per 10' réti a zéro, completando cosí lé partité ché rimanevano da disputaré. Il Partizan e l’Hajdük hanno entrambi’ ora 26 punti. La squadra campione brasiliana, T«Atietico Mineiro» di Belo Horizonte, disputera il 15 novembre al Pra-ter di Vienna un incontro di calcio contro la squadra locale del «Rapid». Gia da ora tutti i biglietti sono stati esauriti e si prevede pertanto una affluenza di 60 mila spettatori. Le gare, organizzate dalla Società Auto-moto di Fiume, erano riservate a tutte le categorie e si sono svilup-paté lungo il Corso Armata Rossa — Marina Jugoslava — Piazza del Popolo con arrivo in Corso Armata RosSa, dove era stato posto il traguardo. AflOngare partecipavano quattro con-correnti nella cat. 125 c.c., quattro delle cat. 250, tre nella cat. 350, tre nella cat. 500. tre motocarrozzini cat. 500 e tre auto «Fiat» cilindrata 1100, 900 e 1500. Alie ore 10.20 precise è stato dato il via alie moto, cat. 125, che hanno r , LA SQUADRA DI ATLETICA LEGGE RA DEL C. S. PIRANO, CAMPIONE DEL TLT PER L’ANNO 1959 Calendario del campionato di zona I GIÔRNATA Pariizaa — Nardcne; Medasa — Stella Rossa; Arrigoni — Asrora; Saline — Pirano; Strugnano — Am-pelea. III. GIORNATA ! Nardone — Stella Rossa; Partizan | — Aurora; Médusa — Pirano; Ar- | rigoai .—r. Ampelea; Strugnano — Sa- | line. §j IV. GIORNATA v Steila Rossa — Strugnano; Aurora | — Nardone; Pirano — Partizan; Am- | pelea — Médusa; Saline — Arrigoni. § V. GIORNATA | Stella Rossa — Aurora; Nardone — | Pirano; Partizan — Ampelea; Medu- | sa — Saline; Siragnanb — Arrigoni. g VI. GIORNATA Aurora — Strugnr.no; Pirano — | Stella Rossa; Ampelea — Nardone; g Saline — Partizan; Arrigoni — Me- g dusa. | VII. GIORNATA Aurora — Pirano; Stella Ross# g Ampelea; Nardone — Saline; Parti- = zan — Arrigoni; Strugnano — Medu- = sa. i VIII. GIORNATA Pirano — Strugnano; Ampelea — § Aurora; Saline — Stella Rossa; A'- g rigoni —1 Nardone; Médusa — Par- U tîzan. Ü IX. GIORNATA Pirano — Ampelea; Aurora — Sa- | line; Stella Rossa — Arrigoni; Nar- i donc — Mcdzsa; Strugnano — Par- I tizan. III. GIORNATA Nardone — Strugnano; Stella Rossa — Partizan; Aurora — Médusa; Pirano — Arrigoni; Ampelea — Saline. percorso i dieci giri regolaméntâfi. Il pubblico ha seguito con interesse questa prima competizione che h'a visto vinentore Kosier Mirko su moto «Pucd» nel tempo di 10’12” 6-10 alla media di Km. 58,3. Un prolungato applauso ha premiato il bravo corri-dore che, con la medesim’a moto, ha voluto dmenfarsï pure nella cat. 250, ma una banale uscita della catena che ha compiuto i 15 giri nel tempo di 14’21” alia media oraría di Km. 62,90. II centauro pilotava una «Mi-ler». Una corsa emozionante è stata quella della cat. 350 e i dieci giri so-no stati tutti vinti da Bobincek Cario su «Victorip» 350 c.c. che ha percorsd il percorso in ÍO’OI” alia media di Km. 60. Una bella sorpresa si è verifi-cata allá parténza della cat. 500 bella q’üale nessüna delle tre moto par-tenti è arrivata prima. Come mai? La domanda puô aver súbito una ehiara risposta quando direrrimo ai nostri lettori, che non hanno avuto la pos-sibilitá di assistere a queste competi-zióni, che il vincitore è stato nuova-mehté il Bobinéek Cario che, con la Sua «Victoria» cat. 350, ha voluto compelere con le moto di maggior cilindrata e cosí anché questa volta si è aggiudicato meritaamente 4a vittoria con il tempo di,9’53” alia media oraría di Km. 60, 90. Dopo la sorpresa, non mancarano gli applausi aU’indirizzo dle vincitore. E’ stata poi la volta dei sidecars. Nei primi due giri era al comando Spagnol Filippo su «Gilera 500», ma al térzo giro é stato sorpassato da Kunst Nicoia su «B.S.A.» che è pas-sato al comando nei successivi quattro giri vincendo la corsa nel tempo di 6’35” alia media di Km. 52,60. Peró il maggior interesse l’ha destato ¡ndubbiamente l’ultimo numero della giornata, la gara delle auto alie quali partecipavano tré macchine «Fiat» Ira le quali spiccava la «1500» rossa ammirata alia mostra dell’Eco-nomia Locale di Fiume. La competizione è stata la piú emozionante di tutte le precedenti corse e che il pubblico ha seguito con particolare interesse. Nei primi cinque giri capi-tanava la macchiria verde «Fiat 900», guidata da Saletnik Dante, seguita ap-presso dalia bleu «1100», con al volante Fran Albino che si è aggiudicato l’ultimo giro, il sesto, perciô il palmo della vittoria la giuria l’ha as-se’gnato al pilota della «1100» che ha percorso i sei giri in 5’46” alia media di Km. 63,80. Secondo è giunto Saletnik Dante, su «Fiat» 900» in 5’47” alia media di Km. 62,05. Terzo Diziot Dusan sulla rossa «1500» in 6’14” alia media oraría di Km. 57,8. L’oroiogio della Torre Cívica bat-teva in punto mezzógiorno quando il grosso del pubblico abbandonava le strade del percorso commentando fa-vorevolmente l’esito delle gare ed il verdetto emesso dalla giuria. Bruno Picco NEMORINO SCLAUSERO quella del redivivo Lonzaric che ora marcia Speditamente nón risentendo quasi piú nulla della brutta caduta fatta un mese fá nella gara per la Coppa Nostra, Lbtta. II compagno Zollia presidente del Proleter, ha ringraziato i ' Dirigenti di Monte per l’accoglienza fatta a tutti nonché i corridori che hanno dato vita a questa bella manifestazione, in-vitandoli a perseverare nello sforzo per migliorare sempre in questa magnifica branca dello Sport. — La simpática manifestazione é stata chiusa con un brindisi ed un augurio fatto dal Dirigente Sportivo di Monte, compagno Stemberger. Un cenno particolare al vincitore Crevatini che ha voluto daré una soddisfazione ai suoi compaesani, con una gara semplicemente grande. — Ecco ora la classifica finale della gara. 1. Crevatin, in 23,45, alia media di km. 25,830. 2. Grio a 12 secondi. 3. Brainik, in 24,05 (primo degli Allievi). 4. Apollonio, in 24,35 (secondo degli Allievi). 5. Lonzarich, in 24,40. 6. Braico, in 25,15. 7. Divo, in 26,59. * Crevatini ha vinto anche il premio déi dilettahti, Brainich, quello degli Allievi. -------------------------l_z------------ E stato deciso che il prossimo anno la gara in parola verrá messa uffi-cialmente nel programma generale, ed avrá luogo il 24 giugno di ogni anno. —».i..- .i iii.i ■ COMUNICATI Tutti i ciclisti, del «Proleter» ailie-vi e dilettanti, dovránuo trovarsi gio-vedi 2 novembre,, alie ore 16, presso la sede dell’U.C.E.F. in Capodistria piazza Tito, per ricevere istruzioni in mérito alia loro partecipazione ad una gara ciclistica su circuito che si svoigerá a Fiume sabato 4 c. m. E’ fatto óbbligo di intervenire a detta riunione. La parteñza per Fiume é fissata per le ore 7 di sabato da piazza Tito con corriera. Non s’era ancora spenta Teco della* riuscita gara, nella quale la squadra dei T.L.T. si affermó sicura vinci-trice sulle pur forti compagini della vicina Slovenia, e giá gli sportivi capodistriani sono stati richiamati alio Stadio I. Maggio per assistere a un’altra competizione di atlética leggera. Alie nove precise le squadre, en-trarono in. campo. Sei squadre e set-tantacinque atleti. Magnifico spetta-colo di forza e di gioventú. Sono i nostri giovani, sono i nostri beniami-ni! Abituati durante la, settimana al duro lavoro o alio studio, essi con-sacrano le ore di riposo alio spor per daré spettacoli di vero sport che nón conosce crisi, perché non pra-tibato da merbénari, ma da figii del nostro popolo che dello sport ha il giusto concetto e ne sa apprezzare tutto l’alto valore per la propria edu-cazione, alTinfuorl e al di sopra di qualsiasi egoística speculazione. Per la veritá, lo scopo della gara era ben hoto a tutti. Si trattava di decídete sul primato di atlética leggera fra le squadre della Zona A e la squadre della Zona B. A nostro pare-re, si trattava anche di vedere, se la forte e Simpática squadra del S. Anna di Trieste, sarebbe riuscita quest’anno a smuovere dai trono del primato del T.L.T., sul quale siede da anni sicurá e baldanzosa, la for-tissima squadra dei piranesi. Le al-tre squadre, senza avere le pretese del S. Anna, offrivano una bellissi-ma cornice di atleti, disposti tutti a ben figurare e a portar via almeno qualche primo posto nelle singóle spe-cialitá atletiche della competizione. Motivi questi che facevano presagi-re un incontro pieno d’interesse, di appas&ibnata lotta, d’incertezze. . . L’aspettativa degli sportivi copodi-striani non andó delusa. Serrata, intensa, é stata la lotta fino alia fine. Gia nei 110 a ostacoli, gli atleti, pur prevedendo la vittoria del simpático e bravo piranese Venturlni, non si diedero per vinti in parteñza, ma lottarano col fiato in gola fino alia fine. Nelle altre specialitá questo spi-rito agonístico, alimentato puré dalla folla entusiasta, aumentó d’intensitá. Avemmo cosí l’occasione di vede-re nel getto del peso le belle esibi-zioni degli atleti. Peró qui ci atten-deva una sorpresa. II bravo Trani di Pirana, sicuro del fatto suo, dovet-te a malincuore cedere il primo posto all’anziano e appassionato dello sport ing. Stok. Che l’ing. Stok sia un assiduo cul-tore dello sport é anche prova di essere stato il secondo nel lando del giavallotto. Forse molti spettatori, che guardavano con simpatía e am-miravanp il bravo ing. Stok, fareb-bero bene ad amitarlo quanto prima. Non possiamo passare sotto silen-zio il dinámico Olivieri di Capodistria che nel salto in lungo é stato di gran lunga il primo assoluto, con gran soddisfazione dei colleghi di squadra e degli amici &he conoscono le sue virtü e le sue risorse. Olivieri puré nei 400 piani, sebbene contrástate fortemente dai vari concorrenti, vinse con facilite e signorilitá. Com’era nelTintezione degli orga-nizzatori e degli atleti e come si aspet-tavano gli sportivi presentí, in tutto il corso della gara si notarano le spic-cate doti delle squadre nelTinsieme e dei singoli concorrenti. Si puô con certezza affermare che le squadre di Trieste hanno raggiunto un alto livel-lo sportivo nella categoría e che gli atleti sono dotati di capacite non co-muni e bene preparati. Tutti, per esempio hanno ammirato e applaudi-to la bella e sicura vittoria, nei salto in alto, del triestino Dolgan del S. Giovanni. Il giovane, a nostro parère, nelle prossime competizioni mi-gliorerà senz’altro il giá bel risultato ottenutq. Le stesse possibilité ha il bravo Marusich, che ha vinto una schlera d¡ concorrenti,. nei 5000 marcia, con sicurezza e con un finale irresistibi-le. E’ inutile dire che fra le squadre triestine la migliore è stata quella dei S. Anna; ci si permetta peró di dire che noi ci aspettavamo df piú da essa. Alie altre squadre triestine del «Mladost», del S. Giovani e del Baso-vizza, diciamo essere nostro desiderio di vederle quanto prima, poichè ci piaeque davvero la seríete e la capacite dei loro atleti. Alia squadra campione di Pirano facciamo le nostre congratulazioni e le diciamo di tener duro finché la dura. Uno spéciale elogio dobbiamo poi fare alla squadra di Capodistria, che ridotta negli atleti, ha avuto un comportement brillante, conquistando tre primi posti nella competizione. E’ stata notata invece l’assenza della squadra di Bule, tanto piú sentita in quanto tutti sappiano ché essa pure ha i suoi bravi atleti, giá cOnosciuti e applaudit; dalle nostre masse sportive. Possiamo conchiudere dicendo che moite e grandi sono state le soddisfa-zióni che la gara ci ha procurato e Che le squadre del Campionato non riposino sugli allori conseguiti, ma intenSiflchino il lavoro sportivo nella stagiohe invernale. 1 • t LO SFORZO DELL’ATLETA Girone Istriano I RISULTATI: Stella Rossa - Merfusa B Saline - Edilit Pirano B Nardone - Partizan LA CLASSIFICA: 2-1 5-0 8-0 Campionato di calcio - zona istriana Grossa scoifla del Parim a Isala - II Sainé plega l’Efll di Pirano Il Medusa B, nonostante fosse anímate da serie intenzioni di vittoria ha dovuto piegare il capo ad Anca-rano dinnanzi a una Stella Rossa volitiva Éhé puntava a; sodo. La sfor-ttínar si é voluta accariire^ süi cadettt della Medusa ad opera di un’autore ed di una difettosa parata di Scude-ri su tiro di Colombin. La rete Capodistriana é stata rea-lízzata per mérito di Minea. Nardone-Partizan 8-0 Nardone: Jurissevic, Musizza, Sarn, Trebár, Dudine, Grego, Vascotto, Bologna, Jerinic, Degrassi, Dagri; Partizan: Glavina, Glavina II, Rebulla, Antončič, Cadenaro, Zagar, Preciga, Lovrečič, Hizič, Stanovi«, Zorzut. Nardone 1 1 0 0 3 0 2 Saline 1 1 0 0 5 0 2 Stella Rossa 1 1 0 0 2 1 2 Medusa 1 0 0 1 1 2 0 Edilit Pir. B 1 0 0 1 0 5 0 Partizan 1 0 0 1 0 8 0 Stella Rossa - Medusa 2-1 Medusa B: Scudieri, Zueca, Ange- lini-Busaní, Melé Orlandi, Cherini, Orlak, Minea, Sabadin e Lonzar; Stella Rossa: Lorenzutti, Ciarle, Colombin, Zanella, Pelizzon, Carraro I Carraro II, Older, Zapotnik e Daneu. ^liiiiiniiiNiMiiiiiiiiiiiiiMmnfiiiiiiiiiiuiiùiiiuiiHiiiliiiiiiiniiiinÎMiiiiniNiiimiffliiiiiiflimHiiiiniitHifliiiiiiiiWBOHiiiniHiiiiiiiiiiiiiiiiiijiiiiiii^ii» uiHiiiiiiiiiii|iiiiHiifi¡ii(iiiiitiiiiHiiiiiHiiiim),;iiiiiiiiiuiiiii(niimiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimii!ii!iiiiiiiiiiMtiiiiiiiiii)iiiiifliiiiiitiiiiifii!iii!iiiiiiiti I GENERI RAZIONATI NOVEMBRE TESSERA R 1 a): Sapone gr. 450 sul tagliando Ol; gr. 250 di biscotti sul ta-gliando 02; 100 gr. di sapone da toe-letta, sul tagliando 03; 2 scatole di sardine, sul tagliando 04. TÈSSERA R 1: Sapone gr. 300 sul tagliando 101: gr. 250 di biscotti sul tagliando 102; gr. 100 di sapone da toeletta Sul tagliando 103; una scatola di sardine sul tagliando 104. TESSERA R 2: Sapone gr. 300 sul tagliando 201; gr. 250 di biscotti sul tagliando 202; 100 gr. di sapone da toeletta su; tagliando 204; una scatola di sardine Sul tagliando 204. TESSERA R 3: Sapone gr. 300 sul tagliando 301; gr. 250 di biscotti sul tagliando 302; gr. 100 di sapone da toeletta sul tagliando 303; una scatola di sardine sul tagliando 304. TESSERA D 1: Sapone gr. 300 sul tagliando 401; gr. 250 di biscotti sul tagliando 402; gr. 100 di sapone da toeletta sul tagliando 403. TESSERA D 2: Sapone gr. 150 sul tagliando 501; biscotti gr. 250 Sul ta-gllando 502; gr. 100 di sapone da toeletta sul tagliando 503. TESSERA D 3: Sapone gr. 150 sul tagliando 601; gr. 250 di biscotti sul tagliando 602; gr. 100 di sapone da toeletta sul tagliando 603. TESSERA G: Sapone gr. 150 sul tagliando 701; gr. 100 di sapone da toeletta suï tagliando 703. TESSERA MD: Su! tagliando 1101 gr. 300 di sapone da bucato; gr. 100 di sapone da toeletta sul tagliando 1102. TESSERE ANNONARIE A PREZZI COLLEGATI TESSERA VC-R: Sapone gr. 150 sul tagliando 122; gr. 800 di zucchero sul UN PO' 1 jrlHfîfjp PER T U TT I Saline-Edilit 5-0 tagliando 123; gr. 100 di sapone da toeletta sul tagliando 124. TÈSSERA VC-M: Gr. 800 di graSso su! tagliando 36; gr. 150 di carne Sul tagliando 37, 38, 39, 40. Concorso La Delegazioné per Ia sanitä e äs-sistenza sßciale ciel Cotriitäto popola-re circondariale per Tlstria bandi-sce un concorso di 20 posti per giovani compagné dai 18 ai 25 anni di 'etá che desiderano abilitarsi fer la professione di infermiera nella Señóla-convitto per infermieré a ISola. Le modalitä per l’iscrizione sono: 1. domanda di accoglimento, scrit-ta di propria ’ mano, con i dati personale 2. certificato di nascita; 3. pagella comprovante di aver as-solto con profitto la scuola elementare; 4. certificato di buona condotta, ri-lasciato di un organo del Potere o da una organizzazione di massa; 5. certificato medico. L’istruzione nella scuola convitto per le infermiere dura 1 anno. Gli alievi infermieri possono frequentere la scuola quali esterni. Per le allreve sono gratuit! l’istruzione ¡il vitto e l’alloggio. Le lezioni incominciano il giorno 7 gennaio 1951. Le domande devono indirizzarsi alla Direzione della Scuola convitto per infermiere a Isola. RADIO TRIESTE ZONA JUGOSLAVA DEL TLT Lunghezza d onda m 212 MEHCOLEDI 1. 11. 50. Tudi i giorni notiziaiio aile ore 6,45, 12.45, 19.15, 23, ; 12.30 Canta il coro misto «Jože Mo-SMrič» diretto da Slavko Mihelčič; 13.15 Quadri musicali d’autunno; 14.00 Haydn: Sinfonia No. 16, esegue l’or-chéstra della Radio di Lubiana; 17.30* Conversazioni d’attualità; 17.40 Musiča da ballo; 18.00 Col nqstro popolo; 18.15 Piccole coniposizioni di grandi maestri; 19.45 Quintetto vocale sinda-cale; 20.00 Musiča preclassica; 20.30 Orizzonti 1950: I cinque anni deli’ONU; 20.45 Mélodie preferite; 21.30 Orchestre divertenti; 22.00 Vita Jugoslava; 22.15 Boccherini: Concerto per violoncello ed orchestra in Si bemole maggiore, indi mušica serale leggera. GIOVEDI 2. 11. 50. 11.00 Trasmissione per i pionieri del-I’Istria; 12.00 Programma musicale leg-gero; 12.30 Wagner; Quvertura opera «Parsifal»; 13.15 Composizioni per violoncello; 13.45 La donna; 14.00 Se-stetto rustico; 17.40 Dalla música sinfónica italiana; 18.09 Música leggera; 18.15 Liriche di Josip Hatze: Canta Stjepan Sajfer; 19.45 Melodie gradite; 20.30 Coro da camera di Trieste, diretto da Ubald Vrabcc; 21.15 Mozart: Sinfonie in Do maggiore, indi música leggera; 22.00 Pagine scelte: da «Chi c’é stato una volta» di Hans Fallada; 22.15 Dalle opere di Verdi; 22.45 Duet-ti per pianoforte. VENERDI 3. 11. 50. * 12.30 Suonano i chitarristi; 13.lS Concertó vario del mezzosoprano Sonja Drakaler; 14.00 Piccolo complesso della Radio di Lubiana; 17.40 Música leg-, gera per orchestra; 18.00 Rassegna sportiva; 18.15 Dalle composizioni di Maurico Ravel; 18.45 Panorami sin-dacali; 20.00 Indovinelli musicali; 20.30 II nostro scenario: «La Locandiera» di Goldoni; 21.30 Música operística italiana; 22.15 Dalle composizioni di Johann Zebastian Bach; 22.40 Música serale leggera. SABATO 4. 11. 50. 12.00 Dal mondo operístico; 12.30 Suo- Il Nardone ha avuto in questa partita buon gioco, per la cattivd ifité-sa délia squadra capodistfiâna che rmininilllllllltniiniiRinillllflllllllllHIlfillilllflllflltlllllllHlIllllllluillim slegata in ogni reparto ha dovuto sočna il fisarmonicista August Stanko; š combere all’intraprendenza degli isO-13.15 Concerto del pianista Marjan = lan*- Vodopivec; 13.45 Panorami cultural;; | Le reti Sono State segnate da Je- 14.00 Quintetto allegro; 17.30 Rasse- g renič e Bologna nel I tempo e nella gna economica; 17.40 Valzer di Štraus; | ripresa da Jerenic nuovamente, Gre- 18.00 II teatro dei pičeoli: «Roberto g go, Degrassi, Dagri, Prebat. Hâ ar-di Roncaglia» — favola musicale (Pio- g bitrato Mazzuccato di Capodistria. nieri); 18.30 Canzoni croate: canta An- g drej Štrukelj; 21.00 Serata allegra; 21.30 Orchestra divertente della Ra- g dio di Lubiana; 22.00 Umanità in cam- g L’undici delle siline ha disputato mino: I primi stati dei popoli jugo- g domenica scorsa una partita maiusco-slavi; 22.15 Concerto serale. g la piegando sulle ginocchia i pirane- ... g si. A loro šcusante và l’iriespèriéhza CMAODiurkin 1 âimostrata durante i 90 minuti di oMAKKIMtlN 11 g gioco. Nonostante il campo fosse sta- La compagna Chicco Filoména da 1 r‘dotto ad un acquitrino i ragazzi Isola, ha smarrito la sua carta d’i- | £ le.“1 * III. IV. V. VI. VII. VIII. IX.“e har’no P°tut° ^olgere un dentità il giorno 6. c. m. nel tratto I c«eIla di strada fra Capodistria ed Isola. | re !' La «auadra Vincente > s ha giocato nella seguente formazio- II rinvenitore è pregato di con- g ne: Bartole, Pieruzzi, PetrohiO, Fon-segnare tale documento presso la no- g da, Salvestrinis e Vidanis, Geroldi, stra redazione, oppure presso il co- g iZZo, Dapretto, Petronio e Pitacco. mando della D. P. di Isola. s _________________ Il compagno Gentilini Angelo, abi- 1 tante a Portorose No. 128, ha smarri- Ë to la carta annonaria per il mese di s novembre a lui intestata e recante = il timbro dei Centro Stampa di Ca- §j podistria. Il rinvenitore è pregato di riportare Ë taie carta alla nostra redazione. Girone Triestino Montebello B - S. Giovanni Duino - Z. W. Servóla Iliria - Sistiana LA CLASSIFICA: Iliria Duino Montebello S. Giovanni Z. W. Serv. Sistiana 110 0 1 1 1 0 1 1 0 1 0 0 1 0 0 1 0 0 4-1 4-1 1-0 2 2 2 0 0 0 I compagno Prelaz Pietro, di Stru- s gnano, ha smarito, il giorno 22. u.s. = a Portorose, il suo portafoglio con- = tenente la carta d’identita ed una g somma di denaro. g. II rinvenitore e pregato di riporta- s -----------------------;----------- re il tutto presso la nostra redazione, §j Stanapato presso la stab-iL tipograf, oppure al comitato locale o al piu g «JADRAN* Capodistria vidno comando della Difesa. s gubblicazlone autorizzat* Direttore responsabile CLEMENTE SABATI