VIA CARLO ALBERTO 17 CIVIDALE MOJA BANKA BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / Št. 34 (826) • Čedad, Četrtek, 5. septembra 1994 abbonamento postale gruppo 2/50% • Tednik / settimanale • Cena 1.500 lir BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA MOJA BANKA novi tednik Slovencev videmske pokrajine Produzione e vendita di infissi in legno lamellare su misura certificati e garantiti. *£] hobles HOBLES SpA - 33049 San Pietro al Natisone (Udine) - Speter (Videm) Zona industriale - Telefono 0432/727286 - Telefax 0432/727321 Appuntamento per i beneciani che vivono nel Manzanese Domenica a Manzano Dalle ore 15 nel parco del sottopasso di via della Rogg I Anfani ma vinini Ari un firn rii lUanvonoca a nho nnr avAnrln lac Lontani ma vicini. Ad un tiro di schioppo, eppure ormai slegati. In che rapporti sono rimasti coloro che hanno lasciato la Benecia, anni fa, e si sono trasferiti in zone che potevano (forse) garantire più lavoro e comodità? E in che rapporti sono rimaste le Valli del Natisone con chi se ne è andato? Era da tempo che, come settimanale che osserva e racconta le vicende legate a tutti quelli che comunque hanno un legame con la Benecia, e come organizzazioni slovene della provincia di U-dine, si sentiva il bisogno di incontrare gli Sloveni della Benecia che vivono nel Manzanese e che, pur avendo lasciato le valli, sono rimasti vicini, con il cuore e la mente, alla propria terra, alla sua cultura e alle sue tradizioni. L’occasione ci viene finalmente offerta con l’incontro che si terrà a Manzano domenica 8 settembre, a partire dalle ore 15. L’appuntamento - realizzato grazie all’aiuto di alcuni amici manzanesi - è nel parco del sottopasso di via della Roggia. L’incontro sarà allietato dalla presenza del Beneško gledališče, del coro Beneške koranine, da Luciano Chiabudini e dalle fisarmoniche delle Valli. Convegno a più voci su scuola e territorio E’ prevista anche la partecipazione dell’assessore regionale alla cultura Alessandra Guerra, al convegno su “Scuola, territorio, comunità” che si terrà sabato a S. Pietro al Natisone. Organizzato dalla Comunità montana delle Valli del Natisone, il convegno, secondo le parole del presidente dell’ente montano Giuseppe Marinig, ha lo scopo di effettuare “un’analisi sulla situazione scolastica nelle Valli, molto pesante a causa del calo demografico scolastico, che porta alla chiusura dei plessi”. Si cercheranno “proposte per un nuovo modo di impostare l’attività scolastica ed e-ducativa, in un’area pluri-culturale, anche nello spirito delle direttive dell’Unione europea”. Dalle 9 di sabato, nella sala consiliare di S. Pietro, si alterneranno come relatori del convegno Giuseppe Marinig (parlerà sugli “a-spetti politici della situazione scolastica nell’ambito della Comunità montana”), la professoressa Silvana Schiavi Fachin (“Scuola e comunità linguistiche”), il professor Paolo Citran (“Professionalità docente e zone marginali”). Dopo una breve pausa i lavori riprenderanno con l’assessóre alla cultura dell’ente montano Beppino Crisetig (“Scuola pubblica e scuola privata bilingue nell’ambito della Comunità montana”), l’assessore all’istruzione della Provincia di Udine Mauro Bigot (“Gestione dei servizi scolastici sul territorio”) ed il Provveditore agli studi di Udine Valerio Giurleo (“Autonomia scolastica e razionalizzazione”). Dopo il dibattito le conclusioni del convegno, attorno alle 13, saranno tratte dal senatore Darko Bratina. Skarb za Suolo po naših dolinah Srečanje zunanjih ministrov v konstruktivnem duhu Dini in Kračun za nove odnose Suola, vsi vemo, je adna od narbuj pomembnih struktur v vsaki družbi. V Suoli otrok se uči an le grede se formira, gradi svojo osebnost, začenja spoznavat an dojemat sviet okuole sebe. Po naSih vaseh an dolinah je bla Suola nimar nieki “odtarganega” od naSega vsakdanjega življenja. Pa ne samuo zaki, ko je otrok prestopu prag od Suole, je _ nuoru pozabit na svoj du-om, na vaSke navade, na domači slovienski izik an se obnaSat an guorit le po italijansko. Tudi lokalne oblasti, kamunske administracije so ble poklicane samuo za poskarbiet za zunanje potriebe, za Suolske prostore, za de bo v Suoli po zime gorkuo an kar je bluo potri-ebno, za kuharco. Vse drugo nie bluo v njih kompetenci, ker je za vse “skarbi-ela” daržava. Suola v naSih dolinah pa je že lieta an lieta huduo bolana. To parvo je zboliela že v začetku 60. liet v gorskih vaseh, ko recimo v Dreki, an počasi, popasi se je tala boliezan nimar buj Serila. Donas je ta-kuo v krizi, de je trieba uSa-fati nove an dobre poti za jo reSit, an Se posebno je trieba diet kupe glave an ideje. Zatuo se nam zdi ne samuo pametna, tudi potrie-bna iniciativa Gorske skupnosti NadiSkih dolin, ki je imiela kuražo organizat posvet na tolo težko problematiko. Posvet na temo “Suola, teritorji, skupnost", kjer vsi, od aministratorju do učitelju a n s tar Su, lahko povedo njih misli, bo v soboto v Spietru z zažetkom ob 9. uri. Le nekaj dni potem, ko je nova italijanska vlada, ki jo sestavlja koalicija Oljke začela z delom, je podtajnik v zunanjem ministrstvu Piero Fassino odšel v Ljubljano in odpravil vse ovire na poti pridruževanja Slovenije v Evropsko unijo in v bistvu odnehal z vetom, ki so ga postavljali Berlusconijevi ministri. Hitro potem sta se v Bologni srečala premierja, Janez Drnovšek in Romano Prodi, in napovedala, da bosta državi, v kratkem, vzpostavili nove, trdnejše odnose. V torek popoldne je italijanski zunanji minister Dini v Rimu sprejel slovenskega kolego Davorina Kračuna. Čeravno je bilo to srečanje najavljeno kot predstavitveno, so na njem podpisali nekaj pomembnih dvostranskih sporazumov, kar pa je najpomembnejše, vzpostavile so se nove kvalitete odnosov med Slovenijo in Italijo, ki slonijo predvsem na želji po skupnem načrtovanju bodočnosti na tem predelu Evrope, (r.p.) beri na strani 4 Lamberto Dini sprejema slovenskega kolego Kračuna Četrtek, 5. septembra 1996 2 A colloquio con il sindaco Zanutto per un bilancio amministrativo S. Leonardo, le cose fatte Il problema scuola: “Semono fondi per i servizi del trasporto e della mensa" Tra i contributi ottenuti anche quello per l'ampliamento dei cimiteri comunali Ad oltre un anno dal suo insediamento, è il momento di fare il punto della situazione sul lavoro dell’amministrazione comunale di S. Leonardo. Un lavoro che -afferma il sindaco Lorenzo Zanutto - si basa quasi e-sclusivamente sui trasferimenti finanziari provenienti da Regione (soprattutto) e Provincia. Molte le richieste effettuate dall’amministrazione in tutti i campi, ed ora si i-niziano a raccogliere i frutti. Paga, intanto, la convenzione con Stregna, che per ora riguarda solo la gestione di alcuni uffici in comune, ma che potrebbe essere estesa anche ad altri settori. Un capitolo importante - e delicato - della gestione amministrativa riguarda la scuola. “Ci siamo detti favorevoli -fa sapere Zanutto - all’accorpamento delle scuole e-lementari della valle proposta dal Provveditore agli studi. C’è però un problema economico da risolvere, che il Provveditore, nonostante le sue promesse, non ha preso in considerazione. Tramite il presidente della Provincia stiamo cercando di ottenere un contributo straordinario per risolvere la questione della mensa e dei trasporti”. E’ lungo, per altri versi, l’elenco delle somme fino ad ora assegnate all’amministrazione. Per l’ampliamento dei cimiteri comunali, in particolare per quello del capoluogo, S. Leonardo ha ricevuto dalla Regione 500 milioni (si trattava, specifica il sindaco, di uno dei Il sindaco di S. Leonardo Lorenzo Zanutto Venti posti lavoro Venti posti di lavoro a disposizione delle donne delle Valli del Natisone. E’ la prospettiva occupazionale che potrebbe a-prirsi nella zona Pip di S. Leonardo se andasse in porto il progetto dell’amministrazione comunale. Una ditta brianzola attiva nel campo tessile è infatti interessata ad acquistare il capannone della Kronos, a Cemur, che si trova sul lato destro della strada, andando verso Picon. Le trattative sembrano a buon punto. Il Comune si è cautelato (Toperazione sarebbe per altro possibile anche grazie ad un intervento dell’ assessorato regionale all’ industria) controllando i conti della ditta, che a detta del sindaco Lorenzo Zanutto sono a posto. L’intenzione della stessa ditta sarebbe quella di ricercare sul territorio u-na ventina di operaie - il numero potrebbe però aumentare con il tempo -da adibire alla manifattura tessile. M.O. punti più importanti del programma della lista civica nel corso della campagna e-lettorale di un anno fa). Dalla Protezione civile giungono 150 milioni per la costruzione di un muro tra Altana e lainich, mentre stanno per essere aggiudicati i lavori del nuovo ponte di Cosizza (spesa: 400 milioni). Il Comune è anche in attesa dei fondi relativi alla ri-costruzione. “Sono 32 le pratiche ancora inevase - afferma Zanutto - che a detta dell’assessore regionale Moretton saranno tutte assegnate in breve tempo”. Capitolo Clastra: il ripristino del tratto di strada per la frazione che ha ceduto avverrà a carico dei cavatori, i quali hanno garantito anche, per la manutenzione della strada, un contributo di 150 milioni diluito in 5 anni. Molte le altre cose fatte e da fare, come il monumento ai caduti di tutte le guerre che dovrebbe essere realizzato nei pressi del campo sportivo entro il prossimo 4 novembre. Ma certo molto dello sviluppo del territorio comunale dipenderà dall’esito che avranno i progetti per il 5b, per i quali tutto sembra ancora in alto mare. Michele Obit V pandiejak 2. setemberja se je srečala v Sauodnji domača Pro-loco Vartača Za začet., bo Burnjak Lepuo je videt, de se je v teli skupini zbralo puno ljudi an posebno mladi iz vsieh vasi Se je kumi rodila, se klice “Vartaca” an je pro-loco iz Sauodnje, pa vse kaze, de bo zaries pridna, Živa an frisna. Za se stuort spoznat, pa tudi za videt, kakuo se di-ela, je Ze dala ’no roko Planinski družini BeneZjje na srečanju na Matajurju, pru takuo telo zadnjo nediejo na prazniku gorè, ki je biu le na Matajurju. An seda? Seda se puode h nodarju za diet na mest vse karte, ki korjo, le grede pa se začne Ze dielat za organizat burnjak (casta-gnata) na VartaCi. Burnjak bo v nediejo 13. otu-berja an program ponuja kiek novega, Ce ne druzeg, za kar se tiCe sauonjski kamun, kjer, muormo reC, se malo nic gaja. Zjutra bo sprehod iz TarCmuna do Velike jame an nazaj. Za oCet sta-zice poskarbe možje an puobje, okuole pudneva bo pastaSuta za vse. Cece an Zene poskarbe za spec an skuhat tan doma vsake sort sladcine, ki potlè jih bojo ponujal vsiem tistim, ki pridejo na Varta-Co. Potlè bojo Se kake igre, ramonike, razstava (mostra) orodja... Na srečanju, ki je bluo v pandiejak 2. setemberja v kamunski sali med tistimi, ki so diel na nuoge sa-uonjsko prò loco se je gu-orilo predvsem o burnja-ku. Pa se je Studieralo tudi na druge stvari za buj napri: oCet zapuščene sta-zice, BoZiC za otroke eie-lega kamuna... dobra volja na manjka. Le v pandiejak so se razdelile druge karike. Takuo, ki ze vesta, predsednik je Maurizio Cri-snaro iz Sauodnje, za tajnika (segretario) bo dieiu Michele Comensig, le iz Sauodnje, Paolo Cernotta iz Jeronisca bo pa kasier. Vse kaže, de tudi v Sauodnji se je zaCelo kiek gibat an tuole je kar so se trostal Ze puno cajta vsi tisti, ki tle Žive. Se nie vie-dlo pa, kje an kakuo začet. Tele krat pari pa, de parva Stupienja je nareta. Foibe: ferite della storia e speculazioni Chi è senza peccato, lanci la prima pietra. Eh si, sulla questione delle “foibe" esplosa in quest' estate, sospesa tra le bizze separatiste di Bossi ed i tipiori dei lavoratori per le conseguenze dell’incombente recessione, c’è veramente bisogno di ricorrere alla saggezza biblica. Perchè vedono la paglia nell’occhio altrui e non la trave nel proprio? Diciamola tutta. É falso che degli eccidi del dopoguerra abbiano taciuto tutti e sia necessario aprire gli archivi! Se ne parlò, eccome se ne parlò, di foibe, dei deportati di Gorizia, di Porzus. Erano i capisaldi della guerra fredda e delle polemiche antislave di mezzo secolo. I pilastri fondanti dell’anticomunismo di frontiera, che è servito a giustificare tutto: Gladio, le stragi occultate, Peteano, la bomba alla scuola slovena di Trieste. Ora c’è chi spera di cementare con forme di revanscismo nazionalistico e antibossiano la riscrittura della costituzione repubblicana, come l’antifascismo della Resistenza vincente aveva lasciato il proprio segno alla Costituzione vigente. Certo, ci furono eccidi e crudeltà durante la resa dei conti che nella primavera del 1945 insanguinò tutto il continente europeo, e anche da noi. Erano la tremenda catarsi, il capitolo finale di una guerra iniziata dai nazifascisti e che aveva visto con l’Olocausto degli ebrei anche la vergogna dei gas in Abissinia, delle forche di Tripoli, dei campi di sterminio italiani per donne, vecchi e bambini nell’isola d’Arbe (Rab), a Cairo Montenotte, a Renicci. E se ci furono le Fosse ardeatine romane, ci sono state anche quelle di Lubiana, dove centinaia di ostaggi vennero fucilati da soldati italiani. Nessuno è mai stato processato per questi crimini! Nessuno! Che fare, allora? Fare commercio di dolore e sangue, per qualche casa in Istria? O pesare le pile di morti per concludere che la guerra è efferatezza, morte e distruzione che non guarda in faccia agli innocenti? Ciò che disturba in questa polemica estiva -per me - sono l’approssimazione, la vaghezza, la vacua ripetitività di chi su un giornale o su di un altro insegue la moda del momento. Di ben altro avremmo bisogno. Lasciamo che gli storici delle commissioni miste italo-slovene concludano la propria o-pera. Si pubblichino i documenti degli archivi oramai tutti aperti da qualche anno, si smetta di giocare al rialzo con i numeri, chè la morte è brutta anche se ad essere uccisi sono stati in dieci, cento o uno solo. I politici guardino invece al domani, a come superare e lenire le ferite della storia per affermare nel processo di integrazione europea di queste terre i valori della solidarietà. Che non mancò nemmeno durante l’ultimo conflitto. Lo sanno i soldati, gli alpini italiani che dopo l'8 settembre riparando dai Balcani ebbero dalle madri slovene cibo e vestiti civili per non cadere nelle mani dei tedeschi. Guardiamo avanti, alla vita dei nostri figli, che non hanno bisogno di odio seminato cinicamente da gente senza cuore per pura speculazione politica. Lo dice chi ha avuto il coraggio di recarsi alla foiba di Basovizza ancor prima del crollo del muro di Berlino, ma distingue ancora tra la pietà dovuta ai morti ed i tentativi di riabilitazione del fascismo. Stojan Spetič I sondaggi bocciano la De slovena Ribnica, famosa per il suo fiorente artigianato (soprattutto piccoli oggetti in legno), ha richiamato anche quest’anno moltissimi visitatori alla tradizionale fiera di fine estate Tonfo democristiano La popolarità dei demo-cristiani sloveni è in forte calo. Il dato emerge dal sondaggio, pubblicato dal quotidiano “Deio” sulle intenzioni di voto in relazione alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento. Al primo posto troviamo i liberaldemocratici di Janez Drnovšek (15,4 per cento), seguiti dai socialdemocratici di JanSa (9), ai quali si sono avvicinati i popolari di Podobnik (8,3). Al quarto posto la Lista associata socialdemocratica di Janez Kocjančič (5,7), seguita dai democratici di PerSak (4,3). Appena sesti i democristiani di Peterle (2,9). Il bisettimanale “Primorske novice”, invece, ha stilato la classifica dei parlamentari più popolari del Litorale (Primorska). Ai primi posti si sono classificati Borut Pahor, Breda PeCan, Jože SkolC e Jadranka S-turm-Kocjan. I meno “graditi” in questa regione sono Ivo Hvalica, Miroslav Geržina e Marjan Poljšak. No alla reciprocità Il neoministro degli Esteri sloveno Davorin Kračun, dopo la minoranza slovena in Italia, ha incontrato anche la rappresentanza degli italiani in Slovenia che era guidata da Silvano Sau. Durante l’incontro i rappresentanti della comunità italiana si sono dichiarati contrari alla reciprocità per quanto riguarda le due minoranze, quella italiana in Slovenia e la slovena in Italia. Questo perchè la comunità italiana in Slovenia, dal punto di vista giuridico, è meglio tutelata di quella slovena nel Friuli-Venezia Giulia. La Slovenia nella Nato La Slovenia entrerà presto nel sistema militare e di difesa della Nato. É quanto ha dichiarato il premier sloveno Janez Drnovšek durante il suo tradizionale incontro con i rappresentanti della stampa. Kultura novi mata]ur Četrtek, 5. septembra 1996 I ragazzi della S lavi a impegnati nelle attività pittoriche (foto d’archivio) Le prime esperienze educative nei comuni delia Slavia La nostra cultura nella scuola pubblica Durante lo scorso anno scolastico abbiamo assistito alla realizzazione delle prime esperienze educative nel quadro della legge regionale per la lingua, la cultura e le tradizioni locali nei comuni della Slavia friulana. Così la scuola materna ed elementare bilingue non è rimasta sola .lell’importante lavoro di scoperta della cultura slovena e della ricerca di un itinerario educativo che rispondesse alla domanda di cultura delle nostre famiglie. Queste attività sono state realizzate nelle scuole materne, elementari e medie fuo- ri dell’orario scolastico con insegnanti proposti dalla cooperativa Lipa d S. Pietro al Natisone. Posso qui elencare solo succintamente le attività svolte (anche diverse e con orario diverso da comune a comune): musica e canto popolare, attività pittoriche, attività motorie, ricerche d’ambiente ed escursioni finalizzate allo studio della natura, della toponomastica, degli attrezzi e strumenti di lavoro, ecc., rievocazioni e drammatizzazioni nella parlata slovena locale sull’ambiente e sulle tradizioni. A Pulfero il lavoro è proseguito con uno stimolante centro vacanze di quindici giorni con una cinquantina di ragazzi. Finalità e non solo strumento in questo lavoro è stato il recupero dell’espressione orale e scritta da parte dei bambini. So che può essere realizzato compiutamente solo in una scuola dove ci sia la parità delle due lingue, sloveno ed italiano, come è nella nostra scuola bilingue, ma l’estensione del programma di integrazione comprendente la cultura locale con gli alunni della scuola statale ha un suo valore. Per quanto detto possiamo dunque affermare che il programma, prefissato e poi accolto nei progetti presentati nei comuni di Stregna, Pulfero, S. Pietro al Natisone e Savogna, con gli opportuni aggiornamenti (si veda il progetto del comune di Taipana), può essere oggi riproposto. La parola ora spetta di nuovo ai comuni che, sulla base delle esigenze delle famiglie e delle scuole, possono fornire indicazioni e critiche su quanto è stato fatto. In proposito va osservato che le esperienze realizzate hanno riscosso una buona adesione delle famiglie e la collabo-razione delle scuole e non è un fatto secondario dato che si è trattato di attività finanziate dall’ente pubblico e che il loro svolgimento non ha richiesto, come ho sempre sostenuto, una normativa specifica. Se guardo al passato, vedo l’importanza del passo compiuto: rimane dimostrato che l’introduzione della lingua e della cultura slovena nella scuola non è impossibile e non turba, anzi arricchisce l’educazione dei fanciulli. Ed è stato anche riconosciuto che i progetti presentati dalla cooperativa Lipa hanno una loro organicità e flessibilità, per cui gli operatori che si sono lanciati nella stimolante avventura, raccolte le indicazioni generali, hanno saputo trovare il percorso giusto. Giovandosi chi dell’esperienza del veterano dell’educazione, chi della freschezza del neofita, chi delle capacità organizzative e di coordinamento, tutti con la coscienza dell’importanza del primo passo, gli operatori hanno utilizzato ciascuno le proprie doti e conoscenze, ma soprattutto hanno impegnato la loro passione per la nostra cultura ed il loro entusiasmo nel trasmetterlo ai bambini. È questo un mio modesto personale e pubblico riconoscimento. In un articolo di un anno fa ho esposto alcune riflessioni. Ho criticato per prima cosa che la Regione ha dimenticato dall’elenco diversi comuni, fra cui Prepotto, Cividale, Torreano, e via a-vanti fino a Tarvisio e Mal-borghetto-Valbruna, dove c’è la presenza delle tradizioni e della parlata slovena. Nessuno ha preso a cuore la cosa e una parte della nostra popolazione è assurdamente esclusa dai benefici della legge. La seconda critica era di contenuto: il mancato accoglimento dei progetti volti alla preparazione degli insegnanti e degli studenti del liceo pedagogico finalizzata alla conduzione di programmi di cultura e lingua slovena, allo scopo di integrare una lacuna dell’istruzione superiore. Questo mi pare ancora in contraddizione con il criterio, affermato dalla Regione, di voler privilegiare le iniziative che si prefiggono l’insegnamen- to della lingua, della cultura e delle tradizioni locali nella scuola. La terza osservazione era la scarsa dotazione da parte della Regione per le esperienze educative con gli a-lunni delle scuole e con le scuole stesse. La causa principale è che solo 5 comuni su 10 hanno accolto a suo tempo progetti per le scuole. Si sono preferiti progetti generici e costosi, debolmente corrispondenti alle finalità della legge. Il riparto della Regione poi non è stato adeguato all’importanza dei progetti. L’ultima osservazione riguardava la mancanza di un coordinamento fra i vari comuni, per esempio della stessa comunità montana, per una maggiore funzionalità ed economicità degli interventi nel campo delle pubblicazioni. Una necessità che scaturisce dal numero limitato dei possibili utenti. A conclusione di tutto ritengo che nei prossimi giorni i comuni, neH’esaminare i progetti, dovranno riservare una particolare attenzione per quelli che riguardano le attività educative dirette con i bambini, per le iniziative di animazione e per i sussidi e i testi didattici di lettura, di narrativa e di conoscenza delTambiente, da utilizzare funzionalmente nel contesto delle lezioni. Di conseguenza anche la Regione dovrà tener conto delle scelte al momento del riparto dei 900 milioni riservati per il prossimo biennio. Nella prospettiva della valorizzazione della lingua e della cultura slovena le sole garanzie stanno proprio nelle attività educative, dirette e capillari, con i ragazzi delle scuole. Paolo Petricig 3 Kulturna prireditev v spomin na Dorica Na pobudo slovenskih organizaciji v Spetru 11. septembra Rezultati političnega dela Izidorja Predana-DoriCa se vidijo v današnji realnosti slovenske manjšinske skupnosti v BeneCiji, ki je kljub vsem težavam in problemom, prav gotovo bolj zavedna in organizirana kot je bila v povojnem Casu, ko je Doric zaCel s svojim buditeljskim in prosvetnim delom. Slovenci pa smo in bomo DoriCu hvaležni tudi za njegovo bogato kulturno delo, za tekste, ki jih je napisal za gledališče, za poezije in pesmi, med katerimi ima posebno mesto “S strani Matajurja”, ki jo je uglasbil Ubald Vrabec in je postala neke vrste beneške himne. Izidorja Predana-Dorica se bomo na pobudo slovenskih organizacij videmske pokrajine spomnili s kulturno prireditvijo v sredo 11. septembra v Špe-tru, to je na trideseti dan po njegovi smrti. Najprej bo ob 18. 30 v špetrski cerkvi sveta maša, ki jo bosta pela zbora ReCan in Pod lipo. Ob 19.30 pa bo komemoracija, oz. kulturna manifestacija, na kateri bodo nastopili recitatorji in pevski zbori. Vsi so toplo vabljeni! Tako preprosti bralci kot pomembni slovenski predstavniki se oglašajo, zato da bi počastili življensko delo Izidorja Predana in se mu zahvalili za vse kar je naredil za beneško zemljo an ljudi. Zdi se nam prav posredovati njih pisma našim bralcem. V spomin Doric ni želel vencev na svojem pogrebu, bil pa je zelo navezan na Dvojezično šolsko središče. Zato, kdor se želi pokloniti njegovemu spominu, naj prispeva za to pomembno beneško ustanovo. Lahko prispevke nakaže na tekoči raCun Dvojezične Sole štev. 02 - 134/23 pri TKB v Čedadu. Gorazd Vesel - Gorica: 1 milijon lir. Doric, vsi vemo, de Novi Matajur ga prebierajo vsi naši domaci judje, naj tle po dolinah, naj tisti vsajeni po celi zemji. Pa ne samuo... jest san sigurna, de Novi Matajur ga prebierajo an gu Nebe-sah, gor tuk vi Doric seda se ušafate. Tuole jest pin-san, zatuo van pisen. Van Cen reč, de san zlo žalostna viedet, de nieste vic med nam, san žalostna, že, na videt vase pismo an de maj vic bon prebierala kiek vašega, novega! Pisma pisane, ku Jole prav s tistim: “Velike an moCne roke kumeta”. Roke, ki so znale poviedat s peno veseje, žalost, ljubezan; roke, ki so znale dat kuražo vsien. Roke, ki so pisale “z glavo an s sarcam”. Vas cen zahvalit, Doric, za kar ste mi dau. Vi ste biu muoj meštri, skuoze vaše pisma san se navadla prebi-erat, pisat an zastopit slovi-ensko besiedo; pa ne sa- muo, san gledala tud pobrat vse tiste dobre, ki ste teu usadit tu Clovieka, naj za njega dobre, naj za njega kulturo. Hvala Doric! Za vas bon molila an vas bon puobnala takuo, ku zadnjo, ki smo se vidli, samuo malo cajta odtuod! Vi, Ceglih trudan an slap, ste mi stisnu moCnuo mojo roko an pokazu vas “šarok an poseban nasmieh”! Vas na pozabin! Michelina V SPOMIN na Izidorja Predana Dorica in Onorino Drescig bo v petek 6. sepetembra ob 19.30 uri v cerkvici v Dolenji Miersi sveta maša KLASA 1932 Obnovili kapelo na Planici Kobariški muzej v sodelovanju z Ministrstvom za kulturo Republike Slovenije in Občine Kobarid je pobudnik zanimive iniciative. V soboto 14. septembra namreč organizira slovesnost ob dokončanju obnove italijanske vojaške kapele iz prve svetovne vojne na Planici pod Krnom. Manifestacija bo potekala ob 11. uri pri sami kapeli. Slavnostna govornika bosta državni sekretar za kulturo Silvester Gabršček in veleposlanik Republike Italije v Sloveniji Massimo Spinetti. Kapelo bo blagoslovil župnik iz Kobarida dekan Franc Rupnik. Predviden je tudi kulturni program, ki bo potekal dvojezično, saj bosta na njem nastopila oktet Simon Gregorčič iz Kobarida in pevski zbor Planinskega društva (Cai) iz Čedada. Kogojevi dnevi v Kanalu V Kanalu ob Soči so se prejšnjo soboto, že sedemnajstič, pričeli tradicionalni Kogojevi dnevi. To je festival sodobne glasbe v organizaciji domačega kulturnega društva SoCa. Pobuda je zaradi svojega vsebinskega naboja prekoračila ozke, lokalne meje in dobila mednarodni domet. To je na otvoritveni slovesnosti podčrtal tudi predsednik sveta Kogojevih dnevov Ciril Zlobec, ki je poudaril uspešno spodbujanje novih skladb, ki dajejo poudarek predvsem novitetam komponiranja sodobne glasbe ob izvedbi domačih in tujih izvajalcih. Letošnje Kogojeve dneve so uvedli s predstavitvijo akademskega slikarja Franceta Pavloca, katerega razstavo je pripravila Nelida SiliC-Nemec. Za tem pa je sledil koncert svetovno znanega ruskega violinista Sergeja Krilova ob spremljavi italijanske pianistke Stefa-nie Mormore. Draga v znamenju tradicije Čeravno so bili letošnji študijski dnevi v Dragi zaznamovani s tematiko multikulturnosti, je na njih prišla do izraza določena vizija o Sloveniji in slovenstvu. 2e sama prisotnost nekaterih vidnih slovenskih politikov (Janša, Peterle, Podobnik) je pokazala na izbire in vsebine organizatorjev. Peter Jambrek, Clan slovenskega ustavnega in evropskega sodišCa za Človekove pravice, je bil dokaj jasen, ko je ugotovil, da v Sloveniji še vedno vladajo (post)komunisti in da pravne države ni. Zato je potreben nov Slovenski nacionalni program, pri katerem je sodeloval sam Jambrek. Vprašanje pa je, Ce je takšen program sprejemljiv za vse Slovence, ali gre za pogled samo enega dela slovenstva. Prof. Pavle Merkù pa se je lotil vprašanja jezika, ki ga je označil za jedro narodne zavesti in se zanj velja potruditi in ga negovati. Četrtek, 5. septembra 1996 4 Presentato giovedì a Savogna il lavoro del campo giovanile di ricerca Ne uscirà un libro? I venticinque ragazzi sloveni del Triestino e Goriziano hanno documentato la realtà culturale, etnologica, linguistica e storica della comunità di Savogna Per i ragazzi che per due settimane hanno raccolto informazioni e dati, documentato luoghi, oggetti e persone, avvicinato la gente e sentito le sue esperienze di vita e di emigrazione, registrato le testimonianze della tradizione orale slovena e con l’entusiasmo degli archeologi ripulito il mulino di Savogna, cercando di ricostruirne la storia, il campo giovanile di ricerca -mladinski raziskovalni tabor è stata senz’altro un’esperienza positiva. Sotto la guida di esperti hanno raccolto molto materiale, parte del quale è stato presentato giovedì scorso nella sala consiliare di Savogna davanti ad un folto pubblico. Ora l’auspicio di organizzatori e dell’amministrazione comunale è che sia possibile raccoglierlo in una pubblicazione. Non solo, il sindaco Petricig ha anche manifestato il desiderio di ripetere la presentazione. Milan Pahor, direttore e responsabile dell’iniziativa, così come i ragazzi che in i-taliano e sloveno hanno presentato i risultati del lavoro svolto hanno più volte ringraziato gli abitanti di Sa- Secesija buri duhove na Deželi Je koalicija na prepihu? (parlamentarcem, deželnim svetovalcem in županom), ki se bodo opredelili za secesijo, naj odstopijo, saj so se ob umestitvi zavezali italijanski ustavi. Predstavnik Ljudske stranke Isidoro Gottardo je mnenja, da bi odločitev za secesijo zahtevala jasno in odločno preverjanje znotraj zdajšnje deželne večine. In prav o tem vprašanju so se v zadnjih dneh razpisali tudi krajevni časopisi. Zadnja vest, ki prihaja iz deželnega sveta, zadeva Dini-jevo gibanje Rinnovamento, za katero so se opredelili štirje deželni svetovalci, bivši li-gaši Tanfani, Larise in Castagnoli ter predstavnih furlanske lige Vazzoler. Ce bi lahko opravili določen paralelizem z vladno koalicijo, bi lahko ugotovili, da deželna Oljka ob zunanji podpori komunistični' prenove bi imela večino hrt. podpore Severne lige. In prav o tem v teh dneh teče razprava, predvsem v časopisih, medtem ko direktni interesi-ranci mečejo vodo na ogenj. Znalo pa bi se zgoditi, da bi po 15. septembru vendarle prišlo do določenih večjih napetosti znotraj zdajšnje deželne večine. Večina vidnejših furlanskih predstavnikov Severne lige se ogreva za Bossijeve teze o secesiji in bodo ob Padu 15. septembra zaprisegli nastanku nove republike Pa-danije. Napovedali so tudi, da bodo sežgali naročninske knjižice Rai. Tako izhaja iz ankete, ki jo je med furlanskimi ligaši pripravil videmski škofijski tednik “La Vita Cattolica”. Ligaški parlamentarec Rinaldo Bosco ugotavlja, da ni več časa za federalistično rešitev države, zato predstavlja secesija edino rešitev. Bosco izraža bojazen, da bi bil federalistični sistem podoben tistemu, ki ga ima Dežela F-JK, ki je po njegovem le navidezen in ne odraža realne avtonomije. Takšnega mnenja sta tudi parlamentarca Francesco Moro in Roberto Visentini. Predsednik deželne vlade Sergio Cerotti se nokoliko ograjuje od teh tez in se bolj približuje federalistični ureditvi. S tem verjetno skuša omiliti Bossijeve teze, ki bi znale zrahljati zdaj-šno deželno večino med SL, DSL in Ljudsko stranko. S tem v zvezi sta se oglasila tudi načelnika DSL in LS v deželnem svetu. Renzo Tra-vanut svetuje vsem ligašem anche all’amministrazione comunale. L’approccio alla ricerca è stato multidisciplinare ed il lavoro è stato articolato in 4 gruppi: etnologico (sul tema della famiglia e degli attrezzi), quello archeologico ha ripulito il mulino di Savogna, quello storico (emigrazione) e quello di Roberto Dapit sulla tradizione orale. Infine il gruppo video ha proposto alcuni spezzoni di filmati, realizzati da videoamatori del posto. Di qualche pregio se la proposta finale Sopra il gruppo di Roberto Dapit, qui accanto parte del pubblico alla presentazione vogna ed in particolare quelli di Masseris, dove il campo aveva fissato la sua base, per la collaborazione data. Un grazie sentito a questo proposito è andato è stata :“Perchè non realizzate un festival dei filmati migliori?” Posvet o Sloveniji v Evropi Slovenska skupnost, v sodelovanju s Krožkom za družbena vprašanja Virgil Sček, prireja javni posvet na temo: “Slovenija v Evropski Zvezi: nove možnosti sožitja in sodelovanja na krajevni in mednarodni ravni”. Posvet bo v ponedeljek 9. septembra, ob 17. uri, v Peterlinovi dvorani v Trstu. Sodelovali bodo: senatorka Patrizia Toia, podtajnica v minstrstvu za zunanje zadeve, poslanec Lojze Peterle, načelnik delovne skupine za manjšine v slovenskem parlamentu, evropski poslanec Mic-hi Ebner, predsednik delegacije Evropskega parlamenta za odnose s Slovenijo, Andrej Wakounig, predsednik Enotne liste slovenske manjšine v Avstriji, Silvano Sau, predsednik Obalne skupnosti italijanske narodnosti v Sloveniji, Martin Brecelj, tajnik SSk. Posvet bo vodil Ivo Jevnikar, pozdravila pa bosta Rafko Dolhar, predsednik krožka Virgil Sček in tržaški Zupan Riccardo Illy. Predvidena je tudi prosta razprava. rte le iscrizioni Glasbena šola Presso il Centro scolastico bilingue a S. Pietiv Glasbena sola iz Spetra sporoča svojim starim in novim gojencem, da je odprto vpisovanje za šolsko leto 1996/97. Cas je do torka 10 septembra. Vpišete se lahko na tajništvu Dvojezičnega šolskega središča v Spetru od ponedeljka do petka od 8. do 14. ure. Glasbena šola sporoča tudi, da se bodo lekcije začele v ponedeljek 16. septembra. *** La Scuola di musica - Glasbena šola di San Pietro al Natisone informa che sono aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico 1996/97. La scadenza è stata fissata per il prossimo 10 settembre. Per le iscrizioni rivolgetevi alla segreteria del Centro scolastico bilingue di San Pietro al Natisone, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. La Scuola di musica - Glasbena šola informa inoltre che le lezioni avranno inizio lunedì 16 settembre. E la montagna ha fatto festa... Italijanska vlada bo do konca leta predložila zakonski predlog Dini obljubil zaščito Tudi slovenski državljani bodo prihajali čez mejo z osebno izkaznico Gli amanti della montagna hanno vissuto domenica scorsa una bella giornata sul monte Matajur, in occasione della ventesima festa organizzata dalla Comunità montana delle Valli del Natisone, dalla Provincia di Udine e dal Comune di Savogna. Per l’occasione è stato presentato, alla presenza del presidente della Provincia Pelizzo, il libro "Tra gli sloveni di Montefosca" (sopra). Anche nel pomeriggio molte persone (sotto) si sono fermate presso il rifugio Pelizzo. s prve strani Srečanje obeh zunanjih ministrov je z vidika naše nacionalne skupnosti pomembno iz dveh razlogov. Prvi zadeva splošni okvir, v katerem se je srečanje odvijalo. Slo je za konstruktivni dialog, ki ga niso ovirali ne premoženje ezulov in niti vprašanja fojb, o katerih se je v tem času razpisalo italijansko časopisje. Drugi razlog zadeva status naše manjšine. Italijanski zunanji minister Lamberto Dini je na tiskovni konferenci napovedal, da bo vlada do konca leta predložila osnutek zakona za zaščito slovenske manjšine. Za to vprašanje bo v prvi vrsti skrbel podtajnik na Farnesini Piero Fassino, ki je doslej pokazal, da ima posluh za našo problematiko. In prav Fassino bo v kratkem sprejel zastopstvo naše manjšine, da bi se z njim pogovoril o pripravi samega osnutka zakona in poslušal, kakšni so naši pogledi, kar zadeva manjšinsko zaščito. Ce se bo to res zgodilo, bo naša skupnost res deležna lepega in nepričakovanega novoletnega darila. Rimsko srečanje dveh zunanjih ministrov pa je prineslo že nekaj konkre- tnih dogovorov. Dini in Kračun sta podpisala sporazum o vračanju tujcev na meji in izmenjali pismi o odpravi vizumov, kar bo omogočilo slovenskim državljanom, podobno kot to velja že za Italijane, da bodo čez mejo prišli z osebno izkaznico. V kratkem pa bodo podpisali sporazum o vojaškem sodelovanju in v ta namen se bosta srečala oba, italijanski in slovenski, obrambna mi- nistra Andreatta in Kacin. Kar zadeva gospodarstvo, bodo vsestransko aktivizirali sodelovanje, Italija pa predlaga tristransko dogovarjanje, z vključitvijo Madžarske, o infrastrukturah in gospodarskih temah v želji po utrditvi razmišljanja srednjeevropske pobude. O tem se bodo dogovorili pristojni ministri treh držav. tìfsp ''/V/A7 sfa rave... Četrtek, 5. septembra 1996 Luigi an Delfina Gorenszach an Emilio an Maria Battistiq Stierkrat “ja” par svetim Standreže Tu saboto zguoda, ku je odparu njega buti-go, znani Suostar Gio-vanin je uSafu na vrateh adnega karabinierja z veliko borSo Carieulju pod pasko. - Pogledite tle, Suostar Giovanin, ka’ mi se gaja. Nomalo cajta od tega se mi takuo potijo noge, de imam vse Ca-rieulje vederbane, pru snedene od potu. Giovanin je pregledu vse tiste čerieulje adan po adnim, an poviedu karabinierju, de ima sa-muo adno Solucjon: nosit kokodrilove čarieu-lje! - Ben nu - je zahvalu karabinier Esposito - Ce imam tajsan problema, se bom muoru pa takuo previdat. Ku je parSu v kazer-mo, je vpraSu petnajst dni licence an se po-brau v Egipt na veliko rieko Nilo. Karabinier Esposito, ki je an grozan inak, je nicku kupu an dug nu-oZ an ’no pcsebno go-mnasto tuto an skoCu tu tisto globoko vodo, kjer je bluo vse puno koko-drilnu. Cieli dan sej’ maltru za jih omagat an uon venasat an kadar sonce je že zahajalo za velikim riekam, jih je imeu Ze ’no veliko taso. Tru-dan an zaupan se j’ teu ze pobrat pruot duomu, kadar je zagledu v vodi adnega ries debelega an duzega kokodrilna, po-padu je nuož an skoču na anj. Vič ku pu ure se j’ maltru za ga omagat an ga uon venest, an kadar ga j’ vargu na veliko taso, mu je hitro pogledu tu noge an žalostno po-godemju: - Tudi tel tle je brez Carieulju! ! ! Na stuojta se bat, na vi-deta doplih. Na fotografiji sta pru dva para noviču. Za resnico poviedat, kiek vič ku novic, sa’ so “zlati”. Pušjac tu Skrici za može, pušji v rokah za Zene. Kaj-San jih je Ze zapoznu posebno, če sta iz podbonieške-ga kamuna. S te prave roke so Luigi Gorenszach (klaSa 1916) an njega žena Delfina Battistig (klasa 1927), Maria Battistig an Emilio Battistig (obadva klasa 1919). Kuo je tuo, de sta kupe praznovala zlato poroko? Zak so se poročili tudi kupe, lohni tudi zak Delfina an Emilio sta sestra an brat. Bluo je 3. voSta lieta 1946. An lietos, petdeset liet potlè, so vsi štier kupe še ankrat ponovil njih “ja” v cierkvici svetega StandreZa. Okuole njih so se zbrale njih družine, sinuova Pio an Celio an hčere Luciana an Liliana od Emilia an Marije, sinuova Dino an Leo od Luigia an Delfine, an nevieste, zeti, navuodi, pranavuod an vsa druga zlahta. Novicam, ki žive v Gorenji vasi (Luigi an Delfina) an v Podboniescu (Emilio an Maria), želmo vse narbu-ojse. Zlati novici iz Trinka Defa, de tist dan ko sta se oženila jim je Zlahta metala raiz, takuo ki je bluo zadnjo siboto julija lietos, kadar sta Antonio Trinco - Tona Zajcu an Zorka Namor - Bularjo-va iz Trinka praznovala njih zlato poroko. Tisti so bli so cajti, ko je bila kraljica naših dolin narbulj čema mizerija. Vse je manjkalo, samuo dobra volja za dielat ne. Pa še tiste ni bluo zadost. Takuo je an Tona biu adan od tistih mladih an močnih puobu, ki je šu kopat v bel-gijanske miniere. Dva governa sta se kladla dakordo, kuo sluzit na koži buogih dielucu, (na tarkaj dielucu je Italija dobila tarkaj karbona), našim ljudem so kladli v glavo pa, kuo so srečni, kako frajnost imajo. Pa ni bluo druge poti za se preživiet ko Belgija. Bluo je huduo an težkuo za goba, martra an žalost bit deleč od duoma. Ker je Tona zaslužu pezion - an z njim minatorsko boliezen - sta se varnila an kupila hišo v Laškem, blizu Vidma. Mogla sta Ziviet bulj v mieru an vešuolat njih puoba Gianni. Vse kar nista imiela, kar sta se oženila, ni pa manjkalo za njih zlato poroko. Napra-vli so pravo ojcet v Spietru, kjer je mašo zmolu don Nisio Mateucig, an potle so imi-el senjam z Zlahto. “Ne, nismo šli v Dreko, zak je takuo Žalostno an niemaš še kje popit an taj vina” so nam jal. Zajci, Bularji an Si-učci so bli nimar štieti za njih lepe glasuove an so napravli pravi zbor, Pepo je poskar-beu pa za “orkestro” an veselo atmosfero. Zorka an Tona, vsa zlahta an parjatelji vam Želijo še puno srečnih dni an dost zdravja. Pa, takuo ki kaže fotografija, se vam ni trieba bat, še posebno Tonu, kinè?, sa vsak dan utieka boliezni an slavi volji z njega bičikleto... Kurazno napriej! Se daž jih nie nstavu doma Iti na senjan, ki ga orga-nizavamo v Kravarje je ra-talo an apuntament, kjer se na more parmanjkat. Videl smo, de je bluo takuo an lietos: gor na vas daž, v nediejo 25. vošta nje parmanjkalo judi. Mu-ormo pru ree, de imajo radi naš senjan. Se vie, de ku tu vsakin Sejmè so tudi cerkvene an-dohta. Skoda je, de stara navada imiet mašo pieto po starin je lietos padla, zak zbor, koro, ki je imeu nastopat an famoštar, se nie-so dobrò zastopil. Je pru lepuo videt, de za senjan se zbierajo družine an srečavajo parjatelji, ki se na vi-dejo Ze vic cajta an so veseli kupe. Lietos smo doloZli tekmo, garo od “calcetto a due”, ki je bla pru lepuo sparjeta, sa’ se je upisalo 18 skupin an Anthony, ki jo je pomisnu, je muoru zapriest vpisovanje pred cajtan zak se nie čaku taj-šnega uspeha, šučeša. Garo so jo udobil “Obli-čanji” Terry an Stefano, ki so nesli damu ’no lepo cajno puno dobruot. Cajna je biu šenk tudi za tiste, ki so paršli na drugo mesto, pru takuo za te narmlajšega an za te narstarega. Za tiste, ki nieso nič udobil, je bla pa dobra pastašuta. Lepe so ble tud igre za te male, ki so muorli skakat z Zakjan, narest ’no štafeto nič lahko, zagonat, kaj j’ bluo tu skatolone, brez ga videt, kaj j’ bluo tu ku-čerine, ki Sandra j in je storia pokušat, an na koncu so muorli vsi kupe sniest ’no pastošuto z rokmi ta za harbatan. Vsi so jo zvestuo sniedli an na koncu so bli takuo umazani, de je bluo ki. Za jih potroštat jih je čaku an dobar sladoled, gelato. Buj pozno je paršlo Beneško gledališče s komedijo “Buogi možje”. Muorem reč, de Lidia, Mariagrazia an Anna so takuo lepuo znale igrat, de marskajšan je mislu, de tiste zgodbe, tiste pravce so ble resnične. Na koncu zahvalemo vse tiste, ki so parpomal na naš senjan an se videmo drugo lieto. (D V nediejo Bandimica V lieški fari se napravja-jo za senjam, ki bo v nediejo 8. setemberja. Tisti dan je praznik Marije Bandimice, lietos pa bo kiek vič, sa’ le tisti dan bojo praznoval 60. letnico, odkar so posvetili cierku na Lie-sah an 35 liet odkar famoštar Azeglio Romanin je med njim. Ob 11.30 bo sveta maša pietà. Po maši bo precesija s podobo Matere Božje. Okuole pudan an pu bo kosilo za vse farane blizu telovadnice. Le 8. setemberja bo Marija Bandimica v Carnim-varhu an popudan pa ruo-manje viemiku naše dežele od Čedada na Staro goro takuo, ki se gaja že od potresa san. Kakošja ljubezan Zadnji krat smo vam pisal o kakuošah, ki Žive v Kravarje an ker lietajo na-pri an nazaj po vasi, an tudi po poti, da na pridejo ta pod kako makino so vasnja-ni diel pred vas an velik kartel, kjer je narisan sa-njau: “Ahtita se, kakuoša!”. Telekrat vam napišemo pa od adnega petelina, ki je živeu v Marsine, v Poceri. Na stuojta nam pravt, de Zvina na tarpi zavojo ljubezni... oh, še kakuo tarpi. Imajo ’no sarce tudi petelin, tako sarce, de jim po-kne od žalosti. Sele nam na vierjeta? Obarnita se do našega parjatelja Valerja iz Pocere. Njemu je zavojo ljubezni ukrepu an petelin. Pru takuo, kar je zauohu, de njega “muroza”, ’na liepa kakuošca, ki pa je čuotala nimar vič, je imiela še kak minut življenja (gaspodar Valerio je biu ujeu pru njo miez usieh kakuoš, ki so ble v kakošnjaku, an v ruo-ki je imeu debeu nuoZ...) se je na zlah zavaliu na tla an kar Valerio mu je blizu skočnu za mu pomagat, je obarnu še ankrat oči an car-knu. “An študierat, de je stau dobro, biu je močan, debeu petelin... Ja ben, sem ga odaru an kar san vidu sarce, san zastopu vse: bluo je poknjeno, na pu, ku de bi ga bla kaka palotola ujela...” . Se na vie pa, če petelin je teu rešit življenje mu-rozi, al pa je ukrepu od velike Žalosti, ker bi ne biu mu prestat, preživiet brez nje... V Azli so balinal tiedan Tudi lietos komitat za Azio je organizu turnir balincanja za vasnjane an njih pa-rjatelje (torneo di bocce). An je že trečje lieto, ki se tuole gaja. Tudi telekrat se je vpisalo zaries puno ljudi. Bluo je 28 paru, ki so balinal cieu tiedan, vsako vičer. Kje so balinal? Na Zugu, ki so ga nardil v vartu v vasi, le tisti od komitata. Okuole žuga se je vsako vičer zbieralo puno judi, vasnjanu, pa tudi iz drugih bližnjih kraju. Na koncu, tisti, ki so premagali vse te druge so bli Iole Predan an Guerrino Trinco, Luca Margutti an Pio Cencig. V finale so šli pru oni štierje an na koncu je uduobu par Margutti - Cencig. Vsiem tistim, ki so balinal so šenkal dobruote, ki jih runajo v mlekarinci v Azli. Na koncu muormo še reč, de ker se je vpisalo tarkaj balincarju an vsako vičer je bluo par Zuge puno ljudi, komitat za Azio poskarbi tudi druge lieto za organizat spet tel turnir. (a.) 6 novi matajur četrtek, 5. septembra 1996 Minimatajur Il parroco di Spietar lesse il libro tutto d’un fiato e lo accolse come uno straordinario sussidio alla sua predicazione. Era soddisfatto. Aveva tenuto una diplomatica resistenza alle proposte dell’arcivescovo di venire a Spietar come primo parroco friulano nella forania slava. Era lusingato della proposta e sicuro delle sue capacità, ma aveva voluto mostrare l’opportuna modestia, professandosi indegno di tanta responsabilità. Anche nelle battaglie dei preti sloveni con l’arcivescovo di Udine intravedeva lo zampino del diavolo e sentiva perciò l’importanza della sua missione. La predicazione di monsignor Antonio Bertoni, ricca di esempi edificanti, di domande poste con efficace oratoria ed abili coloriture espressive, si avvantaggiò molto della lettura del libro di Sutter sul diavolo. Costava 6 lire, ma per il contenuto in termini di apostolato il libro aveva un valore di gran lunga superiore. E chi ha avuto la fortuna di ascoltarlo, non ha dimenticato le infervorate omelie del monsignore nella grande chiesa nuova di Spietar. Siamo rimasti, come si vede, al racconto dei fatti di Illfurt, la storia dei fanciulli alsaziani caduti in preda alla possessione del diavolo. Nella prefazione del libro l’autore ha aggiunto: «La Chiesa Cattolica ci insegna categoricamente che esistono i demoni, e gli spiriti maligni», e ne definisce la natura: «Essi sono degli esseri impersonali ed immateriali; ed appartengono a quella schiera di purissimi spiriti che Dio aveva creati in stato di grazia, e destinati ad una gloria incomparabile in cielo». Invece si ribellarono (e non è chiarito se l’Artefice lo avesse previsto all’atto della loro Creazione) e sono puniti «con la perdita della felicità e- Mons. Bertoni studia il caso degli ossessionati di Illfurt - Epilogo 7 Olga Klevdarjova L' intervento del demonio nell terna e col castigo dell’inferno eterno». A scanso di equivoci va aggiunto che il libro godette dell’imprimatur dell’autorità religiosa, e che, inoltre, fino al 1926 ci furono ben 6 edizioni in francese, 2 in inglese, 2 in lingua ceca, 2 in spagnolo, 2 in portoghese, una in fiammingo e una in indiano. Non è il caso di riportare tutta la storia, che condensiamo in estrema sintesi. Il Diavolo si era dunque impossessato di due fratelli, manifestando la sua presenza con le straordinarie facoltà dei posseduti. Sutter spiega: «Succede persino che Dio permetta al demonio di entrare nel corpo di un uomo, di identificarsi con lui, e di esercitare un potere tirannico sui suoi sensi, i suoi organi e le sue facoltà! In virtù di questa misteriosa coabitazione e di questo impero infernale, il demonio può far servire ai suoi fini l’ossessionato, gli può sconvolgere l’esercizio delle facoltà dell’anima in modo tale, da produrre in lui manifestazioni eccezionali e meravigliose. Ecco i segni caratteristici della vera ossessione: 1° Conoscenza di lingue sino allora ignorate; 2° Conoscenza scientifica e facilità straordinaria di discutere sopra questioni scientifiche per parte di ignoranti; 3° Conoscenza di cose lontane e segrete e penetrazione nel dominio del pensiero altrui; 4° Manifestazioni che oltrepassano le forze umane, o naturali; 5°Anestesia di certi organi (cecità, sordità, mutismo)». I fanciulli di Illfurt diedero prova di queste facoltà. Mostrarono soprattutto una incontenibile ripugnanza per le cose atti- nenti alla religione ed una atrocissima sofferenza al contatto con oggetti sacri e benedetti: medagliette, paramenti, croci ed acqua benedetta. Manifestavano la pena con urla, convulsioni e bava alla bocca, con parole sacrileghe e oscene contro i sacerdoti, le monache e le cose sacre. In breve: furono tentati ripetuta-mente e inutilmente vari e-sorcismi, dai quali si appurò che nei corpi di ciascuno dei due fratellini erano entrati ben due diavoli, di cui si seppero anche i nomi. Il grandicello era ossessionato da Oribas e Ypès, che si proclamava conte dell’Inferno e capo di 71 legioni di diavoli. Dei diavoli del fratellino fu svelato però solo un nome, Sola-lethiel. Non è il caso di rifare il racconto dei tormenti ai quali soggiacquero i due piccini finché non ebbe successo l’esorcismo di padre Souquat. Afferrata una statuetta della Santa Vergine, egli esclamò: «Vedi la benedetta Vergine Maria?...Adesso per mezzo mio ti ordina di partire. Allontanati dunque spirito immondo, dalla vista dell’Immacolata! Ubbidisci al suo comando, e parti al più presto!» Il racconto prosegue: «A questo punto il demonio, con una voce di basso profondo, gettò un grido formidabile. Poi gemette: “Adesso sono costretto a cedere”. Il fanciullo si contorse come un serpe, un leggiero scricchiolio percorse le sue membra, si snodò lentamente, si allungò, e ricadde come morto. Il demonio e-ra fuggito». Più o meno la stessa cosa si ripetè con il fratello. Ed ecco: a Illfurt fu elevato un monumento alto dieci metri con questa iscrizione sullo zoccolo: «In memoriam perpetuam liberationis duorum posses-sorum Theobaldi ed Josephi Burner obtentae per intercessionem Beatae Vir-ginis Immaculatae. Anno domini 1869». Nella partita fra l’Artefice e il Diavolo ci fu l’intervento risolutore della Vergine Maria. Lei squilibrò il ‘match’ a danno del Maligno, che ne uscì battuto. In un passo del libro si dice apertamente (il succo del libro sta tutto qui) che il demonio non solo amava i protestanti, ma «non face- Alpini in Russia (gennaio 1943) Un soldato conduce un mulo ed un bovino, preda di guerra va mistero neppure delle sue opinioni politiche». Per esempio: non amava Napoleone III perché era in buoni rapporti con il Papa. Manifestava le sue preferenze per il regime repubblicano, e salutava col grido «libertà, fraternità, uguaglianza! Viva la Repubblica» e giustificava, sempre il Diavolo, il suo entusiasmo affermando che «l’epoca repubblicana è provvidenziale per noi (diavoli)». Tribunali rivoluzionari, sommosse politiche, regimi sovversivi, eccetera, qui Satana ha facile mietitura. Ma facciamo questa riflessione. E forse ingiustificato questo pensiero: il gioco più grande ed avvincente -dove l’intreccio è più complesso e imprevedibile e sciolto da tutti gli impacci morali, dove è impegnato il massimo dell’ingegno e della creatività umana, dove sono coinvolti interi paesi, nazioni e continenti e dove è il più colossale l’investimento materiale e lo sforzo scientifico, e soprattutto dove la Posta è la più alta che si possa immaginare - non è forse il Gioco della Guerra? gli avve- nimenti ed i personaggi di questo secolo di sangue e di orrori non sono forse le mosse del Grande Gioco fra Satana e l’Artefice? non è questa la Grande Scacchiera su cui sono costrette a muoversi a loro malgrado le umane Creature? È pensabile allora che sia stata concessa a Satana la possessione dei corpi dei Condottieri e di guidare le a-zioni degli ossessi: Hitler, Mussolini, Stalin, eccetera? Così Satana sarebbe il vero stratega di tutto l’immane massacro del Grande Gioco tra lui e l’Artefice, Lui consenziente. Allora il punto fonda-mentale della Metafisica Lukežoviana è il Gioco della guerra. L’apporto filosofico è stato elaborato nei giorni della Cjornaja Kalitva, nelle notti d’inferno del fuoco delle migliaia di cannoni di Golikov, delle katjuSe, e quanto Drejca ha vissuto, altro non sono che la coreografia del Gioco del Maligno nella colossale partita con il Creatore. E il Lukežov, nel corso dei giorni a venire, troverà di persona non pochi appoggi alla sua ingenua filosofia. Si rifletta: l’Artefice conosce la santità di Giobbe. A cosa servono la sfida del Maligno e i relativi esami crudeli e umilianti? A Illfurt sono coinvolti due fanciulli, innocenti. Perché questo disumano castigo a bambini di otto e sei anni? La spiegazione del Gioco soddisfa a queste domande. Così anche in futuro, in momenti molto più frivoli, la società - come sarà abbondantemente provato in quella che un giorno a ragione potrà dirsi la ‘civiltà dei profumi’ - si appoggerà sempre sul Gioco, Fine ultimo della Creazione: il Foot-Ball, i Quiz di Mike, l’Eros, il Gratta e Vinci, le Olimpiadi, i Riti Satanici dell’alba del Terzo Millennio e perfino, di nuovo, la Guerra. (segue) M.P. Na poletni šoli slovenskega jezika v Cerknem je prišla do izraza do ustvarjalnost Imajo pesniško žilico? Cerkno je majhno mesto v dolini med hribi. Ima okoli 1700 prebivalcev. Čeprav je majhen kraj, je znan zaradi tovarne Eta in zimskega turizma. V Casu poletne Sole smo ta kraj bolje spoznali. Na hišah je veliko spominskih plošč iz druge svetovne vojne. Izvedeli smo, da je bila v kraju partizanska osnovna šola, tečaj za bolničarke, igralska skupina in prva smučarska delavnica, ki je bila temelj tovarne Elan. V bližini Cerkna je muzej - partizanska bolnica Franja. Cerkno je tudi rojstni kraj matematika I. Močnika in nadškofa Frančiška Sedeja. Po Močniku se imenuje tudi ena ulica. Čeprav je kraj majhen, ima dve banki, knjigarno, videoteko, fotoatelje in fitness studio. Zaradi turizma so pred dvajsetimi leti zgradili hotel, kasneje pa še bazen in teniška igrišča. Martin, Daria, Giulia Crisetig iz glasila “Škorci" Pesem o ljubezni Ljubezen je kot metulj, ki prosto leta, brez misli, brez problemov. Nobeden ga ne more/ ustaviti. Je prost in lahko poleti/ na vsako rožo. Ljubezen je kot roža, kot vse stvari, ki so lepe, ki so tople. A vse je minljivo. Tudi zemlja bo nekega dne umrla. Majda Clodig Na poletni šoli slovenskega jezika v Cerknem so bili otroci vključeni v različne skupine. V literarni delavnici, ki jo je vodil pisatelj Marjan Tomšič je bilo vključenih tudi šest beneških deklet. Dejavnost Ne vem, zakaj sem tako nemirna. Ne morem in ne morem sedeti na miru. Vse se kar samo giblje, proti moji volji. Grizem si nohte, sunkovito obračamI glavo, / roke in noge. To zame ni prijetno. Rada bi bila kot drugi. Rada bi bila srečna in mirna, mirna tako, kot so mirna drevesa/ in kot je mirna /gora. Zdi se mi, da me nekaj kar naprej ogroža. Se v spanju me preganja ta straSni nemir. Spremenila se bom v drevo, v skalo,I v goro - potem bom mirna. Giulia Coceanig je bila razdeljena v dva dela. V prvem so brali in analizirali odlomke iz Kosmačevega Tantadruja, v drugem so pisali in ustvarjali na temo “ljubezen”. Tu so tri od številnih lepih pesmi, ki sojih napisale. Cvet v mojem srcu Ljubezen je prijateljstvo, ki ga čuti pastir do svoje črede; ljubezen je tudi, kadar prileti čebela/ na cvet in se ji roža široko odpre; ljubezen je to, kar čuti dojenček, ko se stiska k mami; Ljubezen je dviganje gora proti nebu; in ljubezen je moje pismo mami; in ljubezen je cvet, ki se v mojem/ srcu odpre. Giulia Crisetig VALNATISONE 1 TORRE ANESE 1 VALNATISONE: Venica, Va-lentinuzzd, Segalina, Daniele Specogna, Lancerotto (Chia-bai), Rossi, Scidà, Sturam (Bergnach), Trusgnach (Campanella), Masarotti, Mlinz pa-vid Specogna), TORREANESE: Tami, Culino, Copetti (Granieri), Laurini (Gal-liussi), Mosolo, MarineUi, Cu-dicio, Dorlì, Golles, Fiorentini (Seffino), Petrillo (Temporini). MARCATORI: Petrillo al 32', Segalina all’87’. Azzida, crono baby in mountain-bike Il Comitato per Azzida organizza per sabato 7 settembre, alle 15, il primo Crono baby di mountain-bike. Alla gara, che si terrà nella frazione di S. Pietro, sono invitati a partecipare i bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni, suddivisi in due fasce di età. L’iscrizione gratuita va fatta presso il negozio della Gubana della nonna. Il veneto per la settima volta trionfa nella gara ciclistica Četrtek, 5. septembra 1996 La Valnatisone rimedia un pari casalingo in coppa Regione contro la Torreanese Esor dio stentato in coppa Gli ospiti in vantaggio alla mezz’ora del primo tempo - L’espulsione del portiere avversario facilita il compito nella rimonta dei sanpietrini - La rete del pari porta la firma di Segalina Gloria al radun azzurro di bask Hočevar prvak, reprezentanca out Iz nemškega Augsburga, kjer je potekalo evropsko prvenstvo kaja-kašev in kanuistov na divjih vodah, je v nedeljo prišla razveseljiva novica za slovenski šport. Simon Hočevarje namreč postal evropski prvak v kanuju enosedu med posamezniki, skupaj s Sebastjanom Linkejem in Dejanom Stevanovičem pa je osvojil bron v ekipni preizkušnji. V nedeljo zveCer pa je iz Ljubljane prišla nezadovoljiva vest o porazu, ki ga je slovenska nogometna državna reprezentanca utrpela proti Danski v kvalifikacijskem srečanju za svetovno prvenstvo. Slovenija je doslej izgubila obe srečanji, prvo v Grčiji, in tokrat proti Danski z 0:2. Bivši evropski prvaki so oba gola dosegli v zadnjih desetih minutah srečanja in to predvsem “po zaslugi” slabe slovenske obrambe. V drugem nedeljskem srečanju prve skupine je Grčija premagala Bosno/Hercegovino s 3:0 in vodi na začasni lestvici s 6. točkami. Sledijo ji Danska (3), BiH in Slovenija (0). Reprezentanca Hrvaške bo prvo tekmo v kvalifikacijah odigrala 9. oktobra proti BiH. (r.p.) Gloria Cernoia, originaria di Savogna(oggi abita a Basaldella), è stata convocata di recente per il raduno della Nazionale azzurra di pallacanestro. La giovane cestista, figlia di papà Paolo, di Savogna, e di mamma Mirella di Cepletischis, veste la casacca della società Pozzuolo basket. Gloria ha raggiunto ieri, mercoledì, la cittadina di Norcia, sede designata del raduno, con altre 30 atlete provenienti da varie regioni italiane. La cestista è l’unica convocata nella nostra provincia. Sarà a disposizione fino a martedì 10 settembre dell’allenatore della nazionale Riccardo Sales - che ha portato le azzurre ai massimi livelli mondiali nel corso delle Olimpiadi di Atlanta - e del suo collaboratore Renato Nani. La validità degli a-tleti valligiani impegnati nel basket viene così confermata. Dopo Roberto Chiacig, di Merso di Sotto, più volte convocato nella massima rappresentanza, ora anche le ragazze hanno una loro rappresentante ai massimi livelli nazionali. Il veneto Giancarlo Peruzzi ha confermato la sua superiorità nella San Pietro - Monte Matajur scrivendo, domenica scorsa, per la settima volta il suo nome nell’albo d’oro della scalata S. Pietro al Natisone, 1 settembre - E’ terminato in parità il derby di coppa Regione tra la Valnatisone e la Torreanese. Gli ospiti sono stati costretti a giocare in dieci dal 4’ della ripresa a causa dell’espulsione del portiere Tami, reo di aver steso Campanella fuori area mentre l’attaccante stava per calciare il pallone nella porta sguarnita. I torreanesi fino a quel momento avevano dimostrato di meritare il vantaggio acquisito grazie alla rete siglata da Petrillo. Con un uomo in più la Valnatisone ha riequilibrato le sorti della gara a 3’ dal termine, evitando così la sconfitta. La mancanza di un attaccante di qualità si è fatta sentire nella compagine guidata da Coppetti, che dovrà migliorare sia nell’intesa tra la media distanza che risultavano imprecise. Continuava la sfida tra Golles e Venica che anche stavolta era a favore del portiere, che usciva sui piedi del giovane attaccante bloccando la sfera. Le generose proiezioni di Valenti -nuzzi non venivano sfruttate adeguatamente. Grazie alla caparbietà del giovane difensore di Altana nasceva l’azione della rete del pareggio, ottenuta da un calcio di punizione per un fallo sullo stesso giocatore. Alla battuta Masarotti crossava al centro, dove Segalina colpiva la sfera che veniva deviata da un difensore ospite diventando imparabile per il bravo Temporini. Negli ultimi due minuti le squadre si controllavano a vicenda, (p.c.) i reparti che nella continuità di gioco a centrocampo, anche se le assenze di Mulloni (infortunio) e Mottes (squalifica) hanno avuto il loro peso. La cronaca della gara inizia con un fallo di mano in area di Lancerotto ritenuto involontario. Due opportu- nità per Trusgnach al 15’ e 29’ non venivano sfruttate a dovere. Un tentativo di Golles veniva neutralizzato in uscita da Venica. Al 32’ la Torreanese concretizzava la sua maggiore incisività con Petrillo che deponeva in rete il pallone> servitogli da Dorlì. La reazione degli azzurri registrava due tentativi di Sturam e Mlinz andati a vuoto. Allo scadere del tempo ancora Venica in evidenza respingeva una conclusione di Golles. Sabato 31 agosto si è giocato a Tolmin un torneo quadrangolare intemazionale tra la formazione locale dei Giovanissimi, l’Audace di S. Leonardo, il S. Daniele e la squadra carinziana di Villach. Il quadrangolare si è svolto nell’ambito delle annuali manifestazioni di gemellaggio tra società dei pescatori di S. Daniele e Tolmino. Per l’Audace è stata la prima uscita stagionale e senz’altro può considerarsi positiva per il terzo posto ottenuto, nonostante l’assenza del “motorino” di centrocampo Patrick Podorieszach e l’infortunio subito nella prima gara da Cappelli. L’allenatore Martinig ha schierato in campo i seguenti giocatori: Cer-notta, Floreancig, Zufferli, Davide Duriavig, Paolo Massera, Corredig, Fabbro, Cappelli, Suber, Trusgnach, Picon, Piccinini, Mattia Cendou e Bastiancig. E’ toccato ai biancazzurri inaugurare la manifestazione. La squadra ha perso di misura (1-2) con il S. Daniele. I collinari si sono presentati in campo con cinque giocatori nati nel 1981. Nell’altra gara eliminatoria i padroni di casa hanno surclassato il Villach ottenendo un perentorio ed indiscusso 6-3. Il torneo è continuato con la finale di consolazione tra l’Audace ed il Villach, terminata con un perfetto risultato di parità (3-3). Per designare la terza classificata si è passati ai calci di rigore che hanno visto una maggior precisione dei giocatori biancazzurri. La lotteria dei rigori si è conclusa per 5-3 a loro favore. La finale ha visto il successo del Tolmin che ha avuto ragione di stretta misura (2-1) sui rossi di S. Daniele. Alle premiazioni sono intervenuti anche i sindaci di S. Daniele e di Tolmin, che hanno così dato lustro alla manifestazione, rinsaldando l’amicizia tra i popoli vicini. Stefano Rossi, difensore della Valnatisone All’inizio della ripresa le squadre rientravano in campo con alcune variazioni. Nella Valnatisone David Specogna e Chiabai sostituivano Mlinz e Lancerotto, mentre nella Torreanese Granieri prendeva il posto di Laurini. Ancora il numero uno sanpietrino, all’inizio della ripresa, si destreggiava alla meglio bloccando a terra un difficile pallone indirizzato da Dorlì. Avveniva quindi l’episodio che portava all’espulsione di Tami. L’allena- tore Zappamiglio era costretto a togliere dal campo Petrillo per fare posto al portiere di riserva Temporini. La Torreanese cercava al 57’ la rete della sicurezza con Golles. La sfera si perdeva però a lato. La stanchezza, a causa del terreno pesante per la pioggia, e l’inferiorità numerica si facevano sentire nelle file torreanesi. La Valnatisone cercava con azioni prive di mordente in fase offensiva la rete del pareggio. Prima Masarotti e poi Sturam provavano con conclusioni dal- II giovane Cappelli dei Giovanissimi dell’Audace I Giovanissimi terzi a Tolmin četrtek, 5. septembra 1996 SVET LENART Hrastovije Žalostna oblietinca Paš ki krat, kar smo Sli v njega butigo v Skrutove smo ga videli takole, na die-le, ko je taplju kake Suolne, kake čerieuje. Tri lieta od tega nas je Antonio Clinaz -Petelinu iz JeSičjega, ki pa je Ziveu z družino v Hrasto-vijem, za venčno zapustu. Bluo je 9. setemberja. Z veliko ljubeznijo an žalostjo se ga spominjajo mama, žena Vittorina, sinuovi Mario, Loris an Silvano, sestra, bratje, kunjad an kunjade an vsa druga Zlahta. Za počastit njega spomin bo v pandiejak 9. setemberja, ob 19. uri sveta maša v cierkvi v Podutani. II 9 settembre di tre anni fa è mancato all’affetto dei suoi cari Antonio Clinaz, per molti anni calzolaio a Scrutto. Lo ricordano sempre con affetto la mamma, la moglie Vittorina, i figli Mario, Loris e Silvano, la sorella, i fratelli, il cognato, le cognate ed i parenti tutti. Una santa messa in suo ricordo verrà celebrata lunedì 9 settembre, alle ore 19, presso la chiesa di San Leonardo. ^_CEDAD^^ Senčjur-Treviso Poroka V saboto 31. vošta, tam blizu Trevisa sta se poročila Alessandro Pittioni iz Sen-čjurja an Raffaella Bianco. Na poroki se je zbralo puno judi tudi iz naših kraju, sa marna od Alessandra je Silvia Raccaro iz Klenja. Mlademu paru, ki živi v Vidme, želmo puno srečnih an veselih dni. SREDNJE Preserjè - Fregona Noviči Laura Scarabei je ’na če-ča, ki živi v Fregoni, blizu Vittorio Veneto, lepuo pa jo poznajo tudi v srjenjskem kamunu, posebno go par Cerneč an v Preserji, sa’ nje mama je Veronica Tinajova iz tele zadnje vasi. Laura se je v saboto 31. voSta oženila v Fregoni, pred utar jo je peju Michele Colauzzi iz Aviana. Novičam, ki žive v Padovi, želmo vse narbuojše. SPETER Zapustila nas je Elda lussa V pandiejak 2. setemberja smo spremljali h zadnje- mu počitku Eldo lussa, udu-ovo Berghignan. Umarla je v čedajskem Spitale, pogreb je biu pa v Spietre. Imiela je 76 liet an v nje življenju je preživiela hude cajte. Povejmo samuo, da je bila zaparta v Auschwitz an Dachau. Imiela pa je srečo se varnit živa damu. Na telim svietu je v žalost zapustila hčere Viviano, Franco an Gigliolo, zete, navuode an vso drugo žla-hto. CERCASI casa in affitto, due/tre stanze più cucina, possibilmente con verde, in zona Corno di Rosazzo, Cividale, San Pietro al Natiso-ne. Tel. 0432-725062 Vedovo, bella presenza, anni 58, romano residente a Roma, lavoro statale cerca vedova o signorina, casalinga, seria, comprensiva, italiana o slovena, possibilmente proveniente dalla montagna, per rifarsi una vita insieme. Inviare a: Casella postale n. 92 - 33043 Cividale (UD). Prikupni vdovec, 58 let, rojen in bivajoč v Rimu, z drZavno službo, išče vdovo ali gospo (gospodinjo), resno, razumevajočo, italijanske ali slovenske narodnosti. Zelja je, da prihaja z gorkse-ga območja, za skupno Življenje. Ponudbe poslati na: c.p. 92 - 33043 Cividale (UD) Ka’ se je gajalo 25 liet od tegà SPETER Razstava domače obrti (artigjanat) Kot vemo, nasi kraji ni-emajo kajsne posebne obrti (artigianato). A tisto malo, kar imamo, bi bluo potrie-bno na kako vižo stuort spoznat an razvit. Tele dni je bila v Spietru ’na razstava obrti (mostra di artigianato), na katero je parSlo vič kot taužent ljudi. Vič ku kajsan ni viedeu, de v praponskem kamunu znajo napravt skrinje v obliki klopi, v Scigli kipe (skulture), v Barnasu pohištvo (arredamento), v Lipi železne predmete (oggetti in ferro). Blizu domače obrti, se je moglo videt tudi foto- novi matajur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst / Trieste m Včlanjen v USPI/Associato alFUSPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 42.000 lir Postni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - DISTRIEST Partizanska, 75 - Sežana Tel. 067 - 73373 Letna naročnina 1500.— SIT Posamezni izvod 40.—SIT Žiro raCun SDK Sežana Stev. 51420-601-27926 OGLASI: 1 modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% grafije an slike, ki so jih napravli Colò in Vitiello iz Čedada, Fiorenzo Gobbo iz Vidma, med mlajšimi pa Fantini, Petricig, Cornar, Stanich in drugi. Ko je razstava paršla h koncu so dal vsiem tistim, ki so razstavljali, diplome. Posebne priznanja (riconoscimenti) so dobili pa Giuseppe Sittaro iz Barnasa (Špietar), Antonio Comu-gnero iz Senčjurja (Čedad), Emilio Gusola iz Sči-gle (Podboniesac) in Ivo Napoli iz Podarskiega (Prapotno). (Matajur, 15.7.1971) DREKA An milion za nov arhiv Vič ku dvie liet je šlo napri, odkar je pogoreu sedež dreškega kamuna an z njim so bli uničeni tudi vsi dokument an akti. Tisti, ki je v telem cajtu imeu potriebo kajšnega dokumenta, je muoru kamun za vsakega zaprosit na “Procura della Repubblica”, kjer imajo kopije. Se-vieda, postopek je biu zelo dug an drag, izguba časa je bila velika. Seda se bo vse tuo normaliziralo. Komun je dobiu an milion lir an s tem bojo obnovil vas arhiv. ČEDAD Nimar vič fabrik Kdor ni biu že dugo caj-ta v Čedadu, ostane kar bo videu v predmestju ki dost novih fabrik je. Muoramo priznat, de se to industrijski področje (zona industriale) zaries vidno an naglo razvija an de tu najdejo dielo tudi dieluci iz Nedi-ških dolin. Parva je zrasla železarna (acciaieria), ki je pru tele dni zgradila še an nov ka-panon. V kratkem začnejo dielat tudi podjetja (fabri-ke) Faber iz Vidma an Armco Moly Cop, družba ki je povezana z Usa an ima svoj sedež v Čedadu. Tle bo prestor za vič ku stuo dielucu. Poleg teh treh velikih industrijskih kompleksov, je tudi puno drugih manjših fabrik. Tuo je dobro tudi za naše mlade ljudi, ki ta-kuo ne bojo morali vič ho- diti po sviete. (Matajur, 15.7.71) SOVODNJE Matajur Nov portal za kapelico Planinsko društvo iz Čedada s pomočjo turističnega društva Nadiške doline je tudi lietos parvo nediejo setemberja organizala izlet na varh Matajura. Društvo prireja izlet na Matajur že od lieta 1962, to je od te-krat, ko so postavili na te narguorši gori Benečije kapelico an ob telih parlo-žnostih bere sveto mašo domači župnik Paskval Guion. Letošnji pohod na Matajur (1642 m.) je pru posebno presenetiu planince, saj so od lanskega lieta sam marsikaj postrojih Kapelica, ki je imiela priet slave lesena vrata, ima seda želiezni portal. Poleg tega so namestili v oknih vič novih šip. Nekaj, je ries, da jih razbije vietar, a puno tudi vandali, ki nie-so riedki. (Matajur, 15.10.71) “LA MARMI Dl NEVIO SPECOGNA LAPIDI E MONUMENTI S. Pietro al Natisone Zona industriale 45 tel. 0432-727073 Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje mi-ediha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto od 2. popudan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na številko 7081, za Man-zan in okolico na številko 750771. Kada vozi litorina 12 Čedada v Videm: ob 6.10 *,7.00,7.26*, 7.57,9.*, 10., 11., 11.55, 12.29 *, 12.54, 13.27 *, 14.05, 16.05, 17., 18., 19.08, 20., 22.10.(od pand. do čet. an ob praznikih) Iz Vidma v Čedad: ob 6.35 *,7.29,8.*, 8.32,9.32*, 10.32, 11.30, 12.32, 12.57 *, 13.30, 14.08 *, 14.40, 16.37, 17.30, 18.30, 19.40, 21.50 (od pand. do čet. an ob praznikih), '22.40 *čeztiedan Consultorio familiare Ambulatorio di igiene | Nujne telefonske številke Attestazioni Bolnica Čedad 7081 e certificazioni Bolnica Videm 5521 v torak od 10.30 do 11.30 Policija - Prva pomoč .... 113 v četartak od 9.30 do Komisarjat Čedad....731142 10.30 Karabinierji..........112 Vaccinazioni Ufficio del lavoro 731451 v četartak od 9. do 10. ure INPS Cedad 700961 URES- INAC 730153 ENEL Cedad 700961 ^pFTFR ACI Cedad 731987 Ronke Letališče.,0481 -773224 Pediatria Muzej Cedad 700700 v pandiejak od 9.30 do 12.30 Cedajska knjižnica ..732444 v petak od 11.30 do 13.30 Dvojezična šola 727490 oc~Ai/»T7* K.D. Ivan Trinko 731386 Ginecologo: dr. SCAVAZZA izseliencev 732231 v četartak ob 11.00 z "®^o^ejence^^ apuntamentam, na kor pa IsHaiìIJI impenjative Dreka................721021 Psicologo: dr. Bolzon Grmek..............725006 v sriedo od 9. do 14. ure Srednje............724094 Servizio infermieristico Lenar1..........723028 Gorska skupnost Nediških Qpetar''.......... , .. .. . Sovodnje............714007 dolin (tel. 727565) Podbonesec 726017 Za apuntamente an infor- ^avorjana..........712028 madie telefonai na 727282 (urnih urada od 8.30 do Bardo 787032 10.30, vsak dan, samuo Rezija 0433-53001/2 sriedo an saboto ne). Gorska skupnost 727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 9. DO 15. SETEMBERJA Skrutove tel. 723008 - S. Giovarmi al Nat. tel. 756035 OD 7. DO 13. SETEMBERJA Cedad (Fomasaro) teL 731264 Ob nediejah hi praznikah so diparte samuo zjutra, zu ostali Cas in za ponoc se more klicat samuo, Ce riccia ima napisano »urgente«. CAMBI-MENJALNICA: martedì-torek 03.09.96 valuta kodeks nakupi prodaja Slovenski tolar SLT 11,10 11,70 Ameriški dolar USD 1495,00 1535,00 NemSka marka DEM 1006,00 1030,00 Francoski frank FRF 293,00 302,00 Holandski florint NLG 893,00 920,00 Belgijski frank BEF 48,40 50,30 Funt Sterllng GBP 2328,00 2398,00 Kanadski dolar ČAD 1090,00 1123,00 Japonski jen JPY 13,60 14,10 Švicarski frank CHF 1232,00 1269,00 Avstrijski Šiling ATS 142,30 146,70 Španska peseta ESP 11,80 12,30 Avstralski dolar AUD 1179,00 1215,00 Jugoslovanski dinar YUD — — HrvaSka kuna HR kuna 270,00 300,00 BČIKB BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TRŽAŠKA KREDITNA BANKA A CIVIDALE - V CEDADU Uh. Carlo Alberto, 17 - Telef. (0432) 730314 - 730388 Fax (0432) 730352 I rendimenti del risparmio Alcuni rendimenti ottenuti la passata settimana: * BOT - Buoni Ordinari del Tesoro, 6,36% a 3 mesi, netto * PT - Pronti contro Termine della Banca 6,85% di Credito di Trieste, 3 mesi, netto * CD - Certificati di Deposito della Banca 7,40% di Credito di Trieste, 13 mesi, lordo * Fondo comune CISALPINO CASH, 8,90% negli ultimi 12 mesi * CD - Certificati di Deposito in Dollari, 12 mesi, lordo 4,75% (Rendimenti soggetti a variazione, som me) MOJA BANKA