Abbonamento postale gruppo 2/50% - Tednik / settimanale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abb. postale - 45% - art.2 comma 20/b Legge 562/95 Filiale di Udine - TAXE PERCUE - TASSA RISCOSSA - 33100 Udine - ITALY - cena 1,20 € www.facebook.com/novi.matajur & 135 anni di Onde Furlane, più di una semplice radio V' Osmi marec v Spietre s komedijo Beneškega gledališča PAGINE 6 E 7 STRAN 9 naš časopis tudi na spletni strani www.novimatajur.it imata j ur v/ vi tfpticLp nnWsaiinp ^ tednik Slovencev videnske pokrajine št. 8 (1885) Čedad, sreda, 25. februarja 2015 La coerenza di chi boicotta la lingua madre Non c'è stata magari la stessa ricchezza delle prime edizioni. Né il risalto mediatico che in altri tempi, con altri amministratori, aveva saputo ottenere la manifestazione. Tuttavia il concorso Naš domači izik è stato, considerato il contesto difficile in cui hanno agito gli organizzatori, un discreto successo. Merito dell'amministrazione di San Pietro che, pur costretta a un difficile equilibrismo tra le varie visioni che sulla questione identitaria sono presenti in consiglio comunale, ha comunque ritenuto utile per la salva-guardia della cultura delle valli del Natisone (ma anche del Torre e Resia) ripristinare un'iniziativa troppo precocemente (e senza remore) abbandonata in passato. Merito, chiaramente, dei seppur pochi partecipanti che hanno tentato ancora di dimostrare come il naš domaci izik sia ancora vivo, nonostante un secolo e mezzo di assimilazione dell'italiano. Non possiamo non rilevare come, magari sarà un caso, tutti i concorrenti delle valli del Natisone nati dopo il 1984 sono stati o sono ancora alunni della scuola bilingue. Si sono espressi in quello che taluni (ergendosi in modo autoreferenziale al di sopra di una cultura millenaria) hanno ribattezzato Nediško. In tempi normali, in un posto normale, sarebbe bastata questa dimostrazione per sgombrare il campo dalle accuse (tanto strumentali quanto false) che in quellTstituto non si insegni né si valorizzi la cultura del territorio. Purtroppo non sarà così. Basti dire che coloro che dicono di fondare la propria ragione d'essere sulla difesa della nostra lingua madre (dallo sloveno, ma dio non voglia non dall'italiano) hanno boicottato l’evento che promuove l'uso della nostra lingua madre. Rivendicando - rigorosamente in italiano standard - l’indiscutibile correttezza di questa scelta nero su bianco (bianco su blu, per l'esattezza come da design del loro sito web di riferimento) e rilanciando così un vecchio modo di fare politica (altroché cultura): la coerenza nell'incoe-renza. HktJSÉ Manj vpisanih v vartacih an osnovnih šuolah Il sindaco di Drenchia: “Quell’Unione non funzionerà” “Confermo la mia perplessità altà che non hanno nulla a che fa-e contrarietà al progetto di rifor- re tra loro.” Così il sindaco di ma della Regione. Con un’unio- Drenchia, Mario Zufferli, in ne territoriale da Drenchia a un’intervista al nostro giornale. Manzano si mettono assieme re- leggi a pagina 2 Tudi v šuolah Nediških dolin Številke kažejo, de nasplošno se je te drug tiedan končalo bomo imiel manj otruok v šuo- predvpisovanje učencev za pri- lah. hodnje šuolske lieto. beri na 3. strani Vse večje sodelovanje za preseganje “prekletega konfina” Uspela dvodnevna prireditev “Benečija v skupnem slovenskem kulturnem prostoru” Mala in velika skupna zgodovina obmejnega območja med Benečijo in Posočjem, razmišljanja o skupnem gospodarskem razvoju, plodno sodelovanje na različnih področjih, skupna kultura in jezik. Društva in ustanove iz Posočja in Benečije že dolga leta ustvarjajo svoj skupni slovenski kulturni prostor in utrjujejo vezi ter ponujajo vse več priložnosti za stike med prebivalci z obeh strani nekdanjega ‘prekletega konfina’. Prijetno možnost za še boljše medsebojno spoznavanje in druženje nudi tudi že tradicionalna dvodnevna prireditev ‘Benečija v skupnem slovenskem kulturnem prostoru’, ki so jo letos priredili Občina Kobarid, Fundacija Poti miru v Posočju, JSKD OI Tolmin, Inštitut za slovensko kulturo, KD Ivan Trinko, KD Rečan in Zadruga Most. (T.G.) beri na 5. strani Na Lesah je igralska skupina iz Drežnice predstavila igro ‘Magdalenca’ V “našem domačem iziku” moremo poviedat use Piesmi, poezije, spomini, zgodbe an zgodovina. Še ankrat natečaj “Naš domači izik” je dokazu, de v našem narečju moremo poviedat pru use. Cepru se jih je lietos par-jaulo samuo osan, de bi nastopil na telem natečaju, je bla dvorana špietarskega Kamuna, ki je po nekaj lietih spet organizala telo pomembno iniciativo, v soboto, 21. februarja, puna ljudi. Tuole pride reč, de Benečane še zanima čut našo sloviensko besiedo. V imenu Kamuna je na začetku pozdravu župan Mariano Zufferli, kije pou-dariu, kuo je za telo inciativo po-skarbeu cieu občinski sviet. beri na 4. strani TUTTI GII APPUNTAMENTI > stran _ pagina 9 Prav tako “Si tudi vi kdaj predvajate ali vsaj zamrmrate pesem Io non mi sento Italiano (Ne čutim se Italijana)?” Prvo vprašanje intervjuja Ciorgiu Bankiču v Sobouii prilogi časopisa Delo jgihnj™ mggggagg “Confermo la mia perplessità e contrarietà al progetto di riforma della Regione. Con un’unione territoriale da Drenchia a Manzano si mettono assieme realtà che non hanno nulla a che fare tra loro. Se ci sarà la possibilità di fare ricorso, lo farò.” Il sindaco di Drenchia Mario Zufferli, non è una novità, boccia la riforma Panontin ma non dà ancora per scontata la conclusione definitiva della vicenda anche se, ammette, le divisioni all’interno delle stesse amministrazioni comunali delle Valli del Natisone non aiutano. Quest’Unione territoriale così ampia dunque non la soddisfa? “Oltre al fatto che si uniscono realtà molto diverse tra loro, considerata l’entità territoriale di cui si parla, come sindaci verremmo esautorati da ogni potere. Sono contrario a questa riforma e se necessario sarò tra quelli che presenteranno ricorso, questa Unione, così come è impostata, non funzionerà.” Assieme a Savogna e Stregna avevate proposto un’Unione della fascia confinaria, ma nelle stesse Valli del Natisone non avete avuto proseliti. Come mai? “Una questione è che probabilmente non si conosce abbastanza bene la legge regionale di riordino degli enti locali, e inoltre continua a pesare questa tara della cultura, della lingua. E uno steccato che va superato.” Il suo omonimo, sindaco di San Pietro al Natisone, ha definito quella che avevate proposto “un”Unione tra poveri”. “L’Unione tra poveri sarà adesso, almeno per noi, perché andremo a sottostare ai ricchi. Il caposaldo dell’Unione diventerà Civi-dale, e, per altro, si parla anche di un allargamento ad altri Comuni friulani. Il problema l’ho evidenziato anche qualche giorno fa ad una riunione dell’Anci, che ha bocciato la riforma.” Cosa può succedere ora? “Anche se sarà difficile, auspico che in questi 60 giorni di tempo, che ormai sono anche meno, ci possa essere un ripensamento. Il problema è anche la mancanza di intenti con le Valli del Torre, sarebbe stato più facile supportare un ente che sarebbe andato da Tar-cento al Collio. Se non siamo uniti la Regione va per la sua strada, questo mi sembra palese. Anche realizzando un subambito, i sin- Intervista a Mario Zufferli, sindaco di Drenchia “Così come è stata impostata questa Unione non funzionerà” Sopra Mario Zufferli, a sinistra la frazione di Obranke daci avrebbero solo una funzione di presenza sul territorio ma verrebbero privati di capacità economica ed operativa. Forse alcuni sindaci delle Valli del Natisone hanno anche paura di non essere in grado di amministrare, di portare avanti da soli, ad esempio, i progetti transfrontalieri... Ma noi avevano qui una Comunità montana che funzionava, che qualcosa aveva realizzato.” Ha parlato di capacità economiche. La Regione prospetta per le zone montane interventi per ben 114 milioni di euro, ma le Valli del Natisone e del Torre non rientrerebbero nel territorio interessato. “Già, come mai? Dicono che la nostra zona non ha i parametri previsti per quel tipo di intervento, ma si potrebbe venire incontro alle nostre esigenze con delle norme particolari o delle deroghe. Sono contrariato.” Insomma, Valli sempre più ai margini? “Sì, e mi dispiace. Come Comune di Drenchia avevamo proposto di attivato lo strumento del GECT (Gruppo europeo di cooperazione territoriale, ndr), assieme alle Valli del Torre, al Collio, allo Zgornje Posočje, per realizzare assieme progetti transfrontalieri. Non se ne è fatto nulla. Siamo carenti non perché non c’è voglia di fare, ma perché ci mancano gli strumenti finanziari per operare.” (m.o.) Kaj se dogaja v Sloveniji Pravice istospolnih partnerjev, kmalu možne tudi poroke? V središču pozornosti slovenske javnosti se je v zadnjem obdobju spet znašel predlog, da bi Slovenija končno poskrbela za ureditev pravic istospolnih partnerskih skupnosti. Za njihovo enakopravnost se mnogi potegujejo že vrsto let, vendar so doslej vsakič prevladale kompromisne rešitve. Prve pobude v tej smeri segajo že v 90. leta prejšnjega stoletja. Kot kaže, pa bi lahko bilo tokrat drugače, saj je na primer Odbor Državnega zbora za delo, družino, socialne zadeve in invalide sredi februarja po daljši razpravi podprl predlog novele zakona o zakonski zvezi in družinskih razmerjih, ki ga je sredi decembra lani v parlamentarni postopek vložila Združena levica oziroma njen poslanec Matej Tašner Vatovec. Združena levica je predlog vložila, da bi se končno odpravila “protiustavna in sistemska diskriminacija”. Po besedah predlagatelja Mateja T. Vatovca namreč 14. člen ustave jasno prepoveduje diskriminacijo glede na posebne osebne okoliščine, med katere nedvomno sodi tudi spolna usmerjenost, čeprav ni izrecno navedena. Sicer pa s tem v zvezi ne gre pozabiti na odločitev ustavnega sodišča, kije ob ugotavljanju neustavnosti zakona o dedovanju izrecno izpostavilo člen ustave, ki prepoveduje tudi razlikovanje zaradi spolne usmerjenosti posameznika. Predlog spreminja štiri člene zakona o zakonski zvezi in družinskih razmerjih, ki zakonsko zvezo pogojujejo z zvezo moškega in ženske. Obenem pa bi s sprejetjem predlaganih sprememb prenehal veljati tudi zakon o registraciji istospolnih partnerskih zvez, tako da bi registrirani pari, če bi izrazili to željo in obenem izpolnjevali vse pogoje za zakonsko zvezo, to lahko na podlagi registracije tudi sklenili in s tem pridobili vse pripadajoče pravice. Po novem naj bi bila zakonska zveza določena kot življenjska skupnost dveh oseb, ne glede na spol. Pred vložitvijo predloga so potekala usklajevanja s strokovno javnostjo in pristojnimi ministrstvi, računa pa tudi na podporo poenotene LGBT-skupnosti. Ureditev tega področja sodi tudi v dogovor koalicijskih partnerjev, ki so odločili, da bodo sprejeli dva ločena zakona, med drugim tudi zato, da ne bi popolnoma zaobšli rezultatov referenduma o družinskem zakoniku leta 2012. Poleg vprašanja zakonske zveze pa naj bi vlada z zakonom o družinah uredila vprašanje posvojitev. Vendar pa lahko že po obstoječi zakonodaji istospolni partner posvoji otroka svojega partnerja (takšnih posvojitev je bilo do konca prejšnjega leta 12). Kar zadeva parlamentarne stranke, predlogu vsekakor nasprotujejo v desno usmerjenih SDS in NSi, medtem ko pa naj bi bili poslanci koalicijskih strank (razen DeSUSa, kjer naj bi glasovali po svoji vesti) in opozicijskega ZaAB pripravljeni spremembe zakona podpreti. Naklonjenost slovenske javnosti istospolnim porokam so merili tudi z anketami. V tisti, ki jo je opravil Delo Stik med 10. in 11. februarjem na vzorcu 400 anketirancev, je novela zakona o zakonski zvezi in družinskih razmerjih ZL imela 51-odstotno podporo, 42% vprašanih pa predlogu nasprotuje. Istospolne poroke je podprlo 59%, 37% jih je bilo proti. Za večino vprašanih pa ni sprejemljivo, da bi istospolni pari pos-vajali otroke (55%). Le za 38% je to sprejemljivo. kratke.si Sme del premier Cerar primo partito, Sds di Janša staccato di quasi sette punti Il partito Smc, diretta espressione del premier Miro Cerar, si conferma il primo partito in Slovenia. Secondo un sondaggio realizzato da Mediana per l'emittente Pop tv infatti, Smc raccoglierebbe il 20,1 per cento dei consensi. Staccando di quasi sette punti il maggior partito di centrodestra ossia l'Sds di Janez Janša che si ferma al 13,5 per cento. Terzo partito la Sinistra unita che con il 6,4 per cento supera i socialdemocratici di Sd fermi al 5,8 per cento. A seguire Desus con il 4,8 per cento, Nsi con il 4 per cento e Sls con il 2,6 per cento. Una nuova app per facilitare la guida di automobilisti sordi ed ipoudenti Nuove teconologie per abbattere gli ostacoli che quotidianamente affrontano sordi ed ipoudenti. Con questo intento il Centro per la guida sicura in Slovenia ha lanciato un'applicazione per i dispositivi mobili che per queste categorie di persone faciliterà l'accesso alle informazioni sul traffico e alla comunicazione con il soccorso stradale in caso di necessità. Secondo l'organizzazione delle associazioni di sordi e ipoudenti questi utenti sarebbero 52mila. Il progetto per la nuova app è stato finanziato dal fondo per lo sviluppo della FIA. FMI: La Slovenia ha superato la crisi ed è in ripresa, ma alcuni rischi rimangono Secondo le ultime stime del FMI la crescita nel 2014 ha toccato il 2,6%. “La Slovenia è in ripresa dopo la profonda recessione che ha raggiunto il vertice con la crisi bancaria nel 2013” scrivono nel rapporto sottolineando che questo può essere motivo d’orgoglio per il paese. Secondo il FMI cruciali per il superamento della crisi sono stati la ricapitalizzazione delle banche principali, gli investimenti pubblici finanziati con fondi europei ed un aumento dell’esportazione. Allo stesso tempo però affermano che i rischi permangono e che il Pii è inferiore se paragonato agli anni precedenti la crisi e la disoccupazione è ancora alta. Il sistema giudiziario sloveno verso gli obiettivi di Europa 2020 Il presidente della corte suprema Masleša ha riferito che secondo i dati di gennaio in Slovenia sono operativi 931 giudici (-164 rispetto al 2007), cioè 45 giudici ogni 100 mila abitanti. In questo modo ci si sta avvicinando all’obiettivo di 42 giudici ogni 100 mila abitanti, previsto dal documento Europa 2020. Per la prima volta in 20 anni inoltre, il sistema non si è scontrato con il numero di casi irrisolti, ma non è ancora paragonabile ai sistemi europei migliori. Tra gli obiettivi di quest’anno aumento del livello di qualità del giudizio, della formazione professionale dei giudici e stesura più comprensibile delle sentenze. Demokratično, napredno in levičarsko gibanje v Furlaniji Julijski krajini je v ponedeljek, 23. februarja, prizadela vest, da je v Vidmu umrl deželni in pokrajinski tajnik Anpi - Vsedržavne zveze borcev Italije, bivši partizan in neutruden borec za demokracijo Luciano Rapotez. Bil je 94 let star. Doma iz Milj, kjer se je rodil aprila leta 1940, se je po osmem septembru 1943 pridružil partizanskim enotam in boril med Ga-ribaldinci. V povojnem času je bil žrtev hladne vojne in protikomunistične gonje. O svoji osebni tragedij je pripovedoval tudi v Špetru oktobra 2012. Kaj seje zgodilo? Leta 1946 Umrl je Luciano Rapotez, partizan in predsednik Anpija so pri Miljah ubili tri osebe. Devet let kasneje, leta 1955, je bil Rapotez obtožen trojnega umora in zaprt v zapor, kjer so ga več dni mučili. Kot je povedal v Špetru, mu niso 94 ur dali niti kaplje vode, še več časa je bil brez hrane in 104 ur postavljen pod reflektorji ni smel zapreti oči. Doživel je nato 34 mesecev preventivnega zapora, nato so ga oprostili. “Namen aretacije je bil političen, želeli so postaviti na zatožno klop partizansko gibanje in komuniste”, je dejal. Dejstvo je, daje bilo njegovo ži- vljenje uničeno, zgubil je delovno mesto in družino. Zato je zapustil Italijo, šel v Nemčijo odkoder se je vrnil, ko je zaslužil pokojnino leta 1986. Cilj njegovega življenja je bil po eni strani sodno dokazati, da je bil krivično obsojen in dobiti odškodnino - a po 18. procesih je ves postopek zastaral - ter doseči, da se v italijanski pravni sistem vključi tudi žločin mučenja, kar še danes ni. Luciano Rapotez je bil najožji sodelavec Federica Vincentija in po njegovi smrti je tudi prevzel njegovo mesto na čelu Anpija. Bil je vseskozi izredno aktiven in ni nikoli zamudil slovesnosti v spomin na padle slovenske partizane, kije ob dnevu mrtvih vsako leto v Čedadu. Slava njegovemu spominu! Luciano Rapotez v Špetru oktobra 2012 Predvpisovanje v Nediških dolinah, raste samuo sriednja šuola Tudi v šuolah Nediških dolin se je te drug tiedan končalo predvpisovanje učencu za prihodnje šuolske lieto. Številke, ki sta jih nam italijanska večstopenjska šuola an večstopenjska šuola z dvojezičnim poukom, ki imata sedež v Špietre, dala nieso pru razveseljive. Narlieuše novice parhajajo iz sriednje šuole, saj v Špietre an Svetim Lienartu bojo vse kupe 8 učencu vič, ku lietos. Na manj gresta osnovna šuola an tudi vartac, tuo-le je kar narbuj skarbi, tudi zak v zadnjih lietih pru vartac je biu pokazu rast številko učencu. Prihodnje lieto na vartacih (v Svetim Lienartu, Špietre, Podbuniesce an v dvieh sedežih dvojezične- ga vartaca, v Špietre an v Sauodnji) jih bo vse kupe 14 manj. Osnovna šuola bo v Nediških dolinah imiela 12 otruok manj, sedež, ki bo narbuj zgubu je tista v Svetim Lienartu. Dvojezična šuola bo imiela dva tretja razreda, ki bota štiela 15 an 14 učencu. Trieba pa je še poviedat, de dvojezična šuola, ce-pru bo tudi drugo lieto imiela težave s prestori, saj je arzpartjena po vič hramu po Špietre, ima vič al manj le tisto številko vpisanih: 262. V prihodnji tiednih pa bomo vidli, kuo je šlo predvpisovanje v Terskih dolinah, kjer je zmieraj odpar-to vprašanje dvojezičnega učenja. VARTAC/ASILO KAMUN Kupe +/- Sv. Lienart 24 -5 Špietar 40 -4 Podbuniesac 15 -1 Dvojezična 91 -4 Nediške doline 170 -14 OSNOVNA ŠUOLA / SCUOLA PRIMARIA KAMUN I II III IV V Kupe +/- Sv. Lienart 6 12 15 8 11 52 -8 Špietar 17 23 14 22 15 91 -1 Dvojezična 22 18 29 23 20 112 -3 Nediške doline 45 53 58 53 46 255 -12 SREDNJA ŠUOLA / SCUOLA MEDIA KAMUN I II III Kupe +/- Sv. Lienart 11 14 14 39 +2 Špietar 30 37 48 115 +2 Dvojezična 20 21 18 59 +4 Nediške doline 61 72 80 213 +8 pori’, la chef del Sale e Pepe di Stregna Teresa Covaceuzach ha realizzato e proposto agli operatori del settore tre piatti preparati con la carne di uno dei primi bovini allevati e macellati secondo tutti i requisiti previsti dal progetto. Ossia - hanno spiegato Stefano Predan, segretario provinciale della Kmečka zveza e Romeo Cuzzit della Regione Friuli Venezia Giulia - garantendo ai consumatori una completa tracciabilità del prodotto, allevato prevalentemente a pascolo (e quindi in modo estensivo) senza il ricorso ad alimenti Ogm. I capi allevati in questo modo, venendo quindi incontro alle esigenze di una cresente fetta di mercato, sono macellati a Tolmino e - rispettando le esigenze di ciascuna azienda -possono essere venduti diretta-mente dal produttore. Marchio FARmEAT: qualità, sostenibilità e cura del territorio Coniugare qualità del prodotto e sostenibilità ambientale, garantendo un adeguato ritorno economico per gli allevatori in modo da arrestare il progressivo abbandono del territorio e, di conseguenza, contribuire anche allo sviluppo del settore turistico. Questi gli ambiziosi obiettivi del progetto interreg FARmEAT, rivolto agli allevatori della fascia confinaria della Regione (e in particolare a quelli delle zone montane) giunto ormai in piena fase attuativa. Lo scorso 20 febbraio, nella sede del Friuli future forum ad Udine, c'è stato infatti il lancio in grande stile del marchio FARmEAT. Nel corso della serata, presentata da Walter Filipputti, presidente di ‘Friuli via dei sa- Uintervento di Stefano Predan con alle spalle Teresa Covaceuszach e Walter Filipputti 4 Lietos se je uarnu natečaj, konkorš, špietarskega kamuna Naš domači izik je še živ, z njim moremo poviedat vse Udobil so Adriana Scrìgnaro, Stefano Tomasetig an 2.B dvojezične šuole s prve strani Zufferli je pohvalu predusien odbornico Michelo Szklarz an svetnika Danielna Trinco, ki sta narvič parpomagala za uspeh natečaja an tud Emmo Golles, ki je povezovala kulturno vičer. Pri”“ špetrskega župana Luca Postregna iz Sriednjega, Germano Cendou iz Sauodnje an Antonio Comugnaro iz Podutane ter KARNAHTA ROCK Tele’ on je dan cjant ke on prave od naše vasi kle ne so dighe an poče prez bezunje magene. Pridi dan tjedan tu Veškurše an tu Tipane sehurno cješ se divertite an naturu cješ škuprite. Kle cješ obrieste hore doline an njive patoke an virje ejtu ke nu peščjauajo ribe. Kle te se čuješ tu kompanje vesel an pouan legrije tu avoštu ne stuj mancjate kar souse fješte mas provate. ’ naš ' t domači i; 2.B dvojezične osnovne šuole ST NAŠ i DOMAČI IZIK | ^21 febbraio 2015 _.Jj uoetloc. » sjhmuoìieoo zapieu (s kitaro je otroke spremljati učitelj Da-mjan Visentin) zgodbo od melona, kije teu bit te narbuj močan na sviete. Stefano Tomasetig, ki je biu edini v kategoriji do 18 liet, je se-vieda udobiu. A muormo poviedat, de je biu njega govor sigurno med te narbuj zanimivimi: po-viedu je spomine svojega nona na dogodke v parvi svetovni ujski. Za telo temo se je odloču pru lietos, ki bo stuolietnica, odkar seje tist žalosten kos naše zgodivine začel an tle par nas. Narvič “suspence” za zviedet, kuo bo žirija porazdelila nagrade, pa je bluo v kategoriji otruok: na drugo mesto so paršli otroc iz tipajske šuole, ki so bli tudi edini, ki nieso bli iz Nediških dolin an ki so zapiel piesem “Karnahta rock”. Učiteljica Arianna Tru-sgnach, ki je napisala glasbo an spremljala učence s kitaro, nam je poviedala, de so besedilo napisali otroci 5. razreda sami, ki so se tud potrudil, de bi uprašal za kako besiedo v karnajskem narečju tud te stare od vasi. Tretiji “ex aequo” so bli učenci 2.A razreda dvojezične šuole, ki so kupe z učiteljico Isabello Co-ren poviedal (an tud napravli) recept, ričeto, za štrukje te kuhane, an tisti iz 5. razreda, ki so z učiteljem Damjanom zbral, napisal an prebral smiešne spomine no-notu. Žirija je potle tud nagradila Andreino Trusgnach, ki je bla druga v kategoriji te odraslih an Andrea Trušnjaka, kije paršu pa na tretje mesto. De ne bi parmanjkalo nič, so organizatorji pomislili tud na glasbo. Za njo so poskarbiele ra-monike skupine Accordion Group 4-8-8-16, ki jo vodi Aleksander Ipavec, (ab) Tle na čeparni Stefano Tomasetig z Emmo Golles. Tle zdol na čeparni Adriana Scrìgnaro, na te pravi roki pa vsi nastopajoči kupe. Z njimi so tudi oblasti deželna svetnika Roberto Novelli an Giuseppe Sibau. Za kar gre za te pravo “tekmovanje”, je žirija (ki sojo sestavljal Margherita Trusgnach, Giuseppe Chiabudini, Firmino Marinig, Bruna Dor-bolò, Valentina an Angela Petri-cig) na koncu odločila takuo, de je vsak prejeu kako nagrado. V kategoriji te odraslih je na parvo miesto paršla Adriana Scrignaro, kije poviedala spomine nje mame, kuo je bluo te navadno kmetijsko življenje tle par nas v caj-tu, ki če lepuo pomislemo, nie pu-no liet od tega, pa ki po navadah an po duhu, ki so ga imiel tenčaš naši ljudje, se zdi zaries zlo deleč od našega vsakdanjega življenja. V kategoriji otruok je parvo nagrado udobil 2. razred “B” dvojezične šuole, ki kupe z učiteljico Claudio Salamant je v nediškem narečju poviedu an HN$8i39R«RMNgui&> r|“"'“ NAS ■'*! \ domači IZIK 1 Bfi febbraio 2015 J, 9®ed^ .. •AjZdrašii 'mm* 27Hr5uoiflB10 r" NAŠ^f j DOMAČI IZIK' 1 21 febbraio 2015 & ai«».. IL MATAJUR E LA SUA GENTE | Giuseppe Osgnach Joško Colti dalla noia, talvolta io e l’amico Lino ce ne andavamo all’avventura. Un giorno, era d’estate, ci spingemmo fino alla chiesa di S. Andrea (Standrež), presso Cravero (Kravar), dove non eravamo mai stati. Poi continuammo per Ussivizza (Ušivca), un paesetto appollaiato su un ripido pendio. Per raggiungerlo prendemmo una scorciatoia, senza badare ai pruni e alle altre piante piene di spine che ci stracciavano i vestiti. Osservavo: - Ma guarda queste piante, ti si attaccano, come se avessero degli affari da sistemare con te. Per una strada carrareccia, ripida e malamente selciata, arrivammo ad una casa dove ci stavano aspettando due ragazze. Era già tardi ma non ci fu difficile individuare la casa, perché era la sola ancora illuminata. Le ragazze, Cilja ed Elena, ci vennero incontro e ci fecero entrare nella ‘izba’, specie di tinello. La madre, evidentemente imbarazzata, cominciò a spostare sedie ed a rimuovere stoviglie in cucina mandando a letto i figli più giovani. Tutti ci osservavano. Ciò accadeva nei remoti paesetti di montagna tutte le rare volte che qualcuno saliva fin lassù dalla valle o, caso ancor più raro, da luoghi più lontani. Più tardi, dopo aver fatto conoscenza con la madre ed aver chiacchierato con lei, restammo soli con le ragazze. Esse ci raccontarono che la loro mucca si era fratturata la spina dorsale, una disgrazia davvero terribile per la famiglia. Non finivano di lamentarsi ma, per me e Lino, tutto questo pareva del tutto incomprensibile. Da giovani ed inesperti quali eravamo, nella nostra spensieratezza, non riuscivamo a comprendere la loro disperazione. Che cosa significasse la perdita di una mucca, in quei tempi in cui un contadino non era neppure in grado di pagare le tasse e comperare il sale, lo imparammo più tardi, quando diventammo adulti. Avevano dovuto macellare la mucca e venderne la carne a prezzo molto basso, alla povera gente dei dintorni. Inoltre avevano dovuto fare al più presto, essendo d’estate, un periodo dell’anno in cui la carne si guasta rapidamente. Il macellaio si era rifiutato di comperare la mucca infortunata spiegando che, per disposizione del veterinario, non avrebbe potuto venderla dato che l’animale, secondo lui, era malato. La conversazione sull’argomento della carne si trascinava con le ragazze. Ora Cilja raccontava di essere andata nel vicino paese di Jesizza (Ješičje) di casa in casa, offrendo la carne che aveva caricato in due colmi e pesantissimi cesti che portava, a bilanciere, sulle spalle. Aveva dovuto spiegare, presso ogni famiglia, quale disgrazie fosse capitata loro e chiedere che, comprandole la carne, volessero per carità aiutarli. Chi l’acquistava, lo faceva soltanto per pietà. Elena, più decisa e dalla parola più facile, interruppe la sorella Cilja con la sua voce argentina e ci chiese di ascoltarla. (30 - continua) GIUSEPPE OSGNACH-JOŠKO 'imajur a dente kultura Vse večje sodelovanje za preseganje ‘prekletega konfina’ Uspela prireditev Benečija v skupnem slovenskem kulturnem prostoru Levo: pozdrav kobariškega župana Kavčiča. Spodaj: Zdravko Likar in Lucia Trusgnach med predstavitvijo Trinkovega koledarja 2015 s pr~ve strani V četrtek, 19. februarja, je tako v prostorih Fundacije Poti miru v Posočju v Kobaridu prišel do izraza bogati kulturni utrip Benečije. Po uvodnem pozdravu kobariškega župana Roberta Kavčiča, ki je zaželel, “da bi se sodelovanje in skupno ustvarjanje nadaljevalo in da bi skupni prostor postal vsebinsko še bolj bogat”, je bil glavni poudarek večera na zgodovini tega prostora. Načelnik Upravne enote Tolmin Zdravko Likar seje namreč najprej pogovarjal z Giorgiom Banchičem o njegovi knjigi “Zgodovina Benečije, kjer se mala in velika zgodovina srečata” ter o ponovni izdaji “Dnevnika Antona Cuffola”, nato pa še z urednico Lucio Trusgnach o letošnjem Trinkovem koledarju, v katerem je prav tako že tradicionalno veliko prispevkov posvečenih zgodovinski tematiki. Po Likarjevi oceni je obsežna knjiga o zgodovini Benečije od prazgodovine dalje temeljni prispevek k poznavanju glavnih dogodkov in razvoja tega prostora, pa tudi h krepitvi zavesti o sebi. Daje to tako, je potrdil tudi sam avtor, kije uvodoma povedal, da so njegovo raziskovanje beneške zgodovine, brskanje po časopisih in dokumentih v raznih arhivih pravzaprav spodbudili napadi in potvarjanje resnice s strani gladiatorjev in drugih nasprotnikov slovenske prisotnosti v teh krajih. “Knjiga je tako nastala iz potrebe, da spoznamo svojo zgodovino, identiteto, da razumemo, od kod prihajamo in kako naprej,” je poudaril Banchig in prisotnim razložil, kako je slovenski skupnosti uspelo, daje ostala v teh krajih kljub velikim težavam. “Zveni sicer nekoliko absurdno, a se moramo v bistvu zahvaliti tudi obrobnosti naših dolin, saj zato z gospodarskega vidika nismo bili privlačni.” Spregovoril je o upravni avtonomiji, ki smo jo tu uživali v obdobju Magdalenca je barka hči rie-vne družine, ki gre služit tolminskemu grofu za odplačat velik družinski dug. Je pridna an die-luna dikla takuo de tudi gor na gradu jo imajo radi, ona pa čaka, de jo kajšan rieši. Za tuole po-skarbi mlad puob, ki to parvo rieši grofa od uši - za tuole pokliče no staro ženo, ki je znala lepuo zagovarjat -, potle pa peje damu an ožene Magdalenco. Magdalenca je tudi ljudska piesem iz Tolmina, ki oživlja spomin na tolminski punt. Anje tudi ardeča nit gledališke predstave, ki jo je v petek, 19. februarja igrala na Liesah igralska skupina iz Drežnice. V resnici je igra nareta iz vič ljudskih piesmi, ki so jih igralci zaries lepuo za-piel, biu je sevieda tudi godac z ramoniko. V igri je vič prizorov, Oglejskega patriarhata in Beneške republike, ko je bil uradni jezik slovenščina. Povedal je, kako je bil “prekleti konfin”, ki je z upravnega vidika dolgo ločeval te kraje, pa čeprav so bili prebivalci nasprotno stalno povezani, prvič postavljen v 16. stoletju, nato pa spregovoril o asimilacijskem programu in pritiskih, ki se niso zaključili niti po 2. svetovni vojni. “V obdobju demokracije in svobode smo mi tu z Gla-diom doživljali najbolj mračna leta, najbuj ganljiv je biu tist od lačnih otruok, ki so napravjal božično dre-vuo an nanj obešal oriehe... zlo lepuo so tudi zapiel. tedaj je bilo preganjanje in zatiranje Slovencev najhujše,” je zaključil. Govor je bil nato še o Dnevniku Antona Cuffola, župnika v Lazah, ki je bil po rodu iz Plestišč pri Tipani in je bil tisti lik, ki je dal Francetu Bevku navdih, da je napisal roman Kaplan Martin Čedermac. V publikaciji, ki jo je uredil Banchig, je objavljen dnevnik, ki ga je v italijanščini in slovenščini pisal župnik med leti 1938 in 1946. Gre za dragocene prispevke, ki bralcu Na odru - tist gor na Liesah je biu zaries premajhan - j e bluo trideset igraucu, od 6 do 60 liet, iz Drežnice an bližnjih vasi. omogočijo, da spozna, kakšen je bil takrat beneški vsakdan. O zgodovini in kulturnem razvoju Benečije pa je beseda tekla tudi med pogovorom z Lucio Trusgnach o Trinkovem koledarju. Kot zanimivost je Likar povedal, da hrani doma prvi Trinkov koledar, kije izšel že leta 1953, njegova sogovornica pa je predstavila zgodovino in spremembe sodobnejših koledarjev, ki so iz leta v leto postajali vse bolj obsežna in pomembna publikacija, ki je zdaj pravzaprav “vezna nit, graditelj skupnega slovenskega prostora” med Benečijo in Posočjem, saj združuje lepo število stalnih sodelavcev z obeh strani meje in omogoča spoznavanje krajevne zgodovine, kulture in širjenje slovenskih narečij iz videmske pokrajine in knjižnega jezika. “Edini prispevek, ki smo ga objavili v italijanščini, je bilo besedilo zaščitnega zakona za slovensko manjšino.” Lucia Trusgnach seje spomnila tudi prve predstavitve v Posočju, ko je bil prisoten tudi pred kratkim preminuli Aldo Klodič in prebrala njegovo pesem “Pustita nam rože” iz leta 1971. “Sporočilo te pesmi je bilo vodilo za vsa naša društva, ki so skrbela, da se ohranijo naša narečja in da se širi tudi znanje knjižnega jezika, to pa je tudi vodilo Trinkovega koledarja”. Nato je podrobneje predstavila vsebino letošnje publikacije, ki ponuja bralcu 36 besedil 35 avtorjev. Za glasbeni intermezzo je poskrbel Mladinski pevski zbor Sedlo. (T.G.) Zahvalila se jim je v imenu Inštituta za slovensko kulturo Bruna Dorbolò. Tuole je bilo parvo srečanje v lieški telovadnici potle, kije zmanjku Aldo Klodič, za-tuo je Bruna dala besiedo mislim od vsieh zbranih an ga zahvalila za vse, kar je naredu za Beneško gledališče an posebno za praznik žen, saj je biu parvi an še puno liet potle režiser, spod-budu je domače avtorje, de bojo pisal an pisu je tudi sam za naše gledališče, kije priet igralo sa-muo za Dan emigranta v Čedadu. Kupe z njim je za 8. marec začelo potovat po naših dolinah. Za liep an topeu sprejem na Liesah se je na koncu zahvalila Inštitutu an društvu Rečan an vsem, ki so bili na Liesah, režiserka drežniške skupine Rina Berginc. ‘Magdalenca’ dramske skupine iz Drežnice na Liesah nam je storia ries uživat prirejali festival, s katerim bi ohranjali živ spomin na Cianija, ki je bil nekonvencionalna osebnost in ga krajani »niso razumeli.« Od- bornik Torrenti je na sestanku izpostavil, da bi katalogiziranje njegovih del lahko opravil deželni Inštitut za kulturno dediščino Furlanije Julijske krajine, ki deluje v vili Manin pri Passarianu. (ARC/MCH) Dežela želi ovrednotiti umetniško delo Piermaria Cianija V kraju Bertiolo, ki se nahaja nedaleč od Codroipa, razmišljajo o ovrednotenju umetniške zapuščine poliedričnega in na mednarodni ravni poznanega furlanskega ustvarjalca Piermaria Cianija, kije preminul leta 2006. Avtorje med drugim bil direktor poštnega urada Postaje Topolove, ki se poleti odvija v istoimenskem zaselku beneške Slovenije. O ovrednotenju njegovih umetniških del, ki so danes shranjena v 58 velikih zabojih na županstvu v Bertiolu, je tekla beseda na srečanju z deželnim odbornikom za kulturo Giannijem Torrentijem. Piermario Ciani je bil uveljavljen fotograf, dizajner, založnik, grafik in pobudnik številnih umetniških srečanj. Znan je bil tudi po tem, da je rad organiziral prireditve, na katerih so uveljavljeni umetniki prišli v stik s tistimi, ki so osnove umetniškega ustvarjanja šele pridobivali. Krajevni upravitelji Ber-tiola in umetniki, ki delujejo na tem območju Furlanije, bi radi uredili Cianijevo umetniško dediščino, jo katalogizirali in s tem nudili širši javnosti. Le tako bi se izognili nevarnosti, da se gradivo, kije izdelano tudi iz lomljivih snovi, v teku let uniči. Ko bodo dela spravljena na varno, bi radi v Bertiolu tudi vsaki dve leti Piermario Ciani v Topolovem Pismo iz Benečije na you imira Pismo iz Benečije 05-2015 Ta teden smo se pogovorih z Germanom Cendou, kije župan občine Savodnje, šindak sauonjskega kamuna in na koncu novice. https://www.youtube.com/watch?v=Uyo7xUxNEdo Pismo iz Benečije 04-2015 Ta teden nekaj o pustu in pogovor z Luigio Negro o pripravi novega muzeja na Solbici v Reziji. Gre za zahteven načrt, veliko in pomembno iniciativo, ki jim jo lahko pomagamo uresničiti tudi z maj-hanim prispevkom na poseben tekoči račun. https://www.youtube.com/watch Pv=mckNFVj8esM Leta 2015 mineva 35 let, odkar deluje Radio Onde Furlane. Obletnica nam je lahko pretveza, da bolje spoznamo stvarnost, ki presega okvire navadne radijske postaje. V teh letih je namreč postaja odigravala vrsto vlog. Bila je svobodno glasilo neke skupnosti, pospeševalka ustvarjalnosti in sodelovanja, sredstvo za zahtevanje osnovnih pravic in njihovega uveljavljanja. Onde Furlane, più di ima semplice radio Il 2015 segna il trentacinquesimo anno di attività di Radio Onde Furlane. L’anniversario può essere così la scusa per conoscere più a fondo una realtà che va oltre le dimensioni di una normale emittente radiofonica. In questi anni la radio ha infatti saputo svolgere molteplici funzioni - espressione libera di una comunità, catalizzatore di creatività e di partecipazione, strumento di rivendicazione e di esercizio di diritti fondamentali, impresa sociale, fornitore di servizi di pubblica utilità ed altro ancora - come recentemente ricordava anche il poeta Pierluigi Cappello: “Onde Furlane ha una funzione fondamentale: di testimonianza, di resistenza e di moltiplicatore culturale. Se godesse di un sostegno economico proporzionale alla quantità di idee e di energie che produce e che aggrega, sarebbe ricchissima”. Una radio libera per un Friuli libero La “radio libare dai furlans” comincia le sue trasmissioni nel febbraio 1980, ma la sua nascita è legata a due fenomeni che si originano nel decennio precedente. Da un lato c’è la rinascita culturale ed identitaria che accompagna la ricostruzione fisica del Friuli terremotato, dall’altro c’è la diffusione delle radio libere che, a cavallo tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta del secolo scorso, hanno impregnato l’etere di una straordinaria ricchezza di voci e contenuti. Il sisma del 1976 rappresenta uno spartiacque per il Friuli e per le sue comunità e, come le due guerre mondiali che in queste terre hanno lasciato profonde cicatrici, ha determinato un “prima” e un “dopo”. Un dopo terremoto che non è segnato solo dalla ricostruzione materiale - la cui sofferta genesi è ormai quasi svanita sotto una pesante coltre di retorica - ma anche da numerose mobilitazioni, da un diffuso attivismo sociale e da una forte rinascita identitaria. È in questo clima, il cui simbolo migliore è probabilmente rappresentato dalle esperienze di autogestione sviluppate nelle tendopoli friulane, che le istituzioni statali e regionali si trovano obbligate a dare risposte concrete per disinnescare quella “questione friulana” fino ad allora mantenuta sotto controllo e in questi anni rappresentata non solo da due soggetti politici nazionalitari - Mo-viment Friùl e Democrazie Proletarie dal Friùl - ma soprattutto da una popolazione in fermento. Sta qui la ragione vera della possibilità di gestire dal basso la ricostruzione post terremoto (mai offerta prima dalle autorità statali e mai più concessa dopo) e della nascita dell’Università di Udine, da anni al centro di numerose e affollate mobilitazioni popolari. È in questo clima che un gruppo di persone, di diversa estrazione politica e culturale, mette le basi per la nascita di Radio Onde Furlane e della cooperativa Informazione Friulana che ne è la società editrice. Tra i fondatori troviamo autonomisti conserva- tori, cattolici moderati e militanti di sinistra. A spiegare la convergenza di persone con diversità di orientamento politico così marcate c’è la stessa unità d’intenti da “movimento di liberazione nazionale” che più o meno in contemporanea troviamo in altre comunità minorizzate d’Europa. Non a caso il primo documento costitutivo della cooperativa, modificato poi per superare gli ostacoli frapposti da funzionari statali, indica chiaramente la volontà di “sviluppare mezzi di informazione adeguati agli obiettivi di autonomia e autodeterminazione della nazionalità friulana”. Per trovare qualcosa di simile bisogna uscire dai confini dello stato italiano e, anche lì, le esperienze confrontabili non sono molte, una per tutte la basca Egin Irratia. Onde Furlane comincia a trasmettere nel febbraio del 1980 e, se è vero che alcuni esperimenti radiofonici in friulano c’erano già stati, la sua nascita rappresenta una rottura decisa col passato. E la prima volta infatti che, inserendosi in un panorama mediatico in cui l’italiano fa da padrone, un’emittente radiofonica fa dell’informazione alternativa in lingua friulana il fulcro della propria attività quotidiana. Ma non è solo una questione di lingua. La radio dà voce a quanti normalmente non trovano spazio negli altri mezzi di comunicazione: dagli antimilitaristi agli ecologisti, passando per decine di gruppi e soggetti aggregativi attivi sul territorio. Senza dimenticare poi le mobilitazioni e le campagne che ne fanno il proprio punto di riferimento: la raccolta di firme del 1981 per una legge statale di tutela delle minoranze linguistiche che dia finalmente attuazione all’articolo 6 della Costituzione repubblicana; una seconda raccolta di firme l’anno successivo per la creazione di una Regione Friuli separata da Trieste (con oltre 93 mila adesioni); le campagne del 1984 per garantire un processo equo a Vanni Mulinaris e per la pedonalizzazione del centro storico di Udine; e poi l’impegno contro le servitù militari e contro i riordini fondiari che devasteranno una parte del Medio Friuli, e molte altre ancora. Una lingua, molte lingue Onde Furlane non è una radio commerciale, ma “comunitaria”. Uno status ottenuto grazie all'elevata percentuale di trasmissioni autoprodotte e alla presenza massiccia di contenuti realizzati a servizio della comunità. Un servizio che non si manifesta so- lo con la proposta di un’informazione alternativa, ma anche attraverso la scelta linguistica. Con oltre il 70% della propria programmazione quotidiana in friulano, la radio rappresenta il principale mezzo di comunicazione in tale lingua sopravanzando di gran lunga qualsiasi altro strumento informativo audiovisivo, digitale o cartaceo in termini di quantità di materiali prodotti in friulano. E lo fa da prima che fossero approvate le leggi di tutela: la prima legge regionale per il friulano è del 1996, mentre per la legge statale si dovrà attendere il 1999. Non si tratta però solo di una questione di quantità. Il friulano è infatti la lingua di riferimento deiremittente grazie ad un uso continuo e trasversale, senza alcuna ghettizzazione legata ad argomenti o fasce orarie. La programmazione in friulano comprende così informazione, musica, cultura, attualità, ambiente, salute, sport, economia, ecc. senza dimenticare poi che l’uso della lingua travalica le trasmissioni per comprendere jin-gles, pubblicità e altri spazi ancora. Tutto ciò rappresenta un contributo significativo per accrescere lo status della lingua, per dimostrarne la capacità di affrontare tutti i temi senza timori reverenziali. Anche da questo punto di vista si può quindi parlare di uno strumento irrinunciabile per la promozione e la diffusione del friulano. Oltre al contributo offerto per la sua normalizzazione, l’uso quotidiano della lingua e la necessità di trattare ogni genere di argomento ha permesso di acquisire competenze linguistiche che diventeranno fondamentali per sviluppare il primo dizionario friulano -italiano / italiano - friulano su supporto digitale e il primo correttore ortografico friulano. Un percorso di produzione di strumenti linguistici proseguito poi attraverso la collaborazione con la cooperativa Serling. Ancor prima, verso le metà degli anni Novanta, Onde Furlane è stata la prima realtà a dotarsi di un sito internet interamente in lingua friulana. Ed è sempre negli studi delTemittente, in via Volturno a Udine, che nel 1999 prende forma “Friul7”, il primo magazine di informazione televisiva in lingua friulana realizzato in maniera professionale in collabo-razione con la società Entract e trasmesso prima su TelePordenone e poi su Telefriuli. E grazie a queste caratteristiche che nella propria attività ultratrentennale la radio e la cooperativa che ne è editrice hanno potuto mettersi al servizio di istituti scolastici e amministrazioni locali. Nel primo caso attraverso laboratori didattici in grado di unire lingua friulana, giornalismo e attenzione per la realtà storica e culturale locale, e con progetti di promozione della lingua - come “Radiodìs” - che hanno coinvolto migliaia di studenti di varie scuole secondarie delle province di Udine, Pordenone e Gorizia. Nel secondo, invece, con programmi di comunicazione istituzionale che hanno coinvolto numerosi Comuni friulani e i cui esempi principali sono il progetto multimediale “Udin par furlan” per conto del Comune di Udine e “In-StantPIC” realizzato in collaborazione con il Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli. segue a pagina 7 Onde Furlane oddaja dnevno preko 70% svojega programa v furlanščini in je glavno komunikacijsko sredstvo v tem jeziku: po količini produkcije v furlanščini prekaša avdiovizualne, digitalne in časopisne medije. Te značilnosti je imela, še preden so bili sprejeti zaščitni zakoni: prvi deželni zakon za furlanski jezik je iz leta 1996, za državni zakon pa je bilo treba počakati na leto 1999. in collaborazione con / v sodelovanju z / in colaborazion cun RADIO ONDE FURLANE ## 90.0 Mhz Udiri. Gurize, Basse Furlane e Friùl di mie g, 90.20 | 106.50 mhz Cjargne 1 96.60 Colonia Caroya (Argjentine) J 1 AkBE GARBE1 iubllaéuin novi gnovis Osrednja vloga furlanščine ni preprečila radiu, da bi bil odprt tudi do drugih jezikov na teritoriju, tako ‘zgodovinskih’ kot tistih, katerih nosilci so novejši priseljenci. Tovrstna pozornost je omogočila zagon sodelovanj z društvi slovenske skupnosti, predvsem s predstavitvijo v živo Novega Matajurja in z oddajo ‘Pismo iz Benečije’ v izvedbi Inštituta za slovensko kulturo. da pagina 6 La centralità del friulano non ha però impedito alla radio di aprirsi alle altre lingue del territorio, sia quelle storiche, sia quelle portate dalla nuova immigrazione. Tale sensibilità ha permesso di avviare importanti collaborazioni con l’associazionismo della comunità slovena, in particolare attraverso la presentazione in diretta del Novi Matajur, settimanale di riferimento della comunità slovena della provincia di Udine, e l’emissione del programma ‘Pismo iz Benečije” realizzato dalPInštitut za slovensko kulturo (Istituto per la cultura slovena). All'inizio degli anni Novanta, invece, Onde Furlane è stata una delle prime radio nello stato italiano a realizzare trasmissioni con e per gli immigrati nelle loro lingue. Radio e cooperativa non hanno però dimenticato quanto accade nel resto del mondo, con un’attenzione particolare per le altre comunità minorizzate e per l’emigrazione friulana. Nel primo caso rientrano collaborazioni internazionali (in particolare in ambito musicale), incontri e convegni (basti ricordare quello su ‘Minoranze linguistiche e imprenditoria’ tenutosi a Udine nel 2010 o quello dedicato a ‘Lingue minoritarie, media, emigrazione’ con due appuntamenti svoltisi tra 2007 e 2008 a Colloredo di Monte Albano, Udine e Colonia Caroya) e naturalmente trasmissioni radiofoniche come l’ultradecennale “Internazionalitari” (divenuta poi anche blog) che rappresenta una delle poche opportunità per trovare in un unico contenitore informativo le principali novità riguardanti le comunità minorizzate del nostro continente. Sono invece dedicati ai friulani sparsi nel mondo la diffusione delle proprie trasmissioni via internet modulata su quattro diversi canali streaming (legati ai fusi orari di riferimento di Europa, Canada, Argentina e Australia) e la collaborazione con l’emittente argentina Radio FM Comunicar (che ha portato anche alla ritrasmissione del segnale di Onde Furlane in tutta l’area di Colonia Caroya, città argentina fondata nel XIX secolo da coloni di origine friulana). L’emigrazione è stata inoltre al centro del progetto ‘Sgarfefurlans’ (con due serie radiofoniche incentrate sulle testimonianze raccolte tra gli emigranti friulani di ieri e di oggi: la prima nell’Europa centrale ed orientale, la seconda tra Australia ed Estremo Oriente) e, prima ancora, dell’avvio della serie di documentari ‘Farcadice’ (dopo il videodocumentario iniziale dedicato a Colonia Caroya, il progetto è continuato in maniera autonoma con altri quattro episodi). “Dute une altre lenghe, dute une altre musiche” A Onde Furlane l’attenzione per la musica, mostra fin dal principio elementi di alterità rispetto al resto dell’emittenza radiofonica regionale ed è rappresentato molto bene dallo slogan “dute une altre lenghe, dute une altre musiche” (tutta un’altra lingua, tutta un’altra musica). L’offerta musicale di Onde Furlane ha poco a che vedere con quella proposta dalle radio commerciali: quando negli anni Ottanta impazzano prima la disco e poi il pop, l’emittente friulana offre invece la possibilità di ascoltare rock d’avanguardia, punk, progressive, new wave, ma anche musica sperimentale, jazz e classica. Anche musicalmente, dunque, Onde Furlane si fa conoscere come radio alternativa. Una caratteristica che, forse in Sopra Carli Pup durante una rassegna stampa, a destra Mauro Missana ed Antonio Banchig che ogni giovedì mattina presentano l’edizione settimanale del Novi Matajur maniera un po’ più sfumata, mantiene ancora oggi. La musica però non è solo quella trasmessa alla radio, ma anche quella suonata dal vivo. Onde Furlane si fa così promotrice e organizzatrice di concerti ed iniziative con artisti di ogni genere e provenienza. Tra gli scopi della cooperativa editrice della radio ci sono infatti anche la promozione e la produzione culturale. In questa cornice ha un ruolo centrale il “Premi Friùl”, creato nei primi anni Ottanta per promuovere la creatività in lingua friulana. Se all’inizio vengono esplorati diversi ambiti -dal teatro al fumetto, dai radiodrammi alla grafica - con il passare degli anni è la musica ad imporsi trasformando il concorso nella vetrina principale per la nuova musica friulana. Questa esperienza rappresenta anche il punto di partenza per la nascita dell’etichetta “Musiche Furlane Fuarte” che, dal 1999 a oggi, ha visto la pubblicazione di una cinquantina di cd che offrono un variegato panorama di generi uniti però dall’essere cantati in friulano. Le capacità organizzative sviluppate attraverso il “Premi Friùl” e i legami avviati con altre comunità minorizzate europee hanno inoltre permesso alla radio di curare l’organizzazione di “Suns”, uno dei prin- cipali eventi musicali europei in lingua minoritaria, e di una finale del “Liet International”, il più importante festival di questo settore, che nel 2011 ha trasformato Udine nella capitale europea della musica in lingua minoritaria. Occuparsi di promozione e di produzione culturale, non significa però limitarsi solo alla musica. È così che si spiega il rapporto quasi simbiotico tra Onde Furlane e Usmis, il movimento controculturale che, a cavallo tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta del secolo scorso, ha dato una sferzata di creatività e di novità ad una cultura friulana ormai statica e sempre più carica di provincialismo. Un’impresa a servizio della comunità Oggi la cooperativa editrice di Onde Furlane conta 6 dipendenti con contratto a tempo indeterminato e diverse decine di collaboratori. Per molti è difficile capire come sia possibile realizzare una radio che propone quotidianamente materiali originali ed autoprodotti e contemporaneamente realizzare le altre attività fin qui descritte con un personale così esiguo. Da un lato c’è il contributo dei collaboratori volontari che fin dagli inizi hanno dato un apporto fonda-mentale all’emittente, e dall’altro c’è l’applicazione quotidiana del vecchio adagio che invita a fare di necessità, virtù. Ciò nonostante i costi per permettere ad una realtà del genere di funzionare, per quanto razionalizzati e limitati allo stretto necessario (e a volte anche oltre), sono notevoli. All’inizio il contributo principale proveniva dal sostegno economico dei soci, da campagne di autofinanziamento e da un azionariato popolare che si “istituzionalizza” con la nascita del Grop Amìs di Onde Furlane (Gruppo Amici di Onde Furlane), attivo fino alla metà degli anni Novanta. I cambiamenti intervenuti nel frattempo anche nella società friulana rendono però tale strada difficilmente riproponibile, anche se a cavallo tra 2011 e 2012 è nata l’associazione Lenghis dal Dràc - Amìs di Onde Furlane (Lingue del Drago - Amici di Onde Furlane) che si propone con le sue attività di raccogliere fondi per sostenere la radio. L’essere radio comunitaria, inoltre, non comporta solo un impegno importante per la produzione in proprio di programmi, ma obbliga anche a mantenere un affollamento pubblicitario basso riducendo così la possibilità di entrate attraverso tale canale (senza contare poi la scarsa propensione del settore privato locale a investire nella promozione radiofonica). I due strumenti principali per il finanziamento della cooperativa rimangono così due: la vendita di servizi (programmi radiofonici, organizzazione eventi, ecc.) e i contributi che provengono dalla Regione per le attività svolte a favo- re della promozione della lingua friulana. Si tratta però di fondi soggetti ad un andamento altalenante che risponde più all’umore politico del momento che non allo spirito e alla lettera della legge regionale 29 del 2007 che definisce la cornice delle politiche linguistiche per il friulano. Eppure Radio Onde Furlane rimane uno degli ultimi organi informativi regionali la cui proprietà fa capo ad un soggetto locale assumendo così un valore strategico per l’intero Friuli - Venezia Giulia; rappresenta un laboratorio permanente di creatività e di iniziative volte alla valorizzazione della lingua friulana e della realtà plurale del Friuli; è un’impresa piccola ma importante sul piano della qualità e delToriginalità del lavoro, delle professionalità sviluppate, dell’interazione con il territorio. Per tutte queste ragioni, a detta di molti, Onde Furlane non svolge solo un ruolo centrale nella promozione della lingua friulana, ma un vero e proprio “servizio pubblico”. Un ruolo e un servizio che spesso però, proprio le istituzioni pubbliche non riconoscono e non valorizzano adeguatamente obbligando cooperativa e radio a una situazione di perenne precarietà che porta a chiedersi: quanto ancora si potrebbe fare con un po’ di risorse e un po’ di certezze in più? Carli Pup Glede pozornosti do glasbe kaže Onde Furlane že od vsega začetka določeno ‘drugačnost’ v primerjavi z ostalimi radijskimi postajami dežele; o tem pristopu lepo priča geslo “dute una altre lenghe, dute une altre musiche” (čisto drugačen jezik, čisto drugačna glasba). V osemdesetih letih je radio omogočil poslušanje avantgardnega rocka, punk glasbe, new wave... doline / duline BARDO/LUS6V6KA Barski oktet zapeu na prazniku slovienske kulture čiu Nabrežini Nedijo, 22. fevrarja Barski oktet je zapeu čiu Nabrežini za Prešernovo proslavo, ki jo je organizalo društvo Igo Gruden u njeà liepin Kulturnem domu. Lietošnj a proslava je bla namenjena Terski dolini in nje kulturi nu zgodovini. Zahvaljoč se občutijvosti predsednice društva Igo Gruden Mari-se Skerk, barjeni Viljem Černo, Luisa Cher in Igor Cerno so predstavili dielo Centra za kulturne raziskave u Bardu, inciati ve Muzeja nu težko živjenje slovienske skupnosti, ki stoji u Terski dolini. Pred začetkom kulturnega programa, predsednik ZSKD-ja Igor Tuta je pozdravou staraa znanca Viljema z branjem naà kosa spisa, kije biu objavljen v Trinkovem koledarju, kjer je napisau nekaj ane-doktou Černovaa živjenja. Poten Barski oktet je liepo zapeu beneške piesmi tej, ke soje priredili Pavle Merkù, Davide Clodig, Luciano Chiabudini nu Oreste Rosso. S pomočjo slik in filmatou Igor Cerno je pokazou kako se je spre-meniu obraz vasi in način živjenja po potresu 6. maja lieta 1976. Po-viedou je, ke čeran to ostalo malo judi, nekaj jih je še, ki se zanimajo za braniti besiedo nu kulturo tele doline. Eden med njimi je far don Renzo Calligaro, ki je narediu križevi poti u zavarški in barski cierkui s napisi u terskem narečju in usako nedijo bere eno berilo u stari slovenščini Terske doline. Luisa Cher je prau rečitala no berilo od tieh, ki so zbrani tou zbirki Boava Besieda. Na koncu je Viljem Cerno po-viedou o težkostih, ki jih je imeu ko se je trudiu za braniti sloviensko kulturo in ni bilo zakonou, ki bi priznali prisotnost slovenske manjšine tou videmski pokrajini. Na koncu je povabou znance iz Trsta, naj pridejo na obisk tou Ter- sko dolino, da bi boljše spoznali te kraje liepe, pa nimar več zapuščene. R62.IJA/R6S1A Se posjortawa hišica Asočacjun “Muzeo tih rozajanskih judi” lani no leto je bila kupila no hišo ta-na Solbici za morèt met ne lipe mèsta tu ka pokazat, da kaku naši judi so živili izdé w Reziji. To so wže dwisti lit, ka je isa asočacjun tu-w Reziji. Isa to jè Plocawa hiša anu na se nalaža blizu carkve. Isa hiša jè bila zapuščana karjè nih lit. Prid ka potres jè bila na butèga anu j è živila na fameja. Po potresu so bile naréd ne dila ma na ni bila rivana. To ni karjè ka so po-čale dila za porownàt no part od ise hiše. Tana dworé je na mala hišica anu tu-w iséj hišici se čč naredit no malo jispico ziz špoherton tekòj ni so bili po starin narèd ziz maduni, če bet klup, kuc, pulica anu vitrina. Tu-wne zgo-re če bet narèd na čaniba tekòj na jè bila nin-ki nur ziz to staro kowo anu ziz bànkon. Asočacjun za morèt porownàt iso hišo na jè barala nu malu powsod, na jè pa ogala dan kont ta-na banči ta-na Ravanci tu ka wsak ka če mòrè lehku pomagat. Ci se je dorivalu počnet delat to jè za zah-walit pa te jiidi ka so pomagali. L’Associazione culturale “Museo della Gente della Val Resia” fin dalPinizio della sua attività aveva in programma l’acquisto di una tipica casa resiana ove svolgere la propria attività museale. Questo ambizioso progetto si ta-na Solbici è concretizzato nel febbraio 2013 con l’acquisto di una casa a Stolvizza, il paese che conserva in parte ancora la vecchia architettura locale. Si tratta della casa Ploc collocata nel centro del paese in prossimità della chiesa parrocchiale. Prima del terremoto del 1976 in questa casa c’era una bottega di generi alimentari e vi abitava la famiglia che gestiva tale attività. Dopo il terremoto l’edificio ha subito alcuni interventi ma non definitivi. Sulla corte, inoltre, c’è una struttura minore. Da alcune settimane sono in corso - grazie ad alcuni contributi pubblici ed alle offerte giunte sul conto bancario - i lavori di recupero di questa struttura minore, dove verranno allestite una tipica cucina ed una camera da letto. L’Associazione ringrazia tutti coloro che hanno contribuito finora e spera che questa sensibilità possa proseguire. Le offerte possono essere versate sull’apposito c/c bancario CODICE EU IBAN: IT 25 V 07085 77460 033210027056 CrediFriuli - Filiale di Resia intestato a: Associazione culturale “Museo della Gente della Val Resia” Via Udine, 12 33010 Resia. Causale: offerta prò casa-museo KANALSKA DOLINA/VALCANALÉ Prešernova proslava na Trbižu Praznik slovenske kulture Sks Planika 21. februarja V Kanalski dolini bo Dan slovenske kulture obeležilo tudi Slovensko kulturno središče Planika, in sicer v petek, 27. februarja, ob 19.30 v občinskem kulturnem centru na Trbižu. Prireditev bo pod pokroviteljstvom Občin Trbiž, Naborjet-Ovčja vas, Kranjska Gora, Jesenice, Žirovnica in Bled. Z lanske Prešernove proslave na Trbižu, ko je posebno priznanje Slovenskega kulturnega središča Planika prejela dolgoletna učiteljica v Kanalski dolini Alma Hlede Večer bodo sooblikovali gojenci podružnice Glasbene matice Glasbene šole Tomaža Holmarja v Kanalski dolini, otroci, ki obiskujejo dejavnosti središča Planika, in Kulturnega društva France Prešeren Ži-rovnica-Breznica. Slovensko kulturno središče Planika skuša tako delovati predvsem združevalno in ustvarjati pozitivno vzdušje do slovenskega jezika, kulture ter vsega slovenskega nasploh kot pomembnega identifikacijskega in sestavnega elementa vsakdanjega življenja Kanalske doline. Že drugič bodo delili tudi Plani-kino priznanje za prispevek k ohranjanju slovenske kulture v Kanalski dolini. T6KSKA DOLINA/VAL TOKKE Stare piesmice za otroke u useh jezikih videnske pokrajine Marisa Scuntaro je dna učiteljica, ki se je tou zadnjih tri lieta veliko potrudila za zbrati stare piesmice za otroke po cielih dolinah videnske pokrajine, kjer se še danes uorijo manjšinski jeziki. Takolè je snemala en liep CD z 24. kosmi u furlanščini, nemščini in u slovenskih govoricah Terske doline, Rezije in Nediških dolin. Spremljali so jo na violin Lucia Clonfero, na kitaro Michele Pucci, na klarin Silvio Pontelli in na Vidnu predstavila nje CD, ki nosi ime »Dindarine dindaro-ne« je zagodla use pesmi u slovenščini prau zatuo, ker so jo največ razočarale. »Furlani - je poviedala Scuntaro - ne poznamo kulture slovenske skupnosti. Škoda, ker je res zanimiva. Še zuj taà sem naredila tole dielo, zake čimveč mladih nu morita spoznate kaj je pestra in kulturno boata tale naša pokrajina. Trieba je braniti use naše jezike«. Marisa je že vnaprej poviedala, ke mies-ca žetnjaka bo predstavila tole liepo zbirko u Bardu, u okviru festivala Planet Bardo. bobne Roberto Lugli. Pomala sta narediti to liepo dielo AR-LEF nu Kappa Vu Edizioni. Med druimi, so dale »ustne informacije« Liduina Cen-cigh iz Plestišč, Silvana Paletti iz Rezije nu Luciana Domeniš iz Ofjana. To ma poviedati, ke petek 20. fevrarja ko je Marisa Scuntaro u dogodki Kultura, Izleti &... Approfondimenti Unione territoriale del Natisone, incontro pubblico giovedì 26 febbraio Alle ore 20.30 a Manzano, presso la sala blu di palazzo Torriani (Via Natisone 34), si terrà un incontro informativo sulla riforma regionale delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, con particolare riferimento all'Unione Territoriale Intercomunale del Natisone ed agli scenari ancora possibili per questo territorio. L'incontro, promosso dal gruppo consigliare regionale del PD e dal circolo PD dei 3 Comuni Manzano - San Giovanni - Corno, è aperto agli amministratori ed ai cittadini. Interverranno l'assessore regionale Paolo Panontin ed il consigliere regionale capogruppo del PD Cristiano Shaurli, coordina la serata il segretario del Circolo PD dei 3 comuni Francesco Bombasaro. Anello dei piani del Montasio domenica 8 marzo Il CAI Val Natisone organizza un’escursione in rosa con ciaspe. Partenza alle 8 dal piazzale scuole di San Pietro al Natisone. Il percorso ad anello di 12,8 km per 400 metri di dislivello parte da Sella Nevea. Il tempo di percorrenza in salita previsto è di 4 ore e 30 minuti. E necessaria l’attrezzatura invernale (ciaspe). Capogita: Carlo Martina (345 0633642). Il CAI informa anche che l’escursione con sci da alpinismo, ciaspe e slitta al rifugio Bertahutte nelle Caravanche austriache, prevista per domenica scorsa, 22 febbraio, è stata invece posticipata causa maltempo al 1. marzo. Partenza da San Pietro al Natisone alle 7.30. Al fine di agevolare il rinnovo delle iscrizioni per l'anno 2015, la sede di San Pietro, rimarrà aperta i venerdì del 27 febbraio e del 6 e 13 marzo, dalle ore 20.00 alle 21.30. Letna seja KI) Rečan v soboto, 14. marca Kulturno društvo Rečan vabi svoje člane na letno sejo, ki bo v gostilni Alla Posta v Hlodiču ob 19.30. Po seji bo vičerja. Prispevek za članarino an vičerjo je 15 evrov. Na dnevnem redu so narpriet včlanjevanje an odobritev obračuna, potle pa predstaviteu programa dejavnosti za lieto 2015. Bojo tudi volitve za nov direktiv društva. Je trieba potardit prisotnost. Pokličita tel. št. 0432 723464 (Maria). Navadmo se cepiti! v saboto, 21. marca Dobimo se ob 17.00 v Bijačah v Rakarjovem hramu, kjer vam pokažemo, kuo se cepi, da bota imiel sadje. Odrežemo iz zdravega dreva, ki ga nas zanima vcepiti, kratke vejice, jih denemo tu an kartoč in potle v hladilnik (ne freezer!). Ostanejo tam do dneva, ko bomo čepih. Srebrna kaplja organizava telo delavnico kupe s Kmečko zvezo iz Čedada. Plavanje s Planinsko družino ob sobotah V saboto, 21. februarja, od 18. do 19. ure, je bla v bazenu v Čedade prva lekcija (od skupinih osem) tečaja plavanja za otroke. Tečaj se konča v soboto, 18. aprila. Se preskoče veliko soboto, 4. aprila. Za vse vpisat pokličita Flavio na 0432 727631 v večernih urah. Il corso di nuoto per bambini della Planinska družina Benečije iniziato sabato, 21 febbraio, si concluderà il 18 aprile. Ha luogo ogni sabato dalle 18 alle 19 presso la piscina di Ci-vidale. Info: Flavia 0432 727631 ... in telovadba v Špetru Planinska vas vabi tudi na telovadbo, ki je vsako sredo, od 19. do 20. ure v telovadnici sriednje šuole v Špietre. Inf o: Flavia 0432 727631 ah Daniela 338 2020850 Dan žena v Špietre z novo komedijo Beneškega gledališča Gli Igers alla scoperta delle Valli Passeggiata storico-naturalistica con la Pro Loco Nediške doline Domenica 1. marzo, gli Igers (gli utenti del social network Insta-gram) andranno alla scoperta delle Valli del Natisone con la Pro Loco Nediške doline che propone per l’occasione una ‘instawalk’, passeggiata storico-naturalistica guidata. La passeggiata si snoda lungo un sentiero facile che si inoltra nel bosco, necessario abbigliamento comodo e calzature da trekking. Ritrovo alle ore 9.30 a San Pietro al Natisone presso il museo SMO - Slovensko multimedialno okno. Dopo la visita al museo multimediale si partirà alle 10.30 verso Cras. Alle 11 si prosegue a piedi sul sentiero verso la Chiesa di Ss.Giacomo e Anna con visita alla stessa. La tappa successiva sarà nella Grotta di Antro. In caso di pioggia la passeggiata si effettuerà ugualmente; la Chiesa e la Grotta sono comunque raggiungibili in auto. Alle 14 è previsto il pranzo pres- so la Trattoria All'Antica di Cras (costo 20€ bevande incluse). È necessaria EventBrite. l’iscrizione su Furlani in Slovenci, srečanje med skupnostma Slovensko in furlansko skupnost, ki živita v naši dežeh, vežejo številne in raznolike značilnosti. Tudi primerov sodelovanj med njima je bilo na različnih področjih že vehko, kar še posebno velja za Benečijo. Novo priložnost za medsebojno spoznavanje in povezovanje pa bo nudil posvet, ki ga v četrtek, 26. februarja, ob 15. uri, v dvorani Pokrajinskega sveta v Gorici (Korzo Italija 55) prirejajo Slovenski raziskovalni inštitut (SLORI), Furlansko filološko združenje (Società Filologica Friulana) in Pokrajina Gorica v sodelovanju z Raziskovalno postajo Nova Gorica ZRC SAZU. Naslov posveta, ki bo razdeljen v dva dela, je “Furlani in Slovenci, srečanje med skupnostma”. Po pozdravnih nagovorih bodo na vrsti prispevki Gian Paola Grija (Univerza v Vid-nu) o etnologiji obmejnega prostora, Neve Makuc in Branka Marušiča (oba z Raziskovalne postaje Nova Gorica ZRC SAZU) o deželni zavesti v obmejnem prostoru oziroma o tem, kaj so Slovenci vedeh o Furlanih v 19. stoletju, ter Francesca Marangona (Univerza v Vidnu) o obhkovanju ekonomskih vrednot v obmejnem prostoru. Prvi sklop predavanj bo moderirala Adriana Janežič, ki sodeluje tako s Slorijem kot s Furlanskim filološkim združenjem. Drugi del bo moderiral Roberto Dapit (Univerza v Vidnu). Predavali pa bodo: Ana Toroš (Univerza v Novi Gorici) o Alojzu Gradniku in furlanskem svetu; Franco Finco (Univerza na Reki) o 15 stoletjih jezikovnega stika med Furlani in Slovenci; Maiko Favaro (Furlansko filološko združenje) o primeru slovenskih književnikov na Goriškem v povezavi s furlanskim biografskim leksikonom »Nuovo Liruti« in biobibhografski podatkovni bazi »Onomasticon dei Friulani«; Zaira Vidau o dobrih praksah v skupni promociji projekta EDUKA - Vzgajati k različnosti. Delovni jeziki bodo slovenščina, itahjanščina in furlanščina, organizatorji pa so poskrbeli za simultano prevajanje. Ku vsake lieto bo Zveza beneških žen v sodelovanju z Beneškim gledališčem an Inštitutom za slovensko kulturo parpravja adno posebno vičer za 8. marec, Dan žena. V večnamenski dvorani v Špietro bojo beneške igralke Anna Bernich, Breda Berginc, Cecilia Blasu-tig, Marina Cernetig, Bruna Chiuch, Emanuela Cici-goi, Emma Golles in Teresa Trusgnach protagonistke komedije “8 žen” avtorja Roberta Thomasa, ki jo je v beneško narečje priredila Marina Cernetig. Režiser je Danijel Malalan. Zgodba prave o umoru adnega moža v družini, protagonistke pa gledajo zastopit, katiera od njih ga je ubila. Med igro pridejo uon vse peče tele družine. Ob teli parložnosti pa se bojo spomnil tudi na Alda Klodiča, ki nas je pred kratkim zapustiu. Začetek ob 17. uri. Naše igrauke že dugo cajta pridno vadijo za predstavo, tle na varh videta dva prizora iz nove komedije m šport Tre episodi decidono il derby sfida tra valligiane, la Savognese fa il bis di Promozione a San Pietro Nel campionato amatoriale Lcfc di 1. Categoria con il gol di Sovdat VALNATISONE 2 TORREANESE 1 Valnatisone: Bartolini, Chiacig, Cu-mer (10' st. Meroi, 45' st. Manzini), Clapiz (capitano), Gosgnach, Snidare, Oviszach (38' st. M. Miano), Romanelli, Sturm, A. Tiro, Moreale. Allenatore: Roberto Peressoni Torreanese: Tessarin, Coceani, Ferraro, Visentin, L. Martinis (capitano), C. Martinis, Stampetta, Crast (36’ st. Petrello), Abdurahmanovič (15' st. G. Miano), Giantin, Zufferli. Allenatore: Lauro Vosca. Arbitro: Zilani di Trieste. Marcatori: al 52' Abdurahmanovič, al 62' Šturm (rigore), aH’85' Michele Miano. S. Pietro al Natisone, 21 febbraio - Il derby della 'paura' preceduto dalle polemiche innescate a seguito di un articolo apparso venerdì su un quotidiano di Udine (chi perdeva si trovava ulteriormente nei guai nella lotta per non retrocedere) è stato meritatamente vinto dalla Valnatisone ed è stato deciso da tre episodi. Dopo un primo tempo inguardabile, praticamente nessun tiro in porta su entrambi i fronti, all'inizio del secondo la gara ha preso una svolta favorevole alla Torreanese che ha sbloccato il risultato. Bravo Abdurahmanovič, un giovane che in un recente passato aveva vestito la maglia delle giovanili locali, che con un calcio piazzato ha mandato la sfera all'incrocio dei pali mettendo fuori causa Bartolini. Lo 'schiaffo' subito ha svegliato la Valnatisone che ha costretto gli avversari nella propria metà campo. Al 62' il secondo episodio con l'arbitro Zilani che ha decretato la massima punizione per un fallo di mano in area di un difensore ospite. Alla battuta lo sloveno Jani Šturm, che il portiere Tessarin non è riuscito a neutralizzare. Infine il terzo episodio, quello decisivo si è registrato all’85' minuto. Calcio di punizione a favore della Valnatisone con alla battuta Michele Miano, il pallone calciato dall'attaccante si è insaccato sul palo più lontano, alle spalle di Tessarin. Nei restanti dieci minuti la squadra ospite ha cercato di rimediare, ma la Valnatisone è riuscita a chiudere tutti i varchi ottenendo tre preziosissimi punti. Paolo Caffi SAVOGNESE 1 AL CARDINALE 0 Savognese: Lizzi, Vogrig (Hafner), Mulloni (capitano), Zufferli, M. Cendou, F. Cendou, Zabrieszach, Ručna, Sovdat (Klarič), Stres (Gosgnach), Medved (Lombai). Allenatore: Mirco Vosca. Al Cardinale: Ciocchiatti, Chiabai A. Marinig, C. Trusgnach (capitano), F. Rucchin, Valeriani (Lahar- nar), Beuzer, Ponton, Corredig (Torchia), M. Chiabai, D. Rucchin, (Scaunich). Allenatore: Magnan. Savogna, 21 febbraio - Alla Savognese schierata in campo da mister Mirco Vosca con il 3-4-2-1 ha risposto l'allenatore ospite della trattoria Al Cardinale Massimiliano Magnan con il 4-4-2, il tutto al cospetto di un bel pubblico che ha affollato la tribuna di Savogna in occasione del derby del girone di ri- torno. Nel primo tempo, equilibrato, da registrare al 20' l’uscita del portiere Lizzi che si fa scappare il pallone dalle mani, non ne approfitta Massimo Chiabai che da posizione angolata, a porta sguarnita, calcia il pallone sul palo. A seguire contropiede micidiale dei padroni di casa: Mattia Cendou s’invola sulla fascia e serve Medved che da posizione favorevole calcia alto. Il secondo tempo inizia con la squadra di casa in gran spolvero: il portiere ospite Ciocchiatti neutralizza le conclusioni di Denis Gosgnach e Tine Medved. Al 15' Trusgnach ferma fallosamente al limite dell'area Matevž Sovdat che sulla conseguente battuta manda il pallone in rete. La formazione di mister Magnan reagisce senza creare opportunità per il pari ed è la Savognese con Klarič e Hafner a sfiorare il raddoppio, negato dalle prodezze delTottimo portiere Ciocchiatti. Per il nuovo mister Mirco Vosca, dunque, il terzo successo consecutivo che mantiene la Savognese ai vertici della classifica di Prima Categoria e in corsa per la promozione in Eccellenza. rezo La Polisportiva San Leonardo continua a vincere Nel campionato di 1. divisione maschile la Poli-sportiva S. Leonardo ha superato nel derby a Ci-vidale la Est Volley 3:0 (25:18, 25:15, 27:25). Sabato 28 febbraio alle ore 20 è in programma nella palestra di Merso di Sopra lo scontro al vertice con la squadra di Fiume Veneto. La classifica: Polisportiva San Leonardo 21; Fiume Veneto* 19; Reai Casarsa 13; Prata* 9; Trave-sio*, Cordenons* 8; Est Volley Cividale 0. Nel campionato di 2. divisione femminile le ragazze della Polisportiva San Leonardo hanno superato 3:0 (25:13, 25:7, 25:13) il fanalino di coda Cassacco. Venerdì 27 febbraio è in programma la trasferta a Tricesimo. La classifica: Arteniese 27; Polisportiva San Leonardo 24; Faedis 17; Tricesimo 16; Tolmezzo 12; Pradamano 11; Pasian di Prato, San Daniele 6; Cassacco 2. L'Under 13 mista della Polisportiva San Leonardo ha superato ad Udine la Pav 2:1 (11:25, 25:20, 25:20). Ieri sera martedì 24 febbraio la formazione ha giocato l'ultima gara della prima fase del campionato con la formazione del Dlf di Udine. La classifica: Rizzi 32; Dopolavoro Ferroviario Udine 25; Pavia di Udine 18; Polisportiva San Leonardo 14; Pasian di Prato 12: Pav Udine 8; Est Volley Cividale 7. La Polisportiva Valnatisone al terzo successo consecutivo Gli Allievi della Forum Julii hanno travolto la Nuova Sandanielese con le doppiette di Gerardo e Qua-lizza e le reti di Michael Carlig, Novelli, Deana e Kostadinovič. Vincenti anche i Giovanissimi provinciali che hanno espugnato Moimacco con la tripletta di Leonardo Predan e il gol di Stefano Causerò. Positivo risultato anche per gli sperimentali della Forum Julii che hanno fermato sul pareggio la corazzata Pordenone. Inizieranno sabato 7 marzo i campionati Esordienti e Pulcini con la Valnatisone al via con due formazioni per categoria. Nel campionato di Seconda categoria del Friuli collinare l'Alta Val Torre è ritornata a casa dalla trasferta di Lumignacco con un punto. I padroni di casa passano in van- taggio grazie ad un bel tiro da trenta metri. L’Alta Val Torre trova il pareggio dopo 10 minuti grazie ad un errore del portiere che svirgola il pallone mentre rinvia: ne approfitta Gerussi che insacca a porta vuota. In Terza categoria la Polisportiva Valnatisone ha regolato la Osuf con la tripletta realizzata da Lucas Viegas e la rete di Giuseppe Susca, ottenendo il terzo successo consecutivo. Nell'Eccellenza di calcio a 5, bel balzo verso il titolo per il Paradiso dei golosi che con la doppietta di Miha Stres e le reti siglate da E1 Atrassi, David Specogna, Fabio Domeniš, e dal portiere Alberto (lupo) Birtig, ha espugnato nel primo dei recuperi la PSE Palmanova. Paolo Caffi risultati calendario classifiche Promozione Valnatisone - Torreanese 2:1 Allievi N. Sandanielese - Forum Julii 1:8 Giovanissimi Moimacco - Forum Julii 1:4 Forum Julii - Pordenone 2:2 Amatori Savognese - Al Cardinale 1:0 Lumignacco - Alta Val Torre 1:1 Poi. Valnatisone - Osuf 4:2 Calcio a 5 (Uisp) Merenderos - Artegna n.p. Palmanova - Paradiso golosi 3:6 Pallavolo femminile Pol. S. Leonardo - Cassacco 3:0 Pallavolo maschile Est Volley - Pol. S. Leonardo 0:3 Pallavolo U13 misto Pav Udine - Pol. S. Leonardo 1:2 I campionati Figc dilettanti sono fermi sabato 28 e domenica 1 marzo Giovanissimi Bujese - Forum Julii Amatori Dignano - Savognese Al Cardinale - Colugna Gunners - Alta Val Torre Orzano - Poi. Valnatisone Calcio a 5 (Uisp) Reai Vesuvio - Merenderos Torriana - Paradiso golosi Pallavolo femminile Tricesimo - Pol. S. Leonardo Pallavolo maschile PoI.S.Leonardo - Fiume Veneto 1/3 27/2 28/2 28/2 28/2 27/2 25/2 27/2 28/2 Promozione Juventina 47; Torviscosa, S. Luigi 45; Trieste calcio 40; S.Giovanni Ts 38; Pro Cervignano 34; Seveglia-no 31; Com. Gonars 28; Costalunga, Sangiorgina 25; Valnatisone 24; Ronchi 23; Aurora, Muggia 21 ; Torreanese 19; Cormonese 17. Allievi OI3 36; Bujese 35; Majanese 32; Union Martignac-co 31 ; Pagnacco* 27; Forum Julii* 26; Tarcentina* 22; Gemonese 20; Reanese 17; Rizzi/Cormor* 14; Moimacco* 10; Venzone 6; Cassacco 3. Giovanissimi (provinciali) Chiavris* 40; Rizzi/Cormor* 39; Academy Udinese 28; Aurora 27; Forum Julii**, Aurora 27; Cussignacco* 21 ; Moimacco 12; Serenissima 11 ; Azzurra 2; Fulgor 1. Giovanissimi (sperimentali) Sacilese 13; Monfalcone 11 ; Pordenone 8; S. Giovanni Ts 7; Forum Julii, S. Giovanni Ts 7; Bujese 5; Falchi 4; Pro Romans 0. Amatori 1. Cat. Colugna 21 ; Savognese* 20; Coopca Tolmezzo 19; Tramonti 15; Campeglio*, Vacile* 13; Adorgnano 12; Redskins***, Al Cardinale* 11 ; Dignano* 7; Ma-jano 4. Amatori 2. Cat. Cussignacco 21 ; Risano 18; Sedilis*, Turkey pub* 17; Alta Val Torre* 16; Garden* 12; Villaorba*, War-riors*, Gunners, Lumignacco 10; Racchiuso 7. Amatori 3. Cat. Lovariangeles*, Il Savio 24; Carioca 22; Orzano* 21; Polisportiva Valnatisone* 17; Pingalonga-long* 15; Moby Dick Rojalese 14; Osuf* 12; Vir-tus Udine 9; Il Gabbiano*, La Girada 6; Atl. Nazionale 4. * una partita in meno Gremo v Škofjo Loko za Pasijon Je posebna predstava, ki je štieta kot svetovna bogatija Škofja Loka je luštno miestace gor mimo Ljubljane. Je uriedno se diet na pot za ga iti odkrivat. Par-ložnost vam jo ponuja Srebrna kaplja, ki je organi-zala izlet, gito v tisti kraj v saboto, 28. marca. Pru-zapru je adna parložnost za videt od blizu Škofjeloško pasijon, ki ga predstavijo vsakih šest liet. Se puode iz Špietra s koriero ob dvieh popudan, ob 14.10 v Čedade (butiga Mitri). Ob šesti bo vičer-ja an ob 20. bo predstava. Kar pride h koncu se deneta na pot za se uarnit damu. Vpisovanje: Inac Čedad (0432 703119) do petka, 20. marca. La Srebrna kaplja organizza per sabato 28 marzo una gita a Škofja Loka per assistere alla Passione che ogni sei anni viene messa in scena all'interno del nucleo medievale di questa cittadina da centinaia di comparse. La Passione di Škofja Loka è nel Registro del Patrimonio culturale immateriale dal 2008, anche perchè rientra tra le piti antiche messe in scena teatrali della Slovenia, infatti si tengono dal 1713. Il testo originale è stato scritto tra il 1715 ed il 1727 da Lorenzo Marušič, ed è il più antico testo drammatico completamente conservato in lingua slovena con aggiunte in latino e tedesco. Kam puodemo hodit lietos s Cai Nediških dolin Na začetku lieta se zberejo kupe vse društva za pregledat, kaj so nar-dil v preteklim liete, an kaj imajo v programu za lieto, ki ga imajo pred sabo. Za njih lietno asemblejo so se zbrali v saboto, 7. februarja, an tisti od Cai Val Natisone. Morejo bit zadovoljni, sodisfani, za vse pohode, ki so jih spejal v liete 2014, saj so bli vsi zlo lepuo obiskani. Tudi za lieto 2015 njih program je zlo bogat. Smo že na koncu februarja ta-kuo de kieki so že nardil. Pogledimo pa, kaj bo od seda napri. • 1 marzo - rifugio Bertahut- te (1.527 m), escursione con sci alpinismo, ciaspe, slittata; • 8 marzo - Piani Montasio (1.660 m), escursione con sci alpinismo, ciaspe; • 29 marzo - Monte Bernadia (852 m); • 12 aprile - Casera Caal, as- sieme a Cai Faedis e Cividale; • 19 aprile - Starijski vrh, bi- vacco Hlek (1.225 m); • 3 maggio - Anello Val Resia, assieme a Cai Manzano; • 10 maggio - Anello delle sorgenti del Matajur (1.642 m), assieme a Cai Cividale e Planinska družina Benečije; • 31 maggio - Cicloturistica: San Candido - Lienz, 41 km • 7 giugno - Monte Tersadia (1.959 m) • 14 giugno - Kopa - Davški Slapovi (1.360 m) • 16 giugno - Monte Nero (2.2.44 m), assieme a Cai Cividale, ANA Cividale, ANA Gorizia; • 28 giugno - Vrh nad Škrbino (2.054 m) • 5 luglio - Jalovec (2.645 m) • 25 / 26 luglio - Muntanitz (3.232 m) • 2 agosto - Ferrata “Adventu-re climb Varmost” (1.751 m) • 30 agosto - Monte Piano e Monte Piana (2.324 m) - escursio- ne in pullman • 6 settembre - Matajur • 13 settembre - Ferrata “D'Ambros” - Cresta della Pitturi-na, 2.455 m • 11 ottobre - Mulattiere militari austriache della Val Lepena • 25 ottobre - CAIstagnata al Dom pod Ježo, 740 m - Con pla- Vrh nad Škrbino ninsko društvo Valentin Stanič Kanal • 14 novembre - Cena sociale • 15 novembre - Monte Bre-stovec, 209 m • 24 dicembre - XXVIII Fiaccolata di Natale, notturna • 31 dicembre - Capodanno sul Matajur, notturna novi matajur Tednik Slovencev videmske pokrajine Odgovorni urednik: MICHELE OBIT Izdaja: Zadruga Soc. Coop NOVI MATAJUR Predsednik zadruge: MICHELE OBIT Fotostavek in tisk: EDIGRAF s.r.l. Trst / Trieste Redazione: Ulica Ristori, 28 33043 Čedad/Cividale Tel. 0432-731190 Fax 0432-730462 E-mail: info@novimatajur.it; novimatajur@spin.it Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 II Novi Matajur fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7.8.90 n. 250 Naročnina - Abbonamento Italija: 40 evrov • Druge države: 45 evrov Amerika (z letalsko pošto): 62 evrov Avstralija (z letalsko pošto): 65 evrov Poštni tekoči račun ZA ITALIJO Conto corrente postale Novi Matajur Čedad-Cividale 18726331 Bančni račun ZA SLOVENIJO IBAN: IT 03 S 01030 63740 000001081165 SWIFT: PASCITMMXXX Včlanjen v FIEG Associato alla FIEG m ins Včlanjen v USPI Associato all’USPI Oglaševanje Pubblicità / Oglaševanje: Tmedia s.r.l. www.tmedia.it Sede / Sedež: Gorizia/Gorica, via/ul. Malta. 6 Filiale / Podružnica: Trieste /Trst, via/ul. 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Linder di Ronchi dei Legionari e Associazione naturalistica friulana di Tar-cento. Le lezioni teoriche si tengono ogni mercoledì, fino al 25 marzo, alle ore 20.30 a Ponte-acco presso la sede della Pro loco locale. Le esercitazioni pratiche (che potranno subire variazioni in base alle condizioni meteo e/o su indicazione della Commissione tecnica della scuola) hanno avuto inizio domenica 22 febraio e proseguiranno domenica 1. marzo nella grotta Ternovizza o Grotta Nemez; domenica 8 marzo nella grotta Noè o Abisso Mar-tel o Abisso Gabrovizza; domenica 15 marzo nella grotta di Padriciano o Abisso Plutone e, infine, domenica 22 marzo nella grotta Doviza o Abisso di Vigant. Per informazioni: Bruno Pocovaz 339.7779367 - Alceo Balutto 338.7047948 - Davide Rossi 340.1700205. Giovanni Caffi di Ponte San Quirino è stato recentemente festeggiato dagli amici, un bel gruppo di ex compagni emigranti in Svizzera rientrati in regione e nel vicino Veneto. Fra i ricordi non potevano mancare quelli degli anni di lavoro e del tempo libero trascorsi assieme a Baden e Wettingen. La scritta sulla torta di compleanno ‘auguri sindaco di Ponte S. Quirino' ha fatto pensare che la località all'imbocco delle Valli del Natisone, già divisa in due comuni (San Pietro e Cividale) e cinque parrocchie, avesse votato la propria 'indipendenza'! In quell'occasione, oltre al compleanno, Giovanni e la moglie Helen hanno festeggiato anche i 25. anni di matrimonio. Auguri! kronaka Informacije za vse Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha ponoč je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an saboto cieu dan do 8. zjutra od pandiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špieter na številko 727282, za Čedajski okraj v Čedad na številko 7081. Poliambulatorio S. Pietro al Nat, via Klančič 4 Consultorio familiare 0432.708611 Servizio infermier. domic. 0432.708614 Kada vozi litorina Železniška postaja / Stazione di Cividale: tel. 0432/731032 SETTEMBRE/GIUGNO lž Čedada v Videm: Ob 6.00*, 6.30*, 7.00,7.30*, 8.00, 9.00, 10.00, 11.00, 12.00, 12.30*, 13.00, 13.30*, 14.00, 15.00, 16.00, 16.30*, 17.00, 17.30*, 18.00, 18.30*, 19.00, 19.30*, 20.00, 22.00, 23.00** IzVidmavČedad: ob 6.33*, 7.03*, 7.33, 8.03*, 8.33,9.33, 10.33, 11.33, 12.33, 13.03*, 13.33, 14.03*, 14.33, 15.33, 16.33, 17.03*, 17.33, 18.03*, 18.33, 19.03*, 19.33, 20.03*, 20.33, 22.33, 23.33** * samuo čez tiedan **samuo pred prazniki Bolnica Čedad 7081 Bolnica Videm 5521 Policija - Prva pomoč. 113 Komisarjat Čedad.... 703046 Karabinierji 112 Ufficio del lavoro 731451 INPS Čedad 705611 URES - INAC 730153 ENEL 167-845097 Kmečka zveza Čedad 703119 Ronke Letališče ...0481-773224 Muzej Čedad 700700 Čedajska knjižnica... 732444 Dvojezična šola 717208 K.D. Ivan Trinko 731386 Zveza slov. izseljencev 732231 Dreka 721021 Grmek 725006 Srednje 724094 Sv. Lenart 723028 Špeter 727272 Sovodnje 714007 Podbonesec 726017 Tavorjana 712028 Prapotno 713003 Tipana 788020 Bardo 787032 Rezija .. 0433-53001/2 Gorska skupnost.... 727325 Dežurne lekarne Farmacie di turno OD 27. FEB. DO 5. MARCA Čedad (Minisini) 0432 731264 Manzan (Sbuelz) 740862 Tipana 788013 Tarbiž 0428 2046 AFFITTASI casetta indipendente semiarre-data con giardino a Ponte San Quirino. Tel. 392 1851851 Sreda, 25. februarja 2015 Na sniegu an lietos Devetandvajst tečajnikov, korsi-stu, od štier do “kako” lieto vič, med telim tudi dvie mame, so se od ne-dieje, 25. ženarja, do nedieje, 22. februarja učil smučat, šijat, al pa zbuojšat, kar že znajo, s Planinsko družino Benečije takuo, ki se gaja že lieta an lieta (vič ku dvajst!). Ko-riera je bla puna, an tudi kombi od Planinske. Zad za njimi še druge makine, saj vsieh kupe jih je bluo vsako nediejo parbližno nih devetdeset. Gor so hodil ne samuo tečajniki (corsisti), pa tudi njih mame an tata, noni, strici, tete, parjatelji... Štier nedieje ne samuo za smučat, pa tudi za se norčinat na sniegu, se posmejat... Tri ure tečaja vsako nediejo s pridnimi učitelji, vsi od Planinske: Tina, Mojca, Mattia, Vasja, Peter an Pika. An blizu še kajšan Tradizione vuole che il corso di sci della Planinska per i suoi soci si concluda con una grande festa e con una lotteria molto attesa da piccoli e grandi. Tanti i premi per i quali hanno contribuito la Planinska stessa con micropile e magliette, ma anche ditte ed amici. Un grazie a loro ed al socio Joško che, come sempre, ha ‘bussato’ alle varie porte! Hanno contribuito: Despar Terlicher (Scrutto); autofficina Adriano Venturini (Azzida); Beppo automobili (Ponte San Quirino); bar Moreale (Ponte San Quirino); Azienda agricola Giordano Snidare; Azienda agricola Rodare (Spessa); bar La magnolia (Cividale); bar Ai trevi (San Pietro al Nat.); osteria Alla fontana (Oculis); Azienda agricola Vojko Bat-taino (Brischis); bar Da Nevio (Sanguarzo); bar da Na.Ti. (Osgnetto); pizzeria La Braida (Madriolo); pizzeria Le Valli (Ponte San Quirino); agriturismo Stara baba (Clenia); pasticceria/gelateria Paradiso dei golosi (San Pietro al Nat.); panificio Qualizza (Merso superiore); gubane Giuditta Teresa (Azzida); trattoria Alla posta (Clodig); panificio Del Fabbro (Cividale); azienda agricola Zorzenone; osteria Al buongustaio (Merso inferiore); trattoria Al giro di boa (Ponte San Quirino); La buse del Lof - Pavan (Prepotto); negozio materassi Verdure (Cividale). parpravjen pomagat. An zadnjo nediejo... festa! Pod snežinkam, ki so že od zjutra plesale v nebu, je bla “loterija”, ki so jo vsi težkuo čakal, na vemo če buj otroc al te veliki, an duga miza, kjer je bluo tarkaj dobrih reči za pojest, de je ki. Vse tele dobruote so jih na-pravle mame, none an druga žlah-ta an muormo reč, de so ble zaries pridne. An potle vsi v koriero. Joško je hitro začeu piet adno an potle je šlo vse tuole napri do Špietra. Zbor, coro je biu te pravi, saj napri so šli tisti, ki piejejo par kajšnim kraju, an zad za njim vsi te drugi, an otroc, ki so nam dokazal, kakuo tudi oni znajo piet naše lepe, domače viže. An tuole, vierta nam, se na gaja po-vserode an vsaki dan! Giulia e Matilde: “Ma quando cominciate a estrarre i numeri della lotteria?” Sopra: Samuele, al suo primo corso di sci con la Planinska, ha l’“anda” di uno che sugli sci ci sa proprio farei Nelle foto sopra: i piccoli sanno fare il trenino anche con gli sci ai piedi. A destra: foto di (quasi tutto il) gruppo Creazioni Floreali SONIA BIRTIG Si eseguono preventivi personalizzati per matrimoni, cura nei dettagli e massima professionalità (diploma di ‘fiorista europeo’) FIORERIA SONIA BIRTIG, Via Matteotti, 19 REMANZACCO (Zona scuole) tel. 0432.667416 _ email: fioreria-soniabirtig@libero.it V'