ORGANO DEL FRONTE POPOLARE ITALO-SLAVO ANNO VI* - No. 277 Redazione - Amministrazione CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei- 128 ★ Lunedì 12 Gennaio 1953 PREZZO: 5 din. - 20 lire ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e R.FJP.J. annuo din. 250, semestr- din. 130 Spedizione in c. c p. SUCCESSI E PROSPETTIVE marg*ne visita di De Gasperi nella capitale ellenica BUCO NELL’ACQUA GLI INTRIGHI O/ ROMA La 'proposta idei piano' sociale per il 1953 è stato, passata in disc^uasio-M per poter compilare quella definitiva che verrà presentala alla fine del mese all’aìpprovazione della carniera disltTettfuale. La 'dfisciissione è in corso nelle aziende e neii coniteli; ad essa partecipano non solo le istituzioni economiche, ma anche le organizzazioni del Fronte. Nelle consultazioni temutesi finora, in chi sono stati discussi i principi fondamentali del progetto del piamo e. il modo dii attrarre alla collaborazione le pili larghe masse, è stato constatato che per la compilazione ilei piano sociale 1953 si <■ tenuto conto dei successi ottenuti, nello scorso anno c dei principi del piano sociale della R. F.P. J. I successi dell’anno 1952 sono molto evidenti; il piamo di iae'c|ummla-zione è stailo superalo, icosì pure il piano delle entrate di ihiiìamicio, mentre le uscite 'sono diminuite considerevolmente. Nel piano per il corrente anno è previsto un aumento del 31°/o, ossia del 18%, senza tener (Conto della tassa sul sale die va a favore del distretto', del reddito naaionaile. Tale aumento' è una 'Conseguenza della elevazione del fondo di consumo innanzitutto iiell’aigriooltura: e nel-l’artigianato, in misura minore nel turismo e nelTindustria alberghiera, nonché della maggiorazione delll’ae-puuiiulazione e dei fondi. L’aumento più notevole del reddito nazionale ai registra nelTindustria e melTagri-coltura, In conseguenza della diminuzione delle spese materiali nella prima e dell’aumento della produzione e dell’effetto lavorativo. Ne.l-ìiagrieolijura il reddito nazionale è maggiore in previsione dell’aumento della produzione e della maggior libertà nella vendita dei prodotti. La partecipazione del fondo di consumo alla suddivisione del reddito nazionale, rimane quella del 1952, ossia il 45%. La partecipazione dei fondi sociali diminuisce dal. 32% al 27% per la riduzione delle uscite ili bilancio, mentre aumenta la partecipazione 'degli investimenti, dal 23% al 28%. Tali mutamenti confermano il giusto preorientiamento, tendente ia diminuire le uscite idi bilancio ed a aumentare Ile upere degli investimenti, mentre la quota media deH’aeoinmulazkme delil’eeonomia sale dal 47 all’87% (daiH’86% ail 193% nelTindustria, dal 10%.. al 30% negli altri rami, escluso ili traffico). Gli investimenti registrano un aumento del 40% circa, poiché con la costruzione degli obiettivi proposti si vuole innanzitutto diminuire i costi di produzione ed elevare la produzione stessa; nel campo dell’attività combinale risolvere i problemi più urgenti, quali il miglioramento della rete stradale, Talettrificazione dei villaggi la riparazione delle rive, il miglioramento della canalizzazione e la costruzione di alcune decine di abitazioni per alleviare, la mancanza degli alloggi. In base al progetto del piano, i bilanci dei comitati Popolari Comunali saliranno da 67 ia 94 milioni, somma suscettibile di aumento quando verranno approvati i vari obiettivi degli Investimenti. La partecipazione alle entrate e ai contributi sociali verrà considerala nelle entrate, mentre alcuni comuni riceveranno dotazioni dal 'distretto, lieti Irata derivante 'dall’aggiunta locale non sarà pianificata ed essa potrà servire, per la copertura delle Uscite straordinarie dei. vari connina. II. bilancio distrettuale, con ogni probabilità, eleverà ile entrate dagli 840 milioni dello scorso anno ai 980 di qnest’an-nao, diminuendo le uscite da 1 miliardo e 91 milioni a 980 milioni, diminuzione derivante, dal risparmio maggiore delle istituzioni In bilancio e che non significa una diminuzione sensibile dell e dot azioni ,aì vami uffici. alile vallici iMti.tfnzi'on i rufturali. eoe. Come appare da quanto esposto, il progetto del piano sociale 1953 tende alla diminuzione, nei limiti del possibile, di varie uscite inutili, sfruttando mezzi così ottenuti per la costruzione degli lirajvesitirraenti. Con il trasferimento dii alcuni lavori .ai comitati popolami comunali, esprime mesi nell’aumento' del bilancio, viene confermata la tendenza alla maggior autonomia possibile idei .cornimi. In base a questi principi. i singoli comuni e aziende barano posto dei quesiti supplementari: IVAdria» ritiene che la quota d’aqcumulazione proposta isia troppo alta e propone urna quota addirittura inferiore a quella del 195.2. Le imprese commerciali propongono ohe ila quota d’ae-eum|ulaziione venga mantenuta al livella dello scorso anno, IVEdilit» teme di dover licenziare ila. manodopera per il ritardo nella preparazione dii vari progetti e nell’approvazione degli lobiettivi d’iiravestimerato. Le Saline prospettano una diminuzione dei (prezzi melle altre istituzioni consimili il ohe sarebbe loro di impedimento nella realizzazione (Continua in IV pagina) Sin dal primo momento il governo italiano non ha dissimulato la sua avversione al sorgere nei Balcani di una forza in grado di opporsi all’aggressione sovietica E’ fuor di dubbio che oggi il .pericolo maggiore. per J’ugnantóà è •rappresentato «dairaggjresstvità d'al- •i'imìperialis-nio russo. Contro itale pericolo il imanido si isitè premunendo, con il -raff anz amento delle capacità difensive, cercando nella collaborazione amiicihevote fra i popoli e i (paesi il mezzo più efficace per la salvaguardia .delia pace. Il nioistro paese è più di ogni altro esposto alTalgireasioine sovietica, icihei non è lattante, come per certuni paesi'più ,1 ontani dalle frontiere idelToitbi'ta moiscavita ma immediata e, possiamo dirlo, già in atto (provocazioni armaste alle frontiere, introduzione di terroristi, ecc.). D’allti-ai parte il nostro palese è 'Coniselo, non isolo di «»sere soggetto -più di altri aiU’aveirtualità di un’aggressione, ima- sa anche di poter essere uni valido baluardo della difesa ecsnunte. Peiltamlto ogni col-laiboiriaizione su piede della jpartià di diritti, volta al fine di potenziare la -difesa comune dialTaggres-sione, viene -ben accolta d-ai nostri popoli. -Da 'questo punito di -vista., bisogna guardare alla icollaborazionte reni--chevole fra ili nostro paese, la Grecia e .la Turchia, paesi che, esine il .nostro, sono i maggiormente e-s.posti al pericolo. Tale collabora- zione1. amlchevolle ha riscosso e (riscuote T-approVaeiO'ne d-i ituititi. co-* loro cui -sta ;a -cuore la salvaguardia della pace nel mondo per il fatiti) che ravvicina''mento fra la Jugoslavia, la Grecia «e la i Turchia significa appunto un .notevole ostacolo alle -mire aggressive dei iburoCitali del Cremlino e costituisce Dell’Europa sud-orlinetale un élemento fónda-mentale della difesa imeditt-eir-ra-nea ed europea, nonché delia sicurezza internazionate in genere. La collaborazion-e: dei paesi balcanici, che costituiscono la prima linea idei fronte della difesa comune, è -una garanzia diretta anche per TEtalia, data la posizione geografica di quest'Uiltima. Vale ,a. diire ohe la .collaborazione degli sitati balcanici dovrebbe èssere, ©pinne in effetti Io è, nalTinlteresse di un’Italia democratica amanite della pace, .rispettosa ideiTuguaglianiza dei diritti fra i popoli e ,i paesi, di un’Italia -cioè che abbia, .rinunciato alle .vecchie orme del suo imperia-' lismo stracciane. La .realtà, invece, è beni diversa. Sin d'a-1 primo momento di governo italiano non ha dissimulato la sua avversione al sorgere ;ne,i Balcani di una forza solida1 etd 'efficace, in grado idi 'Oppórsi .validamente al-1''aggressiona sovietica. E’ facile in- IL CREMLINO alleati contro E IL VATICANO il nostro paese L’amba®,ciato-re ideila R. F. P- J-. a Washinigton, Vladimir Popovič, ha concesso alla stampa americana U.n’initeinvista- .nella quale, dopo a-ver rilevato /che- la minaccia del-1’aggressionie- sovieica nei confronti idei nostro palese non è affatto diminiunit'ài — come alcuni Circoli interessali vorrebbero: far credere — ha afifewnialto' Tinitenizione idei nostro governo di studiare qualsiasi propósta tesa a risolvere il problema di Trieste- La buona volontà del governo .jugoslavo è istatai più volite dimns trotta dalle ripetute proposto fatte, che però sono rimaste Infruttuose a causa delTostili/tà diimo-stratà dal iGciveir.no idi iRoma. In particolare Taimibaiscialtore Popovič ha no-tito-lineaito iche ili IMarasiciallo Tifo ha espresso amiche Tirate-azione di in-co.n.traire il presidente del Consiglio dei ministri italiano, De Gasperi, per cercare con lui le (possibilità di ■risolvere io spinoso problema- Parlando, .sulla collaborazione lr:< il nostro .paese, la Grecia e Ir Turchia, ne ha ‘rilevato iTinmportanza ai fini ideila difesa da un’eventuale aggressione nella .penisola balcanica. In seguito Vladimir Popovič ha reso moto che sono in 'corso""attualmente delle- trat)taitìve_fra i Governi degli USA >e ideila R. F. P. J. sul programma degli aiuti per il pros-' simo anno finanziario,, confermando -che, nelTambiito di itali aiuti, il nostro paese otterrà lanche degli aerei a reazione. Pro,seguendo nella sua intervista, il camp. Popovič ha illustralio la .politica astile del Varcano nei -confronti del nostro, paese, che ha- portato .alla rottura idei rapporti 'diplomatici, il che /rende oggi maggiormente -possibile il reigolaimiento dei rapporti fr:a ilo stato e .la chiesa. In tal senso dev’ess-ere initenpretaito Il colfoquio. avutosi recentemente fra il maresciallo Tito ed alcuni -.vescovi cattolici. L'aimibaiseìafo're Popovič ha sottolineato in particolare il fatto che nel nostro, paese non. esistano divergenze tra lo. stato ;-e-Te -chiese, tranne quella cattolica,. ciò ohe costilt'uilS'Ce ila idimoistraizi-o-ne più .evidente delfa .politica- ostile del Vaticano nei iconifromiti della. R. F. P. J- ' Con elude nido, il oomp. iPopoivič bo. espresso il 'parere che un’evemltualti visita del maresciallo Tifo -negli USA dipende in primo- luogo dal governo americano ed h:a dichiarato di as-sere -convinto che il compagno T.ito non avrebbe minila in oc.n-; vario ad accettare l'Invito. dividuarne il perchè: LT-talda pretende di rioititenfere il muoio dominante -nel sud-est europeo, ruolo da eislsa penduto per ile sue avventure fasciste, per «tornare alle strade illustri e tradizionali del passato, le strade della politica a sud est mediterranee e balcaniche, che già diedero alla vecchia Italia prestigio e .sicurezza, tranquillità e influenza-» (Roberto Canitäl-upo sul »Tempa» del 10 .gennaio 1935). Dei reste, man è que/sita (Tunica «'Confessione» apparsa sulla stampa della penisola ‘alla /vigilia della, partenza di De Gasperi per Atene. La propaganda di Rama non -ha fatte mistero dei suoi -piani tìtapertalilslti. Il Mero 'dei ig-uoi .attacchi, (diretti se non .aid impedire, almeno -a frenare il favorevole 'sviluppo della solidarietà foafcaimca, è stato il nostro paese- Anche in -ciò nulla vi è di nuova, poiché il gioco idilsoìneislto della diplomazia italiana si era potuto, rilevare in ogni occasione, non ultima la manovra idi Paociardi affla sessione ideila NATO di Parigi, tenldiente, senza aver potuto attenere auoces-5o, a distogliere la Grecia e ila Turchia dalla loro collaborazione coni il mostro paese e ad' aprire colsi ila strada alTimpe.rialismo italiano verso ,la sua- direttrice espansioni-stflica tradizionale nonché aid acquisire il ruolo dominante nei coinifìroin-ti dei paesi ijìtelil’Eàircipg sud-arien-t'al-é.... Considerato tuo tanto, è evidènte Che -lo scopo principale del viaggio di De Gasperi isia quello di mettere i ‘bastoni fra ile- ruote aiHiasnicizia jugo-tutreo-elleniica, isolare il nastro paese, onde poter meglio forzare-la mano agili accidentali >e attenere nuove iconceisisian-i ai danni dei nostri popoli. flMom bisogna dimentica-rere, infatti, che stiamo avvicinandoci alle elezioni politiche in Italia e che, come idi consueto, -essa genite :il bisogno di .miaye iniezioni idi nazionalismo, le uniche adatte ad imbrigliare' le forze del popolo sfruttato, ohe si sprigionano violente dai gravi mali: (sociali che tormentano gli italiani. Tale machiavellico obiettivo. :i cui raggiungimenti) i: e Roma 'ha mobilitato Ti-mponeiitt-. apparate propagandistico ed i suoi intriganti della politica, travestiti da diplomatici, ha-reigiistrato però un nuòvo insuc-esisoi.' De Gaapori ritorna con le pive nel isaccov OCCHIO FOTOGRAFICO L’aspetto più doloroso della crisi in cui si dibatte il socialismo italiano La liquidazione di un partito ridotto a semplice agenzia di Mosca UNA LEIIEeH DEL COMPAGNO TITO ione Éttetto di Capii Ira risposta agli auguri 'di Capodanno, inviati a nome ‘del Comitato Distrettuale del Partito dal segretario. Julij Beltram, il maresciallo Tito ha traviato la seguente risposta: «Ringrazio di cuore per -gli auguri di Capodanno .ohe m avete inviato a nome -dei 'Com-itaito Distrettuale della Lega dei Gomjuraisti di Capo-d'istria. Auguro alla popolazione del dif-tretto di Caipodistria, alla .sua organizzazione ideila Lega dei Comuni- ti e fi Voi ipersoraailmenite ogni bene nel 1953». JOSIP BROZ - TITO S i- d iCQUiCllulso- lier i la .M i liano il KXX congrESS-o del 'Partito 'Socialista Italiano, iniziatosi giovedì scc-rso. L’as-nise socialilusio-niista di iper se stessa. non costiibuì'sce un avvenimento polittico di particolare rilievo, nemmeno nel iriistr'etito ambito, della vicina (repùbblica. G-ii orìen.lamenti politici 'del P- S. I., leg atto al ica-rtro del Partito di To.glialttti, rimarranno infatti quelli stessi della vigilia e le t'0.nicJ;ùisi'0ni io dimicatrano L’aspparattò della idirezione nennia-na ha proivVodu-to già diurante i congressi provinciali a (soffocare siili nascere qualunque ' tt enden za critica ‘net confronti -della sua politica ufficiale, qual.un'que opposizione alla ooim.pletà. siubardilrtalzion.e dèi P- S. I. ai gerarchi di via ideile Botteghe Oscure, -qualunque ma.nifeista- zio.ne autoncitìiiisita- Pressioni dii ogni genere, »troheamento- di ogni libera discusision-e in dede -di' partito e sulla stampa, .radicali provvedimenti di espulsione: queste le armi (tipicamente staliniste di cui Tapparalto di Ne,nini e Morandi isi -è servito per evitare- ogni (possibile isorprasa e per soffocare agni .critica alila piatta manifaataizione -confoiitaiista idi Mir Hano. ' Tuttavia ii ronigreisiso di Milano è ugualmente interessante quale muova Itesitimo.niian'zar -della (risto sorte di un partito .che nel 1946, forte di oltre -un milione idi iscritti, di 5 milioni d:i voiti e (dii '106 (deputati alla -Costituente,si è (ridotto oggi a rappresentare poco più di nulla nello schieramenito politico delila penisola. La causa sia) /ric-e,ricatta soltanto nella ifalfflìmemitare poili-tica dei IL COLMO DELL' «Ho visto Atene alla vigilia, ormai, della visita di De Gasperi c ne ho riportato I impressione come di una città e di un popolo ansiosamente protesi verso Roma, verso VItalia» (iGiorvanni B raise hi su «Il Popolo» organo d dl 1 a O.C.). «... è logico che la Grecia abbia cercato di rafforzare la propria difesa associandosi alla Jugoslavia e alla Turchia. Sul valore di queste alleanze locati si può contare fino ad un certo punto. E la Grecia ne ha fatto l'esperienza. Quando fu attaccata dalla Germania nel 1941, la Turchia sarebbe dovuta incervenire in. i\/o aiuto e Mosca era convinta che sarebbe intervenuta. Invece, hi Turchia non si mosse». (Augusto Guerriero diali articolo di fonido del «'Corriere della Sera» del 6. I. 1953). Mal č i comprende perché non venga imputato datila stampa ‘peminsula-re tailla «fedifraga» Turcihi.a il suo mancato «intervento» in aiuto alia Grecia q-uando questa, nelPottobrc dnl 1910. venne aggredita alle s,palle risiile «formidabili divisioni» di Musst lini e dalla «verndioatricv Ala Azzurra» di Galeazzo Ciano, Probabilmente la spiegazione di questo rebus rara ,daita «dal fatto ohe «'la esiguità delle forze greche» di lallora era più ehe feuffiéfente -per .impartire la meritata lezione aill’aiggressore. Certo è che nel novembre 1940 a Madrid, (dove crai ben noto (di leggendario eroismo dei bravi legionari che, novelli (rodati, avevano salvato la Spagaia dai rossi») si rideva sapori tame nie, affermando die era staio visto filare per le vie Cittadine un camion ad oltre mille chilometri all’ora .poiché «e.l mo tor y las rued a s do aide lan té est aha n italiana,s, mentre las rue das de tras era n igrecas» (il motore e le mie te davanti erano italiane, mentre le ruote d,i dietro erano (greche). Sempre nella colpitale della Spagna, si diceva in quell’epoca che era stato pubblicato il seguente avviso: «Eispanoles, si quereis visitar Italia, alisteve en la legation de Grecia!» (S.paignoli, se desiderate visitare F I tal i a, prenotalevi presso la legazione della Grecia!) Da che pulpito! «A el tifi mero del 5 ottobre 19-17 delT«Umunite» madame Simone Te-ry tracciava ili profilo dell’idolo comunista jugoslavo. «.. »Naturalmente questi panegiri- ci. oggi non si leggono piu nella ■sTampa comunista. "Si leggono invece nei giornali e nelle riviste del mondo anticomunista. (dn America, in', Inghilterra, in Franci,a .. . (dJn lustro è bastato a fare di un avventuriero balcanico un paladino della morale alleata da cui si la dipèndere U nuovo des!ino dell Europa. DairOriente all' Occidente oggi non vi. è dio un passò: il passo del marescialo Tito. «Dovè la coerenza? Dov'è la lealtà? A chi credere? 1 capi di Governo responsabili non dovranno meravigliarsi se. in mezzo a tanti voltafaccia. indizio di una decadenza morale che fa dell’evo atomico un medioevo peggiorato, un giorno non lontano le loro parole non saranno più credute e il mondo democratico si troverà con molte armi atomiche nei, depositi, ma con pochi uomini disposti ad adoperarle. Giacché senza ideali e senza coerenza morale nessuna Nazione, come nessun regime, ha mai retto al collaudo, della storia». (Dal «Giornale di Trieste» deIlF8. I. 1953). Quando si tenga conto che simili appelli aigli «ideali» ed alla «coerenza morale partono dal quotidiano di Rino Alesisi, 1 cui elzeviri vengono stilati (dal «oonsigliLere» due esco Diego De Castro e sulle dui colonne pubblica i 0iio>i comunicati il vescovo Salitili (i quali tutti si man tengo-no -oggi coeTenti e /perseguono i medesimi ideali ideila era fascista che doveva instaurare «l’ordine muovo nel mondo») ogni nostro commento ‘appare sup erf Luo di contro ai seguaci r i ai, fautori di «un «Regime» che unsi bene ha «retto al collaudo della PAH! CRIMINALI ■■■Saprrv elle VAmerica, se vuole, può immediatamente sterminare la' Russia, distruggere di, uri colpo solo la vita di milioni di uomini, conferisce un senso di sicurezza che fa piacere all unimi), anche se nessuno per vero dire, si augura che l'America farà fuso ili così tragico potere». (Dal , «iGièrnafc idi Triebe.» ideili 8. 1. 1953 ). Nora è da escludere che questo ìcplace re a I Van inn o» inidonea ehi Ira nutre a .pm-elaravare ohe l’.Ita’lia è il «anaigifjor (prllastro del Patto Atlantico», ehe «gli aiuti alla Jugoslavia -devono essere condizionati alla soluzione del iprohlema di Trieste» e così via. tìir,«geniti asserviti alla buroicraizia sovietica- e nel manicato, avüurplpo ail’iintterno dell pamtito- deU'e-pposizio-he anti-s.taiiinils'ta «he. si era coistti-ì.uita (già durante la Lotta d-i Liib-e-razioinie. Il P- iS. I. mani hai qg-giì (una soia-politica che -mora -sia 'quella del .partito idi Togliatti, no:n unla aua linea che non .sia quella diettltatta da Mosca attraverso i diri-g-enlti del P--C. I- La 'diiistrn-ziioine . o-nganizzaitiJva tulfcoira es-istenite tra i due psintitti è '.prattilcamenfe .solo formale e durerà sino a quando ilo vor-ramino i sommi porattefici d'ei Ciremilino. 'Nei progetti dei capi comirufommi-sti, ÌH P. S- I-, con la is-ua ittradizio-rie nazionale, dovrebbe «Mane la funizicine di cavallo idi Troia delia, politica' stalinista in seno a- quegli ambienti operai e piccolo borghesi, nei quali il partito idi Tògliaitti in-orn riesce a initroduirisi. L’estperieraza ha ■ dilfriostiraito -però -ohe: Neninì 'e compagni non poisisono assolvere nemmeno queislta iiunizioine. Il Congresso di '.Milano era chiamato a decidere (sulla (antica elettorale id'el (partito. Da più parti, ini numerose federazioni, si è (chiesto Che il P. S. L si presenti- -solo alle prossime elezioni politiche generali. Nonni ha detto : '«Personalmente sono d'accordo, ma non possiamo impegnarci in una scelte che, alila prova dei fattiti, poitirélbibe rivelarsi non rispondente agli interessi del partito -e della classe lavoratrice». Con questa ilmpoistazione Nenni vuole ottenere idaJi’aissise milanese carta bianca, -sulla ttaltitiica1 elettorale par adeguarsi poi a .quella dhe sarà inidicaita ini seguito dai capi co-mìnifO'rmi'Slti, idi- 'Roma. L'aippan(ato' camihformiisltai idelOjai (direzione ha ilavonato bene, e le 'conciluisioni del Congire.S'So di'mositira-rao che il P. S. I. iriraunciia, -anche eie-non palesemente alla propria ìndi-(pe.nideniza. E' questa una prova di .più ohe il P. S. I. -esiste solo perch-è -così vagliano Togliatti e i isuoi capi idi Mosca. Gli aiutohomiisit-i dovranno andinsisene: sarà così luna nuova luorìulscita che ridurrà -ut-toriormente -le. già striminzite forze dì 'un partito, che iftu già grande e che ha sacrificato agni sua proispet'-tiva e, quel che è peggio, ogni ipro-ispatitiva della -classe lavoratrice italiana isuir-alitare- -del gra-n Moiok so-viettiico. A RANGOON sta per concludersi la conferenza dei socialisti asiatici, dalla quale sorgerà probabilmente una nuova organizzazione unitaria in grado di lottare per la pace in quella parte del mondo tanto bisognosa di tranquillità. Alla conferenza hanno presenziato, in veste di invitati, i compagni Dji-las (nella foto a destra) e Bebler, portando i saluti e gli auguri del nostro paese. Mentre colà si parla di socialismo e di pace in Corea si continua a discutere con le armi, che sparano sul serio e continualo ad ammazzare la gente. Come se il milione e passa di morti finora registrato non bastasse, altre 249 persone sono perite in un naufragio al largo di Pusan durante una delle tante tempeste che in questo inverno straordinariamente movimentato, infuriano in tutti i continenti. Nel Oriente continua la vertenza del petrolio (nella foto a sinistra lo Scià di Persia colto dall’obiettivo durante una sua visita ai pozzi petroliferi di Abadan) e nella faccenda ci ha messo lo zampino delle sue petroliere l’Italia, completando il garbuglio indistricabile. Nel piu lontano Pakistan la polizia ha un gran daffare con gli studenti in subbuglio e in Egitto il terribile Neguib sta rafforzando le sue posizioni. Nella vecchia Europa è di turno stavolta la Francia, che 1— dopo luna lunga crisi di Governo - ha avuto in questi giorni un nuovo ennesimo gabinetto, presieduto da RENE’ MAYER che potete vedere nella foto sotto. Tutto potrebbe quindi procedere in perfetta regoht, senonchè il cancelliere tedesco Adenauer non è molto JÉB— É «IPerro»*** - . . .''to.to ■Hi»i ìjjp 'im afiip? illlp »«llifii ■■■ «■H lÜL. • • «£■ entusiasta per via dell allontanamento di Schumann autore assieme a lui del «Pool» europeo del carbone, la cui realizzazione appare più difficile con il nuovo ministro degli, èsteri francese, Bidault. In Italia, al contrario, fanno le cose molto più sul serio. Infatti, da 33 giorni stanno discutendo, senza riuscire a concludere, spilla nuova legga elettorale che i democristiani vorrebbero addomesticata. Il Papa invece sembra sia sul punto di risolvere il problema sociale dei suoi fedeli. Egli. non contento di aver nominato numerosi nuovi cardinali (nuovi pezzi grossi da mantenere), ha ridotto, con un semplice decreto, il igiuno (\ucaristico. Quindi, I cattolici sempreche abbiano qualcosa da mettere nella pentola, potranno mangiare di più, Queste, però, non son cose che riguardano i sazi. Nei paesi del paradiso sovietico, acquietatasi la gioia pacifista di Stalin e rimesse in gabbia le colombe, tutto tace. Il che vuol dire che fra poco qualcuno, sempre per servire la causa della pace. finirà sulla forca. Che sia la volta di Anna Pauker? (foto a destra ) ? Sarebbe 'proprio ila far le meraviglie se così non foiose, poiché, a dii cono-tra i metodi di Mosca, nulla più può sembrare strano. La Ro- mania, in firn dei conti, è Tirnico paese satellite della Russia ohe non abbia avuto ancora l’imjpiicicato di cartello. Però che sorte tragicamente ironica è tocoata ai firmatari ideila fTsoluzione del Cominform! Nt>n uno dii' costoro, tranne coloro dhe si trovano al tsiicloro al Idi qua della «cortina» e, naturalmente, i portaordini dell’iiinlallšbiile id:i Mosca, si trova pili a piede libero. Ciò vuol dire che iuitto, nel mondo sovietico ••attuale, è relativo c fugace. Tranne !a 5.iurte. T . non è poi una -.--o- •perta. > ULSTICLS V._— ---------------------------------------------------------- J Sui prati verdi sorge la nuova »mago voluto ciouitraddistinguere con i n. 2 silos e l’asfaIllazione della strada che e 3 il distributore della hemzina e il silos, esistenti, /per facilitare ai lettori dii orientarsi. Come si vede, si tratta di «un corn- -porla all’alherigp «iSteRa Maris». Giunti qui, si enitra nel caipipo del turisimo, dove ipiure si prevede, eon nuovi ristoranti, parchi e stabiilimen-; to ba-gpij una rivoluzione totale. Ma plesso «iimponenite dii oipere che il Potere Popolare affronta con la eer- (li questo uè ripari eremo in seguito. UN PARTICOLARE DI Quando- la hora tira sul serio, nessuno che si trovi per le strade sarebbe capace di entusiasmarsi per quale osa. Epplure proprio in mezzo a raffiche fortissime da est- nord-est, la scorsa settimana, il progetto della nuova Umago ci ha sbalorditi. Il lettore provi a soffermarsi davanti alla vetrina della «Sala di lettura» in via dell’Armata Popolare, C’e un bozzetto su compensato : una città in miniatura o come ila si potrebbe ved ere «da un aereo. Um ago, c?e scritto m, un’angolo. Dell’attuale cittadina. però, non si distingue quasi nulla. Infatti il progetto prevede un cambiamento radicale. Quanto l’odierna U.nnago è scomoda e grigia, eoo la case alla rin adusa una sul-Faltra . e le viuzze strette, tanto la r.unva sarà ampia, regolare, accogliente. Tiravi la bora, dicevamo. Un cap-, ipd lo- sifuigigit-o .di teista a un incanto pai:ante im piazzava sul marcapiede. 1 fili della corrente, gigantesche chitarre strimpellate dal vento burlone, spandevano una musica stridula nel l’ari a (polverosa delle strade. Ma davanti alla vetrina della «Sala di lettura,» la gente faceva capannello lo stesso. — Va là che questa non Umaigo :— ahbi'amo sentilo «dire. — Io a Umaigo ei vivo da quanto nacqui, perdio! — Era il bottegaio di fronte. Si discuteva come tal caffè, una mano al copricapo e l’altra .al collo ben chiuso del pastrano. E bisognava gridare per farsi sentire. Volti ros-.'i, eccitati, «come per il «tifo» di una partita di campanile che minaccia di finire in burrasca. Non sappiamo se la faccenda si sia conclusa con un’«invasione di campo». Siamo stati presi nel vortice d«i un’improv-viso entusiasmo che superava «il mulinare del vento, e siamo corsi per le strade. Il naso per aria e il taccuino in mano, ce ne siamo andati di qiu«a e di là. Ogni «tanto un passante fret-toilo'so ci lalìàmigava un’occh'^ait acc i a di . bieco, «Ma questi sono pazzi» —, pensava proibaihilmeute. Comiuniquc, siamo riusciti a farci un’idra del grandinoso «progetto. Fra gli appunti che iti vento ci ha lascialo e quel che ricordiamo? ci sembra che esso stia così : i lavori «verranno portati a termine in un triennio. Le opere fondamentali. invece, saranno erette UMAGO OGGI... quest’anno. A l’uopo sono stati stanziati «per il 1953 436 milioni di dinari, «ivi compresi d 136 milioni messi a «disposizione dal Governo 'jugoslavo. I lavori verranno «iniziati a metà dii questo mese. Non si inganni, dunque chi si trova «a passare per il lungomare: la casa i«n costruzione rientra nell’ordinaria amministrazione, «o meglio, si tratta dei 12 quartieri da realizzarsi con il fondo di accumulazione delle imprese «Progresso», «Vino-export», «Commerciali», «Autotrasporti» e «Bauxite». II nuovo piano«, «invece, seguirà grosso modo questo itinerario : a partire daH’allergo «Soca» (n. 1 nella foto) verranno demolite verso destra alcune case cadenti e sostituite coiti altre nuove. Sempre nella stessa via, ma al lato opposto, verranno smantelliate la chiesetta e le , restanti, case per far posto a nuove e più regolari abitazioni. Ancora più lavanti, oltre la strada che vi si laiprirà, sarà costruita la «Casa della cultura» (n. 4) con cinema e teatro. All’est remit à idi questa sorgeranno il mercato e svariati negozi (. 8), più oltre la stazione autocorriere i(n. 7) e, sul retro, la scuola ottenniale «italiana e croata con palestra e giardino (n. 5). Il complesso di fabbricati segnato col n. 6 ospiterà «i vari reparti di un attrezza ti ssi mo ospedale. Abbiamo lenza di fare di Umago una] specie di cittadina modello. Si pensi)ancóra, che verranno asfaltate e regolarizzate tutte le vie, aperti parchi, giardini, piazze, strade: e quasi tutto quest’anno. Gli altri stabili «visibili india Io Io vanno compresi nel piano di costruzione dèi due anni successivi. Per il fui’Suro «bisogna ancora (aggiungere la costruzione di un mulino presso il MÀSCHERE a buon prezzo Entriamo nel periodo carnescia-lesco e la mimetizzazione delle fände comincia a costilkiire una piccola fonte di preoccupazione di indole finanziaria, specie per gli adolescenti che, come è noto, sono coloro che usano sfoggiare maggiormente il grande assortimento di «maschere». E queste costano. Perciò ai nostri giovani, di solito al verde, diamo un consiglio su come procurarsi una maschera senza spendere un centesimo. Approfittino dell’occasione & imbocchino la Calegaria nel momento in cui la commessa del negozio di dolciumi, sito sotto il volto, sbatte i tappeti contro la colonna. Basta così! Avranno una bella maschera di polvere. Variato il dazio sul vino A partire dal 10 gennaio 195,1 rimpiosta. «circolazione «del vino, della grappa e dei liquori è stata variata «in modo «che da quel giorno ila stessa sarà di din. 25 per un litro di vino, di 200 dinari per grado ettolitro, del 50% per i liquori e per le altre bevande alcooliche il 14% del prezzo di vendita. ili I V: ; ■ i'-' Wife Mil «*«—« fiiSfci E DUELLO CHE SARA’ DOM UNI SULLO STESSO POSTO Con il previsto piano degli investimenti ■■ iNeit mostro oiuimero precedente ab-Jiiaitno parlato degli ùmiveistinieaiti previsti dallo .schema di piano sociale del distretto di Capo'distria. Oggi invece accenniamo a ciò ohe farà il distretto di Buie. Prima cosa un piccolo eoinfrom'to. Capo'ddstria investe 919 milioni, Buie 885 .milioni; Ca-P'odistnia riceve dalla VTJJ'NA una dotazione d.i 571 milioni, Buie di soli 146 milioni. Un confronto, anche superficiale, della struttura e dell potenziale industriale, commerciale e .turistico dei due .distretti (di gran lunga inferiori nel distretto di Buie) dimostra ohe lo sforzo economico dei biliosi, è, relativamente, di gran lunga .superiore a guelfo idei Capodistria-no. rispettivamente .che nel distretto di Capodistria esistono tuttora risorse nascoste, sfruttabili con una sana, parsimoniosa politica economica e con Tiabbandono di ogni particolarismo aziendale '(> locale. Abbiamo fatto quesito pioooilo confronto appunto per dare uno stimolo alla di-snufsio.ne e smentire tette le eventuali voci eoe. solite .ad apparire quando, non si tiera conto degli interessi generali della collettività. Passiamo ora iaid un esame più dettagliato di quanto si dovrebbe fade dal Quieto alla Dragoigna. La cifra globale da investirsi Tabbiamo già enunciata, da essa bisogna sottrarre Timjport'o di 59 milioni che saranno investiti dalle cooperative e dai privati. Restano .per investimenti sociali complessivamente 826 milioni. Sono mezzi finanziari enormi per Conferenze precongressuali dal Fronte Popolare In it'utlio .il idistretto «dii Buie sono citate indotte le conferenze precongressuali delle «organizzazioni di base del Fronte Popolare in cui verranno eletti i delegati per la conferenza distrettuale ehe a sua volta eleggerà 9 delegati per il congresso reipubbl.i cano del Fronte Popolare della «Croazia ohe si terrà a Zagabria il 5 aprile e 4 delegati per il congresso federale ohe avrà luogo a Belgrado il 22 febbraio del e. a. Le conferenze delle organizzazioni di base, ohe dovrebbero concludersi entro nil 20 del e. m., elegge ranno su ogni 55 membri un delegato per le conferenze di-trettnali. Per le frazioni di 55, qualora il numero rimanente dei membri superi la me-, tà, «cioè 28, si calcola come 55. In «onore a «queste conferenze precongressuali e ai congressi stèssi, è stata indetta una gara ohe coni«;>■ rende lo studio dei materiali del VI Congresso della L.C.J. Fattività educativa in genere e la par tee ip azione «aLl’att'i'Vikà loomunaile. un «territorio rei attivamente piccolo tali da cambiare sostanzialmente la struttura delifa sua eeonomia. Eoco come questi «otto «decimi di un miliardo verranno investiti, a patto, naturalmente, ohe si realizzino tutte ile entrate previste dallo schema del piano sociale. Per l’incremento della produzione verrà impiegato più della metà deiH’impoTto complessivo, precisamente 302 milioni nella costruzione di nuove opere e 139 milioni neH’allargamento e rinnovo «degli impiantii esistenti. L agri- campo del traffico, «due nuovi autobus e due autotreni per l azienda auto«! raspor l.J di Umago completano la sei i e dei nrogexti. L’asfaltatur«-. della .-t tada tra Si coi o 1 e coltura asso- rbirà con «una serie di opere e gli acquisti «di macchine un «importo di 161 milioni, la cultura, l’igiene e la sanità 168 «milioni e le opere del «settore comunale 146 milioni. «L’obiettivo più importante è rappresentato in «ogni caso dal nuovo maglificio che verrà cost rialto a Cit-t amava e che 'occuperà 76 «donne e 10 uomini. /Nella stessa cittadina verrà costruita una fabbrica «di ghiaccio che occuperà altre 7 persope, «mentre per l’impresa peschereccia «Sardella» «saranno tre nuovi motopescherecci per saocalleive e 8 barche più «piccole che render anno possibile l’o-c-ciTpaizione dei pescatori durante tutto, l’anno. A Umago, oltre agli obiettivi che forniamo l’argomento di un altro nostro articolo, «verrà «costruito un nuovo mulino. La cantina vino verrà ampliata con ila cost riozi one di altri depositi e delila sala macchine. Verranno acquistati modernissimi nuovi macchinari per la conservazione e Finfiaseamemto «del vino, per l’etichettatura delle bottiglie e per il filtraggio. Con questi .investimenti il Bnie-se «potrà esportare i «propri vini di gran qualità su ogni mercato con sensibili vantaggi per lo sviluppo della sua economia. Anche la fabbrica liquori verrà dotata «di nuovi macchinari per la produzione di ogni specie di bevande. La filiale umaghese della fabbrica Arrigoini, (ora costituitasi in azienda autonoma assumendo iil nonne «Dragoigna») verrà messa in grado di produrre le marmellate di ogni tipo e lo conserve di po«modoro, evitando le «perdite causate dalla decomposizione di enormi quantità ti vi dii ciliege e di pomodori. Nella parte nord occidentale di Umago sorgerà un nuovo centro turistico per li quale già ora vivo è l’interesse. Verranno rinnovati ed aperti tre nuovi alberghi e verrà costruito un padiglione ristorante con relativo bar. La capacità produttiva dell’kmpre-a «Kamenolom«» verrà 'triplicata con l’acquisto di tre nuove seghe meccaniche per la pietra. Il tonno!Ingoio marniti imo sarà aumentato di ulteriori 1.109 «Tonnellate eon .l’acquisto di due navi per trasporto merci. Nel La‘ berrà non ci «ha impedito di sentire «eó&a «ne pensa a ■ propósto- «il «popolo di Umaigo. Abbiamo parlato com diverse persone, «contadini, operai., impiegati, ed «ognuno aveva per il progètto parole al superlativa. «'Strade larghe dicevamo —=*■* strazio, luce, verde, comodità. Bellissimo! Moderni ssini o-» L’énliUS'iasmo che vedevamo negli O'Cichi e nei gesti, un ipò infantile forse, ma franco, sincero, «era amebe il nostro. Nonostante soffiasse forte da èst- nord- esit. G. R. Le nostre cooperative preparano oggi «i bilamcii «annuali che dimostreranno il loro funzionamento nel 1952 e cioè come esse hanno sfruttato le pm«•sibilità di lavoro disponibili, se hanno -elevato la pro«pria produ-ic.ie in midira aidegua/ta alle loro rie ihiilità, e se hanno diminuito le spese di produzione. Al momento in cui s’inizia la compilazione dei «bilanci conclusivi del-. Fanno passiamo, le cooperative «devono sapere definitivamente ciò che possiedono. Esistono cooperative che sino ad oggi hanno registrato nella pròpria contabilità un patrimonio, d«a. tempo scomparso o che figura solo istillila carta. Alcune cooperative registrano nella propria contabilità numerosi crediti che, per vari motivi, snino incerti. 1 bilanci conclusivi Alcuni problemi social - sanitari Variazioni strutturali nell’ economia di Buie Caldania e ìi riattamento di quelle tra Umago e Buie renderanno questo traffico più agevole. Infine, nel campo comunale, la completa elettrificazione di tutto il distretto, 1’asfalt altura delle strade di Umago e di Critanova, il compimento dii due case dubitazióne a Buie e la costruzione di un complesso di stabili per abitazione a Umago concludono la serie principale d) quanto è stato previsto nel piano sociale. Aggiungendo all’a rii colo sul piano sociale del disitretto di Buie, pubblicato nel «nostro precedente numero, questo breve «esame possiamo rilevare che nello schema del piano si manifesta la tendenza fondamentale di liquidare con rapidità tutta l’arretratezza. Proprio per questo motivo consideriamo un dovere fondamentale dei collettivi di lavoro quello di studiare attentamente lo schema del .piano, indirizzando il loro lavoro alla «ricerca di tutti i mezzi possibili per poter offrire al patere un valido aiuto nella soluzione di probiem«i «tanto vasti. Le nostre organizzazioni di massa «dovrebbero partecipare altrettanto vivamente alla discussione e con la propria «critica costruttiva facilitare -la «distribuzione «degli investimenti nel senso corrispondente agii interessi della collettività e del progresso del Bui esc. Sono stati trattati venerdì nella riunione ordinaria «del consiglio distrettuale. In primo luogo è stata posila al va«gli«o la cifra che IL PIANO SOCIALE prevede sarà investita negli obiettivi di questo campo. L’accogliènza al* F enunciata somma di ve i i milioni di dinari non poteva non essere fredda quando si consideri che, in base ad un piano «minima, -era stata prò-pasta la cifra di sessanta milioni. Benché il piano oppiale non sia ancora legge i consiglieri hanno tenuto «conto «che le eventuali, „variazioni non potranno aumentale nè diminuire di molto l’ammontare previsto «dallo schema del plan^ sio-ciale per cui sono passati a ripartire l’«i pi pò irto di venti milioni -secondo le esigenze che hanno considerato più injfisipensiabili. La loro proposta è chc8 milioni e mezzo di dinari vengano impiegati per F adattamento del reparto mal-attica «infettive e del reparto «maternità presso l’ospedale «cji . P^irgno, che al toni cinque milioni , q mezzo sreno impiegati per facquisto delle .attrezzature più urgenti negli gltrL «ospedali, quattro milioni per là coistnizione del dipensario ant-itubercolare a Capodistria, un milione per lavori alla Casa del vecchio di Isola e che un milione e mezzo rimanga come ri crva per gli -acquisti più urgenti che si presenteranno nel .corso dell’anno. ' IL PROBLEMA ORGANIZZATIVO DEGLI OSPEDALI Trattando questa punto dell’ordine del giorno, TI Consiglio per la sanità e la politica Sociale ha esaminato 1 attuale struttura degli organi direttivi dei nostri ospedali. E’ ét-àto deciso di abolirla formando i Con-5Č«2/] i (Lamini mstrazione degli ospedali the saranno Compósti do nove persone .quattro (ièlle quali saranno dipendenti (mèdici ć altri ) tìelLos-pe-d al e, ment re -gli a l tri cinque rap -presenteranno le u-sifiuraiz/i-oni sociali. 1 san davati, il 'disi ietto ei comuni. Talli «collisigli avranno funzioni «deliiberatiiive.i, ; >. CORSI DI PRONTO SOCCORSO Non «solo pel il valore pratico, («un pronto soccorso '/prestato con cognizione di càusa (può spésso Scongiurare consciguèrfeze luttuo«se) ma anche per svolgere una funzione educativa nel campo1 sanitario, è stato deciso di -organizzare -dei corsi di pronto-©occorso, in tutto ili distretto. All’appello per l’iscrizione, che viene rivolto a tale scopo, -dovrebbero rispondere particolarmente le giovani òrganiiizzaziònidel Fronte e quelle giovanili che, la Tal fine, dovrebbero svolgere una fattiva proipiàganidia. fra la gioventù femminile. VISITE GENERALI MEDICHE E questa un’iniziativa della quale v«i parla già da .parecohiio tempo e che richiederà un ingenite (impiego di mezzi finanziàri, tecnici e di lavoro. Queste visitò mediche, che comprenderanno ©ila l’esame radiologico che degli altri organi, si svolgeranno in tutto il distretto sottoponendovi tutti igl.i abitanti oltre i quindici an-«ni idi età, pratiicaimente circa 30 mila persone. t Honumenti e idoli Poche sono( le persone che non si creano nella propria vita una specie-di idolo, o sotto forma di un ideale o di una donna, o della collezione di francobolli, o di qualunque altra cosa. Ma spesso questa specie di idolo assume forjne strane e curiose come, ad esempio, nella Cartoleria della LI-PA in ('1 allegaria, dove ridolo del commessi, è rappresentato dagli °SSetti esposti in vetrina che, come ogni idolo,- sono cose sacre e intoccabili. Nel negozio viarie ad esempio a mancare la scorta di gomme da matita. Inutilmente chiederete che vi vendano iuta di quelle esposte nella vetrina ,pòlche quelle in vetrina sono tabù, ima specie di santo, esposto nella nicchia, E pensare ehe noi eravamo convinti che il commercio fosse tutto materialismo e un campo dove Vide-uiismo non sarebbe mai recito ad introeftursì! Sii rileva che, diali punto di vista sanitario, tali visite potranno ottenere il loro esito solo quando la popolazione risponderà nel 100%, al-Linivito. La responsabilità per la ri? uscita., e s-opratfotto «per la preparaci one tecnica ( azione propagandi-esitica compii azione degli elenchi, eoe.) incombe in gran parte «sui. Comitati popolari comunali sia del Potere ohe del -Fronte per cui gli stessi devono considerare con la mas-rima serietà tale questione, tenendo presente che iper détte visite sii spenderà circa un milione e mezzo- di dinari c che la mancata presenza alle vii ite di più del cinque per cento della popolazione, rappresenterebbe pratica mento, un fallimento di detta opera che ha scopi altamente umani e socialii. aliuailmente in compilazione devono invece rispecchiare la situazione reale, affinchè «si possa avere un quadro effettivo della situazione esistente in agni s ingo la co ape ra t iv a. Una cura particolare dovrà essere rivolta ad inventari a re ed a valorizzare tutto ciò che’ è cooperativistico. Negli anni precedenti alcune cooperative hanno eseguito tale lavoro in m-odo superficiale senza attribuirgli ini portanza, cosa che può causare num-eros inconvenienti. Non si deve operare ad occhio, ma con la bilancila, con il litro e il metro alla mano. Una cooperativa ha segnato nei propri registri il valore di un oggetto d’invenitario con 0,50 para anche se «eSso ih a il valore di un milione di dinari. Ciò significa assegnare quanto piai -ai cooperatori e destinare quanto meno alila aocumu-lozione ed «alla (ammortizzazione delle cooperative. Nelle cooperative che si accontentano di tirare avanti dal-loggi al domani e che perciò possono risentire da «ogni minima calamità, sicciiità o altro, come pnre nei cooperatori, quando non vengono ben retruibniti, viene a crearsi un certo malontento e sfiducia.. Queste sono le ragioni per cui ile pooperaitive debbono ipr-estare particolare «attenzione alla accumulazione ed alila ammortizzazione coopera/tivistiica. Devqno controllare cioè il valore deirinv<‘ii-tario in base ai libri e, qualora il valore reale non corrisponda a quella registrata, apporci le «débite correzioni. Le cooperative agricole hanno «migliorato di «molto il proprio lavoro organizzativo nel 1952, ma ancora non è risultata all’altezza necessaria la lotta per i maggiori raccolti e per il ribasso dei costi dii produzione, come neppure la lotta per «incrementare la produzione piantando nuovi vigneti, oli-veti ecc. Cori- a l esempio, in .molte cooperative si lascia che l’orina del bestiame svor: i nel cortile invece di portarla ni campi di trifoglio ecc. I cooperali. « lasciano che -vada distrutto il letame naturale, mentre acquistano, pagandolo a caro prezzo, il concime chimico, «con -cui si aumentano h i-camente i prezzi di produzione. Questo un esempio, ma tanti altri potrebbero essere «citati. Le coop črtiva debbono essere conscie del fatto che il sistema di una libera e sana concorrenza sul mercato^ di un libero sviluppo deH’eeonomia nei vari rami, potrà essere mantenuto soltanto da quelle cooperative che producono -molto e a buon prezzo, mentre ne soffriranno quelle cooperative ohe produrranno poco e a prezzi più alti. Tale è il caso ideile cooperative di tipo generale, le quali, con un movimento piccola e unilaterale, vorrebbero guadagnare molto, conservando per di più un grande apparato ben retribuito e di scarso rendimento. Di queste cose bisogna tener conto specialmente ora quando nelle as-sembleee si approveranno i piani annuali di produzione. «Bisognerà evitare ila ricaduta negli errori dello scorso anno ed in ciò ©arà di grande aiuto un ben preparato bilancio an-nualea. Particolare cura dovranno prestare tutte le cooperative, senza eccezione, all’incremento deH’economia, piantando nuovi frutteti, creando vivai di viti e piantando vigneti, (allevando ovini, bovini ecc. Il distretto di Buie ha grandi possibilità in materia che sono però poco sfruttate. „La nostra lotta** è il vostro giornale NIEL DISTRETTO DI CAPODISTRIA y discussione sai piano sociale In consideraziono dei danni derivali dalla siccità, che rio (-corso anno ha colpito così duramente la nostra economia agricola, il «reddito nazionale previsto dal piano sociale 1952 è risultato inferiore alle aspettative, motivo per dui il da«nino si è ripercosso in genere su tutta Leconomia. Per rimediare a quel danno e compensare in qualche modo 'la perdita registrata, il «progetto «del nuovo piano sociale 1953, (posto in discussione dal icon.riglio economico distret-• tu ale di Capodistria, dòpo essere stato compilato in ba>e adle proposte delle isin.go.ie aziende ed «in base alla valutarifbue delle h ro pussihilità) prevede un anniento delle (jiiotc d’ac-eumiliazione, aumento .giustificabile «allhice dei risultali conseguiti, nel 1952. Tale progetto .si «sta discutendo in questi giorni nei nostri collettivi. Bisogna premettere che «i lavoratori «delle mostre azienda ed i loro rap-presenJanti negli organi della gestione operaia, avevano già previsto tali (possibilità presentando propo'Ste «concrete o ventilando tale eventualità, come hanno fatto i compagni della «STIL», dei Cantieri Piranesi, «ecc. Il Gomitato «amministrativo della «Vino-» di Caipoidistria ha già discusso. Nella discussione, i rappresentanti della gestione operaia hanno deciso di adottare gli «opportuni provvedimenti per (aumentare la capacità di produzione (modernizzazione ul- teriore del processo prodiuttivo, «perfezionamento dell’organizzazione del lavoro e della sistemazione dei positi di lavoro), per ridurre il costo di produži o«ne (sfruttamento al massimo «delle riserve, diminuzione delle spese «di regia, risparmio e «sfruttamento «razionale del .materiale, dimi-nuizione del calo di cantinaggio e dii tra«*)porto) e -per piazzare utilmente, in particolare sui mercati esteri, il prodotto, che «oggi può concorrervi favorevolmente «sia per prezzo ohe per qbalità. Un tanto è ©tato constatato dal connata to amministrativo, dopo un’obiettiva discussione. 1 Lavoratori «della u'.STIL», già nella loro .proposta per «il «piano sociale 1953, (presentata a sqp teiiijio al consiglio economico) avevano previsto l'aumento della qu^a di accumulazione, dimošt rundo m lai noi rio la loro coniiprensio'iK per le necessità del momento. e la loro co rieu i sociale. Dal canto suo il Con sigi io ec-onomieo ha elevalo ancora tale proposta. A nostro parere — temrto conto del fatto che I*azienda dovrà rimanere inattiva ]>cr un .periodo di tempo considerevole causa il trasferimento nei «ninovi locali, la cui costruzione .inizierà tra breve, e di alitili fattori obicttivi, come la forte concorrenza di altre aziende similari della Slove-niia, che possono contare su una migliore e più moderna attrezzatura e sul m/inor costo della materia prima, .prescindendo dal fatto clhe da noi le «paghe sono del 40% circa più alte, ecc. — tale quota potrebbe anche non essere raggiunta e non per colpa d«i quel collettivo. Stando così le cose, e pur considerando le reali possibilità «dii aumento (già «riconosciute e proposte in linea generale dal collettivo) rimane il problema d«i stabilire obiettivamente la nuova quota di aoclumulazdone, valutando quanto detto sopra. Gi sembra più, opportuno però 'OtLolineare che il progetto del piano sociale avrebbe potuto prevedere un aumento maggiore per altre azi-en-.dc, ipbi\ a differenza della «Stil», hanno un carattere monopolistico; vale n dire quelle aziende che non possono temere la concorrenza, come iV OMNIA, Ja GLOBUS, F ODPAD 1 \(.M VBIT, c qualche altra, che possiedi' maggiori pussildilità e maggiore facilita di realizzare guadagni. ^CONDANNATO A 5 MESI E’ ■stab» j »roče-.salto recentemente • presso il Tribunale Popolare diistret-F|iMìe di Capodistria, tale Paliska Albert da Costabona, i«l quale nei primi giorni di ottobre dello scorso anno si è «impadronito dii un aratro depositato in un magazzino di materiale vario, di proprietà della cooperativa agricola «di produzione di Puce —Cost ab o n a. E’ stato condannato a 5 mesi NON MI "CATEGORIZZARE" ! dai Ntlgl.i . affloieniti .fraguamtvite d.'jpenderuìi 'Sitatali è diventate« questo il sinonimo di »nora «mi annoia-■rie.»■ 'Jjnifaitti (tanto (si è ipairtaiio di questa nuova caltteigoHlzziazioiné, «tanto è .sitata 'rimescolata e trattata in «tutte le salse e im ituititi i co'ibirij da (diiveniiiaire nodoisa aldidirilttiuira. «agli isitessi inttereislsiati. Hppure il macinino delle piaghe, dei gnuppi XX, XI, eioc. 'Conitiniua a piroettare sui tavoli delle mense, negli «uffici i,n un moimento di «sciata, ,ne,i caffè e nei bars. L’esl'erusiooie della legge jiugoslava «sugli ßiipendii dei dipenideniti stata.i «ha .geneirato una piiocala irivoluizio'ne. «C’è «ohi ne è soddisfatto, soididisfat-tissiimo anzi, pemchè ba ariròitandato «la voce «entrate«» «del :bila«ncio famigliare e c’è ohi ,la guarda di slbiteco penclhè is’è visito ico,nisegnare prima il decreto e poi la «busta con qualche inUffnero in meno. «Chiedete a un insqgnainite che ne p.e.nisa della nuova oalte.go.riz.zia.zion> Vedrete lt suo viso atteggiainsi ali un fango sonriso dii sodldiBjfazi'Oine. DifaWi è questa 'la categoria «che più ha 'beneficiato di questa etsitenlsione. Ma reconditi some* i .misteri delia psiche umana perche dopo i. primo sorriso anche loro protes«ia>no. E 1 AEOELETTI MEMBRI DEL COM ITATO POPOLARE DISTRETTUA LE DI BUIE p«e:-oh/è?, vi chifedate. Fni, quiamdo ve lo spiegano, «un ipò di ragione dovete conioediergliala per il moto di cerner ertola, come .dicono, s inora avuto. «Negate pierò la ragione a coloro che, tira una parola e .l’altiia, Vi «buttiamo, magari «per isicherao, quella ideigli .arretrati. Sorriisetti fanno anche le .ragaiz-Ee, quelle deljfe (maochme da scrivere o deW’archivio al loro primo • impiago. L’iintento della' legge era, fra Paliti©, anche quello di raccorciare le idiistamrie fra« i «minimi «ed i «massimi, aìizando naturalmeinlte i miniimi. Ed ecco la gioia delia nostra- dattilografa Che dia 7.800 è salita a 10.100 e con .lei moliti altri impiegati e«d impiagiate «in erbai». Qualcuno è caduto un tantino più in (basso. Abbiamp .chiesto spiegazione aibbiamo appreso che .non si stretti, quello «di Capodistria e di Buie. Strano caso tutti e .d)ue a.l-Tinciirca ci hanno .risposto la stessa coisa: Lex, tarnen lex, — legige, dura legge. Ma poi, ,nella comvterSa-zìoine abbiamo saputo che non si tratta «della «sola «lègge e n • meno del tan e propalato bu.ro.. rotismo degli «uffici personale, n~. • .nollw gran parte «d/agdi casi, del incuria degli «fessi Anite:'èssati. No, non intendiamo difendere a .spada trans gli uffici persona . Errori nasino commesso, jo ammattoni stessi, giustificand« ’ con «.. brevità del (liejn'po «me'siso a toiro disposizione per .risolvere centinaia di pratiche. Però, per più «di due anni, proprio quesiti uffici -personale, hanno invano chiesto a gran, voce a ItuiiJtì i dipendenti la consegna di. Idoeuimemii o aititi notari aiütestaniti. «i doro «precedenti ,perio«di di o: «.«upa-zio.ne. Oggi, quando dopo avei con-«su'snaito voce e carta hanno assegnato i gruppi in «base adìMaziéiaità d« servizio «dooumeni1 ata, «su loro si punta il poi'ilice .vteuso e si ■ corre in giro «a procurarsi ■ i. nee'easari «attest aiti. Talvolta son «pure ■ ,e sempliici «chiacchiere a generane il m«intento.. Abbiamo (sentito alcuni girami fa le lamemtel'e idi una lavandaia ideiltOspeidale eAvile secondo' cui ■alle .sitasse la paga «sarebbe stata diminuita da 9 mila a 6-800. Aibfoia-imo gridato al «burocratismo«», al .«traltitalmenlto «disumano» e (siamo andati ad informarci. Non «era vero «niente- La «paga minima è di 9.000, e più tardi verranno risolte anche le ajgig.iiunte isul iavaro disagiato. E poi ci sono gli emrari ai c i-'.i «àbbi-amo aiocennato. Cite-remio il più «caratteristico. «Nella biblioteca civica «di Gaipodisitria ci «sono tre dipendenti, il professare «dirigente, fun’im-piegata autodidatita com 5 eilem'en-«tari e 'un’altra che quest’anno (darà .l’esame «di maturità -con .tre anni «di «servizio. Il primo sbaglio consiste nel fatto Che tutti e tre sono stati .categorizzati Ochiamiaimoilo colsi idato' effe questo è «il vocaioo o (Corrente) carne personale ammini-«st-rati'vo e non culturale. Il professore >ha avuto una .rildiuzioine di paga perchè anche lui va annoverato tra canitro che non hanno presentato fiutiti i d'ocurdeniti, e (per queisto, d'accordo. T.ra le due impiegate, poi,esiste una« differenza paga di 2-700 dinari a favore di qiunlla con «minori titoli «di studio. La .legge ino.n «conlsideira il ftolo di stadio u-«nicamente per quelle persone cnc .sono entrate nella Lotta popolare di liberazione negli armi 1941, 42 e 43 e «concede il doppio de'U’anzia-miltà per il periodo «pasisato in Lotta. E’ un doveroso atto, anche di rico-inoiSicLmen't'O, che il legislatore ha preso nei iconfroplti «di coloro che hanno abbandonato impiego, «stud;, tallito, per difendere «la patirla e cacciare «rocoupatore. E" propri « il caso di questa impiegata e la deferenza «r.on sarebbe per nella ila -g:c\ s- queste cene n-reuze ù ssero «stato alla stessa riconosc’ute. Ma isdocame, anche lei. non ha presentato i «documenti al riguardo, «ha a-«vìui.o solo i«l r i.c omasi: n meno di tre anni idi anzianità. Allora, pernhè là -differenza in (più quando salni be gius'tifi'cata quella in meno? N.atu-iTialmento sino alla presentazione d T doiciumenti in parola- «Ccttniunque, pler igli errori esiste il rimedio — «ci assicui ano 1 due capi (personale — ed. è il irle u so». I ricorsi «verranno valutati con «molta più calma, «per olà è da pscllu-def.si IJà -pòsiSilbilit-à di una (ripe; itziò-f't degli erróri. Vogliamo fingapa a,cci.innai e che nei coi.so da’iJà cifte-gcirAzzazio.ne non si è (tenuto conio (delle doti i'ndiVidua!i di ineìsSuno. La diciamo per quei «moderili ad operosi impiegati «che, pur sentaùàoisì priiva-_ ti idi un laro diritto, non vog.liomo .presentare il ricorso, riteneiniđosi in un icerlto modo colpiti .ned loro amor proprio. Infatti, «eid «è proprio il caso di dirlo, schiamazzano di più coloro che se ne prendono il tempo .. . pejr/chè lavorano poco o nulla. Mario Santi Nel X. anniversario ('lö gennaio) della «Battaglia per i feriti» Un . compaiono arrc-st.arto a Kanlo-vae> Ž.vrtnko, si trovava iiU'onpeiaie e bisognava strapparlo alla sicura morte. Veco Holjevac presentò un audace .piano per la sua liber azione. In un -piovoso giorno di novembre, 25 giovani volontari, ticiveri iti da soldati nemici, ci misero in marcia verso Karlovac, contro ir.d'usitcisl'a della Croaizia. Verso «era sot.taiono sulla riva del1 fiume ohe divide la città dalla campagna, Holjevac .-piegò il piano al nucleo, damilo* gli ordini: — «Compagni, dove «titano per entrare q.’è una giuannitgione. di 20 mila nemici- Se c’è qualcuno che non is? la senile, può restare.» Nessuno rispose; mentre sulle foglie secche batteva la pioggia {autunnale. 1.1 soldato italiano .di guardia al -pomite salutò i 25 compagni che passavano con disinvoltura. Il primo ostacolo era superato. Entrando in città, i cuori idei gióvani cominciarono a battere più fonte, givamo le insegne dei .netriti e W sorriso delle .ragazze a msseggio. Qualohe ufficiale, guardando il gruppo in mancia senza notare nulla di straordinario, avrà pensato: «Mpirciano bene». Holjevac e .gli .airi intonarono u- STRAPPIAMO ZVONKO ALLE MANiNEMICHE bisognava soffocare ogni emozione, conservarè sino in fondo il sangue freddo, Davanti agli oocihi non abituati. da masi alla luce, al movimento od alla vita delia città, iug- ula canzone comune, forse par alleggerire la tensione. In una via una donna si fece avanti cautamente e consegnò tun pacco con degli indumenti per Zvonko. A (tutto ibi- MARCIA PAiRTIiGIA.NA NELLA N EVE (1. FOTO JN ALTO) SI PORTANO IN SALVO (2. FOTO) 1 CO MPAGNI FERITI ATTRAVERSO LE ACQUE DI UN FIUME sognava pensare. Dirimpetto aU’oapeda’e si trovava la caserma italiana. La guardia salutò il giovane «tenente» dei «domobrani:». Costui, il quate altri non era obe Hoiljevac, rispose sorridendo. Poi suonò il campanello. 1,1 portiere delL’ois,pedale mise ila testa fuori, ma is aspettando qualcosa s’alffrattò a chiudere. Tardi, però! La pistola del icomainidanlte era già puntata. — Ai propri posti — ordinò Ho'lljietV'ac. Nell'inferno io stupore si mutò in contatane. Ma le piatole puntate e 11 taglio immediato1 dei .cavi telefonici impedirono ogni allarme. — Dav’è Zvonko? — ,si sentiva nei corridori. Nessuno siaplava dove si trovava. Si sfagliarono i registri. Non c’era. — Egli lasciai le carceri solo peir medicarisi — notò qualcuno — Tuttavia Hoil'javaic volile cercarlo. Il tempo stringeva. Bisognava ritornare. I partigiani uscirono. La guardia (dirimpetto salutò di nuovo, e nuovamente le luci ideila città danzarono sui volti dei giovani- — Bisognava far' presto, (battersela per ila via tper la quale erano venuti-Ma ,se le 'guardie òli ponile fossero state1 avvisate? L’oaidine fu energico, .attaccare il posto di. guardia. Giùnti presso il ponte, i partigiani eseguirono uni temalo (nutrito di 'bclmìbe a mano, e riuscirono ai passare portando con isè um ferito. La .pioggia eomitimuarva a cadere lentamente, mentre Ila iguamig.iome, ormai in .allarme, apriva il fuoco sospettando1 un attacco in grande stile. Nel 1945 la settima divisione sorta da questo nucleo, ripassò in triotìifo per le stesse vie. Il giovane comandante eli allora O'ggi è generale- F. Lo zio di Margaret ha dato il nome ag|*«0scar» Tra gli ormai numerosissimi premi linemalo grafici che ogni anno vengono assegnali a filins, attori, registi ecc. il piu noto, il più ambito ed il più simpatico è V>americano OSCAR. Simpatico per il nome che porta: un nome alla buona, di persona di Iamiglifo, tifi nome da vecchio zio. Quando è nato V «Oscar» e come mm questo nome da vecchio zio? La proposta per l'istituzione di un premio che fosse ricompensa ai migliori e stimolo a far meglio a tutti gli altri componenti Vallora giovane famiglia stretta attorno alla macchina da presa, rìsale al lontano 1927 e scatturì tra i membri dell9Accademia americana d’arte cinematografica. Al 1927 risalgono anche i vagiti del primo film sonoro (chi. dei meno giovani, non ricorda V indicibile impressione suscitata dai primi films «sonori e cantati)> di Al Jonson, «Sonny boyy) e «Il cantante pazzo»?!) ed è quindi lecito supporre che sia stata questa prima clamorosa rinnovazione» a diggerire la naturale idea di un premio. La proposta venne accolta. Ma che forma dare al premio? TJno dei presenti alla riunione convocata per rispondere a questo interrogativo, buttò giù a matita uno Joseph Manlkiewitìz si congratula con George Stivens, regista di «Un posto al aolo» Mondo curioso Ognuno' di noi iman già carine «metallica.»: tracce o!cmira in [»rimo ipia-no contro JVgoi mo («>iaim;> troppo attaocati alla terra»), nonostante la diatriba contro le malattie morali e il rn-r-ciume sociale di oggi e di ieri («i morti che tornano») la lotta si conclude con la resa. Almers rinuncia ad andare sulle montagne, furile «alte cime», rinuncia cioè ia cercare ancora una vita ideale, e rimane, rassegnato a quel mondo. Dobbiamo congratularci con la Compaignia del TeiatTo per la felice scelta del lavoro. La «priqia» di giovedì scorso ci ha offerto, se non proprio una realizzazione d’arte, un valido documento di umanità. Mandato in scena con notevoli difficoltà materiali, «Il piccolo Ejoltf» ha discretamente trionfato. Al testo, irto di oscuri significati- anche simbolici, i bravi attori hanno opposto una lodevole volontà guadagnandosi riipe-•tV-iti applausi del pubblico. Ibsen è Ibsen ; nelle scene, nelLailmosfera, nei personaggi, come la compagnia gli ha realizzati, lo abbiamo ritrovato abbastanza fedelmente. Vediamo: Anton Marti (Alfredo Almers) si è fatto onore come al solito ; Licia Favonio (sorellastra di Alfredo) e Sonie Simon (móglie di Alfredo), partite con qualche incertezza, hanno prestato ai propri personaggi un impeto e una passione convincenti. Abbastanza in carattere Mia Kalan (la vecohina e Nino Giorgesi ingegnere) la cui passione per la scena non viene meno nonostante il ©uo lavoro quotidiano. Un encomio particolare si meritia Mariella Favento, piccolo Ejolf in gonnella. La regia era di Franco De Simone e le musiche del maestro Parenzan. L'ETÀ DI EPULO all’alba della storia istriana I Celli occupavano i villaggi che coronavano le vette dei colli, i quali aggregati, quanto a conforti e comodità, superavano di, poco i venerandi «castellieri» dell’età del rame e del bronzo. Conservavano sempre la forma circolare, cara ai nostri antichi e si serravano in una doppia cinta di mura rizzate a secco: colossali tronchi, rinforzati da reticolati di... spini, sbarravano gli ingressi. Nel primo recinto ricoveravano, durante la notte, il gregge; nel secondo si allineavano le abitazioni degli uomini, costrituite a pan di zucchero e provviste dì un’unica apertura« sicché le pareti non tardavano troppo a coprirsi di una patina nera, prodotta dalle fiamme degli umidi sarmenti, che, scoppiettando e sfrigolando, ardevano sull’ antidiluviano focolare, posto al centro della squallida capanna. Inginocchiala davanti ad esso, nude' le braccia e le spalle, sciolta e negletta la foltissima capigliutura biondo-rame, protetto il resto del corpo da una pelle «d’orsus speleo», allora non raro nelle caverne istriane, tenuta ferma da una fibula di bronzo ad arco semplice, scalzi i piedi «provati dal rovo», la massaia preistorica preparava il frugalissimo desinare: e la lista cibaria, a base di carne, latte e formaggio, peccava alquanto di monotonia. Poneva sulle fiamme lingueggianti una pentola di bronzo, o di terra cotta al fuoco, ambedue modellate da mano esperta e ingentilite di decorazioni policrome. E mentre la madre accudiva al pasto cotidiano, la figlia, reggendo in bilico sulla testa una situla di argilla a due tinte, accompagnata dai fratellini minori, che badavano alle capre (solo gli adulti attendendo ai bovini), si recava alla fonte più vicina ad attingere l’acqua potabile. Le giovani, più civette delle anziane (Èva non ha mai cangiato dalla creazione a noi...), si ornavano il petto con filjiile serpeggianti e con figure di animali, oppure aggraziate da sfingi e da gingilli. E quando, d’estate, il caldo le estenuava, mancando di pezzuole si tergevano il sudore con certi bronzei coltellini dalla lama contorta, che alle nostre elegantone porterebbero via la pelle. Stupendi vasi cieli’Apulia, recipienti d-i argilla a due colori, o lucidati, a gre file, spesso introducevano una nota quasi artistica in quelle inospiti (fucine: oggetti codesti, comperati, nei giorni di mercato, nelle cittadine a mare, che, senza perdere la propria indipendenza politica, mantenevano vivi rapporti commerciali con le popolazioni di civiltà superiore stanziate lungo le due rive dell’Adriatico, del mar Jonio e del- l’Egeo. sti vetusti borghi e di scarsa popolazio- id capo delle turbe prosternate la protezione della «casta Diva . ..» Alla costa, invece, o a breve distanza dalla medesima, l)iancheggiavano le cittadine, saldamente pianiate, giusta il sistema greco, non proprio sulla riva del mare aperto, ma sempre qualche chilometro distante da esso, spesso alla fine di canali e fiordi, allo scopo di guardarsi, dagli, assalti proditori di pirati... 'concorrenti. Alte e solide mura la abbracciavano tutt’in giro, e «albeggianti» anche esse per la candida pietra calcare impiegata nella loro costruzione. Al centro, sul punto più eminente, spiccava la Rocca, che raccoglieva sotto le sue ali materne i templi, asilo della superstizione, e i «palazzi» dimora dei re e delle altre autorità costituite. Di limitato circuito lovevano essere que■ rghi olazb ne, a giudicare, almeno. dall’ angusta superficie che ci rimane dalla distrutta Nesazio : e ritengo che i più popolosi di essi non superassero l’odierna Buie. Eppyire Nesazio, come in seguito si vedrà, oppose tale formidabile resistenza ai Romani, che, per averla, questi dovettero far deviare un torrentello, scorren- e presso le mura dell''assediata fortezza, il quale provvedeva di acqua potabile la capitale istriana. Il che non è sicuramente segno di barbarie, ma di civiltà discretamente progredita. Del resto, per i disinvolti «Figli della Lupa», genti refrattarie a qualsiasi progresso, e quindi, distruggi bili, distruggibilissi-mi, erano mire quei Cartaginesi, quegli Etruschi, quei Greci, allessi annientarono, ma dai quali avevano imparato tante cose che prima ignoravano. La verità è che a Roma, più che la propagazione di nuovi fumi, premeva la conquista di nuove terre e l’egoistico appagamento delle proprie mire imperialiste. Tornando alle condizioni di vita dei centri della preistoria istriana e basandomi su quel poco che della «vera» età di Epulo è stato scavalo fra Rodò e il villaggio cronio di Altura la maggior parie di quelle reliquie essendo dell’epoca romana . dubito assai, che in essi gli abitanti si dessero bel tempo, banchettando in sontuose d ptpxgc da '!è portee dai candelabri d oro, come (’nelle immortale da Omero nella sua Odissea. Sono convinto che, all'opposto, vi si menasse un’esistenza dl tromeđo (Ihra, utile e necessaria preparazione per chi, dalla propria indole e dal bisogno, era chiamato poi (ld esercitare la dinamica ed aleatoria professione del pirata. E donde, se non da imprese ladresche ne! vero senso della parola, derivano le favolose ricchezze che i consoli romani si trascinavano dietro nei loro ritorni trionfali in patria? Era. forse, fortuna guadagnata onestamente? Tuttavia il tenore di vita delle genti marittime non era emmeno paragonabile ulla grama esistenza che si pativa nei «castellieri». imperocché. mentre i «montanini» avocano l'opportunità ili avvicinare popoli più evoluti di loro quasi esclusivamente nelle occasioni di guerra, i rivieraschi, all opposto, n’erano n continuo contai-: e apprendevano, per conseguenza molte nozioni che i Celti, più segregati, non potevano conoscere. Ma che la cultura dei vecchi 1st ri otti, come ci chioma Dante, impallidisse se confrontata con quella dei Greci e di Gapodistria ({eì Latini, è una verità inoppugnabile. Misteriosi ed ermetici quanto gli Etruschi, essi compivano imprese, fors anche strepitose e degnissime di essere tramandante ai posteri più lontani, senza curarsi di eternare il ricordo in un tempio, in una colonna, in un arco, magari in una semplice lapide. Che mi consti, nulla di tutto ciò i nostri archeologi sono riusciti finora a esimere : e la colpa di tali lacune è da ascriversi, senz’altro, ai. Romani, i quali, consci della propria potenza, nei trattati dì pio matici non ammettevano altra lingua che la latina. (Contigua) E. SA CONO E quando la morte picchiava agli usci di quei tuguri, che oggi sarebbero rifiutati dai cani, all’estinto si tributavano solenni onoranze funebri. Gli uomini si internavano nei boschi ad atterrare i tronchi necessari alla erezione della catasta, su cui ardessero poi i resti del de}\into. Frattanto le donne, piangendo e cantando nenie funebri, acconcivano il cadavere per la mesta cerimonia. Preparato il rogo, s’inceneriva la salma, la quale, se di un ricco o di un capo, godeva il privilegio di esser bruciata dal legno di tiglio o di pero ... I «lacrimati avanzi» venivano, quindi, deposti in vasi — tombe e sotterrati nei «sepolcri», che ancora oggi, per dilla con Dante, «fanno tutto il loco varo» — a Vermo e a Pizzughi, in Istria. Poco e nulla sappiamo della religione professata da quei leggendari abitatori della nostra patria. Ma, essendo essi di origine Celtica, o gallica, ci si accosta abbastanza al vero, supponendo che essi, in materia di.. -fede, non si siano discostati troppo dei quei loro connazionali che, al tempo della trasmigrazione di questa schiatta barbarica, invasero ed occuparono l’odierna Francia. E che la lingua dei Celti istriani differisse ben poco da quella parlala dai loro connazionali della Senna, starebbe a provarlo il gran numero di nomi gallici, che s’incontrano nell’interno della nostra penisoletta. Lo stesso argomento dovrebbe valere pure per la religione. Perciò, al pari dei rimanenti Galli essi avranno celebrato le loro sacre cerimonie preferibilmente di notte, nelle selve nereggianti di querce e di pini, allorché la luna piena con i suoi raggi argentei ne frugava le cupe ombre gigantesche: e da quel groviglio vai-purgico di fusti plurisecolari, lento e solenne, si. levava il canto dei «Druidi» bianco-vestiti, invocando UN ASPETTO DEL PORTO DI FI UM E NELL'ALTRO UN \ STAMPA DELL’EPOCA SECOLO DA EQUIPAGGI DELLA NOSTRA MA RINA AL LAVORO C^tE/DOseOPi© A chi li nosocomio? Recentemente, si diffuse a Firence una sensazionale milizia : i.1 «duce» era tornato! I nostalgici, com’e naturale, mom »i prestarano subito fede; vi fu, anali, chi rifiutò persino di ■porgere orecchio ad una simile «sacrilega1» voce. Ma hen pretto dovette ricredersi, perche i uomo ohe si .presentò ai suoi seguaci vecchi e munivi era identico a quello ritratto 'dai '«fallali» fotografi littori -del bel tempo. , ,, . Attorno a.l «duce» redivivo -i raccolse una piccola lotta, et -r 1 spiegò idre i partigiani italiani nel 1915 avevano gins..inalo nn u sosia, e clic egli aveva invece potuto salvarsi restando celalo in •' •' di alcuni fedeli seguaci. A*tomv.ncerc maggiormente gli ^astanti, il «duce» (lètéÈià Ai ! .• iBr barbiere 46enne di Padova, appena rilasciato dà un o-.peda 1 e psichiia-e consegnato al più vicino manieo- tnicio. Egli venne impacchettato miio. I Eno1! seguaci, invece, no. 1 - IV - 2000 Cosi sintitola un film che viene presentato in celesti giorni sugli shermi austriaci e che prospetta in modo assai comico quali saranno le condizioni del Paese tra 47 anni. I Russi (che nel 2000, secondo il regista, si troveranno ancora in Au-rsiia) hanno vietato la pellìcola nella loro zona d’occunazione, asserendo che i loro rappresentanti vengono mostrati ,troppo grassi e pasciuti. Come stiano a ; ancia le gerarchie sovietiche all’estero, è ama troppo nota per essere discussa. E,chiedendoci come saranno nel 2000. possifìfrno esser (erti (he. per quanto fi abbinino dipinti rubicondi. > cineasti viennesi non hanno potuto che pallidamente accostarsi alla realtà. Le delizie dell'esilio v... ..... „ 1 carabinieri de?tiua!ii al servizio S schelte (Fro-fnoue) '(be l a-rccgli ' - i'\ considerevole numero di «e-'Tc» nano sovrane, sono imlc urivibi’:. ‘ tanto d’-he gli stessi tutori JeR1 or bile si trovano -in pericolo, nè c loro facile tenere a freno runa follai di essersi disperati che giomalnrmte ricorrono a scioperi della fame, rapine ed a Iti Insensati. «Fratelli italiani, la Patria v’aillc-ide a braccia aperte». Ricordate? - odysseus AURORA - PIRANO 0-0 (0-0) NULLA DI FATO A CÄPODISTRIÄ Il Pirano probabile campione d'inverno AURORA: Dahrrgna, Perini, Santini Ramante Mele, Favenib, Sabadin, .Nor'bed'o, Zalito, Valenti, Della Valle. PIRANO: Fornaisaro, Ro.sso, Contento, Taglia-piètra, Dpdine, Bonifacio, -Daipre-tto, Segala, Santo-■msirco, Razza, Tamaro. ARBITRO: Pikino. SPETTATTORI : 1000 icirca. Dopo, novanta colmbattutisisiimi tnirauti di giaco, iTinlcantro. di cartello Ina l’Aurara e il Piran,o si è concluso a reti inviolate. limanzituitito dolbbiataa dire che il pairegigio prdmiai la squadra ca'po-disltriana, in quanto .gli ospiti sono staiti (Sfortunati- Superiori tecnica-mente e territorialmente, essi non sono riusciti a 'filtrane .attraverso ile maglie della difesa eaipodiisitiriana, e pertanto isi sono dovuti lacconiten-tare del '.pareggio. Sono dunque campioni d’inveir,no i piranesi? Sì e se lo meritano! L’unidici di Corsi ha dimostrato ieri imsiggior 'freschezza, una 'buona tecnica e, ciò che più conta, un maggiore, .spirito, agonistico'. Salda in difesa, con una linea mediana, che -si è iimpoislta, la squadra pi,ra-nese ha. impasto il isuo gioco. Velo-ce, senza respiro, con frequenti a-perture alle ali e rilanci al centro, ove si è fatto notare Santomarco insidioso quanto mai. (Peccato' però che l’inltesa Dapretto, Segala, Sam-tomairco, non sia sitata aill’alitezza media, altrimenti sarebbero state isorfcole per i capodistriami. E’ stata .rinconcludeniza del quintetto avanzato ospite ohe >ha salvato la squadra càpodisltriana, che attraversa un periodo -d-i grigiore. Mete, ieri il migliore in campo iru senso assoluto, è stato il 'baluardo sul quale si sono infranti gli attacchi dei Pirane&i. La difesa ha fatto quel ohe h'a ■potuto ed ha salvato ila squadra da ■una sconfitta. Al disotto del rendi mento normale la mediana e l’attacco, Il gioco s’iniziai con una offensiva caipodistriana, ohe però Dud.ine rintuzza, rovesciando ,un pericoloso pallone- Il Pirano. replica, ma Mele, icon poderosi rimandi, libera la sua area minacciata. Si ha iquidi un periodo di .gioco folte, con attacchi alterni. Al 6’, azione pericolosa nall’area Capodi-slriama-, ma Tamaro, dà pochi metri.--manda la palla -sópra la traversa. La .reazione dei locali è inconcludente. Al 10, Razza, con 'un tiro da lontano, colpisce la traversa, Doihri-,gna era s.piazziait'O. Un’azione di conit.rcpiede CEipodi-striana viene sprecata da Favento, il quale, da -5 metri, manda fuori. IL periodo di gioco alterno dura sino al 20’. Fornasajro compie una applaudita parata1 isui ip-iedi di Sabadin. Quindi iil Pirano ine orni moia a premere ive,riso l’area caipodistria-,na- Sul campo, incominciamo, qua e .là, aldi affiorare scorrettezize, inizi altari: d-elle quali .sono ,i capodi-Ktriani, però i piranesi non stanno con le mani in mano e .rispondono. Sino al 40’, i piranesi so,n,o, all'attacco, poi la pressione diminuisce. Altri.fatti idi cronaca: uria occasione per parte, mancate da Tamaro e ida iSabaldin. Nella riprasai, il gioco non cambia fisottiom-ia. Segalai isi fa soffiare la palla sui piedi d'ai Dobri,gna, tuffatosi in extremis. Al 4’. Sabadin manica .una, ennesima occasione. Poi i ipiranesi attaccano nuovamente. Dellavalle- si fà -cogliere spesso in atti che ol,fendono lo sport, ai ■quali1 Dudme reagisce altrettanto viigorosam-ente. V» Gli aittaochi pm-neisi sfumano al 40’. 1 capadiistriani, sperando di cogliere di .sorpresa igli ospiti, pressano negli ultimi minuti, ma invano. Anizi, iSainitoimarco, su u-nia, papera della difesa capodistriana, ha la possibilità di segnare, ma si fà soffiare la palila. Con un nulla, di fatto si conclude rincontro. ■Anzi qualcosa idi fatto c’è ,u,n bel maschiotto di Perini -Mario-. La redazione -porge vivissimi auguri al felice padre! SA- Proleter - Umago 1 - 0 (0 - 0) RISULTATO PIU* EQUO sarebbe stato un pareggio UMAGO: iCunjaiz, Lemardu'zzi, Le-na-r-duzzi II, Laisidhilzza, Varano, Bob,e, Giraidi, Boise, iSodomaicco, iLenarduzzi EDI, Semole, Smilovič-PRQLTER: Cuk, iSel-etfcoiviiči, Jaiz-Ibec, Cul'eviz, Ve-selin, 'Križe, La-isteli,S, Ledjanac, Berìtok, Pe.tiro-vile, Perič. In generale il gioco- non, è Bòa,to di elevatezza tecnica ,per entrambe Je squaid're. tin pareggio sarebbe stato ipdù lequo. Nel I tempo, il Pro-ifeter eira feigig-ermenlte superiori, nel secondo i locali. Decisiva, agli effetti del risultato, la rete segnata :al. 2,8’ del II tempo, da Bertok, su calcio d’anigoilo, sfruttando una- •dis-alitenziane idei portiere usm.aigb.es e- -La- ,ga.r.-à è istalla iniziata con- gioco alterno di ambedue -le squadre. Al 5’, iti-mago è in angolo-, infruttuoso. Al 12’, Sodosmacco delltUmago perde una bel-la occasione per segnare, solo a, 6 metri dalla irete, spedisce la palla- altre il fondo. Sino a,l 20’ aittaaccino poi gli avanti della squadra, ospite, ma non riescono a passare. Al 21’, il Prole-ter è in angoto-Cheigli avanti deirUm-ago-, non sanno sfruttare. Sino alle fine nulla di periti col arie- Nella, ripresa, l’Umago è Ell’aitta-c-c-o, .ma la difesa dagli ospiti neutralizza. .Al 15’, calcio diretto con- tro il Prole-ter, .Sodomiaco tira fuori. A! 28’, angolo a favore del Proleter, isfirm'JtsIEiOi dìa iBert-cik che ha segnato 1 ’-uuiica, .rete id-eil’iracointro. -Gli, attacchi diellTpmagiO vengono rinvusziz-a-ti ofificaicemante dalla difésa oi:pi-te. Al 36”, ailitro angolo infruttuoso. Ne-gii ultimi ,20’ di gioco ,1’Umaigo preme continuamente .nell’sirèa e-a-pcdilsitir-'iana, ricercando il pareggio, ma invano, sia-per -la mancanza di precisione degli avanti che per Ja saldezza della -difesa ospite. TIFO E AGONE Buie - Momiano 5-2 BUIE: Bart clini, Pavlov, Pesek, Buli,a-n, Vukovič, Bartolin, Bonetti, Patleča, Vidal, Mitrovič, Vascotto. MOMIANO: pirié, Anldreasió I, Crai-iser, Cućkoivić II. Andreašič II, Gianolla I, Benek, G'ianolla HI, -Gianolla II, Pelin, Basic. ARBITRO: Ziganit'e- Se questa -partita avesse avuto il corso tenuto sino a ci-rca- veniti minuti dal secondo tempo, potremmo ben dire che sarebbe is'tata 'una delle più e.'ntuiSiaSimaitìtli viste a Buie e ciò non per il gioco poco tecnico dei venitidue contendenti, ima per la cr mibatitiv.iià e per tifo. Gii amaranto idi Vascotto hanno-preso molo alla leggera, i: laro vicini di -casa pur accor.gendisi in tempo che la; cosa iav.re.bbe potuto costare loro dei punti in classifica. Che dire del 'Momiano? Rinforzato inei -ranghi, mia 'sempre debole p.ir’a’.taoco, ha (giocato ieri la sua migliore- partita- Alila fine del pri-nya tempo, pronolsrtiicavaimo una sua vittoria, ,ma nel issoondo tempo, dopo aver -resistito per una- buona ve ritma di minuti ai rabbiosi attacchi -deUunidici -ai Vascotto, ha subito, alla terza Tate un co-lasso, e di conseguenza la sconfitta- Con un proprio canqpo e regolari allien,amen-ti, questa simpatiaa e disciplinata s,quadretta darebbe del filo da torcere ai suol avversari. Già al 7’ idi giaco -i mami a,nesi vengono iSaripresl da una rapi da discesa -a largo raggio dei touiesi. L’azione parte ida -Builian che .allunga alla destra idi Patleca, il quale passa, al centro dove Vidal intercetta e segna. -A! 6’, Vascotto alimenta il vantaggio, su azione di contropiede. E’ il mamma di ripresa del Momiano che preme sulla porta di Boiìtoilini e al 23’, GianalLa III raccoglie un pallone sul fondo campo, tira, la -palla -rimbalza da Berto lini e finisce, in rete. Poco dopo, in una mischia dinanzi alla porta di Pirić, un terzino tocca il pallone con la imano in area, ,ma la massima punizione concessa da-H’-airbit-po viene sprecata da Bulia-n. Al 35’, Gianolla II riceve un ma-' gnifi'Co allungo ida Barin, sorpassa Vukovič e, con un 'bellissimo raso terra, segna il pareggio. Il primo tempo termina co,n l’assoluta supre- Sin Idai primi minuti del secondo ,ma,zia dei momia,nesi. tempo, gli amaranto ;si partano alla riscossa. D-iraanizi alla porta di Pi-ri-c si susseguono mischie .su mischie. ÀI 26’ Balim devia- un- -angolo in rete- Al 33’ Vida'!1, su azione di con-trqpiede, aumenta il vantaggio e, sette minuti dopo. Pesek, da trenta metri, lancia un pillane altissimo, Pirić esce, ma non riesce a pigliare iì -pallone che tacca terra, nimbati za, oltrepassa lo sbalordito portiere e-finisce 'in rete- Del Momiano I migliori in campo sono stati il portiere Pirić, e Pel-in-Del Buie hanno favorevolmente impressionato- l’ottimo- ribattitore Vukovič e Bulian- M. B. Questa r-egclla è importanti,s-Siima poiché, aippli-canidoila con rigore ed in-te-rvenendo a tempo, l’airiblitro può impedire che 0! giaco diivenga brutale. Bièogina ómpitre aiicordiaiB'i che non esiste il fatto — aicciidenltaùe — di saltare addosso aiü'avversa,rio-li fallo dii mano deve essere punito dall’arbitro soltanto, quando vi Elia la inequ'ivoöalblle volontà del giocatore d,i giocare la palla con le mani o con il braccio. L’erbUro indi-ire non, deve «permettere ai giocatori di aiffoillarsii attorno a lui per discutere la is,ua deoisi-one o per indulto a cambi aria. CALCI DI PUNIZIONE T calci idi .punizione sono divisi in due categorie: il calcio dii punizione diretto, a seguito del quale ipuò essere segnata tì-i-rettaman-te una porta contro la squadra ch-e ha commesso 'iti fallo, e il calcio di punizione indir etto, a seguito del quale una porta non può essere segnata s-e la pai’.la, prima dii entrare in porta, non «'.«a stata toccata o giocata da U'n’alòro gioca,tare airi ralu ori di qu-eùle che ha calciato la punizione. Si 9 $ CONOSCETE f ! LE REGOLE V § DEL CALCIO? Quando un calcio d,i punizione , gioco: la palla dov.rà essere calci- diretto o indire,tit-o, deve« essere calciato, nessiu,n giocatore della squadra avveins airiia può avvici nane a meno di m: 9,15 dall la palla pirima che questa dia in. gioco, salvo- il- caso dhe il giocatore stia sulla propria- linea, della parta fra i pali dèlia stessa. Se un giocatore della squadra avversa,ria sii avvicina a meno d«i m- 9,15 alla .palina p-fima che il cai'cio- dii punizione sila -stailo calciato, l’arbdsro dovrà ri-tarid'are l’eiseciuiziane della .punizione fino a quando la regala siia sitata rispet-tiata. Nel caso di un calcio di punizione concesso -alila -squadra ch-e si difende neil'la ptrcipria- area dii -rigore, -iti portiere no-n potrà ricevere la palla ira le mani al fine dii niilandianla in 'd-öil’area di ri-gore, .ailtrime-nti il calcio dii puniiizione dovrà essere ripetuto- Se un giio,Calore, ohe ha battuto i-1 calcio d.i punizione, rigioca, fa pallila prima che la stessa sia stallia toocaita o giocata ,da un altro giacatcìne, devo essere Concèsso- alla .squadra av-versauia un .cateto dii- puniziionie indiretto d-ail punito nel quale il fello ò stato commesso. Un calcio di puniiz'iome è un calcio dato alla pallia in qualsiasi direzione siuil terreno di gioco, eccezione -fatta per «il battello di rigore ed il -càillCip« d'mizio. Con il cateto di puniizionie diretto una porta può essere segnata diìreilitaim-sinte solo cantero la squaidra ,che ha «commesso LA SOTTOLEGA I RISULTATI Buie Moimi amo 5-2 Jndran Lsoila 1-0 Aurora Birano 0-0 IJ magi. Proleter 0-1 Saline — ödred 1-1 Riposa 'il Vertenegllio LA CLASSIFICA UFFICIALE Aurora Pirano Odred Prnli ter Isola Jiadran Umago Saline Vertenègiìd'o B u i;e Momiano 10 7 2 1 52 10 16 9711 33 6 15 10 5 4 1 27 12 14 10 523 33 14 12 9 4 2 3 29 20 10 8503 30 22 10 9 1 0 5 21 23 il 8 I 3 4 II 20 5 91 2 6 17 15 4 6105 10 28 2 10 1 09 8 76 2 LE PARTITE DI DOMENICA RICUPERI Isola — Saline — deleg. Koise'.e Boris Pirano — Jadran — deleg. Luglio Renato Buie — V'eirteneglio — deleg. živec- Campionato italiano di calcio I RISULTATI T riestimi Palermo 2 :1 Roma — Noivarr 1 :1 Pro Pair ia — Como 2 : :0 Napoli - - Spai 1: :0 Juventus Lazio 5 :0 Inter (Samipidoria 2 :1 Fiore nt ina — Torino 0 :2 Bologna Milan 2 :0 A tal anta Udinese 5 :0 LA CLASSIFICA In tern azioniate punti 28, Juven Inis 23, Milan e Roma 22, Bo legna 20, Lazio 18. Triestina e Napoli 17, Aitailamlia 16, Udinese, Pro (Patria e Torino 14, Fiorentina 13, Sipal e Sam-poria' 11. iNo-vara e Palermo 10, Como 8. Gampionala ilains di calcio Ben seidiiiei dei diciiotto plinti in palio somo andati alle (squadre 'Ospitami. Mai, come nella giornata odierna, il fattore campo ha influito in modo cosi decisivo sui risultati. L'unico a salvare l’onore ideile ospitanti è stato il Torino il quiale, dopo il bellissimo pareggio idi marte di scorso con ;iil Milan, ha preso d’infilata la pur registrata squadra fiorentina, piegandola con il secco risuiltato di 2:0. Intanto la Trieste i tifosi continuano ad esultare. Un'altra vittoria, -e con essa i due punti, si sono ag-giunti nella classi fica dei muletti, i quali si trovano in una serie positiva. che continua già da -parecchie giornate e che ha servito a portare la Triestina dadrultimo, al settimo posto in classifica. Anche ieri i muletti, pur vincendo rincontro con uno striminzito goal di se arto, hanno dimostrato da propria solidità di squadra, tenendo sempre in mano le redini della partita. Dopo aver segnato due reti, paghi ormai del risultato,, hanno diminuito di poco la pressione, permettendo ai pailermi-tan.'i d] segnare il punto della bandiera, punto più che meritalo dalla combattiva e mai doma compagine rosa. IL TOUR EDIZIONE -353 «L’Equipe» i,l giornale parigino or.gan-iazatcìre del Giro «ciclistico di Francia-, ha pubblicato, «giorni ad-dìetiro, iil programma ufficiale di cj.u-eStiai anaasiimia c-onsa isu istrada dei ciclisti professionisti. «Il «Tour», edii-ziome 1953, verrà disputato in 22 teaippe per -‘una distanza -complessiva di Km 4448. La partenza avverrà -da Strasburgo in direzione dell’accidente. Si avrà solamente una tappa a cronometro e due riposi a Bordeaux e a Monaco. -Negli ambienti del ciclismo italiano «regna frattanto un: vivo interesse per le dichiarazioni di Coppi- il quale ha afferima-to che non. parteciperà a.1 .Tour ise «correrà Bartali. -D’altro carato, il 'ciiclielta fiorentino, ha desto testualmente: -«Andrò te Francia ©e m,i vorranno, altrimenti me ne -ritma-nrò a casa. li Tour, eppure no — noni rn'interessa —- sono tante altre 'corse ciclistiche iner-nazionali sia in «lailia che all’fc-stero. In ogni -caso, non -pcissono ancora ,gettare, fra la -ferravecchia viha maglia itricolore, poiché, ricordate, che sono io il campione d'I-idia!» M fallo. «Se un giocatore caloia diiretitam-en-te la palla niellila pr-opria porta a meizz'0 di un calcio diretto o indiretto, bai'.itiuto dal di fuori dei'H'a pio,pirla area -di rigare, l’a-nbiitiro farà riprendere iil gioco con un calato d’anigol-o. AL confrairiio, is«e la palla viene calciata direittaimiente neilla parta avvensaria a siaguit-o dii- un cateto indiretto, l’-asrtoiteo accorderà un calcio dii -rinvlto alita squadra aviviersa-iria. iln area idi riiigare pasisono essere coracèsis-e tutte le punizioni e preiai-samente: il càlcio di rigore- solo contro la squadra difendente — i-1 cateto di puniìEiome .diiirietto solo contro la squadra aititaicicante — il calcio di punizione indiretto sia contro la squadra lattaidcanite che contro la squadra difendente. Su calcilo dìiniizio e is,u .cai’òio di rinvio non S'i può sègnaire diretta-mente una porta valida. Si fa airacora una volta -preisenlte che è l'infraiziione INTENZIONALE che deve essere punita. (contìnua) JADRAN_- ISOLA 1-0 (UP) CON UNA RETE DI SEGNATA DA 40 m I LOCALI piegano le squadra isolana JADRAN: Gregorič, Bo.lčić, V.ato-t'ovec, Obald, Kaligarič, Bertok, Vatovec II. Piciga, Klinec, Gregorič XI. ISOLA: Russignan, Benvenuti, D'agri, Sorgo. Va'scotto, Gruber, U.-1-cigrai, Zaro, FeliLiiga, Depase. B ern ardi- ARBITRO: Gravagma. NOTE: Gelida igiarnata in,vernale-Condizioni del campo ottime. Pubblico circa 400 persone. La «sorpresa idell’iuilltiima giornata del girone di andata del campionato calcistico Ideila isottoilega1 l’aibbia-rac avuta a Dekani, ove lo Jadran «è -riuscito, grazie ad una rete segnata da circa 40 metri, «s«u calcio di punizione, a battere ,l-o squadrane isolano. Gli isolani, .sicuri della vittoria, -hanno preso «la partita sottogamba, subendo coisì una .sconfitta, certamente non- proino.stica.ta. Lo Jadran ha ammirevoilteenite piegato l’Isola, grazie al buon gioco .svolto dalia difesa, oggi in piena forma. All’inizio lo Jadran minaccia l'area avversaria iclhe però viene liberata dagli interventi ,di Beniveirau-ti e -Daigiri- Gli isolani isi. portano ali’atta-cco, ma le l'aro azioni ven- gono controbattute e controllate, Epe,siatenemt© da Vatovec, ieri uno dei migliori in campo. Al 10’ lo Jadran- usufruisce idi un calcio di puntetene, che il mediano Bertok mette in rete, alila -sinistra di Biusisi-gnan. Di notevole è la potenza del tiro sferrato da circa 40 metri. La reazione isolana è infruttuosa- U-teigrai, spesso ,lasciato- incustodito, non .riesce a segnare, pur impegnando il portiere Gregorič ih d,inficili parate. «La squadra locale svolge un gioco chiaro e veloce, inteessentìo belle azioni- Al 20’ mentre Tattaoco- riesce a superare la difesa isolana e sta pe.r realizzare, il portiere Russignan, con una spefiUacolcsa uscita, saliva sui piedi di Kliln.ec. Al 39’, un’angolo in favore ideilo Jadran, Età per essere .girato in rete, quando Russi,gnain, con una parata al- Nuova affermazione di Mihalič in Brasile ,S. PAOLO 8. —« Reduce dalla trionfale affermazione nella corsa di S. Silvestro, l’atleta' del Pa.riti-Ean di iBàlgrado, Mihalič, ha vinto nuoivamente la competizione internazionale di corsa sulla distanza dei 10.000 metri, ibaftendo i miglior: fondisti sudameiricanì' ed -europei. II iseoondo arrivato, -lo svede,se Jansen, che vinse: la imeidaiglia di bronzo -a Helsinki, è stato staccato di circa meizzO' giro. L’atl,ella ijugolsilavo -ha percorso la distanza r.eil’attrmo tempo di 30’33” e 3/10, migli orando di due secondi il record' sud americano dei 10.000. il giornali sportivi ibnas illi ani, comment,andò la vittoria idi Mihalič, affermano che Tottimo ,risultato è . stato òtfenWto, su -una piata in cattive condizioni é,d in .assenza di avversari di maggior .grido, il che av.relblbe permeisso, un tempo-anicor migliore.,, |Iil icranilsta (spartivo di radio Brasile ha iqualiifiiciaitp' Mihalič fra i migliori fondisti del, mondo. CAMPIONATO .CENTRO CALCIO DI CAPOl>1 STRI A Pirano B — Stella Ressa 1-0 Aurora B — Saline iB , 11-0 Proleter B — iSìt-rug.nano 3-0 PROGRAMMA CAMPIONATO CENTRO CALCIO OAPODISTRIA Domenica 18 c. m.: • Stella Rossa— Aurora — Anca-ina,no. «oirei il 4 'Proleter — Saline- — OapodL stria ore 14 Pirano — Strugn-ano — Pi-rarao ore 12 Là partita della buona volontà Saline ■ Odred 1-1 SALINE : Gregorič, Petronio, Da-gT.i, Giraldi F., Salvesitrini, Girialdi ! .. Zaro GiralfdLB., Gostando, Vi'do-nis, Giotig-ini. ODRED: Pavlovič, Dj or d j evie, Smol je, Miil'ojik'ović, Tešovič, KaTani-kič Jambrek, Hörn jak, BogkoviQ, Kr? tovio, Parimo vtič. Questa è stata la partita della «hu on a volontà)). I 90 mirilu ti di gioco omasi non hanno cronaica, non hanno altra fusoinoimia 'che quella di i l ’giocatori prolcsi in un serralo contiimuo sforzo per passare. La (partita si è iniziata con alterne «azioni guardinghe, di assaggio. Ledue squadre, evidentemente, misuravano- le proiprie forze. Fors anche saggiavano iti terreno, 'pesante e insidioso. Quindi rOdred è passato risolutamente alila Macco, Aveva trovato la coesione fra i propri reparti e ora faceva isfoggi della «aia ben nota, incisiva abilità nei |passaggi a triangolo. iSi è giunti così al 7’: rundici deJrArmata mette in serio imbarazzo il portiere avversario, ma senza eondkidere. Ed ceco che, due minu:ti dopo, per merito di Boško-v.ič, segna >a proiprio favore il primo punto della giornata. Ci siamo pensano tutti — il leone ha mostralo le unghie. Invece no, i ragazzi del iS aline reagiscono, dando 'luogo a una sarabanda indiavolala. Al 31j, infine Giorgini portia i lodali .al pareggio. Il II tempo non ha (portalo alcun mutamento ai risultati. Tuttavia va segnato sotto il. dominio del Sailine, ohe ha forzato ancora il ritmo fino a scombussolare i reparti avversari. Si sarebbe meritato la vittoria, e (‘erto F avrebbe colta senza la forili-na che favoriva sfacciatamente rOdred. Ad onore dei locali, va imol-ire dotto che mancava no di due titolari : Zaro e Pie russi, rispettivamente terzino sinistro e cemtro-avanti. PBDLETEB B - SI RUGNÀNO 3-0 (2-0) STRUGNANO: . B.raaz-ati, Juričič, Bilie, Zaro, Canbonb Brelaz II, Luignani, Petronio, Božič, Chersi-cola. PROLTER B: Jahapimac, Zorič, Vuk, Arfžiaihmeiovič, Barjakt-sire-vič, Ilič, Braijnik, Milič, Janišič, Kiuizm a navile, iNavaèovié-Tre a due, o un {pareggio avirèfcbe-,ro .fraise' rispecchiato -maglio l’anid.a-mento di questa partita giocata sul campo dello Strugnan-o poiché pur essendo il Praleiter nettambnite su-iperioire nel! ipri-mo .tempo, il .secondo è stato appanni aggio' dei rossi dello Struignaino- CENTRO CALCIO 0-3 Stella Rossa, — Saline p. f- Proleter B — Pirano B 2-2 Aurora B — Strugnano 7-0 PUNIZIONI: Il giocatore"Benvenuti Livio del C. S. Isola, cart. 535, viene ,squalificato iper 6 domeniche, per a-ver colpito i-niteraztonalmente un avversario. La punizione viene a cessare il 16 feibibraio-Perini Mario, cart- 527 dell'«Auro-rai», ammonite,ione solenne per proteste nei confronti delio,perato del segnalinee. iindietro, salva la, propria porta. Così si -con,cluide il primo tempo. Nella ripresa, ,gli isolani, cha hanno il -vento, in favore, attaccano a tutto spiano, premendo continuamente nell’area avversaria- Al 7’ Ulciigrai. segna, :su un bai cross di Gruber. Mia la rete è stata fatta con le Ins,ni, quindi lammillata giustamente. ; Per quasi Itultlti ,i 45’ gli Isolani premono neliarea avversaria, ima il sistema difensivo dello Jadran, tampona e non permette imfiltr,azioni. A pachi imilnuiti dalla fine, una' bella azione isolana, Bernardi carica rudemente il portiere locale, che finisce in rete con la palla- Però l’a'flbiibro aveva fischiato in precedenza il fallo e quindi la rete è. giustamente annullata, nonostante: il -disappunto degli sportivi isolani. -L. N. RIORGjANIZZAZtONÉ DEL TIRO A SEGNO Allargja're l'attività in vista del campionato repubblicano Sono in corso di preparazione in' tutto il distretto le assemblee annuali delle società, e dei gruppi d.i tiro a segno, durante le quali verranno eletti i nuovi ccimilati direttivi -e ,i «delegati per «Tassemblea d:i-streltltiuale. Le associazioni di (tiro ,si segno dei distretto hanno registrato nello scarso anno sensibili 'successi. In tutto il dispétto isono staile organizzale una serie di 'Competiziani interne fra le -varie società ed i collettivi. Un confronto amichevole è stato effeiiiluato a Capoid-istria. tra lai squadra formata da elementi locali! cori la rappresentativi d.i -Celje, vinto- da iqueatlulti-mia. Nei campionato federate di 'tiro a .segno i nostri itiraitari si -sona qualificati al 1-6 posto, il che rappresenta un: piazzamento an-ar-evole se si tien conito -che il tiro a segno da noi non ha -tradizioni e -che Lo-rganizzaizione è appena al suo secondo anno di vita. Uno fra i migliori elementi' si è classificato il gióvane Markežič Jordan, studente at ginnasio sloveno di Caipodistri-a, che si è piazzato fra i migliori ijuniores dì -tutta la R. P-F. J. Fra, le 'società, vanno menzionate lodevolmente quelle dì Porto-ro-se e di Ca'podistria, che hanno primeggiato nella -competizione in* detta in- onore ad VI Congresso del P. C. J. Nel cé|mpo teorico, sano state tenute nella stagione invernale dello scorso anno -una serie di conferente1, alile ,qua,li, putjtroppo hanno partecipato ipochi compagni. ■Quest’anno il ciclo d-i conferenze ■inizierà il 18 c- m- Speriamo che le direzionili di base' dei circoli svolgano (una efficace propaganda in tale senso, poiché sodamente con una profonda conoscenza delle armi, e della balistica i -tiratori potranno ottenere risultati pratici- die -nostre -associazioni di- tiro a segno hanno davanti un illimitato campo d.i attività, specie1 fra i giovani, motti dei quali manifestano un vasto interesse --pér questa attività -sportiva. Di pròssimo inizio sono le Competizioni comunali di tiro a -sogno, e quelle diatre-tibuali in, preparazione del campionato repubblicano della Slovenia SUCCESSI E PROSPETTIVE» Il Comunicato della Commissione Tecnica Visiti i referti arbitrali, la co.m-miisisiorae tecnica della sottotega di Cap'odisitria omologa .le iseßuenti partite del: 28 XII 1952: Jadran — Buie dia ripetersi su campo -neutro in data dai destinarsi, per insufficenlza« arbitrale. Aurora — Odred 1-1 Si resping-e il reclamo .presenta-dalTODRED perchè i motivi addentiti non sussistono e s'incamera la tassa. CENTRO CALCIO CAPODISTRIA Stella Rosisai — Proleter B 0-3 p-f- .Strugnano — Saline 3-0 P. f- Pirano B Aurora, B 0-0 4 I 1953: Sotto,lega: Odred — Jadram 642 Pirano — Umago 3-0 p. f. Ventenegdio. — «Mamiàno 5-3 Isola — Aurora 7-5 Si respinge W reclam-af o presentato dall’Aurora perchè i (mortivi addotti no-n sussistono e s’inc-ameira la ta-ssa- (Continua dalla 1 pagina) (ielle entrale in «previsione. Anche l'industria leomserviera dissente «lai* Fiaumento ideila «piota idfaccnimlulla-7,ione, mentre la V-ino, pur prospettando ila possibilità di raggiungere la quota ,d’a'0ouim(ul.azion,e, prevista, ritiene di d-o-ver migliorare il lavoro e diminuire molile spese inutili. Il consiglio -della cultura «e quello della sanità reputano ohe i mezzi d-i invo-f.limeuto -dati a l'oro disposizione siano troppo, bassi. Così pure molte aziende, a finanzi,anienlo autonomo, temono senza ragione, -di essere -private di tutte le dotazioni. Singoli comuni -sostengono che si -debba rioo-lUK-oere -maggiori uscite e -presentano ]> i -posl e K'np-pl e m e nt-a r i. Inoltre tulle le aziende sono del parere di trameni are. i'I percento del-I’-a-c’eumiulaiziiOine ehe si riferisce al fondo per la Libera dbipnaizìorfè dell’impresa, volendo .così garantire maggiori mezzi finanziari per la cupe ritira idi] varie ustite impreviste nel corso dei-ranno. Le aziende mostrano -altresì I-a tendenza a diminuire ia quota d’ammortamento ehe viene deposita nei! fiondo (l’ammorta-mento distrettuale. Alrtnte aziende, come lVEdilit» e -quelle -del-l’tediustria eoin-servier a sostengono energicamente le loro proposte, il elle vuol dire che esse hanno in-dlu-bhiamenle -del valore. Molto a-ppia è la dismissione sul problema degli in vc.-: 1 imeni ;. Le mag-giL-ori.-psse-rvaai'oni riguardano i-1 fatto che il 37% del comip-l-esso degli invertimenti a p.pa ri iene alle attività èom'u.nali, il -eli:' si esprime anche nella -propo-ila «che il 56°/o degli ,in-vesl',menti va a favore dello standard sociale. Queste osservazioni, hanno in ogni caso un fondamento. Le -proposte falle in merito sostengono la -necessità di aumentare l'cdi-fir azione capi tale e realizzare così la base per gii introiti degli anni r ucce.-ivi. Buoni ' in particolare sono lo proposte «del comune di Isola , e di afeiur-i membri del 'C. P. ]). tendenti ad iniziare la costruzione di vari -o'b'ìel'.-i-v.i industriali e senni in-duistriail-i minori iper la produzione di materiale mecc-sario aU’econo.mia diomestica e agricola, macchinari nm-plici c pezzi -di ricambio. In relaziono a ciò merita segnalare la proposta che Pofifi'Ciiina montaggio del-1 Adria divenga autom,orna e realizzi ’ tu-c mfiziuo i «per organi zza r«, una fa-b-briiea macchine. Il comitato di Isola ha organizzato alila fine dello scorso .anno lun’innpresa semi industriale (the ipro,durra -gi-o-ea-ttoli. Il comune di Šmarje sta -prendendo seriamente in eons-i-dera-Z'ione la costruzione di un torchio e di un ni li lino. Tali -prore!-!.: vanno senz'altro elogiata e in relaziono a ciò è senz'a-ltro saggia la pro-pos-ta di assicurare dei fondi di riserva impipleimentari ohe -potrebbero :p::ù tardi servire alla copertura delle s.pese deil.la nuova produzione. La 'd.'is'eu's.-ione è pa ri ioniamente vivace anche sul problema della ccu,tru,ziia«ne della gliiaeciaia, -elle richiederà circa '80 milioni e ohe ha incontralo -il favore -dei discutenti, i quali -hanno approvato pure una proposta per rimodernizzare il industria conserviera del -pesce, le Saline, le cantine e per costruire un nuovo locale -por la fabbrica mobili monche per riattivizzare la miniera al più -presto. -Nel campo 'delle attività comunali., i pareri sono -diversi. Essi sono eoo cordi -con la necessità d-i costruire qualche -decina d-i abitazioni, di mi gliorure la -canalizzazione, di ripara Te le -rive, le strade, -ma fessi diiscor, dano neiraimmontare defila 9pesa e nella mole del lavoro.' Per quanto riguarda il miglioramento dei turismo e delfin,dustria alberghiera, è diffuso il parere che esso non abb « -'oge : -di investi meniti superflui. Da ini auto si rii-leva dalla discussione. tornitasi is inora le proposte sono renz'a-Itro -positive, :iu partieo-Iare quelle tendenti a rafforzare Tedifi razione di iba-se e la tendenza a alizzare nuove forme -di produzione La diis-cu-ssio-n-e sull’aocìumulaizioine i: '(inferma, dal -canto suo, che le proposte del -progetto del piano sociale 1953 sono reali e ohe probabilmente «dovranno essere «apportali degli emendamenti di poca entità. La preposta per .l'aumento del mezzi a libera disposizione e dei fondi di ammortizzamento, rispecchia la situazione di fatto -che le aziende sono in grado -di sfruttare utilmente anche grandi mezzi finanziari per conto proprio. Varie istituzioni a- finanziamento a u!-morijo approvano ,1-a (proposta tendente a «diminuire varie uscite, particolarmente quelle materie La discùssìone c in pieno corso. 1.Mrerà ancora 4 o .5 'giorni e da es-sa u-seiramno eertaimente nuo-ve prò-pc te. A-Cfi-nichè queste isianio quanto più ooiinipilete. è necessario attrarre alla Cüillinl)orazione i ioolieti,vi 'di lavoro al leomtpleto e tutti ,gtlì elettori (lei singoili icoonuni. Soltanto oosì tali' proipoiFìlè Staranno ’il risultato di una (ü'-iCtii-hione larga ed ‘apiprofonidita ‘"Ha quale hanno iparteeiipato lutti i produttori diretti e tutta la potpola-2ionè dei distretti. COMUNICATO Sono aperte ,le iscrizioni al corso di recitazione «radiofonica, organizzalo dalla èorqpaignia di Prosa, della ncotea Radio. G:i ir.«' sre«3sa:ti (possono rivolgerei persona'!,'mente alla .redazione dei programmi italiani, ituitti i giorni, dalle o-re 9 alle 12. VENDITE Vendiamo 10 m2 di iparchetti nuovi- Rivolgersi alla, dire-zione del giornale. llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllUHIIIIIIIIIIIItllllltl Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata