COMENTARI DELLA MOSCOVIA

j Et parimente della Rujjia,  cr delle altre coje belle <&*

not(tbili 7 compbJU gia latinamente per iljignor SigiP

mondo liber o Barone in berberflain , Neiperg

Guetnhag  ?  tradotti nouamete di latino

inlingua nojlra uuolgare It altana.

SIME L M EN T E VISITRATTA DELLA  RELIGIONEDEL
]i MofcouitijCt in che parte quella fia difFcrčte dalla nra beche fi chiaminockriani.

j TE M UM difcrittione purticohre di tutto  L imperio Nlofcouitico  , toccdttdo
aticorn di etlcutii luoghi uicini,comc fono de TdrUri,lituu<tru,

Poloni j 3i  altri tnolti riti 3i  ordini di que popok.



334204

¥

* :


ALLO I LLVSTRE ET MOLTO HO

nor ato Signor don Diego Hurtado de Mendoza, apprejjd
del fummo pontijicepapa Gluho. 1II. dignijjinto Qra
tore della Gefarea JSdaiejla,  B attifla Pedrezza
no hbraro alla Torre in Henetia falute,
perpetuafehcita gli dice.

Adriano Imperator e,come di (juello copiofatnen'
te fcriue Spar dano, fu della Geogr apbia tanto
fludiojijjitno et curiofo , cbe hauendo apprejjo li mi *
Juratori della terra ueduto i luogbi difcritti  er len regolati,da
tantamerauiglia  er ardentedjjiofhlanimojuoaccefo, che la*
fdate tutte Taltre cofe dapartejenz* altra piu dimora,®* ri'
fpetto dellegran fpeje, a cotemplare tutti quei luogbi  er par
ti le tudi®* in mar e ® in terra poteuano efjere uedute,fi
n’ando. Oueflo medeflmo (Imilmete efjerjlatofatto primiera*
tnente dfGesare Germanico,hauemo letto:perciocbe( C omc
scriue Gorneho Tacitogfh que(lo Imptradoreda tatacupi
dita  er defiderio preso,diuedere i luogbi piu cellehri,et piu fa
mofi della terra,che egli la Greda, la T radaj^Afia,® ji•
nalmete l ^Jrmenia Maggiore et minore,et altripaef(,come
era lEgitto ricerco: Epero Strabone nel prilito suo libro no
una volta sola dimoflra,ma souente lo dice, cbe quelli buomini
[ono ueramente rozzi  CT induili,® 1  allipublid uficijmanco
atti  er suffidetiji quali la par te della Geogr apbia no banno
toccata\ Homer o flmilmente nelprimo libro della Odyfiea uo
lendo commedare ilforte V bife- comedalli gran parte della

sapienzafice ejjerfato cpnellojlquale baueduto i cošlumi di
molti huomini ,er parimente di moke cittade.perciocbe puefto
hiuiuo frutto detla nojlra Geograpbia , cbeprimieramente
tutte k par ti princip ali di tutta la terra babitabile fapoi i ho
gbi piu nobih P er come sono po/li  er collocati&fimilmente i
MariJfinijfiumij torrenti,i  M ontije feluej lagbi 7 <o> altri
luogbi inf niti per quella sono cotiojciutips? tene intef, delit
biforie cbe diremofperciocbe nijjuno ueramente puo intendt
re ne bifiorid^ne fabula ueruna,senza la cognitione della uera
er perfetta Geograpbia Jmperocbe leggendo apprejjo Iufti*
nofPlutarcojt {Jiodoroet QwntoGurtiojl JRf JJarioef
(erfato super ato  er uinto da ^4lexandro Afagno apprejjo
Granico dellapbrygia 7 ouer adIjjon della Qilicia } o uero ad
Hrabeta della soria ? in cbe modo se ne puo di tali luogbi bauer
ne perfetta cognitione,se tu nonleggi accuratamente la Geo*
graphia di Strabonefi 'Plinio dipomponio Mellafi solino ?
er di Ptolomeofjtmilmente alla uera intelligentia delli nofri
poeti Ji pitali sono piu liberi nekeparole 7 cheglialtri ? oltre mo
do e necejjaria la cognitione della GeograpbidJ^irgileo y pars
Scjtbiatn.  er rapidii  C reta: ueniemus Qaxem,diuidit Eupbra
tes ingetitemgurgite mundum.Ma bencbe nobihjjtmo Signor
mio 7 molti diglianticpii scrittorifgreci come latini babbiano
ser it to  er ampltato que(la Geogr apbia 0 ouer diferittione del'
la terra 7  non dimeno a tempi nofri sono etiamdiofati aleuni
gentdijftmi spiritijipiali sifattamente di quefa Geograpbia
f sonoinamorati  er accefpbeandadoper ilmondo ouer per
lor diporto et piacere ? ouero per oratori di pualcbegrandifi'

mo prettcipe OP figaor e,banno notate op discritte quelle coie
lequali eranopiu notabili,piu celebri OP piu famo/e apprejjo
di tutti.opin queflo numero lodeuolmete e da ejjtr poflo et col
locato tldotto ttobiliffinto Sigijmodo liber0,0? Barone in
berbefletijperciocbe egli bauendopiu uolte fatto officio di fir
etj imo Qratore apprejjo di mokipgnoriopprincipi gran
dl _f^ ulti mamente a tempi noflriper comijjione della Cefarea
Maiefta Carlo Imperatnre,OPparimente delRe Ferdind
do CariJJimofratello di quello,ejjendofiato mddato da tre uol
per <Mmbafciatore algran duca della Mofcouia cpielli pat

Pfoi,kcittade,cafielli,wUagi,fiumi,monti,lagbi,cofiumi,or

dini OP uita cofi accuratamentegtiha ueduti,or ben confldera
ti,cbeegli neba copoflo un bellifiimo libro,OP balto cbinmato
i comentarij della Mofcouia, OP della Rupiada onde ejjendo
pati quelli moko comendati da bominiperiti OP dotti-Jo fimel
mete a benepcio et contodo di quelli. cbe le latine letre no Jdno,
bo fatto tali comentarij nuouamente dt latino,nella no fr a lin
guauolgare tradurre ,OP diligentemete flampare.opcbeolit

fiata fempre buona ufanza,etlodeuohjjmo codlumepappreffo
di gr ecfcomedelli Jatini,cbe ghbomini dotti,op delle cofe pi u

belleoP piufelteprimi inuetori,soglionodedicare foprelo*

ro a principi^ Stgnori, et a buominidialto lignagio nati co
megiafecero Virgiho.Horatio, Cicerone, Valeno Mari'
mo,op altri molti,lo adunque per sequitare tal felice oplode
uoliffimo ordine della dedicatione,bo uolutofar ilfimile facen
do per 6  ellettione di quello nobilijjimo Oratore, il q U ale per
molti respetti mi l padroneftflgnor mio bonorddifpmo quel'

lo cbe per Jud natia bohta,cortefta <^rgeii!ezza,mi ha fempr
er in k*enetia, et in aitri luoghi hauuto cba.ro beniuolo etgra
totcpidlo cbe a tempi no/Ir iper uera dottrina , et per cognitio
ne di moke cofe,Ji nelle litteregrecbe come Jatine hipiuloda-
to  er comendato intelletto ,er ilpiu uniuerfale  er eleuato inge
gno,cbe hoggi di ne Ha no/ira Italiaritrouare (i poffa , er di
quiprocede cbe per h uo/lri bellifjimi difčorfi jer lodeuoliffi
mi portameti ufati  er dimo/lrati fempr e par te apprejjo debin
elito  er generofojenato noflro l^enitiano^parte apprefjo
dellifummipontiftei in Roma, cioe'Papa'Paulo^O 1  Pnp t
Giulio terzo, bauete acquiflato  er riportatofempreiinom*
diperfetto et Ottimo Oratore/Taccio delta prudenz«-,ddh
sapientia^deltaintegritadi 1’^Animo uoflroin tuttili ne-
gocijZJ* alte imprefe nelle cofe humane Je quah tanto lodeuol
mente  er con tanto raro configlioJonfatte da uoi admini/lra
te et rette , cbe no co longa orationejnon cbe con breue epi/lo'
la erprimere lo potret. T accio la pronta  er tar ga liberalita
di. ffSM quale in uero efata  er e di tantagrande zz<t ?  CT de
tantagenerofitadianimouerjo di tuttip.be lingua humana no
lopotrebbe raccontaregiamai. La onde confidatomi nella co?
pia et ornamento defla tanta uirtu di.bfS.bo noluto dedicar
gli  er conjecrargli que/la nojlra Mojcouia uoigare 7 acciocbe
fot to lombra,  er buon fauore di (Igrade et pr egi at o <-Ambd'
fciatore, tal libro pofjijicuratnentepajšare ifcogli peri*

gliojiluoghi delte falje Sirene,  er detle profane or jce*
krate hngue } et renderlo al monio piu cbiaro 7
iliu/lre ?  lucido  er <~fperto.

AL SERENISSIMO PRINCIPE, ET SIGNOREjTL SL
gnore P ER D IN AN DO, RE delli Romani,de L’Hongaria,& diBoe
miarlnfante diSpagna, Arciduca d’Auftria , Duca della Burgudia,

Si  dl Vuirtembergo, &di  moke prouincie Duca, Marchefe,

Conte, 3i  Signorefil bignor mio Clemčtiflimodlcc,

I ROM ANI qualunqj uokailoro Ambafiatori allenationi exter*

' ! '''  ne,5f per la moka lontanaza menconofciuteuimadauano:queftatalco

mfifione 5i bel ricorjo dauano loro,che mentre appreffo di quelle puf.
ldo della IegationefacelT.no, i ccftumi ,gli ordini,i decreti,3ftutto il

. . Imodo del viuere di quellagente,accuratametefcriuere douefllno.il che

in procelTo di tempo a tanto pregio 5i  iftim atione diuenne , che renunciata la loro
Ambafcieria,rali comentarrjabeneficio&lamaeftramento delli pofteri loro,nel tern«
pio diSaturnoerano ffdelmenre repofii5econfignati.il quale certo lodeuoli/Tlmo in*
ftituto fe da gli huomini della memoria noftra,5c etiandio un pocopiu alto fugeftato
olTeruato,for/i molto piu di luce 3i  di uero fplendore,3f manco di vanita alla hiftoria
Jatina harebbearreccato.Ma io che da fanciullo in fu 5iin  cafa 3i  di fuori’nella couerfa-
ttone di gli huomini externi molto mi de!ectaua,vo!entieri Popra mia nelle legatloni
& Ambafcieriehoconferlto&dato.Ondechedequinacquepoi,che nonfolamente
dalla feltce memoria di Maximifianoprinc pe prudentilTimc,5e Auolo de,lla Maefta
Voftra, ma etiandio da quella voftra iftefia lopra cio piu volte fon ftato richiefto, la
onde fuccefie po,che pervolonta della Maefta voftra non vna volta fola le parti let.
tentrionaliconfomma diligenza ho ricercato,maanchora di  nuouonellla Mofcouia
infiemecol compagno Si  della dignitade del viaggio , Si  parimente con Leonardo
Conte di Nugarola in que tempi della Cefarea Maiefta dignilTimo Ambafciatorefon
ritornato.il qual paefe di Mofcouia infra tutte quelle prouincie,le qua!i del facroban
to Battemo fono bagnateSftinte,per coftumi,per ordini,perReIigione,3<: per Parte
militare,non poco da noi Chriftiani e differente. E pero quantunque per comiffione
di Maximiliano Imperajoregia nella Dania,nePHongaria,Sf nella Polonia Pvfftcio
di fidele Ambafciatore io habbia vfatorSt dopo la morte di que!lo , fimilmentc con
tal nome honorato al pocenili mo 3i  inui ttiffimo Carlo quinto Imperatore Romano,
8i  della Maefta voftra germanofraccllo,per Ira!ia,per la Francia , per M a re , Si  per
Terra,fino in Spagna io me ne fiaandato: Si  olrre di  cio,per commandamento della
Maefta voftra di nuouo io habbia exercitata la folita d/ligenza de’I buono Oratore ap
prefti delli Re de PHongaria,5f di Polonia, Si  vltimamenteinfieme con ilConteNi.
colo daSalmi inffno a bol/mano principe deliTurchi conquefto titolo dfAmba.
fciatore io ne fia gito:3c che molte cofe non folamente nel trappaflare del mio viaggio
habbia vedute,ma etiadioaccuratamenteriguardatole,& ben conofciutole, le quaH
in vero 3i  di memo: ia 3i  di vera luce digniffime farebbono ftatctnon dimeno non ho
volutogiamai in que!lo mio oc?o,che dalli publici confegli opera concelib , nulla di
quellecofefcriuere,le quali per adictro dagliakri fcrittori chiaramente&con diligen
zafuffino ftate trattaie,&; parimente auantegliocchi, 3i nel continouo afpctto della
bella Europa pofte Si  coHocate, Ma bene le cofe della Mofcouia molto piu fecrete,&
aljacognitione di quefta etade no cofi facilmente guenute,a tutte Paltre di gra lunga
ho pferitotS: afcriuerleaccociamcteho cominciatoscofidatomi po in duecofe princi.
pali,cioenella diligčza, 5 ;parimctenella peritia della lingua Slauonicasle qualiinuero
oo picciolo foccorfo 3i  fauore alla copofi tjonc di qfta fortc di fc ritura hano app ortato

Si  ben che molči della Mofcouia habbinolodeuolmenteragionato,non dimeno p?ii
perjarelatione d’altri,cheperpropriaueduta fiIbnomofilafcriuere.Degliatichi ftr.Ni
colo Ci-ifano, ^ di Moderni PauloGiouiosil qua!epercagionediibmmaeruditione,
&per Fincredibileatnor fuo uerfo di melo nomino, Coftui cerro elegantemete&fi-
delmenteha fcritco,percio che egli per fuoi ricchiflimi interpreti GiouanneFabro Si
Antonio Biedo,quali Si  le tauole 3i  certi comentarrj di cio hanno lafciato , ha fempre
ufato.fono fiati poi AlcunialtriScrittori, li quali mentre delle Regioni p?u uicine di'
fcriueno,alcune cofette della Mofcouia ligiermente hanno toccatotin numero di quali
eOlauoGothio nella difcrittione della Suetia,S: fimilmcnte Matheo Mechouita , Al¬
berto Capenfo,&: Mnifteriodi quali non dimeno dal cominciamento del fcriuer mio
punto non mi fpauentaranno,percioche di quelie cofe che io ui fcriuo,ho!lo fatto con
la ceftimonianzadclliproprrjoccht,Slalome cofe etiadio per la relatione dihuomini
degni di fede ho conofciute uerift'ime:S: Paltre che per longo tempo Si  co molte per-
fone d( quefte cofefimili,tn qualunquepicciola occafionefouente ho ragionato Si  di-
fputato.La onde e fucceito poi,che alcuna no!ta(fia pero lontana 1’inuidia da le parole)
iofia ftato aftretto co maggior copioa del dire,% con piuabondanza di parole a de-
chiarirequelle cofe,le qua1i da gli altri fienoftateprepofte quafiper picciola ueduta,
che racontate con pura uerita.Aggiungifianchoraquefto,che iofcriuole cofe no piu
dette da glialtri,Sd quel!e finalmete,che da nifliino poteano efiere conofciute, fe no da
1’Oratore.e pero queftomio penfamcn:o,S: quefto mioftudio, la Maefta voftra Pha
coafirm !to,5čpiii volte confortatomi,che tal opraincominciata, a! tutto ffnire la do-
uefTi,5c uolontariametefopra cioal corrčte fcrittore(come fi dice)ha gli aggiuuto ifpe-
roni.non dimeno da tale imprefa& le Iegationi& gli altri negotrj dalla maefta voftra
fouente mi hano ta!menteremofl'o,chein finohoranohopotuto fodiffare in quelIo,
che gia incominciato io hauea.Ma hora metre alPintermena imptefa in quel modo che
dalle continoue occupationi del fffco de 1’Auftria emmi coceflo , io retorno , Si  pari,
rnente a la Maefta voftra vbidfenzagli prefto,mancomi dubito della fottigl janza di
quefta elegantiftima eta,S: pocofimilmete dellibenigni lettori,li quali forfe maggio-
re politezza del dire ricerclieranno.per cio che bafteuol fia,me hora co l’effetto(g che
non poftofare le Cofe cqualia!le parole)la volunta mia circaa la eruditione della pofte
rita hauer dimoftrato,S:parimente alli uecchi comandamenti di quelfa hauer uoluto
ubbedire.E pero quefti mieicomccarrj dela Mofcouia da me fcritti,piu prefto per ca-
gione di ricercare la verita 3i  quella rr.etterla in luce,che per ftudio Si  per Parte del di¬
re, alla Maefta voftra dedico Si  conlacros Si  io fimilmentenella defenfione di quel/
la,nelli ati officrj mi fonohoggimai imuecchiato,fuplicheuolmčte mi dono 8i  racom-
mando.&pregola Maefta voftra che’Inoftro libro con quella clemenza&binignita
dr animo fi degni Abracciare,con la quale 1’Autore di quello ha fempreabbracciato,
SC  tenuto per caro.di quel!a iftelTa Maefta voftra.

II BdelConfigliero Camerario y 8i  pre-
fetto del Fifcho de 1’Auftria Sigifmondo
Barone in Herbeftain , Neyperg , Si
Guettenhag. Sic,

TAVOLA Dl TVTTE LE COSE NOTABILI NE tA
prefente oper a, oue a Jlgnificu U primi fuc*
ciata  er b U Jcconda.

A cetofklf epeuerecoditurade MofcouU
ti.  , t i<r  78 . 4

A che effetto cetebrino mffeper i de=
fonti. ^ 23. b

Albicitti.Moci&ro.  2. a

Alegi  Re ii Caz* fu maniito embriacco
in Mofcouia. 36. b

Alturidi Alejjandro e diCcfire.  4 0 * b
Ambraflpc[edinpomerii. 63 . b

Antichi ruteni no ufauuno fintirid.3 o. a
Ar me di Tartan. K- a

Armedinobtli.  ?°* a

Arme de Mofcouiti. b

Arme de Lituuani. 6f. d

Artigliariein Vituuanii.  ?• b

Ajpreoli armelim martiri Ji trouano in
copune kMofcouuu  41. a

AftracamcitU. 61. b

Aftutiu di Eujiacio. 64. a

Aftutia diEufiatio.  $ 3 . a

A Morita di nobih in Utuuanii. 67. a

B

Balteo mare. 3 -  4

Bdrciportatdinjfrifli. 71.  4

B armai ornameto ducate coe e fatto 14. b
Bajllio moderno principe ufa 1 ’artigha =
na.  30. d

B afiho cieccato. 7• a

Bafilio principe di Mofcouiu fug ge,e Ji na
fcondefotto un mucbio dif.eno. 37. b
Battcfmo de Rutemci.  23* a

battiRcnon offeruo ta fuu fedc.  53 - b
Buui Redi Tariaripiglto li cittiregale
di Mofcoun.  33. 4

Bt(loxeferohi giorni longhifitm U fiu *
tf» 4 7* b

Bo Uu di Pipa Aleffandro che minifeftd
qual fia U battejmo rutenico. 2.3. b
Borificne jiume.  74 * b

B ortolamco  M etropolitino nprendendo
tl principe, fuimprigionato. 17 • b
C

Capine di Mofcouiu.  4 6. b

Caniportano Id fona come  g li ajlni. 3 2. 4
CauernuSantonafo.  70. b

Cafeo infamogitn. 63 .  4

CiuaUidcmofcouiti.  29. b

CduaUi de Tartan.  5;. «

Cafodiunmcrcantccrucouicnfe.  35. 6
Canoni di Giouane metropohtano.  2.1 .4
Cazaiefi ribcdano da Mofcouiti. 36. b
Cazuncitti. $6. 4

Cerut ufatti portir pcjleti ceruiporta*
notefome.  52. 4

Ceremonie in ta creationedcl nuouo  D«*
ci.  » 3 * b

Chan Jlgmfici Rcipo Tdr tiri.  51. 4
Cerimoim ufa ti dat principe Mofcouiti*
co.  78* b

chccofiflfi pla animadelmorto.  21, b

Clezmafiume.  39. 4

Chezarnomed^mperatore. 12. 4

Ctgmarroftiti.  77. b

Cufcum parola di lituuanii e oro. 67. b
Ctrcafii Ruteni. 63. b

Colugacitta.  41. b

C ome gli buomini combittono con g li
orfi.  81. 4

Comtfuggono i Tirtiri.  55. 4
Confluto prejfofcalonafiume.  43- d

Come s‘etiegonoi prion.  17* b

Come tratta it  D«cd it Mofcouiu 1 fuoi
Ambafaatort,  u. 4

#*

T A V O L A.

Confefiionc Rutcnicd. 24 b Dottorifeguitati da Mofcouiti. 26 a

Come fi paga alparcchidno 67 b Duuina fiumt confcttc bocke mette ncl

Come cajligano 1 malfatori. 27 b ccccano. 4? a

Come uanno alaguerraiLituuani.  <$4 b  E

Cometrdtt a  il duca di Mofcouid i fratcUi Egrcgio fatto diun bdf.dir.iro. Cj b
crglialtnfoggetti. ti a  'p

Come ji fcriueno gli huomini  4 /4 g uer*  F alconi c jfarauieri temono de 1 ’ucceHo
ra. 2 p b Kretzct.  80 b

Come Rutcnici pronentiano le letteredi  F er r o non ji por ta in Tar tar ta.  35 a

difgionte  er unite. 1 a  F iere nela Lituuatiia. 67 b

Contrafto de la giouentu Mofcouitaji b
Come i’cntra ne le altrui cafe.  33 b

F oggia ufata da Tartari nel caualca*
re.  JJ a

Come (i ara la terrd in famogitia. 6  S a  F orma di fare le tregue  i la Mofcouiti*
Ccmeuanno aUa cacciaiprincipi Mofco
uiti. 7p b

Come tl principe Mofcouito prefenta gli
oratorineiconuiti,  77 b

Conuentione Rutenica. 2$ a

CzarjigtuficaRe. 12 a

Czcrcmijfe areteri peritifimi.  j 2 b

Czcrcmijfe popoli Maometani $2 b

Czeremijje no dano mangiare a i fgliucli

a lor uoglia, fin cbe non faettano in Torza de la lettera.V.
brocca.  Ji b ErateUiguerregianoinjleme.

Czeremife mafehi efemine ueloci al cor-  F reddo m prigione.

(o.

D

Vdcio de le mcrci.

Vaniaregno d’tfole.

Ve cime Mofccuitube’

Ventidel mor s.

Vcmctrio con inganno prefo.
Vemetrio hejfcreda il fghuolo t
Vcfcmejl Mofcouid citta.  37
Vcjirezza de Tartari a cduallo.

ji b

3 6 b
69  b
27 a
72 b
4i a
6 b

)  33  4

5 * b

ca.  8i 4

Formad’introdureglioratcri delt altre
prouindc.  77 4

Formadiannouerarcdi queHe  gefi.34 b

F orma di fagrare i principi di Mofco =
uia. 12 b

Forma di fagrare ifacerdoti.  18 4

Tortna di rueuere i Rutenici ne la chiefa
latina. 24.  4

i b
S a
7 b

Galitzprincipatodi Mojcouia.  j 6  b

Gedeonepcrfuafca Tartanche erauici =
nala finedelmondo.  33  4

Giouane duca a le donnt nimico.  8  b
Giouannc udiua gli oratori de Tartari
ttando in piedi.  ?  4

Giouane Kncsprir.cipeVuorotino.41 b
Giouane duca di Mofcouia feluifimo.S b
Giujlitia contra 1 co Ipeuoli.  51 4

Viaconi mn H faeranofenon f 'ono marita Gli huomini di licomariemuoiano e rifu*
ti. r 1  184 feitano  jo a

Vigtuno de Mofcouiti. 26 * GomiflcUo conflgliaoltimamete,  3 4

Differentia tra Mofcouitie Tartan nel Grand’hucmo chijl noma*  7* b

guerreggiart,  30 b  GiHPc&i dt le dom>  <

/

T A V
H

Kafnia citu principal dc la ~Dxnid. 71 b
Habito dechifcruono in tauold.  7S b
Habito dc htuudni. 6 5 d

Hcduuind regina ruppe Id fede dclma
trimonio.  15 a

Huomimdi mojlruofd flatura oltre tlftu
mcTdchmi.  JO  y

Huomini neri.  JO d

I

I beni dc mercanti ebe muoiono in Tar ta
tarid uantto dl principe.  64 b

I conjlglieri cof er mano il partre del prin
cipe. 11 b

Idolatrtin Mofcouid. *

ldolo di uuolodimero.  ? a

lfanciuUi difette anni fi comunicano.i 5 d
llcdnednimakimmonio.  80 d

lt diuortiotra MofcouidconcejJo.iS b

llfuggire di Tar tari.  55 d

llgiornodtborc.il. 71 d

limetilago. 46 d

llpino noncrefceinfamogitid. 68 d

llpopolo di lituudmd de greueferuitu op=
preffo. 67 d

ll principe moflrd fauore uerfo aleuno
mddadoglitlfdle dela fud tduoli.77 b
ll principe Mofcouito non ufadi raderft
Id bar bi.  7 S b

Jlfoleper quarantadi non trdmota.71 b
I Mdgi/lrad in Mofcouid feruono a lor
fpcfe.  u d

I mor d /{dno fepolti lucendo ilfole.11 b
inebegrado di confangutnitu cotraheno
matnmonio. .  28 b

ln chemodo dicono lchorecdnonicc.i$ d
lncht modo Rutcnici dcccttaiioun  1 talid

no ne la loro fede. 1 1  b

Inliuonidgrancopid decaualh. 6 j> d

m Utuudniddi rarofl maturano le bid*
de.  67 *

In Lituudnia e 1 'arid tnflo. 67 <*

In lituuania i colpcuoltfono ajlretd di dp
picarc fc ftcjlipfuggirc i tormeti.67 b
I nobili guardano le fefie co'l mangiar
bene. A

In Riga fta il  g ra maeftro de 1 'ordine  T c«
tonico. A

I« Rufiid cbi mena uid unafdnciulld e pri*
uito dclauitaede ibeni. 6 4 d.
UiHitutmeielducdgufagrato.  14 <*
loppi[dgittarij pentifimi.  7 2  <*

loppinonufmocdlce. 7 *  <*

loppi coprono Iccafedi [corzi  7 Z A

loppi ntancano dtpunee fale. 71 d
loppi non intendono altri lingudggi ne fo
nointefl. S

loppi trattano bene quci foraftieri.chc
dccarezzano le lor mogli.  7 z a

I prelati non s^impaccianone Id curd fa-
migliare. 1? *

I prelati mofcouiti non mdngidno car*
ne.  i 8  b

I principi rimunerdno di parole.  55» d

1 rchgiofl ftudiano ii trare tutti gli huo *
mini in Id lor fede. 16 b

ifabelldfigliuold del  Rt Ferdinando e mo
ghe del rc di Poloma mori giouanetta.is b
I facerdoti p er colpe criminalifono puniti
dagiudicifccolari . 18 a

lfacerdoti,cbe uogliono rimaritarjl  ri *
mangono efchufl dal clerp.  18 4

I facerdotmon tengono ijlromenti mujln
cali.  18 b

I facerdoti uiuono di elemojind.  1 3  b

I tinerario in zet zor a  er in iuga*

TIU*

1 uefcouiportdnoun bajlonc afirnihtudi =
ne di  ero«. tp . 4

** »j

T A V
L

La conditione dette done e pefsima. 29. a
La gentedi pajicvfero efemplice eprefe
ilbatefmo ml.  ijj8. 49. b
Lago cbe produccfclfo.  47. b

La Mofcouiae ftata tuttafeluofa.  57 .4
La Mofcouia copiofadi melee dianimali
faluatiebi.  37. b

La pefiima conditione decontadini.  33. a
La prouincia Dum uiue de pefci e de fte*
re.  4 p. a

La prefenza donefcanon ji conuiene m
perfona reale.  57. 4

Lauaji il facerdote cbd dormito c o la mo
g he. z z. a

L'u[urae communeatuttu  3 6. b
Le corna deli Vri fi fanti o intdzze• 6f-b
Ledonnedirarouannoinebiefa. 29. a
Le done cbe no partorifcono no piu cuo*
cionoil paneper lo[acrificio. Z7. a
Leggonfiapo Ruteni i fuccejii di fanto
Andrea. 17. a

LefanciuUe paffati annifette in Rufia no
feruano cajtitd.  64. a

Le mogli de  H aunogradenji fi mantarno
aiproprijferui.  45. b

Leonardo Nogarola.  74 - b

Leprinonfono in Mofcouia.  37- b

Le Regine de Tartari.  53. b

Lettera del mecropolitano di Rufiia a l'ar
ciucfcouo diRoma. 19. a

Lingua Slduonica bora  S elanoma da c hi
fitifa. . 2, a

Lituuanta difelue copiofa. 67. a

Lituuaniae farmogitbia ufano il coflume
Romano. 2.. b

Lituuani fconfitti ,furono da Mofcouiti
foggiogati.  8. a

Lituuani licentioji. 65. a

L^tredi Mofcouia fanoi  3 S * fr

o L A.

Voro t 1 'argento non e in ufo apo Tara
tari.  5  6 . 4

Vordine di combattere infteccato ,3 z. b
L aurat fiume.  44. 4

Lugaria principato dela Mofcouia.$z, 4
M

Mare glaciale. 71. b

Marevuarego.  3. 4

Medanebeuanda.  37. 4,

Mcngarlia. (z. 4

Mele ottimo in famogitid. t 68. b

Michete Imperdtore de Coftantinopoli
mandolelcttereaRuteni. 2. b

Michel da la foreUa imprigionato. 67.  4

Michcl lin$ki. 6 5. 4

Michel linezkij fatto morire in prigione
dalaforella. 16. b

Miracoloinunfoldato. 2 j. b

Modo d’muitare a mangiare  g li oratos

ri.  77. a

Modo 4 ’introdure gli oratori auantial
Ducadi Mofcouia. 76.  4

Modo di riceuere e trattare gli Orato=

fi- 72. b

Modo di contrahere mairimonio. zs.  4

Moneta Tuuercnfe.  34. 4

Moneta Mofcouita.  34. <*

Moneta Mofcouienfc.  34. A

Monttchemandanofuorifiamme.72. a
Monammalencloceano.  5o. 4

Mors come fbrifcia dal monte nel ma *
re. 72. b

Mofcouitijlrgodenodelaferuitu.z9. b
Mofcouiti combattono Zazna Ca/lel*
lo. 60. b

Mofcouitigente aftutd.  33. b

Mofcouiti fconfitti de CdZdneJf.  5 6. b
Morsanimale. 7 i,  4

Mofcouia Otta principalc de la Ruf*
$f» fr

T A V

Mofcouiti pcco effertine la mihtu.^o.b
. Mofcomti penfano dlhauer beti trattato i
forajlieri Ruando gUhanno embriac *
C4*0. 79- d

Mofcouiti fi tcngono macchati , quando
batino toccato la mano ai huomo de ta
fcde  R .ontdtto^ j g* y

Mofcouiti beueno auanti pafto acqua di
Uit d*  7 “ 7 * b

M odo d mcantrate gll oratori.  73. <t
Mofcouiti r ,5  dano affolto a le citta. 30.a
Mofcouiti ajjediano Cazan. 6a. b
Mofcouiti ardiumente ajfalUno ilturni =

30. <t

Mofcouiti con le artigliarie uinti da  Li=
tuuani.  to. d

Mofcouiti fe chiamdno ferui del prin¬
cipe. 29 - d

Mufici de Mofcouiti. It.  d

Mofcouiti da la carejlia ajiretti per caufa
de  C retenifi. 60. <t

N

Mduigatione del rnare gldcialc. 70.  4

Nonpuo ejjer perpctua pace trailDucd
diMofcoutacrtlB.ediPolonia.8t. b
Momidcpopohin Mofcouta.  2 . b

Honufanotlnomc di  Dto neilorgiura =
tnenti . 2?. 6

Momidi dignitaapoTartari. 63. b

Houuogradenfi cacciorono in fuga  i /er*
utconlefcoriate.  45* b

Mouuogradenfl dal  D uca di Mofouu
foggtogatt.  4?- “

Nuouogardiafotto pretejlo di religione
occupata.  , 4J* 4

Houuogardia gran principato di Ruf=
fia.  44* h

tlouuogardia publko nunalo di P-uf-
Jk  45 * *

O L A,

O

O/cd /? battezza fotto (Sioudnni  Re Ji

Cojlantinopoli.  4. 4

Olca trafanti annouerata.  4. 4

OIca aftutamete fupera i Dreuultam.j. b
O rdinationc di Bafilio Duca dl Mofco*
uia.  31. b

Ordine Tartarefco nelcombattere.  Jf. <1

O rdini di Tartari.  54.

OriginedciKe diPolonidi  14. ft

Origine de Rufiiani.  2, b

Originc de Tartari,  y$. 4

Orflbianchi.  50. 4

O rnamento ducale.  13. 6

Oflrogoibioricntali.  70. 4

Ottocentomilapngioni condotti fuordi

Mofcouia.  j 3. g

Quepocofiufal’oro eUargento.  47. 6
P

Pane delabeatauirgine. So. 6

Parlamente di michel linski al popo  «
lo. 66 . b

Parlamente di Michel linski al Duca di

Mofcouia■ 66. b

Par/imonia de Mofcouiti.  30. 6

P elli de linči. 36. 4

Pelh Medaurice. 36. 4

Pena de 1 ‘homicidio dpo Tartari, 56. <t

Perumdolo dc Nouuogardcnfi.  43. b

Pemia principato diraro ufa il pane 4
Permianiufanoil proprio parlarcelct*
tere.  5*. 4

Pcfcie di forma humanafenza uoec. sz- b
Pefci a l’aria jeccati.  81. 4

Plefcouia citta.  4 6 . 4

plefcouienji ueridici in i loro contrat=
t(« ^

PontefopraBonftcne. 9 . b

Polierta dl uno Abafcidtore Mofcouiti *
M*  48, 4

Principal diMofcouiti.

Peli.

P mit fine delfurto.

T A v

$i d

4  a

Ji A

O L A.

RufspoiRufiid. 46  £

Ruteni non abrufciano It imdgimfagrd =

(c.

21 d

Ouiicibiufuno neldigiimo. z z a
Qjj4t principi fegnoreggtino, ne la  Mo=
fcouid z b

Q udi mtrcdntie fono portdteinmofcoa
uid.  j j <(

Q_«ai merednti poffono dnddre in M.ofco
Uid.  j 4 6

mercede ji dd d i mdnuuli drtefi*
ci.  JJ d

Q_uando primi ufarono i Ruteni leurti=
glidrie.  j? a

Q_uanto udghdtio 1 tejlimonij.  3 z b

Quiipopoltpigliuoinomi diiluoghi.z b
Ogerendo dliend amfit fud.  4 b

Q _mflioni di ciriUo. zi b

R

Religione de la Ruf id.  17 d

Ruteni non credono chc fld purgdto *
rio.  ij b

R ezdndprouincid.  3? b

Rijpoftd del principe incofe dubiofe.11 b
Rejlouid untico principato de Id Ruf*
/?*• 43  A

Ruteni fi gloriuno d’hauer foriginc dd
Romani.  3 4

Rutenicinonbaucanolettere. z b

Rufu ondc prcfeiltiomc.  1 b

Rut ntnon mdtgidno animali flracciati
dificre. zt a

Ruteni abforifcono da Id Romdnd religio
ne. z  1 b

Ruteni fi udntdno diefftr fidti battezzdti
ddfdnto Andred.  17 A

Rufu tnbutaria a Tdrtari. 6 b

Ruteni fconfittida Tar Uri.  53 d

Sduuerd proutneid. z a

Sdnto  n dfo.  70 b

SatabeUdifold. 6z d

Sdcerdoti e mondehi non udnno dl bah
lo. zi A

Samogite adorano ferpieh nodrifcono
dehcdtamente. 6s A

Sdlomedripuiiatd ddBaflio ducd,pcrche
era jlerile. 16 a

Scbicmmdi fanto o polete figmfica.6i b
Scdndideterrdfermd.  70 d

Scdrpedilegno.  j z d

Selgi pefei.  47 d

SefifpezZdpdrtc del cdrrocbe conduce
meredntie, quellc udnno dl fifco. 64 b
Seidfomrno facerdote de Tartdri emolto
bonorato.  J 9 b

Semenzd.che product frutto jimile d l'd*
gncUo. Ci b

Semezfajfo.  71 4

Ssidper trdditoredmzzdto.  j9 b

Senuuerdprincipdto. 41 b

Si perdono bei tratti p er colpdde i capita
ni. 60 b

Simeone  F ederouuitz di fingokre dftineti
tid.  43  d.

Sono in MofcouU culdi e freddi eccefi•
ui.  ?7  d

Sofot eittd ouee un mtrcdto generd  =
le.  40 b

Soldzzo degli orfi Sl A

Staroftd,cioeuecchienome di prtpofltu*
rd. 63  A

StdturddcTdrtdri. $4 b

Statudd’oro dehuecehid. f° b

Stalne er magmi di mamo.  4° b

T A  V O L A.

Stecohu gran regno. ^9  b

SuperflitionediSamogili.  69  a

SuccefiicnedimoltiKedeTartari.  53 b
T

Totntifiume.  ? 9 * ^ 40 4

TdttM non uigliono nel ccmbattere i lo

ftrctto.  55

Tartan ddtttio in mano a giouanetti i-ucc*
d>i €T t dcboli prigioni,per cht  g li uc=
cidanofcherzando.  5 S b

Tartari nonuogliono cifer cbiatnati Tur

chi. b

Tur turi cfperti ncl tejfere. 61 b
Tar tari tnangidno kintcrioraic icaual*
li cen par te de lo fterco.  54  b
Tartan p er farne falajfano i lor caual *
li. '  54  b

TartarirapdcifUmiipouerifiimi.  55  b
Tar uri ntafchi efemme uiueno ad un mo
do.  55 b

Tartari reputano inf (ličiti lo tiar fermi
inunluoco.  55 b

Tartarifono Mofcouitani.  54 b
Tartari mangiano auidamente le tefte de
i cauaUi.  55  a

Tartari non offeruano giujlitla.  55  b

TartariTaflengonoajfai dal mangiare e
dal dormire.  54 b

Tar tari facilmntefluincono Ruando ban

no troppo mangiato t beuuto.  54 b
Tartari defertarono 1 'oriete in fin a l’Eu
fratefume.  53 4

Tartari da glialtri huomini differenti.  53
T emiraftek di ladrone diuene  R c de Tar
tari.  54  <*

T zach tamifeb Re de Tartari defertola
lAofcouia.  53 b

TitoUdelprincipe diMofcouia.  11 d
Trcgua trat'duca di M ofcouia  er il  Re di
p olonia. 81 b

Trccento efeffantafiumi Ji fcaricano nel
lagodiBicloyerocitta.  47 4

Tuucrunprincipato diRufia • 44 b

V

VeJliredcMofcouiti. 4

Veftrogothioccidentali.  7Q  4

ViaggiodiGregorioijlama. 70  4

Vitoria di l&icbellinfchi.  <? 7  g

V n M fntff o d'un bombardiero.  5 4 S
vfanza Mofcouitica nel cacciare.  75 g
Vruatkba principatodi mofcouia.  51 6
Vulaslauu  Rc uccife anco laforeUa pere
chefauoriuaaTadultero.  53 g

vuolodimcro accetto la fedt cbriftia ■

«4. j g

V uolodimero detto al battefmo Bajilio fu
tra fanti annomato. ( 4

I L FINE





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X

P R O E M. I ° DELL’AVTORE t* E L
X- A MOSCOVIA.

O L E N D O I o hord dtfcriv.tr e Id  Mo/aw«<,

Iti ijfKct/e j capo della Ruf id,ct e qucUd,ch’lfuo do
mimo  er fignoria in longbezza  CTi« largbezz *
p er Id Scythid diflende:Saraccfi d m c certo con
utntuole in quefid tdl opra,di toccdre molu pdr
tidclfettcntrioneile qualt noti filamente dagli
antichifcrittori,mdettddiodahi Authoridi quc
fta ncflra ctkfono fiate poco intcfi crcognofcm-
te  . per il cbe fuccedcra, che alcnna uolta faro

_ _ _  aftretto adejfcre diffirentt da ghfcriptiloro .

N ondimemaccio cbc que\ia md opinione in fimk materna nonjid ueduta & gin
dicatdfofpettd  er drrogante,ueramente io confc(fi,me tfleffi nongiauna uoltd,
ma piu,mentrefin flatoimbafcidtoredimximiliano imperatore,  er panmcntc
delfuo nepotc  Re Ferdinando,Re de Ih Romani,la Mofcouia come in cofa prefen
te baticr ueduta  er ricercatd.cr ctiandio la maggtor parte di quclld da buomitd
di qucl luogo expcrimcntdti  er dcgni difedc bauer conofciutame per la relatione
diunfolo contento.md nelle opinioni  er paren dimolti bo uoluto bcn conjirmar
mi  er flabilimi. Oltre dicio per Id cognitiont ar beneficio della hngua fcbiaua,
(la qualc con la lingua Rbutenica  er Mofcouiticd e queUa ificffa)felicemente aiu
tato,qucjld cofa della Mofcouia no filamente p udito, map tcjlimomazd delli pr o
prij occbi,ne macbo coparUre dubbiofi &mccrto,md chiarofidcileO" dpcrto bo,
uoluto fcriuerlc, cr aUa memoria delit poji eri noflri chiaramcnU mamfcftarle

A fi come ciafcund naticne halfuo coflume crufanzd nelpro
ferirealcune cofe: cofi fanno liRhuteniJi qua!i le fic letterc
uariatamente ligatt  er congionte infieme,con certa ragione in
ufitdtdCT nuouafogliono proferireidimodocbe queUo checo
fomma diligenza  er attentionela pronuntia loro no ccmprtn
de, er offcrua,ccflui ne liter o tioncofa alcuna commodatncnte
dddimanddre,nc cofaalcunadi utr a certezza da quclh potra
conofiercgiamdi.Epero neUadifcrittionedcUdRufia baučdo neha nominationc
deUe  cofe, er deUi luoghi,ey dclh fiumi non fenzacagione ufato li uocaboli Rhu
tenici,bo uolutoprimieramentela ligaturaz? forza dalcune letre breuemente
dimoilrarcul cbe ageuolmcnte conofciuto,il lettorc poi ulcune cofe piu faalmen
te conofcere,o'alcuna uolta forfe di piu maggiore ricercare ne potra.
qkc#o notne Ba/iliofiencbc li Rbutetulofcrmno  c Tproferifconoper uu confo*

A

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

ndnte,non dimeno cffendo la confuetudme crefciuta apprcffo ii noi difcriuerlo et
profcrirlo per B nonbo uoluto fcriuerlo peruu .

C, prepofia au ati te la b,non per ci,ouerfchi ,come foglianofare molte nationi,
mu per kbi,quafl fecondo tlcoftume di Germani debbafiproffer ir e-come neUadi
tione cbtouuia,chan,chlopigorod,erc.Maqueflalettera c.poftaaitante il zdu*
ptice,al quunto piufonoramente debbafeproferire : comeinquefta ditione
remijfc,Czernigo,Czdma, Czunkas.crc.

G. It Rbutenifuora del cofiumt di gli altri fcbiauoni. per h affiratione fccondo
1'ufanza di  B ohemi proferif.ono,ey , quando uoglionofcriuere lugra  er uuolga,
proferifcano lubra,uuolbra.erc .

L. letera,come ul p ut delte uolte haforzd dicofonate,co(l per qucfla cdgione,dpo
fta nelle parole men conofaute,ey veli e dittiom Khutentce in luogbo dt qucllo y,
come confonantehoufato,come inyau[a,yaroffauu,yamma . ere.

T b, quafi per pb,proferifcono.,cr cofi dicono tbeodo,pbeodoro,ouer feodoro.
V. quundobalaforza diconfonante,inluogo di quella,uu litterafia quale  Ger=
mamper B,fogliono exprimere,bo pofto come in quefte dittioni uuolodmera,
Vuorothin, uuedrafcb,uuiefma,uuladifiaus queflamedefimalenera V pofla in
mezzo, ouer nel finedelle dittione,quella medeflmaforzuoucrfuono retcne,co *
me in cczakouu,Ro{louu.Adunque ddigentementeillcttorc la forza di quefid
letra V ojferuera;acctocbe per una er tjlcffa dittione barbaramente proferird,
non fla uedutohaueradimandato,erbauerintefo cofe diuerfc er contrarie.

Deda Rufia,ey dondehdbbiailnome pigliato.

A Ruf id dotide babbia hauuto il ncme,uarie fono le epinioni di gli
buomini.pciccbefono alcuni,che uogliono e Ud hauer prefo tl notne
da un certo RujfofrateUo ouer nepote di Lech,precipe datti potoni,
nodltrimente chefi cjfofujfc jlato prencipedeUiRbutcni. Altri di
conoda una ccrtacitta antichifima cbiamata Ruffa,notl molto Ion tuna daUagrdn
de Nouuogardia . A leuni dal fufco cotorc di queda gente,

Molti penfano, mutato d notne di Roxolania,eJfere cognominata Rufiia. nottdi =■
meno le optniom di quelli,cbe dicono qucflo,non fono conformiaUa uerita.li  Mo
fci non tengono quejlo,affermando la Ruf id antiebamente effer fiata chiama*
taRcffia ,come addircgentedijfierfaouer difipata,il che effo notne lo dimo=
firafmperoche Roffetatn Ungua Rhutentca Jigntfiea diffeminatione, difperfio-
ne,tl clicejfer uero, diuerfipopoli nudietiamdtocon gli habitatom delluogo, o
parimcnti diuerfc pr ouincie della Ruf ta in ogni luogo adunate  er accofiate tnfie -
mt,apertamente lo confcrmano.Daciafcbeduno luogo che U Rufia babbia p f*=
gltaio il notne, bafia,che tutti quc popoltji quah ufano la Ungua fchiaua, fegui*
tono il cofiume u Id fede dt Chrifto fecondo 1‘ufatiza di  gre«, ej fecondo h gen-

DISIGISMONDOLIBE. BARON.

(Hi  s  R ufii,zr fccondo ildtini, Rbut eni, fono chiamati cofioro in tdhtd gratideZ
Zd di moltitudine fono crefciuti,che tuttc le genti poflo in mczzo di loro , oucro
le hd.no caccidtto uid,oucro al cofi ume del uiuer loro le bdimo tiratetdi modo che
dl prefente tutti con uti comune uocnbolo [on cbidindti Rhuteni.

Certamente la lingua stauonica, la qualca tempi noflri con uocabolo alquanto
coretto Sclauomcd e chiAmdta,inmoltipdcfi Idrgamente fediftende. perciocheli
V>almatini,Bofnefi,Qhioatij, lfiriani,zrtutti  g li habitati apprcffo del mare Adria
tico con longo fpatio fino al Friuole,i čarni, quali da Vemtiam cbarfi chiamati,
smilmentc Carniclani, Carmthijfino alfiumt Drauo, iftirij . fino al Danubio,
i h\a[y,i ferui, i  B ulgari,er dltri habitaten m fino a Confiantinopoh,ufano la lin
gua Schiaua.Oltrc di quefto,i Bolnim,Lufacij,Silesij,Morauij,rjr gli habitatiap *
preffo dal fiiume Vagro nel Reg no dcU’H.ongarid,flmilmcnte i Poloni,zrli Rbu
tem popoli di  g rande tmperio,i Circafii.zr finalmente que popoh, qu.tligia fuor
no gliauanzamcntidiVuandali,zr bora habitdnoper la Germani a rifufamcnte
dcUa da Albini alla parte di fettcntrione,ufano quefia linguafchiauona.qucJli po
poli,benche tutticonfcfjano ejjcre detla gente fchtauona, nondimeno li Germani
tolto ilnomefolamente dalli Vandali,tutti cofioro,quali ufano la lingua fclauoni*

ca,Vuuendani,Vuindeni,Vuindifcbiindijferentemcnte glichiamano.

Mala Rufiia non molto lontano dalla Crocouiafii motiti Sarmaticitoccd,  er que
ftd i&effa dpprefjo ilfiume Tyra,da quel luogo,ilquale gh habitatom chiamano
Niftro y m fino al potite Eufiino.cioe il mar maggiore, erfino al fiume Borifthe =
ne amplamente gia difiendeuafiima pofcia in procejfo di tempo. Alba citta, la qua
le altramente  M oncafiro e chiamata,  er alla bocca del fiume Tyra edificata,  er
per adietro al dominio diVuaUaccho Moldauufenfe fottopofta,efiatafinalmen*
te dalTurcooccupata.flmilmentc il Redi Thaurice bauendo paffato il fiume
B orifihene, largamente ogni cofa guafiando,  er diftruggcndo ,iui duo cafieUi
edifico^dclli quali uno fu Oczakouu non molto lontano daha bocca del fiume  Bo ri
fthenepofiombdimeno etqucUo etiadiofotto Pimpcrio turchefco e peruenuto; do
ue hoggi di fono le folitudmi infra le bocche di l’uno et 1’altrofiume.dapoi mota «
doapprejjb Borifibcnefiuienealla citta de Circas,uerfo VOccidetefituata,zr da
li ad unaltra citta ueccbifiima detta  c biouuia • la quale fu gia la prmcipale
ditutta laRufiia:douepoi trapaffatoilfiumeBorifibene,euuiunaprouincia cina
mata Sanueraal prefente molto habitata,per laquale dretta uia uerfo l'Orientc
ritrouerete li uiuifonti del fiume Tanai.dapoi di Hal Tanai,co logo uiaggio per=
uienfialcorfodal'Acquadi duofiumi,diqualt uno e cbiamato  o cca ,crl'altro
R ha, paffato poi il detto fiume di Rh a,con longo Tratto caminafi finoal mare Set
tentrionale,de hpoiritornando cina alh popoli fottopcfii at Rede Suuclia, aUa
finlandia,zralfino liuonico,zrperlaLiuonia,Samogitbia,zr Mazouuia cami*
pando, crfinalmcnte fino in Poloma ntornadofiutto qud paefe e terminato dalij

A ij

COMEN. DELLA. MOSCO VIA.

moti di Surmutiu,eccetuato pero fohmete duo ( puincie,cioe Lituuoniu  er Sumogi
thiu.lt qudliduO'pitincie beche fianomifle co Rhuteni,et de ufino la,ppriufaiicUa
CT il cofiume Romano,ttddimeno glihabitati diqlle,in buona purtefono Rhuteni*

D dli Principi delluRufiiu,

L I principi,li quuliulprefente flgnoreggiano ncllu Mofcouiu Jono quefii,il
pritno eilgrun Duca di Mojcouia,il quule lamuggior purte dt quella otte=
ne,tlfecondo,ilgrun DucudcUa Litbuuaniaiilterzoe tlRedt Poloniu, ilquuleal
pr<efente e Signore diHa Poloniu  er deUu Lithuuuniu.

Mu dcUu origuie diquefta gente,nicnte ultro hano dtcio: eccettochc g li Annuli
o Uerbfiorie quafi annualiinfrafcritte:le qualidicono,qucttatalgente Slauonicd,
tjfere diriuuta d.tilu nutione dilupbet,cr giu buner fattuluprimafuababitutione
appreffo il  D unubw,doue boru e 1’Honguria  CT lu Bulguria,Gr Allborapoi effer
flutuchiumutu N orici.dupoi,queflu tulgente Ailu,c? di quuperleterre difperfu
er uugubondu ,i nemi ddliproprij luogbi huuer pigb.uto: come uerbi grutiu  Mo=
ruuui,dul fiume, Altri czechi cioe Bobemi:flmilmetechoruuuti,Bieli,Serbli,cioe
Šemi],chorutuni detti,li quuliapprejjbilDunubiostruno fermuti.Oltrcdi que
flo,i locni,li quulicucctutidulli Valuchi  , er bubitunti uppreffo lfluld cittu ,pi*
gliorno tul notne dumi ccrto locho principe delil  P oloni.gr du qui nucque poi che
etiudio h Poloni fon chiumuti Unchoru loro ledi. Al tri Jimilmente fono cbiumuti
‘Litbuuani,Mafouicnfi 1 pomeram: Altri bubitundo p er il fiume Boriftbctic. done e
ul prefente Chicuuia,Pcloni e runo detti, Altri Druuulmijiubitutori dclle Selue:
Altri infru ‘Duuinu.V Peti dimorundo,T>regouicifor.odetti. Altripolcuuezuni
bubitutori upprcffo dul fiume Poltu:ilquule fcorreper mezzo Duuinu.[orno ul«
tri unchoru,ltquuli bubitundo,ct interno ullugo llmen,  N ouuogurdiu cittu occu
porno;crquiuiuncertobucmo cbiumuto GofiemffcUo,perlorproprio principe
uolunluriumcr.te creorno. Altri poi per D c snu  er Stilu fiume bubitundo, Suuucri
oucr Seuucriky fono chiumuti.AltrifinulmentcfoprulifontideVuoldccrBori
ftene dimorundo.Criuuitzifono detti  er lu Roccbu  er it capo di quefit tuliefmo
lefco,&cofi gli Annuli diqftu geie Sluuonicaquefie cofeamplumetc cofermuno.
Qi<dli chenel principiohubbiuno fignoreggiutoliRbutenie cofu dubbiefu  er /m
cer tu,per qucftu cuufu,che nonhuueuuno cburuteri di letteru niffimu, per li qusli
potefiino le cofefatte du loro mundure uUu mcmoriu. Mu dapoi buuendo Michael
Re di conftantinopoli nelunno. 6  4 ob.duUa creutione del modo,mandate le lettere
Slauuomcc in Bulguriu,Alborapoi cominciorno afcriuere.CTcomettere nclli to¬
ro Annalinon folumente quefatti,h quah da eft erunofatti,mu etiudio tutte quel
le cofe,le quali dalli loro MUggiorihaueuuno intefe  er conofciutc,  er per longu
memoriu di tempo retcnute.la ondc per qucllc e manifcfto,il popolo detto g:u Co
[era d^icunidclliRbutenifotto nomt dt tnbuto di ciafeunu cofa di qudb huuer ri

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. J

fcojjo lepelli di qu(lianitnalichiamati Asprcolij ejfimdmcnte livuaregi allifo

p ra detti Rhuteni haucrfignoriggiato,dicono.Nondimeno detli coferi dode fiano

ucnuti,cbc genti fiano fiate,niente altro ho potuto per h Annali conofcere, fuori

del nomeloro.crqueUo meiefimo dicouideUiVuarcgi,diqualigiamainuUd dicer . * ,

to ho potuto comprendere.Ma conciofia cofti che efii Rhuteni il Mare Biltheo,et pulf-hRO

queUo,che laPrufiiaMLiuonia,^ laparte delfuo dominio detla Suuctid dtuide,

tl Mare Vuarego cbiamino,lo ucramente mi penfaua,che ouero li Suuetenfi,oue*

ro li Ddnij,ouero li  P ruteni per la uicindnza loro,fufiinofiati principi evjigno

ri di qucUi.Md a tato che la Vuagriagia famofifima cit ta crprouincia detli Vuan

dalieuedutd ejfer fiatauicinaa Lubecb,cr alDucdto di Holfatia,zr quefio ma

re,il qual< e detto Baltheo fecondo la oppinione dalcumhauer prefoil notne da

quella,w non folamente qucflo,ma etiddio quel braccio dimare,il quale la Ger=

mama dalla Dania,& Anchora la Prufiiaja Riuoma^vfinalmcnteU parte ma

ritima dall’lmpero Mofcouitico detla Suuetia diuide^et anchora appr cffo dcUiRhu

theni il fuo nome ritiene, cbiamandolo ilmare Vuarego,  er okra di qucJlo efficn *

do /lato in quel tempo h Vuandah buomini potenti  er ualorofi,ey quetli finalme

te cbe ufauano la lingua,i ccftumi,cr la Rehglotie Rhutenica,ame certo pare che

eJiiRbutem fianouedutipiu praflohduertoltierchUmatiliprencipi loro dalli

Vuagri,ouervuaregi,chebauerdatol , lmperoa.genteBarbara  er cxterna, la

quale zr per ccftumc & per parlare atla loro Rehgioncfuffe totalmente cotra *

na  er aduerfa.hauendo adunque li Rbutenilongamente infra di loro dal principa

to contrajlato,zr per odij maleuolenze accefi,congrauifiimedifcordie,ingan  . A.  - J!  •

ni  er fraudi cobattuto^GoflomiffeUo buomo  er prudcnte,zr di grandifiima Au * •Alf.

thonta nclla Nouuogardia,dettefidelifiimo conflgho alh Rhuteni,che mandafino  3

alla uolta dcU'.Vuaregi,cr cbe parimete confortafiino litre fratelli > quali inquel

luogo in grandifiimo pregio cr riputationeeranohauuti,apigliare 1'lmpcro et

il domimo di queUi.il cbemoltopiacque aUi Rhuteni', er cofi fopra dicio mandat*

ti dl or o a  mbafciatoriji trefratelli Germani per Prencipi  er Signori fuorno

chiamati. li quali dapoi uenuti al luogo ordinato,con uolunta di tutti fudato loro

l’impeno,w la Signoria fopra h Rhuteni.la onde di trefratcU, pofcia diuifcro

tl Regno infra di loro m quefto modoiRurickil principato diNouuogardia otten

ne,et lafuafcdiapone in la doga citta, la qualeper trentafei miglia tbedefchi c

lontana daUagrande Noutiogardia. Il fccondo principe chiamato Sinau, nellago

Albo pofed fuo domimo. crTruuuore il tcrzofratello inphfco Vuienfe,neUa cit  , i

ta cbiamata Suuortzoch,ilfuo principato coUoco.c pero li Rhuteni fi gloriano iblAtVflA

in cio per h tre principi, affimaniq,queUi hauer hauuto origint  er princi pto dal £ i  •

/i Ro mani: o-di qucfio medefimofimilmcnte ilprefente principe detla MofcouuClfi

feneglonamoltodaprima intrata diqueftifratcUindla Rufita,fecondo h loro *

Annalifu mi At\no.<s } 7 o,dalprincipio del mondo: finalmente tjfendo morto li

A Oj

COME&. DELLA MOSCOVIA.

duo frdUtii ftnza hmdi,Rurick il frdttl mdggiore tutti  g lidltri principdti ptcil
tnente ottenncerlecafteUa in fragli amici erferuitorifuoidiutfe.QueJlo Kur uk
principe pol ente, uenendo d morte,il fuo fighuolo giouanctto chiamato  I gore, in =
jiemeconil Regno di uno ccrto parente fuo datto Olecb ,raccomando; llquale
O lecb buomoneUrte militure ualentejupperate molte prouincie,tdlmente d det
to Regno dccrebbe er Ampho,cbeeghfinoinGretia porto l‘Armt,eril fuoua
tore,er L Cittd di Bifantio ajfedio.Hor findlmente hauendo per dnni trcnta fei lo
deudmcnte regnAto,fucc(j]c un giorno cbe y lualorofio capitanio dcafo urtoji col
piedend capo ouercraneo del fuo cauallo gid morto,ertalmentedel morfo de un
certo uerme uenenofo fu offefo,che Iduita conld mor te commuto laonde ejfendo
morto Olecb,Igorefigliuolo giadel principe Rurick,comincio afignoriggiarc,ct
tolfe per moghe daPlefcouuiauna donna cbiamata OlcbaAl quale lgore defide =
rofo molto di procedere piu lontdno col fuo effercito.fino in  H craclea er  3Mico=
media pcrucnne.douc findlmente netla guerra, ejfendo ftdto fupperato,fu cojlrct*
to dfuggirccr da poi da  M dditto prencipe dedi Drduudidni, in un certo luogo
nomdto  C oreftefu morto,erparimete bonoreuolmente,fepolto.llfigliuolo dique
fto lgore dettopernome SuudtofUuo non pottendo per l'etdfignoriggidre,in trd
quefto mezzo Id mdtrefud Olcbd prefe il dominio.  A Ud qual Signora buuendogli
pot li Oreuuliani mandati uenti A mbafcidtori,con mandati ercomtftoni chefi do
ueffe maritare con il prencipe loro.cofiei con ammo forte, pronto, er ualorofo,
commando cbe li fopra detti Ambafciatori delit Drcuuliam uiui tutti fufimo fot=
terati:er intrd queflomezzo mando di fuoi Ambafciatori a que popolt Dreuu=
liani, comettendoglicbe dicefiino loro qucfle formah parole,chcfi eglino deflde=
ranobauer leiper Signora er principcjfa,cbe doueftno mandareanchora piu aU
tricompetitori,er de piu nobilierpiu preflanti,laonde per tali parole t T>reuu=
lianimoft,dopo altricitiqnanta buommidepiufceltierdipiu cernitiuimandor =
no,qudlt fimigliantemente nel bagnoftee abrufciare.  Di nuouo mando altri Amba
fciatori,UqualidnnuntidffenoaUiDreuulianild uenuta deUa Signora nel regno
loro, er cbe glicomandafii,di A pparecbtare A qua meUata.er altre cofe neceffd=
riedl bonorarc fecondc d cofiume tl defunto marito. bor findlmente ejfendo la fa
gače Signora nel Regno deUi Dreuuliamperuenuta,la prima cofa pianfe tl morto
marito,imbriacb lifcioccbi Dreuuliani,er ultimamente cinquemiladi quclle oc
cife.dipoiaCbiouintornatafi,fece unbeUifiimo effcrcito,er con queUo contrai
Dreuultamfora ufcita,la uittoria diqueUi ne rcporto;er lifuggitiuimmici fin de

tro atli(leccati,o uer cittaperfcguitati,conl’affedio de uno anno integro  g li pofe

ilfreno, dapoiuenutiagh Acordi er conditioni bonefle,impofe loro quejlo trt *
buto,cbe di ciafiuna cafa gh dourjfc dar e trecolombe ,er dltre tdnte pajfere; le
quali cofe riceuute,fubito ligatifotto l’Ale deUi ucccUt certi inftrumenti acconci di
fuogo, lajf'ogliuolareal'hor beneplacdofia onie le colombe uolando aUe cafe

Dl SI <3 IS M ON DO LIBE. BARON. 4

©" habitat toni confutte retornate,tutta la tara abbrufciornotptr il che glt babi *
fanti sbigottiti,fuora di toro albergbt uenuti,ouero erano dallifoldatt detla Signo
raocctfi.oucro fattiprigioni.cr cofiin queftamanieraoccupati tutti i luoghi del
paefe delit Dreuuhant, erfatta la uendeta della morte del marito.confomma lan
de  er honorea Cbiouuiafcne rctorno.Pofcia tiel Anno. 6 46  3 .dalla ertationedel
tnondoje nando in Greda, en'«i fetto ilRcGiouanne Conftantinopolitano prc*
fe ilfanto baptefimo-mutando U notne diOlcha,m Helena :er dopo  1 1  Battefimo,
con doni amplifiimi receuuti dal  Rc,a cafa fe ne ritorno . er cofi que/la generofa
donnafulaprtmacbrifiianaappref]bliRhuteni,come ajfcrmano glt Annalidi
queHi,lt qualihanno ardimento diaguagliare la fopra det ta Stgnora Helena al So
le^dicendo che ji conte il Sol materiale co raggifot tUununa il mondo, cofi cjuella
con lafantafedechnftianahauereilluminatatuttala  R ufiia. nen dimeno qucfta
denna non potete giamaifar fi,cbe’l fuo figliuolo Suuatoflauo conducefie al bate =
fimo.pereioche effendo uenutogrande,talmente fudcUe Armijludiofo, che ftre-
nuo,forte,cr animofo foldato diuenne,tutte lefatichc bcUtce,  er tutti li pericoli

confueticofiantementefoffercndo.mcntreche egli flauain guerra,mai permtfe
aU’effercitofuo chebauejfcin que1lo nijfuna forte de itnpedimenti,nepure li uafi
at ti al cocert la čarne et altre cofc,mafolamete čarni arofiitc ufaua,dorttma in ter
ra,et la fella del cauallo era il fuo cufino.Ccjluifu qlio che umfe h Bulgari,et pene
trando infino Al Danubio,neUa citta elnamata Pereaftauufiafuafediapofe.dtpoi
uoltatofiuerfola cajlamalre.et  g li altri foi cofigherijiceua qjle parole,qjla e lx
mia fedta,pofto in mezzo delit tnei  Reg ni impoche della Grcca mtfarano appor*
tate tutte quefte comoditatda panodochkio,POrod’Argeto,tl Vino,ct uarte forti
di fruttr. deli'Rugaria,V Ar geto,et cauailt: della RufiaJaScboraJa Cera, tl Mele,
et lifcrui■ al quale refpodedo lamatre,altro no gli diffe,eccetto qfio,figliuolo,pehe
gta to fon utetna alla morte, zral tutto mi couten morire,tu mipotrat fepeUire in
ciajcu luogho che tu nora  1. v cofi delit a tre giorni la cafia dona temino fua uita ,
er dtpoidalfuo ntpote chiamato Vuolodimero figliuolo del figliuolo,  er qucllo
ifteffo batte Z zato,fu pojla in numero dl glialtri fantih cofi aUi undtei diluglio
fi celebra lafefta di qucfta fanta Donna,

Suuatoflauo,il quale dopo la morte della matre regnaua, dimfe le prouincie aUi
figliuolijn qucjtomodo.a Yaropolchone dette la Chmmafa. O loge 1 Dreuulia*
m,z? a Vuolodimero la granHouuogardia:lmperocbeiNouugradtnfi p er cau *
fa d’una certa donna elnamata Dobrina,Vuolodimero per lor prcncipe impetror
no.Perctochc gliera in Neuuogardid un ccrto cittadm detto tl Picciolo Calufczd.
il quale btbbe duefigltole,cioe Dobrina, er Ma/K/čfrajer quefla Malufcba ejfen
do alferuitio dt Qlba,fufatta grauida dal jopradetto fignore Suuatoflauo,  er co
ji di lei tihebbe un figliuolo chiamato Vuolodtmero.quefio fignor suuatoflauo
hauendo 1 ’oclnoallagrandezza delit fuoifighuoli,mdvjfaieadauolta della But

COMEN. DELLA MOSCOVIA

gdWrf,er iui ajfedio la cittd di pereaslauu,zrfnalmcntc la preje, pofcia Irdmofo
molto di combattere,a Bafilio,er aCoflantino  Re annuncta leguerre: perilcheli
Re mofipmaiano lifuoi Ambafciatori ,er comctlono loro,cbeal tutto adimadtno
lapace,non per altra cagione,ecceto di poter conofcere quanto ejftrcito baueffe
ilfopradettoSuuatosLuo,promcttcndoglidiuolerdareil ler tnbuto fecondo tl
numero delPexercito fuopna quejlo falfamcnte promcttcudno.bor fimhncntc  co=
g nofciuto cb 5 htbbtro tl numero detli foldati nimici,Amendue It  Re mijfcro m or
dtne l’exercito.dapci effendo runo  er Paltroeffcrcito aDu campagna, It  R butati
per lamoltituiincdigvecisbigottiti,cominciornoatemere molto,la ondc ueden =
do Suuatofkito h Rhutetii nonpoco impauoriti,gli dijfe cjuefte formah parole; o
R buteni,per cbe io non ucggo luogo ficuro,cbe ne pofsi boggi riceuere,ne matico
ho nel animo mio di dare la terra detla Rufsia alh nejhi nimici, ho dehberato dl
tutto gagliardamentedduoler combattcrr, doue iopenfo di due coft,l’una,ouerd
tnente monre,ouero la gloria raquiftarne:perciocbe fe ualorofamentecombatte
do.perforte mortfsfil notne della lmmortalita,zr diperpetua farna,  er fuggen*
do,unaeterna ignomitiia,ucrgogtta  er danno,iofon per raportarne : er quando
permalafortecircondatoda mmici,ilfuggirenoncifujfe conceffo,ftaro faldo,
ftabile,cr coftante,&' il capo mio neha prim d sqtiadra,perla patrtd nojlra a tut
ti gh grandtfsimi pencoh uolentieri exponero.  1 1 cbe udettdo glialtri foldati,
prontifimamente dijfero. doue fara d tuo capo. iui ettadio fara il nojiro. O 1  cofi co*
firma ti gliattimi deUt fuoi foldati,con impetd grandifimo det te dentro a  g li nimi=
ciidoueftnalmente con tanta grandezza di animo  er cott tanta uigoria di forze
combattette, cbe la uittoria del tutto facilmentene riporto .Dapoi, conciojia cbe
glialtri principi della Gretia erpugnafmo le terre  er h iuoghi di greci con pre=
fenticr donigrandi,cr uedendo h popoli cbe Vualadislauo uittoriofo capitano
(comeefcittoneglt Annali)DiJfrazzaual’oro,l’argcnto,crliprcfcnti,er chefo
lamente  i ueftimenti  er Parmi mandati da greci uokntieririceuucua,per la tanta
mrtudi qucUo mofi,parlorno alh fuoi  Rc,er dijfcno loro in quettaforma;noi ccr
to dejidenamo di cjfcre fotto di un  Re di qfla fortc,il qualc ama piu preji o VAr-
mi,cbe Poro. Finalmetetjfendoil prefatto Suuatoflao fatto propinquo alla citta
di Co{lantinopoh,i greci U promifero dare un tributo grade,  er cofi iti que(to mo
do tal ualorofo capitano dahi confini della Grccia rimoffero.il qual capitano fi=
nalmente nel anno.64So.daUa creatione del mondo da Cures principe detlepiecze
nigbecon fraude  er inganno fumorto.zr dapoi toUendo il craneoo uogliamo di*
rePojfo maggtorc dcUa tejla di Suuatoslao,neječe una tazza, er di oro fimfimo
ctrcondolla,cr dapoi quejle lettrc uifece diligcntemaitefcolptre,qucrčdo aliena,
atniftt propria.ctoe ccrcando le cofi d’ altri,ba perfo le fuc proprie.morto Suua *
tofiauo,unctrto deptu nobih delit fuoi getilbuominfcbidmato Suuadola andato-
fene a Cbiouuia a ritrouar c Jeropokbo principe di qnel luogho,incominci6  g ran*

demente

Dl SI6ISHONDO LIBE. BARON. S

dcmtntc con ogni opra,ftudio, & arte d folicttarlo, chc  g ti uuoleffe cacciar del
Regno okgd fuo fratteUo,perquefia cagionc che un certo fuo figliuolo chiama•
to Luta,haucua fatto morire.onde  Y cropolcho ptrlaparoladi qudlamojfo,fecc
la guerra contra dclfuo fratcllo,di n: o do che cgh Pcffcrcito di queUp,0‘ p ar ime
te L Dreuuliani profligo  er diftruffe.Ma  O/c ga aduno certo fuo cdfltUo fuggtn
do,daUtfuoi proprij impetuofumcnte fubattuto adietro,^' dapoida un ccrt o po
te cminente gin baffo cafcato,^ moltialtri con cjfo hfimiferamcntc tcrmino fui
uita.v cropolcho haucndo occtipato dcatttpo tirnico,c? ccrcando il fuo proprio
fratello,ntrouo i[corpc fuo in fra glialtri corpi morti,cyalfuo confictto por ti*
tolo.erbaic ueduto!o,dijfe a. qucUo che era JI at o cagioncdt Ha mortcfua,Suuadal
tc,cccotequetlo,chc tu tanto dcfiderafti,<*r poi bonoratamente lo fcce fcppelire .
Lrf qud cattiua nuoudagliorcccbi dt Vuoloiimcro iltcrzo frdtello pcrucnuta ,
lafciatala Nouuogardia,dt la dal mare,alld uolta deUiVmreghi fcampo.ll che det
Y cropolcho conofciuto,^ ndla Nouuogardiaunfuo loco tencntepcjloui, in hrt
ue ffratio di tempo, di tutta la  R ufiia Jifece Monarcha.Intra quefto mczzo.Vuo
lodimerohauendo fatto unbcUifiimo effercitodeUivuaregi, nclKcgno fuo fc ne
ritornoiCT d luogo tencnte del fuo fratcllo da Nouuogardia difcaccto : zr pofcia
dnuncia Id guerra alfrateUo,percio che eglifapcua ilfuo frdtello douer pigliar
Parmi contra dilui.Maintra queJlo mezz° tl detto Vuolodimcro mandando al
čutu Ambafciatori alKochuuolochdam principe diVlcfcomk.lo ricchiefe  Ro c*
chmidafua ftgliuola pcrmoghe(pcrcio chcanchoralui dalh Vuarcgiaquclluo*
go eraanddto)ma di cio no n fucceffe 1'effctto: pcrciochc la figliuola non JI uuole
congiongcre in matrimonio con vuolodimcro,percbeftpeua quello cffere bajtar*
do,ma uolcuaV cropolcho ValtrofrateUo per maritotpcnfandoji ctiamdio qudlo
iitcffo prefio douerla per mogUericbicdcrc.Vuoloiimcroucdcndoftbaucr hdUU~
ta Id repulfa delle nozzeJutto fopradicio difdignato, moffela guerra d Kochu*
uolocbde,di modo che alla fine tal principe con duo altrifigliuolt occife,w k [ud,
figliuokKocch amida da lui tanto brammatatolfe per moglie.Dopo quefto fatto
vuolodimcro andofene alk uolta di Cbiouia contra del fratcllo, ma  Y cropolcho
non haucndo ardimento dt uentre alle mani col fuo frateUo,ferofii dentro in Chio
uuia,allaqualeVuolodimeropofcl’affedio‘,mamcntre quclla oppugnaua,occol *
tamente mando un certo fuo mcjjofidele aparkrcaduncertoBluol, cordialifii*
tno configtiero di  Y eropolcbo,nccbiedcndolo di uolere da lui il modo et k uia di
poter amazzareilfrdtello.Bluolconofciuta k dimanda di Vuolodimcro,gtipro*
mettcfcmedcflmo di uuoler occidere il fuo fignore,et tntra que/lo mezzo confor
tollo cheattendeffe ad expugnare il Caflcllo-Jtoruolendo Bluol tradire il fuo Si *
gnore,admonifce Yeropolcho che non reftipiu nel Cafitllo, ouerfortezza; per
quefia cagione.chcgkmoltifoliatidi Vuolodimcros’crano dduirebbelkti. Ye
ropoleho dando fede al fuo confighero,fuggifuon delta fortezz*, alk  ^

B

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

Roden, aUa boccha di lurfa,doue egli penfaua di pater cjfere Jlcuro detle mani del
fratello.  v uolodnnero pigliata Cbiouu.ia,tranffen 1’cjfcrcito fuo A Rodeti, er iui
congrdue,er molcjlo affcdio Yeropalcbo preme  er difturba,CT cof per k longa
farne  er difagioajflittier cotifumatiquc\li di Yeropolcho ,Bluol cotifigliero lo
configlid a far la paccccnit fuo fratcUo p ut patente  er piuforte di ki'- er nondi=
menointra qucflomezzoil falfo  er traditore Bluolannuciaa Vuolodtmcro che
glieper dare d fuo proprio fratello nellefuc mani.Yeropolcbo feguitato il conjt
g/i'o di Bluol,diTarbitrio  er potejla del fratcUo Ji comette^er fpotaneamente que
JU tal conditione offercndogli,ihe qucl tutto dibcne,oucr di cofe per fui gr atu
gli concedejfe,reflar tacito & contento al tutto.il che a Vuolodimero niente dif-
piaque.Oltra dtqueftoBluolammonifceilSignore,che egli aUa uoltade vuolo «
di.nero ne giffc,ma da l’ultra parte poiVuerafco 1’altro configlicro diYcropol*
cho totalmcntclo difconfortaafare tal cofr.nondimeno Yeropolcho defprezza
to il conftglio di coflui,Volontariamcnte aUa uolta del fratcUo ando[ir,e; ma men
tre egli per la porta uicntrap rttrouarc il proprio fratello,da duo buomini deUi
V uaregij miferamentt fu occifoiermentre talfattofccUcrato  er trifio Ji faccua ,
Vuolodimerocarnefice del proprio fratello,da unacertatorre eminente era del
tuttocrudele  er itnpio fpettatoreio’ oltra cio per maggior difpregio, la moglie
anchoradtl morto fratcUo per natione grecauiolo  er maculb.LaqualeJlmilmen
te daejjo Ycropolcho pr ima che la tolejfcper moglie, mcntre c hčera monacca di
quel tempo,erajlata uio!ata,zrfattagrauida.QuejloVuoledimero moltiidoliin
Cbiouuiacrdinotzr Uprimo  I delo dtfueUi era detto peruno con d capo dbargen*
to,zrlidltrimmbradi legno.glialtri poi vflad,Corfa,Dafuua, Striba, Simacr ==
ga,Macofcherano cbiamatitera quefhfoleua facrificare.QucJlo tal principe htb
bcpiudonnc per mogltc.ma diRochmidabcbbe tremafchi,cioelfoslauo, lcrof*
lauo,vfauuoldo:erduefigliuole.nta dclladonnigrecanhebbc un fghuolo chia-
tnatoS'.tueicpolcbo,dcUaBobcma,Safiauo, er diunkltra Bobema suuatoflauo
CT Stamfaucier finalmetite d'um moglicBulgara nbebbe duo altri fgliuoli,cioe
Boris,etChleb.OltradiqueJlo,baueuaquefo Signor Vuolodtmcro in Alfo Ca*
Jlro trecento Concubine,er inBidgrado fmilmentetrecento,  er in Berocjlouuo
Seluuiducento.Uorfinalmenteeffendocoftui fenza impedimento aleuno fattoji
Monarcha di tutta la Rufia,molti Ambafciatorida dtuerjiluoghimandati, neue
r.iatio a Iui, confortatidolo,cbc egli Ji douejfe accojlare aUefettc toro. La ondc ue
dendoVuolodimero k uarietaditanteer tantefette,ancbora egli mando h fioi
Ambofcialtori in ditierfe partiji quali ddigentemente ricercbafino le conditioni,
i ccftumi,et ordini di aafeuna fettaifinalmentc bauedo molte cofe uedute er al  Re
nfferite,egli lafcae chrijliana fccondo Vufanza greca a tutte le altrefede er fette
del mondo prcfenttc,er queUdcUcJfe,La ondc per tal caufa moffo, mando h fuoi
Ambafciatori aUa uolta di Cojlantmopoli al  Re Bafilio  er al  Re Cojiantino,offe*

6

Dl SIGISMONDO tIBE, BARON.

renioglfchc quando efii gli dejfcro perfua moglie Annaforetla,che egli inflemc
contuttiglialtridelfuo imperto pigliarebbc lafedcdiChnfto.zroltrccio cbcrc
flituirebbe loro corfune,  er tutte 1 'altre cofe,lcquali pcffedeffe delit Gretia. ll che
aglioreccbidclli Re peruenuto,Ambeduo uolentiereaccofifentiUemzrpoi cent«
ficatolo del tutto,  er fpecialmente del tempo,gr del luogc,douc hauvudno a fare
fimileeffetto,z?unafi lodeuolifiitna imprcfa,di comune uolere,ordinorno elit cid
farna parte a Corfune doucjfe uenire.Laondcperuenutitutti,il pr efdo Vuolo*
dimerobonoreuolmcntefu battezzato,ZP mutatogli ilnomedi Vuolodimero ,il
nome di Bafilio glimpoferoiz? ddpoi fimigliantementeccUebrate lenozzc,Cor*
fune,zr tutto quello ehe haueua toIto delk Greta fecondo la promeffi fidelmen*
te reflituittc.c? tutte qucftc cofe furno fattcnclanno dclmotido.646 9-er cofi da
quel tempo m qua U Pat fin e  Rc fiata falda neUafcdedi Chriflo. dicono ehe A trna
fbreUadelliduo linpcratorichri[Hani,z?mogliediBafiho, uiffecol manto Antti
.j  2. er poifinifuauitaier finulmente neUtmo quarto dopola mor te dclh chard
conforte,ejfo Bafilio uenfitmo maritoefferfipartito daqucfia uita.Quefio  Pnn=*
ctpeauante chc fuffe battezzato,una citta infra Vuolcha  er Occa fiumi,edifico,
er qudlx dal nomefuo Vuolodimeria chiamolla,zr uolfe chc quelhi fuffe la prin¬
cipal citta dituttalaRufiia.CLuefioBafiliomfralifantič uenerato come unoApo
ftolo,zr ogni annofolennemente e ceUcbrdto il fuo gtorno alli.xv. di luglio. dopo
lamortcdiquefto Bafilio prencipe dellu Ruf ia,effendo h fuoifigUuolimfradi lo
ro molto difcrepanti,ZPuariatamenteprefumendofi dd Regno,combatteuano in
JlemCydi modo ehe qttcUo chc era piti patente zr fortc,qucllt ehe crano piu in fes
nori,z? piu deboli diforze uinceua  er [uperaua,zr caccidualo ddrcgno.Suua=
topolehofil quale il principato Cbiouuicnfe hauea occupato ,fraudolentemente
farno da lui ordinati certi fpadacini,zr huomuu dimale affarcjt quali duo fratel
limortijopomorte mutatogli il notne,uno Dauid,  er P alt r o Romano fur ono
chiamati,o~ hoggi difono connumcrati nel numero di fanti, er d quelli etiamdio
alh.xxiiij.diluglio eccMratald lor folennita.Stante la maligna difcordia infra
li uiuenti fratelli,nondimenointra quefto mezz o niente erafatto de qutUo chcfuf

fe degnodi memoria(tlcunaMafdamenteinganni,fraudi,tradimenti,odij occol

ti,et guerre intefline fe udiuanop tutto,  v uolodimero figliuolo di Sauoldo cogno
nunato Monomach,di nuouo tutta la  R ufiia m Monarchia ndujfcfiafciando dopo
[e aleune infegne, omamiti,et ordinijiqualihoggi dique popoli neba creatione
delli nuoui principi fogliotio ufare.Qfi.ejto  V uolodimero nel anno del modo.  6
mori,et cofi dopo la mortc fua ne lijigliuoli, nettt nepoti cofa ueruna degna dime
moriafecero,zrquefto durb fino allitepi di Georgio et di Balihoji quah figliuoli
et nepoti b  ati  Re debi Tartan con la guerra umfe,fuperb,et uccifigU,ct Vuolodi
mena,la Mofcouia,z? bona parte della R ufiia faecheggib  er abbrufcio.zr cofi da
quel tempo inqua cioede 1’anno del mundo.674 sinjino alprefente Bafilio,quafi

B ij

COMfiN. DELLA MOSCOVIA.

tutti li principi deda Rufia erano non folamcntc tributctnti dclli Tartari. nu
ttiamdio feccndo Par bitno ct uolcr di ejh Tdrtdrii principdti deda Rufi. era*
no pcrmejil. la lite finalmcnte infra di loro cucr per fucccfiioni dedi prin-
cipati,ouer per caufa deUe hereditade nafauteji Tartan,conofcendole,ex exami
tiandole,ledifftniuanoer terminauano^er nodimenofouenteleguerrefra liRhu
teni er h Tartan nafcerefoleuanoier altn di eto uarij tumuld,priuationi,ct per

mutationidi reginer dialtriprincipdtifiuedeuano.imperocbeil  D uca  A ndrea
hduendo impetrato tl gr ati ducato di Alexandro,Demetrio fuofratedo non per a
mife queUorcgnarc.Pcrilcb(Andred mojfo,con nuouo effcrcito dadi  T artariot
ttnuto,caccio Dcmetrio delRcgno,er moltecofe fceUerate er trifte fece per la
Rufia.fimibtiente d DucaDemetrio Michael amazzo appreffo dedi Tartariil
D uca Gcorgeo DemiaUa.Asbech.Re dedi Tartan fece pigliare Dcmitrto, et per
tale bomicidio fatto nelrcgno fuo,gh fece tagliare ta teftacpcrciocbe la mmicitia
loro eranata per it gran Ducato Tuuerenfe. llqual ducato dapoi dal Duca Si*
mon Giouane Aranabeck  Re dcUi Tartan ricchiefto,ejfo  Re 1 ’uccifc, con quc{la
pero conditioneebeegni anno doueffcpagare d fuo tributo:nondimeno ti prima*
rij del Rcper larghidonicorrotti,ottcnero apprcjfodiZanabcckdinon pagare
niciite di cetifo. Dapoi nel dtwo del  mowfo.6ss6.i/ gran  D uca De metno uenfe
conlagucrra ilgranRe diTartanchiamato Marnat,erfimiimcntc nel anno ter
zo con tarna uigoria er prontezzadianimo erdiforzeil fopraditto Re di Tar*
tari fugo eruinfc t cbe la terra pcrfpatio di piu di trcdici tmglta di corpi morticra
ripicna.nclannofecondo dopo quejlo conjlittofopragiongendo Tachtamifch  Re
dclli Tartan d uittoriofo Dcmetriogagliardamenteprofttgo,er tutta la Mojco*
uia oceupoter fu tanta laccciftone detli Rb ut e ni,er dcllifoldati di Dcmetrio, cbe
ottanta corpi mor ti d feppehrglt per un Rublocrano rcfcoft.er lafomma ditali
Rubh fu da.  3 ooo. I/ gran Ducasafiho regnando nel anno.6 $>07 Ja Bulgariaja
qualc dl a uolta dellaVuolcbaera pojta,occupd,  cr tudi h Tartan caccio uia.que*
{lo  D uca Bajllio jigliuolo del Duca Dcmetrio, bebbi un folo unico jigliuolo,d qud
le poco amaua , per quefca caufa cbe egli hauea in fojfetto la donna jiia di
etdultcrio,e pero uenendo d mortefafcio d gran Ducato deda Mofcouia noalpro*
priojigliuolo,ma Georgtofuo fratcUo.ilcbe uedendoh Boiaroni,tnolttdi lo=
ro feaccojtarno coljighuolo del  Rc B afdio,come a queUo,il qualc era legitimofi
ghuolo er uero berede erfucceffore del  Reg no.pcr d cbe dijd gnato Georgio, fu
bito alla uolta dalli Tartan je nando,erfupplica d  R e,cbe chiami Bafilio, et cbe
tgUaqualdibroiuridicamentcs , accnuengbi ilRegno, giudicbi.il  R f  perfuafo
dal fauor e di un cer to fuo conJiglicro,fautore dclla parte georgiana,in prefcntid
dt tjjoBafihodetteerpronunciolajentcnda infauorcdi Georgio. llcheueduto
Ba]U‘0,auantele genoccbia del  Re gitatc(l,lo prcgabumilmcnte chegli fia concef
fo di poterpartarc.La qiulcofa ejjindogh concejfi,m qucjia rnmera comincio

DIS1GISMONDOLJBE. BARON. 7

1ipdrlarc.Quantimqueb  Re tuhabbiddtdlafentenza foprdlckttcre mortejofpe
ro,non dimeno le mie Utre um Je quale tu mi bdi datc figiUate con flgilio doro,
peruolermi inuefhre del  g ran Ducato delld  Mo fcouid, douer ejftre di piu mag*
giorecfjicacid  er Autborita dede altrc.&cofi pregd il Re,cbe ddlefue pdrole uo
gli ejjerne dl tutto racordcuole,ey dignarfi dl ojferuare le promejje gid fdtte. Al*
lecuiparolerefpondendo ilReJe diffe,ueramente o Bafilio glie cofa piu  g iujldet
ragioneuole ad ojferuare le promeffe detle lettre uwe,chebauernfpetto alle mor
tt.Et cofifinalmente licentio Bajiho ,er inuefhllo del Ducata di  M ofcouid. per il
che difitgnato Georgio,fcce 1’efjercito,  er con quetlo caccio Bafilio dejignorid,
Laonde Baflho uedendofidigranhmgaalDucageorgio infcriorc,nd principa*
to de Vghhiz lajfatogli  g id dal patre ntirojp : er il Duca Georgio mentre uiffe ,
quictamente il fuo ducato ritenc.mafatto poi uicino aUa morte,qucllo ad m o fuo
tiepotechamato Bafilio per tejlamento lafcio.Ld qualcofa Andrea  er Demetrio
figliuolidi Georgiocome priuati della bcreditapaterna, 1'bebbero oltre modo
afdcgno,etpcr qucfta cagioneaffediorno laMofcouiajlche agliorechidi Bafilio ,
tlquale in uncerto mona/lerio difanScrgio era tntrato,peruenuto,fubito ordtno
ltcxp!ordtori,cr puof d i luogbi necejfarij le buoneguardie,dcciocbe all‘lmpro
Uijo non fufi prcfo  er morto.ll che conofciuto da duofrati del monajlero, fcce*
ro conflglio inficme di tradire il Duca,ey cofi bauendo impiti certi carri di folda
ti armatijotto fpecie che fufino carricbi dt merce,co la gli mandano,doue era bi
fogno di mandarlnejconciojla cbehorla,bor quafufino condotti,finaimenteno
troppo lontano della guardtaji fermarano-,cnuiin fula mezzdnotte ufciti fuo *
ra detti cbarrufoldati armati,fubito al'improuifio leJicureguardieaffaltorno et
pighorno,cr jhnilmcntc adun trattofu prcfo Bafilio nel monajlerio^dapoiacce*
catogliglioccinja Vglijiz inflcmeconla confortefua fu mandato.dopo queflcfat
to,Demitno uedendo lanobdu quafitutta efferglifatta nimica,zrfmdmete dal
cieco Bafilio rebbdUr(i,Andojine alld uolta della Nouogardiajafciando al gouer
no il fuo jigliuolo c hiamato Giouanne.del quale poi nacquc Bafilio Scmoczitz, il
qualc ettamdio cjfendo la Mofcouia tuttaintumulto,era ritenuto in prigione;det
qualBa[iliopiudifufamenlc qui difottonc ragioncremmo.Ma Demetrio fu det*
topcrcognome Scbemecka,cr ddcojluipoi tuttilidifcendenti fuifuorno cogno
minati Schmeczitzi•  N ondtmeno il cieco di Bajilio jigliuolo di  B ifiho mentre egli
Ul jfe dopofitto cieco quictarneteilfuo Ducato godcttc.ghedafapperecbeda Vuo
loditnero Monomacbfnjino aqucjto Bafilio Ja Rufu mancaua dimonarchi ; m<t
il jigliuolo diquejio Bafilio per no me cbiamato Giouannc,fufeliafimo, percia
cbe bauendo tolta per meglic Maria forclld deigran Duca Michael di Tucrenfe t
il proprio cognato indt caccio,G' 11gran Ducato  T uuercnfe,  er dapoi etiamdio
la g ranic Nouogardiammicamcntc occupo.Al qual fdice Giouatmc dapoi tutti
gh dltriprincipi oucr per grandezz.* di cofe fatte da qucllo ) mofi ) oucr pertimort

COMEN. DELLA M OS CO VI A-

sbigottitifiodeuolmente feruiuano.Pofiia andando cofi tutte k cofe fuefelicernen*
te crprofteramente,iltttolo del gr S. Ducaii Vuolodimeria,deUa Mofiouia,dek
Li EPouogardia,ZT finalmetePimperio  er L  M cnarchia ditutta la Rufu comin*
cio a ufurpare,et del tutte impatronirfl.Quejlo tal principe hduendo uno figluio
lo con Mariafua moglie chiamato fimdmentc Gioudnnejo muritb in und jighuo=
la diquelgran Stephano vttayuuo<k di Moldauuia,il quale Stephano fu di tdnta
uirtunel ar te militare,cbe Maumetdella Tur dna, Mathia de l’Hongarid,et Gio
udnne Alberto  R ?delit Polonid haueuafuperato zruinto.Quefto gran Ducd Gio
mne morta cbe fu Mariu priim fud moglie,di nuouo Paltra moglie di Bafilio chid
mata Sophid  er fighuola di Tbomdfo tolfe per moglir.il qual Tbomafo gid feli *
cemente nella Mor ca regnaua,  er fu figliuolo di un certo Emanuel  Re di Coftanii =
iiopolideda nobihfima famcgtia detli Pakologhi deda qual donna.il prefatto Dii
cdGiouanne ti’hebbc cinquc figliuoU mafcbi,cioe Gabriello, Demetrio,Georgio,Si
ntone,crAndrcd et mentre cgh era uiuo diuife infra di loro tutto tl patrimonio:
tnaaGiouanne primogemto deduprimamoglie,Id MonarcbiddelRegno refer
no,'d Gabriello la gran de Vuogardia confgno,  er d glialtrifigliuoli fccondo Par
bitrio  er potcjla fua k altre cofe diuife  M a fucccffe cbe’l ditto Gicuanncprimo-
gemto mori,z; lafeto unfuofigliuolo chiamato Dcmitrio‘ilquale l’Auo fuo in luo
g ho del mor to pddrc lo pofe, zrficondo la ufatiza del luogo deda Monarcbid P in
Ucftitte.Md non paffio molto.chc di quella fimigliantemente pr mo ne reftb,pcrcio
cbe dicono cbe Sophid la feconda moglie era perfona aftutifiima,zr cbe perfuafe
tato al Ducd fuo marito,che eghfufforzato apriuare detla MonarcbiaDemetrio
fuo nepote, et cbe in luogo di queUo uiponeffe Gabriello: il cbe il Ducd per parole
detla donnafece uolcntieri,  er non filamente di cio la contento, ma etiamdio  co=
mando  ci bel propno Demetrio fuo nepotefujfe in prigione ritenuto.  Hor finaU
menteuenendo amorteP Ano dicoftui,auante cbeeglt morijfe,fececondurreaud
te dift Plncarccrato De mi trto, er cofi uedutolojc diffe cofi,charo il mio nepote ,
ucramcnteio confeffocbehopcccatoin uerfo lddio,et inte/ieffo,priuandoti del
Regno,affligcndoti ticlla prigione,zr pnuandoti detla giuftaet meriteuole beredi
. ta:e pero detlaingiuriaebeio te bofatta,perdonami te prego.ti lafiiohbero zrfi
curo,et il tuo ragioncuolmete,dato,ufa al tuo piacere.Dcmetrio p la oratione da
l’Auo fuo moffo,faalmete di tal colpali perdonomodimenoeffiDcnutrio dinuo
uop comddamento di Gabriello fuo zio fuprefo,etpofto in prigione: doue aleuni
penfano cbe egh da farne, freddo,et farne monffc.et nondimeno Gabriello uiuente
effo Demetrio algouerno delftato $’intcrmefe,zr poimorto Demetrio con buono
augurio il pnnetpato otte nne.mutando ilncme di GabricUo in Bafilio,hebbe il gr a
Duca Giouane una fighuola di Sophid chiamata Helena,la quak dette p moglie al
g ra Duca A lcxddro Duca deUaLituuania. Il quale dapoifu fattoRe de Ha Poloma:
4i modo cbe h Liihmanip tal matrimonio pefauano le grautfiime difcordie di  i’«no

Dl SIG1SMONDO LIHE. BARON. 8'

Cr hitro principe douerfi totalmete meh ikre,m d A me pare che de li fiano ndte
piu maggiori  er piu crudele,percioche nelconchiuder detle nozze trafiato temi
nato,che’l tepiofecondo ilcoftume delit RhutenicinelcaflcUo Vilmefe nel luogo
ordinatofufJeedijicato;er A quello certe matrone  er donne Vergilu dl quelme*
dejimo ordine fuffero congionte.lequaU tutte cofceffendo p alquAnto tempo de*
fprezzate dffinirle,ilfoctro de Alexandro dequtk caufa detla guerra piglioco
tra diqueUo. ercofifatto tre jbrti di efferciti,contrA di Alcxandro fuo genero fe
n’ando$erilprimo effercito Verfo lapuincia fenuera aUa uolta delmezzo  g ior«
no colloco,ilfecondo ali a parte del’occidente contra Toropecz  er biela orditto ,
ct il terzo in mezzo uerfo Drogobufcb et Smolenczko pofaetdiquefti treeffer
citi,qua[i uno effercito da parte p foccorfo ne traheuafuora^accio che da queUa par
tefoccorere poteffe,daUa qualepenfauafii  L ituani douer cobattere cotrd diquel
lo.Dapoiadunque chel’uno etLkltro effercito ad un ccrtofiumc Vuedrafch ne
uenne, Lituuani,quahfotto Coflantino Oflrofko con grandifiima čopk digran 1
maeflri,et huomini nobilifiimi Uatiano inordinanza,ia certi huomini delpaefefat
tiprigioni,il numero de nimici,et di capitanifacilmete conobbcro^et de quipoipi
gliorno jperanza et grandifiima cofidenzd di poter fupperare il nimico, map che
mcertofiumiceUo impediualoro il defidtrio diuoler cobattere,il uado di queUo,

0 uogliamodireilpaffo eraricercato da l’uno  er l’altro effercito. Ma aleuni Mo
fcouitiprima de glialtri,trappafforno ilfiume,er alk ripa di k peruenuti, i Lis
tbuuanialcbbatcere prouocornoji quali non timidi,ma audacemente rcfifleno,etr
quclli fcguendo,facilmente fugortio,et di la dal fiume  g li cacciorno,dapoi de qui le
fquaire difoldatiskffrotor no infieme,zbirna guerra crudeleetattroce uinacque

1 ntraqueftomezzo,mentre daunaparte & 1’altra con grandifiinto ardore di
Mimo ji cobattcua,l'effercito delil Kbuteni,qualerapofto perfoccorfo de glialtrt
in luogo fecreto,copocafaputapero di molti altri Rhuteni,aU’improuifo dacert4
banda cotra nimici leuojfe.per tleh e iLithtmni da paura percofii,macorno diani
mo etdiforze,etl'imperatorc deUo effercito cbiamata Co&antmo co molti altri
nobili foldatifu prefo,etglialtrif\milmente per tal cofa sbigottiti,dettero animici
i fleccati,glialoggkmetijfe{lcfi,cr lefortezze di Drogobufcb Toropecz,er JI«
milmete diBrelaoil’effercito poi,ilqualc erafiato mandato aUa uolta del mezzo
Ziorno,delqualc era capoMachmetheminTartaro Rc di Cafano,illuogotenente
della cittadiBrensko,tlqualetnlinguauuolgarechiamano Vuaiuodafeceprigio«
nc,etpigH 0 [ d citta.dapoifimilmete li duo germanifrateUt barbani diBafilio, uno
chiamato Staraiub,zy 1’altro SemeczitZ poffeffori dknagra parte deUapuinck
di Seuuera, nodimeno alli Duch della Litinama ’ubidieti,fotto hmperio di Mofco
uitifi dettero-.et cofi p uno foto cofUtto,et in uno anno medeflmo reffercito Mofco •
«ifo quellc coje baueaacquijiato i le quali Vuitoldo ilgrd Duca della Lithuuama in:
tnoltiMmcbgrandijumefatichehmaottenko.Vcratmteli Mofchomti molta>

COMEN. DELLA jtfOSCOVIA.

cruAelmtitetmtorno liprcfi Lituuini,tenčdogliinprigione,inchdttenati,et dif
fipdti molto.noiimenoillor Duca oucrRe tratto co ilDuca Ccftatino^belafciu *
to ilfuo ndtiuo patrene,aftfolo fidelmete ftruiffe.il qual Cofhintino no hauetido
ultra fperanzd dipoterfcampdrc,acceto la coduionc } a)hingendolt> pero cono m 3
ramcnto grandtftimo ; a" cofi fu hberato. nia qu4r.tur.que 'd qucfto Capitanio
CoftAntinocampi,poffefiiem,<£r altribcni ftcor.do la coniitione fitd glifujlino
dati dalii Mofcouij, noniimem nonpotettero pero con quefh tali donigrandt p la
carlo.et rctcnerlc ncl Regnd,che eglialluprima occafionedclla morte dclftic pri
ttto Signore moffo.pcrftlue ejper boftbi in dccefiibili a qudlo notiritornaffe, md
perche dopo il tempo ofturo uiene il c hidro. A kxandro  Rc di Poloni.t,z 7  grd Du
(d dcllaLituu.ma,il quakput prej}oft Allcgraitd delht perpetua pace,chedcUtt
guerrajaftiatc tutte le prouincie,crli Caf tebi dalli Mcfccuitt occupati,  er [otd*
ment«deUaliberationeddiifuoiaecontentoffe,col[uoSoccrofecela pace.Queflo
Gioudtinefiglmlo di Bafilio,il gran Ducd di Jslofchouia fu tanto fortundto, che
con Id guerrd li Nouuogradtnft appreffo ilfiume Scholond fupero jer cofi ueti c o
certi pdtti,zr coditioni  g li ccnftrenft,cbe (glino il detto gran Duca Gioudnepcr
lor Principe  er Signore conofcefftro.crdapoircccncftendogli di gran qu<tntitX
diddnnari,cr Idffatoglietiamdionclpdeftuncertofuo locotenente,mdipartift
fe. Al qual luogo poi de h a fttte anni ni ritorno , er conldiuto deli ’ Arciuefcouo
T heopbilo intro nelldcittd,crglihabitatori di čfUain miferaftruituridujfe,tolle=
do  i queUi l'oro,largcnto,crfinalmentc tuiti que beni delit cittadini,di modo che
cdrricdti dd treccnto crpiu cdrrdiclld fucultadeloro,dcjficonqueUift ne ris
tornb.QueftoDucdGioudnne,dicono cbefoldmeteunduoltdfuprefcntcaUdguer
ra,tnqucltempochchPrincipatidiNouuogdrdia  er diTuuerenfierdno occupa =
ti, Mapoi neUe dltrc guerre non trd folito dd efftruiprcfentc:  er nondimenofetn
pre dituttelefue imprefelduittorid nenportdUd.Dimodocbequelgrd S tepka
noPdUatino di molt y altn,fouentc ndticonuitifacendo mentione dt tat Ducd,fo*
leua dire il g ran Duca di Mofcouia in cafa ftdendo  er dormendo facilmente dccre
fcere ilfuo  I mperio,cr eglt ogni  g iorno combattendo,apena poter diffendere li
confini deljlatofuo,quefio Duca Gioudnneuolontaridmente ordino , che fuffero
h  Re it Cdffano,^ dlcund uoltafatti prigioni g li riftoteua: deUi quali Re tiondi
menoultimdmente effendo ueccbto congrandifimaflrage fu prcfhgato  er uen*
to.Queftomeicfimo Duca GiouatmefuUprimo cbel caflello,CTId fud fedid,co=
me boggidi/i uede con il murofortific 6 :coftui dclle donne erd cofi dccerrnno ma¬
mico,chc tutte cfuclle che al confpetto fuo g h uemudno incontro , poco mdncdud
che ddpaura non reftaffeno morte. Alh poueri,li quali er dno daUi riccbi opprefti et
ingiunati,nderd fintrarcd luipcralcun tempo coceffo.Afpiu debe uoltenelfuo
diftnare  er cena tanto fi daua al continouo bere,che di quel poi ripieno  er ben fat
tobfCrd del sono gagliaridmente opprefftnreftando pero intra quefto mezzogU

Dl SIGISMONDO L1BE. BARON. <>

altri conuiuanti daltimoreperfl,  er infikntio.Ddpoi deflatofi,era confueto a ntt
tarfi ghoccbi.zr poiUprimo a fcberzare, er lieto z? fe&ofo mUicouitiadimo
flrarji. Bcnchequcfto Ducafujfe potentifiimo Signore , nondimeno tra coflretto
k dare ubidenza aUi Tdrtaritferciocbe ogni uolta cbe glimbafciatori diTartaria
ucmudno k lui,egli fuora d(Ud citta ne gina loro incontro ,er itando in pit de dam
gr-at d audtenzd dglioratori chefedeuano.ld qualcofa lafua coforte chc greci tra
1'bebbe k tanto sdegno  er mole jha,cbe cottidunamente diceua,fe,e]ferc maritatd
adun feruo delit T artdri,  er non d p er fonu liber a: er quefta tal feruile confuetu*
dnicglierd tanto affijfa nelcuore,cbc alcund uoltaperfuadeuaalmarito, cbe  «f=
nendo gltoratori delh Tdrtari,effere amaUatoinletto fingere doueffe.Eranel eda
ftcUo ouer citta di Mofcouia unacafa,ntUa qualebdbitduano h Tar tari, acciocbt
quel tutto cbtfifdceua nella Mofcouiapiufacilmente intendefjeronl cbe fimilme
te non pottndo la moglie del gr a Duca pdtire,ordino certi Ambafciaton, crquel
li con alcunigrandifiim prefenti  er dom mandogli aUa Regina deHiTdrtari:fup
plicdndoU digrdtia,che queUa cafa,doueinMofcouia babitauano liTartarLne*
g/i uoleffe fare unprefcntc.perciocbe leihauea bauutauna certa diuina inffira !»
tione,di doticrgli in tal luogo f abricare un tempio ad hotsore del Magno lddio.
promettendogh pero,didouere alk Tartan unaltrababitaticne conjlgnare. aUe
cui todcuoli preghiere la Regina di Tartan condefccndendo.di tal cofa  g li fcce
la  g ratia,  er cofi [ubito la cafa fu gittata per terra,cr inquel luogbo edificofi un
tempio ad ho nore del  M agno I ddto.etcofi in quejia maniera liT artarifurno cac
ciati della citta;ne maipiu quelh cafa alcund ne deUi Duchi uiui, ne delli principi
morti banno potuto ottenere.

1 1  g ran Duca Giouannemorinelanno. 70 i 4 .daUa creationt del mondo,alqualcil
fuojigliuolo GabrieUodettodapoiilgran DucaEafiliofuccejfe.nondimeno men=
treil DucaGiouanncutffe,nonuuolfegiamaiche’1 prefato GabrieUo fuffe crea=
to Monarcbd del Rtgno.percio cbe tal Monarcbta fecondo la confuetudine di
queUagenteeraftato dataperluialfuo nepote Dcmitno;il qualccntroogni do=
uere teneua giainprigione.qucfto D«c4B afilio inmoltecofefufimilealpatre,et
tuttele cofe lajfatoglie daqueUo, lodeuolmcnte conferuo. oltradi quefto molte
proumcie non tanto per la guerra,nella qualeerainfelice crpoco fortunato,qua=
to per Pindujlria al fuo imptrio aggiunfe.e? fl comegia ilpatre la gran  Nouuo-
gardia neUa fua feruitu bauea redotta,cofictiamdio coftuidi Plcfcoma citta  con*
federata fece iljimile.oltrd dl quefloil ncbtl principato di Smotcnczbo,il quale
per piu di cento anni fottoil dominio delk Lituuamj era/lato,acquiftd.lmpe »
rocbe morto Alexandro  Re di Polonid,quantunquecofluicau[a mjjima di  giicr*
ra contra di sigifmondo Rc deUa Poloma eteontra del gran Duca deUa Utuuania
haueffe,nondimeno uedendo ilRe piuprefto inclinato aUa paceche aUa guerra,et
flmtlmente i Lituuani effere piu dijfrezzatori della guerra cbe della pace, di qui

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

ritrouo poi 1’occapone diuokrfare Id guerra,dicendo primmcnte che U fudfo*
relldldfcidtduedoudddlDucd A\exdndro,non erada quelli trat tat d o' riueritd
fccondo U dignita er grmdczzafua;er poi jingeua cbe'1  Rf Sigiftnondo haueud
concitato er tnofpr contra it lui liferroci Tat  tari: er per queftd cagione annun
cioloro ldguerra,er ccnprcftezZdAjfcdtb Smolenczko,Apprejfindogli quclle
tn<tckine er injlrumentt bcUici,qudliin qucl tempo trdno in ufo t ernondimeno no
fectprofiito alcuno.nodimeno dapoiun certo Michael Lyntzky,delld nobile pro
genie er famiglid delil principi delh Rhutcni nato,il qualegia dpprcjjo del  D uca
Alexdndroerdilpmcipale,alld uoltd del g ran Duca diMofcouidse nando,ertal
tncntcoppcroffe,che mofjeil principe di Mofchouid dppighare l’drmi,promctte*
dogli di expugnare la fortezzu di Smolenczko ,fi di tiuouo  g li ponejje 'd torno
l’Ajfedio,con qucfto pero patto er conditione,che tal principdto al ditto Michael
fid conceffo er dat o Le quali conditioni propofte,hauendo ejjo Duca acccttate,
dinuououipofe 1’Affedio intorno kSmolenczko.LdondefucccJfe,che’l Ducddi
Mofchouid ouer perpatti,ouerper donatiom fdttoglie,ottetme la uittoria,er tut
ti li capitdnUer gouernatori deUa militid meno co ejf r lui nclld Mofchouid,da uno
infuord,ilqudle dl fuo Signore fenzd dlcun uitio di tradimento erantornato.Md
glidltri Centurioni conpecuniaer altn doni corrotti nonbauendo dr dir e di ritor
mre nella Lituudnid,er accioche aUa lor colpa fporgejfero diuto,pojfero utid cer
td paura neghoredn di foldati,dicendoin quejia forma,fc mi anderemo aUa uol=>
td deUa Lituudnid,noi in ogni luogo ouero faremo fpogliati,cucro faremmo occi
flionde per tal paurd sbigottiti h folddti,tutti nella Mofchouid se n’undorno-eriui
colfttpendio delprincipe eranonutriti er gouernati .

Bdjllio per tdl uittorid acquiftdtd,fdtto dltiero,cbmandd che fubito 1’effercito fuo
aUa uoltd della Lituudnid ne Uddi,eregli in Smolenczko reflette. Ddpoi ejfendofl
certicdfteUiercittd piuuicinirenduti,Alboraprimamente Sigifmondo  Re della
Polonid,rdundto l’effercit.ofuo,(bcnche tdrdo fujfe)d queUi che trdno affedidti in
Smolenczko mando il foccorfo.Mdddpoiuedendo che 1’effercito Mofcouittco dl
Id uoltd deUa Lituuaniafe ne giua,egli con gr ati preftezza d Borifouu luogo dp =
preffo del pume  B ereflnd poflo,ne uola.er quiui V effercito fuo dl capitanio c on*
flantino Oflrcski conceffe.il qual Coftantino effendo dapoiuenuto AUa uoltd del
furne Boriflhene dpprejfo  O rfa cittdjd quale trd diftante da Smolenczko uenti=
qudtr° miglid Thedefchi,ritrouo chelo effercito Mofchouitico era no n troppo
lontdno, et erd uno effercito di circa ottdnta milid perfonciet qu cllo deUi LUuuani
no pdffaud piu che tretd cinque mild huomim,aggi6toui pero aleuni pezzi di Ar
teglitria comoiuUdgMrra,llorpnalmeteueggedoqucjlo ilcdpitdno Coftdtino,
nclmefedifettebri oalhottogiornPnelanno delSignore.M.D.lLlUl.feceunpa
te fopr a  pume Bonftene,et dl Id ddl pote dpprejfo  O rft cittdfece pdffare la fan
tdridit 11  (Imilmete dapoi U camUdria jp un certo paffoftntlo dal pume Boriflhene

10

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON.

fotto U citti di Orfd pdfio.Ma f'ubito chefupdfiata U fant ar id do c part c dcllo ef
fcrcito di Cofidtino.fu annuncidto  d Giouane AniredCzeladino,ilqtfale era ilca
poprincipdle di tutto 1’cfiercito Mofcouitico,cbe doueffe ddr detro,ct ropere pri
mamite quefia pdrtc dcUo efiercito nimico: mA egli rtfpofe,fc quefia pdr tc dcllo ef
fcrcito frdccbaffarcmo,undltrd ne refierd,dUaqudle forfe dltre gentt fepotriaito
cogiongereiej cofi unpiu nuggiorpertcolo fopra dt noicirefiarebbc,e peroaffct
turno tato tepo,cbe tutto 1'efiercitofid pafidto‘,pcioche tdnte fcno le noRre forze,
c he sezd dubbio dlcuno,et co poccbifitma faticha fuppcraremo tutto quefio efierci
to;ct mettutolo in mezz°>come pcccore infino in Mofcouid lo potrimocoiurre:
(tcofi ddpoi il refiate,ctoe tuttd U LituuanidfdcilmitcoccuperimoAntraquefio

mezzolo efiercito UtuuanicofidppreffdUd,et efiendofigid p qttdtro miglia diflo
tandto dd Orfd cittdfi’uno et 1 'altro deUt duo cffcrcitifcrmojjc-,dueAlc di mofcoui4
lontdno ddUo ejjercito s' trdno par tite^dcaocbe potil nimico drietoalleftutle cir *
cdddfiinotntd le fquddre di foldati flaud in mezzo in ordmaza.mddati tuttd uid di¬
mni foldati dUdti y liqudli il nimico dl cobdttere inuitdflcro,  A ll'incotro poi 1 ’effcr
cito Lituuanico diuerfcgetico longo ordme collocdud,pciocbe ciafcun principato
dclh Ltthuuanid haued ma dati foldati delta getefudinfieme colicapitam . et cofi  d
tidfcuno trd dato il /ho go fuo nelld crdinazd.Finalmete ordinate et pode le cboor*
ti et le'squddrefeeodo l’ordinemilitare,MofchoMtifdtto ilfegno del cobdttere  co
le trobe, f urno i primi chefitrono impetocontrd liLituudni ,liqudlifenzd tirno*
re dtcunofdnno rcfiflenz^>0‘rcbuttornoindrietoiMofcbouiti,liqudlipoi efie*
doaiutdti ddglidltrifi Lituudni infuggd conuertitteroir? cofi perdlquanto fpa*
tiodi tempo,l'undpdrteconnuouifoccorfi cacciaua 1‘altra. Vltimamente tffen*
do ilfatto d’armi dttaccato da farno etdd douero,i Lituudniftudiofametefingedo
di ritirdrfiifdcilmete dl luogbo doue trdno collocate etpofie le Arteglierie h lo*
ro nimici codufferoiet iui quddo tepo  g di parue,fcrocorno 1’impeto etfurore dcUo
Arteglierie cotralifcgueti Mofchouitr.etparimete 1 'ultimasquadraloro imbofcd
tdfc p offendere poi ptu flrettamete i nimici,afjaltorno.fcrtfcono,dtfturbdno,e t ta
gliano appez <• et cofi p quefidnuouaforte diguerra,Mofcouiti,liquali penfaud*
nofoUmentc 1 primi foldati combattcndo contra nimici effere in  g ran pericolo,
feturborno,  er cofi turbati, pctifando gia la pr ima squadra efiere fiata fuggd*
td,dnchoraefiifidctterodjfuggirc: ltquali, luitoriofi Lituudni con tutti lifuoi
foldati pcrfeguitandogli,gli fuggduano  er amrnazzauano.  er queflatalmortali*
fd foldmentc ta notte  er le felue feparorno.glie infra Orfa citta  er Dobrouuna
(lequah fono dijhnte quatro migli* Tbcdefcbi)un fiume chiatnato  Cropt*
uma, nclk cui dubiofe  er altenpe fuggenio i nimici, tanti Mofcbouiti den*
tro ui fottomerfero , cbel corfo del fiume trd quafi impedito .  F urono pre*
ji m quel confhtto tutti U cdpitdni CT configlieri della militia  5 dclli quali i
piu honorati , i  p/« nobdt,  er * p it* prtggm Cojkntino capo delit Lituudni

c ij

COMfeN. DELLA HOSC OVIA.

il giornofegutnte bonoreuolmente ricemtc:& d-.ipci nutidogli d  Rf; li quali nobi
liperlecaftetlaercittadettiLituuani furno diflribuiti.ma Giouanne Czcladino
conaltri duo capitam dipiu principih,ejfendo  g ia digreue er di pefocca etude,
eratcnutoinceppi diferroin unlucgho chumitovdtu.il qud Giouanne  c ze
kdino con gliultri fuoi compdgni con licentia del  Re Sigifmodo uijiuti dd me li
confolai, cr riccbiedendomi di ddnnari,dlcuni ducati doro g li dette imprefto : er
quefio fu,qudndo iofuimandato per Ambafcidtore in Mofchouid de Cefare Mu*
ximilidno Imperdtore ll principe deUi M ofcouiti,udita Id mortdlitd delfuo ejjer
cito,fubito lafcidndo 1’lmprefd di Smolenczko,m  M ofcouiafe nefuggitte. er  dc*
ciocbe ilcdjiellodi Drogbusch Lituuani nonoccupafino,comando che fuffe abbru
fcidto.fEffercitoLituuonicoperlddrettduiddUd uoltade Smolenczko cittd fe
ttdndo,ma quclla pigliare non potette,perciocbe impo/ioui detr o bomfime guur
die,Mofcouiti molto fortifiimd Pbdutudno lafciatd,er P ultra cbe fopragiongen*
do rinucrndtd,impedm molto l’Affedioierfpecialmente che molti foldatideUi Li
tuuanidoppo d fatto durmi,camdn dibuondpredd,penfmdoflhauer fatto aba
flanzd, ritornauano dcdfaier finalmente percbe ne Lituam, ne Mofcbouiti non
fapeuano il modo ne la uia di expugnare le roccbe er piglidrle per  / brzd. M a il
Re Sigifmondo per la riceuutd uittoria niente altro bauea riportdto,eccetto la re
cuperatione deUi trecaftcUi ouer cittafuora di Smolenczko.Nel anno quarto do
po quefto cotiflitto,di nuouo il Duca di  M ofcouid mando d fuo ejfercito contra  Li
tuuani,er effendofi queUo infra ilfiume  D uuino er  P oloczko fermato, dd lipoi
tnando par te di quelfuo effercito foprd la Lituuania,accio queUa colfuoco, er co
ldfidmma,er conrobbdriefaccbeggiajfe er ruuinajfe.Md Alberto Gaftold  Po=
loczku Vuayuodd und nottc ufcitofuord,er trdppajfato tl f ume,la prtma cofa un
certo montone difieno,ilquale Mofcbouiti per il lotigo ajfedio Imeuano rauna=
to infleme,abbrufcio*,er dapoi ualorofamente affalitte i nimici,di quali Alcunifur
no morti col ferro,Altrifuggendo fe anegorno, Altriprefl,er pocbi ne fcdpor =
no’,erquetli fimilmente,liqualiibandati daglialtri,depredando erfaccheggiando
p la Lituuamd negiuano,furno ultimamente in diuerfi luogbi mal trattati,er quel
li cbe per li bofchi,er per le felue errando andauano,flmiglidntemente deUi habh
tatori del luogbo miferamente uccijl er morti reftorno.

Similmente  C afan Mofcouitoin qutl medefimo tempo con f effercito JI nauale ,cot
me Terrefire ufcifuora in campdgnd,mafenzdfar cofa alcund degtid di mcmo-
ria,erpiuprejio con la perdita di molti foldati,a cafa fene rltorno.Veramete quel
principe Bdfilio,qudntunqi nellaguerra infelicifiimo fuffe, nondimeno dalli fuoi
come cbe cofe degne di lode baueffe fatto,elaudatofempre. er conciofia cbe Alcu =
nd uoltd fucceda,che a pend Id meta di folddti ritorndno d cdft,nbdimeno cbe pur
mo deUi fuoi folddti fia pento nclla guerra,frequentementc uano dicendo, quejio
Principe perfimpeno er poteftd gmde } che eglieffercito uerfo li fubiitifuoi,

II

Dl S1GISMONDO LIBE. BARON.

facilmente tutti glialtri Monarchi delmonio fupera  er auanza . er quettoche'l
patre fuo baueua incominciato,coflui lofnitimperocbe tutti lialtriprincipi,&al
tridi qualunque fortefefianoji tutti h cajlettt,fortezzc-,CT altre monitioni gli
!fcoghd,cr allifuoifratctti germaninon gli lafciale roccbe,nefortezze>ne mati*
cofe fida di  /orojer tutti[nalmente con tal dura feruitupreme  er molefta,checia
fcuno cheegh tienein corte ouer uadainguerra,oucro inqualcbe Ambafciarid, e
necejfario cbecofluitte uadi alle fuc propne Jfcfe.eccetuatipero li figltuoli  glos
uam di quclli Gentilhuomimji qualtfujfero di bajfafacultade,ey da troppa  po«
uertade opprefii.  E pero quefti tali ogni anno fono chiamati  er tolti,cr con certo
ftipendio inequde[ono nutriti.quellicbc batinofei ducati a Parno, dquetti fimil*
menteiljlipendtonelterzoannoe pagato,madquetti,cbc di anno in anno  g/j fo
no dati dodtei ducati doro,qucfi fono aflretti 'a ciafcheduna imprefa da efftr fat *
ta,farla aUefue propric[pcfe,o J con certaquantita dicauaUialtempo ejfere pro
ti  er apparecbtati.MdgUbuominipiu degni  er piuprc(tanti,liqualiqudche  /e«
gatione,6altriofficij di maggior importanzahauefiino da fare, Alb or a ouer le
preture,o uero le uille,d utro altre poffefionifecondo pero la conditione  er del*
la dignita,<y della[utica di ciafcuna cofa,erano conccffr.dcllc quali nodimeno po f
fefiom ogni anno cer ti cenfl Annuali alprcncipe fono confueti d dare  er pagare:
eccetuata pero la pena in dannari,laquale dallipoueri dilmqueti nfcoteuano. Mu
tali poffejlioni da ejfere ufate  er poffedute alpiudelle uolteperanm feicrano lo*
roconceffe.&alcuna uoltapiufecondo tl fauorejaamicitia,  er la beneuolen*
tia dette per fone. Mdfinito il detto tempo,ceffa ogni gratia  er fauore,cr bifogna
cheperPaduenireperaltrifeianniferuanogratis  er antore.Eraunocerto Bafi*
lio TratyackDamatouu,cbaro al principe,et infra licordialifecretarij,il piu cha
ro  er «7 piu coriiale era tenuto,coflui efjendoftato eUetto p er imbafciatore d  C e
fare Maximthano imperatore,fugli comeffo chefl mettejfeinordineper andare
uia,coftui refpofe che non bauea abajlanza per le fpefe di tal uiaggio,<& nondime
no fugliforza di cominciare ilfuo uiaggioma dapoi in BieloyefJerofu prefo,  er
condemnato d perpetua carcere,doue miferamente temino fua uita.li cui benifi
mobili comeftabili ilprincipefl glifccefuoi.zr bcnche da tre mtlafiorini di pecu
nia numerata ritrouajfe,nondtmeno aUifratdlt,er altrifuoiheredi non  gli dette
tanto che fu fino tre oncie.llcheefjer uero,oltra la farna comune,uno etiddio cer
to Giouane jeriuano, ilquale per comif tone del  D uca mi prouedeua delle cofe ne
ceffarie al uiuere cuottidixno,confe[[omelo ejfere cofa uenfiima.<zr flmilmcntc It
duo fratetti di Bajilio cioe T beodoro  er lachanaji qualt n el mio ritorno furno
dati per  met procuratori de Mofckouid in Smolenczko,quejlo medefimo confr*
mor no,  o Ura di queJlo,quel tutto che  g liora tori mddati atti  principi externi, por
tauano di cofe preciofe  er betic,tuttequcllc il principe nel pr oprto fifco la repo *
nc,diccndofe douergli f m  unaltrd gratia,U i^lee tde,com ho detto dtfopra,

COHEN.' DELLA MOSCOVIA.

ebeejttejlo fldiluero io medefimolbo ucduto, impero checjfendo fiati minici
ctrti Ambafciatori ddprincipc di  M ofcouid aUd C (fare a  M aicfid di Carlo quin
to lmperatorc^ncUd pdrtitd loroglifornodonatida C (fare cer ti manigli doro,
tatbenedoro,c? altriprefentiaUdfpagnold,cT qutUi mcdejimipure dtoro:  er fi=
tmhnentc da.  Re ferdinando Arciduca de l’Aujlria,cT p ddr one mio honorandifii*
tno furno dointte k queUt tdzze d’drgento,pamu d'oro,cr i y drgaito,C? dltre mo
nete doro aUd Thodefchd  Li qual A mbdfcidtori ritornando con efjo noi ncllu Mo
fchouidfubito che furno gicntt , ilprincipe glt tolfe le cathtne d J oro, le tdzze ,CT
Id mdggiorpdrte diquedoni d’orofattiaUdfpdgncld.dcllcqualicofericercando *
tie io Id ueritd,ddl]i proprij Oratori,ut’.o temendo d principe fuo lo dcncgauu,  er
l’dltro diccud cbe'l  R.e h .me a commdnddto,chc tdh doni fufino portati dudnte di
fepcrucdergli,ercoji con qucjldtdljcufa ji copnudno.fuggendo ogni occdfiotie
dimaldfortund:ilcbeucggcndoio,nonmicurdipiudi cxtendermi in fimile do=
made.Ma baftdcbe qudh fuoicorteggidttital cofdfattd nonld dencgauanoima re
fpondendo diccudno,qucjlo poco importa,imperocbe se’lprincipe rcmuneraquel
li condltru gratia ey fauore,cr ufa la fud Autoritd tanto ncOecofe fpintualico
me tanporali,cofi<tiamdio libcramente c? fccondolafuauolonta ha con/lituito
C? ordinato  er dclla uit d c? detli bc ni dicidfcuno detlifuoi. dituttili fuoiconfiglie
ri,nijjiitw uiji trucua,che /la di tanta authoritk,il quale  g h bajta danimo dl con=
tradirc in cofa alcur.a col principe loro.Ma publicamente confejjano Id uolontd
ddprincipc cjjere la uolontd dc lddio,cr qucl tuttochefa il principe, fdrlo per
uolontd de Iddio^cr per quejld cagtone lo chiamdno il portatortdi chiaue,  er il
Camboritro delddio,& finalmente credono queUo effcre executoredetla uolun=
td diuina.Onde <JJoprincipequandodlcunc preghierefono imterpofie per quaU
cheprigioniero,oucr per qudlcbealtra cofa graue,fuclc refpondere,quado lddio
lo commandera,fara liber ato. Similmcntc fe alcuno di qudlcb< cofa dubtofa  er m=
certafacejjc ricbicfta communcmente fuole refpondere,Dio lofd,cT H  gr4fl pnn=
cipeicrpcro dcqui e fatto, chcglie cofadubiofacT incerta,ftlatanta feritkdi
tal gente riccbiedc il principe Tyramio, o pure cjja gcnte tanta in bumar.d, dura
CTcrudelejia rcndutapcrla Tvrannide del principe loro.

J3al tempo dt Rundcb injino a quejio prefente principe non hano ufatoaltroti-
tolo quelli principi cb c quejlc.ll granDucadi vuolodimeria, ouer di M ofcouid,
o uerdi Nouuogardia,ccuto chc GiouatmcBafiho,il qualeficbtamaua il Signore
di tutta la  R ufta ,  er il g ran  D uca di vuolodimeria. Ma quejto Baftho Gioudn*
nefe attnbuifce a fe  er il titolo  er ilnome di  R ejn queflomodo,llgran Signore
Bafiho per grdttadc lddio Recr Signore ditutta laRufia,  er il  g ran Duca di
Vuolodimena,di Mofcouid,cr di  N ouuogardid, di Plefcouia, diSmolenczko,di
Tuucria.di Lugarid,di Pcrmia,di Viackhia, er dclla Bulgaria.dapoi fimilmcnte,
llflgnoreo-tl granDucadiNouucgardia tenapiu infemrc,di Czernigouuia ,

Dl SIGIS.MONDO LIBE. BARON. li

di Rezdmd,diVuolotkia,diRifchouuiu,diBulofu,diRofiouuiu,diLuroffauuid,ii
BielozcriaJiV doriu,dtObdoriu, & di Condiniu.  Ha conciofiu cofa che tutti
ul prefente cbiumuno qitefloRe oucr Signore,lTmpcratore,purmicofa conuenea
uole nccejfana dt cxpotierui  er tl titolo  er la cuufd dt qucfto errore  , Czaritt
lingua Rhutenicd fignificuRe, muuttentocheper U lingua commune  S luuonica
apprcjfo delli Poloni, diBobeitu, cr di tutti glialtri, preja unU certu confondnte
de 1'ultimu fidabugrauedi quefto nome Czar,figmfica imperatore ouer Cefu-
re , perciocbe tutti, queUi che nonintendanolu iingud Rbtttenicd.X? li Bohea
mi,& h Poloni, zrqueUicbe[ono fottopofli ul  Reg nodi Honganu con ultra
nome chiamano tl  Re, c ioe  C rad, Altri Kyrad, alcuni KoroU,dequič fatta
che tutti pcnfano che qucfiapurolu,Cz'urfolamcnte jlgmficd  C efdre ouero  i m=
perutore,  Epero dd qumafce che glmterpreti Rhutemuddcndo & conofccnda
ilprincipelorodcUdndtiomexterno ejfere chidmato cofi, cominciorno anchora
loro per 1'uduenire chiamdre d fuo  Re Imperatore, Etpenfano queJlo nome
Cz'ar,(benchefiaqueUo iftcjJb)ejJerpiudegno ,crpiu alta che dt nome dl  Re.
Mufe tu rcuolterui tutte le hiflorie di queUo,&parimente l ufucru fcritturd,tu re
trouerai che Cz'ar e nome di Re,&Kejpr,nome de Imperatore.Con quejlo  me=
deflmo errore e cbiamuto 1’Imperutore di  T hurcbi Cz'ur,il quule non dimeno  /e*
condo l’ufo anticboaltrg non fignificu,che nome diRe.cioe Czur.oue fimilmen *
teConjhmtinopoliCzdrigrudcioe cittu Regale cbiumuno h Turcbt Cuuopeiji
quuli ufdnold lingua Slauonicu. Sono alcuni che dppelluno il principe di  Mo*
[chouidilRe biunco ,dd che certo dihgentemente ne ricercuua la cagicne, per
che cofi fuffe nomuto, dtento che nijfimo principe di Mofcouia per uuunte haueu
ufitto tul titolo ♦ ey coflfoucntcuUi configlieri fuoi dutu 1'occuflone dpertamente
gli difii, not nott il  Re, mu ilgrun Duca conofcere .Non dimeno molto pcnfd*
Kdtto quefta ejfere lu ragione del nome Rcgio, per che fotto il juo  I mperio hd=t
ueffc h  Re; mu che del biunco  Re non fupeuuno renderne ragione alcund . Ma io
čredo ,cbeficomeulprefcnte il perfiuno per li ueftimenta rofii del capo Kifil
pajfa,cioe capo roffo,lo cbiumuno,cofi ettumdio qudU per li ueflimcnti bianchi „
biancln ejfere uppellati. Qyejlo gr a Ducadi,MofcbouiaufailtitolodiRe,quada
eghfcriue ud’ Imperatore Romano,  er ulpontefice Romano, ul  Re diSuetia,cr di
Dama, ul  M uejlro deUa Prufita,di Liuonia.et come ho intefo ul principe delli  T ur*
chi,ma effo  da mjfuno di quejli e cbiamuto  Re,eccetto che delprincipe Liuoniefe.
Antichamete foltuuno ufare i titoli cotra circoli tnclufi col tnangolo,dalU quali,ii
primo titolo nelfupremo circolo co quefie parole era cbtenuto,Deusnoflcrtrim*
tas,quiefuit unte ohfeculu pater,jih us,€T jfiritusfunclu  s, non tuntum trči dij:,
fed Vnus  Dcks infubjtuntiu. cioe il Dto nofiroja trimtu, lu la quule e fatta
auante tutti i fecolipatre,jigliuolo,&Jpirito fanto.nongiutre Dij,  mu uno id *
dto infubftantia, Nelfecondo circolo trdil titolo Mo imperatore ddh Turcbt,

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

dgmtouiund pdrticok che diceua,fratrinojlro diletto, alfrateUo ncflro dilefa
to,nel terzo circolo era il titolo delgranDuet di Mafcouiatco il quale[econfef
fiua  Re er herede cr Signore di tutta k Ruf k Orientale, V mertdionale , nelk
quale forma comunc gliutdefimo dgiontequefle parole,hduemo mandato a teil
nojlrofidele conJigltero,ma quando quefto principe di Mofcouid feriue dl  Re di
PoUonid.ufd quejlo tal titolo,Magnus dominus  B afllius deigratia dominus totius
Rufie,cr Magnus Dux Vuolodimerie,Mo[couie,Nouuogardi<e,Smolenchi,Tu=

ucr te,Lugarič,Perm ic,Bolgark, crc.mejfouno daparte d titolo  d; Re, per che
neuno ne 1’altro di quefhfi degna riccucre le lettere di Ikltroje quali con nuouo
titolo fiano accrcfciutc  er amphficdtc.il che certo cjfendo io in Mofcouid interuen
ne,concioJia che’1 principe di Mofchouia riceueffe le letre del  Re di pelonid, con
sdegnoerfhzza,pcrcbe il prefato  Re dt Poloma haueuddccrefciutt le fue letre
con il titolo del  D uca di Mofcouid.

Scriuano alcuni,ilprincipe di Mofcouid delpontejice Romano,er dd Ccfare Mae
ximiliano il nome er il titolo dtRehauer riceuuto: il che certo d me non pare
cofduerifimile,JJ)ecidlmente che eglidniJfunobuomoipiunimico,quanto che dl
pontifico Romano:ilqudle dltrimenti non honord,fe non col titolo di dottori.sk
milmcnte non penfa che Ccfare imperatore Romano fid punto maggiore di lui, co
me apare per le lettere fue,ncUe quali il nomefuo col titolo de Imperatore propo
ne .O It ra cto,il tiomcdi Uuca apprejfo di quelU e detto Knes, nedltro piu mag*
giortitolo(comehodetto)bdnnobauutogiamai,dggiuntoui pero queUa parola
magno-jdoe il  g ran  D uca. Percioche tutti glialtn, ti qualiunfoloprincipdto haue
uano,erano chamati Knes,mqueUiche piu principdti,er dltri,Duchtal loro int
periofottopofti hducfiino,Vuelilu KneJi,cioe grandi  D uchi erano chiamatiine dl
tro g rado ouer dignitadehanno dopo tiBoiariJi qualialmodo nojlro il luogo di
nobih(comeho detto di fopra)ouer dicauaheri Tenghino.er in crodtiai princia
palier piu nabili fimilmenteKnefi fono detti,md quejli apprejfo di noi,er etld=
dio in Hongarid altro neme non ottenga.no, fe non di  C onti. ere.

1 L d fequcnte formula, k quale inueronon cojjfacilmenteho conofciuta,uidipin
; gera d coJiume,ouer ufanzd, con Id qualt li principi di Mofcouid fi confaerano:

< erqucftausb gidilgranDucaGiouamc Jigliuolo diBafilto<inqutl tempo,che
eglal fuo nepote Dcmetrio ( come ho detto difoprajhauea inuejlito nelgran
J Utica,cr Monarcha della Ruf ta.

in mezzo del tempio della beatauergine,drizzajluncertopalco,ouero folaro,

zrfopra diqueUetrefedieuifono collocatc,cioe una al Lauolo,k fcccnda alMe=
pote,la terza al Metropolitdno.uijl pone dneh or a un certo  Pergolo, il qudle efi
clnamano Nolattfoprd del qudle il cdpello Ducate,cr la  B drmd , cioe 1’ornamcnto
DucdleuifonopoJh.p 0 fcia al tempo ordinato,ilMetropolitano cioeilcapo ditut
to d cltro,gU  A rciuefcoui,li Epifcopi, Abbati } Pmri,crfitialmente tutta la con *

gregatione

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 13

Sngdtioncdichiericipcon folemnipurmetiuiftiti,nel fopru delto luogoui fond
prefenti.o"quundo tl gr An  D ucu intru dentronel tcmpio colfuo Nepote.i diete  o«
ni cuntuno,cr fccondo k loro confuctuiinc la felicitu di moltiAnmud uno grun
L>ucu Giouunnc unnunciuno.dupoi fotto qucfti,il Metropolitdno con tutto il clcr»
c ominciu 'd cunture k Orutione dedu  B tata Vergint,ey difitn Pietro confcffore: il
quule cfit umodo loro miracolofo lo chiumuno.futtoqucJlo,[ubito il Metropoli•
tuno,il grdit Ducd.crilNepotemontdno foprd delpalco,er nclle fedie prepurd*
te Sedeno. Tuttuuiu U  N (pote rejld in piede tul principto del ptico ouer foldro.fl
no 'dtdnto che’lgrZDucd pdrkdlcuneparole,lequulifonodi queftotenorc.

Padre Metropoiitdnojccondo k diuind uolontd,crper Iknticha confuetudinc p*
no hord deUinoflri maggiorigran Duchiufltdtd‘,li pudri g rundi Duchi^Uifuoift
gliuoliprimogenitiilgran  D ucdto coftgnduuno: er fi comc con 1’cJJempio di qucl
li,mio pudre il  g run  D uca aUa prefentk fuu mi bcncdiffe con il g run ducuto , cofi

10 purimente Giouunnc mio primogenito,inprefentiu di tutti ho bcnedico.  M d p
che per diuino uolcrcinteruenne,cbc quelmiofigtiuolo moriffe,^ chc’lfuo um*
copgliuoloDemitrio uiuo reflaj[c,il quulecerto Iddioinluogo di miofighuolo me
l’bu duto,quefto udunque purimente in prefenzd di tutti io bcnedico ul prefcnte,et
dopo me infteme con il  g run  D ucuto di Vuoloiimerid ,cr di Nouuogardia,fi co me
gia con qucfh huucd benedetto il pdtre di quello.

F initoilpurlure delgrun Ducu,il Metropolitdno commundu dl nepote del Ditcu
cheulluogo fuo prepuruto ne uenghi,cr lo benedice con lu croce,&commundu ul
Diuconocht leorutionidcUi Diucomrecitunoicreffo M(tropolitunointruquefto
mezzo fedendo upprejfo del nuouo Ducu,col,cupo chino unchoru luifu lufuu Oru
tioneidiccndo in quefluformu.

Signore  I ddio noflro,Kc dedi Re,Signore dedi Signori,ilquuleper Sumuelpros
phetu edegefti Dduid feruo tuo,er Ongejli quedo per  Rf, foprd del popol tuo di
lsruel, tud prefente cxuudifci le nojire pregbiere detii tuoi ferui indegni^ri*
gtidrda del tuofuntuurio ul [del feruo tuo Demetrio^il quule tu hdi eUctto, exultd

1 1  Re ude tue  g cnti funte,il quule con il preciofifiimo fungut de 1’unigtnito tuo p*
gliuolo recuperu(li‘,crongcqueUo confolio deUu letitiu,defende auello con luuir
tu cclefte,pone fopru del cupo fuolucoronu deUepctrepretiofe,concedch lui Id
longbezzu delli giorni > ernedudcxtrailfcettro Regale,pone qucUo ncdufcdiugiu
pA,circondu quedo con tutte l’Armi dedu lu(litiu,fortipcu quedo col bruccio tuo ,
wfottoponegli tuttele lingue burburcZT txternc:ey fu tuttoileorfuo neltuo  ti
more,il ( j uu i c  humilmcntc tiprefluglioreccht.rimuo ue quedo dedu cuttiuu fede ,
er dlmoflru u quedo ilfuluo conferuutore dedi commudumcnti dedu tuu funtu chie
fu uniuerfulcucciocbe cgti giudicd il popolo nedu Giuflitiu,et lu Giuflitid ulil po*
veri miniflruitt conferm hpgliuoli dedipoueri,etfinulmcnte dopo morte ulRe*
gno celejle ne pernengbi,Dupoi con uoce piu chiuru pur lunice nio,Ji come etuuU

D

COMEN. DELL A MOSCOVI A.

potentid zrtuo e il Regno,cofi fid  er laude  er uirtu k Dio pudre,dl fig liuold,ey
dtto /pirit o fdnto dl prefente,cnicUifecoli di fecoh.Finitd quefld ordtione, c o m*
tndndi ilMetropolitdno kduo Abbdti,che 1’ornameto Ducate cbiamdto in lor lin
guaBdrmd,gli jporgano.il qttalc ornamenta injlcme col capeUoerd coperto di
certo coprimentodifeta,ilqualecfi Schirnikoiuu appeUino:  er cofi nceuuto
tdleornamentojo da in mano uigran  D uca,cr conla croce flgniil nepotc grda
poiejfogran DucaponetalDucaleornamentofopra delfuoncpote ,er pofcid il
Metropolitdno dice,pax omnibus, jiapdce d tuni,o 1  dopo qucflo,uoltatoji dl crea-
to Ducd,le diet cofi k te unico  Re eter no, al quale fjmilmente tl Reg no terreno e
conceffo,dicoui,inclmatiui con legenocchid k terrdinfieme con not,er pregate il
Signore che tutte le cofe ordina  er di/pone diccndo,Signore conferua quello fotto
Idprotettione tud,conferudlonelRegno,dccloche cglifcmprefaccia le opre buo =
ne,gmfle,cr conucneuoli,fd Signore che Ji dariftea la Giuftitia ncUi fuoigiorni,co
Vaccrefcimento delfuo dominio,icciocbe nelld TranquiUitk diqueUo,quictdmcn=
tefenza difcordid alcmia nimamo,in ogni bontk er puritk,cr quefte cofe diceco
ji baffkmente . Dapoi con alta uocc dtce,tu fci il Redelmondo,er ilferuatorede
fanime no/lrc, (id laudekte pudre,figliuolo,zr Jpiritofdnto,dl  p refente,  ernc/a
iifecoli difecoli, Amen.Dopo quefto,il capello Ducale portatogli dalli duoAb=
bdti,algranDucalo fporge,cr poibencdicetl nepote con lacroce fignandolo in
nome del pudre, delfigltuolo,  er del fpirito fmto.Vatto queflo ,ilgran  D ucd gli
p one il delto capello fopra del capo del nepote,er poi primamente il met ropoli=
tuno,dapoi VArciuefcouo, er gUaltn  E pifcopi apprefmdofi,con la mano il nuo-
uoprincipebetiedicono.Tinite lefopraditte cofeordinatamcnte,il Mctrpolitano
er ilgran  D ucacommaniano dlnepeteche eghfeduappreffo di fe,cr/latiche fo
munpococoff,feleudnompiede,ttjintrdqueflomezzo il Diacono cominciale
lettdnie,dicendo,mifercre noftri domine,nominando il  g ran D uca Gioudnne,cr di
nuouoValtrochoro commemora ilgran  D uca Dcmitrio nepote,cr ghaltri ancho
rafecondo laloro confuctudine.Fimte le lettanie,il Metropolitdno or a dicendo,
O Sdntifimd domina uirgo Dei genctnx. er dapoi queftd oratione,il  Metro polt-
tano,cr hmagniDuchifedano- er ttnfacerdoteouer Diaconodimoflra tl luogo,
nel quale e confucto kleggerfi ilfanto euangelto,cr con alta uocc dice, molti An-
nijldnoalgrdnDucaGiouatme,albuono,fidelc,diletto diChnilo, d Dio cllctto,
& dl Dio da efferehonorato, algran Duca Giouanne dt Bafilto di Vuolodnne *
rid,diNouuogdrdia,zr di tutta la Ruf id Monarcha p er molti Anni.Ddpoili fa
cerdoti auantelo altare cantano,al gr an Duca molu Anni,quel medeflmo nel
dextro zrfiniširo choro iDiaconicantano ,per molti Anni,findlmente di nuouo
il Diacono con alta uoce dice,molti  A trni algran  D uca  D emetrio buono,fidtle,di-
UttodiChnfto,AlDioeletto,er daejfere honorato,uigran  D uca  D emetrio di
Gmmne t ii VMlodmridrfiKom&trMd di tutta k Rufiapcr molti mi

10

Dl .SI G IS M ON D O LIBE. BARON.

Similmcntc lifacerdotidpprejfolkltdre ,er in uno  er 1’altro chorointonano,mcl
tiAnnifianok Dcmetrio.Le qualt tutte ccfc compite,tl Metropolitdno,l’Arciue
feouo,gli Epifcopi,er tutta la congregatione di chierici ordinatamente fe apprcf
fanoaUigrdnduchi,c?queUibonoreuolmentefalutdno,et dapcineuenganotifigli
uoli dd gr a Duca,li <juali reuerentementc incltmndofi,il  g ran Ducafalukno,

Lc I nflitutioni del  g ran Ducdgid confecrato.

imoncMetropolitano dijfe,  S ignore,ey figliuolo grdit DucdDcme*
trio,perdiuino uolereiltuo Auologranducd tibafatta Id gratia,
^ ti hd benedito col gr ar. Ducdto,  er pero tu Signore  er fgltuolo hubi

illl|p|aj fanpre iltimort de  I ddio nel cuorc;Ama Id luftitia ,er tl  g iuflo iudi
cio t ubedifcc dl tuo Auolo il grdn Ducd,  er procurd con tutto il cuore dl tutte le co
fe rdgioneuelmentefddi‘,cr noi te Signore figliuolfuo benediccmo,& preghid*
mo il Mdgno  I ddio p er Id falute tuaidapoi il Metropohtano  er p drimente li grdn
Duchiji leudno fu,Z7 il Metropol/tdno orando, benedice con k croce dl grdn  D«*
cd,cralhfigliuoli diqueUi.Emalmente finite tutte le cofe ftere, <3- k ctremonie,
il grdn Ducd cioe il l’Auolo aUd fud hdbitdttone fe ne ritornd,zr Demetrio con il
capillo Ducd!e,cr con ldBdrmd,aoel’Altro ornumento ducate dcccmpdgndto da
grdnde moltitudine dt Altri Gcntilbuomini,crdelli loro figliuoli,deltempio del
k  B euta Vergine fino dl tempio di San Mtchielc Arcangiolo fe ne uaidouc auan *
telaportd foprd de unponte de Georgio figliuolo del grdn Ducd Giouanejre uol
te con ccrti fpargoli audnti  er beUigli butta l'Acqua fanta adojfo , er dapoi.
lntrdtoncl tempio,li Sacerdoti dicendogli le letanie o ueropregbiera fecondola
confuetudine loro,con kcrocelo bencdiceudno;crfimilmenteappreffo delit  Se*
polehri ermonomenti lojtgimano colfegno dcUa croce.Vofcia ufcendo fuori del
tempio,di nuouo neUa po rta del prefatto Georgio con li fpergoli aurati  g li  /por*
gena l’acqua fanta.Dapoiper la dretta uia,al tempio della Annutiatione di Maria
fe neuajoue parimentelifdcerdotilobenediceudnc,etco/idd Georgio comepri
ma gliera fporta l’acquafanta.finalmente finitc tutte quefle uifitattoni,Deme-a
trio al pdlazzo del fuo Auolo,& della matre ritorna.iy quejletali cofe furono
fattenelAnnodelmondo. 70 o 6 ,cr datta natiuitadiChrifto.i 497 ,nel di quar *
to delmefedt Fcbraio.

V ifuorno prefenti k qucfto mandato del  g ran Ducd,et aHc benedittione di Simone
Matropohtano,Ticbone Arciuefcouo Roftouuienfe,et Loroslduienfe, Njpbontc
Sufdahenfe,et Torushi;fimilmente Vuafiano Epifcopo Tuuerefe,?rothafio Refa
nenfe,et dt Muranski j A framo Colubnefis,ctli Epifcopi dt L eufinij,di Sarki,et di
podonski. okra di quefto, ut furno anebora molti Abbatt  er Prion' infra li
quAli,z? delit piu potentt uifu Serapmo  P riore del Momjlero aUa Santa trmi ta

D ij

COMfeN. DELLA MOSCOVlA , 1

diSan Sergio et Mach motet il prion del Monafero difan CiriUo,etfnatmenU
g ran moltitudinedi Religiof,et dipcrfoneecdcfafliche.mentrefe dtfnaua,quaa
fl inluogo di prcfenteeraui ojfertoun certo Cingolo largo con oro , argento, et
pietre pr eciofe finito,cenil qualeil gr An Eucafecingeua.Dapoicerti pdfceti del
/ago Pereaflauuienfe nondifimile deUi pefci cbumati halecci,erami por tat i:  er
qucftoadaltrofine nonerafattofenonperebe tal lugo di Pereaslautt mai della
mofcouia,et dclluMonarcbia s’era f'e parat o.

B armai e alla fmilitudine di unct coluna larga,di ueluto,ma difuora clegantemen
te e adornata di oro,ct di ogniforte di  g Črne pretiofe.il quak omamento  g/a V uo
lodimeroad un certo Caphe Genoucfe capitanio mar ut ono tolfe, prcfligato  c he
bebbe luijnfieme con la fua compagnia.

il capeUo inlalorlmgua e detto Scbapka,ilqualegia Vuolodimcro monomach
ufaua‘,et quefto tal capcUo ornato di gcmme.et di lamina doro,quaf con ccrti ara
colcttirifflcndcnte,etmarauigliofamente compoflo lafeto,
lnfino adeffo ho det to del principe,tl quale la maggior par te dcUa Rufu dene,bo
ra diremmodel  Re di Polonin,

DelRe di Polomi.

E Altre parte della Rufu al prefente uti Sigifmondo  Rf di  Po/on/a
er g ran Duca della Lituuanta pcJfedc.Mafacetidcji bora mcntioa
ne dclli di Polotila , li quali Portgine loro deUi LituuampighornOj

-'  - Parmi cofa ragioneuole di dire aleuns cofe delia Geneologta di quel

li.glii da fapere chcgiaalgran  D ucatodeUa Lituuania, un certo principe detto
Vuitenenfufupertore  er patronefl quak non dtmenocome reffertfcono gh An
nalidiPoloni,da un certo Gelemtno fuoferuitore fu occtfo,  er cofmcctalgui*
fa Gclemino,cr ilDucato  er panmentela moglie del morto principe G odet te,
dellaqual donni,oltra glialtnfgliuolnduopm principah n’hcbbc,cice olgird,
crKeftud,MadiKeftudnacqueVwtoldo,ilquale altrimente Vuitouudolo dna
mano,Gr Anna,cbcfu moglie di lanujio Duca diMazouuia.Vuitoldo lafeto poi
trna fola fgliucla cbiamataAnaftbafiaJa qualedapoi d Baflio Duca dt Mofcouta
inmatrimonio fu coUocata,erfimilmente Sophia enominata.Dicoftu nacque  Ba
jllio, patre di quelgran Giouanne,che fu Auolo di Baflio prcncipc delit Ruthenr
al quale io giafui mandatoper Ambafciatore. Keftud iniubitatamentt da Olgird
fuofrateUo fu meffo m prigione,doue miferamente temino fua uita.or \uitola
dofmtlmente buo mo tale,cbe la Utuuania non ha hauuto  g ta mai il maggior e di
qucUo,nel. 1 4  lo.moritte.crpcr cheglibcbbe l’Acqua del fant o battefimoje qui,
fu poi chiamato Alexandro.

Olgirdo figliuolo di Gelemtno,or di Maria principejfa di Tuuerenfefua conforte
crparimente donita cbrijluna,infra glialtnfigliuoli n bebbe uno, chiamato  L a-

fule defderofo oltremodo di regnan,tmfolament( il Regno di  Po/o*

Dl SI G  I SHONDO L IB E. B A ROf|.

tila,mi ctimdio Ueiuuige  Reg ina erfuperiorcin que tempi diUlRegno,gm*
dementedcfideraua:laqualeR.eduuige nondimcnodVuilhelmo Duca dal’Aua
(Imera fiata promeffapennoglie,er fi fattamentepromeffa,che eUiconconfen
timento di t utti liparenti  er primati di l’uno  er di 1'dltro Regno , er fecondo it
cojiume di  Re auante gli anni maturi al uiaritare,col fopra detto Duca il rnatri*
monio confumo.Horfinalmentc uolendopure Legelone contentareel fuo dppeti
to,mando lifuoi Ambafciaton in Polonia,con comtfitone cheegh  er il  Regfio er
H eduuige per moglie addimandafiino ;er accioche Legelone  g lianimi di Poloni nel
fuo uolere tiraffe,ey che all’appetitofuofatiffacejfe,g!i promette infra lealtre co
fe,che ejfo injleme conli fuoifratdli,er con h Ducati oucr ftatideUa UtrnanU,
er detla Samogithia uuolpigliare la fantifunafede chri&iana.La onde  er co que*
fte,zr con altre promifiiom di que(laforte fece tanto, che egli,i poloni nctlafua op
pinionefaeilmentecondujfe,er dapoi fimilmenteperPautorita diqueUi, Heduui
gc Regina mojfa,ruppe la promejfa delprimo matrimomo,er con Lagelone m*
ritojfe. Il cbefatto. Subito ejfo Lagelone battezzojfe,mutato il nome di Lagelos
ne,in Vulaislao,er fu coronato de  Regfio, le quale tutte cofe furno fatte nel an*
no del Signore.  t ? s s. la quale H eduuige Regina ■ no n dinteno dallia poco tempo
nel primo parto mori. er cofi dapoi Anna contejfa di Celeid tolfe per moglie, del*
la qualen bebbe unafola figliuola,eT cbiamoUa per nome Heduuiginfia quale al
tempo fuo a Fedcrigo piu giouane Brandeburgenfefu maritata.Quejlo Vulailao
Re di Polonia tolfe aneboraper moglie una certauecchia er dapoi la mortedi
queUa,Vnaltra donna Ruthenafighuola di Giouatme Andrea Duca di Cbiouuien
fe bebbe per moglie,la quale dapoi hauendo prefo il cojlume Romano, fu cinama
ta Sophia,er di quejla n’hcbbe duofigliuoli,cioe Vulaiistauo,er Cajimiro .
Vukdislauodopolamortedelpatre,fucccjfencl  Reg no, er fimilmente rtmofa
[o il legittimo bereie del  Regfio de l’Rongaria,ciot poftbumo Ladtslao figliuo*
lodelRc Albertomorto,inRede 1’Hongariafucoronato,erdapoi Apprejfoi
lago Vuanano da Turcbifu morto.

Cafiniiro,il quale atPhora il gran Ducato detla Lithuuania teneua, er queUo che
etiamdio moffocon l’exempio dclfratello uolfetorreil  Regfio di Boboma  <i La*
disko pojlbume,al morto frateUo nel Regno dt Polonia fuccejfc.er dapoi Elifabe
tbaforelludeLadislauo Re di 1’Hongariaet diBobemta tolfe per moglie, deUaqua
H n'hebbe quejiifigliuoli,cioe Vuladiflauo  Re de fHongaria er diBohemia,Gio
Krffine Alberto, Alexandro,er Sigifmondo  Re di Polom,erFederico cardinale,
er c <*Jhniro,ilquale dopolamorteinnumerodifantieftato referito.
Vuladislao bebbe unfigliuolo mafehio detto Luilouico,er una fighuola chiatnata
Anna, Ludouicofuuejfe nel Regno, er Maria fighuola del Re Pbilippo er Ar*
ciduca de l Aufiria tolfe per moglie,nonihneno ejfo  Re L udouico nel  Arino. s.

daTurchiinmbacz fu morto *

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

A nndforelld di todouico  Re de 1’Hongaria con.Ferdinando  Re dclli Romani, di
VHcngaria.Lt diBohemid,et Arciduca d’Auftm maritojfe: ct queftu Regina e
fiata tdntd ftconda,che quatro jigiiuali maf:h,et undice jfemine ha partorite, et
fimlmenteneUnno del Signore.i^r.in Pragha de parto moritte.

Giouanne Alberto fenu mendr moglie fini fud uitd.

A lexandrofuofrateUo,tolfe per moglte Helena figliuota di Gioudnne grdil Du=
ca di Mofcouia, delld quale non dimttio non hcbbcjigliuoli, et cofi fenu herede
ter mino fua uitd.

Sigtfmondo,dt Bdrbdrd fud conforteja qualc et di Stcphdno  c o nte zepurienfefu
figliuold } n’bcbbe unafigliuolafemiiuja quale dapoidiHeduuigini lodchinoBrd
ddburgenfe eUettore,fumeglic-,fimilmcnte delld fccondamoglieja quale fufigli*
uolo di Gioudnnesfortia  D ucd di Milano,et diBarij,n'bcbbe Sigifmondo,il qua=
lefuilfecondoRedi Polonid.etilgran Ducadellahituuania,il qude Sigifmon-
do Elifdbethd fgliuold de  Re F erdiftando  Re dclli Romani, de  /’ H 5g aria,et di Bo
hemii nelAnno del Signore.i^i.aUifeidi maggio,tolfe per moglie*,la quale no
dimenofenzdfigliuoh,etinum unmuturd mortenel Arino, 1  m.aUi quindicidi
giugnofinifuauita.

Semouito D ucd di Mdzouiadi A lexdndra fud moglie, Id quale di Ldgdone era
Soretla,hcbbe moltifigUuoti mafehi, etmoltc figliuole femincili ntdfcln fetizd
hduerdltrifigliuoli,morirono: madeUefigliuole femine,'Zimburge dd Arneflo
Arciduca deli’Auflrid fumaritata: et di quefto belhjlimo matrimonio  F ederico
Imperdtore delit Romani, et patre diMaximiliano Imperator c. nacque:Maximi =
lidno genero pbilippo Re di Spdgna, Pbilippo Carlo qwnto,et Ferdinanda i m =
peratori detti Romani.

Ouuka con Vuoleslao  D ucd Tbefinenfe in matrimonio fu collocata.

Amidid con  V uoguflao Duca delle Stolpenftj,il qudc a tempi nojlri il Duca di
po merama e clnamato, maritoffe  5  et Antia Jimilmente,la uita con Id morte com-
inuto. Veramentefiqualche dotto fcnttorc ut uoleffeordinatamente refferire li
frateUi, etlinepotidi Olgirdo etdtLagelone , etfimilmente li figliuoh delle
gliuole di queUe, et fimlmente tutti lipaflori di  K eftude, di Cafimiro,et di g hal*
tri Re,in numero molto granietanta mmerofa prole facilmente Accrefccrcbbe.
La qua!e nondimeno (leomeinunfubitoe crefciutdet Ampliata, cofi Al pre=
fente il feffo mafeulino in un figliuolo del gr a  Rc mor to di Poloma, cioe in Sigif=
mondofecondo Redi poloma , rimane.Malafciato quedo da parte,hora aUi  Mo
fcouiti faccio ritorno.

BafitiofigUuolodel granDucd Giouanne, deliber dr,doji et confultandofi circa
del tor moglie,fimlmente dopo longo dtfcorfo,le piucque dt uolcrpiu prcjlo tor
re unaftgliuola di qualchefubditofuo, che ultra donna forefiiera et externa, et
queJiofac(Ud parte perfcaragnareaUe gmdifime fpefenuptiali , et par te che

It

Dl SIGIS.MONDO LIBE. BARON.

tgh ' tcmeuct di non hauere ummoglie,ldqudle er iiperegrini c ofiumi,cr dicon*
trarid religione ripienafuffc *er di qucfio tal configlio Georgio cognominatopic
ciolo Tbefduricre,cr fotnrno conjigliero del principe,ne fo 1’Autborc. Percioche
tglifi penfdUd,chtl principe lafighuola fud per moglie torre douejfe. nodimeno
p er puhlico configlio di tutti,fu ottenuto,cbele figiiuolc de h (uoi gentilbuomini
fujjero condotte dl confpetto del principe,er cbe di queUeuna ne todefje, laqudte
pi« dgrddo gh fujji. La ondefuccefje, che miUe et cinquecento fctnciuUe uerginc
audnte del foprddetto principe uifurno condotte; delle quali findlmente Salomea
figliuold diun certo gentilhuomo chiamdto Gioudnne Supur fuoradeUd oppi*
mone di Georgio Configliero ellejfe per moglie. Con Id qunle fino al tempo di
dimi uentmo dmoreuolmentc ftette  ; m d ueggendo pci di noti Imer di lei figli*
uoli, per edgione delld fierriliu detla moglie offefo, quelld in un certo  M onefie*
rio nelprincipato di Susddlo fdbricdto,rincbiuft: et quefto cafo fucceffe in quel
dnno,nelqudle noifldmo peruenuti in Mofcbouuid,cioc nel urno. 1  ? ik.daUdnd*
tiuitadino/lro Signore.Volendoil Patriarcba ouero il Mdtropolitano por*
geredqucftddonndilcdpuccio ditefid,ouer 1’hdbito mondcbdle,leinonfolamen*
te nonfbferfc cbeglifujje poflo adojjo, tnd pigliatolo m ntdno, conldgrimc,pid*
ficldmori, eteon firdcctdinento dicdpeglififotto  c pieiiper mdggior feberno lo
tnife . P<r ilqual dttoindegno, Gioudnne Stbigond mo dipiunobilt configlieri
del principe moffio, non filamente quellu con p urok dcrcet dccerbe nprefe,
m d ctidmdio con il fldgetlo Id bdttcte, dicendogli, tu bdi drdimento di fdre re~
fiftenzd. dUd uolontd del Signore, et ejfier pegrd et lentaaiubedire lifuoi cont
mandamentii Al qualerefpondendo Sdlomed,le dijje, dimmi con qudle autho «
ritdmi battetui refpofe d configliero per comifitone del Signore . Attbora  /4
donnd con dnimofrdcaffiuoet rotto in prefenzd di tutti iijfit, io certo ui prote*
flo che contro dl mio uolere, et sforzdtdmente io piglio quefio tal hdbito,etcofi
dcUd tdntd ingiurid fdttdmi  I ddio ottimo et Mažimo per mio uindiedtore lo cbia
tno.et cofi ejjendo U pouerd et jltnle Salomed rimdfdnel Mondficroferratd,il
principe tolfe per fud moglie et principcffia  H elend figliuold del  D uca  b afi*
hoLintzkijciccoct  g id morto, et fmcilo dico del Ducd Michael Lintzty,
il qudle Ad'horain pngione era tenuto ; md non pajforno moltigiorni,cbe la
farna uenne fuora, che Salomeaera  g rauida,et quafiuicinaalpdrto: ettalco *
fi due matrone moglieri delli primi configlieri del principe lo confirmduano,
er diceuano di boccdproprid di cjfit Sdlomed bauerlo udito.ilche a ghorccchi
del principe peruenuto, egli  er l’md  er 1’altra dede due donne daUafud prefai*
Zd edecio uid,  er non ditneno und di quelle, cioe Id moglie di Georgio configlte-
ro con bdttiture ingiuriofamente fece trattare, per qucfld edufit, cbe cofi tur*
damente bduefiino tal cofu fdtta intendere dl principe loro.  M d dapoi,accio*
de ejjo principe del tutto la mita bent intenciti  ST eono[cba,ui mando almona-

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

flerio Theoderico Kack uno deUi fuoi configlteri,cr un certo Poldi Secretarlo,
commandando lorc chccon ognidiligenzafingegno,  er drle richercbino la cof'a
in che modo Id fia.Alcune pcrfone dcgtic difedc differo d, mi che erauamo in Mo
fchouid in quel tepo,che lafoprddctta Salcmen hauea partorito unfigliuolo cbu
mdto Georgio,md che nonlo uolfe giamdimoftrarlo h niffmo.ll chcuolendo co
nofcere queUi che erano fiati mandati dal  g ran Buča, Salcmen gli reffofe, queUi
tion ejjir degni di uedere con li lor ocdn un tal fanciuUo, infi.no a tar,to che non ue
nijje aUuetci di gouernare rimpcrio,cr dt peter fare le uendette ddla chara md «
drc.nondimeno alcumpoiconfiantementenegauano queUa hauerpurtorito^co
fidi cio Id farna e dubiofa  er inccrta.

P er due cdgiom io intefl,ii gr ati principe di Mefhcuid hauer toltd per meglic Id
figliuoladi Bafiho LintzkupriuatodeUaLithuuanid,una,cheegliffieraua dihaš
uer figliuoltdiquclla,<& cheuededld foccrafudhauerhauuta ongine  er princi*
p io deUa nabile fameglia di PctrouutizM qua!e  g id nelfHongarta era digran no
me  er di migata farna,& era quella,che lafede digrecifeguitaua:zrl’altrd,che
fipefaua h fuoi figliuoli douerhauere per lor zio Michael Linczkij,huomo dijln
gulare dcxtentd,z? dicerta rarafortezza, Pcrciocbc hauedoil principe duo frd
teUtgermani,Georgio  er Andrea,cfcheper forte haueffe hauuto figliuoli di
qualche altra donna,egh penfaua uiuendo HfratcUiJi fuoi figliuoli douer e ffere po
co flcuri ncU’ddmini{tratione del Rcgno,ma che hauendo figliuoli di Helena,queUi
per 1'duthorita di lor zio,ritornato in gratia  er neUapriftina hberU,in maggior
quiete et tranquilita douer uiuere.La o nde ejfendo noi nella Mofcbouia,(l tratta =
ud della liberatione di quefto huomo da bcnc\il quale finalmente cauato di prigio*
ne,et donatoaUalibcrtajecondo ilnmduto Ducale,etperteflamcntodicjfoprin
cipe infra glialtri gran maefiri nominato,fu dapoi dato et ordinato per tutore et
diffenfore di Giouanne et di Georgio fuoi nepoti.Ma pofcia,effendo morto il pas
tre delli duo fanciuUi,et uedendo che lafua forcUa uedoua il Kegio letto co un cer
togentilhuomo cognominato Ouuczina contaminaud continuamente,et che uerfo
li frateUi del morto marito neUi uincoli cofiretti s’incrudeliua,et che crudelmente
et fenza dlcuno reff>ettofignoriggiaud,dtUd fola pietd et honefta mojfo il buo fr d
teUo,queUd,dcciocbe piu honefiamenteet piufantdmente uiueffe,fouente 1'Admo*
niua.MaqueUacomcdonna  s faccidtd,etfenza uergogna tale admonitione a tanta
tnoleftta et a noid hcbbe,che dapoifi configliaua in che modo et uta potejfe fare
tnorire ilpropriofrateUoM cofintrouata la cagione,f'ubito certi maleuoliaccus
/orno il fidelifiimo  T utore,di accufatione di tradimento.et cofi fubitodinuouofu
poftoetchiufoinprigione : nellaqua/epoi miferamente temino fuauita.La Ves
douafimilmcnte non molto dipoi fu attofiicata, et Ouuezina Adulterofo fquar *
tato tn quatro  pezzi: et cofi dopo la mortt deUa matre dt Giouanne il figliuolo
maggiore nel Anno del Signore.u i$-fuccejfcnel Regno,

DeUa

Dl S IG IS M ON D O LIBE. BARON.

DtUa Religione detta  R ufiia.

«7

A r ufiia dalprincipio che la rictuuctte Ufe de dt Cbriflo,cofl infi*
i no'aqut(io  g iornoin tffafcdefecondo ilccjiume grtco rimane;la
Ruf'.a bebbe gia il fuo M etropolitano il qualc faccua la rcfldcntia

_! in Cbicuuia,dapoi in  V uclodtmeria,  er < tl prefcnte in Mofchouia.

D a poi conciofia cofa  c ht h Metropoliti difetti anni in fetti anni la  R ufiia aU’tm-
perio da Litimi fottopofia uifetafiino.cr refcofiiii 'anarijndi neUa Mofcouid
retornafimo.V uitoldoueggendo quejio,non uolfepaHre chtlefueprouincic fuf
fino deU'Argentoafciutte er extenuate; er cofiperqueflacaufa,raunati inficmt
g U Epifcopi detle prouiucie.un proprio Metrcpolitana cojlituUterd quale al pre
foite ha lafua [e de in v mina cit ta primatu dtUa Lituania.la quate bcmbe il  co=
fiume Romano feguita, no ndimenofi uedono piutemplifattifecondo 1’uftnza di
Rutemci che aUa  Ro manama li Metropoliti Ruthtnici 1’autborita loro bano dal

Patriarcha di Cofiantinopolu  .

Li Rhutcni ntUijuoi Annali apertamentc Je gloriano, la terra de  R ufiia auante
Vuolodimcro  er O beba,effcr battezata,cr bencdcta da fanta  A ndrea Apoflolo di
Jefu Cbrifto,il qualc cfii iicono dclla Grecia infino aUe bocche del fiume Bonflhe
neeffer uenuto,& de Uperilfiume l contrario d’acqua infino alh monti, doueai
prcfcnte e Chiotiuia,hauer naltigdto}Cr iui ogni ter ra hauer benedeta  er battez
zatd,& in duel luogc la croce[ua bauer coUocata,tr hauer predetto ftmilmente
iuilagrangratiadcl Si?norc,cr molteebiefede Cbriftiani douer uemre . pofcia
de h partitofiMno aUi fonti delBorifthcne cffer peruenuto ,er de Udi  g ran taco
Molek er loiper il fiume louuat.efjfer difcefo nel ligo  Limero,er delipcr il fiu
me Vuolbouu,ilquale del detto lago nafec, m Nouuogardia effere peruenuto,&•
de h poiperil medefimo fiume nel lago la doga,cr a noue fiume,ej finalmentc in/l
no almarcM quale cfii Vuaretzkoia appcUano,&not d man Gcrmanico infra
Vinlandia  er Liuonia,er cofi nauigando effere peruenuto 'a Roma:&ultimamcn
te nelPeloponeffo,cioe ndla Moreapcr la fede dilefu Cbrifto da Ago An ti pano
effcrflato crucififfo&titttcffie cofe negh loro Annalifono contenute et feritte ♦
G m h Metropoliti  er U Arciuefcoui crano eUetci,  er cofi pr imame nt e chiamati
tuttigliArciucfcoui,liEpfcopi,Abbati,&'Prioridelit Monailcri fi recercaiU
uno huomo di fanta uita p er U  M o na ft eri), er pa- gh heremi,  er queUo era eletto. ,
Ma bora duono  c bel precipe efolito d chiamare aleunt auate dife , cr di qtii,uno

""HtJccondocbcpiualgiudiciofuogUagrdda.Erain quetcmpi cbcio erain

Mofcoiua Ambafdatorc diCefare Maximihano,unccrto Bartbolomeo Mclropo
litano,huomo certo di fanta uita,& di ottimi cojiumiornato^Ma eonciofia che’l
principe baueffe perfejlejfo uiolato il giuramento, contra del Duca di Scmefitz ,
& dtre cofe malfatte , ejeontra 1'AutorM di ffduejf: deflgnato,dpnfa*

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

to-Bar tholotnto Metropolitan) Ande fine dudnte il princip e, C? k diffe duddce*
tnente,conciofid 6 principe chc ogni autoritd fiaufurpdtddatc  er cheio no pofii
ragioneuilmcntc fare il debito mio Jo te rcnuntio it tutto,cr cofi glifporfe it fuo
bacolofil qualccjjb portdud amodo d’una crcccjil qudbdcclo infietne con la di*
gnita de 1’ufficio il principefcnza retdrdanzd alcunu piglic,  er d poucrcUo  Mc=
tropclitano ligdto con le cathene,fubito d fticlogcfero mandclh.dicono quefio id
to huottto per dlcun tempo cfferfiato cofi in phgionc,  er in edthene,cr dipcinon
dimeno cjfcrftato liberdto,&cofi priudtametcin un monallerio il refidnte di fud
vita hauerfinito. A quefto fanto huomo,un certo  D anicUe perfona di anni trentd
fucccffeper Metropolitihuomo ml uero di corpo robuflo,graffo,e^di una faccia
rubucnddjl qualcnondimeno accioche ncn fufiiueduto  er giudtcato put prefto
tffer dedito al uentrc  er alk paccbid,cbe k dig<uni,a uigtlie,cr altre dcuote or a«
tioni,qudlunq ;• uoltd cglifuffe perccllebrarc qualcbeatto cucrncgotio puhlico,fo
leaprimdmentccolfumodelfolphcrctingcrfikfdccid,<tcciocheper quellopalhdo
dimniffc,ey cofi di tal pahiczza ueflito era folito dudar fine per k tem
Oltra diqucflo,fono Duci Altri Arciuefcoui nclDominio delld Mofcouidjn  N o*
ttuogardid,cicc di Magrici,a' di Rofioff,fimilmentc ui fono li eptfcopi Tuuercn

fc,Refmenfe,Smolenfis,Vcrmie,Susdali,Colune > Czermgouuie,SAri,ertuttiquc-

fii prelati fon fottepofii al  g ran  D uca di Mofcouiti- quefli banno le loro intrate
te rte di certc poffefiioni,zr da altri extraor din arijama non banno ne cdftclld , ne
cittd,ne alcunet adminiflratione fcculare, del mangiar di čarne perpetuamentefeaf
tenghano,ho ritrouato chefckmentcduo Abbatifonoin tutta k Mofcouk ; ma
dclh  p riori de li monafterij ui nc so pur affaiji quah tutti fecodo k uolota del pr m
cipe, al quale niffuno ha ardimento di contradne,fono cUetti.
ti prioriin chc modofjano eletti,p uid dalcunelettere } deun certo Varianto Trio
rc del monaftero Huttcnicnfejatto gia ncl Arnovo ho ccmprcfo,cr di quelle
iettere folamete i capi ne ho tolto.Nclprincipio li fr ati di qualche monafieriofup
p licano al  g ran lonca,chc cglifaccia elcttionc di qualche priore fufficicnte,ilqua *
ie infegni loro li diuini precetti, tna quelio che e clleto,pr ima d e fia cufirmato dal
principe,bifogna che cgligiuri,o“ per ferittura prometti,che uogli in quel m o na
fterio fecondo la confhtutione deUi fanti pudri loro pictofamcntc  er fantamente
iiiuerc‘,cr tutti gli offiafecondokconfuetudincddli maggiori  er etiamdio con
confentimento ddlifrati piu uecch i pigliargli a. fe,  er aciafcuno officio perfonefi
deli proponere,&k comodita del monaftero diligentemente procurarc,ddle fa*
tende cr della cofe del monaflero con tre ouer quatrodi piu uccchi ccnfuk
tare,  er poi fatta k deliber atione, tal imprefa a tutto il colegio de glialtri fr d*
ti referire:cr cofi per contuncfctitenttd diquelli,de tutte lecofedeliberarc  eror*
dinare,nonlautamentedafuapofta uiuere,ma inutta medefima menfa perpetua :<=

menic ejprct  er hubteomm n[ m . t’mir ate Im antmli

t)I SIGI SMONDO LIBE. BA RON. 1$

diligentcmente racorre,&nel tbefduro del momfierofdelmite reponcrc: &co*
Ji promettc diofferuare tutte quejie cofe fotto tuttd queUu gr in peni,la qu<tle ef*
fo principepoteffe dure a undilinquente: er fimilmcntc lifrati piu ueccbifc aftrin
g cmo con giunmcnto di offeruire tutte le foprdditte cofe,&fidelmcnte dili*
gentcmente dlprepofto gr crato priorcdouer ubeiire.

L: Sdcerdoti fcculdri dl piu deUc uolte fono confccrdti quelli,li qudli dpprcffo del
h cbiefecomedidconibdimoferuito,mdniffunoeconfecrdtoin Didcono, fcprimi
n on c mdritdto,ondefpejfe uolte intcruicne,cbe ai un trdtto fogliono cellebrdre le
ttozze, črnel grudo delDidcondto ordmrfeMdfe leffofa di qualchc didcono no
fuffedibonu fantd,ulboru nonpuoejfcr confecrdtoin didcono, felnotoraunu mo
g lic di qudlcbebondfdmu;md mortu cbe e Id moglie,ilfacerdotedelld udmimjlru *
tione difacrumenti totulmente efo(pefo,nondimeno fe cafimente uiue, puo cjfer
prefenteu tuttigli diuini officij infieme con gliultri mtmjlri dxlle cofe,cbcJifun•
no in choro.eru perumnte lu confuctudine,cbe lifucerdoti ucdoui caflumente ui*
uendo fenzd reprebenfione pote fino le cofeftcrc ddrniniflrureimu boru l’ufdnzd
i crcfciutd,cbe niffuno deUi uedouijiu dccettdto uUe cofe fucre du cffcrefutte ,fe no
tntriin quulcbe mondkero,&fecondo Id regold di quello uiuu.

Cidfcunftcerdote uedouo,il q ude uord torre unufecondu moglie(il cbe e in liber*
td diogniuno)coflui nonhu niente delcomunecolcleroftmilmcnte niffuno dcUift
ccrdoti noti bi urdimento di confecrure ouer bittezZire,oucr niffuno dltro offis
cio exercitdre,fel didcono non ui fuffe prefente ,

Lificerdotincllecbiefe tengono Uprimo luogo,& cidfcuno diqueUiperqudlcd*
giotie f uoglid fdceffe quulche cofa contrd Id religione, ouer Puffciofacer dotah,ul
iudicio fpirttuale c fotto pofto^ma fc glicaccufito di fdtt o ouer di qualche imbrict
chezzo,o ucro di qualcbe ultra forte diuitiofceUerato  er tnfo,idl mdgf.fr dto fe
culdre epumto not uedesfmo inMofcouid dlcunificerdoti ibrkcbipublicdmete ef
fere bitiuti,liquali di mete dltro fe lametuuuno t eccetto citefi doleuino cffcrc battuti
ddUi serui<? non ddgentilbuomo .

Pocbi dnni fono,cbe un ccrto luogo tenete del principe fece dpiccdre unfaccrdote,
il qudlc euftuto retroiuto col furto,il cbe il metropolita haueio a sdegno, dicio
fe dolfcmolto dpprcffo delprincipe,onde chiamatoa fe il luogotenete ,loriprefe,
ma p 0 i refpodedo alprincipe li difffe bauerfatto morire un Iddrofccodo Pdntico
c °ftume dcUa patrid.et no un fdcerdotcet cofi qUo teza ultra punitiocfu licetiato.
? e . feerdote fclamenti auate ilgiudice feculdre,fc effrftato battuto daqudlchc
™ lco (pciochetutte koffefeettuttele fortede ingiuneal giudicio fecularcfeapdr
engcno) All’J }ora ,/ g /udice,fep cdfo bard conofciuto,cbePaccufato fiu fato pro*
uocu, 0 , 0  uerpcr qua!f uogha ingiurid delfacer dote primdmete offefo,ilfopradet
o, -crt ote punife  er cafliga,^non:quello cbe bd bdttuto ilfaccrdote.
i juter doti al piu dclle uolte p certa elemofind di  gfii di co rte fono fojietuti flmifc

E ij

CO MEN. DELLA MOSCOVlA.

mete,tt [ona dfigndti a quelli certe cdfe picciole cu capi et prati) do Je cu le proprie
mani et ddUidltri feruitori attu flmilitudine delit fuoi uicini cercano il uiuerc: luno
poibifitme offerte: Alaina uoltala pecunid delld cbiefd e dati d d ufurn,d diecip ce
to,et qUa erporgdno dl facerdote dccio no fiano $forzati,d nutrirc quetlo co lep  s
prič fpefe. Sorto ctiadio dlcuni,liqudti deUd liber odit d ercortcfia delil principi uiuo
no.Veramete noji troudno molte parochic, le quali di capi eraltre poffefitoni (Id  s
no dottatc,cccetto chegli Epifcopdti,er dlctini monaflerij ntffund parocbid ouer ft
cerdotio c coferito d. niffuno altropccetto cbe alftcerdotejn dafcuno tepio no ui e
piu eheuno dltdre,et in cidfcbeduno giorno f kmete and mcff> fc dice,rdre uolte fe
retrcud cbe  og m tepio, no habbid dlmcno un fdceriote,il qualce oblignto fokmete
tre uolte k fctttmana d celcbrare le cofe facre.il uejlito loro e quafl comequello del
lifecukri eccetuata k bercttd,k quale e picciok errotoda acaocbe copri k chie
rica.fopra qlla portdno poi un certo c apel grade'cotrd il calore del fo!e,oueroco
trd k pioggia.ouero cbe ufdno un certo cupetlo logoiipele di cafovi,er di colore
crifo,tutti portdnobdjlonidd poggidrfl, qudliinld lingud loro diconopojfocb.
Alk mondBcrijfono juperiori (come bo detto)gh Abbati erli Eriori, dequdli
que(li lgumeni,er queUi Arcbimandriti cbidntdno,hdnnofuerifime lcggi,er re
gole Je qualition dimcno dpoco dpoco fono mdncdte,er uenute qudjl d niente , que
fli non ufano forte alcuna di piaceri,er ft per forte o citherd, ouer altra forte di
inftrumento mufteale fufferitrouato appreffo diqueUo,grauifiimamente epunk
to,perpctudmentc fe ajlcngano dal mangtar čarne tutti ddnnoubidientk noti
folamcntcdlcomdnddtnento de!principe.md etkmdio d cidfcuno delit gcntilhuos
minimanddto dacjfoprincipe, er diquc(loncbo uedutdkexperientiapercioche
mgtornoungcntilbuomo qualerd dl gouerno mio,dddimdndandouna ccrtacofa
dd uno pnore,er quello differetido dportdrghck,g!i mmdccidUdd uolcrlo batte*
re.fono moltiji qudh ufati delit monaflcrijffc neudnno dl’hcremo,doucfanno at
cuni Tuguriotti,doue bdbitano ouer folt,oitero con licompagni. er ccrcdno il ui
uere deda terra,erdelit arborije radicier fruttt de quali chumano Stolpniki, p
cbelacolonna e dettaStolp, er qucUtle cafe piccioleer jirette, con k colonnain
dltczzd le foRengono.

Ji ZAetropolitano,gli Epifcopfcrgli Arciuefcoui quatunip ppetuamente del man
gidre JeUdcdrnefeafenghno,no dimeno quandoinuitdnoi laiciforcfheri,cucrll
faccrdotijn quehepo chc magtano cdrne,banno qucRo priui/egio,cbe pongono k
čarne duante di quc!h nel fuo conuitojl chc d gliAbbati,erath  Prior/ e prohibito.
Gliarciuefconi  er g h Epifopi,er glt Abbati portdno le rntne negre,er rotonde,
tnjfolo il vefcouo di Nouogardid kportd btdcacTcodudcorntal modo noftro.
Le uc(lcquottididncdegU Eptfcopiffono comequclle di ghaltrilAonaci, eccetto
che aliunduoltdportanoueftedifetd,erffrecialmenteun certo manto negro,il
quals lu dal petto in l'ma eri’altu p ar te tre fmbrie bmebe piegate akt Ji mili ■

DI SIGISMONDO L I BE. BARON. 19

tuiine di m riuuolo corrente;adinotarc  er fignificare cbe dal cuore,cr detla bot
ca di qucUi ui corrono riuuoli detla dottrina dctlafede er delil buoniexempli,quefti
Epifccpiportano uti certo bj(ionc,con ilqualefefoficntano,il qualefecondoegcn
tilipojjbchcbiamano,zr eaUifhnilitudine di croce.er 1’Epifcopo Nouogardten
fl p or ta il manto bianco.tAa li  E pifcopi folmente circa le cofe diuine,er circa dl*
le procure er conferuatione detlaReligione fono occupati er impcdtti‘,er lacura
fdmiliare.er le altrefaccndemoniane dd ejfere admimjirate er rettefaghaltrinti
niflri crofftcialt commettano .

H dnno nel catalogo loro certi Romani pontcfciji quali contefunti hanno in Ve«
ncrationeima glialtri , qualifurno dopo qucllu fcifma,banno in tuntu abominutio
ttc,come queUi,li qudli deRe ordinitiom delil fantiftmi A poftoli,er delit fanti pa«
dri, et delit fetti concilij fiano mancati,chiamandogli comc beretici et fafmatici,et
qucthi/lefiicon maggiorodio perfeguttano,che nonfarmo cfii mahumetant-pcr «
ciocbe dicono,cbe neIfcttimo concilio generale fu condufacbe tutte queUe cofe,
le quahneUi concili pajfati erano fiate conflituite et ordinate,perl y aducnire queUi
(Imilmentedouer effcre femc,ftabili,etcerte perpetuamente:tie giamainel tem*
po futuro douer efferlecito a mjfuno di orditidrcaltro concilio,ne manco douerui
andarefottopena de excomunicatione^etqutjio cbe io ui dicofeuerifiimamente of
feruano,et inuiolabdmente mdntengdno. cbequejlo fidiluero notate uno exem*
plo de ucntaiera un certo  M etropolitano detla Rufiia,il qualtdd inflantia di pa*
paEugcnio,era dnduto al Sinodo,douc le chiejle erano unite infieme,coflui ritor
nato dapoi nella patria,fu prefo, et di tuttie beni ffogliato , etfinaltnente pofio in
prigionetdella qualc nondimcnone fu dipoi liberato.

\ Cbefia ll ucro chc tra not et loro u'e diuerfita dtfcdcj lecito dcottofcerlo per la,
* copia d'alcune lettere,lc quah un certo Giouline Metropolita della Rufu ali’ Ar
i ciucfcouo,conte cfii dicono Romano bauea mdndato.qucjld  c Id copia cbe fegui s
ta delta lettera.

io bo amato tl tuo iecoro et ornamento fig nore et padreBeatifiimo,et detla A po*
fiolicafcdia etdi tal uocatione dignifiimoMqnale >  da luogi remoti resguardi atla
bumilta et pouerta nofira,et con le Ate detla dilettionc ci copri,er amoreudmente
comcfuoici falutaietinfpcciahtd detla noftrafcdc uera et orthodoxaci interrogd
« adiimanda. della quale etiamdio udendonc,come 1’Epifcopo della tua beatnudi*
neciba refcrito,tcnefcimcrauigliato.et per chc tu fei tanto,ct tal faccrdotc', per
< f uc lia caufa io pouero tifaluto,bonoranio d capo tuo,et bafciandok tuc mane,
ct le braccia,iij heto et della fupernd potentia de Iddio copcrto,etilSignorc etn*
ntpotente diaa, te, et aUi tuoi fpirituah,et parimente d not 1’ordinc buono. \onon
jo dondefiano nate 1'bercfie della uera uta della faluteet della rede mučne , ec affid
maramgliarmi non pojfo,qualdelit dtauolttantocatttuoet inuidiofo,iantoacccr*
rimo minico della uerita,ct della mutMb(ncuol<nKdcontramJiajtatoiilqualda

COMfeN. D6LLA MOSCOVIA;

frdterttd ttoflracharitd de tutta la congregatione di fidcli hibbia alotandtd, dice•
do,noinon cffcrechrilUdni.Noiueramentcdaprincipio hauemo conofctuto, uoi
dakabencdittione delddio cffere chrtfiiani,benche totalmete kfede chnjiuna no
ferudte,^inmoltecofefctc ecmtrxrij.il che per uid delit fetti gran Svnodi uelo
dcmofireropeUi quali k fedecxtholtcx  ©' c hrtfttana č ordinata,  er totalmente
C onjirmatd,tieUiquali anchera ccme in fette colonne la fapientia de  1 diio la cafa X
fcJlejjo ha edificato.Oltra di quefto,in coteflifetti fynodi,tutti que papifono dc*
g ni dcUa Catbedra di fan Picro,pcrcioche con cjjo uoi crano confentienti .Manci
primo fynodoera Stlueftro,papa,nelfecondo Dcmctrio,nel terzo Celellino,nel
quxrto il beatifiimo Papa Leone,nel quinto Vigilio,nelftjlo Oaphanio huomo ho
tiorandotCT netdc faere feritture dotto,nclfcttimofynodo Papa Adriano,il cjuale
fuilprimo chemandaffePieroEpifcopo  er Abbatcdelmonafiero disanfabhdo *
de poifono nate k dtjfcnfioui infra noi er uoi; lequali nel tiero principalmente
incominciorno neti’AntiquaRana.certamente fono moltecofc cattiuefie quali da
uoi contra le leggidiuinc ,er Statutifono comeffetdetle quahaleunealk tud chari*
taferiueremmo. Primicramente e del digiuno dclfabbato contra la legge offerua=
to.fecondariamenle del digiun grande,nelquale uoinerimouete unafcttimana.et
mangiate le carni,cr cofi per la uoracita detla čarne,tir ate gh huomini allkppct =
tito uo{lro,{lmtlmente queUifacerdoti,li qualimenano moglie,dal comcrtio uo*
firo  g/l difcxciati‘ 3 ey quetli che dalli preti nel battesmo fono ftati onti, qucUi uoi di
nuouo gliongct^dicendo^ucfto cioe la crifrna non cjjire lecito di fare ai fcmplici
faccrdotfma folamcntc a gli Epifcopi.fimilmente detli azzimi cattiuifii quah m a
nifeftamentela feruitu \udica,ouero un culto dimofirano,zr qucUo che e il capo di
tuttic mali,che qucUcco[c,lcquali fon confirmate p It fant iftrni Synodi,queUc ijlef
fc hauete incominciato a pcrmutarlc,er riuoltarle,dicendo delffiritofanto, che
nonfolamcntcdclpadre,machc anchora dilfigliuolo parimenteproccda,ermoU
tcaltre cofe piu maggiori, dellc quali la tua bcatitudine al patriarcha da Coftanti *
nopolifuofratellofpirituale ne fcnJfe:exortandolo che ogni diligentk dggiungc *
rc ui doucffc,a toglicr uk al finccotcjli errori, acciochc nella concordia (ptrituale
fufiimodcunoanimo  er d’unauolonta,fi comc dice fan ?aulo,informadociin que
fto modo dicendo-fratelli,ui prego p il nome dtlcfuChnflo,che qucl medefimo
$etiatc,diciatc,ct che no fia infra di uoi difcordU alcuna,et che fiati in un medefimo
intctletto,cr inuna medefima cogitatione fortificati,crftabiliti.dicotefii fei ex*
cefii ouer mancamenti quanto hauemo potuto.ui hauemo ferittetzr per 1'adueni*
refimilmente detle altrecofe alta tua charita feriueremo,  I mperochefc,la cofa e co
fi(comchauemodldito)tu cipcrdonerai, conofcendo cheper uoi fono malamen*
te offeruati icanont detli fanti Apofioli,  er g UdecreticTordini detli fetti gr anfy*
nodi,neHiquali crano tuttili uoflri primipatriarchi,^? concordcuolmcnte dice =
uano^hclaparola uojlrafujfe tiana,cr chemanifefiamenteuoi crrati,cr peroni

Dl SIGISMONDO LIBE, BARON* čl

prefaitc apertamente io ui rcprendcro primamente del digiuno delfabato; uedete
benc quello chedi quejla cofa. li fantifiimi Apofloli ne banno fcritto,la dottrina de
qualiuoi l'bauete,erftccialmentc qucUo,cbcl beato elemente primo Papadopo
fan  P tetro Apoftolofcrijfe fecodo gliorditu er jlatuti delil A pojiolt,come e ferit
to nel  Cdnone.LXHlI.de/ fabbato dicendo,s’ct faccrdote ouer  lo eccleflajlico fa *
ra ntrouato.il qualc nel giorno detla domimca.cuero nel fabbato digiunaffe eccet
to ilfabbato grande,fia degradato.cr s’c! fara buomo fccolare fiacxcomumcato >
CT daUa cbiefa Jla feparato,  Il fccondo era del degiuno.il quale uoi corrompete.et
i la Rcfia deUi lacopiti,er deUi.Armeniji quali nel fanto digiuno grande, ufano
lat te er uoui.Epcro qual uero chrittiano haraardimento difare er dipefarequc
floileggeteicamoni delfcfiogranfyuodo,r.el quale Oaphanio uoflro papa.quel
le cofeprohibifceer dcucta.Noiueramentc baucndointefo.che ncU’ Armenia.er
in altri cer ti luogbi nel digiuno grande ufauanououi er formaggio,[ubito comet
teflmo aUi nofln.cbe da quefla forte de cibi,er da ogni imolatione de demonij fe
ajlenefferoier quando da quetiiaftenere nonfl uolcfino.fuffero feparati del con*
fortio defidelt.erfelfujfc facerdote,deUc cofe faerefta foftefo.il terzo e il gran*
difitmo errore er pcccatodel matrimonio deUi facerdoti, pcrcioche quelli ebe
tnenano meglic,uoi pr ohibcteloro.chc non pojfono pigliare d corpo del  SIgnore;
condcjiacofa cbe'l fanto Synodo,d qualefufuttoin Gangra.fcriuc nel quarto ca
muc,che quello che diftrezzd ilfaccrdotc.cbefccondo la legge ha tolto moglie.et
chcdica,chctwnecofa lecitadclla mentcfuariccucrc il[acramento,fiaexcommi*
cato. Similmente dicc ilfynodo ogni diacono ouer faccrdote che lafet la proprti
Meglic,fia priuato dal facerdotio. ll quarto peccato era il faeramento de la cofir e
tn at ione,non e detto in ogni luogo in tutti ifynodi.lo cofcjfo uno battejimo nelht
rcmifiionc delit peccatiifeadunqft un battejimo,faractiddio una Crisma,erqueU
la medejima uirtu e tanto dcllo E pifcopo,quanto del faccrdote. ll quinto errore  e
de gliazztmi,il quale ueramente errore e d principio er la radicc di tutta la h ere
fia,come io demoftrero. er benebe neccffario fuffe, a qucflo paffo addurui molte
fcritture,non dimeno unaltra uoltafaro quefto,maalprefentefolamentediro que
&o,qudli Azmicbefonofattidalligiudei,in memoria dcllalor hberatione, er
delta fuggafnora dell'Egitto eranofatti.  M a noi una uolta fola femo chrijliani,ne
gtamaifemo ftatinellafutica dclli Egyptij,ne mdeo nel fabbato dique[ia forte del
l l Ziudei,erc comandamento apprcfjb,chc doucmo ponerc daparte 1’ojfcruationi
•k gHazzrni er della circoncijionc,er fe aleunofeguitera uno di quclli,comc di =
cc  Paulo,c tenuto adimpirc tutta la lcgge‘,diccndo Paulo.fratelii io bo nceuu=

to d fl Signore,q u dlo ebe ut bo datoipciochc in quella notte che egii eratradito.pi
gli.0 ll P ane Jo benediffe, fantificb,ftczzb 0“ detteloalhfanttdifcepoli dicedo, pi
gtutCjCr Mangiate,erc.Confidera quello che io dico.non dijfe d Signore,piglian

C C MEH.  DELLA MOSCOVIA.

era fatti,ne Albon il Signore magiani Upafqua delli Giudei,icciochc egli deffe
l'Azzi>”dd gliupoftolijondeper que)loc cofaprobabilc,cbekpitquadelli Giudei
e fattd fldtido a-fedcndo.er tnagiafl qudlo,chc noerafatto nelld ceni di Cbriflo,
comedicelafcritiurafededo coli dodici difcepoh)<?quejloincbcri,tl difccpolo
fe repojio fopra ilpctto di qucllo nelk cend.lmpocbe quello cbe cgh diffe,co de(i
derio ho defiderdto di mingkre co ejfo uoi, la pasqua, n o intedc delti pafqui delli
Giudei,h qualeperimnte fempre ntdngkui con \uelii, ne nwico>qudndo dice
fate que(lo in mid commemordtion c, Uficulta di fare  g linpone, co mefuffe tu paf=>
qud detli giudei fmilmente non di A quclli l'iZZimi,ma tl punc, qmndo i:ce,ec»
coui d pittetU qitile io ui do,et d Giudi,i queUo chc io daro il patte ttngendo nel cit
tino.cglieqticUo,cbcmidcetridiremafc uoidicete cote[lirdgionc,noi ceUcbri*
mo ne glidzzimi.per cbe non ui e ilcutu terreflriti ouero commiflicne nelte co*
fe diuine: mo p chc uifete uoi difmenticati delti diuiniti,et feguititi il cojlume del
ligiudeii cminando nellahcrefli di effo giultino,diMiumetto,Appo!lmro, la
cenfi,etdi  P mio fyrio farnofatienfe,ds gutichio,et de Dui{lirio,et de ghaltriji quu
linelfcflofynodoenno heretici fceUeritifimi, et del fpirito diabolico ripietti.

I Ifefto enorc jinalmente  r delto fpirito fdntofnperoche inebemodo dicete uoi

10 čredo iti Bio patre,ct nelfigliuolo,et nel fpirito finto,il quile procede dil pitre
tt dil figliuolo.certimcntc e cofa ftuppendi et borribile d dire,che huuetc ar dime
todiperuertere lifcde chrtfliitur,conciofli cbe dal principio pertuttoilmondo
in tuttele cbiefe de cbrtfliatufčrtnimentefe canta,čredo itifpiritum fanttu et  Do
tniiium uiwficintem,et d pitre procedentem,qui cum pitre etfillo fimuladoratur
etglorificitur.Per qud cigionc idunq,uoinon dicete,ji come dicono tuttiglial *
trichrifliim,mi uoi ui ponete uggionte,ct idducetc moui dotrinii conciofia cbe
Tiulo Apofiolo dicef Alcmo,amncierA a uoi,fuora diqucllecofe,kquali hm*
mo detto a uoi,itiithemi flt,lddio uogliicbe uoi noincurriate incotejli mileditio
ne,pcraocbe glie difficilect borretido d permutire et peruertere li ferittun fin
ti de  id&o.per li fanti huomini copofta‘nonfipete quinto quefto fii gnndifimo
errore,pcrciocbe uoi idducetc due uirtu,dueuoloti,et duoprincipij del fpirito fm
to,remouendo,etpocojlimificendo delPbonore di quello,et AlU herefta Machi
doniifete coformi^il cbepregofta lotaioAo prego,ct meinebino alli fanti picdi
tuoi,cbedilimilierrori,qudifono infra diuoi,ctfpecialmente degliazzimi fe cef
fj cotalmenie. Oltra di quefto  io bo uoluto,fcriucruiqualcbe cofa delli fojfocati, et
de glnnimiHimmundi,et dclh Monacht chc mangiatto U čarne; mi di quefte cofe
uniltrduolU(felpiicen ilsignore)ne fcriuero,mipircimenteper la gran cbi

rita te ho fcritto,qucllo cbe bo feritto.  M.t fe quclle cofe cbe fono fittefano di cf*

. fer fatte,riccrca le fcritture,et ritrouerai U ucritd.io te prego Signore,cbe tuferi
uulSignor noJlropatriarchadiCoflantinopoh,ctallifanti Metropolitan,li qui

11 Irnno infcil uerbo delU wti,et come lumi luccno refpkndanojperciocbe il

potr*

DI SIGISMONDO LIBE. BARON. II

potrafuccedere,che’lMagnolddioperilmezzo lorofopra  g Umori di quefli
forte ricerchera,cmendare,&farapromfione.dipoifd te pareraju potrat fcri
utre i me.che fono ilpiuminimo infra tuttiglialtri.lo Metropolita dcUa Ruf ta
te faluto mfiemccb tutti glialtri chierici &laici,quali ti fonofottopojiietubidieti:
te fdutanofiniilinetc  co ejjo meto li sati epifcopifi  M onacbi,et It Rejruomini gra
dt. La cbarita dello fpirito fanto fldfcmpretcco, er con tutti lialtrituoi,Amen .

Seguitano li Canoni d’uncerto Gicuanne Mctropolitano } il qua*
le e dettoil propheta,li quali inquelmodo che io bo potuto
' g li ho uoluto qui aggiungere.

Hj i putti in cafo de necefitafenz* ilfacerdote pojfono effcre h.it te za
jsl tt.glt Animali.erucctUijd glialtri ucccllt oucrfcre lacerati. non e
l cc ito cbcjlano mangiati.ma qitdli che ne mangieranno, ouero ne
gliazzimi ccllcbreranno,ouero netla fettuageflma uferano la čarne,
ouero ilfangue de glianimali deuorerano,fiano riprcft  er emcndati.
Liuccelli.&gliAnmalifoffocati nonjiano mangiati.lt Ruthenicon li  Ro mani in
cafo de neccfita pojfono mangiare,mactllcbrare no.Lt Rutheni, tutti iRomani
non rettamcntc battczzati (pcr chc quelli non fon fiati tutti immerjl nel aqua  )
aUauerafedeconucrtifcano,er d qucUi conuertiti,nonfubitofegli dcbbepcrgcrc
r£ucbdrijiid,cr quefio mcdefimo debbaji ojfcruarc co h tartan,er con altri huo
mini diuerfi  er contrarij allafedefua.

Vtmmagini dntique,  er le tauolefopra le quali fon fiate fatte le confccrationi:no
fiano abrufciate,ma ne  g h horti.ouerin altro luogo konoreuoleflanofcpptUiie,ac
cioche ingiuriaalcuna ouero dishonore non riceuino.

Se in luogo facro edificarai la cafa,tl luogo done era l'altare,dcbbaffe lafciarc tos
talmente uacouo.

SequeUo eh’e maritato.entra in qualche monaflero,erla moglie fua ad uno altro
fe maritafJe,cofiui (i puo confccrare nel grada del facerdote.

La fgliuola del principe non dcbbe effcre collocata in matrimonio con qucUd perfo
na,laquale lacomuntonenc gh Azztmi,er lictbiimmundi ufa.

Li facerdott nel tempo de 1’inucrnata debbano portare le mutande deUa peUe di
quclli animaltji quali fogltonomangiare.

q ue tti che non fon confejfati,er chc non hanno rejlituito la robba d'altri,aHa fanta
comutiione non fono da effcre riccuuti.

Li facerdott  er li Monacbi al tepo che fi bolid erfalta no dano pretiti atic nozzt-
S e unfacerdo te fcientemente congiongera la terza uoltauna perfona dejiderofa
del matrimonio, fiapriuato de 1’uf/icio,

Volendo la donna che Itfigliuoltfjano battezZ^i/tnopotendo quctlidigmare,
lei perqudlidcbba dcg mm .

COMEN. DELLA MOSCOVIA*

S* tl mritito, renuntiata la prima meglit, unaltra ne tolejfe,ouer che la fua meglit
dduno altro [cmarit affe,nonfi debbe accctarlo aUa comumone,fc primano rit or
ta con d matrimonio della prima dama. mjfuno fia uenduto alU fede d’altri.
S’alcunofiientancnte mangicra conhRomam,qucllo ccnle monde orationi(la
mondato, er netto.

la rnoglie delfacerdote prtfa da glmfidelijcbbajl rcfcuctere,ct di nucuo tiel ma
trimonio,per ebe hapatua uiolenzaffia repighata.

1i Mercanti er huominiperegrim,quali nelle parti dclli Romaninc Vattno, non
fianopriuatidcUa ccmumone,ma dqucda medeflma,reconciliati ,fiano nceuutt ,
dandoglipero prima aleune orationi perpenitentia.

Helmonajlcro nonfidebbonofarc conuiti,chiamando a, queUile donne.
ll matrimonio non ji debbe contrahere,fe non publicamente ncUe cbiefe.

Seguitano le quejlioni d’un ccrto CiriUo ,'a Niphonte
Eptfcopo di Nouuogardia.

E Vhucmo depo lacemmunione per troppa rcpletionc dictbiouer di
bere,uomitaffc,chefceglida fare!refpondo,che per quaranta giorni
degiunddo faccia penit cntia.erfc nonfuffe per repletione, ma per

mmr .  __J faftidio,perucntigiorni,& feperaltracaufaligura, facci manco

penittnzaSel facerdote comettera unacofa jimile,per quar anta giorni dalie cofe
dime O 1  fe aflenghi  er digiuni: ma feper ultra caufa ligiera,per una fettimana di
giuni,er jimilmente del Medone,delit čarne, er della latte aftcnghafl.Ma s"d ter
ZO ej quarto  g iorno doppo la communione uomitera,faccia pcmtcntia,erfe per
cafo qualcheduno uomitajfe ilfacramcnto,per cento er uenti giorni faccia penite
za,mafe neUa infirmita uomitaffe,per tre giorni faccia penitenza.il  V omito bru
fcia nelfuoco, er dica cento pfaimi,er fel cane mangiajfe ilucmitato,cento  gtor*
ni degiuni;cr fe U udfiditerra ouer dtlcgnofuffero fiati immundi{rcfpondo,cbe
conleorationimondeetpurefiano mondati .

P er ranima del morto che cofa e da farcirefpondo,daghi,una grifa per cinque mef
fe,con lefumicationi,con lipani,et colformeto cotto,d quale e detto Kutina, ma
il facerdote habbia il uiti proprio.

Che diraifeper otto giorninientehabbia dato da mangiare alMonacho infermo
ttconlauefta feraphicaue(iitolrefpondo,chehaifatto bene, per che glierd nel
c rdine angelico.

Inchemodofeha da fare uoledo un taliano fecondo il codlume Ruttenico faerarji
tt uiuereirefpondo.che egli entrinella nojlra chiefaperfetti giorni,chefegli mu
ti unaltro nomc,et che p er etafeungiorno imprefentia fua fe gli dicano dcuotamett
te quatro orationi,dapoi chc'lfe laui nelbagno,per fetti giorni de čarne et da lati
fintft aftenghifit fottm gmm> lmto,(ntri mik (biefo,etfopra di t qu<lloJlmU*

It

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON*

tnente qucUc quattro ordtioni gliflano dettr.poi con qucflc mondefla ucftito,??
lacororufopra delcupofuo gliefia pofta,con l'o ho deUacrcfmd fla onto,un cc*
reo glifia duto in nuno,  er mentre fe finifce k meffa d fld comunicdto,  er cofi
ndlmentcilfidhduuto  er rcputatopernuouo chrtftiano.

E Iccito ncUi giorni difcjla ammazzare ucceUi,pejci,oucr dltri animili tcneftrit
refpondo,ncl g torno di  D ominica,per cheglic  g iorno difcftd,l’huomo udiiin chic
fa,ma pcr le humani bifognc  er nccefita e concejjo chejiano morti,
ll facramento neUdfetttmdna de gltuliui confecrato,e Iccito d, conferudrlo pertut
to 1’annofrefpondo.chc fi debba confcruarc in uafo mo n do ernctto,cr quandoit
faccrdote comunica hnfermo,dggiungauiun poco di uino: pcr che qucjlo fenz*
l'acqua bdjiu.

Se glic Iccito dure ilfacrdmento a uno infirmo indemoniato^muttofnon elecito,

tna bafla che filamente le bocchi diqucUifianotocche col facramento.

E lecito ad uno faccrdote che ha moglie,ncl tempo ene k fua dontia uol partorire ,
legerghleorationi,comeflfaaUamogliere di kicitnone lecito,p cio chetaleufan
Za non e in gratia,ma utultrofacerdoteftche lepuo dire.

Nelgiorno della exaltationc dellafanta croce,che fiicbbemangiardtAonachi no
mangiano pefci,ma i taki inquel gicrno bafciando k fanta croce,poffino mdgiar
čarne: eccctto perofe kuemjfe nelgiorno del ucnere, ouero dimercore, alhora
non  e Iccito,

b lecitoalfaccrdote chela nottedormecon k mogliejamatinaintrareneUachie
faircfpondo,lauefi prima queUa par te,k quale e fotto 1’umbelico , er poi entri in
chtefa legga l’euangclio,ma non e permeffi che cgli skprcfi odd'alt are, ne ccUebri
la mejja. i\\d uolendo il faccrdote nelli giorni del file  er di martc ceUebrarc,potret
kni di praticarc con la donna fua,  er cofi de mano in mano.

E Iccito i comunicare d, uno che non babbia moglicie lecito,pur che pcr und quare
fcima integra non habbia hauuto comertio con k moglic daltri,ouero co animal
bruto.ufaciuUi dopo tl battefmo,fino da cjfcr comunicatiifincl tepio fino da tjf
fere comumcati,metre li dtuim ufjicijfif 'ano,ouero le preči uefpertine fino citate,
Chcfirtc diabineldigiuno maggioreedaufare i nelli giorni della domenka,??
delfibbato,h pefci,ma glultri giorni ghntcflmi ddhpc/a.ncUa fettimana fanta li
Monachimangiano ilmclc,crbeuano l'aqua accetofa.

Ncll 4  conficrationc della Kuthia, quantictreifono da effere aeceji  ? per le anime
dU0 >wpcrkfalutedcluiuentc tre.

La Kuthia in che modo ji dcbbcfardfianotre parti diformctocotto,eyk quar
ta  P ane dt  pcfiUiJi fauc,i? di ccci cotti inflemc , er ftano conditi col mele  er col
ZUicaro,zraggiongauill ancborddc glultri frutti,Laqual Kuthia,Rnite t‘cxc*
qute,fc ufa in chtefa.

Ouando i BulgarifiPolouuczi, z? U Cz udi fino da ejferc battezzatilrefpbdo,cht

F  H

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

fono ddcjfcr battezzati,qudndo per quardntdgiornihdr anno primddegmnito^et
leorutioni mundc fopradi quelh jiano dettc^ma fclfara Stkuo,cioefcbiauonc,fo*
mete p olto giorni digiuni,il batizate il putto,debbc alzare bcnefulc mmchc.de
ciochc mentrc cgli battiza tl putto.nientcrimanghd nella uefie dclUitacro del bat
tcfmo.fhnilmcntc h ionu de parte,flid per quaratdgiorni che non entrun chicfa.
L d donna do po il fuo menftruo,e da ejfcre comunicatatnon fi comumchi fe pr ima
nonfldlauatd.

E lecito entrareneUd fldnzd dcUd dennd che hd par tor it o? in tal luogo non c lecito
intraruife non dopo finiti tre giorni.Percioche ji come gUaltri uaji immundi dili*
gtntementefono daeffere Uudti,cojiqucUa habitdtione con leorationie da cjjert
primamente mandata.

Dopo cke’lfole [era anddtod, monte e lecito afepctlire c mortitrefpondo,chc no *
p er che quejia c la corona delli morti, uederc ilfole auante che fiano feppeliti, ma
molto merita čjllo, ilquale leoffddimortile  imdgineantnj-,afeodefottoterra.
E lecito al marito circd lefcfte di pafqud comunicarfUrefpondo,cheji,quando per
tutto il tempo detla qudrejlma nonhara prdticdtoconldmoglie.Similmentc čo¬
lni che conlidenti hduera toccotluouo ilgiorno di pafqud,ct che dclle fuegingiue
fiaufcito ilfangue.pcr quelgiorno aflengaji dcUd comumcne.

E lecito al marito dopo la comunioneja not te fcquentc praticarc con Id moglidc
iecito,nondimenofe Umoglie parturiraun puttodeuno ingegno deprauatozS’
goffo.ll pudre  er Id niddre facciano penitenza nel giorno del uentrc,iel fabbato ,
er dellu dominicd.Mdfe farunuo huomini nobili,zrdialto Ugnaggio,h patri diet
no ccrtcgrifferdS dlfacerdotc dcciocheegliprcga per queUi',ji per cafo confumafi
ilpuuerojd cera di quelld cdde m tcrrdjeghe lecito u caminarefopra del luogo;
rcfpondodcno.

In quel giorno che Id udeed purturird e lecito in tul giorno ufare Idttefudinone le
cito per che glie mijio con fangue,ma dopo dno giorni fara lecito,
ln che tempo p uo aleuno ejfcre fofpefo detle cofe facrdrefpondo.il facerdotc nel te
po del digmo.prefo detla bcncuolcnzadiqualcbcdonna,oitcr praticando co cjfo
lei men che honejlamentc , Per uno anno integro detle cofe diuine afiengkiji, er fe
perforteduante ilfuofacerdotio tal cofe comcttcjfe,non jia confccrato nel ordine
delfacerdotio.

Maillaico comettendoipeccati  er flagitijdi quefia fortc, in quel anno non Ji
comunichi. Oltrddi qucfto ; quclla per fona che barauiolata qualchc uergine,
c mr o che la p rima uolta retroucra la fua moghe uiolata, non jid confccrato nel
ordine facerdotale.

F dcendo aleuno il diuortio,in che modo far d cgli penitcntiaircfpondo perpetume
te dulld cucharijlid, fajlcnghi eccctto pero fe luijtcffc permorire.

e kcito d mm mntn mefm l’(xqw  pc r U falmfmtre^ondo ejf<r l<d•

Dl SIGIS HONDO LIBE. BARON. 1 }

to.Puo ilmrko dure diuto M moglienelcompire h peniUntim,nonpuo,Jico*
meilfrdtcUo 1’altro frdtcllo,

ln quel giorno cbclfdcerdotefepelifce il morto,  er chcl bdfcid queUo , debbe egli
in quc!lo giorno miniftrirele cofe facrctrefpondo,chcno .

V m donnd de pdrto cbe h d um infirmitd deferata dcbbdficomunicdrelfi, pur•
chc Id fc leud da quel luogo doue Vin pdrtonto,zrportdtd  er kudtd in dtro luogo.
E lecito praticdre con Id moglie ne! iuogo douefono imnidgini di fmtiircjpondo,
dpprcfentdtofi dttd moglie, non dcpotii tu la croce dal coUoifimtlmcntc no n e lecito
che tu prutichi con Id moglie in queUd lnbitdtione dl confpetto dcWimagini,fe pri
md qucUe nonfidtio bene ferrdte  er cbiufe.

E lecito [ubito cbe tu ti leui del dijinare oucr dcUd ceni , dUdnte che tu domi, nel
tepiofdreordtioniirefpondo mo quilc e meglio domire,ouero ordrel .

Tuo dfacerdotc fenzd Phdbitoficerdotdle dtidare allo tnfermo j zrqucUo  com«*
nicdrelpuo.

In che modo le moglie [ono dd ejfere toltetuolenio mendr moglie,per qudrdntd,0
uerodlmdncoperotto giorni,contcngdfl ddllc dltredonne.

A Uddonnd che defperde.e lecito 'dfdr pcnitenzdtla donnd, non per qudlche def*
grdtia,md ejfcndo imbridcu fc defperdejfc,fdccid penitentid.jimilmente quclld do n
nd,td qmle dara & bere dl fuo mdrito de IdccjUi, con Id qudle effd ji kud, per fei fet
timdne debbd digiundre.

E permcjfo di po ter mZgidrc detli cdrne e? dcUd Idtte di qucUd Vdccd,co Id qudlt
Vbuomo h d praticdtcituttinc poffono u[drc,cccetto queUo ch’hd fdtto 1’errore »
E lecito che Id dotind grduidd ufa il confeglio dcUe uecchie,in che modo lddcbbix
pirtcrirelrefpondo le done ufantepiu prcflo per confeglio delle uccchiedntique t
Vherbe,dccio poffonopdrtorirc,chel conjiglio dclh faccrdotiji qudlidiutdno quel
le con le ordtioni,pcr fei [c t timdne fdcino penitentid  er al fdcerdote tre griffne  g/j
mmerino. Scperforteunoimbridco offenderdtdlmentc und donndgrduidd, che
Id difperdd,pcr mezzodnnofuccidpcnitcnzd ,er le comdrcflmilmcnteperotto
g torni nonintrdno m chicfd, infino d tdnto che non Jhno monddte per le ordtio=
tioni cr pregbicrct

DelBdttefmo ,

! i puttifono bdttczzdti in queflo modo,ndto ilfdnciuUo, chidmano il
\ ftctr dote il qudle dUdnte Vhdbitdtione nelld qudleela donnd chehd
| pdrtorito : fldndo in piederecitddlcuneordtioni,  er imponeil neme
dlputtojdpoicomunementein qudruntd gi'orni,[c peredfo il putto
fc injirmajfe jportato nel tempio d bdttezdre, W cofi per tre uolte il fdnciullo
dico tutto e immerfo ne l‘aqud,perche dltrdmente non creddno chefid bettezz <*=
totfapoi  c ont  o cpjf k chrifm f k qui (le  $ confecUtt tidld (ettimm

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

tntnteeonto inchora con la tnirrha,come cfi dicono. er l'dqua del batesmo ogni
uoltaperciafcunputto ebenedetaerconfecrata-er[ubitoek 3 ejinito d battesmo,
Vaqua e gettata fuora dcU<t portadel tempiotper chc UfanciuUifcmprc f tn battez
zati dentro neltempio,eccetto fclatroppalontananza del luogo,oucrd grd [red
do alfanciuUonoccjJetncmaiufano l'acqua tepida,eccetto chc allt fanciulh infer*
mi. qucU t chc tengano dl batte$mo,cioe li comparijono cbumati fecondo chc piuce
dl patre er dUa matre del putto. er qualunque uolta chc con ccrtc pdrolc rotunda
no dl Demonio con lefuc pompe,tante uoltcfputano in tcrra.ertl facerdote ctidm »
dio taglid li capegli delputto,  er qucUi con la cerraglinuoluppa,er in certo luo
go del tempio  g lircponc. v in qucfto loro bdttcfmo non ufano ne fale, ne [ali*
Ud conla poluere

Seguitd la BoUa dipipi Alexdndro,per Id quale il  B atef
mo deUi Ruthenifacilmcnte e manifeflo.

LexandroEpifcopo erferuo delitfenti de lddiojperpetudmemoria
dclle cofe erc.PAltczz* deldiuincconjiglio,qucUo chc la ragionchu

mana da fc nonpuo ccmprcndere,per Id cffcntta della fua immenfabo

tdjdltra cofa.fcmpre  d falute dcDa gcnerationc bumnd,germtnando,
dl tempo conueniente confccreto mifterio qucUatflcjfa che'l  M dgno iddio hdeono
fciuttd,produccer mumfcftaal mondo,acaocbcghbuomini conofcdno,chcperli
fuoimcriticome da [e nen pojfono fare niente- mala falute loro,er ogni dono di
gratid,dal fommo \ddio,er del patre delit ueri lumi nafcere er proucmre. c er ta «
tnente nonfcnzdgrandeerfpiritualeaUcgrczZd della mentenojlra hauemo in*
tefo,chealcuni Rutbcm delDucdto deUa Lithuania,er altri^uali fecondo il rito
er cof ume di gred u:uono,erno dimeno faccndo profefione della fede chriflia *
m-h quali,uilmcnfe,K.ijouuicnfc,lutzeorienfc,cr Mechiccnfecitadc,er dtocefc,
erdltriluoghidiquelmedefimo ducdto habitano',pcr opera dellofpirito fantoil
iutninati,alcuni errori,qualiinfino adeffo fecondo ilccftumc  g rcco uiucndo,hano
cffcrudto.totalmcnte dellalor mcnti,cr cuori sradicare,er 1'unita della fede eh d*
tholicd,erdeUachicfaldtinaRomana Abbracciarc,er fccddo Idrcligionc di quel
Id Idtina er Romana chiefa uiucre defiderdno,e}’propongdno.M.a per chc fecon*
do il coflume  g reco.cioe nella terza pcrfonafonflati bdUczzati.er alcuni ajfer*
tnano qucUt denuouo douer ejferc battczzatijifopradcttiji qualifecondo l'ufan =
za grecafonouifi,er anchora muono , ft comcp auantecatolichamcnteJlano bat
tezzati,recufano er denegano di uoler di nuouo rcbattizarfi.

Nt>! adunque,li quah fecondo ilprccettofupcrno  <1 noiconeeffojtcnche in fufjicie
tifiino,er fecondo l 3 ufficio pafloralc defiieramo tutte le peccorcllc a noicomcf*
fc t aluere ouile de ekritto condurre,acciochc per quella fiafatto un pa flore er uno
etude,C dcctochc la fanta cathohca chtefanonhabbiamembri dtMrJi,deformi,<t

Dl SIG I SMONDO LIBE. B ARON. *4

difeguali <tl cdpo fuo,tn4conformi,unitier equali}dccurdUmente hauemoconfide
ratorj- bat letto qucllo chcfu difjintto p er Id fchcc mcmoria di papa Eugenio
quarto predeceffor tioftro,ncl concihocellcbratc inftorcnzapel mczzo fuo y do*
ucuifurno prefenti  er greci&- Armcni,confcnticnti (jconformicon Lt Roma*
na chiefa.cioe cbe la forma diquefto facrameeo del Battcfmo doucffc effcre mejne
ftomodo.Egotcbaptizo^n nominepatris,cr filij,cr fpintus funti. Amen,O ue
ramentccofipcr qucllc tjlcffc parole,Baptizatur tališ fcruu lefu Chrifhjnno*

* mine patns,  cr/i/f/.er fpiritusfinih .O uerumentecofi, Baptizatur manibut

* meis tališ innomine patru  er jili] y ey fpiritus fundi. Amen. cr cofi in qucjlo mo
do iluero battcfmo effer prcfetto,et buono.Perciocbe la caufu princip dedi quel
loJuUa quale tl batieftmo ha la ucriu,e la fanta trinita ,er la caufa inftrumenta *

i ecil miniftro,d quale da difuord ilfacramento,epcrofe}glic expoflo l'atto,ilqua
le c exercitato pcr cffo minifterio di qucllo,con la inuocatione dcUa fanta trinita e
fatto ilfacramcnto.cr per queftacaufala reitcratione diqucftotal facrameto,co

fi nella tcrza pcrfona coUocata,ncn cjfcrcneccffarid(hntlmcntcfoprdqucfia mate
ria inftcme con linoflrifrdtelli haucmo maturamente dchbcrato,  er conjidcrato ,
er coftconi'Autonta Apojioiicafanoi,£FdgiialtriRomanipontcficida cffo lefu
Chnjto Signor noliro,per tl tnezzo del beato Pictro,al quale  er aglialtn fuccef
foridclfuo apojlolato,la diffcnfatione del minifterio hacomefft,dataci,col tenore
del prcfentc brcue dcliberamo,& declnariamo, che tutti qucUiJt quali fono battez
zati nella tcrza pcrfona, uolcndo del rito greco,al rito  er coftumc della latina  er
fanta romanachiefa ucnirc,femplicemcntefenza altra contradittione,oucr obliga
tionc,zr conflrengimento,cbe di nuouo flano rcbattizatftcon quefla pero intetio*
ne che etiamdio glialtri riti per le chiefe onentali fohti ad ej)creferuati(pur che
nonhabbiano infela hcretica prauita)poffono offeruaretcrcoflfacendofl primda
mente per qucUo l'abi uratione de tutti glierron,  eric tutti It riti g reci della latina
er romana cbicfa,ey delil riti etfanti injlitutiom di quella diffcrenti,pojfono effer
riccuutinclconfortio defidcli.exhortando ctiamdiopcrle uifcere dcUamifcricor•
dia del noftro lddio tutti et ciafcun di quelli,h qualial preditto modo fono bat ti*
Zati,et fccondo d rito greco uiuono , che abncgati tutti  g lierrori, h quali inflno
adefjo jecondo dcoftumcetritogrccohannooj]cruatt,ctquclh fimilmente chefo
Ro alla immaculata et fanta catholica latina et Romana chicfa,et aUe conflitutioni
a PprobatedeUtfanti kuomini diqueUa:contrarij,uoghno 'a quella medeflmacatho
lica chief<x t ct parimente aUi falubcrrimi documenti di queDa per la falute de 1’anim
me lor 0> ctpcrla cogmtione del ueroiddio, accoftarft.ee acciochc d fantopropoft *
to dl quclli J da qual cofa tu uoi non pofti effcre impedito,ne ritardato, al prefente
al ucnerabilcfratello noftro d Vcfcouo Vdnenftftn uirtu deUa fanta ubidicnza co
mettemo v mandamoaualmentc tutti 'a un peruno cofi battezzati,et alla uniU
della prefata ehiefa Utma uoghono aenircM li [opraiettt ermitotalmentc ubiti*

CO MEN. DELLA MOSCOVIA.

tetre,per fejlefi,ouer pcr dira, per fond,oucro per altri fecukri prelati ccclcfidjli
ci,oucr per lipredicatori dcPordinc difrati minon delld rcgold dc offermnti ,
dotti et dd bate,ouer per dltrc idone perfonc.alli quahpiu  g h pidccrd di commet
terc,cbegli pojja riceuucre, et acccttarc hbcrmentc.fimilmente d prefato uefco
uo.et d quelh cbe lui fopra di cio ellegerd,con Cautorita dpoftolica concedemo pie
tid ct libera licentid etfdcultd dedffoluere,tutti quelli cbe cgh treuerd infimili er
rori incorji,et nelldbcreticdprduitddeimmerfiijimilmete di poterliajfoluere del

Id  /ententid delld excomumcdtionc,et dellcdltrc cetifure etpene ccclejiaftiche,ct d
quelli pofiino dggiugere la falutarc penitcnz* pcr lipeccdti loro,ma perchefor *
fe fdrcbbe cofd difficilc le prefente nojlre littere por tar le k tutti quelh luoghi, cbe
ftrcbbcncccfjdnojnoiuolemotct conld iftcjfd dutontd Apoftolicbd dehberdtno,
cbe Id copid di queftc nojlre mcdcfimc littere jla recopidtd pcr mdno di trn puhlico
notdrio,et col jigillo del prefato ucfcouo Vilnefe,ouer di altro Eptfcopo ouer pre
Id to ccclejldjltco bolldtd,ct che d qitejld copid ouer tranfunto fanta fedefe  g Upre
fli,in ogni giudicio,ct in ogni luogho done [dr d dato ct dimoftrdto,quantd adeffe
proprie htere origindlipreftdrefc gh dec,non oftdnte le coJiitutioni,ct ordini  A po
flolici, c t dl tri contrdrij di cidfcund fortc. d nijjuno huomo ddunquefia lecito de uio
Idrc,ouer con temerdno drdimento impcdirc quejld cdrtd delld nojlrd conflitutio
ne,declarationc,cxhortdtionc,comifiionc,mdnddto,conccfiionc,uolonta,ct decrc »
to,etfe dlcunoperfortebducjjedrdimento dtdttentarc qucJlo,ftpid fedouer in *
correre nclld indtgndtionc de 1’ommpotcnee  I ddio,et delti bedti Apojtoli Pictro et
Pdulo. Ddto in Romei,dpprcjfofun Pietro,nel  A nno delld incdrtidtione delSigno
re.no i.decimo btl.feptebris.nel annononodelnoflro pontijicdto.

Del modo del confcjftrfi.

En cbe habbino Id confcfiionc fccondo Vordinc et conflitutionc loro,
non dimcnoiluolgo cxiftimd,quclla ejfcreopcrd dclli principi,ct in
(pcciahtddllinobihfignori.ct dghhuominipiuprcfhnti dpdrtcncr
________ fe.fc confcffj.no circd lafeftd  dipdsqud,con  g rdn contritionc dicuo*

rc,etuencratLone.fldilconfcffore injiemc colcofitentcin mezzo ddtempio, col
uifouoltdto ddundccrtdimagine d quejlo dffetto ordmtd,ctddpoifinitd Id con-
fcfiionc ct impofldgh la pemtenzafecondo ldqitdlita delpcccdto,Amendud aren *
te quelldimigine ruicrcntcmcnte s’inchindno,et col fegno delld fanta croce fl fe*
gnamoU fronte  er tl petto,et dapoifinalmcnte con granpianto cxclamano,le*
fu Cbriftcfilij dci m ferere noftri.pcrciocbc qucjla elacomune etufitata, oratio*
tic di qucUi. hd dlcuni pcr penitcntidgli danno ddigiitno f dddlcuni ccrtc dltrc
oritiom(percioche pocbifiitni fdtino l orationc dominicate)glinpongonopcr pc*
nitnztA dlcuni,li qtidli qudche cofa piu graue hauefimo comejfo,conl , aquu gli
• ... t r.::percicchenelk Epipbdnu del Signort cmno ful'aqu4 delfontc,et quell4

cofi

Dl SIGIS.MONDO LI B E. BARON. 1J

cofi b cttedettd cr confccratd per tutto l’dnno nel tcmpio per monidre cr laudre
It piu  g rdui peccdti, conferuano . O krd di cfucfto,dpeccdto che nel giorno del
fabbato e comc[fo,piuhgicro lo gtudicdtto,cr per qucfto manco pcnitcntid glina
pongor.o.Sono malte caufe,  er di poco momcnto,pcr lcquali non /eno riceuuti de
tro neltempto^nondimeno qucllt che Jono excluji, alpiudeUcuoltc dUe por te  er
dUdfcncJird del tcmpio fogliono (larejondc non manco uedeno ,cr o dano le cofe
fdcre,cbcfefujlino dentro nel tempio,colui,ilqudle pr utici era con Id fud donnu,et
doppo l’ordinato tempo nonfe lauera,per quel giorno non hdrd drdimento dl in  s
trarcnelte/npio feerato.

DiUd fdntd communione.

E communicanofotto 1’und  er raltrafpetie,mifcidndo il  petne co/«i
no,oueroilcorpo col fdngue,ilfacerdote piglta del culice tanta por s
ticne,quanta Jturiain uneuebidro ,er qucUa.porge dl comunicare,

__ quulunq i uoltdinfrd 1’dnnoalcunofiuolcjfe communicure ,pur che

eghfld confcjfdto.glie concejfo.cr non dimeno hdmo tl tempo limitdto  er ordi=
nato k pigliare dcorpo del Signorcper Id feftd deQdfdntdpdsqud.atliputti difet
ti anr.i porgano ilfacramcnto,diccndo Al’hord ejfere il temp o,del peccare. s’elput
tofuffe infcrmo,oucrpercdfo comincidjfed mandare fuord 1’ammd, noti poten *
do pigliare del punc con feerato,und goccid del cdlice fc glinfunddgiu per la boe*
cd.ll faeramento per comunicdre,non e confecrato,fc non dlhora quando qudche
dunofi uol comunicdre. nondimeno perglinfermi e confecrdtonel giorno dcUd
glob bi d delli fettimand fanta,e? ji conferua pertutto l’anno‘,maqudtiio e necef*
fariodfarqucflo,ilfacerdotepigliddeUunaccrtaportionceUd,  er queUa mette
tteluino,cr cofi bene imbcuuta cr fattd mollc, la por ge alVtnfirmo,  er dipoiutt
pocchetto di acqudtcpida glidggiunge.

N ijfuno delli Mondd,ouer deUifacerdoti dice l’hore cdnonice,feegh non hd dudn
tedifelu imaginc,ldqudleetidmdio nijfuno Id toccd fc non con gr and f ima ucnes
rationc.mdcoiui che Id moftrd inpublico.con Idtndn proprid 1’dlzdinalto ,ala
qnale imaginc tutti quclli che pdffano fc eduano Id brcttdfc fegnano colfegno deUd
croce,&mehindndoji,rbdnno inmoltauencratione.ilibridcllo Euangeho t f c n o
tnluogbihor.ellifiimi,come cofafdcrdRcpongonc; neconlc mam h toccano,fe
prtma non fifdccinoil fegnodcUa croce,CT col capo aperto cr inchinatoil dcbito
bonorc gh preUitioicr poi con [onima uenerdtione qucUi pigliano in mano. fmil
mente tlp^ cheauantcconle parole confuetefccondo il nofiro coftumefia conje
crdto,lo portano pcrcbicfd,cr qucllo reuenfedno cradorano.

) g '°™ dcUc  f e ftc,glibuominipiuprcjlanti  er grandi.finitelefacreumnde,col
ben bcucrc,cr con ucjii ment0  degante bonordno.md la plebc,i domcftici cr dltri
ferlil dlpin dcUc uolte lanorano } dicendo c he’lgudrddrs le fejic,z? ajlencrft deli d

COMBIST. DELLA MOJC OVIA,

faticd fAparticne aUiJlgnori,o' cbe li cittadini  er perfone mccbinice [ono pr en
fentiaUe cofe diuine,lc qualt finite, ritornano atla faticatpenfando cjfere piufan =
td cofi  er piu lodeuole dur opri aUa fatica,cbebcucndo,mangiindo,  er giocando
ueramcnt c perdcre k fubfmtiap' il tempo percioche aluulgo  er alk plebe il bc=
rc ddli ceruofi  er del Medane e probibito.nonduncno in certigiorni piu folenni
come firebbenelnitile delfignore,ncUa pasqua direfurettone, neUe pentecofe,
er in alcuni iltrigiorni e conccjfo  i qucllt di poter beucre.ncUi quiligiorni certa=
rttente nonfe aftenghino deUifitiu per ctufa del culto dimno,ma folmcntep con
to di pot ere bemfmo bere.

Life tli delli triniti ceiebnno nel giorno di lunipieUe ferie deUe pcntbeccffc,  er
neUaottaua diqueUa fannola feftaditutti efanti,mailgiorno dclcorpo de  C bri
fto fecondoil nojlro coflume non hinno in uencratione.

Giunndo  er biaftemddo,chiare uoltcufino il nome de  I ddio,mi quando  g iunno.
conilfegno dellicroce li detti,lifatti,&lepromejfeconfimano,le biaficmmedi
qllifono cvmune co quelle de gltbbgari,dicedo il ane k mitre tui fottomctti ctc.
No/i credmo cbe jli purgatorio,<dcuno,mi dicono icciifcuno che  e mor to effcm
g li ordinato il luogo fecondo il merito fuo,illi pietoji ueramente lucido crcbiaro
con li ingiolipiiceuoli,cr illi cittiui,fccllerati ej trifti unluogo ofcuro,zr dice
a caligine coperto con li Angeli terribili cfftrgli dejlimtotdoue l’extremo  gnidi
tio ifpettino^dicono cbe dal luogo di giufH,l’anime infiemecon gliingioli cono =
fceno li gritii de Iddio-crcbe fcrnpre defidenno Fcxtremo iudtcto-.altri dicono
ilcontnrio,ncpcnfiiio che l’Mimifcpir iti dalcorpo,pojfapattire penualcuna,
tna cbe mentreglie miti colcorpo,crcbcper uitij humani le fe contamina,quel=
la injlcme col corpo douer cjfere purgita.Mi di quello cbe efifanno cellcbrarc le
tnejfcperlimortijo finno per quefto,che credano per til facrtfitio di poter otte
nerc  er impetrare un luogo piu quieto  er piu tollerabile aU’anime delit de funti
acciocbe in quel luogo piu facilmcnte pofiino ijfettare ilgiuditio futuro.Luimi*
terij per feppclhrc li corpt non confacrano,dtcendo,ejfa tern per h corpi ontt  er
confccrati,  er non li corpi per la tern effer confecratt . tujfmo bi ardimetito di
toccarfi con l'icquafanti,fcnonperuu del facerdote.

Jnfuli fanti,luno ingrandtfima ueneratione un  N icolo Binefc,cr di quello ogni
giorno predicano grandtfiimi mimcoli,di qualt uno piu che g haltri piacimi refe
nrc.Vn certo  M icbele Kijfaletzki,huomo gnnde,er ualente nelPartedella mili
tii,in un certo confhtto de tartan,perfeguitando un certo fuggitiuo foldato Tar =
tiro,huomo certo digran nomc,ejr putationc,cr nonpotenio qucllo colfuo co
rente cauallo ariuarlo, diffe tl Mofcouita,ofan Ntcolo,conduciint ti  progo appref
fo di quefto cane;ilTartaro udendo que(lo,tutto impauorito,exclamb, o Ntcolo
fe čofni con l’diuto tuo miiggiunge,tu non farni nijfuno miracolo,mafe tu, me,
tbefonftdtio delti tuafede } dallaperfecutme diqnellofaluomiferncm, al'bor4

Dl SlGISMONDO LIBE. BARON* Z&

il nonte tuofara grande, AUhora dicono chcl ciuaUo del mofcouito fermofl,  er
chdlTartarofcampo ttia datlefuemani^cojlil fopraditto Tartan ognianno
inmcmoria deUa fuahberatione haucr mandato cer te mi[uredi vielc a fin  N(co=
/o, er altrc fante tnifurc di mele al prefato Michele in mentorici deda fua liber atio*
ne,aggiuntauietiadio ima uejlchonoreuelc dipelle medaurici.

Del digiuno dedi Mofcouiti.

•

Igiunano ncllaquddrag(fintd per fette cdntinouefcttimaue-ncUdpri
ma ufano i laticinij,cr quclla fettimana cbiamano Syrna,cioc Cafea*
cea^ma neUealtrefeguentefettimane,tutti(fuora diquelleehe uanno
per uiaggto)dal mangiare dipcfci s’afengbino;fono di queUi,chc fo
lamente nelli  g iornididominica,e^ ncl fabbato piglianoil cibo,ejneUi altri gior
ni de ogni cibofeajtengano.Similmentefono di queUt,h qnalineUi giornididome *
niča,di martedi,di giobbia,e? del Sabbatopigltano il cibo,e?pcrglialtri tre gior
ni non tnangiano nicnte,fe ntrouano anebora molti liquali nelli gtorni di lunedi »
di mercorc,cr di Venere s 7 acontentano folamente d’un pezzo dipanc,con im po
co d’acqua.glialtri digiuni infra l’anno no cofflrettamentcofferua.no • percioche
degiunano dopo Vottaua dclic pcntecofle.la qualc e d queUi il giorno di tutti li fan
ti,inf no alht fefa di fan P ietro  er di fan Paulo;& e chiamato il digiuno di  P tetro,
dapoi batino il digiuno deda beata Verginejal primo di Agofio , inf no tUa fum *
ptionedeltaMadonna.Similmcntcbanno ildigiuno difan Pbilippo, cioe 1 'Aucn
to del Signore  er dura per feifettimane.e detto difan Pbilippo,percbcncl prin t=
cipio di tal digiuno,utenelafefta difan pbilippo fccondo illor calendario. oltra
di quefo,fc la fefa di fan Pietroev di fan Paulo,  er fmilmente sc 1 ’ Anuntiatione
deUa Madona uemffcnelgiorno di Mcrcorc,b uerdi Venerc,aU'hora in talle gior
nononmangiano carne.diniffunofanto ftnnola uigilia,eccettocbe ncUa decoUa
tione difan Giouannc,laquale alli.19.di Auofo ognianno offeruano.Pinalmente
fenel digiuno grandc delta quadrcgcfma zr qualcbe giorno folennc } come fartb
bedall’Annuntioncdclla Madonnainterucmjfc,inquel giorno mangiano pefci,
ma A Hi Monacbi, digiuni molto piu  g raui,& piu molcfiigh fono impofii percio*
cbe quelhfe contentano folamente d'una cer ta bcuanda  er mift ura, la quale Kuttas
cbiamano,cioe una potionc ouer bcuanda aectofa,craqua mfacolformento.Al =
H facer doti fmilmente l’acqua mulfa  er la ceruofa m queltepo c diucttata: A beti
c bealprefente tuttele  IcggijCT fatutihumanimancano,o-fono uitiati.nondime
no qucftit<ti p 0 polt fuora del tempo del digiuno, tiel giorno del fabbato mangia*
no čarne, er ncl giorno del mercorc da quclla fc aftengono.

LiDofton' cbe lorofeguitano,fono quefi,cioc Baflio Magno,Gregorio,eyGio
uan Grifoftimo,d quak cbiamano Slataufla,ciocboccadforo.non batino predicato
ri;mapefano ejfer bafeuole 1’ejjere Jlato prefente alli dimi uffidj,crhauer udi*

G ij

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

'to le parole dell'euangelio,delle cp:ftole,ct di gbaltri dottorijc quaUparole il Ja
cerdoie che cellebra la mcjja le recita nella hngua loro uulgare.tAd pquefta cau*
fa non banno predicatori,percioche efii credano dipotcrfuggirc leuarie  o ppinio
tii,ettbereJle,lequalialpiudelleuolte dallcpredichenafcano et denua.no, Nclgtor
no delta dominica annutiano lefejle della Jettimana,reatatio la puhlica confefiio =
ne,etfinalmente quel tutto che e Ji ucdotio il lor principe creaerect pen[arji,quel-
lo famfcono cffcr retto et bučno,ct da tutti doucr ejjcre fcguitato,et offeruato.
Ejfendo inMofcouia 0 intcndefimo,ilPatriarcha dicofldtmopolid richiefta del  D«
cha diejfa Mofcouiahduergh mandato gia un certo monachochiamato  M axmi=
liano,accioche tutti h libri, li canoni,et tuttt hjlatuti allafede pertinente con retto
giuditio in ordine rcducejfe. Il che hauendojatto,etjimdmcnte molti grauifiimi er
rori cajhgati et emendatt,imprefenza del prencipe hauer detto quefte parole, quel
laperfonaueramcnte ejjcre Ja Jmatica,la qualcil Komano,ouero ilgreco rito non
- feguitapl che detto,non molto dopo(quantunqucilprincipc g li uolejjc grandiftimo
benc)dicefeejfere fcampato uia,ct per opimone di molti ejjerjianegato.Era gia il
terzo anno che noijiamoin Mofcouia, quado fe diccua un certo  Marco grcco mer
cantede Caphd,quejlomedeflmo hauer det to,et per quejio cjjer flato prejo, et be=
che 1’imbajctatore Turchejco con preghiercquafi fuperbcct mindceuole pregaf
fepcr lui.nondimeno talmercantefu tolto dal libro de uiuenti.

Georgio greco cognominato ilpicciolo Tbefauriere,cancelliero,et[upremo confl
g liero del principe,conciojla chc quella mcdcjima caujafauoreggiajje, ct difendef
fe,[ubito da tutti gliufjitijju remojj>,ct gia dalla gratia del principe era caduto,
ma conciojla che’lprincipe non potejje in alcun modo ejjer priuo de Popra de fl
fatto huomo,dinuouo nella Jua gratia Juriceuuto,ma ilprcjetto era dicotrario
u[ficio,perciocbc Ju unohuomo de jlngulare dottrina,et diezpcrienza di molte
cofeornato,il quale con la matre del principe era uenuto in Mojcouia, coftui era,
dal prencipe hauuto intanta ueneratione,chebaucndolo um uoltatl principe cbid
tnato auante di fc,etefjendo talhuomo injermo,comando adalcunt dclUjuoi cotl=
figlieri de primi che lui hancjfe,cbc tal huomo dotto ct reputato Jedcnte nella leti
ca,ncllahabitatione di ejfo principe portafiino,mu ejfendo nella cone peruenuto,
rccuso di effere portato Ju alto p ji alte Jchale,et cofi ujci to della letica,apoco apo
co egli meicjimo auanti del principe fe n’andoyl quale huomo ueduto da ejjo pr in
cipe,cominciofopra dicio hauer e a sdegno, la on de comando che talhuomo fuffe
poflo nella letica,et portato alfuo conjjctto, ct cojl comumcati con quello li fuoi co
fegli,ctfiniti li lor negotij,comando ebe tal huomo fuffenetla letica reportatod,
cafa, etcojiuolfe ilprir.cipechedamoinantein quclmodo fufj c  portato difo =
p ra c di fotto.

[Le principalcure dclli Keligioji,e chetutte leforti di huomini alla fede loro con *
\dumo}H MoMchi henmiti gta bona parte delh doktri , con lapredicationcdel

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 27

Ucrbo dc Iddio alla fedc di Chriflo haueano tir At o,uho ettSdio akutu uoltd uer*
fo k prouincie del fettentrione,ct 'd quel!a de l’oricnte,con grandifime fatiche,con
farne,et gradifitno Pericolo della uita,ne diquifperano de riportarne dira como
dtta<ma folameteu queflo hanno reguardo,chefpefanofare cofi grdi dnugno
Iddio,ct purche poffono l’mirne di molti in diuerjl crrort condoUe,ncllu uid rete
taet buonarcuocarle,ey a Cbriflo faluator noflro guadagnarle,alcunauoltd dl*
Idpropridmorte efponganola uita loro.

E Ancbord in Mofcouia unfdmofo Monaflero della fanta trinita,il quale e difla
te della cittadi Mofcouia uerfooccidentepcrdodicimigltaThodefcbi;doueefepol
tofan Sergio ilqualcdimoftramolti miracoh,etconmirabile concorfo et pieta
di gente etdi popoli e celebrato.aquello monafierofouente gliuailprincipe,ma
la gente tnenutd ogniannodcertigiorni laconcorre.et con la liberalka del mona
ftero e mirita-,pereiocbe dicono cffcre intal luogbo un certo uafo di rameflagna
to,nel quale certi cibi,et al p ut delte uolte herbe uifi cocino, et ha quefto pnuile-
gio,chc ouer pocbi ouer molti che ui umno per mangiare,fempre nondimeno tan-
to dtcibo uirimane,quanto la fdmegliadiquel monaflero fi puo fatiarc per modo
che ne mai manca,ne mat ue tfauanza.

Belle decime,

Volodimero nel anno. 6  4. p s.uenuto al uiuo fonte del sato hatefmo ,
ordino inficme con Leone Mctropolitano,che (i douefino dare le de
cime de tutte le cofe humane,a. beneficio de poueri,dipupiUi,de glin *
fermi, di uecchi,deforaftieri,de pngioneri, er p quelk chenon hanno
il modo defcpeltrft, er pcr quelh chefon fiati nuna ti dal fuoco, erfinalmentc per
foftegno deUa neccfita di tuttili mifcri monafterij,er per le cbiefie delli poueri t
er primipalmenteper refrigerto er deUimorti er deUiuiui.Similmenteil prefa
to vuolodimero fottopofeaUa po tcfla er iurifditicne Jpirituale tutti gliAbbati,
li preti,Diaconi,er tutto iljlato dichierici,  M onachi,lemonachc,er altre pizzo
chare,le quali in lor linguaggio profcurnica chiamano.Similmente ha fottopofta
lamogliejifigliuolideUifacerdotiJimedici,leuidoue,le ofletrice,ouercomare ,
er queUi,li quali da qualche d’unoil miracolo deUi fanti hanno ricccuuto,er quel
h che fu fino fiati liber ati per lafalute di qualche anima, er finalmente ciafcuno
deUi mimftri dtUimonafteri,hofpitali,er qdi che leucfle di monaci finifcano.e pes
ro  quel tutto che di odio,difcordta,er riffa infra le ditte perfone nafccj]e,il prefa
to  V efcouo come giudicc competente puo decernere er giudicare,ma fe infra li lai
«er qucfliquakhe controuerfidtunafcefJe,pcriudicto comune debbe efjeredeter
mmata.u profcenice  /ono quclle donnefe quali non partorifcano piu, er non han
nopiu dfuofiore,erfono aueUe che cuociano il pdne per fare ilfacrificie,il qual
pmprofcmlo cbiamano,

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

S imilmente li  E pif:opi tanto infra li  K nejl quantofra getilhitomini ,er in fr d tut*
ti lifecularicbetengano k concubinc,debbano farciudicio,fimilmente alla iurif=
iittioneepifcopakfe partienc,quanio la tnoglte no n čubidientealmarito, s’alcu=
no fufferitrouato neU’adulterio,ouero nette fornicationc,fe ghhaucffc tolta per
tnoglie um chc jid fua confinguinea ,er quando Umorita qualcbe gr ati male cen¬
tra dc la mogliefi sforzafft dtfare/imilmente glindouinatori,glincdntdtori,i ue=
nenifie defputeper caufa della refid, ouer formcatione prefe, o uerofel figltuolo
acerbamente bauefferiprefo  er diffcjfo ilpadre  er la madrc,crparimcntck fo=
rellc.Oltrd di quejlo,liepifcopi bomo autoritd dipunire  er cafhgare hfodomiti,
ifdcrilegij,iJfogtutori demorti,& quetk cbeper incantamenti haranno tolto dl a
cuna cofa deUe imdgini de fanti,ouer della ftatud deUacrocc^uedicbcil canefiuc-
ceUo,ouero dltriammaltimmondtbaracondotti nctla cbicfafacra delddio.Oltra
di queflo,debbanodncboraglt  E pifcopi ordinare  er ftatuire tutti h peji  er mifu=
re deUecofebumane^manffuno femeraueglia felepredittecofefcritrouano di=
uerfe  er co ntrarie dacotefti canoni,e? ordinifatti,percioche non fono ton to per
ejfa ueccbiezzdqueUeinquelluogo,cr queUe inquelaltroluogo mutdte, quanto
chc peringorditia ddlapecunia moltefono deprauate corrette,!? uitiate.
llprincipe quandoil fuo Metropolita riceuue nel conuito,gli da tl piti honordto
luogo de glialtri,& queftofa ncKabfentia di glialtrifuoifrateUi,ma neHc exequie
funeraliimitandoa, qucUc il Metropolita  er li altri uefcoui,e]fo principe nel priti
cipio il cibo  er il beuereglijforgeidapoi m fuofrateUo,ouero gualche altro huo
tno grade con{Utui{fce,il quale in nomefuo ferua a quelli injlno alfine del conmto.
Veramcnteeffendo io d.efidcrofo di intendere di qucUe loro cerimonieje quali ufa *
no nel tempioneUigiorni folcnni,io finalmente Vottenni,  er qucftofu nel tempo de
V im  er l’ultra mia legaHone,neUa fefta dcUa A ffmttione della Madottna, la qua
leuienc aliquindtcidtAuoRo,effendo io intratoneltempio maggiore,ornatodeU
le uerde frotidi de gliarbori,io uiddi il principe aUa man dextra d’una po rta, per
la quak era intrato,ftandofi fermato in  ko bafione chiamato poJJocb,col capo dif
coperto apprejfo delmuro,  er auante di fe ui era uno,il quale neUafua dextra tene *
M il capeUo 6 altro coprimento ditejla del principe, dapoili conflgheri del prm=
cipejlauano fermati alk colonnc dcltempio,doueanchora noi fufiimo condotti,
poi la nel mezzo del tempio so pr a d’uno tabulato jlaua il Metropolita folenneme
teucftito,Cportdua una mitra rotondaja quakdifopra era omota depiuima =
g ini di fanti,!? difotto dipclle hcrmdhne;cr teneua in mano Jlmilmente tl fuo ba
colo ouer bafione ji come faccua. ll principeiil qual Metropolitapnentre glialtri
cantauano,infieme con lifuoi mimjlri oraua-dapoi uerfo delchoro procedendo,et
da man finiftra cotra ilnoftro cojlume nuolcatofi,per la porta minoreando fuo
ra,andando pero auanti lifacerdoti cantando  er li diaconi,delli quali uno ui era >
ilqualen(Ha pdtenafopn del capo portaua un pane fatto  cr aecomodato peril

DI SIG ISMONDO LIB E. B ARON. l8

facrificio‘,ZT 1'altro portaua il calice copcrto:& glidltri poicofi indiferentemen
te con grande dccldmdtione  er uencrdtione del popolo circoftate portditdno la ima
gine iifanVietro,difan Paulo,iifan N icolo,zr dl fanto Arcdngiolo. Alcuni poi
delli circonjlanti excl<tmdudno Signore babi mifericordia di not, Al tri fccondo la
lor ufctnzd toccdudno la tena con la fronte pregduano,z?con uariata ueneratio-
nc  er cultofcguitauano lefopradittcimagini.Dapoifinita laprocefione,per mez
Zo la porta delcboro entrono in chiefia,c■  /ubito ilfacro ouero fommo cfficio co
tninciano* 7 ma tutto ilfacrificio,ouer la mejfa apprcjfo di loro fifuoldire in lin =
gad uuolgare ,er /d epifiola,&tlfdcro  E uangdio fuord del cboro al tempofuo co
alta  er chiara uocefono annunciati dalftcerdote, acciochepiufacilmente pojlino
tffere inteji  er conofciuti dal popolo circofiante.ndla prima mialegationein quel
Id medefimafeftadellaMadonaiouiddipiudicentobuominiMqualifenz<t altro
riguardo circaldfojfa delit  R occa lauoruimo, pciochefolamente li principi et dl
tri Gintilbuomini,comedircmmo qui difottofoglionoguardare lefejie.

ll modo ouerordinedi contrahereilmatrimonio .

Cofd disoncfla  er uergognofa ad uno gmane,addimandare um  do n
zclla per moglie,ma  g lie ufficio del patre deUa uergine parlare col
giouane,accioche tolga per moglie la fuafigliuoladi quali alpiudel
leuoltefogliono parlare queUefimiliparolc* 7 concioftacbe iobabbia
und figliuolajtolenticrt 10  te uorei per mio  g enero,al quale rejfondendo il gioua
nc,gli dice,fetu me de^deri per  genero,er cbe cofi pare a te,io parlero con li pa *
renti miei  er rcferirogli di quefia cofa, dipoi felpatre, la matre  er g li altri pa=
renti fono contenti, conuengono infleme deUa dote cbe uuoldare tl patre del
ldfighuold‘ddpoiconucnuti detla dote,feordina tlgiornoallc nozze 7 intrd quefto
mczzo tl [p°fo,dalld cafa deUaJpofafifattamente e remoffo,che fe per forte egli
richiedeffc dtuolere al manco ue dere la fpofa.Albora li parcntidi qucHafcgliono
refpondere in quefio modo,cognofci  er intendi da glidltri quale e[fa fefia,U  gad*
Iti'batino conofciutdfii fpofahtijouer nozzediquelpaefe,feprimanonfono con
pene grandtfiime confir mate  er fiabilite,accio cheHfpofo nonpofii ancbora chel
uolcjfefenoncongrandtfiima penarcpudtarle,notigltepermeffo Vmtrare nella
cafa della fpofa.Per nome di dota al piu dcUe uoltefono dati cauaUi,uefie, lacie,ani
tnali,fcrui  er (Imil cofe.glinuitatiallenozz«chiare uolteofferifcano danari, non
dimeno doni  er altriprefentimandano aUafpofafii quali doniil fpofo diligente-
rnente notatoglifin caffa g li po ne, dapoi finitele nozze,di nuouo g li mete incon
fidcrationc,<zr di qucUi,fc ui fuJUno alcune cofe a 1’ufo  er comodo fuo neceffaric
ff utl  manda in piazz<*>  er comanda cbe fiano Rimati per bocca di quek

li,liqu,alibanno quefioincarco deimponereilprezzoaUe cofe*le altre robbe tut
tt } di and per una co referimento di grade a  c iafeuno k rintanda indrieto;  er qncttt

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

robbCichebaritenutepcrfeJnfpatio deunoannojecondo la flimafattd,<niero in
pcccunia,oucro in qualchc ultra cofa di eguale udore compenfa,  er fc per forte
dualehe d’uno efimaffc dimaggior ualuta d fuo prefente, ddbora il fpofo fubito
Agli ordinati ifimatori recorre,ey conjlrenge qucllo 'a (larfaldo erfermo fcco-
do la f ima loro.fmilmentefelfpofo dopo iltempo fcorfe,nonhaueffc fatiffatto ,
oucro chel dono riceuuto non hauefi rcftituito,alhora e tenuto 'd. [at iffar e il dep*
pio piu.findmcntefel fpofo faranegligente in dareildono diqualcbc d’utio alh fti=
tnadori da e(fereittimato,cr ciofaccia fecondo l’arbitrio  er uolonta diqueHo,che
ha dato d dono,albora e cofretto a reponcrlo comefece prima.cr cofi cjuetto tal
cof ume in ogni libcritade,ouerforte didonatioe uuolgarmetefogliono offeruare.

I n quejlo modo fogliano contrahere il Matrimonio,ebe efiilquartogrado ouer
diconfanguinita,oucro de affinita non toccano,zr 1 ’banno per berefa,feli ger-
manifratcUi tole fino per moglte leforelle germane,  er mffunoha ar dimen to di
torre permoghe unaforclla delfuoparente;fimilmcntefeuenfimamente offerua*
no,che quclh nonfano tiel matrimonio mifciati,infra liquali la cognatione fpiri=
tuale del battefmo ui fia interuenuta.s'alcuno doppo la mor te della pr ima moglie
maltra ne torra,efattobigamoJl chclo concedano,ma d pena penf j  no chelfia le*
gitimo matrimonio *er la terzamoglie torre,fenzaurgcntifma caufa,no lo per =
tnettano,malaquartaa mffunoloconccdano,cretiamdio quclionon efferc chri-
flianojo giudicano Aconfcntano al diuortio,zr dano il hbello del repudio, queUo
tiondimcnograndemente tcngatio occulto:perchefanno che talcofač contra Ure
tigione ,er Jtatuti chrifliani.Epcro haucmo detto difopra,tl principe di M ofeouia,
Salomcafua moglie per caufa della fterilita hauerla repudiatd ,er nel monaflerio
rcnchiufela,®' Helenafigliuola di Knes Baflio Lymki bauer tolta per moglie.f =
mdmenteauante alcutii anni paffati,un certo Duca Bafiho Biclski de bituania in
Mofcouia era fcampatojafaando lamoglte giouanejcUa ,® 1  frefca in mano delli
chari amiciji quali comefidelipcrlongo tempo appreffo di loro la retengono (p  a
cioche penfauano qucUo per amorc  er defideno della fpofafua dinuouo douer ri*
tornare)d ebe nonfufatto, ma effo Duca, conferita la caufa della moglie abfcnte
feeretamente col Metropolitan comumcato il fuo ccnfcgho,tl Metropolita ledif
fe,quando che non per tua cagione,ma piu prcjlo per colpa della moglie,  er delli
parenti d fafatto,cbe a te non e lecito cffcrc con lci,certamcnte 10 tefaccio la gr a
tia dcUalcgge,&da quelh tcajfoluoja qualcofa udita dal Duca . Dapoi unaltra
donna nata della progenie deli. principi Aefanenfij tolfeper moglie . deda quale.
etiamdio rihebbe figiiuoli,hquali alprefentcbauemo ueduti efferem magna auto-
rita  er cxiflimatione appt effo li principu

Non cbiamano Adulterioffenon qucHo chchdgoduta lamoglie deimltro,Vamo
redčili cougmtiinmatrimonioalpiu ddle uoltc  f tepi da, fpecialmente quclle
de nobtli } <zr delli principi Ji quah giamai non menano moglie, fc puma ueduta

non

^ Dl SIGIS-MONDO libe, BARON* /tp

non rhdnno,quclli che rtelli feruitij del principe [ono occUpdtLdbdndondre lepro
pne moghe (ono coftretU,z? intra quc(lomezzo confozz <* C Medine Ji

foglionomfcidre.  f  <

JLa conditioncdeUcdonne emiferifiimd,percbenon credononijfundefferehonca j ^ J(jif

fin  er buond,fe notiqueUd,laquale uiue m cafachiufazr ferratd,zr dt ral forte e

cuftoditdjchnnuiquifiuien fuordijhnilmente poco cajld er pudiedjiimano qucl

ld,UquakdA foraftien zrgentecxterndeuedutd,qucUe che fldnofirateincafa,  -

jilano filamente,zr indfjoano il jiloji negetij di cafdnon hanno d fare nienticon

jimtli doline, ma tutta la fiticbd domeflice  er familidre fono c pr d delli fcrui,quel

tuttocb'e foffocato per man deUe donne (la gallind,ouer altra forte d’dnimalc,

alborrifcano quello come cofa impura er maculdta. ma qudh che fono piu po ue«

rije moglierc di qucllipigliano lefdtiche domeflice di cafa,o cuocdno‘,mafe per

forte i lor huominifono abfcnti er H ferui,ZT che uotejuno amazzare le gdlltne,

Jlano in fu le portejenendoId gdUina oueraltro dntmalc,cr il coltcllo,in mdno t
erpreganocongrandeinjldntidd glibuominicbe paffano, cheqneUi uegliono
dmazZAie le fue gallme.

R drifiime uolte le donne uanno in chiefd,zr piu vare uolte parldno dnebora con
It Arniči,eccetto fenon fufiino uecchifimi,Z3‘ fuord dtogni fofpitioncncn dime s
no in certi gtorni di feftd per lor diporto,z? perreereatione del animo concede*
no dUd moghe ZT alk figliuole,cbe in certi prdti umenifiimi zrfiondi pojfono ri*
troudrfndoucfoprd de and certd rotd alldfimilitudinc deha fortund fedendo,fcdnt
bieuolmente di foprazr di fotto fimuouano,oucro che apiccano und funefu alto,

Cr foprd di quella JlandoutJ)orqud  er bor Ia [pinte,fono portale  er mo/se, ouer
che con cer te canti  er concerto sbattimento dimane per fc jlcffe prendono dilet*
to  er pidcerc.matotalmcntcfono lontancdd baUt.zr altrefaltationi.gliein  Mo*
fcouiaun certo Alemano fdbro,cognomindto Giorridho,il quale hduedtolto per
moghe und ionna  R butend,cojlei cjfcndo fldtd longamcnte apprejfo del marito 0
m giorno uenutd  g Ite certd occafionc,dmicbcuolmcnte gli dijfe, 6  mio chdrifitmo
indrito,percbenon meami tuiref oofe tlmarito,comc 10 teumo grdndemcnte,dif
fc Id moglie dticbord non bo ueduto fegno aleuno d’amorc,rcfpofe il marito che
fegno recercbitu dd mehi fegno e che tu no mi bdi mai battutd. dtjfc il mdrito,cer
tolebattiturenon mipaiono fegm d‘dmore,nondhncno tuqucflapartenon man
e ar o punto,zr cofi non molto dtpoi crudchfimdmcntc battcttcla moglie,et cofi il
germano confejfomi,cbt Id moghe gh uolcdmaggior bcncchcprima,ct cofiprc=
ccdendo fpejjc uolte abdtt er ld } tanto la battette/ne cjfcndo no  i m Mofcomgh run

P c  il coUo et le  gumbe.  . *

i uttijicofcjjhno ejfcrferui d c lprincipc,flmitmcntci piu netili in tndggior pdrte
hanno iferuicomprati cuero preji Ji qudh nondimeno ncUaferuitu  come libcrigli
min fono,h qudi[erui non hanno liber a poteftd di puYtirfcquando gli pidce, et

H

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

f,uindo fe pdrte cotra la uolonta del pudrane,n iffuno altro ha ardimento ditorlo
in cafa,fel patranc no tratta bene 1 1 bono et comodo feruc,qucllo e futi,o quafi in*
fimcct uituperato apprcffo de gli altrt,nc per 1’aduenirtpuo hmr gr atu di te *
71  er altu ferui apprejfo dife,

qu  elle geti te ha piu alkgrezzd deUafcruitu ehc deda ltbcrtd,percioche moltiche
fono per morirc certidclli lorfem farno hberi,li quali no dmenofubitcdinuo
uo rtccuua la pccunia,fidanno in feruitu  d glialtri patrom, fel patre uenda tl fi=
glmlofecodoVufanza ctquellofinalmente tnqualunquenwdo fojje fatto hbe*
ro,ilpatreanchora dttiuouo queftofuo jigliuclo ragioncuolmcnte puo rcuende=
re .N odmično depo la quarta uenditione tl patre no ha piu iunfditione uerfo dclfi
gliuolo.folamente d principe ha potejla co ultimofupphcio de cajligare li Jerui et
parimente,glialtri fuoi fubditi.

llprincipe ognifeccndo ouerterzo anno per leprouinciefala difcretdonc,detle
gcntt,ct h figlutoli dclhfuoigcntdhucmini nota et defcriue.accioche ilnumero di
qucUi,etquanticaualhetferuitorihabbia ciafcuno,pcffa concfcere.dapoi acciafcu
no prepone il fuofiipendio,come c detto difopra.Ma qucllichefono ricchi ctha
nobuonpatrimcnto,iobatteno colproprioflipendio.chiare uoltcfono occiojl li
fuoi j'bldati,perciochc otiero cobatteno conLituanij,b uero  to iLiuonicnji,o uc*
rocoi SuetenJi,o uero co h Tartancafencnji^b ueramentefeeglincn faguerrA,
ttondimenoogmhanno lullilucgbiin tornoalTanai,ctoccafiumi uifucle  po=
nerelcguardie dc uintimda foldad,a deprimere et abbajfare ghajjalti, le corerie,
etleprede dclli Tartari precopenfl.Sole amhorailprincipe ogm anno dclle fue
prouincie ordinatamente chiamarealeuniji quali in Mofccuia tutti gliuficij ehc
piu  g h piace ad efjo principe operano fidelmente.al tempo deda guerra nonfcruo»
no ordinatamente per uno anno er per li fcambicuoliufficij,ma tutti,civctanto li
)lipendiarij,quanto queUi chc afpettano la grada CT bencuolenza del principe, fo
no ajlrctti andarc alla guerra,

H anno li caualli piccioli,ca(lrati,fenz<tferri,frcni ligieri, 0 ‘ alcunefcUe da caual
Hal t;fodiqueUe accomodatifiime$acciocbe cjii in ogm partefenza faticaucrunaji
pcjfmo uoltarc , er car car c l’arco roro,con lipiedi tirati infu, talmcnte fedano
in $'ulcaiullo,chcnijfuna botta ouer percoffa d’hafta, oucr di altreat mcun poco
piu nekmetepojjonofcjienerc.pochi ufano i fpcrcm,ma ipiuil flagclloilquale se
prculditupicctoio deda man dcxtras’acccfta-,accio chequcllo quando bifogno fia,
lo pigliano er ruftno,cr quando ccmbattenc,qi4cUoJmdmente giu dalla manlo=

roabandonatone penda .

VArmicomunefotio gliarchi,Armi da lanciare,babic,er H baculo cMa fimiglian
za delcefto,tl qaale ia Itngua Rhuthenica Kejlcni ,er in lingua Polonica Bafltch
e ckiamatoja tamia qtidh che fono piu nobili er piu ricchi 1’ufano ,hanno certi

p ugnali lcvghi,a!ht p.Kuktuiinc dtlh ceh (Ul pciuiaiit, er r.cil c uavinc ec.il rfcodt*

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON* 30

ti,&pofli,cbedpcnd 1'ultimd pdrte del minicotoccdre,z? daUi nectfita coftrct*
to con fati a cauar fit or d tu- pojil,le redene detli brighdjono longbc,cr ncHa p ar
te extrcmu fonoforate, ctper uk di quello bucco fe le legano dl det o ftniftro,accio
che poffmopiglidre 1’arco,  er qucllo flmlmcntc ufarc. certmentt bcnchc li  mo«
fcouitunfieme inunmcdefimo tempo tengano conle mamk brigha,l’arcc,h lati*
cia,thaftu i O' d fkgello, tion dimeno cfii peritumente £r fenzi aleuno impedimen
to ha mio imparato de ufarc tutte quelle.

| A lami de piuprejlanti  er nobdifiimiufano li corazz<t,Z7 il pettorale ellegin*
* temente con ccrtesquamme o 1  armilh fabricato,ma pocbifismi infouoji quali
| te crifti afimigliMZd de Pyrimide ticlU [umita or niti, ufuno.

Sono aleuniji quahhatmo k uejli di linibUbaginubenijiimofoderatd , dccioche
pojimo le pcrccffe di ciafcumforte piufualmente [aflencre.

L a kntaria,ej larteglicrid nel conflitto gkmdinonhdnno ufato, percioche quel

che f*nno,oueroinifiltire,oueroinfeguitareil tirnico, euero di fugirc quelli
tilcofu finno fubito ZT uelocemente ,er eoji qucUinon pojfono effere perfeguiti,
tine per uk ddhfdntdrii,neperukdeUi urtegliuru  Non dimeno d Moderno
principe Bujilio uso quclle,percioche conaojia cofi che’1  Rc pr<ecdpenfc,tl Ncpo
tefuonelRcgnocafamenfereduceffe,crnelfuo ritorno apprcjfo k Mofcouiap
lontinanzi detredtcimig!id,haueffe fermato tl fuo campo,nel Anno feguente cf*
foprincipcBiJiHo,apprejfo delfiume Occafojfe il fuocxcrcito,& Albora comin
cio adufure k fantini, o" lkrtegUcriu,accio forfe k potcntii fuu dimoftraffe,
oucro che la miccbiu nelanno primo riceuutu per lafuggd uergognoft,nc11a quu
le fc diccui per aleunigiorni ejferflato afcofo in un montonc dt feno, totalmente
fcinceUxjfe y ouero finalmeee che alfopradito  Re di Tartan dallifuoi confim rimo
ueffe,percioche dubitduaft,queQo il  R egu o/no di nuouo douere affahre.  er ejfen *
do n o itn  M ofchouii il prefato principe hebbe detii LltUiMA da milic z? cinque s
cento fanti de diuerfc fortu

Mofcouttrnel primo tmpeto arditumente ajfaltdno il krnico, nu non molto in cio
durano,  er quando uogliono far fegno, dicono fugite, oucr not fugiremmo.

L e cittarareuolte per forza,oucro per gran battaglia fogliano cxpugndrc,mapitt
Prefto conlongo affcdiofogluno conflrcngsrcgh huommiperfamco uerperin*
Zinno opprefi ,4  renderjh  A bcnchc Bdjllio,Smolentzko citti con le bombarde,le
quah haucapartatofcco di M.ofcouii,&con quedechc iui trouatohauca, oppus
Z n ijfe,zr rompejfc,non dimeno non fecenicnt^cr Cafanflmilmcnte congra mol
titudmedi faldati et con 1’artegltcrie dpprcjfato aUa muragha opero quclmcdeji*
tno.cr  non dimeno fccepoco frutto.percioche ejfendoarfak roccafinoa fonda*
n  jenu,er dipoi di nuouo refitta,nondimeno mjfunofoldato ut fu, il quale haueffe
ar dimen'o di faltre p lu  f 0 pra del nudo colle.

Hrf d principe dlprefente i gettaton dcUc drteglicricjhuominigcmini et TaHid*

H ij

Č62HČN. BELLA MO SCO VIA.

fli./t juafi anchora ojtr e kartegIierie,gettano baUottc diferroalufanZd che Udti
noU nojlri principi,noniimeno teli Arteglierie nel conjhtto non pojfono ufare,p
ch: tutte le lor cofe fon pojle in cclcritd  er in preflczzd.

Metto du parteetiamdioadire,qualmenteefii non smo  la diferentid  er l’ufo del*
le artegliarie,ne suno atichora in qualmodo fe faccia U baltaria allc muraglie.oue
ro con cjudliforti d’artcUdrie h squadra oucro l’impeto de nimici Ji rompd,tl che
dUr: ttolte er d interucnuto ,er fpecialmentein qucl tempo che,fe diceud che li  T dr
tdri erdnoper affaltareIdMofcouia^erciochcilluocotenentecomcincofi fubi *
ta hditcd commandato che la bombarda grandefotto la porta del caftello fujfe po *
fld ,er di cioilbcmbardieregermano fe nerife molto,conciofia che 'd pena per fpd
tio di tre giornid tal luogo petra cjfere condotta } etchegia una uolta effendojtd
td difcaricata Imena ruumtdh porta,

E grandifimi la diuerjitd ctld uarietd diglthuomini,

etiamdionel arteetmodo diguerrcgiare,perciochc ii j  VI/V J* f(»V ►

te infugga,nijfuna altra falute fpcra,eccetto quella la quale lafugga puo hauere in
fe,cofluigionto etprefodal nimico,baqucjlapdrtc infecheeglinonfedifende } ne
domandaperdonanza.MailTartarobenchcfiagettato<Ucauallo,fpogliato di
tutte Parni,ct etiamdiograuifimamcntcferito,nondimeno anchora con le mx~
ni,con picdi,et con li denti infino a 1'ultimo fato fe difende.il Th urco uedendoji
di ogni diuto ctfperanza priuo dipoterfcampare,piu, aVhora fupplicbcuolmente
dddimandducnid,etcofigettateuidi'drmije manigionte da ejfcre ligatc fporge
al uittoriofo ntmicojt fpera in tal cattura la pr opna uita impetrare,
in collocčtre li campi loro,m luoghofpatiofo ctgrandcfogUcno clcgcrcjoucgli
huomini piu prejlanti ct degni drezzatio i tor pauiglioni,ntd glialtri poidi rami

d’arbore fannocomcunoarcooucrocappdnettamtcrra, ctla coprcno accioche
la detro afcondano lc[calle,gliarchi> et dltre armi di quella forte,et che dalla piog=
g id deffederc fi pojfono . L i caualli mdtidano alli paf-.oljetper quc{ta caufa hdno i
Icrpadtglioniouertendc tanto dtftantc ma da 1’altrdji qualipadigliomne co car
rc,neconfojft,nccon dltro impedunentofortificano, cccetlofcpcr cafo il luogo
non ftiffco naturahnente,oucro per le fclue,oucr per lifiumi, cuer per li paludi
tnunito etfortifiimo.

$ipotrebbe qm a cafo quakhe d’uno marauigliarfijiccndo in modo che fe medea
fimo ct lifuoi confi fHccioloJtipendio,ct per tdnto longo tempo fi pojfono fojten*
tare,cotne ho delto difoprd.epero hord ta parfimonia et lafrugdita di quelli con
pocheparoleio uidichiarero,quello chehafeio utrpiucaualli, diquclli,uno ne
ptglia,ilquale le cofe neccjfane per la uitaneporta.ln primamete porta ilmeglio
pifiato in un facchetto longo per dua ouer tre pdlnti,dapoi ha da ctlo otier dicccli
bre di čarne di por co falata,ha anchora iljale in un fachctto,et fe g lic ricco mi ji o

sol peutpepdltH di porta  c on c J[o lni la manura^l pica

fi tielli negotij humani come

£1 SIGISMONDO LIBE. BARON.' ? <

laueggio ouer lapignata di rame,acčtoche [c per cafo 'd qualcbeluogo neucnghi,
done non rctroui niente difruttt, di aglio,di cipolle.ouer di čarne d’animali,PdhoB
ra acccndc ilfuoco.ct impe la pignatta di Acqua.et in quclla ui butta dentro un cu
cbiaro de tncglio peJlo,mJicme colfale, et quellacoce:ct cofldital cibo il patrone
et d feruo uiuono;quando i! patrone bauejfe granfarne, la manggia tuttdldi modo
che qudlcheuoltah feruiperdoi ouer tregiorni. digiunano
O Ura di quejlo } s , cl patrone mole piufontuofamente mangiare,alhora ui dggiutt*
g i trna picciola particcUa di čarne di porco.ma qucflo no parlo de glihuomim grči
di,tna di queUichefono dimcdiocreconditionejicapitanideUo cxercito,e?altri
prefctti deUa militiainuitanoalcuna uoltaqueUipiupoueri, liqualiprefo un bon
pajio,(lanno poiduo ouer tre giorni cbc del cibo s’ajlengono.
Similmcntequandobanno frutti,aglio,oucrcipolle, Alhora fdcilmentepojjbno
aflcncrfe de tutte l’altrecofe,quando fono perintrare in  g uerrapongono piufpc s
ranza nclla moltitudine. er con quanta gran gente ajfaitano il nimico, cbe nellt
fortezza ouer o ordinanza dclli foldati,combatteno piu felicemente da prejfocbe
da lontano,er per quejia caufa ftudiamoprincipalmente de circondare il mmico t
C? ajfaltarlo irieto uUcJpalle.

Mofcouitihannomolti trombetti,li quali mentrefecondo ilcojlume deUa patrin
fonanotuttiinfiemc le trombe, Alhora un ccrtomarauigliofo er inufitato conceti
to udirejle,hanno anebora unaltrafortc di muflciji qualt in lingua gentile cinama
tio Szurna:quando ufano talforte di muf(ci,queUi bantio tantopoterein tal fuoa
no,cbequajiperuna hora erpiufenzanijfuna refrirationc ,er retiramento di
fiato,cantano:cofloroprimam;nte fogliono impire lc bocchcloro di aere,dapoi
con le narc del nafo attifimi a trahereil mcdcflmo fpirito,fono detti che mandatu*
fuoralauoceconlatrombafenza mtcrmifione aleund,

Tutti ufano un medefimo ucflito ouer culto del corpo,portano gliabiti longhi fen
za pighe,con le maniche 8rettc,er quafi oda flmilitudine di qucUi de ghongbari,
nelli quali i cbrifliani hanno cer ti ttodi.con li quali il petta (i Jirengenel deftro la «
to.Ma liTartari ufando un ucjiitodifimile,bannolinodiouer bottoninclfimjlro
lato.hano jlmleitirofi,erqucUi curti,cbe apenatoccanoilginoccbio,portano le
fcarpefcratc di chiodi diferro,tr banno tutti le camife qua(i intorno alcotto con
Varij colori lauoratcier quellc camifcecon momle d’argento,ouero di rame indo «
rato per caufa de ornamenta jlrcngano, er adornano.

Non fe cingano il uentre,ma piugiu,CT tanto piu baffo pongono la cintura, accioa
cbc tanto piu il uentrcapaia diforatche al prejente etiamdio Talim, Spagiwli,c?
Germani fogliono fare.

Li  g mani  er p arimente li putti ncUi giorni fejliui in uti cer to luogo  g rande er ce
lebrc deUa cit ta douc pojfono cjfere ueduti er exauditi da molti, fogliono raunarjh

K? m  c on mo (ifighare eraltrifegm dati fAMnrno m a cofi [ubit

COHEN. DELL A MO SC O VIA,

(binmticomno k,o 1  con le mani azuffaniofi,con le pugna cominckno kguer
ra,crdapoiconlipicdi,cr con grdndifimo impcto lafaccia,k gok y il petto ,il
Uentre,CT le cojje  er legambe,percuotano,ej inqualunque modo chc pojjono,
combattendo perreflare uittoriofl,qudli buttano per tcrra,&tanto in cio s‘offa
ticano,cbe freffe uolte mczzimorti fono cauati fuora di la.&ueramente ciafcu*
tio chc ne ucnce p:u,et piu lungamente dur a  ncUe Arme,&fortifiimamcntc toUcrc
ra le battiture, coftui piu cbe glialtn e laudato,  er tenutoper uittonefo cele*
bre,fmofo,et degno, ct qucftatdl fortedi combattenf fiata ntrouata,accio
chcli giouani fc ufatio d sofferirele battiture zrlcpcrccfft d’ogmforteafoftencre.
Exercitano grandifitma lufhtia cotra It Udri,It quahprcjl > k prim cofi glifpez
Žano h cMcagnt.dupct h laffano fiarc cofi per dua ouer tre giorni,wfino k tu to cbe
quclhfl infiano;dapoi chc fono rottict inf ati,di nuouo comandano cbe fpeffe uok
tcfanomofi,ct cofinonufano altraforte di tormento ktormentare ifceUerati keo
feffarc iktrocmj,ifurti,etli compagni diqueUi.Md s’cl ladro e chiamato in iu *
dtcio,et inqUo'ntrouato degno difupphdo,Alhorae appiccato,ct quafi noufano
dltraforte dipena k punire h rei cbcqfia,cccclto pero feno baueftno comcjfo qual
cbealtro male piu atroce ct piu crudele.  Li furtt rare uolte fono puniti co pena ca
pitale,immo rure uolte dgh bomicida quc&o interuiene,eccetto ft fufino fiati fat
ti per edgionc dclld preda, Maqucllo c h e piglia et occidc 1 1 ladro retrouato lici fur
tO,tdl cofa puo farlo fenza puintionc alcuna, con cjuefta pero conditione, fc egli
portcrailcorpo ucctfb incorte del principe, et tl fucccjjb delUcofaracontara.
Oucllubcuengonoatlc nidnicon glianimah brulti,no debbono amazzar quel*
h con 1’ultimo fnppliciotet pochi delti prefetti banno dutbonta di amazzar quek
L totalmcntc

Scguitano le ordinationi de Gioudnne HaJlUo,gran Duca
diMofchouianelannodclmondo.7oo6.fatte.

Vdndo uti  Rco fara condcmnato in Utio rublo, debba pagare al ght
diccduo Altinidcllcmonetect alnotaiootto denghr.ma fe le parti
tornano in gratia,primdcbe (iano uenuti ncl luogo del duello , n on
manco debbanopagare al giudiceet alnotaio, chefel fuffe fatto il
giuditto.Md fc ucntffero ncl luogo del duello,il qualc Ocolnuk et Uedelsmkfokmc
tepoffono terminarc,etiuiperforteretornajfero ingratia,debbanopagare algiu
dice come di fopra,cioc k  O colmck.L,dengbc,etk ticdclsmko,cioe al ccualltero. L.
dengbi,et duo altini,ctalfcriuano quatro altini,et unadengba . Mafe uegnerano
ingiuditio,ctuno di loro fara uento,Mora ilRcodebbepagaretantoal giudice,
quanio in cio de qucllo fara richiefo,et  <t Ocolniko cbe Pohmaneet Parmi del uett
to,ctalfcriuano  L. dengbc,k Ncdclsmko icpoltindctquatroaltini.Mdfel duello
fara comcjfo pcrqtulcbc inccniio } p ct U morte ie l' muco, per rapma et perfurto

Dl S I G I SM O HD O L IB E. BARON. ji

<tl'bord 1' Accufitorefcl ucnccra, pigli dal Kco, qudlocbe gli Adimada,  er 'a  Ocol
nikofiadatola poltina  er Farme id uento,il fcriuano.L.Bengbe,d N c dahnilo
poltina,al ueftone (il qualc-e quello cbe ambe due le part ico ti le conditionipreferit
te conduceat duello)quatro altini,zr quel tutto chel uento hara di auanzamento,
jia ucnduto,cr fia dato  d li giudici,  er nel corpo jtapunitojecondo la qudlitd del
dehtto.glinterfettori deUtfuoi $ignori,i traditori del campo,oucr delId cittd, ifi
crdcgij,plagianij,jhndmentc quelli cbe le cofe tieUa cafa d’altn fteretamentepor*
tano,cr quelle medcjimc cffer fiate robbdte dtcono,oltradi quefto queUi cbe col
fuoco perturbano gltkuomini,zr quclli cbefono manifeftimalfdttori , con nitim
crextrcmifupp!itij occidano  er pnnifcano quclli.

Q ueUo cbe fara conucnto dalprimofurto,cccetto pero fe notifujfe dccufdto difuir
to difacrilegio,ouer olegiano,non e da dargli morte,ma con publicd pena e da ef*
ferc cmcndato,aoe cbe con bacehette iljld bdttuto,zr con pena pecunidtid del g iti
diccpunito  er cafhgato. ejrfedi nuouo fera prejo nel fur to ,er non hduerachefd*
t‘ffare debba ah' Accufatorc,oucro al giudice,morire.e? feper cafo il Udrocon *
Uinto,  er non hauetido il modo dafatisfare aU’accufatore,debbc ejferc primamen
tebditutto,o‘ dapoidatoncUemani delVaccufatore.

S'alcuno fara accufato di furto,cr qualchebuomo bonejlo dd lene col giurd-
mento affermera queUo gia uidalira uolta ejferjidto conuinto,ouero per caufadi
furto cfjcrjj reconciliato con qualcbe d’uno,fcnza altro piu giuditio debba mori*
rci&dclh bcnifuoifacciaji comc edetto di fopra.

Se qualcbe d’uno de utic conditione nato,ouero dc uitafujfetta, fara incolpato di
furto,ccfiut fia cbiamato in giuditio, er s’cl nonpuo cffer conuinto di hauer rob=
bato,dagbaji la fcigurta ouer la piezzaria,crpoijl lajfa dd una inquijitioe dl piu
longo tempo-pUfcritto ordinato,6 uerpla fententiafattd dejlimade mo Rublo,
debanfe pugare al giudice noue denghe.  er alfccrctario, il quale bd il flgtilo,tmo aU
tino,crai Motam tre Denge.

Liprefctti,liquah non banno dutboritd,ccnofciutd la cduft, de deliberare  er di
farefententia,cofloro debbano codenare una delte duepartun aleuni rubli, dapoi
tale dccrcto loro alhgiudici ordinarij mandino,il cbe jepareralcrocbcjid giufto
V ragioncuole,albora pertanti rubli,tanlialtini Jjano pagati al giudice,cr al fc*
"c retario quatro denghe.

Ciafcuno cbe nora accufare un'altro di furto,di rcbbamentc,cucrc dchcmicidio
fene uainMofcouia,& addimanddcbe’l tale jia cbiamato in iuditio,  er e dat c d
Ijucllo tl Me dehti uh, i lquale dicc  CT anuntid llgiornoal reo,cr cjtteUc medcfimo
conduce in Mofcouia,U reo ueramente conflituto in giudicic,al piu dclle uoltc nega
(UqueUacofa,cbcegh  č accufato,mdfe 1’accufatoreproduceli teftimonij ,alhord

dmehduelepartifono intcrrcgatc,fe uoghcnoflare aih detti deUi tijhmonij, aUe

qual? drnande comnttamentercfpondenoinquejlomodo f jldno uditi li tef,morij

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

feccndo td giujlitia  er la cofuetudincer fc li teflimonij dicono contrd del reo,Al*
hord H  Rro fubbito fe ghopponeauante,cr dice comra h teflimonij  er le p er fone
chel’accufano,io adimandoebe mifiapermejfo ilgiuramento,ey aUa tujbtia it =>
uind mi fcttcmetto,er addimando tl capo  er d due!io‘,cr cofi d quelh faodo la co
fuetudincdeUapatria gliepermcjfoit DueUo.cioed poter combattere tnfieme,
jJuno  er bakru,puo conjlituire in fuo lucgoal dueUo ognialtro chc  i 'ut uuolc  er
fimilmence ar mar ji dt queUe armi cbe piu  g ti piace,ecccttuati pero 1’arco  er ilpi*
jcidepnacommuncmcntehanno li corfalett.oucr lecorazze longhe,alcun<t uolta
doppte, tl pettoraleji brdccialctti,l’e!mo,la lanciaja fccure  er banu o un certo fer
»• o in mano allajimilitudinc d'uno pugnale,tl qudle  er da l'una  er 1’altra extremi *
tilde ha la ponta,il qttale ferro in una delle due mane,cofi expeiitamente 1’ufano,
cbe in ciafcuno confiitto no n glie de impedimento,ne manco gh cade dt mano.Mi
tdlearmcal piu dcllcuolte 1'ufano ticl cobattimento da pieie crnon dacauaUo,
Cominciano il primo combattimento con la lancia, dapoi ufatto le altre armi,con *
ciofta cbe per moltianm li mofcouiti combattendo,ouer con  g ermanfo con  Po/o*
tuj  o con Lituani,o con altri forajlicri,at piu delle uolteftano jlatt perdenti,  er ul
timamenteatento chc uh certo lithmano huomo de anni.xxn.con un certo  Mo*
fcouitocombattejfc,ilqualepiudcuinteuoltecra ftatouittoriofo,&finalmente ef
fo M ofcouitofuJJeoccifo dal lituano,il principe fopra dieto disdignatcfi molto,fu*
bito comado chel uittoriofo Imuno fuffcchiamato auantedifcjl qualc ucdutolo,il
principe fputbin terra,V deltbcro chc per 1’aduenirc no n fujje data la faculta di
poter combattere d dud a dua con gente foreftiera contra lifmifi Mofcouiti in ue
ro p iuprejlo dimolte etdiuerjidmificarcano chc [e  A mano , ma U forejlieri
piu prejlocol configtio,chc con le armiccperti,cobatteno,et fopra tl tutto ft g Uir
dano dinon ucnireale mane conlemincdi Mofcouiti,perciochcsano malto bene
cbe Mofcouiti con le braccia et conlc mamfono ualenti,epero hfora&ieri con la
fola mdujlria eteo cer ta dcflrczza h fopra detti mofcouiti  g la Ufi et Jlracchi fo
eltono mneere,l’una,et 1’altra parte delit combdttetihd moltiamici,fautori,et del
lor combattimento ff>cttatori,mafonofcnzddmc,(CCCtto chc hanno aleuni bajto
tu ouerpali loghiinmano,qualialeuna uoltdufano;perciocbcfclfujfeucdutochc
iuno di queth fujfe fattaqualchc ingiuria, dhora lifautoridi quclio corrotio la,
4  rcbaticrc 1’ingmna diqucUo,di modoche qualchcuoltafuccedc, che uinafce de
V una et l’ultra parte un giocodo et gr ato combattimento aUi fpettatori, pcrcicche
tl j e combatte con li capegli,con le pugna,con bajloni,et con ttizzi brufetati.

JU teftimonianza di un nobile ualpiu,che di molti altri huotnini di uile conditio *
tie.liprocuratori chiarifimeuolttfono admefi 'a defendere le liti, ma ciafcun per
fc fieffo exponela cau ftfua.il principe benchefeueriftmoj}a,nondtmcno tuta la lit
jtitia,et quafl mamfejlamente e Venalc,io ho audttto dtrc d’uncerto configliere
(heera jlatoprcfc,pctochcejlUofattofopuilgmiiemdelle cdufe,eghhauca m

m*

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON.

urtd certa cdufii rieeuuti h presiti da uti d pte0-l'ahra:tl cht riportdto al principe,
no n  /o denegaua.ma diceua,queUo,infauor del quale hauea ludicato.ejfcrehuo*
tno rtccho.dthonefta famighandto, er chepiu preftoera dacrcdere dcoftui.che
dquelpouero bifognofo  er uilcftnulmente beneb c tl principe riuocajfe la fenten*
tiafatta.nondnncno.cofiridcndojafciohbcrotl fopra ditto ccnfighero fen z* dl•
trd punitione.cr forfe la caufa di fantu Auaritia.cr dt tanta twqutta e la pr oprid
nccejšita.dalla qualc fapendo tl principe lijuoi efferc oppreflicrinclcflati.alli cdtti
uifattu  er alk iniquita dl qudli qua(i fenza dltra propo/lta punitionej confcntien
te, Atti poueri non e ddtalhntrata dipotereparlare con uprincipe:ma folamentc
con U confighert dtqueUo,cr quefta cofa anebora e difjicile  £ 3 * faticofa ajfare.
Ocolnicz,e qucUo,ilqualc laperfond del prctorc oucr del  g tudice ordinato dal
principe,fojticnc,  er con ultro neme e cinam ato tl [upremo configltero, d quale
seprc apprejfo delpnncipe rimane. .Nedelsnick e un cen o comune officio d: q učili,
li quali chiamano ghhuomintin giudttio.pigliano h mah fattori, gu pongano in
prigionc ,er quejh ncl numero de nobdifono reputati.

Ghhabitudoriforejhcriouerddlcuille per fei giorni dcUa fcttim.tna feruano dl
fuo Signore.cr il fettimo giorno  2  und futica pnuata e conccjjo .banno daUtfuoi
patrom aleuni campt priuati.ty aleuniprati,per lt quali uiuono, md tutte le altre
cofe f'ono delh loro pdtrom.Oltra di qucjlo f'ono in mtfcrifiima conditione,perciom
che U lor beni[ono expofh ah preda de nobili,<& parimente dallifoldatiJalU qui
It etiddio p tgnomtnia erfcorno cbrifttani.ouero buominucct negrif'ono chiamatu
V n gentilhuomo fid pouero quanto (l uogha.nondimcno cgh penfa douergh efferc
gran uergogna  er tgnomtnia fc con le propric mam lauorajjc-ma quefio non pena
[a douergh effere di uergogna alcuna.il tuorre fu di tcrra.etT mangiare , le fcora
ze.etr II torft dcUi fruttti.etr ffectalmente detli meUont.de 1’aglio, deDe cipolle,d<t
floi.er dalhno/tri fdmegligettatefotto  d piedt.Ma fl comcfono temperah nel ci*
bo.cofi quando banno lacomodtta di poter bere,[ono in talatto intemperatifii*
tm,tutti It Mofcoutti[ono tardi d l’tra,cr fuperbi ncUapcucrta.lecui ccmpagnie
graue  er molefle banno la feruitu.  P ortano le uejlc longhe,li capclh bianebi fatti
di lana,i Vejhboli ouero It porticbiauante le čaje [ono alti crgrandi.ma banno le
portedcUelorobabitatiom,tantobaffe,cbequeUo che uiuolemtrare e cojlretto
dbbajfarfe  er incltnarji giu-

Q uelh cbe uiuono de fattebe manuali,  er uendono V opre loro,ha nno per mercedc
di un giorno una dengd  CT mezZ<tJ’Artcfice dua.ne que{lt troppo s’aff,aticano,
tcc ^toqu anc i 0 p ono p en  battuttr,io uditte atcune uolcecerti feruitori ejferji Ida
vtentatimolto.per nonejfere coflbcne battuti daUi loro patrom,conte uorrcbbea
no$percioche credono effere poco in gratia delh loro patrom,fe non [ono battuti fc

condokloro ufanzA,  1

COHEN. DELLA MOSCOVIA,

DclTintrata neha cafa d'altri,

I N tuttclecafe er bahitdtioni loroh<tnnote imagini delti fanti depente ,ouero
de re!cuo,er quefl( pongono in luogo piu honorato er degno , erquando uno
uijha l’altro,intrato cbe ghe dentroin cafa,fubito ji caui la brctta , er g tiar da \
torno d torno doue jia rimagine  , laquale ueduta  , tre uolte ji fegna col f e *
g no dclla fanta croce,er mclmando tl capo,cofi dtce,Dcmmc mifererejapoifalu a
tailpatrondicafa con qucjleparole,Deus datfanitatan,dapoi toccatafila ma»
tto,fiba[ciano mjicme,er abbaffanolicapi,er dapoi uno guarda 1’altro , er qual
diduapiufcincbina,oueros y xbbajfd,zrcoflpertreouer quatro uolte abbajfano
il capo,er fe bonorano l’uno ct Valtro . dapoi Ji mcttcno ajjcdcre,  er fauellano di
qucllo  g/i piace,poi finiti i loro ragionamenti,il mjitante ne ua la in mczzo deda
cafa,er rtuolta lafacciaaUaimagine,di nuouotre uolte Ji failfegno delta fanta
croce,er col capo bajfo,dt nuouo rephca le prime parole.Vltimamente falutato «
fi l’uno a l’altro,fc parte,er fe ghe buomo di qualcbe autorita,ilpatron di cafa la
compagna injino 'a pic delta Jchala, er fe glic buomo de piu preftantia er dtgmta
Vaccompagnapiu lontano.Mirabilmentcojferuano k cerimonir.pcrciocbt d, n.ffn
t o buomo di bajfa fortuna e lecitc d'intrarc a cauaUo dentro delte por ti di glibuo*
minigrandi er piu prejlanti,anzialti piu poucri er alh men conofciuti con gran
dlfficulta,e permejfo loro i’mtrare in cafa,er ttonfolo di quejli,ma etiamdio di
Hitri nobll/piu conofciuti,li qualip queflo nomc de ncbilta chiarc uolte uanofuo*
ta in puhlico,acciocbe maggiore authorita er ojfcruantia difejlefii ritenghino ,
Similmente mffuno nobile,Uqualefia ricco,trapaffcrebbe colpiedela quarta 6 la
tjuinta cafa , cbe noti habbia il cauaUo da drieto. no n dimeno nel tempo de 1'muerna
ta per njfetto delgiacciato, noti pojfono ufarc h caualhji qualifon fcnza ferro,
cr quando uano aha cortc del principe, oucro intrano nclh tempij delil fanti, Albo
ra fcgliono Ufctarc U cauaUi tn cafa .

bi gran Matejin dentro le proprie cafe loro fcmprc fedano,er rare uolte o no mai
cammando trattano di cofa akuna;quelti fe marauigltano molto,quando ci uedeua
tio cbe nci nehe noflre habitationi caminauamo,er cbe coji nclcam mar e trattaji ®
tno delte facende,er delte cofe noflre.

j[ principe ha li fuoi cauaHari per mandarli per tutte tc par ti del fuo dominio,et in
diuerjiluogbtfono le pojlecongiujlo numtro di cauaUt-acciocbe quando il caualla,
to regio Jia nmdato a quahbe luogo,habbia tl fuo cauaUo apparccchiato fcnza
retardanzaalcunaip cbt talcauatlaro balibertadi cHcgerequelcauaUo,cbe piu
gli piacaandando 10  con prcflezza delta gran Nouogardia m Mofcouia t il Mat*
Jtro detle pojte il qualt in tor lingua ianischnik,e cbiamato,alcuna uolta procu*
taua cbe la ntattina per tempo mijujiino condotci bora trenta , bora quaranta er"
bora cin fiati f pff (oinodo mo,abmb« non piu cbt do&ici mahi a mtfuf*

Dl SlGlSMONDO LIBE. BARON* J4

fino di bifogno, er coficidfarnodcUitioflripigliaudquel cdUdUo,il qu ulegli pdre
Mcbefujfe piti al propofitofuo-.er qudndoquelli cruno ftrdcchi,cr cbe nel uiug*
giofufimoperucnutiddundltrdbojldrk,kqudle Ikmddppclldno,[ubito crano
appdrecbidti dltri cduaUi con k feUu  er con U brtgltd,c Iccito  4 cidfcuno di potcr
ufitre uti corfo ucloeifimo dcUi cdUdUi,&fe pcr fortc qudlcbe cduullo cufcd,cucro
cbc no pofi dume nel corfo,Albcrd fcnzdpcnd uemid ddcidfcutidcafd piupro*
pinqud ncpuo torre undtro,c etidmdio da cidfcuno cbe ritrouuffe in uidggio,
cccetudto pero fempre il curiero del principe, mu del cuuuUo cufcbdto  er mancuto
nel uidggio,il fopudetto mueftro dcUe pojlc debbe procurarc,  er rcflituirlcunaU
trocduailo alpatrone, fhnilrnentcpugurcdpretiooucrUucnutu del uidggio
rdgioncuolmete. Al piuddlcuoltede.xx.ouer.xxymiglkfcglicnumerunofei de
ghc:con qucfti fimili cuuuUi deUe poile,il feruitor mio de Nouogardid in Mofcoa
uidfche ut fono diinteruullo de. 6oo.vcrft,cioe cento  er ucnti migliu germuni, in
• lxxii.bore peruenne. Il cbe certo etdntopiu degno de admirutione,ddirc cbc li cd
uuletti di quclldforte cbe fon fi piccioli,  er mulgoucrnutidllu compurutiont delit
noftri,er non dimeno foportuno il pefo dt tute futicbettel uidggio, Mofcouiti bdn
no lu monetd d'argento di qudtro forte cioe Id Mofcouiticd,td Noutiogrddcnfcjn
T uuerenfe,  er lu Plcfcouuicnfc,ld monetd Mofcouiticd non e rottondd,mu longa,
crqudfl alldjlmilitudmediunuouo,ej ecbidmutd Dengd,etbddiuerfc imdgini t
in mu monetd dntiquu dellu rofd,unu pdrte hd l'imdgine di uno htiomo  <t cduullo,
etnel 1’altrd pdrte hd le lettere[eritte.cento di queflc monete fdnno uno bongdro
d’cro,feidcnghe,fdnno uno Altino,uinti undgriftid,cento und poltind,et ducento
un  R ublo.Al prefenteli nuoui da ogni pdrte con caruttcriflgndtifono (lumpd ti,
CT qudtroccnto di quelli udgliuno un Rublo.

Ld Monetd T uuerenfe da ogni pdrtehdldfcritturd,et e di quel udore, cbe e U
tnonetd Mofcouiticd.

'La. monetd Ncuuogrddcfcinund pdrtebd l‘imdginc del principe chefede nclkfui
fedid,ct  4 1’incontroflmilmentc kfigur d di uno huomo cbe dUdnte del principe fe
inchind,et da 1’altrd pdrte poi hd fokmentc le lcttcre,et quejld tdl mo netd fuperd
il doppio piu k uulutd dclk Mofcouiticd,mi k grifnd Nouuogradcnfe udle.xiiii .
t>enghe,ctil Rublo udle ducento et uintidiu Denghe.

La monetd plefcouienfe,in und pdrte hdil cdpo de un boue corondto,et dd 1’dltrS
purtc hu kfcritturd.Oltrddi quejlobinno und monetd di  R ume,k qudle e chiim
^tu,Pokru,ctfcfdntu diqudtcUiglkno undDengbd Mofcouiticd.

Nonhdnno monete d'oro, ne mdneo leJldmpdno,mdufdnoquaJiducdtiongdri,etal
cunauoltdi Rcndui,ctfJ>cjfe noltemutuno il pretio di qucllifpccklmcntequando
ilfordjlicrofia  pcr comprurc qudlcbc cofu co l’oro,dborafpbito fccmuno il prež
Zo,di qucllo‘,mdfegl te  p C r andurc d qudlcbeluogo,et chehabbid bifogno de l’oro,
smradimouoterefconoilprezzo di quello>

I ij

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

VfdnoiRublirigcnzini,per kuicinitd,ddii qudli,uno ude duo Mofcouitici, Id
monetd Mofcouiticd idipuroetbono drgento,benche dprefcnte c ddulterdtd,ne
pcrobouditomjfmoperciocffcrftato punito*,qudfitutti gliorcfici di Mofcouid
fldmpano hddnndri,et ciafcuno chc portale majfe d'drgento puro cr che dejidem
ra hduer dindri,igiufdno liddtidri et l‘drgento,ct congiujid et eqiule bikncid lo
pefdno, et il pretio ordindrio,il qudle oltrd d pefo equdlecdde[fcre pdgdto dUi or e
fici e picciolo,et conpoco pretio ucndono Id lor faticd. Hano fcritto dlcuni chc que
ftdprouincid rdrifiimc uoltc dbonid dkrgcnto,ct d principe prohbifce cbenijju «
noloportd di ford del fuo dominio.Md certo laproutncia nonbaniffuno argento
fenon c portdto difuord.et i! principe non tdnto prohibifce che non Jid portdto
fora l’drgcnto,qudnto cgliprocurd di fdre le permutdttonc delle cofe, et maxime
conlepelle,dellequdUne bdimo grdit copid.et pero commdnddallifuoi fare fimi*
li bdrdttfdccioche l’drgento etl'oro refid nelld prouincid,Apend Jono cento dtini
che ufdtio Id monetd d^rgento^ct fpecidlmetefdmpdte dpprejfo diquelli,nel priti
cipio,qtundo Ikrgento er d portdto nelld prouincid,dlcune pdrticelle longhe d’dr
gentofenzd inugine etfenzd feritture de udlutd di un Kublo erdtio gettdte etfufe,
delle qiidhmonete dl prefcnte niffundfc ncucdc,fcftdmpduddnchord k monetd
nelprincipdto di Gdhtz,md concioftd cbe quelld non fujfc cofi del giufto pefo,per
quejlo e mancutd^verdmente audnte l y ufo delld monetd l’oreccbiette delit A/prco
li,ct ddglidltridnintdli,delitqudlinefonoportale knotufauano,et con queftd le
cofe ntceffdriedlld uitabumand come la pccunid comprauano.

V fino qutl modo denumerdrc,come fono numerdte tutte te cofe perforo gh, o utr
perDcuucnofio, cioeperilnumcroquddrdgcfmo ouermndgcfmo,ct come noi
col numero četef mo numerdno etdiuidono, c pero numerSdo redopptano et mul
tiplicdno bii Soroghfcr Sorogk,quater Sorogk,ciocqudrdntd,ouerdue,tre, qu<t
tro Dcucno/lo ) ciocnouantd,M.tllein Itngud gentiie c ditto Ti[futze,cof dicce mi
h unaparokTma.VintimildDuuctmd^cntd mik Titmd cxpnmano.
Cidfcuno chc portajfcqudlunquef ortcdi mcrce cbe fut,fubito qucllcdebbd por *
tdre dtidntc lifoprajlantidel ddtio ouerdelkflimajcqiidtirobbe uedeno nclboa
rd dcputdtd 7 et poi lcjhmdno,et quclte f imate,mffmo bd drdimento ne di uedere,
ne di comprdre,fc prtmd non fidno mo fr ate dl principe.ct qudndo 1 1principe uo
lejfe comprdrenicntc,Alboraelmcrcdtdnteintrd quefto mezzo non e permeffo,
tie mojlrdrc le cofcfae,nc far uenditd con ni[funo,ct de qui efatto che h mercatati
aleund učita longo tempo fono impcditi circa alk ifpcditionc delle lor robbe.

No« c lecito ctkmdio cof ddogni mercante ucnire nelld Mofcouid, fuora delli Li
tbuuni, delil P o Ioni,et di quell;Ji quali [on fotto p o/li alkmperio ,Ma li Suetenf,
Liucnienf.ct li Germani babitdnti nclle cittd mdntimefokmcnte m  N ouucgardk
po [fono ucnire.et Alli Tburcbi.et dih Tartdn c permejfo cbe in und cittd chid*
trm  C bloppi^rod pojfon P cxtmm u mcdntid in mim et comprdre; per*

Dl SIGISMONDO tlBS. BARON. $ j

cbe in tdlcittd in certo tepo di V d mio fe gli fa Id fierd,ct l quel luogo moltepfone
de li luoghiremotifiimi uiconcorrono.er quado i legati er oratori di dltri priti
cipe ne uanno in Mofcoma-Albora tuttilimcrcatanti diogni forte fotto lafcde
er prottetione di efii Ambafciatori.liber amente erfenzadltragabeUa o idtio  po(
fono dnddrcin Mofcouid,

L d maggiorpdrtc deile ntercc fono k maffed'A rgeniopanni,fetd, pdnni Ufe*
td,er di oro,zoie,gemmc,er oro filato,er dlcuna uoltactiamdio aleune cofe dc
uil prezzo ni foghono por tare, dcUe quali non poco frutto nc reportdno. Spejje
uoltc anebord interuiene che tutti quafifldnno in defiderio er expcttatione di qudl
cbe cofa beUa,deUdqualepiudclgiuJio neguadegnerd coiui,il qudlefarail primo
dportamild;zr cofi per il contrdrio,qudndo piumercdtdnti portdno grd copid del
le dcfidcratc cofe,Tanto piu e megliore er piu b.iffala uidita di quelle;di modo cbe
queUo,ilqualebaucauendute le cofe fueper granprezzo,quelle medefmedi nuo*
uo con uihfiimo pretio lecomprd,er congrandifrnafuacomodita ncUd p d tria le
reducc.Le Merce le qualife portdno delpaefe di Mofcouia in Gemdnid fono le
peUeer Id cera, in Litbuania er neUa  T burchid,cuoi d’dnimali,pcUe,er It bianchi
O" longhi dentide glidnimdli,liquali efiiMors cbidmano,erfondi queUianim 4
li cbenelmezzonurefettcntriondleumono,delilqualidenti bianchi liTburcbiJo
gliano clegantemente farne li manični da pugnali,  M 4 li nojlri Germani  p enfano
chefano lidenti dclli pefci,er cofi gli nominalno. Ma ncllaTartdria fono portatc
feUe,frcni,ueftc,cuoi,ma l 1  Arni, er ilferro no,fe non fegretdmente, ouerocon
licentid delliprcfetti del principe, v dddllri luoghifi orientdli come fettetrionali
portdno uefleii panno er di lino,coltdh,mature,dghi,ffccchi,borfc,&altrefor-
dimerce-Trattanole lor»iercantie,con bugie,fraudi eringanni,er quefto fati
«0 nongiacon pocheparole,comc Atcunihanno fcritto.Oltra di queJto mentre
cbe offcnfcono il prezzo,er le cofe de minor pretio,promettdnofempre m danno
del uenditorc della meta del prezzo,alcuna uoltd li mercdtant 1 non fo kmete un me
fc,ouer dno fofpeJt,dubiofi,er incerti li rctcngbmo,md dUd extrema dcjferatione
fogliono quelUcondurre.Mdquello il qualei lor coflumfer le lorparole inganc
uoli conofce,ma pocoleJlima,ouer le finge,co le quah il pretio dede cofe fcemano t

V Ifrolongdnoil tempo, coftmfcnza altrodunno ucndelc cofe fue.

V n certo cittadino Crdcouicnfe,hdued portato ducento centinara di rame, ouer la
tone,U qudleH principe uolfe comprdre,er noti dimeno tanto tempo il mcrcatan*
tediqu cUo ritcnne,cbc cofiuifinalmete per tal cofa di fafiidio ripicno,fu forzd*
to di nuouo  4 recondurre ilfopra detto cupro mr [o la patria,er cofi cffendop aU
quantimigliu lontano doda citta di Mofcouid,Alcunifopra di cio ordinati ilfegui
torno, er libcni di qucdofi come non baueffe pdgato il datio impcdifcano ermier*
dicano. ll mcrcatante ueduto qucRo,in Mofcouia,fe ne ritorno, er apprcjfo dedi
ccnftghcri del principe ielk riecurtaingiurk fe dolfe tnoUo ? qudlt niha ldcaufd t

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

dapcifemifero Iddimezzo,VrometendouolererajjctdreIdcofa® 1  di fdrgligrd
tidqimdo egli le dimdnddjfe,il mercdtante caUido  er dueduto molto,ilqualefdpe
Ud doiter ejfcre cofdignominiofddlprinapcJcUc mcrci diquc[id forte fujfero pd*
rdte fuord delfuo domitiio,  er che nijfuno fc ritrouajfe,il qud(e tdtite merci potejfe
comprdre  er pdg*re,non adimandogratid ucrund,md fcldmente lifece ricbieftd
cheglifuffeddminiflrdtd luftitid,horfindlmente ueggendo li conjlglieriil  mer*
cdtdnte ji dre cofiduro ej oftiMto.mfi poterpunto delfuo p repofito mouere,ne
mncouoler čeden aUUngdnno  er dUdfrdude di qucUi y ilaepro in notne del princi
pccoprorno.o' pdgdto it giujlo pretio,ildittomeredtunte licentiorno.
AUiforcjlieri cidfcuttd cofd uetidano piu cdrd,di modo chequcUdrobbd chehdnno
comprato per uno ducdto,queUd ijiejfd cinque y ctto y dicci y z?alcund uoltd uenti du
(dtild reucnddno,  er cofi h forajlicrifdnno iljimile.alcund uoltd comprerano ddl
lifordflieri und cofa rdrd p er dieci ouer quindici porini,Id quaU a pena uard uno
cuerduo porinidl piu .

Certdmente in coiUrattare le cofe dcUd mercdntid,fe per forte dicefte qudlcb e cofa
euero che imprudentcmcntcgliprometefti,di queUe cofe diligetementefe ne ricor
Adno, crueglidno con g runde infldntid che g li fidno ojferudte lepromejfe.md cf*
fije dUincontro ui hdnno qudlchecofdpromejfo.Nonuidttenddno Idprotncjfd.  O l
tra di qttefto,fubito eh c cominciano Z giurare eyjf>crgiurdre,fdpi iuifubito effcre
gfcofo l’ingatmo,pcrcioche giurano con cenimo deingandre,zr far frdudi,io bd=
Ved pregdtouncerto configliero dclprincipe,che incomprare ccrtc pclic delpaefe
ttii uolcjfcprtftdrc diuto cheio nonfujp ingdnndto y cojluifi comefdcilmentePo *
prdfud mi bducudprcmcjfo,ccft di nuouo per longo tempo mi meno aUa longdpeo
lcndomiuendcrcdltuttolcpropricpiUc,o'nonqueUed’dltri.oltrddiqueftoglidl
tri merednti tic ucniudno i lui } promcttcndogh t premij y fc per forte con bon  pre=
tio egli uendcjfe  4 me le mcrci loro;pcrciochc g lic qucfta confuetud ine de mered•
tanti y ehenelcomprdrc  er nelucndcreflpongono di mezzo,  er l’und  er Vdltra
pdrtc y riccuuti fccretdmcnte li prefenti,Popra fudpdele  er pur d gh promettdno.
Che imgrandc  er murata čaja non molto lontdnd dcUd roccd,eorte delti pgnori
tnercatdnti chidmdtd^neUd qualc babi ta no h mcrcdntt, criuilemcneloro rcpoti
gono;doueilpcucrc ,il zdfrdno, pdntii di fetd , et dltre forte di merci per molto
minor prezzo di qucllo cheflfd in Germani* fono uenduti:md qucflo cdacjfer id
todUdpcnnutdtione deUccofatmpercchementre h mofcouiti lelorpellc per uil
pretio comprdte,molto piulcfcimdno,et cojialincontrofamio lifordjliericon l’ef
fempioforfe di qucUe,li qudliforajlierile lor merce con poco pretio comprdte g li
tncttdno dudnte, ctqueRcpiu cdre le dicono',pcr il cl:efucccdc,che Amedue lepdr
ti,fdttdIdpermutdtioncdellecofe equdle > con mediocre pretio ct fenz* gudddgno
pojfonouenderclerobbeloro , etftctid!ment(quelle, legali batino nccuute in
fcdmbioct baratto dtfepctle.

Dl SIGI SMONDO LIEE. B ARON. 36

Gliegrdn differentia detle petič,pcrcioche la negrezza detli zebetonifialonghez
Za,ct la fpefezza delit peli dimofirano la konta loro*,fimilmente s’al tempo dcbito
ttconueneuole fon fiati prefi,il cbe ne 1 ’altre pelle parimentefi ojfcrua, Albora
fon di maggior ualuta et prcdo, fuora de uftyug,et diDuuina proitincia rarifiimi
fi trouano,ma circa  P eczora piufpejfe uolte,uiJi ritrouano.etqudhfon piu prem
fianti et piu megliori che  g lialtri.

Le pelle Medaurice fono dadiuerfe parti,di Seuuerafon bone,delli Heluetij m te
ghori,ct detia Suuetia ottimefono portatc.Non dimeno in quel luogo ue n’e magm
g tor copia, alcuna uolta ho udito in Mofcouia cfferfi rltrouate alcune pelle di zet
belimi,detle qualialcune fon fiate ucndutctrenta ducati d’oro,et altre uenti ducam
ti.Ua diquefiaforte notiho potuto uedcrc tajfuna,mcntrefotiftato in  M ofcouia.
u pelle de gharmiltni riuerfatc da molti luoghifono pcrtatc,pcr le quali nondi *
meno molti di coloro che comprano finganano.le pelle hanno certi fegni intorna
al capo etla coda,perlequahfono conofciute fefianofiateprefe altempo debito ,
c no,percioche f 'ubito che quefio animalfcra prefo,fe fcortica,et la pellefe riucr<*
fa,acciocheper li calcatipcli non diuenght piu peggiore. t\afc qualche d'uno fuffe
fiato prejo fuora del tempo debito,et chelapelle manchi del fuo bono et natiuo ca
tore, albora, dalla tefia,comeho detto,et dalla coda ne cauano et tir dno fuora cev
ti peli,ccmt fignali,accio nonfiaconofcmto tal animale ejferfiato prefo dl tempa
tion coueniente: et cofi per quefta uia It compratorifono inganatiMa le pelle d’av
tnelinofi uendmoquafitreoucrquatro dcnghe Tuna,quelle pelle chefono un pos
(opiugrandemancanodiquella bianchezza,laquale non dimeno nella murne
appdrepura et netta .

Lepelli delituolpcet fpccialmente le negre,ccn lequdialpiu detle uoltefogliom
no fare coprimcntipcr l<t tefia,fono in maggiorptezzo perciochedieci ctalcum
na uoltaquindici ducati fono uendute.be pelle detli Afpi colon fimilmente da dim
uerfebande fonoportate,nondimcno lepiugrandi da S.burproumcia uegano,ma
le piu nobili de tuttc l’altre da Schuuaij non molto lontano da Cazan ; fimilmente
da Permid,Vuiatka,ddVftyug,ct da Vuolochda fon pertate tal pelle ligatc, d.ece
po* mazzo,delle quali in ciafchedun Mazzo due ue ne fon bone, et perfette, le
quali chiamano Litzfihnd,et tre fono alquanto piu peggiorifie quali c rasna c h id
mano,delle quatro,le qualedicono Procrasna,unaue iie,et quella ultima ctMom
l°i$cbna,detta,la quale e peggiore et piu uile di tutte.Ciafcuna di qucfie pelle e co c
prata una ouer due dcngbc, dt quefte,le miglwri,et le piu fccltc in Gcrmania  , et
neUe altre prouincie H mercatanti con grandifimio comodo loro le portano,

Le  P elic  delit Lyncifono inpocopregio,nc le pelle dettilupfida quel tempo mqud
chcerin Germana,®-in  M ofcouia commciornodA ejfcre in prctio,fono bora in
rnoue iftimatione.Uondimeno le Jfiatie dclh lupi fono inmolto minor prctio, cbe
[ono apprcjfo di muha pelle i(Ut  c ailori dpprejfo dt qtteHe in  g ran pregto fona

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

hduuti,er tuttihanno appreffolc fmbric delliuefe,diqucflepette,pcrcjfer quel
k dicolore n i gr o naiio  er bcUo.

tepelle deti i git.i dom c iticiufx.no ledonne,erque#o e unccrtoanitnde, il quale
in Ungua gcncdc chiamanopcjfetzJapeke iiqucfo ammale,per cbcfotc aportare
gran gicudmento di c aldo dl corpo,ufano pcr uiaggio,et nclle loro andate,
ji datio di tutte k mcrcije q;tdifono portdte in  M ofcouid,ouero cdUite fuord di
quelld fc referifcc ndjifcojiciafcuna cofa,er per ftimu de uno Rublo,fono paga*
te fetteDcnghe .cccetuatalacera. Della qua!c nonfolamentcfccondo 1’afUmatioc,
trni etiamdio uti pefo per dutio fe rifcuoteter cofi pcr cufcun pefo,il qudle chidttu
tlopud,quatro dcagbc fi pagano.

T>cUi uiaggi delli mercdntl,li quxli ufdno in portdre fuord et dentro le lor merci in
diuerfe  R egioni dclld  Mo fchouid,qua di fotto nebu deferittione delu mofccuid co*
piofamente lo dich:ariro.l’ufura e comuned tutti,er bcncbeduono quclla effer di
g rdn peccdto,er nondmeno qudfi nijfuno daquella fc dajliencjl che e qua[i cofi
intollerabile, pcrcioche d’ogni cinquc,tolgono fempre uno,cioe ueti per cento.  M i
fc ebiefe fono uedute fare piu tempcrdamentc,lc quali non tolgano piu ebe died t
fe r c. nto,come dicono.

lo al prefente laChorographid del principdto,er de! Dominio del gran  D ned di
lAofcoutddemolirero,ponendo d ponto in Mofcouid cittd princtpalc;cr de li poi
partendomi,hprincipati/olamente circonuictm  er piucellebrt deferiuero, pcrito
che in tunta grandezzdji norm de tutte leprouinac pontalmente rictrcare no ho
potuto.PcrUqualcofdil leltorefaracontento delli r.omi dtlle citta,delli funti,
delit motiti,er di certi luoghi piu celcbri, er piu nominati.
j ,4  Otti di tAofcouid e tl capo, er la principdte delli Ruf id,er cof effx prouin *
da,er parimented fiumechcpajfi pcr cjutlld,un medeftmo nomeritengono^erin
linguauuolgaredi quellagcntt Mosquuddppcllano.Md qud nome habbia dato
k L'dere cofe,e incerto,nondimeno e uenfmilc,quclle tl nome del fumt hiuere ri
ceuuto.impcrocbc,bencbe cffa citta gia non fi ftdtd il capo di quellagcnte, nondi *
meno  g he MamfeJto,il nome delli Mofchi non effer ft ato ingratodli Veccbi.Ve
ramcntcilfumc Mosquua nella prouincii Tuuerenfe,qudf.lxx.miglii fipra Mo
finsko,non lontano dalluogo,dquale e detto Olcschnofa hfuoifonti, er inie per
jfatto nafurdto dUxxxx.miglia,alU uolta della cit ta di Mofcouid ne cone; er  ne
ceuendo infe dicuni fiumi,uerfo oriente inOccdfume entra.Mdprtmamete que
fo tatfiumefet mighafopn Mofaisko comincia ad ejfcre nouigabile-er dal qudl
luogo ta materia attad. fabrican le ca fc,er (ealtrccofe,impojlafi le barche,e
portata m  M ofbouia. M a le mera,er te dtre cofe lequali da glibuomtniforcftie
rifono porta.ee fotto la citiu,i.oi i le tuui fonoportatc.Ma li nauigdioncpenl fiu
m  e e tarda er diffcile pcr ref ato delli Gyn, ouer,circuiti,h qudi in effo fi troui
uo.Speeialmente mfra Mofcouid er Soloma* cata t trt m%ha fotona ddie bocche

diquelto.

»I SIGISMONDO LIBE. BARON* \7

diquetto,crpoftdnellito‘ 7 doueperfpatiodi.cclxx,mighatal nauigatione per  N
tnolti  er longbi circoiti  er flaxiom di qucUo il uiaggio detli nauiganti ritarda  er
impcdifce,in queflo fiume non ji pcfcha molto,per hmr dentro dt fepefci tuli  er
di poco momcnto.fimilmentt Mofcouti pr ovinek non t troppo larga,ne molto
fcrtilc,pcrciocbe da ognipurtc il campo e renofo,ilquale ptr defetto di tnediocre
jiccitatecucr bumtditade amazza le biade,  er molto  g ti noče. Aggiungijl A nchoe
ra a queSlimali,unaimmoderatd,cr troppo afpcra intemperantiade l’aicrc,p
Uqualcfuperando dngorc detlhnuernata tlealore dclfole,alcunauoltalefemc *
nate biade aUa maturita non perucngono,pcrcioche iui aleunauoltafono tatifrei
di ccccfm,chefi comenel tempo deUa eftatcapprcjfo dinoiperiltroppo caldo.co
fi iui per il granfreddo la terra fe Apreijimilmcnte l’acqua Alhora tffufa nel aic
rc,&giacominciata  A ca fčare da!aeto auantecbc toccala terra, fl congela . No/
medcfimi,cociofiacbenelatmo.  i f x6.peruentfmo aq učiloluogho,iramidegliar
borifruttifen perrigore de 1'inucrnata de l’anno pajjato totalmcnte efjer perji ,
ucdcfiimo',laquale mucrnata futanto dura  er affra,cbe molti cauaUari(liqualtef
flGoneez chiamano) fon fiati retrouatiper ilgranfreddo aggdlatinclle caret*
t c:fuorno etiamdio aleuni paftortjt quali certi animah legati con Icfuneconduccm
uano daUe uiUe in Mofcouia,cr daUaforza delfreddo tanto opprefi  er mole fiati,
cbe infieme con h loro animah pcrierono.Oltra di quefio molti circulatoriji qua
licon gliorfi amacflratialbaUvfoglionopcr qucllt pacjiandare atorno, Alhora
fuorno ritreuati morti per lcjlradc,ci' li Orji cacciati datta farne,lafciate le felue,
per ogni par te p le uiUeuicittc difcoreuano,cr peric cafe impetuofamente intraua
no,il cotijfettc  CT la uielenza di quethfuggcndo la rudi tedna turba,di fuori per il
granfreddo miferamenteperiua.Nlaaltanto freddo,aleuna uoltajlmilmente ti
lo  g ran ca! do reffonde,che nel anno del Signorc.i n$.fu tanto il grande ardorc
del Sole,cbe quafi tuttele biade fuorno abbrufciate,  er tanta carefha del uiuere tal
fcccura fcgwto,che quello cbe per auante fi compraua per tre denghc,qucllo iflef*

fodapoiper.xx.ouer.xxx.bifognauacomprare.moltiuiUaggi,fclue,  er furmenti
per tl troppo caldoabbrufciatc/iuedeuano.Delfumo dcqualita!menteU Regione
era ripiena,cbc  g lioccbi dt ghhuomini,quah ticgiuanofuora.graucmentc dal fu -
mo cranc offefi,čr oltra al fumc,una cer ta caligincnafceua,la qualc molte per *
fone foicua acccccare.

Tutta laregtonc quafilongotempo noneffer fiata cofi fchiofa,pcr li tronebi detli
grandi Arboriji qudhcciamdio al prefenteji uedono,appare,laqual regione brit
cbe per U cura  er o pr a de gliagriccltorijlaajfii coltiuata,nondimcno oltra le co
fc chc nafcano neth proprij campi,tuttc 1’altre cofe daheproutncic circonuicinc fo
no portate a qnei luogo,pcrciocbe la regione abonda di formento , er de 1’hcrbc
communc l amandolc.le cerefedolci  er le nocifdaUe AueUanc infora) in tutta U
regione noti [e ne ritrMuano,detlifrutti deghaltriarbori ne banno, ma infuaui

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

er (Ji cdltiud fortcji Meloni cofinguUrc cura  er induftria feminano iti qucJlo mo
do,compongono er formano Uterrd miflacon il litmo in certe uancgg<concr
quadriditcrra fu alti,er" eminenti,er in queUiafcondano lefemenze dclh meloni,
tna conqucjU tul urte dannofocorfo er uiuto ul caldo,er panmcute alfreddo grči
de,ptraochefe per forte fara tlcaldo grundc,fanno certe aperiture ullu Jimihtu-
dute deft>iracoh,inejfa tcrra miftd col htamo,accio cinifcmcper il troppo culo", e
tionfia foffocutoter cbe ml tempo dcltroppo freddo,ilcalore del litumo aU v /c«
tnenze fcminate dughi uiuto er buon focorfo .

Lu Mofcoukdimele,er de le fere,(cccctuutiperoilepori)epriud,gliAnimdlifo
no molto piU m t nori detlinojlrt,er no muncuno dalle cornu,come ulcuni hunofcrit
tojpercbe im bo ueduto liBoui,le Vaccbejc capreji montoni tuni con le cornd »
La citta dt Mofcouta infra le ultre cittd fettentrionuli uerfo oriente,molto fe eficn
deni cbe certo non ci fu di fjicilc d conofcere ncU’andata nojlra.pcrcioche cffendo
ttoiufcitidi Vtennd,uUadrittu uid diCracouia,er indeperffatio quafidt četo mi
g lia Tbodcfcbtfufiimo andatiuuunte udu učita det fcttentrione, finalmcntepigltct
topoidno/iro uiaggio aUaparted’orienie,pcruenifiimoin Mofcouiaja quulc ri
trotidfiimo efferpoflu fenon inAjla,nodimeno neghejlremi detla  E uropa,da quel
la parte pero,dala quule ejfuEuroppaconlifuoi conjini l'Ajiu netoccu.Ld qual
citta e de Uguami,affai grande,la quulcettamdio di lontano apparc piu grande di
qucWo cbe non e.Pcrciochcghhorti cr le corti grande in cidfcuna cafa farno mag
giorcaccrefcimento aUa citta,la quale citta,Vbabitationi deUiftbbri crdcghaltri
artcftcicheufano ilfoco,nelfine deeffa citta conlongo ordtnc dijiefe,er done fon
nopradarie er campi,molto piuflmdmentch rcndano grande.Oltra dt quefto,
non molto lontano Ji ucdcno alcunc cafcUe,er di la dal funte certe uiUeidoue, non
g k moltt anmfono cbe Baftho principe aUt fuoifatclliti, nouanalc citta eiificb, d
cbe m lingua loro fonoinfundeictoc bcue,fpddc.per qucfca caufa cbceffendo pro=
hibito aUt aitri ruthcni  tl bcuere il mcdone,er U ccruofa(e:cetuati per podu gicr
tli dal’anno)a qucftifolamentefuoi fatcUiti eglt conccjfa dal principe la potefla
del bcuere. Epcro per quejla cagionc,accio che glt altn per la iibcrta dicoloro non
flano corrotti,daUa conucrfationc de glialtri fono feparati. non molto lontano daU
Ja citta fonoalcunimonajlerij,liqualifoliia lontano apaiano aUt fpettatori una
(itta.Ccrtamentclafupercbiagrandczzadelacitta,dimoftra erfa,cbc qucUaco
tuffv.no certo ter nuno e contenuta er ferrata,ctoe ne con muro,ne con foffa, ne co
dijfefa Utilmentefla fortificata.UondimcnoJc piazze in aleuni luogai,pojte le tret
nem trauerf■>,fono ferr ate, douc leguardic dclla pr ima bora di nette cofi fono po
flc er SabiUite che d. mffuno dt notte e concejfa 1‘mtrata per qucUa jlrada dopo
l’hora ordinata,er qutdi cbe per forte fufiinopigliati daRe guardie,oucro fonno
battuti,erfpogliati,ouerofono poJlineUapregioneieccetto perofifufmo buomi
ni ccrtofauu (t honcjhiptuiocbc qudli delil proprij guardmifoghotio cjjire a*

Dl SIGI JMONDO LI BE. BARON.

compdgtutiinfino a cafa,epcro tali guardic fogliom > efjere loccate  er poficin
quetlapartc,neka qualcl’utirata piu hbera ncHacitta e mamfcfldtfercioche Pal*
trapartedeUacittailfiumemosquafortela rendc:nclqualejiuincfotto effa citta
laufifiumcintra,il quale pcrrifpctto dcUcaltre ripe,rarcuoltcpuocjfcreucduto.
in queflo fiume ui f ono moki moliniin tifo puhlico dcUa citta fabricati,Grcefiper
qucjlifiumilacittae v.cdutacjjercincjuakhcparte fortificata la quale citta,fuo*
ra dt pochi pallazzi,tcntpij  er monajlerij dipietrc,e fabricata tutta di legnamc ,
rcfenfiano un numero quafi incredibilc delle cafe in qudla cittaiperciocbc dicc~
uano nclfcllo av.no auantc la ucnuta noflra in mofiouia pcr comifiionc del princi*
p e efferji fattta la difcrittionc deUc cafe,er il numer o diquelie effcrflato.  41500.
qucjta citta tanto larga  er fpatiofa,equafi fangofa,zr pcr qucjlacaufa ncllccon
trade,nclla piazza ct inaltri luogbi ptu cellcbrt etfamofl piu portifono fabricatu
Gliein queftacittauncakcUo di pictreccttc edficato,il quale da una partc de
Mofquua,er daPaltra dc Ncglima fiume c bagnato;Neghma da certe paludi na*
fcc,il qual fiume auantc la citta circa la partc fupcriorc del cafldlo cofife ferra  er
chiude,chc iui aUaflmihtudine de un ftagno oucr lago quajiji ferma:  er deli pot
fcorrendoje fojfa del caficUo ricmpetdoue feno molim, erfinalmentc fittoilfi*

praditto caftdlo(comcbo detto)conilfiumemosquud ji congiungczrlega.llpre
fato cafldlo e di tanta grandezza, cbe oltra aUc Ampltfiimc  er Mdgnifiche babi*
tationi del principe,lcqudifonodipietrefabricatc,Anchoral'epifcopoMetropo

Utano,zr hfratellt del principe,zraltn nobiliuihanno cafe fpatiofe  er g rande
fatte di Icgnamc.Oltra diqucflo ui fono in qucllo moke cbiefefle qualifono di tan
ta grandezza, chc quafi una forma ermoddio dc citta reprcfciitano,quefto cafiel
lo da principio filamente datle fortezze era circodato,cr infino alii tempi del grd,
Duea giouannefigliuolo diDaniclle era picciolo  er ignobilc;pcrciccbcqucflo  D«
ca pcrfuafi  er moffo dake parole di Pietro Metropolita, fu tl primo chc la fidict
dd’lmperioaquel luogotrdsferi,pcrciochecffo pietro Metropolita pcr amere
diun certo A.lexio,il qualcin tal luogo erajlatofipaltofiuomo fant o, zr pcr mi
r 4 coli,molto claro,  er cekebrt,prima di tutti in tal luogo (imilmentc hauea la fe~
dia fua traniferitojl qualPietroetiddio dopo la morte fua, in qud medefimo luo
go fu fcpdhto‘,& conciofia chc apprejjo la fepultura dt cofiui parimente fufiino
fatti miracoli grandi,cjjb luogo pcr certe oppmionc di rchgionc zrdi fantiča tal =
mente cellebre  er farnofo diuenne,che tutti h pofleriprincipi, fucccjfori di Gio s
u anne,giudicordo effer benfatto hauerla fedta dej, lor impeno infmilluogo.per*
ciocbe inorto giouanne.d figliuolo di quel medefimo notne iui la fedia ritenne,  er
dopo lutDcnictrio,^ dopo Demctrio  Bj tfiko,ilqualefaquello,cbetolfe per mo
gbelafigtiuoladc Vuitoldo,dopo fcilciecoBafiliolafcio.del qualenacque Otona*
nc,patre d>qud principe,apprcjfo del qualeio)oit ftato ambafciatore,ilqual gio
mnnefud prim chdlfopraittto cafldlo conil mro cinfe  er cinondo.alla qi<4,

COMfeN. DELLA MOSCOVlA.

tprd^u.dfl perfpatio di trenta antii dapoi.lipoftcri di coflui la fuprema mano gli
ttopcferoje dtfefc dtqucl caftcllo,inflemt col patazz o del principe fon fiate fa*
bricate allaitfanza de Italiade huomini talianiji quali effo principe con premij
grandideltaprcpria Italiagh bauea chiamati.Sono inqucfto caftcllo moltc ehic=
fe,er quafitutta di legnami,eccetuate peroduepiunobili, lequah fotio fabricate
di pictre cotte. Belle qualt una alla bcata  V erginc,cr Taltra a fan  M ichiele e cona
facrataneltempiodcUa bcata Vcrgine uifonofepolti h corpi dtduo epifcopi, li
qualifucrno Autori che hprencipi transferiffero L fedia detTimperiomquel
1uogo,crcbefufe le principalc;c r  per quefta cagionc nel numcro dcgh altrifati
tifonoreportati.ma ne Talno tcmpto h principi morti uifonofepotti.cr quando
io era in Mofcouia piu tempij di pietre erano edificati.

UAicrc dctta Rcgione e tanto falubre cr ftno, cbedchinflno dt la daUifonti del
Tanaifpctialmentc dl fcttentrionc,cr etumdio in  g ran parte uerfo i'Oriente,non
ui e ricordanza dt buomini,cbc mai mjfuna pcfte h&bbia mole ji ato le perfone cru
dehfiitnattiente.Hondimcno batino alaina uoltaunaccrta malatia ne glintcfhni ,
C? nelcapo,noudifferente daDa pcfledaqualmalatta efitlo cbiamana calorc ,©*
qudhcht da tale infirmitafono opprefii,cr in pocbigiorm pcrifcono,quefla man
latia cjjendo noun Mofcouia regnaua,per la cjualeuno delit nojlrifcruitonnemo
titU.Conciofiatht h Mofcouiti m tantafalubre cr fanta  Rcgione uiucno,fe per
tnalafortc m Houucgardia,tn SnwlctUzko,ey m9lcfcouuialapefie,Tinerudclis
fc,ttitti queUi h quali apprcffo di fc ne ncmffcro,pcr paura che nonfe infctaffe tal
fua  R cgtcne ) gh mandano uia.

Le Genu di Mofcouia fcdieecfferc la piu a(lutd,&lapiufaHacedc tutti gliak
tri,o’ pnmamentc buomim dipoca fcdeincontrattare k cofe,c in dir la uenta ,
cr quandobanno comerttocon altribuontim externi,accioibe maggior fcde aUe
parole torofeghprc(la,finganoquclU noti cjjirc Mofcouiti,ma forajlteri.
llpiu longbijumo gioruo m Mcfebcuia nel Solstitio ejhuale,dicono effcrc dl ho »
re.xvu\cr tre quartt.Albora(jJcndo io lanonbo potuto daniffunointedcrelacer
ta eleuatione ati polo,bencheunome ducjfc,[e haucrintcfo daunoautoreincera
to Ja cleuatione del pole cjpre di gradi. tvui.Maio mcdcjimofinalmente per uia
dcUo Ajtrolabio ne bo fatta la cxpenenza,cr ho bene ojjcruato alh nuoui glorni
dl Giugno nclmczzogiorno dfolejt.lviij.gradi,detla qualcojferuatione,perco
putaticnede glihuommi di qucfiaeofaperitijkmieJtato ccnofciuto, Taltezza del
pelo cjfcre dl gradi cmquata,ct dgiorno piu logbifmo dt bore.xyiictuna quarta .
Haucndout dcfcrilcala Mofcouialuogoprincipale delRegno,boraalle Alirepro
tuncteaUa Mofcouia del gr ati Ducajottcpcfleimene ucngo,o pnmamentc [er ud
to Tordine uerfo Toru me,cr dapoi per d mezzo gicrnc,per TOceidente, crper
Setuntrionea torno Atom ftorendo t  m dretama ncTOriente tqmnottiak
i Kuerrmm

Dl S1G ISMONDO LIBE. B ARON. 39

Vuolo&imeria citta  g randc primieramente ci uiene auati gliocchi,la qua\e ha con
gi ontodfc un caftcUo di 1 egnami‘,quejla al tempo dl  V molodimcro,il quale dapoi
fudetto Bafilio,fitio'a Giouanncfigliuolo dl Danielle,fu la pnneipd atudclk
Rujiu.Md qucfh ul citta in mezzo di dud  g ran fiumi cioc Vuolga er Occa epe
Ji a, qt  c diftante da Mofcouuiain orientecirca trcnufeimigha Thodcfchrjuogo
in uno tantofi-rule  er abondante,che de uno nioggio diformetofpcffe uolte.x x.
Cralcunauolu.>xx.ncfoglmoproucnirt,queftdcitučprcpwquaalfiumcchi4
mto dama,  er le dtre partidi auella legrande  er le ttrnbilc felue la cingon 0
er circonddno,tl fiume Clcsma nafce quatro migha germani lontano dalla Mofcoa
uta, v iui t molto comodo  er utile per la copia di molti molim,quefto fiume piu la
da Vuolodimena,infino d Murome citta nelhto di Occa pošla,per fftatio dl dodi
a miglia c nmgabilc,  er con it fiume Occaficongionge.quefta citta di Murome
fu giu un principato.it qualccominciauada  V uolodimeria citta,& fpatio deuin *
ti quatromighaTodefcbiper la drttta uta 1 nfino mOrientenellegranftlue ft ex*
tendeua.cr h popolt di qucUo Muromam erano chidmati, li quali cran abondan*

tidipeUed’animali,dimeUe,cr dipcfce.

Uouuogardia e ptu tnferiore,cr e citta grande er con caffamenti di Ugnami,erha
uno caftcUo,tl quate,Bafilio prefente Monarcha infra duo fiumicioe Vuuolga  er
Occa m unfcogho ediJicd.Diccnoqueftd citta daUepartc OricnUlcejferediftante
da Murome quaranta miglia gemanict.il ebefe gUccofl,Uouuogardid fara difti
te dalla Mofcouiacento miglia.c ueramente qucfta Nouuogardia per fcrtihu t
er per copia di molte cofe d Vuolodimcrtacitta i’appareggta,cr in qucfto luogo
KJ in queftaparte e 1 1  termine dclla Crifiiana Rehgione.lmperocbc benebe ilprin
cipe dl Mofcouia di la da qucftaKcuuogardiauibMta uno caftello,chiamato Su
ra, nendtmeno legcnti che uifono di mezzo,lequah Czeremiffe chiamano ,non
hcbriStiana.malaMacbumetanafctuftguiuno.iuifcnoancboraaltre gituhid
mate Mcrduua,mijte con liCzeremifiiftt quah  genfi di qua da Vuolga fiume aU
uolta di Sura buona parte dclla rcgione occupano . p crciochci Czeremiffe di la da
Vuolga ntl f utentnone uiuono,alla differenza di qualt,qucliiihc habitano m tor
to 'i  Nouogardia,C zeremiffe fupcrion,cuero fontani,non  g ta daUi monti,quas
lun talluogo nouifono,mapiuprcflo daUi coUt,quali cjtihabitano,fino cbiamati
Sura Jiumc,dDominiodi Moftouiaej dclRc cafancnfcdiuideul qual fiume dal
mezzo giorno učne ndo.per uintl Otto miglia fotto Noucgardia alta uolta di or un
teconuncorfoflorto m Vuolgafiumeentra.nelcorfo detli quahfiumi apprcffo de
uno delil duo liti Bafiho principe uncaftcHo uifabruo.cr queho dalnomefu  o B a*
filouugorcd ncmind.il qualedapotfuun fcminariodimolti mah,Nonmoitolcn*
tano de le e toioftba fiume,ilqualt&(gh fimilmcntc ucncndo dal mezzo  giorno,
fopra Muromtm Occafiume cntra,ncn molto lontano daUa citta di Cajumouus
geredfil qual luogo it principe diMofcouiaperbabititme di Tartan toneefft,

CCMEN. DELLA MOSCOVIA,

tedonnedequxliconcertoartificio,pcrcaufade ornmcnto con negro colorefe
tcngono,le ogni dclk mano.zr fenza portamento ucrtinO diteita y O' con h cape=
glifparfi  giK pcr le/palic perpetuamente caminano.da Mofcha fiume uerfo 1’oriea
tccrilMczzogiorno graniifime felue fetrouano y le qualifcluc ipopoh cinama
ti i\orduua y habitano y ej queUi ufano d proprio idioma,  er alprincipe di M os
fčbouiafonofottopojli, molti dtcono cojloro effere idolatri y altri dicono Mahu*
inetani,qucŠi y in ogni luogo habitano nclle uiUe,coltiuano hcampifianno iluiutr
loro di čarne d’Animali,  er mcle,abondano dipeUc preciofcfono huomini duri et
forti,&Jpeffe uolte da je li Tdrtari rob bat on gagliardamente ribattano in drie
to,fono quafltuttiapicdi,ufano archilonghi t cr nella peritia  er arte del Saggita =
re fono ecccUcnti.

Rezana prouincia infra Occa  er il Taniifiumi po/la, ha la citta lignea.non molto
tontano doda ripa delfiume Occha,era in qfta citcaun cafleUo.d quale Laroffauu
era cbiamato y dalqualealprefentenullafiucde t ecceto le ucjhgic,nonmolto Ion *
tano da qucUacitta y ilfiume Occba fa una  1 fola,la quale e detta Strub y qucfio ko =
go,giafu un  g ran Ducato y cr il principe di queUo d mffuno era fottopojlo, fr a la
t/iofebouia 1’Oriente  er il mezzo  g iorno y oucro come uogliono glialtri ticl  O rien
te hiemale ui occorrc una citta cbiamata Columna. er dapoi Rezana prouincia ,
la qualepcr trentafci miglia Todefchie dijlantc da JAofcbouia, quc/la prouincia
e piu fertile di tuttefaltre prouincie detla f\ofcbouia y ncUa quale, come dicono ,
ogni grancUo di formctitofa due,  er aleune uolte piu/pigbt.Lt gumbe diqua=
h crcfcano tante(pejfc y che ne cauaUifacilmcnte paffare y ne le cotumice da li uola
re ui pojfono,iui e grd čopi a diMclc,dipefci y di uccclli,er di altri animali^h frut
ti dt  g Itarbori fono molto piu nobili delil frutti di Mofcbouia;cr lagente  e audacif
ma  er bcUicofifima piu che 1'altre.

Del fiume cbiamato Tanais.

AnaisDa  Mo fcouia infino d qucftocdftcUo,??piuoltrddnchoraper
fpatio quafi di.xxiiij.miglia Tbodcfcbi corrc ilTanai,in untuogo,
il quale e dettoil Donco y doueli Mcrcanti y li quali uannoin Afoph y
in Capban,  er in Cofantinopoh,carcano le jue nauiiil ebeal piu delu
le uolte e fatto dl tempo dcllo Autunno y ncUapartcpluuiofa deTanno, percio che
iuui UT anai ne glialtri tempi del anno no abonda cofi de acquc y cbe  C g/ £  pcjjd  co
fibeneportarelenaui cargbedimcrcdtie.Bafiho ilgranDuca Jigtiorigiaua  Re*
zanprouincia y dqualegiabauca toltaper mogliela foreUa di Giouanne Bafiho
gran Duca di $&cfcouia y ey di qncllo n bebbe duo fighuoh cioe Gco Han nc y er Ttbeo
doro,dequah Giouanne,al morto Bafiltofuccejfenel Regno \iqual Giouanne di
Utta fuamoglie cbiamata Knos,figliuola diTbcodoroBabitz, bebbe tre fighcli>
cwcBafihoprhcodoroGiouanri(idclhquah,tnorfo il patreloro,li duo fi&H%

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON, 4®

ttolimiggiorimcntreciafcuno Jisforza de impatronirfi del  R egno,neUi campi
R czancnfi uenuti aUe mani,con le arini ualorofamente combattenome la qualpit
g na uno di dua morit te,ne molto dipvi,queHo cb’erd rejlato uittoriofojn queHime
dejimi campifimfuauita  er cofiintalluogo inmemoria di tal cofa,il fegnoddla
crocefatto di rouereut fu drizzato.ll rninor fratello ,ilquale de litre era uiuo.
reftato.conofautd la morte detli fuoi fratellt,conVaiuto et fauore delit Tar tari,
ilprincipato paterno,per il qua!e hduo fratelli g ia haueano combattuto,z? qucl
lo ifteffo la trta tre pofiideua, pcrforza ottenne.

Lc qualt cofe fimtc,tratta col Ducadt Mofiouia,che atcnto cbeli fuoi mdggiari
fcnzaefferc fottopojh d mJfuno,talprincipato liber amentc hauefimo tcnuti crpof
fcduti,che cojl fimilmente permettcffc,cbe egh fignongiaf c,mcntre quefle cofe ji
trattauano,fureportato uigran principe di Mofcouia,qualmcntequcjlo Giouanne
Aditmatidauiper moglte lafigliuoladei RediTauris,conilqualeejfo Dticd di
Mofchouiabaucd guerra,la ondc cjfendo ftato cbiamato da effo principe di Mofco
Uia,il nouello principe perpaura di boggim domanc andaua fprolongando Pandi
tafua: nondimeno da itnccrto Simone Crubinouno delil fuoi configlieri,perfuoi*
fo,finalmente ando inmcfcbouia.doueper comifiionedel principe t&ofcouitofit
prefo,0- r.ella hbera prtgione pofloiCT la matre [uafimilmente cacciata dal  Domi
tiio,erinchiufa in un monafiero,cr itprefato Ducadt Mofcouiailcajlcllocon il
fuoprincipatooccupd.Dapoiacciochequalcbercbbdmedelli Rczanenfij nofuf
fefatta,bonaparte di quelli per dtuerfi luogbi diftribuitte,pcr d chele forzedi
tutto ilprincipato Scemate,mancorno.  M a conciofla che ncl Anno del Signorc
• 1 1 ti.liTartariapprcjfo dlMofcouiabaucfiino po/lo l'cxcrcito, il fopraditto
Giouanne per mezzo del tumulto ufcito di prigionc,alla uolta della Lithuaniafci
po,doue etiamdio inflno Alhora che 10 era in Mofcouia,cra bandita .

T ulla citta, quafi per quaranta miglia gcrmanici e dtliante da Rezano,& da  Mo
fcouiaal mezzo gtorno treta fei,ey e 1 'ultima citta alli campeftri deferti.doucBa-
filiofighuolo di Giouanne un cajiello di pietre edificb,apprcffo del qualeunfiume
diquel medefimo nomcfcorrc.Ma Vppa 1 ’altro fiume da Orientc elfoca(lcllo bel
gna,  er con Tulle fiume cungionto,in Occa fiume fopramorotmfluquafiper uiti
ti miglia  g ermam cntra.ncHc boccbc del qualfiume nontroppo lontano c pojlo un
eadcllo cbiamato Odoyouu.  er ccrtamcntc la citta di Tulla al tempo di Bafilio hit
ueua il proprio fuo principato.

tl Tanai fiumefamofifiimofil quale 1 ’Europa da 1 'Afia diuidc,quafi per otto  m/*
glia lontan da Tullaalmezzo giornc,cr qualcbe cofa a Voncnte picgando, na*
fceidico no n gu dalli moti Ripbei,come alcum bdtto defcritto,ma da luuanouuo*
fero, cioe dal gr a  n la go di Giouanne,il quale p longitudine  er per latitudme circa
noo.migtiafc diftcndacr inunacertafclua,Uqwtc aleuni Okonitzkilies,Alcu*
niLcpipImouuhei ckiamano, bati fuo na[cimcnCo ? da quefto Ugo duo granfiumi.

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

dot Schdt,cr U t anaiuenganofuora.Schat ncloccidcnte riceuue infe ilpume up
pa,dcntro al pume  O cca infrafioccidente  er ilfettentrioneui mctteil capo Muti
Tanaicon tl prirno fuo corfo drcttmentc ncl Orientc fcorre,  er infra Cafuti  er
Afirachdn  R egni fcioucr fctte migtiagcrmani lontano da uuolgapume trapaffa.
Dapoiconuno corf ‘o‘rcflexo al menzo  g iorno,fa lepaludt,qualidtcono Mcotide.
&l(ifšti dclla qudlc cuuipropinqua lacitta di tulla.ctfoprale bocche dt quella qua
jfipertre migtia ncl Uto  A foph citta,la qualeper prima Tanji era cbiamata. fopra
di qucfla per uidggio di quatro giorni e Acbas citta,a que! medefimopume peft a,
il quale i Kbuteni cbiamano  D on,qutpo tal luogo per čopu flngularc d e cjh otti*
mpefci,pcr 1’Amcnita nel una  er 1’altra ripa del pume,de diuerfe berbe  er ra*
dicifuautfiime ripitna>,c flmilmente per moltiarborifruttifenz? buoni come
in uti bel giardino induftriofamentc puntati,fufpcientemcnte lodare non fl puo.
Oltradiciotuuitatacopiad’ammali,cbcconpocafaticdco lefrezzcfe pigltano,
crquelli che paffano per que luoghi,alfoftcgno della uit a loro di altro non hanno
de bifogno,eccetto che del fuoco  er del falc.in qutllt partinon gia le miglia,ma h
uiaggi delli giorni fono cfferuati,io quanto ho potuto con la cometturacompren=
dere. delli fonti del Tanai inflno alle bocche di qudlo per terra caminando dretta =
mentc.ui fono quafl ottata miglid germanne? da  D onco,doue ui ho detto chel Ta
mi e nauigabile a pena in uenti giorni nauigandop peruiene A Soph citta tribut*
tdrid'dTurcbi,laqudlccitta(come dicono)per cinquedietecdiftantedallftmo di
Taurice.il qual altrimente precop cbiamano.In qucfia citta di A foph ui e mo no
lilipimo  E mporio dimoltegcnti,daiiucrfcparti del\mondo,alqualluogo a tutti,
pano de clngcnte fi uogliano,una liber d liberta di po teni uenire e conceffa, fimtl  *
tnentee dataiciafcuno hbcrafaculta di uendere  er di comprare,ej coflelccito
i quelli cbe cfcano della citta dipoterfare quel tuttocbepiuglipiacefcnza pend
uerund.Ma degli Altaride Alexandro etdi Cefarejc qualtmdtifcrittori dicoa
no ejfer fiati in quclli luoghi,ouer per le rouine di quelle,ouero per ultra cagioni,
ttiente di certo ho potuto intendere ne da  g h babitdnti del pacfc;nede quelli,li qud
U tali luoghi fpcffc uoltc frcqucntano.Similmcnte delli foldatifii quah U principe
folehauereogmanno perguardta in tal lucgo ad cxplorare ct confircngcrc l’au*
dueta da Tartari,nullacofahohauutaper certa Anz>queUidelpaefe addimandd
ti da me fopra quefia cofa,mi reff>ondcuano,nicnte tale gia mai hauert ne uedu. o,
tie udito.Nondimeno circa Alle boccbc del minor Tanai quatro diete lontano daU
Id cittd di AS oph,apprej[o de un luo go Vctikiprcuuos chiamato,dic(uano certefh
tuecr imagtni di marmorezr di pietra hauer ucdute.il qual minor e Tanai nel
principato di Stuuerskinafcetdoue Donctz Scuuerski e cbiamato,^- p Cr  tre dn
te fopra Afopb nel Tanai fcorre.

Ud qucUi cbe da Ntofcouia in A foph citta per terra ne uanno . conofceranno che
gutfiiTJMbpdffau Donco citta ueccbia  cr ruuinata f <lal mezzo  g torno in or tete

tnqualcbt

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON* 41

in qualche particeUa (i piegano ttel quil luogo.fe daUe boccbc del Timi, inftno al
li fonti di queUo una drttu linea fera tirata,ritrouerd U Mofcouita ejfer poit*
nel  A fin,z? non in k Eurcpa.

b\fcentck,eunluogo paludofo,nelqualeerd gidun cafleUoJelqualeetiamiioin*
fino adcfjo le uefligicfl uedono,notiiimenointorno d cjtiefto luogho dlprefente al*
cuni in ccrte teggette ui habitdnofii qudli delli nccefiitd coflrctti, in queUe palutli,
come in uno caftello fe retira.no.dd M.ofcbouia in Nlfccncck andando uerfo il mez
Zo giorno,ui j'ono quafi fefantd mighd Germdnici,er da. TuUa quafitrenta.  OccJ
ftume.diciotto miglia lontano da Mefccncck daUa partejhuflra nafct, il qualfin*
meprimamenteinoricnte,dapoiin [ettentrione.ultimamcntein oriente cftiualc
(comeefii diconofilfuo corfo drizzdO"eofiquejlo fiume Occa , qiufi con uni
forma diunmezzo circoloMftcneck paludofa chiudr.et oltra diqucflo moke cit
ta come e uuorotino,Colugd,Cirpach, C orfiira.Coldmtnd, Rezana,Cafitno uugo=
rod er Muromecolfuo corfo bagndter poifinalmente in Vuolgafiumefotto U
Nouogardid inferiorc entrd. Z?daognipartcdcilefelueeficrato er cbiufo.Le
qualt di Avreoli,di Armelini,et di martinfono moko abondante,tuttili cdpi,qua
li tgli bagnajono fertihfiimi-,queftofiumc e nobilifiimo primamente per čopu di
buo ni pefci, li qudidtuttigUaltrifiumidiMofchouid for.o preferiti,er ffetialmč
te queUi,liqualiin torno a Muromefono pr e ji. Oltra di qjlo ha ccrtipcfci priti
ctpali , liquali in Id lorlingua cbiamano Beluga,pefci di marauigliofa gradezzd,
fenza fpine, conil cdpo,erconldboccdgrande.uifl trouanoaneboratrefortidi
fturioni,er un pefcio cbiamato Bickribttza,cioe un pefcepicciolo de nobilifiimo
faporc,dcUi quali pefci Id maggior parte penfano uenirc dal fiume Vuolga in quel
lo.dicono che delit fontidi Occa fiume, duo altrifiumi tufcere,cioe Sem, er Seboj*
na,delliquali,Sem per il principato Seuuera corre,erla citta di potiuulo trapaf*
fata,nel fiume Desna fcorre,il qual fiume Desna,per la citta di Czernigo trapaf«
fd, er fotto cbiouuiandfiumcBori[ibcne e portdto.Ma Scbosnafiume pid dret «
ta uidfcorendo nelTdnai mette latejia,

Corjlrd,neUa ripa dclfiumc Occa c una citta, fei miglia fopra a Columna, la qualc
bančna gia il Dominio ddlafua iurifditiae,ma cociofia cbe'l fufje referito al priti
cipe Bajilio,qualmente il Signordi Corfira bauca conjfirato neUa mortcfua,er
perqucjla caufa fotto pretejio di uoler andarea, cacciail fuffe cbiamato da ejjo
prinapcBa/ilto,er chc’l ditto gioudnearmato,(pcrciochc da un ccrtoamico fuo
erajtato admonito che no uldnddfft fenz<t<trmi)a ritrouareil principe ticlla cuc
eiafujfe peruenuto, ne matico albord amicbeuolmente fujfenccuuto, nonii*
meno fuglicomandato che d Czirpach citta utcina infieme co  1 1  feeretarto del priti
cipe Georgio andare ui doticjfe,er in tal luogo afpettarejd oniedapoieffendo in
uitato dal feeretario del principe a beucrc,crqUo,comc flfuolcp U conferuatione
ielfuo principe,[ubito fentitte ejfcr trapotkto,&in niffun modo potere fuggirc le

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

preparate infidie gringanni:grcofi chiamdto il facerdcte grbeuuto la beuada,fini
fua uita.gr cofiper quejlofattofceUcrdto grtnflo,Bafilio lacitta diCztrpacb ot
torne,Id qudl cittd e lotana otto miglid da  C orfird,et e poftd dpprejjb ilfiume Oc
cd,douc etiaiio in tal luogo piano ui ji eduano le miner e del ferro.

Coluga cittd, apprejjo del fiume Occd coUocata,pertrcnta fei miglid e lontdnd dal
la Mofcbcuid,cr qualordicideCzirpacb,in quefiacittd flfannoartificiofamete
tazzedi legno co mtagli,et altre cofe belic di legnamealculto domefttco,etf amilia
te cdueneuolr.le quah pot da liinMofcouia,ncUa Utuuania,gr ne le dltre regioni
circotiuicine fono portate.in queftd citta di Colugdil principe di Niofcouia ogni
d/hio uifole hduere lefue bone guariie contra le correne delli Tartari.
ll principato Vuorotino bdunmedefimo nome con lu citta gr il caflcUo,gre pot
fio tre mtglia fopra Coluga,no molto lotano dalla nua del fiume Occd. G id qucRo
principato Giouanne  Kmrs , ccgncmindto Vuorotinskul pojfedeua,hucmo ncl
uero bethcofo,gr per la experientia di molte cofe ecceUcntc. di modo.che cjfcndo
ccfiuicapiumo dcU’exercito,ilprincipe Bafihofouente leuittorie prccidrc gr de•
gnedelhfuoimmicinchdueariportatcMd nelanno.i i n,inqucltempo chelRc
di Taunce pajfato il fiume Occa,con bcllifiimo cxercito come ho detto di fopra ha
ueaaffaltdtola Mofcouia .fucccjfc che'l principe mcfcouito, un certo Dcmetrio
KncsBielskibuomo giouane mandc con l'excrcito contra alfopra dieto Re d re=
primere gr abajfarc lafupcrbiadiquclio.M.aqucflo Demetrio facendo pocd fti*
tna delli fant confeglt del ualorofocapitanio giouane uorotinski.ct di ghaltrihuo
mini dabene,fubuo ucdutoilncmico,ucrgognofamcntefi dettc'afuggire,gr rc =
vera AndreafrateUo del principe crafiato authore dclh fugga piu che ghaltri.
Borfinalmente,dopo lapartita dclh T ar tari, uolendo il principe di Mofcouia de
ligentcmente riccrcarede gh Autoridclla fugga, fucc(ffc,chel fopradetto Gicud
ne Vuorotinski non folamente infomma indignatione del principe • D luenne, ma
ctiamdiofuprefo,poftoinprigionc,grdalfuo principato totalmcnte priuato ne
fu.Nondimeno > hl , uUimofupurcauatofuoradiprigionc,conqucllapero condi *
tionc,chcmai ufcijfefuora detta Mofcouia,gr cofi noifimilmente infra gli buo-
mim primat ijdeUa corte del principe, m Mofcouialo uedefiimo.
Seuueraeungran principato,gr ilcaftcllo di quello Houuogrodck e chiamato.il
qua!principato era  g ia lafedia dedi principi fcuudrenfi,pnma chefufitno fpoglta
ti del Rcgnc,da Mofcbouiaaqucho luogo fi pcruicnc da man dextra almezzo
giotno,per lauia di coluga,di uorotino,di Scrensko grdiBranki,gr euiaggio di
cento gr cinquantamiglia Germani, gr la larghezz* di tal principato mfino al
fiume Bortftcnc fi extendc,gr ha in ogni luogo campi uafii,grandi gr deferti, gr
intornoaBramktbaunafeluddifupcrcbiagrandezza.gr m quefto principato
ut fono molte laftella gr citta,fr a li quali Stanodub,Potiuulo, Czernigouu fono i
piu Mri crplufamoJiMcmpo quaio  e colmto,ef(rulc t grkfilucfono mvl*

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 4!

to dbondMe zrcopiofe Hamcditii, Afpreoli, Mdrtiri,cr dltridnimdli,ld gcnte fi  «
milmente per le contmouegucnc conli Tdrtdri uicini,e moko beUtcofa zrarmi*
gera.Ma Bafiliofigliuoto digioudnnejicomemolti dltriprincipdtfcofi etiamdio
quejlo dlfuo Dommio cr imperio fottopofe in qucfco modo.Erano dno  B afilij ne
potip U fratelli.de qudliunoerdcognomnatoBafiho Semetzitz,et  NoMKOgro*
dckcafiedo poffedeua,ctl’dltro Ftaradubcittd tencuajtt  p itiuulo,cittd uncerto  De
metno principe dominaud.Dondc chetdnto sfrenato dejiderio di regttare intro in
Bafiho SemctzitZ,pcr efferebuomo udlente ned'armi,ctper quefla caufa di mol
to l errorc dih  T artari,cbe luifolo uolea domindre il prin.cipdto,ne trnife ripofo,
infhio 'd tanto cbe 1’altro Bafiho $tdrddubskiaffiitto,ct ruumato non rendejje. et
cofi finalmentt cdccidtolo del  R egno,la prouincid diqueUo occupbjl chefatco, p
unaltrauiafirnilmenteil principe Demetrio alfalto.accufandolo appnffu del gri
principe di Mofcouia direbbihone.per ilebe mojfo U principe Mufcouttico t
comdndo d Bdjilio cbe ufajfc ogni ingegno et artc di piglia>e  D emetrio et di con*
durlo m Mofcouia.Laondc fuccejfe pol chel fopraditto Dcmetrio per fraudeet
inganno di queflo Bafilio efjenio accacia.fu ctrcondato et prefotpcrcioche ijuefto
Bafilio hducd mandati pnmd certi c malh ar miti auante Uportedelfuo ca*
fteUo,accivchcil detto Dcmetrio come per fona fuggitiud rctcncfiino,il cbe fufat*
to.et cof prefo etligato[ubitofu condotto in M.ofcbouid,et mejfo ftretifimumete
in prigionc.il cbe.DemetmfuofigHuoldhcbbe unto asdegno et ir d,cbe [ubito d
la uoltd dclh Tar c dri fe n’ando,dccioche della nceuuta ingiurid del patre fuo , con
prcJiezZd.et con dar.no delil nimici fuoi,nefacef]e la ucndetta.et cofi renegata  /4
fede cbriftiana fc\ ondo il cojlume di Maumetb fu circondfojntra qucflo mezzo*
mentrc apprcjfo dclli Tamari dimoraua,accadette,cbequefto Dcmetrio renega*
to,deli* Amore diunafaciuUa cUegatifima et beda fu prefo,la qualc non petenio
goderea'modofuo,qneUdfinalmentc contra lauolonta dediparenti fuoifccretaine
te la meno tiiatla qual cofajtferutji quali c rano fiati circoncfi  cD qucdo,aUi pro*
pinqm deUa fanauUa, bcjjamcnteil dimofirornoipcr d cbe li parenti mofii,fubito
dinotteajfaltornoilfopraditto Demetrio,et qvelioirficmc con la fanciuUa con le
fr ezzeamazzomo.Bafilio principe di M.ofcouia,udtta,lafugga delfighuolo de
Bemetrio alla uoltd dedi Tartari.comado chel ueccbio pudre del renegato Deme
trio in piti firetti et fen id legami fujf: coftretto.  1 lqual poucro ucccbto, no molto
dipoi udita la mor te delfighuolo apprejjb h Tartan,doda pngione etper ilpian
to confumato,inquelmcdefimo Arno,cbe fu det.M..D.~x:v im. di noftro Signo
re,fimf M ct tuttl  q UC Jh crrori fceder ati et tnfii,Bafilio Semezitz ne fu il
principalc Autorc.fi ccme ctumdio per duante erdjlato cagione cbe per lefuc pd*
roleil principe M.ofcouito,etil Signore di corfird,ct il fuo gcrnidno frdietlo preji
et incdrcerati,occife.  M a fi come fpcjfcuoltc fuolc effer fdtto,cbe come q učili , li
qu(tli dppdrcchiano 1’enfidie a gUalmfin qutde tnedefime foghono ca fare, cofi k

COMfiN. BELLA MOSCOVIA.

qt'eHo Scinezitz intcrucnnc,imperoche egh fimilmente apprcffo del principe di
nomcde rebbeUiontfu accufato,pcr la cual cofu effendc ftato cbiamato inMofco
uia,quello licndimeno denego dcuerm d qucl  /nogo gire,fc pr m a pubhcmete no
%lt fuffero mandatehttere della puhlica fede del principe,et con ilgiuramento del
Metropolita confirmate.Laondc mandate et rieeuute le htterefecondo U fuo m*
Ure, aUi.xyiiii.de Aprile nelAnno.  M,D.XXlll. cffcndo uenuto m Mofcouia
con dem ampltfiimi etiamdio offertiglt da!principe,bonoreuolmentc fu nccuuto$
nondimeno dclupochigiormfuprcfoet meffoin prigione,la caufa diquefta co*
fa diconoeffer fiata quefia,cbe eg libaueafcritto littere al  Rej/ PoRonia qualmcn*
te fiuolea rcbcUare del principe di Mofcouia,et tallittera dipoi ejfcrpcruenuta al
le mane del capitanio Chiouienfe, il quale,aperte le littere , et conofcendo l’animo
fuc eattiuo contra del principe,fubito tali httere mandoal principe di Mofcouid ,
M a ghaltri poi Afegnano unaltra regione piu fimile al uero, perciochc folo Se*
mtzitzin tutto 1’lmperio di Mofcouid re{baua,il quale et te caftcUa,et li pnneipd
ti poffedeua,delit quah lucgbiaccioche piufacilmente qucllo ne cacciafft fora,et
cbepiu fleuramete il uitio detla perfidiafigncngiaffc.fu pefato in chemodo quel*
lofipoteffefaremcnre.Alde un certo pazzofacendont fegno,euidentfimo, in
qucl tempo cbe Semctzitzintraua in Mofcouia,portaua i torno  d torno le fcope
ouergranate da fpazzarc,admandato per che feffe cofi, et che fignificauatale up
paruto,rcfpofe che Cimperio dei principe anibora no era bere purgato,et che adef
fo era tl tempo ccmodo et opportuno da fpazzarc et tieltar uta tutte k fcoacce et
brutture dellapiazza.et cofi Cicuanne figliuolo del  g ran Duca di Mofcouia, h d
uendo profiigato l’cxercito da Lithuuama apprtffo delfiume Vuedroschfu il pri
mo che ta l prcutncid al fuo  1 mperic aggiungeffe. V eramente h principi Sauucnen
fifono queUi,li quali tirano la lor ger.tr ationc da Demttrio grd Cuca. di Mofcouia,
alqual Demetrio erano trefighuolicioe Bafilio,Andrea,ct Georgio: ma di qfii B a
fiho di maggiorcetd fecondo la legge deUapatriafucccjfcal patre nel regno,et dalli
altri dua.cioe Andrea et Georgio li principi Seuuerenfi tirornoforigineloro,
Czcrmgcuu per tremamiglia da Cbiouuta,cx quclmedeflmo daPotiuulo ediftd*
tc.MaPctiuulo ediftanteda Mofcouia ccntocr quaratita mtglia Thodcfchi,  er
da Chiouuia(cfanta,cr da  B ranski trenta otto.Queflo paefe di la aalla grdfclua ,
la qualeperutntiquatro migliainlarghezza fiejtendejpofto.

Rouuogrodcck per diciotto miglia e difiame daPotiuuolo,ct da Staradub quator
dicc,ma Staradub da Potiuulo e difidte per trenta dua rmgha. Ma quelh che ne ud
nodaPotiuuloin tauriccperlcfolitudincdel fiume Sna,Samara ,er Aricl uiuen
gono incontro.deOi quali duofono piu bafii  er piu infimi.neUi quah fiumi da cffe *
repaffati,mentre liuianianti longo tempoaleuna uolta fono retcnuti,fpeffe učite
ddUiT<trtarifonoimpcditi > circondati,etprffi,Dopoqucflifiumi ) Koinshabuod<t

ttMolofcba fimi ki  o wmo,U quak m mo nme modo 4i paffire, it H*

Dl S1GISMONDO LIBE. BARON, 4J

fano,T olgino certi umi tagliati da gUarbori,qualt uiicano  er ligano In fafcifo
prddiqualipongono lerobbt toro,®- [cmcdefimi CT  per queftd uia trapaffiano
da l'alt ra par te del fi ume Altrifhnihncnte legano hfopradittt fafcialla ccdadri*
U cauaUiJi qmli coilflugello cacciati,notado coducano,et tuffortano al lito di la
V g ra ji ume profonio  er fangofo,tion lotano da Drogobufch,m ccrta fclud nafce,
er mfra Coluga  er Vuorotino in Occa fiume ne ur,gia quejio fiume la Mofcouia
datta Lithuania dutideua.

DcmctriomUz citta  er caflcHo infra’1 mezzogiorno  er fettentrione,per diciot
to miglia e lontanoda Viasnta,cr da vuorotimo circa uenti miglia .
smolcntzko citta epifcopale,apprejfio ilfiume Bor iftene e fituata  er pofta,črnel
lito de Ha dal fiume aUa uolta de oricnte ha un cafteUofortifiimojl quale Abbrac
cia dentro di fe molte cofe aUa fimigjianza d’una citta,queflo cajleHo,da queUa par
te cht e propmqua al colle(percioche da 1'altra parteetocco dal fiume B onjlcne)
per la foffia,cr per certi pahagguzzhper h qtiali le cerrerie da nmici fono im*
pedite,e molto fortc.BafUio di Giouaneffeffe uolte cpgratufiimamcnte tentodi
pigliare tal luogo,  er non ditneno gia mat perforza lo potette pigliare.Ma uiti*
ntamente per fr audi  er inganni ddhfoldati,cr d'un certo capitano  er prefetto
Bohcmo.dal qtiale difopra neUa hiftoria de Michuic Lynski c detto,tal fortezz*
cttenne.La citta e pojta m uiu uaUe,cr intorno interno ha coHifertili,Ameni,cf
diletteuolifC da grandifiimc felue e circondatajalle qualifelue grandifiima uti*
lita ne uiene,per la copia grande dcllc pelle de diuerfianimaU,nelcafieUo e un tem
pio faerato aha bcata ucrgine,cr altn edifidj fatti di lcgnami,neUa cittaflmilmen
tefiucdanopiu monafterij gia fatti dipietre,ma ruinati.quclliche uanno da  Mo«
febouia in Smolentzko infral mezzo giorno cr l’occidentt hanno il uiaggio di
diciottomiglia,primamenteunluogochiamatoMofiusko ritrouano,dapoidah 4
.z6.migha,vuiesma,cr da liper diciotto mighaDrogohusch,ej dapoicamina*
ti altn tantimiglia,a Smdentzko peruemfiimotcr tutto queflo uiaggio contiene
in feottanta miglia germanicitma iLituani  er h Mofiouitiafermano effiere cen *
to miglia.nondimeno io per tre uolte fcci tal uiaggio, crritrouai cffer filamente
quel medefimo.  Q uefto tal principato Regnando Bafilio,vuitoldo gran  d uca del
la Lithuuania nel anno.  * 4 « J -1° a ^ 1  Mofchouiti.  M a qucfto medefimo pr in*

eipato Bafilio di gioudne nel anno.  1 J x 4 -adi trentadi Luglto lo tolfe perforza  4
Sigifmondo Redčila PoUonia.

Urogobuscb cr VuicsmacalleUi & citta [ono dilcgnami,cr appreffoilfiume Bo
riitene pojte, k quali luoghi gia erano fot to tl dominio delli principi di Lithuuania
cfotto la citta Vuicfma m fiume di qucl medefimo nome,il quale non molto loti*
tano cioe pcrfratio diduo miglia e portato nelfiumeBorijtbcnt: cr fogliono le
naui carriche di merci de li cffer portate nelfirnc Bortllhenr, cr dapoi fimdmete
per ilBoriftbm 4  contrario m acquafino pomit tnfino a  v mm.

COHEN. DELLA MOSCOVIA.

Kofaisko flmilmcntc e cajlcUo  er cittafattu di legname,  er intorno dl qttal Itto  *
go tuui grem copta di Upori di diucrfl coloriter quiui fole il principe di anno in an
bo farele fue ucnationi ouercaccie.cr intal luogojlmilmcnte alcuna uoltd dare
ttudtenz* '<t gliordtori di diuerfi principi, ji comeejjcndo noi nelld Mofcouia, deta
tedudtcnzd dlliOratori de li Lithuani,zr not dnehora ejjendo cbiamati,da Mofco
uiaiquelluogo negfiimo,douefinite er teminatele comifiionidcUi noflri priti
cipi,fummihcenttdti.Md certo l‘imperio detli principi di Mofcbouiaal tempo de
V nit o Ido per cinque ouer fei miglia dt Id da Mo finsko fe deflendeud.

Bicld principdto colcaflcllocrconla cittddiquel medefuno notne, da Mofcouia
dl fiume Opscba dd fefdntd miglid  T bodefebi per le gran feluc & piu dUi bdndd
di Occidente,e diftante.cr dd Smolentzko trentafei,cr da Toropetz trentd.gia li
principi di qucfto principatobicla bebbero origine da Gidemino‘,ma Cafimiro ef
jendo  Re ncUa Pokoma,h figliuoli diLageUoneqfioprincipdto otteneua,nelqual
tempo Bafilio principe da Bielc,il quale altrimente Bielskiera cbiamato, da g io*
tiannc patre de Bajilio recor[e,w d quellofejieffo  er li fuoi bcnifottopofc,zr la*
fciata lapropria mogle neka Lithuuania,unaltraneHa Mofcouid piglio per mo*
glie,dclla quale ti bebbe tre figliuoli,liquali noi uedcfiimo apprejfo del principe
ttel numero dcUi caualicri,  er D emetrto per 1’autorita del patre fuo,in grči prccio
Cr honoreera bauuto dd tutti.quantunquelitrefrateUidelta beredita paternade
Biclski mucfimo,  er per le anuali entrate di queUo crano nutriti, noniitncno, noti
J)aueanoardimentodidndareAqucUoluogo:mperocbetl principe di Mofcouid
iaueagia tolto it queth ilprincipatodaBielski,cr il titolo/imilmentediquel luo*
go fe ufitrpaud.

Rfouua citta di Demetrio,con ilcaficUo uerfo 1'occidenteper uintitremiglia e 15
tanaddlla Mofcouia,cj il caftekojel quale il principe ji ufurpa il titolo,apprejfo
del fiume Vuolga efabricato,zr ha lafua Signoria molto grande,c anebora unal
tra Rfouua,cento er quaranta miglialontanoda Mofcouia,& da Vucltkdukt uiti
ti  er altro tanti da Plcfcouuiaja quale deferta e chiamata . Di la da Rfouua di  De*
inctrio peralcuni miglid caminando in occidcnte,ela felua Vtiolkonzki dctta,dcl
lequalc quatro fiumi uinafcotio,ej in qucllu felua c unapaludeja quale Prono*
uuofi chama ,deka qua!e unfiume nafccnon molto granit  er p ffatio di dua mi*
g ha entra in certo lago cbiamato uuolgo. dondc di nuouo per la moltitudme detle
acque crefciuto,ne uienfuora.et prefo il nome del lago, Vuolga e chiamato.il qual
fiume trapajfando per molte paludicr riceuendo infe ctiamdio molti altnfiumi,
con uinti cmque,ouero come altridicono con fcttantaboccbe entra nci mar e ca*
fpio da RutbeniChuuahnsko cbiamato,&nonmpontocomeuncertoba deferit
tQ,quefio fiume Vuolga da Tartan  E del,v da Ptolomeo liha e cbiamato. infra
quejlo fiume er il Tanaie tanta propinquitaneUi luogbt campejiri,che quaji noti
piu cbefcttcjnigha fpno dijiante uno da L‘altro,Ma tali atta } cr cajltHa quejlo tal

BI SIGISMONDO LIBE. BARON. 44

fiume colcorfofuo le bdgna,et al luogo fuo,nc parlarcmo.in qtla medcfhtid felud,
lontdno diece ntiglid dedu palude Vronouuo,e una mUd cbiamdta Dnycpcrsko, in *
torno alld quale ndfce ilfiumc Bon(lbctie,il quale dd gh habitanti del luogo Dnie*
pcr e cbiamato,ct' not Borijlhenc lo dicemo.Non troppo lontdno dd queflo luo*
go c il Monaflerio dclla fanta trinita doue ndfceundltro fiume ptu maggiore chel
prtmo,crper diminutione Nieprctz e dettoMa A meduaquc(li fiumi infra It fon
ti del Borijlhene etla palude  F ronouuo corrono,nel qud luogo le merci ouer mer
cantie delit Mofckouiti, er deUt Chloppienfi,pofte ncUcnauidld uolta delit Litbu*
uania fono portdte:  er fogliono li mercatanti in tal monaflerto habitare, non ale
tnmentccbc fefufiino aU‘hofiaria.Cbe'lfiumeRbactilfiumeBorijlbeneda qud
li medefimi fiumtnonndfcano,fecondo la cppitnone d’alcum quej}aparte da glial
trio 1  parteperrelationecertddetli mercatantt,liqttd!iUnquelle parti fogliono
praticare,ho intefo percerto.ma tl corfo del Borifteneequelto, che primamente
Viesma citta uerfoilmezzogiorno tocca,dapoicon un ptegato corfo in oriente ,
&rogobu$ch,Smolenczko, Orfcbd,zy Mogtlcf cittade bagna,z? trapaffa,et delit
poi,dtnuouo nclmezzogtorno fcorcndo,cbiouuid>Circafii, er Otzakouu toc*
catdoue di nuouo in pontofedifcarcd  er pone,cnn tal luogo il mare eucduto pro
priamentehaucreld forma ey Idflmiglianzd dam Idgo.  er Otzakouu tquaflin
un catone alle boccbe del fiume Boriftenc.pcioche noida  O rschainln Smolentzko
uentfiimo,doue le robbe noflre , er altri impedimenti con le naui in fino k Viesma
portafimo.il qualfiumetalmente le fue inonddtioni diftcndeua,che un certo  mo*
riaco in undfua barebetta ptfcdtoriamolto lontanopcr lcfelue,ilcontc  N ugaro*
k,er me tnfleme con lui ne porto:  er li caualh fimilmente notando molu mtglia
cofi per acqua fccero .

tl laco DuuinadeUifontidel Bortftbenequafiper dieci miglia,etdltro tdntodeUa
palude Fronouuo e diflante da qucfto lago,ndfce un certo fiumediqutlmede*
flmonome,uerforoccidentc,ilqudlcpcr umti miglia e lontano da V mina,  er da
po i cone nclfettentrione.ctapprefo Riga atta prinetpale detla Umoma, nel ma
re g ermanico fcorre et m cotal utdggto bagna queflt luoght cioe Vuitepsko,  Po*
lotzko,etDunenburg:etnontocca Plefcouuiacome aleuni hanno defcntto.l Li*
^onienjl quefto fiumepejferc in bona parte nauigabile, Duna lo cbtamano .
t~ouuat quarto fiumtnonedd comparare con  g Italtri tre,tl quale nafce infra il la
go Duuina et la palude  F ronouuo, ouero da ejfa palude,non ho potuto ucramente
txplorare iortgmc di quc(lo fiume, quantunquc non fia troppo dijlante daUt fon *
ti dd Bortflene.ouello e quelfiume,come diconoiloro Anah,per il quale fant o
Andrta Apofiolo dalBonftcneper ilfeccocondujfclafuabarca,cte quclfiume,
tl q ualefcorrendo ilJpatioqua[i diquaranta mighd>finalmete Vueltkiluhi bagna,
et dipoinel laco cbiamato ilmon mette la tefta.

Vuoloch utta,et tlcafisUo ttel occidenteequtnotialepcr netiti guatro miglia e di*

COMEN. DELLA MOSCOVrA.

fante da Mofchouia,et da mcfaifco quafl dodici mig'id, da Tuuer Uititi, il principe
il Titolo diquejio Iuogo dfeftejfo tnbuifce ct donet ct fole jlmdmente ognianno U
principe in qucjio Iuogo dcllettarc ranimo fuo colpiaiere de l'uccdlare fcquendo
i pauentofi Upri con hfalconi.

Vuelikiluki cafieUo  er cit ta nel occidentc,edifianteda Nlofchouia cento  er qua a
fanta miglia,dalla g ran Nouuogardia ftfanta, da  P oloczko trenta fci,ejpcr quc=
(la uia anebora ji ua daUa Mofchouia ncUa  L ithuuania.

Toropecze un caficUo con la citta infra Vuelikiluki  er Smclenczko, aUi confini
deUaLithuania.er e diftante ddLukiquafi diciotto migha.

Tuuer, ouero Otuuer,fugiagrandedfuo dominio ,et uno deUigran principati
dcUaKufiia,et epofto alla parte del fiume Vuolgi, et uerfo 1’occidente efiiuale e
lontano dalla mofchouia trentafeimigliaiethaunagrancitta, laqude dal fiume
Vuolgae bagnataiet tocca.manc 1'ultra parte ddla ripa,nella quale Tuuer ouar*
da la Mofcouia,ba unocafiello,et alt‘incontro diquelloeuuiil fiume Tuucrtza,
il qualefimilmetenelfiume Vuolga mettela teflu,et per quclfiume io con uno na
uilio in  O tuuer perucnnh,et 1’altro giorno per ilfiume,  Rba naiiigai. certamente
qucfta citta era fedia eptjcopale.uiuendo Giouanne patre di  B aftlio,nel qual tepo
il  g ran  D uca Boris il principato Tuucrcnfe fignoreggiaua.La cmfiglmld cina <=
mata Maria,dipoi Giouanne  B afilto principe di Mofcouia tolfe per moglic. delta
qualc(come e detto difopra)n’hcbbc unfigliuolo chiamato Giouanne,etfu il pri
tnogenito.Boris moritte,et Michelefuo figliuolofucccffe nel Kegnojlquale  Mi*
chele,dapoi dal fuo cognato principe della Mofcouia fucacciato di tal principato,
ttcomebandito,etpmatoiel Regtio,ncllaLitbuaniatemino fua uita.
Terfach e citta,diece miglia lontana da Tuuer, della qualc u na parte efotto pofia
i Houuogardia^tfaltraaldominiodtTuuerenzi,ttintalIuogo duo luoghi te*
nenti dominauano,quiuicomebo detto difopra,uinafcono duofiumi,cioeTuuert
za,zr Sna,queftc alla uolta di Nouuogardia nel occidente,zrqueUo nel oriente fa
il corfofuo,nel qual Iuogo io mi ritrouai nel giorno deUa fanta pafqua.
bagran  N ouuogardia e ilpiu grandfimo principato di tutta la  R ufiia,  er li pae
fanicolproprioparlare diloro Nouuigoroddicono,quaft Nuoua citta, ouer nuo
uocajiro,pcrciochcqucl tuttoch’ecintodal muro,confortezze munito,&-for*
tificato Gorod cbiamano.e qfia una Ampla  er gran citta,per la quale Vuclchouit
fiume nauigabde trapaffa,il qualfiumcdal lago  I Imen dua miglia fo pr a la citta na
fcc, 0 " nel lago Neoa fcorre,ilqualelagoalprefente la Doga,del cajiello cbe c a
tuiuicino,cbiamano:quejla Nouuogardia dalla parte de l’Occidcnte ejliuale, per
cento  er uenti migha e lontana dalla Mofcouia',benche molti dteono cffcruifold *
tnente cento mighajCT daPlefcouuia trenta fei,daVuelikilukiquaranta,ey da iu a
uancuugorodaltretanto.maqucjhicUtamentrc cbe gia era ufiore,etnella fu*
po teflaM 1 ™ U fuo dominio amplifiimo/tin anepparti dmfo,Ddlequali, «a*

DI $I< 3 I$M 0 ND 0  LISE. BARON. 4*

[čutu pdrte noti/‘oUmente delte cofe puhlice et priuate d magifirato ordinario et
competentedclla fua pdrte referiua,maancbora nelld fud regtonc deUd citta potea
contrutdrc  er terminare di ciafcuna cofa conglialtrifuoicittadini ;CT non era leti
to d. niffuno,in tajfuna cofa ad alcuno dltro magifirato di quella medefima cittd re
correrefe non alfuo.er in quel tempo in qucfia tal citta;era ilgranic emporio di
tutta la Rufta,imperoche  g ran copia dimcrcatanti dclla UthuudniaJeUa  Po/o*
n iajella  S uuetiafdeUa Dania,  er dcUd Germanu d tal luogo era folita de andare ,
di modo che li cittddini di tal prouincia per ilfrequente concorfo deUe molte gen *
ti oltrc modo le proprie facultade loro accrcfceuatto,cr aumctauano. oltra di que
ji o a tempi noftri e lecito aUi germam haucre in tal paefcli fuoi fattori,er camer *
Ungbi per le lorofacende.Vimperio di quefta citta neUa maggior partc in oriente
er nelfettentrione fe dtfiende',cr quafi la Lituuania,la ¥inlandia,er la  N orduue*
gia tocca.hMcrcanti diqucllo luogo,conciojia che 10 con unfolo uebtculo ottcr ca
rctta dclla citta di Augufia injlno a quel luogo fufiperucnuto,mipregorno firet
tamente che cotale uehtcolo,con il qualehaueafattofi longo uiaggio,nelfacro te
pio loro in memoria di tal cofa lafciarelo douejfc.Hebbe anchora qucfla  Nohhos
gardia alcuniprineipati,cioe da Vorientc Duuina.CF Vttolocoda,  er dal mezzo
giornola mezza par te detla citta di Terfak,nonmolto lontano da Tuueria.er be
chcquefieprcuinciepcrrefpetto delil fiumi er dclle paludefianofterili,etno trop
po habitate,nondimeno per copia detle pellc de glianimali,dc! mele, dclla cera  er
dipcfci,farnograndifimoguadagno,li principi,liquahfuJhno algouerno fopra
la rcpublicba di quelli,fecondoil loro arbitrio  er poteftaordinauano  er accrtfce
Hano Plmperiottirdndoafe le gentiuicine a modo tor o,c? conjtringendolc d pa
gdre 1 ’ordinatoftipendio per la difenfionc diquetle, di modo cheli Nouuograden
ji in conferuare la loro republica ufando Popra er la compagnia da 1 'altre genti,
fuccclfe che h mfchouiti flgloriauanodi bauerc in tal lucgolifuoi prefidenti,er
flmilmente i Lithuaniconfeffauano cjfcre tributarij diquclli.Mentre quefto prin
cipato 1 ’Arducfcouo contl fuo confeglio  er autorita adminiflraua,Giouanne  B4
filioDUcadi MofcouiatalDominio ajfaltb, erper annifctticontmoui conaffra
g uerra premcndogli,finalmetc nel mefe di Nouebrio nelannodel Signore.  1477.
per i/ conflitto fatto apprejfo del funte Scholonafiifopraduti Nouuogradcnfi fu *
P ero,er uinfe,er poi con ccrte conditioniquclli confrinfe a rctiderfia lui,erco=
fi a tal citta in nome fuo un capitano ouero Rettorc uinpofe.Ma conciofa ebe an
eboraal compimento del tutto perucniito non fuffc.er tio penfando noji poterft

re fenzaarmi erIfargimento difanguefottopretefo de Rcligione.fi comcuolef

fih rcbcUanti del rito Rbutcnico,ncllafcdc retmcre,tnNouuogardia feneuen *
ne,er quclh con quefla jimulaticnc occupo,& inferuitu talmenteja riduffe che
1 ‘ArciuefcouoJi cittadint,lt Mercdtanti,€T forefiitri di tutti h lor beni fpoglio
fetiza dltro refpcttoidimodo che da trecento carra tra oro,argento etgemme

M

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

prcthfc carchi,come fcriuano alcuni,deliin Mofccuianeriporto,erio retroua*
dctniinMofchouia er fcpra iiqucfia cofa thhgentcmcntc ricercando, lntcfiche
tticIto piu charra di preda chancbi di qucllo ui bo detto, ne fuorno reportati.  Ne
qucftoecofa marautghofa^ptrciocheprefa la citta,l’Arciucfcouo,er haltricitta
dim piu riccbi  er piu potenci dt tallucgo il uittoriofo principe condujfe neUa  M o
fcouia,er ncUe pofpfiioni  er bcm di queHt,daUifubduifuot quaficome nuoue  co s
lonicuinmandbeer cofidellcpojfefiicnidi qucUiokralicomunirendite,cgni An
tiograndifiimodatio nelfifcone rcporta.SmdmentedcUe intrate dal’Arciepifco
p&to,bonapartcnefimo,er una picciola particeUa aUo Epifcopo da lui nouetta*
m<ntepoitoui,conceffe.ilqualucfccuononmolto dipoi morto,talfcdiaEpifcopa*
leper utipezzo uacantereftb,nondimeno il principe di Mofcouia allc contitioue
prcghieri dcUi cittddim  er altrifubditi dal luogo moffo,accto pcrpet namen te fen=
zal‘Epifcopo  no« refiifiino.unaliro epifcopo concejfe loro,c7 quefiofu nel tem
pocbeio era inMofcouUi

Gia hNouuogradcnfl uncerto Ido!o cbiamatoPeruu > inque!luogo,nel qualeal
prefente e il Monafiero,collocato,erdal qual I doto effo luogo  P erunzki e chtarna
to,adorauano  er uetierauano.Dapoiprefo ilBatesmo,tal idolo fuleuato uia dal
luogo,er nclfiumc Vuolocho gettato,madicono che egltNotando trappajfo di
la dalfiume,er appreffo delpotttefuuditd una uoce cbe diffcquefte parole,hxc uo
hs Nouuogradenfcsin mci mcmoriam,o tZcuuogradenfi faretequefle cofein me e
tnonamia,o cofiinfiemecoldittofu gettato unbaftoncmfulpote.dimodo che
fuole etiamdio uueruenire in certo tempo defanno che la uoce di quc(io idolo Pe*
run c auditafer il che h cittadmi del luogo mcfiifubito la concorrono,er infieme
con It baftom fi battano,er tanto tumulto er Ureppito ui nafee,che’l gouernatore
del luogo con grandifiimafatica de taleimprefa gliremoue.Oltra diquefto,inter=
ucimeanchora,comc rcferifcono iloro Annah t che metreli Ncuuogradefi,  Cor
funcittaaallagretia perannifetti continouicongraucajfcdioajfcdiaffcroje mo
glieloro tntra queJio mezzofajtiditeper la longa dimora,er dubitandofi ancho
ra dcUafalutc er delntorno delil loro mariti,tidliproprij ferui fe maritorno di
nuouo,Jinalincnte cxpugnata la ckta,conciofia che h uittoriofi marin ritornaffe*
ro dallaguerra,er portajfero con ejfo loro leporteferrate della fuperata citta,
CT una g ran campana,la quale noi nelia lor chiefa catrcdalcbaucmmo uedutoftifer
tu,hquahhaucano toltopermogliele moglieieUilorpatrom,fi sforzauanoau  «
daccmente di uokrnbutturemaricto It ritornatipatronitfcr il che quelh mofii ct
disdignati,pofto giu farmi da una parle,con ccrtiftaffih er baftom dettero den*
tro aliifopra dettiferui,li quah sbigotiti erfpaucntati,fi dettero affugire,  er ai
trn certo luogo fe rcduJfcro,U qualc etiamdio in fino al di  dVioggf e detto Chlcppi
grod,cloe cajtello di ferui,h quahfinalmcnte fuorno fuperati,er ucnti,&fecondo
UmcrUiloro dtUt patrom mnarte fotUdiJupplitijcafiigatij&Mtohailouue*

fcl SIGISMOND O LIBE. B ARON. 46

g ardia nel folftitio eftiualc il piti longhifiimo giorno di bore.xviii.  er tal paefci
molto piu friggido diqucUo di  Mo fcbouia,&  g i<t haueald  g cnte humanizma et
hone{ta,ma queUa al prefcntcfcnza dubbio p er Id pejlcmo[mitied,et pefimi  co«
ftumi etutta corruttifiima et deprauatd.

Umen la go, llqualene g!iantiqui fcritti dcUi Rutheni il mer e chiamdtoM qutUo
chc gltdltritl limido luge appcllanoj fopra Nouuogdrdiaduo miglia,et eptr loti
gitudine dodtei miglia germaniefet per latitudine otto.qucflo lago oltra glialtri
fiumi, duoi p:u ccbcbri,ct piufamefi infereceuue,cioelouat etScbolona,quefic dd
un ccrto lago nafcc,ma unone mandafucra detto Vuolcho,ilqualc per  Nohko*
grddidtrdpaffd,etpertrentdfcimiglidfcorrendo,nelldgodeUo la  Dog<t entra,
qucflo lagoper largbezzaedafefanta miglia, e t per longhczza quafi cente .

A benche ccrte. jfolette uifiano pefte di mezzo: et manda fora ungranfiume chia
tnato leod,il quale uerfo l’occidete nelmaregermanico quafl per fet miglia fa il
fuo corfo,alla boeda del qualefotto il demmiomofcouitico in mezzo del fiume e
pofto il caflctlo Onsibdck,tlqualc gcrmaniNutenburgappctiano.

Rufi,gia l'antiqua Rufiiafu dctta,ct bora Rufi e uno antiquo caftcUofotto la Sim
gnoria dt Kouuogardia,daUa quale per dodicimiglta,et da  1 Imen lago tredici mim
glid e di/iante. Q_ue&o tuogo baun fiume [alfo, il qualecon unfoffo grandcli citta
dini inmododeunldgo lo reducano. et dali poi ciafeuno conducc ldcqud-falpt
diqueUoperuiadicandli neUepropriecafe ) etperquel}duia ne farno il fale.

I uuanouugorod e un cajhllo } il qualeprcfe ilnome da Giouannc Baflho,pcrcioche
tgli tal caficUo dppreffo dcUa ripa del fiume  N aruue di pietra uiuaedifico, cuuiatt
c bora dila da Valtra ripaun caftcUo delit Uuuonienfl,il qualcdal nome del fiume
N aruua e cbiamato.per mezzo dcUi quali caflcUt. Karuna fiume corre,ct il Dcmi*
mo Kouuogradenfe dal Liuuonienfe diuide.Queflo fiume  N aruua e nauigabile .
etnafcedaqueltago,ilquale h RuthtniCzudin,iLatinibicis,ouerpelas, iGera
mani perifues chiamano. Ciueflo  N aruua riceuue infe dua altu fiumi cioe Plefco =
uuia et Vuehkarecdfil qual uicn dal mezzo giorno. Et c qucllo chc opotzka cittet
lafciato pero Plefcouuia fiume dalla man dcxtra,bagna.  V eramente la nauigatio*
ne da Plefcouuianel mare Baltheofarebbe facilcec aperta,fe certi f'cogli,h quali
no n fono molto lontano da Iuuanouugorod et Naruua,nonfufiino d'impcdimen*
to  4  tal nauigatione.

Plefcouidcittaepoftd appreffo illdgo,delquak il fiume di quel medefimo nome,
uienfuora.et correper mezzo la cittd,et per fpatio difeimigluentrain quel la
g o,il quale li Rutbeni Czutz^o chiamano. Sola Vlefcouuia citta in tutto d dominio
diMofcouiaecintadi muraict e diuifainquatroparti,dellaqualecufcunaconle
fue muraccontcnuta. Laqualcofabd datoad aleuni occafionc dicrrore,cbc bana
detto quclla ejf r cinta de quatro mani de murdghe.  1 1 dominio oucro il principala
diquc(U citta, ciudmentePslioHu oucr Obfkouu era, cbiamato , et  g ia era grande,

M ij

COMEN. BELLA MOSČOVIA*

etaniffunofottopoflo. Md quefla tdlcittafnalmenteGiouannc Bafilionel anno
del Signore.M.D.llC.per tradimentodi ccrti facerdoti occupo, er iti feruitu re»
dufje fimilmentc la campana,al fuono delld qualc ilfenato igouernare U Repu*
blicd er d cbidmito v coflrctto,porto uia,er oltrd di cio rimouedo li cittddim del
taprcpriapatria,erinmodo diColonid ponendouilimofcouiti.Totdlmentcldli
bertd lorofccmo,erdnienteridujfe.Donde fucceffcpoi,cbc in luogo dclli orndti
Cr humani coftumi detli plcfcouienfl,coftumi corrotti er deprauati in tutte le cofe
toro ui nacquero.lmperochttrd tantd laintegritaja puritd,ilcandore,er Id Jim
plicita dclh plefcouuienflneUi contrdti loro,chcmejfa da parte ognilongezza del
parlare ncl tngannodel comprdtorc,foldmenu conuna parola Id ucritaiftcfja de *
tnoftrauano,Oltra diqtiejio liplefcouuienfi injlno 'd queflo giorno ufano la caui =
gliara biforcata fccondo d cojlumc de Potoni er nondelli Rutheni.  P lefcouid nel
occidentcedijlante daNouogardia trentafei miglia,er da luuanouugorod qua *
ranta,erdltro tantoda Vuelikiluki.Similmentcpcr que{lacittaji ua di Mofcouia
er dt Nouuogardiain Riga cittaprimartddclld Liuuonia,laquale per fefanta mi
g Ha e diftantc da Vlefcouuia.

Vuotzka Regione e pofta infra 1’occidcnte crilfcttentrione,crper uinti feioue
ro al piu per trenta miglia e lontano da Nomogardia,cr netla flmftrd parte il ca
ftcflo luuanouugorod lafcia. iti quefla regione queftodi prodigto e refcrito, che
glianimali di qualunqucfbrteflano,fufiino portati inquefta tdl prouincid.il color
di qucUi imbianchczza mutarJi:quejlo luogo miparc chc addimanda,cheio brc*
tmncntc dica la rdgione dclli lucgbi er deUi f umi ar ca il marc injlno aUi confini
deUa Suuetia,Ncmiafiumecomc ho detto di fopra la Liuuonia dal dominio di
Mofcouia diuide. Dal quale,fe da luuanogorod apprcjfo del lito del mare,uerfofet
tentnone caminerai,P luffafiume ti uicnctnccntrojaUd bocca dclqu.il fiume Lam*
tnacaftcllo e po/lo.dcdici miglia lontano da luuanouugorod,da Lammdpcrfpa *
tio di quatro miglia ji troua un cattcllo crun fiume di quel mcdcfmo nome cioe Co
poria, dclii al fiume  Nco<t er il caftclh Oreschdck ui Jinumerano fci miglia,er det
O reschackal fiume Corela,donde la citta ha prefo ilnome,fono fcttemiglia, er de
li finalmentcpcrfpatiodi dodici miglia feperuienc dl fiume polna,d quale H Domi
nio di Mofcouia da filandid diuide,La qualfilSdia li Rutheni Chainska Scmlacbid
tndnOfer efotto il dominio deUi Re delta Suuetia.

E anebora unaltra Corclaprouincia,oltra laprimaja qua\t ha ilfuo  T enitorio,
ouerDominio,er cfcfdnta miglia,erforfepiulontanadaNouuogardid,nel fette
trionepcfla.bencheda certegenti uicine refcuote iltributo,iiondimeno er qucfkt
ttiamdio e tributaria al Re di Suuetia,er al gran duca di Mofcouia per rtjfietto del

dominio deUi Nouuogradctif}.

Solouuhilfola,dallaparte fcttcntrionaleepoftain mareinfraDuuina er Corel*
promncia,er cQttQ \mglta lotitm id tena[<rm,la quate ijola juanto la/la di*

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 47

fante doda Mofccuia pcr rcftctto ddlc fpcffc paludi,felue,ergrandifiime folitu*
dini,nonhopotuto cofi ragior.euolmentcccmprendcre, Abencbefiano alcuni che
dtcono qucfia tal  J fcla cffcr difante daUa Mofcouia.  j 00 .miglid, er da  B ieloyefe*
ro,ioo. m quefiatfolafifa gran copia difalc,et euuianchoraun Monafterio,nel
quale nonutpuointraredoma ucruna. o maritata ouergine. cr ft ui entrdfiino e
rcputato unpcccatograndtfiimo.Anchorainquefid'ifolafe piglia gran quantiti
di pefci,h quali glibabitanti felgi chidmanofii quali noipcnfiamo e fare baleces:di
cono cbe qui ilfole nel tempo del foljhtio efiiuale luce e? fplende continouamente ,
da ducboreinforadclgiorno.

Dimitriouu Cittd 10 il caftcllo daU’occidcnteinfettcntrione.con poco piegamento
duda, e difante doiici miglid da Nofcouia,quetta citta Georgio fr at eUo del gri
Cucaalhora pofadcua,cr e bagnatadalfiumetaihromc,il qualein fefto farne
poneilcapo‘,erquefio tal farne fefto riceuuc in fcil farne Dubna,ilqualcfimilme
te inuuolga farne je difcarga c? ponc.Donde per tanta comoditadi famuui fo •
no gr and farne riccbezze deUi mercdtdnti,liquali,le mercantieloro dalmar Cd*
fpio pcr ilfiumeVuolga non con moltafatica in diucrfe parte,e?fpctiantente nel
Idt&ofcouia cotiducano.

Bieloyefcro citta col c<iftdlo,apprejJb del hgo diquel mcdtfimo nomc e pofld.p»
ciocbe Bieloycfcro in hngua rutbenica tanto uol dire,quanto chelago bianco.glie
ucrc cbe le at ca non e [imata in ejjo ldgo,come alcuni banno referito,non dime•
no da paludi per ogni banda e circondata er cintd,cbc ariguardanti appare cofi
incxpugnabilc.Pcr il che li prcncipi di mofccuia mofiifiui li fuoi theforifogliono
afcondcre.e difante qucfa citta di  B ieloyefero nelfettentnonc da centomtglia di
t».ojccuia,dltro tanto deUa  g ran Nouuogardia.tAd glifono duc uie,pcr le quali
Ji uadi Mofcouia in Btcloycfcro,una piu curta per Vglitz al tempo da 1 'inuerna*
&,cr 1 ’altraper Laroflauual tempo deda cfatc. Ma 1 ’una er l ‘altra uia per le
frefapdlude,& fcluc,di farniripicni non coficomodamentefipuofare er temi
nare,fenonfufai'diuiodclliponti er dello giacciato.Per ilchefucccdecheinogni
lucgo limigha fonopiu brcni, s’appr cjfa anchora aUa dificulta deluiaggio, che p
lefpcjfc paludi,er pcr lefrequentc fclue,cr pcr li correntifiumijt luogbi j'ono in
cultt,er daHepcrfone menfrcquentati. ll lago diquefla citta per longitudine  er
per Lntudine e dodici miglid,CT  m tal Ugo dicono cbe da trccento  er ji fanta fa *
mi ui mettano la tejld,cofa certoftupeda ct marauigliofa.v nofame det to Scbochs*
na [olamente uienfuora diquefto lago,d qual fiume per quindici migliafopra La
rcslauu,cr quatrofotto Mologdcittanclfiumc Vuolgafcorrc.Lt pcfci,Uqualidi
Vtiolga inqueflo fame er panmcntencl lagoperuengono, fono molto piu me*
glion er fapcriti 3 anzi tanto piu nobili,quanto piu longo tempo faran o fiati nel
Jopra dittofiume. ueUi quali pcfci da efare conofciuti e qucfia pentia dedi pcfca
tori^cht ii pcfci in VHolgafiume ritornaticr preji, quanto tempo in qudlo fiano

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

Jlati,facibnente conofcanoghhabitanti di quefto luogo hanno il proprio parld*
re,abenche alprcfentequafituttiparlano Ruthcnicamcnte.Coftoro hanno il piu
longo  g torno neltempo del Sol/litio efttuile di bore,dicianuoue, un ctrto huomo
dabenc non gia dipicciol nome mi ha rcferito,che ncl tempochefiorifcanogliar
bori con uclocecorfo efferandato di M.ofcotnainB:eloycfero,cr pajfato ilfiume
\uolga,tlrcfto iti uiaggio,per effere tui tuttiltluoghidincuio'di  g iaccio ripic*
tli,con huebicoli hauerfinito.cr benche in tal luogo uifia Pinuernata piu longa
non dinteno le biade,  er lifrutti in quel medefimo  T empo fl maturano,  er fono ra
colti,che fifuolfareneUa Mofcouia.dcllago Bteloyeferoper un tratto di baUcjlra
tuuiun’altro lago,ilquale produce d folphoro,ilqualc folphoro un certo pume
cbe del lago ne efce,come una certa fpiuma difopra abondantemente feco ne por <*
fa.Nonitmcno per ignorantia detle perfone , diqucl luogo tal folphoro non e
diufo ntffuno.  f t

VgliiZ citta infieme con il caflello al lito di Vuolgd fiume e pofla.  er e diftante da
Mofcouia uinti quatro migliaja Laroflauu trenta,da tuuer quaranta, ma qucfli
fopraditti caftcUi fono al mezzo giorno in fu la ripa del funte  V uolga,ej la citta
inPundcr Paltra parte.

Chloppigrod c un luogo,nelqualegialiferui detli Nouuogradenfl come ho detto
difoprafcamporno}zr per dua migliae dijlantcda VglitZ,& dchncnmolto Ion
tano al prefente Ji utdc il caftello ruuinato  er dctlrt.no appreffo del dume  Mo/o«
gd,ilquale dellagran Nouuogardia per ottanta m iglia fcorrcndo,<ntranel fin*
me Vuolgd. netle bocche del qualfiume ui fono la citta  er il cafteUo di qucl medefim
mo notne,  er datli i dua miglta pure neUa ripa del fiume, euui folamente fabricata
ta cbiefa de Chloppigrod.  er per tal luogo Je fiere etiamito fono frequentifiime
in tutto tl Domtnio Mofcouitico,come ultra uoltadi cio bo fatto mentione.
imperochc d queUo luogo,oltra It Suctenft,i Liuuonienfi,  er It U\.ofcouiti,li Tar*
tarietiamdio,cr altre molte genti detle par ti oricntali,cr fettcntnonali ui con*
corrono. Le quali genti ufano  g ran permutatione di cofe tfercioche appreffo di que
fie tali genti c raro  er quafl nullo l’ufo di Poro  er de Pargento, ma portano atle
fierecnnercatilcuefie fatte,aghi,colteUi,cufiliert,manare, cr altre forti di
merce,lequalt il forzo fogliono pcrmutarc con le peUe di quel pacf dede quali ne
hanno grandifima copta.

p ereafiauu citta  er il caflello delfettentr ione al quanto inoriente riuoltandoji in
Orientc,pcr uintiquatro miglia e iijlante detla M.ofcouia,e pofla appreffo tl la*
go,nclqtiale,fl comenelPlfola Solouuki,i  Se/g! pcfcicoli,comeho detto difopra fe
pighono.il campo boneftamente cfčrtile eycopiofo,nel qual luogo raunate cbe Jo
nule biade,tl principe uifuolepfuo iiporto andareaccaccia,zr aptaccre.e in quel
medefimo campo crpaefe un Ugo.douefi cuoce d faleper quejla citta ne uano,tut
ti queSt,lt qMli[onoj> andare tieda Houuogardia infertore,in  C afronta,a urof•

Dl SIGI SM  ONDO LIBE, BARON. 4$

lduu,era Vglitz-ln quefte parti,per refietto detle fpejfe pciUudi,ercontinoue fel
uenonflpuohauereuuarettdrcgionedd Viaggio.Euui ancbord in td luogoil
fiume  N erd,ilquale id un ceno ligo na[ce,ilqua!e foprd \glitz> nel fiume
V uolgd fcorre.

Roflouu cittd er cafttUo,er fidia epifcopdle,con Bieloyefero er NUrome, infrd
liprincipdli & piu dntiqui principdti dedi Rufiid,iclla gran Nouuogdrdta info *
td e tenuto er reputato.Daqucfto luogo in Mofiouia flud per Id drettd uid di
Pcreaslauu,detla quale t diftante dieci mighd,&c [Itd pojta dl lago,dd qualcCos
toroa fiume nafce,ilqudle per Laroslduu trafcorre,er dipoi nelfiume  V uolga met
te td tefld.Quefto pdefe naturalmente e fertile  er abondante dipiucofi,erfpctial
mente dipefii,er iifale.qucfla regionegid era Idproprid babitationedelfecondo
figlmlo delil gran ducd deUd  R ufiid li pofiert diqualt ultimamente per Giouannt
patre di Bdfilio[onoftdticdcciati,fpoglidti er totalmente priui.

Idr of/auu cittd er cafteUo aUirtpd del fiume Vuolgd poflo,e diflante dd  R oftoutt
dodicimiglidper dritto uiaggio,prtfo deUd Mofcouidja Regionce fertile affai ,
cfpetialmcnte dd queUa parte,la quale rigudrda dl fiume  V uolga,laqual regiont
fimtlmente come Roflouu era delfecondo gcmto detli principi,li quahpaefi nodU
menoeffo Monarcba detla Mofcouid per forza occupd,et becbe li dud detla pro *
uinctd h quah  K nefoff tppeUanoJnflno al tempo dlhoggi feriuano, nondimeno il
principeiltitolo diqueftonome  K nefisk fefolo l 7 u[urpa,comedelti fubditi fuoi,
CT di quclli cbetdl regtcne gli bdimo concejfa tre fono h Knefi,pofleri delfecondo
genitoji qualili Rutheni Loroftauuskicbiamano,er qucjla tal regione poffedos
no.  l/ pumo e bdfilio,queUo cbe ne conduffe er redujfe del noft.ro bofpitio auante
del principe,ilfecodoe Stmeo Pederouuitz d Kurba,delfuo pdtrimomo Kurbski
dettojiuomo ueccbio,fobrio,erpcr cffa rigidita delta uitd, Id qudle dd fanciuUo
infu 'bafempre ufato,molto cxtenuato erfecco,perciocbepcr molti dnni del man
gidr detlu čarne s’cdftcnuto,er filamente hptfci nel giorno di Marte ct di uenere
ufaud,et il lum,il Mercorc et il uenere nel tepo dd digiuno fe afteneua.Quefto ue
nerando uccchio alcuna uoltd il  g ran  D ucalo mandaua capo et imperator e di tut *
to ilfuo eftercito per la banda di permia in  I uhana a dcbcUarc er profligare lege
t« piu longinque del regno fuo,il qual capitano bona parttdi quel uiaggio, per re
fpetto delte g ran neuifcccd piede,et il refto del uiaggio con nauilij fimtte,? ultimo
cgiouanne cognommato Pojfetzcn,d jualein neme del fuo principe eraftato or4
tore in fpagna apprcjfo di Carlo Cefarc.et con noi ritorno in Mofcouia. 1 1 quak
cratore c tanto poucro,cke le uefte,et it Kolpackb.chce un coprimento dd capo ,
da altu (il cbe faucmocerto)per flnire ilfuo uiaggio comodamente pigltaua. Per
la qualcofa miparebauer moltoerrato colui,il qualcbdfcritto,cbe qucfto Gio<*
Uanne pcjfctzoncra dital domimo,er dital  p atrtmomo nccho, cbcegli potea
tnanim da trenta mila cmtii al fuo principe in ogni occurenza di quello ,

e O M E N. BELLA MOSCOVIA*

VUolochda prouincia,citta,et ca{teUo,ndla qualehEpifcopidipermid hanno Id
tor feiid,ma fenzd  J mperio,bdno prcfo il nome dal fiumc di quel medejimo nomc.
cpojld qucfia prouincia infra 1'orienieet ilfcttentnonc,aUa qualefi.ua di  Mojco
tik pcr la uia di Laropauu^ct e lontana da Laroflauu cinquanta miglia germanici,
tt da Bielcyeferoquafi quaranta.tuttaqueflaregionc epaludofaet piena dc fclue.
donde fuccede pot che ima ragione ragioncuotc del uidggio peric continouc palu*
di,etperlifpezzamentideUifiumiliuiandantidicio non poffono renderc,per<=
ciochequantoptufe udauante mqucjlouiaggio, tanto piti paludi alpcftre,fiumi
correnti,ct fclue grande(i trouano.Vuolochda fiume nel fcttentrione pcr la attd
fcorrequale  v uoleda il fiume Suchana,ebe nafce daun ligo  c h iamato koinzki,ot*
to mighd fotto la citta fe congiunge,etilnome dc Suchana retične,et in fralfetteti
trione et Porictitc fcorre.Vuolochda prouincia eragiafotto ildominio deUa  g ra
Uouogardiafia qualebaucndo un caficUo forte pcr natura, dteono chel principe
iuifoleafconiercgran partedelfuo Tbeforo.in quclanno,che not (lamom Mo*
fcouid,era tantala careflia, detle cofe damangiare,che uno moggio diformcnto ,
quale tfit ufano.xiiii.denghe ji utnde,ilquale moggio dltramente in  Mojco«« qua
tro,cwquc,oucr /eidengbefi fuol uenderc.

V naga fiume pefcarcccio,infra  B ieloycfcro et Vuolochda in cer ti paludi et denfifi
me fclue nafti,et nelfiume  D uuina fcorrc,ghbabitanti diquefto luogo per  c be mo,
cano quafi da l ufo dclpdnc,uiuono di animali,che cgli pigliano neUa cacciafonc >
in quefto luogo fe pigliano le  V uolpe negrc, et di colore quaft di ceneraccio , de
qut da qucjlo luogo feperuitne aUa prouincia et al fiume Douna.
Vjlijugprouincia,dalla cittdetdalcaftcllo,liqudlidppreffo del fiume suchanafo
no pofti y baprefo il nome, e lontani dd Vuolochda cento miglid, et di Bieloyefcro
(entoquaranta.Qjicfid prouincia primamente aUc boccbc del fiume  L ug,il quale
dal mezzo giorno in fcttcntnonc fcorre,erapoda‘,madapoiper la comodita del
luogo,quafi pcr mezzo miglio lontano dclfiumecfiata pojld.et infinoddeffo il uec
ebio nome ratiene,percioche inlingua Rutbcnicd V diete uol dire la boccd,l’intrd*
tadel fiume,ondepoifederiua Vfiyug.quafincftio,o boccd delfiume Lug-Ouc*
fia prouincia gia erafottopofiaalla granNouuogardia,ethord a Mofcouia, et in
quejia prouincia rareuolte etquafi maimangmopane,madi pefci,et difcrce se*
preilciboloroibanno ilfalc daDuuina‘,banno t unparldre proprio, nondimeno
tifano piu il Ruthcmco che altnmenti.Inquefto luogo IcpeUedeUi zebbeUim non
fono moltc,et quellecbcui (e retrouano nonfono molte cccclltntetnondimcno dal*
lepelle de glialtrianimali fono abondanti,ctfpctialmentcdclle uolpe negre.
Duuind prouincia ct Par imente il fiume.da Lub,ct Suchana fiume ha riceuuto M
nome diDuuina.Percioche talnome m lingua rutbenica figmfica duo oucr bini
qucfio fiume,pcr fpatio di cento mighd cntranell'oceano fettentrionale,da qutUa
partecbeegli bdgnaUSuuccid,ct Norduucgia t etcbe della terra incognita  E«®

g ranelani

151 SIGISMONDO LI BE. B ARON. 49

graneland diuide.Qufla prouincia in e [Jo fcttentrione pojta,gia era fotto il domi
nio deUi Nouttogradenflfono numeratida Mofcouia allc bocche del fiume Dum*
na trecento miglia,Abencbc comeho detto perprima ncHeregioni,le qualifono
dilada Vuolga.perleffeffc paludi,fiumi,er fc luc grofiifiime larcgola de!wag*
g ionon puocffer bene ojferuata.non dimeno per ccrta coictturap^tcmodirecbe
apcnauifono da ducento miglia. Impcrocbc per tal uiaggio diMofcouuiainVuoa
lochda,diVuolochdainuftyug,alqudnto tnoriente,chcVsjlyugultimamenteper
Duuina fiume per la dretta uta nel fcttentrione Ji peruiene .Quefia prouincia,fuo
radi Colmogor cafldlo,er Duuina alta, la qua!e infra hfonti, er le bocche del
fiume quafiin mezzo e pojta, er fhndmcntefuora da piencga cafteUo, apprcffb
detla bocca del fiume Duuina coUocata,daaltre citta  er cafietla manca,nondimcno
fe dicc queflaprouincia bauerc piu uillcjequali per la ftcnlitadcdetla tena,fono
moltolontane una da l’altra.ghhabitanti di qucfta proutnciaccrcano il uiucr  /o*
ro con h pcfci,con lefere,  er con la petič dc glultri animah,detla qua!c d’ognifor
te ne fono abondanti. Netil luogbimaritimi diqucftaregione uifono orfi biancbi ,
er quelh per la maggior parte dicono uiuere in mare:  er le pelh di auclli jfiefje
Uolte fono portate in Mofcouia, er io nella pr ima mialegatione in Mofcouia ne rt
portai iue pelleconejfo meco di qucUi Orfi biancbi,quejtd Kegionee molto copio
fa  er abondante di fale.

Lo itincrario,ouer uiaggio,paniare  4  Pctzora,in \ugaria,erin Obiusquofiume.
La Signoria del principe di Mofcouia di luntano in oriente,eral quanto infetten
.trionc aUi luogbi,liqualifeguitano,fe dtftendcfopra detla qual cofa un certo li<*
bretto fcritto,nel quale la regola  er ordtne di tutto il uiaggio Ji conteneua in lin s
g ua rutbenica mi fu apprefentatoiil qualhbretto neUa hngua latina bo transferi
te,& m queJto luogo ragioncuolmentc bollo agionto. Bcnchc quelliche ne uanno
da Mofcouia a qucllo luogo,ufano piu 1 1 uiaggio ufitato da Vflyug  er da Duuina
pcrlauiadtPermia,zrnumerano cinquanta uuerfi da Mofcouia  4  Vuolhchda,
(ma uuerfi e un ccrto Jfiatio quato farebbe qaa(i un miglio  1 taliano) da Vuolchii
ad Vftyug,da man dcrtraperil fiume afeconda,erpcrSucbanc con il qualji con
gionge,icfcendcndofono cinqucccnto miglia taliam,con li quali,fotto fireltze cit
ta duo miglia,ey fotto Vfiyug con tl fiume Lug ji congionge.il qual fiume corre p
il mezzo giorno,daUe cuibocchc infinoalhfonti fuoi piu di cinqueccnto miglia
taliamuicontano.Ma Sucbana er Lug.fiumidapoicbefaranno fiorji di lotano,
perdono li primi nomi,er H nome  & Duuina repigliano,er dinuouo per Duuina
perfpatio dicinquecento miglia taliani  4 Colmogor fi peruiene. dal qual luogo
,di fotto p er  uiaggio di fci giorni effo fiume Duuina cofettc bocche entra ncl occea
no,er la maggiorpartediqucflouiagg!ofifinifceconlanauigationc^mpcro che
per tena da Vuokkda infino a Colmogor,pajj ato ilfiumcuuaga,ui fono miHc mi
,glia:non troppo lotano da Kolmogorpienegafiuinefil quale dalhnete alla  ckx»

COMEN. DELLA MOSCOVIA,

triccm,cr trapafftti fettecento migliataliani,nelfiume  D uuina entra, cruenne
D d Duuina al luogo,il quale e detto Nicolao,per il fiume pienegd pcrfpatio di du
cento miglia fi pcruicne}doue per uiaggio di mezzo miglto le naui nelfiume Kul
uio fono portate.\lqudfiume Kuluio nel fettentrione da un Idgo nafce di quel me
defimo nome.daUifonti delquale,infino aUe bocche doue entra ne focccano, ui e il
uiaggio difei giornate.  cr cofi con la nauigationc di qucfto fiume apprejfio deldex
tro lito del marejt fequenti luoghifitrapa]fano,cioe Stanuuuischc,Calunczscho ,
cr Apnu,dapoifatta la nauigationc dtorno di Chcrcgoski Nosz promontorio,
CT dt Stanuuische t di Camenckh,CT di Tolfiickb,finalmente nel fiume Mezen,jl
tntra,dal quale fiume per uiaggio di giorni fci aduno cer to uiUaggio di quel mede
fimo nome,CT ncUa bcccha delfiume picsza pofio,fiperuienc, pcrilqual fiume
dinuouo a partefiniftrauerfo 1'orienteeftiuale afcendcndo,per uiaggio dt trefet
timanepiefcoya fiume fi truoua,dondeportatc le naui pcrfpatio di cinque miglia
aUidualaghi,duo uiefimilmcntc uifono,aperte er manifefte‘delle quale,una dal
la parte flnifiranelfiumeKubiccho,per ilqual poinelfiume Czirchoflperuiene,
ne conduce. hitri poi per unaltra uta piu breuejal lago per la dretta uiaportano
le naui inCzircbo,dalqual luogofii uiandantife non fono impediti deUa fiortuna,
pcrfpatio dt tre fettimane nel fiume,  cr neUe bocche diOzilma,CT al gran fiume
Pctzora,il qual< inlatitudine didua miglia fe dijtende,pcrucngcnc. il qual luogo
paffati,pcr fpatio di giorni fet ad una certa citta  cr cafteUo detto  P uftoofero,do=
Ut Fetzorafiume confet boccheentrdnclrocccano,fc peruicne. ghbabitdntidi
j/?o luogo fono huomim difimplicc tngcgno,cr nel Antio dclfignore.M,D,XV=
lll.pighornofilfanto batefimo,dalle bocche del fiume Atzilme,infino aUe boe «
chc del fiume vffa,andddc per la uia di Pctzora,ui e tl uiaggio di un mefe ma que
fio fiume \ffa ha H fuoifonti ouer nafcimcnti nelmontePcyors Scmnci, ilqua=
le eda Por lente aUa manfinifira -cr fiorrt da uno grandifiimo faffo diquelmcde
fimomonte,ilqualfaffoCamenBolflhoichiamaiw.dcUi fonti di Vffa mfino aUd
bocchafuaui fono piu dc miUe miglia taliani.Ccrtamente Pctzorafiume dalla par
te meridionatc  er hicmalefa il corfo [uo.dalquale,daUc bocche del fiume Vjfaafce
dendo infino aUaboccha del fiume Stzuchogora,e uno uiaggio di ffiatio di trefet
timanc.queUi chc haueano deferitto quefio itinerario,diccuano chc cfu infra le boe
(he di Stzuebcgorecr Potzfcheriema fiumi erano aUogiati,tT ad uno certo uici
tio cafteUo dl Strupuli,ilqualcaUi liti Ruthenici ncllimontialla deflra e pofioja
ueteuarid la qualc haueano pertata con ejfo loro dt Rufiia,bauerla lafciata. Ol*
tra Pctzora CT Struchogorafiumi,atla banda del monte Camcnipoias,  cr fimil*
tnente aUe ifole ukine al mare,cr alcafieUo pufteefero uifono uane cr innumerd
bili geti,le quali coun nome comune Samoged(come dicejlife medcflmtmagiati)
Sono chtamati.Apprcffo dicoftoro uiegrande intrata deucceUi,crdtdiuerfi ani
milnem fmZfMitUtmmifCaftorifUcmtlin^Afpreol^cTndloOcceano

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. Jo

Umor s Animd!c,delquale edettodi foprd.Oltradi quejtouifono Orfl bmchi,
Lupi,Lepori,CduaUi Vuoduam,Balcnc,  er m pefct chiamato femft, ejaltri di pni
fortc.ma qucftc tali gen ti mn uengono in Mofcouid,perciochc fono faluaticke,  er
qudlc che la moltitudine dc glialtri huomini ,er Id compdgnid dclld uitd ciuilefug
gano.Dellc boccbcdelpume Stzucbogorcd contrdno d’dcqud inpno  <i poliffa ,
Artauuischc,Gumeno,&alla maggiorcpolaffaeuuiil uidggio di tre fettunane.
Veramcnte al monte Camentrio cimi und montatd di giorm trcddl qudle poi de*
fccndcndo dl pume Artauuische,  er deli,dl pume Sibut,dcl qualc dl caftello lepino,
C? dd lepino d Soffdpumcfi peruicnc.Glihabitddori diqucpo pume Vuogolici
fono cbidmdti. M d lafciando tl pume So[fi ddld mdn dextrd,dl pume Obio,il qunl
nelldgo Kitdiscbondfcc,p peruiene,ilqudlpumcd pendin un giorno con ueloče
corfo pdjforno,e tuntd grude Id largbezza di quePo tal pume,che qudP quelld id
ottdiitd miglid tdliani fi extende.  In qucl luogo Pmilmente i  v uogulici  er li V grb*
tzfcbi genti bdbitdno.  D it obed cupello dpprejfo delpume  O bio montdnio inpno
dd Irtischepumc,nelqudle uientrd sojfapume,eunuidggio dtmefitre,cr inque
ftiluoghi ui fono duo caPelli,lcrom, 0 ' Tumcn,nclh qualifono gouerndtorilifi *
gnon Knefi lrborski,dal gran ducu di M.ofcbouid(comc dicono)tributarij,(yin
quejh luoght ui fono molteforti d'Animdti,wgrd quatitd di pelle di qlliammaU ,
Ddlle boccbe delpume  I rtischo dl cupello grafitni,e il uidggio di meji dud, et dd
quepo luogo dl Idgo Kitdi,per il pume Obio,d quulc ho detto hduere Idfud ongine
in quepo Idgo,e il uidggio dc piu di tre mep.dd quefto Idgo,miti huomini negri,et
idlpdrldre comune ignordntineucngono:liqudliudneforti di merce,ctfpctidl*
tnentcmdrgdnte ctpictrcprctiofeportunofequdlimcrcdntie li popoli cbidmdti
Grupintzi et Serponouutzicoprano. Ligudli popoli dal cdpello Serponouu,d4
Lucomorye di la dal pume Obio ncllimontipope,bdnno ilnome.

D icono Alcuni che d glibuomim di Lucomorye non fo che cofa mirabile, et inere*
dibile,et quello che ha piu dclla fabula che di ucrifmile,fole interuenire,cbe quel
li,per cidfcuno anno cioe dlli.xxyij.del mefe di Uouebrio,ntlqual giorno appref š
fo delil  R uthcni,( Id fefta di fan Giorge,momo,et che poi nellafequcnte prima *
uerd Alh.xxiti].di Aprilealla frnilttudine di ranocchie di.nuouorcfufciteno.et  c3
quefld gentefimilmente i Gruftmtzi,<t Serponouuchtizi popoli hanno cofe nuo*
uc,et comertid no confueti,pcioche quado e gionto iltepo del tor monre ouer dor
ntirepongono le merceloro in un certo luogo,le quali i Gruftmtzi et Scrponouut
ti lafcidte le fue,in traquefto mezzo con equalc commutatione le tolgono,le qua ■
li mer d p 0 ( q UC m c h t  tornano uiui,fe uederanne chefiano fiata portata utaco mi*
qua et fdlfdflimatione,di nuouo le rcpetdno,et dddtmanddno,donde da qui molte
Uti} ctguerre infra di loro ui nafcano id Obio pume daparte finifra defcenden *
do uifono coramipopoli,li qualidd Obiouud et pogofa a quclluogo ne uanno.fot
to Obio,dlldftdtui d'oro,douc Obio entra ncll’Occano,ui fono qucfti pumi, cioe

N ij

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

Soffa,Berezuua,et Danadaimji quah tutti dal montc Cameno,Bolschega,poiafa,
CT dahi fcoghccngicntinafcono.Tutte qudkgcntiliqualikabitano daque[ii fiu
mi,wfino aUajlatua d’orofono tributarij del principe di Mofcouia.

Slatabala, ciocld flatua doro dcUd uecchid,c uno idolo alte bocche delfiume  O bio,
nella preuinetd obdora ncUa ripaulteriore e po/lo,apprcffb i liti del finmc Oblo,
C r mtorno d glialtnfiumi uicitn ui fono molu castclh fabricati.er h padroni  er ft
gnori di quelli tutti fono fottopo(h(comc fe dice)al principal di Mofcouid. Narra
no,ouer piuprcjlo racontano una fiauola,qutfio idolo cfferc una flatua d'oro aha
Jlmigltanzad’una c er ta uccchiaja qualc tcnemgrcmmio tl figiiuolo,  er lui  g ia di
nucuo unaltro faneiuho effer ucduto,ilquale dicono cjftreil nepote di lei, oltra di
qucfto in tulluogo certi injirumcnti hauer pojit,liqualt unfuono continuo amedo
di trombe mandanofuora,ilchefe glie cofi(come dicono)io penfo tahinflrumcn *
ti ejferfdtti  er caufati per rejfctto del uehemčte erpcrpctuo foffiameto dcUt ueti,
Ccfiinfiume, dalli monti in Lucomorydfcorrc,ncUc bocche diquefto fiume Cofim
euncaftcho,ilqualegia il Ducd Vucntza,ma horalifuoi fighuoh lo poffedano,
dd quclluogo,alh fontidclgranfiumeCofiin,e un uiaggio dimefi dud.Similmcnte
(  dalli fonti di qucl medefimo Hume,unaltro fiume ne nafie,il quale Cafiima fe cbia =

tna.ll qualc,pajfdtd cbe e Lucomoria,ncl g ran fiume Tachmn pone la tefla.  er di
■ Id da quejlo fiume,dicono certi buomini babitare, li quah fono di monjlruofa  er

firamaforma.perciochcdi queUi,Alcuni fccondo 1 1 cojlumc detle fcrc,uiuono,ba *
no it corpo tutto pelofo, hirfuto,  er squalhdo,altn hanno capi de cani.Altri total-

tnentefono fenza cello,erhanno il petto per il capo,er le mam longhc per li pie
di,enel fiume Tachninun cer to pcfce,il qualc al capo,i gltocchi,al nafo,alla boe*

ca,alte mani,alh p!cdi,&~ dUe ale e totulmentcfimilc alla forma  er cffigte humana,

lnfinoadcjfo,tuttcqueUecofe,cbeioboreferito,da lo itemerario Ruthenico de
parolain parola fono fiate tradutte Abenche in queUe aleune cofe fabulofe,ty ape
na incredibde fiano fiate racotate,come delit buomini muti-,morienti,re afciufttan
ti,detla uecbiadoro,dellc formemonfituofedt glihuomini,dcl pcfcc con laeffigie
"humana,et detle quali tuttecofc,bcncbcdihgcntcmcntcio ne babbiareccrcato,no=
dimeno,niente dt certezza ho potuto concfiere da qucUi,hquah diccmo hauer tal
cofe uedutc coglioccbi proprij.Kondtmcnoaeciocbc d glialtn maggior occafione
di riccrcare tal cofe  g li deffe,no ho uoluto aleuna cofa preterireda otide qlh medefi
mi uocaboh delil lucghi ho uoluto ufarc.hqualti nommar tal cofe ufano liRutbcni .
Ncfi in lingua  R uthcnica e detto il najo,con ilqual nomc h promontorij aUa fimt *
litudine del nafo fopraftando nel marc,uolgarmcntc chumano.
ti tnonti intorno al fiume tetzora,Scmna Poyas,cicc angelo dclmodo,oucr del*
la terra fono chia mati.pcnmk Poyaun lingua Ruthmca flgmfica U eingolo
mr o la cintura *

nbdimeno no ha uocc,ct comcglialtripefci,da difeun fuaueet dclcttcuolc mdgiare

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON.

S i

ti

I? lago de kiihatjal qualc il grdn Chane di  C h athdid,ilqualc mofcouiti Czar,Ky  *
tbaiski appellano,ba il nomc.  Md Cbdn apprefjo di T dr tari figmfica  Rf.

I luoghi maritimi di hucomoryafono fialuatichi  er dcfcrtiJaHibabitadori del tuo
go/ono habitati fenza mffuna forte dicajfiamenti,Abenche PAutore dello lune*
rano rcferiua moltegenti ejficre in Lucomorya,le qualifono fottopofte al priti*
eipedimo/couia,nondimeno conciofiache li inpropinquo jiail RegnodiTumett,
er il principe di quello il Tartaro,GTin la lor lingua Vuolgarc Tumcnski Czar,
cioe Rc in rumen cappdlato,crcbc non cofi gran danni come pnma al principe
di Mofchouiababbia aportato,čuerofimile,perla uicinanza,quejiegenti ejfierpiu
prefio fottopoflo d cjJo,cbe dl principe mofcouittico-
Apprejfo delfiume Petzora,del quale ncllo itinerario e fiatta' mentione, la cit ta
er tlcajicllo Papin,ouerpapinouugorodepofto,cr libabitatori diquebo, Papin
/ono chiamati,Grafitno la lingua Rutbenica,di la da qucfio fiume, monti altifiimi
infino aUc ripefiedtflendano.Le fumita de qualiper tlcontmouofioffiar di uenti,
mancano guafitotalmente di ogni materin,gramegtid,Grberba,queftimonti ben»
che indiuerft luoghi udri nomi fimilmente habbidno,non dimeno communemente
cingolo delmodofiono chiamati.ln quc{timontiliGcrofalconifanno d lor nido,
delli quali dt fopra,quando ui ho parlato dcUaVenationc del principe,copiofamč*
te n’efiato detto.Crefcono ancborain tali montigltarbori Cedri,crintorno a quel  '

lihzcbeUminegrifimifionoretrouiti,Gr qucfhmonti fionofiottolaSignoriadel  7  * 'ffl  j
principediMo[couia,Grfiono qucUi, liqualiacafioliuccchifcrittori chiamanoli j  ,
monti Riphei,oucro bypcrborei.Etpercbe per le continouencui,crper la per* “Vtppff P/

petud giaccia fono riggidi.Gr alpeft:ri,er che fidcilmcnte non flpoffono paffiare y  | • . y  Z' 4

per quefta caufafanno Engroneland prouincia incognita. Eafilto figliuolo dl  Gio*
uanne Duca dtMofccuia,alcunauoltaadcxplorarc di la da qucjh monti i luoghi, '

Gr le gniti da cffcrc dcbbellatc,duo capitanidc li fiuoi ,per la uta di  P ermia Grdi
Petzora hauea mandato,cioe Simeone Pheodorouuitz kurbflu del patrimoniofiuo
cofi cb tarnat o -gt  knes  P ictro  V schatoi, delit quali,uno cioe Simeone kurbski tfieti
doio tiellaMofcouia,crauiuo. l /qualeinterrogatoda mefopraqucftatale tmpre
P,mi diffie bauer confiumato diccftttigiorm ncl montarfiu,per  il fopraditto moti*
le,tie Abbora etiamdto non bauer Ancbora petuto aficcndere gt  peruetnre infino
aUa ctma id motite,la qual cima ouer fiumita in la lor lingua Stolp, cioe Colonna
c cbtamata,Gr quelMonte ncl Occcano,infinoabe BocchediDuuina gt  I etzora
fiumi fc difiende,GT qucjlo ui bafia in quantodello itinerario.

Hord A lli principati deba Mofcouia io rit orne.

Rprincipato diSusdalocclcaftcllo di qutl medefimo nome,tt ccnla
w  clt ta,neUaqualeila fiediaepificopalc,infra Roftouu GT Vuolcdime*

J ride pofto.lnquel tempo che Vuolodittteriacra la Scdiadcb’impe =
rio MofcQuitico,qucJto principato infra li piu nobih etpiu prefli*

Kr/rf****.'

orfr Jfrr

COHEN. DELLA MOSCOVIA.

ti trd eonnumerato,ercra il principale deUealtre cittd uicine.Ma dapoi crefcen*
do rimperiodt qucllo,er transferud Id fcdid nelld Mofcouid, tal prmcipdto alli
fecondi geniti delit principi fu cocejfo.Li  po (len delli quali,comefu Bafllio Scbuif
ki conilnepotedelproprio frdtcllo,(ltquaU ejfcndo noi in Mofchouia anchord
trano uiui)per Gtouannejigliuol diBafilio di tal prmcipdto fuorno SpogliatiAn
qucfla citta uiJi troud un uobile monafttrio de ucrgini ucfialt,nel quale Salomea,
da Bafllio principe repudiata, era renchiufa.lnfra tutti li principati er promncic
del principe di Mofcouid, Rejama,per Idfertihtd deUd terra,er per copia dt tut*
tele cofek prime lode tieneidopo quejlo luogo, fono Larofuuu,Roftouu,Percaf*
lauu,Sufdati,Vuotodimeria,liquahluoghi per fertdita deda terrd,fono  p rop m*
quia Refano.

CdJlromouugorodcittdcolcdfteUo nellito del fiumc Vuolga k 1’oricnte efliitdle
pojld,qudftper uintimiglidediftdntedaLorofldUU,&dalla Nouucgardia infc *
riore cioe quaranta miglia. ll fiume dal quale la c Utaha prcfo il nomc,iui ncl fu*
me V uolga met te la tefta.

Galitz  e unaltroprincipato con la citta er con ilcafteUo,il quale,a queUi che ttan
no diMofcouiain Orienteperlauia dtCaflromouugorod  g li uiene incontro.
Vuiatkba prouintia di la dalfiume hama,nel oriente eftiuale , quafl per cento er
tinqudnta migltae diftdtc dalla Mofcouia.aUaquale conunuiaggto piu breue, md
piti difficile per lauiudi Caftromouugorod  er Galitz fe pcruienc.  1 mpcrocbeol*
\ trale paludi,er lefeluejc qualt infra Galitz crvuidthkafono^nchora taluiag
‘f tioliCzermijppopoli,ItqualituipertuttofarnoLatrocinij er robbamenti ,

. t lmpedifcono. Per il che čfatto,cbeperil uiaggio dtVuolochdaervftyug p !U  lo

go,ma nondimeno piu facile , er piu fleuro h uiddanti  4  queUo luogo ne ua.no. quc
fldprouinciaVuiatkbd e dijlanteda vflyug cento er uenti miglia, er da  C azan
feffanta.a quefla regione,ilfiume di quel medefimo nome,gh ha dato il nome. nel
litodelqualefiumefono Chihnouua,Orlo,erSlouuoda.MaOrloueramenteequd
tro miglia  /otto Chdinouua,ddpoi per fei miglia uerfo 1’occidente defcendtndo e
Slouuoda.Ma Cotclmtze diftatc da Chlinouua d Rbecitzafiume per otto miglia .
1 1 qual fiume da 1’ortente nafcendo,infra Chlinouua er Orlo in Vuiathha pone la
tefta. La  Reg ionee iterileerpaludofa^er epropriamenteuno Afllo,cioerefu*
g 10  er babitdtione diferui fugitiui,nondimeno di mele,d'animali , di pefei, er di
Afpreoli e molto abondante.Gia qucfia regione era fotto il dominio deUa Tar ta*
ria di modo che inflno al tempo di boggi di la-er di qua da  V uiathka prouintia eT
fpetidlmctite ncUl luoghi,doue il fiume kama intra,U Tartari Signoreggiano. U
utaggi in quel luogo fono computati per Czunckhas.Percioche quefto uocabolo
Czunckas contiene infecinqut miglia taliani.\l fiume kama fe dtscarga nel fiume
. V uolga per dodici migliafotto Cazan, er aqueftofiume Sibierprouincia tuici na•
p ermta granit  Cr Ampla prouinaa t diftante dalla Mofcma da Ducenlo er cin«

t

AVI

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. j -1

quanta miglia,ouer comc dicono alcuni trccento miglid per k dretta uk infra l'o
nente er il fcttcntmne.Qu.efia prouinck haunacitta diquelmcdcjimoname ap*
preffo del funte Vischora.  1 1 quale fiumtper dieci rniglia fotto Kanta fiumefcor*
rt, a quel luogo perreffetto dcUe fpejfe paludi,cr funti,d pena nel tempo de l’in
uernata fe peruiene,  M a nel tempo de la e Ha te pcr uta da vuolochda, Vftyug  ,CT
Vitzechda fiume,il quale per dodici miglid da Vfyug in  D uuina fiumcfcorre,co
li nautlij tal uiaggio facilmente fc fitttfce.Ma queUi che da PermiatnVflyug neua *
no,coforo bifogna che nduigano per ilfiume Vifhora d contrario d' acqua,ettrd
paffati alquantifiumi,zrlenaui alcunauoltaper terrane glialtrifumi tranfpor
tate,ad Vfiyug finalmenteperfpatio ditrecento miglta da Vcrmia (i peruiene.
Vufo delpanein qfla : puincia e rarifimo^in luogo de tributo ognianno dano al
principe caudUi,  er peUe,hanno il lor Idioma proprto,cr fimilmentc li charatteri
proprij,diquali t StephanoEpifcopo,ilquale,quellinellafcdediChrifio uacilliti,
hauea confrmato,  (P trcioche perauante ejfcndo nuoui nellafede unaltro Epifco
po tentando di far queflo haueuano fcorticato)ful primo che li retrouafi, Quefto
Stephano dipoi per comifme di Demetriofgliuolo di Gioudne dpprejfo delit Kit
theni in numero deUi fanti fu collocato  er pofo.

Vt reftano anchora di queUi,li qualifono l do Utri,O 1  habitano per lefeluefi quali
nondimtnoli M.onacln,v hheremita che dqucUi luoghineuanno,non mancano
deriuocareloro dal’erorc, erculto uano ertrifto. mU’itmernatd cofi in  Ar«
tachjcome inpiu altri luoghi deda  R ufiafanno iUor uiaggio ;percio che inArtach
fono certe galozze,ouer fcarpe di legno,zrfono di longhezza quafi dafei palmi,
H quali pefti ntUi p iedi,fono portati  er cofi con granprefiezzafinifcano li  g ran
Utaggi. Li cani.li quali 'a quefio ufo hanno grandi.tn luogo de iumcnti,ufano, con
liquali le lor bagaglie,o-altri peficome e [lato detto per auante deUi cerui,foglio
«o portarc.Dtcono qudla prouincia dalla banda de 1’oriente, efftr propinqud d
que1laprouintia deUi Tar tari,la quale Tumcn e ehiamata.
il fito de  L ugarid prouincia per le cofe dette difopra e mamfefto.Li Ruthenicon
afpirationeproferifcano iuhra,ejhpopoliluchrichiamano.Quefa e la lugarta,
detla quale gidli Hongart ufciti,la Pamicniaoccuporno,cr hauendo per lor capi «
tani  o er D uca Attila,molte prouincie detta beUa  E uropa ruinorno.dd qual nome
U tAofcouiti molto fe ne gloriano,diceudo chelifubditi lorogia grd parte dell’Eu
ropa haueano faccbeggiatd,Georgio,detto picciolo,dinatione greco,ne1la pr ima
mia legat 10 ne uolendo extender 1’autoritd  er iunsditione del principe fuo mfino
al g ran  D m«  to de Ha Litbuuania.CT al regno di Poloma,m certifuoi trattati,refe *
nua.li luharifubditi del gran Ducadi Mofcollk tffercufcitifuora,w dpprejfo
detlepatudi Meotide efferfi fermati, c dapoila P annonia alDanubbio ,er de h il
nome de l’Hongariahauerrictuuto,crfinalmente laMofcouiadal f ume cofi nom
k folomafmlmett dal ttocabolo pofo (b( wl dire p imraMuer oc*

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

cupatx ,&D uda dal notne dclfratcUo di Attila haucr nominatc le cofeche mi fon
fiate ref trite folamctite ho uoluto referire.Dicono eh e li luhari infino  <i qfio gior
no ufanoquel medcfimo parlarccon lionghdrifil chcfegheucro nol fo.impero =
che benchcdiligentcmetiteiohabbiariccrcato,noti dimeno niffuno huamo di quel
laregioneho potuto hauere,con ilqualcilmio fameglo deda lingua hungarica
pentifiimo,poteffeparlare.Que&ipopolifimilmentein luogo di tnbuto danno le
petič alprincipe di Mofcouia,benchc le margarite  er le gemme de li, iti Mofcouia
fiano portate,nondimeno nel loro Occeano non fon o racolte nc trouatc.  M a di al c
tro luogo,er (fctialmentc dalhliti detfoceano uicimaHa boccha del fiume Duum
na,fono portale.

Sibicrprouinciae contigoua k  P ermia  er a Vuathkafia qual prouinciafefha ca *
ficllt 6 citta,non ho potuto benc ritrouare,in qucfta nafce d fiume \aick,il quale cn
tra ncl mar cajpioja rcgione pcr lautcinanza detli Tartan e dcfcrta, ouer fe in
<jualche partečhabitata.dicono queha cjferecb tarnata daUi Tartari Schichnamai,
glihabitanti diqucfio luogo ufano d proprio ldioma.Fanno It loro guadagni pcr
lepeUe diccrtianimalidetti Affireolifie quahpeUe pcr grandczza,CT perbcllcz
za fuperano tutte lepeUedcUe altre prouincie. detle quai peke nondimeno in  Mo*
fcouia noinon nepotefiimo hauer copia diniffuna.

bi Czercmiffepopoh fotto la Nouuardia infcriorehabitano neke fe!uc,eyhanno
la propria lingua ,er lafetta maumctana feguitano.zr alprtfcntc al Re Cazanen
fe ubcdifcanofbcnche la maggiorparte di qucUtgiafuJfe tributtaria al Duca di  M O
fchouia.Doue con lifubiiti di  M ofchouia infino adcjfofono conumerati,crilprin
cipe ne hauea condotto affai dt qucHi in mofcbouia p fofpetto di Rcbtkionefii qua *
li not uedefitmo. Coftoro effcndo fiati mandati akt confini deUa Lithuuatiia,final *
tnente in uarieparti fifono/farji.Oucfiagentcda Vuiathka  er Vuolochda infi*
no al fiume Kanta per longhezza  er larghezza fenza cafa ueruna habita. Tute
ticofiorotantogli huomini,quantole femene fono uclocifiimc nel corfo,& nclfa
gtttarc pcntifitmitutti,ne mat laffano 1'arco dellc man loro,delqualarco ji fat*
tamente fc ne delettano,che ctiamdio atliproprij fighuoliil cibo non porgano, fe
prtmail fegno prefiffo  er ordinato con la frezza tionfcrifcano  er toccano.Duo
mighalontano daUa Nouogardia infcriorecranomolte cafe aUa flmilitudine di
una atta ouer cajleletto,douc tlfalcjl coceua.Q_ue{lecafepochi anniauanti eri *
no fiate abbrufciate daUi Tartari, grda pot per comifiionc del principe fon
fiate refatte.  ,

Al prefente delti popoh tticini & finitimi certe cofe ui aggiungerofcruato quel nt(
defimo ordinefil quale ho offeruato quando fono ufcito di Mofcouia uerfo 1’oricn
te. Mam qucftx par te li Tartari Cazancnfi pnmamentefe ritruouano, de quali>
duanti chcaUc cofe loro piuparticolari ne utnghi.alcune cofe.da megencralmcnt'
fono da cffere rcfferitc.

Dl SlGISMONDO LIBE. BARON* Si

TicUi Tdrtdri, g 4  dcUi originc di queUi,oltru le cofe,le qudli nelli Atidli deUiPoUo
ni,erneUiduo libretti deUi Sdmdcij [ono contenuteMolti etidmdio moltecofc hi
no defcritto,le quali in queflo luogo rdconturlcfdrebbe piu prcflo tediofo  ermo«
lc(lo,cbe utile  er necejfurio.Nondimeno qucUccofe,lequdliio mcdejlmoncUi  An«
n ah delli Rutbeni,cr pcr Id rellatione di moltihuominiho conofciuto,ho pcnfua
to con breue pdrolcfcriuerle.Dicono ti Modbitcnipopoli,hqudlt dapoi Tdrtdri
fono dctti,huomini pcr lmgud,per coftumi,per bdbito.delcoftume  er cofuetuiine
di glioltnhuomini differenti,ulfiume Cdllucffcr perucnutijt quali nodimno do
defufiino uenuti,quul ordine dt reltgione uffofimo ntffuno l'hd potuto anchoro be
ne intcnderc,Bcncbc ddlcutu Tduimeni>d’alcuni pczzcnigbi,& ddgltdltri con dl
tro nomcfldno ftati chidmdti, Methodio Pctenczki  E pifcopo dicequclli daMde*
ferti di Lcutrisbid infrulfcttentrione &l’oricnte ejfcr uenuti,crld cuufd della p dr
titd loro dicccfferftdtu queftd tole.Fu g id un certo Gedeone buomo di grundifi *
mo notne  er rcputdtione,U qudle dllifopra ditti Torturi grunde terroregli hducd
doto, dicendo loro gia lufine del mondo effere prefente. La onde tali popoli pcr il
parlure dicofluimofi.dcciocbe le grundiflimc riccbezze del mondo infieme con
duetlo non pcrijfenojutto mu moltitudine mmerubilc^frogliure le prouincic
copiofe er abondunteufcironofuord.zr cofi qucl tutto cbedul'oriente aH’Eufru
tcs,ej ulmure perfico e contenuto,cndelmete dejlrufpro crruinorno.  er dupoi
fimilmente depredute molu prouincie, le  g enti Polouutzos cofi chiomuteje quuU
foleuggiuntoui con effo loro glidiuti de liRutbeni,buueuno buuuto urdimento di
g ire mmiedmente contru di loro,uppreffo delfiume Colku prcfligorno.er tugUor
no d pezzi’  cr queflo fu nelunno del mondo.6 f; ,.nelqualluogo uutorc del lis
bro deUe due Surmucie.cr daUipopoli  p oUouutzis quuliuenutonglmterpretd, ha
ucr crrato,ccofu chiuru er mamfeflo.Pcraocbe Polomzticumpeftn fono delti j
perebepoQe,uuoldireilcdtnpo,ejlouatzcrLoutziuenatori,cdcciatori:md dg
giuntoui Tzi, b hfi SiUdbd non mutu lu fignificutione. Pcrcioche no delk ultime ,
m deUe prime SyHube Id fignificutione e du effere deriuutd:& Poltrd cbe allc dit
tioni delil  Rutbeni di quefldfortc,lu Sillubu generule Ski uifele effere dggiotd Id
qual cofuhd impoflo 'd 1’huomo CT cofi queftupuroloPolouutzicampcflricrnon
cuccidtoriedibifognochefld interpretuto Volouutzos li Rutbeni dicono effere
flot Hi got ti,non dimeno ulldfententid cr'oppinioncdiquclltnon miglidcofto nien
te.cxuello cbe uord deferiuere delil Tdrtdri,e neceffuno cbe cgli di malte nationi
fcma-.pcrciocbe ielldfoldfcttd hunno queflo nomc  er diuerfenutioni di gru lun •
go infra difefono differcnte.mil primo cominciomento mio borantomo.
Bothi Re delil Tartan con g runde effercito ufcito fuoruncl fettentrione, Bulgd*
rid,ld quale cappreffo delfiume Vuolgafotto CdZdno,occupo.Ddpoi nclAnnofe
qucntc, il qual ero del. s 74 y  .del mondo feguituto luuittorio , infino in Mofcouia
pcr ume, douela citta regia pcr okuni giorm ujfedio(d,finolmenu piglio . dapoi

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

fenza offeruar piu la datafede,quafi tutti li Mofcouitifuorno morti,tt dipol pro*
cedendo piu oltra,le prouincic uicine, v  ho/o dimeria,Pereaslauu,  Ro(f okh, Susda*
li, er molticdftelli,w cittafpoglio er faccheggio,crdeglihabitadori y  ouerone
furno amazzati,ouero condotti prigiotu,cr fimilmente ilgran Duca Georgio ,
ilqualecon ilfuo ordinato effercito glieragito incontro,profligo  erocci/č.er b a
fllto fimilmente prigione di Coftatino,con cjjo luilo conduffe&amazzolo, le qua
tituttecofecomehodettodifopranelannodelmondo.674.t.fon (late fatte,  er
cofi da qutl tempo in qua qua(l tutti li principi della Rufiia erano fatti col fauorc
€?arbitriodcllitartari > alliqualiubediuano,eyduroquejloinflno al tempo de
Vuitoido gran Duca della Litbuudnid,il quale le fue prouincic,  er quelle cofe che
trano fiate occupate dalli Tartari,con le proprie armifortcmente defefe  er repi
glio,cr a tutti li uicini fuoifu di terrore  er dtfpauento grande.Ma li gran duchi
di Vuolodtmeria  er della Mofcouia injlno al moderno Duca  B afllio fempre mai
fotto la datafede uobcdientia delti principi delliTartarifermi reftorno. g ti An
nalireferifcono queflo Bathi  Re delit Tar tari da VuldfldUtt  Rc delli  H ogari effer
ftato uccifonerhongaria*ilqualRc dopoilfanto batefmo fu detto Vuladislauu
C r nelnumero delli fanti'fimilmentefu rcportato.La cagione della morte del  B<tr
baro Refu quefta,che conciofia che nel faccheggiamento del Regno delfhunga*
ria,il  R.e Bathiaccafouibauejfetrouatalaforelladel Re,er concjfolui Vhauefft
menatauia,llReVulddiflauo  er per picta della forelld.et perPatto difonejlo et
brutto moffo t ilfopraditto  Re Bathi perfeguito^fatto impeto cotra di lui.amaz
zollo inficme con la SorelldAmpcrochc laforella pigliate Parmi infauor dello adul
tero contra tlfratello,ejfo  Re chriftiano disdignatofia propria forella  (come ho
detto)infieme con Bathi adultero di lei amazzo.  er quefte cofe fon fiate fatte nel
Anno del mcndo. 67  4 ? *

Asbcck,al Bathi  Re mor to fucceffe nel imperio , er nel Anno del mottdo. 6  s * 4.
tnori.alqualc il fuo figliuolo Zanabeckfufucceffore,il qtiale Re Zanabeck,occife
li fuoifratelli,accioche fenzapaura flgnorigidjfe,nondimeno nel Anno.aSbt -fini
fua uita.Dopo coftui,fufattoRe Berdebeckilqualelacrudelta di zanabcck imi *
tando,dodicifuoifrateUioccife,ey mori poinclAnno.as 67.dopo coftui, Alculpa
fucccjfc, ilqualeda un certoRe Marufiinfieme conlifuoifigliuoli(ubito clPhcb
bepref 3 l’lmperio,fu occifo, z?qucftofu nel Anno del mondo. 6  86 s. a coftui C hi
dir fucceffe nel Rcgno,ilquale dapoi dalfigliuolo fuo detto Themerchschafu oc*
tifo.llqual figliuolo hauendo per uia di fcelleragine occupato il Regno di Tar ta*
ri,nond:mcnofolamente per giornifette ottenne quello, percioche da  T emnich
fiiamaifu cacciato uia,tt conciofia che di la da Vuolga ne(uggijfc ,finalmente da
glifequentifoldatifumorto > nelanno.686$.DopoquefiiThachtamifch,acquifio
timperio ,er qufto funti Anno del mondo, 6s$o. zx conciofia che egli alli.xxyi •
4 d meje di ' f wr 4  (fireito ,cr che la Mofcouia col fino e?

CI SlGISMONDO LIBE. BARON. *

eclfuocoruuinaffe.cofluifinalmentcda Thmirbutuluf'uprofligalo crrotto, et
non dimeno alk uoltd delk Lithuudnid.douc Vuitoldo gr a n  D ucd di quelk figncn
viggkuafcapo.Qju<JioThcmirkutulunelregnodifindineldtmodel modo. C s o<?.
flgnoriggio,ct poinel A n no. 6c,oo.moritte,dlquale Scbdtibeckfuofigliuolo fuc
cejje ncirimpcrio,dopo cofluifufdtto Re Themiraffeck.il quale hduendo codot
to ungrandifimo cffercito alk uoltd di Rctzan.pcr facchcggiare et depredare li
Mofchouid.tanto ttnort tt fpducnlo alli principi di q uelk ne dette.cbe diffiddti
fi dipotcrconfcguir k uittoria.gettate uk le Arni, alfoccorfo fokmenteet fauo*
rt delli fanti rccorfero.Ld ondc [ubito alk uoltd diVuolodimerk mandorno a tor
ve una certd Imagitic dclk  B tata uergine.la qualt in que tempi per k dimoflratio
ne di molti miracoIi,era molto cellebre ct famofd,Ld qualc Imagintfinalmente efn
fendofldtd condottd apprcffo diMofcouid,ilprincipe con grandifitma moltitudU

ne di per fone honorcuolmentcglidndoincontro;et tutti ingienochidtihumilmcntc

l d prtgorno che gli pkccffe di rcmuouere il lor nimico del regno proprioict poi ca
maxima uenerdtione et riuerentkilprincipe kcondujfe nclla cittd.per ilqualcul

to,et fanta ueneratione dicono hauerottenutoetlmpetrdto.cheliTartdri no pafi:

f 'orno piu oltrd di k dk Retzan.ct cofi perpetud memorid di tal cofa,in quel luo*
g o.douck fanta imagineera dfpettatd.etriceuutd.un bellifimo Tempio ui fu edi
ficato.et queflo giorno itqualcliRutheni Stretenne, cioe  g iorno deobuktiont
cbkmdno.alli.xxyi, delmefe dlAgoflo ogniannofolenncmete e ccllcbrato, etquc
fte cofe fon fiate fatte ncl A mo delmondo. 6pos,

Ndfftino li Rutheni,quejlo Themirasacli di ofeurd et baffa generatione effer na•
to.et per cagione delli fuoi latrocinij 'a tanto grudo de dignita effer peruenuto j et c- j  ^ - 7 y
nclla fua giouentu efferflato un Iddro egregio et eccellente.et da qui dicono hduer  f/L ' n
<tcquiflato il nome.et percbefucceffe una uoltd cbeeglirobbo una peccorelld, et r C

fopra di cio ueduto dalpatrone di quelld,[ubito con k bottd d'm faffo fu talmente  ***** yu!
dal paflore percoffo.checon quello Id gumba gli ruppt.k quale dipoi co certofer fx " nv )> i
ro baucndole legata*,dt qui dalfcrro.et da l’atto de andar ciotto tal nome cITergli
ftato impoHo.pcrciocbe Tbemtr uol dirfcrro.et Affack Clauda cioe ciotto figni.
ficd.Queflo Tbemirafack.cffendo quellidicofantinopoligrduemete moleftati et
a ffcdiati da Turchi.infocorfo di quclliui mando ilfigliuolo con 1 'ejfercito, il, qual
figliuoloprofligatili Turchi.et tolto uid 1 ‘affcdio.uittoriofo alproprio patre vem
torno.ct quejlofuntltmno delmondo,  6909.

Delli Tartan.

I Tartarifono diuifi in certi ordini ouero eongregationi,lequali ef*
fl chiamano horde. tJelle quali 1’borda oucr 1’ordtne Sauuolhefe par
te per farne et parte per moltitudine tiene 1 1 primo tuogo ; perciocbe
le altrc horde tutte da čffla prima hauer hauuta origine,dicono, Mi

o H

COMfcN. DELLA MOSCOVIA,

borili dpprcffo diT(trtari(comc bo dctto)ordine,congregdtione et moltitudinefl
gnificd.Abcnchc cidfcund horda bdilfuo notne proprio er particoldre, cioe bor*
dd idili Sdtiuolhcnfij,delit PrecopetifijJdUUehatfenfl,er demolte altrc.Le qud
li tutte uerdinente (ono mahumetdnc,nondimcno 1’bdntto molto d sdegno,er'd,ui
tuperiocffercbiamdti er nomindti Turcbr,md uogliono ejfer chiamati heferma*
ni,er con quejlo talnome fimilmetc It Turcbi uogliono cffere cb idmdti. LiTdrtd
rifi come per longitudine er latitudine molte er mrie prouincie babitdno, cofi
/7 . etidmdio per cofiumi,er per Id fortc del utucre non j'ono conformi er jim Ji, fo-

^ no [■ TarUr i j, ji AtM mcdiocre,hdnno Idfdccid ldrgbd,picnd,glioccbi jlorti , er
- <>t* concdtti,er per la fold bdrbd horridi er ternbili,in l'dltre cofe rafl.Solamcntc gli

huominipiunobilibdnnolicdpegliriecierdnelldti,er nigrifimiinflno d, Poreč *
chie,fono decorpo forte er gdglidrio,didnimo duddct,er fono molto inebindti
tielle cofeueneree.DeUdcdrnedtcauaUi,er diglidltri Animdltin qudlunq i  modo
jicno morti,mdngidnofdporitdmente,cccetUdtdldcdrnediporco,deUd qudle fc*
condoPordinedtlldleggelorofendJicngono.ncUddictd,er nel fonno fono tanti
patienti,chc qualcbc uoltd per qudtro giorni integri non tttdngidno ne dormdno:
ttondintcno ntUc fttuhc neceffarie fono molto foliciticr attcnti-Alcuna uoltd  wc=
nendoglioccaflonedipoter mdngidrc,tttdngidno,deuordno,cr bcudno tdnto, cbe
con tul crapuh Id prtmu dietd giafattd,di nuouo refdnno,er cofi di cibo er diui-
no ripicni.pertre ouerqudtro giorni non fdnno dltrocbe dormire.Li qudli cofi
profondamente dot micnti,iLitbudni,iRuthem r neUeregione diqualicfii Tartdri
dTimpronifo fdnno corrcrie,robbdno,er fdnopredd,feguitdndogli ,fcnzd altrd
pdurlfenzd gudrdic,fenz<tordindnzd.inautdmenteglipercottano uccidano,er
mazano, Caualcdndo h tdrtarije per forte daUd farne erfetefufiino moleftati,
ncUiproprij cdUdUi,che cfit cdUdlcdno,fogUano tdglidredlcune uene,er Ufanguc
diqucllc bere er ciucidre,dmodo loro, er cofi cdccidnouidiu fe Id farne, er dicoe
no tdl cofd etidmdio moltotgioudrcdUi proprij cdUdUi,cr per che quafi tutti li tar
tari non bdnnofcrmd er certdbdbitdtione, (ogliono drtzzdretlcorfo loro con
VdffettodeUe {teUc,er Jpctialmentc del polo Artico,ilqudle cfii m Id lor lingud
Selesmkcij,CLxuum ferreum uocdt.Sopraltutto del Idtte di cduaUo fc dclettano,cre
dendo per qucllo ghbuomini effer fdttipiuforti,piu  g raft,er piu gdghardi. de
molteforti d’hcrbe mdngidno,erffcttalmcntc di quclle,le quili ctrcd tl fiume Td»
rdim crcfcono.Pocbt fono di loro che ufdno il fale. Li  Re delit Tartdri quando di"
flribuifcdno Iduetouarid aUi fuoifubditupcr ogniqudrdntdhuomini fogliono dd
reunaudccd,ouero uncduaUoMqualifacrtficati,glinteftini di queUi foldmente i
piu nobiti ddlt Tdrtdnmdngidno,cr infra di loro le diuidonoji quali inteftini
cutrintencn fatti cofidpend conun bdftoncino mondt,eral quanto appreffo del
fuoco rcfcaldati cofibramofamentemdngidnoerdiuordno,chcnon foldmente le
deta onti ial^jf^md etm il cMo,c il le%no,con il qude ilfierw,erl*iM*

Dl SIGI SHONDO L IB E, BARON, S S

litia di e JU intejlini brnimo mondificmjuduementefogliono lingerc  er ciucci*
reje tejle dcUi cauaUi fona Imuti in Unte delitie  er exiftimationc,apprejJb di quel
li, comeapprejfi di nci le tejle deUi porcifaluaticbi ,er quejle tali tejle filamente:
auantiigentilhuominidicotaigentefino pojle auante.Li tartarifono copiojl di
caualliji qu,alihamola čopa bajfa,fino piccioli, tna forti , er la dieta,et le fa«
ticbe benifimo pojjono fiportareifino nutriti con li rami,et con le fcorze de  gfi
arbori,etconle radicidcPberbeJc quali ejiicaualli conleproprieongbiele ca*
uano,etfcarpori(canofuora dtilaterra.etcojl talicauaUi a quejla foggia ufatt »

comodamenteufano,diconoliM.ofiouiti,queJlicauaUieJferpiucattiuifittoliT4*
tari,cbc fotto glialtriiet qucjla firte dicauaUiPachmatchiamano.Hanno lefeUe„
et lejldffedilegno,eccetto pero fe per firte non bauejiino tolte ouer comprate
qualcbc dutu ddli utctni ct propinqui chrijlidni:et acciocbe la fchina del cauatlo
non jia molcftataet opprejja,con la gramegna.ouer conlefoghe de gliarbori qu$l
la fottcnta etaiuta.Vaffano lifiumi,et fe per firte lifugitiui Tartarila potenzd
et forza deUi fiqucnti nintici tcmeJUno,gtttate ute le feUeJe ucjle,et tutti glialtri
impcdimenti,et filamente P Arme apprcjfi difi reunute, deftefamente fuggano
etfiampanouia.Le Arne loro fino gharchi,etlc frezze,le lancia apprejfi di
qnelličrar<t.dilontano audaafimamentecominckno la guerra con li lor tirnici ,
nella quale nondtmeno non longo tempo durano.Ma Jimulata la fugga,  er dat4
1’occajlone aUi j'equenti /tirnici,primamente daUefiaHe gettano Parme doc le frez
ze contra di queUt,zr dipoi aU'improuifo reuoltati li cauaUi,nelli dijiipati ordini
detli nimici di nuouo fanno impeto.Qtiando netttpatenti trfiatioji campie da ca
battert,cr cbe banno colto il nimico dentro al tratto detlefie arme, crfrezz«, no
con lafquadra ordinata,cominciano la guerra-,ma con m certo squadront tortuo
fi nd g irare-Jntorno intorno [ono portati, acciocbe lauia delgettarlc frezze con
tra del nimico jia piu cer ta,piu ltbcra,crpitt potcntc.zr certo di qucUi cbe uano t
er di queOi cbe retornano eun certo ordine marauigliofo  er jlupendo,  er in que
Jia cofa inucro bannocapitamjtqualiefiifcguitano,moltopcriti,zrfiffaenti,
Li quali capitam fi per firte ouer feriti da Parmi dc nimici, mdchaJUno,ouer per
paura percoJU,nel condurrel’ordine loro erafiino,tanta confufiotic zrtanta per e
turbationeditutto 1’ejftrcito efatto, cbe non piu in ordinanza, pojfino effc*
re redutti,ne piu le frezze  CT arme loro poffino gcttare contra ddli nimici  er
quejla firte di combattere,queUi,dallajinulitudine deda cofa cborea cioeJimiglia *
Za di botto appeUano feper firte neUHuoghijlrctti e da combatterc,nijfuno ufi
di quejla aftutia e  4 queUi,epero fubito fe mettano infuggatperciocbe ne col fcudo ,
ne con k lancia,ne con Paltrofino muniti,& fortijicau,cbe pojimo,neUa comin*
ciatapugnafoflenncrc il nimico. Nel coualcarc fcruano quejlo cojlume,che cotrat
ti  er retirati infu li picdtfedano neHa fetla-,acciocbe piufacilmete in Puno crPal*
tro Utofc pojfino reueltart,z? fe per firte quaUb( eofafujfi caiuto,žrebe  %a«

ČOMEN* DELLA MOSCOVIA.

gmffctorlofu di ter ra, fermat o Ji neUeftaffefenza faticbd uerundjo tolgonofu,
tteUi qmlcofa fono cojlexercitdti,che etiamdio correndo uelocemente licduaUi,
fanno qucl mcdefhno.Affaltati con Arne da hafte (ubito ncl dltro Uto fc gettdno
per fuggir eId bottd dali’ddutrfario /uo;er coni’ultra m dno folamcnte,  er con
ilpicde ft tienc dl cdUdUo.Metre It prouincie uicine molefldno,cidfcuno duoouer
trecdUdUi per diuto mendtio coneffo loroidcciocbc ftracco uno,il fecondo oueril
terzopofiino uftre.cr queUicbefonfirdcchi mendno d mano.Hanno li frcni le ■
prifiimi,zr ccrti fldgeUi ouerfcoreggidte in luogo deUiJfironi ufanoio' foldmtn
te bdnno cduaUi cajlrdti,ptnfdndo che tali cauaUi flano piu attilfopo rt ar e U fa ti
cd,cr U fdme.QueUimedefimiueflimentiufdno tantoglihuominiquanto le don•
ne,V in tdl hdbito in tiuUd cofa fono diferente,eccetto che con un ucUo de lino co
prano U tejld, er fbnilmcnte Id cdlzd de lino dUd flmditudincdeUi nauigdntimari*
mri ufdno.Lclor regine mentre Udnno fuord in puhlico, fogliano coprirfe U fdc *
cid.Vultra turbi,la qudleuiue per liedmpi,bdnno leueliefdtte dipeOc dipccore,
ie qudli noti mutdnoffe non con longo ufo totdlmente jidno confunidte  er diftrut*
te,nonlongo tempo Sldnno in unmedeflmo luogo,penfandoelfcregrdnde infclici
tdilfldrc fcmprc in un medejlmo luogo.ondcquundo fono in colerd con li lorp *
ghuoli,crche liuoglidnodnnuncidrequdlche tnale,foglionodire,io prego che p*
petuamente tu retii in quel'medcfimoluogo comefdnno li cbri8idni,0‘ cbelpro*
prio fcttorc ejfruzz* dal luogo tufentun pero pafciuti li pafcoli in un luogo ,
con liamenti,Con le moglic ,er conlifghuoli,qudiAtorno concffoloro foglid «
no portdn,nel dltro luogo neuannoad babitartiAbencbc quclUcheuiuono neUi
caftdU  er cittd,un y d!trd regold del uiuerc ojferudno. Se per qudlcbe guerrd grdn
ie fonooccupdtiJemogUejfigliuoli.&liueccbinelli luogbi piu ftcuri fogliono
coUocdrc.Nijfund iujhtiddpprejfo di lorofe truoud,percioche qudndo uno ha bi*
fogno d'und cofa,queUa fenzd ultra punitione U puo torre dd un y dltro,i’alcuno fe
idmentadudnte delgiudicc,daUd riccuutaingiuriaplreonol negd,md egli dice fc
non poter mdnedre di queUa cofa.

Alhord il giudice in qucjio modo fuoleproferirelefententie.SetuaU’incontro di
qualcbe cofa bardi dibifogno,dnchora tu toglie dd glialtri.Sono moltichc dicono
che li T drtari non robbano,ma certo fono huomim rapdcifiimi,  er p oucrifimi,et
torne quetliche fiati fempre con la bo ceha dperta, d torre quel de altri,furano  g li
grmenti diglUltrifpoglidno ghhuomini ,er g li mendno uid,crquetlidlli T urebi,
er addltre gentiouer  g li uenddno,ouerogli danodueffere rifcofi,eccetUdte pero
fohmente le fanciullc t le cittao" IccaftcUa chiare uolte affediano  er oppugnano,
maleuiUc,&lipdghidbrufciano*,deUidannidatidglidltri,piglid no tanto piacerc
crcontentezz<i,cbequdntepiu prouincie bdnno defokte  er g uafle,tdnto piupen
fano li fuoi regnihauer ingrandito  er amplificato.cr bende della pdce  er quiete
fiano impdcitntifmmiimmmiiUmazmo infieme,fenon quanio  h W

DI SISISMONDO LIBE. BARON. ff

infra diloro fonodifcordanti er nimici.Seinqualcbetumulto qualche tVunoe os
cifo,cr cbc  g liAutori detla fcetteragine fuftino preji,toltogli folmente li cauatli,
l'arme,cr le ueftcfe lajfano andar uia,ftmilmentc uno bomicida,toltogli il cauah
lo,cr tarčo,con quefte parole e mandato uia dalgiudice,ua uia,cr  go utrni la  co*
fa tua,Vufo de toro cr delto argento apprejf  b di qucUi noti e nijfuno,fuora delte
mr catanti.Vptno folmente la permutatione detle cofe,[e qualche cofa de pteunia
detle cofe uendute deluicino haranno grafato,cott queUa in mfcouia le uefte,&al
tre cofeneceffarie altauitacomprano.Liconfini infra di loro ( detli campejlri di
Tartan uiparlo)non banno nijfuno,Era {lato giaprefodaUi mofcouiti m cer *
to Tar taro graffo graffo,al quale il Mofcouitico dtjfe/donde e ate cano tata graf
fezza,conciojia cbe tu non hainiente da mangiare?alquale il  T artaro refpofe ,p
che nonho cbc mangiare,conciofta cbe da Vor tente injlno aU’occidente una  g ra ter
raiopojfeda,datltqualenon nepojfoiocjferenutrito abaftanzaldtepm prefio,il
qualetantapicciolapartedelmondo tlene,&continouamenteperqueUa contra *
fti,io penfo mancartequetlo che tu dee mangiare .

Cazan Regno,citta cr il caftello di quelmedefimo nome apprejfo dclfiume Vuol
g a netla ripa di la,quafl fettanta migliagermanici fotto Nouuogardia tnferiorc
fono pojli.  er daUa parte di oriente et di mezzo giorno con li campi defer ti  er Jie
rili temina,et daUa parte del oriente tftmlt banno li  T artari conterminC, li qua
tiScbibamktet Kafatzkichiamano.llKcdiquefta prouinciapuo hauere uno ef*
fercito ditrenta mileperfone,etfpetialmente dipedoni,nelle quali li Czcrcmijfe
et li Czubascbi fono faggittarij peritifiimiima li Czubaschifono molto ecceUenti
nel arte del nauigare.cazan citta da vuiathka principal caftello perfefanta mit
glia germanici e diftante.cmefto nome Cazaninlingua Tartarefca flgnifica pim
gnatta di rame buliente,qucfti Tartarifono piu ciuili che glialtri,com e quellt,che
coltiuano li campi,uiuono nelle cafe,et uarie forti di mercantie excrcitano. L i qwt
li Bafilio principe deUa  M oftouia 'a queUo gliredu]fe,che fuftino fotto pofti a lui t
et cbe potcfsino pigliare h Refecondo Varbitrio loro. ti che, a quetli parte per le
eomodita detli funti,li quali di Mofcbouia nelfiume Vuolga fcorrano, et parte p
limutuicomertij et conuerfatione,detle qualiefsi non pojfono mancart, non e jh*
ta cofa difficile 'a fare. Gia atli Caztnenfl era un  Re det to Chelealeck,il quale,
eoncioftachelafciataldmoglic fuaNurfulttn,fenza figliuoh moriffe, uncerto
Abrabeminprefaladettauedouaper moglie,fifece  Re, ilquak diqucfta tal done
nan’bebbeduofigliuoli,ciocMdthmedemin,etAbdelatiuu.M.a ddla prima mo *
gheja quale Batmcjfafoltan era cbiamata,n'hcbbe unfigliuolo cbiamato Alegan:
tl quale depo Umorte del patre, comeprimogenitofucccjfc nel Rcgno.Macocio*
fia cbe cojtui atli mandati del principe dtMofcouia nonfujfe coft ubidiente, dath co
figlieri del prefato principe,h quali eg li teneua in qwl luogbopcr ojferuare Vani*
»o id &e t nd (omtofu btnifmo mbrmto,<t in m (mo pofto,in quella not •

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

ttfu condotto a Ha uolta di Mofcouia,doue per alquanto tempo fu ritenuto trdi
foifinalmentc mandato inVuolochda,doue ilrejto deUd uitafuafinr.ma la m a*
trt diquebo conglidltri frateUicioe Abdclatiuu  er Machmedcmin in Bieloje*
fero confinoi

Codaiculu,unodebifrateUidi Alegafu battezzdto,  er ilnomediPietro piglio,
conil quale ddpoiBdjlho principe moderno lapropria foreUd congionft in matri*
tnonioMA  M eniktair faltrofratebo diAlega mentre uiffc nebafuafetta  er /cg«
gm/?o,er gcncro piu figliuoliji quah dopo la mortc del patre,tutti inflcme con
Id mdtrefurno Battezzati,CT fcno morti;eccetto uno,cbidmdto Theodorojl qua
le cjfcndo noiin  M ofchouia crd uiuonn luogo de Alega cbefu condotto in  M ofco
uia,Abdelatmfupofto,ilqualeconciofiaconequal ragione, come A lega fujfe
remoffo delregno,Machmcdemintolto ddBieloyefero per principe in luogo di
quetlofu poflo. ercoftuifu prencipc nel regno in fino nel anno del Signore. ms.
Hurfaltdn,ld quale da ebeledleeh  er Abrabcmin  Rc cfjcrfiata moglit ui difi, do*
polamortediAlegaaMendligero  Rc dettiprecopienflfe marito.La qualdonna
dipot cociofid che de Mendligcro non hdueffe fgliuoli,^ per il defideno debi pri*
tntfigliuoli fujfe occupato,da Abdalatiuufene uenein Bofcouia ,er da hpoi ufd
ta alta uolta de Macbmedemin 1 ’altro figliuolo nel Regno di Cazan fe n’ando. nel
anno dclfignorc.  1504.// Cazanenfi dal principe di Mofcouiafc rebeborno, per U
qual rebbeUionemoltc guerre nefeguitorno dipoi,& longdmente daUi principi,
cofederati in qucfta guerra da una par te  er l’ultra fu combatuto; ne anebora in *
fino dl tempo d'oggi era impofto ilfine aUd guerra di talforte.Bpero piu altamen
te emmipdrfo cofa ragioneuolepiu altamete di quejiacofa ngmarc.Cociofia che
larebeUionedcUi Cazanenfijdgliorccchi de Baftlio principe di Mofcouia fujfe
pcruenuta.cffo principe per dtsdegno deUa cofa,erpcril dejlderio dt farne uen*
detta mojjb,un grandifimo ejfercito con la gionta delle artelarie bebke mando co
tra diqucbi.LiCazanenfi liquali  er per la uita crperla liber ta doueano com *
battere contra H mofcouiti, udito Vapparato terribile del principe contra di fe,  er
uedendo di non poterfiarfaldi contra di lui aba campagna,  er guerra da mano,
penforno con aftutid chUparli,per la qual cofa ufcitifuora in campagna apertd*
tnente contra del nimicoja miglior partc delle lor genti t ncbi luogbi opor tuni &
ncccjfarij nebe infidic pojta  er coUocata,efii Cazanenjlfl come fufino da terrore
cjpauento impauoriti,fubito dal luogo doue baueano fermato l'cffercito,fc det*
terodfuggirc.Lt MofcouitiJtquah non erano troppo lontano,conofciuta la fug «
gadeUt Tartan,folutigliordiniloro,conuncorfoueloce er grandc fecero impe *
to ne glialoggiamenti de nimict,nebt robbamenti di qualt mentre li mofcouiti er d*
no occupatiji Tartan inflcme con h Czcrcmifi fagitarij ufcitifuora de gliaguaiti
er infidie,fecero tantaftrage  cr ruina debi lor nrnici,che li Mofcouiti lafciatele
bombarde,&inftrmenti beUicifidetteno dfuggire,inqucba ft*g,gd duo mat*

CI SIGISMONDO LIBE. BARON.

firid'arteUarie lafciate le bombarde,in [leme con glUltrifcamporno.dHa uoltadl
Mofcouia,li quah il principe moreuolmentc riceuette.Diquefii dm,uno fu  b dr
tholomeo di natione ulUno,il quale dapoi p ref a lafede  R uthcnicd,tra tenuto in
grandc autorita  er gratiaappreffo ii tutti.Reiorno anchora il terzo bombardi«
ro conla bombarda che gli fu dati,jperando per tal cofa fe douere qudche gran
bencfitio appreffo del  Rc ccnfeguirc. Mi il principe ueduto qucllo, con ut*
lunic gli dtjje, conciofliche tu hibbicxpoJlo cr me črteingrandijlimopericolo,
cuer tu uoleui fcamparc,oitcro infieme con le bombarde te uoleui dure in poteUa
del nimicoie pero  a che fin e quefta tua dihgcnza finta in coferuare la bombardi?
laiattura deta qua!e nonfiimo nientc,purche glihuommi mircfiano fani.li quali
farno fodere 1’arteUarie cr ufarleal tempo fuo.Ma il  Re M.achmedcmin,fotto il
quale It Tartari Cazancnfi s’erano rebbcUati,effcndo morto, Scheale tolto p mo*
glie la foprd detta uedoua co 1’aiuto del principe di Mofchouia,et delfratcRo del*
la moglie il  Rfg no di cazan ottenne,ilquale per dnni quatro con odio  g rande  er
inuidia dcUifubditi fuoi ottenneile quali cofeacrefceuano la deformita cr bruttez
Zi del corpo,pcrcioche era buomo grojfero,con lapancia eminente,conla barba
chiara,con faccia piu donefca cheuirilefie quali tutte cofe dimofirauano ejfere po
coatto cridoneoaUa guerra,uii’aggmgeuaanchora queflo > che dejprezk.au cr
uilipefa la beneuolentia detli fubditifuoi,al principe di Mofcouia piu del doueroft
uoreggiaua ,er piufefidauadiforcfiicrichedelifuoi.Laonde per le qualicofeli
Cazancnfimcfiifaunfigliuolo dcUi  Rc di Tauriccildominio delRcgnoportor*
doji/ qual Rc uenendo nel rcgno,fucomandato  i Scheale che gli deffe il dominio
diquello,il qual Schealeuedendofidiforze ejfere inferioren conofccnio gliani*
mi detli fubditi fuoi infefti,  er mimict.penfofu ejfer cofa piu utile cr neceffaria dar
luogo aUa for tuna,et cofi con lefuemoglic,con le concubine,cr con tutto il rejlo
dcUamaffaria dicafa,inMofcouia,dondcerauenuto,feneritorno,et qucjle cofe
fono fiate fatte,nel anno del Signore.  1  y z i.

Scheale aduque effendo ufcito del regno, Mdchmttgirei  Re di Tdurice,un fuo fr A
tello detto Spagirei con grande ejfercito nel  Regno di Cazan l’introduce:poi con*
firmati gltanimi d tli Cazanenfi uerfodelfratcllo,ritornando in Taurice,et paffa
to ilTanai, aUa uoltadi Mofcouia fe n ando.InqueltempoBafiho ben ficuro ncUe
cofe,et non temendo nulla difimilinfortunio,uditala ucnuta delti Tartari, fubtto
fece quello effercito che potette,al quale Demetrio Bielski per capitanio gli dette j

ttdallauoltadelfiumeOccd,dcciocbeilpaffare delli Tartari impediffe, mando.

MaMachmatgircicJfcndo diforze fupcriore,gia con ogniprefiezza hauca paf
fat o Occa fiume.etai un cer to luogo dette le pifcinc,fermofii comlfuo ejfer cito. et
delipoi difiendendofl per il paefe nimico,ogni cofa conrobbarie,raptnc,et abbrtt
filamenti occupd.Similmentcfottoquel tempo,Sapgirciparimente con l’'effercito
ufiifuoradi Cazan,etVuolodimem,ctNouogardia inferioreardiumente faca

P

COMEN. DELLA MOSCOVIA*

eheggib.Pinitequefiecofe,RmedualifratelliReallacitta(olonafl congregorno,
er leforz < loro congionfero inficme.Uafllio principe deliti Mofcouia, ucdendofe
4  rebattereun tanto nimico molto inferiore  er baffojafciando un certo  P tetro fuo
cugnatojlquale da liRc delit Tar tari trabeua originejnfleme con alcuni dl tri de
piu nobili alla gudrdid del caflcUo con bon prcfldto,fuora deUd Mofcouia fcampo
uid,crqueflcfcce con tanto timore,ejffauento,che defrcratofl dede cofe fuep aU
cunigiorni fotto un mote difieno ftette afcofo,&qfl 0  fu aUi uintinuoue diluglio,
L i Tartarifattojl piu auanti,tutte le cofcjlmilmente con incendi ejabbrufciamen
ti ruuinauano^zT tanto terrore erffduento aUi mofcouiti arecorno,cheefi ne in
caflcUo,ne in la cittd fipenfauano dt po ter ejferflcuri.  in quctta tdnta paura  er trt
pidatione tanto tumulto nellc porte per caufa delle donnt,dtUi putti,ejdclli uec *
thi quali neUi cdrri,nelli uehicoli erano portati,p fuggir ncl cafteUo.ui nacque, che
per troppoprcffd^troppdfcftindtione inficme feimpediudnoizrconculcduano
injieme,  Q uefta moltitudine tanto fetore nel caftcUo produffe,cbefel nimico, per
tre ouer quatro giornifuffe reflato fotto la cittd, er a for za che queUi ch e er dno co
corji nclcaftcllo corrottideda peflcmorilfcro.Perciochcitatamoltitudine buomi
ni,ji comc cidfcuno hauea occupato il luogo,cofl era coflretto 'afatisfare aUd natu
rd.Erano in quel tempo in MofcouiagliAmbafciatoriliuonienflji quali concio *
fld che montdti a cauaUo,fe metteffero dfugirc,cy d torno d torno mente altro ue
deffero che fuocbi,er fume,nondimcno je dice,chein un giorno in Tuuer ne Utnea
ro,il qual luogo per trenta fei miglia  g crmanici e dijiantc da  m ofcouid.

O Itra di quefto h bombardieri A lemam albora meritorno  g ran laude, zrfcetiaU
mente un  Nico/o todefco nato nella cittd Impcriale difpira,al qua le  er dal capi =
tanio  er daglialtri configliericbpiaceuoUiftme parole glifu impoftocbe pigliaf
fe Pimprefa da defendere la dtta;cr cofi lo pregano.che conle artegliarie piu grof
fe,con le quali le muragliefoglionoeffergettatc per terra,condotte queUo fotto la
portd delcaftello,de It cacciajfe uia h Tartari.Ma era tanta lafuperebia  g randez
za di quelle artcglierie,che d pena mfpatio ditrc giornifefariano potuto con*
durrepltradi queflo limofcouitinonbaueano tanta poluere d,i bombarde apa~
recbiata,la qualefuflinoflatebaflanted carcareuna uolta fola tl pezzo greffo,
perciochcquefiimofcouitifoglionofempreofferu4requefio coftume, che hanno
tutte le lor cofe ripofte , er non hanno niente mai d’aparechiato.Nonduntno co
firetti ddla neccflita,(ludiano difare tutte le cofe loro con celerita.Parue adunquc
N icolo bombardiero,cffcre piu util cofa che le bombarde minoreje qualt erano
repofie lontano dal caflcUo,fopra lefpalle de glihuomini con preffezza fuflino la
in mezzo ccndotte.Mcntre inquefte erano occupati,fubito un gridore  er damo* 1
regrande ndcque,dicendoli Tartari fono prefenti,laqualcoft tanto terrore &
fpauento dette a quelh della citta,chc ge ttate uia le bombarde per le contrade, att
ebor<tdefprc&mw il dtfederehi mragha dalli lor nimiitomodo chefe albg

Dl SIGISMONDO L1BE. BARON. fg

fit pur cento cdMlli delli nimici hauefsino fdtto impeto nella citta,fdcilmem
te con il fuoco delli fondamenti barebbono quella confumatd.lnquefto tdnto fpa  ■
ucnto il prefetto ouer gouernatore della citta infiemecon  g lidltri compdgni fipen
forno di uoler placare Parimo dclRe M.achmetgirei con dlcuni doni amplifsimi
CT gr Ande, er fpetialmente con und beudndd detta rncdonc,er cofi con quefli tdli
ntezzi rimouerlo ddllo affedio del paefe.ll Re Machmetgirei,riceuutili mandati
prefenti er doni,rcfpofe che egli uolcntieri ddllo affedio,er dalla prouincid fepdr
tirid,qudndo haueffe litcrc,per lequdlc Bafilio principe fe obligdffc,<zrafirengef*
fefedouer ejjere perpetuo tributariodel  Re diTdrtdn,comcgia fuo patre er
glidltri ftoi : maggiori hdueudno fdtto. Le quah litere fcritte er riceuute fecondo il
fuo uolere[ubito Mdcbmetgirei P effer cit o fuo dlld uolta diRezdn reduJfe.Doue
ddtd U potefld dlli mofcouiti di pot er refcotere er permutarc li [uoi,il refto delli
predduenduttd dl tncdnto.Erdinquel tempo nelcampo deli i Tur tari un certoEu
ftdcbio cognomindto Taskouutz,fubdito eruafillo del  Re di Pollonia,il quale con
lefue gcnti era uenuto in diuto delfoprd ditto Mdcbmetgirci,percioche ulbord  in«
fralRe diPolonid,er ilDucd dimojcouid nonerd tregud mffuna.Que(lo  E ufidm
cbioportduddlcunefpogli de nimici d. uendere qudffottoilcdftello diMofcouia %
conqueftoconfegliocrfdntafid,cbe uenutdPoccdfione CT comoditd,infieme con
li compardnti Rbuteni dentro dlld portd del cafiellointra[fcro' 7 <& quello,cdccidte
uia legudrdie,occupdfsino.er dfarquefto ilRe dt Tar tari con fimilcaŠutid g li
prejlaud diuto.er ptrodlgoucrndtore della rocca uno buomo delli fuoi er di piu ft
deli uintdndo il qudleadeffo prefetto ouer gouernatoreferuo del fuo tnbuttario
comando,cbe gli mini&ra er dparechia quelle cofe chegli dimandaua,et che dUdtl
te del foprdditto Reuenirene doueJfe.il gouerndtorecioeGioudnnchouudr dtlle
tofe della guerrd,CT delleaPtutie diquella non ignorante.non potette percondi*
tione alcuna effer mojfo etperfuafo,che fuora del ca&ello ufct[fe,onde cofi flmpli
cemente gli refpofe, che egli anchora non era cofi bene dmae(lrato,et chefaueffe il
fuo principe effer e tributario delliTdrtdri,etferuo.Delchefefuffedmde(lrdto et
certificato,fefapere dipoi quello tdnto che fujfe de bifogno d, far e. Bonde fubito
le littere del fuo principe,perld quale s'era aflretto etobligato al  Re forno publri
(ate et mandate fuora. lntrd quejio ntezzo mentre per le demojlrate letere Pari¬
mo del Gouerndtore cofi era folicitdto etmojfo^il capitanio Eufiacbio sforzadojl
difare Pimprcfa fud,tdnto piu dl cafiellofifaceua uicino,et propinquo , et accio*
che tantopiuPafiutia,et ingannofuo occolto fteffe,KnesThcodorolopate ,bua*
moprimarioetgrande,etaltri piu delli Ruth e ni, h qualipercagione di fdcche  g*
g iamento nella m  ofcouia, nelle mani de nimici er dno peruenuti,con certa quanti*
ta dipccunia refcofsi,erano reftituiti dlli fuoi, Oltra di qucflo,molti delli prigioni
neghgentementeferuati,et quafi uolontanamente lafciati,nel caftello erano fcam
pdti l dlliquaU dd ejfcre rccuperati,conciofia ebe h Tartan con  g ran moltitudmc

P ij

COMEN. DELLA MOSCOVIA,

digentc al cafteUo s y dpprejJafimo,li  R utheni dapaura percoftjifuggitiui prigio*
tu dl miouo reftituitero,nondimcno h Tartariniente matico per quefto fc rettraud
no, anzt tanto piu crefceua il numero diquelli:er li  R utheni per ti foprajlantepe
ricolo tanto piu erano in  g randifitmo terrore  er fumma defperatione,ne uedeua -
tio quello cbe fujfe de bifogno affare.Alhora Gtouanne  g lordano AIcmano mae *
{Iro delte bcmbar de,confiderando lagrandezza del pencolo piu di queUo cheface *
liano li mofceuiti,difua potcfta rarteglienc nel  o rdtnefuo coliocate  er pojte con
tra hTartari oparimente liLituuani fcarnco,erqudh jifattemente jpauento,
chelafciatoilcafteUo } tuttiJidetterod fuggire.il  Rc con iLmezzo di  E uftachio
Vartefice  er inuentore di queflafraude,per la riceuuta ingiuna itifieme con il go*
uernatore delcafteUo con graniifiimalnftantta addimanda  er ncchiede. ll qualgo
uernatore conciofiache diceffe ilbombardiere bauer difcaricato la Macbinc fen*
zafua faputa er confeglio,er tuttala colpa diqucjio fatto nel proprio figliuolo
tramfenffc,dapoid  Rc di Tar tari addimando chel bombardiero gh fta dato neUc
tnano,ma come al piu detle uolte netle cofe defperate e fatto,la maggior parte ac-
ciocbe del terrore nimicofufino liberatt,penforno da douer dare il fopraditto bo
bardiero tielte mani del  Rc di Tartari,eccetto che Gtouanne houuar gouernatore,
il quale non nolfe in cio aconfentircer cofi il bombardiero Alematio per il  g ran
leneficio del gouernatore del caftello fu liberato.Vereio chcl  Rc di  T artari one*
ro per la retardanza impatiete, ouero  p ercbe hduejje lifoldatt fuoi cbarricbi del
la preda } recchedendo queflo la cofafua,fubito(lc httere etiamdio dclprinctpe di
tnofcouia,per le qualififacea perpctuo tnbutario del  R enetla rocca lafciate) dis*
fattigUalogiamenti,in Tauricefeneritorno.Quefto Kc,tanta moltitudinedipre
g iotti diMofcouia con effo lui hauca condotto,che qudla apena paren a cofa čredi *
bile,perciochediconobauerpaffatounnumero diottoccnto milaperfoneja qua<=
le moltitudtne digente in capha parte alh Turchi hauca uenduta,&parte hauca
amazzata.P er cioche liueccbi er glmfirmiji quali gran prctio nonpofjotto effer
uenduti,cr comequelli cht fono inutili afoportare lcfatiche,apprcjfodeUi Tartd
rialtigiouani toro fono concefii,er dati,nonaltramente chefifannoli Upori atli
cani giouanctti,accioche de li i principij deUa pr ima malitia imparitio,ouer fagit =
tandogli,ouer gettandogli in mare,ouero con qualaltra forte di morte chc uoifar
gh morirc.Ma qudh che fono ueduti,fono ajtrctti fotto il  giogo delta feruitu per
dnnifcicontinoui>er dapoifinitotaltempo,fonofattilibert,manonhanno ardi*
mer,to pero di partirfefuora deUa prouincia.Spagini  Rc di Cazan,tutti li prigio
ni,qualihaucacondottiforadiM.ofcouiainAliracbanluogo da mercatanti non
troppo lontano daUebocche deljiumc  V uolga pojio,alh Tartan uendette.  Hor /z*
nalmcnte eJfendofipartitiliRedeUiTartarifuoradetlamofcouia.BaJilto princi*
pt dinuouo nclta mofcouiaritorno ,er conciojlachenelprimofuo ingreffo haucf*
je ueduto  JSUVo/o A letn<mo,per diligtntM (tfoltatudm del paleui difii il caftetto

Dl SIGISMONDO L I B E. BAROS,

ejferJhito conferiMtojn prefentk di tutte queUa moltitudine, k qudleera utrnita
fu k portuper riceurn il principeloro,con chkrA uocele diJJe;Nicolo ktua fe*
de uerfo di me,k diligentu k quale m conferuarc d ca&ello hai dimoJlrata,emml
notA,crdi quejto tuo beneficio cumuktametete nedaremmobonA remunerationc*
Simdmente 'a  IkltroBlemano chkmato Giouanne,ilquAle dalcajleUoRezino ca
le fucarteglkrieUTartdribiuearebdttuti ddietro,gli dijje Giouanne,feitu fdU
uotlddio omnipotcnte ci hi datd k uit a,  crquefta medtjlma dinuouoci Vbdi con*
feruata:Epero k gr At k noftra furdgrande uerfo di teki modo cbe Vuno  er V dl*
tro fperdud di ejfer moltopremkto del principe,nondimenonientefu duto lorof
benchcfpeffe uolte diquejlacofd ne dffatigafiino il principe, crfopra le promeffe
fdtte ne ddmoniffero queUo.Ld onde per k qudle ingratitudine difdigndti lifopra
dettiAlemAni,Addimdndorno licentk di poter andare d, riuedere lifuoijt qudli ti
to tempo non bmeuno uedutitper ilchefucccffe cbe per comtfiione del principe 4
ckfcuno fudggiuntodieci ducati di piu aI  pnmofdldrio.

Intrd quefto mcz%,o,conci°fld cofd cbe neUd corte del principe fuff: niti und cer *
td contentione de chi fujjefldto Vdutorc delldfuggd delli Kuteni dpprejjo delfiu ■
me Occd,li Vecchi in Demetrio Biclski cdpitdno dello effercito, buomo giouane,
er come quello chefuffejlato defprezzdtore dellilorconfegli,tuttakcolpa traf
fertUAnoicr per k negligentkfud liTArtdrihduer pdffdto ilfiume Occa.Mail
prefdto Demetrio alVmcontro rejf>oniendo,tuttd k colpd rebuttaud dafe in An=
dreafrAtellopiu gioudne delprincipe.come quellochc fuffe ftdto p rimo di tutti
afcampdrUM,&glkltripoifuccefsiudm<ntehduerfeguitdto coflui.Bafilio dccio
cbe non fujje ueduto ejfer piu crudele cr feuero contrd delfrdtello,il qudlefdpeu4
tjferfldto uutore della fugga,uno delli fuoi gouerndtori,il qudle infieme  co ilfra*
tello er d fugito.fece mettere incdthenc,erdelk dignitd erpdrimente delprencipi
tdto priuollo.Dapoinelk fequenteefldte,dcciochc Bufilio delk riceuutaingiurict
ddlli Tdrtdri uendettd nefdceffc,er cbe jimilmente k ignominkjd qudlcfuggen
do,fotto il fieno mfcondendofe bdueariceuutd,totulmente fcdncellajfc,fece un
bellifmo et grofsifsimo effercito,con grdndifsimo apparato di bombdrde et di dl
trefortide Arteglkrietlequaliper AUdnteli Kuthem nelle guerre mai piu ba-
uedno ufdto,et con tdle effercito di Mofchouk m fino dl fiume  O ccd,etalk citta col
lomnafe nkndo,et iuifermoffe.et dapoi Mandati aleuni c Aduceatori,aoc annun *
iiatori delk  g uerra A Machmetgirei o  Rs delli Tartari in  T auried, qucllo diffida
ul combattere^erciochenel anno fuperiore fe ejferflato opprcffo et molellato
fenza Altro inditio diguerrd,md fecondo il coflume et ufanza di kdri et gbiottoni
ufciti delit infidie,et degliaguAitifrauduleti et trifli.ll  Rr di Tarti gh refpofe,che
A lui mol teuic gherano aperted poter fitltAr e fu k Mofccuid,et le guerre non ef
fer piu delte armi,quAnto delli tempi, e pero ejfer confueto d fare tal guerre piu
fecondo Varbitriofuo, cbe fecondo k uolontd de glkltri.Per le quali parole Vani*

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

mo de Bijtlio piu prouocdto d sdtgno, er hitra chcdrdeui molto pitt per dejide *
rio difar uendctta,nel anno del signore.  i5 *j. mefjo il cdmpo,aUd učita della  No
Uogdrdia infcriore,dcciocbe da h il regno dt  C dzan faceheggidffe,fe tiando.tl de
ti puoialfiume SuraneUiconfini deUi cazdntnji atidatoftne^un cajleUo edifico  , il
qudledelfuo tiomegli detteilnome.crper Alhoranoti uolfe dndarepiu oltrd,ma
1 leondottocjjercitcnelpreprio fuo pacfireconduJJe.Mdncldnnofequente  Mi«
ebicle Georgio, mo delit piu principali configlieri che l'bdueffe,con maggior co=
pid difolddtidfubiugarc ilregno di Cdzan mando.la ondeper tale terribile ap=
pdrdto,SdpgireiRediCdz<tnipcrcoflb,crsbigotito molto, fece ckidmared feil
nepotefigliuolo delfuofrdtello Re diTduricd,gioudne di Annitredici, accio che
egli il regno gouerndjje er e gli aUd uoltd delto Imperatore di Turcbi ne gitte,per
dddimandure aiuto  er bon foccorfo de queUo contra lifuoi nimici,md cociofid che
intra qutfto mezzo ilfopradetto giouane per ubedire dUi comadumcnti difuo zio
fe metejfe in uidggio.er che x Goflinouuosiro cioe d Vlfold deUi mercatati, la qua
le intra il corfo del fiume Vuolgd CT tl caficUo Cazdn e pofld,fujfc peruenuto , [j*
leralmente er honoratamente daUi principi del Regno fu riceuuto, er in quefla co
pagnia ut era Anchora un certo Seidfommo facerdote deUi tartari,il qualc dp*
prejjbdt queUiintantdAuthorita erueneratione eritenuto,che etiamdio li  Re
g li uanno in contro, er flando coflui a feder nel eduatto gli porgono Id mdno,er
col cdpo chino aUt Refolt e conceffo di toccarlo,perciocbe li Ducbi non gli toccde
no Id mdno,md le ginocchia,li Kobili li piedi,cr lipltbei i filamente le uejle , ouer
il caudUo con mano. Queflo Seid facerdote conciofla che occulcamente le par ti del
principe Bafilio difenieffe, er che con ogni diligentid er cura il cercaffe de piglia*
re ilfopra ditto giouane, er di mandarlo Itgato in Mofcouid ,fucceffefinalmentt
che eglifu difcoperto.fu prefo,er ultimamentein prefentia di tutticon un colteU

10 ufcifo.Intra quefto mezzo Micbicle,Capitanio del effercito,raunate ncUainfe
riore Kouogardia perportare le Artegltdrie,erld uettouagliafu lefue ndui,delte
quali era tanta la moltitudine,cbcl fiume par ca fuffe coperto da und gran mol ti tu•
dine di nauiganti,aUa uoltd del Regno di CdZdn con il fuo cffcrcito s'affrcttuud,  CT
conciofldche aUdlfolddiGoflinouuofcro fuffe peruenuto, AUi fetti giorni dilu *
glio fermdtoft conilfuo effercito,ct iuip uinti giorni,metre cheafpettdudld edual
larid,reflette.lntrdqueflo mezzo Cazdn caftcdo,dqudle erdfdtto di lcgno,per
tud d’dlcuni folduti con il mezzo delit Niofcouiti fuburndti,fu abbrufcidto, er dal
lifonddmenti ruuindto,Ld tdntd occafione deoccupdre ilcafieUo in tdnto fu de*
fprezzdtd per Id pdura er pegritid del capitanio,che egli non conduffe il folddto
ad cxpugmrc i l coUe del cdfteUo,ne mancofu de impedimento a Di Tartdri, liqud

11 dl nuouo 1 ’edificornoMd dUi uinti qudtro del medeflmo mefe,trdpdjfdto il fiu -
trte Vuolgd inqueUapdrte,neUa qudlccpofto ilcdfieUo,dppreffo del fiume Cdz**
ec4 con i’eff rcitofermojji.  er uti per uinti giorni refio}cr cofi non molto Ionu•

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 60

no di li il Rc cdzdnenfe bduedfermito il fuo effercitodi qudli cffcrciti fptffo fcdrd
micuudnoinfrddi loro.Scheute Re,tl qudle d tdl guerrdconle nduicrd uenuto ,
fcritte le littere ddmonifce il fopra ditto  Rc di Tdrtdri,che  cg li ji uoglid pdrtirc
del fuo regno hcredttdrio,dl qudle refpofe il Tartdro,fe tu defiieri dih mr que)lo
rtgno,iofon contento,fd che combdttidmo inflcmc,cr cbircjlerd uittoriofo,fdra
pdtrone del  Reg no. Hlentre li Rutheni cofi inidrno confuntdtio il tempo, confu=
tnatd Id uctoudglid,cominciorno hduer cdreflid diqucUd.Perciochcper cdufd deUi
Czcremifli>li qudli trdno de impedimento in tutte le cofc,niente poted effer por*
tdtonelcdmpo de Mefcouiti nemdneo il principe potea intendere queUo che fifa
ced oucr trdttdUd nel fuo cjfercito.

Per il che moffofoprd queftd cofdfece uno Gioudnne  K nes pdliczh,ilqudle dal *
Id Nouogdrdid con le trni cdrghe de ucttoudglid ifecondd per il fiume aHo effer «
cito portaffe,& iui poftd Id uettoudrid,GT certiftcdto del tutto, in llofcouid, je
ne retorndJfe,l'dltro flmilmente d queflofine concinquecento cdUdUi per terrd fii
tndnidto,ilqudle daUi Czeremifi injleme con lifuoifu tdglidto dpezziiet di quel
li dpena mouefcdmporno,cril cdpitdno iclidtregiorm ejfendo ferito,ncUe md*
ni deUi Cz ertmifi morit te. L d qudl cdttiud nuoud neUo effer cito di mofcouiti perm
uenuta,fece tdntoft>duento,terrore,v uiltd,che dltro no penfdudnofe non difug
g ire.md fe dubitdudno molto fe douefiitio ritorndre per il fiume contrurio , il che
trd dificihfimo dfdrc,ouer per ilfecondo tdnto longo tempo durdre inflno d, tdti
to che toccdfiino glidltri fiumi:percioche de quelli poteudno poi peril uidggio p
terrd con longo circoito ritorndre in Mofcouid.Md mentrcflanno in queftt con *
fultdtioni  er rdgiondmeti,eccoti che quelli nuoui cauuUi qucUierdnojcdmpdti del
le mdne di nemiri,* cdjfo driuorno nel edmpo deUi mofcouiti,<&dnnucidno d qutlm
li,Gioudnne pdlitz^i doutr driudr in edmpo con la uetoudrid.il qudlgioudnne,be*
che lafud nduigdtione fdceffe con preftezzd,nondimenoldfortund g li fu  con*
trdrid percioche perdutd Id mdggior pdrte dcUe ndui s con poche nel edmpo ne uen =
ne,percioche effendo per Id continoudfdticd dfdticdto molto,concio/idchcp und
notte nel lito del fiume Volgd per cduft de quiete Ufe poffdffe,fubito h Czeremif*
fi con  g rdn cldmoreIdcorfdro,z?dimdnd<mo chinduigdffe,AUiqudlirefponden
do li fcruitori deledpitdn Gioudnc,penfdtido effer queUiijeruidclli nduigdnti,dif*
fonoloro.OltrdleuiU<mie,cheildifcguentigliuolednobatterecon le ftaphilldte,
comc auelli che con le lor uoce Id quiete  er npofo delfuo pdtrone impedtffero, &
le qudliparole reffoniendo h Czeremiffe, gli differo, domdne dltre fucende hd*
rento da fare con uoi:percioche tutti pngiom  er liga ti ui conduremo in Cazdn.Lct
tndttina adunque audnte il leudr delfole,contiofld che und denflfiima nebbid tutto
il litto occupdffe, li Czeremif i d l'inprouifo fecero impeto nelle ndui il che tdnto
terrorc cr fpducntodette ath Rutcni}cbcl cdpitdno dcUd drmdtdcioe Pdlitzki la
fciute nmnta mi delk piu granit in im de nimidinetle qudi nuni cnw trenta

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

bttomini per naue, quafl nudo aba uoIt a detto cffcrcito pcruenne. Dapoidintto «
uo tento anchora difarquel medcfimo,cioe portarenuoua uettouaria.er cofi co
me prima bcbbc Ufortuna contraria er aduerfa per lafcrocita er Idtrocinij del
Ufopraditti czcremifiue? apcnadallelor manefcampo.Nlentreli Kuteni daUa
farne,e? dalla uioknza hoftilc crano coflrctti er molejlati,di nuouo dal principe
B afilio fu mandata unabonacauattartaperlauia del fiume Vuitga, ilqualcda
mezzo giorno in Vuolga fiume entra,ermentre qudli shffrettano di cogionger.
[e con Taltro ejfercito,uenne aUe mane con li Tartari er con li Czeremiju , er da
ma banda er Taltrafu combattuto fanguinolentcmente, nondimeno dcttero luo*
go aUafortuna er con  il refto dcHo cffcrcito mofcouiticofi congionfero. \lquale cf
fercito per tal cauaUariaconfimato,AUi quindicidi Ago/lo cominciorno Taffe *
dio intorno d Cazan caflello,il cbe conofciuto dal  Rt cazanenfe, ancbora cgli da
1’altro lato del caficUo rimpcto a nimicipofc ilfuo cffcrcito: er facendo pjjfare
di la la fua cauallaria,gli comando cbe dcbbano andare pizzicando,er molejlan-
do Teffercito nimico,er cofi da una parte er l’altra crano fatte lefieffe faranu*
cit,cifureferito dabucminidegnidi fede,quah furnoprefenteinfimile gucrra,Al
cuna uolta iTartari effcrfi fatti auante Tcffcrcito Mofcouitico inunapiatiura:
li quah uolcndo il  Rc Scheale con cento crcinquanta caualh tartarici ajfaltan,dal
capitanio deUo cffcrcito glifu probibito,opponendoflauantieffo capitanio co dui
mila caualh: er cofi 1’occafionc difare una beth botta  g It fu tolta dcUc mane.  Hor
finalmcnte uolcndo UcauaUimofcouittciferarelifopra dettifciTarUri in mez*
Zo,acciocbe non fcampaffcroji Tartari da Taltra parte fi sforzamento detli nimi
ci con quefla tale afiutia  g li dauano la berta. Seguitaniogli li foldati mofcouiti,li
Tartari alquantoferetirauano,er dipoi fefermauano, er quefto mtiefimo fa*
ceano li mofcouiti,finalmente liTartari ueggedo la timidita di quclli s tolti fugliar
cbiloro,gcttauanole frezze arditamcnte contra diloro^er qutUi conuerfiinfug
gd,perfcguitandogli, molu delil mofcooiti neferiuano,erquefta ifieffa afiutia era
fatta dalh mofcouiti . M entre qucftecofc trano fatte, duo buomini d cauallo deUi
Tartari da una botta d’artegliaria furno 'gettdtiper terra, tutta uia fenza  oj fen*
fione dcUi caualh,li quali cauaUig!ialtriquatro faniefalui reduffero a Ha uolta del
ltfuoi,erqueflo fufatto aha prefenza di dua mila perfone deUi mofcouiti.  M<j me
tre UcauaUi in queflo modo fe dauano la berta uno d Taltro,uiolcntemcnte il caftel

10 da nimici con le propinquc bombarde oppugnauano^er queUi di dentro non co
matico uigorc,ingegno,er artefe dcfcndeuano.Nondimcno inquefio confiitto uit
bcmbardicro qualchaueuano muco nclcajldlo.pcr uia d’uncolpo dibubarda dal*

11  Kutbcm,pcrcoffo, fini fua uit a. ll chc conofciuto, li foldati mercenari cioe li g ui
(ladorifi debigermam come debi Lithuam cominciorno bauerfperanza di poter
facilmente pighare il cafleUo de nimici. ll chc certo furebbe fucceffo,fcTanimo del
capitanio fuffefiato conformc aluokr loro^ma qucfio capitanio uededo cbe lifuei

foldati

Dl SIGISMONDO L-IBE. BARON. 6 1

foldati digiorno ingiorno tantopiu datlafame erfiteerano moleftati cropprefii,
primdche per lifuotambafciatori occultdmente tratajf r con li Tartan difar tre
gua.nifokmentenonkudo 1’audacia di fuoi foldatiinuoler piglure il caftetio,ma
con iu er siegno queRi riprefe , er minaciogli di battiture,percbe bmmno ar
dimento diuolereoppugnarcilcafiettofenzafuafaputa.Perciochecglipefaud be
ne in fanta flretezZa di cofefuccedere bcne alli cafi delfuo  R e y fefatta k tregua
colnimco,lebombarde y er l'e(fercito fitno  er faluo conduccffc. U Tartan fimth
mcnte conofciutd k uolonta del capitanio mofcouitico,er da bona fperanza mofii,
leconditionije quali il capitdnio  g U offcriua.cioe di uoler mandare gliambafcia :=
tori in mofcouia per trattare detla pdce,uolentieridccettorno.Le qudi cofe finaU
mentccompo/le  er affetdtc Politzk capitanotoltofiuiadaRo Ajfedio y con 1’effer
cito in Mofcouia fe ne ritorno: Abenchc glicra k farna tal cupttanio dedi Tartdri
con doni cffer(lato corrotto y il che uncertofubaudtenfe 1’bauea accrcfciuto,ilqua
leeffendoarchbufiero fcuolfepartire er andare nelTeffercito dinimici , e d far
qttefio folicitdua anebora di glialtn,diccniofe bduer riceuuto danari, er aleune
tazze tarteriche delli nimicifia onde cjfcndoflatoprefo in tanta mamfefhfceflcB

ragine.fuduramentepunito ( tcafiigato.cffcndoaimqucretornitoVeffercitonek

Id patria,il quale iicono effer jUto dinttmero di cento er ottata mila per fone, gli
Oratori del  Rc Cdzan ne uenero in Mofcouia auante del principe Bifliio per con
firmarcli patti er k prmijUomdelld pace t liqualietiamdio infino a tatochenoi
ftcfimo in Mofcouk,erano prefenti t r  infino alhora infra di loro non crafperZ =
Zd aleund di concludere Id pace .Perciochcjcfiere,le quali circa Cazan neUTfola
detli mercatdnti flfoleuano fare,per dtfpetio deUi Cazanenfi y Bafilio in Nouo=

gardialetran$ftritte:imponcndograwfiimapenaaquclli fuoi,liquali al mcrcato

neUa ditta  l fola ne gijfcroifpcrando tal cofa douereffere loro di grande incomodi
ta er danno,erfpetklmenteper conto delfale,dal qualch TartariinqueUe fiere
foleuano compraregran čopk datliRutent y cperotolta uia talcomoditadelpoter
compr are tdl file,penfmil pmcipeBaftliopoterlicondune fotto kpoteflafua .
N ondimetio il tranferimento di quejle tali fiere nonfu rnanco di danno er de inčo =
tnodita aUd Mofcouia y che dUi Cazanenfi. Percioche de rnolte cofe le quali dal mar
cafpio y daUaPerfid y cr datT Armenk per ilfiume Vuolga aUkmporio Ajlracban
eranoportate y nefeguitograncarcfikerpenuriaierfpetialmcntedipefci nobi*
lifiimi er bom,ncl numero detli qualie un y pcfcc detto Beluga. Li quali er di k er
de qua da Cazan nelfiunte Vuolga fi trouano.

Infino adeffo dcUagutrra del principe di Mofcouia con li Tartan cazanenfi fat
tajmemo detto y ma bora alk mtermeffa tianationc di nuouo io retorno. Dopo li
Tartan Cazancnfifiiprimi tartancognominatiNegai ci uengono incotro.liqua
li di k dal fiume Vuolga apprejfo del mar Cafpio alfiume Laick, nclla prouincia
detta Sibier babitano, Qa eflinon banno Re,»w liducbi y allttempinoflri tre fra~

QL

' r *mnMgic/ti

crfr  /<• tntr

>inrw~

-rvtL/t? Ju**-
f\'TM ~

COHEN. DELLA MOSCOVIA.

telil,partita la prcuincia con cqtidle portione,qudli ducati otteneuano. dclli qud*
li,ilprimo fe chiamaua Scbiiack ,cr la citta Scharaitziek di Id dal fiume Kba,
ucrjo 1’orient c con la propmquarcgionc al fiume laick ottencud.L’aUro era det*
to Ccjfuntgl quale qualtutto cbefujfein trd fiume kma,cr tl fiume Rba poffe*
deua.UtcrzofratcUo era Schchmamai‘ilquale parte delit proumcii da Sibter,et
tuttalaregionccirconidcentepojjede.Schichmamaie interpretato fanto,oucr po
tentc.Ma tutte queftt regionifono quafifcluofe,eccctuata pero queUa prouincia,
la qua!callauolta de Scbaraitzikfe diftendc.La quale e tutta campeftre.

Infra Vuolga,cr laick fiumi,intorno almarCaffiio habitauanogia li  Rc Sauol*
Zenfi,detliquali,deremo dipoi.Appreffodiquefti Tartani unacofa marauigliofit
CT a pena crcdibile,Demetrio DanieUc.buomo infra li barbari difede fingulare  ci
raconto,chc cjfcndo aleuna uolta blato mandatofuo padre per Ambafciatore det
principe di MofcouiaalRcZauuolbenfe,mentrcfuffe inqucttalcgatione, bauer
ueiutauna certafemcnzain queUaifola,pocopiu maggiore  er p m rotonda del
feme di m<Uone,ma no n difiimdc pero da quella. La qual femenza afcofa in terra,
nafcero poidi qucUa unaccrta cofa fimile aduno  Ag nello,di altezzadicinquepal
quefio in !a lorlingua cbhmano  B orametz cioequa]i Agncllo ,perciccbe
ba il capo glioccbi,i’orccchie,crtuttet’altrc cofe &Ui fimilitudine de uno Agncllo
ttouamemcnatoioltradi qutfio ba unapcUcfuttillfiima, laqua!c moltiin queUa
regicne ufano in capo in luogo di bretta.  er mo!ti diccno bauerncuedutc. DiceM
and) or a qudla pianta,fe pianta  e lecito (fcjfcrc cbiatnata, bauer infe del fangue ,
tnafcnzdcarne,ma mluogodeUacarne,una certamateriafirnilcaUa carncdegdba
n, hateogne, non corncecomeliAgncll^maconcertipeliucfiiteaUa fimihtudi
ttedeun corno.Ha anchoraqucjlapianta li radice infino al umbilico, dura tanto
tempo,qucfia pianta infino a tanto che mangiatel’bcrbc  A torno a torno,la radice
dtquclla per la carefita dclpafcoloJI fccca.Dicono quefta pianta bauer in fc una
doleezzamarautgliofa,cr chedamjfuno altrodmmalce tocca,cccctto che da lu *
pi,crda altrianimalirapaci,io quantunquecxifiimo tutto qucfto cr dalfemc et
dalla piata cffereund cofitfabulofa crincerta.no dimenopcbe me 1’banno rcferttd
bucmini degni difede,cofi in qucl medefimomodo l’ho uoluta referire h glialeri.
Andando dal principe Scbidack inoriente pcrjfatio dc uinti giorni,fitrouano
ter ti pepeli,h quah mofcouiti lurgenti appcUano‘,aUi quali Barack Soltan,fratcl*
lo del gran chan,cuerRe di Cataia fignoreggia,dal Stgnor Barack Soltan per die *
ti miglid fe ud alla uolta de B eberdchan,c?quefto e qucl gran chan dl Cataia.

Aftraci:etn e citta ricchd  er opulcnta,cr e proprio d granfontico deUi Tartani,
dala qud citta tutta la regione circouicina ba prejo ilneme.crpcr uiaggio di die «
ci gicrni fotto cazdn,nclla ripa di qua dal fiume Vuolga,qugfiapprcffo le bocche
det dittofiuinečpofta.Bcncbealcunidiconononcjfer cofi,mapiupreflopcralcu*
ne njomtc ejferedijhnU.Vermentc in qud luego,nd quale Vttolga fiume in pit*

tumi fediuidc It dudi rmi dicono molti cbcfono dafettanta,cr fa molte  I/o/e;
ct co tantc boccheentra nel mart Cafrio,& contantacoptadiaqua ut entra,chc
atiifpettatoridi lontano appare cbeppropno unmare.Qutfta citta di Aftra*

cban,moltiCitrabanla chiamano.

Di la da vuiatka,cr Cazan,appreffoPermtababitano h Tartan,h qudUTu*
memki,Scbibanshij  er C ofatzkij fono chiamatLDcllt quali,iTur,tenskij babitano
mile felue,CT noti paffano il numero dedieci mda,Oltra di queJtofono anchora li
Tartan di la dal pume Kba,li quahfoli perche nutrifceno li capegh,Calmuchtfo
no cbiamati,  er la prouincta loro detta Schamachid,dalla quale hannoptefo il no *
m  infino almar cafbio fe difteie.  O .uefti Tartan mexerc\le uefte difzta fono e x«
allenti, er lacitta diquefii e lontanoper utaggiodife, giorn da Aftrachan atu
inflcme co n la regione tl Ke di Pcrfia non molto t empe fa ha occupata.  __
Afoph citta appreljb del Tanaim,per uiaggio difetn giorm ediftate da Ajlrada,
ma da A foph,T aurica Cberfoneo,&ftctialmentc Precep citta e lontano pcr } uidg
gloda cinqiu gmni.MaintraCazan & Aftrachan conlongotrattoappreffodel
fiumcvuolgdftnfino alfiume bonfteno ut fono campt ftenlt  er defetUiUaualtho
ohi tdrtarifcnza cene crfcrmehabitdtione,bdbitano.EccctUdtc Afoph etAchas

alta la Lle  č per doitci migliafopra Afoph appreffo d Tanaim,& aglialtritar
tanuicirnalTanai mmore.Uqualicoltiuano laterra ,er batino certe babttatioc
m.Mdda Afoph Afchamachtauifonododicediete.

D a roricnte,uerfo mezz  o g iorno piegando circa allc meotide paludi,  er ilmare
poto,alfiume cupa,il quate fcorre ncUe paludi, ui fono certipopoh cbiamati Apb
vaR dalciualluoioinfinoalfiumemcruh,ilqualefcorrcnclmare uifonoceni mo
f. il a A lanai.oucr laki babitano,coftoro ddhfprezza delil monti confida*
toR ne Hi Turcht.ne aUi Tartari danno ubidienzainoniuneno h  Ruteni afermet
no duefti Circafii e/fer chnftiani,uiuere con Icfue leggi,CT ncl culto  er mile cere*
motne con U greci conuemrJUcr con lalmgua Slauonica,laqualc ufanofa cellcbra
te le cofe Caere,Sono audacifitmi corfarim marc,pcrciocbcpcr hfiumtji qualicor
tono dathiaontitoro con le proprie barcbcjcorrendo ncl marc.tuttiquclh che paf
faaofpogltanotcrfpctialmente quellt,li quali nauigano da capha in coftantmopom
h Dila dalfiumcctwa,elaMcngarlta,la gualcil fiume eradeabagna,dapoi c co
tapis,la qualc penfano chefia colcbi,dopo queftofitroua tl fiume pbafia,ilqualc
puma che entri nel marc,non molto lontano detlaboccbafa una ifola detta Sata*

beUa,ncHaqualeefama.gialenauidt lafonefferfiatedillada  P hafin trapefus.

Le paludi dt Tauricc chcrfoncjfefte quah dallc boccbe del Tanai in longituimcfo*
nodette hauer tre cent o tnigha Itaka,infino al capo promontono difanGiouan*
„ e ,nqucHa par te che piu Jtano propinqui, ut fonofelamente duo miglia ItaUci. in
gueSia p ar te ui e  K rij m citta,gia regno  er fedia di T auricc,dalla quale ikrijmshij
trtno nominativa poi cauato tutto lihijftano cioe la tora ferma fr a duo mati

O. tj

COMEN, DSLLA MOSCOVJA.

pofta,qualera difpatiode mitle er duccnto paffa,aUa fimilitudine di una ifola, ti
Rf no Krijmfkij,ma precopskij pigliorno ilnomc,prefo peroiluocabolo daqual
atto di cauar la tena.Perciocheprecep in lingua Slauomca.fono cauato.  Do nde
aparc un ccrto fcrittore hauer errato,il qualefcnffe iuitalluogo un ccrto prečo*
pio hauer (lgnorigiato,certamcnte tuttoil Cbcrfcticfopcr caufa d’una certa ftlua
i partito ptrmczzo,er qutUa partc,laquale reguardail mar e, ncUe quale e Ca*
pha tiohde citta,giadetta Thcodcfia,e? colonia degenocfi,tuUaebora poffedu -
ta dal turco.Ma Capha y Maumctto,il quale expugnato cojiantinopoli, dejtrujjc
1’imperio digreci,'a genucfilaholfc.e? 1’altra parte deltamezza. ifclali Tartan
iapojfedono.Ma tutti ItTartari Redi Taurice,daUi  Re z auuolkenjl menano
1’origineloro.CT quando akutu di qu e Ih per quatche odio er fcditionc fujfcro jla*
ti cacciati del rcgno y e?che in neffun lucgo appreffo delh luoghi uicira ferma ha*
bitationchauere nonpotefiino,quefiaparte dclla Europaoccttporno-,er deUauec
chidingiuriarccordeuoli, longamer.te coa h Zauuolhcnficombattcuano,Jlno 'a ta
to,fecondo ilrecordodelli pudri nojlri y C? Alexandroilgran duca delta Lithua•
nia regnando in Polonia,ScheachmctRe deltiZauuolbenflneltaparte detta hitim
uania ne uennciaccioche confederatofi  er h galeji con Alexandro , er congionte
inunoleforzt loro,Mahmetgirci  Re diTaurice difcaciajjero del regno.fj a far
qucjlo letino er 1’altro delli due principi acconfentitte.ma conciejia che i Lithua *
nij fccondo il lor coftume piulongo tempo di quello che porta il douero fprolvn *
gaf]erolaguerra y la meglic del  Rc zauuclbcnfe.cr Vejjercitofuo impatienti per
la longa dimora,er per ilgran freddo,folhcitauano il lor Rc,cbc lafciato ilRc di
Polloma,uoleftiinaltro modoprcucderc alh cajifuci,ma talpcrfuajioncfu nulla,
tpr fenzafrutto,per ilche difdignata la moghcjafctatoil marito, con parte dcllo
tjfercito je n'ando a ntrcuarc Machmctgira  Rt delli precopcnfi,v tanto lop *
fuafe,che ejjo Re mando il fuo cjfercito d profligare il rejlo della gente del Re Sa
uulbenfi,fuo marito,lcqualigcntidifiipate exquajidijlruttei ScheacbmatRcdel*
li Sauuolhenjiuedendo la fua infihcita er dipgratia,quaft da feiccnto caualli accni
pagnato,ad Alba citta la quale e pofla apprcjfo del pume Tbira y con fpcranzd de
hauerfocorfo dalliturchi,fe n J ando,ma conofcendo pot non ejfcr jicuro in tal cit*
ta,mdiapenaconlamela delitfopradctticaualhpartitofi, in chiouuia peruenne.
D oue dalh Litbuuanijfu prefo y er conciofla che per comifiionc del Re di Polonia,
Vuilna Hfujje condotto,il Re gli uenne incontro,er boncreuclmentc lo rice*
uette y  eralla dieta ch e ji faceua delli Polonij feco lomenb.DouefuconclufoditttO
utr  g uerra contra di Mendligerei.  jvu conciofia che lipoloni in raunare 1'cfferci*
to,pii* tempo confumajfiero di quello chcportaua tl douero,d tartare graniemtn*
teojfefo,dinuouocotmncio dpenfarft diuolerfwefuggire,dondefuggcndo uta,
unaltra uolta d trekij cajlello quatro miglialotano fu prejo,  er me nato indrie*
tOjU^ualao dtflmfao HM MtUMrZr ftifuilfine ddflmpcrio d(Ui

Dl SIGI SM ONDO LIB E. B ARON. 6 j

li  R e Sauuolhenfij.con li qua!i  Re Vparimcnte h Rede Aflrachan, ti qua!i ds
queUi medefimi  Rc imuno trat ta Porigmc,mftemc perirono. Liquali aiunque
Re cofi oppreJU er extinti, la potentia delit  Re di  T aurice 'a tanta gredezza p*
ucnne,cbe aUegentiuictnecra nen dipoco terrore er ffiauento:per modo cbe coit
flrenfero infinoal  Re dipolonia a darli un certo jiipendio ouer tribttto,con qut*
Jia pero conditione che‘lprefato  Re dt  P olonia er  m ognifua occurenz<t CT debi
fogno glipoteffe addimaniare aiuto er foccorfo. Simibr.cnte er il principe dimo
fcouiamando prefenti er doni al  Re di Taurice,Jfcrando di farfelo beneuolo  er
amico, perciochc implicandoflmolto li principi di quclh paeji 'a far guerra in (le*
me,dafcun diloro penfaua con l’aiuto er fauore ddh tartari potere fuperare il
compagno,tl che conofciuto dal Barbaro  Re dt Tartari,riccuuti li prefenti, l’uno
cr Paltro con lianafferanza nutriua.il chc,in quel tempo cheio in nomc di  Ce*
fare Maximiliano appreffe del principe di Mofcouia trattaua di farfare la pacc
conil  Re diPolonia,apparue.\mpcrocbeconcioflacbclprincipediMofcouia no
potcjje effer condotto er moffo aUe conditioni giujle er ragiotteuole dcUa pace, il
Re di Poloma,il  Re precopenfe con la pccuma t nfuo aiuto coduffe,cioe che il bar
baro  Re con il fuo effcrcito una parte dclla Mofcouia affaltaffe,er egli poiflmiti
mentedaPaltraparteper lauia de Opotzkandoucrmuoucre karmi cotra  M»
fcouiti.  p er il ebe tl  Re di  p olonia fperaua di poter aflrengcre il principe di Mo *
fcouia 'a uolerfar la pace con ejjo lui. Ilcbecjfo principe di Mofcouia confiderando,
fubtto mando h fuoi Ambafcutori al  Re di Tartan,che trattafino con effo lui di
tnouer guerracontra Lituam, pcrciocbe cffcndolaprouincialoro uacua dtogni
timore,ernuda de ogni prcfidio,tutte k forze fue contr a diqueUariuoltare do
Ucffc.ll confeglio del quale il  Re di Tartari bauendo piu prcjlo reffetto al  como«
do fuo,che al bend’altri,fcguito,ercofi per k difcordic dl taliprincipi piu poten
te diuenne.Oltra di quefto effendo Ancborafltibondo diaccrefcere piu Pimperio
fuo,a maggior cofe drizz.o l''animofuo,er cojitoltoperfuo aiuto Mamai princi*
pe Hahaicefi ntl anno del Signorc. 1 514 .delmefcdigcnaranTauricaco 1 ’ejfer
cito fe n’ando,cr iui il  Re A ftrachan Ajfalto.er la citta dt qudlo da paura lafeti
ta,affedio,er prefc.er deltutto nerefo uittoriofo.intraqucflo mezzo Agisprat
cipe deUi Uahaicenfl il fuo fratetto Mamai reprendc,chehabbia dato aiuto con le
fue gentid un fuo uicino tato potente.Oltra di quejlo 1 ’admonifce cbcPbabbia Poe
cbioaUapotentia del  Re macbmetgireija quale ogni giornocrcfceud,erditalfor
tecbequcUa forfe farcbbt dl dano al'uno er l'altrofratello,rcuoltando le armt
alk ddnni,er rouine loro.Ptr le qtiali parole Mamai moffo,anuncia alfratcllo,eP
lo conforta cbecon maggior quantita di gente cheegltpuo neuadi d lui, dicendo,
cbeatento che Machmetgtrcipcr ilfelicefucccffo dcUe cofe fue fatto fuperbo,et cbt
ficurofenzaaltra paura uiucffe, cbe gli bajt audi'animo di poter liber ar Puno  er
faltroddtimonde Maekm(tgirei,Agis ubiitenio aUc ainmuioni id frateRo


CO M EN. DELLA MOSCOVIA.

ciumumif*

dttctnpo ordinato  g li prometteandare d ritrcuarlo conil fuo effercito,ilquale te
neua in or ime per difendere lifuoi confim del regno daha tanta guerra, IdcjUdlco
faconofciuta.Mamaifubitoadmonifceil  Re Macbmetgireicbe non nutnffe tl fol *
da f o la foluta dtfaphnd fottc il copcrto,  er cbe no lo corrupcjfe, nta cbe lafciata Id
citta,piuprefto nellicampicomej ufanza uiuejfe.Alconfeghodel qualeaccoftan*
dofe il RCjilfolddto coduffe in capo,Agis col fuo effercito uicocorre,et infieme col
fratclhfi congiongc.Li quali non molto dipot il  r c  Macbmetgirei nutla cofu di mi
le pcnfmdo.injhnecon tl fuo figliuolo Batbir Solun giouane diuinticinque anni
altrt prouifo affaltorno  er perturborno,lx maggtor parte dello effercito di queU
Ho,er il ref o reuoltorno in fugga,& dehidal T anai inff.no in Taurica perfequen
dogli,amazzorno,cr fugorno in tutto, Dapoi precop atu,la quale ui dtjfe effcre
nelintnrc del cberfonefe affcd:orno,ma tentate tutte le cofe ,cr ueggendo che ne
per forza.neper rcnder/inonla poteanop!gharc,tolto utal’ajfedio,fe ne retorm
norno a cafa,adunque per opera di cofforo il Re Ailrachan di nuouo recupero il
regno fuo,o 1  leforze del regno di Taurice con Machmetgirci  Rf fortifimo  er
felicijiimo cafcorno totalmente Morto h\acbmetgirei,ilfuo fratello fadachgirei
conl’aiutodeUo imperutore delti Turcbi,athquah eghferuiua,d regno precopen
fe occupd. Il qual Re fcdacbgirci,concio/!a cbe delti cojhtmi Tur cbe feb t ripieno,
c hiare uolte,fuora del cottumc di Tartari,in puhlico ne uenijfe ,er che dahi fubdi
ti fuoi poco fujfcucduto,daUiTartari,liqualiquefta cofa infohtainun principe
pat ir c non poteano, fu cacciato fuora del regno,  er in luogo di queUo iljuo ncpo=
tefu conffituito  er pošlo,dal quale conciojla che Sadaehgireifuo ziofuffi prefo,
acciocbe tal nepotcnelfangue fuo non fe incrudeltjfe,mucke haueffe mifcricordia
deUafua uccchuia uolontariamente pmofi del Regno,  er al nepote tutta la Jigno
ria concelfe,prcgando queUopero ches’accotentafii cbe 1 'babbia al meno d nome,
er titolo dt Re,il cbe dal nepote facilmente ottenne.

Li nomidelle dignitadcapprcffo UT artan,fonoqueffe.Chan, comc bo detto di
fopra uol dir Rc,folta>figliuol dl Re,Bij,Ditca,Murfa,figliuol-' 1 - V;ica,Obboud,
nobile,oucrconftghcro,Olbaadulu,dfigliuolo di qualcbenobilt.S..d,{upremo fi
cerdote.Kfi.huomo priuato,vlan,lafeconda digmta dopo il Re,percioche h  Re
detli Tartan banno quatro huomini,il confeglio il quali ufano nelle cofe piu  g ra*
ui&piu importanti,cr di queffiquatro,il primo i cbiamato Schirni,il (econdo,
Burni,d terzo Gargm,il qtlarto TzipzanAnfino adeffobauemo detto delit Tarti
tari,ma bora della Lituania uicina aha Nlofcouia e da dire.

LaLttbuuania epropinqua aha Mofiouia,mabora 10non parlo folamente detli
prouincia,ma ctiamdio delle altre rcgiompropinque i queha, le qu ali regionifot*
tod nomcdeUa Litbuuaniafono comprefe. Qyefla tal prouincia con longo tratto
dahacitta detta Circajijaqualc e pojla ul fiimc Boriffheneffnffno inlaLituuanii
fe diJlenicCertmente li Circafibabiudoridel Bori&beno fono RutenijmagliaU

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. £4

tri,da qutlli,li quali tii ho det to di fopra habitareapprcffo il mare neUi monti,l
quefli d! tempo noflro flgnoriggictud  E ujldcbio Tafcoumtz■  If qualccon il Mache
mctgirei Rc effer andato in Mofcouid,uibodetto difopra.Ccbtui erdhuonto  pe*
ritifiimo ticlla guerrdjidfiutia fingulare,  er bcnchc baueffe comertij continoui
con li Tdttdri.nondimcnofpefp: uolte qudliuinfe  er fugo,o 1  ftmtlmentc il pr in*
cipe mofcouitico, del qudle alcuna uoltd er d ftdto prigione,foucute in grandifimi
pericoli conduffcJn quel dnno chc noi erdudmo in mofcouia,co mdruuigliofd djltt
tidfugo h Mofcouiti,z? pero cmmipdre cofi degnd crbonorcuolc dfcriuerh in
quefto luogo.OucfloEuflacbio capitanio udlorcjbccnduffe cer ti Tartariin mo e
fccuid ueftiti in hdbito Lituanico,nclh quah,come nelli Litudni,fcnzd p dur d li  Mo
fcouitidoucrfarimpeto,fdpeud,eperopolle le injldie  er g lidguditi neUi luoghi
eportuni er neccffarij,afpcttaudchc h mofcouitidejfero detro.LiTartarifdcbeg
g iatd pdrtedetla Seuucraprouincid.uerfo Id Lituudnid pighorno iledmino arin*
di mututo il uidggio,dndorno aha lor uid:li Mofcouipenfando queUi ejferc litud *
tii,cupidi dtfdr uendetta, con grude impeto dettero dentro ncRa Lituanid,eyqucl
Id dcpredortiOjCr coficdrnchi di molte prede dlld uoltd dclla mofcouid ritornan*
do Sur no dal fopradetto capitanio Eufldchie colti in mczzo.&tuttitdgliatidpez
zija qual cofa conofciuta,d principe Mofcouitico [ubito rnando gliordtori dl  Rc
dtPolonid,accioquettidcUariccuutd ingiurid dpprejfodiquellofe lamentaffero ,
dUi quali era tort r efpoft dRelifucifoldati neti bauerlifatto ingiurid tnffund , m*
qucllidetla ingiurid riccuutahducrfatto uendetta.

Sotto  i cztrcafiipion fono altre babitationidechriflidni,dppreffole boccc dclfiu*
me Borifthcne e Otzakhouu cafleUo cr citta,quaranta miglia da Czircaffojd qua
lecittd ilRe diTaurice nomoltotempo alRe di Foloniatoltd,pojfcdcud.mdqutl
dlprefentcilturco ta tiene.Da Otzckouuad Alba circala boccha delfiume Tki*
rajaqualcittd anticbdmentc i ditta Moncaftro fono quarantd mighd, da O (za*
houum precep quatordici mighd,da Czercus cirea ilBorifthenc d Prccopquaran
td mighd,fopra 1 circafi fette miglia,per tl Boriflhenc mentandoja citta di Caij *
tiouu fi troua,ddld quale p fpdtio de diciottomiglid e Id uecbia Cbiouuia, citta pr in

cipaledeHiRufid,laqudlctjfer/idta magnifica  er certoRegiajcruine ddla cit
ta,et le mentoric d ntichc cheutfi ucggono.lo mantfeftano Si ucdano inftno allepo
di hoggi nelli monti uicinije ueftigie  er h fcgnali detle chicfc,  er detli mcnaficrij
dcflrutu c? dcfolati. Oltrd diquefto ui fono molte cduerne,ncllequaliantiqutfiimi
Jcpulcbri.cr cerpi in qucl!i nen dneh or a confumatifono ueduti,da hucmmi degni
di fede bo intefojcfanciulleiui dopofetti anni rare uoitcferuarccaflita, & dicio
uaric ragioi ho udito diretdelle quali tajfuna mi kafitifattoje quali h loruoglu
ufareepermcjfoaUiinercdtanti,md menarlcuianonc Iccito.Pcrciocbe s'alcuno
ffvffe ritrouatocon unafandulld metlatd uid crdellduita,?? delhbcni e priuato,
tuetto fe Id elementa del principe in cio non gh dejf : mto,EmiAncbor<t in qurf

C O M E N« DELLA MOSCOVIA.

Vtedeftmo luogo und legge.cbe uole.cbe tutti li beni di <{ueUi mercdnti fortfiieriji
qudliin tdlluogomorijjero.uddino oucro alRe.oueroalfuo prcfctto.il cbe dn»
cbord dpprejfodi  Tartan,er di  T urchiincbiouiefi e offcrudto.AppreJfo dt Chio*
uuia c un cer to montic Ho,per il quulc mcntc per certd uti dl qudnto piu difficile
c du pajfire k mcrcatanti,ncl montarc de quel luogo feperfortequdlcbe partcdcl
cdrro ftfpezzdjc cofe Je qudli nel Cdrro er dno portate,torndno al fifco.Tuttc que
flecofc.M.. Alberto Gdftoldpdtitino loco tcncnte neltiLithuudtud del  Re V uiti
nenfe,mi referitte.  Di* C hiouuid afccndendo per tl  B orifthcnc per fpatio di trentd
miglid,M.ofier,dpprcjfo delfiumePrepetz,tl qudleper dodict miglid foprd  C hio
uuidntlBoriftene fcorre, jUruoud.il fumeThur,ilqualcepcfcareccio molto in
Prepctzfiume'mcttcIdteftd.Mddd tAofierd Bobranezko trcnta miglid,cr ddli
montdndo per uinticinquc miglidfe peruiene in Hogileuu,^ in qui k orfa p fci
migkd edijtdntc.Tuttiqucfttluogbigti numcrati, dpprcjfo del fiume  B oriftenc,
pdrtefono del  Re di Polonid,cioe quelli cbe fono nel lito Occidetule,&'qucllichc
fono dl’or lete dl principe di mofcouidfotiofottopofh.Eccetto dobrouuna et Mfiif
Ltuu,qudlifono jot to ti iurifditione delti Lituudnid.

Trdpaffuto il Borifibene per fpdtio di qudtro miglid k Dobrouund, crdc li per uin
ti miglid k Smoletzkofe perutene.Da Orfchd fdcefiimo ilncftro uidggio in Smo
lentzko,cr detli fino in Mofcouti.

Borifouuo cittd,per uinti dua miglti in occidentc e lontdnd id Orfa.p il qudl Bori
fouuo il fiume Berefindfil qudle fotto Bobrantzko nel Borifiheno fiorre.trdpdffd.
t que(lo fiume Berefind.come ho ueiuto con gliocchi dl qudnto piu  g runde del  Bo
nsfibene dpprejfo di Smolentzko. lo penfo certo quefto fiume  B erefindjl cbe dn
cbord ilfuono del uocdbolo lo di mofird,dd glidntiqui ejjerehduuto per it  Bon«
/lbeno;perciocbc fe riguardcrcmmo alld dcfcrittione di PtolomeoJBcreflnd piu fe
conuegmrdcon lifonti.chc con Boriftbtno,ilqudleNieper chtimdno ,

Li Utbuuanid qudli principih dbbidbduuti,ey qudndofotto ti religione chrifiid *
tidftd uenuta dal principio abdfidnzd e fiat o detto.Lc cofe di quefia gente infino
dih tempi de Vuitoldofemprefioriuduo.se gliemoffd ti gutrrd contrd di loro.gf
thcdebbdno diffcnderelecofeloro contrd ti forzd de glt nimici,cbtimati, piu pre
fio ne uengdno dltiguerrct, con certd cftentdtione.chc in&rutticongrdnde dppd «
rdtodi quclti.Mafdttd ti refegnd,prcfio mancdno.z? qucllichercfiano, mandati
kcdfit hcdualli,z?li ucfiimentimeghori,conliqudh ben ucfhtii’haueudno fdt «
tofcrtuere pcrfolddti.con pocbi quafi coflrettifeguitdnoil cdpitdnio.Md glihuo*
nuni gradi,liqudli fono cofircttiamadareun certo numcro di folduti dllt lorjfc*
fe,ddtdti pecumddlcdpitdnio,fefrdncdnoper que{td uid ,er refldnok cdfd, &
quejld cofd.fi fdfcnzd tantduergognd, er dumo.cbe liprefctti  cr licdpitdni deti
Id militidpublicdmenteperil campo fanno proclamdreje dlcuni uifufitno,che uo
Ufiinoritornare  <t cafa.chc nuncratdtipeutnu hberamtate pojimo ntorndrc*

Md

DI SIGISMONDO Ll BE, BARON. €f

m etdntd U licentid intra cojloro difdre quel tutto che glipiace,che non fono m
dutiufdre um libertd tepcrdtd.md profumiuofu CTtemerdrid.Libenidelti prin*
cipi loro in tdntd libertd pojfeicudno,che qudndo cfii princip: nelld Litkuudniane
ucniudno,con le fue intrdte non potedno uiuere fc con Vdtuto deli: fuoi prouenzd*
hnon fufiinofublcudti.Vbdbitodiquejidgentee longo.ufano 1'arco fccodoli tur
tdri,cr Id lancid  er il [čudo fccotido il cojhime digliongarfufano bnonicauaUi, tt
qucllt cd(lrdti,cr fenza feni,C" qucUi concertifreni tenen erfaeth cojlrengdno *
Vuilndecdpo iclldgcnte,cittdgrdndc,infrdlicollilpojla,apprejfo delcorfo delfin
me Vuelid  er ilfiutnc Vuilnd,mdVuelideunfime un mighopiu fotto d vuil -
na,&nelfiutne Cronone fcorre,MdqueflofiumeCrononGrodnoattdddl nome
fuo no moltodijimile bdgndqjlo luogo popoli dettiliprutcni,gidd l ordinctheu »
tonico fotto pofti,dcUi fdtnogiti inquel luogo dotieil maregermdnico fcorrc, di*
uidadoucc Id attd di MumcUpcrctochc 'u Germdm Cronon Mumcl,col uoedbolo
deUi pdtria Nemen dppeUtno.JAd hord aTufoprddctti pruteni Alberto,  M arehefe
di Brdndcnburgo,ddpoi che eglt dl Ke di Polonin fl fotto pofe,la crocc  er 1’ordine
dcpollo,zlicfignore  er pdtrone.Mdtorndndo dd V uilna,quejlae um cittd cintd
dimurd  erfcrf dentro tempi],cr cdfeii pietre fdbncdte.in qucjla jimilmente i U
fedia cpifcopdte,ldqualedVhord Gioudnne figliuolo ndturdlc del  Re Sigifmondo,
huomodc (jngukre humanitd  orjMto,tencJM}er noinclnojlro retortio humanim,
mentenericeuuete in cdfdfuct.Oltudiquejlo ute dcntroldchicfa pdrochidle.zr
alcum dltri mondfterij, & faelidlmcntc unluogo dcUifrdtiofjcrudntidifdnfra
cefco beUifiimo ,er con grdttiifime ft>c[e fabricato:nondimeno uifono inquejidcit
ta moltiptu tepli fotto  pofti aHa ubidiezd dclli Rutbem,cheaHd Romana. Ne! prin
cipato deUi Lituuanid ui fono tre cpifcopati deUi Romana ubidtenzd, cioe Vuil*
nenfe,Samogitbia,ey chiouuitnfe.U Epifcopati Ruthemnel regno di poloma,*?
neUa ’utudnid,ouer neUifuoi temtorij fono quejli l’  A rciuefcouo chejla in Vuilna,
il Poloccnfc,il Vuolodimerenfe,il bucenfe,U P inski,tl Chomenfc,il Premifiefe.ctc,
LiLituamfannobuon guadagno di »tele  er dicera,perciocbediqueliifono aboti
dantt.crgrdncopia di quejle tal tnercantic fono portale it Gcdano, <? dapoiin
Holandid.SimilntentelaLitUdniaha dclld peče,  er dellctauoleddfdbricdrcle nd •
ui ,er dd ctiamdio gun copid di furmcnto,ma non hafalc,malo comprd in Britd*
nid,md dd qucl tempo in qud che Chrijlterno fu cdcciato del regno dcUa Danid,  er
ZTckel mare er d di Corfdri ripicno,Ufdlc non di Brctanid,ma deUa Rufita era por
tato-il che ctiamdio ufano inflno al tempo pr efcnte.a tepi nojiriapprcjfo deli Li*
thuanij duo huomim ncU'drte dcllagucrra clari  er ecccllenti fono/lati,uno e il ca*
pitano Cojlantino ojiroski,il qualc per molte uittorie dcqui/iatecontra a  V uala =
c bodal principe mofcouiticc,ct ddiTartari,fdicifimoercputato,ctl'altro iilca
pitanio Michael hnski,ilqualecjfcndoanchoragiouanein Gcrmanianeucnneap
prejfo de Alberto  D uca deHaSaxonia,cr conciojia che in quel tempo per comif*

COMfiN. DELLA MOSCOVIA*

flone iieffo D uca Alberton^UiFrijla ne giJfe,dicono cheintalguerra tantoualoa
rofimenteper ognigrado detla milit taft porto, che un notne digran cap it dno dc =
qwflo,dapoi deUi coftumi germaniciripieno effendo ritornato ncOa pdtrid.appref
fo del  Rc t\lexandro con tanto  g rande autoritd, & grudo honoreuclejiette : che’l
Rc tutte Vimprefe urdue  er dificilifecodo ilfuo giuditio  er parerefdceua.Ma in*
teruennc,cbequeliocdpitamo Michele percaufa del  Re uennein difcordia co  g to
umne Sduutrfinski palatino trocefe,ma dapoi refettate le cofe,in uit d del  R e,tut*
te le cofe quietdmcnte paffauano,ma morto d Rc.Todio anchora reftaua ncRe md
no  er ncl ati im o del foprd ditto gioimne,perciocbeper edufa del capitano Mi *
(bdele erd ftato priuato del pd!dtrndto,er pero Alb or a t ffo gicuaime  er g haltri
amxi fuoi dpprejfo de Sigifmcndo Re,ilqualcerafucajfo ad Alexaniro ,Accu «
/ orno ilcapitdnio Michael del bramdto  er deftderato lmperio,cr che come trd «
ditore uolca tradircla propridpdtria.Ld qualiniquitiailcapitanio  M ichiele no
potendo foportareffejfe uolte nerdgiono con il  Rf,er pregollo che percommune
giuditio  er perilmezzo del duocdtofuffe ueduta  er conofciutd Id diferenca fr d
lui ergiouane Sduuerflnfki foprd de fl fcellerata  er nefandifitma fcUeragmc, md
il Rc foprd dl cio nen gh delte treppo grataaudienzaja ondetl prefdtto giouanc
ttioJfo^crfdndoinbongdriadpdrldrcconVuladtflaucfratellodcl Re,dal quale
er le litere cr glioraton a, pregure il  R cfopra Id edufa dectd,ottenne,  er cofi fak
td lafi enentia  er ogni proua foprd dicio,nondimeno cofa alcund impetrare no po
tette giamdijd ondeper Id indignita dital cofa moffo il capitaniojiffe al  Re, ja*
pi faerd maefta,cbe un  g iorno 10 fon per fare t alfatto  er operatione,cbe forfe et
l qucUo  er dfe jleffo fdrd di doloreet piantoietpoi cofi tutto da ira  er sdegno  rje
pieno,[eneritornodcafd‘,etfubitouncertohuomo dcthfoi fidatifimo con littere
er comifione mdndo dUduoltd del principe di Mofcouid, fcriuendogli in qucfla
tnanieraSe tu principe di Mofouidmipromettiunaficurd cr Tibera potefta diue
nireaUa tud prefcntia,cr foprd dicio mi darat littere infieme con il giuramento,ti
pr ometto que/h td cofa doucr ejferti di bonorc  er gradifiimautihtaicr come cbe
tgh lafciate le cofe cr Tintrate cbcpojfedc ncUdLuuama,uolerfi al tutto dt qucl!d
pr tu ar fen e,er rebcllarfc. La o nieptal buona nuoua il principe M ofcouitico mof*
fo,comcqu(Uo che la fortezza V Id dexteritaditdlbuomo bauea per conofciu «
td,n’h ebke  g randifitma aUegrczza,et confolationc,et cofi tutte quclle cofe,le qua *
le dpref tv capitano Michcle addimandaua,crfopra dt cio dale le littere comeuo
leud,ct aggiontouiil giuramcnto,gUpromcfefeiouer fare ogni cof a.h or finak
tnente bauendoil capitanio otccnute tutte le cofe apprcjfo del principe da Mofco <*
ttiafecondo tl dcftderiofuo,era tutto ardente et fitibondo difarlefuc uendette co
trd del fuo nimichogiouame Sauuerfinski,il quale ATbora crancllafud corte ap
prcjfo Grodno,citta,ncUdqudleiodapoiperunanotte folauiaUoggiai,et coftn*
trouata Toccafione iifar Tintrate fue,con tutto Timpeto fuo a tal imprcfa ji traf*

Dl S l Gl SMO N DO  LIBE. BARON, 6$

pcrtd,zr dccio chcl fuo mmico fampart non potcffc,pofe legturdiedetli fuoifoh
dati d, torno detle cd fe del mmico,  er pot:nundo uno de It fot folddti, il quale,il mmi
cofuo dormiente nel letto,opprme(fc c dmazzijft-L* qudlcoftfccondo ildefim
dcrtofuo ottcnutd  * dllduoltadelcajtdlo dctio Miensko con ilfuo cffercttofen’an
do,ey qucllo ouer pcrforzd,oucro perpropriduolotd occupdrcfisforZdUd.Ma
incio indarno affaticandoli,altrt cajlctli 1 0 ' dltre cittd comincio affalire.  M d con *
ctofia chcegli intendcjfclegcntidel  Rc uenire adojfo di liti.zrconofccndo ejfcre di
g ran lungd inferiorc a  qucllo,lafciata 1’oppugnattone delit caftcllijn Mofcouta fc
n‘andoidouedalprinctpebonoreuolmcntefuriceuutoiperciocbcfapcuala Litu*
tidnid non bauere uno buomoflnule d queUo.Onde de qui comincio hduer grandif
fimd fperdnzd,dipotere con il cbfigho,con l’opra,ct con 1’induftrid di ccflui,fara
fepddrone dituttdla Lithuudnia^alid qudlfper<inzatotalmcntcnonncfu ingan
nato^pcrciocbe comunicdticonqueUoUconfcglij~u°i>dinuouo Smoicnczko tiobt*
le principato detlu Lithuudnid,dffedio j et qucllo piuprefiopcr induflru di qucjlo
huomo,cbeperforze piglto^perciocbe folo Michclt athfoldatiji qualierano atLi
gudrdta,ognifperdnzd di poter defendere U cittd,con liju a prcfentiatolfc uid, c t
qucllipartccon paura crparteconprcme(fe,chedcjlino ilcdfieUo,permejf e .Uche
tctnto piu audacemcnte,ct con maggior fiudio ficeui,pcrctochc Bafilio,fcl prefam
to UUchcle fcffe ji chepotejfc pigliurc il fopra ditto prmctpatodiSmoleczko,gli
prometteua di douergltccnccdcrcal ditto capitdno Micbele pcrpeiua mente il c<t*
jlello con tuttd U proutncid uicma.ieUc qudi promcjfe d principe Mofcouitico da
pot nefu poco rdcordeuole,et qudndo il capitano g h dtceuu ebefe recordijfe deU
ldpromeffdfcdCyilprincipcconuandfperanzdlo nutnua et bertiggiaud. P er d
cbe il capitan Michtele offcfo,ct tenendo dnekord dentro del petto fuo la  memo«
rudelRc Sigifmondo,fpcrauafefacilmentedipoterconfcguirelagratia di quelm
lo per opera de gliamici,qual egli bauea nclla cortefucf.ei cofi uno delit fuoi,perfo
na jidatifiima atfopra delto  Rc mando,pregadolo(e in qudlcheparte llmeffe  o/k
fcfo,cht h perdonajjč.etgh promeete dt uoUrritorndre,quefia legationefu gr ata
dl  Rc,ct fubito dl nuneto detla pub lica fe de comadachegh fiano date le littcre cbe
luiadimandaua,ma conciofiacbel capitamo Micbele detle littcre dclRenonfifidaf
fc molco,acciocbe piufecuramentcrctornarc poteffe,da Georgio Pisbeck , etda
Giouantie de Rechenberg caualieri germant quali di queUa autorita apprcjfo del
Re,et delli fuoi configiicri cjfere fapeua,cbc poteua.no cojircngcrc il Rc anebora
che no bauejfc uoluto, A cfferuarc la promcf]ifcdc,flmlc littcre  c o gradtfima in=
{tantia addimando,et impctroHe .Md conctofia cbelnutio diqucfta cofa ticlleguar
die di Mofcouia pucn:jfc } fu prcfo,et la ccfapoi tutta certificata apprcjfo del prin
cipe,comando cbe Micbele fujfcprefo, et cofifu fatto.

In qucflo medejimo tempo un cer to g etilbuomo dedi fameglid delli trepkoni,  g!»
uctnePolonocrdftdio manidto ddlRe SigifmondoinM.ofchouidpcrparUre col

R ij

COMEN. DELLA MOSCOVIA.'"

eapltanio Michele,et accioebe !c comifione delRc piucomoiamente cxcquirepo
tcjfcfingeitatlfugitiuo,ma cojlui,non  de migliorefortuna fatto parteapc,fu pr e
facrducndo cjfcre fugitiuo,cr nonfc  g hprejiandofede/fti tanto del fuo fccreto
continente.cbe ciiamdiopmartoriograndecofaalcunanouolfe reuetare.Bffendo
4 dunque(lato prejo Micbiele,cr co/idotto al confpetto del principe, in Smolen*
tzko,cjfo principe ghdijTcqueJte parole,d perjido  er ribdde, 10  fon pcr dar te
tuni penadcgnacr conuenietite alh meriti tuoi,al qualerefponaendodcapitunio
diffe,tl peccato ouer l’in fantu chc tu ponefopradi mc,non la conofco, percioehe
[e mibauejicfcruata ta fede,c7 leprcmejfe fatte,tumiharejiihauuto pcr ilpmft
detifimofcruitere di tutti glialtri dedacortctua.M.a ucdcndvte fare poea jhma
detla data fede,  er effcrcfoia to totalmente da te,pnmamente molto mi doglio,quel
lecofe,lequali io bauea prejo nelanmo mio ditc,nonbauerle potulc conjeguirte
lodeuolmente.lopermefon qucUo,cbefcmpreho dcfprezzatala morte,cr tanto
piu alprefentt mifoltomctto d quella, accioebe iotion uedapiu iluolto di te tira
ranno.Dapoiper comifione del principe nellamagna frequentia del popolofu co
dot to in Vuiesma, Douctl gran capitamo generale detla guerra,gUtate la in mez»
Zo aleune pefante  er gram cathetie,con le qua\e il capitan Michele era da effere li
g ato & incathcnato,diffe cofi,Michele,tu fai chcl principe nc-jlro mentre fidel*
mente loferuiui,tu ghcnin fommagrada  er bencuolenza,ma dapoiche tu bai uo
luto effer forte in uolerlo ingannare,qucfto beUijUmo prefente pcr h meriti tuoi
te dona;C7 cojhtdun tratto comando chc contecathcne fujfcftretto ligato;il qual
Michele mentre in prefentiadi tantamoltitudinceracon lecatbenecircondato,ri
uoltatojialpopolodtjfein quefiaformaiaccioche b fpettator tuna faifa farna detla
ma catturanon fia jjarfa apprejfo di uoi,diquctlo cbe io babbiafatto ,er perqual
cagionc io fia fatto prigione,con po cbe parole ue lofaro intendere; accioebe col
mo ejfcmpio po fiate intendere qual principe uoihauere,C7 qud tutto chc dt lui
fperare debiate.

Cofi adur,que cominciando 'a parlare,tutto 1’crdine del fuouiaggio nctla mofco «
«w,er detle Uture dale  er nceuute,del giuramao,cr dalle promcjfefattoglie dal
Rf.C’' dcllarottajede referiua,C7comeultimamentc ntrouandojimgannato dal
principe di Mofcouia,cr per quefla caufa uolendo ntornare nebapatna,ejferfia
to prejo,pcr d J: c conofendo effcreingturiato,uolentiereanchorauolerfe foitc*
tneiiereabamvrte,fpct;almcnte fapendo ckcla mortc naturalmente e commune
itutd.Qiiejiocapitamo jicome gheradi corpo forte,etde uno ingegno uerfatile
a tutte le cofe,ccjietiaindio moltoualeua diconfcghc,et era idon.eo  er fufjicientt
tiellecofed'importanza,locofe,ctgraui laondepcr taldefieritadiammo,mclto
deautonta ct de rt putanene apprejfo dimolti,etfpetialmcntedelli Germani,do*
ue s'eracducato ha.ucaacqw.jt ato.Al tempo chelRe Alexandrojtgnoriggiauaeo

ji ualorofamcrdt con m fatto farm prof ego li Tamn/bcdalk mom ii  vw°

£>I SIGISMONDO LlBE. B ARON. (,7

toldo in qui tLithuani maipiu hebbero fi bcUauittoria.Quefto capitanio li Ger
mm co uocebohcmica pan Michael lo cbiamauano , čjltoMichele da principiofe
guito netla fedeilcoftumegreco,cr dapoifaceuaaUaKomana,maultimamente tf
fendo in prigionc,acciocbe tgli fdceffe cofa grataal principe,er cheVira  er tndt*
gnatione fuaplacafje.di nuouo al cof ume  er religione greckantorno,detla lihe
rationedicofui,tJJcndo noiin Mofcouia,moltihuomm degni,o fpetialmcnteU
conforte del principe,la qualc giierafua nezza per conto delfratello,apprejfo dtl
principe s’affaticauano moko fntercedeua anchora per cof ui Max mihano lm *
peratore)  er fopra dicio netlaprima mia legat tone,ne milo littere fpetiali at priti
cipein nome fuo;per lequalilittere nondimenonon fufatlo frutto mjfuno.nemi
fudata fopra dieto mtrata nijjunaalprincipe, ne dipoteretiamdio ucderlo imt
nel 1’altra mia lcgatione,conciofa che a cafo ji trattaffe detla hberatione di qucU
lo,ff>efJe uolte io era interregato dal principe,f io haueffe conofciuto talhuomo,
jo refpondeua me folamente il nome di qucllo hauerintcfo,penfando quefa cofa io
utrlipiuprejio giouareche nocere.Ma Michaelal horafu Uberato  er licentia'*
to,la nepote del quale conciofla chel principe uiuendo anchora la pr ima conforte,
la toleffepermoghe,tantafperanzaponeuainqucfloMichael,che tgli čreden*
li fuoifigliuoliper uirtudique{lo huomo,douer cjfcrefecuri  er liberinel rtgn*
dalle mani delhfratetli,  er cof per qucfa cagione bauer lafiato čofni per tepla*
mento tutore delhfuoifiglmli,madapoieffendo morto tl principe,Mofcouitico,
CT uedenio Michael che la uedoua lafciua  er difontfta non caminaua per la dreta
ta uta,la riprefemolto,peril chedifdignata la donna.ll fopra detto Michaelfuac
cufato da lei di tradimento nelrcgno,donde fupr c f o, er infelicemcnte temino fu*
uita- La qual cofa ottenuta, non molto dapoi,fmilmcnte ladonna crudelc  er inhtt
mana,fu auencnata,ermori:er l’Adultero fuo chiamato Ouutzi ntfu laniato &
fquar’tato in pezzu  V uolinia infra h principati deUa Lithuuania ha la gente pi»
bclhcoft,er piuarmigera di tutte 1’altrc.

LaLithuuania alforzoepienadifclue,hapaludigrandi,& moltifiumi,detliqua
li alcunt fono queft,Bog,Frepetz,Thur,erBere fina aUa uolta del’criente,et que
Hi nel f ume Borifcnecorrono.Ma glialtri comc Boh,Cronon,er Nareuu uerfo
ilfettentrione ne uano.Ha la Lithuuania aiere cattiuo,er animalipiccioli d'ogni
forte,Abonda diformento,mi  c hiareuoltc le biade peruengono alta perfettama
turita.La gente e mifera,C7 de graueferuitu oppreffa. Ferciochc a ciafcuno che
habbia apprtjfo dlje moltifamegli,c lecitoentrarein cafa di ciafcuno habitante ,
fitfle uille,er Jcnzapumttone pito fare quetloche uole,rapire erconfumarclecoa
fcnccejfirieal uiucre,er anchora d padrone di cafacrudelmente battcre.Aglibuo
mini dauiliap qualcaufa fefianonglie data 1’intrdtaallifuoipatromfenza qual»
cheprcfentc,crfeptrfortefonriceuutifemandanodparlarecon lifattori cral*
tri officiali it caf i.Li qualifimilmčt(fe non bmo (pref^tučtc di by.o a

COMEN. DELLA MOSCOVI*.

/V r/r-V.dr bi’

'm

so icliltrdno zrfantio per qucUi,cr quefld conditione non e fokmente delli po*
Her huomini,ma etiamdio de nobih,fcpcrfortc uogliono impctrarc qualche cofi
4aUipiugrandidi.corte.lohoauditodiredauno delit piu prmcipah vffittah che
fujjc L,qucUo hauerdetto al Repiu gtouane, ciafcuna parola neUa Lithuuanid
tffereoro.  i Uthuuani ogni Annopagano la pecuma commandata perdcfcndcre
jt confinidel Regno,cr per h Signort anchora otirail ccnfo perfeigiormla fetti *
Diana affaticar Ji, zr alprete parochmofimilmentc menata k moghe,ouer  mor-
ta queUa,Jlmdmente nati It figliuolt,oucr morti,m quel tempo che ji confejfanofo
tio Migati a numerarecerta quantita dipccunia.Sotto quc&a ji dura feruitu Jo =
no ftati reter,uti ddl tempo de Vuitoldotnjino a  que(logiornc,cbefcpcrforte al *
cuno e eondanato che gli jia taghata la tefta,dafe mcdeflmo  c omandando it Sig  no=
repuo pigltareil fupplitio,cr conjlretto conleproprie mani aptcarji^il che fep
forte recufdjje di far. APhora crudelmentce battuto,cr inbumanamente excar *
nificato,erdapoifinalmenteappicato.Epero perqueUa tal feuerita ejtato fatn
to,chefelgiudice,oueroilcapitanionelkcofaprefcnteordinato,per forte, mma=
ciajfe al  Rco che f a dimora ntlandare,ouero che fokmente gh diceffe,affrettate,
del Signorfe addira,  a 1’hora il mifero reo temedo le grauijiimc battiture,col lac
tio fe medejimo s’appiccd,erJtmfcefua uitd.

Ve ferc neha Liihuuania.oltra a queOe,le quali etiamdio fe retrouano neUa Cer -
rnania,fono quejle,cioe  i Bifonti,gli Onagri,w cauallifcrroci,il Brifonte e queU
\o,il qualccolnomedetla patria e chiamatoSuber,crtn Thadcfco Aurox.h’ona
gro A nimate i Poloni lo chtamano ,er li germani EUend,ouer Loff.csueflo Anima
lee piualtodelceruo,con 1 ’gliorecchi longhi,cr per le nare e? per le cornanien
te e difimile dalceruo.Ma fe alcunopcrla Ethymologia del nome moffo, qucjlo
Onagrouora direcheljia PAjino SilueJiro,tn quanto aUaforma non fara rejfon
dente al tutto.Percioche li Onagnbanno leongbie tagliate,benche a tempi nojlri
i Qato ritrouato che h Onagrt hanno etiamdio le onghicfalde  er non tagliate: le
quali onghie altuni fogliono portare adoffo,per rimedio centra il mor bo caduco .
H anno lecornalarghi,fono uelocifitmincl cor/o,ma no gin come glialtri Anima -
li,ma AUa/imilitudine d’un cauaUo chefcnza molejlia aleuna camina,  er con ue
locepaffoflmilmentcilcorfolorofimfcano.Similmentc liVri,quali glmdigenjl
Tburji Germani Bisoti chiamano,foUmete in Mazouta feritrouano.Ma l‘Vro
e fimile al bo negro,ha le cona piu longhi,che non ha il Bifonte.ne ti moua punto
la parolagermanica,laquale l‘vro cinama tlBifonte,c ilBifonte PAurox,Per»
ciochetu haiper h comentarij di Cefare,h Germani  g ia h corm dcUt Vri in luogo
dl tazze honoreuoh hauer ufatoul qual ufo etiamdio mjino altepo dt hoggi li San
nogiti ojjcruano . Le corna dcUi  v rt,h quali anchora al tempo noilro in aleuni
tempij d‘oro  er d'argeto ornati come cofe rarefe ritrouano,crfono qucUi,h qud
li pcrlongitudme  er per eolore,dclh corm de 1’ammah Bifonte al quanto piu  c»r«

Dl SIGISMONDO L18 5. BARON. 68

ti er wo« dtfi afar tazzefacilmentefono conofciuti  er cerniti fuora.
ha Semogitbia uicina aUa Lithuuanta.e prouincia ncl fcttentrionedaUa banda det
mar Baltbcojd qualprouincia,la Prufiia dala Limona perfpatiodi quatro mi•
glia germaniciditiide,prouincianelucrc neper citta, ne pcr fortezz* di cafitUi
nobde crfamofa.  At gouerno di quefla prouincia era /lato mejfo dal principe un
certo gouernatorc detla Litbuuania,il quale inla lor tmgua Starofta quafi uccchit
appcttanoio' da queflo tale ufficio none rimoffo fe nonp grautfima cagione : mA
fi dapcrpeluamente,queflaprouincid hailuefcouo , zrquclloefottopoflo at pon
ttficeromano,in Samogitbia,qucfto edegno de admiratione,cbceffendogli huo*
mni diftatura grande,e nondimeno quelh bora figliuoli pcr grandezza di corpa
eccellenti,crhora altri figliuoli piccioli &quafl nanifogliano generarc,quefh SA
tnogiti ufano un uejlimcnto uile, c?qucllo di color cinericio,babitano nellc cafe bit
mili O 1  baffc,malongbe,eyfanno ilfuoco inmezZo,appreffo delquale fcdcndo il
padrt difamegliajtfuoi armenti,&tutta la maffariadi cafa uedet perciocbe fo*
gliotto fotto un mcdefimo coperto habitarc er hducrui glidtrianimdifcnzt aU
tro intermezzo-LigrandiufanolicornidcUi Vriinloco diTazzc.fono buomi*
ni audaci,pronti aUa guerra,ufano ncUd gucrra le corazze,W altre piu armi,ey
fpctialmcntc ilcufpide  er queUo curto,alla jimihtudine di cacciatori, rompano la
tcrranoncolfcrro,ma conillegno,il chetanto piu e da marauigliarjl, per effere
Id terra di quetlitendce,&non arenofd,er doue  1  / pino mai non crefce,quando fo*
no pcr arrare li terra tolgano piu legni,quali ufano in luogo del uomere per are
tare la terra,acciocbe mancando uno,pojfono pigliarc 1’altro.vno deUigouerna*
torideUaprouincia,acciocbe li prouinciah de /igran faticarimoucffe,baucua fat
to porare moltiuomcri di ferro-ma conciojia che inquelanno,&ne glialtrifeque
ti le biadi per ta intemperantia del cielo al defiderio dc gliagncoltori non refpon *
de fino,fubito tale fltrelita alli uomeri diferro attnbuiuano. Il gouernatorc dubi «
tandoft di qualche feditionc,tolto uiailuomero difcrro,gli concejfe che come pri
ma la terra coltiuare douefino,quejla prouincia abonda de bofchi  er difclutmel*
lequalialamauoltahornbihui/ioni foghono effcrc fatte,fotto ctiamdio in quel
luogo piu idolatri,lt quali ccrti ferpcnti da quatro piedi curti afimilitudinc di lu=
certe col corpo negro &graf[o,di longbezza didua palmi,come dei domcftici di
cafa nutrifcano,ct queth Giuoites dicono,et quejli tali ammali cb certo ttmorc ha *
no in ucneratione,etfc qualcke cofa contrariaglinteruienc,dicono che tali Anima =
li nonfon fiati bene pafciuti, et altre pacie dieonoctfannofopra di quefto loDco
domcjlico che mi uergogno aragionarne, nelprimo miouiaggio tornando di Mo*
fcouia,cociofia che in Trokifufi peruenuto,queUo che mi haueua albergato mi ref
fcriuafc in qucl mcdefimo anno che io era la,da uno certo huomo cultore del fer *
pcnte,hauer ccmprato akutu aluearij de appi,il qual uenditore conciofia che per
il parUrc dal ecmoratore chriftiano auante  tl mo culto di chriflofuffe condotto,

COMEN. DELLA MO$COVl'A.

cbe li qudlo fuffe /lato tanto pcrfuafo chc egli amazzo quclfuofcrpente ilqM
k adoraua,ondc dl quanto dipoi,effendo 1’huomo chri&mo andato a uedcre Icfuc
upe,dilemi che hattca ritrouato Phuomo Idolatrio con lafdccia de forme et bruta j
er con la boccbd inftno d gliorecchi nuferamcntc tirata,dditmandatogli dal chri*
jHano per cbe cofi era diuenuto,refpofc,per cbe hauea bauuto ardimento di  p one*
rele mane fcellerdte  er trijlcalferpentefuo dio,wper quefia caufd ejferepunito
4iqucfld calamita  er miferidper purgationc delfuo peccato;er mokopiu graui
fuppkcij  er pene douerpatirc,quando allt primi fuoi riti  er coftumi detia fuapro-
fana religione nonritornaffe . Quefte cofe benebe non fono fiate fatte nclla Samo
gitbid,maneUaLitbuuania-,nondimenoperuno effempio quefiohouoluto addur
ui,dicono che inmjfunluogo ft truoua d meghormclejlpiunobile,&U piupuro
er feparato daUa cera,zr cbe fiadi piu biacbczz* di qUo cbe e neUa Samogitbid,
llmarc,ilquale Samogithia bagnd,il quale.il marc  B althco, alcuni Gcrmanico,
Altri prutenico,dlcuni uenerico,li Germani alludendo al nome Baltbco palts appel
lano,propriamenteflno c chiamato.percioche ilambnco cberfonefo,il quale bog
gidiliGermaniYucbtldndd,crUlatinitoltoilnome diqueUoluciacbiamdno,  er
bagna la Germania,la quale Bajfam dicono,cominciando da Hotfaciaja quale cim
Inča prouincia tocca,dapoi Id terra lubicenfe,ld Vismaria,<zrRoftok,cittadi dcUi
gran duebi Mdgnopolcnfijfimrimente tuttoil trdttodclla Pomcrama,ilche dno*
me diquel luogolo dimoflra,percioche pomoria in lingud slduonicd e quel me de*
fimo che fe tu diccjii dppreffo del mare,oucro cofa marittima-, bagna Anchora que
ftomare ldprufia,delaqualee la citta principale Geiano.il qualc Gedano et  Dl
tifco dppetldno ,er certametcqucfid cittd e lafedii del Ducd diPrufia,il qualluo
go li Germani chumano monteregio,in quel luogo d certo tempo de 1’anno l’Am
hren dtanto peril mare con  g ran pericolo dt  g/i huomini per rejfetto del  c refcere
er difcrefceredelmarefepefcano.Ld Samogitbid 'ipenaperfpatio di quatro mi*
glidt 0 cca:erfinalmente con longo tratto la Liuonid,etquellapartt,la qualeil uul
go K/furlamc ouer curetifenza dubbio cbiamano,et le regioni, le qutlifono fotto*
pofte dlprincipe diM.ofcouia,etfinilmente la Vuinlandia,la qude e fotto il domi*
nio d rili Suuctenfij,dondc etiamdio molti penfano quefio mare hauer prefo il no*
meuenedico,ouer uenetico,bagnaintornoMa da 1‘altra partepoitocca la Suue*
tid ,et tutto il Rcgno dclla Dania,il quale cprincipalmente unRcgno de lfole, in
quefio mare e contenuto.cccetuate pero lucia,ct Scandaje quah aUd terra fermi
s'accoflano.Simihnente Gotladu ifolafottopojla al rcgno diDanid,e in quejlo
Sino deda qual ifola molti pen fauano cffernc ucnuti li Gothi,il chc nonpenfo,per
tffcrcquejhifold pmftrctta diquello chc haueffepotuto riceuerc tanta gcnte.Ol*
trudi queflo,fe li Gothi fufiino ucnuti fuora dclla Scadta,fanajlalo debifogno che
qucUi fufiino ritornati di GorUndia tn Suuctid,et di nuouo con reflefjouiaggiop
li Scadta,tlcbcnonfarebberefponicnte ej confcntancoallardgione,del utaggio

loro

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 69

loroAn Gotbia  I nfold injino ddcjfo JI tiedono le ruuine ddld cittd Vuijsby  . n eUd
qudlc tutte le lite er le controuerjie deUl nmganti chepcr quel luogo pajfauano
trdno conofciute,er termindte; er Jlmilmente 'd quejlo luogo id qucle ponti ma*
ritme quuli erdtto Icntanejc cdufe et le diferentic loro erdno portdte,ct diffinite,
Ld Liuonia prouincid inlongitudine appreffo del mdrefe dijlcnde,erId cittdprin
cipdle di cjuefta c Rtgd,nclla qudle il Mackro de Pordi ne teutontco efuperiore. in
qucftd prouincid oltrd l’Arccuefcouo Rigenfe,uifono anchora h epifcopi Riudlien
fc,er ofiihcnfe,bdmolte cittd,er jfetialmente la cittd di Rigd.apprefjo del fiume
Duutna,nonlontdno datte boccbcfdbricdtc:flmilmentc haRemolid,  er Derbten
cittddc,md Rcuuolid li Rutbeni YLoliuud,er Dcrbt,Luryouugorod cbidntdno, met
Rigd il nome fuo in l'und er Valtra lingudretienc,qtiefld prouincid hafiumi nauU
gabili,cioe  R ubone er Neruua Lt principi di quejld prouincid,li frateUi de Pordi
ne,delh quah h primi commandatori fono,chidmdti,fimilmente,h nobili,er li cit*
tadimfono quaft tutti Germani, ld plcbefi come quajl tre Itngucfuole ufare,cojl in
treordini,oucrtribu e diuifd.Deliprincipdti lulidcenjl,Gcldicitfj,  er M onafte*
ricnjl di Germdnid,ogni Anno er nuoui fcruiton,er nuoui foldati fono condotti
ncttaLiuomd',ieUiqudli undpartcin uece di quellichefono morti,Altrinelluogo
diqucUi,fucceddno,liqudlt,JinitoPuffitioannuale,comefattiliberi,torndno neUa
patria,glibabitdnti di quefld prouincid de cofi beHa copid etquantltd di edudhaba
dano,er qucUi fono fifermi,er fl gdghardi,che in fino  A dejfo lenimichc etfreque
tate currerie ncOi campi loro fi del Redi Poloma, come delgrdn duca diNcfcouid,
fortemente h anno fojlenute,er gagliardamcntc da qucUefeftefiiflfono defeft.

Nel Anno del jignore.  1 foi.nel mefe difettembrio Alcxandro  Rc di  P olonid,cr
g rdn  D ucd della Utbuuanid,concerti patti er promf ioni il Ntdcflro Liuonienft
Vualtero h pleterbcrgbaueudn moffo,cr indutto,cheegh condfuo effercito bene
ordinato le prouinciedcl  D ucd di MofcouidaJ[altaffc:promcttendogli cbe fubito
cbe bara leterre nimiche toccbate,ejfo  Rc con grandifimo effercito douere uetiir
fuord infauorcdi quclloMd coticiofia cbel  Re di PcUonid al tempo ordinato co*
tnebduedpromcffo,nonut ueniffc,er cbe hMofcouiti ccnofciutala uenutd deUini
mlci d i danni loro,[ubito con grandifiima moltitudme di  g ente uenero incontro al
fopra detto Maefiro  L tuonienfe, il quale uedendofi cjfere abandonato dal  Re di
Potlonid,nc poterrctirarfifenon conuergogna er pericolo  g rande, primamente
conpocbe paroleconforto lifuoi folddtid, uoler combdttere,dd poi defcbaricate
tutte lefuc artegharic,gaglidrddmente dette dcntroalh mmici,er nel primo affal*
to h Rutbeni cauogli de ordiridnz^cr potil meffe in fugga.Ma conciofla cbe al
numero grande dinimici/ufino pocbi 1 uittoriofi, er cbe perla grauezza delle
armiimpediti,il mmico nontroppo lontano perfeguitare non potefinoih Mofco*
uiti conofciuto qucflo,er rccuperati giiatumi er le [or ze,dt nucuo retornano in
ordinanz^lafantarta de plitebcrgio,ld qualc non era piu cheuncerto squadrone

S

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

demillc er cinque cento fanti ,er gdgliardamcnte affaltorno,er taglior no dppcz
Ki- Dcucchein quclconfUttoil capitdnioMatheo per naucr,in[Ume colfratcllo
Hcnruo,ercomlbanderario conrado Schuuartzperitrono.Di qucfto bandera*
no unfatto cgregio er degno dl mcmona racontano,conciojia cbe cojhiiper la. co
pia dellefrczzc di nimici foffocato er affannato, noti potejfe durar piu, prim*
chc eglt moriffe,con alta uoce duamaua qualcbe buomo forte,il qualc la bandiera
delta man ftiapighaffc^laondeaUacuiuocc,unctrto Lucahamerjleter ,il qualeft
glonauacjjcrc dellafamiglia dethducbiBraunfuicenfi,benchede iHegitimo ma=
trimonio nato fujje,[ubito la corfe,er sforzauafi depiglure la bandura datlc ma*
nedclgiautoricnte bander ar o^il cbe ucdendo conrado,ouero che cglt la fcde fux
bauejfe in fujpetto,ouero che fl pcnfaua qucUo non effer degno di tanto honore,re
cufaua di dargli la bandiera.Per la quale ingima cjfendonc Luca impatiente, ca*
uatafora lafpadajamano di Corado con la bandiera taglio. Conrado nondtmctio
conPaltra mano teneua la bandiera,er con Udeti pigliatola,firacciaua.onde Lu
ca toltifulipezzi detla bandiera, ermgannatt h foldati deda fanfar id , nclcampo
detli Kutenife n’ando,dondc fuccejfe poi che per talrebbilhonede qnatrocentofan
ti dallinimici furno taghati apezzccril rejtante con lacauallaria feruati gl/or*
dinidePordinanzaallauoltadcllifuoifaluiritornorno.Ma dique(ta taghatd  1 1
prefato Luca ne fu autore.il qualcdapoifuprefo dahMofcouiti, er mandato in
L\ofcouia,doue ncUa corte del principe per alcun tempo con luogo honefio er con
ueneuolt rcftcttr.ma dipot effcndo coftui ftato ingiuriato del principe, dl  Mo/čo=
uiafccretamete [e parti,era ritrouare Chrifticrno Re di Dama fe ne gitte dal qual
Rcfufatto capofopra detle artcglurie.  M a conciojla cofa cbe alcumfantacim, li
quali eranocampatt dalfatto d’arme,ncUaDamd,fufino perucnuti,iltradmento
cbebaucaufatoildetto Lucaal  R t lo dimoftromo,er non uolcndoquelh  /antaci
tu (tare ncUa mihtia con quedo,tl  Rc Crifhcrno in Stockholm lo mado.  AW dapoi
tnutatoji il jlato del regnojojlerico altramente Gujlauo Re detla Suuccia,rcpighb
Stockholm,er iuiildittoLucaritrouato nelnumcro delh fuoi famdiari lo pofe,
CT de Vuiburgcitta go uernatorelofcee. Nodimcno uedendoji dipoi effer e de no
fo che cofa incolpato,dubitandofi de non uenire a peggto,di nuouo fene ritorno in
lAofcoma,douc io lo uiddt bonoreuolmcnte ueftito,er infra gl talin ftipendiarij
del  R epofto er collocato.

baSuuetiaconterminaatPlmperiodiMofcouia,noaltrimenteconta Nortuucgia,
Cr con la Scandia,e congionta,di qucllo cbe e la Italia col regr.o di Napoti, e t con
il piamonte,er oltra dicio del mar Baltbeo,dapoidall’ccceano,erdaqucllo chcal
prefente il mareglaciale appeUano quafi d’intorno intorno e bagnata. La Suuecia,
detla qualc Hotmia e la citta Regale,er quetla baglibabitanti Stockholm, er ti
tbeni Stecoina cbiamano, uno Reg no A mphfmo er  g rande,er molteer uanc n*
trni AbbrmitiV (ontiminfanfra li quali tufonofi Gothi,ptr mu mil  t«* 1 «

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON.

70

er beUicd ceUebri  er famofl.Li qudliin due partifono diuifi,cioe in gothi oflro*
goffcoj«°e omnfd//, er igothi Vejlrogothcs,occidcntali,&fonoqucUt i chegU

to v cricn r.i

ufciti fou deljito delit loro rcgioni cr paef},furno di terrore  er fcauento c tutto  I' HCt, ;
il mondo,come dlcuni fcrittorifoprd di cio hanno fcritto. Ot c^fr 'l >ri r

Ld Nortuuegiaja qualc dlani Nortuuagid cbiamdno,con longo trdtto dUd Suue  V / -

cu i’dccojld, e ?-ddl mdre e bagnatd.Maficomečffta da Sudciotdalntczzogior*  '•'/Tb  t7

no,cofi qucUa de Nort,cioc dafettentnonejcue e pofabaprefoilnome. Ferdo* l eeoUVTUfr

che h Germanuqudtroluoghidelmondobdnno datolinomi Vuolgari, crale  i

prcuincic ukine k 'qucfli,bdnno ddto U nomi,perdoche oflflgnifica l'Oricnte,on.
dc Auftrid,la qudlc li Germdni propridmentecxprimcndold Ofterreich chiumd * ' r ~

no,Vucjl,L’ocddentc,ddl qudlc vueRudlid.crcofifimilmente da  Sud er No rt,
come c deto e U Suuetid  er ld Nortuuegid.

Ld Scdndid non e  j fold.md terrafema,cr pdrte del regno di Suuecidjd qudle co
logo trdtto toccd li Gothi,e^di quefld dlprefente bona parte tl  Re di  D dnid pof
fede.tAd conciofidtofd che queUa,lifcrittoridiquefte cofe 1’habbiano fdtta mag*
giorc di effa suuetid,ct bdimo referito li Gothi et i longobardi dc quefla Scdndid
cjjcrc ufcitiiecrtdmentefecondold mid oppenionc fotto uedutique(U tre rcgnicon
tm ccrto corpo integro et fermo,foldmente con iltiome dellu Scdndidhduer coni*
prefo.Perciocbe Alhord quelld pdrtedella terrdcheeinfrdl mdrcBdltheo,ilqud*
lebdgndid  F inldndid,et per il mdre gldcidte,non cflatd conofciutaietcome qucl*
ld,ld qudle injlno ddeffo per refpetto di tdntc paludt,et per U fiumi innumerabili ,
et per la mtcmpcrdnzd del cielo e men conofciuta,il che hafatto, che molti qucjl<t
Infold de immefd %randczzd,con uno nomedi Scdnducbiamafiino.

Le ld Coreldc detto difopra,queUaeffere tributarid etal  Re di Suuecid, etdlprin
cipe dt z\ofcouid,per cffer qucUafottopofla aUafignoria de l'uno et de l’altro prin
cipe,etp qucfld cofaPuno et 1'altrofi gloria cffcrcfua.Et li temini di qucfla prom
uincia infino dl mdre gldcialc fe diflendano.Mdperchc del mar e gldcialc udrie et
molte cofcdimolti[onofiate fcrittc,emmiparfo non douer cffercfuorddi prop o
(ito,fe ld nduigdtione di quel mare con pochc parole uifottofcriuero.

D (Ud nduigdtione per il mre Gldcialc.

N<7«cl tepocheio era OratorcdclfcrcnifUmo mio principe dppref*
fo del vranDucd di m[couia,k cafo ui eraprefente Gregono iftomd
interprete di quel pnnapejmmo induflriofo et cortefe, tPqualc ap*
breffo di GiouanncRcdcUa Danid lalingua Utinahauca imparata .
Coftuinel  Annoie/S I g«orc. l 49^#»^ 0 I m ^ d4f0 f /K ° pr '" C, P C f R<
di Danid inficmc col maettro DduidfcoZZ^tdl hord oratoredi cffo  Re dt Di
„id,ilqudle io fimilmcnte neUa prima midlegdtionem quelluogo banea conofciu*
to t l’ordine <t ld ragione di tutto ilfuo uiaggto m compendio redottd,mirejfent*

S  i/

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

teAlchc conciofia che d noi in tanta dtfficulta dtluoghiarduo, er trop p o labo*
rtofcci pareffe,non dimcno qudio con pochc parole fi c cm c daquelo ho nceuuto,
bouoluto fcnuere.Vrimamcntc mi dieeua, qucjlo Gregono,cfjo infiemeconil fo
pra duto Dauid orat or c del principe fuo licentiati,nella gr a n Uouuogardia effer
peruenuti,ma conciofia cofa che m qucl tempo il  R egno dela Suucaa dal Redi
Dama fe ribelaffc,er chel grati Duca di Mofcouia con h Suuctenfi fuffe dtfcrcpan
te,G 1  poco amicoji modo che li fopradetti oraton nonpotetter fare il comune ct
ufitato uiaggio preffetto detli tumulti belici, farno sforzati difare unaltro uiag
g io in utr o piulogo,ma tnolto piu ficuro.Primarne me mi dtficr,qucUt, dala  g ran
Houuogardta ale bocchc delfiume Duuma,er di potiuuolo quafi conutaggio dif=
ficile effer e peruenuti,con tante molcftic,fatiche, er  /renti che giamai abaftanza
racontare nonfipotrebbe:er diceuami tal uiaggio effer ftato diffatio di trecento
miglia.Horfinalmentceffendoqueflioraton montatim quatro nauilij nel’intra=
re del fiume Duuma,nauigando,tl lito deftro del’oeceano icncttero,er iuimonti
nltifiimicrafpcrihaucr ueduto,er finalmcntcfinitifedici miglia,  er paffitoun
certo braccio dimare,il htoflmflrohauernauigato:  er Lfciato 1’Amplo mare
dala man dextra,ilqualeda Petzorafiumecomeghdtrimontiuicinihail nome,
ala uolta di certi popoli chiamatiFinlappij effer peruenutiji quah benche nelle ca
fe humtli erbaffe appreffo del mare habitano.et che quafi una uitaftrina erbefiid-
lemcnano‘nondimenofonopiu manfuettdique popoli,quali iferi loppifonocbia
mti-.er quefli talifono tributarij at principe di Mofcouia.PofcU lafdata la tcr=
ra deli  I oppl,  er una nauigatmcdi cttantamigha,finita.La Rcgionc Norf=
poden fottopofta alRc di Suuecia, hauer toccata . Q uefia prouincia h Ruthcni
Kaienskafemla,  er ‘li popoli  K ayem chiamano,da qui poi, nauigato  er paffito
ilhtotortuofo , ilqualc alaparte dextra fe dtflendcua, ad un certo promonto*
rio, il qualefanto nafo chiamano effer peruemti dieeua . M a quefto fanto nafo
e un certo  g ran faffo 7 il quale ala fimihtudine de un nafo nel mare foprafta:
fotto del quale una c črta fpelonca ouer grotta cauernofa fi comprende , la
quale difet hore m fei horeforbifce del mar c,er dapoi unaltra uolta  con g ra fuo=
r ar ft YW1* no er itreppito rende er gettafuoratuttaquclauoragincoueraquache hauea
ingbiottita,M.a altri hdno detto qua effere l'um belico del marc,oucro Charibddc
CT Syla.Diconoeffere tanta la forza er la potentia di quefia uoragine,chc le na =
uu&lealtrc cofepropmquc tiradfe,forbe,er ingbiotte,cr dieeua quefio Or ato=
remaipiu effer [lato in tantdpericolo,quanto che m qucftc ; percioche la forza
di quclta uoragint con tanta preftezza er uioltnza le naueloro traheua dfe, che
d pena con grandifimafatica,fudore,erficnte ctperforzadiremieffere fcam=
pati.Paffato quefto fanto nafo,ad un certo montcfaxofo,alqualcbifognauaandare

svm

:G

atorno atorno,peruentro:doueperrcfpctto deli uenticontrarij effendo pcralcu-
nigiorni reftdti,il pdtron dele tim dtjfe,queJio faffo che mi Hcdete^Semesappc^

Dl SIGISMONDO LIB E. B AROfT. y\

ldno,il qud\e fe conqudlcbe dotto det nbinonfm pldcdto,uiprometto cbe non fd*
cilmentetrdpdffdremmo il luogo.lt qual p atron dituiue Gregond iftbcmaperld
udnd/uperftitione riprefe moko,per tlche dpdtrone tdcque,er cofi per quatro
g torni inquel luogo per Idfortund  g runde del nure rcjlorno:&ddpoi effendo cef
fdti huentbfe dctterodUd nduigatione,er nauigando con projfero & felice uen*
to, il  N ocbiero diffe loro,uoi ftgnori dettd mid admcmticne circa il pldcdre del Se
tties fdxo,come udndfuperftitione ue ne rtdcudti,md ceno fe 10 de notte nonfuft. fe
cretdmentemontdto nelfcoglto.ernon hducfii placato qucjlo Sctnesp nifjlin mo =
doilpdjfdrednoicifdrebbejhto coticcjfo. A ddimUdato poiche cofaghbduefli of
ferto,reft>ofe il nochtcrojdfmnd defegak ouer da l’Auctid miftd con il buttirro
foprd deUdpietrd di quelfcoglio bduer poftd,ddpoi(Imilmente muigdndo un'dltro
g rdn promontorio  M otkd chidmdto dUd flmilitudme quaft de und ifold trouorno :
et injine del qudl promotorio ui erd Bdrtho cafteUo.il cbe ftgmficd cdfa difoccorfo
ouer prejidio,perciocbe iui h  Re deUd Norduucgu d defendere i lor conftni, ui ten
g ono legudrdie.Vordtore mi diceud ejjer tantd Id longbezzd di quefto promon*
torioinmdre,cbedpendperjpdtiodiottogiornipoteuaejjerc circodato.Ld onde
acciochep tdl cofa non fuftitto impediti,per temperfrdtio de un mezzo miglio
con grandiftimafatica  er Id bdred  er le robne loro por tor no in fule ffaUe.Et <U
poi propinquidUd regtone dcUiDihiloppi,qudli fono i feriloppi, uerfcuncerto
luogo chidmdto  Dronf, il qudle per duccnto miglid e lontd no da Duuind in fetten
trione,nduigorno,doue dicono chelprincipe di Mofcouiafuole anebora refcuote=
re ilfuo tnbuto. Quiui Ufcidtd Id barca  er g lialtn flrumcnti dd nauigare,il rejio
deluidggio fecero per terra.Mi refcriuu ilfopradetto Gregorioiui hauer uedu~
to le madrie ouer gregiiicerui comcfono apprejjo dinoild copid deUl bouifti qud
liinhngud Norduuegon Rhenfono chiamati.crfono dlqudnto piumdggioricbe
non (ono h noftri cerui,li qualii loppi in luogo degiumeti cbe portdno il pefo, uft
no,er dcciocbe l’buomo per tl corfo delit cerui non cafcd,lo legd.no per h piedi.La
briglid per Id qudle il corfo deUi cerui e moderdto,tiene netld fimftrd,crk bdccbet
td neUd mdn dcxtrd,dcciocbcfcpcrcdfo tlcarro cbetirrdno Iicerui in qudche par
te piu delgiuflofl uoltd,glipoftino darcaiuto,er cofi diceuano con queftafortcdi
cbdrroin ungiornobduerfattodduintimiglta,er ddpoifinalmentehducr lafcid
todnddreil ceruo,ilqudleddfid poftd tornad cafa delproprio patronc,  er ntUe
proprie ftaUe.lior ftnalmcnte compito tdluidggio,d Bergescitta di Norduucgia
per Id drettd uid in fettcntrionc,ld qudlt e poftd frali motiti ariuorno,  er de h poi
cdualcdndoneUdDdnidperuenero,Mddpprcffodi Dront er Bcrgcs cittafe dtce
il giorno nelfolftitioeftiudlc ejfere de.if.hore.BiaJlo 1 ’dltro interprete del prtn
ctpe,il qudle dudntt pocbi anm ddl principe fuo erdftdto mdnddto h Cefare neUd
fpdgnd, uno ordine del fuo uidggiopiu contrdrio  er piu compcndiofo ci refferitte.
ferciocbc egli diceud cbe ejftndo ftdto mdnddto di Mofcbouid  4  Giettanm Re di

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

D dtiidjnjino k Roftouu ejfcr uenuto k piede,  er dapoi montdto in ndue,cjfcre dri
Udto d Vcrcxjlxuu,cr da queflo iuogop ilfiumc Vuolga in Ca&romouu,  er da li
poiperfpdtio di fettc miglidtdhdni con uidggio p er terraadun certo fiunticeUo
ejfere peruenuto:peril quale conciojia cbcprtmamente in Vuolochd<t,dipoiin Stt
thand,zrk Duuind,crfino k Berges citta dxlia Norduucgia hduejfe nduigdto jer
che tutti li pericoli  er lefdtichcjc qiidU ijtomd difopra h d refento,nduigddo ha
uejfcfuperdto,® 1  cheJinulmenteper Iddrettd uia in Hafnidcittd principdledetla
E)dnid,ldqudle ddgernidni  K oppenbdgen e detta,fujfe peruenuto, nondimeno nel
ritorno,cr Vuno  er Valtro ejfereritornitincRd Mofcouidperuia dcild Lituud =
w«,er tdl uidggiohdutrlo jimto per fpdtio de mo dnno,refferiud.Abechel‘dltro
cioeGrcgorio iflomddiccudfcejferftdto impedito  er retarddto in molti luoghi
per h meta del detto tempo p cdufd detle for tune del mare,nondimeno Vuno o 1  Val
trocojidntementeajfcrmdudhduerfdtto muidggiodemiUe erfettocento miglia
tdlidni. Demetrio fimilmente,ilqudle ultimamente fu  O rdtoreapprejfo del fom=
tno pontificein Romu,per k cm reldtione pdulo Giouio defcrijfc Ufua M ofcouia,
per quejio medejimo uidggio cioe per la Norduucgia  er per Id Ddnid, er d uenu=
to,er tuttele cofe ejfere cofi come diceudno glidltri,confirmb,Md tutti cofioro ef
fendo interrogdti dd me del mdre glucidle oucr congeUdto,nienteditro rcjfofcro,
fe non che hdueudno ueduti nelli luoghi mdrittimimolti  er grofiifiimi jiumi, ejco
me per il grdnde  er copiofo corfo di quclli,lmdriper longhi fpdtij dd liproprij
litticrdnodifcdccidti,fdttilontdni:ey quetli pumi per certi fpdtij di longituiine
delliproprij liti injieme con il mdre congtUdrJi,comt e fdtto neUd Liuuonia,  erin
Hitrepdrti delta Suuetia .er bencheper 1’impeto detli uenticontrdrij il  g iaccio nel
ir dre Ji fpezzd. Nondimeno neUi jiumi rdre uolte o non mdi,eccettofe quxlchc gr S,
deinundatione fopragiongejfe,perchedlhord IdgidccidcongeUdtd,fe lcudfu,z?fl
fpczzd-Perciochc i pezzi del  g idccidto per forzd detli jiumi portdti in mdre,qud
fiper tutto Varno udnno notdndo foprd Vctcqud,zrdi nuouo pot per Id uehementid
del grdnfreddo cofi fattamentefe ferrano  er chiuddno injieme, che aleund uoltd
per piu dnni la gkccid injieme concretd  er dur d e lecito di uedere,il che per li pez
zi diqueUili qudliddUiuentifono rebuttdtiaUduoltd del lito, fdcilmente puo ef=
fere conofciuto,  er coji io ho udito dire dd huomini degni di jede, in molti tuoghi
CT/p# uolte M(lre  Rdltheo ejftrfi congeUdto.Diceudno anchord che m quell4
regmc,Uqudle dxllifert lopptčhihitata,tl folenel Solflitio efliUdlcper qudran
ta giorni no andurcd montenodimeno per tre hore detla notte,il corpo del fole dd
certdCdUiginclifdttdmenteeuedutoejjercoperto,cbi li raggidi quellonon appd
iinonientc,& nondimenotantodilume dare,chc nijfuno ifepardto idila fuajati*
chacon letenebre.Li Mojcouitife uatano de hauer tl trtbuto delti feri Ioppi,il che
bencheucnjhndcnon jid,noiimcno non e cofddegnade admirationetcociofta che
hetbbkno di popoli ukini, detli quali no refcotano cenfo ueruno, Li fubditi in luogfl

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 71

di trib uto noti haucndo altro chc im,dimno k pe De er H pefci.  M a pagato il trim
buto annuale,a mffuno niente altro fono ubligati,er[egloriano detla toro liberta.

Lilcppi bcnchcmancano del pane.dcl falc,<zr de  g lialtriincitmenti deHagola,et
chc fo lamente di pefci, er di animali uiuono,nondimeno fono molto inclinati tila
hbidine.Tutti co/loro fono fagittaripentifmi,v ditantaecceUenz<l,chefe neHa
loro uendtione hdrdnno troudta qualchcfera nobilifiima  er bclla,accioche le peSe
di qucBd refti Integra  er fenzd maccbia,mazzano quetla con lafrezza trattagli
ntUafaccia dppnffo lenari delnafo.Quando udttno dccaccidji Mercanti,zr a Uri
| huommiforeftieri Lfciano mcdfj loro inficme con te donne loro-,iapoi ritornaa
• tt,fe retrouano U moglie per la conuerfatione dtUi forefiieri ltctd,c? piu che tu*
l jato allcgrd  er piu giocondd, gh donano loro qualcbe prefente,  er quanioche

no,uergognofamenteglicaccianouia.Maborapcr la conuerfdtione degli huo s

mini forafliert,li quah per caufd del gudddgno in tali luoght ne udno,gia mcomin
dano queDa innata ferita  er faluaticchezza ponere da parte,erejferfattipiu mi
fueti  er piu ciuili, riceuano uolentieri li mercatanti,percioche da quefh fono por m

tati netil loro paeji uejle di pannogroffo,manire,acchi,cucchiari,coUeUi t tazzc t

farma,pignate  er altreforte di mereč,per modo che gia ufano cibi cotti,cr di  co»
ftumipiuhumantfi ucftdno,pcraocbeufano IcpeHcdi diuerfl ammalt,che loro pi
gliano.cr conquefto talhabito aleuna uoltane uengono in Mofcbouia.Pocbtfimi
ufano le calzt  er capdlifatti dipcUe ccruina, 0 ‘ a quefli popoh non eufo ueruno
di monete dfargento z?de oro,ma contentip la fola mutationc detle cofe,et cociofii
chc non intendano d par tare et lafauclla de glialtrt,apprejfo delle altregeti quajl
cotne muti ncrcflano.Ccprano lelorobabitationcconlefcorze de gliarbori,in
tnffun luogo hannofermatt ftabile flanza',ma inunluogo confumatelefercetli
p efci,in uno altro luogo uanno ad habitare.

Kacontatio anchora It preditti oratori del principe di Mofcouia, hauer ueduti in  s  i nv i/ v Vl  "tv

qucllepdrtimotialtifiimi,liqualiatldfimilitudincdelmontc dktna madauanofuo /,  ,

rafempre lefarne,et in cffa Norduucgia molti moticon perpetuo abbrufciamento 1  ’ *

effere ruumati ct nfolutiin poluere. Per il che aleuni mofii,hannofabulato et dit

toiui effere ilfuogo delpurgatorio. Dath quali monti,mentre io era oratore ap*

preffo de Cbrifhernio Redčila  D ania,quafi quellc medcjlme cofedelli prcfattict

goucrnatori detla Norduuegia,It quahal’horaeranoprefenti,conobbi.

Circa le bocchc del fiume Pet zore,le qualifono da manfinifira.alla bo ceha del fiu rt'

me Duuina.fono ditti ejftrui uarij,et granit animali nel Oceano, et m fr a  g haltri tiniKtlH’ dvajff'

ui e uno certo animale della  g randezz* dc un bue,il quale animale gh habitanti del

luogo Mor s lo chiamanojono a quejio animale ltpicdicurti,allafimighaza delil

Caftori,ct ha ilpetto,alla mifura del reftodelfuo corpo al quanto piualto, et piu

largo.conduodentt fuperion longbi infora,quefio  A nimalpercaufa detla prole

et dclla qmt( t mgliamtn«Ui(llafort(fM,lafcutol’9ccmo t uniU injiemt alk

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

uolta dahimotiti tic ua. D oue auante chelfemetta aiormire colfuofonno,nelqud  =
k ndturdlmente c tdnto profondo  er terribile,cbcgli noče, alk fimilitudtne dcllc
gr o k unodelnumcro delli fuoi,uigilante guardiano confhtuifcetilqual guardid=
no[cldormednchoralut,oucroperforte dal caciatore uienprefo,al’hora tutto il
rc/io dc glidltri arumalifacilmcntcpuo effire pigltato: mdfccolmugitofuo comee
folitodifare dara ilfcgno,Albora ilrelto delgr<ggcdeflatofl,con lipidi pojic-
riori dccojlatogli aUi denti con grdn cclerita comein un uchicolo peril mote sbri-
fcianiofi,nelccccano precipitando ji buttano,doue che alcutia uolta fccondoil tem
po foprd liptzzi del  g idccio cheuanno per mare/i foghono ripoffare.Queftt Ani
mali It cdccidtori filamente  g h foghono pafcguitdre per cagione dl hauerc li denti
loroiperciocbe diquelli liMofccuitiJi Tartari,C prnnamcnte li turebi drtificic =»
famente ntfdnno t maniebi detle fiade  er delilpugnali:er qucjli ufano piupreflo
perornamento,cbe per quello,cbe bagia fiabbdto nonfo cbi,per che fanno ferite
ttpcoffcpiugrdui crtcrribiliierucramete q(ii deti dpprejfo delit turebi, delit mo
fchouiti,et dalli Tartarifono ueduti apefo,et da tutti ti deti dipefctfino cbiamati.
llmarcGldcialedtladd Duuind alld uoltdde Petscbord,et fino alk boccbedcl
fiumeObio perlongbezzdet per Idrgbezzd[e diftendeiet dt Id diccnoeffcreuna
regione,ldqualefc cbumd Engronelandt.Ld qualc regione p ar te perglialtri mo
ti,li qudli per le cottonue neuifino rigidt et alpejiri, et pdrte per la perpetua  g tac
ciafopra del mare natante,la qualc impedtfce la nauigatione,et faUd pericolofa,
t fcpdTdti ddlld conuerfatione oucr cpmertio delli noflri huomini,ct a quelltpur  1 =
totione conofciutd fecondo che io bo udito dirc da molti.

Del modo direceuere,et di trdttdrcgli ordtori.

Ndando roratorenclld Mofcouia,et dlli confini di quelld dpprof-
fintdndoji un meffo alld cittd uicind ui manda,tl qudlt fdccid inten =
dere dl Gouerndtore ouer luocotenente di qutlld cittd, che eg lic
POratorc del talSignore,che uuole intrdre nellt confini delprinci =
pe. Dapoi il Gouerndtore non folamemte da qual principe e man*
ddto,maetiamdiodechcconditmeet digmta fiacffo Oratore, etquanti utn*
gano concjfo lui,diligentcmentcricercd.lcqualtcofcconofciute, etcoflderatd
mihnente la digmta tantodclprincipe,dal qualee mandato, quanto il refpctto de
l’Oratore,qualcuno delit fuot con la compagiaariceuerc et condurrc dentro tal
Oratore manda.ctintra quellomczzo ettddtofubito fignifica al grd Duca ctdd
cht uenga tal imbafciatorefimilmcnte qucllo cbt e mddato a nceuer Poratore,nel
uiaggto fa intendere per tlmczzo dt qualcbe duno dellifuoi aPOratorecbeun
grand’huomo debbe ucnire a lut,ilquaiefia perreceuerlo neltalluogo, et quello
Io nomind.V eramente iltitolo dt gr and’ buomo per quefta caufaufano. per che
quefto neme Magnoe datoetetribuitoa tuttele per fone piu eccellenti, et ntjfuno

buomo

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 7j

huomochidmdtoftretM,oucr ncbile,cucr barone ttiufire,ouer magttifico.ne con
altro titolo ortmo queUo,fe non con: ho dctto di [c pr a col notne magno.Ma qucl
lo che e mandato,dal gouernatore alluogoordinato,fla lifcrmo,cr ejjendo tl tent
pode l'wutrnata,comanda che fe facino mondele jlra.de dalla neuc,accioche L’or a  a
tore pop papir e, er ep mandato non fe partc detla uia triu er pub lica.Otira di
quejio ncl congrep ouer camino fogliano haucrc quefia confucludtne, che man=
dano un mepouernuncio atia volta de tioratorc,tl qua!e 1’admomfcachc deftnott
ta da cauatio,ouero detla caretta,ma fe tioratorc trcuafic fcufa oucr diccpc epr
Uracco,oucr di eprc amalato,attihora  g li rcJpondano,cbe non e Iccitone preferi
re neaudirele parole del Signorepnotiftando in pide.,er quello che o mandato
confommadiligentiafi debbeguardarede non smontar prima da cauatio, ouer  o
dclla carretta,accioche egli notifia ueduto in qucfta parte fcentarc la grandezza
delfuo Signorc,mafub’to cheluede tiordtore difmontare da cauatio, Al’kora an*
choraegli[ubito desmonta.

Ncllaprtma inia legationeio annuticiaua a quctio che mi uenne incotro fuora del *
la mofcbouia,me eprftracco perreffetto deluiaggio,er che noi caualcando cx*
pediremmo quclk cofe che [ono da eprc cxpcdite. Maegli atincontro reffonden*
do,dueua repliddo la caufaprima,quefio no poter eprfatto da lui.  M a glinter *
prete er gUaltrigia crano smonialida cauatio,e mc admoniuano anchoracheio
doucpfare iljlmile,atit quah io refpottdeua[ubito chcl mofchouito difcenda da ca
uatio,cofi io defcendero del mio cauatio,perciocheu edendo quctii fare tanta iftima
tione diqnep cofa,jhmhnente io non houolutomancharc al nuoj]gnore,ne pa «
rimentetiautorita dt qucUo puntoficmarc.  M a perche il mofcouito calcitraua d'ef
[ere il pnmo adismoncare da cauatio,er che quetiafuafupcrbta alquato piu del do
uero era menata in longo, uolendo poner fine 'a quefla c ofa,io mofit tl pic de fuora
dclla (taffd,come uolcfii smontare da cauatio,la qual cofa uedutadal mofcouitop
bito Ustnonio da cauatio,ma to tanto lento e 1  cofipian piano ifccjigiu del cauala
lo, chcl Mofcouito fe ne pentitte dapoi,penfando epr ftato ingatmato dame.
Dopo qucfle cofe,ucnendoatiauolta de l oratore col capo difcoperto dicefil luo*
go tenente CT HcapitaniodcUa talprouincia delgran SignoreBafilio per  g ratia
de iddio Re er llgnore di tuttala Rufu, er  g ran Duca dclla Mofcouia e c. (reci
tando h piu notabili principati) mi ha comandato chc io ui dica,chc dapoi che tiha
intefotioratorc ddtanto Signore ucturehora al grandc noflrofignore,ciha man *
dato incontro,accioche te conducanoa qucUo,repetcndo di nuouo tl titolo del priti
cipe er del luogo tencnte.Oltra di que/lo ci ha comep,chcricerchamo quanto fa
namente haicaualcato,(perche quejio eihttodo nclnceuerc L oratore,quatito fa
namente bat tu caualuato*)dapoi quello che e mandato fporgic la dextra a l’ora=
tore, ne di nuouo gli da altrohonore ,fdnonuedc tioratorc fimilmente(larecol
capo difcoperto, otira di quefto da certa humanita mop, difua uolonta  w»

COMfcN. DELLA MOSCOVIA.

ter roga l’oratore(comc ho detto)quantofanamente haueffe caualcato.Vltimame
te gh da tlfcgno con la nuno, accenandolo che monta d cauallo.er che uadi,borfi-
nalmentc montati d cauaUo ouero tielle carctte,il mofcouitofeferma conli fuoi,et
nonudduante del oratore,ma cojl in ultimo lontano lo fcgiutd , er cura di *
ligentemente che niffuno retomiadietro,ey che niffuno cofi prefto lo feguita. An-
dandoadunqueauantel’ordtore,delimofcouiti primamentc addtmandano il no*
m de l’oratore,cr di ciafcunoferuitore,fimilmetc It nomidelit parenti ,er di qual
proutnciaciafcunohabbta trattaVorigine,chelinguaggio fiadi ciafcuno, de che
conditionefia,ouerferuitore diqualche principe,oucr parenti de 1'oratore,  er fe
per pr ima fia ftato mat piunella promncia loro,le quali tutte cofcduna per unafu
bito le refertfcano al  g ran  D uca per uia de litterc Dapoi effendo 1’oratore un po
coandato piuauante,unohuomo gh učne tncontro dicedohauer comifiione del luo
go tenete,di prouedergli a ejfo oratore de tutte le cofe neceffarie al uiuer fuo.
Effendo adunque noi ufciti fuora de Dobrouuna piccola citta deUa Lithuuania,&
apprejjodel fiumcBorifthcnepo{ld,ey inquelmedefimogiorno hauendoottomi
g lia finiti,aUi confini deda mofcouia peruentfiimo,zx iui la notte 'd 1’aiero ci ripof-
fafiimo,ma primafugettato un pontefopra deun picciolfiume,macrefciuto per
l’acque,accioche dopo mezza notte pajfato dfiumefd Smolentzko potefiimo pue
nircila qual citta di S molenfco folamente per dodici miglia germanici e dtftante dal
U confini di tAofcouia.La mattina effendo andatt auanti per fpatio di un miglio ho
noreuolmentcfufiimo riceuuti,ZT de lipoiapenamezzomiglio caminato , in un
luogo preparato d laiero patientemente fiefitmo la notte.  1 1 di fequente, circa duo
miglia andafiimo audte,er in un certo luogo adoggiafmo t nelqualeddqueUoche
ci conduceua largamente  er copiofamente fufiimo rucuuti.m il giorno fequen*
te,(qual era tl giorno delle palmi) benchehauefitmo comandato aUinoftn feruito
n,che in nijfun luogo fe fermaffero ,ma che per la dretta uia con k ualigie  er rob*
benoftre a Smolentzko ne uenijfero,nondimenoapenahauiamo fatti duo mi *
glia germanici,che qucUt in un certo luogo datogli per alogiamento deda notte, ri
trouafiimo. Nta quclh del luogo uedendo chenoiandiamoauate,cipregauano,che
iui dl meno uolefumo difinare,ilchefuhoneflodafare,percioche inqucl giorno,
il noftro conduttore haueua inuitato d tal dtfinare  g hambafciatori del fuo princi s
pe,cioeil nobilc Giouanne Pofetzen Laroflauuski,cr Simeone Trophimouu Se=
cretario,ltqualierano fiati infpagnaper Ambafciatorid Cefare lmperatore, er
con ejfo not ritomauano neUdpatria.lochefapcua la cagionepcrchetanto tempo
in queRe folitudini ci riteneudno, (perciache haueuano mandata da Smolentzko at
g ra Duca di Mofcouia.nuntianioglila ucnuta nojira,afpettauano L refpojlafefuf
fe lecito lorodtcondurcinelcajiedoofiono)uolfi fare expcrienzd de 1’animo
toro,&cofi mi mettoin uia uerfo Smolentzko,il che uedendo glialtri procurato
rt del uiaggio,[ubito recorfcro dal  c oduttore noftro, & k par uta noftra le nutia,

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. 76

ddpoiritorndti,cipregdno,mefco!Čtdo'ctidmdiole mindcct colcpreghicrc che noi
doucftmo refiarc.Md quedi intrd quefto mezzo hor qua,hor U fcoredo, cocioffd
che dl terzo aUoggidmcnto fufimo peruenuti,il mio procurdtorc mi dijjc qucfte
pdrole,Sigifmondo che fatipcrche fccondo il tuo uolerc ncttidominij d’dltncon*
trd 1 ’ordmdtione del Signore ne Udi cofi in Ant d dl qudle refpofl,ucrdmcnte io non
fonufo ncUc feluc fccondo lefere,ma fotto It tetti  er m fr d glibuomini uiuere. Li
O rdtoridel uoftroprtncipefono paffatipcr ilregnodcl nuojlgnore,fecondo che
hdnno uoluto,crfonofiati tncnati pcr la cittadc,pcr le cdftcQa,cr pcr le uiUe ,eT
cofi qucfto medefimo e lecito d me difdre.  E tanto piu che non ui e comifsione del
uojlro principe,neuedo lacaufa  er lanecefsita diqucttatdntdritdrddnzd.Dapoi
dicono che f'ono perandarc poco 'dUdnte,cxcufandofi che Id notic era uicind,er Pal
trachcnone lecito dl notteintrarcnclcdftcUo.Mdnoi le caufc afitgnate ddloro
dcff>rezdtolc,per la dretta št Smolcntzko ne gifiimojoue in tanteflrcttc fiatiette
lontano dal cafltUo del principe, fujiimo riceuuti,chc non  /j poteua codurui detro
licdUdUi,feprimd non fufmo /fezzatc le porteditah dUoggimcnti,il fcquente
g icrno dl nuouo pcr il jiume Borijlhcnc fufimo condotti,douc aUogiafimo in un
certoluogo al , incontroquafidclcdftcllo diSmolenzko.fnalmenteil luogotcnete
di tal citta pil mezzo dcUifuoi ne riccuuettc ,er con il bere del doppio piu ci hono
rojrioe con buona maludgia,ey con il uin  g rcco,l'altrc btuande trdno di ccrte ua
ridtcfortiicUd bcuctndd det ta Modonc,fimilmentc cenil pane,er con ccrte uiuan
de al modo  /oro,er cofi in Smolcnczko per dicci giorni rcjlc)iimo,af}>ettdndo Id. re
Jfiofta del gra Dued.F inalmetc ucncro duogentilbuominida partc del gra Duca,
accioche qucUilacuradinoi hduefiino,cr chc ciconducefjero in Mofcouid,quefli
duo nobili intrdtincl noftro aUoggidmcnto,er ano or nat 1 de commode uejie,ma no
ficauorno labretta,penfando chenoiprimadi loro doueuamo farequeflo:delche
noi non dtmeno fcfimo pocha ftima. vltimamcntc conciojia che le comifione del
principe fujfc da effere referite  er uditc da l’uno wd* l’altro,ct uditoglt nomare
tl principe , noi ghfacefiimo honore. Maji come in Varij luoghi rctcnuti,piu tar
damente d Smolentzko erano uenuti,cofi m(imilmente piu longumente di qucUo
che portdua ildoueroflamo retenuti.  m<* dcciochcper tanta longa retardanza no
fufimo cofi offcfi,Wdcciochc čfUin ofufino ueduti mancharc mete dl defiderio no
firo,piunon ct chiamduano,dicendo,domdn damdtina,ci partiremmo,  er cofi noi
la mattina fiamo a 1’ordine con li cauaUi,e 7  per tutto il giorno ftiamo in expctta *
tionc del partire.Finalmente ful tar do co cer ta pompa ar iuorno,cr dicono in qutl
giorno non fipoterccxpedire,md che dom dne da mattina eranoper metterfe in
uidggio,il che ctiadiofu differito,pciochc dpenu de h a tre giorni ful mezzo gi or
no cipartifiimo,crp er tuttoquelgiornodegmdmmo.similmentcper il giorno
fcquentc ordinorno unuiaggio piu longodiqucUiche h noftricarri ui pote fino
ariudrc. Infra quefio mezzo tutti h fiumt per Id folutione dcUe neui uernali,erdno

T ij

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

citre modo cnfciutijiriuohfimilmente fenzaripe.gran copia dcacqua uoltdtid*
no,dimodo cbe jlcuramentc [c no con  g ra fdticha ji potcua pajfare. p erciocbe
hpotiti audnte dud ouer tre borefattiper la molutudinc ddlc aque tmauano per
queUe,di modo chepoco ut mamo chel Conte Leonardo datiugarola  O ratore dl
Ctfare l’altro giornc depo lapartita noftra da Smolentzko non fcfujfe anegato.
P erciocbe metre nel ponte cbe notaua icfteua.er cheprocurauacbeglimpedimen
tifufsino trdnfportau dl la,il cauallo del conte g h cafco di  /offo.er qucUo in tlna
cieca ripa hfcuiHo,U duoiprocuratori del uiaggio prcpinqui alconte, non moffe *
to pur tlpiedc percagionedt uolerfoconerea quello:per modo cbe quelli cbe era
no lontano fe no gli hauefsi dato diuto crfoccorfo prejio,certo era jpacctdto Ufat
to fuo.Stdmo ucnuti in quelgiornoadun certoponte,ilqualeilconteinfieme co li
fuoi con grandifsimo pericolo baueud paffatotma to cbe fapeua h noftn cdrrt non
potcrefeguttarli,refletti diquu dal ponte,c? in caft d’un certo uiUano intrai,  er
uedendo chelprocurator nojlro negligcntemcntc procuraua il cibo da mangiare,
per quejla cav.fa cbe egh dtceua bauer mandataauante la uettouaglia,io compraua
il cibodaunamatredifamegltaperqucl giu/lo pretio cbclei melo dauatil cbe
(tgltorccebidclprocuratorenollroperucnuto,[ubito gli probibitte chcnonmi do
ucjfe uendere piu niente.  Di/ cbe [ubito cbe me nduiddc.chiamai il mejfo dt queUo,
er le comijp. ebedteeffeal procuratcre,cbeouero procurajfc aluiucr nojlroate
po,oucro ct deffe d. not la licentia di poterlo comprareicr quando non lo uoghdfd*
rc,iofonper rompcrghlateftaioho conofciutoglidifsi iluoflro coflume, malte
cofe uoi ricercatc per comifsione del principe, crqu eflo col noftro nome,  er n ondi
meno qucllenon ci porgete niente:  O Ura di qucfto uoi no lafciatc cbe ade noftrefpe
fe nimamo,& cojigli mmacidi diuolerdir qucAo al principe } conquc/lctdli paro
te cofi fattamente 1’auttorita dt quellofeemai,cbe per aduemre nofola mente mi ha
ueainreuerenzdma quafitbelmeadoraua Dapcijinalmentcalcorfo di Voppo
er delBorijlbene fiumi ucmfsimo,  er im carricafsimo  il B orifihene dclle nc/trc
robbe,lcqualiinfino a Mojaifko deontrario d'acqudcraito por latama nci paf*
fatiil Borijlbenc,in un certo monaficrioaHogiafumola notte.llfcquentcgiorno li
nojiricauaUi pcrjpatio di mezzo nugho thodefebo crano coflretti non jenza pe
ricolod pajjarcnotando trefiumi,er altri moitinui digrojfa acquariptcm, mA
noi per U Bortjlheno con barcbcpefcdreccedd un certo rnonaco portati,qudh cir
condufumoter finalmente aUi.xxyi.del mefe-dt Aprileariuafsimo in Mofcbouia,
ddUqualeejfendo noi lontano circa mezzo mighogcrmaruco,ciuentieincontro
tutto aHcgro,cr dt [udore ripienoquel ueccbio fecrc:ario,il qualc m fpagna era le

gato,annunctandoci d[uo Signorcinandarciincontrobuominigrandi,er per no*
meglidijfe-Liquahcihaucfsmo iafpcttare,erpanmete driceuerc.Oltra dique
ito diffc ,ch e ncl parlament oprimo eradebifogno cbe noi difmontafsimo dacaual -
lo,  c rfianio in ptede le pdroie del principe nudimo,& dapoi [por tat ogli la mano

Dl SIGISMONDO LI B E. BARON. 7f

l que{lo tiojlrc amico,rtgionando infieme gli difsi qnale e la caufa di tdntofudori?
eghadalta uoce rcffondendo diffe,Sigtfmondo,e altro coftumeda feruircapprcffo
del noftro Signore,che non eapprcffo del tuo  H or ftnalmente metre che cofi ca*
minctmo,eccoti che uedemccon longcordinc comeun ccrto effcrcito flando fcr*
mo,er dapoiaprofimandofinoi,dijmontornoda cauaPo,ilcbe anchora noi fefii
mo il fum! e-  M a nel pnmo ragionamcnto un certo ddh mofcouiti incomincto apar
litre in quefta formi.  1 1  g run fignor Baftlto per gratia de  I ddio  Rc er fignor e dl tut
tu la  R ufitd ere. (recitdto d titolo)ha intefo,uoi ordton dclfuofratcllo Carlo elet
to Komdno lmperatore;er fupremo Re:er dci fuo frateUo ferdinando cffcreuem
nuti,bd mdnddto noifuoi cotifiglieri,er baciimpofto che da uoirecercbiamo,qudn
tofiailfuofratcllo C drlo Romano Jmpentore,er fupremo Re,dapoi flmdmente
(tddimditda del  Rc Fcrdinando, unaltro poi uoltatofi d conte nugarola, diffe.
Lunardo Conte, d  g ran Signore (recitando pur tutto d titolo comtdi jo *
pr d) mi bd impojlo ,cbc io te ueniffe in contro,erchefino d 1'hoffntio te con=
<duccffe,et de tutte le cofe neccffarie ti prouedcffe.d terzo poi quejlo medefimo dif
fe d, me ma concioflachcquc(iccofc fufmo ditteer udite dautiaparte er Valtra
col capo difcopertoji nuouo d pnmo diffe, d gr d n Signore(recitdndo tutto d tim
tolo)nu ha comandato,cbe io recercaffe da te 6 conte Leonardo, come fanament a
tufij cdualcato,er d flmile diffe anchora d me.alh quali fecondo la loro confuetu
ditte  g U defiimo tal rcfpofta.  I ddio daghifanitd dl grdnprincipc,ma per la clcmett
tid de iddio,er per grada del  g ran Ducaffanierfalui bauemo caualcato nel no *
Uro uiaggio.Dapoi d medejlmobuomo di nuouo diffe quefto: d gran  D uca ere.
(di nuouo repetendo tutto il titolo)tnandaa te Leonardo una chinea con Ufuoi
ornamenti,er 1’altro cauattoflmtlmente dedafua jlalld, er qucfle medcflme dffe
anchora a me:dede qualicofc bauendogli noi refferitcgrme conueneuoh,ci fpov
fero U mano,er di nuouo l’uno er l'altro dalli mofcouiti d l’uno eri altro dl noi or
dinaumentt addimandano fcfinamcnte bauemo caualcato,pot ftnalmente diccua=
no cfferc conutnicnte che not honorefitmo d  /or Signore,er che fopra dt donati ca
ualli caualcafimo,dche feftmouolcndera.erpoi paffatodjiume Ntofcua,erman
datc auante tutte le cofe noflrcffcguitafimo dneto neUaripa delfiumcc un mona
flerio,er de lipoiperlauta piana,er permezzolaturbadi ghbuomini, Uquali
da  ogni banda correuanoffufstmo condotti dentro aUa citta,er aUi noflri loggiua
menti,liqualieranouacoui er di habitatori, er di maffarie dicafa,uenutial !uo=
go noftro ciafcun procuratoredtmoflrauaalfuo Oratore cheeghinjUmeco qucl
li procuratori,quali crano ucnuticon effo not da Smolentzko,haueuano la comtfts
fine del lor principe,di prouedcre 'd noi iitutte le cofe neccffarie,al umer noftro:
ponendoctiddioapprcffo di noi unfcmano,dqualedciboquotidianoerlealtre

cofe neccffarie ciportuffe,erfinalmentcaexortano chcfe ci bifogna niente, lo

fdfimo intend(r(loro,0ltra dt quefio quafiognigiom (tuifttauno^er

CO MEN. DELL A MOSCOVIA.

rogctndoci fe ci mancba cofa alcunajhanno liprocuraton it fuo ordinario ttcl fpe*
dere,altro perli Germani,altro p Ii Lithuuanifer altro pcr glialtn oratorij,ban
no dico un ccrto mmcroprcfcntto  er ordinato,cioe quanto pane,quanto del beuc
rt,quantodičarne,quantodibiada,di fieno,erde tuttclealtrecofcfecondo ilnu*
tnero di ciafcuna perfona,fanno quante legnefl dano pcr la cucina,quato per lejlu
fc,er quanto falc,quantopcuere,quanto olio,cipolle erdcUcaltre cofe minute per
ciafcun  g torno debbano dar e, er quefta medejima ragione citer regola ofteruano
qucUt procuratori,liquahconducano er riducanoghambafciatori di MofcbouiA
alt luoghi deputati.Ma beche fufftcientemetc ne adminifirauano fi del cibo,ccmc
del bcuerc,nodimeno tutte le cofe cbe crano addtmandate da noi,mutate con le pri
me uolentieri cidauano.Sempreciportauano ilquinto piu del urno, ilterzo piu
del Medone,eril doppiopiu della ceruofa. Alcuna uoltap ccrte cofe iobaueua tnd
dato 'a coprareinpiazza er fpetialmcntedcUipefciuiui,diqueftocerto ne baue-
uano  g ran sdcgno,dicendo in cio farji grandemgiuriaal fuo figtior e.lo diccua al
mio procuratore di uoler procurare di baueret lettipercinquegintilbuommi v.c«
nuticon effo meco,qucllo mi refpondeuanon effcrc di confuetuiine a prcuedcrcA
tiiffuno di letti,al qualt io rcfpofl me non adimandano ma uolergli comprare,er
bauer uoluto tal cofa fcco comunicare,accio non fe turbajfccome prima . 1 1 dife*
quentc ritornando a. noi diJfc,ho riferito ahi conjiglicri del Mic Signore de quctle
cofe cbehieriragionafiimo,mibanno impofto chcio uidica,chenonfpendete da*
tiari per conto di letti, perciocbeft come li buomini noftri ncUeparti uojirc baues
te trattato,coficon quehamedejima ragionepromettano di uoler trattareuoial
conciofta cbe per duoi giorni cifufsimo repofati nel bofpitio, adimandafsi
mo poi ahiprocuratori noftri in qualgiorno il principe chiameria noi,er ci dam
audienza,refpofero, qualunque uolta cbe uorete,  er di cio ne parlaremo con li co
flglicri del principe, Horfinalmente era ftato a noi conftituito il termine.I&a no
dimeno furimejfo per Valtro giorno ,er coftil di fequente dijfe il procuratore A
not,h conjiglicri del noftro principe mi hanno comejfo, cbe io ui anuncia cbe doma
CCVti’ t? iffp ne fete per andareauantcil principe noftro,er qualunque uolta cichiamauano  se
^0 Uci'  V ./V prehaueuanoapprejfo diloro glinterpreti,in queUa medejima fera retorno P in*
“  ; terprcte,erdiftcmi,apparechiate,perchetufaraichiamatoalconfpettodelsigno
\ ’ ■  ’ +>YiW reidapoi a pena paffato un quarto di bora,učne Tuno er 1’altro detli noftri procit
‘ ■ te yft V j if' ra t orl  dicendo,hor fu  g ia gta  g li buomini grandi ne uenghino per uoiie pero s’aco
uienc A uoiccnuemreneUe medeftmecafe,er cofi mentre io parlo  co l’Oratore Ce
fareo,fubito 1'intcrprcte uolando neuiene,er diceli buominigrandi er principali
apprejjo del principe prefto faranno qua,accio ui coducano neha co rte,er un cer*
to Signorotto cbiamato Bajiho Laroslattuski parentedelgraDuca,er l’altro,ertt
uno diquehi,il quale in nome del principe ci baueua riceuuti,liquali crano acotn*
p ugnati da miti tiobili,intraquefto mezzo It rwftn t pcuratori admomuano noi,

Dl SIGISMONDO LTB E. 8 AROM. 74

{ bedouefsimo bonorare queUigrandi buomini,^ cbe ne gifsimo incotro,aUi qud~
lirefpodefsimodouerlo cio fare uolentier;cperoef[endo  g id queUi difmotati da c a
uatlo,zr che ncl hlbergo del cotepretto er dno pcrintrarc,h procuratori molto
ci cofiringeuano,cbe notgh gifsimo incotro,zr cbel principe loro in fdrlt honore
quafi aUinoflrifignoripreponefsimo.Ma noiintrd queflo mezzo tnentre queUt
neueniuano a noiborqucflxcofa,bor queftaaltrafingendo,randar nofiro inčo «
tro tardcuamotfur finalmente in mezzo H gradili deUi portd in qutUi s'mcontri
tnOf&uolendo codurre qucUi neUaflatia noflra,acctocht dl quatofe ripoffaffero,
no uolfero acosetire.Ma quel fignorotto parente del principe diffe quefle parole .
il gran Signorc(recitdndo tutto il titolo intcgramcntc)ha comandato cbe uoi dob
biate uenire a lui,zr cofi dapoi montati 'a cauaUo accompagnati da gr a moltitudi*
tteandiamo auantijoue cbe appreffodetla  R occdintantaturba di buomini cifcom
trafsimo,cbe apenacon grandifsimafatica epinduflriadeUiufficidi pcnctrafsimo
per mezzoqueUdgente.Perciocbeglie queilaufanza appreffo dt loro,cbe qualu
queuoltdlinobiliordtorideUiprincipiouer  Re foraftierifono da ejJer condotti
dUa corte generdlmente i itipendiarij  er li foldati detli nobili detle regioni
propinque  er uicineper comandamcnto del principe fono chiamati*&in queflo
tempo tutte le botteghe er le arti detla cittafonoferrdte,& quetli cbe comprdno
er uenddno fono cdcciati uia detla piazza:zr finalmente li cittadini da ogni parte
uengano aUa citta,crqucflo fanno,accioche per tanta  g ran moltitudine dt buomi
ni,er per la gran turba detli fubditija potentia del principe loro appreffo detle al
tre nationi grande,per le tante legationi detli principi externi apaia tato piu mag
g ior appreffo di tutti. Intrando noi neUa  R occha in diutrjl luogbi buomini di ordi
ne diuerfo cffer coUocati crpofliuedcfsimo.Stauano appreffo detla portd li cit tim

dini,crlifoldati etglialtri/iipendiarifteneuano Id pia zza,crli pedonecbeceaca
copagnduano,ne giuano auanti, erfermandofi aleuna uolta erdno de impedimen*
to cbe nonpotiamoperuenireaUefcbale deUaroccha^epero luipoco lontano defa
motafsimo da cauatlo,perciocbc appreffo le fcbalino ilecitoa mjfuno difmotare
da cauaUo,fe noalprincipcil cbe per altra cagioneno cfattofe no cbe fia ueduto
maggior honore cffer dato al principe.F inalmente smontati da cauaUo,[ubito cbe
d mezzo detle fchale fufsimo peruenuti,nc uenero inčo tro certicoflglieri del prin
ctpe,fporgendoci la mano,& tl bafao,&cofi ne condujfcro piu fu, poi aUa cima
dcUa fchala peruenuti, A Uri conjiglieri dimaggiorc autorita ne uenero tncontro ;
dando luogoiprimid queUt, (percioche g lie cofiumc cbe li primi aUifequentiet
dli piu proximi ordinatamenteccdeno. )et bauendocifalutato,ci dettero U dextra
dapoi intrando nel patlazzo>nel quale la turba deUi nobiliflaua intorno intorno,
li principali conjiglieri del principe flmilmente ne uenero incontro,  er cofi ordina
tdmente,co ilmodopredittoci falutano, poi fufsimo condotti in unaltro portico
ouer falot to, il qua!e era pieno defignoretti , (7 dfottri buomini de piu alto  /c«

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

gnigglo,&de fordint er del tuimero de quali i configlitrifono cUcttiide qui  pot
fino alcoclaue del principe,peruenifiimo,auante delqualefiauano queth,li qualili
cottidiani offidj al principe prefiauano,ma cofi fattamente fufiimo condottiai
luoghidcttidi Jopra,che niffuno intra qucfio mezz° delit circoftanti un minimo
benore ce dimojlro:anzifcpaffando okra. qualche noftro amteo limfi mefalu *
tato,cgli non altrimente ne rejpondeua,erfalutaua,come gin nuu da noi conofciu *
to nonfujfc,hor finalmente intrando dentro neti* cmera del principe,li conjiglie
ri ali <t utrnita noflrafi leuauano in piede:eccctto pero li frateUi det principe,li qna
li fe ui [ono,a 1’bora prefente non [c leudno in piede,ma col capo difcoperto.feda *
/to: er uno dcUipiu principali delhconjiglieriuoltatofi uerfo del principe, fccodo
il cojlume fuo,non pregato il neme noftro diceua quc(te parole,  M dgne domine,Si
gnor grande,il Conte Leonardo,percote la fronte,er dinuouo magne domine il
Conte Leonardo, percotc, la fronte,de la tudgragratiaiet quclmcdeftmo diffe <be
Sigifniondojlprimo dittofigmficaa dire,qudflilfe inclind.er tirendePbonore j
ilfecondo ditto,ilte refferifcegratie dellagratidriceuuta.Ecrciochc percoterela
fronte,piglianoperldSdlutdtione,peril refirimento delte gratia,er peric altre
cofe di quefia forte$percbe qualunque uoltaalcuno adimanda qualcbc cofd, oucr
referifec gratid,Al’bord fttole abbaffare il capo,er fe jiudia difar quel!  o pni sfor*
zatamcnte,Alhora cofifelnclina,checonla mano toccalaterra,quando al  g ran
Unca per qualche gradi filma cofa uogltaito refcrirgli gratie, oucro qualcbe cofa
adimandareaquclmedefimo,aPhoratalmente fe mcbmano,<t fe Abbaffano giu,
checonlafronte toccano la tena.

il principe in un luogo eminente et illufire col capo difcoptrto ftdeua , il pariete
drieto alk jf alk per la imagine d'un certo fanto refi>kndcua,dalla man defira ha
ucua munfcatmo il capello^olpack-dallafiniftra ilBaftont con la croccpofocb,ct
baueuaun bacile,con duo Kamini,er unatouagliaapprejfo,per quefta caufa che
dtcano cbcquanio il principejporge la mano,'a 1’Oratore dellafede Romana,egli
črede porgere la mano a uno buomoimmundo  er impuroiepercio licentiuto,che
e i’oratoreromano,fubito il principe filaua k mani■ Era iui alincontro delprinci
pe in un luogo piubajfo,un fcanno adornato per glimbafciatori,al qual luogo cffo
principe,rendutogh prima il debito boncre,col ccnno er con la parola ci chiami
er con la mano demojlra il luogo da federe:nclqual luogo conciofid che ordinata*
mente falutafiimo il pnncipe,l‘interprcte,era prefente,il q ude 'a parola per paro
la rcffcriud,ma udito infra k altre cofe il nome dt Carlo et deFerdinado,ejfo pnn
cipe fe leuo fu.er difcefegiu del fcabello,er udita la falutatione infino al fine,diffe
in quefiaforma-llfratel noflro Carlo eletto Romano lmperatore,er fupremo rt
c eglifanoimentre il conte rejponde c fano,mtra que(lo mezzo motita nel fuo fid
btlio,erfcde.Qaefte cofe medefime,fimtalamia falutatione,recercaua de me de
Ferdinando,Dapoiordtnatamente chiamaua l'imo er 1’altro dmoiprcffo dife,

et diceua,

m SI GISMONDO LIBE. BARON. 77

er dicettd,porgmeld mano,Id qualt ddtd,fogionfe,hdi tu caualcatofanamentei 'in
qude runo  er 1’altro di noifccondo il coflume loro re/pofe;lddio permetta. cbe ru
fij fano,per moltiannt,pcrche certo p clemetia de Idiio,er pcr lagratia tud iofon
[dne:  er det to qucHo,comando cbe noi fedefimo.  M d noi prim d chefedcfiimo,feco
do Id loro confuetudine primdmente dl principe,dapoi ah configheri, & dlii altri
nobili grundtli qudh ftduuno h pcr honor noftro,abbaffando il capo h l’und  er

Pdtrd parte,gratie infinite glircfcrinmo.Mdaltrdmcntcfoglianofareliordtori

de ghdltr t principi,&fpetialmete quclli,li qudi dclla Lubuuama,dclla Liuuonia,
crdelld Suuetidfono mandati,perciocbe quettiauante d conffctto del principe in*
troiutti,inflemeconlacompagnid cr con Hftmtori foglidiio offerire cidfcuno
ilfuo dono dl principe di Mofchouid.

Vtrdmente Id confuetudine deofferireli  dom' er dtriprefenti fuol effereinquc*

fto modo,uditdCTerpojla Id legatione,dapoi qucUo con[igliero,il quule bdintro

dottogliordtoridUdnteil principe,fc lcuafu,CT con ch ur a  er dpcrtd uoce che

ogni huomo Vodedice cofi,Signorgrande,il taleOratore percotc la fronte con il

tdle  er tdlc dono.er quefto medcjlmo replied ddfccondo,er del terzo,ddpoili no

mi crli prefenti di cidfcuno nobile,erdi cidfcuno fcruitore con qucllo medefimo

modo cxprime  er dichidrd.cordinatoaneboraIt unfecrctdrio dqudle parimente

linomi,cr Uprefenti nominatamcnte diglioratori,er di tutti qucUi che fe offeri

fedno ordindtamentcfcriuc.Tdli donicfii  P ominki,cioe menična  er recordanza

dppelldno,ddmoniudtio li noflridclliprefenti,aUiquahrcfpondcndo diffe no ejfe*

re noftro coftumc di far quefto.M.a tornando alpropofitofatta lafalutationc,iy

bauendo fentatounpocoil principe or dindtdmcnte,inuitol’uno  er 1’altro di noi t

con quefte parole uoi deftnaretc mcco.Ndla primd mid legatione.dccioche queJlo

anebora uidggiunga,fecondo la loro confuetudine in cjuctto modo mebaucukin*

uitdto,Sigifmondo,tu mangiarai ilfale.cril pan noftro con  cj/o noi,dapoi cbiamu

ti a fe hnoftri prccuratori.gli diffe nonfo cbe con uoce baffa,ddth quali procura «

toriglinterpretiadnmiti,ct dijferojeuatiuifu^ndidmo neldltrc bdbitdtionc.ncl*

lequalementreilrcjio deUa noftra legat ione crdclle no/ir e comtfuoni apprcjfo

di cer ti configlierierfccretarij ordinati del principe cxponcrnmo,erano apparec  t, . j

cin ate letauole,il cbe fatto,d principe,h fr at cUi,zr h conflglicrigia poftojiamc OVdlflK Qi'  /

fd,zr noijimilmcuttcffendocondottu talconuitoalluogoordinatofubito licon -rm'/n

Jiglieri,cr tuttiglidltrt ordindtametcfileuornofupcr honorarci,ucrfo dclliqiut  /fj-  <*'V

li anebora noifeft imoilftmile,  er inclmando il capo m ognipartcgratie bonore= dff’

uohghrcjfenmo.o'poiil luogo tielfcdere d tauolajl quale ejfo principecidi* ’ fof

j moftraui con la mano.pigliafimojc tauole douefe magiaua intorno intorno era

> no adornate er inmczzo uicrdunacherdenticrd pienacr carricba de diuerfe

| forti di najt d’oro er d’arg<nto,nelld tduo\d,doutfedeua il principe,da una par «

COHEN. DELLA MOSCOVIA.

te  cr F dl trd enmtdnto di jfatio lafciato,quanto ejfo principe con le nune d<(lefe
barebbe potuto tcccdre.Infra del qual luogo h frateRi cjuddoui fone pfente feda*
no,il p tu uecchio daUa dtxtra,er tl piu giouane dalia jtmjira,dapoi dl la del fr as
tello,con pocopiu maggiorjfatio,ifignoripiuuecchijtconfigiieri, er altn che
trano di qualche gratia  CT autorita appreff o del principe fedeuano d l J incontro
del principe ne lUitra tauola noi fedeuamo,er pot con poco mtcrualio fedeuano li
ttojirifamtliari  er fcruitori,er ttcl altro Uto ordinatamcntejlauano quelliji qu<t
li dalloggiamentoneUacorte cibaueuanocondottt neUeultimctauole poifedeuas
noqueUi li quali ilprincipe baueua fatteituntarc infiemecon glialtriftipendiarij
del principe, ticllc tauolc erano pojli certi uaji,detli qualiuno era pieno de acceto,
1’altro pieno di pcuero,erl’altro pieno di file,erquejli tali uaft 'a quefto modo era
no pojli per la longbtzza dede tauoie,che tre erano bajlantifra quatro conuiuan
ti.Oltra diquejlo,tiferuitori er queUt che portauano le uiuande erano ueftiti de
Jflendidiuejlimenti,liqualiintrati dentro nelgran cenacolo,primamentecircons
dauatto la cherdentiera d torno a torno,e? pot aU’tncontro del principe defprez-
Zdto ognihonore fefcrmano.Mcntre chetutti glinuitati conuiuenti fedeuano a
tauola,er mentre che erano ccmandati che por ta fino le uiuade,lntra qucjlo mez
zo il principe haueua chiamato uno deUifuoi mimflrfal quale  g h haueua dati duo
pezzilonghidipane,dicendo,daqucStialconte Leonardo,& 'd Sigifmondo.il mi
tliftro chiamato apprejfodi feTintcrpretc,ordinatameneca l’uno er d 1 ’dltro di
noici porfcilpanc,cr diffe,conte Leonardo,llgran SignorBaJilio per la gratia
delddio  Rc er Signoredi tutta la Rufiia,er il  g ran  D uca tefa la fua gratia,er te
maniailpancdeUafua tauola.er qucjle parole 1’mterprete conchiara uoce ce le
refferiua  er efponeua,  er noi ftando in pie la gratia  er ilfauore del principe aum
diamo,er glialtri flmilmenteper bonornojlro s'erano leuatifu,eccettuati pero li
fratcUi delprincipe.Ma per qucfto tal fauorc  er honore noti e dcbifogno de al=
tra rcfpofta,eccctto che tu pigh 1 l pane,fopra della tauola lo pom,er con la inclina
tione del capo primamenteal principe, er dapoialli canjiglien,er ultimamentei
tutti g haltri con bel modo  g ratic ne rtfcnfce. Veramente per d fopraditto panc il
principe la fua gratia uerfo qualcheduno dimoftra, er per il fale l y amore: er in
uero nijfuno maggiorhonore puo dareilprincipe  <i qualcbt perfona nel fuo conui
to,quantoche mandargli il fale de la tauolafua.Oltra diquejio li pani che luno la
fom<tdelpettoraleequirio > Jecondo la miaoppmionc fono ufati daqueUi,h quali
{talino fotto ilduro gtogo er la perpetuafatica della feruitu.Ne! principio del co
vito,lifemtori la prana cofa portano in tauola l’aqua dc uit a, er quella auante
taltre cofe beuano dapoi quando mangiano čarneJbgliano portarc alh foraftkri
per Uprimo cibo i Cigni arojUtr,delhquali trt fono pojli auante del principe, er
pungendolifolcoltello addimdnda qualefla d mcghore^tpoi comanda che fiano

Dl SIGISMONDO L I BE. BARON. 78

portutiuiuji quuli Cigni dipoifono mtmbratitt poftiin certi piateUi minori,qua
tro ptzzi per piatetto,dcUi quaU,liferuitori ne portano cinque pidtti auunte del
principe, et le altrepartidijtribumno aUifruteUi uth conjlglicri, dgliorutori ,et
agliultriordinutumcnte.Reftd upprejfo del principe,un certo feruitore,il quxlc
porge dd bere dl principe,et ctumito tutti h doni chel principe m udu d queUo chc
pin glipidce et dilctta. Sole anchord il principe ddre und certa purtteella d gujlure
d qucUo chc portd le uiuundc,et dapoi d qucllein diuerfe pdrti squurtiatc,lc gujld,
et ddpoi di queUd gufhite ne mdndd un pidtto,o dl fratcllo t d  4 quulche confighe*
ro oucro d gtior utori. Ntufempre nelld maggiorfolcnnita tuli uiuundc,come e jia
todettodel pune fono offertc ugliorutori,ncUe quult dueffere riccuutc non folu*
mente dd čolni,ulqualefono mdndate,ntu du tutti ghultn  c duleuurfi in pie,per
modo che tunte uolte nellu demojirutione dcHagratia del principe,nel leme, nel
flure,nel referir grutie,ncl inclinure il capo in tunte purti ciafcuno no poco Jlrac
co dtuitne.Ncllupnmu legutione,ej]endo 10 orutore dt Cefarc Maxmiliuno,et tfie
do riccuuto nel conuito regio,alcutia uoltu per honorurc li fratcUi delprincipemi
era leuato inpie,mu uedendo che queUi alincontro non me refenuano grutie,ne in
modo ulcuno me refpondeuuno.pcr 1 'aduentre quulunque uoltu io uedena che flu*
mo p riceucrcldgratiaet tlfuuoredcl principe,al’borufubito comtnciuuu,'u pur*
Ure con quulche duno, et fingendo de non neder e, et benche ulcuni ulincotro mi ac
cenuuuno,etftundolifruteUi dd principe tnpte.mi chiumuuuno.lonondimeno  co
ji fingeuu tutte le cofe du no ueder e,che u penu dopo la ter z* udmonitione,du quel
li,reccrcuuucht uolcfiino du mama cociofiu chercfpondefiino,chc to aucrtiffcche
li fruteUt del principe ftauuno in picdetio per queJlo prima che resguurdajje,et che
mi leuaffefu,le certmome loro crano quafifintte.Simdmentcconciofiu che dtcunu
uoltu ptu tar do mt leuajfc fu,ec che fubito poi mi metteffe  4 federe, etdi cio quclli
che mi crano alincontro fe ne ridefino.ghnterroguuu per quul cugione ndeJiino t
non dimeno mjfuno mi uolcuu dire lu cuufa.  F inulmente conofciuta lu cugione,con
il uoltocompojlo in gruuita,coft diceua,  Io hord no fon qui prefentecome perfor
tepriuutu,mu orutore,et qucdo che dclfnzz* H mio jignore,et io defprezzuro
coftui.Oltra dt quefio,concio/iachelprincipemddaffe quulcheprcfente,d, qualehe
duno da ltgiouant,io ctiamdio era admomto che non mi leuaffe fu in picde,al quule
refpondcndo diJh,colui che honorail mto Stgnorc,et quefto anchoru iohonoraro
lo. conciofiu chc bauefitmo mcominciatu it mangiare delit Cigni rojliti, poneuano
injicme con quelh l'aceto,d file et ilpeuero.Percioche njuno quejlt in luogo di co*
dtmento,ouer dt brodo,ottra dt quctto tl latte accro in quejlo mcdcflmo ufo pofto
tt jimdmentelicucumcnfaUti,ctlcfuccineconquc)hmedefimurugione conditc,
altempo drldifinare de la menfa nonerunoremopi.Et tl mtdcfimo  o rdine netie
aUrcuiua.idc du cffere portatc t feruutoitccetto quunio dumouo non come liro

V ij

COMEN. DELLA MOSCOVJA,

ftifonoportdtuVdriefortidi uini fotto apportdficioeldnuluagid, iluin grcco,
ctiurieforti deUi Mcdoni, ilprincipccomunmentecomandu chcglic jia fporto
il  /ko bere um  uoltdouer dud,daUa qual beudnid quando ne betic, ordinatama i-
te chiamuauante dife gliordtori,dicenio,Leonardo,Sigifmondo,tufei uenuto da
uti  g ran fignorc,<td unaltro granfignorefidi fatto ungran uiaggiojtdi ueduta U
gr at ti a no(lra,cr glioccbi nofiri ferem,beui  er rcbeui,  er mangu benc fino stilaf<t
tietddc,cr ddpoi ti ripcjferdi,dcciochcfinalmentc tu pofit ritorndre faluo dl tuo ji
gnore.Tutti li udfi,nelli qttdlimettdno il cibo,il bcrc,lkceto,il peuero, tl
dltre cofe comc hdttcmo ueduto,dicono effcrc di or o puro,tl che appdreud effer ue*
ro dl gran pefo di queUi.Sotio qudtro perfone,lc qudlifiatmo da l’una  er l’ultra
pdrtedelit credetierd^ciafcuno tiene Id fud tdzZd,oucr bicchicri doro,d<Ui qud
li tl principe piu uoltc beue.ffcfie uoltc pdrlacon gliordtori  er g !i confortd chc
trungino,qudlcbcuoltd drtebord addimdndd qudlche coft ddqucUi,cr dlcunduoltd
molto fdceto,zrhmdno,feglic dimoftrd,mfrale altrecofcmc interrogaui um
uoltd fe io mi fujfe rdfd Id barbifil che con und fold parola e fatto,cioc briU,dicen.
do io dcfi.rcffofc dneh or d  eg/t,er not c ifemo rtfi,percioche hauendo tolta undl
trd moglietuttd Id barbas’erardfd,il chcgidmai da mffunodltro principe diccua ■
no ejfcrfldtofatto.  p rima li minijlri deHa tauola alk fimilitudine deUi leuiti chc fer
uano ncHe cofefitcre,crano uefliti,md certi,nondimcno dl prefente bdnnoucfie di
ucrfejc quali  T crlidi chtdmano,ey per legemme  er mdrgaritefono greui,durj
qudlche uoltd il difinare del principe per trc.ouer qua tra bore,nella pr ima mU le¬
gat ione, dur O tl pdflo Ctid dioda hord dcldifindrcinfi.no kuna bora di notte.Pcr*
ciocheficome nellc cofcdubiofe confultdndo,fpcffc uoltc tutto ungiorno confuma
no,ne mdife pdrtdno,fe prtmd non hdnno fidttd Id deliberdtionc del tutto,cofi pari
tnente nc li conuiti,ouero pdppdmcnti,qudlcheucltd un giorno integrofeglidno  c 6
fumdre,zr fopragiontd k notte,fc pdrtdno. Quefio principefpcffc uolte  er con le
Hiudndc,cr con tl bere honord qucUi che mdngmo nel fuo coniuto,nelfine del di-
findremcntepurld dellefucendepiu graui  er dc importanzd,dnzifinito iteonui
to,fuole dire  d ghoratori,andate dl prefente,  er cofi hduutd Id Uccntia,queUicon(i
glierifiiqudli haucudno condottigliordtori dentro nclla cortc,quclli medefimi di
nuouo glireducdno vdccompagnano diproprijdUogidmenti,0' dicano hauer co
mfitonc di reftare li,er di tenergli in aUegrczzc  CT tn pidccri,fono portate cera
tctdZZe d'drgento,c? certi dltri udfi,con certdfortc dt bere,per bcucrc benc$&
tutti (tuikno in qucflo,de fare tmbridehi queUi,che ut fono prcfcnti.Per che fono
ehcglie cofdbcUdinuitdre glthuominid l’atto del bere,&’qudndo non hdnno niu s
tid dltrd occafionc difar qucfio,cominciano findlmcnte k bere per lafdtiitd di Ccfd
re,delfuofrdtcUo,delprmcipe,o-findlmcnteper IdfanitddtqucUi,liquahcrcdd*
uo effer pofki  er coRocdti in qudkhe honore  er digmkde,penfano mjjuno douere

Dl SIGISMONDO LIB 5 . BARON. 79

r ecufare Vat to del bere fotto il nome di queUi,il modo  er 1 'ufanzd del beuer loro
i qucfto,quctlo chc comincia,pigliaU tazza,er ti a la in mezzo deUajlanza,{tan
do col capo difcopcrto,con tocofo parlarc expone,per lafalutede cui egli beua ,
quel tutto che  g li dejidera,dapoi cuacuata cmokata fotto fopra la tazza,co quel
la la femita del capo ji tocca,accio che tutti uedano che glt ha beuuto,e?qualfani
ta diquellojignore,pernome delquale habeuutojl dejidera.Dopoquejio,nelpiu
alto luogo tic ud,o" comanda chefiano impite piu tazze di uino,e7 dapoi d cid*
fcunoftorge lafua,er il nome,per la falute del qualejlba da bere gliaggiunge;et
coji tutti d un per mo fono coftrettiandar la in mezzo Vbabitatione ,er euacuare
le tazze,erpoi ritortiata al luogo fuo.Ula queUo che uolefugire coji longa cont
potatione,čnecejfario cheeghfingadVeffercimbriaco,ouero del fonno cpprejfo,
mero che imbriaca quelli,oueral manco dopo moltcjlccate tazze,affirma de non
poter beitercpiu,pcrciochcnoncrcdano liconuiuanti ejjerfiati bene riceuuti,e?
lautamente ejferftati trattatl,fe prima imbriacbi non diucngano, quefto cojlume
comunamentc Pofferuano U nobili,erqueUi,aUi quali econccjfo di poter beuere
il !Aedone,cr la Ceruofa,neUa prima mia legatione,finiti 1 1 mici negatij,er douen
dome partirprcjlo,foi chiamato ad un conuito del principe, (perciocbefuole quc

10 tantonclpartirc,quantoneUauenutariccucrc glimbafiatori nel fuo conuito  )

11 quale finalmente ji mto,il principe ji leuo fu,  er appogiandofi apprejfo deUa men
fa,comando che glifuffe dato in man la tazza,poi dtjJe.Sigifmondo io uoglio per
Vamore che io ho uerfo del noflrofratdio Maximiltano  1 mperatore elletto datli
Romani, er /upremo Re,er per la fanitafua beuere di quefta tazza de uino,
cofitubeuerdl diquejlo, er glialtrituttiordinatametc,acciocbetu uedi 1’amorno
jiro uerfo il noftrofrateUo Maximiliano, ere.  er che tu glt referifebi queUe cofe
chehai uedutc‘,dapoi mi porfe la tazza,er dijfe beue per la fanita delno&rofra*
ttUo mximiliano,elletto lmperatore,Romano ,er fupremo  Re,er dapoi Vejfor
geua d tuttiglialtri,li quali erano prefenti nel conuito,ouer fufiino lontanofa, cin
fcuno ufaualefopradetteparole,le quali cofefinite,chiamammi auante di fe, mi
porfe la mano,er d<ffc,horfu ua uia.Suole oltra di quejio comunemente it princi*
pe trattate er ajfctate in qualche parte li negotij de glioratori,inmtare quclli aUa
caccia perfoldZZO',glie un certo luogo apprejfo la Mofcouia pieno de arbon,er
atiileport molto comcdo,ncl qualluogocomeunlcporurio,ungrandifiimonume*
rodi lepri e nutrito  er aleuato,er d pigliare quejli e pena grandifima,et non ep*
ntcjfo d ntjfuno intal luogo tagliaruiarboro nijfuno,ct oltra di quefio,nutrifccan
chora g ran numero dealtri Animalt nelli barchi,uiuarij,et altri luoghi comodi,et
qualunque uoltaegliuole pigliarjifolazzo,alhora comanda che da diuerfe parte
jianoportatiilepori,perciocbequantipiuleponpigUcra,contanto maggiorfo *
lazzo et honore il pojfi hauerfinito Vmprefafua quanio ejfo principe e per ue*

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

mrfuord in cmpoaUa cdccid,  A Ihord msnid certifuoi conflglieri infleme co cer*
ti dltri cortcgidni,ouer cdUdUicri per gliorntori,ct comUdachcmenano queQi aui
tedelprincipe,condottiddunque ghordtori,et dppropinqudtofi non troppo Iona
tdnoddlprincipe,per ddmonitionedeUiconfiglicrtfono coflrettid desmontdre dd
cduuUo,  er g ir fene per dlqudnti pdjk a  piedi dUn uoltd del principe,con queflo me
defimo modo et ordine dnchordnoi fufimo condotti aUx cdccid,et cffendo tl pm*
cipcdcdUuUoinunbello et orndtifimocauaUo,dundfplendidduc(teucfhto,cauxa
toji li guxnti,ct con il capo pero copcrto,bumanamtnte ne riceuette, et exportdci
Idnuid mano,per ilmezzo delo interprete diceud,femo ufcitifuoru dl noftro fo
ldZZO,tt uihMidmo chiamdti dnebord uoi,dccioche fiate prefenti in qucDo mede
fimo,diporto,etcbedicio ne rcportdtiquelpiacere,cbed.uoipiu dcllctterd,epe*
ro montdte d cxuxllo,et feguitdtici,bdueud Albora il principe un certo coprimcn*
to,Uqudle kolpdkcbidmdno,ilqudlehdueuddd und pdrteet l’altra,cioc dulleffdl
leetddUd fronte certi monihouer pendenti,delilqudlile Umine doro inmodo di
penne in dlto tendeudno, et ddpoipigdte et reuoltdte in fe difoprd et di fotto erdno
portate.  L d uefld erd aUd fimilttudine diterlijicon lifih iorotcffutdfddld cinturct
pendeudno fecondo tlco/tumedeUdpdtridduolonghicoltelh,etpdrimentiun Ion*
gopugnxlc,etdatle frdUe fotto Ucinturdbducudmdccrtdfortedidrmi dUd fimi =
litudine del ceflovirgilianoja quale comunemente ufano in guerrd,oltrd di que
Jlo hduca qucfio principe un bafione ul quanto piu logo de un cubito,co un cuoio
attucato dl longbezzd dl dudpdlmi,nctlacxtremitd del quale m e und claue ouer
tndzzufcrrdtd comeun certo pezzodiferro,nondimenoquefiodd ogni pdrte e
ornato d'orofintfimo,nelld Anddtdnojird aUdcdccid,dxUx bxdxdexird del prin
cipe anddua il  Rc ScbedleTdrtdro,ilqudle erd fldto difcaccidto delfuo regno di
Cdfd.no, ddRd finiflrd erdno duogiouaninobihfmi : deti qudli,unobdueud ncUd
tnd dextra un bel mdndrino col mdnico diduolio,ilqudlc efiitapor cbumdno qud
fl di quctldfomd,ld qudle ji uede expreffd dppreffo de ghbongdri,ct l’dltro bdue
Ud unu cldue ouer mazzd fimilc A l'ongxrefcbx:le quale eflt Scbcflopero chumdno
Ji  Re Scheale erd cinto di dud cbdtene,in und bdueud lefrezzCdfcofc,et ne 1'dltrd
Vdrco qudfi chiufo.Eruno in edmpo piu di trecento CdUdUicri,mentre peni campo
CdUdlcbtdmOfil principe dlcund uoltd comanddud cbe cifermdfiimo hord in que[to
luogho,et hord in quello,et dlcund uoltd cifuceua cdUdlcdre dppreffo di lui , iapoi
ejfendo al luogo deUd cdccid pucnuti, cofi ci diceud,glie ufanzd upprcffo di noi , cbe
qudluquc uoltd ncUd cdccia et ntl noftro foldzzo ce ritrouidmo, cbe to medefimo
ct parimente tutti glidltri huomini dd benc con le proprie mdm menano li cant dd
Cdccid,et cofi confortdudnoi chefefiimo quel mcdcfimo.bdueud findlmente ordind
to et pofto dppreffo dicidfcun di not duobuomint,dedi qudltl'utio et 1’dltro me*
nm ilfuo mt,*cciothe gueHtpcr noftro diporto ufarepotefiimc.dUe qudi cofe

151 S1GISM0ND0 LIBE. BARON. 80

ttoi refrondimo,noiuerdmente queftd fud gr at id et fauore condninto lieto et grd
to nccuerld,et qucfto medcfimo coftumeet usazj. effere dnehord dpprcffo delit no
flri.M.Aqtidk cxmUtione in tunto ufaud,percbc Apprcffo di loro il cane ereputa
to per uno dnimalc immondotct e cofa ucrgognofAdpprcffo diqucUitoccdre lica
ne con le nuda mano.Nel comincidmcnto dclla lor cdcciafidudno con  longo ordi~
nequxfiddccnto buomini,dcUiquuliunApirtcdincgro,ctl’dlcrodi color turcbi
no er A ucflito,non moltolontdno da qucflis^crdno fermati tuttigHaltncAUAUicri,
dccioche probibijfcro che per queUd parte non trapaffaffcro i lepori,ucramente di
principio A, nijfuno trd conceffo di laffre il edneftando aUa laffi.fe no dl  Re Schea
le,et d noi.llprincipe trd primo cbe con dltd uocc comaddud cbe li cdccidtoriflcfic
fino dl Inogo loro,et cofi fubito con tl corfo ueloctjlimo delfuo cdUdUojhd uolta de
glidltri cuccid torijcih quali u’enerd numero grande,fuoldud,ddpoi tutti  d und uo
cccxcldmano:et fubito mandano aUa cdcciddiprimicAnidetliMolojliet odorife*
ri,cioc edni buoni et perfetti,a mdnddr fuora li lepori dclUlor nidi,ct ccrto e cofi
dcletteuolc et grdto audire li tdnti,ct uariati dbbdidtnenti deUi c Ani,h a la Mofcouii
molticdni,et qudli in uero ottintict pcrfctti:ct/pctialmente queUi,li quahfono at
tifiimi al correre drieto d.  g lianimali, quefli in la lor lingud chidmdno Kurtzos,fo
no btUi,con le codc,ct con loreccbie peUofc,generalmente fono duddci,non dinteno
nonbdnno lend,et pofanzddipotercurerc.etperfeguitdreglidnimali per longo
fpatio,fubito cbel lepro fe gli offerifcc audte,tre,quatro, cinquc,etpiu edni gli fo
no laffdti drieto,et come l’hdnno prcfo.con tanto fegno de AUegrezzd dlzano li
uoce,come qudlche grande animale hauefiino pigliatofc li lepori alcunaueltd cor
rdno piu tardamenteji qucUo che uorebbano li cacciAtori,albord il principe fuo
le nominare qudlchc du.no che infra glialbori bdueffe il lcporenclfdcco,cxcldman
dogliddojfo dicendo hd hd poltron, per la qudl uoce (igmfied cbe egli dcbbd  m<m-
ddr fuorailleporo,efedno fuord dlcund uoltdlt lepori comcfonolenti,fdltundo
infrd li edni comc cdprioli,ouero Agnelli infralgrege. Cidfcheduno edne che ne pi
gliApiu,qutUo,in quel giornoereputdto bduer Jdtto cofe jlupendeet marduiglio*
fe.et tffo principe pdrimente er d ueduto far fegno de dllegrezzd et de congratuli
tione con 1’Ordtorc,per qucjldcdufa cbel fuo cdnehducud pigliato piu lepori cbe
glidltri,finitd Id cdccid,fe congrcgorno tutti inflcme,ct por torne fmilmente i les
pori,liqudlinunterdndogli,troUorno cben eraSldtopighati circa trecento, trd*

no iui aPhord prefenti h cduaUi del principe,no  g ia molti,nc dnehord troppo bel *
li,neUd primd mid Idgdtione effendo jldto prcfenttinflmile [ola zzo mi rccordo bi
ucr ueduto moltipiu cauaUi et piu belit,etfpetidlmentc di queUa forte,li quah not
clnmdmoturchi,ct qucUimldlor lingud Argdmak,uttr dno dnehord prefenti i
qucftd cdccid piu fdlconi,de liqudlidltrt trdno bianchi,dltri di colore pbemceo,
per grdnd(z%Accctllcnti,li qualinoigirofdlconi chdmiamo,(tloro hretzetap*

COMEN. DELLA MOSCOVlA.

pellano,conliqualt fogliano pigliarei rigni,legrclc,ct dltriuccclli di quejla for *
te,quah hrctzetfono uccclli audacifAmi,manontanti atroci,ct dtuno impeio,
horratdo,comcf'ono glialtn uccclli quanto uoi rapaciji quali uccclli per d uola*
re er per la ueduta diqucliikrctzct,comc un cer to da duo Samari) ha racontato,
tnancano ct moiano > cbequefto(tail uero pcr propria cxp:r<eiia cotiofcerefl puo,
fe alcunaua dccacciacolfparuicro,col mfo,ouer conaltnfalconi,etchc intra que
Stomczzoilkretzet(ilqudlucceUofubitolofentano uolardi lontdno)nc uauf-
fe uolando,non piuoltrd Id comincidtd preda fcguitano,md tuttiimpauoriti fe fer
mano giu cofiguatti,cihanno refferito buomim degni difede,et nobtli,cbcqucfli
ucccUikretzet quando da queUc parti,douefarnolimdi lorofono portati,pcuhc
Al’boraalcunauolta.4.s.et.6.inun carro d quefto fine dcccmodato fe cbiudano
etferrano,hannoqueflo coftume,ebequandoglic fporta 1'efc.i auanteda mdgia =
re , con una cer ta ojferuanzd de oriine di uecchiczza fogltano qucUa pigliare : il
cbefejiafattoinlorofccondokragione,ouero pernatura,ouer per altro modo
g/te cofa incerta.Oltra di quelio.fi come contra li altri uccclli con impeto nimico et
tninaceuole ne uanno,erfono rapaci,coji infra di lor mcdcfimifono piu manfueti,
Cr piu humani, ne mdi infra di loro con rapaci morfi jipcrcotano er battano,no
fe lauano mai con l’acqua,comc glialtn uccclli,mafolamente la rcna,con la qualc
fe nettano delli pcdoccbi,ufano, hanno tdto piacere del/a frigidezza, cbe perpc*
tuamente ouerofopraal gtaccio,ouero fopra delta nuda pietrafogliano (iare.Uo
U ritormdo alnoftro cominciamento,il principepartendofi dalla caccia,alla uol
ta d’una certa torre dilegno,laquale elontana da Mofcouia cinquc miglia,c'inuib.
D ouc crano certipadighoni drizzati inpicdcilprimo era grade  er amploallaji
tniglianzad’una cifa pcr il principe,hitro pcr il  Re Scheale,il ter zoper noi,et
dipoi ui nerano deglialtri per hitre perfoncmeUi quali padiglionieffcndo noifta
ti condotti,il principe intro nelfuopadiglione,er mutattafe la uefia,fubitocifcce
chiamare allaprcfentiafua,cr intrandola noi,cghfcdcua in una fedia Eburnea,
daUa dexlra era il  Re Scbeale,& noidhncontro del principe in luogo ordinato
fedcfimo,fotto del Re/iauano certiflgnorotti,er altri con(lglieri,dalfintflro la a
to fedeuano queUi nobili giouani,li qualiil principe eonfauor fingulare,  er con
la gratia fua ama lodeuolmente, Sedcndo adunquc tutto il bel confeffoja prima co
fafurnoportatcccrtcconfettioiu(comcchiamano) coriadi,Anniu,Amddole,no
ci,er una pyramide Integra di zuccaro,lc quale tutte cofe li miniftririuerenteme-
te tenendole in mano, Al principe,al  R c,er d noi le Jporgcuano ,er dapoi fimilme
tefecondoTufanza fu da to da bcuere.  er il principe la gratia fua (come nelliconui
tiera folitodifare)dmo(iraua,nclla primamia legatme,inquelmcdejimo luogo
deflnafitmo.cr conciofia cbe mentrejtamo d mcnfa,un certo pane,il quale ef.i chu
mano il punc dellabeata Vergine,erquello cbequafi come confeer ato l‘bdno in•

uencrationc

Dl SlGlSMONDO LI BE. BARON. 8 i

utMntme^etUmdionemmgmo,^ quello findlmente che cmmunmente

neUclorobibiutioniinluogopiucminentehonoreuolmente fogluno eonfcruore,

pcr cdufi del mouitnento del pddtglione cafatjfe in ttm,il principe,cr pdrmentc
tuttighdltripertdl cdfofluppefatti,fircmebondi  er di pdurd ripieni refiorno.  er
alFhord  pot cbmidto d fklerdote,qucUo ddUe gramegnele quali erdno m tem co
fommo (tudio  er uencrttione racolfe.Horfindlmente fattd!dcoQdt!onc,&prcfo
il bere,ilqudleilprinciperhdueudexporto 'dnoi,ci detteliccntU,dicendo ,hori
anddtm con dio,cr cofi honorcuolmente fino aUi nofiri boffitij fufiimo condotti .
Oltrd di quefto,d principe bdetiamdioundltrdfortedifotazzo,ilqualefolc ufic*
re cotne bo intefo p er ghdltri Ordtori ■  Sorto nutnti Certi O rji pigkatiinunacer*
tdfelud ampltfiima,er A qucfio cffetto eprepardtd und cafa,neUd qudle il princi*
pcfuole dimoftrare l, giuogbi de ghorfi con ghbuomim alh Oraton chcegti uuo*
le.ll modo e qucfio,bd ccrtibuomim de infimd cr bjjjd conditione,ltqudhper co*
mifiione,wucdutd del principe,con ccrtc forccUedi legno ne udnoincotro dghor
fl,er qudh prouocano  er inatdno dUd pugna,borfindlmente uenutuUe mdni,eT
attdcdtd Id luffd ,fe pcr forte UfoprddeUibuomint deUi prouccati  er rabiofior
d fufrno Umiti  er feriti,aUd uoltd del principe comno.cr excldmdndo dicano,Jl
anore eccoti chcfcmofenti, cr mdl mendti.dlh qudh reftondendo d principe di*
ce laro, dnddtiui condio, perebe uifdro Ugraiid,crcofi ddpoi comdndd che
queUifldno curdti ,cr che dnehordgli fidno dondte certiucjluncnti,zrccrtimog =

gi di furmento.  .

M ti conctofid cbc.gidfuffe p ropinquo il tempo dctcminarc li negotij noitn,trdi
([Jere liccntidti ddl principe, come pr trna fufumo inuituti d difinurc in corte,et lui
humdndmentc tratutr,oltrd diquc/hX l’uno  er d, 1’dltro di not und uejld bono*
reuolc foderatd. dt zcbbcUmi ci fu donatd,  er di queUd uijhtoci, črnel cocldue del
principe introdutti. ll Mdrefchalco{ubito ordmdtdmente m nome de Tuno erdi
l’xltro,dmoi diceud dl principe,M-dgne dominc.Leondrdo  er Sigtfmodo de Id tud
tmmenfd grdtid percote Id fronte,cioe pcr il dono riceuuto,tc ne refferifce grd*
tic.&fimilmentefurnodggiontedUd uellubonoreuolcddqudrdntddudzibcilini,
crdellepeUi deglthdrmcltni.joo.O'deUepclledegliAfprcoh.  15000. er neUa
primdmtdlcgdtionchduetidmi dggiotiteundchdrcttd almodono&ro con m bel*
lifiimo cdUdHo,& und peUc di Orfo bidncho,con uno altro comodo coprimeto, mi
bducd dato dnehord molte fortt di pcfci, Beluge,Ofetri,et Sterled, feccati d laid*
re md non UUti,CTcofibuntdnifiimdmcntcnedette hccntu.Dellc altrecerimo*
„i t> le qudh ufd il principe in kccnturc ghordton.ct fimilmentc comefono rtceuu
ti auandoentranoneHi confirti detlu M.ofcbouiu,ct comefono condotti,truttuti,cF
fufientdti , di foprd nel hccntidrt de gli Ordtori Lithuudnij , copiofamcntc
n’bduemo trattato.

COMEN. della moscovia.

2Ai pcr chefufiimomandati da Ceftro Cdrlo ]mperdtore,ct ddl fuo fratcUo  Re
Ferdindndo  A rciducad' Auflria 'd trdttdrc della perpctud pdce,ouero almcno del
Id trcgud infra lprincipe at  M ofcbouiu et il  Re di  P clonidiemmi pdrfo cofa ragio
ncttole itggiu ngertii le ceremonieje (pitali ufdud il principe di  M ofcbouid in con fr*
rrnre ctjtabilire Id trcgud con glialtri fgnort.lUucndo noi conclufe, et tn certct
form d redottele tregue con Sigifmondo  Re della Poloma,fuf.tmo chiantdti ncUa
corte del principe,etpoi inuna certaflantu condotti,doue eranoglioratorideU
Id Litbudnid,et dcueetidmdio neucnero queUi conjlgheri del principe,It qudli qucl
le medefime hdueudno conclufe con ejfo noi,et ucrfo  g liordtori riuoltdtofi, in que
fhfomdcominciorno d pdrkre.Veramentebduoluto ilnoflro principe per lit
flngukr grdtid et petitione delit  g run principi fdre perpctud pdce con Sigifmondo
uoftro Re,md conciofid coft che cffa pdce per niffund conditione pito ejjer fattd,
nondimcno ilnoflro principe ddinjldnUdetrcquifttione dcUt fopradetti principi,
bduolutocondefcenderedfdrldtrcgudconiluojlro  Re,epcro a Ud coniiitutione

et legitima confimatione di qucUi,dprincipe nojlro uibdfdtto chidmdre,dccio*
che Ancborduoiglifiate prefentt.Tencudno in mdnole Idterejequale il princi=
pcera per mandare dl RedtPolonid,etquclleerdno bolldteet figiUatc con unfla
g iUo picciolo,md rofjo,nclld cui primi par te era und imdgine de uno huomo mio,
chefcdeudfoprd d’un cauaUo fcnzd]cUd,et conl‘Aftain mano trdpdffaud per mez
Ko m Draconc,da 1‘ultru pdrte poi del jigiUo,erdui und Aqutld con due tejle, Z?
cidfcutld bdUCUd Id fttd corona.oltra diqueflo haueuano in mano le littere della tre
g udfConccrtdformuld compofle z? ordinate,Fcfempio cr lacopia delte quuli,ef
fo Redi  P olonid l'incor,tro era per mandare dl principe dtMofcouta, cccetuati
peroalcuni nemi ettitolifolamenlcddcjfcrcmutdti.neUe fopra dettelettere fat »
te da gli conflglteri niente ui eramutdto,eccetto que(ld ckufula,ld quale era ag~
giuntdnel finedcUclitere,etdiccud cofi,NoipictroGtskd pdUtino polocenfe, et
capitdmo Drobitzinenfe,et tAicbdelHohufcb Bohutinouuitž Thefauricrc del grči
DucatodcHi Litkuudiua,etcapitanio Stouienfc,et Kdmendcenfe,Ordtori del  Re
di Polenu,et del grdnDucd della Luhuuinid,confefidmo,et ettamdio con queflo
nomebduemo bafciato ilfegno dellacrocc,et noi ufamo aflretti, ch’l noflro  Re e
pcr confirmarcparimente le medefime cofe con il bafeto dela fanta croce, et infede
megliore diqueftd cofd,quefle iittere con li noflri proprij figi Ui bauemo flgittate,
le quali cofe audite et ucdute,fufiimo chiamati tutti auante del principe,et ncl luc=
g o ordinato pojlici affederc,eglicomincioin quefla forma d pdrlare,Gioudtme
Prancefco,conte Lcondrdo,Stgtfmundo,con grande inftantii ct bauetc ricchicflo
in nome dipapa elemente fettimo,et delfrateUo noflro Carlo imperdtore,et del
fuo fratcUoRe¥erdinando,cbcnoifacejlimopdctperpctud con Sigifmondo Re
di Po lotiti,m* conciojia che qucjla tal cofa per le c oniitmi mcommodi a und par

Dl SlGISMONDO LIBE. BARON. Si

teetValtranonfipofii cofi lodcuolmcntcconchiudere, ne bauetc prcgato che al
matico unatreguauifia poftadimczzc:Uqual tregua ccrto perVamor nofiro
ucrfo dclli principi uofin adcffo la faciamo,et la acettiam o uolcntieri,fopra le qua
li cofe,mentrealRcla iuflitunofirafiamo,etquelk confirmiamo,uclcmocheuoi
ji Mi prefcnti, accicehc referiate alh uojlri jigncn,uoi cjfcr fiati prcfenti ode tre *
g uc nofire, gia fatteet legitimamcnte confirmate,hauerle ucduie,ct noi tutte que
flc cofe per umor di quetii bauerle faltc.La quale oratione finita,fcce chiamaredfe
Michael dt Giorgi configlicro,ct gli comanda che pighla trocc doro, laqualc era
attacata con un cordon dt feta d 1‘tncontro del par tete,la ondc d pr efato confighe
ro tolto unfazzolo mondo,il qualc fopra de un baccde ct un Kumino era coUoca *
to,la croee con [onima, reuerentia et ucnerationc piglio,et nclla ma dcxtra le tiene.
I /fecretario ftmlmetc le litteredcUatrcgua congiontainfiemcncllc mani haueua ,
tna non dimeno talmente le tencua,che le littere de li Lithuanij,erano fupenori,et
qucUa claufula,p la quale ghoratori hthuuani i’crano afirctu,appareua d riguara
danti. Sopra dede qual literc poi ebel configliero Michael ghbcbbe poftala  ero*
ce,il principelauandofi inpicde,riuolto dparlarc ucrfo gnorutori Lithuuanij, co
longaorationegh rcffertua,cbc eghueramente la pucefecondo la fingularcpctix
tione,etexortatione de tanti principi,de li quali i legati mandati i lui uedeua auun
tighocchi,non haueriugia miidefprezzataetfugita,quandoquchcon le  com*
mode ethonorcuokconditionifefuJfepotutofarc.Ma bcmhe tal pace perpetua
non habbia hauuto luogo infra dt noi,nondimeno per gratia dedi fopra detti priti
cipi,una tregua per anni cinquefecondo il uigore delle littere (le quali ejfo mofira
ua col deto)hauer fatto.la quale certo tanto tempo feruarcmmo,quanto che nora
tlMagno  i ddto.et la nojlra lufhva alfratel nofiro  Re Sigifmondo farcmmo,con
čueftapero conditione,che’l uofiro  Re ne dia littere fimih ailc ncjtrein tutte le
cofe.etfcritte con quel medefimo excmplo,et che qucde m prefentia dclli noflri era
toriconfcrma.ctla lufiitiafuafacciainuerfo dtnoi,etcheeghproeura finalmcn =
te chefiano portale d not per mezzo de li noftri ambafciatoruet intra queflo mez
zo U oi col giuramento ui afinngeretc,il uofiro  Rc douer fare ct ojfcruarc tutte
le fopra nominate conditiont.Finitc qucfte parole,fubito ucrfo la croee udtojfc,et
treuoltc con ilfegno deda fanta crOiCjignofii,ognt uolta abbaffandoil capo,ctco
le mane quafi toccando la tcrraidapoi apprefandofi aUa croee,niottcua lclabra,co
me uolef/eorare,cc nctandofila boccacon unfazzolccto,etJfutandoint(rra,fi-
nalmcnte lacroce bafcio.ct primamente con la fronte,etdapouon l'unoet l'altro
occhio qucUa tocco Dapol retiratofi d l mdricto,di miouo inclinato il capo,con la
croee fignofii. oopo quefio,admomfce i Lithuuanij che uemjfero amine,ct che ef
ft qucl melefimo fare doucfiino,ma pr ima che ghoraton Lituuanij fcjfcro qucfio
un certo Bogufio meno reci tuua la fotto fer ttcione, per laquaic ghoratori sera*

X ij

COMEN. DELLA MOSCOVIA,

no aflrettija quale bonclc con piti parole fuffe ccittpcfid et ordinata, nondimeno
nepiune meno fe cont.neua ddUafcpra ditta fententia, le parole delle qual fotto
fcnttionc a unaper una  P ietro perfede Romano,gr colcgald efyoneua,et qustia
medefima panmente rinterprete del principe a parola per parola le recitaua . ii
che finito,pietro  er Bogufio ordinatamente la fantacroceinprefentia del princi*
pe bafciorno,le.quali cofefinite,\lprincipe fedendo,qucfie parole fimde comin *
cio d parlare,uoi bauete ueduto che noi hauemofitto al nojlro Sigifmondo  R e la
luHitianoflraperlafingularepetitionedi elemente,di Carlo,cr di  F erdinadoi
c pero uoi iirete atii uoflri Signori, cioe tu Giouan F rancefco al papa,tu cote Leo *
nar do d Carlo,z? tu Sigifmondo 'a Ferdinando;Not bauerfatto le fopra ditte cofe
per il loro umore,& acciochcH fangue cbriftiano per le  g uerre de glihuomini noti
flfparga.Uorfinalmentc hauendo il principe con longa oratione  er conli confue•
ti titohfattofineaUc fopra dette cofe;noi,airincontro perlafingularefua beneuo
tentia uerfo ti noflriprincipi,gratic infinitc glireferifiimo,& lecomifiioni di quel
lo diligentemente douer exeguire,glipromctefiimo,  D apoi,duo delti fuoi confl =
glieridepiu principali,conlifeeretarij auante di fecbiamb,etdice aUi Litbuuani
quetiieffcregliambafciatoricht debbano andarc m poloma al lor  Re Sigifmondo
ultimamente molte tazze per b cuere per comifiione del principe furno por ta te 'a,
noi,et atii Lituuanij,  er finalmentc 'a, m per unofi detli noflri nobili , comt d quetli
detli Lituuani/, con la manpropria il principe Vcfforgcuaies 1  ultimamente cina
rndo pernomegliambafciatori detla Utuania,diceua loro,qucUe cofe che bora ha
uemo fatto,  er quede cofe che feparatamente detli noflri conflgtieri bauete intefe,
qucUe medefimeal fratelnoflro il  Re Sigifmondo exponereti. Dapoi di nuouofe
leuofu,z?dijfe,Pietrocr tuBogufloalfratcl nojlro Sigifmondo Redi Poloma ,
er gran  D uca detla  L ituuania in nome noflro  (intra quejlo mezzo poco mouenio
ilcapo)ueinclinarete.Dapoi ponendofldfe dere,tuno  er 1’altrochiamo,zr tun*
to a quelli,quanto etiamdio aUi nobili loro ordinatamente ff orfc It mane & difft
loro,andatc bora in buona bora, a" cofi quetit liccntio.

E I N I S .

Atii. if.di  Lebrarofufinitala Mofccuia,refla mo a, descriuertiluiaggio .

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON.
Gli  I tinerarij ouer h uiaggi ntUa Mofcouia.

g?

Ei’A«no.M.D.XV. EmouenutiinVitntu aHaprefenzadi
cefare MazmlidnoVuladislauo,^ tlfuofigliuolo lodouico
del’Ongaria,cr dela Bohmia,,w panmentc Sigifmcndo de
la PoloniaRetdoueche contratticr cocluflli Matnmonij del
lifigliuoli  er detli ncpoti,er confirmata infrd di loro la mu*
tud umicitid,infra k altrc cofe C e fare gh baucua prcmtjfo di
uolermdndare li fuoi Ambafciatori d Bajlho  D uca deUi Mo*
fcouiti:dccioche quelli infra cjucflo  D ucd e? ilRc di Polonia facefiino Id pdce, i
auefia kgdtione Cefarc haueua ordinato Chriflopharo Epifcopo labacenfe,crpic
tro Moraxio',Ma mentre 1’epifcopotal imprefa in longhczza di tempo tirana,a
che in trd duefio mezzo Giouanne Dantijlafecretario del  Rt Stgifmondo,cdi*
poi epifcopo Vuamitnfe,crdi tdntd retardanza impaticnte.tal kgatione co ogni
injiantia folicitaffe,queflo officio ditalc legat,one a mecbepocoauante era tor*
nato detla Danilfu impofto.er cofinceuute le comifimi de Cefarc Maximilia*
noJaHagunoecittdde Alfatia mi partette.  ...

Frimajnente paffato il Rheno,perildomimo deUi Marcbejl  B adcnfij,  er perle
citta dette Raftat, Erlingen,Pfortzach,ntl  D ucato Vuirtembergenfc,zr finalmč
tein Eslingcn citta dal’imptrio,appre(fo del fiume  N ccaro,il qualc crNicro dppcl
ldno,pofto,cr de li in Gopingen  er Geislingen ne uenni.

DdpoiOlmocittdfuperdtailDanubbio,pcrGunJ}>urg,crperldcittadi Purga*
UU,ddUaqualeilMarcbionato di Burgomaha prcfo ilnomc,in Augufla vinde*
licaal fiume Lico ptruenni.Doue mi affiettauano Gregono Sagrcuuski Or ato*
re del Duca di Mofcouid,er Cbryfoflomo Columnofecrctario de  E lifabetta ue*
doua di Giouanne sfortia de Milano,a 1  di Bbarijji quali erano compagni dital
Mggio ncUcL Mofcouid.

Ufciata la citta di  A ugufla,nel principio de VAnno.  M. D. X VI .dild dalfiu*

tne Lico,per le citta dcHdBdUdrid,eir per le citta come de Fridberg.de  I nder*
florif, de Freyflngen,cioe per PEpifcopato Frijingenfe.per il fiume Ambor.Land
fhuet \jper il fiume, lfera,&de Iti Gengkhofan, Pfarkhircben , Schardmg,  er
per tl fiume Eno jemo paffati. Mdfuperato che fu il fiume Eno,  er trap affando
perle ripedelDanubio/Aufiridfopra Onafo toccafiimo, dapoun  L incio citta
pofidfu laripa del Ddnubio.cr capo di qucUaproumia,intrati,er per d ponte
tn duel luogo poftoJopra del Danubbio pajfando.per quejle cittadict oc  Galneti*
kirchen,Pregartn,Pierpdcb,Kunigsuuifn >  A rbaffiacb, Rapoldftatn, feguitafii*
mo il noftro uiaggio: zrfinalmcnte caminando.piu oltra nel Arciducato d’Au*
/tria,  er A Ha mila clnara , uuolgarmente Tzuuetl det ta,  er de li in RaftnfcUf,

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

Horn,  er Rff?; peruenifiimo.

Dapci pcr la dritta,uia deda Morama,di la dal Fiume Teyd,il quale pcrla mag*
gior partefcpara 1'Aufiria da la Morama,k Snoirna cittapucntjhmctdcue che to
inteft pictro Morasto mio collega effer morto. Dondc che 10  folo qucjlo officio de
l'oratore,il che era  g rato a Cejare,ptgliatfopra delle mic fpade.

DaSnoima citta,artuafiimo a VuolfermtzU Bruna,crad Olmutio,laqualee fe»
dia Ep fcopale,cr apprejfo del fiume  M orauua pojla:iquedc trccittadi cioeSnoi «
m*,Bruna,  er Olmutiofono le prime nelmarchionato.de h poi pajfajkmo pcr
hipnick.

Pcr Hranitz*,in thodcfco VueiJJcnkirchn.

P erltz(n,in Thodcfco Titschcin.

Pcr Ojlraua.in Thodcfco Ojlra citta,douc e ilfiume Ofirauuitza,il quale la me•
dejlmacittabagna,cr L Sileflafimilmente dacffa Morauia parte  er diuide.Do =
poFreiftat citta delh Ducbi Tbefcbincnfi dcHa Silefiafia qual citta e poji a al fin*
me Fifa,artuafiimo a Strumen,in thodcfco Schuuartzuuajfct,dapoi a Ptzm, in
* , t, Thodtfco Piciprincipato,del qualluogoandandoauante pcr fiatto di duomiglia,

jVr rJiirtitU i l ip on tcdiladal/lula,crquiuialterminedcltcnitorio deda Bohcmia.

Dal ponte de ljlula feguita il dominio deda polonia,&de qui mftno A Oschuuent
Ztn principato.doue tlfiume Sola entra nelfiume  I dola,e tl uiaggio folamente di
un buonmigho.

Di la da OJchcuucntzin per il pontefuperamo il fiume iflul,  er finiti che hauefi
fimo otto miglia, tn Craccouia capo del regnodi Poloma peruenefiimo ,er h
nojlri carnfopra le trahn poncfiimo, dapoi da Craccouia partitiji, anuafiimo
<t ProftouuitzdA.miglia,

Poi a Vuihtza 6 mtglia
A Schtdlouu f miglta.

A oppatouu 6 miglta

A Sauuichoji  4  miglta, douc di nuouo paffafiimo il fiume ljlula, erlafciato
qucdoalla banda jinifira,ad Vrfcndouu pcrjpatio dt.f.miglta  er dapoi A Lublin
paLtinato pcr. 7 .miglta peruemfsmo,nel qual luogo in certo tempo ordinato
de 1’atmofefanno bedtjhme fieretade qualiut concorronohuomtmergett de ogni
parteicome fono Mofcouiti,Lithuuant,Tartan,Liuomenfi, Pmheni,Rkutcni,
Germani,Hongart,Armcm Valacchi,  er Hcbrei.

Otto mtgha piu oltra ji truoua cotzko,&auante chefeperuenghi a queflo  /ko«
go,fi troua il fiume V uteperstl qual corre uerfo fcttentrione, Dopo otto mighd,
ui occorrc M.eferitz,cr caminando un pocopiuoltra, e il termine ouer confine
deda Poloni a perfci migha ptu auante/i truoua apprejfo del fiume Buh,Melink cit
ta daha Lithuuaiua, o 1  da ha otto miglta m luogo c biamato Biclfco : ic U 'a quatro


ttrmnthl

prlcnrt-

Dl SIGI SMONDO LIBE. BARON. $4

tnlglti ut occom Narcuujouccanchorailfiumcdiql mcdcfimo notne,er nafct
da un ccrto lago,ct paludi,ccmefa dfiume Buh.ctalla uolta del fettetrionccone.

D* Narcuu camindndo piu oltrafii pajfa  atu fclud per otto miglia dilongb c zza,
er fuora iiqucUa cui una citta dettd Gmki,douchhuomini del Rejiquali cipro
ttedeuano della uettouaglidpcr il uiucr noJro,( Priftauuos chiamdno )  er cfuclli
cbe milno a Vuilna ne conduccuano,miaff ettauano,dapoi perffiatio difei miglia
fi peruiene d Grodnotdoue e un principdto fccondo Id natura di quelpaefe ajfai co
modotlaroccba con L citta e propinqud al fiumc Hcmcnfil quale in lingua ger=
manica Mumcle chiamato.er e quclfiume che bagnald Prufsia,la quale gia dal
gran maejlro de l'ordine Tbeutonico era goucrnatd.ma hord qucUd tficffa Alber
to mrcbefe di Rrandcnburgo col nome brcditario del Ducato tene,tl detto fiume
chidmdnodncbordcronomen,atludcndodl nomediejfi cit ta: in quejloluogo Gio
uanne Sauuorfinfcbi,ddMichaelLinskim qucUdmcdcfimacafa,oucr come dicom
no cortc neUd qualc io eraaloggiato,fu mortofin quefto luogo io uilafctai 1'imba
fcidtore mofcouito, il quale il  Rc hauea prohibito da intrdre in Vuilna. De lipoii
duo miglia d Preidi,d cinque miglia d Vuolcontkfid quatro miglia, d Rudniki,er
poiper altro quatro. miglia,ad Vuilna peruenifstmo.

Auantc cffa cittd di Vuilnahuomininobili er dialto ligndggio miafpettduano, U

quali in nome del  Rc honoreuolmcnte mi receuettero,  er in una ampla er gran ca

retta ornata di belifsimicufsini, er di ceni coprimentidifcta er di oro tejfuti,

coUocatomi,con moltiftaffieri da ogni pirtecircondato,offimfamente come fuf

feflato tlproprio Re,infino all’ordindto hojpitio miacccmpagnorno. Dapoi Pe»

tro TomitzkiEptfcopo premifstcnfe,er uece canccUicro del Rcgno di PoUonid t

buomo per tefiimonianzadi tutti de jlngular uirtu,er de integrita de uita orna*

to,mi uenne a uifitare,er parimente in nome dclRehumamfumamentefalutoma

mi, er riceuettcmr.CT cofi dapoi finitilinoflriragionamcnti, con gran moltitus

dine dcUicorttggiani alconfpctto dclproprio Rc mi condujje: dal qu'dl Re in

prefentid di molti nobilifsimtfignori del gran ducato della Uthuuanid koneftifsi,

mdmente io foi riceuuto.  9

lnquel mcdcfimo tempo,oltralcaltre cofe neUd cittd di Vuilna, il Matrimonio  tV ,‘^rV’VV'

infra ejjb Redi Poloma, er infra la Stgnora Bona,figliuoladi Gtoudn Galedz*

zo sfortia  D uca de Milano,per comifsione di  C efare colmezzo et opra mia fu fer

mat o erconclufo . . . ... „ " AK **ri/fo

Hrano iui in certe firette prigiomtrecdpitim di Mofcouia,aUi quali nel anno.M .

D.XIIII. ApprejfodiOrffacittdlafommadi tuttele cofe, erilgoucrno dcHo
tjfercito Mofiouitico era /lato ccmejfo.Infra h quali Giouanne Czeladin era il
primoji quali io con licentia del  Rc uifitai,er con quel modo er cbarita cbeio po
tette ttfare in tal imprefa confolai quelli ) c7 confortdigrandemcntt.

COHEN. DELLA MOSCOVIA.

Vuilni e il capo del granducato della Lithuuania, ere po/la in quel luogo,ntl
quateVueliacrVuilnafiumiconcorrano,ernelfiumeNcmen ouer Cronomen
n trdno; m quejla citta dx vuilnaglilafciai Crifofiomo colomna,er non molto
tempo in quclla dimordi,

AUi quatordici di Maržo ufcito deUa cittd di Vuilnd,io non ufai Id puhlici er ufi*
tatauia,deUcquale,unafiuapersmolenzko,erl’a!traper U liuonid inMofco-
M4 ufdi Id Urada medu infra l’una er 1'altra,er cofi per la dritta uia lontan
quatro miglia d Nementscbin,er de h a otto miglia, pajfato il fiume [chdmend, a
Suuintrauudperuenni.llfequentegiorno per fpatio di fei miglia uenm d Disla,
doue e  ««lago del medefimo nome.er de li 'd quatro miglia e Drifuuet,dout l’im
bafeidtoreMofcouitico,ilqualeiohdueua lafciatoa Grodno,ucnnc  4 ritrouarmi .
De h i quatro miglia a Braslauu,al lago Nauuerfil qualee di longbezza quafi di
m miglto.poi per/fatio di cinque miglia a D edina,er alfiumcDuuma,il qualei
hiuomcnfiCpercbe paffa per tlpaefc diqudh)Duna appeDano,altri Turatc,pcr=
uenifsimo.Dapoiper fettemiglia aDnjJa,erdinuouofotto la citta di  B etbaalfiu
me Duuina ariuafsimo,er ejfendo queUo tutto quafi aggtacciato,con certe carette
fteondo il coflume diqueUa gente per fpatio difedia miglia fufsimo portati in
ju-er cofi mentreftfataluiaggio,dueuicauantegliocchiflapprefentorno}ermen
trefiefsimoin dubbioper qualedouefsimo intrare,mandai il feruitore addiman*
dare aUa cafi di m certo mllano iui propinquo qualfuffe la firada,il qi;il fei  ; fo*
re poco manco che non perijfe nelfiume per refpetto detla giaccia cbcs’tra ditfate
ta ful mezzo giorno,non dimeno fu, tirato fuora. intrauenne anebor* che in  j
certo luogo il fiume da ogniparte era disgiacciato, er tanta firada era lafciat
guantojipoteua paffareoltra,era penailfondo delnofiro uebicolo era capacr
di talpafjb,etquefio era pr opno allafimilitudine di un certo ponte,il quale ci din
mojlraua tl pafifo con grande horrore;pericolo,etfpa!::nto; accrcjceua ancbocr,
lapaura la farna commune, et percbc diceuano che non era molto che intal luo*
g oda cento affhfsini mofcouitici s’erano sommerfl per uoler pajjare tal fiume
, concrcto er congellato.

D a Driffa  4 Doporoskifono fei miglia,er de li poi a  P olotzeo principatofil qua*
le  V uaiuuodato chiamano,er a, queUa parte del fiume Duuina,la quale altri  R»«
bone appdlxno,peruencfsimo,douc bonoreuolmentein mezzo digrandiftmafre
auentia di huomini fufsimo riceuuti,et magmficamente er abondantemente trate
tati,finalmente in fino aUafianza noflrauicina fufsimo coniot ti, infra Vuilnd
er  P olotzeo fono moltilaghi, fpejfcpaluii, er felue di grandifsma longitudte
ne, per modo che gualehe uolta per fpatio dt cinquanta miglia Germani fe
difiendano.

An dati piu auante neW t confini del regnofiluiaggio per It fpejfe corrtrie di rund

Cr 1’altra

1 'dtrd pdrte non erd.troppo ficuro,ej huuefiimo dUogiumenti deferti  er pochif*
(lmi,<zrfindlmenteperlegrdndipdludi er fclucin herbsle er M.ilenki,ca/e dip**
flori peruenifiimo,nel qualuidggio il Litudno conduttor noftro mi bduea abbdn•
donuto,ui ji uggiougcuu dUd incomodita deUi nofiri aUoggidmenti U fmmd dif*
ficulta del uidggio;impcroche trd forzd di pdjfare tnfrd Uldgbi  er le pdludi cdr
cbe di neue  er di gidccio d noi molto nociuo.

E tmentre dd uno cufiellotto dettoNifckd,ctdlldgo diqucl medefimonome,& de
li d quatro mi gl id d Quddajjcn fufiimo perucnuti, in tal luogo con grandifiimd
pdurd,crpcricoto unccrtolugo dgiacciato,ZT fiundo l y dcquufopra detla giaccid
paJJdfsimo,cr ejjendo dd und cdppatmd oucr Tugurietto d’un certo uillano perut ■
nuti,pcr comifiionc di Gregorio Mofcouito, ermio compagno in uidggio,cifu
portdto dtUd uettoudglid p er mdngidrc,ma in queflo luogo i termini di l’uno  er
l’dltro princip e nonbopotuto conofcere  er ben difiernere comt uolca.

Senzd contrddittione dlcund Corfuld e fotto il dominio dcllu Mofcouia,douepdf*
fdti duo fiumi cioe Vuclicdrecka & Dfiernicz^tC^ finiti dua migha pucmfiimo*
Opotzkd cittd con il cdftetlo oucr Roccbd e pofid dppreffodelfiume vueltcarccka
doue e un ponte cbe [i pdjjd,  er dlcund uoltd li cduallt paffuno qucllo con l'acqu<i
injlno dl ginocchio,qucftd Roccbd il  Rr di PoUonia,mentre 10 trdttaud detlu pa*
ce in Mofcouid hdued dffedidtd ; in quefii flmili luoghi,bcnche per leffieffe palu*
di,fclur,et fiumi innumerdbili  g li ejferciti incomodumete co durui tto fi pofjono,no
dimenoi cidfculuogho cbeuogluno rettdmetccbbdttdno,madudouicolaguaftdto
ri,et ultri hdbitdtori dclpdefeji qudli tolgdno uia tutti glmpedimeti,tagliddo  dr«
bori,legndmi,crfdcendo li pontifoprale paludi,fiumi,  er altri luogbi ncccjjarifi
Dc li d, otto miglid fc truoua und cittd dettd Vuoronecz,pofid dppreffo delfiumc
Ssoret,tl duale riceucndo nel fuo grembio il fiumc  v uoront, non molto lontdno
fotto Id cittd di Vuelicdrechd fcorre,x cinque miglid dipoid  F iburg,w a tre mi «
g i vuolodimerdt cittd con Id Roccbd,d, tre miglid d Brod cdfd de un certo bd*
bitdtore,  er de qui  pot finiti dd cinque miglid,& gittdto un ponte foprd del fiu•
me Vfid, il qudledSch olondfcorre, d, pdrcho cittd uenifiimojd quale infiemc con
il cdketlo e fitudtd dpprejfio delfiumc Scholom,de quife uiene dimu certd uiUd det
tdOpocd,,fotto la gttdle i ilfiume Vuidochdpl qualcpft>dtio di anq- miglid entrd
in fuchdnd-,quiui pdffdti dufetti fiumi, de cinque miglid fe driud d  R eisch Vitlu ,er
p ultri cinque miglid dUd uiUd iettd Duueren,Butig,fotto k qudlcpffiutio di mez•
ZOmiglioePschegd,fiume,ilqudlericeuutoinfeilfiumeStrupino,entrdi Scbolo
nu,nel gualeunchoru ultri qudtro fiumi Ji qudli pdjjafsimo i quel giorno, entrano.
A cinque miglid fi truouu  S otoki cdfd di un poucro buomiciuo/o,crde qui d quu *
tro miglid finulmcntek grun Nouogdrdid alli qudtro di Aprile toccafiimo . M d
du  P olotzko infinodtld Uouogurdk paffufsimo tunte pdludi,zr tunti fiumi,cbe de
li tiomi di  er del nmero gli babititoridcl puefe nonfe ne recorduno: e pero

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

g Ut cofa diffiale chealcuno pofi qucUi commemorare,  er rcttamente feriuernc.
N eUa Nouucg irdta per fcttigiorniarepoffafsimo,ct nel giorno deUc palme, dal
luogotcnentc Ji quellafufsimoriceuutinelconuito , et dapoi amoreuolmente da
qucUo aimoniti,che!afciati li feruitori ct li cauaUi in quel luogo, io per uia dcllepo
jteaUa uoltddella Mofchouiane giffcal quale ubidiendo,® 1  intrato in uiaggio,pri
mamente d quatro migha  d Bcodnuz nc ucnni,ey de qui il uiaggio di tutto il gior
no appnffo delfiume Mjid,il quale e nauigabilc, & dal lago Samjiin nafce,iofeci,
in quel  g torno conciofia che per un prato,liquefacendofe gia k neue, con ucloce
corfo dcUicaualli ncgifsimo,uncaualletto deun mioferuitore Litbuuanico cadet =
te:cr conciofia cbe totahnente infieme colfcruitore precipitaffe, & di nuouo m
modo Huna rota fenuoltafsino per terra,finalmente ilcauallo leuofsicon li piedi
dauante,cr fcrmofsbzr nc con il lato fuo tocco la terra,ne puntoll feruitor mio
fotto dife prodi ato  er iacente offefe in parte alcuna.Dapoipcr k dretta uka Seit
sko di k dalfiume,<& 'afei migha d  N iseba,dapoi de qui d Harosczi di la dal fina
me, poi a fette nugiia a Cakcba,cr a Oreat  R ecbcl uuitza aUa fiumara, ctfinal-
tnenie d fette miglia a Pakmtt perucmfsimo: ct in quelgiorno pajfafsimo da
otto fiumicr unlago cvngdlato, nta fopra deUa giacciacradiacqua npieno.
, TinalmentencUafcKtafcria auantelafefladeUafantapafqua,allacafa deUe po=

1 „ a  tfaflffč/ ft ctlcruem f 5imo,€rtrc,d & l>l P :t }J a f Simo > dpnmofuilldgo Vuoldei,il quale e
u  '* un miglio in latitudine , er dua miglia in t

. T  . I, . $  _ • i .

^ , , o.— » —-... longitudine: il fecondo , e il lago Luti*

j Af pS lutrmtft’ nitSci} non moltn  g randc,cr ilterzo , fu tl lago Lhedra,alquale una uiUa diquel
I ' - rt < mcdcfimonomcepropmqud,etelonlano daOrcatpcrfpatiodiotto miglia.tštcl
//t#, 0  quaigiornopcrlifopradettikghicongdlati > ma per k neue liqucfccntc di aque

ripicni,feguitati latritta uia,bauefsimo un uiaggio difjicilifsimo et pcriculofo : ct
per 1'altezz.a deUa neue,et parte che niffunoucjiigio oner fegno dklcuna jlrada
apparcua,nonhauiamoardimento diremouerci deUa uk puhlica. Ecofifimto
tanto difficilc et per kolofo uiaggio, per ffiatio di fette mighaa Choitilcuuapera
uenifsimo-.fotto la qual citta,in quel luogo,cbe li duo fiumi aoe Schlingunaet S nat
corrano ,etcntrano nel fiume Mjh,pajfafsimo; et a Vuolofcbak giongefsimo;
etiui nel giorno di pafqua ci ripofafsimo.Dapoi caminafsimo per fette miglia, ct
paffato il fiume tuucrza,a Vueirapujiacittapofla neUaripa ariuafsimo, da qui
poi per fette migha defcendendo, uemfsimo a Duucrfchak citta,fotto k qualcper
dua migha, con una barebetta pifcatoria ilfiume Schegima pajfafsimo, et a Ojfo=
ga citta peruenuti,tuiper un giorno ciripofafsimoiet tl fequente giorno per ffa-
tio di fette miglia nauigandoper il fiume Tuucrza,aM.cdina perucmfsimo ;et
iuidiflnato , di nuouo intratinclla barebetta per fette miglia nauigafsimo Vuol-
g a fiume ccllebcrrimo etfamofo,ctnclprincipatoTuuerariuafsimo)doue prefa
una bareba magiorc,p il jiumcVuolga nauigafimo,etcofi no molto di poi ad effo
fiume tbgeUatc, & di pezzi dtgkccio ripieno t uenifsimo , v in »rto luogo ton

Dl SIGISMONDO LIBE. BARON. gč

grdndifsim fatica & [udore dnudfsimo , doue kripd delfiumeColm  er cdri<
c* di molu giaccid.apena fuperdfsimo^ de li per terrd allacdft di m certo bas
bitatore perucnuti, ritrcuj.fi imodcutii pochi cauaUi ,  er fcprd di qUcUi montati,
findmenteul Mottdfterio del bcato  H eiid giongcfsimo.Doue poi mutati licdudl*
lt,pcr tremigliddGerodincittddl fiumeVuolgd pofla , ddpoi per Id drettd uk
d tre miglid dSchoffa, poi per tre dltri miglid a Dfcborno c*fa delle pojle, ddpoi
perfei miglid d Ciino cittd,dlfiumcLdnugdpoftd,poi d tremiglka. piefsdk cd*
[d dettepoflejdpoipfpdtio di fci miglid d Schondpoftd apprcffo dclfumc di qttel
meitjitno nome ariuafsimcidapoi findlmetepfpatiodi tre miglid aUi diciottogior
ni del mefe di Aprile peruenifsimo in mofcouid,doue in chc m amer d io erdftdto fli
lutdto crriceuuto,abbonddntemente in qjlo libro ui ho expojlo  er dichidrito, qui
do del modo di receuere et di trdttdrc gherdtori fufficietemcntc ui bo dimojlrato.
Del ritorno dcUd Mofcouid rictla patria.

O ui difiinel principio, qudlmentcerajlato mandata dd Mdxinti•
Ul Hano imperdtorenclla Mofcouid, d componcre e? pacificarc iprin
cipi di ?olonid,et deUd Mofcouid,mdfenzd refolutionc dlcutid indi
' m i pdrtitte,lmperocbementre tičih Mofcouid, prefenti gli ordtori
del  Rf di Polonin,io trdttdud dclk pdce ct dclla concordid infra di loro,intra que»
flo tnezzoilRediPol°nid,rdUtidto l’cjfercito,Opotzkd cajleUo  (indarno pero)
cxpugnaud, et pero per quefldcaufd ilprincipe henegauadi uoler fare k tregua
con H  Re di Polonidiet cofi fenz^altra concluflonc delnoRro negoiio, honoreuol

mente mi dettelicentid.Ldonde kfchtd k Mofcouid ,  A mo fcisho iz miglid , di

Vuiefmd. 26.migih’*Drogobufch. i  s .miglid, ct ddpoi 'a Smolensko.  i s. miglk
tcruenni.Doue per duc nottedkiero inmezzo dcllcgran neui ci ripojjafsimo ,
e (certo da quctli chc ci conduceuano io era trattato lauUmcnte ct bonorcuolmcn*
te ctpcrdifenderci mcglio dallc neue,foprd!i fccrzi de  g Ikrbori in longitudine
diftendeudtno dltamente il Jieno,etfoprdli di/ie/l l:nzuoli, fecondo il cojfume di
T burebi ouer di  T artari con h piedi tirati in fu  g iacendo , pigliauamo il cibo, et
bcucnio alquanto piu krgamentejacena nojlra tirauamo mlcngojkltra notte
poiuenifsimoad uncerto fiumcper AlbordnoncongeUato.madopo mezza not
te per refpctto delgrandifsimofreddoUlmente era concreto etdgkcciato,cbe per
elfagiaccid piu di diccecarrette caricbe tutteflano ilate portate, ma li cauaUt in
m altro luogo, doue ilfiume piu ueloccmente  er con maggior impeto correua
fbcnfi,rottd k gkccid,pafforno dt k,doue kfctati queUi chc ci conduceuano, me=
nandai nclkLitbudniaicr cofi ddlconjinc pcr ffatto di otto miglk a, Dobrouuni
ne ucnrii,doHehcbbiboncfldcop:d dcllc cofcncccffaric,m.i l albergo ouer boffitio
fu ncUdLitbudnid,dapoi a, quatro miglid ad Orfd,injlno 'a, tanto  c&c da Vuicsma
alldmandcxtrddriuafimo alfiume Borifthcne:ilqualenoncon loge intcrudlo
difopra  er difotto da Smoleko fiamo cojlretti a paffare^cofi qUo circa a, Orfa

Y ij


lafcidto,p U drettd uk p.  s. migi k k druzek,p.z.miglid d Grodno,p,  s . miglU k  Bo
rifouu,alfiume bcrefinu ucmfimoji cuifoti Ptolomeo li dttribuifcc d borifthenc.
Dapoiper otto miglk k Loboschakb,

P er 7 miglid k Rddocbosftye,

P er z miglk k CrdsnofeUo,

P er z miglid k Modolescb,

Per 6 miglid k Crcuudattdcon il cdfleUo ruuindto,

Per 7 migltdfimilmentek Medmkcittd con ilcdlieUo rotto,& dd quifindlmen*
tnente dd Vuilnd peruenifiimo}doue dopo Id pdrtitd del Rc in Polonid, per certi
pochigiorni,mentre It fcruiton con limiti cdudUi retornaudno dd Nouuogirdid
per Id Liuomd,fono rejldtoji qudlifinalmente uenuti, indt purtitoci, per  4 mi=
g Ud ufcitiddUd/lrdid y dnudfsimom Trohi>dccioche uiiinun certohorto io uedef
feiBifontiferrdticr chiufi,li qudli alcumVros.o' h Germdni Auroxn chkmd»
no,doue ilpdldtino, qudntunqueper Id ucnutdmid d Pimprouifofujje qudfl offe*
fo,non dimeno inuitommi k dtfindre con efjo lui,cr k queflo conuito fuui prefen *
teSchcdcbmet Re Sduuolbenfe Tdrtdro,il qudle in tdlluogo in dudmurdti cdjlel-
ld  er infrd lildgbi pofli,comc netle Ubere prtgiom honefldmcnte er d ferudto ercu
/lodito,queftoRemcntrcfe difindud, de udrte cofe per mezzo dcllo interprete
pdrldUd conejjo meco  j er infrd le dere cofe cbidmdua Cefdre fuo frdtcUo } & dl*
ceudcbe tutti h principi  er Re del mondo crdnofrateUi infrd di toro.

Finito ll diJlndre,erriccuuto il prefente del Signor pulatmo fccondo Id confuc*
tudinedelh Lithudni. primdmente k Morojchci citta,ddpoi per .1 <. miglid a
Grodno,pcr 6  miglid k Grinki, poi pdffatdldfelud pcr.e.mighd dNdrcuu,cr
a Biotsko cittd peruemfiimoidout  N icolo Rddouuil pdldtino  V ilncfe ritrouai, dl
qudlegidper dudntehducdrendutolelitterediCefdre: il qudlSignor pdUdtino,
benebe per dudnte mi haueffe donuto und chined con duo dltri cdiidUi dulld curet *
td,nondimeno di nuouo unkltro caudUo cdflruto  er di buond ruzzu mi dette in do
no :cr oltrd diquefto mi dettednebord dlcuni duedti ongdri,con h qudh mi con *
fortdUdcheioprocurajJcdtfarmifdreun bcUifiimo Anello , dcaocbe portdndo
qucHo,crogni giorno riguarddndolo,piufdcilmcntc di lui > etffctidlmete appref *
fodi Cefdre 10 mi rccorddjhjdpoi ddBielfco,nelcdflello deBricjlo con Id attd
fdttd di legno dpprejfo del fiume Buh, nel quale Muchauuctzfcorre,®- dd qui k
IdmdS cittd dnudfsimojoue lafeidta IdLithuudnid ddpdrte,primierdmente d P d
reczouucittd dlPolonidintraijfopra kquale nontroppo lontdno un fiumicello
cbkmdto ldfonicdfcorre,cr equeUo cbeldLithuudnidddlla Polonid diuide,ddpoi
per. f.migha kLubhn,poik Rubin,Vrfcndoffjauuichoft dl pdffo del fiume \fiu~
la,poi k Sandomir cittd conlurocchdpoftd alfiume lflold,w diftdnte dd Lupin
perjfidtio de miglid.i&.peruenifsimo.DdpoikPolonizddpprejfo ilfiume Czer-
m poftd,doue certipefci nobihfsimi mlgdrmentt Uths chmati Je piglkno,

DISIGISMONDOLIBE. BARON. E?

itidiaUa citta nuoua dcttd Cortzin con il cafteUo di muro , erpoi a Proftuuitza,
douc buona er ottrna ceruofa ft cuocc,er ic qui poi in Craccouta pcruenifsimo ,
L4 qual cittu  c cipo del  Reg no,  e' la fcdid Ktgalc,crepoft*ercoUocata alfiume
1  (luU,er per.i s.migliaediflantcda Sandomir,qutftaCraccouia per coptacr
frcqucntiadiClerici,di fiudcnti, crdi mercatdnti er ceUcbcrrima er famoftU
Dalliqual citti,riccuutili p refentiregij,tolta bitomlicentiadalRe,alquale
Popra mn era grata,ci partifiimo,er india Lipouuez fotto il cafteUo, done eri
la prigione d’alcuni facerdoti dclinqucnti,er dc quipoi a. s. miglia ad Ofuucnt*
zin citta di Silefta,ma fotto ildomintodiPolonia,apprcfo del fiume iflula fttu*
ti giongefsimo: nel qual luogo,č Sola fiume,ilqualenafcendodaUi motiti, li quaa
li diuidano  Sl lejid da l’Hungaria,nel fiume iflula entra.  No n troppo fontano, fot *
to lamedefima citta e il fiume Preyft,il quale dal altrapartc del fiume lftula,Si»
le ji a,dal  Do mirno di Poloma er di  B obema diuidc, e? ineffo fiume fimilmente

di ijtuldcorre.Dequipoik.s-migliaaPcziM,in  T hodcfco Ples, principato in

Silelia ma della dittione di  B obemid,poi per duo miglia a Strumen, in thodefeo,
Schuuartzuuaffcr,  pol i F reyftel citta  de Hi DucaTef:binenji , la quale Elfa fiume
bagna,er nel fiume Oderafe difcaricd,dapoiad oftrauua citta della Morauia,  /4
quale da Oflrauuitza fiume e bagnata,er la Siltfia dalla Morauiadiuidc, indi poi
I.4.migliainltfchin,citta,intodefcoTitzein,er  H ramtza,intodefco Mufficn*
kirchen citta,la qualcBetuunafiume bagna, er dapotperjfiatio de un mtglio *
Lipnik,er per duo miglia ad Vuiftricu perucniftimo.Dondc mentre per la dretta
ttia caminauamo , 'a cafo da un certo coUe  N icoloCzapht nobilc della prouincia,
ucozendo cbenoi andtamoaUauolta dilui.cgh dtpotpigliatauna arme in mano,
etuafi uoitjfe andarc a combatterc.con duo eompagm preparauafiaUa pugna : per
il cheio mojfo.er conjldtrandononla temerita er audacia da l'hucmo,ma piupre
fto la imbriacbezza di queUo,fubito comandai alhfcruiton cbe piu prefto defii*
no il luogo  d Pira,CT aUa patia,chefarealtro mouimento.Ma queUo dijfirezza*
toqucjlo officio dihumanita, neUagran neuc s’era  gi ttato,er con  g hocchi tor *
tuoji CT minaceuoh tl pa far noftroriguardaua,er qucfto medefimo ufficio di po
cabumamta uerfoli noflrifcruitoricbe ne feguitauano con le carretteufo,mina *
ciando loro con laffiaiain mano dt uolergli fiare difpiacere.La ondedauna par*
te er Paltra nato il clamore,er d concorfo delit fcrui.cfo  N /colo finalmete da un*
frezzafu offefo,cr il cauallo parimenteferito,fotto quello cafco.vapoifeguitan
do il cominciato il noftro uiaggio con glioraton Mofcouiti,amafiimo ad Olmu*
tio,er a quefto luogoftmilmentetlfopra ditto Nicolofcrito pcrucnne:doue,fubi «
to comc habitatore di qucUa rtgionc conofciuto,raunata una ccrta moltitudtne di
qu(Uibuomini,li quah erano codotti a cauarc etfabricarclepifcinc, uoleua icU 4
ticeuutd ingiuria farneuedetta.Matoalhora co maturo cofighol’audacia,etsfor
Zametifuotreprefit ct impcditte lodeuolmete.Fatto qucfto,cipartif$imo da  o l*

COHEN. DELLA MOSCOVIA.

tfiutio,et p. 4 .migliaabischouupicciolacitta,et paltri. a.migliai Niklspurgroe
ca beda cd la citta uenifiimofa qual e beche p/j>atio de un migho dl Ha da' jiume ib c
ya,ilqualein moltiluoghil' Aujlna dada Moranudiuide.jiapo/la; no dimeno l<t
fe accofla aUa Morama, et aldommio diqueda ifottopojla.de juipoi it.  j. miglta
k  M istlbach cafieUotto de l' Auhria,et paltn tre mtgha 'a  V Iricbshirehcn , er poi
peraltritre miglta d V icnna citta tio bile  er damolti fcrittorieeUcbrata,crappref
fodel DanubbiofltUdtd,peYuen',fimo.& ccrto mjlno a quefto luogo dne carette
integre cfane di Mofcouia condufit .

Vdrtitomipoi da V icnna,p.  s . miglia a citta nuoua.ct de li poi oltra el moti te [etn
ring, et infra h moti deUa Styria tujino  4 Sahsburgone ucnm.Dapot in Emponte
citta nel comitato di Tiruclo ritrouai Cefare,ah Maiejla delqualc no folamente
quellecofe,lequali tobdueafattapfuecomifiioni,gheranograte,ma etiddto Ure
latione delle Cerimonie,et deda cbfuetitdine dedi Mofcouiti  g hcrano molte gr ate
adaldirc.La ondc etiddio  M atbeo Cardinale Sahsburgenfca Cefare carho molto,
principeindujiriofo,  er neUt negotij humani ajlutifsimo, iocofamente in pre*
fentiadi Cefareprotcjto, cheetiamdio Cefare non doueffe aldire , neconofcere il
rejldnte dede Ctremome di Mofcouiti in Abfentia fua.

Dapoi ejfendo expedito et licetiato da Cefare, 1'imbafciatore dl Mofcouia,et doue
do io(Imilmetecomeoratorcandartin Hogariaal Rc Ludouico.il fopraditto ant
tafcidtorc Mofcouitop il fiumc Eno et p tl Danubio a.  v ienna lo codufcet iui  f Uo
lafciato.iofubitametemotaiinuncano hongdrefco,etco queUophauer bonifim
cauaUi[otto,mcncgm co grd prejlezz<*>di modo chc in poche horc iofect trcnta
dna miglia,et d Budapuetmi. ma la caufa di tanta prejlezza,e la commoda rejjira
tioneetpmutationi dedi cauattip h giujli et be ordinati intcrualli dede pojte, dede
quali,U prima e nclla picciola citta di Prukh.apprejfo tl jiume Leythapl quale dh>
uide l'Aujlria da l’hongaria,etp fpatio di. 6. miglia e diftdte da Viennatlafeconda
in  O uuar piccolo cajiedo,intodcfco Altenburg,cr e einquemiglialontano,la ter *'
za e ncUa citta laurinaja qualeefcdta epifccpale,et čjjlo talluogo hhongan lurr,
gt h Germani dalfiume Raba,il qualc bagna la terra,et entra nel Danabio, Rab,
(humano.et qut in quejio luogo, il quale e dtftantc da O uuar cinque miglu,ji pmu
tano li cdUaUt. La quarta p obla efotto launno p fei migha, nclla uida Cotzi, dada
qualeudla&Uportatorietlccarcttehanno prcfo il notne,et fcdbieualniete fono
dnamati Cotzif’^ tmd  pojlaeinVuark utlla p cinquc miglta lontano da Cotzi ,
doue lijerri dedi caUddi uaciddti, citer che mdcano dalli buoni macjirtfono rimef
Ji,  er l( carrette,etlc briglic refanno, le quali tutte cofe re{taurate,p fpatio di cin
que miglta a Buda che tlafcdia regale,fono portatfnella qual citta Regia expojia
crftnitala mialegatione,et termina la dieta,laquale no molto lontano da Buda ji
faceua,in un luogo,il quale uuolgarmcnte Rak h usek chiamano, honoreuolmente
foi huntuto del R(,o' i Cefare me ne ritornai^l quale poi nel meje di Genaio

tJT SIGISMONDO LIBE. BARON. 88

depo Vdnno dclsignore.if!p.moritte.O'quefid mia AndatdinHongariaho uo*
luto aggiongcrc,  p er effere congionta con 1 ’andata mofccuitica,?? quafi con un»
continouo uidggiofinita,cr termindtd.

1 luidggio delia feconddlcgdtionc, in  M ofcouid.

M Orto C c far e Maximiliano,io [bito fatto Ambafciatore dclli Styrienfl ,
Fui madato aCarlo Redi/pdgnd,Arciducad’Aukrid,er Alihora eletto
Romano Impatoretalla Maiefia delqualeftmilmetedapoiilgraDucadt Mofco•
u u ui h MCA madato lifuoi Ambafciatori,dccio che le cofederationi gin comincidtt
co rAaximiliaiiolmperatore,dinuouocofirmafsimo.IAaaccio(bc a 1 ’incontro it
meno imperatore co d gr d Ducagratificajfc,dctte cotnifiionc dl fuo fratelio  F er
dindndo Arctducd>cbeegli,Ludouico  Re de1’bongariaadmomfce,acciocbc ejjo
dipoi tdnto fc opperajfe appreffo di fuo z 10  Sigifntodo Rc di poloma, che effo  Re
deonfentiffe dicondefcenderc a fare pace.ouero tregua co legiuflecoditioni con it
g ra Ducd delld Mofcouia.E pero in Viena effendo Leonardo  Cofe di Uugarolain
n omc diCarlo Romano  I mperdtore, et io in nome de  F er drndo fratelio della fua
Maiefta, infante di fpdgnd,CT A rciduca d'Aufiria, elletti Ambafciatori ,[ubito
motati in certc catette ongarice, d ritrouare Ludouico Re de 1’hongaria d Buda
ne uenifsimo:doue erpo/ie leno/lre comifsioni,etJiniti li nojlri negotij fecondo il
deflderio no{tro,to!efsimo licentid.vr a Vietma ntomafsimo.Dapoi injleme cogU
oratori di Nlofcouiaji quali Alihord erano tornati dtjfcagna da Cefare Imperata
rt,uJcitifuora,ci mettefsimo in uidggio,cr Id prima cofa,

A Mijllbdch 6 mighd
A Vuificrmtz  4 miglid
A Vuischa, e miglid
A Olmutio 4 miglid
A Sternberg t miglid

A Parno doue fon le minierc del ferro. t . miglid uenifsimo. Bonde il ponte poffo
fopra ilfiume M oraud paffafumo.  er iui lafciata daparte la mrauia ncUd cittd
CT pnncipdto delld Silefia intrajumo,dapoi m Ugerndorjf. j.miglid .

A L ubschid * rmglid,

A Glogouia x miglid

A Crepizd i mtghajdpoi di la dal fiume odera,ariuafsimo in Opolid cittaja
qudleinjleme co UcdfteUo e poftddppreffo ilfopraiitto fiume oderaidouePultimo
vuca delitOpolicflhaucudla fua fedid,p- j. migha.Dapoip. 7 .miglid adoleschno,
in tbodcjco Roftnberg di la dal fiume Malponte, il quale Alborap la moltitudtnc
delte aque oltremodo eraabodatejpoi d. 1 ,miglid puenifitmo  4  Crepitza uecchia
citta di polonia, nel qual luogo inttndcnio noi tl  Rc dt Poloma ejfere in Pie terco*
Miacitta,doueligouernatori dclRegno fogliano ccllebrare le comitie ,cioe klor
diete,[ubito d quel luogo madafiimo mate ilftmtort,il qudled tutto conofciuto,

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

flf refferitte tlel  Re g id per U drettd uid era per dndure aUx uoltd di Crdccouid,
Id onienoi mofsi,dd crepiZd d qud luogo dtrizafsimo il noftro utdggio.et prtmd*
tnentt d clobutzbo.i.miglid,poi d Czefto cbouu,  3 .migi ta,tlqualc e uti monafie
rio,douee und imaginc deUa Bcuta Vergine,ld quale con grandifsimo concorfo
del popolo, crjpetiulmcnte delit Kutenici c uenerdtd;poi 'd Scharki. 1 ,miglia,a Cro
molouu.).miglid,d  I Ikusch. 4..miglta,douefono le mineredtlpiombotpoi finalme
tefiniti cinqucmigh&,ilfeconio giorno difebraro ariuafsmo in Crdccouid, doue
ntente dibonore ci fu fatto, mffunoci uenne incontrd,ueruno dHoggidmento er d
4ppdrecchidtopernoi,crniJJiinodeUi corteggidniufouerfo dinoiofficio de hita
mnitdde,  er dt falutationealcuna, ficome delld uenutd noftra cofd aleund intefd
CT uditd non hauefsino.Dapoiottenutd 1 ’intrdtd per parlare dl Re,queUo Id edgio
ne delld noftrd legdtionc rtcercdUd‘,etl’ufficto dellinoftriprincipicome alPimpro
uifo ripfedeud,cr fpetidlmente uedendo  g lioratori Mofchouiti ntorndti di fpd «
gnd,cj[cre con effo  noj, er ptrchc qualcheccfd di mdlcjipenfdud del  D ucd di  Mo*
fcouid,cofl ci dijje.  Q ml uicmdza,et qudl coniuntione difanguc idili principi  no
flri con li Mofcouitiicht cofi Ji fono mefsidimezzo,et fpetidlmente non ejjendo
ftdti ricchiejli dd quello,per tl che fdcilmente potrebbe eg li conffrcngere U fuo  m*
micodlle conditioni egudli delld pace.Ma noidd 1 'altra pirtc hconfigltpietojiet
chnflidni,cr l<* mente Syncerd itlli noftri principi dimoftrduamoter quelh nien
te pl  m uollere dejiderare,f< non Id pdcc,ta concordia,cr la mutua amicitia infra
\i principi chriftdi,&c qutHo co ogni fiudio  er drte procurare.Diceudmo acbora
«1  Re di Polonid, fel non te pare, ebe le noflrt comifuom feguitkmo piudUdnti ,
tioi ouero ritorntremo adrietro tio expedita Id cofd,ouero tdli cofe dnnuncidremo
dih nojiriprincipi,etfoprd diqutftd ntdterid expettdremold refpofla;ldquale co
fduditdddlRe,dlqudtopiuhumdndmente,cr piuliberdlmente erdudmo trdttati
nelli noftri hofpitij.ln quel tempo mi uenne occdfione dt Addimddare i miUi fiori
tu,liqudlildmdtre delld Regind bonumihduea t pmejfo$erhducr trdttdto le noz
Ze delld figliuold p il pdffatofccondo Id comifsionefattdmi dd C e far c Maximilia
no:ld onde data la fottofcrittione dl Rc,quella btmgnametericeuette dd me,er co
fi mi promife dl mio ritorno difave tl debito fuo,ej cofi alld torndtd mid del tutm
to foi fdtiffdtto fccondo U promejfd.

fillu  x 4 .difebrdio pdrtitici di Crdccouid,montafsimo ncllifoliti uehicoliouer cdr

rettc.cr con djfat comodo uiaggto pifffiimo per la atu di Polonin ,cr primarna t

te Corizm nuoud citta,poi

Poloniz<*i

OjfeK

Puc rouuiza
Sandomerii
SatiUicbojt

Vrfendoff

Dl S I G I SMONDO LIB E. BARON« 8p

Vrfcndojf

Lublin,

P arczouu,erpoi detti a.]-miglia Polouuizd citta dedahitbuiniatoccifiimo-.doue
tnolti uiaggiper rifpetto deUe molte paluii fatti dgtuoli  p er li  p onti,  p affafiimo.
er decjui poi a Roftouusche z miglia
A  P efiiczatez, } miglia

A Brtefti 4  miglia citta grande con il cdfteUo apprejjo delfiume Buh,nel qua*
le HLuchauuetzfcorre,poi  4 . $. miglia a Camenetz citta con la torre di pietra neI
la roccha di legno,de qui poi pajjati duafiumi cioe Osebna er Beschna,er finito il
ffiatio di cinquc miglia,a Schereschouua citta nouamente edificata neha g ran [el*
ua al fiume lisna,il quale per Camenecz fcorre, uemfiimo.

Ddpoia Nouuiduuor s miglia
A PoroJJouua z miglia,

A VuolkhouuitzA.a-miglia ariuafiimo.doue in tutta la noftra andata no haue*
ftmo il piu comodo aUogiameto,de qui poi a Piefchi citta, appreffo del fiume Sclua
pofia.il qual fiume da Vuolinia prouincia di ejfa Rufiia,fcorre, ernel fiume  Neme
entra.Poipjpatio dunmiglioa, Moflu citta pofia appreffo il fiume  Neme«, ilqual
nome dal pontepighb,perche Mofimol dire ponte . pot ariuafiimo
A Czutzma  j miglia,
a B aflliski,  j miglia
A R odome  5  miglia
A d Heftlitfchkami z miglia
A Rudniki, s miglia

Ad Vilna,  + miglia,benche in queho tempo noinonperuenifiimo
A d Vilna, ma piegando il nofiro corfo aUa man deftra uerfo oriente p affafiimo.
Per Soluua,

Slonin

Mofcbad

Czcrnig

Oberno,

ottmut,

Cadayenouit

Miefcho citta,la quale e difiatt da Vuolconuuifca.^, miglia.  er de qui tutti li fiumi
fonoportati nel Borifiheno.er glialtri lafciati nelfiume Klemen corrono. Dopo
quefio,ariu afitmo a Bonffbuu cittapofta al fiume Btnflna.i s.miglia,poid,  Re*
fcbak.4o.miglia,ma in queHi luogip rifpetto deUe gradifiimefolitudini non ufdf*
fimo [e noti la uia comune er ufltata,lafciando pero aUa ma dtxtra Moligeuu citta
co interuaUo di. 4>miglia,ddpoi feguitando il nofiro maggio,paffafiimo per
Scbktom 6 miglia.  -

COMEN. D E LLA  MOSCOVIA.

Orpt, 6 miglid

Dobroiiuna,4..miglk>crp dltriluoghi nelprimo noftro uidggio dichidritietex*
pofti.Vpoifindlmetein Mofcouidne Vemfiimo, Douc logdmete trdttdftimo dctta
pice infrd li foprdditti principi futurizma nondimeno nm potcfiimo fottdgerne
altrd refolutione,eccctto che ’1  g randuca di  M ofcouid diceud qftc pdrole,fel Ke di
polonid uolfure Id pdce co cjJonoi,e neccjfario cbc egh mddthfuoi Oratorifccon «=
do Ucofuetcr.cr nci cer to uolemo la pacc con eftfo luiboncfld cr conueneuolc. Li
onde noip tali parole mofti mdnddjiimo ftmlmentc dlcuni dclli noftri d  Re di  P o
lonid(il qttnle allhora erunella at ti Gianeft)chcpdmor noftro madajjc Ufuoi cm
bdfcidtori ul principe di Mofcouid,p tl cbc mcjjo il  R e,mado p fuoi Oratori pietro
Gyfcdpdlatino ploccnfc^cr Michael Bohusch Tbefauricro dcUa Lithuudnid.

I/ principe di Mofcouid,intendendo che gliordtori lithuani no crano troppo lontd
no daUd Mofcouid,/ubitoftotto prcteRo di uoler dndare alld cuccia,etp otgionc di
ricrearc 1’dniino/uo ncltepo no moko dlpropofttoftd Mofaisko luoco fertdiftimo
tt dbodantiftimo di leporife nandoicr ftmilmetenefece chiamrc noi altri accio
cbc ilitlmninonintraftino neUa cittatet coftimpctrute  cr ccfirmatcle trcgue da
vnupurte cr l’dltn,dUi undici di  N ouebriofurno licetiati.Tatto quefto,il princi a
peddimadduicip quduia noiftdmo p ritcrnarcaUdpatria no{tra,pciocbe haucd
intefo tigra Turco eJJcrtinBudd,ndldqudlcittdqudlo cheeglifaccffe,diccitino
lofdpere.Uorfindmčtcpartitocidclla mofcouia,pqudk mcde/ima ftradarctor*
rtdftimo ddietro,pld qudle  g id Ilamo uenuti,cr a Dobrouund,gionti,iui le noflre
robbe,lcquale Imidmo mdiate dd Vuiesmpilfiume  B oriftheno, riceuefiimo,et
inqueftotdlluogopriftduuolitbudno,ilqudle cidftettdUd ritroudftimo:crpri=
mdmenteddluitntcndefiimoiLodouico  Re de 1'bbgdridc/fer perito  cr morto.par
titocida Dobrouund,pft>dtiodi, 4 -miglid ncuenefsimoAOrfd,&dequi poip quel
medeftmo uidggio,il qualenel primo mio ritorno hducd ufdto,peruenifsimo  d Vil
nd,doue dd Giouunnc ftgliuolo ndturalcdcl  Re,er E pifcopo VtlnenfcfiumdMmen
tefufsimo riceuuti, crldutumcnte trdttati,ddpoi de quipartitoci, dndafsimo a  RkJ
nikpoft  4  miglid,

A Vuolkonik  ? miglid
A Mcretsh citta 7 miglid
A Ojje 6  miglid
A Grodnoprtncipato 7 miglid

A Grinki d miglid,al qud luogo conciofta che al primo di Getidio fufsimo pn
uenuti,erd tdntc duro et crudel freddo ndto,et tdtito Vimpeto del ueto che tirdud
Id neue tndiere ,er in Id  cr m qudUJ/>drgcud,cbcp quefto,c?• p il tdnto crudele et
nociuofreddo,chelitefticolidcU cauatli,inqudlche parte congeUdti  cr corrotti,
ierdn  jpicdti  cr cdfcdtipl rntfo fimlmente[e Atepop 1’ddmomtione dd noftro pri »
flauo nonhducjfe rcmcldtofidrei qudft piutoiintrato poi ncl Albergo, comincidi

Dl SIGfSMONDO LIBE. BARON* po

cojldeflrdntcnte 'dfregkre,&mdnegi^eilndfo,w fintlmente queUo,mdno fen*
z a dolor e mcomincui a fentireiz. 7 mfcedoui quiji difopra come um  ceru rogna,
ddpoifecojfc.ctcofi foigumto,Okru d>peflo,itncerto GdUo Mofcouitico fecott
do ilcoftumegermAnicofedeniofoprd delcdrro,etgidprift>etto del gufrtddo
morendo, tl feruitor nojlro fubito tdgUdtdgli Id crefhtja cjiutcp il gufreddo era
c ogeU*td,no /obrnete lo fduo md etiddio fubito dlzdto d collo co grddtfsintd me*
rdutglid ditutti noi dto.piitoci dd Grinki,etpdjftniop  K/M grdfelud, uenifsimo,
A N areuu  s miglid, poi
A B rielfco  4 miglid,

A lAilenecz  4 miglid.

A Mielmk s miglid

A Lofchitzi  7 miglid,ddpoifiniti otto miglid,driudfsimo a  lucouu cittd delit
Volonid,zr epoflddpprejfodeijium ofio.ll luogo tenente di qucflo luogo, er*
un cer to nobilcjl qudle era cbiimato Stdroftd ueccbio,etfotto lafua ubidientid hi
uedtremilidnobili } fono iuidlcuneuilldggi, neBi qudlitdnto numero di tiobiliui
crebbe y che nijfuno dltro uibdbitd.

Oxi cittu e poftddppreffb d,el fiume diquel mede/tmo notne. 5. miglid

Steiebiezde cittd, erfotto quejtd  e il fiume Vuiepers, il qudle entru tlel pume,

jjluld $ miglid.

suuolendcittd. t.miglid,nel qud luogo pdffuto che hduefsimo il fiumeVitpers,fe
g uitdfsmo H noflro utdggio aUd uoltd di
Sernd  ? miglid
Volki, 6 miglid

Schidlouucittd,cintddenturo 6 miglid

Vuisliczd cittd murdtd in un ccrto lago poji d. miglid

Vrcftuuiczd.6.miglid,et de qui poid.4.miglid,findlmete ritorndfsimo in Crdcco

uidtdoue trattdidi moke cofe co il  R e,fuord delid mid comifsione.Le qudli cofe in

uero to fdpeud douer ejfere giocode,grdte,  ©* mo It o gioueuili dl principe nojlro,

noudmente elletto  Rc deUi  B obemi.

Vfcitipoifuord dclla cittd dt Crdccouid } & drizzdttdo il nojlro uidggio (tild uoltd
di prdgd; pajjdfsimo,

A Cobildgord  y miglid.

A ilKuscb douefonoicmitteredel piomho z miglid
A Benflno cittd.  s. miglia,fotto delk qudl cittd non gid con longo in ttrUdllojl fin
me  p ieltzd diuide Id Polo ni a  dtttd Silefid.
poj d Pielfcouuizd cittd deUdJllefld,$, miglid.

A Cof le cittd muratd apprejf 3  del fiume odtuji Sle uidgro cbidmdno,*. miglid
A Bield  f miglid.

A Ntjfd, <s,migkdfCittd)(tfe4id epifiopdle Miepifiopi urdtiflduiefiiioM iA gtito

COMEN. DELLA MOSCOVIA.

hoepifcopo  di tal luogo huminifsimmetc fufsimo riceuuti,et bene tratuti.dapc*
A Otmachauu cdfteUo deUo epifcopo. t.miglid.

A Bidrt,  j miglid,ddpoi foi accompdgndto per. i.migHd injino
A GldczcittddeUdBohemid'

A  R dnericz f miglid
A leromierfs  $ miglid
A Bretschduu  4 ntiglid

A L imburg.^.miglid,cittd poflddpprtffo dclfiume Albin.et dapoifimlmete de
lid.s.miglidiopuenni dprdgd,ld qude e cdpo del regno di Bohemid,et epojldrt
fitudtd dpprejjo del fiume Moltaud,et in qbld cittd io ritroudi il mio principe gid
eUetto Ke delil Bohemi,et qucUo chep Alhord er d chidmdto aUd incorondtioneidl
ldqudleincoronutioneAUi.i4-difebrdio uifoiprefente,gli oratori del gra D«»
cd di Mofchouidji qudh mifeguitdudno } cr d quellip grdtid diofficiocr dibono
rt glierddnddto incotro,metre Id gradezzd deti d Rocchd vpdrimcte della cittd
cotepldno et bent rigudrddno,diceudno qllo non cjjcrc un cdftcUo ouero um cittd,
mdpiuprefio un Kegno-.ilqudkpldfortczz.dfud expugnure nonfi potrcbbe, fe
non con grdndifsimd effufione  er fpdrgimento di fdngue.

Md il  Re Clemete  er pio,uditd crconofciutd h mid reldtione ,er confultdtione fi
nitdfoprd le cofe Je qudliper AlbordfoprdJldUdno,thebbc molto d charo,ct quel
le cofe glifurno  gmeer dccetteje qudli 10 hdueudfdtto con diligentifsimd expe=
ditione dctte fue comiftioniiet [tmilmitc qudlc,k qu.itiid 'ducnfutto perfettdme
teoltrdle comifsioni ddtdmi > comequeUecbedoue. b .Strnetegiouureiettdn=
to piuper bduer opperato crfopportdto tuttele fdtiche  er defdgt del uidgio efn
fendo qudfl\dmdkto.E pero il prefdto  Rc nojlro con Id propridfud boccbdfi pro
metteudld grdtid crbonofduore/uo,le qudlituttecofc ejfcndoftdtegrdte al  Re,
4 me limiglidntementefurno grdtifsime.

I L  FINE.

REGISTRO

ABCDEFGHlKlHNOPQ.RSTVXY
Tutti fonduerni eccetto y cheeterno,

Stdmpdto inVenetid per  N icolo deBdfcdrini ud infidntid di.M.Bdtti*

Jtd Pedrezdno Anno.  M D E,

t^Auendo alligiornipafiati benigni lettori^con so
ma diligenza tradotta la dSdojcouia , la Rufi a,
Crun bellifiimo trattato della uita  er coflumi
delit 2 artari di Jatino iti lingua uuolgare ,piu preflo per
sadtsfatione & diporto di glianimi gentili,che ahrimenti,
cofiparimente a maggior utilita di quelh cbe sono curiofi
indagatori dipajjo in pafjo deltnttojl compofitore del libro
con cer te bellifiime figure  er disegniapertamente baditno'
jlrato tutte quelle sorti de ^Armi  s  Je quah efii Nloscouiti
sogJiono ufiare al tempo della guerra. Le quali Armi in ut
ro fionofi dniersefluariate^ fid/Jetteuole auederJe 9  cbe
con molte parole non Jopotria exprimere. Conoscerete an
cboraper le figure cbe babi ti,cbe ^Arcbi ,cbefrezze,qual
sorte di cauallifibe uarieta disellefib fiajfe ,quali fiiuali ,
mano li Soldati Moscoutti nella lor militia:nella quintafi'*
gura fimilmente intenderete con qualsorte di carre , ouer
carrette pajjano le acque delli lorfiumi&Jfecialmente so
prailgiacciato di quelli,cosaueramente fiupenda er incrt
dibile. dapoi contemplando la sefla  er ultima figura, inten'
dereteperfettamete qualjia Vinmagine uera  er naturale del
gran duca di Moscouia,cbe habitousafinel capo suo,come
nelreflo dellapersona, ultimamentepoitrouerai la carta
della Geograpbia dal detto Signor Sigismondo autor de
Vopera qual carta e fiata poi defignata e ampliata cum sum
ma deligentia da. M.. I acomo gafialdo piamotese nella qua
ktrouarailadescritionde tuttala Moscouia con h Juoi

gradJprouincie^popohjCitta.caflelliJagbifiumijnotijfelue
etahreco$ebelle P a talGeograpbia necejjarie et conueuoli.
eperoiopradi cio ttort far etn mo piti longo ragtonamento ,
ptr e [Jer e le cose cbe io ui ho dette di sopra par te ptr il Iv
bro  ?  cr parte per h figure arriguardanti luccide , chia'
re manijefie*


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