ANNALES S/' 94 pregledni članek UDK 620.1.08:726.54(497.12 Koper) RELAZIONE SÜLLE (NDAGINI DIAGNOSTICHE EFFETTUALE DELLA TECNO FUTURE SERVICE (T F S) NELLA CATTED RALE DI SANTA MARIA DI CAPODÍSTRIA (SLOVENIA)1 Giancarlo MASELU dolt., Tečno Futur Service s.r.l., 41030 Bomporto Modena, Via per Modena 20, IT dipl. hum., Tečno Futur Service s.r.l., 41030 Bomporto Modena, Via per Modena 20, IT Fernando MONTI Tečno Futur Service s.r.l., 34100 Trieste, Sir. di Cattrnara 22, IT Tečno Futur Service s.r.l., 34100 Trst, Str. di Cattrnara 22, IT SINOSS! Gli autorí descrivono le prove non dístruttive applicate dalla Tecno Futur Service nel 1994 nella cattedrale e nel battistero di Capodístria. L'indagine georadar del suolo e l'analisi termografica delfe pareti hanno portato alia luce un'immagine píuttosto complicata del I'edificio, causa dei molti interventi succedutisi attraverso 700 anni. Grazie alie ricerche é stato possibile distinguere i materiali impiegati, oggi nascosti sotto gli intonaci e il pavimento e ii loro stato físico (umiditá, struttura). L'interprazione dei risultati conferma parcialmente quelli offerti dafl'analisi storica e dagíi interventi operati dagii archeologi. Prima di affrontare il tema dei controlli non distruttivi da noi effettuati nel Duomo di Capodístria, ci permet-tiamo un breve cenno in mérito a tulto quello che la ns. Societá puó offrire sul mercato in quanto a indagini dia-gnostiche o prove non dístruttive (P.N.D.). Da oltre 15 anni la TFS esegue analisi diagnostiche e strumentali sui beni culturali e sul costruito in supporto ai tecnici di Enti Pubblici c privati. L'elevata qualificazione del ns. personale e Palto contenuto tecnologico delle apparecchiature utiüzzate sono maturati negli ambienti di ricerca e sviluppo in molteplici settori della vita economica della Nazione, quali ií restauro ed il recupero storico-artistico-monu-mentale, recupero e manutenzione nelí'edilizía civile ed industríale, strutture in cimento armato, collaudi strut-turali, controllo di qualitá nel costruito. Il servizio técnico e le consuíenze avvengono attraverso indagini diagnostiche e strutturali, con rílievi foto-grammetrici, indagini diagnostiche e georadar, indagini termografiche, soniche ed ultrasoniche, magnetomet- riche ed endoscopiche, prove con martinetti piatti, monitoraggi microclimatici e strutturali, prove statiche e dinamiche di carico, carotaggi, prove ed analisi di laboratorio e verifiche progettuali col método degli elementi íiniti, Diversi ed articolati sono anche i servizi che con-sistono in una assistenza técnica specralizzata nella pro-grammazione delle analisi diagnostiche conoscitive, nella preparazione delle voci di capitolafo per gare d'appalto o per una progettazíone integrata; disponi-bilitá d'intervento delle squadre diagnostiche anche per lavorí di piccola entitá (1 o 2 giornate lavorative). La situazione di crisi economica recentemente crea-tasi nel mondo, impone interventi di spesa pubbíica e privata sempre meno onerosi e senipre piíi trasparenti. A tale proposito é giusto tar ricadere l'attenzione suii'analisi nella progettazíone, intesa come prima e vera fase d'intervento. Una fase questa che, a seconda deíla sua bontá, puó influiré positivamente o negativamente sull'esito dell'intervento vero e proprio. 1 lavori sowenzionati dalla Curia Vescovile di Capodístria e dal Ministero della Cultura della Siovenía, 21-24 Marzo e 7 Aprilc. I responsabili dei lavori F. Monti e dott. G. Maselli. - Una coníerenza con un riassunto dei risultati fu organizzata dalia Parroccbia, dalla TFS e dal Museo regional« di Capodístria il 3 giugno 1994, con partecipazimie dei signori dott. C. Maselli e F. Monti ed esperti slovenr e croati. 159 ANNALES S/' 94 Cían cario MASSELIX Eornando MONT!: RELA7IONE SUli.E INDAGINI OIAGNOSTICHE... ï 5916b -— AJV3ENNA Jf IMPULSO un rs-^r oeiETTlvo - Fig. 1. Diagramma a blocchi del sistema G.P.R. (Ground Probong Radar). Non é facile né semplícemente immaginabile l'irn-porlanza basilar«; di una diagnosi quanto mai mirata e precisa su un quaisivoglia progetto di restauro conservativo o consolidamento di un bene cultúrale o di un manufatto civile. Le indagini espletate dalla ns. Societá dovrebbero essere considérate doverosamente e premi-nentemente insite e slrategicamente integrate in ogni progetto di restauro architettonico o civile e sitúate in una ben deíinita fase antecedente la stesura del progetto stesso. Salta aíl'attenzione di tutti che una diagnosi quanto mai approfondita dello stato di degrado dell'og-getto, porta inevitabilmente ad una stesura del relativo progetto di restauro quanto mai mirato, preciso, e, fattore non trascurabiíe, ad un sicuro abbattimento dei costi dell'operazione! In quanto, con questi controlli mi-rati, é possibile risalire alie cause di degrado e pres-criverne i rimedi. In sintesi abbiamo parlato di un sistema integrato che prende il nome di PROGETTAZIONE P1LOTATA che non serve ad altro che a proporre una scelta otti-male delle operazioni, attraverso l'acquisizione di dati técnico - conoscitivi, e che rappresenta una costante in termini di costi, mentre le tecniche di lavorazione e le materie prime impiegate sonó fattori dinamici e ffessibilí. Quindi la progettazione pilótala prende corpo attraverso un'analisi scientifica dello stato di falto delle opere, finalizzata all'enunciazione di un quadro patológico globale. Da questo si evince l'importanza asso-luta di una diagnosi preprogettuale. Nel caso poi spe-cifico di uso del georadar, salta súbito aíl'attenzione la sua importanza, soprattutto nella fase preliminare ail'effettuazione di scavi, ad uso urbano, in zone a rischio archeologico, in quanto ritrovamenti di strutture ed oggetti di interesse storico in aree adibite ad utilizzo urbanístico hanno sempre causato impedimenti ad un nórmale svolgirnento dei lavori, bloccando in quaíche caso ogni artivita dei cantieri, fino alia liberal ízzazione delie aree dal cosiddetto rischio archeologico, e ció in particolare per tracciati stradali, aereoporti e parcheggi sotterranei che ínsistono sui c&ntri storici dttadini. L'esecuztone quindi di taíi indagini fornisce a priori quegli elementi di vaíutazione per eventuali varianti progettuaíi. Inoltre, tale tipo di prospezione G. P. R. e oggi di uso comune per (a ricerca archeologica in sen so stretto e cioé per identificare e ricostruire I'andamento deíle strutture sepolte, awalendosi in questo deli'assístenza di esperti nei campo stoi nótate sul muro di origine rinascimentale e che avevano un'andamento quasi parallelo al piano stradale. É dato che, internamente, nella Chiesa era in atto un vistoso fenomeno di cedimento di alcuni gradini di marmo victnf 3 detto muro, sí voleva capire se ció non fosse dovuto ad un possibile fenomeno di cedimento deííe fondazioni. Fummo contattati dal párroco don A. Skapin e daí archeologo, prof. M. Župančič per una ipotesi di con-trolli suppletivi da effettuarsí con i raggi infrarossi a compendio delie loro indagini, e cogliere nello stesso tempo i'occasione per effettuare un sondaggio Georadar al fine di ottenere dati sull'esistenza di antiche strutture sotto l'impiantito delta Chiesa stessa. Dopo alcuni incontri interlocutori fummo íncaricati ufficialmente dei lavori, finalizzatí a due ben preeisi obiettivi; 1) un'analisi termografica su complessivi mq 200 della párete sud - ovest della C'hiesa, sia internamente che esterna mente, corrispondente alia zona lesionata, in modo da ottenere una mappatura del quadro fessurativo nascosto sotto gli intonaci, per una vaíutazione globale del plesso fessurativo, 2) una indagine col Georadar con la realizzazione di un reticolo di m. 2 x 2 atto ad individuare, sotto il pavimento, eventuali tracce solterranee di epoche precedenti. Per l'analisi di cui al punto 1), ci siamo serviti di un'apparecchiatura portatile all'infrarosso del tipo "AGA - THERMOVISION 782B dotata di ottiche intercam-biabiií al germanio da 7 x 7 e 20 x 20 gradi. Questa técnica permette d'individuare e visualizzare la composizione física delle strutture eludendo la presenza superficiale delí'intonaco; la metodología 160 ANNALES S/' 94 Granearlo MASSEUI, ¡-errando MONT): RElAZÎONt SUllS INDAGINI OlACNOSfICHt..., 159-166 appl ¡cativa prevede f'osservazione delle superfici da analizzare quando esse vengono a trovarsi in condizioni termocinetiche évolutive (riscaldarnento o raffredda-rnento del corpo da analizzare). L'impulso térmico alla muratura viene reaîizzato mediante convezione d'aria calda sulle superfici interne e altrimenti sfruttando l'irraggiamento solare su quelle esterne. La dotazione prevede una telecamera che consente la visualizzazione all'infrarosso in tempo reale, con fa possibilité di scattare fotografié istantanee di immagini significative e di videoregistrarle per ottenere l'elabo-razione computerizzata in mappa térmica, che consente uno studio particolareggiato di situazioni termiche significative. Praticamente si ha, con queste indagini, la possibilité di rilevare: 1) la costituzione délia maglia muraría con indi-viduazione e diversificazione dei suoi componenti {rriat-toni, pietrame, elementi ligneí o metallici) 2) lesioni nella muratura nascoste sotto l'intonaco. 3) elementi architettonici celati sotto l'intonaco (aperture, archi, tamponamenti, architravi, vecchie canne fumarte ecc.). Per le analisi di cui al punto 2) ci siamo serviti di una metodología basata su! sistema G.P.R. (GROUND PROBING RADAR) e di una slrumentazione SIR SYSTEM 10 costituita da: MAINFRAME mod. MF10 che contiene il sistema di generazione dell'impulso radar interamente gestito da un microprocessore 80286, il quaie mediante lo array processor T1 321, consente l'acquisizione e l'elabo-razione digitale in tempo reale del segnale analogico registrato. I dati vengono registrati su un'unità nastro interna in forma digitale. CONTROL DISPLAV Unifâ mod. CD10 È l'unità di visualizzazione e di controllo délie funzioni del sistema. È costituita da un monitor a colori ad alta risoluzione, mediante il quaie è possibile avere, in tempo reale, la visualizzazione in falsi colori le sezioni radar ed il controllo e la progeltazione dei fíltri dígitali per il processing dei dati. ANTENNA OA 500 MHz RICETRASMITTENTE Invia i segnalí nel soltosuolo e ne riceve di ritorno gli echi in pochi nanoseconde Questa metodología applicata come método di controllo non disîruttivo, permette infatti una facile e rapida acquisizione dei dati nonché una precisa localizzazione délie anomalie. La piospezíone geofísica è uno strumento valido e prezioso per fa determinazione di strutture sepolte in vari contesti archeologici. Essa puô essere programmata per due scopi, scegliendo quíndi i metodi ptù appropriati e Se tempistiche adeguate: - VALUTAZIONE DEL RISCHIO ARCHEOLOCiCO in aree di urbanizzazione (comprensori edilizi, aero-porti, strade ed autostrade, ferrovie, arredi urbani, ecc.). - RIŒRCA ARCHECLOGICA propnamente delta (nell'ambito dei programma di scavo e valorizzazione del patrimonio archeologico). LEGENDA m 12 Profíío G.P.R. Anomalía isolata Anomalía ascrivibile a struttura Ftg. 2. Planimetría anomalie elettromagnetiche hati-stero. Sono passati circa trent'anni clai primi esperimenti nel campo della prospezione geofísica applicata all'ar-cheologia, e da quasí vent'anni ¡i lavoro procede con una certa continuitá perfezíonando i metodí geofisici tradizionali e ricercandone di nuovi e piü sofisticati. Lo svíluppo di tale metodología mette a disposizione della rícerca archeologica uno strumento che ofíre la possíbíliü d'indagare zone molto píü estese ed in tempi relativamente brevi che non quelle affrontabili con lo scavo tradizionale e fomendo al ricercatore la possí-bilítá di formulare programmi píü mirad. A fianco e ad íntegrazione dei metodí tradizionalmente utílizzatí, quali quello 'elettrico - gravimetríco - magnético e sis- 161 ANNALES S/' 94 Clararlo MASSUU, fernandoMONTI: RUAZSONE SULLt INOAÜINI DIACnOSTICME..., 1 S»-166 mico", da alciini anni ha trovato un'applicazione otti-male il metodo CEORADAR G.P.R. (GROUND PROBING RADAR). II sistema consiste nelî'immissione nel terreno e nella ricezione da parte di un sen sore, di onde elettromagnetiche con un campo di frequenza tra gli 80 ed i 1000 MHz; operativamente, in campagna, sí tras-cina lungo profili definiti una serie di trasmettitori e sensori in modo da ottenere già in tempo reale una radargrafia del sottosuolo che mette in evidenza strutture, servizi interrati, vuoti, ecc. (Fig. 1). II sistema è di facile utilizzazione e veloce per quanto riguarda I'acquisizione dei dati di campagna, mentre richiede una certa atlenzione, esperienza ed abilità nell'ela-borazione dei dati con I'utilizzo di sofisticati software e con I'analisi del segnale elettromagnetico. Dal punto di vista operativo in campo, la pros-pez ione eseguita su di una maglia regolare dt profifi permette la ricostruzione, con buona approssimazione, delle strutture sepolte, délia loro profondità dal piano di calpestio e delle loro caratteristichc in base alla risposta del segnale elettromagnetico inviato. Ma va premesso che l'ascrizione di queste anomalie a ben definite strutture archeologic.he è di alquanto difficile interpre-tazione e necessita di volta in volta di saggi esplorativi del sito per una maggiore sicurezza di responso. Esplicate lutte le osservazioni aUinenti ai metodi d'indagíne e al)e strumentazioni adoperate, si passa alla vera e propria discussione sui risultati raggiunti. Pre-mettiamo prima che il campo d'índagíni pattuíto con la committenza è stato successivamente allargato su iniziativa personale del ns. agente per la Slovenia, sig. Montî, con il risultato felice di uiteriori ritrovamenti quanto mai ínteressanti per l'approfondimento dello studio storico delle varie fasi di ristrutturazione del manufatto col passare dei secoli. Abbtarno íniziato con l'effettuare la lermografia délia lesione délia párete sud - ovest delta Chíesa, che, come a bb i arrio delto, corre con un percorso pressoché parallelo ai piano stradale, a partiré dal triplo finestrone e dirigendosi verso il campanile. La graficizzazione dei risultati ottenuti è stata riportata su due tavole: una riguardante il prospetto esterno e l'altra queito interno. Suite stesse tavole sono ubícate le zone di ripresa per le qualí viene allégala la documentazíone di certi-ficazione. Trattasi di schede diagnostiche di due tipi; a) quelle composte da pellicola ai polaroid dell'im-magine all'infrarosso con la relativa elaborazione com-puterizzata ¡n mappa térmica e foto reate del manufatto bî quelle composte da pellicola al polaroid dell'im-magine all'infrarosso e relative foto reali Fig. 3. Planimetría anomalie elettromagnetiche. 162 ANNALES 5/'94 G tan ça rio MASSclll, Fernando MONTI: REI AZIONt SUUE INDAGINl 01ACNOST1CHE..,, 1 >9-1 &6 Va pure detto che ía ¡ettura delle immagini aü'infra-rosso (basata sulla dístribuzione della temperatura superficiale} va effcttuata, oltre che con l'ausilio di ben precisi parametri basati sull'lrraggiarriento dei corpi, anche con questi criteri : - ZONE SCURE (fredde) corrisporidono a materiali densi o pesan ti ( pietrame, metalli...) - ZONE CHIARE (calde) corrispondono a materiali leggeri (mattoni, ícgrto, lesíoni, stuccature...) Quindi, in relazione all'incarico affidatoci, e cioé lo studio della lesione visibile, propagatasi in senso oriz-zontale tra i finestroni superior!, si pu¿> affermare che: - I'effettiva lesione della muratura ha una propa-gazione piu articolata rispetto al visibile ma similare come dirczionalita - non esistono ulteriori manifestazioni fessurative riguardanti le murature in oggelto - sulla facciata interna la lesione corrísponde al limite tra paramento murario in pietrame e lo Spi eco della volta in cotto psofh-c t4 Fig. 4. Nel pro filo T4 è visibile tra 9 e 10 una struttura e dal 12 in poi un'area rimaneggiata. Nel profío T8 tra Oe -2 si nota un'anomalia ¡solata. L'anal i si statico - diffettobgica relativa alia lesione e in correlazione ad una vistosa spanciatura osservata nel muro esterno, a ridosso di essa, nonché alia mancanza di presidí strutturali atti al contenimento di sforzi orizzontali, pud individuare nelía spinta provocata dalia volta superiore la probabile causa generante. Ad ogni caso queste ipotesi andrebbero verifícate ed appro-fondite con ulteriori esami, da noi peraltro giá propostí, quali: prove soniche, endoscopie, eventuali martinetti piatti e prove tensionali. Certamente le trasformazioni stilistiche subite dalla Chiesa nel passare dei secoli devono aver pesato non poco sugli equilibri statici defla stessa. Ma e suH'ampliamento delle indagini sulla párete in questione, che si sono avute le scoperte piü interessanti con la messa in luce di tutta una serie di motívi architettonici celati sotta l'intonaco. Era questi, degni di attenzione sono alcuni rilievi arieggianti delle merlature e posti sopra il pórtale d'ingresso ad uso dei fedeli (Fig. 7). All'interno invece, nella párete laterale la suddett.a porta, e quasi a ridosso del campaniie, si vede deüneata una párete che sembrerebbe formata da materiaíi piü densi dei mattoni che formano la quasi totalitá del manufatto in que! sito. E, dato che questa párete é tuttora solto studio per rriotivi della sua costruzione, si coglierá probabilmente f'occasione per ulteriori esami stru mental i. Passando poi alie indagini georadar vere e propríe, atte ad individuare eventuali antiche strutture relative ai precedenti assetti architettonici subiti nei secoli dall'edificio indagato, si é ritenuta opportuna la realizzazione di una maglia d'indagine di metri 2x2, rendendo cosí possibile una correlazione delle eventuali anomalie riscontrate. Complessivamente sono stati eseguiti 1090 metri linear! di profili radar (Fig. 2, 3) coprendo cosí l'area del Duomo, della Sacrestia e del Battistero. La prima fase di lavoro é stata quella di scegliere la coníigurazione strumentale in funzione delle caratte-ristiche del mezzo entro cui il segnale si propaga e degli obiettivi che ci si era prefissatti. Tra tutte le antenne utilizzabili (100, 300, 500 e 900 MHz) é stata scelta quella di 500 MHz che unisce alia versa ti liti operativa, grazie a!Ie ridotte dimensioni, una buona profondita d'indagine. Dal momento che i iivelli altimetrlci relativi alie aree indagate sono differenti e probabilmente realizzatí con materiaíi aventi diverse caratterístrche elettromag-netiche, sí sono rese necessarie varié configurazíoni stru mental i. Impostando un tempo di fondoscaia di 70 ns, sono stati ottenuti dati útil i per la definizione delle caratteristíche del sottosuofo fino ad una profondita di circa 3 metri. ANNALES S/' 94 Ciancsrit) MASSÉIL¡, fernando MONTî: RELAZfONO SliLl.f INDACiNI DIAGNOSTIC«..., 5 50-166 PRORLO L2 - SAOBiSÏIA Fig, 5. Nel profílo L2 si nota, centrata sulla prog. 4, l'anomaiita asentía a struttura. Nel profílo T22 sono visibili un'area rímaneggiata tra -2 e -4 e una struttura al prog. 2 área 1 metro. in Fig. 3 sono state riportate íe aree indagate ed i profili eseguiti. Le anomaiie rüevate sono state suddivise in tre gruppi, suila base delie loro caratteristiche geometriche ed elettromagnetiche: ANOMALiE ISOLATE: vengono asrritte a "target" di piccole dimensión! fino cioe a circa 30 - 40 cm di estensione, che determinano, sulla registrazione radar, le tipiche riflessioni ad iperboie. ANOMALIE ASCRIVIBILI A STRUTTURE: si riferis-cono a strutture sepolte di dimensión! maggiori rispetlo alie purituaíi. AREE R1MANEGCIATE: si tratta di aree in cui non si riesce a delineare esattamente delte strutture in quanto senibra trattarsi di zone costituite da materiale caotico, che non danno quindi una risposta radar netta. Atl'intemo sí possono a volte riconoscere delle anomalíe isoiate. Neila planimetría (Fig. 3) sono rappresentate in modo schematico ed esemplífícativo fe anomaiie precedentemente descritte. NeN'area compresa tra le na- vate, dove è stato possibile eseguire un reticolo regolare di profili, si nota la prevalenza di anomalie del terzo tipo e cioè di aree caratterizzate dalla presenza di materiale rímaneggiato. Da! punto di vista elettromagnetico, Parea compresa tra i profili T0 5 - T6 e tra LO e L6 si presenta diversa dalle altre rappresentate con la stessa simbologia, Infatti qui le riflessioni sono molto più foiti e nascondono quindi eventuali segnali più deboli sottostanti. Sono state comunque individúate delle anomalie puntiîormi molto forti, ubícate in pianta tra LO e L -2. Sí puô notare che la maggior parle delle aree rimaneggiate sono in corrispondenza delle colonne e comunque fungo i murí perimetrali, mentre 1a parte centrale si presenta quasi indisturbata, fatta eccezione per alcune anomaiie (ocaiizzate. PP.OF-ILO i,i - atïTisreap z i ? a am ni Fig. 6. Profílo L1 non processato (sotto) e processato (sopra) - F visibile alia prog. 3 una struttura isolata e dalla prog. 4.5 una struttura estesa fino alia prog. 6. Per quanto riguarda le anomaiie ascrivibili a strutture, ne sono state individuate tre. La prima, ubícala sul profilo T4 alia progressiva 10 presenta una estensione di circa 1 metro e si trova alia profonditS di circa 70 cm. 164 ANNALES S/' 94 Cían ca rio MA5SEU.I, Femante MONTI. RELAZIONE SÜLLE iNUAGINI OIAGNOS'TlCHE.,., Í59-16E, La seconda ha un'estensione maggiore e viene inter-cettata dai profita LI 1 fia le progressive 12 e 16 ad una profondità di circa 70 - 80 cm. La terza è ubicata sui profili l5 - L4 - Li2 tra le progressive 20 e 30 ed è stata estrapolata da tre anomalie puntuati che presentavano le stesse caratteristiche geometriche ed elettromagnetiche. In Fig. 4 sono iliuslrati due slraici dei profili t4 e T8. Nel profita T4 è visibile tra 9 e 10 un'anomalia che nella pîanimetria è stata rappresentata corne struttura; dalla progressiva 12 fino alla fine del profita si nota un'area definita come rimaneggiata con un'anomalia ¡solata a 12. Nel profita T8 sono visibili due anomalie isolate localizzate a -1 ed a 4. Nella zona degiî altari sono stati eseguiti due reticoii di profili, uno centrato sull'altare maggiore ed uno all'interno délia Sacrestia. La prima serie di profili ha messo in luce un'anomalia ascrivibile a struttura posta a circa metri 1,5 di profondità. inglobata in un'area rimaneggiata, si è cioè riusciti a distinguere un'anomalia relativamente netta su due profili adiacenti con le stesse caratteristiche geometriche ed elettromagnetiche. ■fli ipl il? m ,1* ' jj- ,.. Fig. 7a. F/g. 7. 165 ANNALES S/' 94 GiancarSo MASSEIU, Fernando MONTI: RUA30NESUU E 1N0ACINI OIACNOSHCHE.., J 59-1 Un'altra anomalía, definita come struttura, é 5(ata rilevata dal profilo T22. Ii reticolo eseguito nelle Sacrestia ha messo in evidenza due strutture ad andamento ortogonale, poste alia profonditä di circa 1 metro. In Fig. 5 sono rappresentati i prof i! í L2 eseguito in Sacrestia ed il T22 eseguito davanti all'altare. Nel profilo L2 si nota, centrata sulla progressiva 4, ¡'anomalía ascritta a struttura. Trattasi di una struttura a volta che viene ¡ntercettata perpendicolarmente dal profílo. Nel profilo T22 sono visibilí un'area rímaneggíata con all'interno un'anomalia isolata compresa tra -2 e -4 e ('anomalía ascritta a struttura alia progressiva 2 e posta ad una profonditä di circa 1 metro. Nel Battistero {Fig. 2) e stata individuata un'anomalia rappresentata come struttura di non facile attríbuzione in quanto non si presenta come un'uníca struttura, sem-bra infatti costituita da due livelli sovrastanti, Nella Fig. 6 é rappresentato il profilo radar Ll come appare ín fase di acquisizione (sotto) e dopo le varié fas i di filtraggio (sopra). Sono stati inoltre eseguiti clei profili ali'esterno del Ouomo alio scopo di intercettare le strutture rilevate dagli sc:avi precedentemente eseguiti. Sono state rilevate delle anomalie isolate all'interno di un'area rima-neggiaía difficilmente correlabili a causa del limitato numero di profili. Per concludere, si evvtnce che l'indagine con il método G.P.R. nel Duomo e nel Battistero di Capo-distria era finalizzata alia possibile locaiizzazione di antiche strutture relative ai precedentí assetti archi-tettonici. Sono state rilevate una serie di anomalie che sorto state distinte sulla base delle loro caratterístiche in tre tipologie. Si é cércalo di effettuare delle correlazioni in modo tale da ricostruire le strutture note da documenti storici. La presenza di aree, definite come rimaneggiate, caratterizzate da materiali eterogenei ha determinato delle difficoltít ncnlla rícostruzione delle strutture. Sono state. comunque individúate delle zone che presentano sicuro interesse archeologico. IZVLEČEK Avtorja opišeta nedestruktivne postopke, ki jih je firma Tečno Futur Service izvedla I. 1994 v koprski stolnici in v haptisteriju. Ceoradarska raziskava tal in termografska analiza sten so pokazale dokaj zamotano sliko zgradb zaradi zaporedja posegov skozi 700 let. Možno je razločiti uporabljene materiale, danes skrite pod ometi ali pod podam in njihovo fizično stanje (vlažnost, struktura}. Interpretacija rezultatov se delno ujema z rezultati historične analize in arheoloških posegov v stolnici. 166