Leto XI - Štev, 3 (243) UREDNIŠTVO in UPRAVA Čedad - Via B. De Rubeis 20 Tel. (0432) 731190 Poštni predal Čedad štev. 92 Casella postale Cividale n. 92 ČEDAD, 15. februarja 1984 Autorizz. Tribun, di Trieste n. 450 Izdaja Z T T Tiskarna R. Liberale - Čedad Ob obisku ambasadorja Kosina v Vidmu in Špetru Slovenov Poslovni krogi v Furlaniji za tesnejše gospodarsko sodelovanje z Jugoslavijo E LA STAMPA NAZIONALE PARLA Dl NOI Jugoslovanski ambasador v Rimu Marko Kosin se je v sredo 25. januarja mudil v videmski pokrajini, kjer se je na povabilo furlanskih gospodarstvenikov sestal na trgovinski zbornici s predsednikom ustanove Gian-nijem Bravom in njegovimi sodelavci, s člani furlanske delegacije mešane zbornice Italijug in z voditelji Zveze industrijcev iz videmske pokrajine. Z ambasadorjem Kosinom sta bila tudi odgovorni za gospodarska vprašanja na ambasadi Bogoljub Koprivica in jugoslovanski generalni konzul v Trstu Drago Mirošič. Popoldne so jugoslovan-ke goste, ki jih je med drugim spremljal Gianni Bravo, sprejeli na županstvu v špetru Slovenov župan Ma-rinig, predsednik gorske skupnosti Nadiških dolin Chiuch, župan Grmeka Bo-nini, predstavnik občine L'amministrazione comunale di Faedis ha approvato nei giorni scorsi un importante documento riguardante la tutela della minoranza slovena nella regione Friuli Venezia Giulia. Sollecitando il governo ad accelerare l'iter parlamentare ed esprimendo preoccupazione per le notizie circa una ventilata esclusione dai provvedimenti di tutela della provincia di Udine, l'amministrazione comunale di Faedis afferma che le popolazioni che essa rappresenta «hanno i titoli per giustificare l’intervento dello stato in attuazione dell’art. 6 della Costituzione con l'approvazione della legge di tutela della mino-ranza slovena». Oltre che in altri comuni della provincia di Udine an-che in alcune frazioni del comune di Faedis sono infatti Presenti le seguenti condizioni: 1- La popolazione residente, fatta eccezione per gli immigrati, conosce ed usa nella sua totalità, nella comunicatone, la parlata slovena. 2. Sono presenti nel territorio tradizioni, manifestazioni culturali, associazioni, organizzazioni ed istituzioni che sono espressione consapevo-le della minoranza slovena Per la quale rivendicano una tutela globale e paritaria. 3- L'amministrazione si e-sprinrie su tale questione sul- Dreka Bergnach, pokrajinska svetovalca Petrìcig in Melissa, direktor Benedila Del Medico in drugi krajevni politični predstavniki. V svojem pozdravu je špeterski župan Marinig poudaril pomen gospodarskega sodelovanja med državama, se zahvalil za pomoč Slovenije ob potresu ter poudaril pomen podjetj z mešanim kapitalom kot sta Veplas in Hobles za so-ciogospodarski preporod Benečije. Spregovoril je tudi predsednik gorske skupnosti Chiuch, ki se je zaustavil ob vprašanju sodelovanja in stikov s tolminsko skupnostjo. Na pomenu meje, ki ne sme deliti pač pa združevati, na prepričanju, da je treba to področje ob mej z obeh strani razviti in gospodarsko okrepiti je bil poudarek posega ambasadorja Kosi- (Nadaljevanje na 2. strani) la base deU’impegno per il riconoscimento della minoranza slovena e della valorizzazione dei caratteri culturali della comunità. «Piuttosto che quella di un ritorno indietro sulla base di indagini non corrette nella forma e nella sostanza — conclude il documento — la strada da seguire è quella di garantire, con le norme di tutela previste per l'intera minoranza slovena della Regione Friuli Venezia Giulia lo sviluppo culturale, linguistico ed economico delle nostre popolazioni». Un’ampia eco ha avuto sulla stampa nazionale e locale — è da rilevare tuttavia a questo proposito la significativa assenza de! Gazzettino e del Messaggero Veneto — la conferenza stampa indetta dalla delegazione unitaria degli Sloveni il 26 gennaio scorso a Trieste al fine di ribadire, in questa delicata fase in cui si stanno facendo dei passi avanti sulla via dell'approvazione della legge di tutela, le posizioni della comunità nazionale slovena. Grande risalto al problema della tutela legislativa della minoranza slovena sia in termini di principio che di contenuto hanno dato tra gli altri le testate nazionali La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera e l'Unità. Ai numerosi giornalisti presenti i membri della delegazione unitaria slovena composta da Ferruccio Cla-vora per gli Sloveni della provincia di Udine, Boris Race per l'Unione culturale e-conomica slovena, Aljoša Volčič per il PSI, Boris Iskra per il PCI, Sergij Pahor per la Confederazione delle organizzazioni slovene e Rafko Dolhar per l’Unione slovena, hanno illustrato i contenuti delle nostre richieste. In primo luogo è stata espressa l'esigenza di venire consultati durante la formulazione della legge che deve comprendere i 35 comuni della fascia di confine delle provìnce di Udine, Gorizia e Trieste. Il grado di tutela i-noltre non può dipendere dal la maggiore o minore tolleranza della popolazione italiana, nè basarsi sulla nostra consistenza numerica. Deve prevedere l’uso pubblico della lingua slovena, l’autonomia culturale ed amministrativa per l'ordinamento scolastico con lingua di insegnamento slovena da estendere anche nella provincia di U-dine, garanzie finanziarie per il funzionamento di enti culturali nonché forme partico- lari di tutela degli interessi socio-economici. Noi Sloveni della provincia di Udine siamo l’anello più debole della catena ed è proprio da qui che ha preso inizio la conferenza stampa. «Dopo 36 anni di palese violazione dei nostri diritti costituzionali, ha detto tra l'altro Clavora, gli Sloveni della provincia di Udine attendono con fiducia l’emanazione I rapporti di buon vicinato, la collaborazione economica, culturale e sportiva, la legge di tutela globale per gli sloveni. Questi sono stati i temi affrontati sabato 28 gennaio a Staro selo vicino a Caporetto durante il tradizionale incontro di inizio anno tra i rappresentanti politici della comunità di Tolmino ed i rappresentanti della mino- della legge di tutela globale che è per noi, che ancora attendiamo il formale riconoscimento da parte dello stato italiano, di particolare importanza». Clavora che si è soffermato anche sul significato ed il seguito di cui godono le nostre manifestazioni come ad es. il Dan Emigranta, Kamenica oppure Moja vas, cosa che è stata ampiamente ripresa dai gior- ranza slovena della provincia di Udine che quest'anno è stato caratterizzato dalla presenza di numerosi amministratori. Vi hanno partecipato infatti i sindaci Marinig (assieme al vicesindaco Adami) di S. Pietro, Manzini di Pulfe-ro, Bonini di Grimacco, Namor di Drenchia ed il vicesidanco di Taipana Berrà. Per la prima volta sono intervenuti al- nali, ha tra l'altro affermato che dopo tanti anni di impietosa politica assimilairice, un eventuale esclusione degli Sloveni della provincia di U-dine dalla legge di tutela o una limitazione dei nostri diritti non solo sarebbe anticostituzionale ma intaccherebbe anche la credibilità democratica delle istituzioni della Repubblica pur nata dalia resistenza al fascismo. l’incontro anche il presidente della Comunità montana delle Valli del Natisone Giuseppe Chiuch ed il presidente della Azienda autonoma di soggiorno e turismo Giuseppe Paus-sa. Oltre ai rappresentanti dei circoli sloveni, dell’Unione e-migranti sloveni, e dell’ANPI erano presenti anche il consigliere provinciale Petricig e i direttori della Benedii Del Medico e della Veplas Domeniš. A nome della Lega dei socialisti di Tolmino ha portato il saluto ai presenti il presidente Zdravko Likar che si è soffermato sui problemi della collaborazione tra le due regioni contermini e sulla necessità di una rapida approvazione della legge di tutela degli sloveni che non deve discriminare quelli della provincia di Udine. Su questi aspetti è intervenuto anche il membro dell’esecutivo Štefan Cigoj. I problemi tra cui si dibatte la comunità slovena della provincia di Udine e la ne- (Continua a pag. 2) TRINKO CELEBRATO IN PROVINCIA? La Provincia si propone di celebrare la figura di Ivan Trinko nel 30° anniversario della morte? Sembra proprio che l’assessore alla cultura, il democristiano Lepre, abbia accolto la proposta formulata in commissione dal Consigliere Bertoli, segretario provinciale della DC e sostenuta da Petricig (PCI). La celebrazione è quanto mai opportuna è stato detto, in quanto Trinko ha fatto parte per quasi vent'anni (dal 1902 al 1921) del consiglio provinciale (eletto nel distretto di S. Pietro al Natisone per il partito popolare) ed è stato anche membro della «deputazione», cioè della giunta. In questo modo la Provincia, anche se tardivamente, potrà riparare al pluridecennale silenzio sull'illustre scrittore e poeta sloveno. U Il Presidente della Comunità Montana delle Valli del Nat. mentre porge il suo saluto. FAEDIS CHIEDE LA TUTELA PER LA MINORANZA SLOVENA à C — B l'Unità 5 e J3 ili'------------------------------------------- E W g~ £ Sulla prossima U-gg« (ti tutela t »viluppo a piccolo §> 0 — Jé-s Jl|: Sloveni in Italia: - «Ci si consulti vocuo^Ac(ajat)«%^xtter parlamentare Gli sloveni offendono lo legge che j^fufeli prima di decidere» o © e m Chiedono vìnci* di Udine n le autorità a Tti>knrnn konferenca onrttne nftnwnuke rbnegarijo ! fi © Tradizionale incontro a Staro Selo Oltre ai rappresentanti delle organizzazioni slovene presenti numerosi amministratori Izhaja vsakih 15 dni Posamezna številka 500 lir Naročnina: Letna za Italijo 10.000 Za inozemstvo 15.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Založništvo tržaškega tiska Trst 11-5374 Odgovorni urednik: Izidor Predan Quindicinale Za SFRJ - Žiro račun 50101-603-45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Gradišče 10/11 - Telefon 223023 Sped. in abb. post. II gr. 70 Poštnina plačana v gotovini OGLASI : mm/st + IVA 18% legalni, finančni, upravni L. 500 mali oglasi 300 L. beseda, osmrtnice in zahvale a moduli Approvato il conto consuntivo per l’anno 1982 Nella recente seduta del Consiglio Comunale, l’assemblea civica ha trattato una nutrita serie di argomenti posti all'ordine del giorno. Sono state, infatti, approvate le contabilità finali e la revisione prezzi del 1° e 2° Lotto lavori di completamento del polisportivo comunale predisposti dall' arch. Attilio Zorattini e i lavori di sistemazione ed urbanizzazione nelle frazioni di Tiglio e Mezzana e in due borghi del Capoluogo. Sono state pure approvate la variante n. 2 al Piano Parti-colareggiaito di Clenia e la perizia di variante dei lavori di realizzazione del 1° lotto del piano stesso, la perizia di variante dei lavori di sistemazione del 2° e 3° Lotto dell'Istituto Magistrale. Il Consiglio Comunale ha poi deliberato l’acquisizione delle aree e dei fabbricati a seguito di accordo bonario per la realizzazione delle opere di urbanizzazione ed infrastrutture dei Piani Particola-reggia ti di Azzida, Puoie e Clenia e la cessione del fabbricato comunale alla Sig.ra Petricig Giorgina. L'assemblea ha autorizzato il Sindaco ad inoltrare domanda di contributo regionale per l’acquisto di un nuovo scuolabus, per I' apprestamento di centri di residenza sociale per anziani, per la ristrutturazione 'del muro di cinta del cimitero di Azzida, per la sistemazione ed arginatura del torrente Alberone sul tratto Azzida - Tarpezzo, per il riatto e l'ampliamento della Scuola Materna di Azzida, per la realizzazione della viabilità ed infrastruttura-zione neH’ambito del P.E.E.P. (3° lotto), per la realizzazione del piano generale delle fognature e dei depuratori, per I' acquisto di attrezzature sportive, per la costruzione di un campo di tennis, per il riatto strutturale ed antisismico del fabbricato sede del l'Istituto Professionale di Stato e per l'acquisto di attrezzature e libri della biblioteca comunale recentemente istituita. E’ stato pure approvato all'unanimità il conto consuntivo dell’esercizio 1982 ed è Politično življenje - Vita politica stato richiesto al competente assessorato regionale il rinnovo del Piano decennale insediamenti produttivi (P.I.P.) di Azzida. Il Consiglio Comunale ha deliberato la cessione di aree a privati nei cimiteri comunali di Azzida, S. Pietro e Ver-nasso ed ha adeguato i massimali di assicurazione a responsabilità civile per i convittori della Casa dello Studente, determinando pure il valore del vitto ed alloggio per il Direttore e per gli educatori della stessa Casa del- lo Studente. Dopo la ratifica di alcune deliberazioni approvate dalla giunta comunale in via d'urgenza l’assemblea ha concesso contributi alla squadra per la vigilanza anti-incendio boschi, all'assooiazione donatori organi, all’udinese club e allo sci club Matajur e ha approvato il verbale della commissione giudicatrice del concorso per il posto di «Applicato di stato civile ed anagrafe» nominando il Sig. Aldo Specogna quale vincitore del concorso stesso. Grimacco Approvato il PIP di Dolina Approvato nell’ ultima seduta del consiglio comunale di Grimacco, il PIP (Piano insediamenti produttivi) di Dolina che interesserà un’estensione pari a 22 mila metri quadri. Il costo preventivo è di 450 milioni di lire. E' stata quindi discussa la lottizzazione di Liessa (dietro la chiesa) rispetto a cui è NOBEL PER LA PACE A PERTINI Una serie di telegrammi a sostegno della candidatura del presidente Sandro Pertini al Nobel per la pace sono stati inviati nei giorni scorsi da numerose organizzazioni slovene di tutta la regione all’ambasciata norvegese a Roma. Nei telegrammi, vengono messi in particolare rilievo il contributo di Pertini alla lotta per la pace e la sensibilità mostrata dal presidente per le questioni della comunità slovena in Italia. emerso un fatto nuovo: i proprietari con l’aiuto dell’am-ministrazione intendono procedere da soli alla lottizzazione dei terreni. Una risposta impegnativa a tale proposito verrà data entro un mese. Nel frattempo è stato approvato il progetto della viabilità a supporto di questa area destinata ad insediamenti ed a-bitazioni. Per ovviare alla mancanza di numerosi regolamenti dei servizi comunali è stata formata una apposita commissione, composta dal sindaco Bonini e dai consiglieri Maurizio Trusgnach, Renzo Rudi ed Elio Chiabai. Sono state quindi discusse alcune delibere riguardanti i seguenti contributi: abbona- mento alla rivista Patria, edita dall'Associazione nazionale partigiani d'Italia. Non è stato concesso nessun contributo all’associazione privata «I nostri amici lebbrosi». Per chiarimenti è stata invece rinviata la concessione di un contributo all’ Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili. Per quanto riguarda la sala-fienile di Plataz il consiglio ha deciso di chiedere l’utilizzo per altri dieci anni e procedere al suo riatto. E’ stata poi nominata bibliotecaria per la biblioteca comunale Marina Vogrig di Clo-dig, che rappresenterà il comune anche nel consorzio bibliotecario di Cividale Sono state quindi ratificate alcune delibere della giunta. Anche per il 1984 il comune chiederà alla CEE - Comunità economica europea il contributo sull’ acquisto di latticini per le scuole. La giunta è stata infine autorizzata ad effettuare pagamenti fino a 5 milioni di lire per fornitore. A conclusione della seduta il consiglio, appreso che la Regione non ha approvato la variante n. 2 al piano di fabbricazione (che interessa la distanza di edificabilità dalle strade) ha chiesto che l’ufficio tecnico della Comunità montana ripresenti con le dovute spiegazioni, la variante. Na obisku v Tolminu čedajska delegacjon Je no malo liet san, ki je puno srečanju med Slovenci an Italijani, ki žive blizu konfina, an vsaki krat naš časopis rad napiše o njih, ker smo sigurni, de vič krat se bomo srečevali an pogovarjali o skupnih problemih in interesih, vič možnosti bomo imiel rešit naše težave, take sort srečanj so hnucu za obadvie strani. Tele dni je šla na obisk v Tolmin čedajska delegacjon. V nji so bli župan Pascolini, asesor Biasizzo, svetovalca Luis in Jacolutti, tel zadnji tudi kot predsednik industrijskega konsorcja an Paussa, predsednik auto-nomne turistične ustanove Čedada in Nediških dolin. V Tolminu so jih sprejeli predsednik skupščine tega mesta Rožman, podpredsednik gospa Cufer, predsednik «esecutiva» Torkar, predsednik sindakatu Jarc an tajnik Zveze komunistov Zega. Poslovni krogi INadalJevanje s 1. strani) na. V tem pogledu, je med drugim dejal, se je treba še bolj prizadevati, da nastanejo podjetja z mešanim kapitalom tudi na jugoslovanski strani. Svoj pozdrav je prinesel tudi predsednik videmske trgovinske zbornice Gianni Bravo in napovedal srečanje med krajevnimi podjetniki, ki naj bi privedlo do ustanovitve mešanih podjetj na obeh strani meje. K temu bo veliko pripomogla je dejal nove slovenska zakonodaja na tem področju. Ponovno je predstavil načrt trgovinske zborni- ce, o čemer je bil nedavno govor tudi na zasedanju mešanih zbornic Italjug, Jugi-tal v Trstu, ki predvideva razširitev na vse obmejno področje ugodnosti osimskih sporazumov. Po posegu Dina Del Medica, ki je med drugim predlagal, da bi v Špetru priredili posvet o novih načrtih in naložbah za razvoj obmejnega področja, je sledil ogled podjetj Ho-bles in Veplas. Tradizionale incontro (Continuazione dalla pag. 1) cessità di una collaborazione tra tutte le forze per la loro soluzione, è stata ribadita an- che dal prof. Černo, intervenuto a nome delle organizzazioni slovene della provincia di Udine, che ha salutato con calore la presenza all'incontro di tanti amministratori locali. Degli interessi comuni soprattutto in campo economico ha parlato infine il presidente della Comunità montana Chiuch che ha sottolineato l’importanza che in questo senso ha il confine aperto. Il presidente della comunità montana ha parlato inoltre della recente visita dell’ambasciatore Jugoslavo Kosin a S. Pietro, delle ditte a capitale misto e del Matajur che unisce le due realtà, ha detto, non solo dal punto di vista dello sviluppo turistico ma anche da quello politico. Chiuch ha concluso il suo in- tervento con l’auspicio che i rapporti di buon vicinato si approfondiscano malgrado le difficoltà economiche dei due paesi e sostenendo l’importanza della funzione che le Valli del Natisone possono e debbono assumere come a-nello di congiunzione tra Jugoslavia ed Europa. All'incontro, a cui non sono intervenuti a causa delle pessime condizioni di tempo i sacerdoti ed i rappresentanti della Val Resia, sono intervenuti da parte jugoslava tra gli altri anche Marjan Tavčar presidente del comitato intercomunale della Lega dei socialisti, Marjan Rožman sindaco di Tolmino, Milan Sirk presidente dell'associazione regionale dei sacerdoti sloveni ed il decano di Caporetto Rupnik. S. Pietro al Natisone Comunità Montana e liste civiche in discussione al PSI delle Valli I socialisti delle sezioni della Comunità montana hanno partecipato, con interesse e senso di responsabilità, alla riunione di giovedì 19 gennaio 1984 in Azzida per discutere e valutare i punti posti all’ordine del giorno: 1. piano di sviluppo della Comunità montana; 2. rappresentanza PSI nel direttivo della Comunità montana; 3. proposte socialiste per i problemi prioritari della Comunità; 4. liste civiche sul territorio. Dopo un'ampia e dettagliata relazione tenuta dal capogruppo socialista prof. Marinig è seguita una ampia discussione dalla quale sono emerse le direttive e gli orientamenti della base socialista che, oltre a ravvisare l’opportunità di una eventuale partecipazione consapevole al direttivo della Comunità, anche valutando la situazione determinatasi dopo le elezioni comunali di giugno, non ha sottovalutato il gravoso impegno che si assume il partito anche e soprattutto per il suo preminente sostegno alle liste civiche locali. Nel dibattito è stata ribadita dai diversi compagni, impegnati come amministratori nelle liste civiche, la necessità dell'impegno socialista nell’appoggiare e sostenere le liste già consolidate, nel proporre prossimamente la formazione delle medesime in altri comuni per quei principi di alternanza e governabilità che sono i punti centrali della politica socialista a livello nazionale e locale. Si è auspicato, nel corso della discussione, che anche gli altri partiti tengano conto della rappresentatività sul territorio dei consiglieri nel formare il direttivo della Comunità provvedendo, per i medesimi, degli specifici referati con autonomia decisionale e responsabilità politico-amministrativa concordata e siglata da precisi accordi tra forze partitiche facenti parte della maggioranza di gestione della Comunità. In seguito agli interventi qualificati dei compagni Beppino Crainich, Paolo Canalaz, Pietro Pus-sini, Luigi Bomiolo, AttMio Ruoli, Ceccolin e Grudena, che hanno dato un fattivo contributo alla impostazione del programma politico del partito si sono stabilite le modalità per uno studio attento dei problemi che interessano la nostra Comunità, con particolare impegno per io sviluppo socio-economico e culturale delle Valli del Natisone e la presenza continua e determinante di assessori socialisti eletti alia regione e alla provincia nell'am bito del nostro territorio. Drenchia Incontro del PCI dove va la montagna ? Sul tema dello sviluppo della montagna il PCI ha tenuto a Drenchia domenica 15 gennaio un incontro pubblico con l’intervento di Giuseppe Blasetig, membro del comitato regionale del PCI e presidente della 2 commissione della Comunità Montana delle Valli del Natisone. Blasetig ha esposto la situazione legislativa e finanziaria della Regione per lo sviluppo delle zone montane. Il relatore si è poi soffermato sul piano di sviluppo e sul piano triennale della Comunità Montana, che ha definito generico e poco concreto. Ha quindi ricordato la costante battaglia del PCI per introdurre elementi di reale programmazione del territorio e realizzare in terventi utili alla popolazione delle Valli del Natisone, una battaglia a favore dello sviluppo economico, etnico e linguistico della minoranza slovena condotta coerentemente a tutti i livelli. I cittadini intervenuti hanno evidenziato i problemi locali e la necessità di un’intervento maggiore della Comunità Montana a sostegno delle attività produttive locali, in particolare a sostegno della commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli (aglio, cipolle, rape, piccoli frutti, ecc.) e di piccoli allevamenti (conigli, maiali, ecc.). Il completamento o realizzazione di strade e piste interpoderali per lo sfruttamento dei boschi (il collegamento Laze-Topolò e la strada Cras-Paciuch in particolare) e il sostegno ai produttori locali è stato uno degli altri argomenti della discussione assieme alla necessità di un aiuto agli agricoltori per la protezione dei campi dalla devastazione dei cinghiali. L’incontro è terminato sottolineando la necessità di una maggior presenza della Comunità Montana accanto alla popolazione. Faedis Attivo degli sloveni del PCI L’attivo degli iscritti sloveni del PCI delle Valli del Natisone e del Torre ha deciso di inviare agli organi di governo e del parlamento un messaggio in cui si respingono i tentativi di ritardare l’approvazione della legge di tutela globale della minoranza slovena e di discriminare la componente della provincia di Udine. La discussione si è svolta sulla base di una relazione svolta da Giuseppe Blasetig, membro del Comitato regionale del PCI, relazione che faceva il punto sulla situazione con l’annuncio della presentazione di un disegno di legge da parte del governo. Il rischio è — ha detto Blasetig — che con ciò si accumuli un nuovo rinvio della discussione e che si determini una frattura fra le forze di sinistra che per anni si sono trovate, rispetto alla minoranza, su posizioni avanzate e vicine. Nel corso del dibattito, che è stato vivace e franco, si è denunciata tutta una serie di fattori negativi sui quali si gioca l’esistenza stessa del gruppo nazionale sloveno. Soprattutto la crisi dell’industria suscita preoccupazioni notevoli perchè l’attacco al posto di lavoro viene rivolto prima di tutto verso i lavoratori provenienti dai paesi etnicamente sloveni. Ancora non si sono visti apprezzabili risultati neH’ambito della legge per lo sviluppo delle zone terremotate, perchè i finanziamenti non sono stati indirizzati al riequilibrio economico, ma al sostegno di attività spesso parassitarle e speculative. Per questo i comunisti sloveni hanno riaffermato la necessità di rivedere gli indirizzi della legge per lo sviluppo delle aree montane terremotate, quelli del trattato di Osimo e sollecitano precisi interventi per le zone di confine, in cui vive la minoranza slovena che può assolvere un ruolo di convivenza e di pace. Il messaggio del PCI si conclude con la rivendicazione di una rapida attuazione della legge di tutela globale, come atto di democrazia e di parità degli sloveni della regione Friuli - Venezia Giulia nel rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione. PER LA PACE L’11 marzo prossimo si svolgerà a Lubiana una grande manifestazione internazionale sulla pace con la partecipazione della Federazione unitaria CGL-OISL-UIL, del Friuli -Venezia Giulia e delle organizzazioni sindacali della Slovenia e della Carinzia. Per sottolineare l'importanza della manifestazione è stato invitato a parlare Luciano Lama, segretario generale della Federazione. Ancora una volta la Pace, dunque, parlerà lingue diverse, ma il fine è sempre unico: basta con il riarmo sconsiderato e con le continue minacce alla stessa sopravvivenza dei popoli. Grande il significato della manifestazione di Lubiana in quanto vi prenderanno parte i popoli confinanti di un settore geografico storicamente sconvolto dalle tragiche esperienze delle guerre. Anche a Ponteacco sono in corso i lavori di ristrutturazione, Nekaj besed o Spominu na dom Valentina Birtiča - Zdravka Podaljšano bivanje na srednjih šolah Zamujena priložnost? Tržaški pesnik in eseist Marko Kravos je nekoč dejal, da ima za nas zamejske Slovence naša slovenska knjiga nek skoraj zakralem pomen. S to trditvijo se popolnoma strinjamo morda zato, ker je za vse nas, ki zdaj le živimo v precejšni narodni in kulturni svobodi na tem koncu slovenskega kulturnega prostora knjiga še vedno to, kar je nekoč predstavljala za naše prednike v osrednji Sloveniji in sičer prva, nedvoumna potrditev istovetnosti v prostoru, kjer je boj za obstoj in razvoj žal, naš usak-dan. Toda ni vseeno, če izide slovenska knjiga v Trstu, v Gorici ali v Beneški Sloveniji: na Tržaškem ali Goriškem izid nove slovenske knjige ne predstavlja nič prelomnega, nič izjemnega, ker izide vsako leto na tem prostoru prav lepo število slovenskih knjig in menim, da ne pretiravam, ko trdim da neke izrazitejše razlike med kulturno dejavnostjo tostran in onstran meje skoraj, da ni več občutiti. Če pa izide knjiga v Beneški Sloveniji, na Koroškem ali v Porabiu na Madžarskem, je to dogodek, ki zadobi takoj izdreden pomen za naš celoten kulturni prostor. Je dokaz, da naši ljudje pod Karavankami na bregovih Rabe ali pa ob zeleni Nadiži ali deroči Krnahti z dneva v dan bolj pogumno in pokončno stopajo po poti iskanja korenin in potrjevanja svoje istovetnosti. In prav taka knjiga se je pred kratkim pojavila na našem knjižnem trgu. To je v knjižni slovenščini napisana tu pa tam narečno obarvana pesniška zbirka «Spomin na dom» izpod peresa monsignorja Valentina Birtiča - Zdravka, kanonika v čedajskem kapitlju, tenočut-nega pesnika rojenega 20.12. 1909 v Roncu v osrčju Beneške Slovenije. Knjiga je prvenec novo ustanovljene zadruge «Editrice Dom» s sedežem v Podbonescu, vsebuje nad 50 pesmi uglašenih, kot sam naslov jasno pove, SEJA BENEŠKEGA GLEDALIŠČA Razprava o Dnevu emigranta in o lastnem delovanju Beneško gledališče razpisuje na temo Benečija danes natačaj za najboljši gledališki narečni tekst, ki ga bodo avtorji morali predstaviti do konca junija. Istočasno pa je ustanovilo posebno komisijo, ki bo morala le do tega časa napraviti izbor tekstov iz svetovne književnosti. Nato pa bo poskrbelo za njihovo priredbo v narečno obliko. Le-ti morajo biti ustrezni za beneško publiko in obravnavati vprašanja, ki so blizu današnji beneški stvarnosti. Tak je bil sklep zandje seje članov Beneškega gledališča, ki so se sestali pred nekaj dnevi v Čedadu. Na ta način skupina skuša rešiti problem izbire tekstov, ki je bil že od njenega samega nastanka precej prisoten hkrati pa je tudi odgovor na kritike, pomisleke in celo polemike o zadnjem vedno e-no in isto sliko Benečije, ki ne odgovarja današnjim razmeram. Take so namreč v strnjenih besedah bile ocene letošnje igre tako v okviru kulturnih organizacij kot v sami gledališki supini. Zavedati se moramo so tudi poudarili, da imamo na žalost le malo možnosti, da se predstavimo občinstvu in še zlasti zaradi tega tudi tekst, njegovo sporočilo, njegova vsebina morajo biti naša temeljna skrb. V nadaljni razpravi so se člani Beneškega gledališča dotaknili še marsikaterega vprašanja. Le v zvezi z Dnevom emigranta je bila izražena želja, da se Beneško gledališče bolj uveljavi tudi v okviru slovenskih organizacij, da se sami člani bolj angažirajo in vplivajo oziro-hia sodelujejo pri sestavi celotnega programa manifestacije. Veliko prostora pa so v razpravi namenili organizacijskim vprašanjem med Katerimi prav gotovo izsto-Pa prostorska stiska. Kljub temu, da Beneško gledali- šče obstaja in dela že 10 let mu ni še uspelo rešiti vprašanja prostorov, kar resnično pogojuje delovanje, če bi danes želeli ponovno predstaviti igre, ki so jih u-prizorili pred leti, kar je tudi velik problem, saj v veliki meri predstava Beneškega gledališča po krstni uprizoritvi ne zaživijo več, bi to storili le z velikimi napori. Nikjer namreč nimajo shranjenih oblek, scenografij in bi bilo treba vse na novo pripraviti. Druga tema v središču pozornosti so bili notranji odnosi med «mlado» in «starejšo» generacijo, med katerima so nastali določeni nesporazumi, ki se odražajo tudi v različnem gledanju na gledališko dejavnost. Vse to pa ne bi smelo ustvarjati velikih problemov: vsi člani so namreč potrdili voljo po sodelovanju in odpiranju Beneškega gledališča, kjer morajo imeti svoj prostor vsi tisti, ki se zanimajo in delajo na gledališča, kjer morajo imeti svoj prostor vsi tisti, ki se zanimajo in delajo na gledališkem področju v Benečiji. na spomin na dom, na boleče rane izseljeništva na zvestobo samenu sebi, kulturni dediščini, domačemu kraju in besedi. Zbogom oj zbogom / beneška pomlad / sončni poljubi / in zlato nebo / zeleni travnik / in mirni pašnik / od vas se moram ločit. Verzi so pojoči in sveži, u slogu, ki je zelo blizu beneški literarni tradicji, v slogu denimo Podreke, Trinka, Predana, Antona Birtiča, Lušča-ka in drugih pesnikov, ki so nekoč pesnili in še pesnijo na tem koščku slovenske zemlje. Posebnost njegovega pašništva pa so pesmi posvečene novomašnikom. In prav nedkanji novoma-šnik Marino Qualizza je napisal zbirki uvodno besedo, kjer med drugim pravi, da so pesmi Valentina Birtiča «izraz človeka, ki živi za svoje ljudstvo, ki trpi z njim, člaveka ki je zaljubljen v lepote Nadi-ških dolin, ki vidi v lipi znamenje slovenstva, v kostanju pa moč in radodarnost, istočasno pa nadaljuje Qualizza izraz duhovnika, ki trepeta za svoje ljudi, ki trpi za iseljen-ce in joče nad osamelimi vasi ». A vendar, ko zbirko prebereš imaš občutek, da Birtič trdno verjame v obstoj in napredek in boljši danes in ju-trj za beneške ljudi. To je razvidno ko poje v pesmi «Pustite naj ptički pojo». Po beneških dolinah / in gor-ških strminah / odmeva naj pesem / slovenskih otrok, / naj čustva odkriva- / življenja so sok / ali pa v pesmi «Rosica» Beneška ti zemlja / povzdigni glavo, / živio ti poje / sončno nebo /. Sam izid knjige to pa vsekakor potrjuje. Marino Vertovec Pustite, naj ptički pojo, pustite, naj rože cveto, naj sonce jih ogreva in dež pokropi, veter jih ziblje in dan veseli. Pustite, naj iskre iskrijo, zvezde na nebu žarijo; ko noč nas odeva, strah nam grozi, nebeško svetilo nam srce miri. Pustite, po svoje naj vsak govori, svobodnih ljudi, To božji je zakon naravna pravica od vekov že dni. Po beneških dolinah in gorskih strminah odmeva naj pesem slovenskih otrok, naj čustva odkriva-življenja so sok. Proč, proč, četa nasilna mračnih ljudi, proč, kača strupena iz tlačenih dni. Božja svoboda naj svet uredi Valentino Birtig TEMPO PROLUNGATO Konec januarja se je con-čalo vpisovanje otrok v šole za naslednje šolsko leto. Starši otrok, ki bodo prihodnje leto obiskovali prvi razred nižje srednje šole, so morali tudi odločiti, ali bodo njihovi otroci poleg rednega pouka v šoli tudi za podaljšano bivanje (tempo prolungato). Dekret, da bodo na srednjih šolah uvedli podaljšano bivanje, je sicer izšel že poleti, vendar so okrožnice s točnimi navodili dobili na šolah zelo pozno, tako da je ostalo le malo časa, da bi se starši lahko spoznali s to novostjo. Za območje srednje šole v Svetem Lenartu je bilo kljub temu organiziranih več sestankov, tako med občinskimi upravitelji, ki so izrazili pripravljenost, da pomagajo z javnimi sredstvi pri realiza-ziji podaljšanega bivanja, kot tudi s starši, zlasti pri Hlocju in v Svetem Lenartu. Nagreica, v kateri je vse to potekalo, gotovo ni bila vsej stvari v korist. Poleg ni bilo čisto jasno, kako naj bi podaljšano bivanje potekalo, kaj naj bi otroci popoldan delali, kakšen naj bi pravzaprav bil urnik. Še posebno se je to poznalo na manjših šolah, ki imajo le nekaj stalnih učiteljev in na katerih celo vrsto predmetov učijo ljudje, ki imajo po več sedežev in ki so imenovani le za eno leto. Manjše šole imajo poleg tega še težave z opremo, tako da dejansko ne morejo načrtovati kakih posebnih dejavnosti, ki naj bi obogatile šolsko delo. Vse te negotovosti so vplivale na izbiro staršev, tako da se je v Svetem Lenartu odločilo za podaljšano bivanje 10 otrok na skupnih 16, v Špetru pa 14 otrok na okrog 50 vpisanih v prve razrede. Vse torej kaže, da s podaljšanim bivanjem na naših šolah ne bo nič. V Svetem Lenartu zato, ker je otrok premalo, v Špetru, kjer bi po številu o-trok le mogoče lahko imeli en razred s podaljšanim bivanjem, pa zato, ker občina Pod-bonesec, iz katere je kar deset prosilcev za podaljšano bivanje, nima možnosti poskrbeti za prevoze in drugo, kar je potrebno. Ali smo torej še enkrat zamudili vlak? Kaže namreč, da bo prihodnje leto teže doseči podaljšano bivanje, saj ga morajo organizirati le s pomočjo tistih učiteljev, ki zaradi zmanjšanja števila razredov ostanejo brez prejšnjega mesta, ne da bi torej v pokrajini povečali organike. Tu- Cosa si fa nella di S. Leonardo ? La repentina richiesta del provveditorato ( le adesioni si dovevano dare entro la fine di gennaio) di decidere se introdurre o meno nelle medie il tempo prolungato ha coinvolto in numerose riunioni ed incontri i professori, le amministrazioni comunali ed i genitori interessati. Dopo una prima riunione a Clodig, organizzata dal comune di Grimacco, in cui il vicepreside prof. Beppino Crisetig ha illustrato pregi (estensione del tempo di in- segnamento, possibilità di seguire chi ne avesse bisogno, attività collaterali, ecc.) e qualche difetto della nuova organizzazione scolastica si sono avuti numerosi incontri tra il preside e gli amministratori comunali del Consorzio scuola media (Drenchia, Grimacco, Stregua e S. Leonardo). Alla fine i sindaci si sono dichiarati disponibili a sostenere i costi che sorgevano. Così la decisione ritornava alla scuola e alle famiglie. Que- di to je dokaz, da je bila vsa stvar premalo premišljena s pedagoškega vidika in da je šlo bolj za administrativni ukrep,, da stratka ni bilo danih vseh potrebnih garancij, da bi ta novost uspešno prišla v naše šole. Kaže, da bodo od nje še enkrat imeli korist predvsem večji centri in da bodo kraji, kot so naši, prikrajšani, In to kljub temu, da bi resno organizirano podaljšano bivanje bilo potrebno predvsem tam, kjer imajo otroci manj možnosti socializacije in manj možnosti za razvijanje raznih izvenšol-kih dejavnosti. Ž.G. SCUOLE ELEMENTARI PARLIAMO DEI NUOVI PROGRAMMI Dopo un travaglio durato lunghi anni la commissione per i nuovi programmi delle scuole elementari ha concluso i lavori ed ha presentato al ministro Franca Falcucci il testo definitivo. Un fatto senz'altro molto positivo e molto atteso, poiché i programmi in vigore denotano alquante lacune e, data la loro pur rispettabile anzianità, non rispondono più da tempo alle esigenze di una scuola moderna. I nuovi programmi, che dovrebbero entrare in vigore con l'anno scolastico 1985-86, sono veramente nuovi. E' difficile elencare qui tutto quello che prevedono, basti dire che tengono veramente conto di tutto quello che è stato sperimentato di positivo nella scuola e di tutte le moderne indicazioni pedagogiche. Le novità più appariscenti riguardano l’educazione religiosa che dovrebbe diventare obbligatoria per tutti e quindi non confessionale (si studieranno cioè tutte le religioni, la loro storia, il contesto sociale in cui sono sorte, ecc.) e l'introduzione dell’insegnamento di una seconda lingua. L’educazione religiosa così strutturata apre naturalmente problemi che andranno risolti al di fuori della scuola, in quanto si rende necessario un nuovo accordo tra Stato e Chiesa e tra Stato ed altre comunità religiose, in quanto, oltre all’educazione religiosa obbligatoria, vi potranno essere degli insegnamenti religiosi specifici a richiesta delle famiglie. Per quanto riguarda l’insegnamento della seconda lingua, possiamo dire che si tratta di una novità che è stata richiesta da anni, convalidata da tutti gli studi sull’apprendimento delle lingue che notoriamente risulta tanto più facile quanto più bassa è l’età in cui esso inizia. Molte perplessità suscita invece l'indicazione dei programmi a dar preferenza all'inglese in assenza di altre indicazioni preferenziali. E’ pur vero che l'inglese è largamente diffuso, ma è altrettanto vero che anche altre lingue costituiscono un patrimonio culturale e pratico da non sottovalutare. Questo vale in modo particolare per le zone confinarie, dove sarebbe logico insegnare ai bambini la lingua del paese confinante. E' invece presa in considerazio- ne dai programmi la presenza di zone plurilingui: «Questa opportunità di scelta può venir meno nelle zone del nostro Paese dove il plurilinguismo è condizione storica, fondata su usi locali e garantita talvolta anche da norme statutarie e regolamenti scolastici, nel rispetto dell’art. 6 della Costituzione, o dove si registrano specifici flussi migratori e turistici, che consigliano la scelta di lingue diverse». Seppur con un’espressione modale («può venir meno») i programmi aprono quindi uno spiraglio alle lingue parlate dalle minoranze, e pensiamo che nella nostra zona questa possibilità vada sfruttata al massimo, sia per ragioni culturali sia anche per ragioni del tutto pratiche. Per il resto possiamo dire che i nuovi programmi adeguano il lavoro scolastico alla realtà moderna, rendendolo più formativo e scientifico, più vario ed interessante. Per fare un esempio: la calcolatrice tascabile, considerata finora la macchinetta diabolica che permette ai bambini di non imparare a far di conto, divenia uno strumento di lavoro che va conosciuto ed adoperato, ma che naturalmente non può sostituire la mente di chi lo usa. Un esempio senz’altro banale, ma che può dare un’idea dell’apertura dei nuovi programmi. Rimane un interrogativo: come questi nuovi programmi verranno attuati? I programmi, dice la commissione, sono stati predisposti per un lavoro scolastico di 30 ore settimanali, con la possibilità di avere insegnanti contitolari per ogni classe o per gruppi di classi, introducendo così il sistema delle classi aperte. Cose che in alcune scuole a tempo pieno sono già state sperimentate, ma che oggi rappresentano ancora un'eccezione. Per far funzionare i nuovi programmi si rende quindi necessaria una riforma della scuola elementare, una nuova disciplina dei libri di testo e la creazione di tutte le condizioni necessarie alla loro attuazione. Volevamo dare qui una breve informazione su questa grossa novità nel mondo della scuola, anche per invitare tutti gli interessati (insegnanti, genitori, operatori culturali, amministratori) ad esprimere il loro parere sulle pagine del nostro giornale. (v. g.) Otroški kotiček Dragi otroci ! Naš škrat je bil tokrat zelo nereden: vse mogoče stvari je spravil skupaj, take, ki se jedo, take, ki so v hiši, take, s katerimi se igramo, se oblačimo in tako naprej. Toda vi, ki ste odprte glave, boste gotovo napravili red. Vzemite prvo črko vseh stvari, ki so narisane, nato črke lepo pomešajte in prebrali boste, kje se zelo blizu doma lahko lepo sankate, kepate in smučate, seveda, če nam sonce prehitro ne vzame snega. ste ultime in maggioranza, dopo un’ultima riunione presso il municipio di S. Leonardo, cui hanno preso parte anche i sindaci, hanno richiesto l’introduzione del tempo prolungato. Spetterà ora al Provveditorato prendere l’ultima decisione. E’ doveroso riportare la impressione, generalmente diffusa, che i genitori non avessero inizialmente ben afferrato la portata del tempo prolungato. m POLEMICA La tattica dello spauracchio Alcuni motivi ricorrenti del periodico «La voce del Friuli orientale» ci sono utili per tornare su argomenti che pensavamo fossero chiari a tutti, ma che evidentemente si prestano ancora ad equivoci e quindi ad essere utilizzati nelle manovre antislovene. Nella stampa citata il motivo ricorrente è l’affermazione che le organizzazioni slovene vogliano imporre la lingua slovena a tutti o che vogliano addirittura imporre le scuole slovene stesse, indistintamente a tutta la popolazione della fascia di parlata slovena. Su altri motivi ricorrenti torneremo con un altro articolo. Per ora ci basta l’argomento scuola. Numerose proposte di legge per la tutela della minoranza slovena e le richieste che le nostre organizzazioni fanno si possono riassumere in quella di estendere alla provincia di Udine le leggi 1012 del 1961 e 932 del 1973 sulla istruzione slovena in vigore nelle altre due provincie della Regione Friuli - Venezia Giulia, Trieste e Gorizia. Ragioniamoci sopra un momento, signori della «Voce». Conviene a tutti convincere la gente su verità e non su illazioni, che possono tuttavia trasformarsi in «boomerang» per chi le avanza. Vediamo dunque come funzionano le due leggi citate. Non vogliamo essere creduti sulla parola, ma proponiamo a chi non ci crede di controllare da sé come stanno le cose. Chiunque può verificare, con una semplice telefonata, che le iscrizioni dei bambini alle scuole slovene (come del resto a quelle italiane) avvengono per libera decisione dei genitori. Per maggiore tranquillità di chi è interessato alla verità suggeriamo di telefonare ai provveditorati agli studi o ai direttori didattici delle due provincie. Aggiungiamo fra parentesi che le scuole statali con lingua d’insegnamento slovena sono in realtà scuole bilingui perchè l’italiano viene insegnato per un numero di ore pari allo sloveno. Rimangono operanti, nelle stesse località, anche le scuole statali italiane, in modo che la scelta di tutti i genitori sia assolutamente libera. In parole povere il genitore iscrive il proprio figlio alla scuola che gli pare, slovena o italiana, a Dolina (TS), così a Cormons o a Ronchi dei Legionari (GO). E la cosa non meraviglia nessuno, perchè non esiste alcun obbligo nella scelta. Questa è la pura verità, il resto sono solo frottole. Chiedendo l’estensione delle citate leggi alla nostra provincia, noi chiediamo semplicemente che si possano aprire, accanto alle scuole esistenti, anche quelle slovene. Questo nella misura atta a soddisfare la libera iscrizione SCUOLA Signori si chiude! Il consiglio scolastico provinciale si è espresso per la riunificazione del circolo didattico di S. Leonardo con quello di S. Pietro al Nati-sone. Nello stesso tempo verrà invece sdoppiato quello di Manzano con l'istituzione di un circolo a S. Giovanni al Natisone. Nulla di fatto per la richiesta dell’istituto alberghiero di S. Pietro al Natisone. Diventa cosi sempre più difficile «salvare» le strutture scolastiche nelle Valli del Natisone, la cui situazione demografica sta andando a picco. Il prossimo anno, infatti, sarà la volta della scuola Media di S. Leonardo, che perderà la sua autonomia per diventare, così si prospetta, sezione staccata di quella di S. Pietro al Natisone. La unica (chance» realistica, la istituzione del 5* anno dell’Istituto Magistrale nel capoluogo valligiano. Finora ha trovato un ostacolo (non si sa con quale autorità) nel collegio dei docenti. Altra occasione perduta quella dell'impossibilità di fare il cosidetto «tempo prolungato» nelle nostre scuole medie. Infatti sono solo 14, nonostante la disponibilità della scuola, i richiedenti di S. Pietro al Natisone; 17, nonostante la disponibilità dei sindaci, quelli di S. Leonardo. Siamo ancora lontani dal minimo di 25 per scuola al fine di formare una prima classe. In proporzione al numero degli alunni iscritti alle prime, quelli che chiedono il tempo prolungato — nelle da parte delle famiglie che 10 volessero. Intuiamo a questo punto quali potrebbero essere le obiezioni circa l’opportunità 0 meno di questo passo. Tuttavia si tratterebbe sempre di un passo liberamente compiuto. Sul resto si può discutere quanto si vuole e lo faremo anche sul nostro giornale. Padronissimi perciò i nonni della «Voce» di indirizzare 1 nipotini a quelle scuole che 11 garantiranno dalla contaminazione della barbara favella «slava», di modo che nessuno potrà mai costringerli a parlarla. E se poi insisteranno e si faranno in quattro perchè il dialetto entri nelle scuole, non ci troveranno contrari: tutt’altro, daremo loro una mano. Abbiamo tuttavia motivo di pensare che la «Voce» pianga sul dialetto sloveno lacrime di coccodrillo! Gratta gratta, possiamo affermare con buona ragione che la «Voce» non voglia la tutela per paura che i fatti la smentiscano e che cadano i veli della menzogna di cui si copre. Una volta correva l’argomento che asili e scuole slovene nessuno li voleva. Oggi l’argomento è usato con maggior cautela perchè potrebbe essere smentito dai fatti. Di qui la nuova tattica antislovena, la tattica dello spauracchio. Novi Matajur Valli del Natisone — sono molti. Alla «De Rubeis» di Cividale, per esempio, solo 7 su HO a-lunni lo hanno chiesto. Purtroppo, a S. Pietro e S. Leonardo la popolazione scolastica è molto ridotta e la richiesta del tempo prolungato — per quanto proporzionalmente alto — è insufficiente. Le Valli del Natisone, come tutta la Benecia, pagano ora duramente la perdita di fortissime percentuali della propria popolazione, per colpa di una politica dello svuotamento del territorio, e pagano anche la rinuncia a dichiararsi minoranza slovena, il che avrebbe già dovuto portare i meritati benefici di legge, compreso il diritto a scuole proprie e organizzate autonomamente. Oggi gli indirizzi sono diversi. Presto, dunque, per non perdere l'ultimo treno. P. N. Mozione conclusiva degli sloveni della provincia di Udine I rappresentanti eletti deile varie organizzazioni politiche, associazioni civiche, culturali e religiose operanti nella Slavia Friulana dal Judrio, alla Val Resia e Val Canale nella Provincia di Udine, riunitisi in assemblea il 4 gennaio 1984 per esaminare il corso della legge di tutela globale della minoranza nazionale slovena, confermano le posizioni più volte espresse e ribadiscono: a) che in una società pluralistica deve essere riconosciuta e tutelata dall’ordinamento democratico italiano la minoranza nazionale slovena della Provincia di Udine quale società naturale che vive e si esprime sul territorio, cui è storicamente stabilita; b) che la tutela deve ispirarsi ai principio della dinamicità allo scopo di consentire l'armonica integrazione delle esigenze e dei diritti della minoranza slovena, rispettando tutte le condizioni che la rendano più forte e coesa; c) che la tutela deve estrinsecarsi in norme che valgano nei 21 comuni della Provincia di Udine, a cui è stato inviato il questionario d’indagine, dove è incontrovertibile che gli Sloveni vivono da oltre un millennio; d) che lo Stato libero e democratico deve garantire il più ampio e libero sviluppo della minoranza slovena nella Provincia di Udine rimuovendo gli ostacoli di origine sociale, economica, culturale e politica che tuttora impediscono la sua piena estrinsecazione; e) che è inaccettabile qualsiasi disconoscenza e discriminazione verso gli Sloveni della Provincia di Udine che debbono godere del diritto della scolarità nella lingua slovena; f) il dividere gli Sloveni della Provincia di Udine dagli altri Sloveni d’Italia è lesivo della dignità, della personalità fisica e morale, nonché dell'eguaglianza dei cittadini italiani di lingua slovena della Provincia di Udine. In questo quadro gli Sloveni della Provincia di Udine vogliono essere considerati soggetti portatori di diritti costituzionali indipendentemente dal loro numero per realizzare una società veramente democratica. PROVINCIA CULTURA : SE FIORIRANNO Sinceramente la Provincia se l'è cavata con poco! Nei settore delle attività culturali, infatti, per le associazioni slovene nel loro complesso ha assegnato all 'incirca 4 milioni. Con questa somma irrisoria l'ente pubblico, sulla base di una apposita legge regionale, si propone nientemeno che la valorizzazione della cultura slovena locale nelle Valli del Natisone, del Beneško gledališče je razpisu konkorš za narlieuš komedijo al pa dramo v slovenskem dialektu na temo «Benečija donas». V tekstu muorejo bit predstavljeni problemi, težave, konflikti pru takuo an pozitivne reči, ki tičejo današnjo življenje tle par nas. Na posebna komisija bo zbrala narlieuš tekst. Autor udobi 300.000 lir. Teksti muorejo priti na naslov: Novi Matajur, via De Rubeis 20 - 33043 Cividale (UD) do 30. junija. Tekste se ne varnejo, ostanejo v arhivu Beneškega gledališča. Tekst, ki udobi, bo predstavljen na dan emigranta al pa na kakem drugem manifestacjonu. Še o desetletnici Novega Matajurja Kaj je odgovornost? Najbolj težki dnevi mojega življenja Pisati in voditi časopis, ni lahka stvar. To vedo odgovorni uredniki in novinarji po celem svetu. Posebne so težave s periodičnimi listi. Že večkrat sem povedal, da ima petnajstdnevnik, kot naš Novi Matajur, tako napako (pečjo), da pišeš lahko o suši, taki suši, ki razpoka zemljo, daš material u tiskarno in kadar je časopis natiskan, nastanejo velike, strašne poplave. Bralec, ki dobi časopis v roke, prebere članek o suši, kadar mu poplava vleče čevlje iz. nog, te preklinja in napravi o tebi in časopisu svoje mnenje: «Ali so znoreli, ali so bili pijani, kadar so to pisali!». Bralec ne ve za proceduro tiskanja in tehnične težave, pa tudi ga ne brigajo. On hoče dobiti v roke dober, čeden časopis, brez napak, s koristnimi in novimi novicami. Njega težave ne brigajo, tudi če bi vedel, da imamo tiskarno v Čedadu in linoty-pista v Vidmu ( približno 36 km naprej in nazaj). Bralec in naročnik hočeta časopis v roke ob pravem času in imata prav, ker zato plačata, pa se le stvari tako zataknejo, da časopis ne izide ob pravem času. Naročniku manjka časopis, poštar mu ga ni dostavil, morda tudi zato, ker je iz. «glave» odletela etiketa z naslovom. Sreča te na ulici ali pa ti pride na uredništvo. Nekateri te opozorijo, ti povedo, da niso dobili časopisa, drugi te pa nahrulijo in jih lahko potalažiš samo s kozarcem v gostilni. Včasih ne veš kaj pisati, je «suša» za novice, ker mi pišemo za podeželje na naše doline in gorske vasi. To ni kakor v mestu, ker imaš vsak dan celo vrsto raznih dogodkov, ker imaš v redak- ciji teleprinter, sodelavci in dopisniki imajo telefon. Pri nas, v večini vasi ni niti telefona. In za odgovornega urednika ure velikih skrbi in nespanja. Časopis mora priti na vsak način naročniku v roke ob pravem času. Če zmanjkajo novice, jih moraš iznajti, iz trte izvit, «inven-tat» a domišljija ne deluje vedno... Urednik je najbolj zadovoljen, da redno in vedno, ob pravim času, opravi čedno svoje delo. Srečan je, če zadovolji svoje bralce, vesel je pohvale, a še bolj pa trpi za storjene napake, posebno pa za neosnovane ter neupravičene očitke. Bi mi bilo nemogoče sešteti, koliko noči nisem spal, koliko noči sem sanjal o svojem časopisu, o tem, kar sem bil pozabil in potem se prestrašen prebudil. Koliko neprespanih noči, koliko skrbi, a najhujši dnevi in noči, ki sem jih preživel pri urejevanju in pisanju Novega Matajurja so bile v mesecu decembru 1979 leta, posebno pri urejevanju zadnje božične številke. Naše «Beneško gledališče» je pripravljajo za Dan emigranta (za Svete tri kralje) Bevkovega kaplana Martina Čedermaca. Igral sem Čedermaca, torej najvažnejšo vlogo. Treba se je bilo precej učiti in hoditi na vaje. V bolnici v Vidmu pa mi je umiral brat (umrl je 18. decembra 1979), naročniki so pričakovali novoletno številko Novega Matajurja. Vsak je zahteval svoje: smrt, naročniki in gledaličče. In vsem je bilo zadoščeno: smrt je pobrala brata, naročniki so ob pravem času dobili v roke «Novi Matajur» in za nekaj dni potem sem uspešno igral kaplana Martina Čedermaca. To, mi se zdi, da je odgovornost! Doric Cividale Entro febbraio il Centro di alcoologia? Torre, Resia e Valcanale! E non è detto che la Provincia manchi di un ampio piano di interventi in campo culturale: il millenario, la mostra dei Savorgnan, il giornalismo di fine '800, il video-art, la mostra-convegno sul neorealismo, i Basaldella, il teatro, la musica, ecc. E per la cultura delle minoranze? Qualche consultazione della commissione nei vari centri della provincia e, forse, una seconda conferenza sui gruppi etnico-linguistici. Il tutto con idee non molto chiare circa gli obiettivi da porsi e la portata dei problemi. E' saltata quindi fuori l’idea della celebrazione del 30’ della morte di Ivan Trinko, alla quale si è aggiunta la costituzione di centri (uno per l'area friula-lana, uno per l’area slovena) di documentazione, ricerca e diffusione delle relative culture. Cominciamo, è stato detto, con una ventina di milioni per il centro culturale sloveno e con una quota di cinque milioni per il Teatro della Benecia, posto che si riservano una trentina di milioni per il teatro friulano. L’amministrazione dell’Unità sanitaria locale del Cividalese ha deliberato di mettere a disposizione un operatore sanitario per l'alcoologia ed ha espresso la disponibilità degli amministratori nel realizzare quanto richiesto dagli operatori se ci saranno degli indirizzi regionali nel piano sanitario. Questo in breve l’intervento del vicepresidente dell’Unità sanitaria locale del Cividalese dott. Passoni intervenuto all’assemblea di zona della Associazione club alcoolisti in trattamento del cividalese e dell'udinese tenutasi il 14 gennaio a Cividale. A introdurre l'ampia ed approfondita discussione sul problema della malattia alcoolica e delle complicanze a livello familiare, l’importanza dell’educazione sanitaria nelle scuole, nelle caserme e nelle fabbriche, l’importanza della prevenzione, è stata la presidente del 59° club di Cividale, organizzatore dell’incontro, Marilena Del Bon. L’importanza di questo In-terclub, organizzato per la prima volta a Cividale a pochi mesi dal corso di sensibilizzazione promosso dall'Unità sanitaria locale del Cividalese e condotto dal prof. Hudolin e dalla sua equipe, è stata ribadita dalla signora Del Bon che ha ricordato anche l’impegno assunto in tale sede dal presidente dell’Unità sanitaria locale Roncalli nel mettere a disposizione dei posti letto per un servizio di alcoologia. Fra le altre cose significative maturate in questi ultimi tempi, ha affermato nel suo incruento il dott. Vittorio Rotolo, è da citare la disponibilità del dott. Miani per un servizio di alcoologia e di un’infermiera professionale a tempo pieno e la possibilità inoltre di una convenzione con l'assistente sociale Gabriella Totolo. Altro fatto importante è l’individuazione dei locali per la terapia. Questo servizio, ha continuato il dott. Rotolo, potrebbe essere funzionale entro il mese di febbraio se ci sarà l’appoggio degli amministratori dell'Unità sanitaria locale. Tra gli altri interventi è da ricordare quello del prof. Luciano Flora-mo dell’associazione regionale che si è soffermato in particolare sui problemi della prossima realizzazione del piano sanitario regionale, sull’istituzione delle unità di alcoologia in ogni USL in stretto collegamento con il territorio e sul coinvolgimento in questo programma delle istituzioni e delle scuole. Sulla necessità di programmare l’attività per l’immediato futuro, quali la apertura di un servizio di alcoologia all’interno dell ospedale di zona, la formazione degli operatori e l'istituzione di nuovi clubs è intervenuta la dott. Gabriella Totolo che ha poi riferito delle proprie esperienze come terapeuta nel cividalese e nelle Valli del Natisone. L’ENEL informa che chi deve fare pratiche di fornitura di energia elettrica (richieste allacciamenti, contratti, cessazione forniture, letture contatori, informazioni, ecc.) invece di recarsi presso gli uffici ENEL può telefonare, dalle 8 alle 16.30 escluso il sabato e la domenica, al numero di telefono: 26034. Spoznavajmo naše kraje LETTERE AL DIRETTORE Ancora da Altovizza S to številko Novega Matajurja pričenjamo objavljati podrobne opise naših beneških in zaselkov po zgledu Krajevnega Leksikona Slovenije, ki je izšel zadnja leta v Ljubljani in ga je uredil prof. Roman Savnik. Le on namerava izdati dodatno knjigo, ki naj bi vsebovala opise vseh slovenskih krajev v Deželi Furlaniji -Julijski krajini. V ta namen so na Tržaškem in Goriškem številni sodelovci že zbrali ali zbirajo na terenu potrebno gradivo za to knjigo, medtem ko v Benečiji delo ne teče tako hitro in to iz razumljivih razlogov: težko je dobiti zanesljive, zadostne in strokovno usposobljene zapisovalce ; teritorij, ki ga je treba opisati, je zelo obsežen in geografsko silno razčlenjen (od Kanalske doline do rečice Idrije); število slovenskih vasi in zaselkov je, v primerjavi s Tržaško in Goriško pokrajino, neverjetno visoko (približno 200 enot). Nekaj pa se je nare- dilo vsaj v Nadiških dolinah in trenutno imamo obdelanih že lepo število vasi. Podpisani je že poskrbel za opis dobršnega dela Sovodenj -ske doline in omenjeni prof. R. Savnik mu je popravil in uredil tekst, ki ga bo v nadaljevanjih objavil Novi Matajur. V vsaki številki bodo dobili naši bralci opis tega ali onega zaselka, ki se nahaja v tej dolini, s časom pa pridejo na vrsto, vsaj tako upam, tudi ostale vasi Beneške Slovenije. Kaj je pravzaprav Krajevni Leksikon? Je neke vrste «informatutto» in turistični vodič obenem, ki daje ali skuša dati celovito sliko nekega kraja, zato upam, da bo to branje ne samo koristno, ampak tudi zanimivo za širši krog ljudi, med katere uvrščam tudi jezikoslovce, ki v teh opisih bodo dobili cel kup ledinskih imen in drugega tovrstnega materiala (ena poglavitnih nalog tega dela je namreč sistematično zbiranje vseh še živih ledinskih imen, ki so v pretežni meri čisto slovenska). Naj bo objava teh opisov kot zgled in vzpodbuda za vse tiste, ki so se na kak način obvezali, da sodelujejo pri izdelavi tega pomembnega načrta. Pričenjamo z opisom kraja Matajur v Sovodenjski občini, ki je bil že objavljen v sobotni prilogi ljubljanskega Dnevnika (17-12-1983) pod rubriko «Naši rojaki v Italiji» (IX), ki jo urejuje prof. R. Savnik. Dodali smo le nekatera dopolnila in ga tu pa tam popravili. Ostali opisi bodo prvič objavljeni v Novem Matajurju. (B. Z.) Matajur JI J} A JUR V. y mitu Ctpte&ié» m MCA } . . TMiUi Zintfar Matajur, v Matajurju, ma-tajurski, Matajurci, it. Montemaggiore, 1981 99 prebivalcev, župnija tu, avtobusna postaja Mašera 3 Km, občina, pošta, šola, zdravnik So-vodnje po komunalni 8 Km., po turistični cesti 10 Km., sodišče, žel. postaja Čedad 20 Km. Ta najvišja vas v Beneški Sloveniji v nadmorski legi 954 m. med Jugoslavijo in Italijo obsega tri dele: Vas (v Vasi), ki je Matajur v ožjem smislu, Franci (pri Francih po tod razširjenem priimku Franz) in Podor ehi. Od tod izhaja, zaradi nekdaj številnih orehov, priimek Podorieszach (Podorieščak), ki je razširjen po Nadiških dolinah. GEOGRAFSKI OPIS Goro Matajur, ki jo imenujejo tudi Baba, ima več nižjih vrhov, Glave (1519 m), Malo Babo (1463 m) in Mali vrh. Na zahodni strani vasi je potok, ki teče po izraziti strugi mimo Starmice v dolino in se izliva v Loški potok ali Skavnjak, ki se od tod naprej imenuje Abor-na. Naokoli so številna ledinska imena: Laze, Pred šobo, Velika dolina, Kuneš, Vartonca, Skrila, Rob, Korita, Kolač, Koreda, Kantrun, Pod dolinco, Kravjak, Močila, Lazič, Pana, Gu melinah, Kladje, Ravan, Kapusišča, Tlačinca, Ta na Jelenče, Dobje, na Piku, na Mulonic', Rep, Slop, Kràjac, Plànja, Krog, Cìmberca, Ogràjba, Osrìedak, Stèrna jama, Za-patòk, Kot, V Diete, Palog, v Glàdki, Kabòl (na Kabuo-le), Klobasič, Kamunca, Ta za Meji, Njivica, Tarnje, Ka-lòvrat, Kaštronica, Barčica, Opca, Ulca, Lòt, Za ošulno, Savrdške čelo. Pana, Pod pano, Užup. Na Matajurju je mnogo kraških jam. Na dnu Snežne jame, ki se odpira v višini 1350 m, se ohranja sneg prek poletja. Med značilno floro se uvršča tudi planika, ki raste že v višini 1300 m. presejana pa že v višini 1100 m. Žal so jo že domala iztrebili nedeljski izletniki, tako da se je obdržala le v skritih kotičkih in na nedostopnih mestih. Gozd šeže 1100 do 1200 m visoko. V njem so bukve, gabri, dobi, smreke. Povsod drugod so esnožeti, ki segajo do vrha Matajurja. Po-glavine lovne živali so zajci, srnjad, merjasci, lisice. Jelene in divje peteline so domala iztrebili in se jih le izjemoma zasledi na odročnih mestih. (Nadaljevanje prihodnjič) «Literatura» B. Zuanella, Toponomastica delle Valli del Natisone, DOM, letniki 1980-1984. Avtor razlaga vsa krajevna imena Nadiških dolin. O Marinelli, Guida delle Prealpi Giulie, Udine 1912, str. 620-688: na teh straneh prof. Ivan Trinko opisuje Nadiške doline in navaja tudi nekaj bibliografije. Opis je še na-des zanimiv, zato so celotno knjigo ponatisnili I. 1977. (Atesa editrice Bologna) ; separat, ki vsebuje opise slovenskih krajev od Terske doline do reke Idrije in splošni uvod o ljudeh, teritoriju in tedanjih druž-beno-eonoskih razmerah, ki ga je napisal prof. Francesco Musoni iz Saržente, je izšel I. 1978 (Atesa editrice, Bologna). P. Gujon, Zgodovina in življenje beneških vasi (Matajur), DOM, štv. 3, 1980. Oskar Reja, Botanični izleti na Matajur. Jadranski koledar 1973, 261-267.. Che maschera mi metto? I firmatari della lettera pubblicata sul ri. 23 del 15-12-1983 di codesto giornale hanno commesso gli stessi errori che imputano all’emittene privata R.D.F.: disinformazione e partigianeria. Infatti dimostrano completa ignoranza dei veri problemi attuali di Altovizza, in generale, e della famiglia Chiabai, in particolare. Della suddetta ignoranza è colpevole anche il direttore di codesto periodico perchè non ha voluto pubblicare, a suo tempo, gli esposti con cui noi di Altovizza chiediamo, alle competenti autorità, quelle opere e quei servizi pubblici che gli abitanti delle altre frazioni del comune di S. Pietro godono da diversi anni e che renderebbero la nostra vita meno disagiata e più civile: telefono, fognature e una vera strada. Alla suddetta e ripetuta richiesta, il nostro sindaco — oltre che con una lunga lettera in cui elencava, con puntiglio e dovizia di particolari degni di miglior causa, i contributi ( persino quelli relativi ai danni del terremoto) e i servizi pubblici erogati negli ultimi anni agli abitanti di Altovizza — rispondeva con i seguenti atti: 1) negando a Chiabai Giovanni una concessione edilizia provvisoria che in precedenza gli aveva verbalmente promessa; 2) minancciando di negare la concessione dell’abitabilità a Carlìg Maria nel caso non provveda ad eliminare gli inconvenienti causati dalla mancanza di fogne a cui allacciare gli scarichi liquidi della sua abitazione; 3 ) diffidando Chiabai Giovanni dall’usare automezzi pesanti per il trasporto dei materiali necessari al suo costruendo capannone, prima ancora dell’installazione dei prescritti segnali stradali di divieto; 4) facendo multare un camion che trasportava ghiaia per il Chiabai e i-gnàrando il passaggio di quelli, pesantissimi, che nei giorni successivi trasportarono ad Altovizza materiali per conto dell'ENEL; 5 ) spostando il punto di raccolta degli studenti da parte dello scuolabus (la cui puntualità nessuno ha messo in dubbio) dal centro alla periferia di Altovizza, senza apparenti motivazioni se non quella di «punire» la famiglia Chiabai, unica ad avere un figlio in età scolare e rea di essere promotrice degli esposti suddetti, voluti e firmati da tutti gli abitanti di Altovizza; 6) negando a Chiabai Giovanni il ripristino del vecchio punto di raccolta degli studenti ad Altovizza, che a-vrebbe favorito il figlio Michele ( di salute cagionevole e con predisposizione alle malattie da raffreddamento, come attestano ben 2 certificati medici allegati alla richiesta di ripristino), vittima innocente delle ripicche del sindaco; 7) negando ancora a Chiabai Giovanni il chiesto anticipo di soli 10 minuti dell’orario di raccolta degli studenti da parte dello scuolabus ad Altovizza; anticipo che avrebbe permesso alla figlia Nives (che frequenta le scuole superiori a Cividale) di prendere la corriera delle ore 7,15 a Cocevaro, così come viene consentito ad alcuni studenti di altre frazioni del comune. Senjam beneške piesmi Oltre che male informati, i suddetti firmatari hanno dimostrato tutta la loro faziosità non verificando la dichiarazione del sindaco circa la inesistenza di inviti a dibattiti rivoltigli da R.D.F. Il direttore dell’emittente privata, sig Grilloni, in più trasmissioni lo ha pubblicamente invitato presso la sede di R.D.F. Ciò possiamo documentarlo in quanto abbiamo registrato tutte le trasmissioni su Altovizza, le quali sono sempre state obiettive e veritiere. Per quano concerne il sig. Vogrtg, autista dello scuolabus, non è assolutamente vero che quotidianamente viene offeso e villaneggiato dai figli e genitori Chiabai. Ciò, oltretutto, è impossibile: per la mancanza fisica in loco di ben 2 Chiabai: padre e figlia (il primo accompagna la seconda a Cocevaro per prendere la corriera delle 7,15), per l’estrema timidezza del piccolo Michele ( il cui saluto resta sempre senza risposta) e soprattutto per il senso civico e umanitario di tutti i Chiabai, grandi e piccoli. Senso civico e umanitario che il Vogrtg non ha dimostrato quando ha fatto scendere dallo scuolabus il piccolo Michele Chiabai, delicato di salute, ad una distanza dalla sua abitazione ben superiore a quella indicata nella lettera, nel bel mezzo di quel violentissimo temporale che, nello scorso autunno, ha sconvolto la zona di Manzano. In seguito a ciò il bambino è rimasto a letto con la febbre per oltre 10 giorni. Riguardo, infine, alle offese e alla bassa insinuazione dei 21 firmatari della lettera, in riferimento, la famiglia Chiabai non intende raccoglierle perchè provenienti da persone male informate, non obiettive, non in buona fede, le cui affermazioni pertanto sono del tutto prive di attendibilità. Premesso quanto sopra, chiediamo, ai sensi e per gli effetti della legge sulla stampa, la pubblicazione integrale della presente lettera. Invitiamo inoltre, il direttore di codesto quindicinale a voler pubblicare anche gli esposti summenzionati, che puntualmente gli abbiamp recapitato. Ciò renderebbe giustizia sia a noi di Alto-vizza e sia ai lettori del suo giornale, i quali hanno il diritto di avere informazioni complete, obiettive e veritiere. Distinti saluti. seguono 5 firme Con la pubblicazione di questa lettera degli abitanti di Altovizza e rimandando al Novi Matajur del 31 luglio scorso dove sono riportati tutti gli interventi dell'ente pubblico per la frazione di Altovizza pensiamo che sia giunto veramente il tempo di finire con le polemiche che non sono nell'interesse nè del-l’una nè dell'altra parte. Ci dispiace di essere stati coinvolti involontariamente in questa diatriba. Siamo ancora pronti però a mettere a disposizione delle parti i nostri buoni servigi proponendo nuovamente l’incontro degli ab'tanti di questa nostra piccola frazione montana con gli Amministratori del Comune di S. Pietro al Natisone. Novi Matajur E’ carnevale e non so quale maschera scegliere! E’ impossibile: basta curiosare nelle vetrine ed ogni gusto viene accontentato. E poi, oggi, più che maschere ci si affida a carri allegorici che sfilano tra applausi e lo scervellamento per dare il significato esatto ad ogni carro o gruppo. Oggi, sapete, si cerca di rappresentare qualche cosa. Sarà, ma io non la penso così. Scartabellando nel cassetto foto antiche, ne ho trovate due che risalgono al 1946 e 1948. Non sono in grado di fare paragoni nè tantomeno di fare una critica. Lascio ogni giudizio ai cinquantenni ed oltre. Permettete però un applauso a tutti quelli che rinnovano la trazione di una volta. E sono certo che vi sono diversi paesi, in particolare di montagna, ove il carnevale coinvolge tutti e con la gioia di ognuno. Allora quale maschera? Quella? No questa! Ma si, la Più bella maschera è quella Personale e se non ci credete, guardate le foto. G. O. Paussa obljubil podporo za 2 milijona Avtonomna turistična in letoviščarska ustanova za Čedad in Nadiške doline bo finančno podprla za približno 2 milijona Senjam beneške piesmi, ki se bo letos spomladi pò enoletnem presledku desetič odvijal v telovadnici na Liesah. Tako se je obvezal predsednik ustanove, ki se je 1. februarja sestal z nekaterimi člani vodstva društva Rečan. Zanimanje je pokazal tudi za knjigo o izseljevanju v Nadiških dolinah, ki jo pripravlja fotografski krožek na osnovi razstave, ki je bila na ogled lani v Čedadu ob Dnevu emigranta. Nov odnos ustanove do celotnega območja, ki ga zaobjema, saj spada pod njeno pristojnost 10 občin in sicer poleg Čedada še Tavo-rjana, Prapotno, Špeter Slo-venov, Podbonesec, Sovod-nje, S. Lenart, Grmek, Dreka in Srednje se odraža tudi v dejstvu, da je za sestavo letošnjega programa vodstvo povabilo tudi župana iz Špe-tra Mariniga in iz Grmeka Boninija. Program pokriva razna področja od zgodovine, umetnosti, folklore do športa in enogastronomije in skuša upoštevati pričakovanja vseh 10 občin. «Pri njegovi sestavi smo upoštevali usmeritve deželnega odbornitva za turizem in istočasno tudi finančna sredstva, ki so nam namenjena», je dejal Paussa. «Letos razpolagamo le s 43 milijoni, kar je za 20 odstotkov manj v primerjavi z lanskim letom in to neizbežno pogojuje naše delovanje». Vendar program, ki pa ga mora odobriti skupščina turistične ustanove, ki se bo sestala 21. februarja, navaja številne zanimive pobude. Nekatere se bodo odvijale v Čedadu, kot na primer topografska razstava v Čedadu od prazgodovine do zadnjega urbanizacijskega načrta, razstava o logobardskem zlatarstvu, avtomobilska dirka Čedad - Stara gora, druge pa v Nadiških dolinah. Poleg že omenjene podpore Senjamu beneške piesmi, bo turistična ustanova podprla tudi razne vaške praznike, kot so na primer S. Jakob v Grme ku in S. Rok v S. Lenartu božične koncerte ter drug* pobude. V ospredju pa je e nomesečni posvet, pri kate rem bo sodelovalo približni 60 znanstvenikov. Ni še bih točno dogovorjenan tema, tc da je že zagotovljeno, da s, bo posvet odvijal prihodnj juliji v Špetru Slovenov. «Problematično pa je prt* vi predsednik Paussa, vprc šanje samega delovanja tu rističnih ustanov, ne le zar c di pomajkanja finančnii sredstev pač pa tudi z.arad odnosov z deželnim odborn štvom, ki nam dopušča mal prostora tudi v izbirah». V Gradišču pa so se pre> kratkim sestali zastopniki ti rističnih ustanov iz. Čedad in Nadiških dolin, Gorice i* Gradišča, da bi se dogovorit o prirejanju vrste pobud, k naj bi nadomsetile Vin Mor do. Le-tega po vsej verjetne sti ne bodo več ponovili. ( srečanju so seznanili odboi nika za turizem Brancatij in mu predstavili osnute programa, ki glede čedad predvideva Festival na Nc diži. (jn) LO SPORT I RISULTATI (al 29 gennaio) la CATEGORIA Valnatisone - Sangiovese 3-0 Chions - Valnatisone 0-0 2a CATEGORIA Natisone - Audace 1-0 Reai Udine - Savognese 1-1 Audace - Reai Udine 0-1 Savognese - Dolegnano 2-0 3a CATEGORIA Ancona - Alta vai Torre rinv. campo impraticabile Pulfero - S. Gottardo 2-1 UNDER 19 Lauzacco - Valnatisone 4-1 Valnatisone - Percoto 1-1 Dante Massera Esordienti Vainatis. GIOVANISSIMI Faedese - Valnatisone 0-2 Valnatisone - Torreanese rinv. campo impraticabile MARCATORI 12 Reti: Barbiani Cristiano 9 Reti: Jussig Ezio 8 Reti: Caucig Roby, Fiorentini Flavio 6 Reti: Balus Valentino, Clavora Mauro, Chiacig Walter 5 Reti: Cernoia Claudio, Birtig Roberto, Del Negro 4 Reti: Szklarz Federico, Zorzini Flavio, Sedi Roberto, Dugaro Stefano, Ipnotico Antonio, Rot Žarko, Miano Massimo. 3 Reti: Specogna Daniele, Stulin Claudio, Chiacig Flavio, Fiorentini Massimo, Busolini Vanni, Bordon Daniele, Trusgnach Gianni, Dorbolò Michele. 2 Reti: Cernoia Paolo, Ter-licher Federico, Dorbolò Emiliano, Trusgnach Gabriele, Stulin Adriano, Flaibani Giorgio, Simonelig Marino, Sturami Nicola, Paoloni, Cher. 1 Rete: Sittaro Ugo, Gariup Marino, Bledig Franco, Toma-setig Pio, Urli Luca, Tomasig Sergio, Relativo Mariano, Bordon Paolo, Zuiz Andrea, Domeniš Andrea, Scuderin Andrea, Birtig Cristian, Juretig Antonio, Busolini Mauro, Pi-cogna, Lendaro, Canci, Piro-nio. Qualizza Stefano A.S. Pulfero Cristian Osgnach, Pulcini Vainatis. Nel prossimo numero l’intervista a Paolo Miano LE CLASSIFICHE 1a CATEGORIA Valnatisone, Juniors 23; Maniago21; Julia, Codroi-po, Cussignacco, Maiane-se 19; Spilimbergo 18; Flumignano, Union, Visina-le, Cividalese 15; Chions, Pro Tolmezzo 14; Collore-do di Prato 12; Sangiovan-nese 9. 2a CATEGORIA Olimpia, Tavagnàfelet 26; Gaglianese, Dolegnano 22; Reai Udine, Natisone 20; Savognese 19; Stella Azzurra 18; Torreanese 17; Corno 15; Audace 14; Faedese 13; Nuova Udine, Chiavris 11; Buttrio, Rea-nese 9. 3a CATEGORIA Girone C Arteniese 24; Colloredo Monte Albano, Sangiorgina 21; Tricesimo, Pro Osop-po 20; Forti & Liberi 17; Rangers 15; Alta Val Torre 13; Ciseriis 11; Asso, Do-natello9; Atletica Buiese 6; Ancona 4; Colugna 2. (Alta Val Torre, Donatello, Ancona, Atletica Buiese u-na partita in meno). Girone E Fulgor 19; Pulfero 18; Linea Zeta, Manzano, Azzurra, Aurora17; Togliano, S. Gottardo, Lauzacco 14; Sa-vorgnanese 12; Serenissima, Bearzi, Pavìese 10; Ni-mis 7. UNDER 19 Trivignano 25; Manzane-se, Cussignacco 21; Sangiorgina, Cividalese 16; Tarcentina, Percoto 15; Valnatisone 13; Stella Azzurra 10; Lauzacco 8; Me-deuzza 5; Risanese 2. GIOVANISSIMI Torreanese 19; Manza-nese 18; Serenissima 17; Valnatisone 14; Buttrio 15; Cividalese 13; Percoto 10; Gaglianese 8; Azzurra 5; Aurora 2; Faedesel. AEROBICA A S. PIETRO AL NATISONE Ku vse te velike škuadre imajo njin club tifoserie, tudi A.S. Pulfero ima sojò. Na fotografiji videmo no dobrò raprežentanco, ki usako nedejo «pomaga» za prit do dobregà risultata. Flash Angelo Specogna è stato premiato a Roma dalla F.I. G.C. con la «stella d’oro», ha consegnato il premio il ministro Lagorio. I fratelli Franco e Giorgio Rudi continuano la preparazione atletica in vista della stagione che culminerà con le olimpiadi di Los Angeles, auguriamo che ci vadano pure loro. Nonostante i pessimismi il Pulfero è ad un passo dal- Cruciì per la F.I.G.C. non è Presidente dell'a.s. Pulfero. Ho appreso dai giornali locali che il presidente dell’u. s. Valnatisone Angelo Specogna, sabato 14 febbraio è stato premiato assieme ad un centinaio di tesserati della Federazione Italiana Gioca Calcio, dal ministro Lagorio, per i suoi dieci anni di presidenza. Purtroppo in Federazione hanno scordato che un altro presidente, Graziano Crudi, è da oltre undici anni alla guida dell’ associacione spor- sport la vetta, continuando di questo passo chissà che nel prossimo campionato la com pagine di Graziano Crudi oltre a giocare sul proprio campo non disputi la seconda categoria, in barba alle dichiarazioni dell’allenatore del Bearzi! L’Audace con il rientro di D’Andrea, portiere titolare ha... incominciato a perdere sarà... una sfortunata coincidenza! Dopo cento gare consecutive Wladimiro Predan ha dovuto lasciare la guardia della porta Savognese, prima per squalifica e ultimamente per infortunio sul lavoro... il cento gli ha portato proprio «jella». Il Lauzacco under 19, per vendicarsi del risultato rimediato all’andata per vincere ha schierato contro la Valnatisone i migliori giocatori di terza categoria vincendo per quattro a uno scoprendosi grande, ma la domenica successiva la sua formazione ha ottenuto u-na grande batosta in terza categoria, pensava forse di avere di fronte gli under 19.! tiva Pulfero, dal marzo 1973 e da quella data che assieme ad un gruppo di amici sostiene la società che milita in terza categoria nel girone E. Per avere diritto all’onorificenza, bisogna essere presidente di società per dieci anni. Penso che anche se un dirigente ha superato tale traguardo merita la «stella d’oro» e l’attestato della federazione. Cosa ne pensano in merito i dirigenti della Federazione di Udine e quelli di Trieste? Lettera Firmata Il 6 febbraio scorso ha preso inizio, per la prima volta nella Valli, un corso di ginnastica aerobica tenuto dalla prof Sandra Tomasetig. Le iscrizioni sono state numerosissime, a conferma di quanto sia diffuso il bisogno di scrollarsi di dosso la naftalina, correndo in palestra a dimenarsi a suon di musica. Certamente esercita anche un potente richiamo il gran parlare che si fa dovunque di questo tipo di ginnastica alla portata di tutti: i mass media ne hanno fatto una moda, specie presso il pubblico femminile. In questo caso però il termine moda non ha il significato negativo di un 'abitudine che viene fatta propria solo perchè così fan tutti, alla pecorone. Anzi ben vengano tutte le mode, gonfiate, sponsorizzate e montate da chicchessia, purché giovino al benessere della persona. Il corso è stato organizza- li 22 gennaio si è svolta la prima gara di sci prevista per questo anno sulle piste del Matajur. L’organizzazione di questa è stata dello «Sci Club Matajur» con sede a S. Pietro e che conta ormai 80 soci. L'inizio della gara è stata alle ore 13. La partecipazione purtroppo è stata scarsa. Nonostante questo è stata una gara particolare, i partecipanti erano quasi tutti delle nostre valli e quindi la competizione si. è dimostrata «familiare». I «Marsinci» infatti hanno colto l’occasione per dimostrare che il Matajur è metà loro (come lo è in realtà)! Ricordo le volte che i giovani di Mersino andavano a piedi per la mulattiera «na planino» a passare la notte nei loro «kazoni» per poter sciare il giorno dopo in cima al Matajur. Ma ecco qua la classifica MASCHILE: 1 - Juretig Vittorino (Mersino basso, anni 20) 2 - Cont Mario (Pulfero) 3 - Marseu Enzo (Mersino basso, anni 21) 4 - Massera Walter (Mas-seris, anni 14) 5 - Dorbolò Manlio (S. Pietro) 6 - Marchig Michele (Pechi-nie) to dalla Polisportiva Valnatisone che, sotto la presidenza di quel grande appassionato di sport che è il dott. Cudi-cio, ha voluto per un attimo distogliere l'attenzione dal settore agonistico, nel quale l’Associazione opera da oltre dieci anni, per volgere lo sguardo anche a quel grande esercito di persone che sono sedentarie non per loro scelta ma perchè non viene data loro la possibilità pratica di fare molo. E a questo serve l'aerobica: non a fabbricare campioni, ma semplicemente a mantenersi in forma, togliendo la ruggine dalle articolazioni e conferendo scioltezza a tutto il corpo. Un solo neo: i maschi si sono visti in palestra solo a curiosare: nessun rappresentante del sesso «forte» ha avuto il coraggio di buttarsi nella mischia in mezzo a tante donne. La Polisportiva Valnatisone 7 - lussa Lorenzo (S. Pietro) 8 - Jurman Adriano (S. Pietro) 9 - Gosgnach Fabiano (Mersino alto, anni 20) 10 - Secli Marino (Mas-seris) 11 - Gregori Stefano 12 - Gubana Paolo 13 - Pienig Rino (Losaz) 14 - Gosgnach Marino ( Montemaggiore ) 15 - Zuanella Pietro (Montemaggiore) 16 - Strazzolini Giancarlo (S. Pietro) 17 - Ciccone Daniele (S. Pietro ) FEMMINILE: 1 - Borghese Sonia 2 - Borghese Sandra 3 - Stanig Flavia 4 - Birtig Nives 5 - Dorbolò Lavinia (anni 8). Alle 16 ci sono state le premiazioni: la coppa al vincitore offerta da Massera Renato, gestore del Rifugio sul Matajur e medaglie ai primi tre classificati. LO RICORDIAMO COSI' LETTERA AL DIRETTORE Prima gara di sci sul Matajur AUTODROMO TUDI V FURLANIJI In seguito ad incidente stradale, ci ha lasciati Rino Cignacco (primo in alto a sinistra nella foto) consigliere della Valnatisone, ma sopratutto amico e sportivo. Noi preferiamo ricordarlo in mezzo ai ragazzi. Alla famiglia vadano le nostre più sentite condoglianze. Ze vie ku no lieto od tega se je puno guorilo an pisalo o autodromu, ki je biu muo-ru bit zgrajen v občini Bordano blizu Humina (Gemo-na), samuo ki potle so se ble reči zaustavle, ker komun an neke ekološke organizacije so ble proti temu zaradi inquinamenta an drugih problemov. Pred kratkem pa so se u-radno sestali v Vidmu odgovorni provincialnega komi-tata, CONI, predsednik Gorske skupnosti Humina, predsednik Automobile Club an predsednik Afri (comitato promotore autodromo) in so pregledal načrte an program za zgraditev, na drugem mestu, te automobilske piste s vsemi svojimi infrastrukturami. Nova pista bi se morala nahajat na veliki planji med občino Artegna an občino Buia. To novo pi-sto se bo moglo nucat ne samo za avtomobilizem ma tudi za motociklizem, ciklizem in kart. Ljubitelji telega športa u-pajo da more bit ljetos bo to prave lieto za realizacijo autodroma tudi v Furlan ji- Roberto Pozzi, Under 19 Pismo uredništvu Otroc an ljudsko izročilo Liepa pobuda Gorske skupnosti «Canal del Ferro -Valcanale». S pomočjo ma-lomanj dva taužent otruok, ki hode j o v obvezno šuolo (scuola dell’obbligo) napra-vja no zanimivo raziskavo o ljudskem izročilu tistih krajev. Raziskava zajema igre, «filastrocche», «ninne-nanne», molitve an pesmi, ki jih bojo otroc zbieral po hišah an prepisoval v vseh jezikih: po italijansko, slo-viensko, niemško an laško. Vse bo lepuo prepisano an skranjeno. DREKA Vse ljudi v dreškem ka-munu je pretresla žalostna novica, da je na naglim um-ru na svojim duomu Giovanni Trinco - Puhov iz Trinka. Ranik Janez, ki je imel 73 liet, je že nekaj cajta bo-liehu zaradi bronkite, beden pa ni biu pričakovau, da ga doleti kaj hujšega. V nedie-lio 8. ženarja pa ga je prijel infarkt in v malo minut ga ni bluo vic. Njega življenje ries ni bluo posuto z rožicam, saj je puno pretarpeu že od prve uojske, ko je njega družin zgoriela hiša an so vsi ostal bosi an nagi ta na ciest. Biu je pošten in dielo-ven mož, ki je že od mladega muoru iti za dielam po sviete. 1935. lieta je šu die-lat v Afriko, po uojski je an on, čeglih za malo cajta, pravou belgijanske mine. Dielou je tudi v Svizeri. Po-tle se je pa uarnu damu an tle dielou kimetijo an rediu krave do malo cajta od tega. Njega družina an posebno žena Matilda želi zahvalit vse vasnjane, ki so ji u telem težkem momentu puno pomagal. BOLEN J A DREKA Zapustu nas je predzadnji «Cavaliere di Vittorio Veneto» U pandejak 30. januarja je umaru u čedajskem špita-lu Crainich Francesco -Brane Stengarjou po doma-če iz naše vasi. Učakov je le-Po staruost: 85 let. Biu je «Cavaliere di Vittorio Veneto» in po njega smarti je o-stou samuo še adan s tajš-oinr titulnam u dreškem ko- munu. Rajnik Franc Štenga-rjov je biu pridan hišni gospodar, pošten in zatuo od vseh parjubljen mož. Njega pogreb je biu pri Devici Mariji na Krasu u to-rak 31. januarja. SV. LENART HRASTOVIE V petak 20. ženarja se je v videmskem spitale rodila na liepa čičica kateri so dali ime Serena Maria. Tata je Paolo Scaunich, znane če-pacove družine iz naše vasi, mama pa Gabriella Florean-cig, hči Bepčja Bledcjovega iz Podlaka an Arsilie Bleu-tove iz Lombaja. Kar je Gabriella imiela samuo dvie liet je šla z mamo an tat v Avstralijo, oni so ostali dol, ona pa se je varniila v naše kraje, zapoznala Paola če-paca an ga poročila. Mali Sereni, ki bo živiela v naši vasi, želmo puno puno sreče an veseja, tat an mam čestitamo. TIPANA Pismo iz Viškorše: Zapustu nas je drugi mežnar Spoštovani Novi Matajur! Pred kratkem ste pisali, da je umaru mežnar - sagre-stan iz Tipane, sada pa bi vas prosil, da publikate fotografijo našega sagrestana iz Oškuorše, ki nas je zapustu 22. ženarja ljetos. On je puno tarpeu, pa je vsedno učaku lepo starost: 84 Ijet! To je biu kavalir Eugenio Zussino. Rajnik Zussino je biu puno poznan in štiman mož. Trikat je bil izvoljen (elet) za komunalnega presidenta od Coltivatori Diretti. Za velike merite je biu imenovan tudi za kavalirja Republike. U svojem dugem življenju, je imeu, poleg sagrestana, še druge karike. Biu je tudi president jagru (čjačje) pa vsedno je ljepo obdelavu njega njive. Biu je za use dobar in je puno pomagu posebno koltivatorjam. In-terešu se je za pratike od njih penzionu in dostikrat je prehodu par nogah, od Oškuorše do patro- nata u čenti. Kadar se je kajšnemu zataknila pratika za penzion, je Zussino djau ponaše: «to ma jete tu Cento gledat» in je šou, pa je rješou problem. Vsi smo mu globoko hvaležni (riko-nošent) za njega dobre dje-la. Buog naj mu vse ljepo povarne na drugem svjetu. ČEDAD Je zboleu Zluodju muost Smo se troštal imiet dva, celuo tri, seda niemamo še adnega. Guormo o muostu, ki bi muoru povezat dno stran Čedada s to drugo. Že vič liet se guori, da je če-dajski muost, buj poznan ku «Zluodju muost», masa star za sam prenest vas tist trafik, zatuo so že lieta nazaj napravli proget za druge dva. Vsaki krat, ki bi muor-li začet jih zidat, se zgodi ki an takuo Zluodju muost ostane le sam. More bit, de se je uštufu telega situacjo-na an takuo pomislu iti no malo na ferje. Za resnico poviedat, se je začelo plazit blizu nieke kolone, strokovnjaki (esperti) so napravli an «sopraluogo» an takuo odločil ga zapriet no malo dni za ka ustrojt. čez anj se more iti samuo par nogah al pa z bičikleto. Tuole je parneslo puno težav, če imaš iti v špitau al pa v kake butige al ufici-he, ki so ta po tin kraj Ne-diže muoreš iti par nogah al pa čez Priešnje, če parhajaš iz Vidma pa čez Premarjah. Ne za nič komerčjant že go-dernjajo. Upamo, de Zluodju muost bo preča «ozdra-veu», pru takuo da riešejo tiste probleme zaradi katere so ustavli zidavo te dru-zih dvieh. Kar smo šli v tiskarno z giornalam smo zviedli, de so spet odparli Zluodiu muost. An take se gajajo Smo takuo vajeni prebie-rat na časopisih (giornale) an čut po televižjonu an ra-dju o tatvinah, vjolenc, ra-pimentu, martvih zaradi mamile (droga), ubivanju, de take novice nas na pretresejo vič. An če nas pretresejo se pa potroštamo zak mislemo, de tle par nas take gardotine se na gajajo. Na žalost, če smo za nieke reči šele zadnji kotiček sveta, za druge smo nardil an dobar korak napri... Tu an par dni smo zviedel tri žalostne novice, ki tičejo tri puobe naših dolin. Zadnje dni ženarja kara-binieri iz Čedada so areštal mladega puoba iz Obuorč (Prapotno), Beniamino Mus-sig, 26 liet. Karabinieri so ušafal na njega duomu an mitra Mab. Beniamino je hitro imeu pročeš: dali so mu 10 mieseu paražona an 300 taužent multe. Malo cajta potle so ga spustil. Vsi tisti, ki ga poznamo smo se začudli pru zatuo, ki ga poznamo. Beniamino je nimar biu bardak an dielovan puob, ki je puno pomagu družin an tudi parjateljam. Le tiste dni so karabinieri čedajskega mandamenta denunčjal Giorgia Chiuch, 30 liet iz Kosce (Sv. Lienart) zak je ukradu vasnjanu Ren-zu Gus televižjon an motorno žago, vse kupe vaja 880 taužent lir. V Vidmu karabineri tistega miesta so areštal pa Claudia Bergnach, 23 liet iz Sriednega, ki so ga obtožil, de junja lanskega lieta je kupe z drugimi puobi v nie-kim miestace blizu Vicenze ukradu v nieki hiši 35-0.000 lir an puno zlatinje. Priet ku so se pobral iz hiše adan od njih je tudi vjolentu hci ga-spodarja. Karabinieri videmskega mandamenta so ga trasferii v Vicenzo, kier bo giudikan. Na večer starega leta so se zbrali ministri u Rimu, tisti, ki so tudi sektretarji stran (partitov): Craxi, De Mita (samo on ni minister, ker nima časa, mora skubsli mačke u svojem partita - DC), Longo od PSDI Zanone od P LI in Spadolini od PRI. Craxi (PSI), ki je predsednik ministrov, je predlaga (proponu) kolegam, da bi šli vsi kupe z letalom (aeropla-nam), da bi prepluli Italijo na dugavo in širjavo, da bi gor z neba videli, kakuo Italiani delajo in živijo, kakšne so mesta, kakuo se kadijo cernirli od fabrik, kakuo orjejo kmetje zemljo, kakuo se vozijo gospodje v luksuznih avtomobilah po lepih a-s fai tiranih cestah. «Pojdimo, da bomo videli, kakuo je velika in Ijepa naša Italija!» se je hitro strinjal Longo. Vsi so bli hitro dakordo. Ko so paršli na ae-roport, sta se jim parbližala Berlinguer in Panella in ko so se že basali na aeroplan, je Panella zarju nad njimi: «Iz aviona ne bote videli lačnih Italijanov!» Berlinguer pa: «Ne bote videli tistih, ki so brez dela, tistih ki so v dopolnilni blagajni (cassa integrazione), ne bote videli naših buozih sardenjuolskih pastirju-». Aeroplan je zapustu tla in splu kot saku proti nebu, ministri — sekretarji pa so se požvižgali na Panello in Ber-linguerja in na njih besede Na letalu (aeroplanu) so imjel vse dobruote, ki se jih more človek zmislit, za jesti in piti. Posebno nista manjkala šampanj in whiski. Kadar so se dobro najedli in napili, je nastalo na letalu dobro razpoloženje, prijetna atmosfera. Spoštovani direktor, se imenujem Jolanda Juretig in sem rojena u Dolenjem Marsina ( Podbonesec) pa živim u Milanu. Moja hči je naročena-abonana na Vaš Novi Matajur že nekaj Ijet. Z velikim interešam prebje-ramo lepe in garde novice iz naših vasi. Vam pišem predvsem zatuo, de pohvalim vaš giornal in de vas prosim no veliko dobruoto. Parvega fe-brarja telega Ijeta (1984), je potekla parva obletnica smarti moje drage mame in bi bla puno rada, če bi pu-blikal nje fotografijo, ki vam jo pošiljam, tako da bi se vsi spomnili nanjo. Se globoko zahvaljujem za vašo pozornost in vam pošiljam sarč-ne pozdrave. Juretig Jolanda Ob parvi obletnici smarti Juretig Marie, rojena 19. ženarja 1903 - umarla 1. fe-brarja 1983, se jo z veliko Craxi je veselo zarju: «Mislim, da bomo nocoj vsi par-vikrat videli celo Italijo!». Pilot se je oglasu in naznanu žalostno novico: «Tudi nocoj ne bote imeli priložnost in sreče za videt vso Italijo». «Zakaj?» so ga vsi hitro povprašali. «Zatuo, ker mi bo zmanj-kavala benzina». Je odvič pravit, da so ga huduo skregal, a pustimo pilota, da pelje naprej aeroplan z ministri. Kadar so ugotovili, da ne bojo mogli videt vse Italije, so bli vsi dakordo da «emar ginajo emarginane kraje» in sklenili, da puojde aeroplan manjku nad tiste mjesta, ker so se oni rodili. In takuo se je zgodilo. Parvo so pluli nad mestom, kjer se je rodiu De Mita. Takuo je biu rad, da so mu šle suze. Iz pretošelj-na je uzeu en milijon lir in jih vargu skuoze okno. «Kaj djelaš? Al si pijan?» so ga skregali ministri. «Ne, nisem pijan. Pomislite, kajšno veselo in srečno Novo leto bo imeu tisti moj meščan (cittadin), ki ga bo pobrau če hi mogu narest, če bi mogu pomagat, bi bli takuo srečni, kot on, vst Italijani!» jim je povjedu De Mita. Da ne bom na dugo na-tegavu vam hitro povjem, da so takuo, kot De Mita, napravli vsi ministri, kadar je plu aeroplan nad njih mestih. Vsak je vargu en milijon nad svoje mesto. Vračali so se proti Rimu in bližala se je punoči. Staro nas je zapuščalo in bližalo se je Novo leto. Vsi ministri so bili veseli, da so opravli dobro opravilo. Hvalili so se med sabo, kakuo bojo srečni tisti, ki bojo pobrali čez okno varže- žalostjo in veliko ljubeznijo spominjajo mož Bepo šter-nad, sinuovi, navuodje, ne-vjeste, zet, vsa žlahta in vsi tisti, ki so jo poznali kot dobro, bardko, pošteno in delavno ženo, ki se je trudila, potila in skarbjela vse življenje za nje drage. Nikdar jo ne bomo pozabili. Ostala bo za venčno u naših sarcih. Zbuogom, dobra mati Maria! ne milijone. Hvalili so tudi, kakuo bi radi napravli srečne in vesele vse Italijane. «Al rjes želite, da bi bili vsi Italijani srečni in veseli?» se je spet oglasu pilot. «Rjes, iskreno, iz srca to želimo!» so zaupili vsi v koru. «Potem bi jaz vedeu za pot, način in medežino», jim je prijazno rekel pilot. «Povej nam, hvaležni ti bomo», so ga prosili gospodj ministri. «Vsi Italijani (pa tudi Slovenci, ki živijo v Italiji) bi bli srečni in veseli, če bi vas zdaj, jaz, vse vargu na glavo dol na zemjo, brez padala, brez parakaduta!». Ministri so se grenko zasmejali, ker je izšlo iz ust pilota mišljenje delavca, kmeta, pastirja in ljudi, ki so brez dela. Pilot pa jim je jau še nje-ki, kar jih je prestrašlo. «Vse pet hnadu ne morem vreč dol na zemjo, morem sa muo adnega in ker sem demokratičen človek, pustim vam, da odločite (decidite), katerega varžem». Med ministri se je vnela huda diskusija. Kadar je za iti u parlament, kjer odločajo o naši usodi (destimi), so vsi radi kandidati, težko pa je dobiti kandidata, da ti spluje na glavo, brez parakaduta, iz letala na zemjo! Vsak od ministrov je želen, da bi drugi padu. Med prepiranjem in kreganjem je v cerkvi Svetega Petra v Rimu odzvonilo polnoči. Pilot ni daržal besede. Vse je par-peju zdrave na aeroport. Ministri, vsi zdravi in veseli, pa so stopili v Novo leto s starim in novim kreganjem. Vas pozdravja Vaš Petar Matajurac Gemini, Renato, Guido, Vigi an Valdo so ubil parvega cinghiala gu Ruonc. Do sa se nie še mai tegà zgodilo kjer usi jagri vedo da Ruonac ni biu mai prestor za cinghiale. Radi smo za jagre, ki so ubil tole veliko žvino, raj pa bi bli de cinghialu bi na bluo zak tuole pride re, de sanožeta ratavajo nimar buj zapuščene. PISE PETAR MATAJURAC KAJ SE JE ZGODILO PO NAŠIH DOLINAH SOVODNJE Luca Coccolo, mladi fant iz Premarjaka je šu v saboto 28. ženarja šijat na Matajur kupe z dviema parja-telma, bratra Fabiano in Gemini Delle Vedove. Okuole petih popudan se je pooblačilo an uzdignila magia an trie puobje so se odločil se varnit v Rifugio Pelizzo. Dva bratra sta ložla šije na ra-mana an sta se podala na pot par nogah, Luca je šu z šijam. Bla sta že vič ku no uro v rifugie Pelizzo, a od Luca nie bluo obednega sledu. Bal so se, da se je kaka nasrecja zgodila an zatuo so poklical Cai an kara-binierie iz Čedada, «soccorso alpino» iz Vidma, «guardia di finanza» iz Sella Ne-vea, ki so preča paršli na Matajur zlo atrecani: radio ricetrasmittenti, lampadine močne an takuo napri. Do varha Matajurja jih je peju z «gatto delle nevi» Egidio Marchig iz Pečniega, jim nie paršlo pa v glavo vprašat pomuoč kajšnega domačina, ki pozna Matajur lieuš ku njega gajufe. Faustino Zuanella, gaspo-dar rifugia Dividale v Matajurju, čeglih ga nie obe-dan vprašu je šu za njim. Kar je videu, de so začel iskat mladega puoba brez iti masa deleč od pist an od skilifta, more bit ker so se bal se zgubit še oni tu taki magli, Faustino se je hitro varnu v rifugio Pelizzo an prosu naj gre kajšan za njim. Kupe z gestorjam rifugia Pelizzo Renato Masse-ra se je hitro nazaj peju na varh Matajurja z «gatto delle nevi». Sta poštudierala de od telega kraja Luca nie mu iti ku pruot Marsinskim planinam, an v tisto smer (direcjon) so ga gledala. Ražon sta imiela. Okuole punoči so čul uekat an takuo ušafal nasrečnega puoba v čelah. Je biu že skopu jamo v sniegu za pasat nuoc. Saruota, taka magia je bla okuole njega, de nie videu de atu blizu je biu an ka-zon. Tenčas možje od «soccorso alpino», ki so se bli že vamil v rifugio Pelizzo z praznimi rokam so odločil, de puodejo gledat puoba drugi dan. Kar so ušafal Luca, Faustino an Renato so pomislili de atu od tuod narbuj pa- metno je bluo iti do Marsina. «Velika magia je bla, se nie vidlo dva metra deleča, an metro an pu snega. Taj-šni prestori, tajšne rupe, de če kajšan na vie za nje an se na varje, se lahko ubije. Nič se nie vidlo an če smo imiel dvie lampadine. Za srecjo smo čul zuonit mar-sinske zvonove. Vsake pu ure smo se muorli ustavt za poslušat spet uro bit an takuo viedet, če smo na pravi pot. Ob peti an pu zjutra, po vic ku pet ur hoje, smo paršli v Gorenjim Marsin an pozvonil na vrata Lukejuve družine. Livio Gosgnach nas je pru lepuo sparjeu» nam je jau Faustino Zuanella. Tle od tuod so potle telefonai v rifugio Pelizzo, kier so bli karabinieri, «soccorso alpino» an družina puoba an takuo se je vse lepuo končalo. Luca pa se muore pru lepuo zahvalit Faustinu an Renatu, ki sta ga rešila, če bi se spet ki takega zgodilo naj se na pozabe j o vprašat pomuoč judi telega kraja, ki poznajo vsako pleto, vsak kaman «njih babe ».Oh na za-mierta, saj Matajur je od Cedajcev. MAŠERA Tle par Mašer te stare žene me pravejo, de jest sam ta peta marsinka paršla za neviesto tle h Mašer ta od Marsina. Od kar sam tle v teli vasi so že umarle dvia marsinke: parva je bla Sauodnjanova, an sada, telega miesoa druga, Giulia Marinova. Giulia Fantig - Marinova se je rodila 16.2.1898 v Po-cerah (Pozzera), v mikani vasi med dolenjim in gorenjim končam Marsina. Ta par hiš, kot se je rodila se kličejo Maskoviči. Oženila je Cudrig Mattia 1922. leta, in je paršla v Mašero; so imieli osam otruok, ki so šele vsi živi. Celo živlienje, do 85 liet, je bla zdrava, brez maj miet potriebo mie-diha. Učakala je malomanj 86 liet ko je zboliela in so jo pejali v špitau. Mislim de tist miesac v špitale Giulia nie tarpiela. Umarla je 26. ženarja v čedajskem špita-lu, kot da je bla mernua zaspala. Podgreb je biu v Mašerah saboto 28. ženarja. Podbonesec CRNI VRH-ČEDAD Zapustu nas je Angelin Monu U nedeljo 29. januarja se je raznesla kot blisk po vseh naših dolinah žalostna novica, da je dan prej umani u čedajskem špitalu Angelo Cencig - Angelin Monu iz Črnega Vrha, ki je živeu dol na špeš pri Čedadu. Ku-mi je dopunu 68 let in za- pustu je to dolino suzi po dugem tarpi j en ju in hudi bolezni, ki ne odpusti. Bolezen in tarpljenje je prenašu ponižno in z globoko uda-nostjo. Vjedeu je, da bo muo ru zapustit tele sv j et, da mu boljezan ne odpusti, pa je on dajau kuražo njega dragim, žlahti in parjateljam. Rajnik Angelin je biu pu-no poznan po vseh naših dolinah in vaseh, ki jih je vse prehodu. Biu je dobar, pošten kupac in prekupac z žvino, zatuo so ga vsi spoštovali in imeli radi, kar je pokazu tudi njega velik pogreb, ki je biu u Galjanu pri Čedadu u pandejak 30. januarja popudne. Paršu mu je dajat zadnje slovo ves Črni vrh, puno parjatelju iz vseh naših dolin pa tudi puno Furlanu, kjer je biu prav takuo priljubljen kot po naših vaseh, čast so mu izkazali tudi alpini s svojimi klobuki in galjardeti, saj je biu tudi rajnik Angelin alpin u zadnji uejski. Biu je tudi zvest naročnik in bralec Novega Matarjurja. LANDAR V nediejo 22. ženarja popudan v čedajskem špitale je paršla na luč sveta Ilaria Banchig. Mama liepe čičice je Cecilia Virgili, tata pa Giorgio. Mala Ilaria je dobila na svriete no sestrico, Letizia, ki je že velika an lietos bo hodila v šuolo. Tat ga lepuo poznamo, ker je giornalist lista «Dom» an diela v slovienskih organizacijah. Njemu an ženi Cecili čestitamo, Ilari an Letizi želmo pa puno liepih reči v živlienju, ki ga imajo pred sabo. GRMEK Fešta 19. ženarja Po naših vaseh je nimer manj ljudi, nimer manj par-ložnosti se srečat med sabo an tudi zavojo tega so začel po vseh naših dolinah se zbierat ankrat tisti od dne klaše, drugič drugi. Novo idejo pa je imeu Mario Bucovaz - Lazarjov iz Zverinca z drugimi parja-telji, ki so napravli 19. ženarja no lepo fešto go par Hlocju ta par Mohorinu. Na tisti dan, ko je praznik Svetega Maria so praznoval njih svečenika Marii iz dre-škega in garmiškega kamu-na. Zbralo se jih je malomanj 20 an med njimi je bil tudi gaspuod Svetega štuo-blanka pre Mario Laurencig. «Bluo je lepuo, so nam jal, ker smo se srečal ljudje, ki imamo drugačna lieta, stari an mladi an se takuo no malo poguoril med sabo. Težkuo pa je bluo se zastopit. če je kak od nas želeu guorit s tistim, ki je sedeu na drugem kraju mize an ga poklicau, so se vsi obarnil». GORENJI GRMEK Zbuogom Romano! Njesmo vjervali, kadar so nam paršli pravit, da je u-maru Romano Vogrig - Fu-šcju iz Gorenjega Grmeka, saj je biu še mlad in pun življenja: ni biu še dopunu 42 ljet. Biu je puno ljet emigrant u Švici, lepo poznan tudi po naših dolinah kot dobar zidar, pridan puob in pošten človek. Pa pravi naš pregovor: «Smart ne izbira, samuo pobira» in takuo je pobrala tudi njega še takuo mladega. Po kratki boliezni je u-maru u videmskem špitalu u nedeljo 29. januarja, njega pogreb pa je biu na Lje-sah u torak 31-1-84. Res puno ljudi, žlahte, prijateljev in znancev ga je spremljalo h zadnjemu počitku. SEVCE Zapustu nas je Toni Lukcju U čedajskem špitalu je u-maru Antonio Lauretig -Lukcju po domače. Imeu je 78 ljet. U zadnjih letih je biu puno bolehau in je dost pre-tarpeu. Biu je pošten mož in dobrega sarca. Njega pogreb je biu na Lesah u saboto 4. februarja. Naj gre sinu, hčeri in vsi žlahti naša tolažba. ŠPETER GOR. BARNAS Smo že pisali žalostno novico, de 9. november j a lanskega lieta je na naglim u-marla Maria Golles, poročena Strazzolini iz Gorenjega Barnasa. Imiela je samuo 39 liet an v veliki žalosti je pustila moža, dvie hčera an vso žlahto. Maria je bla iz Basove družine v Strmici an kar se je poročila je paršla za neviesto v Gorenji Bar-nas. Sada publikamo nje fotografijo za spomin vsiem tistim, an jih je puno, ki so jo imieli radi. S. Valentino Liessa 19 febbraio Parrocchia S. Maria Un Incontro con Pawaga gemellaggio tra due comunità tanto diverse Programma: Ore 8.00 - S. Messa - esposizione SS. Sacramento. Ore 11.30 - S. Messa solenne con processione. Ore 14.30 - Chiusura giornata eucaristica. Ore 15.30 - Finestra aperta su un angolo dell’Immensa Africa con diapositive e filmini inediti commentati dai protagonisti. Completeranno lo spettacolo i nostri musicisti e cantautori. V saboto 3. marèa ob 20.30. uri bo v paleštri na Liesah (Garmak) VELIKO PUSTOVANJE Beneško gledališče vam bo predstavilo komedijo »Preklete grabje» potle bo ples z komplesom Pal iz Kobarida. Bojo pre-mjane te narlieuš tri ma-škere. Krostolni za vse. Vas čakamo! K. d. Rečan DEŽURNE LEKARNE FARMACIE Dl TURNO Od 18. februarja do 2. marca Od 18. do 24. februarja Čedad (Fontana) tel. 731163 Sv. Lenart, tel. 723008 Manzan tel. 754167 Od 25. februarja do 2. marca Podbonesec Čedad (Fornasaro) tel. 731264 S. Giovanni al Nat. tel. 756035 Ob nediejah in praznikah so od-parte samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgente». MALI OQLASI PICCOLI ANNUNCI E' stato trovato domenica 8 gennaio (Dan emigranta), nella 'sala del circolo culturale Ivan Trinko di Cividale, un paio di occhiali da vista. Chi li avesse smarriti può telefonare o ritirarli presso la sede del circolo, tel. (0432) 731386. E' stata trovata, domenica 8 gen-naio-Dan emigranta, all’Htel Roma di Cividale una spilla. Chi l'avesse smarrita, può telefonare al (0432) 727294. Iščem zidarje za gradnjo enosta-novanjske hiše na zahodnem Krasu. tel. 040 - 52277 (zvečer). Iščem stanovanje v najem v Čedadu. Cerco appartamento in affitto a Cividale. Tel. 731190. Iščem avtomobil R5 GTL v dobrem stanju. Tel. 731190. DIPLOMATA cerca lavoro anche part - time. BENEDIL Si informano gli interessati che l’impresa di costruzioni edili Benedii s.r.l. entro il 31.03.84 darà inizio ad un programma di edilizia convenzionata per la costruzione, in S. Pietro al Natisone, di n. 24 alloggi. Il suddetto programma fruirà di un mutuo edilizio di 15 anni a tasso agevolato. Possono essere ammessi alle agevolazioni di cui sopra sia i residenti che i lavoratori emigrati, purché in possesso dei requisiti richiesti dalla legge. Verranno inoltre costruiti 12 alloggi che potranno essere acquistati da coloro che hanno diritto a beneficiare dei contributi per la ricostruzione, ai sensi della L. R. 63/77. Per informazioni rivolgersi agli uffici dell’impresa, in Cividale del F. Via Manzoni 14, tel. (0432) 730614/ 732019. edilvalli di DORGNACH RINO & C. s.a.s CEMUR SV. LENART - 8. LEONARDO Tel. 0432-723010 Vendita materiali per l'edilizia Prodaja gradbenega materiala Autotrasporti Avtoprevoz