ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI ANNO Vili. - No. 421 Redazione • Amministrazione: CAPODI STRIA Via Santorio 2« - tsl. 138 Politica economica TRE CONGRESSI DI SETTORI BASE Le conclusioni prese alla consultazione sui problemi economici — svoltasi recentemente a Belgrado, sotto la presidenza del Maresciallo Tito — tracciano in sostanza le direttrici fondamentali di una nuova politica economica. Essa consisterà nella riduzione e nella variazione della struttura degli investimenti e ciò in armonia alle possibilità di un ulteriore aumento della produzione in tutti i rami e-conomiei e ad un graduale elevamento del tenore di vita; consisterà inoltre in più rapido sviluppo dell'agricoltura, nella .realizzazione di maggiori riserve, nella stabilizzazione del mercato, come pure in una maggiore partecipazione del-l’economia jugoslava nel mondo. In base alle possibilità, con più o meno successo, l’attuazione di vari elementi di questa politica ha avuto inizio in questi ultimi anni. E in tale senso essia non è nuova. Ma, per il momento è della massima importanza il fatto che si è presa una decisione definitiva perchè tale politica trovi la sua piena attuazione nel prossimo futuro. Il 1956 dovrà segnare in tal senso una svolta decisiva. Finora abbiamo realizzato i compiti fond-am,erratali di una politica economica che viene attuata in Jugoslavia da ormai dieci anni. Il nostro sviluppo economico si è orientato in linea generale verso l'edificazione dell’industria base, il che ha sollevato il paese dall’arre.-tratezza, assicurandogli l’indipendenza economica. E ciò ci permette di passare ad uno sviluppo più pacifico, meno faticoso, ina generale; ad uro sviluppo che la popolazione dovrà sentire direttamente nell’aumento del tenore di vita. Pertanto, se i fini della nuova politica sono in definitiva gli stessi di quelli prefissici .sinora, che consistono in un quanto più rapido sviluppo economico del paese, le attuali variazioni sono necessarie e rappresentano il logico proseguimento di quanto già raggiunto. La struttura degli investimenti muterà .in modo tale che si costruiranno obiettivi necessari alla produzione di articoli di largo consumo, all’agricoltura, all’edificazione di alloggi, al miglioramento dei servizi comunali e non, come sinora, airindustria base. Nel periodo 1952 —54 l’industria, miniere e trasporti hanno assorbito il 68 per cento (nel 1954) e l'82 per cento (nel 1952) del totale degli .investimenti, e l’agricoltura, ad esempio, soltanto dal 4 al 5 per cento. Nella sola industria, gli investimenti ammontavano al 50% nel 54 ,e .al 65% nel 52, di cui circa .il 90 per cento impiegato nell'industria base e circa il 10 per cento in quella di rielaborazione. Il risultato di questo necessario, m.a unilaterale sviluppo eoonomico, è stato che la produzione dei mezzi per Pedificazione, per il trasporto, attrezzature, macchinari energetici, varie macchine .eid attrezzi è aumentata nel 1954 del 685 per cento rispetto al 1939, mentre l’aumento della produzione delle materie prime industriali e dei se-mifabbricati è stato del 93 per cento, e quello della produzione desti-naa al largo consumo dell’84%. Questi rapporti dovranno mutare in futuro. Oltre ad impiegare mezzi maggiori neH’agr.icoltura, ai attueranno investimenti in quegli o-biettivi industriali che potranno aumentare in un breve periodo di tempo il reddito nazionale e produrre più rapidamente un maggior quantitativo di merce per .il consumo. Oltre a ciò, tutti i mezzi dell’ammortizzazione nell’industria di rielaborazione, negli .edifici d .abitazione, nei servizi comunali, veran-no impiegati per il mantenimento di quei rami ai quali l’ammortizzazione appartiene. ]fer iil periodo successivo s'ì pre-vede che la partecipazione della agricoltura negli investimenti aumenterà in misura relativa, in confronto all’industria. Frattanto anche in tale settore, si investiranno i mezzi laddove con meno spese si potranno raggiungere risultati maggiori ed immediati Questa politica viene attuata da tempo e si può già constatare un generale incremento dell’agricoltura. D’ora in poi gli investimenti si limiteranno a bonifiche e migliorie di minor entità, alla costruzione di officine e piccole fabbriche per la lavorazione e la conservazione dei prodotti agricoli e della carne, alla costruzione di latterie, macelli, frigoriferi e allo sviluppo dei trasporci per avvicinare i centri dei consumatori alle località d.i produzione più lontane. . . .. . , Non essendo i produttori individuali in grado di disporre dei per un tale genere di investimenti, essi verranno indubbiamente a vedere . l’utilità delle cooperative _ agricole Mutando la politica degli articoli di largo consumo, incrementando ulteriormente [’agricoltura e creando maggiori riserve saranno possibili una rapida stabilizzazione dei mercato ed un graduale aumento del tenore di vita. Si calcola die da riduzione del volume degli investimenti ridurrà la pressione sui fondi merci esistenti ed eliminerà quella congiuntura artificiale che spesse volte si presentava sul mercato. Con l’aumento della produzione, specie degli articoli di largo consumo, aumenteranno i guadagni, rhentre la stabilizzazione verrà attuata anche in futuro tramite il mercato libero. E dato che per la nuova produzione sarà necessaria J’.Lmportazione di maggiori quantitativi di materie prime importanti, s’i prevede anche un aumento degli sccuuui tua i esie-io. iiuio cio Limuna iavoievolmeme suu'elevamento uei tenui e ui vita e, con l aumento uene reimu-uzioni reali, contribuirà aq una maggior applicazione uei lavori ,e con ciò alla prosperità economica. Perchè questa svolta nello sviluppo economico possa trovar attuazione non basteranno i mutamenti ai proporzione nei piani, ibi prevede verranno apportate le corris-pon-deinti variazioni al sistema economico. Momentaneamente si prevede che i fondi per .investimenti ed i fondi di consumo presso le repubbliche, le comuni e le imprese verranno .separati e saranno sottoposti a regimi speciali. Le imprese e te comuni non potranno spendere a titolo di investimenti i mezzi pianificati per il periodo futuro. Nessuno potrà iniziare nuovi lavori se non potrà dimostrare di disporre di determinati mezzi finanziari. Gli organismi federali cureranno intanto un giusto impiego degli investimenti allo scopo di creare rapporti stabili sul mercato. Nei fondi di consumo quello che è piu importante! è che le necessità di bilancio dei distretti e delle città non verranno più coperte dagli utili delle -imprese. Finora tale fonte veniva sfruttata irrazionalmente mentre le imposte Sulle entrate nell’agricoltura, artigianato e libere professioni venivano riscosse irregolarmente. PER UN PIÙ' INTENSO SFORZO PRODUTTIVO L’equipaggiamento di una brigata di fanteria donato dalla Jugoslavia alla Birmania La scorsa settimana Tambasoiato ■ re jugoslavo in Birmania ha consegualo al Ministro della Difesa di quel Paese -TeqUiipaggiamento per una brigata di fanteria, dono del Maresciallo Tiito. Alla cerimonia della consegna, avvenuta a bordo della nave jugoslava «Cma Gora», sono intervenuti il ministro degli Esteri birmano, Hkun Hkto, nove membri del Consiglio dei Ministri, .il Capo di Stato Maggiore .dell’eseroito dell’Unione birmana e numerosi funzionari. Offrendo a nome del Maresciallo Tito l’equipaggiamento pe-r una brigata, l’Ambasciatore jugoslavo Bulajié ha detto che esso rappresenta l’espressione deir amicizia e della collaborazione .-tra i due 'Paesi, i cui fini e -aspirazioni scn-o gli stessi: il mantenimento della pace e della collaborazione fra i popoli, nonché la creazione dii possibilità per -tutti -i Paesi di svilupparsi in un’esistenza migliore. «L’ide-a della p-ace e della collaborazione intemazionale — ha proseguito T Ambasciatore jugoslavo — si apre vieppiù il varco nella prassi intemazionale. Tuttavia la situazione odierna è ancora greve di pericoli per la libertà e Tindipe-niden-za dei piccoli -popoli e li costringe LH SHRR NEL CONFLITTO di interessi Ir anco-tedeschi Domenica prossima la popolazione della Saar sarà chiamata, attraverso il Referendum, ad accettare, 0 -respingere, lo- Statuto ohe «europeizza» il territorio. T-ale Statuto è .il risultato di un compromesso, raggiunto il 23 ottobre 1954 fra Parigi e Bonn, allorché da parte della Germania Federale si accedeva al Patto Atlantico ed all-’Unione europea occidentale. Però, nel breve corso di un anno 1 termini della questione sono venuti a spostarsi, almeno ufficiosamente, in quanto oggi la Germania Occidentale è nell’organizzazione. occidentale e non sarebbe facile allontanarla solo per il fatto che lo «Statuto» della Saar venisse respinto. Nessuna meraviglia, perciò, se i partiti filo-tediasichi del territorio (notoriamente legati a Bonn) chiedono oggi il rigetto del documento di compromesso, asserendo che tale rigetto consentirebbe alla Germania di riprendere- i negoziati co-n la Francia partendo da -baisi infinitamente migliori di quelle dell’ottobre 1954. Sui risultati del Referendum è difficile fare previsioni, è però certo che, nel caso di un rigetto dello Statuto, Parigi non potrebbe restare indifferente ad ulteriori sviluppi -che potrebbero riportare il territorio saarese nel complesso economico, se non nel nesso politico, tedesco. A questo proposito non .sarà male, per comprendere le posizioni francesi, riandare ai termini economici del problema. Nel 1870, con 1-a riunione della Lorena alla Germania come conseguenza della sconfitta francese di Sedan, sorse evidente Pesigenza di collegare, in un’unica industria pesante, il carbone: -della Saar con i minerali dei bacini metalliferi della Lorena. D.i tale esigenza si rese-conto anche la Francia allorché, dopo la sua vittoria del 1918, si riebbe la Lorena e fece Sanzionare nel Trattato di Versailles la nascita del Territorio Autonomo della Saar .sotto la tutela della Società delle Nazioni. Le vicende della seconda guerra mondiale riportarono temporaneamente la Saar e la Lorena sotto amministrazione tedesca e nel 1945 riprospettarono all’economia francese le esigenze ed i problemi del 1954, aggravati dall’aspe-rienza avuta sulla funzione della •Saar nell’economia bellica nazisti dopo il ritorno del territorio alla Germania in seguito al plebiscito del gennaio 1936. Risorse così il Territorio se,arese autonomo con il quale la Francia si affrettò a concludere convenzioni economiche e finanziarie che sancirono l’unità e-conomica franco-saarese. Però la Germania Federale non ha mai rinunciato alla possibilità di riavere un territorio etnicamente tede-desco e ricchissimo economicamente. Nello stesso modo che la Francia non si sente di rinunciarvi. Si ebbe così il compromesso dei-la «europeizzaizione» con il quale la Francia cercava di mantenere il più possibile le sue posizioni e la Germania otteneva- di aver la sua parola da diire sui prodotti saa.re.si attraverso la partecipazione all’Unione Europea Occidentale e al Consonzio Europeo del Carbone e dell’Acciaio. Il recente incontro Faure-Ade-nauer a Lus'emburgo era destinato a rinnovare 1-a validità del compromesso. Validità che fu ufficialmente confermata, senza però lasciar eccessivamente sperare che la Germania Federale avrebbe rinunciato a far valere la sua rafforzata posizione internazionale e il concomitante indebolimento delle posizioni francesi, dovuto alle crisi interne ed agli ingarbugliati problemi coloniali. I dati sulla produzione dieti’Acciaio e del carbone in Germania, in Francia e nella Saar, sono però tali da impensierire la Francia e farle considerare, con preoccupazione, un eventuale fallimento — attraverso il Referendum — del compromesso delTottobre 1954. Infatti nel gennaio scorso, compresa. quella della Saar, la .produzione francese fu di 1.284.000 tonnellate di -acciaio contro 1,627.000 tonnellate d-ella produzione tedesca. Un distacco che non è catastrofico nel conflitto di interessi fra le due industrie, se raffrontato air-estensione del territòrio ■ed al numero della popolazione. Però la questione si fa grave- se si stacca 1-a produzione saarese dall’economia francese per passarla a quella tedesca. In tal caso, la produzione di carbone tedesco sale a 12.079.000 -tonnellate mensili, e quella francese scende a 4.810.000. Nel campo dell’acciaio, la Germania occidentale sale a 1,881.000 tonnellate contro 1,030.000 tonnellate di acciaio francese. E’ più che evidente quale peisb determinante abhiano dunque, nel -conflitto di interes-i franco-tedeschi i 16 milioni di tonnellate all-anno di -carbone e i tre milioni di tonnellate -di acciaio de; bacini minerari e delle industrie saar-esi. Si aggiungano gli investimenti di capitali francesi, le interessenze e le proprietà del capitale frances'e e c,i si renderà c-onto che domenica, attorno al Referendum, ci sarà battaglia grossa per fattori politici ma, principalmente, per interessi economici. Anche perchè i contrasti interni del capitalismo e la caccia a sempre più alti interessi 'e a migliori mercati renido-n-o aleatoriia la tanto conclamata «integrazione» -economica dell’Europa ohe dovrebbe mettere a tacere le rivalità dei trust e degli imperialismi -economici del moderno capitalismo europeo e mondiale. a rafforzare le proprie forze difensive onde essere -iti gTado di salvaguardare 1’mdiipen.deniza, la libertà e il proprio paoifico sviluppo. Donando questo equipaggiamento all’esercito birmano sappiamo di -darlo in mano a un esercito popolare che ap-par-tiene a un Paese che non ha rivendicazioni -territoriali e non ha aitali desideri che di essere padrone sulla propria terra». Ha preso quindi la parola U Ba Shve, Ministro della Difesa birmano. Egli ha detto fra Tallirò: «Il nostro Paese condivide le idee che- a-vate espresso, particolarmente per quanto riguarda la salvaguardia della p-ace e la coesistenza attiva e pacifica tra i -popoli. In questo momento voglio ricordare i giorni indimenticabili nei quali il Maresciallo Tito era tra noi e ci offrì questo dono. Del suo breve soggiorno abbiamo ancora un vivo ricordo ed ora Tarrivo di questo magnanimo dono approfondisce il nostro sentimento di gratitudine, rafforza i vincoli di amicizia, rievoca i nostri sentimenti di fiducia nei popoli della Jugoslava. Sono férmamente persuaso ohe questo avvenimento caratterizza Tinizio di molti altri atti di amicizia e di collaborazione reciproca, che andranno sempre più rafforzandosi!». * -Nella sala grande del Consiglio sindacale distrettuale di Fiume si sono iniziati mercoledì scorso i lavori del IV -Congresso dei lavoratori del commercio «Iella Jugoslavia. Oltre ai! 300 delegati giunti da -tutte le nostre lle.pubbj.chc, presenziavano delegazioni dei sindacati dei lavoratori del commercio del-i (Inghilterra, della Germania occidentale -e -del Belgio, 'Milan Djudjeroivié, segretario del Comitato Centrale dei Sindacati, ha illustrato lo sviluppo -del commercio jugoslavo nagli ultimi .tempii. Nonostante si stano avuti un aumento della circolazione e una dirnihnuzio-de dei fondi merci idi riserva, i maggiori difetti del commercio si riscontrano nel traffico dei generi alimentari e particolarmente nei prodotti agnilooiM. Anche quest’anno, malgardio la buona annata, -alcuni e-ttam-o di prodotti che in causano difficoltà per-bili in quantità maggiori della richiesta. Questo irregolare approwi-gi omento può -venire regolato e con T ausilio della collettività e con un maggiore sforzo della rete commerciale. Qiuesit’ultótma ha bisogno -di maggiori mezzi .tecnici, magazzini, frigoriferi e mezzi di trasporto. Con la nuova politica -di investimenti in corso di -attuazione sarà possibile soddisfare meglio le necessità -del consumo. La cronaca della settimana registra altri- due congressi: quello dei minatori, il IV delia categoria, e il II Congresso dei metallurgici'. Presenziavano al primo rappresentanti della -Federazione intiemazSanale dei minatori e -delle .organizzazioni di Riportate in patria le vittime del 'Convair, Sono sitate riportate in patria le salme dei cittadini jugoslavi periti neilTinciderate aviatorio -toccato a un »Convair« della J-AT nei pressi di Vienna. .Secondo le risultanze di uh’incihlièsta delle autorità -austriache, Il disastro fu causato dalle precarie con-dizioinii -atmosferiche e dalla mancanza di impianti radar all’areoporto dove l’areo doveva atterrare. oaffegoiiia dieliTtLndna, Belgio,, Gran Bretagna, Germania occidentale e Svezia. Al Congresso dei metallurgici era presente una delegazione belga. Ne% relazione del Comitato Centrale del Sindacato minatori si rileva che la produzione del carbone in Jugoslavia è passata dai 12 milioni di tonnellate del 1952 e dai 13 -milioni de-1 1954 ai 7 milioni e mezzo di tonnellate del primo semestre di -quest’Jànno. Esistono le possibilità per un ulteriore aumento -della produzione. In .aumento è pure il numero dei minatori -occupati. Nel primo semestre 1955 -lavoravano nelle aziende minerarie 85 mila operai ed impiegati. Al Congresso dei metallurgici è s-tato pure .tracciato un bilancio del- -Tatbivitjà passata. Con lo sviluppo raggiunto dalla metallurgia sono state orealte le condizioni per uno sviluppo .più proficuo dell’industria dei .beni -di 'largo consumo e .per l’elevamento del -tenore di vita. Era nelle -decisioni delle -due organizzazioni sindacali -dii addivenire -alla fusione. LA VITA POLITICA IN FRANCIA I TRAMPOLI ,D! FADRE Ottenuta la maggioranza a sorpresa sulla questione marocchina, il primo ministro francese, Fauré, ha presentato alT^ssemibtea .Nazionate il suo piano per 1-a cosi-detta «integrazione» delTAlgeria senza sapere fino a che .punto potrà contare sulla sua maggioranza tradizionale, visto ohe quella ottenuta -per il Marocco non regge per TAl-geria. Anzi, dopo .tre giorni e tre notti d-i dibattito, Faure si è visito -costretto a ricorrere al suo primo voto di fiducia per -guadagnare tempo. Tempo da impiegarsi, secondo la Costituzione franoese, nelle «riflessioni» del parlamento o meglio (come dimostra la pratica-) nei lavori -di corridoio per mercanteggiare appoggi ed astensioni. A .Parigi —• in merito alla ricerca di 'tempo intrapresa da Faure — si afferma che di primo ministro canta su -due altri fattori per i suoi lavori di corridoio: pridno la costituzione del consiglio del 'trono lin Marocco, d-a gettare in pasto ai socialisti per ottenerne una benevola astensione sulla questione algerina e, secondo, di avvicinarsi sempre più alla data della Conferenza di Ginevra per convincere le destre che, rovesciare il governo in tale frangente, è -usi .gioco che non vale la candela, in quanto significherebbe mandare Piinay a discutere con i suoi tre «grandi» oolleghi nelle condizioni -di inferiorità di ministro -degli esteri dimissionario. Per la verità, ila votazione di -giovedì notte all’Assemblea Nazionale, pur non essendo impegnativa, lasciava poche speranze di successo per Faure. Come noto-, si è trattato s-olo di una votazione per dare la precedenza alle mozioni da discutere. Precedenza che l’Assemblea ha rifiutato, una dopo l’altra, a tutte le mozioni. Compresa quella radicai socialista che comprendeva l’approvazione della politica algerina di Faure. Ma cosa indicò, insamma, il voto di giovedì notte? A vero dire, nulla di nuovo, soltanto che Fa-u-re stava marciando sud -trampoli delle maggioranze occasionai* 1 Il'! Dif-atti ,sulla questione di precedenza alla mozione radicai socialista, votarono contro i socialisti, -i progressisti ed i comunisti, oltre 210 deputati, che avevano votato per Faure quattro giorni prima. Mentre votarono per lui coloro che, gli stessi quattro giorni avanti, si erano dimostrati suoi accaniti avversari. Trampoli da una maggioranza al-Taltra e, ol-tretutto, trampoli malfermi. Certo Fa-ure ha fatto sfoggio di tutta la sua dialettica per dimostrare ohe il problema -del Marocco è una cosa (in quanto si tratta internazionalmente -di un «protettorato) e quello dell’Algeria un’altra perchè, a parere suo e dei oo.'ori.ilisti, TA1-gerda sarebbe parte integrante -della nazione francese. Ma la sua dialettica non ha convinto la sinistre. Tanto ohe di primo ministro dovette zittire allorché il deputato Pierre Cot lo interruppe con questo ragionamento: «Se, come voi dite, TAl-geria è «Francia», io propongo una mozione nella quale sia -dotto esplicitamente ohe gli -algerini godono di tutti d diritti politici, sociali ed. economici oom-e -i cittadini francesi». Faure lasciò cadere Tinitenuzione ... Infatti Io stesso primo ministro, nella difesa della sua politica, dovette ammettere che non è possibile una completa assimilazione degli algerini ai francesi. E questo, per le differenze -di religione e di razza. In realità perchè «assimilando» algerini e francesi, in Algeria si dovrebbero abolire le discriminazioni elettorali, con la conseguenza che tutte le amministrazioni locali passerebbero ne-l-le mani -degli indigeni. Il che segnerebbe la fine di molti privilegi e di ancora maggiori camorre a favore dei coloni bianchi. Una seconda ammissione di Faure è contenuta nel rioonosoimento ohe Tattuale situazione in Algeria -è dovuta alla mancata realizzazJione delle promesse del governo francese circa i diritti degli algerini al lavoro, alla coltivazione della terra eco. ecc. Con il che lo stesso primo ministro ha dimostrato che è una -ben strana situazione di «oittaddnan-za» quella in cui una parte della «Francia» p-romettie qualcosa all’altra parte senza accordarle, -però, il pratico diritto di goderla. Per non parlare del fatto che al momento in cui, nel ’47, -T Assemblea Nazionale francese «concesse» all’Algeria di essere «Francia», da Parigi si guardarono bene dal chiedere che cosa ne pensassero gli algerini. Modo comodo per «superare» i problemi coloniali, cercando di non avere idee chiare. E cercando, di conseguenza, di ovviare alla voluta mancanza di «chiarezza» con i trampoli delle maggioranze parlamentari mercanteggiate nei lavori di corridoi. La realtà in Algeria —- come in Marocco e Tunisia — è quella che è. Ed è quella tragica detla guerriglia ohe impegna ben 320 mila soldati francesi. Soldati che a Rouen, Marsiglia, Hyeirs ed altrove dicono chiaro che loro —- popolo di Francia — l’Algeria non possono considerarla «Francia». E lo dioono rifiutandosi di partire per una guerra che ripugna alla loro coscienza popolare. Su questa realtà i trampoli possono far sussistere un governo in nome di compromessi o di «esigenze» internazćonaMi, farlo sussistere ma non agire. Perchè per agire, e risolvere i .problemi, .bisogna innanzitutto non voler ignorarli. Con o senza Tapprovazione di -maggioranze parlamentari. IL PROCESSO CONTRO I PARTIGIANI DELLA BENECIA Non è un servigio alla democrazìa Italiana A Udine sta per .iniziare il processo contro 57 ex -partigiani della «Beneška četa» che, durante la guerra combatterono contro i n-azi-fascisti, regolarmente inquadrati nell’Esercito popolare di liberazione dell’alleata Jugoslavia. Di questo .processo si è già molto parlato ed è per questo che ora, oltre a riassumere gli argomenti che ne .indicano Ti-nopporitu-niità e Tinifondatezza giuridica, oltre a denunciare il pretesto che esso ha offerto a una nuova campagna di calunnie, ci occuperemo di esso come di una -pericolosa tendenza negativa, non limitata purtroppo soltanto allTtolia, ma estesa -anche in altri paesi europei. Il movimento di liberazione dei popoli jugoslavi ha sempre subordinato i suoi obiettivi specifici alla causa generale -delle lotta contro il nazi-f-ascismo. ’Anche nel territorio beneciano 'tutta la attività dei partigiani; sloveni è stata concentrata nelle azioni militari contro il nemico e nel consolidamento della fraterna collaborazione con i paitigiani di nazionalità italiana. -Con ciò natu-~ talmente non è detto che la popolazione slovena di quelle zone non abbia aspirato all’unione alla Jugoslavia, rilevando .però nello stesso tempo che ili problema delle frontiere sarebbe stato successivamente risolto mediante accordi diretti con un governo Italiano democratico. -Nessuna può negare all’Italia il diritto di esigere lealtà dai suoi cit-tidini. Questa lealtà del resto viene dimostrata dalla soddisfazione con la -quale la -popolazione slovena in Italia -ha accolto le soluzioni recentemente concordate con la Jugoslavia in merito -al suo «status» d.i mi^ noranza. -Nessuno può, però, neppure negare il diritto ad una minoranza nazionale di orientarsi ;in base al principio dell’anto-decisione verso altre soluzioni quando noe soltanto le sue -libertà fonda-mentali, ma anche la sua stessa esistenza, vengono minacciate. Non v’è 'tribunale che -possa condannare queste aspirazioni, a parte poi la circostanza che l’artiooiio 16 del trattato di pace vieta espressamente ogni persecuzione di coloro che hanno combattuto per la causa alleata. L’inopportunità polìtica di questo processo risulta, poi, evidente se si tien conto dell’attuale situazione nei rapporti -italo-jugoslavi. Questi, rapporti, e il -bilancio di un anno, ce ne forniscono prove lampanti., sono animati da una sincera e reciproca buona volontà e vengono accolti con la massima soddisfazione dalle pubblica opinione dei due paesi. E’ e-vidente che alTulteriore sviluppo positivo di questi rapporti l’operato della -burocrazia giudiziaria di Udine non può che nuocere. D’altro canto l’azione intra-pres-a contro i paitigiani della Valle del Natisene crea una situazione del tutto -anormale. Mentre da una .parte, e a buon diritto, ITtalia ufficiale fa poggiare la sua legittima richiesta di ammissione alle Nazioni Unite, in gran parte sull’innegabile contributo del suo movimento di resistenza alla causa generale degE alleati, dall’altra le autorità -locali di una provincia di frontiera perseguitano proprio i protagonisti della resistenza. Forse, però, il processo di Udine è soltanto una manifestazione, un e-pisodiio di certe pericolose tendenze che non sono limitate -alTItalia, ma che si estendono anche all’Austria e alla Germania occidentale. Un quotidiano corinzi-ano ha invitato le autorità austriache a. seguire nei confronti dei partigiani sloveni della Carinzia l’esempio della burocrazia giudiziaria dii Udine. In Carin-zi'a, intanto, ex alti funzionari nazisti quali lo stesso capo del -governo territoriale carinziano durante la guerra, ritornano alla ribalta politica. Nella Germania occidentale numerosi capi nazisti hanno assunto posizioni ufficiali. Basti ricordare Otto Strasser, capo del oasidetto «fronte nero». Siamo certi di non andare errati se dichiariamo di rinvenire .il nesso fra quanto accade a Udine, ,in -Carinzia e nella Germania occidentale, nella connine 'tendenza delle forze della reazione vecchia e nuova ad impedire, o almeno ad o-s'tacolare con q-ualsiasii mezzo, quindi anche con la persecuzione delle minoranze nazionali, il processo distensivo in atto nel mondo. E non v’è dubbio ohe un pronto, autorevole -intervento inteso a stroncare queste tendenze negative / rappresenti amch’osso un contributo «Ha colla- borazione tra i popoli. Il processo di Udine, come azione an-Ö-demooratiea, non ha mancato, come -del resto era facilmente prevedibile, -d-i -offrire T occasione ,a certa stampa di rinfocolare T-odi-o .antipartigiano e anti-j-ugoslavo. E non sol-o le gesta eroiche vengono trasformate in delitti comuni, non solo la realtà storica della lotta di liberazione viene falsata, ma i democratici .italiani e sloveni insorti in difesa dei valori della resistenza vengono definiti (dal giornaletto del nazir-fasaipit-a Gdoea-R: «Messaggero Veneto») «una pattuglia di sovversivi, scatenata alle periodiche rivolte contro l’autariità statale (fascista!, n. d. r.) in tutti i suoi settorfi».Con non .poca presunzione -poi il «Messaggero veneto» si ritiene -in dovere di ammonire lo .Stato, la -magistratura e le autorità dii polizia a non lasciarsi influenzare da «elementi dà sovversione politica» e dii rimproverare -il governo per -aver agito in modo -distensivo nelle provincie di confine. Il «Messaggero veneto» intitola il suo articolo «Un -caso limite della nostra -dignità». A dire il vero si tratta veramente idi «un caso fallite», di- una azione anti-democratica ohe oolpisoe ii protagonisti di quella resistenza sulla quale poggia l’ordina-ment-o -costituzionale della nuova -Italia. Ecco -perchè un pronto -intervento contro la montatura della burocrazia .giudiziaria di Udine rappresenta anche un servigio reso alla -democrazia in Italia. b. Pram !• (Dn — M ttr* ABBONAMENTI : Annuo din. 420. semestrale din. 228, trimestrale din. 110 Spedizione in c. e. p. ★ ? GIORNI La Jugoslavia al Consiglio di Sicurezza? li’iassemblea -gemellale dell’ONU sii è riunità venerdì scorso in sessione .plenaria per eleggere tre nuovi membri non permanenti del consiglio di sicurezza, i quali debbono sostituire Brasile, Nuova Zelanda e Turchia. Nel primo 'turno di scrutinio sono risultati elètti (hanno cioè ottenuto la necessaria maggioranza dei due terzi) Australia e Cuba. Per il terzo seggio, Polonia e Filippine, hanno ottenuto un numero -di voti inferiore alla maggioranza dei due terzi. Anche il secondo, -terzo e quarto scrutinio si risolvevano senza un risultato concreto. -Infine su proposta ideile delegazioni sovietica e britannica veniva ritirata -la candidatura della Polonia ed avanzata quella della Jugoslavia. Al quinto scrutinio il nostro paese ha ottenuto 28 voti. Le Filippine 29. La sesta votazione che si -prevede sia la -decisiva avrà luogo oggi martedì. Per il suo alto prestigio di paese amante della pace — sii osserva negli ambienti uleti ONU — la Jugoslavia ha molte probejhiiìità di essere eletta ad occupare il terzo poeto al Consiglio di sicurezza. li colonialismo ai bando -Giovedì il terzo comitato speciale derfassembiea generale delle Nazioni Unite, Incaricato di redigere il -testo di -una convenzione sui diritti umani, ha -accolto il preambolo che dichiara il .colonialismo eon-teaiii-o aii diluiti deifuomo. Le potenze qc|lontialisitiei, forili delie loro alleanze d-i .interessi, hanno tentato il tutto per tutto, mobilitando persino li segretario generate deii OixlU MaimmersxiJoeM, -onde evitare una formulazione one le privasse dei còmodo pretesto per impedire alle Nazioni Unite dì discutere la situazione nei paesi coloniali, -il pretesto cioè, secondo cui le questioni coloniali rappresenterebbero un aliare interno dei colonizzatori. Da quella votazione, quaisiasu. potenza cne intendesse continuare ad eluderò la discussione sulla situazione in qualsiasi colonia sarebbe in partenza' condannata dalia deiilberazaome dei terzo comitato dell ONU. Con ciò, oltre ad una quest'ione di principilo le qazsoni antii'-coiiomaiiiisitta hanno vinto in campo internazionale andre una importarne battaglia per la -pace. .Risposta di iiasenhower a ±>uiganm Con soddisfazione Topinione pubblica -intemazionale ha accolto mercoledì scorso M testo detta risposta dei Presidente americano, Eisenhower ai recente messaggio del Premier sovietico, Bul-gaimn sul disarmo. Il presidente Lusenhower si è dichiarato disposto ai accettare taluni aspetti dene proposte russe, in particolare 1-a proposta per la istituzione di gruppi -di conti olio nei punti strategici piu -importanti dei due -paesi, a condizione che i sovietici accettino ti suo -piano relativo allo -scambio delie jniormaziioni, e alle ispezioni;; aeree. «Spero — afferma E-i-senhower che sarà possibile un accordo m meriit-o in modo da creare una atmosfera ohe allontani in .grande misura i timori e la sii-duo.a». Il Presidente americano si è quindi riservato di rispondere in un successivo messaggio, non appena le condizioni di salute glielo permetteranno, agli -altri problemi, e-spositi da Bulganin. Dichiarazioni di Nenni sulla Cina Popolare In tutti i circoli politici italiani, hanno destato grande interesse le dichiarazioni rese a Mosca dal leader del Partito socialista italiano, Pietro Nenni, di tilt-omo dalla sua visita a Pechino. Nenni ha dichiarato che non v’è questione aperta tra Itali# e Gina popolare ethe non possa essere discussa e risolta in un clima di comprensione. Il leader socialista ha .aggiunto ohe esistono -le più ampie prospettive per scambi commerciali, e queste diverranno piiù .grandi man mano che aumenteranno le capacità di assorbimento del mercato cinese. Il governo -di Pechino chiede, naturalmente, -ciò a cui ha diritto e diioè -il riconoscimento diplomatico. -Nenni ha concluso affermando che restare in ritardo verso la -realtà cinese, verso quello che è un mondo più che un paese, è una manifestazione di stupidità, prima che un errare politico. I rapporti italo-jugoslavi Al Senato italiano si è discusso la scorsa settimana il bilancio degli esteri. Prima -del voto, il Ministro Martino ha pronunciato .la sua replica, niella quale ha rilevato -tra l’altro che -i rapporti tra Italia e Jugoslavia sono in continuo miglioramento. Attualmente —- egli ha detto — sono .in corso a Belgrado trattative per la stipulazione di un accordo sulla pesca nell’Adriatico, che l’Italia desidera venga concluso al più presto. Il ministro Martino ha inoltre confermato che ti -Governo di Borna sita -preparando la confe renza pe-r -iil porto di Trieste, che — ‘ha affermato — tornerà ut-ile ai paesi del retroterra, e pertanto anche, alla Jugoslavia. I PROBLEMI DELU MARINERIA NEL DISTRETTO DI CAPODISTRlA Formato il Consiglio per le attività marinare Fra -i consigli che sono stati costituiti!. dal nuovo Comitato popolare dei Distretto, ha iniziato la propria attività pure il Consiglio per la marineria. Esso è formato da 9 membri che rappresentano in questo nuovo organo tutta d principali rami delle attività economiche attinenti alla marineria. E’ stata così colmata una lacuna nel nostro apparato del potere che, fino alla costituzione del suddetto Consiglio, non aveva nessun organo che indirizzasse lo sviluppo di questa attività, per le quale esistono nei nostri comuni litoranei le migliori premesse. Particolarmente negli ultimi anni si rileva una notevole ripresa delle attività marinaresche. Con la costituzione deirimpresa di navigazione «Splošna Plovba» con sede a Capo-distria [(temporaneamente a Pirano) sono state gettate le basii per lo sviluppo dii. una flotta mercantile che avrà la base nei nostri porti. Le -tre navi finora armate -dalla nuova impresa (12.140 ton di stazza lorda) ed i suoi motovelieri, più che per il loro numero e la loro portata, hanno una grande importanza per Feconomra del distretto in quanto hanno dimostrato, nel loro primo anno di esercizio, che esistono ampie possibilità di ulteriori sviluppi. La nuova flotta peschereocia, organizzata dalle due imprese di Pitano e di Isola, non solo ha colmato le lacune lasciate dalla partenza degli armatori privati, ma ha portato alla nostra organizzazione peschereccia dei criteri nuovi-, più consoni al progresso raggiunto negli ultimi decenni -dalla tecnica -della pesca. La nuova flotta è armata modernamente, ha un vasto raggio d’azione, è collegiata via radio con le proprie basi di Isola e Pirano, è attrezzata per la pesca all-a «saccaievai» a «strascico», come pure -per la pesoa -del tonno. Anche For.gainizzazione della pesca, -dei rifornimenti e -dei trasporti del pesoa-to è stata basata su criteri piiù razionali e questo è stato reso possibile con la concentrazione dei mezzi -in sole due imprese, -al posto -delle vecchie, piccole unità -individuali, I progresa! fijtora raggiunti, che hanno confermato la possibilità di un maggiore -impulso, hanno fatto sentóre la necessità di -costituire un o-rgano ohe coordinasse e desse l’indirizzo alla nostra marineria. II Consiglio si- è riunito sinora due mite, il 22 settembre ed il 13 otto bre corrente. Nel corso delle -due sedute sono stati esaminati e discussi ii compiiti del nu-ov-o 'organo ed è stata elaborato un primo -programma d-e-lla sua attività. Sono stati e-saminati pure i problemi più urgenti connessi alla marineria. Fra quesiti, la necessità di provvedere alla riparazione -dei moli e delle -banchine -distrutti nel ootso della guerra. Il compartimento marittimo di Fiume, alla cu-i giurisdizione sono sottoposti -i -porti del Distretto di C-a-pcdistria, ha già affidato i lavori di ■riparazione per i porti di Isola, Ppr-torose e Valdoltra, a due ditte specializzate in lavori portuali. Il concorso si è svolto due settimane or sono a Fiume -e-d ii lavori verranno jniziati entro breve termine. Urgono però anche -altre riparazioni, come nel -porto di Capodistria e ad Ancarano. La questione verrà esaminata da una commissione formata da un membro del Consiglio e dalOomiparti-mento marittimo con la richiesta d|il provvedere quanto prima alFinizio dei. lavori. E’ sitata esaminata pure la questione dei trasporti marittimi (merci e passeggeri) e -del piccolo cabotaggio fr-a Capodistria, -Isola, Pirano, Portorose e gli altri porti della costa occidentale dellTstria. Un aspetto particolare di questi collegamenti marittimi, -è rappresentato dai servizi turistfcd che, -con lo sviluppo del turismo lungo la costa, devono venire organizzati quanto prima ed in parte -già nella prossima stagione. Per -lo studio di questo problema, da-1 lato tecnico e-d organizzativo, è stata formata iin seno al Consiglio, una apposita commissione. Nel campo della pesca è stata e-s-amdnata una proposta del comune di Oapodistàa per la costituzione di un’imipires-a p-e-scherecci-a, attrezzata per la piccola pesca estiva e per la pesca invernale -del pesce bianco, come pure la questione del-l’-appalt'o della pescheria dei cefali a Pirano -alla società «Riba» che ha formulato un programmi di investimenti -per .il miglioramento di questo bacino di raccolto del pesce. In relazione alla pesca è stato pure e-saminato il programma della scuola della pesca -di Pirano ed i rappresentanti delle imprese hanno proposto alcuni emieindam-enjti, intesi a promuovere le esercitazioni pratiche -degli scolari. E’ stato esam-inaito pure il programma degli investimenti, -proposti dalle singole imprese per il prossimo armo-. Oltre -aii programmi per l’armamemto di navi iter passeggeri, da carico e da pesoa, sono state prese -in considerazione anche le proposte per -Facq-uisit-o di nuove attrezzature .per il cantiere di Pirano e per -le saline di S. Lucia. Il piano degli -investimenti verrà ulteriormente elaborato prima di essere presentato al Comitato Distrettuale. Esauriti i grandi lavori della vendemmia, è il momento eli preparare i terreni per le prossime semine. Alcune cooperative in Istria hanno già messo in moto i -trattori BUIE — Su decisione del comitato comunale di Buie, in questa località si darà inizio alla costruzione di un nuovo e moderno forno per il pane, nonché di un laboratorio per la costruzione di materiali in cemento, come piastrelle, tubature, ecc. * BUIE — Domenica scorsa, per la prima volta dopo la guerra, si è organizzata in questa località la tradizionale «festa dell’uva», che un tempo era tradizionale in ogni centro istriano. Al corteo, che innegiava all’uva, hanno preso parte gruppi folcloristici, bande musicali, ecc. In serata si è svolta una grande festa popolare. * POLA — Su iniziativa dell’Università popolare , hanno avuto inizio nelle aule dell’ex Ginnasio Italiano (che si è trasferito nella scuola di Via Medolino) i corsi di lingua inglese e tedesca. Ai suddetti corsi prendono parte 74 allievi. * POLA — Una novità nel lavoro dell’impresa cinematografica polese: si è cominciato a proiettare le pellicole alla domenica mattina, in un cinema, per i bambini delle scuole nell’altro per gii adulti. * POLA — Il Pubblico Accusatore per il Circondario di Pola, Bogumil Zuccon, ha tenuto al Circolo Italiano di Cultura una interessante conferenza sui profili della criminalità economica a Pola, un neo di grandi dimensioni nell’attività di questa città. IMPONENTE A POLA lo slancio edilizio Si potranno avere i risultati sperati solo se si metterà ordine in molte cose caotiche POLA, ottobre — Quest’anno deve venir classificato tra i più propizi alla ricostruzione eid allo sviluppo della città. Dopo la liberazione, il 1955 ha segnato una tap-pa ve-, ra-mente eccezionale nel progresso e nel rimodernamento del complesso urbanistico, che ha sofferto durante il conflitto come pòchi centri in Jugoslavia. Si deve ammettere che il ciclo effettivo di ricostruzione ha avuto inizio abbastanza tardi a Pola, Siano stati i mezzi finanziari ad impetli.rlo o altre ragioni oggettive, non riveste importanza alcuna. Pòla, sino a quest’anno, non ha dimostrato 3i aver superato la s'ua crisi estetica, cittadina e di abitazióni. Lungi da noi il pensiero di asserire che la-’città ha doppiato ormai ogni suo problema per q-uan- POLA — In Via della Gioventù, nella ex sede della Gioventù Popolare e nella villa antistante, si sta preparando un moderno ed attrezzato asilo infantile, che disporrà di ariosi ambienti, giardini, sale e campi da gioco e del teatro deile marionette. * POLA — Alla fine di questo mese saranno ultimati i lavori di rimodemizza-zione di tutto il macchinario e delle sale al Mulino elettrico «3 Gennaio», in Via Dignano. I nuovi macchinari sono costati 50 milioni di dinari e, cori la loro messa in funzione, la capacità produttiva del grande mulino aumenterà^ del 40 per cento. NEL CAPODISTRIANO I Circoli di cultura italiani devono essere più attivi «Perirebbero andar meglio le cosò dicono al Circolo Italiano di Cultura di Pira-no. —■ Potrebbero andare meglio -se disponessimo dii locali adatti per fissarvi la nostra sede. Ed in realtà non si può dar torto a chi parla così. Le tre piccole stanzette, una delle quali fung-e da hall, che accolgono i soci del C.I.C. non -sono troppo indicate per tale funzione: piccole e prive di quegli elementi (biblioteca, giochi vari ecc.) che maggiormente attirano i visitatori. Pare, comunque, che si porrà rimedio a tutto ciò. U.na volta trovata urna sede migliore, si potrà anche fornirla degli accessori di maggior necessità, impiegando a ta-1 uopo i 350.000 dinari che riunione degli Iialiiami di Capo-dii&ria ha versato al C.I.C. di Pirano, a saldo dei dinari di dotazione stabilita per l’anno in corso. Effettivamente le case -stanno prendendo un’altra piega: numerosi Sono i piranasi fattisi ultimamente ■-nei del Circolo la riorganizzazione, alla quale si sta procedendo, dà i suoi frutti anche nel campo dell’arte varia. E’ stato formato il gruppo filadrammatico, che inizierà la propria attività la prossima settimana, mentre procedono bene i mandolinisti, fisarmonicisti e l’orchestrina con ii cantanti .solisti. Degli altri Circoli, dipendenti in certo modo da Pirano, il migliore è quello di Strug.nano che possiede, tra l’altro, un gruppo filodrammatico, i-1 quale, sotto la guida della maestrina Edda Razen, darà prossimamente una commedia in un atto'. Pure in via di riorganizzazione i Circoli di Sicoiol-e, Santa Lucia e Porto rose. Degno di lode il Circolo Operaio di Isola. Messo a punto, l’ex palazzo Besenghi è oggi in grado di ospitare brillantemente gli italiani -della vicina cittadina. La .sala -di lettura è s-empre affollata e numerosissimi .sono i giovani che frequentano la .sala di. ping-pong, brig-liardo, scacchi ecc. Un torneo di scacchi, ai quale hanno preso parte 18 giocatori, ha dato buoni risultati (premiati i primi due) e prosisimamen-te s'e ne organizzerà un secondo. Funzionano bene la filodrammatica. il balletto, orchestrina, solisti ecc., i cui spettacoli danno sempre un buon incasso che và, naturalmente, a favore del Circolo. Altre entrato: 375.000 dinari che rappresentano la dotazione per l’anno 1955, versata dall’Unione degli Italiani, e 100.000 dinari che il C.P.C. di Isola ha voluto dare al Circolo per incrementarne lìattività. Gli isolani non trascurano, però, la più piccola occasione per dotare la propria cassa: quote dei soci, «tassa.» per -ogni partita di bigliardo o ping-pong, per l’iscrizione alla biblioteca ecc. Da ricordare, inoltre, l’importo, che si ricava dagli spettacoli dati -ogni due mesi dal Teatro del Popolo di Fiume che và a favore del Circolo. Questo, naturalmente, vale anche per Capodis'ria che, aumenta le proprie entrate dando regolarmente un ballo ogni domenica. L’attività presso ta-le Circolo è ab-sttmiza vasto .e uguale, su per giù, a quella dei Circoli già nominati: filodrammatica, balletto, mandolinii-sti-ca ecc. Non mancano d gi-oiohi quali il tennis da tavolo e gli scac- chi. Per quanto riguarda un non lontano futuro, la -direzione del C.I.C. intende organizzare un corso di lingua italiana e slovena. In programma pure uno spettacolo d’arte varia. Anche il C.I.C. di Capodi-stria finora era finanziato dall’Unione degli Italiani (569.000 -dinari per ,Fan. no 1955), ma -il proisls-imo anno, al pari di tutti gli altri Circoli, riceverà i mezzi finanziari necessari per il suo mantenimento, direttamente -dal C.P.D. Quest’anno, l’Istituto Assicurazioni Sociali ha- veri, sato a favore del Circolo 50,000 dinari, quale contributo all’attività dello stesso. A tutti i -Circoli Italiani di Cultura della nostra regione una lo-de e un sincero augurio! LATTICINI ISTRIANI sul mercato triestino BUIE, ottobre — Chi ba visitato i villaggi del Buie-se avrà constatato che i -produttori non sanno dove piazzare il proprio latte, poiché diistana parecchio dai centri maggiori. L’allevamento del bestiame è in questi ultimi anni aumentato e sempre più tende allo sviluppo.. Aumenta il numero dei capri di bestiame, ma -un problema è Sorto automaticamente: d-o-ve lo si mette, il latte? Umago e Buie sono tro-ppo piccole per poter assorbire -tutta la produzione della zona. Il demanio agricolo «Mima» giornalmente spedisce il "proprio latte nei -c,entri maggi-ori, ma i produttori privati non hanno quatta possibilità. A risolvere lo scottante problema è arrivata in tempo la decisione del comitato Comunale d.i Buie: costruire o sistemare un laboratorio per la lavorazione del latte del Buiese, al quale automaticamente faranno capo anche i produttori di quel di Pi-nguente e del Parentino. Il 1-avo-ratorio sorgerà nei locali dell’ex stazione ferroviaria di Buie, dove verranno- investiti 15 milioni per allestire una sala attrezzata e dotata di moderni impianti per la lavorazione del latte. Secando le previsioni, al laboratorio affluiranno 50 ettolitri di latte giornalmente, la maggior parte del quale -sarà trasformata in burro e formaggio, mentre una parte verrà smerciata come latte fresco per i-1 fabbisogno locale. Grandi quantità di latte e di latticini verranno esportati ogni giorno siul mercato di Trieste. Sarà questo un altro indice del miglioramento graduale e sicuro cui vanno incontro le Comuni istriane. to riguarda l’aspetto e le esigenze di un centro che si sviluppa come fòrza lavorativa e produttrice. An-z-i, dobbiamo dire che siamo ancora tanto lontani da quando si po-trà dire che qui si lavori nel pieno delle capacità senza dover pensare ormai all’alloggio della marno d’op-eira ed alla totale libertà di iniziativa di ogni organo amministrativo. In Sintesi, Pola non opera senza la- preoccupazione della fluttuazione d-e-lla forza lavoro causa la crisi degli alloggi, nè ha completato i-1 s-uo aspetto urbanistico secondo le esigenze della situazione. E que to non è un problema ’ che as’sillla -solamente la nastra città1, ma è qualcosa ohe va molto più in largo e non risparmia le grandi città, come mette in difficoltà i centri medi e minori che tendono ad uno sviluppo industriale ed economico. Quest’anno però mol-to è stato fatto, e molto si vuol fare. Sul colile Zaro sono sórti quattro edifici d’a-bitazio-nie, ai «Giardini.» un antiestetico «buco» è Stato chiuso con la costruzione di un casamento di 4 piani, in eia di ultimazione è la grande oaJtruz.ione di Via Armata Jugoslava,. va verso il ,suo quinto piano il palazzo a ridosso dell’autostazione, sono stato -gettate le fondamenta per un nuovo edilizio in via A-džija, sotto al Cinema «Beograd», si scavano le fondamenta per una -grande costruzione in Riva Maresciallo Tito, al posto -della vecchia manifattura . tabacchi, che è stata demolita. Tutte. queslte opere vengono portate a tèrmine dalle imprese edili «Primorje» di Fiume, «Gradjevinar» di Delnice, «Visokogradn-ja.» di Po-la, senza contare che moltissime altre aree sono ih via di progetto-© di preparazione per dar posto ad -altrettante moderne costruzioni. I lavori di rifinimento per tutte le attrezzature necessarie di falegnameria, pitturazione, installazione di tubature per acqua, g.as e -corrente elettrica vengono effettuate dalla «Du-ga», «Elektromehanika», «Industria del legno», «Is-tra-stolansko-», «Inštalaterska», ecc. Con ciò rilevante contingente di mano d'opera .viene impiegato -e messo in attivo. Per tutto questo grande movimento edilizio, di rinascita urbanistica-, alla fine di quest’anno -saranno compies-siyairoents f.peis’i 800 milioni di. dinari. Ma è suffioienie? E’ questa la soluzione -pratica e -Sollecita dei problemi che cominciano veramente a gravare sulla -città? A nostro parere, no. Non alludiamo alle costruzioni ed all’esemplare opera d,i edificazione, ma al modo in cui vengono utilizzate queste co-struiz-ioini, alla lunga serie di deficienze che emerge attorno a quelle che sono le attività edili di Pola In primo luogo, la stragrande maggioranze degli edifici nuovi che vengono costruiti fervono a soddisfare fcutt’ailtro che file miiglaia di richiesi"e d’alloggio, giacenti all’amministrazione stabili. Non a caso i p-olesi e quelli che danno la propria attività nella vita economica ed industriale -nella città stessa, si vedono soffiare sotto il naso un alloggio da persone che giungono dall’interno, s'en-za eccessivi meriti nè plausibili ragioni. Non vogliamo poi soffermarci sulle accuse che vengono rnoss-e qua e là relativamente a «favori» ottenuti in sede competente, nè citare i cas-i jn cui famiglie bisognose con la domanda presentate da due anni con- tinuano ad attendere il loro turno (quando verrà?) mentre altri in quattro e q-ua-iir’otto s-e la sbrigano con l-abitazione. -Sono problemi sulle- labbra di tutti a Pola. Altro sarebbe poi -toccare tasti delicati dell’edilizia, che vengono superati con proverbiale leggerezza dalle imprese che eseguono le lavorazioni. Abbiamo casi di lavori edili con difetto di regole tecniche che alla fine generano perdite agli esecutori delle opere, poiché molti lavori devono venir rifatti. Le imprese edili se la cavano accusando gli architetti di tro-ppa fantasia e poca pratici-'à, prendendo particolarmente di mira l’architetto Ositrogovic ed alcuni altri studi di Zagabria. Non hanno torta, in questo. Hanno però il torto di eseguire con trascuratezza molti particolari delle loro -opere e in questi giorni la «Visokogradnja» è jsttajta accusata in Tribunale dall’impresa pittori «Duga» di aver favorito alcuni artigiani privati p-olesi, quali Nadj e Blask-ovic, ai danni di un collettivo statale. Infatti, all’asta d d lavori di pitturazióne per Fediti-zio di Via A. Jugoslava 17, i lavori Sono stati assegnati regolarmente alla «Duga», mentre dopo alcuni -giorni in «camera charitati«» tuf o è stato risolto a favore dei privati. A quali scopi? Circolano brutte voci, su certi favoritismi di .assistenti tecnici ed ingegneri verso ... chi ha la mancia larga. Si vorrà mettere la rnan-o con energia in mezzo a queste incrinature? Speriamo di sii, per quanto non manchino esperienze in materia di «coperture» In seguito, certe imprese ap-paltatrici come la «Primorje» di Fiume, non adempiono -in -tempo -ai propri obblighi finanziari verso gli enti che eseguono i lavori dii rifinitura sugli obiettivi che l’impresa fiumana ha ricevuto in appalto dagli investitori. Piovono denunzie ai Tribunali ed all’Arbitraggio. Concludendo, siamo del parere che il notevole impulso edilizio di riicos'ruzione -che sta fervendo a Pola, non darà i risultati sperati, specie nei commenti della maisisa dei lavoratori, se non si metterà un pò di ordine in questo grande caos. E se non si penserà un pò alle necessità -degli abitanti locali, anche se questi -non sono- dottori, ingegneri finti -e «-specialisti», i quali dopo aver dimostrato di n-o-n saper far niente, ritornano a casa propria... ROMANO FARINA Cara Nostra Lotta, ti prego di pubblicare quanto segue. Nei pressi di Portorose e precisamente a Valletta si stanno iniziando i lavori per la costruzione di un bacino. Poi da questo si porterà l’acqua a Fiesso e all’ospedale di Pirano attraverso Crocebianca. Questa è una cosa molto ben fatta e per questo credo di interpretare il pensiero di tutti quelli che saranno beneficiati ringraziando l’amministrazione popolare che ha deciso i lavori. Solamente c’è una cosa che non va: cioè, invece di costruire il bacino dove già pfedisposto, con una trentina di metri di tubatura si potrebbe farlo più in alto. In tal modo potrebbero usufruire dell’acqua circa una ventina di famiglie le cui case sono più in alto del luogo dove si pensa di mettere il bacino. Non si potrebbero beneficiare anche queste famiglie? Crocebianca, 14 ottobre 1955. L. P. Chi ci scrive ha omesso di indicare la località precisa in cui si trovano le venti famiglie in questione. Crediamo ad ogni modo che la proposta sia degna di esame. Ove non ci dovessero essere im-pedimenti d’ordine tecnico, non vediamo perchè non accontentare anche lóro. Giriamo pertanto la cosa agli organi competenti. Spettabile redazione, E’ rispettivamente industriale ed agricola la cittadina di Isola. Ed è risaputo che ogni agricoltore possiede un somaro per trasportare quanto gli occorre dai campi a casa e viceversa. Orbene, vicino alla stalla del somaro, il contadino tiene il letamaio; laddove getta anche le immondizie casalinghe in modo da adoperare il tutto come concime per i cam. pi. Perchè allora la locale azienda affari comunali fa pagare anche ai contadini la tassa destinata a rifonderla del servizio di asportazione delle immondizie? Caso mai, si suggerisce di formare una commissione che controlli lo stato in cui si trovano questi letamai e ne ordini la soppressione qualora rappresentino un pe ricolo per l’igiene cittadina. Distintamen. te. Isola, 11. X. 1955. Livio Carpenetti Il Carpenetti fa due distinte questioni: il controllo dello stato dei letamai e il canone di abbonamento che i contadini pagherebbero per la asportazione dell’im-mondizia, che invece non consegnano affatto agli addetti della nettezza urbana ma destinano alla concimazione dei campi. Per la prima questione, l’idea di formare una commissione che faccia osservare le norme igieniche ai proprietari di nauseabondi letamai è ragionevole. Per la seconda questione, ci sembra che l’Azienda affali comunali abbia diviso le I £ i PIRANO — La cooperativa agricola di Strugnano ha esportato quest’anno sui mercati esteri, specie quelli italiani,, 10 tonnellate di ostriche, allevate nell’apposito specchio d’acque, con l’aiuto dall’Istituto per. lo sviluppo economico di Capodistria. Due milioni sono stati spesi dai cooperatori di Strugnano per formare una nuova ostricaia calando nel fondo della zona d’allevamento altri 5600 pali. * CITTANOVA — Nella fabbrica maglierie «Umberto Gorjan» ha avuto inizio la produzione in un nuovo reparto per la confezione di speciali reti da pesca, che fino ad ora venivano importate, non risultando disponibili sui nostri mercati. Con questo la «U. Gorjan» darà un contributo alla economia da pesca dell’Istria. * POLA — Alla Casa dell’Armata è stato aperto un moderno caffè, dotato anche di una sala di lettura. Tra le altre attività culturali del Circolo* in primo piano si trovano le due conferènze sul cinema come arte e sullo sviluppo storico del film, che saranno tenute martedì 18 e mercoledì 19 ottobre dal regista Boris Handžekovic, presidente dell’Associazione dei lavoratori cinematografici della Croazia. (f) Sapreste indovinare di cosa si tratita? Tram, si, ma di quelli che erano a Pirano, sostituiti poi dai più comodi autobus. Vi offriamo Ja foto come una curiosità POLA, ottobre — Uh anno e tre mesi di reclusione sono stati comminati dal Tribunale distrettuale di Pola al 27.enne Justo Vivoda, impiegato alle miniere di pietra, precisamente nella cava di Bin-kuran (Pola). Responsabile delle paghe per gli operai della cava, il Vivoda ha cominciato a «pizzicare» qualche sommet-ta dagli importi ritirati nella direzione di Pola. Invece di pagare a singoli operai ed agli apprendisti certe differenze che quest’ultimi non sapevano spettassero loro, il solerte impiegato intascava 38.490.— dinari, a più riprese. E’ stato condannato anche quale recidivo poiché per irregolarità amministrative aveva già scontato all’inizio di quest’anno 4 mesi e 5 giorni di reclusione. ♦ Josip Vidic, 45 enne, fuochista delle ferrovie, abitante a Pola, da qualche tempo aveva cominciato a vendere . . . fumo a certi cittadini creduloni. Promettendo di acquistare dello zucchero in altre località a soli 100 dinari al kg., ritirava in anticipo da alcune massaie il denaro. Maria Felice 500 dinari, Persie Slobodana 1000, Krizmanic Maria 500. Le suddette non hanno poi più visto nè il fuochista, nè le borse ed i sacchetti consegnati. Il trucco d^l Vidic non è durato molto chiudendosi con 45 giorni di reclusione riportati da chi l’usava. * Prossimamente comparirà al banco degli imputati l’assassino Mehmed Hamzic, nativo della Bosnia, ultimamente occupato in qualità di pastore presso la cooperativa di Carnizza, che ha accoltellato per futili motivi nelle vicinanze dell’osteria di Carnizza tale Josip Bursic. Dopo il fatto di sangue l’omicida si era dato alla macchia e per un mese intero aveva impegnata le sezione criminale per le sue ricerche. Ora, fortunatamente, Mehmed si trova al chiuso, dopo aver per 30 giorni messo in allarme i contadini della zona, che, temendo qualche altro atto insensato del pastore, si sbarravano in casa al crepuscolo. * E’ stato processato recentemente dal Tribunale Distrettuale di Capodistria certo Volčič Srečko, da Pirano. Il Volčič guidando una corriera, nel mese di maggio, aveva causato il rovesciamento della stessa in un fosso, arrecando danni al veicolo per 15.000 dinari, mentre uno dei passeggeri, Jugovac Emilio, rimaneva leggermente ferito E’ stato condannato a 3 mesi di arresto con la condizionale per un anno. ♦ 6.500 dinari di multa sono stati inflitti alla signora Pobega Elvira, da Pobegi, per aver ingiuriato la compesana Pobega Maria. * Il Tribunale di Buie ha condannato a 3000 dinari di pena pecunaria certa Persico Lenka. La condanna è dovuta alle offese arrecate dall’imputata alla signora Koslovic Melita. * Per lo stesso motivo, calunnie ai danni di Ivasovié Franjo, Tambača Miro si è buscato un mese di prigione (condizionale per 1 anno) e l’obbligo di pagare all’offeso 1840 dinari. * Alla bellicosa signora Vižintin Rosa, il Tribunale di Buie ha inflitto 3000 dinari di multa, avendo questa colpito con due schiaffi certa Bernió Antonia. In sua discolpa, l’imputata ha detto di aver schiaffeggiato la Bemié perchè quésta, in precedenza, aveva colpito suo figlio. La Vižintin dovrà pagare inoltre alla Bernió 1080 dinari. spese del servizio di nettezza urbana fra tutte le famiglie di Isola. Evidentemente non ha considerato che molte di queste famiglie posseggono un pò di terra alla quale destinano i rifiuti casalinghi. D>?J resto, difficile era fare anche i distinguo del caso. Stando così le cose, non resta altro ai contadini che risolvere la cosa individualmente, recandosi alla predetta Azienda. Nella stessa lettera il Carpenetti ci chiede delucidazioni su una terza questione. Abbiamo passato la cosa agli organi competenti e appena avremo le necessarie informazioni le renderemo note. La festa dell'uva celebrata nel buiese BUIE, 12 — E’ tornala a rivivere domenica scorsa, dopo un letargo di molti anni, la tradizionale Festa dell’uva, con tutto ii-1 suo colare locale. A rendere più festosa la giornata hanno concorso migliaia di -persone, provenienti dai paesi dei dintorni. In concomitanza è stata -inaugurata anche la I. Mostra economica del Buese; una rassegna che ha vivamente initleress-ato fi pubblico non solo per la varietà e il numero dei campioni esposti, ma anche per il buon gusto e la praticità degli oggetti in mostra. Terza maraif es fazione della goma-ta è sitata la Mostra zootecnica e abbinata a questa, una Mostra didattica di veterinaria. Lusinghiere affermazioni sono state ottenute alla mostra dalla «Dra-gogna» di Umago con i sua! prodotti di pesce comseryaltìo, dall’«Isitran-ka» di Umago con le sue pregiate paste, dalla cooperativa agricola di Momi-ano con latticini di primisd'ma qualità, dalla «Vino-Koper» con un assortimento speciale dii vini. Alla festa dell’uva hanno partecipato, sfilando in corteo allegorico per le vie della cittadina, colleittvi di lavoro, cooperative, singoli produttori e una grande folla plaudente e festosa. Dopo il corteo, sono sitati distribuiti i premi ai migliori viticoltori, così ripartiti!: Cooperativa agricola di Buie -(primo premio) una coppa, seguita nell’ordine dalle cooperative dii Frisignana, Momiano, Buie, Castelvenere e Krasica. A conclusione della festa, Sii svolto un trattenimento popolare, durante il quale la compagnia del Teatro nazionale croato d.i Buie ha presentato le «Baruffe chioggiotte» di C. Goldoni. ALBONA — E’ ancora in corso Finch!'-sta aperta in seguito alla morte repentina di Antica Nacinovic, Rosa Pavisic. Emerico Iovric, Ivan Bertosa, Ivan Ver-banac, Maria Miletič, provocata da alcune sorsate del liquido che si ingerisce prima di sottoporsi ai raggi allo stomaco. Il tragico fatto è avvenuto noll’c-spedale di Ars!a. Fuori pericolo si trovano Slavica Brajkovic c Josip Ruzic. Dati’ anag CAPODISTRIA NASCITE: Pepič Mirella di Aligi e Ra-sman Liliana; Starc Edi di Jožef e Grbac Lidia; Kaligaris Susana di Vittorio e Ce-ligo Maria; Krmac Nada -di Virgilio e Stare Ada; Stegovec Daria di Teodoro e Trkman Maria; Bembič Branko di Jožef e Bržan Maria; Zrimšek Zvonko di Antonio e Slaver Amalia; Banica Rado di Karel e Baruca Rosa; Pečarič Adriana di Bruno; JKastelič Igor di Milan e Vatovec Carmela. MATRIMONI: Gržinič Mario di anni 23, radiotecnico, con Hribernik Maria di ann; 23, impiegata; Knez Romano di anni 31, elettricista, con Kocjančič Giuseppina di anni 29, casalinga; Crevatin Giovanni dì anni 30, muratore, con Hrvatin Ma- ria di anni 26, Cah Ernest di anni 26, falegname, con Cah Maria di anni 22^ aiuto-cuoca; Maršič Edvin di anni 29, impiegato, con Nemac Emilia di anni 21, infermiera; Scher Andrea di anni 65, a-gricoltore, con Klaj, ved. Zankolič, Anna di anni 67, casalinga. PIRANO MATRIMONI: Pištan Anton di anni 27, agricoltore,. con Maklič Anna di anni 2/1, casalinga; Krevatin Giusto di anni 19. operaio, con Kavčič Silva di anni 20 impiegata; Kocjan Franjo di anni 26, autista, con Štravs Maria di anni 23, infermiera. BUIE NASCITE: Er!ota Luciano di Mario c Orzan Cecilia; Stopar Mario di Giovanni e Stančič Maria; Paoletió Edda dì Marcello e Martinčič Maria; Stabile Drago di Luigi e Ružič Eufemia; Bassane-se Jordan di Josip e Benvenuti Giustina; Brnobić Nevia di Romano e Sabac Gemma; Knežević Alessandro di Alessandro e Knežević Sofia: Filipac Renato di Ruggero e Bigolin Rosa; Tripčić ELa di Božo e Zanevra Maria: Koslovic Bruno di Antonio e Bonetti Giovanna; Nežic Sonia di Marco e Daris Maria; Frfuja Marino di Pio e Pucer Stelia; Crevatin Bruno di Mario e Barbo Pierina; Vilano-vió Mirella di Libero e Požar Regina; Jugovac Vesna di Antonio e Režek Bariča; Cassio Mara di Ferruccio e Vascot-to Maria; Stojakovič Zdravko di Petar e Dobrijević Djuka; Drušković Darko di Berto e Mališa Jolanda; Ošaben Vera di Ivan e Sirotič Josipa. MATRIMONI: Zlatič Edvard di anni 28, agricoltore, con Saule Maria di anni 21, casalinga; Barbo Germano di anni 26, agricoltore, con Bassanese Ottavia di anni 22, casalinga; Pctričević Krešimir di anni 29, impiegato, con Vrkljan Olga di anni 19, impiegata; DECESSI:. Božić, nata Jerman, Lucia, di anni 29; Sinkovič Umberto di anni 70. UMAGO DECESSI: Soša Maria di anni 90. MATRIMONI: Alessio Oliviero di anni 26, agricoltore, con Bonaca Maria di an-26, casalinga. NASCITE: Carlin Silvano di Giuliano e Mauro Anna. IW^Öl=AsPilRBLl£IT^ AVVISI E’ stata smarrita a Isola la carta d’iidentità- intestata a Vilma Radoi-covich. L’onesto rinveniitore è pregato di darne avviso alla redazione. IpflOBLEMI D ATTUALITÀ’ tORME DELLS COLLABORAZIONE [ELLE FORZE SOCIALISTE NEL MONDO II. tutto convinoemte e ai porta VIntemazionale Comunista già alla constatazione che, insi- sottolineava la necessità per Lo sviluppo generale delle stendo sulle vecchie forme di il Comitato esecutivo dell’In-rte produttive stimola la so- collahoiazione, e impossibile ternazionale Comunista di te-' ■ n jjc „ • soddisfare le impellenti ne- ner conto, nella soluzione dei ,ta alla ricerca delle v,e che deia coiiaboraaione problemi ’dei movimento ope- permettano di risolvere le attuale fra le forze socialiste, raio, aelle condizioni concre- .ntradidiziom contemporanee, j tentativ4 fatti par ridar te e dei fatti specifici di ogni scoprire i modi di vivere vita alla Seconda Jntemazio- Pafse- nonché di evitare, con- , nuova maniera. Quanto naie, come quelli di far risu- iterandola una regola. I mge-. ; ranido è lo svilurmo del- scibare ü Komintern tramite renza dwetta npJe "Ottoni u rapido e lo sviluppo del .j Kominfonn< haJln() ,rivela.to interne e organizzatine dei terze produttive, tanto piti quanl0 ,i]j0giC0 e impossibile Partlt'' comunisti. iperativa è la necessità di sia il voler ricorrere alle vec- «‘ comunisti non furono mai ,vare queste nuove vie. L’u- chie formule. sostenitori di forme 'd organiz- zazione dell’energia nu- La verità secondo cui è ini- zaz'-one superate. Essi hanno 'ire a fini pacified e tutta Passibile considerare la situa- sempre subordinato le forme \ serie di nuove scoperte. ?ione abt}ia'Ie alla stregua del- d’organizzazione del movimen- aocelerano lo sviluppo c»ra^rv^lfph^nnata’ operaio e 1 m0todi di lm0' !le forze produttive, deter- L’urto che sd volle qualdfi- 10 d' polizia era atteso un bastimento del- stat1’ a sno tempo, neJl’a/btivi- scelta dall’autore consente un realismo di osservazione che ,a nostro di de Rivera mi sembra uno la croce rossa carico di feriti dice però che cè una disciplina ma che per combattere le di- terra e, nell’agonia, tenta di parlare della lette- ff ■Ta?P la ra8azza con" az’io- l’Africa del Nord, in certi momenti il realismo critico giunge a punto contentati di guardare solo i gazze sofo i legionari sarebbe- tesimi della Legione france- legionario che vuol disertare. che riesce C05l ! 11 ru’al° dello Stato, che fusioni, tratte nella risohizio- - - raffor- ne deha Presidenza del Co- tra l’ronico e lo scettico. Ben ponderate, esse possono darci un qua- timbri dei nostri passaporti. W «maschi». Il povero eser- ^na d’armi s’idpnFP ^ ^ "J1*31“ esecutivo deE’Intema- dro della realtà. Per questo abbiamo ritenuto di pubblicarle in tale Ho addirittura l’impressione cito spagnolo viene conside- J. .°°in flonaJe Comunista e rese no- forma perchè ne risaltasse il contenuto. L'Autore, in quei periodo c}jg mm sappiano leggere e rato meno che zero. Il che una. schiera di mercenari al- i .._rs.,i. U ;„ ùr te , deio scioglimen- ancora giovanissimo, si recò nel Riff pieno di entusiasmo «ribellistico» c^e s0i0 conoscano lo stemma corrisponde alla verità, se sì l’altra!! e ne tornò con una esperienza rivoluzionaria. Esperienza che la si può del timbro di ingresso in Spa- tiene conto del fatto che, do- ritrovare anche in queste poche pagine, dove il giudizio politico si g,w. Sull’idrovolantc «Late- po la batosta di Anual, se non 3 H Detta risoluzione constata un,sce al fo,,ilore. L’illusione giovanile, alla critica dell’uomo ormai ooere» francese cera un solo li fermavano i legionari a Me- te spavento. Quando sarò ” "in particolare: «Molto prima maluro- (N.d.R.). posto. Meno male che sono Mila i «regolari» scapperebbe- capitale^'benohè, conservi to del Komintern, erano ne- e ne tornò con una esperienza rivoluzionaria. Esperienza - .;amente esatte. Sta risoluzione constata irticolare: «Molto prima forzamento della base sul- “Tt1“ guerra divenne sempre ti gii elementi dello sfrut-«cessariamente esatte, lenito capitalista, benché“ dorme modificate. Ma que^ 'processo è, d’altra parte, forzamento d-efla base sul- .. , . , quale si evolverà inevita- c. lufro’ eue nella misura lente quello dii consolida- m cYl Sl corì}P^ca la situazio-ito e di allargamento delle 116 interrÌ9 del vari Paesi c°- segna la lettera alla polizia se. Questi sono i motivi che jrd anche su questo mi forni- verità Tu6 Loran T TeT a lo hanno indotto a passare da $ce un esempio edificante. ‘ r s . Quando arrivano i nuovi arruolati si vedono subito i ti- della legione appare un ma-Mi racconta cose raccaprr- mtdi e gli inesperti. Allora gli ni.festo «ammonitore» ... Sal- po la batosta di Anual, se non danti con un cinismo che met- ufficiaU ordine disor- la sua bandiera il «Temo . -, f vegliarli perchè non scappino ^uì ^rn 1 altm la nn-ml^ »u«« se nu capita in mano un «le- 0 r - - - ,, , . lno_ i j n -X ■ -i u riuscita a convincere Aldo a ro ancora adesso. Però, in so- gionario, la paga anche per ,n rhìnrrhpmtn rii™ Valencia aprale 1925 - colo della periferia d «Mun- hscìar tWe me. Lui nìi se_ g Mle chiacche- lui. Per ogni prigioniero cat- na Così tipi come questo mìo ^ c““|o miesso che l’attesa m. sner- do Obrere» ornano del narri-: ..... Malaga-Tangeri. re fatte con dei legionari sì turato 25 pesetas. Anche se sì bel compaesano «sondano» i ZàdasdmrzareT^ , U w ir, ..-7. „7.. ....7.. 7_ 7_■__ , ....... t. /___nuovi venuti vrrmmiendn In- .n òam_aa scnerzare per- ha fra l’altro la parola «Hon-per paura della dura discipli- m>> ■ ■ ■ (morelli Confesso che l’attesa mi sner- do Obrero» organo del parti- via va come, di solito, snerva il to e puoi, arrivando dalla q- troveremo*là°Ed io com- to sociabstT^CooTdemrp nìe 9»eUa intemazionale, il Pwe^fno inesperto. Fra poche Francia, trovare Nm e gli al- igrò ß mio pTilno odo!! Il formata da spagnoli. ^Meglio lui). Così, mi spiega, «pren- ro di disertare. Se i novellini fis socialiste, -oonsiaerare A^.____’j" ore si spiccherà il volo per il rommamra. ni reenm.tr, bs- • .. ». i. K ® - — 6 . ■ ■■ r liveirsità di sviluppo del so- coordùiamento dei compiti del Marocco" Unica limo, è in contraddizione operaio di ogni Marocco" "mea s la teoria del due blocchi, paese ad dpera di un qualsia- rileva che anche la legione è porta solo la testa (specifica nuovi venuti proponendo lo- ______________________________ m;. ^ jnforrì-iat0 il le- gionario —• per «los espiones tri compagni al recapito fis- 'Mvoro stà divenendo un’av- pagati, -, ma spagnoli. Si vede diamo i riffani che capitano, accettano ne radunano un cer-preoccupa- sato da mesi. Ho la sensazio- ventura - - - - zione è quella di essere all’al- ne che la dittatura di de Ri-tezza della situazhme. In ve- vera sia semplicemente un Valencia. Pomeriggio del Qui fait la guerre,» , • - , . ■ • , . , estranjeros y los comunistas» che in colonia «c est l argeant tagliamo loro la testa e ci hec- to numero e poi prendono ap- si pagano 200 pesetas invece chiamo 5 duros. .. tanto le puntamento per evadere dal di sole 25. Un onore. !! alista e capitalista daìoon- * ^emozionale urta “ fZteaMaZ modo ZrlTeZdi di sfug- 25 magg'o !925 S i7,à tutti ^ i feriti del «Lercio» c’è teste dei morti -precisa- camp0 Mncirat0 che fà * Nota oontemporanea: Quel- • . contro ovtnanU àmxnrrrinrttnhn; TUU lwn e jucue, a 1Ö- anni, mouu, por i genoma, ai sju^ ^ ” _ ____ anche un Pnnryri^ r.nn il mési- nrm narlann ner diro se sono _____________ ^ „j ..j,L .. .1 ■ i statali stabiliti con esat °^coli Smontabili. rua ^ mm9 per 1 gonoma, ai sjug- - ^ — mche un gencwese con il qua- 1 statali staDinti oon esat- . ■ essere all altezza di una situ- gire ad ima mchiesta sulle e due ma Malaga lange , , ® ^ r,Fu>\m 7 ^ T n za. Del pari è m «De differenze profonde tra azione aUa qude si è deci. batoste che hanno preso da ri... pazienza!I stamattina F-i ^ nTlri, V ,!!» V ò Avvertono gli ufficiali ed al ca il Tercio ha superato le liraddizione con ila teoria Vle storiche dello sviluppo s0 di designarmi. Per fortuna Abd el Krim. alle 11, regolarmente, è ginn- mezzora. Fun filone ed un Quando si tratta di tenciv, o matidno> naturalmente, i di- «vanterie» del legionariio di la via unica e sola per l’e- dei paesi nel mondo, il carat- io con me Aldo. Con i suoi Nota contemporanea: E’ to da Marsiglia il Latecoere P°rP°' jj**,-TfT,una razione e il raggiungimen- tere diverso, direttamente con- 25 anni correggerà le mie im- forse questa la sola pagina sul quale dovevo prendere po- l?,Z ali n, del socialismo. Infine, è tradditorio, ^ dei loro sistemi pazienze ed i miei errori di del Diario che io non debba sto. Era magnifico! Si avvi- non parlano per dire se sono caserma al Tercio a Melilla. lo visto ed udito nel Riff c'r fedeli o ribelli!. - - - - di posizione TùffZih^raduZ i TeguFZi saziati vengono presi men- MalagaForse per questo i ì avrei rot- contraddizione con ogni sociali, le differenze di livello FFdZzioZ Tutt7ZVraruZ cZnbkFFF neT giudizi’ fZ'mu'- Pipava all’idrlsćalo a non più ; mverttiti in caso -____ - ________0 »Övo di imporre al movi- e di ritmo del loro sviluppo £ jn fermento contro la guerra lati, salvo per il tono «giova- di 100 metri di quota. All im- fj » . ( fff,A * -JUs.*. Iiì/mlà/j 7ni» mi! tv\r\c+n » zJ/7TMin/71 /if/oru' ^ _ _ ._ _ PCgJICl. 0 - - --- - t pticcmn ammrrìn n- del Tercio ebbero poi •_ promettere tutto gli avrei rot- e fussa la «quoto»», per csem- ire escono a^uo squarcio a v j- combattere «nnr In più ^ ZZUlLtmrì^fg^rw fZì- cristianidad» durante la guer- lHVOonèràrunC IS Tdifferenza 6 T ?T° * g“cT T “ T° ^T' M flnZ^aZ 1’ netta quale si era arruolato di vittoria. Mi dice di bimbe lati sul posto, i denunciatori **° ZaJrtr, colonialista nel Marocco. Solo mie» ed ingenuo che vi offro- provviso ha fatto un saUo^ ^ Ff^ m- ^ dem m di dìe* turni violate da M-àO si beccano 25 pesetas per de- stato un attimo e un pattine> bene del Teroio. Solo persone ... Un’orrore. Inoltre scun giustiziato e nel campo (continua cd prossimo numero) garantito che — calcolo delle probabilità alla mano —- è im- C'E MOLTA TERRA DA SFRUTTARE ma ne godranno solo i nostri figli rò non creder che in tutta aopolio per ciò che con- nel grado di coscienza e di qui ;n Spagna si nota apatia, ra. ne rorganizzazione, l’ide- organizzazione degli operai, Andrea Nm mi ha detto che Valencia 25 maggio 1952 — dell’apparecchio ha urtato conila. e la lotta immediata sono le determinanti dei com- p fuoco cova sotto le ceneri Quest’oggi si parte!!! fra po- tro la cupola laterale di un - lo sviluppo socialista. piti che s impongono alla das- e c]ie l’apparente apatia è so- chi giorni saremo nella «Re- palazzo posto sulla riva. So- CORRISPONDENZA DI UN EMIGRATO CAPODISTRIANO IN AUSTRALIA fe rivoluzioni proletarie, S& jperaia dei vari Vaesi... j0 ,] risultato dei primi mesi pubblica del Riff» e vedremo no rimasto senza fiato. L’idro incominciarono con la Ri- «Considerando i mutamen- di dittatura militare. Per la i leggendari cavalieri che è precipitato sulla strada in izione d’Ottobre per pro- ** nella situazione intemazio- verità io, abituato al fascismo, le stanno dando di santa ra- un immenso rogo. 11 morti. I lire con quelle Cinese e ruL^e come pure nel movimen- non mi accorgo nemmeno del- gioire ai colonialisti spagnoli E’ destino che non compia og- ! slava, hanno posto alla t0 operaio, che richiesero mol- la dittatura del generale Tri- e~bìgotti. Con Aldo abbiamo gì il primo volo. All’agenzìa si la ' questione dell’edifi- ta duttilità e indipendenza mo di Rivera. E’ vero che il cercato di mettersi bene in mi hanno detto che in serata one di uni società socia- delle sezioni nel regolamento partito è fuori legge, ma è testa la carta del Riff, Vitine- giungerà un secondo apparec- pur confermando la di- dei compiti cui dovevano far anche vero che, sottobanco, rario ed i recapiti. Andrea Nin chio che porterà a termine il :s!tà dello sviluppo e por- fronte, il VII. Congresso del- si può trovare in tutte le edi- ci ha consigliato di buttar via servizio sulla linea. Mi hanno do a galla nuovi problemi, ìli la questione dei’.' rela-ai fra paesi soctal'stì e ella dai rapporti di colla-nzione fra i partili politici : dirigono l’edificazione solista in tutta una serie di (si. Così, dunque, la questione - 2é forme della collaborate .tra le forze socialiste « essere trattata, in primo >30, attraverso le ricche e-tienze sinora acquisite dal tomento operaio nel suo -Uppo; attraverso un’anali-tritica delle forme di oolla-faaione sin qui praticate; Everso una spiegazione ri-’ Ramente scientifica di !i i mutamenti intervenuti 1 periodo di preparazione ■azionaria della classe o-ia'a alla conquista del po-t e, infine, ancora attraver->1 prisma dei problemi posul tappeto dada semplice ptenza di Stati, che hanno impreso 3 edificazione soo'.a-K e del fatto che Si sia vo-mettere in pratica la quelite delle relazioni fra pae-,/ocialisti. ^er ciò che oonceme l’esperta del passato, essa è del LIBERO VERARDO 1 tm . Äff 'J"0: . ; . ■ ääm 'Vfr f JHBI pTUUllUlbllLl LUUl H l'Uri vU tP llll~ k ~t 1 • • • "I 1 1***1* gg possibile si verifichino due Attende gii emigranti un lavoro molto spesso da pionieri ene m ß incidenti in un giorno e nel- ” . 1 , ,* r , • m io stesso tratto. Confesso che fr e cm enti occasioni sa presentarsi anclie duro e taticoso B non -mi fido. Aldo la pensa a * ^ come me. Prenderemo il treno Ncm riveliamo niente di denti in questa città, e prell per Malaga. L’inizio della mia nuovo se diciamo che gli oc- cisamemte a Giustema. Si S. «campagna del Riff» si pre- cbi di molta gente guardano tratta di un uomo siemplice, P senta meno romantico. aH’Austral.ia come a una ter- incapace di affermare in u- f.' iNota contemporanea' Il ca promessa. na visione di insieme gli e— «pivellìne» di allora non si gonza entrare in merito ai satti orfezontó deLla sua <> ciò che a,ttende gli e. ti òhe si apprestava a vivere, rnigr-anti è appunto un lavo-Malaga 31 maggio 192o - ro da pionierii u che com. M Con le °ssa sconquassate da porta un dato genere dl vi. ■ vetture ferroviarie impossibi- ta con annessi e conne.ssi gU h o risi nnr-nrn rm/ im/nrtssihilì .»• ventura», ma diligente annotatore. Pubblicando i brani più interessanti di que- divertimenti. ora». In una lettera successiva, /inviata da Anamac in da.a 4 sta corrispondenza non ab- luglio> Bruno M. scrive di es- biamo la pretesa di «servire» - ■ l’AuStraliia ai nostri lettori, per faremo vedere noi mi hanno detto e ti daremo un posto che avrai delle avventure. E poi un’altra controllata medica e un paio di iniezioni che sono diventato perfino ma semplicemente di fornire una testimonianza che ha pur sempre il suo valore. «Oreta, 13 giugno 1955 — ser giunto sul pasto di lavo- . ro, e prosegue: «Dal posto Slal’° e ™ mandano ne! Giu- in cui vi ho scritto 1 ultima slan^’ Ma ”ell.e canne da ä giorni e zucchero, bensì in un can- volta mi trovo notti di treno. Insoma sono in un posto in capo al mon-Caro fratello e parenti, vi do civile, in un deserto. Sia- chiedo scusa sp non vi o mo in 3 di Trieste e altri 1 scritto prima, ma proprio non inglesi. Si dorme in cinque potevo per i soldi. Vi faccio sotto la tenda e il mangiare Vediamo ancora una fot- sapere che dopo una lun^a si fa da soli, lo come cuoco tera. «Q.L.D. 27 agosto 1955 traversata e che dopo 43 non c’è male, son contenti — caro fratello, scrivo a ie fiere stradale ad aprire scatole te nella dispensa, siamo a Mattabma e ci spostiamo avanti per Morella. Baci a tutti a casa». . . , , V VV/U UlUlCOOl 1_ CUIIIU.OOI ft11 . • --------» ~ U e da ancora piu impossibili aspetti piac,evoli e spiacevo- •6lorni Per arrivare fino a nella mia cucina. L notte fa che credo rei l’unico in ;o- velocità minime dei treni ‘—IJ- — — • Sidney, la capitale dell Au- freddo forte e di giorno si na B che capisce ancora qu?I-stralia, mi hanno portato con brucia di caldo. Ragni, scor- cosa, e ti porto a conoscen- pioni e vipere non mancano: za la terra di Australia cc-e addio patria, me è e cosa xe. Per parti: e ,, , _ li che è facile immaginare. eccoci a Malaga. Domani sl parte per Ceuta. Abbiamo Abbiamo qui davanti alcu- un treno tutta la notte a O cambiato itinerario perchè ne lettere che un emigrato reta. Mi sono trovato come un morso, Nella cittadina danese di Sonderborg esiste un corpo di guardia femminile le cui compo- Aldo dice che è più breve e di Capodistria indirizza dal- perso e mi trovo come sper- Acqua razionata ^ma "viveri da Trieste"non è'focile* nrT nenti devono essere belle, non superare i 19 anni di età e saper suonare trombe e tamburi più sicuro. Stamattina abbia l’Australia ai parenti resi- duto. Non capisco niente per non mancano e’ paga pure prio poi quando arrivi nmi -------------------------—— 1 ■■ —— '■ ' ——— "" .......... c.ui 13 llngua ltauana non buona. Stiamo tracciando u- ti aspettano nè palazzi nè si sente pjjrlsre. Si pärlä so— un nuovci lines ferrovisris ville mn bensì pon Ani i« i.„ questi, cui pareva essersi sciolto lo scilinguagnolo. - Ma non mi aver voglia di immischiarmi di un affare simile, ma egli me ne disse lo in ing]ese e altr0 niente». per la foresta. Non Si fa nul- Tacche IL CERCHIO DI E. WALLACE e non troppo comode. avrebbero preso se non fossi stato ubriaco. E ora . . . ecco qui: tante ... mi disse, che poteva ancora farmi impiccare per l’omicidio dacché ho incominciato a confessare, voglio proprio vuotare il sacco; di Hobbs . . . che la sua proposta non presentava alcun pericolo; mi tanto, più di una volta non mi impiccano. «Sono stato io a uccidere Arrigo Hobbs, un mio compagno a -acconsentii. bordo dell’«Origania», fin dal 1922. L’ho ucciso e ne ho buttato a «Qualche giorno dopo ci incontrammo di nuovo in Steyne Square sufficiente di chi iSCriyiei: un mare il cadavere, a motivo di una donna che avevamo incontrata a ed egli mi diede tutte le istruzioni necessarie; mi disse che tutte le bravo, onesto lavoratore il -, „aiiiintprnA u- Newport New, e che adesso è in America. z z mattine il vecchio era' solito passeggiare nel parco della sua villa, e quale sapeva già, magari, che P-® P U , ' * mandano a lavora- «Ma a lor signori preme di più il sapere come è andata quell'altra che io dovevo recarmi sul posto nella nottata. Perciò, non appena fu in Australia non SÜ parla ita- Jj J ^r- re vicino ^ ^ faccenda, non è vero? Ebbene. . . Ho abbandonato la mia nave «ra, andai alla residenza di Beardmore e mi nascosi nel boschetto liano, ma che Una volta giun- LaPosta arriva fo stesso Lo lie nfl «hi circa un mese fa e sono stato per qualche settimana a oziare alla che l’altro mi aveva indicato. Vi ero da circa un ora, quando ebbr to lì SI rammarica ugualmene ^a P°St3 ® eià 60 «torto tonfano o to nt «Casa dei Marinai» a Wapping; poi mi hanno messo alla porta spavento: udii qualcuno che si muoveva, e pensai che fosse un te di non sentire la gente e- ‘L*’ . § ®° gl0r,1, l0ntan<> °Sm mese, C perchè mi ubriacavo Per lo stesso motivo mi hanno appioppato sette cacciatore di frodo. Mi è parso un uomo grande e grosso, ma l’ho spnmersi nella sua lingua. U1 . . . _ „ _ ____________________________ Questo accenno alla lingua la: !?10 i‘iveUi « !e larghež' Per chi ha famiglia, ti dan- diede anche una bicicletta perchè potessi scappare . . . Finalmente in uso in Australia è un pò . 11311 0 11(11 ìnimo faran- no una stanzetta nè troppo ingenuo e fornisce un’idea 1,0 la ferrov,a’ Non mi pia' granae nè tr°PP° ammobl- ce non veder mai nessun e Hata. Poi la moglie e i fivli tutti i giorni spostarsi sem- restano lì in baracche e il pre più nell’interno. Dob- marito Io mandano a lavoravamo portare sulle spalle re. Se ha la fortuna di essetutto, viveri, acqua e coper- re vicino viene a trovare la e se è Dopo aver detto che gli ami- z,e”’ oppure o- che non ricevo vostre noti- eni tre mesi. Poi con la scadenza di due anni se hai avu- II mese successivo, e cioè to grande fortuna di trovare Ah, allora è cosi ... — borbottava l’ispettore tra sè, mentre ^nava al suo taxi-cab. LI d 1— 11C- iilt VA VA V iUVU * v, * v.* .w iJTZTJT - , Ma qualunque fosse la natura dei suoi dubbi, egli non si spiegò giorni prigione. La sera che seguì la mia uscita dal carcere, andavo ’Potuto vedere solo di sfuggita. Ilio neppure con Leonardo Yale quando, mezz’ora più tardi, lo in- gu 0 per ]o straiJe, senza un centesimo in tasca, mezzo morto 1e gremivano lo stadio bolognese. Nel primo quarto d’ora la rete petroniana ha corso seri pericoli. Un,a volta Deirinnocenti e due volte Pil-lmark hanno salvato-. Calcio d’a-n-g-olo al 39’ e un tiro di Cervellati da food-o campo su allungo- dii Cappello s’è perduto contro lo spigolo della traversa. AH’inizio della ripresa il Bologna si -salvava da una punizione per fallo di Ballacci, battuta da Virgili. La partita proseguiva accanita per parecchio tempo. Al 37’ una rete di Virgili ve- CALCIO INTERNAZIONALE PROVE IMPEGNATIVE per la nazionale jugoslava A Dublino: IRLANDA — JUGOSLAVIA. A Manchester: INGHILTERRA B — JUGOSLAVIA B. Fra ventiquattro ore i nazionali jugoslavi, recenti vincitori del doppio confronto con ii campioni del mondo germanici, scenderanno nuovamente in campo per difendere il prestigio di imbattuti contro le nazionali di Irlanda ed Inghilterra. Due incontri che, almeno sulla carta, danno la Jugoslavia per favorita. Il gioco del pallone può però sempre riservare sorprese, non esclusa questa volta. Rifatti le due nazionali scenderanno probabilmente in campo ''in formazione rimaneggiata, oppure mencmulta. Anpora oggi infatti si nutrono dubbi per la presenza in campo di Horvat e Zebec in A, mentre sembra ormai esclusa l’inclusione di Toplak al comando della linea attaccante della B. Fermo restando Beara in porta, a terzini si schiereranno con ogni probabilità Belin e Zekovič. La mediana, Horvat disponibile„ Hmarrà nella formazione tipo con Boskov, Horvat e Krstič IL Se invece Horvat non scenderà m campo, sarà probabilmente incluso in formazione Crnkovič, abituale terzino nella tDinamo, ma sostituto di Horvat nelle ultime partite al centro della mediana. Il problema più difficile è quello dell’attacco, per il quale Tir-naniè ha escluso Vidošeuič ed ha convocato 'invece il realizzatore Toplak, che già si mise in luce negli incontri dei cadetti. Se Tiriumic punterà su Toplak, allora il reparto attaccante dovrà schierarsi così: Rajkov, Vukas, Toplak, Milutinovič, Zebec. In caso di indisponibilità di Zebec, Rajkov dovrà passare all’ala sinistra, mentre Veselinovič potrebbe venir all’ala destra. Queste naturalmente, sono solo supposizioni. La squadra cadetta, impegnata nel difficile incontro di rivincita con gli inglesi, dovrà giocoforza rinunciare a Toplak e Ljubenovič, convocati per la A, e di Mujič, tenuto ancora «prudenzialmente» a riposo per la nota diserzione nell’incontro con la Germania. La formazione della B non dovrebbe scostarsi molto da questa: Stojanovič, Stipič, Čokić, Borozan, Juricko, Pajovič, Lvpošinovič, Čonč. Rudinski, Prlinčević, Pašič. Il doppio incontro in terra inglese ed irlandese sarà l’ultimo banco di prova, prima del tripli ce Confronto con l’Austria. Il 30 ottobre, infatti, le A si incontreranno al Prater di Vienna, le B allo stadio della Dinamo a Zagabria e le juniores allo stadio del «Paratizan» a Belgrado. Con l’incontro del 13. novembre a Parigi contro i francesi, i calciatori jugoslavi concluderanno quest’anno il loro programma internazionale. I RISULTATI: Ungheria A — Austria A Austria B — Ungheria B Danimarca — Svezia Olanda — Belgio 6:1 (1:0) 2:5 (1:1) 3:3 (2:0) 2:2 CUI) niva annullata per fuori gio-co, ma a.l 40’ lo sfess'0 Virgili otteneva il primo gol su passaggio di Julinho. Al 43’ secando gol, realizzato da Cervato su rigore, per atterramento in area di Julinh-o da parte di Balla-cci. ’ INTERNÀZIONALE — MILAN 2:1 (2:1). — L’Internazionale ha perso oggi la inviolabilità delia propria refe, ma ha vinto il «dieir-by» stracittadino. I nero-azzurri sono andati ip vantàggio al 7’ per merito di. Nesti. Quesiti, da fuori area, faceva partire un tiro non irresistibile, che sorprendeva Buffon, gettatosi in ritardo. La pialla batteva coiltro il palo destro della porta milanista ied entrava in re- -te. L’iniziativa, poi, passava gradatamente al Milan, che non riusciva ad avere ragione della salda difesa interista. I rosso-neri, infatti, praticavano un gi-o-co più lento. L’Intemazionale attaccava con a-zi-oni rapide e in profondità, brillantemente: svolta da Skoglund. Il Milan al 16’ colpiva la traversa con Nordah-1 e perveniva al pareggio -al 34’ con lo stesso Nord-ahl. Pai Lorenzi riportava l’Internazionale in vantaggio. Durante la ripresa il risultato non cambiava. Il Milan è stato quasi sempre all’at-tacco, ma ila difesa neroazz-urra ha resistito molto bene. NAPOLI — PRO PATRIA 8:1 (5:0). — Il Napoli, col tandem Jepp-s-on-Vinicio, -ha raccolto- una sonante vittoria sulla Pro Patria, fragilissima- tecnicamente, sep-pur volonterosa. Nel primo tempo hanno segnato neH’ordine Vini,ciò al 9’, Bel-tranidi al 20’, ancora Vinicio al 21’, Posto al 34’ e JeppiSon al 43’. Nella ripresa al 3’ Amadlei sferrava un Stiro diagonale, cogliendo la base di un palo; interveniva Vinicio, che realizzava il sesto goal. Al 20’ segnava nuovamente Jeppso-n, lanciato da Pes-aola. I tigrotti, a-1 24’, ottenevano -il gol della bandiera per merito di .Bene-Ili. Castelli segnava l’ottavo e ultimo gol, per i napoletani. SPAL — NOVARA 1:1 (0:0). — I bianco azzurri della Spai, confermando la loro salda intelaiatura, specialmente nel reparto difensivo, sono ri-us'citi a pareggiare contro la squadra piemontese che ha fornito una prestazione- inferiore alle sue normali possibilità. Dopo un primo tempo a reti inviolate la Spai è passata in vantaggio al 7’ del secondo tempo con Macor, che un minuto prima aveva colpito la traversa. Il Noivara partiva decisamente al contrattacco e riusciva a cogliere il pareggio con Br-onèe, su azione susseguente un calcio di punizione. PADOVA — GENOA 2:1 (1:0). — Il Padova ha dominato per l’intero primo tempo un Genoa in-conlcludeinite, privo all’attacco di Carapellese. Il portiere rosso-blu, in gran giornata, ha impedito una più larga segnatura. Nel primo tempo, l’unica azione pericolosa per i genoani è venua al 18’, quando Bistrin ha colpito un palo -su azione di contropiede. La pronta reazione dei veneti ha portato alla segnatura della-prima rete per merito di Agno-letto che, al 2ò’, ricevuta la palla da Novello-, ha segnato -im-parabilmente. Nel secondo .tempo -il gioco s:i è fatto più vivace. Il Genoa è partito forte all’inizio e, al 7’, ha pareggiato con Frizzi su Uro da fuori area. Al 22’ però, Sti-vanello ha portato il Padova in vantaggio. Al 38’ Zorzin ha fallito un calcio di rigore concesso per atterramento di Agno-letto da parte di De Angelis'. SAMPDORIA — JUVENTUS 2:0 (1:0). — Soltanto nella ripresa le due squadre hanno svolto il proprio gioco. La Juventus, nel complesso, ha fornito una mediocre prova e non molto di più ha fatto la Sampdoiri-a, che è andata in vantaggio al 7’, ,in seguito ad azione impostata da Firmani e procegui--ta da Ronzon. Un' tiro di questluLtr-mo veniva respinto debolmente da Viola-, Ronzon riprendeva, mettendo nella rete juventina. Il gioco proseguiva per tutto il primo tempo senza suscitare imteresise. La Juventus ha svolto qualche buona a-zlone all’attacco, ma è stata la Sampdoria a segnare ancora una volta 23’ sü azióne conclusa da Rom-zon con un fortissimo tiro al volo. In questa azione Conti, contuso, ha dovuto abbandonare il campo. ROMA — LAZIO 0:0. — Partita mediocre per la scarsa incisività degli attacchi, nettamente soverchiati dalle difese. Al 20’ su una rimessa laterale di Nyers, Cavazzu-ti colpiva di teista 1-a traversa. Al 40’ un tiro di Fuin, deviato da Losi mandava la palila a colpire la base del montante alla sinistra di Panetti. AlTiniizio della rip-resa Nyers' si faceva male al ginocchio i-n uno -scontro co,n Molino ie- non poteva più essere utile ai compagni. A una decina di minuti dalla fine un tiro raso terra di Selmosson. passando tra le gambe di Elia-ni per poco non sorprendeva Panetti, che faceva appena in tempo a tuffarsi. campionato per riassumere nel rango del calòio sloveno il suo posto, ricco di belle -tradizioni sportive. Dello S-l-ovan -abbiamo implicitamente -già parlato. Come squadra, al cospetto -degli ospiti non è esistito. E’ esistito, -invece, purtroppo sotto un altro aspetto: la scorrettezza, che sembrava Impersonata alla perfezione in ogni- suo singolo componente cosa d'altronde già da tempo nota agli sportivi che hanno avuto il modo di vederlo all’opera. Il gioco, se così si può chiamare, dei padroni -di casa non aveva nulla in comune -con la cavalleria spartiva. I giocatori dello Slovan hanno -svolto -un gioco pericolosissimo, di cui qualche capoddstriano ha fatto le spese, senza fortunatamente conseguenze più gravi. Da lodare gli ospiti, invece che neh hanno reagito, comportatisi egregiamente senza mai imitare i loro scorretti avversari e meritandosi le simpatie del pubblico, che non ha mancato di biasimare i focosi padroni di casa, applaudendo gli ospiti, spettacolo che dilftoikneinte si vede sui campi _di gioco in provincia. Per la verità bisogna anche dire che parecchia colpa per il -gioco pesante -dei padroni di casa va ascritta all’arbitro, dimostratosi oltremodo tollerante anche nei casi più -gravi, senza contare che ha annullato due -goals -dei capodisitriani -per fuori .gioco a nostro parere inesistenti. I goals sono stati segnati nel seguente modo: al 39’ Norbedo, ricevuta la palla a oirca 18 metri dalla porta dii Hegler e visti i compagni gì linea coperti, s,i dicideva al tiro e la palla, a traiettoria tesa, s’infilava di precisione nelTamgolo sinistro alto. 1:0. Un minuto dopo Tedesco, che iin genere non è stato malvagio, causava il pareggio; Bajc metteva nella rete sguarnita da circa 30 metri. 1:1. Al 67’ Bertok I., ricevuto -un dosato passaggio da Norbedo, -metteva -in rete da distanza ravvicinata. 2:1. A1T83’ Turčinovič batteva -una .punizione, dando a Norbedo che oon uritimprovvisa giravolta, colpiva la palla che, -grazie anche a urna deviazione di un difensore, finiva in rete. 3:1. All’88’ Pella Valle segnava su rigore, -tirando di precisione a mezza altezza alla sinistra di Hegler, invano proteso nel tuffo, dopo che un -terzino deil-o Slovan aveva fermato con le mani in piena -area. 4:1. isola - Krim 0:2 (0:0) TORINO — LANEROSSI 0:0. — La squadra vicentina ha ottenuto un meritato pareggio con un gioco accorto -in difesa e insidioso all’attacco. L’undici granata, privo di Antoniotti, si è rivelato inconcludente -i-n prima linea. Il Laine Rosisi ha s-ubito un calcio di rigore al 35’ per un fallo di Lanci-omi in area di rigore. Il tiro da undici metri, battuto -da Moltras-io, veniva intuito -da Sentimenti IV. che, con rapido -scatto, riusciva a -sfiorare il pallone, deviandolo lateralmente. I difensori liberavano definitivamente. Nella ripresa il Torino ha premuto insistentemente, ma ,i vicentini si sono- difesi bene, passando al contrattacco, sospinti bene da Manente che ha assolto il doppio ruolo di mediano e mezz’ala. I portieri, -però, non sono stati mai troppo impegnati. HOCKEY A ROTELLE POLA, 17 — Il «via» a-1 campionato nazionale di hockey a rotolle è fisislato d'efi-nitivam-ente al 23 c. m., con la partecipazione di quattro squadre. Una nuova compagine si è unita al -solito trio. Avremo cosi in pista la «Cementi», campione 1954 •—55, il «Pola», lo «Železničar» di Nova Gorica e la «Viktor Lenac» di Fiume. In questo modo il campionato avrà maggiore interesse, permettendo altresi l’organizzazione di’ un regolare girone, il cui calendario d’andata è il seguente: 23. X. — Cementi - Pola; Viktor Lenac - N. Gorica. 30. X. — N. Gorica - Cementi; Pola - V. Lenac; 6. XI. — V. Lenac-Cementi; Pola - N. Gorica. 13. XI. — Pola - Cementi; N. Gorica - V. Lenac. 20. XI. — Cementi - N. Gorica; V. Lenac - Pola. 27. XI. — Cementi - V. Lenac; N. Gorica - Pola. Dopo sei giornale, quindi, dalle partecipanti dovrà uscire il nuovo campione nazionale. A chi i favori? A piè pari si presentano Pola, N. Gorica e Cementi. Giovane recluta è la Lenac. Tutto sommato, il titolo dovrebbe rimanere a Pola, ma Sottolega istriana SCOGLIO OLIVI — PISINO 8:1 (3:1) -SCOGLIO OLIVI: Rakić, Kirac, Lrenz n, Cmoboi'i, Vlačić, Ninče-vić, Cernjul, Marinović, Col-ić, Gli-goiijević, Bujić, PISINO; Brajković I., -Pilat, Bur-sić, Mileta, Brljev-ć, Ferančič, Gor-tan, Pavlovič, Hrelja, Lesjak, Du-šić. iMARCATORii: al 10)’ Ferenjčič, all’ll’ e 51’ Marinović, al 14’ e 85’ N-inčević, al 25’ Colić, al 54’ e al-i’87’ Cernjul, a-1 61’ Bujić. POLA, 16 — Dopo una modesta partita lo iSoogliio Olivi è riuscito, dopo non poche dificoltà a piegare l’acerba formazione del Piisino -per 8:1. L’incontro ha messo la risalto la grande deficenza della squadra locale, sprovvisto assolutamente del-i assieme,. chè di partito in partita da la sensazione di non aver anoo-ra raggiunto una fusione armonica. In verità l’attacco -palese, nelle -prime -tre partite di questo campionato, ha messo a segno ben 23 reti, mentre la difesa ne subiva soltanto 3. Bilancio comunque non disprezzabile, ma non ancora risultato di volume e qualità di gioco quanto nitrito di singoli adeti. I padroni di casa hanno giocato più del solito slegati nei reparti, battuti spesso suH’amt-icipo' e ignorando quasi totalmente lo smarcamento. Una collezione — come si vede —• di- errori fondamentali che in futuro se non verranno eliminati, non promettono nulla di buono. Unico giocatore dalle idee chiare è stato Ninčević, peraltro non compreso da-i compagni. Lorenzin e Kirac si sono dimostrati toppo modesti di levatura. Nella mediana Grnobori, nonostante la sua notevole prestanza fisica, è una lacuna, menter Vlačić sta niscattaindo, al centro, le brutte prove dello scorso anno. All’attacco pregevole Colić, gli altri rendono pochissimo o, 1 -per meglio dire fanno -tanta confusione che c-i -par proprio impossibile comprendere come riescano a sognare tante reti. II Pisino rimasto privo di alcuni suoi titolari, messisi in luce lo scorso anno, è una squadretta di scarso valore, in -possesso però di- un ammirevole slancio, col quale riesce a supplire la mancanza di -tecnica. TRGOVAČKI — POLA 5:0 (3:0) MARCATORI: al 2’ e 3’ (rigore) Malivuković. al 30’ Pneževdć, al 40’ Santič e al 47’ Skabić. ISOLA: Fabjančič, Zaro IL, Fer-luga, Sorgo, Bologna, Cerne, Koračić, Lenardič, Žaro 1. KRIM: Smrekar, Zabukovec, Nagode, Kralj, Novak, Hočevar, Bergel), Fajon, Kastelic, Kianjčišar, Pokoren. ISOLA, 16 — Nel primo tempo il ,gioco è stoto equilibrato e le due squadre si sono impegnate a fondo, pur mantenendo la correttezza, per ias?icurarsi un jpirezdoso (vanitagg(io. Le reti sono rimaste però inviolate, -grazie alla -buona tenuta delle due difese. Nella ripresa, i locali sono calati alquanto di tono, mentre gli avversari ne approfittavano per -aumentare la loro pressione. Ma era con un calcio di rigore, per -atterramento -in area di un attaccante, che il Krim andava in vantaggio. Poi -gli animi si riscaldavano alquanit-q_p, poco dopo, Tar-bitro espelleva Zaro I., -precedentemente più volte ammortilo. Gli ospiti approfittavano del fatto ohe risola era rimasta inferiore di numero per initensdfioare 1 loro attacchi, segnando -al 78’ il secondo g-oal. Dopo questa seconda rate il nervosismo in campo aumentava e -il igiooo prendeva -una brutta piega, mal controllato dall’,arbitro, che all’80’ era costretto a espellere un alteo .giocatore isolano, Feluga, reo di aver colpito allo stomaco un avversario. Gli ospiti hanno vinto per essere stolti più conclusivi nelle fasi finali delle azioni, mentre i padroni di casa, pm svolgendo un gioco affatto inferiore a quello degli avversari a metà campo mancavano di incisività e di tiro man mano che si avvicinavano alla rete avversaria. POLA, 16 — Il «derby» fra le ultime nate del calcio polese s’è concluso oca una sonante vittoria del «Tirgovaòki». Saldo nei reparti arre-irati d'screito all’attacco questa squadra è riusci,a a piegare quel Pola che -domenica 9. c. aveva costretto al pareggio dl Rudar. Molte le azioni del laterale Tiepolo ,s.pecate per precipitazione dai compagni dèir-attaoco. Il Trgovački ha svolto un gioco piacevole, semplice é lineare, Qualohe indovinata immissione potrebbe forse rendere l’attaoo più incisivo. Tenendo con- ) to però del fatto che la squadra è del tutto nuova, possiamo credere che col -tempo migliorerà sensibilmente. b. c. Sottolega del Litorole I RISULTATI: Nova Gorica B — Caoodritri?. B 5:0 (2:0) Primorje — Pirano 2:2 (2:1) Olimpia — Rudar !:t (0:1) Jadran — Anhovo 4:0 (1:0) NOVA GORICA B — CAPODISTRIA B 5:0 (2:0) NOVA GORICA, 16 — I padroni di casa, nelle cui file militavano sei elementi della prima squadra, non ancora autorizzati a partecipare alle partite del campionato di I. zona, hanno vinto con largo- margine di pun-ti, non corrisposto peraltro da un’effettivo rendimento. I ca-podistriani, in formazione di ripiego e per giunta perseguitati dalla sfortuna (Bandelj e Mermolja sono rimasti- -infortunati e hanno dovuto abbandonare il terreno di gioco, mentre Klasinc II. è stato espulso -subito all’inizio) hanno opposto una strenua resistenza sino al limite del possibile. Finché le armi e-rano alla pari i goriziani sono passati soltanto un-a volta, grazie a un discutibilissimo calcio di rigore, j ----------------+ ; --------’ A domenica prossima l( inizio dei campionato Poi, -preponderanti di numero hanno preso il sopravvento sugli acerbi avversari, i quali fallivano anche due occasioni da rete. non è escluso che l’antsgonismo dei due complessi istriani, vada a favore del terzo contendente, il N. Gorica, mentre non è da scartare qualche grattacapo da parte dei fiumani che, un mese fa Gorizia, hanno chiuso quasi in pareggio una amichevole. Partita aperta, quindi, e molto interessante. Il titolo potrebbe passare dalla Cementi, per l'indebolamento di una già poco sicura difesa con la rinunzia del portiere nazionale Batel, ai quintetto del «Pola», che ha raggiunto un buon grado di preparazione, migliore di quello dei campioni, per quanto ci è stato dato il modo di vedere nel recente confronto diretto. Nel Pola è la difesa il miglior reparto della squadra, con Močeni che va di bene in meglio e Cobalti che è una roccia. Cementini e Goriziani hanno invece armi migliori negli attacchi, irrompente e dinamico il primo, più dosato e sistematico il secondo. Già nella prima giornata le squadre polesi incrocieranno le stecche e se l’antagonismd non verrà ad oscurare il senso sportivo degli atleti, vi sarà un incontro di cartello. A Fiume invece, i goriziani dovrebbero spuntarceli. Per ora lasciamo l’ultima parola ai risultati di domenica prossima. R. F. PRIMORJE — PIRANO 2:2 (2:1) PRIMORJE: Zamolo, Likar, Sa' li, Brafina I., Kalin, Bratina II Ferjančič, Cerne, Manfreda, Furiar Brecelj. PIRANO: Djurđjevič, Ka-letk Salvestrini, Bonifacio, Božič, Bonel ti, Jakomin,' Stefani, Vidoševič, Haj derovič, Bukovec (Wedibl). MARCATORI: Bratina (autogoalI Manfreda (2) e Jakomin. AJDOVŠČINA, 16 — La partitila avuto, sipecLalm-elnte nel secon rascoso. Dopo un primo tempo d do tempo, un aspetto talvolta bur predominio del Pirano, iil gioco s appesantiva e l’imp-rovvisato diret tore di gara non era -in grado d troncarlo. A questo proposito biso gna criticare severamente il fatti dell’assenza dell’arbitro delegate cosa già successa le domeniche pre cedenti e q-uest’ultima (a Dekani i Bertoki), e che minaccia di conti nuare se non si prendono provvedi menti adeguati presso gli organism responsabili. I padroni di oasa riu sciv-ano alfine a raggiungere il pa regg.io, peraltro non meritato. Direttore LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile MARIO BARAK Stampato presso lo stabil, tipograf «JADRAN» Capodistria ..