VI a I Cft-^fts-kco ^tt^trn. kl due frtsenlaŠBae DeJ luiiü parricolare ta siiuazione della Serenissima repubblicn di Ve-nezia. Che guesto problema awerii forse piu di ogttt altro state per la sua posizione di grande paienia marittinta con un retroierra limUato. Dovette cosl procurafsi fonti di riforrtimento aU'estero; in proposito ct soccorre una tesiimonianza del Vasari: «In Venezia noti si adopera aliro legname che d'abeto, di che i queUa cittä abbondantissima, per rispetto a! fiume Adige che ne conduce grandissima quanlüä di terra tedesco'. solo legno d'abete no« poteva certo bastare; Venezia dovttte cosi ri-correre ad un'ocuiata amminisirazione de i boschi deile terre sot to ta sua dir et la sovranitä (di larici, olmi, faggi, guerce curtmdo i boschi del Coder e, de! Cansiglio UuHoggi esistenH), del Montelto fdistruTto nel 1894); ridotie invece a poche macchie J'antica Silva Luparica tra I'lsonzo e ta Li-venza e la seiva di Verona. Per qmnto riguarda V}stria, nei 1532 furono istiiuüi i uProweditori alle legtta ed ai boschit. ! boichi Atessi suddivisi tu: — boschi demaniali - iamoso ii bosco di S. Marco, suf quale Venezia eser-citava, a mezzo d i un «Capitanio delia Valle di Montana» il monopolio del legname da costruire, in gran parte riservato aWAr senate. — boschi bol lati pubblici. — boschi pri vati. Minuziös^ h regolamentazione rivoka a prevenire danni da pane di per-sone e di animal i, ad evitare pericQÜ di incendio, a promuo\>ere il rinrtova-mento dei boschi e ad un loro sfruttamenio razionale, anche per la legna da ardere, con cicli (juinguennaU ed otiennaJi di taglio. Particolarmente pre-giato, per V Ar renale di Venezia, ii *legname di garbo^ costituito esclusiva-men te da ^roveri^ doiati di curvature naturali, che nelle costruz.ioni navali serviva egregiamente per i pezzi di s t rut tura curviUnea. Severissiine le pene per i irasgressori; non si cant am le terminaziom ed i bandi in proposito, uno dei quail si puö leggere ancor oggi inciso su pietfa sul lato destro della facciata del palazzo det Comune di Pola. Da quesie esigenze irae origine i7 .Catastico generale dd boschi della Provinc ia deli'1st ria» compilato da Vincenzo Morosini IV *depuiaro ai boschi della proifiticiai negli anni 7775-76; dal catastico deriva, come logica coTise-guenza, la »Terminazione» del i777, che si potrebbe definire un/i specie di testo unico, nel quale sono raccoite le disposizioni sparse in una congerie di leggi precedent i, e che deve essere portaxa. a conoscenza. di tutli indistirtta-tnenie gli abitanti, donde la redazione bilingue in iiationo e in croato- Grazie al paziettte e tneritorio lavoro d i Vjekoslav Braiulič V opera, unica nel 5HO genere, visne or a messa a dispositione degli studiaii, che ne poiranno trarre interessanti conclusiom di ordine economico e sociale sul periodo sto-rico clie precede la fine di Venezia cowe s t at o sovra.no e I'awento della do-minazione abiburgica, (a quale, in materia di boschi, non solo mantenne t'or-dinamento veneziano, ma tu: t'al piii !o inaspri in quatche sua parte. ICINIO MOfiCALVO prefazione I - SuU'lmportanza del codJcel II iCatastico generale dd boschi tJeUia Prouincia d ell'I stria» del 1775-1776 e la legge bilingue sui boschi («Tenmnazione»), emanata dal CoUegio «Sopra boschi. - fVarh dubravah», il 16 dicembre 1777,^ a seguito della ralazione in-viata al CoDegio dal compilatore del citato iCatastico generale dei boschi», Viticenzo Morosini IV, sullo stato dei boschi nel territorio veneto deiristria, rappresentano, fijio a quel la data, I'unico esempio di amministrazione stat ale che abbia dimostrato di preoccuparsi per lo sfnittamento razionale dei boschi e per la loro coltura. Questa in solit a apprensione di Venezia per I'mcuria e la rovina dei boschi istriani, causatc da una condotta economica irrazionale sia da parte dei proprietär i privati che di quel Ii comunali, era evidentcmente motivata dai timore della classe dirigente di poter rimanere in breivissimo tempo, qualora quel tipo di sfruttamento fosse continuato, senza legname a buDn prezzo e di buona qualitä nelle sue vicinanze, quasi a portata di mano. 01 tre al basso costo della manodopera, soitoposia a uno sfnittamento inten- I Ho iniiiato a preparare il testo del catastico per la sua pubblicaiione nel 195S, il lavoro perö i stalo interrotto avendo dovuto oecuparmi di a!tre ricerche scieatift-th4 piii urgenii che allora mi tecevano occupa'to. II Centre di Ricerchs storiche con un? sua lettera, da tata 26-VII-1973. num. 170. mi informava ii avert il desiderio di pubblicarp peiifl sue edizioni il manoscritto del Catastico. Essendo sta to il Centro di Ricerche storiche di Royigno la prima isti-tuzione che abbia dimostrato interes se scientifico per la pubblicazione del maro-scxitto, vi ho aderito rtotiflcando la mia adesione con una lettera in data JI-VIIHSTJ. Allorcb^ per comune accordo tra I'lstimto di Storia deH'Aocademia delle Scienie c delle Arti della Jugoslavia con sede a Zagabria, Tlstitulo Altoadriatico deirAica-demia delle Seienzc e delle Arti deUa Jugoslavia con sede a Fiutne (allora Centro per Ü lavoro scientifico dell'A.SAJ.) e rUtituto per la storia generale e nazionale dcl-I'Accademia delle Scieme e dclie Arti di Lubiaua, venne acceitato il procetto • Monument! siorici deiristria» (Monumenta Istriae historita), vi figurava ancht la pub-blicazione del Catastico del Ceniro rovignese, cosa della quale avevo informato an-chi il comitato operativo che stava elaborando il suddetto progetto, e spinto dal desiderio di proseguire la gik awiata collaborajiojic tra le istituzioni scientifiche e cultural! sul suolo delllstria e di Flume, ho fat to pervenire al Centro di Ricerche storiche di Rovigno il mi o manoscritto aifinch^ uscisse dalle stampe neU'ediiione degli «Atii». 1 Mella stesura in lingua croata uso per «Terminazione» la parola *Naredjenje^ e il concetto »zakons. Tale scella trova nscontro sia nel testo italiano che in quello croato, A pag ^ del testo italiano si implfiga I'espressione «la legee», m quello croato a pag, 7 lespressione «Zakon» (nella presente edizione a pag. VIII), iz^ Co^-Vas-Wco due V: VI O Prtfrtfenofff Del luHa pariicolare la siluozione deUa SefCnisstma repubblica di Ve-nezia, che questo problema amsrt\ forse piit di ogni allra Stato per !a stui posUiorte di grande poienza mart!rima con un retrolerra limitato. Dovettt coji pTCCurarsi fonti äi rifomimento alVestero; in proposico ci soccorre una lestimonianza dei Vasari: tin Venezia nOn si udopera altro legname che d'abet o, dt che & guella cilta abbondantissima, per njpetto ai fiiime Adige che mu conduce graftdissif»a quantiiä di terra tedesca«. II salo legKO d'abet e r\on pot&va certo baslare; Veneziä davtlte cosl ri-carrere ad tin'oculaia ammiriisiraz.icne dei boschi delle terre soHo ta sua diretta sovranitä fdi larici, olmi, faggi, guerce ...) curando t boschi del Ca-dore, del CansigUo (tuitoggi esisienti), del Momello (distrutto nt! 1S94}: ridolie invece a poche macchie Vanlica Silva Luparica Irä VIsonzo e la Li-venza t ta setva di Verona. Per ijuanto rtguarda l'Isiria, nel 1532 furono isliiuiü i 'Prawediiori alle legna ed ai boschi*. ! boschi siessi suddivisi in: — boächi demaniali - fanjoso i! bosco di S. Marco, Sul quale Venetia tier-cisava, a mezzo di un *Capiiariio delia Valle di Moni ona» il manopolio del legnaine da costruire. in groj? parte riservato all'Arsenale. — boschi bollati pubblici. — boschi privat L Kiinuzioss ta regolamentazione rivolta a prevenire äanni da pane di persona e di animali, ad evitare pericoli di incendio, a promuovere if rinnova-nieiiTo dei boschi e ad un loro sfruttamento rüzionole, anche per la iegrm da arder t, con eich guinguennah ed oiiennati di laglio. Particalarmnie pre-giaTQ, per l'Arse»ale di Vemzia. ü Weg na me di garbo« cosiituito esclusiva-menle da iroverin dot alt di curvature naturalis che nelle COslruiioni navali serviva egregiamenie per i pezii di struitura curviiittea. Se\tefissime le pen& per i trasgressori; non si contano le termina^ioni ed i bandi in proposiio, tino dei quäl i si puö leggere ancor oggi inciso su pi£tra sul iato desno delta facciaia del palazzo del Coniune eJt Pota. Da queste esigenze ime origine il «Catastico generale dei boschi della Provincia dell'Is tria» compilato da Vincenzo Morosini IV udeputaio ai boschi detla provinciaik negli aniti J775-'76; dal catastico deriva, come logica conse-gueriZB, la uTermirtazione* del 1777, Che si potrebbe de-finire unu specie di testo unico, nel quale sonö raccoUe le disposiiioni sparse iw una congerie di leggi precedent i, e che deve essere port at a a conoscenza di lulti indistima-mente gli abitanti, donde la redazione bilitigue in italiano e in croato. Grazie al paziente e meritorio lavaro di Vjekoslav BratulU V opera, unica nel Suo genere, viene ora messa a disposizione degli studio^i, che ne potrartno trarre interessant i conclusiani di or dine economico e sociale suJ periodo norica che precede la fine di Vtnezia come sialo sovrano £ I'avvento della do-min&zione absburgica, la quale, in materia di boschi, non solo mantenne I'or-dinamento veneziano, ma tutt'al piu to inaspri i« qucdcke sua parte. iGimo MoscALvo prefazione I ' Sidl'lmportaiiza del codice' 11 .Catastico generale del boschi della Prouincia dell'Istm. del lJ7S'i776 e la legge bilingue sui boschi (»TerjpinaElMe»), emanata dal Coliegio iSopra boschi 1 - «Varh dubravah*, il 16 dicembrc 1777,^ a seguiio della relazione in-viata al Coliegio dal compilatore del citato «Catastico generale dei boschi», Vinccmo Moros in i IV, sulio s ta to dei boschi nel tem tori o veneto dellTstria, rappresentanoj fino a cjuella data, 1'unico esempio d i amministraiione statale che abbia dimostrato di preoccuparsi per lo sfruttamento razionale dei boschi C per la loro coltura. Questa in solita apprensione di Venezia per rincuria e la rovi na dei boschi istriani, causate da una condotta economica irrazionale sia da parte dei proprietari pri vati che di quelli comuDali, era evidentemente motiva ta dal timore della classe dirigente di poter rimanere in brevissimo tempo, qualora quel tipo di sfruttamento fosse continuato, senza legname a buon prezjo e di buona qualitä nelle sue vicinanze, quasi a ponata d i mano. 01 tre al basso costo della manodopera, sottoposta a uno sfruttamento in ter- I Ho iniziato a preparare U tesio del catastico per la sua pubblicaziane iifil 19SS, il lavoro perö i staio interrotto avendo dovuto occuparmi di al tre ricerche scientifi cbe piii uigenti che allora mi tenevano otcupato. II Cenlro di Ricerehe s tori che con unJ iua letters. datsta 26-VII-1973, num. 170, mi infOTTnava dj avene U de s i deri o di pubblicare nelle sue ediiioni il manoscrino del Catastico. Esstndo sta to U Centro di Ricerche s tünche dj Rovigno la prima isti-tuzione che abbia dimo&trato Lnteresse scientifico per la pubblicazione del mano-scriTto. vi ho aderiio notiiicando ia mia adesione con una lettera in data 12-VIlI-t973. Allorchi per com uns accordo ira ristiftito di Storia dell'Accademia delle Seienie e delle Arti delJa Jugoslavia con sed« a ^gabria, I'lstituto AltoadriaLiDO dell'Acca-demia delle Seienie e delle Arti della Ju^slavia con sede a Fiume fallora Ceatro per 11 lavoro scientifico deH'A.SAJ.) e I'lstituto per la storia generale e nazionalt del-I'Accademia delle Scienze e delle Arti di Lubiana, venne accettato il progetto »Mo-numenti storici dell'I stria» (Monuments I striae historica), vi ftgurava anche la pub-bUcazione del Catastico del Ccntro rovignese, cosa della quale avevo informato anche il comitato operativo the stava elalrarando il suddetto progetto, e spinto dal de-siderio di proseguire la giä awiata collaborazione tra le Istituzioni scientifiche e cuJtorali sul suolo dell'I stria e d i Fiume, ho fatm pervenire a I Centro di Ricerche itoriche di Rovigno il mio manoscritto affinch^ uscis« dalle stamps nell'ediiione degli «Attii. 1 Nella stesura in lingua croata uso per •Terminajionei la parola tKaredjenje» e U concetto «zalton». Tale 5Cfll(a t rova nscontro sia nel tesro iraliano cbe ju quello croato. A pag. 6 del testo itaJiano si impiega I'espressioiw «la legge», in quello croato a pag. 7 1'espressione »Zakon, {nella present? ediaope a pag. Vlll). VJII Prrjiaicntt sissimo sia durantt il taglio dcgli aLberi che durante il loro trasferiinento ai poni di inibarco sulla ccsta, il trasporto del legname, effettuato per nave lun-go la via piü breve per Veneria, era gravato da spese che per quei tempi erano le minori che potesse in contra re chi si occ upava appunfo di legname. A dire il vero, Veneiiia leneva sot to di si territori suflicientemente ampi sia nel re-troterra che sulla. casta orientals deirAdriatico, non disponeva perü di aree boschive p iu t tos to estese specie nel sua hinterland e d'altronde lo sfruttamen-to dei bcschi che potessero ofTrire legname da costruzione di qualitä, impli-cava a ricorso ai possedimenti piii lontani il che era condidonato dalle au-m en tale spese di trasporto e da altri impedimenti che insorgevano nello sErut-tamentci dei boschi e nel trasfe rimer to del legname per nave. Qualf sia stato 11 valore dei boschi istiiani per Venezia lo si puč desume-re d a] la parte ijitroduttiva del! a Legge sui Bcschi. Dopo aver illustratD la cura che nel passalo I'ammin ist razi one veneziarja a veva mostratc per i boschi e in relazione a ciö la frequenza con cui venivano emanate disposizioni di legge sulla conservaiione e sulia coJtura delle aree forestall private e pubbliche, important i per le esigenze deH'arsenale. segue quests citazione! «Gra-vissimi pertanto i scopeni in-toUerabili scMdalosi disordini, e som-mi abüsi pur Irüppo invaJsi nella Pro-viiicia dell'Istria, quali, mMsimanieii-te crescendo, scemano la feconditä di quei preziosi Terreni Boschivi; sicco me al Collegio Nostro risulta dal la benemerita zelante Relaiione del N.H. s. Barbon Vieenžo Moro s i ni 4*. fu Patron aU'Arsenalj e Deputato ali a visita della Provincia medesima. In esecuzione pero ai venera! i speuosi Comandi deirEccellentissimo Senato espressi nel suo Decreto 27. Aprile 1775, si ravviva dal Collegio Nostro nelJa present« Terminazione lo rito delJe Leggi Boschiere, cangiun-tamentE a quelle nuove discipline di Coltura, e custodia, che atte final-mcnte possano ad estirparc i progress! di tanti peraiciosissimi Mali; a lacilitare, e mantcnere abbon-dauti le produzioni d'ottimi Rover! occorrenti alle Marine esigenze, a pneservare i fondi Boschi vi dalli sver-gi, ed usurpi, ed a tutelar^ i Semenzali, Novellami, Pedali, e Piante adul-te dalle Sramaiioni, Ceffazioni, e ciandestini turpissimi furti; non che a eonciliare la miglior utile coltura, ed U CDntentamento degli aTnatissimi Sudditi. Acciö lung) dunquB dagll equJvoci jTianifesta si rtnda a cadauno la Legge, e spezialmente a queili cui incom- «Zato buduchise poznana veoma texia bezredia oepo^ossiva, i zle obicjaie upusctene u Dar?(avi Istrie, koje navlastito uzmnoxechise, odni-mu plodnost zemgli^ prinignienih Dubravastih, kako nascemu KoUegiu bi prikazano od dobrostoinika Vla-stelina Gospodina Barbuna Vicenza Morosini 4.* bi Gospodara nad Or-Sana, i Odabrana za pohoditi iS tu Danta^ii; dali na isvarscenje cjaste-nih lapovidi Priiisviscenoga Senata iigovoreniii u svome Naredjenju 27. Travna 1775. Naredjeniom o vim pii-glasjjuse xakone Dubravaste, i upore-du i one nove nauke tesan ja i strajep koi bi müghli na svarhu odnjeti toliko XGStoka opacinstva, i oblasciati, i ui.darxati obilne plode dobrih Duu-bä p&tribitih la morske potribe; i ucjuvati Dubrave od is koreni ah i priuzetiah; i braniti rasade, mala stabla, i pagne od pokossienja, oc-cehnutja grank, j od lupestinah mar-^enih; i joscter za sjediniti leuinje vechie korisno, i dobrovoglnost pri-eliubgiienih Podloxnik^, Dakie da brez dvoslovja bude svakom u occitovan Zakon a ossobitO onim koiem pristojatichiese ispuniti Prc/tfiroflf IX ber^ di eseguire i dov^ri addossatigli, nd susseguenti CapitQli 5] dichi^ra-1» Pubbliqa risoJuta Sovrana iniemione. La presents Terminazione, che sola da qui innanzi dovrä oss^rvare, amiiülMdosi tut te ie anteriori a scat)-so dcgli abusi, che alle volte derivar sogltono d alia maltiplicitä delle Leg-gi. dat N.H, Podeiti. e Capitanio di Capo d'Isiria, e dalli suoi dipendenii R-Cggimejiti, non che dal N.H. Capi-taniQ di Rsspo nella propria Giiirisdi-ziont sari fatta pubblicarc oj^ Anno nel solito luogo delle pubbJicaziOni, pnemesso il suono della Tromba, in un giorno Fesii\io del piii solenni nel Mese di Decembre nel Tora del mag-gior ooncorso del Popolo; rejtando vivamente raccomandata la sua ese-cuziope a] zeU), e pnidenza dells. Carica dt Raspo delegata in Provincia, qua] doverä partficipare prontamente ogni comjme^so reo arbitrio, e defrau-do nej Boschi, ^pedendo copia di qua-lunque Denonzia, e Riferta al Reggi-mento dell'Arsenal, per quelle ulte riori provvidtnze, che dalla Sovrana autoritä dell'Eccellemis&imo Senato sararmo riputat« valevoli a presidiar il pubbltco interesse.i duKcioSti napanitne u siidechih Po-giavih, occiiujese odJuka ivarscenn Principa. Ovo Narttdjenje, koje tamo unapri-da imaiichiese ispuniii, razvarctiiushl priejasna, za ukloniti zle cbicjaie, koi dnicja izhodu od ijjnostva Zakonä, od V'lastelina Vladaocza i Kapitana od Kapodistrie, i od Vlada i a gnego-vih, i Joscter od Vlaitelina Kapp di Räspo u £VDinu Vladanju cimticiiiese priglasiti jedrtokrat na godiscte, §dise raiglasi s' z vekom tmbglie u dnevu najsvetasgoiemu missecza Prosstjn-Cia, ou cjas vechiega skuppa Pulta; kriposno priporuceehi gnegovo izva-rscenje gliuboslvu i razbotu Vladanja od Raspa odredjenoga u Darxavi; koje imatichie providiti spravno him-bene opacine i lupestint u Dubravah udgnene, i poslati pripis svih opo-vidjeniä Vladanja Orsana za ona pro-vid jeni a koja oblast Priusvis&enoBa Senata btide domisliti korisna na uidaraanje koristi Republike.. 11 modo con cul venne eaeguita la registrazione delle aree boschive nel Catastico generale, senza nemmeno tralasciare i singoli alberi che si trova-VanO sulle particelle Catastali che non rjentravano neUc superfici forestall, sta a comprovare ancora una volta quant o ci teneva Venezia al querceti istriarti-La misttrajdone e ia descrizione delle aree boschive, con Tindicaiione del-Je generality del proprietario, rispettivamente del possidente, e con le deno-minazioni delle singole particelle, es Lese a tutta ITsina veneta, acquis tano una particolare import anza per I a rieerca e lo studio della toponomastica e del-rantrOponomastica su quest o territorio. Le denominazioni dei bo s Chi e i CO-gnomi dei lorq pr opri eta ri e possidenti fomiscono a i filologi una messe ab-bondanle di esempi da analizzare ed eventualmente da studi are alio scopo d i configurare la coinposizione einica della popolazione residente aUora nell'1-strja veneta. In senso piü generale il Ca tast i po costituisce un documento pre-ziosD, che oseremo defiaire di prima qualitk, per eapire la StOria economica dell'Is tria di quel periodo. Altrettanto dicasi, specie se m«so in collegamento con la »Tenninazione», che fuoriesce appninto da questo Catasiico e dalla re-lazione del sua compilatore, per la stori a del diritto istriano. Kon inferiore la sua ril eu anza se rapporiato alio studio dell o sfruttamento economico e alia cul tura dei boschi. X Prtfi^ott II - Dati fondamentall e alcune nate sul codice -L'originale del Cod ice «CatastlcO generale del bosctli deIJa Proilincia del-ris tria formato dairiUmo ed Eccemo S ig. Barbon Vic-o Morosini IV, patron dell'Arsenal, e Deputato ai Boschi, negl'anni MDCCLXXV. LXXVI, delia stessa ProuiEcia» s i conserva jiel Fondo V. Morosini neH'Archivio storico di Fiume. II oodice i seri no a mano in lingua italiarta, neindioma e nella gralia ven^ ziana. II manoscritto lascia intendere che a parte un tratw molto corto, tutto 11 testo restante lo si d eve a mi o scrivanG, cofltroUatO da V, Morosini. 11 cod ice e di formato 350x520, ri legato in vacchetta. £ stato scritto su carta; ie pagine numerate sono 523, k non numerate 26, Alia fine del codice in Calce la firma autografa d i Barbon Vic-o MorOsini IV P-n all Arl Dep - o Bosciiij e sotlo queila di Gio.Antonio Manzani Canc-er di S,L, I compilaiori del codice hanno usato nel tesio le abbreviajdoni invalse per le parole che sono maggiormente ricorrenti, specie per indicare i pun ti cardinal!, allorch^ si trattava di stabilire la pasi^ione di una particelia ri^pstto a quelle vi cine, indi per le denominazioni di certi abitati^ per i titoli onorifici dei proprietari di boschi, ecc, Riportiamo le abbreviazioni del testo a pane, al suo inizio. La forma con cui vengono scritti gl i appeziamenti boschi vi (toponimi) e i cognomi {antroponimi) non fc riproposta in tutti i casi con la dovuta COc-reniza, Benthe si possano rinvenire Je stesse denonainaiioni sLa nel passato che ne I presetite nelle loro varianti locali. t evidente che lo scrivano non t stato in ciö scrupoloso. Influirono su d i lui presumibilmente gli stessi possidcnti consullati, particolarmente in quei casi in cui si trattava d i toponimi sloven! o croati con pronuncia croata o slovena. La stessa cosa awenne con J cognomi croati 0 sloveni. Lo stesso cognome ricorre in posti diversi del codice con un'aUcrazione formale. Ciö tuttavla non inHuisce sul valore storico del codice, poiche le menzionate alterazioni si possono eliminare, confrontandole con il catasto pit! lardo, risalente alia metä del XIX secolo. Per quanto atiiene ai cognomi SOprawissuti, e possibile il raffronto anche con i dati del Centimen to effettuato nel 1945.3 E necessario, inoltre, richiamare I'attenzione Su alcune mancanze lin^i-stiche cd ortografiche. I toponimi d i rcgola sono scritti con le lettere maiu-sDole. Alle volte perö sono segnati con le lettere minus cole, Chi sciiveva non era sempre attento alle abbreviature ed a i nomi. Cosi, per esempio, ilnome Zuatitie si riscontra nella sua forma Zuane, cjofe senza il segno d'abbrevia-zione e nella forma Zuane, cioe con I'abbTeviatura (nel testo originale: ü-neetta sopra la parola). Simili incoerenze s'incontrano pure iu altre parole. L'abbreviaiura e c. c., che si ripste spesso, h scritta pure scnza divisione delle letters con alia fine il punto. (II segno d'abbreviazione h contrassegnato, nell'originale, da una linea onduJata posta sopra la parola.) Nella sistemazione del manoscritto per la stajnpa bisognava deciderc se scegliere la preparazione paleografica del manoscritto, cioe mantenere il 3 II censiraejito della popolazione venue effettuato ne] 1945 e i suoi risultati sono stati pubbiicatl nell'opera CtulasTre national de l'Is!rie, neU'edizione dell'Istituto adriatico di Su^ak (1946). Nella stesso anno ne e uscito ü supplement o /ndtr prnro-nymique de Vlstrit, Preiaiione XI testo quanta piii fedele aironginale, oppure prendere in considerazione la preparaiione diplomatica del medesimo, ciofe conformare il testo deH'ongi-na!e alle regole linguistiche ed ortograiiche. Noi abbi^D Dptato per la prima alternativa, tenendo anche presente che le incocren^e ortografiche dell'originale non cambiano il signiiicato ed il comcTiuto del testo che era destinato alia vita economica pratica dl quel tempo. Ill - Datl foadamentali siilla iegg« reiatlva si boschi Si e gik dctto cht la legge sui boschi («Terminazione» nell'orieiuale) i s tata compiJata dal Collegio «sopra boschi», in lingua croata «Varh dubravah», sulla base della relazione d i V." Morosini IV sullo stato dei boschi nell'1 stria veneta. E s tata pubblicata in due lingue, in italiano e in croato, attenendosi al principi o dei testi bilingui, da 11 a prima pagina ali'ultima. L'editore ha stam-pato il t es 10 italiano alla sinistra d i ogni pagina pari. quello croato alia destra di ogni pagina dispari. I due testi sono stati stampati a fronte dlmodoch^ eti-trambl occupano 39 pagine. II testo d i legge £ seguito da 6 disegni sotto forma di tavole cbe si propongono di illustrare come bisogna curare gli elberi al fine di adoperarli nel modo migliore a second a delle opportune sagomature, nella costruzlone dei natanti.^ Occorrc rilevare che non ci si trova di fronte al rispetto della pariteticita delle Ungue come conseguenza di un riconoscimento della paritä di diritti nazionali. Si tratta semplicemente deli'indispensablie necessitä di emanare ima legge in due lingue per poterla applicare con raaggiore facillta e per permei-leme tina piü facile comprensione. L'amralnistrazione veneiiana non era nuo-va a fat t i del gcnere, lo aveva fatto anche in altri casi allorchd si doveva ri-volgere direttamente alia popolazione croata dell'I stria, come, per esempio, negl) awisi di re du tarnen to dei glovani.® L'emanazione bilingue di tali atti era dovuta al fatto che le au tori tä amministrative detlo stato, net casi piü important i e urgent!, si rivolgevang al popolo nella lingua materna on de poler at-tuare i propri intendimenti nella maniera piii rapid a e piii facile possibile. A tale conclusione si pen'iene anche sulla base dello stesso testo della legge, come risulta appunlo in modo molto netto nel le frasi terminali riportate in lingua italiana e croata: jiApprovata che sia la presente dal- * XV NOTE BIOGRAFICHE Vjekoslav Bramliii i nato il 23 marzü 1911 a Veliko Ježenje, comune di Pisioo. Ha frequentato la scuola elementare ad Atltignana ed il ginnasio (Liceo) a Karlovac e Zagabria, dove consegul la maturity nel 1931. Si k laureate presso la Facolta di giurisprudenia di Zagabria nel 1936. Kel 1937, lUniversJii di Zagabria lo laureö dottore in scienze giuridiche. Presso la Fa coltä di lettere di Zagabria segui vari corsi di sioria del la filosofia, iscriven-dosi e frequentando pure i corsi deU'annq accademico 1936/37 prcsso la Scuola commerciale superiore (oggi Facolta di economia di Zagabria). Con clusi gli studi, si irapitgi> nel proprio cam po a Zagabria. Entr6 a far parte d L varie organizzazioni socjalj antifasciste e dal 1941^ collabora eon le orga-nizzazioDi del Moi'imento popolare di liberazione dei popoli d ell a Jugoslavia, Dopo la liberazione del paese, nel 1^45, opero per qualche tempo a Zagabria, Belgrade e Fiume, nell'ambito di enti regionali, repubblicani e fed erat i, Nel 1952 passä definitivamente all'Istifuto Adriatico per i rapporij etnici. la sto-ria e Teconoinia deU'Accademia jugoslava delle scienze e delle arti con sede a Fiume (attualmente Centro per le attiviti scientifiche deU'Accademia jugoslava delle arti e delle scienze - Fiume) dove si dedicö alia ricerca scientifica rel carapo dell a storia economica, giuridica, politica e culturale deiristria, di Fiume e del Litorale sloveno. Nel 1954 viene nominato direttore dell'lstituto e convalidato d all a Presidenza deU'Accademia jugoslava. Risale al 1971 la sua nomiaa a consulente scitntifico. Oltre all'attivitii di ricerca scientifica, in seno all'Istituto, espletö molte altre fimzioni in seno ad istitu^ioni scientifiche e culturali a Fiume e Zagabria. Per una decina d'aimi ricopri la carica di p residente della Socictä storica di Fiume, presidente del Consiglio dell'Archivio storico di Fiume, presidente del Consigüo dslla Comunitii degli enti superiori per ristruaione di Fiume, mem-broTi«! Consiglio dell'Istituto per la storia del movimeuto operaio della Croa-zia a Zagabria, membro del Coniitato d i coord iramen to per le scienze stori-cbe deU'Accademia jugoslava delle arti e delte scienze a Zagabria, membro del Consiglio Seientifico della Comunitä degli istituti ed enti storicl della RS di Croazia, a Zagabria, e via di seguito. . Attualmente fe membro del Consglio del Centre d i ricerche deU'Accademia jugoslava delle arti e delle seienze di Zagabria. E stato membro della redifeione e collaboratore d i moUe riviste di saggi storici, e da] 1956 ad oggi riveste la carica di redattore capo dello «Jadranski Zbornik» della Societk storica d i Fiume e di Pola. Con varie relazioni e saggi Povzetek 415 POVZETEK I - O pomenu kodeksa «Ca tasti CO generale dei boschi della proviDCia deli" Istri a» («SploSnj kataster o gozdovih istrske province») iz Jeta 1775-1776 in dvojezični jakon o gozdovih («Terminazioneii - »Naredjenje») Kolegija «Sopra boschi» («Varh dubravah») z dne 16,decembra 1977, ki je teineljil na poročilu, katerega je sestavljal«: omenjenega *Spložnega katastra o gozdovih» Vincenio Morosini IV predložil kolegiju O stanju gozdov v beneškem delu Istre, predstavlja edini primer o zanimanju driavne uprave za smotrno izkoriščanje in gojitev gozdov, čeprav so imele Benetke dokaj prostrana, podroija na vzhodni obali Jadrana pod svojo oblastjo, so kljub temu SkuSale izkoriščati istrsko deželo, poraslo s hrast jem, kajti izkoriščanje gozdnih površin s kvalitetnim gradbenim leAOm z oddaljenih posesti je bilo povezano z večjimi prevoznimi stroški in drugimi težavami, ki so se pojavljale ob prevozu lesa po morju. Nadin, kako je bila izvedena registracija gozdnih ptnT^in v «Splošnem katastru», priča, v kolikSni meri so se Benetke zanimale za hrastove gozdove v Istri. Gozdni kataster predstavlja zato pomemben ekonomsko-zgodovinski dokument tistega Časa za razumevanje ekonomske zgodmine Istre. Dokument je obenem povezan z «Zakonom o gozdovih«, ki je nastal na podlagi tega katastra in poročila njegovega sestavljalca. ter predstavlja nadvsf pomsmben vir za pravno Zgodovino Istre. Nič m an j Si ni njegoi' pomen za Študij gospodarskega izkoriščanja in vzdrževanja gozdov. II • Osnovni podatki in nekatere značilnosti kodeksa Original kodeksa «Catastico generale dei boschi della Provincia delVIstria formato d aH T Urno ed Eccemo Sig. Earbon Vic-o Morosini IV patron all'Arsenal, e Deputato ai Boschi, negli anni MDCCLXX . LXXV1, della stessa Provinca ■ hrani ustanova V. Morosini v Zgodovinskem arbi\Ti na Reki. Kodeks je napisan z roko, v italijanščini, in sicer v beneškem narečju in pravopisu. Na-pisaji je na papirju na 523 oštevilčenih straneh in na 23, ki niso oäievildene. Format kodeksa je 380x520. Vezan je v govejo kožo, Na koncu je lastnoročni podpis: Baron Vico-o Alorosini IV in pod tem äe podpis: Gio. Antonio Man-zani Canc-re di S. L. ni - Osnovtii podatki zakona o gozdovih Zakon o gozdovih (v originalu: «Terminaiione» - »Naredjenje«) je izdelal Kolegij tSopra boschi» (v hrvaškem jeziku «Varh dubravan») na podlagi poročila V. Morosina o položaju gozdov v beneikem delu Istre, Objavljen 416 Fovitiek je V dveh jezikih: v italijanščini in hrvaSčini, in pri tem sledi od naslovne strani pa do zadaje vrstice pravilom o dvojezičnih lekstih. Italijanski tekst je objavljen na straneh, ki imajo liha števila in stojijo na levi. hrvaški pa na desnih straneh s sodimi števili. Oba teksta sta tiskana vzporedno in vsak posebej obsega 39 strani. M a koncu besedila, ki govori o tem zakonu, je priloženih äe Jest tabelarnih risb kot primer, kako je treba gojiti drevesa, da so čim bolj primerna za gradnjo ladij. Do danes se je ohranilo malo primerkov kodeksa brez lisb. Eden je v koprski študijski knjižnici, en poSkodovan primerek in dva popolna v Zgodovin sem arhivu na Reki in še eden v Mestni knjižnici v Trstu, J Wfati_417 SA2ETAK I - O valnostt kodeksa. «Catastico generale d ei boschi de) la Provincia dell'Istria» iz 1773-1970. godine 1 dvojezični zakon o šimiania {iXenniiiazioneD - «K^aredjenje») Kolegija «Sopra boschi» - «Varh dubravah» od 16 prosinca 1777. god. ko j i je donesen na temelju izvjeätaja Sto ga je podnio Kolegiju sastavljjat sporne-nutog «Opčeg karaš tika širniaj» Vincenzo Morosinl IV o stanju guma u mletatkom djelu Istre predstavlja ju j edinstveni prinijer državne uprave do tada o brizi za racionalnu eksploataciju j uzgoj šuma, lako je Venecija imala prilično prostrana područja pod svojoni vlaSču i na istočnoj obati Jadrana, nastojala je is koristiti istar^ku površinu hrastovih äiuna j er iskoriä tavanje iumskih površina s kvalitetnim gradjevnim drvom iz udaljenih posjeda bilo je vezano s vefijin prevomim troSkovima i drugim zaprekama na ko je su nailazili u iskorištavanju Šuma i u prevozu dn'a bro-dovinia. Način kako je izvršena registracija äumskili površina u Opdem katastiku potvrdjuje takodjer koliko je Venecija bila zainteresiraTia za hrastove šume u Istri. Sum ski k a tasti k predstavlja veoma vrijedan ekonomsko historijski dokumenat svog vremena za ekonom sku po vi j est Istre. On je istodobno povezan sa Zakonom o šumama, ko j i je donesen na temelju tog Kataitika i izvjeätaja njegova sastavljača. i predstavlja taka prvorazredan izvor za prarnu povijest Istre. Ne manju važnost ima i za študij gospodarske eksploatarije i uzgojä II - Osnovni podacl i neka obtlježja kodexa. Originalni primjerat kodexa * Catastico generale dei boschi d ell a Provincia deiristria formato dall'Illmo ed Eccemo Sig. Barbon Vic-o Morosini iV patron all'Arsenal, e Deputato ai Boschi, negli an mi MDCCLÄXV. LXXVI, del la stessa Provincia» čuva se u Fondu V, Morosini u Historijskom arhivu u Rijeci. Kodex, je pisan m kom na talijanskom jeziku venedanskog dialekta i pravopisa. Ispisan je na papiru s 523 paginirane stranice i 26 nepaginiranih stranica. Kodex je formata veličine 380x520, uvezan u kravi ju kožu. Na kraju vlasto-ručno se potpisao Barbon Vic-o Morosini IV, a ispod njegova potpisa Gio. Antonio Manzarü Canc-re di S. L. III • Osnovi podafi 0 zakonu o iumama. Zakon o fumama ^u originalu iTerminazione* - «Naredjenje») izradio je Kolegij isopra boschi» odnosno Ha hrvatskom jeziku *varh dubravaJt» na te- "CATASTIOO GENERAIE DEI BOSCEI DEiLl PROÜIÜCIA DELL^ ISTRIA" IH DV0JE2IČNI 2AK0H ^»TERMIEIÄZIOilE... -NAREDJENJE IZVIRATA 12 I£TA 1772. ^ZML JD JE KOLEGIJ "SOPRA fiOSCHl" - YARH DUBRAVAH" jnA POBDDO V.MOROSIi;lJA IV^ KI JE XSSIXIZESS^ZXS ßetDBSQdC OJOZOEIL 0E1A3T ZASKBLJUJOČ POLOŽAJ G02D0V" NA PODROČJU ISTRE, -If TO STA EDIFA PRIMERA, KO JE DRZAVEA UPRAVA POEAZAIA RESNO SERB SA GOJITEV GOZDOV IS ZA NJIHOVO RAC10-lUIiNO IZKORIŠČANJE. IffiNAVADiiO RAZUMEVANJE BENETK ZA ISTRSKE GOZDOVE JE BILO NEDVOMNO POSLEDICA STRAHU, DA BODO OSTALE BREZ POCENI LESA V SVOJI NEPOSREDNI BLIŽIHI.