la nostra lotta ORGANO DElL'U.A.l.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO . TERRITORIO TRIESTE S compiüi del picaño económico richîedono iS mas-simo impegno e sonso di responsabilité Direzione - Redazione - Ammin. r. Cas'telleone 2 - Capodistria tel. 170 AMMO IE Mo. Ih! Capodistria. Giovedi 15 giugno 1950 DIM. 3 - LIRE 15 Abbonamenti: Zona B e Jugoslavia anno Din 310, sem. Din 90, trim. Din 50 — Zona A: anno L. 1400, sem. L. 740, trim. L. 380 PRQVA TABLE DICHIARAZIONI DEL COMP. CONDIZÎONI Dl RECIPROCITA' per l'accordo sul T. L. T. I metodi dî pression© non sortîranno alcun eífetto - L'artificiosità rifflüm <“nmnnr!nn rintí - iimo^inwn _ I n nrirp ¿ inriiuicikiltoi L E T T E R E do Nüowa Belgrado Corne si fa già dal 1947 nella vicina Jugoslavia .quest’anno gli organi competenti del Potere Popo-lare con la collaborazione délia UDAIS e delle altre organiizza-zionl sociali hanno indetto ¡taie settimana anche hel nostro circon-dario. Sono en-mai passati i tempi in cui la donna, nella sua cura per i propri figli, era abbandonata al «destino» e costretta ad arrangiar-si da sola nelle difficoltà délia vi-ta, nelle angustie e privazioni in cui la riduceva il régime capita-lis'ta. Nel maggior numéro dei casi la donna lavoratrice dovendo com-piere enorml sforzi per procurare il necessario alla vita dei suoi fi-gli precocemente soccombcva sotto. il peso di taïi fatiche e sacrifici. Ma ciô non è tutto, poiche spesse volte, nonostante tutti i suoi sforzi, verieva nascere -e crescere i propri figli gracili e malaticci senza possibilité alcuna di porre rimedio a tali condizioni. I compiti che il Potere Popolare si è prefisso di iniziare nella Settimana délia madré e del bambino è di continuare in seguito attra-verso il Consiglio per la madré ed ii bambino e con la collaborazione delle organizzazioni di massa, di-rnostrano chiaramente che il pro blema è stato s'tudiato e ben com-preso nelle sue basi. Difattl solo una madré, che, coll’aiuto del Po-terc Popolare si maintiens sana essa stessa ed c liberata dalle enor-mi preocupazioni, che nei tempi di esecrata memoria incombevano su lei, potrà procreare figli sani e îot-ti dedicandosi poi con risultati frut) tuos'l alla cura degli stessi. Da ciô l’ordinanza emanata dal Comitato Esecutivo Circondariale, nel période dei preparativi per la Settimana. Con taie ordinanza vengono riconfermate ed ampliate le dis-posizioni già emanate in taie mate-ria con particolare riferimento ai problemi riguardanti il trattamento délia madré lavoratrice, nel periodo délia gravidanza e dell allattamen-to. lu base a taie ordinanza vengono fatte alla madré tuttie le agevo-lazioni per favorire la sua maternité, sia nell’alimentazione, che nelle gratifiche, corne nel riposo necessario (senza la sospensione délia pa-ga) prima e dopo il parto. E non verra abbandonata nemmeno dopo la nascita del figlio. Anzi, "ara poi anche il neonato ad usufruire, seb-bene ancora incons'apevole, di tutte le cure. che il Potere Popolare es-plica per far crescere sana e forte la nuova generazionie. Il P. P. vuole fonnare e formera una socie-tà in cul non ci saranno esseri gracili o deformi, oppure resi per-versi dalla loro miseria e abban-dono a se stessi. La nuova società non conoscerà più le tristezze délia infanzia abbandonata, la cronaca nera non registnerà più nomi crimi-nali e, meno che meno, crimini di minorenni, in cui la gioventù in-correva a rhotivo dell’abbandono e sotto la spinta délia miïeria. Basta dare un’occhiata nella vici-nissima Trieste per formarsi una idea di quanto si puô fare per far crescere i bambini contenti, sani di corpo e di mente. Ivi gruppi di ragazzini, dispersi nelle piazze e tra le case diroccate, abbando-nati a sè stessi senza una giusta educazione e senza una giusta cura del loro iisico. Il vagabondaggio fiorisce quanto mai con la dispera-zione delle madri, che, impegna-te tutto il giorno per procurarsi un mistero pezzo di pane, non pos-sono dedicarsi alla cura ed alla educazione dei loro figli. E qui nel nostro Circondario? Molto è stato fatto in questi po-chi anni dopo la liberazione, nonos-tante grandi difficoltà. Ma il programma, chç il Potere Popolare si è prefiisso di realizzare nei minor tempo possibile, è ancora ampio. Affinchè la madré non sia impos-sibilitata ad includersi nella pro-duzione avendo ragazzi piccoli,sono stati e verranno istituiti aitri asili nido, dove i piccoli ricevono *utte le cure neicessarie per il loro svi-luppo. I più grandiCelli frequen-tano gli asill infantili, nei quali per l’uHeriore sviluppo s'i fa di tutto, si educano e preparono per un con-tegno più sérié nella scuola e più tardi nella vita. Ed ofa si stanno istituendo pure i centri di gioco collettivo i;er il periodo delle va-canze scolastiche, per far si che rimangano anche per quel tempo sotto la guida una éducatrice, senza incorrere nel pericolq di cadere nel vagabondaggio. 'Iroppo lungo sarebbe menziona-re tutto ciô che il Potere Popolare ha già fatto, sta facendo e farà per le madri allô scopo di allevia-re la loro maternité, senza disto-glierle del lavoro, nonchè per il be-nessere délia nuova generazione. Quando si presenterà l’occasione ritorneremo in argomento trattan-do le singole disposizioni ed i compiti relativi a taie problema. Spenloni a! oyere L ON DR A — Secondo il gio.-nale «British Medical», nuovi pirog’essi sono stalil reail iizz-afii inel trattamento chirurgico del cuoire. Infalti per la prima' voda nella storia un chi rungo inglese dell’bspedáíe di Lon-dra, R. C. Bnck, ha opéralo cen succesao sette pazienti su nove che soffirivano di Uenosj mitralc (re-stringirnento de:’,e valvola del euo re in seguito a reumatismo articulare). Brook si é -acato recente-mente negli Sta(i Un „tj per fare deiBle operazioni dimanlratiye dj-panzi a chirurghi americani. BELGRADO — Parlando neha discuissione sulla čonivenzione del genocidio, il ministro degU este-ri juigoidaivo, Edvard Kardelj, ha diohiaràto che nel corso della discussion e è provaito che la canivem-zione, malignado tutte le deboi«zze e manchevolezize che incrinano il suo isignificato, rapprasenta purtut-tavia un notevole passe in avanti per lo sviluppo democrático del diriitto internaizionale, «La convenizione — ha affermais Belgrado, II Minnstero degli Es-teri jugoslavo ha conSegnato una nota alí’Amba-sciata Soviética a Belgrado in cui si protesta contro le manovre che le flottiglie fluviali so-vietiche ■ effettuano dal 16 maggio lungo il corso superiore del Danubio, manovre che continuano tut-tora. La nota jugoslava aggiungie che queste manovre rendono impossi-bile la navigaziorie sul Danubio superiore, c'hiede che i battelli siano ritirati immediatamentie e precisa che, con tali prooedimenti, le auto-rita militan s'ovietiche violarlo di-rettamente la Convenzione Danubiana del 1948 la quale garanitisce la liberta di navigazione lungo tale fiume. Secondo imformazioni ricevute la flottiglia soviética sul Danubio ha iniziato il gionno 16 maggio delle manovre sul Danubio superiore in modo da ostruire-il libero passaggio delle navi mercantil!. Queste manovre vengono e.Cfettua-te ogni mantedi, mercoledi.giove-di e venerdi, dalle ore 7 alie 20 e spesso anche oltre tale ora. Duran-tic le esercitazioni della flottiglia soviética ogni navigazione c Vietaita nel settore dellie manovre che causano sia alia navigazione jugoslava che alia navigazione sul Danubio in generala un considere- ^ Volé danno materiale, dato che i mercantil! sono costretti rimanere fermi durante tutto il periodo delle esercitazioni. Risulta puré che a causa delie segnalazioni scorrette ed irrego-lari, i mercantili talvolta passano attraverso le zone delle esercila-z;oni a fuoeo della flottiglia soviética, come é avvenuto per esempio il 17 maggio per il mercantile jugos-lavo «Kaisjia», dato che la societá IINVESTIM1NTI I la Jiigoslöwla II piano quinquennale fis3a un totale di 278.300 milioni di dinari per investimenti. Dal 1947 al 1948 sono stati investit! 142.057 milioni di dinari, coirrispondeniti al 51,7 p conto dei totali inivastiianenti, es-clusi queill militari. Gli investimen-li durante il 1950 ammonteranno a 87.534 milioni di dinari. Gli inves-timen'ti fmora effetitiuati, compresi puré queliH helia oostroz-iesne di ob-bietlivi chiave i qiuali sono inclusi nal piano 1950, aasicureranno, quan do le opere sairanno ultímate, Ja completa realizizazkme di tutto il pó.aino quainquennade iper i segiuenti settori: nafta, carbone, metallurgiia non ferrosa c coke. Pe alcun i di quosti settori ii piano sará supéralo. Non ténendo conto degli investi-menti nelle cooperative e nell’eser-cito, nelle singole repubbliche del paese saranno stanziati durante il 1950 capitali che per la Serbia cor-rispondono al 107,6 per cento degli síanziamenti effettuati durante il .1940, per la Croazia al 33 per cento Slovénie. 72.2 per cento, Bosnia-Sr-zegovi-na 132.6 per cento, Macedo-nia 138. per cento, Montenegro 123 per cento. Tali cifre sono State cal-colate quale media ogni ambiente. Nel 1947, 1948 e 1949 le éntrate naziaaali sono ammonitate respet-tivamente a 132.905 milioni di dina-ri, 189.725 milioni di dinari e 227. 691 milioni di dinari. Nel 1949 le éntrate erano cosí distribuite nelle singóle repubbliche: Serbia 95.632 milioni, Croazia 61.007 milioni, 51o-venia 31.545 milioni, Bosnia-Erze-,ovina 25.388 milioni, Macedonia 11.481 milioni, Montenegro 2638 mi-licni. Per il 1950 è previsto un ulteriora aumento, tanto che le varie cifre saranno pórtate alia Serbia, 100.119 milioni, Croazia 64.551 mi-iioní, nosnia-Erzegovina 29.204 milioni. Macedonia 12.817 milioni e Montenegro 3088 milioni. Le éntrate nazionali nella loro te alita aumeniteraimo di anno in mino. 5 Se consideriamo le entrate del 1547, deli’importo di 132.905 milioni, come indico 100, le entrate previste per il 1950 regístrano un indice di 185.3. Kardelj — cost itiuis.ee un’arrna nelle mani delle piccole e medie náizi'oni, nella loro lotta contro le pressionii proven lenti sia da una che daü’altra parte». Riispondendo alie interpellanze siulle relazionl italo,-iugoslave, ed( in panticolare sulla posizione delle minorainize naziomli jugoslave in Italia e le relazioni sulle compen-sazioni per i beni italiani naziona-liiazati in Jugoslavia, il Ministro deglj Esteri Kardelj ha dichjaralo di navigazione jugoslava é stata avvertita delle manovre appena il 26 maggio con un avviso ufficiale inviato dalle auitorita austrlache su ordine di quelle sovietiche. II comunicato annunciava che le ma-novré sarefobero durate fino a nuovo ordine, vale a dire senza un tempo prestabilito. II «Wiener Kurir» comunica cha la gran parte delle turbine acquis-tate e pagate dalla Jugoslavia pres-so la ditta VOITH a St. Polten é trasportata daliie autorité soviet-che jn Austria verso l’URSS. Quesu te turbine - delle quali non si cono-sce ancora esattamente il valore, ma si sa che erano destínate alie grandi idrocentrali jugoslave sono state mesi fa trattenute dalle autoritá sovietiche al momento di partenza per la loro destinazione. Si apprende che la VOITH la quale fa parte del trust soviético in Au-tria «USIA» avrebbe ricevuto quale amonto dalla Jugoslavia 6 milioni di scellini. Altre turbine per la Jugoslavia sí trovano ferme a Vienna perché i sovietici non concedono il per-mes'so di viaggio atraverso la loro zona. Solo una mínima parte della intera ordinazione é stata eseguita e ció oltre un anno fa. Quesli fatti hanno provocato un vivo aliarme negli ambianli industrian di Vienna dove si sperava in prossirne íorti ordinazioni dalla JugoslaViaí Scimpanze in vista? CAPODISTRIA Si ahprende che verso le ore 17 del 14. c. alcv.nl ragazzi (ibitanti nei pressi di Monte S. Marco hrmno visto accocco'ato fra i rami di un albero uno scimmione. Spavenin.ti, essi si sono rifugiati a cusa. La DP avvertita della sooperta e uscita per una battuta, seguita da nume-ro.-,i membri della societa cacciato-ri- La caccia continua. Lo one upperterebbe alia famgilia degli scimpanzi e sarebbe fuggito da un ciirco equestre nei pressi di Trieste- Ai termine de'/i’anno scolastic«, i'l marasciallq TITO ha ricevuto a’cuni a'-licivi della scuola superiore del partito, Riferendoii alia lnt-la attuahnente condotta dad comu-nisti i'igos’avi per ia purozza delle dottrine marxiste lenmiste, il ma-resciallo iia ciei^ura'o: «I pió forti argnmenlt in questa lotta nni li a- v emo se attue.-oim in pratice le tcorie dei inostri granidi maestri e rifuggiremo da qiualle manifestaizio-ni che haorno trovato la loro piti forte espreisisione neilTUnlone Soviética, a 31 amri,¡ dalla fine della rivoluízdone d!i ottcibre. «,No,n vo-glio qui criticare TUnione Soviética ed il partito bolscevico del’U-R.SS — ha coritiniiiato il marescial-lo — perche la pratica dimostrará chi ha ragionc, n>oi o loro: noi non vogliamo far lloro concorrenza a mude pairoie. a chi piü e moglio gri-da, ma con fatti concreti noi vo-glianio a'utáre •!« forze progressiete di tutto i¡ mando che gia oggi iguar-dano differeriteinente sulla Jugo-slaivda1». Mencionando i fenomeni negati- vi verifican sí noll’URiSS e ricor-da'üdo come moüi oggi pensano es-isere necessario accettarlí come tali •perché un giorno o ,1’al.tro ben do-vranino scom,pariré, il maresciallo ha djchiar'ato: «Noi siamo delTopi-nione che ecsj non cesseranmo da salí, perché non c’é una for,za che ponga loro termine e perché nes-sun fencwneno neeatiivo é «orto in una societá da 'solo: conitro di es- che liopinione pubbiica jugoslava ó preoocupoita del proolenea delle rni-noranze j.ugoslavé m Italia e che q.uesto prabletna é streltainente collegato con la camoagna attuail-mente in alto nelfla penisola italiana sul problema del TLT, Trattando delle af'erinsz'onii della isitampa straniera ciica il presunto blocco nella zana B del TLT e la forzata mobditazone del Ja gio ventü italiana di questa zona prir il lavoro obh'igfafcqrio, Kardejj ha detto che tutte queste afferrns-zic ni costituiscono un’a::eu-:a delibri-Ha-mente forr.nuiata conlro la Jugoslavia e proivamo come cecti circu-li reputino necessario somininistra-re costantemente delle inieaioni alia propaganda antijugodava alio scopo di mantenerla sempre in vita. | Kairdelji ha diiohiarato inoltre che non esiste aloum blooco nella zona B e che .ii govenno ’jugoislavo e l’am ininiistraizione mildtare neila zona non intendono affatto ostaooíare il movimento di chichessía, anuneino ché non á trattí idi quelle misure che sono injdispensabili alia prote-■ziane degli initeressi jug-aslavi. «La Jugoslavia é stata costretta ad a'doltare conti provvedimenti enn tro ~eilememtii profittatori che passano da una zona all’altra evitando di pagare da.Ei doiganali e cercando di eseroitare de'lle specula-Eioni.» Riferendosi al fatto che le trat-tative isudlle riparalzidni ioon ITtal.ia sono igiunte ad uin piunto morto, Kairdelj ha affermato che ció non va asioritto ali’intranisigenjza ¡juigo-slav'a bensl all’eividente mainovra política di parte italiana, dato che il problema é strettamente cofllega-to con la qiuastiane dej TLT. In effetti pero l’aocordo é sitato rag-giunto, iseppure non formalmente: questo sia per quanto riguarda le riparaizionii sia per quanto concerne i pónc-ipi di ma^sin..». e l’arn-montare delle oompensaizioni per i beni italiani naiziionatizzati ip Jugo-slaviai. La Jugoslavia é stata larga di vedute su questo problema — ha aigigiunto il Ministro degli Este-ri — ed ha aderito parzlalmente alie richieste italiane. Tuttavia l’ac-ccrdo non é 'stato firmato; e il pópelo jiuigoslavo pienisa che ,ci si posea valere di qiuesto accordo per delle presisioni sulla Jugoslavia in relacione al prcibleina del TLT, «lo polsteo aissicurare i deputa', i del-TAssemblea n&zionale — ha conti-nuato Kardelij — che tali metodi di pressione non sortiranno alcun effetto, Noi consáderiamo che le nostre relazioni economiche non. lTtalia non hanno e non poisisono av,ere ai-cuna attinedEa con questionj di natura política, come ill problema del TLT. Tuttavia queste relazioni e-conomiche, se s,i .sviluppassero cor-rettaimiente — e la questione delle riparazianj é conneissa ad esse •—1 non vi ha dufcibio che potrefabefo cífrire delle condlzioni essenziali per creare un’intesa reciproca base prima per riisolvere le molte que-stioni in penrienza che sembrano atlualmenfe insoluibili o perlomeno molto difficili.» .si ibi'sogna lottare. 11 nostro paridlo deve evitare il fenómeno negativo delta sua traisformaaione i,n un apparato burocrático che raffonza la macchiiia déllo stato, com’.é il casó del' PC bolscevico dell’URSS.» Il marasc'iallo TITO ed a.lcun¿ dol Pdlitbureau puré presentí, si sono pc>x cordialinenite trattenuti in con-versaEione con gli allievi. BELGRADO — E’ giunto a Bel-> grado un gruppo di 12 lavioratofi DISOCCUPAZIONE E CONDANNE BONN — La disacicupazione nel territorio federale della Germania occidentale durante il mese di maigigiib ha súbito un’ulteriore au-monto d¿ circa 115 mila pensarle. Il 31 maggio la Germania aiveVa cosí 1,650.000 disoccupati. TOKIO — II pu.bblico ministerio di Tdldo ha chiesto oggi la pena di morte contro tre accusatj, e varie pene detentive per gli aitri sette qel procesen íntentato contro i diecj comunisti ché hanno sabota.to la sicorSa eetate ii treno .preisso la staizione di Mitafca, Olá awacati djfen130.fi hanno pubblicato oggi lina diohia/raizione in cíij si critica severamente il Fuihblicio Ministero e lo si accusa di aver trasformato il proceaso in «una farlsa». In seguito Rardeilj ha dichiairato, riferendosi al viaggio di Trygve - Lie, .che Tattjyitá del segretario genérale delTONU é fra q.uelle che meir.itano Taippoggio di tu'tti i' go-veirni amanti della pace- Parlando déi recente memorándum di Trygve Lie diretto a,; membri dell’O-NU, Kardelj ha espresso 1’op-miome che le .proposte, per quanto non approvi talune di esse, costituis-cono bin’fniiziiatjivia utile che puó condurre l’umanitá veirso un accord,o definitivo. Parlando del memorandum Kar-delj ha detto: «Le proposte, senza entrare nei dettaigli, rappresenta-no una utile iniizia.tiva per un ac-cordo. Questa iniziativa — egili ha aggiunto — non piuó eissere utile che a due coindii.zioni: primo, sinte-ritá e non rutilizzazione di questa attivitá come un mezzo di propaganda. Secando, indivisibilitá della pace che deve eissere assicurata sia fra i grandi, che fra i grandi e i-piiccoli' paeisi e fra i piccoli paesi stessii-» Kardel.j, ha concljiiso affer;-mando che «i’accordo fra i grandii deve fondársi sulla ibase di una pace genérale ed índivisibile e non su trattazioni e divis ;on.i in sfere d’infiuenza, quaiisiasi al tra concezi-oue avvicina Tumanitá alia guer- II deputato democristiano Ettore Viola ha formúlalo davanti alia Camera dei deputati le s'ue accuse di traffico d’influenza contro Giusep-pe Spataro, ministro dei post-tele-grafonici e contro aitri parlamentar! democristiani. In mérito alie . at.tiyitá del Ministro, Viola lo ha accusato di aver dedícalo, nel tiempo in cui erá direttore della Radio Italiana, quaranta milioni di lire alia costruzione di Radio Pescara Unicamente perché é originario di tale regione e di aver dilapídalo 400 milioni di lire in aitri lavori sempre nella sola regione di Pescara. Viola ha chiesto puré come sono stati utilizzati i sette miliardi di lire spesi dalla Radio Italiana nel corrente anno. Ettore Viola ha accusato quindi il deputato diemocris-tiano Paolo Bonomi di essersi fatto una fortuna ammontante a cin-quanta milioni di lire grazie ad un misterioso affare. Quanto al deputato Giacomo Ca-soni egli é stato accusato da Viola di aver venduto, per suo proprio conto, ai giornali della carta da giornale importata dalTUnionie Soviética e destínala ai Ministieri. II presidente del Consiglio De Gaisperi ha replicato al deputato Viola. Una proposta del partito libérale italiano tendente qüla costituzio-ne di una commis'sione d’inchiesta parlamentare é stata re,spinta dalla Camera dei deputati con 243 voti contro Í90 e 5 astenuti. italiani impiegat,i ,prenso fabbriche industrial! d¡ Torino. I lavoratori si traitterraruno in Jugoslavia per un certa periodo di tempo in quality di osipitj dei consiglio céntrale della íedera'zione dei sinidacati ju-goalavi. Essi visi.terainno le dmprese industrie di Belgrado ,e dintorni, non-che vari centri indiustriali delle re-pufobliche della Bosnia, Erizegovi-ina, Croazia e Slovenia. I lavoratori italiani isi recheranmo pure a Fiu-me dove Visiteranno i cenitiri industrian della cittá. II presidente dei sindacati niec-eanréi Tanner, parlando all’Asscm-blee del comitato nazionalé dolía sua categoría, ha blasimato la con-rloitita den! Unione Soiviietiica verso ,1a Jugoslavia. «:Ii blooco económico a danno di un piccolo paese —-ha d:¡ hiaraio Tanner — é parUeo-larmenté di.sgu stovolc tanto piíi che i leaders de.ll’Unione Soviética hanino semp.re dichiarato che nemmeno. i! regime politico dei vari ,paei?,i davrabbe impediré lo svilup-po delle relazioni commerciali in-temazioinali». Parlando della tenisione interná-'zionale Tanner ha sottoilineato che Tinflueniza delle potenze occ'iden-ta.1.1 che non desidera.no un’accordo con la URSS, sarebbe iosiigiñifican-te ,se TUnione soviética lst.es:,n vo-lesisé d.imoistrare con i fatti di vb-lere una diste,nsá one generate s-ulla base della non ingereniza negli af-fari interni degli aitri paesi. La migl.iore risposta alia canipa-gna sciovinista e caminformista siérrala dal loro apparato propagandístico su pretese coscrizi mi e pirecettaizioni di nostri giovani nel-la brigata «25 mag.gio» ,che si trova attuaámente nei cantieri di Nuava Belgrado, è certamente data daigli Btralci di lettera che ripor-tiamo di sotto. Riteniamo superfino ogni commento. «,Q.U|i si lavora eroicamemte, abbi-amo ció che di in,eg lio si possa ,de-siderare ed il vitto è ottimo. II nostro- comandante è Giurgevič Eugenio di Serhara, Qui ci sono molte orcheistrine, ogn¿ ¡brigata ha la sua ed oigini sera cié il cinema o si baila. La sveglia suona alie q.uattro.» Casi strive Delbello Umberto da Guiberton alia, propria maestra. Marinčič Egidio scrive alla madre Marinčič Catenina, a Dada, di stare tranquilla e di non nreoccu-pa.nsi penché lui sta, bene e non gli manca mulla. «Domani — ag,grange — non isi lavora ed ho I’inten-zione 'di fare una passeiggiata at-traversd la città-» Marinčič Pellegrino, da Doila, scrive al padre Oderlsio di star bene e gli descrive la giornata la-vorafiva rendendo noto che a'la domenica fa festa, che ha già visítate) il giardino zoologico ed i mu-sei. I parent! stessi dei brigadieri eo-municano a] Comitato Distrettuale che hainino ricevuto notinie del loro figli da Nuova Belgrado. Pernic Casimiro., rende noto che la sorel-la sua ata bene, noinostante la 1' n-tananza da casa e che lavora in-.stancabilmente per Tedifioazione II deputato democristiano ha accusato di traffico d’influenze il ministro delle poste e dei telegrafi e qualche parlamentare del suo partito, ma il consiglio di disciplina del partito democristiano lo ha blasimato escludendolo dal gruppo parlamentare del partito. NeDa lotta per il costante ele-vamento delta ipraduzione, j nostri lavoratori complano sforzi amimire-voli perché cosclenti di lavorare solamente per il proprio beneissere. Lhiitrodiuzioine delle norme nel raimo deilTindustria e delle costru-ziomi, é stata senza diubbio uin incentivo che spinge i nostri operai e tecnici a sempre nuovi e ma.g-gioiri succesisi. La gara per il su-perainento delle norme nel collet-itivo di laivoro, cositituisce oggi Tin-centivo delTaippassionato fervore e de®lo slancio nei lavoro, con cui viene affrontato ii problema d^l-T-elevameinto della prod.uizio.ne per lavoratori che cosí vengono ricom-Piensati in base al contributo effet-tivoi che essi danno per la nostra economía socialista. Da ció solamente hanno e p,os-sono aiver origine i succeis,si del lavoro per Taumento della pradu-zione passano venir supérate tutte le diíficoltá e risoltl i prdblieani che qiuotiidja,mente si prese,ntano- Lo s.viIup.p,o déSía lotta per Taumento della prodiuzione si diffonde .sempre p.iú nei settore cooperati-vistioo. Le oooperative agnicole di pro-diuzione vioglipno risultare all’avan-guardja e vogliono anidr’eisse contare neille prcrorie file nnovi ra-zionalizizatori ed i.nnovatori. Ció significa .che nelle cocperative a-gricole di produzione si vuole diminuiré la neccssitá di mano «Popera mediante una mi.gliore onga-nizzaizione e razionalizzazione del lavoro, aibbassare i prezzi dei pro-dotti, elevare ¡la ipor,tata per ettaro e quindi aumentare le entrate della cooperativa. In tali cooperative si sta facen-do qualcosa di nuovo. I nostri co-operator.j crean« nuovi metodj di lavoro e di premiazione, perché es-si r.iíiutano ció che é gis stato superada da tempo e ció «he non porta ailoun vantaiggio, «Ad ognu-no secondo il suo lavoro» é ,i.l mot-to creativo dei nostri lavoratori della térra. Le cooperative agricol.e di pro-■ duzione hanno indetto, per propria inlziativa, una riuokme de,i dirige,nti e de,¡ loro membri nella quale é istaito affr.ortato il problema jdeílTintir.adlifzieine delle norme la-vorative. I rfeultati ¡non si sono fatti attenldere. Casi la cooperativa di Anca.rano ha introdotto il sistema normativo di lavoro col 28 maggio scorso ed altrettan-tio hanno falto i C'ooperativisti di S. Onofrio. ■Rímane ancora ¡pero qualche preiconc,e.tto nei rlguardi delle norme, ché alciuni le oonfoindonó con un contratto qualsiaisi o con il coturno d’infausta memoria. Necessi'ta, chiarire pratlcame.nte la differen-za essenelale fra i due sistemi ap- dei socialismo. Nello stesso teenpo egli si diichiara orgoigliaso di sua sorella. Iista-uttivo è Tesempio di un bri--gadiere che raocomanda al nadro di tranquiillizzare la marnrna. Eg]i è sadidisfatto pienamente e si da-ver te «i m-ndo. E’ entusiasta ¡ ella partita internazionale di calcio Juigasla.via — Danimarca, alia quale ha assistito, «Si mangia bme e i giorni passano velocemente, Lavoriamo delle 6 alie tredici e dopo il pranz-o siamo iiiberi isiino alie 10 di sera.» II comp. Dibnis scrive alia sorel-la a Crassiziza: ’Caira sorella, ti co-miuinico che ho pasisa.to la settimana netamente e cosí sono certo passeró la pross,ima. Come me pure il comp. Adamo è soddisfatto, II vitto è ottimo ed abbiamo ricevuto una tuta e le seairpe, lavoriamo su un grande pal'lazzo. lo mescolo la malta- Sono divemuto comandante di Un giruppo di 10 oompagnii ...» .11 comp. Perossa, da Breci, de-scrive antuisiaisticamente il pallazzo nei quale lovara e che «potrebbe benissimo oocupare uno spazio grande come B,uie.» Si dichiara amm.irato di Belgrado, che è una bella cittá ed ha molte fabbriche. Una comp. di Salvare si vanta di essere stata eletta a comandante di un gruppo 10 comipagni, e di essere stata proclamata quale la migliore fra tutte, .ripromettendosi di volerlo restare fino alTultimo. Bruno scrive a Suisan Maria a Momiamo: «Già il primo giiorno so-no .stato scelto a comandante di un gruppo. Sto ,bene e mi trovo contento. Lavoriamo fino alie 13 e quindi studiamo, giochiamo al pailo-ne, balliatno ecc.» Infiine Buhóla Viltorio, da Kuci-breg, scrive: «, . . il tempo della mía permamenza qui non a perdu-to., perche qui si lavora per il nostro -grand.? Maestro TITO, per il Partito, per il popoíj, per d socialismo e per un feavvand-re . , .» Il cam amiante de¡la brigata. com.p. Giurgevió, comunica che «finora la brigata é in testa a tutte» ed ha pórtate) a termine ij; oio compito grornabero una V)]ta del 132,5 p. c, ed un altra del 138 p- c. riuscendo a superare sempre ¡1 pro- pasti dimodachè il noistro lavorato-re sappia che con questo sistema di lavoro il vantaggio puô assers solamente suo. Ne-lle cooperative agricole di pro-du'zione di Baibici e Ber.tocchi la-mentano la mancanza di q.uadri ca-paci per la direizione di un isimi-ie lavoro, corne piure nom .samno aplicare le norme adeguate ai piu deiboli di castituzione ed agi! an-ziani. S-orge p-ercio la nacessità di c,reare q.uadri adatti e dj saper gi.usta-mente stahiUre le norme secondo ogni gen.ere di lavoro. Il eompito no«» A facile e non piuô essere risotto se non Con l’iimpegno e la buona voüomtà. Grande intéresse suscita,n-o le nome di pradiuzione nel caim,po del-Tallevamiento def bes.tiame. Tutte le n-oistre caoiperative agricdle sono impegnate p,er Tinitrodu.zjione delle norme anche ,in questo ca.mno. Un magigiore interesse ,in| ciô dim-astra-no le coapera-tive di produzione a Monte di Caipodistri-a, Puœe e S. On-ofrio. In tal modo la sociializzazione della campagna progredisce e colla giusta .introdlu-zione ed aippljcazione delle norme i sucoEssi hel rarao del cooperativisma agricolo patran-no eissere granidi senza duhbio. Prossimo eHacco di Mao - Tze? HONG KONG — I cincoli informât! cinefei dichiarano che Mao-Tze-Tiunig ha deciso di rafforzare Tapparato militare che dovrebbe etntrare in aizione per Tinvasione, in iseguito al concentiramento di forze nazionalisfe a Formosa dérivante dalTevacuazioine di Hai-nan e delle iso’e Chuean. Il fatto che la quarta anmata sia istata chiamata a fnngere da rincalzo alfa terza nelTinvaisiane di Formosa compro-va che le tnuppe délia Ciria' popolare procedono al conice,ntramento dj grandi riserve in modo da per-mieittere loro di sohiacciare qualsi-a,si resisteniza nationaliista più forte di quella prevista. Secondo fonti dél Kuomlntan.g, le truippe 'naizianaliste di Formosa a-vrebbero recentemente ricevuto «apparecohi da caccia e bembar-diéri a reazio-ne americani». Taie voce viene tuttavia aocolta con sc.ettici,, mo da,; cincoli bene informât! dj Hong Kong, che o-iteng.ono la notizia si inserisca nella eam-pagna propagandistica diej na-ziana-li.stii, destinata ad indurre Mao -Tze - Tung a ritardare la sua of-fensiva per avéré il tempo di par-tare a termine i preparativi nel morne,nto in 'Cuj sta aiyvicina-ndas-i la stagione de,j tifoni. L U. R. S. S. VIOLA lafconwenzione danubiana Nota di protesta del governo Jugoslavo Attuare in pratica la teoria perché solo la pratica ci puô dar ragiont Il comp. Tito agli allievi della Scuola Centrale del P. C. J. ra». Corruzione i n Italics il «caso» Viola è significativo pria piano làworatlvo- NORME LÄVORÄTIVE NELLE COOP. AGRICOLE PAGINA II LUSIMGHÍERO IL BILÄNCIO DI CHIÜSÜRÄ DELLÄ SETTIMÄNÄ DELLÄlMÄDRE E DEL BAMBINO TUTTO IL POPOLO OA PARTECIPATO ALLA GARA PER m 113 Il 18. giugno, rassegna della gioventù studentesca il lavctro délie brgahiZizazionii di maissa ftell’amibito deila Settimana del'Ia Maidxe e del bambino è stato evblto con asamplare casciemzia del proprio davei-e ed abbiamo casl registrar o un nuovo successo di quests iuiziaitiva del nostro popolo in dlifeisa della madré lavoratrice e dei bambini. • Durante la settimana niûmerose sono state le riunioni di massa, le canferenze ecc. nelle quali sono stati trattati i problemi inerenti aille donne ed ail’cducazione de! fligli. .Moite delegazioini di donne d’i Ca-podistria, Bertocchi, délié cooperative agricole di Truscole e Mare-sago e di altre località, hanno visita,to glu asi’Ii ed I. giardini d’in-fanzia di Capodiaria e dlelle ciitta-dine costiere portanido doni vari ,dpp di quale mole di -laworo sia ataita swfftai dailib nostre dirgahiz-zaizioni di massa nell'ambito della settimana della «Madre e del bambino». Questo lavoro nei medesimo tempo e ia p,iu chiara dimostrazione del’a cura dedliicata dal Potere Pr-polare e da fcutta la nostra societa soaialista aj problema deila madre e del bambino. Se facciamo un con-fronto con quanto ,e .stato fatto nagli' anni paissati v-edremo quale passo è stato fatto iqnnnzi. ’ I risultatl sinora conseguir! ci confenmamo maggiormente la giu-stezza della via seguita si nora. Venerdi scorso è stato aperto a Ciittanova il ristorante per i bam- bin¡ e cosí pure sarä fatto a Ver-teneigjlio ed Umago. A Buie ogni giorno da 15 a 20 persone lavorano Volontär lamente per l’adattamento dejl’asilo infantile. Una delegaizione di 50 pionieri e 15 mamime vennero ricevute marte-di dal ¡seg.retario del Oom, Distret-tuale di Buie, che ha paräato ai bamibinii ed offerto loro, a nome del Potere Popolare, in dono un libro ciascuno. II comipag. Segrefario ha pure assegnato un’appaxecchio radio per la casa dell’orfano che yerra aperta a Cittanöva. I pionieri italian'i e ciroati han.no risposto rin-graziando per i doni ricevuti e per le eure cositanitii ricevute da] Potere Popolare, promettendo inoltre di applicarsi ancor piü nello studio e cosí ripagare im parte i benefici ottenuti. I giovan^ .scolar.i di Buie hanno paríeeSpato ad una g¡ita a Pinguen-te, Pisino, Parenzo e Rovigno. Da Gmisignana e da Castagna i bambini delle souole ejementari si so-no recati a Salivare dove hanno tnascorso la giornata tra ¡canti giaio-sS e giochi. In ogni centro scolastioo .sano Etate temute confereinize trat/tanti problemi della materrulta e delj’in-fanzia. Venerdi una delegazione del-l’UDAIS e d.i pionieri é stata ri-cevuta atüa MUJA a Capodistria. LA CAMPAGNA ACQUISTI DEI PRODOTTI AGRICOLI per i piccim. Particolarmente riuscite sono State le riunioni e le g i,te dei pionieri a Struignano, Ancarano e Salvore, alie quali hanno .partecipato centi-naia e centiinaiia di scolar.i delle ci’ttadine della casta e dei paesi de’i’interno, Eissi hanno .trascorso con giochi e lieti divertimenti la giornata. Prendere tempestivamente i provvedimenti per regolarizzare il trasporto ai centri La Amministraiziione Militare dgil’Airtnata Julgoslaiva ed ,il Cami-tato. Popolare GinconidariaJe hanno origanizzato un rlcevimento per le vedove e gli orfani deila lotta di ■ liibeiraizíonie. Lia raecolta in favare deila «¡set-timania deila Madre e del bambino» ha dato coosliderevoli r.isultati. Fra gli altri si sono distinti il set-tore di S. Lucia ove sono state rac-cdlti oltre 15.000 dinari. La cooperativa d.i acqujsiti e vendá'te di Ancarano ha stainzliato la somma di 14.000 dinari per la costruzione di un campo di igioichi P« bambini. Caimpeil Sajara, Bafaidi, ed altre località hanno puré contriibuito ailla raiccoilta. Le donne d'i Pucce hanno lavo-rato d’assalto per la costruziione di un campo dii giochi ove i bimbi potranno anche durante le vacanze svolgere giochi sani ed iistruttiv.i. Le donne di Corte d'Isola si son.o puré imipegnate d¿ effettuare 80 ore iaV'Oratiive pro Madre e bambino. Una deilsgazione di donne ha visi-tato la sezione maternitá dell’ospe-dale di Capodistria recando doni alie madiri gestanti. Da quanto sopma abbiamo un qua- Gli organi della federazione cooperativista di Umago prendano atto dei suggerimenti loro rivolti AU’inizio délia s tagione deglí acquisti dei prodotti agricoli abbiamo avuto motivo di richiamare l'atlen2ione delle cooperative acquisti e delle istituzioni a ció proposte sulla nécessita di adottare in tepm utile tutti provvedimenti prelimir nari riehiesti per un regolare svol-gim’ento deila campagna acquisti. Cosí richiamammo nuovamente l’atteuzione delle stesse sull’urgenza di organizzare preventivamente i trasporti, i locali adatti, le ripara-zioni alie macchine ecc. Sembra pero che non tutti abbia-no tenuto conto dei consigli loro rivolti dai competenti organi, che provvidero in tempo a metiere sull avviso sia produttori che aqui-renti. Cosí la Federazione Cooperauvis-tica di Umago non ha tempestivamente organizzato i trasporti per la frutta e gli ortaggi, di cui la síagione abbonda e cío con il peri-colo di gravi danni. S Ad esempio il 25 maggio a Ver-teneglio la locale cooperativa acquisti aveva immagazzinato 3.000 uova destínate al nostro mércalo. I res-ponsabili richiesero a piü ripres'e il mezzo di trasporto occorrente, ma questo non é arrivato finché non é intervenuta la commissione di contralló che ha provveduto. II danno sarebbe risultato notevole sé non fosse intervenuta tale commis'sione. ne. Non é ammissibile che la commissione di contrallo debba incari-carsi di problemi che potrebbero essere risolti utilmente sul luogo ma che non lo sono per l’incuria o la superficialirtá di certi elementi che non si rendono conto delle loro res-ponsabilitá. Infatti delle 14 cooperative del buiese ben 10 automézzi da posSiedono propri trasporto, 5 de i quali pero momentáneamente non sono utüizzabili per lievi guasti. Data che con una lieve spesa e poco lavoro possono essere rimessi in efficenza i mezzi sopradetti, ri-cade sulla Federazione Cooperati-viistica la responsabilitá delle even-tuali perdite derivanti dall’indis-ponibilitá di tali mezzi. Tutto questo doveva giá ess'ere rilevato dagli stes'si responsabili anzi previsto se es'si si fossero resi conto delle responsabilitá che por-tano di fronte alia nostra economía e di fronte al Potere Popolare che ha affidato loro quelle mansioni. ECCO LE «VITTIME DEL TERRORE NELLA ZONA B. üi gmpqo di speculairici colíe sul fio PR0SSLMÄ L' ÄPERTURÄ ÄD1IS0LÄ DEPWÍDO D'IMFÄNZIÄ L riparano con il lavoro d’assalto lo stabile Le donne di Isola, per festeggia re in ma¡niera degna «la settimana deila madre e del ¡bambino» s¿ sono faite promotirici delFallestiimento di un. nido d’irtfainzia. Esso sa.rá sisrtemaito in unta bella villa (prosipiceinte (il mare. I lavori hanno giá avuto inteio e le donne dii Isola, in numero da dieci a quin-diici, giornalmente sono affaccenda-te nel lavoro di pufcia dej locali e di prepatrazicne per l’addabibo. I laivoiratari idel'l’impresa Cittadi-na Costrnzioni si sono offerti vo-lontariamente e ¡aivorano alia ripa-raziione del teito deila casa dimo-stirando con ció d.i avere a cuoire la preparaiziione del nido d’iimíanzia per i nosítiri piccoli. Causa alcune diffícoltá, partico-larmente nei riguardi ¡del materiale da procurare, il lavoro non potra essere complétalo entro questa settimana, come ..sarebbe stato nel de-tiiderio de.ll’UDAIS <311 Isola, ma :sen-za 'duibbio la sua irealiEzazione non tardera. II nido sarà ammabiliato modernamente e fomito di tutto il neces-sario ¡per le cure dei bamilbníi che vi .soiggiiorneranno. E’ stato giá provveduto per i lettini, che sa-ranno lavarati, dalle fa'legnamerie deU’Arrigoni e deU’Ampelea e da un artigliano privato, tutto su base Vioiontarlia. E’ in corso pure una raecolta di generi alimentar^ e fond: in favore deila settimana del bambino, che pero non è stata ancora portata a termine ed ha dato sinorá risultati non de] tutto soddisfacenti. Infatti risuítaoo raccolti, 20 K¡g. di fariña circa, 50 uova, una certa quantité-di gralsisi, can cui sa.rarno confe-zionati dei dolci che verranno offerti ai piccoli deglí asili. Gioivedi scor.so rUDAIS, ,il Fronte Popolare ed M Comitato Cittadino del Potere hanno organizizato una giita ad Ancarano via mare. Il piróscafo Vida proveniente da Pirano doive dmlbar-co i bambini di que!,la cittadina, trasporta 300 bambini delle .clasisi elementari superior i, delle scuole slovene ed italiane, i quali itrascor-sero una lleta giornata tra giochi e sanii svagh; nedla ridente località balneare. Fer la preparazione di questa gita le compagne di Isola hanno lavorato indefessamente per tutta la notte precedente nel preparare i dolci e le merende per i pijcoo’i. Nel lavoro a favore dei bambini si è distinto fra gli altri pure il comp. Pertot Lijiano che più d,[ tutti si è iprodigato per la buona riu.scita deila gita. Gli alun-ni delle claissi inferiori, che non hanno partecipato alia gita, sono stati festeggia ti iieri nel pomerig-gio pressa il Comando dei Reparti dell’Armata Jugoislava ¡di stanza ad Isola. Il Oommissario dell’A. J. ha tequio ai piccoli una breve a¡llo-cuzione, j . ifjjjf 11 Coimiitato Popalare Cittadinio ha orgamiiizzato pure un festino per i più pi-ccoM alia rotonda dell’Ar-rigoni. Al cinema Odeon s¡l è svolta una canferenza malla quale è stato tratitato il problema delle i ¡cure al.l’infanizia ed alia quale ha¡n-S no partacipato numerosiissime le | maanme d¡i Lsola- | Gli opera! delle faleg.namerie Ar-'¡ rigoni e¡d Anupelea hanno iprepa-; rato molti giiocattoli che verranno offerti in dono a: bambini dell’aisilo di lsola ed a quelH delle scuole deila campagna- Cosí lsola lavora e pensa ai ipro-pri bambini. Nel nostro circondanio ove ]a classe operaia ed il popolo tutto sono impegnati nell’.o(pera di realiz-zazli'one del piano .económico an-nuale, ave giornalmente yengono cosiruite nuave opere per il- bene comune, ove decine e decine di mi-gliaia di ore valontarie vengono effe.ttuate per la p¡iü rapdda eseou-ziione dei lavorij. .previsti dal piano, ci sano ¡cente pensane alie quali garba poco daré il loro contributo alia creaizione di una nuova vita, e ció perché sono state prívate del privi-legiio di sfnuttare chi lavora. Come ognuno ha¡ ¡ben compreso, intendia-mo riferirci precisamente ai vari tnafficanti, .speculatori ecc, Chi vuol far la conoscenza con tale ca-tegorlia dii persone basta , che .si metía in proSsirmitá deá posti di folocco per vedere questi gr.upipetti di persone, cómodamente sedute, con seg-gioi'inii poptatili, con ombrellini pa-raisole, riviste ecc. rnemtre atten-dono or.e ed ore la partemza per Trieste. A fare che cosa? La ri-spasta é owia ed ¡una sola. Divense volte da queiste coco'onme abbiamo preciisato quale rfa la vera attivitá ¡di questi mes-seri di cui tanto si ¡intereása la stamp-a .réaizilionaria e cominformi-sta ¡per farli figurare come «popo-laizioni per.seiguitate che vanno in cerca in zona A di un tozz¡o d¡i pane per sfamare i figli» ecc. Una precbaizione su ch¡ ¡siano queste pensione e ¡su che cosa vanho a fare realmente a Trieste, é data da una relaizione deila se¡z. Confinaría del-la D. P, concernente il giorno 2Í maggiio. Easa1 dice . , . «E’ stato fer-maito da una pattuglláa deila D. P. ¡un ¡gruppo di donne che r¡ispo;nd¡o-no ai ncanii di: Muzeni-cih María, Co-cidnchiic Ida, Borden Ida, Marsich Emffl-ia, Coterle, Giustina, Cavalli i María, Crisman Carmela e Starc i Rasa le quali cereavano di ¡contrab-l¡ba¡ndlare in ziona A ,i ¡seguentí ge-ineri: 900 ¡uova, una decina di Kg |d¡i graiési, 14 litri di grappa, ¡polli, burro, prosciiutto e varíe decine di pacohettii dj sigarette di vario .tipo.x Ma non é tutto. Giornalmente vengono sequestrati ¡ai ¡pasta di blaoco vari-quaintativi dii generi alimentar!, ¡di monopolio ecc. desti-nati ad alimentare la bonsa ñera a Trieste. A tale categoría di per-¡sone appar.tengono i cantr¡ahbandie-ni, gli .speculatori che cercano di vivere alie spalle de; lavoratori e che «L’Unita» ¡ed altri qnptidiiani dii Trieste saipientamente trasforma- no ¡n «popolazione martoriata, affa-mata, persegulitata, ecc.* Se in difesa di quaste perisone, la cui fedina penale noin e certamente pulita intervenigono i signori. del blocoo -reazionario — cominformi-sta, biisogna deduon-e che m tratti di elementi dalla stassa risma e legati da identici interessi. ÄDÄNCARAK0SAIDÄT0E1O01, DELL IMPOSTA SUL REDD1T0 MMnnsMIlll E’ stata effettuata in tutto il di-stretto di Capodis.tria la risoossio-ne delH’aioconto per l’anno 1949 dalla imposta sul reddito. In vari CFL sono stati ottenuti gáá nejia gara d’emullaziione in ¡onore a¡l comp ag no TITO risultati veramente eecellen-ti. Nel termine stabilito, cioé entre il 31 maigigio, ¿i CPL di Ancarano aveva saldato nella miisuxa del 100 per cento raoconto per il 1949, se-guito dai CPL d¡ Strugmamo, Co-stiaboina, Decani, Setnedella, Porto- Primi snecessi deila pesca La stagione deila pesca del pesce azzurno, incominciata un mese fa è áñ pieno corso. I pescatori delle dittadine hanno casi imiziato queste anno ti rifernimento del mércate -nterno e di q.uelli eisterní. Le cooperative di. pescatori stan-no facemdo da mesi il rifomimento deglí ogigettij. necessari alia peisca da a'ltoma.re e ¡cosí nuovamente le eaccaleve lasciano all’ imbruimre i nostrl porti per l’alto mare ritor-nando alia mattina' cariche di pe- rose, Pirano e VanganelJo con una pencentuale variante dal 65 al 90 per cento. Anche in altri CPL ¡potevano es-sero ottenuti risuitaitji .símil! se non fosse intervenuta la noncuranza deglí ongani nesponlsablli i quali hanno consegnato ¡molto in xiitardo i boUettini dj versamento. Ad e-isempio a Capodistria i boUettini ¡sono stati distributti liil 29 ed il 30 maggio. A Santa Lucia il giorno 31 maggio. CobI pure ad Isola ed a S. Fietro dell’Amata,, Per tale motivo il termine fissato per il pagamento delTacconto ha dovuto e,sse-re prorogato dj alcuni giorni. Queista noncuranza nelI’esecuzi'O-ne del proprio doivere ha come ri-flesiso un r-itardo nel paigamento delle impaste. Per evitare in av-venir-e ¡simili gravi ¡inconveinieineti i responsabile davranno prendere 1 prowedimenti necessari- L’iliegale comportamento dellte autorite cecoslcvacche nei conironli di apprirtenenti alia msnoranza ju-goslava, culminate con l’assassinio del compagno Dimitrevic, hanno provocato nella nostra popolazione un giusio risentimento. In riunioni di massa, svoltesi nel nostro distrettc, il popolo lavorato-re ha manifestato la sua condanna a simili metodi usati dai comin-formisti cechi. Sono state inviate mozioni di proiesta alia Vuja indi-rizzate airambasciata cecoslovacca. Fra gli altri setiori del distretto di Buie, hanno inviato mozioni la popolazione di Carcauze, di Babi-ci e di Buie. A questa unanime protesta del nostro popolo si sono pure unite le filiaii sindacali e 1» organizza-zioni di massa del nostro circon-dario. tizie in. lingua italiana. 23,15 15’ di vaiaer. i| ¡9] GIOVEiDI, 15. 6- 1.950 SMARRIMENT.O La oompagna Varjcotto, nata Dru-scoviic Ar.gia abitante a leola, Via Maazinii Nro. 17, ha ¡simiarritio, gior-n.i ¡or sono, a Capodistria la ¡sua carta d’identitá, Il rinvenitore é prégalo di riportaría presso la postra redaizione- 6,45 Notiziario. 7,15 Musioa del mattino, 12,00 Dal mondio operisti-co. 12,30 Janaicek: Danze va’aioche. 12.45 Notiiziairio. 13,15 Quadri muisii-cali. 13,45 La donna: Echt dalla settimana deäla madre e del bam-taino — isegue, breve ooaiso di pue-ricuütura, 14,00 Stoijan, Stenovic con il suo compleaso. 14,30 Rassegna della stampa in ¡Iingua itölia-na- 17,30 Attualitä politiche. 17,40 Orchestra Marek-Weber. 18,00 Concerto del baeso Nikola Cvejic, membro del teatno di Belgtraido 18,20 Wienawiskli: Concerto per vio-lino No, 2 in Re minore. 19,00 Intermezzo musiiicale. 19,15 Notiziario. 19.45 Musica p.reclassiioa (senza Bach) 20,30 Coro da Camera d,i Txie! ste d.iretto da Ubald Vrabec, 21,15 Cesar Franck: Sonata .per violünd in La inaiggiore 21,45 Muisica leg-gera- 22,00 pagine ¡scelte: «Leggen-da», di F. Tozizi e «La ceJebriitä»; dii A. Avercenko. 22,15 Concerto sera'e di musica varia. 23,00 Ultime indtiizlie. 23,15 Musiica per lal buona notte. La preparazione per il saggio del 18 giugno see. La Qioventii in chiusa deli anno sgoIisüoq mostrerà i progress! ragglunN VENER,DI, 16. 6. 1950 6,30 Muisica del mattino, 6,45 Notiziario. 7,15 Muisica del mattino. 12,00 Complenai bandistici diretti da Stjepan Diesk 12,30 Campasliziio- n¡ per violoncefflo. 12,45 Notiziario Dai dati sinora penvenuti risulta che nel mese di maggio sono stati' pescati Kg. 78.684 dii ¡sardelle, Kg. 196,834 d,i sardoni ed oltre 2 vagoni di suri, sgombri ed altro pešce. Gra:n par,te dj, questo pešce e stato acquii0tafo dal le nostre fabbriohe di Capadilstria ed Isola ¡che bra .lavo-rano a pieno nitmo per la salagiione dello stesso. Queisto . L’elettrificazione nel distretto di Capodistria La luce a Monte e Pomiano La gioventù del circondario della Istria si ,sta preparando per il saggio gimnico della gioventù acolas-tica che verrà effettuato a conclusion,e dell’anno scolastico in corso, a Capodistria ed a Buie, capoluoghi dei due distretti. Questi saggi saranno eseguiti dalle s'colaresche e dalla gioventù di Capodistria, Isola, Pirano e degli altri s et tori. Veranno es'eguiti esercizi già svditi il I. Maggio ed altri im-parati a se güito. Nella serata-precedente il 18 giugno avranno luogo a Capodistria, Isola e Pirano accademie ginniche. Il giorno della manifestazione si svol gerà la sfilata degli atlëti per le vie di Capodistr.ia e Buie, indi nei campi sportivi il saggio. Verranno pure effe.ttuate gare atletiche e saggi speciali dai pionieri. Cosi come l’anno scorso, la gio-ventu in chiusura dell’anno sco lastico dimostrera i progress! da essa ottenuti nello sViluppo della educazione fisica. HÄMO TRIESTE ZONA JUSGSLAYA BEL TLT Lunghezza d‘ onda m 212 13.15 Concerto vocale. 14,00 Sestet- to ru.-itiico, 14,30 Raisseigna dellal staimpa in lingua italiana, 17,30 At'tual'ità politiche. 17,40 Canzoni popolacu italiane. 18,00 RaiSisegma sportiva. 18,15 Música da camera, 19,00 Intermezzo musicale. 19.15 Notiziario in lingua italiana. 19,45 Problem! sindacali. 20 30 Nr-stro scenario: «Da domani sono suo padre», 3 atti di Giorgio Duse ,,nilli"i¡!Hi"ill!li">IIHi’,i|IHi"i!HI>,'»UUT'mHi"iUll!"llllli"lllH<"llHli,ll1HI,,|lHll,',lHll,''Ulílr 'IHIII"I||III"I¡IIH"11III!”11I!I1"IUH1”>1IIII”IIHI1''IH1II"I1H1|"II1II|"II1HI"Í1I11|">I1!I,,,,IIH” stretta in vita, non tanto lunga, con tasche e -taschino; sotto si potra portare una camicetta di seta azzurra, rossa o verde. Adesso che l’estate avanza a gran passi e che, - il caldo si fa sentiré, non baista ri-correre ai ba-gni, meta estiva, ma bisogna anche adat-tare il ves'tito alia temperatura. Fra tutte le nostre belle stoffe che si ammiran-o neile vetrine, con o senza punti, pos-siamo scegliere quel-la che piü ci conviene per un vesti-tino estivo da spiagga e passeggio nello st-esso tempo. Peró-s'e invece di limitare la nostra attenzione alie solé stoffe esposte, guardiamo in giro, scopriremo che ce n’é una che piü delle altre ci soddisferá. Essa se ne sta negletta in atiesa di essere comperala mezzo metro alia volta e sempre cs-dendo la precedenza alie altre stoffe: difatti viene usata esclusivamente per i risvolti delle giacche e dei cappotti e -nessüno s’é mai sognato di acquistarne di piü per ricavarne almeno qualche eomo-dissima tovaglia. Con ció intendiamo alíudere alia canapa, greggia e rígida. Al primo momento ci sembrerá impossibile che passa serviré ad altr-o che non siano i risvolti, ma, dopo una buona immersione nella a-cqua calda, cambieremo súbito pa~ rere. E, do-po averia stirata ancora con un cencío ba-gnato, potrem- mo anche comprendere súbito a che cosa potra serviré. Con questa canapa si possono confezionare ot-timie camicie per uomo che, lava-te e stirate, saranno sempre belle, oppure dei semplici ve-stitini per bimbi con ricami in tinte contras-tanti. Infine, cosa che sembrerá impossibile, potremo ricavare dei vesti-ti a due pezzi Infatti la canapa, persa con la immersione gran parte della rigi-dezza, si presterá beni-ssimo per una gonna di quelle moderne e pratiche a libro, tutta d’un pezzo, doppia sul davanti e aperta al fianco, oppure liscia, aperta qualche eentiianetdo sui fianchi in basso. La gonna potra essere con o senza tasche; e se senza giacca, meglio ravvivarla con bottoni o cintura in tinta vivace. Anche la giacca sará semplico, sportiva con íis'volti aile maniche, Se la canapa sembrerá troppo chiara si potra tingerla con successo in qualsiasi tinta. Potremo cosí ottenere vestiti elegant: e pratici che nulla avranno da invidiare a quelli confezionati con stoffe che costano molto e che spess'o durano poca Se invece dei due pezzi si pre-ferisce un vesíito intero, qu'esto dovrá essere conllpzionato semplice abbottonato tutto sul davanti o sulla s'chiena, sulle tasche -e sui risvol-ti. Inoltre abbiamo la certezza che la tela non perderá il suo colore e che perció possiamo usarla senza ri-guardi. Non la strapperemo tanto fácilmente come le altre stoffe perché é resistente e man-terrá fresco il no-stro corpo piü ancora della seta. LICIA SCHER *f( ffr (f* Persone che con il suicidio cercana di riselvere la crisi della loro vita - La madre che prostitni-sce la flglia- * * ito dei suoi incontrolilati .progettí, e prima di g-ettarisi n-ell’acqua, sii é asbi-c-urata una cin-tola di cuoio aj co'.l-o oui ave-va legato una grosisa pietra del peso di 5 kig, Sparita da caisa nella notte del 1 c. m-, l’indo-mani venne ri-cercata dal mariito e dai parexiti, fiiniché ü -genero F-on-tanot si ricoridó che un armo fa-, in una fossa distante 150 m. dalla casa dei Mania-go, eirá stata tr-ovata una persona ivi sui-cidatasi, «¡Recatisi sul posto e iscamdagliate le a-cque con una par-tica, finalmente, sotto gli sguairdi anigoaciati del marito e dei oongiunti, affioró alia s-uper-ficiie ü corp-o della -p-overa Prese’.» «Verme tratto a rliva e c-om-posto sull’erba: era onmai ca-daver-e. Andaré a cap-o -e iniziare con. le». II 2 giuign-o ha tentato di porre fine ai suoi giorn'i anic-he il 21 enme Vinicio Rungo, aibitante in via Settefontane 5, jl qiuale ha ingeri'to ben 24 com-presse di barbiturici.» «E’ istia-t-o aicc-olto all’ospedal-e rna-g-gi-ore con prognosi dli guairigione di oitto gi-orni, salvo camplicazioni.» «Anche lil fora-cciante Um-berto Ca-l-liigaris di 60 anni, dom-icilíiato ad Aur-isina-, ha voluto f-arla finita con la vita. Porta;tosí in un prato Vi-ciino ai-la -proprlia aibitazione, si pr-o-duceva un ta-gilio al eolio con -una lam-etta da barba. Poco dop-o ven-ne sco-rto da aiouni vicinj i qua-li, trovatolo in un lago di sangue, ,g.li prodiigavano i primi sooconai, men-tr-e ve-nü-va chiesto d’interve-njto -della C. R. I. di Trieste. Trasportato con l’au-t-alettiga a’il’os-pedale, veni-va a-ccoil.to per feri-ta traversa al-la g-ola e per una lesione al gomit-o simisitro, riportata nella caduta c-on-iseguente alia perdita d-ei .gen-si. Per fortuna l’aspirante suícidla n-on era riuscito a irecidersi la car-otid-e, per cui ]a f-erita- non é mar-tale e potrá guariré in una 15 di g'iorni, «Un uomo dal vestiré diimesso vagava nei pomeriggio del 4 corr. nei presisi deila Pescheria. Ad un tratto -si metteva di corsa, spiocan-d-o un -tuffo neilo specchlo d’cqua anti-stante. Caló a fondo, óua-í-che ■hitante -dopo riaffáoirava. Un rna-iú-na-i-o si tauttava in acq-ua e lo traeva a salvamento, d-op-o un breve sfor-zo. AU’u-omo, che non dav-a sagni di vita, verme pra-ticia-ta la respira-zi-on-e artificliaíle, d-op-o -di ch-é ve-niva trasportato a’il’Oispedale Mag-giore dove é sifca-to a-cco'to con ,pr-o-gnosi di guarigione in una decina d¡ igicimi. Vemne identlificato per Nicoló Weias -d;i aon-i 62 ii quiale ha dic-hiarato che aveva de-ciso di soppriim¡erisi per p-o-r fine ai -suoi do’ori mora],i e materiali.» Per finke rip-ortiiainó il seguente caso in cui, se canta r-ipiu-gnanza e disgusto il comportamento della madre, della fi-glia e del fratellor di questa, non me-no nausea e schi-fo provoca jl conte-gino del militare che, ben rimp-inzato di eibo e be-va-rade, appr-ofitta -deU’aittrui miseria e fa-me, per dar libero sfag-o alie su-e turpi concupisicenze: «Fernanda O. ved. P. é una madre snatura-ta, che abita in un tugurio dii quelle caee minimissim-e che costlituíscono l’assassinio civile per chi le abita e dove, molto spes-so, la morra-la cessa -di esistere. La sciagurata era -giunta ad un punto di degradaeione tale, da prostituiré la figl.ia app-ena 18 enne, portándola ooisl -su-lfia via della p-erdi-ziione e face-ndola appasnire -prima ancora che fasse gboociata adía vita. «T-utto q-ue-sto era noto alia squa-dr-a del tuon castume, la qua’e s,ta-va sipian-d-o ii momento apportuno per cogliere in flagrante la inde-gna genátrice. La notte -del 16 set-te-mfore scoinso, verso le 2.30, tre pol-izioti ed un a-gente dedla Fo-lizia Mü'.ítar-e fecero infatti u.na -sorpresa nei tugurio della O., e pur-troppo l’azione non deluse. Su -una misera branda erano stesi la ra-gaiz-za ed u-n sol-dato, e-d a-i piedi della stassa d-esrmiva la Fernanda, Poco discosto su una altra branda era coricato un alt-ro figlio, un g.io-vanotto dij 20 anni. Uno i-pettacolo di squallore -e di pietá ins-omma, che offendeva j piü eiement-ari ri-guar-di socialíi. «Denunciata per aigev-olazione alia pr-astit-uzione, la donna ha do-•vuto comparire dinanzi ai giu-diicj della ise-zii-one penale del Tribunale i quali le hanno -inflitto un ann-o di recluB-ioine e 50 m-ila lire di mulita. L0 SVILUPPO della scuola in Jugoslavia Il c-anfronto tira- -il numéro de-lle scuole, gli soolari ed d mezzi. che og.gj vengono forni-ti per le i/sbitu-ziomd scientif-iche, ton quelli del -periodo pre-belil.i-00, parla dell’inten-sa vita culturale che ,si sv-o-lge o-ggli in J-ugoislavia. Cosi ad esempio solo nel 1949 ij G-overno jugoslav-o per î’attiv-i-tà delile tre Accademie delle Scienize e delle Arti ha stan-ziato -oltre 217 mdlioni du dinari rnentre l’a-iu-to stat-ale ann-ua’e a queste i-stituzion-i s-cientifà-che nel’a Ju-gois-Iarvia pre-bellica era di d-mar-i 500,000. Frima dalla giuer-ra vi era-n® in Jugoslavia 14 Iatituti scien-tifici ed oig-gi v-e ne sono oltre 270. Olgigi sul t-erriitori-o jug-os-lavio funziionamo 12.700 scuole elementa-ri me-ntre prima della guerra ne esiste-vano 8,900. Eisistano oggi in Jugoslavia 1242 scu-o’e medie mentre prima del'la--guerra -eisse erano appe-na 329. In Jugoslavia dapo la guerra sono sono -s-tati cnea-ti istitut,; teeniti per opérai c-he non esisitevan-o affatto prima dalla -guerra. Aniche il numéro delle Facoltà Universitarie è quasitriiplicato. Mentre prima della guerra esiste-vano 29 Facoltà con 17,700 študenti oggi esistono 82 Facoltà e Scuole Superiori con 54,400 st-udenti. niiimiiiMi.iiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiMigiiiiniiiiiiimiimiiiiniiitiiiinniuiiiiiiiiiimiHiiiuHiiiiiHiiin aHiiiHiiiiiiiiniiiiuiiiiiiiiiiiiiniijiHiiiiiiiiHiiiniiiiiiiiiiHniiiiiiiiiniHiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiniuiiiiiiiiiiiMiMiniîiiiiiuiiiiiiiiiiiiniiniMiiiiiiiiiiiiiiiiuuiiiiiiiiiiiiiiiiiuiHHuiniiiiiiHiuîjHunnuniHiHiinMiiiiMisiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiinuiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiu uiiiiniiiiiiuiiiiiiimiiiiiiiiiiimmiiiiimuiiiuiiiimiiiiiiiiiinlimmiiiiiiiiniiiimiiiiiiimiiiiiimiiiiimimiiiiiiiiiiiiimiiniiiiiii 36. puntata Le ferrovie, oh-e fis-* savaho le tarrife o; trasporto, e i bant-hieri e i-pecujatori d-i Borsa, che governaiva-no i prez-zi, a-vevan-o da lun-go tempo diissan.guato, i mez-zadr-i, e 1-i avevano spinti a inde-bita-rsi fino al eolio. D’a’tra parte, -i banichieri e i trusts medesimi ave-vano prest ato -groase somme a-g:li a-gricoltoni, Quest-i sj trovar-ono presi ne’.a rete. Non restá-va altro c-he tirarli su, e -jl gruppo delle fattorie si adeperó in questo senso. La crisi del 1912, aveva giá prodotto una formidaibile stasi nel mer-cato dei prodotti agrkoli. Questi furono or-mai rid-otti -d-¡ delifoerato proposito a prez-zi di fall.imento, mentre le ferrovie, c-on tariffe pro-i-bjtive, roimpevan-o la colonna vertébrale al cvontadúno. Cosí si obbli-garono i mszza-dr-i a i-ndi-bitarsi se-m-pre p.iü, mentre si imped-iva loro d-i ri-mborsare i v-ecchi de-bjti. Allora ...scpra-vvenne una generale scadenza delle -ip-oteche e :il -rimborso obligatorio delle cambial i .sottosoritte, Gli a--rico!tor.i furono semplicemen-te costretti ad aibiba-n-donare le joro terre ai trusts. Poi furono ridotbi a lav-orare per conto dj questi, -in quaütá -di gerenti, sovr-intendenti, so-rvegliaati o semplici man-ovali, tutti impi-egati a stipenidi-o. In una paro’a, d'iventarono villa-ni, servi, attacca-ti alia gleba -per un salario di Jack London ape-na su-fficiente alia sussistenza. Non p-otevano ab-bandonare j loro padroni, -che appartenevano tutti alla plutacraz-ia, né a-ndare a sta-bilirsi ne-lle c-ittá, d-ove questa era egua-lmente s-ovrana. Se abband-onavan-o ]a terra, n-on avevano altra scelta c-he faTsi va-gabonid-i, ossia m-orire di fame. Ed an-c-he quest’espeidjente fu loro iri-terdetto da le-gigi draconiane v-otate cont-ro il vagaibondagigio e rigorosamente aipip-Mcate. ; 1 Naturalmente, qua e là, ci furono agri-colitori, e magari cosnunitá in-tiere, che sfuggiirono ail'espropr.ia-zi-one in ise-guito a circóstanze ecce-zi-onaiU. Ma, dopo tutto, erano iso-lati che non contnvano molto, e che sin dai-Tanno dopo furono ri-presi nella massa in un- modo o neU’aútro (1). Casi si spiiega l-o .stat-o dii spirit-o de,i ca-pi saci-aóistí nell’a-utunno 1912. T-u-tti, salvo Ernesto, erano cc-nvinti chc.il regime cap-rtal-istico era pros-s-imo alla fine. L’intensità délia cri-si e 1-a moltitud-ine de,i dirocoupa-t-i,' la scompar.'a ideig-li a-gr-icoltori e della -classe -medi-a, la diis-fatta decisiva inflitta -siu tutta la linea ai sjnda-caiti, giuis tifie a-vano ampiamente la loro cr-edenza nella ravina imminente delfi-a plutocraziia e il loro comtegno di sfida di fronte a queista. Ahi-mé, quant-o c’ ¡inigannava-m-o sulla forz-a dei nostri nemi-ci! Da:p-pertut-to i is-ocialisti, dopo un’esatta. eepasiizión-e della situazione, proola-mavano la loro pros-sima vittorda, allle urne. La pliutocraaia1 raiccolse il gu-anto, e fu essa che, -pesate e considerarte tutte le cose, ci infj'isse una diis-fatta divifle-nd-o le nos-tre f-orze, Essa, per mezzo di suoi ag-en-ti -se-gretii fe-c-e gridare da-ppertutto che il soc-lalli-sfno era una dottrina E-a-crilega e atea; spin-genido in campo ¡ divensi c-leri, e spe-ciialmente la C-hie-sa- -catt-ollica, oi rapl il voto di un cerrto numero di -Iavoratori. S-emp-r-e con j’intr-omi'ssione dei ¡suoi age-nti seigiteiti, inicora-ggió il partito dq[ igranai e lo propagó fi-n nelle cíttá e fra 1-e file d-elia olasise media in rovina■ Tuttavia isi prodí|sse lo s-littamen-t-o verso il saci-a-Usmo. Ma, in liuog-o del trionfo che ci avr-ebbe dato ca-riche uffiiioiaflá e magoiorainze in tunta i conp-i legislativ.i, otte-nemmo solo una minora-nza. Cmquiaaita dei nosrtdi candid-ati furo-n-o beinsi elert’ti al Con-gresso; ma q-uanto presero p-cis-sesso dej loro -seg-gi, nella primavera del 1913, s¡ .trovar-ono pri.v¡i di qu-alsáalsi ¡p-oter-e. E furono -p-eró piü forrtunati di QUelU d'e-1 partito dei granaii, che coiiquástarono una daz-?ina di Gayernii di -Stati. e ai qu-a’ii n-onl -si p-ermjs-e ne-mme-no di prendere p-ossesso dei loro poisti; i titcil-aini -in carica rifiuitarono d|i ce-dee-e ll-or-o il p-olst-o, e I-e Cor-ti erano nelle maní delP-Ol-igamhia, Ma non sli de-ve anticipare ¡sng-ü avveni-menti. e lo devo narrare i torbid-i deifinv-erno 1912. La crisi naizionale av-ev-a provo-cat-o un’enorme riduizione. del con-Fum-o. -I Iavoratori, ise-nza impiego, senza den-aro, non fa-cevano acquj-st-.i. Per-ció, la, plutoicrazia sj trovó piü che mai imgdmbráta da u-n’ec-cedenza di mer-c-i. Fu costretta a EbarazzarBe-ne all’estero, e aveva bi-soigno di fon-di per realizzare i suoi piani gi-ganteschi, S suoi fervidi sfor zi -per venderé quesit’eocedenza sul mercato m-ondi-aile- 1-a misero iu comp-etS-zione d’intereEsi con la Ger-ma-nia. I confl’itti eco-nomiici- d-e-ge-neravano -andinariamente in coh' flitói armati, e questo non fece ec-cez-ione alia regola. Ij Gran Signo-re del-la guerra ited-eE-co si tenne pronto: e glg. -Stati Umiti si prep-a-naron-o dal -canto loro, Quei-ta mina-ocia d¡ guerra era sospesa come una fosca nube, e tutta la- iscena era- dis-posta per una catástrofe mon-diale; perché ij mondo infiero era teatro di crisi, di tanbidi del lavoro, d¿ rivalita d’in-tereBsi; dappertuttq perivaao -le classi medie-, idappe-rtutto sñíava-no! esercit-i di disoccupati, bront-olava-" no rum-cri di rivolulzi-one isocia-le (3). L’01.igarch-!a voleva la guerra con' ]a Germán,ia per una dozzina dil raigicini- Essa aveva .molto da .giua-dagn-are dalla- confurlione d-i av-v-e-n-imenti che avrefofoe su¡scita¡ti una mist’hia -simile, dal gioco delle car-te internaizionaili e dalla conclu-sio ne di nu-ovj. trattati e a-llean-ze. Inol.trer il periodo delle -ostfflit’á do-veva . .consumare una massa d-elle eccedenze nazionall di prodotti, ri-durre -gilj eserciti di disoccupati che mina-cciava-no tutti i paesi, e daré all’Oügarohia il tempo di respirare, dj ma-tufar-e i suoi piani e di rea-liz-zarli. Un conflitto di tal genere la metterebbe viirtualm-ente in pos-eesso di un mercato mondiale. Le fornirefofoe- un vais-to esercito permanente c-he -orinal non sa-rebbe piü necessario fic-enziare. Infine. nel-lo spiirito del pap-olo, la d-ivisa «America contro Germamia-» sostituireb-be quel-la di «Sacia-lism-o conltr-o Oligar chía», E in yanitá la guerra avretbfoe prodotto tutti questi risultati, se non ci fqssero stati i social isti- Una riu-niome seigrerta deigli aiglitatari del-l’ovebt fu convocata nelle nostr-e quattro picco-le camere di Fell Str-et- Da-ppir-kn-a ai esaminó i] con- tegn-o che ¡1 Zartit-o d-ov-eva as-sume-re. Non era questa la prima volta che eisso spegneva col pied-e una mi-ccia- bieïlfcosa (4), ma era la prima yortta -che lo si fa-ceva negli Stati Umiti- Dopo la nostra riuni-o- (1) La distru-zione dei com-izi ro-mani fu me-no a-apida di quel-la de-gli aigriicoltori e picc-odi capitalisti amerkaníi, perché i-1 movlimento del s-ecolo ventesimo procedeva con una fonza aoquilaita che non esiisteva nelTa-n-tica Rana. Un gran numero di a-gricbltori, 'spinti dalTirragionevole attac-camen-to- a'la térra, e deisiderosi d¿ mostrare fino a qual punto potevano andaré nel ritom-o alio stato sel-vaig-gio, tentarono dii sfuggire ai-l’eispro-priaEione astenend-osi da ogni transaeione comm-er-ciale. Non vende-vano e non compenava-no piü nui-la- Comin-ctó a r-inasoere fra loro un sistema primitivo di ¡sca-mbi in na-tura. Le loro -priva-ziioni e sof-ferenize erano orribili, ma easi .tem-e-vamo dur-p, e il moviment-o acqui-stó una certa ampie-z-za. La tattlica de í 1-oro avversari fu tanto origínale qua-nto lo-gica e sempilica La pluitocrazia, f-orte del -suo possasso del goyern-o, aumentó le imposte. Ques't-o era il punto detoole della loro armatutra. Avendo ce-sato di comprare e di vendere, non ave-vano denaro, e finalmente le loro tenr-e furono vendute per pagare le tasse. (3) Da lun-go tempo questi bron-tolamenti -ái fac-evano ud-ire. Nel' 1906, lord Avebury pronunciava alla Camera del Lordls ’e segu-e-nti paro-le: «L’m-quiertju-diine dedl’Europa. l’appariizi-one de-U’anarcihia e la pr-o-paigazi-one del sacialiiismo s-on-o av-viisi dati ai Governi e alie classi d-inigenti che la condizi-oine delle clajssi lav-oraitrici d-iventa intollera-bile, e che se si v-u-ol evitare una rivo’.uizione si devono aumentare i isalari, ridurr-e le ore d)i lavwo -e aibbass-are il prezzo dell-e cose ne-■cesisnrie alia vita». Alia steissa época Sidney Brooks scriveva in America, nella «Har-per’-s Weekly»: «Voi non v-dlete u-dir parlare dei socialisti a Washington. Perché? I poQiti-cantl sono sempre gli ulltimi a vedere q-u-ello che succédé -soltto il loro naso- Essi si ride-ranno della mía pr-ediizdone, ma io ann-unzi-o con tutta sicuxezza che nel'a proïslima eüezione prasiden-ziale i socia-lisíti raccoglieramno piü d’-u-n m-¡l¡io¡ne di v«ti». (4) A-U’aurcra del secolo XX l’or-ganizzaizioine socialtsta internaiziop na¡le formuló definitivamente la política d.a saguire in caso di guerra, lung-aim-ent-e maturaita e ch-e sj puó riaslsumere co-si: «Perché -i 1-a varar to-ri di un paias-e si battere-b-bero ccn quelli di -un alitro pae.se a beneficio deii loro padroni oapitaliisti?», IL MILICIONER BATTE DURAMENTE LA RAPP. ISTRI AN A 5-2 (3-1) !N VISTA DEL PROSSIMO CONFRONTO DI RIO Il gioco rápido e ubriaccmte svolto dagli ©spiti Brillait® Il MZIí1MS@ lUgOSl'BVa rivelq relévalo grado di preparazione sportiva che bitte li SVÍZZeri per 4 retí 9 0 Chellerî in buona giomata fa miracoli evitando ai granata una piu' ftura sconfitta La vivissima atiesa di tuittii gli eportivi Istriani, per queisto íneori-tro, non é istata deluna, ed ha fat-to \guistare aigflli intenditari della, palla rotonda, 90 miniuti d¿ bed gioco. Gli osipati, in tnagiia verde, han-no svolto un gioco di tale levatiura técnica e istilistica da lasoiare a booca aperita anche i piiü inicireduli, delte reali capacité sui rendimiento e grado dá forma raggiiumto in qu-eisti ultimi tempi dalle .squadre delta vicioa Jugoslayia. La Raipp. formaita da ottimi elementi dell’Arrigonii e Aurora, mulla ha potuto, messa di fronte ad un coanipleíBO cosí omogemeo e poderoso, per quainto non aibbia sfigu-rato nei suoj confronti, syoligiendo a trattli, delFolttimo gioco, ció che ha ¡permasso agí i avante istriiani la segnatura dalle due reti, e ció torna a tutto onore di qiueista giovane squaidra che per la prima volta ha giocato senza nessuna preparazione, e d’ium quaisiasi allenamemta, Gli ospdti dli Zaigabria, oltre alia loro perfetta preparaeiione, ed all «loco uibriacante svolto, sono stati avvantagigiajti, anche per i suac-cennati motivi. Dire di ogni singólo giiocatore, sareibbe owio, perché tutita la isquadra in ogni suo elemento ha svcilto un gioco velocis-Bimo, fatto di precisi passaggi mi-surati al centimetro, con ismarca-meniti al momento opiportu.no, che hanno d,¡semiéntalo la pur esperta diifesa dei granata istriani, imiper-náata suigli ottimi Giani e Cortoat-to, i quali, di fronte a tanta, varieté di gioco sistemiista, praticato dagll clapiti alta perfaziomje, bein poco ■hanno potuto fare, anche perche la mediana della Ra,pp. non era in igiiornata dii vena, e perianto gli at-taccamti verdi, ben rane volite sono is'tatli fermati, cosicché il magnifico partiere Cbeitleri, pur esibendosi in parate che avevano del miracoloso, ha dovuto p¡er ben draque volte raocoglíiere dieitro alie sue ispalle i palloni calciati da di,¿tamiza rayvi-cinata dagli indiavdati attaccanti Zagabriesi. Un cenn.o a parte jo ,si devte, alia gmiBzamte aila destra, Kovač, la quale ogni qiuailvodta venliva in pos-sesso della palla, faceva trattemere ál fiat o al numeroso puibblieo presente, con le 'siue vejoči discase, e con u¡n gioco che porta,va lo scoan-pig'lio nel sestetto difensiivo granata. 1 ! Agli ordirai dal dinettore di gara, Sitidotti di Trieste, le squadre si schierano nelle segmenti formazio: ni: Milicioner: Kralj, Crnčec, Capa-ri, Kolbe, Kralič, Medved, Kovač, Devčič, Zebe,c, Reberški, Minčevič, Rapp. Zona B — Chelleri, Gian-ni, Coribaitto, Apollando, Scher, Córrante, Fantini, Žago, Gordini, 'Paoli, Ze'ttó. Al sagina,le i granata partono iri quarta-, ed ottengono al 3. un calcio d’anigolo che non ha esiito. Al .4, azione dacisa dai granata, che co-glie alia isprowista la diifesa dei verdti, dando casi modo a Zetto di isegnare da due metri. Questo isuc-cesso solleva nn vero enituisiasmo in campo, facendo sperare in uní suicscesso stre,piloso, ma ben presto gl,i ospiti dono il momentáneo gbainidamento, ,si riprendomo, e con veloCii e precisi passagigi, lasoiano fermi i difensor.i grana,ta^ portan-dosi minaeeiasi, verso Chelleri H quale effettua la prima1 delile tonil-lanti1 parate che in segulito aibbla-rao avuto occasione dj vedere. Al 13, oonitinuairdo la ipreasione dei veridj iniberrotta a brewi ,tratti dagli interni granata, su cross dalla sinliistra, Kovač ail volo, fulmina in I rete, rendemdo mullo il disperato ^tentativo dj Cheltteri. Palla al centro e pachi palleggi, poii assa pemviene a Kovač, che li-benatoisi elegantemente da Gianni, dopo aver con calma aiggiustata la palla, fa partiré una fiuicilata, che va a gonfiare la rete alie spalle del difenisone granata. Gli istxiaini par-tono al contrattacco, ma non rie-iscono a concludere per la ,scarsitá d’inteisa, e su improivtviso rovescia-mento di fronte jl solito Kovač, tira fulmiheo a rete, ma Chelleri b]occa superibamemte. A qiuesto punto i granata hanno un buon riisvegdio e si portano ad ándate isuccessive alrattaoco, ma la granitica difesa dei verdi sventa ogni pericolo nella propr.ia area, Nel isiusfeaguiTisi di queista pressione, Zago, uno de¡ miiglior in campo, aveva modo di impegnare il po,r-tiere awerisario, con un bolide che pareva giá destinato a rete, e paralo in perfetto stile da Kralj. Al 35, un magnifico tiro di Paoli, veniva fortunosamente alzato. in córner dal guardia,no verde, il quale sul eusseguente tiro dalla ban-dlierina, uh atltaccante granata "e-gnava, ma l’aribitro annullava per precedente fuori gioco. Da questo momento i Zagabriesi, iniziavamo azioni a caitena che li nortavano in continuo contatto con la difasa capodistriana, ad ai 40, l’ala destra Kovač dopo aver spiaz-zata tuitta la difesa avversaria por-geva un perfetto passagg io al cen-travanti Devlčič, id quale non ave-va diff icoilitá di .segnare malgrado il disperato tuffo di Chelleri. — La fine, del primo tempo trovava i verdi in vantaggio per tre reti ad una. Si inania il secondo tempo con í granata proteisj a1 ;,la ricerca della rete, con la lode.vole intenzióne di rimediare e rimontare il grave di-stacco, ma lia clasise isuperiore oggi dimostrata daigli ospiti, frustava-no Oignj valleiita dei granata ed. anzi su azione di contropiede 11 centro avanti dei verdi segnava nuovamente, da vicino remdendo talüljla 'l’;in|tteirvenito del ,po(rtielre, Scottati da questo nuovo smacco, i granata si lanoiaviano come fu-rie in aivanti, e Zetto ricevuta 1a. palla fatti pochi passi la croissava al centro ove Gordini racccglieva, e dopo essersi liberato dal suo angelo -con una finta astuta segnava la eecoinda ’•ete per i propñ colorí, ed anche la piü bella ,dj auesta initeressante piartita. Gli Istriani ántravvedendo dc-po questa segnatura la poss’-bilitá di poter raccorciare ancora le distante, acceleravano il ritmo delle a-eloni, facendoci vedere in questo periodo, delfle azioni veramente pre gevodi, e le aocasioni per segnare y non mancavan'o, ma la trpppa pre-! cipdtalzjone, faceva falliré cgn; spe-ranza, ed anzi gli ospiti riuscivano nuovamente a segnare in] segiudto ad errato imtervemto del pur bravo Gianni, portando cosí il pumteggio a cinque il che sanzionava gi-usta,-mente i mlgliori in campo in sen-so assoluto. Ammirato „1 gioco pu-l'ito e privo di rudez,ze degli ospiti, che ci hanno fatto gustare finalmente, una bella partita. La Rapp. Istriana, d¿ fronte a tanto awersa-rio ha fatto tutto 11 possibile per lUiscire dal campo contenendo, jn ]i-ntíti onorev'oli una sconfitta che sarebbe stata piü catastrófica qual-ora ai posto dii Chelleri fas se sta-to un qualsiasi altro guardianjo, I giocatori istriani sono stati I primi a riconosicere cavalleresca-anente ia maggior claise dei Za-gaibriesj come puré é stato tutto il numeroso e sportivo pubblico presente, V,arremo vedere a Capodist-ia piü spasso di queisti íncontrj, e rin-saldare casi ancor piü i nustri rapp ot,ti aportivi con i bravi cal-ciatori della RP Jugaslava. Salvo qualche errata valuitazicne dei falii, discreto l’qperato dal ■Sign. Sticotti- INTERNAZIONALI REMIERE A BLED Le gare dispútate sui 2000m L'Istria classiíicata al 4 posto Donnant,ca 11 giuigno si sono isvol-te a Bled le gare internaizionaili re-miere con ¡numeroisa partecipazio-ne estera e precisamente: del Club Albatros di Klagenfurt, dej Club Nautique di Vichy, d®l Club Ca-nottieri di Ginevra e Zunigp e del Club Istria dj Isola. I canottieri italiiani non hanno potuto pairteei-pare essendo impegnati in una gava sul Po. Ailtiri 14 armi rappresen-tavano il Club canottieri Jugasla-vo. Il tempo era ideale per simili gare, favarendo l’afflusso dj un gran numero di .spettatoni. II ministro per l’economia presso la RP del Slovenjia, comp. Jaka Avsi5, ha dato il segnale d’apertura alle gare Ha partecipato aile gare a quattro con tim^oniere, pure l’armo Isolano montato daj 'oompagni: Pugliese Antonio, Depalse Ludoino, Ugo Mario e Pugliese Mario, con timonie-re Dudiine Marco. Detto armo si è qualificalto al 4 posto absoluto .nella sua categoría, batiendo i riva li dej club Albatros ed altri peri-oolosi ooncorr-enti, II piazizamento poteva eissere migliore, ma causa la poca preparazione degli atleti iao-lani essi tonna' n^iiziato la gara con bu,ona andatura che poi hanno dovuto railentare dopo il 1 Km. Agli isoilani si presenta la possibilité di affermaziane alie pros,sime gare intemazionali per il cam-pionato del!’Adriático che avranno luoigo ¿1 9 luiglio a Pola, Riyi^ioste Vélico MAROATO,RI: a,l 14’ Ciaikovski I, al 23’ Tomasevič, al 39’ Bobek nel primo tempo, Atanaekovič al 4’ d,ella riptresa.. , SVIZZERA: Corrodi, Gyger, Steffen, Ne^iry, Eggiman, Bocquiest, Bicheil, An|tenlen|, Filiadlaenider, Bader, Siege,nthalter. JUGOSLAVIA: -Mnkuisič, Horvat II, Cjolič, Caijkoivski I, Jovanovič, Atanaekovič, Ognjanov, Mitič, To-masevic, Bobek, Čajkovski II, ARBITRO: Baert (Belgio). NOTE: Spcttatori 16 mila, Difronte ad un piufobllco di 16 mila ispettatori si è ,sv,alto agigi 1’inco.ntro internazionale di calcio fra la Svizzera e la Jugoslavia. Le squadre che nelle loro istoria ai so-no tróvate di fronte per la terza volita ed hanno disputato questo in-con.tro quale prova, per i campio-nati del mondo che si svolgeranno proBsimamenite in Brasile., La Jugoslavia, dimoistrandosi nettamente superi'Ore per tutta ia durata del giioco ha coito una meritata v.itto-ria per 4 reti a 0, mentre il primo tempo si era chiuiso in ,suo favore pe.r 3 a 0. Le retí sono state ser gnate da Čajkovski I al 14, da To-maišieviič al 23’ e da Bobek al 39’ del primo tempo, Nella ripresa ha segnato a.l 4 minuto il mediano A-lanadkoviiič. Manca,vano ancora parecchi min, alla fine qiuamdo il pubblico inizió lo isfioll!amenito della sitadlo di Wank dorf. L’incontro Svizzera—^Jugosla-via jno.n poteva piü riservare sor-prase: ,11 4-0 ¿n favore dej balcanici era eloquente, fin troppo per il si-gnificato che aissumeva l’incpntro in vista dei Campionati di Rio. Che casa era aocaduto? Come mai i giocatori elvetíci che soltanto ne] marzo scorso strapparono il pareg-gio al. Prater di Vienna alla nazio-nale austriaca (che pur aveva bat-tutto d’Italia) erano irriconosciibili? La risposta a questo interrogativo non è difficile a darsi: troppo forte la Jugoslavia, ecco tutto. X giornali d,i agigi mettoiio in grande risallto lia prova fornita dai giocatori iugoslavi ed jnfaitti hanno domina,to per tutta la durata del giioco. Dal principio alla fine con sorprendente facilité, gli ju- goslavi sano stati i padroni incon- trastati del campo e guai se il' portière rosso-craciaito Stuber non fosse riuscito, con esibiizioni ispet-tacolose, e tempertive a neutraiiz-,za,re molti dei tiri che i vari MitiS, Bobelk e Tomasevic andavano ef-fetuando con .sistemática preoisio-ne e potenza. Cerito, se gli jugosia-vi aveissero voluto oondiurrè a for-do ogn-i loro azione, il nisuiltato sarabibe istato per ,gli elvetic.i ben più cataistrofico tanto è stata la dif-fereniza di gioco praticaita dalle due squadre e tanto schiaociante è stata la supériorité degli jugoslav.i che ad un certo momento délia ri-* presa per non ridiicolizzare ,gü av- 1 vensari, sembravano non voler piü centrare dei pallan,i che avrebbero1' (potuto seniz’alitro ven’ir messi a ber.sa:glio, D.i questo, ne sia prova che, senza alcuna necessiità, dato il risultato ormai consegudto, hanno caanbiato nella ripresa tre uomini nel vari reparti dandosi a puri vir-tuosismi. Lo stesso hanno fatto .anche gli svizizeiri, ma con ben al-■tro lintendimento, L’entnaita all’ala destra di Fatton ha dato all’attac-co un PÜ di vigore e quella'di Rey ai pasto de] terzino Gyger to a.vu-to il mérito di evitare, almeno un pó, che ¿1 bottino degli avyersari fasse ancora maggiore. In effetti, la Jugoislavia si è dimostrata una compagine molto forte e bene impoistata e le quattro reti di Cajkovski, Tomasevic, B,o-bek e Mihajiiovic non spiegano che in minima parte là supériorité territoriale e la preparazione técnica dei giocatori dei capitano Arsenje-v.iô. ATLETICA LEGGERA IN GIUGNO resentsir T. LT. per l’incontro ool Železničar La rezione di atlética leggera delil’UCEF dj Capadiiistria comunica le seguenti variaizioni del pro-grasnma dii atáctica leggera: 1) ,Ii. giorno 18. m, c„ con ini-zio aile are 10, avré luoigo a Trieste (Btadiio I Maggiio) una riunio-ne di atlética leggera che comprenderá le segueniti gare: masch;.]i: 60 m piani, 1,500 m, 5-000 m, salto in alto, salto in tungo, lancio del peí?,o, lancio dei disco, lancio del giavellotto. 2) Il glionno 25 m, c. sii svolgerà a Lub.iana un inicantro tra la nostra rappreisemtati.va e quella del Železničar di Luibiana. La partenza della nostra raippre-sanitativa è fissa,ta per il giorno 24. Il programma, gare e la for-maziione della squaidra ,è la seguen-te: ¡fl 110 m a ostacoli: Venturini o Ke-bat dei C. S. Piirano; 100 m piani Capodistria, Domenica 13. giugno avra luogo una riunione vélica nel golfo dl Capodistria con il seguente programma: ore 9.30 Raduno dei concorreniï. ore 10.39 Alllestïmento — controllo imbarcazioni ore 11.10 Partenza - Derive m. 3.75 ore 11.20 Partenza - Beccacclni ore 11.30 Partenza - Dinghï ore 17.00 Gita a S. Nlcolo ore 20.00 Pmniazione CONCLUSO IL 33° GIRO D’ITALIA Con1 la tappa Napoli — Roma di Km. 230 si e concluso ieri alle ferme di Caracalila il 33 d’Italia. giro E' primavera Maledetie viole! Palto d'acciaio seconda edlzlone . . sé tu gié cosí ritió , só tu ¡gié cosí ritfo, don Sentina? Perché te ne staj ora tanto zitto, — II papa dovrebbe porsi alia testa di una erociaita per l’interdi-zione della bomba atómica! Un ai-tro papa, Innocenizo terzo, condan-nó l’impleigo ¡dii nuove armi, dopo la seaperta della polvore da ¿paro. Se il papa aiscoltasse il nostro appejlo, la guerra sarebbe scongiu-tata ... 1 i — Sonsa, don Canids, comöagne-ro de m; corazón, cosa s'tai legge,n-do? L’aipipelio di qualche gruppo cattolico per la pace? tu, megáfono d’ira papalina, tu che face'sti buono cgni pretasto, daiH’ápistola a quella «pelleigriina» che tu, con viso contristato, mesto, trascíinasti per strade e per rioni a, lucro, pel tiro ¡sceypo disonesto? Perché taecion si a lungo ¡ tuo,i sermón! di doppier/.a involuti e di bugie? Or ,son con te, molteplici, i campioni ¡ di sciovi.niismio e di seporehierie, ¡ Perché t’arreisti? Pensi all'Anno Santo che tanto avaro fu di regalle P,wfa