ANNO Vili. Capodistria, 1 Settembre 1874. N. 17. LA PROVINCIA ;iornale degli interessi civili, economici, amministrativi DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale per gli atti della Società Agraria Istriana. Esce il 1° ed. il 16 d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno fior. 3; semestre e qua-timestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso i Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi 15. — Pagamenti anticipati. itti ufficiali della Società agraria istriana. 448. Settimo Congresso Generale della SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA tenutosi nella città di Pirano ai 9 Agosto 1874 Per deliberazione del sesto Congresso generale 'a stata eletta la città di Pirano a sede del settimo ongresso, ed in seguito ad invito della Presidenza, si 18 Luglio 1874 N. 367, si raccolsero colà il giorno Agosto 52 membri della Società Agraria a generale unione per trattare colla riserva del capo secondo «1 paragrafo 39 degli Statuti sociali gli argomenti el seguente Ordine del giorno 1. Inaugurazione del Congresso. 2. Resoconto morale della Società. 3. Lettura ed approvazione del verbale del VI [ingresso generale. 4. Resoconto economico (consuntivo 1873 e conto previsione 1875). 5. Proposta di modificazione allo Statuto sociale rasentata dalla Presidenza per deliberato del II Contesso generale. 6. Nomina del Presidente, del Vice Presidente e Direttori alle condizioni del paragrafo 18 dello tatuto sociale. 7. Nomina di 16 membri del Comitato. 8. Nomina di tre Revisori dei conti da scegliersi :& i soci effettivi, esclusi i neoeletti membri della ■residenza e del Comitato. 9. Determinazione del luogo di riunione della III generale adunanza. 10. Eventuale deliberazione sopra oggetti non posti all' ordine del giorno, di cui fosse però votata l'urgenza. Alle ore 2 pomeridiane venne solennemente inaugurato il Congresso in una delle sale della Scuola Reale,' gentilmente messa a disposizione della Società. Occupava il seggio presidenziale il Vice Presidente signor Tommaso Sottocorona, assistito dal Direttore signor Antonio Cecon e dal Segretario Luigi Hasch. Jntervennero a rappresentare lo Stato, l'i. r. Capitano distrettuale di Capodistria cav. Da Mosto, e la Provincia il Capitano provinciale cav. Dr. Francesco Vidulich. Rappresentavano inoltre: il Vice Presidente la Società Agraria Friulana e di Lubiana, il Comizio Agrario di Zara e di Trento; il Dr. Pietro Vatta la Società Agraria di Trieste, il signor Federico Spongia quella di Gorizia, il barone Giampaolo Polesini quella di Gratz, il Dr. Giorgio Piccoli quella di Linz, il Segretario Luigi Hasch quella di Rovereto, ed il Dr. Matteo Campitelli rappresentava la Camera di Commercio e d'Industria dell' Istria. Il Vice Presidente apriva il Congresso col seguente discorso: Onorevoli signori ! Decorsi appena 'otto mesi dall'ultimo generale Congresso, eccoci in una più mite e propizia stagione di bel nuovo raccolti in fratellevole convegno nella fiorente e simpatica Pirano, ove fra le tante dimostrazioni di' cordiale ospitalità ci si appresta 1' a-meno spettacolo di una' visita alle ricche sue saline in piena attività di lavoro, e alla circostante vallata di Sicciole ritenuta a buon diritto il modello dei nostri vigneti. Il persistente rifiuto dell' onorevole Avv. Dr. Andrea Milossa nell' accettare la carica presidenziale della nostra Società mi procura bensì l'alto onore di presiedere a questo generale Congresso, ma dall'altro canto mi pone nella spiacevole posizione di non poter corrispondere alle giuste vostre aspettative col darvi un'esatta nozione di ciò ch'ebbe ad operare la presidenza vostra durante quest'epoca, sia perchè forzatamente lontano dal centro d' azione, sia perche troppo ristretto il tempo concesso alla nuova mia carica onde potermene occupare. Della sua attività pertanto e gestione amministrativa nonché del resoconto morale della nostra Società, vi sarà fatta analoga esposizione dal nuovo Segretario, che ho l'onore di qui presentarvi nella persona del signor Luigi Hasch, il quale coprendo questa carica soltanto da cinque mesi fu validamente coadiuvato dall' egregio mio collega e Direttore, signor Antonio Cecon, che par vario tempo seppe condurre a buou termine i diversi affari sociali e dirigere con impareggiabile zelo le non lievi attribuzioni dell' ufficio presidenziale. Quello però che sta a mia cognizione e di cui sono oltremodo dolente a dovervelo accennare, si è lo scarso numero dei Comizi e la scoraggiante fiacchezza dei pochi sussistenti, quantunque con tanto ardore propugnati dall' esimio ex presidente barone de Polesini. Credetelo, signori miei, che per vedere progredita l'opera nostra e migliorate coi pratici esperimenti le nostre condizioni agricole, fa duopo dell' operosità di questi indispensabili fattori, eh' io vorrei vedere costituiti nou solo in alcuni centri giudiziari, ma possibilmente uno in ogni comune della Provincia, a sostegno dei quali la presidenza si farebbe un dovere di venire in sussidio tanto coi propri mezzi pecuniari che con quelli che generosamente elargisce l'eccelso i. r. Ministero dell' Agricoltura. Dell' altra desolante sciagura che toglie alla nostra benefica istituzione un migliore indirizzo" e paralizza i nostri sforzi per giungere alla desiderata meta, voglio dire della mancanza di una legge energica che provveda alla sicurezza dei campi finora invano invocata da tutti i possidenti, ed in ispecial modo da quelli del distretto politico di Pola, a cui appartengo, non credo sia mestieri tenerne parola atteso la sua attivazione che vogliamo sperare imminente. Non dubito però che col volonteroso concorso dei primi e la salutare influenza di quest' ultima, ogni ramo della nostra associazione prenderebbe maggior slancio e sviluppo, e siccome tanto utili si presentarono le poche conversazioni pratico scientifiche tenute nell' occasione di alcuni anteriori congressi, così vi esprimo, onorevoli signori, un mio desiderio, affinchè durante il presente ci intratteniamo col massimo interesse intorno alla vitale questione del tanto vagheggiato consorzio enologico istriano, di cui noi tutti sentiamo il più grande bisogno. Pur troppo vi è noto, rispettabili signori, come la coltivazione della vite e l'industria della vinificazione nell' intiera proviucia, languono fra vieti metodi paurosamente restii a qualunque delle tante innovazioni che la scienza altrove beneficamente introdusse, per cui sarebbe ormai tempo di mettere assieme alquanto delle nostre forze, che col potente mezzo dell'associazione valessero a togliere da tanta decadenza questo principale ramo della nostra produzione agricola. La fama dei nostri viui pur guadagnatasi a fronte che nessuna cura siasi ancora posta ad assicurarla presso il mondo commerciale, può dimostrarci assai di leggieri quanti sarebbero gli splendidi risultati dell'accennato consorzio. Se non progrediamo nelle altre industrie per mancanza dei principali elementi, perchè avremmo ad arrestarci anche in quelle, cui meglio che ad ogni altra arride il nostro cielo, risponde il nostro suolo? Possibile che solo noi abbiamo a ritenerci ancora nou preparati, quando per bontà del materiale, per facilità dello smercio a nessuna altra provincia siam secondi? Alla nostra associazione pertanto ed a tutti i membri che la compongono spetta l'iniziativa di questa salutare impresa. Accingiamci dunque tutti d'accordo e con forze unite ad un' opera che viene favorita dagli elementi a noi largiti da natura, affinchè non sia detto che in mezzo al generale movimento siamo rimasti inerti, ma invece ognun vegga come noi pure abbiamo saputo tradurre in fatto il grande e salutare principio, che nello sviluppo delle proprie forze produttive trovasi la più solida garanzia al miglioramento delle condizioni economiche di un paese. Chiuderò questo mio discorso inaugurale col porgere un cordiale saluto all' illustre città che così fraternamente ci accoglie, ed a voi tutti onorevoli signori qui presenti, ed innalzando i miei più fervidi voti pel miglior prosperamento della patria comune e della nostra associazione, dichiaro aperto il VII Congresso della Società Agraria Istriana. Accettato questo discorso con applauso, l'i. r. capitano distrettuale di Capodistria Nobile Da Mosto per salutare il Congresso a nome del Governo, che ne lo avea delegato, pronunciò le seguenti parole: Onorevoli signori!______jj È la prima volta che ho 1' onore di rappresentare il Governo in una vostra riunione, e mentre mi è grato di salutarvi, onorevoli signori, in suo uome, permettetemi di esprimere un sentimento di viva compiacenza eh' io provo nel vedere qui raccolti tanti nobili ingegni, tante volontà pronte e concordi, tutti rivolti ad un' unica meta, al miglioramento della pubblica prosperità. E che i frutti dei vostri sforzi si facciano ognora più manifesti lo provano il progredimento di molte sorgenti agricole in questa provincia, e quello svegliarsi quà e là per abbandonare i vieti sistemi, e sostituirvi quelli più proficui suggeriti dai dettami della scienza, e da quelle assidue ricerche ed esperienze, che anche in questo campo costituiscono uno dei principali caratteri dell' epoca nostra. Breve è ancora il tempo, in cui ho la ventura di trovarmi, o signori, nella vostra bella patria, ma nel vivo interesse che mi destano le sue istituzioni ed i suoi costumi, di una cosa mi feci sicuro, che cioè la popolazione istriana a veruu' altra è seconda nel-1' amore all' industria ed al lavoro, nè ristà da fatiche e sagrifici per vincere le gravi difficoltà che in parecchie regioni le presenta un aspro terreno e quasi sempre una fatale inclemenza delle stagioni. Pur troppo che non ancora dappertutto si sente l'alta importanza delle istituzioni che formano il vostro còmpito, nè scomparvero ancora tutte le vestigia degli antichi pregiudizi. Ma a toglierle affatto varranno la solerte opera vostra sorretta dalla efficace cooperazione del Governo, che vi porge amica la mano, l'istruzione che ingenera nell' animo la persuasione I il convincimento. Frattanto sia l'annata che corre auspice di un igliore avvenire e d'incoraggiamento all'agricoltore, ide ritemprate le sue forze, dopo una dura sequela anni calamitosi, egli possa secondarvi con ogni solitudine nell' attuazione degli istituti utili al proesso agricolo e contribuire in tal guisa al miglio-mento delle sorti economiche ed alla prosperità del ase. Gettando uno sguardo sul passato e sui consoliti risultati, voi potete, o signori, trarne motivo di inforto, ed io nutro il convincimento che anche dal [ingresso che oggi inauguriamo, scaturiranno beue-;i frutti atti a rendere sempre più rigogliosa la vita questa benemerita Associazione. Presa indi la parola il capitano provinciale Cav. r. Francesco Yidulich, pronunciava il seguente di-:orso : Spettàbile Congresso! Con attenzione osservando da qualche anuo l'an-imento dell' agricoltura nell' Istria, se ne constata miglioramento sempre continuo, progressivo. Di questo benefico avviamento al meglio, buona irte è dovuta alla Società Agraria Istriana, che, ìantunque abbia esordito e continui con scarsi mezzi, ir seppe animare i suoi membri, in tutte le parti ìlla provincia diffusi, a non spaventarsi per invete-ite male pratiche ed abitudini, che lasciavano dubi-re della riuscita di miglioria anche di minore rilievo. Lo studio delle scienze naturali, che sempre più i diffondendosi nella popolazione, già la ammaestra ime inopportuno sia di abbandonarsi incondizionata-lente alle sole forze di natura, e meglio convenga sociare alle medesime la propria intelligente attività, fr dar vigore alla loro azione salutare, sia collo :uotere l'inerzia, e col correggerne il lusso, o col-alterarne la distruttiva potenza. L' emulazione è destata, quà e là son vinte alane delle abituali ritrosie, ed il coltivatore animato ill'esempio altrui, e da questo richiamato a più chiare rette intuizioni, e spronato dal proprio interesse, i risveglierà in breve a più energica e più intrapren-ente operosità. Le condizioni nostre, ed i tempi attuali sono aanto mai favorevoli a tale uopo. I centri di con-amo all' estremità ed ai lati della penisola, fagliente accessibili per la via, se non la più facile, la leu dispendiosa del mare, che sì possentemente con-[ibuiscono a favorire lo scambio de'naturali prodotti elle sue parti al mar vicine; le parti sue interne rossimainente a mezzo della ferrovia ravvicinate più i prima a questi e ad altri centri; nella brevità del empo impiegato per andarvi trovando il compenso del ìaggior dispendio del trasporto, la varietà e bontà elle produzioni, ond' è suscettibile questa terra, favo-ite ed antecipate dal suo clima temperato: — tutto iò fa presagire che in epoca non lontana l'Istria sarà er riaversi dal suo abbattimento, e rivivrà di vita igogliosa e prospera. Col voto che questo presagio si avveri, e si avveri resto, io porto in noma della Giunta Provinciale un fra-erno saluto alla Società Agraria Istriana, qui convenuta mj al settimo de' suoi annuali congressi, e, riconoscendo^ in essa la fautrice del nostro progresso agricolo, ci aggiungo il desiderio e la speranza che essa continui sempre ad adoprarsi sollecita del bene dell' Istria. In questo punto giunse da Dignano e venne letto dal Vice Presidente il seguente telegramma: Illustrissimo sig. Presidente Congresso Agrario Pirano. Impossibilitato intervenire porgo le mie scuse all'inclito Congresso pregando che accetti i sensi del mio profondo rispetto. Giovanni Antonio Benussi Podestà di Dignano. Indi il vicepresidente invitava il Segretario a riferire sull'attività sociale dal tempo dell'anteriore Congresso, ed egli avuta perciò la parola dava lettura della seguente : RELAZIONE Onorevoli signori ! Chiamato dalla Spettabile Presidenza a fungere da Segretario, venni dalla stessa onorato dell' incarico di riferire a questo illustre Congresso dell' attività sociale durante il tempo decorso dal VI Congresso Generale ad oggi. Novello all' arringo trepidante mi vi accinsi conoscendo la mia pochezza, e solo fidando nella benevola indulgenza di Voi, o gentilissimi Signori, che apprezzando il mio buon volere, procurerete incoraggiarmi in questo mio primo esperimento. Trascorsero appena otto mesi dacché Vi trovaste fratellevolmente uniti in Dignano per discutere e deliberare sopra argomenti di vitale interesse pel progressivo prosperamento della Società, ed allo scopo medesimo sieto in oggi di nuovo raccolti in questa gentile ed ospitale città, sempre animati dallo stesso concorde sentimento, che è il benessere del vostro bel paese. In ogni impresa diretta pure da uomini eminenti e chiari per scienza e dottrina non si riesce a rap-giungere la meta propostasi, se non a forza di lunghe esperienze, che ammaestrano e additano per 1' avvenire la via che meglio convien seguire, e nei suoi primordi certamente qualsiasi istituzione sarà difettosa in qualche parte, e solo si perfezionerà col tempo. È innegabile che da quando la vostra Società venne costituita fino al presente, vi si fecero dei notevoli progressi, e sempre più chiaro e distinto divenne il suo piano, ma assai ancora ci resta a fare, e sicuramente riesciremo a tutto vincere coll'istauca-bile attività, e quando soffocato ogni sentimento di spirito di parte, uniti in iscliiere compatte, chi col-1' opera chi col consiglio tutti concorreranno a sostenere e proteggere questa novella istituzione, che per tal guisa riescirà di sommo vantaggio e decoro per la patria vostra, che ben a ragione andrà superba di un simile possesso. Le generose sovvenzioni che lo Stato accorda alla Società, apersero alla medesima campo vastissimo per esercitare la sua attività, che diversamente avrebbe dovuto attenersi iu limiti assai ristretti per mancanza dei mezzi necessari, onde far fronte ai grandi bisogni di appoggio ed incoraggiamento d'ogni ramo della nostra agricoltura. Il più importante e vistoso di tali sussidi è certamente quello concesso per l'incremento delle razze bovine del paese. Per vari anni si fu dubbiosi sul modo migliore di impiego di dette somme, e solo dopo ripetuti esperimenti e studiando a fondo la questione si giunse a stabilire il piano che presentemente si siegue e ci dà prove lampanti della sua efficacia ed opportunità. Come ben conoscete due sono i mezzi stati a-dottati per incoraggiare il razionale allevamento dei bovini, l'istituzione cioè di premi annuali che si distribuiscono nelle varie esposizioni, e l'istituzione di stazioni di monta cedendo gratuitamente i tori di proprietà sociale sotto determinate condizioni. Ogni anno più si ha il piacere di notare 1' aumento dei concorrenti alle esposizioni con palese avanzamento nelle migliorìe delle razze esposte, dimodoché non senza fondamento puossi sperare, che in un più o meno lungo volger d' anni giungeremo a formare in tutta la provincia una distinta razza indigena, che avrà caratteri suoi propri speciali, differente dalle razze straniere, colle quali potrà gareggiare per la sua robustezza ed abilità al lavoro od alla produzione del latte. Alle esposizioni testé tenute se non si ebbe la soddisfazione di rinvenire tutto il progresso desiderabile, pure si potè andare convinti, che non infruttuosi furon gli sforzi fatti e che qualcosa si è certamente ottenuto. Ciò appunto ci rattiene alle pratiche già inviate e ci assicura per l'avvenire maggiori vantaggi. L'esposizione tenutasi in Pisino sorpassò ogni aspettativa, sia per la copia dei capi condotti alla mostra, sia per le pregevoli qualità di cui andavano adorni. Quattordici tori e ventisette armento figuravano in quella esposizione, mentre 1' anno decorso eran tredici i tori e sedici soltanto le armento. Le esposizioni di Albona, Parenzo e Pinguente, diedero pure risultati soddisfacenti, e se in Buje minore fu il concorso che nel passato anno, non meno distinti però sotto ogni riguardo erano gli animali esposti. Degna di considerazione inoltre è 1' esposizione di Castelnuovo. Meschino per vero dire era il numero dei tori, ma grandissimo quelle delle armente. Di fronte ai due soli tori figuravano ben trenta armente, la maggior parte però piccole in statura e dimensioni. E dove rintracciarne la causa? Ciò si spiega chiaramente quando si sappia p. e. che con 944 armente che conta il comune di Castelnuovo, non vi sono che due soli tori. Questa è una sproporzione da non credersi, ma pure la cosa sta realmente in tal guisa, e non è perciò a stupirsi se ne conseguono prodotti tristi e meschinissimi. La vostra presidenza però pensò a porvi sollecito riparo, e deliberò di fare l'acquisto di alcuni tori della razza da latte per istituire tanto nel distretto di Castelnuovo come anche nella valle di Zaule delle adatte stazioni di monta. In tal modo si correggeranno almeno in parte le mancanze di quei paesi sì bene adattati per la produzione di animali da latte, e col volger di tempo si apporteranno a quelle popolazioni degl' inestimabili vantaggi e si assicurerà alle medesime un mezzo di prosperamento e benessere. Anche quest' anno furono accordati i premi ciascuno di fiorini 50 stabiliti dal rispettivo regolamento ai detentori dei tori delle stazioni di monta di S. Domenica d'Albona, Dignano e Veglia, i quali due ultimi fecero inoltre richiesta alla presidenza di altri due tori per continuare a mantenervi le stazioni, e quanto prima sarà provveduto a tale sostituzione. Il secondo sussidio dello Stato è quello di fiorini 3000, per costruzione e riattazione di abbeveratoi per animali. Le domande di sussidio per parte dei comuni della Provincia si fanno sempre più frequenti, e diggià tanti ne furon compiuti, molti d'alta importanza, da potersi ritenere con fondamento, che così procedendo, in epoca non lontana gli effetti della siccità non rie-sciranno più da questo lato di certo danno all' agricoltore. Fino ad oggi furono accordate sovvenzioni a tale scopo per l'ammontare di fiorini 948. 24 a favore dei comuni di Cittanuova, Piemonte e Berda; ma molte domande ancora restano da deliberarsi, dimodoché il sussidio dello Stato sarà appena sufficiente a soddisfare le presenti esigenze. L'eccelso Ministero di Agricoltura si dichiarò ! propenso a concedere una sovvenzione di fiorini 400, ! per acquisto e distribuzione di macchine, qualora ve- j nisse presentato un piano dettagliato sull' impiego di ; simile importo. (Continua) DIETA PROVINCIALE. Il giorno 19 Agosto ebbe luogo la solenne apertura della Dieta prov. in Parenzo. Pubblichiamo l'elenco degli affari da trattarsi nella sessione. 11. Elezione supplettoria nelj^gleggij) di città "Pirano„ 2. Elezione suppletoria nel coleggjo forese "Pisino-; Albona,,. 3. Conto consuntivo del fondo provinciale pro 1873. 4. „ „ „di esonero pro 1873. 5. „ „ „ delle localizzate con- fraterne pro 1873. 6. „ „ „ scolastico pro 1873. 7. „ „ „ pensioni degli impie- gati prov. pro 1873. 8. Conto preventivo del fondo provinciale pro 1875. 9. „ „ „ esonero pro 1875. 10. „ „ „ delle localizzate con- fraterne pro 1875. 11. „ „ „ scolastico pro 1875. 12. „ „ „ pensioni degli impie- gati provinciali. 1875. 13. Relazione generale della Giunta prov. sulla sua gestione dall' ultima convocazione dietale. 14. Progetti di legge presentati dalla Giunta provinciale : a) riguardo alla rifusione delle antecipazioni fatte dal fondo provinciale ai Comuni, ed altri corpi di concorrenza legale. b) con cui si dispone che l'imposta sulla rendita percepita pei fabbricati temporariamente esenti dall'impasta sulle pigioni, non possa essere aggravata da addizionali per iscopi comunali, stradali e provinciali. c) con cui viene emanato un regolamento di polizia stradale per le strade pubbliche non erariali. d) riguardo alla istituzione sfera di attività dei comitati stradali. e) riguardo alla regolazione e manutenzione delle strade e vie pubbliche comunali e delle consorziali. f) riguardo alla introduzione di tasse comunali, e-ventualmente da presentarsi. g) sulla sorveglianza scolastica. h) riguardo a modificazione di alcune disposizioni della legge provinciale 30 marzo 1870 sulla istituzione conservazionp e frequentazione delle scuole pubbliche popolari ; ed : i) riguardo a modificazioni di alcune disposizioni della legge provinciale 30 marzo 1870 sulla regolazione dei rapporti di diritto del personale insegnante presso le scuole pubbliche popolari. Pubblichiamo il conto preventivo del fondo provinciale per l'anno 1875, e la relazione con cui la Giunta prov. lo presenta alla Dieta: N. 1660. RELAZIONE della Giunta provinciale sul conto di previsione del fondo provinciale per V anno 1875. Eccelsa Dieta ! Il conto di previsione del fondo provinciale per 1' anno 1875, che la Giunta provinciale ha 1' onore di raccomandare all' approvazione dell' Eccelsa Dieta, presenta anche in quest' anno quasi dovunque importi o sistemizzati da deliberazioni dietali, o desunti dai risultati e dai bilanci degli anni precedenti. Credesi, quindi, nou essere necessario di dare una separata giustificazione di ogni singola partita del conto, ma di esporre soltanto le ragioni degli aumenti di spesa che s' incontrano in poche rubriche dell' uscita. La prima spesa maggiore si trova alla Rubrica Vili "Spese di amministrazione,,. Con riflesso al maggior prezzo di quanto è indispensabile ai giornalieri consumi, e al fatto che al Capitano provinciale, agli assessori, ed agli impiegati provinciali venne accresciuto il loro emolumento, la Giunta provinciale ritiene conveniente che sia elevato a fior. 5 l'indennizzo finora percepito in fior. 4 al giorno dai deputati provinciali durante la convocazione della Dieta, a sensi del § 18 del Regolamento interno. Si appalesò poi la necessità di porre gl' impiegati provinciali nella classe di rango che ad ognuno di essi compete per la qualità del loro uffizio e conseguentemente di regolare le loro competenze di viaggio, in conformità alle prescrizioni valevoli per gl' i. r. impiegati dello Stato. Infine fu provveduto al caso venisse affidata una missione ufficiosa ai deputati provinciali, anche quando la Dieta non fosse riunita. — Per queste ragioni il dispendio alla Rubrica VIII ascende ad una cifra maggiore di fior. 1700 a quella preventivata peij 1' anno corrente, essendosi aumentata di fior. 200 la posta XIII "Viaggi ufficiosi „ e di fior. 1500 la XV "Spese dietali,,. La relativa dettagliata proposta per modificare il succitato § 18 del Regolamento interno, e per la regolazione delle suddette competenze di diaria e spese di viaggio viene dalla Giunta provinciale presentata unitamente al conto di previsione. Un dispendio molto rilevante è causato dall'acquartieramento della Gendarmeria, Rub. XVII. Come risulta dalla speciale menzione fatta nella relazione generale, il fondo provinciale è ora chiamato a pagare l'ammobigliamento per le abitazioni dell' i. r. Comando provinciale di Gendarmeria, istituito a Trieste nel 1 gennaio 1874, per le nuove stazioni di Canfanaro e S. Pietro ili Selve, e pel rinforzo delle stazioni di Pola, Dignano, Rovigno, Pisino e Pinguente; inoltre sono da pagarsi le mercedi di pigione per le abitazioni dei gendarmi nei luoghi ora nominati ; infine non è da dimenticare anche la spesa probabile dell'istituzione già proposta di altri due nuovi posti di gendarmeria in Visinada e Dolina. L'importo di fior. 10600 stan-zionato in questa Rubrica si calcola sufficiente a coprire tutti i dispendi occorrenti nell' anno 1875 per 1' acquartieramento della Gendarmeria, che per legge devono essere sopportati dal fondo provinciale. Nella Rubrica XXIII "Spese diverse, sono compresi fior. 2000, che 1' Eccelsa Dieta nella sua seduta 15 novembre 1872 concesse dal fondo provinciale per concorrere al dispendio occorrente al ricingimento dell'Anfiteatro di Pola. A questo lavoro viene ora dato principio mediante il Municipio di Pola, come fu accennato nella Relazione generale della Giunta provinciale. Quell'importo quindi di fior. 2000 sarà dispen-diato entro 1' anno 1875, e da ciò proviene l'aumento di spesa che presenta la Rubrica XXIII in confronto della somma preventivata per l'anno 1874. Trovasi una maggiore spesa di fior. 2000 proposta anche nella Rubrica XII "Spese e scopi di beneficenza, , ma questa è voluta dal numero sempre crescente di trovatelli istriani, che vanno a carico del fondo provinciale. Solo intorno agli aumenti di spesa ora indicati la Giunta provinciale ritenne suo debito di dare uno schiarimento, mentre le piccole differenze che si riscontrano nelle altre rubriche del conto, non abbisognano di giustificazione, derivando le medesime semplicemente da calcoli fatti in base ai dispendi avuti negli anni precedenti. Infine la Giunta provinciale crede di dover avvertire l'Eccelsa Dieta, che per le scuole popolari nulla fu preliminato alla Rubrica XIII, non conoscendosi ancora quali potranno essere i giustificati bisogni del fondo scolastico provinciale, e che nella Relazione generale della Giunta provinciale si trova esposto il motivo, pel quale nel presente conto di previsione non figura verun importo d'introito, e di uscita, per la scuola agraria. In base all' esposto voglia pertanto l'Eccelsa Dieta deliberare. 1. Viene approvato il conto preventivo del fondo provinciale per l'anno 1875 con fior. 48050 nel-1' introito, e fior. 143332 nell' uscita. 2. A coprire la deficienza di fior. 95282 viene stabilita l'esazione di un'addizionale dell'8% su tutte le imposte dirette, compresivi gli aumenti dello Stato, e del 50 % dazio consumo delle carni, del vino, delle bibite spiritose e della birra, da percepirsi quest'ultima addizionale da quegli stessi esercenti al minuto, i quali sono obbligati legalmente a contribuire per gli articoli medesimi il dazio consumo erariale. Parenzo 15 luglio 1874. RIASSUNTO. del conto preventivo del fondo provinciale dell Istria per V anno solare 1875. Numero ella rubrica Dettaglio dell* Introito Risultato dell'anno 1873 Importo preliminato pel 1874 Proposta della Giunta pel 1875 Deliberato della Dieta pel 1875 Osservazioni T3 fiorini fiorini fiorini fiorini I II III IV V VI VII Addizionali d'imposta in restanza .... Rimborsi spese ospitalizie....... Rimborsi spese di sfratto....... Contributi e concorrenze....... Rifusioni di conti.......... Introiti diversi........... Antecipazioni da riaversi..... 16903 7759 22 8420 1056 7985 17234 8565 8400 500 9220 100 5093 6000 15000 8400 400 8400 1000 6850 8000 Somma . . . 59379 37878 48050 Numero ìlla rubrica Dettaglio dell' Esito Risultato dell'anno 1873 Importo preliminato pel 1874 Proposta della Giunta pel 1875 Deliberato della Dieta pel 1875 Osservazioni T3 fiorini fiorini fiorini fiorini Vili IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXII XXIII XXIV XXV XXVI Spese di amministrazione....... Spese per cura di ammalati...... Spese di vaccinazione........ Spese sanitarie e di epidemia..... Spese a scopi di beneficenza...... Spese per iscopi scolastici....... Trasporto di sfrattati e condannati .... Trasporto di militari e gendarmi .... Mantenimento di corregendi...... Acquartieramento di gendarmeria .... Acquartieramento di truppa militare . . . Spese per nuove fabbriche....... Lavori idraulici.......... Spese per iscopi agrari ........ Spese diverse........... Interessi passivi ... ...... Anticipazioni da restituirsi...... Anticipazioni da darsi........ 31138 17090 3449 743 14572 12881 3520 2039 1428 5937 5904 1000 935 6092 4677 45877 34355 15300 2900 1300 21000 35558 2300 2800 1560 5852 10000 1500 5600 6500 4677 4500 36055 16200 3200 1100 23000 14100 2940 2800 1560 10600 10000 2000 1600 8500 4677 5000 - Somma .... 157282 155702 143332 Dedotto l'introito di........ 48050 ! Risulta un deficit.......... 95282 che si propone di coprire: a) coli' addizionale dell' 8 °/0 sull' imposte dirette, compresivi gli aumenti dello Stato ; b) detto del 50 % SU1 dazio consumo delle carni, del vino, delle bibite spiritose e della birra. A proposito delle nuove leggi presentate dalla Giunta provinciale alla Dieta nell' attuale sessione, la Giunta stessa nella sua Relazione generale, ne viene dimostrando la necessità con le considerazioni seguenti, riguardo alla legge per la rifusione delle anticipazioni fatte del fondo provinciale ai Comuni, ed altri corpi di concorrenza legale. Non si può lasciare inosservato, che le restanze dei rimborsi per spese ospitalizie dovuti dai Comuni 0 delle antecipazioni a questi fatte, od a Comitati stradali, vanno d'anno in anno aumentando, e che perciò sempre più se ne difficulti la esazione alle avvenute scadenze. E si è perciò, che a tutela del fondo provinciale, e perchè le antecipazioni fatte ritornino al medesimo, e possano impiegarsi in antecipazioni anche ad altri Comuni, e così tenere costantemente in giro nelle varie parti della Provincia una somma discretamente rilevante, colla quale si facciano lavori di pubblica utilità, che la Giunta provinciale ha trovato opportuno di proporre una legge provinciale, tendente ad assicurare la rifusione degli esborsi fatti dal fondo provinciale in via di antecipazione ai Comuni, o ad altri gruppi di concorrenza legale. E riguardo la legge con cui si dispone che la imposta sulla rendita percepita pei fabbricati tem-porariamente esenti dalV imposta sulle pigioni, non possa essere aggravata da addizionali per iscopi comunali stradali e provinciali: La rilevanza delle addizionali arretrate e pel fondo provinciale, e pel fondo di esonero, che assieme presentano la cifra di fior. 201,194.03, equivalenti a più di '/s di tutte le imposte dirette erariali e rispettive addizionali dello Stato, le quali importano per tutta la Provincia fior. 590,817.33, fu oggetto di seria attenzione per la Giunta provinciale, che iniziò delle trattative coli' Imperiale Governo sui modi di poterne assicurare l'incasso in maniera da non riuscire di soverchio gravosa ai contribuenti, e che faciliti il relativo conteggio e la dovuta sua controlleria. E oui le occorse di riconoscere, che nell' esazione delle addizionali per conto dei fondi provinciali non in tutti 1 Distretti siasi osservata l'uguale pratica relativamente alle prescrizioni intorno ad edifizì esentati dall'imposta di pigione o di classe, che, cioè, in qualche Distretto l'addizionale veniva percepita sulle imposte prenotate ma non esatte dallo Stato, mentre in altri non venivano percepite, od invece percepite sull' imposta di rendita esatta dallo Stato. A togliere questo inconveniente la Giunta provinciale ha creduto, che fosse necessaria una legge, con cui disporre, che l'imposta sulla rendita, percepita pei fabbricati tempora-riamente esenti dall' imposta sulle pigioni, non possa essere aggravata di addizionali per iscopi comunali, stradali o provinciali. ( oitRisr«\»i;.\zi; Congresso della Società agraria in Pirano Pišimp 19 Agosto. Una cattiva sorte perseguita i congressi annuali della nostra società agraria; neppure l'aver destinata la giornata sulla prima metà di Agosto, il mese degli ardenti soli, delle splendide notti, neppur questo è valso a sottrarsi al fatale destino. Il Congresso si dovette radunare col cattivo tempo in Pirano il giorno 9 p. p.; però moltissimi soci hanno risposto all' appello e la gentile Pirano era tutta in festa, felice di poter offrire ospitalità a tanti comprovinciali. Singolare città, Pirano, spinta ardita come un faro all' impeto di tutti i venti, arrampicata su per 1' erto colle, pare destinata alle ardite iniziative sul mare, ed i suoi molti e valorosi marinai ne danno ragione. Il Congresso venne aperto dal vice presidente signor Sottocorona col solito discorso; parlarono il rappresentante della provincia ed il commissario governativo. Dopo di che il segretario sig. Hasch, leggeva il reso-conto morale, estendendosi assai sulle misure sistemate per il miglioramento delle razze bovine. Il sig. Hasch per tranquillità dei lettori che non hanno la fortuna di conoscerlo che di nome, è nostro connazionale, nativo del vicino Friuli, ed allievo dell'istituto tecnico di Udine. Giovanissimo ancora, promette di far bene. Accolto con dimostrazioni ed approvazione il resoconto morale, furono approvati i conti consuntivi e preventivi; venne accolta anche una mozione del socio onor. Dr. Belli, riguardo 1' attività dei Comizi agrari. Venuti alla nomina delle cariche, per fortuna ci siamo sbrigati presto, e senza la solita tarantella dei non posso, ballata in ogni occasione di elezione da quei dieci individui che si credono possibili alle prime cariche. A gr andissima maggioranza venne eletto a presidente l'egregio sig. Dr. Manzuto di Umago, uomo poco noto alla vita pubblica della provincia, perchè rimasto fin ora ritirato nei suoi vasti possessi ^ di Umago, ad esercitare 1' arte sua prediletta eh' è 1' a-gricoltura. Colto, attivo, speriamo che sappia infondere vita alla nostra società. A vice presidente venne eletto il sig. Cecon, a direttori i signori cav. Ri-smondo, Dr. Basilisco, ed il sig. Sottocorona; furono rieletti quasi tutti i signori membri di comitato dell' anno scorso. Venne destinata la città di Montona, quale sede del Congresso per 1' anno venturo. Dopo il Congresso gran pranzo apparecchiato con la splendidezza proverbiale dei Piranesi. Appettato, allegria, brindisi, ecc. ecc. Fra gli eccettera, cioè tra le cose comuni, non posso mettere il bellissimo discorso pronunziato dall'egregio Dr. Venier, il nestore dei patrioti, uno della vecchia guardia. Giovanotti! ricor-datevene, i capelli imbiancano ma non si muta fede, non si perde coraggio, si sta al posto fermi. Alla sera, causa il tempo cattivo siamo stati costretti a raccogliersi nei locali del casino. Ma non ne siamo rimasti malcontenti, perchè— lo dovreste immaginare, le signore Piranesi vi intervennero, ed è bastato a mettere nell' animo a tutti quel lieto e gentile spirito che circonda sempre la donna come un aureola, e si spande dovunque ella si presenti. Modelli viventi di Paolo Veronese del Giorgone, la bellezza del tipo veneto, dai lineamenti graziosi, dai colori splendidi, è la bellezza delle Piranesi. Gentili fanciulle, donne, voi avete assicurato nel cuore di tutti la più cara memoria di quella notte. All' indomani si è tenuta la conversazione enologica. Tutti sentono la necessità di fare qualche cosa ma non si è bene stabilito quale provvedimento sia il migliore. Chi vuole la scuola enologica, chi il professore ambulante, chi una società industriale per fabbrica vini, chi consorzi distrettuali, insomma hanno löfß^J fatto benissimo ad affidare alla Direzione lo studio della questione perchè riferisca in un prossimo staor-dinario Congresso. Badiamo però che il meglio è nemico del bene, che intanto le provincie vicine vauno avanti rapidamente coli'assicurare lo smercio ai loro vini migliorati. Nella stessa giornata ci siamo recati in gran numero a visitare la valle di Sicciole, ricca di buoni prati, di vigneti e delle famose saline. È senza dubbio la più produttiva vallata dell' Istria. Abbiamo visitate le fabbriche di prodotti chimici e di sapone di Sal-vetti e Comp. La sera il tempo fatto bello, permise la luminaria, d' effetto meraviglioso per la costruzione pittoresca della città. Sulla torre del duomo che s'innalza, bellissima, sulla collina, un evviva all'Istria, a raggi di fuoco, avvertiva il navigante del golfo che si solennizzava una festa provinciale, ed a quell' evviva all' Istria, avrà corrisposto un evviva. Occorre dire che Pirano si è dimostrata la città patriotica tra tutte, splendida per cortese ospitalità? Tutti lo sapevano già, e non resta che porgere i più vivi ringraziamenti a tutte le classi della popolazione. Vorrei parlare sul serio, vorrei dirvi dell' obbligo di occuparsi più nei congressi degli affari che degli evviva, ma..... caro redattore, trovatevi un altro corrispondente; io vado ogni anno ai Congressi con i propositi più serii, coi ragionamenti architettati durante l'intiero anno, ma quando mi trovo in mezzo a tutti gli amici comprovinciali, addio mondo, io non lo so perchè, ma si parla di tutt' altro. Non è leggerezza ma prepotente bisogno del cuore. E il nostro destino fin che la dura. Arrivederci a Montona. (i) Pubblichiamo la lettera che ci scrive un egregio giovanetto, da Pisino, con la sicurezza di sapere che il vivo desiderio degli studenti di Pisino, viene diviso anche dagli studenti di qui, e da quelli di Pirano e di Trieste. Alle autorità scolastiche che dovrebbero organizzare la gita per dirigerla a vantaggio dell' istruzione, citiamo l'esempio del ginnasio di Fiume. Potremmo citare cento altri esempi, anzi si può dire che quasi tutti gli istituti al giorno d' oggi, nel tempo delle vacanze, intraprendono gite o sui monti o nelle prossime città per completare la istruzione dei giovani, impartita tra le quattro mura durante 1' anno. Egregio signor Redattore. Non può credere con quanto piacere io, ed i miei compagni, abbiamo letto 1' articolo " Passeggiate sui monti „ pubblicato nel suo pregiato giornale, e con quanto batticore di gioia abbiamo accolta la proposta di una gita di studenti dei varj istituti della nostra provincia sul Monte Maggiore. Quasi con certezza aspettavamo di leggere nei numeri susseguenti della 8Provincia,„ un cenno che dimostrasse i passi fatti per organizzare la gita, poiché la iniziativa, per quanto pare a noi, spettava agli studenti del ginnasio di Capodistria. Ma fin ora nessuno ha detto la prima parola; e intanto i giorni passano; si faranno gli esami, tutti ritorneranno alle case loro; e la gita? Più pronti di noi, innamorati delle bellezze di queste nostre ultime Alpi, gli studenti del ginnasio di Fiume guidati dall' egregio professore di botanica, passarono il confine e mandarono un saluto all' Istria, dalla più alta vetta del Monte Maggiore, lo scorso mese. Le confesso, signor Redattore, che mi dispiace, mi dispiace proprio, che, primi, gli studenti di un altra provincia, siano saliti, in corpo, su quella cima. Ma ora non c' è rimedio, e procuriamo almeno con la pronta esecuzione del progetto, di dimostrare che nel-1' animo nostro era vivo il desiderio, e fermo il proposito della riuscita La prego signor Redattore, di usarmi la cortesia di pubblicare questa mia lettera, o, se crede, e sarebbe allora assai meglio raggiunto lo scopo, dato ascolto alle mie istanze, rivolgere la autorevole sua parola a chi spetta per scongiurare il pericolo che il bellissimo progetto per quest'anno se ne vada in fumo. Sicuro che in un modo o nell'altro, Ella vorrà aiutarci, la ringrazio a nome mio, e dei miei compagni, e mi protesto ecc. ecc. Pisino 18 Agosto 1874. ZJno studente. NOTIZIE. Rileviamo dall' Osservatore Triestino del 24 agosto, N. 191, quanto appresso: Ferrovia istriana. A quanto si annunzia da Pisino Lo stato dei lavoranti alla ferrovia istriana al 13 agosto 1874 era il seguente : Partita VII Vili IX 131 70 100 indigeni 239 269 255 forestieri 370 339 355 assieme. Sulla linea totale il numero dei lavoranti ascende a 4126 uomini. NECROLOGIA. CARLO LEOm Mentre Padova si apprestava a solennizzare il centenario del Petrarca, il promotore di questo festeggiamento moriva lasciando 1' intera città immersa nel lutto. Ed infatti la morte avvenuta li 15 Luglio p p. del Colite Carlo Leoni è un lutto cittadino per Padova, ed anzi un lutto nazionale per gli italiani. Operò molto per il suo paese come cittadino, e come letterato. La sua fortuna fu per la patria decimata. In nessuna opera buona mancava il suo nome. In ogni cosa di pubblico decoro ove non bastava l'obolo altrui, sopperiva il suo. Le gesta dei nostri grandi antichi e dei moderni ricordò nelle sue epigrafi, la sua diletta Padova, illustrò in ogni maniera e coli' opera e cogli scritti.