ORGANO ©ELL* UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL* ISTRIA I NOSTRI LAVORATORI COSCIENTI DEI RISULTATI RAGGIUNTI SI ADOPERERANNO SEMPRE PIU’ NELLA EDIFICAZIONE DELLA NOSTRA SOCIETÀ’ IN CUI IL LAVORO RAPPRESENTA IL MASSIMO TITOLO D’ONORE DI NOI TUTTI Direzione • Étedazion« * iAnunlS, K. Castellane 2 - Capodlstria tei. 178 AMMO IV. Ho. 205 Capodistria, Mercoledì. 29 agosto IRSI 5 Din. - 15 LIRE ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e nella R. V. F. S, Anno din. 150.—. sera. din. 75,—s UNA IMPORTANTE DECISIONE DEL COMITATO ESECUTIVO DEI S.U.C La Rassegna politica internazionale COSTITUITI ÄD ISOLA E PIRANO IL PETROLIO IRANIANO I CONSIGLI CITTADINI DEI SU E l'interruzione di kaesong A A xW' a&al A “ “®" " * “ * * ti fallimento dei negoziati an-glo- provasse questa formula, il popolo ira- li nuovo sistema delle retribuzioni fa parte della grande riforma finanziaria che attualmente si sta evolvendo nei nostro circondario e che segna una pietra miliare sul cammino della nostra pacifica lotta per l’edificazione del socialismo. Le forme con le quali gli organismi preposti hanno proceduto aliai categorizzazione dei lavoratori sono una nuova chiara dimostrazione dei sistemi democratici che rappresentano l’essenza de; nostro Potere Popolare. Infatti la categorizzazione non è stata impasta dall’alto alle singole] maestranze dei collettivi di lavoro del Circondario, ma delle apposite commissioni si sono avvicendate in ogni fabbrica ed in ogni azienda, ove, in. stretta collaborazione con i presidenti dei Consigli degli operai, dei comitati amministrativi, con i direttori e capi reparto, nonché con i presidenti delle filiali sindacali hanno elaborato le proposte per la categorizzazione delle maestranze. Tali proposte, inviate alla commi-sione centrale dei Comitato Popolare Circondario (in seno alla quale figuravano membri del C.C. e dei SUO, dopo accurate analisi, tendenti all’eliminazione di eventuali errori di principio, sono state rinviate ai rispettivi collettivi per la loro messa in pratica. Contemporaneamente ogni singola a-zienda, rispettivamente comitato amministrativo, ricevette rassegnazione del fondo paghe provvisorio nei limiti dei quale i comitati amministrativi devono attenersi per il mese di agosto. In base a questa disposizione i rispettivi comitati amministrativi fissano le retribuzioni dei lavoratori, tramite la consegna del decreto, Però, a norma di un elementare principio democratico, ogni lavoratore ha la facoltà di presentare al Consiglio operaio il proprio ricorso entro il termine di 15 giorni del ricevimento del decreto. Ciò perchè pure il lavoro della commissione centrale e del Consiglio amministrativo venga riveduto e vagliato per i singoli casi e perchè siano corretti gli eventuali errori. Dopo il ricorso, l’operato elei Consìgli degli operai è inappellabile e la fissazione della retribuzione può considerarsi definitiva. Per quanto concerne la fissazione definitiva del fondo paghe, questa a-vrà luogo entro il mese prossimo appena saranno risolti alcuni problemi di indole tecnica e cioè: fissazione del quantitativo mensile delle ore straordinarie per ogni collettivo, aggiunta di trasferta, aggiunta relativa all’importanza sociale dei collettivo, ecc. Come è naturale, tutte queste aggiunte influiranno notevolmente sulle retribuzioni che risulteranno maggiorate. : E’ logico the un’opera di tale vastità ed importanza incontra, come si è potuto riscontrare, sebbene in casi sporadici e rari, delie incompresro-ni derivanti o dalla non conoscenza del problema nella sua complessità o da disinformazioni propagate1 ad arte da mestatori politici venduti ad interessi estranei a quelli delia classe dei lavoratori. Perciò il primo compito di ogni filiale sindacale è di illustrare in seno al proprio collettivo ì’importanza della riforma finanziaria e dei criteri seguiti nella sistemazione delie retribuzioni, sistemazione che è uno dei logici effetti della riforma. Pure l’aumento dèlie sovvenzioni per malattia, i miglioramenti decidivi nei campo delle assicurazioni sociali, la ripartizione (diretta ed indiretta della quota degli utili dell’azienda tra !e maestranze e la abrogazione delia tassazione dello stipendio, rappresentano dei successi nel campo del lavoro che devono venire illustrati e messi ai conoscenza di tutti, tramite l’organizzazione sindacale ne! suo complesso, affinchè i nostri lavoratori, coscienti dei risultati raggiunti, si adoperino sempre più nella edificazione delia nostra società in cui il lavoro rappresenta il massimo titolo d’onore di noi tutti. * * \ dai GjM.A. non effiiimii.nerà1 certo le càuse1 di questa situazione rota acetosa. Si tratta infatti di risanare dalle fondamenta una situazione determinata (dalla politica idi agganciamento ad una economia che inulta ha da fare con quella triestina e .che1 tanto dai S.U. quanto IdiaJIJà C.G.I.L. viene perseguita per .il raggiungimento dii fimi completamente estranei a Trieste ©di ai suoli cittadini. I compiti ‘dei nuovi organismi sindacali sono multiformi e decisivi per la vita economica e sociale delle cittadine.» Per decisione dell Gomitato Esecutivo Circondariale del S. U. C., adottata in seguito ad una profonda analisi della struttura organizzativa ideile omgan tassazioni dì base sono stati costituiti nelle cittadine di Isotta e Pi-rano i consigli cittadini dei S. U. L’assemhlea plenaria di questi con- CONCLUSIONI DEL PLEMUm Il Comitato Circondariale dalla C. S. U. C. per il Circondario deinistrià nella propria II riunione Plenaria, trattati 1 problemi sulla gestione delle aziende economiche da parte dei produttori diretti èid i compiti inerenti le organizzazioni sindacali, Cons ta t a : I. Le Organ, izz azioni Sindacali del Circondario dell’,Istria ispirandosi alle esperienze acquisite dalla Glasse lavoratrice e dalla Organizzazione Sindacale della muova Jugoslavia in lotta per l’edifioaZìoine del socialismo; sotto Ha giusta giuda del1 glorioso P. C. J. hanno raggiunto sino ad ora grandi, successi: sviluppo delle forze produttive, rafforzamento ed approfondimento della democrazia, elevamento delia coscienza politico-classista del lavoratori, miglioramento del sistema di lavoro, metodo di direzione e così dii seguito. II. In lotta per ia realizzazione dei compiti economici pianificati mercè l’emulazione socialista, le consuiltazi-oinii di produzione, .con Tintroduzione del lavoro a norma, ad accordo ed altre svariate forme, dii, lavoro; con la partecipazione attiva nella vita pubblica del Circondario, la nostra classe lavoratrice si è creata le condizioni per il passaggio delle aziende ■economich,e nelle mani del produttori diretti. Grazie agli sforzi in tatti senso compiuti, e grazie all’aiuto materiale e morale portoci dai Popoli della R. P. F. J., abbaiamo realizzata le aspirazio-oni della classe lavoratrice, traduce,n do in atto ili principio del grande Marx «le fabbriche àgli operai» di modo che, in seguito ai muovi decreti legge approvati; all’ùlltiima Sessione delt-l’Assemblea Popolare Circondariale, i nostri lavoratori sono divenuti i veri padroni delile aziende economiche, partecipando direttamente «alla division« dei frutti, creati col prcp'ricr (Lavorio. ni. In seguito ad uno. studio profondo di tali decreti legge e dagli altri provvedimenti nel Tee or, orni a, l’tfrga-nizzaztane Sindacale si decide per gli stessi in quanto guitti e conseguenti alfe sviluppo delle forze socialiste. Pertanto, lotterà per il’a loro affermazione e traduzione in pratica; difendendo tali conquiste rivoluzionarie dei lavoratori contro chiunque tentasse df intaccante. ■Per una più rapida traduzione in pratica dai principi contenuti nei nuovi provvedimenti, e conseguente ■miigiliorameinto dello standard, di vita e delle posizioni della classe lavoratrice e del Popolo lavoratore, i/1 Plenum pone di fronte alle organizzazioni Sindacali del Circondario i seguenti; C O'Klp it i 1. a) Compito fondamentale di tutte le organizzazioni ed «rigami sindacali è quello di educare ed ettevare i lavoratori all’altezza di dirigenti coscienti e capaci della .produzione b) in base a ciò, studiare e tradurre in pratica le più larghe forme di, esame dei problemi economici con (tutti i lavoratori, e principalmente coi membri del consigli operai e comitati amministrativi, spiegando a loro il contenuto 'rivoluzionario ed il significato idei muovi decreti per lo sviluppo della nostra economia.. 2. I Consigli Sindacali Distrettuali devono curare il rafforzamento dei comitati sindaca® di categoria e .riapertiti consigli1 sindacali ‘cittadini aochè siano in grado di ■ porgere il debito aiuto alle organizzazioni sindacali di base .nell’espletare i lóro compiti, alfine di eliminare nel lavoro singole tendenze negative — per l’attiviizzaziiome idei membri melili’ese1-cuzioine dei .rompiti che di fronte a loro pongono i consigli operai; nello studiare, assieme ai collettivi, i vari problemi, portando di fronte ai consigli operai e comitati amministrativi le proposte dei lavoratori, rendendoli poi, partecipi con le debite deliberazioni, facendo si che ogni singolo si adoperi per la loro tempestiva realizzazione. Combattere le tendenze nocive, miranti a fuorviare la giusta messa in atto della- sistemazione e conseguente differenziazione dei (lavoratori, alfine di realizzare giustamente1 il principio socialista di compensazione «ad o-gnuno secondo ili proprio lavora». 3. Con l’applicazione del nuovo Decreto sull’Assicurazione Sociale 1 nostri lavoratori godono diritti tali, quali nessun paese può vantare. Dato che ci sono singoli elementi che abusano ditatali. diritti, sfruttando così il nuovo Decreto ai danni dei lavoratori onesti, è compito delle organizzazioni sindacali e dei Consigli Operai- di lottare contro tutte le specie di simulatori, smascherandoli idi fronte ai lavoratori coscienti, enti. Il II Plenum del Comitato Circondariale della C. S. U. C. per il Circondario deilTstria. sigli è composta dai membri dei co-rottati direttivi dii tutte ile filiali sindacali i quali idal loro seno eleggono la propria presidenza. Gli scoipi precipui ideila costituzione di tali organismi sindacali cittadini son^: I. Essendo le filiatti sindacali dislocate in. tutto il distretto, per l’.avve-niuita decentr^liezazione e diminuzione dei quadri professionali, il consiglio distrettuale idei S. U. C, non era in grado di operare e porgere l'aiuto richiesto dalle filiali, nel mentre invece ora i consigli sindacali cittadini serafino in diretto contatto con la filiali e potranno assolvere i loro compiti. II. La decentralizzazione dagli organi del Potere popolare alla basa richiedeva logicamente la costituzione di ,un organo sindacale cittadino, il quale, i,n stretto contatta con gli organi del potere dovrà rappresentare allo stesso tutte le richieste e le proposte defila classe lavoratrice per ila risoluzione dei vari problemi economici e politici locali: come quello degli alloggi agli operai, delTabbell-limento della città, della lotta contro la speculazione mantenendo un controllo sui prezzi, della vita culturaile edc. Oltre a ciò il nuovo decreto sulle assiciurazioni, sofia® conferisce ampie competenze alile organizzazioni sindacali di controllare ila messa in pratica delle1 disposizioni previste dallo stesso e così tutelare gli interessi della Classe lavoratrice. III. I .consigli cittadini saranno di grande aiuto alle organizzazioni di base per iTeilevaimento ideologico culturale dei membri dei S. U. C. e si faranno promotori, della costituzione delle case del lavoratore .neH’amhito cittadino. IV. I consigli cittadini dovranno Interessarsi anche.per la giusta regolazione degli stipendi, della sistemazione dei, posti idi „lavoro eoe. Ora, con le nuove leggi economiche, le aziende1 tenderanno a licenziare la manodoperia, superflua e pertanto i consigli dovranno provvedere alia immediata occupazione dei lavoratori, operando in stretto contatto con le denegazioni dal (lavoro. Gli organismi sindacali dovranno inoltre controllare se ai licenziati vengono corrisposte le indennità di {licenziamento a par legge. IL FRONTE POPOLARE ALLE ELEZIONI TRIESTE. — Il Fronte Popolare Itailo-Slavo ha ipresentato in questi giorni la Usta dei propri candidati. La lista, comprendente 30 nominativi, riflette tutta l’es,senza rivoluzionaria è democrat ira del Fronte stesso. Infatti i compagni, scelti ,pèr presentarsi a.1 grande verdetto delle urine, söno conosciuti come irriducibili combattenti per la libertà contro ogni forma di sottomissione e di sfruttamento dei popoli. Questi in breve i compiti assegnati ai consigli cittadini per l’assolvimento dei quali essi necessitano della collaborazione attiva di tutte le filiali sindacali. La costituzione di questi nuovi organismi sindacali, rappresenta un rafforzamento della struttura organizzativa dei S. U. C. il che permetterà una, soluzione più operativa di tutti i problemi nella difesa degli interessi della classe lavoratrice. iraniani a Teheran per la soluzione della vertenza dei petroli e la nuova interruzione della .conferenza armistizia le di Kaesong per ili raggiungimento di una tregua in Corea, sono i due avvenimenti intemazionali più interessanti della trascorsa settimana. Già i; 21 agosto Stokes, capo della denegazione inglese a Teheran aveva affermato in .uria conferenza stampa che i negoziati potevano considerarsi falliti. Il disaccordo tra le due parti permaneva i,n quanto i persiani insistevano perché il petrolio fosse venduto agli .inglesi sodo peir le loro necessità, mentre questi avevano proposto «he una organizzazione da essi E' iniziata a Trieste la campagna preelettorale Se la vedono brutta gli sciovinisti e cominformisti Il tentativo di rinviare le elezioni è una dimostrazione di debolezza.- L’inizio della campagna preelettorale a Trieste ha coiiiniciso con un’iniziativa dei ri azianal-sciovi,misti locali, i quali hanno pèrduto ancora una volta una buona ,occasione per evitare a se stesisi una brutta figura. La risposta negativa dell .generatte Wiriteirtón, capo ‘delH’ammini'strazioine militare alleata di Trieste, affla loro richiesta di rinviare Le elezioni àmmimistir,ativè, previste per ili prossimo sette ottobre, è stata infatti un duro colpo per le loro speranze. L’iniziati,va di tale richiesta è partita dal presidente del consiglio dei ministri italiano De Gnxperi, il quäle, in una intervista concessa ail corrispondente di un, quotidiano veneziano, aveva espresso il parere che «il rinvio dalle elezioni aid un periodo dl maggiore tranquillità, potrebbe creare la temperatura meglio indicata per affrontare con più serenità la possibilità di risolvere ili problema d.i Trieste». Non si sa bene a che cosa De Gasperi abbia inteso riferirsi parlando di «periodo! di maggiore tranquillità», dato che a Trieste Ila- situazione è del tutto normale. «Più tranquilla dii così — scriveva iun giornale triestino qualche giorno addietro, — sarebbe quasi encefalitica.» Le1 uniche persone poco tranquille a Trieste sono evidentemente i dirigenti dei circoli nazionalisti italiani e i loro amici cominformisti, tutti preoccupati delle prospettive p,er essi poco rosee delle prossime elezioni. La proposta da essi presentata al capo dell’,amministrazione' mililitare atleta non: poteva d’altra parte ricevere una accoglienza diversa da «tutelila che in ■effetti ha ricevuto. ■Al generale Wintertom è stato fin troppo facile rispondere, ricordando ai nazionalisti triestini òhe le date per le prossime elezioni amministrative, erano state fissate in seguito a racoomän-dazioni Sello stesso presidènte di zona, che, come1 è noto, è direttamente partecipe delFdtttiviftà deiB’drreidenti-sit» fecale. I .rappresentanti dei cinque partiti che si sano recati dai comandante deU’amimiinistrazione militare angtto-a-mercama, hanno ricevuto una chiara e logica risposta, che dovrebbe far venir me,no in toro la convinzione di poter fare il buono e il cattivo tempo a Trieste, La lezione va però al ■di là dell ristrétto'ambiente triestino, e giunge sino affla presidenza del governo di Roma. Qui si rileva il carattere assolutamente impolitico della proposta di De Gasperi. Il tentativo di rinviare le elezioni dimostra che le preoccupazioni degli irredentisti italiani debbono essere veramente malto 'grandi, e le loro previsioni veramente motto nere. Queste preoccupazioni si manifestano inoltre nella stessa confusione che esiste nel loro campo, circa la prospettiva, anche questa Indile aia da De Gasperi, di “fear,e un frante unico deH’iredeinti smo, un calderone ideologico che dovrebbe andare dai fascisti dej movimento sociale italiano sino ai cominformisti. Fallito il tentativo di rinviare ile elezioni, si punta ora tutto sulla cosiddetta- «lista Idi San Giusto», per impressionare evidentemente l’elettorato triestino. Anche questa manovra sembra però destinata a fallire1, per ie resistenze che ila proposta dei capo del governo italiano incontra, anche' neg® stessi ambienti della democrazia 'cristiana tìi. Trieste. Dopo la gazzarra propagandistica e dopo le: (pie richieste respìnte, i nazionalisti italiani sono poi passati alle solite promesse. Recentemente il governo italiano ha dichiarato pubblicamente che riconfermerebbe tutto il] personale delie amministrazioni pub-ibiche .triestine nei rispettivi posti, nal-,l’eventualità tìi una retrocessione del territorio alla sovranità italjaina. Il provvedimento ha U’evi.dente scapo dì garantire i voti dei pubblici dipendenti ■triestini alle liste de partiti nazionalisti. L’espediente' ha però assai poche probailità di successo. Non sono pochi a Trieste quelli che ricordano come il governo Radiamo rispettò raccordo a San Germano nel 1910 tra (Continua in IV.a paginal UN ALTRO CASO DI «VIRTÙ'» E «SPECCHIO DI VITA» LA” GRANDE RINUNCIA” DI DON EGIDIO MALUSA » Il pastore d'anime, che ci ha abbandonati, confortava non troppo castamente le sue pecorelle di sesso femminile LICENZIAMENTI A TRIESTE TRIESTE .— La SituaBione dei la-varateci dèlie maggiori industrie della città icominioia ad assumere forme sempre ipiù critiche. N.eii gioirmi scorsi la direzione1 dei c.R.D.A. ha annunciato che circa 140 ’liimcenziamenti sar ranno effettuati, al cantiere di S. Marco. Fluire su atìltrl abbiettivi dii lavoro le direzioni intendono procedere nella stessa mäbiera, gettando sull lastrico idécine ,e decine di operài. La ditta .vySr.L ha reso noto ohe in brève saranno licenziati 7 dipendenti fra impiegati ed operai. Un fatto ancor più grave avvile riè «fan» fabbrica Pftl-AIL (Fratelli Fonda). La,riduzione dei personale in questo obbiettivo ammonta a circa una trentina di persone ciò che ridurrà gli effettivi dèlia fabbrica a cinca 5 o 6 persone. Ad opera delle organizzazioni sindacali, si sta tentando cura idi ottenere dal dipartimento economico dal G.M.A. una sovvenzione da devolvere alle imprese triestine bisognose, affinchè ■vengano evitati simili gravi provvedimenti. Come è naturale, un simile provr yediimento, se potrà essere ottenuto Non sono trascorsi molti mesi dalla pubblicazione su queste collomne di un articolo illustrante te «virtù» delTex parroco di Sieciolle, don Guido Bortuiz-zio, ili quale ha abbandonato le1 anime dei fedeli1, affidati alle sue cure, per «rifugiarsi» fra ile «paterne braccia» dell suo maestro e pastore, il vescovo Santim. Don Bortuizzo ha abb a,ridonato .le sue. «’pecorelle» quando is’è accorto che gli esempi di «castigatezza dei costumi», da ihü generosamente, forniti coi suoi non più misteriosi, rapporti carnali con donzelle e donne maritate, erano aggetto dei più . salaci e pepati commenti, da parte degli abitanti di Si'cciole. Nataràjmccrt« il vescovo Santin non poteva non far sentire la sua voice in d'fesaudì questo suo «difetto figlio vittima inri cren te dei nemici implacabili di Dio, delila sua Chiesa e dei suoi ministri», perciò, seguendo i sistemi dèi Mimcullipop in cui è maestro, ha diramato una nota ufficiale, i-n data 5 maggio, netti» quale accusa le «autorità delia Zona B di condurre una politica discriminatoria nei confronti idei clero cattòlico». Nella stessa nota, per uso dèll’«An. sa» e di tutti gli organi, della democri-stianeria vicini e lantani come ben s’intende, egli, guardandosi bene dal fornire ie prove- dell contrario — poiché i fatti scandalosi che hanno caratterizzato la vita immorale di don Bo-rtuzzo in Sicci.ote, di sui era mate- riato quell’artieolo e che, d’altronde, sono noti agli abitanti delio stesso paese, non facilmente si distruggono — ha .def inito: «c allunimi a.» ila marrazione di ta® fatti scandalosi. Ma, da quando si vede e constata, gli esempi, forniti da don Bortuzzò, non sono rari nè «©diradici fra i «dilètti figli» del’Assiìstente al Trono Pontificio, dal Grande Ufficiale della Corona d'Itaiia. dalla Tessera n.l delia Lega Nazionale, del Presidente della Commissione di Assistenza Pontificia, ossia di Sua Eccellenza il vescovo Sah-fcin. Infatti è di questi giorni la «grande rinùncia» all govèrno della Galleggiata P arrocchi alle tìj S. Giorgio di Pirimo da parte di. .don Egidio Malusà, andatosene alia chetichella verso Trieste per mettersi al riparo delle grandi àli de.1 suo «pastor optimus et virtiu-tum opiphex» (ottimo pastore ed artefice di virtù) cioè di mans. Santin. Anche don Malusa ha ritenuto opportuno ripulì irisi i calzari della polvere di ‘Biramo dai momento che questa cominciava a diventare per lui molesta e pericolosa coi diffondersi e propalarsi, fra la popolazione di quella cittadina, delila fama delle sue imprese amorose e dei suoi rapporti carnati con domine. ■In questo campo egli non ha voluto figurare a meno del suo confratello don Bortuzzo, Poiché non ha tti-roiitata gli sfogli detla sua mal s®ite3 muta castità ad una sola, ma a più donne. Infatti a Pirand si .parla, è risultato accertato e si fanno i momi di Benedetti Rina, nmte di due bambini, di * certa Fraga,atomo Rita -e di altre donne con le quali i’-mtraiprendente don Malusa aveva intimità di rapporti. Con ila prima delle menzionate donne1 egli, il .conquistatore di cuori mu-li-ebri, ber un «Séno tempo limitava i suoi- incontri entro le pareti domestiche, poi ìli flirt, con tutto ciò che segue in Simili casi, continuò altrove, non esclusa la chiesa. Certo è ohe più volte questa coppia di colombèlle è Stata sorpresa a tubare limanico lun. gó tto strade di Piran,o. Questa relazione amorosa dell’ex parroco con la B. R. merita un, rilievo padìcOflare anche per un aspètto caratteristico e molto significativo che la contraddìstìingùie e cioè il fatto che ii marito della stessa B.R., dal settembre 1947 ha abbandonato moglie e figli nella nostra zona per fare l’esule a Trieste. Evidieri,temente don Malusa — che, quatte pastore d’anime, dove figurare sul moggia, come fedele interprete delle massime .evangeliche — ha ritenuto compiere opera doverosa e meritoria confortando una. sua pecorella sconsolata, ossia la moglie dell,l’esule menzionato. E che questa non sia uria supposizione, ma cosa certa e provata, lo dimostra il fatto che l’inizio della msi notoria intima relazione epa la B. R. risale appunto ali’epoca in cui questa rimase vedova sconsolata col marito .esule. Ciò Spiega anche ili perchè don. Malusa1 sii è icontriadàmiinto quale zelante ed attivo fautore della politica criminale del C.L.N. dell’fstrira al quale inviava relazioni sul «terrore che regna in, Zona B» e sulle «feroci persecuzioni cui sono sottoposti gli italiani» heil nostro circondario, glorificando nei contempo gli esuli che erano usciti ida «questo inferno» riparando a Trieste. Così operando e con Ho sfogare le sue brame carnali sulle mogli di coloro -che, vittime1 di una falsa e delittuosa propaganda, hanno abbandonato i lóro paesi .e le proprie famiglie, don Mattusà si è dim.osfrato veramente un degno ,e «dittetto Üjüfrte dal ve-stavo Santini ineM’aeceso e sviscerato atnore da Cui ambedue sono legati verso la «Gran Madre» le cui figlie trovano conforto alla perdita dei laro mariti in questo amore. Già atoibiamo avuto occasione di accennare su queste colonne a.l passato e,d ai meriti fascisti di don Egidio Malusà, che, d’alttronide, figurava molto bene al fianco del «triumviro» Bruno Saimibo e idi, altri gerarchi fascisti ih fotografi,e pubblicate ugualmente «a ricordo» da giornali. Ciò dimostra -come egli, al pari dai suo maestro e pastore Santin, fosse un ammiratore ,e seguace convinto deiil«Uo-Bjo iraviiatq della Prqvidenza», Te- nuto conto pai che questo, con la collaborazione di Claretto Petacei, aveva aperto una- scucila modello del come venisse applicato in,ei rapporti umani la «mistica fascista» alila Camilliueria di' Roma, p,uò meiratvigilìare fino ad ■un certo punto la condotta «morale» che don Malusa, con la paterna benedizione di mons. Santin — altamente apprezzato come vescovo di, Trieste» da Mussolini — teneva-, in Pirario, confortando ile «vedove» sui tipo della Petaicci. Dati questi procedenti, non è punto da dubitare che quanto dia noi riferito e scritto sull cónto di don Egidio Malusà sarà .definito «calunnia-» da parte dell suo protettore e maestro, ossia del vescovo Santin.. A tutto quésto farà seguito certamente un,à nota ufficiane dell’Ufficio Stampa e Propaganda idei «Covo dì via Cavana».di Trieste nella quale' il vescovo Salititi in mitra e pastorale, rìttaovantìo. «ili giuramento di sempre usare la lingua di Dante» proclamerà «urbi et orbi» che don Malusà è una nuova vìttima innocente della politica discriminaforia dalle autorità jugoslave contro I membri del clero cat-tolico è gli italiani nella zona B». In tau modo la morale cattolica è difesa, «i sacri ,ed intangibili diritti dettlFItailiia su queste terre sono rivenn-dicatì» e vengono «sbugiardati i nemici di Dio, della sua Chiesa e dei suoi ministri». .i.'.v.■- - „ Ü_i........ niano non la convaliderebbe». L’aver respinto le proposte di Sto-, kes è indlulbbiamente una dimostrajzi-one della decisione con la quale 11 popolo persiano intende continuare nella sua fetta di liberazione dallo sfruttamento straniero. Si tratta però di una decisione ohe potrebbe costare mólto cara., una decisione ohe nelle, attuali condizioni potrebbe venir pagata con il collasso economico interno del paese, privato della sua maggiore risorsa: gli introiti della vendita dpi petrolliio. Gli inglesi d’altra parte hanno ancora molte armi .nelle laro mani: urna di queste è la solidarietà anglo-franco-ameri,caria. Questa solidarietà è destinata a divenire più solida di fronte all fallimento dei negoziati su una questione di vitale importanza per gli sviluppi petroliferi nel Medio Oriente. Si tratta del principio della ripartizione degli utili in parti eguali, ,ripartizione che Mossadegh ha giudicato inisuffilcente e contraria alla legge sulla nazionalizzazione. E’ noto infatti ohe una ripartizione di tale genere viene praticata attualmente nellTrak e meli’Arabia Sau» dita, .dove lo 'sfruttamento è esercitato' rispettivamente da una compagnia anglo-franco-americana e da una compagnia americana. Nella storia della vertenza anglo-iraniana si ,è chiuso cosi un altro capitolo. Quelle che si apre ora è certamente decisivo per il futuro del popolo persiano ■ è, diciamo pure, del Medio Oriente. . Suscettibile di più immediati sviluppi è Invece la nuova interruzione della conferenza armistiziale di Kaesong. AH’interr,azione si è giunti- in seguito alile accuse rivolte dai ci.no,-noiiiisti al cornando den’,ONU per, uà presunto bombardamento da parte di un aereo alleato della zona di Kaesong, accuse che il comando delle forze armate delle Nazioni Unite ha respinto come ,dej tutto infondate. E’ chiaro che da verità o meno delle accuse ciino-nordiste ha un valore marginale rispetto, ai veri motivi della sospensione ideila conferenza, .motivi che vanno ricercati altrove e non neH’inicidente di Kaesong. Le trattative erano girante già da qualche tempo ad un punto morto sullla questione delila linea di demarcazione, sulla, iqiuiailie si dovrebbe realizzare la tregua. Le speranze che erano state aperte con la costituzione di un sottoocmitato incaricato di giungere tecnicamente ad un accordo sulla questione controversa, si sono dimostrate- premature, /dopo sei riunioni .improduttive. D!i fronte alla conferenza armlistjzlatte era ormai o la rottura o l’accorldo. SI trattava quindi -gùailme-n-te preparandosi -con, u-n proprio programima per -ben figurare nella- «Settimana della Rassegna-». Grazie alta costante assiduità del m. Rota Vittorio ed alla voio-nterosità ■dei suoi componenti, si esibirà -per la prima- volta ari-che ili neo costituito gruppo mandoilinistico di Pirano co-n un repertorio di canzoni istriane. * Uno dei Circoli che si contraddistingue per il suo straordinario inte--resse Verso la .prossima rassegna culturale, è quello di Isola. NeM’ulitirnia' ' riunione del C.E. de! defto Circolo, si è concretizzato quanto si presenterà alla Rasségna. I membri, del C.E. hanno él-ab.o-rato -pure un ciclo di conferenze culturali — scientifiche che saranno tenute nel prossimo autunno. Le conferenze saranno abbinate a dei documentari scientifici cinematografici, realizzati con una macchina da presa in possesso del circolo stesso. In breve si aprirà a Pirano un corso per la pesca, organizzato dalla delegazione della pesca per sopperire alla sentita mancanza di pescatori. Tale corso avrà la durata di 6 mesi. Durante questo periodo gli iscritti verranno imbarcati sulle barche deila cooperativa pescatori di Pirano per impraticarsi nel lavoro. Alla pratica gli allievi alterneranno Io studio teo» rico per migliorare ed elevare la loro cultura generale, nonché per formarsi un corredo di cognizioni relative alla ittiologia, alia navigazione marittima, S. Lucia In seguito alTiniter,essamente del Potere popolare, ed in special modo della «-Comimiission-e -per l’agricoltura locale», la produzione agricola nel paese -di -S. Lucia ha fortemente migliorato, rispetto, agli -ultimi due anni, con un forte sviluppo produttivo e con -un slanciò ammirevole. La cooperativa agricola di Produzione di S. Lucia, costituitasi appena nel decorso febbraio, gareggia con -gli agricoltori privati, danldo dei risultati non, indifferenti; prov# n-e sono le deicin-e di migliaia idi piantine di pomodori, papriche, melanzane, eicc. per questo riguarda 1’impostazione del -lavoro dei 13 Cooperatori, ognuno di essi è in continua gara d’emulazione con i propri compiagni, per dare- un ritmo piu veloce a-lla produzione. La pro-diuz'one più forte avutasi nel settore di S, Lucia- è stata sin-ora quella- dei piselli, -che oltre alla fornitura diretta dei produttori sul mercato di Pirano, ha sorpassato di mólto il -piano idi acquisti, e precisamente la Cooperativa locale ha acquistato 11 vagoni di prodotti agricoli. Ora si sta acquistando a pieno ritmo il pomodoro, di cui, favorito dalle condizioni delT-ann-aita si' prevede una produzione superiore a quallsi-asi- atttir-o raccolto. Un po più scarsa invece è la produzione delle patate, causa- la degenerazione della stessa, dovuta alla seminagione troppo tardiva, -causata Decani Non si è dimenticata neanche la tradizionale festa dei pescatori che verrà organizzata -nei mese di settembre con la partecipazione delTor,cilestrina tipica di Isola. Alla preparazione -per la partecipazione alla Rassegna locale contribuisce in modo efficace la compagnia fi-lodrama-tica con il regista Martini Antonio, che presenterà l’operetta «Il reucciò e il suo cruccio», la rivista «Senza Titolo-» e la commedia «-Non ti -pagherò» del Di Filippo. Dei numeri speciali saranno rappresentati pure dal cóimplesso fisarmonicista co-n la direzione di Depase Claudio, la neo costituita orchestrina tipica, -coin un repertorio di musica leggera e .canzoni presentate da vari can-zon etilisti. Fra breve aperti i bat tenti delle scuote tiònù-vnulil La filodrammatica di Capodistria in una scena de «La Locandiera» Nuovi quadri per la pesca Aperto in breve a Pirano un corso per pescatori La durata del corso teoreticopratico è di sei mesi jìJHSW B»M^^^^to®88888866K88888888888888čSS^Kačl%m!«^fflXŠm .»j-fi- -- Durante il ballo organizzato: dalla gioventù nella frazione «Novak« sono venuti alle mani per futili morivi tali Kocjancic And-rea da Bosa-marin é Ko--cjanicic Remigio da Trj-bano. ÌPói-chè il ■litigio minacciava di degone-are. i due scalmanati sono itati denunciati1 alla P-ubMi-ca Accusa-, * E’ stato denudato tale Babic Marian da Babici ti quale trasportava sul suo -camion, targato ŠTT 2159 una quindicina di persone pur essendo sprovvisto dell’autorizzazione per- il trasporto di passeggeri.- , ' ’l| Stk £ÌSÌ\-'.- .. La D. P. di Smat-jè ha denunciato tale Gorella Giuseppe da Villanova, il quale, senza esser munito di regolare permesso, vendeva forti quantitativi di vino. « La serata del 20. c. m. per cause sconosciute si incendiava un covone di fieno d!i proprietà di Vattovan.i Mariano, abitante a- ,S. Canz.ano No. 18. Dato il divampare immediato delil?'' fiamme, sono andati distrutti circa 40 q. di fieno, Il Vattovani ha Sofferto un danno ammoni »te a c-rca 38.000 dinari. * -E’ stata fermata -dagli organi deliià' D. P. tate Jiuri-ncic Pierina da Porto-rose addetta alla cooperativa di ac quisti e vendite tì'i S. Lucia. Sulla Jurinicic grava l’acousa di furti conti--nuati in dan-no della Coop, di varie somme di denaro e di merce. * La scorsa settimana, si e svi’uppa-to peir cause accidentali, un incendio nettila stalla del contadino Furlani,c Andrea, abitante a Scoffie. Chiamati sul posto, intenve-nlivaino immediatamente i vigili dell fuoco di Capodistria, i quali r-iuiscivano a -circoscrivere l’incendio -che prendeva proporzioni allarmanti, e pai a- spegnerlo. Il Furlan,ic ha subito un danno che supera i 130.00Q..dinari. . li: La scorsa settimana, minato da un male grave, è spirato improvvisamente il comp. Novel Giuseppe di Berlocchi. L’Estinto era amato dal popolo poiché il suo lavoro è sempre stato indirizzato per il benessere dei lavoratori. Già durante l’oppressione fascista, sebbene mutilato di una gamba, il comp. Novel, incurante di questa minorazione fisica, si è messo dalla parte del popolo appresso e con gli altri antifascisti è entrato a far parte dell’avanguardia del proletariato quale membro del Partito Comunista. Dopo la capitolazione dell’Italia, fra i primi partecipò alia lotta operante contro i nazifascisti e, come membro di varie organizzazioni politiche, ha aiutato e di sua iniziativa condotto numerose azioni. Dopo la liberazione, entrò io servizio a Capodistria óve diede la sua infaticabile opera in varie organizzazioni. Nel 1949 fu l’organizzatore ed if promotore- delia costituzione della cooperativa di produzione agricola di Bertocchi in cui faceva parte del consiglio di amministrazione e per la sua onestà e dirittura morale era Circondato dai rispetto e dalla stima di tutti i lavoratori. A nome di tutti i lavoratori, come pure del nostro collettivo, esm-imiano alla famiglia dell’Estinto le nostre più sentite condoglianze. La Redazione^ Le lezioni nelie scuole elementari del circondario dell’Istria avranno ini-I J- zio i-l 16 settembre p. v. In tate data avranno luogo pure gli esami autunnali delle scuole medie. L’inizio re-golare delle lezioni nelle scuole medie è previsto per il 13 settembre. O T E DI CRONACA Urna -delle scorse notti sconosciuti sono penetrati mediante scasso, nel bar dello stabilimento balneare di -Por.torose da dove -hanno asportato un apparecchio -radio del tipo »Kos-ma-j». La D. P. ha aperto una inchiesta. * Gli organi ideila D. P. -di Portorose hanno fermato il giorno 23. u. s. tali Koibec Bramo e Maggiolini Vinicio di Trieste i quali stavano precedendo alla vendita di oggetti di provenienza estera a prezzi speculativi. * E’ stato trattenuto dagli organi della D. P. di -Capodistnla tale Koren Giovanni -abitante a S Cam-zia-no 23 poiché sospetto autore dell’incendio di un covone -dii fieno di -proprietà di Jerman -Carlo -pure lui da S. Canziano, ove abita al No. 17. * Il -Koran Ivan- -ohe -era stato arrestato quale sospetto autore deU’incen--dio di ura covone di- -fieno di Jerman -Carlo, è stato -rilasciato in questi giorni. — * Nenia tarda serata del 22 c m. si è iimpr-oivrvisamente incendiato a Cróce Bianca, un- covone di fieno di proprietà della -locale cooperativa agricola, La popolazione del luogo ha-chiamato i vigili del fuoco che sono ■imimiediatamente- .accorsi , riuscendo a c-ircosc-rivere ll’ìincendio e poi. a do-piarilo. Nonasta-nte ,ij pronto: intervento sono andati penduti all’iracirca una itr-entìna idi -q. di fieno. -E’ stata aperta una- V.chiesta. * 'Altrio incendio si è sviluppato nel-l’abitazioime di Zainkoli-c Bortolo a Zamibrattia (Salvare) che, grazie il pronto accorrere dei vicini è stato idomiato. Il Zarakoliic soffre cosi una danno minimo di circa 5.000 dinari. * E’ .stato fermato per una notte In iguartìi.nia ad Isola tate Fermo Pietro ga ronzano, il Aitale, abbastanza afe Il sottoscritto, associandosi alle dichiarazioni dii moliti frequentatori dei giochi di bocce gestiti, uno de-1-l’Hotel Slavlja di Buie e l’altro dal Bar «Stella -Rossa», ambedue i-n gestione dall’Impresa Alberghiera Distrettuale Jadram dl Vertenegllo, prega codesta redazione di voler pubblicare quanto segue: J -giachi -sopra menzionati sono stati costruiti circa 2 mesi fa co-n una spesa non- iindifferenite-, che si aggira sul 40.000 -dinari. Nei primi giorni, quando erano appena costruiti, si poteva -giocare discretamente perché venivano un pò curati. In seguito sono stati quasi completamente trascurati, cosi-oche si è già arrivati al punto che detti giachi sono Inservibili per gli strati di polverje e di ghiaia da cui sono ricoperti. Mi sono rivolto a- codesta redazione affinché, pubblicando quésto righe, le parti interessate provvedane alla sistemazione dei pr-edetti'^i-ochi, altrimenti .la spesa fatta diviene .inutile ed infruttuosa. Firmato F. F. I La richiesta finale del nostro lettore F. F. ci appare più che giusta e siamo certi che le jparti linteres-sate non tarderanno à rimettere a punto i due giochi di bocce in argomento. PeuUè... . . . gli organi competenti non procedono alla definitiva regolazione del prezzo del petrolio per la pesca, che ora è stato portato a 90 dinari al litro? (Così si ostacola Io sviluppo della pesca ad umago e Cittanova, ove i pescatori usano lampare a petrolio, nel mentre a Capodistria, Isola, Pirano ecc. le lampade sono azionate da gruppi elettrogeni e quindi i pescatori di queste cittadine si trovano favoriti rispetto a quelli di Umago e Cittànòva. E’ da tener conto che in qualsiasi paese ed in ogni caso, if prezzo del petrolio per la pesca e stato ridotto al minimo). * ■ 1' . . . perchè certe massaie dei rioni di Bossadraga e di S. Pieri a Capodi. stria conservano il malvezzo di gettare te immondizie nella strada non badando ai passanti ed all’igiene della città? Forse che- nom sono state suf-ficenti le centinaia di -multe affibbiate in questi ultimi 10 giorni dai vigili? * ... in via Càlleiarga ad Isola non è stata ancora collocata la rete di illuminazione elettrica, quantunque gli o-perai dell’ELTE abbiano già da lun-ga tempo effettuato la posa dei pali per la conduttura? (Gli abl’ioati di delta via si domandano quando brillerà la luce nelle lo-ro Case)' arwwwwww'w^w'iiii I di aUto Ì«(w(ÌHh.1lllll|1,lllll|ullllllHllllll.«lllltlullllllnl CRONACA CURIOSA WASHINGTON — Ijpo dei numerosi amimali usati iwetlll’esper imen,to atomico dii Bikini, il’ suino numero 311, è' suite., strada, della celebrità. Quando l-inlCroc-iatoire .«biippoin'iico «Sa-■waRai» yèislnè colato a SSiccó« dalia fa-migenata «iCrUdia»,. il fontunat» porcellino' venin.e travato, beato re pacifico, «guizzante in elle acque radioattive. Portato '.afflo zòo idi. W(a,9hiin,gitoin e sottoposto a meticolose e continue osserva-zioòì, -Tan-imaie « non diede« alcuni segno di malessere, anzi ingrassò continuamente, 'quasi fosse stato' sottoposto ad, una entra1 ricostituente. Dii, recente, è «sitata scritturata da urna, casa cinematografica« dii Hollywood. E c’è chi. dice male deiE’atomica! LAGOS — Ohi iha visto la mia Jenny?»: cosi um aininulmoio apparso di recentie sull «Times» della costa nigeriana. ; Contrari amen-te a quanto si «potrebbe« pensarle, la sulllodata «Jenny» nomi è. .un a cagnetta, ma un enorme coocodirUllilO) dii uno smagliante cotor pisello; .sulla cui scomparsa un piantatore • del fiume Niger piange lacrime disperate. A detta, dei legittimo proprietär io, il sauro gli dimostrava rate affetto. E’ probabile, liba evaniualmeimte visto, si sia preoccupato di porre fra se e la cara besčtjoBia la maggior distanza possibili,?,! : -, LOS ANGELES — Ad un signore di mezza «età, arrestato per ubriachezza molesta1, la polizia ha trovato in tasca una copia dei- trattato «vivere senza l’alcool», del dottor Vernon Twlitcheli. L’arrestato, dopo molto tergiversare, Ha ammesso di essere il dottor Twit-cheli. SALT LAKE CITY — La pedone Eilaine Wìnn, idi 18 anmi,,;è stata, condannata a 30 .dollari di -.multa «per aver investito un’automobil e». Il giiu. dice ha ordinato la sospensione condizionale della pena. PHOENIX — Un ladro con inclinazioni artistiche è entrato in una casa mentre il padrone era tuori, ha risistemato con cura e gusto tutta la mobilia, e si è quindi eclissato con quat. tro albi di dischi di Brahms, Schubert e Caikovski, senza toccar nuU’altro. CLEVELAND — Il quarantenne E-dwarri R, Andy è stato sorpreso a vendere alcool denaturato a vecchi fannulloni. Occupazione dell’Andy, conferenziere dèlia Lega Anti alcool iic a. Sorridiamo con . . . GIOSUÈ’ CARDUCCI Quando il Carducci era docente universitario, (gli fu presentato da uno studente un lavoro su Leopardi, affrettato, .pieno di quei giudizi avventati ohe tanto spi dicevano al Poeta. Ad una certa frase, il Carducci, che era stato sin ’allora silenzioso; non si trattenne. più.:ed esplosa: — E’ questa robaccia, dove Tha trovata? Lo studente, pallido ,iin viso, rispose: — L’iho trovata. .. l’ho trovata in un suo votane! — Non poteva essere che così — ringhiò ili «Leon ino» — Se sapesse quante stupidaggini ilio scritto in gioven-tù! I RENATO FUCINI A 'Sorrento, il cèlebre narratore i-taliamo incontrò un cicerone ohe1 si vantava sperticatamente idi conoscere dal linguaggio la provenienza di tutti i suoi alianti. — Ed io, allora, di dove sono? — gli domandò Pulcini. — Vossignoria è piemontese. — ‘No, sono toscano! Vedi che non hai sàptiio riconoscermi?1 — Eccellenza, non avete parlato brutte 'parole e non avete bestemmiato: cafòè potevo pensare che foste toscano?1 CLAUDE DEBUSSY ■Il celebre musicista francese amava ramato i circhi equestri. Una sera un clown, gli si avvicinò e gli domandò še er$ artista. — lyjfa..'anche voi. Ilo siete! — ‘No, io sono uri clown, la cui arte consiste tu.tta nei fare Piroette e ri. cevere calci nel sedere. — Ma amebe noi. .musicisti —, ri spose Debussy — .fasciamo piroette in musica e quanto , ai calici nel sedere è il pubblico cite ice jli dà! — Ma .avete’ la. gloria . .. — Oh, la gloria consiste nell’essere ignorati da 30 milioni di francesi e detestati da una quarantina di col-leghi! Perchè? ... dopo aver latto lo sgradevole e brusco incontro con lo spigolo d’un tavolo o un qualsiasi oggetto piuttosto.. . consistente, la parte . .. interessata della nostra pelle assume quel caratteristico colore azzurrognolo che, dopo essersi cambiato in viola e giallastro, gradatamente scompar-e? Perchè un liniero processo chimico sii .svolge sotto la nostra epidermide: la sostanza contenuta ne! sangue chj,ama,ta. .«ihemima» si trasf orma, alTiurtp,,. i,n «glìaucobiil'ima», che ha api punto colore azzurro. Quest’ultiima sì sviluppa poi nella violetta «mesobivio-!in,a», la quale si altera, alitine, in «uròbiliirta», dal caratteristico colore giallastro. , ** * :>n. . . . gli antichi romani, pur conóscendo il sapone e fabbricandone in discréti quantitativi, non se ne servivano per la pulizia personale? . * Perchè credevamo che avesse soltanto virtù mediicinaìli: essi si lavavano con sapone saltante; quando erano affetti da malattie della pelle e, - In molti, casi, guarivano, sopratutto perchè subentravano migliori contìizio ni igieniche. Soltanto nel Medioevo si coipinciiò ad usare «i sapone per la pulizia ipersoiiaiel "Fašistaskaja band. Davaj!" DUE MONUMENTI A Botila Skela ■ . . quella piccola croce la indichiamo soltanto quanto siamo in dovere di farlo perchè non abbia a moltiplicarsi non soltanto accanto alle nostre case, ma anche a quelle degli altri . . . Ora credi che la sagoma bronzeo-pietrosa dell monumento si sia arrestata nel suo slancio verso ratte»; Ora ti è chiaro perché !a piccola, rozza croce dai rami abbandonati non è penetrata più profondamente nella terra. E allcunì anali or sono non volevano riconoscere nimpure che prjtes-se esistere. E esisteva, ie durò al di fuori della nostra icanicièziome, al di fuori deli’incanì alo cerchio di belleiz. za ohe, gen erosi , toglili snidalo persino a noi stessi (lo attribuimmo-a quelli ohe dietro a «loro lasciarono anche le croci. Croci «ohe non avremmo voluto vedere. Il monumento bronzeo-pietroso e la piccola croce — monumento di fronte a monumento! Uno di fronte all’altro. E, a causa dei primo, non vedemmo il secondo. Ci sembrava che attorno alla sua massiccia piattaforma si aggirassero due ombre incrociate Siedo sulle rive del Danubio, ai piedi di questo grande monumento che, prodotto del nostro cuore, è sorto proprio a Batina Skela, su un’altura sulla quale caddero a migliaia i combattenti dell’Armala Rossa: Noi ricor- diamo ora anche ile migliaia di morti. La giornata è silenziosa, tranquilla, calda. Forse Ila ipìù adatta a pensare senza affetti parziali, poiché nulla ti disturba, nessuno ti suggerisce i suoi pensieri, poiché intorno all tuo capo non ti si accavallano vari interrogativi che, a poco a poco, l’uomo stesso ingrandisce, temendo di venire in conflitto con qualcosa di più obiettivo, di più .eisatto di ciò ohe egli stesso ha pensato. Credo che ciò a me non avverrà. Mi richiamo alila gente di Batina Skela. Ne ho il motivo. Quando due marinai di una nave ungherese fuggirono da noi e chiesero perchè ancor sempre si erigesse qui ili monumento dell’Armata Rossa la loro grande 'Sorpresa si 'arrestò di fronte alla rapida risposta: «E vi rimarrà ... vi rimarrà1 per icollaro per i quali è stato eretto». «Ma forse che anche da noi non hanno ucciso, violentato, saccheggiato, ed infine, forse che non siete in. conflitto con loro? — Tutto ciò è verità, ma costoro si sono eretti da isoli un monumento dei male e nel mostro ricordo, e nelle nostre tombe e nella loro risoluzione. Questo invece è ili monumento a coloro che non sono più, a coloro che morirono .molto più numerosi dii quan-to era necessario per quella vittoria che essi immaginavano. Con ciò vogliamo dire che questo nostro rispetto va a coloro ohe questi altri, daii quali anche voi siete fuggiti, hanno ucciso in parte essi stessi icon le raffiche delle SS. Così — pensavano — nessuno osserverà nulla! Ciò Che è umano, ciò che ha valore e ciò ohe sa combattere, scomparirà ... ie non vi sarà alcuno che possa rompere I hostri piami. Il colloquio fra gli ungheresi fuggiaschi e i contadini di Batina fu molto più lungo. E tatto o» ohe lo ho intrecciato intorno a questo monumento e alla croce di P. «Molnar di Zmajevat lo cementai in quel loro pensiero, in quelle toro prove che hanno in se stesse la forza delTotoifettività e delia verità. ... Novembre fangoso, freddo... e il Danubio le cui acque non si a» prono al segno della bacchetta magica — come il biblico Mar Rosso. Molta paura s'era infiltrata in quei gior- ANCHE IL DANUBIO HA LA SUA LORELEY . . . una linea segna il confine tra la libertà e T insidia, tra la fratellanza e l'odio.- (dal nostro Inviato) Belgrado, agosto. Anche il Danubio ha la sua Loreley: ritta siui picchi di Djerdap, invisibile ii,n un barbaglio di luce, ella scioglie all fiume e al sole la sua eterna canzone, E le note riempiano i dirupi; con echi spenti di furia selvaggia, si; ripercuotono contro le mura delle1 fortezze in clangori scordati di picche e scudi levati a opprimere: o a liberare; risalgono, mutate in superbe squille d’acci alo, alila foce della Sava, e ancora su, siu, di volta iin volta diverse, fino a spandersi, in un cantico trionfale, sulle verdi piane di Vojvodina. Oltre, è silenzio. Sotto il sole schiavo, non ci sono canzoni. Si direbbe che Testate abbia scelto proprio questo grande fiume per mostrarsi in tutte le sue sfumature, in tutti i suoi aspetti, in tutti. 1 suoi colori. Quanti poeti ebbe il .Danubio? Innumerevoli. Ma mai tanti e tanto eloquenti da saper cogliere sia pure un solo canto dea grande poema che vive in agni stagione sulle sue sponde, dalle leggende lievi e cilestrine dei nord, alle epopee tempestose ed alile liriche appassionate del meridione. Lasciando l’Ungheria, Il Danubio fluisce, maestoso e placido, attraverso te immense distese verdeggianti della Vojvodina, ij granaio della Jugoslavia. Bezdan, Apatin: cittadine bianche e .rosse che paiono interrompere come un. trillo di vivacità argentina la sognante immobilità dei campi di smeraldo. Un’ [soletta selvaggia, una rapida fuga di boschi, ancora pianura. In fondo, proprio a ridosso diurna minu. scola altura, iride un villaggio di favola, Due mesii or sono, non Tavirem-mo visto. Due mesi or sono, ii nastro verde-azzurro del Danubio era incastonato tra immensi arabeschi d’oro. E la -.sua fresca canzone era summer, sa dal caldo fremito delle messi bionde. Dopo Vukovar, il paesaggio cambia: mentre all’oriizzonte si deliineanq i primi contrafforti della; Frulška Gora, sfilano agli occhi del visitatore grandi fattorie, protette con filari di forti alberi dai venti impetuosi dei Carpazi', forre ;e declivi maculati da candide greggi. Ancora toosahi, praterie e cavalli, ì famosi cavalli della Vojvodina, viva immagine ideila: loro dolce e focosa terra. Sotto il sole più vivo e ardente — ora sole del .sud — il Danubio giunge a Novi Sad, ila .capitale della provincia autonoma della fortezza dì Petro-varadtn, ideigli, urti e dagli urli di una grande battaglila: qui, nel 18. secolo, ite forze unite austro-magiare sgominarono la barbarie ottomana dilagante. E, dopo la nuova Novi sad, ohe sta sorgendo col suo splendido palazzo le case operaie gli imponenti fabitari-,caiti delle industrie nascenti. Poi, un tuffo indi .lontano medioevo: Sremski Karlovci. Qùi, posto fuori legge dai turchi dominanti, l’auto-«governo (Sella -Chiesa «Ortodossa serba stabilii la sua sede. Infine, lasciata la confluenza deila Tisa nel Danubio, oltrepassata Slan-kamen (11 cui nome deriva dai sali minerali qui estratti), con il decimare dalla Frušlka Gora melile ultime ool-Hne, giungiamo a Zemun. Siamo alle porte idi Belgrado. * Per i Romani, Belgrado era Sinigi-dunum. Il1 mome indica che la città era stata In possesso dei Celti, penultimi a quei tempi — ma non primi — a tenere quest’importante chiave di comunicazioni. La metropoli che vedete ora sfilare davanti -a voi1, eretta alla confluenza del Danubio- con 'a Sava, può ben a ragione dirsi iti punito d’incontro tra est ed ovest, tra il mondo dell’Europa centrale, quello egeo e quello mediterraneo. La grande fortezza «he: ci si para ora dinanzi, è la Kàlemagldan (U nome è turco, benché essa sia anteriore alla dominazione ottomana). Eccole, a fianco, le cupole della vecchia cattedrale; vengono poi la chiesa dì Sani Marco e il Parlamento. Belgrado ha ora due porti, uno sulla Sava e uno sui Danubio. Completamente distrutti dalla guerra, essi sono presto risorti ad Mini-intensissima- vita commerciale: grano dalla. Vojvodina, carbone dalla Serbia orientale, legname dalla Bosnia e ’dalla Slavonia, beni industriali dalla iSerbia e dalla Croazia arrivano e partono incassanitemenite. Nonostante l’insensato blocco del Komimform, che intendeva paralizzare l’Intera vita economica jugoslava, Fattività procede e s’intensifica sempre maggiormente: nuovi magazzini, nuove strade, nuove ferrovie affermano la volontà di pace, di lavoro, di progresso« che anima ì popoli affratellati. Da Belgrado a Vii.néa un cetre importante per .tutti gli arclheotaghi, che vi .'ricercano tracce di civiltà perdute nella lotta dei, tempi, migliaia di anni prima ,della nascita dii Cristo. Poi, Smederovo, con l’antico forte sull fiume, la più -famosa fortezza balcanica medievale. Eri ecco che entriamo nelle' «Porte di Ferro». Costituite dai picchi granitici delle gole di Djerdap, 'esse formano uno scenario di indicibile imponenza. Annoverate tra le più grandi bellezze naturali del mondo, si levano su una, corrente impetuosa, selvaggia, in piena armonia con ,i barbari splendori sovrastanti. Qui li Danubio diviene veramente azzurro. D’un blu profondo, anzi, datogli da un finissimo pulviscolo scintillante che s’aigita nelle sue acque. E su questo — spettacolo indimenticabile — ite mac.cessibi.li pareti di 'granito, ile isolette: rocciose coperte da una vegetazione «lussureggiante, le maestose ravine delle vie romane di Tiberio, combinate In una visione di bellezza immortale. AIT afflutne dell «fiume Tiimiok nei Danubio, si toccano le frontiere della Jugoslavia, della Romania e della Bulgaria. Sui picchi,, negli scoscendimenti rocciosi; nelle anguste valili, una linea segna iil confine tra la libertà e Tin-sid'ia, tra la fratellanza e Vadio. Ed a questa libertà consacrata nel sangue, a questa fratellanza operosa, vigiliamo le guardie di frontiera jugo-slave, il «cui. compito viene reso, sempre più duro e difficile1 dalle continue provocazioni dei sedicenti paladini della pace. Ma come i libercoli dì livida .propaganda gettati dalle colonie moscovite sul Danubbiio s’impigliano e si sfanno ai primi arbusti Jugoslavs«, come la corrente riparta in Romania e in Bulgaria ili materiale gettato dai fomenta,tori d'oidio delTalltra sponda, così il grande fiume e le terre che esso bagna da Bezdan alle «Porte dì Ferro», rimangiano sgombri dai detriti e dai relitti infetti. A ciò cantribuiscono, oltre la volontà idi «tutti i poponi affratellati sulle due sponde del Danubio, lo spirito di sacrificio, il valore1 e la tenacia di coloro che da anni difendono I confini della, Repubblica« con animo immutato. Onore «e gloria alila scolta della libertà! SANDOR KELETI ni fra il fronte di Tolbuhin e Batina Skela. «Quésta notte, accadrà questa notte .. . — Molte notti furono attese nell’impazienza. E i cuori battevano tanto che anche i tedeschi dovevano udirli. E per molti notti il torbido e tenebroso Danubio trascinò via squadroni e squadroni di russi. E i nostri insieme con essi. «Perchè non intensificano il fuoco dell’artiglierìa? Dove sono le loro katiuše ed i loro aeroplani? — Chiedevano i contadini di Batina che nulla sapevano di strategia, ma che sapevano però molto bene che il Danubio non poteva essere attraversato facilmente con alcune mitragliatrici. Dopo che anche le katiuše striarono il cielo con le loro scie di fuoco. .. «fratelli» .. . Gii abitanti di Batina non sì sono morsi la lingua per quella parola. Più tardi si lamentarono in essa non v’era più calore, perchè essa non era più fraterna. Dietro a quei primi che «fratelli» ri-sposero «fratelli» cominciò ad a v a n-z a r e i,I fronte di Tolbuhin più scuro del Danubio. Alla parola di saluto «fratelli» gli abitanti di Batina si eh-bero in risposta «fašistaskaja band Davaj». «Banditi fascisti. All’assalto!» Le botti si aprirono sotto I colpi di fucili automatici, il vino fu ver. saio nei bidoni di benzina e, mescolato a nafta, fu bevuto nei vasi da notte: «per Stalin, per la patria». La gente di Batina rimase indignata dì questo «per Stalin». Alcuni addirittura pensavano, che così si irridesse la guida della rivoluzione mondiale. Ma quando a questi brindisi essi offrirono i propri «piccoli» bicchieri, i russi si rifiutarono perchè pensavano che in tal modo si volesse far loro bere dì meno. Evidentemente non sapevano che cosa fossero i vasi da notte nè chi era la fašistaskaja band, chi eravamo noi. E questi sono rimasti vivi. Non dicono i contadini di Batina che anche costoro non siano morti. Ma ve n’era-no tanti che non potevano cadere. E quei primi? Di quelli ve n’erano così pochi che dovevano quasi tutti morire alla vigilia della fine della guerra in alcuni assalti maggiori in occasione dei quali ci sì chiedeva: «perchè non si intensifica il fuoco dell’artiglieria? Dove sono le katiuše e gli aeroplani?» — Parlando di quei primi arriveremo a quella piccola croce che non è sprofondata nei terreno, ma che è rimasta come monumento del male che cresce, cresce fino alle grandi tombe in Corea ... Alcuni giorni dopo @11 cintasi asmi; dopo quel «fratelli», coloro che aprivano «le1 botti a colpi di mitraglia e che, in luogo di ceppi, gettavano sul fuoco i mobìli («perchè le spalliere del Ietto e le porte, degli armadi, ardono meglio), abbattevano te case; disperdendo i mattoni sulla strada, ubriachi, cominciarono a gridare che Tito andava bene «per il momento e così via, e ad attentare alToinore della famiglia. I «biuchi dei topi furono Tium-iico na-, siciondlglio sicuro «per ile donine: questo in «un paese che «h,a il «proprio esercito regolare, il potere «popolare ... Si nascosero .nelle botti, nelle soffitte e nelle «cantine, «mentre1 nelle strade soldati ubriachi gridavano «fuori le donne». Tuttavia non si potevano nascondere tutte e qualcuna non volle nascondersi. Chi avrebbe potato così presto avvedersi di un còsi rapido mutamento di clima, del fatto che con l’«Armata Rossa«», così come essi l’a-v«eva«no «immaginata, sarebbe giunto «qualcosa tìh«e «si sarebbe1 potuto chiamare anche «armata nera». Fra collo,ro che «non potevamo sopportare vi fu anche P. Molnar di Smajeva.c. Oggi sul suo corpo giace quella croce, gi.a-ciono quelle due ombre incrociate che a noi sembriamo aggirarsi a«i piedi del grande monumento. La notte si felce sempre più oscura. Si fece tote come se non dovesse portare a «tutti il giorno. «Alla porta colpi violoni: e dalle voler ubriache: «a-prite, aprite, voglia,mo da bere, se non ce ne «date« faremo dia soli». Il pa-(Continua in IV.a pagina) Se la schiavitù ora è limitata all'Ara bia ed allo Jemen il Ku-KIuz-Klad negli USA è un degno continuatore Ritorno dalle colonie (racconto d’attualità) Luigino piange con la testa rivolta contro il muro. Sua madre lo guarda appena e continua a sbucciare le patate, nervosamente. Il bimbo continua a singhiozzare finche lei, stanca di sentire quel pianto, scatta: — La vuoi smettere? O preferisci uno scapaccione? II bimbo come d’incanto smette. Mai, mai ha sentito una simile frase detta da sua madre nei suoi riguardi. Con gli occhioni lucidi le va vicino, un pò impaurito e le chiede: — Mammina, perchè? Silenzio. La mamma non lo bada nemmeno. — Mammina, per favore, dimmi perchè non mi permetti d’andare in Colonia. — Basta con quella Colonia! — Eppure mi hai fatto mettere in lista... E il medico ha detto che a-vrei bisogno di cambiar aria! — Sì, ma non di andar a patire la fame e, tanto meno, dì tornare a casa con la testa rotta. Soltanto con tua madre stai bene, ricordatelo. B lontano da me finché io vivo non ci vai, sta certo. Finalmente Luigiino si decide a dichiararsi sconfitto. Ormai non c’è più nessuna speranza. Piano esce. Giunto nella strada, dà un’occhiata all’orologio dei campanile. Ancora mezz’ora e i suoi compagni partono. A stento trattiene le lacrime e si avvia. Quanti bambini con le valige! Quasi tutti sono accompagnati dalia mamma. Qualcuno dai babbo, altri, i più grandicelli, sono soli. E le loro faccine allegre sono in pieno contrasto con la sua cosi triste. Come spiegare ai compagni che egli non può partire perchè sua madre non glielo permette? O penserebbero che sua madre è cattiva, oppure che egli è tanto discolo da non poter fidarsi a lasciarlo solo! E non vuo«le che pensino nè l’una nè l’altra cosa. Preferisce assistere alia partenza da lontano, nascosto entro un portone. Uno alla volta salgono sul camion che igi porterà alla prima e vicinissima tappa. Saluti, baci ed abbracci. Poi un coro di vocine allegre che si sperde con la partenza del camion. E Luigino torna a casa più triste di prima e con nei cuore un pò di acredine, che egli non vorrebbe avere, verso sua madre. * Le prime lèttere Io« addolorano art «cara di ipiù. Mario gli «scrive che abita «coi suoi «compagni in« una bellissima «Casa dello Studente», che mangia ottimaimente e quanto vuole. Berto gli dice ohe fanno delle lunghe passeggiate; «che giocano e si divertono un mondo. La sua «ciuiginetita Silvana poi gli scrive: «Caro cugino! Qui mi« trovo molto «bene. Tu sai che «io sono piuttosto «disoibibediente, ma credo ohe quando temerò sarò più buona qui imparo come bisogna compatirsi«! «Pensa che siamo in ottanta bambini e abbiamo sei assistenti! Come vedi HOPEIDA CATENE AL SOLE . .. 500 dottati un>a h>ofyixwza, 300 im giovano» V uh modiete cke> tendo. .. («nostro servìzio speciale) Belgrado, agosto. Ho visto Curwood 31 ««Majesbiki», alle tre dq; pomeriggio. Qualcuno l’ha salutato, forte, io ho «alzato la testa e Curwood im’lha guardato. C’è un mucohio di «gente die guarda a quel modo, quando desidererebbe aver del ferro per le mani. Io a Ourwootì1 non «ho fatto niente. E nemmeno Tavrei. riconosciuto — tante facce vagamente famigli ari, annebbi aie da occhi lontani — se in quel momento qualcosa non avesse preso a suonare quella canzone serba, chissà dove; E le canzoni serbe hanno quei tanto di deserto, tra nota e nota, che subito. Curwood tornò a me. «Bewder D», le «lettere spaccate dalla stampa sulla tela giallastra dì sacco. E que;H’«uluilato ossessionante sull’acqua son note n ta. — Buongiorno, mister Green. Green«. «Mi viene da pensare alla prima colonna del registro d’albergo. Troppo terga per quel piccolo nome. E troppo stretta quella döllTaltra pagina, a destra, dove di solito si scrive la professione. Troppo stretta «per scriverci «mercante di schiavi». Alle convenzioni del 1921 e del ’33, aderirono tutti, meno l’Arabia Saudita e il Yemen, Certi signori di G.ibuti andarono iin rovina, e certi altri .scomparvero in fretta venso Ha sponda asiatica dell Mar Rosso, mia la faccenda durò ancora «parecchio tem-,po, e le due «cannoniere di Sua Maestà Britannica non «cessarono affatto «di «far «la ruota al längs di Aderì, ; Gli inglesi, ad ogni modo, avevano ■tutte le rag,ioni di sentirsi sollevati. Nel Sudan ,Ie cose erano anidate abbastanza per le spicce: con l’occupazione, gli amministratori britannici ai: erano sostituiti agli egiziani, e dopo qualche «processino concluso piuttosto alLa svelta per il decesso degli imputati avvenuto subito prima per impiccagione, di schiavisti non si sentì più parlare. In Atoissinia, Selassiè aveva fatto un ipoco 11 sordo per via degli introiti, ima poi si era rassegnato ed aveva promesso. E, contrariamente aH’oPini-anie del signor Mussolini, «ì mercati d’avorio riero avevano «chiuso bottega, tranne in qualche angolino dove il primeipotto era troppo pigro per darsi ad àtt'ività meno folklor.istiche e tradizionali. Con le convenzioni dei 6 dell ’33, Insamma«, la, faccenda, del traffico di schiavi poteva dirsi ufficialmente matura per l’archivio. La fiducia nel prossimo è una gran beila cosa, ma d’QNU sembra farne un conto «piuttosto negativo. Quan,to ciò sia «giustificabile, si «può facilmente constatare scorrendo il primo rapporto sulIT,attività delle Nazioni Unite «per la repressione del commercio di carne umana. Vi si, trovano te relazioni di 16 Stati e 19 colonie «britanniche. La risposta Ideila «Russia Sovietica era prevedibile: «Tale «problema d,a noi non, esiste». Avrei intenzione dii tornare con comodo su quanto il signor Stajl-'n, annovera evidentemente tra i più persuasivi sistemi tìjSuicat/lIvi dai- l’impero di Wjet. Adesso «penso a Gunvooid. E, benché Ilo «non c’entri per nulla, riesco a comprendere la ragione dii quella« sua Occhiata. Il Governo Federale che, per certe «attività, inutre scarsissima simpatia, gli ha notificato senza ambagi che, nonostante sia lieto rii ospitare turisti stranieri, il «Majestik» «non avrebbe potuto più a lungo «contare sulll’ambita presenza dei «commerciante» orientate. Cosi mister Ourwood, Green «o come diavolo si chiama, tornerà' a Hodeida 0 a Jidda. Nel Jemen o nell'Arabia Saiudita, «dove nessuno gli darà noia ricordandogli l’antipatica faccenda della mancata risposta alle Nazioni Unite. Con cui, tra Taltro, lui non c’entra proprio niente. Perchè «nel «suo Paese, Yemen o Arai-bia «Che sia,, nell’anno di grazia 1951, la «cotonina dei registri d’albergo non è ancora troppo stretta per potervi scrivere una certa «professione. * Hodéiida. It molletta sbrecciato, te strisce colorate delle tende, il sole ,a piombo, Tomhra di Ourwood. «Curiosa, allungata di sbieco su quei saioc'hi di teila giallastra, «Bewlder D». Caffè, Servono egregiamente a «coprire i corpi delite ragazze somale, quando sono distese in fondo «alla barca, «E il turco «enorme, bestiale, ohe crolla sui sarchi di caffè, ma'tedicendo II «suo padrone e tutti «i negri del mondo. 1 — Passato franco? Cunvood esamina la merce di sot- tecchi. ma i ragazzi se ne accorgono, e te: toro catene tinniscono, piano. — Domande «idiote — il turco non parla inglese; ma il gergo della costa, trascinando le vacali in una cantilena urtante, troncata di colpo. Domande ,idiote. Se la llaneia britannica« si fosse soltanto accostata, la merce dalla (pelile «d’«abano non farebbe tinnire te catene« sul moiette. Le catene tinnirebbero sole, davanti ad Ad'ein, in fondo al mare. Comodo. Nessuno può gridare. Dietro «i sa«c,chi non si vedono gii spruzzi, eri i corpi neri non guizzano che un attimo a fior d’acqua. — Stavolta hanno sparato. Dai mucchi — (o sono io che non capisco bene) — Un cólpo maledetto. Il turco alza il braccio, «e uno sporco cencio insanguinata gli penzola dal gomito. Uin colpo di striscio. Roba da nulla. Ma ij «turco s’infuria •e maledice' ancora«; se fosse andata male, «gli inglesi« avrebbero voluto sapere ili ,perché dii quella macchia rossa. — Lei «scriverà questa «roba? «Lo giuardo, e non rispondo. Cur-W'oqd mi tende una scatola aperta di sigarette. Sul1 mcitetto, die quindici ragazze somale «e i nove «adolesceininti Sono statue d’.airgento mero. «Straordìnaria-mente «immoti, gli anelli «delle catene bartoagliano al sole. — ILai «scriverà questa roba?1 — Cur-wood picchia col piede contro uin sacco stracciato, «e i chicchi bruni saltellano suite pietre levigate — Può d'ire «ohe è un maledetto «mestiene. Tre «uomini stecchiti in Somalia in quafa tro «giorni. E due «carichi a mare, questo mese. «Crede« proprio che «non farei altro, se potessi? Uno sporco mestiere, «Lo giri coirne vuole1. Poi quella inienia torbida di sonno e d’agonia, 'lontana. — Banr, ’hwliayi Ah-way! «E Ile ca.tene che -tinniscono avanti, verso i colori «di Hodeida.. * Curwood «comanda sei bande di razziatori«. «C’è le «guerra in Palestina, e sul maire la fa più firanca che mai. . Ma in Somalia «i suoi uomini hanno un’infinità di conti aperti, e non passa una settimana senza che qualcuno rotoli nella risacca con una palla melila schiena. Ma ili mestiere rende. 500 dollari una. ragazza, 300 un giovane. Fino al ’30, erano a 700 e 400, ma oggi non si vende quasi più niente all’ovest. La costa settentrionale africana è «qualsi perduta. Ma l’Arabia è grande: «vi sono, Yemen ooimipreso, schiavi per più -del! 15 «per cento della popolazione. Un milione e mezzo. E non c’è ragione di temere cihe le cose«, a Sana e Rijad, «cambino da« un. giorno a«L-Talltro. E’ «maglio mandar gli affari per le spicce, però. I razziatori portano dal Sudan, idialiTEtiolpia e dalla Somalia merce «dai tre agli «otto anni. Ciurwoo-d preterisce i maggiori. Gli allevatori comprano più volentieri. Meno da spendere, si piazza presto. Con i tempi che corrono, non- ci si - (Continua in IV.a pagina). siamo ben custoditi; Pericoli non- ce né sono, ma anche se ci fossero, con tanti occhi che ci «guardano . . .» E Paolino, il migliore della classe, lo avverte- che hanno formato l’Orga-nizzazioine dei Pionieri interna e che i suoi compagni l’hanno eletto Presidente. «... pensa che facciamo le riunioni e i veiribatli proprio «come i grandi. E nenie riunioni «possiamo, dire chiaro e tondo quello che si pare non vada intìHia Colonia e quello che ci piacerebbe avere. «E subito l’otteniamo. Insamma. sono felice!» Queste lettere le mostra alla mamma la «quale ci ride sopra. Vuoi forse che ti scrivano che stanno male? Ormai sono partiti e per forza devono far credere anche quello che «non c’è!» Arrivano poi ie cartoline da Maribor, Laško, Strnište, Radenska Slatina ... Quesit’ultima, scritta da Carlo, suo vicino, dice: «Abbiamo fatto il bagno nell’acqua minerale delia quale abbiamo visto la sorgente. Peccato tu non sia con noi!» E Luigino, nella sua cameretta, piange. Quanto ancora dovrà piangere? Fino al ritorno dei suoi compagni dalla Colonia? Oh come gli piacerebbe essere partito magari senza dir niente« a sua madre«! Da lassù poi le avrebbe mandato una lettera. Ma ormai è inutile pensarci. Un’altra lettera di Mario lo avverte che anche il suo campito, fatto sulle corse euristiche e la partita di calciò alle qulai avevano assistito tutti una domenica, era stato scelto fra i migli, ori e affisso sul giornale murale. E gli racconta della fabbrica della birra e di quella deH’ailumiinio... E Luigino «piange. Ogni lettera o cartolina è per lui un tormento. Finalmente un giorno, mentre pensi, eroso se ne «sta sull’uscio, la mamma di Carlo gii dice: — Sai, dalla Colonia hanno mandato un telegramma. Arrivano domani! ... — (Continua in IV.a pagina) ■Miiiiiiiiiiiuimiiii HiiiiiHiHniiinitinunimtniiiumiiiniiiiiiiiinnns 1 Da Bengodi \ fitiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiitmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiHiiiiif MOSCA. — La «Gazzetta letteraria» moscovita pubblica un violento articolo denigratorio a carico dei sant! Metodio e Cirillo, accusati d’aver plagiato un antico vangelo russo, risalente all’anno 390 circa, dì cui, per disgrazia, non resta ormai alcuna traccia. Anche l’invenzione dell’alfabeto cirilico (così chiamato dal nome di chi, sino ad oggi, si reputava averlo usato per primo), viene rivendicata ad un signor Popoff, stavolta con l’aureola. BìERLIiNO. — Sono state r«adia«te dall’o-nganizzazione «cominformista giovanile tedesca «Freie Deutsche J-u» 'gentì» due ragazze recatesi alla capitale «da «Dresda, in occasione del recente «Festival «della Gioventù», Esse, prime di una lunga serie, di cui si •occiuipa la ««Sächsische Zeitung», sono accusate «di «essersi r,eca«te n«e«i settori anglo-am-ericami di Berlino, onde godere «delle pseudo attrattive offerte «dalla aomittella capitalista». Come si apprende dalla stessa fonte, le «due povere-tte erano passate a Berlino ovest per acquistare un capo di biancheria intima, assoluta-mente introvabile nel paradiso dei compagni iPiecik e Grotherwohl. LIPSIA — Nel quotidiano cominfor-ra.ista locale Vierte aspramente criticato il metodio didattico di molti insegnanti elementari, i quali «inculcano insane idee antidemocratiche e spesso prettamente reazionarie» nei loro scolari, mediante la narrazione di favole «con pura morale borghesen» in cui figurano «maghi, principi, eccetera». Detti insegnanti vengono esortati a «servisi del materiale didattico pesto a loro disposizir one dal regime popolare». In parole più povere, a dar credito soltanto alle favole«. .. della Pravda e delia Tassi BUDAPEST. — iE’ stata scatenata ini tutta H’Unighe.r,ia «una. feroce ca«mpa«gna Contro l’uso di nomi stranieri per i «prodotti «commerciali«. «I docili lacchè del 'capitalismo limperialista americano — ha detto, tra l’altro radio Budapest — sono giunti «a chiamare Baby una scatola «di «borotalco, Parisienne una saponetta «e perstoo Okay un rocifihetto di« «filo.» Non esistono, forse, nel «nostro vocabolario progressista, altre 'parole «più adatte?» Per Mi filo, siamo d’accondo. Quello che serve per «cucire, la bocca ai «cittadini, ad esempio, potrebbero chia-«marilo NDK.V. TIRANA. — Come «un tipico prodotto del regime capitalista d’asservi-rnento» ha definito radio Tirana la malaria. Si noti ehe« le aree malariche in Albania dal 1945 in poi, sono aumentate del 17,6 per cento, CIRCUITO CICLISTICO DI FIUME HI APBLLRKiS su lino sluo!q di coiiGorronti TAMARO SECONDO A RUOTA (d’ai nostro corrispondente) FIUME. — In onore della grande festa popolare, organizzata dall Fronte cittadino, il Club Ciclistico «Fiume,», nell’ambito delle manifestazioni sportive, ha pure organizzato una gara ciclistica, su percorsa cittadino, con partenza ,e!d ,arrivo ira Corso Armata Rossa, per ,un complesso dii chilometri 45 (10 giri). Molti hanno, puntato sulla vittoria in questo terzo' circuito ciclistico e i più bei nomi si sano allineatiì alla partenza: Apclllonio, Brajnik, Tamaro e .Dagiri dì C apodi stri a; Levačič, Mesar, Pokupec. Augustin ovič della Dinamo di Zagabria; Maticchio, Tornasi, Pó/Iani di Pola; R-azumov-ič, Stro-ligo, I.ùstro, Eaittìr, Zamibelli, B.-.i-keta, Cascina di: Fiume. Prima delle ore 8, fissata per la partenza, un gran numero di cittadini si sono dati appuntamento in Corso Armata Rossa e vie adiacenti per Étpiblàiudire 1 loro beniamini e, ben s’intande, i ip'iù taravi. Puntualmente aU’ora fissata, il camp. Vinko Bi aste ha dato il «via» ai 21 (Componènti che, imboccato il Carso Armata Rossa, Mameli, Fiumara hanno iniziato la salita di via Martiri Antifascisti e via Gorki, per poi precipitarsi nella pericolosa discesa Tiziano, Marconi e Stalingrado. Il prima giro vedeva in, testa Strologo e Pattuir, mentre già al secondo ,il comando ilo prendeva il bravo Apollonio del «Pròleter» di Capodi-stria. Intanto veniva annunciato il ritiro di Ivan Levačič, il campione croata della Dinamo di Zagabria, che. per un guasto alla sua macchina, ha dovuto, a malincuore, rinunciare alla gara. Dopo di lui e per i medesimi motivi si sono ritirati B,raketa, Lustrò, Pokupec ed, infine, amebe il coraggioso Fabtur. Il primo giro è stato ,percorso in TI8” 4/10. A tutti i giri ansiosa, era l’attesa per vedere chi L'avrebbe spuntata, e dilatiti iStirtoiligo passava per primo a -cinque giri, mentre Apollonio si .assicurava 4 su 10 ed uno (il nono) Tornasi di Pola, Incarta era la vittoria sino aU’u’.ti-Bio giro che vedeva vittorioso Bruno Apollonio del Proleter di Capodistria, Seguito a ruota dia -Tamaro, Stroligo, RazumoviiS, Mesar. Il numeroso pubblico, che faceva ala al passaggio dei corridori, ha applaudito il taravo vice-'tor e, mentre i fotografi facevano scattare i loro obiettivi. Particolare simpatico: durante lei svolgimento della gara si è avvicinato ad un compagno della giuria il presidente del Comitato: A-miCi della Tecnica- Popolare tìeilTAustiraiia occidentale il quale ha offerìo una bellissima, penna stiilo'ShaKea da consegnare ai; vinci,tore delia corsa. Ecco la classifica ideila gara: 10 giri di 'percorso per un totale d; km 45. 1. Apollonio Bruno« del «Pràl'etéh» di Catpad'atrià if* ore 1, 2Ò’7” 6/10; 2. TSWi'aro Lorenizò iddi '«Proleter» di CSpodiiStrià a rtiota; 3. Stroligo Attilio, del C. C. «Fiume» a ruota; 4. iRazumcivič Ivan dell C. C. «Fiume» in ore 1, 20T1”; Criterium a Lubiana Sabato e domenica si sono svolti a Lubiana due criterium ciclistici di carattere intern,azionale1, ai quali hanno partecipato, ma con poca fortuna, pure ,i mastini ciclisti Gardos, Sellier, Luglio, Co,retti, Lonzarič e Fonta-not. L’unico, che avrebbe potuto insidiare la vittoria ai migliori velocisti jugoslavi, è Fonta-not, che però si è ritirato a causa di una dolorosa caduta. Ambedue- i criterium sono stati viin.ti 'di prepotenza da ©srečki, che sta diventando uno specialista per gare di questo genere. -Gli ùnteli, che gli- hanno in un ventò senso contrastato iil successo, sano stati Lulik e Viđali, -piazzatisi iail secando pasto, il primo sabato, la secondo la domenica, I migliori piazzamenti dei nostri ciclisti sono stati: il quinto posto, che Gardos ha ottenuto sabato, ed il sesto, ottenuto da Lanzaric nella corsa idi domenica mattina. Ecco le classifiche: ■sabato: 1. OSREDKI — Jedinstvo — punti 34, 2. Lulik — Nuipvia Goriaia — puniti 23, 5. Gardos — Proleter — domenica: 1. OSREDKI — Jedinstvo — punti, 40, 2. Viđali — Triglav — punti 3.3, 6. Lonzarič — Proleter — Arrigoni - Aurora 3-1 (2-0) I càpodistriani piegati nettamente dal ipaadrato undici Isolano Sebbene giocando meglio i ragazzi di Scher hanno dovuto piegare il capo dato due, diversi res- Ritorno dalie colònie Con stile perfetto superata l’asticella Calcio Svezia- Jugoslavia La commi asiane tecnica per la formazione dalla rappresentativa sve. dese, ohe iinicqntrer.a .il 2. settembre la nazionale Jugoslava a Belgrado, ha reso nota la formazione, che sarà la seguente: bangstrom, Malmstrom, ,Erick, Ni'ldsem, Oilund, Sven Khiercon, Stig Andersson, Janssen, Rydeil, Kar, Anderssein, Mortensson. Riserve: Sven-ssoin, Jakobsson, Leander é Haussen. La formazione jugoslava, per quan. to noni sia ancora ufficialLe, .sarà probabilmente quella delTultimio vittorioso incontro con la Norvegia e cioè: Bears, Horvat, Milovanov, Luetica, ^oajić, Boškov, Ogfljano.v,. Mitič, Bobek, Zeibiec e Vùkas. La rivincila fra isolani e capodi-stri-an.i, chiesta da quest’ultimi dopo la scottante sconfitta subita in casa domenica 19 corrente, aveva un significato di valore indicativo, in quanto non era la Rapp. c-apadistri-an.a che giocava domenica scorsa, ma l’undici dal C. S. - Aurora che incrociava i ferri con IfArrigomi, e ciò in seguito a contrasti d’indole tecnica, subentrati ultimamente tra i due sodalizi di Caipodlstria, che hanno portato alla rottura definitiva dei rappòrti amichevoli: (sempre nel campo dello Sport)- avvenuta ultimamente. I bianchi aurorini,- scesi ad Isola privi di Za,go, elemento costruttivo di prima grandezza inailo schieramento tipo, hanno disputata una partita, che pur risultando« negativa ne,i punteggio, è stata di gran lunga migliore della pirecedente. M merito di tanto va prinicipal-■menite al poderoso e. fine centro mediano Cociiani, MW I dm campo, baluardo insoTimontabile in difesa, -e cervello' - Ohe- ha dato l’avvio a tutte le più belle azidni degli avanti' di (Scher-, Gli azzurri (isolani) dal canto loro ■in formazione riffialftagigiafe (assente ancora Piero- nostro), pur giocando con 'il 'Sòlito entusiasmo ,e cuore, non Sanaa! dato ,1’impression e dhrresiatfc éiiliità e, ìpur chiudendo in netto vantaggio,' devono ringraziare -la dea bendata c;h-e ha veduto 'premiar,e la loro fedeltà ,ai! Colori sociali, nella buona e cattiva fortuna. I due tempi, idi-sputati alla- presenza di un limitato pubblico (strano la scarso interessamento dei tifosi is-o- INIERNAZIONALI DI ATLETICA LEGGERA InghiEterra-Jugoslavia 102,5 - SB,5 Usuisi usi ' 100 m Diani in 10" 2/10 5- , - Raggiunti records mondiali-Otenheimer batte il favorito Bannister nei 1500m P,e.r gioirai ijfciiriai dell’atteso incóntro di atlètica ’ (lèggerà, gli sportivi ìffigradesi vivevano in un attesa febbrile e la città ha assunto Tatmos,fera di questo grande duellò', I,n o,:—* dove, nei posti -peir la reclami sui tram, trio'llejbuS ecc. apparivano manifesti, trasparenti ecic. raffifiig'dirariti Tu,ornò più Veloce d’iEuiropa, Baylie-y, ora ili A a dei più veloci idei móndo'.' Questo incóntro era il più serio esame peir gli jugoslavi1 e nel contèmpo era il 'maggiore incóntro di' atlètica lèggerà disputato làìnbra in Jugoslavia. ,11 25 agosto lo stadio del «Partizan» di Belgrado' àiBpairi-V'a dđ'oirnato dalle bandiere idei due paesi,- dèlie' bandiere sportive -ed -aMmproniohte. Quando le due squadre si schierarono dimnanizi ' ialla- - tribuna, un lungo irrafr-enaibillie applauso di oltre' 30.000 spettatoci salutò gli atleti di Granbre-tag.na e Jugoslavia, -Già dopa lo svolgimento dèlie prime igläife tutti 'aveVàn-o' la selnSaiziomè che dùirante T-incontrò sarebbero stati raggiunti grandi risultati, questo avevano promesse) gli atleti prima del-Tmcon.tr©, -questo richiedeva il pubblico. UtofUnfaudtifo RITORNO DA BERLINO «Un’altra ondata di feroci re-ipreissroiniì si è scatenata in Bulgaria. .Operai, impiegati, tecnici, fui», «denari sospetti d’oippasizione, vengano «processati» da una fantomatica «■commissione politica» ed .immediataìmente interinati.» (dai giornali) COMMISSARIO - Beh? Che c’e adesso, compagna? SEGRETARIA — Ci sarebbero quel duecento arrestati che .. . COMMISSARIO — Oh, capisco, I soliti kulak titisti è venduti al Nicaragua! Oltretutto, saranno sicuramente anche rei di spionaggio ed alto tradimento, vero? SEGRETARIA — No, non- . . . COMMISSARIO — (iateronjes. d o) Lo so, lo so, compagna, risparmi il fiato: lai vuoi dire che non oserebbero mai più commettere simili infami reati e ohe sono sinceramente pentiti- di aver offeso !a sacra maestà ceminformista. Bone, bene, ma il pentimento non li salva! Tuttavia, vedremo di toner conto di ciò- e di alleviar loro la pena. Può senz’aiiro prender mota: trent’anni d’ergastolo perpetuo'! SEGRETARIA — Un momento . .. COMMISSARIO — Si, si, non occorre che continui: un- momento di smarrimento li ha persi! Ebbene, espieranno, «I puriflcHcranno nelle nostre saute galere di .stato! Via, si spicci, compagna, prenda, a verbale le confessioni dagli imputati! SEGRETARIA — Coafess.i®EÌ! Ma so non sono jdati nemmeno interroga«! COMMISSARIO — Non mi rósa a fare la trotzkista anche lei, adesso! Troverà le confessioni nella tasca della mia giacca da lavoro! E siccome a-veivo sonno e non sono ri urei io a finirle, per quel che manca copi pure dal processo precedente. Cosi nessu-ho oserà dire che Sa leggo non è uguale «per tutti! IL MUTILATO •— BEH, com’è an- dato ij «Festival della gioventù,})? L’SS — Oli, non ma ne parlare! Mi sesto ringiovanito di dieci asini! Argomenti — Compagno Pinguino,' stai preparando gii argomenti per le elezioni? — 'gnorri, compagno Vidaii! Sono lunghi mezzo metro, grossi così, e stavolta i trotzkisti non ci fregano, perchè li ho fatti fare di rovere stagionato! Il ,11 punto tei programma dèlta prima giornata di gane_ -comprèndeva! Ita corsa del 100 fra. piani. Ed ira questa 'gara si" ebbe ' la grande sorprèsa. Don Una Scatto fenomenale, ohe finora è stato visto poche volte nel mònido',' ÌH ftei'èo Bayloy ha, senza alcuna concorrenza pericolosa, percorso il trattò con M .lembo di 10” te 2 die-cirrii. Negli ultimi metni tutto ,il pubblico % piedi, attéinatevà febbriirrieri-tè iià ’ pubbilSicàzioirie dèi' risuitäto è quando lo speaker annunciò che r rècord idi- Ov/ehš e di Ila Belch’ era Statò 'raggiuntò, uria -iìnàimeiriBa òviaziiòhe às-liütö la fenamèinale imiprèla di Baylèy. Anictìe .nè'lllà gòra dei. '400 p-iarii- Tfn-gles-e Win-t co-'hiqiuìstò il ipubibliico, ,pér-icörrendo! la distaniza Ira 47” ed 2 de-cirni, il che rappr-eserita per queSt’àn-tió di migliare- tempo in Europa. Sa-bolovič in questa disciplina- ha ottenuto il nuovo record jwgasl'ayo con 48” 2 idècimi. ' Nonostante; .Bay'.ry avesse raggiunta il .mi-giliore risaltato la- "gara più attesa delia giornata «eira quella della corsa sui 1.500 m. piami. Qui Andria Ote-ttheimer ha battuto IMms-lese Bannister, grande favorita delila gara e speranza della Grantor stagna per le prossime olimpiadi di Helsinški, ed ha raggiunto il migliare risultato di quest’anno ai mondo, col .tempo di 3’47”. . Oteniheimcr è partito di scatto ed ha guidato, (durante tutto il tempo della igara-:. Al 1.200 -m. Bannister ed un altro inglese gli Si sono avvicinati e lo hanno superato, sembrava quasi che la gara si .coracludesse così, quando, incitato dalle aoclamaeloini -dei pubblico, Oteniheimer partiva di scatto -e batteva decisamente i due inglesi. Altra 'ovazione del .-pubbliico salutava la .lettura dei risultati. : Ip terzo- record nazionale, raggiunto dagli- 'jiugoslavi' nella prima giornata, «i stato q-ueTlOi del ' salto -in aitò, ove Dimitrijev® 'ha tdicicàto -i m' 1,94. Egli! non si trovò di fronte avversari di grido è vinse questa gara. NOI getto del peso si è affermato l’inglese Savidge con Tot,tima misura di m 16,23. Lo jugoslavo Sarčevič, il favorito «Iella gara, causa, un ribasso di forma, dovuto a malattia, non lo potè superare, I .peggiori risultati sono stati segnati « m-el salto ■ .triplo- e nella corsa 10.000 m. «ve gli jugoslavi favoriti sono caduti perdendo dell tempo prezioso. Più interessante.ì 110 ad ostaccoii e la staffetta 4x100 dì appannaggio degli ospiti. 'Nel disco,« ö favorito Ze-riial non ha potuto ipartee-ipare alla Nella 'seconda giannata di gare Bay-ley ha muovam-ente sorpreso il pubblico gara causa di un infortunilo, nella corsa idei 200 m. piani- ove, ottenendo ® tempo di-. 20”,9 decimi ha migliiorato il record europeo. Negli 800 m,Wiint,. manos,tarate a-veisBe lla iganba dolor ante, ha battuto fac'iifte-nce gli avversari con il migliar risultato d-elTararaata, cioè l’,49” e 7 de-cilmi. Seguito- da Otenihaimer ohe ha migllicirato ,R recami Jugoslavo con. ij tqrrapo di l’,5T” e 3 ctecimi. Gli jugoslavi' nella, seconda giornata- di gare hanno pure- .migliorato altri tre re-, cord, pirieoisamente' con Brnad nel salto lungo, ira 7,45 (migilior risuLtato europeo .delTannata), con Milakov nel salto von...Tasta m., 4,10 ,e .nella staffetta 4- X 1Ò0 con 'il temipo 3,16” e, 2 deCimii- - •Gli Jugoslavi harano iftsfltre vinto« le gare- del lancilo del disco e del martèllo,--e dei 3000 m, ave Segeäin, uno del migliori atleti del mondo par questa categoria,' è risultato vincitore linc-o-n-tra,statò con Tottimo tempo di 9’,05” e 4/v. Nella corsa dei 5909 m piani, Ge-raj ha bottaio nettamente Tingles® Chathaway. Questo risultato ha chiuso l’incontro che ei- è concluso con .la vittoria dealt Ospiti -con il punteggio di 102,5 a 89,5. lani) hanno ponsi. Il primo di .prtevdileraza azzurra, ricco di belle, triangolazioni e veloci 'Puntate che hanno messo a dura prova i difensóri avversari e chiuso in vantaggio con. lo scarto di due--reti. Il secondo che, dopo pochi rninuti-iàurainte i «quali gli isolani si -portavano ulteriormente .in vantag-g.io-seignav-a la netta ripresa dei bianchi, òhe- raccorciavano le distanze e, ben -lanciati, da Coiciami, prendevamo letteralmente d’assedio l’area avversaria con azioni veloci, ed ubbriacanti, rotte soltanto da brevi controffensive isolarne. Malgrado la superiorità territoriale caipodistriana, nei secondi 45 di gioco il punteggio di tre a uno rimaneva immutato e segnava il nuovo trionfo del «tenaci atleti di Ccirtoa.t-to. I, «punti deboli ideile due «rivali si sono rise obirati «nelle- estreme difese, t-ollto -lo Acattante Cheile-rl, anche oggi autore di brillanti interventi ed il rinfrancato Dobrigna che «si è diisim-«jSegn'attò cori bravura. La (partita, ti ras «ss! ma. è Stata« cò-muhqufe- «bella dal lato speri acol are èd ha dato iintì.iicazionl utili per i prossimi più impegnativi confronti di campionato, «edizione. 1951-52, di immì-men te «pr o«gr.aimimae i-on e. Spettatori èntuìaisti e .neutrali sono stati' due ’delfici cèrtamente sposimi moVeilHii, che se la spassavano allegramente, gli unici che «non avranno risentito della temperatura :torrida di questa giornata afosa. * FORMAZIONI AR.RIGON-I: — Oheffleni — Loren-ziubbi — Delise — Pugliese — Zaro — Benvenuti — Pugliese II. — Calom-Milloch — Matrchesan« — Paoli — ban. «C. S. AURORA: — Dobrigna — Pèiriini — VattovaSi — Apollonio — Cocianii — Scher — Corrente — Delia Valite — Fantini — Faven.to — Ze-tto. Ha diretto l’incontro — il Salb adiri. comp. Dopo la piremlazione dei /vincitori, il ’é'ufofcliico ha 'apiplaudrtO' lUngàmiente i iprotaigonistó di questo grande duello mèli pùrile sono stati raggiunti alcuni Idei migliòri risultati dei mondo. Ordlscmzo sulla eamipilaiziorae e «preserataztone del piani finanziari delle- aziende economiche, - - ' Art 1 Le aziènde ',economiche amministrate dai- tàfri-sììgl-i -oipèrài deivorao còmpilà-ré -i ìpiaril firiainiziàri- agli -effetti dii accertamento -di riiparazione- delTutite per il pitìrloldo' di ipiiiainO' dèli 1- agoisto al ,31 diceiriSbrè 195Ì. Art. 2 Le aziende compii er an no i. piani finanziari a norma delle istruzioni 'prescritte datila delegazione «per le finanze del «Comitato «popoiiair.e circondariale dalTIstrja per i singoli rami del-Teco-n-cmia. 1 •Le aziende agirle,ole (poderi) ri-òin sono tenute a compilare i piani- finarf-ziani, le azie«n.die -comunali li c,o«mp'(le-rano invece a ntirma «delle ijštruzioril per -i-1 .ramo economico in cui esse rientrano «con, riferimento al carattere delia loro attività. Art. 3 Le aziende devono .pneisentare« i .piami finanziari al più fardi entro il 5 settembre. 1951 -e, pir.eeisamente un e-semidlare alila Delegaziion.e- per le fi. nànize: del Comitato popolare circondariale- .per TIstiri«a, «n- esemplare invece alla delegazione -per le finanze del «ciamiitato popolare- idistirettuaile nella cui ckiCQScpiiai-Qrìe,.- si : tr-cr/ia la sede deil-Tàziie-rada, », ... ,, ,,,,, Alt 4 La presente .ordinanza- .entra in vi-feofe Immadiatamfeiate. SMÀilIMINTI La compagna Cribieic Giocar,dia da Pira:;,-,, ha smarrito il giorno 17 «c.m. la s,ua carta «d’identità a Trieste nei prassi, del mercato copèrto. «Essa prega Tom,està rirayenitore di restituirla, in caso contrario il documento è i,r#aJìtia. Ghenbaz Maria, da Isola, via Besen-@hi 24, ha smarrito la carta d’identità il 9. icorr. a Trieste. Detta carta, -non- è «più valida se non consegnata alTinite,-stataria. mi!mill!IIII!l!IHIlll!ll!!!ll!!!!l!ll!IIIIIII!l!|!mi!!llllllli!lll!l!lllllll!l!ll U rJxr: nostra latta*® è il ^®str© gi©ni©le SoiteiiÈitl I ciclisti «Rinaldi, Girlo, Aiwjtlonio, Lugii'o,, Còrèibi, Foritaratìt, Della Santa, Gànd-dS, Lanzaric e' Selli-er söriö ttìriuti S "'öresentarsi in 'sede veitèrdi alle- ore 18 per comunlcaetoni rfguar-dainti- la pairteicipaBione SI Girò della Croazia e Slovenia. SS PROLETER — La Direzione AMO. Be la vedono trutta (Continuazione dalia I.a pagina) iTtailia «e «TAstria circa la-sistemazione del personale dipendente diailTam-«ministirazioinie austriaca. D’altra parte iquàlcoSa -di «simile- era stato già divulgato ira occasione delle 'précédenti; dilezioni del 1949, m,a poi, passato «ili perìodo elettorale, nessuno ne ha irfaturailmeirife p,iù parlato. I circoli .reazionari triestini debbo,nio (però aver, compreso che tutto ciò non servirà a nulla;, ed in essi diviene sentore «Più grande il timore 'di una «affermazione iiridlpendienitista. Ed ecco al!lo«ra la proposta «d,i De Ga,speri iper -un rinvio delle elezioni. Questa proposta non aveva però soltanto ti valoire di uri tentativo per saivare ile «piosizioni antlstoiriiatae «e reaizijorrapiiie degli irredentisti a Trieste.. Essa costituisce «uria giust-ifica-zi'om-e preventiva delTirisuacesso che i «partiti scioivinißti .italiani prevedono di registrare nelle prossime elezioni, rispetto alTabiettivo che si propongono «di raggiiiuinigtere: una affermazione tale cioè dia pio-ter avallare tutte ile successive pretese irredentistiche. Sotto questo aspetto la proposta è un evidente sintomo di- debolezza, come una .marni, fest azione di debolezza è stata la gazzarra pnoipagaindisti,eia organizzata di recente attorno a Trieste dalla atam->pa reazionaria e gO'vermatìya dalla vicina repubblica italiana, L«e manovre delle varie specie di qual «drago dalle sette te«ste, che sembra esserè Tiirreidienitismo «italiano sono ormai divenute troppo trasparenti « dietro Idi esse «si scorge tocUroeote tutto quello che è dì marcio, dii falso, di vecchio e di ingannevole nelle -posizioni desìi sctovi-nisti italiani « del laro padroni di Roma. (Continuazione dalla IH.a pagina) E Luigino sospira. Domani! Come riceverà i suoi compagni? Dovrà informarsi ancora sulla loro vita dì quei 21 giorni, oppure fingere che non gli interessi? E mentre si avvia verso la piazza, non sente il campanello di Una bicicletta, attraversa la strada e viene gettato a terra. Una lieve scalfittura sopra l’occhio; medicazione, fasciatura. E, immancabili, i rimproveri della mamma. - * E’ un accorrere festoso di mamme, attratte dallo stesso coro di voci che egli aveva sentito 21 giorni prima. Ed Ecco Carlo, Mario, Silvana, Berto e tutti gli altri, più abbronzati e più robusti. Luigino non si nasconde, oggi. Si fa avanti con la sua testa fasciata e coi sorriso sulle labbra. Poco lontano la mamina Io guarda, triste anche lei stavolta. E Luigino chiede, vuol sapere, in-stise. E le risposte sono tante, si accavallano, si confondono. — Io ho due chili di più . .. M’hanno risuolato le scarpe . .. Centocinquanta punti mi sono meritata . .. No, questa cinghia me l’hanno comperata in Colonia .. . Dicci bambole, guarda. Alle dieci migliori bambine A . Al tiro a segno ho fatto trenta punti in cinque tiri. Abbastanza per aver appena imparato .. . Prova a giocare con questa palla: l’ho ricevuta in pre. tulio. Verrai a casa mia à giocare gli scacchi? Me li hanno regalati perchè mi sono comportato bene! — E Luigiino si trova tra le braccia una bella bambola che è di Silvana, la terribile Silvàna. È deve per forza provare la palla di Berto che rimbalza lontano. E co® orgoglio, come fosse stato lui il più bravo, si avvicina alla mamma che non si è ancora mossa dai suo cantuccio. — Vedi, mamma? Tutti sono tornati sani e salvi. Tutti sono cresciuti. Molti • hanno portato a casa un premio. Anch’io avurei potuto essere premiato. E nessuno, guarda bene, nessuno ha la testa rotta. Soltanto io che sono rimasto a càsa per nftn rompermela in Coionia. Io che, te ne sarai accorta, in questi 21 giorni sono dimagrito. Credi ancora di aver avuto ragione a tenermi cosi attaccato alle tue gonne? La mamma non risponde. Preferisce tacere perchè sa fin da ieri, da quando cioè il suo bimbo è caduto, che la sua risposta dovrebbe essere questa: tiri — Ho sbagliato, bimbo mìo. E purtroppo molte mamme sbagliano come me. Credono di essere insostituibili e invece sono soltanto egoiste. Io ti ho negato di vedere un po’ il mondo, di vivere con i tuoi coetanei, di divertirti. Non volevo credere che in Colonia saresti stato meglio che a casa tua: E tu sei dimagrito e hai la testa rotta. Mai più, piccolo miìo, mai più. E il prossimo anno stai pur certo che sarai i] primo in lista e, se sarà possibile, ti manderò tutti e due i turni. Se Luigino sentisse queste parole sarebbe felice. Ma senza sentirle le intuisce ed abbraccia la mamma. Hodeida (Continuazione dalla Ill.a pagina) può più ipeinmettere Thigh school deil-T anteguerra. I imo,retti m-oim hanno il tempo di assiutìfarsi alle grandi fatiche, ma se sono ben piantati, chi cotfftpra non chiede malto. Le ragazze, poi, sono già iquaisì pronte per «madama». Quel oh,e imparano ira un, mese, può bastare per il mercato. Il resto, avranno tutto il tempo- per apprenderlo in, giro «per: lie case da tè di« tutta la penisola. f * -Un maledetto mestiere. Era molto meno elegante, Curwood tre anni fa. — Ila terminato le sue vacanze, mister Green? Era per questo che vendeva ig-om-■me iriigfleoii agli arabi -e mitra, cechi agli ebrei. U,ni giorno o T,altro, sarebbe riuscito a toglierne- i piedi. — Non si è trovato a suo agio, mister Green? Proprio corrile diceva: un’,agenzia a Hodeida, a Bata Diraiiba, a Sana, a Jidda, a Tais, a Medina, in un diavolo di pasto che rende. Commercio al minuto, niente più barche pestilenziali «e turchi torisanti. Una cosa tranquilla, da gente- molto per bene. Ricevimenti, società, viaggi all’estero.. . — L’Orient Express parte alle 7.35, mister Green. HERBERT FALKENBERG. Due imihì a Balina štela (Continuazione dalia III.a pagina) drone corre ad aprire. Li fa passare imediatameinte in cantina .perchè «non pensino alle stanze di sopra. Bevono e bevono. Hanno delle strane espressioni nel volto quando sono ubriachi e specialmente se portano armi. Una di essi che sembrava un’ufficiale- chiese — «dosa è queJl’aparecchio laggiù?:» — «Uri- proiettore cinematografico. Prima« della guerra avevo un cinematografo. Durante Tocouipàzione niora ho lavorato... ed ho nascosto Tapiparecchio qui in «cantina». -E versò loro ancora del vino, del vino nero del quale quiei tre — quattro tronfi soldati avrebbero forse, tinto L’Abito di vedov-a di sua maglie. É quando, ebbero bevuto in abbondanza non se ne vallerò più andare. Corsero con lui nella stanza al piano superiore ed uno di essi si gettò come belva sul Ietto. La donna terrorizzata si copri il volto con Te mani, con quelle stesse mani che essa aveva agitato per dare ij benvenuto. Molnar spinse da una parte l’assalitore. Costui si volse e lo col-pi gridando «bandito, fascista». Un bimbo pianse. Non diedero al padre il tempo idi tranquitizzarlo. Alcuni colpi di pistola sparati contro una famiglia, venivano il giorno dopo giustificati con una stazione radio che sarebbe stata vista in un apparec-chio cinematogràfico. La -piccola croce è stata infissa« sul terreno silenziosamante; è (piccola e taciturna. E’ una di quelle migliaia di croci disseminate «tra la Vistola, TO-de:r e «il Danubio, I volti dei veri combattenti passarono nel tempo come gioiosa apparizione. Lé spoglie degli eroi furono raccolte e divennero poesia, gloria. Gli occhi,, nei quali nieppur col microscopio avresti potuto trovar ombra di paura, divennero da noi, bronzo, corone sulle tombe, racconto di qualcosa che fu e che non sarà più. E per questa è sorto «il monumento di bronzo e di pietra e rimarrà lanciato verso l’alto così come è stato costruito. Ma la piccala croce mom è scomparsa, non Tatabi-amo eretta noi. Non è opera delle nostre mani, ,noin costruiamo noi accanto a questa croce un monumento 'sempre «piu grande aipparlscente. Ciò lo faraimno coloro iper i quali tutto, «il mondo intero è «banda: fase’sta». Ma noi Ila togliamo quella piccola croce «e la indichiamo soltanto tanto quanto siamo iin dovere di farlo perchè non abbia- a mal-tiiplMicarsi non soltanto accanto alile nostre case, ma anche a -quelle degli altri, siano amebe queste lontani,same. Ma certamente qualcuno rimase- di coloro ai quali labbiamo elevato un grande monumento «non soltanto in bronzo, ma in tutto ciò che di nuovo e di .buono è da noi. RASSEGNA POLITICA (Continuazione dalia I.a pagina) diretta si incaricasse della vendita del 'petrolio iper tutte le potenze occidentali. Inoltre i persiani non accettavano ìli principio della ripartizione degli utili a metà, proposto dai tori tamnici. La vertenza gnsio-iraniana è quindi- niùioyameritè in' -alto mare, con. prospettive di soluzione- .praticamente muil-«le. Il punto a- cui i 'negoziati erano giunti -e i motivi di, principio che hanno impedito il naggiungi-merato di un accordo, Sono «tali per cui «una ripresa «delle -trattative potrebbe avvenire solamente nel caso .in cui una 'delle due piarti -faccia delle sastam-zìail'ii -Caneassiomi. Mossadegh con «l’aiuto di Harrimain, inviato-- sipecrafe di Truman in Persia, «era riuscito «a, far accettare agli inglesi il pniinictipta della nazionalizzazione in teoria, ma la contropartita a cui' avrebbe dovuto rassegnarsi sarebbe equivalsa im pràtica ad Una rinuncia. Su questa icontratìidizi-o-ne le trattative sono fallite. Gii ìnseign amenti che se ne possono trarre Idimostraindo che al nalz-ional-iz-zaiziione risponde ad «un«a esigenza sentita- in .Persia più profondamente, di quanto gli inglesi sospettassero. E’ indicativo a questo proposito quello che scrisse un sieittimainiale ipoi'lttco irai niano nel momento-■ in c,ui le -trattative iniziavano: «Se la delegazione, brila,nimica giungesse «ad una «intesa col presidente dei «carisigillo su urea nuova formula, e anche se il Parlamento a:p- CAMBIO DELLA FREQUENZA r!' ui Direttore responsabile ■CLEMENTE SABATI Stampato presso Io stabil, tipograf. «Jadran» Capodìstria Pubblicazione autorizzata Dato che il cambio della frequenza riguarderà tutti gli utenti, necessita esaminare e bene il comiportaimento dei singoli motori e degli apparecchi per evitare qualsiasi- inconveniente o sorpresa che potrebbe causare rilevanti apese per guasti o per manicata produzione. -Ogni utente ha il dovere dì esaminare ogni singolo motore per rilevare coirne si comminerà con la nuova frelqu-eniza di 50 periodi. Verrà così accertato «che alcuni -potranno lavorare a 50 periodi sènza- alcuna modifica, per altri invece risulterà la necessità d'i fare più o meno granili mediffiche- e cambiamenti, oppure otre tìiovrànino essere sostituiti. in ogni caso« occorre - accentar e quale è, il- lóro càrico niàisS'mo in- relazione alla potenza an,notata« sulla tariga. In Seguitò si . id'Ovfà- controllare il Törn -riàcaldiairitènta. Per i motori 'grandi si farà eiò -— misurando la resistenza okftiica,- per -i piccoli còl ,termometro. H contro-io del rise aid amento- è pSrti-Colarmente importante per tifi usi i-n-t-ermitteriti, coirne, ad es, le gru. in questi casi non solo è còsa- importante, per quanta 'riflette il r.isca-l-dismanto, tener conto del carico massimo. mia anche della durata delle inferriùzionii e dei« cambiamenti del caricò. Coinfforitairado SI caricò massimo e la potenza normale del motore e controllando il riscaldamento, deve ri-sùltare chiaramente se fi motóre lavora a «pieno carico o ise rima«ngo«no riserve- della sua potenza. Per stabilire quale dovrà essere la nuova (potenza richiesta «dal motore con. la frequenza di 50 periodi, valgono, in, j:in«ea «di massima, lé' seguenti: Istruzioni per il cambio della frequenza nei vari apparati: Trasformatori -— Passando ai 50 periodi senza modifica alcuna. Motori asincroni trifase, li numero dei giri aumenta del 19»/». Col .cambio ,il -carico del motore aumenterà1 dal 19 al 70 % a seconda delle icaraitt-eristiche della macchina azio-«nata«. Ili massimo dell 70 “lo si avrà, trattandosi di urea ipamipia centrifuga, eli um« ventilatore, oppure- di un- turbo compressore. Invece per le macchine-uteri,siili, per 'Ile- gru, ferrovie- ecc. generalmente il carica è proporzionale aìTaurnehio delila frequenza. Le is-olileicitazioni meccaniche aumentano di circa il IO«/« (dai quadrato det-l’alimento «dii «potenza). E’ prescritto che i motori durante la .prova devono sopportare, per due miniti primi, un, numero idi giri del 20 “/o. superiore al normale. Se ber i motori piccali l’aumento «del 20 % dal inumerà de.i giri «n-oin« è per nul.Ua pericoloso, per i grandi motori esso ,può ■provocare scOkicitazioinii meccaniche «non ammissibili. Il momento d’avviamento dei motori a corto circuito diminuisce col cam-bio «del 60 % circa e nei motori a spazzola deli 70°/o. Il momento «critico (Gip moment) «nei tìiue ultimi «tipi di motore diminuisce Idei 70 %. ALTRI TIP1! DI MOTORI ED APPARATI ELETTRICI Per i motori sincroni e asincroni moin.ofase, vale quanto è stata detto« -per i motori asincroni trifase. I commutatori subiscano urna- diminuzione dell momento di avviamento e di rimbalzo come -ì motori asicroni. La velocità sincrona aumenta dell 19°/«, con ciò si sposta ila zona dì regolazione verso ie velocità più elevate. La .potenza 'di attrazione dei magneti (per sollevare, frenare, ecc.) diminuisce codi quadrato della frequenza, «cioè coin Ila frequenza a« 59 pierio-dì cade del 70 %. Auirraan-tanido Ja tensione del 19%;rimane immutata. La potenza oziosa dei condensatori aumenta del 19 %. Se (viene autoentaità anche là tenlsiiìme del 19 %-, fa potenza oziosa « del, condensatore «aumenta del 70% . In tari caso aumenta anche iì 'peni'èiplo idi, risòiaiMamerito éccéssivo den coadeihisatore. ■P-er apipa reicichii termici (f ornielli, istufe, ©cid.) il cambiaménto della frequenza- non ha effetto. Altrettanto vale (per «le- lamlpaidine: aid incandescenza. II cambio della frequenza- provoca una maggiore ,caduta« di tensione nei conduttori, trascurabile per i. conduttori delle installaiziomi degli utenti. Gli orologi elèttrici« camminano il 19% -più v eliaci«; si déve: 'cambiare il rapporto meccanico idelTliiregraniagigio. Negli «apparecchi frigoriferi è necessario 'modificare il comprifissoire.