Antonio RATTI* * Responsabile Archivio Storico INA L'Archivio Storico INA (Gruppo Generali) al servizio della ricerca internazionale RATTI, Antonio, The Historical Archive of INA (Generali Group) at the service of international research. Atlanti, Vol. 20, Trieste 2010, pp. 335-345. Original in Italian, abstract in English, Italian and Slovenian, summary in English The report will provide an overview of the results that have been achieved following the implementation of new software for the management of libraries and archives. The report also provides a description of the opportunities arising from the inclusion in the Generali web portal of links to the Generali Central Library of Trieste, the INA Assitalia Library of Roma and successively also to INA Assitalia and Generali Archives. The entire art heritage is expected to be included. When fully implemented, the possibility to access Group archives and libraries through a single portal will allow transversal research to be carried out on a wide range but collateral fields of study. It is an instrument that will allow the Generali Group to be at an equal footing with other institutes, including museums, that can rely on various archives, libraries and art collections. The plan is now underway at an operational level. This allows for the uninterrupted insertion of "producers" (archives/libraries etc.) while maintaining the strictest respect of the specific characteristics of each single operative reality. This approach is designed so to allow the possibility for a future international integration. Through special modes and filters, the operative platform allows users to access all information, which has been catalogued according to international standards. In the archives, the Isad card of the fund corresponds to as many cards describing the hierarchically inferior elements; each video page is designed along international structures. Torno con piacere su un argomento che ebbi modo di accen-nare nel 2008 nel corso delle diciottesima giornata dello IIAS. Due anni fa ho parlato di un progetto. Ovvero di qualcosa che si stava realizzando. Allora dovevamo superare molti ostacoli. Come tutti noi sappiamo la gestione di un archivio e la presentazione dello stesso - nella sua articolazione - e cosa molto complicata. Il rispetto della gerarchia deve essere proposto nella sua semplicita cosi da per-mettere un'immediata visione globale di tutto il patrimonio archivi-stico. La scelta del software comprende gia di per se un'analisi preli-minare e molto accurata della situazione dei fondi e, ancora di piu, quella degli obiettivi che si vogliono raggiungere. Noi avevamo ini-ziato un cammino sulla prima parte. Avevamo uno strumento che andava adattato alla realta dell'archivio della nostra Azienda. In buona sostanza: una sfida. Oggi possiamo dire che il passaggio difficile della migrazione massiccia e stato superato. Ciononostante non si puo affermare che il sistema possa andare avanti senza ulteriori affinamenti. Siamo entrati nella fase che indirizza l'attenzione dell'archivi-sta oltre che verso l'interno - la normalizzazione delle informazioni, il controllo degli inventari, il rispetto degli schemi internazionali -anche verso l'esterno. L'Archivio storico INA Assitalia e un esempio di archivio d'azienda il quale deve tener presente il rapporto con la realta nella quale e immerso. Si tratta in buona sostanza di rendere accattivante un servizio anche a quella realta verso la quale si rivolge il core business aziendale. Non e un'umiliante captatio benevolentiae, di un settore alta-mente specializzato e gestito da professionisti della materia, ma bensi di collaborare alla gestione economica dell'Azienda. Non per nulla noi - come tutti gli altri archivi di settore - tro-viamo la nostra naturale collocazione nel sito ufficiale dell'impresa. L'Archivio storico e il biglietto di presentazione, il primo passo del "chi siamo". Chi di voi ha avuto modo di leggere gli atti di un fondamentale convegno, svoltosi qui a Trieste nel maggio del 1999 su iniziativa dell'instancabile dott.ssa Tato e dal titolo "Le Carte sicure", si e reso conto dell'utilita di cercare nel passato le ragioni del presente. Pertanto partecipare alla vita aziendale accanto alle attivita economiche - rivendicandone la parita di diritti - ci impone una veste semplice e nello stesso tempo precisa. Stiamo trattando - non dobbiamo mai dimenticarlo - un bene culturale tutelato dalla legislazione vigente. Si tratta di trovare la giusta misura tra quello che possiamo chiamare un ingresso facilitato e pilotato per coloro che cercano solo di conoscere le origini del proprio assicuratore, e chi invece deve tro-vare le giuste indicazioni per una ricerca approfondita e spesso com-parata delle fonti. Questa consapevolezza porta inevitabilmente a strutturare il software in modo da soddisfare le esigenze diverse, ma che noi consi-deriamo convergenti in quanto rivolte verso la ricerca. Questo criterio di intendere il modo di rivolgersi verso l'ester-no mi porta ad accennare, doverosamente, alla grande iniziativa vo-luta dalla Direzione Generale per gli Archivi e molto seguita dallo stesso Direttore dott. Scala, che e quella del portale degli Archivi di impresa. L'ottica nella quale - a mano a mano - nasce e si struttura que-sta iniziativa si inserisce a pieno titolo nella materia che stiamo oggi trattando. Gli archivi del settore si presentano anche con immagini che colpiscono l'immaginario collettivo. In questo modo il "navigatore", che possiamo definire non esperto della materia, puo trovare delle ragioni per continuare ad approfondire una realta prima sconosciu-ta. Un esempio, che ritengo illuminante ma transitorio, e quello dato dalla presenza, sul sito INA, del nostro Archivio con una pagina pero assolutamente statica anche se corredata da foto accattivanti. Malgrado tutto, questa presenza porta molte persone a prende-re contatti con noi per i motivi piü svariati. Si e passati dal collezionista che vuole conoscere notizie di ci-meli, agli eredi di vecchi, se non vecchissimi, assicurati che desidera-no conoscere il perche dell'emissione di alcune polizze. A questo si aggiunga il grande servizio che abbiamo dato anche indirizzando, ai colleghi competenti per settore, gli assicurati che ci hanno telefonato per notizie sull'archivio corrente. In breve i contatti sono aumentati in modo esponenziale ma anche in modo mirato perche la breve storia dell'archivio, le brevi descrizioni dei fondi, indirizzano il curioso o il ricercatore verso l'obiettivo voluto. A questo si aggiungono anche le immagini, che abbiamo scelto tra le piü significative e il cerchio si chiude. RATTI, Antonio, L'Afchivio Stofico INA (Gfuppo Generali) al sefvizio della ficef-ca internazionale. Atlanti, Vol. 20, Trieste 2010, pp. 335-345. L'intervento analizza i risultati ottenuti nel Gruppo Generali a seguito dell'adozione di un nuovo software di gestione delle Biblioteche e degli Archivi Storici. Si descrivono le opportu-nitä offerte dalla presenza in rete del portale Generali che comprende la Biblioteca centrale di Trieste, la Biblioteca INA Assitalia di Roma e in fieri l'Archivio Storico INA Assitalia e l'Archivio Storico Generali. E prevista la possibility di inserimento di tutto ilpatrimo-nio artistico. Lo strumento offerto dalla deci-sione di entrare da un unico portale alpatri-monio archivistico e librario prevede — non appena l'operativita sara piena — di svolgere ricerche trasversali in campi diversi ma colla-terali. Questo strumento pone il Gruppo Generali a livello di vari Istituti, anche museali, che dispongono di Fondi archivistici, di bi-blioteche e patrimoni artistici di diversa pro-venienza. Il disegno/programma operativo e aperto. Questo permette l'inserimento conti-nuo di organismi/uffici produttori (archivi/ biblioteche ecc.) nel piü rigoroso rispetto dell'individualitä di ciascuna realta operati-va. Cosi da consentire un 'eventuale futura integrazione anche a livello internazionale. La piattaforma operativa permette la ricerca, con diverse modalita e filtri, per l'accesso alle informazioni tutte rigidamente inventariate/ catalogate secondo gli schemi internazionali. Per gli archivi, alla scheda Isad del fondo cor-rispondono altrettante schede descrittive degli elementi gerarchicamente inferiori; ogni vide-ata segue la struttura internazionale. RATTI, Antonio, Zgodovinski Arhiv INA (skupina Generali) v službi mednarodnih raziskav. Atlanti, Zv. 20, Trst 2010, str. 335-345. V prispevku obravnavam pregled nad raziskavami, ki so bile dobljene iz proučevanja programskih orodij pri upravljanju knjižnic in arhivov, prav tako prikazujem opise možnosti, ki izhajajo iz članstva firme Generali na spletnih straneh knjižnice v Trstu in Rimu in tudi iz glavnih spletnih strani firme INA. V prihodnosti bi bilo dobro, ko bi bilo celotno gradivo dostopno na eni spletni strani, saj bi na ta način bila možna proučevanja tako s pomočjo knjižnice kot arhiva na vseh področjih znanosti. Na ta način bi bilo to lahko dobro orodje, ki bi skupini Generali zagotavljali uporabo vseh ostalih institucij, vključno z muzeji, v katere bi bili vključeni arhivi, knjižnice in zbirke umetnosti. Načrt je zaenkrat v nastajanju, kar zagotavlja ustvarjalcem (arhivom, knjižnicam), da so v fazi vstavljanja podatkov in pri tem lahko svobodno oblikujejo ključne karakteristike za vsako posamezno operacijo programov. Ta način zagotavlja mednarodno povezovanje v prihodnosti, obe- nem pa preko posebnih oblik in filtrov dovoljuje uporabnikom dostop do vseh informacij, ki so katalogizirane v mednarodnih standardnih. SUMMARY The choice of the software entailed not only a preliminary and extremely accurate assessment of the state of the collections but, above all, a clear definition of the targets to be achieved. An example of corporate archive that must bear in mind the reality it operates in, the INA Historic Archives (Generali Group) has implemented an IT structure that is in a position to comply with all international standards and to allow worldwide research and consultation. Cards follow ISAD fields. Some provide sophisticated and free descriptions to comply with archival requirements. Alongside each of the field to be filled or ignored depending on the choice of the archivist, there is the possibility to consult online the related ISAD card that can be opened by clicking on the identification number. This option greatly simplifies the task, allowing to combine the best description with worldwide research requirements. It is possible to observe by analysing the cards - starting from the highest in the hierarchy - how copious descriptions can be in some parts, and how these can substantially change as you go down the structure. In compliance with the directives issued by the International Council on Archives, overly abundant descriptions are absent. We liaised very closely with the software house. The product was designed in such a way as to be able to comply with both internal and external requirements. In the compilation phase, we demanded the application of a semantic access, an additional search key that is now foreseen and advised at an international level. This decision was taken in compliance with the recommendations issued by the National Archives that foresee the implementation of these keys in the structure of the description files of the companies that have decided to take part in the Archives Portal, which is currently under construction. Semantic access allows research to be carried out not only by names but also by places and topics. We also complied with the recommendation issued by the General Directorate of Archives concerning the adoption of the regional Thesaurus of Tuscany. Now also operative is the parallel project concerning the digitalisa-tion of the Generali Group Libraries (the Central Library in Trieste and the Antigono Donati Library of INA Assitalia in Rome). The two sectors - archives and libraries - utilise the same IT platform that has been designed by the software house atcult. Amicus and Mades software are used respectively by the libraries and the INA archive. ^Search through keywords widens the possibility of in-depth research by browsing both printed texts and documents. Gradually, other Generali Group Tornando quindi al portale proposto dalla Direzione Generale e del tutto evidente la nostra adesione fin dall'inizio poiche ben co-nosciamo la forza dello strumento dato da internet. Aggiungiamo anche che le professionalita messe in campo - l'universita Bocconi e il Politecnico di Torino - a sostegno delle imprese aderenti sono di prima mano e garantiscono un'omogeneita dei contenuti ma anche dell'impatto visivo. Un ringraziamento quindi di cuore oltre che al Direttore anche a tutti i funzionari delle Soprintendenze archivistiche, sulle spal-le dei quali grava l'onere dell'organizzazione sul territorio di compe-tenza. Non piu quindi un mondo paludato che a volte, nel passato, si e arroccato dietro terminologie da iniziati e mentalita snobistiche corporative. Anche se questo modo di procedere ha permesso la conserva-zione di molti patrimoni ma nel frattempo, e cambiato il parterre di riferimento, e di questo si e dovuto e si e voluto tener conto. Mi si consenta di dire che gli archivi di impresa hanno rime-scolato le carte e portato un vento nuovo nel settore, una democra-tizzazione dell'informazione. Questa mia asserzione non vuole assolutamente disconoscere la meritoria opera di informatizzazione che la pubblica amministra-zione ha iniziato da tempo. Oggi e possibile conoscere on line quasi tutto il patrimonio archivistico nazionale. Voglio solo dire che gli archivi di impresa hanno la possibilita di essere piu liberi nell'approccio con l'esterno, possono dare un ser-vizio piu immediato e testimoniare tanta parte della storia italiana che altrimenti sfuggirebbe alla ricerca La missione dell'archivista - quindi degli archivi - non e solo quella di rendere un prezioso servizio alla comunita scientifica. La memoria del passato per conoscere le ragioni del presente. Ma questo tutti noi lo sappiamo altrimenti non saremmo oggi qui - come negli anni scorsi - a confrontarci sulle migliori soluzioni per la salvaguardia dei documenti e per renderli fruibili a prescindere dal supporto sul quale ci sono stati tramandati o sul quale noi li tra-manderemo. Nel caso di un archivio di impresa, la responsabilita assume connotazioni diverse in quanto la corretta gestione e conservazione dei documenti si riverbera immediatamente sulla vita dell'Azienda stessa. Mi spiego. La consultazione di un archivio storico puo rappre-sentare il supporto naturale ad attivita correnti. La vendita di una proprieta immobiliare, a molti anni di distanza dall'acquisto, richie-de la conoscenza delle carte mediante le quali l'Impresa ne ha acqui-sito il pieno possesso. L'esistenza o meno di una servitü richiede la prova provata data dal documento originario. Ecco quindi che la fase di cui parlavo prima, circa il servizio rivolto all'interno, non e affatto banale. E sostanza. E servizio pieno nei confronti dell'Azienda. Il nostro caso e emblematico. Al momento della fusione INA Assitalia andava considerato tutto il patrimonio immobiliare. Si e dovuto procedere all'identifica-zione dei titoli di acquisto originari; a questi si aggiungano i vari passaggi e le varie vicissitudini dei titoli stessi. In quel momento il settore deputato a svolgere questo tipo di operazioni si e immediatamente rivolto all'Archivio storico compe-tente - il nostro - e ha trovato tutto cio che poteva tornare utile alle operazioni. In parole povere il risparmio di ore di lavoro e di analisi, piü i diritti che i Comuni giustamente richiedono per questo tipo di ricer-che, e risultato notevole come anche l'apprezzamento dei colleghi che e altresi stimolo a ben operare nella buona tenuta dei documen-ti. L'Archivio e soprattutto servizio, e quando questo non si riesce a dare, significa che qualcosa non funziona e va rivisto. Nel nostro caso cio non e successo. Questo ovviamente non e che un esempio, in quanto la strut-tura romana e fonte di informazione per il Gruppo e riesce a soddi-sfare le richieste in tempi molto ristretti. Fatta doverosamente questa precisazione si puo passare ad interpretare il perche di alcune scelte che servono alla ricerca. Nel corso del nostro diciottesimo appuntamento - dicevo all'inizio - mi sono trovato a parlare di un bel progetto. Oggi mi tro-vo a descrivere qualcosa di realizzato quasi al 100%. E una grande soddisfazione. Devo anche doverosamente aggiungere pero che se abbiamo raggiunto questo obiettivo lo dobbiamo anche alla sensibilita che abbiamo trovato all'interno del Gruppo Generali. Andiamo per gradi. Innanzitutto va detto che nella nostra struttura avevamo gia una parte informatizzata e scansionata. Questa esperienza pregressa ci ha permesso di testare quali sono state le esigenze e le modalita delle ricerche. Allora per dare un servizio, di cui al tema di oggi, si e dovuto procedere a impostare oltre la migrazione brutale anche le schede che da questa sono scaturite e quelle che, a mano a mano, stiamo crean-do. Fondamentale e stata la collaborazione stretta tra la ditta di software e il nostro ufficio. companies will have the possibility to join through a single access and thus facilitate transversal and wide-ranging research. Users will have to provide personal data before receiving a password. This is not only in line with standard control procedures, but will allow for the assessment of the researches that have been carried by collections and thus ensure that archive personnel can compile the technical report to be presented every year to National Archives Authority. With the implementation of this new software, the INA Assitalia archive is now in a position to offer users a truly vast collection of records, more efficiently and in a much faster way - a collection, it should be added, that can be further increased through the online inclusion of other documents and records avoiding the time-consuming procedures of the past. Il prodotto e stato predisposto per soddisfare le esigenze interne e quelle internazionali. Come si puo vedere dalla slide, che rappresenta un esempio di videata di lavoro, accanto ad ogni campo da riempire, o meno a se-conda delle scelte dell'archivista, c'e la possibilita di consultare on line il relativo campo della scheda ISAD che si apre cliccando sul numero identificativo. Questo semplifica notevolmente l'impegno permettendo di coniugare le necessita della descrizione migliore con quelle della ricerca mondiale. Si aggiunga anche che il nostro esperimento pilota si muove in un Gruppo assicurativo che opera a livello mondiale e tutto lascia sperare che, una volta testato, possa essere utilizzato da tutte le Com-pagnie del Gruppo, le quali hanno - o avranno - degli Archivi stori-ci. Seguitando nell'esplorazione vediamo come la scomposizione per campi della scheda permette di seguire analiticamente la descri-zione senza perdere di vista, attraverso la presenza continua della parte superiore, l'unitarieta dell'argomento. In fase di costruzione della scheda abbiamo voluto alcuni cam-pi molto liberi. Come tutti noi sappiamo ci sono delle necessita descrittive in ambito archivistico che non possono essere compresse, pena la man-canza di chiarezza e di comprensione del Fondo stesso. Queste affermazioni potrebbero sembrare scontate ma non lo sono poiche ineriscono all'analisi dell'architettura del software stesso. Infatti se andiamo ad analizzare le varie schede, partendo dalla piu alta nella gerarchia, si puo notare come le descrizioni sono copio-se in alcuni punti, mentre - scendendo nella struttura stessa - trovia-mo cambiamenti sostanziali. Mai troveremo descrizioni sovrabbondanti che possono ripete-re concetti gia espressi precedentemente. Abbiamo seguito alla lettera le direttive dell'International Council on Archives. In fase di migrazione queste difficolta non sono state poche. Le stesse informazioni si dovevano calare nella nuova realta per favorire la ricerca senza perdere niente della scientificita precedente. A questo si aggiunga che abbiamo anche rispettato il metodo adottato da chi, in precedenza, ha compilato alcuni inventari e dei quali puo rivendicare la "paternita". Non si puo sottovalutare questa complicazione. Oggi presen-tiamo un prodotto il piu omogeneo possibile, ma che nasce con tante differenze che ficcano le proprie radici in una serie di stratificazio-ni temporali. Un esempio forse il piu immediato. Il nucleo dal quale nasce il nostro Archivio e, in effetti, una raccolta museale fatta da un Ufficio a cio preposto al momento del cinquantenario della fondazione dell'INA. Non c'erano, al tempo, archivisti ma persone di buona volonta. Il risultato pero e buono perche permette di avere disponibili dei pezzi, ormai introvabili, e che possono aiutare a capire l'evoluzione dell'Ente stesso. Detto questo si puo immaginare la difficolta a creare delle serie - nel rispetto del lavoro precedente - in grado di indirizzare la ricerca di chi si affaccia allo studio dell'INA. Eppure ci siamo riusciti. Anzi abbiamo lasciato alcune serie aperte perche possano arric-chirsi di nuove acquisizioni: siano queste versamenti di vecchi dipen-denti o assicurati oppure acquisti veri e propri, magari sul mercato antiquario. Come si vede all'obiettivo di rispettare il lavoro dell'Ufficio del cinquantenario - del quale proponiamo riordinate e inventariate an-che le carte relative ai suoi anni di lavoro - fa riscontro quello della presentazione la piu comprensibile e lineare possibile rivolta verso l'esterno. Si aggiunga che questo Fondo, essendo stato consultato molto spesso in passato, ha richiesto il rispetto delle vecchie segnature archi-vistiche e - dove cio non e stato possibile - e previsto un pratico rinvio per permettere il ritrovamento dei pezzi ove ci si serva di citazioni precedenti. Tornando all'esame della scheda vediamo i vari passaggi de-scrittivi. La slide che segue mostra una scheda nella sua interezza. Appa-re il livello gerarchico (pezzo, indicato come livello di descrizione), mentre la vera descrizione del documento e scarna in quanto e previ-sto il collegamento con le immagini. Alla visualizzazione delle stesse si accede cliccando su "Immagini" In fase di compilazione abbiamo inoltre voluto anche qualcosa che permettesse un tipo di ricerca diverso ma ormai previsto e consi-gliato anche a livello internazionale ovvero gli accessi semantici. In questo abbiamo anche seguito le raccomandazioni della Di-rezione Generale per gli Archivi, che prevede tali chiavi nella struttu-ra delle schede descrittive delle Imprese aderenti al Portale degli Ar-chivi in fase di costruzione. Gli accessi semantici della scheda prevedono anche ricerche non solo per nomi ma anche per localita e per argomenti trattati. Si segue la raccomandazione, sempre della stessa Direzione Generale degli Archivi, rispettando il Thesaurus regionale toscano. Non suoni questo come blasfemia ma nella memoria di un Ente si intrecciano tanti campi di azione che poter contare su canali privilegiati, indirizza la conoscenza senza snaturare la normale sedi-mentazione delle carte. I nomi personali bene esprimono l'ansia dell'archivista di im-presa nel coinvolgere, in modo corretto, i personaggi che hanno in- carnato, o che comunque sono venuti in contatto con l'attivita dell'Azienda nel tempo. Il ruolo dell'archivista come parte terza, nel pieno rispetto del-la normativa generale di settore e di quella interna, viene cosi ad es-sere esaltato garantendo la genuina trasmissione della memoria dell'Ente. La possibilita di estendere l'analisi dei documenti in modo tra-sversale richiede - e vero - una capacita di sintesi di buon livello ma e evidente che tale metodo sara sfruttato da quella parte della comuni-ta scientifica che si rivolge agli archivi con una certa conoscenza di come si effettuano delle ricerche. Tali utenti hanno chiaro il tema che devono svolgere e i gradi di approfondimento che questo richie-de. A mio avviso inoltre tali accessi saranno ancora piu utili quan-do si andra a trattare documentazione nata esclusivamente in ambiente informatico. Prima di passare all'esame di come si presentera al ricercatore, all'internauta, l'archivio storico, indirizzo l'attenzione verso un progetto che nel Gruppo Generali e gia operativo e che e parallelo a quello degli Archivi. Sono le Biblioteche. La Biblioteca centrale di Trieste e quella Antigono Donati dell'INA Assitalia a Roma. I due settori - quello degli archivi e quello delle biblioteche -usufruiscono della stessa piattaforma informatica fornita dalla atcult. Le biblioteche utilizzano il software Amicus mentre l'Archivio INA Assitalia il software Mades. E evidente il perche di questa scelta unitaria. Esaminano ora come si presentano sul web le Biblioteche L'accesso e dal sito ufficiale di Generali www.generali.com. La possibilita immediata e quella di poter conoscere on line il grande patrimonio librario. Come si puo notare la biblioteca di Trieste, anche a causa della nascita piu antica, offre una scelta di volumi che si espande su diversi argomenti. Molto interessanti quelli riguar-danti la storia locale ma anche quelli a carattere non specialistico. La biblioteca di Roma e, al contrario, molto piu dedicata al settore assicurativo anche con il supporto dei periodici. Esistono libri di storia delle assicurazioni recenti ma anche cinquecentine e seicen-tine. La possibilita piu importante che offre la presenza sul web e data soprattutto dal poter sfogliare i cataloghi, poterli mettere a raf-fronto e poter fissare un appuntamento per la consultazione e ripro-duzione dei libri, nel rispetto di quanto previsto dalla legislazione vigente. Per i colleghi e ammesso anche il prestito. Questo servizio - in un grande Gruppo assicurativo - ha una notevole importanza mettendo a disposizione strumenti di lavoro di grande interesse. Ma se ampliamo il punto di osservazione ben si comprende la scelta operativa di Generali verso una piattaforma che offre ricerche sistematiche a vari livelli, che sara altresi ampliata nel momento in cui anche tutto il ricco patrimonio artistico potrebbe essere disponi-bile on line. La ricerca per parole chiave estende la possibilita di dilatare l'approfondimento passando dai testi a stampa ai documenti. Tale possibilita in un ambiente aziendale ha una sua dignita di grande spessore. Infatti l'approccio verso un Ente mediante lo studio di un'ope-ra monografica sull'argomento, mette a disposizione un supporto di grande valore scientifico al ricercatore meno esperto. Lo scenario al quale si apre la ricerca di documentazione assi-curativa - senza ovviamente sottovalutare il settore bancario che possiede lo stesso ventaglio di argomenti - e tra i piu ampi. Pertanto, poter contare su una guida storica fa muovere i primi passi con una certa conoscenza e indirizza il lavoro verso i fondi piu utili. Basti pensare quale strumento di corredo possono rappresenta-re nell'Archivio INA le pubblicazioni riguardanti i maggiori stabili posseduti. Il Fondo immobiliare e vastissimo e molto spesso e necessario un ausilio per poter accedere alla documentazione. In special modo per gli edifici di grande pregio. Come al solito i due ambienti di ricerca sono intimamente collegati. Gli esempi nello Stato sono vasti, basti pensare agli Istituti museali, ma ciascuno di noi li conosce molto bene. Noi abbiamo in animo di applicarlo nel nostro settore. Questo comporta che quando si potra accedere dall'esterno -attraverso lo stesso sito dove si trovano le biblioteche - la videata che apparira sara molto somigliante a quella che permette l'accesso al patrimonio bibliografico. Nel nostro caso autorizzera l'accesso all'Ar-chivio storico. A mano a mano potranno aggiungersi, da un'unica entrata, le varie compagnie del Gruppo nel rispetto del principio di facilitare la ricerca la piü ampia e trasversale possibile. Si dovra solo attivare un riconoscimento dell'utente con rila-scio di password che permetta oltre al normale controllo della con-gruita delle richieste anche, a fine anno, di poter valutare le ricerche per Fondi e predisporre la relazione tecnica-informativa per la So-printendenza archivistica. In buona sostanza l'Archivio storico dell'INA Assitalia, con l'adozione del un nuovo software, mette a disposizione, ancor piü efficacemente e senza dubbio con maggior rapidita, un patrimonio documentario molto vasto e che andra ad incrementarsi, saltando i tempi morti delle vecchie procedure, con l'immissione on line di nuovi Fondi.