ORGANO DELL'UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VI* - No. 301 Redazione - Amministrazione CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei- 128 Marte di 30 giugno 1953 Prezzo: 5 din. - 20 lire ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e R.F.P.J. annuo din. 250. semestr- din. 130 Spedizione in c. c p- NOBILE OPERA Diamo un'estratto della relazione presentala sabato scorso alla conferenza dell'Unione Socialista dd distretto' di Capodistria dal compagno Beltram Julij. Ognuno di noi, chi più e chi me-» no, si rende conto delle difficoltà che si presentano nella vasta problematica sociale, postaci dall’edificazione dei nuovi rapporti sociali e della base materiale di questa trasformazione. Ognuno di noi conosce pure la via per la soluzione pratica di tutti i problemi attuali indicati dal IV. Congresso dell’Unione Socialista dei lavoratori della Jugoslavia e gli indirizzi teoretici che ci vengono dati in particolare da uno studio accurato delle relazioni dei compagni Kardelj, Marinko e Kraigher. Ciò non o-stante, la realizzazione di questi indirizzi e di queste direttrici — la cui prassi richiede maggiori sforzi, vedute più ampie di singoli collettivi verso la società, maggiori sacrifici, maggiori capacità e maggiore impegno dei membri più coscienti dell’U. S., ma che è l’unica via per la soluzione dell’attuale problematica — si fa strada con difficoltà. 11 socialismo non è fatto di soli diritti. Esso comporta dei doveri, da cui non possiamo esimerci. Tutti sappiamo, ad esempio, che il superamento del fondo paghe significa un’aumento dei casti di produzione e relativo indebolimento del potere d’acquisto. Nondimeno già ora abbiamo superato di gran lunga ogni previsione nella divisione degli utili, in particolare nel campo del commercio, dove il guadagno è stato realizzato a spese del consumatore. In verità è da lodare che i bilanci delle aziende economiche e delle cooperative agricole siano risultati tutti in attivo più o meno grande e a ciò bisognerà tendere anche in avvenire. Tuttavia i guadagni devoìno avere un limite, in ispecie quelli realizzati nel commercio e non devono essere il frutto di congiunture momentanee di certe situazioni. Il merito di aver migliorato la gestione economica va senza dubbio^lff~XJrffiäIgir'degli operai e ai Comitati amministrative delle aziende. E’ questo un attestato della loro capacità e della loro maturità, ma necessita anche nei futuro ricercare, analizzare ed eliminare le deficenze menzionate ed altre che dovessimo incontrare. Per far fronte a tale compito e favorire uno sviluppo più rapido* e fruttuoso dell’edificazione socialista, i membri dei collettivi di lavoro, dei Consigli degli operai, dell’Unione Socialista e delle altre organizzazioni politiche e sociali devono approfondire lo studio e la conoscenza del materiale dei Congressi dell’Unione Socialista dei lavoratori della Jugoslavia, e della Slovenia la cui importanza, ai fini dell'educazione di ogni singolo membro della nostra società, non può essere trascurata. Dall'ultima conferenza distrettuale dellTJAIS ad oggi il Fronte popolare ha sviluppato una larga attività. Naturalmente anche i suc-cesssi sono stati buoni. Esso ha organizzato tutta una serie di azioni politiche che hanno unito tutte le forze progredite in una monolitica organizzazione politica degli Sloveni e degli Italiani che, respingendo sdegnosamente le assurde pretese degli imperialisti romani e dei loro fautori, ha dato un notevole appoggio morale alla politica estera del Governo federale, costituendo altresi un’incitamento alle masse democratiche triestine nella loro lotta contro l’imperialismo i-taliano. La nostra popolazione ha sempre risposto in massa all’appello dell’Unione Socialista ed ha ri-confermato in ogni occasione la volontà di difendersi dal rapace conculcatore dei nostri diritti, dei diritti dei lavoratori di Trieste e di voler vivere unita con i popoli jugoslavi. E’ stato dimostrato che tale posizione è l’unica realistica e giusta. Essa ha già dato i suoi frutti e ne darà altri in avvenire. Ogni diverso atteggiamento, ogni concessione significa un passo indietro, una soluzione peggiore per i nostri lavoratori e noi indietro non vogliamo, tornare. Numerosi altri sono i successi ottenuti dall’Unione Socialista nella sua attività politica. Fra essi primeggiano : il consolidamento della gestione operaia dell’economia e le elezioni dei Consigli degli operai, quale tipica forma della democrazia socialista, fattore il più concreto e più importante del nostro edificio socialista; le elezioni nei Comitati comunali e distrettuali: le elezioni nel Consiglio u'amministrazione delle Assicurazioni Sociali, le elezioni nel Consiglio distrettuale dei Sindacati. Con l’odierna conferenza si concludono le elezioni nelle dirigenze di tutte le organizzazioni dell'Unione socialista. A tutto ciò vanno aggiunte le altre attività, dalla partecipazione delle masse ai vari consigli, comitati, commissioni, nei Quali si esprimono la volontà e le aspirazioni della nostra popolazione, attività tutte che sono parte integrante della nostra democrazia socialista. (Continua in IV pagina) Breve panorama di vita nazionale nella settimana trascorsa La dichiarazione [comune jugo-greco-turca sul Patto balcanico IL PANE E LA FARINA Baluardo della pace diminuiranno sensibilmente di costo Nuovi crimini dei commformisti bulgari e albanesi - La riforma della legge elettorale - Respinte le proposte jugoslave alla commissione danubiana I circoli economici della capitale hanno reso noto che, con il 1 luglio!, il (prezzo del pane e della farina diminuirà sensibilmente. Nelle regioni produttrici maggiori di frumento i prezzi di vendita al minuto saranno pressa poco uguali a quelli in vigore prima del recente rincaro. Nelle altre regioni i prezzi saranno - superiori, nei confronti delle prime, solamente di quel tanto che basti a coprire le spese di trasporto, ridotte al minimo con un recente decreto del Consiglio Esecutivo Federale. Nella maggioranza dei casi i prezzi della farina e del pane saranno inferiori agli attuali. Sarà eliminata anche la farina tipo unico con la tendenza a introdurre sul mercato diversi tipi e qualità di farina secondo le necessità dei consumatori e in base alla richiesta del mercato, ferma restando la facoltà ai produttori di WASHINGTON Un'ini provvista malattia tli Churchill ritarda ancora l'incontro dei tre grandi che. dopo line successive proroghe, motivate anche dal prolungarsi della crisi governativa francese, era stato fissato per il g. 8 luglio prossimo, alle Ber-mude. Non si conoscono ancora i termini di questo ultimo rinvio <>'ie da Churchill è stato chiesto per un mese intero. L'annuncio della malattia di Churchill ha scosso profondamente la nazione inglese, abituala a con- r Ur i. L’impiegato Muženič Bruno, il giorno 26 è venuto a diverbio con un vicino per futili motivi. Questi gli sferrava un formidabile pugno sulla faccia, causandogli lesioni. Ricevute le cure ambulatorie, il Muženič ha potuto rincasare. RADIO Per chi non lo sapesse, o quanto meno, non ricordasse l’orario dei notiziari dell-a nostra Radio, Io ripetiamo di bel nuovo: tutti i giorni alle ore 6.15 (la domenica alle 7.15) alle ore 12.45, alle 19.30 e alle 23.00. Una novità che certamente incontrerà il gradimento di coloro che gustano i programmi musicali del mattino della nostra Radio, generalmente divertenti, briosi e svegliarini, è data dal fatto che detti programmi sono stati aumentati, riservando loro 35 minuti, ossia dalle ore .6 25 alle 7.00. 11 repertorio odierno della nostra Radio è molto ricco e variato, tale da accontentare i gusti e le e-sigenze dei suoi ascoltatori. Infatti alle ore 12.00 essa metterà in onda una «Parata di orchestre». Alle ore 20.00, con la trasmissione bilingue, sarà in onda il 1 atto de «L’elisir d’amore» di G. Donizzetti, nel meni tre il 2.0 atto sarà trasmesso domani sera alla stessa ora. Sempre oggi, alle ore 21.30, con la rubrica «Orizzonti», verrà trasmesso un programma settimanale di radiovarietà. Giovedì, alle ore 11.30, come al solito, i ragazzi potranno ascoltare il loro programma, ossia «L’angolo dei ragazzi». Sempre giovedì, alle ore 21.00, saranno messe in onda alcune pa- INCITAVA ALL’ODIO NAZIONALE E’ stato processato a Pirano il latitante Parovel Bruno, da Pirano, per violazioni continuate dell’articolo 119 del codice penale sull’aizzamento all’odio nazionale ed è stato condannato in contumacia a 4 mesi. GESTORE IN GATTABUIA Rožič Stanko, gestore della trattoria al bivio di S. Canziano, è comparso dinanzi al Tribunale distrettuale di Capodistria per rispondere di appropriazione indebita ai danni del C.P. Comunale di Capodistria — dintorni. Dagli accerta- menti fatti è risultato che il Rožič ha sottratto 130.000 din. e dovrà starsene perciò rincluso in gattabuia per sette mesi, t SENZA PASSAPORTO Sono stati processati a Pirano : Pugliese Francesco, Giani Libero, Zaro Claudio e Pagliaro Silvano che, contravvenendo alle disposizioni della VUJNA si sapo recati in Italia rientrando poi in zona, sprovvisti del passaporto prescritto. Sono stati condannati a miti pene pecuniarie che vanno dai 2000 ai 5000 dinari. I prjmi tre1 hanno beneficiato della condizionale per un anno. gine scelte del romanzo «II grande Gatby» nel quale il rinomato scrittore Fitzgarald offre un quadro interessante della vita americana nel periodo del regime secco. Gli amanti della musica sinfonica saranno accontentati venerdì alle ore 11.30 con la trasmissione della Sinfonia n. 1 in sol minore op. 68 di J. Brahms eseguita dalia Filarmonica di Vienna. Alle ore 20.00 di venerdì stesso suonerà l’orchestra Tullio Mobiglia con le voci di Tati Casani, Franca Franchi e Giovanni Vallarino. Farà seguito alle ore 20.30 la solita rubrica radiofonica settimanale «Dal mondo del lavoro». Anche questa settimana invitiamo i nostri lettori; ad ascoltare, sabato sera, alle ore 20.30, la trasmissione molto interessante di «Ricordi partigiani» scritti da chi ha vissuto la epopea della nostra Lotta di Liberazione. Domenica, alle ore 11.00, il programma «La donna e la casa» ed alle ore 12.00 «Musica per voi» si rac-(comandono da se stessi per il loro contenuto attraente, utile e dilettevole che costituiscono una apprezzata caratteristica della nostra Radio. CINEMA Per chi, recandosi al cinema, vuol dimenticare le noie e preoccupazioni della vita, oppure cerca un antidoto; alle più tetre malinconie, consigliamo «Notte a Casablanca» il di produzione americana trat-da una brillante commedia, per ridere dal principio alla che sarà proiettato sui nostri schermi nella corrente settimana. I giovani, sopratutto, e gli amanti delle avventure in lontani lidi, saranno certamente soddisfatti assistendo- al film, di produzione italiana, «Jolanda la figlia del Corsaro Nero» tratto da un romanzo di Emilio Salgari. Il che dice tutto in materia. Jolanda, personificata da Kay Wilkens, nuova stella del cinema italiano, non teme le cupidigie dei pirati, non ama le galanterie dei cicisbei, porta sulla sua infallibile spada il segno della vendetta. Fughe precipitose, ferimenti, incendi, salvataggi, catture di banditi, cui fanno da sfondo gli amori di due donne per il capobanda, formano la trama del film «Schiavo della Furia» di produzione americana. A GIORNI LA MIETITURA DEL GRAMO LA MORALE E LA POLITICA MELLE PIANURE DELLA VOJVODINA contadini, impegnati a preparare le mietitrici e le trebbiatrici, dicono che non ricordano dal 1939 a questa parte un raceolto cosi buono (Dal nostro corrispondente di Novi Sad) Conte va in Vojvodina? Come si presenta la raccolta?» Queste so(no le domande che mi rivolterò numerosi conoscenti incontrati a Capodistria, in Slovenia e lungo il viaggio di ritorno a Novi Sad. E’ comprensibile che ci sia tanto interesse per il raccolto in Vojvodina dojpo la pessima annata del 1952. In questa regione, come è noto, si ha la più grande raccolta di frumento della Jugoslavia. Da questa ricca terra dipende in gran parte la situazione del mercato del frumento e il prezzo del pane. Ma non solo del pane, perchè la Vojvodina è anche la maggiore produttrice di granturco, quindi di barbabietola da zucchero, canapa, girasoli, ecc. Guardando l’attuale situazione possiamo essere ottimisti circa l’intero prodotto di quest’anno. I mesi scorsi hanno visto numerose precipitazioni atmosferiche che assicurano una bitoma resa di tutte le colture, specialmente del frumento bianco. In certe località della Vojvodina i contadini dicono che non si ricorda da molto tempo una annata così ricca, tranne forse quella del 1939. Nello/ Srem si calcola che si avrà un raccolto di 13 quintali di grano e 14 di orzo per jugero (circa 5750 mq.); in alcuni appezzamenti perfino 16 quintali di grano per jugero. Diciamo di passaggio che negli anni 1950 e 1952 la resa del frumento è stata da 4 a 6 quintali per jugero. Nella stessa superfice un raccolto di IO quintali si calcola buo/no. Bisogna tuttavia tener presente che questa terra in una cosi buo- na annata potrebbe dare un maggiore raccolto. Ciò che non lo consente è l’impossibilità della piccola proprietà locale di applicare nel miglioramento della terra i metodi della moderna tecnica e il pessimo' uso del concime artificiale. Appunto alla concimazione viene dedicata la maggiore attenzione nel programma, in corso di studio, di sviluppo agricolo per i prossimi dieci anni. Le piogge cadute durante il mese di marzo e la prima metà di giugno piuttosto co-pittse, non hanno portato grandi danni al frumento bianco: qua e là il grano s’è piegato e bisognerà falciarlo a mano. Per il resto, ne è stata ritardata un pò la maturazione. In alcuni luoghi, dove le piogge sono cadute meno, il primo covone d’orzo è caduto già il 10 giugno, mentre in genere la mietitura dell’orzo incomincia intorno al 15 giugno. La mietitura del grano sarà iniziata a giorni. Il granturco, data l’abbondanza dell’umidità, Viene su bene. A cause delle piogge che hanno impedito di zapparlo, è cresciuto in mezzo all’erba e gli agricoltori sono oberati di lavoro. Il granturco- va liberato dalle erbe ora, prima che incominci la mietitura e non ci sarà tempo per farlo più. La barbabietola da zucchero, la canapa e le altre colture si presentano bene, così che si potrebbe dire con i contadini che «quasi si vede come crescono». In vista del ricco raccolto, tutta l'attenzione e ora rivolta alla preparazione delle falciatrici e trebbiatrici perchè l’attesa del frumento sui campi potrebbe danneg- giarlo. Le officine degli agricoltori e delle cooperative sono piene di macchine sottoposte alle ultime riparazioni. Dove questi lavori sono stati ultimati si attende ora tranquillamente alla mietitura. Le buone prospettive per il raccolto in Vojvodina hanno già influenzato i prezzi sul mercato dei prodotti agricoli. La farina bianca da panificaziqme, che si vendeva 10 giorni fa a 80 dinari il Kg. è caduta a 50 dinari. Il mercato è ora ingombro del frumento di quei contadini che si erano rifiutati di venderlo perchè i prezzi crescessero. E pensare che lo Stato è stato costhetto a importare dall’estero grandi, quantità di frumento per assicurare l’alimentazione dei cittadini e impedire che questi speculatori facessero salire i prezzi ! Da queste parti si può sentire alle volte discorsi così: «Cosa sarà se viene la grandine e la nebbia? A tutti è noto il danno che ne può derivare per il frumento. Comunque, a simili considerazioni si potrebbe rispondere che, circa i raccolti, si è sicuri di quello che è già nel granaio. Ma sarebbe, al punto in cui siamo, una risposta molto pessimista. C. VIDAKOV BREVI Le... spigolatrici DIARIO DI LOTTA Nel decennale della formazione delle brigale partigiane del Litorale Okroglica. Un nome che ai più non dice nulla. Eppure è divenuto un simbolo. Il simbolo della lotta delle brigate del litorale sloveno. Come Toplice per le brigate della Slovenia orientale. Il 5 settembre a Okroglica si ritroveranno migliaia di combattenti delle unità del IX. Corpus. In quel vasto spiazzo di terreno lungo la statale che da Nuova Gorizia r, irta ad Ajiiuàèma, subito sotto Osifk’ano e- non lontano da Vo-gersko le eroiche brigate del litorale, il popolo tutto del litorale, rivivranno i giorni della loro lotta. Sarà una grande giornata di rassegna delle conquiste della Lotta di liberazione allo scoccare del 10 anno da quando tutto il popolo della nostra Regione insorse contro l’occupatore. Per una più degna celebrazione di questo decimo anniversario abbiamo fra l’altro il dovere di raccogliere tutto il materiale documentario della Lotta, e i ricordi dei nostri partigiani, affinchè vengano tramandati alle future generazioni. Ad Okroglica, al fianco delle brigate slovene saranno schierati anche i garibaldini delle formazioni italiane della nostra regione. Fra la Kosovelova e la Bazoviška sarà schierata la Brigata Triestina, fra la Gradnikova e la VojT kova la brigata Fontanot, la Divisione Garibaldi Natisone, i gruppi GAP, i battaglioni dell’unità operaia. Migliaia e migliaia di Partigiani Italiani di Trieste, del-l’Istria, di Monfalcone e del Friuli, benché divisi da ingiusti confini, sapranno ritrovarsi quel giorno per ricordare assieme a tutta la popolazione del litorale i giorni gloriosi della comune lotta per i comuni ideali di libertà e di fratellanza. Per onorare la memoria di tutti i Caduti, per rivivere il cammino glorioso cosparso di sangue delle loro unità. . La brigata d’assalto Garibaldi Trieste si è costituita il 5 aprile 1944 a Lokovica, sull’altipiano delia Banjšica, ma era legata alle tradizioni del glorioso battaglione d’assalto Triestino che dall’ottobre 1943, dopo l’offensiva nemica, o-perava sul Carso. Nelle sue file militavano gli operai dei cantieri di Monfalcone rimasti con i partigiani dopo l’eroica resistenza sul fronte di Gorizia, -sul campo d’aviazione di Merna. La brigata Fontanot, che prese 11 nome dai valorosi fratelli Fontu not caduti nella lotta contro il nazi-fascismo, fu costituita in unità operativa in seno al VII Corpus a Suhor, presso Semič in Be-lokrajna. La maggior parte dei suoi componenti proveniva dalla brigata triestina ed erano monfal-conesi, triestini, istriani e molti dalle più svariate regioni d’Italia, rimasti con i partigiani dopo l’8 -settembre. NellTstria operava pure un battaglione di partigiani italiani, in maggior parte muggesani. Era il battaglione Alma Vivoda, riformatosi dopo il passaggio del battaglione Giovanni Zoll alla brigata Triestina sul Carso. La Divisione Garibaldi Natisone, passata sotto il comando operativo del IX Corpus 'nell’inverno del 1944—45, era costituita dai giovani friulani che dalla capitolazione dell’Italia erano accorsi nelle file partigiane. Queste formazioni di partigiani italiani che combatterono assieme alle brigate slovene della nastra Regione, meritano una bella menzione nel glorioso libro della storia del popolo del litorale C^LE/D0scOPi@ Scugnizzichiannu Nella biblioteca municipale di New York sarà aperta a giorni una mostra dei più interessanti manifesti che hanno deliziato la campagna elettorale italiana. Scopo: offrire agli americani un seducente panorama del costume politico italiano. I manifesti più ricercati sono le caricature dei maggiori esponenti politici, accompagnate da mordaci didascalie dialettali. Si dice che i traduttori siano furenti per l’impossibilità di rendere fedelmente in inglese il termine «scugnizzichiannu» che un arguto spirito napoletano ha disegnato sotto la figura di De Gasperi in atto di lustrare gli stivali a un pancione di Wall Street. IL gioco, di moda è quello che hanno inventato al cani giovanotti di Los Angeles. Si S tratta di lanciare a tutto gas due ; automobili runa contro l’altra. | Quello che dei due conducenti al- ; l'ultimo momento si spaventa e • sterza evitando il cozzo;, si busca : l'appellativo di «fifone» e viene e- j vitato da tutti i coetanei del quar- { tiere. Se ha la ragazza, questa lo ! pianta. ; In questi giorni, scrivono i giornali, il «gioco» ha visto pro- $ tagonisti una vettura col solo conducente e un’altra c«n sette S giovani dentro. Le due macchine erano lanciate a 80 all’ora, e ! poiché nessuno ha voluto far la figura del «fifone», dai rottami • sono stati estratti due morti e sei feriti. • Combattenti della pace Il giornale tedesco «Aufbad», che esce nel settore orientale di Berlino, annuncia che certo Muller è stato condannato a 6 mesi di detenzione per aver disturbato i giochi dei bambini nel suo quartiere. La ragazzaglia progressista del quartiere aveva abbandonato i giochi capitalisti della «mosca cieca» e «guardie e ladri» per diventimi a fare «i partigiani della pace» e i «difensori della Corea;». Per quest’ultimo/ gioco ci voleva qualcuno che facesse la parte dell’avversario nella «guerra di Corea» e la scelta era caduta sul figlio del Muller. Passando per la strada, costui s’era accorto che gli stavano conciando male il ragazzo. Allora lo ha preso per mano e 1 ha condotto a casa. Tutto qui, uguale sei mesi di prigione. BELGRADO — La Jugoslavia e gli Stati Uniti hanno firmato a Heidelberg un primo accordo concernente una commessa off-shore per l’ammontare di 5.390.000 dollari destinati alla produzione di munizioni. II. L’esperienza ha confermato che, in definitiva, la verità è più forte delia menzogna a condizione naturalmente che la prassi la comprovi ; a condizione, cioè, che la verità sia feffettivamente tale. L’esperienza ha dimostrato pure esser contrario ai principi fondamentali del socialismo non soltanto il servirsi di menzogne, calunnie e falsificazioni fra Isocialisti e comunisti nei loro rap- GINEVRA — L’Organizzazione Sanitaria Mondiale delle Nazioni Unite (WHO) ha ammonito di recente che il più diffuso ricorso a trasfusioni di sangue, favorito dalla creazioni di «banche del sangue» in molti Paesi, ha acuito il problema dell’itterizia. Un decimo dei potenziali donatori di sangue dovrebbe venire scartato perchè col loro sangue possono trasmettere l’itterizia al ricevitore. Si tratta di individui che hanno avuto l’itterizia — epatite, come la chiamano i medici — ma che nessuna prova del sangue, .al momento attuale, è capace di individuare. Gli esperti della WHO, che hanno- messo in guardia contro tale pericolo, manifestatosi già nei suoi effetti, suggeriscono che- il plasma secco venga preparato solo da unioni di 10 o 20 donazioni di sangue. In questo modo l’incidenza dell’infezione epatica raggiunge solo 1T% mentre dalle u-nioni di 250 o 300 donazioni l’incidenza è circa il 10%, LONDRA — Ha atterrato allo aeroporto; di Notholt Peter Gluck-rnann, «l’aviatore solitario» il quale è giunto sul suolo inglese dopo avere attraversato l’Atlantico con un aèreo monomotore della potenza di 90 cavalli. di Milovan Djilas porti interni, quali combattenti per la democrazia e per il progresso dell’umanità in genere, ma che è contrario anche allo spirito del socialismo. Ciò naturalmente non significa che si debba esser sinceri con esso e palesargli ì segreti, non significa che non si debba trarlo in inganno, ma che non si deve accusare falsamente nemmeno il nemico; non si tratta del fatto che !a calunnia e la menzogna non possono diventare metodo e prassi delle forze socialiste sia sulla stampa e nei dibattiti orali, sia nelle- procedure giudiziaria e poliziesca, come pure, in genere, nella lotta politica e nelle relazioni interne ed estere, senza che sia messa in pericolo la propria esistenza e il proprio carattere socialista. Il metodo della verità in ogni kaso, ossia il ripudio assoluto del principio che il fine giustifichi i inezzi, non è cosa nè facile, nè porta immediatamente -a dei risultati. Tuttavia soltanto questo metodo è veramente socialista e soltanto dirittura al di sotto del comune concetto della morale degli uomini politici borghesi e feudali. Il socialismo non aveva bisogno di porre in particolare rilievo i principi etici della sua prassi, poiché essi erano -insiti e riconosciuti ' tali nella sua stessa ideologia. Tuttavia, con lo sviluppo della prassi socialista proprio questi problemi cominciano a divenire essenziali. (Mi sono soffermato soltanto su uno di essi: il metodo della menzogna e il metodo della verità nella politica pome parte del problema della morale in politica, in genere, e nella politica socialista in particolare. Vi sono ancora molti problemi insoluti che bisognerebbe trattare sia in linea di -massima come nei dettagli ; come il problema della morale nella politica e, contemporaneamente anche della morale nella società in gemere. In ogni caso una cosa è esatta : quanto più l’azione è conseguente nel respingere i metodi amorali della menzogna e della calunnia nella politica, tanto più si trova su posizioni progredite e più democratiche. E, -appunto, uno dei criteri per determinare quanto sia e quan- èsso può garantire alle forze socia-, . , , ... liste e/comuniste risultati di carat-1 * ° stl!* diventando piu democratico tere socialista. i0 svlluppo di una nazione, sara senza dubbio offerto pure dall’ap-parire sempre più evidente dei principi morali anche nella prassi della lotta politica, e nella prassi dei suoi organi politici, statali e non, Cioè dei principi morali, già accettati dagli uomini ed ai quali si conformano nei loro rapporti reciproci. Questa è una delle esperienze morali ricavate dalla lotta condotta nino ad oggi; esperienza di ecce-fcionale significato pratico e teorico. Per noi, piccolo paese socialista, essa riveste un significato quasi fatale e veramente vitale: sia come esperienza per il popolo, sia per il socialismo che per la democrazia. Essa costituisce, naturalmente, uno dei problemi essenziali tanto per il socialismo in genere quanto per il suo ulteriore sviluppo. Il comp. Tito è per noi e per il resto del mondo un uomo di saldi principi e integrità morale nella lotta politica. La comparsa di una perso nalità'di tale levatura nella politica socialista è sopratutto importante perchè nell’URSS è stata demolita la figura della morale dell’uomo politico socialista, abbassandola ad- TELESCRIVENTE MATERIALE STRATEGICO dirottato dall' Italia ai paesi d' oltre cortina Sloveno perchè furono la punta rivoluzionaria della popolazione i-taliana che nel periodo più tragico della propria storia non esitò ad unire il proprio destino a quello dei popoli Jugoslavi risorti, guidati dall’eroico loro Partito comunista e dal compagno Tito. Per il X anniversario della formazione delle brigate del litorale, è dovere di agni partigiano contribuire alla raccolta del materiale, squarci di diari, fotografie e ricordi che il nastro giornale si impegna di pubblicare settimanalmente ~ cino al 5 settembre. ni. a. Un nuovo scandalo si è aggiunto in questi giorni al poco pulito curriculum vitae dei circoli copm-merciali ed industriali italiani. Si tratta questa volta di un clamoroso scandalo di portata internazionale, che ha condotto alla scoperta della più gigantesca operazione di contrabbando del dopoguerra. In seguito alla segnalazione della polizia, che era venuta a conoscenza di un traffico clandestino di ma-feriali strategici con i paesi comin-formisti, fu intensificato il controllo ai posti di confine. Vennero così scoperti vari quantitativi di alluminio, uraniof tungsteno, e varie leghe di materiali speciali, edate-net-doppio fondo di alcuni carri merci. Cinque settimane addietro due individui vennero arrestati a Milano. Fu il primo atto dell’azione di polizia che ha condotto alla scoperta del gigantesco traffico dei materiali strategici. Nei giqrni successivi, vennero arrestati due nosi industriali di Torino e tre commercianti di Milano. Continuando le indagini, i latti che venivano alla luce ingigantivano sempre più. Si comprese che si trattava di una vasta e potente organizzazione internazionale con ramificazioni in tutta Italia, Il compitò dell'organizzazione consisteva nel procurarsi false licenze d’importazioni di materiali pregiati interessanti il riarmo dell’Europa occidentale, dando alle merci una destinazione verso i paesi cominformisti. Il danno economico pari al valore delle merci contrabbandate è di oltre 40 miliardi di lire. Molto più notevole è però il danno provocato dalla mancata disponibilità dei metalli, tutti di interesse strategico. Naturalmente un’organizzazione del genere richiedeva un numero assai elevato di componenti. Gli attuali arrestati non sarebbero che alcune delle piccole pedine di essa. Secondo alcuni giornali italiani, i trafficanti farebbero addirittura parte di una vasta rete spionistica al servizio di Mosca. E’ certo ad o-gni modo che varie personalità del mondo industriale e finanziario italiano e non solò italiano, sono implicate nella losca faccenda e le indagini, se saranno condotte con la dovuta serietà sino in fondo, potranno riservare delle clamorose sorprese. GLI EDIFICI SCOLASTICI in Italia settentrionale Nel quadro della crisi edilizia in Italia, una particolare considerazione merita, per ia sua eccezionale gravità, la deficenza degli edifici scolastici. Per l’attuale popolazione scolastica elementare della Repubblica occorrono 157 mila 148 aule. Ne esistano solamente 93.300. Per gli studenti delle scuole medie di istruzione classica, scientifica, magistrale, tecnica ed artistica occorrono 48.680 aule. Ve ne ora solamente 37.680. Tra quelle mancanti, più di sette mila riguardano la scuola media e i corsi delle scuole d’avviamentò che rientrano nel gruppo dell’istruzione obbligatoria. La gravità di questa situazione, che si ripercuote naturalmente sull’insegnamento, risulta ancora più evidente se si aggiunge che tra le aule disponibili oltre 32. mila, con cen. tinaia di migliaia di alunni, sono adattate in ex stalle, ex soffitte, ex magazzini, ex grotte ed ex osterie. E’ nota la gravità dell’attuale situazione dell’edilizia scolastica nell'Italia meridionale. Meno noto è invece che questa situazione non è affatto migliore nell’Italia settentrionale. Ecco alcuni dati, forniti da fonte italiana. Nella sola provincia di Venezia mancano 1.178 aule pari al 45 per cento del neces- sario, nella provincia di Forlì 939 aule pari ad oltre il 45 per cento dell’indispensabile. Naturalmente la crisi è più seria nei comuni più poveri, dato che la seduzione dei problemi scolastici è affidata agli enti locali. Il governo praticamente se ne disinteressa. In Piemonte occorrono altre 748 aule, in Lombardia 2.232, nel Veneto ben 4.620. Queste cifre si riferiscono soltanto alle scuole elementari. Complessivamente nell’Italia settentrionale, che ha una popolazione scolastica elementare di oltre I. 700.000 alunni, la situazione è la seguente: 41 mila aule adatte, II. 700 adattate1, cioè improvvisate, spesso soltanto su iniziativa dei singoli insegnanti, nelle ex soffitte ed ex osterie di cui abbiamo parlato prima, ed infine altre 15 mila circa mancanti. Va aggiunto inoltre che l’incuria delle autorità preposte alla pubblica istruzione è tale che in vari piccoli centri ricostruiti dopo la guerra, ci si è semplicemente dimenticati dell’edificio scolastico. Pronti? Partenza! Ma non si tratta di una gara: questi marinai lavano il ponte di una nave con una speciale macchina Inglese BERLINO — Secondo dichiarazioni di profughi dall’est,, solo 11 5% delle costruzioni navali della Germania Orientale viene destinato all’esportazione commertiale (si tratta di piccolo naviglio per la Romania e la Polonia) mentre il 25% è per la Marina della Polizia Popolare della Zona Sovietica e il 70% va alla Russia in conto riparazioni. Non risulta sugli scali alcuna nave per la flotta mercantile della Germania Orientale, mentre a Warnemunde 10.000 lavoratori navali stanno costruendo naviglio per il traffico russo sul Volga, e riparando quattro navi da carico sovietiche. Per il corrente anno l’Unione Sovietica ha aumentato del 15% le richieste ai cantieri della Germania Orientale in conto riparazioni. * * * LONDRA — Il più potente faro del mondo per la navigazione marittima, con un massimo di 5,560.000 candele internazionali, è stato costruito ed installato da una Società britannica sul batello-faro americano «Ambrose» tornato recentemente alla sua base, ad una cinquantina dii chilometri da New York, dopo essere stato sottoposto a verifiche e a opere di riallestimento da parte del Servizio Guardia-coste degli Stati Uniti. 11 nuovo faro è stato costruito in Gran Bretagna ed è il risultato di una stretta collaborazione tra ingegneri americani ed ing’esi. PARIGI — L’UNESCO ha raccomandato alle 66 Nazioni aderenti alTOrganizzazione l’adozione di un sistema per facilitare il passaggio attraverso le frontiere doganali degli strumenti scientifici di misura. L’UNESCO ha proposto all’uopo l’applicazione di una scritta Internazionale riconosciuta, «ATTENZIONE»: Strumenti di misurazione delicati» sui pacchi spediti da o destinati a laboratori autorizzati. Oiò assicurerebbe ai medesimi un trattamento speciale per evitare, per quanto possibile, danni e ritardi nelle consegne. I colli verrebbero esanimati nei laboratori mittenti e in quelli destinatari piuttosto che nei depositi doganali. DALLE PAGINE DI UNO «STORICO» DEL FASCISMO IN ISTRIA La civiltà dei Turiddu In qualche angoluccio dTtalia, oppure a Trieste, cioè a quattro passi da noi, vivrà forse ancora un certo Domenico Costantino e, naturalmente, vivrà della professione di «profugo giuliano» intento a fornire dati sulla «italianità dellTstria e del Quarnero», nonché a radunare studentelli per manifestazioni irredentiste, o fasciste che dir si voglia. Il tutto per «passare alla storia». In verità di passare alla storia il nostro Domenico ne ebbe sempre una gran voglia, certo molta di più di quella di studiare o lavorare. Difatti la smania delle grandi cose fece si che il Domeni-fco, nel 1919, da quel di Catania, si avviasse alla volta di Fiume dove lo attirava l’avventura dannunziana. Però, come fu e come non fu, giunto ad Abbazia, il Domenico trovò bello il luogo e vi si stabili. Anzi, colme accadeva per gente di quel genere, vi si fece un comodo nido al quale chiamò amici e parenti dalla lontana Catania. Tra Abbazia e Volosca il nostro ineffabile Domenico — con ì ausilio dei «turiddi» accorsi al richiamo — entrò nella storia come «apportatore di civiltà». Fece quel Che solo sapeva fare; lo squadrista. Dopo aver «tanto lavorato», poiché la storia poteva anche non accorgersi di lui, Domenico, attorno al 1936, scrisse un aureo libretto di ben 104 pagine e l’intitolò «Abbazia e la Riviera nella prima ora» ; sottotitolo: «Memorie di uno squadrista». Per dimostrare quanto eroismo occorresse ad un catanese nel 1919 per stabilirsi ad Abbazia, il libro incominciai col mettere bene in chiaro che «allora una numerosa accozzaglia di slavo-comunisti abitava Abbazia, Volosca e dintorni e bisognava perciò rincuorare gli italiani, pochi allora in confronto dell’elemento croato ...» Ma sopratutto «far comprendere anche alle teste più dure che ora ad Abbazia comandava soltanto ITtalià. Cioè Domenico e soci. Per ovviare «alle inferiorità degli italiani di fronte agli stranieri croati che popolavano la riviera», Domenico invitò alla Bacchia di Abbazia ancora nuovi «Turridu» e iscrittosi al fascio, si fece squadrista. Anzi squadrista e poeta ufficiale della squadra di a- Zione di Volosca per la quale compose «L’Inno di battaglia» che ne racchiudeva il programma nelle Strofe immortali: Eia Eia, per il fascio alala per i schiavi e comunisti pugnalate e bombe a man! E iniziò, il nostro Domenico, a partecipare alle azioni civlthzzatrici che dovevano tramandarlo alla storia: «La prima azione svolta dalla squadra si compendiò in una piccola lezioncina ai signori croati di Volosca e Abbazia...» Pensate che i croati avevano osato, «provocatoriamente», organizzare nel gennaio del 1921 una propria festa da ballo. Il fiero Domenico, con il suo co- mandante ed accoliti, si precipitò a Civilizzare i croati i quali (insolenti ) vedendo invadere la sale dai fascisti «vollero opporsi gridando al sopruso ed alla violenza. La discussione fu breve, volarono alcuni solennissimi cazzotti e la sale fu nostra ! » scrive Domenico. Però alcuni fascisti restarono segnati, in quanto gli screanzati croati avevano osato difendersi anche se impreparati a tali prove di civiltà ... Dopo questa azione Domenico e soci si dettero alla ricerca di altre «provocazioni da rintuzzare». E di provocazione ve ne era una molto grave. Leggiamo nell’aureo libretto di Domenico: «Per una vecchia concessione carpita dai croati a chissà quale pontefice — non certo di sentimenti italiani — fu accordata al clero del duomo di Volosca e della chiesa di Abbazia la facoltà di officiare, in tutto e per tutto, nella lingua croata: messe, prediche, matrimoni, funerali, tutto era croato! Le chiese venivano cosi giornalmente contaminate dall'eco del ddlce «Ja!» Nello stato di coìse ciò costituiva la più raffinata provocazione... Per fortuna un disgustoso incidente avvenuto jnella chiesa di Abbazia doveva affrettare la necessaria ricoordinazione. Tre fascisti trovandosi a passare, per una piccola perlustrazione, una domenica mattina di fronte alla chiesa, notarono che all’albo esposto fuori della chiesa stessa era (appuntato un pezzo di carta che diceva come alle ore undici si sarebbe tenuta una funzione croata. Avvicinato il sacerdote gli facemmo ben capire che se voleva dire messa e predica doveva farlo nella lingua dello stato italiano che per grazia di Dio, e volontà delle sue baionette, già comandava in queste terre». Poiché il governo italiano aveva t?ià sostituito! il prete croato con uno italiano «l’invito» dei fascisti fu accolto e don Cauzzi officiò in italiano. (Continua) I RISULTATI O.UAI.IFICAZIONI I ODRED — BORAC Budućnost — Radn'čki LEGA ) 2-0 1-2 QUALIFICAZIONI II LEGA Branik — Željezničar 0-3 LoVčen — Napredak 1-0 Šibenik — Tekstilac 2-0 Mačva — Rabotnik 3-2 LE PARTITE DI DOMENICA ELIMINATORIE COPPA JUGOSLAVIA Aurora — Proleter Jadran — Stella Rossa Saline — Pirano Šmarje — Isola Buie — Momiano Um ago — Odred Riposa il Verteneglio L'attività preparatoria per il trofeo „La Nostra Lotta" Oltre 80.000 persone a Preiuka Fra i pescatori il nerbo Vittoria di Pagani nelle 125 e 500 cmc % • ■ • ■ © «» _ • m * • „„„TTT,,, „„ „ -, ,, T> ,, dei „tritoni" capodistriani Archie Moore ?i è riconfermato, il 25 giugno, il miglior pii «rii al ore ira i pesi medio-maissimi, battendo ai punti, dopo quindici dure riprese, Joey Maxim. Si appro.~siuia hi data della gara natatoria per ì assegnazione del trofeo offerto in palio dalla nostra redazione. I preparativi vengono intanto condotti con a hier i t à d a ,part e d egli orga -nizizatori. A Isola si stanno allestendo COPPA JUGOSLAVIA Domenica l’inizio delle eliminatorie Domenica prossima, avranno inizio nella nostra zona gli incontri calcistici per la «Coppa Jugoslavia». Parteciperanno alle competizioni 13 squadre, suddivise in tre giorni, precisamente: girone nord con 4 squadre: Aurora, Proleter, Jadran e .Stella Rossa; girone di Pirano: Sailine, Pirano, Isola e Šmarje; girone hu-iese: Buie, Momiano, Umago Odred e Verteneglio. Le gare si svolgeranno ad alimi-nazione diretta ed avranno inizio alle ore 17. In caso di parità, dopo lo svolgimento dei tempi supplementari, verranno tirati cinque calci di rigore per parte. II finalista della zona si incontrerà con una squadra che partecipa al campionato repiulbiblicano della Sio- le zatter * per la partenza ed il viraggio ; corsie, giurì, ed organizzazione tecnica incombono alla direzione dell’Aurora, la quale però non ci ha ancora comunicato nulla in proposito. A iCapodistria i nuotatori si preparano. Per il Partizan vedremo scendere in gara nei 100 m a stile libero il giovane quanto valente Vatovec Jvo di Semedeli a, già ben piazzato in una competizione natatoria disputata a Capodistria. Il nerbo dei «tritoni)) capodistriani sarà formato da pescatori, che da veri lupi di mare, si troveranno a loro .agio nel liquido elemento. Quali siano i tempi e le misure riho essi ottengono nelle prove non sappiamo. Certo è dhe il popolare «Jack», ha dei buoni propositi nel mentre sta allenandosi. A Umago, il locale circolo sportivo intenderebbe far scendere nell’agone una nuotatrice di origine fiumana, dalla quale i dirigenti si at- tendono cose egregie. Uin altro elemento su cui gli umaghesi contano per aggiudicarsi la categoria dei 100 m a stile libero, è Rose Giulio, ohe, anni addietro, ha coperto la distanza in un minuto e qua lohe secondo. A loro volta i eittanovesi parteciperanno alla competizione natatoria con elementi giovani, ma promettenti. 1 ,p ir arnesi sono intenzionati di leggimi icarsi le competizioni per juniores- Uno dei primi enti a contribuire finanzia ri amen te alla riuscita della manifestazione e perciò alTinere-demento del nuoto nella nostra zona, è stata «L’assicura trice Triestina» di Pirano, i cui dirigenti hanno destinato quale contributo alla gara la somma di 3 mila din, dimostrando grande comprensione per lo sport. Siamo certi che altre aziende ed enti seguiranno ben presto l’esemjpio, a tutto vantaggio dello sport popolare. Al Vela club di Capodistria il titolo repubblicano La corsa auto mo ciclistica : Capodistria - Portorose Vince Hans Krammer alla media oraria di 128 km. Si è conclusa venerdì scorso ad Abbazia la gara di regolarità attraverso la Slovenia e la Croazia, alla quale hanno partecipato automobilisti e motociclisti di varie nazioni. I concorrenti seguivano due direttrici di marcia e precisamente: Lubiana - Kranj - Kamnik - Lubiana -' Capo-distria e Zagabria-tNovo Mesto-Lu-biana - Novo mesto - Delnice-Fiume -Capodistria per complessivi 520 km. La lotta per il primo posto si è ristretta, dopo la prima giornata, a due concorrenti e precisamente ad Hans Krammer di Graz, ed al bavarese conte Heinrich Von der Muelle, ehe avevano totalizzato il miglior punteggio senza incorrere in penalizzazione di sorta. La parte più interessante del raid la si è avuta con l’efifettuazione della gara di velocità a cronometro : Ca-podistria-Portorose, vinta dal già citato Hans Krammer, ribe montato su PUCH 250 ce/, ha compiuto il percorso alla media di 128. L austriaco in tal modo ha conquistato un largo vantaggio di punti che gli ha permesso di vincere indisturbato la gara. Secondo si è piazzato il conte tedesco che, pilotando la sua Bagnart, ha coperto il tragitto a 126 di media. Terzo classificato, Karl Zoeliner di Graz, su Pinoli, a 113.700 km orari; quarto il berlinese Frane Keller, alla stessa velocità. Il noto corridore Dnsan Malerie di Lubiana, che guidava una Porsche, si è classificato quinto. La sua velocità era di HO chilometri all’ora. Seguono altri tre concorrenti di Tržič con i motocarrozzini BMW, indi gli altri. Dopo la nota polemica fra Alfredo Binda, commissario tecnico della Federazione ciclistica italiana e Fausto Coppi e la sua casa Bianchi, TUVI, ha diramato l’elenco dei componenti la squadra italiana al 40.0 «Tour de France», che inizia il 3 luglio a Strasburgo, e termina il 26 luglio a Parigi. Per il rifiuto di Coppi di partecipare al Tour, il capitano della squadra sarà Bartali. Gli altri corridori sono: Magni, Astma, Minardi, Baroni, Corrieri. Isotti, Rossello, Drei, Grosso. Il 24, giugno si è concluso il Giro della Svizzera eoi trionfo di Hugo Koblet (ìSvizzerg). Al secondo pesto si è piazzato Scbaer (Sviz.). Lo seguono Barozzi (It.), Clerici (It.), Fornara, Defilippiis, Zampimi. Sabato e domenica scorsa, vele sul mare uril golfo di Capodistria. Dif-fatti si stavano svolgendo le regate valevoli per l’aggiudicazione del ti-tolo repubblicano della Slovenia. Nella regata di sabato, i velisti di Lubiana avevano la meglio su quelli di Maribor e si qualificavano così per la finale, da disputarsi con il Vela Club di Capodistria. Con un tempo magnifico e condizioni ideali di mare e di vento, spirava infittii una fresca brezza di maestrale, le imbarcazioni delle due opposte società hanno preso il largo. La regata si svolgeva su due prove. Nel]a prima, il beccaccino «Perla» riusciva, con una elegante bordata, a portarsi in testa mantenendosi sino alla fine. Seguiva a 20” «iNemihoi», poi «I Maggio». Al V e VI posto erano le imbarcazioni della T. P. di Lubiana. A sua volta, Zetto Giovanni su «Isola», vinceva la II prova, mentre seguivano nell’ordine «Perla», «Nembo», «I Maggio», ((Pioniere». In base al punteggio ottenuto in tutti i giri delle due prove, risultava vincente del titolo repubblicano, come singolo* 1 2 3 * 1 * il, J’imbarcazrione «Isola», timoniere Zetto Giovanni, coti alla scotta Norbedo Pino. Secondo si classificava il beccaccino «I Maggio» la cui barra del timone era tenuta da Busa ni Fausto. Terzo «Il Pioniere», al timone Bagió Mirko. Il Vela Club di Capodistria vinceva meritatamente il campionato repubblicano. La premiazióne è stata effettuata a S. Nicolò, alla presenza dei dirigenti la federazione repubblicana della vela. Alla società vincente è stata consegnata una artistica coppa in bronzo, raffigurante un timoniere, mentre a Zetto Giovanni veniva consegnato un bell’orologio ila polso. • A fine regata, abbiamo interrogato il direttore sportivo del Vela Club, Zucca Giovanni, il quale ci ha detto fra l’altro: «Abbiamo dinanzi a noi nel pròssimo mese un’intensa attività. Quasi ogni domenica saremo in trasferta. Il g. 12 parteciperemo-alla regata intern azi ole di Pola, siamo invitati a Vinodol. Dal 28 al 31 luglio a Crikvenica si disputeranno le prove per il campionato federale*. Credo che anche questa volta le nostre imbarcazione si faranno onore. C e però un inconveniente. Gli, organi della sezione confinaria al posto di blocco del porto di Capodistria frappongono troppe lungaggini, prima di concedere il permesso ai nostri velisti di uscire. Ci vorrebbe più spigliatezza e comprensione, altrimenti i nostri allenamenti risultano ostacolati)). PRELUKA, 27 Sette stendardi garriscono al vento. Sono le bandiere dei centauri e piloti rappresentanti di altrettante nazioni che partecipano al IV circuito internazionale di Preiuka. A man mano che si avvicinano le ore 16.30, inizio delle gare, una grande folla si infittisse ai bordi della strada. Alla partenza del 125 ce. 12 macchine prendono il via. Come un bolide, scatta Pagani e ai porta in testa, guadagnando di giro in giro numerosi secondi. Vengono doppiati Klacher, Mraoh, Oblak. Il vincitore, cioè Pagani, mantiene il vantaggio sino alla fimi Mentre il dueljo tra Vaifro e Mayer si conclude (hai la vittoria del secondo. Sono iin gara le automobili fino ai 1100 «oc. Sette partenti, gara incolore e priva di emozioni. Keber dirige, ma, al l’ultimo giro, la sua macchina subisce un guasto, e il triestino Ostrouski passa per primo il traguardo, seguito da Saletnik e da Ca-rapiìC. ^ Prendono quindi il via i Sidecars sino ai 600 oc. Lo svizzero Benz passa immediatamente in testa, mantenendo il suo vantaggio sino alla fine. Nelle 250 oc. 18 corridori si presentano allo stard. Al primo giro, è in testa un gruppo composto da: Trellu, iMusy, Mayer, Baviera, Ma-elli M ilovancev, Milenkovič e Snja-ric. Quindi il comando viene preso da Musy che compie il primo giro in 3’16”, ma Marelli, con uno spet-taicoloso inseguimento, si porta nuovamente a ridosso dello svizzero. II duello fra questi due centauri rimane incerto sino al sesto giro, quando Uitaliano riesce a sorpassare lo svizzero distanziandolo di xm paio di secondi. Il vantaggio di Marelli aumenta di giro in giro. La sua è una marcia di avvicinamento alla vittoria. Nessuno _più toglie 1 alloro al vincitore che stabilisce sul circuito il nuovo primato della categoria. Nella seconda giornata hanno assistito alla competizione oltre 80 mila spettatori, giunti con ogni mezzo dalla Slovenia, Croazia, Serbia e dal TLT. La Regata internazionale sul Danubio Secondo a Vienna l’otto con“isolano Affermazione dei ciclisti della «Proleter» in Austria Nei giorni di' sabato e dofftenica, a Klagenfurt, in Austria, si è svolto un doppio confronto ciclistico fra le rappresentative della Slovenia e dell’alta Carinzia. Nella squadra slovena erano inclusi i migliori ciclisti delle società affiliate a questa Federazione, fra i quali: Apollonio e Brajnik del «Proloter» di Capodistria e Bonin del «Saline.» t Nella giornata di sabato i concorrenti, 13 per parte, si sono misurati in un circuito, nel centro di Klagenfurt per un totale di 60 giri pari a km. 50. All’inizio tutto appariva promettente per gli atleti della Slovenia, ma in seguito una serie di incidenti imprevisti toglieva della lotta per le piazze d’onore i migliori. Dapprima erano Grajzei e Leben, venuti a collisione, poi Brajnik, ohe conduceva la gara con 3 punti di vantaggio sul diretto concorrente Gasser, vincendo la volata del 20 giro, rompeva il canotto della sella e, per le riparazioni perdeva un giro. Malgrado tutto ciò, con l’aggiunta di una foratura di Apollonio, la squadra della Slovenia terminava la gara con sette punti di vantaggio. L’indomani, domenica, la gara su strada si è svolta lungo un percorso di 120. km., da Klagenfurt a Wollsperg e viceversa. I nostri ciclisti hanno imposto già all’inizio un ritmo indiavolato ad oltre 40 di media, cosicché i meno preparati cedevano di schianto alle prime difficoltà del percorso. Sulla dura salita, a circa 50 km. dalla partenza, si formava in testa un gruppetto di sette corridori: Brajnik, Grajzer, Leben, Blažun, Podmil-ščak, Apollonio e l’austriaco Gasser. Questo gruppetto continuava ad andatura sostenuta sino ai piedi della salita, nel ritorno. Qui cedeva Gasser, ormai esausto. Dopo venivano staccati pure Podmilščak e Apollonio, cosicché in testa restava un quartetto che, prima di raggiungere la cima, si riduceva a Brajnik e Grajzer. La vittoria alla rappresentativa della Slovenia non poteva ormai sfuggire, dato il vantaggio acquistato dai fuggitivi. Ad una ventina di km. dall’arrivo, Brajnik forzava l’andatura piantando in asso pure Grajzer, e vinceva così la corsia con un notevole vantaggio. Passavano jftù di cinque minuti prima che il secondo .concorrente tagliasse il traguardo. Il primo degli austriaci si piazzava appena al settimo posto, in ritardo di 21’ sul vincitore. Con questa vittoria Brajnik ha dimostrato di trovarsi in piena forma, meritando di essere incluso nella rappresentativa jugoslava che si porterà in Austria e nel Lussemburgo. Apollonio non è ancora nella forma migliore, mentre Bonin è stato bersagliato dalla più nera sfor- tuna. Infatti ha forato due gomme e rotto la forcella. L’incontro fra le due rappresentative è terminato con la vittoria della Slovenia per 370 a 303. Classifica individiale: 1) BRAJNIK ORESTE, Slovenia che ha compiuto i 120 km. del percorso in 3 ore 21’; Grajzer, S. a 5’05”; 3) Leben, S. ; 4) Blažun, S.; 5. Podmilščak, S.; 6) Apollonio*. S.; 7) Gasser, Austria; 8) Milchinschy, A.; 9) Schratt, A.; 10) Polak, S.; 19) Bonin. J» Chi non ridarci a il «bel Danubio* blu», eternato neirindimenticabile valzer omonimo, del grande Strauss? Sulle glauche onde di questo fiume, a Vienna, sabato e domenica .scorsa, si sono dati convegno gli f.rmi di tre nazioni per partecipare iella quinta regata internazionale, cioè i rematori della Germania occidentale, dell’Austria e della Juro,slavia. Nell’orgamco di questi ultimi era incluso pure l’«Otto con» «Ièlla «G. Delise» di Isola, già detentore della Coppa messa in palio dalla «Wiener Verein». Nella gara dei «quattro con», l’armo viennese si è imposto ;su quello del KRKA di Sebenico. Il percorso -dii regata (2000 m) è stato effettualo dai vincitori nel tempo di 6’58”, ,U migliore ottenuto in tutte le cin-f;ue edizioni precedenti. Vivo l’interesse per la regata dei «otto con». Grandi favoriti gli isolani, che in allenamento, hanno superato il percorso di regata in 6T8’’. Tutti i concorrenti pronosticavano la vittoria del «G. Delise», ma al traguardo, per un soffio, è giunta prima l’imbarcazione del «Berliner Regata verein», seguita dagli isolani, mentre gli austriaci giungevano distaccati per oltre una lunghezza. Vittoria dei «quattro senza» di Zagabria, nella ;sua categoria. Alla fine della regata, un grande nervosismo regnava fra gli isolani che, a ragion veduta si ritenevano danneggiati dagli organizzatori. Abbiamo colto l’occasione per in- tervistare . l’aocampagnatore živec žarko, il quale òi ha dichiarato quanto segue : «L'accoglienza degli organizzatori è stata ottima ed i nostri rematori sono rimasti molto soddisfatti. Ciò che invece ha disgustato ed a cui va attribuita la causa principale della nostra sconfitta, è stato il palese favoritismo dagli organizzazioni per i rematori di Berlino Ovest, ai quali, nonostante la promessa fatta a noi in precedenza, venne assegnato l'armo con il quale vincemmo la regata del 1952. I-noltre, mezz’ora prima della regata, ci furono tolti i remi provati in allenamento e consegnati altri, non corrispondenti ai nostri scalini, a-dattati per vogate corte e rapide, cioè remi a pala stretta, mentre i nostri rematori sono abituati con quelli a pala larga, per vogate lunghe e lente. I percorsi di regate erano stabiliti in precedenza. A noi era stato assegnato il secondo, invece àll’ultimo momento fummo spostati in coda. Siccome il fiume forma un gomito proprio nel tratto assegnatoci, la nostra imbarcazione ha percorso un centinaio di metri di più degli altri due armi. Infine devo aggiungere che i tedeschi, per ben due volte si hanno tagliato il percorso, impedendoci di passare in testa. La giuria, avvertita del fatto dagli i-►pettori di regata, non. ha preso alcuna deliberazione al riguardo. Più sfortunati di così non potevamo essere». Nelle 350, Hollaus prendeva ini-med 1 al aulente il comando precedendo Zegliinig e Marelli, parlilo in ritardo per cattivo fumasi on amento del motore. La situazione non mutava sino al quarto giro, quando Marcili, pur pilotando una Guzzi 250, riusciva, dopo un tenace inseguimento, a insediarsi ai II posto. La gara più interessante è stata quella delle 500 ce. nella quale l’attore principale è stato l’italiano Eri-ni, che ha condotto la competizione fino al 13 giro, con un vantaggio di 8" su Pagani. Però Brini, per il cattivo funzionamento del magnete, doveva ritirarsi a metà giro, lasciando via libera al compatriota Pagani òhe sì aggiudicava facilmente la vittoria. I centauri jugoslavi, pur essendo dotati di macchine nettamente inferiori a quelle avversarie, hanno condotto magnifiche prove, conquistando due piazze d’onore per inerito di Smaider e Vukovič e piazzandosi in u mentalissimo 3 posto, per merito di Levarvja nei 350 ec. La gara è stata funestata da un incidente. Infatti nel primo giro della cat. sidecar oltre i 600 oc. non giungeva al traguardo la macchina numero 104 guidata dallo sloveno Miklavčič. iS è saputo poi che il sidecar è andato a cozzare in curva contro le rocce per cui Miklavčič riportava la frattura della base cranica e la rottura di una gamba. Il suo partner Steflè, a sua volta, rimaneva leggermente ferito. I. giornata MOTOCICLETTE CATEGORIA 125 CMC: 1. Nello Pagani (Italia) su MV ohe copre i IO giri del percorso, pari a kim 60, in 36’ 16” 9 alla media oraria di km. 99,200; 2. Mayer (Austria); 3. Vaifro (Argentina), il giro più veloce a Pagani in 3, 12” 4, alia media di km. 112,250, nuovo primato della categoria. AUTOMOBILI FINO A 1100 CMC: 1. Ostrouski (TlLT) su Fiat che copre i 10 giri del percorso, pari a km. 60 in 40’ 15” 4, alla media orari ra di km. 89,400; 2. Saletnik (Croazia); 3. Carapie (Sertbia). Giro più veloce di Keber (Croazia) in 3’ 57” 9, alla media di km. 91,550. SIDECARS PINO A 600 CMC: 1. Benz (Svizzera), su Guzzi, ohe capre i 10 giri del percorso, pari a km. 60 in 36’ 23” 8, alla media oraria di km. 98,900; 2. Pongratz (Austria); 3. Barbarič (Serbia); 4. liek-scihlager (Austria). Giro piu veloce di Pongratz in 3 36” 8, alla media di km. 100,050. MOTOCICLETTE CATEGORIA 250 CMC: 1. Marelli (Italia) su Guzzi, ehe copre i 12 giri del percorso, pari a km. 72, in 39’ 13” 4, alla media oraria di km. 110,154; 2. Musy (Svizzera); 3. Mayer (Austria); 4. Trella (Austria); 5. Baviera (Austria). Giro più veloce di Marelli In 3 08” 4, alla media oraria di km. 114,850, nuovo primato della categoria. IL giornata SIDECARS OLTRE I 600 CMC: 1. Koch (Germania) su DKW che percorre i 60 km. in 36 5 4 alla media oraria di km;. 99.750; 2. Šnajder (Croazia)); 3. Vidič (Serbia su DKW. Giro più veloce: Koch in 3 27”, alla media oraria di 104,350. MOTO CATEGORIA 350 CMC: 1. Hollaus (Austria) su Norton, che copre i 15 giri del percorso, pari a km. 90, in 48’ 59” 5, alla media di km. J 10,201); 2. Marelli (Italia); 3. Vechlimz (Austria). Giro più veloce di Hollaus in 3’ 13” 2, alla media di km. 110,800. AUTOMOBILI OLTRE 1100 CMC: 1. Koresc.h (Austria) su «Verità»», che capre i 60 km in 33 48 9, alla media oraria di km. 106, 450; N. Vukovič (Serbia) su Jaguar; 3. Božič (Serbia). Giro più veloce di Ko-resoh in 3’ 20” 4. media oraria km. 109,900. MOTOCICLETTE CATEGORIA 500 CMC: 1. Pagani (Italia) su Gilera, che capre i 15 giri del percorso, pari a km. 90 in 46 18 8, alla media ora-ria di km. 115,150; 2. Gerber (Svizzera); 3. Leva)a (Serbia). Giro più veloce ili Pagani in3’ 2” 2. media oraria km. 118,550. NOTIZIE BREVI La squadra Nazionale maschile di pallavolo degli USA ha concordato ana tournée in Europa dove arriverà il 20 agosto. Sarà dii passaggio a Trieste il 22 agosto per recarsi in Jugoslavia. Do,po gli incontri con la Jugoslavia, ]a Grecia p l’Italia, «ni -primi di setteimihre 'proseguirà per Tunisi. XXX Venerdì scorso la Triestina ha ceduto Boccolo al Torino per 25 mil io-ni. Kalmi è partito iper la Francia diretto a Roulbaix, la cui squadra locale intenderebbe acquistarlo. Sono in corso trattative tra i dirigenti alabardati e Lido Rossetti del Genca. Da venerdì il nuovo allenatore della Triestina è Rocco, sostituendo il dimissionario Peraazolo. XXX La squadra fiumana di vaterpolo, «Primorie» ha disputato in Italia due incontri col campione italiano di vaterpolo «Rari Nantes» di Ca-mogli. Il primo incontro è stato vinto /dalia Bari Nantes iper 6:5, il secondo idal Primorje per 3:2. XXX Nei giorni scorsi si soino disputate varie riunioni di atletica leggera. Ecco alcuni tra j migliori risultati: a Bruxelles: Mimoun (Francia) ha corso i 5000 metri in 14’08"4; Mens (Belgio) gli 800 metri in l’48”8. A Stoccolma i 1500 metri sono stati vinti da K a risso n {Svezia) in 3’46’*4. XXX La squadra idi basket del Villeur-banne efiféltuerà urna tournée in Jugoslavia dove avrà una serie di incontri a Belgrado, Zagabria, Lubiana dal 2 al 12 settembre. Successivamente i cestisti francesi si sposteranno in Italia per disputare una partila a Venezia, La squadra brasiliana della Juventus di San Paolo in un incontro svoltosi con la Stella Rossa di Belgrado il 26 giugno a Belgrado, ha pareggiato per 0:0. La Juventus di San Paolo affronterà probabilmente nei prossimi giorni a Zagabria la Dinamo. AVVISO AI LETTORI Rimandiamo al prossimo numero la pubblicazione della IV puntata delle avventure di Gordon Flash. PRESENTAZIONE DI CANI AMMAESTRATI Il club cinofilo di cani sportivi di Lobi ama presenterà nel distretto di Capodistria nna serie di interessanti sipettaeoli, nei quali la parte di primi attori sara sostenuta dai bravassi-mi cani ammaestrati ohe compieranno una iserie di esercizi e igare. Il programma è il seguente: Capodistria 4 luglio alle ore 18 stadio «I Maggio». ■Portorose — 5 luglio alle ore 9 nello spiazzo presso il bar «Jadran», Isola — 51uiglio alle ore 11,30 — nel campo sportivo. S. Nicolò — 5 luglio alle ore 16 — nel campo sportivo. Gli spettacoli hanno un carattere propagandistico per lo sviluppo del-la cinologia. Sarà in scena pure il cane «Brana» che i lettori conosce-ranno certamente per averlo visto, nel film «Kekec». Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Slam palo presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata (Continua dalla I dei pagina) successi più Questi alcuni significativi. Il ruolo dell’U. S. però non consiste unicamente nel seguire e registrare gli avvenimenti interni ed esteri. Essa consiste sopratutto nell’indirizzare e nel dirigere le masse nella lotta per i rapporti socialisti che poggiano — come dice il comp. Kardelj — «sulla proprietà sociale dei mezzi di produzione e sulla trasformazione demo-cratica e socialista della piccola produzione individuale dei beni e cioè : 1) L’Un. S. è, per ie masse, una pubblica libera tribuna della politica e del pensiero socialista, la forma organizzativa di una libera competizione delle opinioni su base socialista in genere. 2) L’U. S. deve divenire la base politica per tutti gli organi dell’autogoverno statale e sociale: così questi organi saranno, in una larga discussione e critica, sotto il continuo controllo delle masse. 3) L’U. S. deve essere sufficente-mente ampia nella sua piattaforma politica per rendere possibile la collaborazione ad ogni cittadino che si comporti onestamente verso la società e accetti le concezioni generali del socialismo, senza riguardo alle divergenze di opinioni ideologiche e altre. 4 ) L’U. S„ per i suoi metodi di lavoro) deve agire come parlamento generale del popolo, che siede in permanenza e nel quale ogni benintenzionato cittadino possa e-sprimere le proprie opinioni, formulare le proprie proposte e le proprie critiche in qualsiasi campo della vita sociale». Il mutamento del Fronte Popo- lare in Unione Socialista non è stato quindi una questione formale di denominazione, ma una trasformazione essenziale del carattere e del ruolo della nostra Organizzazione nelle nuove condizioni. Ecco perchè all’ultima assemblea del Fronte popolare è stato deciso il mutamento della denominazione dell’UAIS in Unione Socialista. Tuttavia, ed è naturale, l’Unione Socialista non è ancora in grado di far fronte ai compiti suaccennati, sopratutto perchè i nuovi metodi e le nuove forme di lavoro presentano maggiori difficoltà e più impegno di prima da parte dei comunisti e dei membri migliori dell’U. S., che a ciò non si sono ancora assuefatti pienamente. Nelle nuove condizioni si deve opporsi alle varie tendenze errate, manifestatesi alle riunioni, con la forza della convinzione, con il prestigio personale, con il sapere. Tutto questo è molto più difficile; ma tanto più nobile. L’attività politica fra le masse rimane pertanto egualmente importante, poiché la comparsa di tendenze e situazioni nocive si verifica laddove manca un’organizzazione attiva. Fra le altre tendenze nolcive si manifestano vecchi antagonismi creati intenzionalmente nel passato dalle «cliques» detentrici del potere come, ad esempio a Boršt, Labor, Dekani, S. Antonio, S. Pietro e Villanova, che provocano un danno morale e materiale per cui in qualche località non sojho state ancora completate le case del cooperatore, e riparate le strade. Viceversa laddove, come a Padna, Lopar, An-carano, Pirano e altrove, il Fronte è stato attivo, l’inconveniènte è stato eliminato specie fra i giova- NOBILE OPERA ni. La reazióne alimenta queste vecchie tendenze poiché sa che l’unità delle masse è il suo peggior nemico. A questo riguardo non dobbiamo rimanere indifferenti di fronte al lavoro del nemico, il cui scopo principale consiste nel cercare di rompere l’unità delle nostre file. Un fronte attivo significa, quindi, unità e compattezza, condizioni prime di ógni successo. Nella lotta per il socialismo, necessita combattere tutte letenden-ze e manifestazioni dell’attività del nemico, senza distinzione alcuna fra la reazione e il cominformismo. Se è vero che quest’ultimo sia demoralizzato ed abbia perduto ogni consistenza, ciò non significa che noi dobbiamo tralasciare di combatterlo a fondo. Esso è sinonimo di ciò che di peggiore esiste: burocratismo, carrierismo, sciovinismo, dittatura di casta. L’indirizzo comune della reazione e del cominformismo è la passivizzazione delle masse per disinteressarle della gestione operaia, dell’autogoverno ne-* gli organi del patere in genere. La propaganda e gii attacchi del ULN alla nostra USPL ed al Potere popolare non sono cessati nemmeno dopo l’ultima lezione ricevuta dalla democrazia vaticana alle .elezioni politiche in Italia. Le trombe sono ancqr sempre aperte e rimbombanti, sebbene l’opinione pubblica, che non ne ha colpa e che deve soffrire tali fanfare, si meravigli di tanta sfrontatezza. Gli «impauriti» popoli della Jugoslavia dinanzi alle fanfare minacciose e assordanti, rispondono alla vecchia maniera. Tra esse figure la nostra vecchia conoscenza, il vescovo Santin che ha reagito in modo del tutto insensato alla giusta e logica richiesta dei nostri lavoratori che venga estesa anche nella nostra zona la legge sulle comunità religiose, Egli dice che con ciò verrebbe tagliati l’unico collegamento tra le due zone. Questo collegamento e già però da tempo tagliato tra i credenti e il vescovo, poiché la stragrande maggioranza dei nostri credenti è contraria al vescovo, che è stato il più intimo collaboratore, fascista e che tuttora è il più acerrimo nemico dei credenti sloveni. Per quanto riguarda il collegamento tra i sacerdoti e il vescctvo, questo viene mantenuto soltanto con il terrore e la minaccia della scomunica. Soltanto un paio di sacerdoti sciovinisti mantengono un collegamento normale con il loro degno superiore. E questo è anche l’unico canale attraverso il quale giungono le direttive per organizzare la resistenza contro tutto quanto è socialista e jugoslavo. Le nostre organizzazioni dell’USPL devono essere ancor più vigili e non devono permettere che i sentimenti religiosi vengano sfruttati per finalità scioviniste ed antisocialiste. Ritengo sia pienamente giusto e necessario che la richiesta della nostra popolazione per la estensione della legge delle comunità religiose alla nostra zona sia appoggiata presso gli organi competenti e realizzata. Nè dobbiamo dimenticare il C. L. N., che continua a inviare aiuti ai suoi agenti nel nostro distretto. Tra gli insegnanti ci Nano ancora quelli che ricevono il regolare sussidio. Reputo che chiudere gli occhi sia troppo. La nostra comunità socialista non può attendersi alcuna utilità da persone che sono talmente immorali da mantenere ancor sempre, malgrado; gli avvenimenti, legami illegali e ricevere sussidi, ovvero stipendi, dai nemici della nostra comunità socialista. L’attività delle organizzazioni politiche consiste nel vigilare sulle attività del nemico, nel controllare la pubblica amministrazione e la gestione dell’economia in genere. Se analizziamo le nostre organizzazioni sociali ed economiche, rileviamo che esse sono molto forti e vaste, rileviamo che sono rari i singoli che si trovano fuori delle stesse e che il numero di essi è in continua diminuzione. Così ,ad esempio, del numero complessivo di 27 mila 400 elettori, 24 mila 500 persone, cioè l’88 per cento fanno parte dell’USPL. Eccettuati alcuni apprendisti dell’artigianato, tutti coloro c|ie si trovano in rapporti di lavoro sono membri dei sindacati. Delle 5.245 economie agricole del distretto, ben 4.518,’ cioè l’86 per cento, fanno parte delle cooperative agricole. Questo numero sarebbe ancora maggiore se in alcune cooperative (Capodistria e Škofije) la percentuale ndn fosse sotto la media. Quanto detto dell’Unione Socialista e dei Sindacati, vale in linea di massima ancor per le altre organizzazioni, non meno importanti, come la gioventù, le donne, i pionieri, l’Associazione combattenti, le organizzazioni culturali e sportive ed altre che l’Unione socialista deve indirizzare e guidare. Un compito di particolare impor-tanza per l’Unione Socialista è sviluppare l’attività più larga delle masse nell’economia in genere, nel-l’elevamento e nel miglioramento della produzione, in particolare di quella agricola, sia nel settore co-ojperativistico, sia in quello privato. Un problema molto'serio è il rinnovamento dei vigneti e dei frutteti, è lo sviluppo di nuove capacità produttive. Qualcosa si è già fatto nell’anno in corso con l’organizzazione dei vivai e cofu l’inizio dei lavori di miglioramento, ma in avvenire sarà necessario prendere anche misure amministrative, atte a garantire un rinnovamento sistematico della base produttiva, il rimboschimento delle zone carsiche, il miglioramento dell’allevamento del bestiame, l’irrigazione delle zone povere d’acqua, l’amplia-mento; delle colture intensive, ecc., problemi tutti alla cui soluzione sono chiamate a partecipare la masse, appunto attraverso l’Unione Socialista. Considerando gli innumerevoli successi della Jugoslavia nella politica estera, i successi conseguiti nell’edificazione delle forti basi dell’ecomomia socialista e i rapporti all’interno, nella realizzazione dei quali ha indubi meriti la Lega dei comunisti e l’Unione Socialista del popolo lavoratore, saremo anche in avvenire come ora saldamente uniti attorno ai nostri dirigenti, con alla testa il cofnpa-gno Tito e continueremo la nostra nobile opera per il socialismo, per la fratellanza tra i popoli, per la pace nel mondo. La nostra Unione socialista del Popolo lavoratore deve continuare questo suo compito con gli stessi successi conseguili nel passato.