ANNO II. Capodistria \ Giugno 4868. N II. LÀ PROVINCIA CIORJIILE DEGLI INTERESSI CITILI, ECONOMICI ED AMfflIK1STRATE¥I DELL'ISTRIA. Esce il 1 ed il IO d'ogni mese. ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3; semestre e quadrimestre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso la Redazione. Movimento della popolazione nell" Istria. La quantità della popolazione in un paese sta in rapporto diretto colle sue condizioni economiche e civili. Quanto più povero ed incollo è un popolo, lauto meno è numeroso; esso s'accresce a misura che progredisce in civiltà. Ognuno sa che ne'paesi dove s'uniscono agricoltura, commercio ed industria v' ha una popolazione più densa che in quelli abitati soltanto da pastori o da agricoltori^ ed essa aumenta in proporzione che l'agricoltura si perfeziona, il commercio si fa più attivo, l'industria s'estende ed affina. Colla scorta pertanto della conosciuta quantità della popolazione d'una provincia in diverse epoche, si _puó determinare la relativa maggiore o minore prosperità dei suoi abitanti; e viceversa, volendo calcolare approssimativamente la popolazione sconosciuta d' un paese in tempi remoti, basla avere dei sicuri dati sullo stato delle sue condizioni economiche d'allora. Volendo io in oggi presentare un debole quadro del movimento della popolazione della nostra provincia da mezzo secolo in qua, per quanto me lo permettono le poche annotazioni falle in passalo e tratte da pubblicazioni ufficiali, pensai di aggiungere, a meglio dilucidarlo, qualche notizia sui numero degli a-bilanti nei tempi anteriori se non dell' Istria intera, almeno d'una parie, o d' una regione, o di qualche luogo, in quanto mi trovo averne preso nota da scrittori o documenti. Ma queste scarse notizie non rimontano più in là del 1500. Della popolazione dei tempi più addietro siamo affatto all'oscuro, se forse si ec-cetui qualche municipio, e non resterebbe che farne delle probabili induzioni, appoggiandosi su qualche dato certo fornitoci dalla storia. Così ignoriamo del tutto quanto popolo nutrisse l'Istria non solo al tempo che soggiacque alla conquista dei Romani, ma ben anche durante il lungo periodo della massima di lei floridezza goduta sotto il dominio loro e dei bizantini, e lo stesso dicasi di tutto il successivo periodo del medio evo. Ciò non pertanto per induzioni qualcosa si potrebbe dirne con qualche probabilità di non andar trofeo lungi dal vero. Proviamoci. Prendiamo l'epoca della conquista romana, cioè 179 anni avanti G. C. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, asoldi !> per linea. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Pagamenti antecipati. st' argomento, ed io calcherò la stessa sua strada ; se-nonchè siccome egli dava minori limiti, che io non faccia, al paese dominalo da re Epulo, i risultati delle induzioni devono essere tra noi diversi. Per motivi che non è qui luogo di esporre ritengo che egli signoreggiasse tutta l'Istria naturale dal Timavo all'Arsa, dalle montagne al mare. La superficie di questi» territorio corrisponderebbe incirca all' area dell' Istria amministrativa d'oggidì, escluse le isole de! Quarncro. Nella campagna del 478 dopo la battaglia al Timavo, e sino al marzo del 479, gl'istriani debolmente e dubbiamente soccorsi dai contermini Carni o Galli sotto Carmelo, che avea 3 o A mila uomini, trova-vansi contro due eserciti consolari, quello di Manlio "