ORGANO DELL'UNIONE ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL'ISTRIA Direzione - Redazione - Ammin. R. Castelleone 2 - Capodistria tei. 170 ANNO IV. No. 177 Capodistria. Mercoledì, 14 febbraio 1951 3 Din. - 15 LIR I# piano economico annuale 1951 è un altro passo innanzi nell9 edificazione delia nostra economi® socialista ABONAMENTI: Zona B: anno Din. 150, sem. Din. 75 — JUGOSLAVIA: anno Din. 200, sem. Din. 100.— IL PIANO ECONOMICO Alla II. sessione ordinaria del C.P.. C. I., tenutasi a Capodistria il 3. c. m.,-è stato approvato, unitamente ad altre decisioni di somma importanza, il piano economico per l’anno 1951. Per le sue caratteristiche il piano economico annuale 1951 rappresenta un notevole passo innanzi nello sviluppo della nostra economia e la cui realizzatone eleverà ulteriormente il tenore di vita della nostra popolazione. Il piano fissa 524.5 milioni di din. per sii investimenti, dal cui totale 355.1 milioni sono destinati per le o-pere dell’edilizia ed il rimanente per la necessaria attrezzatura. NeU’ambito del piano finanziario 1951, che prevede l’ammontare complessivo di 814.5 milioni di din., gli stanziamenti per gii investimenti rappresentano un grande contributo per l’elevamento economico e culturale del nostro Cir- ” condario. Il piano stabilisce un aumento della produzione industriale con un più razionale sfruttamento degli impianti con una migliore organizzazione del lavoro e con varie razionalizzazioni. Nell'industria chimica, ad esempio, sarà elevata la produzione del cloru-do di magnesio a 250 tonn. e del solfato di magnesio, a 500 tonn., la cui produzione venne iniziata l’anno scorso a Strugnano e Sicciole è che renderà possibile l’aumento della pro. duzione di materiale edilizio. Nel piano è previsto pure l’elevamento della produzione del sapone, a 1.500 tonnellate e della soda a 260. Per l’incremento ulteriore dell’edilizia e la portata a termine degli obiettivi, posti in lavorazione il decorso anno necessiterà una grande quantità di materiali. Al fine di soddisfare le esigenze sarà provvisto per la fabbricazione nel nostro territorio d'i 3000 tonn. di calce e 6 milioni di materiali laterizi. A Caldania sarà aperta una cava, mentre in quella di Canegra la produzione verrà portata a 60 mila tonn. ed i prodotti in cemento raggiungeranno le 1.200 tonn. Nell’industria dei legname sarà aperta una segheria e verrà elevata del 70% produzione di mobili d’arredamento, nonché quella delle scope e delle spaz. zole. Significativo è l’aumento previsto nel campo dell’industria alimentare. Una grande importanza economica rivestono la riattivazione della miniera di carbone a Sicciole' e lo sfruttamento dei giacimenti di bauxite, come pure l’aumento della produzione del sale comune e raffinato e l’aumento dela produzione nei Cantieri di Pirano. Il ramo basilare della nostra economia è senza dubbio l'agricoltura ed è perciò che la caratteristica fonda-mentale del piano economico 1951 è costituita dall’aumento della produzione agricola, che è il compito fon- i damentale del piano stesso. Con la meccanizzazione dell’agricoltura, con la lavorazione meccanica della terra e con l’aumento del 10% delle superfici seminate a colture intensive, con le bonifiche della Valle del Quieto e della Dragogna, con la ricostruzione degli impianti d'irrigazione, sarà possibile l'aumento della produzione agricola. Per l’allargamento ed il rinnovo dei vigneti sarà piantato 1 milione di viti. L’allevamento del bestiame sarà aumentato, per i bovini del 10%, per i suini del 5%, delle scrofe da riproduzione dei 20% e del pollame del 10%. Lo sviluppo del cooperativismo riceverà nuovo impulso con la costruzione di altre 18 case del cooperatore ed altri edifici economici. Per l’elevamento dei quadri dei pescatori sarà aperta una scuola pesca. Notevoli investimenti sono destinati al rafforzamento dell’economia comunale. A Capodistria sarà costruita una centrale trasformatori, ricostruita la rete idrica, ultimati l’albergo, il mercato-pescheria e ricostruite alcune case di abitazione. Umago sarà dotata di un nuovo impianto idrico. Nel piano è prevista pure la costruzione di alcune nuove strade e la riparazione di tutta la rete stradale. Grandi investimenti sono previsti per il rinnovamento degli alberghi di Portorose al cui scopo sono stati destinati 42.8 milioni di din. Significativi sono gli investimenti per la pub-blca sanità, che prevedono l’istituzione di un reparto per malattie croniche a Pirano, di una sezione pediatrica a Capodistria, di un reparto maternità ad Isola e di uno per malattie polmonari ad Anoarano. Così pure sarà isti. ) tuto un dispensario antitubercolare centrale, una policlinica scolastica, un consultorio per gestanti ed altro. 11 prodotto delle olire Nei 1950, nel distretto di Capodistria, sono stati prodotti 1,017. 461 kg. di olive, che hanno dato 142.362 kg. di olio. A confronto della produzione® del 1949, ü quantitativo dell’anno scorso risulta inferiore del 60%. L’annata, nel complesso, è stata cattiva, dato che la siccità ha arrecato grandi danni in generale all’agricoltura. Ciò che ha contribuito pai al peggioramento della situazione del raccolto delle olive, è stata la mosca dell’olivo la lotta contro la quale non è stata condotta con .energia da parte degli organi competenti e da parte dei coltivatori stessi, che sono stati la causa prima dei danni subiti da loro stessi. La gara d'emulazione in onore al X. Anniversario dell'O.F. e del I. Maggio __ , ','f ‘ ' ■ i „„ . ., • * ' •». - < ir* t SONO STATI PRESI GLI IMPEGNI e si é iniziata l’attività nelle basi La popolazione dimostra un sempre maggiore attaccamento all’U.A.I.S. La gara di emulazione, in onore al X. Anniversario . dell’O. F. e del I. Maggio, ha avuto inizio con ì preparativi di carattere organizzativo in tutte le organizzazioni base dell’UAIS del Circondario e daU’jnizio di un’attività notevole nel campo del lavoro volontario e dell’elevamiento ideologico delle massie, con conferenze di carattere politico. Le organizzazioni base dell’UAIS hanno organizzato riunioni di massa, cui ha partecipato un grande numero di .membri, e nelle quali sono stati discussi i piani dii lavoro, che sono stati poi approvati. ' In certe basi i membri dell’UAIS si sono messi immediatamente al lavoro, ottenendo ottimi risultati, mentre in altre si è notato ancora un pò d’attendismo e mancanza d’iniziativa per cui il lavoro concreto ristagna richiedendo aiuto ed un maggiore controllo da parte dei comitati distrettuali. Nel distretto di Buie, nei primi 8 g. di gara sono state eseguite 4755 ore di lavoro volontario con la partecipazione di 559 membri dell’UAIS. Il migliore settore è Verteneglo con 2.500 ore. Sempre nel buiese, sono stati formati 37 gruppi di studio ed organizzati 4 .corsi dj lingua italiana e croata. Dato che la valutazione per il riconoscimento delle migliori organizzazioni a conclusione della gara, avver. rà in base al Lavoro svolto in tutti i rami di attività e non soltanto nel lavoro volontario, è necessario dare al lavoro in gemere quell’ampiezza e quella consistenza che permettano di impegnare ogni singolo membro ed ogni singola organizzazione alla base in u_ na reciproca gara a chi sarà il migliore. Particolarmente importante è il lavoro ideologico — culturale, sviluppato in larghezza, la cui importanza, quà e là viene ancora sottovalutata. Ugualmente necessita che l’UAIS curi ed appoggi le organizzazioni di Nella Casa del Cooperatore di Buie si è tenuta l’Assemblea annuale del C.C.P.I. alla presenza di circa 300 so. ci. Il camp. Medica ha portato i saluti del Comitato distrettuale del PC, il comip. Sabati quelli dell’Unione degli Italiani ed il comp. Budgina quelli dei CirCoIi di Cultura Croati. Sotto la presidenza dei comp. Bonetti, Marzani e Maratto, l’Assemblea ha trattalo vari problemi riguardanti lo sviluppo artistico culturale dei Circolo e largamente della cultura tra le masse. Il comp. Dambrosi ha presentato il consuntivo di lavoro del 1950 ed ha dato una soddisfacente analisi del lavoro svolto. Il comp. Dambrosi ha sottolineato l’importanza dello sviluppo dii una lotta a fondo contro ogni tendenza piccolo borghese e revisionista nell’attività artistico-culturale, collegando questa lotta ai meravigliosi risultati ottenuti dalla minoranza italiana nella R.F.P.J. Dopo aver messo in luce la campagna di calunnie cominformi-sta contro i popoli jugoslavi, egli ha fatto una sintesi del lavoro svolto, dalla quale risulta come siano state eseguite 28 rappresentazioni con 315 bri, in modo da .attrarli tutti nella gara di emulazione. d’emuilazìone. Buie Nel settore dii Buie i membri del-rUAIS hanno aderito entusiasticamente alla gara. L’attività è notevole, spe. cialmente a Gambozzi, ove sono già state effettuate 980 ore di lavoro volontario alla, riparazione delle strade, a Ribali, ove le ore di lavoro volontario ammontano a 450 ed ove si distingue per la sua attività il comp. Bassanese Umberto, di 66 anni, che può essere d’esempio agli altri, a Tri-bano, dove i membri dell’UAIS hanno dato 750 ore dii lavora volontario. Comunque anche qui il lavoro ideolo-gìco-culturale viene trascurato. A Buie, città, invece i risultati sono inferiori alle reali possibilità e ciò per il cattivo funzionamento di molte basi che non corrispondono ai compiti accettati. I risultati registrano: 150 ore di lavoro volontario, la costituzione di 6 gruppi di studio in aggiunta ai 9 preesistenti, ove si studia la legge jugoslava sui consigli operai, l’elezione d'i 7 gruppi di ispettori popolari e dei consigli cittadini e la raccolta al 100% delle quote dell’UAIS per gennaio, nonché parte di quelle per febbraio. Nelle riunioni! di massa della scorsa settimana, cui hanno partecipato 450 cittadini, sano stati presii gli impegni per la gara, che ammontano com. plessivamente ad 8.000 ore di lavoro volontario e sono stati approvati i piani d’emulazione. Si è iniziato anche il lavoro di allestimento delle sedi di base. In pubbliche riunioni i membri del-l’UAIS hanno deciso dii ritirare le tessere dell’UAIS ai noti cominformistu Monica Amorino e Limocin Aldo, che piavano coniducenido una campagna demigratrice ied antipopolare. Ciò dimostra che i democratici di Buie sono sempre vigili e decisi a difendere le conquiste del popolo. esecutori ed 8.460 spettatori, siano stati costituiti 2 complessi artistico-, culturali con 59 componenti, siano stati iscritti 348 nuovi soci e siano state tenute 18 riunioni dii comitato, nonché l’assetoiea annuale. A conclusione della relazione, è stato presentato il piano di lavoro per il 1951 ed il resoconto finazianio, cui è seguita la .discussione nella quale sono intervenuti i compagni Guriain, Posar, Antonini Anna ed altri che hanno trattato ■alcuni-problemi del circolo e della .lotta contro le tendenze revisioniste. L’Assemblea ha delegato una commissione per l’esame di alcune variazioni allo statuto ed ha eletto il nuovo comitato che risulta così composto: Bonetti Romano, Posar Silvano, Mar-zar! Francesco, Antonini Anna, Moretto Antonio, Posar Rina, Sillaberà Gildo, Acquat'iva Leonardo, Cimador Giusto, Botleca Urbano ed altri. Sono stati pure eletti i dalegati che parteciperanno all’Assemblea dell’U. nione degli Italiani nel marzo venturo. A conclusione dei lavori è stato stabilito ohe il Circolo porterà il nome dal combattente antifascista Francesco Papo e sono stati inviati telegrammi al Pirano A Pirano, nella scorsa settimana si sono svolte le riunioni di massa per l’assunzione degli impegni e per l’approvazione dei piani d’emulazione con urna buona piaj-tecliipiazione. Alle riunioni sono stati eletti pure 9 gruppi d’ispettori popolari e son$> state formate in ogni base le commissioni del-l’UAIS per gli alloggi. Il primo frutto dell’opera di queste commissioni, è l’assegnaziome a sei famiglie di lavoratori d’assalto di altrettanti alloggi decenti in vi.a Oberdan 16, poiché è giusto che chi lavora abbia ja possibilità di alloggiare in locali corrispondenti alle sue esigenze. Domenica scorsa in località Flesso una quarantina di membri dell’U-AIS ha dato circa 100 ore di lavoro volontario alla riparazione delle strade. Tuttavia a Pirano l’attività è ancora molto ridotta ed in particolare viene ancora indebitamente trascurato il lavoro ideologico-culturale fra le larghe masse. Dove sono i gruppi di studio? Quando iincominceranno a funzionare? Un’altra domanda: Quando si riapriranno i battenti del Circolo di Cultura da mesi quasi inattivo come complesso organico? Isola Le organizzazioni dell’UAIS di Isold stanno rafforzandosi gradatamente. Sempre più stretta diviene la collaborazione della cittadinanza con la dirigenza delle basi e la cura di questa per gli interessi della popolazione. Recentemente, tramite le basi del-l’UAIS, sono stati distribuiti oggetti di largo consumo con criteri di giustizia sociale: 19 ferri elettrici da stiro, 30 coperte imbottite, 37 letti, 15 paia di guanti da donna e 16 scarponi da montagna con buoni a prezzi ridotti. La proposta degli abitanti di via Moro per l’Installazione dell’impianto e-lettrico, fatta tramite l’UAIS, è stata accolta dal C. P. C. ed il lavoro è stato già portato a termine. La proposta di un gruppo di membri dell’UAIS per i lavorìi di canalizzazione in via Zammarin è stata pure trasmessa dall’UAIS al CPC, il quale ultimo ha già stanziato allo scopo 250.000 dinari. I lavori sono già in pieno corso ed i-n breve saranno ultimati. Un altro gruppo di membri dell’UAIS, ha richiesto insistentemente il ritiro delle carte annonarie ad alcuni elementi che lavorano a Trieste e si dedicano ad affari poco puliti. Questi ed altri fatti dimostrano come la popolazione di Isola rafforzi il suo attaccamento alla propria organizzazione di massa e come sempre più si rafforzi la coscienza dei membri dell’UAIS. Nell’attuale gara d’emulazione i risultati non sono ancora grandi, tuttavia Isola non vorrà essere seconda a nessuno dimostranda ancora una volta di essere in prima fila nell’edificazione socialista. Capodistria Nelle basi dii Caipodistnia sono state tenute le riunioni! di massa congiunte a conferenze relative al discorso del comp. Kardelj sulla politica estera della R. F. P. J. che sono state attentamente seguite dai presenti intervenuti in più casi (positivamente nella discussione. Alle stesse riunioni sono stati presi gli Impegni ed approvati i piani per l’emulazione ed eletti gli ispettori popolari. Tuttavia l’attività per la messa in pratica del lavoro previsto per La gara non ha ancora raggiunto l’intensità necessaria per la sua realizzazione. ANNIVERSARIO DEL „MANIFESTO DEI COMUNISTI" Nel febbraio del 1848 fu stampato a Londra il «Manifesto dei Comunisti». Karl Marx e Friedrich Engels ne furono i compilatori, dietro incarico ricevuto dalla «Lega dei Comunisti». La «Lelga dei Comunisti» — organizzazione operaia internazionale — incaricò Marx ed Engels, durante il Congresso tenutosi a Londra nel novembre dell’anno precedente, di redi-gere e pubblicare un programma dettagliato teòrico e pratico per la lotta del movimento operaio internazionale. i Il «Manifesto dei Comunisti» fu compilato nell’epoca in cui il capitalismo aveva già esteso il dominio sulla maggior parte degli stati europei, epo. ca che coincide con l’inizio di una larga lotta politica nella quale il proletariato si afferma come classe, destinata ad abbattere io sfruttamento del suo mortale nemico: il capitalismo. In quest’opera Marx ed Engels hanno dimostrato scientificamente lo storico ruolo del proletariato nella lotta per il socialismo. «IN QUEST'OPERA — ha scritto Lenin — VI E’ ESPOSTA, CON UNA GENIALE CHIAREZZA ED ACUME, LA SCIENZA UNIVERSALE, IL Ma! TERIALISMO PIU’ CONSEGUENTE, CHE ABBRACCIA ANCHE IL CAMPO DELLA VITA SOCIALE, LA DIALETTICA COME LA PIU’ COMPLETA E PIU’ PROFONDA TEORIA DELLO SVILUPPO, LA TEORIA DELLA LOTTA DI CLASSE ED IL RUOLO STORICO UNIVERSALE E RIVOLUZIONARIO DEL PROLETARIATO, CREATORE DELLA NUOVA SOCIETÀ’ COMUNISTA.» La prima pubblicazione del «Manifesto» fu fatta in lingua tedesca in dodici edizioni. Nel 1848 fu pubblicato in francese e nel 1850 in inglese. Un’edizione! in polacco venne fatta a Londra poco dopo l’edizione tedesca, mentre qualche anno dopo uscì a Ginevra un’edizione in lingua russa. Subita dopo la sua prima pubblicazione in tedesco, il «Manifesto» fu tradot. to anche in lingua danese, mentre og. gi si può dire benissimo che ormai esso è stato pubblicato in tutte le lingue La foga di dementis dalla Cecoslovacchia Grande sensazione ha prodotto nel-l’opiniane pubblica in Europa la fuga dalla Cecoslovacchia dell’ex ministro degli esteri dementis. Secondo notizie da fonti di solito bene informate, egli si trova attualmente nella zona americana della Germania occidentale. La fuga di dementis getta nuova luce sulla crisi in sviluppo, non solo nella vita interna della repubblica cecoslovacca e degli altri stati dell’Europa orientale, ma costituisce anche un sintomo significativo della situazione, sempre più grave, che ai viene delim e-aindo inei partiti ciominformisti dell’Europa orientaile. Il caso dementis è una nuova dimostrazione della prassi attuata dai dirigenti moscoviti nei confronti degli stati satelliti. E’ noto che il dr. dementis fu eliminato dal palcoscenico politico cecoslovacco già l’anno scorso, al tempo den IX Congresso del P. C. slovacco, a Bratislava. L’allora vice presidente del Governo di Praga, Siiroky, attaccò violentemente «la vecchia guardia co. monista» — Clememtis, Husak, Novo-mesky — accusandola di «simpatie per, l’occidamte», di «nazionalismo borghe. se», di «tendenze particolarlistichè». La-critica aveva l’evidente intenzione di condannare la posizione, assunta da alcuni vecchi militanti del partito, contro l’invadenza dei diri,genti sovie. tici nella viita interna dello stato e del partito cecoslovacchi. Al Congresso, dementis cercò di difendersi come mégliò potè, facendo atto di contrizione e di autocritica, con la promessa di migliorarsi. Tuttavia dovette rinunciare al suo posto nei governo e fu relegato a membro dell’amministrazione della Banca Nazionale. comp. Bakaric ed all’Unione degli Itali am * Il massa che, da parte loro, devono ìm. L’assemblea annuale del C. G P. I. di Buie Positivo bilancio di lavoro e prospettive per il futuro La lotta contro le tendenze antipopolari nei C.C.P.I ...........................................iimmmimmnnmraranMinii.......mura...mi............................................................................................iiniiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiimmimmiiiinimii La relazione del Segretario del P.CT.d.T. BabiČ Branko alla sessione del C. C. del 10.11. u. s. PER L'INDIPENDENZA DI TRIESTE Data l’importanza e l’attualità dell’argomento, riportiamo una breve sintesi della relazione sulla questione di Trieste fatta dal segretario del PC TT Branko Babič, alla Sessione del 10 febbraio 1951 del Comitato Centrale. I Il comp. Babič, dopo aver sottoline, ato còme nella zona anglo-americana del territorio dii Trieste è già iniziata la campagna preelettorale per le eieioni amministrative — elezioni che rappresentano un’importante battaglia politica — ha dichiarato di ritener necessario chiarire l’atteggi amento del Partito Comunista nei confronti di alcune questioni essenziali della politica triestina. Il comp. Babic ritiene utile questo chiarimento affinchè le larghe masse abbiano un’esatta comprensione dei problemi triestini e per evitare che certe interpretazioni maliziosamente storpiate vengano sfruttate come in passato da una falsa propaganda politica. L’atteggiiamento assunto dal PC al II Congresso, secondo cui la questione di Trieste dovrebbe risolversi con un’accordo tra l’Italia e la Jugoslavia, è i>i risultato di una constatazione, e ' cioè che il Trattato di Pace ha tenuto conto soltanto dei confini territoriali, nel mentre i punti essenziali, contenuti nello statuto provvisorio del TLT e.d in quello permanente, non furono affatto messi in pratica. Il comp. Babič ha temuto a dichiarare a questo proposito che la politica dei. le grandi potenze, alle quali 1 ONU conferì iilv mandato provvisorio per l’amministrazione, si basò sempre su u. na politica di revisione del Trattato idi Pace, con una graduale liquidazione dei territorio stesso a vantaggio di una sola parte. Tale politica, che non ha mai tenuto conto degli interessi di Trieste arrivò sino alla dichiarazione tripartita. Il compagno Segretario ha tracciato quindi un quadro degli avvenimenti seguiti alla risoluzione del Cominform, .da oui si è potuto constatare come ,1'URSS abbia, tramite la sua agenzia coffiinformi'Sta di Roma — che si servi a sua volta della propria appen. dice triestina — lattato per l’adesione del TLT all’Italia, dando un’inspe. rato appoggio ai Circoli nazionalisti e sciovinisti italiani. Queste, ha affermato il compagno Babic, sono state la cause che dettarono la nota dichiarazione del II Con. gnesso, dichiarazione che teneva conto del cambiamento de rapporti di forze, avvenuto nel mondo e delle combinazioni Internazionali di cui era vittima il TLT. Era logico che il PC tenesse conto degli interessi di entrain, bi gli Stati confinanti, nonché degli interessi e delle aspirazioni della popolazione triestina affinchè l’Italia e la Jugoslavia affrontino, di comune accordo, la questione. Appunto per- ciò una .posizione indipendente di Tri. eate è nell interesse di entrambi i paesi ed in modo particolare della stessa Trieste che hia bisogno del concorso di entrambi i paesi nonché del più ampio retroterra per un suo maggiore sviluppo. Anche la questione nazionale potrà avere così una giusta soluzione, facendo di Trieste un punto di contatto e di comprensione fra l’Italia e la Jugoslavia e non più un focolaio di odio. Il comp. Babič è, passato (quindi ad anali zare concretamente una serie di questioni fondamentali da risolvere della vita politica ed economica triestina. Una di queste è che il Consiglio di Zona divenga effettivamente il supremo Sjy gamo amirmniljtrativo e civile dene zona e cessi d’essere una semplice prefettura. L’attuale Consiglio di Zona non corrisponde inoltre agli interessi del popolo giacché è nominato dalTalto, nel mentre dovrebbe essere elettivo, restare in carica per un tempo determinato, essere composto da una Assemblea eletta con elezioni demo- cratiche, ed avere nel suo seno un organo esecutivo, eletto dall’Assemblea stessa. Nello stesso tempo è necessario edificare gradatamente una legislazione propria, corrispondente alla realtà locale ed all’autonomia di Trieste. In accordo con tale politica, è necessario emanare una propria legge elettorale democratica, basata sul sistema proporzionale. Il comp. Babic, accennando ai Comuni, ha sottolineato che bisogna dare a questi la più larga autonomia amministrativa, tenendo conto dei bisogni delle larghe masse popolari. Ritornando sull’argomento della parità nazionale, il Segretario del PC ha dichiarato che la popolazione slovena non deve essere più considerata, come oggi è tendenza generale, mino, ranza. nazionale. Nej campo economico, Trieste devo, sganciarsi datila sua subordinaziona alITtalia, stringendo invece rapporti economici con tutti gli stati limitrofi, e sopratutto con il suo vasto retroterra, nonché creare una propria bilancia di paigamenti ed un conto clearing con tutti gli Sati con i quali ha rapporti economici. Ciò permetterà a .Trieste di sviluppare il commercio di (Continua in IV. pag.) Si allarga rapidamente la crisi del P.C. in Italia Nuove dimissioni ed espulsioni a seguito del caso Cucchi ■ Magnani Le dimissioni dal P. C.I. dei due deputati Comunisti italiani, Magnani e Cucchi, avvenute due settimane addietro, non hanno mancato di avere delle vaste ripercussioni, in tutta la penisola, ed hanno superato ogni previsione. Non passa giorno ormai senza che si apprenda di nuove dimissioni o di espulsioni dal Partito Comunista italiano e dall’ANPI, di militanti operai, intellettuali ed ex partigiani, che si associano alla franca presa di posizione dèi due deputati emiliani. Sono di questi ultimi giorni le dimissioni di Vittorio Pellizzi, già primo Prefetto della Provincia di Reggio E-milia dopo la liberazione e membro della segreteria provinciale del Partito Comunista, e dello scultore Sarti Vignola di Bologna. In questa'stessa città si sono successivamente dimessi dial Partito Giorgio Sternini, già Com. missario dei gruppo armato partigiano «Stella Rossa, l’ex ufficale partigiano Gino Venturi ed altri ancora. Lo scrittore Ravigni ed il poeta Gatto hanno rotto con il Partito, dopo le precedenti dimissioni di altri intellettuali progressisti quali Bandinella Balbo, Fortini, Porzio e Mila, mentre su Titta Rossa grava l’accusa di «titoismo» perchè dirige una rivista italiana, accusata di ispirarsi a principi non ortodossi dal punto di vista stalinista. Se si aggiunge ancora che da quasi tutte le città dell’Italia settentrio- nale ed in particolare dtili’Emilia, considerata sino a ieri come la roccaforte del cominformismo italiano, giungono notizie, sempre più frequenti, sull’abbandono dol Partito comunista italiano da parte di un numero sempre più grande di operai e di braccianti, risultano chiari il ritmo e la gravità della crisi, che dilania il movimento politico che avrebbe dovuto essere l’avanguardia della classe lavoratrice e delle masse democratiche italiane, e che a questa sua specifica funzione ha rinunciato, per assumere il ruolo dì semplice pedina dèi gioco politico internazionale di Mosca e di strumento del Cominform. Il ritorno di Togliati da Mosca, previsto fra pochi giorni, non potrà certamente fermare lo sviluppo del vasto movimento dissidente, e ciò quali che siano le direttive moscovite di cui il capo dell’Agenzia italiana del Cominform si farà latore. La crisi dei P. C. I. è determinata dal vasto malcontento che esiste già da molto tempo nelle file del Partito stesso a causa della politica opportunista sul piano interno e di completo assoggettamento al Cremlino sul piano internazionale, seguita dalla Direzione cominformista. Si tratta quindi, come è evidente, di una crisi politica di vasta portata, che nessuna misura organizzativa potrà evitare o contenere, e che si potrà ri. solvere solamente sul terreno politico. Lfi RASSEGNA DELLA SETTIMANA POLITICA NEL MONDO SEMPRE DIFFICOLTA’ ALL Ul A CAUSA DELLA POLITICA DEI BLOCCHI La esimia è ritornata alfine a Lake Success, dopo le arroventate battaglie oratorie della fine dello scorso mese e dei primi giorni di questo. Una cal. ma «sui generis», la cui caratteristica è costituita da un intenso lavorio che forse precede una tempesta non meno violenta di quella che si scate. nò in occasione della votazione sulla mozione di condanna della ..'ina. L’impressiome della gravita di quésta decisione adottata dall’O.N.U., sot. to la pressione statunitense, sembra gravare su tutte le delegazioni che partecipano ai lavori die! Comitato Politico. Intanto nessun passo in avanti e stato fatto per la formazione della Commissione d;el buoni uffici la quale; _ secondo la mozione statunitense, dovrebbe prendere contatti con il Governo di Pechino prima che entri in azione la Commissione per le misure collettive, ili cui compito sarebbe quelli di affrontare il problema delle sanzioni contro la Cina. Le difficoltà sorte per la costituzione dei due Comitati, la formazione dei quali rappresenta la questione centrale oggi all’O.N.U., riflettano la perplessità che sembra dominare l’opinione pubblica dopo gli ultimi sviluppi della spinosa questione daU’Esbremo Oriente, perplessità che trae la sua ragione di essere innanzitutto dalla universale convinzione che stia accadendo qualcosa di drammaticamente illogico, quasi paradossale, nel mo_ mento stesso in culi altre prospettive sembrano aprirsi altrove. La prospettata conferenza quadripartita tra i Ministri degli Ester! delle quattro mag. gior,i potenze è una delle più importanti di tali prospettive. Il Ministro degli Esteri sovietico ha infatti consegnato qualche giorno addietro agli ambasciatori britannico, americano e francese, la risposta del suo Governo ai precedenti documenti diplomatici occidentali del 23 gennaio, in merito alla convocazione della conferenza quadripartita, la quale da oltre tre mesi costituisce il tema di un dialogo che si svolge con un continuo scambio di note, tra i Paesi occidentali ed il Cremlino. L’ultima nota sovietica, buona parte della quiaile é dedicata alla stereotipata propaganda di Mosca contro i provvedimenti militari degli occidentali delTEuropa, non esclude la richiesta della altre tre potenze in merito ad un allargamento dell’ordine del giorno dei lavori della Conferenza quadripartita a tutti i problemi europei, ed afferma che da parte del Governo sovietico non vi sono obiezioni, a che la conferenza preliminare dei sostituì venga tenuta quato prima. Non si può certo obiettivamente af. fermare che la via alla Conferenza dei quattro è ormai decisamente a-> perta, ma siouramanete si è più vicini alla stessa di quanto lo si fosse due mesi addietro. Le prime reazioni nel. le capitali occidentali .alla terza nota di Mosca sono tutt’aitiro che sfavorevoli: in particolare il Governo di Parigi è del parere che il tentativo della Conferenza deve essere comunque fatto, prima di procedere decisamente a] riarmo della Germania. In merito all’ordine del giorno della conferenza a quattro si crede che il rappresentante della Gran Bretagna chiederà l'iimelusione nello stesso, del. la questione delle forze militari un-tgh'erdsi;,,romene e bulgare. Come è stato denunciato nei particolari anche dal Maresciallo Tito, in occasione del suo ultimo discorso all’Assemblea Nazionale, i Governi dei tre Paesi satelliti dell’Unione Sovietica hanno arbitraria, mente aumentato gli effetivi del loro eserciti rispetto ai limiti consentiti dal trattato di pace. Solo il ritorno alla normalità su questo particolare problema potrà rappresentare un se- rio contribuito per il mantenimento della pace, messa in discussione dalle continue e sempre più numerose pro. vocazióni effettuate dalle truppe di quei Paesi lungo i confini della Jugoslavia. Se è vero che la ricostruzione dell’esercito germanico in funzione an-tlsw.ieti.ca costituisce una minaccia per ia pace, è altrettanto vero che ima ndnaccia non meno .grave .per la sicurézza "ih Eüropa è rappresentata dagli eserciti della Bulgaria, della Romania e deU’Ungheria, strumenti della politica imperialistica del Cominform contro la Jugoslavia socialista. La questione tedesca è una delle questioni europee e la discussione della stessa non può naturalmente essere disgiunta dagli altri problemi del vecchio continente, tra i quali, oltre all’aocennato riarmo dei tre satelliti oirentaii, c’è quello del trattato di Pace con l’Austria. I problema tedesco non è di per se stesso una causa dell’attuale tensione internazionale, ma una manifestazione concreta della stessa, che trae la sua ragione d’essere dalla politica egemonica delle maggiori potenze, politica causa della quale oggi, a cinque anni dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale, si discute del riarmo della Germania, prima ancora che con quel sto Paese sia stato concluso il Tratto, to di Pace. Quale conseguenza della medesima politica delle due maggiori potenze si pone oggi sullo stesso piano la questione del Giappone, tornata d’attualità con la conclusione della missione di Foster Dulles, il quale ha dichiarato che il Governo giapponese ha accettato «calorosamente» la proposta degli U.S.A. intesa a mantenere truppe americane in Giappone dopo la firma del Trattato di Pace, ed a mettere il Giappone in condizioni di partecipare militarmente al sistema della di. sa collettiva nel blocco occidentale. I Renzo Franchi ŽUJEVIČ RIABILITATO Belgrado. — L’ex Ministro delle Finanze, Sreten Zujevié, che aveva approvato a suo tempo la risoluzione del Com,inform — cosa che lo portò a tra., dire gli interessi della sua patria e lo portò a subire due anni di carcere — è stato nominato direttore deillTstituto per le Ricerche Economiche. Come è noto, Zujevié, metre era stato dato per morto, «vittima del terrore della cricca di Tito» dalla propaganda cominformista, aveva fatto, poco tempo fa, una pubblica professione di fede in urna conferenza stam. pa, affermando di essersi reso conto delia falsità del Cominform ed espri. mendo la sua riconoscenza al Partito per avergli resa possibile la riabilitazione. A s f *' HANOI — Uno scambio di prigionieri feriti è iih corso fra i Vietmlnh e i francesi nel Tonchino. Dodici prigionieri francesi, catturati indio scorso mese a Vinhyen sono già arrivati e: se ne attendono altri 'dieci. L’eva-quazione avviene con aerei da ricognizione con distintivi della Croce. Rossa. 1 PRAGA — Le donne del villaggio di Lidice, a suo tempo raso al suolo dagli occupatori tedeschi,, 1 quali vi perpetrarno Teccidio di quasi tutti gli abitanti, hanno indirizzato un messaggio al «popolo americano», in cui protestano contro II recente rilascia in libertà di alcuni criminali di guerra tedeschi. , : i.jti PM COPC®MPÄPD© ADUMGOECiraMOM GLI ELETTORI 11 ' ' ' ■' ... . i in mi mi.......■imi..■■■■... nfirtüPin/TnA fili fi TTÌ TTÌ 1 Tl 1 O t P fi «7 1 f\ TI A /Ini Pnfnrirt Attività sindacate nei nastri concitivi Ad Isola nelle fabbriche si preparano le Assemblee annuali All’ex Ampelea, all’ex Arrigoni ed alla Nardöne le maestranze si preparano per l’elezione dei Consigli Operai Come nel passato, anche quest’anno nei nostri collettivi di lavoro si svolgeranno tra breve le Assemblee annuali delle filiali sindacali. Questa volta però le Assemblee assumeranno, un particolare significato ed avranno una importanza cne tro può essere definita storica per la classe lavoratrice del nostro Circondario. Infatti, in base al re cente decreto approvato all’ultima sessione dei Comitato Popolare Circondariale del Potere, le maestranze dei nostri collettivi di lavoro, in occasione deil’Assemblea annuale, eleggeranno i Consigli Operai, i quali, a loro volta, procederanno all’elezione dei comitati amministrativi. Così anche per la nostra classe lavoratrice è giunto il grande momento in cui !a direzione e l’amministrazione delle fabbriche passeranno in mano ai produttori diretti che vedranno esaudita una delle più grandi loro aspirazioni, aspirazione che è un diritto incontestabile dopo che la classe operaia ha raggiunto la libertà dallo sfruttamento capitalista. Anche net quadro della lotta per una più vasta democratizzazione del Potere questa realizzazione, che vedremo tra breve nel nostro Circondario, è una grande vittoria per tutto il popolo lavoratore, il quale, progressivamente, prende in mano le leve di comando in tutti i settori della nostra società. .non ,ì:~ * I più grandi preparativi in questo senso certamente si svolgono ad Isoia ove hanno sede i nostri due maggiori collettivi di lavoro, i conservifici ex Ampelea ed ex Arrigoni. All’Ampelea in questi giorni si procede ali’eiezione dei comitati di reparto i quali avranno un’importante funzione neìia campagna preparatoria all’Assemblea annuale. Una grande riunione di massa di tutte le maestranze chiuderà il lavoro agitatorio il 19 prossimo e il 24 avrà luogo l’Assemblea annuale nei corso della quale verrà proceduto all’elezione del Consiglio degli Operai. 'In onore a questo grande avvenimento gli operai dell’Ampelea nei giorni scorsi si sono assunti importanti 'impegni tra i quali sono da citare, per la loro priorità, quelli di diminuire del 4% le assenze ingiustificate e del 6% le assenze giustificate. Anche all'Arrigonl in questi giorni sta procedendo all’elezione dei fiduciari di gruppo quindi a quella dei comitati di reparto cui seguirà l’Asselm-biea annuale. --- »rote vi sj stanno facendo alla fabbrica di cotto ex Narrigli arici collettivi del Circondario. La nostra classe operaia comprende l’importanza di questo avvenimento e, cosciente della sua responsabilità, si prepara ad assumere la direzione del- le imprese e ad ingaggiare una lotta ancor più tenace per l’edificazione socialista. Buie L’ ATTIVITÀ’ DEL C. C. P. I. DI CAPODISTRIA IRA BREVE L'APERTURA della Èlica La biblioteca sarà arricchita con nuove moderne opere di autori progressisti Nella biblioteca del Circolo Italiano di Coltura Popolare di Capodistria fervono i preparativi per la prossima apertura che è fissata per ì primi di marzo. In essa i soci potranno trovare, oltre i soliti libri, anche molti altri nuovi, opere moderne che il Circolo riceverà in dotazione dall’Unione degli Italiani a sistemazione ultimata. Giovani e anziani potranno così passare qualche ora nella sana lettura di buoni libri e studiarne il contenuto punto per punto dedicando ad essi il tempo libero giornaliero. Purtroppo non è-raso il caso che, specialmente i P/o.'C (, leggano senza alcun discernimento Libri di storia, biografie, , oman-zi, viaggi, .pubblicazioni buone e cattive, di valore e di nessun pregio, sor. - vaiando i .brani; che non sono dialogati (questo si riscontra per lo più nelle oreie di valore) e leggendo il resto sbadatamente, tasto re noter rii e dopo d’aver letto quel tale libro, senza, però saper spiegarne il contenuto e ricordando a mala pena il titolo. Questo non deve più succedere: i libri devono essere letti perchè lo spiritp progredisca è acquisti nuovo valore e noti perchè ai: indebolisca. Ecco perchè dovremo scégliere libri che abbiamo um contenuto sano e reale, leggerli attentarne ite perchè le idee e le immagini dei volumi non devono passare in noi come ombre, creando nel ■ , o animo soltanto una confusione che distoglierà la mente dal pensare. Per ,com,vendere un libro bisogna dedicargli del tempo, leggerlo magari poche pagine a] giorno e rileggerlo più volte finché il suo contenuto risulterà -te Wo in tutti i punti. Con la lettura di buoni libri, tutti possiamo formarci una cult' ra con uno «. rivo di volontà e con metodo razionale e assiduo. E siccome non tutti abbiamo la possibilità di procuraci libri buoni, ec- Assemblea annuale della filiale sindacale dipendenti distrettuali Ha avuto luogo qualche giorno fa nella fcasa del Coc&e.ratore di Buie l’Assemblea della Filivaie sindacale dei dipendenti distrettuali. Durante i Lavori dell’Assemblea hanimo preso la parola vari compagni i quali hanno proposto che nella filiale venga iniziata una strenua lotta contro la burocrazia, sviluppando inoltre, 10 studio e l’attività culturale e spori, tiva. E’ stato qtmindi eletto il nuovo comitato della filiale affidandone la presidenza al corno. Fiaggiano Nicola. In conclusione aii lavori la filiale ha deliberato di dare il .massimo con tribù, to nella gara per il I. Maggio. Attività C Furale nel bulese In tutto il distretto di Buie, si svolgono con successo corsi serali per analfabeti e corsi di perfezionamento delia cultura generale. Nel settore di Momiiano, comprendente i paesi di Mondano, Brda, Os. curus, e Merisce, partecipano ai corsi una cinqu antima di compagni. La frequenza potrebbe essere però maggiore se ci fosse u,n pò più d’interessamento da parte dei membri deìl’UAIS. A Dalla partecipano al corso una decina di compagni, tra i quali si distingue per la volontà di ann-e-dr e 11 comp. Caderaaro Silvano. Il corso è duetto dal maestro Bednar Stefano. Nel settore dii S. Lorenzo funzionano attualmente 3 corsi, 2 dei quali per analfabeti e iprecisamente a Coreoichi ed a Babiči. Al corso di perfezionamento partecipano una quindicina di compagni delle frazioni di Scannici e Barici. L’lniteressamento dei giovani a.1 corso è molto aito, cosicché i risili, «tati certamente saranno buoni. In numerose altre località vengono tenute delle lezioni seriali, mentre nell’ambito dsH’UAIS si svolgono riunioni di circoli di studio, di circoli di lettura ecc. L’organizzazione dell’UAIS dovrebbe curare però maggiormente l’elevamento culturale della popolazione ed iniziare in questo senso un lavoro proficuo fra le masse. popolare Sono in corso attualmente nel nostro circondario . le elezioni dei gruppi di ispettori popolari. Tali elezioni avvengono nell’ambito dell’UAlS, durante le riunioni dì mast sa. Vengono scelti ad ispettori popolari i migliori compagni, operai, contadini, pescatori ed intellettuali che hanno dimostrato con il loro operato di . essere dediti al nostro popolo lavoratore. A Siedale sono stati eletti 3 gruppi di ispettori popolari, a Capodistria il gruppi. A Pipano, nella riunione di massa di . venerdì scorso, sono stati scelti ed eletti 9 gruppi di ispettori popolari. Nella fabbrica di cotto della RUDA a Biande! gli operai, di propria iniziativa, hanno eletto pure il gruppo di ispezione popolare. A Buie un raeoletto .gruppo di ispet. tori popolari, ha compiuto una ispezione nei locali dell’albergo «Slavija», rilevando varie defi-cenze. Il gruppo ha proposto alla commission e dii controllo di Buie un,a ulteriore ispezione che veniva effettuata. Da questo secondo controllo vennero accertate altre irregolarità da parte del personale diri, gente dell’Hotel. Consegmeotemeinte venivano puniti con una forte ammenda tali Budiissä Sime è Kasper Paula, che sono i responsabili. I gruppi di ispettivo po-iolari li Buie sii sono prefissi di intensificare il loro lavoro nell’ambito della gara trimestrale. Uitmate le elezioni dei gruppi delc l’i.srezione popolare, questi dovranno mette-si immediatamente all lavoro, per contribuire aU’ieliminazione degli errori e deff-cemze che ostacolano lo sviluppo delia nostra economia e lottare con successo contro la burocrazia. L’Ispezione popolare è l’arma di controllo più forte in mano della classe Operaia, perciò è compito dell’UAIS quello di curare costar.temente i gruppi di ispezione popolare. partecipano all'amministrazione del Potere In tutti i campi dell’economia i cittadini hanno fatto le loro proposte e si sono impegnati per il futuro Negli scorsi giorni è stata tenuta nella sala Amigond di Umago la assemblea degli elettori. Il segretario, comp. Saule Raffaele, ha fornito una 'esauriente relazione sui lavori e sui risultati conseguiti nel decorso anno 1950. La diretta partecipazione del popolo alla amministrazione del Potere attraverso i nuovi (falsigli cittadini, del. la Economia, della Agricoltura, degli Affari Comunali, della Sociale e Sanitaria, della Pesca, dei Piami e della Mobilitazione della manodopera, della Cultura e Sanitaria è risultata molto utile e proficua. Così 'il consiglio della Sociale Sanitaria ha distribuito generosi aiuti ai cittadini esclusi dalle provvidenze popolari. Ha disposto il trasloco di alcu. ne stalle di allevamento per suini dial centro alla periferia della cittadina per ragioni dii igiene. Quanto prima sarà effettuata la provvista di una auto per il servizio sanibario, eliminando finconveniente che il medico e la levatrice debbano servirsi, per le chiiiamatet d’urgenza, dì mezzi di fortuna. Il consiglio delia Agricoltura h,a proposto che la cooperativa agricola di acquisti e vendite coltivi rappezzamento di terra in via S. Antonio che, in parie nri> sopperire a1 p- bisogno di verdura e la cui conduttura in cemento per la irrigazione può essere riattivata con poca spesa. Il consiglio dei Piani e della manodopera hia provveduto alla sistemazione della strada Umiagoi—Morno col lavorio volontario. Anche gli altri consìgli hanno contribuito al buon andamento dei rispettivi rami di lavoro. Il piano del 1950, sia per gli. investimenti che per l’agricolnira. ha. dato discreti risultati. Risultati che nel campo agricolo possono essere considerati soddìsfac-ceinti quando .si tenga conto della calamitosa siccità dello scorso anno. In . luogo dei 361 ettari previsti dal piamo, ne sono stati seminati a grano 437. co che il Potere Popolare ha rimedia, to anche a questa mancanza, mettendo a disposizione dei Circoli di C lt->-ra un gran numero di volumi, tutti di sano ed utile contenuto. In tal modo potremo conoscere più profondamente . molte cose sulle quali nutriamo ancora dei dubbi e formarci finalmente una sana cultura che nulla ricordi del passato perchè unicamente basata sul presente in pieno progresso. Anni fa soltanto pochi privilegiati potevano dirsi istruiti perchè frequentavamo le scuole. Coloro invece cui mancava questa possibilità, perchè poveri e costretti a lavorare giamo e notte fin dalia Saiwciuillezza senza un margine di temino per prendere in mano un libro, rimanevano neU’iginorainza: cosa del resto che era voluta dagli spadromeg» g atori d,; allora che, tenendo le masse a’I’óécuro di tutto ciò che accadeva, e negando loro la possibilità di conoscere e soffermarsi su quello che avreb- i n/ TT /1 IT be potuto aprire la via all’agognata Jnl il 11 A fi fi Tcmfl libertà, potevano fare il loro benepla- “.Gli U. U. U. UU. lDUiU. cito. Ora non più! Ora la cultura L’esperienna di questi lavoratori deve servire di scuola a quelli delle altre cooperative Conferenza distrettuale dev’emsiere di tutti e principalmente di coloro ai quali un tempo è stata negata. E dev’essere una cultura profondamente basata sul socialismo, vera ed umica fonte dii progresso. Speriamo che quanto detto sia di sprone, .a tutti i responsabili dei Circoli che ancora non hanno aperto i bat tenti della biblioteca e che gli incliti a mettere quanto prima a disposizione deve masse lavoratrici tutti quei libri che finora sono rimasti accantonati se" za alcun risultato. Domenica 18. c.m, avrà luogo ad I-sola nella saia «Arrigoni» la I. Conferenza Distrettuale dell’UGA per il distretto di Capodistria con inizio alle ore 8. Tutti i delegati eletti néfcli attivi dell’UGA sono invitati a partecipare. GIOVANI E RAGAZZE! PREPARATEVI CON CURA ALLA VOSTRA CONFERENZA CHE DISCUTERÀ’ I PROBLEMI ATTUALI DELLA VOSTRA ORGANIZZAZIONE! Sono passati due anni e due mesi da quando 24 famiglie di. noveri cn"*-.-p. mi di Šmarje hanno unito tutti i loro beni, costituendo la cooperativa agricola di produzione di Šmarje. Si sono uniti. Der cosi dire, a mani vuote. Una trentina di ettari di terreno arativo, 17 capi di bestiame, qualche zappa in tutti i campi» da quello culturale a quello sociale, economico, .politico e cosi via. Testimonia i successi dei nostri coimazio-nali nelle fabbriche, nelle scuole, nel. le cooperative agricole di la», oro e fescbereccie, nelle brigate giovanili di lavoro, in seno al Fronte popolare, negli orgarii del potere, da Fiume a Pola e Rovigno, da Dignano a Parenzo, a Lussino, ad Albona, a Callesano. Il libro mette assieme articoli, reportages, bozzetti, qualche racconto staggi letterari, iecc. scritti da vari compagni. Basta citare qualcuno per avere un’idea del contenuto del libro. «Nói italiani della Jugoslavia» di E-roos Segui; «Italiani nelle cooperative agricole di. lavoro» di Romamo Benussi; «Le fabbriche agli operai» di Erio Franchi; «Tu voterai con il sole» di Salvatore Cristaudo; «Incontro con Li-rutti, imnovato-e di Jesenice» di Giacomo Scatti; «Figure della ferrovia» di Pietro Guerrini; «Tra i filari della cooperativa «Pino Budicim» di Palia-gia; «Frontisti fiumani» di Scotti; «Tra i be'luinesi dii Plostine» di E. D.; «Incontri» di Giacomo Scotti; «Sui monti di Kukufjan nacque la Voce del Popolo» di E. Sequi; «La terza rassegna culturale degli italiani»; «Rovigno nelle sue tradizioni» di Borme; «Parenzo» di Disiami, e tanti altri ancora. * * E’ un libro che si legge volentieri, che a nessun italiano deve mancare. G. S. scorso anno, gruppi di nostri conna. zianali hanno compiuto visite a Malin-ska, a Postvmia, a Medea, a Zagabria, sul Monte Maggiore, a Fiume ecc. Anche l’attività sportiva trova que. sti compagni pronti. Hanno formato una squadra dii calcio che ha conquistato finora parecchi titoli. Arturo Marsi, poi, che è socio del Circolo e membro del suo Comitato, è il pugile peso massimo che tutti conoscono in Jugoslavia per non aver subito finora sconfitte. I cittadini di Abbazia, come quelli di t"tta la Jugoslavia, non si esimono da! partecipare molto spesso alle azio. ni di lavo-o volontario *per la riparazióne delle strade, per la ricostruzione di case distrutte dalla guerra, per la creazione di nuovi obiettivi turistici. Gii italiani si sono affiancati anche in queste azioni, formando brigate di lavoro che nei 1950 hanno dato 8612 ore di lavoro, su base volontaria, s’intende. Questo è un breve quadro della vita degli italiani dii Abbazia e può servire come riferimento di quella degli altri gruppi italiani nei rimanenti centri dell’Istria. Ora fra i vari circoli è im corso una gara di emulazione in onore dei X anniversario deUTnsurrezione dei popoli della Jugoslavia. Gli italiani trovano in questa occasione l’opportunità per manifestare ancora una volta, a fianco degli altri cittadini della RFPJ, il proprio orgoglio di vivere in un paese libero e socialista. Tra gli itali, ani, ora cittadini della RFPJ, ci sono anche parecchi compagni emigrati dall’Italia, in gran parte dal monfal-conese, dal Friuli e dal Goriziano. Ma fra gli uni e gli altri non esiste alcuna differenza, vivono la stessa vi. ta, si sono formati una stessa coscienza e lottano uniti per la stessa meta. G. S. ; ;•> • • O: • .* : o m : = li, fe.fe 351 Anni fa a Ronzi FU AK50 YIVO D A LLA INQUISIZIONE Spogliato nudo e legato ad un paio — 351 a mi fa, il 17 febbraio del 1600 — fu bruciato vivo, narrano di Giordano Bruno le cronache di quei tempi critici. Giordano Bruno era entrato a 16 anni nell’ordiue domenicano e sin dai primi anni del suo apostolato si eia mostrato ribelle a certe dogmatiche posizioni della Chiesa. Accusato di eresia, per sfuggire alle persecuzioni, era fuggito dal convento. II suo peregrinare per l’Europa e le numerose esperienze da lui vissute puntualizzano le sue convinzioni e maturano definitivamente la sua dottrina. Giordano Bruno pubblica quindi le sue opere che avranno una vasta ripercusione nel mondo filosofico. Ne! 1951 dalia Germania si reca a Venezia, invitato da un giovane patrizio veneziano, Giovanni Moncenigo. Accusato di eresia dall’Inquisizione veneziana, egli venne imprigionato. La Curia romana, che da tem o ce ca a di porre la sua minacciosa mano su Giordano Bruno, pretese che il prigioniero gli fosse consegnato e il governo veneto, pur refrattario alla richiesta, non seppe resistere alle minacce. Per otto anni egli languì nei carcere del Santo Uffizio, menti e il processo si svolgeva le to. L’8 I bb aio 16C0 la Congregazione della Santa Inquisizione lo condannava come eretico impenitente, pertinace ed ostinato e, quindi lo consegnava alla Corte Secolare per punirlo con le debite penò. Nove giorni dopo, scortato da milizie e da frati, fu condotto a Campo de Fiori ove, tra le fiamme del rogo, fini, i suoi giorni. ■:o ò: fé • • • ...”•«: ...o-..: • ••••«•••••••••• »......................................... QUO VADIS CINA? All’epoca del regime di Ciang-Kai - Seek un cinese aveva il valore di 20 lire italiane E’ incoine,epitele la Cina a chiunque non vi sia stato o non conosca almeno superficialmente la sua storia. Del. la Cina sinora l’occiidentale ne sapeva nella misura in cui Hollywood, con ì suoi cartoni dorati ed i suoi ponti dì cartapesta, esportava, invadendo il mondo imiterò. Ed era un sogno. Un sogno dal quale tutti costoro si lasciavano cullare e dal quale tutti gli imperialisti traevamo il loro profitto. Ma il bruisco risveglio dei superficiali e di quelli che della schiavitù di 450 mi. Moni di individui beneficiavano, è stato una tale scossa che ancor oggi li trova stupiti ed inadeguamente preparati a comprendere la nuova realtà della Cina popolare. Non molto tempo addietro, questo grande paese rappresentava per gli occidentali una palestra per tutti gli avventurieri che, aiutati dai loro stessi paesi d’origine, aiccumulavono ricchezza su ricchezza, approfittando del grande popolo cinese inerte e certo che la sua grande patria avrebbe digerito tutti i-suoi nemici. Dal 1514 dobbiamo arrivane alla rivolta dei Boxeurs per avvertire uno scuotimento del popolo cinese, sempre soggiogato dial «Taoismo». Ma tale rivolta, essendo stata promossa essenzialmente dalia classe conservatrice, non ebbe alcun carattere rivoluzionario, dato che, oltre ad essere amimiata da pura xenofobia, agi a difesa del sistema feudale. La prima rivoluzione democratica ebbe luogo nel 1911, e chi la propugnò fu il grande Sum-Yat-Sen con 1 suoi tre principii fondamentali: nazio. nialismo del popolo, democrazia del popolo, benessere del popolo. Questo fu l’atto di nascita del Kuomintang che raccolse .nelle sue file uomini di tutte le ideologie. Per questa sua caratteristica il partito di Sun-Yat Sen ebbe in se due correnti, pur essendo fondamentalmente progressista. Una >a ".iù rettilinea, contemplava riforme fondamentali, mentre l’altra dimostrò, sin dall’inizio, tendenze conservatrici. Di quest’ultima il più tenace rappresentante fu Oian-Kaj-Scek. Costui, fu l’uomo che per li proprio pre. sbigio, data la sua incommensurabile ambizione, e per i propri personali interessi, divenne servo fedele del capitalismo internazionale, vendendo la cima al miglior offerente. Come potava. un uomo sìmile ridare alla grande Cipa la suac i-jidioenidenza e portar, là sulla via. delTevoIuzione se per rag-giurigeré questo scopo era necessaria la rivoluzione nazionale, la distruzio. ne 'conseguente . dell'influenza imperialista, T eliminazione dei feudi ed il progresso nielTeconomia e nella cultura del paese? In Cina vi sono sempre state cinque classi sociali, e cioè; il proletariato, i contadini, la piccola borghesia, la borghesia nazionale e quella che veniva chiamata la classe di-igeile, ossia il capitalismo burocratico dal carattere parassitario, assolutamente improduttivo. Ebbene, Giam-KaiiScék ebbe” sempre unicamente la collaborazione di quest’ulti-ma. Viceversa oggi esiste un blocco, chiamato «delle quattro classi», che è l’alleanza democratica nazionale delle prime quattro categorie sociali. Questo è uno dei motivi fondamentali per cui il regime marcio e feudale di Clang-Kaii Seek, ha dovuto e dovrà ancora, sino al suo completo esaurimento, dare il passo verso la libertà a tutto il popolo cinese. Troppo miseria, troppe privazioni e troppa schiavitù ha provato il popolo cinese per seguire la politica schiavista dell’uomo che portò con la sua deviazione lo scisma in ' seno al Kuomintang. Per constatare a qual grado di umiliazione sia dovuto arrivare il popolo cinese, sotto il regime di Ciang-Kai-Scek, per non menzionare tutti gli altri mezzi inumani. opnio coro"reso. ba»+“rà rm-a—P che attorno aM’anmo 1933, uccidendo casualmente, investendolo con la "et-, tura un indigeno dei dintorni di Sci- angai, bastava pagare quattro dollari cinesi (circa venti lire italiane) ad un poliziotto qualunque, ricevendo in cam_ bio una ricevuta. Tutta razione giudiziaria terminava all’atto del ricevimento della ricevuta. Un simile sfato di cose non poteva renamene perdurare in un paese dalle vastissime tradizioni di civiltà antica. Infatti già nel 1928, un pugno di uomini coraggiosi e fieri iniziano l’orgaoizzazione di gruppi armati, gli effettivi dei quali raggiungono ben presto la cifra di 3000 individui. Il loro punto di partenza è lo Kiiangsi nella Cima meridionale. Contro questi valorosi tremila Ciane) Kai-Scek sferra, com l’aiuto ma. tortale delle potenze straniere, cinque offensive che furono chiamate molto appropriatamente «campagne di sterminio». Le pnimie quattro falliscono ma la quinta, organizzata dà ufficiali tedeschi, procura la morte di ben 1 milione di contadini del Kiangsi. E’ pro. prio in questa occasione che le capacità organizzative e tattiche di quel-l’uomo, che oggi è il capo della Cina Popolane, rifulgono im pieno. Mao Tse Thing riesce a spezzare l’accerchiamento ed iniz'a la marcia che doveva portare alla liberazione di tutta la Cina. Paolo Gianni (Continua) TIgaakciacL $hct>w e ta spenim George Bernard Shaw mi raccontò che la migliore caricatura di se stes-, so che gii fosse mal capitato di vedere fu quella che vide una sera ad un pranzo. La padrona di casa stava dandogli il benvenuto, quando egli si avvide di un quadro che era dietro le spalle di lei. «Finalmente, quello sono proprio io» pensò. Era un quadro di un verismo crudele, ma non aveva mai visto un suo ritratto migliore. «Mi avvicinai — mi raccontò Shaw — e' più mi avvicinavo e più il ritratto acquistava riassomiglianza, fino a che scopersi che mi stavo guardando allo specchio.» Il retroscena delle preoccupazioni storiche de «IL GIORNALE DI TRIESTE- A leu ni cessni sull’attività tlel celebre pittore Vittore Carpaccio «L informatissimo- foglio democristiano pesca nel torbido, ma commette le sue solite gaffes L’organo della diemocmistianeria triestina «Il Giornale di Trieste» evidentemente si attiene ed un piano.ben congegnato. Non j5assa giorno ch’esso non parta in quarta contro il potere popolare e le varie organizzazioni del nosti'o circondario. In un articolo, intitolato «Come la VUJA amministra fiduciosamente la zona B», pubblicato il 6 cbnr., ’il solito ben informato «corrispondente» di quel quotidiano 'richiama l’attenzione del pubblico su un nuovo «atto vandalico» che si sta tramando a Ca-EOdistria. I Poteri popolari si preparano alla demolizione, nientemeno, della casa che —» come vuole la tradizione — avrebbe dato i natali al noto r-'itto-e Vittorie Carpaccio. — Lo striano è che gli architetti e ingegneri di Capadìstria nulla sanno a questo proposito. Lo «Inform,altissimo® Giornale di Trieste, a sua volta, nulla dice e precisa di quanto concerne il pro. pfóetairio della casa monumentale, nulla sulla ubicazione ove essa è stata, costruita nei secolo XV. Quali le ragioni del silenzio su tutto ciò? Una ventina di giorni fa è perve-muita. al dipartimento costruzioni del comitato popolare distrettuale, una. domanda della signora Anna Apollonio, abitante in piazzale Carpaccio r.7, la quale chiede che la sua casa venga demolita. La sua demanda è stata accolta. I signori de «Il Giornale di T-H« intendono forse riferirsi a questo fatto? Cogliamo Toocasione ner fornire ai nostri lettori alcuni accenni concernenti Tattiività artistica del celebre pittore Vittore Carpaccio. Di cui, da quanto ci consta, finora, nellTstria sono state rintracciate cinque delle sue opere. Dove è nato questo grande pittore della scuola veneziana e, con molta probabilità, uno dei più manifesti rappresentanti delTarte che segue decisamente la linea della realtà, della semplicità e anche dèlia ingenuità, basandosi sulle vecchie leggende che ai suoi tempi erano molto in vog-a presso il popolo lavoratore? Non è stato affatto dimostrato che egli sia nato effettivamente a Caoodi-stria e, purtroppo, la sua biografia è poco conosciuta. Apponendo la firma alle sue opere il Carpaccio aggiungeva ile parole; «Pietor Venetuis». La maggior parte delle sue opere si trova a Venezia; il resto è sparso innanzitutto nell’Italia settentrionale (a Padova, Milano, nel Cadore, ecc.) Non si conoscono con precisione, ne la data della sua nascita (si opina il 1450), né della sua morte (si propende per il 1525). Le discussioni a questo proposito durano da vecchia data "Stoiiu*aU„ noi uomini E interessante constatare come nel nostro Circondario — a differenza dì altri territori — il numero degli Mommi e( delle donne sia quasi eguale. Infatti, sul totale della popolazione, il 51% è costituito da donne ed il 49% da uomini. ‘ Le statistiche parziali, per limiti d’età, ci dicono che tra le persone più giovani i maschi superano per numero le femmine. Infatti fino ai 6 anni d’età la percentuale dei maschi è de! 51% e risulta superiore a quella delle femmine (49%). Dai 6 Si 14 ami, ii rapporto fra i due sessi è lo stesso del precedente!, dai 14 al 1* si concreta nel 52% per i maschi e nel 48% di femmine, mentre dai 18 al 21 anni la percentuale viene divisa equamente fra ambo i sessi (50%). Dai! 20 ai 60 e dai 60 ai 100 anni, la percentuale di uomini è del 48% per le donne del 52%, rispettivamente dei 47% per gli uomini e del 53% per le donne. Da che si può dedurre che ... le donne da noi hanno vita più lunga de. gli uomini e quindi, per logica conseguenza, più di qualche appartenente al sesso forte sarà . . . colpito da celi, bato. timiiiKiwiiiiiMnuiiiitHmimiiHuiMiiwMiiiimraiMiiiiiimiiiiMiiiiniiiiiHiiniiiiliiiiiiiHHMiiHiMiimiuiuiiimiumiiiiHiiMi iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin llllllllHlllllllllllllltJllllllllillllllllHlllllllllllllilllllllllllllllllimilinHIIIHIIIIHII,llltillli|IIH"l,l,l|llll,,lll,lll,lillllllllllllllll'l,l"'l'll,UI,IH,,ll,ll,H,,lll|l| GLI ITALIANI NELLA LOTTA POPOLARE DI LIBERAZIBWE La gloriosa storia di lotta del battaglione «PINO BUDICINb L’8 febbraio 1944 — sette anni or sono — cadeva per la libertà, barbaramente assassinato dai nazifascisti, l’e. roe italiano dell’Istria Pino Budiciu. AI suo fianco cadde anche Augusto Ferri. Oggi ricordiamo il sacrificio di questi eroi. In. brevo ecco la biografia di Pino Budicin. Nato a Rovigno, fu uno degli organizzatori, nel rovignese, del Movimento Popolare di Liberazione. In questa lotta profuse tutte le sue energie. Fu membro della ZAVNOH. Venne catturato in una imboscata dai fascisti e ferito. Fu torturato a lungo e mon inneggiando alla libertà, ai compagno Tito, al Partito Comunista. Il 4 aprile 1944 — a distanza di due mesi dalle; sua morte — si formava alla stanzia Bembo (località Garzotta) presso Valle d’Isbria, il Battaglione italiano «Pino Budicim», esempio con. creto della fratellanza italo-slava, cerna-data nella lotta. Sorgeva il Battai-glioue italiano che, in oltre un anno di dure lotte combattute a fianco dei fratelli croati della Prima Brig, istriana «Vladimir Go-tam» in Istria, lim Slove. nia„ nel Gorski Kotar, oltre a dare un valido contribuito alla causa della libertà, mostrò ai popoli slavi — che degli itaiia-ii avevano conosciuto soltanto la barbarie e la violenza fasici sta — un nuovo tipo di italiano, deciso a cancellare per sempre l’odio sciovinistico che urna criminale propaganda e urna serie di delitti aveva creato fra i nostri popoli. Comandante del Battaglione fu nominato Giusep- pe Aizzi e Commissarilo il compagno Luciano Simietich. Vengono organizzate compagnie ed a ciascuna assegnata una zona di one. razione. Gli italiani si fanno ben sentire. La prima azione viene condotta dalla prima compagnia al comando di Emilio Iscra e del commissario Angelo Pascucci. Si tratta di un attacco ad urna colonna di fascisti che stavano per appiccare il fuoco ai villaggi di Monfardinii, Fnancovici e Periglici. Dopo un’ora di combattimento i fascisti sono costretti a fuggire con 10 morti e 16 feriti. Nella seconda meta di maggio il battaglione lascia il territorio per recarsi sul Carso ed unirsi alla briga,. t,a «Vladimir Gortain». Qui giungano al. battagli one nuovi combattenti italiani e la brigata si porta firn Imen te i,n Istria per passare all’attacco dei presidi nemici. Viene il giorno dell’azione. Il battaglione italiano riceve Tordi, ne dii attaccare .11 presidio fascista di Gradiirye — Bagni di S. Stefano. L’at. tacco Inizia di buon mattino il 30 giu. giro. A causa delta nebbia il battaglio ne sbaglia posizione e attacca il magazzino d' munizioni. Quando la nebbia si dirada il battaglione attacca anche la ■caserma. I fascisti rispondono a colpi di mortaio. I partigiani alle prime azioni si disorientano un poco. E’ solo un attimo. Alla testa dei comi-battenti si lancia il commissario Da-veggiia. E’ T,assalto. Tutti gli uomini lo seguono, come uno solo, e costringono il nemico ad arrendersi. Vengo- no fatti 15 prigionieri ed un ricco bot. tino. Sul terreno della lotta resta il corpo dell’,eroico commissario Daveg-gia, colpito mortalmente. E’ il primo combattente italiano caduto. Dopo questa azione il battaglione partecipa a varie azioni sul Carso, con la brigata «Vladimir Gortan». Du. rante tutta Testate del 1944 il battaglione si distingue in numerosi combattimenti tanto da meritare la citat zion,e all’ordine del giorno del Comando operativo per ristata. Vengono poi il settembre ed ottobre del 1944, con i combattimenti nella zona di Guma-nac e melila Slovenia, nei pressi di S. Pietro del Carso. L’8 novembre a Senjsko donde gli ustiasciia avevano tolto ia guarnigione. Incominciamo a cadere le prime nevi. Non ri,escomio a coprire i combattenti i pòchi indumenti forniti dailla intein'-deinza di brigata. Solo in seguito giungono le divise inglesi. Fino alla fine del gennaio il battaglione viene impegnato in combiattimeinti poco importanti, ma duri, la dura guerriglia. Il Battaglione subisce perdite di uomini. Ma ben presto gii attacchi tedeschi ad uistasoia comimciiand a1 'farsi frequenti ed allora il Battaglione entra in azione pronto eid efficace. E torma la primavera. Comincia l’offensiva della IV Armata nella Lika. Nel quadro di questo offensiva il Battaglione partecipa attivamente' alla battaglia per la liberazione di O-gulin. Il 5 aprile, scontratosi c;on forti reparti ustaiscia, infligge loro gravi perdite. In questo combattimento cade il commissario, tenente Giordano P,allaga, li 10 aprile il Battaglione liberava Ogulin. Dono liberato Ogulin, il Battaglione si mette in marcia verso Lokve, nei cui pressi conquista, dopo aspri combattimenti, la «quota senza nome» presidio agguerritissimo dei tedeschi. Inizia la marcia verso Fiume e Sušak dove il nemico si ritira, offrendo debolissima resistenza. Giunge la notizia che forze corazzate tedesche sono giunte a Susiak. La divisione si ritira a Gumanac, dopo una giornata di mar,-ciia. E’ il 20 aprile del 1945. I boschi di Gumanac divengono il campo di dure battaglie. Avanti, verso la Slovenia. Nei villaggi la popolazione accoglie festante i liberatori. Il presidio tedesco d Mat terra sii arrese consegnando al Battaglione i suoi 150 uomini a grande quantità di materiale bellico. Inizia la marcia per il ritorno verso l’tstria, Pingiuente, Momtona, Caroiba: il popolo esultante attende ,i combattenti gloriosi. Il passaggio del Battaglione è un trionfo. L’ultima meta, verso, la quale si avanza, è il pressidio di Bisino. Bisogna eliminarlo. Quando anche questo cade. la lotta poteva dirsi chiusa. Con la lotta dura e gloriosa del Battasi ione «Pino Budicin», la nostra minoranza Italiana ha conquistato un titolo perenne per essere a- pari nella grande comunità del popoli jugoslavi. Oggi n,el decimo anniversario del Ti i zio delia lotta popolare di Libe. in .TiiProsJavia, noi italiani diciamo «Gloria ai notori caduti»! s.s. e seno sem re in corso su questi e milt; altri punti. Sembra che tutto quanto riguarda il Carpaccio sia racchiuso nelle sue opere. li vecchio De Castro Vincenzo ha voluto pure lui farine del Carpaccio un capodlstriano. Ma alcune sue argomentazioni, appaiono addirittura puerili- — Tale, la sua tesi fondata sul fatto che «il nome stesso dì Vittore è ripetuto più volte albero genealogico di Oaipudistri-a.» Partendo da un simile presupposto, si dovrebbe concludere che, ad esempio, amiche Vettor Pisani è di Capodi- stria. Stando così le cose, non si comprende il perchè della storiella inventata di siama pianta da «Il Giornale di Trieste». Certamente anche in questo caso è stato applicato il solito metodo di servirsi di qualsiasi mezzo per screditare i poteri popolari e far si che l’Istria sia di De Gaspieni e della sua consorteria. E tale metodo, come tutti sanno, è molto facile. Infatti, non costa molta fatica ad esumare il metodo irredentista, che può egregiamente servire nella situazione attuale. Però i signori de «Il Giornale di Trieste» dimenticano un fatto, molto importante, ossia che il popolo lavora, tore non è più quello di una volta e che, per conseguenza, quel metodo non trutta i risultati da essi attesi. Gli uomini seri, sia antichi che nuovi, la pensano infatti del tutto diversa-mente. Merita ricordato a questo proposito il nostro istriano D. A. Zacchi-netti il quale nel 1847 scriveva; «La gloria degli avi nostri varrà ben poco per noi, se non faremo che a richia». marci agli antichi stemmi, alle tarlate pergamente, Sd ai polverosi diplomi. Meglio sarebbe dunque gettare lo sguardo sui tempii presenti che corrono, considerare le attuali condizioni nostre, rilevare la nostra suscettibilità, studiare Bindola, i costumi, e la coltura dei- diversi'popoli che vivono nftUTstaia, e così corrispondere in quanto possiamo, alle paterne solleciti dmi del pubblico governo». (L’Istria, 1847) Il nostro popolo lavoratore la pe-nsa precisamente così! I .poteri popolari non pensano neppure lontanamente di- distruggere monumenti storici ed artistici. Essi agl scoino proprio alTopposto di quanto dicono i signori del Giornale di Trieste! SUI CAMPI PETROLIFERI DI DOLNJA LENDAVA Presso i lavoratori che hanno superatoli record europeo Non lontano da Lendava, nella piana sottostante alle colline di Lendavske Gorice, si elevano al cielo le torri metaniche dei pozzi per l’estraziane della nafta. Alcuni di essi, sono avvolti di una -nebbia fitta. I pesanti mot-tori che azionano le sonde e gli estrat. tori cantano la loro monotona canzone. Nelle tubature scorre l’oro nero. Attorno i pozzi sii muovono i lavoi. ratari, resi,-come,maschere, con gli abiti chiazzati dal liquido oleoso. Essi regolano il lavoro dei motori, delle tri-vellatrici, delle pompe aspiranti la nafta. Il freddo e le Intemperie non arreu stano il lavoro di questi operai che, imperterriti, lavorano con slancio per superare i piani giornalieri di produzione. Presso una tedvellatrice, lavora la brigata del comp. Rudi Premuš. Da oltre una ventina di ore questa brigata non lascia il posto di lavoro, poi. chè tende ed una nuova conquista, ad una vittoria del lavoro socialista. Alle ore 6 di mattina la sonda si arresta alla profondità di 508 metri. La sirena suona ed annuncia la .prima vit_ toria della brigata; è stato infatti superato il record di perforazione dell’operaio sovietico Orlov. Numerosi lavoratori si raccolgono intorno alla brigata e .si congratulano con il comp. Premuš: ^questi, modestamente, si scan, sa e, rivolto ai suoi compagni di lavoro, dice: «Avanti, per la nuova vittoria.» Ed il lavoro continua, la tri-velilatrice sii sprofonda sempre p:ù nelle viscere della terna, mentre i motori cantano la loro canzone di pace e lavoro. Un’ora più tardi la sirena nuovai. mente risuona, questa volta per annunciare che è stato superato il re. cord europeo di perforazione. Sono passate 24 ore dal momento in cui la trivellatrice ha incominciato a perfo. rare la crosta terrestre, e la sonda si trova a 535 metri di profondità. Il record della brigata del compagno Premuš, ha stimolato le altre brigate del collettivo di lavoro, le quali sono entrate in giara per superare questo nuovo record. Una gelida mattina d’inverno, men. tre un vento pollare sferzava i volti di questi lavoratoci, venne effettuato un nuovo tentativo di superare il record precedentemente raggiunto, e la brigata di perforatori, iniziò la sua o-piera che doveva fruttarle un altro si-gnifieativo successo. Quando la sonda era a circa 300 metri di profondità, ad un tratto il lavoro si arrestò. La .punta della trivella-trice si era logorata e .non rispondeva più allo scopo. La riparazione da effettuare non era una cosa facile. Si trattava di ritirare la sonda e 300 melari di tubatura per cambiare la punta della trivellatrice, continuando quindi il lavoro dii perforazione se si voleva superare Ili record. La riparazione venne effettuata febbrilmente, a tempo di primato - in una ora e 50 mi- nuti per essere precisi — ed il lavoro continuò. Alle ore 1 di notte venne superato il record jugoslavo, e la sonila si trovava a 400 metri di profondità. Alla gelida notte venne ad aggiungersi urna tormenta di neve, ma, nonostante tuttociò, la brigata continuò il suo lavoro. Per il freddo si gelarono sulla torre le «tenaglie di Wilson» che se. vono per la elevazione dei tubi. Il razionaliizzatare Giuseppe Civra, in brevi istanti, riparò il guasto, ed il tempo perduto venne in breve ricuperato. Ed il lavoro proseguì senza soste, la brigata era sicura del successo. Dopo 23 ore dii lavoro, il record era raggiunto, rimaneva ancora una ora di tempo prezioso per il superamento della stesso. Era stata raggiunta cosi una nuova vittoria dei lavoratori sui campi petroliferi di Dolnja Lendava. Per questo nuovo successo i lavoratori vennero elogiati pure dal comp. Tito. Il defunto giornalista Howard Vincent se; i.sse: «To > andò a casa una sera vidi la mia niipotima che saltava la corda con alcune sue compagne. Edu,. datamente, per riguardo alla mia età, si fermarono e lasciarono a terra la corda per farmi passare. «Credendo di fare uno scherzo spiritoso, firsi d.i darmi un gran daffare per superare con un grande salto la corda immobile. Le bambine stettero a gmudarmi cortesemente, ma senza sorride-e. Quand’ebbi finito la mia partoimitoa la mia nipotina s' rivolse alle amiche: «Dovete scusare il nonno. Ha molta fantasia.» * Pietro, il figlio di Henri Fonda, ama costruire modellimi d,i aeroplani, e il padre io aiuta in nuetto passatem-o. Un giorno Peter e Fonda si recarono sulla s-iagigia, vicino a casa, con un modellino di aereo che avevano appena costruito. Mentre il bimbo settenne stava a guardare, Fonda mise a posto gii accumulatori e i comandi e librò in aria il modellino. Ben presto fu così assorbito dalla manovra del meccani, smo a terra che comandava il volo del piccolo aereo e ne dirigeva la rotta. Il bambino stette a guardare per un bel pò e infime, chiesie: «Babbo, tu che cosa. vuoi fare quando sarai grande?» Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA A Dolnja Lendava, sorgono giornalmente muove torri dei pozzi di estrazione, le tnivellaitrici che prima erano importate, ora vengono costruite in Jugoslavia, e la giovane industria si sviluppa rapidamente. Parallelamente ai nuovi pozzi petro_ Uteri, sorgono nuovi blocchi di abitazioni per gii operai. E’ sorta così in questi ultimi anni una cittadina che 1 lavoratori hanno denominato «Nova Lendava». Questa cittadina ha già alcune miigliiafa di abitanti — operai e tecnici — che collaborano alla edificazione della nuova Jugoslavia socialista. B. K. Matija Gubec eroe contadino Il 15 febbraio 1573 venne giustiziato a Zagabria il capo dell’insurrezione contadina Matija Gubec. In una località dello Zagorje croato, detta S’išjegrađ, i contadini non potendo sopportare più oltre le anghe-. ie e le vessazioni dei Signorotto Fra. njo Tahi decisero di liberarsi dal giogo e fare giustizia. Essi cacciarono con le arimi i soldati di Tahi e ridussero ii tributi che dovevano al signore feudale. Era Tamno 1572. La fiaccala della rivolta era stata accesa. Tutti i contadini si unirono -unii, rattamente ed elessero a loro capo Matija Gubec. Ad essi si unirono beri presto i caudini della Garniala e del Kranj, che misero in fuga nobili e prelati che gli angariavamo e sfruttavano inumanamente. Benché armato di sole accette, picconi e tri,dent,t l’esercito contadino assaltò e costrinse alla resa persino città fortificate e difese da soldati bene a, mati. Senon-chè Timperatore d’Austria, im. pensierito per la piega degli avvenimenti che minacciavano di provocare Tallairgamiento della rivolta anche alle altre regioni dello stato e preoccupato di mantenere i privilegi dei signori feudali, suoi fedeli accoliti, inviò co-rio i contadini reparti deLTesercìto regolare. Di fiorite alla preponderanza di forze e di mezzi, l’esercito contadino, de. finente di armi e minato dalla disor-'ga izzazione e dalla mancanza d’unità d’azione, nulla potè. Il 9 febbraio, presso Donje Stubice, le forze dei feudatari e dell’ imperatore ebbero il sopravvento sugli insorti. La rivolta fu soffocata. La ve detta dei signorotti fu tremenda: il sangue dei contadini scorse a fiumi, dagli alberi penzolavano a lungo gli impiccati, i .prigionieri furo, no quasi tutti squartati. Matija Gubec, imprigionato, venne giustiziato, il suo carnefice, il vescovo Juraj Draškoviić, gl,i fa apporre sul caro una corona di ferro arroventato e lo fa sottoporre a torture bestiali Alfine lo fa bruciare vivo in urna pub-blica piazza di Zagabria. SENZA SORPRESE LA DECORSA GIORNATA DEL CAMPIONATO TLT - GIRONE A VITTORIOSI i PADRONI DI CASTAD ECCEZIONE DEL MEDUSA STRENUA LOTTA PER !L POSTO D'ONORE FRA L’AURORA ED IL PIRANO Convincente affermazione del Cittanova su un abulico Verteneglio TUTTO COME PRIMA Nora si è trattato affatto di una vera rivoluzione nella quattordicesima giornata del Campionato calcistico del TLT, girone A, giacché agli effetti _ deila capolista Arrigoni le cose stanno come prima, dal punto di vista aritmetico, assai meglio di prima in linea tecnica, per la prova di efficenza della squadra isolana che ha battuto T li-mago, dopo gli interrogativi seguiti alle misurate prove col Verteneglio, col Buie e con Tinceppamento di 15 giorni fa a Pirano. Una osservazione, che forse limita alquanto la portata della quattordicesima giornata di Campionato in classifica e negli apprezzamenti, riguarda il fattore campo. Un trionfo pressoché completo, visto che per gli ospiti non sono rimasti che magri bottini, strappati ai padroni di casa. Anzi un solo bottino è stato raggranellato dal Pirano, runico che abbia vinto in trasferta. Per intanto la situazione offre, fin dalla domenica prossima, nella partita chiave AURORA—ARRIGONI l’af-fasieimamte interrogativo: fra le due dirette avversarie, Arr-igoni e Pirano, ci saranno domenica prossima ancora 6 punti, o soltanto quattro? Basta co. si poco a variare una costruzione coirne la classifica, fabbricata sulle sabbie mobili, dii una sola gara, che tutto è lecito attendersi da un confrontò fra calibri, grossi. Dunque domenica scorsa l’Arrigoni ha vinto sugli umaghesi, e la sua vittoria non sbalordisce, come non meraviglia affatto la «littoria dei Pirano sul campo caipodistriiano contro il Medusa che ha tentato invano di forzare la massiccia difesa tartiniana. Ma reclamano la nostra attenzione le due squadre che nella 14-ma giornata, quinta del girone di ritorno, hanno letteralmente trasformato in volo la loro marcia, ascensionale. Sono il Cittanova ed il Buie. Se il pareggio del Buie è un sintomo di riscossa per nulla trascurabile, se per il Cittanova il quartetto di reti inflitte al Verteneglio e un risveglio non inatteso ma squillante, le vittorie della squadra piranese e di quella isolana sono il coronamento dii una condotta cri campionato già intravvista e segnalata. Le sorprese Invece sono venute dal Campionato di Zona nelle partite del Girone A, Distretto di Capo.distr.la. Prima fra tutte, la sorpresa che ha visto il Nardone, imbattuto in 10 giornate di gare, incepparsi in casa dello Stagniamo e costretto a terminare la gara con il risultato degli occhiali. Però c’è il suo «leit motiv». Infatti lo Struginano ha avuto la infelice idea di schierare una formazione rinforzata con 4 titolari quando il regolamento lo vieta, poiché l’articolo 50 del Regolamento Organico della Sezione Calcio dell’UCEFF parla abbastanza chiaro nel suo primo oaipoverso: «Le società che hanno due o più squadre, una nel campionato del TLT e L’altra nel campionato di Zona, oppure di la. Categoria (ragazzi), potranno far giocare nella seconda squadra, non più di tre titolari della prima squadra». Perchè allora lo Spugnano, (forse per avere la magra soddisfazione di vincere sul campo di gioco), ha messo in isquaidra 4 titolari? (Ulcligrai Mario, Palei Giovanni, Stor Alberto e Gruber Nevio). Perchè la stessa storia l’ha fatta contro l’Ampelea quando ha schierato addirittura 8 titolari? (Gregorič, Uicigrsii, Palei, SJor,. Gruber,.Carbonili Giovanni e Carboni Giacinto). Si preparino quindi a vedersi appioppato un’altra volta l’art. 50 dalla Commissione Tecnica. Vittoria senza discussioni del Nardone che incasellerà altri 2 punti. La seconda sorpresa viene da Capodistria dove il Partizan ha battuto con un secco 3 a 1 lo Stella Rossa. La crcma-ca parla di urna supremazia Iniziale degli ospiti, poi paurosamente calati nella ripresa. Ma forse una formazione di ripiego ha costretto gli uomini dii Clank alla resa. Il derby capođistriano, fra !e squadre cadette dell’Aurora e del Medusa, è terminato alla pari (1 a 1) e nulla di più giusto, così nessuno si guarderà in cagnesco. L’Arrigoni B l’ha sipuntata, magari per poco, su.i fanalino rosso deii cadetti, cioè sul Pirano Edilit che per essere dei rappresentanti dì una impresa di costruzioni, dimostrano (in campo sportivo, ben s’imtemde) di essere privi di una solida impalcatura, la sola difesa s’è buscata in 10 partite ben 33 reti e gli avanti ne hanno realizzate solo cinque. L’Airnigoni B, probabilmente, non avrà voluto procurare, oltre l’uno a zero, un’umiliazione . . . Facile vittoria invece del Saline sull’Ampelea . . . assente. .. Ma è mai possibile che queste squadre, ben sapendo che, oltre alla - perdita della partita, vanno soggette alla penalizzazione di un punto, continuino a non presentarsi in campo? E,.si die la giornata non era per niente invernale, poiché anche noi, se il rpostry, dovere non ci avesse inchiodato gi, bprti 4e! .carnpo armati di taccuino e matita, saremmo scesi lietamente in campo per smaltire un pò di ciccia . .. I Gino Volpato Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata CITTANOVA - VERTENEGLIO 4-0 (2-0) ....... ■"»—■■■■■ ■ — ■■■ In (orma il Cittanova si afferma A CITTANOVA: Cittanova batte Verteneglio, 4 a 0 (>p, t. 2 a 0) Anche oggi il Cittanova ha confermato la sua ripresa di forma, vincendo una partita che, in apertura di gioco, prevedeva un nulla dii fallo, dato il gioco di difesa, prevalentemente pra. ticato con effetto dalla ritroguardia del Verteneglio. La rocoaforte Vertenegli-ese è però crollata dopo il gol, subito all’undicesimo di giaco per opera di Unbaz, che, con una rovesciata, mette, va, imparabilmente in: rete. Il Gittanoiva aumentava il suo botti- no al 26’ per merito di Radislovich, su rigore. Nella ripresa, i verteneglie. si premevano, ma erano invece i padroni di casa che al 12’ arrivavano aLla terza rete, realizzata dia Cerno-goraz, su azione di contropiede. Vano il serrate degli ospiti, ma fruttifera invece un’azione di contropiede cittanovese che segnava così la quarta ed ultima rete della giornata al 35’ su azione individuale di U.rbaz. Arbitro Mazzucato di Capodistria. CAMPIONATO TLT ARRIGONI — UMAGO 2-1 MEDUSA — PIRANO ®-l CITTANOVA — VERTENEGLIO 4-0 BUIE — AURORA 1-1 Riposava Io Strugnano. LA CLASSIFICA DEL TLT La classifica del TLT _ girone A vede intanto in testa I’ARRIGONI con 25 punti, seguendo Pirano con 18, Aurora con 17, il Medusa con 14, il Buie con 9, Cittanova con 8, Verte-negiio 6, Umago. 5, Strugnano 2. ÌWED&SA Q PŠMMM& 1 pM t» l-o PROVA NEGATIVA DEI CAPODISTRIANI VASCQN E RERIC I MIGLIORI ARRIGONI - UMAGO 2-1 (1-0) Costretti a difendersi gli isolani CSiiima la partita giocata dagli un*agitesi Fra gli spettatomi che domenica si erano dati convegno sul somiPO isolano, molti saranno rimasti delusi per la scialba prova che i giocatori locali hanno dato nell’ultima partita che lì vedeva impegnati sul proprio campo, tanto che, a fine giara, non si sono sentiti i soliti applausi. In verità l’inizio dei gioco degli isolami è stato scintillante e tale da mettere in seria difficoltà l’estrema difesa umaghese, ma segnature non si sono avute fino al 22-mo, ed anche questa conseguita su calcio di rigore, concesso forse, un pò troppo leggermente, in favore del-l’Arrigoni che, fino a quel momento, ad onta della superiorità territoriale, per l’imprecisione degli attaccanti, non era riuseità a violare la rete del valido Bernic. Dal canto suo, l’Umago ha cercato di supplire alla tecnica degli avversari con l’entusiasmo ed il cuore, riuscendovi amchè, battuto soltanto da quel rigore fatale che ha scosso non poco il morale dei giocatori. Con mezzora di ritardo sul tempo regolamentare, e su un campo in perfette condizioni, il trillo dell’arbitro dava il via ai 22 atleti: Partono decisi gli isolani con perfette triangolazioni, e subito mettono in difficoltà i difensori umaghesi, ma Chel-leri che ha ricevuto per ultimo la sfera, la sciupa, spedendola a lato dia pochi metri. Sulla rimessa, si impossessa della palla Ginaldi, che, veloce, taglia fuori i difensori isolani e la porge sul netto, a portiere spiazzato a Sòdo-macco il quale, pur avendo aperto tutto lo specchio della rete, si permette il lusso di’ spedire fuori campo' dal lato opposto, mandando così in fumo la più bella delle occasioni per portarsi in vantaggio. P.otornano a pressare gli isolani, ben lanciati dalla mediana, ma, per la troppa precipitazione, sciupano, una dopo l’altra, almeno trie occasioni d’oro. In questo periodo di gioco nessuna delle due squadre è riuscita a segnare-, malgrado le molte occasioni e si arriva all 22-mo quando, fra un groviglio di uomini sotto, la porta umaghese, l’arbitro ravvisa un mani del terzino Latin e non esita a decretare la massima punizione che viene tramutata da Depase con un tiro non forte, ma ad effetto. Dopo questa segnatura, gli umaghesi, un pò depressi, si sbandano, e di ciò ne approfittano gli isolani per portarsi in .area umaghese, e buono per Baie - Aurora i-l (0-0) Dopo un primo tempo chiuisso con il risultato degli occhiali e dove l’Aurora si era imposta come gioco tecnico, ai 5’ delia ripresa Vascotto del Buie, penetrato nelle fitte maglie della difesa aurorina e dopo aver annullata l’azione dii 'Apollonio, sparava deciso a rete, battendo Templenizza. Pronta reazione delTAorora che, praticando. pur essa un gioco non proprio ortodosso, perveniva al pareggio con Schiavo-ri al 10’ minuto di gioco. Indi, .malgrado il gioco superiore degli ospiti capadistriani, essi non pervenivano al successo pieno per la difesa tenace dei buiesi, fattisi accorti dalle, puntate degli ospiti. questuatimi, che oggi gli avanti isolani hanno iil mirino spostato, altrimenti sarebbero seri guai. Finisce così sul risultato minimo il primo tempo. La ripresa, per brevi istanti, vede la superiorità degli isolani i quali a coronamento di una bella discesa di linea, segnano al 5 la seconda rete con Depase il quale tira obliquamente neill’ianigoilino alla sinistra del portiere e segna il più bel goal della giornata. Questa seconda segnatura ha il potere di risvegliare i giocatori umaghesi, i quali, con rinnovata energia, premono con insistenza nell’area isolana, e colgono il meritato premio al 9 minuto, quando Gi-nald-ì, raccolta la palla, stava avviandosi, tutto solo, verso la rete difesa da Pugliese, intervenivano allora i terzini avversari e stringevano, a contatto di gomito, l’u-maghese il quale cadeva a terra. Fischilo e dischetto bianco: Del tiro s’inic,dričava lo stesso Gi-r.aldi che metteva in rete imparibil-mente. Vista ja passibilità di rimontare il distacco, insistevano gli umaghesi, ed al 20, Canciani, liberatosi dal suo angelo, si portava a tu per tu con il portiere isolano, il quale, sul tiro dell’ala, si stendeva, allungando una gam- ba che fortunamente deviava la sfera in angolo, che poi non aveva esito. La pressione degli umaghesi non accenna a diminuire e gli isolani devono far retrocedere le mezze ali a dar mah forte alla difesa che non tiene più bene, a causa di colpi ricevuti che hanno fatto zoppiiccare il valido Cor-batto. Gli umiagheisii, con lo scadere dei mi. nuli, si fanno vieppiù aggressivi con la speranza dii poter conseguire almeno il pareggio, che, in verità, non sarebbe demeritato, ma gli isolani, sorretti da un gran cuore, fanno muro ed impediscono che la rete di Pugliese sia ulteriormente violata. La fine trova tutti gli atleti esausti gli, uni con Tartaro in bocca, gli altri contenti, (ma non troppo) e sono gli stessi isolami che riconoscono cavalle. Tetramente di aver dovuto difendersi per vincere. Ecco le formazioni: Arrigoni: Pugliese, Combatto, Orlini, Sorgo, Delise I; Costanzo, Dudine, Bologna, Delisell, Depase; Chelleri. Umago: Bernic, Lenardiuzzi, Latin, C'anoiotti, Bose; Laniarduzzi II, Zacc-hi-gna, Giraldi, Dagirì; Sodomaco; Cancia-ni. Arbitro: Grip di Capodistria. PIPANO: Daipretto, Stacca, Grigio, Contento, Keric, Argentini, Dapret-to 31, Tagliapietra, Remar, Venier e Paravel. MEDUSA: Viascon, Destradi,. Santin, Corte, Rarenzap, Turcimoviic, Sabadin I, Clementi, Sabadin II, Valenti, Bussani. MARCATORE: Keric al 18’ del p. t. ARBITRO: Cravagna di Capodistria. E’ stata la difesa dei Pirano a vincere a Capodistria contro il Medusa, la solida, precisa, invulnerabile difesa del Pirano che ha dato il suo nome alla gara. E cosi come è stata la difesa del Pirano a vincere, è stato proprio l’attacco del Medusa a piartene rincontro. Ma forse questo è ovvio. Vogliamo tuttavia mettere in chiaro subito questo: che l’attacco capođistriano ha avuto più di una possibilità per mettere a segno i suoi tiri, e li ha mancati per urna in-comprensibi-le incapacità a tro. vare il varco utile per piazzare il colpo buono. La sua mediana macinava azioni su azioni, costruiva la solida intelaiatura a metà campo, chiamava in azione gli uomini di punta e quelli chiudevano la manovra, in limiti irteli, cii, tenevano il gioco in pochi metri delTarea e finivano sistematicamente sugli sbarramenti avversari e nelle trappole tese ai passaggi obbligati. "E_ rano Keric e Grigio che presidiavano le retrovie piranesi, e, unito a loro, il portiere Capretto che sepipe unire, nei momenti cruciali dieilTincontiro, l’abilità di alcuni interventi ottimi. Altrettanto dicasi del- portiere medu-siano Vascon, applaudito a scena aperta. E fu una gara, in fondo, senza emo. zioni e senza sorprese. Eguale dal I’ al 90’ minuto di gioco,—con un Medusa che tentava di passare e poi non riusciva nel suo intento, anche se nella ripresa ha messo in mostra una sfuriata iniziale durata più di 20 minuti. Sono stati così 90 minuti di gioco con il Medusa proteso in tentativi e con un Pirano, privo delTinfortunato Fiumi, accortamente schierato a copertura della sua area, ma pronto a CAMPIONATO DI CALCIO SConiaf »üträetna» Strugnano B — Nardone B Partizan — Stella Rossa Medusa. B — Aurora B Arrigoni B — Pirano B Saline — Ampelea Distretto di Buie S. Lorenzo —- Momiano Villanova — Seghetto Cittanova B — Villania Buie B — Salvore 0-0 3- 1 — 1-1 1-0 2-0 2-0 4- 2 2-0 2-0 Nella classifica del campionato di zona distretto di Capodistria, le posizioni sono le seguenti: Nardone punti 21, Saline e Stella Rossa 15, Arrigoni B 13, Aurora B 12, Medusa B 11, Partizan ed Ampelea 6, Strugnano 4, Pi-F£>EQ 3 punti. Medusa B-AaroraB 1-1 Il derby capođistriano in sedicesimo tra le squadre cadette, è terminato con un verdetto di parità, anche se i ragazzi del Medusa hanno giocato con una leggera. supi|’i.orità tecnica sui cugini a-ororioi. ■Il primo tempo, chiuso con una rete a favore deTAurora, realizzata da Erosa al 25’ minuto su azione individuale, ha messo in vetrina un gioco sbrigativo e veloce da parte degli stes. si? auf orini. Ai 30’, un calcio dii rigore, concesso daU’arbitro Piaino ia favore scattare nella contromanovra. Con un Medusa che giocava bene a metà campo e si perdeva nei pressi della por, ta bianco-rossa; col Pirano che si di, fendeva molto ordinatamente e che, con altrettanto ordine, ha gettato i suoi uomini di punta nei momenti più opportuni dai rovescio delle retrovie caipodiistriane. Partì il Pirano a favor di vento e, dopo alcune azioni a metà campo, cominciava con disturbi nell’area mediana. Al 13’ registriamo una pericolosa incursione contro Destradi e Santin, ma Remor sciupava da pachi metri. Ripartiva allora il Medusa di contropiede, ma Keric, fattosi accorto del gioco del Medusa, retrocedeva a dar man forte a Grigio e respingeva decisamente il primo tentativo medu-sano. Poi al 18’, su una nuova incursione piranese, la mediana c-apotìistrianà commetteva un fallo appena dal limite diàll’area e Tarbi.tro Cravagna decreta, va il tiro piazzato. Sparava a rete KERIC, il portiere medusano bloccava il bolide, ma la preda gli sfuggiva (di mano e la palla con effetto schiazzava in rete. Poi al 26’ la strada della rete si offriva facile al Pirano e Remor accettò l’offerta della palla da Keric, rovesciandola in porta. Vascon però intuiva il tiro e deviava alto in corner. Ancora al 38’ si esibiva Vascon su forte tiro di Tagliapietra. Su azione di contropiede si riprendeva li Medusa, forzando la rocciaforte piiranese e proprio sul finire del tempo, a portiere battuto, #un tiro di Bu. sani attraversava tutto lo specchio della porta senza che nessun campa-gno di squadra potesse darle il colpo di grazia. Invece un tiro deciso di respinta d* li Keric liberava definitivamente. La ripresa si apre con una sfuriata del Medusa, che già al 5’ minuto Sa-bddin, che aveva fermato un allungo di Parenzan, rimise a centro campo e, nel breve duello di velocità con Tagliapietra, si portava fin sul limite dell’area della porta piranese, puntando diritto sul portiere. Ma intanto ritornava fortissimo Grigio che riusciva ad intercettare la palla, canpen. dola alTatt.-accan.te capodistriano, sbilanciato nella corsa, e mandando definitivamente lontano. Ancora al 10’ era il Medusa che ritentava la sorte con Valenti, ma Da-pretto bloccava con sufficiente facilità. Poi al 20’ un tiro improvviso di Sa. badia I va diritto, diritto sopra la traversa. La palla, calciata con troppa potenza, ritorna a candela in oanfpo e Dapretto Tabbraccia. Ancora il Mediusa si fa sotto, ma la vigile guardia di Keric e Grigio mantiene le sorti della gara in vantaggio per j piranesi. Al 36’, per fallo delia difesa medu-sana, il Pirano fruisce di un calcio in. diretto, ma senza effetto positivo a rete. _______™__ del Medusa per fallo di mano in area del terzino Favorito, tirato da Zucca, non venti va realizzato perchè neutralizzato con una bellissima parata del portiere auror.in-o Ponis, La ripresa si inizia con azioni prevalentemente a favore del Medusa che perviene ai pareggio al 12’ coin Spada, ro che, ricevuta la palla da Sabadin, con un tiro al volo ed in bello stile, i asa CiCav a impara burnente. CAMPIONATO DI ZONA - DISTRETTO DI CAPODISTRIA I ...............—— ........... !l 1 ■: .... » ■ — - ........................ Battuta d'arresto a Strugnano II Partizan ritorna alla vittoria Strugnano 0- Mone 0-0 STRUGNANO: Derossi, Prelaz, Palci, .Storm, Zaro I.o, Carsiccola, Grubar, Zaino II, Felluga, Delise. NARDONE-; Bologna II, Musizza,Vascotto, Dagri, Grego, Storm; Gan-dol-fo, Bologna I, Iurjssevic, De-grassì; Zaro. ARBITRO: Sabadin II di Capodistria. STRUGNANO II. La capolista isolana scesa a Stagnano priva dei suoi migliori attaccanti non è riuscita a superare le forte difesa locale. Lo Strugnano, forte di parecchi titolari, ha giocato una partita veloce do. _ ve le mezze ali Gruber e Felluga sono stati i protagonisti delTincontro. Ed ora qualche nota sulla gara. Parte la Nardone che preme inutilmente; Ulcignai salva in extremis a portiere batta to, segue un fallo di Gandolfo. Lo Strugnano si scuote e passa all’attacco sbagliando però un paid d’occasioni d’oro. Nella riprésa, gioco alterno da ambo le parti. Le due squadre cercano di superarsi, verso la mezz’ora, la Stagnano ha la migliore occasione, ma. Zaro spreca a lato. Gli ultimi minuti sono di marca 1. solana, ma nuovamente i pali salvano la porta di Derossi. Per lo Strugnano, i migliori, oltre a Gruber e Felluga, Ulcignai e Zaro Lo. Per la Nardone: Vascotto, Grego, Bologna I. Corsa „Trofeo Città di Pirano" A ZOMERO IL PRIMO POSTO IL PARTIZAN CONQUISTA IL TROFEO Corsi Eddi si afferma nella categoria juniores Classifica per squadra: I. Partizan con 124 punti, II. Pirano con 78 punti, III. Basovica con 59 punti, IV. S. Giovanni con 36 punti, V. S. Anna con 22 punti, IV Stella Rossa con 12 punti. Partizsn - Stella Rossa 3 -1 PARTIZAN: Stic, Glavina, Kodenaro, Boiridon, Rebula, Gedo, Mltrovich, Žagar; Lovrenčič, Popov, Antončič, Mei primi 45 minuti dii gioco lieve supremazia. dello Stella. Rossa che, su calcio d’angolo, perviene al successo con Colombia al 33’ minuto. Nella ripresa, il Partizan, giocando con il vento in favore, e con un ritmo indiavolato, non dà respiro alla difesa avversaria e Stojan all’s’ minuto si fa luce e batte con forte tiro Ber-to-ch. La Stélla Rossa, priva dei suoi migliori titolari, ed oggi in giornata nera, dovette subire ogni iniziativa del Partizan che si è portata in vantaggio con Miitroviioh al 22’ che segnava a porta vuota doipo aver battuta tutta la difesa. Aumenterà, il bottino Bordon al 27’ con un tiro al fulmicotone dal limite delTairea di rigore, su calcio piazzato. ARBITRO: Lonza-r di Capodistria. Una grande folla di spòtivi ha presenziato domenica scorsa alla tradizione gara di corsia «Giro dì Pirano», do. tata di ricchi premi, offerti dal C. S. dii Pirano. Oltre mille persone si sono assiepa., te al traguardi e lungo i punti, culminanti del percorso per incitare alla vittoria gli atleti piiranesi. Tale attesa non è andata delusa poiché la vittoria è stata conquistata dal popolare Zomero Mario, il quale ha vinto da signore istaccando di- forza tutti i con., correnti. Non é mancata neppure una sorpresa, quella degli atleti del «Partizan» di Capodistria che si sono piazzati nei posti d’onore vincendo la coppa «Trofeo di Pirano», passata cosi agli atleti della D. P. che hanno totalizzato il maggior numero di punti. Alla giara hanno ' partecipato una quarantina di atleti d.ei seguenti circoli sportivi: «Partizan», «Pirano», Ba. soviica», «S. Anna», «S. Giovanni», Stella Rossa, suddivisi in due ca-tego--rie: Juniores, e seniores. Nella prima categoria la vittoria spettava a Corsi Eddi dei C.S. «s’An-raai) di Trieste, tallonato dai piranesi Benedetti e Razza. Nella categoria seniores, era Zamero che, scattato alla partenza, dopo una breve lotta con Grgič e Micus, con-ducevia la gara e giungeva al traguardo finale con 5 secondi di vantaggio sui due immediati inseguitori. CLASSIFICHE Giro di Pirano — corsa Km. 3 juniores: I, Corsi Eddi C. S. Anna III. Benedetti del C. S. Pirano III. Razza del C. S. Pirano 5V. Posar del C. S. Giovanni . V. Zorzi del C. S. Giovanni seniores: I . Zomero Mario del C. S. Pirano I I. Micus Anton dlel C. S. Partizan D. P. III. Grgic Ivan del C. S. Basovica TV. Gherbeé Luciano p. S. JS. Giovanni tiiüiliiiiiiHiiiiiilllltuilillillilililiüMiniiiiiiiliiiiliiiilHlliliiiiliiilillillliiillllllliilliliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiüiiiiiii iiiiiiiNiiiiiRMiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiHiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiit'RiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiMiiiiiiiRRiiiiiitnnRiRiiiiRRiiiiiiiiiRiiiiii11 iiiiiliHiiiHiiliiii'iiiiiiiiiiiHiniliiiniiiiiiiinniiiiiiniiiniiiiRHiiiiMiiiRiiRiiiRRRRiiiniRiRiiiiiiiiiiRiiRRR'RR'RiniRRR'RR» CAPITOLO XXIV. INCUBO Tanto più mi sentivo le reni infran. te, in quanto che, la notte precedente, nel treno, non avevo chiuso occhio. Mi addermentai profondamente, e la prima volta che mi svegliai, era notte. Garth-waite non era tornato. Avevo perduto ri mio orologio, e ignoravo assoluta-mente che ora potesse essere. Restai qualche tempo coricata, con gli occhi chiusi, e udii ancora quel rumore sor. do di esplosioni lontane: Tinfenno era sempre scatenato. Mi insinuai verso la parte anteriore del negozio. Immensi incendi si riflettavaino nel cielo, e nella strada si vedeva quasi tanto chiaro quanto di pieno giorno: si sarebbero potuti leggere facilmente i caratteri più piccoli. Da alcuni isolati di case più lontani giungeva il crepito delie granate e delle mitragliatrici, e da una grande .distanza m,i arrivò l’eco di una serie di grosse esplosioni. Tor. hai nel mio letto di coperte e mi riaddormentali. Quando m,i svegliai di nuovo, una luce gialla ed esile filtrava fino a me. Era l’aurora del secondo, giorno. Ritornai verso la,facciata del negozio. Il cielo era riempito da una nuvola dì fumo solcata da lividi lampi. Dall’al-, tra parte della strada vacillava, un miserabile. schiavo. Con una mano si comprimeva fortemente il fianco, e lasciava dietro di sè una traccia san- IL TALLONE DI FERRO DI JACK LONDON 67. puntata guihosa. I suoi occhi pieni di terrore giravano da tutte le parti e si fissarono un,istante su me. La sua faccia portava I’esipressione patetica e muta di un animale ferito e inseguito. Egli mi vedeva, ma non esisteva fra noi nessun legame d’intesa, nè, almeno da parte sua, la minima simpatia. Egli si ripiegò sensibilmente su s.e stesso e si trascinò più lontano. Non poteva attendersi nessun aiuto in questo mondo. Era una delle prede inseguite in quella grande caccia agli iloti, alla quale ri dedicavano i padroni. Tutto ciò che poteva sperare, tutto ciò che cercava, era un buco dove trascinarsi e nascondersi come una bestia selvaggia. Il tin-ynnio del campanelli d’un’ambulanza che passava all’angolo lo fece trasalire. Le ambulanze non erano fatte per i pari suoi. Con un grugnito lamentoso, si gettò sotto un portico. Un minuto dopo, ne .usciva e riprendeva il suo disperato vacillante cammino. Tornai alle mie coperte e aspettai ancora un’ora il ritorno di Garthwaite. II mio mai di capo non era svanito: al. contrario, aumentava. Mi occorreva uro sforzo,, d) volontà per aprire gli occhi, e quando H volevo fissare su qualche cosa, provavo una tortura in. tollerabile. Sentivo nel mio cervello un battito formidabile. Debole e vacillante, uscii dalla finestra rotta e discesi nella strada, cercando insbintivamente e a caso di fuggire da qisell’orrendo macello. E a partire: da quel momento vissi in un incubo. Il mio ricordo delle ore successive è come quello che si conserva di un brutto sogno. Molti avvenimenti sono nettamente fissati- nel mio cervello, immagini incancellabili separate da intervalli d’in-coscienza, durante i quali -dovettero svolgersi cese che ignoro e che non saprò mai. Ricordo di aver urtato, alla svolta, centro le gambe di un uomo. Era quel rovero diavolo di poco prima che s’e-ra; trascinato fin là e giaceva disteso Su.1 lastrico. Rivedo distintamente le sue povere mani nodose; somigliavano piuttosto a zampe cornee e munite di artigli che a mani, tutte contorte e sformate dal suo lavoro quotidiano, con le 1-oro palme coperte di enormi calli. Riprendendo il mio equilibro per continuare la istrada, guardai la faccia del miserabile e constatai che viveva ancora; i suoi occhi, vagamente coscienti, erano fissati su mie e mi vedevano. Dopo di ciò, sopravviene una delle benefiche assenze dei miei ricordi. Non sapevo più n-uilla, non vedevo più nulla, mfii trascinavo semplicemente •in cerca di un asilo. Poi il mio incubo continuò con la visione dì una strada seminata di cadaveri. Arrivai colà bruscamente, come un turista che incontrasse inopinatamente un rapido corso d’acqua. Ma quel fiume non scorreva. Fissato nella morte, fermo e u-nito, si stendeva da un margine all’altro della strada e copriva perfino i marciapiedi: di quando in quando, co-ghiacci accumulati, mucchi di corpi ne rompevano la superficie. Povera gente dell’abisso, poveri servi inseguiti, giacevano là come conigli di California dopo una battuta Osservai quella via funebre nel due sensi: non vi si produceva un movimento, non un rumore. Le case mute guardavano la scena dalle loro numerose finestre. Una volta però, e una volta sola, vidi un braccio .agitarsi in quel fiume letargico. Giurerei che quel braccio si contrasse in un gesto di, a-gonia, e che nel medesimo tempo si solevava una tèsta insanguinata, spettro di indicibile orrore, che mi balbettò qualche cosa di inarticolato, poi ricad. de e non si mosse più. Vedo ancora un’altra via fiancheggiata da case tranquille e ricordo il panico che mi fece tornare violentemente in me quando mi ritrovai davanti al popolo dell’abisso; ma stavolta era una una corrente, che si riversava nella mia direzione. Poi mi avvidi che non avevo -nulla da temere. Il flusso avanzava lentamente, e dalle sue profondi-. tà si elevavano gemiti, lamenti, maledizioni, balbettamenti senili, insanie istar.i-che. Il flusso rotolava con se i giovanissimi e i vecchi.ssi.mi, deboli e il malati, gli impotenti e i disperati, tutti i rottami dell’abisso. L’incendio tutti ì rotami dell’abisso. L’incendio del grande ghetto del quartiere sud li aveva vomitati neH’inferno dei combattimenti di strada, e io non seppi mai dove andassero nè . che fossero di_ ventati. ~ COMUNICATO Tutti i ciclisti della Società Sportiva Sindacale del «Proleter» di Capodistria, sono invitati a trovarsi domenica 18 Febbraio alle ore 8 precise davanti al Caffè Loggia di Capodistria da dove partiranno per disputare a Trieste il ciclo-cross, orga aizzato dalla Sezione Ciclismo del-'' l’UCEF. I corridori la cui residenza oltrepassa i lem1, 20 dovranno essere a Capodistria nella serata di sabato 17 corrente, ove prenotterrano all’Al-bergo Gitta-dino di via PortamaggiO“ re 7. ‘.... ii.,.tai ;J_.LtaiiL J1LUEI Arrisimi B-PiranoB 1-0 ARRIGONI B: Degrassi, Bernardi, Vi- ezzoli, Diagri, Depase, Uleigrai, Mil. loch, Pelizza.ro, Depase e Russignan. PIRANO EDILIT: Turai, Dapretto, O- spo, Giraildi, Nianl, Pagliaro, Tama. ro, Bernardo e Petronio. MARCATORE: Uleigrai al 30’ della .ripresa. ARBITRO: Divo di. Capodistria. A ISOLA: Arrigoni b batte Pirano EidiJit 1 a 0. Il Pirano Ediìiit ha subito oggi ad Isola la sua nona sconfitta ad opera dei cadetti delJ’Arr.i.goni, lanciatissimi verso la conquista delle prime piazza nel girone dei Cadetti. Dopo un primo tempo chiuso in parità e dove gli ospiti1 piranesi riuscivano a contenere tutte le puntate offensive isolane, alla miezz’ora della ripresa, Uleigrai raccoglieva finalmente i frutti d:i un lungo lavoro di martellamento, battendo il portiere piranese. D.a notare lia buona condotta di gara del Binano, sceso i.n campo con soli 9 uomini. Per l'indipendenza di Trieste (Contiunazjone dalla I pag.) transito che rappresenta una cospicua fonte di entrate. Questo futuro econo, mica, ha aggiunto il comp. Babic, esìgi però la restituzioni dia partt dtl-l’Italia del patrimonio marcantile di Trieste,, di cui ora l’Italia si servt ai danni di Trieste. Bella massima importanza — cerne del resto previsto dal Trattato di Pace — è la nazionalizzazione delle ex -proprietà dello Stato italiano nella zona di Trieste, la nazionalizzazione delle imprese industriali, deile società bancarie — sopratutto di quelle più imiportanti — nonché l’e-manazione delia legge sulla partecipazione degli operai alla gestione di tali Imprese. Circa glj aiuti economici che Trieste riceve dall’ONU e dai grandi paesi industriali, dovrebbe essere la popolazione triestina a decidere in merito alla loro utilizzazione per il rafforzamento dell’industria, o-nde eliminare la disoccupazione, elevare lo standard di vita dei lavoratori ed iniziare la costruzione urgente dii ca. se popolari. Nel campo agricolo, il comp. Babic ha dichiarato che bisogna dare un aiuto più grande all'agricoltura, difendere i prezzi dei prodotti agricoli, pagarer ai contadini un’indennità per i danni causati sia dalle manovre militari clhe jdalTrtpropirtazioine di-terreni per la costruzione di strade ed -impiantii industriali. Il com.p. Babic ha chiuso la sua -relazione dichiarando che i’.indipen-denza dj Trieste deve -fondarsi, in .primo luogo sul fatto che Trieste è una città mista dal -punto di vista nazionale e che il suo sviluppo economico è legato al collegamento col suo retroterra, sviluppo al quale sono interessate sia l’Italia che la Ju goslavia per un’avvenire migliore di Trieste e della popolazione triestina.