l Soldi IO al numero. L'arretrato soldi 20 L'Associazione è anticipata: annua o semestrale — Franco a domicilio. L'annua, 9 ott. 77 — 25 settem. 78 importa fior. 3 e s. 20 ; La semestrale in proporzione. Fuori idem. Il provento va a benefìcio dell'Asilo d'infanzia vrn Li CRONACA CAPODISTRIANA BIMENSILE. si pubblica ai 9 ed ai 25 i Per le inserzioni d'interesse privato il prezzo è da pattuirsi. Non si restituiscono i manoscritti. Le lettere non affrancate vengono respinte, e le anonime distrutte. Il sig. Giorgio de Favento è l'amministratore I L'integrità di «« giornale consiste nell'attenersi, con costanza ed energia, al vero, all' equità, alla moderatezza. . . . settembre 1734 — Nasce Cristina lloccati — (V. Illustrazione.) ANNIVERSARIO —. Al BENEMERITI ASSOCIATI Oggi, in cui si compiono quattro anni da che viene pubblicata l'Unione, una domanda (per noi disaggradevole perchè avvilitiva) s'affaccia alla mente nostra con ricorrimento più impetuoso degli altri giorni. Noi ci domandiamo : la pubblicazione del foglietto è essa giustificata a sufficienza? Probabilmente molti associati daranno risposta affermativa : alcuni per amicizia malintesa (chè 1' amicizia adulatoria o reticente è talvolta più dannosa dell' animosità); altri per incoraggiare, nella speranza che col tempo il foglietto acquisti miglior essere ; i più da natura disposti all'indulgenza. Ma a noi, che siamo angustiati dalla persuasione di conoscere appieno la nostra picciolezza e dal sentirci amaramente pentiti di essere entrati nel pubblico aringo con forze sì debili e con ardimento sì soverchio, le gentili éd ingegnose argomentazioni, con cui i nostri benevoli tenteranno di alleggerirci i dolorosi effetti della persuasioue e del pentimento, non possono apportare alcun sollievo ; tanto più che entrambi vengono accresciuti dalla dubbiezza di esserci intrusi, di avere occupato un posto che taluno avrebbe meglio assai tenuto, in guisa che ancora forse v'ha chi per modestia eccessiva non osa di proporsi in nostra sostituzione, oppure, ritenendo erroneamente di recarci disgusto, nemmeno si prefigge di percorrere la stessa via al nostro fianco; e così Dio non voglia che per causa nostra sia venuta e tuttora venga a mancare una vera sorgiva di decoro e di utilità. La risposta più naturale e più tranquillante, che abbiamo potuto darci a quella fatale domanda, si è che l'unico giovamento del foglietto è quello indirettamente proveniente, e soltanto per merito degli associati, all'Asilo d'Infanzia. Fu questa risposta il solo conforto atto, nei frequenti incontri di sfiducia e perplesità, a farci perseverare e ad in-nanimarci quando la carena di certi va-1 scelli accennavano di sbatacchiare noi infusorii del mare giornalistico, e quando l1 indolenza dei collaboratori (o piuttosto la folla delle loro brighe) ci costringeva di empiere l'uggioso vuoto (ancora sussistente malgrado il comodo ma iudispensabile, e spesso utile, sistema delle riproduzioni) con qualche nostra scribacchiata, resa ancora più goffa dalla fretta con cui dovevamo riparare al mancato aiuto. E qui ci corre l'obbligo di ringraziare, anche in nome del pio istituto, tutti i collaboratori, i quali nel decorso dei quattro anni ci porsero valida assistenza, dichiarando (dichiarazione ben superflua ) che quei rari sprazzi di luce che solcarono le tenebre opprimenti, furono sempre opera loro. Fatta questa franca confessione, la nostra coscienza si trova meno scombuiata di prima, e l'animo nostro s'invigorisce alquanto nel far sapere che noi saremo in qualunque momento pronti e lieti (non già per pigrizia, ma spinti dalla persuasione sopra menzionata) di cedere il lavoro, che tenue assai nelle mani nostre acquisterebbe certo importanza in altre-; e sempre desiderosi che alcuno venga a sostituirci e a dare così origine a qualche altro frutto oltre a quello, (molto facile di sussidiare il pio istituto), che si ottiene approfittando dalla generosità degli associati. E frattanto, nutrendo l'espresso desiderio, noi continueremo, indottivi dall' ovvia considerazione essere bene fare qual-cosuccia piuttosto che nulla, ed essere male offrire col silenzio e coli'inoperosità scena di apatia o di sconforto. Con tale proposito torniamo ad invocare l'appoggio e l'indulgenza dei cortesi e benemeriti associati ; augurando largo compimento al loro voto quotidiano, che è anche il nostro: la prosperità dell' Istria. Celebri italiane contemporanee (V. il N. prec.) Fosco Luis», da Voghera. Appartiene alla schiera delle emancipatrici. Nacque nel 1825, e pubblicò traduzioni, articoli originali tendenti allo scop di ottenere la maggior libertà alle donne. Fece conferenze, delle quali si disse molto bene. Franceschi Ferrucci Caterina. Molto scrisse dal 1828 f,l dì d'oggi. Fiorentina di nascita, molte opere eccellenti pubblicò, tra le quali lodatissime furono l'educazione delle donne e gli studii delle donne. È una delle più illustri letterate del tempo, ed ha l'onore di appartenere all'Accademia della Crusca. Frank Malvint, nata a Venezia, nipote alla Gl'itti, eccellenti scrittrice. È una emancipatrice fra le più ardenti, e dal 1869 in poi seguitò a scrivre sulla emancipazione ♦Dall'Italia Vivente Studi sociali di Leone Carpi (Milano, D.r Frantesco Vallardi, tipografo editore, 1878). della donna. Non divido le sue opinioni ; ma merita di essere annoverata fra le donne più colte ed erudite. l'uà Fusinato Erminia, da Rovigo. Fu portata bambina a Padova. Nacque nel 1836, morì nel 1876. Si veda la bella biografia del Molmenti. Poetessa educatrice di bella fama. Non basterebbe un volume per scrivere la splendida biografia. *Garelli Dalbono Virginia. Prosatrice e poetessa, nata a Roma, morta a Napoli nel 1867. L'auno seguente i suoi lavori vennero pubblicati a Napoli col titolo II libro del cuore. *GianelIi Elda. Distinta poetessa triestina. Varii periodici vanno a gara nel fregiarsi delle sue belle poesie. Giampieri Rossi Elvira, da Firenze. Scrisse poesie e prose varie dal 1838 al 1842. Giarrè Marianna, veneta. È una poetessa simpatica. Scrisse versi dal 1857 al 1872. Gioannini Matilde, da Torino. Fiorì dal 1839 al 1845. Giovanissima improvvisò versi che le valsero fama di letterata valente. Gozzadini di Bologna, nata Serego Alighieri, di Verona. Continua in Bologna la tradizione della celebre contessa Cornelia Martinetti, che fu centro simpatico a tutta la più illustre società letteraria italiana dalla prima metà di questo secolo. Il Pindemonte, il Giordani, il Costa, il Pieri, il Leopardi, ecc., furono de' suoi migliori amici. Grace Bartoliui Luigia, irlandese di nascita. Venne iu Italia nel 1842; giovanissima pubblicò lavori di poesia e di educazione assai lodati. Morì nel 1866. Guacci ÌYobili Giuseppa, da Napoli. Nacque nel 1809 morì nel 1849. Pubblicò i primi versi nel 1832 col titolo di Rime e le Canzoni nel 1840. Fu letterata simpatica ed eccellente. Gitoli in Gualandi contessa Teresa di Roma. Bambina di cinque anni dettava versi a sua madre; dell'età di anni otto compose un dramma intitolato Lazzaro risuscitato-, di anni dieci venne ascritta in Arcadia, poco appresso alla Tiberina, nonché in molte Accademie letterarie d'Italia. Dette quindi alle stampe, in una Strena romana, il dramma Torquato Tasso a Sorrento. Pubblicò varie Cantiche, tra le quali una sullo Catacombe di S. Calisto; compose molte Commediole popolari, e variepoesie liriche per la massima parte inedite. Scrive stupendamente, è una nobil donna fra le più elette d'Italia, d'anima gentilissima. *iIohenIohe principessa! Teresa nata contessa Torriani. Elegante poetessa friulana. Nel 1868 comparve a Roma uu volume di sue poesie. Abita nel castello di Duino presso Trieste. (V. L'Unione 9 gennaio 1878). lezzi Emilia, siciliana. Nacque nel 1844 Nel 1859 pubblicò una raccolta di bellissimi versi. Scrisse Memoria e pianto di ima donna, nel 1871, lavoro che risente delle opere del Leopardi. Lenzoni marchesa Carlotta, proprietaria della casa di Boccaccio a Certaldo. Tennea Firenze nn posto eminente, e presso di lèi si riuniva la più colta società italiana e forestiera che passava in Firenze tra il 1820 e il 1850. Lovatelli contessa Ersilia, di Koma, figlia del duca Michelangelo Caetani di Sermoneta, nata nel 1840, dotta di greco di latino, d'archeologia, moglie del conte Giacomo Lovatelli tiene in casa sua riunioni di dotti, è in corrispondenza letteraria con parecchi filosofi e letterati. *Lucangeli Dalbono Ade aide. Nacque a Koma, mori a Napoli nel 1854. Verseggiò fino dall'infanzia, poi divenne poetessa cesarea; ma più che altro cantò la virtù, l'arte drammatica, il matrimonio e la religione. Lupo da Casarano Adele, di Gallipoli. Nacque nel 1833. Scrisse prose e poesie lodate dal Tommaseo, ammirate dal Prudenzano. Lutti Francesca, da Verona. Felicissima per immagini poetiche. A vent'anui, nel 1847, pubblicò i primi suoi versi. Nel 1862 il Le Monnier a Firenze pubblicò un bel volume delle sue produzioni. Scrisse fino al 1867. I.uzzatto Carolina, da Venezia. Scrisse pregiati lavori di varia letteratura dal 1869 in poi. Maffei contessa Clara, di Milano. Inspirò, incoraggiò molti scrittori ; è moglie dell' illustre poeta Andrea Maffei. Malaspina Madonnina, da Venezia. È sui ventiquattro anni ed è già provetta nello scrivere. Ha molte poesie sparse pubblicate dal 1870 in poi. Mallion Traversan contessa Maria, da Bergamo. Donna scelta e libéralissima, scrive su vari periodici italiani e francesi, e fa parte del Comitato di Parigi per l'emancipazione della donna. Mancini Oliva Laura Beatrice, da Napoli. — (NB. Compendio) Donna di sentimenti altamente patriottici, morì in fresca età nel 1869. Fu chiamata "la poetessa del risorgimento italiano.,, Nel 74 il Le Monnier pubblicò un grosso volume di suoi canti lirici col titolo Patria ed amore. Il Consiglio della città di Napoli fece porre una lapide sulla casa ove nacque (intitolando Oliva la via) colla seguente inscrizione: Qui nacque nel dì 25 del 1821 — modesta quale visse nella fortuna — Laura Beatrice Oliva — sposa di P. S. Mancini — poetessa delle sventure e della libertà d'Italia. Mancini Pierantoni Graziella. Degna figlia di donna Laura: a lei si devono precipuamente i seguenti lavori; Teatro per fanciulle, di cui il Sistema di Licurgo fu tradotta dal Mark-Monnier in francese e in tedesco dallo Schawz; Volume di romanzi e racconti e leggende col titolo: Bora; Arnoldo; Treccia bionda; La casa nasconde, ma non ruba, tradotta in olandese dalla signora Gràff di Haarlem. Una di queste novelle e uscita tradotta in tedesco in Lipsia sotto la direzione di Paul-Heyse. La Pierantoni Mancini ha pure pubblicato moltissime poesie e recentemente il Manoscritto della nonna, ricordi e precetti rudimentali al figlio (e furono fecondi) di quell1 eletta e coltissima donna che fu pure la Grazia Maria Riola Mancini, degna madre dell'illustre giureconsulto e uomo di stato Pasquale Stanislao Mancini. È un prezioso volumetto che io vorrei vedere fra le mani di tutte le madri italiane. Mander Cecchetti Anna da Venezia. Bello e potente ingegno di donna e poetessa. Ha composto molte e svariate produzioni. Tratta benissimo il verso sciolto nell'Angelo Giustinian e nell 'Albero della libertà, e le ottave nel Torcello. Bella è la lirica sua, come vedesi nelle sue Odi, ultima delle qualli è la memoria del dott. Namias. Cosicché dal 1856 al 74 ha una bellissima collana di lavori dettati dalla mente, dal cuore e dal patriotismo. Mauganaro Cannellini, da Messina. Nata nell' agosto del 1854. È distinta poetessa. Cominciò con de' Saggi Poetici e continua a darci belle poesie. Mantcgazza Laura Solero, di Monza; madre dell'illustre professore Paolo, morta in Milano. Fu grande patriota, si occupò con fervore delle scuole pei bambini, degli asili per i fanciulli orfani e fu pure donna di gran cuore e di grande energia. Mantovani Veronesi Angela, di Biadene (prov. Veneta) figlia di un giardiniere. Morì in Padova l'8 ottobre 1847. Letterata e poetessa. Nel 1804 pubblico i suoi primi versi intitolati: Varie Poesie. Marcello, contessa, di Venezia. Dotta di greco e latiuo, si valse delle grazie del suo ingegno e del suo fisico per mantenere il buon gusto nelle arti, nelle lettere, nella società del suo tempo. Continua le buone tradizioni della celebre contessa Isabella Teodochi Albriz-zi greco-veneziana. Maraini Adelaide, figlia del bravo scultore di Milano e scultrice essa medesima, già celebre per una Saffo di elettissime forme, in grandezza maggiore del naturale, che è molto ammirata all'Esposizione di Parigi e per lavori, tra i quali si annovererà fra non molto il busto di Dèak, che le venne commesso per essere collocato nella sala del parlamento ungherese. Masino di Mombello contessa Ottavia, di Torino, già cultrice distinta delle lettere, amica di Silvio Pellico, promotrice de' buoni studii. (Continua) (LlWiÌÌ& delle idee, mi potrebbe condurre a farvi un secondo giuochetto alla Bosco, a farvi cioè sparire dal cassettino un altro pacchetto di fiorini, e prudenza vuole che la muti : dirò dunque che 1' unico raccolto copioso è il "formentone,. Poche le biade, i legumi mancarono affatto, e tutto il resto per le anzidette cause riuscì meschinamente. È bene che ciò sappiano i finanzieri, acciocché, ingannati da false relazioni, nou ordinino aumento di energia nelle riscossioni, a danno specialmente dei poveri contadini, i quali devono già sudare e ingobbire sul campicello per pagare i debiti, che furono costretti d'incontrare in tempi calamitosi, onde sottrarsi alla fiera lotta della fame coll'onore. E qui quella benedetta associazione di idee m'intorbida la fonticina di gaiezza nella quale avrei potuto pescare qualche altro argomento per non venir meno all'impegno di empiervi una colonna. Abbiatemi per iscusata, ed accettate invece la breve illustrazione d'anniversario che v'includo. La pace sia con voi. EnricTietta B. Il Dall' Istria, 15 settembre. Se non mi aveste eccitata reiteratamente a scrivervi, io, avendo saputo quanto cara v' abbia costato la mia prima visita, non ] seguendo, al solito, il avrei certo più azzardato di bussare al vostro ! turaccioli dello Champagne che sprigionandosi tambussarono il soffitto con piacevole Parigi, 13 agosto 1878. Il Congresso internazionale delle donne si è chiuso il 9 con un allegro banchetto all' Hotel Maurice iu un sobborgo di Parigi. La magnifica sala, che dà su d' un giardiuo dalle volte ombrose e profumate, vagamente adorna di fiori e bandiere, era splendidamente illuminata. I convitati erano 160 fra uomini e donne; discorsi e brindisi non ne mancarono preludio eseguito dai uscio; ma giacché mi tirate pei capelli, colgo il destro che mi si presenta e una colonnetta ve la imbratto. Non potete immaginarvi le amare conseguenze da me provate pel digustoso incidente che, pure senza colpa, vi procurai. Per diverse notti feci sogni terribili: dal sequestro e dall' accusa della Procura di Stato, la mia fantasia galoppava sfrenatamente agli ergastoli, al carnefice, all' incendio ; e non di rado mi destava di soprassalto esterrefatta. E ci vollero dei bei giorni prima che mi potesse ritornare la solita allegria e la solita sicurezza d' animo. Ad ogni suonata di campanello un po' energica, io balzava da sedere (e spesso mi punsi le dita), ed ogni volta mi sembrava udire vocione di gendarmi e rumore di fucili sulle scale. A voi 1' avventura tolso un po' di metallo coniato o più probabilmente uu po' di carta monetata; ma io invece pagai il fio coi sonni agitati, colle inquietudini e perfino col sangue. Ebbi peraltro, ed ho tuttora, un piccolo conforto in tanta sciagura: la certezza di restarvi indelebile, non oso dire nel cuore ma nella memoria senza dubbio. Chi 1' avrebbe detto ! A me che, tranne qualche lettera alle amiche e il libretto della lavandaia, consumo pochissime gocce d'inchiostro all' anno, proprio a me doveva toccare di esordire con un sequestro! Ed ora vengo al quia, vengo a schiccherarvi una protesta ossk, a meglio dire, una rettifica; nè crediate eie in argomento di campagne sia poi tanto profana: ho anch'io le mie quattro strisce al sole, sulle quali ora piluccando un grappolo, ora leggendo una pagina, ed ora raccogliendo una maigherita, passeggio, invigilo, e penso al rapide ed incostante corso degli eventi. Lessi adunque in ui giornale triestino che qui in Istria le campagne daranno quest' anno un raccolto colossale. Non è vero. La promessa c'era; ma le lunghe pioggie e la gragnuola hanno ben presto distrutto le belle speranze; almeno nella maggior parte dei luoghi. Quello che si raccoglierà in una certa quale abbondanza sarà soltanto il grano turco. "Turco!,, Questa paioli, per l'associazione frequenza. Fra quei discorsi il più interessante mi parve quello d'una giovane delegata dalla Camera Sindacale per l'associazione delle sarte e cucitrici di bianco, le quali vollero solennemente protestare contro il lavoro degli ouvroirs, dei conventi e asili pii; i quali avviliscono la mano d' opera e fanno una concorrenza serissima alle lavoratrici della città, accettando pei lavori prezzi bassissimi. Infatti io stessa ebbi, lo scorso mese, occasione di convincermi di ciò, leggendo un rapporto fatto pel Ministro francese dalla Baronessa de Page, ispettrice governativa. Secondo questa colta signora le ore di lavoro negli asili e rifugi, sono soverchie e pagate in modo derisorio. Essa vide una bambina di soli 4 anni obbligata a fare, e facendo realmente, 48 occhielli al giorno; ed un'altra rimproverata di continuo perchè non giungeva a farne che 30 soli ! Ciò mostra la ragione e la necessità che la legge sul lavoro delle donne e dei fanciulli, già votata in Francia, venga applicata senza privilegi a tutti gli stabilimenti di carità o religiosi. Nel Congresso furono discusse e approvate risoluzioni in questo senso, e ciò dopo che fu combattuto fortemente e rigettato il voto emesso da varii soci per la soppressione dei conventi. Ciò mostra che la libertà di associazione, senza parlare di altre non meno savie considerazioni, era giustamente sentita. Non così saggia e fuori luogo parve la risoluzione approvata, meno due voti, che i figli naturali avessero ad essere riconosciuti e legittimati, anche se nati durante il matrimonio di uno dei genitori; in genere si sentì la mancanza di forti oratori che avessero proclamato e difeso l'integrezza e la dignità della famiglia, e il vantaggio, anche materiale, che viene alla donna dai costumi universalmente morali. Il cuore ha i suoi diritti, si dice, cbi lo nega, molte soue le vittime silenziose sacrificate al dovere come la società attuale 1' ha formulato, ma prescindenlo da considerazioni di un ordine assai più nobile, la maggior libertà di amare, dà forse l'amore più esclusivo e consolatore ? Il metter mano ad alcuni principii di ordine sociale che andrebbero discussi senza passione, non è opera facile ed è sempre pericolosa; la vera forza e la garanzia della felicità per la donna consisterà, dovunque, nel maggior grado di rispetto in cui vien tenuto il buon costume e la famiglia. Queste mie osservazioni non colpiscono che una piccola parte dei principii proclamati nel Congresso : debbo intanto registrare che fuori di questi, vi furono lavori pieni di sentimenti elevati, decorosi e di buon senso pratico; e molti in forma seria e scritti con acume e grazia ammirevole. Ne daremo un saggio nei prossimi numeri ai -nostri lettori. Intanto il primo Congresso internazionale delle donne ebbe luogo ; fra un anno o due ve ne sarà un secondo in Italia o in Inghilterra, ed è già questo un fatto che pochi aspettavano. Malgrado qualche esagerazione, può dirsi che nell' assieme il Congresso fece fare uu passo avanti alla quistioue femminile, che prenderà le mosse da questo per un altro Congresso, ove possa sentirsi anche la parola (se sarà onesta e rispettosa) dei suoi oppositori. Il sig. L. Richer che ha molto cooperato alia riuscita del Congresso, lavorandovi con vero zelo, disse alla chiusura che il non esserci stato un nome autorevole preside della riunione, e 1' esser ciò non ostante questa riuscita menando a fine lavori importanti, mostra come la quistione delle donne vada assumendo giornalmente proporzioni tali da imporsi all' attenzione dei legislatori. Tale idea mi pare vera. Ormai un pensiero ed un voto riunisce come un filo elettrico gli amici delle donne da un emisfero all' altro. Ciò che si vuole si sà; parità di leggi per i due sessi, a parità di lavoro, parità di guadagno, libertà nella scelta di una professione e dell' istruzione, diritti uguali nella famiglia; tutto ciò non vuol dire distruggere l'ordine domestico e fare della donna una meschina copia dell'uomo. Anzi è ora più che mai che si deve conservare e perfezionare il tipo femminino, tutto grazia e devozione per la famiglia, la patria e la società. Teniamo alta questa divisa e non ci facciamo trascinare da utopie fallaci a sconoscere la nostra vera missione nell'umanità. Aurelio, Cimino Folliero (* Dalla Libertà e Lavoro di Trieste. Riproduzioni autorizzate. BIBLIOGRAFIA Leggesi nel Diritto il seguente annunzio della traduzione fatta dall' Occioni delle Puniche (libri 17) di Cajo Silio Italico, poeta romano eroico, fiorito nel primo secolo dell' èra volgare. L'Occioni, (ora professore all' u-niversità romana) fu milite benemerito a Trieste molti anni, a Trieste da lui amata quale seconda patria, ed è troppo noto in queste Provincie perchè noi ci facciamo qui a tessere i suoi meriti di letterato e di patriotta ; ci limitiamo perciò a riprodurre il breve ma autorevole apprezzamento della detta traduzione. Le Puniche di Cajo Silio Italico — Traduzione con proemio e annotazioni di Onorato Occioni — Milano. Maisner, 1878). È col più grande piacere che annunziamo compiuta la versione dell'egregio prof. Occioni Coloro che già conoscevano i bellissimi saggi pubblicati da lui otto anni or sono, non si maravigleranno se noi diciamo che questo volgarizzamento è riuscito uno stupendo lavoro di critica e di letteratura. Di critica perchè, quantunque 1' Occioni non pubblichi il testo latino, pure, come si vede assai chiaro dalle annotazioni, non si è attenuto ad un solo testo nel tradurre, ma a molti; di letteratura perchè tutti i pregi che può avere una versione poetica a cominciare dalla frase ricca ed ele- gante, fino alla bellezza ed alla varietà del verso, si ritrovano in questa. Anzi la si chiama versione perchè si sa che l'autore traduce da Silio Italico, poeta latino, chè a sentire quella scorrevole spontaneità e quella naturale vivezza onde è accompagnato tutto il poema, si sarebbe come costretti a reputarla opera originale. La brevità di un semplice annunzio non ci permette di entrare in un esame un po'accurato del lavoro; però siamo lieti di vedere che questo esame si sta facendo da molti e che tutti si accordano in riconoscere i meriti singolari dello scrittore italiano. E come potrebbe esserci discordanza di opinioni, quando fin dal momento, in cui comparvero i saggi, quell'acuto critico che fu Nicolò Tommasèo giudicò la versione dall'Occioni degna del poema di Omero? Pertanto noi siamo convinti che la versione di Silio rimarrà, e che insieme a pochi altri libri varrà a mostrare ai futuri che neppure in questi tempi di affatto pratica utilità gii Italiaui hanno perduto l'amore del bello e la facoltà di produrlo. Un argomento intimo cittadino Così intitoliamo la questione della banda cittadina, che riteniamo nostro dovere di sviscerare col riassumere e coordinare brevemente i ragionamenti del resto non nuovi e spesso uditi nei pubblici ritrovi. Da più anni i maestri di musica (ed anche adesso è aperto il concorso) si susseguono qui con rapidità tale da rammaricare qualunque cittadino a cui stia a cuore il decoro e l'interesse morale del suo paese; e la causa di questa anomalìa si è quasi sempre la negligente frequentazione della scuola: da ciò l'assoluta impossibilità pel maestro di condurre il concerto in pubblico, il suo disgusto, il suo avvilimento, le sue dimissioni. Risulta quindi che la colpa ricade tutta sui bandisti, tanto più quando si sa di certo che il maestro disimpegna egregiamente le attribuzioni. Peraltro non sarebbe equo incolparli così seccamente ; e l'imparzialità ci spinge ad esaminare se e fino a qual punto si possa giustificarli. Ciò faremo con tutta franchezza. I bandisti, quasi tutti artieri, sono obbligati alla sera, appena terminato il lavoro (e mentre gli altri cittadini prendono sollievo) di cenare in fretta, di mutarsi il vestito, e di correre alla scuola per restarvi un paio d'ore onde addestrarsi ed approntarsi per concertare sulla piazza a pubblico diletto. Questa pesante prestazione non trova altro compenso che quello meschino del teatro, la cui apertura, di breve durata, avviene in via ordinaria una sola volta all' anno ; mentre nei luoghi grandi le occasioni di lucro, anche fuori delle ore del lavoro, Bono frequenti. Per tale modo essi si trovano nella condizione di dilettanti, colla differenza rimarchevole che di questi hanno le fatiche ed i fastidii, senza godere le relative compiacenze. Si può peraltro opporre che ai bandisti viene fornita gratuitamente l'istruzione e lo strumento (quindi l'opportunità di farsi valenti suonatori senza spendere un quattrino), e la soddisfazione di rendersi utile al proprio paese, essendo la banda cittadina una delle principali fonti di decoro e di diletto, che concorre ad ingentilire il popolo. Ma per tutti non si bilanciano le fatiche colle retribuzioni morali; nè si può censurarli se, come dobbiamo inferire dagli effetti, alcuni di essi chiedono in via di equità un po' di lucro. Quindi la questione si riduce a cercare i mezzi per dare a questi tali (chè nou sono tutti) un modico compenso; e diciamo modico sapendo per esperienza guanto grande sia la loro discrezione e il loro amor di patria. È certo che, oltre all'equo compenso, un fattore di volonterosità e diligenza sarebbe la montura: tutte le bande cittadine del mondo (quantunque sieno istituite per farsi ascoltare e non per farsi vedere) hanno un vestito uni- forme e possibilmente leggiadro; ed è certo che con una certa riconpensa, almeno quando suonano in piazza, lo scopo si raggiungerebbe. Ma il civico erario, specialmente per quello che concerne la montura, non vi potrebbe supplire: ciò non deve disanimare: a Gorizia, per esempio (città per estensione e per finanze in molto più laute condizioni della nostra) non si reputò indecoroso pel Municipio (come fu reputato in qualche luogo) di uniformare la banda cittadina, or sono pochi mesi, parte a mezzo di pubblica sottoscrizione e parte coi fondi comunali. Perchè non potremmo noi, sebbene in proporzioni più modeste, fare altrettanto, e collo stesso sistema raggiungere l'importante meta di procurare un po' di compenso ai bandisti? Nou solo è decoroso, non solo è utile, ma è dovere, è necessità di fornire al popolo la musica, di disporlo a miti e gentili sensi col diffondergli nell'animo le soavi melodie: ed egli anzi ne ha tutto il diritto: è l'unico suo divertimento. E quanto il nostro popolo gusti la musica, lo si vede (nelle rarissime circostanze) quando l'ascolta estatico e quando le corre dietro con straordinaria vivacità. Una spesa per conseguenza fatta a tale scopo, sarà sempre opportuna, giustificata, commendabilissima. X. Illustrazione dell' anniversario Nacque Cristina Roccati a Rovigo, ed ebbe i primi rudimenti d'italiano e di latino da un sacerdote di quella città. Sì rapido fu il di lei progresso, si precoce ed alto avea l'ingegno, che a quindici anni ella già componeva leggiadri versi italiani e latini, in modo da essere nominata socia onoraria dell' Accade mia dei Concordi, e da ottenere a diciassette la laurea in filosofia nella vetusta ed insigne università di Bologna. Coltivò pure con profonda e tenace applicazione la fisica e le matematiche. Recatasi a Padova per i-studiarvi il greco, l'ebraico e l'astronomia, poco dopo fu colpita da fiera sventura, dalla morte improvvisa del padre. Allora il Municipio della sua Rovigo le affidò cattedra di fisica che con grande onore tenne per ben ventisette anni. Mori nel 1814, essendosi sempre mantenuta modestissima. E. B. Conto preventivo del Comune (Ricapitolazione) per l'anno 1879, approvato dal Consiglio cittadino nelle sue tornate del 5, 6 e 7 settembre INTROITO. Affitti in generale, fior. 7132:05 — Interessi di capitali e corrisponsioni del Ginnasio, fior. 2898:44 1/ì — Interessi di Effetti pubblici, fior. 99:90 Va — Diritti comunali, fior. 938 — Incassi diversi ed eventuali, fior. 550:94 —Incassi di arretrazioni diverse, fior. 2165:15 — Restituzioni di anticipazioni, fior. 800 — Totale, fior. 14584:49. ESITO. Imposte erariali, fior. 1539:70 — Ufficio Municipale, fior. 6600:42 — Polizia urbana e campestre, fior. 2455 — Pubblica istruzione, fior. 6043 — Interessi di capitali, fior. 2209:90 '/a — Ristauro e manutenzione di edifici, strade, fontana, canali, fior. 850 — Polizia sugli incendii, fior. 250 — Illuminazione iu generale, fior. 1380 — Manutenzione del Campo Santo, fior. 100 — Pubblica beneficenza, fior. 2900 — Pensioni, fior. 393:33 — Spese fisse diverse, fior. 811:22 — Affranco di capitali, fior. 1500 — Imprevedute, fior. 1000 — Anticipazioni verso restituzione, fior. 800 — Totale, fior. 28832:57 Va' Diffalcato dall'esito l'introito, rimane una deficienza di fior. 14248:08 Vi * la quale, come di consueto verrà coperta: a) Coli'addizionale del 75 per cento sul dazio-consumo della carne, del vino, delle bibite spiritose, portante il risultato approssimativo di fior. 9030:84 — b) Coli'addizionale di fior. 1:70 per ogni ettolitro di birra venduto al minuto, calcolato un consumo di 453 ettolitri, id est fior. 770:10— c) Coli'addizionale del 18 per cento sulle dirette, che reca fior. 3914:23 — d) Coli' addizionale del 6 per cento sull'imposta fondiaria spettante ai possidenti del sotto comune di Lazzeretto per le guardie campestri giusta la legge 28 maggio 1876, la quale aggiunge circa fior. 400. Totale dell'introito suppletorio, fior. 14115:17 — Rimane ancora la piccola deficienza di fior. 132:91 1j2, a cui si rimedierà possibilmente con economie. Ginnasio. — Principia 1* inscrizione il 27 settembre, e dura fino all' apertura dell' anno scolastico (1 ottobre) dalle IO alle 1 pom. Seguita l'apertura si fanno gli esami di ammissione, di riparazione ecc. Devono gli allievi essere accompagnati all' inscrizione dai genitori o da chi ne fa le veci, facendo nota la famiglia che li terrà a dozzina. Chi è costretto di chiedere l'esenzione dalla tassa scolastica o sussidio dal Fondo di beneficenza, si fornisca della attestazione di povertà, legalizzata. Scuole magistrali. — Comincerà 1' inscrizione pel nuovo anno scolastico le mattine dei 28 e 30 settembre dalle 9 alle 1; nel secondo giorno si potranno dare pure gli esami di ammissione e di rimedio; e col 1 ottobre avranno principio le lezioni. Archivio di pedagogia e scienze affini, diretto dal prof. Emanuele Latino. (Anno II). "Si pubblica in Palermo a dispense bimestrali di circa 100 pagiue. Forma ad anno compiuto due volumi coi rispettivi indici. „ "Reca scritti originali di pedagogia razionale e pratica, di storia della pedagogia, di legislazione scolastica comparata, di antropologia e di psicologia, in quanto si connettono alle pedago-g'che ricerche, e, mediante analisi e rendiconti particolareggiati ed un compiuto notiziario informa con diligenza dell'odierno movimento pedagogico italiano e straniero, così da riuscire interessante agli studiosi di queste importantissime scienze sociali, e d'incontestabile utilità a tutte le autorità scolastiche, nonché agli Istituti di istruzione, di educazione e di beneficenza. „ "Vi collaborano tutti i professori di pedagogia delle primarie università d'Italia, ed altri chiari pedagogisti italiani e stallieri.,, "Il prezzo dell'associazione annua è di L. 12 in Italia, L. 14 pei paesi dell'Unione postale, per l'America L. 18. — Una dispensa L. 2.50. — Pagamenti anticipati. — Per associarsi conviene dirigere vaglia postale o lettera raccomandata all'amministrazione "dell' Archivio di Pedagogia,,, Palermo, via S. Agostino. 33.,, Assoluzione. — Gli studenti Bennati e Quarantotto, il cui processo, per la causa già nota ai lettori, venne pertrattato dinanzi ai Giurati di Lubiana nei giorni 7 ed 8 del mese corrente, furono assolti; ed ebbero là e qui manifestazioni di congratulamento e di simpatia. Disgrazia. — Uscita di chiesa nel pomeriggio dell' 8 corr. la novenne Nina De Luca, si diresse, girouzando con sua sorellina di anni quattro, verso il mare ; e giunta dinanzi al magazzino del sale che si trova presso al Molo delle Galere, le cadde in acqua l'ombrellino: accostata allora la sorellina alla muraglia del magazzino, le ingiunse di non seguirla scese la scaletta per pigliarlo, ma sdrucciolata, s'attuffò e sparve. La bambina attesala per qualche istante, tornò a casa porgendo così alla madre la terribile notizia : Mania, Mama, a Nina ghe xe casca V ombrélli in acqua, e la xe andada in acqua anca eia, e po no l'ho vista più. Strano caso ! Nella mattina, allo svegliarsi, la fanciulletta così miseramente perduta aveva raccontato a sua mamma di aver sognato che se ne stava tutta sola in una barchetta e che si divertiva tauto, tanto. Quelle due scalette, causa il filaginoso sdruc-ciolentissimo che le riveste, sono uua costante insidia, e non è questo il primo accidente di cadute : ci è noto peraltro che si pensa di porvi riparo con due sbarre laterali di ferro riuscenti alquanto lungo il muro o con un cancellettoche gli adulti soltanto sappiano aprire al bisogno, ed in ogni modo col far spesso raschiare gli scalini. Dono. — Il Municipio ricevette in dono da alcuni nostri concittadini il busto del compianto Avvocato Autonio Dottor Madonizza, eseguito dallo scultorie Andrea Favento. (Provincia). Il ricorso prodotto dal redattore contro la sentenza dell'i, r. Pretura Urbana Penale di Trieste, che dichiarandolo, quale responsabile, reo della contravvenzione prevista dal §. 11 della legge sulla stampa, gl'intliggeva la multa di fiorini settanta, fu respinto dalla Corte di seconda ed ultima istanza (costituita dagli eccellentissimi giudici Gandusio, presidente, e de Schludermann, Werk e D.r Da-nelon), avendo ella avuto il convincimento che l'articoletto della signora Enrichetta B. intestato Qualche cosetta si è fatta (ed inserito nella prima edizione sequestrata dell' Unione 9 giugno a. c.) sia stata una allegoria „ai fatti d'indole sovversiva" qui avvenuti pochi giorni prima della pubblicazione, ed a lei partecipati coll'esibito rilievo d'ufficio. (V. il N. 19). I biglietti di visita. — La direzione delle Poste rende noto che in conformità al di- spaccio ministeriale 11 settembre N. 21631, i biglietti di visita (vengano essi impostati sotto fascia o in busta aperta, e quantunque muniti di competente francobollo) saranno trattenuti dagli uffici postali qualora portino qualche parola o lettera manoscritta. Dimostrazioni. — Le mattine dei 20 e 21 corr. si trovarono qui sulle porte e sulle cantonate scritte sediziose. Vera Sassulitch. — Leggesi nell' organo socialista Vorwaerst: "Siamo in grado di assicurare nel modo più positivo che Vera Sassulitch si trova al sicuro. Dopo di essere rimasta nascosta alcuni mesi a Pietroburgo, partì per Berlino evi giunse il giorno intui Hoedel commise l'attentato ; dopo pochi giorni partì alla volta di Ginevra, e qui fu un vero prodigio se potè scappare dalla polizia che la ormava, ma adesso ella è lontana da ogni pericolo.» — Ed ora una rettifica. Ci giunse notizia da Bologna non essere vero che la Questura abbia proibito il dramma Vera Sassulitch del sig. B. Prado, ma che anzi venne dato, senza alcun ostacolo e senza alcuna osservazione, dalla brava compagnia, anche qui ben nota, del sig. Alberto Vernier, e replicato per più sere con applausi, grande concorso e chiamate al prosceuio dell' autore, a cui il circolo Giovine Italia dedicò in tale occasione una bella epigrafe volata giù dall' alto alla settima replica. Nella Turchia europea vi sono di Slavi 8.475,000; di Rumeni 4.200,000; di Albanesi 1.500,000; di Turchi 1.055,000; di Greci 950,000. Trapassati nel mese di Agosto 18<8 2 Nicolò Totto d'anni 65; - 12 Maria Zudicb d'anni 80; — 13 Giorgio Destradi fu Andrea d'anni 80; — 15 T. M. ("carcerato) d'anni 24 da Zitnie (Dalmazia); Antonia Vidacovich moglie di Giuseppe d' anni 76; — 17 Caterina Tommasini d'anni 74; — 23 Giorgio Pelaschiari d'anni 66; — 24 N. G. (carcerato) d' anni 48 da Eriche (Dalmazia). Più Ventiquattro fanciulli al di sotto di sette anni. Matrimonii celebrati nel mese di Agosto 5 Francesco Sansone — Elisabetta Corbato — 18 Stefano Graziani — Maria Cebocchin, — 20 Giuseppe Barega — Maria Iovanoviè — 28 Giuseppe Gerk — Maria Percich. Corriere dell' Amministrazione (dal 6 a tutto 22 il corr). Albona. Baronessa Polissena Lazzarini (IV anno) — Vignano. Giovanili Vidali (idem) - Padova. Giuseppe Pavan (idem) — Pirano. D.r Nazario Stradi (idem) — Trieste. Carolina Dolnitscher (idem). RESOCONTO BELL' AIIINISTRAZIOSE per il quarto anno 9 Ottobre 1877-25 Settembre 1878 (fino a tutto il 22 correnteì INTROITO Fior. Sol. ESITO Fior. Sol. Civanzo di cassa del terzo anno Arretrati incassati (come dai 24 Corrieri e dal Bollettario consegnato). 196 Semestri incassati dai 106 associati annui della Città (V. il supplemento del N. odierno e il Bollettario consegnato) 125 Semestri incassati dai 135 associati annui fuori di Città (V. i 24 Corrieri). 3 Semestri incassati da 3 associati non annui della Città, come emerge dal Bollettario consegnato 34 Copie spacciate in città nelle botteghe, colla trattenuta dal 20 °|0. Una non volle lucro. Regalo (V. Generosità nel N. 1 dell' anno corr.). Vendita dei N.ri arretrati Per inserzioni di Comunicati Somma fior. 114 160 313 200 4 3 10 13 820 95 80 60 80 22 40 77 Consegnati al Municipio per 1' Asilo d'Infanzia 100 Carta e stampa dei 24 N.ri, come risulta dai 24 saldati (Doc. 1-24). Copie 400. Parecchie gratuite: cambii, autorità, omaggi, capicontrada ecc. ecc. 385 50 Seconda edizione dei N.ri 9 e 17 6 40 Stampa di fascette (Doc. 1-9 e 17). 11 50 Stampa del Supplemento odierno (Doc. 24) 4 Stampa di 500 Bollettari (Doc. 1). 5 Stampa di 100 Circolari in carta da lettere (Doc. 1). 1 80 Per una incisione in legno (Doc. 1). 2 Francobolli SO 04 Cursore (Doc. 25). 40 Spedizione (Doc. 26). 15 60 Al portalettere (Doc. 26). 10 Spese di cancelleria (Doc. 28 e 10). 4 15 All'Ufficio di spedizione delle Gazzette a Trieste (Doc. 29). 6 10 Mance e strenne 10 Bilancio Somma fior. 682 09 Introito fior. 820:77 Esito „ 682.09 Civanzo fior. 138:68 Al presente numero, ultimo del quarto anno, é annesso l'elenco degli associati annui della città. --jpgxas^——-- (Il provento va a beneficio dell'Asilo d'Infanzia). Supplemento dell' „UNIONE" N. 24. Anno quarto 9 Ottota 1877—25 (Il sig. Giorgio de Favento è P amministratore). W LEI BEHEMEEITI ASSOCIATI AMBI DELIA CITTÀ Antonio Almerigogna — Adele de Almerigotti nata contessa Bruti — Cavaliere Giacomo Babuder — Giuseppe Barega — Antonio Bartolo — Nicolò Bartolomei — Cav. Giorgio de Baseggio — Nicolò de Baseggio fu Bortolo — Nicolò de Baseggio di Nicolò — Pietro de Baseggio — Santina de Baseggio — Andrea Battistella — Famiglia de Belli — Don Giovanni Bennati — Pietro Bencich — Famiglia Berlam — Giacomo Biondi — Angelo Biscontini — Andrea Bratti — Conte Francesco Bruti — Giuseppe Bullo — Famiglia Cadamuro Morgante — Marco Cadamuro Morgante — Giorgio Calogiorgio — Colonnello Ferdinando de Cavallar — Giorgio Cobol — Giuseppe Covacich — Carlo Coverlizza — Giovanni D'Andri — Nicolò Dandruzzi — D.r Nicolò Del Bello — Contessa Teresa Del Tacco — Giovanni Depangber farmacista — Lucia Depangher — Battista Derin — Colonnello Antonio Descovich — Pietro Debelich — Prof. Giovanni can. de Favento — Giorgio Franco — Avv. Augusto Gallo — Pietro Gallo — Avv. Antonio Gambini — Cav. Giovanni Genzo — Bartolommeo Gianelli — Antonio Giasche — Marchesa Antonietta Gravisi — March. Anteo Gravisi — March. Antonio Gravisi — March. Giuseppe Gravisi — March. Don Pietro Orseolo can. Gravisi — March. Vincenzo Gravisi — Giovanni Kersevany — Maria de Kuhacevich — Giovanna Leporini Corte — D.r Zaccaria Lion — Elena Lonzar — Cristina Lupetina — D.r Pietro de Madonizza — Cav. Rodolfo Mahoritsch — D.r Giovanni de Manzini — Amalia de Manzoni — Domenico Marinaz — Andrea Marsich fu D. — Andrea Marsich di G. M. — Giovanni Martissa Carbonado — Giuseppe Martissa — Prof. Francesco Mayer — Nicolò Microni — Andrea Minio — Inclito Municipio — Giacomo Oblach — Vittoria Pacanoni — Pietro Parovel — Antonia Pattay — Ferdinando Percolt — Prof. Stefano Petris — Battista Pittoni — Giuseppe de Posarelli — Prof. Ab. Revelante— Ing. Francesco de Rin — Matteo Rodatti — Conte Eugenio Rota — Conte Girolamo Rota — Vittorio Rumer — Carolina Rupnick — Giovanni Sandrini — Pietro Sandrini — D.r Achille Savorgnani — Prof. Carlo Sbuelz — Ervino Schmarda — Don Pietro Can. Sincich — Antonio Stefanuti — Società della Loggia — Andrea Tommasich— Conte Gregorio Totto — Lodovico Tunis — Luigi Utel — Leonardo Venuti — Prof. Giuseppe Vettach — Francesco Vicich — Francesca Vidacovich — D.r Andrea Vogel — Simeone Vascotti — D.r Antonio Zetto — Cap. Domenico Zetto — Pietro Zobaz. c^j--- CAPODISTRIA Stab. Tip. B Appolonio -—--- Domenico Manzoni Edit. Redat. responsabile ■