Triestini votate Fronts Popolare garanzia del vostro avvenire TASSA POSTALE PAGATA EDIZIONE DEE SABATO la nostra lotta ORGANO DELLU.A.I.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO - TERRITORIO DI TRIESTE DIREZIONE « REDAZIONE , AMMINISTRAZIONE: Riva Castelleone 2 — CAPODISTRIA, teL 138 ABBONAMENTI: Zoo« B: anno Jugl. 300; semestre ]ugi. 170; trimestre ]ugl. 90. Zona A: anno L. 700; L. 190 — Jugoslavia: anno din. 90; semestre din. 48; trimestre dm. 25 semestre I*. 870; trimestre Conio oorr. nello Banca Istriana II compagno Giovanni Regent ai triestini Un vecchio combattente alla Radio di Capodisiria Dimenlca 12 corrente siete chiamati alle urne per eleggere le vostre rappresentanze comunali. Queste elezioni amministrative che non sono altro che una manovra del Governo Militare d'occupazione e dei gruppi reazionari, e cne si tengono prima di quelle politiche sono antidemocratiche e un ev'-dente tentauvo di pregiudicare la situazione politica della zona ft. del territorio Libero di Tries! e. A conferma di questo sta anche il fatto che il Governo Militare d’occupazione ha indetto queste elezioni amministrative soltanto quando si era convinto che le forze democratiche progressiste, a suo tempo unite nell’Unione Antifascista Ita-lo-Slava e guidate dal Partito Comunista, non possono presentarsi alle urne compatte. I gruppi reazionari appoggiati dal Governo Militare d’occupazione stavano da lungo tempo tramando e lavorando per scindere le forze demoeia-tiche progressiste, e oggi ìavoiar.o ancora, servendosi dei propri a-genti nelle file della democrazia e in quelle della classe operaia, per approfondire, per eternare se fosse possibile questa scissione a tutto favore dei gruppi della reazione e del neofascismo. Ma l’opera di avere realizzato questa scissione nelle file della democrazia pio-gressista spetta alla disgraziata Risoluzione dell’Ufficio d’Informazio-ni contro 11 Partito Comunista della Jugoslavia ed a coloro che nella detta Risoluzione hanno finalmente trovato una qualsiasi ma desiderata giustificazione per scagliare e per continuare una delle più vergognose campagne di denigrazione e di calunnie contro il glorioso Partito' Comunista della Jugoslavia e contro tutto quanto era e rimane unito alla lotta di liberazione dei popoli della Jugoslavia è stato accusato ingiustamente di azioni e di errori non commessi. Coloro cui stava veramente a cuore la compattezza delle forze democratiche progressiste di Trieste 8 della sua classe operaia, potevano benissimo venire in Jugoslavia d convincersi sul posto che le ac-'c«M- 4eMru£Heio dTr.£oi maziv til contro il Partito Comunista della Jugoslavia erano e rimangono delle volgarissime calunnie. E coloro che a Trieste ed altrove si sono posti dalla parte del Partito Comunista della Jugoslavia, non si sono posti nè contro l’Unione Sovietica nè contro 11 Partito Comunista dell’URSS nè contro Stalin, bensi contro l’ingiustizia, contro le calunnie e per la verità. Per la verità che è, rimane e deve rimanere la base fondamentale della teoria e degli insegnamenti del marxismo-leninismo. del comuniSmo, che è destinato’ a trionfare e che indubbiamente trionferà anche contro le calunnie dell’Ufficio d’Infarmazionl e dei suol portavoce di Trieste. In Jugoslavia si sta costruendo 11 socialismo con un ritmo più svelto che negli altri paesi della democrazia popolare. In Jugoslavia si lotta contro i kulak molto più meglio che in tutti gli altri paesi della democrazia popolare. Il potere statale in Jugoslavia si trova saldamente nelle mani del popolo lavoratore. L’industria e il commercio in Jugoslavia sono nazionalizzati. Nelle campagne si stanno organizzando in forma di cooperative di lavoro le aziende agricole collettive. Credete voi sul serio che tutto ciò può essere svolto sotto la direzione di troz-kisti? Se ciò fosse vero bisognerebbe trovare, Inventare una nuova per quanto assurda teoria per dimostrare che il socialismo può essere costruito anche dai traditori del socialismo. Naturalmente i denigratori e i calunniatori del P.C.J. negano la costruzione del socialismo in Jugoslavia. Altrimenti non potrebbero giustificare la loro lotta contro un paese socialista. Ma per il fatto che una verità viene negata, questa non cessa per questo di essere verità. E se è vero, ed è vero, che in Jugos'avia si sta costruendo, sotto la direzione del PCJ 11 socialismo, bisogna chiedersi, quali sono allora i motivi per cui alcuni partiti comunisti dell’Ufficio d’Informazlonl e uomini che si dichiarano comunisti lottano oggi con 1 mezzi più volgari della calunnia contro 11 partito Comunista della Jugoslavia sotto la cui direzione si sta costruendo 41 socialismo? Questa campagna di denigra/.lo.ie e di calunnie contro li PCJ e contro i popoli della Jugoslav.» è una delle più grandi Ingiusilzie nella storia delle lotte politiche e uno del più gravi errori di alcuni partiti comunisti. Coloro che a Trieste ed altrove difendono la costruzione del socialismo in Jugosla- a difendono dunque una realtà, una verità che può si essere negata, che però non può essere cancellata Perciò difendono un’idea uguale a coloio che difendono la costruzione socialista degli altri paesi della democrazia popolare. Ciò vuol dire che a Trieste abbiamo due gruppi che sostengono la stessa 1-dea, la stessa cosa, che lottano per gli stessi ideali comuni. Se le cose stanno cosi, vuol dire che i due gruppi potrebbero benissimo marciare uniti," che potrebbero a-vere una sola organizzazione comune o. per lo meno, avrebbero potuto presentarsi alle urne compatti, uniti con una sola lista di candidati. Come si sa il Fronte Popolare Italo-Slavo aveva a suo tempo inoltrato al gruppo de «Il Lavoratore» una proposta che tendeva a questo. Il gruppo de «Il Lavoratore», cioè quello di Vldali, ha respinto questa proposta che sarebbe stata indubbiamente 11 primo passo per realizzare di nuovo quella unità delle forze democratiche e di quelle della classe ope- rala di Trieste di cui queste ultime ne hanno tanto bisogno. Bisogna però chiedersi per quale motivo il gruppo di Vldali rifiutò la proposta del Fronte Popolare Ita lo-SlavoV Forse non è più vero che l’unione fa la forza? No, l’unione fa la forza ancora, ma 1 frazionisti de «Il Lavoratore» non desiderano più l’unità, la compattezza della classe operata e delle forze democratiche progressiste d! Trieste. A tutto danno della classe operala che g'à porta le conseguenze disastrose della disgregazione delle sue file. Una spiegazione del rifiuto alla proposta del Fronte Popolare I-talc-Slavo per un azione comune delle forze democratiche progressiste di Trieste l’ha data l’attuale presidente del Sindacati Unici, Radlch, il quale nel suo discorso del Frimo Maggm ha invitato < lavoratori di Trieste di dimenticare, come egli disse, un vergognoso passato, cioè il periodo glorioso di lotte del 1945-liU«! del lavoratori di Trieste contro la reazione, contro il neofascismo per l'uguaglianza fra 1 popoli per il diritto dei popoli di avere 11 potere dello Stato nelle sue mani, per il socialismo. Per Radien e pei- tutti i frazionisti de «Il Lavoratore» que sto glorioso periodo, di lotte dei lavoratori di Trieste per un avvenire migliore è un «periodo vergognoso» che bisogna dimenticare. Forse perchè la base politica e sociale di queste lotte era l’unione fraterna fra il popolo lavoratore Italiano e slavo dt Trieste, Forse perchè durante quelle lòtte si chiedeva l’unione di Trieste alla Jugoslavia popolare socialista. Oggi Radlch per bocca del sindaco comunista di Firenze chiede l’unione di Trieste all’Italia di De Gasperl, preferisce cioè di consegnare il proletarlato di Trieste allo sfruttamento del capitalismo 1-tallano, meglio allo sfruttamento degli imperialisti anglo-americani anzicchè unirlo al lavoratori della Jugoslavia socialista. Ecco uno del motivi, il principale, per cui 1 frazionisti de «Il Lavoratore» hanno salutato con tanta gioia la Risoluzione dell’Ufficio d’informazioni. Ecco uno dei motivi, il principale, per cui denigrano il Partito Comu-nsta della Jugoslavia. Ecco per cui negano, »».pendo di" (mentire, 4a costruzione socialista In Jugoslavia. Per giustificare l’unione con 11 nazionalismo italiano nei riguardi del problema di Trieste accusano noi di essere nazionalisti. I lavoratori di Trieste non hanno di che vergognarsi. Il periodo 1945-1946 è un glorioso periodo di lotte antifasciste e contro la reazione. periodo di lotte e di vittorie. Il periodo in cui si è formata e sviluppata la fratellanza fra 1 lavoratori italiani e slavi. Periodo di lotta contro tutti i,.-naziona ■ lismi. Periodo di unione delle forze democratiche progressiste e dei. lavoratori. Periodo in cui la parola e la volontà della classe operaia vaieva qualcosa nelle piazze e nelle fabbriche di Trieste. Periodo in cui si è rafforzata l’untone fra la campagna e la città. No, 1 lavoratori di Trieste non hanno di che vergognarsi di quel periodo glorioso e non devono dimenticarlo, Soltanto un nemico dei lavoratori può invitare questi di dimenticare i loro più gloriosi e-riodl di lotte e di vitorle. II Fronte Popolare Italo-Slavo è rimasto e rimane fedele alle gloriose tradizioni di quel glorioso periodo di lotte. Come allora l’Unione Antifascista Italo-Slava cosi vi chiama oggi il Fronte Popolare Italo-Slavo alla lotta contro 11 neofascismo, contro il neofascismo, contro la reazione, contro 1 nazionalismi e gli sfruttatori di tutti i colorì. Vi chiama all’unione di tutte le forze democratiche. Però il Fronte Popolare non può unirsi alla campagna di denigrazione e di calunnie contro il PCJ e contro 1 popoli della Jugoslavia In cui il popolo dello stato è nelle mani dei lavoratori e dove questi costruiscono 11 socialismo. La denigrazione e le calunnie non possono essere una base Ideologica della convivenza fra popoli. La base della convivenza fra 1 popoli e quella del raporti fra 1 paesi socialisti non può essere che la verità, il rispetto reciproco della verità, sulla base della verità. Il socialismo non può essere costruito sulle calunnie. Il socialismo non ha bisogno di calunnie. Perciò chi difende la costruzione del socialismo in Jugoslavia difende non solo 11 pC della Jugoslavia, ma difende la verità. La costruzione del socialismo in Jugoslavia non è una fiaba. Essa è una conseguenza naturale, logica dell’esistenza del potere popolare. Il potere popolare cesserebbe ben presto di essere popolare senza la costruzione del socialismo. E’ falso che In Jugoslavia il Partito Comunista sta svolgendo una campagna di calunnie contro l’Unione Sovietica. In Jugoslavia non si svolge nessuna campagna contro l’Unione Sovietica, nè contro nessun paese a democrazia popolare In Jugoslavia il Partito come pure la popolazione hanno altro da fare e non hanno il tempo da perdere nelle campagne di calunnie. La popolazione della Jugoslavia svolge soltanto una campagna, quella per la costruzione del socialismo, per la realizzazione del Piano quinquennale, per la liquidazione definitiva di tutte le classi sfruttatrici. Dicono che li Partito Comunista della Jugoslavia sta portando la Jugoslavia nelle braccia dell’Imperialismo E’ appunto 11 caso di rispondere ad una slmile calunnia. I lavoratori di tutto il mondo possono essere sicuri che la Jugoslavia »otto l’attuale direzione del PC non ha fatto e non fara ma'. nessun passo, nessuna cosa per tradire il socialismo. Nei nostri giornali, nelle nostre riunioni, voi potete leggere e sentire soltanto gli Inviti del PC alla lotta per la costruzione del socialismo. Certo la costruzione del socialismo per noi non è cosa facile, tanto più che dobbiamo edificarlo con le proprie forze. Non è vero che il nostro Partito abbia deciso di dover costruire il socialismo soltanto con le proprie forze. Ma visto che siamo stati privati di ogni aiuto e che non vogliamo ritornare al passato, contro 11 quale abbiamo lottato, slamo costretti di e-dificarlo soltanto con le proprie forze. Noi siamo convinti che verrà il giorno In cui 1 lavoratori di tutto il mondo riconosceranno la bontà della nostra lotta per la verità e perchè i rapporti fra i paesi socialisti sano basati sul principio dell’uguaglianza. Si dice che la Jugoslavia non vuole commerciare con l’Unione sovietica e con gli altri paesi a democrazia popolare. Non è vero. Noi vogliamo, desideriamo commerciare prima di tutto con 1 paesi a democrazia popolare. Sono disgraziatamente questi paesi che non rispettano gli accordi conclusi con 11 governo della Jugoslavia. Noi siamo stati costretti a volgere 11 nostro commercio anche con i paesi occidentali. Ma noi non commerciamo con il socialismo, non commerciamo con i nostri principi, ne con gli interessi del nostro popolo.E se possono commerciare con i paesi capitalisti tutti 1 paesi a democrazia popolare lo possiamo anche noi. Tanto più che i paesi della democrazia popolare si rifiuta di venderci quanto abbiamo bisogno per realizzare il nostro Plano quinquennale. Tanto più che non diamo al capitalisti nessuna concessione politica. HPCJ è saldamente nelle mani degli operai e dei capi fedeli al socialismo. Il Fronte Popolare In Jugoslavia è saldamente guidato de’ PC. In una parola: In Juge» šlavla st costruisce II’ SOCI— S-c—J cd 1 popoli della Jugoslavia si .-meravigliano come mai che la costruzione del socialismo In Jugoslavia viene ostacolata m-mario de colera che dovrebbero aiutarci. Bisogna proprio convenire che l’Ufficio d’informazioni soltanto lui ha trovato il modo di scagliare i Partiti comunisti contro un paese che sta costruendo li socialismo. Cittadini, lavoratori, operai, compagni! Io vi invito a votare domenica 12 corrente per il Fronte Popolare Italo-Slavo, perchè chi vota per onesto fronte lotta per >1 socialismo per la fratellanza fra i popoli, per la giustizia sociale per la verità per la vittoria definitiva dei lavoratori contro tutte le reazioni e contro tutti gli imperialismi! Evviva U Rronte Popolare Italc-Slavo! Continuano infruttuose P,iÄr"T'®"f del CONJL del F.P.LS. le conversazioni parigine Le operazioni nella Cina HONGKONG — Si annuncia da fonte ufficiane che i comunisti hanno concentrato numerose truppe nella Cina -centrale in vista di un attacco verso la parte meridionale del Paese. Il grosso di queste truppe si trova a nord di Changishau, lungo le linee ferroviarie Cantan-Hankow e Hankow-Pechimo e nel settore dì Nanchang, a 400 miglia a nord-est di Canton. Quattro armate agli o-rdmi del generale Lin P ao, forti di 90 mila uomini, hanno già raggiunto alcuni punti situati ad 85 miglia a nord-est di Changshau, capitale dello Hunan, e situata a 345 miglia a nord di Can-ton, mentre altre 4 armate hanno raggiunto la riva settentrionale del fiume Yang Tse, a nord di Hankow, e si dirigono verso sud. Due armate agli ordini del gè-nerali Lin Piao e Liu Po Ceng sono ammassate a Nanchang mente un altro gruppo di armate agli oirdin-i d; Ceng Kemg, I cu! effettivi sono valutati a 60 mila uomini, è giunto da occidente. Il portavoce dal Ministero della difesa national ista, che ha dato quueste Informazioni, ha aggiunto che altri gruppi di armate gli ordini di Ceng Keng si dirigono verso occidente lungo la linea ferroviaria Hangceu-Nancheng. Le truppe del generale Cen Yón sono ancora ammassate lungo le linee ferroviarie Hamiglceu-Scisngai e Sciangai-Nanchino. Il portavoce ha aggiunto che sporadici combattimenti sono dn corso nel settore di Sian. PARIGI — La quattordicesima degu esteri pressieouto da Bevin è consacrata a-Ua discussione dei-«e proposte sovietiche ed americane in merito a Benino, ha assumo l’aspeuo a’un dibattito strettamente tecnico e privo di ea.ore. Vishinsky ha preso per primo la parola, dichiarando di desiderare a continuare ia discussione accesasi ieri in sede di Comitato ristretto fra lui ed Acheson e che è valsa a deliberare le considerevoli divergenze esistenti nei rispettivi punti di vista. Visminski ha fatto osservare che si pongono sul tappeto due questioni: quei.a del ristabilimento deiì’Assembiea muni-ci-paiie per tutta Berlino e quella messa in efficienza della Kommandatura a.ieat-a. La proposta americana consiste nel conferire una rappresentanza eguale ad ognuno dei quattro settori In seno alia comm.ssione paritetica. La delegazione sovietica non può accettare q-uesta procedura che assicurerebbe la preponderanza ai settori occidentali. Per quanto concerne il diritto di voto per le eiezioni alla Assemblea Municipale, la delegazione sovietica desidera mettere in chiaro che con una revisione della costituizione del 1943 per la grande Berlino gli ex membri dei partito nazista, riconosciuti innocenti dai tribunali ovvero non condannati, avranno il diritto e-lettorale attivo e passivo. D’altra parte, la costruzione del 1946 per la grande Berlino stipulava che soltanto?: partiti politici autorizzati potevano presentare dei candidati. Ciò esclude — ha fatto notare Vishinski — certe organizzazioni che non. sono dotate del carattere proprio dei partiti politici, come i sindacati', le associazioni femministe, ecc. La delegazione sovietica chiede perciò che venga esteso alle suddette organizzazioni il diritto di presentare i propri candidati. Per quanto concerne il ristabilimento della Kommandatura, ha continuato Vishinski la proposta americana mira a sopprimere lo art. 36 della costituzione del 1946 per la grande Berlino. Quest’ar-ticoto rendeva obbligatoria l’approvazione da parte della Kommandatura delle disposizioni legislative dotate dall’Assemb’.ea municipale, come pure ratifica delle ordinanze del «Magistrat», ■delle modifiche alla costituzione delia città, nonché delle nomine e delle revoche degli alti funzionari municipali. La delegazione sovietica non può spostare la soppressione di questi articoli che e-quivarrebbe ad una diminuzione considerevole dei poteri della Kommandatura. La delegazione sovietica non vuole che decisioni dell’Assemblea Municipale vengano so; '..poste aU’esame della Kommen-1 ura che nel caso in cui uno de., quattro comandanti alleati' torn.' i delle obiezioni. Nel caso, d’un disaccordo in seno alla Kommandatura, la questione verrebbe rinviata ad una istanza superiore, vale a dire al Consiglio di Controllo alleato, Vishinski ha fatto osservare che la proposta americana pretende di estendere all’amministrazione di Berlino quanto è stato deciso per l’Austria. Vishinski ha però obiettato che le condizioni esistenti in Austria sono diverse, in quanto l’Austria ha un proprio governo. La delegazione sovietica non può accettare ohe vengano introdotte a Berlino le disposizioni valide per l’Austria, poiché ciò sarebbe contrario ai precedenti accordi quadripartiti. Secondo Vishinski, la Kommandatura alleata non deve assumere, ai sensi della proposta sovietica, Ohe un ruolo di' coordinazione, dato die la maggior parte delle questioni deve rimanere di competenza dell’Assemblea municipale. Vishinski ha affermato che il numero delle questioni affidate es c.iis i vamente e.la competenza Sella Kommandatura è molto più limitato nella proposta sovietica che quella americana. Non si può perciò affermare che non potrà venir presa nessuna decisione, senza riferirsi alla Kommandatura. La proposta sovietica però mantiene il principio dell’unanimità per tutte le questioni portate dinanzi alla Kommandatura stessa. «Il principio di unanimità — ha concluso Vishinski — è runico che possa assicurare alla città lo svolgimento della sua esistenza normale». In seguito hanno parlato gli altri ministri degli esteri I quali hanno in genere mosso critiche alle proposte sovietiche. Vishinski si è dichiarato pronto a dare un’immediata risposta alle obiezioni mossegli dagli altri tre, ma Bevin gli ha fatto osservare che l’ora era tarda, per cui veniva deciso che la risposta di Vishinski sarebbe stata data nella seduta dell’8 m.c. Una delegazione del Pronte Popo .are Iaa.b-S.avo ha ottenuto oggi dal rappresentante del GM una risposta definitiva alla richiesta fatta antecedentemente, riguardante la inclusione del compagno Francesco S-oka nella lista del candidati dal Fronte, inclusione ohe non poteva essere negata, come era stato dimostrato dai delegati del Fronte, e ia cui legittimità non è stata contestata da parte ufficiale. Il Comitato elettorale del Fronte popolare, udito .’esito dell’intervento della delegazione incaricata di trattare il caso con i rappresentanti del Governo militare e presa visione della lettera di risposta ai comp. Stoka firmata dai brig. generale Robertson, ritiene necessario ed indispensabile dichiarare quanto segue: 1. ) Gli organi responsabili del GM con la loro risposta negativa alla legittima richiesta fatta dal Fronte nonché dall’interessato, rendono impossibile ad un rappresentante conosciuto del movimento antifascista triestino di presentarsi quale candidato alle elezioni comunali della sua città natia benché ne abbia pieno dir ritto. 2. ) In tal modo si è con un’altro atto incredibile, sanzionata tutta una serie di abusi e di ingiusti' provvedimenti contro le M@M SCÄMTIWD mW LA IFOSM iSif I fedeli militi della „ civiltà’ bimillenaria” costringono uomini onesti a scavarsi la fossa con le proprie mani. Poi .ma scarica di fucili ed un nuovo merito da aggiungere alle „ glorie di guerra”. Perche’ mai pu’ si ripetano queste efferatezze, triestini votate F.P.I.S. PANORAMA SINDACALE Allo svilupparsi della vasta e profonda crisi economica cne sta rivestendo un’altra vclta !’. sistema capitalistico, i «co 'diU'cri» della politica americana contraivi gono un progressivo aumento delia piesstone politica ai danni dei lavoratori del paesi marshaUizzEti. Davvero accioecnè ia valvola di sicurezza della crisi Incipiente, rap'-presentata dal piano Marshall possa funzionare con profitto si rende necessario Imp arre predetti e capitali americani ai popoli di Europa, disciplinare le rispettive Industrie nazionali in r.oo lo da e-Utmnare quelle concorrenti, dirigere direttamente e razionalizzale quelle restanti. Lo scopo si raggiunge soltamo licenziando in massa lavoratori ed abbassando come conseguenza Inevitabile 11 generale tenore di vita di tutta la popolazione lavoratrice. Per questo nei paesi «aiutati» dall’imperialismo anglo-americano Il conflitto tra gli interessi dei lavoratori e quelli dei capitalisti si aggravano di giorno in giorno. La classe operaia reagisce, rifiuta di accettare il punto di vista degli sfruttatori Imperialisti rigettando ogni responsabilità per le disastrose conseguenze della guerra di rapina Intrapresa dal grandi monopoli. Alla fine della guerra 1 lavoratori si trovano potentemente organizzati sia sul terreno nazionale che su quello intemazionale. La Federazione Sindacale Mondiale diventa il splito ed universale strumento di lotta dei lavoratori contro le pretese del capitalismo di addossare ad essi le spese della ricostruzione delle economie devastate dalla loro guerra. In Italia, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro unisce praticamente tutti i lavoratori Italiani, In Francia e negli altri grandi e medi paesi capitalistici avviene altrettanto. Nella stessa America, milioni e milioni di lavoratori sono nella Federazione Sindacale Mondiale, che unisce In un solidale legame lavoratori di tutti 1 paesi. Questa forza si erge contro il piano di dominazione economica, ne impedisce la sua attuazione. Non si possono Introdurre 1 sistemi coloniali dei monopolisti di Wall Street, non si può imporre al lavoratori dell’Europa occidentale condizioni di vita negriera. Bisogna indebolire questa gran- de forza sindacale organizzata nazionalmente ed Internazionalmente, bisogna sconvolgerla, disgregarla se è possibile. E’ questo il compito della cosiddetta terza forza politica, appoggiata dalle varie polizie. Sotto la spinta anche dell’eccen-tuarsi della crisi economica negli Stati Uniti, determinata dallo svolgersi degli avvenimenti politico militari della Cina e di tutto l’estremo oriente, un concentrico attacco è di qualche tempo iniziato contro la Federazione Sindacale Mondiale e contro le federazioni nazionali. Ogni mezzo viene impiegato per incoraggiare gli operatori pseudo democratici ma autentici traditori Incaricati di colpire l’organizzazione sindacale del lavoratori. In Italia per esempio l’assalto alla C.G.I.L. è feroce, sistematico; si vuole ad ogni costo scardinarla. Si sono costituiti prima 1 sedicenti sindacati liberi, ora sono dì turno quelli social repubblicani. I disertori democristiani, saragatianì e repubblicani hanno scelto per 1 loro tradimenti momenti cruciali della situazione sindacale. La costituzione della nuova Federazione Italiana del Lavoratori, ennesimo organo crumiresco, avviene proprio mentre masse di lavoratori agricoli, edili e dipendete dello stato sono in Isciopero o in gravissima agitazione. L’entusiasmo con cui «Voce Libera» paria dell'avvenimento (vergognoso appoggio al capitalismo nazionale e straniero) dimostra come siano stretti 1 legami di questi servi ohe si dicono social repubblicani con il governo di De Gasperi, agenzia del capitale finanziarlo americano in Italia. Nella zona anglo-americana del Territorio di Trieste si riproduce, come in uno specchio, ciò che avviene nel più vasto fronte economico e politico del mondo ca-pitalltico. Qui abbiamo, palesi più che altrove le conseguenze della Ingerenza anglo-americana esercì-, tata anche su questa zona attraverso il congegno marshallista sostenuto dall’altro congegno di carattere politico strategico chiamato Patto Atlantico. Le condizioni di vita del lavoratori della zona A peggiorano progressivamente. Non c’è alcuna prospettiva di miglioramento. Incidono jra queste il bilancio passivo della massa di disoccupati, accentuando cosi la differenza tra il costo della vita e il guadagno. L’economia triestina si sgretola; l'OMMSA è In liquidazione, il Loyd Triestino ancora una volta danneggiato, gli operai dell’Uva male retribuiti e minacciati di licenziamento. Le condizioni delle donne lavoratrici, di quelle presta-servizi e delle stesse casalinghe sono veramente precarie. Nel discorso radiofonico della candidata del Fronte Popolare Italo-Slavo Alma Reschitz, già membro del Comitato di fabbrica della Fabbrica Macchine S. Andrea, c’è un quadro particolare dedicato alle condizioni delle donne. In molti stabilimenti le donne sono sottoposte a lavori di fonderia o di facchinaggio assolutamente inadatti alla donna e pagate con tassi inferiori assai a quelli degli uomini. Non c’è assicura-, zione sociale per le donne di servizio, per le casalinghe: moltissime donne capo-famiglia a Trieste sono senza lavoro e quando lavorano non hanno 1 loro diritti. Ben diversa è la situazione sindacale dove i lavoratori hanno il potere nelle loro mani. Nel circondario dell’Istria ad esempio i Sindacati Unici non lottano per difendere i lavoratori dai licenziamenti, per contrastare l’offensiva padronale contro le libertà sàndali: qtji 1 sindacati sono impegnati nel fiancheggiare l’opera di ricostruzione dell’economia in appoggio alle tante iniziative del potere Popolare. Nella zona B del T.L.T. si ha una situazione sindacale del tutto antitetica. I sindacati si preoccupano di preparare mano d’opera di ogni tipo per 11 piano di ricostruzione economica, sono Intenti a stabilire norme di lavoro adeguate e migliorare cosi le condizioni generali di tutti 1 lavoratori. Qui lavoro non manca. Una serie di opere sono in atto e 1 sindacati trovano vasto campo per la loro attività costruttiva. Dalla grande impresa turistica del bagni di S. Nicolò, alla costruzione in atto d! un grande ginnasio a Buie, delle cooperative alla Madonna del Carso, a Spugnano e a Buie fino allo sviluppo Importante del collettivo di Brazza-nla e alla risoluzione dell’annosa questione del pescatori, nel circondario dellTstria si ha una tale at- tività che non trova certamente riscontro in tempi passati. Con 11 concorso dei sindacati le questioni che sembravano insolubili vengono risolte e cosi oggi vediamo 1 pescatori attrezzati e m cooperativa, gli operai sistemati e garantiti per l’avvenire, cooperative di consumo e di produzione, ease in costruzione dappertutto di cui quella di Maresego ne è un interessante esempio. Nella riccorrenza del compleanno del Maresciallo Tito, di fronte ad una massa di lavoratori, sono stati presentati tra l’altro i dati delle gare dì emulazione «Primo Maggio» dai quali ogni cittadino ha potuto constatare come e in quale maniera si lavori e si progredisca dove 11 popolo dirige la propria sorte. I sindacati, qui, si potrebbe dire che abbiano una sola grave preoccupazione: quella di provvedere mano d’opera, di crearne specializzata, di sistemare organicamente personale della nuova stazione radio di Capodistria, sviluppare le scuole professionali per 11 perfezionamento tecnico dei lavoratori, degli attivisti e qualificare e riqualificare 11 più gran numero di lavoratori possibile. Cosi nel circondario dellTstria. Come nella nuova Jugoslavia, anche qui l’organizzazione sindacale è la promotrice per la presentazione allo studio e all’attuazione problemi economici e sociali della classe lavoratrice. Nella Jugoslavia socialista i sindacati concorrono alla preparazione e al coordinamento del lavori per la costruzione della nuova città di Belgrado, dove minala e minala di, lavoratori costruiscono un settore della capitale che potrà o-spitare oltre duecentomila persone, più numerose grandi fabbriche, teatri, scuole e giardini, campi sportivi e istituzioni popolari: una vera città socialista per il popolo lavoratore. I lavoratori di Trieste, quelli della Repubblica.Italiana ed In genere tutti 1 lavoratori soggetti alla schiavitù capitalista facciano 1 confronti, e traggano dai fatti di panorama sindacale ulte.- ce Incitamento nel perseguire nella lotta per l’emancloazi ne della classe o-peraia, che può essate raggiunta soltanto sulla linea di ma lotta u-rutaiia e conseguente di tutti 1 lavoratori e bascta soltanto sul principi della tradizione rivoluzionarla e della guerra di liberazione. forze antifasciste progressista della città che non possono ritenersi non volontari da parte degli organi sottoposti al GM, incaricati di preparare le eiezioni. 3.) A tale riguardo il Comitato elettorale del Fronte Popolare I-talo-Slavo deve sottolineare ancora una volta che esso aveva già precedentemente e ripetutamente denunciato le disposizioni governative per la preparazione delle elezioni' e soprattutto quelle cha escludevano i rappresentanti dei partiti e delle organizzazioni democratiche nonché I rappresentanti della popolazione slava della zona anglo-americana del Territorio dalla partecipazione ai preparativi delle elezioni stesse; con essa, denuncia, si rilevava e-splici'tamente ohe tali disposizioni avrebbero permesso ai nemici delle masse popolari di realizzare una serie di discriminazioni a danno di queste. Constatiamo perciò di nuovo che tanto l’Ordine 345 quanto tutte quelle disposizioni che rendono possibili tutti gli abusi, fra i quali anche il sopradenunciato, caratterizzano quali antidemocratiche ed antipopolari le attuali e-lez'ioni, 11 cui procedimento mira ad impedire la libera manifestazione ed espressione della volontà della popolazione. Il Fronte Popolare Italo-Slavo invita pertanto- la popolazione democratica progressista a condannare tali abusi e soprusi, eoa F. dargli domenica • compattamente il proprio voto. Trieste, 9 giugno 1949. IL COMITATO ELETTORALE DEL FRONTE POPOLARE ITALO-SLAVO La Grecia libera comunica ATENE — Un comunicato del Comando supremo dell’Esere to democratico d ffuso da Rad o Grecia Libera annuncia che le operazioni Iniziate due mesi or sono dalle unità dell’Esercito democratico nel settore del Gram-mos sono terminate con la ae-fintttva Lberaz.one dei mass c-cio montuoso. Tutto ili Grammi os si trova in mano dell’Esercito democratico ed i monarchici sono stati espulsi dai ioro ultimi fortilizi. In queste operazioni hanno subito gravi perdite umane e di materiale. Dopo I continui colpi inferti dall’Esercito democratico ed ;n seguito al malcontento es stente fra la truppa, i monarchici hanno cominciato ieri mattina a ritirarsi dai punti fortificati d: Pro-fitis II as, Oksias e dall’intero settore di Teotokos. Nell loro possente slancio, le unità della 108.ma brigata e dell’ottava divisione dell’Esercito democrat co B- s°h0 impadronite dei trinceramenti summenzionati. Le unità democratiche continuano ad Incalzare il nemico che fugge lungi dal fiume Sarandaporos. Radio Grecia Libera comunica che nel corso delle operazioni nel settore di Piatanakàa - Ma-kr-mitsa Rodopolis nella Macedonia centrale le unità deila sesta divisione democratica hanno attaccato e disperso i rinforzi al monarchie, provenienti da Puroia e Platanakia. Il nemi-oo ha avuto 32 fra mo.-tj e fe-r-ti. Nel settore di Kerkini, la artiglieria contraerea dell’Esercito democratico ha obbligato tisu stereo moinrarchìico Sid fittcrra-re. Grupp, diversivi della sesta divisione hanno fatto saltare l’espresso Salonicco - Drama fra Dorian e Muries. -----□---— Dichiarazione iraniana TEHERAN — In una riunione straordinaria dei membri' del Parlamento e deile più note personalità politiche, Ü presidente del Consiglio Mohamed Saad ha dichiarato stesserà — a quanto annuncia radio Teheran — «Senza rompere i negoziati con la «Anglo Iranian Oil Company» vogliamo far trionfare i diritti del popolo iraniano nei confronti dei giacimenti petroliferi meridionali». ■ ■ ■ ■ o-— llcmsctmenio ' della Cirenaica BENGASI — 'Parlando all’Assemblea della Cirenaica, l’emiro Idriss Ed Senuss'i ha dichiarato di aver chiesto a tutti i Paesi a-rabi di riconoscere il nuovo Stato indipendente della Cirenaica. E-gli ha aggiunto di ritenere Vindl-pendenza come un primo passo e che in avvenire proseguirà nei suoi sforzi per l’unità della Cirenaica e della Tripolitania. La nostra Lolla CRONACHE DAL CIRCONDARIO Ferventi preparativi per le elezioni delTUGA Come pubblicato precedente meine, la gioventù de± cùstrettò di Gapo-oistria, aveva formulato un pumo ai lavoro volontario in occasione dede elezioni per gii organi di base, dei consign distrettuali e cir-condana.e de.ia Gioventù. Nei contempo aveva lanciato una sfida emulativa al coronalo distrettuale deri’UGA a Buie. I giovani antifascisti hanno accolto con entusiasmo questa gara e si sono messi con s.ancio ai lavoro, che prevedeva intensa attività di ricostruzione, attività nel campo organizzativo, culturale nonché sportivo. Già nelia prima metà della gara i risultati ottenuti erano lusinghieri, ma negli u-timi giorni, mercè lo sforzo lavorativo della gioventù del distretto, I risultati sono ancora maggiori. Le varie brigate giovanili (settoriali), le compagnie, i gruppi di lavoro hanno svolto intensissima attività in tutti i cantieri di costruzione, la maggiore è stata però quella dedica-a alla costruzione delle case cooperativistiche, nella quale si sono distinte la gioventù di Monte di Capodistria, quella di Maresego eco. I dati che sotto riportiamo, testimoniano qual’è lo slancio lavorativo delle nostre forze giovanili: MONTE DI CAPODISTRIA La gioventù di quei settore ha Superato il programma di lavori che si era impegnata a portare a termine. Per la costruzione delia casa cooperativistica danno dato la loro opera 64 giovani con un totale di 256 ore lavorative. Per la ricostruzione hanno lavorato 9 g-ovani con 45 ore lavorative. Per l’e.ettrificazione del paese diedero Ü loro contributo 132 giovani con un totale di 528 ore lavorative. In totale presenti ai lavori 205 giovani; ore di lavoro eseguite 829. L’organizzazione giovanile si è allargata con l’aumento del 100 per cento nelle iscrizioni. Altri punti del programma di lavoro sono ancora in via di attuazione. VANGANELLO Pure in questo settore i risultati conseguiti dai giovani lavoratori sono buoni. Già nella gara di emulazione «Per Tito» era Siate riorganizzata la brigata giovanile «Dario Babič» che è composta da 51 giovani. Detta brigata lavorerà alla costruzione della 'Casa del cooperatore locale. Le cifre stanno ad indicare gli encomiabili successi ottenuti. Per la costruzione della casa del cooperatore sono state effettuate nella gara per Tito 450 ore lavorative, per la riparazione del acquedotto altre 200 ore lavorative, in più 135 ore lavorative in lavori vari. Totale 785 ore lav.. Dal 25 maggio sino al 1 giugno sono state effettuate 284 ore lavorative pro costruzione casa cooperativistica. GAZON Compito principale della gioventù del luogo era la riparazione della strada locale. Detto compito è stato portato a termine. 138 ore lavorative sono state date su questo obiettivo, altre 180 ore lavorative verranno date per la costruzione del monumento ai caduti nella lotta di liberazione a Pomiano. E’ stata costituita a tal uopo una compagnia di giovani lavoratori attualmente composta da 18 membri. Nel campo organizzativo sono state tenute riunioni giovanili, scritti articoli per 1 gemale murale eoe. A MARESEGO Maresego la gioventù del luogo ha effettuato 1450 ore di' lavoro volontario. Questo totale è cosi suddiviso: pro Costruzione casa del cooperatore, 480 ore di manovalanza, 500 ore lavorative per la preparazione di pietre, 170 ore per 9 trasporto di ghiaia e 200 ore lavorative per il trasporto di acqua. Per aiuto ai contadini poveri, alle vedove, agli orfani e invalidi della lotta di liberazione, i gio- vani hanno dato 100 ore lavorative nelle campagne. AD ISOLA Maggior attività è stata eseguita nei campo organizzativo. Sono stati infatti iscritti all’UGA 25 giovani e 30 pionieri alla loro organizzazione. Sono state inoltre preparate scritte per ie elezioni giovanili. Circa un centinaio di ore lavorative d’assalto sono state date sui vari obiettivi di lavoro. STRUGNANO La gioventù locale, aiutata validamente dagli allievi del corso amministrativo, da quelio delie sarte e quello detla D.P., ha ottenuto un successo veramente grande. A migliaia si contano le ore lavorative eseguite sui vari obiettivi di lavoro. I giovani allievi del corso amministrativo hanno dato 500 ore di lavoro d’as-sa.to, le allieve del corso sarte 631 ore lavorative ed infine la D.P. 931 ore lavorative. La gioventù del luogo 104 ore lavorative. In totale 2166 ore lavorative. Pure buoni successi sono stati ottenuti nel campo organizzativo. Riunioni preelettorali sono state tenute, sono stati scritti articoli per i giornali murali, creati due giornali murali eoe. PORTOROSE A Portorose lagioventù locale ha dato 212 or© lavorative per la pulitura di tre giardini, e la preparazione di una grande fossa per la spazzatura. Inoltre sono state riattate alcune strade locali ed e-seguiti lavori all’interno del Hotel «Elios» effettuando 146 ore lavorative. E’ stata organizzata u-na compagna govamle che dà la sua attività dì lavoro volontario sui vari obiettivi'. Altrettanta cura è stata posta per una migliore organizzazione del settore. Questi sono 1 dati sinora pervenutici, dati che con la loro crudezza parlano chiaramente a tutti coloro che per partito preso, dicono che le mostra gioventù è inattiva ©oc. A costoro chiediamo che la loro gioventù faccia altrettanto. Usnici della pace nenici del popolo Abbiamo visto nei mesi scorsi Il popolo del Circondario firmare per la pace. Abbiamo visto operai' e contadini, consci dell’importanza dell’atto, porre con sollecitudine ed entusiasmo le loro firme su quei fogli che sono un documento di accusa per i guerrafondai fomentatori di guerre. Tutti gli uomini amanti delia pace, tut. ti quelli che hanno subito gli orrori della guerra, hanno condannato gli individui che, in quella occasione, si rifiuarono di firmare, dimostrando così il loro livore antipopolare. Anche a Cittanova si sono avuti di questi casi che però non stupiscono nessuno dati i precedenti ed il comportamento di tali individui. Come poteva accettare di firmare per la pace un Milanovic Emilio, kulak, e perciò acerrimo nemico del Potere Popolare? Un Milanovic f. cui cognato è maresciallo dei cerini a Trieste? Simili, individui resteranno sempre nemici del popolo ed ostacoleranno in tutti i modi l’operato del P.P. Un altro kulak di Cittanova, degno compare del primo, è Bel-tramtni Antonio, già privilegiato dal fascismo ed ora, per logica conseguenza, Intimo dei reazionari dericali. Egli, come il primo, non accettò di firmare per la pace, anzi va diffondendo voci allarmistiche sulla legalità o meno della riforma agraria. Certamente le direttive per questa propaganda le riceve dai suoi 2 fratelli che servono fedelmente ■nei ranghi della polizia Imperialista. Un’altra figura degna di rilievo per il suo odio antipopolare, è certa Vitti Carmela, maestra che per le sue qualità poco invidiabili, è amica del parroco locale. Come si può osservare, non per caso questi signori si trovano dalla parte dei nemici del popolo, ma, da parte del popolo, essi siano certi che riceveranno un trattamento adeguato. NEL CAMPO SCOLASTICO Sui consigli dei genitori Fra le vari© istituzioni quella eh© maggiormente Interessa M Potere Popolare è le organizzazioni di massa, è 1 educazione della gioventù. La creazione, neue varie citta del Circondario, di n -oi di infanzia e d’asi'li, e già nota alla maggior parte delia popolazione, specialmente operaia, che ne gode i benefizi. Viceversa non è abbastanza conoscuta ed apprezzala un’Iniziativa interessante le famiglie i cui figli frequentano corsi scolastici. Allo scopo di ottenere i migliori risultati dagli alunni 1© autorità scoiasi .cae, già da tempo, hanno Istituito in ogni scuola I consigli dei gen.tori. Questi consigli, a cui partecipano e genitori e insegnanti, devono creare una mutua oe-iabora-zione nel delicato compilo di i-struire e di educare le nuove generazioni. I consigli dei genitori nelle scuole raggiungono ottimi risultati nella Russia Sovietica ed In genere in tutti i paesi in cui il popolo è al potere. Sono di grande aiuto agli insegnami e permettono un continuo controllo degli alunni anche fuori della scuola affinchè gli stessi realizzino ottimi successi nel campo dell’istruzione. Che questa iniziativa sia di grande utilità per l’elevazione culturale dei figli del popolo lavoratore, lo dimostra anche il fatto che è stata sempre osteggiata dai regimi borghesi cui interessa mantenere II popolo nelle tenebre dell’ignoranza per poter con più facilità continuare lo sfruttamento. Anche nella no- Sull istituzione della Camera architetti, ingegneri e tecnici Sull’Istituzione della camera degli ingegneri, architetti e tecnici per il circondario dell’Istria. Art. 1 E’ Istituita la camera degli Ingegneri, architetti e tecnici per il Circondario dell’Istria con sede a Capo distria. Art. 2. La camera tiene gl albi separati per ingegneri, architetti e tecnici Potranno esser pure formati albi speciali per geometri e per periti teonioi di altre categorie. Art. 3. Le mansioni di ingegnere, architetto, tecnico potranno esser esercitate nel circondario dell’I-stria solamente dai membri della camera, iscritti negli albi di cui al N. 2. Art. 4. Norme dettagliate sull’organizzazione ed il campo d’azione della Camera, sugli organi della stes- sa, sulle condizioni per l’Iscrizione negli albi di cui all’art. n. 2. nonché sui diritti e sugli obblighi dei membri dèlia camera, verranno emanate successivamente. Art 5. L’amministrazione Interinale della camera sarà nominata dal Comitato Esecutivo del Comitato Popolare Circondariale per l’Istoria:. Essa sarà composta da tre ingegneri e tecnici. Art. 6. L’amministrazione interinale è tenuta a procedere, entro tre mesi dopo l’emanazione delle norme di cui all’art 4 del presente decreto, all'elezione degli organi della camera. Art. 7. Il presente decreto entra immediatamente In Vigore, stra zona te autorità hanno introdotto, immediatamente dopo la liberazione, L’obbligo, nelle scuole, della collaborazione tra educatori e genitori. Come però si è potuto constatare, molti genitori -non ne hanno compreso l’importanza ed hanno accolto i consigli dei genitori con indifferenza. Un’altra incomprensione di una certa gravità è che molte famiglie, specialmente nella campagna trattengono i loro figli per i lavori nei campi, non rendendosi conto che ogni ora di scuola perduta difficilmente sarà ricuperata. In località come Po-rtorose, per esempio, la frequenza scolastica degli alunni è del 85 per cento abbassandosi al 79 e 72 per cento a Borst e Hrvoj. Il compito di far aumentare queste percentuali di frequenza è stato assunto dall’organizzazione dell’U.D.A. I.S. ohe ha creato delile commissioni le quali controlleranno le frequenze ed il funzionamento dei consigli dei genitori. Tale lavoro delle nostre donne dell’U.D.A.I.S. darà certamente I suoi frutti coll’aumento culturale dei giovani della nostra zona cui sta innanzi una vita felice e feconda. Lotta contro la speculazione La D.P. organo esecutore della volontà del popolo, stà conducendo una lotta serrata contro gli speculatori e contro tutti coloro che alle spalle del popolo lavoratore cercano di arricchirsi illecitamente. Giornalmente vengono denunciati ai vari referenti legali i trasgressori del decreti e delle ordinanze in materia di repressione della speculazione e lo sabotaggio economico. Giornalmente vengono arrestati 1 nemici del popolo che Invece di operare per .la ricostruzione preferiscono la vita avventurosa e i lucrosi introiti della bor-nera, Introiti che però si presentano con molti rischi. Ne sanno qualcosa le seguenti persone: Fonda Angela, da Portorose, gerente di un negozio di frutta e verdura, che è Stata sorpresa dagli organi di controllo della D.P. mentre vendeva fragole a prezzo maggiorato e che è stata denunciata al referente legale. Vatovec Lazar, noto Kulak di Cesari, il quale ha ommesso la denuncia di granaglie per l’anno 1948 -49 a che è stato condannato a 1 mese di lavoro obbligatorio ed a 15.000 lire di multa. Zanella Biccardo, da Ancarano, che per aver contravvenuto alla medesima disposizione, è stato condannato ad 10.000 lire di ammenda. Ma chi ha dovuto maggiormente esperlmentare 1 rigori della giustizia popolare è certo Barjuka Jo-sep, noto Kulak di pedana, 11 quale tentava di vendere una mucca pretendendo la somma di 24.000 rr.e-trollre, oppure la «equivalente» di 60.000 Jugollre. Il messere arrestato dalla D.P. è stato condannato a 1 Gome “certuni“ rispondono agii inviti Risposta dellaFabbrica macchine alla cooperativa agrìcola di Buie Settimane fa abbiamo pubblicato una lettera di Invito della Cooperativa agricola di produzione «I Maggio» agli operai della F.M. S. Andea. Riproduciamo ora Integralmente la risposta data da Trieste al fraterno Invito del lavoratori istriani: risposta che viene stigmatizzata con una pubblica lettera del componenti la Cooperativa. COMITATO AZIENDALE F.M. S. Andrea Oggetto: visita d’invito. Trieste, 21 maggio 1949 ALLA COOPERATIVA AGRICOLA DI PRODUZIONE BUIE Rispondiamo alla vostra N. 5.49 del 12. 5. 49 con la quale el Invitate ad una visita alla V/ cooperativa di produzione il 22 corrente mese allo scopo di avere fraterni contatti con la classe lavoratrice triestina. Teniamo a precisarvi ehe 1 lavoratori della F.M.S.A. ed 1 triestini in genere, non possono ricettare un slmile Invito con 11 duale si intende dimostrare che nella zona «B» tutto va bene, — che 1 poteri sono veramente espressione del lavoratori — « che per essi vi e liberta e democrazia. — Mentre 1 lavoratori sanno molto bene che nella zona «B» ed In Jugoslavia le cose stanno ben altrimenti. I lavorato-ri triestini sanno Inoltre che i loro fraterni contatti con 1 lavoratori della zona «B» sono stati troncati dagli attuali dirigenti politici e sindacali di detta zona, i quali, eseguono gli ordini della cricca di Belgrado, traditrice del Fronte Democratico internazionale e servendosi del più bassi mezzi, che vanno dalla menzogna all’assassinio, creando una atmosfera di terrore poliziesco, sfruttano ed opprimono, gli operai ed 1 contadini poveri della zona, gli isolano dalla lotta dei lavoratori ri tutto 11 mondo, traendo cosi gli Ideali per i quali è stata combattuta la gloriosa lotta di liberazione. I lavoratori triestini sanno che sono stati espulsi dalla zona, o hanno dovuto fuggire per sottrarsi alle persecuzioni, 1 migliori combattenti della lotta Internazionale del lavoratori che si opponevano al tradimento perpetrato dalla citata cricca. Diversi dì questi combattenti sono finiti anche nelle galere dell’Imperialismo. I lavoratori triestini sanno che In zona «B», come in Jugoslavia, coloro Fhe esprimono sentimenti «li democrazia, libertà e solidarietà con il Fronte Socialista finiscono in prigione, come del resto è successo al compagno Boccecal, vecchio combattente proletario, perseguitato dal fascismo e condannato dal Tribunale Speciale, che, da quasi un anno, senza cun motivo e senza venir processato, langue In carcere assieme alla moglie. Tutti sanno inoltre quanto lontana sia giunta la cricca di Belgrado sulla via del tradimento aperto contro il Fronte Socialista ed il suo allineamento a fianco dell’imperialismo nella lotta contro l’Unione Sovietica. Tutto questo viene accuratamente nascosto ai lavoratori della zona «B», ma questi, man mano che verranno a conoscere la verità, si mobiliteranno con sempre eggioir vigore nella lotta contro gli attuali oppressori della loro zona. I lavoratori della F.M.S.A., non potendo attualmente aderire all’invito in argomento per 1 motivi su esposti, auspicano che, con la lotta delle forze sane della zona «B» e di quelle della Jugoslavia, in u-nione alle forze democratiche di tutti 1 paesi, siano eliminate le cause ed i traditori che hanno determinato l’Isolamento in cui vengono a trovarsi sia i lavoratori della zona «B» che della Jugosla- via. Assicurano inoltre la loro solidarietà In questa necessaria lotta, certi che ben presto potranno realmente aversi contatti fra 1 lavoratori delle due zone del T.L.T. M.F. — L.P. Il Comitato Aziendale COOPERATIVA AGRICOLA DI PRODUZIONE « 1 MAGGIO » BUIE Prot. n. 29/49 Buie, 5. 6. 1949 AL COMITATO AZIEND PiLE F.M S.A. TRIESTE In risposta alla lettera del 21 maggio a.e. redatta da alcuni au-todefinentisi elementt del Comitato aziendale dela F.M.S.A. vi dobbiamo informare che ci sentiamo (sorpresi e disgustati) per una simile risposta ohe rispecchia la malafede con la quale si considera la nostra zona. Noi intendevamo avere con gli operai triestini uno scambio di vedute che potessero chiarire, per1 ameno aleuti malintesi, però dalle parole e dalla mancanza di firme sulla lettera, che non è stata nè timbrata r.è protocollata, slamo sicuri che gli operai della F.M.S.A. noi ne sono a conoscenza. Questi sistemi non tornano certamente ad onorè_del Comitato aziendale della FUSA, se è veramente Fautore di tale risposta. Gli operai non si educano nascondendo loro la verità* come voi fate. Dite che gli operai triestini sanno che qui da noi non e-siste libertà e democrazia, ma come lo possono sapere se non sJ accertano con 1 propri occhi? Decine e decine di operai iriuianl possono testimoniare che hanno trovalo nana nostra zona, dopo anni ed anni di disoccupazione in Italia, pane e lavoro. Hanno trovato quella pace e tranquillità the non esistono che m un paese dove il popolo è al potere. Ora voi respingete con parole Insultanti il nostro fia-terno invito. Perchè mai allora 11 vostro compagno Gaspar.ni, subito dopo la Risoluzione del Comlnform ha Invitato la classe operaia triestina ad andare In zona «B» per accertarsi della situazione esistente? Ora, Invece si fa di tutto per evitare che u popolo lavoratore venga da noi. Questo fa comprendere che la nostra situazione non deve essere conosciuta dagli operai di Trieste perchè ciò non aggrada a certi loro attuali i Lrigentl. Pertanto le 49 famiglie di onesti lavoratori formanti il collettivo a-grieolo «1 Maggio», e che voi definite «cricca di Tito», sono sempre pronte ad eccettare gli operai che intendessero visitare e rendersi conto delle nuove conquiste popolari. M.F. - L.P. Seguono le Jlrme: Quale imm m leste? Deste continua a fornire le prove che il giudizio della pubblica opinione relativo al suo egoismo da trafficante è ben fondata. Ad un osservatore superficiale potrà sembrare strano, se non proprio assurdo, che un individuo come Deste, proclamatosi «comunista puro» e, come tale considerato dal suo gruppetto, possa ora trovarsi dalla parte dei nemici del popolo. Viceversa tutto apparirà chiaro se si considererà l’ambiente dal quale Deste deriva. Basti dire, e tutti ne sono a conoscenza, che il maggior numero di livenze commerciali, ad Isola, è detenuto dai Deste. La sua mentalità di trafficante trova conferma in questo stato di cose, dato che anche negli affari egli non si è fermato jneppure al-l’esproprio. vedi il caso della famìglia di certo Knes Giovanni di Saredo che si vide tolta, ai tempi del fascismo, dopo un procedimento giudiziario provocato dai Deste, il campicello che le procacciava un tozzo dt pane. Ed è per questo che ad un certo punto, acutizzandosi la lotta di classe, questa mentalità ha fatto cambiar rotta al Deste, non potendosi più accordare la sua posizione di commerciante con le sue mansioni politiche. La Risoluzione del Comin-form è stata per lui una comoda giustificazione per ritornare nell’ambiente da cui derivava. Oggi perciò è del tutto comprensibile perchè nessuno dei Deste, malgrado l’esempio di compagni come Pustetto e Felluga, (per citare solo 2 casi) i quali non hanno mai preteso di essere «comunisti puri» come lui, abbia dato 11 proprio negozio agli affari comunali o alle cooperative di cui egli tanto parlava. Questa sarebbe stata una giusta e concreta dimostrazione di internazionalismo e non 1 suoi inutili vaniloqui che vogliono far credere di essere quello che non è mai stato. Che dire poi del suo tentativo di farsi assegnare dai sindacati di Isola una tuta ed un paio di scarpe? Come proprietario di negozio a lui non sono dovute, ma ha tentato; le eventualità sono tante. . .. Egli si è reso dimissionario da tutte le organizzazioni eccezion fatta per quella sindacale, ed ora ben comprendiamo il perchè. Questi sono fatti che hanno il loro valore e che lo caratterizzano, al pari del suoi recenti giudizi relativi all’amministrazione di Isola. Egii riferendosi alla stessa, ha dichiarato che «fino a quando i suoi gregari ne faranno parte nulla andrà bene». Non si è mai chiesto Deste chi ne subirebbe in questo caso le conseguenze? Ma il benessere del popolo di Isola è cosa del tutto e-stranea e diversa da quello che è. il suo scopo ed unico obiettivo: la salvaguardia del suo interesse personale. Soidati dei popolo per ii popolo Giornalmente un concreto contributo per l’edificazione dell’avvenire L’intenso sforzo costruttivo della nostra popolazione ha dato sinora ottimi risultati nel campo dèlia ricostruzione e del rafforzamento della nostra economia. Assieme alla popolazione lavoratrice hanno lavorato per il benessere collettivo pure 1 giovani figli del popolo Jugoslavo, i soldati del Distaccamento dell’A.J. di stanza nella Zona B del TLT. Giornalmente in ogni occasione i soldati della Nuova Jugoslavia di Tito danno concreto contributo all’edificazione di un migliore avvenire. E noto a tutti infatti 11 grande apporto dato dal soldati In occasione del Natale del Bambino ed In decine di opere umanitarie, cosi pure come e noto a tutti quale sia stato l’apporto dei vari reparti stanziati nel circondario, alia ricostruzione della nostra terra. Come sono visibili pure a tutti le grandi opere da essi edificate. O-pere che con la loro mole rappresentano In se stesse la volontà dei soldati del popolo di collaborare fianco a fianco uniti come nella lotta di liberazione. Lotta nella quale il sangue dei migliori figli della Jugoslavia si e mescolato assieme a quello dei figli dellTstria ,i lotta per una giustizia sociale, ier la libertà. Il nuovo pontile di Portorose, 11 ponte sulla Dragogna e le altre o-pere rappresentano 11 compendio degli sforzi e dello slancio lavorativo del giovani soldati 1 quali seguono le tradizioni di lotta del partigiani collaborando assieme alle masse democratiche locali per Tedlficazione di un migliore domani. Nelle varie gare d’emulazione indette dal Comitato Circondariale dell’UAIS 1 soldati dell’A.J. si sono meritati vari encomi e decorazioni, come pure hanno meritato la Apertura della slape balneare allo stabilimento di San Nicolò Lunedì 6 corr. mese è stata iniziata la stagione balneare con la apertura dello stabilimento di San Nicolò. Una gran folla di bagnanti provenienti da Trieste e dal circondario vi ha trovato colà refrigerio nella Incipiente calura estiva. Lo stabilimento balneare è stato ricostruito a nuovo, con modificazioni ed adattamenti moderniss’mi tra le quali le nuove casette « Weekend » con due o tre letti. Inoltre una bella spiaggia con annesso bosco può ospitare migliaia di bagnanti. Alla sera ha luogo U ballo, e concerti allieteranno gli amanti della musica. Un ottimo servizio di bar, buffet e ristorante soddlsferà certamente 1 graditi ospiti. Per Informazioni, vendita biglietti, passaggio, bagno e noleggio casette « Weekend » rivolgersi a Trieste all’Ufficio viaggi « ADRIA EXPRESS » in via F. Severo L’orario dei piroscafi da e per Trieste è 11 seguente: Festivo da TRIESTE da S. NICOLO’ ore 7,30 ore 10,45 » 9,— » 12,— » 10,— » 17,45 » 11,45 » 18,30 3» 13,30 » 19,45 » 14,30 » 21,30 Feriale da TRIESTE da S. NICOLO’ ore 10,— ore 12,30 » 11,— » 15,— » 12,05 » 17,45 » 14,— » 19,30 Vengono praticati 1 seguenti prezzi Andata, ritorno e bagno; giorni festivi: adulti Lire 200; bambini Lire 130; giorni feriali: adulti Lire 200; bambini Lire 130. Con 11 motoveliero « Levante »: adulti Lire 170; bambini Lire 120. I Pionieri a Isola Nell’incantevole cornice di Villa Morettini, una gran massa di' po-polo ha assistito domenica ad uno spettacolo culturale, organizzato dal Club della Difesa Popo lare di Capodistria, con !a partecipazione dei pionieri di Cesari e dei coro della D.P. Nella mattinata si sono svolti incontri di calcio e di pallacanestro, -nel pomeriggio ha fatto seguito lo spettacolo cultura.e vero e proprio. Conclusi i discorsi di apertura, tenuti da un Ufficiale d>lla D.P. e dal maestro Skočir, '1 covo della D.P. ha intonato alcune canzoni la cui buona* esecuzione è stata accolta con applausi' del pubblico. Sono seguiti quindi i pionieri 5 quali si sono distinsi in alcune recitazioni, in un dramma in un atto e nel balletto, eseguito con grazia infinita, da 6 pioniere. Calorosi applausi hanno accolto la bellissima esecuzione de" pionieri di Cesari. In conclusione allo spettacolo il coro del’a L. P. ha cantato alcune canzoni di lotta, ed il gruppo filodrammatico ha eseguito il dramma in un atto «Traditore».., La serata si è chiusa con 'a festa popolare protrattasi sino a tarda notte. bandierina transitoria per 11 migliore gruppo o settore. Nella gara di emulazione 1 Maggio 1 reparti dell’A.J. hanno lavorato sul seguenti obiettivi: Costruzione pantile d’attracco a Portorose ore lavorative 7.876. Collaborazione alla costruzione delle case cooperativistiche dl Segretto e Buie ore lavorative 5.998. Per la riparazione del ponte -di Sicciole ore lavorative 3.425. Costruzione di vari obiettivi economici, quale stalle per allevamento del suini riparazioni di strade ecc. ore 360, sono inoltre stati trasportati da carri 45 m. cubi di ghiaia e stato riparato un magazzino. Tre trattori sono stati riparati tndi donati aUe cooperative agricole di produzione, cosi pure una pompa a motore. I reparti di stanza nel distretto di Buie hanno Inoltre proceduto alla pulitura ed alla potatura di ben 15 attari di vigna di proprietà delle cooperative agricole locali. • Nella gara di emulazione «Per Tito» sono state effettuate 3.992 o~ re di lavoro d’assalto, per il rafforzamento della nostra economia. Complessivamente sino al l giugno, 1 vari reparti dell’A.J. avevano dato 21.281 ore lavorative, per il valore di parecchi milioni di lire. Cosi accomunati dallo stesso 1-deale di lotta ora 1 compagni dell’A.J. lasciato il fucile hanno Imbracciato 11 piccone e la vanga a spalla a spalla lavorano con 1 de. mocratici del circondarlo per la realizzazione del programma an nu-ip di ricostruzionei base fonda-mentale per l’elevamento dello standard di vita della popolazione del circondario. A questi soldati vada il p'ù caldo riconoscimento di tutta la popolazione che vede In lovo 1 degni continuatori dell'opera di Lenin e Stalin sotto la guida dei Marescal- 10 Tito. Mentre In zona B l’Armata popolare della Nuova Jugoslavia assieme alla popolazione locale lavora per il benessere di tutto il popelo, cosa fa l’esercito imperialista a Trieste — esso difende gl) interessi dei grandi magnati di Wa’l Street e della Citv — e lolla contro 11 proletariate Triestino a-nelsnte: pace, pane, libertà e lavoro. Esso anziché lavo-o ha portato alla popolazione Triestina la miseria, la fame, la corruzione che legnano al di là della «cortina di vel uto». •-----a------- Concerto all’aperto a Capodistrìa Nella seconda decade di giugno, e precisamente il 12 a Capotìistna in occasione de-le prime elezioni delt**7t: A, o - up menti deiiGpeia dl 1 ubtana iaranno un concerto IL co sinfonie). Il concerto s terra e.l'aperto in Pio le a Tito ed as là inizio alle ore il .0. .•orchestra ed i solisti per 1 oc-osate,.e eseguiranno dei pezzi d’o-pers e dì musica Italiana. Al teatro Ristori ,.e e stesso giorno alle ore 20,30 1 coniugi F a e Fino Mlakar, di fama europea, assieme alla loro figlia eseguiranno 11 balletto «Piccola Ballerina». Al martedì, mercoledì e giovedì della settimana seguente al teatro Ristori si produrrà un balletto da 35 artisti dell’Opera di Lubiana. Da quanto appare dal programma summenzionato nelle prossime settimane l’attività artistica sarà intensa e degna di suscitare l’Interesse dì tutta lano stra popolazione. dlatamente dagli organi della D F. e dal vicini 11 Dobrin) a veni za ricoverato dapprima all’ospedale di Capodistria, Indi in quello di Trieste. Le Indagini continuano. Bollettino Stato Civile dal 15 al 31 maggio NASCITE: Coterie Stanko di Giovanni e di Tuljak Anna, nato il 22 maggio; Carboni Annamaria di Giuseppe e di Degrassl Arma, nata 11 22 maggio; Marchesan Daniele (li Ottorino e di Carboni Claudia, nato il 22 maggio; Crampf Bruno di Renato e di Sturm&n Albina, nato il 24 maggio; Mlkae Rado illeg e di Mlkae Romana, nato il 26 maggio; Ragau Fiorello di Giuseppe e di Degrassl Ada, nato il 27 maggio; Delconte Daniele di Armido e di Carila Silvana, nato ì 28 maggio. DECESSI: Dimlitrović Zora dl Joan e di Jovanovič Milka, dl mesi 5, deceduta 11 14 aprile; Depase Bortolo fu Arsenio, dl anni 72, deceduto U 22 maggio; Bamabà Angelo, di anni 57, deceduto II 27 maggio (residente a Vertenegllo); Marcucci Giovanna, di anni 64. deceduta li 2« maggio (residente ■ Struggano). MATRIMONI: Beltrame Salvino, panettiere, con Chicco Lida, operaia; Ramani Francesco, bracciante, con Bologna Nerina, casalinga; Fontanot Mario, operaio, con Gan-dusio Anita, casalinga; Dudtae Silvio, carrettiere, con Carboni Maria, casalinga. (( Un ferimento Il giorno 7 corrente mese alle ore 0,15' nel pressi del crocevia di Kavàlici, dopo la conclusione della festa popolare, un gruppo di persone prese dal fumi del vino ha aggredito gli organi della D. P. colà in servizio. In stato di ieg-gittìna difesa un difensore ha e-sploso tre colpi in aria, disgraziatamente uno di essi andava a ferire certo Dobrin) a Emilio di anni il da Lopario. Soccorso òrme- Gara per „Tito La commissione per l’aocerta-mento dèi risultati della gara di emulazione «Per Tito» ha premiato con la bandierina transitoria a gruppo df-lavoratori della Sezione Affari interni' di Capodl-stria, che gareggiava con la VU JA, I 2 gruppi di lavoratori aveva-5 loro gruppi si componessero di poche decine di mera-gliaia ČH ore lavorative sebbene i loro gruppi di lavoro si componessero d,i poche decine di membri. Così la bandierina transitoria per fi miglior gruppo delia città viene assegnata alla sezione Affari' interni. Un' azione encomiabile n da compagno Bralni dl 19 armi Capod'stria giocatore della squadra «Medusa» ha compiuto un ge-.to veramente encomiabile. Il giamo 6 corrente mese alle ore 23, mentre si trovava a S. Nicolò i-dlva delle grida di soccorso provenire c'ai pontile. Occorso immediatamente sul posto vedeva un uomo in procinto di annegare, senza perdere un Istante dl tempo si gettava vestito in mare e dopo non poclii sforzi, con l’aiuto di altri ore;er.ti lo riusciva trarre in salvo. Simile gesto del compagna Brai-ni va additiate a tutti. Sportive COMUNICATO N. I La Commissione tecnica, visti 1 referti arbitrali delle partite svolte il 6 giugno a. c., omologa 1 seguenti risultati: CAMPIONATO ZONA ISTRIA Vertenegllo - Petrovia 2-0 Jadran Dk - Aurora B 0-2 Fiorini - Arrigonl B 0-1 Partizan - Medusa B 2-3 Olimpia - Umago B 8-2 Stella Rossa - Buie 2-2 Clttanova - Pirano B 6-4 CAMPIONATO I CATEGORIA Vertenegllo B - Seghetto 0-3 Jadran SI. - Bustaia rinviata a data da destinarsi Salvore - Ferbulana 5-2 Villania - Matterada 9-2 PUNIZIONI Furlan Bruno del C. S. Buie cart. 6405/47 squalifica per tutta la stagione calcistica 48-49 per aver Inveito contro l’arbitro. PROGRAMMA delle partite per domenica 12 corr. CAMPIONATO ZONA A Capodistria: Aurora B - Fiorini, ore 14. Ad Isola: Arrigonl B - Pirano B, ore 14. A Buie: Buie - Olimpia, or© 16,30. A Cittanova: Stella Rossa - Clt-tamova, ore 16,30. A Umago: Umago B - Vertette-gito, ore 14,30. CAMPIONATO I CATEGORIA A Salvore: Salvore - Vertenegllo B, ore 16,30. A S. Lorenzo: Jadran SL . Fer« bulana, ore 16,30. A Bustaia: Bustaia « Villania* ore 16,30. Giovedì' 18 giugno RICUPERI CAMPIONATO ZONA A- Buie: Buie - Partizan, ore 17. A Cittanova: Cittanova - Arrigonl B, ore 17. A Pirano : Pirano - Fiorini, ore 17. RICUPERI CAMP. I CATEGORIA A Villania: Villania - Ferbulana, ore 17. A Seghetto: Seghetto - Salvore, ore 17. A S. Lorenzo : Lorenzo, ore 17. Vertenegllo - San Nuova Mostra [olografica inaugurata a Capodistria Ad Iniziativa del Comitato Clr- | ca», una delle più grandi in Eu-condariaie deli’UAIS per l’Istria. r°Pa <*°Po la grande «Dnjepro« Sarà aperta sabato prossimo a Capodlstria, nelia sede dei museo cittadino - Palazzo Tacco — una mostra fotografica sulla «Lotta dei popoli Jugoslavi per l’edificazione del socialismo». La mostra è etata organizzata dal Ufficio Informazioni delia RFP di Croazia in collaborazione con «’Istituto della Propaganda per RFP della Croazia. Scopo precipuò della mostra è di documentare, ie fasi del.a lotta dei popoli Jugoslavi contro l’oc-eupatore nazifascista ed i traditori' interni, le fasi del duro lavoro di ricostruzione ed infine e realizzazioni dei primi anni del Piano quinquennale, che il popolo lavoratore della Jugoslavia, guidato dal P.C. con alla testa il comp. Tito, va ottenendo di giorno In giorno. Le fotografi© dimostrano quali risultati si possono ottenere dagli sforzi di tutto un popolo unito e convinto fermamente nella giustezza della sua lotta. Lo dimostrano la grande centrale Idroelettrica di «Jabla bi- stro)», le grandi reat.izzazioni della tecnica socialista -nella campagna io sviluppo delle cooperative agricole di costruzione, dei demani stata.I, dei ri-nomati allevamenti del bestiame, dell ’Indus tr i a pesante, ecc. Verranno Inoltre esposte della fotografie, in cui sono visibili le grandi conquiste della classe lavoratrice Jugoslava e cioè le case di riposo per S lavoratori, le case di cura, ie case del bambino, a-silì, giardini d’imfanzia ecc. tutta provvidenze In favore degli operai dovute al Potere Popolare della Nuova Jugoslavia. Altre fotografie riproducono le imponenti manifestazioni del popoli' Jugoslavi; quelle delto storico V Congresso del P.C.J. ed infine verranno esposti alcuni lavori usciti dalle abili mani degli artigiani Jugoslavi. La mostra rimarrà aperta fino a,l 20 corr. l’Ingresso è gratuito. La stessa mostra sarà aperta '1 26 corr. nella città di Buie. Tutta la popolazione è invitata a visitarla. capodistiani eccetera — e allora di antisemitismo non si parlò pii. Lo si continuò a fare. E oggi — se ne parla anche meno — e lo si fa più che mai. Il caso Davide L -lienthal: si trattava di eleggerlo a capo delila commissione per il controllo della bomba atomica. Chi ha mai pronunciato la parola ebreo? Neanche H suo acerrimo nemico, si capo dei Repubbl -cani di destra. Il fascista Taft — che escogitò tutto un piano di politica internazionale di cui fa- tico era riferita soltanto alla ììera di far la politica degli arcani, vale per noi anche quel che riguarda la loro vici vile: l’America cl appare le quei paese che possiede una rtà dii stampa tale da non po-nascondere agli occhi stra- te un mucchio tutti brutissimi Brothers, casa molto problemat d’.ntravvedere rescaton LA COMUNE inchiodata li ili mi» Ogni anno nell!’ultima domen--ca ' di maggio, si ripete a Par gì una cerimonia semplice e solenne. Un orteo immenso d; popolo attraverso la città e si porta al cimitero dii Pére La-cha se, nel posto, dove il 28 maggio del 1871, vennero fucilati gli ultimi combattenti della Comune. Qui, davanti al tragico muro de. Federati. uno ad uno passano gli uomini e le donne che sono venuti in corteo. E contro il basso, vecchio muro, con rintonaco corroso d’umidità, .sul terreno, dove un tempo si epr-va il fossato nel quale furono gettati alla rinfusa i corpi dei fucilati, vengono gettati j fiori rossi che ciascuno ha portato. I morti della Comune sono diventati simbolo nel quale ognuno riconosce i martiri di ogni tempo. Quel muro, che alla sera dell’ultima domenica di maggio si alza su un mare di fior; rossi, rimane ancor oggi, «un muto ma eloquente documento di qua.1 furibonda follia è capace la classe dominante, non appena 11 proletariato osa farsi mnamizl per 1 suoi dritti». Questo scriveva nel 1891 Engels. E bisogna convenire che il ricordo di quella brutale follia omicida, di quella laisaziab.le sete di vendetta non si è attenuato per quanto orribili stragi abbiano veduto dopo di allora gli occhi degl! uomini. Le vittime erano condotte sul luogo del massacro incolonnate. Cerano gli operai che per ultimi avevano cessato la resistenza sulle alture dì Bellevue e TRISTI l_ HITLERIANE m « Io capisco un po’ l’America, stati degli scherzi . So che da voi non si può commettere niente dii vile senza pronunciare contemporaneamente almeno un centinaio di nobili parole ». Bisogna r conoscere però che se Ulja Ehrenburg avesse diluito il suo concetto In un numero più grande d,i nobili parole gli americani se la sarebbero presa con più filosofia, anzi ■avrebbero apprezzato l’osservazione come una molto originale definizione del carattere della politica americana. Comunque, la espressione, se dallo scrittore sovietico era riferita r ’ maniera di far la r fa i— ter i . nieri neanche un panno sporco — e in vece è esattamente .’opposto: per nessun paese oome per l’America funziona una tanto perfetta organizzazione per co-prire e mettere a tacere quelle faccende che potrebbero offrire agli stranieri argomento a congetture e deduzioni. Bisogna esser stati in America per capire — perchè dal di fuori non si è assolutamente In grado di farsene un’idea. Soprattutto «i riferiamo qui alTantisemitismo ohe oggi p.ù che mai in America è uno dei programmi base della politica Interna del fascismo capitalista. Il razzismo fa America non è affatto una novità, non è affatto una scoperta d: Hitler; fa Europa prima di Hitler, si faceva una distinzione tra ebrei e non ebrei solo fa materia religiosa, in America era g è allora tutt’altra cosa. Se un ebreo tedesco ad esemplo, immigrato in Amer ca, Interrogato di che nazionalità fosse, avesse risposto: sono un tedesco — egli sarebbe stato tacciato d; mentitore. Egli doveva dire — sono ebreo — turco tedesco polacco, non importa — ebreo. Comunque, si trattava di una distinzione di razza, non di un odio di razza. L’odio d! razza fa veramente una scoperta di Hitler, l’odio per g3K ebrei (quédlo per i negri invece, gii americani lo conoscono ormai per secolare tra. dizone). Ma l’America Imparò presto dai maestri fascisti e nazisti — imparò, e con l’arte di odiare, 'imparò anche la discrezione, l’arte di non parlare, di non far baccano, come fecero nazisti e fascisti. Cosicché oggi nessuno sospetta che in America ci sia stato un antisemitismo uf-fic.ale, e che ci s a tuttora. Prima della guerra l’antisemitismo assunse forme tanto preoccupanti. che 11 governo americano dovette ricorrere a provvedimenti — non per altro, per non essere coinvolto nelle accuse che cominciavano a rivolgersi contro la Germania. Ad esempio, fu tolto agl] alberghi e al luoghi di cura ill «restricted»: era una tavoletta che I propr etari affiggevano sugli ingressi per far capire che ®li ebrei erano indes-derabill in quel posto. Ma c’erano altre restrizioni: all’Università di Prncetown, per citarne una, gli ebrei iscritti non dovevano superare 1 quaranta. Non erano ammesse. nel clubs — e il socio del club che avesse invitato un ebreo anche per una volta sola veniva pregato d,i dare le sue dfaiiss1 oni. Così, non erano ammessi neanche nelle «fratern ties» — associazioni goliardiche; se ned quartiere di una città comineia-yanaa penetrare degli ebrei, i non ebrei del quartiere sloggiavano senza por tempo fa mezzo. E si giunse a tanto che una volta, un «Cnogressmam» del Texas osò fa un pubblico discorso, di minacciare gli ebrei di progroms tali in confronto dei quali, quelli dalla Russia zarista sarebbero. Ü discorso non fu Congressional Record. Ma poi scoppiò la guarà — fu necessario saivare la faccia, fu necessario raccontare (he si andava a salvare gli uomini, che si voleva fare giustizia, riportare la legge di Cristo, la democrazìa eccetera — e i tismo non si parlò continuò a fare. E i parla anche meno • più che mai. Il < lienthal: si- * coilpere Davide Lilienthali, onde fregarlo dall’esser nominato capo della commissione. Taft dunque immaginò che se Lilienthall fosse stato eletto, la Russia avrebbe favorito gli ebrei fa Palestina, per cui Lilienthall, pieno d, gratitudine sarebbe passato armi e bagagli alla Russia sovietica consegnandole le formule della bom-ba atomica. Non ci credette nessuno — neanche Taft, ma servì abbastanza bene, per queti’inaata predisposizione ohe* hanno gli anglosassoni all’ipocrisia puritana, a coprire e a dare una fac-c a all’opinione pubblica che ne Intese subito il motivo. Nessun altro fatto — L lice nihali era ebreo. Ed è proprio di quei giorni un discorso dell’eroe dell’aria Edd.e Rickenbaker — con il quale veniva rich està una revisione delle oìttadinanze concesse nell'ultimo decennio: neanche qui la parola ebreo fu pronunciata, e come va che gli americani tutti ci pensarono? GII americarv infatti a volo capirono che con quel discorso, con le nobili parole, si era richiesto l’annullamento delle cittadinanze concesse agli ebrei nell’ultimo decennio. E non si eo-a ancora aperto il Parlamento, che Eugene Meyer, ebreo, editore del «Washington Post», diede le d missioni da d rettore della World Bank, per cedere il posto ad un candidato ariano. Pochi giorni dopo, m Parlamento, fu di procedere contro l’ex ministro Roosevelt, Morgenthau, accusandolo di aver violato segret; di Stato nel volume delle sue memorie pubblicato in quel tempo. Si trattava di confidenze che ’’ex ministro del tesoro aveva raccolto durante la sua carriera. Mal — in tutto questo, la parola ebreo. Per lo meno questo mento gfi americani hanno tolto dall’avventura di H tier — la discrezione. Con diseredane si a-gisce: Vanderberg, in un discorso col quale chiedeva lo sciogii-mento del partito comunista nell’Un.one coniò l’espressione «double loyalty»; uffic almente per 1 comunisti, non ufficialmente e dii più gran uso, per gli ebrei. E con discrezione, senza far rumore, fanno retrocedere gli ebrei da ogni poefz.one, gentilmente, pur tanamente, si scacciano da ogni carica pubblica, da ogni posto dal quale essi abbiano occasione di aver a che fare can ^ pubblico. Ad esemplo nell’indu-str a cinematografica — e di questo cf poes amo render conto anche noi qui. Avete notato come rara ormai appare la marca della Metro Goìdwyn Mayer? Il presidente Mayer solo a stento fu trattenuto dal dare le dimissioni — e fa generale in ogni impresa cinematografica, gestita da ebre, appare una crescente r trosia da parte di autori, attori, e registi e persona'e In genere ad aver a che fare con loro: e il boicottaggio e cosi ben organizzato che essi non possono resistere e sono co- cu n strettì a dimettersi. Non parliamo poi delle imprese gestite da non ebrei. Il fatto è che se molte case cinematografiche erano in mano a ebrei, le banche che fornivano I fondi erano dt non ebrei — per cui II gioco d. quest; contro quelli fu fcaile :a poco a poco, essi riuscirono a far sparire i nomi ebrei dagli schermi, e a sostituirli con nomi americani, consacrati ariani. Potete constatarlo anche voi, • guardate attentamente il tito-■ ^ i collaboratori del films ame-; andate a vedere: vede-’ < di films, quasi V della Warner — ed è vi capiti uno della Metro . ad esempio. Ma l’eredità di Hitler non sarebbe stata assunta al completo — se l’amitisemftismo non fosse stato sfruttato come antlbolscevl-smo: l’eplsod'o d; Elisabeth Dll-ling — autrice del libro d.ffama-tore «Red Network» è armai vecchio, e del resto allora c’era Roosevelt — e la Diilfag fu, come si meritava, arrotata. Ma oggi Roo. sevelt non c’è più — e antisemitismo e ant bolscevismo ritornano in coppia, come ai tempi di Hitler. Il caso Lilienthall ve lo dimostra: Lilienthall è ebreo, ma della Bucovina — e se al popolo bisogna dar a bere che s tratta di un ebreo, fa effetti la questione è che si tratta di un rus-ro: Baruch è anche ebreo— ma non è onorato affatto di pari ostilità. Fascismo e razzismo son fratelli indissolubili — anche per quel che riguarda l’America, an-tigiudei fin che è possibile — ma soprattutto, antipopodo. PARIGI — Ventimila esemplari della «Storia del Partito comunista doll’URSS», stampati nell’Unione __ Sovietica In lingua francese fa seguito ad un’ordinazione fatta dal «Centro per la diffusione del libro e- del giornali», sono stati sequestrati dalla dogana 11 23 maggio scorso alla loro entrata fa Francia. 11 se- SU M@iMII§>© questro è avvenuto su istruzioni die! Ministero degli Interni. -----------o---- BERLINO, 9 — Alla fine dei lavori del III Congresso dell’Unione della «Libera gioventù germanica» sono state organizzate a Lipsia grandi manifestazioni alle quali hanno partecipato oltre 120 mila membri dell’Unione della «libera gioventù germanica» di tutto li Paese. Menilmontanit e che la sorte meno propizia non aveva voluto cadessero combattendo; c’erano le donne che avevano caricato ; ^ fucili ai combattenti, I fanciulli, I vecchi inermi, colpevoli solo di essere vissuti nella Parigi libera retta dal governo operalo. L’eccìdio si protrasse per una settimana. Poiché 11 fucile non uccideva abbastanza ra-p damenfe, vennero usate le mi-tragl atrici. I vinti venivano uccisi a centinaia. I condannati venivano scelti sommar.amente. Scrive un giornale inglese dell’epoca, il «Daily News»: «La colonna del prigionieri venne fatta fermare in Avenue Uhrich, e fu messa sull’attenti In quatro o cinque plotoni, con la fronte verso la strada. E generale marchese De Galìifet e 11 suo Stato maggiore scesero da cavallo e Ispezionarono la linea, cominciando da sinistra. Il generale si avanzava lentamente. Qua e là si fermava per toccare qualcuno sulla spalla o per contrassegnarlo con un cenno del capo. Coloro che erano indicati a quel modo, erano fatti schierare nel bel mezzo della strada, dove formavano una piccola colonna speciale, i più senza alcun altro procedimento. Alcuni minuti dopo cominciò alle nostre spalle il fuoco, che durò, con qualche Intervallo, più di un quanto d’ora». Contro j capi la crudeltà dell’eccidio ebbe aspetti di limciag-igilo. Eugènie Varlin era stato con gli ulitimi difensori sino all’ulti-tno. Quando l’ultima barricata era caduta, Varlfa si sedette sfnito su un banco .in piazza Cadet. Un passante lo riconobbe. Ebbe un attimo di esitazione. Forse Varlin avrebbe potuto approfittare di quell’attimo per fuggire. Non volle farlo. Era troppo stanco e disperato. Venne indicato a una pattuglia di soldati che passava. Eugène Varlin venne preso. Gli furono legate le mani dietro la schiena. Fu portato al patibolo a Montmartre. Per le vie scoscese fu trascinato per una ora. Sotto la grandine del colpi la sua testa divenne un ammasso di carne pesta, con un occhio fuori dell’orbita. In rue Des Rosiens non camminava più. E i carnefici proseguirono la strada trasc inandosi dietro il corpo e-sanime. Per fucilarlo lo m sero a sedere per terra, la schiena contro 11 muro. Poi il suo cadavere fu straziato con I calci dei fucili. E il carnefice, Thiers, «questo aborto di nani — lo defin va Marx — che ha affasc.nato per più di mezzo secolo la borghesia di Francia, perchè egli era la più perfetta espressione della sua corruzione di classe » telegrafava ai prefetti: «Il suolo è cosparso di cadaver-, questo spettacolo terrib le servira di lezione», e all’Assemblea nazionale annunciava: «La causa della Giustizia, dell’Ordine. della Civiltà ha trionfato». E mentre l’esercito, mentre 1« forze dell’ordine della borghesia francese, sa davano a queste prodezze un altro aspetto penoso stava dando di sè la classe dominante nei boulevards, nei caffè e nel luoghi di ritrovo. Lasciamo la descrizione ai giornali dell’epoca. «Mentre — scriveva un giornale londinese del partito conservatore — ecchegglano In lontananza ancora alcuni colpi, mentre feriti senza cure boccheggiano fra le pietre sepolcrali del «Pére Lachaise», e 6000 insorti atterriti sä sono perduti nell’agonia della disperazione entro 1 meandri delle catacombe e si vedono ancora infelici trascinati per le vie per essere trucidati dalla mitraglia, desta impressione vedere 1 caffk zeppi di bevitori e di assenzio e di giocatori di biliardo e di domino; vedere come la sfrontatezza femminile si fa largo sul boulevards e udire l’eco assordante dell’orgia che, dal gabinetti particolari dei restaurants, turba la quiete notturna». Così, in questo epilogo dt: strage con cui la borghesia s. vendicava della' paura subita, si chiudeva la gloriosa vita dei primo governo operaio. La Comune era nata Pac0 P™ di due mesi prima, il 18 marzo del 1870. Le v.cende che portarono il proletariato parigino a ribellarsi contro il governo dii Thiers e a costituire il nuovo Stato operalo sono note. La sconfìtta d; Sedan e l’avanzata dell’esercito pruss ano avevano costretto la borghesia francese ad armare la guardia civ.ca di Parigi per tentare l’estrema difesa della capitale. La guerra e la sconfitta armavano fa tal modo la classe operaia francese. La borghesia fatui u pericolo troppo tardi, quando ormai Parig. era in armi, per dlfemdesì dall’.invasore. Solo allora comprese ehe questo significava aver armato la rivoluzione. Per questo la borghesia francese e 11 comandante •n capo della guarnigione di Parigi si affrettarono a vendere la città ai pruss.anl. Neppure II tradimento però, doveva bastare. Gli operai parigini si batterono con tale eroismo da meritarsi l’ammirazione dei nemio:. Anche le armi furono comperate con il sacrificio degli operai che, diventati soldati della guardia nazionale si èrano tassati per acquistare i cannoni. Le armi furono lasciate ai difensori dal nemico, preso di ammirazione e di rispetto per quell’esercito dì popolo che li aveva saputi tenere In iscacco. Quello che non avevano osato fare i prussiani tentò però Thiers. L’esercito fu mandato contro la guardia civica per portarle vìa le armi, per sottrarle 1 cannoni che essa si era compe- rati. Questo fu il segnale della insurrezione. Thiers e i membri del suo governo ebbero appena Il tempo per scappare a Versailles. L’’risurrezione era scoppiata il 18 marzo. Il 26 marzo venne eletta la Comune ohe venne proclamata due gitomi dopo. E fa due mes. di vita il Governo operaio diede al mondo II saggio di quel che poteva tare la nuova classe dirìgente. L’esercito permanente venne abolito 11 30 marzio, sostituito dalia guardia nazionale. Il 6 aprile venne- pubblicamente bruciata la ghigliottina, fra alte grida di giubilo. Il 12 aprile venne deciso l’abbat-timento della colonna Venderne, fusa con ; cannoni conquistati da Napoleone I dopo la guerra del 1809 e simbolo dello seiovin smo francese. Il 20 venne abolito il lavoor notturno. Il 30 vennero chiuse tutte le case di pegno, strumenti dello sfruttamento privato degli operai in contrasto con il diritto degli operai agli strumenti del lavoro e ai credito. Il 5 maggio venne decretata la demolizione della cappella espiatoria costruita fa ammenda all’eseeuzìone d: Luigi XVI. Mentre a Parigi il Governo operaio lavorava per l’edificazione di un nuovo Stato e «sotto gli occhi dei prussiani, che avevano annesse due provinole francesi alla Francia, ammetteva alla Francia t lavoratori di tutto 11 mondo», cancellando il ricordo dello sciovinismo e mostrando l’albore di una nuova società, a Versailles Thiers e i su°i soci, preparavano la repressione. Si accordarono con I Prussiani per riavere l’esercito che era stato fatto priglonie.ro dopo Sedan, e iniziarono 11 terrore, uccidendo tutti i prigionieri che cadevano nelle loro mani. Poi ai prim, dt maggio iniziarono l’attacco contro Parigi. MARIO FANOLI ^Ascolteremo Le Stelle Credo di aver ascoltato e anche cantato migliaia di canzoni. Tutte piu’ o meno parlavano d'amore. In molte e quasi tutte si accenna «al ciel» nel quale va una canzone d’amore». Cercata da centinaia di romantiche coppie intente a sospirare alla luna, desiderata, auspicata, ia canzone d’amore che va nei cieli non si e’ mai fatta pero’ vedere da alcuno, E’ stata per secoli ricercata, ma forse ora possiamo dire d’averla catturata. Fermata, arrestata o meglio captata. La nascita di una nuova scienza, la radio astronomia, da pochissimi giorni a permesso questo miracolo, dando agii uomini la possibilità’ di fermare e ascoltare il canto delle stelle. Non e’ paradosso questo, ne’ un concetto astratto e. trascendente, oppure una vana metafora ad uso di arcadici poeti. E’ invece una solenne realtà* del 1948, un obiettivo raggiunto da questa scienza neonata i cui primi vagiti sono appunto canti. Canti delle stelle. La radioastronomia e’ il risultato di una recente scoperta che permette di udir la sinfonia del cosmo formata da onde elettromagnetiche di un vasto campo di frequenze. Le stelle emettono delle onde, e’ stato accertato, é gli uomini sono riusciti non solo a distinguerle ma a captarle e con queste formare dei diagrammi e quindi a «sentirle». Questo e’ il risultato di lunghi studi compiuti da scienziati inglesi e australiani i quali hanno questo miracolo o meglio questa curiosa audizione per mezzo di un nuovo gigantesco telescopio, o meglio radio te’escopio. Fin dal 1930 fu accertata la esistenza di «trasmissioni stellari» di «rumori di stelle». Il prof. Janški fu il primo dotto che richiamo’ l’attenzione dei fisici e degli scienziati e astronomi su questo particolare fenomeno dell’universo. Janški studio’ il rumore dei temporali detrasse da questo «campo di rumori» quelli attinenti alla na- (contlnua In 4.a pagina) «■imiMimmBiMiiimiwiiiuHimiiimmnuitmiisii Fervono in tutto il Circondario i lavori di ricostruzione. Mentre nei paesi sorgono continuamente nuove impalcature a estimare le opere in corso, nel porto di Capodistna affluiscono gnindi quantità di materiali da costruzione. la homa viiiù campestre a Mačkovi]e GII uom ini troppo virtuosi non sonop’ù umani. Il ohe li rende temibili, Marat credeva alla giustizia e Chiese 200.000 vittime; Robespierre credeva alla virtù e fece II Terrore. L’avvocato Massimiliano, che fu uno dei più diligent; all.evi del Collegio dei Padri Gesuiti di Arras, .conservò sempre una morale gelidamente loyoilita: vedeva gli uomini non quali sono, ma quali si vorrebbe che fossero. E terrorizzando su una possibile felicità umana. gunse alla soppressione di se stesso. Egli, infatti, che disponeva di tutte le armi* dello scannatoio, si lasciò arrestare — previa pistolettata alla mascella — come la più nof-fensiva delle creature. E sì che poteva contare su un seguito ancora abbastanza agguerrito. Ciò dimostra come fosse un poco al disotto perfino della «buon’anima» del Predappiese, il quale, se è vero che si lasciò arrestare a Villa Savoia come un ladro campestre, è altrettanto vero che nella sua congiuntura non disponeva ormai di seguito alcuno, astrazion fatta d; Garetta, polarizzata al suo fianco da inobliabili gioie dei cuore. Adolfo Hitler fu un virtuoso e un incorruttibile, in fondo: Credeva tenacemente nella sua e nella virtù del suo popolo: voleva assicurare la felicità perpetua el'l’Herrenivolk, magar passando per Buchenwald e Dachau. Ai popoli troppo amati da un uomo, accade quel che accade alle conne amatissime: finiscono per »ssere uccise d’amore. Guiltotin, distinto discepolo dall'umanissimo Cabanls, sedotto da Rosseau. divenne un ipereens bile filantropo e la filantropia, dall'amplesso con ti filosofo ginevrino, partorì la ghigliottina. E’ dubbio se i figli di G un o Bruto abb. ano eccessivamente ammirato la salda repubblicana virtù del genitore, al quale fa più facile identificarsi nello Stato, anz chè r conoscersi — umanamente — fa uno sventuratissimo padre. Se Leone X finemente scettico e 1 cenztpso, emenda le improprietà stilistiche dell’Antifonario Romano con le eleganze squisite di T.bullo: se una sua enc-ciica esordisce con un pagano «per Deos atque homines», nessuno potrà fa lui ravvisare la stoffa di un Santo. Ma i roghi dellTnqui-siz.one divamparono scarsi sotto il! suo pontificato. Ebbero a splen-dere molto in seguito, felicemente regnando Pio V, il profumo delle cui virtù potè elevarlo alfa gloria degli altari. Ci si potrà consolare, peraltro, nella legittima speranza che tutti questi eroismi furono professati — ad onta delle loro conseguenze funeste — nella più a-damantina fede. Buona fede che fece difetto a Catone il Censore, cui una storia, superficiale e benevola. assicurò nei secoli quella fama di virtù che diverrà in-camprensiblle quando s; pensi alla sua zotica spilorceria mirabilmente accoppiata ad un’ipocrisia sconcertante. Assiduo frequentatore di lupanari, fu ti più abile ed esoso mercante di sch avi del suo tempo, sch.avi che nutr «va ed Ingrassava scaltramente prima di esibire al compratore. No. I troppo virtuosi, anche se non ipocriti s£ allontatano dalla simpatia universale. Trasumanati, non saranno ovviamente più urna-ni e ciò che non è umano non è amabile. La nostra debolezza ci è cara, in fondo, quasi quanto la nostra ragion d’essere. Noi ci riconosciamo di pù e meglio nella indulgenza verso gfi altri e verso noi i tessi.* Possa la sentenza che la ferrea virtù di G’unio Bruto emanò contro i figli, non trovare am-ni.razione veruna presso le ani-me dolci e bennate. Megli, infi-n. temente meglio, l’umano commuoversi di Cicerone allorché partecipa ad Africo la morte nella sua unica f.glia. Il «pater patriae», l’implacsbìle accusatore di Catenina, è soltanto il povero «pater» d; una bimba, un padre che piange. «Tultiola, deliciae nostrae, mortila est». La vera anima dell’Arpnate non è nella magniloquenza delle Catilfaar.e o delle Filippiche- E’ tutta nella vastità commossa della sua umanità dolorante. GIOVANNI RITOCCHI FANALINO MATURITÀ* POLITICA Cervello rotativo CONFUSIONI E MANIFES — Mio padre ha deciso, i> ra’ per il «Sarti-soda» eco RISENTIMENTI — Sono i liberali che protestano contro l’accusa di massoneria. \ La nostra Lolla ULTIMISSIME INTERN AZIONA LI Continuano infruttuose le conversazioni parigine PARIGI — La quindicesima se-1 duta dei quattro al palazzo di I marmo rosa è stata del tutto simi'.e a quella precedente. Per due cere e mezza Vishirra eki, ohe aveva preso la parola per primo, ha risposto alla maggior parte delle obiezioni che gli' occidentali avevano formulato nei confronti delle sue proposte. H ministro sovietico ha dichiarato di mantenere le proprie posizioni su tre punti che egli ha definito essenziali: un numero e-guale di rappresentanti in seno alla futura commissione provvi-soria per i settori occidentali', considerati come unità, e quello sovietico, il diritto per gli organismi a carattere «sociale» di presentare i propri candidati alle elezioni municipali allo stesso tìtolo dei partiti polìtici ed una revisione dell’art. 36 della costituzione provvisoria di Berlino. I ministri occidentali hanno * uno alla volta risposto a Vishinski. occidentali. Alla fine, Vishinski ha accettato di chiedere ai negoziatori sovietici a Berlino di concludere il loro lavoro per il 13 giugno. Ogni Ministro invierà i-struzionl io tale senso ai propri rappresentanti; non s'i avranno quindi istruzioni comuni. Gruber da Vishinski PARIGI — Il ministro degli e-steri austriaco Gruber si è recato stamane all’ambasciata sovietica dove è stato ricevuto dall minstro degli esteri dell’URSS Vishinski. Il colloquio tra i due Ministri è durato un’ora. Gruber s’incontrerà questa sera o domani con lo ambasciatore dell’URSS a Londra ■ Zarubin, attualmente a Parigi, incaricato di rappresentare I”URSS alla conferenza degli sostituti per l’Austria. Ambasciatore in viaggio per Mosca NEW-YORK — L’ammiraglio Alan Kirk, nuovo ambasciatore degli Stati Uniti presso II governo sovietico è partito il 7 c.m. per Londra, prima tappa del suo viaggio che lo porterà a Mosca. Prima della partenza egli si è dichiarato ottimista in merito alle future relazioni tra li suo paese e l’Unione Sovietica ed ha affermato ohe non vedeva «alcuna ragione per cui. non dovrebbe 'continuare lo stato di pace». L’am-miraigllo conta di trascorrere qualche giorno a Londra ed a Parigi, dopo di che si recherà con la sua famiglia a Mosca passando per Wiesbaden e Berlino. ---------------a----— CANTON "— Da fonte bene informata s'i apprende che il governo nazionalista ha dimesso dalle sue funzfoni il generale Ciang Cen, governatore del Honan e comandante. In seconda della Cina centrale, 11 quale si è arreso il 13 maggio alle forze comuniste assieme a 60 mila soldati nazionalisti. NELL’OCCIDENTE TEDESCO Lo sciopero prolungato aggrava la situazione BERLINO — Del corrispondente deli’AFP : Il prolungarsi dello sciopero ohe paralizza i trasporti ferroviari all’interno di Berlino e fra Berlino e le zone occidentali crea una situazione sempre più difficile per Y settori oco'idbntali. La municipalità capeggiata dal prof. Reuter noin ha ancora abbandonato il progetto di ristabilire con mezzi di fortuna un traffico ristretto, che potrebbe funzionare in parte con locomotive a vapore ed in parte con locomotori elettrici. In tal modo potrebbe venir formato ,un parco di una ventina di treni' che assicurerebbero il servizio d'andata e ritorno su certe linee principali. Nessuno si- nasconde tuttavia PARIGI — All’inizio della seduta di questo pomeriggio Vishinski si era rifiutato di prendere in considerazione il suggerimento che Aeheson aveva presentato Ieri sera. Vishinski aveva dichiarato infatti di ritenere che i negoziati che attualmente si svolgono a Berlino in vista della definitiva revoca del blocco progrediscono normalmente e che e-gii non aveva nulla da dire ai suoi rappresentanti. Se questi negoziati falliscono per una ragione o per l’a'.tna — egli aveva aggiunto — la colpa non è del rappresentanti sovietici. Sdhiuman a-veva allora fatto osservare che dato che nessun accordo era stata raggiunto sul punto due dello ordine del giorno, sarebbe forse £1 momento di passare ai terzo punto. Ma Vishinski aveva dichiarato che il problema monetario dì Berlino doveva essere trattato in precedenza. Gli occidentali hanno esposto le loro tesi sul problema: niente unità monetaria senza unità amministrativa. Vishinski aveva dichiarato che vi esisteva una semplicissima soluzione e cioè quella di estendere la moneta sovietica nei settori Agitazioni sociali in Italia ROMA —1 S; registra una recrudescenza in Lombard,ia degli incidenti dovuti alilo sciopero dei braccianti ' agricoli che dura da oltre tre settimane. Gli incidenti tra gli scioperanti ed i braccianti che non hanno aderito all’ordine di sciopero lanciato dalle Camere del lavoro sono sempre frequenti. La polizia deve continuamente taterventre per proteggere coloro ohe non vogliono scioperare. Degli arresti sono sitati effettuati in alcune ■località nei dintorni di Milano e nella regione di Mantova dove sono stati compiuti degli atti vandalici In danno della proprietà privata. E’ nòto che 1 braccianti agricol; chiedono una rivalorizzazian© de: salari. Le trattative per una ripresa del lavoro non hanno fatto alcun progresso dato che le due parti si tengono sulle loro rispettive posizioni. Riunione inaugurale del nuovo Parlamento ungherese BUDAPEST — L’8 giugno il nuovo Parlamento ungherese ha inaugurato i suoi lavori con l’elezione del suo presidente nella persona dell’ex ministro della previdenza sociale Cario Olt nel Gabinetto Doba. Era presenti tutti' i membri del Governo ad eccezione del Ministro degli esteri la cui assenza è stata assai notata. Le tribune riservate al pubblico erano affollate. Durante la lettura dei nomi dei membri del nuovo Parlamento, il nome di Ra-kosi è stato acclamato. Dopo una breve sospensione, il Parlamento ha continuato i suoi lavori alla presenza della maggior parte dei membri del Corpo diplomatico invitati ad assistere a questa seconda fase della seduta. E’ stata quindi data lettura del messaggio del presidente della Repubblica Szskaslts nel quale si constata ohe il popolo ha approvato du- Situazione sindacale americana e predse dichiarazioni del presidente siedicele del Malori WASHINGTON — Lo sciopero dei minatori decretato "la Joho Lewis colpirà per la durata d’u-ina settimana, a decorrere dal 13 giugno, tutte le miniere di antracite. Lewis ha dichiarato che questa sospensione diel lavoro per una settimana dei minatori «varrà a sottolineare la mancanza d’una stabilità generale nelle industrie ed il perìcolo che ne deriverà se l’Industria non troverà riparo a certe procedure ■dannose». Nei telegrammi da lui Indirizzati al sindacati locali, John Lewis precisa «Durante tale per.o-do non è autorizzata nessuna altra prestazione di lavoro, all infuori di quelle essenziali per la protezione della vita umana e della proprietà». Lewis sottolinea quindi che la sovrapproduzione ha portato come conseguenza del periodi irregolari di lavoro nelle miniere e che «continuare su questa strada insensata provocherebbe danni irreparabili all’industria base ed all’economia nazionale». Lewis ha fatto d’altronde osservare «che la sospensione nell’estrnziome del carbone non sarà nociva agli interessi del pubblico» e che il tonellaggio disponibile per il mercato interno e per l’esportazione è «più he adeguato». L’ordine di sciopero emanato 'da Lewis è stato dato tre settimane prima ohe venga a spira- re il contratto collettivo dei minatori con le aziende minerarie. Lewis aveva già intavolato trattative con l’associazione mineraria delle regioni meridionali degli Stati Uniti senza concludere accord concreti. Mercoledì mattina egli ha invece annunciato che (negoziati per la stipulazione del nuovo contratto avrebbero avuto inizio lunedi prossimo — cioè ■ il giorno dell’inizio dello soiopero — con le aziende minerarie appartenenti alla «United States Steel Corporation», una delle più importanti acciaierie degli Stati Uniti. Sui disturbi a Radio Belgrado . BELGRADO — Certe stazioni radio sovietiche hanno cominciato negli ultimi tempi a disturbare la ricezione delle trasmissioni di radio Belgrado. Il noto ronzio di queste stazioni impedisce in certi Paesi la ricezione delle trasmisisonl di radio Belgrado, in cui vengono diffuse le informazioni sulla politica interna ed estera della Jugoslavia. A questo proposito H «Borba» scrive l’8 con., In un articolo intitolato «Quali metodi impiega l’In-formbureau per mantenere sot- to silenzio la verità sulla Jugoslavia»: «Nell’URSS si' è coscienti cine la verità sulla Jugoslavia penetra sempre più nel mondo malgrado la campagna anti-jugo-slava. Perciò; essi si servono tra l'altro anche di questo mezzo Indegno, al solo fine di Isolare le masse e di impedire la diffusione della verità sulla Jugoslavia, sui suoi sforzi per edificare il socialismo e sulla sua lotta per stabilire giusti rapporti fra i Paesi socialisti. Nell’impossibilità di tappare gli orecchi alle persone che si interessano alla verità sulla Jugoslavia, essi' cercano in questa maniera di soffocare la voce òhe si diffonde nell’etere». Protesta bulgara all’ ONU LAKE SUCCESS — La Bulgaria ha protestato presso le Nazioni Unite contro le violazioni del suo territorio e le sistematiche provocazioni da parte della Grecia». In un telegramma indirizzato a Trygve Lie il ministro degli esteri bulgaro Kolarov dichiara ohe il 29 ed il 31 maggio truppe greche erano penetrate di alcuni chilometri in territorio bùlgaro aprendo il fuoco contro un posto di frontiera ed una pattuglia confinarla bulgara. rante le elezioni 11 programma dal fronte popolare che consiste in una politica di pace, nella realizzazione del piano quinquennale e nella fedeltà verso l’URSS e la nuova Costituzione. Il messaggio presidenziale così conclude: «Il popolo esìge che il Parlamento approvi rapidamente la nuova Costituzione. Nulla senza il popolo, nulla contro il popolo, tutto con il popolo». Il presidente della Camera Olt ha' pronunciato il discorso inaugurale nel quale si è felicitato dèlia composizione del nuovo Parlamento. Dopo aver precisato che primo compito del nuovo Parlamento sarà quello di riorganizzare la vita dello Stato. Egli ha concluso sottolineando Il caloroso affetto e la fedeltà dell’Ungheria verso la URSS. La seduta è stata tolta alle 12.40. Il Parlamento tornerà a riunirsi domani per designare le varie commissioni fra cui il «Comitato politico» il quale raggruppa 1 rappresentanti dei vari partiti politici. Spetta a questo comitato di designare II nuovo capo del Governo. Secondo i circoli bene informati, il nuovo Governo non presenterebbe grandi cambiamenti. Sono stat; creati tre nuovi Ministeri: commercio esteri, industria -leggera e cultura popolare i cui titolari' saranno rispettivamente Bognar, vicepresidente del partito dei piccoli proprietari e sindaco di' Budapest, Plros, vicesegretario generale della Confederazione generale del lavoro unghe'rese, e Rehai, membro del comitato direttivo del partito del lavoratori. ohe tale soluzione avrebbe un carattere estremamente precario. Inoltre, essa potrebbe provocare nuove complicazioni, dato che le istallazioni tecniche delle ferrovie berlinesi non possono, per forza di cose, venir divise dalla rete della zona sovietica, cui sono unite altresì con un accordo formale Interalleato. Dopo li fallimento delle recenti conversazioni fra I comandanti, anche 1 negoziati fra II prof. Reuter, borgomastro di Berlino, ed 11 direttore delle ferrovie della zona sovietica, Kreikemeyer, sono rimasti senza risultato, poiché Krei-kemeyer non aveva risposto all’ultima lettera del borgomastro di Berlino. E’ possibile tuttavìa che il dott. Reingruber, capo dèU’ammfai-strazi'one centrale delle comuni eazioni In seno alla commissione economica della zona sovietica, il quale sinora non era intervenuto, tenti di raggiungere una soluzione. Quest'ultima diviene di giorno in giorno più difficile da realizzare, perchè lo sciopero ha assunto ora una portata politica internazionale di molto superiore alle rivendicazioni sociali, a-vanzate inizialmente, ed a cui la amministrazione ferroviaria aveva dichiarato di voler accedere in linea di principio. Accadendo durante le conferenza di Parigi, lo sciopero ha assunto l’aspetto d’un attacco lanciato dai sindacati d’ispirazione occidentale contro i sovietici. —-------Tendenza ad escludere i comunisti dalla vita dldativa de -aqute pe aipi-jamos agsođojd a; -gatu areatpep euSosrq euijui Efik 8IZ La disoccupazione aumenta negli USA WASHINGTON — Secondo dati ufficiali, il numero dei disoccupati in maggio è aumentato di 273.000 unità ed ha raggiunto la cifre record del dopoguerra di 3.289.000 unità. Di solito la disoccupazione diminuisce nei mesi di' aprile e maggio. L’attuale aumento è di conseguenza contrario alle previsioni stagionali. Tuttavia tl numero delle persone occupate è aumentato in maggio di 876.000 mila unità raggiungendo un totale di 58.694.000 mito, vale a dire una cifra leggermente superiore a quella lei maggio dell’anno scorso. Tale aumento dell’occupazione viene attribuito alla richiesta di mano Ü opera per regricoltura. Sto utrnita del Sabota 11 volontario Cullila la alle ferrovie BERLINO — Gli scioperanti, che avevano occupato la direzione delle ferrovie della zona sovietica verso le ore 24, l’hanno evacuata verso le ore 1.30 del 9 m.c.. Quattro ufficiali sovietici sono penetrati nell’edificio ed hanno intimato agli scioperanti di evacuarlo. La polizia tedesca controllata dalle potenze occidentali ha appoggiato l’azione degli ufficiali sovietici. Il governo a-mericano ha dichiarato di disapprovare l’azione degli scioperanti. TESI SOCIALDEMOCRATICHE Posizione dei membri del P.CJL sugli sloveni in Italia ROMA, 9 — Una delegazione del fronte democratico degii sloveni veneti ha consegnato oggi al governo italiano un memorandum contenente le rivendicazioni della minoranza nazionale slovena in Italia. Consegnando il memorandum al sottosegretario di Stato Andreotti i membri della delegazione hanno esposto la situazione sul non rispetto dei principi fondamentali dei diritto delia minoranza s'ovena che l’Italia e’ venuta a rispettare in virtu’ del trattato di pace. Nel memorandum si chiede che sia rispettata l’eguagfcanza dei diritti degli sloveni veneti con gli altri cittadini itaJani e l’annullamento delle ordinanze fasciste sull’italianizzazione della minoranza slovena. Nel memorandum si chiede pure l’apertura di scuole per la minoranza slovena ed il rispetto dei diritti Il Congresso sindacale agricolo jugoslavo ELGRADO — Prendendo la ola al congresso del siudaca-dei lavoratori agrieo'i, il presite del consiglio centrate del-iederazione dei sindacati j ultori, Djuro Siaj, ha dichiarato gli agricoltori possono esse-fieri dei risultati ottenuti fi-a sia nel periodo della rico-ìziohe economica del paese particolarmente nei due anni lezzo della ricostruzione piatito. i merito alle affermazioni sedo cui in Jugoslavia non si duce una giusta politica nel-jampagne. Salaj ha dichiarato ò essere errata una politica ha radicalmente eliminato le odi proprietà terriere, che ha rato a tutti 1 nemici del po-i il diritto a possedere delle prietà e ohe ha distribuito la •a gratuitamente ai coloni ed contadini poveri? In Jugosia-tuttl sanno che questa poli-dei partito .comunista jugo-'0 è giusta perchè essa è nel-teresse delle masse laboriose e contraria agli" interessi dei prietari terrieri». «Mentre la oslavia viene così criticata — continuato Salaj —' in Unghe- ria si lasola ai grandi latifondisti 200 acri di terra ciascuno ed ora essi sfruttano gli elementi poveri delle campagne e gli operai agricoli di cui gran numero è In Ungheria senza lavoro. In Cecoslovacchia è stata effettuata una riforma agraria che assicurava ai grandi proprietari terrieri 50 ettari di terra e costringeva I beneficiari della riforma agraria a pagare la terra agli ex proprietari per un valore di due raccolti. E’ chiaro ohe «le critiche» mosse contro la Jugoslavia — ha continuato Salaj — non riguardano le cosiddetta politica errata condotta dalla Jugoslavia e non desiderano rimetterci sulla giusta via. SI tratta delia lotta contro l’edificazione socialista in Jugoslavia». «E’ precisamente per questo — ha ancora dichiarato Salaj — ohe ì loro tentativi di ostacolarci nella nostra edificazione socialista, nel campo dell’industria e della agricoltura, sono rimasti infruttuosi perché si sono spezzati contro la nostra realtà della vita. E’ indispensabile — ha continuato l’oratore sottolineando 1 legami internazionali dei lavoratori iugoslavi — di apportare nella coscienza e nel cuore di o-gni operalo jugoslavo un profondo amore verso il proletariato internazionale e di sviluppare in lui un sentimento di fierezza per il fatto ohe slamo parte integrante ed inseparabile del blocco antimperialista. Bisogna dimostrare chiaramente agli" operai che la lotta della Jugoslavia per l’edäticozione del socialismo non è solo una lotta per una vita più bella dei popoli jugoslavi, ma che. essa è parte Integrante della lotta condotta dal proletariato intemazionale contro i guerrafondai imperialisti. Noi ci troviamo alla vigilia del congresso della Federazione Sindacale Mondiale. Bisogna spiegare agli operai rimportanza di questa organizzazione, la più potente del mondo, il suo ruolo e la sua importanza nella lotta per 1 diritti della classe operala, la pace e la democrazia nel mondo. Bisogna denunciare I tentativi scìessionisti degli agenti dell’im- perialismo anglo-americano ohe hanno il compito dì spezzare la unità sindacale mondiale. Nello stesso tempo — ha concluso Salaj — bisogna attirare l’attenzione sul ruolo dei sindacati jugoslavi ohe, di ooncerto oon le forze progressiste del Movimento Mondiale diretto dai sindacati sovietici, lavorano al rafforzamento dell’unità sindacale mondiale». Alexander a Hong Kong HONG KONG — Il Ministro della difesa britannico Alexander ha ispezionato il 7 corr. m. I posti di guardia al confine fra Hong Kong e la Cina. Egli era accompagnato da alti ufficiali britannici a Hong Kong. Alexander ha conferito stamane con il governatore dell’ìsola .Grantham e con i generali comandanti le varie forze armate dislocate nell’Estremo Oriente-. civili della minornza composta da 60 mila sloveni veneti Ne1 memorandum si reclama poi la restituzione del beni dalla trino ranza slovena che erano stati sequestrati durante al regime fa. scista. Il sottosegretario di Stato Andreotti ha comunicato ai membri della delegazione che la risposta del governo italiano verrà’ consegnata per -intermedi.Trio del deputata comunista di Bei-trame e del senatore Pellegrini, membro dèi comitato centrale del partito comunista ital imo, che sono stati eletti al Parlamento italiano dagli sloveni ve-ìeti. Tuttavia ili deputato Beltrame ed il senatore Pellegrini che ■ anno assistito al ricevimento dalla delegazione ed alla conse. del memorandum, hanno i chiarate che non appoggiano 'e iwendäeaziioinii della minoranza n-azornale jugoeSava in Italia --Jto-Hin^ando che. di principio, sono concordi solo per quanto riguarda certe rivendicazioni d' carattere culturale mentre non possono appoggiare le rivendicazioni politiche esposte nei memorandum. Cercando di celare il loro atteggiamento verso le rivendiea-zlioni della minoranza nazionale jugoslava, Il deputato comunista Beigrame ed il senatore Pei-leghimi hanno tentato di constatare l’esattezza dei fatti sul numero degli sloveni in Italia riferendosi alle statistiche ufficiali italiane già’ redatte durante 11 regime fascista. Essi hanno aggiunto che le rivendicazioni per l’apertura di scuole slovene potranno essere appoggiate soltanto nel caso in cui« tutti gli sloveni in Italia chiedessero ciò’ espressamente». Constatando con tale atteggiamento il .. tale atteggiamento 61 diritto al fronte democratico degli sloveni in Italia e parlare a nome della minoranza nazionale slovena, il! deputato B strame ed il senatore PeMegmi hanno d’chiarate di aver addottato tale atteggiamento nei confronti della minoranza nazionale jugoslava non tanto in qualità’ di rappresentanti del popolo al Parlamento italiano quanto in qualità’ di membri dei partito comunista tetano. Nuove liste di proscrizione SACRAMENTO — La commissione senatoriale d’inchiesta sulle «attività anti-americane» -ha pubblicato una lista delle personalità che secondo quest'ultima avrebbero seguito «in parte II programma comunista durante un .ungo periodo». Fra queste personalità figurano Charle Chaplin, Katharine Helpum, Fredrich March, Gregory Peck, Paul Robeson, Edward Robinson, Frank Sinatra ed Orson Welles nel campo clnematog-rafloo, Pearl Buck fra gli scrittori e Henry Wallace fra gli uomini politici. Secondo i termini del rapporto questo non è stato pubblicato con l’intenzione, di accusare le suddette personalità ma in modo di porre il problema «della marcia del comuniSmo nel periodo della guerra fredda» davanti all’opinione pubblica. Il custode l’aocompagmava, guidandola, ossequioso e loquace: — Ahi certo che l’ingegnere deve sentirsi troppo solo in questo appartamento cosi grande. Ed ecco che invece d; cercarsi una compagna buona e bella... Ma tacque allorquando Tullio Lanzini apparve, quasi all’-m-provviso, movendo incontro al-la visitatrlce. — Tu Rosa... tu? — si chinò sorpreso, commosso nel rivederla dopo tanti mesi lì nella sua bella Fiume martoriata da! continui bombardamenti. Come furono soli nel piccolo studio dai pochi mobili, dalle pareti quasi nude, ma tutto gaio per il sole che lietamente entrava dalla finestra spalancata sulla dolce chiarezza del mattino primverlle, ella chiese più franca: — T- dispiace questa mia visita inaspettata? — Mi sorprende — egli risposa semplicemente, già tornato padrone di sè, un poco freddo. — Sono sorpreso come per H compimento di un sogno dolce e bello che diventa realtà proprio quando lo vedevamo svanire. Ridi?... Sei un ben d-ffici-le enigma, tu! Quante volte, quante volte ti ho chiesto, come una grazia, questa visita qui, In casa mia. fra le mie cose che tl accolgono, vedi tutte liete Ite sovietiche sui lami parigini MOSCA — La posibilità di un felice esito della conferenza di Parigi è Indicata nella «Pravda» dal corrispondente parigino di questo giornale, Zukov, Il corrispondente saette I« risalto la buona volontà dimostrata dal sovietici. «Il fatto — scrive il corrispondente — ohe il governo so. vletloo abbia proposto di istituire un consiglio di governo tedesco destinato a diventare l’organo che prepara il terreno all’istituzione di un governo centràle tedesco sulle base di elezioni generali democratiche si spiega col desiderio di facilitare il raggiungimento di un accordo generale. Se gli Staiti Uniti, la Gran Bretagna e la Francia accettassero di prendere come base di discussione la proposta del governo sovietico di istituire un governo centrale tedesco democratico presentata ancora nel 1947 nelle sessioni di’ Mosca e di Londra del Consiglio dei Ministri degli esteri, la delegazione sovietoa sarebbe evidentemente pronta a discutere le misure da prendere per istituire un tal governo. Una cosa è chiara. I problemi che figurano nell’ordine del giorno della conferenza di Parigi possano essere risolti oon successo salo se si abbandona il metodo del «diktat» « se tutti i partecipanti «Ile conversazioni dimostrano effettivamente la loro buona volontà ed un desiderio di cooperartene internazionale i cui classici esempi sono stati fomiti dalle storiche conferenze di Teheran, Yalta e Potsdam». LA “BOHEME„ a Fiume Con «La Bohème» dì Giacomo Pucc.ni si conclude 1 ciclo operistico al nostro Teatro del Popolo. Una lolla eccezionale ha occupato tutti i posti del teatro e una messe di applausi e chiamate alla fine di ogni atto ha premiato la fatica di tutti gl. interpreti che ncora una volta sono sttai all’altezza di assolvere degnamente i loro ruoli. In modo particolare Tiberio Gaboardl nella parte d; Rodolfo ha saputo ancora una volta accattivarsi le simpatie dei pubblico. Discreta Zdenka Horvat, ma Mimi un po’ titubante specialmente ni primo ateto. Applaudìtiss:mi Enzo Serinf e. Carmen Vjlovlć rispettivamente nella parte di Macello e Musette. Ha contr.butto al successo della serata le parti di fianco sostenute da Sciacqui, Medanlć, Cloni e Godec. Buona la regia di Slavko M--4žor. Ottima la direzione orchestrale dovuta a Zdenko Pehar-da, un giovane maestro che accomuna In sè delle buone doti di maestro concertatore. Bilancio conclusivo: molti applausi a scena aperta e alla fine d’agni atto. Teatro affollatissimo. Fior, e fiori ai maggiori Interpreti. . B. P. Sull’ammutinamento a Calcutta CALCUTA —• L’ammutinamento scoppiato l’8 giugno nella prigione di Calcata è stato organizzato dai detenuti comunisti ohe si rifiutavano di ritornare nelle loro celle. Un’aspra battaglia si è iniziata allora all’interno del carcere ed i guardiani, sopraffatti, hanno dovuto far appello alla polizia. Benché quest’ultima a-vesse ricevuto ordine di sparare in aria, quattro detenuti comunisti sono stati feriti da colpi di arma da fuoco mentre d’altra parte risultano feriti otto poliziotti e guardiani tra cui um vice-commissario di polizia. (ALA LA »RA SUL FARO nel sole, come si accoglie la pri« mavera... ma er: più fredda, più inesorabile deH’invemo. Rifiutasti sempre e sempre. Per paura del mondo che guarda 0 sogghigna... e forse perchè proprio il cuore ti diceva di no? Ella si avvicinò, senza rispcm» dere, alla finestra spalancata, guardò fuori, verso Tersatto, poi si volse un poco restando nel sole sullo sfondo del delo pal« lido e luminoso: figurna fragra le e graziosa menila gaiezza primaverile. — E’ vero — disse, dopò" un breve silenzio, — è vero che te n© vai anche tu lassù? — e con la mano Indicava verso 1 monti* oltre. i monti. — E’ vero. — E’ vero che vuoi andare volontario, ingrossare le file del partigiani della libertà e andare forse così, incontro alla mora te? — E’ vero. -—Ma dunque — ed ella viva« mente tutta si volse pure restando nel fascio dii luce — dunque .., apprezzi cosi poco lai vita? — L’apprezzo invece, come le cose migliori che si riserbano all’ideale più alto, più bello.., per la conquista della nostra II« bertà... Ella non rideva più, ora, e lo guardava un po’ sorpresa senza comprendere. — Ma non senti — egli riprese vivacemente, — ma non senti questo soffio di vita nuova che passa sussurrando il nome della patria ed. ogni cuore si risveglia, tutto ci chiama verso uno stesso ideale d’ogni altro più bello, d’ogni altro più caro? ... Sono giovane, sono libero, sono solo ... Offro, per l’unione df noi italiani con i fratelli slavi', offro la m a giovinezza e la mia libertà! — Ma lassù si muore, Tullio! — Anche qui si muore... meglio correre incontro alfa morte, ma sulla via del sacr.ficio utile e bello, che aspettarla fra piccole cose vane... — Tutto vano ... anche un cuore innamorato che tl dùcesse: «Rimani!», tremando per te? — Nessuna ’voce d’amore po. trebbe, ormai, farmi tornare indietro ... lo vado verso un bel sogno, vado verso una visione di forza e di bellezza... Io l’amo questo sogno così bello, come lo amano tutti ì miei com. pagni... Libertà! Ieri, forse, parve 11 nom© di una cosa fredda e vana, oggi è nome d’amorS vivo, caldo, vibrant© che si concentra tutto nel nome del pr mo partigiano della libertà! Tito. E dietro a lui la sua schiera sempre più numerosa del suo; partigiani. Tacquero. Egli commosso peri l’ansia rivelata, ella un po’ triste, crucciata un poco per ignota amarezza: ignota a lui che null’altro vedeva oltre il nuovo.-magnifico sogno. Ma ella ben sapeva ciò rii© aveva nel cuore, ed Invaino volgendosi nuovamente verso il sole, chiuse gli occhi alla luce troppo viva: no, non bastava l’ombra per renderle la pace! Era venuta a lui, die tanta volte l’aveva chiamata invano, come si corre con le braccia protese dietro l’amore che fug-ge... Troppo tardi! Egli inseguiva ora un altro sogno d’amore e per diverso cammino. Tullio Lanata; le si avvicinò, si affacciarono insieme alila finestra, guardarono 1 monti: seguirono tutti due, con gl; occhi socchiusi alla vista abbagliante, l’arco luminoso del sole. Ella disse piano malinconica-mente: — «Lassù!» Ed egli riprese oon entusiasmo: — «Lassù, oltre quel monti v’è un’altra terra che chiama 1 suol uomini migliori per la lotta contro l’op. pressore nazi-fascista, la lotta per la libertà, per l’uguaglianza e al fratellanza di tu tri i popoli». BRUNO PICCO sAócolieremo le delle (dalla S.a vagin i) tura stassa del fenomeno, ed esamino’ i restanti dei simili e dei caratteristici e intonatissimi rumori. Altre esperienze condotte da altri scenziati hanno permesso di supporre che l’origine di questi suoni siano la Via Lattea, Orione, Cassiopea, e altre con-stellazioni. L’attuale radio-telescopio che permette di captare queste «sinfonie celesti» consiste in un riflettore concavo del raggio di cinque metri che riceve radio-onde le quali possono penetrare sia le nuvole che la nebbia. Questo gigantesco telescopio auditivo attualmente in funzione a Cornell negli Stati Uniti e’ costato circa 30 mila dollari, circa un diciottesimo del prezzo di costo del grande telescopio approntato sul monte Palomar. Le segnalazioni dello spazio emesse da costellazioni e dalla Via Lattea sono registrate da uno speciale e sensibilissimo «receiver» al Quale vengono trasmesse le radio-onde da una antenna collocata nel punto focale del riflettore stesso. Ma da dove provengono queste radio-onde? Si e’ già’ detto la loro probabile origine, ma ancora non si e’ riusciti a distinguerle esattamente e a ragrupparle secondo la loro forza e la loro sonorità’. Per adesso si sta procedendo all’esame di tutti i tipi e si registrano tutti questi rumori. J. J. Jones