ANNO VI —N. 3. Sabbato 18 Gennaio 1851. Esce una volta per settimana il Sabbato. — Prezzo anticipato d'abbonamento annui fiorini 5. Semestre in proporzione.— L'abbonamento non va pagato ad altri che alla Redazione. »: t. CESSI STATISTICI del Distretto DI CORMONS. (Continuazione e fine. Vedi N. 2). La sostanza dei proprietarj nel trascurare la coltivazione d'una parte delle terre a prato artifiziale, malgrado gli splendidi esempj, che hanno nella limitrofa Provincia del Friuli, impedisce di ottenere una maggior produzione delle terre stesse. Questa apatia nei proprietarj è sgraziatamente antica, e per vincerla occorrono buone leggi agrarie, le quali sieno atte a proteggere ed incoraggiare l'agricolture, fonte d'ogni pubblica e privata prosperità. I terreni arratorj in piano vengono coltivati a cereali, e si pratica la seguente rotazione agraria, o come vuoisi dire, avvicendamento, il lurno della quale si cangia in due anni. Nel primo anno si coltiva il frumento di primo raccolto, indi il sorgoturco cinquantino di secondo frutto. Nelle Comuni poi di Lucinico, Mossa, S. Lorenzo, Moraro e Capriva si coltiva il saraceno di secondo raccolto, non èssendo opportune le terre al sorgoturco cinquantino. Nel secondo anno si coltiva il sorgoturco con fagiuoli, e nei terreni più deboli il sor-gorosso. I terreni arratorj in collina vengono annualmente coltivati a sorgoturco, sorgorosso e patate. La coltivazione delle terre erratone in piano viene comunemente fatta ad uso colonico, eh' è quello del paese, col-l'obbligo al colono di pagare una determinata quantità di furmento, e la metà del vino. Per quelle in collina il colono contribuisce al proprietario due terzi del vino. Tutti gli altri prodotti vanno a vantaggio del colono, a cui carico sta tutto il lavoro delle terre, e la coltivazione. II vino \iene in abbondanza prodotto, e riesce salubre. Se ne spedisce molto nella Carintia, nel Cragno, e nella vicina Trieste. — Il frumento, sorgoturco, cinquantino, saraceno, orzo, segala, sorgorosso, avena e legumi riescono farinosi e saporiti, ma il prodotto del Distretto mai basta ai bisogni degli abitanti. Le frutta di cui abbonda il solo Comune di Medana sono eccellenti. 1 fieni riescono buoni e nutritivi, ma non sufficienti, attesoché i prati sono; pochi rispetto ai campi arratorj , e privi affatto di coltivazione. La coltura del gelso giornalmente si aumenta, e se è ben trattato prospera. Vistoso n'è il prodotto che impiegalo viene nell'educare i bozzoli. Il legname cresco con molta facilità, e potrebbe dare un generoso prodotto, se la coltivazione dei boschi non fosse abbandonata all' arbitrio, ed alla inscienza. A queste cause si deve attribuire se di anno in anno cresce la mtincanza del legname occorrente per 1' a-gricoltura, e per il consumo da fuoco. La superficie dei terreni del Distretto apparisce dal Catastro di Jugeri Ì5195; Klafteri 1202, e le Ditte contribuenti l'imposta fondiaria ascendono al N.° 1081. Da ciò risulta che la proprietà è assai spezzata, e fatte poche eccezioni, non vi sono possidenti di fondi estesi. Molte sono le cause che hanno dato luogo alla divisione, e suddivisione della proprietà, e sussistendo le dette cause, le ulteriori divisioni delle terre saranno continuate. Dal 1808 a tulio il 18.13 il Distretto trovavasi politicamente compreso nell'or disciolto Regno d'Italia, la legislazione d'allora aveva abolite le primogeniture, i fedecominissi, e tutti gli altri vincoli che sussistevano per le leggi preesistenti, rendendo disponibili negli ulteriori possessori le proprietà gravate. Da qui la prima causa della divisione delle proprietà. Ritornato il Distretto a far parte del felicissimo Austriaco Dominio fu attivato il vigente Codice Civile generale, che assicura la quota di legittima a tutti i figli e figlie, e da ciò procede un' altra causa della divisione della proprietà. Vi si aggiunge ancora, che l'aumento costante dei matrimonj, e della popolazione nelle classi medie, aumenta ognor più la divisione delle famiglie, e con questa quella delle proprietà in molli possidenti di ogni classe, e di ogni condizione. . Da questa divisione però sorge un vantaggio positivo all'agricoltura, dappoiché si osserva infatti che quanto più spezzate sono le proprietà, altrettanto è migliorata e florida la coltivazione. D'altronde i possessori di piccoli fondi possono più facilmente prestarsi al lavoro degli stessi, ed hanno mezzi più pronti e più facili per concorrere al loro miglioramento. Egli è certo, che il sentimento della proprietà, il primo pel quale siasi costituito, e mantenuto lo stato civile, con azione potente, e che questo sentimento è tanto più forte dove è più esteso il numero dei proprietarj, perchè ivi ciascheduno è più prossimo al suo campo, e tutte ne pesa le cure, ed i vantaggi. In questa rubrica è forza di notare, che il Distretto è in istato di assoluta decadenza. Le sofferte epi- zoozie, che dal 1797 hanno cagionato la quasi totale distruzione della specie bovina, contribuirono eminente-mento a mantenere una costante mancanza di sufficiente numero di bovi, necessarj all'agricoltura. In appresso poi la universale tendenza al dissodamento dei prati, la divisione dei beni comunali non eccettuati i boschi hanno aumentata la quantità delle terre arratorie, e reso ancor più insufficiente il numero dell'ammalia da lavoro. Se a ciò si aggiunge la scarsa quantità dei prati, e la non per anco generalmente introdotta coltivazione dei prati artificiali, si avranno da questo cause la mancanza dei mezzi, onde poter nutrire sufliciente numero di animalia senza cui non può prosperare l'agricoltura in tutto il Distretto. Il metodo comunemente in uso por la coltivazione delle terre, essendo quello delle Colonie, composta ognuna di circa 20,025 campi arratorj, fa d' uopo che il Colono abbia almeno quattro bovi da lavoro, e costantemente in tutto l'anno; ma pochi sono i Coloni cho hanno questo numero di animali, quasi tutti ne hanno due soltanto, ed anco per una parte dell'anno, dappoiché sono costretti di privarsene nell'inverno fino a primavera avanzata atteso la mancanza di foraggio. Ne ridondano da ciò due gravi mali all'agricoltura, insufficienza di lavoro alla terra, e difetto di concimi. Per provvedere ai mezzi di allontanare questi disordini sarebbe necessario d'introdurre generalmente la coltivazione almeno di un terzo della Colonia a prato artificiale, onde raccogliere il bisogno di foraggio non soltanto per quattro bovi, occorrenti pel lavoro delle terre, ma ben anco per una o due armente da frutto. Assicurati in si-mil guisa al Colono i mezzi per nutrire l'animalia, é anco certo di aver ogni anno sufficiente quantità di letame per concimare le sue terre, e di ricavare da soli 12 o 14 campi ben coltivati una maggior quantità di prodotti. Da questo sistema ne sorgerebbe altro importante vantaggio, quello cioè di nutrire, ed allevare bovi di razza nostrana, migliore assai delle forestiere, e potrebbe così il Colono risparmiare il denaro, le fatiche e le spese di dover recarsi quasi annualmente nel Cragno, e nella Croazia, per acquistar bovi, con pericolo anche d' introdurre le malattie contagiose tanto indigene in quelle Provincie. •> • t.: La natura aveva vestito di foreste quasi tutti li Comuni del Distretto e particolarmente le colline di Cor-mons, Brazzano, Spessa, Russiz, Capriva, S. Lorenzo Mossa e Lucinico, ma il bisogno ha distrutta ogni produzione boschiva. L'epoca 1797, in cui avvenne la prima invasione francese, fu anche fatalissima per i boschi, dappoiché il bisogno di legna per le armate, ma più ancora la privala speculazione hanno contribuito al taglio arbitrati» di tutti i legni di alto fusto, e così i boschi rimasero da quel tempo puramente cedui.. Avrebbesi potuto conservare sufficiente legname pel consumo, da fuoco, e pei bisogni dell'agricoltura, ma la mancanza totale di regolamenti boschivi ha introdotto tale una licenza nelle Comuni e nei Comunisti, per cui il pascolo degli animali, ed il taglio arbitrario hanno ricotto i boschi comunali a misere sterpaglie. Attivata; successivamente la divisione dei beni comuuali e compresi fra questi anche i boschi, la devastazione fu allora quasi completa, mentre tutti i possidenti di particelle della classe dei sottani, artieri e parecchi coloni estirparono le legna, ridussero le particelle stesso a coltivazione di cereali e viti, malgrado che nelle regole fondamentali per la divisione si fosse statuito di conservare la loro natura boschiva. L'aria atmosferica è di temperatura media la più confacente alla nutrizione e conservazione della specie umana. I venti predominanti sono il Nord-Est, Est e Sud, alcun poco il Nord, rarissimo l'Ovest. Tutto il Distretto é ben proveduto di buon' acqua potabile. Cormons solo è in peggior condizione, perchè fornito di poche sorgenti pubbliche, e nell'estate in anni di siccità i Cormonesi sono costretti ad attingere l'acqua qualche ora distante. Attese le favorevoli circostanze dell'aria atmosferica di media temperatura, dei venti salubri dominanti, il suolo ubertoso anziché no, la buona qualità dei prodotti, e dell'acqua potabile, tutti questi elementi, i più idonei alla prosperità e conservazione dell' economia animale, ne viene di conseguenza, che anche il temperamento degli abitanti corrisponde agli agenti esterni, che in gran parte lo producono e sostengono. Il temperamento infatti della maggior parte della popolazione è sanguineo, nel quale ridondano i poteri vitali, e le azioni, ed i movimenti della vita oscillano con tale e tanta energia, che facilmente ne sale la temperatura al grado delle iperstenie. Ricche di sangue ben assimilato osservansi comunemente le persone colla faccia più o meno rubiconda. Sentono quindi le potenze, che lo impressionano, e fra queste particolarmente le emozioni dello spirito suscitate dall' amore, e dall' impressione del furore. La costituzione fisica degli abitanti è in generale robusta, ben sviluppati i diversi sistemi ed organi. Lo sviluppo però delle forze fisiche di ordinario viene dopo il 21.° anno di età. La mossa degli abitanti è composta di conladini agricoltori, coloni e sottani. Ordinariamente 1' esercizio dei lavoro incomincia negli uomini all'età di 14 ai 16 anni, e. termina dai 65 ai 70, tranne poche eccezioni. ( matrimonj dei contadini succedono in quella età, dai 18 ai 20 anni, nella quale per esser abituati di buon ora alla fatica non hanno sviluppo le forze fisiche. Da que-, sto inconveniente che devesi in gran parte alle ostinate abitudini delle famiglie, nascono figli meschini, i quali all' età di far parte del reclutamento militare sono ancora rannicchiati, piccoli, deboli ed infingardi. Gli artieri e gì' industrianti, dopo i contadini formano la classe più numerosa degli abitanti. Anche in questi vigono i pre-giudizj delle antiche abitudini, ed i loro matrimonj succedono pari in età immatura. Molti di questi posti al contatto cogli abitanti delle Città, nelle quali concorrono per oggetti della loro arte, o mestiere, no acquistano facilmente ! vizj. Il guadagno dell' intiera settimana viene sprecato alla bettola nelle Domeniche e feste di precetto. La rimanenza della popolazione è distinta in proprietarj nobili, in proprietarj non nobili, ed in pochi negozianti, e forma questa la minoranza degli abitanti. : Pochi sono i proprietarj dedicali per amore all' a- gricoltara, e per conseguenza pochi gli esempj dati ai villici, i queli attaccati da vecchi pregiudizj, e più assai dalle superstizioni, ricusano di adattarsi, e di introdurre quelle sane massime che sono il risultato dello studio, e della esperienza di celebri agronomi. ' Mancano malattie proprie del Paese, chiamate dai medici endemiche. Epidemiche del pari, qualora non fossero universali di Provincia, o Regno, lasciano in pace il Distretto, il che non si può ad altro attribuire, se non alla facilità, che ha questo clima a cangiare spesso di temperatura, e di essere signoreggiato dal vento Nord-Est, ed Est asciutti, e sani. Le malattie, che si osservano, dipendono parte dal clima dui temperamento, dallo smoderato uso del vino, e parte dalla dissipatezza dei costumi. Mai furono praticate indagini per rilevare se i colli del Distretto contenessero dei minerali. Traccie superficiali non se ne riscontrano. Alla distanza però di un quarto d'ora da Cormons alle falde del colle verso mezzogiorno, e precisamente sulla stradella pubblica detta Fajet vi esiste un piccolo gotto d' acqua. Venne assoggettata nel 1827 all' analisi chimica da Osualdo Taglia-legni, Farmacista in Udine, e vi riscontrò che in ogni sottile libra medica di quest'acqua vi entri d'Idroclorato di calce grana 5, 285; Idroclorato di magnesia gr. 0,735. Carbonato di soda gr. 2,000; Acido silicico gr. 0,350; silicato di soda gr. 0,730; GasNitrogene, e materia estrattiva vegetale quantità trascurabile. In base a questa analisi la predetta acqua fu denominata minerale salina fredda. Però dalla saggia e ben ragionata critica di Gius. Antonio Filipuzzi, Farmacista in St. Daniele del Friuli, deve con fondamento dirsi, essere detta analisi assolutamente fallace.— Si pretende che 1' acqua in discorso abbia delle virtù medicinali, o perciò questa popolazione ne usa in gran copia. Uso fattone per più che un mese, mostrò unica attività quella di essere alcun poco più diuretica delle altre acque potabili di Cormons. — Dietro il colle cìramato Fozarin non lungi da Cormons esiste una sorgente nominata spissul del fiar (sorgente del ferro). Per la sua denominazione alcuni credono poter contenere parti ferruginose. Vi è chi assicura esser gli effetti di quest'acqua alquanto eguali a quelle di Recoa-ro, per essére diuretica, e giacché produce escrementi nerastri. Non venne assoggettata a verun esperimento chimico per conoscere le parti che la compongono.— In alcune parti del Monte di Medea e Borgnano si trovano alcuni strati di terra rossa, pesante molto, che si ritiene contenere delle parli ferruginose. Usala questa per la coltura delle Ortensie i fiori si tingono di un bel colorito celeste.— Sarebbe molto desiderabile, che mediante indagini appoggiate all' attuale stato della scienza Geognostica venisse rilevata la natura del suolo di questo Distretto, essendo questo ramo utilissimo di umane cognizioni totalmente negletto nella Provincia. In Cormons si tengono due mercati settimanali, o-ve concorrono gli abitanti del Distretto, e portano in vendita pelliccerie, grani, pochi erbaggi, legna da fuoco, ed in primavera legna pegli usi di agricoltura, ed altri prodotti del suolo. Vi sono pure due mercati annuali, il primo li 26 Giugno, il secóndo li 5 Settembre. Grande è la concorrenza, di animali bovini cavalli e mnjali, botti cerchi, massericcie da cucina, terraglie, telarne, cuoi, ed altri generi di cui abbisognano le due basse classi, che formano il forte della popolazione. I venditori di detti mercati annuali sono la maggior; parte foresti. Il Distretto abbonda nel prodotto 'deL vino, dell'acquaviti, e della seta, ed in questi oggetti il Distretto esercita un commercio attivo. Nel rimanente esso è passivo. Poco sono industriosi questi abitanti, e si limitano nell' esercizio dei mestieri i più necessari alla vita, esclusa la trattura della seta, che la maggior parte viene tratta dai filandieri del Distretto.— Un qualche commercio si fa . colia pietra gregia, e lavorata, che viene escayata dal Monte di Medea, e Borgnano, ove le cave sono abbondantissime, e serve a soddisfare i bisogni dei fabbricati dei limitrofi Distretti di Gradisca, Cervignano, Palma ecc. Colle pietre di detti monti, fu fabbricata la fortezza di Palma. Le Chiese del Distretto sono a sufficienza provedute di propria facoltà, e la stabile unita alla mobile presenta un valore desunto dagl'inventari di fiorini 309160:35. Hanno l'annua rendita di fior. .8501: 35, e le spese ordinarie ascendono a fior. 6595. Il mantenimento del Clero viene in parte sostenuto delle rendite dei benefizi, che hanno un valore di fior. 42873 : 48 e danno una rendita di fior. 1178: 40. Il rimanente sta a peso delli Comuni, nell'importo di fior. 6353: 26 in cui è compreso il prodotto dei quartesi. A carico delle Chiese stesse in fior. 1841: 14 ed in aggravio del fondo di religione fior. 198: 58 si deve però dichiarare, che alcuni di questi dati non sono ben certi. Appena sul termine del 1840 fu dato principio a regolare 1' Amministrazione delli Comuni. Le facoltà comunali colle divisioni dei rispettivi fondi furono maltrattate prevalendo il vantaggio dei singoli comunisti a quello del corpo morale. Da ciò risulta che sebbene il patrimonio delle Comuni presenti un valore di f.j 240000, appena giunge l'annua rendita a f. 5400. La mancanza poi di un regolato sistema amministrativo Comunale, ed il nessun amore degli abitanti, per la cosa pubblica, rendono sempre più difficile il regolare questo ramo d' amministrazione per il passato tutto negletto. Cormons possiede un ospedale privo del necessario per ricoverare ammalati, ove al presente vengono alloggiate alcune famiglie, ed individui. L' ospedale aveva per quanto si dice una facoltà di f. 18000, i di cui beni vennero incamerati. Attualmente il Parroco percepisce dal tesoro dello stato f. 311, e li distribuisce a sette poveri. Il Fondo dei poveri di Medana consiste nel Capitale di f. 500, e gli annui interessi vengono da quel Cappellano distribuiti ai poveri. Medea, Chiopris e Ca-priva non hanno altro che pochi interessi, che ogni anno vengono prelevati dall' I. R. Cassa Camerale Circolare di Gorizia, e distribuiti dai Parrochi ai poveri delli rispettivi Comuni. Non sapressimo dire il quantitativo dei capitali, nè come furono inslituite queste fondazioni. Solamente Cormons, e Medea avevano scuole, nra per le zelanti e paterne premure del conte Stadion, fu dato l'impulso, e protetta l'istruzione elementare; si sono aperte le scuole in Lucinico, Mossa, St. Lorenzo, Capriva, Moraro, e Chiopris, trattatosi per le scuole di Me-dana e Brazzano. Le spese d'istruzione stanno tutte a carico dei Comuni, ed ascendono annualmente a f. 1230. Le scuole di Cormons lasciano molto a desiderare in specialità quelle delle fanciulle. Le spese relative sono tutte a peso della Cassa Comunale. Non è possibile di dare uno stato dei delitti, e delle gravi trasgressioni di Polizia avvenute nell' ultimo decennio. I reati predominanti sono i furti, in specialità quelli di campagna, le risse, gli appiccati incendj, e le pubbliche violenze con malizioso taglio delle viti, gelsi ecc. Cause dei primi sono le divisioni dei fondi comunali, e la poca volontà di onestamente occuparsi in utili lavori. Le seconde si attribuiscono alla rozzezza dei costumi, al temperamento sanguinoso della popolazione, e più ancora all' uso smodato del vino. L'agricoltura lascia ancora mollo a desiderare per quello risguardo questo distretto. È pruova di fatto che la coltivazione del formento sia la più analoga alle terre di queste pianure, siccome il grano il più utile a) commercio, il meno soggetto all' infortunio della siccità, e quello che procura al contadino un secondo raccolto, o di sorgoturco cinquantino, o di grano saraceno. Il frumento dà ancora un annuo civanzo sopra i bisogni ordinarj della popolazione, e quindi tale coltivazione bene intesa potrebbe dare al Colono il mezzo di soddisfare l'affìtto delle terre del proprietario, oltre la semente, ed allora tutti gli altri prodotti, compresa la metà del vino, sarebbero a tutte di lui vantaggio. Una generale coltivazione della metà, od almeno di un terzo delle terre della colonia a prato artificiale, affine di avere i mezzi di nutrizione per 1' animalia, che importa grandemente di aumentare a benefizio dell'agricoltura. L' esperienza di pochi anni prova che l'introduzione del trifoglio incarnato, la quale devesi al genio dell' Egregio Colonnello Cattinelli, procura un sensibile aumento di foraggio pegli animali bovini, particolarmente in quella stagione, nella quale ii contadino ha consumato il fieno, e senza che da ciò derivi alcun difetto di prodotti ordinarj, dappoiché al raccolto del dette,» trifoglio incarnato succede la semina del sorgoturco così detto bregantino. ' ' !■.<'> La conservazione dei prati, onde accrescere, anche per tal mezzo il foraggio tanto necessario pei bovi, e pei cavalli, con proibizione assoluta al contadino di sve-grarli e ridurli aratori. Un' eguale proibizione (congiunta a rigoroso e determinato castigo) di distruggere que'pochi boschi Comu- nali, che tuttora rimangono intatti dopo la fatai divisione dei boschi avvenuta fra comunisti, onde garantire tali fondi per uso del legname tanto necessario ai bisogni della vita e dell' agricoltura, fi tanto scarso pei guasti recativi. E da qui appunto nasce l'urgenza d'un ben inteso regolamento forestale adattato al paese, e di cui ogni giorno se ne sente la mancanza. Provida del pari sarebbe in questa provincia l'attivazione della sovrana Patente dd. 17 Giugno 1837 attivata nel Regno Lombardo-Veneto sulle disdette di finita Locazione, onde così rimuovere quelle lunghe e sì spesse contestazioni civili, che i Proprietsrj sono costretti d'incamminare per escomeare i Coloni,ed affittuali delle case, e terre con grande danno dell' agricoltura. Per andar incontro ai danni dei Torrenti Torre, Ju-dri, e Versa, le irruzioni dei quali si sono fatte più precipitose, dopo il taglio dei boschi sui monti, e la esca« vazione anco delle piantp, non avvi altro mezzo di riparo fuorché quello dell' agricoltura, od altri lavori i-draulici a seconda della natura dei Torrenti onde impedire il guasto delle adiacenti campagne, che ognor più crescendo, secondo che gli alvei di detti Torrenti ricevono, ad ogni occasione di pioggia, maggiore quantità di ghiaja. E qui utile tornerebbe l'introduzione del sistema consorziale attivalo nel Regno Lombardo-Veneto, giacché sull' appoggio di quella legge riconosciuta buona dalla pratica, le parti interessate, e le Autorità dirigenti i lavori verrebbero da basi certe scortate nelle trattative, e nell' esecuzione dei necessari lavori. Le strade Crmunali, che danno comunicazione da Comune a Comune sono in parte riattate, in parte lo saranno con non lungfo andare; ma l'esecuzione di questi lavori procede lenta ed incerta. Le riparazioni delle strado vengono fatte col mezzo delle robotte a puro danno dell'agricoltura, e quest'uso é affatto fuori del secolo, perchè obbliga il ricco ed il povero ad una e-guale prestazione di lavoro. Da ciò ne risulta la necessità di una norma positiva, che regoli questi lavori, adattata alte circostanze attuali della Provincia, e dei tempi presenti. Non vi è una legge positiva, non un regolamento, non una disciplina espressa, atta a condurre con buona economia l'azienda delle rendite Comunali, in una parola non si conosce neppure quale sia l'abitante, che voto aver deve in un' adunanza Comunale. Da ciò ne segue che in quasi ogni Distretto si riscontra vario modo dramministrazione Comunale. All'effetto di migliorarne l'Amministrazione delle Comuni,, e di far godere alle stesse i benefizj comportabili colle forze degli abitanti, sarebbe aSBK euo(ZB|odod b| nuauodmoa a||8i(UBh| g & o 1-1 < o s cc o t*> O o fflNOOOCOOD® O .O OOGOOOM ooiinnooN oo o «o o t< ■" ' -il Ci -Ji t-c I 1 i "" 2! SB ** o -rt «o t èo CO ^ «T» ! I inOJOffldìwJiNn'nNO'i'O'-Ol 00 t- CD t- "rt oo ^ co ci eomcoTj CCS m xn o oo o m m r- m m m O CD CD Ci O H -a cs .M ** "o O © a. o C cs e s E CG a. 3 u u o o U "K o s o o s © © cn C © O g •—t cs © T3 t- © co « m g as O © «0 o ■ i—« cs rs s © cs 'C •a a. e o © h. o. d.. co '© © C 3 O" o bc O C C © cs > O © CA O © . 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Povia . . . --- — — — — — — — — — — — - — — St. Onerino o Borgnano . . 3 Borgnano . . -- — — — — — — — — — — — - — — Villaorba . . * 389 Brazzano . . O Bracano . . Brazzano . . 853 1547 1 1538 323 Ili 66 539 11 101 76 105 1484 Giassico. . . o Medana . . . Medana. . . Medana. . . 1186 181 2 1191 94 1274 437 351 11 520 98 1491 131 1541 Piessiva. . . Castelletto . . . Giorano. . . ■ f Na Grotoszhi. Na Kiidlch. . Spessa . . . Spessa . . . Spessa . . . 467 622 — — 122 618 245 1221 4 1550 17 1491 5 1020 Russiz super.. Russiz super.. -- - — — — — — — — — — — —; — — Russiz infer . Russiz infer. . -- — — — — — — — — — — — — — — St. Lorenzo. . o s s St. Lorenzo . St. Lorenzo . 766 66 49 1198 438 999 5 1255 6 1233 16 883 65 644 Capriva'. . . o u o Capriva. . . "" i Capriva . . 609 972 — — 328 1541 25 659 4 126& 88 200 1 677 Budignach . . J 61 633 Moraro . . . «2 Moraro .-;;. . Moraro . . . 603 353 1565 383 1422 — 5 1082 50 66 670 Lucinico] . . Lucinico . . Lucinico . . 2178 1541 93 1384 841 718 191 51 12 1089 155 623 207 1346 Gradiscuta. . Podbrida . . O * Campagna sup. g -1 •! Campagna inf. o _ ' ■.. . , .. . "177 146 Mossa . . . Mossa . Mossa . . . 1141 211 3 766 504 159 104 389 - 8 675 179 1258 Blanchis. . i Campagna . Medea. . . . « Medea ... . 1278 551 28 1131 740 279 — — 9 16 117 394 278 1073 Chiopris. . . aj ■a Chiopris . . . Chioprig. ... . .604 702 ,— . — 436 482 — —f 5 1082 55 938 35 285 Viscon di Torre 3 Viscon di Torre Viscon diTorre 953 49 27 1006 344 1554 4 62 223 779 103 1439 N. 39 4 16 12 15195 1202 390 1572 7038 166 148o|i309 125 J1009 1382 108 1369 716 C AZIONE DE* LUOGHI CAPO - COMUNI, COMUNI CONSCRIZIONAL1, rendita censibile, capitale ipotecabile dei caseggiati ed opificj. Q U A N T I T À sega enti qualità Pascoli boscati J. Kl. Paludi J. Kl. Boschi cedui Juer-| K'. Fondi sterili J. Kl. Strade Kl. Specchi d'acqua J. Kl. Area degli edilizi J. ! Kl. Rendita censibile F.ni lK.| Capitale ipotecabile formato dalla rendita censi-bile, calcolata al 4% F.ni Caseggiati, opificj ecc.