anno r. Capodistria, 1 settembre 1871. N. 17. LÀ PROVINCIA e I OR Si L e DEGLI H IR SESSI CIVICI, EC0NOIICI,. IMISKIIHIH DELL' ISTRFÀ,. ED' ORGAWO' UFFICIALE PER GLI ATTI. DELLA SOCIETÀ. AGRARIA ISTRIANA;. Esce il; 1 ed il fG d'ogni m»se. ASSOCI lZ(0\K" pur 1111 anno f.ni ot semestre e-quadri-nwstr» in proporzione. — Gli abjMtnumeati si ricevono presso la Redazione. ÌTTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ. AGRARIA. VERBALE della II., s e <1 u»t a. <1 et I Gomitato-della Società agraria istriana.. Rovigno 22. luglio 187 k l'reseti li : Presidente Borono Giampaolo offe Polesini..— hp)) reseti tante delio Stato :. Segretario Luoirotenen-tiale Cav. de May, rsbach. — rotanti: li Vicepre-liilente Dr. A. Milossa, il direttore A. Covaz; i meni-iri di Comitato Dr. E. Mrack, E. Biscottini, Dr. •latteo Campiteli!,M. Itismondo^ T. Sottocorona, G. M^nipicliiu. Bar. G. Lazzarini, T. Bembo, A. 1)3-icloii.— Segretario.: Dr. Piccoli. Alle ore 12 è aperta la seduta dal Signor pre-liilrnte sociale Baronie Giampaolo Polesini,, clic a rnti unanimi fu pure eletto a presidente del Conii-Mit. L. Il verbale d»Ha seduta di Comitato- 8 marzo IS< I è Ietto ed approvato senza osservazione. II. Il segretario Dr. Piccoli fa al Comitato te sementi comunicazioni : a), Al N. 148 il Ministero d' Agricoltura in dati 10 aprile 1871 X. 6725-2013 approva il moto con cui nel 1870" venne impiegato il sussidio dello Stalo per esposiziono e premiazione di ani-«ali bovini della razza da lavoro.. b) Al N. 216 lo stesso in itala. 10 maggio a. i. X. 811-236 approva l' operalo dèlia statistica, ili cui dichiarasii soddisfatto, assegna onorario al compilatore e chiede spiegazione sul tenue reddito tiedio dei cereali e di alcuni, altri prodotti,, che isuo vedere dovrebbe sconsigliare 1' agricoltore dall'occuparsi di quelle coltivazioni.. È deliberato di informare il Ministero, che il reddito dei cereali ed altri prodotti minuti è realgente tenuissimo, ma che la cifra apparente nella statistica può provenire anche dalle incertezze di «n primo esperimento e dalle erronee indicazioni iel singolo produttore,.che dietro IT assuntore di una statistica vede ancor sempre l'esattóre delle imposte. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente; gli altri; e nell'ottava pagina soltanto, a soldi 5 per lineai — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un ninnerò separalo soldi I5i — Pagamenti anticipati.' r)i Ai' N\ 166 e 285 1» stesso con dispacci 19 Aprile a-c. \..466»-I34 e 6 Luglio a.c.X. 3308 -*1(.23Japprova il:resoconto del Sussidio dello Stati» pi I 1870 pvr mlmdfszione" e rivendita di animali bovini ili razza da latte. d) Ali N\. 178 e 219 lò stKsso accorda al veterinario G. Z. un importo duf. 200 dal sussidio dato alla società per premiazione ed acquisto di animali bovini. Si autorizza là Giunta provinciale a trattenere tale importo dal sussidio provinciale del 1871. e) Al X. 277. è presa a notizia la relazione del Sig. Nicolò Bartolomei sulla esposizione e pre-minzione di cavalli stili' Isola di Veglia. f) Viene comunicata la lettera dell'egregio Sig. Dr. G. Hadoicovich, con cui offre alla Soeietà la sua traduzione italiana dell'opuscolo di veterinaria "Xot óns usiiélfesde Medicine vélcrinaire del profes- i sere SniisoB. „, E accetta!» iP cortese di>no> con grato animo ed attende il Comitato di poter prendere in altro momento definitiva deliberazione sull'uso di detta traduzione Frattanto esternerà la presidenza al Sig; Dr llailoicovich i dovuti ringraziamenti. III. Esame di Statutiakl Comizio agrario di Albana. Data lettura degli Statuti presentati dal Comizio agrario dì Albona, testò costituitosi, vengono gli stessi approvati, salve le seguenti modificazioni ed aggiunte:. a) All' art li — "Il Comizio agrario di Albona è l' organo consultivo ed esecutivo della società agraria in tutti gli oggetti agricoli riferibili al distretto di Albona. Scopo ulteriore • dello stesso- è di provvedere eie;,, b) All' arti Ili — "Il Comizio si compone di soci chc o già appartengono o coli'aggregazione al Comizio intendono appartenere alla società agraria istriana e o per dimora o per possesso rurale appartengono al' f'istretto giudiziario di Albona.,, c) All'art. VII. 1 va fissata la durata del Comizio. d) All'art. VII 6 — "SciogliendosHI Comizi© lutti i denari e gli oggetti di sua proprietà passeri rmo a! Comune per essere destinati ad altra simile associazione agraria ehe si formasse nel relativo distretto giudiziario. Ove tale formazione non riuscisse i denari egli oggetti sopra indicati .passeranno a dotazione della biblioteca Comura'e di Abbona.,, Le osservazioni agli art. I. e VII. 6 non sono che desideri del Comitato, mentre le modificazioni agli art. III. e VII. i sono esenziali per la validità degli statuti. IV. Relazione sulla testé compiuta esposizione di animali bovini c relativo resoconto. Data lettura della relazione complessiva ; Da aggiungersi i seguenti capoversi «TI Congresso' generale potrà però* concedere là costituzione di un Comizio in un luogo di sede comunale differente did capoluogo giudiziario e quindi anche la costituzione di due Comizii nello stesso distretto giudiziario, semprechè la presidenza lo proponga ed il proposto Comizio abbia almeno il numero- di 20 socir. In ogni caso però nello stesso Comune locale non potrà essere ammesso che un solo Comizio. Qualora in un tale Comizio per morti o per altre ragioni il numero dei socii discendesse al disotto di venti, dovrà essere completato prima dei Congresso più vicino ed in caso diverso si intenderà sciolto di diritto, n- Seguono gli attuali cap. IL e III. §. 38. Da omettersi « ed i socii ecc. » e da sostituirsi: «e l'avviso assieme all'ordine del giorno sia stato comunicato ocol mezzo del bollettino socialfe o in altro modo a tutti i Comizii ed- a tutte le Comuni dell'Istria. DISTRIBUZIONE DELLE FESTIVITÀ PUBBLICHE- fissate nel Programma per l'epoca della prossima esposizione IN Trieste. • | Settembre 20 Mercoledì. Gran serata musicale alla birreria nuova. 22 Venerdì. Regata di barche e laneie dallo Scoglio di Miramare fino a Barcola. 24 Domenica. Illuminazione del Giardino pubblico e dell'Aquedotto, e luce elettrica alla Corsia Stadion. 25 Lunedì. Gita con piroscafi del Lloyd lun-pi la costa, visita degli Stabilimenti nella baja di lujggia, e di qualche possessione agricola fino a Pirano.. 28 Giovedì. Passeggiata e corso a St. Andrea con bande musicali. Ottóbre 1. Domenica. Corse di cavalli all' Ippodromo ( nella valle di Zaule ), 2 Lunedì. Illuminazione in rada,-e serenata con galleggianti, cori e bande. 5 Giovedì. Corse all'Ippodromo. 8 Domemca: Còrse all' Ippodromo. 9 Lunedì. Grande cavalchina con maschere ali teatro Mauroner a beneficio, dei poveri. 10 Martedì. Corse di dilettanti all' Ippodromo. 12 Giovedì. Gita a Pola con due piroscafi del Lloyd, partenza dal molo S. Carlo alle ore 7 ant. e ritorno la mattina susseguente.. 15 Domenica: Festa popolare in vetta al Cacciatore, ballo di territoriali e tiro al bersaglio. 16 Lunedì, Tiro libero al bersaglio durante la giornata, e serata musicale alla birreria nuova. 17 Martedì. Tiro libero al bersaglio durante la mattina. 22 Domenica. Passeggiata e corso a St. Andrea con bande musicali. 23 Lunedì. Chiusura dell' esposizione e distribuzione dei premj. 24 Martedì. Gita alla grotta d' Adclsberg. Ogni singolo trattenimento verrà preannunciato separatamente coi relativi orarii e dettagli, e rimesco, in caso di tempo sfavorevole, ad altra pros- . sima giornata. La regata e lo corso saranno regolate da apposite nonne pei signori concorrenti, a cura dei -rispettivi comitati speciali. Dal Comitato per le feste dell' Esposizione Trieste, 20 agosto 1871, Pubblichiamo la relazione ed il progetto per una scuola agraria istriana rimessoci, a questo scopo, dalla Eccelsa Giunta provinciale. Nel farlo, non possiamo astenerci dallo esprimere quanto ci goda l'animo nel sapere ed annunziare che, dai desiderii e dai roti, V Istria passi, anche in questo argomento, nello stadio dei formulati progetti, e nel poter raccogliere e fornire nuova prova della efficace attività di quella rappresentanza, che, per essere nostra, cura davvero il nostro bene. È prossimo il congresso generale della Società Agraria; quell' adunanza che, l'anno scorso, con voto unanime, riconobbe essere necessario, per gli interessi del nostro paese e pel suo decoro, che esso non resti più a lungo privo di una istituzione, la quale arricchisce e nobilita digià tante delle provineie sorelle, avrà modo di pronunciare il suo giudicio su di ciò che 'zìi quest' anno, venne operato onde ridurre i suoi de-siderii in fatti. Fin d'ora a noi sembra poter osservare che il la-toro della nostra Giunta è frutto di amoroso studio e che in esso si scorge la piena conoscenza dei nostri ìtisogni e la intuizione dei veri mezzi onde soddisfarli, poiché il carattere essenzialmente pratico della istituzione è quello che varrà a renderla più presto fruttuosa e torrà il pretesto ai suoi avversarli, che spelliamo saranno pochi, di osteggiarla, col dire che "la pratica vai più che la grammatica,, e la relativa larghezza del progetto accenna alla serietà di propositi con cui si intende darle vita duratura e profìcua, IN. 187S. RELAZIONE e progetto di usa scuola agraria provixc'ule. Eccelsa Dieta, Venendo in contro al voto manifestato dall' ultimo Congresso generale della Società agraria istriana, e nel-l'inteuto di soddisfare nello stesso tempo ad uno dei più urgenti e sentiti bisogni della Provincia, la cui prosperità economica dipende in gran parte dallo stato della sua agricoltura, e delle industrie che vanno a questa congiunte, la Giunta provinciale ha rivolto per propria iniziativa i suoi studi alla istituzione di una scuola agraria provinciale. Quali fossero i criterii principali, dai quali la Giunta provinciale è partita nelr occuparsi di quest'oggetto, lo si esporrà brevemente nella presente relazione. 11 primo fondamentale criterio nel tracciare la futura organizzazione della detta scuola, fu necessariamente desunto dallo scopo, cui la medesima ha da servire ; im- perocché l'intiero piano organico T.on possa evide tornente in altro consistere, ene nella opportuna scelta dei mezzi più acconci a raggiungere lo scopo stesso. E sebbene l'indole della scuola determini anche abbastanza chiaramente questo scopo, tuttavia la Giunta provinciale crede di doverlo qui più da vicino precisare nei termini seguenti; » d'istruire, cioè, i giovani che vogliono dedicarsi all'agricoltura, ed in ispeeialità i figli degli stessi agricoltori, nell' arte agraria, affine di renderli abili agricoltori, tanto se saranno poscia chiamati a dirigere Veconomia rurale delle proprie possessioni, quanto ad assumere V officio di castaidi, o di agenti di campagna. « . : Dalla determinazione di questo scopo parve alla Giunta provinciale di dovere per primo trarre la conseguenza, che il compito d'assegnarsi alla predetta scuola, non possa uscire dai limiti di una scuoia agraria inferiore, e «ho in corrispondenza al medesimo, si debba fissare altresì il piano d'istruzione, la scelta dei mezzi d'insegnamento,e le condizioni per l'ammissione degli allievi. Rispetto al piano d'istruzione, fu riconosciuto necessario non solo di precisare, avuto riguardo al sues-presso scopo della scuola, le singole materie, e la metà d'insegnamento in cadauna di esse, ma di stabilire eziandio il metodo, col quale dovrebb' essere impartito agli allievi nelle medesime l'insegnamento stesso. — La scuola popolare segnerebbe il punto di partenza di questo insegnamento. Da ciò anche la convenienza di evftare interruzioni fra l'uscita dei giovani dall' una scuola, ed il passaggio nell'altra, e di ammettere gli allievi affa scuola agraria tosto che possano dimostrare di avere assolto con successo, il prescritto corso della scuola popolare, e quello biennale di ripetizione. E poiché rendesi chiaro, che non possa bastare agli scopi dell' insegnamento agrario quanto fu appreso dai giovani nella scuola popolare, ma che convenga allargare la cercini* delle loro cognizioni mediante l'istruzione in alcune scienze ausiliari all' agricoltura ; non si credette neppure soggetto a dubbio, che, ad esempio di quanto viene praticato in altre scuole della stessa categoria, questa istruzione debba estendersi sopra alcune nozioni elementari della storia naturale, e della metematica ; e precisamente : A. Storia naturale. 1. Nella fisica: le leggi della gravità, la meteorologia, la climatologia, e le regole fondamentali dellai me-canica, con applicazione speciale all'agricoltura; 2. Nella zoologia', la conoscenza delle principali specie degli animali utili e dannosi all'agricoltura, (e dei mezzi più indicati per favorire la moltiplicazione dei primi, eia distruzione dei secondi; 3. Nella bota lica : la fisiologia e la nutrizione dìelle piante, e la conoscenza delle principali piante utili e dannose all'agricoltura; 4. Nella chimica agraria: la conoscenza di quei principi generali di chimica, che hanno speciale riiferi-mento all' agricoltura, e dei modi razionali per preppar»-re, conservare ed impiegare i concimi, e le altre sosttanze fertilizzanti dei terreni; 5. Nella geognolia : la conoscenza delle parti numerali componenti i terreni, e della loro influenza sullee diverse coltivazioni, B. Matematica. 1. La conoscenza di alcune figure geometriche ddelle linee, degli angoli, delle figure rettilinee, dei circolili ; e loro conteggio ; 2. Agrimensura: livellazione e disegno linearea. Per ciò che concerne V Agricoltura propriamnente detta, il relativo insegnamento dovrebbe comprendeere : 1. Iprecetti generali sulla preparazione dei terrreni, od in particolare quelli 6ulla coltivazione dei cereali,, del- piante foraggiere e tuberose, ilei gelsi, degli olivi, dei-viti, degli alberi da frutto, del bosco, dei prati artifici, sulla preparazione delle sementi, sulla orticoltura c, ecc. 2. La zootecnìa, ossia le regole generali per ben iti-ire, allevare ed ingrassare gli animali domestici, da illa e da lavoro, coli'aggiunta di brevi avvertenze sul ro goverr o igienico, sui caratteri principali delle più muni malattie, alle quali vanno essi soggetti, e sui modi apprestarvi le prime cure j 3. L't sercizio agrario, ossia la dottrina sui lavori alpestri settimanali, sugli avvicendamenti, emenda-enti correttivi, rovesci, nelle forze operaj e e loro distrinone, sulle concimazioni, e sulla contabilità agraria ; 4. La tecnologia agricola, e particolarmente la fab-ìcazione e conservazione dei vini ed oli. dell'aceto, il formaggio, del pane ecc. ecc ; l'apicoltura e la bacbi-iltura. Accennando, infine, al metodo d'istruzione, appena mestieri di osservare, clic questo non potrebbe basarsi il metodo teoretico. Esso sarebbe affatto disadatto tanto motivo della insufficiente coltura preliminare degli altri, per bene comprendere siffatto insegnamento, quan-in riflesso allo scopo pratico della scuola, e perchè an-ic la qualità delle stesse materie d'istruzione promette, ime condizione assoluta, l'adozione del metodo intuito. Partendo, quindi, dal principio, che la scuola in dis-irso debba avere, nel suo complesso, un indirizzo «mintemeli te pratico,"ne viene anche di tutta conseguenza le, come mezzo precipuo il' istruzione, sia aggiunto al-iinedesima un predio, nel quale figurino tutte le prin-pali coltivazioni, e trovino applicazione tutti quei lavorile ricorrono in ogni maggiore tenuta campestre, ed i cui gli allievi, eseguendo colle loro stesse mani lesti lavori, c tutte le altre incombenze, abbiano contila occasione di combinare la pratica colla teoria. Questo metodo d'istruzione, oltrecchò facilitare mndemente agli allievi 1' apprendimento della teoria, rimirerebbe altresì il sommo vantaggio di abituarli all' livivà, al lavoro regolare ed accorto, all'amore dell'orme, a saper misurare a colpo d' -occhio la estensione di ;ni lavoro, e valutare il numero e la qualità delle forze «raje, che vi si richieggono ; e di distorli, nelle ore line, dalla voglia di andare in cerca di dilètti e passanti nella vicina città, dove possono incorrere nel peri-ilo di contrarre bisogni fittizi, non corrispondenti alla no condizione, i quali poco più tardi li rendono o inet-ad accudire alle proprie occupazioni, o malcontenti il loro stato. Altro corollario delle premesse considerazioni si è rtanto quello, che l'ampieaza del predio da porsi a ìsposizione della scuola agraria come mezze d'istruzio-e, sia proporzionato al numero degli allievi; che questi, tr poter essere accolti nella scuola, abbiano dìggià ingiunta la conveniente età; che siano dotati di una rosta fisica costituzione ; ed infine, che siano assogetta-jll'osservanza di certe discipline. 1)'altra parte richiedesi, cke all'oggetto di dispor-sorvegliare la esecuzione dei diversi lavori, facendo ibilmente camminare di pari passo la parte speri entale coli' insegnamento delle prescritte materie d'is-zione, e per poter mantenere nell' istituto la necessa-disciplina, sia preposta alla scuola agraria una perso-fornita delle occorenti cognizioni teoriche e pratiche, (the si senta forte della volontà di dare alla medesima 1 complessivo indirizzo, che meglio possa corrispon-re al raggiungimento dello scopo finale della sua isti-ene. Che tanto il direttore, ed il personale docente subal-o della scuola agraria, quanto gli allievi, debbano ere per conseguenza la loro sede entro l'istituto stesso, questo è quanto non ahbibOgi a neppure di dimostrazione alcuna, e che non potrebb'essere pretermesso, senza far fallire intieramente lo scopo della scuola. La durata del corso teorico e pratico sarebbe fissata a tre anni. — Una durata minore non lascierebbe il tempo necessario allo svolgimento pacato, logico e naturale dell'anzidetto programma scolastico, e dimezzerebbe quindi il risultato utile della scuola. L'estensione del predio agrario varierebbe per ora fra i30 e 40 jugeri in campi e prati, da ripartirsi convenientemente iti altrettanti appezzamenti di terreno per la coltivazione dei cercali, e delle piante foraggiere e tuberose, per la scuola di viticoltura e frutticoltura, e così pure per la coltura del gelso e dell' olivo., per l'impianto di vivai ecc. ecc. — Se alla premessa estensione del predio in campi e prati, si possa aggiungere altra piccola estensione di bosco, ciò accrescerà ancoia maggiormente la utilità pratica del medesimo rendendosi in questo caso possibile di estendere la istruzione degli allievi anche ai principi elementari della selvicoltura. Agli scopi dell' insegnamento pratico nell' allevamento e trattamento delle principali specie di animali u-tili all' agricoltura, e pegli stessi bisogni della coltivazione del suolo, sarebbe provveduto col tenere fornite le stalle di alcuni pochi esemplari d'animali, scelti fra le Vjnigliori razze indigene; ed inquanto che potesse essere riconosciuto il bisogno di migliorarne qualche singola razza, vi si potrà introdurre, dopo maturo studio di tutte le circostanze più influenti, qualche campione di razza forestiera, affine di operarne gli opportuni incrociamenti. I nuovi esemplari ottenuti sarebbero dippoi spediti nelle diverse parti della Provincia per l'ulteriore diffusione e miglioramento delle rispettive razze indigene. Ciò varrebbe in ispecialità pelle razze degli animali minuti, come sarebbero le pecore ed i suini, generalmente molto decadute in questa Provincia ; nel mentre le poche pecore raccolte nello stabilimento agrario, fornirebbero il mezzo ad impartire agli allievi i' insegnamento pratico del caseificio. L'importanza della bachicoltura e dell apicoltura, ed il grande sviluppo, del quale entrambi queste industrie agricole sono ancora presso di noi suscettibili, formerebbero del pari oggetto d'istruzione pratica nell' isti-tutoagrario. " , À. complefazione dei suddetti mezzi d insegnamento aggiungerebbesi una biblioteca di buone opere agrarie, una raccolta di modelli, ed avvierebbesi infine, un po' alla volta, la formazione di un museo geologico, e disforia naturale dell'Istria. Il numero dei maestri sarebbe, a seconda delle circostanze, di due, o tutf al più tre; cioè del diretto^ dello stabilimento agrario, cut contemporaneamente sarebbe affidata l'istruzione nelle materie principali,e di uno o di due sottomaestri per le materie ausiliarie. Quest -ultimi sarebbero assogettati, prima della definitiva loro conferma nel posto, ad un periodo di prova di almeno un anno. Col maestro dì agricoltura, e rispettivamente direttore dell'istituto agrario, verrebbe di preferenza convenuta una forma di servizio fisso. Nella nomina dei maestri, sì avrebbe cura, per ultimo, che se non tutti almeno qualcuno di essi conosca uno degl' idiomi slavi parlati nella Provincia. . Il predio agrario dovrebb1 essere di proprietà provinciale. Egli è questo, primieramente, un requisito indispensabile alla stabilità della scuola, la quale diversamente sarebbe di continuo minacciata dalla scadenza del termine di affittanza; mentre, di rincontro, il pagamento dell' annua mercede di fitto costituirebbe un o-nere permanente, forse superiore alla stessa somma dell'annuo interesse corrispondente al capitale d'acquisto. Oltracciò, invano potendosi sperare di rinvenire un predio privato, che sia fornito di tutti gli edifizu occo- renti alla scuola agraria, nessuno potrebbe certamente consigliare d'intraprendere sul fondo altrui le necessarie eostruzioni, per doverle più tardi abbandonare al proprietario. senza verun compenso delle spese incontrate a tale effetto. E. finalmente, altro essendo il modo di. utilizzazione di una tenuta campestre destinata soltanto a scopo d'istruzione, e ben altro quello che ha unicamente di mira il maggiore vantaggio del privato proprietario, operando sul. tondo altrui, avrebbesi nel primo caso non solo legato le mani,.per ridurlo a corrispondere appieno agli scopi deb-la scuola, ma dovrebbesi altresì probabilmente sottostare,, al termine dell' affittanza, al pagamento di considerevoli indennizzi al locatore del fondo per causa della cangiata coltura del medesimo, la quale non farebbe più al suo tornaconto particolare: e ciò nel mentre andrebbero perdute tutte le anticipazioni di denaro erogate nella riduzione del predio ad uso di scuola agraria. La sede della futura scuola verrebbe determinata dalla stessa ubicazione del predio. Nella scelta del predio agrario sarebbero' principalmente influeuti le seguenti circostanze: 1. eli' esso abbia la voluta estensione parte in eolle, e parte in piano, ed ammetta la possibilità di praticarvi, con buon effetto, tutte le principali coltivazioni che si riscontrano nella Provincia; 2. 'che in immediata vicinanza al medesimo vi scorra un'abbondante aequa perenne; 3. che sia sir tuato in posizione salubre, e sopra tutto non soggetta all'influenza delle febbri intermittenti; 4. che sia digià sufficientemente fornito di caseggiati e stalle, affinchè le ulteriori spése edilizie siano ridotte alla minore som.-ma di denaro possibile; 5. che il predio sia posto a non troppa distanza da un centro abitato, ed in luogo facilmente accessibile a tutti quelli, che volossero visitarlo. Rimpetto alla quasi generale indifferenza della elasse agricola verso ogni sorta d'insegnamento agrario, ed: alla ristrettezza dei mezzi pecuniari, nella quale mv toriamente essa versa, è facile peraltro di prevedere, che colla sola creazione della scuola, non sarebbe ancora raggiunto lo scopo della sua istituzione. Conviene, per conseguenza, in pari tempo provvedere, che la medesima sia anche frequentata da un conveniente numero di allievi, e per assicurarsi in anticipazione che questa frequentazione non manchi, fa mestieri quindi di fondareun determinato numero di posti gratuiti, di allievo. Ciò si presenta, sotto un' altro aspetto, anche di tutta equità; poiché se gli allievi deggiono, da un canto, principalmente concorrere colla loro opera, a creare quella qualunque rendita del predio agrario; è giusto angl;e, dall'altro canto, che siano almeno in parte ricompensati di queste loro prestazioni.. Nella previsione di questa necessità, la Giunta provinciale credette- di devere aggiungere perciò a tutte le altre spese annuali, preliminate per la detta scuola, anche un importo di denaro da erogarsi nella dotazione di queste piazze gratuite. Le medesime sarebbero fissate a sedici, cioè, una piazza gratuita in ragione di o-*ni distretto giudiziario ; la dotazione di piazza sarebbe per ora calcolata a fior: 160 annui. Dipenderebbe dal! la ventura esperienza il chiarire meglio, se ed in quanto questo importo-basti, od ecceda il reale bisogno.. Farebbesi oltracciò appello alle Corporazioni ed ai Comuni, affinchè si; stringano fra loro in consorzio per la fondazione di qualche altra piazza gratuita. Il trattamento degli allievi nello stabilimento agra^ rio conformerebbesi in generale ai riguardi dovuti alla loro età e condizione, ed allo stato futuro, cui vengo-gono prepaiati. Ogni allievo dovrebbe peraltro recare seco nello stabilimento i necessari indumenti d'inverno e di està- I te, la biancheria ed una coperta da Ietto, ed una cassa nella quale riporre i propri effetti. Il numero massimo degli allievi da accogliersi: rei* l'istituto agrario resterebbe preliminarmente fissato- a trenta; allievi paganti sarebbero accecati inquanto che solamente lo permetta lo spazio- nell' edifizio di abi-' fazione del predio. L'annua dozzina da corrispondersi1 dai medesimi, e le modalità di pagamento, verrebbero stabilite dalla Giunta provinciale, udito prima il pare-; re del direttore delia scuola agraria. Non verrebbero fatte pagare agli allievi tasse scolastiche di sorte alcuna. Riassumendo in un quadro l'annua approssimativa e3Ìgenza pella creazione della scuola in discorso, avreto besi la seguente spesa: Salario del direttore fior: 1200 detto per due sottomaestri » 1000 Mezzi d'istruzione » 4001 Stipendi fondati per N. 16 allievi a fui- 160 „ 2560 Mantenimento del direttore, e dei due sottomaestri, in ragione di fui. 20 mensili per cadauno » 720 Spese d'amministrazione : Salario ad un servo, e a due serve » 200* Mantenimento „ 300» Provvista di mobili ed utensili domestici', e conservazione degli edifizf * 500 Spese d'illuminazione » 80 ; Imposte pubbliehe » 100 Spese diverse imprevedute- n- 40 Somma f.ni 7100 Di rincontro- potrebbesi fare assegnamento sopra1 il seguente approssimativo m'roz o.- Sperato contributo dello Stato fui.: 1600 Altri contributi da corporazioni eComuni » 500 Rendita del predio n 500 Somma fni. 2600. sicché la totale spesa approssimativa da porsi a carico del fondo provinciale importerebbe fni: 4500. A questa spesa annualmente- ricorrente; e che di poco dovrebbe variare, aggiungerebbesi per una volt» tanto quella dell'acquisto del predio, del completamento ed adattamento degli edifìzì occorrenti, della provvista dei più necessari oggetti. A. qnanto questa spesa possa ammontare, la Giunta provinciale non è in grado pel momento di precisarlo, ciò dipendendo dal concorso di molte circostanze, che in anticipazione non laseiansi prevedere con positività; certo si è peraltro che la medesima sarebbe in gran parte rappresentata dallo stesse valore del predio, e degli annessivi edilìzi per cui la somma di denaro da erogarsi pe r questo titolo, troverebbe il suo equivalente, oltreechè nei vantaggi derivanti dal suddetto acquisto alla scuola, agraria, negli stessi enti, che diverrebbero di proprnetà provinciale. Ciò che la Giunta provinciale-va però lietta di po-ter già ora annunziare all' Eccelsa Dieta sul proposito di: questa, e della altre spese inerenti alla creazione e conservazione della scuola agraria, si è la circostanza, che l'Eccelso i. r. Ministero di agricoltura imette il massimo interessamento nel vedere quanto priima dotata questa Provincia di un simile istituto d'istruzione, e che, assicurata che ne sia la fondazione, essso è anche dispostissimo a sovvenirlo in larga misura,, concorrendo coi fondi dello Stato alle spese di primo impianto, ed alle annuali di conservazione del medessimo. E poiché trattasi di dare vita ad una isttituz-ioae »entemente utile alla Provincia, la Giunta provin-e gode altresì di poter fondare sopra i sentimenti riottici dei Comuni, delle società e di molti egregi iani, i quali certamente non ricuseranno di concorre-)er una volta tanto, mediante spontanee elargizioni, ì spese di fondazione di -essa scuola, affinchè ne sia sibilmente accelerato il tempo della entrata in atti-i, e la medesima sia provveduta, sino dai primordi, ;f indispensabili mezzi d'istruzione. Che se malgrado le suacoennàto sperate coneor-ze, la residua spesa ordinaria e straordinaria, ri-ìsta pella creazione e manutenzione della sudetta ola, ricadente a peso del fondo provinciale, si pre-tas.-e per avventura -a taluno di qualche entità, la inta provinciale non è meno lieta di potere nello iso tempo constatare, che il progediente migliora-nto nelle condizioni del fetido provinciale rende pos-le di superarla, senza il minimo aumento delle conte addizionali, e che da questo lato il presente proto non incontra quindi verun ostacolo, per poter ere prontamente attuato. La novella spesa sarà poi, senza dubbio, così lar-nente ricompensata dalla utilità reale, che da ques-istituto Agrario si spargerà sopra l'intiera Proviu-, da far dimenticare ad ognuno, al paragone iti que-utilità, il relativo dispendio; e la Rappresentanza trinciale, nel 'mentre avrà imperitura lode di avere icchita la Provincia di uira, nuova istituzione, trove-nelf opera ben fatta, e nella coscienza di avere get-a al ru-orgimento agricolo dell'Istria una ba^e elie i può mancare, perchè fondata sulla scienza e sul-iruzioite, largo conforto nel dare il voto aderivo al-ieguenti proposte, che la Giunta provinciale si pre- 1 di sottomettere alla sua lapprovazione^ 1. Viene crear* nella Provincia dell'Istria una loia-agraria provinciale, in conformità alle norme daiiKJi.teli . labilite nell'unito Statuto. 2 La giunta provinciale resta perciò incaricata ; a. acquistare per conto della Provincia un predio a-irio adattato, e che sia possibilmente fornito di eana i abitazione, e di altri editizj economici; />. di prov- j. he eventualmente al completamento e riduzione dei è (ggiati, a seconda dei bisogni delia predetta scuola, nliè all'acquisto doi necessari mezzi d'istruzione, : Irgli altri oggetti indispensabili all' istituto; e. di litiare il maestro dirige ite della scuola ed il perule docente subalterno; d. di compilai^ sentito il ite del direttore, il regolamento scolastico interno, kciplinare; e. di valersi nell'esecuzione degli iuca- i (Mime sopra, del consiglio della Presidenza dei-Società Agraria istriana, e di alcuni fra i più rapu-agronoiaì della. Provincia, a sua scelta; ii. Pel coprinrento della spe^a straordinaria, risulte dall' e-eruzione del deliberato ad 2, viene-aperto ; Giunta provinciale un credito straordinario sul lo provinciale, entro ai limiti del più stretto biso-,e verso successiva resa di conto; ed inquantochè nido disponibile per cassa a ciò non bastasse, resta nedeidma abilitala a contrarre a questo scopo una razione di credito, in nome e per conto della .Proda d'Istria; 4. Sull'estinto la Giunta provinciale darà dettaglia-telazione alla Dieta provinciale nella prossima sita ■vocazione. Dalla Giunta provinciale dell'Istria. Parenzo, 5 Agosto 1871. STATUTI della scuola agraria provinciale. Art. 1. Scopo della scuola agraria provinciale si è ilio d'istruire i giovani, che vogliono dedicarsi al-pisoltUra, ed in ispecialità i figli degli stessi agri- coltori, nell' aite agraria, affine di renderli abili agricoltori, tanto se saranno poscia chiamati adiregere l'economia rurale delle proprie possessioni, quanto ad assumere l'officio di gastaldi, o di agenti di campagna. Art. 2. Pel conseguimento di questo scopo sarà aggiunto alla scuola un predio agrario di sufficiente estensione, nel quale gli allievi, senza straordinari aju-ti di operai, dovranno di regola eseguire colle loro proprie mani, tutt'i lavori di coltivazione, "e le altre incombenze inerenti alle industrie agricole, alle quali si estenderà la istruzione teorico •*— pratico. L'insegnamento teorico farà contenuto entro ai limiti strettamente neeesari ad illuminare la parte sperimentale, e procederà possibilmente di pari passo con quest'ultima. Art. 3. Per l'ammissione degli allievi nella scuola agraria richiedesi : 1. la loro pertinenza alla provincia d'Istria ; 2. che abbiano almeno compiuta 1' età di anni -14 ; 3. che siano d'incensurata condotta e di robusta fisica costituzione; 4. che abbiano assolto con buon successo il corso de''a scuola popolare, e quello di ripetizione: 5. che nel relativo esame di ammissione, tacciano constare di po-ssédere sufficienti cognizioni nelle materie, che vengono insegnato nelle suddette scuoio. Art. 4. La inserzione e frequentazione della scuola agraria non saranno vincolate -al pagamento di tassa alcuna. Gli allievi avranno alloggio e mantenimento nello stabilimento-agrario. Il trattamento farà conforme alla loro età e coir-dizione, ed allo stato futuro, cui vengono preparati. Art. 5. A spese del fondo provinciale saranno fondati pegli allievi appartenenti a famiglie meno agiate dei posti gratuiti, nel complessivo di 18. — Il dispendio per ognuno dei posti stipendiati viene preli-minfc-meate calcolato a fior ; 160 annui. Ogni allievo dovrà recare seco peraltro nello stabilimento agrario, i ueee.-sari indumenti d'inverno e di esrate, la biancheria da corpo e da letto, una coperta, ed una cassa, entro la quale riporre i propri effetti. Art. (5. Allievi paganti, siano essi appartenenti alla Provincia, o forestieri, verranno accolti nell' istituto agrario, in quantoehè solamente lo permetta lo spazio nell' edilizio di abitazione. L' annua dozzina che sarà dai medesimi da corrispondersi al fondo provinciale, e te modalità del pagamento, verranno stabilite dalla Giunta provinciale, sentito prima nel proposito al parere del direttore della scuola agraria. Art. 7. Gli allievi stanno sotto l'immediata sorveglianza del direttore, e devono conformare la loro condotta alle discipline dell'istituto, ed agli ordini, che saranno loro da lui incartiti. Il regolamento disciplinare intorno stabilirà più da vicino le nonite relative. Art. 8. Il corso teorico pratico verrà ripartito in tre eorsi annuali, ed abbraceierà le seguenti materie d' istruzione : ì. Esercizj nel leggere, scrivere >c fere di conti ; TI. Storia naturale: elementi di tìsica, zoologia, botanica, chimica, e geognosia, ceti ispeciale applicazione -all'agricoltura.; UT. matematica, geometria pratica, agrimensura, livellazione, e disegno lineare ; IV. Agronomia: coltivazione delle diverse 'piante, allevamento degli animali, e tecnologia agricola, congiuntamente -ali' esecuzione dei relativi lavori mediante gli stessi allievi. 11 regolamento didattico fisserà la meta, ed il piano d'insegnamento. Art. 9. Il personale insegnante della scuola consiste" a. nel maestro dirigente, ed amministratore del predio agrario, coli'annuo salario di fni. 1200, abitazione e mantonimento nell'istituto stesso; S'.ti h. in due sottomaestri,. coir annuo salario di fin. 500 per cadauno, ed eventualmente in un solo sotto-maestro, eoli' annuo emolumento di fui. 800, abitazione e mantenimento nello stabilimento agrario. Col maestro dirigente sarà di; preferenza, convenuta una ferma di servizio per un determinato periodo» di tempo. I sottomaestri saranno assoggettati ad un conveniente periodo di prova,, prima della loro definitiva conferma nel posto. Incomberà ai medesimi, e qualora vi fosse un solo sottomaestro, a quest' ultimo, oltreechè 1' obbligo della istruzione nelle materie ausiliarie, anche quello della sorveglianza degli allievi dentro e fuori della casa, della tenuta del conti, e della: controlleria nell' amministrazione dell' istituto.. Art. 10. Allo stabilimento agrario sarà aJtressì addetto, sotto la immediata dipendenza del direttore, il basso personale di servizi®, consistente in un servo, e due serventi. Art. 11. L'anno scolastico c®mincia col I-novembre. — Non vi sanino ferie- scolastiche. Soltanto per motivi degni di riguardo potrà essere impartito agli allievi qualche permesso ai assenza. Art. 12. Alla, line di ogni anno scolastico sarà tenuto un pubblico esame a. voce ed in iscritto su tutto-le materie d'insegnamento- Seconde il risultato finale-nell'esame dell'ultimo corso, ed avuto riguardo alle-classificazioni riportate negli anni anteriori, verrà rilasciato ad ogni alligvo un attestato- di dimissione, net-quale sarà fatto constare del di lui contegno morale; cella diligenza, del progresso nelle singola materie, e della di lui abilità come agricoltore- Art. 13. La. direzione superiore doli a: scuola agraria viene esercitata dalla Giunta, provinciale, dalla, quale dipendoaltressi.il conferimento dei posti gratuiti Ui allievo, e 1' accettazione nella, medesima; di. allievi, paganti.. CRONACA DELLA CITTA.. . Dobbiamo pregare quelli che giorni son-o sorseggiando il caffè- déllft digestione- mi vaporoso areopago,, hanno giudicato la nostra cronnchetta troppa minuziosa e pettegola, di'scendere un istante dai cocchio dell i loro sfrenata fantasia e di; osservare con qualche attenzione il luogo in cui viviamo. Vedranno un paesetto di settemila abitanti e nulla più; dei quali due terzi sono composti da campagnuoli e pescatori ; che dal1 n. 7 in poi de! nostro giornale abbiamo dato alla colonna delle notizie cittadine la nuova forma e il nuovo titolo di Cronaca; appunto per occuparci anche deli-fé minuzie, avendo nutrito e manifestato il desiderio che dalle altre cittadelle della provincia ci mandassero a intervalli quattro righe informate al medesimo concetto, poiché in aggregato ci conosciamo già abbastanza, ed ora sarebbe utile pei tempi nuovi che s'apparecchiano il farci reciprocamente nota-— come in modo, egregio cominciò il cronista pa-rentìno — la vita interna di ciascun paesetto, senza arrossire della propria piccolezza e non curandosi di presentarla dietro lenti ingranditoci ; e saliranno infine che una cronaca l'ocalb non può e non dove interessare che i soli cittadini pei quali viene scrìtta, e che sarebbe follia l'esigere in e: sa argomenti, d'importanza provinciale- *■ * * i Dopo l'autunno del 1868; gli. esami del Pi Istituto Grisoni si fecero sempre a porte chiuse e noi vorremmo che rimanessero aperte. La domasi da non ci sembra importuna. Quando si ottiene ui successo bastevole, come- mettiamo pegno che a» venga in quel pietoso convitto, ove F istruzione f affidata a due buoni, sacerdoti e a due brave- edtf catrici, pei direttori deve essere una compiaccna ili poter chiudere F anno scolastico con prove pulì bliche, le quali generano sempre tra gli adofescel ti d'ambo i. sessi una nobììe e profìcua gara di: fari ammirare; e per chi ha insegnato una soddisfazioni ambita quellh- di procacciarsi la stima dei concili tadini, col dimostrare loro che si seppe impiegali il tempo utilmente;. In vanum abibunt verba nostra * * * Pervenne alla redazione la seguente lettera d uria guardia campestre non graduata-, che riprodj ciamo nella sua semplice interezza. Vengo- con questa- mia a targhe savere unj »• mia proposta^ onde che là veglia da lei apogid „- da e sostenuta. Sé frateria de metere in capo! »- le guardie- campestri una bareta militare, pea »■ chè le gabiano- da avere un destentivo anca sei » za bisogno, de portare e! palosso e per più dj » gnità-, e mi credo che ogni duna de le guardi » spenderave volinticri un fiorineto per sta bari V ta, senza caregar la cassa dei Municipio, ma ba » sta che el Municipio pennetessi. Questa fu la mi. v proposta la compatissa: se la trovarà becanoti d » torl'Ografia, go schritto a lei perzio che la inei V da quatro buone parole su la gazeta de la Provii ir eia del Istria, la prego de no starme a nomina ». e glie mando in questo piccolo sfolgio i mi ri n spetosi e grandi complimenti. _ _ j Se non avessimo timore di occupare coi mina scoli argomenti della nostra Cronaca troppo sp« zio del gionafle provinciale — il qua! timore ci c( stringe quasi, sempre a fare punto prima del necei sario sviluppo) circoscrivendolo a pochi e_ stremar ziti periodettà — potressimo dimostrare 1*importai za peculiare delle guardie campestri, e Futilità < impiegarle talvolta, come usavasi saggiamente pe io passato^ in- alcuni servigi della polizia, urbani ma appunto per quello che ora abbiamo detto-ci-giuocofórza l'imitare l'appoggio chiesto dal buon pc pelano alla sola raccomandazione che venga fati conto della sua proposta, la cui effettuazione va rebbe a rafforzare lo spirito di corpo che da. qua che tempo ebbe- a: scemare. * * * v Alcuni membri della Società Operaia ci pn gano di manifestare la loro opinione siulla scell del luogo, ove si dovrà inaugurare la bandiera ti poche settimane. Essi propongono che imvece di a tendere le tenebre — come alcuni altri vorrebbe! por poi chiudersi nel nostro angusto teatrino a ire affollatissimi un paio di ore tra le puzzolen-jombustioni del petrolio, venga piuttosto fatta la iraonia di buon mattino sul Campo di Marte, aria aperta, alla luce del sole. Questa funzio-dicono, che per sua natura chiede la maggior sibile pubblicità, la otterrebbe piena su quel va-prato, sul quale qualunque potrebbe intervenire iza timore di recar disturbo essendo sempre il i venuto ; e sul quale probabilmente affluirefcbe-anehe molti contadini delle circostanti colline, at-ati dalla novità della festa. E lì, in tale solenne celione, in cui per la prima volta a Capodistria onderà il vessillo della fratellanza popolana, quan-commovente non sarebbe uno scambio di amples* tra i nostri operai e que' foresi, vittime di per-e insinuai?ioni : Aggiungono ancora, in sostegno la loro proposta, un argomento «economico, im-rtantissimo per una società di mutuo soccorso, quale deve usare nella 'circostanze necessaria-ente festevoli soltanto la pura decenza e non lo Irzo, quello cioè che la decorazione notturna del latro verrebbe con spesa molto più tenue surroga dall'amenità mattutina della campagna autun-le. Ci persuadono. * * * Fu fatta la giustissima osservazione che la sfittai Teatro Sociale, nella quale da qualche gloriando a collocarsi la banda cittadina, non sia opalina per la sua istruzione, perchè il babellico imore degli strumenti., che sempre in un scuoia musica precede i concerti, introna il centro del-città, e perchè l'esecuzione pubblica delle sona-, udite ripetutamente alla sera passeggiando la i del Belvedere e la piazza del Duomo sceme-di allettamento ; e quindi taluni indicano come »go più acconcio quello dell'antico Vescovato, il ii uso gratuito, già altra volta ottenuto, conferirebbe egualmente le saggie mire di economia. LA LIBURNIA ECCLESIASTICA. (P.) Altra fra le carte geografiche del Conserva-ire potei vedere ed era della Liburnia ecclesiastica isulare dell' anno 530 deE' Era volgare, nella qua- i comparivano li Episcopati deille isole comprende li territori delle città litoranee, così ohe'Ogni [escovo aveva abbinate due diocesi, come oggidì [rieste e Capodistria, Parenzo e Pola, non fuse ii un solo corpo. Disse che non era caso questa ■inazione, ricordando come la Liburnia fosse «posta di quattordici corpi politici. Al sig. Lu-tiani si deve la scoperta del tempo nel quale furono create questi Episcopi insulari ed è il 530 ii sei anni posteriori alìi Episcopati dell' Istria Ae risalgono aì 524; seppure Pola e Trieste non li hanno preceduti di alquanto. Nella Giapidia due soli Vescovati si erano creati oggidì conosciuti sotto nome di Modrussa e di Corbavia Siscia nella Pannonia superiore prossima. Quell' anno 530 segna 1' anno di creazione dei Vescovati nelle colonie dal ma ti ne Cisardiane, moltiplicate poi nel 532 due anni più tardi. Non è meraviglia quindo che Drinovo presso loire, che fu il luogo natale di S. Girolamo, non avesse a tempi del Santo, Episcopo alcuno, ma soltanto presbitero, come lo avevano a quei tempi le stesse città istriane, poi Vescovati a quei tempi, poi altri distretti ecclesiastici. Vi ha motivo di credere che Albona e la liburnia Cistarsiana fosse soggetta ad Ossero staccata da Imp. Carlo magno per darla a Pola, alla quale rimase abbinata. Tarsatica col corpo di Var-varia sottostava a Veglia, Lopsia ad Arba. Questa abbinazione mostra come le Città insulari della Liburnia avessero preminènza sulle litoranee. Le quali chiose terrestri oppresse e cancellate da pagani sorvenuti, furono restituite da Rè Sveritopulk non però i Vescovati, che in altra geografia furono ordinati Di Alboua disse che fu chiesa da sè, ancorché abbinata a Pola, ed aveva proprio Arcidiaco-nato, proprio capitolo denario, i Vescovi di Pola, vi risiedevano parte dell' anno, ed in Albona si tennero Sinodi provinciali. Poi Fiume ebbe Arcidiacono proprio. FIGULA ALBONESÈ. tln disegno in esatta misura dell' originale, inviato al Conservatore dal Dr. Antonio de Seam-picchio di Albona, richiama 1' attenzione delli I-striani sulle opere fittili dei Celti, aftteriore alle arti recate dai Romani. È di una lucerna da olio di cotto della dimensione minore solita dei Romani, rinvenuta fra il Duomo e la Casa dei Conti Battiala, a due tese di profondità sotto le fondamenta della Cappella di S. Steffano, fatta estrarre dai Baroni de Lazzaroni. Quel, secondo tradizione, sarebbe stato alla prima ciuta di Albona. È di forma perfettamente rotonda in pianta, di sopra ha largo imbuto per versare l'olio, 1' a-pertura pel lucignolo non è su tubo sporgente, ma entro il cerchio della pianta ed a metà dell' altezza, a quella medesima a cui dal lato opposto a' attacca il manubrio circolare. La metà del Vaso Sicché forma la parte inferiore sbalza a parete dì-ritta, allargantesi, la quale nella parte superiore bellamente rientra a curva, circolare, sporgente nel labro superiore. Il complesso, della forma non. giunge alla bellezza dei Yarii ceramici della Magna Grecia, ne dell' isole dell' Egeo, ma non. può ricusarsi pregio di bella forma. Non ha limbelli rilavati, n® bollo o, segno alcuno come- le lucerne romane. La porta è di argilla, però non purgata, conoscendosi ai punti lucenti, la presenza, di silice, della quale pasta non purgata si hanno, frequentissimi esemplali nei castellari interni, ed anche presso le città, an.-he di utensili domestici, siccome di cucchiai. La pasta romana ne è diversa per la diligente purgazione, per la. cottura,, le fórme di embrici a tavoletta dà muro tutta a moduli costante, la cottura perfettissima, frequentissimi, ì bolli. Da Albona partirono, le prime indagini e le felici scoperte di stranienti preistorici. In Albona facevasi la prima scoperta di vaso fittile anteriore ai Romani. Lo tengano caro e sia. di, eccitamento ad altre città. ANNUNZIO BIBLIOGRAFICO*. Annunciamo, con piacere la comparsa) fiL, un nuovo racconto dell' egregio triestino Paolo Tedeschi, professore nel regno d'Italia, intitolato "La rondinella dei portichetto. „ Ci duole che l'abbondanza di materia arrivataci prima di quel lavoro e'impedisca questa volta di. dettare un meritato. elogio biografico. Per ora basti il solo nome del; Tedeschi, avvegnaché i cortesi, nostri letto ri, conoscano da lungo tempo 1*esperta.e colta pernia del. gentile nostro compatriottas. Y ARIE TAL FORNO ■ SERICO > PORTATILE PRIVILEGIATO.. Questo forno consiste in una stufa di ghisa uguale a quelle destinate ad, uso domestico delle povere famiglie. Nel centro di essa avvi come in quelle la marmitta pure di ghisa ; se non che là parte superiore forma una larga base rettangolare di metri 1, circa di lunghezza e centimetri 60 di larghezza. Sopra di. tale base collocasi un oastello in legno e tale capace di contenere chilogrammi 50 circa di bozzoli, e questo resta inviluppato a guisa di parete da una lastra di ferro, col suo coperchio e mediante un foro in esso aperto vi. in- troduce un termometro per misurare il grado* I calore fra cui si trovano i bozzoli. Messa. 1.' acqua nella marmitta e prepara T apparecchio coi, bozzoli da. tuffarsi,, ai accende fuoco e dopo mezz' ora. dal momento dell' eboll zione, i bozzoli sono soffocati.. Cóme si vede la. cosa è veramente semplii ed utile in quanto combina insieme il calore uni do della- caldaja,. coL calo no asciutto che emai dalla tavola di ghisa, che si riscalda per il co: tatto della stufa s&essa. Del resto tale forno è sempre a disposizioi di quelli che vogliono visitarlo presso Empor dìt Sericoltura:, in Torino. ESPOSIZIONE INDUSTRIALE ITALIANA DEL 1871 IN- MILANO. L'associazione industriale italiana eli9 ha se< iìi Sfilano, ha deliberato-, di aprire nel settembi 1:871 una esposizione nazionalb riguardante ui parte dell' industria di quei prodotti cioè compri si sotto la denominazióne di. costruzioni: e 01 usuali. Questa esposizione sarà tenuta nel locale det UH Salone,, aiiGiardini Pubblici ed adiacenze, i quale avrà principio col giorno 1Settembre 1.87 e terminerà col, 30 dello stesso mese.. g 1:0 r n a l. i e r-a- JSAYIGAZIONE A VAPORE. fra (SA^^IDXS^aiA J '1 a 23 3 « >3 E : TI-CEYEKSA.. Iiieominciando.ool giwrno ].!' Settembre fino & nuovo avviso verrà, attivato (tempo permettendo), il seguente ORARIO PEI GIORNI FERIALI: Partenza da-Capodistria per Trieste I. corsa ore 7 1[2 aul. IH. corsa ore 2 1|2 poni. II. corsa » 10 » IV. corsa » o » Partenza da Trieste per Capodistria I. corsa ore. 9 ant. III. coesa ore 4 poin. 13. corsa « 12 mer. IV. corsa » 6 1(2 », Prezzo di passaggio Primo posto con camera soldi 40 Secondo. », in coperta » 30. PER LE DOMENICHE E GIORNI FESTIVI : Partenza da Capodistria per Trieste I. corsa ore 7 l|2 ant. ... „ 11. corsa » 10 ,. IH. corsa ore 6 pota. Partenza, da Trieste per, Capodistria I. corsa ore 9 ant. ... „ U, n____111. corsa ore 7 porr,. . corsa » 12 raer. 1 Prezzo di passaggio indistintamente Soldi 35 I; fanciulli sotto i It) anni pagano la mietà. Capodistria 30 Agosto 1871. L'Impresa.. Til\ DI GIUSEPPE TONDELLI. NICOLO' de MADOMZZA UsdaUore.