\ ORGANO DELL' UNtONE ANTIFASCISTA lTAtO-SLAVA PER IL CIRCONDARIO DELL' ISTRIA IN QUESTO NUMERO POTRETE LEGGERE: !..pagina: a) Le nuove misure nell’agricoltura b) Entusiasmo e compatteœza aïle assemblée gemerali dialFUAIS c) Baroilie ciïiare Y 2. pagina: a) Agent« dei C. L. N. U b) I coopeirateri di Salvare verso nuove mate c) AllFAzianda Commieiroiale «Prosnesso» di Isola 3. pagina: a) Sciovinismo grande-russ0 b) Da Haiti a Gayenina la quieta ri voûta negra c) Nuovo awemiire dagilii zin®abi 4. pagina: Notizie sportive Direzione . Redazione - Ammiiï. Via Santorio 26 - Capodistria tel. 170 ANNO V. No 230 Capodistria, Lunedi, 18 febbraio 1952 ABBONAMENTI: T. L. T. Zona Jugoslava e nella R. F. P. J. Anno din. 250.— sem. din 130.— Sped, ,1m c. c. postale. LE NUOVE MISURE NELL'AGRICOLTURA La nostra agricoltura mel passato è stata trascurata al massimo ed i singoli agricoltori erano oggetto di struttamento inumano da parte della classe padronalc. Tali \situ2z,ioni .e rapporti sono venuti a mutarsi radicalmente soltanto con la vittoria délia nostra classe lavoratricel sull’op-pressore. II potere popolare, conquista della nostra rivoluzione popolare vittoriosa, sin idai isuoi inizi ha sempre teso tutti gli sforzj per dare ail’agricol-tura e, di conseguenza all’agricolto-re, quel ruolo e quell’importanza che loro compete nella nostra economía in generale onde sollevarli dal som-mo grado d¡ arretratezza in cui grano rimasti per uno struttamento secola-re e spietato. Tali sforzi nulla perd possono valere ¡senza ii massimo ap-poggio e la niii larga collaborazione dei lavoratori (de¡ nostri campi. Proseiguendo nella sua azione per il risanamento della nostra agricoltura, il Comitato esecutivo del C. P. C. (I. Jia istanziato 3,688.00 din da suddividersi come segue: per il rin-novo dei vigneti, 97 premi per com-plessivi 1,145.000 din. per il rinnovo dei frutteti, 80 premi per un totale di 610.000 din.; per il rinnovo degli ulüveíi, 30 preimi deü'ammontare ccmplessivo di 100.000 din.; per mi-gliorare l’allevamento del bestiame, 172 premi, complessivamente 642.009 din.; pier la migliore conserv azione del letame ;e per la pre|parazione del composti, assegnazioni di 191.000 din. per premi ed 1,000.000 din. per con-tributi nell’acquisto del materiale a prezzi inferiori. Hanno diritto di concorrere ai premi le cooperative agricole 'di produzione e generali, nonchè gli agricoltori de! nostro circondario che si attirranno alie istruzioni stabilité per ogni ramo. I viticoltori ed i frutticoltori sono teinuti a provvedere alia piantagione, entro il 1952, d¡ nuove piantagioni su una determinata superficie e secondo i piü moderni metodi della técnica agronomica, suggeriti dall’Istituto per l’incremento dell’economia. I capí d¡ bestiame, concorrenti alia prdmiazione, saranno scelti alle fiere di Capodistria e Buie ed a domicilio presso gli allevatori intéressait. Le mucche iattifere devono possedere le caratteristiche essenziali di razza «Bruna alpina» e dare una quantità stabilita d¡ latte. I bovini da lavoro dovranno possedere la caratteristica del’bestiame da lavoro (razza podolica). II termine di scadenza del concorso ai premi è fissato al 31 dicembre 1951 e la Commissione giudicatrice — composta dai rappreisentanti deilTsti- -tuto per l’incremento dell’economia, dei Consigii distrettuaii per l’agricol-tura, delle Federazioni cooperativisti-chfl, dei fondi coopera tivistici e degli agricoltori — prenderá le decisioni finali sulle assegnazioni dei premi, decidendo pure, nel caso di eventual« inadempienze aile condizioni generali, sulla distritauzione dell’importo di qualche premio di piaggiore entità a favore dei concorrenti delle categorie inferiori, quando questi Ultimi abbiano corrisposto in pleno aile condizioni prescritte. ¡ Tali sono i termini generali del concorso a premi. Dettagliate istruzioni ed informazioni particolareggiate potranno essere assunte dagli intéressa» presso Tlstituto per l’incremento dell’economia, presso i Consign distrettuaii dell’agricoltura, j C. P. L. e CPC nonchè presso le cooperative. In ogni caso anche noi facciamo ri-serva jdi iornire attraverso il nostro giornaie tutte quelle notizie, informazioni e precisazioni al riguardo cbe potranno serviré agli agricoltori. Nel contempo saremo grati a tutti coloro che ci esporranno i loro pareri ed esperienze in mérito o collaborando in qualsiasi modo alla migliore riu-scita del nostro lavoro in questo campo.. ' Le cospicue somme preventivate non costituiscono soltanto un fine a se ed un incitamento alla sola conquista del premio. Nessuno supponè che i nostri agricoltori si impegneranno ín questo concorso soltanto con lo scepo di guadagnare del denaro. Sappiamo bdnissimo che SI rinnovo dei nostri vigneti e frutteti è una cosa non solo necessaria ed utile ad ogni singólo cotivatore diretto, ma che è un’impel-íente esigenza della nostra economía in generale e de| suo sviluppo socialista. Tutti sappiamo che l’allevamento dell agricoltura, poiché da esso rica-viamo il letame che è il «re» dei concimi e senza H suo benéfico ap-del bestiamo costituisce il fondamento porto a nulla valgono gli altri concimr. II tuffo è armónicamente ed insoindi-biimente legato. Le nostre cooperative, ¡ nostri agricoltori tutti sapranno senza dubbio valutare giustamente gli scopi e gli intendiménti del concorso per il mi-glioramento della nostra agricoltura. Ció è un compito d’onore ed una nécessita sentita da tuttii, che sará cer-tamente appoggiata ed il giusto premio ai meritevoli costituirá la ricom-pensa maritata alie fatiche sostenute per il progresso della nostra economía agrícola e, di conseguenza, per il be-nessere della nostra collettïvità. Febbraio 1902 Cinquant’anni fa la classe lavora-trice triestina ha offerte il sangue di 17 suoj figli in olocausto alia lotta contro io struttamento capitalista. In quel lontano febbraio il sangue generoso dei lavoratori di Trieste scorse macchiando d’infamia i mandant! del piombo omicida e suggellando in quel trágico episodio l’unità di lotta del proletariat triestino. Ricordando ora l’anniversario «legli avvenimenti sanguinosi del 1902, ritmando con ia memoria ai fasti ed ai lutti del movimento rivoluzionario e di fronte alla realtà oggi da noi existente — frutto appunto di tale lotta — ci inchiniamo reverenti alla memoria di tutti i nostri caduti, i mi-gliori figli del nostro popolo, poichè grazie al loro nobile sacrificio ed all’eroismo dimostrato da tutta la nostra classe lavoratrice, noi possiamo godere il frutto delle conquiste della lotta di libeirazione nazionale, d¡ cui i martiri del 1902 sono stati i prede-cessori. Non solo. Dai luttuosi episodi del 1902, dallo 'sviluppo del movimento rivoluzionario e dalla stria della nostra rivoluzione popolare, come di tutti gli altri movimenti rivoluzionari nel mondo, da tutto quello cioè che per i cominformisti di Trieste costi-tuisce «un vergognoso passato», noi possiamo ancora una volta dedurre come un popolo sfruttato non possa liberarsi dalle catene dello sfruttamen-to raggiungere qualsiasi conquista, senza una lotta lunga e difficile, senza sacrificj e spargimenti di sangue. LE DISCUSSION! SUL PIANO SOCIALE NELLA R.F.P.J. LA LOTTA DEI LAVORATORI per il massimo rendimenio I metallurgici della Slovenia propongeno I'aumento dell'accumulazione Î1 riarmo germánico e l esercito europeo COLLABORAZIONE GIOVANILE Le visite della gioventù estera alla Jugoslavia si íntensificheranno. Dichiarazioni di R. Chesford, segretario della sezione studentesca dell’Unione p Internazionale della gioventù socialista (Dal nostro corrisp. di Belgrado) Quest’anno, come negli anni passa-ti, la gioventù estera visiterà la Jugoslavia. Secondo le dichiarazioni del Comitato Céntrale della Gioventù popolare, le visite giovanili dall’estero saranno più numeróse che mai. In diverse region! del Paese note sopratutto per le loro bellezze natural!:, saranno organizzati dei centri internazionali délia gioventù. ,Tra, (mesti centri i più belli saranno suH’Adriatico: uno su un’isoïa pressa öcoenico ed un’altro nel golfo del Quarnero. Sulle rive del lago Bohinj, circondato dai boschi, sarà aàlestito pure un grande campo, bene organiz-zato. Oltre alla permanenza nei centri giovanili, *ai giovani stranieri sarà fa-cilitato il soggiorno nei più grandi e rinomati centri turistici. In una serie di viaggi i giovani stranieri potranno visitare gran parte della Jugoslavia. Sarà organizzato anché un viaggio su nave per 1200 km hingo la costa dalmata. Attraverso la Drina, lunga 345 km. i giovani jugo-slavi e quelli degli altri paesi scen-deranno con i kajak fino alla con-fluenza della Pira e della Tara e Sulla Sava fino a Belgrado. La maggior parte dei campeggi e viaggi si svolgerà- nei mesi di giugno, lugiio e agosto. Reçentemente ha visítalo la Jugoslavia una delegazione deü’Unione in-ternazipnale della gioventù socialista. In questa occasione Ronaid Chesford segretario per i problemi studcnteschi dell’Unione, ha scritto per ii giornale «Om'adina» un articolo nel quale si legge tra, l’aitro: - «Quaranta organizzazioai social-de-mocratiche di venticinque paesi, unite nell’Unione internazionale della giovent^i socialista, hanno approvato tempo addietro la formazione di un contatto con la gioventù popolare jugoslava.» L’articolista dichiara che l’Unione ha accolto con gran piacere l’invito del dirigenti giovanili Jugoslav! di visitare 11 loro paese. «Sefbbene la Jugoslavia incontri mol-te difficoltà, questo scamibio internazionale è facilitato grazie all’interes-samento del Governo yugoslavo e della Gioventù Popolare. La Jugoslavia ha aperto le proprie frontière ai gio^ vanï e 11 invita a visitarla per col-laborare con la gioventù jugoslava nell’edificazioncj degli obiettbi economic!, e come amici che desiderano constatare personalmente ció che han-no giá appreso sulla Jugoslavl.a i , I progiahtii dtei piaini sociadi dieilje singóle nepaíbibiliiehe sono attualmeinte ali’esame deffla commiisstone is'tituita presso Ha dlirezlone generale del piano sociale d»el Govelrimo fedieirale. Si stan-.no redigeinidfo ánfaffii, su proposte de-gíii cinganil repubblicialnli, nuovl iinidici orl'góniain! e tUsnutcndo su alounii ele-meiRitií idlsi pllaini reipuibtolk'ainii e fede-raie. Camisa le manohevoíezzie ríscon-tnatie meUe pircipoistie repubiMícane — l’iaiuimlenito dlalllie spese piiapûfjiciate per gli linweiStiiimieníli, ,1a sioittovaliuitazioine dei coisti 'dli prodúiZioine, del rispapmiio e. diell’aissiiiciuffazione dieflraecuinuliaziio-ne, priefissa diail piiano sociale federóle, ecc. — i .riispettlví pian! sooiali somo stat'i sotitopoiStii a nevli-sionie. Sono State cosí oonrette te propoirzliioni dai tasso 'd’acicumiulaziione par garantiré la sitessa, adottaitiii aiiouinl ppovve-diirtaenitá metodolotfei, per il cooirdii-niaimiento dial piano, dleliberata l’ent'i-tá degli invesítliirmeinti e dleltia .pianifá-cazione dieHl’attrezzatuira d’iiinvestimen-to, dhíiarita la quieSitioine dleiglii ,iinrve-stiiimeniti imimelnaini, coondiiniate le pro-porzicinl f'CinidíamenibaW per raccuimula-ziome, eoc. In genere la comrr~3&loine ha acciETtiafco che l’uiniicia pœislibiilità per raiggljungere raceuimíullaziione pez-vista è dlaita dalla iriiidiuztonie dtalle spese di piroidiutzione i,n genersile. Fría ¡ lavoratoiru deil’imdustria rae-1 ¡alLuirigiic.a in Slovenliia la dtsaüBsdorie su,l piano s'ocialie ha giá dato oititimi riisiuíltatii. La Ictita per ,iil masislim.0 remidiiraento delle faibbciiohe eid aziendie è diivenuta lorroaii la p-apoilia d’orddme in oigiii colflieititrivo dli llavero. I layoinaiMirí delie féririierie di Gu-Stíainj, Store e dlella minliiéra ¡dli mercurio dli Iidria, hianino riiiohiiiesto ad-diiriittuiria un aumento dieii fondi di aciouimuljaizlione poiché, im I&uiito ad atteinito ejs'airr*. hamino coimstiatiato es-serie r,airlmointiaire previsto al dli aotto del reate. Risulltato di ció è sitato r.Eiurrjenito del fcmido previsto per l’im-¿lUEitnia mietalltairgiica Idleila Sloveniia di ben 2 mlilliardi. di din. Goimipdessi-viamenite. La miaggior parte idiei «irisparml» deriva daiH’iscionomlia neill’impiego delle matarte pirlirme, dalla diminuzione dei maiteriiiali d¡ seairto, dalle nuove possiiibilità dii acquiisto e di, vendiita dei matériaudai consumo piü raaio-nalle deim’energia elettrica e dell’acqua, dai mligliioramiento dai proeesso tecnológico, dalla riaizioinailizzaiziione delllia prcdu-zi.onr, daHMmipiego dli comibiusíl-bile più eicopiOimico (antraeiite al posto di ciairtoo.n coke), diallla dimlnu-zíone deilliapparato amimiinistipativo, ecc. 1' mietlattluirigíidl di Mezüice! han no triasfbrmiato icomiplietamieinte il proces-so íaviQira-tivo. Essi hainino deciiso di riíoirnliiroi d'acoua durante le Pire not-turnie (per tale liaivciro veinigono iim-pieigate piompe, fuinziioinanti aid energía etetíiriicia, il cui iimplielgo, in base SOSPENSIONE TEMPORANEA A causa della comparsa neila zona jugoslava del TLT del’afta epizoótica e della maiattia delle unghie; infezio-ni impórtate! dalla zona anglo-ameri-cana del TLT, l’ammmistrazione Militare dell’APJ, ha ordinato la sospon-sione, a partiré dai 15 febbraio del movimento passeggeri e del traffico merci ira la zona jugoslava e quella anglo-americana del TLT. Il traffico merci poträ svolgersi soltanto per via mare, a Pirano. La sospensionei dei traffico non riguarda le persone di servizio delle due amiministrazioni militari, ¡ diplomaticii e i cittadini stranieri. Tale sospensione vale fino alia sua revoca. alte n.uove tairiffè, nisulita piü econo-miiico aippunto ineililie ore niottume) pea-iterando cosí un risparmiio dli 12—15 ntilíioinii di din., meinitipe ailtir! 12 mlillioni d dlin. veirriainno iríieipárimiiatit con l’iaiu-miento della peircientiuale 'de,l miiinetrale puro, ottieniu'to nella laivóiriaziiome da 83 a 89%. iNeüla diüs.cuislsiioinje sul piiaino sociale ai Ciaint'ieri «SteSa Rossa» di Pola,, i liaivio'raitiolrii dli quiel coSiiatitivo hanno situdiáto la posailbiíliá di impiiegare lia im;anodcip,e,ra pier ottenere nuove fontii di iintroliti. A tall uoipo è stato formata una commiisSionie che riesa-miimelrá tuttoi ill praoesiso lavorativo por aiujmeinitiare lia praiduziioine eid è stato dieciso che 11 cantleirie proidiurrá, utiilizzanido i materiali idli sciairtio ab-bainidonatli .nieil cantieipe, pairchatti, bot-ti e miateriiate edíliziio. La produzione dei parchettii, che potriamno essere piiazzat! anche suit tmieiricato estero, raggiiunigená ¡ 4.000 m2 aU’anmo, eqiuf-valenti al valore di oltre 2 mittoni di din. • Neilla fatobirloa «Dnava» di Osijek, nct,a prcid'utitlrliioe d¡ fllatmlmlfe,:!, i la-vciratoni hiaminia proposito delle misure, te coi attuaziiome comipicirteiré un r,i-sparmiio di 10 militan! di diin, I miiimatoiri dli Kcicevie hanno deciso dr «liimliiwaire dial loro cioillettivo gli elemeniti che 'dimiostirano di mon essore cosciieinti sul lavoro e di intro-durre ,¡,1 lavoro aidi acoordio in modo da eilievsire la pircidutitivlità de! lavoro e da rüiduinre il siuo impliago, sfruttian-dio riaizionialimiente il macchinarlo. Gom altirii .prowieidlimiantli, coimie ad esemipio l’implilego piiù eicoinonniioo dlel leiginiame, la cciniserviazioiiie e la cuira degli at-tnezzü, liaiumieinto dlella proiduzioine dei lavoro diurno, ecc. eissi pohranno rag-gliiunigerie la cifra di 300 naiiiHioini par i fcinidi di aociumuiiaizionie. I! coE.ett.ivo dli lavoro dalla «Vartex» di Zagabria, oon 1:1 miiigiioramiento qiuaiitativo delila însûiduzieinie. coin • la riiduziioine ail miinlimo deigffi, scartii e con Televamemto delta pro.duttiiviiità dei 'lavclro miadiiarntfe l’imipegnq dei aimgol'i operai e um’cirigianiizzazione piü cazlüomiale del precie,sso d'i piroiduziione, potra raigigiiuimgieire uin fornido di ac-cpmu^aiziome1 suipariiore di 243. miffioni di diniarii a quellilo s.tabiilliito ■preceden-teimiente. DELEGAZIONE TRIESTINA ricevuta dai comp. Tito Giovedi scorso lil maresciallo Tito ha ricevuto a Brion¡ una delegazione deli’O. F. di Trieste. I delegati hanno esposío al compagno Tito la situazione della ipopolazione slovena ed italiana della zona anglo americana del T. L. Tj, avanzando alcune proposte e chirlendo I’aiuto del Governo fedérale nella soluzione dei problemi vitali della popolazione, in partico'a-re di quella slovena. '11 compagno Tito ha prcmesso l’appoggio e i’aiuto all’O. F. nella sua lotta per l’uguagli-anza de! diritti della popolazione slo- vc.na e per i diritti democratici della popolazione triestilna in generale. I delegati sono stati intrattenuti ad un pranzo offerto loro dai compagno Tito cui ha partecipato anché il compagno Bakaric Vladimir, presidente del Governo della iCroazia. Rilorn^no Sempre p¡u números,i sono i profu-ghi che dall’estero ritornano in patria. Negli ultíimi giorni é rientrato da Parigi, ove si trovava dai 1948, il dlr. Vukobratovic Mane, ex m«ra-bro del Comitato esecutivo del Parti-to contadino, una delle piü note per-sonalitá politichel in emiigrazione. Prima della sua partenza dalia capitale tráncese, il dr. Vukobratovit ha indi-rizzato ai profughii 'una lettera nella quale, ira l’altro, dice: «Parto poiché sono certo che un vero ifiglio della patria non puó trovare fortuna fuori dalla térra natía. Ritorno in patria per condividere il destino idfeí mió popolci Cosí lleve agire chiunque guardi in íaccia alia realtá.» II riarmo della Germani'a occiidien-tale e la parteeiipazione di questa alia ccmunitá militare euroipea, sano stati ai centro dell’aWenlzione internazio-nale nelEultíma settimana. Il dibatti-to, svoltosi ?! Bundestaig di Boinn e le condiiziani poste dai tedieschi alia loro pairteoi'p.azione all’esercito europeo (tira queste la cessiazione del- regime di occupazione e ,1a scarceraz.io-ne di tuitt'i i qrimiinali dii guerra na-zitsifí detenu'fci) hamno confermato le 'P'retoeciupazjáhi dli caloro che non hain-no mía,i ceasato di avere dei ser! dub-tOii sul riiairmo della Germania e. so-pmatutto, hanno g-etta'to rallarme in mumerosi ambientu francesi. II progetto di nlarmare ,1a Germa-nia rientria nel quadiro della pOllitica gemenaíle degli occiidenitali, il cui punto formo é la necessitá d¡ creare una barriera, la piü solida possibile, da opporre al pericolo di una aggress'o-ne da 'parte dell’Unione Soviética. Si tratta di un progetto che ha incontrato peró una primia coindizione limitativa nel fatto che siamo a solí poohi anni di distamza dalla fine del-l’ulUmo cqnfl'itto monidiale, scabenato dairiiMperiailismip tedesco, e che quin-di notevolii e grustlficati sono tuitti i duib'b.i e tutt.i i sospetti per la costi-tuziome di contingenti militiari germa-ni'ci. U.na secomida conidlizione limiita-tiva é pappresentata dall’oipposizione di larghi strati idelilo stesso popolo te-diesco, nei qual'i divlene semipre piü estica l’ii'dea d|¡ veidere i giovani te-deschi vesitiire nuevamente Funiforme, a tra cui si va idiffon'denido la parola d'ordine «senza di noi» in rii-fertmento alia posisibiilitá di un con-fliitto tra 1'Occidente e l’O.riente. Tra qúeste due condizioni liimitati-ve si é svolta la ¡política deglil occii-dentali, caShretti a mitigare da una parte le appirensioni della propria o-Pil'nione putobliica, sopratutto in Francia e in Gran Bretagna, eid1 a concederé daill’altira parte il piü possibile ail governo d: Bonn per sollecitarne la collaiboraziane e per superare l’os-t i lita dei te'descihi all’id'ea del riairmo. Ne é d'erivata una poiiittea contradldi-torüa, piena di riserve e, nel comples-so, controproiducente che non ha rag-giunto i suoi obietitivi; La preparazione alie assemblée annuali dell’UAIS nel capodístriano Entusiasmo e compattezza caratterizzcmo le pa¿JEÍ£]}Í I frontisti smascherano pubblicamente i nemici del popolo Alcune deficenze riscontrate nelle organizzazioni alla base La V. U. J. N. A. ha emana!o il Bol-le'tino Ufíiciale n. 1, per il 1952, con-tenetate le disposizioni sulla disciplina del traffico merci e passeggeri ira le zone jugoslava e britannico americana del T. L. T., la R. F.P. J. e Testero. Lia- priepariaziionie aille assemblée général! dell’UAIS nel dlistirietto dii Ca-pcidiistria proicedie spiedliitaitniemtie ed in geneira sodldiisfacent'emientie ¡n tutte le IpicÉOItà. A PIRANO A Piiirano Fattiiv.ità si stia iintiehsiifli-cando feblbiri'limiemt'e 'in vista delle piroiasime aisisieimlbilee ctoe avranno luogo il 22 c. m. La. setïliirniainia sccirsa si sono svelte rüuniiomii! di miassia pineli-miinari dei memibr! diall’UAIS con una PE|?tiecÇ|paziiome motevolliBÈlima di cit-tadiiinii. Ciiirca 1000 peinsoime hamino gne-rrjiiito leititiarallmiente le sedii dall’UAIS e l’ontiuslasmo è stato venamente granide. Nielle diiisciuisaioini sonq venuti a giallla viacii angoimientii di cainattare orig.air.liizza'.ii'vo, potiiticp ed ecoinom'iico, per i QU'Elli i membirl deill’UAIS han-no dimoisitiriato griandliosiimo interessa-mento. Tria l’altro i miemibni deill’UAIS dltl II. aetitorie hanno .riiipirovato e con-diainmato sievieraimieintie l’aigiire dei inoto agente dieil C. L. N., BenoÜMU Tar-cfsio, eid aipipco'vato uma miozione d'i proteiita da tnviiiciasi al Goveinno ita-Iiiaino' pet- ill vergogneso prqciasso di Luccia. Nie! II. niioine ciittadliino, initie-ressiainfi sono s'jat.i g'ill Iniiletiveinti di Viieizzoli Romiaino e Troisit Liomella, epeimienfii ohe, laisclàtiiisii un plriiimo tempo iinflluienzare dai «ciaimipiioiniii» dai comiimifoirmlsmio triiiesitliiniov hanino rti-ccinicisciiuto piubibliiciamiente il loro enrome. Lia Tlrost Li-omella casi ha cioin-oluEio il suo iinterviento: «Ghiledo ai ccimipiagnii di aieciettarmi mellte file del-l’UiAiI'S imipeginiainidomi di lavorare in avveniiire soltanto per il berne dalla nosilna classe laivcraíiricie.» Ailla rii'unliicinie sono stati pure scelti j,' ccmipaginli ohe vermainno propost! quialli cnnidiidaiü aille elezioni delle nuove dfiniéenize di base aile as-sem-bleie genianaCIl, mentir« le seziomii fem-rtiliirinii deriFUAiliS dai peinte loro si sitiainmo pure preparando con lena, IN ALTRE LOCALITA’ Ad Isola e Oaipodiistr.ia pirnsegue iin-tanto 'l’attiività ipreparaitarta. Nelle basi ogrni sena venigono temute siste-maiijcamiente le riuinlionli predlimiimari. La parteciipiazione a talil riuimiomii è veirairr.ieintie motevole. Anche le sezioni dellFUDAIS hanno giià rliuinlito le loro isicinitte e dl'iscussö siul ’proiWlema delle eleizionii dcù.FUAIS e delle dimigenzie delle seziicmii steEisie. Anche a Buče, Labor, Gleims, Siiic-clici’ie, Lcnzano, Piairiezaigo, Semedella, alil’VIII, IX, XII e XIII onganlizza-zione base di Isolai sono giá state pórtate a telrmilme le asisembtee generali e le eliezionii dalle nuove diiiri- ...mu.........mu.......i.. ....................i.ii I VERI ARTEFICI E FAUTORI DELL'ANTICLERICALISMO Anrivati a questo punto e prt.ir.ia di centrare 11 nostro obiettlivo su un’al-tna delile famliiaeraite canagiiiie ©nmi-daíe nel «Oovo di via Cavana» a Trieste, iriitemiamio oipiportaino, anzi do-yeii'oso, p re metiere alcune precisar zionli e chiairiimient'i per ,¡ nostri letter i. 'lOosi, a chi abbia nipcrtiaito lUmpreis-siionia, dail finale dielte ultima puntata súliFoiperato mililViaigto, delittucso e nefasto del genio dal male perso-niflicatp d,al Slrotič. che qucEti (tcom-taato mal suo amblzioso soano priincii-pieisco arciviesfcoville e lilbelriaito dal suo comipT'oe Santi,n prilmia, dalla esipiia-ziicnie idli peina « pol sattriatto dallo siteisso alia ,giiuisitliz,ia' del pOpo'l'o in Capoidii'Strii.a) dopo ill magg'io 1945 non abbiiia più nuodiiuto agli aibiitanjn, so-praitiutto alte vibtime del fascismo, dieila mosbra Regicne. dotfcib'i amo pu.r-ícopipo precisare che il Sirot id - reso ancora piiù aetioso, pérfido ed idlro-fobo — ha di gran lunga esteiso la sua azione perniciosa e maléfica. Tenuto conto peró che deil’oiperato fumesto, dalittuoso e malvagio del Strotič,, a seguiito del magigio 1945 si è reso mialtevadoire il paslor'e del-l’antioriisto Saimtin, di oui egli è . il consiigliere e l’amico fi'diato, di tutto oiô parteremo pot, trattegigiianidio la fisura della magglore canagllai del «Govo», ossia del Saniiin, PAROLE CHIARE ■Ber .quanto u'ifleübe pot lia figura mioriaie, .sotitio .i.irMleasi e nei rapport! con l’altro \ seisso del Sirotič, ugual-trirtVe rinvlamio ii nostri al seguito .'uanido — tnatteggianido 1e «doti mio-i.-iii» peth cuii si ccinitraidldiiSjinguevano i memihrii' diel clero «ital,i artist,im!» e pernio nomiiicl aperíii dleíló «stavofilo» v.eiscovicl Fcistr — ooir.idchebemo, sul mogigio,' qui,alle lumiinciso ešielmplo, quel «buon» pa.rroco di Salvors, dem Giio-vanmi Go-lfetto, il, qiuâllie, griaale ai meted: dal tubto specicilii dla lui usaiti r.eHo iniseignaim'entio dèltia doibtriina, ori-ßbiiana alle bambiin,e 'della sua par-rOiecihliia, pier form,arine defflie «giiovaini catt'cüütShe ftiallane puriisáiimie» sli è menit ato uma condamna aid' anni tre e misai sel di cancere maH’aigosto 1937 con la moti,vazi cine che lo stesiso párroco si era reso «colipevolie di abtii turpi sulle bambine» educate alla «virtù» con que! siuo partiicolare metodo- In» quella occasiicine i noairi lebtori poti-ar.ino r.ipiprendaiie anche de.i par-tlcplar.i punto ediiif'icon'it.l sul rapporti tatercorirenti fra ¿1 .norteo esufoeyante m;or.,:„ ■Çl’i-ioijiiî e la siupeirlora delle sucre aiddlïibte ai servizi di cudna del semliniairlo. di Caipodialria dove peró, (al contrario di quanip awenivia, nel-ia rieaiidianza arciivescovi'lle goniiziana dtel Siirotií) il comíanidlamiemito del «du-ce» di «daré f.iigti ailla Patria» non era csservato. . Infteiti, quamdo le «onde selviagge dieiglj slavo-comiuiniiisti, asBeiháte dli san-gue itiailüiaino e cristiano, hiarano por-taito la diisitruzione ed iil saccheiggio entro le .sacirie mura d'ovie vienivaino santamente allevatii 1 niuavii leyiiti, della Ghiesia®, o miegllo — usaqido, la noisitra «lluirliidlai prosia» « lase i,anido quel firaqarjo puirissiimo ed ¡elietto a «Vita Nueva» ©di jai suoi confiratellt di Azioine Catitoliica — quiainido nel 1947, i,n coinsaguerazia degli ilmciidenti causaiti iin Ciapodistiriia da,l veisicovo Sianíi'in, con la 'sata sfida provocaitor.ia allle Vi'ititiimie del falacísimo, veimmero efifeiíibuate delle perqiuiaizioni net lo-oai’ji. del ipri.eiÁrFitio siclmlinairio, alilora neille Mliliiali e cáete» stnnze dei «,pu-riasimii» levihi vanimeiro rinvenutii rite-vaipíii cj'Uiainititativii di plreseirvátivi od aniXifieconidaitivi che dir s¡ voglia. Se poi ci foisse oh! imtiravvedesse nei nostri senitti un quatsiesi -moven-te, sicoipo o flna'l'ltá anti.iicleriicalie, dob-■biiiamo sulbiitc] pirocliamiaire «he quel tale, o moin compriende il nostro lin-guaggiio, oppure che egli é in ma-lafedie. II fatito stesso dellil’aibiiá&o che noi .ponlamo fra '•« veseovi sul tipo del Seífej e del Foigar, che posisono de-fin’iraj «pastor! di Cristo», e gli altri! della levatura del Saratin, del Sirotic, Maogotiti, ecc, che noi pnciclaimíamo (fornendo le Tagiani e ilie pirolve do-cumienitate) «pastorii delll’amtlcris’o», é la dimiostraizione piü chliaira eid evi-dentie ohie non adkfiUento questii ultima al diaprezzoi, al biasimio eid a'la ooinidamma dlella persone oneate, come vaacoivii ed eciciíesitea tei' im gene: r',, mía com.e meimbiri inidegmi del clero e soipratuitito comie sltrumení.li te coimipllci del fascismo nelle sue malefatte, iRiitenliamip di aiver glte fomito suf-f'iióenli idlümiaritraizi'oni o prove docu-ír.iarjfai'ie, «ti l.-avenuo l’esaimie del com-po]ri.arr.ianto e diEill’iqperato tipiiramiente fasícisitia delle due oaimagílie fiiinoirk mesae a fucico, 'Ossia aititraiverso 1 due rininiegaiti e trgiBtcrt Beto? e Sirotiií, perché ¡¡ noiítri lettcirii pessamo giudi-ciacié sé sita piü appropiriiata a no! oip-ffacs a loro la tiaocAa di fautori ed art ©f i c i ditilF ant! clericalisimo. Ma su questo argoroenito, di imipor-trniza non tirasieuirabiile, ritorinenamo nelle conaiderazloní e deduzianii conclusive del nostro lavaro. gemze, mientre le elezioni svaltesi nel-l’orgianlizzazi'O'ne di Mointiginiano sano State aimmuOliate siu dedísítonie dtel C. D. dte'lil’UAiIiS perché non sii sono svol-te, a causa della tipascuiriatezza dli quiel comitato, comié prescrito dai i*e-gollaimeñ'to, vale a diré durante Fas-semtolea g,en,arene. Cosí ‘ bamché tuttii 4 meimibir! delil’UlAIS della. locaCiitá aib-binno votato, le elezionii a Montigima-no doveanno essiare effettuate di nuovo. ALCUNE DEFICENZE In questo tatenaificansii progiresslvo drtl’iaíitivitá priápárato'r'iia peró sono stiaie riillevate aneoira delle def.icenze, che, seippiur in costante diiminuziome, imicirlnainio e costiibuiscono un imipiedi-mieinibo 'Eli regioiliane svolgimento delle Eiss'smiblee. Aneara, sepipune spoiraidi-cipnrieinte, s,¡ lasclla a delle ecimimiis-sioimi ispeciia'H l’iin,carie o dli scegillere i caindiidatii invace di fair diéoldere sulla quiestiionie i miemhrii delFUAIiS melle riuiniionlli non tanto par questiorai di fownaliitá quanto par 11 principio della demociratiiiciitá dleH’UAIS come or-giainüzzaiziloine politiioa delle rmasse. Le corrimiissionl dli canidlidataupa vengano elettie sclUbanto all’aissemibtaa . generale e aid essie coimpeíe soltanto Faipiprova-zione d'ellla lista* dai candidatli p,re-sentatia alie elezioni. La III. sesEiome dial C. D. dell’UATS ha aíiprovato itl reigoil amianto suille aissiemiblVee gienerali dei mem.bri del-l’UAIS e sulle elezi-oimi delle diriigen-ze d¡ base e di conseguenza le or-ganiizzazioni inferior i devomo attener-sii sbrtettaimiente alie sue disposizioni, evitando scipmaitulito arbitrarie inter-pirietazioni. Aid esempio a Pilirttmo (¡per un certo tempo), S. Lucia e S. Piiebro s! octava la tentalea a sqpor-ane le efeoioni dalle assemiblete gieiraeiriaili, cona asso-lutiatnenite • in contrasto, con II rego-lzimento vigíente. Lo statuto 'jfflffiFUiAiIiS prevedle !a can-ce’lazione dsl membro dielil’UAIS che piar 3 mes! ransecuti'Vii non paghi la ou'Cfri. Non estante ció a SitrU'gtnaino sil val ovia con vocare Fassiemibfeia ge-mn-aíe ditli: mieimihrll sernaa aver prima prcvve,diuto all z-ii+iiro dellse quote pres-,oo t'uittli gli üsoriitiW'. Anoclr .semprie si nota qualche sipo-rndii.ca tendenzia, a svolgere troppo suipertliciiailimiente : prepairatlivi. Le re-laziion! per- le assemihlee v-engono pre-pana'te quá e lá affretitiata4niente, in ceirtii casi addii'rittuira alia vigilia del-l’assemhleia,, meindre gli ■ inviiti vengo-no in ceirti casi imviiat! a domicilio dell miembini uin solo glorio o peratao quiElche ora priimia delil’lniizio delle rüiuniiom!. Tal) miaimchevoilezza non so-no soltanto riiprowevoli perché dimo-stnaino saiperfiiciialitó e formalismo, mía costitiUiscono nella maggior parte de,: casi la ragione dr una insuffd-cente parteoipazione alie rlunion! e della riistrettezza nelle drsouss'oni sui problema speoifiel delForsamizzazione di base durante le assemblee, L’cstil'itá della Francia no,n é stata^ suipenata, e si é maniifesteta nuowa-mente in tutta la sua ampiezza r.egl'i ultirnl giorni sulla questione della Satir e nel rlfliuto opposto ralla richie-sta di Bonn di aimmi'ssione al patto atlántico. Lo splrtto con cui a Pa-rigi si guarda al riazmo tedesco lo ha statetizzato recentemente Herriot, il quale ebbe a diire a questo .riguardo: «In tale problema, in cui il mi-n'imo errore potrebbe essere morta-le, é raiochiiuso !1 destino deilia' Francia.» Inoltre la preoccupazioin-e dei francesi per il riarmo della Germa-hia é stata il denominatore comune del dibafct'ito svoltosi a Palazzo Bor-bono sulFiesercito europeo. Deputati d'i ogn! settore deM’assemblea nazionale s¡ sono levabi per chiedere solide garanzie contro il ritonno del militarismo tedesco. Una; diimostrazione 'dello stato d’-reimo esistiente all’as-semlblea la si é avuta poi nall’ap-plauso unaniime di tuitti 1 setter! al veochio dqputato Heuilliarid, grande linvalido della rasistenza, il quale, maligrádo le sue gravi conldiaioni fi-Siiiche, si é portato a Palazzo Sórbame ¡per ammontre i suc'i colleghl a di'ffidare della Germania L’cipposizíone al riarmo da paute di vari strati della .popolazione ite-desca, della quale si fauno portavo-ce i socialdemiocrat'ioi, non é ven-uta tneno ed al contrario é aocresciuta. Anche coloro che, In linea di principie, sono faivorevoli al itera», lo tenoo di mlalavogiiia e, In definlitiva, 10 arcettano cerne una liraavitafoile imposiEionie derivante dalla situazio-ne taternazioinale. ilnftae ben poco é slato otbenuto da! lavoro svolto per 'impediré che la situiaizione pio-teisse favoriirie una política d'i «revancha» da parte del governo di Bonn e dtei ciircoli dell’estrema destra na-zionalista,. 11 voto al Bumdestag lo conferma ohiaraimante. Il riairmo della Germiania, preséntate idagli occidental« a Bonn come urna concessiome ■conidiiziomata, é dlvenuito in definitiva uno strumieinto melle ma¡ni dei na-Bionalisti te'descihi per porre essi stessi delle coimdliaioni. Il punto termo della política degli occidentali é talle anche per il governo di Adena-uer, 11 quale sembra deciso a sfrut-tare al massimo la situazione. Tutto ció rapresenta un duro eoJpo pen 11 cc»tituendo eserciito europeo, 11 quale rischia di riimanere nel limbo 'dellei buone intenzionii, proprio alia vigilia dalle decisión! concluisive. QuaLe sará il des'.ino della comuni-tá militare europea lo si vadrá chia-ramionte dopo la prossima seesione del consiiglio atlántico a Li-sbona. In-tantio in niumerosi amibiaratis occidental! ci si domanda se gli amertcani, i maggioni respoinsaibilí dalla política eondotta iin Germania. aprinanno finataiiente gl¡ occhi sui, pericoli di' un riarmo tedesco rápido e scarsa-mente controliato. Renzo Franchi. NOTIZI E da teitto il mondo DJAKARTA — L’acceltazione degli aiuti americani per la sicu-rezza coilettiva, ha soilevato nel governo indonesiano una crisj che rischia di rovesciarlo. TEHERAN — Hussein Fatemj, ex vice presidente del Consigno ed amico del dr. Mossadegh1, é ri-masto gravemente ferito giorni fa in seguito ad un’attentato, per colpi sparatigli da uh giovane se-dicenne, fanático appartenente ai partito nazionalista «Fedeli flel-Flslam». TUNISI — Durante una mani-festazione davanti alia sede del Residente generale tráncese, la polizia ha fatto uso delle armi. NJQ tafferugüo sono stati feriti due agenti della polizia, in seguito al lancio di aicune bombe a mano da parte dei manifestante 15 sono stati gli arresti. ANKARA — L’ambasciatore a-mericano in Turchia ha invitaío ufficialmente il governo di Ankara ad entrare nel Patto Atlántico. PAM MUN JOM — I delegati delle Nazioni Unite hanno reispin-to la proposta della delegazione nord coreana sull’incluslone del-l’URSS fra le nazioni che vér-rebbero a far parte delle commis-sioni miste neutral« per il con-trollo delta tregua. La delegazione coreana ha presentato poi una nuova nroposta sulla compilazio-ne dell’ordine del giorno della conferenza per l'armistizio, proposta cui i delegati dell’ONU non hanno ancora dato riscontro. LONDRA — II cancelliere Aden-auer ha fatto visita al ministro üegli esteri britannico, A. Edén ed al sottosegretario dj stato americano, Acheson, trattando con essi sulla costituzione dell’esercito europeo. IL CAIRO — 11 governo egi-ziano ha deciso di arrestare i re-sponsabiii degli incidenti verifi-catisi il 26 gennaio scorsc), per eferirli al tribunale. Un treno militare britannico é stato fatto saltare, frattanto, sulla linea IS-mai'ia—Port Said, provocando la reazione del comando inglese. PARIGI — Gli ultim{ funzio-nari dell’ONU hanno lasciato Palazzo Chaillot, che ha ce-sato cosí di essere sede temporánea delle Nazioni Unite. AGENTI DEL C.L. I COOPERATORI Dl SALVORE S' AVVIIW0 VERSO NUOVE METE Che Almerigogna, Fragiacomo, Rovatti, eminenze grigie del CLN, fossero dei criminali, di fronte ai quali* * * * 5 * * * * * 11 * 1 i delinq.uemti comuni fanno una ben magra figura in tmateria di crimiinalitá, lo sapevamo, ma , che agenti di queisfi criminali fossero ad-difiittura ,(legij insegnanti quali Be-nedetti Tarcisio, Pettener ¡Silvana ed ii dott. Degrassi Amatare, nessuno forse lo sospettava, tranne i nostri organi di pubblica sicurezza che, do-po lunghe e diligenli indagini, sono riusciti ad individuare questi agenti p žgati del CLN, iil qurj'e si serve scpratutto degli eHImenti intellettua-li delte popolazione italiana per portare a compiimento i suoi ¡crimi-nosi progetti. Dopo l’arresto dei tre bei ccam-püoni ¡ dei'i’itaüanlitaH — l’organo magno del non meno crimínale Ates-si, i’amico ed i¡ conterráneo del dulce ei come taie «gran capo» delta starnpa fascista prima ed o, a d: quel-la democristiana di Trieste — ha ¡njziato, redendosi smrscheraío nei propri criminosi progetti, una nuova campagna concerneníe l’arcinoto ter-rore in cui vivono i «poveri italiani» della nostra zona. Stando a que; signori, il fermo (e la meritata punizione che dovrá seguiré) dei tre spioni da loro forag-giati costituirebbe Riña jpersecuzione degli litalis-nl. Bisoglnia riccnoscere pero che, in un certo senso, non so-no Iontani dalla verita. Iníatti in questo caso jsi tratta proprio di peir-secuziore di jjtailiani, anzi, | peggio ancora, di persecuzione d¡ ragazzi italiant, i quali hanno dovuto subiré le angherie e la poncuranza dei tre insegnanti in argomento, i quali, an-ziché svolgcre ccscienziosamente la loro opera di educatori dei ragazzi italiani, ccmturbavano ( loro Tanimo, frdnandlo il loro naturale impu so per il ¡progresso cultúrale e macchiandosi cosí della piü abominevole delle coipe. La Petterner Silvana, ex insegnan-te della scuola elementare di Porto-rose, alia fine dello scorso anno sco-Iastic.o ha ra,s:r)jnato ¡e dlimisiicni dalla dirigenza della scuola per peter meglio assolvere compiti ben ,p¡ú «Importanti». Iufatti durante l'eslatc ha svo.to una attivitá fervidísima ncl far opera di persuasioue fra i genitori sloveni, affinché maedassero i figli alia scuola italiana, quasi non fcsie bastato loro il cruciale periodo díjla snazionaPzzazione fascista e, adducendo a sur bisco'pr. Mi. aver operato «srdamente fra le ¡frmi'g ie italiane slavizzateir, cene, rd esempio: Božič. Piü nefasta ancora Popera deil’ex scistituto preside del Itete .ciassico di Capo distria. dott. Degrassi |Vma-tere, Jivelatoli pa:ad’no di'lll’eneeu-zione degli rpdini del C1N. il quaie esigeva ,dagli insegnanti di «non ro-vparsi Ja salóte)). lafatt; gli inse-enaníi del Liceo-ginnasio cspcd’slria-do non si soao «rovinata la saiute». Basta uno cguardo ni ,profitti conse-guiíi tíagli študenti ncl primo semestre per accertarsene. Sul to;aie degli študenti de! Liceo-ginnasio, i! solo 33,50 pcrccnto ha riportato Jvoti positivü; nella IV e JV ciaosct ben 36 študenti, su .4'!, hanno riportato vobi negativi. i, Ora, due s~no Le spiegszioni possi-btli: o che gil študenti nella jnaggio-ranza siano de; deficlcinii, ornare che l’oparato degli iinsegnanti é incosci-ente* Conoscendo ¡ ben.e l’EmbLenfe, debbiamo senz’altro scartare come assurda la prima ipotesi. Non resta che la seconda. Gli insegnanti, agfi ordini degli elemqnti del CLN, tra i quali, per Panzianità e la carica, íaceva spicco il Degrassi, hanno trascurato la preparazione, si sono in-fischiati che gl¡ študenti iapprendes-sero o meno le lezionj e per nulla si sono servi® dei imezzi didattici a loro dispesizione. Fortumatamente fra loro moiti so-no quellí cíe considerano l’insegna-mento una missione e che percid at-tendono alio stesso con icoscienza ed Eibnegazione 'nell’inlerese degli iat,u-denti, ma |Chc, ípuriroppo, si sono lasciati intimorird dalia pressione degli «apostoli», cositechè il Liceo -gimnasio di Capodistria è oggi ,1a peggioie scuola media dei nostro Circondario. Conseguenza lógica, se taniamo conto che ;n esso facevano il ibei’o ed il brutto tempo |i tipi ril: Ecgrassi, lil quale si è messo in luce già neilo scorso ottobre, quan-do ha fatto rifiutare ai propri allievi l’autobus che da Isola doveva por-tarii a Capotfistria, perché non tutti disponevano ,oirii oceitticii degli al'tri a©ricolto.ri ai, quali i loro veicichi hanno tramianda-to i,l terrore della igráinidline di cui Punta Salvo,re sarebbe panticolare 'bersaglio. Tanta feirmeziza e tanta fatica hain-no fruttato gli agognati- risultati. Man mano ele Panno prod?deva, mella con-tabllitá cooperativlsitiica s’aindavano ad allineaire le cifre: sessanta quintali di ipiselli, inovantaquattro di pomodori, oinquecento . ¡di, frumento, ventitré di cito e infine ventitré dii saliamini. so-no ci.fire scarne, nude ma che, anche nella loro nuditá, esprimono un’eipo-pea dli laivoro. Óiífto giorno fa i cooperatomi salvo-ri'jrji, n-ella loro assemtolea, hanno dato uno sguardio al passato, hanno fatto, i loro piami par l’avvenire. Dai quat-tro milioni e ,piü dii cíntrate, hanno messo nel fondl novecento mil a. Per il doman i. II resto se lo sano divisi. La loro giormata lavoiro ha raiggiunto 423 dllnari. Non é molto se confron-tato con quelloi dielle altre cooperative. Ma se teniaimo conto delle av-veríitá natural; che l’hanna ’trava-gliata, del fatto che la cooperativa ha idovuto paigare i siuoi debit,i e che non ipossíede un raimo 1 radidlitiizio qual’é la viticoltura, aliara i suoi .risultati possiamo mietterli al di sopra di quelli di Dalla, di Bule e di tante altre cooperative. Lie cifre hanno il loro valore, mía per' questa cooipe.ra- t'iva ha forse piü valore la frase progi un ci at a da un cooperatore: «¡L’ab-ibiaimio spuntata!« Parale che fanno punto a una serie di dubdi, di sco-raiggiamenti e di speranze, parole che sono un programma e la certezza per l’avvenife. M. B. Leggete e diffondete LA NOSTRA LOTTA Domani, martedi 19, avrá luogo a Bule 11 Plienum de'I Cemítala Distret-tuale dalla Gioventü. Il segpetario terrá una relaziione sul lavoiro svolto, tratbaindo >in particolar modo denle nuove iscrizicmi. Si prevede che la relazione safa oggetto di largo esame inquanto sono in pie'no svolgimento le elezioni delle organizzazioni giova-nilii. A castelvenere, Oscums e Seghetto te elezioini hanno giá avuto luogo. A Teirretoianohe, S. Giovanni, Bibbali, Vililanov a e al Giinm-asi o craato di Bu.e si sono avutie le riuniiomi pre-ielettorali1 eid é pneVistia per ( pnoissiimi giorná la convocaeione delle aissembrlee per le operazioni di voto. Tu,tía questa attivitá si svolge lode-volmente. La gioventü in genere ne é vivamente ¡nteressata. Sopratutto i giowan'i dei piiccold borghi sono entu-siasti delle loro organizzazioni, le quali suppliscono con sale di lettura e vari tratten¡mentí sérail alia man-canza idii spettacoll cinematc graf¡ci e: teatralii. A Buie si renderanno l'lberi fra breve alcuni Iocaai che adeguatamen-te brasformati, accogiliier'apno le orga-nizzaziemi glovanil'i. Questa «Casa denla Gioventù» avrà una sala da gioco con biliardo e tavolo di ping-pong, un’altna per scaccihii e dama, e la toi-b.i,craca. Oilírq al .comiitato distrettuale delta govenitü, vi avrá sede l’orgainiizza-nicne della «Nosíira infenz a». L’apei'tuira deCila «Gasa dalla gioventù» ccmhrlibuirá notevolmante a di-stogKere i g'iovani da bettete e caffé. Legando 11 loro Interesse a tornei vari, g.ite, escursioni, mamifestazioni sportive, l’crgamizzazione potra fop-maníii a unía sama leducazione politico — morale. . PœuUè... La Commissiione per gli Invalidi rd-lascia delle dichiarazioni concernenti la girabuità di spese per vlagg.i che, in effetti, non hanno attuaizione, data la manicamea di accoridi con le società au-totriasipor'ti e motivaindo perciô le proteste dleigli invalidi chie devemo sborsa-re dii tasca propria, le spese dei viaiggi per CiontroHi sanitari od altri? il CPC di Uimiago non ha risolto ancora la quesibionie idialLe iterrç aibbanido-nat,e dai colcnii che l’hanno ricevuta con la ri'fcirma agraria? esisitomo ancora neala campagna di Umago terre .inc oit i vate, mentre alla cooperativa di produzione manca terra? ALUAZIENDACOMMERCIALE„PROGRESSO‘DI ISOLA Il Cofflitdto amministrativo ha saputo trovare il giusto contenuto del proprio lavoro La defimiziome piiü appropriiata conce,mentó la attività deii con,si,gil opérai e dei loi'o comitati ammin-iiStratl-vi nel nostro paese sarebbe quella di una costante evoluzione. Ció Vale ,per il caimipo prettamemte lindustriale, ma non per quel,lo commerciale dove tale attività segue steintatamente queila dei compaigni dell’industria anche per la pa,ubico,liaritá che ha il lavoro melle azieinde çomimerciali. Partiendo da questi presupiposti, è stata per no! gradita sorpresa riscon-trare ,1’attivitá del comitato ammini-sti'aiCTvo della Azienda commerciale «,Progresso» di Isola aU’altezza delle esigenze, pur potendo fare qualche riiiiievo anche ad essa. Par,llamo del Comitato ammmistrativio perché di u-na vera e propria attività del consi-glio opéralo non si piuó ancora parlare, dato che Taz'iemda é giovane, IL COM1ZIO DEGLI ELETTORI UMAGHESI IDA B.USSANI. PIU' VOLTE LAVO-RATRÏCE D’ASSALTO DELLA FABBRICA «DE,LANGLADE» 11 Comitato Popolaire Ciittadlno di Umiaigo ha convoicato il comizio dei propirii elebboir! per renidierlli edotti del lavoro svolto dai comitato stesso nel-ranno 1951. Sommaiti ¡ r.isiuiltati di questa: riu-nicne, possiamo definirli m,edic,cri, particolarmeinte per la soarsa parte-cipazione alia disoussiome dei numerad eléltc;*: pmesenti. E’ stato a proposito Tínteirveinto delTelettore dott. Italo B,alianza che ha invítalo i presentí a fare un punto sulTaibjtbuidlime paesania; di criticare aglli ángpli, nei-le; osterie. eicic. passain¡do a un sistema democrático di critica costrutti-va, nel momeno e nel luogo. ido,ve esr sa potesse svolgene la su,a funziome, come 11 comlizio iin censo. E,gli ha sot-tciUneato la necessiitá per glf elettori di considerare Umago una, cñii.tá nostra, dove viviamo e vivir,emo e il culi benessere e progresso dipendeno appuinto dai contributo m,orate e ma- UN4 VISITA AL SAPONIFICIO IM SEVERU REGOLARITA’, 1PERFETTÖ E VIGENDEVOLEINIEGRARS di innumsrevoli elementi danno la suggestione di magia Il ciclo productivo di una fabbrica — qualunque esta si a — ha seropire qualcosa di mágico. Nlente magie intes,e ¡n senso medie vale, s¡ capisce. Uno stabilimento moderno é tutt’altro che un antro oscu:o at'itatb da uno «stregene» alte ,prese cc,n süorte alarn-t.'icchi e formule aistruse >e mtsrer.ose. La fabbrica di ciglgigiormo vive alia piaña luce del se,le: da una parte all’al'tta del suo corrpñssso di' repanti, dial «cuore» alia «periferia», dalle mac-chi'n e arríY opera i tutto é 5, 'in crcr.'i zz ;,* o come in moviimento di un orctogio. — E’questa severa regolaritá, questo per-fetto e vPer,devele inter¡iir?. r al mo-mieinilo voluto di ;nnum,erevol: e'iemen- ti che dá la suiglgestione d'i non so quafe magia. Cosí .pensavamo aggirand'oci per i ■reiparti .dello stato:Kmento Salvetit .di Picaño. Ci tipcomipagniavá- il ccmipagno Zarnpi, uno de', ipiü a-nzi-ani meiribri del eciViattiivó. Montne eg'.i indlcava aua e iá con la mamo e sipiegava le succezsivc fas! della prodiuzicine d>el sapeme, lo guardavamo di sottecchi d've:*'erdi-ci a immaginorlo un mago nel suo labor átomo. II «mago» rf mesúa' ima pompa mecer,nica e quzndi ci porta'al primo piano dello stábilimieinto. Qui tirón,eggtano 5 igrosse ca’daie che varano dalla ca- pacita di 30 q. a 300. Cosa bolle M dentro? Un ilíquido /fnisterioso, siirani filtri e nolverine? Nient’affatto: sem-plicemente oto. segó, grassi vari e soda caustica che la pompa da noi vis'a ha coindotto su. ' Ritormamo al pianterreno. Dava-ti a noi boirbott.a urna strsima maochina. Tentiam.o dii nicordare Sie nella stoi'ia del medioevo si faeeia ce,rano di un s’mile mesbro. Quando piroiprio 'la rno-stra fantasía stia toar Utoiorett al voto, «eco che 11 «miago» ci Tipo'ta i i-iíne-dialbilmen1 e ,a berra. E’un cnmuniss'mo cilindro miescolatore ci dice. Brofumi ed altri ingredient'i si me'scolano qu'i Ella pasta che se,ende d lie cal dote. Non sapipiamo rassegnarci a consi-der'-rci in un’ialtra epoaa che non sia i! medioevo, e davaintfi a una langa • migciohina tutta griigia ci freghíramo 1« mani fantasticando di inauditi soirti-legi. Purtróppo la cosa si tfasformna in una pressa a ratffreddamenito, dove 11 sapone, spintovi dial cilindro me-scolatoire, si solí,difea nelle «gpiglie». — Dcipo unbina di raffiredíaim?,rato il sapone é pronto — sipiega il «mago». — Con i sistemi anitiquati di una vol-ta ci Sarebbero ocoora¡ almeno 10 gieinni. — Alie parole «ant'iqiUati» e «una volta» pensiamo: eh, eh, ora ci siamo a,l medioevo. Poi comiprierfdiamo che si riíeriva al p’iü tairdi a 20 an,ni fa. riecisameirate non abbiiamq fortuna: presso alia macchina dove il sapone delle «griglie» viene tagliato, pressa- to e impresso dal marchio d,i fabbrica, ci pare di scorgere diei folletti. Il «magc» vuol spiegarci che si tratta di graziöse ragazze. Gli riispondiamo che non stamo ciechi e di essere dello s:esso parère. Il cicio di preduzione d'ello stabtli- miant'O Sailveíibi é tutto in quest,e linee essenziali. La nostra visita é conclusa,* saluiiamo con un,a cónchale streua d'i mano il compagno Zam.pi e nella freída picg® a che el accoglie alTusci-ta dimentichiamo le nostre fancasie . . medieva'li. G. R. tariale degli elettori stessi. A.ppidva Tapiara diel potere nel 1951 e saluta la decisione di costruiire 11 cine-teatro a Umago, opera per la, quali si ripropoine wdll daré anche Al pnoprio ccinürihiuto personal e. Propone T'isibig tuzAone d'i una itassa turística di sog-gienno ■ cui proveirati diov.reibbero andana es,elusivamente a favere dell’ab-fcielil'imiento Mella iciittá. Il compagino Sterle, rael suo liiñtenvenito, si é sof-ferimato par,ticofar,mente sulla cosbru-zione del mu ovo cine, opera che ne-oessiiterá di un, noltevole con,tributo di lavoro, dii! itiuttl i eittadlnl pclcihé l'iim,-porto stanziato dai C. PríD. di 5 mi-lioni, noin é suffdcante a ooiprire tutite le Eipiesie di cosbruziione. La relaizione del Comitato Esecu-fcivo, pu,r avenido mcillti latí ipositivl, in qualcihe suo punto poiteva daré a-dito ,a urna ¡discusisicine mag,giore se -i dati era,no espost,! diversamiente. Pi*en-diamo un esempio. Nel ¡punto riiguar-danibe il comimie'rcio viene esposto il giro di a fía, ri della cooipefiátiiva. So-no cifre cihe si aHIineano su cifre per ograi gruppo di art'iooili. a parte gli acquiistii e a parte le veindite. Sono dati che possono rappresentare qualche cuirioslitá ¡per singóle persone, ma Teicciessiiva elencazione di milion!, quando no¡n é indis,pensabilé, stainca e fa perdere l’interesse alia maiggior parte dieg'li ascoltatori. Se invece queste cifre fossero sta,te ridotte s¡em-pll cemente agüii, acqu'istii e alie ven-di'te gli elettori umaghesi avreibbero saputo che la loro cooperativa ha ac. quistato nel 1951 mero; per 63,427.526 di diñar,i e rae ha vendute per 57 m¡-lioni 779.237. Avriebbero avuto cosí uraa visión,e piü completa di questo che é senza dubbio un successo della Ion cooperativa e la differenza fra le due ,cifre, che é di 5,648.299 diñar,i e che, greisso incido, dovrebbe rap-presenitiare la giaoeniza delle merci, avrebbie daito adito alia disoussiorae. Difaibti oigrai elettcire cWciente, che ccinisidera la cocipeiratiw coime una cosa propria, avrabbe ¡posto le doman-de: E’ inormale quiesta gAacenza? su quali criteri si basa la cooperativa nel fane i ¡propri aciquists? La ,relazione, cosí lesuiberante d¡ da-hi nel suo tratto comimerciale, ne é stata parca in quello iriiguandlante le imposte, di modo che ¡gli umaghesi non haniño ¡saputo quamto si é Incas-sato, mé quanto resta ancora da in-cassare. Positiva ¡ravece mella citazio-ne dii t'iipi come CTlsman. Radesic, Giurgeviié Antonio ,q ifraibelli ¡i meno scusabil'i recale ¡tiran,ti a! pagamento delle imposte e come la nostálgica coinseirvatirice del ritiratto dieill’eroe della Biagnaisci'uisa, si,g:ra Piaxza ved. Koslovic che, ner suo ltvoire, dovuto a C’oncezioni antiipopolari e a nostal-gie dial ’passato In 'primo luogo e in un secando aula riohiesta di pagamento di una equa tassa, va ancora piü lontano del suinnominati. 11 ireiatore si é soffermato poi sul prcfolema degli stabili ,devasta,ti da-gli eventi ibellici, per la ¡cui ripara-zicine sono stali staraziati 4,500.000 di diniari, par quelli niparabili, mentre gli altri venranno deimiolAti ipefiché pe-ricolanti e ¡por daré un aspetto piü decente alia cittadiinia. Ad¡ aspra critica sano State scagetbe alcunie casa-liingbe che hairano Tabi'tudiine ¡flá lasc'ia. re le puapri imimonldizie dimanzi alia propria casa. Nelle condlusionoi finali si é deciso, a tale ¡proposito di or-ganizzarne megláo la raccolta. Al ri-guardo gli elettori cittanovensi sono etiaiti piü emergioi cid hanno deciso di fissaire multe pe;* te persone che non hadan,o, ip,er comedí'á -propria, all’i-giene ipiubblica. Lo spazi-o tlranno non ci permette di trattaire gli altri sebtori di attüyitá del Comitato -pcpolare di Umago. Ccncludendo, acccnneremo solo aU’at-t-ivitá dei vari consigli ch’é staba. in linea d¡ massima, scarca, salvo quiella del consigli per Tassistenza social«, per le finaraze, per Tagricoltura e l’e-conomia. B. M. DMA iiiniMiiiiiiiiiniiiiiiiMiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiMuiiiiiiiiiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiRiiitiiiiuiiiiiiiiiiiiiijiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiuHiiuiiiiuiiiuimn^ PROFILI NEL LAVORO SINOACALE In questo momento in oui nel nostro Cúrcoradiarlio fervono le elazicni dei nuovi comitati sinidacali di fab-brlca, é fceine iillusíriare alcuni punti b®:i'4sri dalla pirassfi siindacaile e del-Tazicne ¡pirática dei vari comitati sta-dácaii in seno alie maiss-e del collet-tivo,. E’ ormai. noto a ohluinque ohe tanto ‘nella Jiuigcsilaviia sociali’sta ccrnie puré nel nostro Cincondario,, ci tro-vi amo-la íuiñ Ciclo st,opico nel quale , il primo ,p. piü Amiportante -punto deL l’ri ¡icné irfiradaeai’e, ,-cioé. la lotta di ciase, e rael suo s i,g¡n i f i calí o classioo, é orrrra,; superato, dato che q-uesto pre-surapciné ¡un dlaisse antagonista deten-tric-e de,; ciaipi-tale e isfrubbatrioe della mano d’opera op.e-raia, stato di cose che fl: ve-rificia -in tutti i paes-i a regime capitalista. ■Nial nostro Circondario, con l’av-vento al Potere della olasse la-vora-tirice in un primo temlpo, e megllo ancora con -iil -passaagio dalle fafobmi-che a,gl5¡ -ciperai, punto questo che dii-m,ostra gliiá un isocilalismo -avanizato, la lotta di clas-se assum-e delle carat-teristidhe diverse che consiston-o nel-!¡a vig.ii!pin,za sulla bcirglhesia spodesta-ta e nel)’,elevare la olasse ope,rala ad elemento oapaicie d|i govejrinare. Con questo pero non é detto che il movimiento sindacale- clbhia perdúto il suo valore o sia dlmirauita il’im-poritanza ed i suoi compiti a-nz; in questo momento esiso ha mum-erosi e comijileilsi compiti da portare a ter-miirae di importan-za capiitale per lo sviluipipo ed 11 consoiliiitílaimento poli'tl-co-iecciracirrlico della pilma grande conquista. Faiciando una breve ainalisi di -alou-rai fira i ipirinicl-pa-li compiti delIT-oidier-na azionie slnldacate, possiamo mette-r in primo piano, ,nel lavoro pirático (talla tullíale siiradacale, ¡la vigile ,sor-veiglisinza e praibica coillaboraziione con ¿ Coinsi'gli deg.H apena i, af finché tal-i organi miantengaino iraalterato lo splrlto d¡ evoluzioine soci ale dial quale sono ,n,ati, e ¡non si cristalliizZiino fimo a dj,ventare un semipllce organismo burocrático con itendemza e leggi'fereiré senza cointroilllb, astraen-dos,i dalla maissa del colletbivo dai quale soin soirti ¡e¡d al q-uale devono r.iSipondere del proprio operato. AI-tro ipunit-o vitalie é Televiaimienito cul-tuiratie -e pcilitl'coHSocial’e -dél colleitt'ivo, compito questo che si nivela di ca-pitale liimiportaniza,; constatato che, purtjroppo, accertando .11 lavoro svolto dalle varié filiaili Ani questo ¡pefio- do d¡ preparazione delle assemblee ararauali, é emerso qualche caso di asscluta incomiprenaione, aia política che sindacafje, comie nel collett'ivo di lavoro della azienda tranviaria di Pi-rano, dove in unía riunione di mdssa dovenido deoideire lili modo di cdlloca-mento del proprio foinido contributi sjRidaoali, non si é brovato modo m:i-giliore , di 'Uitiiiiizizare detto forado, se non d'iiapiitaradolo pe¡r una cenia. Questo modo -di v-edlere e ipensaire dlimcotra una gravlissima Aneóseiie,nza poTiibiioa-soc i Elle -ed un a , bias imevole ignomanza ed .imcomprénsíone dei p.ro-pr'i doveirl da parte del comiitato di fabb-rii'c.a steisiso. iNcm é -assolutamiante am,messo, che con la conquista del Potere ¡da parte degli cubara,i e conta*-d-in'i giá acquisita, con la ,gestione diret-ta 'delle fabbrliche ¡da parte ¡degli operai. can la 'parltecilpaiZiiane del cdl'lett'ivo -tutto ¡agili utili idell’azien-da, ,possa esisteire ancora una simile imimaturitá poliitiica. ¡Ció dimioistra che ci sono g-ravi lacun-e e che quindi necasslta «n biu-oin !l¡avo,ro da parte dellla filíale siindlacalüe, a ¡meno che n ein ooirrisponida ad un¡ i n di rt zzo ¡pr¡e-ciso dato da : ele¡m¡elnti antiipo.polairi, nel quale caso é dimostrata ugua-1-mente Tinsufficeraza del comitato di fabbrica, uno dai oui compiti principan é ¡di smascherare tal i elementi additandoli al di-sprezzo del collettivo. Alt.ro punto importante l’elevamen-t,o professionaile del lavoratore, spe-clalmenté queillo ¡del giovani appran-tílisti con Tisti'tiuzionie di cc-rsi di per-feizionamiento, ¡col -promovímentó di stu-di tecntei' attii a peirfezionare il sistema di lavoro o 1! Te.ndimento e-ccincimico1. Della m-assimia importan-za é anche la volgarizzazione de! ri-sparmlo ancora poco seratito e poco coimipireso daliei nostre masse alie quafii slfuglge la sua limipor'tanza, mien-tire e,sso é uno deii, pilastil foradam.en-bali sul q,ual si basa, una solida ,e-conomia ¡nazio-nale. G-uardaindo il lavoro pratico svolto dalle filiali sindaicaiVi mella ciircoscri-zione del Conslglio Sinidacale Citta-dino -di Plirano si deve ceinstatare un notevolie rliilaiasáimiento .specialmente n.el isecorado periodo dell’anno. Di contro alcune fiilia-ll che. hanno ’svi-luppato'iuraa ilodevoie a-ttivitá, come ad esempio la filióte del cantiere, dei pensionati e della Salvettl, ce ne so-no ailcunie che hairano diimosbrato poca maturitá ed altre anche u-na col-pevole inattivitá. F. ¥. con pochi -mesi di esistenza, che il suo consiglio operaio é at-ato elet-to verso igili ultimi di dicembre, e che oltre la Hun-ione costitutiva, altre non ne ha teinute. Giacché ci siamo far¡e-n:o qui un’iosseiivazione. Nella fase dnizi.ale della siua attivitá l’azienda ha avuto numeras! cambiamienti strut-tu-rali per i quali il consigno operaio non solo doveva essere Antenpellato, ma a-ncihe decide re in proposito. Sarebbe stato logico quindi convocare una riunioine straardinaria del consiglio opéralo che invece non é stata fatta. { Uno dei magigiori .appunti che si farno ai consigli operai nel campo comimierciale, megllo, a¡ loro comitati ammiinistrativi, iriguard-a la loro com-iposizione che, nella maggior parte dei casi deriva da persone che hanno fumzioni di-rettive nelTazienda. il che tras-forma ancor di piü i comitati « d¡ ccinseg-uenza anc-h-e i consigli, in organi ausilian dai direttore. Questo non é pero un ap-punto da tare ai comipagmi della «Progresso» che nel proipiriio comlt-ato hanno eletto due impieigati am-miinistrat ivi¡ e tre com-messi. Nell-e tre iriunioni, e sono po-chiine, il comitato ainministratiivo ha trattato i p-rofolemi piü im-portanti concern-enti l’azienda. F-ra questi spioca quello organizza-tiiv-o, nelTambito del quale il comitato amministrativo ha emanato decisión! che hanno avuto; u-n’influenza notevole sulla diminuzione delile spese azienda®. E’ stato aperto cosí un negozio di articoli vari in'luogo di uno in manifattu're, diimostratosi non indisipensabile, mieintre due n-e-gozi di feirramemta sono sta,ti fusi in uno capare di scuddlisfare alie esigenze dei consumiatori di Isol-a e dintorni. Un’altro problema trattato dai combato ammimistrativo é quello pi-guardante i salar! dei diperadenti per i quali é stata constatata 1-a necessi-tá d; iprovvedere 1a una' revisione genérale in base al principio della capacita individúale di ogn-i singólo di-pendante. Tale revisione é stata demandaba alia prossima -niunione del Comitato. Olt-re a questi probl-emii, Tongano di-rettivo della Azienda «Progresso» ha discu,sso la questione finanziaria del-l’aiziienlda ¡e ¡i priincipi dhe davorao guidare la stessa, sia nella política dai prezzi ctae iln quelila degli acqui-süi. A tale proposito é stato deciso di apprcggiiairsi quanto piü possibiile agli aciquisti diiretti, specialmente p,er le m-enci coimiplemeintari. Quanto ai prezzi é stato deciso di atternersi strietta-mente al margine coracesso alT,azi enda per le merci di largo consumo, e per le altre di a-oplicare uraa maggiora-zioiné che costátuiirá il forado per ’incremento delTazienda. Fra i probtemli piü imiportanti ve-diamo che ¡non é stato ¡incluso nei la-vori del Comitato aimimimistrativo quello della- dispomibilitá delle -merci e del -costante arricchimento del lo-ro assortim-ento, questione di grande at-tualitá per le ¡aziende commerciali. Questa, li-n sintesi, l’attlvitá del combato amministrativo d¡ auella azienda. Per ¡1 futuro, sta ai suoi com-po-nenti smientire ¡1 vecchio detto po-polare: «sccca nuova . . ■» M. B. teatro di um vecchio delitto commesso da minorenni Il 12 c, m. la Difeisa Popolare di Buie ha arrestato le diciasetfenni Orzan Giuséppina da Portale e Cra-stič Carla da Madonna del Canso, ac-cusaíe di avere nel mese di febbraio 1950, avvelenato due ricoverate nel «Ricovdro per vecchi» di Dalla. Le vittime sarebbero certa Bíancbi, non megllo identificata, ed una vecchia di 78 anni da Bibali. L’inchiesía continua per accertare il movente delTefferato crimine, come pure per accertare eventuali re-sponsabilitá di altri funzionari di tale istituzione. Da aparadlo si appnande. le idlue gio-vanii avreibb-ero confessato 11 crimine di cui sono inicolpate, diim-ostranidosi cirai,che dufainbe ríntenrogatorio. Si dev,e laiTiinisitianaabiilie e paziente opera degli organi idelTUfflicio crimi-nalie detla Sez. Affari Interni di Bule, s-e il dlelitto ha poluto esserie scoperr to e le autri-ci ¡arnestate dopo tra-scoirsi idue an.nií. Albergo Ermilage. Pensione Ermi-tage. In qualsiasi localitá turística andiale e dove ci sia un congruo numero di alberghi, v’inalberate in questo nome, che, tradotto dai fran-cese nella lingua dove il dolce si suona, vuol dire eremit'aggio e, se non sapete cosa sia, posso dirvi che eremitaggio e una qualsiasi localitá dove, una o piü persone, vivono nella piü grande tranquillitá e silencio. Dunque gli alberghi e pen-sioni che portano tale nome so no tranquilli, silenzicsi, separati dai clamore del mondo da distanze, o da fitti boschi di verde, e qualsiasi localitá che si rispetti ne deve ave-re almeno uno. Ora alia cittadina di Umago nessuno puó negare un certo carattere turístico, limitato, ma pur reale almeno finché non c’erra il carico della bauxite. 11 guaio é che Umago non possiede un eremitaggio poiché anche fio Stella Maris, pur ,essendo appartato' e circondato dai verde, é un grande albergo dove ianti turisli, messi as-sieme: non li farebbe tace re nessu-na campagna del silenzio, specialmente se appartenenii al gentil ses-so. Fortunatamente, come circola la voce negli ambienti meglio informan di Umago, aü’inconveniente ri-medierá VAzienda autotrasporti di Buie e il suo impresario edile. Non sará una casa aperta al gran pub-blico ,dei turisti, che potranno am-mirarla solo dall’esterno, ma co-munque qualcosa sará, se non al-tro per il numeroso persónate della sunnominata azienda che, dopo lo stridore dei clakson e dei tubi di scarico, ha bisogno del propyrio r.-poso in un posto appartaio. E tala posto per la benemérita categoría degli autisti é senz'altro l'autcga-rage. Ma, quando l’autogarage ven-ne ideato nelVOlimpo del traffico búlese, gli amori turistici non era-no tanto spiccati ed esso venne co-struito ih un posto iutt’altro che isolato. Ora bisogna ricorrere ai ripari. Coi boschi di verde no, perché ci vogliono degli anni, ma sem-plicemente da quanto dicono i succitati \ambienti, con un grosso muro di cinta alto due metri. E’ vero costera qualche bazzecola in piü di un muro alto un metro, con sopra una rete metallica, magari in-corniciata. da filo spinato, ma per gli autisti, meccanici et similia sará una pdcchia. Completamente iso-lati dai mondo, potranno fo.re, ad esempio, d’estate, una bellissima, doccia con quei lunghi tubi di gamma che non sappiamo a che cosa servono- perché a lavare le corriere provvede madre natura, sotto forma di pioggia ed altro, come ora, quando la corriera che fa capelinaá a Umago, viene lasciata la notte dinanzi .alia porta affinché diventi bella e lucente realízzando nello stesso tempo un notevole risparmio: la benzina per fare gli otiocento metri sino al nuovo autogarage dove' anto all’auto garage,, ad eventuali lavori terminati, si potrebbe chia-marlo Eremitaggio, e sotto questo nome si designa, talvólta} anche il caree re e il convento: Agil abita-ntii della Via San Martino di Buie é stata offer-ta una magnifica possibilitá dj cimemtiarsi nel salto ii,n alto. Diffaítti, qualche mente lungimiiram.be e con spiccate tenden-ze sportive -e. forse i-n considera,zione delta pirossiime ciKmpiadi di H-elsiniki, ha lasciato alTinizio dalla šalita u-n bel mucchio, di ghiiaia. che. oi manca poco, precluide Timbocco della via. For-za nonnine. sfruttate iToccasion-e, che, per vedere Finlandia non v-i servirá andaré a Umago, ma, tersé, pobrete vedere quella vera! E ring,razíate gl-i a-did'ettii alia tpulizia di Buie, pe¡r qualdhe ciaipitomtoolo, spieicialm,ente nelle ore serall e notturne. NOT1ZIE BREYI ora c e posto, e le suole per fare gli coniceidere stessi ottocento metri sino all'alber-go e, queste ultime, confono molto di piü. L’autista ed il' bigliettaio dovrebbero essere premiati per il risparmio con una sottraziona. Qu- ¡N-ei viillaggi iche ciircondano Umago e lin alcunii settor-i délia ciftadina stessa sono in corso le Assemblee ân-niuiaili dalle onganiiizza-zioni di base delFUiAIS, A iMleideghla- i frontisti hanno parteoipato An massa, -sal-vo qualche amimalato e Cavo Antonio, ingjustifie ato. La stessa part-eciipazione e interes.se s; sono avuti a Va-lizza e ratl settore Tribbiie di Umiago. Petpo-vi,a ha avuto una percen-tuale di vo-tan-ti dei 98 per cento. Lurago la costa lantistante a Citta-nova, i nostri ipescat-ori hanno subito, nein’anno -testé trascorso, una serie d,j funti di reti da pesca, dovuti, in gran parte, a pescatori chio-ggiotti. I danni isomo vailuitati a un mili,one di diniari circa. Nelle vi cima-raze di Cittanova, setfe miglia ent.ro Ae lacqiuè tiemtoriaäi del-' la Zona jiu-gos,larva del TLT, è stato fermato ¡1 motopescheneccio itariano «Liudovilco Luciana» ¡di ipiroprietà di P e,riini Mario da ChioBgiia. E’ la Seconda volita che questo motopesche-reccio vic,ne s or prečo a ipesoare, so con-dainnarla alla totale, Irriepar.abile di-struzione. J- S. P. L'unica consolctzioneper il negro durante due se-coli di schiavitü era cantare curvo sui campi di cotone. Si chiamavano queste canzoni "labor songs", cioé canzoni di lavoro. E’cisaputo che da Haití a Caten,na uri vasto fermento acuate .il mondo negro. I magri stainno facendo qu.al-cosa, qualcoisa che a .prima vista é diffic.ile spiiegare perché,, si presenta in modo vario e strano. Q.uel che c’é di sicuro, é che il negro st é me,aso su un piano di .irivc'lta. E’una ¡rivoilta del tutto nuoiviav Túnica ccncessa al-L’uomo d.i colore, e che trova la sua espressieme nel jazz, r.egili «spirituals» e ne¡ «blues». Invero tutto que! che c’é nel jazz, neglj (cspirituals» e ,ne¡ «blues» trae cirüigiine dalla condiziome idi schiavitü (che fu di carátte.re económico) e delta sua influenza su 11’anima negra. II negro v.isse schiavo in America ad esempio, per* oltre 240 annii. .In conseguemza dello siohlavismo fu for-¡zato ad aibituidini di vitiar' ed >a¡ forme ,di condotta che lo pon arono verso uno sfoigo di caratibere emotivo e verso il ,delirio 'religioso. L’esistenza nen sli dava nulla ia spierane, se non fatíca senza fine e dolorie: la vita era una icrocfjfissione continua. La: terira diivenm.e iper luí luoigo dli siof- QUEST’UiQMO QUI RIDE. DIMENTICO PER UN ATTIMO DELLA SUA MI6ERIA E DE.L SUO ABBAjNCONO. MA MOLTO PIU’ S'PESSO, OGNI GiIQiRhîO, LO SGU AH DO Di UN PASSANTE GLI ÎUCORDERA’ COME SE FOiSSE UNTNFAM.IA IL COLORE DELLA SUA PELLE ferenzâ'. Le sue irivoltei r.isultairono butte inefficaci. L’un ica coinsiolazione pen ¡1 negro-era cantare, cantare 11 un,g amiente cur- vo sui campi di cotone. Si chiamavano quasite canzoni «laiboir songs», cioé canzoni di lavoro. ¡Luinghe, teorie di uomiini e donne Tintoftavano sotto lia sferza delio schiavfeta. Più la sferza A N TO LO G A NEGRA ^°^erí Hadert Va íaggiü, Mosé laggiü nella térra d’Egitto, di al vecchio Faraoíre dj liberare il mió popolo. Vá laggiü, Mosé, laggiü neüa telrra d’Egitto, di al vecchio Faraone, di liberare il mió popolo. Libera il mió popolo, tanto oppresso da non poíer piü sopportare, libera il mi0 popolo. II denaro se n’é tutto andato, son cosí lontana da casa, son cosí lontana da casa, il denaro se n’é andato son cosí lontana da casa cosí lontana da casa, me ne sto qni seduta tütta sola e piango e mi ¡amento e mi lamento. Son tntta sola lontana da casa tutt^ mj pás'saino accanta tutta noi te rimango svegiia e desidej-o moriré. VIAGGIO SUL DANUBIO 9BESTIIE' BELGEÜOO fl fiume di un ceiebre valzer di Strauss non è affatto blù, ma piuttosto verdognolo com^ lo sono le infinité pianure délia Voivodina che lo stringono per un lungo tratto Urna dei ma^tori poeti nesni 6 Langkbn ‘ Hughes, cihe costrinse attiraiversio'oanttnue esipeir.ienze, i vei:*si Liberi ■'nelle farme dei «blues». I suoi sogigetti sono Sili stsmefai motivi' d/un? pianiista vsgabomiuio. «H uma domina laseiate dia un uomo. o le pe ne di uma miadire che si disiperia per la farne 4el figlio. Affl.e volte egili sa amebe linterpnetare le aap,irazionii di -tuitto un poipolo. La sua pcnesiia dii, scliio e semipliiae e djretta ie h,a .sapiuto in molte ’oocasiomii es,pri,miere le idiee pio importanti suito, abato e l’>av-veniire dei nogrli. Il tiiisicisno dii diimieniticare ainche per poch.i, fetarnti i,e soffelnanze e di lanoiiarsi nelle damze fümo aH’ieisaur.i-miemto. echeggia nella poesiia di Robert Haydiein. E’ un’oirgia che s’alterna aile nere immasimii dialla riealtà quotiidiama: In alto i cuori: alto è il pino délia Georgia: non ridere e non piangere: in alto i cuori. La fabbrica s’è chiiusa questa mattina e nemmeno ci han dato la paga intera; uno di questi maledetti Hastings m’ha portato via la ragazza. Eppure dev’esserci gioia, dev’esserci gioia in qualche posto per un povero ragazzo di colore sotto questa volta dei cielo. In alto I cuori. Langston Hughes Frank M. Davis ne^! 0 .TV/fo o ya.r»lVin 1,-v. VsiialI T Lunghe teorie di uomini e donne iintonavano sotto la sferza degli schiavi-sti. Piú la sferza bruciava sulle loro spalle nude, piú alti si levavano i cotí, in segno di protesta. bruciava • siulle lora sipalle nude, piú alti s¡ levaviaino i cor!, comie in segno dli protesta, Ma il doleré negro .aveva ¡bisogno di trovare come aicquietarsi. Come cgni uomo 'primitivo, Tuomo ,dj colore tentó di evadere la miseria (presente con H .rif.úgiarsi' nel regino idiell’iideale. Prese a sognaire e a dialirare imima-gin,¡ sopriann aturan di redentor i -e profeti che salvassero il popolo .negro condueendolo ad un aippnodo miessianl-co. Sorseiro cosí di «spinituals». Mi-iioni di ngjri hantuo riiivarsaito ie loro sofferenze melle canzoni .poipolari, gli «spirituals» che 'prenidomiQ spesso forme dli viisioni religiose. Qiu'indi Tangoisicia viene esipresisa in melodía, in tomento, «be( camlbia di ritmo caso per caso. C’é il lamento, e quindi la ,melodía per i propri cairá morti sotto gil! steinti; c’é iil 'lamento melamconii'co per l’ansia dellla ijibera-zioine, quello diispiarato della commi-seraizio,ne di se stessij e poi insulti e beistemm'ie, raraidi le secchi. Tutto questo trovó espireas!one nel jazz. ,Nel jazz la¡ soffereniza del negro, la suia vital,e ed .irresistibile esu-benalniza raigigiiunse H siuo ápice in un dinamismo físico. Nela danza ,i negri vivmcano ill ipropirio terreno atobando-no. E’la folie ¡delirante danza degii uomin¡ e delte do'nine ele cercano di briuciare e eaauriiir'e in qualche modo la vtolemiza delle loro pa,ssioni. Nel jiazz ,¡ negra íbaimno chiesto uno scampo ic¡he sapesse iportare quiete solo iper esaurimento. Ed esso vi ha provveduto in misara sempre maig-giore, men.tre le sue esaltanti faintasie, i siuoi nitmi, sono divennuti v*ia vía piú sfneníaitie iin uin tumulto di libera-ziicne. Per ,11 negro, gil1 ansiosi iritmi del jazz inon sono altro che la diretta trasorizione i-n musi.cá dell suo animo impulsivo e del dolore delta sua vita. Abbiamo par,lato di cantil poipolari e di miusiaa. Ena logico, quasi, che del iprimi isi prenderse ¡la poesia e dellla s¡ecoinda il ritmo, e poesia e ¡riitmiol venissero fus! iinsiieme. Quiesto é il «blues», e tradotto isiijnifiica: triste. Una ¡ccimiP'ási'zlióme 'triisite di poesia e ritmo. Da tutto questo doveva miase,ere e formare! la poesia negra. Queste ha :iin.faitti ereditiato tuitti i ¡caratteri dei «blues» e degli «spirituals»; di essi 'ha preso la .protesta e gli inquieti soginl le >le aspi¡razion,i. Maurizio F. BREVI DÄL CIRCOLO ITALIANO DI CULTURA DI CAPODISTRIA Nella riunione del Comitaío Ese-cutivo' tenutasi I’ll c. m., è stata decís a la convocazione dell’Assem-blea annuale per lunedi 3 marzo p. V. I soci che non Hanno ancora rego-lato la loro posizione per quanto riguarda il tesseramento sono invl-tati a pagare le quote entro tale data. * II comp. Nino Giorgesi, referen!e della filodrammatica, ha versalo a favore del Circolo di Capodistrii la somma di -din -9.180.— Tale importo è il' ricavato delle ferie delle quali il comp. Giorgesi non ha usufruito nel ,1951. Questo gesto è stato accolto con simpatía ed elogio da parte dei soci. * La biblioteca del Circolo è aperta ogni martedi e venerdi dalle ore 18 alie 19,30. Sono stati messi in lettura molti nuovi volumi. * II neo-tostituito Corso di lingua slovena ha registrato un ulteriore aumento del numero degli allievi. Le lezioni Hanno luogo nei locali delle Scuole Ottennali due volte alla settimana, ottenendo lusinghie-ro successo. Si accettano nuove iscrfzioni. * Giovedi 21 c. m. alie ore 16 avrâ luogo nel Teatro del Popolo il tra-dizionale «bailo delle bambole», fe-sta mascherata per bambini. Sarcn-no premiati i migliori costumi. UN MACABRO RITO DEL «KU-KLUX-KLAN» (Da un nostro corrispodente) E’ una bella giornata di quest’in-verno poco freddo, ma con un forte vento che qui chiamono kpsava. A momenti e piú impetuoso della boro, jperó. sa 'calmarsi e diventare simpático. Siamo su una via che porta scritto il nome in cirillico: kej. Se pensiamo alia equivalente espressione fraúdese sapremo cosa vuol dire. Osserviamo Vacqua, le barche, un piccolo vapore che ci portera da Zemun a Belgrado. II tempo corre; tra pochi minuti si riparte. Al suono della sirena inizia il nostro viaggio «sui peí Danubio blú», su puesto fiume che scorre ai fianchi del «Prater» accompagnato dai valzer di Strauss, e atlraversa poi il «paradiso» di RakoSi per andaré verso ¡il iSava; infine il suo ir-refrenabile corso volge a quei pae-si dove si glorifica il ¡dio del Cre-mlino. Non é affatto blú come si dice questo fiume, ma piuttosto verdognolo ¡come lo sono ie infinite pianure della Vojvodina che lo circón- • daño. Per la nerita, non ha un colore definito: ora é piú se uro, ora' piú chiaro. Non é blú, nC verde, ma e abbastanza lu,ngo ed ha, gome il Quieto, il Tevere, il Neretva; il Pia-ve e come ogni altro fiume, la sua storia, che comprenderebbe, se scrit-ta, un bel numero di libri storici, di romanZi e di poesie. Nella sua storia piú recente, che apprendiamo dalle colonne dei giornali, abbiamo potuto notare fatti simiii: «Un vapore russo íha sparso nelle acque del Danubio bottiglie conte-nenti manifestini e stampa di origine cominformista». Forse e un pó ridicolo, e le bottiglie, naturalmente, dopo un bel «tour» sono andate a finiré nuovamente dall’altra parte e mei paesi del ,Mar Nerot oppure nei magazzini delle nostre fabbri-che liquori. II fumo ñero prodotto dalla nostra macchina a vapore ci impedisce di vedere ¡chiapamente la riva destra, dove spuntano verso, il cielo gli edi-fici della nuova Belgrado. Guardando in avanti, in direzione del viag-gio, osserviamo Kalemegdan -— il bastione belgradese — cresciuto come un fungo su un’altipiano sopra le acque della Sava e del Danubio, che proprio qui si ¡congiungono creando un’isolotto. • Ricordo di aver visto in un museo belgradese dei quadri che rappre-senhano questo posto nei secoli scorsi: una fortezza con alcune die-cine di sparse case che la círcándano, e nei fiumi le ¡antiche barche con dei lunghi remi. Questa era Belgrado in quei tempi! Arrivati al porto, ci arrampichia-mo sul Kalemegdan per una viuzza mezza scalinata tra bameche, case e alberi. Giunti ail parco prendia-mo a girare per queste strade e stradicciole, poi ci fermiamo in un posto da dove si puó ammirare meglio il panorama cittadino. Lontano da noi ¡si scorge il colle' Avala co-perto di neve, mentre tra i tetti delle case spiccano diverse macchie di color rossiccio che fanno indovi-nare le nuove costruzioni. Sono nuove e rimodernate molte vie, molti palazzi, negozi, teatri e scuole. Una sera di diversi anni fa, quan-do misi per la prima volta piede davanti alia stazione, mi sorprese-ro la strada infangata e le case in disordine, d’un aspetto antipático. Poi per via Balkanska e il centro cambial opinione: la cittá era tutta un cantiere, le impalcature che si ergevano da ogni parte inaugurava-no una nuova época Infatti ora vedo che la gente si veste molto meglio. Le carte [amanarle, le lunghe file per il pane, la carne, le sigarette, i tessili sono ricordi del passato. Proseguiamo la ■nostra gita verso le antiche fortezze dissemina.te intorno alia cittá. Ail’entrata di essa si scorge un pozzo romanot che si sprofonda di molti metri ira anti-chissimi muri. Lo illumina una lam-padina elettrica, e il pozzo assurm i’aspetto di una fosca cantina sot-terranea. Poco distante c’é un museo militare: aeroplani, carri armati, autoblinde, mine, mitragliatrici ed altre armi, vestigia delle guerre che martoriavano questa térra. E da qui si stende nuovamente davanti ai nostri occhi un vasto panorama: da una parte pianura e pianura infinita, dall'altra piccole colline ridcnli lambite dalle acque del largo Danubio che segue lentamente il suo corso portando con se il respiro di Eeico una sua coimlpcsilzione dove uin,a tanna soigmatia afilora in iim'ma-gini fantastic he e nositaigliche: Una terra di Sole, di sole splendente; una terra d’acque profumate dove il crepuscolo sia un leggero fazzoletio colorato di rosa e d’oro; e non una terra dove é buia la vita. Una térra di alberi, dj alti alberi folti, chinati in basso per paippagalii chiacchiejrini luccicanti come il giorno e non questa terra dove gli uccelli sono grigi. Quiakiuin'o di questi pofeti non: dli-miein.tiicá ,i giiíomi che sli!: chin avia ne; 'campi i di coitoria' sotto :ií solé ardiente e lia . faiticia che spezzaiva j poisii, e proroimipe iin un grida di acicoirato orillarle1: I scíveglianti stanno strozzando le anime viventi de¡ lavoratori nejri, e soffocandlo il loro spirito finché, logori ed ormai inutilí, riescono a calcarli nella inesorabiie térra: un’altra industria --- nel Sud ricco di cotone. Ma anche la bellezza, l,a apefrianza niella gievinezza e niella vlita, trova patiente esrressione lin quiesta pioeis,ia, dii un 'heigro, chie sia éasieirie ora soim-massia, orna tumuiltucisia, r.iicica e varia di motivi prof ondi eid urnani: Ella non conosce [a sua bellezza. Crede che il bruno dejl suo corpo non abbia splendore. Se potesse danzare ignuda, sotto alberi di palma e veder la sua immagine nel fiume, allora saprebbe. Ma palme non ve ne sono iungo la strada e l’acqua dei piatti non riflette immagini. HuovQ avvenire defjžS zinpri IL VIOLINO LS ACCOMPAGNA DALLA NASCITA ALLI MOITE (Da un nostro corrispondente) k Ad un’ora nella quale la gran parte della gente aveva disertato i cinema e i caffé, mi avviavo a casa per vie silenziose. Camminavo ed osservavo gli spazzini intenti al lavoro di pulizia, quando, ad un tratto, , dn unja viuzza semioscu-ra, mi imbattei in una rissa. Pugni e calci volavano, cosí come é possi-bile vedere un pó in tuite le cittá del mondo. Alcuni giovanotti, un pó brilli, erano stati espulsi da una sala da bailo e la faccenda degenera- lllllllllllllllllllllnilllllllllllllinlimMIMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIinilllllMIIIHIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIinilllUlllllllllllinilMII!lillllllllllllllllllllUIIIIIIIIIUIIIIIIIIIIII!lllll!llllllllinHIHIIIIIIIHIIIIIHUIIMIIIIMMINIIIIIIIUUMIIIMIIIIIIIIIIIIUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUIIIIIIinillllllinilllllUIIIIIIIIUIIIMIIIIIIIIINIIIIIU L’ EPURAZmME TRM ¡NTELLETTUALt BELL* UNIONE SOWIETISSM , SCIOVINISMO GRANDE - RUSSO vane naziom. S. M. UNA VISION® DELLE «TERAZIJE» A BELGRADO Non coatituisce un motivo di me¡ra-viglia ¡il fatitio ohe aúlla viia intrapre-S3, la ..burocinaizia cominformista agi-aca in definitiva secando le teindeln-. ze peiggioiri dello scioviniismo ginande-rusao: la ,glorifie,azione della sottom’is-sion-e dei poipoll allogeni alio stato moscovita e Tantisemitismo. Ccimie é neto i buroorati, idel Grem-llino hainno ristaibilito 1:1 «lito di tutti gli leroi, .gli zar, i ,maresci,alli e i miimistri del vecchio stato musso ¡plu-rinaizionale. Nel «Troiuidl» ¡djell due setiembre 1947 il prefessor Korohkov ha scritto che la foirmazioine di uno stato piuriniaziioinalie ceintralizzato e. faute da parte degli ¡zar 'coistitui un; «pro-gresso isticiri’co» e che «la atesta política d;i Mosca favori Itenificaiziioine deg.li elementi ecohomjicii, imilitari ed rmrr.iiln.i'Strativi che dovevamo difen-d.ere questo ,stato.» Qlueste panoile inc>n seno altro che la glustificazione delle guenre di brigantaggio conidiottie dallo zarismo contro ¡ popoli allogeni del-i’.aittuaie Unióme soviética. Lo scriit-tore Alessandro Fadajev mon esita a scagliarsi nella «Pnavda» dei 30 giu-gno 1948 contro igfi scrittori del Kazakhstan che avevano solo ricordato gli eiro-i naziionali1 della loro regioine disMriti'.T. durante lia lótta contro Tin-vasiioine zarista. Egii scriv-e a questo proposito: «No¡ vogliamo che si 'Co.m-prendaño .la nécessita storica e ií.ca.:,, ' ratiere proE.ressiSta, 'dell’ii;n,cor¡poir5Íz,io-,' ne idi tutta una serie di pcipoli nello stato russo.» Miente d¡ sí,rano 'quiindi. in queste co.n.diizioni, che si denunci il «na.zio-n a ti f.'frjo b origh es e degli, scrittori uona-ani», cl'lçleia.lizzazic.ne dei passato» da parte ¡degli scrittori dal Tadjikistan " dell’Us’jeJcistan e. del Badlklriss. che ‘s» .obibliiighino tutti papoll! del,TUnióme soviética a ipartecipare alia cam-pi'igna di delirante sciovinisma gran-de-pusso ie iinfiinie che a¡i¡ giovani 11-cenaiandli dlei licei di, Kjev ¡in U®«-ina nia stato dató nel 1949 ¡1 seguen-te tema: «Mía patente e -in.vtaciibi.ie patria., mia Mosca tu ¡sel la piú amata». Semibirano piú lontane che mai lie párele di Lenln nella, Jettera - ai con-tadini e a,glii opérai delTUcr.aina: «Noi comunistl grandi-russi dob-biamo combatiere con estremo ri-gore contro le níanifestazioni d«i! nazionalismo grande-russo, che rap-1 i i presenta un vero e proprio tradi-tn mente del comunismo-» (Lenin, o-pere scelte. Vol. II.) li Kremlino giuctifica Se &rigantesche guerre condoffe dallo Earis-mo contro i popoli allogeni dell" actúale Unione Soviética. ■ Poiehè (‘enciclopedia soviética, Sa cui laboriosa edisione è durata oltre 20 anni, non riporta come oggi Mosca vorrebbe il passato russe, se ne sta preparando un* altra £n 50 volumi, il cui contenuto sará, in rapporto alla veritá scientilica, una colossale lalsificazionc sidetto cln$|feosmapoliti'sraoi è giiiunta in questo (¡ampo alie sue estreme con-segiuenizé: áiS sicieinza deigli .altri paesi' non ha appprtato. mulla di importanite alia ¡scieinea russa ed è ¡q,uest’iult¡ima che ha ' invece fealiiazato i ¡piú ,im-ipórtiainti priogreissi mella ataría mondiale :e flellle scienze. Mai azione di falslfieazione é stata svolta ¡iln tali dimensionii. Prepa-ínata a questo compito dalla esperiien-za lacquis'ita 'mella falsificazione denla storia del Pairtito bolscevico e della Rivoluzione d’ottabre, la iburocrazia sta'lini&ta ha irivcilto la sua attenxione a ti" la stonia delle scienze nei suo .Ínsteme. Perché ammetíare ohe la c¡-viltá degli ¡altri paeisii ha ¡realizzato quialohe modesta invenzione i,n un qualsiasi campa della scienza appli-cate,', anche d¡ impoptanza seconidaria? Meglio dichiarare audaoemente che lutte le inVenzioni dei tempi miadeT-n,j sono pirodoittl del 'genio russo! Quiel-stia semibra ¡essere ormai Tambizione d¡ tutti i puibibiiiciiBti staliinisti, i quaiíi: s.i sano idediciâti ,a tale compito con •un coraggio degno di miglior c-ausS; inijtire ai .nufflieposi : articoli dediiciati' a ■'qiuesta gigantesca ''opera 'di ' falsificar » sziome áullii stampa soviética, é stato ¡ puibibliicato un lilbro dli mille 'e cantó ■pagiime nel quale sot» r lassante le ; presunto grandiose irealizza'àidtft russe. E poiehè Tattuale enciclópedlia soviética (Bolchaia Sovietsikaiia Entsi-ik.lop,ed!ia) di cui la laboriosa edizione fe idluiriaita IQl'bre' vaintí lainint,. ignora tutti questi fatti ,impartant! del passât,o toSiso bisosna scriverme un’al-itra. ¡Si stanno cosí ¡preparando i ein-quainta voilumi di ulna miuava enci-clopieldia, il cui comtenúto sará, i¡n rapporto alla verità. siciênitifiaa, ció che Tiincomiparabile «Storia del Par-tito , comunista bolscevico» di Staliin è iú raip,porto alla verità storica. Per le sue dimension; colossal!, questa impresa di failisif.icazioin.e non poteva non coiprire di ridicolo i suoi autor!, contro quai; si ste riitoreen-do. Bisogma veramente che la ditta-tura istalinista, come l’altra parte qualun.ue tiiranirtiaj ipolizi.es,ca, abbia per'duto og¡ni senso del ridicolo, per- Quanito all’aintiisemitósmo, di esso si .tjrovano numeróse traeré nel corso della cosidetta camp,agina contro il cosmopolitismo. II 17 febbraio 1949, N. L. Gussarov. seigretario del Partí-' to comunista dellla Russia Blanca', di-■chiaró: «Un soto teatro mella repub-blica 'delila Russia biiamca e cioé il teatro ¡elbirtaiíco presenta opere non «paitriottiichie» ohe celebinano la vita americana.» Il soto igionnale in lin-E'U'2( .ébrqi'ca puibiblicatoi ' nelT Unióme soviética . e cioé «TEiiinlkeit» venne soppressó il 20 dicemibre 1948. Celebri autor! teatralli .etomaici comie Pfeffer, Märkisch Bergelsom ed altri furono arrestan. Nelle zone di occupazione sovieti-che in CJermania ¡e ,in Austria molti cfficlai: ébrai'ci daiTeser*:ito soviético oeitetl'antii pcShi dirigenti nel giorna-l'i.amic), venmero idlimessi dalle loro Xunzioni. ' Urio di essi, il miaggioire Salomón Feimensíiejiin, neldatitoire icapo del «Violkssitimime» di Viénm.a, si ¡sul - . cidó, in .segúlto ai contihui attaoohi e .alie ¡continué presisionii cui era sog-getito. Un secondio, il''colarenélio Raf-faele • Schumoncwita, ipe'dattoré caipb del giornale tedíeselo «Der Abend», fd arréstate e depórtato in Russia. Molti' critici letterari soVü'etiCi furedo ,at-- • taccati e denunciati p'ubhlicaménté; solo a ciaúsa igelUá loro origine1 ;é;bir*ai-«5». In.fjine lar steáSa carfi¡pia®na* com-dott.a .recentemente contro alcuini erlitte; sportiv; culmiinó cón la denuncia d¡ alcuni giormalisti i cu; nomii, han-no una nnidlubibia caratterisüca ebrai-.. ca. R'ifeireindosi a questi Ultimi ,la «K'omBomiolskaija Ppaivda» seriase: «Costero sóno dei roditori senza pas-sapoirto dei loschi figuri che non han-no alcuna palíentela, e che lavorano soltanto per far pieineitrare tir*a .gli a,-tleti sovietiioi le mianiere ¡e i gusti degii; istrainieri. . . E’ tempo di sca.c-ciare tutt¡ quésti inemiei della patria sojciialista». ■ —o— La soiieniza é universale neu senso che ogni. passo in avant;, fatto- in qual-siasl paesi diviene rapidamalnite un. ib,eine comune di tutte le. nazioni. La ¡b'Ui'ocrazia staMnista sulla via del co- ché i dirigenti delTUmionei soviética non si irendaino cornto del teirrilbile diislcrediito che essi g¡etta¡no cosí s¡u se steisisi. Sembiria che Loimioinciaov abbia s:co-perto m&l 1748 la legige della conse:¡-vazione delTenergia, atanibuita comu-ne¡mie.nte ,a .lord Kelvin e a Ma.yer ¡nella metá del XIX secolo. iSembra che Alessandro Moíajsk; #abbia per primo yolato in aereo su Pietrobuc-. go meil 1882. Seiniza dubbio deve esser-si pero ¡diimlanticata ¡di atterraire perché il isiuo voló é rimasto del ‘tutto sconosciuto e tutto 11 mondo affeirm-a ohe i ,pnimi, uomini che si alzarcmo i¡n aereo furono i fratell; Wright nel 1993. Pare che la prima loicomotiva a vapore sia stata mesa in movimiento ¡ncll 1806 in Russia da cert; .fratelli Kerepanov. Sembira che il .nusso Polo-tebnov abbia sco,p¡erto la pemnicilima H russo P'Opov la radio, il russo I-gmaitev il telefono, il russo Delakinov .l’elettrolis: idalTaeqúa, il russo Bli-¡nov i'l trattore a cingoli. Anche la famosa maochiina per* la tessitura dolía lana, una delle maochine che si trcvanio ¡alia base dellla .rivotozione indiustriaile, isarebbe stata costrui.ta i-n Russia 17 aniru prima che la storia I’,abbia vista fiunzioinaire per lia prima volt,a íim Giran ¡Briatiaigna, Quanto ai ipiaineti ¡Marte e Vanerel i r.ussi affer-.mano solemnemente di aiveirli sicoperti lessil stessi ¡il ipr'iimio inel 1709 e il se-conidó nel 1761, benche tut.'.o' iI mondo 'oocidentale lattinibuisca la loro sco-'perita a G.ali'leio Galilei nel corsio d¡el XV'I 'secóla. E’inutiile, depo questi esemlpi parlare poi della macch-.na cal-ccllatflke, degli anestetici, del telégrafo del fucile, della nave a moto-.r*e, ¡della gommina sintética, del radiar e diegli aerei a reazioine, tutte inven -zioin.i questie che sarebbero State ru-batel da scieniziati oacidentali senza scnuipollj ¡Eli loro veri ¡mventori ¡russi. Tutto ció sarebibe materia di inter-minahíle sarcaismio, se non fosse cosí profoin'diamiente trágico. 11 primo stato opéralo della sitoria é diventato il’og-g¡etto delle .risaté universal». Quale «¡ciieiniziatio, quale professore, quale stuidente ppogressista puó ancora, dopo una tale penosa dimostrazione, cre-dere con ¡fiducia ¡alie affermazioini de; dlriigentii sovietici? Mal lo staMmismo é aipparso una meschlma caricatura del marxismo come in questa mostruosa impresa di falsificazione della st'óp.a delle scienze. Renzo Franchi. va, ma poi Vintervento dei tutori dell’ordine la spegneva. Un’occhiata alta sala mi confer-mó che si svolgeva un bailo zíngaro; appresi anche che lo aveva or-ganizzato la societá artistico-cultu-rale degli zingari di Belgrado, e che quella era la loro casa di cultura. Cosí ho fatto conoscenza con la vita oollettiva di questa gente. E in seguito a ció cominciai ad os-revare e ad int.eressarmi degli zingari che incontravo. Ho visto zingari comprare, vendare, far commercio, insomma. Altri ho visti guidare i trams, oppure fare i manovaíi alia stazione ferroviaria, i commessi nelle imprc-,ie. Sopratutto ho visto gli zingari juonare il violino e cantare nelle osterie, nei caffé e nei locali nottur-ni. II mió barbiere mi ha raccontato molte cose di questa gente. Durante l’ultima guerra, mi ha detío, moltissimi' zingari furono raassa-crati dai nazifascisti. Cacciati e braccaii continuamente e dovunque, molti di loro parteciparono alia Lot-ta di Liberazione. Nell’anteguerra gli zingari vivevano in condizioni pietose: non erano accettati ad al-cun lavoro o impiego. C’era qualche spazzino zíngaro, ma anche questa era unía cosa ¡che capitana a pochissimi e la maggioranza della gente zíngara era abbandonata alia fame. > Gli zingari belgradesi non appar-tengono a quella specie cha gira da una fiera alValtra, da un paese al-l’altro. Essi abitano la cittá da lunghi anni, vi si sono ambientati, pur conservando le diverse caratteristi-che culturali, il modo di vestiré, la lingua, ecc. me piú popolare) ti ho comprato il «Guarda Miko (Milco é il loro no- violino»: cosí dice ogni padre al proprio figlio. Una nuova visita talla casa cultúrale degli zingari mi divertí molto. Nella sala aveva luogo un loro bailo caratteristico al suono di violini, contrabassi e fisarmoniche. I tanghi ed ed i valzer erano Tari, ma il v'.-sitatore poteva ammirare splendide danze popolari. II «fcoio» girava ve-locemente guidato da sorridenti ra-gazze dagli occhi v.eri, vestite alia europea e alia oriéntale insieme. Scambiai quattro chiacchiere con uno zíngaro. «Oggi — e egli mi ha detto tra Valtro — noi lovoriamo nelle fabbriche, nelle imprese, negli uffici, come gli altri cittadini». Le sue parole mi hanno fatto ri-jlettcre che gli zingari hanno senz’altro assicurata nella Jugoslc-via odierna una vita sana e prospera. Intanto il mió interlocutore si era armato di un violino, lo stru-mento wwtargraOTBB^^ Al PIU' DECISI LA VIITTORIA, SALINE - MEDUSA 1-0 UMAGO = STRUGNANO 1-0 (10) Vlttorla STRUGNANO: Gregorič, Vascotto, Muislzza, Cairbanii, Ben ventuti,Casbsm-zo, Daéri. Felluga, Bologna, Žaro, GiorginS. UfMAGO : Novaera, Leineriduizzi I, Le-nardu&ni II, Jerkič, Seircekovifč, Canoia-r,ii, SctücmiaiociQ, Uanigrič, LeiniaJrduzzi III, Giiiraidi, Simiiloiviič, - ARBITRO: Schliavon. MARCATORE: Camelan i ail 20’ dal pcCmo tempo. Billi a partita questa, che ha visto a ccinfirciniio díte siq.uaidire decise a tutto piuir d|í ¡iñicaselíairé 1’imtiera posta in. pafflo. Seinzia alcurnia airibaeiia, - direnno che la vittoinia è spettata ai migl'idr«, cioé agid umaghesi, i quari tonino pra-ticato um gioca veaoce ed iraoislivo, riuscenido a poirtarsi in- varatasglio nal piniimo tempo con urna pete di Canciiia-nt che ha concluso urna tciangolaaio-ne coin Gi-ruMi e Leraainduzai III, chiu-danidoisi Phi, mella nipresa, in uma difería eirmetica che ha con.triJbui.to a sriwaire il risultata ed a far Insediare glí umaghesi mella terca poltrona delta classifica. Gli umiagihesí bando gii ocato : e come. BAsogimaivia vederti nel primo tempo ailiarEianSii ed imteisisiere aaiom.i su azicih.i, valiidamianite rifornitl da urna Raea mediana. che pogajata sut dI-írs’jró Sietoekoviüf, un atleta di classe, sembrara che la rete di Gregami do vosee oroliliare di momento iin móntente sotto uma yiaälamga di reta, ma, »razde ai riipeituibi! inteiry¡emti¡ di quest! ,«d alia dlifesia in. extremis di Bem-v.qniutii, come semipire ‘i.l mllglWoire, in campo, il passivo è stato comtenuto nel miiiniimo. Da quanto sopra, è evidente che aigüii..um,aghieisi compete l’at-tuiallie posUziooe in clasaifiica, che po- RISULTATIA SORPRESA A Capadisfria nessuno aspettava certo ch.e la Medusa, oirimiai in nebta riipresa. nelte untóme «Jomen! che, doves. se oedeine i duie piu.ntii.aii combatí iyi ragiazizii delTumidici delle. S,aliñe. Ma la mlaraiciainiza di moltii giocatori di prima equaidra, rimaisti biloiccaibi a Trieste dadla ch ¡usura de» blocohi, ha fatto capioveilgiere 11 pronostico. Um’aRpo risiulltiaito a sorpresa quel-lo dli Sbruigmaho, dove l’U¡mia.go ha di-mostrato di esaerai riiipreso nitoman-do ad essere la balila squadlria deilla prima parte d!e.l girone d’andata. Duie puntó ' fireztesí quel'd co.niqiuii.stati sul dliíf.ioi&e campo di Strugmaino, puntó oh.e sarammo, fo¡rse, dieaisivi par l’ias-segnaaione dell tenzo posto in cilassi-fic.a, restando, almeno secando i pro-nostóci, i piriimii due puntii in ballotta-gio fra Isola e Piraino. L’Auinoria ha dovuito sudare le pro-vertiiaii sette camioie per importó ail Fartlizan, il quale ha sciuipato piü di una biuona oocaaione per pcrtiarsi in partta. Le due vedette hampo nimandato a cáe.a i pircipri awensa.ni sotto una valían®» dli gol. L’Isd’ja rae ha irafliiitti ben nove al Vertían,agilio, mentiré il Pii-pamo .sii é acconteretato di segnarine quattro ai Oiittanova. A Biuiie la sqiuiaidra lioiciale é toir.na-ta alia viilticriia. e che vittania, coratro la Sieilila Rossa. P.ecicato che Itnooit-tro sia stato reso sravoisiisisiimo pe.r> le pasrímié coraidliiziomii diel terreno, che é statio allaglato peir ben urna settlimiana. Lctta ai fieinril oooríli, duraique. fia le parenti povere dleil.la clasdifiica. che hanino miesso »utto il loro impegno per dli aisisltciuiriairsl zmche peir* i.l pros-simo ainraó ü posto nel' magglioir cam-pionaito oailiaist'ico del nosltiro Circan-dlar.io. COMUN ICATO Tutti i ciiclisÏ! aff'ilititi alla S. S. S. ¡Broletér di Ciapodistria sorao in-viitatj a presantiarsi, in sede dcmerai-c,n 24. c. m. alie ore 10. La iijunreine è dalla massima im-po.rtan.za perció si prega la massima puntualitá. Lal üirezione. trá esišene consarviata sino alia firle. Passiamo ora alio Strugin;ano, Par-titi in síiavore di vento raél primo tempo, i local! hanrao imipostato una tattica di giioico sibagltaita, manteniendo alta la paila che, mataralmienitie, veniva dieviaita dallie raffiche, fácenidosi iimibottigliare dagi’ji umiagibeai nella loro. area. Diioarao ció cihie vagtiiono i tifos! piiü arinatabiati delilo Struiginiamo, ¡ma la ’O sqiuadra si é fattia batiere nel primo tempo, per una lluimgihezza, da-gi,i oisipifii, Niellla rdipirieisiai il giioco ha asisunito unía fisonoimia del tutto di-verisa; .eraino i local! che. spronati a girara vocie da! loro puibibilico. scatta-vano a onidate suicessive. tinvadendo Pjairéá umaighese. Solamente i pali. 2 per la craniaea e la preaiipitaziome di al,curad attacicarati (Giorgln!, Fellugia e Boloigina) hanmo salvado l’Umago da situazioimi moldo ¡mbarazzanti. Questa solfa, interrotta a sípiraezi da qualche discesa di caratropiede degli umiagbesl, é durada sino alia fine deilMracontro. S. A. I RISULTATB Strugnarao — Umago i 0—i Aurora — Partizan 1—B Médusa — Saline 0—1 Buie—Stella Rossa ' *—0 Pirano — Cittanova i '■ 4—0 Isola — Verteneglilo ' 9—0 LA CLASSIFICA UFFICIALE DOPO LA I. GIORNATA Isoia 12 12 0 0 56—6 24 Pirano 12 11 0 1¡ 0— 5 22 Umago 12 6 2 4 26—20 14 Saline 12 6 2 4 17—30 14 Partizan < ■ . ! 12 6 2. 4 24—15 14 Strugnano , 12 6 1 5 14—18 13 Aurora 1 : 11 5 2 4 13—J2 12 Medusa 11 5 1 5 14—13 llj Verteneglio 12 3 1 8 11—37 - Stella Rossa 12 2 1 9 7—31 5 Buie 1¡2 2 0 10 16—29/ 4 Cittanova 12 1 2 9 8—34 4 NB.: L’Aurora e la Medusa hanno di- sputato una partita in meno. MEDUSA: Cerraiwami. Stradi, Santin, Ou-latii I. Turcinovii, Cartnii, Parovel, Mitchell, Zucca, Orlati II, Bitssarai, SALINE: Bartclie I, Bannairdi. Fon-dla, Giraldi, Petronio, VUidoinic, Manic, Giiraldli II, Izizo, Pagliaro II, Picclini. AiRBITRO: Mazzucatto. • M Saline, cantaraido su uomiimi fisi-camente foinili e deciisi. ha ben meri-bado la writcria melil’incointro svoltosi ieirl a Caipoidlistaiia sui um caimpo in pessimie coraidiiZionii. La partita dispu-tata tira le due squadrie non poiteva esiseire interessante e ber.liai, per-che il Mieidluisa ha messo in campo miientemie-no che 7 giocatori di riserva. Della pir-ima squaidlra h am giiocaito soil amende due difensori, il cieintro miadiiano ed Uin’attaccante, che, a dire i.1 veino, neipipune loiro si sorao diistiiindii un grain chife eccettuato r.e" prime tempo in. cui hanno piaidroraeglBiato. Lia giaira ha av.u-to due facoie, mel I. tempo sono-. stati suipeniomi i medusami, nel II. il Saline, AURORA - PARTIZAN 1-0 (1-0) La partita dalle occasion! mancate MARC ATORE : Mansloh Aurora 30’ IL tempo. AURORA: Dobnigna, Cailenda, Peri-nii, ApoiBoiniio, Mele, Vattowanli, Fan-ti'nii, Marsich, Scher. Norbedo, Derin. 'PARTIZAN: Repódele, PaSk-ullin, Ka-deniairo, Bertok, Ledjiainac, Vatovec, Kajideirevic, Jelačič, Kjliasirac, Giorda-novič, Mitrovič. ARBITRO: Jaraovsikli di Capodistria, La prima del girone di rltorno ha visto tutto il contrario di quella che è stala la prima di aampioraato. Quella di ieiri er-a un’Aiuraria rimianegigiia-ta finché si vuele, ma i ragazzi di Scher hanrao dato una prova che se vegiiono samno fare, forti di un brio diferosivo in cm il waaente Perinii ha dato tutto se stesso raen momierati piü critic! defl’incoratro. La mediana, fa-ceradio perno su Mele dal rendimiento normale e su um Vattovanir voienibe-roso e in riiipiresa, ha,- obtenuto che quel goal fosse U frutio deii due puntó. AlU’attacico, per la prima volta in queisto campioraato, ha faitto il suo rieht.ro in squadra Faint,irai che, con Noirbado ed 11 sempre valente Scher, hianno dato molti graittacapi alla di-fesa cEipitie. f Dell Partizan una lode al hlocco dl-fensivó, dove pero si è fâtitia sera,tire in parecchie occaisiorai la maimcainiza dall’aitletiico Ouk, del reparto offenst-vo, ottiiima la prestazione delle mezze ati e una Iode a Mitroviijč i pallonl partita dal culi pi.ede hanrao fatto pro-vaire quaiiohe brivido agili sportivi au-r'Oiriind. In complesso, uma partita a,b-basitaraza leale anche se Tarbitraggio del comipagno Jantxvaki/ha lasciato a Ed ora eccocii alia orcmaca: v,inice il campo l’AUT'Cira ed i ’primi assaggi, qiUiimidi ura- attacco del Par,tizara che rimane ¡inifiruittaioisio per mérito defflia salida dlfesa aurwilma. L’Aurora parte ruMto al coraíirattaoco e sotto la fru-stata {iellai miediaraa e 1’,incitamento del puibhlico, si insíialila neiraerea avveirsarla dove vediiamo la di,fesa del Partlizan, salida in Kadem,aro e forte ira Lieidjiamac, tiemeir teísta ai furemti attaic-ohii dell,1’Aurora, slamo c'irca al 20’ e F.aintiini avirebbe la palia d’oro che pero fa voiiare aill-e stelle; lo stesso Fiamtiin¡¡ steiupa baraallimente un’altno palíeme da goais dopo oilrca 10’. Nel secando tempo é tuitito un, moraologo di giioco a meta campo, ma al 30’, dogo che il Partizan Si¡ era falto pieri-cciloso cora uin’iaziiorae ira linea. Scltem lanoiavia ira contiroipiede a M,ars¡ich, papera d¡ Kadienaro, uisc it a indecisa del portiere e goais fatto, il resto vedeva un’iniutile ofíensiva del Par-tizan che sibagiiavia un go.als ál 40’ con Giondamoiviié e .ved'eva urna pamata vcláratie di Dobirliigna ail 43’. su ti,* Siaieitta di MSbrovii£ che chiiiuldeva ognl sipierianza al Partiziam. ' M. TUTTO UN MONOLOGO ISOLA VERTENEGLIO 9-1 VERTi'EiNEGLiIO: Feirnettii. Beirraandi, Spiiz, Barnabia I, Miiilo, BunsiC, Bar-naba, Flavec, Sain II, Sain, I, Fennet-ti II. ISOLA: Muscoiliiin,-Combatí o, Deilise, Sorgo, Pugdiies.e, Miillocih, Dudine, Ben-venuíi, Depase I, De,piase II, Russi-g-nan. ARBITRO: Piairao. MARCATORI: al 10’ Benverauti, al 13’ e al 20’ Dudine, ai 30’ Rusisignan. Niella iriipiresa al 5;’ Duidine, a,l 7’ MH-l'oich, al 15’ Sorgo e al 20’ Russiigraan. al 40’ Deipaise 1. Largia mess,e raocolta dagiii ¡solara! sul reiietto Verteimegiiio. Che la vitto-ria fosse scontata ira pamtenzia. é. um fatto, mía lo stesso 9 reiti sorao trop-pe, ñora ai tratta dii differenzia di farma o dil oilasse, ma bensi di' ciafego-r,ia. Ci voE’iiono bera zilitre squaidre j3.ee* biattere gili isolani. Non c’fe equi-vialenza d¡ forze tri questp nostro cam-I.ÜC'pato, é necessanio apiriire altre vie con alltre mete per le nostre caipoiii-ste. .Nora harano glocato míale i ragazzi di Millo. Sipiecie i due Sain. di. Fiioiri-ni. Tutto 11 blocico vartemesliese ha lottato con ccr'asgio sportivo, pero il grande dlifetto dil. questa squadra é la debolezza mella prestaziorae atlética de: comipoimenti. Ragazzi troppo giovanii e poico preparaiti, Qui é il caso ü* rivpiseme un r.ich.iamo ai vari Mioticia e afcri che aibibaradonano a se stassii queisti riaeazizi. Se vogliamo daire uno sguardo ai-la paáitlita,, tmoviiamo ü tutto svoilto in urna lotta imparii. «La pulce e l’e-lefarate» staváno di fronte a Isolla, co-sicché il driaimima dai trágico iniiz'io, ebibe la tirasformiaizioine ira un saguito briffliarate con farsa «¡míale, Ugiualmiein-te mierlttano uin elogio sia i ragaizzi dli Biol. comie queiUi di Mlillooh e Zaro per il corategmo serio - teiniut o durante 90 mliinuiti deiH’iimcointro. P. BDIE- STELLfi ROSSA 4-0 BUIE: Caseleir, Bertoliinii, Lukise, Bo-nett'i, Coronica, Potleca. LevatoViC, Benati, Vlidai, Oimador. Orevaitin. STELLA ROSSA: Jurissevich, Gla-ric, Zaneila, Apoillomio. Daraeu, Car-maro, Zaro, Coviaciic, Saintin, Degiriassi e Modií. Il Buie é paissato in vamtaggiio nel primo quiarto d'ora con una rete per m¡erSto dli Vádall, viiviacchiiando su que-sto vantaigigiio sino al. 38’ del II tempo, quando cioé Ci,mador, su aziione di lliraeia, ha sagnato la I.I retie. Sino alloma il giro era equiiliiibirialto. Aleuini mliihiuti, dopo -Cmev,aitón seign.a-vb la terna rete pier il Bule, al 42’ 1’ultima rete bui.ese, otiteniuta da Le-viatovie. —1 La Stella Rosisa sii é poi profesa allTattacco per seigimare almeno ¡1 punto dalla bamdiera, mía iin-viaino. V’ittoinña memitaiba senza dutabio del piadroinii di¡ casa. S. Campionato distrettuale di calcio D! BUIE UMAGO B-S. LORENZO 3-1 UMAGO: Miadalén, Zugnaz, verano, Sodoimiacco, Beirraic, Zacchigna, Giralda, Diaeri, Lodos. Sóschii-za, Petrovié. S. LORENZO: Z&ch-igmT e II, Crai-zeir, Coicii.amiciic X e II, Sfeirico, Ziaicchi-sma III, Giiuirigievic, Viiisiintliin, RadesiiC, Zacchigna IV. Gli umiagihesi somo scesii in campo s-iourii del fatto lorio, ma. a dispetto del proraosltiiico, il primo tempo si é CiCinidluso cora 11 risul'tato di piarita CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO - SERIE -A- MAGRA PER i PADRON! DI GASA LA TERZA DEL GIRONE^ DI RITORNO Convincente affermazione della Triestina § HiSULYAY! Triestina — Como 2-0 Atalanta — Inter 0-2 Lazio — Juventus 1 2—9 Lcgnano — Lucchese (a Moderna 0-2 Padova — Napoli 0-1 Bologna — Novara 4-1 Florentina — Pro Patria 3-0 .' Pa’ermo — Sampdoria 0-0 Tcrino — Spal 1 1-0 Milán — Udinese 0-0 LIL GLASSihGA Juventus 34, Milán 31, Inter 30, Lazio 27, Spal 25, Napoli, Palermo, Florentina 23, Sampdoria e Pro Patria 21, Tonino e Novara 20. Udinese e Lucchese 19, Bologna, Padova e Atalanta 18, Triestina 17, Como 15, Legnano 8. Tire risüJibaiti della III gicirnata del fcTrtce di iilomo hainnia fatto stciar.u-ntte g'li ccchi al tecn'icii cailpialicl. La tccnílttiá (3:¡tiá Juvenitus e del Padova t J 1.1 ro ogg'io 'imibcinno del Miilan ■ ci'jci'fr.o infztti-sorpresa peir tuttil. La LiaZio é ccisi riuisiaita a fermiare la rríréiia vittaricsa e tir.avpilgemte della Jiuva-.tttG,, clhe, c-cin i suoi quat'jro PVK’H ci vcmlfij»:«, guaric'bva breraiqulil-ItirriEinte ¡1 fubuiro. V.itto: i,a mentaba, quicfl'b da!, loziarji, : q.uiali tonino mesas ira mciTra urna volcratá ed urna técnica pochie valle vista alio stadio di Reírla. Cera due retó par ternipo, An-tccjlcittii al 25’ d|i phlimo tamipo e PuociiineCQl til 44’ dalla ritmesa, la La-zio ha rriE'Sso in glnticchio una Ju* veratius fallloisa e priva di, quel micr-dante che 1.a diisiSiingueiva. Buoin per Sil zateon'i che puire il Miillan é in-cfijipato >iih una nieirliSEliimia gioirraaiia, non riuaceinido ad anidara altre ¡1 pa-ragigio centro i blaroeonoril friulami, i q.u¡a’Ji han,no puré SiCiupato delle oc-Oasioni che, se r'azlSizátitie, avrebbar'O fatto scapipiiaire lo saainldlálo meftilie mias-se íjpqptiive. Quesbi due rdsultaiti, co-rrrjiniqiuie, cantriiibuiiscono a rendare piü Inlbeiressamibe ed avvtóceinte questa céim,pioinzito, ii quale stava per tna-sformairsii in un monologo dei bianco-ner.¡ torimiesii. ,\ Chj ha approfiittato del passo falso cVI'.’ia- cob?> di tjestsu é:. stata l’Jn-tieraniazionizile, la quale é passata a Bargamio cera uin aacco 2:0. Cera que-sba vi'ittariia e can ü faciie ricupeiro con la Peo Piabria1, riiniteriniazionaile é era la piü quotata avversaria della Juventus. Almeno teóricamente, solo c.'i.,i|,puim')i la diviidono cirrnai dai b’ian-cicirier.í. Saranino ceiríairr.iqntie i. confirafibi dlreittii fra le mitogiicihi ¡priétagonjiHté che üee'ideiriEinipo dalle sorli di questo camip.iciniato. Il tenzo risulKiato a sqrpreisa é ve-muta da Padova. N.eissurao infabtii si a-ripattiava una, cc,sl pronta ratpresa del Nrrao’.ii desso le due p»w negatiive ca-sali:ng;'ie. I .napcMaini harano pert> viimto piü per demeciito deil Padova, che per thanVo loro, giaioché gli attiaiocaratii ,pa-tavinii non haipno siaputo canicrietiizza-re la loro supertcnitá toffiscusoa Per tutto Tincioratro. Questa settimana urna, nota lista da Trieste. I muletti, dopo le reeeinti d¡-savvenituire, sano riiiusciti finiailmente a ragarmeiliwa un nebto suoeesso, che é tam»,o piü preaioso, in quanto cora-seguito ‘contco’ i diir'etíi rivali poveri d:ll Como. Con questa .vitarla la Trie, si'jinia mora ha pero cambíalo sostanZial-rrlente la siua piosliziome, giiaçicihè sianan-no qiuattiro le squadlre che quesit’anmo dovrannib daré l’addio ail roassiimo torneo caJcistico. II Legnarao, dopo i no,, i severi, prov-vsdimieintii dalla Lega, ha dovuto tria-afeirimi a Modema per îracoimtrare la Luicoheæ,. 1» quale ha saputo appiro-ftt'bare deíi’ooa^sioime e cagilieire i due punid, che avranmo il loro Peso alia resa dai Conti.' I Torino si é preso, M luisso di fer>-maire l a regciliaire marci a delta Spal e pcinbarsi neilla zorna dl, sicuirezza della c’iíibtíica, mantos iil Bologna ha bene iiripressiicinato cicintiro i.il Novara, il qrJiílé ha dovuto ritornarsene col carico di ben q.uiatbro pailón i. Quando l’atiiacco dai Bcicgna ingrana, son doleti pier tutti. . It Palermo e la Sanilpdcin'fli, mavi-gainiiii amibedue neECe, aoque tranquille dteiVia ClEisislifioai, si sono divise salo-mciniczimieiníe i due punti, con un nulla d¡ fatto, sia suil terreno ohe con il rjsultato. Doipo la veni'i'di'jieriiima glanmata. dun-que, le i pcGizôonii, sia ira testa che ira coda allia ctóssif¡,ca, sano tarnate ad ingainbugiliairS!, Le cquadre di cada totbarao alU’iuitinfio sanguie pier racimo-lare queii punti che par loro rapipne-eeintieneibibecra la sailvezza. Questa dato da fatto lo ccmiprovano i risultatii coin-seguiti domieniica dolía Lucchese, dal-TUdlmese, dal Napol» e dalla Tr.iestt-na. CM la spunteirà ¡n quastia lotta ai ferrit corti? Ai temremi di giioco la risipost». (1-1), graziie an che a! fatito che il S. Loreinzo »iocava a fa,vare di venbo, passarado in vaintagglio al 15’. Il pa-regglo umagihese era raggiunto alto scoccare del primi 45 minuti. Neilla ripress, ji gioco camibiava di tono e altre due reti al 15’ e al 17’ davano la viittonia ali’Uimago B. Miglioni in caimpo: Bennie e Zacchi-gina per rumago; Sfeirco e Radesič per ill S. Loreinzo. s. I. Salvoie - Madonna del Gaiso 0-1 MADONNA del CA'RSO: Lufoiaraa, Piirsel, Prodlan, Tuajak, Vidiaik,, Perič, Babič, JiuirdsBievič, Proidam II, Bernardu e Perič II. SALVOR®: Piaoletiiič, Maurič, Burit, Cociianoic, Sitocovaz I e II. Maurič II, Slirotič, CoimieMa, Stocovaz II, Buz. dachin. !! Saivone sii e diifeso nel prim,o tempo a dlentii libretti, subendo 1’i.nizia-biva dei piti amial@am.atii avvereari, i quasi al V’ sono perverauiti al succes-so pier mieiribo dii Prodan II, che, sfrut-tata uma fn,decision« delta difesa av-versamia, non ha avuto difficoita a seignare. Paghl dei successo, i padroni dii časa; nalentia,varno il ribmo delie loro azicrai. ainch.e perch,6 privabi di Prodan I, espuCso pir camiportamerato seorreitito. Niella ripiresa, attaiccano i salvor,i-nii, ma la vigile difesia dei localii sven-ta ogni miraacčiia. Desna dii, elogiio la squadra dii Madonna del Carso in blocco. Del Salv,ore, ottiimla la dlifesia. S. II. DI CAPODISTRIA Branik ■ Partizan B1-2 BRANIK: Vatovec, Prodan, Savariin, Hrvatih»,- Jetes, Broikeba, ;:Auber, Val-kovič, Prelec, Kavalič. PARTIZAN B: Ilič, Tome.. Škarja, Mte;i;,tcir, Puišraer, Brajnik, Kralj, veljak, . Varati,n, Kuzmina, Pelizizon. ,ARBITRO: Eileu. . Ecb,tiene, la siuiperiOiriitd di ¡jic'co fos-se dei piaidrorii dli casa, gi'ii uomiini del Partizan B, harano Botuto affanmiarsí griaiZi'e a due aziomii dli contropieide, ?Ke harano fruttato altre;: arate retí ad apera di Maister e Pelizzora e, sopra-tutto, aWa bdHainte esibiizicme dei partiere Ikič — ¡ri SLOirniatia dli »razia — il quale si é .preso il lúteo di biloc-caire al 43’ diel primo tempo un ri-gore. Di notevole, ancora unía rete del Brajnik, anraullait.a al 44’ per un evidente fallo dii mamo. Una nota stonata quella del puib-blico che, aintispojritlvamiente per tuit-ta la diuirata dell’i.niconitiro, ha faitto la bala ai direttore di gara. che ha ben saputo sfiriuttiare la sua pedir on,anaa, segmiamdo la rete della vdtteria: Sia- da una parte che dalTaltra, so-no state sciiupate dette occaßionii fa.vo-rev-ciii, apeciailimiente il nigore tirata da Stradli. che. non conoscenido ¡ rt-gci'janniehtí, su riespinta del portiere, raca ha valuto tirare ira rete, teniendo che l’E.rttttro fermasse 1’az.ione, o'P:PlU-re anrauûliasse il goal. Neil I. tempo il Medusa, un pó favorito dial vento e sosteinuto da Stradi, Santiira e T.uirciraoviič, hia piressato ccinitiiniuamente e ai é giocato tütto il temipo di avant! la porta del Saline. Gli attaccanti non harano saputo signare, sebbene a.vessiero delle occasion! d’raro, oilitre a .ció quai, pochi pal-lomii, che soho stati! iradiriizzati verso la rebe diel Saliime. sono finit! ira mano del bravo portiere Bartole I. Il II. bEimip'o camibiia asipietto. Dopo il rigore birat-o da Sitradi, il Sadim,e, passa al-l'iaittaicco e “segina la rete della vitto-riia Mamič rilesoe a passare un tiro alto sulla sinistra a BusEami, e queist», Clin un bel buffo, seigina di testa sulla diestra di Cernivani. I medusiairai pan'-torao alia riscossiat anzi miairadarao al-l’atta-cco Santiira e Turcimovié, ma nulla servomo questi sipostameníi, perche la dlifesa del Saline tronca ogni azio-ne e sverata ogro! inaidiia. In quesbi . imbeimraii sil è sopratutto distinto i'l giowaine Peltiroraio cora entirate forti e décáse su ogni pallóme. L’airbitiro Mazzucatto di Gapadiisteia ha d.reito abbas,tanza bene. L’undici del Verteneglio militante nel campionato circondariale DALLA CONFERENZA TERRITORIALE della FISAJ T. 0 0 9 ... a Erainicoifoirlte si è idlis'piu'balto un ■inlcoraltro di Eibleibica teigigera furani ©talgiioniê? PaiibeiC'.'tpavEino alla com-(petiizioiie aitleit.i tedeschi, ausitnaci, isvîizzistI e juigcslavi, Mikliakov, complote (fedérale 'di ¡salta ,con l’aaba, si è pilazzElto al 3 posto, ccm uri salto di 4 m. ... a Viiareggiio, nel ciclo di gane .pen il’aiiscignaKHralnie dielia coppa pal-laiceistitica dli caamævaie, te squadra BSK di Belgrado ha baittuto quella lócale con il ipunteg.gic^di 35 : 26? * . . . ¿e FÀiWjraflai r,imune,eirá alia cxindiiidatura per l’oxganizzazione delle oiliimpiadi 1956, il Belgio, gli USA e l’Argenitina sono disposite a,d asiauimersi queisito onére? '.■ir. il'iniucitatcire cileno Julio- Moreno Toleidanio é xiusciito a mamteraer-sl a galla per 14 ore e 30 minutii, avenido le man! e i piedi leigaiti? * . . . dall’5 all’8 marzo- avranno luego a Trieste, ‘suj iriñnig idieilla fiera, i -box match valevoli per rasseiginia-zíene dei ¡tiitoloáitaildamo dei dile/ttain-,tí? * . . . gli orgaraizzatori del Toiuir de Firance harina ,a¡niniU)nlciiato la cr.ea-zione dli tniuo,v,i pr,|mi? Da quanto sii apprieinide venrWhiétó Staibiliiti 10.000 francihi gicinniailleri a,} ccrriidlore piü combattiiivo délMa1 tappa, nel menitre un premio di 200.000 franwhi verrá assegirlalto ál co-rridoire piü comibait-tivo1 di Mita lií giro. . . . ail dassico giro di Indianopolis, la ve.rtigiincisa piisita amer i,cama, pa;r-taaiperainino Aseairi e Fariña, i qua-li píjoterainnio una Ferrari? * ... la squadra olimpionica di Ho-hey sul ghiaccio degl¡ USA ha dispútate un incontro con la squadra cam-pione svizzera Arosi, incontro con-clusosi con un risultato di paritá, 6:6? La scorQa settiimana si e tanutia a Bieiligrado la II. Corafaranza fediarale daM’Uiniionie di cultura fiai-ca delila Ju-jgciiavia, che e state la piti imipor-itanio dii queille tenute n®I dlopoiguarlria ,e deciajvia irieir ■ Tuiliteiriome svillupipo ,dol-lo spert di rraassa. II piriesiidiante delil’Umi orae compaigrao Veljko Miiiftunovič ha. sottollimeato lUm-portainizia dieilila co-nferienza i cui lavo-rii sianio sitizili faicijlllitaitlii dlailllia pubbil! ca-ziicina dlelllia lettaria dial C. C. P. C. J-suli Brobileimli e sui comipliti dieflia no-sina cullbuira fiBicja (vedli lia lebteira pubibiicata nell’aU®®3*0)- La letteiria dal C. C. P. C. J. nora e setvitia soilitaraho par »illusbriare e daire coinsegiueintemianie le diirettiive peir ii lavoro deililie vari e orgiaraizzazianii sipor-tii.ve sia centra:® -he di base, ma ha irJees0 a. mrdo situazianli che debbono essere definttiyamieinte eliimlinate. dial- I fnlmini della commissione tecnica V.iisti i refertl aribiitralii la comimis-s,;ame tecnica oirraalogla le seigueniti partite: * j Campionato circondario dellTstria Partite giocate il 6. I. 1952 Partizan .— Saline 1—2 Ricuperi del 27. I. 1952 Aurora 1— Strugnano 2—0 per ab-bandono Ricuperi del 3. II. 1952 iPliirano — Velrtieneglio 7—1 Stella Rossia — Gittairaova 0'—0 Ricuperi d91 10. II. 1952 ' Meidusia — Umiaigo 1—0 Sallii ne — Verteineiglliio 1—2 Campionato di Zona Distretto di , Capodjstria Partite giocate il 27. I. 1952 Stella Rossa — Aurora 0—2 (forfait) Partite giocate il 3. II. 1952 Isola B — Piilrano B 6—1 Aurora B — Miediusia B 0—2 Ilirija — Jadram 1—2 Partizan —v Steilla Rossa 1—5 Partite giocate il 10. 2. 1952 Medusa B — Bpamiik 1—1 Ste’fla Ricissa — Iscia B 1—2 Jadran — Aurora B 4—0 PalrtiiTiain B — Iffiinijiâ (rinviate) CiOiMUNiIiCAiZlIiO|NI : Il recilamo pre-seintai.o dal Paintiiaain. peg* la partita Partizan—Sait,me viiene reisipirato perché la piairt.ita è sbata gii-udicata re-gcilalre. S’inicamera la tass-a. PUNIZTO'NI: Oairraro Miro (Stella Rois'sia) e Scrcpetta Amdirea (Oittano-va) aimlmioiniziioinie Solenine per com-portaimerato scoirpeitto. Siaibiaidira Sergio (Madras,a) siquialliificiato pien tre gioirna-te effettive dii caimipiora^to' par aver colpito initenzioniailmentie un avversai nio. Vaienfi Birtuirao (Miadiuisa) squatlifi-cato par unia giormata di ciampiomato effebtiva par probeste alM’oper'at'o dei-I’arhibrp (reiclidlivo). Zairo Marino (Strugnano) squal.ificiato par due giqr*-inate effebtive dii, campltonato par in-su.lti, aM’ar'Mtiro. Benvenuti Alfreido, Dagri Gli.useippie, Giciriginii, Giulio e Gregarii Giclrdlamo del C. S, S-truena-no, amimcmiizionie Solenine per compor-tatneinto aintiap-artivo (partita Aurora-Stru©niainO). Pečarič Valenti no e Bertok Prtmio dente Ilirija, amman'lzione sodeinine per piroteste aW’iarbitro. la niostra attività nei var! rami športi vi. Non c’iè d'ubbio che ira vami sabbert sono stati ragigilunti riaultati dii por-tata initieirniaziioinale. sopratutto dail lato-técnico aportó vo, meratre si è piut-tost0 traaourato to apart dii massa. La miasgiiar partie deli dirigentu spartivi ha inidiiiriizzato il proprio Iavoro ad 'ëacliusivo vantiaaaiio dellia qualité, per 'il raggiiiuingiimiento di riaultati día pri-rrlaito e per la pr arpaz! orne nelle ca-'tegoirie o camipiionati suiperiiori, aidb-■pienamdlo piü volte mlezzii oantrairi. ai iprimcipi, della nostra socii-età soeiali-sta. ) J! Su quasi mezzo rmiiiione di soai detle varie sociiietà e oiirooffii, sodo uma piíccoila parte svofigie regolaire attivi-tà. Se pensiamaio che per lo sviluipipo dleilliq sport scino stati spesi 400 mii-liorai di din., mon possliiamo cento dire che sono miancate le basi materiali per il suo sviluppo ira le masse. La causa dii ció. sta mal fatto che le oirgialnlizzazioni sportive non si somo a-ttenute aile istiruziami dalle organiz-zaïzLonii de! Partita e della cullituna fl-jSflifla, curandoisi esclusiivamemte dalla qualità. A ció si è giunti anche per gili errati metodi di lavoro di alcuni funzïoniari, che hanrao abusa,to della lioiro pœliziorae. La, st-easa FISAJ va cirlitliiciata per nom aviar preso mai po-sizdoine oontiro un tal modo di pensare. e di agiré in seno alla nostra puntura fisiica. Il compagino , Miičuiraovič h,a ridevato pure ailounii caisli di errate impiego deii fondi finanziari, lo spe,rpe¡ro di varie giraimdi imipireae, che aindavano a de-tiriimierato de,lio siport inveioe dii ■favo-mime lo SVlillUlPlP'O. Dopo awer anallizzato i lat! positivl e negativi, il compiaigna Miičumoivič ha propostio la riioingianlizzaziioraie completa della FISAJ e la foirmiaaiane di co-miitati de-lila ouiltiura física presso il Corasigilio Fedieinale per la cuilfcuira e e s'Cisnze n,anché pirieisso .¡ oansisli re-puibíbiliicainii. , Infinie é state proposita 1’elaiboiraZio-n-e di uno statute diiettantistiico ed un¡ controllo piü effioac-e sulla politice finarais aria. Nelte diiscussiiioine, vari delegati han-mo sotitoliiineato l’iimporlUgraza da diairsí alia glraraiastiica, comie base per lo sviluppo di quallsiasi sport. Moilti dele-giaiti hanrao chiticato- pure la stampa sportiva, che nom ha popolarizzato e-quamierate tutti gli sport. La decisione piü importante della canferenaa migiuiarida lo scioigll'roento del-la FISAJ, che viarrá sostitulba dal-1’Unióme degli Sport della Jugoslavia, alia oui piresidleiraza .é.stiato eletto il compagino Milam Neoničič, segretario dal C. C. detta Giovendü popola.re. Ira taie oirganizzaziioine sono state incluse le segiuienti Uralom! sportive: a-itlletiica, ciiicilismo, pugilato, calcio, pal-lavoilo, sciheirirma. nuoto. panamiano, tennis, soi, carainottaggio, atlética pesante, hockey su ghiaccio, pattinag-gilo, hockey siu prato, tennis da tavolo e bfiriilli. A cartel lisióme dei lavciri è stato iraviiato ura tellegrammia al C. C. del P. C. J„, nel quale gii Sporfivi si ¡mipe-gniamo di aittenersi ai principi socialisti,, affinchè lo sport divenga realmente d¡ miassa. -, In iccca^ione del recente incontro dii atlética pesante (lotta) fría la cap-presentati'va turca e quella svadese che ha avuto luogo .a Goteborg. e nal quale i turcihi .harano, ibattuto cla-micircsameinte per 9:0 gli svedeisl!, il turco Yuceil, icairmpiioine diel .mcindo, si é fatto cogtterie iin una «mossa» non trcippo ortedossa. Egl¡ infatti aive-va allungaiio le miarní ira rana orefice-ria e aiyeva fatto una «presa proibi-ta». su un orologio da polso del valore dli 7-500 franchi. Sembira che lo Yracel iratenda fare Le olimpiadi della neve I giioiohli 'CiíiimipjoniiCii inivernali del 1952 si sono diniiiffiatii venerdi scorso a Noarrei'iiena cora la disputa dello slalom gigante femimiinlille. Sulla pista Ehiiacclata, l’americania Mead Lawrence ha ottenuto una vittoriia meritata, seguiita diaililia cainciploinessa del morado l’aiuEiir'acia Fiagmiair Roeim. Celoina Se-ghi, la speiran.zia itiEffiaina,, si è ciasisii-ficiatia solamente aïl’ottavo posto. -NjOtte giuiidcaiittie, i,l «Bob a due» t.eidisisco ha avuto buoin giio-co sugli americana, e svizzeri. Piü iiniteirecsante Ib s’.isr.-om m-aschile d¡;,ve ti sano trovali di frorate i can-non,i momidliri’ii dello scii, Cata, Eriksein, PrtMidia, Sipiei®, Coutett, Ruiby ecc. La gara è stsatia emíaziionarate ed i,l ri-sultiato sœpeso Üira-o aH’ulbimo isiante. Il hitando Eiriiksora, norveigese, ha con-quiiistiato lal miadagil’ia d’oro, saguito a 1” e 8/10 da Cristi Praiwida, indi da Spferâr Quarto clennif,'ciato Zeimoi Coló, píilntebista mioihiCiaíie, ii -q-uale, alia fine cüeClla gainai, ha diichliainato ai glornia-listi «piü vedoície di cosí mora petevo anidare». II torr.ieo o!:’n-¡p,ior,'co dli Hckej su ghiaccio vede ira testa alia d’jassifiiea * canadesli, seiguliti a parí puntó dlutla S-vezIa, Ceeosilovaicidhila e dagl! Statl Uniitil. un giro ¡ira JUgoaiavia entro il primo semestré- d¡ quest’anrao. pero la suia «imosisia pr'clibiita» di Goteborg non gli fará certamiente una oíti-mia propaganda! La istamipa sportiva i.nterraaizioinale a suo tempo ha pubblicato :l;a noti-zia del matrimonio del migllore ten-mista del mondo Seidlaemian;, E’susse-gulita quelllai di Biraida, poi ai é ap-preso che 11 riin,omato portieire austríaco Schweda del (oWiera}) si é ¡rana,moratio dell ai figlia idi un iriccio commierciaraxte egiziarao che iratemde htgigünsce ipaossiimlaneinte. Per con-eluideire la serie rosa sportiva diremo^ che Da,gratar Room, la deliziosa austríaca due volte caratipioine del mondo di sel stá per manitarsi cora ,un ira-gegnerie tedlesco. La deoarsa settimama si é concluso a Bomibay il campionato mondiale di tennis da tavolo, durante il quale i giaippcines.i hanmo corase,güito 3 am-bfite wlrttcirie bggiudliicajnidosii altret-taratii tito® moradiati. Il íigijo del sol levante, «Shatoh», ha battuto l’un-gherese Kocziana, deteriore del litólo per il 1951; a sua volta, la pomena Roseanu ha consérvalo il suo ■primato, batiendo, «Jopa una cojMbat-tubissioraa gara, la Farkaš (Ungherüa). Nella gara a coppie maschlll, Fu-jutsi e Hajashi si sono inuposti neita-meinte su Leaich e Bergman, analoga fine é toe,cata alia] copipia femmi.nile inglese Rope Rosttiimda e Diana bat-tu-te dalle belle 'gheise Misumara e Narahaira. II giiarnaie sovilabico «{Sovjetski 1 diale idi tennis da tavolo ha stsbil'ito ' che ¡1 iprosslmo camipioraato miomdi-ale si térra a Bucarest. II gii amale soviético «Sovjetski sport», árgano della fedtl raíz ione sipor-tiva soviética, ha dato alouini giorni fá ira pasto ai suoi lettori ,ed aB’opi-n.ione puibibllca una raotiizia quanto miatj aliegra noraiché spassoisa, Infatti, stando a cuanto ipuibibiliieato. lá auto-mobile sa-nabbe stata Invenitiata nel lontano 1752. Nel medesime articolo si contesta al baroine tedesco Karel Vom ¡Diréis riravenizioinel della toideleita — la ■ famosa dralaienne — che, sacando i lumimiari 'della stampa sportiva -soviética, sareibbe stat-a áinvemtata uin treni.iemnio prima sempre da uno sconosciuto Inven;tare .ruSso. Esiitaranfe, no! Smarrimenfti Tciskain, Miarjbin da Viainganel n. 3 ha smarrtio la proipiriia carte d’idien-ti.tà nel traite Van®aimei—^Capodistrlia. Detba carte nom sairà più valida se non restituiita aill’iimtieistatariiio. Parma Anna fu ReniEltoi ablitarite ia Isola via Gambîirii 7, tta smaipriiito il 20 ¡U. s. la caria d’id©ni.'ità. Detto doc.uimento nom è più vailido, se non iresit'iitiuito all’iniesitaitjsuria. Oivtdiio Degirassi, aibitante ad Isola via Car'ducci 2. dicihiara non valida la. sua -oairta d’identità nilasciatagli dai c. P- 'C. di Isola e da lui sostituita con queilla del comune di Trieste. ñ VV/SO Con dedisi-one n,ro. 618/52 del C. P. D. d! 'Capoláistilia i! posiseidlmen-ito della, isiciuola, agraria .dáffltoettuale di S., Caniziano é in liquidaBione. I d-ebiitoiri sono. iinvlitati a rego-lare i loiro contó entro ¡La! fine del mieise in corso, i creiditeir'i a loro volta do-vrannio presentare le fattu-re comprovanti le loro richieiste entro lo ¡stesso termine. Dopo il 29 feto-braio non saramno. accolte richieste successi-ve. , La commissione di liquidazdone Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil. tip «JADRAN» Capodistria Pabblicaei^ne autoríziatc