anno* vi. Capodistria, 16 settembre 1872. N.,18: LÀ PROVINCIA GIORJHE DEGLI INTERESSI CIVILI, ECOSOJICI, AJ3l.IilSIR.lTin DELL' ISTRIA, ed organo ufficiale PER gli atti DELLA società agraria istriana. Esce il t «d il 16 d'ogni mese. ASSOCI\ZfONE per un anno f.ni 5; semestre e quadri-i-slre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presso .1 Kedazinne. iTTI UFFICIALI DELLA SOCIETÀ AGRARIA. ! Sulla base degli Statuti sociali ed in seguito deliberato del IV. Congresso generale la firma-i presidenza si onora di convocare la Società a-raria istriana al V. generale Congresso ne}la cit-di Parenzo. La seduta verrà aperta il giorno 14 ottobre , c. alle ore 11 ant. e vi si tratteranno colla ri-rva del 2. cap. del §. 39 dello Statuto sociale gli jgettr contenuti nolscg-oorrtc Ordiate «lei Giorno Inaugurazione del Congresso. Resoconto morale della Società. .Lettura ed approvazione del verbale del IV. Congresso generale. . Resoconto economico (consuntivo.1870-71, preventivo 1873, bilancio.) . Proposta di modificazione allo Statuto sociale presentata dalla presidenza in seguito a deliberato del II. Congresso generalo. . Nomina del presidente, del vicepresidènte e dì tre direttori alle condizioni del §. 18 ;degli Statuti sociali. Nomina di 16 membri deLCómitato.=. i Nomina di tre revisori di conti dài scegliersi fra i soci effettivi esclùsi i neoeletti : membri, della presidenza e del Comitato; L Determinazione del luogo di riunione- del VI. Congresso generale.' 19. Eventuale deliberazione sopra-oggetti non annunciati nel presente ordine-del giorno, di cui fosse però votata la urgenza. In occasione di questa generale riunione ver-tinno esposte ed esperimentate Le macchine agra-ie descritte a tergo, e si venderanno quelle, cui ìel relativo elenco è aggiunta la indicazione Bel pezzo... Articoli comunicati d' interesse generale-si stampano ^fra-tintamente; gii altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi .> per linea. — Ledere 6 denaro franco alla Redazioni. Un numero separato soldi — Pagamenti anticipati. Nella stessa occasione avrà luogo la esposizione olearia già annunciata nella » Provincia » cogli avvisi 22 settembre 1871, 26 gennajo 1872 N. 422 - a. 71 e 25 aprile 1872 N. 203, accompagnata da conversazione confidenziale sulla fabbricazione dell'olio di oliva e sui miglioramenti che vi si potrebbero portare coi mezzi che comunemente stanno a nostra disposizione. Durante il. congresso si darà pur lettura delle conclusioni dei tre congressi. bacologici accom-pagi-fndola eventualmente da relativa conversa- •rì3*253; ya : ■■■ ^ Tutti quei soci cfiò intrnnc3otJU v. m,— a questa riunione sono pregati di darne annuncio al Comizio ' agrario di Pare v. > al ;ieno 8 giorni innanzi alla; indetta giornata Si avvertono infine i S mri soci' che durante i 15 giorni1 anteriori al congresso saranno esposti nell'ufficio sodale il!resoconto ed il rapporto dei revisori • che a tutti i soci è libero di prenderne ispeziona Il nresente avviso verrà oltreché intimato ai singolii soci anche pubblicato nella » Provincia ir organo ufficiale della presidenza. Rovigno ai 5 di Settembre 1872. La Presidenza. Francesco Sbisà pres. Antonio Cecon v. pres. Dott. Piccoli segr. Froposie di modificazioni AGLI STATUTI DELLA SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA,. al'§. 17. (Voto di minoranza) . . . .•«•cute- aggiunto il comitato sociale. a (Voto di maggioranza) .... » cui aggiungono un Comitato, tì +0G2 al §. 22. da aggiungersi i due seguenti capoversi : ' „ Nel caso del II. capoverso del §. 21 la firma legale della Società potrà portare anche il nome di uno o più membri del Comitato. » „ Ove il segretario per impedimento, per assenza o per essere eccepito non avesse a firmare un atto, vi potrà essere sostituita la firma di un terzo membro della presidenza o nel caso del II. cap. del §.21 quella di un membro del Comt- * 26. (Un Voto di minoranza vorrebbe sostituito'all'attuale §. 26 il seguente): . « Il Comitato è composto dei cinque membri della presidenza, di otto membri eletti per un anno dal Congresso generale e di un rappresentante di ogni singolo Comizio agrario, che dovrà essere eletto di seduta in seduta dal Comizio stesso. * §. 27. » I membri del Comitato sono rieleg- gifùli. D §. 31. « Il Comitato può deliberare quando il numero dei votanti sia di sette ed è presieduto di diritto dal presidente della Società, che assente è sostituito nei sensi del 1 cap. del_§. 21. In caso di parità di voti il presidente decide. Le sedute si succedono sino a che sieno esauriti gli affari del momento. » • §. 32. Da aggiungersi il seguente capoverso: » Il Comitato deve essere però convocato, oltre che nei casi del §. 30, quando si debba prendere una deliberazione di massima in argomento di sovvenzioni dello Stato o della Provincia. » Tra il §. 32 ed il §. 33 da interporsi il seguente §. » A. tutte, le sedute, in cui si discutono argomenti relativi alle sovvenzioni dello .Stato o della Provincia dovranno essere invitati tanto un rappresentante dello Stato che uno della Provincia, e vi avranno voto consultivo e diritto di veto sospensivo, ristretto però quest' ultimo a quei sussidi cui il rappresentante è chiamato a tutelare. » §. 35. Da aggiungersi I seguenti capoversi: „ Il Congresso generale potrà però concedere la costituzione di un Comizio in un luogo di sede comunale differente dal capoluogo giudiziario e quindi anche la costituzione di due Comizi nello stesso distretto giudiziario, semprechè la presidenza lo proponga ed il proposto Comizio abbia almeno il numero di 20 soci. In ogni caso però nello stesso Comune locale non potrà essere ammesso che un solo Comizio. Qualora in un tale comizio per morti o per altre ragioni il numero dei soci discendesse al dissotto di venti, dovrà essere completato prima del Congresso più vicino ed in caso diverso si intenderà sciolto di diritto. » Seguono gli attuali cap. II. e III. 38. Da ommettersi » ed i soci ecc. » e da sostituirsi. t, e l'avviso assieme all'ordine del giorno sia pfcato comunicato o col mezzo del bollettino sociale o in altro modo a tutti i Comizi ed a tutte le Comuni dell'Istria. * (IcSSc luocvliliee c»|iu»IU o © " a di accagionare chis-sissia : c' è l'uso e l'abuso e contro il. primo invochiamo la saggezza, dei Consigli scolastici f ed a frenare il secondo valga la parola franca' di celoro che hanno senno e che desiderano diffondere un po' di buonsenso' nel paese. Prospetta delle scuole laiche dell'Istria e delle loro rendite nel 1741, — con accenni sulle Fraterie di Venezia nel 1771 — nonché sulla popolazione, sui ban-« diti e sulle guerre dell'Istria- Le scuota laiche 0'confraternite o/n^fte che dicansi, hanno fatto, come tante altre institu/.ioni, il loro tempo; ma al loro tempo esercitarono influenza ed ebbero importanza nella società. Eppcrciò la storia deve tenerne 1 conto, poiché altrimenti nou ritrarrebbe intiera lavica] che fu. Basato su questo' principio, nel quale i colti lettori della Provincia non possono' non consentire, io esibisco loro il—prospetto delle scuole laiche dell'Istria veneta com.'. furono nel 1741 — colla convinzione ch'esso sia per essere utile documento alla storia e alla statistica del nostro paese. E in fatti la distribuzione-e l'aggruppamento delle dette scuole ci mostrano molte particolarità delle divisioni ecclesiastiche e politiche d allora ; — i nomi dei loro santi — gonfaloni ci provano- che il culto in Istria era tutto informato alle tradizioni nazionali e non ammetteva santi, come dicevansi, forestieri, o le loro rendite complessive, abbastanza cospicue, di annue lire 127079, soldi 7, ci sono indizio della religiosità delle popolazioni, o, se vuoisi,, della influenza esercitata dal clero, giacché le rendite di qualunque natura esse fossero derivavano in prima origine-da doni di devoti e da lasciti di moribondi. Il capitale poi dèi livelli, ascendente al vistoso importo di lire venete 729320, costituiva la parte maggiore di un fondo pubblico della provincia, fondo che veniva completato dai capitali dei Fóndachi e dei Monti di pietà, aggiunti per qualcosa anche quelli delle Mense vescovili, dei Capitoli,, e di qualche Spedale. Tutti assieme cotesti fondi facevano allora-, in parte almeno, l'ufficio che adesso farebbero le Casse di risparmio, le Banche popolari,, le Società di mutuo soccorso ed altro simili instituzioni ; prestavano denari, sovvenivano i particolari, le comuni, e in casi straordinari, sotto coloro di offerte, perfino lo Stato: giovavano spesso poi a sqt>-trarre il' povero popolo alle ingorde brame degli usurai (prestatoridi denari,) fossero essi cristiani od ebrei, Lombardi, Tòscanij o Istriani. E1 noto che i Lombardi, e più, i Toscani, (che ai tempi di Dante si recarono numerosi he . Istria,) esercitarono per professione il commer ;o del denaro o l'industria- delle prestanze. Sebbene le Fraglie fossero società a scopo di culto e di suffragi (nel senso di preghiere ed offerte perle anime purganti,) tuttavia colle loro mar tegole, ma-driregole (statuti), colle loro banche, (presidenze e cariche) coi loro capitoli, (adunanze) coi loro partiti a bossolo, ( ballottazioni,) coi loro banchetti, colle loro feste,. coi loro distintivi, colle loro bandière, prendevano spesso il carattere di società di temperanza, di mutuo insegnamento,, di perfezionamento morale, d'arte, di beneficenza, e talvolta, per quanto lo consentivano i tempi, arieggiavano perfino ai circoli politici dove, legalmente o no, si discorreva sugli interessi pubblici per !>■• meno della città e del distretto.—La distinzione delle classi, marcatissima allora nella società, spariva affaltp nella chiesa, nella sala, sotto la cappa,, diètro il gonfalone- della, fraterna- Di fronte-ai confratelli adunati perdeva la sua supremazia-anche il prete; il cappeilànoer.i. uno stipendiato della fraterna, non la presiedeva, ma la serviva..— Erano società che il governo favoriva, ma nello stesso tempo anche sorvegliava; nè mi stupiiéi perciò seda qualche angolo dell' Archivio balzassero 1 ri un boi giorno le listo nuuieyali e nominali fors7 anche dei confratelli delle principali corporazioni laiche dell* Istria nostra. Dico questo perchè mi è accaduto d'incontrare dove meno mi sarei immaginato, nell' Archivio dei provveditori sopra olì, il prospetto- numerale, e le note nominali, autentiche e giurate di tutte le Monache e di Tutti i frati, anzi di tutte le persone che vivevano, a qualunque titolo e colore, nei Conventi e nei Monasteri, o che componevano le comunità religiose e i collegi della capitale e delle isole adiacenti, comprésa T accademia dei nobili della Giudeeca, il collegio di S. Cipriano di Murano, il seminario ducale di Castello, l'episcopale di Murano, quello dei Greci (Flangini) eia scuola degli Armeni in S. Lazzaro. Queste note e il relativo prospetto dovevano servire di base alla limitazione dell'olio proscritta con decreto del Senato 30 gennaio. 1164. e portano la data del 1770-71. Tale esempio dimostra una volta di più che in Venezia si teneva nota e conto di tutto e che ad onta dei guasti del tempo e degl'incendi, e di qualche sperpero, d'altre epoche, non può mai dirsi che un dato documénto, od un suo equipollente non esista o non possa esistere nel vastissimo Arichivio- Quello che difetta in una {)ar-te abbonda nell'altra, e i vari scompartimenti si completano o si suppliscono-fra di loro. Nel grande ammasso delle carte infiniti sono i ripieghi e le risorse, purché s'abbia a guida la -storia del governo o meglio dolio Magistrature, oppure la viva pratica dell'Archivio stesso come può avérla il nostro Direttore che ci ha fatto vita per entro. — Cùfesta guida, indispensabile specialmente per gli studiosi no-n adetti all'archivio, l'avrernò, . 10 spero, tra bj-eve, iéhè il prof i Cecchetti in una recente lettura fatta all'Istituto accennò di serbar manoscritta una diffusa Storia de /li archivi veneti antichi, ed ora per incarico, del E. Ministero si elabora una monografia destinata a date mi esatto concotto dell' Avèllivio generale Veneto alla Esposizione mondiale dì Vièima. Per non dsviare troppa dalle cose dell'Istria riduco in una Nota lo stato, dei conventi di Venezia nel 1771 e la presento come una curiosità storica feconda di serie e di melanconiche meditazioni. (1) E ritornando alle scuole avverto che quanto ho detto di sopra va inteso a discrezione, giacché le frac/He delle piccole terre dell'Istria erano appena un lontano simulacro delle frafe della Capitale- Queste ultime divenute mano mano numerose, ricche, potenti, arricchirono, non fosse altro, 'la città di edifici cospicui e di tesori d'arte v'eramsiitè-inestimabili. — Pur pure,fette le debite proporzioni, anche in Istria hanno servito a mantenere d decoro dei pubblico eulto, e hanno legato alla fiosterità opere d'a -v e ometti di gusto che' stmo non ievi indizi di civili^.'Qu^ìcLe cappella, molti altari, alcuni egregi dipìnti m ieri forse fra gli arredi sacri e i paramenti di varie chiese furono opera e acquisto di alcune di queste frax/Msi; laonde-se noi vorremo mantenere ed afforzare la nostra potenza marittima, dovremo fare ogni opera per crescere e migliorare il nostro materiale a vapore. L'annuario della publica istruzione elei regno d' Sialia pel IHH1 - or ora venuto in luce, contiene fra le altre notizie le seguenti: Università : Gli studenti inscritti per l'indicato anno, comprese tutte le facoltà e tutti i corsi delle varia Università, ad eccezione di quella di Napoli, presso la quale non ci sono iscrizioni, e di 6,137. Il numero degli uditori esclusa sempre l'Università di Napoli, di 1,370. In totale 7,507 fra studenti ed uditori. L'Università più frequentata apparisce essere quella di Torino con 1,401 frequentatori; poi Padova con 1,072; Roma con 809; Pavia con 755; Bologna con 590; Pisa con 569. Le Università meno frequentate sono quelle di Camerino con 38 studenti; Perugia con 81 ; Urbino con 84; Massari con 87; Cagliari con 83; Ferrara con 100. L'Università di Padova è quella che conta il nu- !ìro maggiore degli studenti in giurisprudenza, STO; rino non ne lia che 328 e Roma 232. Per compenso rino conta 120 uditori per questa facoltà, mentre Pa-va e Roma non ne hanno alcuno. Nella facoltà di medicina e chirurgia, la Universi-di Torino conta 383 frequentatori; quella di Roma 5; quella di Pavia 321; quella di Padova 275; quel-di Bologna 166. Nella facoltà matematica Torino ha 290 frequentali; Padova 202; Bologna 189; Roma 151; Pavia 113. Licei e Ginnasi : Bai prospetto del risultato per la lenza liceale nella sessione ordinaria del 1871 appari-e ehe sopra 3,433 inscritti, 97 non si presentarono. 16 non compirono 1' esame, 2,250 compirono l'esame. i questo numero, 678 vennero promossi per aver vin- 1 tutte le prove, e 158 per compensazione. Gli altri 915 vennero rimandati. Nella sessione straordinaria nello stesso anno 1871, ano inscritti 2,601 candidati per la licenza liceale. Di questi 318 non si presentarono, 747 non compi- frvo l'esame, 1,536 lo compirono. Di questi 1.005 vinto tutte le prove, 286 furono promossi per contenzione, e 24S vennero rimandati Dallo stato degli esami liceali nell'anno scolastico 70-71 emerge che, tutti compresi i licei dolio Stato, ii inscritti furono 3,679; quelli che si presentarono ai-esame 2,532 e gli approvati 2,375. Nei Ginnasi si ebbero S,343 inscritti; 72S0 che si lesentarono agli esami, e 5;534 che li superarono. Nelle scuole tecniche regie pel medesimo anno 1870 1, gli inscritti furono 6030; quelli che si presentarono ili' esame 4,500, e gli approvati 2,978. Per l'anno corrente 1871-72 gli inscritti nei licei :ono 3,773; nei ginnasi 8,268; nelle scuole tecniche 6,188. Il numero degli alunni che attendono agli studi nei lonvitti regi per l'anno scolastico 1871-72 òdi 2,054. In totale fra convittori ed esterni, gli alunni inscrit-ì nelle regie scuole secondarie classiche e tecniche è li 18,618. Scuole Tecniche: La somma dei snssidii conceduti Ile scuole tecniche comunali e provinciali dello Stato Jtel 1870-71 fu di 205,900 franchi. Le seuole tecniche sono 47 nelle antiche provincie; linei Napoletano; 25 nell'Emilia; 29 in Lombardia; 2 nelle Marche ed Umbria ; 24 in Sicilia ; nel Veneto ed in Toscana 8. Le antiche Provincie hanno un alunno delle scuole tecniche per o^ni 1,190 abitanti, che è la proporzione maggiore. Il Napoletano ha un alunno sopra 2,660 abitanti, che è la proporzione minima. Scdolb Elementari: Le scuole elementari si pubiche che private nel 1870 erano 38,300, delle quali 19,875 maschili e 14,807 femminili. Nel 1871 la predet-11 cifra totale crebbe di altre 1,358 scuole fra maschi-i e femminili. Gli alunni di dette scuole nel 1870 furono 1,577,654, dei quali 890,058 maschi e 687,596 femmine; nel 1871 iurono invece 1,605,008,dei quali 908,602 maschie696,406 femmine con un aumento di 27,354 alunni sull' anno precedente. Gli insegnanti delle scuole elementari nel 1870 furono 40,321, divisi in 21,970 maschi e 18,351 femmine. Nel 1871 furono 40,974, cioè 22,427 maschi e 18,547 femmine. Nel 1870 e' erano ancora 128 comuni che non ave-Tano scuola maschile e 763 che non l'avevano femminile. Nel 1871 i primi di tali comuni erano 138, ed i >econdi 766. Dallo stato economico delle scuole elementari apparisce che le pubbliche hanno importata nee 1870 lina spesa di 18,734,301, e nel 1S71 una spesa di 19,555,095, e che in entrambi gii anni queste spese so»® «tate a un dipresso compensate dai proventi. Biblioteche.: Nelle biblioteche governative del regno lungo il 1870 i lettori furono 723,359; le opere date a leggere 1,057,230, ed il numero delle opere acquistate di 11,706. Lungo il 1871 i lettori furono 757,734; i libri dati a leggere 1,098,104, e le opere nuovamente acquistate 11,290. ;f •!j ,i I" . ib ui l il» 9i!< I Allo scopo di segnalare co'„\e in Italia U risveglio in tutto proceda alacre, per tribiitkrò, come per noi si può, lode a quelli che efficacemente tendono a determinarli e per invogliare i nostri comprovinciali all' aquisto di una utilissima opera pubblichiamo il seguente annuncio: *■•■ : .1 fonihiijj.oall© ^ , f a oL;.M.fn< Onorevole , ìi3 ,(» ' lyi» i • v- iati foi;y,uifliflM a Non per libraria- speculazione, ma c'ossolo ifrtendi-mento di giovare alla diffusione delle notizie che meglio possano tornare utili ai nostri coniàièrei, ih sottoscritto, che si reca ad onore di appartenere alla clasi? dei commercianti italiani, ò venuto rolla determinazione di far loro conoscere, trodotta nella nostra lingua da persona competente, la celebratiasima opera dèi consigliere Carlo de Schermar intorno al mezzogiorno e all'oriente dell'Asia. Essa, edita a Stoccarda pr&sco Giulia Mayer in due grossi volumi con illustrazioni, piani, tavole e carte geografiche, porta per titolo: Le cciidùrionz economiche del mezzogiorno e dell'oriente del1/Asia. Rapporti sulla spedizione a Siam, alla China e al Giappone, scritti dagli scienziati e dagli uomini pratici cne l'accompagnarono, e pubblicati per cura dell' I. R. Ministero dei-commercio in Vienna. Cotesta spedizione, impresa nell'autunno del 1808, ebbe per iscopo, come lo si annunzia nel prospetto dell'opera di conchiudere trattati di commercio coi detti Stati, e di entrare in quelle relazioni dirette colle popolazioni più commercianti e industriose dell'Asia, la cui importanza si è in oggi accresciuta di tanto, dopo l'apertura del canale di Suez, per tutti i porti del Mediterraneo. Di primo tratto, adunque può vedere ognuno, di qual valore debbano essere anche all'Italia siffati stu-diL all'Italia che per la felice sua posizione nel centro del Mediterraneo e chiamata a trarre il maggior profitto dal grande avvenimento, e le cui splendide tradizioni commerciali si accordano ora così mirabilmente col rifiorimento delle sue sorti civili. Lo stupendo lavoro, di cui qui si parla, dovuto perla massima parte alla penna dell'illustre de Scherzer, e diretto poi intieramente da lui; tratta per modo esauriente tutto che riguarda i trafici coli'Asia, come adire gli articoli d'importazione e di esportazione, le industrie, i dazii, gli usi, le monete, i pesi, i mezzi di comunicazione terrestri e marittimi ecc. ecc. Con insuperabile maestria avvicenda alle considerazioni larghe, che danno il carattere più complesso degl'interessi di cui ragiona, i minuti insegnamenti, le indicazioni particolareggiate, che tanto desidera chi vuol sapere per averne norma all'agire, e passare prontamente dalla dot- trina alla pratica. Esso in Germania simeritò il nome di una vera enciclopedia delle notizie commerciali, industriali, sociali e politiche degli scali dell'Asia. Ben fu detto colà, nelle ampie e profonde recensioni che ne furono fatte, essere i rapporti dello Scherzer per V nonio d'affari la guida uà istruttiva che sì conosca, e meglio si presti ad allargare ed illuminare l'orizzonte delie imprese commerciali, , mentre allo scienziato offre un peregrino repertorio da. consultare, ed è per tutti poi un libro di, assai gradevole lettura. L'indice copioso e diligentissimo, infine, che vi è aggiunto, rende facilissime le ricerche di quanto può occorrere all' occasione. Dire di più di quest'opera, che levò tanto grido, e insistere a dimostrare la piema opportunità di voltarla ora in italiano, ora.che l'Italia avvia il suo commercio, verso le Indie, e stà componendo a questo fine la grandiosa associazione delle Messaggi rie italiane, sarebbe far torto alla coltura delle nostre • classi commercianti. Quello a cui il, sottoscritto si rivolge fiducioso, per avere incoraggiamento nella sua, impresa, e che vorrà compiacerei ai ajutarla, come meglio crederà nell'uuita scheda di associazione, ne lo dispensa per sicuro. Ei dirà bensì come gli sia stata già concessa, con gentile-sollecitudine, la. facoltà della traduzione dal Ministero del commercio in Vienna, (Vedi dispaccio 21 aprile 1872 N, 491), come il nostro Ministero di agricoltura industria e commercio,, nel suo dispaccio del 14. giugno p. p. N». 4675y ne abbia lodato molto il pensiero, impegnandosi pure per 150 copie della traduzione stessa, o come, infine^ anche l'illustre presidente della nostra Società geografica^ coium. Cristoforo Negri, vi abbia fatto plauso,, esaltando il gran merito dell'opera del con-, de Scherzer, o. consigliando la,pubblicazione, che pure vorrà fatta in appendice, dei. quattro, trattati italiani codi Stati dell'Asia. Le condiziozi, gravi in ordine alla molo e alla bontà dell'edizione, e sitissime nei prezzo, alle quali si'assoggetta/il sottoscritto, ristìltauo dalia scheda ciie q-ii si acchiude, ed ei si,recherà non solo a debito ma ad onore di adempirle fedelmente,, a nuli'altro mirando che a meritarsi, l'onesto vanto. di aver reso servigio al suo paese. Aggradisca le proteste della sua devozione. Venezia, settembre 1872 a. B. FLORIO Itappresentunt della Ditta Smeeker et C. S. Lorenzo 5060. La traduzione dell'opera del consigliere Carlo de Scherzer: Le condizioni, economiche dei," Mezzooiouno e dell'Oriente dell'Asia, sarà pubblicata in venti fascicoli mensili, al prezzo di una lira l';uno, sì da comporre due grossi volumi iu 8.- grande, con tutte le illus-. traiioni, i piani, le tavole e le carte geografiche dell'edizione originale. L'elenco degli associati sarà pubblicato e, nnito all' opera. Hf o tizi <% Lunedi 10 corr. ebbe luogo F assemblea costituente dell' Associazione Triestina di Credito fondiario e Cassa, di Risparmio, con le solite formalità legali. Fu promosso a Presidente: il sig. Barone Ettore Bitter de Zahoav. A Vice - Presidente : il sig. Ignazio Bruii. A Consiglieri d'amm inistrazione : il sig. Augusto de Bòckmann (Gorizia ) » Theodor Bois de Chèsne » Leopoldo Goldschmidt v Marchese Giampaolo Polesini (Istria) n Dr. Daniele Parlitz n Paolo Cav. de Scarpa (Fiume) v- Pietro Searamangà » Christiano Mattias Schroder. A Direttore provvisorio fu nominato il sig. Ghjscp-pe Seppilli, Direttore della Banca Generale Triestina. Dalla Spettabile Direzione della scuola magistrale abbiamo ricevuto in dono il n Prospetto delV i.r. scuola magistrale e di esercizio in Rovigno, pubblicato dal Direttore Ferdinando Niederkorn alla okiusa deli'anno 1871-1872: y, - L'opuscolo, oltre ai dati sull'andamento annuale della scuola, contiene delle eccellenti considerazioni sulle conferenze pedagogiche e sopra importantissimi quesiti di pedagogia, le quali raccomandiamo alla attenzione dei nostri comprovinciaii. Issali© al* associazione 0ÌHÌ23A ' - "yT' : '','.. , . t JfjjjS 2 S't(D 2 a> & m. m 2» L'opera comprenderà tre volumi: il primo tratterà intorno alia divinità della Chiesa cattolica, gli altri due conterranno una scientifica esposizione delle verità cotto!iche nel loro nesso e nel loro rapporto colla umana ragione. Raccolto un numero sufficiente di associati, si darà principio alla edizione che si pubblicherà in fascicoli mensili di 32. pagine in ottavo. Il prezzo d'ogni fascicolo è di soldi 20, da pagarsi alfa consegna o chi prende 12 copie ne riceve una gratuitamente. Il nnmero dei fascicoli non oltrepasserà i ventiquattro, Le associazioni si ricevono dalla Tipografia Tondelli in Capodistria. Pubblico questo mio lavoro mosso dalle iterate istanze di persona cui professo la più sentita stima e nella speranza di fare grata cosa a quei'tutti, che amano di assaporare in un breve compendio il vero, il bello e il sublime del sistema religioso cattolico. Capodistria 'nel settembre 1372. Don Giovanni de Favento •Apollonio. TJP. 1)1 GIUSEPPE TONDELLI. ftlCOI.O' ds MA-fHKVlZZ.v ttedìiuove. Supplemento al N.° 18 della Provìncia 16 Settembre 1872. ìsV 161 1 f V I 1 i II, Ri, SCUOLA REALE SUPERIORE il PIRA!. L'iscrizione degli scollili pubblici e privati per il prossimo anno scolastico 1872-73 avrà luogo nei giorni 2 e o Novembre a. c. dalle ore 8 alle 12 antim. nell'Ufficio della Direzione. Col principio del nuovo anno scolastico verrà aperto il VI." corso, e nel successivo 1875-74 il ¥11/ dovendo la scuola essere completa di sette classi. Ogni scolaro si presenterà accompagnato dai genitori o da chi li rappresenta, e sarà munito della fede di nascita ed eventualmente del certificato degli studi percorsi. Pirano 12 Settembre 1872. ;u Mimino. 0 n V TA OIIII^OKj il V)i\ tlfwhlf 9 i'Hidfiljq iviloog iìwk «MIO!*m«i J -iiiawK T, 0 £ ÌUK)Ì1{ m. ogonl oT-SY8i ovitielw ooos /MioivniO éfob oiiUii Iteli .miloa ti rifa 8 su riteh » x sid I / Si oli^ji; i;rw o'jiJ26lo'>2 oonn ovonn teb oiqbanq io3 m rJoina kI «biidrob ,11/ li K-SY8* ovte*u2 ha s om> •feSfib ìf) lìJ'iifjfflG*) nh f» iioliiièg oliiupqiiioMe «ifiia^-nq k .oiclow iagO tnn hn $lvrm\ il» «boi rJhh oliamo <> i! uh .teifltfKq ibirlfr ff«n!i ainiiHJTtt ) h ^fn^mlnnl : % A'v^r «iiiiHifiiiv sr «iiBii1!