Domenita 2 aprile 1950 Inno III. NO. 123 la nostra ORGANO DEtL' U.A.I.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO lotta Fronte Popolare perche nei-le sue file raggiungeranno grandi successi nel campo económico e sociale TERRITORIO Dl TRIESTE M DIREZIONE — REDAZIUNE - AMMINISTRAZION* Siva Castelleome 2 - CAPODISTRIA, telet 17# AßBONAMENT1: Zona B e Jugoslavia anno: Din. ISO, semestre Din. SO, trimestre Din. 80. — Zona A: anno L>. 1400, semestre L. 740, trimestre L. 3R0 Spedizione iti abbonamento postale DINARI 3. — URE 15. Conto con. Delia Banca Istriana PREOCCUPANTE S. TU AXIOME IN ITALIA stri lavaratoir-i e contadini possono tranquillamente dedicarsi al lavoro costmutüvo per il proprio benesse-re. Mentre i nostæi lavoratori sono protesi netto sforzo per Faumento délia produzione e quinidi del ben-exsere generale, mentre da nui non solo non c’è Ja disoccupaziione e tutte je altre móserió che abbon-dano in Italia, ma le difficulté consistorio nel trovare la manodopera per le asigemze délia nostra economía, mentre i nostri contadini non teman© più la miseria, in Italia, per riso’vere le vergognose con-diziioûl sociali, si stimolano i citta-d'ini aU’emigrazione nette zone ma-lar.iehe del Brasile, dell’Argentina, nette minière del Belgio e délia Francia per condurli più presto «lia tomba. Mentre nella vicina Jugoslavia i lavoratori stanno realizzamdo calos-salí opere per il benessere cottetti-vo, mentre le fabbriche ed i can-tier'i si emulano nel realizzau-e i compiti del piano quinquennale e superar'i, in Italia le fabbriche si chiudono, la produziane diminuisce, i disoccupati aumentano ed aumenta la miseria con la prospettiva di ancor pegigiori condizioni. I vari Aerei, Bartoli ed i loro lacché vogliano il ritorno alia grande madre, che sarebbe più gjusto definiré matri'gna. II nosifaro pap-olo lavaratore sá be-pe itiutto cio ed ha g,iá dimostrato di non voler più essere ingannato e lo dimostrerà ancor più chiara-rnente il 16 aprile votando per il rafforzamemto dei Potere Popolare, per il propnio awenire. II nostro popolo non vuo’e armi portatrici di morte, ma vuole ed otterrá la pace ed il benessere. I NOSTRI CANDIDATI DESTRADI MIGOLO' La stampa reazlonaria italiana con titoli cubital! annuncia prossi-mo l’anrivo dai’l’America di armi destínate all’ Italia. Natura'mente queste armi ríen-tirano nel campo degli aiuti E. R. P. al popolo italiano. Forse che queste armi potranno sollevare le penase condizioni in cui è caduta la c’asse lavcxrátrice italiana a segu'ito dejla política del governo in toga ñera? Questo fatto non è a tro che la lógica conseguenza di una política Bntipopa'are, antmiaizionale, política di servilismo gesuitic-o a-gh ap-petiti dell’>imperia ismo ang1 11 o-ame-rieano. La borghesia italiana, sconfitta sul terreno della lotta antifascista e, riconquistato progretsisivamente il potere negli anni del dopoguerra mercó gli errori e gilí opportunismi dette direzian'i dei partiti di sinistre, part ico1 ármente dei PCI, e mercó l’incoraggiamento e l’appog-gio dei circo1! imperialisti angilo-americani -— sta sferrando una spie-tata offensive contro la classe la-voratrice italiana onde prostrarla e renderla strumento di lotta contro ll mondo socialista. Fa lita l'e-sperienza fascista, la borghesia italiana tenta di fare risorgere il fascismo sotto altre vestí. La política di convivenza ed il favoreggiamen-to degli elementi fascisti, diventano sempre più manifesti, mentre lo sfruttamento padronalle del popolo lavaratore, la miseria e la disoccu-pazione si intensificano con un ritmo préoccupante. L’ aperta apología de1 fascismo, ron solo viene tollerata, ma lega-î izzata e protetta d&igíi argani di sicurezza statale e dai magnanimi magistrati deU’«indipendente» magistratura italiana, Ció emerge chia-ramente dalla procédure nel pro-cesso al crimínale di guerra Gra-ziani, dove si cerca ogni possibile scappatoia e cavill-o giud.iiziario per l’assoluzione de!l’asca:ssino respon-sabile della marte di centinaia di migliaia di .combattenti della liber-tá. Dall’a’tra parte si condanna e si getta nel carcere i partigiani e tutti i più conseguenti antifaiscisti. La sitiuazíane in cui è stata gettata la classe lavaratrice italiana, ha portato questa all’esasperazione degli animi, alia lotta per difendere anche i p.ropri più elementan di-ritti alia viita. I lavoratori italiani scendono in lotta nelle vie e nelle piazze, oc-cupano le fabbriche mi nace i a te dal-l’invadenza del capitale angio-ame-ricano, scioperano in maisisa per il minimo dette loro esigenze mate-riali, i disoccupati retlamano il proprio diritto al lavoro, i conta-dind accupano le terre incolte. Ed ó a’lora che su queste masse cade la furia bestia’e della polizia di Sceliba che semina la morte senza pietà. Sulle vie e salle piazze d’I-talia scomre ancora samgue di lavoratori. A Portomanghera, a Lente'ia, a S. Severo, ad Avezzano, a Parma, nelle campagne deH’Italia meridional« ed instilare la polizia carica e spara sug’i opérai e sui contadini: mort! e fer.iti, nuovi lutti per le famigilie italiane ne sono il ri-sultato. Reparti dell’esercito, colonne b’dndate vengono lanciate contro i lavoratori. II ministro Scelfoa, naturalmente, elogia la polizia e De Gasperi alla Camera dichiara che il tempo in cui viviamo richiede uomini forti e che i metodi ed i mezzi (forse alludendo alie armi in arrivo dal-l’America) della polizia devono es-sere adeguati a1 le nuove situazioni e portati a maggiore efficienza, spe-cialmente aillo scopo di evitare nuo-vi. . . s,parigimenti di sangue. II governo elabora mdsure antioperaie. Tutto ció in, omaggio alia «diplo-mazia totale» di Acheson. Dunque, mentre mildoni d¡ opérai e contadini chiedono ü proprio diritto a'Wa vita, il governo distribui-sce joro piombo. Scorrend'o le note della stampa Italiana possiamo farci un’idea multo chiiara di cosa signdfichi il trionfo dette forze oscurantiste e guerra-fondaie e che cosa invece significhi per il popolo lavoratare avéré il potere nelle proprie maní. Mentre il popolo italiano ó lan-' cinato da terribil; piaghe, con una praspettiva sempre più ñera, l no- A PISA Sciopro degli studenti PISA — All’Universitá di Pisa continua la lotta degli studenti undversitari contro 1’ ingiustiíicato aumento dette tasse. Una delega-zione degli unlversitari si è recata a parlamentare con l’Ispettore del Ministero degli Interni, che ha re-ispinto peró tutte le proposte degli undversitari tendent! a risolvere la peno-a situazione. A Messina la po’izia continua a presidiare l’Ate-neo, mentre lo sciopero degli otu-denti universitari prosegue com-patto. i PER IL PANE Insediate in chiesa le donne le Calabria ROMA —- Le occupazdoni di terre incolte continuano con un ritmo sempre più crescente nell’Ita'lia méridionale. Un episodio assai intéressante sa è svolto a Cardetto in provincia Calabria, dove centinaia di donne si sono pórtate nella chiesa del paese e vi si sono insediate, diiichiarando ferinamente che non ne saxebbero uscite fintanto che le autoritá non avesisero soddisfatto le richieste dei disoccupati, riguardan-ti il pagamento del lavoro svolto durante il periodo dell o scioper o a rovescio. Causa il fermo atteggia-mento dette donne le autorité del l.uogo hanno dato i’ assiourazione che i lavori effettuati sarebbero stati pagati entro due giorni. 5L4Î/ UNJT¿ LA PHONE CAUSA GLI SCIOPERI WASHINGTON — La direzione della riserva federale ha annun-ciato che gli scioperi hanno provocado un rihasso nella produzione industriale degli Stati Uniti del-1’1,7 per cento ned febibraio 1950. Fra le cause di questa dim’inuzione la direzione federale del «Reserve Board» segnala lo sciopero nelle industria carbonífera terminato ii 5 marzo e lo sciopero dett# «Chrysler». Di armi f )7 na .to a' Cape idistria, Italiano, di prof e ione pe ¡scatore proviene da fam: iglia di pe scat or i. — In gio¡v( mtii partecipö attiva- mente al m-m pre conseguí /limen ante ito socialist antifascista a. Sem- Dal mag o 19 4 15 partee ip- ó fatti- vam eut e al raff o: rzarriento c lel Po- tere Foporar •g gt - imato per la sua laboríosité e d on está venne eletto fino 1944. Appena uscito, entró nel-l’iüegálitá, ehbe l’inearico di presidente della Commisisione eletto- ne¡i 1948, dai suoi compagni di lavoro, membro del Comitato Popc-lare c'ittadmo di Capodistria, Tenace lavoratore, malgrado l’eta avanzaba, sostiene il peso di una numerosa famiigilia. Proposto come candidato del Fronte Popolare ver-rá eletto nella sua unitá elettorale perché degno di rappresentare le vere forze del lavoro. (¡OLIA SRECKO Nato il 24 settembre 1909 da fa-miiglia opérala, operaio, sloveno. Giá da giovane fece parte dj or-ganizzazioni antifasciste. Nel giu-gno 1934 fu condannato dai tribu-nale speciale di Roma a sei ■ anni di carcere Rinchiuso nel peniten-ziario di Castelfranco in Emilia venne riiasciato nel 1937 per amnistía. Al ritorno dai carcere, or-ganizza, asíleme ad altri compagni, il gruppo di Giuiseppe Tomas!. Nel giuono 1940 viene nuevamente arrestato a Trieste dalla questura e condannato nel famoso processo a 16 anni di cancere, dove riimane UNIOME DEGLI ITALIANI / membri del Comitato Direttivo 1. GOBBO NERINO 2. SABAZ CLEMENTE 3. ABRAM MARIO 4. POSAR SILVANO 5. GURIAN ANTONIO 6. FONDA NINO 7. MARASPIN GIORGIO 8. FUSILLI LEONE 9. CORSI VITTORIO 10. PIZZARELLO LIBERO 11. GRASSI MARIA 12. PAPO MARIA 13. TlINELLI VITTORIO 14. FUSILLI NIVES 15. TOMASIN PUNIO 16. CROLLINI DANTE 17. TOTO ORESTE 18. MENIS MARIA 19. DEPANGHER ANTONIO 20. PAIANI GIULIO 21. ORMAS ITALO 22. RADI VO AUGUSTA 23. FOZZEGCO GIOVANNI 24. PESAiRO NERINA 25. LENiARDUZZI ROMEDIO 26. POTLECA PIETRO 27. BONETTI ROMANO 28. ŠTOLFA MALVINO 29. FERFOGLIA GUGLIELMO 30. BOSIC MARIA 31. CHICCO EGIDIO 32. VALENTE GIOVANNI 33. BE^ILACQUA LUIGI 34. ANTONINI ANNA 35. POZZECCO REMIGIO I FRUTTI DEL PIANO MARSHALL 5 MIL10II DI DISOCCDPATI NELL’ITALIA DI DE GASPERI Secondo dati uficiali governativi, in Ita’iia i disoccupati a.scendereb-bero a due milloni e 110 mila fra gli opérai deli’industria. Nello scor-so mese, sempre secondo dati uffi-icialli governativi, lil nuanero dei disoccupati nell’importante settore industriale ó auméntalo di oltre cinquantamila unitá. i Pure il numero dei giovani disoccupati, che mai hanno avuto un impiego, è auméntate sino alia cifra di 418 mila. Secondo dati riferiti dalla Con-federazione Generale Italiana del Lavoro, il numero totale dei disoccupati in Italia, in tutti i rami della produzione, ascende a quasi MEMORANDUM JUGOSLAVO AL GOVERNO DI ROMA Pretese ir rede ntis tí che seno de eseitsdersi BELGRADO — Ij ministero degli esteri jugoslavo ha rimeisso alia Leigazione italiana di Belgrado un memorándum nel quale si af-fenma che «q governo della RFPJ ritiene opportuno ricordare a quel-lo italiano i numerosi fatti che di-mostrano carne dopo Tentrata in vigore del trattato di pace con 11-taiia, esso abbia sistemáticamente perseguito una política tendente a istaccare la zona A del TLT dalla zona B onde poter incorporare la prima nel territorio italiano ed iso-üare .simultáneamente la zona yugoslava.» II memorándum, che rappresenta la risposta del governo yugoslavo al memorándum del ministero de-igli esteri italiano relativo all’unio-ne doganale della zona B con la RFPJ, enumera «i fatti che han-no contrassegnato la política italiana volta all’annessione 'della zona A ed all’isolamento déla zona B», e eioé: i tre accordi conc-luisi dai governo italiano con il G. M. A. nel 1948 (l’accordo monetario, l'ac-cordo finanzlario e l’accordo sullo sicambio di divise estere!) i’aecordo sulla estensione alia zona A dei trattati commerciali conclusi dal-ritalia con ailtri stati; l’accordo fi-nanziario del 2 settembre a com-pletamento dell’accordo precedente. «EP d* constatare, continua il me- morándum, che tale política ha por-tgto alia distruzione delTunitá eco-nc¿nica del TLT, trasformando la zona A in un’appendice económica e finan-ziaria della Italia.» «Pur-troppo il governo italiano non ha tenuto canto degli avvertimenti del governo yugoslavo e non ha preso in considerazione gli interessi deila zona yugoslava del TLT, continuando al contrario nella sua política de¿ fatto compiuto, in contrasto con igJi obblighi internazionali e con i principa della eoUaborazione inter-nazionale», Riferendosi al provvedimenti predi datt’amministrazicine militare della zona yugoslava del TLT per la soppressione delle barriere dogana-li, ii miemorandum afferma che si tratta di «una conseguenza della política del fatto compiuto perse-guita dai governo italiano». «La situazione económica delila zona B ó divenuta sem.pre piü dif-ficile, rileva il memorándum, e Fuñica via d’usici.ta che tenesse conto degli interessi della popolazione lócale consiisteva nell’orientare la zona B del TLT verso la Jugoslavia per un appoggio tanto nel campo económico quanto ¡negli altri setto-ri.» il memorándum afferma poi che il governo della Repubblica Federativa Popolare Jugos1 avia respinga •nargieamente tutte le ri- chieste irredentisitiche tendenti ad annettere aU’Italia altre parti della popo’azione yugoslava che non le sono State attribuite dai trattato di pace italiano. Il governo yugoslavo — oonolude iil memorándum, desi-dera portare a conoscenza del governo italiano che non si puó ad-divenire ad una base di accordo fra i due paesi per la soluzione del problema del TLT, se si avanzano pnetese ixredentistiche del tutto in-giustificate isiulla zona yugoslava del TLT. Questo accordo puó basarsi soltanto sul reciproco riconoscimen-to degli interessi dei due paeisi di-ret'tamente in causa, perció ogni azione che non prenda in considerazione i legittimi interessi deba Jugos’avia nel TLT puó soltanto anrecare seri danni alie relazioni fra i due paesi, comprometiendo gli sfonzi intasi a trovare una soluzione tale da soddisfare ambo le parti. BELGRADO — In un articolo dedicato al problema di Trieste, Vorgano céntrale del partito comunista jugoslavo «Borba» scrive fra l’a\tro: «E’ tempo che i responm-bilí italiani comprendano una volta per sempre che la soluzione del problema di Trieste puó essere tro-vata solamente su una base che teñan eont-e degli interessi jugesle- vi», Ta?.e articolo costituisce una risposta al recente memorándum italiano al governo jugoslavo in mérito alia soppressione dei rego-lame.nti doganati fra la Jugoslavia e la zona «B» del Territorio Libero di Trieste. Il, memorándum italiano qualificava tale decisione come «una política del fatto compiuto». La «Borba» scrive in mérito: «II governo italiano ha svolto nella zona una política tale di «fatti compiuíi» che le misure ju-goslave non sono che la lógica conseguenza di questi arbitrari proces-si del Governo italiano». Dopo aver affermato che con una serie di «fatti compiuti» il Governo italiano ha praticamente integrato la. zona «A» all’Italia sia finanziariamente che económicamente, la «Borba» aggiunge: «I provvedimenti adot-tati dai Governo italiano e dalle autoritá d’occupazione tendevano al-l’inclusione della zona di occupa-zione anglo-americana all’Italia ed all’isolamente ed alia soppressione deila zona iugoslava ed alia crea-zione del caos in tale zona. La cam-pagna condotta in Italia — conclu-de la «Borba» — é soltanto una manovra ed un tentativo per realiz-zare un certo sogno e seggiogare una, parte della nostra popo la-»t one.» 5 milioni. Non deísta sorpresa quindi che questo spaventoso esercito dei senza lavoro, spalleggiati dai loro compagni che rieevono salari di fatme, sitanchj di condurre una esi-steinza miserabile, abbiamo provócate i tumulti del giorni scorsi che hanno destato tanta attenzione in tutto il mondo. Queste nude cifre da solé metto-no fine a tutte le speculazioni della reazione borghese italiana la quale cerca di addo,ssare la colpa ai movimenti di ministra di a-ver so-biliato i lavoratori ad opporsi con la forza contr-o ii Governo. La at-tuaile situazione in Italia é una delle pió graví che si abbiano avuto in questo travagliato dopoguerra, situazione che dimostra come il Governo democristiano cerca inútilmente con la forza bruta di risolvere un problema socia-le le cui cause si devono ricercarie solamente nella struttura económica capitalista. rale Circondariale per il Carso e successivamente queilo di Se-greta-rio del Comitato Circondariale del-l’O. F. per il medio Litorale. Dopo la liberazione rico-pri vari post,i di responsabilité e direttivi presso il C. R. L. N. ad Aidussina e presso il Comitato DLstrettua’e Po-po -ane di Se-sana. Attua-lmente è delegato presso il Dipartimemto Lavoro del Comitato Circondariale Popo’are perl’Istria e membro del Comitato Centra'e del PC dey TLT. Unione degli Italiani ~ i HUMOME DEL COMITATO DIRETTIVO Ieri, sabato 1 aprile, ha avuto iuogo a Capodistria la prima ru-nione de’ Comitato Direttivo del-l’Unione degli Italiani per il Cir-condario de.U’Istr.ia con seguente or-dine del giorno: 1) Eletione del Comitato Esecutivo. 2) Consultazlo-ne sul lavoro da svolgere. Esaurito il primo punto r i-sultarono eletti i seguenti compagni: Crollini Dante, presidente, Fusilii Leone, vice-presidente, Sabaz Clemente, segretario, Fonda Niño, segretario. Membri: Gobbo Gino, Corsi Vittorio, Depangher An-tonin, Gurian Antonio, Stolfa Mal-Vino, Lenarduzzi Romedio, Antoni-ni Anna, Totto Oreste, Bevilacqua Luiig.i, Ferfoglia Guglielmo, Posar Silvano. Nej secondo punto dell’ordine dei. giorno si è discusso sul lavoro che dovrá eisisere svolto dalle commis-sioni, le quali, tramite i responsa-bi-li: Depangher Antonio, Stolfa Malwin-o, Totto Oreste, Ferfogilia Guig lielmo e Fonda Niño ecc. ren-deronno nota al Comitato l’attivité svoíta nei vari rami. I presentí, dopo una fruttuosa di-seussione hanno preso le seguenti deliiberazioni: 1) La r'iunione dei Comitato Esecutivo avrá nuovamente Iuogo il iglorno 6 aprile e. a. alie ore 15. pomerigio. 2) II compaigno Maraispin Giorgio ó responisabile per l’apprestamento di una sede decorosa per l’Unione degli Italiani; 3) Con 1.a presísima riunione ver-ranno des'ignati i compagni che for-meranno le varie commiss-ioni. 4) La segretarié ha il compito di legalizzare la neo-costituita Orga-nizziazione, 5) Il Comitato Esecutivo band.isce un concorso per l’emblema simlo-lico che ornera la lesera dell’Unio-ne de-glj Italiani del Circomdario. 6) L’Unlone degli Italiani parte-ciperé alia Ra-ssegna cultura-le degli italiani dell’Istria e di Fiume. PROGRAMMA D0MENICALE delle manifestazioni nel Circondario A CAPODISTRIA: — alie 8,30 gare dei modelli aerei sul campo sportivo — alie 9 gare dei modelli di na-tanti sullo specchio del porto — alie 10 arrivo al porto dj un appareochio a vela, — alie 11 corteo partente dallo stadio e diretto in piazz-a Tito — alie 11,25 rappresentazione di gruppi folc-loristici in piazza. Tito con accompagnamento de.y complesso bandistico di Capodistria, — alie 11,30 discorso in italiano e sloveno. Alia manifestazione interverrén-no gruppi di giovani triestini con ball i f oidor istici un complesso córale e un complesso mandolinlsti--co. Inoltre prenderanno parte alie manifestazioni la gioventü di Go-rizia e quelia di Capodistria. AD ISOLA: — alie 9 gara di eanottaggio — alie 10,30 esibizione del complesso íisarmoniic© di lióla —• alle 11 comizio sulla piazza principale con discorsi politici A BIRANO alle oire 9 giro podistiico di P.i-rano „ „ 9.30 regata fra Capitane- ria -e portuali „ „ 9,45 concerto bandistico in piazza Tartini „ „ 10 sfi'ata dei carri alle- gorici „ „ 10,30 gare umoristlehe (corse nel sacco, con le carriole e con bici-clette del 1800) „ „ 11 premiazione gare e co-mpetizioni „ „ 11,30 discorsi tenuti dai -compagni Mario Abram e Kralj Franc „ „ 14 partita del campiona- to del TLT a Santa Lucia: Pimn-o-Citta-n-ova „ „ 20 Serata culturale al teatro Tartini quindi hello fiao all« 24. EMULAZIONE IN ONORE ALLE ELEZIONI CONTINUA COM SEMPRE MAGGIORE INTENSITA' il lavoro per la costruzione del socialismo wwgrcggaHBBaa!aaiMKBW5aHtta¡«aaia»¡BriiiiirariTViM^¿M^. —mtamirwiaMi ——i ^ ____ LE FILIALI SINDACALI PLR LA PRODUZIONE I lavoratori dei nostri colleitivi richiedono l'inclusione dei S. U. nel Fronte il mu imun i■ mmubiid11 1111 ■———r—r———— «-TTnrmr—r— Impegni collettivi ed individuali di lavoro volon-tario e per T aumento della produttività CAPODISTRIA II volto di Capodistria si r-innova. Capodistria in questi ultimi anni stá conoscendo un nuovo ritmo di lavoro che mese per mese, giorno per giorno, gradualmente e con cri-teri razionali e moderni ha fatto e fa scomparire sempre piü quella sua per mulla invidiabile caratteri-stica che le conferiva l’aspetto di un vecchio museo. Nuovi edifici sorgono in luogo di ca-denti caitap-eechie, nuove stra-de asfáltate si allargano ed allun-gano eliminando -vicoii fangosi e tortuosi, le veechie p.iazze infine si mantano in verde ed assumono un aspatito di m-odernitá che conferi-sce alia cittadina un volto consono ai nuovi tempi di progresso socia’e ed económico. Tutte queste opere, dovute alia iniziativa del Potere Popolare non sareb-bero state realizzate cosí presto se ai lavoro non avessero par-tecipato volonterosamente i mem-bri del Fronte Popolare. 11 lavoro dei compagni organlz-zati nel Fronte é in-stamcabile. Lo dimostrano i segue-nti dati últimamente pervenuti e che parlano elo-quentemen-te della loro operositá. In data 26 corr. 25 compagni han-no effettuato 27 ore di lavoro vo-lontario al campo sportivo I. mag-gio per il livellamento dei terreno e per lo scavo di fosse per la pian-tagione di pioppi. NelUo stesso giorno altri 8 compagni hanno ef-fettuato 32 ore di lavoro v-olonta-rio in Fia-zza Brolo per il trasporto di ghiaia. II 27 corr. alia scuola cittadina altri 8 frontisiti hanno effettuato 24 ore per il trasporto di materiale vario da costruzione. In pari data 106 membri dei Fronte hanno ese-guito 265 ore di lavoro per lo scavo di pietre e trasporto di legname, nel mentre altri 18 compagni han-no effettuato 51 ore per lo scavo delle fondamenta delle nuove case operaie. Tutto questo non -solo nello spi-rito dell’ emulazione preelettorale, ma anche per giornaimente can-cel-.are il ricordo del pas-sato. PIRANO Su iniziativa del Fronte Popolare Cittadino, si é costituita a Pirano una brigata che ha gia inizi-ato il suo lavoro sugli obbiettivi previsti dal piano di oostruzioni per l’anno corrente. Taii obbiettirvi sano, la sistema-zione del nuovo campo sportivo, la costruzione di una casa operaia e L’Iistituto p er le Assicurazioni sociali di Caipodistria avverte i pen-sionati delle Assicurazioni Sociali (Previdemza Sociale) e i p-ensio-nati statali che, in base a nuove diaposizioni, le pensioni, a partiré daii’l. op-rii-e 1950, non verranno più pagate presso la Cassa Centrale di Capodistria e presso le Agen-zie di Isola, Pirano e Bule, ma a mezizo vagiia postali. Nel con temp o si awertono tutti i tito.ari delle pensioni che le stesse verranno pagate nei primi giorni del mese di aprile. RADIO TRIESTE ZONA JUGOSLAVA DEL TLT Lunghezza d' onda m 212 DOMENICA 2. 4. 1950 7,00 Musida dei mattino 7,15 Notiziario 7,45 Música del mattino 9,30 Ora deli’agricoitore 10,00 Mu-sica f-o.kioristica 10,45 Trasmissio-ne per i- Buiese 11,45 Esibizione degii allievi della scuo-ia musicale di Trieste 12,45 Notiziario 13,15 Dvorak: Danze slave 14,00 Música a placere 15.00 Chiusura 17,30 Mu-sica leggera 19,00 Intermezzo mu-sica e 19,15 Notiziario 19,45 Compo-sizioni per orchestra di Li-szt 20,15 Piccole composizioni dei grandi maestri 20,45 Ras-segna poática 21,00 Follie di primavera 21,45 Dal mondo operístico 22,30 Música da bailo 23,00 Ultime notizie 23,15 Música per la buona notte. LUNEDI 3. 4. 1950 6,30 Música del mattino 6.45 Notiziario 7,15 Música del mattino 12 Concertó di mezzogiorno 12,30 Mu-sica divertente 12,45 Notiziario 13,15 Dalle operette e films. 14,00 Concertó del Quartetto della Filarmónica slovena 14,30 Rassegna della stampa 17,00 Feljton 17,15 Música leggera 17,45 Música rítmica 18 Dal mondo dél a scienza 18,15 Dalle opere di Smetana e Dvorak 19 Intermezzo musicale 19,15 Notiziario 19,45Musica varia 20,15 Arie popolari slovene o partiigiane 21: Haydn: Quartetto op. 64 No. 5 e-segiuito da-i membri deíl’«Amici della música» 22,00 La vita dei p-opoli jugos avi 22,20 Música leggera e da bailo 23,00 Ultime notizie 23,15 Melodie per la ser*. l’ultima-zione dei lavori del bagno pub-blioo. La brigata é fórmala dai cittadi-ni piü coscienti ohe hanno compreso la necessita di daré il loro contributo all’opera in-trapresa dal Fotere Popolare. Ora i brigadieri sono impegnati nei lavori di demolizione di una vecchia casa al posto della quale sorgerá una moderna ed accoglien-te casa operaia di tre piani. Tale iniziativa sará presto segui-ta da altri cittadini di Pirano i quali si stann-o coistituendo in brigate che svolgeranmo la loro opera a'la sera e nella mattinata delle domeniche. Questo, concretamente, si -st* f*-cendo a Pirano da parte dei membri dei Fronte Popolare. — O - Domenica 26 corrente oltre una ses'santina di organizzati del Fronte Popolare hanno partecipato al lavoro volontarío per la costruzione del campo sportivo di Pirano . Essi hanno effettuato cen-tinaia di ore volontarie nel trasporto di pietre per la costruzione di un numero di sostegno, nello scavo e nella demolizione di una cata-pecchia. Sul lavoro si sono distinti come al sólito, i vigili del fuoco e gli študenti deli’ istituto náutico. II nuovo campo sportivo sorge nella frazione di S. Martino in una magnifica posizione. La sua costru. zione richiede peró un lavoro non indifferente poiché il terreno e accidéntate e si dovrá procederé alio sbancamento dello stesso. Gli sportivi e la cittadinanza di Pirano devono sentiré il dovere di contribuiré con il loro lavoro vo-lontario alia costruzione di questo obbiettivo per lo sviluppo dello sport cittadino, per il quale il Potere Popolare ha stanziato 2 miliont di dinari. UMAGO Ad Umago gli operai della íub-bica Arrigoni stanno lavorando di ass'alto per la costruzione di un campo di pallavolo ove gli operai e le operaie della fabbrica avran-no la possibiitá di sviluppare le lo ro attitudini sportive. Domenica scorsa sono State effettuate una cinquantina di ore volontarie su questo obiettivo. R-1 con il tagliando No. 101-300 gr. sapone — 102 - 1.000 gr. di rlso 103 100 gr. saponette - 104 1 scatola sardine - 105 1.000 gr. tagioli. R-2 con il tagliando No. 201 - 300 gr. di sapone - 202 - 500 gr. di riso 203 - lOO gr. di saponette - 204 - 1 scatoletta di sardine - 205 1.000 gr. di iagioii R-3 con ¡1 tagliando .No. 301 - 300 gr di sapone - 302 - 500 gr. di riso 303 -TOO gr. di saponette - 304-1 scatoletta di sardine - 305 - 1.000 di tagioli. D-l 401 - 300 di riso - 403 - lOOgr. di saponette. D-2 501 - 150 gr. di riso - 503 - 100 gr. di saponette. D-3 601 - 150 gr. di riso - 603 - 100 gr. di saponette. G 701 - 150 gr. di riso - 703 - 100 gr. di saponette. Tabacco - tagliandi 36 - 37 - 38 39 — 140 gr. di tabacco per ogni tagliando. SPETTAC0LI CÏMMâTÜGRâFICI ■* CAPODISTRIA 1-2-IV. Sotto ij segno del Capricor-corno 3-4-IV. Incontr-o sull’ELBA 7-8-9-IV. In notne deba legge 10., 11. IV. Micurin (La vita in fio- re) 14., 15., 16. IV. Belve su Berlino 17., 18. IV. Addio Mimi 28., 29., 30. IV. Il corriere di ferro 1., 2, IV. Ij corriere di ferro ISOLA — ARRIGONI 1., 2. IV. — La legione dei cond-an- nati 7., 8., 9. IV. — Belve su Berlino 10., 11. IV. — Tribunale d’onure 14., 15., 16. IV — Sonriso della Gio- conda 21., 22., 23. IV. — Lettera scono- sciuta. ISOLA — ODEON 1., 2. IV. — Robin Hood 3., 4. IV. — Sotto il segno dei ca- pricorno 7., 8., 9. IV. — Seduzione 14., 15, 16, IV. — Addio Mimi 21, 22, 23, IV. — Freccia Nera 1., 2. V. — Corriere di ferro TART.INI — PIRANO 1. 2. IV. Doppia vita 3. 4. IV. — Incontro sull’Ella 7, 8, 9, IV. — Corrida Messica-na 10, 11, IV. — Bacio di Venere 14. 15. 16. IV. — Seduzione 17, 18, IV. Caccia suü’Artide 21, 22, 23. IV. Addio Mimi 24, 25. IV. — Belve su Berlino 28, 29, 30, IV. -— Freccia Nera A Spinel i giovani della brigata distrettuale lavorano per la cana-lizza ione. Nella corrente settimana una quindicina di tali giovani hanno dato su questo obbiettivo ol-tre 500 ore volontarie. Essi si sono impegnati di effetuare giornaluen-te in onore delle elezionl un’ ora di lavoro in più. BABICI Alcuni giorni or sono, nella riu-nione dimassa tenutasi a Babici ed alla quale ha partecipato tut-ta la popolazione è stato eletto quale candidate del Fronte Popolare, il compagno Umer Giovanni, mentre a suo sostituto è stato eletto il comp. Babaic Mariano. L’ele-zione di questi due compagni, che si distinguono nella lotta per la realizzazione del piano, è avvenuia per alzata di mano risultando elet-ti all’unanimïtà. Nella medesima rlunione, gli ex combattent! per la liberté, gli at-tivisti e numéros! paesani si sono impegnati di dare tre giomate la-vorative per la costruzione della strada Bivio - Decani . Risano. Domenica s'corsa hanno lavorato volontariamente sul terreni della locale cooperativa agricola di pro-duzione, una trentina di compagni ira i quali alcuni giovani. E’ stato apprestato lo spiazzo per la costruzione delle stalle per il bestia-me del collettivo ed inoltre altri compagni hanno arato con il trat-tore i terreni della cooperativa. Complessivamente sono State ese-guite 150 ore di lavoro volontario. Cosi la popolazione lavoratrice di Babici si prepara per le pros'sime elezioni. BUSINIA A Businia le organizzazioni del FP stanno svolgendo una intensa attività per la campagna elettorale. L’UAIS che è s-taita creata sulle tradizioni deilla lotta popolare di liberazi-one e che fino dalla sua nasci-ta, ha oostituito il nerbo ded Patere Popolare, si presenta oggi aile elezioni nei Comitaiti Popolari Distrettuali in hlocco con le altre organizzazioni democratiche della nostra Zona sotto il nome di Fronte Fapo are Italo-Slavo. Considerando i risuitati finora conseguiti, passia-mo affermare che l’apport-o dell’U-AIS in tutti i settori di attività è -stato re-almenite grande, essendo il suo non un programma di vuote parole, ma un programma di la-varo. Attraverso remulazione socialista, che si va avi-luppando sempre più tra la nostra popolazio-ne, sono -sitati finora ot-tenuti suc-ce-ssi p-artic-olarmente soddisfacenti nel campo culturale ed económico. Se jl programma futuro è l’indice dei modteplicii e grandi compiti che ci a-ttendono, è pero anche l’indice_ effe-titiv-o di un progressivo miglio-ramento generale del livedl-o di vi-ta della popolazione del n-ostro Cir-condario. Una parte importante del programma del Fronte Popolare è quelia che riguarda la nazionaiiz-zaïzi-one di varie imprese indu-stria-li, bancarte e commerciali, che, realizzata friutltarà ooncreti bemefici ai lavoratori ed ai contaidini qui viveniti. Un fa-ttivo esempio di at-itaccamento e assoluta fiducia nel Fronte Popolare ce lo danno spe-cialmente i compagni di Buie, che già nella prima tappa della gara preeiettorale hanno realizzato il 50 p. c. del lavoro previsto nel piano bimestra-le. Alla esecuzione di tali lavori hanno collaborate 2.480 compagni effetituando compiessiva-mente 9.854 ore di lavoro v-olon-itario. Pure gli umaghesi hanno già raggiùnto le 4.500 ore. Degni di menzione sono anche i paesi di Valmarinû, Villa Decani, Crasizza e Marussici, che hanno sorpassa'to già le 2000 ore di la-v-oro. Sono state inoltre costi-tuite tre brigate del Fronte Popo.are, che stanno attua-1-men-te lavorando sugli obbie-fctivi più imp-ortanti previsti dal piano. La Brigata Beltram Giulio, che è composta da 250 membri dej Fronte Popolare, stà attualmente lavorando nella Valle del Quieto ove collabora alla preparazione del terreno per l’irrigazi-one, superando ogni giorno la propria norma di lavoro anche del 100 p. c. Si farmo onore con ij loro com-p-oritamento anche i compagni del buiese che si sono portati al lavoro volontario nei Cantieri navali di Fiume ottenendo dopo breye tempo l’ambito titolo di essere proc-lamati lavoratori d’as-sato, iguadagnandosi anche la bandierina transitoria. A ques-te due in questi giorni si è ■ag-giunta la Brigata Gino Gobbo che lav-ora sulla strada Risano— Bivio—Valmarino, superando giornaimente del 65 p. c. la norma. Alie menzionate tre brigate pos-siamo ag-giungere le 35, che sono state costituite dall’UAIS nei vari comitati di bas«, e che, gareggian- Presso le organizzazioni di massa sono stati formati i vari attivi di propaganda e política. Inoltre i giovani ed i pionieri hanno preparato s'triscioni e scritte in onore alie prossime elezioni. I Pionieri di Businia hanno sfidato quelli di Verte-neglio, Cittanova e Villanova. CETARE Si è tenuta nel paese di Celare una riunione di massa preeletorale alia quale ha partecipato quasi tut-ta la popolazione lócale. In tale riunione dopo aver trat-tato i pr-oblemi inerenti alie ele-zioni a-mministraitive i paesani han-no desígnate entusiásticamente qua-de candidato del Fronte per la uni-tà elettorale di Cetare il compagno Cetin Mario, oombattente della li-berazione ed ora anche uno dei miigliori compagni distintisi nell’e-dificazione socialista. A suo sostituto è stato de-signat-o i-1 oompaigno Cerkyeniic Drago, pure luí ex partigiano ed ora distintosi nell’opera per la real-izzazi-one del piano. í .y.'i-íiij La popolazione di Cetare compresa inoltre de-gli i-mpegni da rea-lizzare entro l’anno ha costituito la brigata ded Fronte Popolare che lavorerá sugli obbiettivi di carat--tere locale. Detta brigata conta fin-ora una trentina di compagni. Quale suo comandante è s-tato eletto il camp. Cet-in Mario ed a sostituto il camp, Jelcie Giuseppe. La brigata è entrata in attività già diomenica scorea lavorando alla costruzione deiracquedatto per il paese e nella costruzione della casa dei oooperatore di Corte. L’e-sempio dajto dalla popolazione di Cetare nel candidare i migliori compagni, cioè coloro che sono alla testa dei popote lav-oratore nell’opera di edificazione del socialismo, sarà seguito semz’altro anche dag-li altri settori. do fra 1-aro, stann-o portando a com pimento i lavori previsti dai vari pian-i loca-li. Queta che si distingue ira tutte é la Brigata di Castelvene-re, co-mandata dai comp. Rihter Giovanni che, per dimostrare il proprio a-tta-ccamenito al Fron-te Fopolare, ha gia effettuato nel primo periodo di gara 56 ore di lavoro volontario. ...„ I risultati sopra precisati sono la maggiore rispos,ta a coloro che, per mascherare le proprie debolezze ed inisuccasei, calunniano il Potere Po-polare, tentando con una campagna falsa, d¡ portare lo sc-ompiglio tra la -popo azione, la quale ben sa che solamente dando il proprio voto al Fronte Popolare a-vrá la assoluta certeoza e garanzia che i suoi in-teressi saranno tutelati perché i membri dei Potere sono e saranno sem-pre i rappresenta-nti della po-polazione lavoraitrice. Bieeviamo dalla filiale della Difesa Popolare «I compagni deg.li Affari Interni oontribUiiranno qu-est’anno con il lavoro volonta-rio, dato che l’-anno sc-orso hanno conquista.to la ban-dierin-a tra-nsitor-ia, quale migliore -collett-ivo di Capodistria.» A-llora c’era la gara di emulazio-ne per Tito, og-gi c’é quella in ono-re alie elezioni per l’edificazione di ■un migliore avvenire nel Circcm-dario Istrian-o. Come altera, anche ora dimostreremo la compatezza e l’unita delle nostre file, la nostra Una fra le preoc-cupazioni e cure costanti del Potere Popolare é sta-ta ed é quella di formare nella nuova generazione una mentaütá progressiata. A tale scopo gli organ-i del Potere ag-ev'olan-o e favorisoon-o in tutti i modi i fi-gli dei nostri lavoratori, offrendo loro ampie pos-si-bilitá di ■svilupparsi nel campo cultúrale per ottenere una sana categoría di inteHettuali »caturita dai popote layoralore. La scuola ed in genere tutte le istitu-zioni cui é affidato il compito della educazione e dello sviluppo cultúrale della gioventü, sono og-getto di particolari e speciali cure dei potere. Naturalmente queste cure e d-ili--genze non sono sfuggite all’atten-zione del nemici del progresso, quindi del Potere, i q-uali tutto f-anno e nulla trascurano pur di osta-colare ed imped-ire che le iniziative e Popera del Potere nel campo educativo e seolastico producano i loro natural! fmtti. Per dimositrare fino a quale estre-mo arrivino e su quali basi fon-dino la loro azione in danno della L’entusiasmo che anima tutti i lavoratori del nostro Circondario, aumenta continuamente e si espri-me i-n nuovi impegn-i di lavoro in onore delle prossime elezioni. In .tutti i posti di lavoro hanno luogo riunioni i/n cui i lavoratori e-saminano il programma del Fronte Popolare, richiedendo l’inclusio-ne dei Sindaeati Unici nel Fronte Popolare. Cosí all’ICET, alia De-LANGLADE, alia STIL, all’ADRIA, a-UTSTRABENZ, alla BOR, alia JAKSETIC, all’ACQUEDOTTO, alia FRUCTUS, alia VINO, all’AMFE-LEA, alPEDIL.IT, ecc. la partecipa-zione è numeros-issima e le discussion i dimostrano il grande spirito rivoluzionario e la voloniá di contribuiré sempre più attivamente alia edificazione del socialismo nel nostro Circondario. Filiale stradini - Buie Ogni laveratore della filiale si è impegnato di daré 16 ore d-i lavoro volonta-rio fino al giorno delle elezioni. Nelle riunioni avute per lo studio del programma dei Fronte Popolare, i lavoratori hanno es-presso la loro volontá di essere -in-clu-si n-el Fronte Popolare. Filiale insegnanti Capodistria I membri della filíale isindacale dei lavoratori della scuola in Capodistria hanno deciso di lanc-iare la sfida a tutte le organizzazioni sindacali nel Circondario. Gli impegni presi prevedcmo 1150 ore di lavoro volontario, 9 riunioni di studio per Pelevamento ideológico e professionale, la partacipazione totale alie elezioni. In-oltre i membri della filiale sin-da-cale si impeignanon di procurare nuovi 15 abbonati alia stampa democrática e di acqui-stare 15 nuovi libri per la biblioteca. Filiale OMNIA In una riunione tenuta alia filíale dell’OMNIA, gli appar-tenentí alia stessa, con encomiabile spirito emu-litivo, si sono assunti impegni di lavoro volontario in onore alie pros-sime elezioni amministrattive. II totale delle ore volontarie che verranno effetuaíe assomma a 375. Citiamo qualche nominativo di co-mpagni che si sono impegnati per dedi-zione al popote ed a Tito, perché il nom-e di Tito é indivisibile dal -popote e questa é una realta inconfutaibile. Anche quiest’anno noi compagni degii affari Interni lanciamo la sfida a tutti i collettivi di lavoro di Capodistria, in p-articolare alia íi-l'ia-li sindacali dell’AJ e del Comi-tato Esecutivo CircondaTiale Popolare, giacché proprio con essi ab-biamo dovuto competeré seziamen-te in paissato per ottenere la vit-toria. Desideriamo peró render noto loro che q.uest’-anno non intendiamo essere cosi rígidamente cospirativi, ma gia in parte-nza gli avvertiamo che ogni singólo metnbro della nostra brigata si é impegnato di com-piere 50 ore di lavoro volontario fino a-lde elezioni, sui vari obbiettivi di lavoro di Capodistria. Ció non con la intenzione di trascuñare il lavoro negli uffioi, nelle scuole, ma d-i gareggiare e progre-dire anche in questo campo. Se poi qualcuno volease superar-ci nel lavoro, lo avvertiamo che e-leveremo i nostri impegni a piü scuola i nemici del popolo, citiamo il seguente esempio. Come risaputo, nelle nostre souo-le - elementari viene giornaimente distribuita la refezi-one che consta di pane e marmellata. Di questa refe-zione beneficiano indistintamente e semza eccezione alouna, tu-tt-i gli aliunni delle scuole eie-mentari italiane, slovene e croate. Anche questa iniziativa, al parí delle a'.tre, ha súbito incontrato la ostilitá e l’avversione preconcetta degii elementi sopra aocennati. Infa-tti si é poluto accextare, attraverso i loro discorsetti, che alcuni piccoli scolari cercavano di ind-urre gli altri a rifiutare la re-fezi-one perché non veniva variata. Va da se ed ognuno lo comprende, che una simile iniziativa non partiva certamente dai bambini, ma da coloro ohe gil awevano istiuiti perché inconsciamente osteggiasse-ro la pro-widen.za disposta ed at-tuata dal Potere. 1-1 Comitato Cittadino di Capo-di-stria, accertato un tanto, ha ri-tenuto doveroso convocare i geni-tari dei bambini che sono inter-veniuti, oltre cento, alia riunione. Masa! al corrente del cltato epl- un maggior numero- di ore: Scabar Mario ore 20, Stoka Giovanni ore 20, Bordon Bruno ore 20, Sase Giovanni ore 20, Buiese Assunta ore 10, Masi Romana ore 10, Lorendan Giuseppe ore 10. Omettiamo per mancanza di spa-zio, i nominativi degii altri compagni che vogliono concretamente daré il loro contribuito per la costruzione del socialismo nella nostra Zona. ALTRI IMPEGNI I lavoratori dellTCET ai sono impegnati di portare a termine la costruzione della stazione per le auto-corriere ed i altri lavori, di diminuiré dei 5 pe. le assenze ing-iiu-stificate e di portare a termine i lavori del nuovo albergo di Capo-distria per il 29. 11. 1950, Vil an-niversar-io dell’AVNOJ. I lavoratori dell’ADRIA si sono impegnati di montare tutte le mac-chine del-la nuova officina con il lavoro volontario, quelli dell’OMNIA dj effettuare 355 ore di lavoro in onore alie elezioni, I membri della filiale BOR si sono impegnati di portare a termine il piano quadrimestnale entro la ■data delle ele-ziomi e di effettuare 210 ore di lavoro volontario, quelli della VINO 350 ore. I membri della filíale LIPA e degii INVALIDI hanno preso l’im-pegno di compiere 350 ore, vale a dire 20 ore per ogni singólo lavo-ra-tore. Quelli de’la Filiale CULTURALI ognuno 30, mentre alia FRUCTUS verranno eseguite 540 ore comples-sive fino dalle elezioni. Nella filiale simdaca-le AMPELEA sono stati presi impegni individuali e di brigata; 20 operai daranno 12 ore di lavoro volontario ciascu-no. ALCUNI RISULTATI Alie Saline di Pirano i lavorato-tori hanno gia effetuato 400 ore di lavoro vo’Ontario. Le filiali del Tribunale, della Vino, della ex Nardone, IAS, Acque-dotto hanno organi-zzato gli angoli rossi, dando in tal modo ai propri me-mbri la poss-ibilitá di poter ave-re a portata di mano libri, giomali e riviste. I lavoratori delTArri-goni di U-maigo hanno eseguito finora 380 tire di lavor-o volontario, soritto 11 ore di quanto abbiamo già deciso. I lettori potranno accertare che abbiamo la vista acuta e che sap-piamo ricorrere anche al fana-lino nell’oscurità. II ndstr-o -motto è: «Cantando al lavoro volontario sotte la guida del nostro eroico Pa-rti-to Comunista.» Bertocchi - S. Tommaso Impegni di lavoro preelettorale Il popolo lavoratore del settore di Bertocchi - S. Tommaso segue at-tentamente la situazione attuale e s’intéressa profondamente per il grande avvenimento delle prossime elezioni del 16 aprile. Per meglio onorare queste elezio-ni gli abitanti di Bertocchi si sono impegnati di realizzare nell’anno 1950 il seguente piano di lavoro: Ultimazione della costruzione della Casa del Cooperatore. Costruzione di cisterne — ripara-zione della sede del Comitato Locale e riattamento delle strade lo-cali. sodio, tutti e, specialmente le ma-dri, manifestavano grande stop ore, esprimeedo, di contro, la loro sen-tita gratitudine per la benéfica iniziativa. Queste matnme ben sanno che il pane e la marmellata della refe-zione soo aistica sano frut-to delle fatiche dj coloro che lavorano e producono. E’ da ri-levare inoltre che nella stessa riunione alcune madri rima-sera de-1 tutto meravigliate e sor-prese nelí’appre-ndere che, col pros-simo ann-o seolastico, i loro figli-oli avrebbexo frequentato le lezioni nella grandiosa e moderna scuoia italo-slovena cittadina il cui primo edificio sará complétate entro l’an-no in corso, scuola che stá sorgen-do dove prima si ergieva, lúgubre e funesta, la galera fascista. Quest’ ultimo episodio ha il suo protfondo significato poi-ché dimo-stra che certi elementi del corpo insegnante italiano profondono il -loro zelo per pasisare sotto silenzio e nascondere agli alunni ed ai ge-nitari degii stessi quanto il Potere Popolare fa per la gioventü itudenteac». axticoli sul giorna’e múrale, 28 scritte muran ne¡ reparti, costrui-to un arco ed abbellito la fabbri-ca con festoni in verde. II piano mensile di produzione ha raggiunto 0,85 p. c., già il giorno 26. u. s. DA PIRANO Laméntele sulla distribuzione del latte Settimane fa il Comitato Cittadino deJl’UDAIS di Pirano era stato infórmate relativamente a certe manchevolezze riscontrate nella distribuí ione del latte alia popolazione. Infatti si era rilevato che gli ad-detti alie latterie del-la cittadina avevamo la biasknevole abitudine, per favorire certe persone, di m.et-ter da parte dei quantitativi di latte, nel mentre mad-ri di famiglia, dopo aver fatto una lu-nga fila, si sentiva-no rispondiere che il latte era esaurito. Le responsabili dell’UDAIS, si presentarono a; Comitato Cittadino del Potere per informare le auto-ritá competenti clrca l’abuso, che andava a beneficio di pochi, ma un funzionario dello stesso, rispondeva che non aveva tempo da dedicare a problemi di dettaglio data la loro relativa importamza, in confronto di altri piü complessi. Questo é un típico esempio di errata va’utazione dei bisogni e desideri della popol-azione. II Comitato Cittadino deve infatti dedicare particolari cure affinché ven-gano risolti anche questi problemi di dettaglio poic-hé, proprio dalle piccole cose, sorgono gli inconve-nienti piü intricatj e complessi la cui elim-inazione richiede poi un km-g-o periodo di tempo e non poco lavoro. A Cittanova nella sera del 26 marzo ultimo sc-orso la filodram-matica de] Circo'o di Cultura Popolare local« ha rappresentato felicemente la commedia «Le astuzie di Scopino» di Moliere- La rappresentazione é sta-ta data in on-ore dell’Unione degii Ita’iani costituita nej nostro Circondario nello stesso giorno. Tutti gli interpreti si sono esi-biti veramente in maniera lodevole e i-1 mérito principa1 e de] successo otte-nuto va altribuito al comp. FIO-RENZA Cario dirigente la filo-drammatica. II pubblico ha applaudito calo-rasamente tutti gli interpreti ed ha sopratutto apprezzato la gran padronanza di Aldo Scrignar nella parte dj Sargante, di Nello Nanut nella parte de «Lo scopino» e di Onile Verginella nella parte di Ge-ronte, che ha saputo rappresentare mol.to be-ne ¡1 prototipo dell'avari-zia. De-gni di menzione sono puré Varin Marino che ha interprétate Leandro e la simpática Nives Zul-lieh ne-lla parte della zin-gara Zer-binetta, che con spontaneo brío e disinvoltura ha conferito alia commedia l’im.pronta della personalitá. An-che Armando Zullich, perfetto Spadaccino, ha saputo interpretare il suo ruolo con intelligenza e capacitó pur avendo avu-to pochi giorni a sua disposizione per studiare la sua parte. La commedia é s-tata ripetuta, sempre a Cittanova pella sera del 27 u. is. Il gruppo, come giá fatto con la commedia «Scampolo», ha l’inten-z-ione di fa.re un giro di rappresen-tazioni nel Circondario tenuto contó delle loca’itá dove non ha po-tuto rappresentare la commedia «Scampolo». Meritano un elogio anche i membri del Com.itaio del Circolo di Cultura popo’are di Cittanova che con la loro opera hanno contribuito a questo meritato successo. F. R. CONCERTO WWWWWWWW'lHIIT'i|l|,i>',,llli' Organizzata dai Circolo di Cultura Popolare Italiano di Capodistria, é stata tenuta ai teatro Ri-stori, giovedl 23 u. s. una rappresentazione del concertó córale di Radio Capodistria. II oomplesso ha eseguito rinomáti pez-zi di música di Verdi, Fuccini, Rossi-ni e C-ilea. Anche il coro ha ot-tenuto molti ap-plau-si da parte del numeroso pubblico. I commenti del pubblico non sono stati peró favorevoli per la solista soprano Castellani Silva la quale, ad onore del vero, non possiede doti canore e personal! suíficenti per ealbirsi in pubblico. Programmai di lavoro non di vieta demagogia VERGOGNOSE SPECULAZIONI pido ¡pammino dei nostri popoli su un migliore avvenire económico e cultúrale. si sviiuppano sempre piü risultando una forza in sviluppo che assicurera il successo nell’avvenire. sul terreno eeon'emico e Sociale. Compagni delegati, l’Unione .degii italiani già sin d’ora, quando cioè - - questi v^iruuu uegu ui gcuu cu-di assolvere i compiti che la •a realtà impone. Per questo . ' - Giovasai! Ssitesisillcsal® i pr@parotmperj| . Il n oggi godiamo è stato raggiunto gra-non è mai concretamente progredi-ta, anche perché non è stata mai in- lo sviluppo della cultura italiana nelle condizioni di Potere Popolare ed i compiti che l’accelerato ritmo «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizzata di Peter Kolosimo men-te e sorride. Non quello che pens! Tempo fa i «rassi» bloccarono tre treni sul-la peehino—Wuchang, e cinque va-goni d’eroina vennero dati alle fiamme. Vien subito da pensare ai roman-zi di Edgar Wallace ed ai films di Charlie Chan. Ma Allan mi delude presto: — No, no, niente di romanzesco. O-rmai ij commercio si svolge quasi alia luce del sole, con ii tacito consenso delle due parti intere-s-sate: gli americani approfittano quanto piu poasono della situazione, ed ii Ku am intang cerca di specu-larci sopra per indennizzarai, alme-no in minima parte, delle perdite suibiite. C’e chi pensa laggiu, che Mellon ■sia direttamente interessato al commercio dell’eroina e dell’oppio. Mellon £ un magnate della finanza statunitense. Don’t touch, quindi, dinamite, e c'& qualcuno dell’Inter-national News che sa qualcosa. ha radio di Nanchino, che pare dispor-re di un meraiviglioso servizio d'in-formazioni in merito e che • - a quanto mi assicura Allan -- ha span to parecchie agenzie della ccsta a trasferirsi in piu salubri lidi, fa eddirittiura il nome di John Rockefeller. Fino a che puinto quests notizie sia,no attendibili, non cl e dato sa-pere. Che il terzn RockeC-dler abbia oomprato dal Kuomtoteng la Chase Bank (ma che magro affare!). ¡a radio, i telefoni e la societa elettri-oa di Shanghai assai a buon mer-cato, e pero notorio, come lo e il caso di Wellington Ku, ambascia-tore di Chiang Kai-Shek a Washington il quale ha acquistato pro-prio in questi giorni alia borsa di New York un gran numero di azio-ni petrolifere amerlcane e non ha alcuna intenzione (a detta dello stesso Drew Pearson) di far ritor-no nel suo Paese. oppio, TRinoNi e pâme Storit Idegli aiuti sovietici sotto il GioGO del Kuomintang per intziare la rivolta in Jugoslavia Iniziamo da questo numero la pubblicazione di una serie di articoli sulla Ciña, in parte tradotti e raccolti da fíeter Ko-losimo, e destinati ad affrire un quadro generale su un argo-mento di bruciante attualitá che avvincerá certo l’interesse dei nostri lettori, molti dei qu-ali non posseggono forse una chiara visione d’insieme di ció che era la Ciña sotto il regidme di inaudita miseria, di fame urlante, di brutalitá selvaggia, instaurato dai feudatari Kuo-mintangers, e di ció che questa grande Nazione si avvia a diventare con la gloriosa lotta di liberazicme e di rina-scita. La situazione é assai critica per il Kuomintang. Nessuno avrebbe mai creduto che, nel giro di poche settimane, le truppe popolari av-rebbero compiuto sirnili prodigi. E molti signari dell’Expart-Import non hanno creduito vero di poter ta-gliare gli ormeggi: queste case le sa, Alian, perché fino a pochi giorni fa era iaggiü, segretario di un’a-genzia cammerciale americana, non-ohé correspondente di un discreto ebdomadario nuovay arícese. — Vuoi dire che i democratici — lo interrompo. Alian (veramente questo non é il suo nome, ma preferisco per owie ragianl, ohiamarlo cosí, e perché é mió eugino) mi guarda curiosa- N lente di straordinario, d’altron-de, se si pensa che con quattro bilioni di dollar! Wall Street s’é com-prata tutta la Cina. Da un certo sig. Sung Tse-wen, per essere esat-ti, un ex ministro della Finanze o giü di li che, a sentiré i ©amunisti troverà tra non mol to, in qualche luogo, il suo piazzale Loreto. Allan incontrô i comunista a Ning-Wu. Gente dello Shansi, del Chahar, del’Hapeh, giovani e gio-vanissimi, contadini in gran parte, ohe maneggiano le armi più moderne e perfezionate. con abilitá in-credibile. «Il materiale umano affluisce iri-interrottamente nelle armate anti-kuomingtang — spiega Alian — e cié è dovuto in gran parte all’abi- CIANG-KAI SHEK le política del governo di Mao Tse. 11 noventa per cento della popola-zione delle zone libérate, é costi-tuito da contadini, o meglio, da bnacctenti agricoli, ad ognuno dei quali, grazie alia riforma temiera, é stato assegnato un appezzamento rispomdente alle sue reali necessi-tá. E’ naturale che quella gente, che per generazioni e generazioni non ha conosciuto altro che la schlavitü, mandi tutti i suoi figli a difendere la nuova conquista. Non c’é rivista americana che, parlando delle truppe popolari, non appiccichi almeno ad ogni batta-glione un comandante soviético. Ne parlo ad Alian, ed egli alza le spal-le: E’ la sólita solfa. Mongoli e co-reani, non mancano, é vero, e non escindo che vi si possano anche trovare dei buriati, ma i rispettivi governi sono assolutamente estra-nei alia loro permanenza nelle for-maizioni progressiste. D’altronde, durante i miel viaiggi nel Wutai Shan, ho trovato greci, portoghesi, spagnoli e tedeschi, militanti sotto bandiera rossa. E pochi giorni prima di partiré, poi, ho paríate, a due americani che erano a capo di reparti dell’Anhweh. — Disextori? — Affatto. Quei due, ad esempio, sano vecchi della Ciña: vi abita-no da dodici anni e vi combattono da sette. Hanno cominciato a fare i partigiani contro i giapponesi. Poi, visto che la música non é cam-biata . . . Migliaia e migliaia di soldati del Kuomintang passano ogni giorno al nemico. O disertano, con la massi-ma semplicita, dopo aver saúutato gli amici, irnpaccato i loro quattro stracci ed oliato ben bene le armi americane, che vende,ranno per strada al primo caipitato. Sono stan-chi. Non tanto di fare i soldati, quanto di fare i cinesi. C’erano ventidue milioni di sen-za tetto nella Ciña del Kuomintang. Duecento milioni di contadini in mano a quattro famiglie, tassati al cento per cento, obhligati ad ab-bandonare gli appezzamenti (40 per cento dalla superficie colti-vata nel solo 194?!) 1200 imprese su 1500 chiuse a Tsingtao. Idem, con leggere vari-anti, negli altri centri industrial!, con un totale di 250 mila disoccu-pati nel giro di tre mes!, secunde le statistiche nazionaliste. 1,087.000.000 di dollari US di uleree americana impartata in otto me-si, con una produzione local» che rappresenta meno del 10 per cento di quella del 1936. Due trilicni di dollari dei Kuomintang in circola-zione alia, fine del 1945, sette tri-lioni nel 1946, quaranta nel 1947, settantadue nei 1948, duecento ai-l’inizio del 1949! 450 mila dollari del Kuomintang per uno americano, al 1 istmo uffi-cial,e del marzo 1948, un milione un anuo piú tardi, 400 yuan oro per un dollaro della Ciña libera, con i prezzi che superan© 90 mila volte quelli prebellici- Milioni, bilioni, trilioni. E lame, fame, fame. II Kuomingtang chiede ancora, ma gli Stati Uniti sono ormai decisi a non gettare piú quattrini nel báratro della Ciña nazionalista. L’a-vanzata comunista ha avuto un ef-fetto assai deprimente anche sui maigigiori sostenitori degli aiuti ai nazionaiiisti, in favore dei quali il «presidente» Sun Fo spaxa le sue ultime cartuoce. Sun Fo ,é quel filibustiere che alio scoppio delle ostilitá nippo-ame- ricane estorse 500 milioni di dol'.a-ri ai governo degli U,S, riuscendo anche in seguito a ricattare Washington con la minaccia d’un’im-mediata pace separata con .il Giap-pone se il Congresso avesse fatto il sordo. Ultimamente, questa esilarante canaglia, spalleiggiato da un altro emérito farabutto, Cheng Chi-tien, ministro per gli Affari Economici, ha candidamente dichiarato che il Kuomintang sarebbe stato impos-sibilitato a reggersi se gli Stati U-niti non aveasero pxoweduto ad un ulteriore prestito di due o tre bilioni di dollari. «In caso contrario — ha concluso y lesltofante con espressione contrita •— l’intera si-tuaziome potrebbe cambiare in favore dej comunisti.» Evidentemente, Sun Fo, vuol fare del'o spirito. Perché é impos-sibile che non si aocorga che la situazione é giá cambiata. E da un bel pezzo. Riteniamo fstr cosa gradita a: nostri lettori putotolicando un articolo del ccunp,. Mosa Pijade pubblicato giorni or sono sulla «Borba». Tale articolo é un pregevole documento storico giacché ¡Ilustrando la storia degli aiuti sovietici alio esercito partigiano jugoslavo, di-mostra ancora una volta la mala-fede delle asserzioni antistoriche ed antisocialiste, contenute nella de-precata risolUEiome dell’U.I. secon-do le quali tutto il merito per la ■liberaKione del territorio nazionale jugoslavo andrefobe esclusivamente all’Armata Soviética. L’articolo del comp. Mosa Pijade dknostra invece quanto aleatori fossero tali aiuti di materiale bellico che con troppo ritardo giun-sero via aerea dalla Ru-ssia. «L’Unione Soviética non fece pervenire alcun aiuto materiale alio esercito di liberazione juigosla-vo sia nel 1941 che nella prima- SIMULTANEA DI SCACCHI A CÄPODISTRIÄ vera del 1942, benché la situazione in quel tempo fasse ta?e per i partigiani del Montenegro, da non es-ser,vi quasi alcun combattente il quale possedease piú tre carieatori mentre i cetnici, deil’«alleato» re Pietro, venivano abbondantemente armati dagli itaüani ed avevano casse di muniizioni che portavano la scritta «Non risparmiate munizio-ni». Pijade cita diversi telegrammi che il Marescialo Tito ricevette da Mosca nei marzo e neU’aprile del 1942 ed in cui si parí ava della im-poasibilitá técnica come la causa principale per il mancato aiuto e nello stesso tempo si consigliava il Maresciallo Tito a rivolgersi ai governo jugoslavo a Londra chieden-do appoggio per l’esercito di Liberazione Nazionale. Pijade fa osser-vare che Mosca diede tale consi-glio «benché noi avessimo fatto pervenire a Mosca i testi dei document! cetnici sequeistrati, ,i quali di-mostravano la cooperazione di Mihailovič col nemico». II 20 maggip 1942 il Maresciallo Tito notificava a Mosca: «Dal 20 maggio io sono nel settore Montenegrino. La situazione qui è critica. Tutta la popo-lazione maledice il governo jugoslavo e Londra, che attraverso Draža Mihajiovič, sta aiiutando ¡1 nemico. Da ogni parte i combat,tenti e il pqpolo chiedono: «Perché l’U-nione Soviética non ci aiuta?» Pijade continua affermando che invece di aiutare la lotta di liberazione, il governo soviético porta-va nell’a,gosto 1942 la legazione ju-gaslava monarchica neU’Unione Soviética al rango di ambasciata. In tale occasione 11 Maresciallo Tito mandava un telegramma a Mosca, 1T1 agosto, in cui si affermava tra l’altro: «L’elevazione della legazione jugoslava a Mosca al rango di amiba¡sciata ha prodotto una pessi-ma imprassione su tutti i patrioti jugoslavi, specialmente tra le file del noistro esercito.» Pijade cita pure l’atteggiamento di radio Mosca nei confronti degli awenimenti in Jugoslavia, come u- OPERE PUBBLICHE DEL POTERE POBLARE PER L’iGIENE E LA SALUTE DEL POPOLO le città istriane avranno il proprio sistema di canalizzazione Uno dei 100 milioni di bimbi senza casa che muore di fame A chi per un motivo qualsiasi attravensi certi rioni delle nostre chitadme costiere, non pué sfuggire la caratteristica, ereditoita dai pas-sati regimi e partica'armen.te da quello fascista, che fa apparire le vie e le piazze isomigManti piüttosto ad un deposito d’immondizie che ad un, luogo dove vivono e lavo-rano degli esseri umani. Certa,mente tutti sanno che in molte cittá istriane, come ad es. P,irano, nei paissato non esisteva la mínima traccia di canalizzazione per lo scolo dei rifiuti, e che in alitune ¿libre era tanto primitiva e rudimenitale da divenire necessaria-mente u.n focolaio di malattie in-fettive ed un pericolo costante per la sa,lute pubblica, specialmente nei mesi caldi deU’anno. Ancora piíi noto é il fatto che la tanto decantata «grande madre» se ha pórtate fra le popolazioni istriane «la bimillenaria civilta» — di cui ogni abitante dell’Istria ne as-similó tanta da risentime ancor oggi le nefaiste conseguenze — non si preoctupó affatto di soddisfare ai piii elementari bisogni della popo-laizione, creando nei campo della igiene, come in tutti gli altri, una situazione tale che per qualsiasi paese costituirebbe una vergogna. II Botere Fopolare, come diede inizio alia oostruzione di nuove souole ed all’opera dj elettriíica-zione déi villaggi, onde eliminare i’arretratteaza cultúrale ed económica, cosí fece ogni sforzo per mi-giiorare le condizioni igieniche nel-le nostre cittá. Ugualmente tanto il popolo lavoratore delle campagne che quello delle cittá erano vitime del comune nemico di claisse. comune nemico di clas'se. In tutti gli anni a seguito della Liberaizione rileviamo una intensa attivitá nelile nostre cittá. Partico-larmente in questi ultimi tempx, ci é dato vedere in ogni dove scavi per la canalizzazione, piazze in a-dattamento, muri abbattuti attorno ai verde,ggianti orti, nuove case in castruzione, il tuitto per daré al nostro p,apalo le migliori condizio-ni per la sua esistenza. Sin da,l loro sorgere, nelle cittá servivano da canalizzazione rudimental! canali di sco o. Per q.uesti canali scorreva ogni sorta di rifiuti, che esalavano odori poco graditi, aippiestando l'aria di interi rioni. II lavioro di canalizzazione Intra-preso, si effettua contemporáneamente ai lavoro di rinnovamento della rete idrica, seguendo la pié moderna técnica ed attenendosi ai principi più meticolosi deU’igiene. Già durante il 1949 sono stati stati portati a termine 6210 metri di canali. In detto anno il maggior Javoro è stato campiiuto ad Isola (1550 metri) ed a Pirano (998 metri), con grande soddisfazione del-l’intera cittadinanza. Ma, corne al solito, tuitte queste opéré benefiche dispiacciono ai si-gnori délia reazione e dei comin-formismo, i quali nei loro giornali scrivano che ad es., «il nuovo mer-cato di Capodisitria è una casa inutile.» Forse cio sera per loro, ed è anche comprensibile che essi vogliano ancora gettare della pol-vere negli occhi alla gente che la-vora, per riassoggettarla al giogo della ,sfrutltamento. Perché non fanno un confronto ira tuitte cio che si è fatto e si fa da noi a favore dei popolo e ciô che invece non si è mai' fatto e non si fa da loro? Il popolo lavoratore dell’Istria sa apprezzare sempre più i vanitaggi di cui gode oon il potere nelle proprie mani. Non solo apprezza, ma dimastra di non voler rimanere estraneo e collabora con uno slan-oio lavorativo veramenite ammire-vole alla realizzazione di tutti i compiti dei nostro piano economi- co ed al superamento delle inevi-tabili diffico tà che ne derivano. I nostri lavorafori sono feliei di dare il loro contributo alla realizzazione dej piano per la canalizzazione della città, perché cié torna a loro eeclusivo vanitaggio. Non è raro il caso in cui si ve-dono donne, uomini, giovani ed an-ziani con il picoone e la pala che si emulano a vicenda e che sem-brano dire ai passant!: «Guárdate che cosa è possibile fare dove il Pío,tere è in mano dei popolo e cura i suoi interessi». Ogni dove, nelle campagne e nelle officine, incontriamo volti sereni e feliei di lavoratori volontari, che non temono la fatica ed il sacrificio perché hanno la coscienza di aocelerare, con il proprio lavoro, la mar,cia 'dei popolo lavoratore verso il benessere. Perciô possiamo affermare ben a ragione che anche nelle nostre città stà prorompendo la cultura, non quella della «bimillenaria civiltà romana», che riempiva le capad bocche degli qppressori borghesi e faiscisti, ma la cultura vera, schiet-ta, populare che non conosce alcuna differenza tra uomo e uomo, tranne naturalmente quella fra honesto, il laborioso ed il disonesto. un anno più tardi. na prova della misera assistenza inórale di Mosca. Il 9 setiembre 1942 il Maresciallo Tito é stato co-stretto a rivolgere a Mosca le segmente domanda: «Perch,é Radio Mosca non paria nelle sue trasmis-sioni in lingua serbo-croata delle bestia'litá dei cetnici? Perché essa non popolarizza la nostra lotta? Molti si pongono queste domande e giustamente chiedono almeno un appoggio morale Molti non sono soddisfatti delle trasmissioni di co-desta stazione in lingua serbo -croata.» ■Pijade afferma che i russi avevano tentato fimo al setiembre 1944 di spiegare i loro mancati aiuti col pretesto di diíficoltá tecniche e che il Maresciallo Tito aveva fin. dal luglio 1942 chiesto invano aH’Unio-ne Soviética di mandare una sua missione militare. Giá nel 1942 il Maresciallo Tito aveva chiesto a Mosca di usare della sua influenza affinché gli alleati mandassero u-na commissione in Jugoslavia per stabilire su} posto come stavano le cose in Jugoslavia e chi combatte-va realmente l’occupatore. puré al partito bolscevico é stato chiesto di mandare dei rappresentanti. Tut-te queste richieste rimasero infrut-tuose. Pijade cita quindi i telegrammi mandati da Tito a Mosca nel 1943 cercando invano un aiuto. In un telegramma in data 31 gen-naio 1943 Tito scriveva: «E’ possibile che dopo venti mesi di lotta e-' roica, quasi .sovnumana, n-cxn aia possibiie trovare alcuna via per ai-utarci? E’ scoppiata un’epidemia di tifo e non abbiamo medicinali. II noistro popolo sta morendo di fame, ma esso dá gli ultimi tozzi di pane ai nostri combattenti.» In quel tempo le unitá partigiane stavano duramente resistendo ail’of-fenisiva delle forze di occupazione nella regione del fiume Neretva nell’Erzeg,ovina, ma tutti questi ap-pelli rimasero infruttuosi. La quar-ta offensiva fu seguita immediata-mente da una quinta ed altera 11 Maresciallo Tito mandava a Mosca un telegramma il 12 giugno. In questo telegramma era scritto tra l’a'tro: «Noi mangiamo ora carne di cavallo senza pane. La nostra posiizione é difficile ma noi ce 1* caveremo. Ii nemico sta Hacendó u-mo sforzo estremo per distruggerci, ma non riuscirá. Aiutateci, vi prego, in queste difficile prova.» Durante questa offensiva nel Montenegro il maresciallo Tito rimase leggermente ferito. Pijade aggiun-ge che anche in questa difficile situazione eccettuate le parole altiso-nanti ed i compiimenti, non rice-vemmo alcun aiuto. «Ma, peT quan-to senza aicun aiuto da parte dei russi — continua Pijade — e per quanto in quel tempo gli aiuti in-glesi fossero inisignificanti noi u* scimmo vittoriosi dalla quinta of-fensiva ed al crollo dellTtalia, che ci fu accuratamente nascosto da tutti g'li alleati finché non fu reso pubbilico, eravamo abbasban-za forti per disarmare tutte le divisioni italiane in territorio jugoslavo e dotare cosí di armi cen-tinaia di migliaia di combattenti jugoslavi. * 1 Senza alcun aiuto di chicchessia noi eravamo a quel tempo sicuri della vittoria nel nostro paese e alia fine del novembre 1943 poteva-mo adottare le storiche deciisioni alia seconda seissione del consi,glio antifascista di liberazione nazionale della jugoslavia a Jajce. Allora l’AVNOJ f,u proclamato il supremo carpo legislativo ed esecutivo in Jugoslavia e fu formato il comitato nazionale come governo prowiao-rio dei papoli jugoslavi.» Goncludendo, Pijade afferma che solamente verso la fine del 1943 gli aiuti americani e britannici comin-ciarono ad arrivare piü frequente-mente e che l’equipaggiamento rus-so fu ricevuto per la prima volta XVIII puntata di Jack London ............................................................................................................ .................................................................................................... — Voi solo mi avete risposto, disse traixquiliamenle Ernesto, e la vo-stra è la sola risposta che poteva essere data. Il Potere! E’ quello che predichiiamo, noi della classe operaia. Noi sappiamo, e lo sappia-mo a prezzo di un’amara esperien-za, che nessun appelle alla giusti-zia, al dirltto. alil’umanità vi potrà commuovere mai. I vostri cuori sono duri corne i tacchi coi quali marciate sulla faccia dei poveri. Perciô imprendiamo la conquista de! potere. E col potere dei nostni voti nei giorno delle elezioni con-quisteremo il governo. — Anche se otteneste la maggio-ranza, una maggioranza schiaccian-te, nelle elezioni, interruppe il si-gnor Wickson, noi, supponiamo, ri-fiuteremo di consegnarvi il potere pescato nelle urne. — Anche questo l’abbiamo preve-duto, replicô Ernesto, e vi rdspon-deremo coi piombo. Il Potere, l’à-Vete proc.amato voi, è il re delle parole. Benissimo! Sarà dunque un probiema di forza. E il giorno in cui avremo ottenuto la vittoria nello scrutindo, se voi rifiuterete il rimetterci il potere che avremo conquistato costituzionalmente e pacificamenite, ebbene, vi risponde-remo a tono, e la nostra risposta sarà formulata in fischi di obici, in scoppi di shrapnells e in crepdtio di mitragliatrici. «In un modo o nell’altro, non ci potrete sfuggire. E’ vero che voi avete interpretata chiaramente la storia. E’ vero che fin dal comin-eiamento della storia il lavoro f,u nsi fango. E’ «gualmente vero che resterá sempre nel fango finché voi resterete al potere, voi e i vostri e queild che verranno dopo di voi. Sottoscrivo tutto ció che avete detto. Siamo d’accordo. II Potere isara arbitro. Fu sempre arbitro. La lotta di classe ié un problema di forza. Ora .come la vostra classe ha ro-vesciato la vecchia nobiltá fe.udale, cosí sará abbattuata della mia classe, dalla elassa dei lavoratori. E se volete leggere la biologia e la so-ciia ogia cosí correttamente come a-vete letto la storia, vi convincerete che .uesta fine é inevita,bile. Poco importa che sia fra un armo, fra die ci o fra mille, la vostra classe sará rovesciata. E sará rovesciata dal potere, dalla forza. Noi deil’e'serci-to del lavoro abbiamo ruminata questa parola tanto che lo spirito ci fenicia di essa. II Potere! é veramente il re delle parole, l’ultima parola. E casi terminó la iserata dei Fi-lomati. C ABITOLO IV. ABBOZZI AVVENIRISTI Vertso quest’epoca cominciarono a piovere intorno a noi, secchi e ra-pidi, i prodromi di nuovi avyeni-menti. Ernesto aveva giá etspresso certi dubbi »ul grado di pnudanaa di cui dava prova mió padre ricevendo a casa sua notori socia’isti e mem-bri dei partito del lavoro, o assi-Stendo apertamente alle loro riu-nioni; ma mío padre si era limita-to a ridere delle sue preocoupazio-ni. Quanto a me, imparavo molte cose in quel contatto coi capí e coi pensatori déla classe operaia. Vedevo il rovescio della medaglia. Ero sedotta dall’altruismo e dal nobile idealismo che incontravo in loro, e spavemtata da'l’immensitá del nuovo campo letterario, filosófico, acientifico e sacíale che si a-priva davamti a me. Mi istruivo rápidamente, ma non atobaistainza presto per comprendere fin d’allora, il pericote della nostra situazione. ' Non mi mancarono gli awlsi. ma io non posti loro mente. Cosí, seppi che la signora Pertonwaithe e la signara Wiichson, la ."ui influenza era formidabile nella nostea cittá universitaria, aveano enunoiato l’:>-pinione che, per essere una gieva-ne ragazza, io mi mostravj troppo affaccendata e troppo decira, con una brutta tendenza a mescolarmi negli affari degii altri. Trovai naturale il loro sentimento, data la parte che avevo sostenuta presso di loro nella mía inchiesta sull’af-fare Jackson. Ma ero lontana dal espire la real« importanza d'un av- viso di tal genere, enuncíate d;, giudici forniti di tanta potenza so-ciale. Oisservavo bensi una certa nser-va nel mió solito circoto di conosce,nze, ma la attribuivo alia disap-provazione soMevata dal mió pro-getto di matrimonio con Ernesto. Solo piü tardi Ernesto mi dimostró come questo contegno, lungj del-l’essere spontaneo, era concertato e dinetto da g.uide oculte. — Voi avete accolío in casa o-stra un nemico della nostra classe, mi díase. Non solo gli avete oí-ferto asilo, ma gli avete dato il vostro amare e affidata la vostra persona. Questo é un tradimeto verso la cricca alia quale appar-tenete; non sperate di evitarne il castigo. Ma, prima di ció, un pomerigg'o In cui Ernesto si trovava presso di me, papá tomó tardi a casa, e noi ci awvedemmo ch’egli era in collera, o almeno, in un accesso di ir-ritassione filosófica. Egli andava di rado fuori di sé, ma di quando in quando si permetteva un certo grado di sdegno misurato. Egli chia-mava ció un tónico. Vedemmo dunque, sin dal suo entrare in camera, ch’egli aveva la sua dase di collera tónica. — Che ne p«n«*t«? ei damandó. Ho fatto colaizione con Wilcox! Wilcox era il presidente giubila-to deH’Univerisitá. II suo árido spi-rito era un magazziino di luoghi co-muni che avevano corso verso il 1870 e che da allora egli non si era mai curato di agglarnare. — Egli m’ha invitato. M’ha mandato a prendere. Paipá fece una pausa. Noi aspet-tavamo. — Oh! la cosa non é andata bene, lo rioonosco: io fui rimproverato. Io! E da quei vecchio fossile! — Scommetto che so perché siete stato rimproverato, disse Ernesto. — Ve 1o lascio indovinare in tre volte, disse papá ridendo. •— Ve lo diró alia prima, replicó Ernesto. E la mia non é una oon-gettura, m,a una dediuzione. Voi siete stato rimproverato per la vostra vita privata! — Parprio casi! gridó papá. Come l’avete indovinato? — Sapevo che questo doveva suc-cedere. Ve ne avevo avvertito. — Eppure é vero, disse papá ri-flettendo. Ma io non lo potevo cre-dere. In ogni caso, non sará altro che una testimonianza di piü, e fira le piü convincenti, d® inseriré nel mió libro. — Questo é nulla in confronto di ció che vi aspetta se persistere-te a rioevere in casa vostra tutti questi socialisti e radicali, me c impreso. — Questo appunto mi ha rimproverato il vecchio Wilcox, con un mucchio di commenti assurdi. Mi disse che davo prova di un gusto dubbio, che amdavo contro le tradi-zioni e le usanze dell’Jniversità e che in ogni caso spendevo d mió tempo in pura perdita. Agg.iunse molte al,tre cose non meno vaghe. Non ho mai potuto fargli dire nulla di definito, ma l’ho messo in u-na posizione knibarazzante; egli non sapeva far altro che ripetersi e dire quanta stima avesse di me e come tutti mi rispettasisero in qualité di dotto. Il suo compito non era pia-cevole: vidi che ne era molto angustia to. «Quando tentai di metterlo con le spalle al muro domandandogli in che la mia vita domestica disto-gliesse l’Universitá da questo ideale, egli mi offri un congedo di due anni con stipendio intiero per un viaggio di piacere e di stud'o In Europa. Naturalmente, in tali. cii-costanze io non potevo accettare. — Eppure era, di gran lunga, 11 meglio che poteva fare, diese gravemente Ernesto. — Egli non é padrone dei suoi atti. Non sempre si puó trascinare Ja palla con grazia (1). — Gli ho fatto dir questo. Egli mi ha dichiarato che que.t’anno l’Universitá ha bisogno di assai piü denaro di quanto lo Stato sia disposto a darle. Il disavanzo non puó essere coperto se non dalle li-beralitá dei ricchi, i quali certa-mente si adombrerebbero se vedes-sero l’Universitá dipartinsi dal suo ideale elevato e dalla sua impassi-bile ricenca delle veritá puramente intellettuali. — Ma era una lusinga, un tentativo di corruzjone, protestó papá, ed Ernesto lo approvó con un cen-no. Quel bel tipo mi ha anche detto che si fanno pettegolezi intorno alle tavole da t'hé, che si critica mia figüa perché si mostra con una persona cosí nota come voi, e che questa condotta non é in armonia col decoro e con la dign'tá dell’U-niversitá. Personalmente, egli non vi trovava nuilla a ridire, ma, infine, si chiacchierava, e certamente io dovevo capire. (1) Gli schiavi africani e i delin-quenti erano attaccati per una gamba ad una palla di ferro che trascinavano con sé. Solo dopo l’nv-vento della F raternitá Umana si mili pratiche caddero in r— .........~ .... : Ji'"1' âB*s?»AS Sill W H - ! ''• . ' % Er-“ j j PB AL SIMBOLO DELLO SPORT POPOLARE CAMPIONATO DI CALCIO LIBERO SI COSTRUISCE LO STÍDI0 „PRIMO MAGGIO" GIORWATA RISERVATA Al RICUPERI QUELLA Dl OGGI DOVE SOLO L'AURORA E' IN ANSIA L’attiv.ité di tutti i collettivi di laivoro del nostro circondario nel quadro della gara bimestrale di emulazione in onore della festa in-ternazionale del lavoratori ricor-rente il Primo Maggio, viene largamente illustrata da tutta la nostra stampa democratice per scen-dere, in queista sede, ad analizzare lo s’anclo volontaxio che anima i nostri migliori lavoratori. Infatti gli opérai, gli impiegati e tutti gil addetti ai vari rami della produ-zione e della vita sociale della zona gareggiano tra loro, nell’am- b.ito delle rispettive aziende o imprese, e tra i rispettivi collettivi. Per venire subito al noccio’o del-l’argomento che ci proponiamo di trattare, esporremo il concetto che anima l’attività sportiva del nostro popolo. Al contrario di quanto av-viene nei paesi capitalisti, dove lo sport è stato derlas ato ad un in-degno commercio che pone a confronto i migliori at’eti a suon di mi’ioni, e dove 1’ industria dello sport, o meglio, dello spettacolo sportivo, cede volentieri il posto a’Temulazione sana e lea’e che è l’e^senza di ogni competizione fra atleti, nel nostro Circondario, come nel’a vicina Rep.ubblica Jugo-s’ava, lo sport è seeso e penetrato nel corpo idea’ e di tutto i’ popolo e ne riisveglia 1 piú sani sentimenti di competizione leale, di selezione natura’e. acimentando grandemente la potentialité e la qua’itá sportiva di yastiissimi strati della nostra popolazione. Le société sportive, unite nella taño a decine e decine e gli effet-tivi numeric! dei nostri spontivi e deg’i atleti, rispetto ai decennio scorso, sono aumentati notevo’men-te. Taie diffiusione capillare de’l’a-more disintere'isato, puramente agonístico, per lo sport, inteso appun-to corne manifestazione delle qualité innate, educate o va’orizzate, deU’individuo come ta’e, o amalga-mato in un complesso, o in una compagine, o squadra, è stato ed è uno dei prcblemi che stanno quo-tidianamente all’ordine de; giorno delle cure che il Potere Popo’are dedica per l’e’evamento del tenore di vita del popo’o lavoratore, per il mig’ioramento della sua forza física, per 11 rafforzamento della salute pubblica. Va ancora aggiunto che la partecipaziooe larga dei f.i-gli dei lavoratori e dei lavoratori steesi aH’attività sportiva, costitui-sce la premesisa ad un effettivo perfezionamento qualitativo ed e-stetico de’la generazione futura. Dato appunto il carattere «popo-lare» deil nostro sport, si presenta anche il problema di porre a dispo-sizione del popolo tutte le attrez-zature adeguate aff.inchè passa es-plicare la sua attivité nei vari rami del ’agonística sportiva. Come av-viene nei paesi capita’ isti? Gruppi dj specui’atori, generalmente grandi finamzieri, allungano le loro mani rapaci anc-he sullo sport, creando un monopo’io effettivo di ogni at-tività, e dec’assando, conseguente-mente, lo s’ancio degli at'eti in vile merrimonio, risolventesi all’of-ferta di uno spettacolo non sempre edifi'’ante agli sportivi e al popo’o che paga un big’ietto d’ ingresso per assistere aile varie competizio-ni. Nella nostra zona le cose stanno altrimenti. Il popolo possiede i mezzi per mig iorar i in ogni campo, e, tanto più, físicamente ed e-steticamente. La nostra zona conta at’eti di grande valore, questo è induibbio. BELGRADO — Grande attesa ha regnato in tutti i circoli sportivi de;„a capitale jugoslava per l’arrivo della squadra calcistica «Lazio» che, come è noto docmani domenica s’in-contreré a Belgrado con una _rap-preisentativa locale. Questo è il primo confronto del genere che viene dispútate da una squadra italiana • e una jugoslava in questo dopo-guerra sicché, in Jugoslavia, la curiosité per vedere aii’opera i cal-eiatori italiani ha assunto vaste proporzioni. E’ mol’to probabi e di conseguenza che lo stadio dell'Ar-mata jugoslava, dove avré luogo l’incontro, e espace di ben 60 mila persone, venga per Toocasione esau-rito in ogni ordine di posti. Le richieste dei biglietti d’ingresso so-no fortissime e in questi ul.timi giorni parecchie richieste sono pure pervenute dalle citté vicine che annunciano l’arrivo di comitive di sportivi desiderosi di rendersi con- H Potere Popolare infatti forni-sce ai dilettanti ed agli appassio-nati tramite l’UCEF tutte le at-trezzature necesisarie, dagli indu-menti a tutto il corredo di gioco, di tutte le specialité, chiedendo in cambio soltanto che veniga svolta lealmente una seria attivita sportiva, ai fini di educare una generazione sana, forte, sportiva, atléticamente perfetta. E’ poí noto che tutti i dilettanti d’ogni paese hanno sempre contri-buito con le praprie farze ed i propri mezzi, al mantenimento e perfezionamento del patrimonio col-lettivo dei mezzi di esplioamento dell’attivité sportiva. Anche nal nostro Circondario viene lógicamente richiesta la colla-borazione diegli atleti, sia por la comervazione delle attrezzature, che dei campi di gioco e di adde-stramento e delle pafestre. In molti paesi. i collettivi hanno dato centinela di ore Volontäre per la sistemazione di campi di gioco o per la costruzione di campi sportivi, adeguati al’e nuove esigenze popolari ed anche a Capodistria la partecipaizione di qua-i tutti i mem-bri delle varié filiali sindacali di fabbrica o impresa, per la costruzione dello Stadio Primo Maggigio, é stata notevo'e durante lo scorso anno. Grazie a ció, le strutture esterne del nuovo stadio vennero ultímate e anche aU’interno si. raiggiunsero dei successi non indifferenti. Dopo la stasi invernale, riitorna ad impor-il problema di ultimare i lavori per daré fina1 mente a'la popola-zione di Capodistria uno stadio de- Con la r,ipresa de; Campionató Jugos’avo sompeso domenica scorsa per le elezioni nella R. P. F. J. — anche ’a lócale squadra del PRO-LETER (I. squadra e ragazzi) ri-prende la sua attivité. Per la trasferta di Dolnja Len-dava la prima squadra parte con un rinnavamento nei ranghi, resosi necessariio dopo la scoipo:’a isubita da’l’ODRED B. (8 a 1). Evidentemente al’e volte si impara anche sbagliando tuttavia non crediamo che se lo sibag’io della messa in campo di un Proleter, privo di af-fiatamento, possa aver risvegliato i tecnici, nessunVtra squadra quel-l!a domenica avrebbe potuto ben figurare contro un’ODRED di quel calibro. Ma acqua passata non marina più, e guandiamo in faccia la pros-sima gara dei bianco-granata locali. La loro trasferta non si presenta fari’e, questo è chiaro, ma l’esu-beranza giovanile e la buona volonté di caneellare un’onta, sono il fármaco più efficace che si possa contraioiporre a quaisiasi forza av-ver.saria. DI prove di buona volonté ne abbiamo avute, e parecchie anche tra le nostre squadre che, se anche técnicamente inferiora, hanno costretto in ginocchio av-vercari quotatissimi. (e non faccia-mo nomi dei vinti per evitare ri-oordi. . . penasi). In bocea a1 lupo quindi, ragazzoni del Froleter e confidate nella vos,tra esuberanza to della forza attuale di una delle squadre piú rappresentative d’I-talia. La comitiva romana é giunta ieri sera a Belgrado proveniente diret-tamente da Roma con l’Orienit Express. Sinora non é ancora dato sa-pere la formazione belgradese che sará opposta ai bianco-azzurri ro-mani. Si crede comunque che la rappresentativa jugoslava sará com-po ita da giocatori facenti parte delle squadre «Stella Rossa» e «Partizan» di Belgrado, «Hajduk» gno delTattivitö dei suoi giovani atleti. Su questo obiettivo di grande importanza richiamiiamo quindi l’attenzione delle varíe filiali sindacali che devono sentiré profon-damente T impeigno assuntosi glá durante lio scorso anno, e che do-vrebbe riso’.vensi in un grande suc-cesiso di lavoro volontario, da con-cludertsi per il Primo Maiggio A questo proposito ci è iperciö giunta incomprensibile la risposta degli attoti delle squadre Aurora e Meduisa di Capodistria. Purtroppo infatti, i giocatori dell’Aurora, cara-pione de; T‘LT, e del’a Medusa, han-no op,posto un rifiuto inqualifica-ibile al córtese invito rivolto loro di callaborare a’.lla sistemazione dello stadio Frimo Maggio, di cui essi sono i maggiori uitenti e gli ospiti piú graditi. E’ riprovevole che que-sti atleti, dimostratiisi tra i migliori del Territorio, si riveMno inisensi-bili alie nécessita del nostro sport popolare. Questo rifiuto è giunto, mentre il Fotere Popolare ha for-niito ai giocatori delle due squadre cítate, gli indumenti, le scarpe, i pal’oni, le sedi ed ogni a,’,tro genere di aiuti, oltre ai premi per i suecas-! ottenuti nelle competizioni catciistiche. Come si spiega questo? For se che i giocatori deJ'.’Aurora e della Medusa credono di essere «professio-nisti» della popo’are arte del calcio a; pallone, al pari dei ben noti Boniperti, Parola, Muccinelli, Fram-zosi eccetera, i quali vendono i loro «ca’ci» al miiglior offerente e «danno spettacolo», anziché serviré diisinteres atamente T ideale dello sport popolare? giovanile, nella vostra buona vo-lonta, stimolo migliore ad ogni vittoria! La squadra ragazzi invece ospite-ré il KAMNIK. Dopo la bella prova fornita a Lubiama, siamo ten-tati di far ancora loro il pronostico, tanto p,iü che gioeheranno sul terreno ca,talingo. Se in buona formazione, questi giovanissimi sanno esser forti, e vogliamo pensare che anche per domenica prossima la loro formazione sia una delle migliori alio scopo di non far scivolare un vessillo che cosí audacemente CAPODISTRIA — Quest’oggi sot- t.o un cielo grigio e fra nuvolí di polvere, si é dispútala la finale del torneo di calcio fra studenti per la Cappa U. G. A. Finaiiste sono riusrite le squadre dei Liceo Ciaissico C. Combi da Capodistria e del Ginnasio Croato di Buie, le quali, per l’incontro odier-no, hanno schierabo la formazione dei giorni migliori, onde conquistare l’ambito titolo di campioni. Gia nei primi minuti di gioco i numerosi spettatori hanno potuto rendersi conto ded’importanza del-l’incontro, dato l’accanimento e la classe che ambedue le squadre han-no dimostrato di possedere in ampia misura. Ben presto pero si é falta strada la preponderante su-periorita dei ca.podistriani, che han-no incominciato a dominare Ü campo ed a bersagliare la porta avver-saria, tanto che la estrema difesa dei granata ha dovuto prodigarsi in numerosi interventi, dando prova di una sicurezza e bravura davvero encomiabili, onde evitare che il distacco diivenisse ancor Maggiore. Tra i ca.podistriani, assieme a Zetto e a Pesaro, merita singolare citazione l’a.a destra capodistriana Poli, le cui doti tecniche ed atle-tiche hanno avuto modo di emergeré. Vorremmo soltanto esortanlo ad insistere con, serie,ta negli alle-namenti per ragigiungere le mete alie quali é chiamato dalle sue capacita veramente singolari. di Spalato e «Dinamo» di Zagabria. Con ta e sehieramento, i tecnici ju-goslavi vogliono comporre una squadra che ra.ppresenti ne piu ne memo che la nazionale juigoslava di-modoche l’incontro risulti un alle-namento in vista dei prosisimi cam-pionati del mondo che saranno gio-cati in Brasile. Successivamente, come e gia stato annunciato, la «Lazio» si reche-ra a Zagabria dove sosterra un se-condo incontro con la locale «Dinamo» militante. nel massimo cam-pionato jugoslavo. PIRANO - CITTANOVA A S. Lucia di Pirano ore 15. MEDUSA - GORIZIA A Capodistria, Stadio I. Maggio ore 14- .:J OFICINA - UMAGO Ad Opicina ore 16 N. GORIZIA MONTEBELLO A Nova Gorizia ore 15 VERTENEGLIO - S. GIOVANNI A Verteneglio ore 15. Anche domenica scorsa abbiamo avuto il «colpo gohbo» della gior-nata, il colpo clamoroso consistente nella scoinfitta súbita dai Campioni dei TLT An trasferta a Trieste con-tro i; S. Giovanni. Moite cose sono state dette e scritte ai margini di quest’incontro, per cul, a nostro avviso, non vale proprio la pena di ritornarci sù, tanto più che cosa fatto capo ha . .. Esaminiamo invece i fattori che hanno dato un aspetto carateristico ailla classifica: quindi l’ARRIGONI è riuscita a staccarsi di nucxvo dagli insegiuitori ed a guadagnare ben 5 punti sull’immediata inseguitrice, la ,stessa AURORA, dalla quale l’Arrigoni se-ntiva, poche settimane fà, aile spalle il eoffio, e nel cuore l’oppressione di quei 2 a 0 patiti a Capodiistria. Ora tutto è r.idive-nuto come prima per gli azzurri isoiani, ma invece per l’AURORA ogni possibilité di riconquista dello scudetto è preclusa. Almeno sino ad ogigi e sailvo capitomboli, ció che è poco probabile. A combinare tutte queste gioie per gli uni, e alzato, é stato anche un esempio di sprone per i piú «anziani» della prima squadra. Comunque vogliamo daré un modesto consigliio técnico: la mediana cerchi di non essere arretrata e non far gioco con i terzini. 11 loro compito é i; rifornimento costante dii pa’loni alTattacco ed il tampo-namento avversario che troppe volte é iasciato scoperto. (L’allenatore ci pierdonii, ma si tratta di uno sfo-go campanilistico .. .) Arrivederci dunque alio Stadio di Riva Castelleone! Délia squadra buiese bisogna ri-conoscere l’alto sp;irito agonistico e la volonté, che non l’hanno ab-bandonata neppur quando già se-gnate erano le sorti della contesa. Per la cronaca, i punti sono stati segnati per 1 capodistriani: al 13’ da Pesaro, in seguito a mischia; al 33’ da Zetto, su rigore; nella r.i-presa: al primo da Porro, su bel-lissima. discesa perisonale; al 19’ ed al 25’ da Martinoü, su passaggi ben dasati dai coanpagni di linea. Al 38’ della ripresa, su rigore, hanno seignato i butes! il punto del’a bandiera. Ottdmo l’arbitraggio di Cravagna da Capodistria. Ancora poco piú di tre mesi e poi si svolgeré la competizione tíñale- per la Coppa del Mondo. In Brasile, 1’ ITALIA, come tutte le altre Nazioni qiualifieate per il torneo (Juigoslavia compresa) iuvieré 22 Atleti. Esaminiamo oggd, in vista dell’ imminente incontro inter-nazionale, la Nazionale Italiana che ha in programma un solo incontro prima della partenza per il Brasile, e questo incontro é precisamente quello di domenica prossima 2 Aprile a Vienna contro l’AU-STRIA. La situazione italiana quindi (in tema caicistico ben s’inten-de) vede il Campionato di Calcio alia sua terza interruziane stagiio-nale: e sará anche l’ultima poiché, ai ritorno da Vienna, i calciatori azzurri rivestiranno le loro casac-che sociali per far filare nella corsa delle 8 rimammenti giornate tutto il resto dei Campionato. E poi, la grande avventura di Rio de Janeiro. Per l’incontro di domenica pros-sima é opinione comune che la squadra Italiana parta favorita dai pronostico, poiché, secondo 11 pa-rere dei critici sportivi viennesi, la pro-va fornita 3a q.uei singóla gioca-tord naizionali nell’ ultimo a-llena-mento, non é tale da portare una dolori per gli altri, é stato il S. GIOVANNI che con questo scacco matto inflitto alTAURORA, ha rim-bor-sato TArriigoni del ratto . . . perpétralo con animoso gioco su; terreno della stessa Aurora. Non di-mentichiamo che quella vittoria conseguita dalTAurora sui temibili avvensari capodistriani, aveva dato corda alia niscossa Aurorina. — Vogliamo ancora dire per ó che la vittoria de,; S. GIOVANNI sull-Au-rora, ha infranto la leggenda del-1’ imbattibilité dei Campioni del TLT scivo’ati ormai per la quarta volta nel corso delil’attuale Cam-pionato. Le partite in programma per domenica pnossima non ci offrono davvero aleun ché d’ interessante. Trattasi di una giornata di gare. . . nata male. Infatti abbiamo partite d; ricu-pero, di anticipo e le principan protagomilste del Torneo a riposo: Arrigoni, Aurora, S. Anna, e Pon-zianina non gioeheranno. — II perché é un mito. — Dobbiamo quindi Col fulgido norne di un Combatiente per la Liberté, che é stato f scritto a caratteri indelebili cola sanigue del martirio, si ripete ogniu anno una consa cáclistica per di-i lettanti che la Société Sportiva O-p pierna si è assunto l’onere e l’ono-fj re di organizzare. Anche quest’an-^ no quindi, precisamente domenica prossima, questa gara avré il suo svo gimento e ad essa, per un punto d’onore, parteciperanno i nostri dilettanti ad al'ldevi. La gara si svol-gerá sul seguente percorso: Partenza da Opicina, imbocco Tarvisiana, Duino, Aurdsina, S. Croce, Prosecco, Opicina, Trebiciano, Padricia-no, Basovizza, strada Basovizzana, Opicina, Fernetic,. Monrupino, Opicina, Tarvisiana, Prosecco, Strada veechia fino ad Opicina, ed arrdvo all’altezza del Polígono (tiro a segno) di Opicina. Come risulta evidente, il percorso é vario e técnicamente si presta ad ogni esigen-za. I nostri corridori potranno quindi darsi battaglia aperta e far crollare il record della media ora- schiarita dopo í’insuccesiso con la Svizzera (3 a 3). L’Italia quindi parte favorita e tutti gli sguardi -dei tifas-i austriaci s-ono attualmen-te fissati su; direttore técnico della squadra: Walter Nausch, che ha la responsabUitá di d-ecidere la forma--zione della nazionale «biamea». Questa squadra sará aceita tra .questi giocatori: Z-ehm-ann, Engelmayer, Rock i. Happ-el, Kovanz, Brinek, Hannaipi, Occwirk, Zwazi, Melchior I, Decker, Dienst, Wagner, Habizi ed Aurednick. N-egiii ambienta Ita-liani invece la lisita dei coinvocati ha trovato la piena sod-disfazione degli sportivi (caso stran-o!) non fass’ a!tro che per l’attenzione rivolita a dei giovani di valore técnico. Continua in questo modo, inten-sificandosi, il processo di ringiova-nimen-to dei ranghi azzurri italiani: auguriiamoci che le prove non de-ludano e che, a conti fat-ti, non resta alcun motivo di rammarico o di preocciuipazione. Ecco pertant-o i covocati per la Nazionale: Amaidei, Giovannini e Lorenzi dell’ Inter; Bertucell-i, Boniperti, Mari, Muccinelli (trottolino), Parola e Piccini della Juventus; Sentimenti IV della Lazio; Annovazzi e Togn-on dei Milan, Carapellese e Moro del Torino; Blason della TRIESTINA. l’imitarci ad un semplice pronostico analizzando i seguenti accoppia-ment'i: PIRANO-CITTANOVA, ME-DUSA-GORIZIA, OPICINA-UMA-GO, NOVA GORIZIA-MONTEBEL-LO e VERTENEGLIO-S. GIOVANNI. Dunque cominc:iamo: MEDUSA e PIRANO restaño in casa, giocano alio stadio di riva Castelleone ed al Campo S. Lucia. Il vantaiggio della gara interna, acquista maggior consistenza se sí considera ehe gli avversari sono: per il Medusa l; Gorizia e per il Pirano il Cittanova. Sono due partite quiindi che si sbrigheranno in fretta. — In campo avver-sario gio-cheranno invece UMAGO e MONTEBELLO. Gli umaghesi debbono re car s,i ad Opicina ed il Montebello sul terreno di quel famoso Nova Gorizia che cede Tintera posta solo dopo strenua lotta. Trasfer-te scorhutiche quindi specia’mente per i giocatori in ca-sacca rossa. Rómane ancora VERTENEGLIO-S. GIOVANNI, che patremo defi- ria, stabilito nelle quattro edizioni Iurecedenti. Se poi gli anziani (anziani per modo di dire) non vor-ranno forzare, preferendo questa gara come allenamento in vista del-Timminente Giro deUTstria, accen-nato in altra parte del giornale, peniseranno bene gli allievi a sve-gliarli con il loro entusiasmo gari-baldino per añorare degnamente il Grande Caduto. A] reguardo di qu-r esti giovani, giova ricordare che gié nelle precedenti gare della presente stagione cáclistica essi hanno dato prova di essere ad un buon láve-lío di preparazione. — Questa consta-tazione vorra-nno certamente mantenerla, se non altro per far vedere che -sono i «grandi esclusi» da; Giro delTIstria. E’ noto, infatti, che gli allievi non possono parte cipare ad una corsa a tappe che, nel caso nostro, es-sendo anche a carattere internazionale, il regolar-mento dell’UCI dev’essere rispetta-to in pieno. Ai «grandi esclusi» quindi l’onore di animare la quinta edizione della COPPA BORIS ŠKERLA VAJ. N O TJ 11 i DA TUTTO IL MONDO VIENNA — Alla fine della prima giornaita dell’incontro che op-pone la squadra della «Schwimm Union Wie-n» e della «Primorje Fiume» che ha luogo nel’a piscina del «Dianaibad», i viennesi condu-cono per 48 punti a 44. Ecco i ri-sultati: 100 metri stile libero maschile: 1) Skanata (Jugoslavia) in un minuto 2” e 6 decimi; 2) Loy (Austria) in 1’2”7/10. Staffetta 3 p. c.: 1) Austria in 3’29”9/10; 2) Primor je Fiume. 100 metri femminili dorso: 1) Trude Enidl (Austria) in 1’27”4/10. La gara dei 200 metri rana è stata vinta dall’auistriaca Cristi Kotier in 3’12”5/10. La jugoslava Loparic ha riportato la vittoria nei 400 metri stile -libero in 6’3”5/10. Nella staffetta 4 p. c. -stile libero la squadra femminile della «Primorje Fiume» si è aiggiiu-dicata la vittoria in 5’52”4/10. In-fine dopo un’aspra lotta l’incontro di pa'ilanuoto è stato vinto dai viennesi per 7 a 6 (1. tempo 4 a 1). — O — VIENNA — B referente internazionale della Fe-d-erazione calcistica aiustria-c-a Arturo Kalisch, ha ripre-so in que-st-i giorni le trattative con la Federazione inglese per -impe-gnare una delle migliori squadre dell’iisola ad un incontro a Vienna. Quest« tratta-tiv« »ono stat* pra- nire la gara piü interessante per i sint-omi di ripre:sa da ambedue di-mostrati. Questa partita mette poi in palii-o dei punti ut-ilissimi per il conto finale specialmente per gili Istriani. Comunque, pur g-iocando in casa, il Verte-ne-glio avrä limitate possibilitä d-i success-o: questo lo di-ce la carta, il resto lo diranno i Sangiovannini. OMOLOGAZIONI Viistd i referti arbitral!, la Com-missione Técnica della -sezione calcio omologa -le .seguenti partite; GffiONE A Saline-S tru gnano 0-4 OUmpia-Portorase 1-1 Olimpia-Aurora B 2-i Medusa B-O Ampia 5-1 Partizan-Portorose 4-0 Pirano B-Stel-la Rossa 0-2 GIRONE B Cittanova B-Buie 3-1 Villania-Villanova 7-0 Cittanova B-Verteneglio B 2-0 Dadla-Vidlania 3-1 Buie-Seghetto 0-0 F'unizioni: Facchin Graziano -(Vil-ianova) 2 gg. di squalifica per mi-naoce e bestemmie verso -Tarbitro, Vaiscotto Marc ello (Pirano) 1 g. di squalifica per bestemmie in campo. Dapretto Odorico (Firano) squali-ficat-o fino al 31 lu-giio 1950 pet in- GIRONE A G V N P F S Pti 1. Arrigoni B 10 8 2 0 49 6 18 2. Partizan 10 7 3 0 26 10 17 3. Stelia Rosisa 10 6 1 3 18 17 13 4. Adria 10 6 0 4 26 18 12 5. Strugnano 10 6 0 4 23 16 12 6. Medusa B 10 5 1 4 11 14 11 7. Aurora B 10 4 2 4 17 13 10 8. Olimpia 10 2 2 6 10 30 6 9. Sa.ine 10 1 3 6 10 25 5 10 Portoröse 10 0 3 7 7 31 3 11 PJirano B 10 0 1 9 9 26 1 G IRON E B G V N P F S Pti 1. Umago B 9 8 1 0 24 ■ 7 17 2. Cittanova B 8 6 1 1 18 5 13 3. Verteneglio B 9 5 2 2 8 6 12 4. Buie 8 5 1 2 14 8 11 5. Villanía 9 3 2 4 20 15 8 6. Daila 9 4 0 5 7 15 8 7. Matterada 8 3 1 4 9 15 7 8. Seghetto 9 2 2 5 4 15 6 9. Villanova 8 2 0 6 5 20 4 Programma delle partite del cam-pionato di calcio zona I.stria per il giorno 2 aprile 1950: GIRONE A Saline — Arrigoni B, campo Saline ore 15 Portorose — Aurora B, campo Pirano ore 15, Medusa B — Pirano B, campo Capodistria, ore 10, Olimpia — Strugnano, campo Decani, ore 10, Stella Rossa — Adria, campo Anca-rano, ore 15. GIRONE B Umago B — Daila, campo Umago, ore 13, Buie — Verteneglio B, campo Buie ore 15 Cittanova B —■ Villanova, campo Cittanova ore 13 Matt erada — Seghetto, campo Mat-terada, ore 15. ticamente candióse gia due anni or sano con 1’Ar.sen-al, ma il progetto ha dovuto essere abbaindonato perché il progettato viiaiggio della squadra inglese non ha potuto aver luogo causa forza maggiore. Recente-mente TAnsenail, d-ove-va recarsi a giocare in Ungheria, ma in se-guito -ai rifiuto opposto dalla Federazione magdara, Tincontro é stato sospeso. j ¡ COMUNICATO Il Dipartimento Affari Interna comunica quanto seg-ue: NeH’ambito della «técnica popo-lare» di Capodistria — domenica 2 aprile 1950 avra luogo una corsa motociclistica ne; Circondario, sulla strada Capodistria, Crocera, Bandel, Bivio Sicciole, S. Lucia, Portorase, Croce Bianca, Strugnano, Isoxa, Capodistria. Domenica, 2 aprile 1950, per il periodo della corsa, la strada come sopra rimarra chilusai al ’trafficoj dalle ore 14.30 alie 17.30. La cittadinanza é avvertita di attenersi strettamente alie prescri-zioní di cui sopra. I contrawentori saranno denuncíala 3agli organi delTOrdine pub-bliico in base alie prescrizioni vi-genti sulTintralcio del traffico stradale. Direttore responsabile Clemente Sabati Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN» Capodistria Pubblicazione autorizxata UNA FASE DELLA PARTITA STUDENTI - OLIMPJA CONTATTI SPORTIVI ITALO - JUGOSLAVI OGGI A BELGRADO LA SQUADRA CALCISTICA LAZID RIPRENDE IL CAMMINO IL CAMPIONATO DELLA I. LEGA SLOVENA AL LICEO COMBI LA COPPA U. G. A. DIFFICILE LA TRASFERTA degli ¡laliani sul suolo austriaca Per continuare una tradizione si corre oggi domenica a Trieste la quinta coppa «Boris Skerlavaj»