ANNO V. Capodistria, I agosto 187 N. LA G10SNALE DEGLI INIERESSI CIVILI, BCMOlilCI,. iMIIlUmiTITI DELL' ISTRIA,. ED ORGANO UFFICIALE PER GLI ATTI DELLA SOCIETÀ AGRARIA ISTRIANA'. - Esce il' ì ed il'16 d'ogni mese-. ASSOCIAZIONE per un anno f.ni 3; semestre e quadri-estre in proporzione. — Gli abbonamenti si ricevono presse Redazione. Articoli comunicati d'interesse generale si stampano gratuitamente; gli altri, e nell'ottava pagina soltanto, a soldi 5 per linea. — Lettere e denaro franco alla Redazione. — Un numero separato soldi-15. — Pagamenti anticipati. la ATTI UFFICIALI! DELLA SOCIETÀ AGRARIA. REGOLAMENTO per V esposizione agricolo-industriale e di belle arti che si terrà IN TRIESTE nei mesi di settembre e ottobre 1871. Articolo. L. Gli oggetti verranno, conforme il programma, suddivisi in sezioni e classi. Articolo 5Ì. 11 Comitato centrale doli' esposizione si riserva 1' ammissione degli oggetti, sottoponenti all'effetto ad ispezione preliminare di apposita Commissione. Articolo. 3. Chi vorrà esporre dovrà lare insinuazione degli oggetti sia presso il Gomitato centrale per 1' esposizione, sia presso le Società agrarie, i Comizi agrari, presso le Società d' arti e d'industria o le Camere di commercio costituitesi in comitali filiali dei rispettivi paesi. L'insinuazione deve farsi sl!a più lunga fino ai 15 agosto anno corr. Gli espositori indicheranno gli oggetti che desiderano esporre, rispondendo a tutte le rubriche contenute lidie apposite stampiglie. Articolo. 4. Sulla hase delle domande fatte e delle località disponibili, il Comitato centrale determinerà lo spazio da accordarsi a ciascun espositore. Articolo. 5. Agli espositori non appartenenti alle provincie costituenti il nesso regionale dell'esposizione, incombe il pagamento dello; spazio che intendono occuparvi, il quale sarà loro ceduto in ragione di un fiorino por ogni metro quadrato di superficie. Frazione di metro viene computata come metro intiero. Articolo. 6. Gli oggetti potranno essi re inviati o direttamente al Comitato centrale, o alle Camere, Società, ecc. menzionate all' Art. 3, e ciò fino ai 31 agosto anno corr. Articolo. 7. L'esposizione durerà un mese;; cioè dal 20 settembre al 20 ottobre anno corrente. Articolo. 8. Gli oggetti inviati saranno ricevuti in consegna sia nei locali dell'esposizione sia nei locali delle corporazioni, sopra indicate (art. 3). Le spese tutte di trasporlo, come pure tutti i rischi congiuntivi, stanno a carico degli espositori. Arrivati gli oggetti nei locali dell' esposizione, il Comitato centrale avrà cura di provvederne l'assicurazione contro i danni del fuoco» Arlicolo. 9 Procurerà inoltre il Comitato centrale di conseguire facilitazioni doganali e noli di favore per gli oggetti inviati all' esposizione, il che sarà fatto conoscere con separato annunzio. 11 Comitato rilascierà' di confronto alle fatte insinuazioni delle Carte d'ammissione, mediante le quali gli espositori giustificheranno il diritto al godimento delle dette concessioni di favore. Gli espositori, nell' invio degli oggetti, indicheranno oltre che il proprio nome, possibilmente anche il prezzo ad essi attribuito ed è desiderabile che i singoli oggetti sieno illustrati con descrizione delle proprietà, qualità e quantità loro disponibili. Circa ai vini, dei quali si spediranno da tre a sei bottiglie per ciascuna qpalilà, devesi accennare l'uva e le località dalle quali pervengono, il modo tenuto nella coltivazione della vite, l'età del vino, il sistema di fabbricazione, la quantità prodotta e qnella che esiste presso 1' espositore. Articolo, i 1. La collocazione degli oggetti nello spazio singolarmente assegnato, sarà eseguita dagli espositori stessi, e a mezzo del Comitato centrale, sopra speciale richiesta, dovendo i primi e nell'un caso e nell'altro sopportarne le spese. Andranno a carico degli espositori anche i rispettivi addobbi. Articolo. Vi. Gli oggetti esposti non potranno ritirarsi che al termine dell'esposizione.. Articolo. 13. I migliori oggetti esposti saranno premiati con somme di danaro, con medaglie d'oro, d' argento e di bronzo; nonché con menzioni onorevoli. Gli espositori delle provincie dello Stato non comprese nel nesso regionale dell' esposizione, sono ammessi ad ottare al conseguimento di premj effettivi in ogni classe industriale, e gli espositori esteri nella parte soltanto delle macchine rurali e industriali saranno loro rilasciati formoli diplomi dinotanti il grado di merito dell'oggetto esposto, riconosciuto degno di premio. In quanto all' esposizioae di animali si stabilisce che un espositore non potrà ottenere più di un premio per ogni classe e sesso di animali esposti Gli espositori che avranno ottenuto dei premj per granaglie o sementi saranno tenuti di cederne gratuitamente una tenue quantità a disposizione della Società agraria in Trieste. Un Comitato speciale di [acerba dàlia perfetta pel vino buono, così. si. deve praticare colle ulive.. Le ulive prima che spremute sono frante sotto Iti macina. Noi non seguiremo qui nè Caruso, ne Capponi, nei cenni de' perfezionamenti recenti de'frantoi, de' pressoi. Persino sul lago di Garda, Marvol*--di a S. Felice, Feltrinelli a Garguano, introdussero per queste operazioni macchine nuove. Noteremo solo con Capponi il pericolo del riscaldamento delle ulive se a macinarle la ruota fa più di 6 ad 8 giri ogni minuto. Ma come per la fermentazione tumultuosa delle uve si vogliono varietà di tempi consigliale dal clima, dalla qualità delle uve, dalla maturandi, dai vini ohe si bramano ;: così è delle ulive la cui macinazione può farsi con moti varii. Così è della macerazione delle ulive. Se si vuole olio delicatissimo si sprema da ulive fresclte, se se ne vuelcv quantità maggiore, si lascino un po'inacerare, ma allora l'olio p glia il, sapore molle, ed alcuni lo preferiscono, altri no. L" olio come il vino si fabbrica anche secondo i gusti de'compratori, gli industri— anti ponno migliorare lentamente quei gusti, ma in parte devono secondarli. Come si raccomanda pel vino, Capponi mostra l'importanza della nettezza per la fabbricazione dell'olio, che è anche più delicato perchè subisce fermentazione piir lenta. Per questa delicatezza, Capponi consiglia di sostituire per spremere, strumenti «li acciajo a quelli di legno. Ma noi non possiamo i[uì seguire lo scrittore nelle varie operazioni dell'oli ficazione. E raccomandiamo 1' opuscolo agli industrianti ed anche ai coltivatori di ulivi. Agli industrianti specialmente, perchè in generale la fabbricazione dell'olio come la trattura della seta si è già separata in Italia della produzione delle ulive, da quella dei bozzoli. g: ri Ròvigno, 25 luglio 1871. (P.M.P.) La pubblicazione di alcuni Pira-nesi comparsa giorni sono nel Cittadino intorno alla esposizione triestina fu cosa deplorabile assai. Già il giorno 8 luglio il! Municipio di Tirano ricevette la nota del Comitato filiale istriano, che gli domandava le attribuzioni di subcomitato distrettuale e lo pregava di difondere avvisi e programmi e di prestarsi, perchè 1' esposizione riuscisse a decoro della nostra provincia. Ai 16 o ai 17, quindi 8 o 9 giorni dopo, e comparsa la ,, Provincia " a cui per errore di copiatura fu trasmesso 1' avviso nel quale non era stata fatta menzione dei Municipi di .Pirano e di Buje. Questa ommissione non dovea però produrre nessuna impressione, giacche conosciuta quando si dovea ritenere clic il Municipio di Pirano avesse già fatto noto alla popolazione la sua qualità di Comitato distrettuale. Se quindi qualche cosa è da deplorare, ciò non è l'operato del: comitato'istriano, ma unicamente là precipitazione di quei Signori, che senza chiedere informazioni all' ufficio municipale, che pur sapeano > essere quello, cui la presidenza agraria in mancanza di: Comizio sempre si. rivolge, fecero un chiasso ingrustifieato e che per amore di' noi stessi e per prudenza non avrebbero dovuto portare' oltre ai confini, della provincia. II. Seduta di Comitato dei 22 Luglio 1871; Ai 22 del mese passato* ebbe luogo la seconda seduta di Comitato della Società agraria istriana, di cui pubblichiamo l' ordine del giorno, riservandoci1 di fare tra1 breve lo stesso col verbale. 1. Lettura del verbale della seduta di Comitato 8 Marzo 1871.. 2. Comunicazioni della presidenza. 3. Esame di statuti del Comizio agrario di Àlbona. • 4. Relazione sulla testé compiuta esposizione di animali bovini e relativo resoconto. 5. Ripartizione 'del-sussidio dello Stato per abbeverato].. 6. Domanda di sussidi all' i. r. Ministero d'A-giicoltura pel 1872... 7.. Fissazione di quesiti agrari interessanti immediatamente la provincia da discutersi al prossimo Congresso agrario. 8. Domanda di rimunerazione per la distruzione di tortiglioni. 9. Domanda di stipendio di un alunno della v scuola agraria di Gorizia. 10. Parere all'i, r. Ministero d'Agricoltura ed alla Giunta provinciale istriana sul quesito se per promuovere la frutticultura sieno da istruirsi nella cultura e nel trattamento degli alberi da frutto le guardie stradali, gli stradini ed i netta-strada. 11. Proposta della presidenza di una analisi chimica di varie terre dell'Istria. 12. Relazione della presidenza intorno al progetto di una scuola agraria provinciale ad esecuzione di analogo deliberato dell' ultimo Congresso sociale. 13. Eventuali altri argomenti di cui fosse votata là urgenza. D I S T R E T T I Indigeni assenti In altre provincie della Monarchia austro - ungherese o M co (=1 2 « o .2 —» c 'C (S U fee «s re .2 B n o <0 > O (0 U C/2 re h O E S O •- « S « 'E <1 a - « 'E o ~ E J? O- o tfi .2 '55 QJ re te a> t. re 3 re > .2 "E a> o^ i- « -B 2 w o re co t/> •Si ce B te — fa B re te re Sa F- < O .. u — aj re «j W re "S co a. o B .SP Il a s c II i ISTRIA Capitanato distret. Capodistria » » Lussiti » » Parenz.0 » » Pisino » » Foia 9 » Volosca Totale dell'Istria Totale del Litorale 6 "69 41 54 3 4 40 486 268 318 947 4 6 dÒi 408 762 2 74 11 ~87 92 & 3 7 7 11 4 57 397 6 4 2 50 a 184 228 2 1 . . 455 257 1712 2104 4 , „ 8 22 19 102 143 6 1 71 97 55 72 224 6 i 4 49 52 550 631 17 I 1302 1706 188 1424 3318 41 5 1477 2059 565 4044 6648 729 25 1849 5515 1583 4800 11696 F e m mine ISTRIA Capitanato distret. Capodistria » » Lussili » » Parenzo » » Pisino » » Pola » » Yolosca Totale dell' Istria Totale del Litorale d 16 26 42 208 5 34 40 397 61 \ 62 ~74~ 100 4 2 7 7 75 87 . , , , 78 56 54 168 4 5 42 , 47 2 4 404 414 41 45 440 2 4 5 5 4 44 3 . . 361 409 44 51 474 8 2 472 618 405 477 900 101 40 541 1488 684 296 2468 o DISTRETTI Forestieri *1 al 1' Estero presenti Germania ce t.. •Si co £4 9 SC «3 -a g © C/5 —- 3 © CS • — CO s M> CO 09 o co .2 Ic M > CO .2 'u co o N co a. u. O a co o o PS CC K (A a> =M fi- 4J o C/2 Turchia co C Si ^a I & « " o co <3 SJ 'E li a s c li i ISTRIA Capitanato distret. Capodistria » » Lussin » • » Parenzo » » Pisino » » Pola » » Volosca Totale dell' Istria Totale del Litorale _6 U9 16 160 43 49 20 156 6 3 6 6 370 191 364 160 107 73 1058 16 1758 10267 22 12 50 17 3 1 2 \ 31 43 1 474 36 1 TI 21 4! \ 284 51 590 162 110 74 1089 _27 "1852 12402 F e ni mine ISTRIA Capitanato distret. Capodistria » » Lussin » » Parenzo » » Pisino » » Pola » » Volosca Totale dell'Istria Totale del Litorale 12 10 12 144 14 13 13 169 47 1 "TI 152 537 253 156 39 42 544 4 224 998 7671 15 15 55 43 10 2 15 402 28 9 46 264 1 23 257 158 39 42 584 7 "Ì067 9085 __ suL BISOGNO di istituire scuole civiche femminili nell' Istria. Nel periodo memorabile che attraversiamo così fecondo di grandi avvenimenti, in mezzo al fermento d'idee e propositi che agitano le libre più riposte del corpo sociale, mentre da una parte ci assordano i lamenti di chi, troppo tenero d'un passato oggimai irrevocabile, non iscorge negli effetti naturali della legge immutabile del progresso se non i preludj d' imminente sfacelo, altri invece stimolato da febbrile impazienza di veder il mondo rinovato di pianta, scassinar vorrebbe le basi su cui poggia 1' edificio sociale, in mezzo, dico, a tale irrequietezza, in cui dibattesi la società, torna di conforto alla parte assennata il constatare siccome vada mano mano facendosi strada un certo risveglio generale nei popoli, che, desti quasi da lungo letargo, riacquistano la conoscenza di se medesimi e risoluti infilano la via della loro rigenerazione. E à farci sperar bene dell' avvenire, ove altro non fosse, basterebbe la nobile gara che vediamo accesa tra governi e popoli di elevare ad importanza un' istruzione civile che con troppo danno, anzi con somma nostra vergogna, lungo tempo sen giacque avvilita e depressa, voglio dire della scuola popolare, così appellata appunto dallo speciale carattere che la distingue e dalla meta altissima a lei prefìssa, che è di schiudere il campo del sapere ' e con esso quello del civile progresso alla massa del popolo e formare, dirà così, quell' ambiente comune di coltura, in mezzo a cui soltanto ponno attecchire e prosperare i germi delle idee utili e liberali. Si è detto, non senza fondamento, che chi vince le grandi battaglie è il maestro popolare, nè ci volle meno dell' imponente linguaggio dei grandiosi rivolgimenti dell' epoca nostra perchè venisse assicurato il trionfo alla grande verità che il benessere e la fòrza di una nazione, più che dalla maggiore o minore attitudine e svegliatezza del popolo o dallo materiali risorse del medesimo, risulta da quel lume d'intelligenza, che non brilla in poche menti elette o soltanto in certe classi privilegiate dalla fortuna, sibbene equamente irradia su tutti gli strati della società e ingenera nell'uomo la coscienza di se e dei diritti e doveri che gli spettalo nel suo e nel comune interesse. E che le menti si vadano facendo capaci di tale verità lo prova la lodevole franchezza, con cui vediamo messa al nudo la condizione veramente sconfortante delle nostre scuole popolari, franchezza, che, mentre da un lato distrugge l'illusione in cui potremmo cullarci per tirar innanzi nel sonno, ci mette dall'altro, direi quasi, in sull' allarme dì fronte alla fosca prospettiva che ne si apre Sullo stato miserevole di coltura popolare a cui possiamo addivenire, se non raccogliamo in tempo le forze nostre e tutta la potenza d'i sacrificio di cui siamo capaci onde innalzarci al livello di altri paesi. Ed è appunto a tale bisogno supremo che ispiravasi la cittadina rappresentanza-nella tornata dei 17 maggio a. corr. votando ad una- nimità quasi per acclamazione, il completamento o la riduzione, che dire si voglia, della nostra scuola popolare femminile in iscuola civica. La portata di questo deliberato, che altamente onora la spet- , tabile deputazione che l'ebbe provocato, è troppo! alta ed evidente perchè occorra di molto diffonder-si in enumerare gli inaprezzabili vantaggi che al- ] la città nostra deriveranno dalla pratica attuazione del medesimo. Trattasi di riparare al difetto,] generalmente lamentato, che, mentre ovunque, per ciò che concerne I' educazione de' maschi, si prov-vede coli' erezione di sempre nuovi istituti medi ! e superiori, si perda poi d'occhio l'imperiosa necessità di avvisare ai mezzi onde le fanciulle pure vengano dotate di un'istruzione un po'più lar- : ga del semplice leggere, serivere e far di conto, : in che vengano addestrate nella scuola popolare. E fosse pur dovunque provveduto in tali proporzioni, abbastanza modeste e del resto incompatibili -colle esigenze attuali dei tempi! ; 11 prospetto statistico delle scuole popolari dell' Istria compilato per cura e solerzia dell' Inclita Giunta provinciale ne porge in questo riguardo cifre molto scoraggianti. Cade l'animo leggendo come il personale insegnante delle scuole popolari in tutta la provincia allato a 207 maestri, ben pochi anche questi, non presenta che sole 52 j maestre,, ripartite nel modo seguente: