TASSA POSTALE PAGATA EDIZIONE DEL SABATO la nostra lotta ORGANO D E L L* U. A. L S. DEL CIRCO ND A RIO ISTRIANO - TERRITORIO TRIESTE Il II0 congresso ha fissato i nuovi compiti: il concretarli sarà orgoglio del popolo lavoratore DIREZIONE — REDAZIONE — AMMINISTRAZIONE Riva Castelleone 2 — CAFODISTRIA, telef. 170 ABBONAMENTI: Zona B e Jugoslavia anno: Din. 180, semestre Din. 90, trimestre Din. SO. — Zona A: anno L. 1400, semestre L. 740, trimestre L. 380. DINARI 2. - LIRE 10. Conte corr. nella Banca Istriana LA RISOLUZIONE CONCLUSIVA DEL 11° CONGRESSO DEL P.CT.LT. SOLAMENTE IL NOSTRO POPOLO DEVE DECIDERE DEL SUO DESTINO Sentite le relazioni sull’attività svolta dal Partito e sui compiti del PC del TLT; dopo discussione approfondita sui problemi fondamentali della linea politica generale del Partito, sull’attività organizzativa, sui compiti politico-economici nella zona B, sull’attività sindacale e sui compiti dell’agitazione e propaganda, il II.o Congresso del PC del TLT accetta la seguente RISOLUZIONE approvando nello stesso tempo tutte le relazioni, come pure l’opera del Comitato Centrale del PC del TLT, svolta nel periodo che va dal Congresso costilutivo fino ad oggi. I. L’unica possibilità per un nuovo sviluppo e la riaffermazione delle forze democratiche nel Territorio di Trieste sta nella lotta decisa, perseverante ed inflessibile per la ricostituzione e l’ulteriore consolidamento dell’unità combattiva delle masse popolari e della fratellanza fra Italiani e Slavi. Soltanto sulla base di tale unità era stato possibile nel passato, già dall’inizio del movimento operaio rivoluzionario e veramente democratico, controbattere gli attacchi della borghesia triestina nazionalistica e sciovinistica e di tutta la reazione contro gli interessi del popolo lavoratore del Territorio di Trieste. Sempre dai tempi della monarchia austro-ungarica, come pure ai tempi del fascismo di Mussolini e nella prima fase del potere d’occupazione anglo-americano, fu possibile sviluppare un movimento democratico delle masse triestine unicamente sulla base dell’u-nità fra Italiani e Slavi. Sulla base della difesa delle gloriose tradizioni di lotta rivoluzionaria del proletariato triestino, nel corso della grande guerra di liberazione, combattuta dal proletariato mondiale contro il fascismo, al fianco dell’eroica guerra di liberazione nazionale dei popoli iugoslavi, e sulla base dell'unità fra Italiani e Slavi era stato possibile creare e consolidare quel potente movimento veramente rivoluzionario e democratico che dal 1945 fino all’infausta risoluzione dell’U. I. destava l’ammirazione del mondo democratico. Dopo il crollo del nazismo e del fascismo, la stragrande maggioranza del popolo lavoratore di Trieste e indipendente dalla sua nazionalità, con a capo il suo Partito Comu- nista, si espresse per l’unione di Trieste e del suo retroterra alla RFPJ. Nella Jugoslavia democratico-popolare, il popolo lavoratore di Trieste vedeva tutte le condizioni per lo sviluppo consequenziale della propria democrazia popolare e la via che porta al socialismo, nonché la più completa garanzia per u-na giusta soluzione della questione nazionale della città di Trieste, etnicamente non omogenea, soluzione basata sui principi del marxismo-leninismo. Tale decisione delle masse lavoratrici di Trieste fu dettata anche dagli insuccessi politici del movimento democratico italiano, guidato dal PCI, che non aveva potuto conquistare in Italia la democrazia popolare a causa dei propri errori tattici e strategici, per creare in tal modo le condizioni per la soluzione della questione di Trieste sulla base di un’accordo democratico-popolare fra i popoli iugoslavi ed il popolo italiano. Per le stesse ragioni, per cui il popolo lavoratore di Trieste si e-spresse per l’unione alla Jugoslavia, la reazione imperialistica internazionale vi si oppose con tutte le forze. Ne consegui il compromesso del Consiglio dei Quattro che portò alla costituzione del TLT, compromesso che calpestò per la prima volta il principio dell’autodecisione del popolo lavoratore di Trieste. Il II.o Congresso del PC del TLT deve constatare che, nonostante questo compromesso, e nell’ambito del TLT cosi costituito, esistevano pur sempre le fondametali possibilità obiettive e soggettive, affinchè il popolo lavoratore di Trieste, unito e sotto la guida del suo Partito Comunista, e godendo inoltre dell’appoggio da parte del movimento operaio internazionale e dei paesi a democrazia popolare con alla testa l’Unione Sovietica, potesse conquistare il proprio potere democratico, creando le condizioni per esercitare il diritto all’autodecisione. Dopo la ratifica del Trattato di pace, il popolo lavoratore di Trieste vedeva in due fattori la garanzia per la sorte dei suoi diritti democratici. Primo: nella sua propria unità; secondo: nella sua fiducia nella politica coerentemente anti-imperialistica dell’Unione Sovietica e dei paesi a democrazia popolare. Benché la sua fiducia fosse — nonostante il compromesso — ancora sempre pressoché illimitata, il popolo lavoratore di Trieste subiva nuove delusioni. Fra i paesi a democrazia popolare e socialisti, fu solo la RFPJ a dare tutto l’appoggio morale al movimento democratico di Trieste. Per quello che riguarda gli altri paesi dell’Oriente, ivi compresa l’Unione Sovietica, cominciava purtroppo a diventare sempre più evidente che — simile in ciò alla questione carinziana — anche la' questione di Trieste viene considerata in modo revisionistico, in contrasto, cioè con i principi del marxismo-leninsmo, come moneta spicciola nel mercanteggiamento ra le grandi potenze. Questo fatto è stato confermato specialmente dall’azione frazionistica dell’agenzia straniera sotto la direzione di Viđali, a cui è riuscito temporaneamente a distruggere le condizioni interne per la vittoria del movimento démocratico del popolo lavoratore di Trieste, ossia l’unità democratica delle masse lavoratrici italiane e slave di Trieste. Oggi è evidente che l’azione provocatoria di Viđali aveva il compito e lo scopo di creare — con la distruzione dell’unità del popolo lavoratore democratico di Trieste — le condizioni triestine, «interne» xier un’ulteriore azione di marcio compromesso ai danni delle masse lavoratrici di Trieste e dei loro diritti democratici. Di fronte a tali fatti, il II.o Congresso del PC del TLT dichiara quanto segue: Il destino del TLT non deve essere oggetto di mercanteggiamenti tra le grandi potenze, ma dipende e deve dipendere unicamente dall'accordo fra i popoli jugoslavi e il popolo italiano, direttamente interessati, nonché dalla decisione delle masse lavoratrici democratiche di Trieste. Come finora, il PC del TLT difenderà anche in seguito tale linea, unendola concretamente con il principio della lotta per i diritti più ampi e più democratici del popolo lavoratore di Trieste. Il Congresso constata in merito che tali diritti sono già pienamente garantiti nella zona B del Territorio di Trieste. II. Nei riguardi della risoluzione del-l’UI, il II.o Congresso del PC del TLT constata ancora una volta il carattere revisionistico e controri- voluzionario di questa risoluzione nel movimento operaio e democratica internazionale, ed ammira la decisioni, il comportamento eroico e la coerenza ai principi con cui il PCJ — sotto la guida del suo Comitato Centrale e del compagno Tito — difende non solo le conquiste della rivoluzione e l’edificazione del socialismo nella RFPJ, ma difende inoltre i principi rivoluzionari del marxismo-leninismo in generale, nell’interesse del movimento operaio rivoluzionario internazionale. III. Il II.o Congresso constata che nella zona jugoslava del Territorio di Trieste (zona B), il compito fondamentale del Partito consiste nell’ulteriore sviluppo e rafforzamento del Potere Popolare e della democrazia popolare. A tale scopo si rende necessario: 1) Rafforzare la base economica del Potere Popolare mediante lo sviluppo ed il perfezionamento dell’economia pianificata, sviluppando e rafforzando gli elementi socialistici e limitando le tendenze alla speculazione capitalistico -p rivaia, per elevare in tal modo costante-mente il livello di vita della popolazione lavoratrice. Nel Circondario dellTstria il Partito Comunista deve perciò: a) Sfruttare al massimo i mezzi di produzione; aumentare costantemente la produzione industriale; provvedere con ogni cura all’acquisto delle materie prime necessarie all’industria e curarne la distribuzione giusta e razionale, applicando al massimo il sistema della divisione razionale della forza-lavoro. b) Sviluppare più energicamente le cooperative agricole di produzione mediante la mobilitazione politica e la concessione di crediti e di altro aiuto economico da parte del Potere Popolare, rafforzando cosi gli elementi socialistici nella campagna. c) Sviluppare ulteriormente il sistema delle cooperative di ogni genere con lo scopo di collegare tutte le forze e la capacita produttive, per aumentare la produzione e migliorare l’approviggionamento della popolazione con articoli della produzione industriale ed agricola; effettuare, l’acquisto e collocamento diretto delle derrate agricole, onde eliminare al massimo possibile l’elemento mediatore di speculazione; d) Rafforzare la base materiale del Potere popolare mediante la costruzione di stabilimenti industriali, di blocchi di case per alloggi, di necessari edifici pubblici; estendere i lavori di bonifica per aumentare le superficie coltivabile; migliorare la rete stradale, completare l’elettrificazione. 2. Nel campo della cultura e dell’istruzione scolastica si rende necessario: a) Sviluppare ulteriormente ed elevare l’istruzione scolastica slovena e croata, onde cancellare le gravi conseguenze dei 25 anni di oppressione nazionale da parte dell’Italia fascista. b) Provvedere alla massima democratizzazione dell’istruzione scolastica nel suo insieme, e sradicare specialmente l’influenza borghese e reazionaria nell’istruzione scolastica della scuola italiana. c) Rafforzare e sviluppare l’at-tivita culturale di massa nelle città, e, soppratutto, nella campagna. 3. Sviluppare costantemente la mobilitazione politica delle larghe masse popolari in merito a tutte le questioni concrete del Potere popolare. Un movimento politico popolare unitario deve essere il sostegno più forte del Potere popo-. lare, Sviluppare e consolidare ul-teriomente la fratellanza fra Italiani e Slavi, concretamente la fratellanza fra Italiani, Sloveni e Croati nella lotta contro ogni sobillamento sciovinistico all’odio nazionale. IV. Affinché il Partito possa adempiere ai suoi compiti, esso deve conservare la propria struttura organizzativa, la quale garantisce la funzione d’avanguardia effettivamente combattiva del proletariato e delle larghe masse lavoratrici. La funzione del Partito Comunista, quale organizzatore della lotta delle masse popolari italiane e slave, ha trovato la sua completa espressione nella storia recen+e del movimento operaio rivoluzionario di Trieste. Le organizzazioni antifasciste di massa, come l’UAIS, l’OF le donne antifasciste, la gioventù antifascista, ed altre rappresentano la forma concreta della combattiva organizzazione di massa in cui si esprime tanto la funzione d’avanguardia del Partito, quanto l’attività rivoluzionaria dei lavoratori della città e della campagna, degli Italiani, Sloveni e Croati. Per tale motivo il II. Congresso riconosce l’assoluta necessità dello sviluppo di questi organi di lottai tradizionalmente rivoluzion • ria delle masse lavoratrici del Ter ritorio di Trieste, essendo questi organi il mezzo più adatto per il rafforzamento della lotta e per la mobilitazione delle forze democratiche nella zona A del Territonij di Trieste, mentre nella zona B essi rappresentano il mezzo migliore per il rafforzamento del Potere popolare e della collaborazione delle masse popo1 ari alla direzione ed all’esercizio del potere. Al fine di ottenere il rafforzamento dell’unità politica ed ideo-/Ogica del Partito e della sua organi?'azione, il II. Congresso viti» ne necessario: al Continuare nell’educazione ideologica e politica dei quadri e dei membri del Partito, specialmente in relazione alla politica del Cominform, migliorandole decisamente. b) Intensificare in misura ancora maggiore la vigilanza rivoluzionaria contro i tentativi del nemico, rivolti a minare il Partito dall’interno e dall’esterno. Accogliere nel Partito operai e democratici onesti, attivi e combattivi c) Sviluppare ancora di più nel Partito l’arma della crìtica e dell'autocritica come metodo, e migliorare in' tal modo l’attività del Partito, per rendere così possibile li suo progresso. d) Condurre la lotta contro il praticismo, elevando con ciò, nei quadri del Partito, la comprensione per la prospettiva generale della concreta lotta di classe nelle circostanze particolari delle zone A e B. In merito ai compiti dell,agitazione e propaganda, il II. Congresso dichiara che si rende necessario: a) Rafforzare tanto nel Partito quanto in mezzo alle masse la propaganda del marxismo-leninismo. Lottare instancabilmente contro ogni forma di revisionismo e opportunismo, nonché contro le deviazioni borghesi nella ideologia e nella teoria rivoluzionaria. b) Continuare l’azione di smascheramento sistematico della politica e dell’ideologia della reazione e dell’imperialismo in tutte le loro forme concrete e generali, locali e internazionali. Denunciare specialmente la politica dell’op- pressione e dello sfruttamento da parte dell’imperialismo e della sua ideologia guerrafondaia. c) Intensificare in tutte le forme l’aiuto del Partito alle organi-nizzazioni culturali e sportive popolari. Al fine di raggiungere l’attiviz-zazione e la mobilitazione delle larghe masse popolari in base alla linea politica del Partito, il II. Congresso ritiene assolutamente necessario: a) Rafforzare ed allargare le combattive organizzazioni antifasciste di massa, quali l’UAIS, l’OF, l’UDAIS, TUGA e le altre organizzazioni di massa. b) Di fronte a questi compiti, i comunisti devono lottare contro tutte le manifestazioni della sfiducia nelle forze rivoluzionarie delle masse popolari, onde superare quanto prima la crisi politica provocata dalla politica del Cominform nel movimento operaio internazionale, e dai cominformisti locali nel movimento democratico della zona A. c) Intensificare gli sforzi affinchè i Sindacati Unici nella zona A ritornino ad essere combattivi sindacati di classe del proletariato triesjtjinjql, come lo furono pitima della risoluzione del Cominform. Sviluppare un’azione decisa per il completo isolamento della direzione opportunistica, revisionistica e scissionistica dei Sindacati Unici, come pure per lo smascheramento della Camera "del Lavoro padronale, allo scopo di creare l’unità sindacale del proletariato triestino. Nella zona B, i Sindacati Unici diventino il sostegno ancora più forte del Potere Popolare nello sforzo di costruire un avvenire migliore al popolo lavoratore dellTstria. V. Il II. Congresso del PC del TLT dà mandato al Comitato Centrale del PC delTLT di sviluppare la propria attività sulla base del principi suindicati, a di continuare con la lotta decisa contro la politica revisionistica e controrivoluzionaria del Cominform, lotta, senza la quale non è possibile lottare vittoriosamente contro Timperialismo ed il fascismo, lotta per l’indipendenza, per la pace e per la fraterna collaborazione fra i popoli. Morte al fascismo!! — Libertà ai popoli! « teri popolari nel campo dell’economia, nell’edilizia, nell’industria e nella cultura — operosità che ha concorso alla realizzazione di migliori condizioni di vita della popolazione lavoratrice. La superfice della mostra sarà maggiore ben quattro volte di quella dell’ann,» scorso, l’area dei padiglioni ove ver rumo esposti i nostri prodotti supererà del 5» p. c. queha dell’aia-) scorso. Nella nostra rapida visita agli impianti, un compagno del comitato coordinatore ci ha fornito di buon grado delucidazioni- le quali ci hanno dato la posibilità di farci un’idea del quadro generale della mostra. A sinistra dell’entrata principale vi sarà, un ristorante. Di fronte all’entrata un grafico delle dimensioni di 17x5 metri raffigurerà il progresso raggiunto in rapporto all’anno scorso. Nel primo padiglione a destra sarà presentata la mostra del turismo e del folklore. Segue poi il padiglione dell’edilizia, ricostruzione ed elettrificazione. Viene poi un padiglione dove verrà ampiamente documentato lo sviluppo raggiunto dal cooperativismo agricolo. Nella ampia sala seguente verranno esposti i prodotti enologici, e quelli dell’industria conserviera (frutta, verdura ecc.) indi quelli dell’ar-tigianato e della piccola industria. Questa sala sarà divisa in quattro padiglioni. Il primo sarà quello del commercio nel quale verrà delineato il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione; seguirà il padiglione ove saranno esposti i prodotti ittici ed il sale; vi sarà anche un acquario. In un padiglione coperto verrà presentata la mostra del bestiame. Viene poi il padiglione dell’agricoltura. Seguirà la mostra degli animali da cortile e quella della fitopatologia. (Continua in Tl.a pagina) Con un sincronismo caratteristico, la stampa reazionaria e com-informista aveva dato già domenica scorsa 9 mese corr. l’annuncio che il II. Congresso del PC TLT ora terminato. Ognuno invece ha avuto il modo di convincerci che 10 stesso non ha potuto svolgere i suoi lavori, per dovizia di materiale, nei tré giorni che erano stati previsti. Si è dovuto necessariamente prolungare la durata del Congresso di un giorno, onde poter portare a termine i lavori con proffitto e senza lacune di rilievo. Perchè tanta preoccupazione da parte della stampa reazionaria e cominformista? Perchè tanto desiderio di vedere finire un Congresso a cui non si attribuisce, per espressa affermazione degli avversari, alcuna importanza? Sono domande queste che esigono una risposta per poter fare un quadro, almeno approssimativo, dell’attuale rapporto di forza nel campo delle idee che agitano e scuotono 11 territorio di Trieste. La risposta è una sola. Non si può cancellare con un tratto di penna e neppure con un «colpo alla messicana» una gloriosa tradizione di lotta che risale sostanzialmente agli anni dell’anteguerra e che, in mezzo ad episodi eroici di lotta contro l’oppressione nazionale e sociale del fascismo, si snoda, attraverso la gloriosa lotta di liberazione — cui il nostro popolo ha partecipato compatto — e su su; fino agli indimenticabili quaranta giorni del potere del popolo a Trieste, scrive pagine indimenticabili di gloria e di eroismo nella lotta che lavoratori hanno condotto nel dopoguera. Non è un successo temporaneo, dovuto a macchinazioni, intrigi, inganni, o menzogne, che può convincere gli uomini della falsità di una idea che è germogliata nella lotta e nel sangue, Le idee si combattono cort le idee e non già con il bastone. E siccome i cominformisti nostrani non sono armati di idee (anzi a tale riguardo essi soffrono di penuria molto accentuata) ma sono intimamente persuasi di poter convincere gli uomini soltanto con il bastone, per tale motivo — fedeli a pratiche già in auge in altri tempi — hanno inviato le loro squadre, comandate dai soliti Gri-soni e Serbo, per impedire che la gente ascolti radio Capodistria e senta sosi dalla viva voce dei delegati al II. Congresso del PC TLT la verità sul movimento rivoluzionario da noi e nel mondo. In qualche luogo, a dire il vero, queste squadre sono state anche invitate nei dovuti modi ad andersene via perchè la gente non aveva nessuna voglia di subire provocazioni. Non basta va però! Si sono messi anche — sempre i vidalisti — a far b accano sotto le finestre di abitazioni private per far tacere la voce dell a verità (tanto né sono urtati), naturalmente col risultato che ognuno può pensare. Ed i risultati di tutti questi sforzi? Più o meno tutti, almeno coloro che si interessano dei problemi politici, e nel Territorio di Trieste ve ne sono molti, gente nostra, cominformisti, reazionari di tutte le sfumature — hanno sintonizzato i loro apparecchi su Radio Capodistria ed hanno ascoltato. La curiosità era grande, non una curiosità superficiale, ma il desiderio di conoscere, di sapere che cosa stà in fondo a questo eroico movimento, guidato dal PC TLT, che, stretto frà mille nemici, trova, sempre e dovunque, il coraggio di dire tutta la verità, non importa a chi. E’ risaputo che, trà l’altro, gruppi di cominformisti hanno organizato la ascoltazione collettiva della radio perfino in circoli, malgrado tutti i divieti ed i fulmini lanciati dalla loro direzione. Ma anehe altrove, così nel Monfalconese a Pieres, nel Goriziano ecc .i lavoratori si sono interessati dei lavori che si svolge gevano ad Isola, avendo essi dubitato sempre dalla varidicità di quanto và affermando la stampa cominformista triestina ed italiana. Particolare interesse ha suscitato ovunque, tanto nella nostra zona, quanto anche a Trieste ed altrove, la relazione sindacale del comp. Bortolo Patronio. Cè bisogno forse di meravigliarsi? Attraverso un anno e più di intenso lavoro disgregatore compiuto dai dirigenti cominformisti dei SU, gli operai triestini vanno convincendosi sempre più che, a partire dalla famigerata risoluzione dell’U.I., il movimento sindacale triestino ha seguito continualmente una linea di netta discesa. Rafforzamento delle posizioni del sindacato giallo, dei datori di lavoro, aumento della pressione sui lavoratori, una ridda continua di licenziamenti ed in tutto questo rovinare delle conquiste della classe operata, non una azione decisa e conseguentemente classista dei S. U. Non sono frasi che possano coprire questa dura realtà e non vi è forza che possa impedire ai lavoratorri di ascoltare la voce di chi, con profonda comprensione delle loro necessità, parla ad essi della situazione presente e delle possibilità per uscire. Se il II. Congresso del PC TTLT ha suscitato tanto interesse per cui anche la stampa reazionaria e cominformista è costretta a parlarne, tentando di minimizzarne il contenuto ed i risultati, ciò e dovuto esclusivamente al fatto che questo Partito combatte una lotta dura ed eroica per il trionfo della verità. E questa verità dovrà trionfare contro ogni tentativo di soffocamento. IL ILO CONGRESSO TERMINA I LAVORI Numerosi antifascisti italiani che seguono attentamente la stampa Jugoslava, hanno preso una energica posizione nel confronto delle provocazioni dell’UI contro la Jugoslavia, i suoi popoli ed il PCJ. L’operaio Vittorio Merozzi, dirigente il sindacato Poste e Telegrafi di Macerata scrive in riferimento al processo Rajk: «Questo processo ricorda quelli svoltisi sotto i regimi ulrareazionari». Nella sua lettera esprime anche il ringraziamento per l’invio degli articoli del generale Vickovic sotto il titolo «Tat- Mancano alcuni giorni all’inaugurazione della Mostra delle attività economiche del circondario. Questa mostra ha lo scopo precipuo di documentare ampiamente il progresso raggiunto dalla nostra economia nell’ultimo anno. Gli ultimi lavori di rifinitura proseguono con ritmo febbrile. Le maestranze lavorano giorno e notte per allestire i padiglioni per il 23 ottobre giorno di apertura della Mostra. Nella mostra che resterà aperta dal 23 al 30 ottobre — verrà raffigurata la grande operosità dei po- tica dell’esercito democratico greco» e respinge tutte le calunniose accuse contro la Jugoslavia, riguardanti il tradimento del movimento greco di liberazione. «Questi articoli — egli dice in chiusura della sua lettera — sono molto convincenti per la loro larghezza polemica e per noi italiani rappresentano dei documenti preziosi e rari». Nella Jugoslavia giungono sempre più frequenti lettere di progressisti italiani nelle quali si esprime (Continua in Il.a pagina) m Nostra Lotta il|j| |1 Jjfe t ni.!, i .iiif.li i a. .un 'Di' ii ii WH .......................... 'Wffi §| £0W là £& r-------------- yJòbJC&W 31134 ì Vi G"aiuioia c m condario j PREMIATI I LAVORATORI D’ASSALTO DELLA PRECONGRESSUALE j . E PARTITA LA BRIGATA PER LA SELVA DI TARNOVA SEFÌRGERANNO sul lavoro LE NUOVE FORZE DEL SOCIALISMO 1* a rico pne promossa in onore del FC del TT.T si è:-conelusa nella piima giornata desj Congresso. I rani đ'ambo i sessi, i; compagni e ' 1 e compagne.. che àlavórano nelle J'abbnehe. nei porli irei cantieri, nelle campagne e negli uffici, hanno, con il proprio lavoro, contribuito all’aumento della produzione e, perciò al miglioramento delle condizióni di vita. Essi, fnel dare questo contributo, non erano animati da sete di guadagni o di tornaconto personale, l’intento di questi benemeriti del lavoro era di manifestare la propria comprensione per le condizioni economiche del momento e di aiutare i Poteri Popolari a raggiungere i miglori risultati. Le direzioni delle fabbriche, dei laboratori, delle filiali agricole ecc., delle aziende hanno premiato questi lavoratori con diplomi, premi in denaro, .mentre il Potere Popolare — come era doveroso e giusto — ha assegnato loro razioni supplementari di generi alimentari, articoli per corredo ed abbigliamento. Sono stati inoltre proclamati «lavoratori d’assalto» i seguenti compagni: Conservificio Arrigoni di Umago: Grassi Maria, dì anni 16, supera regolarmente la norma del 40 p. c., Juriševič Ernesta, è stata proclamata per la seconda. volta lavoratrice d’assalto, Grassi Jolanda da Umago, economizzalrice, Villanovic Maria, supera la norma del 50 p. c. All’Edilit di Buie: Grbac Giovanni da Castelvenere, minatore, supera la media del 50 p. c., Marussici Emilio da Grisignana, cavatore, ha superato la massima del 30 p. c. ed ha dato un rilevante numero di ore volontarie. All’Officina del Gas «Brunoro» — Pirano: Baldo Mario, installatore specializzato, supera la norma del 30 p. c. ha economizzato il materiale nella misura del 30 p. c. ed ha aumentato la produzione con un risparmio di materiale nella misura del 4 p. c. Cirelli Medardo, da Ferrara (Emilia) di professione fuochista, ha superato la norma del 35 p. c. ha economizzato il carbone nella misura del 12 p. c., aumentando nel contempo la produzione del 4.5 p. c. Parenzan Giovanni da Pirano, fuochista, come il precedente. Alla fabbrica Arrigoni di Isola: Rigutti Lidia da Pirano, operaia semiqualificata, supera la norma del 58 p. c., Perentin Vittorio da Isola, meccanico specializzato, supera la norma del 50 p. c., Derossi Giovanni da Isola, manovale, per interessamento al proprio lavoro. Colom-ban Giovanni da Isola, operaio saldatore, supera la norma del 60,4 p. cento. Gregorutti Francesa di Ga-zon, operaia, viene proclamata perla seconda volta lavoratrice d’assalto, supera la norma del 123 p. c. Bernardi Rosa da Pirano, supera la norma del 114 p. c. Pascotto Anna da Isola, operaia, supera la norma giornaliera del 98 p. c. Božič Albina da Pinguente, supera la norma del 93 p. c. All’Officina Gas di Isola: Dapret-to Veniero da Pirano, operaio spe- cializzato, supera la norma di lavo-• ròBlel 80 p. e., economizzato mate-. riale per il 10 p. c. ed aumentato la produzione con un risparmio del 5 per cento. Viđale Antonio, fuochista, come il precedente. Casa del Cooperatore di Matera- da: Corsi Italico da Burole, muratore specializzato, capo carpentiere, ha risparmiato il materiale nella misura del 20 p. c. ed è stato d’esempio agli altri operai. Vi-sintin Oliviero da Materada, muratore, supera la norma del 20 p. c. ed ha economizzato materiale nella misura del 15 p. c. Al Conserficio «Ampelea» di Isola: Davié Antonia da Gazon, operaia, supera la norma del 39.5 p. c. Speh Anna da S. Pietro, supera la norma del 41, 3 p. c. Sau Bortolo da Isola, operaio capace, supera le medie del lavoro del 30 p. c. Delise Salvatore, operaio, supera la media del 35 p. c. Rusconi Antonio da Tribano; supera la media del 30 p. c. Mondo Anna da Isola,' operaia, supera la media del 37,5 p. c. Fabbrica Delanglade: Stepančič in Brami Carla da Pinguente, o-peraia non qualificata, supera la norma del 61 p. c. ed ha economizzato materiale nella misura del 41 p. c. Zago Bianca, operaia, supera la norma del 64 p. c. ed economizza il materiale nella misura del 57 p. c. popolo Cantiere Navale di Pirano: Castro Pietro da Pirano, carpentiere, supera la norma del 30 p. c. economizzato materiale il 10 p. c. ed aumentata' la produzione del 10 p. c. Bonifacio Antonio da Pirano, Carpentiere, supera la norma del 100 p. c. Fragiacomo Giacomo, marinaio, addetto alla guarnitura delle navi, supera del 100 p. c. la norma sul lavoro. Radivo Marino di Pirano, falegname, supera,la norma del 110 p. c. Cassetti Mario da Portole, carpentiere, supera la norma del 100 p. c. Fornazzaro Bortolo da Pirano, meccanico, addetto al montaggio ed alla riparazione delle pompe dei motori, supera continua-mente la norma del 100 p. c., economizzatore e capace nel suo lavoro. Paulon Angelo da Barcis (Udine) meccanico navale, addetto alla riparazione montaggio lavori, viene proclamato lavoratore d’assalto per il continuo superamento della norma di lavoro nella misura del 100 p. c., economizzatore del materiale. A questi operai, che con il loro diuturno lavoro hanno contribuito notevolmente all’aumento della produzione e sono stati d’esempio agli altri .operai, vada la riconoscenza della nostra popolazione. L’elenco completo dei lavoratori d’assalto verrà pubblicato nei prossimi numeri. La brigata lavorativa «II Congresso» è partita alla volta della Selva di Tarnova. Il primo scaglione di 150 giovani è partito domenica 9 ottobre, ed il secondo, altri 100 circa, partirà giovedì 13 ottobre. Questi magnifici figli del nostro popolo si sono recati nei boschi della Slovenia dove si tratterranno 60 giorni per por termine ai lavori di taglio onde assicurare il fabbisogno di legna da ardere per la nostra popolazione. Comandante la brigata è il compagno Bassanese Gioacchino la cui esperienza in fatto di brigate dà la garanzia che la «II Congresso», oltre adempiere agli impegni di pubblica utilità, sarà anche forgia nella quale si tempreranno i suoi componenti nella nuova ideologia socialista, da dove i suoi membri u-sciranno con la volontà più ferma di contribuire, anche nel futuro, alla costruzione della società dell’avvenire. La brigata è costituita da eleménti di tutte e tre le nostre nazionalità. Sul posto essa si gioverà per il buon andamento dei lavori, dell’aiuto tecnico dell’Ente forestale locale. Ciò che dimostra, quanto e come la gioventù del Comitato Circondariale dell’UGA si è interessata per l’elevamento culturale ed ideologica della brigata, è l’invio dell’Otti- CONTINUA LA SERIE DELLE PANZANE «LEGHISIE» L * «OZNA» NON CENT R A ! Dunque a Capodistria succedono cose mai viste nè sentite. Dopo la venuta in questa piccola capitale della zona B della lunga «colonna» di lussiose auto, recanti a bordo alte personalità civili e militari a-mericane che si sono incontrate per «segreti accordi» con elevati rappresentanti del Governo di Tito — auto e personalità che, a vero dire, nessuno dei capodistriani ha mai visto nè incontrato, ma che, viceversa, una ad una, sono state riconosciute dai fabbricanti del giallo nelle redazioni dei giornali «qualificati» di Trieste — qui a Capodistria stanno verificandosi fatti incredibili ed inauditi. Prova ne sia che in questi ultimi giorni, nel mentre nella vicina Isola si svolgevano i fruttuosi lavori del PC del TLT — preceduti e seguiti dall’operoso entusiasmo di tutta la popolazione democratica del Circondario — nel contempo lo stato maggiore della coalizione imperialista, reazionaria, neofascista il cui quartiere generale si trova a Trieste, mobilitava e poneva in a-zione tutte le batterie della sua stampa e propaganda perchè bombardasse l’opinione pubblica mondiale con le «baie» relative a Capodistria e alle autorità popolari quivi costituite. Quasi ciò non bastasse, anche per questa occorrenza sono state impie- . gate le arcinote «voci del littorio» di radio Trieste che, alle dipendenze di Pavolini e di Goebbels, ha già reso segnalatissimi servigi alla causa di Mussolini e di Hitler con l’esito finale che tutti conoscono. Cosi dai giornali più «seri» e «qualificati», nonché dalla radio di Trieste, specializzata nei «quarti d’ora» degli avanzi di magazzino del Minculpop. abbiamo potuto apprendere le ultime «baie» relative alla nostra Capodistria e al suo Comitato Popolare Cittadino. E possiamo essere grati, sia a quei giornali come alla Radio, che ci hanno procurato dei momenti di viva ilarità leggendo ed ascoltando le fiabe di attualità sul conto dei nostri compagni prescelti dal popolo lavoratore perchè rappresentassero il Potere da esso conquistato. E’ incontenibile infatti l’impulso di una sonora risata apprendendo che «tre membri del CPC di Capodistria sono stati destituiti dalle loro funzioni, risultando essi nelle seguenti posizioni: «Novak Dusan, segretario del Comitato, è fuggito da Capodistria, riparando a Trieste dove, in via Cavana, (nella sede del nuovo quadrumvirato» prostrato ai piedi di Sua Eccellenza, il Grande Ufficiale Monsignor Santin, ha umilmente implorato il perdono per le sue malefatte di «nemico di Dio» nell’e- sercizio delle sue sataniche funzioni. Perkinek Silvano, referente agli Affari Comunali, risulta invece irreperibile ed è ricercato dagli a-genti dell’OZNA sguinzagliati, con mitra e bombe a mano, in tutta la zona B. Vever Luciano, referente della Sezione commercio ed alimentazione, per sua somma disavventura, si trova rinchiuso nelle malfamate carceri di Capodistria, dove è guardato a vista, giorno e notte, gravando sulle sue spalle l’accusa di sequestro di persona. (In questo caso non si è fatto uso della nuova configurazione di reato escogitata dall’ultra fascista procuratore del Re ed Imperatore, cavaliere uff. Paolucci, ossia quella di «Plagio» addossata ai suoi peggiori nemici, i partigiani).» Non riteniamo dover aggiungere commento alcuno, quando i lettori sappiano che tutta quel castello di fandonie è stato fabbricato sull’unico appoggio della temporanea assenza da Capodistria del compagno Novak Dusan che attualmente frequenta un corso di specializzazione, compiendo il dovere di ogni buon e onesto cittadino di aumentare le proprie cognizioni per il potenziamento del Potere Popolare e per il continuo aumento della disponibilità di quadri. mo compagno Jazbec Ezio con l’incarico di educare, specialmente i giovani, nello spirito democratico che deve animare ogni cittadino della società ove il Potere è nelle mani degli operai e contadini. Abbiamo assistito alla partenza della brigata, abbiamo avuto l’occasione di parlare col compagno Codella Antonio del buiese, che ci ha assicurato di essere «il giovane più anziano» della brigata. Infatti, con i suoi 67 anni suonati, ha veramente il diritto a questo titolo. Dietro ai baffoni il suo viso era illuminato da un genuino entusiasmo. Bravo, compagno Codella, tu sei veramente un degno rappresen-tante della classe lavoratrice. Ci sono poi anche molte compagne, madri di famiglia. Anche loro hanno voluto dare il loro contributo per la nostra economia. Umago ha fornito il più forte contingente di queste degne compagne. Citeremo le compagne Galuzzi Graziella, Zacchigna Maria e Giugovaz Albina. Questa brigata sarà veramente costituita da elementi delle più disparate età. Abbiamo già citato il Compagno Codella con i suoi 67 anni, ma, di contro, ci sono anche degli adolescenti, quali i giovanis * Il simi Hrevatin Giordano di Monte con i suoi 14 anni, .Turine ic Romano di Borst, di 15 anni, Brainik Jolanda di Villa Decani, di 15 anni e Glavina Carlo, anche di 15 anni. Come si vede l’elemento anziano sarà in buona compagnia ed una sana, spontanea e giovanile allegria animerà tutti quanti. Certamente anche ai più anziani sembrerà di aver i bei anni della giovinezza. Notevole ed importante, dal punto di vista della composizione sociale della brigata, è il contributo di forze che ha dato la classe operaia delle nostre fabbriche ed aziende. Giovani del Cantiere di Pirano, del-l’Arrigoni, dell’Ampelea, della Nar-done, della Jaksetich, falegnami della STIL e muratori dell’ICET sono anch’essi nelle file di questa brigata. Il proletariato delle fabbriche e delle officine non poteva certamente mancare ed ha risposto all’appello. Alla nostra brigata, che nei folti e secolari boschi dlela Selva di Tarnova, lavorano per noi, per le famiglie di tutti i lavoratori del Circondario, giungano i nostri più sentiti auguri di un buon lavoro, con la certezza che la permanenza nella brigata sarà loro utile e ricca di nuove energie morali e materiali. BREVI ISTRIANE CONFORTANTE SVILUPPO GIOVANILE NEL DISTRETTO DI CA-PODISTRIA Nella gara di emulazione trimestrale e precongressuale l’Unione Gioventù Antifascista ha_mobilita-to le più larghe masse giovanili nel distretto di Capodistria. Questi giovani hanno risposto compattamente all’appello ed hanno impèL gnato le loro forze per la realizzazione del vasto programma di lavoro. Di primaria importanza le azioni di lavoro volontario. Perciò sono state organizzate 37 brigate giovanili di base. 227 giovani sono stati inviati alle brigate distrettuali o circondariali ed all’estero. La totalità degli iscritti all’UGA ha partecipato al lavoro volontario, realizzando un totale di 87.750 ore di lavoro d’assalto sui vari obiettivi. Il programma giovanile però non si è ristretto alle azioni di lavoro, ma si è esteso al rafforzamento dell’organizzazione stessa. Nuove forze giovanili sono state attratte nelle file dell’UGa. 256 sono i nuovi i-scritti. Sono state tenute inoltre centinaia di riunioni della gioventù comunista ed antifascista. Altrettanto larga è stata l’attività culturale. In tre mesi sono state organizzate ed effettuate ben 82 rappresentazioni culturali, costituiti 37 giornali murali alla base, 218 articoli sono stati scritti per i giornali murali e 21 articoli per i periodici giovanili. La stampa democratica è stata diffusa nella misura del 100 p. c. del piano di lavóro previsto. Per lo sviluppo dello sport giovanile sono state costituite 15 società sportive giovanili. E’ stato inoltre organizzata una gita in Jugoslavia. Non è stato trascurato l'elevamento professionale dei giovani. Ben 119 di essi sono stati inviati ai corsi di specializzazione professionali. Questi giovani saranno i futuri quadri della nostra economia. Se, come dimostrato sopra, lo sviluppo dell’organizzazione giovanile è stato notevole nel distretto di Capodistria, maggiore potrà essere nel futuro con l’eliminazione dì alcune deficenze organizzative. Il compito principale sarà quello di attivizzare maggiormente la gioventù operaia nelle fabbriche ed aziende, nonché quello di attrarre la gioventù studentesca (specialmente quella delle città costiere) nelle file dell’UGA e di attivizzarla nei compiti ad essa attinenti. Con un miglior lavoro organizzativo alla base, eliminando il settarismo di certi dirigenti di base, si riuscirà senz’altro a portare a termine i compiti che il Partito ha assegnato alla gioventù ed a seguire la via tracciata nello storico II Congresso del PC TLT testé concluso- — O — Il giorno 9 corrente in località Loreto fra Isola e Strugnano si incendiava improvvisamente una baita di proprietà di certo Giorgio Veljak da Strugnano. Nella baita si trovavano circa 2 q. di fieno che andarono distrutti. Le cause dell’incendio sono sconosciute. — O — Il giorno 9 corr. mentre la comp. Martinčič Rosina stava passeggiando per Isola veniva morsicata da un cane che risultò essere di proprietà di certa Nondo Anita abitante ad Isola via Industria No. 8. La compagna Martinčič venne medicata all’ospedale. RAFFORZAMENTO E SVILUPPO ECONOMICO NEL NOSTRO CIRCONDARIO ISTRIANO Sotto la guida del PC il nostro popolo lavoratore si è conquistato nella lotta di liberazione il Potere Popolare. Dopo la liberazione, grazie alla RPFJ ed all’Àmministrazio-ne militare della AJ questa maggior conquista, nelle mani del popolo democratico del Circondario, sin dall’inizino si sviluppava e si rafforzava in tal modo da poter fronteggiare tutte le difficoltà dell’immediato dopoguerra e della ri-costruzione della nostra economia distrutta. Sotto la guida del PC il Potere popolare ha potuto indirizzare giustamente la nostra economia nella mobilitazione e nello sviluppo delle forze produttive in tutti A rami, creando cosi le basi di quell’attività che più tardi dette risultati positivi. Dopo la ratifica del trattato di pace con l’Italia e della divisione del TLT in due zone il Partito ed il Potere Popolare si trovarono di fronte a nuovi compiti. Era questi il più pressante era quello dell’istituzione del Comitato Popolare Circondariale che ha il compito di dirigere e di coordinare il lavoro dei due comitati popolari distrettuali, come poteri di seconda istanza. Un altro compito del Comitato Circondariale era quello di migliorare le condizioni di vita del popolo lavoratore nel Circondario. L’assolvimento di tale compito è stato reso possibile mercè /il disinteresssato aiuto delL AMAJ che in tutte le occasioni ha rappresentato sempre gli interessi della popolazione. Gli .ostacoli e gli impedimenti economici, specialmente nei commercio posti da parte dell’Amministrazione ,angloamericana e la inadempienza agli obblighi internazionali da parte del governo italiano nel fornire i mezzi di pagamento neccessari al TLT per ciò che riguarda, la zona B, hanno costretto il Potere Popolare a cercare una via d’uscita da questa situazione economica non invidiabile. Grazie alla comprensione ed all’aiuto dalla Jugoslavia socialista è stato possibile al nostro Partito ed ai Poteri Popolari di risolvere difficili problemi economici in vantaggio del Circondario dell’I-stria. Parallelamente ai successi dei popolo lavoratore della Jugoslavia, nella realizzazione del piano quinquennale, anche da noi la produzione si eleva progressivamente e con essa il livello di vita della nostra popolazione. Citiamo alcuni dati significativi che rispecchiano lo sviluppo dell’economia nel Circondario dellTstria nel secondo anno dell’esistenza del Comitato Popolare Circondariale dellTstria. Agricoltura: Essendo da noi l’agricoltura il ramo principale dell'economia il problema fondamentale, era di ottenere l’aumento della produzione ed il massimo ribasso dei prezzi. Necessitava quindi sfruttare' tutta la terra sinora incoltivata. Sono ora in corso perciò lavori di bonifica nella valle del Quieto, Dragogna Risano ed altri di minore importanza. L’introduzione nel momento favorevole ed opportuno delle norme agrotecniche ha dato in breve i suoi risultati ossia: Il giusto indirizzo della produzione agricola, la fornitura in tempo utile del mezzi antiparassitari, l'aumento della produzione dei vivai di alberi fruttiferi, la costruzione di cantine moderne per vini tipici ecc. La superficie di seminagione è stata aumentata nello scorso anno dal 20 al 30 p. c. Il numero dei bovini ha superato quello dell’anteguerra del 20 p. c. La produzione del latte è aumentata nello stesso periodo del 30 p. c. La pollicoltura del 50 p. c. L'allevamento dei suini ha raggiunto un ottimo risultato, cosicché siamo arrivati alla possibilità di esportare scrofe di razza. Iindustria: Nell’industria conserviera possiamo segnare quest’anno un aumento di produzione di 425.213 kg rispetto all’anno scorso. E’ aumentata pure la produzione di vino e liquori. La pasta, che l’anno scorso non veniva confezionata nel Circondario, quest’anno viene prodotta in quantità tale da soddisfare il fabbisogno della zona. Le saline hanno prodotto 3000 vagoni di sale in più dell’anno scorso. L’industria del cotto ha prodotto quest’anno 500.000 mattoni in più dell’anno scorso. La pesca ha avuto quest’anno il 250 p. c. di aumento rispetto al 1948 e la raccolta dei crostacei il 119 p. c. A Sicciole viene costruita una nuova fabbrica di mattoni. Costruzioni: Gli obiettivi in costruzione rivestono una grande importanza per il risolvimento di problemi di carattere economico, culturale e sociale. Viene adoperata la ghiaia locale, continuamente vengono apprestate nuove fornaci per la calce, vengono attivizzate nuove cave di pietra. La dimostrazione più chiara dello sviluppo dell’edilizia è data dagli investimenti. Nell’agio 1947 erano stati investiti 12 milioni di din. per la costruzione dei maggiori obiettivi. Nell’anno 1948, 71 milioni e nell’anno 1949, 210 milioni di dinari. La mano d’opera occupata nei lavori di costruzione e-ra nell’anno 1948 di 300 operai, nel l'anno 1949 invece di 1520 lavoratori. Affari comunali: L’elettrificazione è stata ampliata (tensione alta e bassa) per la lunghezza di km 31, Riparazioni di condutture e di acquedotti sono state ultimate a Capodistria ed a Isola. Con queste riparazioni sarà possibile avere acqua sufficiente per il rifornimento delle zone elevate del Circondario. Entro il prossimo anno verrà pure riattivata la réte di condutture per la città di Umago. Lavori di canalizzazione sono in corso a Capodistria, Isola e Pirano. Le Aziende com. stanno attuando una serie di lavori utili alla popolazione come la creazione di economie e di fattorie per l’allevamento del bestiame ecc. Progressi sono stati ottenuti nell’industria del turismo. Sono state rimordenate le atrezzature turistiche in varie località par 30 milioni di dinari. L’afflusso di ospiti ha raggiunto la cospicua cifra di 50.000. Sono in progetto ulteriori lavori di ricostruzione. Sebbene le nostre strade non siano in buon stato le rete è stata migliorata nella misura del 60 p. c. i mezzi di trasporto sono aumentati del 30 p. c. dell’anno scorso. Commercio ed alimentazione: Notevoli sono i successi raggiunti nel miglioramento dell’approvvigionamento dei viveri, tessili e calzature, sia per quanto concerne la qualità che la quantità. Sono stati forniti nuovi generi quali riso, pasta e sapone. In vendita libera: carne, pane farina gialla ecc. Per l’approvvigionamento dei tessili e calzature sono state aumentate le possibilità di acquisto come segue: Per le lessero R-l del 33 p. c., R-2 del 50 p. c., R-3 del 33 p. c., per i ragazzi D-l del 37 p. c., D-2 31 p. c. e peile tessere comuni IG del 33 p. c. Il progresso raggiunto in tutti i rami dell’economia viene confermato dall’aumento del trasporto m'erci. Il traffico mercantile marittimo nell’anno 1948 raggiungeva le 26 mila 354 tonnellate, nell’anno 1949 raggiungeva le 51.014 tonnellate. Il traffico merci via terra raggiungeva nel 1948 le 125.923 tonn. nel 1949 le 262.415 tonn. Il movimento passeggeri raggiungeva nel 1948 il numero di 273.831 e nel 1949 il numero di 580.287 persone. Il numero degli operai occupati è aumentato nell’anno 1949 del 29 p. c. Le persone occupate erano nel 1948 7.339, nel 1949 9.537. La disoccupazione è inesistente, anzi si risente mancanza di mano d’opera. Già i dati sopra enunciati dimostrano i successi realizzati. Un altra chiara dimostrazione si ha confrontando i bilanci preventivi e gli investimenti dell’anno scorso e di quello corrente approvati dall’assemblea Plenaria Circondariale. Tutto questo conferma il progresso e la giustezza della politica economica del Comitato Popolare Circondariale dellTstria. Il nostro popolo lavoratore, unito nell’UAIS, con' il suo Potere Popolare e guidato dal PC e con il più largo e disinteressato aiuto della classe operaia della Repubblica popolare Jugoslava ha saputo rispondere con i succitati progressi e-conomici a tutti gli attacchi dell’imperialismo, della reazione, e negli ultimi tempi, dei cominformisti. Sono stati rimossi gli ostacoli maggiori e create condizioni tali che l’aumentata produttività garantisce i mezzi finanziari e materiali necessari per effettuare nel prossimo futuro lavori ancor più importanti. fi compito immediato della popolazione del Circondario dellTstria è di stringere maggiormente le proprie file nell’organizzazione dell’U AIS sotto la direzione del PC per l’assolvimento dei compiti indicati dal programma economico del quarto trimestre del 1949. Necessità perciò l’introduzione di disposizioni organizzative adeguate, quali l’inclusione nella produzione di tutta la forza lavoratrice ancora inu tilizzata, specialmente quella degli operai occupati altróve (Trieste). La lotta continua contro tutti i sabotatori speculatori, residui del fascismo e seminatori di discordie. Tutto questo verrà certamente raggiunto con la coscienza di combattenti onesti che sanno salvaguardare le proprie conquiste rivoluzionarie, contro coloro i quali desiderano il ritorno dei tempi passati e contro quelli che vorrebbero cancellare quanto prima «Il vergognoso passato», il chè significa, qui da noi, demolire il Potere Popolare e la fratellanza italo-slava, tradendo il popolo lavoratore sotto l’insegna del cominform — sulla linea dell’imperialismo italiano assieme alia «Lega, alla Giunta ed al CLN». Kralj Franc - Petek Imminente apertura [Iella mostra deile attività economiche Continua dalla I.a pagina) In un padiglione a parte sarà sistemata la mostra della gioventù lavoratrice; poi verranno raffigurati i progressi raggiunti dai nostri giovani. Saranno esposte inoltre le fotografie dei nostri 'lavoratori d’assalto. Particolare rilievo verrà dato all’apporto individuale nell’aumento della produzione. Nel padiglione dell’agricoltura verrà ampiamente raffigurato lo sviluppo del cooperativismo agricolo di produzione, le case cooperativistiche ecc. In concomitanza con l’apertura della mostra avranno luogo nel circondario grandi spettacoli culturali — con la partecipazione di gruppi lolkloristici ecc. Come abbiamo sopra menzionato i lavori proseguono con un ritmo accelerato. I nostri artisti stanno portando a termine quadri e disegni raffiguranti il progresso raggiunto dalla nostra economia. L’attesa è vivissima fra la popolazione per questa mostra che di anno in anno si sviluppa parallel-lamente al nostro progresso economico. La mostra di quest’anno promette di essere una dimostrazione quanto mai significativa della volontà e del lavoro delle nostre masse operaie in lotta per la costruzione di un migliore avvenire. Democratici italiani amici delia Jugoslavia Continua dalla I.a pagina) la solidarietà nella lotta dei popoli Jugoslavi, e nelle quali viene rivolta la preghiera di ottenere facilitazioni onde seguire la stampa Jugoslava. L’antifascista Frano Giovanni da Catania, ringrazia per i giornali jugoslavi inviatigli e dichiara nella sua lettera: «Seguo con grande interesse la stampa Jugoslava in rapporto alla famosa risoluzione dell’U. I. e spero che la voce della vostra stampa sarà seguita con la dovuta attenzione in tutti i circoli progressisti. Socialismo significa verità e giustizia. Assieme ai vostri popoli, ai quali auguro i migliori successi, voglio lottare per il trionfo della verità». Il segretario della sezione locale del PSI a Cagnano (Foggia) scrive: «Ci interessa ogni numero dei giornali perchè desideriamo sapere la verità e commentare gli avvenimenti. Ammiriamo gli eroici popoli Jugoslavi e speriamo che i dirigenti Jugoslavi continueranno la grande lotta. La stampa italiana pubblica notizie del tutto falsificate ed inesatte». L’ex partigiano, Salvatore Pace, da Palermo, scrive che numerosi suoi compagni si rivolgono a lui per poter leggere la stampa Jugoslava, che egli regolarmente riceve. Cosi si esprime nella sua lettera: «L’interessamento per la Jugoslavia cresce sempre più e perciò abbiamo deciso, come numerosi italiani di altre località di costituire l’Associazione «Amici della Jugoslavia». NOTIZIE VARIE Per iniziativa del Comitato Circondariale dell’UAIS, è stata organizzata nel Circondario una mostra sull’edificazione del socialismo in Jugoslavia. Tale mostra fotografica, già tenuta ad I sola durante lo svolgimento dei lavori del II.o Congresso del PC TLT. ha destato vivo interesse nella nostra popolazione. L’affluenza del pùbblico e special-mente delle masse operaie di Isola ha dimostrato che lo sviluppo del socialismo in Jugoslavia è seguito attentamente dalle nostre masse lavoratrici. L’abbondante materiale fotografico in essa raccolto, riproduce lo sviluppo della costruzione della industria pesante e di quella leggera, riproduce inoltre alcuni prodotti delle fabbriche costruite nella prima metà del piano quinquennale. E’ anche ampiamente documentato lo sviluppo della meccanizzazione e per conseguenza della socializzazione dell’agricoltura, Una parte della mostra è dedicata alla elevazione culturale delle masse lavoratrici della Jugoslavia. Sono anche raffigurate le conquiste sociali dei lavoratori Jugoslavi, case di riposo, ospedali, giardini d’infanzia, case del bambino ecc. ecc. La mostra fotografica . verrà a-perta nei prossimi giorni a Capodistria, nel museo municipale (palazzo Tacco). Si trasferirà quindi a Buie, Pirano ed Umago. La, S. A. RIVIERA TURIST HOTEL di Capodistria avverte tutti i — O — possessori di BUONI - LIRE emessi, nella passata stagione estiva dal Bagno S. Nicolò che la conversione dei buoni in dinari avviene presso la direzione generale in Capodistria, via Verdi No. 307 nei giorni feriali dalle ore 9-12 e ore 13-16, nei sabati dalle ore 9-14. Il termine im-prorogabile'per la conversione scade il 30 novembre 1949. Dopo tale data, i buoni non saranno più accettati e perderanno ogni loro valore. Resta aperto al pubblico per tutto l’anno il ristorante del Bagno S. Nicolò con il solo mezzo legale di pagamento, cioè il dinaro. . La direzione