BČlKB BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA ČEDAD HRANILNA PISMA v nemških markah (DEM) Trajanje 3 mesece Obrestna mera 6,25% Minimalno 150.000 DEM MOJA BANKA novi tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD / CIVIDALE • Ulica Ristori 28 • Tel. (0432) 731190 • Fax 730462 • Postni predal / casella postale 92 • Poštnina plačana v gotovini / abbonamento postale gruppo 2/70% • Tednik / settimanale • Cena 1.300 lir St. 36 (681) • Čedad, četrtek, 23. septembra 1993 BClKB BANCA Dl CREDITO Dl TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA CIVIDALE CERTIFICATI DI DEPOSITO durata 19 mesi rendimento lordo 8,25% Netto 7,21% Minimo 5 milioni (oltre i 100 milioni 7,43%) MOJA BANKA L’emigrazione vista come risorsa Da oggi la 4. conferenza regionale a Ugnano É un evento, secondo il presidente dell’Ermi, l’Ente regionale per i problemi dei migranti, Ottorino Burelli, questa 4. Conferenza regionale dell’emigrazione che i-nizia oggi a Lignano. Nell’incontro di presentazione alla stampa, lunedì, Burelli ha spiegato che si tratta di una conferenza “all’insegna di una nuova metodologia: di verifica, studio, laboratorio per il mondo dell’emigrazione oggi al bivio tra passato e presente”. Un bivio che riguarda soprattutto i rapporti con la Regione. E per questo che al termine degli incontri una commissione stilerà un documento da presentare al nuovo governo regionale su cui si dovrà impostare una nuova politica per l’emigrazione, vista come risorsa e non come problema. Ferruccio Clavora, direttore dell’Ente Friuli nel mondo, ha comunque precisato che “il rischio di tagli da parte della Regione sarebbe un atto di miopia incredibile, che il mondo dell’emigrazione non é pronta ad accettare passivamente”. La conferenza, ad ogni modo, si propone anche altri traguardi, che sono - ha spiegato Burelli - il riordino della normativa regionale in materia, la diversificazione di iniziative nei vari Paesi in cui vivono gli emigranti, una nuova impostazione di lavoro tra l’Ermi e le sette associazioni regionali che si occupano di emigrazione e lo studio di una razionalizzazione delle risorse messe a disposizione. E previsto anche un confronto tra le varie regioni d’Italia per un accordo su u-na legislazione che abbia almeno alcuni punti in comune. Michele Obit segue a pagina 2 Ottorino Burelli, Norberto Tonini e Ferruccio Clavora all’incontro conia stampa Sos Europa! La problematica degli sloveni é stata illustrata a Strasburgo La problematica degli sloveni in Italia è stata illustrata agli esponenti delle i-stituzioni comunitarie, dei partiti e ai rappresentanti del Parlamento europeo e del Consiglio d’Europa di Strasburgo. La delegazione, composta dai rappresentanti del mondo politico, amministrativo e civile, ha presentato agli interlocutori comunitari un memorandum sulla situazione della comunità stessa in cui si rimarca la mancanza di strumenti legislativi adeguati. (R.P.) segue a pagina 4 La delegazione La comunità slovena del Friuli-Venezia Giulia è stata rappresentata a Strasburgo da 35 esponenti, espressione del mondo politico ed associativo in cui la comunità si riconosce ed opera, da persone dunque di diverso orientamento politico, diversa età e professione. Le rappresentanze delle varie componenti erano guidate da Klavdij Palčic per l'Unione culturale economica slovena (SKGZ), Marija Feri e tič (SSO), Giorgio Cerno (Sloveni della provincia di Udine), MiloS Budin (PDS), Marino Pečenik (PSI), Izidor Predan (Rifondazione comunista) e Ivo Jevnikar (Unione slovena -SSk). Da sotttolineare la presenza di amministratori: Budin, vicepresidente del Consiglio regionale e sindaco di Sgonico, i sindaci Pečenik di S. Dorligo, Primožič di Savogna d’Isonzo e Marinig di Pietro al Natisone, nonché il presidente della Comunità montana de! Carso Sirca. Poljaki izbrali levico Poljaki so se na nedeljskih parlamentarnih volitvah odločili, da odvzamejo zaupanje sredinsko-desnim strankam in ga izrečejo levičarjem. To dokazujejo rezultati volilne preizkušnje, na kateri je prva stranka postala Zveza demokratične levice, ki je zbrala nad 20 odstotkov glasov in eno tretjino sedežev v parlamentu. Njegova verjetna partnerica v novi vladni koaliciji bo Kmečka stranka, ki je ves povojni čas sodelovala v koalicijah s komunisti. Taje dobila 15,3 % glasov (četrtino sedežev v parlamentu), medtem ko je tretja stranka postala levosredinska Demokratična zveza (10,6% glasov). Desnica je izgubila skoraj vse, še posebno Walensova stranka, ki se je za las prebila v parlament. Zunanji opazovalci zatrjujejo, da se bo levica okrepila tudi na prihodnjih parlamentarnih volitvah na Madžarskem, Češkem in Slovaškem. In Comunità montana nominata un’apposita commissione Statuto da rivedere Discussa la situazione della scuola media di S. Pietro al Natisone Seduta pacata, quella che lunedì ha visto la Comunità montana riprendere la propria attività amministrativa dopo la pausa estiva. Il tema centrale é stato quello delle commissioni dell’ente. Si dovevano infatti sostituire i componenti dei comuni A Gona nel rico Nell’ambito del 50. anniversario della liberazione degli internati nel campo di concentramento di Gonars, ci sarà domenica 26 nella cittadina friulana una commemorazione alla quale parteciperanno autorità slovene ed italiane. La cerimonia, che avrà inizio alle 10.30, è stata organizzata dal Comune di Gonars in collaborazione con le associazioni degli ex-partigiani ed internati slovene ed italiane. di Drenchia e Torreano, e così c’é stato il tempo, da parte dell’assemblea, di fare anche un po’ di autocritica. Secondo Giuseppe Blasetig quella delle commissioni “é stata un’esperienza disastrosa, spesso si sono riunite anche se non erano in nu- Convegno a Plezzo Inizierà domani, venerdì, presso Thotel Alp di Plezzo (Bovec) il convegno internazionale dal titolo “Isonzo - dalle distruzioni del passato verso un futuro vivibile” al quale parteciperanno studiosi e uomini di cultura sloveni, italiani ed austriaci. Domani dalle 14.00 ci sarà una tavola rotonda sulla guerra sull’Isonzo vista da tre prospettive : italiana, austriaca e slovena. mero legale, e comunque i componenti hanno ricevuto i gettoni di presenza”. Dello stesso avviso Aldo Mazzola, mentre per Romano Spe-cogna “la commissione che verrà nominata per l’adeguamento dello statuto comunale dovrà essere efficiente”. La nomina é avvenuta in effetti al punto successivo dell’ordine del giorno. Sono stati nominati, oltre al presidente Giuseppe Chiabudini, Firmino Marinig, Giuseppe Blasetig, Camillo Melissa, Paolo Cudrig e Renata Qualizza. Cristian Vida, torreanese, che ha deciso di costituire un gruppo indipendente in seno all’assemblea, entrerà a far parte della commissione non appena la sua proposta verrà ratificata. “Lo statuto - ha spiegato Chiabudini - andrà rivisto come previsto dalla legge 142, ora che non esiste più il problema del riordino delle Comunità montane”. (m.o.) segue a pagina 2 Kulturni večer v ponedeljek v Naborjetu Društvo Planika se predstavlja Ponedeljek, 27, septembra bo pomemben za slovensko skupnost iz Kanalske doline. V prostorih Beneške palače v Naborjetu bomo prisostvovali dogodkoma, ki kulturno oplajata to območje in se uokvirjata v prizadevanje tamkajšnjih Slovencev, da bi izpostavili svojo narodnostno specifiko. Najprej bodo ob 19.30 predstavili knjigo “Socialni antropolg o Slovencih”, ki je nastala izpod peresa Roberta Minnic-ha. Kasneje pa bodo v istih prostorih predstavili pred nekaj tedni ustanovljeno društvo Planika, ki si je za cilj svojega dela zastavilo predvsem uveljavitev slovenskega jezika in vrednotenje slovenske prisotnosti v Kanalski dolini. Predgovor za Minnic-hovo knjigo, ki jo bo v Naborjetu predstavil Sal- vatore Venosi, odgovorni za sedež Slorija v Kanalski dolini, je napisal Stane Južnič, knjigo pa je prevedla in uredila Irena Sumi. • Profughi: cosa fa il volontariato stran 2 • Rozajanske uiže po svetu stran 3 • Naš pogovor z Jožetom Korenom stran 4 • Liepa nedieja za Ažlane Minimatajur stran 5 stran 6 I nuovi Juniores frenano l’Aquileia stran 7 Četrtek, 23. septembra 1993 Comunità verso un nu statuto dalla prima pagina In precedenza l’ente aveva nominato i nuovi membri provenienti da Drenchia e Torreano (sono Ugo Bu-covaz, Tarcisio Donati e Claudio Gallana per il primo comune, Cariuccio Fra-castoro, Cristian Vida e Bruno Tomat per il secondo). Discussa brevemente anche la situazione della scuola media di S. Pietro al Na-tisone, che quest’anno conta una classe in meno: l’assemblea inoltrerà al Provveditore, al Prefetto ed al Ministro della pubblica istruzione una lettera di protesta. Ma il sindaco di S. Pietro Marinig ha ammonito: “Il prossimo anno potrebbe toccare ad altre scuole, muoviamoci prima”. Di seguito é stata apportata qualche variazione al conto consuntivo finanziario del 1992 dopo i rilievi mossi dal Comitato provinciale di controllo ed é stato modificato in alcuni punti il regolamento organico del personale. Tra i banchi della Democrazia cristiana, infine, da rilevare l’assenza di un capogruppo, ora che il torrea-nese Pietro Graffigh (a cui il partito ha espresso il proprio ringraziamento) non fa più parte dell’assemblea. “Un capogruppo verrà nominato al più presto” ha dichiarato Romano Specogna, ma intanto lunedì é stato proprio lui l’unico “motore” di una De che per il resto continua ad andare a velocità da crociera, (m.o.) Profughi: cosa fa il volontariato A colloquio con una rappresentante della Caritas Torniamo a parlare della situazione dei profughi ospiti della caserma di Purgessimo. Lo facciamo per analizzare un aspetto molto importante della questione, quello del volontariato. A parlarcene é una rappresentante della Caritas, di cui non faremo, per sua volontà, il nome. “Come Caritas - ci ha detto - abbiamo cercato di stimolare la gente a dare un aiuto ai profughi, oltre che dare direttamente una testimonianza di solidarietà”. Quali sono le necessità per i bosniaci presenti a Purgessimo? Sono tante, soprattutto per le persone anziane, che non hanno la possibilità di avere rapporti con il mondo esterno. Credo che adesso serviranno delle scarpe, per l’inverno, e delle schede telefoniche che da tempo non vengo- no distribuite. La gente deve anche capire che per queste persone, in fondo, non é facile accettare degli aiuti, per una questione di dignità. Cosa si fa, a livello di volontariato? A parte il nostro aiuto posso dire che i giovani delle parrocchie di S. Gottardo e di S. Marco, ad Udine, hanno dato un aiuto, e che alcuni insegnanti questa estate hanno fatto attività con i bambini, quelli a-desso vanno a scuola. Ora bisognerebbe assisterli, durante i pomeriggi, nei compiti. Tra parentesi delle signore di Reman-zacco hanno regalato loro dei zainetti. Cosa serve ancora? Come sport ed attività ricreative, alcune società stanno dando un aiuto, integrando i ragazzi. Penso alla Valnatisone, all’associazione Judo e ad Artein-ventando. Ci sarebbe utile un ragazzo che faccia attività sportiva, che possa allenare i ragazzi. Per un aiuto economico avete un conto corrente apposito? É il numero 90001 della Banca Popolare di Ci-vidale, intestato a “Pro profughi bosniaci”. Naša stvarnost po TV Ljubljanska in koprska TV kažeta posebno zanimanje za življenje in delo Slovencev iz videmske pokrajine. Pred dnevi je novinarsko-snemalna ekipa obeh televizijskih postaj obiskala naše kraje, Rezijo in Kanalsko dolino. Med drugim so obiskali in posneli življenje v dvojezičnem špetr-skem centru ter uredništvo naSega tednika, kjer smo jih seznanili s senenimi in sončnimi stranmi naSega dela. Il Tribunale di Udine ha dichiarato il fallimento Sentenza per la Frar Il Tribunale di Udine ha emesso il 20 luglio la sentenza dichiarativa di fallimento della Frar, l’azienda situata nella zona industriale di S. Pietro ai Natisone che si occupava dell’allevamento di animali da esperimento per la ricerca nel settore farmaceutico veterinario. Il Tribunale ha anche fissato per il prossimo 28 settembre l’udienza per l’esame dello stato passivo davanti al giudice delegato. Nel frattempo l’azienda, rappresentata legalmente dal dottor Giancarlo Bastianello, é stata chiamata a presentare i propri libri e le scritture contabili. La richiesta di fallimento era stata inoltrata qualche mese fa dal consiglio di amministrazione dell’azienda. L’ emigrazion a convegno dalla prima pagina Alla conferenza - in preparazione già da un anno con una serie di preconferenze in varie parti del mondo - prendono parte 120 delegati provenienti dalle associazioni regionali (tra questi molti gli sloveni) ed un centinaio di invitati ed esperti provenienti da numerosi Paesi europei ed extraeuropei. Oggi l’apertura ufficiale di Burelli sarà seguita dall’inizio dei lavori come riso oggi a Ug della commissione. É prevista anche la partecipazione del presidente della giunta regionale Fontanini. Domani interverranno con proprie relazioni il senatore Gilberto Bonalumi e la ricercatrice del Censis Carla Collicelli. Sabato la conferenza terminerà con gli interventi da parte dell’assemblea e l’approvazione di un documento finale. Michele Obit DALLA SLOVENIA Bogo Samsa La nuova fase politica in corso Oggi, con un po’ di malinconia, prendo congedo dai lettori del Novi Matajur ai quali ho tentato di presentare almeno un pallido riflesso degli avvenimenti tempestosi che hanno scosso prima la Jugoslavia poi la Slovenia e la cui onda ha toccato anche l’Italia. Si è chiuso un lungo ed interessante periodo e se ne apre uno nuovo. I cambiamenti a livello mondiate e locale sono stati burrascosi ed irreversibili. Vediamone alcuni dal punto di vista dei protagonisti. In Jugoslavia solo poco più di l anno e mezzo fa parlavamo del presidente Markovič, del ministro degli esteri Lončar, del ministro della difesa, generale KadijeviC. Markovič o-ra si occupa di commercio a Vienna, Lončar ha trovato lina tranquilla occupazione presso l’ONU, KadijeviC è stato dichiarato dai serbi un traditore. Se prendiamo in considerazione l'Italia vediamo che su Andreotti sono piovute accuse terribili, lo stesso vale per Craxi che è politica-mente morto. Ma bisogna evitare di “cambiare tutto per non cambiare niente”. E quindi va buttato a mare tutto il vecchio e cioè le tangenti, la corruzione, lo strapotere dei partiti ed allo stesso tempo conservare ciò che dà più forza al sistema democratico parlamentare, restituire il vero significato alla politica che deve diventare interesse generale di tutti. Non più lottizzazione, arricchimento personale, un’attività estranea alla persona. II discorso può essere valido anche per la Slovenia. Per un periodo è stata un paese felice che è riuscito a liberarsi con le proprie forze dal sistema del realsocialismo. Già negli anni della guerra fredda ha cercato una soluzione attraverso /’autogestione, le decisioni prese collettivamente, la partecipazione che a-vrebbero dovuto sostituire l’economia di mercato ed il sistema del pluripartitismo. La cosa non ha funzionato. Ha comportato però un sostanziale ammorbidimento de! bolscevismo socialista che in Slovenia ha portato ad un sistema umano ed aperto. Per questa ragione il passaggio al nuovo sistema è stato indolore, ha coinvolto tutti gli strati della popolazione. Un ruolo di primo piano è stato giocato dai dissidenti che sono cresciuti ed hanno acquistato forza all’interno della società di allora, dove un ruolo determinante hanno a-vuto pure le forze del rinnovamento interne al sistema socialista dell’ autogestione. Purtroppo ora la Slovenia sta cambiando nel senso che si stanno creando divisioni artificiose tra i cosiddetti fautori del vecchio sistema che sarebbero colpevoli per tutte le difficoltà di oggi e gli altri. Queste divisioni sono estremamente dannose perchè indeboliscono gli sforzi di rinascita sociale ed economica. Ci sono anche rischi. L’estremismo nazionalistico sloveno e la destra clericale sciovinista, chiusa in se stessa, non sono in grado di impadronirsi de! potere in modo democratico. Sono però convinti che il potere spetti loro e su questo terreno sono possibili tentativi di svolte totalitarie. Naturalmente si tratta solo di una possibilità, di un timore. Ma segnali e tendenze in questo senso ci sono ed il sistema e-conomico e politico è di fatto paralizzato, o meglio non si muove con quella speditezza che sarebbe necessaria per dare risposte concrete ai bisogni della gente. In quest' atmosfera in Slovenia si stanno organizzando politicamente tre poli, coni’è giusto che sia: una nuova destra per la quale non si può ancora dire se sarà estremista oppure costruttiva, cattolica, democratica; il centro che è in questa fase vivace e forte; una nuova sinistra del rinnovamento, socialdemocratica.Le ragioni di quest'ultima per cui si sta collegando al suo interno sono simili a quelli che hanno portato alla vittoria della sinistra in Polonia ed in altri paesi dell’ex blocco socialista. Qualcosa di simile si sta cercando di fare tra mille difficoltà in Italia. Per me e per le persone che hanno un’esperienza di vita simile un socialismo umano, aperto e realmente democratico è stato e sarà una parte importante del futuro dell’umanità. Servizi troppo poco segreti Incontro sloveno-croato li barometro dei rapporti tra Slovenia e Croazia tende al variabile dopo l’incontro tra il premier sloveno Janez Drnovšek e quello croato Nikica Valentie. Anche se il presidente del governo croato è giunto in Slovenia in particolare per ringraziare la città di Lubiana per l’aiuto concesso nell’organizzazione della partita di calcio Hajduk-Ajax durante l’incontro si è parlato di argomenti specifici e inerenti ai rapporti di buon vicinato. Dopo l’incontro le due delegazioni hanno confermato che esistono divergen- ze su alcuni punti che però potranno venir superate con il dialogo e la buona volontà. Si è parlato pure di un incontro a cui dovrebbero partecipare anche i ministri degli esteri sloveno e croato, durante il quale dovranno essere definite le regole del gioco per intraprendere poi le trattative vere e proprie. Incontro per l’autonomia Ad Abbazia si sono dati convegno i delegati dei sei partiti a carattere regionale della Croazia, riuniti in un’apposita associazione. Durante i lavori si è parlato della politica ottusa dell’attuale governo croato riguardante le nuove leggi sull’autonomia locale. Scarsa tutela In un’intervista per l’agenzia Italia il ministro degli esteri sloveno Lojze Peterle ha dichiarato che la comunità slovena in Italia non gode di una tutela adeguata. Infatti nei suoi confronti esiste ancora una pregiudiziale in quanto vengono visti come importatori dell’ideologia comunista d’oltre confine. Peterle ha rimarcato pure la precaria situazione della comunità slovena nella provincia di Udine. La destra all’attacco La destra slovena sta lavorando ai fianchi l’attuale compagine governativa sperando di sfiancarla e provocare la sua caduta. Questo è stato affermato domenica a Lubiana dove i partiti della destra si sono dati convegno per fare il punto sull’attuale situazione politica in Slovenia. Servizi “poco” segreti Il responsabile dei servizi segreti civili sloveni Silvan Jakin, nominato circa un mese fa, sta facendo le valigie. Secondo indiscrezioni il capo degli 007 dovrebbe “dare” le dimissioni entro la fine del mese. A Jakin viene imputato di essersi appropriato di alcuni documenti segreti relativi alla scoperta di armi a Maribor e di averli, senza autorizzazione, mostrati al ministro della difesa Janša, suo “sponsor” politico. Polizia corotta? Secondo un gruppo di poliziotti il vertice della polizia di Lubiana sarebbe colluso con la malavita. Questo il contenuto di una lettera-denuncia indirizzata da un gruppo di poliziotti che si definiscono “onesti” e mandata al capo dello Stato, al primo ministro e ai parlamentari. Al Buonacquisto troverai 30.000 articoli di casalinghi, articoli da regalo, piccoli elettrodomestici e giocattoli. • REMANZACCO Ss Udine-Cividale tel. 667985 >CASSACCO Centro commerciale Alpe Adria tel. 881142 Smo sinje slepe Ko se inerkaš okou kle gore nieso več sinonim velikost so kuj zapuščene kraji od nas, še mi kole e marjemo tou due. Niemomo oče za hualite tuo ke Buoh u nam pososdou: naš jezik, zemljo anu življenje smo Sinje slepe. Zbudimose tou naši duši, mi smo mlade: storimo kej za nas! Za speka usjate naše koranine, za speka poživiti našo zemljo. Našo sarce je še zaperto med orami, svjet u se odper tapred soncan, se mi moremo vidate suo luč, ne meimo strah, se ne bomo ošlipili. E moremo si dati roko, sousje ukop cjemo odprjeti pamet cielih naših judi za ne biti več prevezeni tou kljesčah. Ne bomo umarle, ne bomo umarle "ipino nknn sp nmniilp. Igor Cerno novi matajur 3 Rože majave ise mi tuw Maribor Rozajanske uiže po svetu četrtek, 23. septembra 1993 Pa tuw Rezije mamo igi-jen den koro od žani. To je den koro, k a se nosinel isi leto, ko ne par žani so posnele se sprauiet, za stat ukop, mo pa za delet kej ukop. Kej dobria za nošjo doluno, kej za nosje jude. Tadej so pečiale se sprau-et, za pet kako uižico tami gjuma, dret so pečiale kapet, da to je na lipa ano praua rič, ke so nere pa delet poznet tin drue judiome. Use - ni so si pomuslale - majo poznet no-Se te stare uiže, use majo ci-ot, da kako lepo so pele noše te stare zane. Itako to Slo na taprit, ano sgale igjen ise Zane se sprau-jajo za se učet te stare uiže, ano za je delet poznet pa usen ti nosen ano pa tin fu-reSt judi. Isi koro ama jume “Coro Rože majave”, zakoj tej ne rože to so Zane, ke pujajo ise noše lipe uiže; zakoj uiže to so ne lipe tej te rože, ke se nalasjajo tuw Rezije... Ne uiže, ke ni odiuajo srce, ko den je posluša, zakoj tuw ni- KD Rečan vabi na sejo, ki bo v petek 24. nen kraj soje nalaša itako ne lipe; fus tej te rože, ke so tuw noše dolune, ne moje rožice, svetle, koloriaste, ke plažjajo usen. Ano to fus itako zakoj isi moje koro a Sel usje delet poznet ise nose uiže tuw veg kraj: ise rni a je bil pa taw Maribor tuw Slovenje, tuke siz dwa citirauca, ano ziz dno akompagnatorjo, Luigia Negro, so sle delet poznet Rezjo isun judi. Ni so sle tuw dno škulo ano tuw den circolo od žani, tuke Luigia romonila od nošo zemijo, od Rezije, tuke citirauce so citirale ano Zane so plesale. Tuke koro meel zapet ne uiže, ano naštet pa tauw Maribor numojo od nose vase. Koro gre indavant zis nja delo a ma uiže druo okažiu-ne za vilest za pajet ise rozajanske uiže po sveto; mo ta-pra ise, a pa se spauja za se učet drue uiže, ano za nalest sgje drue boje stare ano manj znote od judi. Teke to je uridno to je, da se noSinalo kej za uderset nose stare reče spraujane, zakoj ni na stute bet zapu-Sčane, zakoj ni na stute bet zabjane. Ano jse to je teke V^aiia v/uagna La poesia costruisce un ponte d’amicizia Un altro piacevole incontro con la poesia, sabato scorso a Plataz, su iniziativa del circolo culturale Rečan di Liessa (Grimacco). Così come la settimana scorsa, circa una trentina di persona si è raccolta per ascoltare i versi scritti da 5 autori: Jožek Štucin, Neva Mokrin Paver, Igor Cerno, Guido Ferrara ed Alessandro Montello, i primi tre sloveni, friulani gli altri due. Da una parte abbiamo conosciuto due autori (Štucin e Mokrin) affermati, con alle spalle numerose pubblicazioni e quindi riconosciuti dalla cultura ufficiale, dall’altra (Ferrara e Montello) due giovani poeti che accanto all’urgenza, al bisogno di esprimersi, sentono con altrettanta forza la necessità di lottare per la sopravvivenza della cultura friulana, per affermare che il friulano non è solo una lingua di tradizione, non è solo fol-bensì una lingua viva, capace di espri-Un discorso a sè rappresenta Igor Cerno per la sua giovanissima età, per la sua freschezza e l’attaccamento al dialetto sloveno di Lusevera, che purtroppo si sta perdendo soprattutto tra i giovani. “Scrivo - ha detto -anche perchè rimanga una testimonianza scritta della nostra lingua, perchè in un futuro non troppo lontano si sappia che nelle Valli del Torre si parlava un dialetto sloveno”. La serata è stata dunque l’occasione per mettere a confronto diverse esperienze personali, ma anche discutere sul ruolo della poesia, della poesia nelle lingue di minoranza e più in generale della cultura nella repubblica slovena indipendente ed in Friuli, all’interno della comunità slovena e di quella friulana, in particolare del gruppo che si riunisce attorno alla rivista Usmis. L’incontro che ha destato non poche curiosità reciproche si è chiuso con il piacere di essersi proseguire assieme il discorso iniziato. In scena la città di Palmanova 400 anni fa Nov vodič po Koroški Kdor rad zahaja na Koroško, ima odslej nov pripomoček, ki mu bo koristil pri spoznavanju zgodovine, sedanjosti in naravnih lepot treh dolin (Rož, Zilja in Podjuna), kjer živi slovenska narodnostna skupnost. Prav v teh dneh je namreč izšla knjiga z naslovom “Deset sprehodov med Slovenci na Koroškem”, ki sta jo napisala Niko Rupel in Franc Kukavica. Knjiga ima 136 strani in je obogatena tudi s fotografijami in zemljevidi. Nastala je z namenom, da predstavi deset približno enodnevnih poti za družinske ali šolske izlete. Na začetku vsakega “sprehoda” pa je prikazana zemljepisna značilnost, zatem se seznanjamo z zgodovino krajev in ljudi predvsem na kulturnem in šolskem področju. Uvodni “sprehod” je namenjen Celovcu, od tu pa se lahko podamo na Gosposvetsko polje do Osojskega jezera ter Djekš, potem pa vse do Majarjevega Šmohorja, Železne Kaple in prek Pliberka do Messnerjevega Doba. Kultura Da sin. Jože Štucin, Igor čer no, Neva Maver, Alessandro Montello, Guido Ferrara e Aldo Clodig 450 km percorsi in due mesi con un carro, trainato da due cavalli, attraverso Marche, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli, toccando più di 50 comuni dove sono stati presentati poco meno di 80 spettacoli ed hanno coinvolto oltre 15 mila persone. In queste cifre è riassunta l’entusiasmante ed ardita tournee della compagnia teatrale cividalese Scramasax, diretta dal regista Beppi Monai, che si è conclusa con uno spettacolo, dedicato ai benandanti, domenica sera a Palmanova. Ed è stata proprio la città stellata a sponsorizzare l’iniziativa in occasione dei 400 anni dalla sua fondazione, facendosi promotrice di un’iniziativa pubblicitaria e soprattutto culturale coraggiosa ed innovativa. Di quest’esperienza irripetibile abbiamo parlato con Antonella Bucovaz, una delle figure di punta degli Scramasax che ha vissuto l’avventura a partire dal 20 luglio scorso. “L’idea era quella di far conoscere la città di Palma-nova e la sua storia facendo rivivere negli spettacoli, attraverso i cavalieri di ventura ed i giocolieri, le streghe ed i benandanti ed altri an- cora l’atmosfera del ’600. La nostra è commedia dell’arte, quindi si lavorava su un cannovaccio scritto da Bepi Monai che poi gli attori rielaboravano. Solo lo spettacolo sui benandanti a-veva un testo preciso, scritto sempre da Monai, sulla base dello studio di Ginz-burg in cui sono stati inseriti anche dei personaggi della zona di Palmanova. Ed anche noi abbiamo cercato di calarci in quell’atmosfera, ma la cosa ha funzionato solo in parte. Intanto per gli intoppi pratici: il traffico sulla strada, i controlli di polizia e carabi- La compagnia Scramasax all’arrivo nella città di Aquileia nieri, la difficoltà di trovare un fabbro e la necessità di prenotare un maniscalco che oramai gira con il telefonino. Ma anche il nostro fisico è stato messo a dura prova: oggi abbiamo sicuramente una resistenza inferiore. Per non parlare del concetto di tempo. 11 carro trainato dai cavalli percorre quattro o cinque km. all’ora.” Come siete stati accolti? “Vedendoci sempre girare su un carro, in costume anche per fare la spesa, spesso ci hanno preso per zingari, mormoni o altro ancora. Ovunque però abbiamo incontrato persone disponibili, in molti ci hanno accolto con calore e spontaneità nelle loro case, ci hanno ospitato a cena e per la notte. E questo devo dire più spesso nelle famiglie di contadini che in eleganti maneggi.” Ripeteresti quest’ esperienza? / No. É stata molto faticosa, impegnativa e due mesi sono troppo lunghi al punto che c’è il rischio di intacca- re anche le amicizie più collaudate. Programmi per l’immediato? Nei prossimi giorni la compagnia Scramasax terrà uno spettacolo a Siena. E poi da ottobre riprenderemo i corsi di teatro sempre a Siena, a Torino ed a S. Pietro al Natisone. četrtek, 23. septembra 1993 Zastopstvo Slovencev Furlanije - Julijske krajine v evropskem parlamentu Così a Strasburgo • •• Le impressioni dei rappresentanti sloveni della provincia di Udine sulla visita “Z obiska dober vtis” Kot predstavnik Slovencev je Sel v Strasbourg tudi Izidor Predan, ki je sicer predstavljal stranko komunistične prenove. Vprašali smo ga za oceno pobude. “Bilo je vredno in potrebno iti v Strasbourg, kjer med drugim so nas drugi prehiteli, tu mislim tudi na Istrane. Evropska skupnost, kot smo ugotavljali, je bila slabo informirana o naSih problemih. Srecali smo se s parlamentarci vseh skupin, največ italijanskih, ki so vsi rWllfQ7Qli vplìl^n ’/aniDiopin -»r» so poznali. Celo sardinski poslanec, ki je bil izvoljen s slovenskimi glasovi, se je začudil, da nismo Se priznani. Rad bi povedal, da tudi mi BeneCani smo bili lepo zastopani in vsi smo lepo nastopili. Čeprav je bilo v delegaciji kar 7 komponent smo enotno nastopili in to napravilo dober vtis, vtis, da smo enotni kot skupnost. Res je bilo naporno, ker smo imeli zelo veliko srečanj, vožnja je bila utrujajoča, toda sem res zadovoljen da sem sel.” Anche una rappresentanza della provincia di Udine ha fatto parte della delegazione slovena che la scorsa settimana si é recata a Strasburgo, presso il Parlamento europeo. Gli sloveni della nostra provincia erano guidati da Giorgio Cerno. Ad alcuni di essi abbiamo chiesto un’impressione sulla visita. Firmino Marinig “Il mio giudizio sulla visita é molto positivo. Il problema delle comunità minoritarie é molto sentito da parte di tutti i gruppi politici, diversamente da quanto succede qui. A livello europeo ho trovato disponibilità a risolvere i problemi dei gruppi comunitari ed a far J o P'IOl'O particolare rilievo, secondo me, anche il fatto di aver sentito molti europarlamentari parlare in termini positivi della scuola privata bilingue di S. Pietro, che é ben conosciuta per la sua capacità didattica e pedagogica e come modello da imitare per l’insegnamento plurilingue”. Giorgio Cerno “Tutti quelli che abbiamo incontrato si sono dimostrati attenti alle nostre proble- matiche. Siamo stati invitati ad una riunione della Commissione per i diritti delle minoranze. Lì é stato ascoltato Maurizio Tremul, rappresentante degli Italiani in Istria. A quel punto il rappresentate della Lega sudtirolese nella commissione si é meravigliato, perché pensava che gli Sloveni in Italia non avessero niente per una questione di reciprocità... In generale, c’é comunque da dire che il Parlamento europeo può solo dare nozioni generali ma non intervenire sulle legislazioni dei singoli Stati. É però importante che abbia ascoltato e capito i nostri problemi”. L’Europa è più vicina alle nostre istanze dalla prima pagina La visita ai massimi rappresentanti delle istituzioni comunitarie è servita, in primo luogo, per informarli sulla situazione della comunità slovena che vive nel Friuli-Venezia Giulia. Infatti molti degli argomenti, trattati a Strasburgo, erano in modo sommario conosciuti dagli stessi rappresentanti italiani e non tutti hanno dimostrato di conoscere a fondo la realtà ed i problemi della nostra comunità. Le giuste richieste della minoranza sono state sostenute dai rappresentanti comunitari ed in primo luogo dal vicepresidente del Parlamento Europeo Roberto Berzanti nonché dal presidente dell'Intergruppo sulle lingue e culture delle minoranze Conseptio Ferrer. La delegazione slovena si è pure incontrata con i rappresentanti italiani dei gruppi presenti in Parlamento a co- minciare dai Verdi (Aglietta e Taradasch) per continuare con il gruppo socialista (Rossetti, Laroni, Lagorio, Imbeni e Duverger), a quello dei popolari (Guidolin e Dal Sas) sino ai liberali che comprendono anche Lega e Partito sardo d’azione (Gawronski, Moretti e Melis). Da parte di tutti è stata assicurata la massima disponibilità ad “intervenire” presso il governo ed il parlamento italiani, organi che sono istituzionalmente e giuridicamente preposti alla soluzione dei problemi delle comunità etnico-linguisti-che. La visita a Strasburgo è stata a carattere informativo ed in questo senso ha colto nel segno. Ora però la disponibilità, espressa dai parlamentari, dovrà farsi sentire a Roma, sperando che durante il tragitto tutto non finisca in una bolla di sapone. (R.P.) L’Europa “minore” dei giovani —iuiimiTu uu u- ixeniu. seguito dal nrcxidpntp dpi In uu u- na ventina di chilometri da Barcellona, si é svolta lo scorso fine settimana una conferenza giovanile organizzata dall’ “European Bureau for /esser used languages”, l’organismo con sede in Irlanda che si occupa delle lingue meno diffuse d’Europa. All’incontro hanno preso parte una ventina di giovani rappresentanti delle minoranze europee. Tra questi anche due sloveni che vivono in Italia ed un friulano. L’intervento di apertura, venerdì scorso, é stato fatto dal rappresentante della regione catalana Miquel tsemu, seguito dal presidente del comitato spagnolo del Bureau Aureli Argemi. Il segretario generale del Bureau, l’irlandese Donali O Riagàin - che per altro é stato presente in tutte le varie fasi della conferenza -ha poi spiegato i rapporti tra l’organismo ed il mondo giovanile. L’esperienza degli scambi tra i giovani é stata evidenziata dall’esperta Martha Méndez e da Antoni Biar-nes, rappresentante dell’Istituto catalano per la gioventù. É stato quindi discusso il progetto di un network europeo per i giovani che usano le lingue meno diffuse. La conoscenza tra i partecipanti si é affinata nella stessa giornata, quando ognuno di essi ha avuto modo di presentare la propria realtà. Il sabato é stato dedicato ai programmi futuri di collaborazione tra le varie minoranze e alla loro rappresentanza in seno al Bureau. Ha concluso la conferenza un interessante intervento di un membro catalano del parlamento europeo. Oltre al programma ufficiale, c’é stata ad ogni modo per tutti la possibilità di contattare persone che vivono in altre realtà europee, per molti aspetti simili alle proprie, per altri diversi. Na proslavi z občutkom ponosa in zadoščenja Polrlpcof lotnmn fu r» . .J _ 1_ 1 ■ . 1 -- ------- Petdesetletnico padca fa Sizma, kapitulacije Italije in vseljudske vstaje primorskega ljudstva smo obeležili z vrsto proslav in manifestacij, med katerimi izstopa tista v Novi Gorici, kjer seje zbralo dvajset tisoC ljudi. Tudi brez polemik ni šlo, saj so nekateri postavili v dvom veličino takratnih dogodkov. O tem in marsičem drugem, ki je vezano na te zgodovinske dogodke, Se posebno v Benečiji, smo se pogovarjali z Jožetom Korenom, bivšim partizanom in dolgoletnim urednikom Primorskega dnevnika. “Kako se je Benečija vključila v dogajanja izpred petdesetih let?” “Pod vplivom vala narodnoosvobodilnega gibanja na širšem področju Primorske, so se tudi v Benečiji začele spontano sestavljati prve partizanske enote, v katerih so bili domaci fantje, povratniki iz italijanske vojske in celo mlajši, nekaj pa je bilo tudi bolj izkušenih parti- zanov, ki so delovali na de snem bregu SoCe. Omeniti velja, da so med prvimi nastale šentlenartska in klodi-ška Ceta, ki je kaj kmalu pre-rastla v bataljon, nadiska Ceta, samostojni Ceti na območju Piatisca in Tipane ter v Mužcu v Terski dolini. Do zaCetka novembrske ofenzive na območju Kolovrata in Matajurja so se Cete organizirale v tri bataljone. Sicer podrobno o teh dogodkih v knjigi “Pod Matajurjem” piše beneški prvoborec Jožko Ošnjak.” “Povrnimo se za trenutek k novogoriški proslavi. S kašnimi občutki si jo spremljal?” “Z občutkom ponosa in zadoščenja, da se je primorsko ljudstvo tako množično odzvalo vabilu k udeležbi. Proslava je bila zato najboljši odgovor tistim, ki mislijo, da je prišel Cas, ko lahko našemu narodnoosvobodilnemu boju naprtijo najhujša hudodelstva, ga ponižajo in blatijo.” “V zvezi s proslavo pa so bile tudi polemike, ki so zadevale (ne)prisotnost častne čete.” “Obrambni minister Slovenije se je očitno zmotil, ko je mislil, da bo za to gesto požel ne vem kakšno in ne vem koga odobravanje. Poli-tikanstvo se mu v tem primeru ni obrestovalo, bolj verjetno je, da mu je škodilo.” Po novogoriški proslavi bo že v nedeljo, 26. septembra, svečanost v Gonarsu ob osvoboditvi slovenskih internirancev. Proslava bo imela državno obeležje s prisotnostjo uradnih predstavnikov republike Italije in Slovenije. Tretjega oktobra pa bo velika proslava v srcu bojujoče se Primorske v Cerknem, ki bo posvečena bolnici Franji, rojstvu partizanskega dnevnika, formiranju 31. divizije in Vojkove brigade ter nastanku IX. korpusa. Novembra pa bo v Trstu akademija ob 50-letnici Partizanskega dnevnika. “Jože, kako so te obletnice in same proslave povezane z Beneško Slovenijo?” “Rad bi spomnil, da je od aprila-maja leta 1943 poteklo 50 let od prvega pohoda Gregorčičeve in Gradnikove brigade v Beneško Slovenijo. Pozornost zasluži nastajanje prvih beneških cet in bataljonov septembra in oktobra istega leta. K temu pa dodajmo še, da je 7. novembra pred petdesetimi leti izšla prva številka glasila 30. divizije z naslovom Matajur, nekakšnega predhodnika današnjega Novega Matajurja, Čeravno je bil takratni Matajur predvsem vojaški list in zato ni mogel odražati dejanskega duha beneških ljudi, saj so v njem pisali ljudje iz širšega območja, ne pa BeneCani sami.” “Ti si bil med soustvarjalci takratnega Matajurja. Bi nam na kratko orisal njegovo življensko pot?” “Prva številka je nastala v briški vasici Gonjače, druga pa 8. decembra 1943 v Tolminskih Ravnah in v Čadrgu, kjer se je takrat zadrževal propagandni odsek. Prvega januarja leta 1944 je prišla na dan tretja številka, ki smo jo ustvarili na Šentviški planoti, delno v Ponikvah in delno v Praprotu, natisnjena pa v podzemni partizanski tehniki “Pore-zen”. Najpomembnejša pa je verjetno Četrta in zadnja številka, saj je nastala v samem osrčju Benečije, toCneje v zaselku Duge med Gorenjim Tarbijem in Oblico v kmečki sobi družine “Dugar”. Po tej številki je 5. junija izšla prva številka drugega “Matajurja”, ki je bil dvojezičen. Najprej je imel podnaslov “Beneški tednik - Settimanale della Carnia”, potem pa “Beneški tednik - Settimanale del Veneto Sloveno.” Pogovor zapisal Rudi Pavšič novi matajur f aronaka Četrtek, 23. septembra 1993 ) ''frtn(7/fa rave SPETER Ce vam stoji par sarcu nasi slovenski jezik, nasa slovienska kultura dajta vaš prispevek za dvojezične table. Številka raCuna je 02-408/06 pri Tržaški kreditni banki v Čedadu SAN PIETRO Se vi sta a cuore il nostro dialetto sloveno, la nostra cultura, vi invitiamo a dare ancora un contributo per le tabelle bilingui. Il numero del conto è 02-408/06 (Banca di Credito di Trieste a Cividale) Pismo iz Belgije Marsinci buohloni za vse! Čudni prevodi -Gospuod dohtor, pridite hitro, ki niuoj sin ima oginj! - Signor dottore, venite subito che mio figlio ha il fuoco! *** -Tata, Katina je u-dobila konkors du Grade, je ratala miss! - Papà, Katina ha vinto il concorso a Grado, è diventata un topo! - Tata, je parSu Be-pino sam, brez barba an brez tetè! - Papà, Beppino è arrivato da solo senza barba e senza tete! *** - Ce gres du oštarijo, recimu mojmu možu, de imam gorko bizno. - Se vai in osteria, dì a mio marito che ho la “bizna” calda! *** - Il più grande fico a Cosizza ce l’ha Antonia. - To narbui veliko Tonina! *** - Dovè Cada? - La da Rita. - Kje je Katja? - Tam par Rit! *** - Dì al nonno di venire subito a casa che gli devo sbattere le uova! - Nono, bieste hitro damu, je jala nona, de vam muore jajca stre-petat! - Dove sei stata, Teresa? - Nel bosco a matte-re le acacie nei fasci. - Kje si bila, Tare-zija? - Tam v host sem kace nabierala tu faži-ne! An Lah je prodaju CjeSpe: “Siore, cie-spis?” - Ne, ne, ga neCem! Je hitro odguorila Ma-rijanca. Našim judern je všeč iti po sviete an kor pru malo za preživiet an poseben dan Liepa nedieja za Ažlane Zbrala se jih je pru liepa skupina an parstavli so se tudi za spominsko fotografijo Je lepuo iti gledat, kako je po sviete, na kor iti proC Buoh vie ki dni (vsi ne morejo telega narest, posebno seda ki je križi), pa prezivi-et ’no nediejo v kajsnem novem prestoru je zaries lepuo, Človek ima potriebo se nomalo spreluhtat. NaSim judem je všeC iti na izlete, na gito s koriero: se ušafat vsi kupe zjutra, vsak s svojim ruksakom an notar panini, termos s kafè... Takuo je bluo an v nediejo 5. setemberja za va-snjane iz Ažle. Pruzapru ni-eso bli samuo vasnjani, bli so tudi njih parjatelji iz drugih vasi naših dolin. Ben nu, komitat iz Ažle je orga-nizu ’no lepo gito. Sli so v bližnjo Slovenijo: ustavli so se na Bledu, kjer so pregledal liep grad, ki stoji gor nad jezeram. Po kosile so Sli gledat an paražon, ki so ga nucal nacisti. Ker so bli v Sloveniji, so pokukal Se v glavno miesto, v Ljubljano. An potlè, nomalo trudni ja, pa tudi veseli, ker so preži-viel ’no posebno nediejo, so se varnil pruoti duomu. Na smiemo pozabit reC, de so poskarbiel tudi za muziko: de jim na bo po pot dug Cas jim je lepuo, ku po navadi, godu z njega rimo-niko naš Lizo. Vsak od nas da lahko ’no roko Bliža se zima an za se varvat pruoti mrazu narbu-ojs je oblieC “vuneno maj- m” tfllziiA H ’Jp nd nimqr uCijo mame. Vunene maj-ce an vunene kalcine, tiste debele. Ce niemata vic doma none al pa mame, ki jih znajo plest na ruoke an imata Zeljo jih imiet, ’na rešitev je: obarnita se v kasarno v PrieSnje, kjer že ’no lieto žive begunci, “profughi” iz Bosne. Tam so žene, ki jih znajo pru lepuo plest an bojo zaries ìTspfes?.P an, sevieda, kar vam sple-dejo, kar kuažeta dasta tudi kieki za Ion. Vesta, nie lahko Ziviet tarkaj cajta s tistim, ki dajo judje za Buog ime. Bosanske žene bojo zaries vesele zaslužit kiek z njih dielam. Vivere di carità non è piacevole per nessuno. Ne sanno qualcosa i profughi anche rifugio qui vicino a noi, presso la caserma "Vescovo” di Purgessimo. Dipendere dagli altri anche per una manciata di gettoni per telefonare "a casa" è davvero umiliante, per questo le donne ospiti della caserma saranno ben felici di guadagnare qual-cosina col loro lavoro: sono bravissime a fare maglioni, calzetti in lana. Se desiderate avere qualcosa di “fatto a mano" rivolgetevi in caserma. La “materia prima" (lana, cotone) la potete fornire voi e quel tanto che darete a lavoro ultimato, renderà queste donne davvero contente. Zadnje dni voSta je uma-ru Livio Gosgnach - Luke-ju po domaCe iz Marsina. Žalostno novico smo bli že napisal, seda njega brat Fausto, ki že puno liet živi gor v Belgiji nam je pošju ’no pismo, ki zvestuo pu-blikamo: “Za na zgubit navade, Se ankrat vas prosin, Ce mi publikata na vaš tiednik moje pismo. Zahvalin vas, ki sta publika! na Novi Matajur ar-tikul an fotografijo mojga brata Livja, ki je za venCno pustu tel sviet. SarCno zavhalin vse tiste, ki su mu paršli dajat zadnji pozdrav an mi nar-dil kondoljance. Par njih je biu kajšan an kajšna, ki smu bli ankrat parjatelji, ki jih niesan vic poznu. Zavi-edu san potlè, duo so. Naj mi na zamierju: febrarja je pasalo dvainštierdeset liet (42) liet, ki san pustu muoj rojstni Marsin, oni su bli otroc, donas so uCuovi an matera, Ci ne nonulni, an ku živjo tu druzih vaseh nie Cuda, di jih na poznan. Lepuo zahvalin marsin-ske pieuce. ki su.zlo. leDuo britufa. Za finit, posjan vsien že-nan z Gorenjega Marsina komplimente za lepe, zlu lepe rože, ki imajo po pa-juolah al po oknah. Kura-žno marsinke, sta zlu barke.” Fausto Lukejo Oženila sta se v saboto 11. setemberja La donazione degli organi? Dovrebbe essere normale... Un mese fa ci ha lasciati Giovanni Vogrig - Mohoru di Grimacco Lucia je parpejala “zeta” v Spietar Kuo so nagli tel novic! Po navadi muormo Čakat miesce, priet ku nam par-nesejo kazat fotografije o njih porokah, telekrat pa je Slo mimo samuo dva tied-na, odkar sta se oženila an jo že imamo. Za tuole se muormo zahvalit parjatelju Antonellu iz Ažle... Al sta jih zapoznala? Novica sta Lucia Zanutto iz Spietra an Sergio Zanon iz Čedada. Poročila sta se v Spietre v saboto 11. setemberja. Takuo, ki smo bli že napisal, mlada družina bo Ziviela v telim kraju. Lucii an Sergiu želmo Se ankrat puno liepih reci v njih življenju. Un mese fa, era il 25 a-gosto, Giovanni Vogrig -Muhoru ci ha lasciati per sempre. Questa è una morte che fa meditare, perchè, forse poteva essere evitata... Giovanni era nato a Grimacco superiore, ancora giovane è andato a lavorare in Svizzera da dove era ritornato 17 anni fa. Con la famiglia - la moglie Con-chita, i figli Giorgio e Dolores - viveva a Clenia. Un anno fa, era 1' 1 1 maggio, Giovanni era salito agli onori della cronaca perchè è stato il primo valligiano ad aver subito il trapianto del cuore. Grazie a quel cuore nuovo, donatogli dai familiari di un ragazzo, Giovanni aveva ripreso a vivere. E quel ragazzo che gli aveva dato questa nuova possibilità era sempre presente nei suoi pensieri. Purtroppo le possibili crisi di rigetto dopo un intervento del genere si erano presentate anche per Giovanni. Era l’aprile di questo anno. I ricoveri in ospedale si alternavano a periodi più o meno lunghi a casa, con la speranza di trovare un altro cuore sano. Giovanni e la sua famiglia ci hanno sperato fino all’ultimo. Sembrava perfino che quel cuore tanto atteso fosse arrivato, ma non e-ra così. Una speranza veniva dalla Spagna, ma quando l’elicottero stava per decollare, Giovanni è morto. Conchita ci dice: “Donare gli organi, dare la possibilità ad un altro di poter vivere, quando tu non puoi farlo più è una cosa molto bella. Tutti ci dovremmo pensare, lo dico io che ho vissuto in prima persona questa esperienza grazie alla generosità di una famiglia che, seppure distrutta dal dolore per la morte del proprio figlio, non ha esitato un attimo a dare la speranza e la gioia ad un’altra famiglia. Ma è giusto che sia così: dare la speranza ad un altro di poter vedere, di non trascorrere la vita tra una dialisi e l’altra, di sostituire il proprio cuore che non ce la fa più con uno sano... Penso davvero che nessuno dovrebbe avere dei dubbi in proposito. La donazione dei propri organi dovrebbe essere una cosa normale. Rispetto chi non la pensa come me, ma provate a pensare di poter salvare un vostro familiare con un organo nuovo e non poter vedere e-saudito questo legittimo desiderio, perchè la famiglia del possibile donatore “non se la sente”... penso che questo pensiero debba bastare, per non avere esitazioni.” Come non essere d’accordo con Conchita? Četrtek, 23. septembra 1993 Iz fotoalbuma poletja po naših vaseh lietos Lombajske čičice nas pozdravjajo Zadnji dan male šole v vrtcu z vzgojiteljico Vilmo an Antonello... Špeter: 12 veselih obrazov v 1. razredu Kot vsake leto vam tudi lietos z veseljem predstavljamo prvi razred v dvojezični Soli. Obiskuje ga letos 12 otrok in s tem je najbolj številen 1. razred v Nadi-ških dolinah. Devet uCencev je naših že starih znancev, saj so hodili tudi v dvojezični vrtec, trije pa so prvič letos prestopili prag dvojezičnega šolskega centra. Francesco, Giovanni, Gabriele, Fabrizio, Patrizia, Ornella, Aljaž, Marianna an Nicole so nam lepo znani obrazi. Sedaj pa povejmo, duo so njih novi sošolci, pruzapru sošolke, saj so vse tri CiCice. Prva je Debora Segatti, ki hodi iz Čedada, nje družina ima pa koranine v Viškuorši, v ti-panskem komunu. Druga je Anja Breznik, Slovenka iz Raven na avstrijskem Koroškem, nje družina je parsla dielat v naše kraje an takuo CeCo so vpisal v dvojezično šolo. Tretja je pa Esmeralda Rudi, ki se je rodila v Moskvi, dobro govori rusko in le napriej diela parmerjavo med ruskimi an slovenskimi besiedami. Učile jih bojo Sabina Te-doldi an Antonella Cromaz. Dielo v Suoli, takuo ki nam je poviedala ravnateljica, direktorca Živa Gruden se je dobro an lepuo zaCelo. Letošnja novost je, da so za uCence pripravili novo knjigo za zemljepis, geografijo, ki je seveda dvojezična in je delo samih učiteljev. Podobno so naredili tudi za zgodovino, ki pa ni še dokončano tako, da jo bodo naredili iz fasciklov. Ob normalnem šolskem programu, potekajo v centru še druge kulturne pobude. Tako oktobra pride v Speter Slovensko stalno gledališče s predstavo “Cesarjeva nova oblačila". ... m prvi dan šole z učiteljico slovenskega pouka Sabino S tolo fotografijo se vraCamo spet na tople an vesele poletne dneve. Bluo je tisti dan, ki gor v Lombaje so spet odparli Partenovo oštarijo, tisto oštarijo, ki je bla zaparta puno liet, seda so jo Ernesto Dre-Cinu an njega žena za veseje vsieh va-snjanu spet odparli. V vasi je biu pravi senjam tudi za otroke, sa od seda napri bojo imiel buj blizu za iti kupavat sladoled, gelato, kene?! an pru veselo so se parstavli pred fotografsko makino. Za resnico poviedat, samuo Cicice žive v teli liepi vasici, puobci žive drugod, pa imajo tle njih koranine: te parvi (na Ce-parni) je Andrea Scaunich - Cepacu iz Hrastovijega, njega nona pa je Ersilia Iurman - Bleutova iz Lombaja, ta par njim je drugi puobic, Luca Visconti. Luca živi tam v Milane, njega nono pa je Mario Margetu le iz Lombaja, ki živi gor v Franciji, ta za njim je Luisa Gus - Korantova (nje tata je Mario, mama je pa Rosanna), te narbuj velika je Alessia Rucchin - Zuanova (tata je Donato, mama pa Isabella gor z Krasa), ki darži sestrico Silvio, potlè je Marianna Rucchin -Flipacova (tata Armando, mama Paola taz Marsina), ta zadnja je Chiara - le Zuanova. Chiara an Silvia so dvuojceta, gemelle. V Lombaju pa je še drugih otruok an mladih an tuole nam daje dobro upanje za naprej. V spomin na polietne v~vasi «3 * Lombaj —* v*'-;’ •* jCjfc N . •'' * 'i Tudi noni spet v šolo? Tudi noni hodijo v šolo. Seveda, boste pomislili vi o-troci, saj nas večkrat spremljajo prav oni v šolo, kadar mama ali pa tata nima cajta. Ne, ne, motite se. Nekateri noni so se odločili, da se vpišejo v srednjo šolo. Kje se je to zgodilo? Ne daleC od nas, v Centi. Kot vsi veste je po naših vaseh nimar manj otrok, kar pomeni, de se razredi an še celuo šole zaperjajo, otroke pa združujejo v veCje razrede. Tuole je bluo v programu tudi v Centi, kamer hodijo tudi uCenci iz Barda. Za ne zapriet adnega razreda nižje srednje šole, se je vpisalo kar devet no-nu, takih, ki nieso imieli možnosti se šuolat, kadar so bili otroci. Ne vemo pa še, Ce bojo tudi oni sedeli v šolskih klopeh. Tudi v živalskem svetu imajo svojo šolo Ko gredo medvedki To je poseben dan! Mame dobro oCohajo kožuhe malih medvedkov. Medvedki morajo biti lepi na prvi šolski dan. Očetje pomagajo zložiti medvedje knjige in zvezke v torbico. Pomagati hočejo medvedkom nadeti torbe na ramena. A mali medvedki zabrundajo: “Ne, ne, saj bomo sami!” Odprejo se vrata šole, sprejme jih učiteljica medvedka. Tako velike šape ima, da lahko objame vse male medvedke. In mame medvedke imajo solzne oci in oCetje se delajo, kot da nic ni. Majda Koren ilustracija: Božo Kos (iz prve letošnje številke Galeba, ki izhaja letos se 40. leto) Domenica bella escursione di gruppo sul monte Nero Su iniziativa dell'associazione Planinska družina Benečije La nostra fotografia di gruppo è stata scattata domenica scorsa sulla vetta del Krn - Monte Nero. Volti sorridenti nonostante la fatica - peraltro non eccessiva -per la cima “conquistata”, ma soprattutto per il panorama che si offriva anche se la giornata non era del tutto serena. E stata una bella escursione, organizzata dalla Planinska družina Benečije che ha in programma per ottobre un’altra ascensione, questa volta sul Monte Nevoso (Snežnik). L’aspetto da sottolineare è che della Planinska družina Benečije fanno parte diversi bambini e ragazzini. Domenica sono saliti sul Krn Marzia Zantovino, Peter e Mirko Crisetig. Gli ultimi due hanno affrontato nell’agosto scorso, un’escursione davvero molto più impegnativa, quella sul monte Triglav - Tricorno. Due buoni alpinisti in erba sono anche Francesco e Mattia Cendou che hanno oramai al loro attivo numerose ascensioni, affrontate sempre con molta disinvoltura, tra queste anche quella sul Triglav. L’amore ed il rispetto per la montagna e la natura infatti si possono coltivare fin dalla più tenera età. Spominska slika s pohoda na Krn, ki ga je prejšnjo nedeljo, priredila Planinska družina Benečije Simone piše o njega vasi Moja vas je Preserje an je vas od srienskega komuna. Stoji na sred brega a n je azpartjena na dva kraja; med goren konac an dolen konac stoji moja hiša. Moj oče an moj stric so se rodili v gore-njin konc v stari hiši. Enkrat v moji vasi je živielo puno judi, sada smo ostali samo na šti-rantrideset, zato je puno hiš praznih an okuole njih rase velika trava. No malo hiš so postrojene an no malo so stare an odpuščene. En hliev se je podaru an strieha je padla noter tu hram. V vas so dvie korita, ki na metajo, tista v dole nji m konc, ki je zlo liepa, ima streho vederbano, ki jo je potrieba postrojiti. Poti od vasi so poglerjane s kamnom. V Preserju živjo 4 otroc; Cecilia, ki ima 11 liet an pu,jest an Rossella, ki imamo S liet, in še muoj bratrac Fabrizio, ki ima šest liep an pu. Tudi če moja vas je majhana, mi je všeč. -— Šport — I nuovi Juniores frenano l’Aquileia Buon pareggio esterno nella prima di campionato novi matajur Četrtek, 23. septembra 1993 7 AQUILEIA 2 VALNATISONE 2 Valnatisone: Stefano Predan, Luca Paussa, Fabio Le-sizza (Federico Golop), Stefano Rossi, Fabio Decorti, Andrea Lancerotto, Luca Bledig, Andrea Podrecca, Massimiliano Campanella, Luca Mottes (Matteo Toma-setig), Moreno Valentinuz-zi, Alberto Birtig. Marcatori: al 13’ Campanella, al 14’ Peressin, al 53' Moro (aut.), al 63’ Rossi (aut.). Dopo il travaso in prima squadra di David Specogna, Michele Selenscig e Federico Sturam c’era molta attesa per vedere all’opera la rinnovata formazione Juniores della Valnatisone che affrontava una squadra, l’A-quileia, che nel torneo di Cividale aveva seppellito sotto una valanga di reti i ducali ed il Palmanova. Bisogna riconoscere che nonostante le difficoltà dovute al duro carico di lavoro svolto nella preparazione, l’impegno profuso dai giocatori sanpietrini scesi in campo é stato più che lodevole. Due sono state le principali novità: Decorti e Golop, che hanno esordito con buoni risultati. Il primo ha , Andrea Lancerotto Domenica prossima inizia a Rauscedo il campionato della Valnatisone contro il Vivai. Dopo la parentesi di Coppa Italia (pareggio interno con il Pro Fagagna) la squadra allenata da Roberto Peressoni viene chiamata ad una verifica per confermare quanto di buono ha fatto fino ad oggi. L’obiettivo é quello di ottenere la salvezza, magari con qualche giornata di anticipo per non far patire i dirigenti e gli sportivi valligiani. dato sicurezza ai compagni della retroguardia, il secondo non si é emozionato più di tanto quando ha sostituito Lesizza. La Valnatisone é passata in vantaggio al 13’ con un rigore trasformato da Campanella, rigore causato dall’atterramento di Podrecca lanciato a rete. Ha destato proteste e perplessità la mancata espulsione dell’aquileiese autore del fallo. I ragazzi non hanno potuto assaporare la gioia del vantaggio: sono stati subito raggiunti dal gol di Peressin. A 5 minuti dalla fine del tempo Mottes veniva sostituito con Tomasetig. E-ra il giovane centrocampista che al 53’ conquistava la sfera involandosi sulla fascia sinistra e giunto nei pressi dell’area avversaria faceva partire un traversone che veniva deviato da Moro in rete. Più tardi mischia furibonda nell’area della Valnatisone che si concludeva con la sfortunata autorete di Rossi. La mancata concessione di un rigore per un atterramento dell’incontenibile Campanella e l’occasio-nissima con Podrecca e Tomasetig che si ostacolavano a vicenda nella fretta di concludere a rete erano gli ultimi lampi di una gara interessante e ben giocata. Paolo Caffi Ekipa Krasa z zmago v A-ligi Tokratni pregled zamejskega Sporta bomo začeli z vzpodbudno zmago deklet z-goniSkega Krasa Adrie Caravan, ki so v uvodni tekmi namiznoteniškega prvenstva A lige s 6:2 premagale ekipo Muravera s Sardinije. Ana Bersan, Monika Radovič, Biserka Simoneta in “tujka” iz Slovenije Vesna OjsterSek so odlično opravile svojo nalogo in svojemu zvestemu občinstvu pripravile prav lepo presenečenje. Če ostanemo v svetu namiznega tenisa, povejmo, da tudi moška postava Krasa je dobro začela prvenstvo B lige, saj je ekipo Ubertosa iz Calta premagala s 5:2. StandreSka Juventina bo po vsej verjetnosti odigrala vodilno vlogo v bližnjem nogometnem promocijskem prvenstvu. To lahko sklepamo predvsem zaradi serije zmag, ki so jih Standrežci zabeležili v srečanjih italijanskega pokala. V nedeljo je Juventina na gostovanju v Ločniku iztržila pomembno zmago, ki ji odpira pot v četrtino finala tega pokala. V deželnem pokalu smo na Tržaškem prisostvovali derbiju med Vesno in Primorcem. Zmagati so prvi z rezultatom 3:1. V nedeljo se bodo začela amaterska prvenstva. (R.P.) Ai mondiali poca fortuna perlaTurcutto Con le Olimpiadi del 1996 ad Atlanta (Usa) la specialità ciclistica della mountain-bike entrerà con pieno diritto tra le discipline olimpiche. L’ha deciso nel fine settimana il Ciò, proprio mentre erano in pieno svolgimento i campionati mondiali di discesa e cross-country a Metabief, in Francia. A difendere i colori azzurri nella categoria seniores femminile c’erano la veronese Paola Pezzo e la ci-vidalese Maria Paola Tur-cutto. Dopo la vittoria schiacciante ottenuta nella “Rampilonga”, c’era molta attesa di vedere all’opera Maria Paola, che aveva anche ottenuto un quarto po- sto agli Europei. Forse la fatica della settimana precedente ed il percorso reso pesante dal fango hanno penalizzato l’atleta cividalese. Per fortuna a vincere il titolo ci ha pensato la Pezzo (quarto oro italiano su cinque prove), che ha distanziato pesantemente le avversarie. Seconda al traguardo a l’20” Jeannie Longo, pluridecorata stradista francese, terza l’americana Matthes a 7’30”. Ventunesima é giunta la Turcut-to, a 33’. Nella categoria maschile juniores il torreanese Stefano Zanuttigh, alla sua prima esperienza, ha ottenuto un lusinghiero 29. posto. Al centro Maria Paola Turcutto alla partenza in una recente gara Matajur senza Vanessa ma il titolo é già in tasca Tre giornate a cavallo nelle incantevoli Valli Riuscito il trekking del Circolo ippico del Friuli orientale Domenica amara per Vanessa Iacuzzi, l’atleta della Polisportiva Monte Matajur di Savogna che per un disguido non é riuscita a raggiungere in tempo Cave del Predii, dove si svolgeva la penultima prova del Trofeo Comunità montane di corsa in montagna del Csi. La mancata partenza di Vanessa nella categoria Cadette potrebbe negarle il successo individuale nel Gran prix Gubane Vogrig. La giovane atleta ha peraltro gareggiato fuori classifica nella categoria superiore, quella della Allieve, mettendo alle proprie spalle tutte le avversarie. Nella cate- goria Giovanissimi Mattia Cen-dou si é classificato al secondo posto, mentre Patrik Podoriesza-ch ha conquistato la quarta piazza. Successo di Davide Del Gallo nella categoria Cadetti. Grazie a questa vittoria il giovane di Genia si é quasi matematicamente aggiudicato il successo individuale. Alle sue spalle é giunto Dario Gorenszach, mentre la quarta poltrona é andata al fratello Simone. Ottimi anche i risultati ottenuti dal Gsa Pulfero, con due successi individuali ottenuti da Erika Domeniš tra le Cadette e Giuseppe Puller nei Veterani. Anche per Sono stati ventisette i cavalieri del Circolo ippico del Friuli orientale che hanno partecipato recentemente al trekking a cavallo di tre giorni nelle Valli del Natisone. Partiti il venerdì da Loch di Pulfero, attraverso strade interpoderali sono giunti a Montefosca dove hanno familiarizzato con i paesani partecipando ad una festicciola. Il mattino seguente i cavalieri si sono rimessi in marcia verso la malga sovrastante dove hanno degustato i prodotti tipici locali. Hanno proseguito quindi lungo l’altura che fa da spartiacque tra la Valle del Natisone e quella del Grivò, per giungere a Masarolis, nel comune di Torreano. La domenica mattina i partecipanti hanno preso parte alla messa nel paese, quindi sono partiti verso Sanguarzo, dove nel pomeriggio si é concluso un trekking faticoso che ha però reso tutti soddisfatti. Si é deciso subito, infatti, di organizzarne un altro in tempi brevi. Anche Simone Muradore e Rinaldo Marinigh hanno partecipato al trekking I ragazzi delle categorie maschile e femminile Giovanissimi della Matajur che hanno gareggiato a Tarcetta quest’ultimo la soddisfazione della vittoria nell’individuale non dovrebbe mancare. Un secondo posto l'ha ottenuto, nella categoria Allievi, Amedeo Sturam, sempre del Gsa Pulfero. Nella classifica della prova la Polisportiva Monte Matajur é giunta settima. Domenica a Cleu-lis il Trofeo Comunità montane vivrà la sua ultima prova con l’aggiudicazione dei titoli individuali e per società. Salvo imprevisti, numerosi atleti valligiani dovrebbero salire sul podio. La Monte Matajur intanto per la seconda volta si appresta a vincere il titolo per società. Četrtek, 24. septembra 1993 SOVODNJE Pečnije - Tarčmun Še an par noviču V nediejo 5. se je oženu nje brat Romano, seda je bla na varsti pa ona, Rina, ki po prejmku je Golles. Oženila se je v saboto 18. setemberja, pred utar jo je peju Remo Vogrig-Lieščaku iz TarCmuna. Mama od Rine je na ’nin kraju vesela za telo poroko, zak hci ji na puode deleč od duoma, na drugim se pa “joče”: v par tiednu so ji “utekla” dva “otroka” an v vasici ostanejo samuo na pet. Nas veseli pa viedet, de Una an Remo ostanejo tle par nas, sa’ bojo živiel gor ta Tarčmune. Njim želmo eselo an srečno življenje. GRMEK Liesa - Barnas Purton za norice V saboto 18. okuole pud-neva v cierkvi na Liesah sta se oženila Monia Vasconi iz nase vasi an Silvano Scri-gnaro taz Barnasa. Pred hiso noviču, na Liesah kot tam v Barnase, so parjatelji nastavli purtone, par maš je Slo vse gladko, potlè... nomalo manj: parjatelji so jim jih uganjal vsake sorte, pravejo, de so Silvanu nardiI tudi an pročeS, pa na koncu je teklo vse gladko an festa je šla napri do pozne ure go par Škofe v Po-dboniescu. Monia an Silvano zapu-ste naSe doline, sa’ puodejo živet dol v Remanzah, kjer sta zazidala lepo hišo, tro-Stamo pa se jih videt pogo-stu tle tode. Njim želmo puno srečnih an veselih dni. Kuatarinca Vsako lieto, na trecjo nediejo setemberja je praznik go par svetim Martine, je Kuatarinca an za tel domači senjam, po tri tiednu daža an slave ure se je spet parkazalo sonce. Gaspuod Azeglio Roma-nin je mašavu gor pred cier-kvico svetega Martina, na varhu brega, kjer te mladi iz lieške fare so pru lepuo med maSo zapiel vic piesmi an godli tudi na kitaro. Njim naj gre zahvala od vsieh. Popudan, dol na Prievaie, je bluo tudi za luoSt kiek pod zob. Na brejarju se je moglo plesat, sa’ so pru lepuo godli Eligio Baldu dol z Barda an Beppino Sudatu taz Zverinca. Je pa za reč, de nie bluo tarkaj ljudi, kot jih je bluo lieta nazaj. Skoda, sa’ tel je biu zaries an liep domači senjam, ki je parklicu blizu puno judi iz vsieh dolin, pru takuo vse tiste, ki so iz telih kraju pa žive dol po Laškem. Drugo nediejo, 26. setemberja, nas čakajo pa v Hostnem, kjer bo senjam svetega Matija. SPETER vanni, frišan puobič, ki je parnesu puno veseja vsi družini. Posebno vesela sta mama Luciana Tomasetig iz Klenja an tata Giordano Snidaro taz Barnasa an pru v teli vasi bo Giovanni ži-veu. Puobčju želmo puno sreče an veseja v življenju. SREDNJE Barnas - Klenje Se je rodiu an puobič Zadnje dni vošta, pru za pru v pandiejak 30., se je gor v Gemoni rodiu Gio- San Giovanni Ojcet “po našim” V saboto 18. setemberja v cierkvi v Percoto sta se poročila Annalisa Duriavig an Claudio Contin, on je iz Trivignana, ona je živiela z družino v San Giovanni, pa je “nasa”: nje tata je Lucjan Kuosu iz Podsriednjega, mama je pa Marcella Rožna gor s Police. Pru lepuo se je vidlo, de parhajajo iz naših dolin, sa’ pred njih hišo v San Giovanni je biu nastavjen tisti dan liep purton, naret pru “po našim”: nardil an nastavli so ga parjatelji an zlahta od Annalise. Ceglih žive dol v Laškem se nieso pozabil na naše lepe navade! Annalisa an Claudio bojo živiel v majhani vasici, ki se kliče Merlana an je blizu San Giovanni. Njim želmo puno sreče, zdravja an veseja v življenju. Gorenj Tarbi Bieram V nediejo 12. setemberja je biu poseban dan za puobčja iz naSe vasi. Matteo Balus - Fejcju po domače se je tisti dan biermu. Ta par njim je biu še an puobič, Robert Tuomaz, ki ima tat taz Ruonca an se je rodiu po sviete. Za telo parložnost je parSu pomožni Skof Pietro Brollo an za lepuo zapiet svet maSo so parsle kanto-rije iz Cerneč an taz Oblice, ki so zapiele kupe s tisto tarbijsko. Godu je pa Davide Clodig iz Cerneč. Zaries puno judi se je zbralo za telo veselo parložnost. Kras Bieram tudi tle par nas Ku v Gorenjim Tarbju, tudi tle par nas smo imiel v nediejo 12. setemberja bieram. Biermal so se mladi, ki Se žive v dreškim an gar-miškem kamune, pru takuo tisti, ki žive dol po Laškem, pa imajo mamo an tata tle z naših vasi. Tele so njih imena: Roberto Gus an Katiusca Rucchin iz Lombaja, Ivan an Marianna Cicigoi iz Laz, Francesca an Lucia Sauli s Krasa, Alberto an Luisa Cicigoi, ki žive v Premarjaze, Stefano an Elisabetta Fele-tig, ki sta parsla iz Čedada. NEDISKE DOLINE Ošnije Živjo klaša 1926 Parsii so iz Čedada an Nediških dolin an vsi kupe veselo praznoval 67 liet življenja. Za jim skuhat dobro vi-čerjo je poskarbiela Pia, za muziko, ki ne smie par-manjkat na take veselice sta parsla pa Lizo an Gusto. PISE PET AR MATAJURAC “Boš zviedela donas an ti par te pozni maši” 2. nadaljevanje “Kaj ne hote biu kafè?" ga je vprašala dikla. “Sama ga popij!” je takuo zarju gaspuod, da se je posoda stresla v sklednjaku. “JežuS Marija, kaj vas je osa pikinla, da ste takuo razkačen!” . “Pusti par mieru ose an sarSene. Ljudje so slaviS kot novi ma ta j ur Odgovorna urednica: JOLE NAMOR Izdaja: Soc. Coop. Novi Matajur a.r.l. Čedad / Cividale Fotostavek: GRAPHART Tiska: EDIGRAF Trst/Trieste DSP] Včlanjen v USPI / Associato all'USPI Settimanale - Tednik Reg. Tribunale di Udine n. 28/92 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 35.IXX) lir Postni tekoči raCun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za Slovenijo - Žiro račun 50101 - 601 - 85845 — «ADIT» 6101X1 Ljubljana — Vodnikova, 133 —Tel. 554045 -557185 —Fax: 061/555343 Letna naročnina 700.— SLT Posamezni izvod 20.—SLT OGLASI: 1 modulo 18 mm x 1 col Komercialni L. 25.000 + IVA 19% osé an sarSen!” “Mati božja, kaj so vam napravil?” ga je spet vprašala. “BoS zviedela donas par te pozni masi!” ji je buj mernuo odguoriu a n Su čez vrata. Diklo je skarbielo. Rado-viedna je bla, kaj so nakuhali nje gospuodu, zatuo je hitro pospravla posodo, lo-žla kuhat kosilo in hitro stekla h parvi botri. Par botri so ble Se druge ženske in dikla je hitro povi-edala, da ni Se nikdar videla gospuoda famoStra takuo jeznega, da so mu muorli hudobni ljudje nekaj hudega napravit in da bo o tem guoriu par te pozni masi. Če čjeS, da ljudje nekaj hitro zvedo, je zadost, da povieS par korite, kamar hodijo žene po uodo. Zadost je, da čuje adna in tista ne gre od korita, čeglih ima natočeno posodo. Ne gre damu, čaka, de pride druga ženska, da ji hitro povie, kar vie in Se vič. Po navadi doložijo, doStuljo. Iz maSice nardjo konja. Tudi druga ženska ne gre od korita, do-kjer na pride Se kajsna po vodo. Tudi ona muora povi-edat, doluožt, doStult. Takuo se gaja par nas odkar je sviet. Takuo se je zgodilo tudi tisto nediejo, ko so ukradli brieskve gospuodu famoStru par svetim Lienarte. Ku de bi biu ton-knu tu zvon, so zviedele hitro vie žene, od vasi an bližnjih vasi, da so famoStru nieki hudega napravil an da bo o tem guoriu par te pozni maSi. Cierku ni bla Se nikdar takuo puna kot tisto nediejo. Vsi so težkuo čakali to pozno maSo an Se buj go-spuodovo pridgo. Gaspuod famoStar je za-čeu maSavat ku po navad. Po branju svetega Evangelija, je stopu na prižnico in začeu komentat svet Evangelij. Nič posebnega. Pri-dga je bla podobna od nedi-eje prejšnjega lieta. Možje so že mislili, da so jih imiele žene za norca, ko je pote-gnu iz gajufe debelo bries-kvo an jo poluožu pred se na prižnico. V cierkvi je zavladala napetost, veliko pričakovanje. “Sada, dragi kristjani, ko ste posluSali božjo besiedo an pridgo o svetem Evangeliju, bi vam rad poviedu Se nieki, kar mi posebno stoji par sarcu!” je jau gaspuod famoStar an Su napri: “Lepuo viem, da ste venčpart dobri ljudje, poSteni in da se bojte Boga, a viem tudi, da živi-rjo med vami nekateri lumpje, ki so za vse vas nevarni kot pleveu, kot junka za zdravo žito.” Ko je tuole guoriu, je ankrat gle-du po ljudeh, ankrat v debelo brieskvo pred sabo. “Ti Barabi se ne bojo ne Boga ne hudičja, Se manj pa mene, namiestnika božjega. Kar so se upal napravit tole nuoč, bo velik Spot za celo faro. Vi ste vsi videli lepe brieskve v mojem vartu - je Su napri z jokavim glasom an debele suze so mu Sle po licu - nu, naco so mi jih lumpje ukradli. Pustili so mi samuo adno, tole, ki jo videte pred mano." Vzeu jo je v ruoke an jo pokazu ljudem, da bi jo lieuS videli. “Ne mislite pa, da ne viem, kduo mi jih je ukradu, manjku za adnega viem in je imeu kuražo prit donas v cierku. Ist ga videm, uganite se proč z glavam, da mu varžem zadnjo brieskvo v glavo” je zarju famoStar, zdignu roko z brieskvijo in namieru, da jo varže. Tedaj se je na sred cierkve uzdi-gnu iz klopi mladenič in hitro uteku čez vrata. (gre naprej) — Kronaka= Informacije za vse POI,I AMBULATORIO V SPIETRE Chirurgia doh Sandrini, v cetartak od 11. do 12. ure, brez apuntapienta, pa sc muore imiet “impenjativo". GUARDIA MEDICA Za tistega, ki potrebuje miediha po-noc je na razpolago »guardia medica«, ki deluje vsako nuoc od 8. zvi-Cer dd 8. zjutra an saboto od 2. popudan db 8. zjutra od pandiejka. Za Nediske doline se lahko telefona v Spieter na številko 727282. Za Cedajski okraj v Čedad na Številko 7081, za Manzan in okolico na številko 750771. UFFICIALE SANITARIO dott. Claudio Bai! Sv. Lenart v sredo od 13.00 do 13.30, v petek od 8.30 do 9.30 Speter v pandiejak in sredo od 8.30 do 9.30, v torek od 10.00 dol 1.15, v četrtek' (samua po dogovoru), v petek od 10.00 do 11.15, v saboto od 8.30 do 10.00. Podbonesec v cetartak od 8.30 do 9.30 CONSULTORIO FAMILIARE SPETER Ass. Sociale: dr. LIZZERÒ v pandiejak, Cetartak an petak od 8.00 do 10.00 Pediatria: dr. TRINCALI v pandiejak od 8.30 do 10.30 v petak od 8.30 do 10.30 Psicologo: dr. BOLZON v pandiejak od 9.00 do 14.00 Ginecologo: dr. SCAVAZZA v torak ob 9.00 z apuntamentam, na kor pa impenjative Za apuntamente an informacije telefonai na 727282 (umih urada od 8.30 do 10.30, vsak dan, samuo sriedo an saboto ne). KADA VOZI LH ORINA Iz Čedada v Videm: ob 5.55, 6.45, 7.25, 8.10, 8.55, 10.00, 10.55, 11.50, 12.30, 13.10, 13.50, 14.30, 15.50, 16.45, 17.35, 18.15, 19.10,20.10. Iz Vidma v Čedad: ob 6.20, 7.05, 7.45, 8.30, 9.30, 10.30, 11.30, 12.10, 12.50, 13.30, 14.10, 14.50, 16.25, 17.15, 17.55, 18.40, 19.40, 22.40. NUJNE TELEFONSKE ŠTEVILKE Bolnica - Ospedale Ccdad........7081 Bolnica - Ospedale Videm........5521 Policija - Prva pomoč............113 Komisariat Čedad ....731142-731429 Karabinjerji.....................112 Uffficio del lavoro Collocamento..................731451 INPS Ccdad....................700961 URES-1NAC.....................730153 ENEL Čedad............700961 -700995 ACI..............................116 ACI Čedad.....................731987 Avtobusna postaja Rosina........................731046 Aeroporto Ronke Letališče 0481 -773224/773225 Muzej Čedad...................700700 Cedajska knjižnica............732444 Dvojezcni center Speter.......727490 K.D. Ivan Trinko..............731386 Zveza slov. izseljencev.......732231 OBČINE - COMUNI Dreka.........................721021 Grmek.........................725006 Srednje.......................724094 Sv. Lenart....................723028 Speter........................727272 Sovodnje......................714007 Podbonesec....................726017 Tavorjana.....................712028 Prapotno......................713003 Tipana........................788020 Bardo.........................787032 Rezija..................0433-53001/2 Gorska skupnost-Speter........727281 Dežurne lekarne / Farmacie di turno OD 27, SETEMBERJA DO 3. OTUBERJA Prapotno, tel.713022-Tavoijana, tel. 712181 OD 25. SETEMBERJA DÒ 1. OTUBERJA Cedati (Fontana) tel. 731163 Ob nediejah in praznikah so odparte samuo zjutra, za ostali Cas in za ponoC se more klicat samuo. Ce rieeta inni napisano »urgente«. bčIkb BANCA DI CREDITO DI TRIESTE TR2ASKA KREDITNA BANKA FILIALA ČEDAD Ul. Carlo Alberto, 17 Telef. 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