☆ ORGANO DELL’UNIONE SOCIALISTA DEI LAVORATORI Anno VII. — No. 344 Redazione e Amministrazione: CAPODISTRIA Via Santorio 26 - tei. 128 SABATO, 1 MAGGIO 1954 Prezzo 10 din 20 lire ABBONAMENTI: T.L.T. Zona Jugoslava e P..F.PJ.: annuo din. 420, semestrale din. 220, trimestrale din. 110 Spedizione in e. c. p. VIVA IL 1 MÀGGIO NELLA FESTA DEL LAVORO Le grandi opere del lavoro socialista hanno creato solide basi per lo sviluppo industriale del nostro paese. Nella foto una «hall» della «Rade Končar» di Zagabria. LE DIRETTRICI DELLA POLITICA ESTERA JUGOSLAVA INDIPENDENZA E PACE per l'uguaglianza dei popoli Il discorso del Maresciallo Tito, al suo L’alba radiosa del Primo Maggio saluta anche quest’anno i rossi vessilli che adornano a festa le nostre officine e le nostre città, testimonianza delllattaccamento dei nostri lavoratori alle gloriose tradizioni di lotta del proletariato internazionale, e manifestazione' della volontà della nostra gente di marciare compatta con i lavoratori di tutti i paesi f nchè il socialismo non trionferà nel mondo. In questo giorno è vivo nel cuore dei nostri lavoratori il ricordo delle innumerevoli battaglie combattute nel corso dei decenni, da generazioni di operai, affinché il Primo Maggio vedesse un giorno la classe operaia, e con essa il popolo tutto, libero dall’oppressione e dallo sfru>ttamen(to/ padrone del proprio destino. Per noi tale Primo Maggio giunse nove anni orsono, dopo quattro anni di lotta sovrumana, di enormi sacrifici di tutti i nostri popoli, affratellati dalla comune aspirazione alla libertà c, ad un nuovo ordinamento sociale. Ma il significato della Festa del Lavoro rimane per noi sempre lo stesso: giornata di lotta per consolidare e sviluppare ulteriormente le conquiste rivoluzionarie, giornata di solidarietà con i lavoratori di tutti i paesi. Così, come era concepita questa giornata, oliando l’internazionale socialista nel 1890, in memoria dei mart ri di Chicago, proclamò H I. Maggio festa internazionale dei lavoratori. Così, come la concepirono 1 nostri padri ed i nostri fratelli p;ù anziani, che da una sessantina d’anni, malgrado la feroce persecuzione della classe La conferenza per i problemi asiatici si è aperta ufficialmente ieri a Ginevra. I capi delle delegazioni delle grandi potenze, al loro giungere sulle rive del lago Lemano, sono stati pieni di sorrisi e di belle parole. Però nulla autorizza a sperare che ai sorrisi ed alle belle . parole corrispondano fatti di concreta buona volontà al tavolo della conferenza. Non scriviamo questo per fare del pessimismo a buon mercato ma siamo spinti a farlo dalla constatazione che a Ginevra coloro che si sono posti a guida dei due blocchi contrapposti che vorrebbero dividere il mondo in due grandi coalizioni nemiche non nati-no nè l’uno nè l’altro, dimostrato di voler tener conto del fatto elementare che i problemi asiatici sono i problemi dei popoli asiatici e non quelli delle combinazioni strategiche e politiche elaborate a Mosca o a Washington. Se a Ginevra i cosidetti «grandi» tingeranno di non rendersi conto di auesta realtà i risultati della conferenza non potranno, evidentemente, andare oltre ad un ampio scambio di vedute fra i sostenitori degli opposti blocchi, come fù per gli incontri di Berlino, e dar luogo ad un calcolo aggiornato delle forze contrapposte dal quale-con il mantenimento dello status quo — può aversi una diminuzione della tensione internazionale, come risultato dei timori comuni alle due parti, ma borghese, la celebrarono ogni anno, per reclamare i loro diritti; dal diritto alle otto ore lavorative, al diritto di voto, al diritto di assumersi la direzione della società come classe creatrice di tutti i beni materiali -o unica capace di sviluppare ulteriormente 1 mezzi di produzione e far progredire l’umanità. Neppure il fascismo, nel suo odio verso tutto ciò che era caro ai lavoratori, riuscì mai a impedire che il Primo maggio fosse ricordato. Nei nostri villaggi, al primo di maggio, non mancò mai un vessillo rosso sulla cima o di un al- bero o di una ciminiera, per testimoniare che gli ideali del socialismo non potevano essere sradicati dalla nostra gente. La partecipazione alla Lotta di Liberazione dei lavoratori della regione, ne fu la chiara conferma. non una soluzione positiva dei problemi asiatici. A Ginevra, e fuori di Ginevra, nessuno ignora la realtà dello sviluppo storico che ha dato origine ai problemi attualmente in discussione. / Realtà che da alcuni decenni è rappresentata dalla lotta anticolonialista che i popoli asiatici hanno condotto, e conducono, per la loro indipendenza e per la loro costituzione in stati nazionali liberi da ogni soggezione non solo formale dalle grandi potenze e dai grandi interessi extra asiatici. Questo vale per la lotta condotta, e vinta, ieri dai quattro-cento milioni di indiani e vale per i fermenti nazionali che squassano sia il vicino e Medio Oriente sia l'Asia sud Orientale e lo stesso Estremo Oriente nella ricerca di un assestamento politico intemazionale da parte della nuova Cina. Però sulle lotte e sui fermenti nazionali dei popoli asiatici grava l’ipoteca di grandi potenze phe nei problemi dell’Asia vedono, o vogliono vedere soltanto i lati che interessano — favorendole o danneggiandole — solo le mire della loro politica di dominio mondiale. Anche se partono da affermazioni apparentemente opposte, le linee degli opposti schieramenti imperialisti convergono nel tentativo di sfruttare a proprio vantaggio quelli che definiscono i «problemi asiatici» e noti sono in realtà che una mascheratura di tali problemi, mascheratura da sfruttare sui campi di battaglia o Dalla liberazione in poi, il Primo maggio registrò ogni anno per f,a .oliasse i^avorajtrice del »nostro Paese nuove vittorie, nell’edificazione interna e nella lotta contro la reazione internazionale, borghese e cominformista. Questo Primo maggio ci trova impegnati ancora in multiformi battaglie. In campo internazionale il nostro Paese è in prima fila fra gli stati che lottano per la pace e la collaborazione fra i popoli. Continuamente la Jugoslavia promuove iniziative per rafforzare la difesa collettiva contro ogni aggres- sione. L’annuncio della trasformazione del Patto balcanico in alleanza fatto durante la recente visita dal compagno Tito in Turchia, è una nuova prova del contributo della Jugoslavia in favore della, pace e quindi direttamente a van- atiorno ai tavoli della diplomazia. 1 movimenti di, liberazione nazionale dei popoli coloniali in Asia con le loro lotte che durano da decenni, si sono ormai imposti all’attenzione ed alla simpatia del mondo con tanta forza che nemmeno i vari imperialismi si arrischiano più a negarli in quanto^ciò equivarrebbe a negare la luce del sole. Ma gli imperialismi non" si arrendono ed in questi ultimi anni ci fanno assistere cl tentativo di sfruttare per la loro politica mondiale di potenza ciò che anno perdendo come possibilità di politica coloniale vecchio stile. Ed è così che da Mosca e da Washington, da Londra e da Parigi attorno alla conferenza di Ginevra si è organizzata una propaganda basata in apparenza sulle aspirazioni all’indipendenza ed alla libertà dei popoli del’Asia sud Orientale. Malgrado le loro posizioni antagoniste ed inconciliabili Dulles e Motov parlano di «libertà e di indi-pendenza» tanto per la Corea quanto per l’Indocina. Con la differenza che per gli uni questi due nomi si chiamano Sin Man Rhee o Rao Day e per gli altri Kim Ir Seri c Ho Chi Min e con lo stesso spirito che è quello di ridurre questi uomini, ed i loro governi a semplici pedine nel vasto gioco di una politica che ignora le aspirazioni e gli interessi dei movimenti che in Asia sono dietro agli uomini ed ai governi più o meno fantocci o piu o meno satelliti. I due blocchi contrapposti sono giunti a Ginevra parlando della necessità di far cessare le «aggressioni imperialiste» nell’Asia Sud Orientale. Però a Ginevra nessuna voce si leverà a ricordare che nell’Asia sud Orientale se vi sono i popoli aggrediti gli «aggressori» sono più di uno e sono almeno un paio. Si sepaano di Pekino o di Parigi e si schierino dietro i paraventi di Bao o di Ho, di Rhee o di Kim Ir Sen. Ed è per la mancanza di questa voce che non è lecito sperare in una reale soluzione dei problemi asiatici dei quali dovrebbe occuparsi la conferenza. La mancanza di questa voce — che però si è fatta comprendere da Nuova Dehli — e la «mascheratura» pseudo ideologica della realtà fanno si che alla vigilia di Ginevra si sia parlato della solita «soluzione» sempre a disposizione dei Hocchi contrapposti: divisione! Divisa in due tronconi la Corea si è prospettata anche la divisione dell'Indocina come modo per ottenere un armistizio. La tregua d’armi è sempre un fatto umanamente positivo in quanto fà cessare lo spargimento di sangue ma, politicamente, non è una soluzione dei problemi dei popoli in quanto nega loro l’unità e li priva dell’indipendenza imponendo loro il fardello di due governi satelliti di forze e di interessi estranei alle forze popolari ed agli interessi nazionali. E se la conferenza di Ginevra si concluderà cosi il mondo assisterà ad una tregua fra i blocchi in Asia mentre sui popoli asiatici continuerà a pesare il fardello dell’oppressione straniera. Ad ogni modo e in ogni caso la storia dell’Asia non si fermerà a Ginevra nè nei compromessi fra gli imperialismi in contrasto. taggio del movimento operaio inte-nazionale che può svilupparsi soltanto nelle condizioni di pace. Anche gli sforzi del nostro Governo per trovare un modo per iniziare rapporti di buon vicinato con lTta-lia rientrano nel quadro di questa azione a favore della pace. Nell’edificazione socialista la no-, stra classe operaia è oggi forte dei magnifici successi già conseguiti e della ricca esperienza fatta in questi nove anni. Il IV. Plenun del Comitato centrale della Lega dei comunisti ha ribadito nuovamente ciò che la teoria marxista aveva già assodato: che il nemico di classe, anche se vinto, non cessa di lottare ed ostacolare l’opera della classe operaia, ed ha richiamato i comunisti e tutto il popolo a vigilare affinchè nel nostro movimento non si annidino concezioni estranee alla classe operaia, borghesi o anarchiche, perchè lo slancio rivoluzionario nella trasformazione deilla società non venga in alcuna maniera affievolito. festeggiando il Primo maggio, i nostri lavoratori sono quanto mai ©»sciènti della necessità di proseguire il cammino intrapreso contribuendo incessantemente al rafforzamento della nostra democrazìa socialista, al perfezionamento della gestione operaia delle imprese economiche, al consolidamento dell’autogoverno neU’ambito delle nostre comuni. Questi sono gli strumenti validi sui quali poggia tutta la nostra struttura e sono garanzia di un continuo benessere della nostra classe operaia e di tutto il popolo perchè atti a sviluppare continuamente le forze produttive con la giusta destinazione dei mezzi materiali attualmente a disposizione della nostra società. La discussione sul piano sociale per l’anno in corso nei collettivi di lavoro, conferma pienamente l’alto grado di maturità della nostra classe lavoratrice che vede negli sforzi) comuni, nenia fraterna e. stretta unione di tutte le unità comunali detta Jugoslavia, la via della completa realizzazione della società socialista da noi, esempio e stimolo di lotta per la classe operaia di tutti i paesi per la vittoria degli ideali socialisti in tutto il mondo ! W II primo maggio — Festa internazionale dei lavoratori! W La classe operaia della Jugoslavia socialista con la Lega dèi Comunisti ed il compagno Tito alla testa! Cinque giorni or sono Viđali è partito per Roma per assistere alle riunioni del comitato centrale del Partito cominformista italiano. E’ la prima volta che Viđali partecipa uf-eialmente alle sedute del comitato. Sinora mai ciò era successo. Si voleva evidentemente evitare che Viđali ed il suo partito si compromettessero presso quei lavoratori triestini che non sono ancora riusciti a comprendere la politica di Vidah. E’ doveroso essere chiari: l’attuale norma politica di Viđali è di forzare i tempi perchè Trieste venga annessa al-l’Itaia (possibilmente con tutto il teritorio circostante). Dato che la massima parte dei lavoratori triestini non concorda in ciò, necessitano (secondo il ragionamento di Viđali) provvedimenti che costringano i lavoratori a piegarsi alle direttive del partito. Nell’ambito di questi provvedimenti (che razza di provvedimenti!) le organizzazioni del partito nella fase attuale hanno bordine di trascurare completamente gli interessi dei lavoratori. Esempio: la faccenda dei lavoratori dei ORDA, dove Semiili ha firmato, per ordine del partito, l’accordo in base al quale entro il 1 settembre verranno licenziati 1500 operai, dei quali più di 400 con oltre 15 anni di servizio. Viđali, dunque, assiste ufficialmente alle riunioni del comitato centrale del partito cominformista italiano. Ciò signiica che la direzione romana è giunta alla conclusione che a Trieste non occorre più attenersi alla tatica delle «doppie linee». Il motto dei lavoratori triestini dev’essere d’ora in poi: «Viva l’Italia! Però la partenza di Viđali per Roma non è stata scevra di difficoltà. Non è prima volta che si rivela come la direzione centrale di Roma dimostri le proprie simpatie per l’istriano Paolo Sema. Roma non ha simpatie per i triestini. Roma fa la politica irredentista basata sul calcolo. Chi meglio può servire di Sema, di Pirano? Eppoi Sema è in ottime relazioni col C. L. N. e persino coll’Ufficio V. della presidenza del governo di Roma. Disgraziatamente, Viđali non dispone di tutti questi titoli. Viđali sta divenendo vecchio; l’irredentismo dev’essere invece rinvigorito e rafforzato appunto attraverso i quadri giovani. Sema s’era battuto per andare a Roma al posto eli Viđali. Ma la direzione romana, che in quanto a politica è abbastanza scaltra, gli ha comunica- Consolidamentio della propria indipendenza, difesa della pace, collaborazione con fiutiti i paesi su bar si di assòluta eguaglianza e di reciproco rispetto; queste le direttrici fondamentali delia politica estera jugoslava, òhe hanno trovato piena conferma anche nel discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica, al suo ritorno dal viag-fgio nell’amica ad alleata Turchia. Dinanzi a circa 200 mila belgradesi il Presidente ha illustrato il significato dei suoi colloqui di Ankara. «Abbiamo concordemente constatato —■ ha dichiarato egli — che nè fra i nostri popoli e fra i nostri paesi, come neppure fra gli altri che desiderano la pace, v’è alcun motivo per non trasformare ih alleanza la nostra amicizia e la nastra generale collaborazione. Benché ili pericolo non sia più oggi, nella sua fase più acuta non abbamo alcun motivo per non intraprendere le misure per sventare un eventuale tentativo di ag- io attraverso Secchia che per la prima volta è più opportuno che la riunione si onori della presenza di Viđali. Si comprende Sema andrà a Roma in altre occasioni. Ma all’orizzonte si sta chiaramente delineando la figura del terzo uomo che, viceversa, è donna, ossia: Marina Bemetich, che sinora è stata l’aiutante numero uno di Viđali. Non rappresenta una novità l’affermare che essa è molto ambiziosa e capace di tutto per salire quanto più in alto possibile. Non vale la pena di accennare a certe intimità tra Viđali e la Bemetich. Merita invece rivelare che la Bemetich, non appena saputo che Viđali sta cadendo in disgrazia, s’era convinta in pieno che la prossima segretaria del partito cominformista triestino sarebbe stata lei. Povere illusioni! La Ber-netich i cattivi colpi non sa sopportarli flemmaticamente, come alle volte conviene. No. La Bemetich è Sema hanno bisticciato già diverse volte e sono ora in aperto dissidio. Interessante cosa ha detto Sema giorni fa alla Marina, i cui capelli si rizzarono dalla rabbia: «La direzione del partito a Roma non ha sim- gressione da qualsiasi parte esso provenga contro i nastri paesi». Dopo aver rivelato òhe, data la collaboraziane in atto fra i due paesi, l’alleanza è ormai più che attrlo una questione forniate, il Maresciallo Tito ha così continuato: «Noi comprendiamo i loro impegni verso il Patto Atlantico; noi comprendiamo anche certe loro difficoltà, le difficoltà che esistono nel mondo e in Europa fra gli stessi paesi del Patto Atlantico, e della comunità difensiva europea che oggi si va creando. Da parte loro essi hanno compreso anche le nostre difficoltà, i motivi per cui non passiamo aderire direttamente al Patito Atlantico. Siamo giunti però alla comune conclusione che una salda, compatta alleanza nei Balcani rappresenta un fonte contributo al consolidamento della pace nel mondo e al rafforzamento di quella comunità che si va formando per sventare ogni aggressione e per consolidare la pace. patie per te, dato che sei stata sette anni in carcere durante il fascismo, e perchè ritengono ciò fosse dovuto, non al tuo «attaccamento» alla causa dei lavoratori, ma al tuo appoggio all’idea di annettere Trieste e la regione Giulia alla Jugoslavia!» Non è invece in crisi Semillli, sebbène un mese fa abbia dovuto fare la parte del «Grande peccatore» per lo scandalo sollevato dall’accordo firmato per i lavoratori dei CEDA. Semiili ha dovuto allora proclamarsi colpevole. Viceversa lo era fino ad un certo punto. L’idea di quell’accordo era sorta ed era stata bene appoggiata, sino al giorno della firma, da Viđali e dal suo comitato centrale. Ciò è oggi comprovato. Semilli va a Mosca ad assistere alle manifestazioni del I. maggio e, quasi non bastasse, Semilli è il capo della delegazione cominformista triestina. Il «mea culpa» di Semilli era perciò un bluff, un diversivo politico di chi si è servito del C. C. dei cominformisti triestini per scagionarsi in qualche modo davanti ai lavoratori infuriati per il tradimento dei lavoratori del CRDA. M. ritorno da Ankara «Ai nostri amici, ai nostri alleati, agli uomini di stato turchi abbiamo detto con molta chiarezza che noi consideriamo pos.tivamen-te la comunità difensiva europea e ohe riteniamo essa possa ottenere una salda base reale, se le concezioni che la informano si estendono ; se non avrà un carattere prettamente militare, ma sarà dotata di un carattere interno tale da poter eliminare tutte le divergenze fra coloro che vi hanno aderito 0 la cui adesione è richiesta. Noi siamo realisti e riteniamo ohe riunire dei paesi in un organismo con problèmi reciproci insoluti e con gravi contraddizioni e che tenda a rinviare la soluzione, di questi problemi o a risolverli parzialmente, ciò non abbia possibilità di vivere e noe rappresenti uno strumento efficace nella lotta contro l’oppressione. Una comun tà difensiva europea però di vasta concezione, con l’aspirazione e la profonda volontà di risolvere queste contraddizioni interne, di eliminare tutti gli elementi puramente egoistici e di dedicarsi tutta ad un solo problema, al problema della salvaguardia della pace, avrà tutto il nastro appoggio e, se sarà necessario, vi aderiremo». Il Maresciallo Tito ha quindi lamentato che in alcuni circoli ci sia stata una reazione di sfiducia all’annuncio della prossima alleanza balcanica. «Io non so che cosa costoro — ha detto egli — si aspettavano da noi, e mi riferisco specialmente ai nostri vicini di oltre Adriatico. Prima proclamavano che noi non siamo affatto sinceri verso l’Europa e in generale verso 1 paesi occidentali e che quanto facciamo è ia puro scopo di manovra per ottenere quanto più aiuti possibili; ora, quando abbiamo agito concretamente, quando abbiamo detto che vogliamo cofegairci saldamente, che siamo disposti ad essere una forte colonna dalla pace opposta ad una aperta aggressione, affermano che ciò non è passibile senza la loro adesione e parlano addirittura di veto. Collegano il problema di Trieste con una questione che non ha alcun legame con esso e noi non possiamo non deplorar.» questi tentativi. Speravamo che avessero maggior saggezza, di statisti e non ci aspettavamo una reazione così aperta e, in un certo senso, anche ostile a questo nastro tentativo di, consolidia,re la pace in questa parte del mondo. «Noi, ad esempio, desideriamo buoni rapporti con l’Italia, desideriamo che il problema di Trieste venga definitivamente risolto, nè vediamo alcun particolare ostacolo alla sua soluzione. Abbiamo sacrificato quanto abbiamo potuto. Siamo giunti ai limiti delle nostre concessioni, e in Occidente i nostri sacrifici vengono compresi. Tuttavia si tenta ancor di scaricare su di noi la responsabilità per una mancata soluzione definit va della questione triestina. Ancor sempre Trieste è il pretesto per isolare ir qualche modo, la Jugoslavia. Tutta questa, politica tende a diminuire il prestigio della Jugoslavia. Abbiamo già avuto dei tentativi di ifitìlamento del nostro Paiese. Questa volta è dia un’altra narte che si tenta desolarci col falsare le nostre asoirazoni, le nostre oneste intenzioni. Ma abb amo infranto i precedenti tentativi, e infrangeremo anche questi. Tutto il mondo sa — ha concluso il Presidente — che siamo un popolo amante della pace, che desideriamo vivefe in pace con tutti i paesi che intendono eollaborare con noi su un piede di completa parità di diritti». B. IL PRIMO MAGGI01845 A TRIESTE i reparti gloriosi della IV. Armata © del IX. Korpus hanno spezzato le ultime resistenze nemiche Le mani dell’operaio for giano la nuova società SI DECIDE SUL LEMANO IL DESTINO DELL’ASIA? La Redazione de “LA NOSTRA LOTTA„ Si felicita con i propri lettori in occasione della festa internazionale del lavoro, auspicando sempre maggiori successi nsll*edificazione del socialismo. Vile tradimento a Trieste I GIGANTESCHI PASSI DELL'INDUSTRIA NEL BUIESE E NEL CAPODISTRIANO Uno sguardo retrospettivo alila nostra economia in generale, ci rivela come il progresso più significativo sia stato raggiunto nel campo della produzione industriale. Dati -riguardanti la produzione prebellica li possediamo solo per quanto rigiuairda il distretto di Bu e, dove la situazione del 1938 ci presenta resistenza di un solo stabilimento industriale, occupante un massimo di 280 operai stagionali, dediti alla conservazione e alla salatura del pesce, mentre la produzione di tele stabilimento non risulta dai dati statistici. A questa attiv'tà continuativa bisogna aggiungere anche la produzione della hauxltg e le cave di pietra che però avevano un’attività saltuaria. Nulla era la produzione industriale, avente per scopo l’incremento e la lavorazione 'della ricca produzione agricola del distretto di Buie, che oggi costituisce l’oggetto delle massime cure da parte delle autorità popolari. La produzione del pesce conservato che nel 1948 ammontava a 198 tonnellate, ha (raggiunto nel 1953 una produzione di 236 tonnellate. La produzione del pesce salato è salita dalle 53 tonnellate del 1948 alle 122 del 1953. A questa produzione è stata abbinata quella della lavorazione IN DISCUSSIONE” IL BILANCIO COMUNALE DI BUIE Il Comitato Popolare del comune di Buie si presenterà in questi giorni dinanzi ai propri elettori con lo schema del piano sociale e del bilancio, affinchè gli stessi possano discuterlo e decidere in merito. Tali schemi prevedono le entrate complessive del comune in 25 milioni di dinari, dei quali 16 milioni e 726 mila saranno spesi per l’amministrazione comunale, mentre il rimanente verrà impiegato in opere di carattere pubblico. Lo schema prevede in linea di massima i seguenti lavori: 1 elettrificazione dei villaggi di Carsette e M. Cucco; la sistemazione di un parco sul terreno abbandonato accanto alla sede della Sezione affari interni di Buie; l’inizio della costruzione di un cimitero a Castel Venere; la sistemazione di una sede per le riunioni a Lozari e Baredine; la riparazione dell’asfaltatura stradale a Buie; la continuazione dei lavori di canalizzazione della cita-dina; la costruzione di una cisterna a Lozari e del forno a Buie; l’adattamento del campo sportivo con la costruzione di un annesso spogliatoio. dei prodotti agricoli che ha avuto inizio lo scorso anno, raggiungendo in pochi mesi 103 tonnellate di polpe di frutta, 5 tonnellate di conserve di verdura e 225 tonnellate di concentrati ed altri prodotti La produzione dei laterizi, che nel 1951 ammontava a 163 mila pezzi, nel 1952 era salita a 500 mila a 608 mila. Sempre nel campo dell’industria edile, un notevole progresso è stato raggiunto nella produzione della pietra da costruzione. Nel 1951 la produzione dei blooohi di pietra ammontava a 8 metri cubi, per salire nel 1953 a 148 metri cubi, mentre la produzione dalle lastre e dei marmi, inesistente nel 1951, saliva lo scarso anno a 5430 metri-quadrati. La calce da 13 tonnellate prodotte nel‘51, è salita a 565 tonnellate nel 1953. La produzione della bauxite si mantiene 'stazionaria sulle 15 mila tonnellate salvo il 1952 quando la stessa ha raggiunto le 36 mila tonnellate. Il maglificio, che ha iniziato la propria produzione a ritmo ridotto appena nella seconda metà dello scorso anno, ha -avuto una produzione complessiva di 2 tonnellate, raggiungendo il pieno ritmo della sua produzione solo quest’anno. L’industria grafica, inesistente, come tante altre, nel periodo prebellico, ha aumentato il valore della produzione da 2 mileni 741 mila dinari nei 1951 a 9 milioni 661 mila nel 1953, grazie a un notevole allargamento dei propri impianti. Resta infine da sottolineare la produzione industriale dei vini naturali, che. nell’ultimo anno, ha avuto invece una riduzione, scendendo a 9.182 ettolitri, dai 15 mUa del 1952 e dai 13 mila nel 1951. L’aumento della produzione registra anche la produzione dei mobili e della falegnameria edile. In sostanza Uindustria del distretto di Buie offre oggi lavoro a più di mille persone. Nel distretto di Capodistria, oltre a un notevole potenziamento delle industrie esistenti nel periodo prebellico, fatta eccezione per l’industria conserviera che si trova -ancora ali -disotto desi limiti massimi raggiunti in quell’epoca, sono stati1 creati anche nuovi rar mi della produzione industriale e precisamente: il ramo della metalmeccanica. con la costituzione della «Mekanatecnica» a Isola e della «Lama» a Dekani; dell’industria grafica, che prima era solo su basi artigiane, e dell’industria dei mobili che ha travato nella «Stil» il suo rappresentante. Partendo dalla produzione postbellica, fi massimo aumento è stato raggiunto idàll’estrazione del carbone che da 1050 tonnellate dello scorso anno, raggiunge oggi una produzione pari a 13 mila tonnellate annue, mentre tutti gli altri rami registrano medie superiori del 40 per cento circa rispetto a quelle registrate nel 1951. Sono questi sono alcuni aridi dati su quanto è stato fatto in pochi anni nel campo industriale, usualmente però sono m-Olto eloquenti. Tale potenziamento è ai suoi primi pa-ssi, molllto ancora sarà fatto nel futtuiro. AL FÈSTIVÀL GIOVANILE SLOVENO-CROATO MILLE CORISTI DINANZt LA LOGGIA y ć": . - - K'*?«,/, 'ili" La miniera di Sicciole sarà uno dei fattori più importanti della nostra economìa / PROGRAMMI DEL I. MAGGIO 30 APRILE: Nel pomeriggio celebrazioni nei collettivi. are 19.30 — Falò in città e nei dintorni, ore 20 — Celebraz oni solenni al Teatro del popolo di C-apodi-stria nelle località dei dintorni. A Bertoki, rappresentazione culturale. Seguano balli. 1. MAGGIO: are 9.30 — Comizio popolare in TURNO DOMENICALE DEI MEDICI A partire dal 1. maggio 1954 viene istituito dalla Casa distrettuale di salute a Capodistria il regolare servizio festivo di turno per tutto il distretto. Il turno di servizio medico domenicale ha inizio alle ore 15 di ogni sabato e dura fino alle ore 7 di lunedi nell’Ambulatorio medico centrale di Capodistria. Il numero 76 di telefono serve tanto di giorno che di notte per le chiamate a domicilio fuori città. Quando gli uffici postali sono chiusi, rivolgetevi a mezzo telefono dalle stazioni della Difesa popolare. Avvertiamo che questo servizio medico di turno serve soltanto per casi urgenti di assistenza sanitaria. Le chiamate a domicilio possono venir fatte solamente per quei casi ove l’ammalato non può venir trasportato all'Ambulatorio, oppure quando l’ammalato o infortunato trovasi in condizioni tali da non poter presentarsi da solo all’ambulatorio. Con l’istituzione di questo servizio, si avrà la possibilità di assistenza sanitaria senza dover andare in cerca del medico, oppure dover ricorrere, per il pronto soccorso o visita medica, ai vari ospedali. SORGONO LE NUOVE ABITAZIONI PIENE DI LUCE, ARIA E SOLE Un’attlrità sistematica, tesa ad aLteriare nell» nostra zona la crisi degli alloggi, ha inaiato appena mdUlamio 1952^ però il bilbncio biennale in quesito campo, non-atants il brave periodo di attività, •i piresemta oltre modo favorevole o, comunque, di gran lunga superiore a quanto è stato fatto per un periodo molto più lungo, antecedentemente alla «econda guerra mondiale. , Allora la oostruzian© degli alloggi erra limitata esclusivamente al-l’inSsatlva private e alile possibilità finansiarie del singoli, le quali, data la crisi generale in cui versava l’economia della sona, erano tuffai tro che floride e di comseguensa nemmeno lìattività ed le era atta a risolvere quei gravosi -problemi rappresentati dalle abitaaioni, meno che igieniche, delle cittadine cost ere e di Buie. La parte più sana • igienica di Isola era in gTan parte sorta ad opera della cooperativa soei-alista, costituita ancora ai tempi dell’Austria. II bilancio dell’oc-cuipazione italiana, almeno per quante riguarda il concorso statale e degli enti e associazioni economiche, presenta in questo campo uno zero quasi assoluto. Il potere pcpolare ha quindi ereditate una situazione molto grave che, con lo sviluppo delle industrie, andava man mano sempre più acutizzandosi, data la necessità di trasferire nella nostra zona tecnici e personale esperto, localmente mancanti, particolarmente nel distretto di Buie. Tale stato di fatto era aggravato anche dalle devastazioni dei tedeschi, operate sia nelle cittadine costiere che nei villaggi. Il primo problema ad essere affrontato dalle autorità popolari è state quello dei villaggi distrutti ed oggi la ricostruzione delie case ai contadini danneggiati si può com si'derare virtulmente conclusa. Non riteniamo doveroso fornire dati statistici al riguardo poiché da noi già ampiamente trattati. Più complesso si presentava il problema nelle cittadine -danneggiate dalle esplosioni poiché qui non si trattava solo di ricostruire, ma l’opera ricostruttiva doveva essere indispensabilmente ©allegata alia soluzione della situazione urbanistica che, come sappiamo, è quella risalente ancora ai tempi feudali, quando l’aria, la luce e il sole erano elementi trascurati nell’indiriz-ao deiU’ediiliaia urbana. Oltre alla complessità del problema, la sua soluzione è stata affrontata in ritardo anche a causa delia necessità di concentrar« tutti i menai disponibili sui villaggi per motivi di ordine sociale e morale ohe »1 possono compendiare nella necessità di dare una casa a coloro ohe avevano sacrificato i propri averi nella -Lotta Spopolare di -Liberazione. Tuttavia il problema venne affrontato, riparando il riparabile ed iniziando la costruzione degli alloggi secondo le esigenze e i dettami della moderna edili-aia. Nel distretto di Oapadistria vennero costruiti, entro lo scorso anno, degli edifici per un nume* ro complessivo di 90 quartieri di cui 5 a Capodistria, 24 a Seme-delia, 24 a Isola, 5 a Pirano, 20 a Sicciole e 12 ad Ancarano. Tali cifre non contemplano le iniziative dei singoli privati, ohe pure hanno costruito o allargato le proprie case senza che di ciò fosse stata tenuta La necessaria evidenza. Nel distretto di Buie l’aittività edilizia, tesa alla costruzione delle abitazioni, s’inizia con un ritardo ancor maggiore, ma, in compenso, essa è molto più intensa. I primi 420 metri quadrati' di superficie abitabile vengono -terminati nel 1952, anno in cui il potere popolare stanzia rilevanti importi per iniziare la costruzione di quartieri. In seguite, nei 1953, viene portata a termine la costruzione di 35 quartieri (di cui tre privati) a Umago, con 82 stanze e 3254 metri quadrati di superficie, di 22 quartier: a Buie, con 58 stanze e 2200 metri quadrati di superficie. Nello stesso tempo singoli agricoltori o cittadini hanno costruito o rialzato di uno o più piani 25 case. Complessivamente quindi 82 famiglie hanno ricevuto un’abitazione. L’iaittìvità edile in questo campo è -tuffaitro ohe conclusa. Attualmente sono in corso i lavori per la costruzione di 28 quartieri a Capoti stria, 16 a Isola, 8 a Dekani, 10 a Semedella e 20 a Sicciole, cioè entro l’anno nel distretto di Car podistria dovrebbero essere costruiti complessivamente 88 quartieri. iN-el distretto di Buie l’attività, per ora, viene concentrata esclusivamente su Umago diove stanno per concludersi i lavori sul blocco di caseggiati comprendenti 32 quartieri, mentre è stata iniziata la costruzione di un altro stabile di 6 quart’eri. In un prossimo futuro verrà iniziata la costruzione di un grande edificio nei pressi della Casa della salute. Come si vede, il bilancio iniziale è senz’altro positivo. Altre opere Seguiranno per cancellare anche in questo campo la triste eredità del passato. In occasione del I. Maggio Festa del Lavoro i più sentiti auguri porge ai propri lettori «LA NOSTRA LOTTA» piama Tito a Capod-i-str a. Seguirà un -concerto bandistico -dei complessi riuniti di Cesari. Pobaghi e Bertoki, ore 11 — Corsa motociclistica di -regiolarità Capodistria—Cesari —Pobegi—Bivio Risano—Anka-rano— Bartoki—Capodistria. Incontro -n-augurale di calcio del Torneo dei, pionieri allo stadio «I. Maggio». Tomeo volante -di pallavolo, ore 15 Gare sportive, ore 20 Rappresentazione dei Teatro Nazionale Sloveno di Trieste al Teatro -del popolo di Ca-podistria. 2 MAGGIO: ore 15 — Incontro di calcio, are 18 — Tombola popolare in piazza Tito a Capodistria. Nel corso delia giornata si susseguiranno gite per Socerb dove avrà luogo -una .grande festa popolare che si protrarrà fino a -tarda sera. PIRANO — PORTOROSE — S. LUCIA 30 APRILE: Nel pomeriggio celebrazioni nei collettivi di lavoro, ore 19 — Gara podistica «Giro di Piramoi». ore 19.30 — Fuochi d’artificio e falò ore 20 — Celebrazioni solenni a Pirano, Portorose e . S. Lucia Seguiranno balli. 1. MAGGIO: ore 9.30 — Raduno dei manifestanti presso la Capitaneria del porto. ore 10 — Comizio popolare nella piazza I. Maggio. ore 11 — Torneo scacchistico alla Casa sindacale di Pirano. ore 16 — Grande festa popolare con ballo, tombola, ecc. all «Vesna» di Portorose fino alle 4 del mattino. 2 MAGGIO: ore 10 — Saggio ginnico in piazza Tartini. Sport sul mare e torneo di tennis da tavolo. ore 15 — Incontri di calcio e pallavolo, esibizione dei cavallerizzi deUA.P.J. -al campo sportivo di S. Lucia. ore 20 — Balli popolari fino -a tarda sera. BUIE 30 APRILE: Ore 20 — Celebraz Ioni a Buie, Ca-stelvènere, Krašica e Gambozzi. Precedentemente fuochi d’artificio e falò sulle alture. 1. .MAGGIO: ore 6 — Giochi e gare sportive, ore 9 — Gare di bocce e pallavolo, ore 9.30 — Gare di tiro a segno, ore 10 — Partenza della parata motociclistica Buie — Gr.-signa-na — Mondano — Kastei — Salvare — Umago — Cittenova — Verteneglio — Buie, ore 14 — Gare di pallamano, ore 14.30 — Gare di atletica leggera. ore 15.30 — Arrivo deila parata motociclistica, ore 16 — Tiro alila fune, ore 17 — Albero della cuccagna, ore 18 — Giochi popolari, ore 19. — Ballo popolare e festa all’aperto. 2 MAGGIO; Nel pomeriggio incontro amichevole di calcio Buie — Avjatičar e gite sindacali. UMAGO 30 APRILE: Ore 8 — Accademia solenne con programma artistico. 1 MAGGIO: Ore 9 — 'Sulla riva si svolgeranno le gare dd tiro al piattello, ore 10 — Programma di atletica leggera, svolto dalle scuole ot- Una casa d’abitazione costruita dai cooperatori di Dalla Volgono alla fine i preparativi per il congresso degli economisti jugoslavi che si terrà a Portorose dal 13 al 15 maggio. Gli istituti di economia e le varie università hanno già elaborato le relazioni che verranno discusse al congresso. All’ordine del giorno del congresso stesso figureranno i seguenti -temi: Analisi critica dell’organizzazione delle imprese jugoslave; situazione sul mercato economioo-finan-ziario; problema degli alloggi in Jugoslavia e «Problemi economici dèlia comune». Il comitato coordinatore del congresso ha già inviato le relazioni ai vari delegati. Oltre ai più noti economisti della Jugoslavia, parteciperanno al congresso circa 350 delegati, eletti nelle vari© imprese, comitati popolari e associazioni degli economisti. II comitato coordinatore ha invitato pùre alcuni economisti triestini a partecipare al congresso. Anche il distretto di Capodistria si prepara ad accogliere degnamente gli economisti -della Jugoslavia. I rappresentanti del Potere Popolare e delle organizzazioni di massa offriranno la sera del 12 maggio, nel Castello -di S. Servolo un ricevimento in onore dei delegati. L’apertura -del congresso avverrà in forma solenne la mattina del 13 maggio nel Teatro Tartini di Pi- termali -di Umago. ore 11 —• Programma idi atletica leggera, -eseguito -dal Circolo Sportivo «Istra» — Giro ciclistico di Umago — Incontri di bocce e di tennis da tavolo. Nella rada del porto si svolgeranno le gare con le barche di ogni tipo. ore 14 — Gare di tiro alla fune e pallavolo. Incontro calcistica, -tra i celibi e gli sposati. A chiusura delle manifestazioni, albero della cuccagna. 2 MAGGIO: Gitta collettiva a Pola. * i L’ASSEMBLEA A CAPODISTRIA Giovedì 29 aprile si svolgerà a Capodistria la IV. seduta -delia Camera dei produttori e la VII. seduta della Camera distrettuale. All’ordine del giorno figurano le proposte del piano sociale e del bilancio preventivo del C.P.D. per l’anno 1954 e varie. Dopo le sedute separaté delle due Camere, si terrà la seduta comune con il -seguente ardine del giorno: 1. Nuovi decreti e decisioni, a) decisione sulla modifica del nome del paese di S# Pietro. b) integrazione della decisione sulla costituzione dell’im-preisa «Elte»». In questi giorni i preparativi per la grande manifestazione di. fra-tellanza e imita, che si svolgerà nel distretti di Buie e Capodistria nel mese di' giugno, hanno assunto un ritmo intenso. L’apertura solenne, alla quale presenzieranno i massimi dirigenti del nostro Paese, avverrà a Umago il 13 giugno. Per l’ocoasione s’esibiranno dieci gruppi culturalnartiStiCi e cioè 3 della RP 'di Croazia. 2 della RP di Slovenia, 4 del distretto di Buie e 1 del distretto di Capodistria. Si sa di preciso ohe alll’apertura i gruppi rappresentanti delia Slovenia, saranno il coro di fisarmoniche «Kajuh» di Lubiana e il coro magistrale di Tolmino. Inoltre l’apertura sarà caratterizzata da una serie di manifestazioni sportive, tra le quali la più importante sarà la corsa ciclistica .cui parteciperanno i migliori atleti della Slovenia e Croazia e l’incontro di calcio fra 1-a rappresentativa di Zagabria e quella Istriana. La tecnica popolare sta preparando una mostra dei lavori eseguiti dai fotoamatori e dagli aeromodellisti. Durante Ha settimana saranno ospiti dei vari centri del Capodistrano e del Buiese numerosi gruppi artistici di Maribor, Lubiana, Zagabria, Silsak, Spalato, Fiume, Celje. Kranj e altre città. Hanno preamnunciato, la toro partecipaz tone: il gruppo filodrammatico della «Kajuh» di Lubiana, il conservato-rio lubianese di musica che figurerà con il proprio coro femminile: i cegliani verranno con il proprio gruppo folkloristìco, con i solisti e con il complesso bandistico ; un analogo programma viene preannuncialto anche da Kranj. Da Maribor giungerà l’orchestra giovanile di Sevnica, l’orchestra degli apprendisti «Joco Zagamifc», un gruppo di nove olimpionici della ginnastica, un quintetto di strumenti a pletro e il coro. La chiusura avverrà a Capodistria il 20 giugno e sarà collegata con una serie di maniifer.iaziomi. In piazza della Repubblica ex Loggia a CapodiStira un coro di 1000 persone si esibirà n alcune canzoni. I migliori programmi di chiusura li prepara 1-a tecnica popolare con le regate veliche, le corse motociclistiche e con una nov ità assoluta par la nostra popo-ilàzione, cioè il comizio laereo con lanci di modelli, volo a vela, acrobazie aeree e lancio di paracadutisti. Ospiti alle manifestazioni saranno i giovani della Carinzia, di Trieste e del -Goriziano che parteciperanno anche alle manifestazioni culturali. Come si vede, il lavoro che sta dmanzi alila nostra gioventù si presenta immenso. ESPERTI DELL’ O.N.U. NELLA NOSTRA ZONA Hanno soggiornato per due giorni nella nostra zena i signori Karl van Beile e Lars Esharrk, esperti del comitato per gli -aiuti tecnici deU’ONU; Gli esperti, che stanno esaminando alcune questioni, inerenti il turismo in Jugoslavia, hanno partecipato a Portorose ad una conferenza -con i rappresentanti delle nostre organizzazioni turistiche. ♦ In una relazione sullo sviluppo e le prospettive del turismo sulla costa istriana, i due esperti hanno dichiarato che nella nostra zona questa attività ha tutte le possibilità di un rap do sviluppo e che le condizioni climatiche e balneari della nostra zona sono ottime. Hanno espresso anche la propria ammirazione per Ha sistemazione degli alberghi e per i piani dello sviluppo futuro del nostro turismo. I due esperti deil’GNU esporranno le proprie impressioni sulle condizioni turistiche nel distretto di Oa-podistria in una relazione sulle condizioni e le necessità del turismo jugoslavo, relazione che stanno elaborando per Conto del comitato dell’ONU per gli aiuti tecnici. SEMPRE PIÙ’ PERFETTO IL TRAFFICO NELLA ZONA IL CONGRESSO NAZIONALE DEGLI ECONOMISTI DELLA 8. P. F. J. VOLGONO AL TERMINE I PREPARATIVI rano. Il Comitato coordinatore di Capodistria organizzerà per i partecipanti brevi gite. A VERTENEGLIO ASSEMBLEA COOPERATIVISTICA Presente il 95 per cento dei soci, si è svolta la scorsa settimana a Verteneglio l’assemblea annuale dei-cooperativa di tipo generale della località. Significativo il fatto che l’assemblea si è svolta nel nuovo stabile, costruito dalla cooperativa stessa che, a tale scopo, aveva stanziato circa 3 milioni di dinari. I cooperatori hanno ascoltato la relazione ed il bilancio presentato dal comitato amministrativo uscente ed hanno deciso che un milione di dinari, rappresentante una parte degli utili, sia devoluto per gli investimenti. Accanto a questo importo, essi hanno autorizzato il nuovo comitato a prelevare un credito a lunga scadenza, per l’acquisto di una trebbiatrice e di un piccolo trattore per l’aratura fra le viti ed altri macchinari che verranno ad aggiungersi al parco macchine esi-st nte e che indirizza l’attività cooperativistica sempre più verso la produzione agricola. Si è spesso parlato del traffico nella nastra zona, e tutte le volte in occasione dell’inaugurazione di una nuova linea o dell’acquisto di nuovi mezzi di trasporto. Quindi tutti sanno, grosso modo, che i nostri trasporti sano aumentati per numero e capacità in modo straordinario nel giro di alcuni anni; si sa ancora che mezzi modernissimi hanno via via sostituito le vecchie «carrette», che ora si viaggia comodamente. Siamo tuttavia certi che i nostri lettori sono ben lungi dal sapere con esattezza la misura -di questo progresso. Vorranno scusarci l’elencazione di cifre che nel corso -di quest’articolo saremo costretti a fare: ancora una volita le cifre sono più eloquenti di qualunque discorso. Nel distretto idi Buie si avevano nel 1938 i seguenti mezzi di trasporto: camions 9, autobus 4, e tutti 4 di aziende triestine, automobili e altri mezzi motorizzati 38. Nel 1953 -la situazione era invece questa: camions 38, autobus 10, altri mezzi motorizzati 44. Com’è ’facile vedere, il confronto dimostra che in questo settore sono state fatte grandi cose. L’imponente traffico raggiunto da quel distretto sarà ancora più evidente se consideriamo che nel mese di settembre 1953, ad esempio, il settore -dei trasporti pubblici, e -solo pubblici, ha registrato : trasporto merci: Km. 24526 di percorrenza e 1857 tonnellàte di merci. passeggeri: Km. 40161 di percorrenza e 39.392 passieggeri. Qui è da notare che la gran parte dei veicoli indicati per l’anno 1938 in numero di 38, targati TS, si sono trasferiti a Trieste. Quindi i 44 mezzi motorizzati che troviamo nel 1953 sono nuovi nella quasi totalità. Per quanto riguarda il distretto di Capodistria sarà utile fare uno specchietto. Camions rimarchi portata tomi. Autobus posti - Anche in questo distretto, dun-. que. abbiamo assistito a un grande aumento dei mezzi idi trasporto. Infatti, solo per quanto riguarda gli autobus, nel 1953 c’è stato nei confronti 'dell-anno precedente un aumento del 100%. Singolare è però il fatto ohe al-l’aumeìito dei mezzi di trasporto non abbia corrisposto un adeguato aumento di meirci e passeggeri, Mentre nel 1950 furano trasportati 858,000 passeggeri e (1951)’ 187.000 tonn. di merci, nel 1953 si registravano 798.000 passeggeri e 140.000 tonn. '- ......... I vantaggi delle colture umide - Fantastiche prospettive SPi 'wmm le quali imponenti per mole Livio, stabilitisi a Lubiana, ed ecpreasiione artistica. Fra hanno continuato, la loro fe- quesfce, accenneremo anche ai mcsaìci della Casa di riposo del Governo federale a ■Bled. Sono mosaici per pareti. Su una suiperf,eie di venti metri quadrati, canta La superba policromia di una cinquantina di figure che rappresentano scene del lavoro umano nelle sue diverse manifestazioni, con eonda opera.indipenidenti. Il periodo di alcuni mesi è troppo brave perchè si possa parlare di nuovi mosaici. Alfio dice tuttavia che attraversa un periodo di intense fatiche. E accenna al 'lavoro in mosaico, compiuto al Museo della Lotta popolare di liberazione a Lubiana. Recentemente, gli è stato offer- É ■ ■ • 11111 IH ■H SBI Eric Ravilious: Vento (acquarello) E’ ormai da parecchi anni sperimentale del metodo idro- poco più di mezzo metro, ven-che nel campo della botanica ponico, esso presenta un’inte- gono riempiti con della ghiaia sta sviluppandosi un nuovo resse più che mai attuale granitica ridotta a pezzetti sistema di cultura, definito qualora si consideri che nel molto piccoli, misti a sabbia come «agricoltura artificiale», mondo i prodotti agricoli su- lavata. In questa ghiaia ven-E’ questo un metodo che per- biscono lenti, ma continui re- gono poste le sementi, o le mette di far crescere piante gressi. Ciò si deve, probabil- piantine preventivamente al-da frutto senza servirsi di ter- mente, allo sfruttamento trop- levate in vivaio. Dopo que-ra (humus) e, di conseguenza, po forte delle sostanze conte- sta specie di semina, gli in-senza dover ricorrere a tutti nute nell’elemento terra, che terspazi della ghiaia vengono i tradizionali mezzi di colti- nemmeno le sapienti concima- colmati con acqua, contenente vazione sino a oggi usati. zioni riescono a sostituire to- in generale dei sali nutritivi Al suo apparire questo si- talmente. 1 botanici hanno in soluzione. Pare un assurdo, sterna — detto idroponico — perciò pensato di ricorrere a eppure in questi serbatoi mol-è stato accolto dal più vivo metodi che permettessero di te specie di piante hanno già scetticismo, e da parecchie trascurare questo elemento prosperato, ancor più efficace-parti si gridava all’impossibile, base. Dopo molti esperimen- niente che nella stessa terra, se non addirittura al pazzesco, ti, si giunse ad una soluzione I vantaggi che questo siste-Quando però furono consta- molto promettente. ma offre balzano immediata- tati i risultati, ottenuti dai In che consiste questo siste- mente agli occhi. In primo primi pionieri di questa tecni- ma? Niente di più semplice luogo questi serbatoi possono ca, lo scetticismo iniziale co- e lineare, un metodo che, nei venir posti in qualsiasi luogo, minciò a svanire per lasciar conf ronti dell’agricoltura tra- anche nelle stesse città, per posto ad una leggera, ma pro- dizionale, oresenta dei van- esempio sopra i tetti delle ca-gressiva fiducia. taggi enormi. Grandi e capaci se. Essi vengono racchiusi in A parte il lato puramente serbatoi metallici, profondi ampie verande e non sono _______________________________________________________________________ quindi soggetti alle intempe- vasi rivestiti in mosaico (mo- sif arcadica. Si osservano poi -una tendenza costante ver- ta ed ha iniziato la prepa-so il simbolismo naturalisti- razione di un mosa'co artico di ispirazione, diciamo co- stioo ohe decorerà diegma- rivi di paesaggi alpini in bianco e nero) con decorazioni policrome. 'Se chiedete dell’autore di queste opere d’arte, nessuno sa farvi un nome, ma vi diranno semplicemente che è il frutto idei Lavoro collettivo £' morto il padre Auguste Ferret, uno del più grandi uomini di questo scorcio di secolo, no--to per aver dato alla moderna architettura un carattere marcatamente francese, è morto recente-mente in Francia. Lo scomparso aveva iniziato la sua attività ne) 1993 quando, assieme al propino fratello ,co?,iru,i a Parigi, in via Franklin, un edificio con il sistema dei muri in cemento armato, sistema che oggi è il più diffuso nell’ediliz a moderna. Auguste Perret ha costruito a Parigi il Teatro dei Campi Elisi, ritenuto il Pantheon della moderna architettura, la cui acustica è perfetta e ha la particolarità unica al mondo che permette l’uso contemporaneo della sala per opere e di quelle per dramma senza a? spur ho alcuno. Pur non essendo un «teorico», è riuscito ad armonizzare le proprie opere con i principi tradizionali dell’arte architettonica, come lo dimostrano i suoi capolavori : il Monastero di Caen e il Teatro grande di Bordeaux. ARCIMBOLDO surrealista del XVI see Nella galleria «Fürstem-beg» a Parigi sono esposte le opere di alcuni pittori di fantasia del XVI. secolo, fra le quali malsano partcolarmente quelle dj Arcimboldo, pittore milanese, vissuto fra il 1530 e R 1593. Questo artista, già pu-•potilo degli imperatori d’Austria, fu rivaiorizza-to circa vent’anni fa dai surrealisti, con i qual» ha molte affinità. Egli dipinsi prev/alentemen,to ritratti delle personalità di ’ corte austriache, raggiungendo una straordinaria somiglianza al modello, servendosi, nelle sue figurazioni, di materiale comune. Così dipinse la- testa del b’blioteca-rio imperiale, composta di soli libri, e quella del giardiniere di foglie di piante da giardino. L’opera più nota esposta, è il ritratto deH’«Ammlra-glio», quattro tavole idi alito valore artistico, anch’esse poli-oroime, raffiguranti fra l’altro la pianura deiU’Ardhelan-igelo Michele, Pegaso — il cavallo alato e la Medusa. In contrasto con questi maestosi motivi 'della .antichità classica, stanno poi i motivi decorativi del folclore sloveno, riprodotti in un mosaico che albbracc a una superficie di venticinque metri quadrati. Un’opera che, per mole, rappresenta :il capolavoro dei valenti mosaicisti, è il pavimento idi circa duecento metri quadrati del palazzo del 'Comitato popolare di Nuova Gorizia. Qui sono raffigurate, in una ridda di colori e di quadri, tutte le manifestazioni del lavoro u-mamo e 'dell’attività sociale. Traccia dell’opera dei mosaicisti friulani è rimasta anche a Ca-podistrià nelle pavimentazioni dell’hotel /Triglav». iite il monumento ai Ca* duti, Vittime del terrore fascista nell’ex campo dello sterminio ad Arbe-. A questa opera Tambosso lavora con particolare cura perchè gli pare quaisi di comp ere un atto solenne in onore dei morti, vittiime dal .terrorismo fascista. «Ed io — dice l’artista — sono un antifascista combattente Italiano». Un’altra 'opera del prossimo futuro saranno alcune pareti in mosaico ohe adorneranno ila Casa della Marina di 'Pdla. Ormai te capacità rare del Tambosso sono largamente apprezzate. Da più di vent’anmi quesiti bravi alitavi dleUSa. scuola di Spilimbergo praticano con successo la loro arte, e. considerano come un onore Fa* ver seminato le più belle creazioni delle pietre colorate -tratte dal fiume Sava o ricercate con pazienza da certosino in varie regioni della Jugoslavia. G. S. ACQUARELLI E PITTORI INGLESI alla «Galleria Moderna» dilubiana MNMMMMIIMIIIIIIIIlllllillllllinHMIIIIIIIIMmilim Vetrina di artisti stranieri e nostrani La «personale» della pittrice e scultrice slovena Carla Bulovec - Mrak mHIHIUIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIlllllHIIIHIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIini ne. Non hanno assoluto bisogno di aspettare la pioggia e di patire per la siccità, poiché il loro tenore umido viene automaticamente controllato e mantenuto grazie ad un sistema automatico di pompaggio, che supplisce all’evaporazione del liquido nutritivo con ben dosate immissioni di liquido nuQVo. Lo stesso serbatoio può venir all’occorren-za riscaldato al punto «oprimo» per la pianta che viene (Nostra corrispondenza) Non si sa esattamente quale romantica dei creatori, unita opere neoromantiche di J. Pi- ga, dove nel 1922 si diploma- coltivata LUBIANA, aprile — Sta sia la patria dell’acquarello, al rispetto delle vecchie tra- per, H. Moor e G. Suther- m’ all’Accademia delle Arti. già questi pochi elementi prendendo piede a Lubiana che era conosciuto e nell’Egit- dizioni. Il rapporto verso la land. Su esempio dell’Associa- gi dedicò alla scultura, ma in bastono a delineare in grosso una sempre maggiore attività to antico e in Cina, Giappo- natura non è in nessun popolo zione degli acquarellisti ingle- [ei dominava la disposizione m‘0(j0 quest0 meraviglioso me- ne! campo della pittura. Do- ne e Persia. Si sa che, più tanto intimo quanto presso gli si, si costituirono società si- disegno monumentale a todo d? cujtura artificiale Es-po la mostra degli «Indipen- tardi, lo praticarono anche Inglesi poiché di essa si sono mili a Parigi, Poma, Bruxelles, rnatita e gesso. Espose indi- g0 sjnQ acj 0__j si ^ Hmita- denti di Belgrado», sono state Romani e Greci. Anche i fra- sempre interessati immensa- Berlino e Vienna. Particolare pendentemente a Parigi, Lon- tQ’a jejje prove laboratorio aperte nella Galleria Moder- ti miniaturisti del Medio Evo mente (prova ne è che hanno eco suscitò nell’America del dra, Praga, Belgrado e Lubia- c[le hanno dato risultati posi- 7 i_ » tivi al cento per cento. In al- in cune parti del mondo si sta na due altre di non minore dipingevano così i loro libri li- scalato per primi le Alpi e nord l’esposizione di 27 opere na dopo la fine della guer- importanza: quella de «L’Ac- turgici, mentre sorgevano le l’Himalafa). . d’arte, prodotto di 22 artisti ra assieme ad altri artisti, in quarello e il disegno inglesi» prime idee di affreschi a mu-a cura del «Britisk Council» ro e quadri per gli altari in di Zagabria, e una collezione acquarello, di opere della pittrice e scul- A. Dürer non ebbe un gran-trice slovena, Karla Bulovec- de ruolo soltanto nella litogra-Mrak. fia. Egli fu infatti il primo L’aquarello inglese ha sem- naturalista dell’acquarello. Fu pre avuto un importante ruo- seguito dagli Olandesi — tra lo nella storia della pittura, cui si distinse Adrian Osta-in quanto i britannici, per pri- de — che cedettero in seguito mi, l’hanno elevato all’altezza il primato agli Inglesi, che lo delle altre attività artistiche, mantengono tutt’oggi. Ma il numero dei pittori che tentano di continuare le tradizioni nazionali va sempre più affievolendosi. Il romanticismo inglese assume m PNN^W_-, ■'lp» 1] ;,v, - T4J, teil ^ Non sembri strano perciò se s’acquarello viene apprezzato al massimo proprio in Inghilterra, poiché già nel XVIII secolo gli inglesi gli davano un significato artistico tutto proprio, principali esponenti essendo i fratelli Thomas e Paul Sandby. Venne così a costituirsi un gruppo di pittori che si dedicavano esclusivamente all’acquarello. L’arte veniva tramandata da padre in figlio, sicché si creò una tradizione oggi ormai secolare. Ijp-lilf! Il Mosaico del Dramma Jugoslavo di Belgrado, opera di Milo Milu nović «La Maestrina» di D.Niccodemi a Capodistria, Isola e Pirano Sono stati rispettati il teatro e il pubblico In quel periodo erano ancora molto conosciuti E. Dayes, Knight, Cozens ed altri, mentre Turner passava per il migliore colorista. Egli, studiando dai maestri veneziani Canalletto e Guardia, usò per primo nelle proprie opere la carta ruvida, che assorbe lentamente il colore, compiendo un importante passo tecnico, sostituendo cioè ai colori minerali quelli organici con ì quai potè conseguire maggiore leggerezza, fluidità e luminosità. Più tardi ancora, P. Boning e C. Fielding influiscono sulla scuola degli acqua-rellisti francesi. In questo fiorire dell’acquarello non è strano che già all’inizio del secolo XIX si co- ASTE RISCHI cinematografici Il comitato organizzatore della Biennale di Venezia ha stabilito che il prossimo grande Fest vai cinematografico internazionale si svolga in modo da contribuire all’aumento dell’afflusso di turisti esteri. Mono previste nuove attrazioni e manifestazioni di vario genere che diminuiranno l’interesse esclusivamente artistico del Festival a vantaggio del programma di divertimenti. Tale decisione ha provocato le dimissioni del dr. Petrucci che, per cinque anni, è stato alla direzione dei Festival veneziano. ★ Marcel Carne, assieme a Jacques Vietom, lavora allo scenario per il suo prossimo film, «Aria ai Parigi». Il ruolo principale, quello del «boxeur», sarà sostenuto dal noto attore francese Jean Cairn. Accanto a lui figureranno Francoise Arnoul, Orletty e Roland Lesaf-fre, già distintosi, questo ultimo, nel film «Siamo tutti assassini». inglesi, raffiguranti paesaggi vari centri della Slovenia. Si già progettando di portare caratteristici e uomini inglesi, distinse anche nelle sue opere queste prove su vasta scala e Nei locali superiori della della seconda guerra mondia- di immettere sui mercati dei Galleria Moderna di Lubiana con impressionanti docu- prodotti-prova per il pubblico, è stata sistemata lo mostra menti artistici del terrore fa- Se dopo queste descrizioni, della pittrice e scultrice slo- scjsta in Europa. qualcuno può rimanere anco- vena, Karla Bulovec - Mrak. Disegna con grande amore ra scettico, potrà fare in casa Sono 113 disegni, risultato di { fiori, e sono noti i suoi qua- propria un semplice e piccolo lo anni di lavoro, e che c i drì di gatti morti. Tutte le esperimento che li darà una danno un assieme delle sue sue opere sono una evidente prova tangibile dell’autentici-creazioni lotta per l espressione^ artisti- ^ del sistema. Prenda un co- Nata nel 1895 a Bled, seb- ca nel senso più reale della mune coperchio di una scato-bene avesse intenzione di di- parola, documento di vita vis- ]a ch latta, vi ponga sul fon-venire insegnante, Karla Bu- suta e espressione dei tempi do (in sostituzione della ghiaia) lovec nel 1917 decideva dì attuali, nonché impressionante alcuni battufoli'di ovatta ben dedicarsi all’arte. Più tardi si eco della vita interiore del- pressata, gli inzuppi di acqua recò a Vienna- Monaco e Pra- l’uomo di oggi. MAVIL SUI NOSTRI SCHERMI MOMENTO DISPERATO no ohe il capobanda Paiul ed (DESPERATE MOMENT) Antonio. Anna nel frattem-L’oilamdese. Simone, come P°> « 'riuscita -a rintracciare una nuopa disposizione arti- miglilaiia di altri, è stato deportato e destinato ad lavori forzati in Germania durante ^ultimo conflitto mondale. Durante la deportazione conosce numerosi compagni praticanti le più sva* riate attività. Alia fine del confi fito inconsciamente viene coinvoilito :'n una banda, che praticava il contrabbando 'di penicillina, rubata alle forze militari alleate. 11 capo dei contrabbandieri era il disertore tedesco Paul, coadiuvato dall ceco Anton, dal polacco Valentino e da Erwin. In un’azione delittuosa, la banda -uccide un militare inglese. Simone assume la responsabilità del delitto, credendo di sdebitarsi così dai compagni, che lo hanno salvato da sicura .morte. Pei questo crimine viene coni- comune e vi semini sopra alcuni grani di orzo vestito. Ponga il coperchio in un luogo non troppo soleggiato ed avrà la soddisfazione (forse lo stupore) di veder crescere dei meravigliosi fili verdi che ben presto si ingrosseranno molto più di quanto nel medesimo tempo avrebbero potuto fare se seminati in terra. Nei laboratori finora si sono Paul, ma questi, messo sull’avviso, tenta di eliminare ambedue. Aill’ultima momento, quando Ila situazione ap- coltivati degli ortaggi, coco- pare ormai disperata, entra in scena la polizia. Nella lotta Paul cade colpito mortalmente, ma prima di spirare, confessa di essere lui l’autore deri’omìcidio, cosicché S mone viene prosciolto da ogni -accusa ed inizia una muova viltà .accanito alla sua amata. Buon film inglese a sfendo criminale, con Dirk Bogarde, May Zebterling, Si-moine Silva e Philip Friend. Regia di 'Compton Bennett. meri, cetrioli, melanzane, ec<_ Oltre alle dimensioni molto più grandi del normale, si sono potuti ottenere ■ anche dei gusti speciali, grazie all’immissione di determinate sostanze saline nell’acqua di alimentazione. Constatati questi risultati, si può dunque guardare fidu- LA SFUSA ETERNA (Always a ibride) Brillante commedia ingle- se. intaipretata dai dinamici Peggy Gummins, Terence stituissero due società di ac- stica, evidente nei quadri di dannato 'allTergasboiio sotto il Margjainl, RoinaM Squiriei e quarellisti inglesi: la «Water W Walcott, Allan ed altri, falso nome di Rotìasky. An- Marie Loihir, sotto ila regia di Colour Society» e l’«Istitut of Negli ultimi anni del secoF na> ldia Mi amata e ritenuta Railph Smart, Painters» che nel 1831 posse- XIX. J. M. Neill Whistler col perduta riappare in campo Terence Winch era un devano una galleria propria a suo impressionismo segnava e simonie', riesce a giovane impiegato dento im- Piccadilly.^ L acquarello^ batte- una svolta rivoluzionaria^ nel pomyimeerjo ohe è rimasto paste, che aveva il compito di tanza. ne costituito il New English Art Club, divenne la fonte di un gruppo di mosaicisti mi, presentata dalla Filodram-ital'ani del Friuli. Noi chè matica di Dignano. conosciamo 'l'esponente prin- j? ia prima impressione dativale del gruppo, gli abbia- taci da questa rappresentazio-mo chiesto di darci alcune ne, è stata quella, in vero spiegazióni. Così -in una sera piacevolissima, di trovarci di piovosa ci siamo incontrati fronte a gente onesta. Di con il compagno Alfio Tarn- fronte cioè a gente che, reci- Quando si vuole recensire poraneamente da quello de- hanno decretato un «dilettati- uno spettacolo dato da filo- gli attori e da quello di quel ti». Si, nessuno dice il 'contradrammatici, ci sembra che sia particolare pubblico al quale rio, nemmeno gli stessi attori, necessario osservarlo da vari gli attori si presentano. El’al- i quali lo hanno scritto anche punti di vista e con ben altri tra sera il pubblico, a Capodi- sui manifesti: filodrammatici, esposlzioni aumentava sempre occhi da quelli con i quali si stria ha applaudito, si e anche cioè, amanti del teatro. Ma e A dioenendo «moda» alla guarderebbe, si accoglierebbe commesso. Ci sono stati nata- appunto in questo modo che ^ sj dedicamno in parti- delle nuove espressioni artisti e si giudicherebbe uno spetta- Talmente anche colow che ieri sera quelli di Dignano ^ cohre fiUe famigUe be. che. I più vicini all’impressio- hanno salvato se stessi, hanno nestan^ mentre le mostre ad nismo furono W. Philip Stear fatto asciugare gli occhi a - - - - - molte donne, ed hanno soprattuto salvato la dignità del loro teatro, cosa questa che ci pare la più importante, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo. Una cosa di cui troppo spesso altri si dimenticano. va definitivamente l Accade- corso dell arte inglese, sebbe- di una combriccola frequentare i più conosciuti mia Reale, che lo aveva esclu- ne questo modo artistico di di [delinquenti e lo fa fuggire lubghi di villeggiatura euro- so dalle sue mostre, ritenen- esprimersi sia notevolmente e- dal caroeTe per piroV,aTe la pei per 'controllare le spese dolo arte di secondaria impor- straneo al gusto inglese. Tut- pTOpria limocenza. Anna se- degli ospiti inglesi e denun- Dd allora il numero delle Sètf mt fuZdo’vln- S “sulla P**a del- ciarli ai fisco: per un prò- colo dato da attori professionisti, guidati da un regista professionista. Questa volta lo spettacolo che abbiamo visto nel nostro teatro di Capodistria, era «La Maestrina» di Dario Niccode- Äcque torbide -bosso, nella isala del Circolo di Cultura dei lavoratori italiani «Paolo Morgan» dii Lubiana, situato al numero cinque dii piazza Vodnik. Alcuni Studenti giocano al tennis da tavolo nella grande sala. Nel buffet, degli o- tando, non ha la minima intenzione di bleffare con il pubblico. Abbiamo avuto insomma l’impressione di attori, giovani tutti insieme al loro regista, che si presentino al pubblico con queste parole: «Noi non siamo attori. Noi perai giocano la ’famibare siamo gente alla quote piace recitare e che cerca di fare tutto il possibile per sod- ibriscoda. Alfio Tambosso, un uomo sulla quarantina, alto e muscoloso, depone il mazzo di carte, accende l’ennesima s garetta e incomincia a parlare . . . ★ AilFinìzio erano in tredici, 'emigrati dial Friuli^ usciti tutti dalla famosa scuola di mosaico di Spilimbergo, l’umica del genere in Italia. -Colà s’è formata tutta una disfare il pubblico». Il quale pubblico, per lo meno nella massima parte, ha applaudito ad ogni atto e soprattuto alla fine. E già che stiamo parlando di pubblico, ci piace riportare una frase di alcuni s che sedevano dietro a noi: " «Battiamo ancora le mani, se Iplì lo meritano!» E siccome que- \ sta è un’opinione, perche no, una critica di parte del pub- acquarello divenivano in In- e T. Connard, mentre nel cu-ghilterra un importante avve- bismo si distinsero Duncan nimento artistico di società. Grant ed altri. Negli acquarelli inglesi è Nei tempi più moderni il significativa la disposizione romanticismo trova vita nelle la banda, che si sposta in varie località, fra le quali Amburgo, Monaco e Berlino. Simone però non può rintracciarli. Riesce a sapere ohe Valentino ed Erwin so- porzìonale pagamento di tasse. A Montecarlo appare sulla scena una coppia alquanto strana: lei, giovane e belila sposa, llui anziano e no morti, cosicché gli unici brizzolato. Nella notte suc- cile, testimoniando al processo, potrebbero dimostrare la sua innocenza non so- deHia montagna: 10. La mano .. . che non c’è; 11- Non risjpbmdono 'ali'’(appellila ; 14. Il teatro deve avere una dignità, sia teatro di grandi, sia teatro di marionette. E noi abbiamo visto dignità e buon gusto nella recitazione di sabato, anche se talvolta timida, l’abbiamo vista la dignità an- ^ - che nella scenografia, sempli- L’uomo più forte; 15. Citta ce e piana, priva di cattivo toscana; 16. Armadio, 17. gusto. Maria Delton la ma- Sconfisse Napoleone sul ma-estrina, ci 'è piaciuta chè ci re> 18. Gradazione di voce, è parsa una ragazza intelli- 19- Buona parte de-H’eserci-gente e così Luciano Fabro, to; 21. TI fondatore di Troia; nelle vesti di Pallone. A tutti 22. Lo era la nave di Mor-diciamo: vi apprezziamo per- gan; 23. Nel pelo; 24. Ha . chè vediamo che rispettate il [’incarico di tagliare; 25. Par-; teatro, facendogli omaggio di ticella prenominata; 26. Li-tutta la vostra buona volontà. quefaTe; 27. A Isola e Pira-Teatro e pubblico l’altra sera no serve per cucinare; 23. sono stati rispettati. Noi per- Sospinti a fare; 30. Si fan-sonalmente non abbiamo fatto no ballando; 31. Coraggiose ; il minimo sforzo per assistere 32. Insufficienti; 33. Lago alla rappresentazione, di buon svizzero; 34. Autocarro; 35. umore, dal primo all’ultimo Soffiare; 37. Le moderne so-minuto. Provate anche voi ORIZZONTALI: 1. Serve gonio il mosto; 17. Famoso se dèi fabbro; 27. I figli delai naviganti; 7. Neil cuore generata antico; 19. Getta- le rame; 29. Re bìblico; 30. * no le basi; 20. Consenso; 22, Celebre musicista bTasillianoj Armatura di legno; 24. Una 32. Lo china il pentito; 33. fila di scalatori ; 25. Mater a Lamenti ; 36. Il monogramma prima per scatole ; 26. Arme- della Duse. no a sfera; 38. Davanti e ■ . L tradizione e sono cresciute blico, ci pare importante ri- f intere generazioni di mosai- portarla. Già, perchè, diceva-cilstd1. Molti di essi, con l’af- mo c}ie c{ sembra opportuno, ■fanno per la ricerca di una allorché esistenza migliore, emigrano cofo di •portando seco la tradizione darlo da ,_______ ,____ _____, _ e l’arte delta figure policro- cioè non da quello troppo e che non nascose le sue sim- Dopo lo spettacolo ci siamo dietro l’arma; 39. Stupidag-avvicinati. ai giovani attori, gjjù. Ci hanno raccontato delle loro rappresentazioni, fra l’altro VERTICALI: 1. Nome ma-di quella data ad Isola. Sono schita; 2. Serve per appen-arrivati là alle quattro e mez- dere; 3. Ragione; 4. Spesso otto ■JI_____ ^ _ ____ ________ ___________ _ e mezzo non si è visto salvezza dei marinai; 9. Pa- rne sulle pietruzze marmo- spesso sbagliato della perso- parie per Hitler, sembra non nessuno, e loro, i filodramma- rente; 10. Lo impara l’ap-ree. I «tredici» giunsero in na che vuole a tutti i costi essere estraneo ai retroscena tici, si sono dovuti arrangiare prendìsta ; 12. Niellilo sport &lov«nia, form «irono un 1«- dare un giudizio, ma cant erri- Medio Oriente. alla meglio. Perchè? ... e nei pasti; 13. Conten- jjlji 1 2 3 4 5 6 Üiüjii 7 8 HHHH 9 I 10 11 12 13 14 :::::::: 15 16 pili 17 IIIHII! 18 il 19 20 21 llUgi! 22 :::::::: 23 li 24 25 HI 26 27 28 29 ili 30 ■; - 31 32 33 inHHi a:::!:: 34 35 36 IH 37 38 pii! iüüii 39 il cede il fattacc o. Il marito scompare con tutti i soldi della moglie, riapparendo più tardi a Nizza. A Terence la giovane 'abbandonata fa pena, e. agendo discretamente, riesce a raccimolaire fra le più molte personalità, ospiti a 'Montecarlo una somma bastante a far fronte a tutte ta spese della giovane. Anche la giovane però riappare nuovamente in scena a Nizza, dove,. incontrato Terence, fa finta 'dà non conoscerlo. Terence tenta di salvare 'Clara dalle. grinfie del' vecchio, perchè non sa che la giovane è la figlia dell’uomo, che sta spacciandosi per marito. Ambedue una coppia perfetta di truffatori. Terence, innamorato cotto, non riesce a capirci un’acca. 'Entra in scena la polizia ohe, avuto« sentore che il vecchio stava trattando la vendita di un’albergo non di siua proprietà, riesce ad arrestarlo, mentre la SCHEMA DI COLTURA IDROPONICA Le pianticelle, preventivamente coltivate in vivaio terroso, vengono affondate in un letto di ghiaia sabbiosa, tenuta a tenore umido ben controllato.. Le radici si sviluppano con ramificazione normale, ma molto più rapida per la porosità del letto. C'acqua contiene generalmente soluzioni saline a carattere nutritivo specifico. ciosi all’avvenire. Anche se le risorse forniteci dalla terra verranno a mancare per l’esaurimento di quest’ultima, potremmo sempre ricorrere ai prodotti idroponici, che non potranno mancarci mai. In un futuro lontano spariranno dalla faccia della terra i campi ben coltivati a filari e i contadini intenti al lavoro. Avremo invece il radicchio che crescerà sui tetti delle nostre case, e contadini elegantemente vestiti in camici bianchi. Nei mercati, oltre a chiedere un frutto, specificheremo anche il gusto o l’odore desiderato. Certo che questi vantaggi non li godremo noi. ma forse i nostri pronipoti o ancora più lontano. Per adesso noi ci accontentiamo dei figlia Olaira, alHulltimo mo- prodotti più piccoli, più im ßiflugigiei dBM)e mani perfetti è meno gustosi che ci •delia giiusitàzia con Terence. Vittorio, il padre, si addossa la 'responsabilità unica dì tutte .le malefatte: onde permettere alla figlia dà crearsi un’avvenire tranquillo ed una casa insieme coin Terence. Film che, se non altro, ha il pregio 'dà' regalarci due ore di schietto umorismo e divertimento. dà la natura, ma che hanno un prezioso dono: quello di avere la fragranza della terra umida! Direttore : LEO FUSILLI Vicedirettore responsabile: (MARIO BARAK Stampa: Tip. «Jadran» - Capedistria Pubblicamene autorizzata PAGINA 5 SABATO, 1 MAGGIO 1954 -------------------PT Giuntala penultima giomda del massimo campionato ói calcio jugosl&vo Risolta a favore della Dinamo l’ambita corsa al titolo? Sconcertante scoio fitta deli'Hajduk - 1'Odred si è difeso molto bene i!1111 Stando ai risultati della penultima giornata del campionato jugoslavo di calcio della prima lega, possiamo ormai affermare che la lotta per la vittoria assoluta si è conclusa a favore della Dinamo e dei suoi sostenitori. La Dinamo infatti, a meno non esca sconfitta nell'ultima giornata con la Lokomotiva — ciò che desterebbe meraviglia — si è aggiudicata, e meritatamente, il titolo di campione Jugoslavo 1954-55. Il titolo si è risolto nell’incontro decisivo di domenica fra Dinamo e Crvena zvezda, giocatosi a Zagabria. Quando lo speaker di radio Zagabria, Macanović iniziava il commento finale della partita, (essendo, secondo lui, scoccato il 45') ed il risultato era sempre 0:0, la palla perveniva a Conč, che, superati eli slancio tre avversari, passava un dosato pallone o Osojnak. Questo ultimo tirava un forte tiro al volo ed insacava nella rete, difesa egregia- RISULTATI Partizan — Odred Dinamo — Crvena zvezda Radnički — Vardar Rabotnički — Proleter Vojvodina — BSK Spartak i—• »Hajduk Sarajevo — Lokomotiva CLASSIFICA 2:0 1:0 2:0 0:2 2:2 2:0 Dinamo 25 18 4 3 66:22 49 Partizan 25 17 5 3 75:39 37 C. zvezda 25 17 4 4 51:29 38 Hajduk 25 16 3 6 54:32 35 Vojvodina 25 13 5 17: 38:38 34 Spartak 25 11 3 11 44:48 25 Sarajevo 25 10 4 11 34:43 24 BSK 25 7 7 11 36:39 21 Vardar 25 5 10 10 29:35 20 Lokomot va 25 7 5 13 38:43 19 Radnički 25 8 3 14 36:47 19 Proleter 25 5 8 12 31:60 18 Rabotnički 25 4 3 18 18:81 11 Odred 25 3 4 18 35:89 10 mente da Krivokuča per tutta la durata dell’incontro. Palla al centro e fischio di chiusura. Tripudio sugli spalti ed in campo per la vittoria in extremis, vittorit tanto più preziosa, in quanto viene a suggellare la regolare condotta di marcia tenuta dalla Dinamo per tutto il campionato, clic per la prima volta la vedrà vincitrice. Dato il derby delle due massime esponenti, tutte le rimanenti partite sono state offuscate. Bisogna rilevare però l’inaspettata sconfitta della Hajduk a Subotica contro lo Spartak. Probabilmente gli spalatini, visto ormai l’andamento del campionato, non hanno voluto impegnarsi, accontentandosi del quarto pesto in classifica. Il Partizan ha avuto vita difficile contro il già condannato Odred, il quale, sino all’ultimo, ha sperato in un pareggio, svanito a pochi minuti della fine con la seconda rete segnata da Milutinovič. Partita senza importanza a Sarajevo, fra Sarajevo e Lokomotiva, terminata con il risultato di parità 2:2. Con lo stesso risultato si è concluso 1'incontro a Novi Sad fra Vojvodina e BSK. Pure il Proleter, dopo tante delusioni, è ritornato alla vittoria, andando a prendersi i due punti a Skoplje contro il retrocedente Ra-hotnički, mentre il Radnički si è aggiudicato i due punti contro il Vardar, giocando a favore di pubblico ed assicurandosi cosi il settimo posto assoluto in classifica. Aspettiamo comunque l’ultima giornata e le partite Lokomotiva—-Dinamo e Partizan—Crvena zvezda, per chiudere definitivamente il capitolo del campionato di calcio. Ecco le brevi cronache: DINAMO — CRVENA ZVEZDA 1:0 (0:0) Lo Stadio Maximir di Zagabria ha registrato un tutto esaurito per l’incontro decisivo fra Dinamo e Crvena zvezda. Gli spettatori sono rimasti piuttosto delusi dal gioco praticato dalle due squadre, sebbene il grande nervosismo e là responsabilità dei giocatori fossero più che comprensibili, data l’enorme importanza dela posta in palio. Le due squadre si sono suppergiù equivalse. La Dinamo ha avuto più occasioni per passare, mentre la Crvena zvezda si è dimostrata migliore come squadra. Ambedue i portièri sono stati impegnati più di una volta, e molto seriamente. Crnkovič ha salvato nel primo tempo la propria rete con un acrobatico intervento, dopo che Kralj era stato messo fuori causa. Un’egutle prodezza ha compiuto Stamkovič, che è riuscito a togliere la palla dal piede di Dvor-ni6, quando questi si apprestava a tirare in porta da distanza ravvicinata. Molti iniziavano già a sfollare, quando Conč, a meno di mezzo minuto dalla fine, veniva ad impossessarsi della palla a metà campo. Superati in dribling un paio di avversari, allungava verso Osojnak, appostato nei pressi di Krivokuča. Uscita disperata di Krivokuča sui piedi di Osojnak, ma questi, con una calma davvero olimpica, riusciva a far passare il pallone sotto il portiere, proteso in tuffo, ed a segnare la rete che vale tutto un campionato. PARTIZAN — ODRED 2:0 (1:0) Partita di chiusura di campionato, quasi di allenamento, quella giocata fra Partizan e Odred a Belgrado. Il Partizan, nur giocando da manuale a metà campo, non riusciva a mettere in difficoltà la mediocre difesa dell’Odred, che capitolava al 30’ grazie ad un calcio da rigore trasformato da Mjhajlovié. L’Odred ha avuto più di un’occasione per raggiungere il Dareggio, ma gli avanti facevano a gara a sbagliare le brillanti situazioni per loro costruire da Toplak, pure domenica fra i migliori in campo. Gli ospitanti sono riusciti a raddoppiare il vantaggio, a sette minuti dalla fine, con una rete segnata da Milutinovič, su difettosa respinta del portiere Aršić. Risultato, comunque, giusto e congedo definitivo dell’Odred dal pubblico belgradese. SPARTAK — HAJDUK 2:0 (0:0) Lo Spartak,' dopo tante e consecutive prove negative, è riuscito a ritrovare il tono del gioqp autorevole proprio nell’incontro con l’Haj-duk, superando, sia in gioco che in tecnica, il rinomato avversario. Dopo un primo tempo chiusosi a reti inviolate, gli ospitanti riuscivano a passare al 10’ della ripresa con un tiro imparabile di Palfi. Dopo la rete l’Haiduk reagiva, ma ner poco. Erano nuovamente gli ospitanti a premere e passate per la seconda volta al 44’ con una bella rete di Branisavčjević. SARAJEVO — LOKOMOTIVA 2:2 (2:2) Bella partita quella sul campo del Sarajevo, che ha visto due squadre impegnarsi da cima a fondo, pur equivalendosi nel gioco. - Passavano per primi in vantaggio i padroni di casa con una rete di Bukvić al 14’, pareggiata al 22’ da Papec. Nuovamente vantaggio del Sarajevo al 33’, pareggiato al 36’ nuovamente da Papec. Ripresa combattuta, molti pali e traverse, ma risultato immutato e giusto alla fine. PROLETER — RABOTNICKI 2:0 (1:0) Il Rabotnički, avendo perso ('linai ogni possibilità di salvezza, ha ceduto i due punti pure al Proleter, squadra piuttosta mediocre, ma già al sicuro da ogni sorpresa in classifica. Gli ospiti si portavano in vantaggio già al 5’ di gioco con ima rete di Vekió, raddoppiata al 7’ della ripresa da Dvomié II. Brutta partita, specialmente quella dei padroni di casa e risultato rispecchiante le forze in campo. VOJVODINA — BSK 2:2 (2:1) Malgrado avesse terminato in vantaggio il primo tempo, la Vojvodina non è stata in grado di contenere la pressione avversaria per tutta la ripresa, lasciando che il BSK si portasse a casa un punto. Al 20’ era il BSK a segnare con Kaložerović, ma la Vojvodina reagiva rabbiosamente e pareggiava al 22’ con Raj-(Segue nella pagina seguente) naugurqtq con 'successo la stagione ciclistica VITTORIA Dl PICI3A Rajko tra gli allievi Vidalìlgiunto primo al traguardo dei dilettanti Programma della gioventù' sportiva La gioventù sportiva istriana è pronta ad onorare degnamente la Festa del lavoro. Il programma delle vaste manifestazoni che sì svolgeranno in ogni località dei due distretti, è riportata ampiamente nella seconda pagina del nostro giornale. Anche il ciclismo ha iniziato la sua attività, entrando, con l’inaugurazione ufficiale per le strade dell’I-stria, nel fulcro centrale delle competizioni, giunte domenica alla loro quarta gara stagionale. All’invito della Proleter hanno risposto in massa tutte le società ciclistiche della Slovenia e dell’Istria, inviando a Capodistria una forte schiera di ciclisti, compresi tutti i migliori. Cosi domenica abbiamo potuto nuovamente ammirare Viđali e Temè, i due Iloti campioni di Lubiana, che ancora una volta hanno confermato la loro classe, imponendosi nella gara riservata ai dilettanti, battendo dello sprint finale un’altro favorito, il nostro Brajnik, terminato al terzo posto. In complesso, però, la gara dei dilettanti, che serviva come prova di qualificazione per la partecipazione alla ormai tradizionale I. maggio a Belgrado, non ha soddisfatto del tutto, essendosi dimostrati i concorrenti, forse per il loro esiguo numero, poco battaglieri e decisi a darsi battaglia solo negli ultimi km. Cosi al traguardo abbiamo assistito alla volata di sei corridori, terminata con la prevista vittoria del più veloce: Viđali Ljubo, seguito a mota da Pernè e Brajnik, mentre Skomina, Omrzel e Bonin * 1 Il Ventiduesimo traguardo del campionato italiano di calcio Quozienti assai balordi — i nel rapporto previsioni - risullajti Continuano le brutte prove della Fiorentina Condominio Juventus - Inter LEGNANO — GENOA 1:1: (1:17) — Il Legnano riusciva a portarsi in vantaggio all 32’ del primo tempo con un tiro segnato da Man-zardo, teso da venti metri. Continuava poi ad attaccare senza però riuscire a consolidare il risultato. Nella ripresa solo al 41’, dopo un scambio in area tra Frissi e Seratoni, assolutamente ferma la difesa legnane.-«', il pallone perveniva -a Larsen ohe non aveva difficoltà a battere Gandolfi. Per una azione andata a male, il Genoa non ha potuto chiudere in vantaggio 'l’incontro. Angoli 4 a 3 per i liguri, arbitro Massai, spettatori 5.000. MILAN — FIORENTINA 2:1 (1:0) — Il Milan è pervenuto alla vittoria al termine di una gara abbastanza equilibrata. I rosso-neri erano andati in vantaggio al 22’ del primo tempo e, forse paghi del risultato, non avevano forzato, li-rrtitamdosi a controllare le azioni dei Viola che, in generale, perdevano mordente ogni qualvolta giungevano neill’area avversaria. Nella ripresa, il gioco non sembrava mutare di aspetto, finché al 12’ la Fiorentina pareggiava. Il Milan si portava allora all’attacco, ma doveva continuamente controllare le ncursioni dei viola, finché, allo scadere del tempo, Si aveva la rete risolutiva per ©pera di Nordahl. La prima rete milanista è stata segnata da Cervato con un bel colpo di testa. Il pareggio fiorentino era realizzato da Segato a pochi passi dalla rete. Calci d’angolo 5 a 4 per il Milan, arbitro Orlandi-ni, spettatori 45 mila, Contro un Postojna che era dato perdente gl cento per cento La psicologia della sicurezza ha beffato il Pirano - Saline Poco mancava che 1' 1-1 non si trasformasse in una sconfitta locale Quando una squadra gioca con orgasmo e con il timore di perdere la posta in palio, succede sempre che con il trascorrere del tempo, prima o poi, Si finisca con il perdere la testa. Questa incoinven ente è successo al Pirano Saline, cioè quando, dopo i primi minuti di gioco, ha avuto modo di con-stataire che l’avversario non era di levatura tale da poter rappresentare serio pericolo. Ha così nizi ato a giocare in sordina certo di farsi un boccone degli ospiti. Invece è avvenuto tutto il contrario, non appena il Postajna si è accorto che penetrando nell’area piranese peritava scompiglio in questa retro-guardia e che riusciva a metterla in allarme per un nonnulla. A pairte il risultato finale, bisogna ammettere che il Pirano avrebbe pienamente meritato il successo, e se questo alla fine è venuto a mancare non è merito della difesa ospite, ma del quintetto di attacco piranese che si è lasciato troppe volte prendere dal nervosismo, perdendo la chiara visione del giocò che aveva dimostrato nei primi minuti. Infatti l’arembaggio all quale abbiamo assistito meritava di concretarsi in esito positivo, ma, come detto, a questo la squadra non è giunta per la troppa precipitazione del gioco. A nulla sono valsi gli sforzi della mediana del Pirano, che instancabilmente riforniva di buone palle la prima linea. A nulla è valso pure l’incitamento del pub- blico che dai suoi beniamini pretendeva un risultato migliore. A pochi minuti dalla fine, è mancato poco ohe per i pirainesi non succedesse la catastrofe. Su una Tiziane di contropiede, il centroavan-ti Miletič ha sorpreso i difensori piwanesi ed è fuggito tutto solo verso Fomaisaro. Forse la sola paura di fallire il bersaglio, non ha permesso all'attaccante di decìdere la sorte dell’incontro. 11 Postojna per gran parte dell’incontro ha impostato ii suo gioco sulla difensiva, cercando di sfruttare il contropiede con puntate rapide e veloci. In una di queste è riuscito a conseguire il ‘pareggio con un buon tiro di Sever, Che, da circa 30 metri, ha battuto imparabilmente la rete di Fornasaro. Per il rimanente dell’incontro non si è potuto assistere a un gioco soddisfacente. Il Postojna, dopo aver svolto il primo tempo a vuoto, ha saputa nella ripresa contenere il forte gioco dei padroni dii casa cambiando completamente fisonomiia alla partita. Del Pirano chi ha maggiormente impressionato è stato Ernestini, vero cervello della squadra, dal tocco preciso ed intelligente. A parte il fatto del goal subito, Fornasaro non ci è parso sifturo come le volte precedenti, alternando bei interventi a pessime battute. Il travolgente inizio del Pirano ha portato immediatamente lo scompiglio nella difésa avversaria che si è salvata più volte in angolo. Questa continua pressione . si concretizzava al 13’ con una bellissima rete dii Dapretto, che, ricevuta la palla da Tamaro,, insaccava da distanza ravvicinata. Galvonizzati dal successo, i piraneisi continuano a premere, cercando la via della rete. La difesa del Postojna sembrava aver perso la testa ed il risultato poteva mutarsi da momento in momento. Due volte di seguito Dapreto veniva a trovami davanti al portiere e t'rava sempre malamente a lato. Altrettanto facevano Tamaro, Pieruzzi e Muiesan, La fine del primo tempo trovava le squadre a risultato immutato. Nella ripresa, invece, il gioco cambiava fisonom'a poiché la difesa del Postojna riusciva a controllare le puntate offensive pi-j-anesi. Al 5’ per poco DUdine non procurava un dispiacere alla propria squadra per una grassa papera d‘i Fornasaro ohe sii lasciava sfuggire un inocuo pallone. Poi un gran tiro di Pieruzzi che abbligava il portiere del Postojna a deviare in angolo. I rimanenti 25’ di 'gioco un continuo monologo del quintetto d’attacco piranese che però non fruttava alcuna rete. Il fischio finale trovava le squadre inchiodate sul pareggio. Pikra NAPOLI — BOLOGNA 2:1 (1:0) — Il Napoli parte subito all’attacco e Jeppson impegna due volte consecutive la rete bolognese. Poi l’airbitro concede il rigore ai partenopei per camlca su Jeppson. Amedei, incaricato del tiro, realizza' al 6’. Il gioco si snoda veloce con fasi alterne ed il Napoli insiste sempre all'attacco. Nella ripresa, Jeppson porta a due le reti per il Napoli. L’attaccante si libera di Ballacci e Jensen, poi, ricevuta la palla da Pesaola, segna un bellissimo goal. L’assedio del Napoli è interrotto da due fughe di Cervellati: una al 20’ che Bugatti svanita abilmente, llaltra al 35’ che frutta il goal della bandierina agli ospit . Calci d’angolo 10 a 2 per il Napoli, arbitro Di Leo, spettatori 20 mila. PALERMO — NOVARA 1:1 (0:0) — Nella ripresa il Palermo è passato in vantaggio al 16’ con Martegani. Poco dopo al 22’ Arce ha pareggiato, sfruttando un malinteso della difesa palermitana. Calci d’angolo 6 a 3 per il Palermo, arbitro Vigato, spettatori 16 mila. ROMA — JUVENTUS 1:1 (0:0) — La partita, giocata a buona andatura nei primi 45 minuti, è stata ancora più movimentata nella rijpresa, dopo che al 9’ su punizione battuta da Celio, Cardarelli ha deviato imparabilmente in rete. Immediata reazione dellia Juventus che, al 16’, ha raggiunto il pareggio con Muocineili. La piccola ala è scattata al centro ed ha deviato di testa nelllangolo, sulla destra di Moro. Successivamente i bianconeri hanno migliorato ili loro g o-co, gran parte per merito dii Parola che ha effettuato sapienti allunghi. Al 28’ Manente, portato all’attacco, ha sferrato un fortissimo tiro ohe Moro ha però sventato magistralmente con la punta delle dita. Poi la Roma è tornata all’at-tacco, ma senza concludere. Calci d’angolo 6 a 3 per la Juventus, arbitro Bernardi, spettatori 70 mila. SAMPDORIA — TRIESTINA 2:1 (1:0) — Superiorità tecnica della Sampdaria che, dopo aver condotto un primo tempo guardingo, è andata rinfrancandosi nella ripresa, imbastendo pregevoli azioni. La Triestina è stata combattiva ed intraprendente fino a che il fiato ha sorretto i suoi atleti. Nel primo tempo, dopo ohe le due squadrò avevano mancato per un soffio di segnare, la Sampdoria è passata in vantaggio al 34’ con un tiro di testa di Agostinelli. Nella ripresa ,al 4’, la Sampdoria consolidava il punteggio con un bel tiro di Baldini, su passaggio idi Random. La Triestina accorciava le distanze al 43’ . con Rossetti su passaggio di Lu-cemtini. Calci d’angolo 3 per parte, arbitro Coppa, spettatori 8 mila. LAZIO — SPAL 1:0 (1:0) — Le due squadre iniz ano guardinghe, ma la Spai spinge i suoi attacchi a fondo portando 15"scompiglio nelle retroguardie laziali'. Alcune mischie sotto la rete di De Fazio non portano ad alcun r sul-tato concreto. Un angolo per parte, poi al 29’ Burini vede respinto dalla traversa un pallone calciato forte. Al 35’ Futa, ricevuto il pal- liane da Löfgren, e non ostacolato da nessun avversario, sferra iun forte tiro da meno di dieci metri, mettendo in rete. Il gioco prosegue veloce,, ma povero di tecnica. Il primo quarto d’ora della ripresa è di pretta marca spallina, ma le ripetute occasioni che le si presentano sono malamente sprecate. L’equilibrio rtorna in campo e gli òspiti possono giungere alla fine senza danni. Calci d’angolo 3 a 2 per la Spai, arbitro Liverani, spettatori 10 mila. ATALANTA — TORINO 3:1 (1:1) —- Vittoria atalantina meritata per la maggior freschezza dimostrata ed ili gioco più efficace e realizzatore. I granata sono andati in vantaggio al 22’ con una rete di B a-gioni, segnata a porta vuota. Alla mezz'ora pareggiava Annovazzi, . battendo un potente traversone. Al 13’ della ripresa i granata otten-nevano un rigore che veniva sprecato a lato da Moltrasiio. Gli ospiti passavano in vantaggio al 20’ con una perfetta messa a segno di Bru-gola. Al 34’ il vantaggio dei nero-azzurri si consolidava. Su calcio di rigore concesso per carica su BrugOla, Bassetto realizzava. Calci d’angdlo 3 a 3 a favore diell’Ata-ianta, arbitro Corallo, spettatori 13 mila. INTER — UDINESE 2:0 (0:0) L’Intemazionale La vinto grazie ad una migliare impostazione tecnica. Nei primi 45’ I’Lnitecr ha giocato contro un forte vento e su un terreno ascinto, adottando un gioco Strettamente difensivo per arginare igli attacchi degli udinesi. Nella ripresa, dopo un’acquazzone ohe ha allagato il campo ed in favore di vento, i nero-azzurri sono passati decisamente al comando, ottenendo 1 due goals decisivi. Hanno segnato al 14’ Lorenzi, che ha approfittato di uno scivolone di Zorzi, ed al 23’ Fattori, su calcio d’angolo 'di Armano. Si sono avuti 6 calci contro 4 a favore dailTnter, arbitro Ionni, spettatori 15 mila. RISULTATI Legnano — Genoa 1:1 Milan — Fiorentina 2:1 Napoli — Bologna 2:1 Palermo — Novara Iti Roma — JUVENTUS 1:1 Sampdoria — Triestina 2:1 Spai — Lazio 0:1 Torino — Atalanta 1:3 Udinese — Inter (1:2 CLASSIFICA Juventus 29 16 11 2 47:28 42 Inter 29 16 10 3 53:28 42 Florentna 29 15 10 4 42:22 10 Milan 29 14 9 6 59:34 37 Roma 29 11 11 7 46:33 33 Napoli 29 11 11 7 43:32 33 Bologna 29 12 8 9 43:34 32 Torino 29 9 12 8 33:37 30 Sampdoria 29 9 10 10 33:35 28 Novara 29 8 10 11 31:38 26 Atalanta 29 9 8 12 44:44 26 Genoa 29 9 7 13 30:41 25 Lazio 29 10 5 14 30:33 25 Spal 29 7 8 14 31:48 22 Triestina 29 6 10 13 30:52 22 Udinese 29 6 9 14 31:51 21 Palermo 29 7 6 16 31:52 20 Legnano 29 4 10 15 37:53 18 terminarono a varie macchine. Quella che ha entusiasmato, e durante il percorso e all’arrivo, è stata la gara riservata agli allievi, conclusasi con una travolgente volata, alia quale hanno partecipato ben 23 corridori. Su tutti, con uno scatto alla Van Steenbergen, si è injiposto il novizio della Proleter, Piciga Rajko, uscito irresistibilmente come una freccia dai gruppo ai 100 metri e vincitore nettò. Tutti i rimanenti finivano racchiusi in un fazzoletto, staccati di poco gii uni dagli altri. Prima di passare alla cronaca delia gara, è di obbligo dire due parole sul vincitore, sinora sconosciuto alle nostre masse sportive. Rajko è un giovane diciottenne, meccanico di Dekani. Egli ha inforcato per la prima volta la bicicletta pochi mesi fa, con l'intenzione di fare il ciclista e seguire le orme dei vari Brajnik, Apollonio e Della Santa, suoi compaesani. Dopo, le prime gare, nelle quali si è piazzato sempre nei primissimi posti, è riuscito domenica a cogliere la prima e convincente vittoria davanti al proprio pubblico, imponendosi al lot-. to dei migliori ciclisti della Slovenia e Croazia. Certamente Rajko è un corridore del quale sentiremo ancora parlare, e bene. Già da oggi pone la sua candidatura ad outsider del Giro dellTstria a tappe, che si terrà nel mese di giugno. Buone le prestazioni di Miklavčič, Visintin, Ricobon e Steffè, chiusi nel bel mezzo de! gruppo nella volata conclusiva, cosicché, seppure arrivati con i primi, non troviamo i loro nomi, tranne quello di Visintin, nei primi posti dell’ordine di arrivo. ' Degli ospiti, ottime, sotto ogni aspetto, le prove dei polesani Matassi e Išič e del fiumano Fattur, nomi questi, già noti nel campo ciclistico da più anni. La corsa, iniziatasi puntualmente alle nove, non ha avuto sussulti sino alle prime salite di Isola e Portoro-se, dove il numeroso plotone si asso-tigliava, lasciando al comando una trentina di ciclisti, fra i quali si notavano, per il loro impegno, Miklavčič, Piciga. Išič, Fattur e Matassi, che tentavano varie volte la fuga, senza però riuscirvi. Allunghi e ricongiungimenti sino a Buie e nel ritorno, quando nella salita di Portorose partivano in otto, compresi tutti i migliori, i quali riuscivano a prendere 200 metri di vantaggio. Ma la situazione ritornava alla normalità dopo Isola, dove avveniva il ricongiungimento totale. Volata da cardiopalma e conclusione già descritta in apertura. Ordine di arrivo: allievi: 1) PICIGA RAJKO, Proleter di Capodistria, ohe ha compiuto i 75 km del percorso in 2 ore 12’; 2) MATOSSI Romano, Uljanik Pola; 3) Išič Mario, idem; 4) Fattur Josip, Fiume; 5) Visintin Bruno, Proleter, indi gli altri, compresi Miklavčič, Steffè e Ricobon, tutti con il tempo del vincitore. Dilettanti: 1) VIĐALI LJUBO, Odred Lubiana, che ha compiuto i 105 km del percorso in 3 ore 18’; 2) PERNE’ Vinko, idem; 3) Brajnik Oreste, Proleter; 4) Skomina Umberto, Fiume, tutti nello stesso tempo; 5) Omrzrl, Rog Lubiana, a 3”; 6) Bonin Vittorio, Proleter, a 4”; 7) Bu-ger Slavko, Rog, a 2’35”. Fruttuosa I'ultima |trasferta capodistriona in quel di Je .enice La vittoria ha premiato le migliori forze in campo Partita cavalleresca e combattuta per tutti ì novanta minuti JESENICE: Korentar, Triplat, Kos, Mlakar, Šabac, Luzner, Rozman, Brun, Frelih, Mulej, Valentar. AURORA: Dobrigna, Orlati 1, Pelini, Orlati II, Santin, Ramani, Poljšak, Valenti, Turčinovič, Favento, Zetto. MARCATORI: Valentar al 4’, Turčinovič al 26’ e all’81’, Poljšak al 30’ e al 51’, Zetto (rigore) al 78’. ARBITRO: Perko di Lubiana. Dalla difficile trasferta di Jesenice l’Auròra ha portato a casa due preziosi punti che le hanno permesso di scavalcare in graduatoria le due rivali dirette: il Saline Pirano e lo Slovan di Lubiana, e in tal modo mettere in tavola delle buone carte per la candidatura al primato nel girone occidentale del campionato repubblicano sloveno. Il punteggio rispecchia esattamente l’andamento dell’incontro. Dopo laP sorpresa del goal subito in apertura di partita, l’undici capodistriano ha dimostrato buona vitalità e spirito agonistico che, uniti alla tattica adottata per l’incontro, le hanno assicurato la vittoria nei confronti di un’avversario che, anche se PRIMO MAGGIO SPORTIVO A PRIA Come ogni anno, anche quest'anno a Pola le varie Società sportive a Clubs della città organizzeranno nei giorni 1 e 2 maggio delle competizioni sportive. Il comitato organizzatore ha già preparato il programma che comprende partite di calcio, pallacanestro, bocce, pallavolo, ping-pong, incontri di hockej e pattinaggio artistico, gare veliche e di canottaggio, un circuito ciclistico per allievi ed un incontro di pugilato. La Società Partizan svolgerà un programma speciale di ginnastica artistica e ritmica. Pure la tecnica popolare parteciperà a questo programma con una manifestazione tra i suoi vari rami. lo scarto di reti potrebbe far sembrare il contrario, non si è arreso, ma ha cercato di opporsi validamente alla quasi ininterrotta pressione capodistriana. Il risultato di Jesenice Servirà comunque all’Aurora per affrontare con decisione le prove abbastanza dure che ancora l’attendono fuori casa contro il Postojna ed il Krim. Ed ecco la cronaca della partita. Lo Jesenice parte in quarta e preme sotto la porta di Dobrigna. La difesa capodistriana regge, ma non può impedire che al 4’ il pallone, calciato da Valenter a conclusione di una azione di linea veloce e ficcante, violi la rete di Dobrigna senza che questi nulla possa fare. Lo smacco non smonta le retro-guardie capodistriane che, una volta carburatesi, riescono a trattenere efficacemente i successivi attacchi dello Jeseniqe e a permettere alla propria squadra di organizzare la contro offensiva. Al quarto d’ora i ragazzi di Perini prendono in mano l’iniziativa e non se la lascieranno più sfuggire per tutto il resto della contesa. La pressione sotto la porta dei bianchi si fa sempre più forte ed al 26’ il goal è maturo, per opera di Turčinovič, che rimette le sorti in parità. L’Aurora continua poi ad attaccare fino al termine del primo tempo, mentre lo Jesenice si difende come può, ma ancora egregiamente. Al 30’ Poljšak fulmina in rete da posizione molto angolata e da una ventina di metri, a conclusione di una bellissima azione in profondità, alla quale aveva partecipato tutta la linea attaccante nero-verde. E’ stato il più bel gol della giornata: una vera fucilata che ha lasciato tutti sbalorditi e che il pubblico locale ha applaudito cavallerescamente. Il secondo tempo ha visto nuovamente la supremazia dell’Aurora. Altri tre gol sono finiti nella ■ rete dell’esterrefatto Korentar e avrebbero potuto aumentare ancora più se gli attaccanti amorini non si fossero lasciati più volte sorprendere dalla tatti ca del fuori gioco, adottata in extermis dallo Jesenice per evitare una maggiore catastrofe. I goals sono comunque il prodotto di una supremazia tattica e tecnica indiscussa, che è stata cordialmente apprezzata sia dagli avversari che dal pubblico, il quale non ha mancato di sottolineare, a più riprese, con applausi 'e più belle azioni capodistriane. Molto energico e buono, nel complesso, l’arbitraggio di Perko che è stato favorito nel suo compito anche dal cavalleresco comportamento delle due squadre e dalla disciplina del pubblico. __________________________________I. E. LEGA SLOVENA Girone Occidentale RISULTATI Domžale Aurora — Pirano — Branik — Odred B — Slovan Jesenice Postojna Železničar — Krim CLASSIFICA 1:1 5:1 1:1 0:3 0:0 Aurora 12 8 1 3 29:13 17 Slovan 13 6 5 2 22:22 17 Pirano 12 7 2 3 27:12 16 Železničar 12 5 4 3 27:19 14 Postojna 12 6 1 5 27 :IS 13 Krim 12 5 3 4 28:20 13 Branik 13 6 1 6 24:18 13 Jesenice 13 3 1 9 20:36 7 Domžale 13 0 2 11 9:46 2 Odred B 14 6 5 3 38:20 17 SABATO, 1 MAGGIO 1954 -------------------- Uno sguardo critico alle cronache della quindicesima giornata CAMPIONATO ISTRIANO DI CALCIO Sembra ormai che gli Umaghesi si siano assicurati la vittoria. Infatti nelle partite che si devono ancora disputare, difficilmente l’Istra si lascierà sconfiggere, tanto più che le squadre avversarie non figurano fra le contendenti al primo posto. Dopo le partite di domenica scorsa, si è avuto un cambiamento nella classifica generale. Lo «Jadran» di Parenzo è passato dal secondo al quarto posto. Domenica scorsa si sono avute due partite interrotte e diversi giocatori espulsi dal campo per scorrettezze in campo. Fatti incresciosi si sono avuti a Rovigno tra il «Rovigno» ed. il «Pisino» e tra l’«Istra» e lo «Jadran», cosicché tutte e due le partite sono state sospese prima del termine per incidenti nel campo, mentre in quella tra V«Aviaticar» e «Cittanova» sono stati espulsi dal campo quattro giocatori del «Cittanova» tanto da rendere difficile la continuazione del campionato. Oltre ai predetti, sono stati espilisi dal campo altri giocatori dell’«Elektra» e del «Dignano». Come logico in merito a quanto detto deciderà la Commissione di disciplina, che certamente adotterà severi provvedimenti nei confronti dei giocatori che, con la loro indisciplina, cercano di intralciare il buon andamento del campionato. Domenica prossima, 2 maggio le partite del campionato Istriano vengono sospese dato che la Sottolega Calcio di Pola organizza un torneo giovanile di calcio a Pisino nei giorni 30 IV 1 e 2 V, con la partecipazione delle seganti squadre: Pisino, Buie, Rudar, Uljanik, Rovigno e Elektra, mentre le partite per il campionato istriano, che decevano esser giocate il 2 maggio, vengono rimandate in ricupero a fine campionato. ER ISTRA - ROVIGNO 3:1 (2:0) ROVIGNO: Bravar, Orbani, Garbiti, Brunelli II, Rauni, Poropat, Privilegio, Brunelli I, Siolis, Depiran, Vegian. ISTRA: Doz, Lenarduzzi I, Bertok, Laschizza, Giraldi I, Bosè Gi-raldi II, Lenarduzzi II, Bernić, Kozlovič, Smilovič. ARBITRO: Cirić di Pola. MARCATORI: Per 1TSTRA: Giraldi II al 10’, Bernič al 12’ del primo tempo e Giraldi II al 20’ della ripresa. Per il Rovigno: Depiran al 10’ della ripresa. NOTE: Spettatori circa 1000, tempo e campo ottimi. Il Rovigno gioca in maglie amaranto e l’Umago in maglie azzurre. Calci d’angolo 4:4. Due lievi incidenti sul campo per gioco pesante di entrambi gli undici. La squadra umaghese si è laureata virtuale campione della sottolega polesana, conseguendo una difficile vittoria sui ragazzi di Siolis, in una partita il cui risultato .più obiettivo sarebbe stato, forse, un pareggio. La partita di domenica ha avuto non solo due tempi, ma anche due volti: nel primo tempo i rovignesi hanno giocato e gli umaghesi hanno segnato, nella ripresa le azioni erano alterne con una leggera supremazia azzurra nei primi trenta minuti L’Umago ha comunque vinto. E la sua vittoria è dovuta a due fattori: all’ottimo rendimento del popolare «Uccia» in difesa e alla velocissima forza di penetrazione e decisione di tiro del suo quintetto a-\ anzato. Abbiamo visto, difatti, Smilovič, Bernić, Giraldi II tirare in porta da posizioni impossibili, mentre ogni allungo di Uccia metteva in pericolo la rete di Bravar. Il gioco, tecnicamente migliore degli amaranto, veniva smorzato di- nanzi alla porta di Doz, oltre che dalla difesa umaghese, anche dall’indecisione talvolta madornale nel tiro in rete. Poche volte i componenti la linea avanzata, specie nel primo tempo, s’assumevano la responsabilità del tiro in porta e passavano la palla anche da posizioni favorevoli per il tiro diretto. Questa particolarmente la causa della sconfitta del Rovigno. Al fischio dell’arbitro, i rovignesi sono subito sotto porta umaghese, la cui difesa a stento riesce a respingere la costante pressione degli amaranto. Al 19’, su azione di contropiede, la palla si sposta in area amaranto, dove un tiro di Smilovič viene intercettato con la mano da II collettivo di lavoro della AZIENDA COMUNALE SERVIZ augura ISOLA a tutto il popolo lavoratore un felice I. Maggio L’Azienda esegue a perfezione tutti i lavori edili d’imbiancatura e riparazioni RIVOLGETEVI A NOI PER LE VOSTRE ORDINAZIONI LA COOPERATIVA AGRICOLA DI S. LUCIA acquista e vende ogni prodotto dell’ agricoltura, rifornisce gli agricoltori di attrezzi agricoli e concimi chimici. Porge i migliori auguri di un buon I. Maggio ai propri soci ed al popolo lavoratore. Il collettivo della VALW AGENZIA MARITTIMA - PIRANO si felicita con i propri clienti e amici d’affari e con i lavoratori degli altri collettivi per la Festa internazionale del lavoro ! jpODUZeĆC ZA EKSPORT 1 IMPORT - IMPRESO PER ESPORTOZIO N ee I M P OPTAZ IQNe iiwiRisR ii^ijuumwaiigg UMAG tono ,.B’' S. T T. ■ UMAGO tono ,.B ILI si felicita con tutti i lavoratori e augura loro i più grandi successi in occasione del I. Maggio, Festa internazionale del lavoro. Nella ricorrenza del I. Maggio, la (OOPERÀTIVA T«l*f. 21 - 1*l*o«"» Intercom mare» Um«c VINÌCOLA BUIE augura una lieta giornata a tutti i lavoratori. Nel contempo ricorda loro i propri rinomati prodotti: , mistella, moscato, malvasia, refosco e altri. Garbin e l’arbitro concede la massima punizione che Giraldi II trasforma in rete. Il pallone è al centro per ritornare nuovamente in area rovignese dove s’accende una mischia della quale approfitta Bernić per portare a due il vantaggio del-l’Istra. Sino alla fine del primo tempo, i rovignesi premono, mancando alcune buonissime occasioni. Al 10’ si ha la prima rete amaranto. Depignan intercetta un passaggio di Brunelli e batte Doz. Al 20’ l’ultima rete della giornata, frutto di un’ennesima scattante fuga del quintetto azzurro, Bernić, quasi al centro campo, allunga a destra a Giraldi II, questi fogge per una decina di metri e poi tira. Gli ultimi quindici minuti sono del Rovigno, ma la difesa umaghese ha la meglio. Ottimo 1 arbitraggio di Cirić. MB io 3:3 (2:0) Dopo circa 40 minuti di gioco svogliato e sconclusionato, il primo goal del Ciittanova è stata la scintilla ohe ha reso la ripresa molto combattuta. Però se di volontà ce n’è stata parecchia, la tecnica è mancata quasi .totalmente. Le squadre hanno peccato tutte e due di collegamento tra uin reparto e Tata) e, anche se hanno giocato decisamente, non sono riuscite ad esplicare un gioco concludente, Dal Vertanogli© ci saremmo aspettati molto di più, ma è stata forse la loro convinzione di vincere che gli ha nuociuto, anche per ili fatto di aver trovato un Cittaoova combattivo in tutti i settori. Per questo ultimo iil pareggio, a dire il vero, è stato troppo onorevole poiché, dopo aver condotto fino al 33’ d:il-la ripresa con ili risultato di 3 a 1, si è lasciato raggiungere ed è mancato un soffio perché non vedesse svanliire anche questo risultato di parità. Ecco alcuni cenni di cronaca: I prim' 38 minuti di gioco tra-scoroino senza che oi sia nulla da dire tin fatto di azioni. Solamente a questo punto si verifica la prima rete dei locali. Tonkeila, ricevuto il paltone da Crnogorac, oail-c a forte, la palla perviene alla testa di un giocatore e viene devia, ta in rete. I bilancio-rossi, rinvigoriti dal successo ottenuto, si portano all’attacco ed al 39’ Radoniò colpisce l’interno del montante destro. Al 42’ la seconda rete locale. Nuovamente Tonkefc, trovatosi! solo, non ha difficoltà a battere Fernetti. Gli ospiti passano all’attacco e Variava© tira in rete. Il pallone sta per entrare in rete, quando Z'akiinjia, con un bel tuffo, lo manda in calcio d’angolo. Il calcio viene battuto, Rossi esce di pugno e manca ila palla che, colpita da un’avversario, finisce quasi in rete, ma Kuhar, come un fulmine, lancia fuori la palla che, rac- còlta dia Stokcivac, viene mandata a colpire la traversa. Chiuso in svantaggio il primo tempo, gli ospiti cercano di raccorci aire le distanze. La squadra di Smilovič tenta ned primi quindici minuti di ottenere la rete e ci riesce con Spitz, grazie a un tiro di fianco. I bianco-rossi passano al-!’attacco ed al 20’, su fallo commesso da Sturmian, 1’aitoitro concede la massima punizione, che Radonič trasforma in réte. Gii 'Ospiti non si perdono dianimo e ài 33’, su calcio d’angolo, iSmitavič batte Giorni fa a Buie si è svolto il primo incontro ufficiale di pallamano tra le squadre del Ginnasio e quelle dell’Armata. Grande è stata le preparazione del nostri giocatori per iniziare bene la prova di questo nuovo gioco. Nella prima dimostrazione pratica si sono già delineate le notevoli possibilità di sviluppo sia e per tecnica. Molti sono stati i tiri^ in porta ed i passaggi accorti. Nel primo tempo i giovani giocatori del distretto sono andati in vantaggio con il risultato di 3 a 1. Nella ripresa, gli attivi giocatori dell’Annata avrebbero potuto facilmente pareggiare o vincere se il loro gioco fosse stato un pò più preciso. Il fischio finale sorprendeva l’incontro nel risultato di 5 a 4 a favore del nostro Ginnasio. I marcatori sono stati: Sirotič (4) e Pega-nič (1) per i buiesi; Djordjevič (31 e Manojlovič (1) per l’Armata. Le squadre sono scese nel rettangolo nelle seguenti formazioni: Ginnasio: Sirotič, Zakinja, Stančič, Pečanič, ' Tomaič, Angero, Be-nolič, Vidjni, Jugovac, Kramešteter. Armata: Mihelovski, Jovanovič, Danilovič, Manoilovič, Djordjevič, Petrovič, Gegič e Mladenovič. Dopo questa buona prova, si può prevedere che i nostri studenti potranno aver modo di giocare in breve nuovi incontri. R. J. IL CAMPIONATO DELLA SOTTOLEGfl DI FIUME VIVISSIMA LA LOTTA CONTRO LA RETROCESSIONE L’ult'mo in Classifica, il 3 Maggio, non ha potuto ohe esporre il disco verde sul campo di Fiume par dar via liberta al capolista, lo Scoglio Olivi, il quale, senza impegnarsi troppo, ha potuto portare via molto agevolmente l’intera posta. Vittorioso lo Scoglio Olivi di Pola, lo Jedinstvo non ha voluto essere di meno, battendo in casa il Borac per ben 5 a 0. In tal modo lo Scoglio Olivi e lo Jedinstvo mantengono inalterato il distacco di quattro punti che gli divide in Classifica già da tre domeniche. Dietro queste due squadre però si va facendo ili vuoto poiché le immediate insaguitritei hanno dovuto perdere dei preziosi punti. Infatti l’Orient, ohe sta attraversando un periodo piuttosto nero, non è riuscito a spuntarla in casa del Naprijed, il quale ha saputo impara'- per tre a 2. A sua volta la Mladost, nella sua trasferta a Cr-kvenica, ha conosciuto una scottante sconfitta per 3 a 0, mentre il Rudar ha perso in casa un altro punto prezioso, pareggiando con l’Abbazia per 2 a 2. L’unica squadra che ha saputo mantenere il tempo è stata la Torpedo che, con BUIE - RUDAR 0:3 (0:1) CAMPIONATO DI CALCIO ISTRIANO RISULTATI Uljanik II — Pisino 3:0 (P.F.) Rudar — Buie 3:0 Avjat'čar — Elektra 2:2 Istra — Rovigno 3:1 Cittanova — Verteneglio 3:3 CLASSIFICA Istra 14 12 1 1 53:20 25 Rovigno 14 9 3 2 45:26 21 Pisino 14 9 2 3 48:16 20 Jadran 14 9 1 4 44:24 i9 Verteneglio 14 9 0 5 45:34 18 Buie 14 6 2 6 28:25 14 Dignano 14 6 0 8 21:32 12 Uljanik 14 5 1 8 28:38 II Avjatičar 14 5 0 9 28:35 10 Rudar 14 3 2 9 22:43 8 Elektra 14 3 1 10 20:41 « Cittanova 14 1 1 12 14:62 Rossi. Al 40’ è idi nuovo Smilovič che, su una azione a cui ha preso parte tutto in quint etto' attaccante, batte il portiere locale. Nulla dia fare per d dittanovas che, lasciatisi prendere dal nervo-: Amo, non sono capaci dii concludere negli ultimi cinque minuti. Campionato jugoslavo kov, indi passava in vantaggio al 38’ con Krstić II. Nella ripresa, pressione del BSK e rete del pareggio di Prlinčević al 13’. VOJVODINA — RADNICKI 3:1 (2:0) Nel ricupero settimanale, la Vojvodina è riuscita a superare in bellezza un Radnički ormai pago di essersi assicurata la permanenza nella massima divisione del nostro campionato. Le reti per la Vojvodina sono state segnate al 36’ da Leškov ed al 45’ da Veselinovič nel primo tempo. Nella ripresa segnavano ancora al 7’ Milovanov -ed al 13’ Ognjanovič, che segnava la rete dei-ri onore per il Radnički. Due, delle tre reti dela Vojvodina, sono state segnate su calcio di rigore. Partita molto dura quella svoltasi domeniloa a Buie. La larga vittoria ottenuta diad minatori farebbe supporre una netta superiorità degli ospiti. In verità questi ultimi 'hanno giocato con maggior tecnica e volontà di quanto abbiano tatto 4 locali, tuttavia non bisogna sottovalutare il gioco di quest’ulti-|mr. Se essi non hanno potuto fare di' più, lo si deve al quintetto di punta che, in parecchie occasioni (favorevoli, non ha saputo sfruttare il -gioco a suo vantaggio. Ecco in breve la cronaca: L’miz o vade i locali impegnati in diverse occasioni a sfondare la 'difesa bianco-mera, ma, per troppo prolungati passaggi e per indecisione, vedono sfumare le loro azioni. Al 25’ gli ospiti passano all’at-itaoco e, su azione condotta da tutto il quintetto dii punta, segnano con Prezac la toro prima rete. 11 giòco prosegue immutato fino al riposo. La ripresa inizia con un gioco piuttosto equilibrato fino al 30’ quando Dimnič, trovatosi in buona posizione, segna la seconda rete. Fiduciosi par questo successo, i bianco-neri continuano ili toro attacco e due minuti più tardi se- Partita priva di contenuto tecnico. Gli Ospiti, ben sapendo di essere tecnicamente inferiori, hanno basato ili toro gioco esclusivamente sulla rottura ideile ozoni avversarie, coin qualche sporadico tentativo di contropiede. E’ uscito così uno dii quelli incontri ribattino, che non dicono nulla. I padroni di casa, vista rimpossibilità della costruzione di gioco, hanno sfoggiato una tattica personalistica e grazie a ciò il bravo Russigmam, domenica in funzione di centro attacco, con i suoi virtuosismi ha potuto ottenere 5 reti. E,glli, oltre dar molto filo da torcere alla difesa avversaria, ha potuto anche sfoggiare, in una giornata piena di grazia, ottime doti di virtuoso. Gli ospiti, per nulla intimoriti dal passivo di tre reti allo scadere del primo tempo, si sono buttati LA COOPERATIVA AGRICOLA GENERALE DI BERTOKI si felicita in occasione del 1. Maggio con tutti i Cooperatori e con gli altri lavoratori, auspicando i maggiori successi nell’edificazione socialista. il minimo di punteggio, è riuscita a violare il campo della Hidro-elektra. Tuttavia questa squadra, come tutte -le altre sconfitte di domenica, ha ben poca possibilità di aspirare ad uno dei primi due posti, che ormai dovrebbe essere saldamente in possesso di Scoglio Olivi e Jedinstvo, le due formazioni che si sono sino ad oggi dimostrate -le più agguerr te e le p ii compiete tecnicamente. gnano nuovamente con Dimnič la relte conclusiva. I buiesi cercano di accorciare le distanzi, ma gli ospiti, ritiratisi in difesa, formano un baluardo difficilmente sormantabiile. Le squadre sono scese in campo nelle seguenti formazioni : BUIE : Radopčić, Bonetti, Pavlov, Bortoiin, Drdav, Gianolla, Cas-lsio, Bonetti II, Vukovič Vaiscotto, De Santi. RUDAR: Braijkovilč, Kokot, Gob-go, Sup'ičić, Pavrat, Tuta, Dimnic, Sumberac, Breza©, Brezac II, Pa- liska. ARBITRO : Tom ci di Pola. AVVISO In seguito alle molte richieste giunteci per ottenere il regolamento della pallamano, gioco che per le sue caratteristiche merita veramente una grande diffusione, la nostra redazione ha pensato di rispondere collettivamente, pubblicando in uno dei prossimi numeri il regolamento completo. SOTTOLEGA DI FIUME RISULTATI Naprijed — Orient 3:2 Rudar — Abbazia 2:2 Hidroelektra — Torpedo 0:1 Nehaj — Albona '1:2 Crkvenica — Mladost 3:0 Jedinstvo —- Borac 5:9 3 Maggio — Scoglio Olivi 0:3 CLASSIFICA Scoglio O. Jedinstvo Orient Mladost Rudar Torpedo Crkvenica Abbazia Borac Nehaj Naprijed Albona Hidroelektra 21 3 Magg o 21 3 57 6 49 6 54 7 56 7 54 8 39 9 50 8 39 10 30 10 31 10 32 12 27 11 29 18 25 :27 33 :39 29 :28 26 :39 25 :44 25 :33 22 :43 22 :30 20 :43 19 :47 18 :27 16 :51 16 :51 15 :59 4 Campionato del Centro caicio Copodistria Strugnano - Branik 5-2 allo sbarragli© e nella ripresa sonc riusciti, con una buona dose di fortuna, a realizzare due reti per merito di Glav na II e Hrvatin II, rispettivamente all 29’ e al 41’,. Della cronaca, ciò che ci o/ro/are ded d/s/reZZo d/ Ca/tod/s/r/a inviano in occasione del I. Maggio i più fervidi auguri e le più cordiali felicitazioni a tutti i lavoratori, auspicando sempre maggiori successi nell’edificazione del socialismo. La CAMERA DISTRETTUALE DEL COMMERCIO si felicita per il I. Maggio con i propri membri e con tutti i collettivi di lavoro, augurando E DELL’ INDUSTRIA sempre maggiori successi nell’edificazione socialista. ALBERGHIERA CAPODISTRIA IL COMITATO POPOLARE I COMUNALE jj. DELLA CITTA’ DI CAPODISTRIA ji augura a tutto il popolo|iavo- W ratore un felice 1 maggio 1954 Il collettivo di lavoro „Intereuropa" SPEDIZIONI INTERNAZIONALI E TRASPORTI CAPO D I STR IA con le filiali di FIUME, SESANA, KOZINA, PODGORJE, POLA e UMAGO augura agli amici d’ affari ed ai lavoratori tutti un felice I. MAGGIO, Festa internazionale del lavoro. L’ azienda commerciale per la importazione di materiale far-maceutico, attrezzature sanitarie, preparati ottici e medicinali si felicita con tutti i collettivi e i clienti del Territorio triestino in occasione del I. Maggio, au= gurando nel contempo i maggiori successi nel lavoro. KORISTITE SE BOGATIM ASORTIMANOM KOŽNE I GUMENE OBUĆE, MNU ZA VAS PROIZVODI ACQUIRENTI ! Hl! servitevi del ricco assortimento di calzature in pelle e in gomma che per voi produce la ViVa il I Maggio COMPOSIZIONE DELLA TIPOG RAFIA PEOCHIARI