TASSA POSTALE PAGATA EDIZIONE DEL MERCOLEDÌ la nostra lotta ORGANO DELI/ U.A.I.S. DEL CIRCONDARIO ISTRIANO ■ TERRITORIO DI TRIESTE IL POTERE IPO SI BASA SULLE FORZE DEL POPOLO. LAVORATORI, APPOGGIATELO! DIREZIONE — REDAZIONE — AMMINISTRAZIONE: Riva Castelleone 2 ■— CAPODISTRIA, telef. 138 ABBONAMENTI: Zona B e Jugoslavia anno: Din. 180, semestre Din. 90, trimestre Din. 50. — Zona A: anno L. 1400, semestre L. 740, trimestre L. 380. DINARI 2. - LIRE 10. Conto corr. nella Banca Istriana t*OTTAVA ASSEMBLEA PEI COMITATO POPOLARE CIRCONDARIALE NESSUNA FORZA PUÒ’ ARRESTARE la marcia dei nostri lavoratori Decisa la protesta all'ONU in difesa della nostra libertà — Inequivocabili dichiarazioni del col. Lenac — Esauriente relazione del Presidente Beltram - La relazione delt incaricato per gli affari'interni — Inarrestabile progresso nel campo economico L inconfutabile linguaggio delle cifre Lettera di protesta alle Nazioni Unite AL TEATRO ..RISTORI Ü Il saluto del col. Lenac DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE TRYGVE LIE CONSIGLIO DI SICUREZZA DEL-L’ONU II Comitato popolare circondariale dell’Islria, quale organo massimo del potere popolare delia zona jugoslava del TLT, riunito in occasione dell’ottava assemblea ordinaria, PROTESTA contro l’ingiusto accordo dei rappresentanti delle quattro potenze in merito al trattato di pace con l’Austria, ex alleata di Hitler. Unanimamente CONSTATA che le decisioni riferentesi all’appartenenza statale della Carinzia slovena ed al pagamento delle riparazioni alla RFPJ contrastano chiaramente con lo spirito della lotta antifascista nel corso della quale milioni hanno sacrificato le loro vite convinti di fare ciò ai fini di una pace giusta e duratura. Tali decisioni contrastano con i principi democratici che dovrebbero garantire anche ai piccoli popoli il diritto ad una vita libera. Contrastano inoltre, con i diritti delie vittime del selvaggio furore nazifascista alla rifusione perlomeno degli immediati danni materiail. Ed infine che tali decisioni costituiscono un incitamento per quelle forze Che macchinano contro la pace nel mondo. Da ogni piccola e grande località del Circondario domenica 17 eorr. si sono riuniti al teatro Ristori di Capodistria i rappresentanti del popolo per partecipare ai lavori della Vili Assemblea del Comitato Popolare Circondariale. L’interno del teatro presentava l’aspetto delle grandi occasioni con il palcoscenico addobbato con le bandiere rosse e tricolori stellate delle tre nazionalità. Grandi scritte inneggiavano al Potere Popolare. I compagni delegati in platea presentavano un insieme solenne e dignitoso come lo può dare un’assemblea di operai e contadini raccolti per discutere i problemi del popolo lavoratore che è padrone del suo destino. Alle ore 10 il comp. Petrič apre l’assemblea e porge i saluti ai rappresentanti della VUJA, ai rappresentanti delle organizzazioni democratiche di Trieste ed a quelli del Partito Socialista del TLT. Si passa quindi alle proposte per eleggere i compagni che avranno la presidenza dei lavori e vengono eletti 5 compagni tra i quad il compagno Petronio Bortolo con il compito di dirigente. II comp. Petronio prende la parola ringraziando i delegati della fiducia riposta in lui, fa presènte ai delegati la importanza di una Assemblea popolare e cede quindi la parola al Colonnello Lenac che brevemente vuole salutare i delegati. Ultimato il discorso del col. Lenac, il Presidente invita i verifica-tori del verbale precedente a controllarlo dopo di che da la parola al comp. Beltram che si accosta al microfono tra gli applausi dei delegati. Il comp. Beltram, presidente del Comitato Circondariale dei Potere popolare, inizia la sua relazione politica. Segue quindi la relazione economica del comp. Kovačič del Dipartimento Economia che è assai diffusa poiché fornisce un quadro dettagliato della complessa ed intensa attività svolta nel campo dell’economia, attività che sta trasformando il nostro Circondario. Lunghi applausi ed approvazioni chiudono il discorso del comp. Kovačič poiché tutti i delegati sono al corrente dei grandiosi sforzi costruttivi che si stanno compiendo e dei risultati soddisfacenti che sono 'stati raggiunti. Vengono quindi eletti due commissioni di delegati che avranno l’incarico di esaminare tre decreti da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea. I tre decreti si riferiscono all’abolizione delle commissioni agrarie e al divieto del ripristino dei rapporti agrari di colonato e mezzadria già da tempo aboliti; ai registri della popolazione e all’ordinamento della notifica e della cancellazione obbligatoria; l’ul- Che le decisioni dei rappresentanti dei ministri degli esteri delle quattro potenze comportano non soltanto il disprezzo della dura lotta degli sloveni della Carinzia al fianco degli alleati nell’ultima guerra nonché del loro desiderio di essere uniti alla Jugoslavia, ma anche la svalutazione del contributo della lotta di liberazione dei piccoli popoli alla grande vittoria degli alleati ed una negazione del loro diritto all’autodecisione poiché toglie ad essi la fiducia che i diritti dei piccoli popoli troveranno protezione presso le grandi potenze. Il Comitato popolare circondariale del-l’Istria si sente colpito in particolar modo, quale interprete della volontà di questa popolazione che è in maggioranza di nazionalità slovena e croata, dalle decisioni dei quattro sostituti dei ministri degli esteri, i quali consegnano la culla storica del popolo sloveno ad uno stato straniero. Che una tale prassi rappresenta nella soluzione dei problemi internazionali un pericolo anche per quelle garanzie che il trattato di pace con l’Italia concede alla popolazione del TLT, quelle garanzie di cui si fidò la popolazione del nostro territorio quando accettò le decisioni del trattato di pace pur rappresentando ciò un duro sacrificio per essa. Protestiamo contro procedimenti antidemocratici, contro l’inamissibi-le traffico fatto dalle grandi potenze ai danni degli interessi vitali di un piccolo popolo, contro la conclusione del trattato di pace con l’Austria ed esprimiamo la nostra solidarietà con la posizione della RFPJ. timo decreto è di natura legale e si riferisce alle trasgressioni dell’ordine pubblico. Molto applauditi fanno là loro comparsa alcuni compagni pescatori inviati in rappresentanza della Cooperativa di pesca di Pirano. Essi portano il saluto all’Assemblea e gli auguri di un proficuo lavoro nonché un caldo ringraziamento per tutti gli aiuti ricevuti dal Potere Popolare che ha contribuito alla creazione ed al successivo rafforzamento della cooperativa stessa Al microfono, tra l’approvazione generale si susseguono i compagni Herko del Dipartimento finanze che illustra le- condizioni e la situazione finanziaria della nostra zona ed il compagno Petek del Dipartimento Affari Interni che raccoglie fragorosi applausi con la sua relazione sulla situazione generale del Circondario. Data l’ora avanzata i lavori dell’Assemblea vengono rimandati al giorno seguente. Alle ore 8.30 del lunedì il compagno Petronio apre i lavori e da la parola, essendo incominciata la discussione, al compagno Medica che parla sulla questione cooperativistica. . . Segue il comp. Kastelic Enrico che tratta il problema delle cooperative, della loro importanza sociale e dei loro sviluppo nella nostra zona, smentendo le falsità e le calunnie della risoluzione UI che viene smascherato attraverso la dimostrazione del nostro lavoro. Accenna alla necessità di dedicare maggior cura alla formazione dei quadri per migliorare la nostra opera in tutti i rami. Lo stesso compagno tratteggia la situazione delle cooperative di produzione l'e cui condizioni, benché manchi un piano organico di lavoro, sono buone; devono però incrementare la propria economia con allevamenti di bestiame. Critica il fatto che in molti magazzini sono avanzati forti quantitativi di concimi chimici per il semplice motivo che non si sapeva come usagli. Ciò conferma una volta di più — conclude il comp. relatore — che noi difettiamo di quadri. Il comp. Obleka Pietro dimostra la grande importanza della produzione vinicola del nostro circondario e la necessità di curare l’aumento di tale produzione. Ora viene concessa la parola al comp. Buič Ivo. Egli delinea la situazione delle due zone del TLT ove risultano palesi le differenti condizioni di vita.. Nella zona «A», occupata dagli anglo-americani, aumentano la disoccupazione, la criminalità e la prostituzione, mentre nella zona «B», la nostra zona, il lavoro forma la nuova società por-(Continua in II pagina.) Nel salutare l’odierna assemblea circondariale esprimo, nello stesso tempo l’augurio, tardo mio personale quanto quello dell'Animi-strazione militare, perchè la riunione sia fruttifera e serva gli interessi della popolazione democratica di questa zona. Vorrei dire alcune parole sulla conversione delie jugolire che è avvenuta nei giorni 4 e 5 c. m. in questo territorio. Le cause ed i motivi sono .già stati da me esposti nella lettera indirizzata al Consiglio di Sicurezza in quella occasione. E’ un fatto che l’economia di questa zona ha cominciato a svilupparsi nel corso di quest’ultimo anno con un tempo rapidissimo. Ciò viene dimostrato tanto dalle attività edilizie, quanto dal commercio interno ed esterno. A causa della aumentata attività in tutti i campi siamo venuti a trovarci in una difficile situazione. In conseguenza i mezzi finanziari di cui disponevamo, non rispondevano più alle necessità. Tenendo conto del fatto che il governo italiano non ha voluto sentir ragione di mantener fede ai suol impegni nei confronti di questo territorio sulla base del trattato di pace, cioè di rifornirci dei mezzi necessari, e tenendo conto delle misure unilaterali che sono state prese dal governo italiano e dal governo militare anglo-americano, annettendo di fatto la zona A all’Italia, noi non avevamo altra via ed altro mezzo per assicurare 10 sviluppo economico indisturbato di questa zona. Su nostra, uom-ndu 11 governo della R.F.P.J. ha nuovamente mostrato tutta la sua nobiltà ed un illimitato interessamento per la popolazione di questo territorio, concedendoci un prestito di 500 milioni di dinari. E’ interessante che proprio coloro i quali hanno violato sistematicamente il trattato di pace per tutto il tempo da quando esso è stato firmato, hanno fatto 11 più gran baccano e tentano di presentare la conversione della jugolire come lina violazione del trattato di pace da parte nostra. Si sono spinti persino tanto lontano da dire ed affermare che con ciò noi non abbiamo violato per la prima volta il trattato di pace, ma di aver fatto ciò già quando è stata messa- in circolazione la jugolira. Queste affermazione è altrettanto ridicola ed illogica quanto lo è tutta la loro campagna a tal riguardo, perchè tutto il mondo sa che la jugolira è stata messa in circolazione nel 1945 mentre il trattato di pace è entrato in vigore appena il 15 sett. 1947, cioè due buoni anni più tardi. Per quanto riguarda la conversione stessa, vi posso dire che essa si è svolta in perfetto ordine, puntualmente ed in tempo utile. Il merito di ciò va ascritto in primo luogo all’entusiasmo con il quale la popolazione di questa zona ha accettato la conversione della jugolira nel dinaro della RFPJ, alla buona organizzazione curata dal potere, nonché all’aiuto che le organizzazioni d imassa di questo territorio hanno fornito Purtroppo non tutti i possesso-sori di jugolire sono riusciti a convertire il denaro di cui disponevano Intendo riferirmi a t^l riguardo a un grande numero di speculatori i quali commerciavano con le jugolire a Trieste ed i quali sono rimasti con qualche decina di jugolire non convertite. Essi hanno speculato ai danni della popolazione di questa zona, ma alla fine hanno ingannato se stessi. In questa occasione la popolazione di questa zona ha compreso, e ciò essa ha nuovamente dimostrato, che non ha da attendersi un aiuto da nessun altro fuorché dalla Jugoslavia socialista, cui sta a capo il maresciallo Tito. Compagni delegati! Dopo aver risolto questo difficile problema esistono ormai tutte le condizioni per lo sviluppo più rapido di tutti i rami della nostra economia, per un maggiore aiuto alle cooperative di produzione ed altre, nonché per una maggiore attività in tutti i set-■ tori della nostra economia. Con una giusta organizzazione di tutte le forze di cui disponiamo ancora nel nostro territorio, noi potremo in breve tempo fare ancora molto di più di quel che abbiamo fatto fin ora. Io sono convinto che riusciremo a fare ciò. Lo testimoniano le molte cooperative di produzione, le case del Cooperatore, le molte scuole nuove o ricostruite, la costruzione di nuove cantine, imprese, l’aumento di produzione nelle nostre fabbriche ed infine il crescente slancio della popolazione lavoratrice di questo territorio con il quale essa si accinge alla realizzazione di tutte le attività previste. Che ciò sia ancora una nuova dimostrazione della giustezza del nostro lavoro e serva a coloro che ci attaccano. In tal senso saluto ancora una volta l’odierna assemblea e vi auguro molti successi nel vostro lavoro Viva la Jugoslavia socialista, con alla testa il compagno Tito che in ogni occasione porge un aiuto disinteressato alla popolazione di questo territorio. Fallita la conferenza londinese con la quale l’ottimo Stafford Crip-ps volle tentare di imporre la famigerata austerity ai ribelli satelliti del Commonwealth, ecco di scena i paesi del Medio e Vicino O-riente: su quelle regioni si appuntano le ultime speranze degli economisti albionici al lumicino, in quelle zone essi si preparano a subire le conseguenze dell’ennesimo rifiuto, ad ammainare del tutto le stinte glorie della Union. Jack. Il viaggio di Snyder in Turchia insegna molte cose: esso rappresenta, in realtà, i’estrema mossa di un gioco ormai palese, che tende a sbarrare alla pericolante sterlina l’ultima area favorevole su cui essa poteva ancora contare. La puntata di Snyde- nell'Oriente mediterraneo, non é il preludio, ma la conclusione d’un gioco iniziato nell’immediato dopoguerra nei segreti corriuo del Dipartimento di Stato e palesato da Truman con la famosa esposizione del «quarto punto» dello State of the Union, riguardante lo sviluppo dei paesi economicamente arretrati. Come possono illudersi, i colonialisti a tinta laburista, di poter salvare la loro vacillante valuta proprio là dove, tramontato il sogno britannico di un impero islamico al servizio della Corona, i padroni •inglesi si sono immediatamente a-dattati alle «superiori direttive», rassegnati a tutto, pur di non perdere l’ultima ombra di potenza? Non è certo da oggi che i mono-poli americani hanno cominciato a sostituirsi a quelli britannici, minando alla base, con i loro capitali, l’importantissima Iraq Petroleum Company. Pure, questa lotta per IL MESSÀGGIO alla R. P. F. J. Al Governo della RFPJ Belgrado. Il Comitato popolare circondariale dell’Istria ha approvato in occasione della spa Vili assemblea ordinaria una protesta contro le ingiuste decisioni dei sostituti dei ministri degli esteri delle quattro grandi potenze fin merito alla Carinzia, ed al diniego opposto alla richiesta relativa alle riparazioni della RFPJ nei confronti dell’Austria. Comò massimo rappresentante della volontà popolare nel circom darin istriano del Territorio di Trieste, esso esprime l’indignazio- ! ne degli italiani, sloveni e croati che qui convivono, indignazione provocata dal fatto che si calpestano i diritti dei piccoli popoli e si da, con le decisioni delle quattro grandi potenze un’incitamento morale ai resti degli elementi nazifascisti. Il nostro popolo che ha lottato, come gli sloveni di Carinzia, con grande spirito di sacrificio insieme ai popoli della Jugoslavia contro gli occupatori, per liberarsi dall’oppressione straniera, si rende conto della minaccia indiretta che rappresentano simili decisioni anche per i suoi interessi. Esso condanna specialmente l’incomprensi-bile modo di procedere dell’Unione sovietica che a motivo delia sua campagna' diffamatoria contro la RFPJ nega persino i diritti elementari dei popoli di quest’ultima. . Il Comitato popolare circondariale • deìì’istria saluta la decisa e giusta posizione assunta dal Governo della RFPj e nutre fiducia che questa, nella sua qualità di unica assertriee conseguente dei diritti dei suoi pop.oli, vorrà difendere anche i giusti interessi della nostra popolazione, contro tutti gli attacchi e tutte ie manovre. AVVISO LEGGETE NELLE ALTRE PAGINE UN ESAURIENTE RESOCONTO SULLE VARIE RELAZIONI TENUTE NEL CORSO DELL’OTTAVA SESSIONE DELL’ASSEMBLEA DEL COMITATO POPOLARE CIRCONDARIALE il petrolio si annunciava aspra, violenta: ma Bevin, lo stesso Bevin che piange ora lacrime te sangue sulla sorte della sie runa, provvedeva, da Londra, a spegnerla sul nascere, proclamando testualmente: «Noi salutium > le dichiarazioni di Truman, ci avviamo a raggruppare, a fondere tutte le nostre cognizioni, le nostre capacità, le nostre risorse». Questa è l’ultima parola, checché ne dicano ora gli statisti inglesi, passati al ruolo di vassalli al servizio dei loro «affezionati cugini». In Irak come in Iran, dove la Standard Oil e la Socony Vacuum Oil di Rockefeller stanno gradatamente soppiantando VAnglo - Iranian Oil Co., appoggiati dai consiglieri militari e politici dì Washington che invadono Teheran, assumendo il diretto controllo delle forze armate e di polizia e delle industrie iraniane, per le quali hanno già provveduto a stendete un piano settennale di ricostruzione, che permetterà loro di adattare completamente l’economia di quel paese agli interessi dei monopoli di Wall Street. Rifacendo la storia della penetrazione americana in Iran, New Times ricorda, tra l’altro: «I rappresentanti di Waschington ... posero come prima condizione alla concessione di un credito in dollari al governo iraniano la definitiva liquidazione del partito popolare (socialista) e del movimento filobritannico del lavoro». E la penetrazione statunitense continua: nell’Arabia Saudita (dove ingegneri americani presiedono alla costruzione di porti, aeroporti, ferrovie e strade con capitale americano) il cosiddetto «sindacato mi- LH MORTE DEL Dunque, Il Lavoratore» non può uscire per «il duro, durissimo linguaggio delle cifre». Alle ore 18 del 17 agosto 1948 De-< stradi, Gasparini, Gustincich e Fiau sin dicevano alle maestranze radunate, che «Il Lavoratore» era disposto di antecipare il prezzo della stampa di ogni numero purché il giornale uscisse. Quindi le cifre non costituivano un grave problema. Tanto più che si sentivano le tasche tanto capaci da far si che alcuni operai, lo stesso giorno, rassegnassero le dimissioni dallo Sta-bilimeno, «per migliorare le pro-1 prie- condizioni di lavoro». Buone prospettive, dal lato finanziario, per l’organo di Viđali, anche perchè la campagna elettorale non deve aver tanto gravato sulle casse del «partito», essendo buona parte dei manifesti — linea compresa — venuti da Roma. Nè il deficit deve aver subito un forte J ribasso, causa la precipitazione del-! la tiratura a sette, ottomila copie. Non volevano però pagare, dato il sequestro avvenuto, per loro inchiesta, il 4 dicembre 1948. Infatti sul loro giornale del 12 marzo 1949 confessavano: «E’ vero compagni, amici e lettori de «Il Lavoratore», che il nostro e vostro giornale ha dei debiti». Però, «conseguentemente», su il «Lavoratore» N 1263 del 15 luglio 1949 comunicavano: «Noi non abbiamo nessunissimo debito da pagare a nessuno — e tanto meno al- Gazzarra Lunedì ha avuto luogo a Trie-; ste la prima riunione del neoelet-' to consiglio comunale A. tutti è più i o meno noto il fatto che le elezioni amministrative di Trieste non rappresentano affatto l’espressione della libera volontà del popolo triestino. Si sa che già la stessa impostazione generale data alle elezioni dai dire ordini 345 e 33 del Governo Militare, hanno fatto pendere la bilancia a favore delle forze della conservazione per non usare addirittura una parola più grossa. Tali elezioni hanno avuto inoltre un esito negativo per l’insieme delle forze democratiche, data la scissione' che in quel campo vi regnava e vi regna tutt’ora. Forti della propria affermazione elettorale, i consiglieri del blocco sciovinista hanno ritenuto giunto il momento per fai esplodere violentemente i-,u- (• j odio an- f.Lavo ed antipopolare. (Jucndo il i ’togliere Dcft’.u Jczi., rapaie-■ mance del - ; t»> Popolare italo slavo,, si accinse ad esprimere il I punt odi vista di quel raggruppamento politico e volle parlare nella sua lingua materna, lo sloveno, si levò dai banchi sciovinisti un tale uragano di proteste da sommergere la voce dell’oratore. «Qui si parla solo italiano, «sc’ciavi» è. stata la nota dominante del baccano. Pensiamo che un tale comportamento sia un’indice sicuro in quale misura la reazione triestina ha ormai perduto il controllo di se stessa, smascherando i suoi diretti agenti nella vita politica della ca- merario» ottiene il controllo di tutto il sottosuolo del paese, tranne la produzione petrolifera, di cui si occupano con particolare attenzione le più spietate concorrenti delle corporazioni britanniche: la Texas Oil, la Standard Oil, l’Idipendent Oil e VArAmCo, che ha trasformato i territori da lei controllati in un vero e proprio regno del terrore. Basti dire che le paghe degli operai rappresentano un decimo di quelle normalmente dovute, che il traffico degli schiavi prospera su tutto il territorio della concessione, che si fustigano i lavoratori sorpresi in un cinema o in un teatro e che, vigendo tuttora il costume di troncare la mano desra ai «malfattori», l’esecuzione viene praticata scientificamente con bisturi sterilizzati da un chirurgo americano, in una raccapricciante «umanizzazione» che ricorda fin troppo da vicino le cliniche del terrore naziste. In Palestina, gli investimenti a-mericani ammontavano, già nel 1945 a 150 milioni d idollari. Gli interessi di Wall Street andavano perciò dìlesi in quella zona con ogni mezzo: ancora una volta, Bevin fu costretto a capitolare. «Tra USA e Gran Bretagna è stato stipulato un accordo segreto che decide la Soluzione del problema palestinese per mezzo di conversazioni arabo-semite sotto l’egida dei' rappresentanti occidentali del’ONU, informava, ai primi di febbraio, l’Evening News. E con l’accordo che Washin-'ton aveva ben ragione di definire «un successo della nostra diplomazia», scomparivano i timori di Wall Street. Subito dopo, gli Stati Uniti concedevano ad Israele un prestito per lOOmilioni di dollari, e Lon- ..LAVORATORE" la EST — e abbiamo sempre tenuto fede ai nostri impegni»... tanta fede come le loro dichiarazioni contrastanti, tanta fede come «... si sta spargendo la voce che siamo noi a voler licenziare tipografi» («li Lavoratore» del 9 luglio 1949), mentre l’altro ieri proprio loro hanno licenziato i tipografi con lettera dd. 9 luglio 1949 (!), tanta fede alle vecchie gloriose battaglie de «Il Lavoratore», considerandole un passato vergognoso da sopprimere, addossando ad altri la colpa della soppressione del giornale, alla magistratura, al «baratto infame», al sequestro che «avrà il suo seguito legale» — come scrivevano il 4 dicembre 1948 — e le cui premeditate conseguenze vengono a coronare i sognidi un Comitato een-lrale «internazionalista», secondo il quale il socialismo verrebbe da Roma. Cadono così anche le «balle» sul «contratto capestro», un contratto per qualsiasi quotidiano, in qualsiasi stabilimento tipografico. Cadono ad una ad una ed aprono gli occhi a coloro che li seguono. Cadono ad una ad una di pari passo coll’attuazione del loro piano liquidativo delle gloriose tradizioni di lotta del proletariato, triestino. Tradizioni che rivivranno, non appena il tradimento sarà più evidente, con la cacciata dei «saltimbanchi», come disse Viđali, volendo trovare le proprie qualità negli altri. sciovinista tà come i principali istigatori degli adii, delle brutalità e dei crimini commessi nel passato ai danni el movimento democratico. Abbandoniamo per un momento l’aula in cui si è svolta la riunione del consiglio comunale triestino, e portiamoci in ispirilo alla riunione che nella stessa giornata ha avuto luogo a Capodistria, cui hanno partecipato i membri del comitato circondariale del potere popolare. Possiamo ben immaginarci se in quella occasione si fosse levato lino slavo ed avesse gridato all’indirizzo dei suoi compagni italiani: «Italiani, andate via dì qua, andate véne in Italia». Che leccornia per il giornalismo qualificato ai Trieste, che miniera inesauribile per la campagna antislava. A Capodi-stri'a nulla di tutto ciò è avvenuto. Italiani e slavi hanno parlato liberamente ognuno nella propria lingua.. Che cosa significa tutto ciò? Significa che nella zona tì non si fa una campagna antitaliana, mentre a Trieste si persequita gli sloveni come delle bestie feroci. Su tale argomento però, intendiamo ritornare ancora una volta perchè l’avvenimento si presta a molteplici considerazioni. Noteremo ancora che nella difesa dei diriti degli sloveni, soltanto il rappresentante del Fronte Popolare italo-slavo è stato conseguente, laddove tanto ì cominformìsti, quanto anche il consigliere della Lega dem. slov. si sono mostrati come servi pi'oni della reazione sciovinistica triestina. i Sterlina Oriente 0 dra era addirittura costretta ad appoggiare le spudorate richieste a-mericane incidenti profondamente sul corso e l’indipendenza dell’economia semita, presa d’assalto dalle ottime posizioni statunitensi della Iraq Petroleum Corporation. I monopoli americani hanno già ottenuto concessioni per la costruzione di una pipe-line, dì raffinerie petrolifere e di una serie di officine automobilistiche in Siria e nel Libano, e, con un ritmo da record, battendo clamorosamente i predecessori d’Oltremanica ed infischiandosi delle loro «energiche proteste», hanno messo le mani, attraverso la Morrison - Knudson Co. su tutti i pozzi afgani di Herat, i giacimenti d’oro e di argento di Kandahar e le miniere di cromo di Logar, ottenendo altresi il diritto di impiantare in quella regione due aerodromi giganti destinati a fungere da piloni al «ponte aereo» lanciato dalla Turchia alle Filipine su due continenti. E’ la fine del prestigio, del potere e delle possibilità britanniche anche nel Medio e nel Vicino Oriente, una fme tanto netta e chiara da essere palese anche a chi non si sia mai occupato direttamente di tali questioni. E’ alla luce di questa elementare considerazione, che Cripps e compagni ci appaiano in tutta la loro I paradossale incongruenza Cominciamo a credere che, una volta tanto, il velenosissimo Winston avesse ragione, quando parlò di «sogno, laburista»: perchè quello preparato da Snyder è stato davvero, per Attlee e la sua ciurma, un ben amaro risveglio. Peter Kolosimo Versano sangue, Dollaro e sui campi di battaglia dell' La Nostra Lotta Cronache dal Circondario Mcliò BREVI ISTRIANE NOVITÀ’ RADIOFONICHE „AMORE RUSTICO,, DI DARIO SCHER RADIO TRIESTE DELLA ZONA JUGOSLAVA Lunghezza d’onda m. 240 — k. c. 1250 INAUGURAZIONE DI UNA SCUOLA CONVITTO AD ISOLA Lunedi 11 corr.- è stata inaugurata ad Isola, la scuola convitto per l’abilitazione alla professione di infermiera diplomata. All'irlaugura-zione erano'presenti il dott. Hlava-ty, il dott. Ferfoglia ed i medici dell’ospedale di Isola. Il doti. Hla-vaty ha tenuto un breve discorso sottolineando il l'atto che le venti allieve che parteciperanno al corso sono le prime del nostro Circondario. Ha messo inoltre in rilievo che la missione dell’infermiera è fra le più sublimi ed umanitarie. Missione per la quale non bastano sole cognizioni teoriche, in quanto l’infermiera deve essere dotala di un alto spirito di sacrificio e d'amore verso il prossimo, poiché da lei àijien-de spesso la guarigione deU’amma-lato. La scuola ha la durata di un anno e le spese sono tutte a carico del Potere Popolare. Alle allieve spetta mensilmente un premio. Durante il corso 17 fra medici e insegnanti, istruiranno le allieve in 23 materie per complessive 570 ore di lezioni. PUNITO UN SABOTATORE In base alle disposizioni emanate dal Potere Popolare dopo la liberazione, inerenti la riforma agraria a Perentin Salvatore fu Mauro d’anni 45, agricoltore in quel di Isola, venne assegnato un appezzamento di terra, coltivato a frutteto a vigna ed altri prodotti. Ma l’agricoltura non deve troppo appassionare il Perentin perchè in un sopraluogo compiuto dalle autorità Popolari venne constatato che la terra assegnata al Perentin si trovava in completo abbandono. Le Autorità Competenti perciò hanno creduto oppodtuno infliggerli la multa di 3000 dinari. Certamente questo provvedimento avrà amareggiato il signor Perentin, ma si renda ben conto che questa punizione, per un simile reato è abbastanza mite e che se il fatto dovesse ripetersi la sua terra potrebbe venire assegnata a chi ha voglia di lavorarla. —o — CONTRABBANDO Da quanto si è constatato in questi ultimi tempi, il contrabbando è notevolmente diminuito. Però ci sono ancora delle «pecore zoppe» che desiderano pascersi in zona «A». Una di queste risponde al nome di Bonin Anna lu Giuseppe d’anni 47 da S. Bortolo. Essa è stata condannata a 2000 dinari di multa per a-ver esportato illecitamente a Trieste a scopo di speculazione, 65 uova. —o— UN COOPERATORE «ESEMPLARE» A Jugovac Antonio fu Andrea d'anni .38, gestore della cooperativa di frutta e verdure di Pirano è stata inflitta la multa di dinari 2000 per aver maggiorato i prezzi. CITTADINI DI PIRANO CHE HANNO DATO IL PROPRIO CONTRIBUTO PER L’ISTITUZIONE DELLA «CASA DEI PIONIERI» 1) Fonda Vittorio, orefice Din 90 2) Bernetti Francesco Din 90 3) Scher Antonio, calzolaio Din 60 4) Benvenuti Mario, calz. Din 300 5) Maraspin Caterina, commerciante Din 90 6) Radivo Nicolò, murat. Din 1500 7) N. N. Din 100 LA GIOVENTÙ’ DI BABICI AL LAVORO Un paese la cui gioventù ha dato il suo massimo contributo allo sforzo costruttivo dei nostri popoli, è certamente Babici del settore di Maresego. Lasciamo subito posto ai. numeri, che sono più eloquenti di ogni parola. A Babiei ci sono 35' giovani: di questi soltanto due non hanno ancora partecipato alle 'bri-ì gate del lavoro. Nel 1945 sei gio-' vani lavorano alla Prestranek - Fo-; stumia. Nel 1946 tre sono alla Br-čko-Banovici e cinque alla Postu-mia-Lubiana. Pure alla Samac-Sa-rajevo (1947) ce ne sono tre. Alla , Smarje-Nova vas i giovani di Ba-? bici partecipano nella seguente misura: dieci nel 1948 e sei nel 1949. Pure nella brigata che si è recata alla Nuova Belgrado il 15 c. m. troviamo dieci rappresentanti di questo piccolo ma entusiasta paese: Riteniamo superfluo ogni commento. «A buon intenditore poche parole», . suona un vecchio proverbio ... LA VOCE DEI GIOVANI ALLA RADIO Tra le varie rubriche che rendono interessante il programma di Radio Capodistria figura pure una trasmissione intitolata la «Voce dei giovani» che viene trasmessa ogni lunedi dalle 18.45 alle 19. Questa rubrica è interamente dedicata alla gioventù ed è compilata solamente dai giovani. Occorre quindi, affinchè essa sia aderente alla realtà, vi sia la collaborazione di tutte le forze giovanili. Invitiamo pertanto la gioventù a formare delle filodrammatiche, dei complessi umoristici, dei cori, che si potranno esibire davanti al microfono e dare in tal modo un carattere più vario ed attuale. Cosi pure li invitiamo a fornirci i dati riguardanti l’attività da essi svolte, affinchè la «Voce dei giovani» possa popolarizzare e rendere noti i risultati conseguiti dalla gioventù in ogni ramo di lavoro. IL CONSIGLIO CIRCONDARIALE DELL’UGA A Pirano nel Teatro Tartini si inizieranno domenica 24 c. m. i lavori del Consiglio Circondariale del-l’UGA. I migliori giovani del nostro circondario, delegati dai loro compagni eletti alle recenti elezioni dell’organizzazione giovanile, parteci peranno a questa importante manifestazione, dando ad essa il loro prezioso contributo. Siamo certi che essi, con una serena analisi, sapranno eliminare le eventuali deficenze riscontrate nel passato e potranno in tal modo tracciare la Strada da seguire per il futuro, sulla base delle precedenti esperienze. Auguriamo al Consiglio Circondariale della Gioventù Antifascista un proficuo e costruttivo lavoro nell’interesse di tutti i giovani del circondario istriano. —o - - ’ ALL’ UDAIS Dl VILLANOVA Dall’inizio della gara trimestrale, le donne antifasciste del buiese non hanno ancora potuto dimostrare con dati concreti la loro partecipazione attiva alla gara perchè giornalmente intente ai lavori di raccolta c trebbiatura del grano che hanno tenuto impegnate le donne del buiese forti lavoratrici. Per raggiungere i. risultati prefissi nella gara, esse ora si organizzano in modo da poter recuperare il tempo ed il lavoro perduto in questo periodo. Per tale scopo, dimem.òa ft. s, si riunirono venticinque donne a Buie da dove, con camion, si reca tono ai lavoro volontario a Villanova per collaborare con i compagni alla costruzione della Casa Cooperativistica in quella località. Con il loro entusiasmo animarono le ore di lavoro dalle 5 del mattino fino alle 9 poi ognuna rientrò alia propria casa dove certo non era attesa da comode poltrone. Diedero cosi in una soja giornata 100 ore di lavoro volontario, col proposito di organizzare per martedì 12 gruppi di donne di Buie, Crasiz-za, Baredini, per essere avviate al lavoro nella Valle del Quieto. Come le donne di Buie, cosi tutte le altre devono comportarsi ed operare tenendo conto, che le necessità dalla casa che spesso sono un pretesto,' non gravano unicamente sulla donna. Quando non difetta la buona volontà e quando c’è la comprensione dei propri doveri sociali e politici su un piede di uguaglianza con l’uomo, la donna trova sempre il tempo e il modo di contnbui-re coi suo iavoro al potenziamento economico del nostro Circondario. —o— E DIFFICILE MANTENERSI ONESTI Questo motto vale per due addette 'ali’ospedale civile di Capodistria le quali tentavano di oltrepassare il Blocco DP. al Porto di DapouiStria portando nascosti sotto le vesti ben 8.40 m. di stoffa, allo scopq di contrabbandarla a Trieste. Interrogate dagli organi della DP esse avevano dichiarato di essersi vestite così poiché avevano lreudo!... • Naturalmente la. stoffa è stata sequestrata e le due addette al-l’ospedaie, tali: Busata Ernesta e G.edar Giacomina sono state rila-Iciate dopo l’interrogatorio e la denuncia agli origani competenti. In effetti, è difficile che si conservino veramente onesti certi elementi nella nostra zona, dove si .incontrSano' due mondi del1 tiutto. diversi. Vi è ancora, purtroppo, qualche persona impregnata dello stato mentale formatosi durante l’epoca nera, persona che si ritiene soddisfatta solamente se riesce «a farla franca» alla DP. Questo è il caso delle due sopranominate, le quali, sebbene avessero E sostentamento assicurato con le proprie prestazioni, hanno preferito, in aggiunta, praticare anche la speculazione, dimostrando in tal modo la loro poca onestà morale. Queste due addette, nell’epoca in cui tutti gli onesti e coscienti democratici del Circondario prodigano le loro forze per il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione ’tutta, si :^ono scelte un illecito e pericoloso si-stena di guadagno. Nuovo l’autore, nuovo il compositore,; nuovo il direttore d’orchestra, nuovi — o quasi - gli attori, escluso naturalmente il buon Fišer, veterano delle scene e dei mi- • crofoni, nonché regista d’indiscusso talento. Anche Capodistria, come si vede, comincia a funzionare da predellino dì lancio per i giovani artisti: con quale promettente successo, è dimostrato dalla - commedia musicale «Amore Rustico» di Dario Scher, presentata domenica sera ai microfoni di Radio Trieste (zona jugoslava). Su una trama alquanto esile, Scher ha tessuto alcuni graziosi motivi, accompagnati da buoni effetti musicali dell’ignoto compositore, il quale — pur sfiorando temi operettistici abbastanza noti, ha saputo dare alla sua upeia una fluidità orecchiabile davvero notevole, messa in risalto dal magnifico debutto del ventenne direttore d'orchestra M. Ercole Parenznni, una vera proméssa a cui va il nostro plauso incondizionato. Degli interpreti, ottima sia Lucia Scher, dalla recitazione sicura e ricca di effetti lirici, che la giovane Anita Flego, un pò troppo disinviti ta per la sua parte, il che depone, tuttavia, a compu to fav-ee del suo avvenire artistico. Molto felice l’autpre, nell’interpretazione del maligno Silvestro: ancora immaturo Antonio Grio, a tratti di recitazione spigliata e naturale, unisce alcuni eccessi melo-drammatici da cui può e deve guarire. Buoni gli altri, Antonio Maganja in particolare. Fuori critica l’ottimo Fišer, a cui va il merito d’una difficile e riuscitissima regia. Pietruccio Accolti ad Isola i pionieri A Isola si è verificato un avvenimento che ha destato grande interesse tra la popolazione locale. All’arrivo dei 34.0 ragazzi, figli di lavoratori della Jugoslavia, una numerosa folla era accorsa al molo ad accogliere ed a ... «curiosare». Tra quella numerosa folla, onesta e sincera, non mancavano, pur-iroppo, certi elementi venuti" per asssistere chissà a quale spettacolo «che avrebbe potuto dare ragione» alla propaganda leghista e comin-iormista. Invece quale delusione! I tre-centoquaranta ragazzi in arrivo non differivano per nulla dai loro coetanei isolani. La mentalità di tali elementi, imbevuta di spirito sciovinista, viene coltivata con perfidia nei ristretti circoli del C.L.N. per avvelenare la coscienza sana del popolo lavoratore isolano. Contro simili elementi il Potere po--polare lotterà in tutti i modi e con tutti i mezzi per estirpare una buona volta, la pianta dell’odio nazionale. . Per la cronaca, diremo che la gioventù jugoslava si è diretta alla mensa dell’Ampelea dove dal comitato dell’U. D. A. I. S. cittadino era stata offerta una colazione ai graditi ospiti. La venuta dei figli del popolo lavoratore jugoslavo, acquista an- che un’importanza morale e politica intesa a chiarire sempre meglio le. idee degli onesti democratici. Questi 340 giovani sono'' i figli di quei lavoratori che edificano il socialismo nella vicina repubblica, sono i figli di coloro che nel corso della lotta di liberazione nazionale non esitarono un solo istante ad impugnare l’arma per la cacciata dei nazi-fascisti e per realizzare la fratellanza tra. tutti ì lavoratori. Anche le mamme isolane nei giorni scorsi hanno inviato i loro figli in terra socialista. Essi sono stati accolti con grande amore, con lo amore con cui una madre accoglie il proprio figlio. Questa reciprocità dimostra come nella nuova Jugoslavia l’internazionalismo è prassi quotidiana e che la base su cui lavora il nuovo stato è la fraiellanza tra i popoli. Con rinvio reciproco dei figli del popolo lavoratore alle colonie, i legami tra la gioventù isolana e quella jugoslava si rafforzeranno sempre più. Così ognun vede che stiamo percorrendo la strada che porta allo sviluppo del progresso e del benessere, la quale non può portare che all’affratellamento della popolazione del nostro circondario con quella dei retroterra. —o— Domenica 24 c. m., proveniente da Trieste, un gruppo di giovani si recherà in Valle del Quieto al lavoro volontario nella bonifica. E’ pressoché inutile soffermarsi sull’importanza e sul significato di questa partecipazione della gioventù triestina al lavoro sugli obiettivi del nostro circondario. Mancano 30 giorni alla apertura della Mostra dei giovani operai ed apprendisti e poiché tanto si parla del febbrile lavoro di preparazione da parte deb giovani, abbiamo voluto accertare ciò-che potremo aspettarci da questa rassegna che dovrà risultare un indice della maturità professionale della nostra nuova generazione di lavoratori. Ci siamo quindi recati alla Casa dello Studente Italiano di Capodistria dove, da quanto ci constava, si approntavano lavori degni di nota. Introdotti nella stanza da soggiorno degli studenti ci colpi la ossatura metallica di una nave in miniatura collocata su di un tavolo. Un giovane stava saldando delle lastrine di latta suite ■ fiancate del modello. Altri 3 giovani, erano intenti chi a dipingere ad acquarello chi ad allestire sagome in legno. I giovani si dichiararono disposti a fornirci tutte le spiegazioni che desideravamo. Incuriositi dalla ossatura della nave, chiedemmo chi, si dedicasse a quel lavoro. Si fece avanti uno dei giovani, e che, presentatosi quale Zaro Giuseppe, dispiegò un ampio disegno su cui era riprodotta la nave. Il eomp. Zaro, giovane ventiduenne, ci precisò quindi le caratteristiche del modello che avrà la lunghezza di m. 1.60, GIOVEDÌ’ 21 - 7 -1949 6.29 Inizio della trasmissione — 6.30 Musica del mattino — 6.45 Notiziario in Italiano — 7.00 Segnale orario, Notiziario in sloveno — 7.15 Musica del mattino — 7.30 Chiusura. 12.00 Dal mondo operistico — 12.30 Quintetto campagnolo — 12.45 Notiziario in italiano 13.00 Segnale orario Notiziario in sloveno 13.15 Programma pomeridiano di musica per orchestra — 13.50 Per voi donne — programma italiano — 14.00 Musica leggera 14.30 Rasegna della stampa in ita- liano 14.45 Rassegna della stampa in sloveno 15.00 Chiusura. 17.45 Musica da ballo — 18.00 Notiziario in croato — 18.15 Musica dà camera di compositori sloveni — 18.45 La voce del giovani in sloveno -- 19.00 Intermezzo musicale — 19.15 Notiziario in italiano — 19.30 Notiziario iu sloveno — 19.45. Duetti da opere — 2000 Canta il quartetto del coro da camera — quindi melodie gradite — 20.30 Radiodramma in lingua slovena — quindi musica leggera — 22.00 La vita dei popoli jugoslavi — in italiano — 22.20 Concerto serale — 22.40 Musica ritmica — 23.00 Ultime notizie in italiano — 23.05 Ultime notizie in sloveno — 23.15 Melodie della sera — 23.30 Chiusura. jjjÉf VENERDÌ’ 22 - 7 - 1949 629 Inizio della trasmissione — 630 Musica del mattino -— 6.45 Notiziario in italiano — 7.00 Segnale orario — Notiziario in sloveno — 7.15 Musica dei mattino’ —- 7.30 Chiusura. 12.00 Musica per orchestra — 12.30 Musica ritmica per pianoforte — 12.45 Notiziario in italiano 13.00 Segnale orario — Notiziario in sloveno — 13^15 Canzoni popolari russe e ceche — 13.50 Università popolare radiofonica in sloveno ■— 14.00 Musica leggera — 14.30 Rassegna della stampa in italiano — 14.45 Rassegna della stampa in sloveno 15.00 Chiusura. la larghezza di m. 0.32, ed un pescaggio di 0,16 cm. «La novità di questo mio modello — dice il giovane — è che esso verrà radiocomandato a distanza. Cosa assolutamente nuova nel nostro circondario e spero che i compagni saranno soddisfatti di questo mio lavoro. Merita rilievo anche il fatto che sia il motorino elettrico, come gli apparecchi riceventi e trasmittenti al pari degli accumulatori, saranno pure costruiti da -me, salvo rie valvole che logicamente mi saranno fornite dal Com. Cir. dell’UGA sotto i cui auspici è organizzata la Mostra. Secondo le mie previsioni e quelle del prof. Ret, la cui guida mi è di grande utilità, il presente modello •potrà essere comandato dalla distanza di 2 miglia». Osserviamo da vicino e rimaniamo sorpresi della cura con cui il lavoro viene eseguito. L'agile sagoma del modello, promette a lavoro ultimato di risultare un capolavoro e senza dub-. bio costituirà la sorpresa maggiore della mostra. Ringraziamo il comp. Zaro della sua gentilezza nel fornirci le indicazioni richieste e lo lasciamo al suo lavoro. Gli altri giovani che con noi facevano gruppo aitorno al modello della nave si affrettano a mostrarci i loro lavori. Uno di essi, Deber- 17.45 Canta Bruno Pailesi — 18.00 Notiziario in croato •— 18.15 Musica da camera — 18.45 Conversazione in italiano — 19.00 Intermezzo musicale — 19.15 Notiziario in italiano — 19.30 Notiziario in sloveno — 19.45 Brani lirici per canto e orchestra — 20.00 L’ora della cultura croata — 20.30 Musica a piacere — 20.50 Col nostro popolo in italiano 21.00 Coro da camera — 21.30 Composizioni di Mozart 22.00 La vita dei popoli jugoslavi in sloveno — 22.20 Musica leggera e da ballo — 23.00 Ultime notizie in italiano — 23.05 Ultime notizie in sloveno — 23.15 Melodie della sera — 23.30 Chiusura. SABATO 23 - 7 - 1949 6.29 Inizio della trasmissione —-6.30 Musica del matino — 6.45 Notiziario in italiano — 7.00 Segnale orario — Notiziario in sloveno —• 7.15 Musica del mattino — 7.30 Chiusura. 12.00 Programma vario di musica per solisti — 12.30 Due ouvertu-res — 12.45 Notiziario in italia— no — 13JD0 Segnale orario —■ Notiziario in sloveno — 13.15 Concerto vocale di Pavla Potrata — 13.35 Musica leggera — 13.50 Rassegna economica — in italiano —- 14.00 Musica leggera — 14.30 Rassegna della stampa in italiano -— 14.45 Rassegna della stampa in sloveno 15.00 Chiusura. 17.45 Musica da ballo — 18.00 Notiziario in croato ■— 18.15 Musica varia — 18.30 II mondo dei piccoli in italiano.— 19.00' Intermezzo musicale —- 19.15 Notiziario in italiano — 19.30 notiziario in sloveno — 19.45 Mleodie popolari italiane — 20.00 Quadri musicali — 20.30 Canti partigiani — 20.50 Rassegna politica — 21.00 Un’ora di svago.—- in sloveno — 21.50 Dialetto Mice e Vane — 22.00 Concerto serale — 22.30 Musica da ballo — 23.00 Ultime notizie in italiano — 23.Go Ultime notizie in sloveno — 23.15 Melodie della sera — 23.30 Chiusura. nardi Guiseppe, che sta costruendo vari modelli, ci spiega «Ora preparo gli stampi in legno, poi getterò i pezzi della turbina in duralluminio. La turbina avrà una forza di circa 130 volts e sarà del tipo «Doble» americano. Il maggiore inconveniente che noi tutti incontriamo — egli afferma — è dato dalla mancanza di tempo poiché proprio in questi giorni daremo gli esami dì maturità». "OsservtSIfio animirati quésti gìo-vani che dimostrano tanta volontà ed attitudine al lavoro. Ma c’è ancora un giovane, Zaro Bruno, che estrae da una cartella dei bellissimi disegni ad acquarello. «Oltre a questi lavori — egli dichiara -— sto preparandone degli altri ad olio». Poi un altro giovane ci mostra il disegno di un aliante il profilo della cui fusoliera è frutto di un lungo studio. Egli si dice sicuro di ultimarla in tempo per la Mostra che risulterà certamente una delle più interessanti del Circondario. Dopo visti i lavori in preparazione e specialmente dopo aver rilevato l’entusiasmo che anima questi bravi giovani, siamo certi che il successo della Mostra sarà grande, tale dì rendere orgogliosa tutta la popolazione del nostro Circondario. attesa detto- 1/HosUa detta QioveM OpeuUa A CIMENTO con le MERAVIGLIE TECNICHE I GIOVANI DEL NOSTRO CIRCONDARIO I lavori dell’ottava (Continua della I. pag.) tando il benessere per tutti. Questi sono fatti che possono essere accertati e visti da chiunque benché la cricca cominformista voglia far apparire del tutto diversa la nostra situazione scagliandosi contro noi e contro la Jugoslavia. Noi però proseguiamo per la nostra strada, edificando una società migliore, grazie all’opera del Potere Popolare. «Oggi — dichiara il comp. Buie - • la cricca cominformista non si accontenta più di svolgere la sua a-zione nefasta contro i maggiori e-sponenti delia RFPJ ma opera anche contro i bimbi». A comprova di ciò legge la notizia, riportata dai giornali, da cui si apprende che i rappresentanti sovietici hanno ne- . gaio il loro voto per gli aiuti ai bimbi jugoslavi. Segue il comp. Furiarne, che, riferendosi alla relazione finanziaria del comp. Herko, tratta il funzionamento degli uffici tasse rimarcando che ' negli stessi uffici il lavoro non è stato portato a compimento causa il poco interessamento del personale. Accenna poi a varie proteste ed al malcontento di Certi esercenti che nel passato nulla hanno dato per il benessere del popolo essendosi preoccupati unicamente dei loro profitti. Il comp. Maraspin fa una relazio- j ne sulla pesca ed il suo sviluppo nel circondario, mettendo in rilievo la sua importanza nell’economia. «In questi ultimi mesi — afferma il relatore — in molti paesi della nostra costa sono stati realizzati progressi in questo campo, ed in special modo ad Umago ove quella cooperativa era ridotta a mal partito e che grazie al Potere Popolare, è stata riorganizzata ed ora da tutta la sua attività per il benessere collettivo. In certi luoghi elementi ; com’nformisti, fanno pressioni ed influenzano i pescatori affinchè si j rendano passivi per danneggiare la : economia del Circondraio. Un tanto succede ad Isola, dove il gruppo di detti elementi è capeggiato da Bruno Deste. Il comp. Maraspin illustra anche le condizioni dei pescatori e le disposizioni adottate dal Potere Popolare per migliorarle. Il comp. Beržan Vittorio tratta brevemente l’argomento della economia locale, della elettrificazione di Maresego e della canalizzazione di Isola e Pirano. Ultimate le relazioni dei vari delegati, il comp. Petronio conclude questa parte dell’ordine del giorno, con un discorso in cui tratteggia in brevi linee il lavoro che ^ stato eseguito nella onstra^fona ed in spe- Stoka ha il saluto del cial modo i progressi realizzati io questi due ultim ianni. Illustra infine la nostra posizione in una zona confinante con un’altra soggetta all’imperialismo e le situazioni particolari che ne derivano. t Alle ore li, prima di sospendere j i lavori per mezz’ora, il comp. Petronio sottopone all’approvazione dei delegati le relazioni precedenti j che vengono approvate all'unanimità. Ogni singola relazione era stata già accolta con vive approvazioni e calorosi applausi dei presenti all’Assemblea. portato P.C. TLT Tutti i delegati si alzano in pie- I di e calorosi applausi accolgono il ! comp. Stoka che, a nome del Comi- | tato Centrale del Partito Comunista del TLT, legge un saluto ed un augurio all’Assemblea. Per molto tempo i delegati dopo la lettura del messaggio continuano ad inneggiare al Partito Comunista ed al comp. Tito. A questo punto U comp. Petronio legge una lunga serie di decreti di indole economica emanati dal CC del Potere dall’ultima assemblea, decreti che incontrano l’approvazione dei delegati. Altri tre decreti di indole giuridica per l’esame dei quali E giorno pruna si j erano elette due commissioni, ven- I gono anch’essi approvati data la . ! loro natura democratica. Due ordinanze concernenti l’.esproprio di | particelle di terreno su cui viene j costruito il Ginnasio croato di Buie | e un albergo anche a Buie vengono accettate dai delegati che ritengono le due opere di pubblica utilità. Prima di chiudere la Vili Assemblea del CC del Potere Popola re, il compagno Petronio dà la parola al comp. Beltram che legge due lettere da inviare all'ONU cd al Governo Jugoslavo, nelle quali l’As- ; semblea, in nome di tutto il popolo del Circondario, esprime la sua indignazione per il baratto perpe- i trato dalle grandi potenze ai danni j delle popolazioni della Cariuzia Sio-' vena. Il compagno Petronio chiude quindi i lavori deH’Assembtea augurando ai delegati un fecondo lavoro che dimostri come il p molo sia capace di amminis'iaisi in questo territorio, tanto berciato dal- j la reazione internazionale e cumin- j formista. Il comp. Petronio dichiara che per ogni delegato deve essere un debito d’onoreil portare a termine i propri compiti poiché ciò deve risultare come esempio di fratellanza e di internazionalismo per tutti i lavoratori e specialmente per quelli di Trieste, attualmente inganhati da un pugno di avventurieri senza scrupoli. Si chiude così la Vili Assemblea Circondariale 1 ecui risoluzioni per ■ il lavoro avvenire dimostrano elo-quentemente di quali principii sia animato il nostro popolo lavorato- j re ed il Potere Popolare che ne è ! la sua espressione genuina. Assembl. Popol. Circond. I problemi del Cooperativismo nella relazione del comp. Medica La formazione delle cooperative ! agricole di lavoro è una manifestazione di sviluppo economico e j sociale che, da una parte conse- : guentemente cancella i vecchi rapporti di produzione basati sulla oppressione e lo sfruttamento, non- | chè la arretratezza in cui era ri- ! dotto il contadino, e dall’altra perfeziona i nuovi rapporti di produzione che permettono il progres- ■ sivo benessere del contadino lavo- j ratore. Il potere popolare presta particolare cura alle cooperative agricole di lavoro in quanto esse sono : la forma più adatta per E progresso della campagna che si riflette nella produzione intensiva, nel miglioramente economico dei contadini e nella loro elevazione ■ culturale e politica. Questa particolare cura del Potere popo'are per le cooperative agricole di lavoro è tanto più comprensibile se in primo luogo si tiene conto degli sforzi che E no- j stro Potere popolare effettua per aumentare la produzione in genere e, in secondo luogo che solamente il cooperativismo può assi- j curare un forte aumento della pro- i duzione nel settore dell’agricoltura. A comprovare ciò non è necessario recarsi nell’Unione Sovieti- ! ca. La fraterna Jugoslavia socia- i lista pure ci può fornire sufficienti dati per convincerci di un tanto. Del resto, siccome noi ci troviamo tra quelli che sono in grado di fornire tali dati ne riporteremo alcuni: Prendiamo la cooperativa agricola di lavoro di Puče (puzzole). Essa è stata formata nel 1947 con 17 famiglie in maggioranza povere. Oggi, conta 45 famiglie. Ad eccezione1 di una, tutte queste famiglie dovevano vendere la loro inano d’opera ai contadini ricchi o rimanevano disoccupate ogni anno per un periodo più o meno lungo. La cooperativa oggi possiede in macchinari un valore parecchie volte superiore al credito avuto. Con i propri mezzi ha inoltre costruito la casa cooperativistica ed altri obbiettivi economici. I dati sulla produzione indicano il seguente aumento: la produzione del grano del 1948- 1949 sta in rapporti di 100 : 166, cioè un’aumento del 66 p. c. all’incirca. La produzione di grano delle singole economie oggi abbracciate dalla cooperativa raggiungeva, prima della formazione della stessa, meno del 35 p. c. dell’attuale produzione. Inoltre si calcola che la superficie di grano seminato dalla cooperativa in quest anno darà una resa del 30 p. c. superiore a quella dei privati. Anche nella produzionej delle patate si registra un’aumento, de per lieve, nonostante la siccità. La cooperativa agricola di lavoro «I. Maggio» di Buie, che conta 49 famiglie con 176 membri costituita nell’anno economico 1948 -1949 ha prodotto E 100 p. c. di più grano che nell’anno 1948 quando ogni membro produceva singolarmente. Importante è rilevare che la stragrande maggioranza degli attuali cooperatori non hanno mai prodotto sino od oggi sufficiente grano per coprire i bisogni della loro famiglia. In media si calcola che la produzione del grano copriva appena i bisogni di 3 o 4 mesi dell’anno. La produzione delle patate è anche superata deL circa 35 p. c. rispetto l'anno 1948. Anche la cooperativa agricola di Krog (S.Onofrio) vanta un’aumento della produzione del grano, e ciò grazie al vantaggio della lavorazione collettiva. Nella produzione delle patate si registra un’aumento del 10 p. c. rispetto ai privati! La suddetta cooperativa ha fatto un forte progresso nel set-, tore deE’aKlevamento deri bulinarne. All’inizio la cooperativa possedeva 23 capi di bestiame bovino: oggi registra un’aumento di 11 capi di bestiame bovino, 38 capi dì bovini e 19 suini da riproduzione. Per la cooperativa agrìcola di lavoro di Seghetto merita rilevare che mentre nell’anno 1948 non ha prodotto neanche E quantitativo di grano sufficiente e coprire il proprio fabbisogno (da notare che la cooperativa è stata costituita nell’anno economico 1948 - 1949) quest’anno, dopo aver coperto il fabbisogno del cooperatori verranno consegnati all’ànwnasso circa 100 q.li di grano. Anche' questa covperativa ha aumentato la produzione delle patate del 100 p. c. Dati di questa specie si possono ottenere anche nelle altre cooperative agricole di lavoro. Dai dati sopracitati si arriva facilmnte a concludere che il te- ______ _________________ nefre di vita dei cooperatori in generale (è aumentato rispetto a quello di quando da terra veniva lavorata singolarmente. Sotto la diligenta guida del nostro Partito, con l’utilizzazione delle preziose esperienze che ci offre la Jugoslavia socialista, guidata dal suo eroico Comitato centrale con in testa il comp. Tifo, i nostri contadini lavoratori, attraversò le cooperative agricole di lavoro ed a fianco degli operai costruiranno una nuova vita. i_o— ' I NOTIZIE DALLA GRECIA ATENE — Nel corso di un processo contro 53 comunisti accusa-salti di aver dato assistenza a bande armate, il tribunale militare di Kozani, nella Macedonia occidentale, ha condannatto — secondo quanto annunciano i giornali — 19 comunisti a morte, ed altri 19 all’ergastolo. Quindici comunisti sono stati assolti. Un comunicato dello Stato Maggiore governativo riferisce che nella Grecia meridionale continuano le operazioni di annientamento dei residui partigiani. Viene annunciata la cattura del comandante di uxa battaglione di partigiani. Operazioni di disturbo continuiamo nell si regione del Gramos, di Vitsi rmm chè nella Grecia settentrionales j _________ La Nostra Lotta RELAZIONI ALL’ ASS. POP. CRCON. La relazione politica del Presid. comp. Beltram Compagni e compagne, il comitato Esecutivo Circondariale rende conto oggi al Comitato popolare circondariale, e attraverso ■ ad esso a tutta la popolazione del circondario istriano ,del proprio lavoro nella prima metà dell’anno in corso. Nel presentare 'il resoconto del lavoro compiuto con successo durante il primo anno di economia programmata, il comitato esecutivo circondariale esprime il proprio riconoscente ringraziamento a tutti gli operai ed operaie, a tutti i contadini laboriosi, ai pescatori ed ai lavoratori intellettuali per lo spirito di sacrificio dimostrato nel disimpegnare il pi-oprio lavoro durante quest'anno al fine di sanare al piti presto le ferite dell’occupazione fascista e specialmente, per cancellare le treccie delle distruzioni operate dall’ultima guerra. Il nostro popolo lavoratore s irende conto, che solo in tal maniera si può forgiare le condizioni necessarie per una vita migliore. . ; Il potere popolare costituisce per il. nostro popolo una garanzia che tutti i sacrifici fatti oggi per realizzare il programma economico ser viranno esclusivamente gli interessi del popolo lavoratore. Ed è per ciò che esso difende questo potere contro tutti i nemici aperti e mascherati che tentano di spezzarlo e annientarlo. Il popolo del Circondario istriano si è conquistato la libertà con le armi in pugno lottando a fianco dei popoli jugoslavi e cacciando lo occupatore ha strappato il potere agli sfruttatori ed oppressori e si si è creato le condizioni per una vita libera e più felice. Perciò questo potere del popolo lavoratore non è dono di alcuno, non è il pomo di oro servito in tavola, ma è frutto di gravosi sacrifici e sforzi del nostro popolo. I nostri partigiani, che hanno combattuto sotto la guida gloriosa di Tito affinchè si potesse vivere e lavorare nella libera patria jugoslava; i nostri attivisti e tutti i membri del fronte di liberazione sanno quanto costino queste libertà e questo potere, per i quali hanno combattuto. Le fotografie adorne del maresciallo Tito, che ornano si può dire ogni casa del circondario non sono semplici immagini, ma l’espressione della riconoscenza verso questo grande figlio dei popoli jugoslavi, liberatore della Jugoslavia. Sono l’espressione dei legami ininterrotti con i popoli della Jugoslavia, sono l’espressione della volontà e del desiderio della nostra popolazione di non voler vivere staccata dai propri popoli. Oggi è comprensibile che coloro i quali durante la lotta sono rimasti a braccia conserte, a discutere nei caffè, oppure sono fuggiti lontano dal fronte di lotta, se poi addirittura non hanno collaborato direttamente con l’occupatore e con i persecutori fascisti, non possono comprendere tutto ciò. Essi non possono confondere il nostro popolo lavoratore, anche se è caduto su di esso tutto il peso del co-minformismo. Non possono e non potranno mai riuscire a spezzare l’unità di questo popol >, rompere e annientare la fratellanza fra sloveni - italiani e croati forgiata durante la lotta. Mai potranno rompere e distruggere il potere popolare, che è la conquista fondamentale della lotta di liberazione, malgrado tutte le loro mene. Proseguendo il suo discorso il compagno Beltram ha parlato dell'accordo concluso fra l’amministra-zione Militare della B e la R> FP.J. in merito al prestito di 500 milioni di dinari. A tal proposito ha citato passi, della lettera inviala dal colonnello Lenac al Consiglio di sicurezza, passi nei quali vengono messe in evidenza le ripetute violazioni del trattato di pace per opera del Governo Militare delia Zona Anglo-americana e del governo della Repubblica Italiana. Lo oratore sottolinea il fatto che la reazione aveva avuto l’intenzione di strangolare il popolo del Circondario istriano. Queste macchinazioni hanno avuto esito negativo grazie all’aiuto offerto dall’Amministrazione Militare e dal governo della R.F.P.J. nonché per merito del popolo lavoratore II compagno Beltram così si esprime: Ancora una volta è la Jugoslavia che prende su di sè un nuovo gravame pur di permettere l’indisturbato sviluppo della nostra economia. La conversione della valuta si è svolta a tempo di record e senza il minimo incidente, con soddisfazione generale della nostra popolazione. La nostra gente comprende che II lavoro ed il mercato per il collocamento dei suoi prodotti le viene assicurato soltanto se si poggia ad un largo retroterra. Per propria esperienza il popolo della nostra zona sa che la Jugoslavia non è meno importante quale acquirente dei nostri prodotti agricoli ed industriali, come mercato, fornitore dei prodotti industriali. Esso sa, che lo sviluppo della nostra economia e quindi il nostro benessere dipendono dal nostro collegamento con il retroterra, con con la Jugoslavia. Ecco perchè esso saluta il cambio della valuta come una maggior garanzia di sviluppo e di progresso. Dobbiamo dire ancora. che da tutte le parti giungono proteste da parte del popolo lavo-patore perchè non è stata tolta dal- la circolazione, come mezzo di pagamento, anche la metrolira. In queste proteste è detto che la lira italiana nella nostra zona è oggetto di speculazione con grave danno del popolo lavoratore e dello sviluppo normale dell’economia. In seguito il compagno Beltram ha parlato della visita fatta a Capodistria dal presidente del Consiglio dei Ministri della Slovenia, Miha Marinko e da Dušan Diminič, ministro delia Repubblica Popolare Croata.. Questo è stato un grande avvenimento, quale Capodistria non l’ha visto ancora. L’oratore sottolinea che in occasione di quel comizio tutti hanno sentito ancora più profóndamente i legami che ci uniscono a coloro «con i quali abbiamo combattuto e furono i -capi della comune lotta di Liberazione». Parlando del Trattato di Pace con l’Austria, come è stato prospettato nella riunione dei quattro ministri degli Eseri, il compagno Bei-tram si è così espresso: Parlare oggi di mercimonio ai danni di piccoli popoli, è per essi come moneta spicciola è per noi, per la nostra posizione specifica un problema d’importanza fondamentale La Carinzia Slovena, culla del popolo sloveno, vede oggi i suoi abitanti abbandonati alla mercè degli oppressoli austrm-ci. Triste è il fatto che in questo baratto abbia collaborate anche la Unione Sovietica. Gli sloveni della Carinzia, che soli nell’Austria hanno lottato contro i naz '-fascisti insieme ai popoli della Jugoslavia vengono oggi venduti nel vero senso della parola e di essi ci si serve come moneta spicciola nel vergognoso mercato tra i grandi popoli. Non solo, gli uomini di stato della Unione Sovietica dichiarano che gi àprima la Jugoslavia aveva trattato con gli imperialisti in merito alla Carinzia. Ciò viene fatto per mascherare la verità e sgravarsi della responsabilità per il baratto che non fa onore all’Unione Sovietica. «Dopo tutto ciò sorge una questione, un problema che riguarda tutta la gente della nostra zona: In chi possiamo aver ancora fiducia? . Che . cosa possiamo ancora a-spettarci dopo il,mercato .fatto con la Carinzia. La cosa diventa del tutto chiara: i piccoli popoli vengono adoperati come moneta spicciola nei grandi conti. L’unica ad essere conseguente in pratica con i principi del marxismo e leninismo nqllia questione dell’egua-glIianzJa nazionale1^ l’unica tutrice della libertà e dei diritti di tutti, specialmente dei piccoli popoli è in questo momento la Jugoslavia di Tito, che viene attaccata e calunniata per quegli atti che invece sono commessi dagli stessi suoi censori. Per questo noi abbiamo fiducia nella Jugoslavia, nei suoi dirigenti, nel suo partito che cosi onorevolmente e conseguentemente difende il marxismo di fronte ai revisionisti; abbiamo Jidueia nei'popoli della Jugoslavia i quali con i più grandi sacrifici dovuti al boicotaggio economico dei pael si socialisti, costruiscono con successo il socialismo, costruiscono un miglior avvenire. Riferendosi al cambio della jugolira nello stesso discorso il maresciallo Tito da detto: «Dopo questo nostro provvedimento, preso per giustificate ragioni economiche, è sorto in Italia un’allarme generale. Le forze della reazione e molti dirigenti accusano la Jugoslavia di violare il trattato' di. pace. Noi siamo per chiedere' loro: «Perchè vi eccitate tanto per .uesto territorio libero /di Trieste? Ma se esso non è vostro!» Dopo il trattato di pace il TLT dovrebbe già da tempo avere un governatore: la dichiarazione fatta da America, Inghilterra e Frància che il TLT apparterà all’Italia, è una dichiarazione unilaterale. Su questo problema bisognerà chiedere ancne alla Jugoslavia, òosi come all’Italia di esprimere la propria opinione sul modo in cui si dovrebbe risolvere il problema in questione. Non riconq-sciamo alcun diritto unilaterale sulla soluzione della questione del TLT. Noi vogliamo dire cosa pensiamo sul TLT. Questa volta non rinuncieremo ai diritti che abbiamo». Noi aggiungiamo: non soltanto alla Jugoslavia, ma anche a noi bisognerà chiedere che cosa pensiamo su questo problema. La vergognosa campagna condotta da Viđali, il «grande patriota», nei riguardi della nomina del governatore mette in piena luce i i cosidetti comunisti della zona anglo americana, i quali hanno l'atto di tutto per liquidare il movimento democratico a Trieste, per screditare il potere popolare agli occhi del proletariato triestino,, con le menzogne più fantastiche e criminali, con le invenzioni più assurde e stupide. Dopo essere caduto in maniera tanto evidente nelle pasìziqni della reazione e del revisionismo italiano, Viđali desidera e chiede ora il governatore per sanzionare anche l’annessione della nostra Zona all’Italia. Con tali manovre, il Viđali tende a passare alla storia di questo movimentato dopoguerra come il «patriota» per eccellenza, sia agli occhi della reazione italiana che a quelli di alcuni dirigenti del PC Italiano, la cui posizione nei riguardi di detto problema è nota sin dai tempi della lotta di liberazione e mira a portare in seno alla «grande madre» anche questa parte dell’Istria, insieme alla città di Trieste. Fortunatamente, la manovra di. Viđali è conosciuta da tutto il nostro popolo ed è perciò automaticamente consacrata al più clamoroso insuccesso. Ad ogni modo, ci è perfettamente chiaro che 1’esistenza del Potere Popolare in nuove circostanze, è possibile soltanto con il tenace appoggio delle masse democratiche di Trieste. Tale appoggio però già oggi viene a mancare da parte dei cominformìsti che Viđali avvelena facendoli scivolare suBe posizioni della reazione e della contro-rivoluzione. Il nostro potere, che è fortemente nelle mani del popolo lavoratore, e che ha all’attivo tanti successi noi non Io abbandoneremo: gridi pure Viđali, gridi puanto vuole.-la reazione. Ecco perchè \co-Jftruiremo e tenacemente difenderemo questa fondamentale conquista delle nostre masse lavoratrici, appoggiandoci saldamente alla Jugoslavia di Tito. Ed ora, a proposito delle comunità d’intenti tra reazione e co-minformismo, alcune parole anche su quest’ultimo. Dopo tutto quanto accadde dalla pubblicazione della famigerata risoluzione e a causa dei metodi usati per imporre il riconoscimento di cose non corrispondenti a verità, addossando ad altri, la co'pa dei propri errori, la nostra gente ritiene oggi ti- La relazione sugli interni del compagno Petek tolo di grande offesa l’appellativo di cominf ormista. Ogni nostro lavoratore si domanda coti preoccupazione dove conduce la via sulla quale procede oggi il còminfor-niismo, poiché l’esperienza dell’ultimo anno ha rovesciato tutti quei principi dello spirito nei quali è stato educato il nostro popolo lavoratore. Se confrontiamo il lavoro della nostra gente con la mostruosa’ campagna di calunnie della reazione e dei com inf ormisti, possiamo essere soddisfatti. Prendiamo, per e-sempio, il nostro cooperativismo, e particolarmente le cooperative di produzione. I successi sono visibili in. tutte le cooperative; esse in numero di dieci, abbracciano in qualche luogo un quarto della popolazione e della terra e nuove famiglie vi affluiscono. Il potere popolare appoggia l’aspirazione dei nostri laboriosi contadini, di organizzarsi in cooperative di tipo superiore e tutto fa credere che già nel corso di quest’anno ne sorgeranno di nuove in ogni grande villaggio. Ci rallegra particdlar-npente il fatto che nelle cooperative si trovano uniti, contadini di tutte le nazionalità ed in tal maniera si forgia la fratellanza nel senso piu profondo. Quanto all’elevazione dello standard di vita, è necessario notare che durante quest’anno abbiamo fatto un serio passo avanti. Un numero sempre maggiore di articoli di largo consumo viene messo in vendita libera. Il solo fatto che siamo riusciti, grazie all’aiuto, della Jugoslavia, a mettere in vendita libera il pane, il quale in molte parti rimane S|trettamente razionato, ne costituisce la miglior dimostrazione. Zucchero, sapone e tutta una ser,ìe di articoli sono pure in vendita libera. Quest’anno vengono poi forniti riso e pasta, articoli che l’anno scorso non avevamo. Paragonando il quantitativo di alcuni articoli distribuiti al tesseramento garantito con gli stessi distribuiti nel periodo corrispondente dell’anno scorso a-vremo una chiara idea dei nostri progressi. Mentre da noi si costruisce e si rinnova a ritmo accelerato, con l’unico ostacolo costituito dalla mancanza di forza lavoraiva, a Occidente si manifestano già in forma aspra i primi sintomi della crisi economica. Le . contraddizioni del capitalismo si vedono oggi nella maniera più evidente nella lotta fra il dollaro e: la sterlina inglese. Il numero dei disoccupati si computa ormai a milioni, tanto in America, Inghilterra, Italia, come altrove. Così De Gasperi cerca nuovi mercati per la forza lavorativa disoccupata, invece di aprire nuovi lavori in patria. D’altra parte, egli getta in carcere migliaia e migliaia di partigiani e di veri combattenti per la libertà e per l’indipendènza del popolo italiano che giace oggi sotto l’imperialismo americano, fpv-se il più spietato di tutti gli impe rialismi. Questo, mentre da noi, nella nostra tanto calunniata zona,, si eleva rapidamente lo standard di vità e il nostro popolo lavoratore non conosce preoccupazioni per il suo domani. Noi lottiamo a che il nostro popolo viva onestamente, e Trieste va orgogliosa dei suoi 25 mila disoccupati, delle 14 mila prostitute registrate, dei 20 mila aperti fascisti, delle alcune decine di miliardi di lire di debito. Compagni e compagne! La mia relazione all’odierna sessione deli’Ossemblea Popolare Circondariale tende a dimostrare il nostro lavoro, i successi e le deficienze netta lotta contro ì nemici del potere popolare abbracciando contemporaneamente l’attività generale del potere stesso nella via di un miglior avvenire nel Circondario dell’Istria. Nell’ultima sessione dell’Assemblea abbiamo discusso ed approvato il programma ed il preventivo per l’anno in corso. Oggi1 dobbiamo esaminare il sficcesjsi raggiunti, rimediare gli errori al fine di potei- trarre dall’esperienza finora acquistai agli insegnamenti necessari per il raggiungimento dei fini prepostici nella seconda metà di quest’anno. In meritq ai successi conseguiti nel campo del economia il compagno Petek dichiara che bisogna essere particolarmente riconoscenti all’amica Jugoslavia ed all’Amministrazione militare della zona che ci hanno aiutato a superare tutte le difficoltà. Anche al popolo del Circondario va la ri-conoscenza di tutti poiché anche grazie ai suoi sforzi, alla sua unità. alla sua resistenza agli attachi della reazione, si è potuto raggiungere le mete prefisse. Oggi come ieri, continua il comp. Petek, la reazione è più attiva che mai nella sua azione tendente a disorientare le masse per allontanarle dalla fattiva opera di ri-costruzione di tutto quello che il nazifascismo ha distrutto. La tattica preferita dai nemici del popolo è rimasta quella di fomentare l’odio nazionale tra il popolo, e di far figurare che il lavoro volontario domenicale è contro i principii religiosi. Però questa tattica non ha alcun effetto presso i nostri lavoratori poiché la riforma agraria, la costruzione delle case cooperativistiche, la ri-costruzione di interi villaggi induce i lavoratori del Circondario a vedere nel Potere Popolore la unica via che bisogna percorrere per salvaguardare le conquiste della lotta. E’necessario però che il popolo stesso aumenti la vigilanza e smascheri tutti i sabotatori, i facinorosi ed in generale tutti gli ex ricconi delle città e delia campagne. Quello che purtroppo bisogna constatare, aggiunge il comp. Petek, è che diversi CPL si dimostrano deboli di fronte al problema della mano d’opera che è impiegata a Trieste mentre da noi questo problema è assillante e frena la nostra opera. Per rendere più evidente l’opportunità di risolvere questo fattore negativo la tabella che segue sarà di molta utilità: i Vaimarino mast fern. 79 — tot. 79 S. Pietro 60 63 123 S: Maria in Monte 12 140 152 Costabona 3 38 41 Borst 4 17 21 Sicciole 6 —, 6 Cesari 8 14 22 Decani 17 18 35 Vanganello 1 ' 9 10 Maresego 1 14 15 Totale: 191 313 503 In tali circostanze credetemi, questa Trieste non è pen nulla attraente per la gente .del nostro circondario, poiché il nostro popolo lavoratore non vuole assoluta-mente sopportare l’onere dei debiti "di Trieste. Omettiamo, poi, di parlare della criminalità, la quale si è sviluppata in quella città, quanto forse in nessun’altra. Questi sono i frutti eli due amministrazioni militari diverse, di due sistemi di due intenti. Queste le constatazioni che ' ci rendono ancor più decisi a rafforzare il nostro potere popolare e la nostra economia. Vogliamo dare al nostro popolo un’esistenza socialmente, civilmente. e culturalmente migliore: e queste belle mete saranno senz’altro raggiunte. Se calcoliamo che più della metà di questa gente è occupata presso i mandrieri delle campagne dei signori triestini che cosa ne dobbiamo dedurre? Che essi lavorano, ossia servono, i ricconi triestini, mentre il potere popolare lotta contro la scarsità della forza lavorativa. Essi rubavo inoltre a Trieste il pane al proletariato triestino. Il problema della forza lavoratrice femminile è un problema a sè stante. Le nostre organizzazioni giovanili devono porsi il problema della gioventù (delle giovani particolarmente) che lavora a Trieste. Questa gioventù non vive in un ambiente sano. Che cosa riceviamo noi da queste forze lavorative? 1) Che noi non possiamo proseguire i lavori come si desidera. 2) Che sono proprio questi elementi a speculare con la valuta e a sviluppare il contrabbando ai danni del valore d’acquisto del dinaro. Ciò si ripercuote Sulla forza di acquisto dei nostri lavoratori e dei contadini poveri. 3) Che rubano il pane al proletariato triestino che lotta contro la disoccupazione. 4) Che portano la demoralizzazione tra i nostri operai propagando ogni specie di notizie e servendo i fini delia reazione in lotta contro il potere popolare. 5) Che non apportano il loro contributo agli sforzi del popolo lavoratore del circondario detta Istria che lotta per una vita migliore. 6) Che infine sono proprio questi operai che per primi sono i più disposti a collaborare in tutte le organizzazioni antipopolari. Per tale ragione fiorisce la cosiddetta «organizzazione operaia ACLI» a Trieste nonché unioni religiose forzate anche nei nostri paesi costieri. Come abbiamo detto prima, la coalizione delle forze reazionarie ha una meta comune: distruggere cioè l’attuale ordine sociale e congiungere nuovamento il TLT alla «Grande Madre». Vi è una sola differenza: Ad essi si sono uniti anche i nostri cominformisti che vogliono con ritmo accelerato distruggere «il vergognoso passato» per riconquistarsi la perduta legittimazione di «italianità» presso la borghesia, italiana. Un ruolo importante nell’attività, della coalizione antipotere popolare e antijugoslavia spetta al clero reazionario il quale è a questo riguardo anazionale, molto disciplinato nell’esecuzione degli ordini di Santin. Esso si serve nella sua opera dei pulpiti e di tutte le organizzazioni religiose. Negli ultimi tempi si registra, specialmente dopo l’inizio della campagna pre-lettorale dì Trieste una maggiore attività. Si tratta di attività illegale e di ciò abbiamo prove sufficienti. Per esempio: • 1) Sebbene ì’organizzazione religiosa sia legale, essa non si attiene atte leggi ed alle prescrizioni sociali in quanto non denuncia le La relaz. econ. del comp. Kovacic Dopo la liberazione il nostro Potere Popolare ha fco-e sistematicamente la vita economica del Circondario dell’Istria sulla giusta via e vi ha trovato subito la cooperazione delle larghe masse popolari, piene di entusiasmo. Delineato il quadro espositivo, della relazione, l’oratore 'ha iniziato l’esame della situazione agricola della zona. Egli ha portato a conoscenza dei delegati i brillanti risultati del-, la campagna agricola, grazie alla quale il raccolto non sarà affatto inferiore a quello dell’anno scorso. Riferendosi alla situazione zootecnica, il relatore ha rilevato che mediante provvedimenti legali è stata vietata la macellazione del bestiame giovane, con la verifica e la selezione dei tori, con la giusta distribuzione del formaggio forte, e con l’aumento del foraggio in generale, il numero del bestiame bovino si è accresciuto nei confronti dell’anno 1947 del 30 per cento circa. Nello stesso periodo è stata elevata anche la produzione del latte, di modo che più di 40 ettolitri di latte vengono esportati giornalmente. Sono stati importati in quest’an no 50 tori e giovenche della razza bruna - alpina, onde migliorare la qualità del bestiame bovino. E’ in corso di Costruzione un nuovo ambulatorio veterinario, ove il bestiame sarà ispezionato e curat i. Un torte incremento è stato dato pure all’allevamento dei suini con l’importazione di scrofe di razza berk-scir e mangalisa. Mediante l’importazione di pollame di razza stiriana, la qualità della nostra razza è considerevolmente migliorata come pu-re si è verificato un forte aumento della, produzione delle uova, tale da provvedere a sufficienza ìa piazza. L’oratore ha quindi parlato delle' cooperative che abbracciano tutti i rami industriali e dell’artigia-nato, per la gestione delle quali è stato approvato un credito di 58 milioni di lire. Oggi queste cooperative rappresentano l’organizzazione economica più perfetta del no- . stro circondarlo. In esse la fratellanza e la cooperazion edei nostri gruppi nazionali raggiungono la loro più alta espressione. Riferendosi alla situazione industriale, il relatore ha osservato che la mano d’opera impiegata nel corrente anno supera del 60 per c. quella del primo settembre 1948. Per una migliore illustrazione del progresso, ha detto il comp. Kovačič, citeremo inanzi tutto i dati riguardanti il ramo piu forte della nostra industria, cioè quella dei conservifici. La fabbrica Arrigoni ha prodot to nel primo semestre dell’anno scorso 169 mila 307 kg. di merce e nel primo semestre di quest’anno 362 mila 344 kg. L’Ampelea di Isola ha prodotto l’anno scorso 49 mila 355 kg. quest’anno 100 mila 286 kg'. La fabbrica De Langlade ha aumentato la produzione da 19 mila 293 kg. del primo semestre dell’anno scorso, a 38 mila 765 kg, In questo modo la nostra industria dei conservifici ha aumentato la produzione del primo semestre dell’anno scorso in pòi da kg. 237 mila 955 a 506 mila 345 di prodotti pescherecci, cioè più del doppio. L’oratore ha parlato dei progressi Conseguiti nella distillazione e nella lavorazione di sciroppi e liquori t97 mila 780 litri nel primo semestre dell’anno in corso) contro 9 mila 436 dei 1948. Grandi progressi ha subito anche (’attività peschereccia Con la messa in funzione' di altri 10 navi a motore (sacealeve1 a fonte luminósa), 465 mila 805 kg. di pešce nel trimo semestre del 1949 contro i 255 mila 528 kg. del 1948. Notevole e stato l’incremento dato al turismo con la riattivazione di 11 stabilimenti ed alberghi, la costruzione di casette weekend - l’organizzazione dell’industria alberghiera, a cui hanno contribuito i corsi e le scuole òhe sono valsi a fornire dirigenti ed alberghieri subito occupati nella nostra zona. Quanto al commercio è all’approvvigionamento, l’oratore ha detto tra l’altro: Oggi noi ricéviamo dalla Jugosla via in cambio per le nostre eccedenze di esportazioni quasi tutti i generi di prima necessità. La scelta dei generi si allarga di giorno in giorno tanto per qualità quanto per quantità. Un grande passo si è pure verificato nell’approviggionamento con i prodotti industriali. Mentre nei settembre 1948 potevamo disporre soltanto di tessuti e calzature, la scelta degli articoli di quest’anno si è notevolmente allargata e ciò particolarmente nella vendita libera e nel commercio collegato. Per i tessuti e calzature, nell’approvvigionamento garantito, il numero dei punti è aumentato in modo sensibile e precisamente per una percentuale del 35 per cento. La vendita libera a prezzi commerciali ha preso ' un forte svilup po nei confronti del primo seme- stre dell’anrio pasato. Cosi nel primo semestre del 48 sono stati venduti (essili per 4 milioni e mezzo di dinari e nel primo semestre 1 di quest’amiò invece per 24 milioni. La vendita delle calzature è aumentala da 0,15 milioni, a 5,4 milioni. Un quadro simile possiamo riscontrare anche negli altri articoli. Nel commercio collegato è -suben irato, anche un notevole progresso. Nel 'primo semestre dell’altro anno, vennero vendute delle, merci per l’importo di. 6,85 milioni di dinari e nel primo semestre di' quest’anno invece per 22,8 milioni. Passando a parlare degli affari comunali, il relatore ha esposto i progressi Conseguiti nell’elettrificazione, nella co-_st razione e ricostruzione di impianti idrici, nelle bonifiche, nella canalizzazione, soffermandosi nell’esposizione delle cifre che caratterizzano l’accresciuta attività delle econo mie locali. Ed ecco alcuni dati che illustrano i- notevolissimi progressi conseguiti nella nostra zona, nel campo delle costruzioni edili: nel primo semestre dell’anno scorso, abbiamo costruito sei scuole, due ospedali-e 23 case nel quadro della ricostruzione, per il valore complessivo di 54.715.631 jugolire, -mentre dal primo semestre dell’anno corrente si stanno costruendo edifici, nel valore complessivo di circa 700 milióni. Nella prima metà dell’anno scorso erano occupati alle ricostruzioni 210 operai qualificati e non qualificati e personale tecnico: alla fine del primo semestre di questo anno erano occupati negli stessi lavori. 1150 operai e tecnici. Il relatore ha tracciato quindi.un quadro delle importazioni, ed espor- tazioni della zona Jugoslava del TLT nel riguardi della Jugoslavia e della zona anglo-americana, quadro che depone a favore della nostra zona e della' sua organizzatoli commerciale. 1) Jugoslavia — Nel primo semestre dell'annó passato abbiamo e-sportato in Jugoslavia merci pel valore complessivo di 407.315.864 jugolire e nel prim osemestfe dell'anno corrente merci pel vaiore complessivo di 790.288.282 jugolire. Le nostre importazioni dalla Jugoslavia nel primo- semestre dell'anno passato ammontavano a 7.11 milioni 902.50 jugolire. Nel primo semestre dell’anno in corso le nostre importazioni dalla Jugoslavia raggiunsero il valore di 993.653.987 jugolire. 2) Zona Anglo-americana del TLT — Nel primo semestre dell’anno scorso abbiamo esportato nella zona anglo-americana del TLT merce per il valore complessivo di 88.472.028 metro lire e nel primo semestre dell’anno corrente merci per 101.130.869 metro lire. Le nostre importazioni dalla zona anglo americana nel primo semestre dell’anno passato ammontavano a 40 milioni 319.202 metro lire. Nel primo semestre dell’anno corrente le nostre importazioni dalla zona anglo americana ammontavano invece a 60,530.215 metro lire. Dalla relazione, ha concluso il comp. Stanko Kovačič, si può desumere quanto è stato fatto per l’incremento economico della nostra zona, incremento coadiuvato dal Potere Popolare per l’elevamento del tenore di vita della popolazione del nostro circondario. riunioni. Queste vengono invece convocate molto di frequente. E’ comprensibile a chiunque a che cosa esse servano. 2) Organizza azioni di raccolta, di mezzi finanziari, e distribuisce soccorsi — e si sa a chi. Tutto ciò senza il permesso degli organi del potere. I fondi per i soccorsi vengono contrabbandati da Trieste e distribuiti ai singoli come faceva p. es. il parroco di Buie, che per paura di essere punito giustamente si è rifugiato a Trieste. 3) Non si vergognano d’inscenare in chiesa riunioni di massa e mettere a votazione per alzata di mano un provvedimento di carattere ’ penale deh potere popolare come p. es.: ad Ospo. In questo caso si trattava di speculazione di valuta. 4) Non meno sfacciati sono nelle loro processioni che le sfruttano a scopo dimostrativo contro il movimento democratico e contro il potere popolare, ebbri detta vittoria elettorale detta democrazia cristiana a Trieste. Un’esempio del genere è stato registrato a Pirana dove il parroco volile con la forza impedire la regolare trasmi'sione detta radio cittadina. 5) Nei loro intrighi contro it potere popolare vanno ancor più in là: sabotaggio economico a Daila ed a Capodistria, già noto dall’anno scorso, occultamente di documenti culturali, asportazioni di biblioteche, e di quadri quantunque per legge vietate. 6) Il decreto sugli affari di stalo civile, vieta il rilascio dì documenti di stato civile. Essi fanno ciò con traciamente atte disposizioni di lagge e non solo in materia di stato civile ma anche d’anagrafe. Così per esempio mandarlo dichiarazioni anagrafiche e di stato civile non bollate, a esuli, contravvenendo atte disposizioni finanzarie. Giungono persino al punto di falsificare le firme per incassare le paghe dei catechisti che non si trovano più nel nostro circondario e talvolta già defunti. Molti sono i metodi, di cui si serve la reazione contro il, potere popolare. Credo però che quelli citati bastino per chiarire che la reazione non sceglie i mezzi onde raggiungere i suoi fini. Cosa fanno da noi i cominf ormisti? Abbiamo motte prove detta loro attività contro il potere popolare. Da conseguenti «marxisti e leninisti» nella questione nazionale, essi ubbria-cano un povero ahcoolizzato e lo mandano in una riunione della UDAIS perchè gridi «porcili de s’davi». Questo elemento dichiarò di esser stato ubriacato dal fratello di Deste e mandato alla riunione dell’UDAIS per disturbare i lavori insultando le madri che vi si trovavano. Questi sarebbero i metodi del dirigente ideologico dei cominfor-misti locali. Di quel dirigente che era smentisce le sue parole inviateci dal carcere in merito al problema del rifornimento di pesce all’industria di Isola. Per mezzo detta commissione alloggi del CPC i cominformìsti decidono sui problemi degli alloggi e richiedono per i propri parenti sette licenze commerciali a Isola. Ma poiché il CPC non lo permette è antipopolare. Secondo le dichiarazioni di Deste, il problema si deve risolvere con i l mitra. Domandate a questi quante jugolire ha cambiato e saprete subito un’altra novità. Nelle loro file i cominf ormisti ricevono tutto ciò che è marcio e nelle fabbriche organizzano gruppetti di facinorosi affinchè sabotino la produzione. Nelle loro riunioni decidono come creare il malcontento tra la popolazione in nome di Marx e di Lenin. Le deliberazioni delle loro riunioni sono: distribuire le carte annonarie in maniera da creare il maggior malcontento tra la popolazione, liquidare i referenti deU’ordine pubblico, importazione illegale di manifestini, mandare relazioni, sul terrore della zona «B» ecc, Nei confronti del cooperativismo, per nascondere le loro tendenze egoi-' Stiche non vanno in cooperativa perciò è necessario, sabotare lo sviluppo del cooperativismo, organizzare i contadini contro l’ammasso obbligatorio del grano, tentare di organizzare insurrezioni di contadini e stabiliscono, la data di quando finirà il potere popolare al fine di disorientare il popolo ed ingannarlo. Questi sono controrivoluzionari nel vero senso della parola. Nei confronti del resto della reazione essi hanno buoni rapporti. Noi potremmo dare esempi concreti, ma sarebbe troppo lungo. Da ciò deriva che per merito detta famigerata risoluzione del-l’Informburò si è formata una coalizione di nemici del potere popolare che si estende da Santin fino a Viđali e di dui i più pericolosi sono questi ultimi con le loro frasi apparentemente rivoluzionarie di Marx-Lenin e che dietro la bandiera rossa e l’internazionalismo nascondono al popolo i loro opportunismo e sciovinismo. , Il comp. Petek phiude la sua rei lazidne mettendo in evidenza come nel mondo occidentale vada sviluppandosi una crisi economica formidabile, laddove nel circondario, grazie all’aiuto disinteressato della Jugoslavia la situazione va migliorando ' contìnuamente e le prospettive per il futuro sono più che ottime. Il comp. Petek ha concluso la sua relazione inneggiando al pòpolo lavoratore che ha saputo conquistarsi il potere, garanzia di un migliore avvenire. La Nostra Lotta Conclusione ale Relazioni La relazione del compagno finanziaria Herkov Compagni delegati del popolo! ! USCITE In riferimento alla relazione del Dividendo il bilancio preventivo comp.- presidente che ha fatto ; a metà (cioè per un semestre) le menzione dei punti più salienti della gestione finanziaria del Comitato popolare circondariale del-lTstria del I. semestre 1949, il Comitato esecutivo ritiene necessario di illustrare alquanto dettagliatamente la nostra gestione di bilancio nel decorso semestre dell’anno corrente. All’atto delPaccoglimento del bilancio per l’anno 1949 alla VII sessione ordinaria del CP circondariale dell’Istria abbiamo' rilevato che il bilancio del potere popolare deve essere l’espressione quanto migliore della complessiva vita economica della relativa circoscrizione. Dalle relazioni antecedenti ed anche dalla stessa osservazione, (atta magari con occhio non professionale, della vita economica nel nostro circondario ognuno sa e deve riconoscere onestamente che sotto l’amministrazione del nostro potere popolare la nostra economia dimostra un continuo elevamento e progresso. Poiché con ^elevamento dell’economia aumentano anche le esigenze di danaro per i bisogni culturali, sociali ed altri della nostra popolazione, il bilancio rispettivamente la sua attuazione ci offrono anche una buona illustrazione dell’elevamento dello standard di vita della nostra popolazione. Il bilancio della gestione finanziaria nel semestre decorso ci mostra i seguenti risultati: uscite totali previste sono di lire 605,004.406.— e le uscite effettive ne|I I, semestre ammontavano a lire 423,801.416.80 e cioè spese personali lire 193,687.375.—, spese materiali lire 230,114.031.80, sicché le spese totali effettive in rapporto al bilancio ammontano al 70 p. c. Suddividendo queste spese ai dipartimenti, abbiamo il seguente quadro: Per quanto riguarda la presidenza, è stato speso il 117 p. c. delle spese preventive, il 77 p. c. per la commissione economica, l’80 p. c. per la commissione di controllo, il 46 p. c. per il dipartimento dell’agricoltura, il 54 p. c. per il dipartimento commerciale e deH’approvvigionamento, il 70 p. c. per il dipartimento affari comunali, il 57 p. c. per il dipartimento pesca, il 47 p. c. per il dipartimento industria, l’82 p. c. per il dipartimento finanze, il 100 p. c. per il dipartimento lavoro, il 76 p c. per il dipartimento cultura, il 76 p. c. per il' dipartimento sanità ed assistenza sociale, il 57 p. per il dipartimento comunicazioni, il 67 per cento per il dipartimento costruzioni, il 69 p. c. per il dipartimento affari interni, il 95 p. c. per il dipartimento giustizia, il 71 p. c. per la pubblica accusa, T81 p. c. per la capitaneria di porto, il 125 per cento per la commissione riforma agraria, il 65 p. c. per la riserva di bilancio. DA UN ARTICOLO DELLA „ZNAMIA1 I LAVORATORI CUBANI MOSCA —■ L’organo degli scrittori sovietici «Znamia» porta nel suo ultimo numero un articolo del pedagogo Stroganov dal titoli «Zucchero amaro». L’autore che ha vissuto qualche tempo nell’isola di Cuba, descrìve la miserabile situazione dei lavoratori cubani e la politica espansionistica degli Stati Uniti che hanno trasformato tale isola in unu paese a monocultura» vale a dire in un’immensa piantagione di canne da zucchero. L’autore sottolinea che gli Stati Unit fanno di Cuba ciò che èssi vorrebbero fare di tutti i paesi del mondo, un’impresa ausiliaria totalmente subordinata ai loro interessi economici. L’articolo mette in evidenza il carattere di esoso sfruttamento che riveste il commercio americano con Cuba. Gli Stati Uniti importano dall’isola di Cuba tabacco, frutta, cuoio e pelli, vi e-sportano sigarette, conserve e calzature la ragione è molto semplice: il tabacco costa solo pochi cents al chilogrammo e le sigarette costano un cents al pezzo. Le pelli sono ad un prezzo irrisorio ed un paio di stivali costa venti dollari. La situazione è la stessa per quanto riguarda l’esportazione in America dei metalli ferrosi e non ferrosi e l’importazione a Cuba degli articoli finiti in questi stessi metalli. L’articolo continua affermando che a Cuba il potere appartiene a delle parsone che realizzano la politica dei circoli imperialisti reazionari degli Sttati Uniti. Tali persone. non ndiettreggiano di fronte ad alcun metodo, anche il più vile, per realizzare la politica voluta dai loro padroni, n violazione di tutte le norme e le garanzie giuridiche riconosciute dall’umanità, a Cuba si può arrestare ed uccidere sul posto qualsiasi rappresentante del movimento operaio. Così furono uccisi Menanziaz, capo popolare dei lavoratori portuali. Il partito governativo «Partido autentico» è un docile strumento nelle mani degli imperialisti americani. L’articolo così conclude: «Quando si visita questa piccola isola pittoresca si osserva come essa sia ricca e quante persone potrebbero trovarvi lavoro e finirla con la lorro miseria a condizione ché tutte queste ricchezze siano ragionevolmente utilizzate. Ma dove passa l’uragano del rapace capitale americano non si può parlare di ragione. Dopo aver fatto di Cuba la loro colonia gli Stati Uniti si sono messi ad amministrarla a modo loro. Essi hanno costruito in tale isola basi navali ed aerodromi che sono necessari soltanto a loro. Vi sono delle persone che si servono di queste basi, che fumano i sigari Avana, che mangiano lo zucchero cubano. Ma i cinque milioni di persone che vivono nell’isola non volano a bordo di aerei, non fumano i' sigari troppo cari e non mangiano zucchero. Tale zucchero è per loro troppo amaro. Cinque milioni di persone vorrebbero del pane». * * * Dichiarazioni di Thor ez GRENOBLE — Nel commentare la decisione del Vaticano di scomunicare i cattolici che danno il loro concorso alla dottrina comunista, il capo del Partito Comunista francese Maurice Thorez ha dichiarato ieri: «Continueremo nella nostra politica di unione. Siamo certi che le mani che si strinsero nelle lotte per la liberazione non si separeranno.» l’unione non sarà arrestata dalla decisione del Vaticano che la influenza americana fa uscire dalla sua abituale serenità. Questo non è segno i forza, esso è un segno di debolezza Io non dirò nulli che possa turbare la fede dei nostri amici cattolici. Dirò semplice-mente che nei riguardi delle democrazie popolari il Vaticano non sembra attenersi alla celebre formula del Vangelo: «Date a Dio ciò che è di Dio ed a Cesare ciò che è di Cesare». Questo principio veniva applicato quando si trattava dei regimi fascisti di Hitler, di Mussolini, di Petain e di Franco. Ma non può essere che allora si trattava di «Cesari» mentre ora si tratta di popoli che prendono nelle proprie mani il loro destino. Il Vaticano — ha continuato l’oratore — sembra aver legato le sorti della Chiesa ad un regime condannato dalla storia; il regime capitalista non è più eterno di quello che non fosse stato il regime feudale o il regime schiavista. Piò essere che il Vativano comprenda che con la classe operaia al potere non è necessario ricorrere alla consolazio- . ne ed allo spirito di rinuncia per regnare sulle masse» Analizzando le spese per gli investimenti comprese nelle uscite sopra' accennate, rileviamo che al capitolo stesso «investimenti», è stato speso il 61 p. c. La percen-uale è abbastanza bassa, ma qui bisogna rilevare che molti lavori sono ancora in corso (e sono stati pagati soltanto acconti) ed altri lavori sono stati da poco iniziati. 1) Utile delle saline: sono preventivate per mezzo anno lire 10,000.000. 2) Imposta entrata e imposta scambio: Preventivate per mezzo anno lire 300,000.000. L’imposta scambio riscossa a tutto giugno 1949 ammonta complessivamente a lire 261,342.101 ossia T87 p.c. del previsto. 3) Imposta personale di servizio: Preventivatenel bilancio per mezzo anno lire 30,000.000, registrato lo importo totale di lire 30,617.528, cioè qualcosa di più del 100 p.c. di quello preventivato. 4) Dazio consumo circondariale: Preventivate per mezzo anno nel bilancio lire 30,000.000, registrate lire 26,785.668, ossia l’89 p.c. del previsto. 5) Utili delle istituzioni e degli uffici: preventivo totale per mezzo anno lire 10,325.000, introitate lire 8,556.170 ossia l’82 p.c. 6) Il saldo del bilancio dell’anno precedente, diviso per due ammonta a lire 53,000.000. ed è stato introitato nell’impoito totale di lire 105.40V.271.26 ossia al 200 p.c. 7) Entrate varie ed impreviste: Preventivato per mezzo anno lire 1,500.000, introitate lire 3,133.256.41 ossia il 208 p.c. Le uscvite nel primo semestre erano di lire 423,801.406.80. Le entrate proprie invece di lire 435,842.366. 98 Perciò se tutte le entrate riscos-es ep cratnobmv fwypmwfcyl'fffff se per conto del circondario nel mese di giugno 1949 dai due distretti nonchèstretti nonché dalle stretti nonché dall editte autorizzate per l’esportazione del vino, fossero trasmesse, l’eccedenza delle proprie entrate sulle spese fat- te sino a tutto giugno 1949 ammonterebbero a lire 12,040.960.18. Con ciò sarebbe conclusa l’analisi del bilancio semestrale della gestione di bilancio del CP circondariale dell’Istria. preventivo, tutte le spese preventivate un semestre ammontano a lire 605,005.600, mentre sono state spese lire 423,801.416. riscosso nel mese di giugno e che di solito inoltrano all’inizio del mese seguente, nonché le entrate riscosse dalle due ditte autorizzate per l’esportazione del vino all’estero (lire 58,547.584), le entrate totali effettivamente raggiunte nel I. semestre 1949 il piano delle entrate risulta raggiunto con il 100 per cento. Analizzando le entrate previste nel bilancio preventivo con quelle effettivamente raggiunte, rileviamo il seguente quadro: Con il cambio della Jugolira in Dinari teste effettuato nella no- stra zona ed al quale il nostro popolo è accesso con grande fiducia ed entusiasmo, conscio di aver ricevuto per la iugolira una valuta sana e riconosciuta internazionalmente, la nostra economia prenderà ulteriore sviluppo e- fermezza per cui sianno fermamente pe-suasi che con la collaborazione di tutto il nostro popolo le nostre finanze andranno migliorando e consolidandosi di modo che sino alla fine dell’anno. il nostro bilancio, che il nostro piano finanziario, sarà realizzato nella sua totalità. , SULLE DECISIONI RIGUARDO l A CARINZIA Entrate Le entrate proprie (senza la dotazione dell’AMAJ) per mezzo anno, sono preventivate nel bilancio per l’importo di lire 430,835.000. Aggiungendo alle entrate gip definitivamente registrate nella nostra contabilità ((lire 358,622.513 )\ ancora le entrate di carattere circondariale (lire 18,612.269) che i due distretti hanno riscorsso nel BELGRADO — La «Borba» scrive oggi che il diktat parigino del Consiglio dei Ministri degli Esteri relativo alla questione carinziana a secolare germanizzazione degli sloveni carinziani e non differisce per nulla dal trattato imperialista di San Germano. Il giornale sottolinea che la lotta secolare sostenuta dal popolo sloveno in Ca-rinzia contro la germanizzazione e l’oppressione ricevette un rude colpo dal trattato di San Germano concluso nel 1919 tra le potenze alleate ed associate e l’Austria. Questo trattato, è verro, imponeva delle restrizioni all’Austria ma ugualmente degli obblighi fonda-mentali più o meno determinati agli sloveni carnziani. Tuttavia, per 25 anni, vale a dire dall’entrata in vigore del trattato sino alla disfatta della Germania nazista,' l’Austria di San Germano non rispettò alcuno dei diritti essenziali degli sloveni carinziani. Il preteso «impiego illimitato della lingua nella stampa o nella pubblicazione di ogni tipo», che si manifestò nella pubblicazione di breve durata di un solo piccolo settimanale, fu ben presto soppiantato dal divieto di stampare giornali e libri in lingua slovena. Dopo il 1920 nemmeno una studente sloveno venne ammesso nelle scuole normali per maestri austriaci. L’inesistenza delle scuole slovene, l’eliminazione di tutte le scritte slovene e l’immigrazione in massa dei tedeschi nella Carinzia costituirono i primi passi delle tendenze espansioniste tedesche verso i Balcani. Questa sanzione della germanizzazione popolare delle terre slovene alimento le ten-tenze conquistatrici dela Germania imperialista ed incoraggiò le pretese germaniche all’est. Nelle storiche giornate per la sorte della Carinzia slovena, nei cinque anni trascorsi dala fine della seconda guerra mondiale, è stata completamente dimostrata la tendenza alla germanizzazione dello elemento sloveno nella Carinzia. Anche oggi, a trent’anni di distanza dal trattato di San Germano, L’Unione Sovietica si è unita al diktat, ed ha inferto in tal modo un rude colpo ad un piccolo popolo che lottò con le armi alla mano, per la sua libertà e l’annessione aB la madrepatria. Risuscitando la beffa di San Germano, conclude il giornale, il diktat parigino deve sanzionare nuovamente il processo di germanizzazione e la rovina degli sloveni carinziani, deve garantire nuovamente sulla carta i diritti nazionali, culturali ed econo- nìci del popolo della Carinzia slovena nella seconda repubblica austriaca. Gli avvenimenti del dopoguerra hanno tutavia provao che quest’ùltima è lungi dal dare soddisfazione alle rivendicazioni nazionali del popolo sloveno delia Carinzia». «I popoli pigiavi ed in primo luogo il popolo sloveno asservito nella Carinzia, sanno benissimo che non v’è alcuna differenza tra il trattato di pace di San Germano ed il diktat parigino del Consiglio dei Ministri. Per loro il problema della Carinzia non scompare dall’ordine del giorno sin tanto che non verrà affrontato sulla base dei-veri principii pratici della libera determinazione e della intesa fra i popoli, ed essi lotteranno ancor più decisamente per i loro l’accordo di Parigi fra i quattro Ministri degli Esteri anziché prendere le difese dei legittimi interessi nazionali e di altro genere degli sloveni carinziani e facilitare il loro rientro in seno alla-madrepatria od almeno garantire la loro auto-ir^ia abbandona nuovamente gli sloveni carinziani alla mercè dei germanizzatori austriaci. L’accordo di Parigi prosegue il giornale, trascura i diritti fondamentali di un popolo oppresso e getta il ridicolo sui principii a nome dei quali tanti popoli del mondo hanno sacrificato milioni di esistenze nel corso dell’ultima guerra; l’accordo quadripartito si rivela una transazione commerciale conclusa segreta-mente, speculando sulla sorte di un popolo che non ha affatto meritato questa palese ingiustizia, contraddice profondamente i principii del marxismo - leninismo, rappresenta una revisione degli stessi. -o— VIENNA — Alla fine dell’assemblea costitutiva svoltasi a Celovec, il fronte democratico della popolazione Iavoritrice ha indirizzato al popolo sloveno della Carinzia un proclama in cui vengono condan-tate le decisioni di Parigi del Consiglio dei ministri degli esteri sulla Carinzia slovena. Nel proclama è detto: «Non è la prima volta, ma ora nella forma la più brutale, che vengono violati i grandi principi per i quali nel corso della grande guerra antifascista hanno lottato i popoli di tutto il mondo amanti della libertà e per i quali milioni di uomini hanno sacrificato la vita. Ultime manda JUGOSLAVIA Socialista BELGRADO — La commissione federale per il piano ha pubblicato oggi un resoconto che dimostra come nelle sue branche essenziali l’economia jugoslava abbia realizzato con successo il piano del primo semestre di quest'anno, nonché il piano della prima metà del quinquennio. Le entrate del bilancio generale dello Stato per il primo semestre del 1949 sono state realizzate per la somma di 84 miliardi 594 milioni 23 mila dinari, vale a dire nella misura del 84.55 per cento delila somma totale prevista dal bilancio per tutto l'anno. In paragone alla prima metà del 1948, è stato realizzato il 34.22 per cento di più. 11 piano di produzione industriale è stato realizzato nell’insieme in misura del 100.1 per cento. In tale cifra percentuale, l’industria federale e repubblicana propriamente detta ha realizzato il piano nella misura di 101.2 per cento, l’economia elettrica nella misura del 96.4 per cento e (.’industria mineraria nella misura del 100.3 per cento. Il Ministero dell’industria pesante ha realizzato il piano nella misura del 93.1 per cento ed il Ministero dell’industria leggera nella misura del 101.7 per cento. Tra le Repubbliche federali, quella croata e serba hanno ottenuto i risultati migliori, superando il piano semestrale rìspettettivamente nella misura dell’ll e del 6 per cento. Il settore cooperativo dell’agricoltura ha registrato un grande incremento, le sue superfici coltivate avendo raggiunto l’indice 603. Nel settore commerciale, il piano è stato realizzato nella misura del 103.6 per cento. Sviluppa della cultura Italiana in Jugoslavia Nuoto sfondamento In Gina CANTON — L’ondata di panico comincia a dilagare nella Cina centrale. Davanti alla nuova offensiva^ comunista, i nazionalisti fanno saltare i ponti e le amministrazioni ferroviarie evacuano le città minacciate.La spinta comunista che secondo i circoli militari, sembra il preludio ad un attacco generale verso sud, si sviluppa attualmente in tre direzioni: da nord a sud lungo la ferrovia Hang Keu - Kanton; da est ad ovest, lungo la ferrovia Nan Ciang - Ciang Sha ed infine lungo il fiume Kan, in direzione di Canton. Il personale ferroviario ha evacuato oggi Yu Ang, a 100 chilometri a nord di Ciang Sha, mentre i nazionalisti facevano saltare l’importante ponte ferroviario di Tulo a metà strada tra le due città. Grande è l’inquietudine a 'Ciang Sha dove si teme che il comandante in capo della Cina Centrale, generale Pai Ciung Si, abbandoni la città senza combattimento. Da Ciung Ceu, dove si incrociano le linee ferroviarie Hang Keu-Canton e Ciang Sha - Nan Ciang, nessun treno parte più verso orien-est di Ciung Ceu. Ieri Kieng, sul te ed i comunisti avrebbero superato Fen Yi a 150 chilometri ad fiume Kan, a 225 chilometri ad oriente di Heng Yang è caduta nelle mani dei comunisti, ed i civili hanno iniziato l’evacuazione di Heng Yang in direzione di Kusi Lin e di Canton. IL BILANCIO SPORTIVO DELL' U C E F Il Comitato Coordinatore dell’UC EF per l’Istria comprende 64 Società e Circoli sportivi i quali partecipano all’attività sportiva organizzata dall’Unione Circoli di Educazione Fisica del Territorio Libero di Trieste con Sezioni in tutti i rami di attività. L’allargamento dello sport fra le masse popolari ha avuto uno sviluppo cosi rapido che meraviglia gli stessi organizzatori. La risonanza dei risultati ottenuti è stata grandiosa ed il piano prestabilito è stato di molto superato. I sucessi raggiunti sono la testimonianza dell’intenso lavoro operativo fatto da questo Comitato Coordinatore il quale, coadiuvato dalle Società sportive, ha potuto guadagnarsi il numero maggiore dei titoli di campione in tutte le specialità sportive. Presentiamo a scopo illustrativo la statistica completa della nostra attività svolta. CALCIO Numero complessivo squadre 44. a) Partecipanti al -Campionato TLT No. 5: Aurora, Arrigoni, Uma-go, Pirano, Medusa. b) Partecipanti al campionato di Zona Istria, 14: Verteneglio, Isola, Fiorini, Umago B, Aurora B, Medusa B, Petrovia, Dekani, Buie, Ber-tocchi, Pirano B. Partizan,, Stella Rossa, Cittanova. c) Partecipanti al Campionato di I.a Categoria, 10: Businia, Buroli, Dalia, Scuola Nautica, Seghetto, Villania, Verteneglio B, Matterada, S. Lorenzo, Salvore. d) Partecipanti al torneo primi calci No. 10: Adria, Sicciole, Spugnano, S. Giusto, Saline, S. Berto-io, Rossetti, Semedella, ,Madonna del Carso, Pescatori. e Partecipanti al torneo ragazzi No. 5: Capodistria, Ancarano, Isola, Cittanova, Buie. Nell’anno 1948-49 sono state disputate complessivamente 649 partite di Campionato, 20 partite amichevoli fra squadre interne, 10 a- michevoli con squadre della zona A, 5 con squadre Jugoslave, 1 con squadra italiana. All’estero sono state disputate 4 partite amichevoli. La partecipazione è stata di 8151 presenze In campo di calciatori di tutte le categorie. All’attività hanno pure partecipato 3 squadre dell’AJ disputando sette partite amichevoli con squadre del Circondario. Fra gli attivi studenteschi abbiamo 6 squadre che hanno disputato il loro torneo interno con 10 partite. Le classifiche dei Campionati sono: TLT: Aurora, campione. Arrigoni 3.a classificata. ZONA: Verteneglio, campione. Arrigoni B Il.a classificata. I.a CATEGORIA: Businia, cam-piune. — Ferbulana Il.a classificata. GINNASTICA A CORPO LIBERO I gruppi ginnici che hanno partecipato all’attività ammontano a 750 con elementi di tutti i paesi del Circondario, da Ancarano a Cittanova, con un complesso di 7580 ginnasti attivi che si sono esibiti il I.o Maggio 1949 il 19 giugno 1949 ed i saggi speciali di 300 ginnasti a Fiume il 26 giugno 1949. La .sezione ginnastica ha organizzato esibizioni sugli attrezzi in tutte le cittadine. A Pirano si esercitano alla ginnastica artistica alcune decine di giovani. ATLETICA LEGGERA , Durante l’inverno sono state organizzate 10 corse campestri alle quali hanno partecipato complessivamente 950 atleti di 10 Società sportive e delle scuole medie. I campionati sono stati vinti da: Zomaro per la categoria in. 2.000, da Pierobón per la categoria m. 1.500, e da Calenda per la categoria m. 800. Per Società ha vinto il Circolò Sportivo Pirano. Nei campionati del TLT svoltisi ad Ancarano nel mese di ottobre 1948 si e visto trionfare in tutte le categorie i nostri atleti conquistando quasi rie competizioni si sono avute 350 presenze date dai nostri atleti in due incontri in Italia, due in Jugo slavia, cinque a Trieste e sette in Istria. Ai Pentatlon popolari hanno partecipato 45 gruppi di cinque allievi atleti con un totale di 184 presenti alle competizioni PALLACANESTRO Numero complessivo squadre femminili: 5. —- Maschili: 2. Partecipanti alla coppa «P. Gan-dusio»: 5; partite giocate: 8. Partecipazione attiva: 40 atlete, con 450 presenze in campo. 2 partite sono state giuocate all’estero e con la zona A 10. -— 1 squadra ha partecipato al Campionato del TLT giocando 4 partite. PALLAVOLO Il numero complessivo delle squadre, è di 15. Partecipanti al torneo Lo Maggio squadre 13, partite giuocate 11. — Atleti partecipanti 130. Partecipanti al torneo «Ricostruzione» squadre 15. partite giuocate 14, atleti partecipanti 150. Incontri amichevoli giuocati 150 con la partecipazione di 900 presenze in campò. — Squadre iscritte al corrente campionato: 14 cioè: Zvezda, Banca Istria, OMNIA, Stil, Okrožje, Culturali, Partizan, Edilit, Buie, Madonna del Carso, Dada, Cittanova, AJ, Pirano, Isola. BOCCE Numero complessivo squadre 10: Pobeghi, Fratellanza, APG, Zadrugar, Scoffie I, Scoffie II, S Canzia-no, CPC Capodistria, Partizan, Cittanova. — Partecipanti al torneo I.o Maggio squadre 8 con 7 partite giuocate. Giocatori presenti 448. Incontri amichevoli con Trieste 5. Squadre iscritte al prossimo campionato di bocce 10. SCACCHI Le 3 Società che danno attività sono: Difesa Popolare, Capodistria, Pirano, con complessivamente 121 giocatori. Nel Marzo 1949, Torneo partecipanti 16 scacchisti, partite giocate 28. — Aprile Torneo di qualificazione H.a Categoria: partecipanti 28 scacchisti, di cui 4 promossi in I.a Categoria: 1. Zaccaria, 2. Celhar Ciril, 3. Petterin, 4. Zega. Maggio 1949 — supplemento per qualificazione Il.a Categoria, scacchisti 7; il torneo non è ancora terminato. Giugno — Torneo Sindacale a quattro tavole tra le Filiali di tutto il Circondario, partecipanti: Capodistria 8 Filiali, ogni Filiale con due squadre. A Pirano e Portorose 9 squadre. Finalisti a Pirano, Portorose e la Scuola Nautica che è entrata in semifinale per il Circondario. Finalista Capodistria, LIPA, OMNIA contro Tribunale non è terminata ancora. Oltre a quanto sopra elencato, ogni mese è stato fatto un torneo volante con la partecipazione di tutti gli scacchisti suddivisi in Categorie. In occasione del I.o Maggio si è giocato una simultanea di 50 scacchisti contro il grande maestro dott. Vasja Pirc conclusa con 47 vittorie da parte del maestro. partecipazione della gara Internazionale POLA - BELGRADO. Vinta la Tappa Pola - Lubiana da Selber, classifica al terzo posto della squadra. VI in classifica generale Fontanot. CANOTTAGGIO E NUOTO Società Canottiere, 2: Isola e Pirano. Armi 10, vogatori 60. Incontri locali per jole a quattro con timoniere, 2. Partecipanti 4 armi, vittoria netta dell’Isola. Leva del nuoto con la partecipazione di tutte le categorie.. Gare svolte m. 100 a stile libero, vincitore Benvenuti d’isola. SETTIMANA DELLA .CULTURA FISICA dal 24 aprile al I.o maggio 1949 Sono stati fatti 4 incontri di calcio, due dei quali con squadre estere, uno con l’Armata Jugoslava ed uno con una squadra italiana. — Pallacanestro incontri 4; due con squadre estere e due conro la Zona A. — Pallavolo: è stato giocato il Torneo Coppa I.o maggio, e rincontro triangolare di atletica leggera. Inoltre sono stati fatti dei tornei volanti di scacchi, ping-pong, tiro alla fune ecc. In complesso sono state giocate 13 partite con la partecipazione totale di 218 atleti. CICLISMO 1 Società. Partecipazione a 2 gare: a) circuito di Semedella, partecipanti 30 corridori, vinto da Dona-del, secondo Selber. Coppa «La Nostra Lotta» giro del-l’Istria Km. 100; partecipanti 25 corridori, vincitore Selber Pio. Coa-diuvazione per l’organizzazione del Giro Ciclistico del TLT — Coppa Trieste Sport. — Invio squadra alla tutti i titoli di campione. Alle va- MATERIALE DISTRIBUITO Per l’attività svolta e da svolgere sono stati distribuiti i seguenti capi di vestiario e materiale sportivo in genere: 150 palloni calcio, per un valore di L. 330.000. — 50 palloni pallacanestro, per un valore di L. 121.000. Scarpe per calciatori 500 paia, per un valore di L. 1,250.000. — Scarpette gomma 5.000 paia, per un valore di L. 1,850.000. — 70 tute olimpioniche, per un valore complessivo di L. 210.000. — 500 camere d'aria, per un valore di L. 150.000. — Divise sportive per calciatori, pallacanestro, pallavolo e canottaggio pezzi 1.200, per un valore complessivo di L. 960.000. — 20 giavellotti per un valore di L. 20.000. — Altro materiale sportivo (guanti per box-palle di ferro, granate, dischi, funi, sci ecc.), per un valore di circa L. 500.000. Il totale complessivo del materiale ammonta a 5,191.000 di Lire. Per la costruzione di campi sportivi sono stati stanziati circa 5 milioni di Lire. di qualificazione per La Categoria; ZAGABRIA —- Edito dall’Unione delle società culturali della Croazia è uscito il primo numero della rivista letteraria «Arte e Lavoro» della minoranza italiana in. Jugoslavia. Questo numero, che conta 236 pagine, comprende nella sua prima parte una serie di articoli sull’attività, culturale ed artistica nelle società italiane che sì sviluppano con un ritmo sempre maggiore e divengono focolai di cultura socialista fra gli italiani in Jugoslavia. La rivista pubblica ugualmente vari articoli letterari degli scrittori italiani progressisti, fra cui si distinguono i lavori di Erds Sequi, Osvaldo Ramous, Pietro Rismondo, Erio Franchi e Martini. La seconda parte della rivista è dedicata alle società d’arte drammatica, che sono molto popolari e numerose fra gli italiani dellTstria. Accanto ad alcuni articoli che trattano i problemi dell’ arte drammatica, della scenografia e della sceneggiatura, in questa seconda parte della rivista viene riprodotto il dramma «Sotto la maschera» di Rismondo, che ha ottenuto il primo premio al concorso dell’Unione italiana in' Jugoslavia. L’opera è stata rappresentata per la prima volta l’anno scorso al Festival di Rovigno e quest’anno è stata inclusa nel repertorio dei teatri della Croazia. La rivista riproduce ugualmente alcune opere in un atto di scrittori locali e tre opere dt autori russi tradotte. La rivista è ornata di incisioni e disegni i cui motivi sono stati ispirati all’opera di edificazione socialista in Jugoslavia, di lavori di Avgustincic, Miheijio, Radovani ed altri artisti jugoslavi di primo ordine. Il „Rade Prava“ sul decreto del Santo Uffizio. PRAGA — Il «Rude Pravo», organo del partito comunista ceco-slovacco, dedica stamane alle recenti misure adottate dal Santo Uffizio un articolo di fondo intitolato «Azione odiosa del Vaticano». Dopo aver paragonato il decreto al patto anticomintern, il giornale afferma che ,il Vaticano non fa che proseguire la sua politica «ostile, profascista e proimperialista» nei confronti della Cecoslovacchia, «politica che si era manifestare in questi ultimi tempi con l’ingerenza, negli affari del Paese dell’agente vaticano Verolino». Dopo aver contraposto l’atteggiamento dal Vaticano durante la guerra «quando non si sollevò contro gli orrori hitleriani» a quello odierno «quando inizia la crociata contro le democrazie popolari», l’organo comunista così prosegue: «Coloro che da noi sono disposti a farsi strumento della politica odiosa del Vaticano potranno constatare che nel nostro Paese è la volontà del nostro popolo e dei nostri destini che prevale. Quanto al «Mlada Fronta», organo de)Ja gioventù,, esso assicura che b palazzo arcivescovile di Praga è divenuto per la reazione internazionale, in persona dell’arcivescovo Beran, un focolaio di resistenza agli sforzi intrapresi dal Governo sulla via della pace religiosa». Il giornale conclude in questi termini: «Nè le sanzioni religiose, nè le persecuzioni, nè le reclusioni nei chiostri infrangono la resistenza del clero patriottico e dei fedeli, ed il grande movimento iniziato dall’azione cattolica ne costituisce la prova migliore.» * * * Cruenta rissa fra marinai ROMA — La notte scorsa è scoppiata a Napoli una rissa tra marinai italiani e marinai polacchi facenti parte dell’equipaggio di una nave scuola polacca ieri arrivata nel porto. Anche i borghesi si sono uniti al Va colluttazione, fuggendo non appena la polizia è intervenuta energicamente. Due di loro sono stati acciuffati e tratti in arresto, e così pure un militare italiano ed uno dei marinai polacchi feriti, che è stato ricoverato all’ospedale. Civiltà Americana GROVELAND — Malgrado la mobilitazione della guardia nazionale nella regione di Groveland, volta ad impedire il linciaggio di tre negri arrestati per violazione di una giovane di razza bianca, di cui avevano borseggiato il marito, alcuni incendiari hanno appiccato il fuoco ad un gruppo di case abitate da negri ed ubicate a circa 7 km. dalli a città. Cinque abitazioni sono state distrutte dal fuoco, fra cui una in cui dimorava il padre di uno dei tre neri incarcerati. Si precisa che i negri colpevoli di violazione e vie di fatto sono in numero di quattro, ma uno di loro è ucce! di bosco. GRECIA UBERA COMUNIGA ATENE -A A quanto annuncia radio Grecia libera il 14 luglio, nel settore di Vitsi, lanciatori di mine dell’esercito democratico hanno abbattuto un aereo governativo. Nello stesso giofnp, presso la quo. ta 1033 17 soldati governativi sono rimasti uccisi oltre ad un tenente ed al comandantae della Ill.a brigata su un campo di mine. Un’unità dell’esercito democratico ha attaccato le forze governative fra Aghia,