ORGANO DELL' UNIOME ANTIFASCISTA ITALO-SLAVA PERIL CIRCONDARIO DELL' IS TRIA ^ ■' v - ■ • ^ < ; i --- . IN QUESTO NUMERO POTRETE LEGGERE: 1. pagina: a) Educatori degeneri b) Le assemblée generali dell’UAIS a Capodistria e Pirano c) «Gravi denuncie» 2. pagina: a) Il consuntivo del 1951 alla Cooperativa di Matterada b) Un risparmio di 9 miiionj di din all’Arrigoni c) Suite nuove ordinanze del traftico merci e viaggiatori 3. pagijna: a) Trionto dell’ascurantismo b) L’afta epizoótica 4. pagina: Notizie sportive l Direzione - Redazione - Ammiti. Via Santorio 26 - Capodistria tel. 170 Capodistria, Lunedi, 25 febbraio 1952 5 Din. - 15 LIRE ABBONAMENTI: T. L. T. Zona Jugoslava e nella R. F. P. J. Anno din. 250.— sem. din 130.— Sped, in c. c. postale. EDUCATORI DEGENERI Con lo smascheramento ed il susseguente arresto di alcuni com-ponenti dell’organizzazione spionis-tico-terroristica, che agiva nella nostra zona al soldo del CLN di Trieste, la stampa reazionaria e fascista, foraggiuta dallo stesso copo, ha ridotto notevolmente, anzi, da qualche giorno, sospeso addirit-tura la vergognosa campagna sul presunto «terrores, cui devono sot-tostare gli italiani della nostra zona. Infatti oggi é loro molto difficile, se non impossibile¡ prendere posi-zione in difesa de gli «italianissimi» Benedetti, Pettener, Degrassi, Moz-zi e Lugnani colpevoli di delitti punibili in qualsiasi parte del mondo ¡con pene severissime. Difen-derli ora significherebbe riconosce-re pubblicamente di essere coin-valti in una attivitá affatto pulita, diretta degli esponenti del CLN, dai papaveri di un certa «Ufficio Terre di Confine» e da altri piú in alto ancora. Sbalorditi per gli arresti di alcuni dei loro agenti nel nostro Cir-■ condario, sfogano ora il loro malu-moret ripetendosi un l’altro: «Che cretino quel Degrassi a farsi pescare come uno scolaretto; lui valo-roso e quotato avvocato». «L’avevo detto io che Benedetti non sa te-nere la bocea chiusa, quelVimbecil-le/» Queste le frasi correnti in questi giorni prresso i signori instal-lati nel comodo covo del CLN, dei «rispettabili» del Partito Libérale e di quelli di via S. Caterina 3. E ben a ragione si rammaricano e si arrabiano essi che, con infinita «ge-nerosita» tutto fauno e nulla tras-curano per «alleviare» le sofferen-ze dei «poveri italiani», gementi Sotto il tallone titino, loro che ópro-fondona centinaia e centinaia di milioni a tale scopo e che poi si vedono scoperti in questa loro opera che rimane «nobile» solo se nas-costa. Ma sorvoliamo per ora tali con-siderazioni, su cui ritorneremo prossimamente. Oggi ci interessa informare i nostri lettori sy una fra le tante «nobili iniziatiixe» do-vute ad alcuni insegnanti italiani della nostra zonta per «alleviare le sofferenze» dei propri concittahini ed «elevarli» al «massimo» nel campo cultúrale. Questi «bravi e solerti» insegnanti italiani, degni veramente di tanto nome, hanno ricevuto tempo addie-tro, in una riunione tenutasi d Trieste nella sede del Partito Libérale (e noi Vabbiamo appreso qui in redazione da uno dei parte-cipanti, ora amaramente pentito e timoroso di venir coinvolto nella attivitá delittuosa degli arrestati), dalla viva noce di un «pezzo gros-so» — venuto espressamente a Trieste da Roma e del quala, per il momento, taciamo il nome — l’or-dine di «non faticare troppo» nel- Vespletamevto delle loro funzioyi di «educatori». In parole povere, di insegnare il rneno possibiie agli študenti italiani a loro affidati. E tutto questo perché? Semplicemen-te per strombazzare a tutto il mondo che gli italiani del nos,tro Cir-cohdario vengono sriazionalizzati, che vién negata loro la mínima istruzione, che vengono esonerati dai servizió insegnanti di provata capacita (šul tipo di Degrassi e sqci, naturalmente) ecc. ecc. Čon‘ lo smascheramento di questa combriccola, che nulla ha da in-vidiare alia famosa di Drioli e com-pagnia, appare piñ che evidente il perché del basso prófitto degli študenti del Liéeo-ginnasio «Cario Combi» di Cajgodistria, il perché degli «scioperi» degli študenti isc-lani frequentanti il Liceo a Capodistria, il perché delle domande di esonero dalla ginnastica di certi študenti in vista delle preparazioni del consueto saggio ginnico annua-le, il perché delle «malattie» che ínvariabilmente cólpivano una parte del corpo insegnante, sul mo-dello del Lonza, nei giorni delle ricorrenze storiche. Dominati dal terrore e dalla pres-sione esercitata su loro da simili criminali prezzolati — qualifica questa corrispondente al loro ope-rato — altri insegnanti onesti e laboriosi si sono lasciati intimorire, accettando passivamente gli ordini. Chi ha fatto le spese sono stati gli študenti italiani, i quaU devono «ringraziare» alcuni dei loro insegnanti per i voti negativi da loro riportati alia fine del primo semestre del corrente anno scolastico. Possiamo noi italiani onesti tol-lérare che gli ambienti delle nostre scuole vengano ancora infettati da simile g$nia? Possiamo permettere che i nostri figli, allevati con tanti sacrifici e privazioni: vengano tra-viati da gente ihcosciente, priva di ogni piú elementare senso della onestá e del dovere? E’ ora di proclamarlo apertamente e nei confronti di tutti: Via dalle nostre scuole questi rifiuti della nostra coryunitál II Consiglio per ITstruzione e la Cultura adotti súbito i dovuti provvedimenti contro tutti coloro che, assoldati dai criminali tipo Almerigogna, Alessi, Cesare e camerati, coscientemente lavorano per far risorgere l’odio e per intaccare cosí le conquiste della gloriosa lotta di liberazione. II nostro corpo insegnantet mandato delle scorie, deve prodigarsl per elevare politicamente, culturalmente e moralmente lia nostra gio-ventú. La nostra scuola deve forgiare uomini onesti, coscienti e degni del compito che loro spetta nella nostra comunitá, protesa nella costru-zione di un avvenire nuovo, piú prospero, di un avvenire nella patria socialista. LE ASSEMBLEE GENERALI PEI MEMBRI DELL‘ U.A.I.S. A CAPODISTRIA E PIRANO ESPRESSA LA VOLOMTA’ POPOLARE DI EDIFICARE IL SOCIALISMO NELLA R.F.P.J. Vittoria schiacciante sui resti della reazione e del cominformismo Le assembíee .generali dell’UAIS.si av.yiano alia loro conclusióne nellé principan ¡taealiitá dérdfstretto díi Ca-podistria. Primo piault-ato, che balza agli oc-clii,. é la .parteeipaaione in «nansa, foirze seraza precedtenitii, dei memtori del fronte -alTaittiylité delle loro opganiz-zaizfioni di¡ base. Le salle e le seidii so-no trorpo picciofie par conteneré tutti. Ció dime¡sbr'a il grande atitaecamen-to delle nostre ¡masse lavoratlrici alia propr.ia orgaiíiazazione (política ed, ac-camto al numero dei nuovi iserlitti al-l'oirganiizzazione, rapppesenta il sucices-s0 pió cilamoroso suj 'rimasugiii della reazione e del oamiirafanmismo, uin’en-nfaiSma’ coinfenma deH’uniitá e della salidiezza del nostro Fronte popolare. NSllo stesso temipO' ció manáfesita chia-ramenite la voflcintá dalla nostra Po-polázione d¡ edificare in pace il socialismo ¡con gdiL altri popolii della Nuova JugoslaViai, volontá che nes-suno potra mai frenare. Tubtj > nostrii lavoratori stanno di-miostrain'd'o un’alto livello ¡di cosciieniza sooiale e dii maturlitá política che si UNITA’ E SALDEZZA DI MASSE nivela chiaraimente nella viigilamza sulla ¡purezza delle file dell’UAIS e nella lotta per 11 suo ¡ulteriore raffor-zamento ed alllargameinto. L’esserie membro delTUAlS é un motivo d’or-gC'giio ed uin’aispinazione dj ogini, vero antiifaisai’Sta. Come esempio di ció va citato, fra ¡gli alitrii numarosissimi, la comp. Bernob'ich Emma, da P-ortorose, che cosí ha scritto, tira l’aitro, mella sua domanda per l’accoglimento nel-l’UATS: «Cenia cihie questa mía do-manldia verrá accolta e che ¡cosí io pcissa far parte di questa grande fa-migliia, ¡ringrazio ed inviio un caloroso saluto.» CAPODISTRIA P.affticolamreimt'e sigmificatiyi soma stElti i riisiultati cittenuti .a Ca-.pedóstria, Giá nel pericido prepa-rojariio ¡lie órgainrizziSrioini del Fronte mella edita hanno clá-mioatraito una vitïiütà jneisaiurilbite, eoiromata p.o;i aide assemMae; da copdoisd frutó. Mtirteidi soorso', airea 450 persone barnino' ¡presenziiiafio ¡alll’Aasemblea anímale d¡e;l¡l’org¡amizziazioine idi ¡base di Bossedraga, in un’a.tmosf¡e:ra di en-, tus iasma e feisitoisdtá. Vemerdi seorso tali assemblée hanno a/vuto luago anche alia III, IV, VI ¡e X toase. Alla III toase era ¡presente la quasi otaliità degli iiscritti. L’ampia sala del .«Triglav» lara affodlatisisima. Dalla relaeioine, preisanitata da:l co-mitalto, :e .tísúltaltp che l’alttivitá' si è indl-rizzaita finia,ra ad azionl 'spo-radiche (Capcidanno dial Bambino, celebr azioim id;i Tiicarnanze is tari che ed opero «ti easiisteiniza), toasouran-do ituvece' la ¡íiiparazioine dii alcuni olbiettivi .di inlieressie iputoblico, per La cui ireailiiizzaiziiainia sono state' in-ooinitrate difficolità ed una oartia in- Continueremo la nostra lotta i LA PROMESS A DEI FRONTISTI DI PIRANO Venerdi seorso Pirano ha viissuto uno deii suoi momemt|¡ piú signifiica-feivd : le aissemblee generaiii delle or-ganizzaziomii di base deill’UAIS. Anche il suo aspetto esteriome stava a te-Btimon'iarlo. GJj esercizi pubbliai a-vevano esposto bandieire ed erano il-lumimati all’estemo. Anche mcliti pri-Vaiti avevano aiddobtoato le loro case. Dopo uiniintenso lavoro díi prepara-ziiome, jn cui @ià si era messa in iuicé la loro unità e compattezza, i mern-bri deill’UAIS ü'i Piiramo si sono iriu-niiti per analizzare 11 ' lavoro sveito d^uiranite il decorso anno e per trac-ciare le prospetitdve per il futuro. Tutti hanno voluto essere presentí: mancava soitanto un piccolo sparuto gruppo díi sognatori illusii, che ancora non voigiliono pendetsi conto délia reaita, epeiraindo .ne'iriitnipossiibUe :ri-tor.no ai temp; in cui ess|¡ g odevano dei frutti del lavoro ailtruii. Le puip capaci sale dea Teatro «Tarta ni», del Cinema e dalla Casa del Poipolo erano troppo aimguste per potar cointanere tuíta la massa dei par-teciipainíii alie assemiblee. AM’assemblea ¡della I. ¡base (settore di Piunta), svoltasii al Cinema, hainno1 parteiCiiipato 474 cittaidinii, ¡gremienido ietterataente la sala. Con, grande at- AIUTI IN SOCCQRSO ALLE POPOLAZIONI DELL’ALTA VAL D’ISONZO OLTRE 1 MILIONE E MEZZO RACCOLTO NEL CIRCONDARIO Com’è e-1 iigjionei» inscenata dalle predette ca-naiglie (ossia dalla Curia del pastare dell’anitl'cirfiGto di Trieste) sccideüata ai propr.i .lettoir.; daii loro organi di alampa fifi e. 16 codr. e striomibazzata ai quattro vent¡ .col «Vangela» detla «¡Messa delTodio», iradiadifíusa dome-nica 17 corr. Cosí apehe noi abibiiamo potuibo d;p-toirenirlere che Ce man.ifesiazioni dli o dii o 'aontro ¡la reliigione che ¡durano (qui da incii, inatuir.alm.ente’) ¡iin/iiniter-rctitaimienite dai 1945 non si sano arue-statei», che «le pressiioni .dalle autor.itá e della .pcOiaia nei cciniflcointi dii tante perisane sona iiuquailificatoili» e che «dopo sesisantadue (ipropriio ,ocsi) col-loojuii — i:nt,eri.'o®abcirli, i:l irev. don Gae.tan.0 Turnia, suoceduito a Umago a mons, Gtosso, m-orto irecentemienite qualé prófugo, dlavette riparare a Trieste». A questo punto siamo noi ad escotare 1 nostri lettori alla «ccmimiisera-:llene ed al compianlbo dai ipovero mons. Gricssc», rifuigfiatosi sotto. le paterin.e afii del suo amato pastare Santón quando nal luglio 1949 — in segiuóto a miotiivata denuncia .per mal-tirattaimeni'j.i e sfiriuittaimento presenitata da Bose Eitexre, fu Piieitro, da Umago e suo sacres! ai no — le «ostro autoritá si videro costrette a prendere fin esa-me Toperato del predetto monsignore. Infatti la «irreparaibile» perd¡iía «¡in profugainza» del ten. colannello del R. Esército italiano mioins. Gncsso che — ¡dopo av¡er «streniuameinte comibait-tuito peir le m.ete fimperiali fitaliianei»; dcipo aver aibibanidioinato 11 inatio Pie-monte e dopo aver «siuiperbameníe» sfilaitio, battemdo fil passo romano., al comando , dei barbuto (¡sipetiboire genérale dei cap'pellamfi della milizia., Mi-chelangelo Riuhfino, aiss.ieme a mi-g'liaia di camerati- cappeli'.ani miilítari, «al cosipetto del Tuce» lungo il víale dello Impero a Roma, era, calato in queste terre ,pen evamgellzzare le no- stre ,gentil nel «.credere, obbedlire e c embaí itere» del ¡messia di Preda,p-p o — è sitaita malto sentlita dai suofi ammiiiratoTii e fed'eli seguaíli si,a di Uimago, di Trieste come di altrove. In pacihe pairóle, il Grosso piroveni-va dalle file di quel cappellant mifi.i-tsirr sulla culi«morigeratezza di co. stiumj e spir'ito d'¡ disciplina» malto avrelbibemo da dire tutti fi vescovi del-Tltalia, dalle file di quai cappella.nfi che possono vaintame defi magnlfici caimpionn come Tfiindimiantiicaibile padre Eusebio, Tape,štolo della repub-blica di Saló. Le stesise canagl.ie nellla loro «grave denuncia» aggiiuingono che «le accuse sono .setmpre e per tuibtii le stesse: il Bacerdcte (Idon Gaetano Turnia) do-veva fare îl fiduiciario, oioè la spia della poiiilzia, ai dannfi dei suoi can-fraitelli e dei feideli, dei qualj avneb-be dovuito pericdicamente riferiiré senibimentá ed atibi,, sivrelbibej dovuto svofigeire mission i di spiionaggio, rife, rendo fin periodic! limooinitni impest,i dallle autorité.» Quale mJiiglioT preaisaizicine, dumque, dei! oOmipitii, denlo funizlanfi e degli inicariicihii affidati dalla poltzia durante la «fatídica» era miussici’iiniiana al vari Beka... e fiinotii,- mcnichè quale più eloquence qiuadro delle 'esiiigeir-ze oui essi, tiradltarfi e riinimeEatii, do-veváno soittostare per meritarsi gli «eimoiliumenlii» ed fi «susnidi slrada'di-nari:» delle prefetture fasciste! Essi, can la «grzve denuncia» in argomento, offncino l.a imigla'or dimo-Bbrazioine e ¡prova iche iparfiano per sdenza ed esperiemza iproprfia, compi- eindo fil vano tentativo di invertiré le partí, addossando, secando lo stile fascista, le proprfie ccllipe e .raspaosa-túHitá afile vittime delle loro male-fatlte. Popo .avere pianto sulla sorte del párroco di Isolla, costretto ad abban-dcnaire |il palazzo Besenghii perché «requisito col pire:esto dello stata in, cui sii trova ed fil cui restauro -gen-erale (ln mérito al quale forniiirem-o noi fin seguCto iinteiressanti iprecisaBaonfi) do-veva essere cwropiulto 'nelTimim-adiato anteguerra -la «grave denuncia» ar¡ri-va atoa seguemte coiniclusione: «Questa la liberté che ©ade la/nostra Diócesi, soggetta ai regiime jíugc-slavo,. dove ¿ sacerdoti -sano .ridoitíi a meno dii iup tenzio dii q.uanito fasseno ¡mei 1945.» Pir'amieEsa la consiiderazione che la parola -«Ii'b-elnté» — siufil-e toocch-e di coloro -che iprima del il945,. ofitre aver calipesta-to cgni altro p-iü eleim-enltare d’rfitto umano, sano arrivatl fino -al-Teatiremo di .¡interiaTre, -can commiina-teeda di gravfi sanaioni, Tuso dalla ■ lingiua imat-erin-a afile gembi slave «elle chii-eis-e e financio -mei ¡comí essi ornará della toro «Dltcceiai» aUlora saggetta al regóme díólo «Ucimio ¡inviato dalla Piroivvódmzai» — non ipuó trovare una peijiglcire -pirofanazione, chii sorive ri-corda -un’nl'tn-o pret.e che lamentava la niduaione, .non sola di sacerdoti cat-toi'Jici, ma di vescovi. Quel prete -eirá l-l sagreta-rlo di mom. signar Ciccginamfi, num-zio apostólico a Madrid, ll iqua-le, «tarante uin.a .p-asseg-giaita tanca i via-ti d'el supectoo ip-arco dii quella capitale, ineiTaubun.no defi 1940, dichiarava testuaimente: «Se la attuale s-ltuazliane Si presenta quanto mai -oscura e densa di ¡préoccupant! iimcogniite per 'la Chiiesa sia nelfi’Ital'ia di Mussolini come nella Germ-anfia di Hitler, peg'g'iore amoclra apipare qui nella Spagma di Franco. Le b-ast-i sa-pere, infatti, c.he qui toen 52 diócesi, alcune dalle quail dli primania Import ánza, sono aprovviste del loro ve-DC.OVO e ció in coins-eguenza dalle as-surde ed iinconcepibilii piretese di Franco che voirr'abbe procede-re 1-uii alie fiin-vestiture dei vescovi indliipende-ntemein-te dial Vaticano, appellamidosfi ad un cetoCoirtiElto id-eil 18-54, mai raso- ope-ran¡t¡e- .prllims, .nsppiuire parataCjnatata#. Ebbeine, p:i: tale imani'f-esta viola-ri'one did (es-açriçsainiii» dlriiiitii defila Chiesa e del Pupa — da cui derivava che miSlfionfi di caihtolliiqi spag-nol-i er.aino privi; dtli loro ip-a-’i'x-rii — fil -generalis-r-iiRo Í&aocó non soto non fu oggebto di ¡inravil denuncie» tía parte della Curia remana e nepiprure di' quella di Ti l-este, ma ai sup imgreisiso melle Chiens e.gfii v-eniva. acc-ci'to soit o fil ibal-d'accihitmio dai clero iparaito fin pompa maigna -ed fi suofi tóteii di «caimipio.ne della feidie e -del cattofiie-lsmia», di «iba-tuairido della orfistísumita -conitro ¡I co-miuinii.smo» sono t-utbora celebrati nel mondo cattofiieo. Qiuaindio aivremio ooimip-letato il qua-dro dalle imialefabite ¡delle ca,nagli e defi moto cov-o dli via Cavana, altará i ¡n¡o-Sta; lettori, cihe giá ooiniosicono quail-ccsa sul conto di due delle stesise, os-s.ia de'l Be-kar -e del Sárotié, potran.no fnrma-rsi una idea toen chiar.a sul perché e sul conitemuto defile «gravi ¡denuncie» che escomo da quel cavo. Ugiualmente pero, nel peossi-mo numero, fcrimiiremo uin saggi.o. del come v.iene raff figurât a 'dagíii -organi di A-zione Caititolica la sii.buazicine dei p-retï e delle siuoire qui da che i rieparmi sono in cciniLinuo aumento. Un’al'.'ra coinseguenza dainmosa dei noin avene toen compreso la im-portaniza e .l'U'tilitá dalle seizioni per 11 creldito ,e per i'l r:*iBparrrjlo presso, le cooiperaitive, é che i con- tadini deviono or,a ipagsre gli iinte-xessi par ,i preistiiti, nel m-emtre, se avessero euxatio i-1 rispairimio, ora dispo-rrehbero, del capitale oecoirrente per gli acquisti. La isituiaeione aibtuale. deve Èissere ormai considerata reailiis:Vi,catme.nte, e perciiô le sezioni di credi-to de-voino i,n ogini caso .aiutare gli agri-coltori aiffinchè poss'ainb -aqulstare in te,mpo i concimi e le siementi necesisarie, con la fiiducia ch-e gli stessi, nel'la, isiagiome dei raceolti e diell-e, vendite si ricondino cod l'o-ro ri-sparmi, deille sezioni crédite da cui sono stati adutati. AVVISO S,j avvert-oimo le oirganizzaiz-iiomi e i simgeü iche i versaimenlti per :1a ere-zicine ,dtel monumeinto a Pier Paoiio Verigerfo van.no fattli sul conto cor-r.e,i,te ¡press,o !la Banca d’Istria ,dli Ca-podistriia nro. 06-909.173, initestato al Comitatq ipro-imioniuimenito a Pier Paolo Vergerlio. Un risparmio di 9 milioni di dinari con l introduzione deile norme L'inmortaliza detle nuove ordinanze sul trico merci e viagoiatori oltre ia tinea di demarcan cí.fo'Tiuei'ip cscl-uiSLiwaimente diaglii or-gcir.il .daganioild. Ccin r-c-rdineir.iza veo-gtino ,obto:j';,le anche Je7 pone -per i c si di triprigrcissioine. Aecha in que-ati ice,si ¡paró viiemie ass,icur,a.t'a la dfimoiornti'ciitá ¡della ¡piroeediur.a -po.it-ch'é reventualie traisgreisscire d-eve vomir iMiarrcigato compilando ;il relativo verto-a,le me¡n¡t,re la pen-a viene fisíszta da ¡un. coillegio di tre persone, prooeduirai qu-eista che im-ipossitoilditá ogal arbitrio dii singoli funzlcáairi. II cont,ravvenit0re ha di-riitto -di .r.iiCoirso sul quale d-ecide il ccLiiegio idi seconido, grado, oomposto anche da tre persone. L’espo,riaziom;e e rimportajzione dalis inerci potril venir fatit-a solo in toáis,é aiU’autoonPezazkme d'eiH’A. M.- A. P. J., meintir-e tutee le opeirazioni valatarie varranno faite ¡tramite la Banca idiTisitria, sulla fcasie delfe au-t-ciri’-zzaiajoin-i per restpoiiitaz-iome, ri-íiporitivialméinitiei peli' i'!' Imjpoirbaiaiom-e deile im-arci,. Daito che 11 diiinaro é l'-umico imazzo pez :i pagameiniti ne-Ua Zona Juigoislaivai dcil T. 'L. T., gli abi-tanii idellla- zon-a isomoi iin dovene di Eiffsittiuácoe il ccmbio ¡presso la B-anca ri'lslr’a deile vaíliute 'estere imipor-tate rJ piii tairldi entro 5 giioirni dal gic-ma dell’importaizione. 'Dcipo- l’inrirdduzioin-'e deílla iniunva pairbtá idel 'dinaro, la s-u-a staibi.lzza-zicine -e ¿1 ccmpl ¡.l a monto deile pr e-scrizionii siinoira viiigein’ti -scimo risul-•tati ;inidispe,n¡s,a'hr.:i per sailv.agiuaird aire gli ini'.eressii -economici della- po-pciiaztonie ,e ¡pez da.re un nnovo impulso .airecomcmi-a del oircoindairio •jstxianjb. E da sottoilineare lanch-e che vari specuJaÓRi isfnu'.itavano le laioune e-si-stiemfii nefie diisposizioni si'noira vi-genti per lucro persónate e ai dan-mi deíi’-cccniamia e della popoilazio- na. Delia produ,zio-ne di uno deii no-siiri maggiori complessi industriali qu-al’é la faitlbriioa di ,pasee conlsieir--vato «Aririg’Olnii» atoib-iatmo- av-uto giá loociasione di pairlair-e a più xiprese. La produziiohie -eira isltainitia e ció era dqvuto non sodo alla .manicamiza d,i banda stagnata, il problema che ais-silla anche oig'gii il colletti-vo, ma anche la, un co-mplasiso di fattorá Al C.I.C.P. di Capodistria Nal Cürcoloi J'taMiEinio «Antonio, Grams'ci» di 'Capodistria fervono i preparaltivi per la proisisiimá Asse-m-ble,a Annu-ale ¡che av-rá lu-oigo lunedl 3 .marzo mella Sala Mag-gione d-ella Eadet Quiest’ainno, oltre alia reiaiziome sul lavoiro- isvolto- -e al pilan,o per -tut-to il 1952, veirirá preisentato ai ,so,c.i anche uin c-amibisimento neiroir.g.aniz-zaziomie. Injfaltti, taniut-o c-onto del ooin-tinuo- sv.il-uppa -gene-rale -e dell-e trasf-o-nmiazibiai -delíie forme -d,i laivo-rcs -si é veinuiti alia deteirmimsizione d,i ecetitiu; re i’aitt-uaile Ccmiteito E-s-eioutilvo id,el CLrcolo c-on un Coin si-glio che- ¿oimpr-enidará maggioir mu-mero di membri i qiuiali lavcir,eran-no sulla ibaise -d-e'lia coilliettivita. Ver-rá puré eietta la Ciammissi-oíié di Contrallo -e isiairanno, nomiínati i: d-e-leigafci alllAss-emiblea Annuale d-el-FUnton-e daglü ft-aiMani. Con 1’appiroisisiimansi de.H’As¡sem-bl-eia, tutti i iso-ci che ancor,a non bannio paigato i,e qu-ote, soino invfta-ti a r-agotare quan-to, prima la -lloro poisiieioine oinide non ,trovar,s,i nel-liimposisi'bi'liiitá di votare. L’Assem-toleia Aniniuaiie, oltr-e a riunire tutti i isoici, dará, come a.1 sólito, moldo di ooinoisioere ipiü prof-ondama-nibe tutte le 'varié -ait'tiviitá -diei Circo,lo, di eis-a-miimairie leí 'deáLcianze e- Buigg-erlre deii miigHoramieinti. Entro- il 3 marzo -anche queigli .italiiahi che ancora non ,s.i s-ono is-or.it,ti ,al Ciroolo-, devono sent-irsii in idov-eire di. 'fiarlo -perché magigiore sará il numero dei isoci, maggdori sarainno Je at'tirvitá e le iprospeittiVe. E tuitti si senitiranino fieri dii contribuiré, con tai llar,o volomtá di be,n riusciire-, alia detenaiiQ-ne delta ba-n-diiierina transultoiriia che- -dia ¡un amno e ¡m-eizzo gli aittuali fscrAtti non -si deeidomioi a ceid-elre a - neis-sun al-tro Circo,lio, icercanido idi fare fl masisimo per es-sere sempre i primi e i rni-gli-olri. I noistri gnuppi isar.anno á-llar-ga-ti e magigiore ,sará iliimpulso dato alia no-stra cultura socialista. L’u-nitá poMItica e moráis fra gil Italia--ni Sara in tal modo sclidiilf,icata e piü r-aifforzaita ,sará la frat el tanza co.n gli slloiveni e craaiti sulla base di uin’all'tiviitá palihica artístico cultúrale. L'ÄSSEMBLEÄ SINDÄCÄLE dei Cantieri Piranesi P¿uké.... ... a Isola non si propvede a ri-parare Id via S. Simorié i cui abi-tanti sono costrelti a iniaccherarsi nelle innumerevoli pozZaii'ghere? (Tanto piü che cid dovrébbe inte-' ressare anche la Ditta «Edilit» i cui camions — avendo essa lo sta-bilimento in quella localitá — pas-sando rovinano quel poco che ri-mane di buono ancora.) ... sempre nella stessa via, nen ci si cura dell’impianto di una o due lampadine che nella notíe sc¡-rebbero provvidenziali per gli abi-tanti della localitá? . .. la delegazione distrettuale del, Lavoro di Capodistria non fa cc-noscere i risultati degii esami soste-nuti dagli apprendisti dei Cantieri Piranesi il 13 dicembrc 1951? La filiate siindaicalie dei Cantieri Pii-oineai ha itenulbo, lin una fesitosa cornice la, propria ferza assembled ainin-uaile.1 7 Esaiuirients é «lata la -relazione, sia politiifcai iche org-aniizzativa, del presidiante ¡die'lta filíale siindiaicale, Ncive-Ilo, -che, a laxgh-e Ifniee, ha trat-teiggiaito AI- -prafiicuo- lavo-ro che questa fita-le ha svolitio- nell’anno pas-sato ,e par il quale il callelt-tivo s’é meritat-oi la i-baBJctóeirtaa1 Itrainsito-' ria che lo -mette al primo posto nella .graiduatoria - dei cúiífet-tm del C-irccndarioi. La filial,ó ha svolto la propria epeira fin ’ tulle' le bzamchiie d-eH’aitti-vitá s-iinidecade, cioin's'egiuendio risul-tslti poisütivi del q-ua-li il nostro gior-nalie ,ha aviu-to gáá occasione di parlare, E’ maincata fors¡e d’-attivitá tesa a soiddisfare . le esigoir/.e e -i bfsogni. iimme'dfalti d-eigli cipe,ral, pa-rticolar-mente n-eil -campo dagli altoggi, come ha siolttolinieiato nel suo .interven-to un cpeiraio. Solo mel campo cultúrale —educativo -e .in quello spor- tivo l’attilvità id’ella filiale non è stia-ta icaratiteirizzata id-a- quellla ostin-a-ta tenaicia che Isola puô idare dei risul-talti -poisitlvi, ispecialimenitie in ques-ti due csimpi, doive Je idifficoltà si pre-sentiavano più noitavoili che n-egld altiri. Nel campo, produttivo, il 1951 ha s-agnato, par il canfiere, del risultati oiitremoidio soldldisfaceiniti. L’amno in ,corso linlv-eoe non è s,tait,o la- continua, ziioine iasicemdeimte di -quellio pre-celderata poftchè i canltiari piraneisi, per cauise dorvute anche ailla, loro non tanto- -eiliavata discAplina Siul lavoiro, hainno ilnccmiinciaSo a negre-di-r.e e l:a ¡re-alizizaEiiowe dei pjani s-t,a al diso-tto idiell live-llo- previsito. Taie f-altto aisiS'Uime1 un aiapstito -a'bbaBtain-za grave ne1!,lait,tu ale mcmeinlto — la ha scittoiiiinaaito- nel su-o iinterven-to anche il d'irettore Jurdan-a — dato ehe iil cantiere è In coincorreln-za con imprese sii-miiiani deïla Jugo slav.i'SJ -e. ireialiiz,Zaïre i pi-ami,' supe-rairli, clttenenido il ma-ssimo rispar-m’o di maltieirAali é dii ore lavorati-v-e, signific-a asisicurairs'i pane e- 1-a-varo peir il ido-maini. B. che fr-emavainio un più intense- ri-:tmioi di proidluzijone e-levaindo-ne i oosti. D-aito che il rifomnimento’ della baold-a staignaltiai esiula dalla minore o magigiioirei Ibuona vol-onità -del c,ol-deittivo, il coinislgil-o operado- e il co-imiibaito, ammLn.i'StTativo, asslieme alla dire-ziioine, si isono m-essi di buzzo ibùiono a rimuoveire gli al-tri ostaco-li eis-js-tenti me-U’ambito d-ellai fatotori-ca ,e la euli r-imoizi-one1 -diipendeva da •tero. -Fra qu-est-i ¡spiiccaiva il 'sistema salariale ifiisis-o> indiipeindeint-emente dalla quian'tità proidobt-a ,e che non ralppreiselnitava per gli operaii alcun incent-iivo, eid uns maiggicire predu-Biioine. La sioluzione ,s.tava neH’in-Itrclduizlone del laivoro a Burma. Taie prcibteimiai .mrl i/ô -un,a viva di-,souissiic|ne in s'eguito aiH-’esi-to, nega-itivo- idato dalle -norme- due lanoi fa, relaitSvamanite ailla qualité d-eil pro-doittii. Gli topposilbor.i .a una, miuolva intiixidluizliloinle delle norme trascura--no ¡peirô Un fsitto, limpoirtêin-te cioiè ï’-evo'luiziioinêi ,sïa del srsibeima ec-oino-mico cdmé taie, -ehe délia coscilenza d'eillie mâsistraitze rioüa fabtiica, t’:!--.tirambi fattori che aivevano abc-en-itiuato i-1- iseiniso di reisponsaib-i-lità d-e-gl-i 'apeirali -e ii-n pairticolar-e dei capi ¡e •snrvegüain.-tii t Preiva'lls-e, la -test dsli’intraduzionc delle moirtme che col 1. febbra;o ve,n-inelro liintroldoitte ,neilla sial a filetti. La iproduzicin-e subi un iriSiio scat-'t-o -e dalla .mqdiia d,i 0,326 k-g. di pe-sce sailato -lavoràit-o An un’ora, sali a 0,440 k-g. coin un, aumanto del 35 %. D’fnv-eriiio, fl coista di proidu-iziione- di lup chlilbigxammo di p-esce lavorait-o, diisçese da 138 d'inairi a 100 ci'rcai co'n un riispairmio sul piano annuadie- délia, lavor-aziohe del peisce sal.ato di oinca, nove m,ilioin.i di dinar,i). Neii primi quéniiici giiprini di feibibraiio le norme Bono_ staite ■siuperate in media del 12,5%, per-ceintuale -che va ald -airrot-ondaire ïo stlpendiio, ideile operaie;. Un più. melrcatio cointrollo, Siulla- -qualità délia lavorazi-oine ha fat'to sparire i ti-mo-ri a ital riiguardo po.i'chè la qualité è rimas ia deil tiutto iinvariata, iDato l’eisiiito isoldidisifaoeinitie avu-to-si c-on l’intiroiduizione delle norme nei repclrto flil-ettii, ora isi situidia la 'possibilité id-i faire una -eraa ainailo-,ga ne-gli laitri ,reparti lin modo che itut-ta la faibbrica cfcibiia un nuo-vo impulBo al sua iccistanbe progresso. ■D’altro lato razieinda ha inteinsi-fiicato i'atitivdfé peir po-tenzîare lo ¡smercio deii propri pirodotti. In taie seniso va considérât a -anche la sua pairtecipalzione alla recente Fiera di Zaïgalbria idove ha concluso ©cmtratti di vendita par un ¡rnporto compleissiwo dii ciirca- tred-ici milio-ni ,di idinari. Seimpre- difficile si pre-iseinita invece loàsmercio dei filetti per ciui Fazienda ha dovuto ridur-ne ¡ail minlimo la pro'duzione per non avelrme i;n giacenza quantitativï non piaizza'biiM. P-oAchè d’unica produzio-ne attiuailmente in corso è quella idei fileitti, l’a-zienda ha d-eciso di acc-ordare oira le ferie ainnuali a tuitto il personalé s-uddiviso in due turni. In defini-tiva, il lavoro- pr-osegue airAririgoinii» corne anche all’«Am-pelela» nisi su-o- corso normale. Lo -d-iciamo perché il ise’ttimainale C'O-minformiista trieistinio c’ilnf-orma dalla sue colonne1 che nielle diue fato-brich-e- è ¡aiw-enuto- unoi -sciopero délia, duraita di un’oira in protesta «contra le HnisoBtemiibilii condiizioni asiiisitenti nieflil.e1 due faibbriche», sc.io-pero e «conidilziioinii imsioste-nitoili» esi-stenti solo nel'la mente ammalata di Vdt'torio Poiccecaii. . M. B. NUOVI PARTICOLÜRI sul delitto di Daila Nel iruost-po num-eiro- , |preceidie;nte afclbiiamo dato natitzia che gli oirg-ani della s-eiziioine crimniale della d-el.e-igazione degii Affaxi Interni d-i B-uie avevano ,arréstalo tali Kras.tic Caula -e Orean Gius-eppinia, accuis-ate di aver .awa-lena-to due meaverate neilla «Casa- del vecchio» id i Daila, a¡g-igiunigendo che riinchiasta ¡praseigui-va per acoeirta-re le -eventuali re-.spoinsatoilité di c-einti funziicinairi della istitaziane chei pur a conoisc,enea ideltti’oinrilbilie idieili-tto-, avevano traiscurato idi liniformame ¡Le autori-tá giudilzianie. In queisti ultimi giorni sono e-meirsi niuo-vi elememti id-i colpa e per corns,eigueiniza la D. P. di Buie ha diisposto l’airresto idii Za-cchigna Antonio, ex dire-bboire dieH’Istituzione, ' 11 quale era a conoscenza del fatto sin dal mese di febbraio del 1950, di -Circo,lo Aljbäna, pulMirice, d'e-U’e-co-ncmo Faiva Guido, -e deirattiusi’e diiret-tare, Hrvatin Jordan, ai quali era noto- 11 misfaibto e che si brano igüairdäti Ibe,ne dal deinunciairlo alla D. P. rieinidenidosi con ció comlpliici délié due aiweleina-trici. 11 duplico avvelenaimento è aia-to oompiiuiio come segue : Verso la fine del mese id,i gennaio del 1950 e: più precis am einte il 28, la Kraistic e la Orzan -avevano rinvo-nut'O' i:n un laim-sldíétto una boccetta c-ontenente piillols veniefich-e di color rçisso. Fù allora che le diue ra-gazze, daig-li istinit-i malvaigi, conce-pivanoi il piamôFdi-aibo’iiCiO di provare l’-eífetto del vele-no su alciune rico-veirate deillTstiijuto, La prima -a subiré le j coinsagueinze fatali di, quel loro pircge-tto malvagio è stat-a la degemte Botta ved. Marcucc-i, di am-ni 91 da Micmiano,, ila- qu-ai-e, inige.ri la ipiüloila isomministratale e spiirô dopo quialcihe cira. Il secando avye-.l-en,amento etotoe luog-o alla dis-tanza idi quailche settiimaina e- precisamein-it-e Al 10 fetoto-raio. A subixne le c-on-isieguenze- è etata al-lora taie Daiprat-to mar:la;a. Biiainchi Mairgheiriit'a, di Uma-go, ldi aninli 83, che pure ven,ne siepalta senza oontirolAo meidi-co data là auà été avainizaita e perché affeit-ta da imaiaiitia Iniguaribile. Poico- do-po le due1 aiwdlein-atrici litiigairomo, rinfacciainidclsi îo. imblovolmente la c-olpa di quanto era aivveaiuto. E’ is-ta-to allora che i lanziiomaxi delta cesa eibbe-ro sento-re del graviicsimo delitto ed appaire ilns-pieigabUe corne gli istèssi non tf.fj-itino compfuto il torb dovsire di .dc.rj-iciare aille aiuto-Kità le: due1 'oolpoivcli. Si -deve proprio -alla l-oro- cc-mtoininabile neglien--za se il id-eiliitto par due anni nom è staito >scoipe.rto e ce le aiutrici sono jri-ms,ate impunité. L’cipiniiOinie pubtolica idi Bùie c-hie- Leggete e diffondete LUNOSTRA LOTTA d-e ch-e :1e- éiu-tOxité• giu'dtüaiiairie puni-, s cano eBamplarmante sia le- avveile-nartuiiiei -che i taro coimpliici. SA La strand attività dei campione oiolocicüstico FABIO SPESSOT Pressa il giluidizio dis-tret-tuale deil popolo di Capodistria ,si è celébralo marteidi iscorso il proioes-so a carico dli iSpeissot ¡Fabiio, e Mauro iGOusieppe, ambedue- da Trieste, ac-ciusiati lin cioirreita, di vari funti e ispecuiaiz ion i illseit é. Nel corso, del process-oi è risulta-ito che- lq Spessot, col conco-riso del Mauro, ha soittraitto dal garage, del Comitato, Circondiariale del P. C. due gomme complete per autoica-mionciino idiei valore d,i circa 31.000 dinaini, che- poi sono sítate- po-xtabe a Trieste e ccilé vendiute peir 40.000 Ilire ¡a -tale- F-exmo P.i-etro. Il giorno 22 attiobre dette .»corso amo i due isi soma apprcipriaiti di 40 litri di toeirjziinai, isottratta da,l seiribatoáo di un camicin nel ¡piaizizaile Tcmasii di,n--anizi 'Eill’officina macean-ida di tale Udovič 'Gervasio,. Im un jgíio.r-nü imprecisato delilo stesso mese di oibticlbre, i due- sono pon,etra,ti ne-1-rofficina deli ’Udovič -dove hainno cSipoirtato luna- lamiera di ferro del pslso dd 118 kg e del valore di 20.000 (d/nairi, che è st-ata poi po-rtaita a Trieste ¡e- venduta per 6.000 Ure:. Lo Spelssot, da parte' sua, il 18 s-et-t-embpie 1951 ha paiitecipato, col pro-prio ,'pu.ginio Gigi!, ad ¡un ceirto Zbcr ¡gqao,:.-ciicí -uin furtio co,n iscass-o nella seide diéfiVUpi'Oine Tiraitoiri di Capodi-str/i-a -ove alspo-rtaircno ailcunl fucilli e muiniizioni,. Sim qui per i funti. Per quanto riguanda la speculazione Utecita, amibedlue igli ianputati hainno acqu-i-staitoi ciir-ca 720- kg. dli plombo, dalla ODPAD idii Caipcd/Btiria, che poi traspioirt,aromo, clamidestiiniaimeinte a Tirieist-ei, ricaivanldo dalla vendita 250 line- al kg. Iinóítre acqu-istairo-no da un comtaidimo di VeritenegMo u:n vitelite di cinca 70 kg. che pol macellaircino, ve.riendo le carni a 'Trieste pe,r 20.000 liiir-é. Soino stati oondannati, lo Spessot -Fabi'o a, 2 anni e 2 mesi di arresto e il Mauro- Guseppe- a 21 mesi della isteissa ipena, inonché in solido alia irifusione ideii dainni. * LA TRATTA PEI CEFALI Nal profondo vallone di Siccioie milioni di pesci stretti in una trappola fatale Afclbiaimo -aisis-isiti.to ,aillai «traita,» dei pefali. Si puô dire che questa isia spécialité e monopolio dai pe,s-catoirá dli Pir.aino, e veidremo perché. Col firedido e le burr-aische deU'im-veñno i • cafali afobandonianio, il largo per rifugiarsi nelle- ibaiie dovie-¿1 mare è più calmo © più calido-. Cosí -succédé -che tutti .gli anni puesto pesce iripara niella bata dii Pira,n-o perché quieta e dal fondo bas-s-o e fangoso piutitcsto tiepido. Fi-'niisoe ailloira per esisier-e pingue bot-li'inó, del ; peisc atar i piranesi. I cef-aíi proioedoino' a braincM seir- ratii, foirmanidio- peí mare- zone grig-e fácilmente awistabili. Peir un c-erto -tempo ,si tiraitba- di cointirollalre- gli spoatamenti idiel- brainco e anche di ■nutrí,rli quailioina ai tema che abibam-doiniino u;na- data, localité. Al mo1-imeinto che i cefaili, isli isiopo- ccincein-fratii in una zoma facile a- chiudérsi, Si ibu-tltaino le met i ; tralsfommando quelil’angolo di mare1 An una tirap-potai. La trappola, oas-ia diverse file s-U'Ciceissiive, di reitii, viene ¡sempre più 'riisfireititia, finché non si ri-ducé a -poche idaoiine- di imeitrí qua,dr,ati di riva fainlgóis-a. Qui non resta che mette,r te imami me,i po-chi cemtíiimetri d’aicqua -e ... pelsic-aire :i cefaili che1 brulicaino1 ai migliaia,. ,N,on cié ¡se,ampo psir il pesce: aftiraiveinso diverse ¡filie dii- retii moral si passa,, chi, lo tenta vi riman© im-ipAgliiiato -con le- pinn-e. La -«raocoltai» è uno spetitacolc quanto, mai s-ugg.eistwo. 25—30 pes-catiori, cailzEiti -di alibi ,s.tñvali di gomma, si untaría, sil. peptisinio, diiguaiz-zand’O, An mrzxo ai peisci. II vocio e recciitazioinie siembrano q-uelli di urna fest-a, coin tanto, di, rumorosa baldoria. Propiri-a di una fiesta è üa cornice di folla che' sil accalca curiosa lu-ngo, la' ,r¿v¡a. Sono volt! eccit-ati e f,remen,ti e s;i direibtoe che faccianoi il «tifio», magari, per una partita di cateóla, L’uniea diifferenza é che intvece di gridaire «goal» op-pure «dagli airairbitro!», sotitoline-a,no con soiddisfiatto clamor,e le ceste- iricoilmie - di poseí che vengo,no v-uioitiate nelle- oapaci stive deile Ibarche-. Al riitoir-no a Pi-ramo una folla «»p siosa -at-tenidera i peiacaito-ri schierar ita sul molo. Poi eeipilodera in grida feinitiuisiias,tic-he ;'di aimmiirsjzione, e amiiichevol-i maimat© caidr-ann-o suite spalle dei pratagóin-telti delta «t-rat-t-ai» deii -oefali. P-iü ta-rdli nelle- oste-rie si fiaré ibailidoiriai. Vino-, cam-ti e comment,i,. Que-Sit’ainno lia- «tratta.» ha aiv-uto 'luego, a Saza, ¡alie foci del Drago-gna. Gli uomini dalla Cooperativa peiscatoiri di Piraino heinmo fatto ¡tootitino pier circa, due . vagoni di pesca HOTIZI E DREVI B e.nc,i Limo, -pnopirietairío, di un’c fiema meec-anica di Piiramo, dov: ooimpariire diininaizi al Tribunate p, 'ihosservainiz-a delile dAsipasizloini, vali tainiie. Eglii, imtfialiti rifiutava il p, gameimto ideile sue- preicitazioini : dima,ri eisiiigeindo, lire. Con quest,o metcido, aveva inca s-alto irecaniteimelnte- cinc,a m-eizzo mil one di lire ,a ¡saldo di tre fatlture. I lire ccisi oittemute- .veniiVamo. da h ultiUizz-albe in modo illegale fa;v< reindo c-csi lil cointrabbaindo di vialul ©síteme. * Fara .coimip,agrnia ail Ben-ci un cen to K-rmiac Manilj-an di Mairesigo, ch quäle- gemeinte- dieiW’ast'aria, coope-ri tiivisltic-a-, è miuscitO' a poco a po-c< -a s-cittrarne dalla casis,a un import complessivo di 63^86 dinari. IL carleo .delle bauxiti del búlese viene att-ualmembe eífettuato a U-mago (prima foto) e a Daila (seco nd a foto-). Per daré a Umago il suo aspetfo idi piccolo oentro turístico; si r.ende-reto-be niacesisario riporare il molo di S. Lorenzo e idiLrottare tale calicó da Umago verso -la- localitá do-ve vemiiva falto anche ineli’ainte.guer-ra. Taló sono i desideri d,e-gld ahítan ti di emtrambe le citía-dine e vo-gliamo. sparare che le autorité com-petenti -U terranno nel dovuto eolito. ; l&p’Ud'zLô-ïii auadicUz a Isaia Via Moro è amolla nel silenzio della notte. Un mormorio dolce di ruscello è l’unica voce in questa quiete patriarcale. 11 gorgoglio vi attrae con la sua voce maltosa e vi trasporta sui monti, Ira gli abêti, tra i ripidi crepacci, dove in fondo l’acqua deile nevi scava la sua impronta nei secoli. A passo lento e silencioso vi avvicinate alia ninfea fonte. Un piccolo, un mi-nuscclo zampillo spunta dalle visee-re della terra. Sembra un galletto alia prima battaglia, impotente di-nanzi alia maschia bellezza dei suoi lontani omonimi della Groelandia. E’ tantq piccino che vi viene voglia di accarezzarlo. Mat manca una pic-cola barca per attraversare il la-ghetto che, come una chiazza, s'irradia dal suo centro per sboccare, novello Mississipi, nella via stretta che dall’inizio della Moro scende verso il mare. Nelle sue acque si specchiano i rami nudi degii ippo-casani e, dietro il loro intricof la luna placida e bonacciona, assieme a migliaia di stelle. Attorno e silenzio. Oh, vieni Gian Battista Zappi, vieni arcadico poeta a rimirar tanta bellezza! Colpisci con i tuoi poe-tici strali gli isolant, rozzi e barbaria che da me pretendono la dis-truzione di questo divino incanto, con una prosaica fontana regolabile come una macchina. Fa che nel centro di Isola gli ippocastani, la luna e le stelle continuino a spec-chiarsi nelle placide acque di un laghetto e che il piccolo zampillo continui a mormorare la sua eterna canzone agli innamorati vecchi e giovani. L’incaricato per li Affari Comunali del C. P. C. £& c&sbiwzi&toi » «Vodogradnja» è il nome dell’a-zienda che effettua i lavori di bonifica nella valle del Quieto e in quella della Dragogna. E’ un nome strano perché vuol dire, tradotto letteralmente, scostruzioni idriche». Potreste pero lambiccarvi il cer-vello per un bel pq per scoprire il perché di questo nome, se non compite lo sforzo di fare una passeg-giata lungo le rive della Dragogna dove rileverete come questa azien-da, oltre a svolgere con successo i lavori di bonificiat ne esegue di quelli che sono idrici nel vero senso della parola cosí da giustificare il proprio nome. Per questi lavori la «Costruzioni idriche» non spende nemmeno un centesimo per la ma-nodopera. L’unica spesa consiste nei maieriali come tavolini, cavalleiti, carriole, ecc. Qiiesti vengono la-sciati sulle rive della Dragogna. e quando sopraggiunge la plena ec-co che diventano costruzioni idriche: barche, barchette, oppure, col ripetersi dei casi, potrete immagi-narvi anche, tra qualche atino, una barriera al largo di Siccioie a esclu-sivo beneficio delle saline omoni-me che potrebbero allargare le. proprie superfici. Sembra che gli abitanti di Siccioie non abbiano troppa simpatía per un simile tipo di costruzioni. Infatti essi manife-stano la pn-opria contrariété affer-mando che in tal modo sono i soldi del popolo che se ne vanno assieme alie torbide acque della Dragogna. Non sono dello stesso parère coloro che, approfittando della grande venerazione che i due guardia-ni — pagati dalla predetta azienda — nutrono per il dio del sonno Mor-feo, asportano, come la Dragogna, materiali vari tra i quali spiccano le ruóte delle carriole che poi van-no ad aggiungersi all’occorremte¡ per ricavarne dei carretti, molto utili per i piccoli trasporti. Ci sono ignoti i pareri a tale proposito della direzione della «Vo-dogradnje.» OSCRICRe LTstitu'to, per rimcmemenito del-relcoincfmia gáá durante lo, sco-rso- anuo- dieidle canso ,ald esperóme,ntii per StefaHtee le- ipassiibiililtá deld’alleva-manto delile c-stri che inieil ciircoind-a-irio. T-nonchi di quemeia isperiimemitali fumóte pasti ,a, ¡Sitrugmaino, Portoiro-se eld Ancamaino. Ai primi di febbraio atcun-A specialisti hanno fafito un sopralu-oigo- per verificare l’esá-ío degii eispemimenti. Dalle comista-taziomii, fait-te, sii puó concludere che l’eisperiimanto' é riuscito,, s-pecialmen-te ,a -Strlignario-, ove, su o-gnó tmolnco, somo sítate rinvemute circa 100 o-str-i-che, cifra no'tevolmente superior© alta nonmate (60). LTstitiutp, per l’lncremeuto del-reooinoimia, rilievati t-ali risultati, ha de-ciso , di pe usare , entro l’anno -a!l-.1’al,levamenito dieilfe ostriche in gran* de sititei. La cooperativa acquisti e vendóte di ,Str,'ug:nanio|, di cui é m,embra- il eomp, Petronilo Antonio, ha iasisumto ¡la direzione e l’ammini-str.alz:ioin,e, di tul.'.i © tre ¡i vivad, con la -pro,spet:tiv,a che ,ne;l suo ámbito veirré -coistituiita in secondo tempo, anche una coiopemati'va p,asca-to,r:i. La cociperatiiiva di Strugnano investirá un muliioinie di dinani coi quali a-cqui-stexá ¡in queisitii giiorni in Slovenia 5 mila troinchi di quémete de.i quali 3 mil,a veirrainno sitsbemati a St-ru-gnanio, 1000 a Parto-rose e 500 a An-cairalno. S-ec-orntío callco’il ap.prossi-ma.tivi, ¡la coopeirativa di Strugnano poltra mi cálvame dall’aillevameuto del-‘le ostmi,che- oltre 1 milione di dinari 'all’anno. L’EPURAZIONE TRA GU INTELIETTUAU DELL’SJNSONE SOVB ETI DA Trionfo deli’oscurantismo Evidentemente non poiteva essere suffiieenite alia ibur-ocraizia stalinista ■escludere, idai vari campi dfella cultura .Soviética ogni possilhile Muen-'za stran¡i&ra. Inifattii essa ha prov-■Vjiduto. «Kch.e ad .in-iiggitnenlape ri-gidamente' ogni attivitá initellett.ua-ie, .pre.scr.ivmdio ágil artisti ed ag,li scienziati la. linea da evitare >e quel-la ¡da iimiltaire e circcscTiv,feudo la libera cmeázioae..* le stesse 4;r.i£€irch.s scten-tií-iche, «afc> le 'regóte presta-biilite di oln códice rigor&so. II co-aidetto «realismo soviético» in vigore da circa venti anni- vteue ridef.;-nito c.d O'gnii occasione secondo i biscgnd de'l memento-. Cosí accade che unai nota lacónica di Stalin dii-viene un cano-ne fonda,mcintate del-Ja ibelkBra ■plaGilica o che dalle raa-ziomi ud:.i iivs di Modotcv venga defina! to ció che é e ció cha non é armonía. Al tempo di Lenin, di Partito bol-scavico a,veva a-ssiundo riguairdo alie quc'stioinii di inditrizzo e di dottrina artística, un atíeggiamento quanto mai prudente. «Lontano dal volere incatenare l’iniziativa della nuova avanguardia intellettuaté, il Comita-to centrale del Partito ruóle al contrario creare per essa un ambiente piü sano e normale a darle la possibilitá di esprimer-si liberamente in maniera fecon-da in tutti i campi della creazio-ne artística.» Cosí é de.tto in una lettera del Cornil ato centrale del Partito comunista rus,so ,in delta primo- dicemlbre 1920 sulla cultura proletaria. I primi ammi .depo la 'Rivioiluzionie ri’otto-bre furono cosí cairatterizizati da .real.izzazioni artistiche di noitevole ridievo, sia nel campo, della l-ettera-tlra che in quellll de.l teatro, del cinema e, d-fillla música. Con l’dinizio idelPéra ">stail¡¡nista, malgrado la ne-ceiSsJtá per ,gl,i artisti di lacquiistairsi le buo.ne igreizie deilto burocracia con ditirámbii al oos.idetto «padre dei poipolii», canitato, fe,stegigiato, diipin-to e riproidotto Linnumerevoli volte, gli artisti stessi poteittero conservare •ancora una certa liberta per.qu--amto rigruarda i modii di lespresisi-one. Ora la niuova lepuirazioine del do» poigáíerra é staita direítta tira l’attro a distruigige.re questi «onspieigabádi xeisidui, di un pausado di marcio liberalismo.». In una serie di decisión! e di risoJiuBioni, Jo stesso Comitato centrale ha fiis&ato le rególe tecni-ebe a cu,i doivranno attemerei per l’.aivvenire tutti gli artisti e tutti gli artisti e tutiti i putoblicisti sovietici n-edla loro attijvitá. Nel campo idelila poesía é da ora in pe,i proilhito eisprimere sentimenti di scoragigiiamento e di dolare. Per aver peiwmesiso ,1a pubhlicazione di composiziionl della poietassa Akma-totva espri-menti «i sentimenti della solitudine . . . eistiranei alia lettera-tura soviética», á redattori r-espon» s-abáli delle niviste «Zvezda» ,e «Le-ningradi», hanno perduto il loro posto Nel campo dolía iprosá, le fa-vole satiriche, eterno riifugio degli scrittori ¡in ¡periodi di dittatura, sa-ranno d’ora in ,poii interdeitte al pub-blico. Lo ser-ittere Zostcenko per aver fatto dina al prctagcni.sta della sua opera «Le avventure di un pa-drone’» di preferiré di vivare in un giardiino zoolagico piuttosto che in 'liberta (natiuiraimenie' la libisrta stalinista) si é esposto- alie piü grar vi persecuzioinii. Nel campo de,lia música i maiggiori ccm'poBitori del-rUinicne isovietica, Shos tako vrč, Prokofjev, Ksibshiaturian, Miaskov.sky e Pqpov ¡sonó stati severamente criti-cati per aver iscritto Ciper,e «formaliste». Le loiroi opere sono, State in parte o totalmente rdtiraite dai repe,rtoiri idieirOpera >e dei concerti. Neil-a cinematoigrafra dl regista Eisenstein é stalo oiggetto di attacchi vioienti per arver failsato la. «verita storicci» mella .seoonjda parte del suo film «Ivan il itenrilbile». Egli aveva, pare, .imlsiiistito, lin modo insuffioente .sul carattere pro/greBSista deiirattivi-tá di qu'el tiir.amnoi. L’altro celebre il cosidetfo »realismo soviético» in vigore da circa vent'anni viene ridefinito ad ogni occasione secondo i bisogni del momento. Cosí accade che una nota lacónica di Stalin diviene un tanone fondamentale della bellezza plástica o che dalle reazioni uditlve di Moüotov venga definito ci<ó che é e ció che non é armonía regista soviético Puido.vkine swrefc-be falsitficato la ve,rita sfcorica nel suo film «L’amimiraglio Nakimov» ©resenitanrioi qsuésibo.' «eróe; della flcitta ,z,arista» come un «assilauo fre-quemtaore delue sale da ballo .e del'le ¡ballerinei». Le eoigenze artistiche della burc-crazáa moscovita somio della stessa •ipocirisia xilvoitant-e in tutti i campi. Celebrare la patria, simulare la, gio-,ia di viveire, deecrlwexe la vita come' rosa, tu'ttp ció é quaaiito in definitiva la Iburocrazia deisiiderava venga fatto dagli artisti e dai letterati. II sedicente; r-eali-simo aovOeticq consiste in¡el presentare alie massi? riimmaigiine di ¡una societá che é mioiito diversa dalla irealta soviética, Deiscriiveirie la vita .guale essa é, rapipreisenta il psigigior delitto che po;sisa oommettiere 'un artista russo. «L’uomo soviético: ,non coinosce la solitudiimei», «.11 cittadin'o soviético non ahbaindoma lia siua donna», «non esiStoino coinflitti nellla isociietá sen-za cl-aissii».: ;tali somo alcuine d-elle eispreissioni, delia critica leitteraria,' la, guale idicbiara aigl'i artisti, dn tar-imiini appema veiati: inammilsisibiii »orno le opeire che deiscrivoino quegM' ele'menti della vita, .soviética che la biurocrazia preferisce, veder pas-sare sotto Bilenzio. Che cosa c’é di stupefacente sie, tuna tale ¡meinitalitá si r-lflette po.i anche su tiuitto quatilo coucerne l’at-tivitá sciieimtiifica? Cop utn traitto di p.0nma á isupernucmini del Comitato icentrale del partito boJsoeivico; spa-lolalisiti UTuilversali i>n tutte le ,b¡ran-che della iscienza, hanno comdainna-ito come ¡«reitrioigrade, reaizionarie e decaldeinitiil» la toiolioigia di Morgan, la meccainioa ondiulatoiria, la fisdea inucleare borghelse e la psicoamalisi, diefiniita «ideología dello spionaggip e diella bassa poililzia». ('L’onore di ¡aver tr.ovaitio quest’ultlma espres-siioine :no,n é ,que.sta volta di un ruis-so, ma di uin redattor.e del quotidi-ano commfor.miista framicese «Huma-nité». E’ il suo modesto contribuito alia scíenza dieil msirxismo-lenipir simo!). E’ veramente un singoiare destino queilo degli intellettuali sovietici! Quasta innova «intelliigentia» che, secondo, le parole dl Molotov «m,arela aDa testa del popolo russo sulla ■via verso il comunismo» s,i trova a volte circúndala. di noíevol: privi-lagi materiali, ma compile,taimente ■prilgtaniera dii ¡una tiraniniia bizantina che nein ha ¡niscontro mella sto-■ria. Durante i primi anni che se-guiiro.no lo svuot,amento del Partito boliscevico e il raíforzemeinto della dittatura istallimisita, le condizioni delío sviluppo deli’URSS davano a miigliaia idi .imtelLettuali la pos.sibfli- nainte come un¡a usurpaizicne delle iprcprie fumizioiní, come,úna miinac-cia diretta contro tut.to il isuó sistema. L’eipurazicne de.l dopoiguerra e .il vero, isterismo che colpiro.no. i migliori diirigenli i.n q.uesta occasio-■nie. dimostrano, su [fie en t emente che la iburocrazia isentiva minacciate le sus pcsúzioni degli ultimi resli déla libertá arCiBti'ca ¡e scientitica ne!-l’URSS. Questi repti sano oggi del tutto scompairisi. I risultai'.ii non si far&nno aittendexe rnolto. Giá con l.’avvenía dalla, cosi.det-ta «iritíoa sovit.tiSa» ri &- no-lata ne-gli ultimi anni la nismoanza nel-l'URSS di vero o proprie pene :>r-t-i.stich \ Non d.ive.rsam. inte amdrá nel pros-simo futuro anche nel campo delle ricerche se ls-.it i fio he. II ■tentativo di irreggime.ntsrie 1’atl.lvi-tá degli scierezati rischiat di dr '.sr-m'nare ¡una vera scierosi dalla sci-■enza -esvi.etlca nal suo ¡¡asoma, nal momento stesso in cui t’.as::ste,nza-da!l’URS,S sembra re'.aL'.st¡ce'ms.ni.tí-dipsíedet-a, nella presaima dacade, dai passi in avanMi compiuíi nel campo del lie scienze. La bu roora.zia soviet iría r apprc-senta in definitiva un fr^no peras-sitario- aJío sviluppo dei le 'krti e de!-’ le scienze, cosí come nel campo económico e político rappresenta un • freno per Jo sviiuippo di una vera democrazia proletaria nel paese. Renzo Franchi L’ epidemia scoppiaia tra il bestiame del Circondario L'afta epizoótica CANDIDA COLTRE DI NEVE: NOTA DI STAGIONE E’afta opiizio,ótica., conosciuta anche con i-i noime'di fqbbre aftosa, ó 'una msikítía ccniiagioisa prpvoc.ata „da ruin .virus... ónv.iBiibíle ed ancora ■ obigigi iiniuibil-tiivi fbilia nsü'cam'tttti cdirripi di cultura. E’ cauriilteirtesfaita, gieine-ralmon.íe, da fdbbre -e dar eruziidhi vrscicoleise riúila-, muccisia ’iboocate e rttS-'i ipslie, neigü ispaai'.interunguea-1¡ e sui capezzoli. Colpftfce í rumineinti domestici, in ¡particolar modo bevini, ov-ini o suini. Rarissimsmente si tra'Smette-agli equini; puó invece colpire la specie umeina l.imitatameinte ai-.bam-birei (i c,a.si ¡di adulti colpiti da afta epizoótica soino asSai rari) che ri-sentono di disturbi .alio atomaco (stematite aftosa): Ció é stato ri-- o,.-introito nei baimbini che hanno óPigifoóto latte non boílito di enlma-!e colpillo dalla maiattia. La fe.b.bre aftosa, di sol.i.to, si- e-steir.de a tutta una zona o provincia e sello iin casi rari ó limitata a una sola locaíitá (a una sola stalla) op-fiur-e a un gruppo di locaíitá vici-ne. Per quanto riguarda le forma, puó preseintansi in tre differenti riipii.ti a seecnda dieJl'a gravita: in forma benigna, media e grave. La forma benigna, do-tta anche lie-ve, é icointraddiistmta da manifesta-zíani cliiniche poco evidenti che alie volte neamche si riesce a'd os-servara. Nella forma media la mor-talitá degli animali non supera mai il 5 per cento. Nei casi gravi la mortalitá puó raggiunlgere e talora superare 1.1 30 per cento, mentre T D 0 S! R L A PARLA R E L E L ! 'LE AGITAZlONI DEGLI ARABI IRA CARTAGINL E LATÍAME 11 nazionalismo arabo in Tunisia non épiú queilo dei orimi soonatorí il nazionalismo esotico e romántico di Aii-Hanbah non si accorgeva che cose imporfcaníi erano avvenute in seno ai popolo indígeno. Questo popolo non rincorre fantastici spettri de! passato, ma entra realísticamente nei vivo dei problemi che concernono la sua propria esistenza Al tramonto strani fantasni alég-'¡: della -giustizia é indígeno, ma lo " assiste un dirqttore; gpn^gale; francés&, ¡I, 3i¡)! II Bey esercita ¿I;:j?oíe®§. legislativo per mezzo dep,ministri e mediante Vemanazione decreti, che devano tuttavig, .essegae appro-vali dal Residente ¡génienale. Come : si -vede liautonomfitt gflel governó lócale é ben pocq^Q pigra, da ,aspei~ tarselo che il Bey & i suoi ¡ministri, uñar volta, o Poltra ,si so,rebbero messi in rotta. pon M? Rancia, r e Circa il nazionalismqi arabo, •esso non data solíanlo, dq oggi: ma ebbe glano nel malinconico incanto del golfo di Tunisi. Se qui geográficamente é VAfrica Setteniritinaié, «sentimentalmente» si sente II mondo arabo. E’ VAfrica, ma da lontano, da oltre la linea delt'&idz-“ zontet il fascino dell’antico Oriente si protende come un richiamó. Cosí su questa regione di roete a picco sul mare, che piü oltre Si fa basScí ed acquitrinosa si libetano coi gabbiani desideri inquieti di cose lontüne, dalVaíba al tramonto ü tempo sembra narrare vecchie leg-gendet e canti, costumi, genfí riopinte passano nell’immaginazio-ne protagonisti di vicende che pos-sono anche non essere avvenute. Accade invece di vedere nelle cit-tá e nei paesi della Tunisia gente in, sommossa, colonne di armati e morti. Disaccordi tra il governo co, semmai puó chiamarsi il pre-cursore di quei films americani che stráppano ai ragazzi grida come «arrivano i nostri!» durante, le ,,«ca-. vólcate travolgenthi. II suo nazionalismo esotico e romántico gli ha. impedito di accorgersi che cose importanti erano accadute in seno al popolo indígeno. I berberí e gli arabi — discen-denii i primi dalle antiche genti libiche stanziiate nella regione; im-migrati i secoridi con la conquista islámica — per comuni fattori poli-tico-religiosi e linguistici erano imzió ai" primi áhni del npsiro se- giunti a una. tale convivertzd e fusione da non potersi. distinguere ,tá di ¡«.albbandonarie la political fe'di1« del Bey e queilo frúncese, si, dice; -trovare uno scopo iin una .aittíViiitá' Ecieintifiica,, artística o di direiziohe' indiuisriaile. Carli campi delle ricer-che sciantifilche, apipana aperti ai gio.vani sicieinzi’ati sovietici, permet-tevano ancora un libero sviluppo del pensiero teórico eid una attivitá poco control lata, perché poco control labile, da parte della burócra-zia del Cnemliino. Oigigi ,le cose sono .eompletameinte caimbiate. L’idea del cointirolLo totale di tutte le .attivitá sociali è diveinu-ta una venia ossessioine par la buro-crazia. Oigni giorno, di piü, ¡una qual-siaisi attivitá, uní qiuailunque pen-slemo critico, lid illibaro corso dato ad una ricerca ¡scientifica, ven-igoino coinsdidierati dalla calsta domi- naziondlismo arabo, si dice anche. Vediamo. Fin da quando la Francia, nel i 1871, impose il pi-oprio protettorato in Tunisia, questo ha súbito ben poche varianti. Le prerogative sc-vrane apparlengono al Bey. ff^go-verno francese é rappresentato da un Residente generóle che ha la funzione di ministro degli esieri ( e di presidente dei ministri del í Bey. II Residente comanda i capí : dell’esercito e della marina della ! Tunisia che sono francesi e nel go- j verno lócale sono qualcosa come ' ministro della guerra e mw,ist,ro della marina. II primo minis^o^ m-digeno funge da intermeridianó ira il Bey e i sudditi. Anche ü ministro MEMORIA DI JOVAN POPOVIČ Poeta e combatiente ne! nome do! popote «lo sono nato per dover pagare e regolare i conti. Se nulla possiedo, con il mió sangue e la mia opera» Nella noit’te ifra il 13 ed il 14 f.eib-braio si è spent© a Beligraid-o Jovan Popove, uemo dl fettere serbo1. Jovan Popovič è stato uno dei piü lumínico i eisempi fra ¡gil iinitel-1 eítua-1 i d ’av amgiuard ia, Egli fu tra primii e. ira i miigllori propugnatori ed, artefici diella cultura progressist«, ¡ira coloro che consideravamo in.3clndibi.le il legama fra la lotto riivoiluzíoinaria e lo sviluppo della cultura. Jovan Popovič, per le .sue opere letter arle, per la suai atitività sociale, gioeô un ruolo veraimemite ¡grande, quale uo-mo e quale combatitente della, nostra, realtà socialista. Modesto, ed altruista, eigli sëppe in cgni occasicee assuimeire un’ait-teggiamenito Idec^so e uîriistaillmioi. Ció appare lin ogni suo atto, in ogni suo scritiUx Dalle sue poiesie dense di concetti ai sued xaeconti impre-gnatd di reaiismo, tr,aspare la nobide tissenza dalla sua creazioine, che ccntraiddiBiUngue il iletterato combattante, i'uomo di cultura, guidât©' in tutto dalia- sua .convinzióate rivo-tuzi-enaria, dal suo sincero i.n tere s-sa,mentó s ali problemi ed ai cóihpiti dei.Vepdca hodita, ccnsiderati ¡come suoi propri, R-ipraiui.to per méfeiessi-tà mteriori e per l-’ininaito sen,So di respcinisaibllità verso l’umanità. Combatiente e marxiista,- atti-/visn'mo nel caimlpo della cultura, ,dedillo al eiuo Partito, Jovan Popo-, vid sin dal primo momento si schfe-ró con il popolo, nella lotita, rico-prenldo pee,ti di grande responáa-bilitá. Egl'i è stato uno dei piü ¡a,t-rtévii meimbri deill’Unione dei lette-rati dédia R. F. P. J- Solltanto il terriibile miorbo, che lo colpi nel pleno ¡della sua inesauriibile eid in-¡s'taincaibiile attivitá, riusci a domarlo e lo tolse alia grande famiglia degli uemini idi letter,e ed alia societá ¡cldiitca1 tribe del so,cialismo,. Per Jovan Popovič la ipoesia fu il primo ed iil piü nobile scopo del- colo. I principan pró^gnátori fu-trono al-A’sram;, autor'e del libro! «Questions tuni'siévnes», e. Ati-Ban-bah, fondalore del' 'aiprnate1 «Le tu-mi'sipn». Quest'uUimo. che colé il su¡o (¡novio it'ora di celgbfitá, bolle rin-traéciare dietro Piste polverose ranticb splendore di ilft popolo nómade che decadde confia domi-nazióne turca. . ¡ Do va va essefci — egli pensa va — un mondo quasi güspefso, quasi sctínósciuto al ricordo degli uomini, má appunto per questo ancora piü degnó d’esser riportato a nuova vita.; .El Ali-Hanbach parientemente animó questo mondo dimenlicato sulle colonne del suo giornale: vi ricómpose e richiamó le musiche, i costumi, le ferocie di certi riti e Vingénuitd di certi altri che appar-tenne.ro alie grandi tribu nomadi cammelliere che fin ddl primo Medio: Evo dilagarono pittorescamente per la Tunisia. II tutto sembra tolto dalle pagine’ delle «Mille e una notte». L’u-niea: differenza é che ai mercati bruHcanti di turbanti e agli oriz-zoqt-i irti di .minareti il fantasioso giojnalista aggiungeva cavalcate e duelli nel deserto, biv.acchi e musiche sollo la tenda. E’ chiaro che Ali-Hanbah non fu per nisnte un organizzatore politi- gli uni dagli altri. Áli-Hanbah ebbe ü torto di non accorgerSi dell’unitá del popolo della Tunisia. Sara in-fatti da questa unitá che nascerá l’atluale nazionalismo arabo, il qua-le non si per de a rincorrere fantastici spettri del passato, ma entra realísticamente nel vivo dei problemi che concernono la esistenza della Tunisia. Quale sia la natura di questi problemi e di conseguenza la portata del nazionalismo arabo, si potra vedere dai dati ufficialmente for-niti dall’O. N. U. sulla situazione económica della regione. Il paese e prevalentemente agri-colo. Su un totale di 12 milioni 500 mila ettari di terreno, il 28% é desértico o comunque incoltivabile. La restante parte si suddivide in 1 milione 9 mila ettari di foreste, 800 müa a carattere savanico 100 mila di pascoli, 4 milioni 125 mila di terreno abbandonato. La superficie coltivata si riduce cosí o 2 milioni 960 müa ettari. Per la produzione si hanno le seguenti cifre: 3 milioni 524 mila al. di grano, 726 mila htl. di vino, 261 müa ql. di olio. Se si pensa che gli abitanti della Tunisia ammonta-no a 3 milioni 200 mila, sará súbito chiaro che l’economia del paese é spaventosamente arretrata. Infatti neppure lo sfruttamento minerario che da annualmente 2 milioni di ton. di fosfato, 800 müa di ferro, 25 milla di piombo e 100 müa di sale marino riesce a portare un no-tevole contributo per ovviare alio squilibrio enorme tra il fabbisogno e la produzione. Tanto l’agricoltura, quanto lo sfruttamento minerario potrebbero essere notevolemente potenziati. Ma siq il governo francese che queilo loóéte finora sono stati sordi a tutti i -richicmií della realtá. I naziona-listi arabi, ora, chiedono proprio questo; e si ribellano che la Tunisia venga considerata. una base coloniale francese. Le sommosse per le strade della regione sono quindi tutt’altro che una pittoresca e variopinta baldo-ria. Ed anche i resti di Cartagine e i cavalieri beduini dei massicci montuosi dell’Atlante sono cose passate ormai agli schermi dei ci-nematografi di terz’ordine. «M. F. quasi nietssiuno degli animali í-iesce a síugigire e:1 morbo. L’animailie cointagiisOo'¡per via m-turala ■ inion .riseinte noi primi 2--S giióirnii di allcum dí.feufbo, apipairente,. Dcipo tule paricido si ©isssrva uno . sbaiiíé;1 ití'i .«sólito ¡aSsai brüsco/ diella temperatura, Ababo che é 11- segnis pireicuirsorie-,dallé' leiruzienii veocfceío^’ se. Avvwnuta Itetmiz-ióme cppure, in-atoé parale, n'ésísd evidenti i segni > che comtriaididiisfihguiOno il morbo, ¡ lia temperatura-d®!i'anímale ¡ritor-n,a alio stato, di noirmalitá. Le ¡eriuzioni weseicoíari -che inte-reEsano. íia mucosa ¡boDcaie, renidono difficile e dodorolsa la mástic aeioné d*egli alimemitS e pexfino raasorhi-menito idelile sositamze liquide, mentirle le veslcicole attorno. a¡gl,i unghio-ni- e, nieill©, spaeio imiteirdi-gitale cau-sano zoppia p iü o me no acula . Le cruzicnii sui capezzoli non provoca-no nsllie forme liievi di afta alCuna ailteirazione qu,aiiita,tiva idlel Jiaitte, ¡ mentiré nei icaisd piü gravi ne é star ta olsse,rviait.a unía modilfiicazdonie anche rnolto, forte. Le eruztoni vcsoicciose caratte-ri'stiche della mailattia, s.i poisisono presentar© coinitempcraniaameinfte sulla mucosa iboccale, megli spazl in-tcrunguéaüi e aile mammeile, come anche poissoho esisere tocailiizzate ¡niel-riuma o .nieil’allbfa sede. lAnzi la forma clínica incompleta é la piü fre-quente, ¡I casi gravi di afta epizoótica venr gono indicati anche con i no,mi di afta acuta, aipoplettica, se.tticemica, ecc. N.on é raro id,i risoomtrare nei soggettá ■ igiioivanii (aignedii, vitellii forme sieitticem-iche che il piü delle volte portan© a. sicura e rápida marte. * La iloífcta contro l’afta epizoótica é uno idiéi prciblemii. piü aittaaii nel campo, delle mailatitde deigli animailí'. Consirieratia le forte conltagiositá del morbo, per eombaíiteirlo esáste, almeno ad olggi, un sollo mezzo ohie pcBsiamo,, sdntetizzaire ¡in díte parole: poiliiizia, Biainitaria,. iGli altri meizei rnassi in prati-ca (sieir.o anitiaftoso), non heinno dato finora .riisulitaiti pratici t'ali da¡ po-illmeno in un futuro a, Una tctaile e completa debellazioinie diella maiattia. ,11 siero aintiafltclsb sanetobe in giradlo ¡tutt’al piü di diminuiré i casi di martatotá, di confetnire una certa dimmunitá e co:s¡ vía. Pe:r questa ragione gli Etuidii sui meizzi e sul método, per comba:u re fitelEta conltlimiuanD ,in tutti i paieisi e aid «skí si de di© ano scáieinziati di grande valore. Inter,elssante é il procesiso di ¡trai-smissione delia malsittiia dall’anima-le aH’uomo, sia per contagio diret-to che per contagio imidiret-to (latte non boílito). 11 sioggetto umano coilpito manifiesta, dopo alcuni sin-toimi pradromici,. (idebalezza, lleve eiavalzianie ¡febibrile), una stomati-te piü o imeno estesa; la mucosa iboccale é arrossaita, itumefatta; su di essa si farmaino vesciche che, apren-doisi, me'ttono, in mostea- uicerazdoni supenfiieiaili. Puó iavveniir,e che, le uícierrazi'oni si forminio anche su ,a,l:txe par.ti del corpo (sulle dita dei mungitori dii vacche). Neii batobimi e neUe denme alie volte compare un’eruzione a tipo moisbiilloiide che interessa l’avam-braccio, la gamba, il troinco, oppure fe (Slpallle. Quale é la proíilassi? Bol-tire il latte, isolare i soggeitti cod,pi-iti in moldo che non ¡aibbiaino a propagare rinfeziome. Z. P. La delicata nobiitá eapodistrlana si oppose alla nascita dl nn eantiere per nos basearsi l’eiicraala Il eantiere navale a Muggia invece che a Capodistria -1 muggesani andavano pazzi per il bailo della »verdura«, al quale uomini e donne partecipavano con una ghirlanda in testa e un arco di fronde d'arancio PROSSIMAMENTE A POLA UNA RIVISTA COM1CO-MUSICALE (dal nostro corrispondente da Pola) la vita, la piü ¡grande passione1 del suo nioibile .animo, Hesseniza dells .sue aspiirazioini. Seniza di essa la ¡sua vita sarreíbbe .stata senza meta, seiniza raigiom d’eBsene. Egli visse del suo appassionato amore alia (poesía ed nn essa credette pxofon-dameinte, facendone mn imperativo, ¡un’esaltazione dai ¡suo.i doverd d.i ■memo. Tale sua formazione interiore traspare sin dai suoi primi versi, -us,dit 1 nelll’elpoca in cui, ¡ásen-do egl’i ancor giiovame e quindi passi-ibile d'influe,nize e paissioni scompo-iste, doiminava l’oir.gia poética initen-iztohata ,a separare la poesía dalle leigigi della vita e diagli scopi che ( nabilitanio ¡’esistenza degli ¡uomini e la loro, lotita; neld’epoca in cui, ’ astra,enldo lluomio dalla sua vita , quotiidiaina -e dal, semso della ’sua ¡umcuitá, si vioileva .sv-uotare la cirea-■z.ioine poética /dei: ,s:uod mot,ivi piü nabili e piü ricchi. Belnché le sue prime oreaizioni rifle’ttano -una cierta influenza del-l’espreasioniiismo tedas co, element o ■da lui assorblto quasi i-navvertita-mente -e per forza, di cose nel periodo della sua prima formaizione, egli seppe ben preisto lilberarsene "e dare anche ai suoi motivi poli-fiel essenea e- vit-alitá, f.rutío della iricelrca deiia propria via: Fideo,legla proigxeissista. Da quel momento Jovan Popovič pone ii motivi dieiia su,a ispiiraziûne ia,l servizip della Jiibenlà ,dêil suo popolo. Foirse, im questa sua genero- É *|§ U JOVAN POPOVIČ sita, egli sacrificó .moite delle sue doti d”ingegno e d’icpï,razióme aba necessità ¡ad af.l’esigenza di sempli-iicarsi. Ma, ,ií lirismo, della cui linfa tutto dl suo essere ad il suo tar lento er,ano- pervasi, mai venue meno ¡e il suo ¡stile poético nan è mai árido ed inelffióace. Anche guarido predomirnó la cosiideitta poesía sociale guale- bais-e- deillo sviluppo dalla letter,altura rivoluziohäiiiia, tutto ció che uso i dadla peona, di J. Popovič non fu mai un’utlHta'rismo ■ poético,, mon íiu'maii unía ¡propedeu-itiicái poética, sacíate .muda -e po.vera. Ma'E'giii ¡non sii escürisce quli. Ac-canto alia po-esia colitivó anche la prosa.'- Anizi, ¡difficile' sareibbe stafci:-diire se Popov-ié .poeta sia miiglio're del Popovič pros,ato-re. Nella, sua prosa è ancor piü manifesta la fusione fra i.l leitterato ed il comba:;lento ps-r lia libertá, e como taie' porta i oontarassegni di un cert-o .utlCiterinmo i-deoiloigicq-sociale. Má, come - la- ¡sua poesía, anche La .sua prosa, i -suoi raccomti, mad^tíii-fettano di valore lettenario e di’fn.q-ti-vi d’ascte. Pa.rüc.o.lairmsnte la’ : prosa che trae origine dalla lotto di ¡.UberaiZion-e, nlaBdomade’, è plastica, plena di vita. B. A. Spettacoli come quelli de sL’Ora degli ¡taliani », organizzati finora periódicamente dal Circolo Italiano di cultura e dalla sua Societá artistico-cullurale «Lino Mariani», hanno sempre richiamato numeroso e plaudente pubblico. Di edizione in edizione «L’ora» si yariava ed arricchiva, per so-migliare alia fine dello scorso an-no a una rivisla d’arte varia. L’idea di una rivista brillante, sulla base di un filo conduttofe único, si e perianto faifa strada fra gli organizzatorí. Ed ecco che Brocea e Scotli ne mett.ono su una, che andrá in scena ai primi di marzo. La rivista, -}ia per titolo «Due giornalisti per il mondo», tre atti che svotgono Id tragicómica avventura di dné■ ieporters' de iiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiwiiiiiiiiiiiiiiiiiniiinmiiiiiiiiiiimitiniiiimiiiiiii do nífir m ¡oi¿,,.. ¡! . VÁRAlT'A'-' LA' s’S^isfa “Panorama;, E’ uscito a Fíame il I. numero del-l’atteso «PANORAMA». La rivista é técnicamente ben presentata e contiene articoli e servizi di notevole ¡n-teresse. Ai colieghi di «PANORAMA» la inostra Redazione porge i piü caldi au-guri di buon iavoro. iNiiimiimmiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiimiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii «L’Unitá» cominformista attraverso la Russi.a, Siberia, Giappone, Terra del Fuoco, ecc. La rivista lancerá anche numeróse nuove canzoni, ai-ame delle quali, su motivi pole-sani, andranno certamente in voga ad arriccrire il folclore locale. G. S. * Dopo la recente tournée a Valle e Fasana, ü complesso d’arte varia de.l Circolo Italiano di cultura di Dignano si prepara per la sesta edizione del tradizionale spettacolo dal tito lo «Radio Bumbaria», per il quale si attivizzano oltre cin-quanta esecutori, opérai, contadini e alünni della Scuola Ottennale Italiana. 11 vallone di Muggia, aperto al-l’irruenza, spesso catastrófica, della bora, gode pessima fama da Zaule a Promotore, e i viaggiatori timidi, o di stomaco delicato, lo paventano quasi quanto ü famigerqto Quar-nero, eternamente inquieto. In fondo a questo piccolo golfo ride Muggia, il «Sorgo del Lauro». Le sue case, nient’affatto cupe e scalcinate, si scostano a poco a poco dal porto e dal mandracchio e si arrampicano, civettuole, per le falde alberate dei colli circostanti, circuendo, senz’ombm di soggezio-ne, l’arcigna mole del Castello pa-triarchino che tenne sotto il tallone clerico-feudale la nostra industriosa . cittadina sino all’anno 1420, in cui . únicamente per sottrarsi alie mire ambiaziose degli Absburgo, da un qwarantennio padroni di Triestet si sotiomise a Venezia. Qua e la biancheggiano, tra lo scuro smeraldo dei sempreverde, eleganti villette (queste non certo per i lavoratori del braccio!...), che idireste immerse beatamente neW estática contemplazione del mare immenso, il quale scintilla a perdita d’occhio Cultrice indefessa degli studi u-manistici, Muggia diede ,quattro1 professori aü’Universitá di Padova. Che la lingua del Lazio fosse fami-liare alia maggioranza dei Muggesani, lo dimostrano le epigrafj. latine, onde gli abitanti del Borgo PAESAGGIO ISTRIANO Lauro solevano ornare gli stipiti delle loro case per richiamare sulle stesse ,le benedizioni di Giove o semplicemente per ammonirc gli ospiti male intenzionati... I vecchi Muggesani andavano, poi, pazzi'per un bailo intitolato «della verdura», cui uomini e donne partecipavano con una ghirlanda in testa e un arco d’oro di fronde d’arancio in mano: danza caratteristica, che vor-rebbe (ma guarda un pól) ricordare quella, leggendaria, (si capisce) i-stituita da Te,seo dopo la vittoria sul Minotduro . . . La cittadina é pavera di monu-menti artistici. Un tempo i Muggesani vencravano nel loro duomo, che è del Trecento, le immagini dei sagiti Giovanni e Pacto. Ma dal 1846 adorano invece quelle di Giuseppe Tonello e di Giorgio Strudthoff, che nelVanno anzidetto aúewanoi gettato le basi dell’attuale attivitá di Muggia, fondendo il Cantiere Navale San Rocco, dal quale usci-vano quelle abilissime e laboriose maestranze che fecero conoscere il *nome della piccola città nei principan centri industrian d’oltremonte e d’oltremare. A ben pochi pero è noto che tale fortuna sarebbe potu-ta capitare a Capodistria, se la nobiitá, allora spidroneggiante a Pa-lazzo e capeggiata dall’avv. Francesco de Combi, non vi si fosse op-posta accanitamente. Figuratevi che il Tonella e lo Strudthoff suddetti erano — nienteméno — intenzionati di deturpare il romántico Betvéde-re con il loro Cantiere del «demo-mió», che, insieme con l’eretico So-cialisrno dello sçomunicato Cqrlq Marx, avrebbe .introdotto nelle. arj-stocratiche dimore dei,conti Grisprii, dei nobili de Madonizza, de Gavar-, , do e de Combi, sitúate in quei pa-raggi cari alie anime sognatrici, e .. . ben pasciute, ü puzzo insop-port'abile prodotto dalla «bóllente pece», U canto molesto degli opérai e il batiere, ossessionante addirit-tura, dei martelli sulle «aspre in-cudi». Come resistere a tanto stra-zio? II comodo di lar Signori va-leva ben piü del benessere materia-le di tutta la cittadinanza. Perció non se ne fece nulla e Capodistria dovette accontcntarsi dello «sque-ro» Poli, il cui nome non si span-deva sonoramente «per lo inferno», come queilo della dantesca Fioren-za!. . . Alfredo Bencivenni LA H. QIORNATA Di RiTORNO DEL MASSIMO CASñPIONATO CALGISTICO LE OLIMPIADI PELLA NEVE A OSLO Strabiliante vittoria dell'üMAGO sul FSBÄMO MIGLIORIiNORDICI mentre gli altri risultali sono stati VITTORIOSI GLI OSP1TI A S. BORTOLO STRUGNANO -SAUNE 1-0 ¡SALINE : Bartole, Petronio I-, Fon- . Parte veloce lo Strugnano, ma il (la, Nardü'n, Bennaridi, Salvestrimi, Gi-rcEiüi, Mainíc, Pebpcm^o II., Patirovlie, V iidiomis. i !*¡j iSTRUiG|NANO: Gregorio!!, Valscotto, M'uüjziza, ¡Canboinii, ¡Benyéroutii, U o, meglio, idii singóle, la siquadra del ciuore oomlnicia gra-d'rtaimente a pretnere, metteinido i.n ico-siainte perteala la mete stru®na,n ese che resta taibü. grazie agli oittimú e caMigg'iosi iinterveinti dli Gregarlich. In sostainza la viittarlia del:lo Stiru-gnaino é stata maritata. I suoli gioca-tori si sano diimqstiratli imiigliari, piü preoiei e piü velooi nei ipassaggi e, iiriihine, piú ipanebnsmti. Sono istati inferían ai salina,rolii per valontá, speiclalmieinte in qualche loro reparto, come l’al'a siniistra Gicirgini, mipriesosi solo nel II. tempo. La cranaca ideM’incointro é raicea di a,weinimeimti e rliesoe ¡imipossibiile ab-bracciar'.a nel •limicato spazio a di-sipiociiiziicne. Oi sofifermeremo solo sui tratti sáltenla. MOLTE SORPRESE IL' Piratno ha tesfci&to oignli apera,raiza & vinesire 31' oampioniaito in ,qup di Umaigo, amolando cosí vía liberna iaill’umidiLci dsolanoi, forte de,i suai quia.ttiro, punti di vanitaggio eid o-nmiai a&MK> .partee ipante al oampi-oniafcoi ¿lelia Slovem-a. Con la viittc-ria sui Piíiaimo; d’Umiago si é com-¡D.’ietsimepitei líQbfiiltato agU occhi ¿el pmopiri tiíosi, porta,ndosi pune ai teirzo ¡polslto, asisoluto deila dliassiíioa. Chfi ¡si é rimeisso pmontemente ded-le ultime disiaiweintare é stato puré lo Si'.irwgnaino, 'che ieri é endiato a vfiam* sul psnicolioso campo d«l Ssfvtie ,a S. Bolrtolo. Altra sorpresa quella dal Medusa, il quale ha súbito una severa scoEifiitta per opeara deil volonteroso undiici di Millo che, piano’ piano, si rita irlpreinidiendo ed tociamminan-üo verso le posiziioin'i di centro d'el-la oKassificau Fra ¡le iscjuadre povere, ¡nieiiránco'n-itirp, di Ciittamove un Baliomaniico veir-detto di (pairtiiltá ha mandato a casia itultíli ¡conteinti e fiiducioisi nelTavvie-rtiíre. L’ur.lioa dell'e squiadre dii coda a co,rio.sioe,re lia sconfitrta é S'talta quella ¡di Bule, l¡a guate ha dovuito, ab-baindicnaiie il campo dii Capodils'tria sctlto. u¡n ,sevie¡ro passlivo, ¡nel confronto, ¡dúnei'jto con TAurora. R’eigCilasre 1.a manrc,ia del forte ,un-diica isolianio che, nel rtmaneiSglato Bajrtizan, h;a ttro'wB un baluiardo, vuWeiraibillissiimo .e sanza prafcese. In compl'ie'ssoi, una giomata plena .d’impretwisifii che ha meisiso in luce una decisiva volointa delue squadre perico,laail'.li di balitar®! fino alia fine per mantenere il dirüito di rima-nere nel massimo, campOoinato. Finita lantótta per ¡i!l primiaito, appanneg-g.Eo aicuro delirisnlia, dopo la nota sccnfi'litia ¡del Pirano ,a Umago. paulóme comlincia ben pr'esto ad avv.i. ceñidla«® mella siua corsa. Al 26’, se-ccmido caliaio d’amgolo a favore delllo Struginaino che ne iascia un terzo. Za. r¡o approfitta deila misebia che ne segue ,e, con un ¡preciso e imparaibile tiro, insaoca 11 pallóme in rete al 27’ dal I. tempo. Pochi minutó dopo Pe-tronioi maraca l’oocaisioine dli ¡pareg-giare, lanciamdo fointlisSiimo il pallone a 10 om id’al palo destro deila porta. Lo Struignano ¡non vuole essere da mano mella sventura e dcipo é Gior-gi¡n¿ che, tiirato il ¡pallone nella stat-tiva. supemiore, lo ¡riprende, mandándolo al, d¡ sapra deila, rete. U¡n calcio d’angolo a farvore ided Saillne, tre ai favore dello Strugnano. D R1SULTATI Aurora — Buie 3:0 Partizan —•' Isola 0:4 Vertenegliq — Medusa 5:1 Saline — Strugnano 0:1 Umago ■— Firano 2:1 Cittanova — Stella Rossa 0:0 LA CLASSIFICA’ Isola 13 13 0 0 60 6 26 Pirano 13 11 0 2 50 8 22 Umago 13 7 2 4 28 21 16 Strugnano 13 7 1 5 15 18 15 Aurora 12 6 2 4 16 12 14 Partizan 13 6 2 5 24 15 '14 Saline 13 6 2 5 17 31 14 Medusa 12 5 1 6 15 18 11 Verteneglio 13 4 1 8 16 38 9 Stel. Rossa 13 2 2 9 7 31 6 Cittanova 13 1 3 9 8 34 5 Bute 12 2 0 U 16 32 4 L’attività sportiva nelle scuole BÜONE PROVE DEGU ŠTUDENTI DEL GINNASIO-UCEO DI PIMNO In o,ccasi,one de'lia settimana délia giioventù, il Circolo aportivo del GiinnaBio Lioeio ¡ha dato la sua a,de-sione all’invito di partecipare ad un torneo isipoirtivo-culturaile ira le ¡scuc-le. Çpii questa maniifestazionie si è riipreisa il’aittiviltà isiportiva nelila no-stra is'ouoia, aittiiviità cbe durante l'amn» is-coiaistico dneprso ha proeu-rato tante soididisfaziani a tutti mai. Dobb.iamo rilevarè che questo iniizio ha .siuipeirato oigmi più lusighiera pre-viiaiorae. Infatti, ©là nella prima gior-nata, i ncistni giovaniissiimi scacchi- Umago - Pirano 2-1 (0-1) MERITATA QUANTO SUDATA VITTORIA DELL'UNDICI DI GEPPI__________________________________ Srečkovic, Lenarduzzi e Sodomacco gli anefici della brillante affermazione netii. La I. relie l’hanno ôtteînufa i>eir UMAGO — Novacco, Lenarduzzi, Gi-raidi, Doz, Srečicovii, Jerkič, Hornjak, Lenarduzzi II, Sodomacco, Smiloviô, Djuro. P IR; ANO — Venturini, Rosso, Djuri-čič, Contento, Budine, Argentin, Da-pretto, Bonifacio, Santomarco, Sti-mac, Razza. 1 ( , Arbitro: Mazzucato. Spettatori 1000 circa. Marcatori: pa-pretto al 25’ del I T. Lenarduzzi al 15t. e Sodomacco ai 37 délia ripresa. Al 39 del II tempo ILenarduzzi II veniva espulso per scorrettezze. ¡Banôilta idiai cairdicpsilma: quiesta, per i mîillie ¡e più itifoai umagheisi accoir-si per isosltemere la loro squadra. Glodata alla imaniiera forte dal primo minulto sino a¡l trillo finale, guamâo cioè il pulbbllico ha iniv^sa il icalmipo. per atobraicciare i propn bandaimlimi vititoiniosi. Vittorta paro seniza alcuna maechia, poichè l’Uma-gb, >pur giooaindo coin 10 uoimimi per tultito iiil primo tempo e partie del seconda,, ha tenu to, in iscacco gli o-spiti, siuppiendo alla maggior técnica dieigli ,aiv,versar;! con la foga e lo sdaincSo del proprio compleisBO'. m aritefici di questa chiara af- f eirmaizionelsonojill mediolceinltro ¡Sreiç-kovi'S — un gigante ¡che infatica-billmienbe si è oppcisto come barriera insuparaibilie agU insiidiasi alita,c-chii piranesi, neu:tr;aljiziz;an!do compls'-itajmemte Stimac, e farnemdo a geitto conltinuo paliloni ai proprio, atitaeco — Lenanduizizi XI, molto incásico e Soidomacco, aiutoiri deille due reiti lo-callii. II resto delta ¡squaidra va lo-dialto in iblolccior per la sua generosa Il Piinanoi ha isapufo peird,er,e. Esso- ha lolttaito con energia tutti i 90 minuiti, per cercare di raiddrliazare i,e sortii dell’iinioontTO che ha saniziona-to vinicenti i padrowi di casa. Il mii/giiare e stato isenlza iduibbio il re-Iparto arretr-ato con Venturini 11 pointiere di riserva, che hai panalto anche l’impara'hiie. Sii. deve allio steisso, s,e ;ill irtsuitato al passiv-o c sltiata oomtemiulto, all mtniimo-; senza i.ncisliviiltä il qiuinteitto ¡avanEato; s,c,i-aliba ,1a ¡pnoivai deila mediaina. Preisentatosii ¡con. 10 uomini, l’U-mago siin tdal fischio d’inizio si pro-lall’attacco, melttenldo in serio itrnbarazizo' ¡la paro salva in te .tiro làailiE Si G .si coin azianii. to. Bl se, che suisseguen-imane sen-quïndi azioni a,í-perô il Pirano âa a mainovrare neispirO'. Srečk,o-v;ič ha il mió be! da iare per argi-nare le nipetute scorrerie dieii pi-raneai. Al 25’ la ipnima reite. Autore D,a-pre'tto ¡che, ricieiviuto un dosai!,o pat-lo,me da Stliimaïc, slangá imparabil-ment’e nalla reite uimaghesie,. Im¡me-diätia reiaizione deii paidrani di casia .e ¡raiteiraiti ihteirveinti in extremis di Venfiuirtni che salvia la sua rete. Poii, sino alia filme, gioco, timatisis,mo, ccn laggera ptrevalemza de.gli uma-ghesi. •Nell-a ¡ráprasiai, tociitató ;a¡ gran vo-ce dal putoiblicoi, glii ium¡aighesi parto no all’aittiacba, Kieiciiisñ a turto, pur .di rimontaire to isrvainltiaggtoi. Gli at-taoohi isi- susseiguono' aiglii atitacchi e la solidisisiiima dif,es,a piraneise in-eoirai'nCiia a itentemniare. Gli ¡avanti u-maigheSi isi famno 'agmor 'piü inisiidio-si e ¡peineltrarnti. Finalmente al 15’ il par.elgigto. ,Su laztanie dá linea del-l'inltero quintcíío. Lenarduzzi II, co,n un rtiro ¡secco, toarte impa,rabil-miente Veinitunimi. Ma i píiranesi nioni si fearaggiaño per queislto e co,mib.i-niano qiualche' prege,volle aziome, argi-nata pero da Sreickovic. 1.1 gioco incomiinnia a fansii pecante, quá e la affifflrano, dellie iruidezze, súbito cálmate dairiniesoraíblilie '.trillo del-l’iainbitroi. Al .37’ Sodomacco el .trova in buena. poisizione e paute daciso, strin-g,anido, verso la porta piranese, si gíoca idiu-e awarsiart ,e poli sitaniga. Relte! E’ fil filnimondo. Volano per Paria oappellli, paistrani. Unía breve inivaBiioljie del. 'Caimipo deii t-ifosli lo-oáiíí che; látobtecciiano i prcpni banii-■aimini. Qui-nidi d padroni ,dli casa si sitninigcno in, dlifeisai, difendendo il ráB'Ultato. II gioco diventa sempre piü ,plelslam'te, (tanto cha al 39’ ,1’arbi-tro é icostreitito a inváiare agl-i spo-gliatoi Lenarduzzi II, reo di scorret-telzze verso un aw,ensarto. Sino alia fine sli hEinino infrutituoisi atitaicchi Idei pirainiesi,. SA Verteneglio-Medusa 5-1 Buona pršiva dei verdi VERTENEGLIO: Fémetti, Berhar-idlis, Radlislovic, Splitz, Peittocelli, Sturmam, Flavic, Saín, Millo, Ber-■naibó, Sain I. MEDUSA: Cermivami, Anigelini, Santón, Sitradi, Tuncinovic, Valsean, Ciairinii, Orkti, Vialleniti I, Valenili II, Favento. La wititoirta del Verteneglio era prevista giá in pantenza, ;peró non si immaiginiavia u¡n risultató simile. II Medusa, coime la prieiceidente do-meimiica, ,é sceeo, in campo solamente con 4 tlitolari, 5 r,is,eirv,e ,e le due, alii «fr,eische» di un rriposo annuaie. Bl Veriteneglio, al completo, ha idislto turto se isiteaso' e ha ben. meirii-itaito i due punlti. Le retí segnatie po-tevano essere 'anche piü se gli at-itacoantí aveissero miglior tiro in porta. It I. tempo ha visito continuamente il VeriteiniegMO' prelmere sotto la rete del Miadusia e questa preisaio-né ha portaito nlieniteimeno che 4 sti, pur cedendo di fronte ai ¡piü pre-p£.(pattii ed amziami studienti deile N autiche, riiuisciva.no aid ottennere vina vittoiria, sebbene di stretta mi-suna, sulla nappreseinitativa deile Magiistnalli. La seconds giomata ci iriéerbava una- piü/ lleta sorpresa. Su orto partceipamrti alie, eliminato-r;ie id,i teimnáis día tavolo, ben cinque dei moisíirti ¡si aiggiudicavano il dá-rttto' di entrare in semi-finale. ¡In un 'entusiasmante finale quarto posto asisoiluto in classifica. ¡La finailislsima vedeva di fronte il giinmasiale Tamburlini ed il fortissimo rappresentamite deila Náutica Sak-elsak. La pailma delta viltitoria ¡amlctavai, meirtitaitameinte al Saked-;sak -che oittenieva c¡osi ¡il primo po-eissíi , oltiteinleivamio il teirzo eid il sto assoliuto mientre, il bravo Tam-bu'rlini, doveva acconitentarsi del iseconlda posto. Interelssainite e é ¡stato Tinconltro di calcio tria 11 Gimnasio e te Nautiiche. Ií giiolcQ, veto.ee e itiinato deile squa-idrie in lizza, ci ha fa.tfo assistere ad un tecantTO' veramente interessante, mérito del'medusano Santin, dal d!' vis:ta tec:nio°- * 1 pmimi a coigheTe il successo exano Inaspellala sconlitla italiana a Bruxelles BELGIO - ITALIA 2:0 (2:0) ITALIA: Mciro, Grosso, Cervato, Annn;iv,aZ'Zi, Tognon, Picciinini, MuccinelU, Boniperti, Lorenzi, Panid'OjlIÎLinii, Canapalle.se. BELGIO: Meerf, Dinickis, Schroe-ye,ri3, V';ra Kerkhove, Calrrè, Maer-thms, Ccppairts, Banisch, Meiimans, Anoul', Meoe's. La squadra nazionale ¡iitailiana dii CEilcio, è statsl iiniaispeltitaitamente sooJviB&ta dead alto stad'io di Heyse.1 a Bi;qxei’i;s Ell la piresenza di 70.000 ¡:;Pe;K,atari idia un uadidli supariore aV-’attrisa, ocimibaittiivoi e daill’atttac-co paitiiccilarmeirJie' inirtsivo' e pari-DOi’xGo, in cui ha farto-' spicoo 4’ala ivjniatra Meces, autore «telle due ■Ua’am;« sorpresa, per gli spor-i'vij ij.iauiami quasta -scoufitta, giac-chè non am stomate l'taJii,a,mo preve-dcyai mol ouor ipronostico nemme-no ill pareiggio, B,isio'gnia‘ dine che to vittoniia del Beligto b, pieueraKute mertitata, a-vendsi rrirtsa essa in' luce un gioco più ’QC.m’ivo, rinisiars e tecniico, a-vcn',3 i .subi puirati idii forza nel por-tioire 'Meerf, nel oentromsdiano Carré e ne:g!;i al'itiacoantii Ccppens, Mermans e Meces. L’ltaliu dial cento' suo' pur.av.emdo rlttaccatO'. a’imeno prir lia metà de.1-r'lnoortT'o è îa/iliiiai in pie,no nel set-tare deiil’Elttaicico, d,o,ve i v,arii Borni-ptirtii, Carapelleise ed in minor mi-sura Lorenzi faicevano a igara a chi at1.iglto’se 'dû più. I tre atltaccantii, u.’ira mut co’ipiiiq due volte la tra- velrsa, hanino mancato .almeno quat-itro occasionii íacilissiime. Altos volite é stato ,il temerario, e ¡scattante M,e,erf a S'eong'iurare il petriciptoi iL’iniiizio, vede .gli, italiani aU’attac-,co, che ¡semhrano ,in pro,cinto di conicludare al 5’, ma ¡,a palla cale i ata d,a Lorenlzi co.lpisce la traversa. Set-te mánuti dopo Ja steasa aziione e la »Bibesisa coiniclusionei, ,so¡lio che la palla, ribabtuta, ,d,a,lia traversa, viene prelsa da Boniparti, che da non piü di ciinque metra si incsirtca. di s,ba-gliare te facitosimia oicciaisúcine. Ver,so. ,1a meta del primo tempo i bellg-i ¡sii riprendoino e ricirganizzano le proprie file, por tandas i solvente i,n airea azzurr.a, Al 25’ iil go,l sembró casia faitta. Sciende' il ceintiroattacco Mermainis, che ,s;i Oiibeira ¡da diue av-viersani « punita- direittamente a rete. Tcignon ¡ocn lun’inteirveinto faltoso lo ¡atteirra in ¡airea. Riigore. Tira i’ala Siinistra Mieoer, inganinia con una finita Moro ,e siegna facilimenite. Im-bafJdainziiti ¡dail successo i Ibelgi insi-st'ano aiU’a.ttaoco-e pervengono alia selccmlda sagnatura al 25’ ancora per mérito delITala ¡amiiisitra Meoer, il quale fa, partiré un tiro fartissimo ,ed imiprovviso che cogliie d:i sorpresa Moiro, reiaiiizzainld-O' icolsi la seoenda rate. L’.imiizio del sieicondo tempo yeide ancora 1 beiligi 'aiUiattaciCo, che ’ al ■5’ Cio'ipi.S'CO'nO' il palo -a pairlfiisrie ormai baltt'Uto. Gli italiani s:i ripirendono e portac no vari aitacchi aV.a rete diíesa dad ihravissómo, Meerf, ,il quale al 12’ salva sui piled! di Bomiperti una si'luaBjkma iparicotoisisisimai. Tre minutó piü tardi è Carré che si sosti-t'uisicie al portiere, ormaii fu,or,i causa, ■e salva sulla llineia blanca dellia parta un tiro di Banipsinbi. La preissione italiana si affievo-/li'sice ¡verso to mezzz’cira. Seno, i ibelgi a farsi nuov,ámente miinaccio-iSiii. Al 27’ Anoiull isbagliia mador,nial-mente uma rete più difficile' da sba^ igliaire' che segnane ,a due metri da Moro. Al 33’ Mo;ro si salv-a in aingolo su un forte ed angolato tiro di Meor ers.' AltrO' perico,to per Moiro Eli 37’ Meetrns eitrtnige isollo vemso la rete, ma Grcoso la artenra faltosiamenite in arela, L’airlbiltao svizzerio Wyssilimg diappnima decirieitia il .calcio dii rigió-re, poii rito'nna ¡su,Mía prepria deciaio-ne ¡e .ccimanda unía puniizione a due in ¡airea, chei non da friuittou Su unía rete di Cairapallese an-nul’lata igiustam,ente per fuori gioco delto ¡steisso, ero!,laño le speirainze di miglioiralre la situaizioine. L,a scoinfijtta delto nsEiionale italiana ,è ¡stata in parte oompensata dalla viiiltoifiia conisegujta dalla squadra ¡áis'ii gioivani, ¡i qiuíaii si tono im-pqSti con lia Tuncbi'a a Naipoliil per 1 : 0. L’uqiioa rete deila giornata è atatia seignatia al 35’ deila ripresa da Broccini can un tiiro a parabola dal limite ¡delirar,e¡a -su passaggio di La Rosa. La partita è stata mediocre sia ¡sul ¡piano técnico, che agonístico. Italia B — Turchia 1:0 (0:0 rete per ¡ciausa del partiere che' non avreibbe diovulto, uscire dal paili. La secunda rete é ¡stata Begnata con, ¡um .belliiB'sümo, tiro del centro atitiaeeo' Saín ¡e mullía ha poluto fiare il por-•tUeire meldus.anio. Al 15’ nuovamenlte aiuitorelta e ctoé del po.rtieire Geirni-valnli. Al 30’, sempne dei I. tempo, é Saín cbe porta a 4 retí il Venteme-,gMo. to,1 :¡f' jií-t Nei ,IlI. tempo .il Medusa cambia foirmaiziome e paislsa Turcinovid ín cenitiramlesdiiamio. Egti nel I. tempo, giacanido lin centroiaittacco, ave-va sbagliaito du¡e retó. Con questo spostemiemto ill Medusa é migiliiore del VarteneigMo, peiró noin rtesce a tea» un graln che. L’uniica rete del Medusa é stata seignaia d,a- Stradí, ;cha, ¡día un¡a itrenltinlai ¡d,i meitri, h,a irnfliliaito, ia¡bsiinliísirla diel portieire. Per il Verteinégllo ha ¡segnato n¡uova-mente 'Seto, toísciialto inicustadito dal cénitromedi'ano Turcinovc. Ltorbliitnaigigip di Cravagma é staito oftilmo. .M'Jigiioiri -iin campo, per il Verteinieglioi: Salin e MiElto. ■i nauti'ci, ¡non tanto per opera loro, quantoi per un banale auito^gool. Súbito dopo ¡le sorti veinivaino. ripor,taba iin equilibrio da una rete ginna-siale ¡seignaíta alia Piola. Il doppio fiscbiiio delFarbiitro soinprendeva le .Niaultódhe protelse in un diisperafo at-tacco delto porta ,del Gimnasio. La palrtita ,si riisoilveva co'si un saíomo-uico Viendetito di parité. Questa la cromaoa deJI’inéontoo. Ma ció che a no,i intéressa di più, prescinden-do da ogui campanilismo, è che le reilazioni con le scuole a moi vicine si sianio ¡niuovameinte rtpreise e noi tutti auspiichiiamo 'che possano continuare ed altorgarsi suii sani prin-oipi deila fratelLanza. Le VI olimpLadi deile neve si concludono in questi gïorni a Oslo. Dall’apertura ufficiale, avvenuta il 15 allô stadio di Bislet délia capitale norvegese, sino ad oggi, oltre un migliaio di atleti, di una qua-rantina di nazioni, si sono cimen-tati nella varie competizioni per conquistare l’alloro olimpionico. I nordici, come del resto previ-sto, hanno fatto piazza pulita di medaglie d’oro. Gli americani, in-seguitori immediati, sono distaccati di 17 punti e quindi, a meno di un miracolo, i norvegesi non verranno spodestati dalla testa deila classifica per nazioni. I centroeuropei (leggi austriaci) si sono piazzati al terzo posto. De-gli atleti che hanno gareggiato hanno impi-essionato maggiormen-te (da freccia norvegese» Ericksen, vincitore assoluto dello slalom, Prawda, l’atletico austriaco — una deüe piü fulgide speranze dello sport sciistico — Andersen, il ve-loce pattinattore svedese che si è conquistato (unico fra tutti) ben tre titoli olimpionici. Zeno Colö, il campione del mondo di discesa libéra, che ha dovuto compiere mira-coli d’audacia per battere Ericksen e Prawda nella gara di Norrefield, l’Altwegg, Dik Button e la çoppia Falk, lassi del virtuosismo sul ghiac-cio, ed ancora la Mead Lawrence, i due ed i 4 guidatori tedeschi deile guidoslitte ed infine gli hokeysti canadesi, n\eritati campioni olimpionici. Sülle grandi distanze (fon-do e maratona sciistica) i norvegesi e finlandesi hanno semplice-mente stupefatto. Hanno deluso l’aspettativa, le due speranze francesi Oreiller e Cou-tet (forse che la pista ghiacciata di Norrefield non fa per loro?). BUo-na la prest’azione degli jugoslavi Mulej e Stefe nelle gare di discesa libéra e obbligata. Le soiotriici finiandesi su sono U». poste nella gara femminlile dei 10 km, conquistan;do Quattro dei p.rlimi ciinque posbi. Fra le eunopee da mettene ¡in rilievo la pirova délia Jugoslaiva Biirko, tenfniiiraata 14, e seconda eiuroipea, dopo le moipdliiche niaituralimente, a sodi 5 secomdi dalla teidesca Gsherlng, finita ai 13, posto. D; netto apipainmaggiio dei nordici pure la staffetta 4x10 tan maschile, che ha visto la vittoirSa dei finlandesi sui norvegeisi e svedesi. I morveigeai sii sono imiposti pure Relia prova d; salto spaciale, oociu-panldo prüimji quattro posti in das- ÄURORÄ - BUIE 3-0 AURORA: Dolhrigna, Callonlda, Pe-rjirti, - Apoilloniio, Mele^ VaiStovani, ' Fantinli,, Msir'aic, Scher, Norbedo,, Darin. BUIE: Caseller, Ber¡tolin;i; Luxser, Boneitti, Karoiniica, Pcrtleoa,, Leva-tcxviie, Bemaiili, Vidal, Cimador e Cirevalt-in. I rag’aezt ¡di Scher non hanno spaso iieiri «ocesisiVa fatica nel pie-gare ,11 Buie '«fanaliinio rosso del tor-meo». Tre retii hanno chiairamenibe deflimaaito il drvarto delile forze in oamipo. Il punit egg io al paissivo, del Buie avreibbe poituto ©sser ben miaig-giore se g.lii aiitaccamiti capodtetmiami avessero tirato piü spesso e più pre-ciisii a reite., Ccm quasta afftermsiaiane l’Auro-ra ha cciprpiuto un’aiitiro ba'lzo in ■avaiati e isi è ¡port,ata imm¡e,di¡at®men-te a iilidoisisio ¡deft igruppo di ¡testa. Per il Buie nulla da fare, ill riis/ulitato eira già isootnitafto in parteiniza e quiin-di si traittáiva aatomente di salvare l’onare, c,i6 che, in parte, è Etata fcltita. Cittanova - Ma Cassa 1-0 CITTANOVA: Rossi, Scrcpettia, Poe-oeicco, Sain, V-arlin, Uxbac I, II, ¡Sain II, Svrtignar, Visintiin e Pava,t. STELLA ROSSA: Jurisseviic, Carraro, Zaro, ApoUonio, Maselli, Mo-¡tlic, Zaneilla, Saniün, Jaebeç, Radie, Diagnasai. ARBITRO: Plaino. Nulto dlil fatto fra le due squadre, per la man,panza ldi iincisiiiviità di am-bedue gli atrtaochi. Del resto le sciua-dme si isano equival,set I repairlbi ar-retnaíti ¡sanio stati fanti. Il gicico' ai è svo'lito in maggioranza, a meta ¡campo, data â’incoincludenza dei due qulintetti. Il giioco è stafo corneitito. Panticolare curioso: il Cittanova Ci ha rilmeaso, o,!itr,e al puntSeimo, il proprfo psltone che, calttoto foir.te-meinltis, è finiito ¡im mare' ed è stato itrarlportalto al laingo dalla corrente. (Qttimo palsEiaitempo per i pesni). P. PÄRTIZÄN-ISOLÄ 0-4 PARTIZAN: Ropolteiz, Pasculin, Ca-daniaro, Beintok, Legicniac, Vatovec, Haijdareviic, Jelačič, Klrcinc, Gibrdanov.ic, Milrciv.ic. ISOLA: Meisico'órJi, ¡CanhsiUboi, D,élis,e, Sorgo, Buigükße, IflTJoch, Duci'nie, Beinveinuti, Depaise I, .Depalsße II, Rusisignan. L’Isioto ha conférmeito nuevamente ,a 'Catpcldiiistnia ¡la sua ijr.|3!jjcussa classe, ¡batitenido cal secco 4:0 il votonlteircso' Il del Partizan. Nulla ida fare per ii raigazzi di Vesel, il ruolo compre,sso,ne islcfa.no madinla itutibe le sqiuEidre che gli si oippoimgom©. A montro awiso, l’Isoila non ha cornpeiitoffi ¿n queisito cam-pioinajto e'd è, evideimte che Cio. scu-deittp è .già virtualmente asse.gmato. Il frame,else Roger Rondeaux ha rivilnlto quieislt’anjTip,. ,¿1 çiamjpi,pinato mondiale di corsa ciclocampeistre ieri a Gineivra, 'precedendo all’amivo il. proprio conmaaBomaic André Du-fraisse, I RISULTATI Pirano B — Ilirja 5:1 Medusa B — Partizan B 1:0 Aurora B — Branik 6:0 Jadran — Isola B 2:1 LA CLASSIFICA Jadran 5 5 0 0 15 5 10 Medusa B 5 3 2 0 9 3 8 Isola B' 5 3 0 2 17 6 6 Pirano 5 3 0 2 13 9 6 Stel. Rossa B 6 2 0 4 10 14 4 Ilirja 4 1 1 2 7 9 3 Aurora B 5 2 0 3 9 10 2 Branik / 4 0 1 3 2 16 1 Partizan B 3 0 0 3 1 12 0 Jadran - IS0LA B 2-1 JADRAN: Gregorič II, Bofičič, Bertok, Oblak, Cajiga,rič, Paulina, Gregorič I, Gregorič IV, V,a!¡en¡-tič, C,e ribič, Prašnikar. ISOLA B: (Turca, Ur,lini, Dagri, Viiezzoili, Carboinii, Depaise, Beccd Gandollfoi, Bernardi, Prelaz, De-gnaasii. ARBIT RO: S upi in a. Partáita cavalle.reBca 'guanta anímate. ¡Lia viittciria é ¡spet'taiba aá mii-gl/iomi in iciairqpo, aii locali, i quali, con quielsrtiai ,affeirmazion,e, mettono um’ipoitelcia .alia vil,torta finale. NiomoSitamfie iTsoila iniei primi 45 minutó folsBe ¡in vamitagigiiOi, i lio'calii si ripirendevaino nel II tempo e pareg-giiiavaino con Boniís iaíl 5’ minuto,. Incitad dal ipufobl'iicov i locali premet-viano maiggiiicrmeintie' e al 35’ Boriis iccinicludeva siu rige,re. S. DI BUIE Momiano — Cittanova B 4:3 Segheíto — Madonna dei Carso 2:1 Matterada — S. Lorenzo 2:2 Umago B — Salvore 4:0 Cittanova B - Momiano 3-4 CITTANOVA B: F/ilipaz, Saín Pa-daan, Pavat, Zacchigna, Filipaz, Scropeltíta, Paoluizzi, Razza, Saín, Dimit ni. MOMIANO: Pelin, Bortin, Andreois-•áie, Giiurgeviic, Gíiainolla I, II, Ms-russic, Giurgevic II, SiamoUa II, Selin II, Salich. ARBITRO: Miaurel. I mamianesi .sano riusciiti a portar vi'a due punti dal campo avver-S£tf,io,, Ictitando duramte lil corso di tutti i 90 miinuiti. II riisultaito é rimaste» in forje atoo all ’¡ultimo momento, ma, ¡g,razie a,lia sapiente talttica adcirtata dáigli oBlpfiti, é sitato salvato» 2-1 SEGHETTO: Vuk, Braico, Bertok, Forza, Ccslovic, Difaco, Coslovic II, Vuk II, ScGinza, P.cizzecco. DINAMO: Lubiaima, Piril, Prodan, Perič, Tiuljiak, Vidalii, Beirnardis, Babič, Perič II,'Proda, Fliego. ARB ITRO: Eler. Il Sielghiellito' pur gioeando in ca,sa del ¡Dimimo ha. viinito. meritatamente impanenidosi per lil suo gioco deciso e pernat ranite. I padirioni d,i caisa hanno segnato ,11 'pumto delto bainidiie-ra su cgJciio di rtgere. Hanno realliizzatO' le reti Ccisliovic ail 20’ del I 'tempo, Prodan (su ri>go-re) al 30’ del primo tempo e nella ripresa al 15’Difaicoi. rt migliore' učimo ki cc.mpo č Bta-to B.eniok del Seigheiko, siiifica e coinsodidando casi la prqpria pasiiajoine nella iclasaifica ¡per nazioni, che 'Ii vede a'l primo posto con un. n¡etto diistacco dagi¡ SUA. Queste olimpiadii per la cui ef-fettuazione si era tanto in ansia data l’assoluta mancanza di neve dai campi (ed a tal proposito ri-corderemo l’abnegazione dei vo-‘ lontari e dei soldati norvegesi, i quali per piú di una settimana hanno trpsportato nove sulle piste desígnate) sono ormai in via di conclusione. II hilando deile mani-festazioni é altamente positivo sia per il grande numero dei parteci-panti che per l’agone sportivo di-mostrato dai singoli atleti, veri campioni dello sport dilettantistico. In margine ¡alie manifestazioni! annunciamo ai lettori che Zeno Coló, il trentatreenne abetonese campione del mondo (e campione olimpionico) ha deciso definitivamente di abbandonare lo sport. SA AVVISO CAMPIONATO DISTRETTUALE Dl CAPODISTRIA Nuove disposizioni inlmaterialvalutaria Con im’o'rdinanEa de'l ¡ccumaindainite dellla AiMJAPJ, idcL 15. 2. 1952, sano éntrate ¡iin vigore ¡le ,nuove ¡dlsposi-zioni sulle ¡oiperaziianii valutarie estere. A tale iri,guaridlo ¡iil consigiliio per le finanize ¡del CPCI rende noto: 1. Tutitú i pagaimerati ed ,i versamen-ti ¡per menee venduta e per presta», aloirai inel territorio delta zona jugo-si a, va del TLT posvono aveir luogo soltanto in dinami. 2. La colraciusiione dii accordi per coimipirav.einrillita delta meirce e ¡dii ser-vi'Zi in valuta estera é pewñessa sol-tainto bu aicicoindii con glii orgainii ooim-petemtó ed un hase ad un permesso sorótto, come dalla presente ordinan-za ecf in aHman.ia can i regolamenti relatiivl a¡d essa. 3. Tuititii ! ipagamerati (in vailiuta estera, secondo ,i coratratti per la compra e veradlita dalla maree e per ii servia!, poissono .esséire "effettuató soltanto tramite la Baruca dlell’Istr.ia. Questa ,ca¡m^ bierá ,1a valuta estera li¡n ¡base al corso previsto dalla ordinamza dellAMA-PJ del 31 dieemibre 1951. 4. Tiutti ,¡ ipossessori dli valuta estera, che hanno stafaiíe residenza nel teipritciriio deila zana jugosilava del TLT, ¡r'ientr.anlclio ¡daW’estero o dalla zona anglo-americana devono presentare entro «¡raque giiorini dial loro ar-n'.Vo la valuta estera liini loiro ¡possesso alia Banca ideUT&tfia od¡ ,ai ¡caiWbio-valute .aiuitoirlizizat'i. 6. 11 cambio deilla valuta estera sa-rá effettuato dalla Banca dell’Istria di 'CaipoirSiisitir.ia, dalle sue filiailii dli Pi-raino, Buie ed Isola, e ¡dali camtoio-valute dii Scioffie, monohé dai seguen-t,| esercizi autanizzatii Albergo «T,r>i-glav» di Capadistria, albergo «Metro-peto d¡ Pitra,no e albergo «Palace» d'i Portorose. - . ■ j, 000 . . . dal 14 ali 20 aprile a Roma si terré un lomeo tennistico internazro-nale al quale parteclperá il campione del mondo Taustraliano Sedgeman? —o— . . . ti campione mondiale del pesi mosca, ¡1 Hawaiano Dado Marino, dii-feinderg 'il titolo a Tokio, ii 19 mag-Biio, coníiro ;i¡l giaipipomese Jusjo Si«a-ya? Nello scciriso araño ¡il giaippanese aveva bartulo per k. o. Dado,. ,ma il combatbiimento non era valido per il tiiibolo. —o— ... gli universitari di Yale hanno dimostrato ancora una volta le loro altissime capacita spo/tive, conquistando un altro titolo mondiale, nel nuoto? Infatti la staffetta 4x200 é stata da essi effettuata con il tempo 7:40:9. * ... a Viareiggiio, nella ¡prima serie di ¡gaire per il torneo iraternaziomale di calciio d¡eii giovani il Parifizan, g,iá detentore dalla coppa 1951, ha battu-to seocameinte 11 Genoa pe« 2-07 * . .. Zeno Coto e Minuzzo Giuliano sono stati invita,ti a Oslo dagl¡ ame-ricani a partecipare alie competizioni per ii titolo americano di sci? Le gare avranno luogo a Bannfú (Cana-da) ¡I 24 marzo p. v. 8. ... i fencmenali risultati ottenuti da certj atleti russi sarebbero rl risul-tato di una droga? Stando alie asser-zioni dell’allenatore olandese Blan-kers questa droga consiisterebbe in un preparato di adrenalina cbe fe stato scoperto dal dott. B. M. Tieplov ed il cui uso sarebbe stato autorizzato daM'iistituto soviético per la cultura tísica. CASSA PRESTITI E RISPARMI alla IVj asBiemiblea (ofidinairial che avirà luogo 11 giionnio 28 febbraio 1952 allé ,ore 15 nella sala del C. P. C. Ordine del giorno: 1. Apertura. 2. Eleziione del .eamitato dei lavori. I3l Eleaione dleilila icammiiasiiome dt venifiica. 4. EleEioinie dea vertoallislta ie dej due verificatoni del yertoa/le. 5. Relazione del Cansiglio ¡amimiiin'i-stinaüivo e idel oamiitabo di coimbroaito. 6. ¡dlisicusslqine Bulle vrellazionii. 7. Asisal'Uitioiriia idel Conslgîio d’am-miinliisitrazioine. 8. Eileziane dieu muovo comitato d’ammliiniistraziioine ,e del comitato di contriollo. 9. Stanaiameinto del ¡cinediito per l’anino. 1959 e datenmilnazionie delj’am-mamtare deila quota sociale. 10. varie. Poichè lil glioirmo 1.1 febbnaiio 1952 mon eira .présente il numéro di sort S'ta.bilito del,l’art. 25, iprtimo capover-so, del RegoHamen.to. l’assetnblea a-v;rà ilucigo il 27 febbraio 1952 In pre-seinza dj quateiasij numéro dei soci came ipireviisto dalll’arit. 25, ca,poverso secondo, dei Regolamiento. COMUNICATI La Banca dielTMirlla ha aipeinto il 25 c. m. iad Isioto lia sua eisiposi tuna, site nell’eláitficiiio deilla Oasa de Popoüo. Glii uf'fiici funizioinieT,aiin,o gior,nal-mente dalle 7.30 alie 11.30 e svolge-nanmo tutte le ¡oiperalzioni finanziia-irie. Le ¡seiziiomi delito Bainca délTIstria ¡in Ca'poidiis'briia hamno i iseiguentó n¡u-miert ¡tellefoinici: <üir,eiz,iio,nie ¡e. S0g,re¡.te-ri'a nro. 45, cas¡s,a, liquiidiazioinie, piano fimanziario e prevanitivo niro. 86, saziane ,par .i permesisi, valutari, clea-¡riinig, 'pag'aimelnitii ¡e orediiti, nro. 153. U— J—- L’Agentóla, Martittiima AGMARIT rende noto a tutti gli tintevessatt che con il giotmlO' 16 c. m. ha incoimin-Citoto a fumizimaine la ragolame ¡linea mariittima pe,r il trasport» meirici siul Itnaltito Piiranio-Triesitie' e v.iceiv,e,rsa oan parteimza da Piran,o alie oiré 13 ie partemza día Tnieste alile eme 17. Peir tutte te spediziohi su queisito tratto, rivoigers! ali’Agenzto AGMA-RIT, Piramo, ¡teiu 37 e 38. Smarrimenti Vascotto Antonio — Isola — via Besen,gh,i 32 ha smarmito la propria car-ta d’iidentità ,ill 12. c. m.. Detta capta, non essendo stata riiportata aill’inte-statario, non è ,più valida. —¡0— Sturman Zorko (Srečko) abitante in via SoSka 7 a Capodistnta, ha smar-riito :1a sua carta d’.identità a ¡Capo-diistpia. Detta carta non è più valida se non restituita alTintesitatario. —^o-— Buadoin Giuseppe, .abitante a S. Lu-cia 4 ha smarrito la carta d’.idantiità a Portorose iil 16 eoflr. Detta ¡carta non è piiù valida. —o— Ražman, Manija, abitante ad Anca-raino 46 ha smarrito la carta dVdan-tità inro. 54.410/1170 irilasaiata dal GPL d'i Scoflfie, lill glionno 22. 12. 1951 nel-fautacoimierai Caipoidistnia,—lAncairamo. Detta carta ¡non è più valida. iBuseciohian ¡Giuseppe aibiitante a Caipoidistria via P. Tamasli 12, dich'ia-ra non valida il Suo lifaretlto dli cir-colazioime rtlasciato ¡il 5. 3. 1951 per il vaicolo da tmaaporto STT 2040, sot-trattofili ¡,1 19. 2. 1952. —o— Tri,per Amalia ab. a Bertacohii n.ro 18 ha smarrito a Trieste la carta d’iidentlità Pilascliatale dal CPL di S. Antonio. Datto document,o ¡non è più valido. < : ;i S.veltma Riccardo ha smarriito il '9 fetobraio neili tratto, d:I strad.a da iRoiptiomose ,a Pi:ra,n,0;, il su,o poirtafo-Iglio .çonteniemite, la carta, d’ittera.ti-ià, il ipatemitino di aiutiste ed altri do cumeniti monchè to somma di 3500 Idinari. Il rinvemiltare è pregato di resti-ituime i dacumemlii al CPL di Por-foirose, trattenendcisi quale coimpen.-iso dl 'dem-iro. * Me.rsnik Giuseipoe ,fu Gtovanii S. ,Du. cia 179 — Portorose ha smarrito la carta d’iideintiità nei ¡tratto di strada d>a S. Lucia a Pliiraino. Detta carta ¡non è sitata aincotra restituita peroiô non è valida. * Ruzzier Giorgio da Poirto,rose ,n.o 283 ha smarrito la ,s,ua carta d'identité inëll’agoSto, 1950. Na>n esseruto stata ¡a lui .rastâtuiita, detta carta inop è valida. * Pečarič Ettore abitante a Sermi-no 101 — Capodistria. La, sua carta d’ild'enitiità n.ro 52736/736, riilaisciata-gli idail C. P. L. dii Bertoki, non è valida perché sostituita nel Comu-ne di Trielste. Direttore responsabile CLEMENTE SABATI Stampato presso lo stabil, tipograf. «JADRAN)y Capodistria _____Pubblicazi^ne autorlzzata