novi KULTURNO DRUŠTVO -1 -TRINKO - VIA IX-AGOSTO 8 33043 GIVI DALE: a^aaaaRg» tednik Slovencev videmske pokrajine ČEDAD/CIVIDALE • UI.B. De Rubeis 20 • Tel. (0432) 731190 • Poštni predal/casella postale 92 Poštnina plačana v gotovini / abb. postale gruppo I bis/70% • Tednik / settimanale • Cena 600 lir Leto XII. št. 17 (281) • Čedad, četrtek 9. maja 1985 Per un voto ragionato e responsabile Ogni appuntamento elettorale è importante. Quello dei prossimi giorni lo è in particolare, soprattutto per quanto riguarda le elezioni comunali che possono determinare importanti cambiamenti nella guida della nostra comunità ed aprire nuove prospettive per il futuro. Due sono le liste (tranne in 2 casi) tra le quali gli elettori dovranno scegliere: la DC (assieme al PSDI in tre comuni) da una parte e le liste unitarie dall’altra. Sulla scia di una tendenza politica manifestatasi più o meno 10 anni fa, anche questa volta infatti sono apparse in tutti i nostri comuni le liste civiche unitarie. Le liste civiche — raggruppando esponenti di forze politiche diverse e molti indipendenti sulla base di programmi precisi, formulati dovunque dopo incontri, frazione per frazione, con i cittadini, — si propongono come valida alternativa al partito di maggioranza. La DC che per 40 anni ha governato da sola nelle Valli (tranne alcune recenti eccezioni) è infatti sempre stata più attenta e sensibile ad esigenze esterne e di partito che ai problemi della nostra comunità, sempre più degradata ed abbandonata a sè stessa. Ma l’affermazione di alcune liste civiche ha rappresentato un’inversione di tendenza ed ha determinato importanti risultati sul fronte della ricostruzione, dell’edilizia abitativa e del miglioramento dei servizi, sul piano dello sviluppo economico, su quello della rivitalizzazione culturale e su quello della partecipazione dei cittadini. E infatti non è un caso che la DC, sentendosi mancare la terra sotto i piedi, sia corsa ai ripari offrendo alleanze a socialisti e socialdemocratici a dire la verità senza molto successo, e dimostrando così la sua debolezza. Ma quali sono le ragioni della validità delle proposte delle liste civiche? In primo luogo nella scelta dei candidati, dove hanno prevalso le indicazioni dei cittadini e sono state scelte persone che hanno veramente a cuore i problemi della nostra comunità, che sono disposte ad impegnarsi e soprattutto ne hanno le capacità. Non quindi «accozzaglie» o «assembramenti», come sono state definite. La pluralità di posizioni invece — come è stato sottolineato anche recentemente a S. Leonardo, nel corso di un dibattito pubblico con gli amministratori di Drenchia, Grimacco e S. Pietro — è sempre stata garanzia di maggior confronto, dialettica, maggior vitalità e in definitiva di maggior pluralismo e democrazia. Un’altra caratteristica importante, introdotta proprio dalle amministra-. zioni gestite da liste civiche, è stata quella del sempre maggior coinvolgimento e quindi controllo della popolazione, non solo nella fase iniziale di definizione di programmi e candidati, ma anche in seguito nella gestione della cosa pubblica. E poi i programmi, che proprio perché partono dai bisogni e dagli enormi problemi della nostra comunità e dalla comune volontà delle liste civiche di valorizzare il nostro patrimonio di idee, conoscenze, esperienze e tradizioni, di creare le condizioni per una vita dignitosa, «normale» nelle nostre valli, presentano una piattaforma comune su cui lavorare. Non si tratta infine di pure promesse preelettorali, ma di programmi di sviluppo, come dimostra il lavoro svolto dalle amministrazioni di S. Pietro e di Grimacco che confermano inoltre come le cose, quando c’è la vo- lontà politica, possono migliorare. E anche questo è importante da noi dove sono in tanti ancora a pensare che il declino della nostra comunità sia inevitabile. Non è vero! Ma questa volta dobbiamo votare anche per rinnovare il consiglio provinciale. Su questo numero presentiamo i candidati delle Valli del Natisone ed i loro programmi. Così come per le comunali invitiamo i nostri lettori a valutare con attenzione a chi dare il voto e a verificare i programmi assieme alla validità dei promotori delle stesse. Non fatevi incantare o confondere dalle parole. Esprimete il vostro voto per chi non vi chiede di rinnegare le vostre origini, per chi dà maggiori garanzie di far sentire le nostre esigenze, di difendere i nostri interessi, di battersi per i diritti della nostra comunità su tutti i piani e a tutti i livelli e soprattutto per chi ha impostato la campagna elettorale su programmi e proposte precise al contrario di chi continua a rispolverare vecchi fantasmi e risvegliare antiche paure, (jn) Občinske liste prinašajo več idej, izmenjavo mnenj, več demokracije V Sv. Lenartu javna razprava z upravitelji Dreke, Špetra in Grmeka Kako upravljajo napredne občinske liste. To je bila tema okrogle mize, ki jo je v petek organizirala v S. Lenartu tamkajšnja občinska lista, ki se je tudi prvič uradno predstavila. Srečanje so namreč odprli kandidati s predstavitvijo svojega programa, ki so ga sestavili po krogu srečanj in posvetovanj z ljudmi po vaseh in obravnava najvažnejša vprašanja občine od predlogov za gospodarski razvoj do vprašanj javnih in socialnih storitev, športa, kulture in zaščite okolja. Za njimi so prevzeli besedo župani sosednjih občin, kjer so se že uveljavile občinske liste. Spregovorili so torej župani iz Dreke Maurizio Namor, iz Špetra Firmino Marinig, iz Grmika Fabio Bonini. V razpravo pa so posegli tudi drugi krajevni upravitelji, med njimi tudi špetrski odbornik Blasetig. Šlo je za zanimivo in precej živahno srečanje, kjer so v ospredje prišle številne podobne točke občinskih list, kljub temu, da jih sestavljajo kandidati različnih barv in odgovarjajo povsod osnovnim zahtevam prebivalcev. To še enkrat potrjuje, da so glavni problemi povsod podobni v Nadi- ških dolinah in hkrati, da kljub njihovi raznolikosti, kot dokazujeta primer Špetra in Grmeka, ko se občinske liste uveljavijo sprožijo in se resno lotijo teh vprašanj. Toda na čem temelijo take napredne liste. Najprej so odraz realnih zahtev in potreb ljudi, ki so povsod sodelovali v izbiri kandidatov in v sestavi programov. Druga njihova lastnost je torej večja udeležba in končno večja kontrola ljudi nad upravljanjem občin. Istočasno raznolikost list je jamstvo večjega soočenja in izmenjave menj, torej večje demokracije. Njihova uveljavitev v več občin, kot so poudarili na okrogli mizi, pa lahko odločno spremeni razmerje sil v Gorski skupnosti, njeno vodstvo in predvsem njene izbire na politični, gospodarski in kulturni ravni. Da taka izbira, ki se je pojavila v vseh občinah Nadiških dolin, hudo skrbi Krščansko demokracijo, ki je 40 let imela skoraj povsod oblast v rokah, dokazuje že sama njena volilna kampanija. Najprej je namreč skušala razbiti občinske liste s tem, da je ponudila sodelovanje socialistom in so- cialdemokratom in drugim silam, kar v bistvu ji ni uspelo, kljub temu da se predstavlja v treh občinah skupaj s PSD1. Naslednji korak pa je bil, da je skušala povsod in ob vsaki priliki, kot je dokazalo tudi srečanje v S. Lenartu, obudi stare strahove pred slovensko «nevarnostjo», češ, da vse liste, ki so «v razvodeneli obliki» vključile v svoj program vprašanje vrednotenja krajevne kulture, se bodo po izvolitvi zavzemale za globalno zaščito in bodo torej vsiljevale ljudem tisto, česar nočejo. Toda tudi ta argument, ki je samo pred nekaj leti vzbujal tak močan in iracionalen strah v ljudeh, zgublja moč. Na srečanju v S. Lenartu, kjer je sam predsednik Gorske skupnosti in kandidat KD za pokrajinski svet Chiuch skušal sprožiti polemiko na to vprašanje, so tako govorniki kot publika dokazali, da tudi o tem vprašanju se da trezno razmišljati in resno razpravljati predvsem pa da še zlasti pri mladih stari predsodki in neutemeljene bojazni nimajo več korenin ali pa vsaj ne tako trdnih in globokih. S. PIETRO AL NATISONE La De tenta una disperata riscossa La «Lista civica» di S. Pietro al Natisone è passata subito al contrattacco. Le assemblee di frazione per la scelta dei candidati e per le indicazioni sul programma hanno dato buoni frutti. La riconferma in lista di numerosi consiglieri uscenti è l’aspetto più importante della nuova «formazione». La seconda fase è stata quella dell’elaborazione di un organico programma per il prossimo quinquennio. E un programma «di governo» basato sul lavoro svolto e sulle prospettive nuove della fase dell’espansione nel campo dell’occupazione, dell’abitabilità e dei servizi. Sulla presentazione di questo programma sono in pieno svolgimento, e dureranno fino all’ultimo giorno utile, le assemblee pubbliche in tutte le frazioni. La DC tenta disperatamente la rimonta. Si è accorta di aver affidato le sue fortune ad una «formazione» che ha suscitato non poche perplessità nello stesso partito e commenti fra i cittadini. Per esempio la presentazione in lista di ben tre ex-sindaci: l’anziano Corredig con cui il comune ha tirato a campare raggiungendo il punto più basso nel 1980 e Salvagno e Chiabudi-ni che, si osserva a S. Pietro, non garantiscono affatto una sufficiente conoscenza dei problemi delle frazioni perché «immigrati» nel comune troppo di recente. I punti deboli sono molti, ma saranno gli elettori a dire se è vero. La DC, dicono intanto quelli della «Lista civica», si affida alla buona sorte. In uno striminzito volantino rispolvera le vecchie lagne sulla «lista», ma finisce col portare acqua a questo mulino quando scrive: Si registrano confortanti sintomi come la crescita demografica, la tenuta della zona industriale ed il miglioramento dei servizi■ 1 cittadini di S. Pietro sono senz’altro d’accordo con l'esigenza di dare un volto, consistenza economica e sicurezza a questa comunità che sta crescendo dopo aver rimarginato le ferite deI terremoto. Giusto, dice un consigliere della «Lista civica», ma questi sintomi, questa crescita, questa tenuta e questi miglioramenti a chi debbono essere attribuiti? A Corredig? Non mi faccia ridere. Fino a! 1980 il comune colava a picco nel disastro con un consiglio comunale completamente allo sbando ed una amministrazione fatiscente. La perla della propaganda DC e però questa: Confidiamo di escludere i socialcomunisti e la loro dannosa politica per le Valli dalla guida dei, comune. Con questo bel programma — ecco un altro commento — si conclude l’appello della DC: consapevole di aver perso comunque ogni discorso sul programma, essa si affida solo al suo scudo crociato ed ... alla buona stella. P. ALL’ASSEMBLEA DELLA COMUNITÀ MONTANA Requisitoria dissipate Per Chiuch la colpa di tutto sta nella burocrazia regionale e nella Regione stessa. Se le cose non si possono fare, la colpa sta nelle pastoie delle leggi che intralciano, sia sul piano interno che quello internazionale (CEE), la volontà di operare. Iniziative concrete: ben vengano! CEE: ben vgnga, e così via. Testualmente la relazione del presidente della Comunità montana piange la propria impotenza: «Ma solo la lampada di Aladino e la bacchetta delle fate, che del resto sono favole, non realtà, consentono di aver tutto, averlo subito e in modo di accontentare ciascuno». Chiuch ha comunque difeso le sue iniziative ed il piano di sviluppo cercando di dimostrare che non si tratta di un «libro dei sogni», ma di un avvio concreto verso un futuro più roseo. Dure (e certamente motivate dallo Kuražno Vigi! 30. obrila je Luigi Dugaro. — Vigi Kovačinu iz Kravarja dopunu 102 lieti Vigi Kovačinu je narstariš mož naših dolin, pa smo sigurni de vič ku kajšan mlad more bit navošljiv nanj: čeglih ga je tala zadnja huda zima nomato maltrala, je pun kuraie an zdravja. Vsi mi mu želmo še puno liet takega zdravja an veseja. Nono Vigi, kuražno na pri! Na fotografij ga videmo, ko prebiera Novi Matajur. Posneta je bla 2 liet odtuod. scontro elettorale) le repliche dell’opposizione, ma un chiarimento nella stessa maggioranza. Marinig (PSI) ha rivendicato all’amministrazione comunale di S. Pietro al Natisone le fondamentali scelte economiche della zona industriale facendo preciso riferimento ai ruoli del comune ed a quelli della comunità. Battocletti (PCI) ha inteso dimostrare come non hanno trovato attuazione le priorità più volte ribadite (es. quello del servizio dello smaltimento dei rifiuti) e indicazioni propositive per le zone di confine, oppure quelle più operative, come il sostegno alle associazioni culturali ed il loro riconoscimento per l’attività che svolgono per la difesa della cultura ed il patrimonio storico della comunità. Ma una vera e propria dura requisitoria contro Chiuch è venuta dall’ing. Bonini (Indipendente). Dopo aver citato con puntiglio le cifre del disastro demografico, occupazionale, dei servizi sociali all’interno della comunità rispetto al territorio del cividalese, Bonini ha attaccato il presidente Chiuch. In questa situazione per Bonini suona come una beffa l’accenno di Chiuch alla lampada di Aladino. Ci vuole ben altro: invece di dissipare risorse in programmi di decine di miliardi che non porteranno posti di lavoro occorre rapidamente chiudere il «Libro dei sogni» di Chiuch e passare a programmare uno sviluppo industriale concreto e duraturo, quello che avevamo dovuto realizzare con i miliardi aggiuntivi della 828. Ma Bonini, nello svolgere il suo discorso, forse il più importante di quanti abbiamo avuto modo di ascoltare, pensava alla Comunità che uscirà dalle nuove elezioni. Non gli basta forse allontanare Chiuch, ma realizzare un vero e proprio cambio di direzione e quindi di maggioranza. A pagina 2 i candidati per le provinciali 9. maja I candidati per la Provincia si presentano Collegio di S, Pietro al Natisone BLASETIG GIUSEPPE 30 anni. Nato e residente a S. Pietro aI Natisone. Tecnico elettronico, responsabile operativo dei settore Ricerca & Sviluppo della Solari. Assessore del comune di S. Pietro a! Natisone, consigliere della Comunità Montana e de! Consorzio Industriale, membro de! Comitato Regionale de! Pei. Quando riceverete questo numero del Novi Matajur, solo alcuni giorni ci separeranno dalle elezioni amministrative del 12 e 13 maggio quando saremo chiamati a votare anche per il rinnovo de! consiglio provinciale. A dire il vero questa parte della consultazione elettorale è finora stala sempre in secondo piano, mentre l’attenzione dei cittadini è stata sempre rivolta agli interessi ed ai problemi piti vicini quindi a! problema del rinnovo dei consigli comunali, alle liste che si stavano preparando, ai programmi, che soprattutto da parte delle liste civiche, venivano proposti. È necessario però a questo punto sottolineare anche l’importanza delle elezioni per la Provincia, ente che pur con le sue limitate competenze può incidere ed influire sulla rinascita socio-culturale delle nostre valli. Tanto più che tutti i partiti, a livello nazionale, guardano a questa consultazione come ad un appuntamento importante, ad un test per verificare la loro politica e gli attuali equilibri di governo. Pensiamo di offrire un servizio utile 1. Quale ruolo può avere la Provincia per la rinascita socio-economica delle Valli del Natisone? CHIUCH: Le Valli del Natisone, non sono l’unica zona montana della regione, ma, come le altre, sono rimaste emarginate dal processo di sviluppo sin dai tempi della rivoluzione industriale, con la derivata crisi dell’agricoltura, specie quella di autoconsumo, caratteristica della montagna, cause determinanti la massiccia emigrazione. Per le Valli sono anche da aggiungere innegabili, particolari difficoltà di origine politica, acuitesi in senso opposto dall’ultimo conflitto, e, comunque le si veda, cause di divisione e contrapposizione. Ciò non toglie, però, che sotto l’aspetto socio-economico, pur considerate le particolarità geomorfologiche, il problema delle Valli del Natisone sia, nella sostanza parte di quello comune a tutta la nostra montagna e che da ciò stesso assuma maggior peso e rilevanza anche nello specifico «PROGETTO», proposto dalla Democrazia Cristiana, ora fatto proprio dal Consiglio e dalla Giunta regionale. MAR1NIG: L’ente Provincia ha perso molte delle sue originarie funzioni e poteri. Comunque può avere ancora un ruolo importante per la rinascita socio-economica delle Valli del Natisone anche a seguito delle nuove deleghe che la Regione ha attribuito. Il progetto montagna ed i piani di sviluppo possono rappresentare anco- FERRUCCIO CLAVORA 39 anni, nato e residente a Cras di Pulfero. Laureato in Economia e Commercio e poi in Sociologia. Ricercatore scientifico, esperto dei problemi dello sviluppo e dell’emigrazione. Giornalista pubblicista, direttore responsabile di un periodico per gli emigranti. ai nostri lettori presentando ì candidati dei vari partiti nel collegio di S. Pietro aI Natisone. Per la prima volta nella nostra storia sei sono i partiti che hanno proposto candidati locali, il che probabilmente significa che c’è una maggior attenzione per le Valli del Natisone. ! candidati rispondendo alle nostre domande (tranne uno) hanno avuto così l’opportunità di chiarire le loro posizioni su quelli che riteniamo essere i problemi fondamentali della nostra comunità ma anche dì prendere degli impegni precisi sui temi e le problematiche che intendono affrontare, se eletti, in consiglio provinciale. Abbiamo troppa stima dei nostri lettori per dare delle chiavi di lettura o commentare le risposte per cui il nostro invito è soltanto quello di leggere con attenzione e di riflettere seriamente prima di esprimere il loro voto. È stato interpellato anche Romano Rossi del PRI che però non ci ha fatto pervenire le sue risposte. ra punti qualificanti dell’ente Provincia se valutati seriamente e sostenuti concretamente con finanziamenti pubblici finalizzati ed adeguati alle esigenze. CLAVORA: Il problema non sta nel ruolo della Provincia in materia di rinascita socio-economica delle Valli del Natisone, bensì nella determinazione di una volontà politica in grado di mettere in moto i meccanismi dello sviluppo. In altre parole i valligiani devono, con il loro voto, dire ai Partiti che 40 anni di promesse mai mantenute, sono troppi, e che è giunta l’ora di voltare pagina. Basta con le chiacchiere, avanti con i fatti. MAZZOLA: Pur non avendo molte competenze la Provincia può svolgere un grosso ruolo per la rinascita socio economica delle Valli del Natisone in quanto può stimolare gli organi competenti affinchè prendano precisi provvedimenti in merito. Nel mio programma ho dedicato ampio spazio in tal senso anche se indubbiamente non è facile, specie per la parte economica vista la situazione generale nazionale, programmare il decollo delle Valli del Natisone. Preso atto delle condizioni attuali credo che la Zona Industriale Franca potrebbe essere il toccasana del caso in quanto rappresenterebbe un notevole incentivo per gli investimenti nelle nostre Vallate. BLASETIG: La provincia riveste un ruolo importante per la programmazione degli interventi pubblici e in tale quadro può affrontare i nodi che impediscono uno sviluppo socio- GIUSEPPE FIRMINO MARINIG Nato il 5 dicembre 1940 a Udine. Laureato in lingue e letterature straniere. Insegnante di ruolo presso l’istituto Stringher di Udine. Già segretario politico del PSI della sezione di S. Pietro al Natisone e membro del direttivo ed esecutivo provinciale per diversi anni. Consigliere di vari organismi sovracomunali (Azienda di soggiorno, Consorzio per lo sviluppo industriale de! Friuli Orientale, USL del cividalese); capogruppo del PSI all’assemblea della Comunità montana Valli del Natisone. Dal 1980 è sindaco del comune di S. Pietro al Natisone. economico delle nostre vallate. Il PCI inoltre sostiene la necessità che nuove competenze dirette siano assegnate: viabilità, agricoltura, ambiente, cultura, formazione professionale, assistenza e ciò per rendere più incisive e concrete la possibilità di intervento diretto. 2. Quali sono i temi, le problematiche sulle quali pensi di intervenire in consiglio provinciale, se sarai eletto, e quali interessi delle Valli del Natisone difendere? CLAVORA: I problemi sui quali intervenire sono noti: basta guardarsi intorno per capire la gravità della situazione economica, sociale, culturale ed ecologica. Si tratta in questa fase storica delle Valli, di affermare la necessità di dare soluzioni concrete ai tanti problemi che esistono. La mia candidatura rappresenta l’occasione di dare finalmente voce a quanti da troppo tempo sentono discorsi, programmi, promesse, promesse, promesse, solo promesse. CHIUCH: Per quanto detto ritengo necessario che chi rappresenterà le nostre Valli nel Consiglio provinciale non debba avere visioni esclusivamente settoriali, ma l’esperienza e la conoscenza generali necessarie a ricercare le soluzioni integrate più efficaci dei loro problemi, tenendo conto delle specifiche realtà locali. MAZZOLA: Tutti sanno quali sono i problemi che investono la nostra zona: il degrado socio economico ambientale è evidente. Finora tutte le iniziative intraprese si sono rivelate solo in parte efficaci, vuoi perchè la situazione genrale attuale di certo non è di conforto in tal senso e vuoi perchè finora chi ha amministrato ininterrottamente, ed ai fini pratici assolutisticamente, per circa 40 anni si è dimostrato incapace di incidere positivamente nella realtà locale. Il P.S.D.I. ha sempre dimostrato, quando presente in maggioranza, (ad es. San Pietro al Nat.) di adoperarsi per la risoluzione delle varie problematiche e mi sembra che i risultati sono visibili a tutti! Nonostante ciò c’è chi critica tutto e tutti senza distinzione e presuntuosamente si propone quale unico depositario della verità senza peraltro aver mai dimostrato nulla di concreto e diffamando ignobilmente anche chi si è adoperato per il bene comune. Il mio programma offre valide ed attuabili iniziative in tutti i settori e se sarò elet- MAZZOLA ALDO Nato a Varese, 26 anni, residente a Brischis di Pulfero dall’età di 15 anni, si è diplomato perito industriale edile all’istituto «A. MALIGNANI» di Udine. Iscritto all’Università di Trieste alta facoltà di economia e commercio. Libero professionista titolare di uno studio di progettazioni edili a Cividale. Entrato giovane nella vita politica a 20 anni era segretario della sezione P.S.D.I. di Pulfero, successivamente ha ricoperto la carica di coordinatore di zona delle Valli del Natisone e attualmente rappresenta le popolazioni della montagna nell’ambito provinciale del P.S.D.I. to lotterò per l’affermazione delle Valli del Natisone convinto che non sarò solo ma con tutto il P.S.D.I. al mio fianco al contrario di chi trova gusto ad improvvisare movimenti locali che si sono rivelati fini solo a se stessi è che altro non fanno che creare lacerazioni. MARINIG: Le Valli del Natisone hanno molti interessi da difendere e direi anche d’inventare. I temi e le problematiche da portare avanti sono quelli della viabilità provinciale e turistica, della cultura e tradizioni locali, della scuola e dello sviluppo razionale dell’agricoltura intensiva e quindi remunerativa. La frutticoltura e la coltura dei piccoli frutti potranno rappresentare momenti di crescita economica se potenziate da incentivi, dalla cooperazione tra aziende produttrici e soprattutto dalla realizzazione di un centro di raccolta, conservazione e commercializzazione di tutti i prodotti della terra, da estendersi anche a quel prodotto spontaneo, quale il fungo che, raccolto in abbondanza dai valligiani favorisce altrui fortune e profitti. BLASETIG: La questione prioritaria è il riconoscimento della minoranza slovena e la conseguente attuazione di misure che ci consentano di vivere e lavorare sul territorio, sviluppare la nostra cultura e i valori della nostra terra. A questo nodo centrale si collegano tutte le questioni e i problemi delle Valli del Natisone, del Torre, di Resia: dallo sviluppo economico ad una politica della residenza che garantisca la sopravvivenza dei paesi, dal miglioramento generale dei servizi alla difesa e valorizzazione dell’ambiente, dal rinnovamento delle strutture scolastiche allo sviluppo di una vita sociale e culturale attiva su tutto il territorio. 3. Negli ultimi anni il problema dei diritti degli sloveni ha fatto qualche passo in avanti. Quale pensi possa essere il ruolo della Provincia perchè si arrivi ad una giusta legge di tutela della comunità slovena della provincia di Udine? MARINIG: Il problema della tutela della minoranza etnico-linguistica slovena ha fatto certamente dei passi avanti. Però mancano e mancheranno le decisioni finali. La Provincia qualcosa ha fatto: certamente il suo compito è solo quello di sensibilizzare e non legiferare che spetta al Parlamento nazionale. Comunque credo che vada rivista la GIUSEPPE CHIUCH 34 anni, nato e residente a S. Leonardo. Diplomato all’Istituto Magistrale di S. Pietro. Iscritto alla Facoltà di Magistero a Trieste. Specializzato in fisioterapia e dipendente dell’Ospedale specializzato Gervasutta di Udine. Iscritto alla DC dal 1975, dal 1977 è assessore alla ricostruzione e vicesìn-daco de! comune di S. Leonardo. Dal 1981 è presidente della Comunità montana delle valli de! Natisone. Ricopre, tra te altre cariche, quella di vicepresidente dell’Azienda di soggiorno e turismo di Cividale e delle Valli del Natisone, è componente de! consiglio di amministrazione dell’Azienda regionale per la promozione turistica e consigliere della delegazione regionale dell’UNCEM. tematica nel suo complesso. Sono più propenso a soluzioni realistiche per uscire da una situazione di stallo, negativa per la risoluzione del problema, ma soprattutto per quel solco sempre più profondo di divisione che si crea tra sostenitori ed oppositori delle diverse tendenze. CHIUCH: La soluzione dei problemi etnico-linguistici di una comunità non è di per sé soluzione dei suoi problemi socio-economici, mentre invece la soluzione di questi realizza la condizione essenziale a risolvere quelli, in quanto evita che la comunità come tale si indebolisca fino a scomparire nella diaspora migratoria, con tutte le sue caratteristiche distintive; e di quale possa essere, in questo il ruolo della Provincia, ho già detto sopra. Quanto alla specifica questione etnico-linguistica, ricordo la posizione già assunta dalla Democrazia Cristiana, anche nelle interviste ai Capigruppo della Assemblea della Comunità, riportate su «Valli del Natisone»; posizione di rifiuto della cosidetta «tutela globale», come estranea alla evoluzione originale dei nostri più che dodici secoli di storia in queste Valli e come tentativo di annullarla in situazioni profondamente diverse. Posizione, del resto, convalidata ora nel progetto della commissione affari costituzionali della Camera dei Deputati, con il voto favorevole dello stesso Partito Comunista. Qui, infatti, la minoranza linguistica del Friuli-Venezia Giulia, all’art. 17, viene richiamata assieme a quelle del Trentino-Alto Adige e della Val d’Aosta, affermando che a queste il progetto in questione non si applica, in quanto già tutelate dai rispettivi Statuti speciali, mentre dicendo che per quella nulla innova, ne individua anche l’ambito territoriale, ove è tutelata dal Trattato di Osimo, in accordo tra gli stati di Jugoslavia e Italia. C’è quindi da augurarsi che tale progetto diventi legge operante e che tutti i partiti che lo hanno approvato operino coerentemente, anche nel Consiglio provinciale, per una sua altrettanto coerente applicazione. MAZZOLA: Come detto al punto 1. anche in questo caso il ruolo della provincia può essere il medesimo. Attualmente credo che non serva più alcuna indagine conoscitiva, credo che i termini della questione siano stati ampiamente sviscerati e nessuno abbia più dubbi in merito perciò sono convinto che la Provincia altro non può fare se non sollecitare una rapida ap- Pensiamo anche alla Provincia 9. maja Stran 3 Spoznavajmo naše kraje provazione della legge in merito. Il mio impegno personale e del P.S.D.I. è teso al raggiungimento di una apposita normativa in tal senso, in modo da evitare ulteriori lacerazioni sociali, normativa stessa che valorizzi gli aspetti locali sociali tipici ed ove sia chiaro il concetto della non obbligatorietà. BLASETIG: L’ente Provincia può svolgere un ruolo determinante per sostenere l’iter legislativo di proposte giuste a favore della tutela della comunità slovena, può in tal senso pronunciarsi a favore dei diritti della nostra gente ed avere con ciò un peso nelle decisioni che il Parlamento dovrà assumere. Alcune risoluzioni, presentate dal PCI in tal senso, sono state approvate, sarà necessario qualificare quegli atti con azioni significative e maggiore convinzione da parte di tutte le forze politiche ed in particolare dei diretti rappresentanti della nostra gente. CLAVORA: Dopo le assicurazioni di Craxi penso che la soluzione del problema è prossima. Molto probabilmente saranno gli Enti locali (Regione, Provincia, Comuni) a dover gestire nel concreto l’attuazione della legge che il Parlamento ci consegnerà; e non sono convinto che la legge di tutela sarà una buona legge. Anzi. Un eletto non deve rispondere solo a chi lo ha eletto, ma rappresenta tutti i cittadini, che sono portatori di sensibilità molto diversificate. In questo campo abbiamo soprattutto bisogno di serenità, di tranquillità. L’impegno primario deve essere quello di pacificare gli animi, di favorire una migliore conoscenza della realtà e di costruire un consenso ampio e partecipato sulle cose concrete da farsi, in attuazione della legge. Vi saranno dei mezzi finanziari disponibili. Bisognerà far sì che questi soldi vengano spesi con criterio, consentendo a tutti di beneficiare di quel sostegno che ogni particolare sensibilità riterrà opportuno poter usufruire. 4. Quali sono i tuoi impegni in questo senso? CH1UCH: Il mio impegno personale non potrà essere diverso da quello sempre espresso anche come Presidente della Comunità Montana, di cui mi pare esempio probante l’aver promosso, con l’amico Romano Specogna e tutto l’appoggio del Presidente Bia-sutti, la costituzione del «Museo delle Valli», accolto con unanime favore, affinchè si possa, «rileggendo il passato confermare una identità per vivere il futuro». MARINIG: Penso di aver risposto al quesito nella domanda precedente. Bisogna trovare una sintesi, un compromesso politico. Forse la proposta dell’on. Fortuna sulle norme attuative in difesa alle lingue e culture minoritarie era alquanto logica e razionale per la nostra realtà culturale ed umana. BLASETIG: La presenza nell’Assemblea provinciale è un’occasione importante per far sentire al. mondo politico, anche quello piti lontano da noi, le ragioni e le esigenze della nostra gente. Un’occasione che in questi anni il PCI ha validamente colto con il lavoro e l’impegno del compagno Petricig. Su tale strada intendo continuare portando i valori di una nuova generazione di comunisti e di sloveni e di quel mondo del lavoro di cui faccio parte. 5. Al di là della tua elezione o meno, qual è l’impegno del tuo partito o della lista dove sei candidato su questi temi e quali iniziative concrete intendi prendere in tale senso? CHIUCH: Intendo la domanda in senso «integrato», cioè come conclusiva delle precedenti e rispondo che la Democrazia Cristiana mi pare abbia dimostrato il suo impegno preciso e lineare nei Comuni, nella Comunità Montana, nella Provincia e nella Regione, anche nell’opera di ricostruzione, oramai quasi a compimento. Ciò senza dimenticare che, attraverso questa, si sono compiute o portate ad avviamento, realizzazioni come il potenziamento della elettrificazione e della rete telefonica, del rifornimento idrico, dell’adeguamento delle viabilità, anche forestale e interpoderale, la predisposizione di aree di insediamento produttivo industriale, artigianale, turistico e per l’insediamento abitativo ed altre ancora che lo spazio non consente di elencare. Si tratta di strutture di base essenziali, come essenziale è la assistenza agli anziani o la sperimentazione agraria in atto. Strutture di base senza le quali non può esserci ripresa e sviluppo, nè posti di lavoro sufficenti, specialmente per i giovani, che rappresentano il futuro della nostra Comunità nelle nostre Valli. Il nostro impegno è quello di proseguire su questa strada, con determinazione e tenacia, con l’augurio che ciascuno voglia dare il suo contributo nel comune interesse. CLAVORA: L’impegno del nostro Movimento è di diventare un punto di aggregazione di quelle forze vive delle Valli che non si danno per vinte e che non accettano di stare al gioco della «disciplina di Partito» che troppo spesso ha fatto tacere i nostri politici in nome di un interesse cosidetto «superiore». La settimana scorsa il Governo ha approvato un disegno di legge che prevede lo stanziamento di 700 miliardi in 10 anni per Trieste e Gorizia oltre a tutto quello che hanno già. Per noi tutto è troppo! L’acqua, la luce, il telefono, la strada, ecc... le cose più naturali e banali vengono presentate come delle grandi conquiste, come degli enormi successi. È venuta l’ora di chiedere con forza quanto ci spetta di diritto: una vita di qualità, dei posti di lavoro, una vita culturale decente, una vita sociale e ricreativa normale. Ma se dopo 40 anni aspettiamo ancora, un motivo ci sarà: nessuno, fino ad ora ha realmente rappresentato gli interessi veri delle Valli e dei valligiani. Il nostro Movimento ha questa ambizione. Con il suo successo faremo capire a chi di dovere che bisogna cominciare a fare. Chi non ha fatto niente ieri, non farà certamente niente nemmeno domani. Pensateci. MARINIG: Il PSI è il partito che da sempre si batte in prima linea in difesa dei diritti civili ed umani. Tra questi diritti si ritiene fondamentale anche quello del riconoscimento giuridico delle minoranze etnico-linguistiche, culturali e nazionali esistenti nell’ambito del territorio della repubblica italiana. Non servono conferme o ulteriori impegni vista la «storica» disponibilità della «più vecchia e giovane» forza politica italiana. MAZZOLA: L’impegno del P.S.D.I. è di adoperarsi affinchè le varie proposte diventino realtà, una realtà migliore di quella attuale! L’impegno mio personale è quello di stimolare tutti in tal senso al di là del fatto che sono socialdemocratico ma bensì per un fine superiore che è rappresentato dall’affermazione delle Valli del Natisone. Si è letto ultimamente sui giornali l’ennesimo salasso di circa 700 miliardi operato ai danni dello Stato da parte delle province «depresse» di Trieste e Gorizia mentre qui nelle Valli del Natisone mancano ancora molte delle infrastrutture necessarie allo sviluppo a cui ne abbiamo diritto. Come dice un proverbio: — Oltre la beffa anche lo scherno! ... e questo è troppo! BLASETIG: Vi è da parte di alcuni un’attacco indiscriminato a tutti i partiti; io credo sia necessario distinguere: c’è chi ha governato dimenticando la propria gente e chi ha lavorato perchè le cose cambiassero e fosse possibile uno sviluppo sociale ed economico ed un domani migliore. Il PCI da anni si batte ed insiste perchè una tutela globale, culturale ed economica, sia garantita a tutti gli sloveni della regione; non ci interessano soluzioni pasticciate o provvisorie che nascondono tutte l’insidia di dividere gli sloveni in serie A e B (proposta della DC): i primi da riconoscere purtroppo e i secondi da assimilare lentamente. La minoranza slovena ha riferimenti culturali e storici precisi e per questo necessita di una legge che, nel rispetto delle convinzioni di ciascuno, applichi il dettato costituzionale e riconosca alla nostra gente il diritto alla sopravvivenza e allo sviluppo della propria identità. Non possiamo accettare un riconoscimento generico di cultura minoritaria, ma abbiamo bisogno di strumenti che ci consentano di vivere e prosperare nei nostri paesi e sviluppare l’identità culturale della nostra comunità. Il Partito Comunista per ciò si è battuto in questi anni ed intende battersi a tutti i livelli istituzionali: comuni, comunità montane, provincie, regioni e parlamento; promuovendo iniziative, stimolando proposte e soluzioni, essendo presente attraverso i suoi attivisti e i rappresentanti sempre in prima linea sul fronte del progresso e dello sviluppo democratico della nostra società. LÀZE (it. Lasiz), v Làzeh, iz Làz, laziški, Làzanji. Vas leži med Trčetom in Ščiglami ob cesti, ki povezuje vasi na desnem bregu Nadiže od Mosta do Podvršč pri Logu. Nadmorska višina 235 m. Gostilna in trgovina, več zasebnih telefonov. Fara, tu; občina, pošta, zdravnik, osnovna šola Podbonesec 2 km., karabinierji Brišče 2,5 km., Sodnija, železniška postaja, policija, bolnica Čedad 11,5 km. Vas leži ob vznožju slemena, ki se drži od Črnega vrha do Čedada in deli Nadiško dolino od zapadne Benečije. V tem delu je najznačilnejši vrh Kraguenca, ki se dviga do 949 m. Pod vasjo, proti Nadiži, se razprostira lepo ravninsko polje, kjer so vrtovi in njive. Ob vasi teče potok Batun. Svet je zelo primeren za sadjerejo (jabolka, hruške, češplje, breskve, češnje); Laze je bila kmečka vas, zato so pridelovali koruzo, krompir, fižol, repo, deteljo in gojili vinsko trto (vino «cividin»!); zdaj so vinogradi zanemarjeni, kmetijstvo in živinoreja doživljata veliko krizo zaradi ne-rentabilnosti in pomanjkanja delovne sile, ki je zaposlena v donosnejših industrijskih ali obrtniških panogah. Fara je ostala že 1. 1969 brez lastnega duhovnika, zato jo oskrbuje župnik iz I RISULTATI la CATEGORIA Valnatisone-Bannia 1-2 Valnatisone-Flumignano 1-1 2a CATEGORIA Tavagnàfelet-Audace 2-2 Sangiorgina-Savognese 0-0 Azzurra-Savognese 0-1 Dolegnano-Audace 1-0 3a CATEGORIA Pulfero-Nimis 0-0 Rangers-Pulfero 4-3 UNDER 19 Bicinicco-Valnatisone 0-1 Valnatisone-Passons 4-2 Maianese-Valnatisone 2-5 Valnatisone-Ancona Ud. 4-1 GIOVANISSIMI Cividalese-Valnatisone 1-1 ESORDIENTI Valnatisone-Gaglianese 0-0 Percoto-Valnatisone 2-0 Valnatisone-Stella Azzurra 1-0 PULCINI Valnatisone-Colugna r.i.c. Povoletto-Valnatisone 0-1 TORNEO Dl BUTTRIO GIOVANISSIMI Valnatisone-Manzanese 0-2 Valnatisone, Audace, Savognese verso la salvezza, il Pulfero finisce il campionato in trasferta I risultati delle ultime gare hanno portato le nostre squadre fuori dalla zona calda delle rispettive classifiche. Speriamo che con le gare di domenica Maianese-Valnatisone, Audace-Sangiorgina, Savognese-Dolegnano la salvezza sia matematica per le nostre compagini. Il Pulfero conclude il suo campionato a Savorgnano. 1° Categoria Centro del Mobile 40; Spilimbergo 38; Cividalese 34; Flumignano 31 ; Pro Tolmezzo 29; Valnatisone, Azzanese 26; Julia 24; Maianese, Chions, Co-droipo 23; Bressa, Bannia 22; Olimpia 21; Maniago 20; Sangiovannese 14. 2° Categoria Tavagnàfelet 38; Sangiorgina 34; Torreanese, Natisone 31; Dolegnano, Corno; Gaglianese 30; Stella Azzurra 28; Pozzuolo, Azzurra 25; Audace 23; Savognese, Reanese 21; Buttrio 18; Aurora 16; Reai Udine 11. Carlo Liberale ha esordito con la rappresentativa ad Aquileia Finalmente una buona notizia per gli sportivi che seguono il vivaio della Valnatisone. Dopo avere segnato reti a grappoli, Carlo Liberale è stato chiamato a fare parte della rappresen- sosednje fare (Landar). Župnijska cerkev sv. Antona je bila razširjena 1. 1820, zvonik pa je bil zgrajen v letih 1765 - 1774. Podružna, votivna cerkvica sv. Donata iz XV stoletja stoji na hribu (426 m) med Lazami in Trčetom. Tu je najprej kaplanoval in pozneje župnikoval znani pre Anton Cuf-folo (1920 - 1959), ki je bil doma iz Plestišč. Zbiral je narodno blago, pisal je v italijanščini in slovenščini pomembni dnevnik, ki bo v kratkem izšel v knjižni obliki, sodeloval pri Trin-kovem koledarju, se boril za slovensko bogoslužje in za narodne pravice. Slovenski pisatelj France Bevk ga je osebno poznal ter ga nekako upodobil v znanem romanu «Kaplan Martin Čedarmac». Ledinska imena okrog vasi: Par svetem Donatu, Dušca, Dolina, Golobica, Gruobja, Brieg, Pod Laze, Za vartan, Dobje, Repac, Frata, Pod /rata, Rob, Melina, Puoča (potok, Studenc), Za kapunan, Štor, Ronk, Za cierkunco, Mlaka, Sedlišča, Lot, Za kraj. Javorje, Sanoieta, Bierinca (voda), Za oriehe, Vrh rebar, Rebra, Ro-čišče, Kleščica, Barca, Priebrega, Medvejak, Mala baba in Velika baba ob Nadiži. Priimki: Piatta, Balus, Pierih, Rac- tativa provinciale. 11 fatto di aver disputato un secondo tempo ad alte frequenze gli ha permesso di essere convocato per la gara di ritorno a Lauzac-co. Purtroppo l’influenza non ha permesso al giovane calciatore di essere presente. Speriamo che i responsabili si ricordino ancora di lui per la finale del Borassi contro la rappresentativa di Pordenone. Giovanissimi a Cividale; un pareggio Nel «derby» con i bianconeri al Comunale di Cividale i ragazzi di Vida, Clodig & Moreale, hanno dominato per tutta la gara i padroni di casa. Poi la solita rete di Liberale, altro palo di Liberare ancora, infine tre reti fallite per un soffio. A sei minuti dalla fine la classica doccia fredda per gli azzurri che si fanno raggiungere su azione susseguente a calcio d’angolo. Così si conclude un campionato che ha sancito la meritata affermazione della CLEN1A, Appuntamento L’invito è valido per tutti, per chi se ne intende di «carburatori», per chi vuol passare una domenica diversa e per tutti quelli che simpatizzano per lo spettacolo e lo sport in genere. Domenica 19 maggio sulla pista da cross di Clenia di San Pietro al Natisone, si disputerà una gara di motocross denominata «Trofeo Friuli Venezia Giulia», con moto da 125 e 250 cc. I! Motoclub «Valli del Natisone», organizzatore della manifestazione sportiva, presenterà al via la sua squadra di piloti, formata da ragazzi agguerriti e decisi a farsi onore di fronte al proprio pubblico. Lo spirito di gara è alto e il giorno fatidico è atteso con impazienza, per dimostrare e sfoderare tutta la grinta di cui sono dotati e capaci. La pista è pronta ad accogliere i crossisti, il pubblico e gli amatori hanno una visualità completa che permette di seguire l’andamento della gara da qualsiasi punto di osservazione. I no- caro, Dorbolò, Gubana, Melissa, Succo, Gorenszach, Sturam, Specogna, Pussini, Banchig, Cadolino. Od tu doma: Matija Pirih, župnik v Špetru v letih 1608 - 1622. Natale Moncaro (1879 - 1932), duhovnik. Kaplan v Plestiščah, Oblici in Kozci, nato župnik na Sveti gori, kjer se je moral boriti, da bi obdržal župnijske pravice, ki so mu jih skušali kapucini odvzeti. Najprej je bil kaplan v Bovcu, nato župnik v Srpenici, odkoder je šel za župnika in dekana v Žabnice (Kanalska dolina). Nadaljeval in končal obnovo Marijnega svetišča na Sv. Višarjah, ki je bilo popolnoma porušeno v prvi svetovni vojni. Ta dela so ga tako izčrpala, da je hudo zbolel, zato se je umaknil v rojstno vas ( 1927) kjer je zanj skrbel tamkajšnji kaplan Anton Cuffolo. L. 1930 so ga vzele v oskrbo redovnice Sv. Evzebija iz Vercellija v kraju Camburzano (Piemonte), kjer je čez dve leti umrl. L. 1953 so njegove posmrtne ostanke prenesli v Laze in jih pokopali v domačem pokopališču. V Lažeh se je rodil tudi Adolfo Dorbolò, ki je že 25 let dušni pastir v Podutani, najprej kot kaplan in nato kot župnik. B.Z. Manzanese di Enzo Bernard, seconda classificata il Percolo, mentre al terzo posto c'è la squadra del presidente Angelo Specogna. Under Poker Quattro vittorie nelle ultime gare hanno finalmente reso giustizia alla sfortunata compagine di Titi Miani. Giocando quattro gare in due settimane gli azzurri di capitan Scaravetto si sono imposti a Ciconicco con rete di Urli; hanno poi rifilato una quaterna al malcapitato Passons: si sono ripetuti con la cinquina sulla ruota di Maia-no. Nell’ultimo incontro contro la compagine dell’Ancona altra «grandinata di reti». Domenica prossima a Tavagnacco continuerà il campionato contro la locale compagine. Esordienti in altalena È solo una battuta spiritosa, ma gli esordienti stanno comportandosi dignitosamente nel loro campionato. Pari nel derby casalingo contro la Gaglianese a reti inviolate, sconfitta a Percoto e nell'ultima esibizione casalinga con vittoria con il minimo scarto sulla valida formazione della Stella Azzurra che certamente non merita la posizione che occupa attualmente. La rete del successo porta la firma di Si-mone Vogrig soprannominato dai conpagni «linguetta». 19 MAGGIO da non mancare mi dei partecipanti alla competizione sono tutti del triveneto, ma è certo che vedremo in azione anche un junior nazionale, quindi lo spettacolo e perchè no? anche i colpi di scena sono garantiti. Un chiosco super attrezzato fornirà cibi, bevande e leccornie varie a volontà. L’unica cosa che non è garantita è il tempo, ma siamo riusciti a sapere in anteprima (da gente che stà molto in alto), che quel giorno il cielo sarà sgombro di nubi, con una leggera foschia da sud ovest e che il sole la farà da padrone. Sportivi e gitanti domenicali, il 19 maggio siete tutti attesi sulla pista di motocross di Clenia, per passare una bella giornata all’insegna dello spettacolo su due ruote: tutto da vedere e tutto da sentire. Moto Club Valli del Natisone novi ma ta jur SPETER Ekološki pohod ob Nadiži V sredo 1. maja, na dan mednarodnega praznika dela, se je v Špetru, po- diže, tako otroci kot odrasli in celo nekatere družine. Kot že rečeno, je šlo za pohod ekološkega značaja, ker so s to pobudo prireditelji želeli ponovno opozoriti na «boleče» vprašanje zaščite Nadiže. Vprašanje še zdaleč ni rešeno: vodstvo vodovoda Poiana namreč čaka samo na dovoljenje Ministrstva za javna dela in novil ekološki pohod netekmovalnega značaja po stezah, ki se vijejo ob Nadiži od Spetra mimo Nokul, Španjuta in Bijač do Loga v Podbonescu in potem mimo Lipe, Petjaga in Saržente spet v Špeter. Kljub nestanovitnemu vremenu so se pohoda udeležili številni ljubitelji Na- poteni se bodo začela dela za zajetje izvira Arpit, ki se steka v Nadižo, kar pomeni, da se bo naša reka še bolj obubožala. Ob koncu pohoda je v imenu prirediteljev dr. Nino Ciccone podelil priznanja udeležencem. Proslava 40 - letnice osvoboditve 40-letnico zmage nad fašizmom in osvoboditve so v Špetru proslavili 24. aprila. Svečanosti, ki jo je priredila špetrska občinska uprava v sodelovanju z borčevskimi organizacijami in VZBI-ANPI, so se udeležili številni predstavniki družbeno politinega življenja, občani in dijaki. Slavnostni govornik je bil špetrski župan Giuseppe Firmino Marinig, ki je na kratko predstavil dogodke izpred 40 let, ko se je v Italijo vrnila svoboda, demokracija. Spegovoril je o pomenu 25. aprila za novejšo italijansko zgodovino, počastil je spomin padlih in pozval vse k stalnim prizadevanjem za ohranitev miru v svetu in za demokracijo. V petak 5. obrila je v čedajskem Spitale umarla naša vasnjanka Pierina Periovizza, uduova Cromaz, Vicenova po domače. Učakala je vesoko starost: 89 liet! An miesac priet je ratala «trisnona». Pogreb Perine je biu v pandiejak 8. obrila v Sauodnjem. SOVODNJE Praznovanje 1. maja v naravi Komunisti Nadiških dolin so se letos odločili za praznovanje 1. maja, mednarodnega praznika dela, v naravi. Šlo je pravzaprav za pik-nik v naravi, ki so ga priredili na Vartači, to je na razpotju med Čeplešiščem, Tarčmunom in Mašero v sovodenjski občini. Praznik, vodstvo nad katerim je imel član sekcije KPI Sovodnjega Pietro Vo-grig, se je v prijateljskem in sproščenem vzdušju nadaljeval do pozno popoldne ob dobri hrani na žaru in pijači ter ob prepevanju narodnih in borbenih pesmi, ki sta jih spremljali z harmoniko Valentina in Angela Petricig. Udeležilo se ga je veliko ljudi, pretežno mladi in družine z otroki. Bili so prisotni tudi nekateri krajevni politični predstavniki, med njimi naj omenimo načelnika komunistične skupine na Pokrajini Carmela Contina, svetovalca KPI Petričiča, kandidata PSDI za pokrajinski svet Mazzola in kiparja Darka. Vse prisotne je pozdravil Pino Bla-setig, kandidat KPI za pokrajinski svet, ki je med drugim odločno potrdil prizadevanja komunistov za zakonsko zaščito slovenske manjšine, ki predstavlja, je dejal, temeljno sredstvo za naš družbeni, gospodarski, jezikovni in kulturni razvoj. DREKA pe Paussa, ki je prinesel pozdrav tudi socialdemokratske stranke. Potem je spregovoril področni tajnik PSI Giuseppe Crainich, ki je najprej poudaril pomen 1. maja v Dreki. Nato pa se je osredotočil na vprašanje gospodarske zaostalosti Nadiških dolin in je ostro obsodil tiste politične sile, ki nosijo odgovornost za tako stanje. Za njim je prevzel besedo špetrski župan, prof. Firmino Marinig, ki je tudi kandidat PSI za Pokrajino. Tudi on je spregovoril o gospodarskih vprašanjih Nadiških dolin in je poudaril prizadevanja njegove stranke za njihovo rešitev. Zaključil je uradni del srečanja socialistični senator Franco Castiglione, Le-ta se je v svojem posegu navezal na splošna politična in gospodarska vprašanja in je še posebej poudaril nujnost rešitve vprašanja brezposelnosti, gospodarske krize in razvoja obrobnih in bolj revnih predelov države, kot so tudi Na-diške doline. Brieg Iz Vicenze nam je paršla žalostna novica, de nas je za venčno zapustila naša vasnjanka Maria Ruttar - Podri-mnikova. Imiela je 62 liet. Maria je dugo liet živiela v Belgiji, kar pa ji je 1. maj z najbolj staro tradicijo Mednarodni praznik dela so počastili tudi v Dreki, kjer praznovanje za 1. maj prireja že več let področni odbor socialistične stranke in ima najdaljšo zgodovino v Nadiških dolinah. Na shodu, ki so se ga udeležili številni krajevni upravitelji in politični predstavniki sta najprej spregovorila dreški župan prof. Maurizio Namor in predsednik turistične ustanove Giusep- mož umru se je z vso družino vernila v Italijo an šla živet blizu Vicenze. Nje pogreb je biu tam v pandielik 29. obrila popudan. Trinko V petik 26. obrila je v špitalu v S. Daniele umru naš vasnjan Mario Trinco, Žefutove družine. Imeu je samuo 62 liet an je biu narstariš od šest bra-trov an treh sestri. Mario Žefutov je živeu že vič liet v Maiane, kjer je dielu kot kamunski sekretar. Z njega smart-jo je pustu v žalost ženo, dva sinuova, bratre, sestre, vso žlahto an puno par-jatelju. Njega pogreb je biu v Maiane v nediejo 28. obrila. GRMEK Zverinac V četartak 25. orbila nas je za venčno zapustila Angelina Tomasetig — Nekatere informacije o volitvah Za emigrante. Tisti, ki se varnejo iz tujine za votat majo zastonj treno od italijanskega konfina do njih duoma an nazaj, če se peljejo v 2. razredu (classe). 63% manj pa plačajo tisti, ki se peljejo v 1. razredu. Zadost je, de pokažejo Certifikat eletoral. 63% manj plačajo tudi tisti, ki iz kakega kraja Italije se varnejo damu za votat s trenam. Pogledmo no malo številk Za volitve pokrajinskega sveta je 30 okrožij (collegi), vsega kup pa je v naši provinci 895 volišč (seggi). Za pokrajino bomo votai v 137 kamunah, v 124 pa še za Kamune. Vsih kup je 447.005 eletorju: 214.991 mož an 232.014 žen. 17.437 je mladih, ki bojo votai parvi krat, od teh je 8.116 puobov an 9.321 čeč. Votai bomo po starem Čeglih vič liet gauore, niso še nardil leča. Zatuo an lietos bomo lahko votai v nedieljo 12. maja cieu dan an v pandieljek 13. do dvieh popudan. Potle bo pa «spoglio». Narpriet bomo viedel, kuo so šle volitve za pokrajino an šele potle pa za kamune. H Banca Agricola Gorizia 3 Kmečka banka Gorica Ustanovljena leta 1909 GORICA — Korzo Verdi 55 — Tel. 84206/7 - 85383 Telex 460412 AGRBAN Kešanova iz naše vasi. Ušafal so jo martvo na svojim domu, kier je sama živiela. Nje pogreb je biu v petak 26. obrila go na Liesah. Novice od zadnjega konseja V teli številki vam napišemo nieke stvari, ki so ble odločene na zadnjih dvieh konsejah našega kamuna. Diela za postrojit dva faruža, v Ta-poluovem an na Liesah, so malomanj par kraj. Ka bo z njim? Tisti v Tapo-luovem, četud je od kamuna, ga bo «gestila», kot je nardila do sada, ta-poluška fara. Tela pa bo muorla spo-štuvat dvie reči: bo muorla stuort plačat tiste fite, ki odloči občinski svet an, kar ga da na fit, se bo muorla dar-žat občinskega regolamenta. Za kar se tiče lieškega faruža, adan apartament ostane v rokah gaspuoda, te drug, ki so nardil go na varh, ga fi-tajo pa miedihu. Odločil so tud predat lieški fari an kos sveta, parbližno 50 kuadratnih metru, ki je ta za telovadnico. Tle majo vojo arzšerit palestro an nardit an depuožit. Fara je dala za tel kos 10.000 lir. Kot videta je no simbolično plačilo, ma tuole zak telovadnica je no dobre za vas kamun. Je tud ries, de lieška fara daje na fit že vič liet «campo sportivo» malomanj zastonj. Na koncu so odločil, de «giunta» muora dat na apalt diela za zazidat «pensiline» go na Liesa, go par Hlocje an go par Rukine, za asfaltat ciesto Luze-Hostne an za narest an zid ta za faružam go na Liesah. ČEDAD V Čedadu so mednarodni praznik dela počastili z veliko svečanostjo, posvečeno 40 - letnici osvoboditve in zmage nad fašizmom. O tej obletnici so pred spomenikom padlim spregovorili bivši partizani Gino Lizzerò, Zardi, Raimondi in čedaj-ski župan Pascolini. Nato so se vsi udeleženci proslave zbrali pred občinsko palačo, kjer so odkrili spominsko ploščo posvečeno žrtvam in padlim tako Čedada kot osvobojenega ozemlja vzhodne Furlanije. Nato so družinam 29 padlih za svobodo podelili pečat mesta. SV. LENART Kosca Na naglim je v videmskem špitale umaru Renzo Gus iz naše vasi. Imeu je 45 liet. Renzo, ki je biu navuod gaspuoda v Ažli, don Giuseppe Crainich, je živeu sam. Njega pogreb je biu v pandiejak 22. obrila v Kose. SREDNJE Čela-Černecje Elisa je bla na liepa čičica, imiela je samuo tri miesce. An dan je zaspala an nie vič odparla nje oči, tiste oči, ki so kumi začele gledat tel sviet. Seda jočejo za njo nje mama, Barbara Qualizza — Dortih iz Černec, nje tata Gianni Cosson iz Čel, bratrac Dennis, noni, žlahta an vsi parjatelji, ki so jo kumi začel poznat. Pogreb male Elise je biu v Čelah v sriedo 24. obrila. Novi Matajur odgovorni urednik: Izidor Predan Izdaja in tiska Trst / Trieste Fotokompozicija: Fotocomp Videm Settimanale - Tednik Autorizz. Tribunale di Trieste n. 450 Naročnina - Abbonamento Letna za Italijo 17.000 lir Za inozemstvo 27.000 lir Poštni tekoči račun za Italijo Conto corrente postale Novi Matajur Čedad - Cividale 18726331 Za SFRJ - Žiro račun 50101 - 603 - 45361 «ADIT» DZS, 61000 Ljubljana Kardeljeva 8/II nad. Tel. 223023 Letna naročnina 480 ND OGLASI: 1 modulo 34 mm x 1 col Komercialni L. 13.000 + IVA 18% Kada greš lahko guorit s šindakam Sriednje - torak 18-20, sabota 9-12. Dreka - torak 10-12, sabota 10-12. Garmak - sabota 11-12.30. Sv. Lienart - petak 9-12, sabota 10-12. Savodnje - sabota od 10. napri. Špietar - Srieda 9.30-12, petak 16-18. Podbonesec - vsak dan 10-12; v saboto ga ni. Prapotno - torak - petak od 11. napri. Tipana - srieda - saboda 10-12. Bardo - torak 10-12. Rezija - pandiejak, srieda, petak od 10. napri. Guardia medica Za tistega, ki potrebuje miediha po-noč je na razpolago «guardia medica», ki deluje vsako nuoc od 8. zvičer do 8. zjutra an u saboto od 2. popudan do 8. zjutra od panjdiejka. Za Nediške doline se lahko telefona v Špietar na štev. 727282. Za Čedajski okraj v Čedad na štev. 730791, za Manzan in okolico na štev. 750771. Consultorio familiare S. Pietro al Natisone Ass. Sanitaria: I. Chiuch U pandiejak, torak, sriedo, četartak an petak od 12. do 14. ure. Ass. Sociale: D. Lizzerò U torak od 11. do 15. ure U pandiejak, sriedo, četartak an petak od 8.30. do.10. ure. Ginecologia: Dr. Casco U torak od 12.30 do 14.30 ure. (Tudi pap test). Pediatra: Dr. Gelsomini U četartak od 11. do 12. ure. Psicologo: Dr. Bolzon U torak od 11. do 16. ure. Ufficiale Sanitario dott. Luigino Vidotto San Leonardo: mercoledì 12.30-13.30 — venerdì 10.00-11.00 San Pietro al Nat.: lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato 9.00-10.00. Savogna: mercoledì 10-12. Grimacco: lunedì 10.30-12.30. Stregna: martedì 10.30-12.30. Drenchia: giovedì 10.30-12.30. Poliambulatorio v Špietre Ortopedia doh. Fogolari, u pandiejak od 11. do 13 ure. Cardiologia doh. Mosanghini, u pandiejak od 14.30 do 16.30 ure. Chirurgia doh. Sandrini, u četartak od 11. do 12. ure. Vsak torak an četartak od 9. do 13.30 so odparti tudi uficihi poliam-bulatorja. Dežurne lekarne Farmacie di turno Od. 11. do 17. maja Čedad (Fornasaro) tel. 731264 Premariah tel. 729012 S. Giovanni al Nat. tel. 756035 Ob nediejah in praznikah so od-parte samuo zjutra, za ostali čas in za ponoč se more klicat samuo, če ričeta ima napisano «urgente». VALLI